Un'Europa finalmente unita. 2004-2014: il decennale dell'adesione all'Unione Europea di dieci nuovi Paesi membri

Buongiorno
Signor Presidente del Senato
Signor sottosegretario ad oggi sua eccellenza ambasciatore Milosevic
Onorevoli deputati e senatori rappresentanti diplomatici dei Paesi membri e candidati all'adesione signore e signori è un onore potervi oggi accogliere qui alla Camera dei deputati in questa sala la Sala della Regina
Ecco l'iniziativa di oggi è stata promossa congiuntamente
Dalla Presidenza della Camera e delle
E dalle ambasciate dei dieci Stati che nel due mila e quattro tessere ingresso nell'Unione europea
Un evento che non esiterei veramente non esiterei a definire epocale
Non solo fu il più un massiccio allargamento dell'Unione
Ma segnò in maniera simbolica e anche assai concreta la fine della divisione del nostro continente in blocchi contrapposti
Inoltre con l'adesione di Cipro Malta la volontà di continuare a rivolgere lo sguardo anche verso il Mediterraneo
Di simboli di simboli e di concretezza abbiamo pressanti ha bisogno anche oggi
Il nostro continente che ha beneficiato di
Decenni di prosperità di crescita subisce ancora oggi colpiti della peggiore crisi economico sociale dalla grande depressione
Ecco i confini orientali dell'Europa
I venti di guerra il venti di guerra scuotono i nostri vicini e rischiano di edificare per così dire una nuova Cortina di ferro
Ma questo in un mondo profondamente cambiato dove la globalizzazione rende assolutamente inutili gli steccati le barriere le fortificazioni
E questo sia a livello di realtà che a livello ideologico
Il mar Mediterraneo il mare nostrum è solcato dalle imbarcazioni di fortuna di decine di migliaia di persone in fuga in fuga dalle persecuzioni
Ed è conflitti che insanguinano il Medio Oriente nell'Africa subsahariana
Tra poco meno di due settimane l'Italia sarà chiamata a presiedere il Consiglio dell'Unione europea
In una fase cruciale in cui
I cittadini hanno dimostrato votando e purtroppo anche astenendosi dal voto
Quanto grande sia la disaffezione quanto grande sia la delusione
Per il progetto di integrazione europea
Un progetto che è l'olio ai loro occhi non ha saputo fronteggiare
Non ha saputo fronteggiare la crisi economico-finanziaria mondiale imponendo quindi politiche di rigore economico e fiscale senza un'adeguata spinta propulsiva per la crescita e l'occupazione
Nei sei mesi in cui l'Italia dei terrà la Presidenza del Consiglio dell'Unione europea
Verranno decisi gli assetti istituzionali comunitari e verrà impostata la rotta la rotta che l'Europa dovrà seguire nei prossimi cinque anni
Una rotta che dovrà essere incentrata sulla creazione di nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani e su un ritorno a una crescita duratura e sostenibile
E a nulla rotta che dovrà assegnare anche un ritorno alla centralità nel progetto di integrazione europea della salvaguardia dello stato di diritto e dei diritti fondamentali ecco
Questo dovrà essere fatto certe ridare centralità
A
Ai diritti fondamentali
Questa centralità che ha contribuito e contribuisce al consolidamento della democrazia negli Stati che via via hanno aderito all'Unione o che ora sono candidati all'adesione
Qualche giorno prima
Dell'inizio del nostro semestre tra i paesi del partenariato orientale sottoscriveranno i rispettivi accordi di associazione con l'Unione gli accordi di associazione è un altro evento simbolico
Che porterà benefici concreti per l'economia della Georgia
Della Moldavia dello Catania
Nonché per per quelle degli Stati membri dell'Unione europea
Con la stessa concretezza l'Europa dovrà state svolge un ruolo forte centrale per porre fine alla crisi Ucraina
La stessa forza e la stessa concretezza l'Europa dovrà dimostrarle nell'affrontare con una sola voce i conflitti in corso in Siria
In Libia e non da ultimo in Iraq in Iraq cinquecento mila persone in fuga da Mossul un'altra
Drammatica emergenze umanitarie
L'Europa non può ignorare
Quanto accade i propri confini meridionali
Non solo perché da queste terre fuggono migliaia di uomini di donne di bambini
Che cercano salvezza nei nostri Paesi ma anche per assicurare
Un futuro migliore a tutti gli Stati della Regione cioè gli Stati europei e non europei
E allora nel celebrare
Il decennale dell'ingresso dei dieci nuovi Paesi membri dunque l'Europa deve saper ritrovare lo slancio lo slancio che portò a quell'allargamento eccome
Dando risposte concrete ai cittadini europei che hanno perso speranza nel futuro realizzando lo sguardo oltre i propri confini a destra come a sud
Parlando con una sola voce e agendo con la consapevolezza della propria forza quella di uno straordinario
Progetto che riunisce oltre cinquecento milioni di persone
Vi ringrazio dell'attenzione
Ora passo la parola
All'ambasciatore
Delle della Slovenia in Italia Easydoc Minosse cioè spero di aver pronunciato bene il cognome
Sì Presidente la pronuncia era ottima casomai questo evento ottimo di di di oggi onorevole Presidente della Camera dei deputati Boldrini Presidente del Senato della Repubblica Grasso sottosegretario Gozzi
Senatori deputati autorità eccellenze
Cari amici e sotto soprattutto tanti giovani come vedo qua e per me un grande onore per
Poter potermi rivolgere a tutti voi il nome del dieci Paesi che nel due mila quattro entrarono a far parte dell'Unione europea
Prima di tutto vorrei esprimere i nostri ringraziamenti pali organizzatori italiani
Di questa importante cerimonia di oggi all'ambasciata di Ungheria per ottimo lavoro di coordinamento svolto
Nel due quattordici ricorrono alcuni anniversari delle e venti importantissimi della storia europea
Il centenario della Grande Guerra il settanta cinque esimo anniversario del scoppio della seconda guerra
Mondiale il venticinque Ennio della caduta del muro di Berlino che alla fine il decimo anniversario della allargamento più vasto del unione
Europea che ha coinvolto dieci Stati europei
Dal parte centrale e orientale del mediterranea
Tutte queste svolte cruciali hanno portato il vecchio continente non solo
Da grandi cambiamenti ma anche la consapevolezza che l'Europa va costruita come un insieme di una unità collegate tra loro nello spirito di amicizia della consistenza questi Stense per una pace permanente tra di noi
Il due e quattro è stato l'anno delle della fine della divisione d'Europa l'anno dei grandi aspettative dell'ottimismo
Con il così detto Big Bang grande botto una volta conclusa la guerra fredda gli Stati come Cipro Repubblica Ceca Estonia Ungheria Lettonia Lituania Malta Polonia Slovacchia e Slovenia
Siamo così entrati a far parte del processo della riunificazione e della riconciliazione dell'euro
Siamo quindi tornati a casa la dove appartenevamo da sempre
Questo questa allargamento strategico dell'Unione europea ha però significato anche l'allargamento della zona di pace
Della democrazia stabilità sicurezza libertà e in prospettiva non solo a vantaggio dei nuovi Paesi membri e cioè noi ma anche dei Paesi membri costitutive quelli che sono entrati prima di noi
Attraverso l'allargamento del due quattro l'Unione europea e diventata anche il più grande mercato del mondo
Infatti nel due dodici oppure ha raggiunto con il sette per cento del popolazione mondiale il ventitré per cento del PIL mondiale
L'allargamento a notevolmente rafforzato i processi di trasformazione dei nuovi Paesi membri in direzione del potenziamento dell'economia di mercato è stato di diritto
Ha offerto
Inoltre ai vecchi paesi membri nuove grandi opportunità di investimento per la loro crescita e per l'aumento della richiesta di loro prodotti
Addirittura il sessantasette per cento degli investimenti nei nuovi Paesi membri risultano provenienti dai vecchi paesi membri
Eccezionale quasi triplicato
è stato l'aumento di scambi commerciali tra nuovi e vecchi membri conducendo a un'importante crescita economica europea questa crescita ha poi rafforzato anche il ruolo europeo nelle questioni globali
Ci sono stati allora fantastici e grandi cambiamenti politici economici e sociale
Tra gli altri un notevole miglioramento dei rapporti di vicinato
Tra i Paesi membri e il superamento dei traumi del passato nel continente europeo attraverso un maggiore mobilità transnazionale dei giovani e degli studenti sotto un unico orizzonte europeo
Lasciatemelo dire molto chiaramente
Il vasto allargamento del due quattro ha portato con sé i vantaggi per i nuovi e vecchi paesi membri e con ciò per intero continente
Per questo motivi motivo oggi l'Europa è più forte più prosperosa e più sicura politicamente anche economicamente e soprattutto culturalmente
La politica di allargamento è una delle politiche di Unione di maggior successo ed eletti di fatto il più grande successo dell'Europa
Nel due quattordici l'allargamento non è e non può essere la causa della situazione economica difficile nel unione europea al contrario
Solo insieme possiamo possiamo con più successo affrontare le conseguenze della globalizzazione
Dei cambiamenti climatici della criminalità organizzata anche l'ultima crisi economico finanziaria
Tutti i membri nella pari misura ci stiamo prendendo carico di questa crisi sia i vecchi che i nuovi membri
Solo insieme poteva potremmo realizzare le urgenti e necessarie riforme e adattamenti all'ambiente mondiale che in continua evoluzione
Solo in questo modo otterremo ancora più successo e saremo più competitivi nella corsa globale
Sulla nostra scacchiera non c'è più spazio per i pregiudizi artificiali e populisti né per una sorta divisione tra i vecchi membri membri sviluppati e nuovi membri meno sviluppati ossia tra grandi e piccoli vendere
I nuovi membri non solo solo solo consumatori dei fondi comunitari
Ho meri beneficiari ingiustificati degli schemi sociali nei vecchi Paesi membri
I nuovi membri si sono presi carico nel modo sont solidale anche del peso della crisi economico fem finanziaria nelle vecchi paesi membri
E lì concetto di una divisione improduttiva del Unione europea tra i nuovi Paesi membri dall'est e vecchi paesi membri dal Ovest c'è ancora molto presente nel modo di pensare
Non può essere sostituito dalla divisione di recente invenzione cioè la divisione tra i membri settentrionali che producono e i membri meridionali che solamente consumato
Basta con le cortine di ferro come è già stato menzionato oggi o di altro genere
Il nostra Europa
Per i giovani per i fili dell'Europa del programma Erasmus tali divisioni non esistono più non li vogliono conoscere più
I diritti fondamentali comunitari la libera circolazione dei merci persone e capitali
Devono rimanere
è veramente diventare
Il fondamento della competitività europea e lo sviluppo congruente delle Regioni diventi la base della vera questione europea
Il populismo la democrazia la xenofobia sono solamente l'ostacolo per lo sviluppo nella nostra comunità e per ogni singolo Paese
Con le chiusure dei frontiere con il protezionismo
Non fermeremo i cambiamenti che si stanno verificando che le città ACER
Tratta a livello globale li dobbiamo affrontare
Solamente attraverso le politiche europee intraprese di comune accordo e la loro coerente attuazione l'Unione europea potrà essere collocato nella posizione che le compete e cioè al vertice del mondo
L'unione europea non rappresenta una minaccia
Bensì uno opportunità per i Paesi e per i nostri cittadini
In questo processo
La competitività non deve
Escludere anche il valore di solida solidarietà
è l'Unione va sempre migliorata e non abbandonata
Tra le priorità deve rimanere il sanante risanamento dei conti pubblici da realizzare con il potenziamento dell'unione monetaria delego governance economica le riforme urgenti a livello nazionale
Di livello Unione europea
Per l'aumento della competitività gli investimenti per la crescita economica nuove politiche energetiche grandi gialli collegamento dell'industria con le nuove possibilità digitali e rafforzamento dello stato di diritto e la lotta col anticorruzione
Tutto questo con lo scopo di far crescere l'occupazione
A lungo termine risultano importanti due questioni del nostro ambito dibattito
L'equilibrio tra approfondimento l'allargamento dell'Unione
E il rapporto tra metodo comunitario e intergovernativo inoltre urge una più efficacia nomina dei vertici delle istituzioni europee
Solo così post potremmo sapere indirizzare le preoccupazioni dei nostri cittadini che sono state espresse molto chiaramente alle ultime elezioni europea i cittadini vogliono una Unione efficace e i risultati molto concreti al più presto possibilità
Solo così potremo garantire la loro compressione per la continuazione degli urgenti processi di allargamento europeo a paesi con una chiara prospettiva europea per esempio ai Paesi dei Balcani occidentali
Per questi Paesi la politica di allargamento rappresenta un mezzo importante della stabilità politico economica ma anche della modi modernizzazione
Vorrei anche sottolineare il fatto che per il futuro sì necessità si necessita maggiore coordinamento europeo per quello che riguarda il Mediterraneo
Soprattutto nelle questioni inerenti le immigrazioni illegali di massa a questo punto
Trovo d'obbligo mettere in evidenza che le difficoltà che sta affrontando l'Italia nel cercare di gestire il meglio il problema dei profughi mediterranei provenienti dall'Africa
è anche nostro problema non possiamo
Anche noi possiamo anche cercare di ignorare
Questo problema ma la verità è che questo problema e di tutti noi è un problema europea
L'Unione europea sarà sempre l'unione con i lavori in corso work in progress riunione di oggi risulta molto diverso da quello di due o quattro alla grande adesione del due quattro sono succedute lei adesione di Bulgaria Romania e Croazia
Nelle attuali tempi di crisi economico finanziaria noi ci stiamo soprattutto dedicando alle riforme per affrontare questa crisi al rafforzamento della architettura dei meccanismi economici o finanziari per la crescita dell'occupazione
Come già accennato dal punto di vista dei benefici strategici per nostro continente la politica di allargamento dell'Unione rimane une e delle politiche europee di maggior successo pertanto deve continuare
Le porte di cambiamento e modernizzazione devono rimanere aperte
La conferma che il nostro modello europeo che riguarda la libertà la stabilità allo sviluppo sociale prosperità
Continua a non perdere il suo fascino ce l'ho dimostrano i casi concreti dei Paesi nella nostra vicinanza che stanno impostando
Il loro futuro in stretto collegamento con noi
Queste forze vanno sostenute per la stabilità è al potere e il potere della nostra Europa e per noi stessi
L'Europa non solo solo numeri e calcoli
L'Europa e soprattutto
Idea sono le idee è valori nel due quattro i dieci nuovi volevamo entrare nel club più sviluppato e democratico del mondo
E le ricordo e la celebrazione della ricorrenza di questo Big Bang del due quattro deve quindi rappresentare
Un punto di partenza verso ulteriore modernizzazione e sviluppo di unione che nel duemila e ventiquattro celebreremo insieme ai nuovi Paesi membri
Con queste con queste premesse auguro all'Italia ogni successo per il suo semestre di presidenza del d'Unione che avrà inizio il primo prossimo primo grazie mille
Ambasciatore adesso inviterei il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche europee Sandro Gavazzi apparenza intervento prego
Grazie Presidente Presidente Polverini Presidente Grasso sua Eccellenza Ambasciatore Milosevici nevrotici autorità cari colleghi per me è un motivo vero di soddisfazione essere qui
Non tanto e non solo come membro del Governo ma perché il tema di cui discutiamo mi ricorda i tempi che ho passato a lavorare per l'allargamento a fianco del Presidente la Commissione Romano Prodi
Che è Presidente che ha
Più investito al in quell'epoca sull'allargamento e quindi veramente qualcosa di molto personale che mi chiedete di parlare di qui parlare oggi e quindi di questo ringrazio
La la Presidente Polverini la prima domanda perché avete allargato la domanda che si passi a un all'epoca
E la domanda che continua a farsi oggi tanti che rimettono in discussione il progetto europeo rimettere in discussione anche l'idea stessa di unità europea
Beh e la risposta è che non abbiamo scelto noi ha scelto la storia ha scelto il crollo del muro di Berlino ha scelto il mille novecentottantanove
E quello che noi dovevamo fare era semplicemente dimostrare di avere il senso della storia quel senso della storia indicato già prima da Giovanni Paolo II quando invitava Iride europei
A permettere finalmente l'Europa di respirare con due polmoni un polmone ad Ovest e un polmone a destra
Lo storico Hobsbawm ha parlato del Novecento come di secolo breve iniziato con lo scopo della prima guerra mondiale cento anni fa questa mattina gli studenti italiani alcuni di loro ne hanno scritto
Di questo centro di questo centenario europeo di questi cento anni di di
Di di storia comune
Europea e dice lo storico è finito con la caduta del regime sovietico nel mille novecentottantanove io credo che invece questo secolo sia stato meno Preve
E che
E che non sia finito del mille novecentottantanove ma sia finita nel due mila e quattro che questo secolo sia finito con l'unificazione europea
E in quel mille novecentonovantanove giustamente quando cominciavamo a spiegare le ragioni per cui
Ritenevamo l'unificazione europea perché mi piace molto di più usare la parola unificazione che allargamento
Perché non facevamo altro che condividere un progetto politico che era stato pensato per intero continente a quei popoli che non avevano potuto partecipare sin dall'inizio
Beh in quel minore sui novantanove giustamente
Romano Prodi pensando agli otto Paesi dell'est e i due Paesi del Mediterraneo ricordava che a dieci anni dal crollo del muro chi reagisce troppo tardi punito dalla vita
E non potevamo reagire troppo tardi rispetto ai Paesi dell'Europa centrale e orientale
E non potevamo certamente lasciare il Mediterraneo tagliata a metà lasciando fuori due Paesi
Riterrai dovevamo proseguire quella rivoluzione pacifica cominciata l'inizio degli anni Cinquanta pochi anni dopo dalla liberazione dell'Europa dalle forte nazifasciste
Per capire l'impatto sui nuovi Stati membri occorrono vari punti di osservazione soprattutto per gli otto Paesi dell'Europa centrale e orientale la caduta del muro aveva rappresentato la fine di quarant'anni di autoritarismo
La caduta però non aveva garantito l'uscita dall'arretratezza economica in cui quei paesi si trovavano anzi
La situazione difficile per alcuni Paesi drammatica economica e sociale rischiava di mettere a repentaglio la la transizione politica democratica
Ecco allora la necessità di ancorare che sentivamo quei Paesi I processo di integrazione per fornire tra certezze
La certezza della propria esistenza come entità democratica a fronte di un passato così traumatico percepito ancora come troppo vicino
La certezza di stabilità politica che garantisse contro qualsiasi possibile nuova deriva autoritaria
E la certezza di una crescita economica e sociale abbastanza rapida da colmare in breve tempo i gravi ritardi
Per la prima certezza fosse poteva bastare l'allargamento della NATO per la seconda la terza eravamo noi europei e l'Unione europea che dovevamo assumerci le nostre responsabilità
Abbiamo rivoluzionato il concetto di frontiera
Concedo impronti era
Qualcosa che si rimanda a immagini di guerra etimologicamente frontiera vuol dire andare al fronte Erika lo scontro è ricala violente a evoca l'odio tra i popoli c'è un bellissimo dialogo
Stato di tra due grandi intellettuali Claudio Magris Sciarra mio su anche era incentrato proprio sulla rappresentazione della frontiera che abbiamo nella seduta odierna
è vero che il processo di costruzione identitaria dei Paesi si è basato da sempre sulla dicotomia inclusione esclusione esterno interno ma non sono categorie immutabili
Gli Ochoa giustamente faceva notare come la frontiera democratica di oggi sia significhi responsabilità politica morale ed economica ed è questo il e in questo modo che dobbiamo interpretare
Il nostro agire comune nel mare nel mare Mediterraneo mare comune europeo
Un mare in cui dobbiamo assolutamente assumersi come europee le nostre responsabilità morali
Politiche ed economiche e questa è la grande priorità del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea
Noi riteniamo che sia molto molto grave l'egoismo l'indifferenza l'assenza di Europa mediterranea e riteniamo che occorre assolutamente che l'Europa come tale assuma le sue responsabilità in quello che ha un suo mare
Perché il mare il mare Mediterraneo è un mare europeo come diceva Aldo Moro non si tratta neppure di scegliere
Per noi italiani ma per gli europei tra Europa e Mediterraneo perché l'Europa è mediterraneo e quindi certamente
Proprio forti di questa esperienza vogliamo proseguire anche nel prossimo nel processo di allargamento ai Balcani occidentali penso innanzitutto al negoziato con la Serbia penso
All'avvio del negoziato con
Alla alla al negoziato con l'Albania
E es certamente non saremmo coerenti con le stesse non saremo con le coerenti con i nostri studenti che stanno scrivendo come l'Europa a cadeva nel sangue nel a Sarajevo di unire quattordici come Europa si è ritrovata unità democratica se durante i nostri messe non pochissimo al centro della nostra attività i diritti fondamentali
Questo voglio sottolineare come anche questo sia un impegno sin dall'inizio la sua presenza anche Della presenta Boldrini qui qualche mese fa abbiamo ricevuto su iniziativa della Presidente
I rappresentanti dei Parlamenti di ventotto Paesi rappresentando il Consiglio d'Europa per indicare come l'Europa deve essere innanzitutto diritti fondamentali e non possiamo
Prezzi fare lo screening passare ai raggi x degli Stati candidati all'adesione all'UE alla luce di riti fondamentali e poi una volta questi Stati candidati diventano Stati membri
Chiudiamo gli occhi giriamo le spalle e non introduciamo un meccanismo che possa prevenire i rischi sistemici
Ringrazio i diritti fondamentali all'interno dell'Unione europea e questo è un fortissimo impegno che noi come semestre italiano di Presidente del Consiglio dell'Unione europea e come Governo Renzi d'Europa porteremo porteremo avanti lasciatemi concludere solo con un'immagine che mi ricorda
Una la mia esperienza in una in un'altra vita professionale che mi ha permesso anche di conoscere quando l'ambasciatore passivi lavoro che sto facendo io adesso
A tra a Gorizia
Ne ha preso riconosce l'ambasciatore del trenta aprile due mila e quattro
Il trenta aprile due mila e quattro neuro pay
Nella piatta Transalpina di Gorizia facevamo l'unificazione europea nel pavimento di quella piazza sono ben visibili le indicazioni in cui si trovava il muro di Gorizia
Meno meno noto del muro di Berlino ma altrettanto di visiva pertanto diremo drammatico per noi europei era un muro che separava la città rimasti italiana dai quartieri periferici e dalla stazione ferroviaria Gravina transalpina
Che furono annessi alla Jugoslavia le attorno ai quali sono se la città di Nova Gorica
Quei muri li abbiamo rimossi tra europei
E ora dobbiamo batterci perché condotto di coloro che vogliono innalzare il ruolo di quei muri all'interno delle nostre città
Vorrebbero in altare quei mura l'interno del nostro mare Mediterraneo ed è per questo che noi lavoreremo con grande forza e grande determinazione perché l'Europa rimanga sinonimo di speranza
E rimanga sinonimo di libertà vi ringrazio
Grazie senza segretario da oggi per questa
Per queste parole anche che ha usato rispetto ecco alle priorità che vogliamo dare al semestre i diritti fondamentali faremo anche qui alla Camera una conferenza specifica su
I diritti fondamentali con i Presidenti dei ventisette degli altri ventisette i Paesi perché questo è un punto cruciale anche per il futuro
Della nell'Unione europea e adesso per la relazione conclusiva dare la parola al Presidente del Senato Piero Grasso
Presidente
Boldrini autorità signore e signori
Ho colto con vero piacere l'invito della Presidente Polverini a questo evento che si propone
Il ricordare di celebrare dopo dieci intensi anni una delle tappe più emozionanti della storia d'Europa della nostra Unione
Il primo maggio del due mila quattro come è stato già ricordato con l'entrata in vigore del Trattato firmato da te
Bene si completava il più grande allargamento o unificazione come correttamente è stato detto
Della storia dell'Unione europea e si componevano le dolorose fratture dei conflitti mondiali e della guerra fredda
Il processo di allargamento pur con i suoi tempi e le sue complessità ha migliorato certamente la vita dei nostri concittadini europei
Ha consentito di affermare un unico mercato di rilievo genuinamente continentale
Ha contribuito a modernizzare
I Paesi che erano più indietro ha garantito la stabilità geopolitiche dato corpo al grande sogno
Di una vasta area geografica dentro la quale in uno spazio comune di libertà sicurezza e giustizia sono garantiti uniformemente i diritti di ogni personale
Rimango fermamente convinto della necessità di un'ulteriore unificazione o allargamento che dir si voglia
Per l'integrazione europea debba Isimbardi cani occidentali ed anche della Turchia l'Italia Paese fondatore
Caratterizzato da una solidissima tradizione europeista e da sempre impegnata in questa direzione
Nella precisa convinzione che questa fosse allora resti ora ancora la strada per affrontare le grandi sfide
Le grandi sfide che attendono l'Unione io penso
Alla crisi economica e finanziaria
All'emigrazione la criminalità organizzata alla grave instabilità geopolitica
Che alle nostre porte causa di conflitti povertà e terrorismo penso anche alle politiche di vicinato alle imperativa necessita di strategie unitarie come sono state già ricordate per il grande mediterraneo
E per la nostra frontiera orientale
Abbiamo ancora purtroppo delle frontiere anche
Se si sono
Allargate penso anche I nazionalismi I populismi I sentimenti di disaffezione di sfiducia che oggi minacciano il progetto europeo e che dobbiamo
Contrastare per prima cosa affermando un'identità culturale comune una vera comune anima europea che prevalga su gli egoismi nazionali nel nome
Punto d valori come solidarietà eguaglianza giustizia valori così faticosamente emersi dalla barbarie dalla guerra
Dai totalitarismi e dai e dalle persecuzioni
E con questo spirito quindi ci abbia più ci prepariamo ad affrontare il semestre di presidenza italiana durante il quale dobbiamo anzitutto puntare
A un vero e incisivo salto di qualità nel governo economico dell'Unione
Le misure di contenimento della spesa pubblica devono essere oggi adeguamenti
Bilancia ante dazioni energiche per stimolare gli investimenti
La competitività e la crescita allentando quei vincoli di bilancio
Che oggi esistenti con una maggiore flessibilità del patto di stabilità escludendo i costi delle riforme strutturali dal calcolo del deficit pubblico
La prova legislatura europea
Dovrà essere dedicata alla occupazione giovanile alla politica industriale allo sviluppo sostenibile alla politica energetica
Occorre rilanciare la presenza il peso dell'Unione nel mondo a partire dai nostri confini meridionali ed orientali
Per governare e non subire le trasformazioni degli equilibri mondiali
In questa direzione il Presidente del Consiglio Matteo Renzi
Si prepara ad illustrare al Parlamento europeo il due luglio prossimo un programma ambizioso che punta a ridurre la distanza che i cittadini avvertono rispetto alle istituzioni
Europee puntando
Sull'efficienza e la democraticità dei processi decisionali
La presidenza italiana intende proporre un'agenda di politica economica incentrata al tempo stesso sulla crescita e la qualità
Della protezione sociale specie come abbiamo già detto per le giovani generazioni
Una politica economica incentrata sulla
Immigrazione che si una politica che sia più incisiva e solidale con la piena condivisione dei problemi che affrontano i Paesi più esposti come l'Italia
Ed infine la gestione integrata delle frontiere dell'Unione unitario sistema di asilo europeo lo sviluppo dei rapporti con i Paesi di origine e di transito tutto ciò per quello che riguarda
L'immigrazione che
Con tanta sensibilità e passione la Presidente Boldrini non ci manca mai di ribadire di lite
E infine una politica estera dell'Unione europea comunque autorevole
Io concordo pienamente con questa
Visione strategica del Presidente Renzi
E posso sin d'ora assicurare che farò uso del mio ruolo di Presidente del Senato per assicurare che il Parlamento italiano sostenga l'impegno della Presidenza europea e accentui ulteriormente le profughi quelle proficue interazioni con il Parlamento europeo
Concludo
L'anima dell'Europa purezza nei valori e dei principi che ancora oggi come dieci anni fa sono capaci di esercitare una potente attrazione dei cittadini che stanno i confini dell'Unione
Verso di noi verso l'integrazione e credo che il nostro comune dovere sia quello di mantenere vivo il meraviglioso sogno dell'Europa
Cui rivolgiamo il nostro impegno e affidiamo la nostra speranza grazie
Grazie Presidente Grasso allora adesso mi hanno detto di informarvi di informarvi sul fatto che ci sarà un brindisi un brindisi offerto dall'ambasciata di Ungheria in Italia
Durante il quale verrà anche proiettato il documentario e presto stand diretto da danno alternanza quindi io vi ringrazio e allora
Passiamo al brindisi rivedersi