La riforma del Welfare. Dieci anni dopo la Commissione Onofri

Come
Sì sì sì
Un attimo
Una serissima allora
Direi che abbiamo abbastanza sfondato anche il quarto d'ora accademico quindi conviene
Cominciare
Giuliano Amato
è in arrivo i ministri Bindi e Ferrero sono già qui con noi come il sindaco di Reggio Emilia professore nostri quindi
Mi penso che possiamo cominciare
Ha la parola
La parola innanzitutto Emanuele Ranci orti golosa a nome dei tre enti promotori delle
Convegno e della ricerca Emanuele
Grazie
Mario semplicemente due parole dire come è nata questa iniziativa
All'Istituto
Eccetera sociale di Milano ci siamo accorti che erano dieci anni da una scadenza importante per le politiche sociali cioè da un momento in cui si era fatto
Un quadro uno dei pochi momenti forse quasi unico in cui si era fatto un quadro complessivo del nostro welfare un'analisi critica e si era individuate alcune linee di prospettiva
Ci sembrava che in una situazione in cui ancora c'era
Di nuovo c'è un Governo di centrosinistra non
Andasse persa questa occasione
Non frequente in Italia di fare un Bilancio rispetto a un momento di analisi e di programmazione di quello che poteva allora noi abbiamo
Ci siamo messi al lavoro opere in fare subito un numero di prospettive sociale sanitaria che viene oggi distribuito ma preparando numero ci è sembrato che valesse la pena anche di sviluppare ulteriormente questa idea quindi abbiamo contattato la fondazione
Gorrieri la Fondazione Astrid e quindi Luciano quell'azione Franco Bassanini per
Sviluppare ulteriormente quest'idea da qui è nato nel
L'iniziativa sia di questo convegno sia di un volume che uscirà che rappresentato poi da Guerzoni
Abbiamo anche cercato di focalizzare popoli o quali potevano essere per noi dei temi
Di particolare
Rilevanza in ordine a questa analisi a questo tentativo di bilancio ma Bilancio visto in prospettiva non interni essere evocativi ma in termini prospettici di vedere
Quello che si potrà fare in futuro
E ci è sembrato di fu focalizzare quindi di indicare anche
A chi partecipa e che ringraziamo a questo iniziativa ministri che spetti
Quali dei punti di attenzione particolare che richiamo molto brevemente un primo come dicevo rapporto nove è stato un momento di ieri quasi unico diri progettazione del sistema italiano di Wi-Fi
Quell'esperienza interpella quindi criticamente la frammentazione
E lo scarso coraggio riformatore che in questo decennio da allora si è evidenziato in cui si è poi ceduto più per aggiunte
Che non peli visitazione i e può cessi realmente di riforma
Con l'effetto di allontanarci un po'dai Paesi OPA i più avanzati e anche di creare dei problemi ulteriori di risorse
Possiamo fare degli esempi dico
Non viene superato lo schema degli assegni familiari per misure propriamente universalistiche non viene assorbita l'indennità di accompagnamento in misura più favorevole più articolate per i non autosufficienti
Si migliorano le tutele contato disoccupazione ma non si allarghi misura significativi beneficiare la copertura degli ammortizzatori sociali
Non si riformano le attuali misure di integrazione dei redditi per attivare una misura
Anche può mozione Ale oltreché assistenziale come le reddito minimo appunto nella linea di quelle che erano le proposte della fondazione Onofri
E quindi questo suscita ovviamente delle perplessità degli interrogativi ci sono stati ovviamente anni di un Governo che andava in altra direzione ci sono vincoli di bilancio ma
Ci pare che si sia
Perso non si sia ripreso questo disegno complessivo
Dei punti anche di attenzione più
Specifica
Erogazioni monetarie anziché servizi si è proceduto su questa linea
Il rapporto nostre non approfondiva particolarmente sulla tematica servizi però
Tematizzato all'esigenza di di un netto riequilibro fa erogazioni monetarie che assorbono vanta per cento la spesa sociale e servizi perché gli effetti sociali di dare soldi e di dare servizi sono profondamente diverso
Come diceva Gori come diceva Gorrieri come dicevano anche altri prima di lui in termini di equalizzazione dell'opportunità sociali in termini quindi può mozione
Nel contrasto alla povertà allora c'è nato prima
Si sono
E si stanno tuttora disperdendo risorse su varie misure ma non si è intrapreso una
Su quella sulla traccia della prima sperimentazione del reddito minimo
Una riforma più complessiva e finalizzata
L'abbattimento della povertà nel nostro Paese a confronto i Paesi europei degli altri Paesi europei ha seguito
Degli interventi sociali essa i minori quindi siamo anche un sistema di contatta povertà assolutamente poco efficace
Non si è ripresa la tematica generale dell'universalismo e della selettività procediamo anche qui con cimiteri
Molto frammentati non sia ripreso quel criterio di fondo per cui l'universalità
Degli interventi sul visone incrociato alcuna selettività prevalentemente su criteri di reddito e con un misuratore di reddito che venga
Generalmente assunto è riconosciuto e quindi che superi anche
Debitamente articolato poiché ho declinato rispetto a specifiche misure che richiedano modalità particolari
Ma che superi poi delle questioni e dibattiti suoni misurasse va misurato reddito familiare reddito individuale su quali criteri eccetera e sappiamo che misure
Che si sono assommate nel tempo hanno dei criteri di selettività totalmente diversi l'uno dall'altro ne fanno sistema molto confuso
Ci sono all'ordine del giorno anche delle priorità ineludibili che il
Il rapporto nostre già accennava
Gli interventi con per le famiglie con figli la non autosufficienza il lavoro di cura il contrasto alla povertà e l'inserimento sociale gli ammortizzatori sociali la casa per i non meno abbienti ecco noi
Vorremmo che oggi si riprendesse questa tematica fosse un'occasione per riprendere questa tematica indicare anche
Le ragioni delle difficoltà incontrate che tuttora si incontrano a riprendere quel disegno di riforma togliamo i limiti di quel disegno riformatore
Per tracciare quali sono le attuali priorità e quali sono quindi i criteri innovatori su cui si potrà intervenire per svecchiare un welfare che si è
Formato perché sta Lizza azione sovrapposizione successive ma che non ha ancora
Un sistema glielo una porta ciò riformatore adeguato a fare a modernizzare lo rendono più efficiente rendono più efficace più appropriate in ordine ai bisogni della gente
Con questo passo Guerzoni mi pare che
Si
Hanno allora parola dice Luciano Guerzoni presidente della Fondazione Gorrieri che illustra molto sinteticamente i contenuti del lavoro di ricerca
Buongiorno sarò
Necessariamente sintetico perché anche alla solo lettura dell'indice di questo libro bianco comporterebbe un tempo piuttosto lungo
Come ricordava poc'anzi Emanuele Ranci altri cosa
Questa iniziativa parte da una domanda
C'è stata una
Commissione dieci anni fa la Commissione Onofri
Tra l'altro composto da molti anche degli studiosi oggi presenti
Che aveva disegnato un'ipotesi di
Riforma sistematica del nostro welfare del nostro stato sociale
Son passati dieci anni
Le linee le proposte il disegno
Contenuto in nella relazione conclusiva quella che siamo soliti chiamare il rapporto nostri anche se uno insiste sempre
Che
Tanti ci hanno lavorato comunque
Quelle linee non hanno quella proposta quel disegno e non ha avuto seguito
Le domande che da cui parte questa iniziativa è perché
Quel disegno di riforma
Del nostro del welfare italiano non ha avuto seguito quali sono le ragioni che hanno impedito
Un'attuazione anche parziale o una revisione critica di quelle disegno sistematico di riforma almeno su quattro grandi versanti poi segreti chiamerà Paolo Onofri che era Presidente della Commissione
Quel dicendo alla riforma perché
Non ha avuto un seguito e
La domanda diventa ancora più generale cosa che rende
Così quali sono le ragioni
Che rendono così difficile l'innovazione la riforma
Della delle politiche sociali del welfare nel nostro Paese
E quindi appunto da dove ripartire
Per
Riprendere
A dieci anni dal rapporto nostri un cammino di riforma queste iniziative è nata
Come ricordava
Emanuele Ranci è nata
In modo abbastanza spontaneo abbiamo
Ha chiesto un po'sia a
Esperti studiosi che fanno riferimento alle nostre tra istituzioni sia ad altri impegnati su queste problematiche se volevano contribuire e devo dire che
è stata già
è un fatto molto significativo anche la
L'interesse la prontezza della risposta a questo libro bianco chiamiamolo così
Avrà verrà fuori
E già in linea sui tre siti di
Astrid della Fondazione Corriere dell'Istituto per la ricerca sociale di Milano chi l'ha potuto vedere però si tratta di un di un'opera monumentale sonno
Trecentocinquanta quattrocento pagine saranno del volume a stampa che
Raccoglie una trentina di contributi
Una trentina di contributi che abbiamo cercato di ricondurre
A un certo disegno un certo sviluppo delle dell'analisi e delle relative proposte ma dico già questo fatto di una
Partecipazione così intensa così qualificate così numerosa stati indicare che c'è nella
Cultura
E nella ricerca sociale di questo paese c'è un un'attenzione c'è una
Capacità di analisi e di proposte il molto aspro rapidamente
Perché i relatori con cui vogliamo confrontarci su questa problematica
Sono tanti stamattina vorremmo poter lì sentire tutti e dare spazio a tutti per formulare le loro
Considerazioni molto rapidamente un po'la struttura ecco di questo volume
Che per ora ripeto
On line di tre siti delle tre istituzioni e che speriamo nei primi mesi delle due mila otto di
Avere stampato e diffuso come anche diciamo in cartaceo
Noi siamo partiti da una
Da un primo blocco di contributi che muove appunto da una
Da una rivisitazione ecco del lavoro e da una presentazione del dei propositi del mandato della Commissione nostri che
Appunto
Sarà ripreso anche stamattina da Paolo Onofri che quella Commissione precedente poi
In questo primo blocco di contributi
Abbiamo cercato anche di avere un raffronto con l'Europa com'è che in altri Paesi
Procede una innovazione una riforma del welfare e com'è che da noi
E così faticosa quali sono le linee che prevalgono in Europa in questa riforma ma ci siamo anche chiesti in questo prima parte
Quali sono le ragioni di tipo storico sociale di questa difficoltà di riformare il welfare italiano
E c'è un contributo che parla appunto di cinquant'anni di progetti di riforma disattesi ricostruendo la storia delle proposte di riforma dello stato sociale italiano dalla commissione d'Aragona
Del quarantasette se non ricordo male fino al
Al
Alla proposta della Commissione Onofri del novantasei e questi contributi in modo un po'trasversale e pluri disciplinare
Vedono le le le diverse
Dimensioni ecco di questa vicenda e delle difficoltà
I si interroga su quali sono le difficoltà di questo processo riformatore
Riproponendo il tema del peso di fattori di tipo strategico culturale
Riproponendo gli
La problematica
Centrale nel rapporto della Commissione nostri tra universalismo delle prestazioni e selettività quanto ai beneficiari
Il problema
Ancora del tutto non affrontato della valutazione degli effetti delle politiche sociali
E infine il problema
Che oggi attuale non era presente nel novantasette nel contesto del
Nuovo assalto federalista dello Stato quale qual è
Può essere un sistema di
Nuova governance delle politiche di welfare nel nostro Paese e c'è anche una riflessione
Da parte anche di chi ha partecipato ai lavori della Commissione Onofri una riflessione diciamo critica è un ripensamento critico rispetto a quello che era il mandato della Commissione ai limiti
Impliciti in questo mandato o gli autori inviti che la Commissione
Si è data e quindi anche un ripensamento critico di quella che è stata l'esperienza della proposta della Commissione questa era prima parte dei contributi di questo Libro bianco nella seconda parte invece si scende all'analisi delle politiche delle prospettive
Delle politiche
E c'è una prima abbiamo messo in
Evidenza un primo gruppo di contributi che affrontano problematiche che non erano
Così evidenti nel
Un decennio fa
E allora abbiamo aperto questa seconda parte con un
Contributo che io non sto
A dire il nome dei diversi contributi se no dovrei fare una lista di trenta persone ma sono tutte
Persone studiosi molto qualificate abbiamo perso per aperto questa seconda parte con un contributo che analizza in modo molto suggestivo quello che è stato il mutamento quel dello scenario sociale del due mila e sette rispetto al mille novecentonovantasei corto cos'è cambiato come
Cenare sociale come condizione Stato sociale del Paese nell'ultimo decennio e quindi
Si evidenziano problemi che non era non avevano questa priorità un decennio fa
Ed abbiamo un primo gruppo di contributi che appunto riguarda queste problematiche la condizione femminile
L'immigrazione il Mezzogiorno le politiche per la famiglia tutto di una serie di problematiche e anche solo appena si direbbe un decennio fa non avevano la forza l'evidenza l'urgenza
Che assumono oggi poi
Abbiamo un i contributi che rivisita no di settori
Di intervento grandi settori di intervento delle politiche sociali del nostro Air France
Sui quali la Commissione no fredda ho fatto un'analisi piuttosto approfondite sul quale aveva formulato delle proposte dal problema degli strumenti di universalismo saliti selettività il problema
Dell'ISEE che che è un
Noi continuiamo a ritenere una riforma rimasta incompiuta
E che quindi condizione poi
Una
Pratica reali di un
Di universalismo e se l'attività poi la il blocco delle politiche del lavoro e degli ammortizzatori sociali non credo di avere spendere molte parole per dire quanto sia stato lento e sia tuttora
Lentissimo il problema della il tema della riforma degli ammortizzatori sociali
Un altro blocco ricco contributi riguarda ovviamente il sistema pensionistico che il sistema un altro ancora il sistema
Sanitario e poi c'è tutto il il settore delle politiche socio assistenziali la vicenda ma emblematica da certi punti di vista del reddito minimo di inserimento
Lanciata anche sull'onda proprio di una proposta della Commissione Onofri che aveva affrontato il problema del minimo vitale
Lanciata
Dal dal Governo
Prodi e poi rimasta abbandonata a se stessa
Successivamente affossata con l'avvento del Governo di centrodestra
Quindi il problema della politica della casa il
Il problema la sanità l'abbiamo detta le politiche socio-assistenziali
Contrasto della povertà e delle disuguaglianze il problema della casa
E il problema
Delle politiche abitative che anche questo un tema che nel novantasette non aveva il carattere ormai
Drammatici che oggi assume ecco questo è il
E grosso grosso modo l'indice sintetizzato ecco di questo
Di questo
Libro bianco che ha assunto delle dimensioni un po'
Monumentali devo dire però che io credo
Chi
Avrà la pazienza di
Vederlo questa prima versione diciamo telematica e soprattutto il volume crescerà credo dimostrerà una cosa almeno questo e la via convinzione come curatore di questo
La lungo e complesso lavoro che abbiamo fatto fra l'altro in pochi mesi che in questo Paese non manca
Una cultura
Sociale euro un insieme di proposte
Praticabili non
Astratte teoriche di riforma
Del welfare
Del nostro Paese
Non manca
E questo e il dato da cui credo dobbiamo partire
Però le
La riforma delle vasta non si riesce a fare non si riesce a fare e si continua a procedere
Con piccole aggiunte piccoli interventi
Che non fanno che i accentuare una segmentazione una la una configurazione del nostro welfare settoriale categoriale che si protraesse grava nel tempo ecco la domanda che rivolgiamo ai Ministeri
Che ringraziamo per essere qui presente oggi rivolgiamo gli studiosi che interverranno volendo realizzare un confronto tra studiosi e decisori politici e la domanda che ricorda ma perché
Perché è disponendo
Di un insieme corposo di proposte notte sviluppate nel corso di questi anni
Non le riusciamo a compiere passi nella prospettiva di una riforma sistematica del welfare italiano di una riforma non casuale non per per piccoli ritocchi ma di un ridisegno complessivo
Del welfare del nostro Paese in comparazione con quanto avviene in altri Paesi europei e in comparazione con quello che
Un processo che noi riteniamo
Di innovazione non più rinviabile grazie
Bene e nel frattempo è arrivato anche
Il
Secondo il relatore
Io devo si riducevano meno consente
Aggiungere una piccola precisazione quanto lui ha illustrato
La nostra ricerca non è formata esclusivamente da ventinove contributi
Che hanno fatto ventinove
Esperti autorevoli studiosi ma è stato il frutto anche di un confronto di un lavoro collegiale
Che Luciano Guerzoni ha coordinato forse non lo ha detto per un
Assalto di modestia che Luciano ha coordinato
Naturalmente e chi ha avuto modo di leggere questi contributi ha visto che permangono su alcuni punti delle differenze di opinione
Però il lavoro collegiale che è stato fatto il confronto la discussione
La la rilettura da parte di tutti dei contributi degli altri ha consentito su altre questioni su molte questioni di
Arrivare a delle conclusioni comuni quindi ci sono
Molte conclusioni comuni e ci sono alcune ponte in cui ciascuna rimasto della sua idea e la argomentata tengo a dire questo perché una differenza tra un volume collettaneo
E invece un lavoro di elaborazione di ricerca di gruppo è molto importante almeno nel caso di Astrid siamo assolutamente affezionati
A il metodo del confronto e della ricerca collegiale e anche in questo caso è stato fatto con tempi rapidi come diceva Luciano perché
Il decennale del rapporto della Commissione Onofri scade nel due mila e sette e quindi
E quindi dopo il trentun dicembre dopo il trentuno dicembre si era già
Si era già undici anni dal rapporto della Commissione al nostro bene adesso io non so se vuole intervenire come da programma subito
Il
Presidente Amato non c'è problema
Eccetera allora seguiamo l'ordine si parla prima Vivalto seguiamo l'ordine allora abbiamo la redazione di
Giuliano Amato il titolo dieci anni dopo la Commissione Onofri antiche e nuove criticità per la riforma del queste aggiungere
Ora
Andati lenti che non si riferisce al Paolo vecchie Enzo
Dieci anni fa
Dieci anni sono pochissimi sono tanti insomma sono pochissimi perché
Se uno va a leggere quel rapporto la relazione finale pubblicata nel dossier
Di Astrid si rende conto che
Alcune di delle criticità alle quali cercava di rispondere sono rimaste quasi esattamente come
E poi si è aggiunto
Insieme di cose evidente che detto da me addirittura ovvio per il mestiere sto facendo il pro tempore tutta la grande tematica dell'immigrazione era ai primordi nel novantasette dibattito non è presente
In realtà il il rapporto
Presentano e che le
Tutte le caratteristiche che presentano
Paolo l'errore non è una cattiveria una constatazione che presentano i rapporti
Diritti
Con intelligenza in qualunque momento della storia della Repubblica si mette a riflettere su quello che era successo prima
Nel senso che uno si ritrova davanti questa alluvionali tardi cambiamenti incrementarli e parcellizzati delle nostre istituzioni
E viene ripreso dalla invincibile voglia di dare un senso a tutto questo
Lo dico in modo molto chiaro
Ma se ci pensate bene
Quello che
Foto poteva apparire come un grande cambiamento nella storia italiana inizio anni sessanta la nota aggiuntiva di la Malfa era esattamente fondata sulle medesime premesse su analoghe aspettative c'era stato uno sviluppo ricordo le parole di la Malfa disordinato e tumultuoso
Bisognava dare ordine a questo sviluppo identificando taluni capisaldi
Di finalità e attorno ad essi riannodare quello che era stato fatto
Il tema è diverso e più ampio qui ci ritroviamo esami
Perché
Noi siamo venuti crescendo in modo alluvionale ed incrementale ed è ed è curioso che
In fondo trentacinque anni dopo la nota aggiuntiva di la Malfa riflettendo su un settore peraltro cruciale di azione pubblica alla Commissione Onofri
Si trova alle prese con uno sviluppo disordinato e tumultuoso degli istituti
Di assistenza sociale e si ripropone
Si ripropone quello che
A quel punto poteva essere il modo più semplice di uscirne perché
Si trattava di mettere insieme frammenti e trasformarli in istituti compiuti
E quindi di risorse disperse qual è l'espressione che usiamo che a questo punto chiunque scriverebbe in mille vincoli
Ricondurle a ad una più significativa capienza
Tale da permettere di alimentare il funzionamento non di frantumi ma di istituti
I spirati
A criteri diversi di allora i capisaldi di questo rapporto vi appaiono quelli
Del riordino
E qui ci sono tutti gli istituti imito nel campo degli interventi nel mercato del lavoro Cassa integrazione in mobilità mobilità straordinaria disoccupazione
Integrazione ordinaria cassa integrazione straordinaria eccetera
Di cui capiamo come sono nati perché in ciascun momento sia dato un pezzetto di risposta che si è sempre aggiunta alla risposta precedente oppure
Nel settore pensionistico integrazioni al minimo pensioni di guerra invalidità erano gli anni che si dice
Quanto spendiamo di pensioni di guerra Ciampi diceva io l'ho Lollo non restituito alla pensione di guerra non non la voglio la pensione di guerra se tutti facessero come me
Quelle sessanta mila lire al mese che io non prendo moltiplicate perenne possono essere uno dei rivoli che poi alimentano il fiume quindi c'era l'idea delle riordino
E a quel punto accerto questa se vogliamo era la cosa più innovativa anche del riequilibrio finanziario parziale di un sistema che poi mettendo tutti questi frammenti insieme
Vi si presentava con due aggregati assolutamente sproporzionati sul piano dimensionale
Se s'somma
Il
La spesa genericamente pensionistica
Supera il i due terzi quello che rimane e poi in meno di un terzo in ragione della frammentazione in pratica
Noi che già allora spendevamo sopra il tredici quattordici per cento del PIL per pensioni spendevamo poco sopra il tre
Per spesi da definita genericamente assistenziali se non ricordo male i numeri
Lo scopo finanziario del rapporto rapportare ad altri cinque a quattro e due nel due mila uno la Spesal sociale non previdenziale
E in fondo rimettendo insieme i frammenti e aggiungendo uno zero sette
Si poteva essere in condizioni
Di alimentare nuovi istituti non più parcellizzati i due trattamenti base per il mercato del lavoro l'indennità per temporanea sospensione una robusta indennità di disoccupazione che poi faceva capo al reddito minimo che darle
La grande nuova Rete di sicurezza alla quale si pensava il minimo vitale
E poi la terza cosa
Che si affacciava sul nuovo mondo dell'invecchiamento il fondo per i non autosufficienti quindi in pratica c'era
Una spesa pensionistica riordinata ed una spesa sociale costruita attorno ad alcuni grandi filoni il tutto
Dal punto di vista operativo all'insegna di due cose la prima
Che era proprio derivata da Ermanno Gorrieri in effetti l'universalismo selettivo ecco che era un tema su cui Gorrieri aveva insistito ed insistito cioè la spesa sociale non deve andare terre Untitled mensa frammentari ma deve andare per evitare il tornante che esprimono diritti tendenzialmente un Events universali
E deve a vere e poi la capacità di selezionare coloro che si trovano nella condizione di non vedere quel diritto soddisfatto
Il che implica una amministrazione efficiente fondamentalmente quindi
E riordino riequilibrio finanziario attorno ad alcuni istituti già sei
Fondati sul criterio dell'universalismo selettivo realizzato attraverso un'amministrazione efficiente già allora la relazione diceva
L'universalismo selettivo diventa un incubo se affidato ad una amministrazione non efficiente perché ha bisogno di discrezionalità
La discrezionalità il modo di raggiungere il bersaglio con la massima specificità
Ormai è
Un veicolo che può essere guidato in direzioni le più diverse ed è più più corruttive
Se uno si domanda
Che cosa
Mi è successo lo dice nella ricerca Astrid per la verità lo stesso Paolo nel pezzo introduttivo
Ma
Fondamentalmente
Non è successo quasi niente per certi versi abbiamo ci siamo lasciati andare anche avere stravaganze noi stessi noi stessi perché
Intanto va beh insomma l'idea del minimo vitale è un'idea che è riuscita a suscitare un grande dibattito e a sinistra
Più che sovvenire alle esigenze di quei poveretti Raccuia sarebbe anche servito in Italia
Perché si è cominciato a tra minimo vitale reddito di inserimento
Le incapienza e quindi imposta negativa
CSM purtroppo in un
In un ambiente intellettualmente vivo come il nostro alimentato più le idee dei fatti insomma il clima che si sono scontrate molte il principe fatto spendere che è stato sperimentato fa
è durato a un po'la sperimentazione
In alcuni Comuni erano poche decine
Voi è cambiata la maggioranza politica
E io che usufruiscono di una pensione elevata ebbi modo di notare che per l'ennesima volta io pagavo un contributo di solidarietà che finiva alla Ragioneria generale dello Stato fondamentalmente perché Secondo la Finanziaria del due mila due il contributo che volentieri io pagavo non è mai arrivato a nessuna Regione che abbia attivato quello che è quella finanziaria diceva e questo è stato
Il percorso
Finito proprio in un gigantesco poco di questa cosa
L'ho riproposta io nel programma che scrissi per le europee
E li rende l'idea
Infelice in questo ambiente fervido di polemiche ma non di fatti
Di dire che occorreva riprendere l'idea come rette essenziale Rete minima non mi ricordo allora partire una discussione straordinariamente inutile
Sarebbe offensiva se io mi offende essi nella quale si sosteneva che in quel programma io proponevo lo Stato minimo la riduzione del guerre spiegare alla Rete minima
Inutile appellarsi al fatto che si proponeva un istituto tra gli altri che facesse da base dal paracadute ma insomma non non ha mai fatto polemica allora non
Non lo dà non la faccio ora l'accordo di cui mi rammarico di più
E che
Avevamo fatto insieme a Livia Turco questa
Predisposizione della reti della
Dei servizi assistenziali che porta il nome trecentoventotto la legge trecentoventotto del due mila
L'avevamo finanziata e questo poteva far partire un pezzo delle idee suggerite da Paolo nella sua rete nel
Nel rapporto
Ma la trecentoventotto a incappato in una DOP duplice sfortuna
La più forse drastica è stata il cambio di Governo e quindi il fatto che il centro destra ha progressivamente
Eroso i finanziamenti che la trecentoventotto aveva
E il capolavoro di questa deformazione fu l'utilizzazione di quel danaro per il bonus bebè dal tocca tutti il verde
Universalismo non selettivo
E noi ci avevamo messo del nostro perché così con non ENPI tono di regionalismo
Con il Titolo quinto avevamo attribuito alla competenza esclusiva alle Regioni e quindi la trecentoventotto diventava istituzionalmente un fuor d'opera insomma ecco
Non faccio commenti perché punto in base al principio che si preferisce sfottere gli altri piuttosto che essi stessi basta annotarlo insomma anche divertenti qui siamo stati un pochettino
Un pochettino estemporanei
Uno come Paolo Ferrero potrebbe dire che per quanto riguarda il resto essendo
Scopo in rapporto giungere alla flex security inchiesta abbiamo poi realizzato la sua ex senatore rifiuti di Napoli est tutto magari compensi anche ma non lasci dire a me
Previsti gioca sempre un tempo solo nominata potevano venire insieme comunque la fra ex venuta qua Security
Security ma Security ecco ha cominciato a venire dopo non la voglio fare tanto lunga
Ma non c'è dubbio che
Con questa ripresa
Nori
Ci siamo posti
Ex novo i temi del
Rapporto o no fuori
Enti è innegabile che
Tante cose sono state dette in questi anni sui giovani sul
Discontinuità di lavoro sulla incertezza pensionistica sulla bassezza dei loro contributi sulla mancanza di incentivi
Alla stabilizzazione insomma
Ora
Siamo all'attualità ma non c'è dubbio che
Protocollo del welfare alcune di queste cose comincia a fare
Ciò che non sta fasce ciò che non stiamo facendo riequilibrio della spesa di sicuro
Perché insomma guardando nel protocollo si resta colpiti dal fatto che dati i tre mi che sono miliardi questi perché Eurosistema altri tre miliardi e mezzo di euro
Fondamentalmente due e mezzo fanno la parte pensionistica uno circa BA arresto
Suddiviso
Tra ammortizzatori e produttività disarmo ecco ma poi
Sono se non mi ricordo male uno lettera e circa il miglioramenti pensionistici uno allo scalone
E così Beniamino
Quindi di sicuro non c'eri equilibrio in effetti insomma siamo sempre a due terzi due terzi un terzo
E questo pone un problema oggettivamente
La Commissione Onofri ha influenzato molto gli anni successivi in un unico punto quello che più o meno riordinando si poteva evitare di spendere di più
Ed allora era passata l'idea che potessimo fare una riforma degli ammortizzatori sociali senza spesa
L'idea era assolutamente priva di qualunque fondamento soprattutto in un sistema nel quale l'intenzione era pervicacemente quella di continuare ad essere incrementali non non riordinati
Più in fretta
Paolo nota nel suo regime di questi dieci anni chi punto una cosa si è rivelata impossibile
C'è anzi due cose si sono rivelati impossibili una quella di ritoccare con vigore il preesistente e quindi i frammenti hanno resistito
Difesi da se stessi difesi così dal sistema politico sindacale che in qualche modo non se l'è sentita di affrontare il il cambiamento
E l'altra
è rimasta la
Diffidenza
Irrisolta per sé una pubblica amministrazione
La cui
Efficienza è rimasta oggetto di propositi nomina realizzati dopo
Che
Franco aveva messo a fuoco i congegni
Per realizzato
Quando nella scorsa legislatura Tiziano e io ci imbarcano in una possibile riforma
Degli ammortizzazione tori sociali legata ai cosiddetti nuovi bisogni
Arrivammo se non ricordo a nove mila miliardi dell'epoca che più o meno
Che era
Era il fabbisogno assolutamente necessario
E noi stessi non affronta vanno alcune delle questioni in particolare appunto tutto il tema dell'immigrazione neanche noi lo stavamo affrontando
Cominceranno ad affrontare il tema della famiglia
Chiara nel suo coso nel suo perito coso scusate ma non so NAS
Nel suo bellissimo offesa
No non sapevo se dovrà articolo pay per in questo momento è Peter perché non è stata ancora pubblicato per questo usato darlo alla prova coso
Notai che nello stesso rapporto Onofri in fondo la famiglia nome sufficientemente protagonista non è che manchi
Però in effetti non è così al centro dell'attenzione di un del riordinamento necessario per la spesa assistere chiamata assistenziale
Così come successivamente lo abbiamo visto
E oggi e
Noi questo tema lo abbiamo tutto da fare
L'abbiamo tutto davanti
Nella consapevolezza che uno proprio dei pezzi su cui la nostra legislazione oggi anche i istituti di cui disponiamo sono più deboli
In fondo per farla breve ricavando il succo anche di quello che viene dall'insieme dei nostri così dei nostri trait d'azione
Viene fuori che
Non è poi così male la nostra scuola
Ed è una cosa alla quale io tengo perché non è poi così male cioè c'è un impegno
Di insegnanti di ci sono tante persone coinvolte nella scuola
Che affrontano il difficilissimo tema del esclusione sociale del tentare di contrastarla la scuola ci ha due formidabili temi che c'è scritto
Dolosi
Crolla crollo della scuola italiana
I titoli che sono
Cose
Tralasciare da lasciare a se stessi
Cioè
Ma
Riguarda l'università
Riguarda soprattutto banale
La la la nostra scuola che sono poi la le l'evocazione primaria parametrici a due flussi suggerisco il quale deve fare i conti in quello quella
Tendenziale chiusura nell'esclusione
Di chi
Dite in ambiti cittadini familiari sociali particolarmente deboli e
I nomi italiani che rispetto a questo tema hanno un'ovvia specificità di propensione all'integrazione che può venire o può non venire ancora
Dico questo perché sfuggire a Ginevra e sulla scuola che gravano questi fenomeni
I nostri interventi sulla famiglia
Per garantire che questo accada il meno possibile quali e quanti sono Libro bianco è veramente un libro interamente bianco insomma è questo
E praticamente tutto descrivere così
Come
Il
La parte diciamo che riguarda il mercato del lavoro
Ancora un capitolo per scrivere che sento dire il governo della repubblica intende affrontare nei prossimi nelle prossime settimane
Che i i profili della precarietà per intenderci ai quali non è arrivato ancora il protocollo ecco qui c'è
Tutto lavoro da fare
Rimangono le due grandi questioni però che poneva il rapporto e su questo finisco appunto una
Se noi prendiamo atto del comunque della difficoltà che abbiamo aree di allocare le risorse da dove vengono le risorse
Usiamo formule varie extra gettiti tesoretti
Ma è indiscutibile che insomma i diritti sociali da quando sono stati inventati nel primo Novecento non sono gratis
Per non è inconcepibile che sia
Non può essere gratis altrimenti non esiste perché il diritto sociale per definizione e un diritto o pretesa ad un adempimento al trucchi
E questo adempimento è un adempimento costoso convinti e i costi possono essere significativi
Profitti in particolare con Paolo in questi mesi
Ci siamo fatti è vero ci siamo trovati davanti ha tanti risvolti del problema casa
Insomma io lo so non so per primo che
Non esiste un diritto ad avere una casa azionabile in giudizio insomma ecco
Questo lo sappiamo ma tutti esiste una politica sociale della casa che ha bisogno di essere dotata di risorse ha bisogno di
Tradursi in una disponibilità
Di risposte chi siano più adeguate della tolleranza dell'abusivismo oppure della tolleranza delle baraccopoli
Qui se volete si va a toccare un tema nel quale ora non vorremmo entrare perché ho esaurito costo esaurendo i miei venti minuti per l'esattezza
Ed è quello
Del
Passaggio data un'attenzione specifica alla povertà che era tipica del rapporto nostri di dieci anni fa
Alla vulnerabilità
Cioè a quella situazione nella quale un piccolo evento di vita quotidiana
Può sembrare avvenuta nell'area della povertà chili in non c'era in partenza e chi statisticamente non è convocato sotto la linea della povertà
Rispetto a queste una casa è un capitolo assolutamente fondate
Ecco vedere
Federazione che avevano una vita normale che da un giorno all'altro finiscono in automobile
Oppure nel sacco appello oppure se sono fortunati in una gara in una casa abusivamente occupata ecco il segnale un problema di di primaria di primaria grandezza
Allora
Il riequilibrio
E qui
Non lo si può non dire insomma non necessariamente
Va trovato all'interno della spesa sociale probabilmente va approvato all'interno della spesa
è un bel problema
E lo abbiamo tutto da
Grazie Giuliano sulla parola ma Paolo nostre che ritorna sul luogo del delitto parole
Sì con un certo imbarazzo in un certo senso anche se l'imbarazzo
Generalmente ce l'ha chi si sente colpevole ma
Non non di questo credo si tratti
In realtà io vorrei
Cogliere questa occasione finalmente
Dopo dieci anni
Di
Consentire il riconoscimento a tutti quelli che hanno lavorato
Anche se in un periodo breve ma molto intenso i lavori della Commissione
Cominciano il quindici di gennaio del novantasette terminarono il ventotto di febbraio dello stesso anno novantasette
Quindi un lavoro molto intenso con una competenza veramente approfondita poteva essere svolto solamente in quel breve periodo e da
Un insieme dei contributori di esperti che hanno fatto il vero nucleo del Commissione e vorrei citarli con le rispettive responsabilità
Chi vada
Sul sito dove sono presenti tutti i documenti allora prodotti trova
Questi capitoli oltre alla relazione finale
La spesa sociale italiana in prospettiva comparata di Maurizio Ferrera
Le politiche del lavoro di Gianni Geroldi e Massimo Paci la spesa per l'assistenza di Franca Bimbi Paolo Bozzi Maurizio Ferrera Chiara Saraceno
Questioni aperte nel sistema sanitario italiano e linee di intervento di Stefano Zamagni
E le tendenze della spesa pensionistica di Massimo Antichi Nicola Rossi e il compianto Ornello vitali
Questi sono i veri autori della di quello che poi per semplicità è stato chiamato rapporto Onofrio Commissione o no anche perché è la denominazione della Commissione
Era
In un certo senso abbastanza critica
O
Perlomeno difficile da aiutare da consentire una
Rapida comunicazione un rapido riferimento infatti
Sì denominava commissione per l'analisi delle compatibilità macroeconomiche della spesa sociale
Immaginate di
Qualsiasi riferimento giornalistico che potesse riprodurre questa denominazione ma quella denominazione non era deliberatamente
Ostica e che voleva contenere nella sua denominazione il mandato
Che la
Commissione stessa ricevette dall'allora Presidente del Consiglio romano Prodi
E qual era questo
Mandato era quello di prendere in considerazione
Tre a spetti prevalenti dal punto di vista sia delle prospettive internazionali che interne
Aspetti in parte condivisi con
Le altre economie mature e in altra parte specifici del nostro Paese
Questi aspetti li cito
Solo
Molto rapidamente il primo
L'invecchiamento corrente e prospettico
Ora già decisamente più presente della
Nostra popolazione
Tutto quell'insieme di fenomeni
Che
Va sotto il nome di globalizzazione
E
Questo specifico italiano il
Risanamento dei conti pubblici
Risanamento che
Allora
Era la
Premessa la condizione necessaria per poter
Disegnare
Qualsiasi prospettiva per le politiche
Di natura sociale
E lo era perché
Con
La legge finanziaria per il novantasette applichi approvata nel mille novecento dicembre mille novecentonovantasei si era
Accettata una scommessa
Quella di riuscire
A raggiungere
Il livello del tre per cento dei disavanzo pubblico
Nel giro di un anno
Scommessa che
Costituiva come ho detto prima la premessa per poter ragionare
Di qualsiasi politica sociale perché solo sulla base
Della
Vittoria
In quella scommessa che si poteva immaginare l'abbattimento molto rapido degli oneri da
Interessi e quindi l'apertura di spazi finanziare per prendere in considerazione
Nuove spese o sospese necessarie al ridisegna riallocazione della
Protezione sociale in quanto tale
Queste erano letti le premesse e il mandato che
La Commissione ricevente vi erano
Quindi
Dentro a questi tre obiettivi invecchiamento globalizzazione e risanamento dei conti pubblici
Vi erano due
Tensioni concettuali che erano costituite da un lato
Dalla necessità di riflettere sui rapporti tra
Spesa sociale e quella che gli economisti chiamano offertagli regata del sistema economico
Questa era una riflessione obbligata in quel momento così come rimane tuttora
Dall'altro il fatto che
Sì valutasse
Opportunamente la necessità di procedere verso un sistema organico di protezione sociale vale a dire superare quei quel procedere
A Rivoli
Che Giuliano Amato prima citava
Quali erano i modelli di riferimento intellettuali e comparativi che in quel momento venivano presi in considerazione
In parte
Come aspetto inerziale
Era l'assetto dei sistemi di welfare che negli anni sessanta e settanta
Siano affermati
Nell'Europa
Continentale
Ma
Soprattutto
Le innovazioni che in quei sistemi
Tra agli anni Ottanta i primi anni Novanta siano affermate nel Regno Unito e
Nell'Europa del nord con una particolare attenzione
Ogni epoca al suo Paese del nord di riferimento con una particolare attenzione
Alla modello olandese attenzione che ora si è spostata verso il modello danese
E
Tutto questo
Suggeriva alla
Necessità
Di
Lasciamo
Sì
Che succede che
No
La siamo svolgere il loro nella loro professione in modo che anche la nostra possa
Quindi
Le considerazioni che stavo sviluppando riguardavano i riferimenti
Soprattutto alle innovazione nei paesi nel Regno Unito in Olanda per metterla in modo semplice
E che sollecitavano la coniugazione di un completamento
Delle
Del nostro sistema di welfare completamento in senso
Diremo
Dinamico vale a dire
Meno sì estende la copertura a farlo in modo da tener conto dei problemi che chi ci ha preceduto a ha già incontrato e quindi l'ispirazione
Che
Il sistema di incentivi al lavoro
Debba essere in un qualche modo privilegiato affinché si affermi un
Sistema di protezione sociale all'interno del quale
Come si diceva lavorare paga
Non c'è dubbio che i lavori della Commissione
Avevano anche bank interiorizzato il problema del vincolo posto dal risanamento dei conti pubblici tant'è che
Nelle conclusioni si afferma esplicitamente questo non non mi sembra opportuno nasconderlo
Si afferma esplicitamente che la riforma della spesa sociale qui delineata qui nel senso
Della rapporto possa contribuire in misura limitata e nel breve periodo
Alla riduzione della quota di spesa primaria corrente sul PIL
Se
Così
Non non fosse stato
Se
L'esperimento la scommessa di riduzione
Del disavanzo in modo concentrata
Avrebbe richiesto negli anni successivi un aumento decisamente più consistente e permanente e questo il punto dell'avanzo primario
Il che avrebbe comportato una riduzione decisamente più forte della spesa sociale non dobbiamo dimenticare questo controfattuale
Non si è verificato perché anche questo vincolo era stato interiorizzato
Dai lavori bella Commissioni per quanto riguarda
Gli altri aspetti più di contenuto molte cose sono state dette sia nelle tre presentazioni iniziali sia nel
Commento di Giuliano Amato quindi non non vorrei fare perdere tempo anzi cercherei di recuperarne
Per lasciare spazio alla discussione anche perché molte delle cose che sono state allora affermate sono diventati gli slogan ormai ripetuti
In questi dieci anni il da molte parti come quello della
Ipertutela
Da un lato e della sotto tutela dall'altro da cui
Esigenze di redistribuzione delle delle tutele quello della polarizzazione
Che allora si prospettava della distribuzione del reddito e che poi
Ci siamo trovati per le mani molto molto rapidamente
Gli obiettivi
Che venivano enunciati
Come la neutralizzazione delle tendenze di medio periodo all'aumento delle quote di spesa per la sanità e per le pensioni
Sono obiettivi ormai considerati quasi banali come pure la ricomposizione della spesa a favore di quella assistenziale ma di questo avete già sentito parlare la riforma dell'assistenza
Attraverso una scelta equilibrata tra universalismo per quanto riguarda i beneficiari e selettività
Nell'erogazione delle prestazioni la prevalenza dei servizi
Auspicata
E nel breve periodo
La riduzione del ritmo di crescita della spesa per pensioni
Per
Attraverso
Ciò che è diventato ormai desueti top proporre
L'accelerazione dei tempi della transizione al sistema contributivo
E
Va detto questo c'era la abolizione delle pensioni di anzianità
Per un insieme di valutazioni che
Alla luce di quello che è successo nei dieci anni successivi possono apparire certamente
Frutto di un illuminismo molto ingenuo ingenuo di fronte
Ingenuo nel ritenere che fosse sufficiente individuare una
Iniquità attuariale infra generazionale nel nelle pensioni di anzianità perché
L'opinione pubblica si potesse convincere della necessità del
Superamento di quell'istituto ma
Certamente questa
Ingenuità
Che si è manifestata come tale negli anni successivi c'è la porteremo dietro ancora ancora per molto
Che cosa
Rimane di
Quella di quell'esperienza
Che cosa quali insegnamenti ci ha ci ha lasciato
Ma
Innanzitutto
Abbiamo visto che nel corso di questi dieci anni
In realtà
Un obiettivo è stato raggiunto sul sistema pensionistico
La stabilizzazione della speso
Negli anni novantacinque novantasei
La spesa era
Tornata a crescere in termini di
Prodotto interno lordo
E gli interventi di manutenzione in un certo senso
Per
Prendono un approccio su qualche modo riduttivo nella
Valutazione dei ciò che fu fatto tra il novantasette novantotto sul sistema pensionistico riuscirono a a stabilizzare la
Per qualche anno
Gli interventi successivi del due mila e quattro
Corretti con quelli in itinere
è molto probabile la stabilizzino per i prossimi sei sette otto anni
Poi
Si dovrà
Intervenire nuovamente con in concomitanza con l'afflusso dei babyboom
Alla pensione
Ma
Vediamo le capacità
Di
Intervento alla fine ci sono
E quindi
L'obiettivo
Minimale
Che
Fu concordato nel
Sia nel formulare la legge Dini
Nel mille novecentonovantacinque sia nel formulare gli interventi successivi del novantasette quello di stabilizzare la Spesal pensionistica in termini di PIL
Possiamo
Considerarlo raggiunto anche se non costituiva e non costituisce
L'obiettivo di riallocazione il raggiungimento dell'obiettivo di riallocazione della spesa che si perseguiva
E se valgono le considerazioni prospettiche più appena avanzato possiamo pensare di
Riuscire a
Governare la dinamica di questo onere anche nei prossimi decenni
Ma c'è invece un
Un cantiere
Che parallelamente a quello delle pensioni
Si aprì
Assieme a quello delle pensioni nel mille novecentonovantadue ed è quello della sanità
Questo cantiere a lavorato in un continuum di interventi macro e micro
Nel corso di
Ormai tutti questi quindici anni
E
I risultati
Sono stati di tratte nere di contenere la crescita della spesa
Ma non di arrestarla sempre in termini di prodotto interno lordo
Il che vuol dire che per un insieme di ragioni che ora non non credo valga la pena approfondire ma che sono fanno parte del
Delle modalità di comportamento
Di ciascuno di noi se volete in termini da economista una elasticità al reddito maggiore dell'unità per le spese
Di tipo sanitario per cui
Più elevata lo standard di vita e più esigenze
Di natura sanitaria precauzionale preventiva si manifestano la tecnologia applicata a la
Sanità che è sempre più complessa e ovviamente sempre più costose che consente di raggiungere risultati sempre migliori ovviamente questo
Non dobbiamo dimenticarlo ma tutto questo
Comporta una
Incremento potenziale della spesa che va a sommarsi della spesa sanitaria
Che va a sommarsi con
Le spinte che provengono dall'invecchiamento della popolazione che sono abbastanza intuitiva
Quindi in
Prospettiva se anche siamo stati potremmo essere in grado di stabilizzare la spesa pensionistica
è difficile che questo obiettivo possa essere raggiunto
Anche per quanto riguarda la spesa sanitaria qual è l'implicazione di tutto questo
L'implicazione a mio parere che lo spazio per
Tutte le altre politiche che sono
E verranno sono state verranno citate
Politiche di natura assistenziale legate al sostegno alle responsabilità familiari politiche legate al quella parte assistenziale della non autosufficienza
Politiche di lotta contro la povertà
Avranno ancora in prospettiva degli spazi ristretti
Avranno spazi ristretti
Se non si andrà
Non si vorrà andare oltre al perimetro della spesa sociale per
Comprimere la dinamica della spesa corrente più complessiva
Ma se poteva apparire
Una missione impossibile quella prospettata dalla Commissione dieci anni fa
Vale a dire la ricomposizione della spesa all'interno della spesa sociale secondo le modalità che più volte sono state citate
Dobbiamo domandarci se questa prospettiva di necessaria compressione
Dell'altra spesa corrente diversa da quella
Sociale non sia anche essa una missione impossibile
Beh io credo che se
C'è stato un qualche
Valore di stimolo dieci anni fa alla ripensamento e a non solo ma anche al
Tentativo di mettere in atto
Una riforma organica del welfare
Uno spunto altrettanto
Significativo credo dovrebbe venire oggi dalla
Considerazione del grado di
Disgregazione della identità collettiva che è in atto
E prima che questo
Crei dei danni irreparabili al sistema economico sociale e politico
Credo che un
Uno punto
Ci sono troppi altri termini che non mi piacciono colpo di remi spallata no nulla nessuno di tutto questo uno spunto ancorché non mal di schiena si appunto
Uno spunto innovativo credo che debba venire da una
Riorganizzazione effettiva del del sistema di welfare per una ragione molto semplice
Nella
Seconda metà
Del
Diciannovesimo secolo nella prima metà del ventesimo secolo
Il la costruzione di un sistema di protezioni sociali è stato un veicolo a mio parere importante per
La costruzione di una
Identità nazionale di una identità collettiva
Di fronte alla disgregazione se riusciamo a mettere i SIC insieme di nuovo dei pezzi che aiutino sia a livello locale
Sia a livello nazionale a ricreare questo processo a rimettere in moto a rovesciare il segno di questo processo e quindi a rimettere in moto
Una processo di formazione di nuova identità collettiva credo che questo possa venire solo da una riforma
Radicale del il sistema di welfare altrimenti
Per un altro decennio ci troveremo di fronte una
Missione che riterremo in modo credo
Minimale impossibile ma impossibile perché non
Perché ci troveremo di fronte al fallimento di disegni e impegni politico sociali grazie
Per un minuto la parola al Ministro Amato trenta secondi siccome ed anziano mi accingo ad aumentare nella prossima ora la spesa sanitaria secondo le indicazioni date da Paolo
No volevo solo dire che abbiamo raggiunto la stessa conclusione il riequilibrio questo punto qua c'è l'impianto normativo
Nove la spesa sociale
Contengono spinosa tra il telefonino quello
Non ci dimentichiamo i settanta e più miliardi di spesa per interessi e chi cioè proseguendo una efficace azione di riduzione del debito
Se noi riuscissimo soltanto nell'arco di cinque anni a disporre di due punti in meno cioè la data
A ridurre la spesa per interessi di altri due punti di PIL che poi non è così gigantesco
Distribuendoli tra spesa sociale e quella cosa che chiamiamo ricerca e innovazione
Noi possiamo trasporto trasformare il Paese due punti di PIL riti avanti dal dal debito i trasferiti su questi due settori di spesa
Consentono significativi cambiamenti e questo questo dobbiamo tenerlo presente non per non disperata ci in effetti è per ritenere che alcune cose sono possibili compreso pagare la spesa chi vorrebbe
In effetti Amatucci dice che dei margini ci potrebbero essere
I francesi che hanno una spesa pubblica complessiva dei cinque punti superiore a quella italiana
Non hanno neppure la possibilità di ridurre la spesa per interessi visto che già molto più bassa di quella italiana quindi hanno problemi
Potrebbero anche essere superiore i nostri allora
Le relazioni sono finite
O da fare una comunicazione che ci siamo dimenticati di fare all'inizio i all'ingresso
Trovate anche un numero di prospettive sociali e sanitarie numero appena uscito che nessun rapporto nostri egli contiene scritti di Onofri Paolo Bosisio canaglia arancione rigorosa Gori e oggetti del SIC
Noi abbiamo cui a partecipare alla tavola rotonda tutti quelli previsti
Eccetto Mercedes Bresso che
Ha dovuto partecipare a una riunione non prevista del Consiglio regionale e Nichi Vendola che ha la medesima giustificazione
Io non vi faccio considerazioni
Generale ma devo dire che
Terzo il quarto convegno di astri detta a cui partecipano tutti
I partecipanti previsti compresi tutti i ministri e in cui all'ultimo momento manca uno o più presidenti di regione evidentemente
C'è qualcosa
C'è qualcosa che non funziona
Forse si ricollega a quello che ha amato diceva prima esso la la la la legge trecentoventotto e il fatto di trovarsi costretta ad affidarmi l'attuazione alle Regioni ma
Voglio prescindere da questa
Noi
Del tavola rotonda seguiremo il criterio di alternare per così dire responsabili politici quindi innanzitutto ministri e studiosi in modo da rendere
Cosa diciamo più o speriamo più più più divertente
Darei subito la parola Rosi Bindi segnalando che Rosi Bindi e Paolo Ferrero sono qua non solo fin dall'inizio ma addirittura sono arrivati in anticipo rispetto all'inizio dei lavori
Da cosa non è frequente e merita detti con particolare elogio e apprezzamento
Rosi Bindi dopo Rosi Bindi darei la parola Chiara Saraceno
Così cominciamo con la famiglia dice
Io intanto ringrazio tutti
Credo che questa sia un'occasione nella quale
Il veramente
Le idee si possano anche
Confessare
Sensi di colpa personali e collettivi quindi
Una sede di studio
Si può anche
Mettere in evidenza per i propri limiti non soltanto quelli
Riconducibili alle responsabilità di altri credo che questo sia da
Questo punto di vista momento quanto mai opportuno
Anche magari per poi far diventare questi una una sorta di
Rivendicazioni
Ma io naturalmente nel mille novecentonovantasette vero
In qualche modo
Diciamo molto interessata
Anche perché ero al Governo anche in quel momento
Ai lavori della della Commissione Onofri in quel momento mi trovavo particolarmente interessata
Alla relazione
E al lavoro svolto da da Zamagna il quale era stato affidato il tema della sanità
E mi ritrovo adesso al guardaroba questi dieci anni con una preoccupazione diversa
E che devo dire però è
Sicuramente
Da
Alcuni punti di vista molto più interessante perché credo che
Il luogo di osservazione di adesso rappresenti molto di più
La diciamo la
E quella che doveva essere e l'innovazione vera che del nostro welfare che la Commissione non offre auspicare aveva disegnato
Rileggendomi
Anche attraverso i contributi che sono stati offerti
I lavori della Commissione io mi sono credo di potere
Affermare che al di là del Bilancio che riusciremo a fare che facciamo oggi di questi dieci anni la prima cosa che
Possiamo affermare che gli obiettivi le proposte di quella Commissione
Restano a tutt'oggi tuttora validi non solo per la parte che perché molte cose non sono state purtroppo attuate
Ma anche perché gli indirizzi le scelte compiute si dimostrano oggi ancora validissime
E con la Giunta naturalmente di una
Approfondimento e di una lettura della del cambiamento della situazione che che si è verificato in questi dieci anni
Io per titoli provo a a segnalare
Diciamo quelli che mi sono che mi sembrano dal punto di vista della situazione
Attuale le le
Le emergenze che in qualche modo sono lo sono sono ancora di più emergenze che sono venute rafforzando si in questi anni
Parte prima di tutto dall'invecchiamento
E dall'aumento della non autosufficienza sicuramente la situazione è più grave anche perché in larga parte non affrontata di quanto lo fosse dieci anni fa
Non posso non aggiungere a questo
La persistente denatalità continua a creare
I problemi che ben sappiamo che certamente non non non ai un'inversione significativa dal piccolo segnale positivo che abbiamo registrato lo scorso anno
Aggiungerei ma non non mi ci soffermo
Però
Anch'io lo voglio sottolineare sarà sicuramente il ministro Ferrero che non trascorrerà questo aspetto come l'occhio affatto Amato il tema dell'immigrazione che sta aprendo
Da tutti i punti di vista
In senso da ad alcune a punti di vista in senso positivo ma per
Per la ristrutturazione dell'Uefa delle nuove sfide che non potremo non accoglie
Io aggiungerei anche se siamo all'indomani della dell'approvazione anche in sede legislativa dell'accordo sul web e il fatto
Aggiungerei che la precarietà del lavoro che nel che dieci anni fa era appena agli inizi nella vita del nostro Paese eventualmente ci confrontavamo con una con i problemi della disoccupazione più forte ma certamente oggi noi conosciamo più di allora
Li risultati è e le conseguenze negative della precarietà del lavoro che vanno a incidere soprattutto sui giovani e sulle donne
Ecco sottolineo tra tutti la la la appunto la la l'emergenza Giovanni
Utile insomma nasconderci dietro il grave problema della persistenza nella famiglia di origine così come la il persistere di bassi tassi di occupazione femminile
Che ci vengono segnalati anche come uno spreco di risorse io credo sia stata ma sottolineatura molto importante
La stessa cosa direi per la povertà
Che
Sia per quanto riguarda quella relativa ma
Insomma i dati della povertà sono peggiorati in questi anni non sono migliorati e soprattutto è peggiorata rapporto nord-sud in questo nostro Paese che resta ancora un problema
Enorme con il quale non possiamo non confrontarci
Aggiungerei se posso molto male insomma perché in questi dieci anni che poi voglio vorrei passare un attimo all'aspetto politico che non vorrei migliorare in questa nostro Bilancio
E che noi abbiamo anche in questi dieci anni sono gli anni nei quali abbiamo registrato il forte indebolimento del ceto medio
Io ricordo che dal punto di vista della riforma sanitaria
La grande come dire sembrava che tutto si sforza sarebbe risolto in
Inserendo il sistema olandese
E io feci una riforma di lì a a qualche mese mentre mi misi a lavorare ad una riforma che andava in senso esattamente opposto al sistema olandese
E non me ne sono pentita
Perché se avessimo scommesso sul sistema olandese con l'indebolimento del ceto medio che c'è stato oggi noi avremmo aggravato la situazione e l'Olanda d'altra parte ci dice che è stato esattamente così
Ci hanno perso le elezioni quelli che avevano sbandierato in tutta Europa questa grandissima rifugio
Che noi non possiamo non tener presente di questo aspetto porci che che dieci anni fa io penso non non eravamo così consapevoli anzi l'Italia era ancora il Paese nel quale si diceva regge il ceto medio
Ora in mezzo a tutto questo ci sono stati dieci anni nella quale la vita politica non è che è stata
Cioè insomma c'ha le sue responsabilità e sono dieci anni nei quali noi dobbiamo
Per
In bipartisan ci difetti ci dividiamo le responsabilità perché ci sono state esattamente cinque anni di centro destra e cinque anni di centro sinistra
Con me cambiamenti di Governo per quanto ci riguarda non ma due maggioranze politiche che si sono confrontate
E in mezzo c'è la riforma del Titolo quinto per quanto attuata ma in sanità certamente abbastanza
Allora
Diciamo subito senza perché anche su questo punto tra tra di noi ce le dobbiamo dire
Nella nel nel confronto tra centrodestra e centrosinistra il tema del welfare è un tema cruciale
I cinque anni nei quali è stato con la scusa della del Titolo quinto totalmente messa nel cassetto la tre due e otto totalmente
Ricordatevi Libro bianco di Maroni dove era scomparso la parola persona la parola bisogni la parola diritti la parola al cittadino c'è il consumatore
L'utente quando andava bene
E le pubbliche amministrazione come regolatrice del mercato dei servizi
Che alto non aveva come oggi la responsabilità delle istituzioni pubbliche totalmente scomparsi
La scusa era stata che il Titolo quinta aveva trasferito le responsabilità alle Regioni agli enti locali non si poteva fare niente a livello nazionale sappiamo bene che non era così era un vera e propria scusa
Così come di fatto si è costruito un sistema di welfare residuale sostanzialmente compassionevole in parte
Privatizzato e certamente comunque è venuto meno il senso di responsabilità pubblica anche le politiche familiari che
Abbiamo riconoscerlo l'impulso subito dopo la relazione Onofri attraverso l'azione soprattutto del ministro Turco avevamo avuto qualche segnale perché non solo
Cioè l'assegno al nucleo familiare la cinquantatré cioè tutti segnali precisi piccoli
Non quella riforma di sistema che lo stesso Amato denunciava non esserci mai stata ma segnali
Che andavano in controtendenza rispetto all'Uefa italiana si cominciavano a registrare siamo passati a mille euro
Per ogni bambino nato questo vorrei che queste cose non si dimenticasse su tutto questo può come dire uno certamente io do un giudizio negativo ma l'importante è che ci sia la consapevolezza che c'è stata una
Rottura politica chiara e netta da questo punto di vista che considerava le conclusioni e le proposte della Commissione Onofri
Completamente antitetica alla propria impostazione
Io però visto che ho detto convegni di studio sono delle occasioni anche per
Io però devo anche dire che
Anche a casa nostra
Se questa riforma di sistema non c'è stata è perché c'è qualche cedimento culturale o quantomeno non c'è tra di noi quella
Condivisione profonda su alcuni alcune alcuni principi fondamentali
Fra tutti insomma diciamocelo lo scriviamo ma che la spesa sociale sia l'investimento insomma non
Quando siamo al dunque può voi c'è sempre qualche cosa che più investimenti
No per carità e chi lo nega che le infrastrutture già questo Paese poiché accumulato tanti di quei ritardi
Che la coperta è talmente corta che per coprire tutto ritardi che abbiamo che abbiamo scusate che abbiamo
Accumulato è chiaro che poi si tratta sempre di fare delle scelte
E e capisco bene che questa non sia mai la priorità
Però si fa un fatidica così come si fa una fatica art a riconoscersi e diciamo in alcune priorità rispetto ad altri che la Commissione Onofri dichiarava
Esplicitamente cioè quando si preferisce con interventi fiscali
Rispetto a la rete dei servizio anche il trasferimento di denaro è chiaro che per esempio le le
Le realtà più povere vengono in qualche modo penalizzate il fisco va a premiare
Alcune categorie del Paese non certamente altre non certamente quelle più fragili
E e e quindi anche da qui io ricordo la polemica Gorrieri alla
Su Suso nell'ultima nelle ultime misure del Governo di centrosinistra erano rivolte a noi in quella circostanza
Io credo che aderiva neo liberiste esattamente a parte somma questi
Terminologia che poi mi dicono che sono ideologica quindi io non la posso usare persone non mi provochi ai circoli con io no posso usare però è una citazione Carriero accordi però io non la si raccomandava viticoltori per la fa quando c'è un altro lo
Cioè questo io penso che sia punto punti sui quali noi ripeto riprendendo questo tipo di discorso e di ragionamento né queste cose Perrino ce le dobbiamo dire
Perché abbiamo ancora un po'di strada da fare a casa nostra da questo punto di vista
E lo il confronto non è soltanto tra quella che si chiama l'anima riformista un radicale del centro sinistra è un po'più complesso è un po'più complesse troppo
Vengo
A al ad ad altri due aspetti che sono siccome qui sta sporge stata affermata una cosa molto importante perché è stato detto di spazi non sono dentro la spesa sociale sono dentro la spesa pubblica
E io credo che questa sia un'affermazione
è una conquista di questi dieci anni questa affermazione perché io ricordo ancora che
Al massimo si parlava di ristrutturazione della spesa sociale di riconversione della spesa sociale ma mai gli aumento nella spesa sociale
Quindi io credo che se la lotta all'inflazione delusione e seri la la lotta alla cioè l'opera di risanamento pubblico e quindi l'ultima battuta che ha fatto Giuliano Amato che poi la tassa più iniqua che paga il nostro Paese da veramente
La vera palla al piede che noi ci portiamo dietro continue libera risorse
Ecco io penso che la prima la prima scelta politica che dovremo fare esattamente questa la spesa sociale italiana va aumentata
Tuttavia
Ha fatta questa affermazione questa volta sono io che due cose le devo dire cioè
Noi abbiamo ancora investito molto del sistema pensionistico anche questa volta
Non potevamo non farlo perché al perché la la la sciagura che ci ha lasciato lo scalone non non poteva non portarci a fare questa scelta
L'accordo sui al fare per quanto mi riguarda un buon accordo anche da quel punto di vista perché gradualmente abbiamo affrontato il tema dell'allungamento dell'età lavorativa
Però noi ci troviamo ancora l'aver fatto un investimento consistente anche per i prossimi anni non sono sono sette sette miliardi circa complessivi su su su questa realtà
E non sto dicendo non sto criticando dico soltanto che questo è un dato cioè nell'asta nell'affrontare ancora la struttura della spesa sociale italiana questo resta un po'il capitolo ancora più consistente
Sulla sanità non non ne parlo quasi mai ma questa volta una battuta non posso non farla anche per il collegamento
Bisogna dire che in questi dieci anni questo è un dato positivo
Finanziamento la sanità è aumentato in maniera consistente
E credo anche
Accompagnato da misure virtuose
Di patti con le regioni
Si sta avvicinando decisamente alla media europea siamo riusciti a mantenere un sistema pubblico
Io vedo due limiti
Che non possiamo non
Questo ulteriore finanziamento non è stato ancora capace di riconvertire riallocare la spesa sanitaria al suo interno
Noi assistiamo ancora la crescita della spesa ospedaliera
Una spesa sanitaria virtuosa oggi è una spesa
Che ridistribuisce a favore della prevenzione e soprattutto verso la le le le malattie le cronicità le malattie invalidanti per poi andarsi a incontrare con il fondo per la non autosufficienza
Abbiamo ancora una spesa ospedaliera che cresce questo significa che che l'aumento del finanziamento non è servito adeguatamente a riformare la struttura della spesa chi è il vero limite della spesa sanitaria in Italia
E qui bisogna anche dire che
L'avvio del Titolo quinto e del federalismo mite forte non so come vogliamo chiamare in questo nostro Paese si scontra su
Un un'Italia nella quale
Si va dall'Emilia-Romagna ATI
E qui ancora non abbiamo trovato il modo perché per esercitare in maniera corretta
La la formazione l'accompagnamento delle managerialità delle risorse umane delle banane non non non
Non non non abbiamo per questo questo è uno spreco forte guardate lo dico con
Queste è una è un punto sul quale io penso non possiamo continuare a permetterci perché
Altrimenti questo diventa l'inefficienza l'incapacità del sistema diventa una voragine senza fine
Detto questo io
Desidero fare un'altra sottolineatura di carattere generale e poi parliamo un attimo delle cose che mi riguardano più direttamente
Io penso che
Noi dobbiamo ancora fare molta strada e forse mettere a tema e studiare
Più di quanto non abbiamo fatto anche se l'ultimo accordo sul welfare qualche segnale in questo senso va dato
Noi dobbiamo affrancare il sistema di welfare a darla dal lavoro
Noi abbiamo ancora un sistema di welfare che tutto ancora in larga parte dipende dal rapporto di lavoro
E io credo che che questo non non non non possiamo non possiamo più permetterci questo perché anche le politiche della famiglia
E le politiche per la famiglia sono letteralmente condizionate da tutto questo cominciamo a dare qualche segnale oggi la maternità
Incomincia ad affermarsi come diritto della donna e con non come diritto della lavoratrice ma ancora in maniera
Non non non adeguatamente forte come dovrebbe essere richiesto soprattutto di fronte a un mercato che non potrà continuare ad essere e ad avere forme di flessibilità
Allora
E questo è il grande tema io penso per il futuro come il tema degli ammortizzatori sociali o altro sulla famiglia beh io
Un un segnale positivo lo vorrei poc'lo vorrei sottolineare
Adesso credo che stia arriveranno
Complessivamente da subito per il prossimo anno altri cento centocinquanta milioni per la sinistra
Siamo con i settecento che abbiamo che abbiamo assegnato alle Regioni nel mese di settembre che stanno già dando vita degli accordi di programma ormai a circa un miliardo
Per i prossimi tre anni
Non è sufficiente ma è un segnale
Credo che dovremo continuare credo che poi dovremmo passare con il Ministro Ferrero ad affrontare il tema dei livelli essenziali di assistenza
Luci sta approvando e ci stiamo provando insieme per la non autosufficienza ma credo che il prossimo capito dovrà essere quello degli asili nido
Perché dopo averli costruiti averli organizzati c'è il grande problema di farli funzionare di quanto fa assumersi l'onere della spesa che oggi pesa tutta sulle famiglie
Qualche qualche famiglia un un bambino all'asilo nido costa quanto un figlio all'università o forse forse in certe circostanze e anche di più e questa cosa credo che sicuramente non però questo segnale vorrei che fosse fosse riconosciuto
Io credo che lo scorso anno avevamo incominciato il percorso degli assegni familiari
In un modo che
Si muoveva io credo
Verso la proposta e noi avevamo preparato io dico come Ministero per la famiglia anche in collaborazione
Con alcuni di voi e anche con
Con il Ministero delle dell'economia con il viceministro Visco una
Finalmente un passaggio verso l'universalizzazione io credo che sia giusto che su questo punto si superi questa visione degli autonomi come figli di un dio minore dentro il sistema del welfare italiano
E con una attenzione particolare I redditi medio bassi
Ed utile che lo dicano nascondiamo siamo entrati in competizione con gli sci e abbiamo perso
Io credo che da questo punto di vista sia stato fatto un errore
Lo dico con
Tranquillità e serenità non è un mistero lo l'ho detto ripetutamente credo che sia cosa buona che ci sia una ripresa della politica sulla casa che è politica per la famiglia
Perché in Italia e politica per la famiglia
Perché sulle famiglie italiane pesa anche per il cinquanta per cento il costo della Cassa i mutui gli affitti e quant'altro e non e e
E per non parlare poi degli sfratti o altro credo che aver ripreso
La divisa sociale pubblica essere intervenuti né per chi è in affitto altro sia una buona cosa
Io credo che
C'è quanto meno quella misura andava
Di più costruita intorno alle necessità della famiglia dei nuclei familiari
Mi auguro che si possa riprendere questo percorso dall'anno prossimo forse in finanziaria ci sarà un piccolo segnale per le famiglie numerose
Ma io penso che questa sia la riforma delle riforme sia con il meccanismo delle detrazioni che con il trasferimento
I maggiori risorse e che sia un modo anche per andare incontro a questa difficoltà insomma del verde dei redditi e delle possibilità economiche della famiglia che sta esplodendo di fronte anche l'aumento di prezzi di questi di questi sono
L'altra cosa che volevo che volevo sottolineare era che naturalmente mi auguro che finalmente
Veda la luce
La legge sulla non autosufficienza e Ferrero lo sa io credo che su questo dovremmo anche avere il coraggio di di fare
Trovare forme di finanziamento universalistiche come come in tutti i Paesi europei c'è
Si chiama assicurazione obbligatoria da qualche parte si parla si picchiava addizionale IRPEF e da altri ma non possiamo pensare di far fronte ad una necessità così forte
Senza avere il coraggio di dire ai cittadini per un altro per una domanda universalistica si organizza una risposta universalistica e si paga con
Finanziamenti universalistici
E l'altro aspetto è
Il
Tema delle lavoro di cura dei congedi parentali della conciliazione
Abbiamo
Aumentato i finanziamenti sulla conciliazione e abbiamo presentato un disegno di legge
Oltre alle misure che sono contenute nel pacchetto welfare per la verifica la modifica della cinquantatré
In una modifica normativa che va verso la flessibilizzazione
Che riconosce diciamo pur nell'autonomia delle parti maggiori possibilità
Occorreranno finanziamenti perché la Germania ce lo insegna senza finanziamenti si può anche d'dare una legge più flessibile ma certamente non si va incontro ad una grande necessità ecco io penso che
Si possa in qualche modo siamo in tempo a recuperare il tempo perduto in questi anni perché penso che la cultura comunque contenuta in quella lavori non sia stata dispersa e quindi
Se la volontà politica insieme alle risorse silenzio ma le risorse nella speranza che ci siano le risorse che la volontà politica sia più chiara in meno annebbiate meno incerta io penso che possiamo
Ancora recuperare questo questo tempo perso considerando peraltro che
Qualche segnale comunque è stato dato in questi anni
Allora
Grazie Rosi Bindi da professoressa Chiara Saraceno
Del giudizio
Dopo Chiara Saraceno Tiziano Treu Paolo Ferrero
Tornano vorrei confermare una specie di stereotipo delle duellanti
La
E il amministravi India e terminata con una nota di ottimismo
Che devo dire
Mi piacerebbe poter condividere ma che non condivido molto
Nel senso che secondo me questi dieci anni
Non solo sono stati perduti
Ma
Le l'essere stati perduti ha avuto effetti negativi
Molto brevemente anche perché c'è stato chiesto di dire di dati dire la nostra sul perché le cose non sono andate avanti
Io credo che nel novantasette
Non solo perché avevamo lavorato mediamente bene ma
Perché era il clima del novantasette
Si era aperto nel nostro Paese una finestra di opportunità preziosità davvero
La possibilità
Nel nostro Paese di crea ed è clima una cultura un atteggiamento una disponibilità a riforme
Anche mediamente radicali quelli di noi che in quegli anni quei mezzi sono andati in giro a parlare al né i sindacati nelle diverse cose
Avevano la percezione che non era facile non era affatto facile c'erano forti tensioni mazziere alla condivisione che le cose non potessero più andrete avanti così
Si era una forte domanda di equità poi come venisse formulata ma insomma io io mi ricordo io non sono un'esperta di pensione
E nonostante ultimamente venga anche mi venga attribuito ma la una competenza in economia non sono un economista va bene
Però
Par ho parlato anche di pensioni nella mia vita aggiunge una volta in questa
E effettivamente in quegli anni si era la percezione anche dentro i sindacati anche da parte delle associazioni dei pensionati
Che qualcosa andasse scambiato
Albini chiuso
Quindi lamenti uso
Messo nel cassetto la riforma nostri non è stato solo aver messo nel cassetto il lavoro di un gruppo di intellettuali che avevano lavorato e che sono rimasti amici da può farlo ora moltissimo
Non è verso l'ho buttato via il lavoro
Uno dei tanti libri bianchi che negli anni si fanno me al vero ucciso con la speranza avverte e in un certo senso chiuso quella finestra di opportunità che non sia altro non facilmente queste finestre
Non solo non avendo l'ha chiusa da nell'ora non è stato step cioè sappiamo perché ed il il
Il
Il rapporto fu messo in un cassetto ci sono stati
Problemi di rapporti politici e dei rapporti tra alcuni partiti estende i sindacati ma comunque sia
Il fatto è
Che da allora
E più difficile per gruppi sociali
Esporsi
Perché ci si sente più
Scoperti
Chi si espone pronto ad aspettando che qualcuno lo scavalchi sua destro sulla sinistra irrilevante
E la stessa vicenda mi spiace dirlo successe con la tre due a otto
E poi con la sperimentazione della R. Mei anche qui aperture di speranza
Quanti Comuni Regioni mi è capitato di andare a parlare con assistenti sociali sindaci assessori eccetera sia per l'una che per l'altra
E poi contrordine soldati
Abbiamo scherzato
Cioè senza che si facesse seguito e questo non è stato colto mi dispiace eccetto c'è stato anche il cambiamento di Governo
C'è stato anche me non è stato solo c'è stato il
La riforma del Titolo quinto nel modo in cui è stata fatta e
Con la non consapevolezza di questi di quello che voleva dire rispetto all'approvazione altre due auto
Assolutamente senza consapevolezza da parte dei protagonisti
Nella nella questione delle aree nei era anche il reddito minimo di inserimento era anche un istituto debole anche nel Governo che lo promosse Treu è qui presente non c'era molta come scelte
Sostegno
Ettore il disegno della cosa che la sperimentazione scadeva con la legislatura fu proprio la follia dal punto di vista politico
Aver messo questo tipo di scadenzario di nuovo un per una certa inconsapevolezza non dà la mano destra non sa mai quello che fa la sinistra
Ma poi
Comunque sia anche il modo in cui fu deciso la proroga eccetera comunque il sia e fu in terzo episodio in cui alcune cose ve ne sono messo in moto in termini di apprendimento
Soprattutto in termini di apprendimento da parte dei diversi attori sociali che a livello locale dovevano cambiare per attuare certi tipi di Regione e poi la cosa vede di nuovo chiusa
Quindi si è Bhutto in questo senso dico che sono un po'pessimista perché non si buttano via impunemente risorse e di
Investimenti so
Di disponibilità a cambiare di riflessione non si buttano via dopo non solo non ci sono più
Ma anche difficilmente si ricreano
Insomma grande i rapporti sociali sono fondati sulla fiducia sono fiducioso che ci sarà qui si è distrutta una risorsa preziosa dai rapporti sociali e dell'innovazione sociale che è la fiducia
Chiarito questo del perché oggi è più difficile oggi anche più difficile
Perché nel frattempo le cose sono insieme Statte sono state un po'molto ferme ma anche quando si sono mosse si sono mosse nella stessa logica di prima
Credo che sia Borzi credo scrive in uno delle sue tante cose dello del da politica dei piccoli più
Dei piccoli più che confermano la logica del frammento
Chiedo scusa I ministri qui presenti ma ormai è noto che io sono kamikaze
Voglio dire già soltanto aver frammentato il e i i ministeri è stanco rischia e smentire quasi la rappresentazione simbolica dell'adesione alla logica del frammento
Quindi la continuazione quindi si è continuata perseguita una alloggi Cantelli frammento cento piccole cose sosta più fatti buoni insegni ma buoni segni dentro a una persistenza
Anche in questo Governo spiace dirlo
De confusione di mancanza di chiarezza su di mancanza di scelta
Su una
Priorità tappe di altre cose non dico che tutte le altre non devono bisogna fare niente Mazza che fosse chiaro che c'era qualcosa su cui si stava investendo
Che che
Che veniva scelte come priorità attorno al quale alla quale
Riorganizzare
Anche almeno della della
Delle politiche sociali non mi sembra non mi sembra di vederlo riconosce avvio molto criticamente autocriticamente dico per esempio che le politiche della famiglia erano assenti non invero Rosi Bindi che
La legge cinquantatré quella sui congedi
è in atto dalla Commissione Onofri e mette in parallelo io c'ero in entrambe le parti per dire e nate in parallelo non è
E perché no neutro alla Commissione ai nostri e questo è uno dei limiti credo che Paolo
Paolo riconosca ma neanche veniva pensato che si dovesse parlare di queste cose qui
Neanche lei ha pensato no non cieca
Metta allora cioè Enna
Le la legge cinquantatré del due mila è nata dall'ICCRI ma disponibile alle riforme di quegli anni di cui c'era la Commissione ai nostri e c'è stata anche questa cosa qui ma non si sono parlate e anche questo interessante
è interessante cioè quello che poteva essere uno spunto
Do per per riorganizzare anche un complesso più ampio di politiche è rimasto
Da solo è rimasto
Cosa importante una
In qualche modo da sola e quindi
Un frammento importante ma sempre un frammento noi in connessione con altre politiche
Non direi proprio come ha detto Amato che si è andato avanti su un tumulto sia andato avanti sulla frammento ma non siamo neanche più molto tumultuosi nelle mentre negli anni Sessanta e Settanta le riformeranno
Frammentate e tumultuose adesso sono frammentate e molto scarse sia già un molto molto molto piccole molto molto miseramente
L'ultima
L'ultima cosa che vorrei dire
E di nuovo un giusto un dissenso dannato in questo sta invece un consenso con con dosi Bindi da questo punto di vista Celli politiche Pieri Dandini
Non sono solo politiche per la famiglia
Le politiche per i bambini sono Lina fondamentale politica e di equità
Riguardano innanzitutto l'equità nei punti di partenza
Ora
In questo Paese e dire che la scuola la funzione si può non certo del coraggio soprattutto guardando i giornali di oggi
Già soltanto il fatto che nel nostro Paese a quattro giorni di distanza ci si è accorti che i risultati Pisa ci dicono
Che andiamo di male in peggio negli altri Paesi questo titolo cioè sui risultati
Era già dall'est da quasi una settimana sui giornali vuol dire che abbiamo una tutta
Disattenzione per la questione delle disuguaglianze
Che hanno un'origine sociale che hanno un'origine nell'appartenenza familiare nelle disuguaglianze
Di classe in quanto
Mediante dall'appartenenza familiare che sono anche disuguaglianze dei
Territoriali
In sardo recenti disponga di veri CIPE il Cipolloni emerge chiaramente che non solo l'Italia nei media e abbastanza indietro ma che le disuguaglianze nord-sud sono enormi e allora alla povertà non riguarda più cioè noi oggi abbiamo oggi proponente da tempo ma oggi sappiamo che
Laddove si dice concentra povertà economica si stanchi concentrando la povertà culturale la povertà di conoscenza
Chi è uno dei fattori di riproduzione intergenerazionale delle disuguaglianze e della povertà più grati quindi politiche della famiglia in quanto politiche di equità
Devono essere non solo politiche di conciliazione politiche della cura eccetera ma devono essere innanzitutto politiche che utilizza minimizzano un pochino le chance di vita dei bambini
Un po'di San Antezza mitizzazione permettetemi di dirlo è forse il modo migliore di sostenere le responsabilità familiari
Perché non siano più un macigno terrificante Pertile sopporta e una condanna ditta perché nasce nella
Proponevamo
Grazie chi era grazie chi era parola Tiziano Treu poi Paolo Ferrero spintonati
Grazie buongiorno chiedo scusa a tutto il male io da avviare in Commissione un dibattito un po'importante altrimenti quindi il Ministro del lavoro mi riguarda il pacchetto cosiddetto protocollo del welfare
Intanto mi compiaccio perché io ho letto tutta dalla prima riga all'ultima la
Qui il la serie di Pepe trovo veramente meritorio fatta molto bene con le stesse sfasature che Cervone che nel rapporto ma insomma
Molto importante adesso e poi di modo ogni tanto dopo un po'di letargo ogni tanto sento dire non sono i vostri circoli ma a quella sì che era una visione lungimirante quindi cerchiamo di
Rifletterci sopra mi pare la seconda Tiziano al Presidente del Comitato dei probiviri di Astrid ed era credo presento tranquillizzato da questi
Non fanno le leve a Bilancio staff
No ma essendo anche io insomma spettatori avendo avuto qualche parte politica nello stimolare con la Commissione mi fa molto piacere che se ne
Ci si rifletta sopra sotto
Sia per togliere un po'di complessi di colpa magari o Paolo on-off prima proprio perché guardare avanti
Credo che sempre giudizi di sintesi è quello
Visione lungimirante auspici entrato un usa questo termine auspici ancora attuali
In larga misura con qualche
Inadeguatezza naturale e realizzazioni inadeguate inutile dirlo io sottolineerei solo tra i motivi
Così
Una instabilità sia politica sia istituzionale tutte e due pensate a rapporto Stato-Regione autonomia quindi la instabilità politica istituzionale in visioni di questo tipo che sono
Molto ambiziose e quindi
Per
Presuppongono
Il medio periodo
Instabilità deleterio
Vorrei sottolineare siccome
C'è scritto quindi rapporti è servito anche fino adesso il fatto che le cose indicate li siano andate avanti sì erano abbastanza organiche rispetto a quello che che
è successo per quello che è successo accresciuto le sfasature
I frammenti eccetera e questo quindi io lo lo rileverei pensandoci
Dopo ora
Sia sulle aree che erano ben diagnosticate perché erano più visibili del dell'intervento della Commissione
è l'esempio prima fra tutti ammortizzatori molto chiaro che bisognava intervenire il caso in tutti in generale le nelle politiche attive
Gli incentivi insomma erano cose già visibili indicate e viceversa qui
Vediamo come
Abbiamo dei risultati molto
Molto parziali adesso
Non non non sto ad approfondire dico solo che per quanto riguarda gli ammortizzatori
Lì è un caso come dire
Abbastanza emblematico di come mai non si se ne parla da quindici anni non si è fatto niente
Cioè un un intimista ordini di resistenze corporative fortissime guardate che lì proprio il welfare lavoristico
Virulento anch'io
Sono di quell'origine ma vorrei superare
E dall'altra parte una scarsa convinzione che il la partita si sarebbe comunque giocata su molto sul mercato del lavoro perché tanto la flex inflazione cibi litri sul rapporto andava avanti
E quindi ha avuto la flessibili la flessibilità flessibilità senza sicurezza
Però beh e di questo di queste parti in fondo quella che che ha funzionato relativamente meglio
E la stabilizzazione delle pensioni
Che non è completa Paolo Guiotto ha una bozza di ottimismo qui quando dice che
Che come insomma
Speriamo che
Si attivino bene non si facciano pasticci non tanto sugli usuranti che pure sono un problema delicato quanto sui coefficienti ma non non mi dilungo
Dicevo le sfasature riguardano sia la più ovvia nell'implementazione sia alcuni punti che erano già di asilo steccati sia ancora di più su
Quelle parti che erano già
In si immaginavano già come emergenze
Crescenti ma che non erano ancora così evidenti gruppi si è detto la della della
Immigrazione sia detto della vecchiaia
La famiglia me fondo altri Paesi
Non è che non se ne erano accorti venticinque anni fa quindi occorreva essere molto
Anti veggenti
Famiglie e bambini sono d'accordo
Io
Aggiungo una cosa che in né invece partite lo trovo somma MOL molto carente né in quella diagnosi fosse poi erano un po'troppo economisti quelli lì e il tutto il discorso sulla formazione
Assolutamente convenzionale e che per persone così acute
Insomma
Ma la formazione anche solo nell'indagine aspetti poi di quella continua di quella post se al di là delle due zone di base oltretutto si continua mentre la formazione fuori per un welfare capisco perché su
Ecco perché ho fatto suo discorso ma non potrei approfondirla mi riservo di scrivere anche
E che in fondo come spesso capita e penso anche l'esperienza dalla concertazione noi al
Di dieci anni dieci anni vediamo che le cose insomma funzionano un po'meglio cioè riusciamo a fare un po'di più le cose che hanno
Come dire
A che fare con la stabilizzazione col freno
Invece abbiamo molto meno capacità di fare le cose che hanno bisogno di
Mobilitazione di
E e di strumentazione implementativa cioè io di giuristi direbbero più le cose regolativo in senso tradizionale appunto di freno che non le cose promozionale di sviluppo
Mettiamoci umano qui perché
Va bene
Secondo secondo osservazione faccio trentanove e
Qui c'è scritto nel bilancio ma non è mai stato sufficientemente chiaro ho introitato e la debolezza dei sul piano della strumentazione perché tu
Fai disegni fare orizzonti in qualche caso anche politicamente con qualche grado di consenso e poi ai una debolezza sul piano della implementazione e qui lo dicono tutti divise
Indi ISEE metri particolarmente io non sono un esperto Moretto cosa che mi convincono giallo ero a suo tempo ma
Insomma qui ritorna continuamente il
Il il la
Lo scarso investimento e capacità alla scarsa capacità di cambiare effettivamente la pubblica amministrazione
E dire in dalla adatte adeguata a fare operazioni così delicate come potevano essere quelle indicate e questo porta non è una cosa tecnica questi il comporta
Uno squilibrio di fondo quello tra servizio trasferimenti che viene giustamente guardate questa che se non ci capiamo da lì
Con
Con quello che è che abbiamo di limiti alle risorse non non andremo molto avanti perché anche servizi costano mai servizi anche altrui dicano migliorano stimolo quindi qui
Gravissima e pubbliche ancora di più e anch'e non se ne parla nel dibattito politico quasi niente incapacità di valutazione
Di controllo tutto il discorso sull'asse lì selettività se non hai una attentissima capacità micro di valutazione di controllo non
Ambra sempre così e le investimenti i lati la fiducia che bisognasse investire lì
Non c'è non c'è ancora nonostante gli sforzi di rito
Il franco il guardate che anche il discorso del rapporto pubblico privato nella gestione del welfare che non è toccato non so se è una rimozione freudiana Paolo per niente allora era meno chiaro ma adesso ma in tutti i Paesi
Hanno a che fare con questo io non mitizzo
Il cambio di mix però comunque tu se non hai
Una fiducia maggiore investimento nella capacità del pubblico di passare dal gestore e controllore di fare un cosa un po'diversi per forza poi ai le pulsioni
A aveva un rapporto sul privato né nel welfare distorto
è però un po'è un tema che questo ineludibile anzi proprio questo manca del tutto allora e anche devo dire nel bilancio dieci fra dieci anni ci può non piacere ma non possiamo
Eluderlo
E e ancora più a fondo di qui c'è Bossi altri che fanno una critica di fondo che secondo me questa per il futuro dove dobbiamo fare una riflessione politica di
Ammesso che ne siamo capaci poi marzo
Non lo faccio intellettualmente capaci politicamente cioè e questo
Questo welfare disegnato non è ancora e soprattutto attuato è un puro a mezzo spostamento scaltra l'Uefa risarcitorio così tradizionale
E il welfare
Il welfare di sviluppo è questo non è un dettaglio questo è
Il cuore politico e cosa vogliamo vogliamo andare verso appunto come io penso
Questo welfare chiamiamolo di sviluppo il CIPE e e proprio perché siamo a metà strada lì al di là delle difficoltà politiche implementative vien fuori quello che Bossi di nuovo dice bene ma è un po'a tutti
E non scelte
Nette perché è chiaro che si situa ameno ai trasferimenti pensionistici soprattutto a certi e più a alla non autosufficienza è una bella
è una bella scelta di fondo oppure
Il rapporto con la voto insomma quindi questa tra l'altro è la la questione che politicamente dovremmo affrontare mi auguro sì siamo vitali oltre che vivi come Governo nel prossimo futuro l'ultima la questione delle risorse
Guardate qui ho sentito mi pare che si ci sia un consenso almeno alcuni di noi i margini sono stretti
è vero che non siamo ancora sotto la spinta media dell'Unione europea ma insomma immagini dentro l'ASP io credo quindi la spesa sociale Ambra alzata
Purché sia anche con di qualità distribuzione giusta ma i margini che vanno trovati fuori
E fuori dove perché qui
Nel nel volumetto e anche nelle battute l'ho sentito ci sono
Indicazioni diverse allora interessi
D'accordo questo è una scelta vuol dire però stringere sul versante sul risanamento è una scelta oppure
La macchina pubblica
Possiamo così chiare un po'di costi della macchina pubblica pubblico impiego costi meno
Oppure qualcuno dice no basta basta combattere l'evasione ma questo vuol dire che nel far crescere questione fiscale sono tre indicazioni molto diverse
Tenendo conto che questa è l'ultimissima cosa che dico veramente che c'è un pezzo
In fondo qui al alla a libro
Che indica in modo drammatico una cosa che
Sappiamo ma ci dimentichiamo
Molle Fletcher
E guardate che
Il welfare ha un'altissima vulnerabilità alla crescita
Beh
Quindi corretti ritorniamo all'inizio
Oltre alle strettoia della compatibilità finanziaria abbiamo l'estrattore della bassa crescita perché l'undici fa dei conti che chiede
Io quando l'ho visti sono rimasto
Nuovamente sorpreso uno zero uno dei più uno zero uno di meno della crescita per dieci anni
Ti sballato tutto al di là delle chiacchiere che stiamo facendo comunque complimenti ancora che scrive o meglio quello che penso
Grazie Tiziano Treu la parola adesso a Paolo Ferrero devo dire mi pare evidente che l'indicazione data D'Amato è composta da una prima parte indicazione sulla ricerca una prima parte che è è necessario aumentare la spesa sociale e se vogliamo risolvere e una serie di problemi del Paese
Per una parte delle risorse possono essere ricavate
Dalla progressiva riduzione della spesa ben per per per interessi non penso che Giuliano pensasse che
Essendo legata alla riduzione dello stock del debito pubblico e per il resto fattori internazionali non penso che Giugliano desse questa indicazione come esaustiva
è chiaro che poi d'altra parte richiede una politica molto impegnativa di rigorosa ristrutturazione della spesa pubblica in generale in generale
E probabilmente anche di riflettere su come facendo ripartire la crescita mettendo in moto meccanismi virtuosi che faccia ripartire la crescita
è possibile poi disporre di maggiore ricerca di maggiori risorse ecco non non interpreterei chiamato dicendo che ha pensato che la riduzione della spesa per interessi sia di per sé l'unica chiave sia sufficiente
La parola al Ministro Ferrero dopo Francesca Betti io
Tanto buongiorno a tutti e tutte grazie per l'invito
Non so se interpretare queste parole di Bassanini anche come il dire non fa non fare un abbraccio mortale ad Amato sulle alloggio dell'auto e tutto della spesa sociale a scapito che ne so io della TAV in Val di Susa
Per cui risparmiamo un po'a Tizio a proprio inteso solo ho inteso solo dire che ho condiviso la parte cosca costruendo di Giuliano
La copertura se secondo me non può essere solo sugli interessi perché perché
Lo so ma se io sono d'accordo e i tempi sono puramente non son d'accordo anche perché il conto che faceva Giuliano era un po'semplificato nel senso che un conto è risparmiare
O tagliare il debito di qualche miliardo un conto è risparmiare miliardi di interessi che
è altra partita
Tant'è che adesso per dirla su questo
Io non penso in tutta franchezza che il taglio della spesa
Anche radicale
Abbiamo un'incidenza significativa su questa partita del della spesa per interessi perché
Se nessuno fa i conti diciamo così sulla
Della Selva risparmiando quindici miliardi di
Di di taglio della spesa che è tantissimo
Fate voi come un punto di PIL
Fate voi i conti di quanto cambia di spesa di interessi
Cioè
Il rapporto non
Non
Non c'è tra il livello di sconto che tu hai a tagliare quindici miliardi non arrivi al miliardo di
Vi risparmio
E quindi
La mia opinione e che l'idea
Baba ma questa è proprio veramente una battuta fuori copione diciamo ma
Che che l'idea che una politica di rigore molto forte determini
Una condizione in cui si riduce la spesa per il debito e quindi si pongono le condizioni per Oria allargamento l'aspetto secondo me fuori misura perché discute di un periodo che battono i quaranta e cinquant'anni cioè Berlusconi ne fa ventisette Governi nel frattempo che noi abbiamo strizzato la spesa sociale in modi tali da determinare
Un liberale
Questa è la mia opinione
E quindi secondo me era appunto un po'semplicistico dire Sita credo che lì c'è un problema di
Di ragionare su come si riduce il debito che deve passare anche per altra strada diciamo non non è solo una
Politica
Passo dopo passo
Sul
Sulla riduzione della spesa perché a mio parere da quella strada sostanzialmente non cambia nulla adesso e carne
è chiaro che si può aumentarle ove dove non è che ho uguale e la dinamica importante ma sulle grandezze
Sui sessantacinque settanta miliardi che spendiamo interesse sul debito quelli sono destinati a rimanere nella sostanza simili per un lasso di tempo significativo agendo unicamente sul versante della spesa
Pensi però aumento è un po'basta un po'
E in secondo luogo come del tutto evidente le scelte della Banca centrale sono
Sopra determinanti totalmente rispetto a qualsiasi scelta di
Di modifica sulla spesa nel senso che un aumento di un punto percentuale dei tasselli l'interesse come abbiamo avuto per come il debito italiano fa un
Una sberla pazzesca di soldi che che
In questo senso secondo me l'idea che il
La riduzione la compressione della spesa sia significativa ai fini del rientro del debito ad un livello molto secondo me non è vera nella
Nella concretezza dei percorsi politici ipotizzabili cioè dei tempi in cui un Governo sadici però questa era solo una battuta sulle questioni ama invece sul merito della discussione
Io qui penso che su sul sulle cose che hanno funzionato non funzionato il sui perché
è chiaro che diciamo così io ho una posizione che era molto critica allora sui sulle ipotesi della della
Della
Della
Della Commissione
E quindi in parte riprenderò alcuni elementi di criticità
Però sui motivi che non ha funzionato secondo me
Questa cosa del
Del federalismo ha inciso moltissimo
Perché adesso io lo vedo dal mio punto di osservazione che quello del
Della Pro-Loco per la solidarietà sociale diciamo perché di questo si tratta dopo gli spacchettamento dei ministeri vizio feci quello di competenze
Ma è chiaro che
Noi ci troviamo perlomeno ereditiamo ereditiamo una situazione in cui
Tra
La concretezza del fatto che le Regioni fanno quello che vogliono sulla spesa sociale quello che voglio e l'ipotesi dei livelli essenziali di assistenza
Che finalmente nell'ora X dei livelli essenziali di assistenza fisseranno i diritti certi ed esigibili per tutta la popolazione in mezza siamo sul fatto che la Regione fanno quello che vuole
Fine della discussione
E che il tentativo di costruire un elemento di
Ragionamento è un tentativo di costruire che si basa più sulla moral su quasi non che non solo di potere da divisioni potere dello Stato perché quelli sono completamente sbilanciata
In più secondo me c'è un altro problema
Che
Il bilanciamento dei poteri che è stato fatto determinano
Secondo me è una cosa che non va perbene per nulla e cioè
Che le Regioni hanno molto potere
E hanno pochissimo controllo dal basso
Perché in larga parte d'Italia livello regionale non è un livello su cui si forma l'opinione pubblica per cui mentre il Governo centrale a
Le verifiche minuziosi sulle cose che fa
Così mediamente anche i Governi cittadini perché il Sindaco e la prima controparte di ogni
Problema sociale il livello regionale è un livello intermedio da questo punto di vista che ha molto potere e pochissimo controllano i fatti
Io penso che da questo punto di vista l'architettura istituzionale se mi permettete che avete fatto e completamente sballata
Proprio sbagliata sbaglia e e noi ne ereditiamo questa situazione ed è impossibile modificarla questo funziona discuterà ne discuteranno i nostri figli ma
E i il livello è tale
Perché secondo me non ha elementi correttivi significativi anzi io temo
Che essi
Sì razionalizzino degli elementi su quel terreno lì perché il federalismo fiscale a seconda di come si fa
Prosegue esattamente su quella strada precisa su base regionale su base regionale lo dico non perché a me non piacciono le Regioni ma perché penso che la democrazia deve sempre avere un livello tra il potere e il grado di
Controllo reale che toglie c'è perché il bilanciamento ma un principio liberale niente di di particolarmente eversivo
Da questo punto di vista io credo che questo il modo in cui concreto in cui è stato fatto il federalismo per quanto riguarda la spesa sociale con la la costruzione del fondo indistinto delle politiche sociali
Fa una cosa concreta io ho ereditato una situazione in cui io di qualche Regione non so quante la spesa sociale non che non so dove va a finire concretamente non so quante
Stiamo ricostruendo faticosamente un sistema di monitoraggio e tutto il resto con un po'di Regione che ti dicono che cosa volete
Cosa volete mica competenza vostra io penso che lì si è fatto
Guai a noi non Picco
Il secondo indubbiamente che il Governo di destra ha fatto un'operazione
Perché quando ha dimezzato il fondo delle politiche sociali e a introdotto il cinque per mille
Cinque per mille che difendo non vorrei essere equivocato
La difendo come forma di finanziamento dell'autorganizzazione dalla società civile ma lì il ragionamento era un po'diverso era
Si toglie la responsabilità pubblica nella gestione dei servizi e si obbliga il terzo settore e in particolare il volontariato le forme di associazionismo a farsi carico
Della tenuta sociale complessiva e gli diamo un po'di soldi per farlo
Questo era questo indubbiamente ha determinato degli elementi pesanti di destrutturazione di quello che era stata una partenza di costruzione di una rete di servizi perché banalmente noi ereditiamo una situazione
In cui i tempi medi di pagamento alle cooperative che lavorano sono di otto dieci dodici mesi uno può fare discorsi che vuole sulla costruzione dei piani di zona tutto resto quando la situazione
Di precarietà nelle figure lavorative e che il terzo settore l'hai messo in una condizione di stress
Di questa natura e complicato fare un ragionamento diciamo di
Minuti
Dicevo quindi indubbiamente questi due elementi li citava anche Giuliano Amato sono molto bene
Io nel poco dire alcuni altri che secondo me non
Non
Non erano convincenti delle ipotesi
La prima e fu quella su cui si è discusso forse di più era l'idea del riequilibrio della spesa sociale al suo interno
Io capisco che da questo punto di vista
Faccio parte del problema e non della soluzione nel
Modo in cui viene affrontato il tema
Io non penso che la spesa pensionistica italiana è troppo alta
Penso che di fronte al trentatré trentacinque per cento di popolazione anziana che il quattordici per cento del PIL finisca quella quota di popolazione vuol dire che quella quota di popolazione ne piglia la metà del resto della
Del della divisione per Peppe retta penso alcune idee strane diciamo che non sto qui a portarvi via tempo
A
Ad argomentare bene in modo particolare
L'unica cosa che mi permetto di dire
E che secondo me del ragionamento che faceva Chiara Saraceno
Sulla distruzione della fiducia
E cioè
Di come delle riforme anche sto strutturali riescono ad avere un grado di
Investimento
Di connessione sentimentale diciamo comunque la popolazione e quindi anche della fiducia secondo me questo nodo delle pensioni uno do decisivo
E pensare di di affrontarlo
Il tema della riforma mettendo il tema dell'equilibrio tra la spesa pensionistica dal resto della spesa sociale secondo me vuol dire mettere le condizioni per non avere la fiducia del Paese nel fatto di fare una regola
Lo dico in modo molto netto cioè
Le riforme hanno
No non sto dicendo che lei debba essere d'accordo con me sto dicendo che io sono d'accordo con lei su quelle su quell'elemento secondo me il Illy il diciamo al il passaggio
L'avere sempre l'elemento pensionistico al
Al centro della discussione fa sì che il livello di paura concreta del fatto che qualsiasi cosa si vada a toccare
Ci casca sulla testa è l'elemento di questi ultimi dal
Dal novantaquattro in avanti secondo me
E quindi io penso che quel punto lì del dell'ipotesi fosse sbagliato
Perché intreccia la troppo seccamente l'idea della riforma con chi in realtà percepita come l'idea del taglio
Le due cose secondo me assieme non
Non si riesce a fare non
Diciamola così in Italia c'è un equilibrio di forze per cui
Un disegno così non è riuscito a farlo nemmeno la destra posto che lo volesse fare
Posto che lo volesse fare così adesso non voglio ma non è riuscito a farlo nemmeno a destra perché c'è un equilibrio di forze e quindi uno se vuol fare le riforme deve porsi il problema del consenso su queste riforme in modi
In modi opportuni se no non non si fanno
Se no non si fa
E e il motivo per cui ad esempio sottoscritto rispetto all'idea della
Nella tradotto c'è anche il fatto di rivedere i trasferimenti monetari
E c'è scritto che bisogna rivedere trasferimenti monetari senza oneri aggiuntivi io sfido chiunque a farlo
A me quando mi hanno ripeto ma mettiamo di nuovo dentro la riforma sulla non-autosufficienza di rivedere i trasferimenti monetari
Dico quanti soldi ci sono nessuno
Io non lo metto perché è inutile porsi degli obiettivi assurdi
Perché se non ci sono aumenti vuol dire che tu devi discutere che ha uno dai cinque euro e l'altro glieli togli perché succede un'altra cosa e questa discussione non è possibile
Cioè si può fare ma è rimane una discussione
Perché nessuno in grado di di di farlo allora secondo me questa qui era un elemento se mi
Diciamo al di là della discussione
Sulla
Sull'indirizzo politico
Io credo che questo qui forse un punto
Diciamo così che che che non
Che non poteva funzionare
Secondo me ce ne sono alcuni altri di sottovalutazione uno è già stato citato la questione dell'immigrazione
Secondo me c'è stata nella Commissione c'è stata una sottovalutazione forse dello così Bindi lo diceva con altre parole ma credo sia più ma la stessa cosa
Noi siamo eravamo in una fase in cui gli ultimi erano già in via di allargamento
Cioè non eravamo in una fase in cui
Il meccanismo di sviluppo economico determinava integrazione sociale e quindi si trattava di intervenire con l'UE nel far sulla parte più debole però come parte limitata
Noi eravamo già in una fase in cui in grado di precarietà del lavoro mille altri meccanismi determinavano un allargamento
Della della platea di quelli che senza un intervento diretto del welfare e sono in condizione di precarietà anche esistenziale oltre che economica
Secondo me la Commissione ha questo nulla considerato oggi c'è un dato di ottimismo secondo me eccessivo sui il grado di di costruzione di integrazione sociale per meccanismi automatici e invece i non siamo in una fase in cui lo sviluppo economico determina integrazione sociale lo sviluppo economico determina
Deva
Detta una dissoluzione dei legami sociali e non
Al
In più
C'è questo fenomeno dell'immigrazione che lì era completamente sottovalutato
Che parla da solo
Nel senso che quando si hanno
Devo dire lì la sottovalutazione secondo me era un po'
Un po'forte perché dal settantatré che l'Italia ha più immigrati che emigranti
Non è dal due mila e uno
E dal mille novecentosettantatré che il numero degli emigranti e minore del numero degli immigrati
Il fatto che nell'ottantasette non so si tenesse conto secondo me è uno dei problemi che noi oggi ci abbiamo poi la destra ci ha messo su Roma
Perché non non c'è stata una
Quindi secondo me non si è visto a sufficienza che la platea degli ultimi se mi permettete questo era in forte allargamento
E l'altra cosa che secondo me non
Non c'è tanto è che non si considera una cosa secondo me con una sufficiente attenzione
E cioè che
Nel Welfare se le nell'universalismo selettivo
Bisogna considerare che in realtà il poveri veramente non hanno poteri
Per cui quando
Si fanno dei tagli
Diciamo della razionalizzazione per usare il termine buona della spesa sanitaria
Non è per nulla detto che il taglio della spesa vada a tagliare gli sprechi
Perché invece secondo me mediamente succede che laddove c'è un potentato in grado di difendere quella spesa con la spesa rimane anche se è completamente inutile
Mentre laddove c'è una spesa sociale anche utilissima mai cui i soggetti a cui è diretta non sono in grado di far valere e le proprie ragioni
Quella spesa viene tagliata e del motivo per cui è difficilissimo ridurre le spese
Verso i laboratori privati o verso le cliniche private i cui proprietari a volte possiedono delle televisioni ed è a volte è complicato
Mettersi conto il proprietario di una televisione anche quando il locale
Per chi gestisce quel livello mentre la spesa dei sette per i tossicodipendenti tende ad essere compressa
Ma è lo stesso motivo per cui nel fondo indistinto delle politiche sociali la spesa per anziani un po'aumentar è quella per io comma tende a diminuire cioè ci son dei meccanismi che sono scientifici non è che sono casuali
Allora l'intervento su questo
Quando si parla di universalismo selettivo
Bisogna capire che cosa vuol dire
Perché altrimenti l'universalismo selettivo non si fa anche se lo si afferma perché poi nel concreto dell'allocazione della spesa intervengono i meccanismi
Come dire radicali nella loro scientificità non è che succede perché l'amministratore cattivo succede da che succede così
Ho ho finito
Dicendo secondo me poi c'erano anche una cosa non pienamente sviluppata qui la mia annotazione opposta a quella di Tiziano c'era un po'l'idea del mercato come
In grado di allocare positivamente delle risorse
Penso alla questione della casa che che era
Citata nella nella Commissione se guardiamo
I risultati sul terreno della della casa prima caso emblematico in cui
In quel mercato al privato il mercato non è in grado di allocare le risorse positivamente c'è una forbice tra rendita e
E disponibilità reali pazzesca e i frutti della riforma che il centrosinistra
Ha fatto
Sul mercato delle locazioni sono disastrose
Non non possiamo dimenticarlo dico autocriticamente non è che parlo da altri in questo caso la riforma che abbiamo fatto sulle locazioni
Unito alla svendita del patrimonio pubblico produce questo
Allora e quindi io finisco dicendo che secondo me quindi ci sono dei motivi diciamo così
Di
Di resistenze di secondo me ci son dei motivi che che erano interni alla alla alla all'impostazione del rapporto in
In parte perde errori politici
In parte per sottovalutazione di effetti strutturale che poi sono venuti penso questo al federalismo che appunto è stato molto forti e quindi incubo un minuto solo per dire in questo quadro
Io penso che la cosa che possiamo porci concretamente l'obiettivo di fare
Sono dei livelli minimi perché si è rotto un tessuto di fiducia in cui
Una riforma
Converga maiuscola io non la vedo la portata per
Differenze di impostazioni ma anche per
Sfiducia sociale
La sfiducia sociale
E da questo punto di vista io considero la questione della riuscirà a far la legge sui livelli essenziali di assistenza sulla non autosufficienza un punto determinante mi è chiarissimo che
E molto meno di un disegno complessivo
Ma il punto di riuscire a fissare Perù
Un elemento dei diritti
Soggettivi certi ed esigibili io lo
Considero un passo su cui si può ricostruire un'idea di riforma del welfare e si può ridiscutere
Di come fa i trasferimenti monetari e tutto il resto ma lo devi fare a partire dall'aver fissato dei diritti senza questo secondo me la discussione sulle riforme
Consistenti appunto non ha quel tasso di
Credibilità e di fiducia di cui diceva la Chiara Saraceno
E che secondo me decisivo assieme a questo alto punto decisivo e che la spesa sociale
Che complessivamente pensioni comprese è un punto e mezzo in meno alla media europea salva aumentata e
Esattamente io penso che la
Perché la spesa sociale sia un investimento per il Paese e senza questo il Paese si andava alla mano
Per cui
Posso pensare che si possa rinunciare una qualche gallerie in Val di Susa ma non posso pensare che si possa rinunciare all'aumento della spesa sociale perché di una il Paese non può fare a meno e quindi penso che vada allargata
Allora Francesca Betti io
E poi dopo Graziano Delrio che sindaco di Reggio Emilia e responsabile dell'ANCI beni i problemi del welfare
A questo punto unico rappresentante del sistema delle autonomie
Francesca
Buongiorno a tutti per chi non li conoscesse mi presento velocemente io insegno l'economia del lavoro a Siena
Ho insegnato economia tradizionalmente questo comunque nominare aria di ricerca specifica mi sono spesso occupato di mercato del lavoro femminile questo sì su come si è uno dei titoli per cui sono stata chiamata commentare i lavori della della del gruppo di studio diciamo
Sulla riforma del welfare e recentemente nessuno coordino
Un network europeo che appunto il network che si occuperà
Tra le altre cose di commentare criticamente gli ex Piani nazionali per l'impiego dal punto di vista di genere
Bene detto questo io credo di essere una delle persone almeno dal punto di vista dei ricercatori più estranei ai lavori della diciamo dell'ex commissione Onofri
Non chiede la redazione di questo studio quindi da questo punto di vista o questo vantaggio
E o letto monde non posso dire tutte le trecento rotte pagine ma ho letto con sufficiente attenzione il rapporto debbo dire che ho molto apprezzato la assoluta ricchezza dei contributi mi è molto piaciuto da questo punto di vista
Sul piano diciamo invece di DD di piccoli svantaggi che ha avuto anche essendo all'esterno di questa elaborazione che è stata fatta dei ricercatori
E che è un certo punto ho sentito la necessità di
Faremo ordine di avere in qualche modo dei capisaldi per capire che cosa mi veniva detto con il nuovo rapporto che veniva appunto dopo
Il lavoro della Commissione
E l'ho fatto partendo da un punto di vista che un punto di vista che riguarda diciamo le cose di cui mi sono occupata e più recente che in realtà il lavoro di cura
Voi vi chiederete perché lavoro femminile lavoro di cura perché sono inscindibili naturalmente pro capite molto bene
Quindi parlerò soprattutto di quelli sto e cercherò di dirvi quali sono stati i capisaldi che io mi sono ricostruiti
Per capire in quale direzione si possa andare farò in in sostanze un'operazione un pochino accademica un pochino illuminista
Dando per scontate le macro
Compatibilità macroeconomiche quindi non discuterò troppo di finanziamenti eccetera eccetera
E e dando per scontati anche diciamo per risolti tutti i problemi di tipo politico che ci possono essere in particolare quelli della
Del cosiddetto Titolo quinto che sono stati ricordati più forte allora
Quali sono i miei capisaldi dunque mi sono riletta
Questo rapporto dopo quello della Commissione dei nostri
E ho avuto la sensazione
Che in qualche maniera nel nuovo rapporto si guardasse a
Un modello anzi si oscillasse fra due modelli
Quello che grosso modo era dominante nella redazione del primo rapporto
E quello che invece si va creando in questo settore ripeto chi sto parlando del lavoro di cura in senso stretto quindi non mi sto riferendo ammortizzatori ad altre aree che sono state toccate dal rapporto mi riferisco strettamente a questo altrimenti il discorso si fa troppo complicato
Quali sono questi modelli
Beh prima in qualche maniera quando si voleva riformare il welfare le politiche della famiglia in particolare tutta la organizzazione del lavoro di cura e si guardava
A se volete quello che io chiamerei modello scandinavo
Ora però
è
Il modello scandinavo rimane anche ancora come riferimento anche nella nuova rielaborazione dei testi
Ma il problema è che l'Italia sta andando verso quello che viene chiamato modello mediterraneo ma che in realtà il modello americano
Vale a dire e mi spiego subito che cosa il modello scandinavo detto in tre parole o nel o nella maniera in cui lo annoveri concettualizzare atti molti studiosi inclusa è una particolare combinazioni di servizi alla persona
Risorse di tempo risorse monetarie
In cui tutti i Paesi scandinavi eccellono perché
Perché di fatto danno ampie risorse sotto tutti i tre i titoli o almeno sufficienti risorse sotto tutti i tre i titoli dando così un'ampia libertà di scelta alle persone garantendo servizi essenziali
Questo in nuce il modello scantinato
Per quale cioè un modello alternativo c'è ma non se ne è parlato molto nella letteratura e in realtà quello ingannato molto di più dall'America in quei
Non è un grande modello il modello del market del mercato se volete che il modello è
E il modello di una Società che è vissuta sugli immigrati a basso costo ieri grati a basso costo sono state la risorsa principale
Con cui è stato finanziata il lavoro di cura e in particolare le uscite sul mercato Telethon
Ora il problema nostro e che continuiamo a ragionare in termini di modello scandinavo ma in realtà lì l'Italia sta già andando verso il modello americano
Allora quando si
Vuole essere illuministiche si vogliono come dire definire delle politiche bisogna in qualche modo sapere dove ci si colloca
E sapere che in qualche modo
Sì sta ragionando sull'uno e poi molto spesso scivolando sull'altro quindi
La mia riflessione in qualche maniera cercherà
Di di iscriversi in questa diciamo gioco dei due modelli
E qual è la mia riflessione beni è stato anche qui o se poi cercato di fare il compitino che dicevamo un compito comunque importante
E di riflettere su in particolare
Non solo quali priorità ho scelto il tema della pura quindi implicitamente sto dando molta priorità alla cura ma anche quali mezzi allora tornando al modello scandinavo abbiamo tempo
Abbiamo risorse di denaro abbiamo servizi Aquilani dare la priorità in una nuova impostazione del welfare e del lavoro di cura in Italia
Allora dico subito che o però per i servizi darò la mia giustificazione perché di preferisco al tempo da un lato assolti all'altro
Ma
Che lascerò il tutto con un punto di domanda perché credo che quello di cui c'è veramente bisogno crisi sia quella che io vorrei chiamare con un ossimoro se volete politica industriale del lavoro di cura noi abbiamo bisogno
Di una una qualche riflessione chiamati lo chiamano chiamatelo come volete per organizzare lo Stealth dei servizi
E su questo la riflessione a mio avviso è ancora molto indietro allora andando per gradi
Ho detto perché servizi e non denaro dunque ci sono almeno tre ragioni e sono molto importanti alcune delle quali sono state sottolineati a vario titolo ovviamente dai relatori del
Del rapporto o no
Quando si danno servizi contemporaneamente si finanzia in parte
Quello che viene dato perché perché nel nostro Paese dove c'è ancora molta inattività femminile
Dare i servizi di un certo tipo significa aumentare l'occupazione femminile
Questo in un certo senso inflessibili che il dare servizi finanzi parte se stesso anche se attraverso un lungo diciamo circuito
Ora questa è una cosa abbastanza forte e che gli studiosi io ora stanno di tutto il mondo stanno progressivamente
Riconoscendo viene data a questo fenomeno anche bella un nome a volte discutibile viene
Viene chiamata marketing Zazie oneri
Del lavoro di futura ovverossia la fuoriuscita esternalizzazione se volete della pure di cura ossia che cosa avviene
Può qual è il discorso che viene fatto che sostanzialmente molto spesso noi sappiamo che l'occupazione femminile
Nella nello Stato o nel mercato si crea facendo fuoriuscire dalla famiglia determinati servizi e che poi vengono in qualche modo prodotti dallo Stato
Ho dal
O dal mercato e quindi da questo punto di vista questa è una ragione forte per preferire i servizi ai soliti
Guardiamo a un'altra Regione se vediamo i due Paesi con me Austria Germania che hanno introdotta in particolare nel lavoro di cura degli anziani
La come noi sappiamo l'assicurazione obbligatoria e quindi hanno coperto diciamo il finanziamento bene come sono stati spesi come vengono spesi i finanziamenti
I tre aspetti è interessante che in questi due Paesi che non hanno necessariamente fatto una politica forte di organizzazione dei servizi dell'offerta hanno fatto una certa politica ma non una politica forte ben in Austria
L'ottanta per cento dei trasferimenti è utilizzato semplicemente in forma unitaria finiva la famiglia
In Germania il cinquanta per cento il risultato netto e che in questi due Paesi tutto sommato questi trasferimenti sì traducono in tra una remunerazione del lavoro di cura familiare
Però inadeguata perché attraverso questi trasferimenti non sempre si può dire che se davvero si remunera lo sforzo che fanno i membri interni alla famiglia e molto spesso le donne ovviamente quando devono assumersi la cura di qualcuno
Oppure ha incrementato il sommerso
Quindi questo è un altro risultato da di cui prendere nota
Bene la terza ragione per cui preferisco diciamo o dopo darei la priorità ai servizi
è che credo che davvero ci sia bisogno di un piano di riorganizzazione dell'offerta in questo settore
E pensando a come appunto organizzare i servizi forse come dire una base di partenza più solida per riorganizzare l'offerta
Sostituto su da questo punto di vista però imposta segnala che il tempo perché io ci tengo a parlare troppo toni
Si fa riferimento il
Cioè quasi si ma sono certo
Benissimo allora
Taglierò la mia riflessione sul perché e servizi e non tempo in particolare congedi
In parte perché e molto problematica impatti Pertini mi
Diciamo che mi tolgo
Davo un una vera Gravina per così dire perché parlare di queste cose può essere appunto provocatorio ma
Diciamo controproducente quindi mite riferisco cerco di concludere il ragionamento e sul perché perché faccio la scelta dei servizi e non dei soldi
Allora dicevo i servizi possono aiutare a riorganizzare a vedere un piano di ordine di riorganizzazione dell'offerta
Qui se si prende in particolare la questione degli assetti dell'assistenza agli anziani si vede subito quali siano i modi la sigla diciamo il modello dominante ora
è una cliente che la famiglia da un lato la badante dall'altro non sempre ma il modello che si sta facendo dominante la badante dall'altra
Pochi servizi pubblici diciamo di essenziali questo dipende dalle Regioni bisogna dire quindi è molto varia molto sul territorio e dall'altra quindi è un è triade di questo genere
Bene questa triade però non è sufficiente non è davvero sufficiente in almeno due casi uno quando il malato si fa molto grave generalmente un anno di vita
Nel diciamo nell'ultimo anno di vita questa chiede veramente è sottoposta a un grandissimo sforzo
Perché il lavoro di coordinamento che essa generalmente la persona della famiglia generalmente la donna diventa quasi impossibile
Nelle condizioni offerti dai servizi di una badante che spesso non è diciamo qualificata per svolgere i lavori per esempio medici paramedici o che non può fare da interfaccia con i servizi sanitari
E un'organizzazione dei servizi sanitari che non è diciamo
Pensata per il coordinamento di un lavoro di questa triade quindi da questo punto di vista
E il diciamo questa triade diventa davvero insufficiente negli Stati e cronici e finali della dell'assistenza agli anziani
Non solo è del tutto inesistente questa tiene a volte non esiste in situazioni in cui la famiglia effettivamente e disgregata per ragioni demografiche perché le persone rimangono sole
Perché quei pochi figli che hanno sono lontani e questa è una situazione che sempre di più capiterà nel futuro
Quindi
La necessità di servizi è ineludibile perlomeno in questi due diciamo nicchie di mercato perlomeno in queste
Bene anche se si tiene al minimo Piero la offerta di servizi che bisogna poi risolvere due cose anzi duo tre notti uno
Il servizio pubblico così come è organizzato finora in questi servizi e molto caro
Posso snocciolare i dati delle ricerche ma è assolutamente molto caro quindi l'alternativa di affidare la realizzazione di questi servizi Six et simpliciter al pubblico probabilmente non è sul tavolo accordo bisogna riorganizzare la industria privata bisogna organizzare l'industria privata
Cooperative o semplicemente impresa private ma bisogna anche organizzare il mercato
Dei lavoratori immigrati in qualche maniera perché
Queste sono Tenconi su cui la politica ancora non sia espresse
Il dibattito sarebbe lungo su ognuno dei tre mi auguro che venga aperto e che qualcuno dia delle risposte perché e questo il vero nodo da affrontare se non si affrontano questo possiamo affermare i diritti individuali all'assistenza ma poi non saranno di fatto
Non
Non hanno di fatto non sarà mai stato espletati
Grazie
Grazie molto
Graziano Delrio
Appunto il sindaco di Reggio Emilia che
Rappresenta i Comuni italiani
Sì grazie buongiorno
Beh intanto ringraziamento perché credo che ci fosse bisogno di riflettere dopo dieci anni
Sulla appunto su quello che è stato un rapporto nuovo free
Ci fosse bisogno lo sappiamo noi che come Comuni sindacati abbiamo promosso un Osservatorio sulle già tra gli otto che praticamente lo può confermare il professor Lanzi Artico so che lo coordina praticamente sta
Rinnovando nell'analisi dei dati concreti della situazione concreta le stesse problematiche che evidenziava il rapporto no free dieci anni fa e quindi
Potremmo dire che abbiamo bisogno di rimettere a fuoco l'entità reale dei problemi per provare ad affrontarli perché nel frattempo questo si è cambiato in dieci anni la situazione nei Comuni
Quella che somma io sono qui a testimoniare oggi è molto più
Drammatica rispetto a dieci anni fa in Comuni come il mio a Reggio Emilia ma in tanti Comuni del nord e l'immigrazione aumentata non del dieci per cento ma del cento per cento in dieci anni
Le famiglie
Le famiglie classiche sono scomparse in dieci anni scomparse come prima tipologie familiari oggi la famiglia più frequente non è la classica famiglia moglie e figlio moglie marito un figlio
La famiglia più frequente un'altra tipologia quindi anche quando parliamo di tipologie di
Come dire responsabilità familiare di aiuto alla famiglia dobbiamo lavorare in un contesto molto più complesso molto più complesso di prima ed è indiscutibile per esempio che la riforma del welfare che non tenesse
Dà conto le differenze anche territoriali che esistono tra nord e sud dove le reti familiari in un qualche modo ancora hanno una certa valenza
Mentre al nord ne hanno un'altra
Dicevo una affrontare questa situazione
Sensatamente l'aggiornamento di questi dati l'indebolimento della della
Diciamo dell'organismo famiglia per così dire classico
E l'incremento contestuale della pressione sulle famiglie stesse dovute all'aumento della non autosufficienza del prolungamento della vita
Cioè questi dieci anni hanno rappresentato una rivoluzione
E uno degli elementi del rapporto non offre che veniva evidenziato era che sulla spesa sanitaria si era come dire
Se sbagliato un po'la previsione perché si è sottovalutato il fatto che cresce la domanda sanitaria no
è difficile governare la domanda sanitaria si può fare molto di più e di quello che si sta facendo io sono molto d'accordo
Con quello che ha detto Rosi una Regione come l'Emilia-Romagna
La spesa per ospedaliere meno della spesa territoriale quindi si può fare di più
E non è un caso che la RAI la sanità emiliano-romagnola funzioni o anche quella di altre già messo io conosco la mia quindi in maniera
Anche grazie a questi meccanismi di di equilibrio di equilibrio di forte investimento sulla prevenzione sul territorio eccetera però dicevo se è cresciuto
Il tema della domanda sanitaria il tema la domanda sociale sta crescendo esponenzialmente quindi è evidente che la risposta che
Il Comune si trovano oggi ad affrontare non può essere a affrontata da solo
Bin un può essere demandata cioè e più difficile mai più urgente e più difficile mai più urgente una riorganizzazione del welfare una redistribuzione delle risorse
E perché appunto poi
Ci troviamo di fronte se non diamo risposte efficaci dal punto di vista amministrativo a un cambiamento che ci precede perché appunto è anche più veloce il cambiamento
Quello che ha detto il ministro Ferrero e molto vero
Cioè che le Regioni fanno quello che voglio non perché hanno molto potere e poco controllo ma è anche vero che le Regioni che vogliono fare discretamente bene lo riescono a fare in questo quadro legislativo
Cioè non non vorrei che alimentassimo solito vizio italico per cui
Abbiamo bisogno sentimenti di più soldi abbiamo bisogno anche di una cultura organizzativa diverso abbiamo bisogno di credere che alcune riforme sono possibili
Abbiamo bisogno di credere mi dispiace che che che Paolo Ferrero citato via sono direi una cosa in polemica con l'UNESCO con un cenno voglio dire troppo abbiam bisogno cioè di pensare che se anche abbiamo ma dico lo stesso cento milioni per la non autosufficienza nel due mila sette poli quattrocento nel due mila otto
Non basta però non dobbiamo aspettare un anno e mezzo per fare una legge delega dei decreti attuativi cioè si può fare con meno insomma si può fare in più in più velocemente perché intanto si cominci si cominci a individuare qual è il livello minimo di di prestazioni forme
Si cominci cioè a a studiare il problema insomma non si può sempre a rimandare a chissà quali
Risorse economiche la la possibilità di innescare anche piccoli passi territoriali questo mi pare uno degli elementi su cui dobbiamo riflettere di più
Se dovessi dire perché la cosa non ha funzionato io non sono sono un ricercatore ma non di questo settore direi che però c'è una una costante che vale anche per questa siccome ci avete chiesto anche di riflettere
Piccolissimo contributo ci sono due elementi uno anche la resistenza al cambiamento normalmente è una resistenza intenzionale da parte di alcuni corpi sociali cioè io immagino che ristrutturare la spesa sociale
Discutere delle pene
Se l'invalidità civile per esempio affidando nei progetti personalizzati dei Comuni per esempio no cioè i trasferimenti monetari che oggi vengono gestiti centralmente affidando invece la responsabilità di chi per legge c'è la e cioè dei servizi sociali comunali e fare in modo che quelle risorse rappresentino un pezzo di un progetto complessivo di un progetto di
Di rivitalizzazione
A me pare che questo sia un classico elemento di come ci sarà e c'è una resistenza intenzionale al cambiamento per forza di cose perché su questi argomenti avremo
Il detto player non so come richiamo in inglese insomma
E quindi
Ci sono degli interessi ci sono anche delle paure legittime da parte di chi riceve oggi l'indennità di accompagnamento dice ma chissà cosa ne faremo in questo Paese in cui tutto incerto può anche darsi che voi
Come dire l'ottimo è nemico del bene no quindi
Però insomma c'è un'incoerenza di fondo tra quelli che sono oggi i meccanismi in cui la spesa sociale la strutturata e invece quello che la tre due otto dice
C'è un'incongruenza di fondo quindi non so bisognerà che su questo tema
Noi dobbiamo rifletterci molto perché questa resistenza ci sarà questa discussione ci sarà e dovrà essere una una
Resistenza una discussione una discussione molto franca da un punto di vista politico difficile pensare che i Comuni possono riuscire a
Ad affrontare le emergenze appunto degli schermi della disgregazione familiare gravano autosufficienza di un progetto sociale personalizzato per i disabili e bla bla bla bla bla
E poi dopo non riuscire a mettere mano laddove le risorse ci sono perché altrimenti rischiamo di fare come dire di fare ragionamenti appunto
Quindi una resistenza che io definisco intenzionale da mettere nel conto
Voluta dovuto appunto i cambiamenti agli interessi e alle paure è una resistenza invece invece di tipo inerziale e qui torno all'altro elemento che che che sottolineavo prima cioè mi pare che noi non abbiamo in questo Paese una
Capacità di tenere presente che la progettazione la costruzione delle fasi di gestione delle riforme sono altrettanto importanti quanto lo scrivere e alle riforme
Cioè il gestire le riforme progettarle studiare le fasi di applicazione di progettazione di inserimento nel territorio di valutazione delle differenze nel territorio questi passi sono altrettanto importante quanto quello di progettare delle leggi
E non è un caso ripeto che alcune Regioni che sono dentro a una cultura di tipo imporre Nizza attivo riescano a fare qualcosina
Non è un caso che Regione Emilia-Romagna applichi l'IRPEF e nell'arco di sei mesi fa ci decreti con nelle le priorità della non autosufficienza i criteri di applicazione la spendibilità nei distretti
E insomma però questo qua significa che un po'più di cultura organizzativa per evitare questa resistenza inerziale per cui
Insomma non ci salta mai fuori sul su come le cose dovranno poi essere applicate un po'di più ci dovrebbe essere
Detto questo è chiaro che la molteplicità delle situazioni dei comuni è preoccupante ci sono Comuni che spendono un cinquanta per cento del loro bilancio sulla spesa sociale se allarghiamo il tema degli asili eccetera
E ci sono Comuni che ne spendono il due il tre per cento ci sono Regioni che
Questo sì non trasferiscono nemmeno il fondo nazionale delle politiche sociali ci sono Regioni che usano il fondo nazionale quel poco che insomma
I loro sistemi di via chiaramente di debito principalmente di tipo sanitario
E da ultimo e ho finito c'è il tema secondo me non indifferente della
Cioè dentro questa questo tema della cultura organizzativa dello studiare insomma i meccanismi con cui poi una riforma si applica presente una riforma del welfare
C'è quello che abbiamo detto appunto anche recentemente con l'Osservatorio e cioè che bisogna
Pensare agli standards minimi organizzativi di erogazione di queste prestazioni
Vale per gli asili vale per la non autosufficienza vale per tutto e bisogna dire che questo aspetto è trascurato anche nei LEA sanitari cioè definire i livelli essenziali di assistenza anche sociali non non ci farà come dire superare d'emblée questo problema
Perché
Nel nell'assistenza domiciliare abbiamo la Calabria che assiste otto anziani soli nel Friuli mi assiste ottanta su mille e tutte e due le Regioni formalmente rispetto non livelli essenziali di assistenza
Abbiamo questi dati quindi dobbiamo pensare alle dimensioni territoriali perché se usiamo i distretti abbiamo delle grandissime diversità territoriali
Quindi c'è una serie di lavoro un serie di di studi e di lavori e di provvedimenti che vanno presi secondo me con maggiore cultura organizzativa
Per evitare questa resistenza che noi troviamo molto spesso nei ministeri e nelle regioni
Al cambiamento e all'applicazione di
Conclusioni che a noi paiono ovvie urgenti e non derogabili grazie
Grazie grazie molte
Allora
Adesso abbiamo il Ministro il Ministro del lavoro Damiano
E poi due interventi finali di Laura Pennacchi e Massimo Livi Bacci e così abbiamo con con questo con questo fuoco d'artificio finale concludiamo i nostri lavori
Bene vi ringrazio
Ma io vorrei dire questo che
La Commissione dieci anni fa
Ha svolto un rapporto molto importante
Che ha avuto
Approvazione e critiche
Dalle parti sociali dalle parti politiche
Alcuni di quei notti del tempo sono
Ancora di grande attualità
Io naturalmente
Faccio riferimento in particolare
Ad alcune questioni che la Commissione affronto più sul versante lavorista e della spesa che guarda alle pensioni l'ora un punto
E sicuramente quello
Del rapporto fra spesa pensionistica e spesa sociale io credo
Che dall'istituto tratti di partire quello che
Si disse nel novantasette era questo che
Sostanzialmente per quanto riguardava il complesso della spesa sociale l'Italia era quasi
Allineata al resto dell'Europa se non ricordo male si parlava di un ventiquattro per cento a fronte di un
Ventisei ventisette per cento per l'Europa
Il punto disco editore ora all'interno
Per quanto riguarda la distribuzione interna di questa spesa nel caso italiano chiaramente
Più indirizzata sul versante pensionistico e meno sul versante della spesa sociale
E io questo diciamo e un punto che ha caratterizzato e caratterizza l'attuale situazione a dieci anni di distanza cos'è capitato ma i dati
Di comparazione in fondo ci dicono che le cose sono sostanzialmente rimaste invariate c'è un aumento di un punto di spesa sanitaria
Dovuto soprattutto all'invecchiamento della popolazione quindi una situazione diciamo sostanzialmente Stati
Ora
Detto questo che per me è un po'un punto di riferimento di partenza in questa analisi lo dico anche perché
Sono
Stato
Coinvolto in questa
Lunga discussione sul tema dello stato sociale e del protocollo
Del ventitré luglio e abbiamo dovuto considerare anche questo punto di partenza e questo punto di analisi con io vorrei soltanto fare una riflessione
Su un argomento
Il Governo ha prodotto
Sul tema
Dello stato sociale qualche punto di avanza mento oppure la situazione sostanzialmente ricalco della situazione precedente o addirittura
Abbiamo da registrare dei gatti di regressione rispetto a quello che abbiamo ereditato
La seconda domanda sentendo anche interventi da Chiara Saraceno ed altri ma il Governo ha una visione
Paragonabile alla visione
Definita lungimirante della Commissione
Oppure siamo di fronte a segnali assegna frammenti disorganici di cui non si capisce bene quindi l'indirizzo il senso di marcia
Ma dunque naturalmente
Io vorrei vorrei dire questo
Non pretendo
Di dare una risposta sul tema della visione
Sulla lungimiranza di un Governo come sempre un Governo
Secondo me un'azione di governo
Su conta inevitabilmente dentro la capacità di costruire un disegno alcuni elementi tattici di risposta immediata
Di confronto con tesi e antitesi di resistenze corporative insomma fa i conti con una realtà che non è facile da manovrare quindi
Probabilmente non tutta la lungimiranza non tutto il disegno di prospettiva sì evidenzia nell'azione di governo
Però
Io accosto anche di corre il rischio di diventare tra un po'l'ultimo dei Mohicani
Non mi iscrivo a questa folta schiera di giorno in giorno crescente di critici del Governo persino nelle fila del Governo secondo i quali
Abbiamo sbagliato tutto o non mi è stato fatto niente soprattutto sul terreno sociale sembra critica sbagliata
Ingenerosa che non corrisponde I fatti compiuti
è vero ci troviamo di fronte avrei frammenti
Però utilizzo un vecchio libro di Federico Butera i frammenti ricomposti e rivendico
In questi frammenti diciamo così una possibilità di ricomposizione di disegno vale a dire può darsi che siamo ancora di fronte ad un'azione frammentaria
Ma non è detto che questo non si scriva in un disegno e in una logica sociale molto precisa da parte del Governo
In sostanza
Io non vorrei che si sottovalutasse l'azione sociale che il Governo Prodi a compiuto perché secondo me il Governo Prodi ha fatto una fortissima azione sociale disconosciuta anche per limite al Governo
Che non c'è dubbio che il prevalere dell'atteggiamento litigioso di contrapposizione tra ministri all'interno dalla compagine governativa impedisce impedisce
Che si arrivi con una qualsiasi plausibile comunicazione del Paese sulle cose fatte
Addirittura per una parte del Governo penso all'estrema sinistra
Una rappresentazione di perenne sconfitta sulle cose che si fanno alla fine convince anche l'ascoltatore più disponibile a ritenersi anch'esso sconfitto
Io ho una visione diversa delle cose allora vorrei rovesciare quindi l'approccio senza pretendere
Di iscrive l'azione del Governo azione privati contraddizione di elementi diciamo
Che non scontino anche una quotidianità è una difficoltà però la domanda che io mi faccio
Con la Finanziaria dello scorso anno con il protocollo e con la nuova finanziaria se questi ultimi andranno a buon fine come io mi auguro ovviamente nei passaggi
Alle Camere
Non abbiamo forse individuato un'azione sociale
Di gradualità rispetto al programma ma di forte intensità in fondo se facciamo due conti Malfatti
Soltanto
Con il protocollo sullo stato sociale la competitività
Questo Governo distribuirà una risorsa strutturale nei prossimi dieci anni che si avvicina i quaranta miliardi di euro una cifra rilevante
E soprattutto bisogna osservare che questi quaranta miliardi di euro andranno
Sicuramente a quasi esclusivo vantaggio della parte più debole di questo Paese
Quindi c'è una scelta molto precisa
Un tempo si sarebbe detto una scelta di classe insomma si è cercato di privilegiare un certo tipo di andamento
E allora anche qui rapidamente quali scelte si sono fatte ma
Io penso all'azione che abbiamo già compiuto ad ottobre
Individuando i pensionati a reddito basso
Quelli fino a seicentosettanta euro al mese e abbiamo scelto una strada diversa
Da quella del precedente Governo io anche qui rivendico una forte discontinuità di azione
Intanto abbiamo scelto il reddito individuale per decidere a chi distribuire queste risorse
Ripeto quelli fino a seicentosettanta euro anche perché con il reddito individuale pur scontando una qualche diseguaglianza si è impedito però una diseguaglianza maggiore nei confronti delle donne altrimenti esclusi dal computo dei questo beneficio
Beh son tre milioni e mezzo di persone che hanno beneficiato di una quattordicesima di trecento euro metti non è molto saliranno a quattrocento euro al prossimo anno
è un segnale molto importante
Riguarda una fascia di popolazione a forte disagio
è una
Modalità strutturale dal prossimo anno a questa risorsa
Verrà distribuita una volta all'anno nel mese di luglio una sorta di premio serie
Al tempo stesso con la finanziaria
C'è il cosiddetto bonus incapienti in pagamento da parte dell'INPS
Mentre nel primo caso abbiamo stanziato quest'anno un miliardo di euro che saliranno miliardo trecento dal prossimo anno nel secondo caso ce umili mezzo miliardo di euro
Due milioni ottocento mila persone verranno coinvolte sono coloro che hanno un reddito due mila sette uguale a zero come sapete
E di questi due milioni ottocento mila persone ben due milioni sono coloro che hanno già ricevuto il bonus
Che avranno quindi quel bonus di trecento euro più come una tantum solo per quest'anno di centocinquanta euro perse e per ogni familiare a carico altri centocinquanta
Qualcuno le diffida definite anche a sinistra mance
Io rispetta la dignità delle persone dico che queste risorse anche se non sono risorse che cambiano la vita di una persona possono soccorrere una persona
In una condizione di difficoltà postumo intervenire per dare come si dice
Un minimo di respiro in ogni caso sono un'attenzione
E per portare queste risorse ad esempio abbiamo bloccato l'indicizzazione delle pensioni per l'anno due mila otto che si collocano otto volte il minimo
è una scelta
Naturalmente non piace a coloro che hanno la pensione otto concernente
Una scelta di redistribuzione
Ecco citato questo caso per dire che
Si è fatta un'azione sociale con un
Profilo molto preciso penso i giovani
Beh per i giovani si sono stanziate per la prima volta Risorse molto importante
Io cito sempre il riscatto della laurea e molto più facile
Costerà di meno non si pagano
Neanche gli interessi legali a differenza di prima ci vuole più tempo per
Pagare quindi diluito questo riscatto lo possono fare anche coloro che non hanno ancora cominciato a lavorare
Poi abbiamo fatto la totalizzazione dei contributi previdenziali e poi abbiamo dato i contributi figurativi nei momenti di disoccupazione contribuzione piena
Per avere un profilo pensionistico migliore tanto che si parla di un tasso di sostituzione anche il contributivo che ormai
Si avvicina al sessanta per cento come calcolo teorico nonies tassativo
Abbiamo aumentato i contributi dei parasubordinati dal diciotto al ventitré col protocollo al ventisei
Sono tutte misure che vanno in una precisa direzione con stanziamenti ad hoc per la prima volta che testimoniano un segno importante sono sei settecento milioni di euro all'anno strutturali a vantaggio delle giovani generazioni penso agli ammortizzatori sociali
Ora per carità non abbiamo fatto una rivoluzione copernicana ci mancherebbe però io prendo anche l'esempio del sindaco di Reggio Emilia che dice va be'
Non sempre abbiamo tutto quel che serve ma cominciamo far qualcosa io sono per il fare come è noto
Direi molto facile criticare ancor più facile chi fa sbaglia ma almeno qualcosa si produce qualcosa si fa beh noi abbiamo fatto
Una piccola misura di adeguamento degli ammortizzatori io ricordo che ai tempi del vecchio centro sinistra si parlava
Di riforma degli ammortizzatori sociali a costo zero
Non si può fare una riforma degli ammortizzatori sociali a costo zero io contro questa idea mi sono sempre battuto con grande forza
Cosa abbiamo portato a casa la lotta non è stata facile perché la lotta per le risorse come sapete nell'ambito di un Governo è una lotta molto impegnativa però io posso dire con certezza
Che noi per la prima volta abbiamo impegnato settecento milioni all'anno sette miliardi dieci anni per migliorare gli ammortizzatori sociali questa è la prima tappa
Che sta dentro una revisione strategica degli ammortizzatori che tiene anche conto di quello che la Commissione Onofrio scritto nel novantasette ad esempio l'unificazione
Delle tutele per la sospensione temporale lavoro medi vendita di disoccupazione
Anche questa
Maggiormente organica rispetto al passato siamo saliti al cinquanta sessanta per cento delle coperture abbiamo anche migliorato le tutele per quanto riguarda i cosiddetti ammortizzatori
Dei lavoratori e requisiti ridotti quelli che ha lavorano fino a centottanta giorni all'anno cioè il lavoro maggiormente discontinua abbiamo prolungato in tempi di copertura
è un intervento
Che
Non è la rivoluzione copernicana ma un intervento che segnala
Un cambiamento di rotta e una discontinuità con la situazione precedente segnalo un altro fatto
Che per la prima volta dopo trent'anni abbiamo completamente rivoluzionato gli ammortizzatori sociali in agricoltura sta scritto nel protocollo
E che nel due mila sei abbiamo cancellato attraverso l'in centotrenta mila posizioni di lavoro fittizi in agricoltura
Tutto questo
E il segnale di un cambiamento di rotta di un'attenzione diversa di un equilibrio diverso a fare la spesa sociale spesa pensionistica
Fermo restando che la battaglia sulla spesa penso di sì e come sapete una battaglia anche qui molto complicata perché non c'è dubbio che la spesa pensionistica noi abbiamo Cristina atto del dieci miliardi di euro in dieci anni
Tra revisione dello scalone
Un miglioramento né attenua mentre lavori usuranti
Questo e il costo dell'intervento sulla spesa pensionistica che alcuni hanno criticato dicendo sarebbe stato meglio utilizzare quelle risorse nell'altra direzione
Ma questo che cos'è se non la segnalazione di un delicato equilibrio politico che segnala anche quegli elementi di resistenza di conservazione di protezione tradizionale che ancora esistono nel corpo sociale
Come nel corpo politico
Però con questi problemi noi dobbiamo fare i cotti
No
Chiaramente si può fare diverso i quattro elementi io dico che un segno
Di cambiamento e di discontinuità sicuramente noi già abbiamo cominciato a darlo potrei aggiungere
Per quanto riguarda
La questione dell'attuale Finanziaria le norme a vantaggio della casa edilizia popolare sostegno attraverso questi bonus soprattutto i giovani per il distacco l'autonomia della famiglia che
Cominciano a delineare così come per l'autosufficienza così come per l'inserimento dei disabili contenuto il protocollo ventitré luglio un punto stesse io mica disabile che giustamente mi ricorda
Sempre questo argomento testimoniano un atteggiamento molto attento su questi temi da parte Dettori finisco dicendo questo
Finisco dicendo questo
Naturalmente se vogliamo parlare di mercato del lavoro che è un altro aspetto che poi la Commissione ha trattato io vorrei aggiungere che
La nostra attenzione si muove in due direzioni intanto distinguere
Precarietà da flessibilità buona perché se no si fa molta confusione classificare bene il lavoro tipico atipico molte volte si fa anche su questo moltissima confusione io non capisco perché
Il part-time venga considerato un lavoro atipico in tarda e non è un lavoro atipico
Quando è scelto non imposto dalle organizzazioni del lavoro che ti dicono lavori solo a metà perché a me conviene così disse e scelto ed è a tempo indeterminato con me
è un lavoro come si dice che non può essere classificato come con un lavoro atipico ma una scelta ovviamente del rapporto fra
Lavoratore
E impresa poi sul mercato del lavoro non ci siamo mossi
Da una parte per scoraggiare
L'abuso degli strumenti di flessibilità la buona flessibilità lo è se no sì abusa di questo strumento
Quando io scoperta ci voleva poco nei call center
Lavoratori trent'anni l'età media settanta per cento a composizione femminile
Persone con l'autore master diplomi questo profilo
Che svolgevano un lavoro a Progetto rispondendo in cuffia alle domande dei cittadini e degli utenti
Attraverso le normative e gli accordi sindacali
Abbiamo stabilizzato ventiduemila Giovanni trasformando i loro contratti dal lavoro a progetto al lavoro a tempo indeterminato o determinato lavoro subordinato
Abbiamo cioè combattuto contro un uso distorto di un lavoro Progetto sulla base di una semplice affermazione che io faccio sempre
Il lavoro a progetto deve avere con progetta se non c'è un progetto non è un lavoro a progetto sembrerà banale mai siamo arrivati qui nel mercato del lavoro
Con un contratto a termine ovviamente ha un termine
Ma è utilizzato proprio perché non c'è una prospettiva di durata strutturale di quella commessa o di riposizionamento strategico dell'azienda rispetto al mercato altrimenti un abuso perché all'infinito protrae una condizione che riporta due vantaggi
Ti costa di meno quel lavoratore ed è più ricattabile perché
Sottoposto di volta in volta alla questione del non ti rinnovo il contratto questo è stato un primo punto secondo punto e concludo è stato quello della stabilizzazione del lavoro
Soprattutto il lavoro femminile io a ricordare delle misure molto importanti varate il cuneo fiscale sono cinque miliardi all'anno a vantaggio delle imprese
Sarà così dal due mila otto va solo al lavoro stabile quello che è stabile o lo diventa e più vantaggioso al sud per l'assunzione di donne nel Mezzogiorno
Quale si somma il credito di imposta e un ulteriore vantaggio soprattutto nel Mezzogiorno a vantaggio delle donne che notoriamente sono lontani dal mercato del lavoro io dico
Qui c'è un segno di discontinuità c'è un segno di discontinuità naturalmente
Capisco anch'io
Che tutto questo può essere letto in una chiave ancora frammentata disomogenea disorganica
Però a mio avviso questi frammenti rappresentano sei band letti
E se dente ricomposti la segnalazione di una rottura di una discontinuità di una inversione di rotta per quanto riguarda il profilo sociale dell'azione di governo e quindi dell'azione complessiva dell'Unione
Laura Pennacchi
Poi conclude Massimo Livi Bacci
Va bene ringraziamo Laura Pennacchi che peraltro ha dato un fondamentale contributo nell'ambito del
Della la il nostro lavoro di ricerca
E
Darei la parola allora per l'intervento conclusivo a Massimo Livi Bacci
Sì devo dire che la Laura Pennacchi avevo chiesto io di intervenire visto che Maurizio Ferrera ieri sera
A è stato come dire si è trovato davanti arco all'aereo che non partiva e quindi laureata RAI
Diciamo tra i tra gli autori del della ricerca sostituiva Maurizio Ferrera qui non era un sua richiesta di parlare quindi da questo
Suggeriva bruciano giustamente perché
Questo riduce abbia veramente di imbarazzo ma che comunque resta grazie
Credo siamo alla fine quindi effettivamente abbiamo sentito analisi
Molto
Molto efficaci alcune delle quali molte delle quali io condivido io vorrei soffermarmi solo su pochi punti che non c'ero molto brevemente un primo aspetto
Che in qualche modo mi turba è come fare una politica sociale in un paese che infondo diviso in due
In nessun altro Paese europeo le distanze tra una parte considerevole del Paese il Mezzogiorno e il resto del Paese sono così forti come
Come nel nostro Paese
Nemmeno istanze
Poi quando noi evochiamo o modelli e sistemi di
Efficaci
Che provengono da piccoli paesi estremamente omogenei regola le differenziazioni non ci sono eccetera o la Danimarca o la Spezia ma la stessa la stessa Gran Bretagna
Dove fin dall'Ottocento la la la gran maggioranza la popolazione era istruita ero alfabetizzata insomma io mi sento un pochino penso che questo è un macigno che noi
Ci trasciniamo dietro e che rischia di di di di così di vanificare volti schemi teorici
Non solo ma questa divisione Cina un'altra che è recente che quella dell'immigrazione globale Paese Grecia
Quattro milioni di immigrati quindi c'è un ulteriore suddivisione nel nostro Paese che crea effettivamente complicazioni enormi
Dal punto di vista teorico e anche del del e anche pratico ma detto questo
Io vorrei soffermarmi su due punti in parte già trattati quindi
Non ce l'ho alcune cose molto molto rapidamente ma primo aspetto
Ovviamente quello delle politiche di sostegno alle responsabilità familiari
Ricordandoci sempre che noi parliamo di circa sei milioni e mezzo di famiglie con dieci milioni di figli minori e questa nostra la la la platea che ci interessa in realtà cioè una parte
Tutto sommato minoritaria delle famiglie se si vuole
L'Italia continua ad avere una bassissima natalità è questo un problema non è un problema io credo che in parte sia un problema che noi ci trasciniamo dietro
Ricordo due altri paesi delle nostre stesse dimensioni demografiche perlomeno nella fascia sotto i cinquant'anni
Che sono richieste la Gran Bretagna e la Francia hanno rispettivamente centocinquanta e duecentotrenta mila nascite in più rispetto alle cinquecentosessanta mila italiani
Insomma questi sono
Dati forti grossi enormi che e creano che creano effettivamente diseconomie squilibri strutturali importanti allora
Qui io credo che il con la Conferenza di Firenze erano state delineate delle
Delle soluzioni credo che insomma bisognerebbe pienamente passare alla a una segno di sostegno alle responsabilità familiare che sia universale
E che copra tutta questa è già stato detto è stato detto da Rosi Bindi è stata dettata Chiara Saraceno insomma ecco è un è un fatto ormai
Il l'aria degli autonomi tra l'altro è un'area che tendenzialmente mi sembra anche comincia a pagare più tasse
Pagare più imposte quindi non è più non siamo più a dieci o quindici anni fa c'è chi fa dei no chi mi dice di no ma c'è anche chi mi dice di sì in questa platea non lo so ma mi sembra che la tendenza sia questa quindi voglio dire estendere il il sostegno alla a I figli a tutte quante le famiglie sia un qualcosa che noi dobbiamo deciderci a fare e aggiungerei anche un'altra cosa
Ecco non vorrei che questo si traducesse in un
Detrazione o deduzione peggio ancora fiscali
Io credo che la famiglia la coppia deve vedere arrivare una segno con scritto centocinquanta duecento duecentocinquanta euro poi conti si faranno dopo ma e che sia finalizzato al sostegno alla allevamento e alla crescita dei figli
Quindi questo credo che sia un fatto importante io avrei anche un'altra teoria mai essendo una teoria astratta la enuncio solo l'avevo tradotta anche in una proposta di legge che siede
Al caldo in Senato
Di un fondo di un fondo per i perisce per i bambini e dotazione per i giovani cioè un
Analogamente a quanto si fa in piccola parte del CIAI Trust Fund in Gran Bretagna un un fondo intestato al neonato di cui è il personali individuali intestatario non la famiglia
E che va maturando con contributi privati e pubblici fino alla maggiore età
Allo scadere della quale questo fondo è nelle disponibilità del giovane nelle disponibilità per accelerare la sua transizione alla vita adulta e alla indipendenza che un fatto fondamentale del nostro Paese quindi vengo al secondo punto
L'Italia a pochi giovani ma lo sappiamo perché ha fatto pochi figli mi dice a pochi giovani
Già pochi giovani e li utilizza con grandissimo ritardo rispetto agli altri paesi cioè abbiamo una risorsa scarsa che utilizziamo poco
Due dati solamente per dire di nuovo tra i venti i quarant'anni c'è lo stesso numero di giovani chiamiamoli così in Francia e in Gran Bretagna ma da noi
C'è uno trovo milione e mezzo e due milioni in meno di occupati si entra dei tassi di attività sono più bassi si entra nel mondo del lavoro più tardi eccetera questo fa parte di una sindrome gemellare di ritardo di transizione dà vita adulta quindi transizione
Alla
A
All'attività sociale all'attività economica e all'attività
Familiare ed improduttiva e che un freno a mano per lo sviluppo
Se questi due milioni in meno di occupati che noi abbiamo rispetto alla Gran Bretagna noi riuscissimo si fa per dire ma tanto il tenere delle ipotesi si possono sempre fare i riuscissimo a immetterli gradualmente nel mercato del lavoro nel giro di dieci anni e
Quindi col massimo questo gatto noi daremmo una spinta al PIL
Annuale tra il mezzo punto era il punto percentuale dipendendo dalle cose che si possano fare quindi il
La l'il ritardo dei giovani nel
Per minare i corsi folla for la loro formazione per
Io mi ricordo Guerzoni che quando
Era per mini Ministro delle Sottosegretario di Berlinguer che
Ci veniva giustamente a a perorare le le
I vantaggi della corso triennale poi quello triennale eccetera io credo che ora rivedendo quello che successe dopo per
Cattiva attuazione della riforma
Per cui la riforma tende ad allungare i tempi e non accorciarli
Diciamo è in fondo come un esame che non bisogna fare cioè noi dobbiamo rimettere il vero nostro
Problema è quello di per restituire ai giovani prerogative che non hanno più rispetto a dieci o venti anni fa o che hanno perduto
Quindi entrare nella vorrei che il mercato del lavoro il ritardo entrare nel avere un nucleo autonomo in ritardo finire la formazione il ritardo guadagnare essere autonomia vitale
E questo naturalmente
è un anno di ritardo nell'entrata nel mercato del lavoro vale alla fine
Dei conti è un due tre per cento oltre mezzo per cento in meno di pensione dopo trent'anni o trentacinque anni di lavoro strada quindi non c'è solo il problema di allungare la vita lavorativa dalla parte finale ma anche quella di allungarla dalla parte iniziale che importante quindi restituiamo capacità
Prerogative ai giovani quel prerogative le hanno perdute es lì rimettendo l'ENEL circuito produttivo nel circuito sociale nel circuito familiare
E quindi anche facendo di fare più figli perché se io mi metto a decidere tardi perché ho fatto i miei passi verso l'autonomia in ritardo ebbe
Faccio anche meno figli
Io sono
Demografo per quarant'anni quindi questo mista in testa infine un altro punto
Come si coniuga welfare il familismo italiano questa è un'altra cosa cruccia se ne discuteva con un altro illustre autore dei rapporti della
Fondazione Gorrieri Andrea Brandolini fama il ferma il familismo italiano va si può scalfire o non si può scalfire
Allora tutte le misure che in qualche modo lo scalpo finiscono RIR restituendo prerogative il giovane riscontri restituendo di dinamismo sono
Misure che vanno che scalda finiscono un po'questo il familismo italiano che ha aumentato il suo ombrello protettivo negli ultimi vent'anni perché questo è
è il problema non è tanto che ci sia averne dalla Società Mediterranea diversa dalle altre società
Ma questo familismo questo ombrello familiare accresciuto la sua potenza di copertura negli ultimi vent'anni e questo quello che mi preoccupa
Profondamente
E se lo accresciuto
Questo fa sì anche che sia una fonte di disuguaglianze sociali
Perché la famiglia va benissimo mi copriva i rischi ma la famiglia con risorse la famiglia con risorse effettive la famiglia con risorse economiche e la riduzione media con risorse di cui di cultura
Ma la famiglia del povero disgraziato che disgregata o che non c'è o che non ha risorse o che non ha risorse conoscitive quella bitter pentola le differenze
Sociali le disuguaglianze li fa incancrenire quindi questo è un problema di fondo non tocco il problema dell'immigrazione perché ci vorrebbe un altro intervento ma certo l'immigrazione ella quindici complica i problemi
Basta chiudo qui perché penso che siate tutti stanchi grazie per l'attenzione
Grazie a Massimo Livi Bacci io a questo punto non mi resta che ringraziare tutti quelli che sono intervenuti tutti i partecipanti
Ancora di più naturalmente tutti quelli che hanno collaborato a questo lavoro di riflessione e di ricerca e che
Sarà presto anche disponibile in libreria
Diciamo che a me pare che questo dibattito di questa mattina abbia
Abbastanza confermato la validità delle analisi contenute nella ricerca
In più forse c'è aggiunto un elemento di come dire di prudenza
Dovuto all'osservazione ripetuta da parte soprattutto dei politici che la frammentazione delle politiche sociali
E anche la conseguenza della frammentazione della società e della frammentazione della politica
Persino lo spacchettamento dei ministeri si potrebbe ritenere
In qualche modo la conseguenza di questa realtà
La domanda che io mi pongo ma che vi lascio perché no
Nel momento di chiudere esse di fronte alla frammentazione la risposta non sia quella di a vere una
Forza di un Progetto di una vision di un progetto complessivo
E su quel sito ricostruire ricostruire un
Una mobilitazione un consenso per una riforma che riesca a tenere insieme la frammentazione attraversare la frammentazione solo un grande Progetto riesce a convincere a rinunciare
Al particolarismi e agli egoismi alla frammentazione a mio avviso si può reagire solo così ma questo ve lo lascio come una mia
Riflessione finale sintetica che magari farà oltre l'oggetto di altri seminario di altri convegni grazie a tutti
Buona proseguimento di
Una cosa