Intervento del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni a conclusione della X edizione della Conferenza "Rome MED - Dialoghi Mediterranei 2024"

Dunque buongiorno a tutti ovviamente
Grazie desidero in primo luogo dare il mio Penske personale benvenuto a Roma e perché ringraziare personalmente i ministri le autorità e numerosi ospiti internazionali che hanno accettato l'invito della Farnesina l'invito dell'ISPI e che hanno preso parte ai lavori di questa decima edizione dei Rome by all'OCSE
Voglio ovviamente ringraziare il ministro Tajani presidente Bruni per all'ospitalità per l'Organizzazione per la determinazione con la quale si continua organizzare questo evento che è tornato quest'anno a svolgersi dopo la pausa dello scorso anno e che nel tempo è diventato uno fondamentale Forum di riferimento per il confronto
Sulle sfide che ruotano attorno al Mediterraneo
Ed è come diceva il ministro un confronto che l'Italia considera assolutamente prioritario strategico banalmente perché il Mediterraneo la nostra casa
Nell'accezione diciamo così più nobile che possiamo dare
Alla parola casa occuparsi del Mediterraneo per noi significa valorizzare la naturale proiezione geopolitica
Geostrategica geo economica
Dell'Italia è un qualcosa che non nasce semplicemente da un input politico da una scelta occasionale che può fare questo o quel governo e qualcosa di molto di più e qualcosa che trae origine dalla nostra stessa posizione geografica
E quella posizione geografica chiaramente nel tempo a contribuito a definire
La nostra cultura lo sviluppo della nostra civiltà la nostra proiezione verso l'esterno
Come ho ricordato molte altre volte l'Italia è una nazione molto particolare no
Una nazione continentale marittima allo stesso tempo a la sua testa
Che è un pezzo di Mitteleuropa e ai suoi piedi immersi nel Mediterraneo e questo ci rende naturalmente un ponte tra il nord e il sud dell'Europa
Tra l'Europa continentale e l'Europa mediterranea tra l'Europa nel suo complesso e il Mediterraneo l'Africa il Medio Oriente ma non solo
Il Mediterraneo è stato per millenni il cuore degli scambi politici
Culturali commerciali del mondo
Poi per secoli si è trasformato in una sorta di vicolo cieco
Come se fosse
Un'appendice estrema dell'oceano Atlantico
Poi ancora il progresso e l'ingegno umano come spesso accade hanno reso possibile l'impossibile cioè una modifica della geografia con l'apertura del Canale di Suez
Così il Mediterraneo a progressivamente riacquisito
La sua centralità segnatamente come mare di mezzo che collega i due grandi spazi marittimi del globo che sono l'oceano Atlantico da una parte l'indo Pacifico dall'altro attraverso il Mar Arabico il Golfo Persico
è una scena una centralità che nel tempo ha portato a coniare questa definizione di Mediterraneo allargato come
Un concetto che come qui sono in molti nasce negli anni Ottanta che entrato vivi e via via nel nostro linguaggio che identifica di fatto uno spazio geografico racchiuso tra lo stesso stretto di Gibilterra il Golfo viadana
Includendo al suo interno anche Medio Oriente e l'Africa centrale
E in questi anni si è lavorato molto per dare profondità politica a questa a questa nozione
Però io voglio dire stamattina che ho personalmente maturato la convinzione
Che perimetrare il Mediterraneo con confini fissi
Sì alla fine dei conti una sorta di diminuzione
E che
Oggi sia molto più aderente alla realtà delle cose
L'insegnamento che un grande storico che era Fernand Braudel
Aveva già espresso alla fine degli anni quaranta quando diceva che il Mediterraneo e quale lo fanno gli uomini
Ecco io ho fatto questa lunga premessa per spiegare che credo che in questo decimo anniversario
Dei rom a dare all'Hawks
A noi possiamo cercare di cogliere una grande opportunità
Che non è solamente quella di approfondire insieme alcune sfide prioritaria di questo tempo storico particolarmente complesso che affrontiamo
Ma è ancora prima forse
Quella di fare un importante passo in avanti nella riflessione geopolitica e geostrategica sul ruolo del Mediterraneo
E provare a dare corpo e sostanza insieme a una definizione nuova e se vogliamo molto più ambiziosa che non è più quella di Mediterraneo allargato ma è quella di Mediterraneo globale
Significa cioè pensare in Mediterraneo non come a un contesto circoscritto
Definito da limiti fisici definito da Rimini può limiti politici e neanche come a un mare regionale a alla fine dei conti estraneo alle grandi sfide
Ma significa pensare al Mediterraneo come a uno spazio che vuole allargarsi
Al mondo e diventare protagonista delle principali interconnessioni globali perché è alla portata della nostra spicca
Noi non dobbiamo dimenticare che il Mediterraneo è la via di comunicazione più breve tra Occidente e Oriente
E non è un caso che nonostante occupi solo l'un per cento delle acque del globo venga attraversato da dal venti per cento circa del traffico traffico marittimo mondiale
Prima che gli utili
Iniziassero i loro attacchi contro le navi mercantili del mar nel Mar Rosso il canale di Suez aveva superato ogni record di traffico superando
Le ventisei mila navi transitate nel due mila ventitré
Perché ovviamente lo snodo di connessione
Del Mediterraneo con un altro spazio marittimo fondamentale dello scenario economico internazionale sempre più importante che l'indo Pacifico basti pensare al qual fatto che il quaranta per cento del commercio estero dell'unione europea
Passa Attraverso il Mar Cinese Meridionale
E molto di più transita attraverso l'oceano indiano
Sono tutti elementi che chiaramente offrono all'Italia un vantaggio straordinari
E che se è vero che il Mediterraneo è tornato al centro del mondo e se è vero che noi siamo al centro del Mediterraneo
Diciamo così la conclusione balza agli occhi presumo per tutti
E chiaramente la nostra nazione comprende bene
La responsabilità e il ruolo che questo comporta
Comprende bene quanto a abbia oggi l'occasione di essere centrale nelle dinamiche globali
E particolarmente con questo governo credo che lo abbiamo dimostrato intende fare la sua parte fino in fondo da questo punto di vista
Mi riferisco in particolare alle enormi opportunità che arrivano dallo sviluppo delle interconnessioni economica
Che sono sempre più determinanti ovviamente in un contesto economico globalizzato e ad alta spinta innovativa penso allo spettacolo ad esempio lo sviluppo di immette
Il Progetto di corridoio infrastrutturale economico che punta a collegare Europa
Medioriente e India un'iniziativa sulla quale l'Italia a giocato un ruolo fondamentale per il lancio in ambito G venti e nella quale l'Italia intende giocare un ruolo da proprio Nista
Perché chiaramente connettere le città portuali dell'India del Medioriente dell'Europa
Inserendo tra gli snodi cardine di questa mappa anche l'Italia almeno direi almeno con Trieste cioè il porto più settentrionale del Mediterraneo storico ingresso marittimo all'Europa centrale e orientale
Ci consentirebbe chiaramente di liberare un
Potenziale enorme per la nostra economia per il nostro commercio per le nostre
Impresa e così come strategica e la connessi la connessione digitale
In un tempo nel quale chiaramente i dati sono saranno sempre di più il motore delle nostre società e qui voglio ricordare il Bruna durava ma nel sistema cioè di Carini
Di comunicazioni in fibra ottica che collegherà l'India alle economie europee passando ancora una volta per il Mediterraneo
Concepire il Mediterraneo come uno spazio globale diventa una straordinaria occasione per tutti
Anche dal punto di vista energetico
Dove chiaramente abbiamo già candidato la nostra nazione a diventare lo snodo principale
Per i flussi energetici tra Mediterraneo Africa Europa è una precondizione alla quale il governo sta dando voce come si sa anche attraverso il piano Mattei per l'Africa che assumo tra i suoi pilastri proprio l'Energia in particolare le connessioni energetiche qui vale la pena di ricordare due progetti strategici fondamentali
E cioè l'interconnessione elettrica del Meda tra Italia e ottimo e Tunisia quindi tra Africa ed Europa
E il stavolta ictu Corridor per il trasporto e tre per il trasporto dell'idrogeno dal Nordafrica verso l'Europa cioè due infrastrutture
Che faranno dell'Italia la porta europea per il gas e per litro cioè non mediterranee
Dopodiché parlare di Mediterraneo globale vuol dire anche lavorare per costruire uno spazio geopolitico che deve essere sempre più sicuro e stabile
In un'ottica di cooperazione paritaria non predatoria non caritatevole
E questo diciamo il messaggio che il nostro governo ha voluto imprimere particolarmente nel rapporto con le nazioni africane
Dove la nostra sfida e soprattutto quella di consentire alle nazioni africane di utilizzare al meglio le numerose risorse delle quali dispongono
Vivere di ciò che hanno con governi stabili con società prospere e garantire così anche il faceva un cenno sempre ministro Tajani un diritto che finora non è stato garantito che il diritto hanno un dovere dover emigrare
A poter trovare nella propria comunità nella propria casa senza recidere i propri legami la possibilità di un futuro migliore
Fatto di dignità fatto di crescita fatto di lavoro fatto di opportunità
Perché la vera solidarietà e il vero rispetto sono questo ed è quello a cui il governo italiano lavora finti dal suo insediamento questa è come dicevo la filosofia di fondo
Del Piano Mattei per l'Africa un piano condiviso
Con i Paesi nei quali opera un piano concreto che ha già chi è già partito in nove nazioni del continente africano ovviamente il nostro obiettivo è quello di coinvolgerle molte di più
E un piano strategico di interesse nazionale non è solo un piano strategico di interesse nazionale quello che noi stiamo cercando di fare europei zar Rollo
Internazionalizzare ruolo sempre di più e quindi creare sempre maggiori sinergie sinergie tra strumenti diversi che operano con lo stesso obiettivo
E quindi piano Mattei per quello che riguarda l'Italia il Global gay cui dell'Unione europea il progetto infrastrutturale del G7
Famoso Pga e ai cioè stiamo cercando di
Accompagnare anche tanti altri nel comprendere l'attenzione
Dette a questo approccio e a una continente che diventerà sempre più strategico per il futuro per il futuro a livello internazionale credo che
Si debba anche
Al nostro impulso fondamentale l'apprezzabile decisione della presidente della Commissione europea Ursula von der Lian di introdurre nella nuova Commissione un portafoglio dedicato al mediterraneo
Di lavorare alla scrittura di un piano per il per il Mediterraneo l'Italia guarda con a questa iniziativa con grandissima attenzione
E pronta ovviamente a fornire tutta la collaborazione che è necessaria ma questa scelta dimostra un cambio di postura
In cambio se vogliamo di attenzione
Verso il fianco sud dell'Europa assunto negli ultimi anni e io credo soprattutto grazie all'impulso italiano quel cambiamento di blu di postura visibile particolarmente e anche nel governo dei flussi migratori che citavo sostegno
Dell'Europa al memorandum con la Tunisia al sostegno dell'Europa il memorandum con l'Egitto l'impegno
Sempre più marcato da una parte per creare sviluppo nei Paesi africani e dall'altra per combattere le reti di trafficanti di esseri umani con un approccio che obiettivamente molto diverso da quello che abbiamo visto nel passato ci fa ben sperare per il futuro chiaramente è un percorso che ora va consolidato
Per contrastare con sempre maggiore incisività all'immigrato
Ce n'è legale di massa rendere parallelamente sempre più il sempre più efficace i canali di migrazione legali
è un lavoro che noi abbiamo portato avanti come Italia non solo a livello europeo lo abbiamo fatto a livello Mediterraneo ricordo il processo di Roman cioè l'iniziativa
Che sempre con il ministero degli Esteri e altri Ministero degli esteri abbiamo organizzato
Allo scorso anno mettendo insieme i principali Paesi mediterranei per lavorare insieme sul tema
Della migrazione di come contrastare nelle cause di come gestire efficacemente di come combattere le reti di trafficanti lo abbiamo fatto qui a Roma dando vita a questa iniziativa che non a caso si chiama processo di Roma adesso stiamo lavorando alla seconda edizione che dovrebbe svolgersi
In Tunisia nel corso del due mila venticinque dopodiché guardare al Mediterraneo significa
Anche far sentire il peso e ruolo
Dell'Europa
Nella guerra al caos che rischia di propagarsi con la moltiplicazione delle crisi in atto
Conosciamo tutti la drammatica situazione che sta vivendo il Sudan
Paese dilaniato da una devastante guerra civile con una situazione umanitaria che al collasso
Catastrofica
Circa venticinque milioni di persone mal nutrite otto milioni di sfollati interni oltre due milioni e mezzo di persone fuggite nei territori confinanti di Sud Sudan Ciad ed Egitto le gravissime violazioni dei diritti umani le violenze su base etnica compiuto comunque complicano
Un quadro che già estremamente precario che può generare conseguenze
Non solo nella regione l'unico lo dico per ricordarlo a me stessa e Lord dico per ricordarlo ciascuno di noi rispetto a una crisi dalla quale forse non si sta parlando a sufficienza
Perché
Significa ovviamente a essere consapevoli del ruolo che è possibile giocare sempre nel contesto globale
E non dimentico ovviamente non potrei la principale scrissi che scuote oggi il Mediterraneo per un conflitto in Medioriente la drammatica situazione nella Striscia
Di casa in Libano non ricordo tutto il lavoro fatto dal governo italiano lo ha fatto molto efficacemente in pochi minuti il ministro Tajani dico efficacemente in pochi minuti perché è stato un lavoro enorme
Per il quale ovviamente ringrazio non solo il ministero degli esteri ma tutto il sistema Italia perché queste cose riescono efficacemente sopra soprattutto il quando insiste una filiera di persone che comprendono quanto questa dinamica e siano fondamentali complessivamente per il nostro sistema
L'annuncio ieri notte di un cessate il fuoco in Libano è uno sviluppo
Molto importante molto positivo ovviamente dobbiamo considerarlo un punto di partenza non un punto di arrivo
Occorre cogliere questa opportunità lavorare ora con convinzione a una stabilizzazione di lungo termine del confine israelo libanese che permetta a tutti gli sfollati sia israeliani sia libanesi
Di tornare alle proprie case in sicurezza per far questo come anche l'accordo del cessate il fuoco fuoco prevede
E fondamentale dare finalmente piena applicazione alla risoluzione uno sette zero uno delle Nazioni Unite
Rafforzando le capacità di UNIFIL rafforzando soprattutto le capacità delle forze armate libanese e io sono orgogliosa
Del fatto che l'Italia con il comando dell'iniziativa militari technical committee for Lepa non alla abbia un ruolo centrale
Anche soprattutto in questa sfida a lavorare
Insieme ai partner del G7
Insieme ai partner del Golfo insieme partner euro pay per rafforzare le capacità delle forze armati
Le forze armate libanesi in modo che possano assumere le responsabilità previste dal mandato ONU è condizione imprescindibile
Per realizzare gli obiettivi previsti dall'accordo sul cessate il fuoco e dalle risoluzioni delle Nazioni Unite e anche qui voglio ringraziare il ministero degli Esteri
Che in questi giorni è stato impegnato con i suoi omologhi jet omologhi del G7 che ha ribadito ancora una volta l'impegno italiano per arrivare a una dei escalation accettare le le basi per una soluzione politica duratura Pella crisi dell'intera crisi
Mediorientale basata chiaramente sulla prospettiva dei due Stati in cui Israele e Palestina possano finalmente coesistere fianco a fianco
In pace e in sicurezza l'aumento della tensione l'escalation militare
A hanno tra le altre cose ha gravato anche la crisi dei rifugiati in tutta la Regione particolarmente in Siria in Giordania
Chiaramente in Libano lo voglio dire perché è un'altra materia sulla quale l'Italia si è molto spessa in questi mesi e fondamentale affrontare questa emergenza perché è una crisi che si aggrava sempre di più
Personalmente e con l'intero governo ci siamo impegnati per riportare anche questa questione all'attenzione dell'agenda
Del Consiglio europeo sono convinta che l'Europa debba lavorare per Cordisco ostruire le condizioni necessarie affinché i rifugiati possano tornare in padre a un ritorno che chiaramente deve essere volontario sicuro dignitoso sostenibile
è quello che voglio e chiedono gli stessi rifugiati ed è un obiettivo che non può essere rimandato ad un lontano futuro e questo è un altro degli impegni di larga scala su cui l'Italia sta lavorando in questi mesi e quindi e concludo si conclude
A cui la decima edizione Deroma dai NOCS
è l'occasione chiaramente per fare un bilancio di quanto abbiamo fatto finora ma soprattutto e l'occasione per chiederci cosa manchi ancora da fare quindi noi mentre chiudiamo un'edizione dei mezzi dialogue
Cominciamo organizzare la prossima eccidi interroghiamo sulle sfide dell'anno prossimo
A perché ovviamente sappiamo che ci sono ancora molte molte pagine da aggiungere alla millenaria storia del Mediterraneo che è una storia molto più ampia
Dei suoi confini geografici come ho molto più ampie dei suoi confini geografici e geografici sono le sue opportunità del resto come
A persona qualcuno scriveva e in particolare lo scriveva quello che era il maestro di Albert Camus
Il Mediterraneo è uno spazio Breve che suggerisce l'infinito vi ringrazio