Guido Calogero: la filosofia del dialogo

Grazie a tutti di essere venuti così numerosi questa sera per
Trattare un po'quella che è la figura di Guido Calogero nonostante il maltempo vedo che la sala comunque piena e quindi ringrazio di cuore
Appunto il titolo dell'incontro di oggi e Guido Calogero la filosofia del dialogo siamo in diretta su Radio radicale ringrazio quindi radio radicale di questa attenzione per questo appuntamento
Che appunto considero molto importante anche e soprattutto per la storia del Partito Radicale per quello che Guido Calogero rappresentato
Vito presento diciamo i relatori di questa sera
Abbiamo Carlo Scognamiglio che non è
L'ex presidente del Senato ma un omonimo
Uno importanti studioso di Filosofia e docente a contratto di ermeneutica della storia presso la facoltà di Filosofia dell'Università la Sapienza di Roma
Carlo Scognamiglio a trentasei anni ma un grande appassionato soprattutto del pensiero di Benedetto Croce e Nicolai atti Manna
E è stato fino allo scorso anno responsabile della Fondazione Gentile
Tra l'altro gestisce il noto blocchetti esca Argo quindi vi consiglio di andarlo a vedete a leggere e a gennaio pubbliche ed era per l'editore pensa di Lecce un volume dedicato al rapporto tra storia e filosofia
Con noi anche questa volta nei vari appuntamenti ci ha sempre accompagnato Corrado Ocone studioso di filosofia e teoria politica liberale
Tra i suoi libri più recenti ricordiamo Benedetto Croce il liberalismo come concezione della vita edito da Rubbettino
Liberati d'Italia ha scritto un Dario Antiseri
Sempre per furbetti Nocchi la libertà e i suoi limiti antologia del pensiero liberale da Filangieri a Bobbio scritto con Nadia Urbinati pubblicato dalla Cassa il DDT Trichet la terza
Collabora con diverse riviste scientifiche di Filosofia come la cultura parrà Doxa riviste di estetica ed è nella redazione direi sette e di mondo operaio
A un'intensa attività giornalistica Corrado tra l'altro scrivi di Filosofia cultura e politica sul Corriere della Sera
Sul Mattino di Napoli
Inoltre ad aprire i lavori cioè con noi il Segretario di radicali italiani Mario Staderini a cui
Darò la parola vedo in sala anche la presenza di Gianfranco Spadaccia spero che
Prima della fine della serata possa anche lui intervenire dare e il suo apporto la sua testimonianza
Su quello che la vera rappresentato Guido Calogero anche per la vita del Partito Radicale
Quindi senza dilungarmi oltre darei la parola a Mario Staderini che poi
Continueremo nel dibattito
Grazie per Paolo grazie a voi che siete come relatori intervenuti e al nostro al nostro pubblico che in realtà è un pubblico molto più ampio come detto tu grazie a Radio Radicale questo è il quarto appuntamento
Organizzato dalla fine degli anni
E su spinta di per Paolo Segneri e che ha visto nei tre precedenti trattare Di Benedetto Croce
E di Luigi Einaudi e di Gaetano Salvemini adesso arriviamo a Guido Calogero allora molti si chiederanno ovviamente se non sono radicali come mai e abbiamo scelto insieme al per Paolo di dare con continuità
Un il tentativo di arricchire un po'quella università popolare che grazie radere al Radio Radicale si è mantenuta nel corso degli anni
Molti si si ricorderanno che sono dei nomi insieme Ernesto Rossi in particolare ed altri che sono evocati
Molto spesso da Marco Pannella e dagli altri compagni radicali
E che si è visto che va tanto di moda parlare di Pantano qual è il Pantheon abbiamo sentito alle ultime confronti delle primarie tirare fuori il parroco non so di dove Giovanni Paolo secondo o il cardinal Martini
In questo caso credo che sicuramente si di Tanzi non si può parlare in casa radicale e questi nomi appartengono appartengono al pantano ma in realtà è la motivazione anche un'altra
E che è una motivazione che accomuna credo il passato e quella vita di questi e di questi quattro grandi personaggi c'è la storia italiana e che vi accomuna però anche in un'attualità
E sto parlando di di quelli che loro sono l'hanno rappresentato una tradizione antifascista non marxista
In Italia
E che ha avuto una caratteristica quella di essere
Soprattutto
Nel dopoguerra poi assolutamente accantonata in qualche modo rimossa e accompagnato poi lo stesso destino
Quelle forze politiche quelle culture politiche che sull'impostazione liberale e vedremo anche socialista di un certo tipo
Hanno ho cercato di rappresentare in Italia l'alternativa a quella che è stata invece da sperduta ad per tanto tempo e ancora oggi l'impostazione e dominante
Del Partito Comunista italiano tanto per fare un esempio molto semplice
Pensiamo altri grandi pensatori liberali non lo stesso carpo perché in Italia non hanno mai avuto la possibilità di essere in tradotti in italiano non c'è un libro di campo perché è stato tradotto in italiano sino a quando Caroppo per non ha scritto
Che dieta ormai avanzata cattiva maestra televisione
Credo fosse negli anni Novanta metà degli anni Novanta è stato il primo libro editato in italiano di carte Popper
Proprio perché poteva essere utilizzato all'epoca e contro Berlusconi e quindi per dare ancora più peso anche sul fronte liberale di quella che era stata
La pure in realtà andando là leggere cioè ci sono alcune e alcune anticipazioni di Po perché oggi probabilmente dovrebbero essere rivalutate anche in quel cattiva maestra televisione
E credo che anche l'attualità politica di oggi ci porta ancora una volta a vedere come questo filone culturale questo filone politico di lotta politica che di radicare il Partito radicale a
Incarnato sicuramente alla
In maniera preponderante credo rispetto ad altri ma non da solo
Vive ancora oggi un momento di esclusione la conventio ad excludendum di cui parliamo noi e che quella che probabilmente in questa fase accomuna
Chi ha rappresentato appunto un'alternativa di sinistra di Beraglia letti
Con anche il mondo ecologista la cultura ecologista che indubbiamente negli ultimi venti trent'anni ha avuto un ruolo nel nel panorama politico internazionale che anche questa è stata espulsa
Per il momento insieme a quella radicale dal dibattito politico oltre da quelle che poi sono le alleanze
Perché Guido Calogero lo dico subito di Guido Calogero io ascolterò molto oggi perché a differenza anche degli altri sicuramente a parte le evocazioni ricordi
Di casa radicale nono non ho la conoscenza la conoscenza adeguata so però appunto che sicuramente
è stato caratterizzato da una vita che ha incrociato anche Orsato quella radicale sin dal momento della fondazione del Milano centocinquantacinque del partito con
Che ha visto Guido Calogero tra i fondatori e poi le altre esperienze di incroci che abbiamo visto tra Mondo di Pannunzio Danilo Dolci Aldo Capitini il partito stesso ma c'è una cosa
Con questa voglio appunto chiudere questa apertura dei lavori
Chiede garanzie ancora una volta un archivio un archivio questa volta non di Radio Radicale Manzi radio radicale ma anche dei siti mettiamola così radicali ho potuto ritrovare cioè un articolo
Un intervento su Panorama di Guido Calogero che faceva riferimento del mille novecentosettantadue esattamente alla doppia teste
Era all'epoca una campagna del Partito radicale del mille novecentosettantadue quella di chiedere
Un obiettivo a è l'obiettivo di arrivare mille iscritti per poter andare avanti proseguire non scioglie il partito e basandosi proprio sul concetto di doppia tessere allora Guido Calogero scrisse questo articolo sul panorama proprio rivendicando
Lai significato sorprendente ma
Ormai secondo lui metabolizzato in parte da una parte politica della doppia tessera intesa come libertà e di associazione
E proprio in questo in questo articolo Calogero parla di
Che chiamare qualcuno un uomo dalla doppia tessera può provocare una querela per diffamazione
Insomma era visto all'epoca come qualcosa di negativo tranne che per i radicali che non solo non si offendono ma anzi si compiacciono e ricorda in questo articolo Calogero come quando iscritte socialisti gli posero il problema che Luigi risultare iscritto anche a nuove al mondo Movimento federalista europeo di Salvemini di sebbene
Che problemi ci sono buttati lì fuori
E avendo visto che appunto non era stato buttato fuori dai socialisti
Arriva preso atto che in quella cultura si stava aprendo il concetto
Tipicamente radicali doppia tessera ecco devo dire che se i socialisti poi da quella memoria storica che possa aver vissuto anch'io hanno negli anni ottanta novanta confermato
La doppia tessera salvo oggi devo dire forse c'è la difficoltà proprio di non sapere più dove stanno i socialisti per poter fare anche noi una doppia tessera
Però
La questione libertà di associazione e rimane totalmente attuale visto che l'articolo quarantanove della Costituzione non è assolutamente in alcun modo attuato e si torniamo sempre all'attualità
è di pochi anni fa
Leali impossibilità
Parliamo del Partito Democratico quindi un po'della vita della del partito comunista che ancora è prevalsa forse adesso sta cambiando Graziani alcune tentativi di innovazione però che ha visto semplicemente quando Marco Pannella provo
A candidarsi alla segreteria del partito democratico nel due mila e sette
Ritti dirsi rifiutato appunto in quanto in quanto radicale la possibilità di quel concorre credo che ancora oggi
Stavo leggendo di problemi di regole altro il è un po'lo stesso meccanismo di vivere un partito in maniera aperta o vive lo maniera chiusa
E se sì se prevale questa seconda linea allora si verifica appunto che tra un turno e l'altro di queste cosiddette primarie
Del della coalizione il PD selle PSI
Si debba rimanere nel circolo chiuso di chi ha votato né la prima volta
Ma chiudo chiudo su questo e e lascio la parola ringraziando a chi ancora una volta ha voluto aiutarci nel nel recuperare quelli che da altre parti chiamiamo i sepolti vivi
Ringraziamo Mario Staderini tra l'altro l'idea di fare questo ciclo di incontri nasce anche da un'esigenza secondo me importante
Se vogliamo costruire un futuro necessario come succede per gli abiti per le piante che per avere i frutti è necessario annaffiare le radici
E la figura di Guido Calogero manca ed è sempre stata viva all'interno della sua del Partito Radicale soprattutto grazie a Marco Pannella
Che ha evitato che questa memoria avvenisse cancellata da un'egemonia culturale opposta a quella che Calogero rappresentato e per quanto
è stata importante ha influenzato la politica la pratica
Radicale e non solo
Ripeto come ha detto Giammario Staderini Guido Calogero è stato il fondatore insieme a Mario Pannunzio alle OPA gli anni a Paolo Ungari del Partito radicale nel mille novecentocinquantacinque
Ma con questo il gruppo di persone la storia con cui
Calogero si ritrova e la storia anche del mondo sempre di Mario Pannunzio il periodico
Che finte almeno centoquarantanove vede Calogero presente sul giornale con una sua pubblicati in particolar modo si ricordano le sue battaglie le sue lotte per la scuola laica
E
Calogero ripete sempre dice spesso di aver avuto due maestri Benedetto Croce e gentile
E forse anche questa battaglia per la scuola laica riviene da da quello che Giovanni Gentile in quanto suo maestro le aveva
Insegnato e tramandato
E ricordiamoci anche che nel mille novecentosessantadue addirittura Calogero venni proposto come segretario del Partito Radicale e dovette rinunciare per motivi personali
Ma era lui la persona che era stata identificata e che era stata indicata
Lui dovette rinunciare al suo posto venne eletto leone Cattani però per farvi capire l'importanza di questa figura anche per quello che riguarda la storia è partito radicale che Marco Pannella continua ripeterci
Perché riteniamo che da quella storia si possa costruire un futuro
Lascio adesso la parola Carlo Scognamiglio con la cortesia di rimanere diciamo in tempi radiofonici il
A te la parola
Bene grazie io innanzitutto ringrazio gli amici radicali per avere creato l'opportunità di discutere e di riproporre un autore un filosofo così importante come Guido Calogero che poi
è veramente poco frequentato nel dibattito scientifico contemporaneo in modo del tutto diciamo così ingiusto rispetto all'importanza dell'autore va però detto innanzitutto che dovendo in qualche modo presentare un autore come Calogero
Sono costretto in qualche modo a fare un passo indietro perché nel rispetto spesso di quella che era l'idea di Calogero delle presentazioni dei filosofi
E vedo Calogero esplicitamente dichiarata se stesso completamente avverso a ogni dareste lungo filosofica ogni rappresentazione descrittiva informa schematica del pensiero di un autore
Perché secondo Calogero l'autore attraverso anni di studio e di pubblicazioni di opere aveva già inteso dare una rappresentazione di sé stesso e del proprio lavoro e una presentazione un profilo intellettuale anche
E soprattutto se descritto in quindici minuti aperte per Calogero sarebbe stato uno svilimento dell'autore e Calogero diceva sempre i filosofi non vanno rappresentati
Vanno citati e discussi
E quindi io per attenermi in qualche modo allo spirito stesso che Calogero intendeva dare
A questo genere di analisi visto che mi è toccato il compito di parlare della filosofia del dialogo di Guido Calogero proverò in qualche modo individuare due o tre punti problematici
Naturalmente a partire da una breve delucidazione dei contenuti e quindi suggerire dei problemi piuttosto che un profilo intellettuale
Va detto naturalmente che quando nel mille novecentosessantadue Guido Calogero dalle stante un volume di piuttosto
è importante che ha avuto un certo successo intitolato appunto la filosofia del dialogo raccoglie in questo testo una serie di scritti che aveva incontrato anche accumulato nel tempo a proposito
Dell'etica dell'alterità del liberalsocialismo e dell'altruismo
Qual è l'obiettivo di questo libro del sessantadue intitolato la filosofia del dialogo e quello dichiaratamente esplicitato da Calogero di costruire un fondamento
Un fondamento in quello che lui chiama il mare immenso dell'indefiniti vita
E che cos'è questa indefiniti vita secondo Calogero è sostanzialmente il risultato la ricaduta più consistente della filosofia moderna
Tutta la tradizione filosofica gnoseologica metafisica che dà ristoro delle arrivava fino a Gentile conosce aveva di delineato secondo l'alloggio in un percorso a di auto di solvente sì
Cioè non è più possibile come era possibile come è stato possibile nella storia della filosofia
Continuare a porre questioni come quella sul soggetto sulla conoscenza o questioni adesso detto box in maniera semplificatorio genericamente metafisiche perché perché Calogero alle era allievo di Gentile
E ed era un un allievo talmente attento alla filosofia atto liste di Gentile da far ricadere le conseguenze dell'attualismo sul pensiero del suo stesso maestro fino a confutare filo cioè
Qual è il punto adesso naturalmente dobbiamo percorrere queste tappe molto rapidamente per giungere alla filosofia del dialogo
Se il pensiero pensante no che era il protagonista della filosofia gentiliana è
Non può essere mai arrestato nella sua corsa perché ogni volta che viene fatto oggetto di pensiero e già superato dal suo stesso pensare
Gli stessi gentile Croce l'uno costruendo un sistema di logica e l'altro l'altro ieri distinti altro non avevano fatto che disegnare un fuoco dipinto che non brucia
E a nove le gli altri una teoria dei distinti un'arteria della logica era ancora una volta un morto uno qui veniva contrapposto alla vita la vitalità del pensiero che non poteva mai essere ha fissato in una teoria
Nenti tipo Ignazio logico né di tipo metafisico ecco perché
Secondo Guido Calogero si era giunti a quella che con un titolo famoso di una del suo primo libro di allontanamenti dal maestro era la conclusione della filosofia del conoscere
Non più mio solo Jihad non più metafisica ma la filosofia avrebbe dovuto rivolgersi a ciò che veramente interessa l'uomo e che cosa interessa l'uomo è vi prego di considerare il verbo interessare in senso forte
E l'etica il problema dell'alterità
Il problema dell'azione morale e quindi la filosofia in qualche modo auto invalidante esiste auto supera anche se nella sua tradizione si in qualche modo
Propone di dirigersi verso il pensiero morale
Ma
Non è facile per un autore che deriva dall'attualismo porre il problema morale perché adesso
Chiaro chiunque di noi esce intuire anche se non ha una formazione filosofica che per poter pensare l'azione morale o in generale qualsiasi concezione etica abbisogni di presupporre l'esistenza degli altri
E e gli altri devono esistere altrimenti non c'è morale e io naturalmente per la filosofia tua lista porre l'esistenza degli altri è un problema
Ma in generale una volta che Calogero esaurito la possibilità di ogni Fondazione metafisica porre l'esistenza degli altri su un terreno metafisico estremamente complesso anzi impossibile
Ma posto anche che noi possiamo riconoscere l'esistenza degli altri osservato alloggi ero
E il fatto che esista molteplicità di soggetti non implica che essi siano dei referenti morali a rigore Unes nulla può distinguere dal punto di vista metafisico
Un ontologico un essere umano da un sasso dà un segnale stradale per poter fare questa distinzione io ho bisogno nonché una metafisica ma di un atto di volontà cioè di un'intenzione morale
Io devo passare per quella che coloro
Chiamava empatia
Debbo volere la personalità dell'altro devo volere riconoscere in lui le stesse caratteristiche di coscienza sensibile e di personalità che io ravviso in me stesso
Quindi il riconoscimento dell'altro non è un passaggio che si fonda su una considerazione metafisica della realtà
Ma riconoscimento dell'atto dell'altro è un atto di volontà cioè e già diversi l'avvio di un'azione etica
Cioè l'azione morale cominciamo nel riconoscimento dell'esistenza degli altri in quanto persone
Però che cosa accade nel momento stesso in cui io considero la riconosco avvio questo processo di riconoscimento accade che io li invito me stesso
Cioè l'invito il mio spazio di libertà come soggetto unico
E quindi devo dividere lo spazio della mia soggettività con l'altra soggettività e quindi il riconoscimento dell'altro secondo Calogero eh un sacrificio della propria libertà
L'azione morale inizia quindi con la rinuncia la libertà non con la l'atto l'agire la propria libertà
L'azione morale nasce con la rinuncia col sacrificio con l'abnegazione
Non vale però l'esempio del padre che sacrifica tutto se stesso per i figli perché questo non è un'azione morali il padre che sacrifica tutto se stesso per i propri figli non è un esempio morale perché il suo altruismo e funzionale alla costruzione di un egoismo
Il famoso plastica il classico esempio del bambino viziato
E no l'azione morale si costituisce quando
Riconosco l'altro nello stesso tempo limite la mia libertà per l'altro ma mi impegno responsabilmente affinché lui faccia altrettanto con il suo prossimo
Cioè l'azione morale si costituisce attraverso la rinunzia della mia libertà e l'induzione nell'altro compiere la medesima riforme in USA nei confronti del prossimo ed ecco che quindi per Calogero l'azione etica è sempre un'azione pedagogica
Questo è un elemento molto forte del suo pensiero c'è l'attenzione pedagogica nel pensiero di Calogero si estende anche alla politica la quale a sua volta e uno strumento della pedagogia
Perché è logico il diritto e la politica sono strumenti dell'azione educativa
Detto questo però siamo arrivati proprio alle porte della filosofia del dialogo allora che cos'è questa filosofia del dialogo e che nel momento stesso in cui riconosco l'alterità e riconosco questo spazio dell'alterità
Devo predisporne all'attenzione nei confronti dell'altro cioè io non mi pongo nei confronti dell'altro attraverso un logo attraverso una concezione dogmatica ma devo essere sempre aperto alle sue esigenze alle sue istanze e alla sua possibilità di persona ferme
Questo naturalmente è il presupposto del dialogo
Ed è a sua volta presupposto dal dialogo perché se io mi accingo al dialogo con un logo dogmaticamente definito che pretendo come fondamento della mia interlocuzione con l'altro B naturalmente
Non ho nessun via non si attiva nessun dialogo il dialogo riposo possibile nel momento in cui io mi apro la possibilità di essere confutato dall'altro naturalmente c'è molto Socrate dentro il pensiero di Guido Calogero
Questo però costituisce un problema perché questo costituisce voleva perché Calogero
E questo il punto di massima tensione nella sua filosofia
Vuole dimostrare che è impossibile fondare filosoficamente l'azione etica
Ma è semmai l'etica affondare la filosofia
C'è Calogero ribalta il rapporto tradizionale tra filosofi ed etica in che termini
Quando io dialogo con l'altro
Non c'è nessun luogo che non possa essere messo in discussione tutto può essere messo in discussione se noi se io parto dal presupposto che c'è qualche concezione o una metafisica una religione o un dopo ma che non può essere oggetto di discussione non c'è dialogo
Perché io mi chiudo nel mio egoismo e non sono a perno nuovi non riconosco all'altro la propria che è la stessa capacità di persuadere mi
Tutto può essere messo in discussione ma questo non ci fa confluire nello scetticismo
Perché tutto può essere messo in discussione tranne una cosa la discussione
Cioè tutto nel dialogo può essere messo in discussione tranne il fatto stesso la necessità del dialogo
Qui la necessità del dialogo diventa il fondamento della filosofia del dialogo
Perché per dimostrare che non è necessario dialogare io devo dialogare cioè Calogero si appropria dell'argomento del giovane Hristo oltre quello del protetti con cui aristotelici anche per dimostrare che non serve filosofare io devo filosofare quindi continua a dimostrare la necessità della filosofia
E si appropria di questo argomento e lo utilizza per fondare la filosofia del dialogo
Quindi io il dialogo che cos'è e l'orizzonte imprescindibile della filosofia io non poco diciamo così è il fondamento stesso della filosofia la necessità del dialogo e quindi esclude ogni possibile dogmatismo
Ma naturalmente anche perché piccolo inciso se io mi accingersi al dialogo con una metafisica che non posso mettere in discussione questo vuol dire che chi non condivide la mia stessa concezione del mondo
Non è capace di un'azione etica e finché vale la mia concezione metafisica valida la mia concezione etica altrimenti nel momento in cui perde validità la mia concezione metafisica scompare anche il valore della mia azione etica
Quindi non può essere una metafisica affondare l'etica
Ma e il contrario
Perché il contrario fare il passaggio
Che per poter la filosofia si articola linguisticamente la logica si articola linguisticamente la stessa logica aristotelica presuppone la comunicazione presuppone la dimensione dialogica
Non esiste possibilità di articolare filosoficamente alcun discorso se non attraverso una dimensione comunicativa dialogica
Ora il dialogo l'istanza del dialogo la volontà del dialogo quindi precede l'inizio della filosofia la filosofia si dà solo in funzione di un'opzione e qual è l'opzione l'opzione altruistica la decisione di comunicare la decisione di dialogare
Naturalmente
Ugo Spirito possono obiezione ma abbastanza forte a Calogero riserve esiterò se nessun dopo se ne sono a metà fisica può essere fondamento dell'etica
E però e il dialogo il fondamento cioè l'orizzonte imprescindibile per il dialogo un fondamento metafisico perché funge da fondamento a qualcos'altro
Calogero rispose in modo molto intelligente questo tipo di critica ma non è non è non abbiamo lo spazio per approfondirlo però nell'obiezione di di spirito c'era un punto importante c'era un'intuizione importante per
Se io
Cioè
Esista un'opzione esiste una possibile un'alternativa al dialogo non è vero che il dialogo intra scindibile ed è l'afasia cioè la rinuncia a dialogare io posso autonomamente decidere che non dialogare
Possono
Io ho con me stesse in quanto soggetto indipendente stabilire di non di chiudermi del mio dogmatismo e non dialogare con nessuno
Calogero era perfettamente consapevole di questa opzione infatti che cosa ribadisce ciascuno di noi in ogni momento della sua vita in ogni istante della sua vita sceglie continuamente tra egoismo e altruismo cioè tra essere chiuso al dialogo e comunicare dia logicamente e in ogni momento della sua vita compie una scelta etica quando fa filosofica
Per scegliere l'altruismo perché vuole interloquire pure discutere vuole aprirsi all'altro
Ma può anche scegliere l'afasia ora quello che forse che Calogero non vede fino in fondo qui
E che se io predispongo l'alternativa tra egoismo e altruismo già prefiguro una concezione dell'esistenza della possibilità che è marcatamente metafisica c'è ho bisogno di una metafisica che mi fondi il concetto di esistenza e il concetto di possibilità
C'è un minimo ma possiamo dire di metafisica ma siccome non è possibile nella metafisica distinguere tra un grado minimo grado massimo semmai la metafisica implicita o esplicita potremmo dire che in calo oggi ero nella
Al fondo della filosofia del dialogo c'è una metafisica implicita
E che quindi questo un problema che lui comunque avvertiva e si vede perché questo testo la filosofia del dialogo molto tormentato su questo punto
E quindi
Va tenuto presente va bene chiudo il mio intervento con una piccola considerazione poi magari ritorno dopo su dire qualcosa sul rapporto con Croce
Vorrei dire soltanto questo che
La concezione di lì della dell'azione dica come sacrificio come azione pedagogica può sembrare un po'fuori modo concluso
Soprattutto oggi in un'epoca post moderne posto moralista che stiamo attraversando un filosofo come Calogero che parte concepisce la libertà come risultato di un abnegazione ed infinito
Effettivamente anomala strana noi siamo abituati a concepire la libertà come l'infinito orizzonte delle possibilità del neoliberismo qua e abbiamo dimenticato invece un concetto di libertà che si costituisce attraverso la sua negazione
Secondo me Calogero con la profondità insomma di questo tipo di analisi una replica intelligente alla moda del cinismo politico e del politically uncorrect cioè
Quando di sostenevano ma in questo spiega molto la merce la sua amicizia con Capitini
Quando criticavano Calogero sì ma tu anelli alla Società di buoni alla società delle persone unite dall'armonioso consenso morale ma questo è un ideale utopistico che non esiste
Ideale fantasioso e
Insomma solitamente i predicatori vengono in visita a questo punto del diciamo così dal cinismo politico
E che non ce l'ho replicato con una battuta che voglio leggere per concludere che secondo me formidabile cioè
Sì intero diceva possiamo anche ridere di questi predicatori ma
Quelle soltanto un ideale quello anarchico evangelico
No però si tratta comunque di un ideale anzi dell'ideale verso cui si orienta tutto quanto educazione e tutto quanto e civiltà
Quindi
Irridere ideale fondante della civiltà e qualcosa di estremamente
Povero e quindi Calogero in questo senso si rivela un filosofo estremamente moderno grazie
Dichiararlo per questo intervento introduttivo quindi il dialogo come reciprocità quindi la democrazia come dialogo
Quindi vediamo come il discorso che sembra filosofico teorico abbia la forza di essere una pratica cioè la teoria della prassi la fiducia del dialogo è innanzitutto una pratica
Se dovessimo fare un riferimento a oggi appunto la storia del Partito Radicale
Sempre aperta al dialogo con tutti soprattutto con le persone o quelle forze politiche apparentemente sarebbero le più lontane da noi e che invece verso cui noi cerchiamo sempre il dialogo
Cosa invece per esempio che non accade dispetto a quello che fa Beppe Grillo con i suoi monologhi che potrebbero essere paragonati qua sia una fa siano a una fa sia cioè alla rinuncia al al dialogo che è la base appunto di una democrazia liberale
Solo due piccole pillole per ricordare
Black caratteri che connotano anche il pensiero la politica di Guido Calogero
La prima che pur non essendo massone Calogero fu negli anni Sessanta il Direttore Responsabile della rivista la cultura edita da Erasmo e quindi dal Grande Oriente d'Italia e e l'altra perché se come ci dice anche la lungimiranza di intelligenza di Calogero che tra
Tante tanti suoi scritti tanti suoi prefazioni introduzione mi piace ricordare la sua introduzione anche un libro di Luigi De Marchi
Che fa parte pure lui della storia radicale e mille novecentocinquantanove il titolo del libro e sesso e civiltà
è l'introduzione a quel libro e di Guido Calogero e apriva quel libro una una stagione che poi negli anni settanta si trasformò appunto nella rivoluzione sessuale e tutto quello che ne è venuto
Donne sulla parola a Corrado Ocone i spero punto di approfondire anche l'aspetto politico Di Carlo
Allora buona sera prima di tutto ringraziamenti al ai radicali italiani che hanno la sensibilità
Che veramente unica in questo panorama di organizzare questo ciclo di incontri che io ritengo molto importante
Quindi ringrazio prima di tutto il segretario Mario Staderini poi l'amico Pier Paolo Segneri che all'infaticabile organizzatore di questa serie di incontri
Che appunto come diceva Staderini al divano oggi al quarto appuntamento
E io avendo accompagnato un po'questa avventura a me tocca anche il compito in qualche modo di fare di creare un collante e un'organicità per dare un senso a quel Pantheon fra virgolette di cui parlava Staderini nell'introduzione l'iniziale
Io di solito nei precedenti incontri l'ho sempre buttata in filosofia perché lì l'altro interlocutore
Generalmente era un po'di Toldo Ugo non era un filosofo mentre nel caso di oggi
La magistrale lezione di Carlo Scognamiglio ha dimostrato appunto diciamo come l'interlocutore con cui io mi trovo dialogare stasera
Oltre ovviamente a Gianfranco Spadaccia che il cui intervento chiediamo a gran voce successivamente anche perché al contrario di noi ha conosciuto personalmente Guido Calogero
Quindi dicevo bene l'altro interlocutore è un filosofo puto Carlo Scognamiglio quindi io questa sera la posso buttar politica il cioè posso cambiate quello che il mio ruolo
Il mio ruolo solito il mio schema
E anche perché poi diciamo sulla filosofia ho poco da dire perché mi trovo molto molto simpatetica o con il modo di ragionare e di Guido Calogero perché
Anche in quel libro che citava Carlo Scognamiglio o la conclusione è la filosofia del conoscere è un tipo fondamentale per quel poco che può valere anche nella mia autoformazione cioè
è un libro che veramente trae tre molte somme e apprezzo
Agli infiniti programmata del mondo ma hanno quindi apre all'etica anche alla politica apre al dialogo
Allora come come insomma sapete il liquido Calogero insieme ad Aldo Capitini
Fondò il movimento del liberalsocialismo che si concreto attraverso due manifesti che se non vado errato sono rispettivamente del mille novecentotrentasette il primo del mille novecentoquaranta il secondo
Fra l'altro il movimento nacque da una serie di discussioni che si svolgevano
Si svolgevano soprattutto nell'Italia centrale in vari posti
In clandestinità ovviamente o comunque in gran segreto
In uno di questi incontri in molto importante e mi sembra accolto una partecipo anche Bobbio Bobbio conservava nel suo studio
Un ritratto proprio appena si entrava di questo dove veniva stili e da stilizzato insomma alcune questo gruppo di discussione dove c'era
Lui Cornel suona sopra diciamo Aquilino al Pacella Calogero eccetera e Bobbio
Ha conservato sempre con grande rispetto per Calogero che ha considerato il più giovane
Dei miei maestri lui individuo dieci maestri
Intorno era a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta ecceda pure Calogero che era appunto il più giovane dei suoi maestri in effetti
Bobbio si è formato in quell'ambiente libera socialista
Liberalsocialismo illiberale copre come ha detto
Carlo Scognamiglio e che ripeteva spesso Calogero i suoi due maestri furono Gentile e Benedetto Croce
Eppure Croce criticò abbastanza aspramente
Il tentativo del liberalsocialismo
Coniò la famosa espressione Lisco cervo cioè per Croce si trattava di un tentativo
Teoricamente debole
Perché metteva sullo stesso piano sostanzialmente due concetti
Di cui uno era un concetto trascendentale cioè potremmo dire assoluto quale la libertà e l'altro era invece un concetto in pirico
E quindi ne nasceva una commistione uno strano animale come appunto del conservo che non è da secondo Croce né carne né pesce
E
Lo stesso in il termine il liberalsocialismo in qualche modo si affiancava ad un movimento che operava già da qualche da un po'prima
Che era il socialismo liberale che era nato perdere iniziativa di Carlo Rosselli che aveva dato poi vita ai movimenti di giustizia e libertà
E quindi la prima con verso il socialismo liberale Croce non non so mai espressioni forti e non entro mai in polemica come con il liberalsocialismo è questo a prima vista potrebbe sembrare strano perché
Che io sappia cioè il rapporto
Cioè indossati non ha mai considerato
Croce
Il suo maestro comunque il suo maestro principale ed hanno i Fabiani ingressi demanda ed hanno altri diciamo gli ispiratori ideali di tosse Agli eppure del socialismo liberale tutto sommato Croce non ha mai parlato Marian sempre guardato con simpatia questo movimento mentre del liberalsocialismo
Croce appunto contesto l'equiparazione di giustizia e libertà
Che Luigi vedeva in opera nelle pensiero di Calogero quindi un primo problema che svolge e di capire perché questa disparità di trattamenti e perché questa accusa di aver creato un il Corcelli BO
Farei prima un'osservazione in altra cosa poi strana è che mille beh dal socialismo era un movimento che dal liberalismo in qualche modo
Siti azionava attendeva al socialismo mentre
Il movimento di lo serie di era tutto il contrario Sossella di a una formazione socialista nasce nell'ambito del socialismo poi conosce l'esperienza ingressi dei Fabiani
E quindi conosce un marxismo è con sé un socialismo che non era marxista soprattutto che non è l'ha detto il ministro sta
E quindi diciamo è un socialismo che va verso il liberalismo quello di Rosselli
E croce aveva da giovane o aveva tolto ma probabilmente secondo me aveva tolto in questo caso perché perché probabilmente il concetto di libertà di cui parlava Calogero era il concetto di libertà politica mentre lui parlava soprattutto di un concetto di libertà filosofica
E poi c'era un altro aspetto da tener presente
Che Croce aveva conservato i ponti in qualche modo con la filosofia e cioè lui faceva giocare spesso
Il concetto filosofico di libertà sul campo politico mentre secondo me quei punti poi caldo può dire se questa mia interpretazione però si doveva quei ponti
Calogero gli aveva troncati del tutto ciò la conclusione della filosofia del conoscere per quando scritta ad un'età tutto sommato giovane credo che non avesse nemmeno quarant'anni quando però
è e eppure aveva già prodotto tutti gli studi sul sulla logica aveva prodotto le voci
Sulla logica antica e moderna per l'enciclopedia Treccani all'altro la proprio la voce logica dell'enciclopedia Treccani scritta da Calogero credo che sia straordinaria insomma
E quindi a aveva già prodotto gli studi sugli alleati insomma che su Aristotele che poi era la tesi di laurea di vista comunque detto questo pur essendo giovanissimo la conclusione del la filosofia del conoscere
è in qualche modo la concussione
Un fare i conti definitivi con la filosofia non nel senso ovviamente che poi non abbia più filo solfato Calogero anzi né lo ha fatto ed è stato uno diciamo dei più eminenti professori dell'Accademia pure romana
E non solo però
Però in qualche modo è un libro conclusivo e
Che Luigi in qualche modo dopo aver avete descritto questa fu auto dissolvimento auto annullamento come diceva
Carlo della filosofia questa implosione interna del filosofia al mito intesa come mio sono Gia quindi come teoria della conoscenza
E lui a quel punto si apre il proprio al mondo al mondo mano al mondo dell'etica della politica la cosa però interessante secondo me da considerate
è che lui in qualche modo abbandona la filosofia in questo senso forte del termine ma lo abbandonate ed un ammonimento tutto filosofico
E questo è la particolarità di molto pensiero italiano che oggi viene riscoperto oggi si
Parla sempre più spesso di Italia antichi odi
L'Italia anti o di è un pensiero impuro un pensiero che ha in una filosofia che molto diversa dalle filosofie che si pratica mi altri posti una filosofia la nostra che ha molto a che vedere con le forze della vita con la politica con la storia
E quindi una filosofia imputa ma lo è per un movimento tutto filosofico cioè è una presa d'atto e una consapevolezza filosofica della fine
Fra virgolette della filosofia intesa in senso forte come EP Sistemi però abbandonato questo discorso che ci porterebbe troppo danno quello che per noi proprio perché aveva fatto completamente i conti con la filosofia
Cosa che non non si può dire per Croce dove fosse in qualche modo dispetto o una posizione integralmente settori cistica perché alla fine fine da questo come quella di Calogero rimanevano ancora incroci dei residui di etica sentenza
In croce faceva ancora giocare il concetto filosofico di l'importante quando parlava di politica mentre
Ormai Calogero era nell'ambito completamente politico e quindi poteva osservare anche da un punto di vista come posso dire empirico
Come la libertà se non è una eguale libertà cioè se non è se è qualcosa che
è non fa i conti anche con
I bisogni materiali che deve primari che devono essere soddisfatti e in qualche modo si auto contraddice quindi
Però in qualche modo la libertà la giustizia età la precondizione se non l'oggi casse sicuramente effettuale della stessa libertà
Il problema è secondo me sorge ma forse questo ce lo potrà dire meglio Gianfranco Spadaccia e forze ad anche un segno dei tempi
Ne proprio quando si passa alle
Alle ricette politiche
Vere e proprie perché Calogero a quel punto si fa fautore dell'economia mista sostanzialmente cioè purché etica Ando la collettivizzazione burocratica sovietica lui pensava che la nazionalizzazione a
Ma di ampi settori
La nazionalizzazione diciamo di ampi settori della vita economica
Fosse di per sé un bene e che quindi di diciamo in cui c'era questo ideale dell'economia mista probabilmente era qualcosa che concerneva i tempi concerneva
Delle una soluzione come posso dire che lui individuava in in cui
Appropriata in quelli italiani di quel periodo però è diciamo alla nostra sensibilità almeno alla mia sensibilità odierna questo in qualche modo
Cozza un po'
Poi uno c'è il problema del dialogo che oltre che il titolo diciamo di questo incontro è proprio il centro del pensieri do battuto di
Di Calogero
Fra l'altro diciamo
C'è un assaggio bellissimo che io consiglio a tutti che lui scrisse subito dopo la liberazione
La liberazione che si chiama questo saggio l'abbiccì della democrazia
è un saggio stupendo perché lui praticamente di sopra la democrazia e questo sedersi discutere contare le teste e capire l'altro
Auto per fare autocritica sì ci per sua diamo che le nostre posizioni non sono quelle giuste
E anche un testo come posso dire nella sua molto molto semplice tra proprio in questa sua semplicità in questa suo
Quasi pedagogico boh diciamo della democrazia
è un testo che è sintomatico da una parte dei tempi cioè l'Italia che vi con cui stavo si apprestava a riconquistare completamente la democrazia
E quindi è anche sintomatico dello sforzo di questo uomo
Verso verso appunto la realizzazione della democrazia che io credo che comunque rispetto ad altre filosofie del dialogo soprattutto contemporanee penso soprattutto ad Habermas
Calogero forse proprio perché aveva una
Formazione filosofica più forte
E addirittura fra virgolette superiore fa io lo vedo molto più poco anche lui evita di cadere in alcuni errori che a volte fanno né Abdel masse e e tutti i teorici del cosiddetto
Comunicazione non distolta o agire comunicativo
Perché
Abel masse questi teorici attuali del dialogo in qualche modo cercano sempre di costruire il modello perfetto di dialogo non distolto di dialogo giusto mentre io questo non lo vedo in Calogero cioè vedo
Calogero insiste sempre sul momento del
Del negativo cioè della messa in crisi della discussione è sempre aperta c'è una frase stupenda dove lui dice
Anche nella scienza c'è un indiscutibile delle sonde ed è l'assoluto della discutibilità tutto può essere discusso persino le nostre posizioni precedenti quindi
è un'apertura completa cioè Calogero non pensa maglia a mio modo di vedere a costruire un modello per difetto di comunicazione non distolta ma vuole solo che questo elemento della discorsi vita non venga mai meno
E questo lo vende molto molto
E moderno e
E e attuale
Ma ce l'ha pure un'altra cosa che volevo dire rinvio ne sono dimenticato quindi un secondo intervento la dirò probabilmente
Grazie Corrado Ocone
Come potete vedere oggi si legge da più parti la
Sui giornali eccetera sulla necessità di dover in questa fase storica che viviamo di ricostruire ecco
Ripercorrendo un po'il pensiero e l'azione politica di Guido Calogero ci accorgiamo che per ricostruire necessario
Anche far riferimento a quello che Guido Calogero ha scritto ha lasciato
Per
Per il metodo anche che la filosofia del dialogo rappresenta e per questa appunto capacità di alterità e di altruismo che pone come elemento basilare per il dialogo
Non si può secondo me oggi ricostruire quello che appare intorno a noi come
Con distesa di macerie
Senza portare con noi la forza del pensiero di Guido Calogero quindi il
Di un'attualità incredibile e ci indica anche un percorso una strada per il futuro
I per questo ridò la parola Carlo Scognamiglio anche per la replica correlato CONI
Sì dunque io sono d'accordo potrà gli al cinquanta per cento con quello che diceva Corrado Ocone per un motivo nel senso che è vero che Calogero
è un autore che in qualche modo
Tenta di fuoriuscire non dalla tradizione filosofica però lo fa sempre ricca e dentro un orizzonte filosofico
Quando lui prima di pubblicare la conclusione della filosofia del conoscere che poi raccoglie alcuni scritti precedenti riceve da Croce la critica dimmi solo Gia cioè Croce lo lo accusa pubblicamente di mi solo Gia
Sì di essere ostile alla logica chiesti dalla logica e perché appunto Calogero aveva criticato l'idea di costruire una filosofia della filosofia per Calogero questo era un concetto
Ormai superato la costruzione di una filosofia di una teoria della teoria e quindi Croce aveva reagito in modo anche un po'irritato
Il dato interessante che mille novecentotrentacinque Calogero chiede si si regge anche il carteggio molto bello a Gentile di pubblicare sul giornale critico della filosofia italiana una replica croce scrive pubblica questa questa replica gentile apponi in carcere sto diciamo così alla fine della replica
Questa piccola noticina ve la leggo perché interessante scrive
I lettori de il Giornale critico sanno che esso non è né vuole essere l'organo di quel che si dice una scuola di una dottrina determinata e perciò
Non si meravigli nodi trovarvi queste pagine del Calogero impegnato con tutta la sua logica a farla finita con la logica
Cioè
Gentile in qualche modo prendeva le distanze dal fatto che si volesse superare la filosofia attraverso la filosofia e anche quando Calogero prende
Elabora l'identità di libertà e giustizia
Lo fa non abbandonando il terreno filosofico ma attraverso un'argomentazione filosofica perché
Adesso per farla breve Calogero distingue la libertà in due concetti cella chiama proprio Libertà numero uno e Libertà numero due
La libertà numero uno è quella di Croce secondo vice la libertà come trascendentale diceva giustamente Corrado cuore la libertà del l'uomo la storia la libertà coincidente con la storia l'assoluto del dello spirito li spirito è libero
E questa è la libertà numero uno però della Libertà numero uno diceva Calogero non possiamo dire niente perché non può essere neanche tematizzato così come non può essere tematizzato lo spirito il pensiero
Poi c'è la libertà numero due che non è la condizione del volere ma il contenuto del volere cioè ciò che noi dobbiamo volere
Questa libertà numero due però quando l'andiamo a definire perché è un concetto molto problematico cos'è la libertà empirica
Il definisce nella filosofia del dialogo attraverso la rinunzia mente ecco per cui il motto la libertà che mi interessa la libertà dell'altro non la mia ci attraverso la frammentazione c'è la libertà che cos'è essendo questa rinunzia
Progressiva infinita dei della libertà
La libertà che cos'è è una frammentazione di libertà cioè la giusta ripartizione della libertà essendo la libertà coincidente con la giusta ripartizione la libertà libertà coincide con la giustizia
Ora io coincidono con d'accordo con Gennaro Sasso quanto in
Sostiene che forse ne incrociano in Calogero abbiamo una concezione rigorosa della libertà ci sono dei problemi in tutte e due concezioni
Però è bellissimo che nel mille novecentoquarantaquattro Calogero pubblica un articolo intitolato la libertà di morire di fame
No cioè il punto che c'è il punto nevralgico di Calogero e queste questo su questo sono d'accordo ecco per cui a un certo punto sospende la riflessione filosofica e fa valere l'istanza politica
Cioè si un vero liberale non può porsi il problema di che chi è privo di mezzi
Non può accedere alle libertà perché privo di cultura e privo di conoscenza a che serve la libertà formale quando manca la libertà sostanziale
Ecco perché Calogero in questo senso entrava in qualche modo sul tema della statalizzazione dell'intervento pubblico eccetera perché le Calogero essendo libertà empirica non quella assoluta che non ci interessa quella è c'è e quindi non possiamo fare niente
Ma la libertà empirica cioè la giustizia
Ecco che quindi
Un vero liberale non può opporsi non porsi il problema dell'equa distribuzione della libertà che significa quindi equa distribuzione di risorse
Ecco perché coincide mille est in qualche modo spezza Filas la filosofia ma lo fa sempre attraverso una forte struttura filosofica questo
Grazie tra l'altro Ernesto Rossi anche parlare di abolire la miseria nove dipendeva vorrei Dal lago d'ora adesso a Gianfranco Spadaccia
Poi eventualmente se ci sono domande
La parola mangia Franco Spada
Ma io
No posseduto e non sono seduto a questo tavolo perché non essendo un filosofo non avendo
La preparazione scientifica per affrontare un tema così importante
Come per me e
Qui do dall'oggi ero il mio compito è ascoltare e poi dare una testimonianza perché sicuramente Calogero è stato ha fatto parte prima che del mio
Anteo non ideale ha fatto parte del mio panorama affettivo
Nel senso e non nel senso generico il termine proprio fisicamente nel senso che pur avendo fatto legge non lettere io l'ho conosciuto ho fatto solo il primo anno diceva se lo può entrare in conflitto con i miei studi giuridici con impegni politici
Ma dove ho avuto come maestra
La moglie Nava una straordinaria
Che si chiama così perché ai non a caso il cognome di i comandi è occorrono nella sua relazione goliardica di cui dopo Stefano del dopo Tullio De Mauro sono stato Presidente a lungo
Hanno fatto parte il figlio Francesco
Il la moglie Luisa La Malfa
Del ho conosciuto la figlia e ho conosciuto il genero Gennaro Sasso quello straordinario studioso da rivoluzionario di studi su barche averli
E a negli ultimi venti anni dare un contributo fondamentale
Alla storia dell'idealismo in Italia riportandola
E mettendola a confronto con la storia reale del Paese
Quindi per me è e non
Perciò è importante polo è stato per i miei studi filosofici io ho studiato indiviso visti e li consideriamo dei magistrati deve
Perché nella Manna né
Erano dovevano servire a portarci al coro Scevola Assocred e poi
Da Socrate cominciava filosofi anzi da Platone perché so che l'ATER
Solo il protagonista dei suoi dialoghi quindi ravviso avvia cominciamo compratore
E in realtà poi ho letto non ho letto il libro sul delle attrici ma colletto un libretto che l'UE è scritto che evidentemente è un
Un suo corso che si chiama impresso curati
Che è una cosa straordinaria ma avverto un mondo ormai aperto il mondo con un mondo in come ha fatto capire la straordinaria contemporaneità
De questi prezzi per preso pratici la l'altro attualità dall'Oriente mi sentivo come
Persone del mio tempo l'altro elemento e qui che è stata oggetto oggi
Con ben maggiore autorevolezza della mia
E questa cosa della filosofia del dialogo che per un per meglio dire i per noi sarà fondamentale
Beh insomma noi veniamo da una stagione di realismo in curva
A torto o ragione una parte consistente della cultura e della politica europea attribuito all'idealismo
Forse Prando
Le le evoluzioni vivibili sbocchi del fascismo del nazismo
Certo sicuramente c'era un'esagerazione
Però quell'occorso
Era qualcosa di incombente di metafisico di astratto di trascendentale
Il cammino del mio e del dialogo
è stata per noi è un atto Liberatore senza e il che ci ha riconquistato Ciarra consente consegue come un po'anche ora asilo su via dei distinti contrapposta la filovia degli opposti
Allora alla
Alla dialettica degli opposti
E c'è riportarci aree
Riportato nell'immanenza
Per rapporto del soggetto con gli altri
La formazione del nuovo corso Logos che nasce dal confronto nasce dalla comunicazione nasce dichiaro
Via logos ecco questo è stato un elemento per me per noi forme formativo straordinario e io questo i questo di questo questo visto in
Poiché mi è stato chiesto una testimonianza politica del
Di di
Lunghi a far
Do parte
Del partito radicale del ci
Cinquantacinque avendo avuto una storia che lo porta alla libera di da liberalsocialismo al Partito d'azione
Dal Partito d'Azione al Fronte popolare al Partito Socialista del Fronte popolare non seguisse darete atto in quella circostanza una continua a essere corrente autonomista
E quindi contrario affronti ISMU nel PSI poi ruppe con il PSI al momento in cui recessione io l'ho mica
Io mi scrissi al Partito Democratico di Saragat teme cinquantuno quando ci fu l'unificazione del Gruppo scissionisti allegramente e quindi l'ho incontrato
Nel Partito Democratico e l'ho incontrato per la verità già liceale
All'Università di Roma dove lui stava sulla scalinata Facoltà di lettere ad accogliere dall'osso esercizi romani non volevano venisse relazioni erano ma io ho fatto sega scuola
Per per convincere mio padre e mia mamma mia madre a a giustificazione fu una cosa lì trovai
Perché questa ecco Noufou uno di quelli che volle fermarsi fermamente vollero vi ho letto su un giornale che ebbero Agate ed erano Calogero inventato
Dall'Università di Roma come cosa col calo sua fu invitato come cosa riparatrice
Rispetto alla sua storia lunga storia in cui era stato costretto costretto all'esilio
Nella formazione del partito del Partito Radicale lui inizialmente era contrario al formazione partito
Lui e devo dire anche Ernesto Rossi entrambi sostenevano uno Ernesto Rossi sosteneva con piglio mazziniano che occorreva un movimento pedagogico
Che non si mischiarsi Napoli e dire che me la politica non era attrezzata affrontarla
Ma bisognava preparare le giovani generazioni in un Paese in cui mi vedeva molto pessimista molto con molto pessimismo
E e Calogero invece che sull'esempio sui dati Fabiana sosteneva che bisognasse costruire con
Un luogo oggi si direbbe in un gergo anglosassone think tank o queste cose qui ma un luogo in cui D.P. elaborazione
Del pensiero politico e sociale analogo a quello
Aula all'influenza che la società sa abbiamo avuto
Rispetto alla gola poi però
Aderì al partito radicale e e lui fu le sue la sua militanza fu sempre fra Partito Radicale e socialismo positiva siti scrisse anche al Partito Socialista però
E significativa io credo che abbia bisogna darne merito
Pierpaolo
Questa cosa di Panorama succube sul panorama che scrisse proposito doppia desse
Come proprio rivendicazione della libertà da di di associazione ma anche qualche cosa in più
Lui pure se sentito doppia d'essere perché non è che nel momento in cui la radicale smise PSI liberalsocialista e quindi anche
Socialista con come come
Credo che il somma questo
Questo
Non so adesso Habermas remota mi pare che sui abbia scritto un libro su che pone al centro la ragione comunicante
Da ragione comunicante grazie crea un senso asilo di via del dialogo con se c'è una cosa che io
Cioè probabilmente lui è stato un suo omaggio alla un suo un suo
Cedimento alla logica
Ma questa cosa che la
Il riconoscimento da parte dell'individuo dell'alterità dell'altro degli altri
Comporti una limitazione della propria libertà ecco io appartengo alla generazione con libertà risma invece è convinta che la libertà abbia
Un credi espansivo cioè
Non credo che se non ci siano dei vini di trattiamo tutti codici i codici il diritto eccetera pone
Dei limiti e pone anche per il pm o quando le irregolarità
Le le leve ma porre troppo l'accento su questo aspetto limitativo offre che l'individuo nel momento in cui riconosce l'altro dialoga e comunica con l'altro deve porre dei limiti alla propria libertà
Ammessi io credo che ci sia invece un fatture
Espansivo propulsivo della libertà e che invece su quale bisogna
Sul quale bisogna invece porre quanto alla storia del nazionalizzazione era all'epoca
Cioè era all'epoca del mio di c'avevamo della grande crisi
E in epoca di crisi sarei attento perché il problema non è nelle nazionalizzazione perché altrimenti cadiamo in meno in un ideologismo altrettanto pernicioso dello statalismo
Il problema è uno Stato che ritiene che la nazionalizzazione per un determinato periodo porre
E uno qualcosa che può di cui si può avvantaggiare la cosa la la collettività salvo poi
Nel momento in cui è superata la crisi a liberarsene il problema non sta
Nella nazionalizzazione ma li nell'uso che se ne fa
E nel fatto che un'ideologia statalista trasforma possa trasformare la la nazionalizzazione innestata lirismo cioè in
Intervento dello Stato pesanti e non in alcun modo non limitato
Certo e con le esperienze che poi abbiamo avuto
Residente noi siamo scottati da tutto questo
Però starei attento a non cadere nell'estremo opposto e qui devo dire che
Che Ernesto Rossi di cui tutto si può dire tranne che non fosse liberista e lo fosse fino in fondo era un estremista del suo e del del del del liberismo da certi punti di vista però era uno che prevedeva le nazionalizzazioni
Lui ha combattuto la nazionalizzazione elettrica per il modo con cui è avvenuta perché creava nuovi monopoli privati non perché
Non per il principio in sé ma per l'eccesso di indennizzi
Che si riversa erano sul sulla Edison sulle
Sulle sulle altre cose quindi
Non era isolato da questo punto di vista e non a caso uno era socialista liberale Rosselli anno all'altro la liberalsocialismo
Infine
Il merito è un altro merito del Doha
Dal mio maestro Carlo Guido Calogero
Enti emersi riavvicinato agenti perché il fatto che due persone come Calogero e come Capitini nascesse dell'insegnamento di Gentile che per noi era del l'ideologo del fare il filosofo del fascismo
Ci è possibile la questione stilistiche diritti non PD DTCC ci costrinse a interrogarsi anche sull'attualismo suk che cosa rappresentava fino
Dal libro del libro del suocero di Buttiglione al credo no socio del Corder maestro del Buttiglione
Dell'OSCE Del Noce che attribuisce che che attribuisce un che crei considera Gramsci più gentiliana ovvie crociano contrariamente alla vulgata
Dominante nella interpretazione scusate lesse poche considerazioni riteneva
Piazzavano Gianfranco Spadaccia perché effettivamente ci ha
Portato la sua testimonianza facendoci capire anche quello che volte nei libri non si comprende e anche l'umanità di Guido Calogero visto l'affetto che traspare dalle parole di Gianfranco Spadaccia
C'era possibile fare qualche domanda domandare non intervento prego
Cioè il microfono asimmetrico sì
Allora posso fare una correzione
Citazione silicio è una domanda valuteremo
Non ci fossero dei valori
Così come
Siccome l'ho citato no a una delle cose
Anche
Quel
Anche la BCE le delle democrazie molto bella citato
Professore come
Lui è un bellissimo articolo dice
Intanto io dico atto a tale proposito facciamo un cenno molto sintetico natura degli alloggi avete granturismo l'aiuto della priorità per Calogero nel mai costruttività e quello che diceva
Non è mai costruito da una semplice capace dall'esordio problemi logici o se ma anticipo ma dalla capacità di volere e quindi di essere soddisfatti e insoddisfatti l'altro è colui questa molto bello l'alto e colui che soffre non soltanto colui che ha ragione
Più esattamente l'altro è colui che posso offrire o goderne colui che possiamo comprendere aiutare nelle sue aspirazioni e per cui diventa chiamo moralmente responsabili se non curiamo di fango
Per ora due domande
Si parla sempre del microfono perché se no io sono un po'emotivo e eccetera due
Due domande dagli allora in poi sarà la lo approva
E allora io vorrei fare due domande qui alla al professor non so come si chiama sbagliati
Dunque Petrucciani
Dopo la morte degli alloggi c'è stato un solo con un grosso convegno non convenne un convegno di studi molto approfondito
Petrucci alla scritto in questo libro raccolto
Di molte scritte eccetera ha scritto filosofia del dialogo elettrica del discorso Guido Calogero e Carlo otto a pelle non Habermas a perché babbani mass serietà ad Appel
Che secondo le parere per per Regione dice che non sono la stessa cosa con la stessa cosa anche se dice per esempio che
Che in a pelle il discorso è confuso perché si rifà a me pare a dare mi pare sto ad esclusa della perché io non non mi occupo di breve filosofici mi occupo di sociale
Ne farà distolto alle secondo lei ci sono differenze e la stessa cosa oppure e diverso sono discorsi diversi
Secondo domanda
Questo lo so che
Qui clienti che differenze ci può essere tra all'ente che dalla dell'Autorità
Di Calogero nell'epica dell'altro uomo che a me piace molto e che l'ente che l'altro dell'altro uomo del volto dell'alto dal volto di di lei di massima
Forse lette che Velletri NARS dico io nella mia ignoranza
Filosofica nel non sapere
Forse l'etica leverà se metafisiche tale trascendentale mentre quella
L'etica di Calogero dall'autorità di Calogero
Qui o spirituale si è trasformata
C'è un'etica pratica perché e un'etica pratiche perché si è trasformato una pratica di intervento
No da parte dell'intervento
Va bene no no no non credo
Alla della Premiata troppo concluso però a me senso sbagliato una pratica intervento c'è un processo di intervento per il lavoro sociale
Che l'attività pratica degli operatori
Grazie la parola Carlo scusi sarò rapidissimo io adesso non è che faccio qui Lerna nell'ottica delle posizioni Petrucciani perché non l'ho letto questo intervento e quindi non lo so però in termini generali io su questo sono crociano cioè faccio un po'fatica a fare
Confronti trasversale tra posizioni anche maturate in contesti storici diversi
E su attraverso percorsi ragionamenti diverso quindi ma sempre considerato un breve ragionamento etico politico di Calogero nasce sotto il fascismo un contesto molto particolare e che quindi non è insomma io farei difficoltà sovrapporre la posizione di Calogero a quella che ha per come alle rilassato ma sono percorsi interessanti comunicanti sono anche intriganti come percorsi interpretativi emana eviterei di fare identificazione sovrapposizioni
Grazie allora c'è un'attenta al vento Alessandro Litta
Un'altra domanda
Domanda
Un
Contrari come forse sì
Prova
Sì
Sì va bene comunque sia ditemi se il microfono funziona
Va bene allora forse è meglio che permetta la no perché mi ricordo prova sì ecco adesso funziona allora volevo chiedere intanto mi scuso spero di non fare brutta figura perché sono andato a scavare un po'nelle mie miei ricordi neanche universitari liceali ma
A quello che mi sembra di ricordare nel pensiero politico di Benedetto Croce la distinzione fra libertà e giustizia eh piuttosto netta
E
In questa distinzione correggetemi se sbaglio la libertà viene prima della giustizia nel pensiero politico crociate nonché
La giustizia non abbia la sua importanza
Ma secondo croce la libertà viene prima perché mi sembra di ricordare Croce dice la libertà senza giustizia è possibile e poi per successivi allargamenti
No quella libertà si estende che alle alle opportunità mentre il contrario è assolutamente impossibile cioè non esiste libertà ingiustizia no se c'è la giustizia ma la libertà non c'è che è impossibile
Allora
Mi pare che da questo punto di vista deve essere
Che era abbastanza netta la critica da quello che ho sentito di Croce a Calogero che li equipara avanti
E ancora più netta la critica a Carlo Rosselli che infatti ha fatto giustizia e libertà perché secondo Croce si può essere libertà e giustizia ma la giustizia libertà la giustizia non può venire prima la dico come una battuta ma mi pare di capire che
Questa distinzione nel in una delle colonne del liberalismo europeo che Benedetto Croce questa priorità della libertà sia fondata
Grazie Alessandro Litta la risposta Corrado con
Allora è vero questo però
Volevo Celly per quando il movimento si chiama giustizia e libertà Rosselli ha detto in un passo di socialismo liberale che là sopra maggiore
Che la liberalità viene prima della giustizia non solo ma poi ha detto addirittura che il socialismo eh
Liberale ovviamente è il movimento mentre la e il liberalismo è il principio
Quindi su questo Rosselli almeno quel Rosselli perché dieci anni prima aveva scritto una cosa sulla lista di Gobetti rivoluzioni bella alle liberalismo socialista dove non era così precisa la cosa aveva un socialismo liberale che la sua opera manifesta lui dice che la libertà è superiore
Mentre Calogero non lo dice ma non lo dice per i motivi che diceva Scognamiglio cioè non lo dice perché
E Calogero sta su un terreno politico a quel punto così per semplificare e poi va evitato che c'è all'orizzonte di sfondo filosofico
Io quello che voglio dire rapidissimamente questo che secondo me e ed è questo anche uno dei sensi che do io a questi incontri che organizza Pier Paolo Segneri
Secondo me noi abbiamo una sorta di provincialismo culturale e filosofico cioè non consideri non abbiamo cognizione dell'importanza della nostra tradizione di pensiero sia filosofico sia anche
Di cultura politica
E ed uno dei sensi diciamo di questi incontri secondo me e proprio con questo di far vedere la vitalità di queste posizioni
Per esempio è giusto come dice Scognamiglio come diceva Croce Kent è impossibile fa dei paragoni fra cose sorte in diversi periodi storici eccetera
Però è pure vero che si può in qualche modo vedere delle assonanze
E
E
Fra fra diversi elaborazioni anche di diversi periodi e diversi contesti geografici
E in queste e e poi vedete come diciamo le nostre elaborazioni non siano affatto inferiori a quelle esterne per esempio ultimamente c'è stato un dibattito nel mondo anglosassone soprattutto
Sulla cosiddetta democrazia deliberativa dove il termine deliberativo nosta ha significato e quello che significa in italiano
Cioè proprio la decisione ma la discussione cioè quindi la democrazia che nasce attraverso il dialogo la discussione eccetera o da questo era il concetto che aveva Calogero della democrazia
Per del Calogero e in questo si distingueva nettamente da Croce perché Croce ne aveva un concetto tutto sommato procedurale per Roccella democrazia era un metodo e nel metodo di contare le teste
Mentre
Calogero ne aveva un concetto integrale per lui la democrazia consisteva proprio in questa capacità di ascoltare l'altro
E di cercare insieme all'altro la possibile soluzione dei problemi concreti
Quindi c'è una sola Anza molto forte con questi discorsi ultimi sulla democrazia deliberativa e quindi almeno ricordarlo secondo me sarebbe
Qualcosa che importante non
Non tanto non solo per l'onor patrio ma proprio perché a volte è un atteggiamento altrettanto provinciale
C'è da da una parte l'atteggiamento provinciali di ignorare quello che succede al di fuori l'Italia ma c'è anche un atteggiamento provinciale che tende ad ignorare
Del tutto quello che è avvenuto e che avviene a livello di elaborazione di pensiero di cultura politica nel nostro Paese
Grazie
Grazie Corrado penso che
Possiamo concludere se non ci sono altre domande io allora ringrazio innanzitutto Radio Radicale anche per la diretta ringrazio Carlo Scognamiglio Corrado Ocone
Mario Staderini soprattutto anche a livello affettivo l'intervento di Gianfranco Spadaccia che secondo me lascerà il segno anche per
Il cuore che ha messo nel ricordare questo rapporto con
Uno dei suoi maestri quindi Guido Calogero la filosofia del dialogo volevo terminare leggendo una frase appunto di Calogero che ritengo attualissima
La libertà che si diramare e la libertà dell'altro sulla talpa atto l'amore per la libertà non è aspirazione egoistica ma un'idea morale anzi il solo ed esclusivo contenuto dell'esperienza morale
Grazie a tutti