Un'impresa comune. Riprogettare il Welfare

Benvenuti a tutti
è mia
Mio grande piacere ed onore
Porgervi il saluto della Fondazione Cariplo della Compagnia di San Paolo
Organizzatrici di questo convegno
Mentre le ultime persone prendono il loro posto
Vorrei pregare il presidente della Compagnia di San Paolo
Sergio Chiamparino
Di
Approfittarsi dal palco per il suo nuovo intervento di benvenuto
L'ente considerazioni introduttive grazie
Buongiorno a tutti grazie Marco
Benvenuto
Molto cordiale a tutti
Ringraziamento particolare all'ex Sindaco Piero Fassino che ho intravisto prima ma che credo sia
Trattenuto
Ai margini ma che credo ci porterà poi il suo
Ecologista arrivando
Benvenuto particolare
Collega Ruzzetto
Sì qui con noi e naturalmente io
Saluto siamo tutti gli altri perché sennò poi a rischio come si fa sempre dimenticare qualche
Persona si fanno brutte figure
Vorrei iniziare ringraziando i nostri collaboratori cioè
Gruppo di lavoro di Fondazione Cariplo la Fondazione
Cassa Compagnia di San Paolo che
Ci hanno consentito di arrivare qui
Nel senso che questo non è un convegno improvvisato come a volte anche si faccia e si fanno i convegni invece di fare le ricerche qui abbiamo davanti al DAP dapprima diventa si passi non per vero professor un'offensiva volte succede ma quando uno sa cosa fare si fa un tavolo di lavoro una Commissione un convegno
Ecco invece diciamo l'ambiente cercato anziché o che non ero ancora Presidente come il San Paolo quantizzare il lavoro che era iniziato
Come l'idea di
Cercare di dare uno sbocco di offrire un materiale di riflessione ma che nascesse dal lavoro direi
Non è esagerato dire lungo i secoli
Mi
Le fondazioni portano avanti stanno porta su questo tema delle politiche sociali quindi
Il primo grazie appunto lo voglio dare questi nostri collaboratori che hanno predisposto la piattaforma su cui poi altri interverranno
E naturalmente secondo grazie oltre alle personalità che ho già salutato a tutti gli illustri ospiti che con i loro interventi nei vari
Seminari di di di di vari seminari in vari incontri vari nelle varie tavole rotonde di approfondimento sicuramente ci offriranno spunti di riflessione ulteriore soprattutto ci
Daranno indicazioni su come continuare questo nostro
Il titolo è un titolo significativo
L'impresa comune per riprogettare il web fare
Significativo lo accennavo già prima non ci torno perché
Evoca la storia delle nostre fondazioni che sono nate per questo hanno lavorato secoli per questo e hanno cercato di accompagnare diciamo così la tra le vuole la l'evoluzione contemporanea delle politiche sociali
Riducendo c'è di più riuscendoci di meno ma comunque si sono sforzati di farlo e anche questo convegno insieme il segno che vogliono continuare a fare
Ma se come un titolo significativo ancora di più se mi è concesso
Perché questo in tutta evidenza un tema che al centro dell'attuale vicenda politica sociale
Diciamo economica sociale e quindi politico
Più che ho
C'è persino meno che ho visto ma dire fare questa affermazione
Decreto sappiamo tutti come le criticità economiche che ormai vanno avanti da pubblica alcuni anni iniziano nel due mila otto abbiano
Come dire messo stiano mettendo in discussione
La coesione sociale che bene più prezioso che sta alla base del che è uno dei fondamenti forse il fondamento insieme
Ai principi delle rivoluzioni liberali
Degli prodotte dall'Illuminismo della nostra convivenza civile della convivenza civile
Occidentale
Se guardiamo alle nostre aree metropolitane se guardiamo alcune zone del sud forse dicendo io dico temo che siamo già oltre il rischio che si rompa questa coesione sociale
Credo quindi che rivolgo a Piero
Credo che
Sono se guardiamo anche
Alla nostra bella
Forte Torino che reagisce come ha all'altrettanto forte bella Milano però troviamo delle aree in cui vediamo il segni di incrinatura decreti
Questo edificio
Coesione sociale
E allora a questo dobbiamo
Dare una risposta io credo che se anche in questo convegno che non era nato Sapienza non poteva prevedere però nasce in un momento in cui a fronte di questa criticità sociale abbiamo un
Governo
Siamo dopo Traversi politica che è inutile qui ricordare che tutti voi sanno meglio di me che sembra intenzionato a raccogliere anche questa sfida anzi a raccogliere questa sfida come una delle sfide principali
Ecco ma qual è questa sfida io qui
Introduco rapidamente dal mio scusate
Introduco rapidamente dal mio punto di vista quelli che
è un'angolatura di lettura dei problemi che poi
Saranno discusse
Cioè la sfida non è solo quella della tutela
E dell'assistenza
Se mi permettete dirò in un modo che non vuole apparisse troppo infatti con secondo me la sfida che abbiamo davanti è quella di costruire un'idea un concetto
Un paradigma di uguaglianza sociale o se preferite di equità o se preferite di giustizia sociale
Che sia anche molto né di una crescita ragioniere
Quindi che non sia
Né
Abbandonato questo concetto dell'uguaglianza della giustizia sociale agli spiriti del mercato
Perché questo l'abbiamo già visto abbiamo già dato
Ma che non sia neanche il suggello ideologico di una decrescita
Che non sarà mai Felix
E nessun suggello ideologico la farà diventare città anche perché
La stiamo sperimentando la stanno sperimentando soprattutto i più poveri perché non hanno il patrimonio che non hanno le famiglie
Allora a me sembra che se questa è la sfida
Per costruire un'idea di uguaglianza sociale che sia insieme motore dello sviluppo
Si capisce quello che ho detto prima cioè non basta tutela l'assistenza che pure e direi primordiale fondamentale perché
Non si può lasciare che una persona anni gli si deve dare una mano
Ma
Non basta se non è accompagnata da politiche che puntano quello che voi non voglio anch'io ogni tanto però solo voi nell'angolo fili chiamate non paura cioè vale a dire
Politiche che
Investa hanno
Sulla perso
Cioè che puntino a dare autonomia di vita e di percorsi professionali alle persone partendo dal concetto ecco dove sta il nesso fra uguaglianza sociale io sviluppo ragionevole crescita ragione partendo dal presupposto che nel ventunesimo secolo la persona è il fattore produttivo fondamentale
Perché l'Europa possa tornare a conoscere un tabellone
Qui sta il nesso fra le due
Fra le due questioni quindi secondo me ecco costruire un idee riprogettare il welfare vuol dire cercare di tenere insieme questi due aspetti delle politiche sociali tutela assistenza e sostegno ma anche valorizzazione individuale e dico
Questo però vuol dire
Mi avvio rapidamente a finire cambiare il paradigma di riferimento con cui si sono mosse si muovono ancora specie a livello nazionale specie a livello nazionale politiche pubbliche soluzione
Su due punti fondamentali il primo bisogna ha scambiato assumere un diverso assetto della società o meglio bisogna che le politiche pubbliche assumano il fatto che c'è stato un e c'è un mutamento sociale profondo
E chiede politiche pubbliche non possono più essere quelle che guardavano ai blocchi sociali del Novecento
Perché ho detto specialmente a livello nazionale perché specialmente lì che le politiche di Welfare
Ruotano attorno al fa atto ruotano in un modo o nell'altro attorno al fatto che ci sia il lavoro
In questo non può più essere l'unico su
Bisogna puntare al fatto che c'è
Una struttura sociale poi
Voi figli esperte liquida individualizzata c'è comunque ci sono percorsi sociali in cui bisogna sostenere la persona che lavoro lo deve trovare
Che il lavoro lo cambia e così via che queste poi la struttura non si può più parti dal presupposto che tu cioè il concetto non può più essere dalla culla alla tomba
Nel senso che
Resta necessario una base di sostegno che garantisca alle persone diciamo al ai minimi
Essenziali perché vi sia convivenza civile dalla culla alla tomba ma questo questo si deve integrare con delle politiche che investano sulle persone sulla loro possibilità di dare il meglio
Che hanno dice ripeto e bisogna assumere questo paradigma del mutamento sociale perché la società è cambiata perché ripeto i lì il lavoro
Una risorsa
Scarsa che non si presenta più solo sotto forma di lavoro nelle grandi nelle grandi aziende che non ci sto
So presentato solo più sotto forma di lavoro come si dice come si dice fordista organizzato nella grande manifattura ma che si presenta in altre forme e soprattutto il lavoro
Rischia una risorsa che
Per le quali bisogna sostenere la persona nella loro ricerca perché il lavoro ce l'abbiano già o che il pubblico che non ce l'abbiano mai avuto
Bisogna
Guardare alla femminilizzazione della Società come una risorsa preziosa
Per arricchire l'offerta di lavoro ma per arricchire anche la qualità sociale della nostra convivenza civile
Era vi è la risorsa principale che abbiamo controlli invecchiamento della popolazione
Io qualche
Vado ogni tanto a correre
C'è a molto fare questa battuta se vai a rubare enti purtroppo
Specialmente sabato
E ci son più cani e pensionati che i bambini
Io faccio il sociologo da strada ma anche per
Non perché per riuscire a tenere il passo cioè faccio conto si poco da fare
Alla domenica c'è qualche variazione in più perché si vede ma
Però siamo lì e questo è un po'mi sembra un problema molto serio per le nostre società allora io dico
Investire sulla figura della donna in tutte e due suoi aspetti
E secondo me è una risorsa fondamentale per
Migliorare diciamo la qualità sociale anche per risponde in modo positivo quello che in sé è un
Percorso fondamentalmente positivo che l'invecchiamento della popolazione
Cito a
Per
Segnalare solo
Questa diciamo l'esigenza di cambiare il pare i riferimenti di analisi sociale l'immigrazione
Cioè francamente mi fanno sorridere queste polemiche sullo ius soli cioè
Insomma ma
Quand'è anche capo ci guardiamo un po'attorno cioè quand'è che andiamo un po'a vedere come fatto il mondo ma senza andare tanto distanti c'è bisogno di fare grandi viaggino
E e capiamo come va il mondo dalle altre parti ma scusate ma oggi se c'è una risorsa fondamentale
C'è chi è che oggi in Italia a volte gli atti di fare quasi qualunque cosa purtroppo ingordigia alcuni casi anche non lecita ma il
Nella stragrande maggioranza dei casi invece si sta per migliorare la propria condizione e quella delle persone che gli stanno attorno agli immigrati
Cioè vogliamo ancora discutere di queste cose se quel tema cioè se c'è già ma guardate le partite di calcio
Guardate parte ricca cioè capite da dove da dove viene la spinta al rinnovamento del miglioramento
Questa è la
Il primo cambiamento di ottica che bisogna assumere il secondo è finito e quello
Del delle risorse perché
Un'idea di welfare di questa natura
Che ho solo tratteggiato non può più dipendere solo dalla spesa pubblica
Questo è un altro cambiamento radicale non può più dipendere solo dalla spesa pubblica non solo perché non ci sono le risorse a sufficienza la crisi fiscale dello Stato non facciamo la luce ma per un'altra regione perché
Apportare le risorse che non siano solo pubbliche è fondamentale per cambiare le modalità gestionale organizzativa e di queste politiche perché le due cose vanno insieme
E allora ecco qui il perché e concludo le fondazioni perché secondo me su questo piano si tratta di costruire come ad esempio noi stiamo facendo sugli asili nido ma a Milano l'esperienza
Forse inizia ancor prima
Un circuito virtuoso che veda da Polito da Pubblica amministrazione a livello locale il Comune l'avete perché solo la pubblica amministrazione può indicare regole e criteri di accessi di accesso
Non ci può essere alcun privato privato sociale che si arroga il diritto di dire chi ha diritto ad andare chi non ha diritto questo possono nasce da un concerto di cui la sintesi e la pubblica amministrazione
Ma subito dopo io credo che sia fondamentale il privato sociale e il credito etico non so Morganti se posso chiamarlo così ma per
Perché il privato sociale anche bisogno di industrializzare sì e quindi ha bisogno di sostegno dei piani industriali di a dei piani industriali che razionalizzino l'offerta che viene da questo settore nel campo dei servizi sociali
E terzo anello di questo circuito le fondazioni perché le fondazioni oltre alle risorse
Che mettiamo
Sono anche quelli che possono garantire come dire la Rete di quella rete di volontariato e di associazionismo
Che
Connota come una crescente come la costruzione di una rete di SDI politiche sociali
Diciamo che nasce dal basso e che è profondamente radicato con le realtà sociale
Ecco questo è un po'diciamo così
Il ruolo che noi vogliamo solo
Finisco dove ho cominciato strano
Compay San Paolo a quattrocentocinquanta anni di storia cari pro poco meno se non sbaglio
Va beh ma fattispecie sono ospite quindi ti faccio la tremanti qualche secolo non importa
E
Siamo abbiamo una storia Ascom dunque secolare di politica in questo senso ecco l'idea
Molto semplice nostra e cercare di rinnovare una
Affrontando le sfide che la contemporaneità ci pone di offerto solo un approccio probabilmente parziale ma
Dai colloqui che seguiranno daranno approfondimenti ed elementi utili credo per tutti noi e soprattutto mal per continuare il lavoro
Grazie per l'attenzione e la parola al dottor De Mari del condurrà la prima casa
Grazie
Presidente Chiamparino
Attengono istante per capire se
Per il rappresentante di una istituzione
Più antica tra tutte quelle presenti cioè quella della città di Torino è uguale
Prendere brevemente la parola
Cosa che ci farebbe estremamente piacere naturalmente sindaco di Torino onorevole Piero Fassino ringrazio naturalmente Compagnia di San Paolo
Carico per
Promosso questo questo momento di riflessione e
Io aggiungo pochissime
Considerazioni a quelle che ha fatto Sergio Chiamparino perché
Non so le condivido ma sono frutto di una riflessione comune che abbiamo sviluppato in questi in questi anni
Parto diciamo anch'io da da una considerazione
Sempre se mai ineludibile
Ed è che
Nella crisi noi assistiamo ogni giorno alla profonde essi dei fattori di
Marginalità di disuguaglianza di riduzione delle opportunità di maggiore incertezze e sicurezza nelle condizioni di vita per una parte larga di popolazione
E questo è un primo dato da cui partire
Tutto il nostro welfare è stato costruito
Dentro una
Diciamo lunga era di espansione economica che poi conosceva ciclicamente dei periodi di crisi ma che erano crisi che tutto sommato
Leggevamo come congiunturale e lo erano in buona sostanza non mettevano in
Causa il modello di sviluppo è la sua capacità
Quando conosceva crisi di riprendersi vedi tornare a crescere e di essere in grado di accumulare le risorse per realizzare quelle politiche Rete Sette distributive che poi si producevano in buona sostanza nelle politiche di welfare oggi noi siamo sappiamo tutti di fronte
Passaggio molto diverso
C'è una
Crisi economica e sociale Kuta profonda che ormai si protrae da cinque anni di cui non si intravede ancora la fuoriuscita che ha messo in causa
Diciamo variabili fondamentali del modello di sviluppo economico e
E sociale e che mette in causa diciamo significativamente la capacità
Di realizzare quelle politiche di coesione sociale che siano in grado di
Garantire tenuta
Coesione appunto dalla società qui partiamo dal dato che siamo in una situazione nella quale i fattori di precarizzazione della vita delle persone delle famiglie
Sono
Più acuti più diffusi e la l'area delle persone delle famiglie a cui
Necessario
Diciamo mettete per le quali iniziare a mettere in campo
Politica e che
Evitino
Acutizzazione della diseguaglianza e della incertezza è più forte
Questo dato deve fare i conti col fatto però che le risorse pubbliche sono
Significativamente
Ci sono significativamente ridotte
E probabilmente nei prossimi anni anche in una fase di ripresa economica le risorse pubbliche saranno queste che quando un Paese ha un debito pubblico del centoventi per cento del prodotto interno lordo
Anche quando si riprenderà dovrà dedicare una buona quota del risorsa che accomuna era a ridurre questo debito
E quindi noi dobbiamo sapere che
Nei
Prossimi anni
Diciamo la
Capacità dell'attore pubblico da solo come è stato per lungo periodo nella tradizione di
Mettere in campo politiche di welfare che siano in grado di
Arginare contrastare i fattori di insicurezza di incertezza e di realizzare coesione sociale non sarà
Sufficiente abbiamo bisogno di mettere in campo politiche
Che mobility no
Una diciamo
Una massa di risorse finanziarie che non è indisponibilità soltanto degli attori pubblici e quindi una prima questione che abbiamo di fronte come si allarga il perimetro delle risorse finanziarie che si mettono a sostegno del Governo
E nel momento in cui si tratta di allargare il perimetro di risorse
Da mettere in campo è evidente che questo significa un coinvolgimento di stakeholder fondamentali che vanno al di là delle istituzioni pubbliche e che sono appunto fra le compagnie dalle fondazioni bancarie alle banche stesse faccio bancari Morganti
Manca forse
No a alla a tutto le norme alle norme arcipelago di soggetti che si muovono nel campo della sussidiarietà sociale che diventa una condizione fondamentale farcela
Queste considerazioni sono ormai considerazioni come dire di senso comune e
Le condividiamo tutti e a partire da questo dato stiamo lavorando tutti a costruire un modello di Walt welfare nuovo che sia capace di essere si redistributivo banche fattore
Di sviluppo e di crescita io sosterrò totalmente d'accordo con un passaggio che faccia da Sergio Chiamparino
Diciamo facciamola finita con questa teoria della decrescita felice la decrescita non è felice la felicità c'è soltanto
La crescita per tutto il resto ecco diciamo un'ideologia che non esiste tuttavia questo problema di
Costruire un welfare nuovo che non faccia leva soltanto sulle risorse pubbliche che sia capace di mobilitare
Una pluralità di soggetti di mettere in campo un rapporto tra istituzioni sussidiari Sottsass sociale proficuo e ce ne sono già molti esempi in Italia
Chiamparino ha citato la più recente esperienza abbiamo costruito insieme a Torino intorno agli asili-nido
Deve fare i conti però con due questioni che io Ruocco solo per titoli
La prima sia data dal dibattito anche di questi giorni sui giornali il dibattito esteso né sui giornali è tornato a aveva come centro la questione fiscale
Ed è tornato essere
Tema quello della riduzione del prelievo fiscale
Ora io penso che sia un tema da discutere e che ci sia certamente da ragionare su come è distribuito il prelievo fiscale e
Sulla base di come distribuito anche di come lo si
Riforma
Ma un conto è
Discutere di come distribuito il carico fiscale
E come cambiando lo si cambiano i pesi
Altra cosa e ciò che in modo subliminale si sta facendo passare a questo dibattito e che sia possibile avere
Uno Stato sociale diffuso e alto
Con un livello di prelievo fiscale globale basso
Io non credo che sia vero
Non credo che sia vero
Perché se vogliamo avere la sanità pubblica gratuita per tutti i cittadini come servizio universale
Se vogliamo avere l'istruzione gratuita obbligatoria per tutti i cittadini come servizio universale anzi c'è tutto un dibattito sul rendere universale anche la scuola dell'infanzia
Se vogliamo continuare ad avere università facilmente accessibile che c'è da discutere se sia giusto che siano così attenzione ma comunque se vogliamo avere l'azzardo
Se vogliamo avere una capacità di investimento in infrastrutture pubbliche di grande scala che in parte possono certamente essere sostenuta investitori privati ma non solo perché ogni investimento privato si mobilita in quanto ci sia anche un investimento pubblico
E potrei continuare se vogliamo fare tutte queste cose fare credere che contemporaneamente ne possiamo ridurre l'IMU ridurre l'IVA ridurre l'IRPEF togliere l'IRES
Non esiste questa cosa qui sarà ben diversa sto dicendo una cosa non popolare lo so benissimo ma
Bisogna che siamo intellettualmente onesti
Un conto è
Discutere siccome distribuito il carico fiscale
E
Discutere su come di seguito il carico fiscale significa per esempio sapere che in un momento di crisi come questo veri ridurre il prelievo sulla produzione sul lavoro
Perché questo è l'unico modo per stimolare investimenti ripresa crescita ma nel momento in cui ridurrà i quel prelievo fiscale li devi sapere dove lo sport
Oppure c'è un'altra strada che è del tutto legittimo sostenere ma bisogna dirlo ai cittadini
Cioè che una serie di politiche di welfare che in questi anni noi abbiamo finanziato con la fiscalità generale d'ora in avanti non vengono più finanziate con la fiscalità generale
Ma i cittadini Saba
Per cui
Non c'è più servizio sanitario gratuito perché ti paghi la prestazione sanitaria quando ne hai bisogno
Non c'è più un servizio educativo gratuito perché la scuola ha una a una retta come ce l'hanno agli asili nido le scuole manca si può anche legittimo sostenere questo purché ai cittadini dissi rappresenti l'alternatività delle opzioni
Mentre ho l'impressione che ci sia un dibattito un po'troppo facile
In quel partendo da una cosa giusta la necessità
Il rimodulare il prelievo fiscale si trasforma in un messaggio che rischia di essere come dire
Velleitario e anche pericoloso e poi siccome quelle cose lì poi non
Questo messaggio non si tradurrà
Dopodiché ci sarà come dire tuttora in culo che
Che che che
Obiettivamente c'è in termini reazione dell'opinione pubblica al tema evidente segnale agli alimentato una certa aspettativa
E che sia così quello che sto dicendo un appello riprova lo dico come dato oggettivo e non cento ne parlava che sto dicendo nessun elemento di polemica politica
Lo prova il fatto che
I libri verdi del principale partito di centrodestra di questo Paese cioè
Onorevole Berlusconi che è stato Presidente del Consiglio ha fatto della riduzione generalizzata di tasse il suo vessillo no è un dato oggettivo una fotografia non è un elemento polemico
Non è ridotta quasi nessuna
Eppure siccome la sola mi era avrebbe avuto tutto l'interesse a farlo se non ha potuto fare e perché proveniente non si poteva fare
Se non si sarebbe fatto quante volte è stata promessa l'abolizione dell'IRAP
Senza mai fare i conti che l'IRAP finanza sistema sanitario
Ho questa è una questione che io penso doveva essere presente non so fino a che punto entra poi nel dibattito oggi ma
Il rapporto tra sistema di welfare che tu costruisci suo finanziamento
E
Nella definizione di un finanziamento che deve essere come dire misto
Però
Io è ineludibile il ruolo centrale che ha la fiscalità è questo un tema che abbiamo il dovere di affrontare per dire delle cose credibile i nostri concittadini
La seconda cosa è una cosa invece di di carattere più culturale se volete
Ed è che tutto quello che noi stiamo dicendo e qui si discuterà con
Molto approfondimento non è scontato nella società
Allora io
Io
Chiamparino Castaldo abbiamo vissuto e come tanti altri abbiamo vissuto
Questa esperienza fatta l'anno scorso
Di passare grazie di passare
Dire diciamo di aprire il sistema educativo della nostra città al principio appunto della sussidiarietà di queste
Torino è una città che da sempre investito moltissimo sull'infanzia la traduzione di questo investimento che è storico la nostra città significa ottantatré scuole materne e cinquantaquattro asili-nido gestiti direttamente dalla città
Ottantatré scuole materne cinquantaquattro asili-nido che significano
Trentasette bambini su cento che hanno un posto in meno asilo nido negli altissima superiore alla media europea
Tutto in gestione diretta di al come erogazione diretta del del del Comune non era più e non è più sostenibile
Ci siamo posti il problema e abbiamo affrontato questo problema insieme alla compagnia abbiamo avviato un modello no di innovazione erogativa che grazie al sostegno della compagnia ci ha consentito di affidare nove
Asili nido
A impresa sociale anziché all'ingestione di allerta
Questi nove asilo nido funzionano benissimo
Le famiglie i bambini sono tutti scontenti esattamente come prima
I lavori ad una parte dei lavoratori che lavorava come contratto a tempo determinato negli usi quei nove asili comunali nel momento in cui sono stati dati in affido sono state anche assunti a tempo indeterminato cosa che non è irrilevante
Insomma tutto è andato bene
Sì tutta dato bene qui c'è una platea che gran parte fatta ai torinesi no vede presente al dibattito c'è stato sui giornali
Cioè per cinque o sei mesi io sono stato dipinto come il destrutturato dello stato sociale
E come chi sosteneva che bisognava fare questa cosa qui
Allora bisogna sapere che
Innovare i modelli erogati è uno dei nodi centrali nodo è allargare il perimetro le risorse finanziarie l'altro e innovare modello erogati passa per una
Battaglia anche culturale
Che faccia acquisire
Cioè non è vero che
Il Piruea il FER per essere efficiente deve essere unicamente erogazione di soggetti pubblici
Perché welfare solo erogato dallo Stato o solo recato dal sistema degli enti locali non regge più per le ragioni
Di compatibilità finanziaria siccome nessuno di noi vuole ridurlo lo stato sociale lo sforzo che si deve fare è quello di rinnovarle le modalità interni di finanziamento e in termini morali taroccati
Questa cosa che la platea di questo genere assolutamente scontata non è scontata fuori di qui
E quindi io credo che dobbiamo essere capaci
Di motivare fortemente
Diciamo come momento ripensiamo il welfare facendo percepire che ripensarlo non significa ridurre
Questo è
Diciamo il transfer errato che spesso si fa
Ripensarlo significa
E pensare le sue
Le modalità con cui lo eroghi in funzione garantirne sempre la massima erogazione e la massima universalità grazie buon lavoro
Grazie
Sindaco Fassino la sua
Istanza di presentare con chiarezza le opzioni possibili esattamente uno dei tentativi che con questo
Convegno le due fondazioni e gli ambienti in cui queste fondazioni operano intendono nell'approfondire
E forse
Oltre a uno sforzo culturale c'è anche bisogno di uno sforzo di buona politica perché molte delle obiezioni che il Sindaco Fassino ha dovuto partire in modo assolutamente inadeguata irrealistico più che da una cultura diffusa dipendono da un cattivo modo di gestire in clima di populismo diffuso
L'opposizione ai Governi
Detto questo
Iniziamo i lavori della nostra mattinata
Che
è organizzata intorno a quattro interventi
Il primo dei quali
Abbiamo concordato col professor manoscritti definire piuttosto una riflessione una memoria su un'esperienza che importante del nostro Paese affrontato ormai sedici anni orsono tre lustri e più
Di ristrutturazione o almeno di formulazione di ipotesi forti di ristrutturazione del sistema del Welfare nazionale a tutti i livelli
Quella che fu dal nome del suo Presidente battezzata
Commissione o no prima che in realtà avevamo intitolò più ficcante
Qualcosa come la riforma del Welfare dentro il quadro delle compatibilità macroeconomiche quindi non si asteneva dal prendere sul serio i limiti che già in quella fase in cui il fatto che l'Italia fosse
Sostanzialmente un sistema basato sull'economia del debito cominciavano essere piuttosto evidenti
E poi abbiamo tre relazioni affidate
Per così dire settore o o
Angolazione di
Visione sul tema del trend generale del welfare una
Sul tema del welfare che vive sulla base di risorse pubbliche una seconda su un
Una fenomenologia che sta assumendo forma nel suo farsi diciamo così e che in alcuni casi definita secondo quel fare in quanto secondo
Pilastro che al primo si unisce per generare servizi di protezione sociale e cenno si fonda su risorse pubbliche
E infine un
Quadro di orizzonte su come lì
Il protagonista forte debole di molte trasformazioni del welfare italiano e cioè il terzo settore il settore non profit
Trova un suo spazio dentro l'attuale situazione che non è più quella di dieci anni fa
In cui molte debolezze che immaginavamo potessero essere segnale di una crisi di crescita si rivelano invece come debolezze strutturali quando
Invece molta aspettativa
Sul Welfare nella non profit nella sua varia articolazione almeno dal dall'opinione pubblica o dal dibattito politico pare
Mi pare esistere essere addirittura accentuata proprio a causa del fatto che altre fonti si sono incarichi
Mi accingo quindi dare la parola al professor Paolo nostri dell'università di Bologna nel nel farlo però prendo mezzo secondo
Per salutare la professoressa Elsa Fornero che vedo qui davanti che è stata
Anche membro del Comitato di gestione della Compagnia di San Paolo per questo mi fa piacere oltre che per la sua recente esperienza di ministro della Repubblica nel
Campo della guardia di quel fare mi fa piacere salutare in modo diretta
Prego professor vano
Grazie
Grazie anche per l'invito alla presentazione che è stata fatta il
Il ricordo cui sarei sollecitato a ad andare ma
Vorrei mettere
Soprattutto in evidenza
Un aspetto che parzialmente
Scusate è stato citato qual era la denominazione del
La denominazione della Commissione
La
Denominazione era commissione per l'analisi macroeconomica della compatibilità
Della
Pesa sociale e quindi il
Il vincolo di natura macroeconomica
Era
Il punto di partenza
Ed era un punto di partenza che ha
Molto a che fare con
Anche i punti di partenza attuali
Non sono particolarmente cambiati anzi
Il l'evolversi del dell'intero sistema economico mondiale
A li ha messi maggiormente in evidenza
Perché sono temi che di cui noi discutiamo abbiamo discusso allora continuiamo a discutere lo faremo in futuro ma che
In misura diversa sono gli stessi che stanno affrontando i Paesi del cosiddetto mondo avanzato
L'obiettivo di tutti noi di tutti questi Paesi è
Molto semplice
Come
Difendere il livello di benessere raggiunto
Di fronte alla evoluzione della distribuzione del lavoro nel mondo
Di fronte alla distribuzione del alla redistribuzione del reddito tra le diverse aree ora non entro in questo aspetto ma
Alla radice di tutto ciò che anche all'interno dell'Europa sta accadendo c'è questo obiettivo
Obiettivo che ad esempio
In Germania tanto per entrare in medias res è declinato temendo che il coinvolgimento dei
Paesi del sud dell'Europa produca
Un orizzonte di mediocrità
Per i tedeschi di fronte invece
Alla
Tentativo fortemente perseguito e in parte
Se guardiamo le performances del
Dell'economia tedesca in parte riuscito di fronte al tentativo che
Loro stanno svolgendo e quindi anche nel rapportarci ad altri dobbiamo
Comprendere i diversi punti di vista
E
Quindi questo
Questo blitz Obiettivo che per usare uno slogan indicarlo sinteticamente può andare sotto il nome della globalizzazione
Va di pari passo con alcuni aspetti che sono più
Specifici il paese per paese
Vale a dire
L'invecchiamento della popolazione di cui
Avete già sentito fare accenno e
Per altri Paesi qui le diversificazioni sono maggiori
Il l'effetto che a questi due fenomeni globalizzazione invecchiamento
Consegue dal sovrapporsi della crisi
Finanziarie reale dell'economia reale che si è sviluppata negli ultimi cinque anni e che continuerà a produrre colpi di coda
Anche complesse e difficili da affrontare nel corso dei tutto questo decennio
Quindi
Il debito pubblico che è stato lo strumento
Della
Media dei casi degli altri Paesi è stato lo strumento per evitare
Che i invece di parlare di grande recessione come stiamo facendo guardando al presente al recente passato
Invece
Non parliamo di grande depressione come avvenuto negli anni trenta
Ora
Il percorso è la
Il rientro da quei debiti pubblici conseguenti alla tamponamento degli effetti della crisi
Che cosa
Quale il vincolo aggiuntivo che abbiamo con questo riferimento con riferimento al debito pubblico e che abbiamo
Iniziato la fase della crisi con un livello già fuori linea del debito pubblico e quindi a abbiamo avuto minori come Paese minori possibilità di tamponare quegli affetti come invece è stato fatto in altri Paesi
E
Ci stiamo trascinando in condizioni peggiori di altri Paesi e su orizzonti
Più prolungati
Quindi
Come vedete ancora
Si dice cosa è cambiato da sedici anni fa
Potremmo dire cambiato poco perché i vincoli che abbiamo continuano ad essere gli stessi
E con questi dobbiamo misurarci in
Misura
Più forte in misura più forte
Perché dobbiamo tener conto anche di un aspetto che così come dalla grande depressione sia usciti sempre a livello mondiale dei Paesi avanzati
La grande depressione degli anni trenta si è usciti con un sistema
Di riforme riforme dei mercati soprattutto del credito riforme de sistemi di welfare
L'avvio negli Stati Uniti e poi il piano Beveridge nel
Durante la guerra nel quarantadue il full improba metà della
Immediato dopoguerra il tentativo anche italiano
Ormai
Sessantasei sessantasette anni fa nel mille
Novecentoquarantasette di disegnare un sistema di welfare italiano con la
Commissione guidata da Ludovico D'Aragona
Che ha dato gli stessi risultati che più di recente sono stati esibiti
Dalla Commissione a cui facciamo riferimento
Sedici anni fa vale a dire presso che nulla
Quindi in
In questo in questo contesto che cosa dobbiamo aspettarci
Ovviamente non più un processo di
Riforma
Così come settanta ottanta anni fa che introduce
Un sistema di welfare nuovo ma una rivisitazione secondo le linee che sono già state
Delineate più o meno implicitamente vale a dire secondo le linee se volesse sintetizzare quello che è già stato detto
Di una maggiore responsabilità individuale un minor peso del settore pubblico e di conseguenza alcuni principi di sussidiarietà
Ma
Vorrei mettere
In evidenza alcuni alcuni aspetti
Non posso esimermi dal
Cercare di valutare
Che cosa quantitativamente che cosa effettivamente cambiato qui vedete i conti della protezione sociale nel corso di questi quindici anni sedici anni e
Il
Un obiettivo
Se ci riflettete un attimo un obiettivo è stato raggiunto quello della stabilizzazione della spesa pensionistica
Certo vedete un diciassette vi scusate una e quindici virgola cinque della
Proporzione della spesa per pensioni sul prodotto interno lordo del due mila undici
Ma
Vedete anche che tra il novantasette del due mila e sette non non è sostanzialmente cambiata gli effetti successivi conseguono alla caduta del prodotto interno lordo
Del
Col del sei e mezzo per cento tra il due mila otto e il due mila nove
E quindi in parte quella quell'obiettivo di stabilizzato obiettivo che era presente nella
In un articolo della legge Dini in parte è stato raggiunto con
Provvedimenti successivi e ovviamente se
Gli interventi che il
Ministro illo tempore come si dice e il San Fornero a attuato nel
Alla fine del due mila e undici fossero stati e effettivamente messi in atto nel mille novecentonovantasette avremmo avuto quello spazio
In termini di bilancio che inseguito non non si è avuto
Quindi
Da questo punto di vista anche la
Stabilizzazione della spesa complessiva sta soffrendo
Della degli affetti
Del lo ormai non si può dire del ciclo economico ma della crisi
Prolungata della
Attività economica e i riflessi che ha in termini di riduzione del prodotto lordo da una parte e di aumento delle sospese
Di natura compensativa soprattutto per quanto riguarda la disoccupazione la cassa integrazione e gli sforzi che possono essere fatti nell'ambito della assistenza che sono che figlie queste modificazioni della situazione che tutti conosciamo
Anche la spesa sanitaria che ha una sua evoluzione
Diciamo in parte inarrestabile per un insieme di ragioni facilmente comprensibili vedete che
Si è mossa sì ma
In modo abbastanza
Compatibile con l'evoluzione complessiva soprattutto tenendo conto che
Nel complessa o la nostra spesa sanitaria interno il prodotto interno lordo non è maggiore di quella di altri Paesi se non addirittura e
Inferiore
Il che non vuol dire che
Non non si debba intervenire in termini di interni di correzione degli sprechi
Quindi l'obiettivo se guardate gli istogrammi a destra di contenti di cambiamento di leggero cambiamento nelle proporzioni
Della spesa sociale costituiti prevalentemente dalla
Spesa pensionistica in parte si è mosso ma con movimenti
Non dico geologici in battaglia
Difficilmente percepibili in modo in modo sostanziale
Se questa è la condizione della
Della spesa
Che abbiamo osservato fino al presente
Beh e noto a tutti ormai da da venti anni e più il problema dell'invecchiamento della nostra popolazione
Invecchiamento che è
Uno dei maggiori assieme a quello giapponese tra i Paesi progrediti tre paesi maturi diciamo dal punto di vista economico e
Qui
Ci sono le proiezioni della popolazione anziana
Rapportata alla popolazione in età da lavoro
E vedete oltre che l'inasprimento del tasso di dipendenza come tecnicamente si chiama questo rapporto
Vedete anche la differenza tra
Il tasso di dipendenza quando prendiamo in considerazione semplice mentre quella popolazione che per ragioni
Di natura normativa chiamiamo italiana
E quando invece prendiamo in considerazione la popolazione residente nel suo complesso
La linea tratteggiata è quella che è vita il tasso di dipendenza e se lo calcoliamo solamente sugli italiani nella modalità che dicevo prima
E l'altro quello che invece
Risulta
Date le proiezioni della immigrazione della natalità della mortalità e così via quindi credo che questo sia sufficiente a dare
Che
Una la possibilità di toccare con mano quale
Il ruolo svolto dalla immigrazione un altro
Aspetto
Che
Ci deve da un lato consolare ma dall'altro dal punto di vista della gestione delle di tutte le forme di sanità e di assistenza è costituito dalla
Dai
Grandi anziani come vengono generalmente chiamati gli ultrà ottantenni e vedete che la dinamica quella
Linee molto più pendente di quella
Precedente
Mostra mostra come
A parte il l'ultimo l'ultima intervallo dove leggermente rientra
Questo
Il riferimento del due mila sessanta credo
Che
Problemi pochi di noi differente ci saranno va il questo che cosa vuol dire guardate anche i numeri per
Per farlo e ne ho un'idea lasciamo stare il mille novecentocinquanta ma
I tre milioni e mezzo poco più vedi di oggi diventano nel due mila e cinquanta otto milioni e mezzo
Ora
Tutto questo ha dei risvolti di natura sanitaria in senso stretto e dei risvolti di
Assistenza agli anziani e non necessariamente sanitario manca quella che viene chiamata long term care
Che
Passa che può passare a a pesare rispetto a oggi che non arriva a pesare il dieci per cento sulla popolazione
In età da lavoro si avvicina da a pesare per il trenta per cento in termini numerici sulla popolazione in
Attività o potenzialmente attiva questo che cosa
Ci suggerisce lasciamo stare questo per un momento
è ci suggerisce che
Se vogliamo sfidare
Far traballare spostare più in là i vincoli
Di tipo macroeconomico che dicevo
Beh dobbiamo mettere la popolazione in età da lavoro
In condizioni uno di avere maggiori tassi di partecipazione e quindi tutto quello che viene detto in termini
Di conciliazione
Tra lavoro e attività familiari
E qui c'è un
Cuneo importante nel quale anche la sussidiarietà nelle diverse forme può
Inserirsi
L'altro
Aspetto è
Che ciascuno di quelli che
Magari in misura maggiore viene indotto incentivata a lavorare sia più produttivo perché dovrà
Produrre
Per sette beni di consumo investimento e così via perse ma anche
Per una quota di popolazione crescente che non sarà al lavoro se vogliamo garantire
Il livello di benessere raggiunto
E questo è il punto fondamentale non è
Semplicemente
Una connotazione di parte di classe sociale quella di
Sollecitare lo sviluppo della produttività
Lo sviluppo della produttività del lavoro deve mettere in condizioni
Le generazioni future cominciare però già da quella attuale di poter produrre
Per ogni
Ora lavorata per ogni giornata di lavoro per ogni anno di lavoro una quantità di beni che consenta a quella popolazione che numero via via crescente
Non potrà lavorare sia per età
Che per condizioni di salute ma allora
Da
Da dove viene come
Il il welfare può favorire questo per tutti gli aspetti che erano già stati messi a fuoco negli anni ottanta
Quando
Si parlava del cosiddetta darci visite una malattia olandese che poi era diventata anche un dapprima ancora scusate
Una malattia inglese poi diventato una malattia olandese cioè
La
Lentissima crescita della produttività del lavoro vale a dire la revisione degli strumenti di welfare in modo che non siano disincentivanti
Il lavoro e che non siano
Disincentivanti riorganizzazioni produttive che consentono una
Maggiore produttività del lavoro faccio solo un esempio ci andiamo a prendere Hill accumulazione di capitale ovvero il gli investimenti in Germania B gli investimenti Germania negli ultimi
Vent'anni sono stati inferiori agli investimenti in Italia
Noi abbiamo accumulato più capitale ma abbiamo una produttività del capitale questa volta minore di quella tedesca
E questo ovviamente
Gioca a nostro sfavore ma non tanto e non solo per un problema di competitività
Che affrontare tutti gli aspetti della globalizzazione ma proprio perché il lo Standard di benessere di un Paese e dato dal livello della produttività
E allora
E qui vado a concludere perché mi sembra sia ormai
Il
Il momento di farlo
E allora dobbiamo
Tener conto di come
Il welfare al di là di questi aspetti di superare comportamenti opportunistici disincentivanti al lavoro alla riorganizzazione dei processi produttivi può aiutare
Beh può aiutare questa credo sia la differenza
Fondamentale rispetto ai lavori si siano fatti nella seconda metà degli anni Novanta
Investendo nell'istruzione cioè investendo nel miglioramento del capitale umano
è il miglioramento del capitale umano che può farci uscire
Da quella che con terminologia inglese viene chiamata a loro Technology tre vale a dire una la trappola della bassa tecnologia abbiamo ovviamente non mi riferisco a tutte le eccellenze presenti nel nel mondo
Economico nel mondo industriale ma nella media
Quello che abbiamo abbiamo un basso livello di capitale umano guardate al proporzione di laureati
Rispetto agli altri Paesi in età dal lavoro abbiamo un basso livello di capitale umano che induce a investire in tecnologie adatte a quella
Tipologia di formazione e di conseguenza ci impedisce di fare un salto
Ci impedisce di uscirà da questa trappola ora per uscire da questa trappola anche il welfare di una Tura sussidiaria deve aiutare a convincere i giovani nonostante tutto quello che si dice
Della della laurea che studiare paga
Perché è facile dire c'è un certo numero di laureati segnalare vedervi quali facoltà
Disoccupati ma domandategli e se vado a prendere l'insieme degli occupati dei disoccupati quale probabilità o di trovare
Un laureato certamente di meno
Quindi
Anche nell'attività delle fondazioni agire oltre che sulle conciliazioni lavori attività familiari ma agire nel
Attraverso borse di studio a favorire
A impedire disincentivare le uscite già dalla scuola media superiore a incentivare le iscrizioni a le Facoltà appropriate per l'evoluzione che citavo è certamente un passo rilevante
Piffer
In effetti le
Le fondazioni stanno proprio provando a fare anche questo il professano no freccia ricordato
Come il problema del welfare una questione di sistema come qualunque questione di sistema deve essere affrontata da diversi livelli contemporaneamente c'è un livello
Molto ampio
Delle questioni macroeconomiche generali degli effetti della globalizzazione
Degli Investimenti temo che non siamo più molto più avanti della Germania in questo preciso momento
E di dove investire peraltro perché forse il problema è anche quello
Ma dobbiamo poi scendere anche ad altre visioni più settoriale più contenute dentro lo specifico di problematiche istituzionali funzionali
Limitate
Identificate quella di cui ci
Su cui cinque
Non tratterrà il professor Ranci del l'istituto di ricerca sociale di Milano non è affatto limitata perché e la tematica del Welfare pubblico e delle sue necessità di riprogettazione
L'abbiamo
Abbiamo pensato che dovesse collocarsi in questa fase perché essa rappresenta un po'oltre alla sostanza di vari problemi anche l'architettura generale in cui altri punti di vista quelli del secondo quel fare quelli del non profit
Possono devono trovare collocazione grazie grazie
Tutti presenti
Si ridicolo questo nove scusi professor francesi mi chiede la possibilità di chiarire un punto che forse per colpa del mio commento
Si ritiene possa essere mal compreso
Che il
La responsabilità è mia nel cercare di essere veloce
Non ho chiarito cosa vuol dire che Investimenti nel corso degli ultimi vent'anni in Italia siano stati maggiori imbarchi tali impianti su Stati maggiori che in Germania
Questo è un dato statistico che credo sia fondato ma se andiamo a vedere questo c'è una qualità di capitale
Che è diversa
Soprattutto nel settore dei servizi noi siamo molto scarsi di investimenti in così detto ai siti cioè lei tecnologie della comunicazione dell'informatica
Che consentono aumenti di produttività e di conseguenza qui viene la considerazione sulla trappola della bassa tecnologia
Certo certo grazie nostra la nostra idolatria verso la Germania è totale e quindi non potevamo esserci considerando il parco caso di essere noi in qualche in qualche dimensione migliori prego
Grazie
Dovendo poi
Fare i conti con dei tempi che si vanno restringendo
Preferisco esporre adesso in pochi minuti iniziali il disegno complessivo e poi vedremo quanto riuscirò a spiegare dettagliatamente le cose lavoro di approfondimento che stiamo facendo
Allora quello che espongo è
Una proposta di riforma chiaramente
Ed è una proposta di riforma che mi sembra
Coerente
Non solo compatti la coerente anche con interventi che ho sentito finora
Quelli
Istituzionali quello del Kosovo
Ci
Resta in Giamol rispetta la relazione precedente qui Cometa poca ma al campo socio assistenziale
Campo Consorzio assistenziale che poi espliciterò in che termini noi quantifichiamo ma che fa erogazioni dirette e
Riduzioni relativamente al sistema fiscale
Noi quantifichiamo in sessantadue miliardi sessantadue miliardi sono quattro punti di PIL
Non si è mai aggiornato nella politica italiana sull'assistenza con campi sessantadue miliardi
Si è sempre parlato di otto miliardi Otto e mezzo che son quelli che frequentano Regioni ed enti locali anche
Il
Nel ragionamento e federalismo fiscale si è sempre aggiornati su questi
Mentre la Costituzione dà delle direttive rispetto al complesso della spesa dei finanziamenti delle risorse assistenziali non rispetta quegli otto miliardi e mezzo
Allora siamo in una situazione del nostro riprendere bisogni crescenti risorse ridotte contenute questo I dilemma
Il sistema socio assistenziale fermo a quello che diceva il professor no offre cioè dove ci rifacciamo anche alle analisi dall'ora fatte a delle ipotesi di lavoro da allora fatte che sono rimaste totalmente ferme
Se si è aggiunto qualcosa si è aggiunto dello stesso tipo di quello che andava cambiato
Che fare allora
Chiedere più risorse la
Morta
Più diffusa
Anche perché costa poco non mette non apre conflitti o tensioni
Sociali Marche intende poco perché chiaramente
In questi anni e nei prossimi anni non ci sarà speranza di ottenere molto di più
Per la spesa socio assistenziale io sono dell'idea che va chiesto sempre qualcosa di più ma
Realisticamente non si potrà ottenere molto di più
Allora si apre un discorso che noi abbiamo aperto già da due anni che in questi
Ultimo anno anno e mezzo abbiamo potuto approfondire grazie anche al
Supporto dalla Fondazione Cariplo
Noi
Milanesi con scavo collaborando strettamente con il capo di Modena che ha un modello di microsimulazione basato sui dati Stiz si rischia che ci ha permette di vedere non di popolo delle cose
A prescindere ma di popoli delle cose vedendo che effetti sociali e che conseguenze sulla spesa questi comportavano quindi cercare di fare una proposta che da dall'ipotesi iniziali
Un po'azzardate ma non avventate si traducesse poi un discorso puntualmente verificato perlomeno in modo amici comune dico simulazione possibile
Allora
Da tempo immemorabile potevano dire da vent'anni
Di Asperti ma anche gli attori delle politiche socio-assistenziali etico che il nostro sistema socio assistenziale
è disfunzionale cioè non è né efficace né particolarmente efficace né particolarmente eco nel particolarmente efficiente
Questo
Però nel momento in cui si viene al dunque ci sembra di dimenticare qualche chiede ci voglia risorse in più
Allora il discorso che noi da qui non siamo partiti abbisogna in questo momento e in particolare a fonte di bisogni crescenti
E di risorse decrescenti o di risorse molto cambiare l'uso dell'attuali risorse perché sono spese male noi spendiamo male il cui sessantadue miliardi
In particolare spendiamo male di quei sessantadue miliardi cinquantaquattro miliardi che sono erogazioni monetarie gestite dall'INPS
Che vanno
Su criteri più vari
Non coerenti fra di loro
Integrazioni monetarie tutte quindi
Gestite centralmente quindi senza possibilità di integrarlo con altre risorse senza possibilità di fare azioni con ben combinate integrazione monetari servizi
Degli enti locali e quindi senza possedere possibilità di integrarle con le politiche sociali fatte dalle regioni dagli enti locali
Quindi sono dei risorse che vanno per conto loro e non colpiscono efficacemente i target a cui potrebbero a cui dovrebbero essere destinati
Noi siamo persuasi che lavorando su quelle risorse
Togliamo
Le scoperture larghissima scopertura pensiamo sul problema dalla povertà perché si parla adesso dire di topi che ci sono neanche scoperture gente che poco e che non riceve che non ha nessun diritto a ricevere niente di preciso
A meno che abbia sessantacinque anni eccetera certamente Amendola G che categoriali di gruppo non dal universalistico
Qui siamo persuasi che con quel sistema non individuiamo chi a bisogni e non trova riscontro e chi riceve risorse
Che non sono particolarmente giustificate perché appartiene
A situazioni
Familiari sottolineo il passaggio che è molto delicato ovviamente può anche essere contestato che appartengono e decide di reddito più alti
Allora
La manovra da combinare possiamo
Ridurre le risorse che oggi di cui oggi beneficiano
D'le famiglie che sono nei dei cicli di reddito misurate sull'ISEE sul viso quella che era posso Elsa Fornero ha cercato di far passare ma che speriamo possa passare adesso su cui si è lavorato tanto nell'anno passato eccetera
Misurati su quell'isola possiamo ridurre i benefici e non sono pochi che vanno alle famiglie dei decimi più alti
Settimo ottavo nono decimo decile perché abbiamo questa dispersione quest'acconto distribuzione di risorse potremmo di conto le distribuzioni questo
E possiamo con questi finanziaria invece dei sistemi universalistici che vadano a beneficio di coloro
Che sono in una situazione scoperta e non hanno nessun diritto oggi
Facendo
Il calcoli lavorando sui numeri eccetera attraverso queste micro su simulazioni a noi pare che si possa fare
Con costo zero
Ho con modesta integrazione di risorse che soprattutto andranno dove i bisogni crescono ulteriormente pensiamo alla non autosufficienza
Per ragioni demografiche città noi pensiamo che questa operazione possa essere fatta con
Modesti integrazione di risorse in
Caso nessuno
E che questo abbia un'efficace degli effetti
Di efficacia delle misure
Perché non mi direte che l'attuale modo di dare l'indennità di accompagnamento sia efficace viene dato a tutti indistintamente al di là della proporzione del loro bisogno
Senza nessun controllo a tutti uguale è una cifra sostanzialmente modesta che in confronti
Di chi ha in situazioni veramente di chiave avuto sufficiente la non autosufficienza del tutto inadeguato
O appunto le misure contro la povertà che vedono
Che nei confronti europei
La nostra spesa assistenziale abbatte la povertà in maniera estremamente ridotta se confrontata con gli altri Paesi perché perché non è riportato in una logica coerente
Si disperde su tanti dei cd i situazioni reddituali delle famiglie
Quindi si possono recuperare delle risorse queste risorse in buona parte vanno decentrate sul territorio
Per alimentare dei sistemi di territorio integrati coordinati
Pubblico-privato eccetera che si quindi si intende con le misure già in atto da regioni gli enti locali con le risorse che si muovono a livello
Locale dal
Terzo settore nelle sue varie espressioni fondazioni eccetera che sappiamo che l'integrazione delle risorse sul bisogno già della persona della famiglia
E più in generale nei sistemi rispetta EP Sistemi di popolazione
Eccoci alle per ottenere
Appropriatezza e quinti efficacia dell'intervento
Cioè se noi abbiamo la possibilità di analizzare la singola situazione di non autosufficienza o di povertà della famiglia
Di fare un po'oggetto su di questo
Confine presidio dei confini che veniva detto da parte dell'ente pubblico fa un po'oggetto sugli queste combinare le risorse monetario di servizi adatti perché sia un intervento appropriato e adeguato
Allora noi rispondiamo efficacemente al bisogno e aggiungiamo alla risposta al bisogno penso in particolare ricchezza e la portata delle attività di attivazione
Di può mozione ti autonomizzazione che sono cruciali se vogliamo uscire da un welfare assistenzialistico
Tutta una serie di misure vanno rese può opporsi vedi empowerment
Allora rispetto a quest'operazione
Si apre
Anche così specifico ulteriormente anche uno spazio di intervento per le fondazioni molto importanti
è chiaro che le fondazioni non possa sostituisce la spesa pubblica c'è un tale divario anche semplicemente di risorse oltre che di ruoli e di funzioni
Però intento questo discorso di un sviluppo di un welfare comunitario che integra le politiche pubbliche alle politiche del terzo settore le risorse sparse
E che vada fin nel micro perché non occorre solo operare a livello di Marco sia pur sul territorio ma fin nel Micco attorno
La persona a delle risorse residue aderire potenzialità che vanno utilizzate allora sì io faccio il Progetto sulla persona possa utilizzare se arriva di erogazione dall'INPS non utilizzo un cavolo
Pressione cavolo non ha molto voleva solo sottolineare l'enfasi con cui
Se io suo lavoro sul territorio posso capire quella famiglia quanto può dare o quanto può ricevere dal contesto il volontariato di
Servizi territoriali eccetera che ci sono
Se parto con misure gestiti amministrativamente al centro non posso
Serie spetta situazioni di povertà posso miscelare dell'integrazione economica con delle misure
Delle responsabilizzazione di mandare a scuola i figli per esempio di pagare le bollette dice frequentare dei corsi di formazione professionale eccetera che siano di attivazione ma se se erogo semplicemente una misura dal cento non posso farlo cioè
Il territorio diventa centrale detta Sissi politica efficace e qua
L'efficace e qua è efficiente cioè che riduca al minimo le risorse necessarie per la ottenere degli e affetti quelli che si intendono perseguire
E in queste risorse allora si apre
Si aprono queste
Riflessioni in quegli spazi che sono stati prima ricordati che verranno ulteriormente sviluppati di
Interazione di attivazione delle società locali delle risorse delle organizzazioni locali eccetera
Di crescita di quello che
Su questa chiama chiamare il welfare comunitario anche a me piace chiamarlo così che poche un'interazione fra le diverse risorse per risponde alle criticità bisogni crescenti a risolvere col massimo di integrazione vuol dire potenziamento reciproco individuazione potenziamento dieci poi tutte le risorse
Io forse rinuncerei ad andare nel dettaglio
Noi abbiamo lascerò poiché slide in cui queste cose sono articolate noi abbiamo articolato su tre grandi politiche
Che
Ciascuna delle quali in termini di risorse
Nazionali e spese attualmente appunto attraverso erogazioni significa sedici diciassette miliardi che sono la politica per la famiglia e non abbiamo specificato per la famiglia con figli
Dando due versioni
Più alternative insomma che potrebbero essere scelti una famiglia
Con figli minori puntando sì solo sui minori e un'alta che però con un un grande impatto con una consistente erogazione un'alta con una famiglia più allargata
Calcolando tutti i figli a carico non solo minore perché oggi spesso ci sono nomino eccetera che però allargandosi di più povere un impatto sempre ragionando risorse zero risorse aggiuntive zero mila euro
Una seconda
Ambito di politiche sono quale per la non autosufficienza noi ci siamo concentrate sulla non autosufficienza anziani anche se poi dovremmo
In particolare il discorso anche qui di esame per gli anziani e articolato centrando su una misura una dote di cura che sia rapportata al bisogno
Che sia universalistica nella sua impostazione ma chiedendo a chi ha decisi di reddito più alte una compartecipazione al costo come si chiedono nei tempi e gli asili nido per altre cose
Quindi diretto è universale deve trovare riscontro e con una possibile con si fa un po'al modello tedesco una possibile combinazione
Fa erogazione Mozart con scelte anche della persona fa erogazione monetaria e
Utilizzo di servizi incentivando l'utilizzo di servizi cioè si dà di più se vengo utilizzati servizi perché quali sia certi dell'uso che viene fatto
La terza misura una misura di credito minima quindi di politica dalla povertà per
Nei confronti della povertà
Abbiamo stimato un costo complessivo che va su quattro miliardi e mezzo cinque
Pensiamo che con appunto attraverso le simulazioni fatte cominciando fa togliere
Risorse dieci più alti non tutte ma solventi per cento al sesto deciso quaranta rotta fino arrivare all'ottanta al decimo decile più una misura che però nel tempo dava poche e dire perché
Edito migratori che attualmente sostituire le attuali misure negli anni si può
Finanziare una buona quota di questa spesa
Quindi procedendo gradualmente per arrivare nel giro di qualche anno a finanziare totalmente questa spesa quindi sont neanche antipolitiche su cui
Che assommano ciascuno
Ci ci diciassette trentaquattro cinquanta cinquantuno miliardi
Di spesa nazionale che potrà dovesse chiaramente riformate con verifica sui dati quantitativi simpatiche abbiamo simulato che dovrebbero dare un riscontro positivo
Quindi
E una scelta perché
Scelte di questo tipo non sono indolori e io capisco come organizzazioni politiche sindacali eccetera
Le organizzazioni sociali
Non siano entusiaste di andare a finanziarie dei sistemi universalistici troppo tanto via un po'a chi oggi ha di più
Di di famiglia di situazione sua eccetera e riceve comunque però questo mi pare che in termini di politiche e qui cattive dico tipiche distributive
In una fase in cui non si può contare
Su risorse aggiuntive essenziale insomma
Quel tanto di equità che si vuole ora si persegua con un po'un sistema fiscale fortemente
Poche le si redistributivo il che nelle attuali situazione non è possibile arrivare a quel livello di redistribuiti vita
Ho siccome sulle diverse misure nei diversi campi che sia una scuola che sia l'assistente si alto bisogna fa un po'di distribuzione anche in questi settori
Sconto dettando qualcuno ma per accontentare chi è una situazione di bisogni a volte veramente drammatici
Mi pare che il messaggio che ci ha rivolto e lo ringrazio anche per aversi stessi
Dichiarata aveva tenuto ad una forte autodisciplina il
Professor Ranci sia nella sostanza positivo perché ci dice si può fare o si potrebbe fare
Si potrebbe fare a due condizioni quelle di accertare
Politicamente e culturalmente l'idea di un
Universalismo responsabilizzato se possiamo così definirlo
E seconda condizione di far lavorare insieme informa sistemica diversi tipi di soggetti a partire dalle pubbliche amministrazioni
Al
Terzo settore alle stesse famiglie
Laddove nel territorio dovrebbe dovrebbero sussiste il PCI sussistere capacità di regia tali
Da permettere la mobilitazione l'utilizzo di quelle risorse rimette esigue
Interessante tema che il professore di ricordava
Ora proprio questo non è una condizione così banalmente ottenibile credo in molti contesti del nostro Paese però ci sono delle esperienze che prendono forma anche indipendentemente diciamo così
Quasi spontaneamente sulle quali
Con la sua indole
Terrorizzante che lo contraddistingue pregherei il
Professor Ferrera di dirci qualcosa
Mentre cerchiamo la slide così si presenta così
Mentre cerchiamo le slide
Introduco dicendo che sono molto contento di parlare
E qui oggi io sicuro
Con il doppio cappello la università statale di Milano dove sono approdato
Il
Cento inauditi Torino dove
Sono stato forse non c'è conoscenza non so se Franca Marino
Il
La chiavetta
L'aveva l'aveva mandata prima ma insomma
E il Centro Einaudi che mi ha come dire allevato quando ero prepara il giovane studente dell'Università di Torino
E dove grazie al non alle presentazioni no come me non è stata montata
Dove dicevo grazie anche a sostegno delle due fondazioni che hanno
Organizzato e promosso l'iniziativa di oggi abbiamo avviato una nuova iniziativa
Che si chiama percorsi di secondo welfare
E il
Il cui obiettivo è quello
Di
Pensare
Strategicamente
Come
Si possa riorganizzare di configurare la sfera del welfare pubblico
Quindi finanziato essenzialmente da risorse pubbliche
Con
Nuovo mix di
Politiche finanziata invece da risorse non pubbliche e dunque capaci
Di alimentare in modo innovativo in modo nuovo
Legali spoke quelle risposte I
Problemi sociali che saranno inevitabilmente destinate a crescere che in parte stanno già rapidamente crescendo perfetto da un lato dell'invecchiamento demografico dall'altro
Della crisi economica e finanziaria che ha colpito il nostro Paese con
Un in una intensità particolare
Mi sembra che anche dagli interventi
Precedenti
Il punto di partenza diciamo
La la linea zero da cui questo nostro dibattito in parte ecco benissimo e che
Lo smantellamento del welfare pubblico non sia necessario né desiderabile
Che sia
Possibile
Il mantenimento di ciò che abbiamo
A patto
Di
Razionalizzarlo
Quindi di
Spendere di usare meglio in maniera più efficiente e più efficace risorse attualmente
Destinate alla
Protezione sociale attraverso
Interventi anche di spostamento dei pesi tra
Le varie funzioni della spesa pubblica
Però insomma la via Nuova è quella del rinnovamento
E quella
Che io chiamo spesso della costruzione di un nuovo neo welfare in cui il primo welfare che quello diciamo tradizionali finanziato dal pubblico
Sia affiancato da un secondo welfare cioè da nuovo modo di rispondere ai bisogni sociali
Che integri i programmi di welfare pubblico oggi esistenti aggiunga e quindi a complemento di ciò che è già offerto nuovi interventi
E non si sostituisca oppure si sostituisca soltanto raramente ai margini al
Welfare tradizionale con il quale certo non può competere in termini di
E a volumi di spesa e di risorse allora che cos'è il secondo problema
è un mix di interventi innovativi finanziati appunto da risorse pubbliche questo è
Siamo il tratto che reca caratterizzante
Per garantire
Prestazioni di servizi
A soggetti vulnerabili in particolare alle nuove categorie di soggetti vulnerabili
Forniti da diversi stakeholders
Questa espressione inglese vuol dire tutti quegli attori che hanno a cuore i due nel fare la protezione sociale che ritengano che un welfare efficace ed efficiente possa fare differenza cosa fa la differenza positiva
Nell'assicurare il benessere collettivo di una società
Interventi collegati in Rete con un forte ancoraggio territoriale
Ma un ancoraggio non localistico non di ripiegamento provinciale per cui
Come dire interventi che sono
Esclusivi o esclusivamente rivolti
Ai residenti peraltro con requisiti più o meno ma mitili nei confronti
Della residenza
Ma che abbiano invece una forte ispirazione europea il Sindaco scoop scusate prima il Presidente Chiamparino perché voi citano anche il Sindaco Fassino ha parlato
Della necessità
Di fare emergere un nuovo paradigma
Di risposta alle
Ai bisogni sociali e l'Unione europea è stata siamo nell'ultimo quindicennio
Il luogo in cui questo nuovo paradigma è stato maggiormente elaborato promosso ero la settimana scorsa a Bruxelles dove la Commissione europea presentava un nuovo pacchetto di misure
Dedicate a
Gli investimenti sociali al welfare come investimento sociale
Chi non è solo
Un insieme di misure
Adottata ed approvata l'Unione europea ma è appunto una nuova filosofia un nuovo modo di approcciarci di approcciarsi
Al
Alla protezione sociale
Caratterizzata da una forte attenzione I nuovi rischi quelli che come si diceva prima non trovano contromano ancora e forse non troveranno mai adeguata copertura all'interno del welfare
Pubblico
Una forte attenzione allo sviluppo del capitale umano
E quindi
In questo senso la
Proiezione verso l'empowerment verso la capacità azione degli individui attraverso
Appunto
Comunque un capitale che gli consenta di
Avere una traiettoria di vita capace di muoversi con flessibilità ma anche con sicurezza
Il nuovo in un nuovo contesto sempre più aperti globalizzato e sempre più imperniato sulla conoscenza sull'uso di quelle tecnologie della comunicazione a cui faceva riferimento il professor nostri
Ispirato caratterizzato soprattutto dalla previsione di servizi e questo è un discorso particolarmente importante per il
Nel nostro Paese invece stato abituato
A
Vedere il welfare essenzialmente come trasferimenti denaro
Prestazioni monetarie
Attraverso soluzioni innovative sotto il profilo economico e sociale
è imperniato sul ciclo di vita c'è un welfare che non sia soltanto attento alla
Alla al all'all'ultima fase del ciclo di vita alla fase del ritiro del lavoro
In Italia spendiamo il quindici per cento del PIL per le pensioni rispetto a una media europea
Che
Tra il dieci
Il dodici e spendiamo invece pochissimo per
I bisogni e i rischi della prima fase della vita quella che consentirebbe di vedere nei parchi
Più bambini con le giovani mamme giovani papà e non soltanto
Pensionati con vaticani con tutto il rispetto naturalmente per sia per i pensionati che per i cani
Allora taglio perché non ha molto tempo
Quali sono i nuovi protagonisti di questa asseverate secondo welfare B innanzitutto
Sulla sinistra trovate una serie di attori che possono
O
Portare nuove risorse o comunque
Intermediare la spesa in maniera da utilizzare al meglio le risorse non pubbliche da fare affluire al secondo welfare e quindi assicurazioni
Private le casse mutue
Le aziende
I sindacati le associazioni di categoria gli enti bilaterali e poi naturalmente le abbiamo già citate le fondazioni non solo le fondazioni bancarie ma anche le fondazioni d'impresa e le fondazioni di comunità
E poi ci sono i cittadini uno dei due focus che farò fra un momento riguarda proprio come
Si possa utilizzare in modo migliore e anche incrementare la l'uso sociale del risparmio privato delle famiglie
Imprese sociali cooperative di cui poi parlerà il collega cazzi opposta
Agli enti caritative religioso il volontariato questo è un prestanome galassia
Che svolge un ruolo così importante
Nell'Italia di oggi potrebbero essere
I nuovi attori sul versante della professione dell'erogazione
Delle nuove prestazioni mentre Regioni e i Governi locali manterrebbero ruolo un ruolo importante e di coordinamento regolazione monitoraggio e valutazione perché come diceva giustamente
Il Presidente Chiamparino questa mattina senza
Un ruolo che rimane forte di regolazione di coordinamento e anche di salvaguardia dei diritti da parte dell'ente pubblico
Questo secondo welfare rischia di partire con il piede sbagliato
Qui abbiamo preparato una serie di esempi che però non ho tempo
Di illustrare ma che saranno in parte non questi magari l'oggetto delle sessioni pomeridiane consentitemi di fare appunto due focus
De più
Specifici uno sul welfare aziendale
L'Italia
è stata un Paese per certi aspetti pioniere
Sotto questo profilo
Già negli anni Sessanta alcune grandi aziende pensiamo in particolare l'Olivetti
E che mi ha riguardato personalmente essendo
Io di famiglia Olivetti anni apparteneva
Dipendenti della Olivetti e quindi ricordo bene tutto il ventaglio di prestazioni di servizi di stimoli anche sotto il profilo culturale questa azienda
Cercava di
Promuovere non solo per i propri dipendenti ma per tutta la comunità territoriale di riferimento e per il solito diventi purtroppo
Non c'è più e ci sono però moltissime altre aziende che hanno come dire preso la staffetta e che stanno cercando di innovare proprio sotto questo profilo mi piace ricordare in particolare
La Luxottica
Che è diventata una sorta di di
Di punto di riferimento
In Italia ma non solo in Italia anche in Europa per
Le nuove iniziative
Da essa avviato e per i propri dipendenti e che peraltro sostiene il nostro
Il nostro osservatorio su secondo uguale
Allora secondo una recente indagine nella stragrande maggioranza delle imprese delle grandi imprese quelle con più di cinquecento addetti
è già molto attiva
Nel provvedere nell'erogare prestazioni e servizi di secondo welfare ai propri dipendenti non solo nel caso della previdenza integrativa che diciamo
La
La funzione tradizionalmente svolta dalle aziende sotto il profilo del welfare ma anche in un
Ampio ventaglio di altre funzioni
Dai prestiti agevolati ai propri dipendenti dalle agevolazioni al consumo che stanno diventando molto importanti
Alle borse di studio
Ai servizi di cura
E alla prima infanzia penso no pur sempre di più le imprese che aprono
Asili aziendali oppure
Che si consorzi hanno con partner del territorio per aprire inaugurare
Asili
Luoghi di assistenza alla prima infanzia per i propri dipendenti ma aperti anche al
Territorio di riferimento è crescente mentre recentemente anche
Prestazioni per la non autosufficienza che come si diceva prima stanno diventando sempre più rilevanti e importanti dati le dinamiche evidentemente adulteranti
Ecco nella caso del welfare aziendale sembra operare una specie di moltiplicatore
Cioè una prestazione che costa cento in termini di costo sostenuto dall'azienda
Diventa centoventicinque grazie a
Come dire
Il
Potere che l'azienda quando
Si rapporta a una compagnia assicurativa o a una catena di supermercati se introduce forme di
Agevolazione al consumo e quindi cento sostenuto dall'azienda diventa centoventicinque in termini di valore di mercato
E diventa centosettanta se
In termini di valore d'uso se facciamo riferimento anche
Come dire alla praticità alla comodità di accesso
Perché il dipendente diciamo Trai come vantaggio aggiuntivo rispetto a diciamo
Il cento per centoventicinque che ci mette a disposizione l'impresa indice un
Moltiplicatore sia in termini di valore d'uso per il dipendente sia poi in termini di
Incremento del giro d'affari e anche dell'occupazione nei territori di riferimento questo per esempio e chiaramente le la esperienza del territorio dove si è svolta l'esperienza di Luxottica
Naturalmente il welfare aziendale ho detto prima questa indagine
Approfondito le grandi aziende è una cosa che tipicamente si possono permettere di promuovere di avviare
Le grandi aziende Italia come sappiamo ha un tessuto industriale
Composto da piccole e e medie imprese che possono eticamente non hanno la forza né economica né organizzativa per sostenere così come possono fare le grandi aziende i propri collaboratori
Ma anche
Su questo terreno stanno come dire sbocco sbocciato Moltifiori
Sperimentazioni cioè di
Partnership
Forme di welfare interaziendale di reti
Adesso orchestrate dalle dagli enti locali e che trovano anche nelle fondazioni dei degli attori di stimolo di regia e di cofinanziamento che consentirebbero consentiranno sia appropriatamente coltivate di superare o almeno contenere il dualismo fra dipendenti delle grandi imprese i dipendenti delle piccole e delle medie imprese ma consentitemi di fare di passare subito
Al
Secondo Focus quello
Sul risparmio privato perché si tratta di un aspetto importante
Sul quale conviene riflettere
Sia per gli sperperi pensare in modo come dire un po'strategico quei confini tra responsabilità collettiva e responsabilità individuale
Alcuni
Si è fatto riferimento prima e a cui ho fatto riferimento
Anche e il Sindaco Fassino nel suo intervento quando si è chiesto come dire in che misura
E possibile auspicabile di siderale a desiderare ridisegnare questi confini tra pubblico e privato
Ma la riflessione importa sul risparmio privato e importante anche perché ci consente per le ragioni che dirò di individuare
Abbastanza rapidamente alcune possibile strati di soluzione
E di tipologie di bisogno che sono molto acute oggi e che non riescono
Non trovano ancora soluzioni
Nel primo welfare
Almeno fino a quando non ci sarà riusciti a realizzare alcune delle riforme di razionalizzazione di ricalibratura di cui parlava prima il professore Ranci
Cominciamo con alcuni dati
La spesa sociale
Pubblica e privata e nel suo complesso in Italia e abbastanza elevata se l'affrontiamo ad altri Paesi dell'area OCSE
Ma
Come vedete l'area azzurra rispetto all'area
Blu matura più sicura
La
Quota di spesa privata quella che diciamo i sostenuta direttamente dalle famiglie non è molto alta in Italia a dispetto di quanto
Molto spesso ci ripetiamo
Guardiamo ora colonna di destra che la più importante
Cosa sono le users figli sono le compartecipazioni ai servizi ticket sanitario le tasse universitarie la compartecipazione servizi locali
Ebbene a dispetto può della retorica che noi paghiamo
Tanto che sempre di più in realtà parliamo molto meno della Svezia che consideriamo
Come dire un faro del
Del welfare a livello mondiale cioè in Svezia i cittadini svedesi e
Compartecipano per il trading da sei per cento del PIL alla produzione dei servizi pubblici nel compresa la sanità in Svezia si paga
Dieci dieci euro al giorno ogni ricovero ospedaliero si paga quando si va dal medico di base cose che se noi dicessimo abbiamo anche provato a dirle in passato a dirle in Italia vengono accolte con un vero e proprio scandalo ecco
Grazie noi ci paragoniamo non agli Stati Uniti e
Che come dire un esempio di welfare Michelangelo uso che spende poco ma ci paragoniamo a Paesi che consideriamo molto più avanzati di noi speriamo che in quei Paesi dove c'è
Universalismo di coperture universalismo di eccesso
C'è anche un pochino più di richiesta di compartecipazione chi è che compartecipa naturalmente chi può
E le fasce di reddito più abbienti non è che si chiede di
Compartecipare a chi ha una pensione minima una pensione sociale si Chieti compartecipare alla classe media i redditi medi redditi medio alto
Va beh qua c'è un tutto discorso che si dovrebbe aprire che io spero si possa aprire
Con il nuovo Governo
Quello sulle che ha diciamo tra i suoi obiettivi quello di realizzare dedica fiscale e in Italia sembrerebbe anche se qualche economista mi ha detto che dati OCSE non sono conclusi affidabile
Sembrerebbe che noi abbiamo una vera e propria Selva di detrazioni e deduzioni
Collega
Alla fruizione o ai consumi sociali
Che originano mancato gettito molto di più di quanto non avvenga in altri Paesi
Ma guardiamo la spesa privata per la sanità ecco
Allora
La spesa sanitaria privata complessiva e
In Italia inferiore la Francia alla Germania persino alla Spagna
Nonostante noi continuiamo a dire che addirittura
Gino Strada dice che è costretto ad aprire dei centri di Emergency pubblicità perché italiani non ce la fanno più a pagarsi il ticket sarà vero
Sicuramente ci sono delle famiglie adesso che non riescono a pagare il ticket perché noi
Abbiamo delle aree
Preparando io ritengo native sull'esenzione del ticket non
Sono delle delle erano normativa che non riesce a sorreggere
Tutti coloro che effettivamente non possono
Pagare il ticket e tuttavia abbiamo anche
Come dire delle aree di esenzioni che vanno ad avvantaggiare fasce di popolazione che sicuramente potrebbero compartecipativo tutte le volte che
Ci vado spesso purtroppo per un problema medico
Chi fa dell'ospedale San Raffaele e
Mi si chiede di contribuire a una prestazione che so essere molto costosa con venti euro quasi mi vergogno io oppure dito potrebbe benissimo sopportare una maggiore compartecipazione nessuno però me la chiede
Ma il dato interessante di questa tabella eh l'Area Blu
Scusate l'area gialla
Cosa vuol cos'è l'area gialla l'area gialla è
La la
La quota di spesa quindi Diego se vogliamo anni
Che gli italiani spendono attraverso la mediazione di
Assicurazione intermediazione assicurativa
Cioè noi spendiamo non solo meno rispetto agli altri Paesi ma quello che spendiamo noi spendiamo male
Perché lo spendiamo tutto di tasca nostra senza appoggiarci alla intermediazione assicurativa che potrebbe farci spendere di meno come vedete qua
Gli ultrà cinque cinquantenni italiani coperte da assicurazioni sanitarie complementari o supplementari
E in Italia bassissima più bassa della Spagna ci bassa della Svezia molto più bassa che in un Paese come la Francia o in Paesi come il Belgio
Quindi quella spesa che sta etnicamente si chiama auto d'epoca di tasca propria è una spesa che potrebbe essere ridotta se noi facessimo fruire attraverso
Canali
Assicurati ma andiamo al vero
Tema
Il risparmio privato delle famiglie
Allora lo dicevano i giornali
Gli italiani sarebbero più ricchi dei tedeschi in termini patrimonio criminale
Il patrimonio lo stock di patrimonio delle famiglie italiane e
Molto più elevato di quello di famiglie pugliesi
E e pari a quattrocentocinquantuno
Per due punti percentuali del nostro debito pubblico quattro volte il debito pubblico e se ci ragioniamo non è così strano che sia così perché in parte il debito pubblico è andato ad alimentare
Risparmio privato nel senso che
è stato utilizzato
Per
Prestazioni pensioni sanità
Penso soprattutto agli anni sessanta settanta ottanta in cui
Si chiedevano
Soldi in prestito ai risparmiatori italiani per andare a
Colmare il deficit dell'INPS poniamo i quali erano dovuti al fatto che che a quegli stessi italiani venivano
Venivano pagati tensioni non adeguatamente controbilanciato e del contributo
E quindi si fa dissipata vanta già due o tre volte compreso il fatto che gli si dava un interesse per quel
Quei tre quel denaro che ci prescrive prestavano allo Stato superiore all'inflazione un interesse reale di tutto dispetto qui noi dobbiamo uscire da
Come dire quel peccato
Originario e come
Dimostra questa torta che preso ad alcune ricerca della Banca d'Italia gli ultimi dati più recenti la Banca d'Italia comprende anche un trenta per cento
Di quella trentasette per cento di attività finanziarie detenuti della famiglia in contanti e depositi bancari e quindi abbiamo anche
Modalità di gestione del nostro risparmio soprattutto quello diciamo
Liquido
Che non
Efficiente
è qua
A proposito di ciò che dicono i giornali l'Italia appartiene al gruppo di Paesi che hanno un reddito in cui le famiglie hanno un reddito inferiore alla media europea
Ma una ricchezza superiore alla media mentre la Germania si trova
In una posizione hanno i speculari c'è un reddito superiore alla media ma una ricchezza inferiore alla media
La parte diciamo patrimoniale della nostra ricchezza privata sta in larga misura come sappiamo nella
Abitazione nelle abitazioni se guardiamo questo grafico vediamo che
Una quota altissima vicino all'ottanta per cento
Degli italiani così come degli spagnoli dei greci questo un tratto che noi
Condividiamo con i nostri cugini sulle europee sugli europei e diciamo titolare
Nell'abitazione i in cui vive utili altre abitazioni senza peraltro mutuo
Mi piace che ci siano Elsa Fornero nella
Tra i nostri ospiti perché questi dati vengono dalla ricerca del certa
Di cui Elsa Fornero il Presidente
E che spiega come
Attraverso
Formule che nel mondo anglosassone sono molto diffuse che si chiamano Rivas morti legge se
Gli italiani di famiglie italiane sul passino maggiormente la possibilità di chiedere prestiti ipotecari
Mettendo a punto in come garanzia
La casa di abitazione e quindi utilizzassero almeno in parte il proprio patrimonio
Immobiliare la tasso di povertà fra gli anziani potrebbe diminuire in proporzione anche molto significativa so
Che parlare di casa imposizione sulla casa di manovre sulla casa in questo momento è
Molto delicato sia dal punto di vista finanziario sì dal punto di vista simbolico perché come si diceva
La casa a nella stima intuire nella cultura economica e politica italiana un certo valore di riferimento però
Dobbiamo anche prendere atto che
Se le famiglie italiane sono così ricche
Di immobili e così povere
Di reddito rispetto ai Paesi con cui ci confrontiamo forse venuto il momento anche di
Insegnare alle famiglie italiane come si possa in qualche modo utilizzare questa ricchezza
Immobiliare e in modo socialmente orientato perse e per gli altri
Chiudo
Come arrivare
A questo neo welfare perché vede
Una combinazione complementare integrativa fra il primo welfare quello
Che non vogliamo smantellare e
Ma che dobbiamo anche diciamo razionalizzare riformare da un lato
E
Questo secondo welfare di cui io qua parlato soltanto per due aspetti
E qui continueremo a parlare successivamente soprattutto nel pomeriggio
E la sfida
E quella di fare rette di evitare che questo
Contatto e questa
Diciamo questo incontro fra il primo e il secondo welfare assuma forme
Siamo viziose non virtuose nel
O perché ci sono cento fiori che sboccia poi appassiscono perché non sono in asiatica e non sono in qualche modo coltivati
O perché c'è una sovrapposizione diciamo non efficiente fra
Iniziative
O perché non c'è
Apprendimento tra
Territori tra
Esperienze tra attori e che si inventa a Parma ciò che si è fatto ammodernamenti ricordo in un convegno io parlai di questa esperienza
Punto purtroppo una di quelle esperienze che si sta
Appassendo per tante ragioni dell'Agenzia della famiglia costituita sia Parma nel nel tavolo acquistavo parlando c'era
Una persona di Modena che non aveva mai sentito parlare
Allora fare rete
Vuol dire
Innaffiare
Vuol dire
Mettere in comunicazione ma vuol dire anche governare questo processo il processo di sviluppo e di
Fioritura di questo secondo welfare e il processo di
Come dire
Intensi Tura fra il primo eletti secondo welfare
Ed è qui che io credo ci sia
Un altro ruolo delle fondazioni
Buona forse ancora più importante se posso permettermi di quello del cofinanziamento che naturalmente rilevantissimo no far partire a volte le iniziative
Ma che da solo non cautela conto del rischio che le iniziative poi siano dell'esperienza effimere governare vuol dire tenere il timone mio
Nei primi maestri
Giuliano Urbani mi ricordava sempre che governo viene da fu Bernaudo che identico greco vuol dire tenere il timone di Natale
Ecco questa operazione di
Rinnovamento del Welfare
E tra l'altro un modo anche per
Avvicinare le tradizioni a cui faceva riferimento questa mattina
Il Presidente Chiamparino Lord Beveridge un liberale parlava di un welfare da
La culla alla bara non è che non la vogliamo più noi vogliamo tornare
Allo spirito di pelle Ricci il quale non pensava affatto a una marca tra la culla e l'ha mai la base pensava una rete di sicurezza esattamente
Ha qualche cosa che da un lato
E di tasse ai cittadini di cadere
Nella disperazione nella trappola della povertà più occulta dall'alto fornisse una ringhiera permettersi impieghi noi vogliamo tornare a quel bene
Che è diciamo l'espressione
Non è migliore
Del liberalismo delle prima metà del Novecento e vogliamo anche tornare
A
Alcuni tratti dell'ideologia socialdemocratica nordica allungarmi emendando è anche lì
Il welfare socialdemocratico che era diverso dal welfare
Delle Viggiano della mai immaginato di
Sussidiare in ordine al lavoro
Ma sempre diciamo tenuto moltissimo a quella che
Invece sì si traduce la work la
Cioè il fatto che durante la vita sia il diritto dovere
Doverci Pellerito ma tutte e due sono sono collegati di partecipare attivamente al
Mercato del lavoro e
Quando
Parlo di cassa integrazione negli studenti
Che magari
Storcono il naso quando gli dico ma insomma a volte bisogna chiudere l'impresa incerto territorio perché non è chi produttivo gruppo produrre quel bene o o stare in quel territorio è
Prenderei le persone incentivarle a spostarsi loro storcono il naso guardate che
In Svezia negli anni settanta un'intera regione quella del nord vicino la Lapponia dove c'erano di miniere sintesi
Diciamo
C'era una fiorente industria estrattiva accaduto un certo punto essere chiusa per
La crisi
Centinaia di migliaia di lavoratori sono stati presi riqualificati rimessi a studiare e portati nel sud della Svezia grazie alla intermediazione la dei sindacati
Primo esempio di politiche attive del lavoro su larga scala e appunto Stato
Di nuovo
Inaugurato dalla Svezia
Sottolineo politiche del lavoro non politiche di
Sussidio del nord lavora in questo credo
Che noi abbiamo bisogno e anche questa è una parte e la filosofia che dovrebbe vedere Mincato virtuosa teatrino che secondo me
Grazie
Come in ogni convegno che si rispetti stiamo accumulando un po'di ritardo ma mentre il professor Scalzo fosse piccino al podio
Io annuncio una fase di dibattito successiva che intendiamo mantenere almeno di tre o quattro interventi
Alla quale essa della professoressa Fornero fosse disponibile sarei tanto diretto nella potesse dare il via con un
Riflessione su non dico la sua esperienza di Governo che immagino richieda ben più tempo ma almeno sul dibattito odierno grazie
Buongiorno a tutti ringrazio molto per l'invito vorrei proseguire la questione del metafore come potete vedere e le fa anche farfalle e non immagino ma abbiamo difficoltà a identificare chi saranno gli elefanti e chi le farfalle
Anche se vorrei mettere in crisi questa questa identificazione che viene data per scontata cercando di capire ed illustrare alcuni nodi critici della relazione che c'è tra istituzioni pubbliche e terzo settore
E innovazione sociale cioè chi è portatore di innovazione sociale
A quali condizioni in quali contesti
è frutto di un lavoro di un progetto che
è appena iniziato circa un annetto fa un progetto europeo che copre
La maggior parte dei Paesi europei
Vediamo dove questo ci porta allora
Ho suddiviso la mia rappresentazioni in quattro parti quattro parti una che cerca di capire che tipo di relazione c'è tra istituzioni pubbliche e terzo settore e l'innovazione sociale come elemento critico che deve mettere
In relazione questi due soggetti la seconda parte chi definisce l'importanza del contesto per capire questa relazione perché non è una relazione uguale comunque
La terza parte che evidenzia alcuni rischi sui quali vorrei soffermarmi un pochino di più e una quarta parte che identifica il quali sono le tre condizioni affinché l'innovazione sociale produca effettivamente quello che noi ci aspettiamo produca quindi benessere crescita
Collaborazione tra elefanti farfalle allora
Solitamente
Vado un po'veloce perché il tempo stringe
Solitamente identifichiamo
Gli elefanti con lo Stato
E lo stato lento pesante goffo con movimenti che rischia di schiacciare l'innovazione che invece le farfalle il terzo settore e porta avanti in maniera molto creativa e innovativa
Minaccia trattati dallo Stato
In realtà la società civile il terzo settore vengono visti come il deus ex machina sul con lui che può risolvere la sottile il problema il problema dell'essere al centro dell'essere costoso del non soddisfare
I bisogni delle se Fassino nel favorire la passività in realtà lo Stato viene spesso visto come
Un soggetto che favorisce la passività con politiche spesso dei Somchai utilizzate frammentate poco efficiente molto costose allora io vorrei mettere
In crisi questa
Questo ha dato per scontato cercando di cogliere alcuni elementi contestuali che ci permettano di inquadrare meglio i due soggetti perché lo Stato non è uguale ovunque il terzo settore non è uguale ovunque quindi quali elementi contestuali possono giocare un ruolo importante
Per capire l'innovazione sociale perché noi vogliamo innovare vogliamo cambiare ma in che direzione con qua in quali termini
Allora nel progetto uno dei progetti europei in cui ero coinvolto negli ultimi vent'anni abbiamo fatto un'analisi delle principali riforme di otto Paesi europei nelle politiche sociali
E ci sono alcuni elementi comuni questi elementi comuni sono un un processo di democratizzazione crescente
Cambiamenti territoriali nella gestione nell'organizzazione
Ma non solo nell'attuazione ma anche nel design istituzionale delle politiche molto importante e il coinvolgimento di nuovi attori queste sono
Tratti comuni ovunque in Europa
Sono
Cambiamenti che riguardano anche il pesante delle politiche in questo elemento importante cioè il coinvolgimento di questi attori di enti territoriali su nazionali molto spesso ma anche
Sovranazionali nel definire i criteri di accesso alle prestazioni
Cioè quello che possiamo definire un processo di sussidiarietà azione delle politiche nuovi territori nuovi attori che partecipano non solo la gestione e l'attuazione ma anche alla definizione delle politiche sociali stesse
Soprattutto novantadue col Trattato di Maastricht per la sussidiarietà è stata inserita come uno dei principi fondamentali
Ora alcuni elementi di cambiamento contestuali
Questo grafico che emerge da questo progetto e diede il diverso ruolo dello Stato delle regioni e degli enti locali
Nella gestione nel finanziamento e nella definizione dei criteri di tre politiche abbastanza importanti
Politiche attive del lavoro politiche assistenziali contro la povertà e politiche di cura per la non autosufficienza come potete vedere nonostante il i percorsi di trasformazione quindi
Trasformazione territoriale ci siano stati ovunque non non ovunque si è andati nella stessa direzione c'è solo un livello territoriale che negli ultimi vent'anni nel quattro grafici se quella stessa direzione
Non so se lo identificate a colpo d'occhio ma la dimensione locale
Lo stato in alcuni contesti diventa più importante in altre diventa meno importanti in altri diventa meno importante poiché acquisisce importanza eccetera in Francia rimane molto importante nonostante le leggi de consentono signore decongestione eccetera
Quindi questo
è un punto di partenza chiave per capire il ruolo dello Stato dello stato delle sue articolazioni territoriali su nazionali
Altro elemento molto importante per capire l'impatto di questi processi trasformazione e la capacità e l'effetto redistributivo delle politiche come
Veniva detto anche precedentemente non ne abbiamo una spesa molto al di sotto della media europea il problema che distribuita molto male infatti l'impatto redistributivo delle politiche in Italia per le famiglie a basso reddito come potete vedere solo del diciannove per cento
Nei Paesi nordici e dal cinquanta atta a cinquanta sessanta per cento quindi anche questo elemento è un elemento importante
Che deve farci riflettere su che ruolo svolge il terzo settore che ruolo svolgono gli attori pubblici quindi
Ovviamente quello che diceva Emanuele lancio di cosa prima
Una direzione auspicabile ma questa direzione auspicabile avviene in modo diverso a seconda
Della capacità distributive delle politiche nei diversi contesti
Altro elemento molto importante soprattutto per l'Italia che detiene il record assoluto delle differenze internazionali per tutti gli indicatori socio-economici
Se confrontate i casi estremi dalla Norvegia dell'Italia vedrete che
Le differenze territoriali sono enormi non sono pochi dettagli
Percentuali ma sono nell'ordine di grandezza del per dieci con un ordine con un moltiplicatore dieci per cento questo significa che il territorio italiano è estremamente frammentato estremamente diseguale e troviamo contesti estremamente innovativi ricchi e alto
Ma anche con testi estremamente poveri che rendono la differenziazione un problema chiave da da affrontare qualsiasi tipo di riforma deve tener conto di questo e dell'impatto che queste trasformazioni che stanno avvenendo quindi del di decentralizzazione eccetera può avere
Sui territori più poveri più territori più debole il territorio meno istituzionalmente capaci
Di affrontare i problemi che emergono polacca
Quale atto che ruolo hanno quindi i diversi attori in particolare il terzo settore nei diversi contesti
Il terzo settore
Nei Paesi nordici e poco rilevante
In Svezia l'incidenza sull'occupazione del tre per cento rispetto al
Ottantotto per cento del settore pubblico e dell'undici per cento del settore privato foto affitti
E questo negli ultimi vent'anni si è modificato sì ma con una crescita soprattutto del settore fa profitti
Nelle politiche sociali quindi si è arrivati a un'incidenza del quindici per cento dell'importanza del settore profitti nell'erogazione di di per esempio di formazione di disoccupati e
E cose di questo tipo però anche in questo contesto il terzo settore in aumento il terzo settore in aumento ovunque quindi questo è uno dei trenta comuni che caratterizzano la maggior parte dei Paesi europei però si parte da basi molto diverse ed a ruoli molto diversi
E poco importante malgrado di finanziamento molto alto in Italia è molto importante ma un grado di finanziamento molto basso tendenzialmente in termini comparati molto basso
Nei Paesi invece
Come la Germania la Francia eccetera un ruolo
Attivamente importanti e molto importante malgrado il finanziamento molto
Quindi la sussidiarietà da questo punto di vista si può articolare in varie direzioni c'è una sussidiarietà passiva una sussidiarietà povera una sussidiarietà che delega
Ma nella delega manca anche in trasferimento di risorse per affrontare e che cosa per affrontare quelli che vengono considerate bisogni sociali qui non bisogna individuare già persona manutenzioni riconosciuti socialmente
Un gioco un ruolo molto importante viene giocato anche dal livello di discrezione nell'intervento questo è un un tema che richiederebbe una riflessione molto approfondita
Perché discrezione c'è ovunque
Dai Paesi nordici ai Paesi sud europeo però
Le forme che assumono la dischi assumerà discrezione pagano moltissime
Cioè discrezione prevista dalla legge no per adattare l'intervento al singolo caso specifico ma c'è anche la discrezione contro la legge quasi che l'assistente sociale o l'operatore qua cerca di trovare una soluzione a qualcosa che la alla quale la legge non riesce rispondo
Non avrei difficoltà a immaginare dove le varie i vari tipi di discrezione sì si distribuiscono
Ora
Quindi possiamo vedere che i processi di trasformazione di democratizzazione di decentralizzazione e l'aumento della platea degli attori nonostante sia un un percorso comune
Possa avere un impatto molto differenziato ora vorrei evidenziare alcuni nodi critici di questi processi di trasformazione
Allora questa sussidiari già azione può consolidare istituzionalmente le diseguaglianze esistenti a livelli territoriali e Lazio unitarietà interregionale
Può aumentare i problemi di coordinamento che ci sono livelli territoriali più ci sono attori più voci bisogna investire risorse
Non è a costo zero
Nel coordinarle
Aumenta l'opacità del parco del processo decisionale e
Sono tanti attori ognuno
Scali che ha la responsabilità sull'altro nonostante magari a volte le idee le responsabilità possono essere identificate in modo chiaro ma essendo tutti interconnessi e l'azione di uno dipende dall'azione dell'altro poi la responsabilità si diffonde
Si incentivano come dicevo poco fa forme di sussidiarietà passiva delegando le responsabilità a mancanza di delega di
Di risorse
E si dà per scontato che il terzo settore rappresenti e dia voce a tutti gli esclusi cosa che non è assolutamente del CRA
Tra l'altro ci sono fenomeni di Nimby leasing cioè di
Associazioni che vogliono non voglio dire l'inceneritore e qui lo voglio combattendo a me non mi importa niente eccetera sui problemi vogliono essere scaricati su altre quindi bisogna stare molto attenti
A ritenere che il terzo settore presenti e di a voce tutti alcuni danno voce a molti ma tutti quasi mai
Tutto questo contribuisce può contribuire a creare una situazione di instabilità alle soluzioni più innovative si diceva prima dei fiori che appassiscono questo è un caso
No le farfalle l'innovazione farfalle quanto
Dico non lo sapete tutti dicono molto poco sono bellissime volano hanno delle cose molto cattive innovative però se e queste iniziative non vengono istituzionalizzate non vengono portati a un livello superiore di regolazione diffuse
Abbiamo un problema di frammentazione e di un accesso molto diseguale a questo tipo di prestazione infatti a Modena
A Parma avevano accesso a servizi muovendosi a Modena che pochi disse chilometri di distanza no capite che se questo succede in Emilia-Romagna chissà cosa succede in Calabria e in altri contesti
Allora ci sono ovviamente anche aspetti positivi e non vorrei concentrarmi solo sugli aspetti negative ci sono spazi ampia la possibilità di sperimentare a livello locale e coinvolgimento
Degli attori del territorio che sanno quello che succede che saranno quali sono i problemi dal basso si valorizzano le differenze perché se
Noi coinvolgiamo un po'tutti in qualche modo le differenze e cerchiamo di di tenerne conto
E in qualche modo legittimiamo anche le scelte perché se coinvolgiamo una platea sempre più ampia di
Di attori legittimiamo recente che che verranno portate avanti
Ora
Mi avvio verso la conclusione identificando alcune per le condizioni affinché
Non prevalgano gli aspetti negativi prevalgano spero auspicabilmente quelli positivi nell'interazione tra terzo settore istituzioni pubbliche
Il problema è che tutti devono cambiare in particolare lo Stato e le istituzioni pubbliche il problema
E che questo cambiamento
O meglio il problema è che non ci sono i prerequisiti nel senso che le istituzioni pubbliche non sanno come questo si fa cioè il cambiamento avviene
Contemporaneamente con la sperimentazione anche del pubblico il pubblico fa delle riforme ma non sa quello che effettivamente ha funzionato un
Da un lato dovrebbe creare le condizioni per stimolare e un quadro normativo che permetta lo sviluppo delle nuove idee e delle nuove soluzioni sostenendo le reti di attori come si si diceva attraverso forme partecipative
Dall'alto e soprattutto contemporaneamente deve mantenere le prerogative del ruolo pubblico cioè non possiamo delegare la qualità dei servizi controlla la qualità dei servizi l'equità
Nell'accesso l'adeguatezza delle prestazioni ovviamente il diavolo sta nel dettaglio
Cioè capire come intesa istituzionale di misure specifiche effettivamente possano tener conto di questi aspetti
Come promuovendo l'apprendimento istituzionale
Creando le fonti la partecipazione non solo formale ma sostantivo altre molto spesso ci sono fondi partecipazione ma poi
Quello che
Istituzionalizzare le le riforme le le sperimentazioni di successo comprendere le precondizioni del successo prima di importare soluzioni di successo in altri luoghi che hanno avuto luogo
Bisogna decontestualizzata vi contestualizzare facendo molta attenzione
Le politiche di attivazione in Danimarca applicate in una Regione del Mezzogiorno hanno un effetto completamente diverso eppure sono politiche di attivazione
Cercare di sincronizzare le riforme pubbliche ma abbiamo visto che le politiche del lavoro hanno avuto un'accelerazione molto forte ma le politiche assistenziali invece hanno avuto un rallentamento la sperimentazione del reddito minimo
Inserimento fallite e quindi ha creato una designi colonizzazione talché cose tra reti diverse di sostegno con l'ultima che
Che non c'è più
La dimensione locale da questo punto di vista diventa un luogo un contesto di sperimentazione molto molto importante raffinato però se si rimane lì è un problema
Concludendo allora gli elefanti non sono solo le entità chiedermi che rischiano di distruggere tutto quanto le farfalle non sono solo attori innovativi che svolazzano armoniosamente risolvendo tutti i problemi
Gli elefanti hanno la memoria sono solidali sono solidi è in grado di redistribuire
Quello che raccolgono con un ampio impatto
In un'ipotetica simbiosi Delli Santi potrebbero allungare la vita delle farfalle e le farfalle potrebbero aiutare le fantasie più flessibile leggeri senza negare
Il loro ruolo e la loro responsabilità pubblica ora in questo le fondazioni che volontario B sicuramente possono promuovere innovazione sociale nelle molteplici forme possono creare opportunità di partecipazione
Posso coinvolge la ricerca e monitoraggio e valutazione su quello che sta accadendo possono aiutare a comprendere le precondizioni del successo
Possono in qualche modo ruolo dico incubatrice di innovazione presentarsi come almeno parte del team di istruttore di volo cioè quelli che rendono gli elefanti un pochino più leggeri
Per andare in una direzione di innovazione però istituzionalizzata
Grazie professor Cazzago ogni tanto lavorando in una fondazione ho l'impressione che noi siamo elefanti nel terzo settore farfalle quando ci riferiamo invece al settore pubblico però
Tentiamo di avere migliori caratterizzazione dell'uno e dell'altro animale intrami gli animali non amano le reti ma hanno invece le amiamo
Professoressa Fornero ci fa il regalo di cinque minuti io quanto vuole di sue considerazioni prego sì
Non era previsto infatti un è un è un dono che riceviamo grazie
Grazie diciamo che questo è un convegno nel quale mi sarei sentita perfettamente a mio agio fino a circa diciotto mesi fa
A
Era non sono i temi ai quali ho dedicato una vita data ricercatore
Sono i temi
Rispetto ai quali ho anche cercato sulla scia di degli insediamenti di Onorato Castellino di creare
Un po'di scuola a Torino l'abbiamo fatto con l'aiuto della compagnia perché c'è quest'atto il primo centro di ricerca che è venuto a fuori al Carlo Alberto
Ho cercato di farlo però tenendo sempre presente che nulla può essere pure nell'importanza del territorio
Così autonomo da ciò che succede nel resto del mondo da ignorarlo e quindi ho cercato di farlo avendo molti contatti con
Istituti di ricerca università ricerca europea e non solo europea
E quindi sono le cose che conosco di più amici sono ritrovata tutta stamattina interamente
Voi capite che ogni giorno ci chiedono se vuoi fare il ministro in un Governo che lo chiede una delle persone che tu stimi di più e dici sì senza
Avere il tempo di pensarci di riflettere sicuramente senza anticipare ciò che vuol dire fare il ministro tecnico
In un momento difficile
E dico questo perché
Una delle cose che io ho vissuto e misurare le norme distanza che c'è
Tra disegnare soluzioni
Paolo Tura e anche visto abbastanza da vicino disegnare soluzioni progettare per la Società per il territorio per le imprese e cercare di fare le riforme
Cioè c'è un'enorme distanza
Allora mi hanno detto dei farla riforma delle pensioni in quindici giorni
No così in maniera distaccata non devi farla perché il paese a rischio
Do il lordo dico qui guardate
Non sono giorni facce di questi ma
Una delle cose che mi ha dato un grandissimo conforto stata una telefonata di Enrico Letta tener dissi
E mi ha detto devo dirti emessa che dopo il giro nelle capitali europea
Se noi siamo ancora in Europa
Lo dobbiamo molto alla tua riforma delle pensioni
Lo voglio dire perché questo è una cosa che
L'abbiamo dimenticato che eravamo là sul baratro
E non è passato neanche un anno e mezzo
E non ci hanno dato tre mesi han detto quindici giorni
Fatta va aggiustata sì andrà aggiustato per carità tutto è giusta delle anche l'idea che le riforme nascano
Perfette o come perfetta trasposizione di ciò che uno ha studiato la sua per esempio quelle di Maurizio che conosco quelle di Paolo su a cui mi sono anche ispirata
Nella riforma degli ammortizzatori sociali
Quando poi le devi tradurre e Peppe devi tradurre in un percorso che badate bene deve essere democratico
E deve quindi
Valorizzare il confronto
Valorizzare il confronto diciamo sociale
Ma poi soprattutto quello parlamentare più civili e la democrazia rappresentativa e quindi questo che deve fare che non è facile tutto questo e la distanza che c'è tra
Scrivere e capire sulla base non utili fantasie ma sulla base anche di strutture concettuali importare
Dati che ci fanno capire le compatibilità ti fanno capire incentivi ti fanno capire i vincoli che ci sono quelli finanziari quelli istituzionali quelli internazionali
Turturici e costruire tutto questo abbastanza bene poi
Deve andare là
E lì
E un'altra cosa e un'altra cosa
E voglio anche dire qualcosa sulla riforma delle pensioni perché c'è molto di welfare lì dentro estratto scusate no non parlo più delle pensioni della Porro volevo dire
E stanno con me
Si parli sempre di riforma del lavoro e si dica non funziona per una cosa che sì e importante ma
è un piccolissimo pezzo della riforma
E cioè la distanza tra un contratto di lavoro a tempo determinato e l'altra
E io sono sicura che tutti voi sottoscrivete la motivazione che c'è dietro l'allungamento che noi abbiamo messo
Tra un contratto a tempo determinato e l'altro
Perché l'abbiamo fatto per ridurre per contrastare
Il prego caricato
Perché io ritengo che il precariato non faccia bene né ai lavoratori mi all'impresa
Il momento è sbagliato pezzi può essere sì
Diciamo che forse è sbagliato perché c'è la recessione
Vogliamo allungare noi abbiamo già detto lo possono fare le parti sociali quando voglio
Se si trovano d'accordo nel dire no forse in questo caso anziché tre mesi diciamo dieci giorni se son d'accordo a loro perché il legislatore glielo deve impedire
Ma fare di nuovo delle cose che riducono questo rischia
Di nuovo e lo ripeto io non sto pensando solo ai lavoratori giovani che sono i veri precari
Ma sto pensando anche le imprese perché tutto questa flessibilità chiamata precariato degli ultimi dieci anni che è il contrario delle politiche di welfare delle quali parliamo
Non porta ad aumentare la produttività che la cosa di cui noi come Paese abbiamo più bisogno nella logica che diceva prima il Sindaco Fassino e prima di luglio l'ex sindaco Chiamparino ora Presidente
E cioè il fatto che noi di decrescita civile Nonda sappiamo cosa farcene perché abbiamo bisogno di trovare una crescita magari sobria ma sicuramente un po'più Sirene
Bene tutto questo vi dicevo che tutto è andato a finire sulla discussione sui contratti ma in questa riforma c'è una cosa grossa che si chiama ASPI e che la riforma degli ammortizzatori sociali
Ammortizzatori sociali
Che sono per esempio
Cose come vent'anni di sussidio al reddito senza nessuna politica di attivazione per il lavoro come chiamate voi queste cose e ne abbiamo tantissime
Io le chiamo mancanza di rispetto per le persone
Perché tu non puoi lasciare una persona fuori dal mondo del lavoro per vent'anni lavando ti la coscienza molto facilmente dicendo che gli dai un piccolo reddito col quale può sicuramente sopravvivere
E magari cercarsi un lavoro in nero
Con sette ter niente ma che aiutano a comporre un bilancio familiare
Non è molto meglio Maurizio dire no x il sussidio io te lo do
Aiutandoci a cercare una nuova occupazione questo non si chiama più sussidio di disoccupazione questo nostro ammortizzatore sociale si chiama assistiti assicurazione sociale e badate bene sociale
Per l'impiego
Vuol dire io voglio cercare di portarti il più rapidamente possibile
Verso una nuova occupazione perché l'occupazione il lavoro che dà dignità alle persone e per loro la capacità di svolgere una vita
Dignitosa e il lavoro che permette di fare qualche passo qualche prospettiva qualche disegno per il futuro per tutto questo c'è
Tutto questo è anche accompagnato da una cosa che si chiama Minias e Maurizio sa bene
Che la Minias reddito garante reddito minimo garantito una delle prime occasioni mio e del ministro a Bruxelles mi hanno detto che cosa ne pensa a Bruxelles
Del reddito minimo garantito io dissi in linea teorica io sono assolutamente favorevoli il problema e trovare le risorse per
Renderlo per applicarlo in generale ma anche per disegnarlo bene perché anche qui
Garantire
Bisogna poi pero anche responsabilizzare poi gli avete detto molto bene tutto si fonda anche sulla responsabilità delle persone
E quando tu disegni sistemi di welfare in modo che dir responsabilizzano le persone allora vuol dire che il fatto un danno alla persona e alla società
Quindi l'abbiamo io ho detto questo già allora grande polemica perché il reddito minimo garantito
Non era parte del programma di un Governo tecnico ma tutte polemiche capite bene strumentali perché nessuno ha mai pensato veramente
Di applicarlo semplicemente perché non ci sono le risorse
Allora non abbiamo fatto questo mini auspica mini
Mi ha chiamato
E perché è questo mini aspetti
Un inizio di reddito minimo garantito un abbozzo con le risorse
Che abbiamo potuto tutti nere per i giovani che non hanno alle spalle la parte di contribuzione necessaria per avere l'asfittiche tutti aver lavorato due anni contribuito due anni
E invece qui abbiamo detto che bastano pochi mesi di lavoro per avere diritto acquisto che di nuovo abbiamo anche detto che queste cose possono essere ottenute in un'unica soluzione perché se il giovane
E non ottiene credito dalla banca
Magari si ai questo assegno che ti accompagna per qualche mese e tu Lupoi ottenere tutto subito per mettere su una piccola attività lo devi poter fare queste sono cantante
Piccole cose inserite in un quadro di riforma complesso
Che io trovo poi lo devo dire in maniera molto molto chiaro molto esplicita del tutto coerenti con gli schemi che ho visto qui disegnati sta a me
Aggiungo un accordo due cose un specifica e l'altra invece generale
Quella specifica riguarda un tema che a me sta molto a cuore su cui tutto combattere abbastanza che si chiama staffetta generazionale sono contenta che ne abbia parlato ieri sera Enrico letta da Fazio
è una cosa che abbiamo avviato con la Regione Lombardia
Mettendo insieme Regione perché erano più avanti degli altri
Regione Lombardia con l'Assessorato il Assolombarda e anche dei misteri
E e io vi assicuro che ho dovuto combattere il Ministero per rendere possibile questo che cos'è
è una cosa dove noi utilizziamo fondi europei che si chiamano welfare to work
Esattamente e
E che permettono di no di aprire lavoro part-time nelle anziana compattamento a carico di questi fondi
Europei
Della parte di contributi legati alla perdita di retribuzione che si realizza
Nel passaggio dal tempo totale al tempo parziale quindi questo fondo si prende carico del passaggio del pagamento dei contributi si che non ci sono perdite in termini pensionistici
E in cambio dell'assunzione di un giovane possibilmente di un apprendista e un proprio io ho fatto un incontro con le regioni per spiegare la bontà di questo modello e per cercare di far sì che tutte le
Che che tutte le regioni e se ne convincano però devo dirlo io trovo che ci sono molte Regioni che si eserciti esercitano tutte le loro energie semplicemente nel chiedere
E in maniera energica casse integrazioni in deroga e questo
E troppo poco e troppo poco per il loro lavoratori troppo poco per la loro gente
Siccome vedo l'assessore tisi voglio dirle che anche su questo
Per quanto abbiamo lavorato per
La cosa lotta alla povertà che è la social card che finalmente
Entra adesso in funzione per molte città metropolitane tra cui Torino
L'ISE non c'è stato permesso di farlo ma adesso
Ci
Spero che
Passerà rapidamente l'osservazione generale questa
Tutto il locale il territoriali tutto bene molto bene però attenzione d'Italia un Paese di grandi divisione
Divisione mia tutti i livelli
E quelle territoriali sono divisioni profondissima laceranti e che sono aumentate nel corso del tempo
è una cosa su cui
In Europa loro ci dicono ci ci rimproverano in qualche modo
Quindi va bene incoraggiare il localismo ma bisogna che lo Stato mantenga una sua centralità nel definire i livelli essenziali
Di prestazioni di perché altrimenti questo Paese si divide ulteriormente
Perché noi abbiamo qui
Le migliori eccellenze qui vuol dire in certe aree del Paese le migliori eccellenze in termini di welfare di politiche del lavoro di politiche di conciliazione
Del tempo di famiglie ai vita privata con il tempo di lavoro tutte queste moderne forme di welfare anche assistenza agli anziani di lungo termine abbiamo eccellenza
E poi però abbiamo deserto
E noi non possiamo ampliare ulteriormente il divario tra l'eccellenza e il deserto
Perché questo a mio avviso il Paese non lo può tollerare
Allora bisogna che ci sia un integrazione molto forte
E una sinergia una cooperazione molto forte tra i diversi livelli di governo quello centrale che non deve essere visto come l'accentratore per eccellenza
Ma deve essere visto come quello che garantisce l'unità nazionale in un senso profondo nel senso per l'appunto di aumento del benessere della popolazione turca grazie
Ringraziamo professoressa Formello per un intervento che come lei stessa ha detto non era previsto ma che è stato particolarmente ricco perché verrebbe voglia immediatamente di discutere
Tuttavia credo che dobbiamo mantenerci fedeli al nostro tentativo di programma
Con gli interventi che già nel sì in sede di dibattito erano stati annunciati per questo tipo
Lì ringraziamo sia Roberto cena sia a Marco Morganti sia al dono magnolie che altre vanno richiesta la possibilità di presentare qualche riflessione
In questa fase naturalmente lascio alla loro senso dell'opportunità la valutazione della tempistica dei loro medesimi interventi Roberto cena
Che
Prego di avvicinarsi al podio
Molte cose a Torino a tutti i loro conosciamo in questa circostanza è qui come
Rappresentante della Fondazione Cervetti nel cui consiglio di indirizzo siete grazie fosse del consiglio di amministrazione così le indicazioni del grazie e buongiorno
Per certamente come presidente del Banco alimentare sono molto appassionato interessato a ciò che è stato detto oggi però oggi intervengo punto rappresentanza di fondazione in quanto il Segretario Saratoga Pucci non ha potuto partecipare
Ho sentito come molto interesse le cose espresse finora
Devo dire ho molto apprezzato soprattutto laddove c'erano dei punti di apertura e ho sentito anche una forte corresponsabilità soprattutto rispetto a ciò che è stato detto sia dal Presidente Chiamparino che dal Sindaco Fassino
Quindi condivido sicuramente la necessità in primis di una ricostruzione del sistema o di welfare
Che si fondi oggi più che in passato sul principio di sussidiarietà orizzontale un principio a mio parere molto declamato ma assai poco applicato
è necessario pensare ad uno stato sociale dove ci sia spazio riconoscimento per i corpi intermedi che possono produrre servizi di pubblica utilità senza che questo possa essere visto come un'invasione di campo da parte dei poteri pubblici
Ma nemmeno assenso immaginare che le amministrazioni pubbliche ce li posso sostituire come dicevamo prima
La disparità di risorse clamorosa
Alla base di ciò risiede la convinzione che lo schema tradizionale di relazione tra componenti sociali fondato su Filosofia e condizioni sociali che non trovano più un riscontro all'attuale realtà
Non sia più in grado di proporre risposte adeguate e sostenibile i disagi più tradizionali e ancor meno quelli emergenti e che anzi possa generare nuovi squilibri e ingiustizie
In tal senso credo indispensabile tenere in forte considerazione tutti i soggetti che di fatto già operano con successo nel sistema di welfare
Utenti enti propri tratta non profit apparato pubblico altrimenti il rischio credo sia quello di implementare misure non rispondente alla realtà sociale e i bisogni che essa pone
Il senso civico e di cittadinanza pilastri tutti sistema di welfare sono indissolubilmente legati a motivazioni valori e ragioni ideali
Così come nel pensare di mutamento del welfare non si può non tenere in considerazione la capacità del soggetto pubblico di rispondere alla necessità della società civile
Pertanto se è vero il presupposto che il fondamento sia un soggetto idealmente motivato la possibile ripartenza deve essere anzitutto etica e culturale
Ora
Come si possono valorizzare questi soggetti soprattutto dal lato dell'offerta come possibile vagliare la qualità e poter indicare dei possibili modelli PRIT tutto il sistema
Attraverso una possibile valutazione occorre saper pesare e quindi saper scegliere
La domanda ricorrente sempre come
Utilizzando e creando i misuratori sociale che in parte già ci sono tra l'altro il più possibile condivise che permettano di non partire da postulati ma dalla realtà
Nello stesso tempo c'è bisogno di un lavoro coinvolgente ed educativo che riguardi anche gli utenti come è stato detto anche da qualcuno prima di me
Inoltre bisogna liberarsi da preconcetti ideologici ci sono settori in cui certi bisogni possono avere migliore risposte con un'applicazione sussidiarie maggiore
Ma altri in cui la sussidiarietà non è necessaria o addirittura e controproducente
Anche qui occorre valutare la realtà e decidere senza preconcetti
Mentre alcuni bisogni quegli estremi necessitano dell'intervento pubblico e di donazioni quelli legati invece la partita sociale possono avere astri forme di mercato che coniughino economicità e interesse sociale
Ma è importante che in ciascun caso vengo usato lo strumento più adeguato
Il settore sociale ha quindi bisogno di innovazione di modello e di maggior imprenditorialità per trovare nuove soluzioni sia per l'erogazione dei servizi esistenti sia per la costruzione di nuove soluzioni
Crediamo che incentivare lo sviluppo e o il rafforzamento di una imprenditorialità sociale possa permettere di liberare una parte delle risorse pubbliche e di quelle private filantropiche
Consentendo di concentrarle maggiormente nell'area del bisogno estremo e l'introduzione di una molteplicità di strumenti potrà mobilitare anche più risorse private
Fondazione CRT si sta muovendo nell'ottica di rafforzare di implementare il proprio ruolo di sperimentatori in questo senso alla ricerca di una maggiore innovazione sociale
La filantropia resta lo strumento importante ma non è certamente sufficiente a fronteggiare l'allargamento dei bisogni sociali
E l'acuirsi di quelli tradizionali tanto più a fronte di una scarsità di risorse servono anche strumenti diversi che sia una dati ai diversi bisogni sociale
La presa di coscienza di questi elemento degli elementi e l'utilizzo attivo e adeguato di diversi strumenti è probabilmente la nuova frontiera della filantropia
Venendo all'ambito più specifico di Fondazione CRT per essa al welfare rappresenta insieme ad arte cultura e ad operazioni di ricerca scientifica
Un'area strategica a cui sono stati destinati complessivamente dalla Costituzione oltre trecento sessantacinque milioni di Euro
Alla più tradizionale modalità dell'erogazione a fondo perduto nel corso degli anni la Fondazione ha sviluppato in quest'area come nelle altre una propria capacità progettuale di cui sono figli progetti dico meglio a supporto agli enti pubblici e privati nell'ambito disabilità
Missione soccorso che affianca l'operatore emergenza con la dotazione delle ambulanze
La situazione ULA otto che si propone di sviluppare interventi correre complementare le politiche sdegno familiare per la città di Torino un G mirante poi assolutamente è stata la Fondazione CRT costituita il novantotto Fondazione antiusura la scialuppa Onlus
Con l'obiettivo di prevenire il reato di usura negli altri l'anni si è passati a cinquantacinque interventi oltre mille duecento del due mila dodici
Ma
I due interventi Fondazione CRT che vanno in modo particolare la creazione della sperimentazione e valorizzazione dell'imprenditorialità e della responsabilità sociale sono sicuramente il progetto che il social housing temporaneo sharing
E nell'altro l'iniziativa
Più soft di welfare inclusivo di welfare di comunità con l'Associazione zonale per crescere insieme
Cerca sharing vorrei puntualizzare tre aspetti rilevanti primo
Le motivazioni alla base l'investimento di quindici milioni di euro che ha visto fondazione
Impegnarsi per la ristrutturazione dell'edificio vipperia Ivrea utilizzando un approccio innovativo quello della penso il filantropia caratterizzata partecipativa e di lungo periodo con i soggetti beneficiati
Ma che soprattutto pone al centro la replica abilità e la sostenibilità anche economica finanziaria oltre all'impatto sociale
Un progetto che risponde pienamente la mission di Fondazione CRT perché promuove solidarietà e partecipazione sviluppo economico e sicurezza sociale
Il secondo consapevoli del fatto che i bisogni dell'abitare sono accompagnati anche da altre esigenze e problemi di carattere sociale relazionale si è pensato intervenire con servizi di accompagnamento e promozione sociale e culturale agli inquilini che i residenti
Il terzo fattore molto importante insuccesso e questa iniziativa è stato il lavoro di squadra in particolare con l'approvazione e la città di Torino
Riferito alle grandi tematiche del convegno di oggi nel nostro piccolo conoscere in che stato ricreato un sistema micro di welfare locale misto plurale diversificato
L'altra iniziativa e associazione donare per crescere insieme con l'obiettivo di promuovere Fund raising a sostegno di progetti dirette lo sviluppo la solita sociale
Oltre la continuazione delle attività appena menzionate nel due mila tredici l'Associazione presenterà la piattaforma del cross funding dedicata al nostro territorio
E questo nella prospettiva di una maggiore strutturazione di un necessario miglioramento della capacità di raggiungere i cittadini
L'obiettivo di offrire i privati lo strumento per sostenere attraverso un meccanismo democratico un modello di raccolta di fondo è una Intersos federe progetti e iniziative proposte dal territorio e vicini alla vita quotidiana delle persone
Adesso però funding ovvero un processo collaborativo nel quale un gruppo di persone sostiene con piccole donazioni iniziative indifferenti ambiti pensate che nel due mila e dodici nel mondo sono stati raccolti due virgola tre miliardi di euro
Quindi sperimentiamo augurandoci che anche questa possa essere una strada non l'unica come si è detto per fare innovazione di welfare
Pertanto consideriamo anche l'opportunità di condividere tale piattaforma con altre Fondazione con altri soggetti e ci conforta indubbiamente il fatto che la Commissione europea stia puntando molto sull'innovazione sociale grazie
Marco Morganti di amministratore delegato di Banca prossima
La quale non è tanto mi non c'è più mio Presidente una
Una banca etica spero che tutte le banche siano etiche ma è una banca specializzata nel campo del non profit alla parola
Grazie anche ad una puntualizzazione in effetti mi sento forte di questa specializzazione qualche risultato della nostra esperienza vorrei portarlo a questa giornata così ricca di contenuti
La nostra attività ci porta in questo momento in contatto con venticinque mila realtà di terzo settore e di queste circa un terzo chiedono credito sono equamente distribuite tra componente religiosa è quella laica
C'è un numero che mi colpisce su tutti e che consegno alla vostra attenzione si capisce molto facilmente quando una banca dà credito da una disponibilità a
Dare credito appunto fino ad una certa cifra massima
All'interno di quella disponibilità come succede a voi nel vostro contratto con la vostra banca l'imprenditore in questo caso l'imprenditore sociale prende denaro
Ha facoltà di arrivare fino a cento si può fermare prima seconda che il
Lo consigli così la sua morigeratezza suo accuratezza il terzo settore è stato sempre molto oculato
Noi abbiamo in quattro anni di attività visto i consumi di denaro mantenersi non
Non arrivare mai al cinquanta per cento fermarsi intorno al quarantotto per cento
In quindici mesi questo il primo numero
Lo sfruttamento del credito è cresciuto di quindici punti
Ogni mese che passava c'era un punto percentuale in più di credito che veniva utilizzato
Se la banca si limita a dire che meglio così perché in questa maniera aumento al suo lavoro vede soltanto un pezzo del problema
Non abbiamo a fronte di questo un dato ancora di deterioramento
Del credito ovvero non abbiamo possiamo ancora continuare a dire che il terzo settore ci consegna a cinque anni dalla dall'inizio la nostra attività il dato più bello di tutti più sorprendente di tutti
Che la qualità del credito del venti volte migliore della qualità del credito che si osserva nelle imprese for profit nelle famiglie
Una un deterioramento ormai
Che ha superato i dieci punti percentuali l'altra quella del terzo settore si ferma oggi allo zero sei zero sette per cento
Quindi si può credere in questa
Economia e soprattutto si può vedere in questa economia per quanto fa all'interno di quella realtà fondamentale di cui abbiamo parlato qualche volta nominando la per noi per cognome qualche volta alludendo che si chiama comunità
Tutto parte dalle comunità le comunità hanno una forza che alla base della resilienza del terzo settore alla base di quel numero straordinario
Quel di quella capacità in controtendenza che il terzo settore dimostra di creare posti di lavoro a parte la quantità di servizi che continua a derogare
Ricordo che il sistema della cooperazione sociale che in realtà è piuttosto piccolo nelle sue dimensioni in tre anni in questi tre anni di tempesta economica perfetta ha portato diciotto mila posti di lavoro nuovi in Italia
Che sono un aumento del sette per cento di occupazione quindi si può credere in questo meccanismo del terzo settore non spinti da una motivazione morale
Ciascuno di noi veramente la polvere nel suo privato ci si può credere da imprenditori e da imprenditori del denaro quali non siamo noi prestiamo e abbiamo la ragionevole certezza del denaro torni indietro
Però se questo dato questo brutto dato dell'aumento dell'indebitamento
Al quale non fa riscontro un aumento della progettualità
Cioè il terzo settore che osserviamo oggi a un terzo settore che sfrutta di più il credito che gli diamo
Fino ad aumentarle della proporzione che ho detto ma non progetta cose nuove e non progetta cose nuove terra principalmente per le ragioni per le quali l'intera macchina italiana si è fermato
Incertezza istituzionale incertezza di prospettive incertezza di durata non si può giurare durare giurare scusate sulla durata di nulla e quindi anche il terzo settore sta facendo i conti con questo aspetto della congiuntura e quindi sta rallentando
Per all'ente per
Andare contro questo rallentamento che finirebbe finirebbe uso il condizionale mi piacerebbe usare il condizionale è passato
Usiamo il condizionale semplici
Mi piacerebbe
Fermare questo questo o contribuire a rallentare questo questo possibile arresto e allora per farlo anziché diciamo dei grandi
Dei Länder delle grandi elaborazioni teoriche io vi consegno un'esperienza perché alla fine e di quello che parliamo ed è
Quello che giustifica la mia presenza qua
A qualche chilometro da qua penso una decina di chilometri c'è una parrocchia
Che si chiama Santa Maria della stella
La parrocchia Santa Maria della scelta bisogna della stella chiede a Banca prossima un finanziamento di un milione di euro che è un signor finanziamento date le dimensioni di una parrocchia ma giustificato dal fatto che si vuol rifare
L'oratorio dotarlo delle giuste attrezzature sistemarlo perché possa essere perfettamente accessibile ai disabili insomma una serie di altre cose molto belle molto nello spirito di quella comunità e comunità religiosa
Per modo di dire perché la parrocchia proprio il punto d'incontro tra i due dimensioni quella laica e quella religiosa bene manca prossima guarda questa operazione la giudica sostenibile quindi è pronta erogare quel milione
Di euro allora primo scenario
Il milione che noi siamo pronti a prestare manca da Banca prossima alla Parrocchia di Santa Maria della stella costerà cinquantasei mila euro l'anno di interesse ed è un ottimo tasso
Scusate se ha trascinato la cosa un livello molto basso dopo
Illy discorsi umano preceduto ma di questo che voglio parlarvi concretamente cinquantasei mila euro di interessi l'anno cui si aggiungono si aggiunge un milione di capitale da restituire
Ciò nonostante
La parrocchia pronta a partire e la banca è contenta di fare il suo mestiere ma
Secondo scenario
Parte quello che si può chiamare un prestito popolare
Un prestito di cittadinanza diremmo generalmente in questo caso potremmo chiamarlo prestito parrocchiale insomma un prestito fatto da quella comunità lì ed è questo che mi conforta il fatto che le comunità sono molto più forti del mercato perché secondo scenario guardate un po'cosa succede
Succede che
Banca prossima presta soltanto un terzo di quel milione
E così i suoi interessi scendono da cinquantasei mila euro a diciotto mila
Gli altri due terzi di quel prestito vengono fatti direttamente dai parrocchiani dai cittadini
Per trecentocinquanta mila euro a tasso zero quindi da restituire trecentocinquanta mila euro di capitale ma nessun interesse da versare
E per altri trecentocinquanta spiccioli vengono Donati
E questa operazione che ho descritto si fa perché la banca mi prendo nel merito non sia un po'il petto perché l'abbiamo inventata noi questa cosa perché la banca fa da garante
Cioè i prestatori quei parrocchiali che hanno deciso di prestare la loro parroco lo fanno in condizioni di rischio zero è vero che non restino ricevono interesse ma non rischiano niente ecco questa cosa qua consoliamoci ogni tanto
Che è risultato forse più bello dell'attività di banca Pro Sesto nei suoi primi cinque anni è la risposta italiana il concetto di tra un fan vinca una bellissima cosa ma che
Da sola non basta cambiare il mondo anche perché perché lo fanno in se intende in un sistema di donazioni di micro donazione
Perché l'auto lending che la cosa che ho descritto sentendo il prestito collettivo
Siccome in Italia siamo un po'più garantisti giustamente non vogliamo che i cittadini diventino dei
Banchieri o degli scommettitori il rischio di quella scommessa è bene che se lo prenda vasca
Ma che la banca non pretende altresì di mettere a disposizione del denaro che in questo momento costa troppo e il risultato finale questo schema consegna alla cronaca
Mi sono astenuto dal dire parole privati sonante insomma la cronaca che
La parrocchia di Santa Maria della stella corrisponderà a Banca prossima diciassette mila euro di interessi l'anno e trecento mila euro di
Capitale e per il resto risparmierà trecento mila euro di capitale e il totale degli interessi
Quindi questa cosa voi capite che rappresenta la differenza tra il fare e il non fare oppure tra il fare solo questo e di poter fare quel dove altro ed è per questo che quella parrocchia contenta ed è per questo che quella comunità funziona meglio ed è per questo che una banca si sente una parte di quella comunità
Non con delle petizioni di principio ma con una
Innovazione che ha fatto prima di sì prima di tutto
Dentro se stessa perché ha cambiato ruolo
Non ha preteso di dire il credito è una faccenda mia la faccio io e gli altri stiano fuori dalla porta
Perché questo significherebbe lasciare fuori dalla porta tante organizzazioni insostenibile vuol dire lavorare massicciamente sulla sostenibilità che vuol dire anche ritentare i prossimi improprio mestiere allora
Doveva essere molto contento in realtà sono molto scontento molto frustra
Perché non esiste soltanto la parrocchia Santa Maria della stessa nel circondario nel raggio di cinquanta chilometri saranno forse altre settanta parrocchie delle quali almeno la metà sono in condizione di fare la stessa cosa perché ovunque ci sono le comunità
E le comunità sono più forti del del del mercato tant'è vero che questa comunità sta pagando il denaro meno del due per cento che è un tasso che non si può pensare nemmeno essendo la più potente delle multinazionali triplo
Eppure la comunità riesce a fare perché è più forte del mercato allora la frustrazione cui parlavo e proprio la mancanza di un pezzo a questi nostri schermi
Il pezzo rappresentato da tutti coloro che possono contribuire a farli diventare dominanti anziché marginali
Questo pezzo di strada noi da soli non riusciamo a farlo ed è per questo che abbiamo via via ha trovato delle alleanze
La prima delle alleanze arrivata dalle fondazioni Fondazione Cariplo ha inserito uno schema come questo innovando a sua volta all'interno di un bando quadrate anche qui mi permetto di sentirsi dire qualche parola come se fossi
Un rappresentante della Fondazione Cariplo che peraltro nel nostro azionariato allora il ruolo convenzionale della fondazione fare erogazioni questo ruolo innovativo e fare erogazioni che in presenza di un'attività di prestito comunitario aumentano
Come premio premio a quel giusto comportamento
Questo ha ridotto a marginalizzato ruolo della Banca ma ha creato una nuova un nuovo equilibrio che è molto più sostenibile del precedente molto più sostenibile dell'alternativa
Allora
Il con il Sindaco Fassino come con il Sindaco Pisapia abbiamo in corso qualche discussione su come
Lasciatemi dire inserire questo meccanismo queste premesse in una politica nella quale io non ho mai alla quale io non ho mai contrapposto la crescita del terzo settore
Proprio perché parlare di sussidiarietà deve su una cosa seria che non è mai questo anziché quello ma è questo comunque allora questo con quello può significare che
Domani cittadini Torino vengano chiamati a contribuire con prestiti garantiti alle crescita di organizzazione del terzo settore che svolgono attività di welfare sostenibile
E perché dico sostenibile perché se c'è una banca che si scommette sopra i suoi soldi potete giurare che almeno per noi sarà sostenibile
E forse ci si può spingere un po'più lontano se è vero quel dato dello zero virgola sei per cento del deterioramento del credito che è un dato che va al di là di ogni di ogni sogno non di previsione rosea allora possiamo dire
Anche se l'oggettività non è di questo mondo e la sicurezza non è di questo mondo mai fino a prova contraria ma insomma possiamo dire che e ragionevole definire quell'operazione anche sostenibile oltre che
Comunitaria e oltre che sociale
Ecco questo vuol dire essere una manca sociale nel nel settembre prossimo concludo nel settembre prossimo succede un'altra cosa
Importante che anche questa funzionerà se ci crediamo tutti
Perché naturalmente la premessa maggiore a tutto questo è che il Terzo settore abbia voglia in presenza di denaro che costa di meno e di una volontà di accompagnamento che è diventata più efficace
Abbiamo voglia di riprendere si dice dunque la brutta espressione a bere
Se è vero che il cavallo in questo momento non dimostra sette se è vero che c'è resistenza di fronte all'impegno su nuovi fronti di credito di indebitamento B forse
La prima cosa da fare far costare meno l'acqua allora quello che stiamo cercando di fare in tutti i modi e di portare il più possibile forze
In questa in questa partita
L'altra cosa che faremo sì tutti quanti ci daremo una mano è emettere un titolo solidale
Che sarà con queste caratteristiche il primo in Italia e funziona in modo molto semplice mi riferisco a quanto
Si diceva prima per esempio sull'enorme disponibilità di risparmio privato in questo Paese allora abbiamo un Paese
Nel ragionamento da uomo della strada da un Paese che ha una disposizione una disponibilità
è una buona volontà nel creare le premesse per un welfare con le caratteristiche positive che abbiam detto che elevata lo dice il numero dei donatori lo dicevo di contante cosa dice l'adesione massiccia volontaria
Da un'altra parte abbiamo un'economia sostenibile e poi abbiamo un terzo elemento che la capacità di risparmio ingentissime di queste persone che sono le stesse che ci tengo anche il welfare sopravviva e che sia uguali Italia inclusivo
Allora basta mettere le cose insieme basta che i cittadini acquistino un tipo di obbligazione in cui di nuovo il rischio zero il rendimento è basso
Perché è logico che sia così ma non per auto punizioni ma perché quel denaro verrà utilizzato direttamente per diventare
Prestito a organizzazioni del terzo settore sul territorio
Quindi si compra un'obbligazione che si intitolerà welfare Torino per esempio o quel fare asili-nido quindi una ubicazione di scopo non esiste ma insomma chiamiamola così a rischio zero
A tasso ridotto e che trasferisce la stessa rinuncia di tasso fatta dall'investitore
Alla organizzazione non profit per fare un esempio banale se oggi il cittadino abituato investitore abituato a ricevere cinque punti di remunerazione chiediamogli di accettare di riceverne tre
E trasferiamo quei due punti svantaggio per lui in due punti di vantaggio cioè di minor tasso per l'organizzazione di terzo settore questi sono due progetti concreti che ci tenevo a raccontare e che non funzioneranno non funzioneranno se non ci sarà
Tutta la cornice che una sala così nelle sue tante componenti tempo garantire grazie
Ovviamente ci auguriamo che funzionino e le comunità sono più forti stessa motonave quindi si stanno apparentemente privarsi di qualcosa
Un'interessante approfondimento che bisogna dimentico culturalmente anche uno dei nostri nuovi la il motivo
Chiederei al dottor Romagnoli e di partecipare avendo Chiarotti restiamo concludere nostre capacità di ascolto ma lui
Sarà in grado di sollecitarle
No non l'avrei Domenti non credo che siamo un quarto d'ora oltre l'orario di chiusura previsto quindi sarò molto in fretta anche perché ho sentito
Molte cose che condivido e confermo morirai dal mio punto di vista di
Operatore rappresentante del mondo del terzo settore dalla cooperazione
Al volontariato alla stazione promozione sociale insomma
Ecco io condivido molte delle cose dette in particolare le forti sollecitazioni sono arrivato dal Sindaco Fassino ed al Presidente della Fondazione Chiamparino oltre che gli interventi splendide agli oratori
Complimenti per la
Gli organizzatori di questa giornata è un incontro che cade in un momento dirà è opportuno dove
Pur non essendo presenti
Né i sottosegretari né Ministri né forse neanche onorevoli rappresentanti ex
Direi che questo nuova compagine governativa legislativa
E direi posso Ipost sono trarre delle indicazione dei messaggi che si possono mandare nel momento in cui si va a definire l'agenda dei lavori di questo in questo periodo
Un primo messaggio credo stato sorti dato da tutti io lo riprendo velocemente
E
Quello che per il nuovo quel far non si può fare a meno di essere
Un welfare
Basato su un percorso di riprogettazione
Che fa proprio direi il principio di sussurri cd arietta la linea guida attorno al quale
Dirai fare procedere
Sul quale
Correggo non è vero che siamo stati tutti d'accordo
Sino a ieri almeno non era così
E sino a ieri e poco o nulla si è
Fatto per non solo teorizzare urlo ma ancor meno
Si è fatto per promuoverlo attuarlo anzi
Qualcuno qualche tempo fa in una recente occasione diceva la condizione che finisca la guerra contro il tema della sussidiarietà e si realizzi invece un una collaborazione per renderlo realmente concreto
Quindi realizzare attuare un progetto sulla sussidiarietà però bisogna essere anche consapevoli
Che occorre promuovere
Azioni per rimuovere gli ostacoli e ritardi
Lei mi ha inadeguate culture professionalità che sono presenti sia nel mondo per gli operatori dell'economia civile
Sia nel mondo degli operatori istituzionali pubblici siano essi politici io o amministrativi
Così come cioè presenti nelle istituzioni che portano dirai fare questo che
A volte si va avanti a a spizzichi e bocconi e in maniera molto contraddittoria sì e via discorrendo
Credo anche che questo tema da sussidiarietà deve essere consapevolezza di tutti
è un tema che è fortemente assente nei programmi Daryl nostre istituzioni formative di ogni ordine e grado
Si parla di ogni cosa si parla di molto ma certamente la cultura che
Viene insegnata ai futuri cittadini fa oggi almeno
Di tutto quello che è il tema della sussidiarietà con tutto quel che ne consegue in termini di partecipazione di responsabilità
Visto e di
Trasparenza e di etica in senso primo senso lato
Facendo sì che si formano dei cittadini con la testa rivolta all'indietro perché saranno destinati e crederanno di lavorare di un contesto com'era stato detto capito che devo chiudere
Ma invece
Sì è un contesto invece completamente nuovo e saranno direi come dei pesci fuor d'acqua nel momento in cui andranno in quella direzione
Il secondo elemento fondamentale è quello che è stato sviluppato egregiamente da Morganti e quindi non lo ma lo riprendo sono convinto con lui che
Non sia sufficiente
Pensare
Direi soltanto alla la come elemento che può surrogare che può aiutare lo sviluppo direi del nuovo welfare pensare interni di risorse alla filantropia ma bisogna andare oltre alla filantropia
E investire maggiormente i ma altri soggetti costruire nuove forme
Di al risparmio e di utilizzo del risparmio così con gli esempi così come sono stati chiari
Sia chiara anche un'altra cosa se oggi dire una grossa parte dello Stato sociale è ancora in piedi e sta erogando servizi alle persone
Che sono in difficoltà questo è dovuto certamente alla sensibilità e al coraggio tra virgolette
Che lo Stato non fallisca
I da parte delle banche ai ma è dovuto anche alla grande disponibilità delle nostre imprese sociale in senso lato che direi
Hanno restano pagando dei prezzi enormi per aspettare direi il dovuto un anno un anno e mezzo due anni quanto succede addirittura del Mezzogiorno ancora oltre in questa direzione
Ultimo elemento poi chiudo c'è un suggerimento credo che dovremmo fare
E a fare il nostro
E
Come si può fare
Perché mancare coinvolgendo tutte le associazioni di rappresentanza
Per
Superare una cultura
Che oggi è quella che ha descritto direi molto bene il Sindaco della città nel suo intervento questa mattina
E cioè questa cultura
Dia
Di aspettarsi da altri la soluzione dei problemi
Questa cultura che siete arriva da cento duecento anni direi di praticati a tutto pensavano le grandi imprese Gallimard Corriere
O il settore pubblico e che invece oggi non esiste più
Non c'è più il motore
Della grande borghesia ricca che interveniva e
Faceva Investimenti per fare le grandi manifatturiere i grandi soggetti che hanno fatto la richiesta di questo Paese
Non esiste più
Specialmente a Torino quindi è chiaro che dobbiamo pensare a strade alternative che siano in grado di darci direi risposte diverso rispetto al passato grazie
Io mi scuso personalmente con alto romagnole però sta di fatto pressione capisce però lui che è persona non soltanto
Il mondo ma anche di buonsenso che siamo a in condizioni disperate dal punto di vista dell'orario
Perché l'orario del pomeriggio e comincia ricomincerà anche molto presto cerco gli occhi di Monica villa che gestirà la prima sessione del pomeriggio
Prevista alle quattordici e trenta penso che possiamo fare quattordici e quaranta Milashi questa
Mi dice di sì il mio Presidente asseverare quindi invitandovi tutti a una sobria colazione vi ringrazio per l'attenzione
Buongiorno a tutti direi che per ottimizzare i tempi partiamo con la prima sessione del pomeriggio
Questa è una si sente poco ora si sente
Questa mattina abbiamo ricevuto moltissimo lì sul come si può riprogettare il welfare siamo partiti da riprogettare quel fra il finanziamento pubblico
L'importanza del secondo welfare e quindi l'importanza della contabilità contaminazione tra risorse pubbliche risorse private creazione di governance territoriale
In questa prima parte del pomeriggio dopo tutto quello che abbiamo sentito la fatica ce l'ha ricordato anche la professoressa Fornero e la difficoltà di passare da
Costruire delle ipotesi di riforma a tavolino e farle concretamente quando si è seduti sui di tavoli del ministero
In questa parte invece vogliamo rappresentarvi sei esperienze sei esperienze che non vogliono essere dei modelli in assoluto
Non può non sono le uniche esperienze possibili sui territori tante realtà si sono mosse tante cose interessanti si stanno muovendo
Sia a livello di contaminazione di esperienze sia a livello di integrazione di risorse
Sono delle lampadine che si sono accese sui territori non sono candele sono già lampadine perché hanno già una solidità tale per cui difficilmente si spegneranno ma sono esperienze territoriali che ovviamente avrebbero bisogno
Di un accompagnamento per diventare sistema sostanzialmente
Sono la dimostrazione di una cosa la dimostrazione
Che si può fare ma adesso ve lo dice qualcuno in modo più incisivo di merito se
Meno
Come avete capito alleggeriamo anche un po'l'atmosfera
Partiamo dalla dalla prima esperienza
Oggi siamo partiti dalla dal professor Onofri che ci ha ricordato come per certi aspetti nulla sia cambiato dalla Commissione Onofri in poi soprattutto per la
L'articolazione delle delle voci di spesa
Per quanto riguarda l'assistenza sociale sicuramente è cambiato qualcosa a livello di governance territoriale con la riforma
La tre due otto della riforma della legge Turco sicuramente a livello di programmazione territoriale tante cambiato
è una riforma che lo sappiamo tutti per certi versi è incompiuta
Basti pensare solo al il fatto che non esiste ancora i livelli mini i livelli essenziali nazionali al fatto che non si sia riusciti a garantire l'integrazione socio assistenziale
Ma di sicuro questa riforma avuto degli aspetti molto positivi la programmazione territoriale è passata da un livello comunale a un livello superate rito Riale
Il non profit ha finalmente avuto riconoscimenti istituti legislativo forte in
Non profit non è solo soggetto gestore non è solo terminale di esternalizzazioni ma è anche su un soggetto che partecipa alla programmazione territoriale
Spesso questi processi ahimè sono stati foglie di fico stati attivati tanti tavoli in cui poi
Il il terzo settore non ha avuto re una reale voce in capitolo e non c'è stata la contaminazione che ci si aspettava
E invece ci sono stati i territori in cui effettivamente si sono innescati
Percorsi virtuosi e partecipati territori in cui finalmente la farfalla e l'elefante hanno trovato un po'il modo di dire lavorare contaminarsi insieme
Una di queste esperienze chiamerei al tavolo dei relatori Angelo stanche Lini che il dirigente dei servizi della persona del Comune di Crema
Una di queste esperienze è proprio il Piano di zona del dell'ambito distrettuale Cremasco
Nell'elaborazione della triennalità due mila dodici due mila quattordici come vedrete oltre a creare una forte contaminazione una forte partecipazione
Del del terzo settore si è anche cercato di spostare l'asse dalle politiche assistenziali alle politiche
Promozionali lascio la parola al dottor Angelo sta anche lì
Buongiorno a tutti grazie io
Sono un dirigente comunale quindi
Lavoro nel Comune di Crema e dal due mila e due coordino l'Ufficio di Piano del territorio cremasco
Per darvi un'indicazione
Due coordinate l'ambito distrettuale cremasca composto da quarantotto comuni per circa centosessanta mila abitanti in un territorio molto frammentato
Cercherò con questo mio breve intervento di rappresentare di raccontarvi un percorso un percorso che è in atto
Un
Un elemento forte di questo percorso e la dinamica relazionale tra il pubblico il privato sociale
Ho scelto di usare così per guidare questa mia breve presentazione l'immagine alla città
Così per evocare anche in modo un po'più suggestivo alcuni concetti che voglio concludere condividere con voi sul tema Della coprogettazione
Non tanto intesa come iter procedurale per affidare la gestione di servizi ma potrà come dinamiche relazionale tra i soggetti in campo
è una
Dinamiche relazionali quindi a me è un elemento vitale che non può essere dato per scontato merita continue attenzioni continui pure ci sono momenti di rallentamento di partenze fatiche
Però è sicuramente un elemento che arricchito e lo scrittore che stare che andrò sul territorio
Parto con due premesse la prima che visto il tempo sarà una cosa obbligatorio sarà obbligatorio torna sorvolare molto esperto molti aspetti molte questione non possono essere approfondite però non voglio neanche correre il rischio di realizzare il nostro percorso
Allora in questi casi molte volte si dà come obiettivo raggiunto non è assoluto metodo tipo raggiunto un percorso di lavori in atto ci sono diversi problemi molte difficoltà
La seconda premessa che per parlare di coprogettazione bisogna fare una scelta esplicita cioè non viene a caso
A simbolo di questo rapporto vi ho portato quello che il logo dell'Ufficio di Piano che di Crema che è un tanga RAM
Da subito ci siamo resi conto dell'importanza di valorizzare
Le diverse componenti della comunità locale e di valorizzarne
La capacità di tenerle insieme
Per la capacità di tenere insieme emergono immagini che hanno un senso che hanno la loro bellezza e l'immagine spesso ha un valore superiore al valore dei singoli pezzi
In questa prospettiva il Piano di zona che Marasco apposto un invito al territorio un invito a giocare insieme la partita dei piani di zona
Ponendo alcune domande che erano
E sono strutture delle provocazioni
Cosa siamo disposti a mettere in campo tutti non solo con sono esposti a prendere a spartirsi ma qua siamo disposti a mettere in campo
Quali sono i ruoli che vogliamo assumere la partita
Quali sono i gol gli obiettivi che vogliamo fare insieme e soprattutto se siamo realmente disposti entrare in rete
A queste domande alcuni soggetti hanno reagito
Con difficoltà
Alcuni quei soggetti del terzo settore hanno preso il largo hanno dichiarato esplicitamente o con i fatti
La loro indisponibilità uscire da un ruolo di soggetto erogatore di servizi per porsi su un altro piano dico profittatori dunque il far locale
Altri invece hanno fatto la scelta di
Mettersi a lavoro di iniziare a lavorare per creare le condizioni di di questo dialogo di questa relazione
è come se prima di partire si sia condivisa la necessità di
Di investire su alcuni elementi
A premessa del percorso che stavamo intraprendendo
Il primo investimento sulla formazione condivisa
Credo che lo stretto a Roma elemento positivo è stato tutto questo la scelta di fare percorsi formativi insieme tra operatori del pubblico del terzo settore
Questo ha permesso di fare a costruire linguaggi comuni visoni nuove dove appunto uscivamo da quella logica di separazione che in precedenza ci caratterizzata
Per poi arrivare delle relazioni che sono state alleanze nel momento in cui si è spacciato ad altri progettare insieme
Tutti i soggetti da subito a neanche condiviso l'importanza di investire su strumenti di comunicazione efficaci
Per tracciare i percorsi tenere coinvolti anche i più lontani
Per dare un senso di partecipazione anche semplicemente leggendo estive venendo a conoscenza di cosa si sta facendo di cosa è in atto qui sono nati blu spin blocca siti spazi di discussione forum focus group
Un ulteriore precondizione che secondo noi è stata basilare nel processo è stata la scelta che i Comuni del territorio cremasco lo ha fatto nel due mila e sei di costituire un'azienda speciale consortile alla quale affidare la gestione dei servizi
Questo ha permesso ai Comuni di rinvestire la loro attenzione sulla dinamica programmatoria uscendo un po'dall'illusione che fosse la gestione l'ambito nel quale presidiare governare le politiche sociali
Spostando la gestione in capo la nostra azienda consortile i Comuni hanno rivitalizzato l'aerodinamica programmatoria il loro ruolo di titolare delle politiche sociali
Questo anche permesso di chiarire meglio il rapporto tra pubblico e terzo settore perché quando il terzo settore e al tavolo d'ufficio di piano è chiamato come partner di unite programmatorio
Gli aspetti da ente gestore di servizi vengono affrontati su altri tavoli i tavoli appunto dall'azienda
è infatti proprio la nostra azienda comunità sociale cremasca da chiamata così che anch'
Ha dentro di sé tutto i temi legati alla avverrà la la gestione del sistema dei servizi degli accreditamenti
A quelle che sono le prestazioni di qualità delle del sociale che vengono erogate nel territorio mentre
Il terzo settore sul versante da programmazione è chiamato a percorsi di lavoro che chiamano in causa
Il loro ruolo come soggetti parte nella formazione non come enti gestori di prestazioni quindi è in atto in questi mesi è un percorso di riorganizzazione dei servizi sociali dove al tavolo di lavoro ci sono anche rappresentanti del terzo settore
Molti progetti sono in atto
Con una partnership o addirittura il terzo settore che è capofila dal progetto della progettualità
Altro elemento fondamentale il terzo settore soggetto attivo promotore di percorsi di valutazione delle politiche sociali quindi partecipa con un nome a percorsi di rotazione
Sorvolo su alcuni temi però sul tema della prevenzione dei servizi
Il terzo settore ci sta insegnando ed dove stiamo lavorando a colori per uscire da un'immagine di segretariato sociale un po'troppo burocratica amministrativa di attesa agli sportelli a modalità invece più di centri di ascolto di punti di ascolto più ve lo ridico delle persone
Valorizzando esperienze che le diverse realtà della del privato sociale avevano già attivate sul territorio
Anche sul tema dalla presa in carico veniamo da percorsi di protocolli più presa in carico integrato dove oltre ai servizi pubblici non solo comunali ma anche dell'altro della Zen ospedaliera il terzo settore è parte era attivo di progetti di presa in carico personalizzata
Do la presa in carico non diventa più che ammetto un servizio ti dà una prestazione ma ti accompagno
Vivo Conte è un percorso
Il tema nell'ambito privilegiato e sul quale invece siamo
Veramente impegnati in tema intermedi coprogettazione il lavoro di comunità
Lavora comunità inteso come capacità di ricostruire
All'interno di contesti nuovi per il pubblico una vera interpreti interpretazione vera del senso di promozione dei diritti delle persone
Quindi non solo illudersi di fare un bel far aumenti cui si pensa di erogare un pacchetto per di prestazioni a chi riesce a Riva i nostri sportelli ma tentare di andare nel luogo invito le persone per promuovere progetti insieme
Quindi
In particolare il tema dopo una vita un laboratorio attivo di progetti insieme
Il tema emarginazione sociale il tema del lavoro dove tizi tenta anche di guardare a soggetti non tipicamente sociali quale esempio alcune realtà del prossimo
Il tema della casa e
Il tema dalla prossimità tutti quei servizi nei quartieri nei paesi più piccoli dove
Anche il terzo settore ma anche il quarto settore il volontariato informale la parrocchia listino volontario a volte singolo in piccolo gruppo diventa risorse
Per tutti per concludere concludere di pace spiegare questo alla base del nostro processo
Mettiamo un significato nuovo di interesse pubblico
Dove su in questa parola in questo termine certamente c'è il ruolo dell'ente locale ma c'è una responsabilità di tutti quei soggetti che in qualche modo sono alla ricerca del bene comune
Questo
Questo concetto è chiaro consolidato l'abbia scritto i documenti tre ho scritto nei nostri né programmatica il piano di zona esatto una grande sforzo per
Enucleare queste a queste idealità
Però siamo un po'in mezzo al guado siamo in una situazione in cui tentiamo tutti di andare nella direzione del cambiamento anche se a volte ci sono delle resistenze forti all'interno tra di noi di torba di tristezza che ci spingono a tornare alla sponda sicura quello che era invece modello precedente
Resistenze anche perso spinte ad altri livelli istituzionali
Alcune scelte ad esempio fatto dal da Regione Lombardia pochi mesi dopo l'approvazione dei Piani di zona hanno creato disorientamento rispetto a Umberto a comunitario da una parte e scelte che poi sono ancora molto di tipo prestazionale erogatori
Vi è però gestisce questo questo dissenso questa tensione questo disorientamento un po'spegnere anche i conflitti le tensioni e far diventare oggetto di riflessione quindi la fatica condite mi sento insieme i pezzi
Portando sui tavoli del confronto anche i dissensi e diventano motivo di riflessione per andare avanti
C'è anche il tema delle risorse
Noi crediamo che la coprogettazione come dialogo tra le parti possa essere anche una modalità attiva per fronteggiare il sempre minor numero di di risorse a disposizione
Anzi in un certo senso possiamo dire che
Le idee nuove che stanno uscendo da questi laboratori ci permettono di nonna di per un senso di frustrazione che ci
Dovrebbe far star fermi in questo momento
Nel nostro piccolo i progetti motivati voluti in atti dalle future e condivise dei problemi da orientamenti strutturati nel nostro piccolo in persi questi tempi stanno trovando anche le risorse per partire per andare avanti e per
Resistere
Chiudo veramente dicendo che
La proporzione che lo strumento della coprogettazione non diventi un ulteriore Strobe sovrastruttura
Certo serve un iter burocratico amministrativo chiaro definito per regolamentare i rapporti ma prima di tutto secondo me serve tornare al centro al fondo racconto della comunità
Per riscoprire quei mondi vitali che già oggi ci sono e che sono risorse per la nostra comunità che già oggi sono l'elemento fondante le nostre comunità
Su questo aspetto dovrà coprogettazione può diventare quello
Un altro modo per chiamare quell'urgenza che noi abbiamo di tornare a essere comunità all'interno delle quali ognuno di noi interpreta il proprio ruolo
Però riuscendo a superare divisioni che oggi sono assolutamente inutili
Permette rimettere al centro i mondi vitali che sono composte pur da persone le persone che si impegnano
Chiuderei qui ringraziandovi per l'attenzione
Ringraziamo il dottor Tangherlini che ci ha anzi ha fatto vedere come
La comunità se non intesa ci ha fatto anche vedere che nella comunità se non intesa in termini localismi di localismo e di chiusura può essere veramente la base e la partenza per
Una riflessione comune degli attori sul territorio no per la costruzione del delle nuove politiche per uscire da ottiche dell'ottica prestazionale
Che ci ha accompagnato in questi anni andare davvero in un'ottica propositiva e di presa in carico delle persone e di costruzione di progetti di vita condivisi
I prossimi due si può fare sono sul tema del
Si può orientare il welfare la promozione e l'autonomia
La prima esperienza è un'esperienza della Città di Torino anzitempo entrambe sono due esperienze della Città di Torino la prima esperienza è l'esperienza di Piazza dei mestieri che quindi penso che molte delle persone qui sedute conoscano bene è un'esperienza che è interessante per una molteplicità di aspetti innanzitutto interessante perché è stata capace di coinvolgere veramente molti stakeholder
Dal dal non profit all'ente pubblico alle fondazioni di origine bancaria e al mondo delle imprese profit e lo vedremo adesso nel video come
Questa capacità di coinvolgimento sia stata molto forte
L'altro aspetto per cui è molto interessante il progetto e piazze dei mestieri e per la finalità piazza dei mestieri si rivolge ai giovani e abbiamo visto oggi come l'informazione di capitale umano come il problema della disoccupazione giovanile
Sono elementi molto forti che che attraverso le nostre società
E questo progetto è un tentativo di dare una risposta articolata perché oggi ahimè il problema alle problematiche giovanili problema giovanile dell'autonomizzazione della famiglia non sempre riceve delle politiche articolate
E organiche
Guardiamo quindi innanzitutto un video che Cini inquadra un po'l'esperienza di Piazza dei mestieri e dopo la vicepresidente della Fondazione cristiano appoggio ci parlerà un po'di del fatto di come vi dicevo prima non sono
Candele che si spengono queste esperienze siamo già a livello della lampadina un po'più solida perché al di là del supporto iniziale in fase di start-up
Cristiana Poggio ci spiegherà come la Fondazione riesce a rimanere nel tempo a una
Sostenibilità che le permette appunto di mantenere le proprie politiche attivate per lungo tempo sulla sulla società
L'obiettivo che non ci diamo costantemente in realtà quello di non abbassare ma il tiro di mantenere saponi vanno molto alto anche se si tratta di tante che sembra così lontano se si tratta di una regola di grammatica che sembra lontanissimo che si tratta di un pezzo per un pezzo di storia e poi collegare continuamente
La letteratura la grammatica qualunque argomento si affronti alla loro realtà
Quasi produce infatti qualità nove lavoratori ragazza non la possibilità dimettere veramente le mani in pasta dal prodotto di inizio produzione fino al prodotto finito per confezionamento l'etichettatura
è tutto un collegamento e alla fine la piena con il cioccolato la grafica per le etichette tutto unito al ristorante che parla di noi sottomarini soprattutto collegato
Il nostro rapporto uno spiazzo i mestieri inizia con inaugurazione mostrano la Juventus l'anno scorso
Fondamentale ed educazione fondamentale l'approccio come cliente fondamentale che saluto in occasione di piano e che spiegherò a rispondono prontamente ogni a ogni domanda un'esigenza del cliente Presidente importante
I ragazzi di piazza di mestiere rispecchiano queste caratteristiche
Questo progetterà che accademiche
Almanac sempre più che la Giunta
E in occasione del nostro centenario tentare alimentari presente da realizzare
Due mila nove abbia ma decisa di sostenerlo economicamente quindi
Contributo
è Manente nel tempo economico e dall'altra parte di coinvolgere maggiormente i nostri collaboratori in attività anche di volontariato diretto
Piazza del mestiere
Una felice esperienza
Forse una delle più felici
Di
Azione sociale volta
Contrastare e combattere la dispersione scolastica è una felice esperienza di rapporto tra pubblico e privato nel senso che questa esperienza nasce da una collaborazione forte dalla piazza del mestiere e la città di Torino le fondazioni bancarie
Le imprese
Un'esperienza che dimostra come mettendo in campo una regia comune
Risorse finanziarie professionali tecnologiche umane sia possibile contrastare la crisi arginarla neanche per questa via creare le condizioni di un suo superamento più rapido
Propaggini migliore qualcosa anche se credo che il video sia stato già esplicativo innanzitutto di quello che facciamo meglio è stato anche qui detto proviamo accompagnare
Cinquecentocinquanta ragazzi nella fase delicata dei quattordici diciott'anni i ragazzi che han fatto a botte con la scuola io dico quindi che provengono
Da percorsi di emarginazione l'emarginazione culturale ma anche economica e sociale vengono da famiglie complicate proviamo ad accompagnarla questa fase di transizione personalità adulte soprattutto dando loro la possibilità attraverso l'imparare un lavoro e quindi l'inserimento lavorativo successivo l'apposita di non far parte delle sacche di emarginazione che già
Ci sono nel nostro Paese e quindi provare ciascuno e giocando sul lavoro a dar loro una vera dignità e una possibilità nel futuro
è questo quello che facciamo tutti i giorni ma avete visto che
Insegnare i ragazzi si trasforma in produzione
Ne abbiamo voluto che i ragazzi non sono imparassero in modo astratto ma mettessero le mani in pasta è stato detto e quindi abbiamo trasformato in attività produttive ciò tutto ciò che segnalano
Ma
Prova a raccontare brevemente com'è avvenuta la cosa a noi quando ci siamo resi conto della necessità di un'alleanza forte tra il mondo della formazione il mondo del lavoro
Abbiamo chiesto aiuto alle istituzioni alle fondazioni bancarie perché era evidente che nella fase di start-up non avremmo potuto permettere l'ARES per metterci la ristrutturazione
Di uno stabile così son circa settemila metri quadri
E abbiamo iniziato questo tipo di percorso innanzitutto mi ha fatto una fondazione e i soci della fondazione hanno acquistato lo stabile cautelare dicendo
In una logica di sussidiarietà vera noi scommettiamo su questo iniziamo a mettere i primi soldi
E qua abbiamo bisogno appunto Fondazione le due fondazioni che hanno promosso convegno oggi sono state decisive e determinante nella costruzione della piazza di mestiere perché hanno finanziato la ristrutturazione e l'acquisto di tutta l'attrezzatura insieme al Comune e alla Regione
Ma la cosa che mi interessa sottolineare e che questi soggetti sono diventati veri compagni di viaggio
Il compagno di viaggio e non è uno che ti asseconda sempre anche uno che ti contesta che valido valuta il merito che ti dà suggerimenti che ti dice guarda potresti fare quel pezzetto di strada con Tizio con Caio con Sempronio
C'è anche scomodo talvolta ma debbo dire che questo apportato per noi a un arricchimento al punto che abbiamo dato vita sempre un gruppo
Di quaranta persone espressione della città che tutti i mesi mesi e mezzo
Con cui ci si vede per ragionare insieme quale possono essere le politiche di sviluppo e di stabilizzazione di una una fondazione come la piazza di mestiere quindi osando metterci in gioco
Quindi primo punto abbiamo chiesto aiuto l'aiuto c'è stato dato ed è stato valutato il merito questo quello che secondo me sempre di più debbono fare
Di Bari enti e istituzioni che si occupano di ruoli di quell'far cioè il merito va valutato non è tutto uguale
Ma una volta che si proceda una sperimentazione la sperimentazione deve poter diventare sei lo merita stabile
Siamo un posto in Italia di assistere a esempi pilotata che poi lasciano il tempo che ha trovano le candele si spengono le candele non si trasformano in lampadine
Esperienze straordinarie abbiamo visto cose bellissime svilupparsi taglia che però ha finito
Il Progetto finito il contributo al finanziamento sono destinate a morire ecco ne abbiamo bisogno che cisti si aiuti anche il terzo settore a
Ritrovare ciocche di valore quindi questa posto possa essere reso stabile
Ma come abbiamo fatto a rendere stabile nel tempo abbiamo garantito milanese che non avremmo
Ricorso tutti gli anni a un aiuto automatico e allora abbiamo coinvolto anche le imprecisioni abbia amministrata dire tu impresa esempi li avete visti
Sono due ma in realtà sono stati centinaia in questi anni ma un esempio come l'ora ne abbiamo esatto dire bene tue di
Sogno di persone formate ha bisogno di quel capitale umano di cui si parlava stamattina che non riesce a reperire dalle scuole allora
Volentieri noi ti aiutiamo ma ci coinvolgiamo è diventato un Parma straordinario sviluppando tra l'altro al suo interno il vero tema della responsabilità sociale d'impresa
Che non aveva mai preso in considerazione perché
Poi lo si cita come lo reale multinazionali invece che ha provato ad affrontare
In modo efficace anche per i suoi dipendenti nel due mila dieci sono stati centocinquanta i dipendenti RAI che son venuti a fare volontariato da noi poi numero
Esorbitante anche di difficile gestione quindi adesso lavoriamo stabilmente con una trentina
Di volontari
Che accompagnano i nostri ragazzi nel percorso di starci
Quindi dando un contributo oltre al contributo economico che per i nostri ragazzi decisamente straordinario perché ha la possibilità di me esser messi in contatto con lavoro in modo molto più efficace rispetto a quello che potremmo fare noi
Ma la richiesta d'aiuto si è rivolto anche ad altri abbiamo iniziato a chiedere aiuto a i singoli cittadini che ci dessero una mano fornire le borse di studio
Perché i nostri ragazzi settanta per cento delle famiglie dei nostri ragazzi ha un reddito hanno certificato ISEE al di sotto dei sei mila euro quindi stiamo parlando di fascia di povertà
Che ci dessero una mano per dare le borse di studio poter poter permettere Gatti di fare un pasto abbiamo coinvolto il cittadino normale l'azienda normale che si è sentita parte
Di un bene della collettività perché non era solo bene per i ragazzi ma era evidente che il benessere ragazzo diventava un bene per il territorio è un bene per l'azienda
E così questa rete
Sì e man mano sviluppata
Non solo abbiamo di ciò che ha provato a rendere produttivo tutto ciò che facevamo e così ed amministrata vendere birra cioccolato a
Accogliere nel nostro ristorante il pub personale normali come potreste essere voi che e in qualche modo ci danno la possibilità di garantire una sostenibilità nel tempo
Questo tra l'altro fa molto bene ragazzi perché raggiungere l'eccellenza non è una fissa della professoressa di turno un po'mania tra quel giorno
Ma
E necessario perché il cioccolato viene venduto a Caselle e quindi capisco immediatamente che questo decisivo sviluppando quindi una responsabilità lavoro che difficilmente la scuola riesce a mettere
In moto
Dopodiché se abbiamo aperto nel due mila quattro abbiamo visto che le cose funzionano abbiamo patito un po'
La crisi come tutti nel senso partito con l'inserimento lavorativo dei ragazzi qui abbiamo avuto una difficoltà un abbassamento del numero
Degli inserimenti lavorativi anche maggior precariato lavoro in nero e quindi abbiamo inventato un altro pezzo che si chiama job center e allora qui si ritorna chiedere aiuto magari per la fase di start-up alle fondazioni bancarie
Ma visto che funzione abbiamo provato a modelli Disario enti quello che avevamo fatto e a trasferire il modello in modo che potesse diventare veramente un suggerimento di policy per l'Italia e abbiamo iniziato con Catania
Territorio del suo territorio complicato territorio che ha bisogno siam partiti a dicembre dopo tre anni di lavoro non è stata una cosa semplice
Giù ci sta aiutando
Fondazione con il sud quindi come sempre costruiamo una rete di stakeholder lì dove ci troviamo
Son partiti all'attività son partiti dieci corsi e anche lì stiamo vedendo che mettendo all'interno anche di un tessuto disgregato un punto di positività di bene e di bellezza
Immediatamente i nostri ragazzi
Rinascono
Certo che tutto questo non sarebbe stato possibile senza la scommessa iniziale delle fondazioni degli enti quindi
Intanto ringraziamo e ribadiamo il fatto che debbano continuare ad essere così attenti a ciò che accade sul territorio per poter trovare ciò che merita e ciò che di valore di poterlo fare crescere
Ringraziamo cristiana oggi voi come vi dicevo
Molto interessante questo aspetto no anche modellizzazione esportazione nuove pratiche lo si diceva stamattina che spesso si reinventa
L'acqua calda vanno da per sminuire l'esperienza no proprio sito inventa tutte le volte in territori diversi ovviamente come ci ricordava case posta stamattina bisogna poi capire come certe esperienze possono essere esportate in territori diversi ma questo
Percorso di analisi anche di anni che mi ha portato prima di esportare il modello è una garanzia sul fatto che lo state facendo con attenzione
E e quindi
Ci si anche una contaminazione su territori diversi di queste esperienze per evitare che si realizzi quello che si diceva stamattina si acquistano le differenze territoriali
Rimaniamo sull'asse lavoro lavoro e non solo nel senso che l'abbiamo nel sentito nell'intervento di prima
Come lo sforzo sia di avvicinare i ragazzi al lavoro e avvicinarli in un'ottica positiva anche con l'alternanza scuola esperienza diretta
Anche sul sull'asse lavoro ahimè il nostro welfare spesso è assistenziale non promozionale quindi sono prevalentemente le politiche
Passive a tutela di chi un lavoro ce la e lo sta perdendo piuttosto che politiche promozionali a favore di chi deve entrare o rientrare nel mondo del lavoro
E indubbiamente nel nostro Paese soggetti che sono stati in questi anni protagonisti indiscussi delle politiche attive del lavoro e il mondo della cooperazione sociale di inserimento lavorativo perché questa difficoltà l'accesso al mercato del lavoro che oggi è forte anche per chi non ha non sta ridendo particolari situazioni di svantaggio
Lo è ovviamente molto di più per chi viene da una storia di svantaggio e da un percorso persone di svantaggio
Il progetto
Che ci racconta adesso Paola Lassandro che la responsabile politiche attive del lavoro del Consorzio delle lavoro ha due anime
Un'anima il Progetto si occupa di detenuti detenuti sia in carcere che a fine piena e ha due anime
Per un verso l'accoglienza delle famiglie delle persone dei dei detenuti e per l'altro verso l'accompagnamento di inserimento lavorativo delle persone a fine pena
E quindi anche questa è la dimostrazione che sia esce un po'da un'ottica di segmentazione dell'intervento di prestazione ma cercando di tenere insieme
L'inclusione sociale della famiglia gli affetti la la persona nella sua interezza
Ovviamente schiacciando sull'acceleratore della problematica lavorativa che è un problema per chi esce dal mondo del carcere se non vuole ritornare in una situazione di
Emarginazione dire l'ingresso nel circuito carcerario fortissimo quindi chiamerei Paola Lassandro che ci racconta l'esperienza
Io non faccio il cerbero sui tempi perché mi sembra che siate bravissimi anche da soli però dieci minuti
Va bene allora abbia accolto un progetto che si chiama uscita assicura un progetto che è stato finanziato da Compagnia di San Paolo dalle linee guida in particolare diminuirà sul carcere
è che abbiamo fatto nel due mila dodici due mila tredici con un
Gruppo di lavoro
Che un gruppo di lavoro direi storico per quanto riguarda inclusione sociale e lavorativa di persone che hanno avuto problemi penitenziari
Il gruppo dico mi soffermo su chi compone questo gruppo di lavoro perché ritengo che sia indicativo avere un gruppo così composito mischiamo cinque soggetti
Del del privato sociale in particolare quattro consorzi di cooperative e il Consorzio Cairo sul consorzio per il lavoro Consorzio senza il Consorzio sinapsi e la Fondazione Casa di carità
Che da direi dodici anni a questa parte si occupano di inserimento lavorativo e formazione professionale dentro dentro e fuori del carcere
è abbiamo iniziato insieme la nostra storia di accompagnamento con i progetti qual è via via insieme a noi abbiamo incontrato altre persone
Che ci hanno
Coi quali ci siamo accompagnati ecco i quali abbiamo aggiunto dei pezzi al nostro sapere in particolare su questo progetto c'è la fondazione al materna e ci avveduti Centro regionale volontari per la giustizia
E poi ci sono il carcere UEPE che sono soggetti istituzionali coi quali negli anni abbiamo sempre con progettato e che coi quali ci siamo rapportati in maniera
Direi
Molto discreta ma molto propositiva nel senso che ci siamo appassionati molto in questi anni alle vicende umane rappresenta porta presentateci dalle persone che abbiamo incontrato
è insieme alle istituzioni gli educatori all'amministrazione penitenziaria ai miei alle direzioni agli assistenti sociali abbiamo intercettato dei bisogni
è abbiamo provato ad inventare delle soluzioni che potessero essere delle risposte a questi bisogni
Il progetto uscita assicura in particolare verte su due bisogni come diceva bene bene prima uno quello dell'accompagnamento sociale delle persone a fine pena e delle persone incarico all'ufficio esecuzione penale esterna cioè che hanno avuto problemi con la giustizia ma che stanno scontando la pena con le misure alternative al carcere
è con queste persone abbiamo fatto azioni di accompagnamento sociale che hanno
Implicato implicano un lavoro dirette molto stretto un lavoro di
Tessitura costante di relazioni con i vari soggetti che gravitano attorno a queste persone
E grazie a queste relazioni è stato possibile ed è possibile costruire delle
Progettualità individualizzate
Nessuna storia uguale all'altra una sto ogni storia diverso diversa pare il prima per il durante per il dopo e quindi non ci possono essere risposte
Preconfezionato ed uguali per tutti per cui il lavoro lavoro diretto è questo lavoro costante certosino fatto dentro e fuori dal carcere con anche
Delle
Degli aperture delle innovazioni e rispetto al passato
Un tempo ci trovavamo sempre soli in carcere oggi le riunioni le facciamo fuori
E non c'è sembra
Ridicolo ma non lo è che è un educatore del carcere sia autorizzato a partecipare alla riunione fuori dal carcere è una grossa
è una grossa conquista così come una grossa conquista che la gente e di polizia penitenziaria partecipi alle riunioni e che insieme a noi
Costruisca definisca le modalità con le quali prenderà in carico le persone per cui sono piccole conquiste che però hanno cambiato anche il modo di di lavorare tra di noi e con
E con le persone con le istituzioni
Per cui da un lato l'accompagnamento sociale fatto appunto con la logica della rete è con
La progettazione individualizzate con la massima flessibilità su ciascun intervento
è con
Come dire il l'individuazione di risorse che rispondano alla necessità
Prima e ultima di trovare un lavoro
Ma il lavoro da solo non è sufficiente eccessiva esco dal carcere facilmente in sé ma lavoro bisogno di un'altra serie di cose e lavoro lo conquiste lo mantengo se metto a posto un'altra serie di cose per cui l'accompagnamento nella ricerca di un'abitazione
L'accompagnamento nella ricerca di soluzioni magari che permettano di conciliare il lavoro con gli altri aspetti della vita l'accompagnamento dal punto di vista sanitario l'accompagnamento per tutti quei bisogni che per me
Ritorno di costruire autonomia
Autonomia che è quella conto
Quella condizione che ti permette di
Dino ricadere in un circuito di delinquenziali che altrimenti vanificano il lavoro che che viene fatto
Abbiamo ancora abbiamo accompagnato da un fatto un lavoro di accompagnamento sociale nell'arco del due mila e dodici con ventisette persone
E di queste otto hanno manifestato
Bisogno lavorativo e sebbene il progetto in questione non prevedesse
Risorse per l'inserimento lavorativo abbiamo creato connessioni con altri progetti un progetto
In particolare un progetto della Provincia di Torino sul sull'asse lavoro che ci ha permesso di individuare dei tirocini che poi sono sfociati perciò
Otto tirocini cinque dei quali sono sfociati in un'assunzione per cui è un ampio una buona per noi una buona realizzazione
L'altro aspetto importante ed innovativo su cui il progetto ha lavorato e sta continuando a lavorare e quello dell'accompagnamento dei familiari
Credo che per tutte le persone che sono stati in carcere arrivare in carcere e trovare sulla sinistra c'è bloccando sulla destra c'è lo spazio di attesa per i familiari che a un anno da un pugno nello stomaco nel senso che tuteli questa
Fiumana di di umanità con le borse della spesa
Piene di cose è
Prima di tutto credo perché lo delinei volti nomadi dalle tensioni piene di dolore di fatica
E allora dopo un po'di amicizia netti ma perché sussista migliari non facciamo niente
Allora all'interno del nostro gruppo di lavoro abbiamo condiviso questo queste questa lettura di bisogno
E poi ci siamo siamo andati a parlarne con il direttore di allora piatta assolutamente condiviso la la nostra per contrastava elevazione di bisogno è anticipa un dato del materiale
Relativa copertura va visto in Europa e cosa abbiamo scritto quest'altro pezzo di Progetto sull'accompagnamento sull'ascolto e l'accompagnamento di familiari
Ed è un progetto
Il secondo troncone meraviglioso devo dire quello che in questo anno abbiamo sperimentata Stato bellissimo
Perché abbiamo incontrato un molta gente molta gente molto soprattutto donne la cura anche dei detenuti e delle donne Cedat Centro donna cento
Vivi cento visitatori ottanta sono donne
E quindi
Abbiamo anche osservato che egli si prende cura delle delle persone è abbiamo raccolto molto dolore molta fatica abbiamo accompagnato le persone abbiamo aiutato ad incontrare i parenti
Abbiamo costruito relazioni anche esterno abbiamo raccolto bisogno di lavoro anche da parte delle nelle no le compagnie i cui mariti sono ristretti non hanno lavoro
E quindi questa cosa qui ci ha ci ha permesso di leggere delle situazioni che altrimenti non avevamo non immaginavamo
Abbiamo incontrato otto mila persone sono entrati in contatto con lo sportello ne abbiamo di queste ne abbiamo accompagnate abbia le abbiamo seguite abbiamo fatto
Ascolto consulenza psicologica in alcuni casi anche consulenza legale grazie alle
Alla CRV G
è appunto quattrocento e sessantotto persone sono state accompagnate nel corso di quest'anno
Chiudo dicendo quali sono gli affetti di un progetto come questo
Beh intanto
Un effetto è credo aver costruito un modello credo che da questa esperienza di condivisione di questi dodici anni di lavoro
Sia venuto fuori un modello di lavoro che questo del
E desueto parlare forse di lavoro dirette però il lavoro diretto è quello che
Se praticato dà senso cambiato crea efficacia degli interventi in cui ciascun soggetto a un pezzo fondamentale
Abbiamo imparato da ciascuno di noi imparato dalla da un dall'altro e abbiamo costruito qualcosa di diverso da quello che eravamo prima intermedi strumenti di risorse di
Di pratiche di lavoro
Ha avuto un effetto moltiplicatore sulle risorse
Mettere insieme vuol dire mettere a disposizione ciascuno di noi ha portato se stesso ma insieme un portato anche una serie di risorse
Ciascuno nostre cinque realtà hanno dato al Progetto come
Cofinanziamento l'accoglienza presso i propri sportelli di accoglienza lavoro per cui
Ogni realtà ha messo del suo ruolo e ha messo a disposizione degli altri contatti legami l'impresa e le associazioni
Che hanno creato un effetto moltiplicatore
E poi l'ultima cosa che siccome poi anche la primazia con un progetto come questo permette a ciascuno di noi di imparare eh attraverso la contaminazione permette di imparare dalle altre realtà e anche delle persone e quindi anche di
Di costruire
Di immaginare di costruire di inventare scenari che corrispondano sempre di più alle persone contesti dei quali ci si occupa in particolare mi viene in mente
Lo dico spesso perché è una roba che ho imparato in carcere il tempo e dilatato cioè per far passare il tempo devi andare lì a tutto perché se no cioè ventiquattro ore là dentro pesante
Di primo acchito entrare in carcere triennale
Va lunghissima azioni non
Cioè l'idea di aspettare venti minuti per entrare in carcere fa impazzire all'inizio però ti abitui cioè che abitui cerchi anche di dirsi farò magari qualcosa lo diciamo tutto che abitui è
La dimensione acquisisce questo tempo dire dilatato acquisisce un test un senso nel momento in cui noi costruiamo i percorsi per le persone che escono non puoi accelerare se tu celeri
Sì è stato lento prima non ci sta dietro e quindi acquisire un modo diverso dividere il tempo ci anche insegnato a costruire e progettare in modo un po'più rallentato
Ringraziamo veramente Paolo Lassandro che sia messo sul tavolo tanti argomenti
Una la rete come non come fine ma come mezzo che non diventano sovrastruttura se permette di contaminarsi fare le cose diverse da come si sarebbe fatto da solo cosa che a me
Ogni tanto non succede ma succede ognuno fa quello che faceva prima
La riflessione sulle misure alternative in ogni momento di risorse scarse anche interrogarsi
Su quanto investire per evitare che queste persone con persone incorra una recidiva ma rientra nella società diventino s'oggetti attivi quante risorse risparmieremmo e avremmo da spendere in modo più efficiente però edificati e a tutta una riflessione lunga
Rimaniamo facciamo saltare un po'il protocollo perché per problemi di aereo dobbiamo anticipare un intervento rimaniamo anzi due interventi rimaniamo a parlare di risorse
Questa volta le risorse private le risorse delle famiglie innanzitutto
Abbiamo sentito stamattina ce l'ha detto chiaramente il professore Ferrera come le
La
In Italia in rapporto al resto dell'Europa sia
La lo Stato che la spesa con una battuta bassa spesa delle famiglie una bassa spesa otto o poche e soprattutto una spesa che rischia di essere dispersiva se non canalizzata e quindi ci sono due modifiche adesso cinque nostri relatori ci spiegano un po'
Come è possibile canalizzare organizzare la spesa out out of pocket da due punti di vista il punto di vista del mondo della assicurativo un punto di vista del mutuo Lisma né un turismo
Diamo la parola Silvano Andriani che Presidente della Fondazione il Forum mania consumatori che ci spiega un po'cosa al mondo assicurativo può fare per anche per ottimizzare la spesa autopompe
Allora parlerò delle assicurazioni ma non rinuncia una considerazione di carattere generale
Mi sembra ci sia la tendenza dimenticare
Che entrambe le grandi scuole di pensiero
Che hanno ludoteche lavorato le teorie le policy del welfare
Quella
Di orientamento liberaldemocratico che aveva come dire che è in essere
Ecco l'idea è quella della scuola di Stoccolma di orientamento socialdemocratico
Sostenevano che l'obiettivo principale del modello di welfare eravate la piena occupazione
E che quindi
Il compito della politica economica
Doveva essere quello di indurre il sistema economico alla piena utilizzazione per le proprie risorse a cominciare da quella del lavoro
Tutto il resto si basava su questo
Per esempio leggevo
L'altro giorno una una nota dell'ambasciata
Danese che diceva che il famoso modello riflessi puliti non entro nel merito eccetera eccetera stavo andando in crisi
Ha seguito della recessione
Il che ci dice che
Politiche attive del lavoro
Vanno bene
Ma se
Operano non opera all'interno di un contesto macro economico favorevole ci dice parlo
E c'è un problema distributivo molto importante
Cos'è che finanziario in ultima analisi RUEF il reddito delle famiglie
O attraverso le imposte
O attraverso la sottoscrizione del polso
Se il reddito della maggioranza e famiglie non cresce nonostante che crescano cornuti vita entro otto bordo
è chiaro che questo pone dei problemi di sostenibilità del welfare come stiamo vedendo
Ecco quindi dico questo per dire discutiamo naturalmente il tutto in politica micro
Eccetera ma teniamo conto che lì c'è questo contesto entro il quale le cose vanno considerate
Passati così alle assicurazioni la cosa più semplice
Non ti anche
Alcune compagnie compresa quella che presiedo io
Hanno
Venduto stanno ponendo polizze lotte anche
Il successo è notevole mostra un notevole maturità
Degli italiani
Ci sono dei contratti di categoria che prevedono introduzione long term care
Ecco ma tutte queste
Polizia e cosa prevede
La creazione di un flusso finanziario
Che al tempo indeterminato consentirà a quella persona di disporre di risorse bel servizio
Chi offrirà il servizio
Che corrisponde a questo flusso finanziario questo secondo me sarebbe uno dei temi più importanti
In termini interni di secondo welfare e Dini gestione territoriale
Di queste risorse
Perché proprio l'incontro a livello territoriale dei soggetti
Potenzialmente interessati può fare in modo che questo flusso di risorse finanziarie aggiuntive si traduca in una strutturazione adeguata dell'offerta
Dei servizi
Un discorso analogo
Credo si possa fare per la sanità
Siamo in presenza di un qualche ritorno al mutualistico
E non
Non tanto attraverso
De Poli se individuali
Sanitarie quanta attraverso anche qui
Gli accordi sindacali
Ma c'è un milione di persone
Che sono coperte da questi discorsi
Ma
Qual è lo scopo
Di questa
Sanità enti che integrativa
Il più delle volte si diciamo
E un prestazioni di tipo molto tradizionale aggiunge alcune prestazioni di denti perché in Italia venti soccorsi Radu Dusso
Qualche altra prestazione
Secondo me il potenziale innovativo che può avere l'introduzione di questa componente
Utopistica non è utilizzato
Per esempio
Si può utilizzare
Per stimolare la prevenzione
Ci possono fare delle polizie
Con prezzi scontati
Per chi accetta di sottoporsi a dei controlli
Periodici
Ma si può soprattutto potenziare l'offerta perché questo è il punto chiave
Lei sa la sanità integrativa se serve soltanto per esempio a far superare le code saltare le code per quelli che la sottoscrivono può risolversi in un danno per quegli altri
Se invece viene orientata a potenziare e migliorare l'offerta del servizio sanitario
Allora si risolve in un vantaggio per tutti
E qui secondo me
Esiste da una parte un problema del ruolo delle assicurazioni che non lo svolgono ancora adeguatamente
Quello di essere strutture di controllo e di stimolo
Per il miglioramento del servizio e dall'altra anche in questo caso tenuto conto che la competenza per la sanità eppure decentrata
La possibilità di trovare illogico
Una iterazione di diversi soggetti per fare in modo che questo
Un
Aggiuntivo afflusso di risorse verso la sanità
Si traduca in un potenziamento ed in un miglioramento della qualità del servizio sanitario
Come solo questo
No perché no adesso ha tre minuti per il tema più complesso quindi dico soltanto il testo che quello della previdenza
E la previdenza integrativa
Allora vi dico la mia convinzione
è che tutte queste riforme che sono state fatte in successione
Sul tema previdenza
Hanno
Messo rimesso in equilibrio finanziario il sistema previdenziale questo non è solo un caso italiano
Però non ci dicono non ci hanno mai detto qual è la ratio del sistema previdenziale cioè acquarello scopo la finalità perché il dibattito così era cominciato e c'erano due
Due risposte una quella che hanno beve Ricci scuola liberaldemocratica
Il la previdenza deve coprire
Un livello di sussistenza decente uguale
Per tutti
E l'altro quello socialdemocratico e abbiamo adottato anche noi
La previdenza deve assicurare che
Il lavoratore che va in pensione
Possa usufruire di un reddito comparabile a quello che aveva quando ha finito di lavorare sono due logiche diverse
Oggi non c'è più nell'altro
Che la componente punti
Ma guardiamo la componente privata
Come è stata motivata l'introduzione a componente privata
O addirittura la sostituzione
Nei decenni precedenti
Siccome si diceva
Il rendimento del capitale
E quindi è più alto di quello è il lavoro
Sistemi a capitalizzazione
Possono consentire di bilanciare l'effetto dell'invecchiamento della popolazione vediamo che non è così
Può durare così per un certo periodo di tempo e non è anche una cosa positiva perché vuol dire che
Il reddito si stanno distribuendo a farlo a favore il capitale contro il lavoro
Però poi aggiunto molto funziona più Arione crisi e tutto quello che sta succedendo e allora
E allora la motivazione gli entrambe queste componenti
Va ridefinita
E non può essere altro
Che un principio di diversificazione
Perché diversi sono i rischi
Per esempio
Il rischio il rischio
Inflazione
Riguarda componente privata soprattutto il rischio politico o rischio Paese riguarda soprattutto la componente pubblica
Va ridefinito
Tenendo conto che la componente pubblica
Deve
Se deve effettuare una redistribuzione non può essere quella che effettua oggi che all'incontrario
Oggi il sistema pubblico redistribuisce a favore dei più abbienti perché l'aspettativa di vita sono diverse perché ha guadagnato di più e fa lavori meno onerosi rispetto a quegli atti
E poi guardare i precari
Che restano tutti scoperti quindi la
La componente pubblica va ricondotto a un suo ruolo e la componente privata
Va di condotta ha un ruolo
Va usata per la maggiore flessibilità che ha e al limite
E qui concludo
Per la possibilità questo dipende anche da capacità innovativa delle compagnie di assicurazione di offrire
Polizia molti prodotto che insieme
La previdenza abbiano long term che
La sanità integrativa e quant'altro ecco allora si può cominciare a ragionare di un sistema nuovo che avanza
Una sua nuova ratio corrispondente alla realtà nuova che si è creata grazie
Ringraziamo ringraziamo Silvano Andriani che ancora una volta ci ha parlato di di ruoli pubblico-privato chi fa
Ruolo distributivo il ruolo di
Quale ruolo possono avere appunto le le assicurazioni sia per il versante lo perché era sia
Per il versante
Della della sanità integrativa e della previdenza a questa riflessione di Silvano Andriani uniamo la riflessione sul sul mutualistico
In mutual istmo ovviamente parte da lontano la storia del mutuo lirismo parte dalla legge sulle Società di Mutuo Soccorso che del mille ottocentottantasei
E e oggi c'è un nuovo interesse nei confronti del mutuo l'ISMU neo mutualistico si sente spesso di far parlare allora l'interesse è rinato perché c'è la coperta corta
Perché vengono meno le risorse quindi è un mettersi insieme per sostenere una parte di spesa pubblica è l'unica soluzione
Forse non è il caso di guardare il fenomeno è un turismo solo da quest'ottica bisogna anche di andare a vedere la valenza culturale quindi l'attivazione dei legami di condivisione di bisogni specifici
All'interno di un di un gruppo di persone che si autorganizzati quindi anche l'aspetto auto di autorganizzazione un aspetto importante
Quindi adesso Marco Grassi che era
Usabile comunicazione della Società di Mutuo Soccorso Cesare puzzo che è la più grande tra le associazioni italiane che operano nel campo della mutualità integrativa sanitaria
Ci spiegate quale può essere quale ruolo si può avere quale ruolo può avere il il mutualistico all'interno del ripensamento del sistema di welfare che il pensiero che ci accompagna uccide
Grazie
è attivo grazie grazie anche per l'invito a partecipare a questa giornata molto ricca
Il mio intervento nasce con una piccola variazione sul titolo che chi ha preparato i lavori ci ha dato si può dare spazio al motorino nel welfare
Io ho provato a a tradurre questa certezza con un punto interrogativo facendo facendola tornare a domanda
Per come dire permettere di fare focus almeno su quattro su quattro elementi su quattro istanze
Che credo ci facciano dire sì certo si può dare spazio al moto l'ISMU nel welfare però per non darlo per acquisito per scontato un po'come dire
Figli del buonismo che magari ci può
Condizionare vorrei arrivare a dire che conviene cioè un vantaggio è una risorsa se riusciamo a dire sì convinti a questa domanda
E poi userò se se il tempo sarà sufficiente una qualche esperienza locale e territoriale
Non localistica per per per dire come abbiamo provato un po'a declinare concretamente questi spunti
Noi pensiamo si
Che le realtà di mutuo soccorso questi strumenti nati a fine dell'Ottocento
Quindi molto antichi prima ancora che ci fosse il servizio pubblico e tante altre forme di
Di quel far che oggi conosciamo siano oggi ancora e forse ancora di più utili alla causa ovviamente con strumenti un poco
Più moderni che non quelli generati dai nostri padri fondatori diciamo così
Bene alcune istanze per permetterci di dire dell'importanza dell'offerta mutualistica nel welfare per innanzitutto ne abbiamo
Un problemino che dato da un modello sociale di riferimento così lo sintetizziamo che volge naturalmente a presentare il singolo di fronte a un problema e
A volerlo affrontare da solo risolverlo da solo cioè c'è un approccio in qualche modo individualista sempre più individualista alle problematiche per cui
Mi devo arrangiare a risolvendo il problema che mi tocca dove
Che mi tocca sta per tocca a me tocca il mio familiare tocca il mio congiunto come dire non c'è più una rete o non è più così sviluppata come un tempo una rete anche non istituzionale una rete un tessuto sociale una famiglia allargata che mi può aiutare
Lo strumento mutualistico è
Per sua natura lo strumento collettivo
Ci sono persone famiglia che si mettono insieme e che insieme affrontano i problemi dei singoli
In questo senso il vantaggio il lo scarto maggiore che si ottiene dall'affrontare così un problema e che poi rimane qualcosa in più in senso positivo l'intera comunità non solo la persona che ha avuto l'aiuto per risolvere il proprio problema
Noi
Questo lo decliniamo soprattutto nei servizi delle attività diciamo legati alla sanità al sociale e socio sì e socio assistenziale che sono un po'gli ambiti
Entro i quali le Società di Mutuo Soccorso operano in Italia anche in costi da se la normativa
Che Monica circondava che ancora un regio decreto quindi
è un poco datata
Dopodiché
Lo strumento motoristico le Società di Mutuo Soccorso
Nelle forme di assistenza e dei piani sanitari che propongono si pongono innanzitutto come integrativi del servizio pubblico non concorrenziali non alternativi
Cioè non vanno a caccia del cliente che consuma sanità e quindi propongono
Forme più intriganti più invitanti o perché offrono proposte concentri sanitari convenzionati con tariffe scontate piuttosto che permettono di saltare la fila
E e altri invece rimangono in fila sempre più ad aspettare un appuntamento per una visita specialistica o altro no
è proprio radicalmente diverso un integrazione è un andare integrare un andare anzitutto anche a sostenere il servizio pubblico
Addirittura anche alcune forme di assistenza prevedono il rimborso il proprio in danaro dei ticket è che i cittadini poi vanno a pagare per orientare soprattutto in quella direzione il consumo di sanità e non
Decies seriamente verso il privato verso la sanità privata
E in questo modo cercare così di
Confermare difendere quell'universalismo che c'è
Che c'è stato consegnato che rimane ma che viene rivisto necessariamente con
Occhi nuovi perché non è più gratuito è universalismo di diritto di accesso alla cura la salute
Ma non è più automaticamente gratuito e quindi questo è un dato di fatto che
Ed affrontare ma non per questo spostare su un'altra barra un altro erogatore di sanità la scelta
Dopodiché
Gli strumenti mutualistici poiché sono proprio come dire
Organismi collettivi grandi associazioni famiglie che aderiscono dei progetti sono forme di autorganizzazione dal basso
In orizzontale in verticale tra chi abita tra le persone che abitano in un dato territorio
E questo crediamo sia importante oggi perché
Lo si diceva anche negli interventi di stamani
Certamente le risorse sono poche scarseggiano vengono allocate magari su progetti per priorità che non sono immediatamente quelle di cui parliamo oggi
E però la lamentela o fermarsi a dire queste cose e non non provare a trovare anche una via di uscita
Più a misura nostra può diventare in qualche modo un Cul de sac Cerci lamentiamo poniamo un problema ma poi non riusciamo ad andare oltre perché in qualche modo attendiamo che una risposta ci arrivi confezionata ad altri
Una delle caratteristiche di questi strumenti è che le persone insieme
Trovando la propria dimensione locale riescono a dirsi quali sono le priorità nei servizi sociali socio assistenziali e come quindi investire le risorse che ciascuno di queste aderenti al progetto mette a disposizione
Non è certamente sufficiente non è certamente risolutivo
Delle gravi dei grandi problemi ma sono modi per sentirsi come dire cittadini soggetti attivi in alcune politiche di fondi UE il far locale e non solo come dire
Consumatori o comunque inattesa che arrivi una una proposta confezionata
Al di fuori di noi
E da ultimo
è un aspetto che stiamo sperimentando in qualche luogo d'Italia da da due-tre anni a questa parte da ultimo
Il fare un mix tra
Forme D UE il faro
Dette anche con una terminologia un po'tecnica fondi integrativi chiusi con forme
Di assistenza perde quindi con fondi sanitario fondi socio stessa sale aperti
Permette oggi di essere anche questo strumento un soggetto uno strumento moltiplicatore di risorse
Noi oggi abbiamo
E anche questo stamani si diceva
Una una una fetta importante della popolazione italiana che ha
Forme di assistenza integrativa o perché arrivano da politiche aziendali quel fra aziendali o perché arrivano da scelte personali di sottoscrizione di polizze assicurative piuttosto che di
Piani sanitari mutualistici
Ma anche perché ha i contratti di lavoro sempre più obbligano
I contratti di lavoro nazionali obbligano a prevedere delle forme di welfare integrative al servizio pubblico con alcune caratteristiche e questo quindi sta portando risorse anche nelle aziende
In quegli oggetti chiamati i fondi chiusi
E queste sono risorse importanti e tra l'altro destinati
Questi fondi a chi ha già un po'di fortuna perché ha un lavoro perché ha un contratto di lavoro di quelli nazionali quindi ha una posizione oggi Abba un poco più stabile di chi non ha neanche questi elementi di garanzia
Ma questi fondi
Ma questi fondi in realtà vanno erogare restituzione di danaro a fronte di spese sostenute
Per tutto quello che non è speso e che non è richiesto questi fondi come dire mantengono danari acquisiti in anticipo e che rimangono lì
Che non vengono rimessi in circuito che non vanno a creare politiche di scala per cui
Si possano
Inventare o erogare servizi assistenza le anche a chi al di fuori di questi fondi
Al di fuori perché non ancora il contratto di lavoro oppure perché e già
Nell'età per cui il lavoro la ben terminato
Oppure perché studente oppure perché a contratti di lavoro che non prevedono questa garanzia particolare molto speciale ecco ne pensiamo ci sono alcune esperienze che stiamo vedendo a Milano in particolare ma anche
In provincia di Trento in Veneto in una certa misura ancora embrionale in Sicilia nella zona di Catania
Sono forme di mix tra fondi di fondi aziendali fondi di cui al fare aziendale i fondi di comunità che permetterebbero di poter portare che permettano anzi in quelle realtà dove stiamo sviluppando questo è
Di portare dei benefici anche agli altri attori di quel territorio agli altri destinata agli altri soggetti attivi di quel territorio
Dove per questi intendiamo anche i cittadini che devono pure loro entrare in questa sorta di welfare di comunità e di territorio e quindi fare delle scelte di consumo sanitario
Che tengano presente chi c'è sul proprio territorio e chi offre
Garanzie di partecipazione appunto a questo progetto
Diverse altre sono gli elementi che potremmo provare a sviluppare ma questi sono quelli che fosse
Più oggi potrebbero essere meritevoli di sostegno di studio anche di analisi perché possono essere come dire esportati e vissuti ovviamente adeguandoli ad altri territori grazie
Graziano Marco Grassi che ha fatto un proprio questa riflessione nel senso anche questa contaminazione i fondi chiusi fondi aperti
Che porta poi a
Quella quella paura che quel fermo turistico il welfare aziendale per due aspetti diversi vadano a tutelare chi è già inclusiva proteggere chi è già protetto questa apertura territoriale questa contaminazione
Permette a realtà
Un ruolo diverso all'interno del ripensamento del welfare
Niente uno mi tagliate mi tagliano volevo mandargli due video non ve li mando e vi saluto e via abbia auguro buon proseguimento
Buon pomeriggio
La giornata intensa
Noi facciamo neanche alzare dalla sedia
Partiamo con la terza delle
Quattro sessioni odierne
Per provare a spiegare un attimo la logica di questa
Terza sezione nell'ambito del lo slogan che Monica villa c'ha lanciato all'inizio del pomeriggio si può fare
Vi sarete accorti che nel corso della sessione precedente
Ci siamo molto concentrati su esperienze che chiameremmo sulla base del della
Della
Classificazione che stamattina Maurizio Ferrera ci ha fatto chiameremo esperienze di secondo welfare sono in larga misura
Esperienze che vengono dal settore privato il mondo delle assicurazioni il mondo delle mutue il terzo settore oppure esperienze di collaborazione tra pubblico e privato qualcuno ci potrebbe accusare
In qualche modo di volere smantellare vuol far pubblico e di mettere al centro dell'attenzione le soluzioni private
Sappiamo bene che non è
Nostra intenzione vogliamo mostrarlo adesso anche se non ci nascondiamo
Nella tradizione delle fondazioni di origine bancaria il rapporto con gli operatori terzo settore molto forte è stato
Forse uno degli elementi
Fondamentali e anzi al contrario il rapporto con le Amministrazioni pubbliche in qualche circostanza si è rivelato
Problematico spesso per la tendenza delle amministrazioni pubbliche a interpretare il ruolo delle fondazioni semplicemente come soggetto che doveva mettere i soldi che non arrivavano più da Roma sappiamo bene che
Questo
Questo conto non quadre avrebbe e quindi dobbiamo immaginare una relazione diversa
Tra mondo delle fondazioni di origine bancaria e settore pubblico che però il settore pubblico alle fondazioni di origine bancaria stia a cuore è dimostrato un po'anche dalla logica della sessione che
Vado a moderare
L'idea è che le risorse pubbliche dentro il sistema italiano di welfare sono fondamentali
In termini numerici banalmente stamattina Emanuele Ranci ci raccontava sessanta miliardi di euro forse una cifra un po'grande non so bene cosa abbia messo dentro quel numero
Però anche se prendiamo cifre molto molto più piccole se prendiamo semplicemente la spesa sociale dei Comuni italiani sappiamo che siamo in un intorno delle delle decine di migliaia di una decina di migliaia di di miliardi di euro
Quindi sono cifre assolutamente rilevanti che allo stato attuale non possono essere sostituite da intervento privato qualunque dimensione si dia qualunque perimetro si dia a questo intervento privato
Il problema delle risorse pubbliche e che
Non possiamo prescindere da esse ma dobbiamo immaginare che queste risorse pubbliche siano spese bene
Proprio perché sono tante sono significative è una responsabilità collettiva immaginare di destinarle alla funzioni migliore possibile
Non solo debbono essere spese bene perché le risorse le stesse risorse pubbliche si riducono e quindi c'è un'esigenza di non sprecare
Ma anche perché c'è un'esigenza di dare risposta a bisogni nuovi e quindi solo se siamo in grado servire
Meglio il meglio al meglio possibile i bisogni tradizionali potremo immaginare che queste risorse possono essere utilizzate anche per affrontare questi nuovi bisogni
Spendere bene dal
Nostro punto di vista significa affrontare due temi e i relatori che ho qui a fianco a me la professoressa Del Boca professor Trivellato
Ci aiuteranno esattamente dal da questo punto di vista spendere bene significa da una parte spendere senza sprechi cioè immaginando
Di
Produrre con la struttura produttiva se possiamo usare un po'la metafora industrialista Torino forse si può fare dareste Italia ormai si capisce poco
Se possiamo usare la metafora industrialista possiamo spendere
Significa spendere nella maniera più efficiente producendo al costo minimo possibile i servizi
Sappiamo ovviamente
Che le scelte tecniche non sono neutre rispetto poi agli esiti in termini di equità che Daniela Del Boca ci aiuterà
Partendo da un caso specifico cioè dall'esperienza torinese e dalla collaborazione tra Compagnia di San Paolo il Comune nella
Nel ridisegno nell'analisi delle politiche degli asili-nido ad affrontare questo tema
Ma spendere bene significa non solo non sprecare risorse ma anche accertarsi che queste risorse
Raggiungano gli obiettivi previsti cioè che effettivamente
Gli obiettivi che si vuole che si vogliono raggiungere attraverso le politiche
Una maggior partecipazione al mercato del lavoro abbiamo detto essere un po'il paradigma di questa giornata le politiche di attivazione l'accompagnamento l'empowerment
Come dicono chi sociologiche questa appunto con questi obiettivi siano effettivamente raggiunti
E che le risorse non servono semplicemente a mantenere in piedi delle infrastrutture
I cui esiti in termini di risultati finali sono perlomeno incerti ecco nel nostro Paese la tradizione di valutazione dell'efficacia dell'impatto come si dice
Delle politiche pubbliche come minimo piuttosto modesta
Spesso le politiche si fanno per sentito dire
E spesso generazioni di politiche si stratificano una sopra l'altra senza capire bene quali sono gli effetti congiunti
Il professor Trivellato da questo punto di vista è uno dei
Dei massimi esperti nazionali sulla valutazione delle politiche anche qui a partire da uno o più esempi ci condurrà attraverso questo tema
Io non perdere ulteriore tempo dare a Daniela Del Boca il quarto d'ora da qui a dirci
E la ringrazio molto per la partecipazione
Grazie mi aveva dato un tema un titolo molto importante molto grande quindi per fortuna adesso un po'ristretta il caso degli asili nidi non di tutta l'amministrazione pubblica
Allora in questa testimonianza io vorrei parlare criminali di un punto e di una esperienza molto importante che
Che enti cominciata dal due mila dodici
E c'è molto recente cioè da un anno più o meno abbiamo cominciato a lavorare
Con la competenza un Paolo il Comune di Torino e due gruppi di ricerca
Centro acciaio dal Collegio Carlo Alberto e un altro centri di ricerca che gli attori scura o bloccare che lei esce
Avevo cominciato a collaborare per porci proprio l'obiettivo è di capire come si poteva gestire una situazione di enorme difficoltà in cui si trova agli asili pubblici
Dobbiamo al da compagnia quindi di una fondazione avviato un processo di ripensamento e di ridisegno di percorsi di ridisegno cardinale gestione dei nidi pubblici che secondo me è una una una forma veramente innovativa
Ecco com'è la situazione delle dei nidi ci debba essere intervento prima di me privati era infatti molto contenta che ci fossero due cose che non fa private la strage
Nidi pubblici in Italia in grave difficoltà a una una storia regolarmente per relativamente breve ricordiamoci family nascono nel settantuno
E ha però una molteplicità di ruoli quindi questi nidi sono supposti fare un sacco di cose cioè davanti dall'inizio dal Milano centosettantuno lobby Ivo principale dei nidi era quello di diciamo sopportare e supportare il lavoro delle madri quindi un diritto delle ma del lavoro
Un altro nel periodo successivo dal due mila due mila sei e per quali fermento dei nidi del due mila sette con la finanziaria due mila sette sono introdotte degli altri elementi che sono
Il sistema anche un ruolo educativo quindi il
Stare al nido andare al nido fa imparare bambini molto di più che non andarci
Questo a voluto dire che ci sono appunto tutta questa molteplicità di di ruoli la conciliazione lavoro famiglia l'inclusione sociale degli immigrati intanto in questi anni cresce il numero delle famiglie immigrate con bambini che crescono qui
Quindi ci sono tutta una serie di ruoli che vengono ricoperti dei nidi quindi è chiaro che
Questa è l'importanza del sistema di di dei nidi e questa molteplicità dei ruoli fa sì che inizi non siano né nel sistema di welfare né nel sistema educativo quindi siano un po'in mezzo
Il ruolo educativo molto importante ed è coerente come si è già detto in altri convegni su questi temi anche recentemente con letterarie del lecco la mia della pedagogia dell'incidenza delle neuroscienze che hanno fatto vedere che il capitale umano degli adulti dipende fortissimamente da quello che si è fatto nella prima infanzia
Tuttavia in Italia c'è un sistema un'offerta dimisi pubblici ancora molto limitato nonostante la crescita dopo la Finanziaria due mila sette che ha quasi diciamo duplicato almeno un terzo in più dei nidi in Italia
Siamo ancora ad un livello molto basso abbiamo un target europeo che il trentatré per cento dei bambini di copertura dei bambini zero tre anni e in Agli assenti siamo ancora altri quattordici per cento ed è più basso e questa è la cosa importante del più basso di quello di tutte le altre classi di età
Quindi non solo dei bambini un po'più grandi ma anche di tutte le classi di età e quindi
Anche in questo c'è un discorso
Come si affrontava questa mattina in qua tante anche di potenziale redistribuzione di Investimenti a favore di questa classe di età che chiaramente invece riceve molto poco
Se guardiamo questo grafico vediamo che è quella di suo rosso negli investimenti
Nel diciamo lei c'è chi apre il più piccoli quello rosso e quello penso cioè che ha dei più grandi quindi la scuola d'infanzia e vediamo che l'Italia e abbastanza in basso davanti sono alla Spagna l'Olanda l'Australia
E ed è appunto investe molto poco e vedete il blu è molto piccolo proprio nel cioè che ha di più piccoli
Ecco questo e lo Stato pesce d'inizio dal due mila otto la situazione è peggiorata peggiora per due ragioni uno perché aumentano i costi e una perché diminuiscono gli entrate il il Flash del numero oggi un costo di dieci mila novecentosettantanove euro per bambino all'anno e una retta annuale il mille seicento euro bambino all'anno per il due mila undici per il Comune di Torino cita la situazione delle
Solo il quindici dei costi e coperto dalle dalle avente far delle famiglie
Quindi da compresa avvalersi trovate in questa situazione di voglia rispondere alle necessità molto urgenti di dare un supporto economico al migliora i il Comune di Torino al sistema nidi
Impostando però non facendo solo questo ma impostando con il Comune di Torino un percorso per il raggiungimento di quello che si diceva prima una maggiore efficienza economica e anche un ripensamento su
Trade of diversi di efficienza equità
Ecco il gruppo di lavoro atteggiare descritto a offre dunque da un lato consulenze economiche ex consulenza tecnico-scientifica economica su che viene anche l'esperienza di altri Paesi e anche da esperienze di altre regioni moto era anche alcune ombre do di lavoro fare fare una programmazione partecipata questa parte cioè coprogrammazione partecipata prova propone l'alternativa e fast di arresti insieme al Comune ieri con i ricercatori e con i
Membri della competenza al palo degli scenari a medio e lungo termine
Che siano contro confrontabile così situazioni invece di non fare nulla
E CIPE e permette anche a ella al Comune di usufruire diciamo della delle capacità competenze e dei dei ricercatori che possono produrre delle simulazioni di questi degli effetti diversi diverse scelte
Ecco parliamo di riduzione dei costi riduzione dei costi è molto difficile perché molti di questi costi sono difficilmente comprimibili parliamo di questi soccorsi che potrebbero essere più comprimibili i costi per le utenze
Per esempio interventi di efficienza energetica al risparmio energetico e poi i costi del personale che sono elemento più cruciale soprattutto perché gli elementi il costo del personale
L'ottanta per cento circa
Pare un po'd'anno in anno va all'ottanta per cento circa dell'intero posto quindi chiaramente questo è anche la qualità del del Mid e quindi è molto difficilmente comprimibile questo è un grafico
Mi fa vedere quanto siano importanti le spese per il personale rispetto alle altre sospese e come stiano mosse anche abbastanza poco negli ultimi anni
Ecco il costo del personale varia un po'da regione a regione e quindi c'è spazio per un ripensamento per una informazione maggiore su come altre Regioni o altri comuni a diciamo lavorato sull'elemento costi e anche tra varie forme contrattuali non le sto accettare tutte ma hanno delle degli effetti diversi
Però è legata fortemente a che cosa a questo Standard normativo che poi da la qualità e che rapporto numerico personale bambino che è una sei per questa classe di età
Ecco una delicata alcuni comuni hanno scelto per ridurre i costi proprio di agire su questo elemento e quindi per la classe di età ventiquattro stesse trentasei mesi hanno
Inseriti i bambini in quelle che hanno chiamato le sezioni primavera in cui questo
Rapporto numerico è maggiore quindi da una sei si sale a une dieci e quindi questo ha un effetto sui costi
Questa è un'azione che si può pensare per esempio quando il personale di cui abbiamo parlato magari a sarà al momento del pensionamento e c'
Saranno magari minori risorse per nuove assunzioni questo grafico che vi fa vedere come in effetti il costo medio della sezione primavera
Il più basso di tutti gli altri costi
E e poi abbiamo dei costi più difficilmente comprimibili che sono i costi di servizi agli appalti faccio l'esempio dell'ingegno dei passi che chiaramente non possiamo ridurre
Non si possono ridurre e poi fossi degli immobili che chiaramente assicurazioni ammortamenti eccetera e manutenzione
Ecco poi c'è il discorso delle entrate e qui
Forse si può lavorare un pochino di più e ed essere un pochino più stretti di allora i fondi l'estrazione comunque complessa i fondi distribuiti tramite le Province i fondi regionali sono diminuiti
Tre milioni
Tre punto tre milioni di euro nel due mila undici e negli ultimi tre anni la retta media invece è anche diminuita
Proprio
Perché le la distribuzione del delle fasce TC più bassi aumentata
Ecco
Come risposta a questi Comuni ha immediatamente alzato un pochino e redditi più alti rendendo gli scaglioni un pochino più ampi e quindi questo è stato una una mossa che accomuna commentato il sette per cento se ben ricordo giusto
Le entrate
Ecco quindi il contributo delle famiglie dipende da
Sostanzialmente da due elementi uno dei criteri con cui le famiglie vengono accettate nei nidi
Che sono alla disabilità e possono essere il disagio sociale possono essere la composizione delle famiglie lavora dei genitori e poi le tariffe e chiaramente quel tutte e due variano da Comune a Comune anche in un modo abbastanza marcato come vi farò vedere
Quindi le tariffe dipenderà dall'ammontare delle tariffe ma anche di come sono scaglionate per esempio Roma un numero di scaglioni
Enorme Torino al numero di scaglioni più basso e anche a Reggio Emilia non hanno mai scaglioni così ampio
Quindi di conseguenza cosa possiamo avere che in ciascuna città potenzialmente possiamo vedere
Diverse famiglie che hanno accesso al servizio il danno contributi di vedersi perché hanno queste che diverse caratteristiche e i criteri di accesso le tariffe variano quindi facciamo un confronto con
Altre cinque città grandi Milano Bologna Reggio Emilia Romagna e Napoli e vediamo in questo grafico sia la copertura del servizio che l'emendamento chiaramente importante
Le tariffe quell'atto quanto una famiglia comuni séparé venti mila pagherebbe e criteri di accesso in rete d'accesso della seguente garantito quindi qui vedete
Che
Diciamo a Reggio Emilia Bologna
Hanno mille e più alta copertura
E
Torino Roma
Milano più o meno
Stanno intorno ai temi il venticinque e ventinove
E Napoli cinque per cento e ettari cioè di Torino questi appunto come vi dicevo privato come definite e sono trecentottantatré molto più basso Milano
è molto più basso Roma-Napoli quindi per far vedere che c'è una forte variabilità tra i Comuni
Ecco che c'è questa variabilità anche nel nei criteri da eccesso vediamo che ci sono comuni come Napoli Reggio Emilia e Milano che danno priorità alle famiglie dove lavorano entrambi i coniugi i partners
E Torino Bologna Roma che danno invece priorità a disagio sociale disoccupazione in famiglie numerose e altri disagi sociali
Roma per esempio da priorità relativamente alle altre le famiglie monoparentali
E questo è un grafico punto mi fa vedere
Napoli è giallo a Roma su Roma viola Reggio Emilia Bologna e di almeno dilagano assorbitori esprimo quindi vedete qui come quello che dicevo
A Torino c'è una certa priorità e non lavoratori
Nella ha un fratello più fratelli Roma come vi dicevo alle famiglie mono parentali
Non non viene qua espliciti ma non si vede esplicitamente ma Reggio Emilia Bologna alle famiglie con vivo
Con i genitori che lavorano
Ecco usando i dati che ci hanno fornito le ville il Comune di Torino è possibile fare delle simulazioni cioè simulare quali famiglie avrebbero accesso al nido si utilizzassimo i criteri di se elezione di altre città oppure all'opposto quali a famiglie avrebbero accesso se utilizzassimo le tariffe di altre città quindi di conseguenza quali sono secondo questi vari scenari
Le conseguenze in termini di contributi le cose
Contribuirebbero di più contribuendo e di meno
Quindi abbiamo simulato contributo con tariffe torinesi criteri proprio ve lo faccio vedere il prossimo grafico criteri torinese tariffe proprio coi tariffe improprie e criteri propri e quindi quello che fanno effettivamente quelle città
E delle Cuesta
Cioè emerge che se guardiamo a Torino messa accento vediamo che iniziamo le tariffe parimenti il contributo e nelle aree
Per i criteri propri nelle altre città gli altri comune aumenta no
Contributo è più alto
Anzi siamo criteri torinesi contributi invece nella crescita diminuisce Rachel figlia e finanziamo tariffe criteri proprio vediamo che voglio ANIA e a Reggio Emilia sono quelle che hanno il contributo maggiore
Quindi cosa ci dicono tutte queste ancora ovviamente presto per dare raccomandazioni o per fare delle valutazioni molto specifiche però ci danno già l'idea che esse queste questi siamo tariffe criteri sono importanti per determinare i contributi delle famiglie e quindi cosa ci dice questa questa analisi comparata che c'è un menù di scelte che il il Comune ha
Per cercare di atti può attuare che però ciascuna scelta coinvolge e implica dei diversi trade off tra efficienza i soci Anguea su questo sia un welfare
Quindi è importante capire e questo non abbiamo ancora i dati per farlo ma che mi si chiama di farlo per esempio se poi questi
Scelte questi targhette scelti dal contentare i Comuni hanno effettivamente successo cioè i disoccupati che hanno il mi Lido trovano più velocemente lavoro e questo possiamo interi difficile da capire chiaramente il professor Rebellato dovrebbe aiutarci
Ma e molto importante così potrebbe anche capire per esempio dall'indicatore come Willy innesto pay ad andare a vedere quanto di in tutti i genitori il possono disposti a pagare e quindi che beneficio atteso si aspettano da da dal nido
E questo ovviamente disabili quello che poi chiaramente il il sistema pubblico invece può paga può far pagare
Quindi per concludere c'è spazio per intervenire in questo Innella ripensamento affiancare il Comune in questo ripensamento sul processi di erogazione dei servizi
Attivando appunto questa collaborazione ente pubblico accade molto accademica e settore privato profit non profit
E quindi aiutare a sviluppare questi controllo di gestione e pianificazione a medio termine nel quadro di quell'anche che se è una delle priorità della compagnia come è stato ribadito anche stamattina dal Presidente gli investimenti nella prima infanzia grazie
Grazie ringraziamo molto Daniela Del Boca
Sia per il contenuto ci ha mostrato che effettivamente esistono delle leve su cui si può lavorare per
Contenere migliorare l'efficienza pubblica nella nell'erogazione di servizi sia perché si è attenuta rigorosamente al tempo che l'avevano assegnata anche di questo la ringrazio
Dagli ultimi accenni il della relazione Daniela Del Boca emerge il tema
Della valutazione dell'impatto cioè del provare a capire
Qual è l'obiettivo che ci poniamo con questo tipo di servizi non solo forse di intrattenere i bambini ma anche di dare occasioni
I lavoratori genitori ad esempio e lo stesso accade in molti altri servizi
Purtroppo non sempre prestiamo adeguata attenzione agli effetti delle politiche e allora professor Trivellato abbiamo chiesto di intrattenerci un po'
Su questo tema per capire si può
Capire
Se le politiche pubbliche raggiungono raggiungono perfetto auspicato grazie professore grazie dell'invito che per me è stato un'occasione
Accostarmi di più al mondo delle fondazioni e al mondo delle
Associazioni che sono sostenute dalle fondazioni
La domanda è chiara si possa avere sapere se è una politica pubblica ma anche una politica
Finanziata da una fondazione
Una politica attuata da un
Un'entità del terzo settore funzione
Per prendo le mosse
Una sintesi eroica
Di quello che abbiamo imparato stamattina e di quello che c'era nell'aria
Documento di premessa
Inviatoci dalle fondazioni
Dopo quindici anni dalla Commissioni Onofri i problemi del welfare lo strano restano largamente irrisolti
Per certi versi sono acuiti
Perché le risorse si sono contratte
Perché i bisogni indotti da invecchiamento
Sono
Crescente perché il processi migratori torvo portano nuovi problemi perché abbiamo mantenuto un impianto categoriale frammentato
Che non funziona
E il
Il confronto è amaro e preoccupante non solo nei confronti dei Paesi nordici i Paesi a noi vicini con cultura noi vicina come Francia e Germania che hanno messo mano
A questi
Temi che non è che abbiano
Trovato il Paese del Bengodi ma hanno fatto rilevanti passi avanti
La Germania in particolare che avveniva da da un sistema inerzie simili alle nostre
Al due mila due al due mila cinque inattuato
Il loro
Documento nostri le riforme grazie attuato
Documento prevedeva che in tre anni si facessero quattro provvedimenti in tre anni il Parlamento ha fatto quattro provvedimenti
Mantenendo
Una protezione sul lavoro
Sul welfare
Molto soddisfacente e con una contrazione della spesa dell'ordine di un terzo quindici miliardi
Di
Quindi tipi c'è un divario che cresce c'è un ritardo dell'intera
Le risposte ci sono sì ma sono ardue
Rispetto al primo al quadro complessivo delle risposte io mi fermo su sul primo punto che l'esperienza del reddito minimo
Più un reddito minimo con trasferimenti monetari più servizi efficaci e condizionalità obblighi reciproci gli ho l'obbligo di servizi darti dei servizi tu hai l'obbligo DD
Accettare offerte di lavoro ragionevoli o addirittura questo dà il senso della diversa
Di fare lavori socialmente utili dove sappiamo cosa vuol dire in Italia lavori socialmente utili ce l'ha spiegato su questo
Stanti
In Germania lavori socialmente utili vuol dire che
Un disoccupato con trattamento di disoccupazione o una persona con reddito minimo deve dedicare un certo numero di ore al mese
Se richiesta per servizi utili a un euro un euro e mezzo
In quanto è un po'Jobs
Questo ci dà il senso della distanza con cui
Si affrontano queste cose
Integrazione frazione pubblica e il secondo e il fare terzo settore ecco io sono molto debitore a
Ferrara in casa
Che hanno messo in luce che
Non c'è non è che l'azione pubblica sia il
Il male
Erice e io
Secondo è il fare il terzo settore sempre
Ferrara ha detto ha citato cito qua l'incastro opportunistico che ci può essere
Case forse ci ha detto TV
Terzo Settore non profit che diventa profit e che
Forza addirittura la normativa quindi
E
Tutto l'insieme dell'azione che è chiamato a fare un passo avanti in una direzione di civismo maggiore
Il terzo punto che è quello su cui io mi fermo e l'efficacia e la capacità di un intervento di produrre
Effetti
E allora passo dall'affermazione avrà alla domanda si può sapere se la politica frazione la risposta è semplice sì
Se ci si pone la domanda
Ora
è chiaro penso che una argomentata propensione in favore dell'efficacia della politica da parte di chi li introduci sia ragionevole se no non si intenderebbe a cercare di farlo
Ma la domanda se una politica funziona non emerge se c'è una presunzione di efficacia assoluta
Sicché io o farà con la norma che regola l'intervento
All'epoca alle volte fare una norma che è contraddittoria
Con l'obiettivo dell'intervento
Perché Lando Varvari fare una norma
Per
Azioni di attivazione al lavoro lamentarci di lavoro dei disoccupati
E non do una lira in più ai centri per l'impiego
è un po'difficile
Che la norma sia efficace e c'è la convinzione che il resto seguirà ecco e acquisto è legata una forte preoccupazione
Del processo politico a propagandare il successo della
Della politica
La risposta cosa avete fatto rispetto a questo problema abbiamo fatto una legge
Noi abbiamo fatto una legge che ha prodotto questi
Ma abbiamo fatto una legge
Per questo io credo che le fondazioni eletti abbiano caratteristiche competenze percorsi
Più che il sistema politico la domanda e farla crescere sono meno lega non sono legate alla politica politiciens hanno competenze hanno capacità di veduta più lunga e quindi possono essere
Un punto di
Nodo importante ter che questa domanda emerga che è una domanda che riguarda
Le l'efficacia del nostro operato
Perché la domanda non è semplice
Perché una politica un intervento un trattamento opera in presenza di concause
Tanti altri fattori
Che agiscono
I fenomeni sociali hanno una dinamica spontanea quindi io non posso confrontare quello che c'era prima con quello che c'era dopo e dire questo è merito della politica
La politica può avere meriti più grandi o meriti più piccoli perché una parte i dovuta alla dinamica spontanea non è vero che dopo di qualche cosa quindi è
A causa di tutte i quel qualcosa
E analogamente
Gli interventi che applichiamo
Gli applichiamo a degli agenti diciamo generale persone famiglie imprese che reagisco
Qualcuno accetta la politica qualcuno Laricchiuta qualcuno la cattura qualcuno non riesce a catturare
Ciò non non è detto che il confronto fra chi è stato trattato dalla politiche Stato non tra Stato dipenda solo dalla politica può darsi che i più bravi
Siamo riusciti a catturare alla politica e abbia l'abbiano conoscente interni semplicemente di formazione e a questo si debba
Il risultato non all'azione che abbiamo somministrato rustici
Quindi
La correlazione non implica causalità e il nostro interrogativo è
Qual è la quali sono
Gli effetti della che la politica ha prodotto la politica è è causa di che cosa a parità
Di altre condizioni
Depurando da altre condizioni
La sfida è essenzialmente cognitiva e si può raccontare in un modo molto semplici citando quattro righe di un proprio insieme
Inglesi italiano Tim Parks nei primi anni Sessanta il nostro medico di famiglia Blackpool si chiamava dottor Picco sia quindi il morbillo varicella o la bronchite ti prescriveva una medicina eguali
Segua ritiene grazie alla medicina tra un'altra storia ma è questa la storia che a noi interessa
Se grazie alla politica le cose sono
Migliorati o non solo migliorata perché per molte malattie
In particolare per quel che ci interessa per molte malattie sociali le politiche sociali sono scarsamente efficace
Quindi i nostri interrogativo e proprio attribuire riuscire attribuire causalmente alla politica una variazione che c'è stata tra il prima il dopo potrà i trattati dalla politica e inoltrata
C'è una prima condizione molto lasca ma
Credo importante ho imparato a oggi quanto sia importante per attraente
Basarsi su politiche
Fondate sull'evidenza
Questo criterio vale per interventi che non corrispondono
All'anno nota soluzioni usuale che abbiamo oggi
Politica nel senso anglosassone numerose
Noi abbiamo una sola parola loro le avventure politiques purissimo
Una politica nazionale
Reddito minimo è un intervento omogeneo rivolto insieme definito di destinatari per indurre un cambiamento in condizioni o comportamenti ritenuti problematici
Noi abbiamo visto che
Grazie soprattutto nelle esperienze di oggi pomeriggio che parecchi interventi sostenuti tali fondi fondazioni hanno caratteristiche diverse
è una molteplicità di interventi singoli non comparabili
Che vengono finanziati eventualmente attraverso un processo di selezione
Allora qui
Non è che io posso
Rispondere alla domanda che mi porrò nella pagina successiva nella slide successiva
L'effetto causale vero e proprio della politica però posso fare
Un'analisi di implementazione dei risultati molto accurata
Come abbiamo avuto testimonianza oggi predisposta dall'inizio
Ci sto seguita passo passo
Con molta attenzione
Un'analisi poi che se ci sono stati dei non ammessi nel processo di selezione di questo intervento tenesse da condotta anche sul non ammessi per avere un termine di paragone
Oppure rifare riferendomi all'esempio interessante dell'esperienza carceraria
Sì questi interventi sono cambiati nel tempo
Confrontare gli esiti
Documenti a fare analisi di implementazione di risultati accurata successivamente per vedere come
Lei variazioni nel tempo hanno migliorato o non migliora
C'è una logica rigorosa per apprendere che ha un nome bizzarro
Si chiamano al riscontro fattuale ma che concettualmente e molto facile da spiegare spero
L'effetto di una politica la differenza tra quanto sia serve si osserva su un insieme di soggetti intatto utente
In presenza della politica sono stati esposti alla al trattamento e quanto si sarebbe osservato ci gli stessi soggetti nello stesso tempo in assenza della politica
Questo secondo risultato ipotetico non è osservabile Silvio ora ho esposto un gruppo di
Carcerati a un trattamento di accompagnamento per uscire dal carcere su quegli stessi carcerato in quello stesso periodo non posso sarà sapere cosa sarebbe successo se non li ha messi disposti
Quindi
Il problema è come ricostruire in modo credibile il controfattuale
Ricostruire quale sarebbe stata la condizione dei trattati se
Non fossero stati trattati
Quindi la la domanda e logicamente
Molto chiara è un atto manda che implicitamente molte volte ci ci poniamo anche noi rispetto a venti della vita trovasse ieri non avessi fatto
Una stupidaggine sì fatto meglio
Ci sono due grandi strade
Che la leso fondazioni stando su
Perseguendo entrambe
Una è l'esperimento randomizzato che
Sì è importato come
Esperienze essenzialmente nel contesto io medico
Sia un campione di soggetti che hanno dei problemi
Vi si divide in due parti in modo casuale
Ce ne potranno essere un po'di difendersi da una parte e dall'altra ma in media
I due gruppi sono uguali un gruppo lo tratto gruppo notato la differenza tra le due menti e mi dice l'effetto del Trattato
E ve lo dice in modo robusto Hussein riesco a gestire bene internet l'altro metodo è invece osservare
In contesti non sperimentali quasi sperimentali quel che succede con metodi econometrici cercare di ricostruire credibilmente il controfattuale io mi fermerò solo sul primo punto per
Un
Paio di ragioni che induce subito la prima è che
In Italia esiste una sorta di
Rifiuto intellettuale l'esperimento randomizzato anche quanto sarebbe normalissimo farlo tranne che in più medicina
La seconda è che credo che le fondazioni abbiano
La condizione privilegiata per poter
Aprire con forza questa strada
è un modo l'esperimento
Quando bizzarre il modo
Teoricamente ideale
Per identificare l'effetto della politica
Quando è
Quando è opportuno realizzare quanto più l'efficacia dell'intervento è incerta
Sicché serve imparare
Anzi rivela l'intenzione di imparare quindi mi collego ad hoc a un esempio che faceva Daniela Del Duca ma siamo sicuri che il rapporto uno a dieci insegnante struggente
Per di ragazzi di ventiquattro trentasei mesi diamo meno apprendimento e meno maturazione del rapporto uno a sei
C'è letteratura forte quote possiamo provare accettabile classi uno a sei delle classi uno a otto delle classi come dieci distribuendo
Gli allievi a caso
E gli insegnanti a caso
E
E misuro e se trovo che
Uno a dieci
Non anni
Agli stessi effettivamente interni cognitivi affettivi di sviluppo degli studenti faccio delle classi da uno a dieci
Non è che ci
Son più piccole su buone
Il secondo è che l'intervento vasto ed e tanto più opportuno farlo quanto si fa su cc piccola scala comma comune esperimento quando funziona si generalizza
E la terza ragione è che spesso abbiamo problemi di razionamento
Non possiamo fare un intervento di massa quindi dobbiamo
Restringere eh se dobbiamo restringere
E siamo in certi sull'effetto la legittimazione
All'esperimento è assicurato
Come diceva è fu fortemente trascurato in Italia può essere un modo privilegiato per
Fondazioni che in realtà
Qualche esperienza ce l'hanno una l'ho imparato ad oggi c'è una
Esperienza della
Vecchiati decollata qualche tempo fa e la Fondazione Cariplo Progetto lavoro e psiche per vedere se e come si riesce
A inserire nel lavoro persone che hanno disturbi psichici
Ci sono
Credo siano trecento persone che la sua modo diviso in due gruppi di centocinquanta
E si studiano gli effetti e si studiano gli effetti non solo un mese dopo il trattamento anche due mesi dopo tre mesi dopo un anno dopo perché molte volte ci sono degli effetti di breve periodo che nel dunque periodo spariscono
Ho appreso oggi che
Le due fondazioni assieme sulla Fondazione
Padova erotico hanno avviato un
Un Progetto garantire pari opportunità agli studenti stranieri con un esperimento rapido Pizzato sto settanta scuole
Con
Classi con una forte percentuale di stranieri dieci stranieri estratti a caso per ogni scuola settanta scuole con percentuali
Alta
I studenti stranieri dieci studenti estratti a caso di scuola agli prime settanta gruppi di dieci studenti
E dato il trattamento agli altri non è dato il trattamento
C'è un percorso di accompagnamento durante gli anni terminali della media di counseling per passare alla Scuola superiore di sostegno credo anche con borse di studio e dopo e sì che vedo
Simpatia
In taxi su molte di queste cose non sappiano che cosa funziona meglio se non nella nostra presunzione
I requisiti per
Fare un po'al sociale sperimenta e mantenere l'integrità che uno che deve essere trattato non finisca fra il non trattati viceversa e in questo senso
Quanto più si riesce a tenere il disegno cerco
Voi sapete che in medicina
Al
Non trattato Sita il cosiddetto placebo
Sostanza inerte che
Dal punto di vista
Del gusto e degli
Del colore indistinguibile dalla medicina ma è
Acqua fresca
In questo modo non si introduce
Perfetto che deriva dalla percezione di essere trattato rispetto a chi in un trattato e si fa di tutto
Doppio cieco sine seconde anche i medici
Si è trattato e chi non trattato perché il medico non dedichi troppa attenzione ai trattati rispetto incontra
Saper attendere perfetti di medio periodo e dilungarmi con fedeltà e ridurre non con preoccupazioni
Propagandistica ecco a me pare che le fondazioni possono contribuire in grande misura associati sperimenti
Quanto più hanno veduta lunga volontà di apprendere e di restituire conoscenza e che è importante perché in Italia questa veduta lunga il sistema politico non cela
Non ce l'hanno
Mi azzardo addirittura a
Che i suggerimenti prendete lì con le pinze perché non conosco sufficienza perdite fondazione le fondazioni hanno un riferimento storico territoriale che è una forza ma è anche un vincolo
Un vincolo che potrebbe diventare un'opportunità se sapessero coordinarsi come hanno già dimostrato di sapersi coordinare
Allora se
Si facessero esperimenti sociali su molti siti su molte Regioni
Secondo un protocollo ben definito avremo campioni più grandi
Risultati più robusti evidenza più forte e potremmo gettare luce su problemi arresti diverso in contesti differenti
La capacità delle fondazioni di organizzare uno due mica
Molti sai sociale speri Metz potrebbe essere un insegnamento molto importante
Secondo concorrere a valutare gli effetti di politiche nazionali due perché le politiche nazionali
Tipicamente oggi prevedono finanziamenti solo per i trasferimenti monetari
Per le azioni attive alla valutazione si dice senza oneri per lo Stato
Le nozze coi fichi secchi da tempo
Transitino anzi è difficile scusi
Che
In qualche modo intervengano
Singolarmente le grandi fondazioni occorre in modo coordinato
E infine rendere disponibili le basi di microdati a una pluralità di ricercatori per studi triplicazione
Perché
E concludo la valutazione degli effetti di una specifica politica non è soltanto un'operazione svolta da un singolo analista eventualmente incaricato ufficialmente del compito è un processo cumulativo
Che si dispiega nel tempo animato dal confronto fra analisti indipendenti da studi di valutazione che tagliano difatti vario la politica e dei costi una variante
Funziona meglio della precedente se una politica funziona meglio su un gruppo tardi le donne che non su un altro gruppo target e via dici
L'unica citazione che farò etico Nobel per l'economia del Veneto del Touring del due mila rivalutazioni si costruiscono sulla conoscenza che sia le valutazioni degli effetti
E
Io penso che se le foto le fondazioni possono fare da levatrice di questo processo prima il nostro Paese grazie
Molte grazie anche al
Professor Trivellato lacci
Tutti sanno che io sono un appassionato di questo tema quindi
Antiche controfattuale ci avviciniamo al
Conclusioni e cioè la tavola rotonda che viene introdotta dall'intervento dell'avvocato Guzzetti e qui diamo la parola
Bene
Buonasera a tutti la giornata è stata intensissima e quindi
Non devo ulteriormente abusare della vostra pazienza anche perché
C'è ancora una tavolo rotondo seguire innanzitutto
Io desidero ringraziare non formalmente il collega Sergio Chiamparino la Compagnia San Paolo di Torino per averne
Organizzato questo incontro
Questa giornata molto intensa
Molto qualificata per la relazione per gli interventi per esempi che sono stati
Qui riferiti anche questo ultimo circa il fatto che bisogna valutare
Anche lì riguardo Noel fare valutare le relazioni che le nostre fondazioni fanno le devo
Cioè constatarono partecipazione numerosissima che ancora questo ora della giornata bene una presenza molto molto numerose a questo dimostra interesse
Soprattutto dimostra che il tema di questo nostro incontro e come controcitato organizzato
Ha suscitato interesse e attenzione e avrà un esito positivo totalmente
Questi non sono
Come dire conclusioni dicono incontro dia un convegno anche perché noi immaginiamo che le nostre fondazioni lo auspico continuando a collaborare facciano dell'ulteriore passo in avanti su questa strada di
Riprogettare welfare nel nostro Paese anche perché
Non riusciamo a quei soggetti chi assieme è nato da qui i nostri approfondimenti
E queste ricerche che abbiamo commissionato l'incontro di oggi nasciamo i soggetti più esposti di fronte alla crisi del welfare
Vi è una domanda che non siamo in grado di soddisfare
Noi assieme al terzo settore ma
Rei progettando l'UE il faro possiamo
Dare un contributo molto importante e dare le risposte soprattutto
Questo
Quello che conta per bisogni sociali che oggi rischiano
Per la crisi della finanza pubblica la riduzione di queste risorse
Di essere
Abbandonati al loro destino come è stato detto
Anche quest'oggi un intervento invece che avere la coesione sociale come una condizione di vita nelle nostre comunità ad avere una forte disgregazione sociale che
Parte di giovani e colpisce anche gli anziani e tutto quello che naturalmente
Sta
Allora
Io vorrei
Fare
Qualche
Ma rapida puntualizzazione non
Non preceduti concluderei questo convegno così intenso importante intanto
Le relazioni di questa mattina
Gli interventi di questo pomeriggio hanno messo in evidenza un punto fondamentale la
Riprogettazione del sistema italiano due nel far è una
Necessità bisogna porre mano
Alla riprogettazione
Questa necessità non deriva show da ragioni di costo di costo stante di difficile situazione del bilancio pubblico nel nostro Paese ma soprattutto per rendere il sistema italiano dei servizi sociali
Più capace di affrontare nuove sfide feci presente al Paese per tornare a pensare vuoi fare come un fattore o fuggitivo del nostro sistema economico e sociale e nonché come una zavorra
è una sfida che viene da lontano dei pittura dal mille novecentoquarantasette come ci ha ricordato questa mattina e procedono free
E che presumibilmente si riterrà impegnati molto lungo forse non
Dovremo mai abbandonare questo impegno
I termini della sfida sono ormai chiare
I rischi sociali a cui il sistema del welfare tentano di rispondere sono molto cambiati negli ultimi vent'anni
L'invecchiamento dalla popolazione la caduta della natalità la crescita seppure ancora insufficiente
Della partecipazione femminile al mercato del lavoro l'impatto della globalizzazione sul mercato del lavoro la forte immigrazioni altro ancora sono tutti fattori che hanno contribuito a cambiare
Le condizioni di rischio sociale senza che il sistema di welfare pubblico abbia ancora prodotto risposte adeguato
In particolare gli avvenimenti degli ultimi mesi hanno messo in evidenza l'insufficienza degli strumenti italiana
Di lotta alla povertà stante la scarsa incisività dei trasferimenti monetari non previdenziali
Modeste nell'ammontare erogati a pioggia e con ampi margini di discrezionalità spesso senza progetti di accompagnamento all'autonomia
Proprio la crisi ha poi dimostrato i possibili effetti distorsivi degli strumenti di protezione sul mercato del lavoro cassintegrazione ammortizzazioni sociali eccetera
Questi strumenti tendono a proteggere il posto di lavoro anche quando non hanno più scenici a difenderli
Impedendo così una più rapida riconversione del sistema produttivo e sottraendo risorse possibili misure di protezione dei redditi
Spesso dei soggetti come i giovani che faticano ad entrare nel mercato del lavoro e pertanto rischiano di restare privi
Di ogni protezione
Sono allora necessarie misure che favoriscono la ricalibratura del sistema rei indirizzino i finanziamenti verso nuovi rischi sociali la povertà la disoccupazione la non autonomia
E mobili che hanno tutte le risorse disponibili del Paese in primo luogo quelle delle singole persone così da renderle in grado di guadagnare il massimo grado di autonomia possibile empowerment
E per raggiungere quel risultato personalizzazione dei servizi sono dunque le sfide da vincere
L'Uefa a finanziamento pubblico deve inoltre affrontare due sfide cruciali
Lavorare sull'efficienza dei meccanismi di produzione di servizi
Così da contenere il più possibile il costo e misurare l'efficacia delle prestazioni di servizi spesso stratificati nel tempo poco incisive nel raggiungere risultati concreti con gli utenti
Ma una sfida importante e anche quella dell'integrazione degli attori e dei finanziamenti
Infatti la spesa privata in campo sociale che già c'è
Basti pensare al fenomeno delle badanti assistenti familiari
E male organizzato e spesso poco efficace
Sono specie dispersi anche gli interventi che oggi chiamiamo
Il secondo UE farebbero welfare aziendale al neo motorino sino alla fine antropica al terzo settore che pure potrebbero rappresentare una risorsa importante
Per integrare le prestazioni pubbliche e soprattutto per modulare le adeguatamente a livello locale in un sistema plurale di un welfare territoriale
Da questo punto di vista una collaborazione più proficua farà sistema finanziamento pubblico gli attori privati e non solo costi cambieremo necessaria
Per evitare di limitarsi a utilizzare il terzo settore per abbassare il costo delle prestazioni pubbliche senza accoglierne invece il potenziale di innovazione
E per contenere i problemi di iniquità impliciti nel voler far aziendale per definizione limitato a pochi soggetti destinatari
Allo stesso tempo non bisogna illudersi che la vivacità
E la buona volontà dal basso con la spesa privatistica delle famiglie possono debbano sostituire integralmente l'intervento pubblico
Le sue idealità di generalità d'accesso ed equità e la disponibilità di risorse che sono stato può assicura
Siamo consapevoli che la sfida è alta ma le esperienze testimonianze che abbiamo ancora ascoltato anche oggi hanno mostrato che è una sfida la portante del Paese poiché molte risorse sono già mobilitati in questa direzione
Le nostro fondazione sono parte di questo sistema integrato per ragioni di risorse di legittimazione non sono una risposta alle nuove sfide del welfare
Possono però contribuire aiutando l'innovazione permettendo sperimentazioni costruendo cultura teme che amministrativo favorendo le reti
Tre sfide mi sembrano cruciale la prima
è legata all'integrazione dei giovani nel sistema sociale ed economico del Paese
Si tratta di una sfida come ci ha ricordato ancore procedano offrì che passa innanzitutto al miglioramento della qualità del nostro sistema di istruzione
E di formazione del capitale umano ancora carte caratterizzato da elevati tassi di abbandono scolastico da scarsi livelli di apprendimento e da una modesta percentuale delle ore
Solo accrescendo la qualità del capitale umano italiano la ripresa potrà ripartire su questo tema le nostre fondazioni sono fortemente impegnate e ancor più lo saranno in futuro
La seconda sfida e quella di coniugare
Principi generali validi per l'intero territorio nazionale e specificità locali in una declinazione che sappia valorizzare le diverse risorse
Presenti sul territorio
Anche in questo caso le fondazioni forti della loro attitudine caratterizzati soggetti ed esperienze possono svolgere un ruolo importante
Infine
La terza sfida è quella dell'adozione di logiche graduali e sperimentali
Che sappiano partire da esperienze promettenti siano in grado di valutarne con precisione pregi e difetti solo quando i primi superano i secondi si propongono di estendere a quelle esperienze su scale ampi
Anche qui le fondazioni forte della loro maggiore flessibilità rispetto all'ente pubbliche possono giocare un ruolo importante
Nel definire e attuare una filiera delle politiche in campo sociale in maniera complementare ad altri soggetti pubblici e prima
Oggi
Qui a Torino abbiamo
Dopo un lungo periodo di approfondimento e di ricerca come è stato ricordato questa mattina abbiamo presentato queste relazioni le esperienze sul campo quelle che le nostre fondazioni possono fare
Credo che questo è un avvenimento veramente molto importante io mi auguro
Che quello che è stato oggetto di questo nostro incontro oggi qui a Torino possa trovare
Una sede non è con molto più ampio di dibattito essendo questi
Temi che o ci impegnano innanzitutto il nuovo Governo valido coagulo la capacità di dare risposte
A quelle priorità che nella presentazione al Parlamento il Presidente del Consiglio dei Ministri letta a indicato dicevo
Mi auguro che questa nostra iniziativa questo nostro dibattito
Possa vere
Un'ampia eco e portare un contributo importante
All'approfondimento di questi temi e come ho detto
Mi auguro e penso che le nostre fondazioni ma in sala ci sono anche colleghi denotino tutti Italia partecipare a questo convegno che le nostre fondazioni
Sui risultati di queste ricerche sulle proposte che facciamo nei prossimi anni ancora una volta siano in grado di dare un contributo importante
A risolvere questi problemi e dei bisogni sociali di quelle categorie che diversamente rischiano di essere fuori dalle nostre comunità in una condizione come ha detto prima
Che non ve la coesione sociale
Ma la disgregazione sociale vedrebbe caratterizzarsi queste nostre comunità in presenza di queste condizioni
Di svantaggio ma le fondazioni sono certo faranno la loro parte grazie
Concludiamo con la tavola rotonda per cui inviterei sia nostro moderatore
Franco Bechis che
I partecipanti al
Cinque Insiel modello
In modo motivo
Molto
Magari budget minimo sono solo
Sì
Sì
Cinque non è una
Insomma
Bene
Al tavolo con me
Elide tisi assessore al welfare del Comune di Torino
Stefano Granata del gruppo cooperativo CGM
E Lorena Rambaudi la Conferenza delle Regioni
E delle province autonome io sono Franco Bechis
Concedetemi un calo di tono visto l'ora poi prometto che risalgono è una famiglia che conosco davvero lui a sessanta anni funzionario pubblico in pensione da venti
Lei e insegnante ha chiesto la centoquattro perché a una mamma non molto sufficiente in casa patrimonio immobiliare cinque sei milioni di euro
In questo momento non vendibile per le condizioni del mercato e abitano pochi metri da casa mia sono famiglia simpaticissima mi sembra che sia
Una
è una cosa a cui pensavo oggi una situazione evocativa di alcuni degli spunti che oggi sono stati forniti soprattutto sul rapporto fra
Ricchezza privata
E welfare pubblico su cui tornerò nella tavola rotonda che devo moderare ma devo anche introdurre brevemente prometto adesso risalgo a un piano di analisi forse più
Più adeguato il compito di questa parte finale
Della di questa lunga giornata
è quello di
Raccogliere alcuni non tutti
Degli spunti che sono stati offerti però ride cliccando lì nel secondo la parola che è stata
Messa come titolo della giornataccia riprogettare che non è una parola semplice e io
Di
Tutti gli spunti che ho
Ascoltato oggi da questa mattina e devo dire che
Avendo studiato un po'devo dire che negli hanno centrati tutti come nella battaglia navale forse uno
Ne è rimasto il e nella le una pallottola non ho ancora citate la
La la utilizzerò
Appena possibile Prodi tutti questi spunti che sono veramente tanti forse troppi io ho scelto tre linee di criticità su cui chiederò
Alle persone che sono qui con me e di intervenire senza però precludere la possibilità di uscire da questa griglia che io vi propongo e la
E la la prima criticità che
Di vorrei proporre e che
Secci confiniamo un attimo al welfare pubblico
Quindi lasciamo da parte un attimo il quel fra aziendale in quel fa sussidiarietà insomma e anche tanti altri due al parquet io non vedo in giro per le strade ma vedo molto nei convegni confiniamo c'è un attimo sul welfare pubblico
E che è fatto sostanzialmente o in house
Cioè
Servizi prodotti e pagati da cedolini pubblici dei comuni
Ho
è un
Quel faro
Erogativo
Cioè soldi dati ma quelle veramente piccolo per cui
Interessantissimo sul piano scientifico ma i soldi le erogazioni sono pochissimi in Italia lo zero uno per mille del PIL circa
Quindi è un bel far di scarso interesse quantitativo di grandissimo interesse invece qualitativo perché dare i soldi alle persone
Lo sappiamo noi che con ufficio Pio Compagnia di San Paolo noi Touring scuro abbiamo studiato
Circa duecento persone che vanno chiedere all'ufficio Pio i soldi per pagare le bollette il dentista gli abbiamo intervistati abbiamo passato
Due mesi in accordo con l'Ufficio Pio quello sì intervistatori a chiedere queste persone cosa sono parte i soldi cos'è un mutuo cosa vuol dire l'educazione l'istruzione perché non paghi giochi al lotto fumo devi con anche
Domande incrociate e abbiamo capito che lì c'è un interesse antropologico nel rapporto fra persone denaro di tutto rispetto però è poca roba nel PIL italiano ed è poca roba nella
Nel voler far sociale
E quindi in house erogativo e infine
C'è una grande come il fare in concessione ormai cioè noi facciamo franchising noi la pubblica amministrazione sta facendo franchising sono vorrei organizzare
E banalizzare l'operazione che tra l'altro conosco essendo turni Sculco in volta con la compagnia di esternalizzazione di inviti però è un'operazione di
Invece
Abbiamo ci citato spesso l'attrice terzo anglosassone gli anglosassoni la chiamerebbero franchising punto quindi facciamo uscire dal Bilancio una cosa e poi
Su queste tre
Realtà di propongo alcune criticità la prima riguarda il costo del lavoro che è stato citato ma poco e abbiamo un costo del lavoro dalla produzione in house che allineato giustamente come racconta
Tratto olistica nazionale pubblica
è un
Lavoro che
Ha degli elementi di rigidità
Ed è un lavoro che sta invecchiando cioè l'età media degli operatori è ormai vicina al limite quindi abbiamo un bel farà in house con persone dieta elevata
E questo spiega
Alcuni aspetti positivi del franchising che provano anche detti credo che
E lo so che non è mai bello citare gli sconti e non si chiedono mai discontinua il franchising alla cooperazione sociale è di fatto un'operazione di
Riposizionamento su
Cespiti di costo scontati di fatto non magari di diritto ma di fatto lo è
Questa componente del costo del lavoro
Che appunto rigida
Non flessibile ed è
Negli anni tra l'altro ha subito o goduto di incrostazioni della contrattazione decentrata con gli enti locali che ha creato a detta di chi l'ha fatta
Delle situazioni anche che adesso paghiamo con gli interessi
Di difficoltà di gestione di aumento di costo
Si accompagna ad altri tipi di costo che sono incomprimibili per natura ora io mi chiedo come si fa a parlare di efficienza quando si parla di mense per i bambini insomma
Non è che bisogna studiare avere un master in Economia per se uno guarda i costi delle mense di bambini sono quelli sono pochi euro non c'è
Molto da risparmiare e forse in tempi di
Come questi
Grattare sugli euro delle mense dei bambini forse non ha neanche una cosa
Del tutto sana dal punto di vista dell'immagine del clima di fiducia che si fa quindi costi incomprimibili le mense e sono decine e decine di milioni di euro complimenti al Comune di Torino che è stato su questo tema
A aperto anche
Alla progettazione europea e a
Temi di sostenibilità ambientale ma comunque costi incomprimibili e poi diamo il terzo sempre dell'in house poi tocco
Franchising e l'altro tema e chiudo e poi abbiamo il terzo tema degli immobili
Perché io ho avuto la fortuna di girare i Paesi del blocco sovietico prima del grande crollo e poi anche dopo insomma a me sto Guelfa questo barcolla dello vuol far pubblico se lo lasciamo così
Visto che dobbiamo parlare di riprogettazione vi propongo di dirmi doveva secondo voi il welfare se non facciamo nulla quello pubblico questo barcone dover far pubblico a me viene in mente un'immagine in ben quel faro ne posso vi etico
Con gente che non ha più voglia di fare quella roba lì
Anziana in edifici fatiscenti
E energeticamente inefficiente Manna così immagine volutamente Calcata anche per loro è del
Del pomeriggio e per
Aiutare via superare questa quest'ultima fase
E questo e questa è la criticità alle dell'in house
Sul welfare erogativo ho già detto aggiungo solo che condivido quanto detto prima
Dal professore sulle sugli esperimenti randomizzati non l'abbiamo proposto abbiamo proposto l'ufficio più di iniziare a riflettere sul modo di dare gli aiuti perché ad esempio il progetto percorsi ottimo progetto di welfare condizionato
Se valutato nell'ambito di un esperimento e cioè acchito in certi modi
E a chi non do o ad o in altri modi questo qui a cui ho dato in quel modo ha fatto più strambi quell'altro a cui ho regalato un computer e poi chi si è visto s'è visto potrebbe essere un modo il problema e non ha detto ma lo dico io che questi esperimenti costano
Costano molto cari purtroppo troppo e c'è anche una scuola di pensiero accademica parecchio aborrita come
Diciamo anche con la puzza sotto il naso che ritiene che sotto il mille mille cinquecento soggetti targhette non si inizia neanche quindi
Per me sono fuori da
Dalla portata diciamo di un inizio tranquillo ma
Di questo si potrà discutere
Però sicuramente uguale fare erogativo condizionale essi perché la cultura e questo oggi è stato detto molto
Non lo non aggiungo nulla su questo ma c'è un altro aspetto delle arrogati vita che è quello della mia famiglia con cui è iniziato e cioè l'interrogativo l'erogazione
Ceca sui patrimoni è una cosa che fa scandalo nella vita quotidiana ma non viene non emerge mai del dibattito politico questo però ci riconduce alla emersione di patrimoni
è un tema fiscale e di credibilità politica e ci ricondotti c'è anche al fatto che oggi impatto e questo famoso
Nove tre io cioè nove mila miliardi di ricchezza privato italiani tutto vero sì però e in gran parte immobiliare ricchezza immobiliare non è una cosa che si sposta peggio che un bastimento oggi la ricchezza immobiliare italiane ferma
Non solo per i valori ma anche perché la Cassazione
E i passaggi burocratici notarili compresi allontanano le persone dall'idea di vendere qualcosa per curare la mamma
O per cambiare vita non se ne parla quindi in una situazione in cui il Governo unisce
La
Il colpo di biliardo che far votare i birilli lo punisce non per cattiveria ma perché veniamo da venti trenta quaranta anni di elusione fiscale immobiliare compresa quella societaria incasso le causali società
Così non c'è un l'INVIM di quando io e all'università e quindi a forza di furbate adesso il conte arrivato tutto insieme
E per non aver fatto troppo i furbi non riusciamo più a vendere una casa un terreno senza essere bersagliati di costi che ci tengono lontani da questo
E poi c'è
In questa visione sicuramente ridotta e me ne scuso da economie di strada
Del welfare pubblico c'è o lo faccio io o ti do i soldi o chiamo qualcuno però lo lo fa per me non è che ci siano molte strade
C'è l'Uefa in concessione e qui
Con garbo e con una simpatia devo dire che
Se ne parla poco perché è un'operazione che ha degli aspetti delicati cioè noi stiamo
Spostando pesi chi vuol far
Pubblico
Alla coppia al terzo settore alla cooperazione sociale CEA cooperazione sociale cioè le imprese che non potendo distribuire profitti hanno
E non potendo quotarsi in Borsa hanno goduto e godono ancora in parte di alcuni tipi di agevolazioni
Lo stiamo facendo perché lì lo dico bontà brutalmente realizziamo un meno venti meno trenta su questo lavoro
Complessivamente
E
Lo stiamo facendo anche perché lì in alcuni campi più forse quello socio-assistenziale e sanitario che non altri i ritardi dei pagamenti fanno cassa
Perché
Per chiudere con la storia della famiglia con cui ho iniziato la figlia di questi due signori che in questo momento gravano sul welfare per ironia della sorte erano giocatrice sociale lavorino lo cooperativa max cinque mesi di stipendio arretrato
E tutti sappiamo che nella cooperazione ci sono situazioni di arretrati negli stipendi nelle tredicesime
E anche questo è
Un modo per
è un piccolo derivato sociale abbiamo dei costi elevati facciamo un derivato sociale almeno in parte ma anche questa prendetela come
Una
Provocazioni dalle tinte un po'forti forse no
Forse utile se non è utile pazienza io
Dopo la parola per un primo giro e ne facciamo almeno due visto che
Sì è che in tre
E io Saro se non vi offendete vi faccio vedere un cartello con scritto un minuto
E
E do la parola agli di tisi
Del comune di Torino e poi
La
Elena
Lorena Rambaudi e poi no cercherò di essere brevissima mi hanno chiesto in qualche modo di rappresentare l'ANCI non credo che
Che ce la potrà fare anche perché il mio punto di osservazione anche se partecipò anche i lavori dell'ANCI nazionale vari tavoli che si occupano di welfare politiche sociali casa eccetera ovviamente molto
Legato a questo territorio allora io credo che intanto occorre dirci che quando parliamo di welfare stiamo parlando di tantissime cose
E che se stamattina al professor rancio l'articolo sedici ricordava come ci sia tutta una dinamica di Welfare
Che è sostenuto da trasferimenti dello Stato che arrivano sui territori a prescindere dai territori stessi
Ci sono poi sui territori
Con delle responsabilità
A diversi livelli regionali o
Degli enti locali dei modelli di welfare penso ad esempio a quello sanitario a quello dell'istruzione e dei servizi all'infanzia che è stato citato a quello delle politiche sociali
Che stanno oggi rappresentando universi di versi perché hanno culture modalità professionalità profondamente diversa
E credo che noi di questo dobbiamo essere ben consapevoli perché è diverso parlare di sussidiarietà in sanità
E molto diverso che parlarne in altri comparti come in quelli squisitamente sociali piuttosto che nell'aria socio sanitario o nella stessa ambito dell'istruzione
Allora naturalmente la l'esperienza a cui io faccio riferimento e più quella legata al tema dell'Uefa rende in ambito sociale e socio sanitario
Anche se credo che in questo momento sia molto difficile ragionare di politiche sociali e sicuramente c'è anche bisogno di
Valutarne misurarne l'efficacia come si ci veniva ricordato poc'anzi
Ma è assolutamente impossibile ragionarne in termini svincolati da un contesto perché molto spesso queste variazioni queste varie politiche sono fortemente intrecciate tra di loro
E stiamo vedendo come sempre di più
Per esempio le ricadute e gli affetti dell'arretramento di alcuni settori o delle difficoltà di alcuni settori penso all'ambito del lavoro
E alle difficoltà nel trovare occupazione da parte di di tantissime persone sapete che in Piemonte le persone in cerca di occupazione sono raddoppiate dagli anni antecedenti alla crisi quindi dal
Due mila e nove piuttosto che l'arretramento di pezzi della sanità compresa quella più pesante stanno provocando dei
Gli effetti che si ripercuotono poi in aumenti di bisogni talvolta anche impropri nelle politiche sociali
Questo lo si registra naturalmente proprio a partire dal due che direi sono state individuate come le maggiori emergenze che il nostro sistema ma oggi deve affrontare da un lato
Le non autosufficienze che appunto sono spesso anche effetto di un arretramento del sistema
Sanitario nella loro richieste domanda invece di
Chiamiamo le di diciamo politiche sociali e servizi sociali territoriali
Dall'altro quello delle nuove povertà e del bisogno abitativo che si sta ponendo con forza nel nostro Paese come un'emergenza nazionale ne
E che no al novanta per cento sono figlie della perdita di lavoro quindi io credo che quando si affronta questo universo
E adesso vado molto veloce ma va veramente letto in questa chiave di complessità e direi di
Collegamento Fort essa attendo che qualunque azione viene effettuata o qualunque problema si registra in uno di questi ambiti inevitabilmente gli altri
Ne hanno
Una conseguenza è un effetto
L'altro aspetto su cui vorrei soffermarmi è proprio quello della sussidiarietà
Che il nostro moderatore andava come dire mi permetto di dire un po'a
Sminuire
Secondo il mio punto rivista perché perché intanto io credo che la sussidiarietà nel nostro Paese sia nata fondamentalmente in modo strutturale
Con il riconoscimento avvenuto all'inizio degli anni Novanta
Delle garanti diciamo così dei grandi soggetti che nell'ambito della sussidiarietà si trovano muovere quindi sicuramente ricordo la legge quadro sul volontariato quella sulla cooperazione sociale e così via
In quegli anni si sono prodotti tutti i grandi
Procedessi di identità e di riconoscimento rispetto ai soggetti agli attori che poi
Ed avrebbero dovuto diventare i protagonisti dalla
Altro c'è stato come dire un importante cambiamento anche in ambito costituzionale che ha visto proprio
Un riconoscimento del principio della sussidiarietà
è evidente che la sussidiarietà non può essere interpretata come un modo o per spendere di meno no o per delegare a qualcun altro delle responsabilità o peggio ancora scaricare su qualcuno quello che il pubblico non è in grado di fare
Ma viceversa io credo e credo che questa sia anche l'esperienza di Torino di questi ultimi vent'anni che è la sussidiarietà sia fondamentale
Mentre un reciproco riconoscimento di ruoli in una capacità di relazione che diventa capacità di coprogettare
E che di fatto attraverso la coprogettazione riesce a mettere a sistema
Il valore le capacità e anche quanto in più ogni ognuno dei diversi soggetti in grado di portare
Proprio per
Creare un effetto moltiplicatore anche in relazione alle risorse
Disponibili
Io dicevo credo che questa sia l'esperienza di Torino degli ultimi vent'anni perché
Ritengo che la maggior intesa dei processi dei percorsi virtuosi che
Nell'ambito delle politiche sociali si sono sviluppate siano proprio figlie
Di questa modalità che ha visto
La capacità
Di valorizzare la progettualità anche del privato sociale sia questo volontariato o
Come dire i vari attori del territorio e questa stessa capacità di
Interazione e
Lavoro integrato e direte
Poiché io faccio dell'assessore soltanto da due anni quindi come dire o ho ereditato queste buone prassi e anche la modalità che ho registrato nei confronti e con il lavoro integrato con le fondazioni e con gli attori di territorio
Penso anche che quando ragioniamo di secondo UE il faro probabilmente uno dei nodi centrali è sicuramente quello di dire ci che non può esserci più soltanto il
Quella State ma credo che fossimo già oltre al welfare di comunità da tempo
Ma di dirci se
Riconosciamo che ho
Oltre al welfare pubblico oltre al Welfare aziendale che in qualche caso e realtà oltre welfare filantropi qua quello contrattuale a quello assicurativo oltre a
Prendere atto che sempre più ci sono le varie varie modalità di welfare
Ecco chi governa questi processi credo che
Il se costruire secondo welfare sia proprio riuscire
A mettere in connessione questi diversi due infarti e
Definire insieme le priorità
Nella consapevolezza che
Tutti questi due e il fare insieme
Non saranno comunque in grado di
Corrispondere a
Al cento per cento dei bisogni e che quindi
Occorreva come dire
Mettersi insieme per definire quali sono le priorità io sento molto
Questa necessità necessità che si è andata a quei indo da quando di fatto sono venuti a mancare e non per me cattiva volontà politica
I tavoli cosiddetti di concertazione che erano nati con la legge trentotto che avevano visto nell'accordo di programma il luogo di definizione delle priorità
Oggi perché sono venuti a mancare intanto perché sono cambiati gli attori e sicuramente da questo punto di vista occorrerà una rivisitazione
Nella norma ma poi soprattutto perché lì la in possibilità di programmazione delle risorse pubbliche stare intendo estremamente defatiganti in qualche caso impossibile il lavoro programmatorio
Noi lo sa nel due mila e dodici come città di Torino siamo venuti a conoscenza delle risorse disponibili per l'anno due mila e dodici nel mese di novembre
Allora voi capite con quale difficoltà e talvolta imbarazzo io incontro gli altri attori del territorio per ragionare di programmazione dei servizi
Questo è evidente che rimanda a delle scelte delle politiche nazionali che non possono mettere gli enti locali che poi sono non solo come dire gli interlocutori ma anche coloro i quali si rapportano con i cittadini
Sul territorio quelli che devono garantire risposte
Se può ancora un minuto
Già sfornato un minuto
Dico sono ancora una cosa perché stamattina davvero su questo la professoressa Fornero
Mi ha molto sollecitata allora la questione della definizione dei livelli essenziali e lì sul nell'ambito nazionale è un tema da cui noi non potremo prescindere
Perché avere una così grande frammentazione sul territorio di un Paese non fa male soltanto a quei territori che hanno poco Whale fare inizia a far molto male anche i territori che ne hanno molto Welfare
Perché i fenomeni migratori che generano interni al Paese spesso iniziano come dire avere degli affetti che sono di difficilissima gestione ciclo
Grazie
Lorena Rambaudi
Grazie dell'invito dell'iniziativa minime piace questa cosa che le fondazioni così abbiano siamo fatti promotori di ieri un'iniziativa che però affronta tutto il tema del welfare perché penso che sia innovativo quest'idea
Di un welfare che per essere progettato deve essere un mai far dove c'è un ruolo forte del pubblico ma ci sono altri attori che insieme al pubblico devono andare a definire un nuovo progetto
Non solo per il tema dalla sostenibilità delle risorse che è un tema in campo ed è importante
Ma anche perché ed è cessare oggi più che mai cercare di recuperare tutto quello che è positivo e anche in termini di pensiero di risorse umane di risorse pubbliche dei territori
Per andare verso un unico un'unica idea
Io qui rappresento le Regioni sono coordinato dalla Commissione in Conferenza delle Regioni del Welfare oggi la metà della Commissione cambiata dicevo prima Ancelotti cosa conoscerò mercoledì i nuovi colleghi quindi
Come dire parlo a nome mio e dei colleghi che con me hanno condiviso con il percorso dei due anni e mezzo su cui ci siamo trovati d'accordo su
Al di là delle parti politiche devo dire su alcuni concetti base è un'idea di Welfare futuro che
è piuttosto chiaro semplice
Da dire molto più difficile poi da realizzare da fare però è già importante che ci sia stata una condivisione un percorso su quello che pensiamo
Beh intanto
Lo accennava a la la collega di Torino abbiamo avviato questo percorso nazionale per definire alcuni livelli essenziali
Questo settore troppo fragile le politiche sociali sono troppo fragili troppo indefinite sono l'insieme delle prassi dei vari territori con le differenze enormi che ci sono
Tra una regione all'altra tra un comune all'altro quindi oggi non possiamo più permetterci
Né crediamo queste grosse disparità un cittadino che nasce in un territorio rispetto ad un altro a risposta completamente diverso e quindi nascere crescere interi
Piuttosto che un'altra visione diventa essere da questo punto di vista una fortuna o sfortuna e allora alcuni paletti alcuni diritti esigibili alcuni livelli alcuni diritti esigibili ci devono essere a livello nazionale
Quelli sostenibili quelli che si possono
Pagare con le risorse che ci sono non immaginiamo cose non immaginiamo di comprendere tutti i bisogni che sono tanti ma cominciare a definire che su qualcuno ci sono risposta omogenea sul territorio nazionale
Altro grandissimo tema vado a flash e per la non sforato un po'i tempi il
è il tema dell'integrazione socio sanitaria e la necessità di un piano nazionale sulla non autosufficienza
Allora autosufficienza per disabilità per
Opera disabilitante acquisita per l'avanzamento dell'età dell'economicità
è un problema ormai che è impossibile che non venga affrontato in modo sistematico e con una certa prospettiva
Integrando la sanità al sociale
Forzando costringendo mi vien da dire Sanità e Sociale integrarsi perché le integrazioni
Ci sono dei territori dove ci sono buone prassi dove c'era sono a livello già diciamo avanzato di servizi ma in altri territori assolutamente non esistono quindi dobbiamo ci deve essere qualcosa che forza in questo senso
Mettendo insieme risorse ma non solo risorse ma un'idea
Precisa
In un modello che non si erogativo
Perché non possiamo sulle politiche sociali andava copiare quello che abbiamo fatto una previdenza quindi dare un po'di soldi pochi per fare accontentarle persone non mettere in campo invece dei sistemi di risposta a bisogni che sono complessi
Quindi anche
L'erogazione economica laddove ci
Volete essere dove l'Amministrazione decide voglio dirvi operare deve sempre essere all'interno di una progettazione individuale di una presa in carico delle persone di una progettazione individuale
Ed un programma di rituale fatto dei servizi insieme alla famiglia
Perché altrimenti monetizziamo le storture e questo l'abbiamo già fatto troppo in Italia a mio parere
Terzo elemento cercare di mettere insieme oltre che i settori adesso citato la sanità perché sicuramente quello più contiguo ma poi il discorso dell'intreccio e della
Messa in comune fra settore riguarda la sanità riguarda la scuola riguardarle politica di formazione lavoro cioè sono tanti settori che hanno la necessità di essere integrati
E a questo punto di vista qualche regola nazionale può aiutare anche i territori
Ma c'è un terzo elemento è quello di riuscire a mettere in campo anche progetti nuovi oggi ne ho sentiti sono per la parte in cui ho potuto partecipare
Ho sentito che delle idee in campo ci sono qui vedete in campo ci sono nella mia regione ci sono in tante altre ma bisogna far diventare queste buone sperimentazioni buone prassi di sistema
E purtroppo in questi anni anche tante risorse messe dal pubblico oltre che quelle
Anche privatistiche
Hanno messo in campo buone sperimentazioni che spesso
Hanno avuto un inizio e una fine
Ora noi non abbiamo
Se abbiamo bisogno ancora di sperimentare perché i bisogni cambiano in questo settore cambiano talmente con rapidità che si è sempre indietro quindi in non voglio dire che non c'è bisogno di una sperimentazione
Ma ora io penso che siamo in una fase in cui abbiamo bisogno di stabilizzare qualche buona sperimentazione
E fanno in modo omogeneo non
In modo disordini come dire estemporaneo un territorio piuttosto con un altro
Una buona combinazione di persone che tante volte le cose poi nascono perché c'è
Ci sono due amministratori che si capiscono perché c'è un Presidente di Fondazione disponibile perché c'era
Cioè riuscire a fare un salto in più che non sia solo quello delle buone combinazioni ma sia quello di un metodo di un metodo che porta anche integrare orientare la spesa privatistica le risorse che non sono pubbliche
Dentro ha un'idea comune che non è
Che non significa
Beh insomma l'ente pubblico siccome non ha più soldi cerca di
Prendersi un po'in giro anche soldi di altri
Calcoli dall'assistenza che spendono le persone alle fondazioni un altro ma significa
Insieme costruire un unico progetto e vedere qua le linee di finanziamento quali possono essere quindi andando tutti in un
Un in un'ottica unica
Queste cose sono facile a dirsi ho detto all'inizio difficilissima falsi
E difficile proprio difficilissima da parte della politica perché io in questo vedo comunque un ruolo di governance è molto più forte ed del ruolo di governance che è necessitato dal fatto di
Fare le proprie delibere metterci i propri soldi che si trovano
Non dico facilmente però forse facilmente mai neanche gli anni passati però può più facilmente da adesso nei propri bilanci
Questo nuovo sistema di lavoro impegna tutti di più e quelli che sono ancora più impegnati sono proprio voglio dire chi ha una responsabilità di di governance politica che deve con pazienza ascoltare mettere insieme concertare fare tavoli mettere in campo idee e provare a mettere
A matrice insieme le varie risorse ecco quindi
Io credo che questa adesso sia un'idea piuttosto diffusa quest'idea bisogna cercare di concretizzarla
Come dire chi ha di buona volontà lo faccia io ci provo della mia regione e per quello che posso dare un contributo
Del livello nazionale
Grazie
Bene
Stefano Granata per
L'ultimo intervento del primo giro poi credo ci sarà anche spazio per le domande mi rivolgo Marco De Maria che mi fa segno di no e qui
No io ho chiesto obiettivo
No no no
Ubbidiscono prego buonasera a tutti
Ma partendo dalla metafora di stamattina che parlava dell'elefante e delle farfalle dopo l'introduzione sembra che dobbiamo parlare di cimitero degli elefanti di bruttino di farfalle perché
Il panorama dipinto essi preoccupante ma non credo che sia così
Appesantito ma io credo che delle invece delle
Come dire delle soglie di speranza escono anche da ragionamenti fatte stamattina l'esigenza prima
E comunque ribadito più volte stamattina che il paradigma va cambiato va cambiato paradigma di lettura di chiave di lettura quindi anche declinazione
Ed è cambiando paradigma puramente cambiano alcuni elementi quando si parla di welfare
Raccordo primo intervento vuol dire che premente anche l'idea di welfare alla quale dall'Ottocento siamo abituati e non c'è più e non ci sarà più
Quando si parla oggi di welfare significa parlare di salute significa parlare di ambiente significa parlare di educazione
Significa
Parlare di lavoro di abitare e vuol dire che di fronte a queste questioni è impensabile che da sola un'istituzione pubblica possa rappresentare
Tutto un sentire o sentimenti di partecipazione una rinnovata voglia di
Rendere più collettiva una necessità di una comunità
Vuol dire che intorno a questo tema si raccoglieranno le istituzioni pubbliche sin Carlo accoglieranno le imprese circonderà al mondo della finanza
Perché dentro il paradigma vero perché fino a ora si è parlato di welfare come costo
Da sostenere ora che il ribaltamento del paradigma e si porrebbe trasformare in Guelfa in fonte in risorsa in fonte di sviluppo è questo il vero passaggio
Però per fare questo cosa fare ve lo dice Chicchi
Si trova in questo momento a dirigere una rete di imprese sociale che latti diffuso in Italia quello che ci lavorano più di quaranta mila persone sono mediati imprese sociali
Che vanno tra l'altro da Locri a Milano da Torino a Brindisi da Napoli a Bolzano quindi con una
Eterogeneità enorme
Che si pongono la questione
Per anni non ci siamo occupati per trent'anni ci siamo occupati dell'assistenza di curare le persone più deboli della nostra comunità
Di occuparsi dell'occupazione delle persone più frasi della comunità veniamo meno
Veniamo meno quindi a questa nostra
A questa nostra o come diciamo questa nostra mission no significa che rimettiamo in gioco anche quello che abbiamo saputo costruire e nostro saper fare di trent'anni
Lo rimettiamo il
In gioco di fronte alle nuove sfide
Portando che cosa in patrimonio
Cosa possiamo nel portare in patrimonio portiamo in patrimonio intanto il nostro essere radicate sui territori che comunque oggi è un valore costruire oggi una rete è praticamente impossibile se non a livello virtuale
Bisogna valorizzare
Rinforzare ciò che c'è ciò che negli anni i territori hanno saputo riconoscere espressiva e dare forza quindi presenza sul territorio ferito reale cosa portiamo POIN patrimonio apparteniamo una reputazione
Portiamo una reputazione cosa è successo in tutti questi anni di frammentazione di disgregazione di disillusione verso anche le istituzioni in ogni caso le imprese sociali tutto ciò che hanno
Acquisito dalla comunità tutto hanno restituito non hanno trattenuto nulla
E questo
Oggi nel contesto ha comunque un livello potenziale elevatissimo
L'altro patrimonio che portiamo da rimettere in gioco e comunque il desiderio di riportare un senso di partecipazione della comunità che riteniamo non possa essere ad esclusivo né del terzo settore né delle istituzioni pubbliche
è un patrimonio di tutta la comunità certo noi possiamo essere dei buoni modi a Torino
Perché perché perché più giudice abbia possiamo attrarre quella capacità di finanza di investimento
Che premente altri soggetti in questo momento non possono vantare o possono giocare la carta la credibilità hanno questa cappa tre dritta a livello progettuale possiamo giocarla
è chiaro che qui si gioca una sfida molto forte bisogna uscire appunto dicevo dei paradigmi perché non è più codificato con letture di prima
E potrei portare decine di esempi ad alcuni tra l'altro riportavano già oggi pomeriggio in cui si vedono protagonisti
Padre o
Un elemento ulteriore qua perché qui stiamo parlando sia di innovazione di prodotto perché questo stiamo parlando del welfare diventa innovazione di prodotto ma anche innovazione di processo
E per fare innovazione dobbiamo tornare a essere tutti attrattivi
Comunque delle forze giovane che ci sono all'interno di questo Paese
Se i giovani sanno di non poter rinnovare non vengono attratti non più solo dal pubblico ma neanche dal nostro mondo del terzo settore che anche questo a sua volta sta invecchiando
Dobbiamo sette saper essere attrattivi nel senso di
Estendiamo di valorizzare
Quelle che sono le forze del rinnovati perché sono date comunque dalla comunità giovane di una società
Questo può essere sia a livello economico sia libero di stimolo se a livello soprattutto disfida
Sono queste in poi gli assi sulle quali
Ci stiamo ci stiamo muovendo
Per questo dico mi permetto di dire non per finiremo buonismo di avere solide del dipinge amo Di Rosa tutto il contesto è chiaro che un contesto difficile ma abbiamo in
Come dire delle soluzioni in camera parlava di Proietti non mettessimo toppa di proiettili
Parliamo di altro in questo momento che poi il meglio di proiettili non parlare
Direi che abbiamo in casa tutte quelle risorse e anche quella di prima linea che è scaturita da questo momento un po'
Anche in cui ci tutti sentiamo disillusi anche un pochino vilipesi ottanta accadimenti io credo che nella comunità si sia tutta qua bravina per creare riscatto
Si parla tanto di coesione sociale
E anche il nostro ruolo ritornare la nostra mission non era quella di fare gli erogatori di servizi
A basso costo la nostra missione era quella di generale e muovere sviluppo tutela di una di una comunità con tutti i mezzi disponibili chiaro esempio per il sociale tramite mezzo economico io credo che oggi
Tutta questa partita sia totalmente nelle nostre mani è nelle mani di tutti i pezzi di comunità che ci vogliono lavorare
Grazie
Due rapidissime osservazioni prima di un giro finale uno sulla finanza che è ritornato nel discorso di Rambaudi e
Che mi fa dire che
E c'è una proposta una sproporzione così evidente tra
La la massa di patrimonio per la finanza gestisce le difficoltà del welfare
Pubblico che
Forse alcuni esperimenti che si stanno conducendo di finanza orientata al welfare andrebbero considerati penso alle obbligazioni di impatto sociale
Cioè non alla finanza sociale genericamente inteso che è quella che finanza gli ospedali che va benissimo
Ma quella finanza che organizzata in modo da generare il ritorno del capitale rendimenti ragionevoli
Quando
Realizza progetti che intaccano cespiti di spesa pubblica
Gli esperimenti più importanti sono
Lo sapete in molti sulle prigioni ma anche negli Stati Uniti Goldman Sachs ha messo cento milioni di euro int sociali impatto bond perché devono anche un po'lavarsi la coscienza la finanza
Si sente in colpa allora sfruttiamo la il senso di colpa dalla finanza provando a sperimentare
Piccoli sociali in pub bond che vanno costruiti e vanno pensati per te richiedono un percorso da alcuni anni magari a Torino è una proposta che lancio un'altra osservazione critica ma in senso sempre benevole per
Io
Vorrei
Ma è un mio vincolo unni un mio limite io non capisco perché uno mettendo attorno a un tavolo delle persone dei soggetti debba per forza ottenere un risultato io
Prego cioè la la il DAP siglare della teoria dei giochi dicono che i soggetti hanno incentivi spesso disallineati quindi tavoli di concertazione la governors comune le lingue sono cosa auspicabile mi fa piacere che vengono citati
Ma non credo ed è una
Così sì provocazioni che rilancio per un secondo giro non credo che mettendo attorno un tavolo i soggetti del welfare sì
Costruisca nuove far comune si fa di nuovo un gran pasticcio come si è stato fatto in passato
Ma io
Certamente i processi di di Confort di confronto di concertazione la costruzione di reti sono sempre cose molto faticose
Mai penso che però siano imprescindibili
Perché
Sono un valore aggiunto di per sé e cioè
Non è tanto e provo a rispondere a questa sollecitazione il mettere intorno a un tavolo per
Perché ci piace
Ma è perché attraverso il mettere intorno a un tavolo si riescono a creare quelle integrazioni
Che fanno sì che si moltiplichino le risorse cioè l'integrazione tra soggetti che sono portatori di esperienze dicono Audi persi
Nel momento in cui riescono a integrarsi tra di loro sicuramente ma questa è l'esperienza vissuta da questo punto di vista credo che
Ci siano tantissimi progetti tantissime attività in questa città che ci dimostrano
Come il mettere insieme produce un moltiplicatore
Ora il vero problema oggi e di andare a definire le priorità quando io dicevo occorre ri ripensare
Questa è modelli e perché la definizione delle priorità sicuramente è un elemento fondamentale quanto meno per il decisore pubblico
Perché i livelli di bisogno sono differenziati e occorre stabilire una scala di priorità in un momento in cui tutti i bisogni non siamo in grado di soddisfare
Partirei di qui per fare due brevissime sottolineature perché ho preso già tanto tempo prima allora uno la questione delle risorse
Sicuramente in campo all'ente pubblico al pubblico c'è una grandissima responsabilità che è quella della ridistribuzione delle risorse
E che ancora dei margini per poter come venire affinata nel nostro Paese no si si ricordava questa mattina
Il tema delle indennità di accompagnamento date a prescindere dalla famiglia dal reddito dal contesto del bisogno in cui una persona si trova
Credo che su questo può essere impopolare sicuramente ma ci sia del lavoro da fare e questo è davvero una responsabilità pubblica
C'è poi un livello di risorse però
Che
Non può scendere
Risorse pubbliche e dico al di sotto di una certa soglia perché noi abbiamo visto e bisogna anche dircelo
Negli ultimi anni a partire dal due mila e quattro le risorse pubbliche in un ambito specifico come questo
Sono state ridotte nei vari fondi da un settanta per cento a un cento per cento
Ora e impensabile mantenere la stesse a livello stesso livello di qualità dei servizi quando ai
Il fondo sociale che è ridotto del settanta per cento quest'anno perché l'altr'anno era zero
Piuttosto che il fondo per il sostegno alle morosità incolpevoli che zero
Ora è evidente che
Se si vuole mantenere anche una coesione sociale un livello di Rimini di investimento pubblico che parta da quel principio di richieste lombardi ridistribuzione è imprescindibile
Come pure io credo che dei canali e delle possibilità nuove per
Aggiungere risorse e quindi di qui la necessità di mettere a sistema tutti gli attori
Ma anche di andare inciderebbero laddove le risorse ci sono no e e chiudo con la questione dei patrimoni non è impossibile smobilizzare non so se la parola giusta i patrimoni
Intanto pubblici ma poi anche quelli privati
Io
In una delibera di un anno fa che mi ha tirato davvero tante critiche ho trovato e direi che se vuole proprietario di un immobile
E al bisogno di un intervento di assistenza di qualche tipo non mi sembra una cosa scandalose a dire che è quella
Patrimonio immobiliare anziché finire agli eredi possa essere dato
O magari l'ente pubblico entra nell'asse ereditario in modo tale che se non altro rimane nella di ogni verità di un sistema che può metterlo a frutto per contribuire a far crescere
Il sistema complessivo e magari
Sostenere chi quel patrimonio non ce la
Mi rendo conto che toccare il tema casa nel nostro Paese estremamente delicato e io penso anche che la casa sia in molti casi una risorsa
Perché sto registrando come il tema dell'emergenza abitativa
Lo dico non molto di meno quei territori e quelle città in Italia dove la casa di proprietà a percentuali altissime rispetto ai territori dove invece la gran parte delle case sono in affitto quindi questo al di là della
Come dire delle cose che si diceva stamattina è un dato che da considerare ma penso anche che questi patrimoni e laddove possibile devono servire a sostenere il welfare anche quelli privati
Grazie grazie
Vi prego di contenere costruttivo girò il più possibile Lorena Rambaudi e poi
Sì due riflessioni conclusive
Una che riguarda gli strumenti cioè adesso io credo che
Uccise sono riflessioni un po'più personale diciamo credo che gli strumenti non siano né buoni né cattivi dipende da come si usano perché appunto sono strumenti
E quindi le assicurazioni integrative seri non sono l'alibi per la deresponsabilizzazione del servizio pubblico vanno bene io penso debbano essere impensati studiati e appunto a vere a un certo tipo di valore
L'esternalizzazione dei servizi se non sono deresponsabilizzazione dall'ente pubblico o ricerca di affidamento a basso costo ma sono una necessità di coprogettare flessibilizzare i servizi
Riuscire a
Come dire gestire in modo
Diverso appunto più flessibile va bene se si utilizzano nel senso che
Provocatoriamente nostro conduttore diceva quindi svendere il servizio
Spendere di meno pagare tardi e poco degli operatori che hanno un bruttissimo contratto cooperative sociali altissimo senso con contratto basso
è allora quello non è la motivazione non è quello il positivo delle non è quello un sistema
Lì la visione di un sistema integrato pubblico-privato
Lui farà aziendale se
Diventano solo risorse magari derivante anche dalla contrattazione
Dei lavoratori secondo livello ma diventano risorse che vanno solo
A come dire implementare dei servizi pubblici che sono doppioni dei livelli essenziali parlo in questo caso dalla sanità forse servono poco Samuel fare aziendale invece va a integrare
Quello che il servizio pubblico
Non può dare non riesce a dare perché non è nei livelli essenziali perché allora va bene solo come dire esso semplifico un po'ovviamente perché Sandri distanti ma
Ecco sono tutti strumenti sono strumenti che vanno utilizzati in
In quel processo di governance qui accennavo prima quindi se hanno
Possono avere tutti un senso perché il volontariato è una risorsa veramente enorme ma se il volontariato
Non viene sostenuto dall'ente pubblico viene abbandonato oltre che essere meno forte diventa compensativo e allora una cosa molto bella rischia di diventare una cosa molto brutta
Ultimissima cosa mettere insieme le persone intorno i tavoli coprogettare fare delle cose insieme l'ho detto prima è faticoso ma i risultati li dà
Io con questo mi permetto di segnalarvi la nostra esperienza in della Liguria in alto c'è anche un operatore che ne è protagonista dietro
Stiamo sperimentando perché insomma mi ha fatto una legge regionale è un testo unico del terzo settore che proprio vuole fare il punto su la sussidiarietà quindi suo rapporto fra enti pubblici e terzo settore
E intendendo al terzo settore un po'allargato quindi non solo cooperative o enti di volontariato ma immaginando appunto anche
Fondazioni patronati cioè tutti quelli che nella comunità locale hanno una sensibilità un obiettivo sociale essi allargato su
Per i cittadini
E abbiamo un po'messo in evidenza in non inventando niente perché ovviamente una legge regionale non può
Come dia il via a delle cose diverse dalle leggi europee nazionali campo di affidamenti ma abbiamo rispolverata rispolverare quelle che sono le forme
Diciamo di rapporto pubblico privato che riteniamo più adeguate fra le tante forme giuridiche previste
E fra queste forme giuridiche previste ce n'era uno appunto da tempo esistente ma lasciata nel cassetto non utilizzata che sono i patti di sussidiarietà
I patti di sussidiarietà proprio una forma giuridica che per prevede il un percorso in cui attraversa associazioni temporanee di scopo enti e soggetti anche di tipologia giuridica diverso quindi cooperative insieme associazioni di promozione insieme
Ah volontariato insieme agli enti pubblici propongono
Un progetto e mettono a disposizione ognuno
L'ente pubblico tende generalmente mette a disposizione le risorse pubbliche ma bene integrato anche da risorse private in un sistema che è collaborativo non competitivo quindi gli enti che sono interessate a quel bando
Non fanno una gara e quindi c'è uno che vince uno che perde mai insieme provano a costruire un'associazione temporanea di scopo
Non lo stiamo facendo per un servizio di comunità che riguarda diciamo l'assistenza domiciliare leggerà un con monitoraggio degli anziani sul territorio
Lo stiamo facendo o per i progetti si carceri che adesso sta inizieremo una sperimentazione anche sul cosiddetto servizio civile regionale che poi l'esperienza di cittadinanza attiva
Per giovani per immigrati eccetera con questa idea delle associazioni di scopo e quindi di un le risorse che ci sono a disposizione non sono come dire divise o conquistata attraverso una gara competitiva ma sono messe a disposizione per un progetto comune
E devo dire che i risultati ci sono percorsi non sono facili non è facile
Entrare nel meccanismo culturale ma neanche in quello giuridico amministrativo perché questo mi sono come dire un po'approva
Anche i nostri dirigenti e funzionari però è una cosa che sta dando risultati e quindi come dire la la sponsorizza o quando vuota vado fuori dalla mia regione
Ma
Brevissimo per dire
Che quando si fa innovazione
Ovviamente si crea una rottura è impensabile che novazione possa avvenire su concertazione o dietro un tavolo semmai queste verranno dopo quando si cerca di sistematizzare di modernizzare quindi io credo che in questa fase bisogna avere anche
Il coraggio di usare
Il coraggio di usare quando dico fosse anche tutto il tema della spesa del welfare che sempre portato in conto economico e mai in conto patrimoniale significa questo per il coraggio di fare Investimenti
Investimenti vuol dire portare sul regime patrimoniale non solo sulla spesa corrente
Questo è un tema fondamentale certo non si può pensare che tutte le amministrazioni che tutto il mondo del terzo settore
Lo dico anche se il responsabile organizzazione che ha
Concepito importanza magari esposto su alcuni temi può essere
Quasi
Quelli che si maturano la storia di organizzazione ma credo che la scommessa è talmente grande in questo mento che qualche passo intanto bisogna usarlo fare
Faccio un altro esempio sulla finanza
La nostra valutazione
Approvato tra l'altro non la nomino perché è una banca quando un presente fin lì non lo voglio fare però un po'prima esperienza di sosta bontà al di là di quelli pubblicizzate la con la banca
Nel nostro caso è un vero servono perché state raccolte sull'obbligazione diciassette milioni interamente investiti in credito operazioni sviluppo sui territori crederete
Che effetto ha avuto questo nonché se fa tutta non è nato da un tavolo questa avuto un affetto che io credo che anche a banche a noi più vicine col quale lavoriamo molto di più
Su questo tema si stanno muovendo perché si capisce che è un tema
Vincente nel senso che vuol dire portare l'interesse del risparmiatore lessico cittadino a un bene comune che è lo sviluppo del proprio territorio
Ecco per quello che io dico le discontinuità in questa fase non devono spaventarci non devono spaventarsi bisogna avere
Il coraggio di usare di rendere trasparente restituire ogni operazione che si fa
Di rendere trasparente ogni operazione che si fa ed istituito dalla comunità come strada possibile l'effetto traino l'effetto traino io credo che possa essere l'effetto vincente
Grazie
Grazie al pubblico che è rimasto finora Grassi ha Compagnia di San Paolo e
Cercare proprio all'organizzazione buonasera