Non sono numeri - Presentazione del XXII Dossier Statistico Immigrazione Caritas-Migrantes 2012

Allora iniziamo puntualissimi come ci aveva promesso il Ministero
Resteremo insieme due ore
Abbiamo cambiato un po'all'ordine dei lavori
Perché il Ministro ritardi a un impegno che non poteva tralasciare resterà con noi per la metà dei lavori allora
Parlerà per primo monsignor Giancarlo Perego
Perché il direttore generale della Fondazione Migrantes
Dopo il suo saluto vedremo il video e poi
Farà la relazione iniziale il Ministro e poi continueremo buon lavoro
Buona giornata a tutti e grazie di essere intervenuti ancora così numerosi è questa ventiduesima presentazione del dossier statistico immigrazione Caritas Migrantes
Tocca a me come direttore della Fondazione Migrantes porgere a voi tutti signor ministro Andrea Riccardi relatore un cordiale saluto di benvenuto
A nome del Comitato di Presidenza del dossier statistico immigrazione cioè a nome anche di monsignor Francesco sotto direttore di Caritas italiana
E di Monsignore Enrico feroci direttore della Caritas diocesana di Roma che sono qui presenti
Quest'anno la presentazione del dossier cade a venticinque anni dalla nascita della Migrantes avvenuta il sedici ottobre del mille novecentottantasette
La fondazione della Conferenza episcopale italiana nata per un'azione pastorale unitaria nel mondo delle migrazioni e della mobilità umana e con un'attenzione particolare ad alcune categorie di persone
Gli emigranti italiani ed immigrati e rifugiati i rom e sinti da gente dello spettacolo viaggiante
è il mondo della strada di chi è in cammino che ha appassionato in questi anni la Migrantes al tempo stesso del mondo della diversità dell'altro che al centro dell'interesse della migrante sapendo che la salvezza è sempre altrove
Viene sempre da fuori come ci ha ricordato un grande filosofo e storico come Michel deserto
In questi venticinque anni di vita abbiamo camminato insieme con i ventidue anni del dossier statistico immigrazione con attenzione come ricorda lo slogan di quest'anno che le persone in cammino non sono numeri
In questi venticinque anni molte persone ci hanno aiutato a camminare insieme con i migranti
Alcune sono ancora tra noi come sua Eccellenza Monsignor Rino Bellotti sua eccellenza monsignor Antonio canti sane che sono stati i vescovi Presidenti della Migrantes monsignor Piergiorgio Saviola direttore generale
Altri seguono il nostro cammino da un'altra visuale da un'altra vita sono sua Eccellenza monsignor Alfredo Maria Cassia sua eccellenza monsignor Bruno Schettino vescovi Presidenti Monsignor Luigi Petris direttore generale
Con loro una schiera di persone laici preti religiosi e religiose hanno camminato con la Migrantes e ha avuto a cuore le persone della migrante se vogliamo in questa occasione così importante ricordarle con voi e ringraziarli tutti
Questo nostro venticinquesimo della migrante se questa presentazione del dossier immigrazione due mila dodici
Incrociano provvidenzialmente cinquantesimo dall'apertura del Consiglio Vaticano II che Benedetto sedicesimo ha voluto ricordare aprendo un anno della fede
La prospettiva è Clèzio logica del Concilio Vaticano II che sottolinea la dimensione di una chiesa che cammina con gli uomini per declinante
In una relazione nuova con il mondo facendo sulle attese delle persone soprattutto dei poveri
Ha permesso di riconsiderare con occhi nuovi anche la mobilità umane l'emigrazione come ha ricordato proprio ieri nel messaggio parla novantanove esima giornata mondiale del migrante il Papa
è un'occasione unica per utilizzare il dossier immigrazione due mila dodici come strumento per recepire la prospettiva conciliare
Per valorizzare la diversità per costruire una nuova cittadinanza per superare paura discriminazioni per promuovere
La libertà alla dignità delle persone migranti
Quest'anno due mila e dodici ancora il tempo di una crisi che ha segnato profondamente anche la mobilità umane l'emigrazione come ci sembra dire il dossier immigrazione due mila dodici
Con una difficoltà in più di interpretare discernere i segni nuovi belli e al tempo stesso problematici
Di questo mondo in cammino in questo nostro tempo
Mi auguro che questa presentazione le relazioni di questo oggi ci aiutino ad entrare nel dossier immigrazione due mila dodici
E accogliere le cose di sempre e le cose nuove dell'immigrazione oggi in Italia grazie
Grazie a monsignor Perego auguri da parte di tutti noi all'anniversario della Fondazione Migrantes
Io vorrei dire all'inizio rivolgere all'inizio un ringraziamento un po'generale se no non ci sarebbe tempo allora innanzitutto agli studenti vengono dalle medie dai licei agli istituti tecnici
Dalle Università della Sapienza la laurea in geografia dalla Terza Università il corso corsi di formazione di me di mediazione culturale da Tor Vergata
Da diverse facoltativo logiche cari amici giovani quando siete con noi vuol dire che facciamo delle cose buone e speriamo che sia sempre così
Poi un saluto anche ai rappresentanti ufficiali
Comune non solo Comune di Roma ma vedo il Comune di Genzano che il Comune della nostra relatrice
La Provincia la Regione diversi istituti diversi strutture pubbliche
Un saluto carissimo alle associazioni degli italiani e degli immigrati e anche alle organizzazioni internazionali di vario tipo
E agli amici che sono venuti a rappresentare le ambasciate in particolare l'Albania mi suggerisce il sogno perché lei albanese
E anche un saluto caro agli istituti religiosi che sono sempre così ben rappresentati e ci hanno sempre aiutato
Ieri ho una comunicazione di servizio che non vuole stare in piedi
Può tenere conto che sopra ci sono ancora dei posti vuoti io adesso vediamo questo bel video che è stato realizzato sul dossier statistico immigrazione duemila e dodici della Caritas della Migrantes
L'autore doveva venire per
Fare una breve introduzione non ha potuto per ragioni di lavoro si chiama Giuseppe rotolino
E l'autore storico lo fa dal due mila sette dei video sul dossier lui è un giornalista ha fatto tante testate famose delle trasmissioni della RAI
Però è anche un grande uomo del volontariato
Sia all'interno della della RAI stessa e sia nel mondo nel mondo Comune specialmente nel settore ambientale con i salvato Tiani allora ascoltiamo questo video e prego i relatori di mettersi al fianco così lo possiamo fare
L'immigrazione e anche una questione di numeri in Italia all'inizio del mille novecentonovanta si contavano meno di mezzo milione di immigrati regolarmente registrati un milione e mezzo nel due mila e ben cinque milioni all'inizio del due mila dodici
Il secondo la stima del dossier statistico immigrazione della Caritas
E della Migrantes
L'aumento esponenziale di persone costrette a lasciare i loro Paesi
Deriva dalla necessità di sfuggire alle guerre
Alle persecuzioni
E a condizioni economiche climatiche politiche
Che rendono difficile
Se non in cui sì
La sopravvivenza
Il viaggio assume troppo spesso contorni drammatici
Quando ad occuparsene sono faccendieri aridi e senza sconti
Nel due mila undici oltre sessanta mila persone sono sbarcati sulle coste italiane
A seguito della cosiddetta primavera araba
Ma sono state più di due mila
Quelle ingiustizie dall'etichetta
La maggior parte degli ingressi avviene regolarmente
Molti arrivano con un visto a termine
Soprattutto per il turismo
Anche se l'obiettivo è una permanenza stabile
Per lo più iniziano inserendosi nel mercato del lavoro nero in attesa di un'occasione per uscire dal sommerso come è avvenuto nella regolarizzazione di settembre ottobre due mila dodici
I flussi per ricongiungimento familiare di coniugi figli e talvolta anche di genitori sono consistenti per questo motivo nel due mila undici sono stati rilasciati o tanta tremila visti significativi sono pure gli ingressi di lavoratori anche stagionali e qualificati
Questi ultimi favoriti dalla carta blu europea
Meritano attenta considerazione anche quaranta mila giovani che vengono per motivi di studio e i quattro mila permessi di soggiorno per motivi religiosi
Mentre sono meno numerosi gli stranieri che scelgono l'Italia come residenza elettiva o come sede delle loro attività imprenditoriali
Degli oltre due milioni di lavoratori immigrati più di mezzo milione è occupato nel delicato settore dell'assistenza familiare numerosi sono più degli inserimenti in agricoltura in edilizia o nel commercio anche nella fase attuale questi lavoratori conservano uno spiccato dinamismo
Attestato dall'aumento delle imprese con titolare straniero e dalla loro disponibilità ad occupare tutti i posti di lavoro fornite
Nel due mila undici circa duecentosessantatré mila soggiornanti non comunitari complice la crisi hanno perso l'autorizzazione al soggiorno con la conseguenza di un rimpatrio non voluto o del ritorno al lavoro irregolare
Situazioni analoghe hanno riguardato anche molti immigrati comunitari
Nello stesso anno del resto i cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti sono aumentati di oltre cento mila unità
I migranti necessitano di maggiore prego
Partire dal soccorso in mare dal rispetto del principio del non respingimento da un maggiore coordinamento delle strutture di prima accoglienza ed al loro completamento con adeguate misure di inserimento sociale
A tale riguardo la crisi non deve essere considerata un ostacolo ma al contrario
Una sollecitazione a sfruttare al meglio le risorse già esistenti
Per evitare il fallimento dei loro progetti migratori è necessario non interrompere il processo di integrazione e non incorrere nel dispendio di risorse umane
Pertanto vanno incentivate risposte politiche nel segno della stabilizzazione dal prolungamento della durata dei permessi di soggiorno all'emersione del lavoro nero a maggiori spazi di partecipazione
Per l'economia italiana dopo la pesante recessione del due mila otto due mila nove anche il due mila dodici è destinato a chiudersi indicativamente
Tuttavia rimane necessario l'apporto demografico economico e occupazionale garantito dagli immigrati che attualmente contribuiscono positivamente anche in termini di spesa pubblica assicurando un beneficio di uno virgola sette miliardi
Solo uno sforzo unitario che coinvolga anche gli immigrati e riconosca loro un pieno protagonismo è in grado di preparare un futuro più soddisfacente anche per l'Italia
Mentre ostacolano la coesione sociale i trattamenti discriminatori e le normative eccessivamente rigide come quella sul riconoscimento della cittadinanza inadeguata alle attese minori figli di stranieri
Che sono oltretutto
Circa due anzi
Nati in Italia
I numeri quindi sono importanti ma non raccontano Papa Benedetto sedicesimo
Intervenendo all'Angelus di domenica quindici gennaio due mila dodici
Giornata mondiale
Che migrante rifugiato ha sottolineato
Milioni di persone persone coinvolte nel fenomeno delle migrazioni messe non sono i numeri sono uomini e donne
Tarantini Ciofani anziani
Che cerca in un luogo dove vivere in pace
Grandi numeri quindi
Ma non solo numerica
Grazie a nome dell'autore di questa plauso che riporteremo e ne sarà molto soddisfatto chi adesso sentiamo la relazione introduttiva
Del ministero Riccardi che farà il punto sulla situazione dell'immigrazione e sulle prospettive
Grazie a Franco Pitta uno noi abbiamo una grande gratitudine per Franco
Per
Il suo lavoro di tanti anni che tiene aperto l'obiettivo l'orizzonte sui grandi problemi della immigrazione
Io ringrazio per questo invito e sono consapevole dell'importanza dei rapporti Caritas
Su questo tema che ho sempre visto
Seguito con molta attenzione perché perché questi rapporti riescono a unire insieme
Cultura e popolo non siamo qui in una saletta ovattata di un grande albergo romano ma siamo in tanti perché tanti abbiamo interesse a conoscere questo tema
Perché questi rapporti
Sono un punto di riferimento per gli operatori
Dell'immigrazione e per gli immigrati quindi io voglio dire grazie a Migrantes alla Caritas
Per
Questo lavoro che costituisce una base importante per la coscienza nazionale né per la programmazione delle politiche nazionali un quadro unitario
Voglio
Insistere su un aspetto dopo aver detto grazie alla Caritas
In questo rapporto si mescolano competenza scientifica e sensibilità partecipe cioè
Il valore di questo rapporto è la sua scientificità ma non solo numeri
C'è un altro valore che io direi
è la passione
Civile per questo tema
Perché se perdiamo la passione civile per questo tema i numeri non servono a niente
Io vi ringrazio
Per questa passione civile in un momento di antipolitica in cui
L'antico
Politica soprattutto quella che mi preoccupa è quella
Della disaffezione all'interesse generale
Della disaffezione al voto e abbiamo sotto gli occhi le elezioni siciliane
Bene l'antipolitica vuol dire anche morte
Della passione civile io credo che chi ha contatto con le difficoltà le sofferenze del percorso migratorio e di integrazione
Non può non nutrire una passione civile allora grazie perché ci fate pensare e ci ricordate che la passione civile e decisiva
Io
Condivido pienamente la vostra passione
Sono ministro per l'integrazione protende porre
E il tempus va passando molto rapidamente
S'ma l'integrazione è una passione di lunga durata della mia vita
Significativamente questo rapporto ha scelto come sottotitolo e trovo che sia fra i titoli più efficaci
Non sono numeri perché gli immigrati la famiglia degli immigrati gli uomini le donne non sono numeri e non sono numeri anche perché sono famiglie amici
Cominciamo il parliamo sempre più della famiglia degli immigrati io ho visto a Rosarno cosa vuol dire l'impatto durissimo di una comunità tutti uomini senza la mediazione della famiglia
I dati che leggiamo in queste pagine
Esprimono un valore che non solo misuriamo bensì percepiamo nel vissuto quotidiano degli italiani e dei migranti e allora
Io vorrei
Che come sempre la pubblicazione di questo rapporto fosse occasione per una riflessione approfondita sul tema dell'immigrazione
Al di là delle impressioni degli umori dei troppi luoghi comuni e delle parole gridate che ci hanno accompagnato per anni
Del formando la visione sul problema
Della immigrazione
Voi in tempi di parole gridate e diciamo anche di messaggi del disprezzo
Che spesso sono venuti da dove non si sarebbero dovuti venire
Voi attraverso un livello scientifico siete stati un saldo presidio di un discorso reali Resta sull'immigrazione ma anche di un discorso rispettoso del valore della persona e dei diritti umani
Secondo il rapporto gli immigrati sarebbero
All'incirca cinque milioni
Oltre il cinquanta per cento sono europei
Qualche migliaio di unità in più rispetto all'anno precedente e qui la prima condivisi la prima osservazione che poi riprenderò non c'è invasione
Una stima
In parte divergente
Dai dati Istat del censimento ma
Visto che il vostro slogan e non solo numeri non voglio aprire un dibattito sulle cifre che pure sarà interessante
Il punto mi sembra un altro
Il punto è
Che
Sia secondo Caritas Migrantes
Sia secondo l'Istat assistiamo a una netta stabilizzazione della presenza dei migranti nel nostro Paese
Cioè
Si è chiusa la tumultuosa stagione degli arrivi sempre
Crescenti e spesso media tipizzati dissi è aperta una stagione diversa quella di una presenza più stabile
Che vedranno i tutti confrontarci non tanto e non solo con il nuovo arrivato bensì con donne e uomini come la nostra amica
Che hanno trascorso tanti anni in Italia e che si pensa non stabilmente in Italia e che pensa hanno il loro futuro stabilmente in Italia
E allora
Cala il sipario su una stagione della nostra storia
Quella delle in dell'immigrazione vista come un'invasione barbarica che si rovescia sulle nostre coste
Davanti a cui ci si divideva fra chi voleva
Diciamo salvare un'identità italiana e chi invece
Era di buon cuore due posizioni
Che non corrispondevano a un fenomeno reale
Perché la presenza degli immigrati e articolata e composita fatta dei tanti che hanno scommesso il loro futuro sull'Italia
Che hanno assunto
Che sono portatori di una cultura ne hanno assunto anche tratti in curva comportamentali tipici del nostro Paese che parlano la nostra lingua che hanno i nostri pregi e i nostri difetti
La realtà degli immigrati
Un fenomeno da assumere sempre più come è normale strutturale
Costitutivo del nostro Paese guardate non ci sarà crescita senza un Robur
Sto apporto degli immigrati e senza una loro integrazione e io sostengo
E io sostengo l'arretratezza della nostra cultura dello sviluppo su questi temi
E sono molto preoccupato per il fatto che
Tante volte gli immigrati più attrezzati più inseriti lasciano il nostro Paese
Per altri Paesi europei per difetto di integrazione questo è un punto su cui noi dobbiamo riflettere
Essendo giunti ormai a un livello direi competitivo se ne vanno
Io ho presente alcuni casi anche personali se ne vanno perché si sentono trattati da stranieri
Io credo
Parlo da un punto di vista demografico ma anche da un punto di vista economico questa presenza studi origine straniera e più giovane ed è un asse portante del mercato del lavoro
Insomma un dato stabile e strutturale scorrendo questo bel volume
Mi ha colpito un dato quello relativo all'insediamento abitativo degli immigrati
La cassa
Abbiamo riflettuto tante volte sul problema della casa degli immigrati il venti per cento delle famiglie immigrate proprietario di un alloggio
Con un aumento percentuale di sette punti rispetto a cinque anni fa
La casa e l'indice della scelta e della stabilita
Ma ho letto anche nel rapporto esiste una diffusa tendenza ignorare la realtà migratoria rifiutando di prendere in considerazione i grandi cambiamenti in atto
Bisogna prendere atto della realtà e la realtà mostra che i tempi sono cambiati che gli immigrati sono cambiati
Che l'economia italiana è cambiata allora lo ripeto bisogna uscire dalle logiche emergenziale il problema
Una migratorio è stato troppo spesso gestito governato in modo emergenziale
Ma come nella vita pubblica italiana come nel governo del Paese esistono delle emergenze ma non sono le emergenze che ci guidano
Così io credo sul problema migratorio
Bisogna uscire dalla mentalità emergenziale
Io credo che la grande difficoltà che ho incontrato in un anno di lavoro
è proprio questa mentalità
Emergenziale
Noi pensiamo per esempio a un problema che ci assilla
Che sono i rifugiati ventimila dalla Libia con l'anno che finisce
Li abbiamo troppo visti solo in modo emergenziale
Io penso che
Se dovessi ripercorrere il percorso di un anno
Alcune condizioni fondamentali andrebbero viste
Cioè
Andrebbe creata un'altra logica nel governo del fenomeno dell'immigrazione che lo ripeto è troppo legata
Al
Paradigma di Lampedusa
Non è Lampedusa il paradigma dell'immigrazione ma sono le nostre scuole sono le nostre periferie sono le nostre famiglie
E in un certo senso la disseminazione delle competenze
Sul tema migratorio tra le diverse amministrazioni Fassi
Che
Una cultura nuova
Nel governo dico una cultura nuova
Fatichi a essere
A vedere la luce anche se
E ringrazio molto perché leggendo questo dossier ho avuto anche una soddisfazione personale davvero vi ringrazio
Perché caro Franco lei soddisfazioni non sono così numerose non mi voglio lamentare ma voi qui dite
Una cosa che per me è stato una laurea honoris causa
Che è cambiato il discorso pubblico nel Paese sull'immigrazione e questo è un salto importantissimo
Io credo
Che il merito non sia della modesta attività di governo solo di qualcuno di noi
Magari bastava solo tacere
E non parlare
E questo già un salto
Ma credo sia di gente come voi
Che ha saputo unire motivazioni religiose di cui non ci vergogniamo perché noi non ci vergogniamo dell'umanità della bontà dello spirito di accoglienza che per noi sono valori decisivi MOT
Le azioni religiose motivazioni civili alla scientificità delle nostre posizioni io credo che resiste
Per
A un clima di disprezzo dei migranti o di allarme da parte di voi o di chi come voi
Ha lavorato in questo senso sia stato un grande dono fatto al nostro Paese e la cultura civile nel nostro Paese e fa sì che oggi
La mentalità pubblica il discorso pubblico ossia un
Poca ambiato io direi molto cambiato
Grazie
L'integrazione non va imboccata solo
Ma va costruita e io dico sempre che sono Ministro dell'integrazione cioè non ministro degli stranieri ma anche Ministro degli italiani perché noi dobbiamo aiutare gli italiani sulla via dell'integrazione
E qui
Ci sono tanti capitoli oltre quello gli emigranti c'è per esempio il bellissimo capitolo delle adozioni c'è un altro tema in uno degli editoriali chiaroscuri dell'inserimento Salvatore Geraci scrive
In fondo la questione come favorire l'inserimento stabile delle persone venute per rimanere e smettere di pensare che siano di passaggio
Quindi usciamo da un'impostazione difensiva
Entriamo nella logica dell'emigrazione come opportunità in un modo crei attivo per ringiovanire l'Italia e vale la pena investire sull'integrazione
Ce lo dice la Commissione europea nella sua comunicazione al Parlamento europeo e al Consiglio del trenta maggio
La migrazione continuerà a essere un fattore di arricchimento per l'Unione europea
E nella bella introduzione al rapporto Caritas che mi sono guardato a fondo anche se non posso dire di averlo metto
Tutto pagina per pagina ma io questi rapporti ritengo nella mia biblioteca che piuttosto fornita
Con una certa evidenza perché per me costituiscono un contatto quotidiano diciamo un contatto quotidiano con le dimensioni di un fatto
Su cui
Pochi sono gli strumenti bene nella bella introduzione del rapporto si legge
Una domanda che è stata la domanda di una predicazione diciamo così della paura gli immigrati
Sottraggono opportunità agli italiani no rimedi hanno le carenze del sistema Italia sono più giovani
Pronti a spostarsi
A intraprendere a livello imprenditoriale
E via dicendo
A parte che il cinquanta per cento dei calciatori di seria sono cittadini stranieri e questo secondo me
Vale caro Monsignore molto più di tutti i nostri discorsi perché quando la squadra vince commetta degli stranieri
Credo che questo valga più di tante nostre parole
Grazie a Dio anch'
Allora non sottraggono opportunità agli italiani è un altro degli editoriali perché gli immigrati rimangono necessari malgrado la crisi Ambrosini non lo conoscevo
Aggiunge è cresciuta la loro partecipazione alle attività indipendenti in controtendenza rispetto all'imprenditoria nazionale eccita la crescita delle partite IVA intestate immigrati
Ventimila in un anno nonostante il peggioramento del quadro economico
E conclude lo stesso Ambrosini abbiamo bisogno di loro almeno quanto loro hanno bisogno di noi a me questa è una cosa che mi piace molte win-win
Loro hanno bisogno di noi e noi abbiamo bisogno di loro
Credo che questo sia
Il dato fondamentale strutturale di una nuova cultura
Anche se poi
In politica
E in politica estera dobbiamo difendere
Il diritto della persona immigrare come dice
Il messaggio del Santo Padre come un diritto fondamentale ma dobbiamo anche riaffermare
Il diritto Annoni immigrare e qui noi abbiamo bisogno di una politica forte in una serie di Paesi
Dove
L'immigrazione l'abbandono diventa hanno quasi una necessità drammatica per questo insisto
è stato intelligente collegare la cooperazione alla integrazione
Noi dobbiamo lavorare anche con i Paesi di provenienza degli immigrati gli immigrati costituiscono un ponte un ponte importante
Io sono rimasto colpito che il la piccola immigrazione Burkina bene
Sono venti mila o quaranta mila non mi ricordo bene
Costituisce un motore di cooperazione con il Burkina Faso stimolando amministrazioni locali parrocchie cioè
L'immigrazione
Tanto si parla di internazionalizzazione dell'Italia eccetera
L'immigrazione è un grande fattore di internazionalizzazione perché come sanno gli esperti della Caritas quant'due diversa questa immigrazione da quella che noi per esempio vediamo rappresentata al Museo dell'immigrazione di Genova
Quella che era l'immigrazione che tagliava il cordone ombelicale ecco
Bene
Ma debbo concludere
Vantaggi reciproci
Allora
Il primo passo da compiere secondo me e qui l'utilità del rapporto Caritas è fare chiarezza
Fare evolvere la cultura colmare il gatto tra percezione e realtà
Aiutare gli italiani a capire gli immigrati a capire i loro bisogni
Cui però ci sono alcuni problemi che molto rapidamente io debbo toccare per concludere uno il tema della cittadinanza pensando che il nostro antico quattro ius sanguinis non è più in grado di rispondere alle necessità di una società e cui in particolare penso I figli degli immigrati nati dal nostro
Paese
Ed è davvero un peccato un peccato per questa legislatura che si sia creata in Parlamento un impasse legislativa in proposito io credo
Io credo che
Abbiamo perso un'occasione
Il nostro Paese pur avendo ormai
Una
Una vasta presenza migratoria
Come i Paesi europei di vecchia immigrazione vanto un numero basso di acquisizioni di cittadinanza secondo il rapporto del due mila e dieci quel ste ultim'ne sono state sessantasei mila i tedeschi centomila i francesi centoquarantatré mila gli inglesi centonovantacinque mila
Io spero che il due mila e tredici anno europeo della cittadinanza potrà salutare
Un impegno in questo senso perché la cittadinanza eh
Un elemento di stabilità è un prerequisito all'integrazione
Ma tale
A tale stabilità concorre pure la regolarizzazione e qui il discorso va sull'avvenimento operoso che io ho voluto
In tutte le forze che nasce
Per recepire una direttiva europea la cinquantadue
Due mila nove che giaceva lì un po'dimenticata
Che invitava gli Stati dell'Unione a inasprire multe pene perché assumeva cittadini stranieri in modo irregolare e ora chi non ha sia inserito nervo
Eccesso di ravvedimento operoso sarà soggetto a rigore della legge perché non dobbiamo avere paura del rigore della legge sul tema del lavoro nero
Però abbiamo aperto una finestra di opportunità e ci siamo sentiti dire all'inizio che avremmo fatto venire in Italia una valanga di cinesi non so poi perché cinesi
Potevano venire anche una valanga ad altri e quindi abbiamo
Di nuovo sentito questi discorsi vecchi caduti sul tema dell'allarme immigrazione
Poi invece
Durante il periodo diciamo la finestra dal quindici settembre al quindici ottobre siamo stati accompagnati
Continuamente da dichiarazioni sul flop di questo processo e qui mi permettete di dire
Anche una confidenza la fatica che si fa lavorare insieme su alcuni obiettivi perché qualche volta per il prevalere di una legge sì ma opinione personale o di una legittima posizione persone sono alé non si fa sinergia l'Italia e troppo un PRAE ISE
In frammenti e troppo un Paese in frammenti dobbiamo imparare
Una cultura dell'insieme perché solo insieme si cresce
Secondo me
E voi
Date un contributo
Non solo col vostro lavoro ha questa cultura dell'insieme ma anche
Con riflessioni idee
Perché essere insieme non è solo una tattica ma è anche una visione io sono rimasto contentissimo del fatto che in questo ravvedimento operoso la casa della famiglia hanno pur
Un grande ruolo
Su centotrentacinque mila regolarizzazioni ben centosedici mila sono avvenute per lavoro domestico cura alla persona e molte sono avvenute da casa
E poi clima si è disteso nel nostro Paese io rivendico al Governo il merito di aver contribuito almeno a un rinnovamento del linguaggio certo c'è molto da fare e concludo davvero
Si deve andare verso una nuova legge che ripensa il testo unico del mille novecentonovantotto
Proprio perché l'immigrazione cambiata
Bisogna prendere alcune decisioni il riconoscimento dei titoli di studio la presenza degli anziani e stranieri che Ricky verrebbero accordi di previdenze vogliamo fare integrazione dovranno pure diventare est anziani questi questi immigrati dobbiamo pure a consentirgli diventare anziani
E non
Di lavorare ottant'anni perché la legge sul permesso di soggiorno non contempla altre possibilità
Sto stringendo un accordo di immigrazione con il Marocco che secondo me ha un qualche rilievo è una pista in questo senso perché noi dovremmo avere accordi anche con i Paesi ex cuoco
Gli uffici del dicastero ha mi ha affidato
Di concerto con quelli del Ministero dell'interno stanno predisponendo un documento di riferimento che faccia tesoro dell'esperienza di questo esecutivo e del dibattito degli ultimi tempi
Insistendo soprattutto
Sulla integrazione e questo vuole essere il nostro lascito
Ma
Non voglio farla aree di lascito di questo Governo di successi o
Di insuccessi
Ma voglio dire che
Io credo che questo discorso sull'integrazione
E garantito finché ci sarete voi finché ci sarà gente che come voi presidia compassione e rigore questo tema
Io penso che quando si scriverà la storia del nostro Paese
Non mi
Fatti che hanno riempito le cronache titoli cubitali SIL rimpicciolire hanno e la storia che la Caritas ha scritto con la sua attività con la sua riflessione
Che non entra spesso nella cronaca la storia che Migrantes ha scritto che non entra spesso nella cronaca io credo che quella storia meriterà le prime pagine
Perché guardate
L'immigrazione è un tema vitale
Io insisto è una questione nazionale
E come aggiungere
In una nuova grande macroregione al Paese con cinque milioni di abitanti se questo avvenisse sarebbe un fatto veramente che fa storia
E queste cose in genere nella storia italiana sono avvenute attraverso le guerre
Quelle che noi chiamiamo le guerre di indipendenza o la Prima guerra mondiale qui negli ultimi anni
Una nuova media Regione con cinque milioni di abitanti sia giunta pacificamente al nostro Paese questa è una grande pagina di storia io credo che noi abbiamo scritto tutti insieme e quindi vi ringrazio molto
Caro ministro grazie perché c'hai presentato una cornice ampia
Hai affrontato varia spetti ma specialmente ai parlato di una metodologia
Che la cosa più bella la condivido con te è che finita l'ideologia negativa contro l'immigrazione e questo ci permetterà di andare avanti grazie per quello che stai facendo grazie per quello che farai
E sappiamo che devi andare lo dico in anticipo agli altri perché ci ha un altro impegno che non potrà lasciare però
Le tue riflessioni ci saranno di grande aiuto
Adesso la l'incontro continua in questa maniera spetta a me parlare dopo il ministro e vi farò una sintesi del dossier
A cosa più noioso
Però dopo ci daranno due belle relazioni
La nostra immigrata Azzoni ardore sti
Esporrà il punto di vista del mondo dell'immigrazione noi a turno chiamiamo un immigrato quest'anno abbiamo chiamato sogna
E dopo ancora ci sarà l'intervento di sua eccellenza monsignor stiamo
Che con autorevolezza per la carica che ricopre Presidente della vi garantisco esporrà il punto di vista della Chiesa e alcune indicazioni che la Chiesa intende dare alla politica migratoria
Allora io vi dirò in venti minuti perché questo mi è stato dato tutto quello che si può dire sul dossier
Io ho avuto la fortuna di partecipare alle presentazioni del dossier
Sin dall'inizio dal novantuno questi la ventiduesima a volte mi ricordo che una volta andai dovevo fare il relatore ma non avevo più la voce pregai un confonda un collega del gruppo di parlare per me
è una cosa bellissima abbiamo iniziato in una piccola sala e siamo finiti in un teatro con tutti voi presenti e questo è diciamo e di buon auspicio per quello che ci aspetta
Noi non abbiamo cambiato nuovo molto perché la consegna che abbiamo avuto ce la diede Monsignor Luigi Di Liegro
Che fu il grande fondatore
E la sua consegna era molto semplice prendete tutti i dati rompete le scatole fino a quando non verità no e di fatti qua abbiamo qualche detentore di dati che molte volte deve sopportare la nostra pressione
Presentatevi maniera semplice la gente deve capire
E non inventatevi le interpretazioni dovete cercare le interpretazioni all'interno dei dati attraverso degli amici illustri che lavorano nelle varie discipline noi abbiamo trasformato queste tre idee semplici in una metodologia io vi riassumo il dossier
In questi quattro punti
La dimensione internazionale come diceva il ministro l'immigrazione è un'introduzione alla globalizzazione
La dimensione quantitativa il Papa ha detto che non sono numeri io non mi posso mettere contro il Papa però ci sono anche dei numeri alcuni veri voglio spiegare
L'attenzione al mondo di lavoro aggiungerò qualcosa le puntualizzazioni intelligenti fatte dal ministro
E l'obiettivo dell'integrazione sul quale noi che siamo qua sappiamo di dover insistere allora il primo punto
L'immigrazione come introduzione alla globalizzazione
Noi viviamo in un mondo che è un po'sciagurato per la diversa ripartizione delle ricchezze ma anche per motivi politici etnici è stato calcolato in un bel capitolo inviti iniziale del dossier
Che ci siano un miliardo e duecento milioni di persone che vivono in Stati o fragili oppure sotto dittatura e quindi non vivono bene il voi pensate che è spinta forte CEA emigrare
In altre in effetti noi abbiamo
Quarantacinque milioni di persone che si sono spostate
Molte sono sfollati all'interno dei loro Paesi e altri sono andati in altri Paesi LAC Nour calcola che ci siano quindici milioni di rifugiati
E queste persone si spostano per il loro benessere questi chiaro ciascuno di noi lo cerca
Ma assicurano anche il benessere ai loro Paesi un caso molto peculiare è quello dei Filippini i filippini sono dieci milioni i migranti Filippini
Per lo più sono migranti temporanee e assicurano al loro Paese più del dieci per cento del prodotto interno lordo quindi sono un grande aiuto per l'economia dei loro paese che tra l'altro è molto travagliata
Però sono un aiuto anche per il nostro Paese per i Paesi dove vanno
Perché diciamo ci sono motivi
Demografici motivi occupazionali che rendono necessario il loro apporto così è venuto in Europa l'Europa che molte volte viene accreditata come un Paese
Mono culturale non è così perché noi abbiamo
Un anno fa queste una statistica alla fine del due mila e dieci
Trentatré milioni e trecento mila cittadini stranieri in tutti ventisette Stati membri
Che incidono per il sei virgola sei per cento sulla popolazione residente però
Se noi prendiamo gli ex cittadini stranieri che sono hanno preso la cittadinanza di onore degli Stati membri arriviamo a cinquanta milioni
Nella nostra Europa il dieci per cento della popolazione e di origine straniera l'Europa è un grande continente multiculturale
Che le cose che diremo per l'Italia non è che sia una cosa strampalata al di fuori dell'ordinario riflettono anche quello che avviene in Europa
E è come continuerà in Europa in conto in Europa continuerà il bisogno dell'immigrazione come continuerà in Italia e sugli aspetti italiani mi voglio soffermare per cui se noi ragioniamo con serenità è un po'fuori posto un po'astioso che la maggior parte delle accentuazioni anche a livello europeo avvengono sui controlli
Una frase Daniele
Cos'hanno
E
è una cosa un po'astiosa che avviene in Europa e questa eccessiva enfasi che si mette sul controllo sui respingimenti sul mandare via
E noi abbiamo tanta gente a casa nostra dovremo cercare di atti dall'in un'altra maniera
è una cosa che più dispiace che non solo a livello di base e certe volte il può scantonare però ci sono certe cose anche a livello di vertice che non vanno bene questo lo teniamo presente perché certe volte
Si dice in Italia va tutto male purtroppo noi riflettiamo anche
Degli umori europee che non sono tanto sereni l'Europa non è più
Un continente sereno nei confronti dell'immigrazione come lo era invece nel periodo del dopoguerra il secondo punto che vi voglio tra che voglio trattare è quello dei numeri ve ne voglio dire alcuni
Il dossier è stato fatto con molta pazienza il ministro ci hanno dato per la
Perché cerchiamo di essere più scientifici possibile
Di controllare tutti i numeri noi siamo come artigiani i numeri li tocchiamo li confrontiamo li eliminiamo li ripuliamo quindi nel dossier non trovate delle cose che non siano controllate
Quindi abbiamo ricostruito il tutto attraverso i movimenti anagrafici una cosa molto interessante però per voi che siete qua può essere un po'noioso
Però la cosa che voglio dire che in Italia
Anche nel periodo di crisi solo a volte di più che quelli che entrano che quelli che escono perché io ho sentito alcune sottolineature che non sono conformi alla fine alla realtà
Anche in periodo di crisi l'Italia e un Paese che attira magari non attività
Nella maniera ampia che avevamo prima della crisi però attiva
E
E in particolare
Noi abbiamo avuto nello scorso anno quasi ottanta mila nuove nascite da entrambi i cittadini stranieri il che vuol dire un VII dei nuova nati sono figli di cittadini stranieri
Adesso queste un grosso problema come ci è stato ricordato che la politica migratoria
Quelli delle seconde generazioni hanno un legame con la nostra terra più forte
E probabilmente non basta dare loro la cittadinanza onoraria come ha fatto il Comune di Michelino nel Piemonte o altri Comuni perché ci vuole qualche cosa di più credo qualche nel che insiste molto anche su questo aspetto voi pensati
Per loro questi e la loro terra e la loro terra è non vuol dare il riconoscimento che si sia spetta andando avanti con i numeri
Veniamo alta molto aspra
Alla a quanti sono alla famosa questione quanti sono i cittadini stranieri
Io lo dico con la molta umiltà anche a nome dei colleghi della redazione sono più di cento quelli che hanno fatto questo volume che avete tra le mani
Sia per quelli che lavorano Alli nella redazione centrale che quelli che lavorano che lavorano nelle reazioni regionale che i gli autori che sono amici alcuni dei di dei quali sono qui presenti e voglio ringraziare
E noi prendiamo dei numeri
Don Luigi Di Pietro ci diceva il numero non ha importanza solo quando nasconde un'idea un concetto e vediamo quali siano i concetti che nasconde voi sapete che noi abbiamo detto nel dossier
Zaccaria sani grazie alla rete del dossier immigrante irregolare in Italia sono cinque milioni
Il Censimento
Dice che sono un po'meno di quattro milioni
Chi ha ragione ma diano ragione tutti e due avessero bisogna inventare dei contrasti tra l'altro qua nel volume trovate degli autori esponenti dell'Istat che hanno scritto delle cose meravigliose
Perché il censimento è un'operazione che si rivolge a tutti i cittadini li vuole incontrare singolarmente
Che voi sapete che in un periodo di crisi quando avvenivano rioperazione censuaria immigrati avevano paura magari stavano per perdere il permesso di soggiorno non si volevano far riconoscere
E allora noi abbiamo ricostruito il numero degli immigrati andando agli archivi che sono disponibili
Ad esempio c'è l'archivio dei non comunitarie del Ministero dell'interno che ha contato tre milioni e seicento tre milioni e seicento trentasette mila cittadini non comunitari presenti
Il trentuno dodici due mila e undici
Questo è il tiglio del Ministero è una cosa diciamo un po'curiosa perché quando è finito il permesso di soggiorno lo togli Elia
Quindi non si può dire che fossero dei permessi scaduti erano dei permessi in vigore
Se voi calcolate questo numero tre tre milioni seicento mila i frutti
Della fine del due mila undici erano aumentati del due virgola e nove per cento per i permessi di soggiorno dell'anno precedente
Noi abbiamo applicato ai comunitari lo stessa percentuale da momento probabilmente
Sono aumentati di più però ci siamo stati prudenti due virgola nove per cento e siamo arrivati a calcolare un milione e trecento settantatré mila
Comunitari se voi sommate queste due cifre arriviamo a cinque milioni e undici mila presenze irregolari che è difficile dire che non siano così
Perché siamo partiti da un archivio reali di persone che erano già presenti però diciamo questo non anziché inventare dei contrasti io invito voi
Ad aspettare con ansia i risultati del censimento perché ci diranno se gli emigrati delle cose meravigliose i titoli di studio
Le condizioni abitative
Se dove abito nella prima serie si sono spostati in Italia e censimenti una grande miniera d'oro quindi concentriamoci sul bene che verrà senza soffermarci su queste cose che sono divergenti
Poi abbiamo anche la questione dei rifugiati l'Italia non è una barca che affondi perché ci sono tanti i rifugiati questo non è vero però è vero che nell'anno scorso
Perché c'erano i movimenti politici nel Nordafrica poi ci sono
Stati anche i bombardamenti in Libia la gente aveva paura fuggiva voleva sopravvivere in Italia sono sbarcati più di sessanta mila persone
Che nel due mila undici sono state esaminate poco più di venti mila
Domande di asilo e ne sono state riconosciute sette mila
Quindi io vi invito alla diciamo la consuetudine con i numeri riporta anche individuare dei problemi però a non esagerare delle cose che non ci sono
Che poi un problema esistente adesso è vero è che cosa facciamo di questi ventimila permessi di soggiorno concessa i tunisini che sono rimasti qua
Lo rinnoviamo non lo rinnoviamo voi potete immaginare che implica azioni ci possono essere
E un'altra offro l'uso non meno interessati beh voglio dire anche perché per i rifugiati c'è
Magari in certi e più specializzate un dibattito sul sistema di accoglienza
è giusto potenziare il sistema di accoglienza perché permette di risparmiare altrimenti quando c'è un'emergenza come quella dal Nordafrica noi dobbiamo ricorrere attenzioni ad alberghi che diciamo
Costano costano anche di più però non ci assicurano quella via all'integrazione
Che ci assicurano le le strutture stabili oltretutto questa sarebbe una maniera migliore di legare
I soldi che noi investiamo nella politica migratoria con la realtà sociale perché anche le associazioni hanno bisogno
Di crescere un altro flusso sul quale voglio richiamare la vostra attenzione
E quella degli studenti vengono in Italia quaranta mila studenti chiedono il permesso di soggiorno per studio è una cosa bellissima
Noi dobbiamo essere orgogliosi che qualcuno pensi con attenzione all'Italia e che non ci Lori solo perché abbiamo avuto in Romania è venuto Sampietro San Paolo ci sono stati quelli del Rinascimento dovremmo cercare di essere attrattivi
Anche con la nostra lingua di adesso con la nostra vita di adesso
Molti vengono solo per studiare l'italiano
Che poi vanno via altresì però questo chiare alle diversità
Il Ministero dell'interno attraverso un progetto europeo europea ma cresce un network ha fatto un bellissimo studio sui sugli studenti stranieri e ci ha detto che sono cinquantacinque mila
E ci ha detto
Che loro procurano settecento milioni per il nostro prodotto interno lordo noi diamo tutto sempre come un peso ma ci sono delle cose normali nello spostarsi dalla gente che sono anche di beneficio per il nostro Paese
Io vorrei dire anche
Una
Una parola
Sui fu sui flussi in generale sulla politica dei flussi e sulla regolarizzazione
Sembrerebbe che in Italia tutto sia stato fermo erano cinque milioni più o meno lo scorso anno quest'anno sono cinque milioni e qualche cosa a suo nome sta aumentati di
Cinquanta mila unità le cose non stanno così
Noi abbiamo avuto qualche centinaio di migliaio di persone che sono state costrette ad andare via e qualche centinaio di migliaia di persone che siamo stati costretti a far venire perché ne avevamo bisogno
E così non va perché c'è una diciamo non tanto sensata a rotazione nelle dichiarazioni che non può andar bene io vi invito a riflettere perché questo è uno dei nodi centrali
E la politica migratoria bisogna tenere attaccati a noi le persone che sono brave che si comportano bene
L'altra cosa riguarda la regolarizzazione regolarizzazione solleva
Dei problemi che per quanto riguarda l'accesso al mercato del lavoro italiano e nello Stato italiano ci sono molte cose che non vanno la carica tramite l'acquisto l'hanno detto da sempre
Non è stato cambiato molto alcune cose andrebbero cambiate però per fare un discorso sereno sulla regolarizzazione che comunque è stato difficile far passare
Bisogna dire che si può essere contenti che almeno centotrentacinque mila sono emersi probabilmente
Ha influito negativamente anche la pessima situazione sino Mazis finanziaria nella quale noi viviamo certi avrebbero voluto regolarizzate e non avevano i soldi si poteva passare a quota pagare
Io non lo so però diciamo la situazione finanziaria è stata un cattivo un pessimo condizionamento l'altra cosa sono le norme
E noi con molta sincerità ci sono tanti amici che rappresentano il Ministero
Avremmo pensato con molta serenità che certe norme potevano essere semplificate
Noi nel mondo abbiamo una brutta reputazione per quanto riguarda le cose amministrative peggio di così quasi non può essere
Diciamo se uno fa una critica prendiamo in positivo perché probabilmente
Si può fare
Questa può essere una lezione che ci può aiutare anche per altre cose perché
Gli immigrati sono anche Variati dalla nostra Amministrazione non ne possono più io ricordo che un direttore di un'università americana
Quando noi per quella
Ricerca sugli studenti estivi abbiamo chiesto il parere ha detto è che se volete che vi dica
Il mio studente viene per senesi e poi prende il permesso di soggiorno solo
Qualche giorno prima di partire e questo non vi mette in una buona luce ecco io vorrei dire con molta serenità a
Che certe cose nei confronti degli stranieri degli emigrati li dobbiamo cambiare perché è una vita troppo pesante poi andando avanti
Vi voglio parlare dell'occupazione alcune cose vi sono state dette io vi voglio presentare una scaletta per richiamare l'attenzione come siano necessari
Allora la nostra società questi due milioni e mezzo a Dini grati uno può dire ma che ci servono io vorrei vedere togliere due milioni e mezzo di immigrati inseriti
Nei vari comparti allora noi partiamo dalla ottantacinque per cento l'incidenza degli immigrati nel settore dell'assistenza alla famiglia che è una cosa straordinaria
Di dovremo sentire vicini proprio perché sono
Il supporto più vicino e più diffuso per le nostre famiglie queste continuate ad aumentare continuerà ad aumentare
Perché contrariamente a certe cose che ci aveva detto la lega che tutte le donne italiane stava diventare colf e badanti non è avvenuto alle colpe le badanti sono degli immigrati
Che per aiutare le nostre famiglie molto spesso devono lasciare la loro
La loro nei Paesi di origine poi arriviamo al cinquanta per cento tra i calciatori queste detto un po'scherzoso insomma i cacciatori non hanno la vita che fanno i normali immigrati
Però questo per dirvi come la globalizzazione sta penetrando un'altra cosa che forse tutti non sanno è quella dei marittimi
Noi abbiamo una flotta molta acqua agguerrita hanno molto numerosa sono sessanta mila i marinai marinai della marina mercantile
Il quaranta per cento di questi marinai sono cittadini stranieri noi non abbiamo più forse per radio in pile tutti posti degli equipaggi
E pensate l'Accademia della Marina mercantile italiana quella che è stata Genova ha fatto una succursale ammalia a Manila perché le Filippine sono un Paese di tanti navigatori tanti marittimi
Per assicurare marittimi per preparare i mariti e da inserire nella nostra nella nostra nella nostra flotta
Poi scendiamo dal quaranta al trenta al trentatré per cento chi abbiamo al trentatré per cento nelle costruzioni un settore
Difficile che espone alle intemperie un terzo di quelli che lavorano nelle costruzioni è un dato ufficiale delle casse edili
Costituito da immigrati anche per questo sia dobbiamo essere riconoscenti e non a caso gli immigrati sono quelli che hanno visto aumentare gli infortuni però a parte questo anche
Se voi tornate alla normale incidenza più o meno gli immigrati incidono per il dieci per cento sugli occupati
Ci sono settori molto importante prese per esempio prendete
Predette gli infermieri di infermieri su quattrocento mila sono circa un decimo
E sono molto importanti perché non è che uno possa dire rinuncia un infermiere e molto difficile formare un infermiere una laurea breve ci vogliono tanti anni e questi ci vengono molto pronti
Tra l'altro so che qua ci sono rappresentanti di associazioni infermieristica tra transculturale che faranno un grande convegno lo prendo proprio su queste cose oppure pensati in agricoltura
è anche questo settore difficile pagato ma lei noi abbiamo bisogno e poi molto spesso è un settore
Dove li trattiamo male né così si potrebbe continuare i trasporti la pulizia sono sempre più gremiti
Di immigrati che i rappresentanti delle coppie rettile degli emigrati e la Confcooperative alla lega delle cooperative ci hanno mostrato come i dipendenti questi settori i dipendenti immigrati sono sempre più numerosi
Tra l'altra cosa bella c'è ce l'ha ricordato il ministro sono gli imprenditori crescono perché hanno la voglia di riuscire cari amici italiani lasciamoci contaminare da questa poi riuscire a voi a riuscire quella che è animata la nostra emigrazione
E devi animali anche noi potevate diciamo cosa ci danno gli emigrati se noi arrivassimo a dire ci danno la foglia di riuscire
Probabilmente in Italia qualche cosa si muoverebbe di più e e poi io vi direi noi abbiamo
Tanta paura nei confronti degli immigrati io vi dico una cifra un milione
E centocinquantanove mila sono quelli iscritti ai sindacati come sogna che anche un'operatrice del sindacato
E sono iscritta sindacati perché hanno paura a loro hanno paura di essere defraudati dei contributi
Hanno paura di non andare che non vengono rispettate le norme contrattuali
Hanno paura che vengono licenziati anche ingiustamente e poi si potrebbe continuare hanno paura perché pagano l'affitto non viene non viene rilasciato un contratto di soggiorno e così via quindici mettiamolo loro e noi di avere paura
Anche perché se voi la volete impostare da un punto di vista egoistico non è giusto
Una volta Casa Pound o andò a imbrattare gli uffici pastorali dicendo che noi impostiamo le rate Lalla
Il discorso degli immigrati dal punto di vista egoistico questo non è vero
Però è vero che gli immigrati ci rendono di più
Di quello che noi paghiamo con le casse pubbliche c'è un bellissimo capitolo molto difficile ma molto ben fatto
Che vi dice che voi fate se fate il conteggio tra quanto mentre quanto esce all'Italia arresto no un milione un miliardo e settecento milioni in più quindi dobbiamo essere riconoscenti anche per questo devo chiudere
E che cosa vi voglio dire io non stop parlando
Io sto parlando tra di voi c'è gente importante potrà fare di più
Però io voglio parlare a voi anche alle persone semplici singole voglio mostrarvi che ciascuno di voi e importante perché può effettuare quel cambio di mentalità di di mentalità che prima non c'era
Che
Allora evitiamo
E mostriamo a chi prende le decisioni pubbliche
Che con gli immigrati e non si può fare sempre questa faccia cattiva a livello internazionale siamo stati censurati
Da per esempio dalla Corte europea dei diritti umani
Dal commissario della del Consiglio d'Europa e addirittura un tribunale di Stoccarda
E arrivato a dire forse esagerando insomma bisogna stare anche un po'attenti però a noi questo non poche dispiacere che lui non rimandava in Italia
Un immigrato un rifugiato un ricordo bene anche se lo poteva fare perché aveva paura questa persona
Venisse lasciato senza niente è costretto a vivere così alla deriva
E noi dobbiamo avere cari amici io vi ve lo dico come cittadini l'immigrazione è un testo di prova che ci accredita nel mondo non è che
Che possa venire diversamente trattando bene gli immigrati che sono tanti milioni e hanno tanti parenti parlano di noi e lei queste cose si sanno noi possiamo accreditare in Italia
La seconda cosa e di finire di stare in bilico c'è una indagine del distava fatta nel luglio di quest'anno che dice così sentite un po'se non siamo in bilico i contraddittori
Se italiani su dieci dicono che gli immigrati sono convenienti per l'Italia e che noi li trattiamo male
Ciò nonostante sono troppi e io non voglio far sposare mio figlio con un immigrato
Ma non c'è né capo né coda in questa maniera il ragionare io vi invito a a
Diciamo allegare tutti gli aspetti no leggete questa indagine dell'Istat e vedrete anche delle altre cose
Ciascuno di noi può influire sull'opinione pubblica per parliamo con la gente noi siamo dei moltiplicatori questo deve finire
E
Deve finire anche perché noi senza gli emigrati non andiamo in nessun posto c'è un'indagine recente dell'estate che fa le proiezioni demografiche sino al due mila e sessantacinque riassumendo
Nel due sino al due mila e sessantacinque le morti di cittadini italiani Prévert Ranno su sulle nuove nascite di dodici milioni dodici milioni
E in questo periodo noi avremo dodici milioni di immigrati in più per far tornare i conti e quindi diciamo mi pare che le cose siano chiare allora io voglio chiudere di leggo una cosa carina che vi ho scritto
In conclusione sa semi emigrazione costituisce un apporto dal punto di vista demografico e occupazionale attualmente come nel futuro se
Nonostante i problemi che possono derivare da questo grave fenomeno sociale prevalgono i benefici sia sul piano del bilancio economico sia nella prospettiva di una convivenza interculturale e interreligiosa
Se
In un mondo globalizzato l'immigrazione con le sue reti può essere di supporto a quella internazionalizzazione di cui il sistema Italia un'estrema bisogna
Se gli emigranti venuti in Italia nonostante tutto hanno sentimenti di amicizia nei nostri confronti a di e di attaccamento all'Italia
Perché non iniziare a costruire un futuro insieme per l'Italia di emigrati non sono numeri ma sono persone disposte a impegnarsi ma bisognose di essere riconosciuti
Questa è la vera integrazione e per questa noi ci dobbiamo battere per questo che aiuterà il dossier della carica rete la Migrantes grazie
Qua abbiamo vicino storia ad Ostia una carissima amica lavora nel volontariato la sua
La sua associazione si chiama filo Xenia lavorare comune di Genzano e negli altri Comuni dei Castelli però è anche un'operatrice sindacale alla cura con la CGIL
E poi anche tanti però lo dirai tu mi pare che un po'le pale lasciamo la parola seria
Che citerà il punto di vista degli emigrati perché questo ci interessa
Ok buongiorno a tutti
Allora prima di tutto sono un po'impaurita
No perché vedo che qualcuno si muove in sala ma sto vicino a Franco che tiene l'orologio svizzero quindi cercherò di essere sintetica giusto
Prima prima di tutto vi voglio dire che
Sono grata la Caritas è la Fondazione Migrantes viale mai scelto come componente del mondo di immigrazione di esprimermi sul contenuto di rinnovo dossier immigrazione
Questa cosa mi ha fatto molto piacere d'altra parte penso che sono parecchi anni che vivo in Italia in questi anni
Ho cercato sempre di impegnarmi sull'aspetto sociale e sull'aspetto culturale
Sono rimasta affascinante diciamo letto tutti capitoli dei dossier
Ci sono certi capitoli soprattutto la parte di editoriali che ho trovato molto scritta bene c'è anche una visione futura di ciò che noi vogliamo fare
Per le elezioni però che voglio fare spero che siano condivisi sì da parte di immigrati in questa sala sia anche dalla parte degli italiani senza avere la presunzione che ciò che dice dico è così
Diciamo per forza tutti dovrebbe essere d'accordo
Allora Franco mi ha chiamato sogna io c'ho un altro nome la
Nome che sarebbe sci sogna
Come si vede da mio nome io sono di origine albanese sono nate in Albania
In Albania ho conosciuto mio marito che italiano anche in quel momento si trovava lì per lavoro siamo sposati e sono arrivata in Italia precisamente le gennaio novantaquattro vivo
Lei comuni dei Castelli Romani come vedete oggi c'è il Sindaco di Genzano di Roma
Ho due figli
Posso dirvi che dal novantasette precisamente dal febbraio novantasette acquisito anche la Cina e danza italiana senza però rinunciare a quella albanese
Prima il ministro ha parlato su quello che può essere il Gatt che noi dobbiamo
No farla diventare sempre meno fra quello che la percezione sull'immigrato è la realtà
E proprio su questo voglio fare una piccola riflessione dico con voi riferendomi anche quello che riguarda la mia collettività libanese
La quale
Purtroppo negli anni Novanta ha vissuto anche degli anni di buio
Nel senso che c'è stata anche molto pregiudizio
Però magari per capire meglio questo è il caso di tornare indietro e fare un piccolo parentesi riguarda la nostra storia parliamo di Albania in stato totalitario comunista
Che noi per cinquantacinque anni siamo stati chiusi
Dell'ottantanove è caduto il muro di Berlino nel novanta c'è stata questa crisi che politica ed economica in Albania
Proprio negli anni novanta e novantuno voi che avete visto sbarcare tanti albanesi tramite grande nati no e quindi si è parlato anche qui è un grande evasione albanese
Il fatto è che noi eravamo a tre milioni per quando potevamo invade l'Italia
Capirete
Ex adesso in Italia cinque cinque milioni di immigrati
Discorso è che nei primi momenti noi siamo consapevoli che l'Italia sia ospitalità ti molto bene però puoi contempo gli italiani un pochetto sono stancati
Però cui magari va precisata una cosa io vi dico che in quelle navi c'erano tanti intellettuali
Sicché sono scappati proprio per le questioni e di libertà parliamo di libertà di la parola libertà politica
Quelle navi si era anche della gente comune ma quelle navi purtroppo c'era anche qualche delinquente uscito dalla galera proprio in quei momenti di confusione purtroppo qualcuno ha commesso anche tirati e noi di questo siamo consapevoli
E la nostra comunità sempre attenuto distanza per questo il fatto è che si e generalizzato molto questo fatto e di noi si è parlato male
Noi silenzi abbiamo sofferto però posso dire anche abbiamo tenuto duro perché abbiamo continuato a lavorare
Credendo che magari nostro compito era quello di fare il dovere del cittadino oggi
Parecchi enti di rilevanza a livello nazionale come il CNEL
Oneri visita di Bari idolo stessa altri articoli che sono stati pubblicati sulla nostra comunità
C'è un accreditamento positivo e si dice che noi siamo ben inseriti in Italia nel tessuto
Sociale italiano siamo ben inseriti in Italia superiamo mezzo milioni noi abbiamo un carattere familiare abbiamo tanti minori e per fortuna anche tanti studenti che ci hanno tanta voglia di studiare distretti istruirsi
La particolarità è che noi albanesi siamo molto legati all'Italia siamo anche molto legati all'Albania viviamo fra due Paesi
è nostra idea e quello
Di vedere di aiutare entrambi i Paesi senza pensare oggi
Se rimane in Italia è una cosa definitiva o ritorna in Albania è una cosa definitiva questo il tempo
Spot decidere noi non ci preoccupiamo di questo viviamo entrambi i Paesi ce l'abbiamo nel cuore e penso che questa è la cosa più importante
Ci sono legami storici co all'Italia nel quindicesimo secolo la comunità e Brescia ha dovuto scappare venire in Italia perché c'è stata invasione turca
E quindi c'era in gioco la libertà religiosa erano cattolici c'era in gioco anche anche la libertà come persone
Queste comunità oggi dicono in varie regioni d'Italia
In Puglia Abruzzo Sicilia Molise Calabria e sono ben inseriti io stessa ho incontrato tante di queste persone che ancora a tutt'oggi ballano l'albanese quello di un tempo un po'in dialetto
Però ancora mantengono questa lingua che comunque è una ricchezza
Detto questo voglio arrivare a un altro pregiudizio che riguarda magari tutta la comunità di immigrati senza diciamo distinguere a volte si dice di noi che siamo di una cattiva pasta
Vi devo dire che noi ci piace molto mangiare la pasta italiana
Strana 'sta cosa ma è così
Siamo affezionati
Però in cambio si dissesto cosa che a volte dico ma potevano trovare un'altra parola magari perché sulla pasta son porge lo sa insomma perché ecco ci teniamo
Ma perché si dice così si dice che siamo una pasta magari di scarsa qualità per due motivi perché arriviamo in Italia non ha
Diamo all'istruzione non siamo preparati e poi abbiamo un po'di difficoltà di inserirsi in questo Paese così sviluppato e così ti grande tradizione
Però
Se volete vi posso raccontare un po'della mia storia personale anche per diciamo dire che questa cosa non è sempre vero
Io
A ventidue anni ho preso una laurea in economia a Tirana
Dopodiché sono stata nominata responsabile personale di un'azienda statale i sedici dipendenti
Dopo un anno da questo incarico sostata nominata direttrice di questa azienda che niente temere alla filiale della Zecca dello Stato
Quindi questo è stato ultimo lavoro che ho avuto in Albania poi sono arrivata qui come raccontato per questioni
Affettivi
Arrivando in Italia dopo parecchi anni enti combattimento e di studio sono città prende un'altra allarma in economia
A Roma nel due mila e sette di quella tesi trattava la politica di coesione europea e gli strumenti da utilizzare per il periodo due mila sei due mila tredici
Dopodiché anche Parlamenti a questo in questi anni ho fatto a livello universitario diversa formazione master corsi di perfezionamento che riguardano il tema di immigrazione politica di immigrazione e diritti umani cooperazione allo sviluppo ricerche sociali comunicazione mediazione interculturale educazione interculturale e così via
Però
Magari qui qualcuno in sala può pensare che ho passato a tempo a studiare non è proprio così perché sicuramente questa sala ci sono delle persone che sicuramente hanno studiato il più di me
Ma io non mi sono dedicata solo allo studio anche lavorato mio impegno è stato questo impegno nel volontariato e anche nella tutela sindacale
E per fare breve vi dico solo qualche punto della mia esperienza senza raccontare tutto perché non ho intenzione di fare il curricolo un attimo sono che poi mi pare la cosa
Allora nel novantacinque e ho cominciato mio lavoro di volontariato dopo un anno che sono arrivata in Italia presso un coordinamento immigrazione Castelli Romani è sempre Castelli sto così affezionata innamorata dei Castelli Romani scusatemi
Quindi
Li ho lavorato sull'immigrazione dopo l'esperienza fatta insieme con nove persone abbiamo fondato una Onlus che sarebbe l'Associazione fino Xenia che a sua volta è specializzata in immigrazione intercultura
E la mente a questo lavoro di volontariato nel novantotto hanno cominciato a lavorare come impiegata amministrativa un'azienda commerciale a Roma tenendo anche degli studi in economia
Però c'è stato il problema dell'emergenza Kosovo e io sono partita fatto diversi mi missioni in Puglia con l'emergenza Kosovo posso dire che è stata una anche un'esperienza che mi ha segnato profondamente per tutto ciò che ho visto stando proprio alla frontiera
In seguito dal marzo due mila uno a oggi sono impegnata presso area migrazione della CGIL della zona Pomezia Roma sud
Dell'ultima esperienza recente in seguito di un corso di formazione fatto con affari esteri della o i m con un gruppo di migranti ventitré altre persone provenienti da quattordici Paesi
Abbiamo dato la luce la creazione di una rete chiamata cinque continenti
E questo obiettivo sarebbe promuovere
Quello che può essere
La cooperazione internazionale ma anche e soprattutto cosviluppo fra l'Italia e i nostri Paesi di origine perché come diceva il ministro
Quello che potrebbe essere internazionalizzazione d'Italia passa anche tramite la cooperazione ma che la cooperazione può essere che se non passa tramite immigrazione
No non non pensate che ora davvero di cambiare anche la legge sulla cooperazione che di ottantasette quando io noi ancorare la eravamo pochi d'Italia e che ha comunque esclude l'immigrati in quanti non cittadini italiani
Comunque l'altre esperienze chiudo così per essere più veloce però perché vi dico tutte queste cose per fare capire che noi non immigrati ci teniamo
E vogliamo aiutare l'Italia anche se può sembrare un slogan così ma non è uno slogan è una cosa che ci teniamo e vogliamo essere anche protagonisti no
No stante che le nostre attività quello che diciamo che facciamo possiamo essere anche di volontariato è un impegno sociale che ognuno di noi
Fa
Oltre limitati che sicuramente quando Franco mi ha chiamato e mi ha detto di venire qui io il primo pensiero che ho avuto era anche devo pagare di imitazione ma di immigrazione
Come una risorsa di mediazione come competenze immigrazione come una qualità e quando parlo di immigrati parlo anche dei loro organismi dell'associazione di immigrati
Perché davvero fanno loro molto importante e sono non solo in Italia sono una risorsa perché collegano le istituzioni con le loro comunità ma anche per i Paesi di origine qui
Si è parlato anche del Forum della cooperazione dove le dodici a me dispiace che è andato il ministro ma proprio lui ha detto che ora e ho il momento di confrontarsi e di fare di avere un dialogo con queste nuove realtà e le nove A del tasso nella diaspora la diaspora
Pensando che questo confronto e questo dialogo dovrebbe portare a una scossa culturale alla tutta cooperazione italiana che dovrebbe essere inclusiva e anche sostenibile
Dicendo questo mi permetto di fare una piccola pubblicità Franco ma non è pubblicità ma per dirvi quanto la diaspora può aiutare a creare delle sinergie bilaterali e multilaterali vi porto un esempio come diverse unici in Italia italiane
In collaborazioni che enti locali italiani in collaborazione con la diaspora albanese hanno dato vita tramite un progetto chiamato Albania domani a una piattaforma on line che si chiama professionisti per l'Albania
Di cui si intende creare delle e-mail si è degli scambi per entrambi i Paesi dico per entrambi i Paesi non riguarda solo l'Albania
Però adesso magari il momento che io mi concentro un attimo di più sul dossier questo titolo non sono numeri mi pare un titolo molto importante anche perché penso che dietro io numero
Sicuramente c'è una persona sicuramente c'è una storia e nel caso di nomini immigrati dietro ogni numero si è veramente un villaggio molto spesso perché sappiamo si dice e si fa che gli immigrati mantengono anche i villaggi o pezzi del Paese di origine
Però questa cosa che co che domanda Cippone che raccomandazione possiamo dare questi numeri che cosa ci dicono
Questi numeri ci possono solo dire che sono delle persone non sono numeri così e questo che cosa fa capire che noi dobbiamo pensare la tutela della dignità anche queste persone
E chi meglio di Italia che un grande Paese contanti valori contanti valori davvero e con tanto di coerenza storica essendo a sua volta un Paese di immigrazione per un secolo e mezzo
E tuttora abbiamo quattro milioni e duecento
Mila italiani che vivono all'estero lo può fare questa cosa
Ma noi dire l'Italia può diventare un Paese di immigrazione nonostante che in questo momento abbiamo anche qualche chiusura a livello europeo che si dice apriamo Schengen chiudiamo Schengen qui come se questa può essere una finestra l'Italia
E già un Paese di immigrazione per il numero perché si supera il cinque milioni quindi arriviamo circa
Sono otto virgola due per cento ok ma parliamo anche delle qualità di queste politiche con il Ministro poco fa la la detto questa cosa la politica dovrete fare dei passi avanti da questo punto di vista
L'Italia
Che è stato un grande Paese
Un centro della civiltà romana un centro di cattolicesimo può fare questo e Potì tutelare la dignità non solo di immigrati
Ma anche di italiani qualsiasi persona è che ha studiato meno che ne fa un lavoro un milione no abbisogna della tutela
Lasciatemelo dire proprio perché lavoro nell'ambito da tutela nel sindacato vi posso dire che la tutela purtroppo non è sempre salvaguardato
Perché per troppo abbiamo tanto lavoro nero ancora
Perché purtroppo abbiamo tanti infortuni e malattie professionali perché per troppo adiamo evasione non solo fiscale ma anche contributiva perché per troppo tuttora succede che gli immigrati tante volte
Pagano i contributi da soli e questa è una vergogna
Noi non dobbiamo prescindere da quello che l'immigrazione legata alla legalità
Ma se quanto quante volte questa cosa che mi ricordate noi immigrati il caso di ricordare anche gli italiani
Perché l'Italia è chiamata a legare l'immigrazione con la legalità come l'Italia è e chiamata a chiamare l'immigrazione alle carino con la solidarietà
Ma questo nel senso positivo
Perché io adesso non vado vedere portare un'altra volta cifre i numeri per dire quanti sono respinge cito fiscale quanti sui contributi e c'è c'era Franco poco fa l'ha detto che rimangono un miliardo da quelli che sono le cose che versano il immigrati quindi c'è questo ritorno positivo
Ma adesso noi andiamo a vedere ammanco anche quando si paga Crapelli cori diciamo vari documenti senza stare qui a prolungarmi per rimanere in Italia c'è un costo alto
Ma se noi andiamo a vedere quanti sono gli operatori a disposizione degli immigrati e fra questi pratiche veramente c'è precarietà ancora e le contrazioni le condizioni di lavoro di questi operatori parlo di Prefettura di questura ma anche così della nostra zona
Non sono così
Ottime ok questa va detto come va detto già mi sta chiamando come va detto
Che noi dal due mila e due non abbiamo possibilità di portare contributi a casa e ci troviamo anche in una situazione dove mancano e accordi bilaterali di sicurezza sociale
Con tanti Paesi di origine perché l'Italia questi accordi tuttora ce l'ha con i Paesi dove hanno emigrato italiani stessi ok abbiamo pochi Paesi extracomunitari cosiddetti con questi accorti
Ok
Arrivando verso l'ultima perché Franco qui mi stringe per il futuro allora leggendolo dossier
Anche nella trattati iniziale qui ci sono dei messaggi molto importante che io voglio condividere con voi primo è quello modello interculturale perché sicuramente tutti noi dobbiamo fare questa battaglia culturale che si dice anche del dossier
A superare integra questo integrazione noi dobbiamo utilizzare modello di Inter couturier CUP intercultura perché questa porta anche verso i valori fondamentali della Costituzione italiana è una cosa importante
Inter cultura parte dalla scuola
E perché no parte anche da rilettura di saperi già nei testi scolastici perché arrivato ora anche anche questa va fatta
D'altra parte sicuramente va colmato quello vuoto della produzione zio produzione legislativa organica che può riguardare l'immigrazione che deve essere integrata con tutti quanti che può partire dalla sanità
Dalla scuola dall'istruzione dalle politiche attive per lavoro della competitività
Della previdenza Towers fare e così via e sue al fare ricordiamoci un po'
Perché qui abbiamo tante donne che fanno la Polo oltre all'Italia trascurando quello che
UE al Four transnazionale non mi prolungo molto sono solo dei temi che voglio velocemente
Prendere
Noi dobbiamo rifuggire da cui si che essi sono gli slogan massimalisti
Però vi dico concorre che non sono dei slogan massimalisti quello che viene detto che c'è bisogno di una partecipazione diretta degli immigrati ed il diritto di voto degli immigrati
D'altra parte non c'è nessun massimalismo pensare che le seconde generazioni nate in Italia hanno bisogno di Avella Cellina Anza ma anche per aumentare quello che è il senso di appartenenza
Alitalia
Perché oggi
E ora di cambiare la nostra visione
Perché la CIA penalizza e e deve essere un bene comune che deve attraversare tutti noi tutte le società in modo profondo e se cittadini oggi vuole dire essere liberi di viaggiare di studiare di lavorare di partecipare di votare di pensare di pensare e si accetta cittadini vuole dire
Sentirsi parte importante delle Nazione dove si è deciso di vivere
Sentirsi ascoltati sentirsi presi in considerazioni per quello che si è
E per quello che si fa questo esercita
Infine essendo essere invitata da due enti pastorali
Vi voglio porvi un pensiero religioso
Nella mia famiglia mia madre era mussulmana per la famiglia di mio padre qualcuno era ortodosso io a mia volta ho sposato l'uomo di famiglia cattolica
Perché penso che comunque
Come dice anche Concilio Vaticano tutte le religioni e vanno rispettate e noi dobbiamo andare oltre non sono rispettarli ma anche dai depositi post la alla
L'opportunità a vivere quello che di positivo in ogni elezione
E non utilizzare la religione come un'arma contro il fratello perché questa è una roba preistorica fossile
Un appello
In conclusione dopo che avete
Che vi dico una citazione di grande grandi
Io non voglio che la mia casa sia protetta Damuri su ogni lato e che le mie finestre sia nata a parte
Io voglio che le culture di ogni parte del mondo Sophie non è la mia casa il più libera talmente possibile
Allora cari amici questa mia semplice testimonianza
Qualche modo o far capire con immigrazione vissuta bene davvero può portare nient'altro che una convivenza civile fra gli immigrati gli italiani l'Italia e anche nel nostra terra
Questa e anche una grande casa per tutti noi sentiti si vicini grazie
Grazie Soria ci hai detto tante cose concrete hai detto che anche noi italiani dobbiamo fare qualche cosa e adesso viene la relazione più importante perché viene puntualizzata la prospettiva migratoria
Dal punto di vista dei valori a tenerla e di sua eccellenza monsignor Paolo Schiavon
Che Presidente della Fondazione Migrantes un organismo che non si occupa solo degli italiani all'estero ma anche degli immigrati in Italia
A me il compito di concludere quindi penso per il primo grazie dobbiamo dirlo al Santo Padre per il messaggio pubblicato ieri che prepararla novantanove esima
Giornata del migrante del rifugiato lo sapete si terrà il tredici gennaio prossimo il tema di questo messaggio è migrazioni pellegrinaggio di fede e di speranza
A questo grazie desidero anche
Aggiungerei che ricordo del vescovo
Che avrebbe dovuto quest'oggi rappresentare la Fondazione Migrantes monsignor Bruno Schettino stroncato da un infarto lo scorso ventuno settembre
Credo che lui resta veramente l'esempio di un educatore e di un pastore vicino al mondo migrante è fortemente impegnato per la sua promozione che ha portato molti a chiamarlo il vescovo degli emigrati
Quindi desidero ringraziare i direttori della Caritas italiana
Della Caritas diocesana di Roma
Della Fondazione Migrantes che
Anche quest'anno hanno realizzato questo dossier sull'immigrazione lo metto inoltre disposizione come sussidio per la sensibilizzazione
E non presente che in contemporanea questo incontro si sta realizzando Piero ma anche e altre parti d'Italia si sta svolgendo questa presentazione
E l'impegno di farlo conoscere sul territorio continuerà IMI senza interruzione coinvolgendo gli uffici pubblici e il mondo associativo
Credo che non posso neanche mancare un ringraziamento a coloro che hanno realizzato concretamente questo rapporto pensa ma il coordinamento della redazione centrale
Per i datori regionali messi a disposizione dalla rete della Caritas della Migrantes e collaboratori esterni in rappresentanza dell'istituzione del mondo sociale
Sono state più di cento le persone che hanno fornito il loro contributo a questo e questo dà l'idea veramente degli accompletiamo Ida dell'impresa di questo lavoro
Questa permessa sarebbe incompleta se non ringrazio assieme anche tutti voi qui presenti autorità studiosi operatori studenti
La sensibilizzazione un così grande fenomeno sociale come l'immigrazione
Avviene necessariamente attraverso il più ampio coinvolgimento della base ha sottolineato molto bene il ministro per questa ragione sappiamo che
Deve sentirsi protagonista ognuno di noi
A prescindere loro crea e chiamato quindi a essere trasmettitori nei confronti degli altri
Credo che solo in questo modo si potranno recuperare i ritardi già registrati che si sono determinati in questo campo e potranno condizionare questa sensibilizzazione alteri ore in positivo le sette da fare
Io nel mio intervento non mi pare fermerò sui numeri bensì sul loro significato e mi soffermerò soltanto su tre punti
Ricordati già negli interventi infatti fino a questo momento
Primo punto perché è stato scelto per questo dossier statistico lo slogan non sono numeri
Secondo punto visiva soffermare l'attenzione sulla necessità di parlare in positivo della immigrazione
E terzo punto dice lei evidenziare alcune esigenze che poniamo alla politica immigratoria
Prima riflessione non sono numeri uno slogan imperniato sulla dignità degli immigrati
Lo slogan scelto se ricordate per la precedente edizione del dossier Stato oltre la crisi insieme
Contrariamente alle attese la crisi dopo essersi fatta sentire in maniera pesante nel due mila otto due mila e nove
Bonn alle rigide leggera ripresa del biennio successivo ha ripreso a infierire e nel corso del due mila dodici è prevista una diminuzione del prodotto interno lordo di circa due punti e mezzo in valori percentuali
Per gli italiani e gli immigrati ed obbligo riuscire
A convivere in tempi di crisi
Avendo riguardo alla dignità di ogni persona umana inclusa anche quelle degli immigrati che sono numerosi ma non sono numeri
La Caritas la migrante nel rapporto hanno voluto richiamare questo dovere e si sono ispirati a quella
Famosa espressione di Papa Benedetto decimo sesto
Inizia il quindici gennaio due mila dodici in piazza San Pietro penso che ricorriamo all'Angelus della novanta atteso la giornata mondiale del migrante
Ed è rifugiato diceva il Santo Padre
Milioni di persone sono coinvolte nel fenomeno delle migrazioni ma esse non sono numeri sono uomini e donne bambini giovani e anziani che cerco non nuovo dove vivere in pace
Ecco per questo motivo nel mondo ecclesiale è stato di soddisfazione il fatto che l'incarico di ministro per la cooperazione internazionali immigrazione
C'è stata affidata al professor ritardi prestigioso esponente del mondo del volontariato cattolico e più in generale del mondo sociale sensibile fenomeni dell'immigrazione
Professore di Xabi ci ha voluto onorare con la sua presenza e anche uno studioso di storia
E in tale veste ha ricordato che in questa fase che stiamo vivendo la questione dell'immigrazione è centrale per le sorti del Paese proprio come lo fu nell'Ottocento quelle dei confini
Ne consegue diceva ritardati
La per forza la nel
Nel la necessità di porre fine a ogni ideologia della contrapposizione e ogni altra chiusura che non sia in grado di farci carico delle sorti dell'Italia nel cui futuro
Resta iscritta alla immigrazione
Le recenti previsioni demografiche dell'Istat hanno sottolineato che da qui al due mila e sessantacinque i decessi supereranno di gran lunga le nascite
L'età media aumenterà gli ultrasessantenni cinquantenni diventeranno un terzo della popolazione e gli immigrati saranno circa quattordici milioni tre volte di più rispetto al livello attuale
La presenza degli immigrati contribuirà a evitare il collasso demografico
Questo dato di fatto non solo merito danno di riconoscenza ma anche ci invita a essere coerenti
Allargando i confini della geografia del cuore confini che siamo chiamati non a restringere sulla misura del nostro benessere dei nostri privilegi bensì ad allargare nella misura del possibile
Con l'accoglienza l'ospitalità la buona cittadinanza offerto a chi viene da lontano
La seconda riflessione ecco invito
Anti dentro porta all'invito ad abituarsi a parlare in positivo dell'emigrazione tutti sappiamo che l'immigrazione non è un problema semplice
è una questione che evoca forti passioni e dibattiti di sicurezza nazionale economica legali sociali
Ma coinvolge anche la dignità fondamentale e la vita della persona creato ad immagine e somiglianza di Dio ed a causa di questo e in primo luogo una questione morale che occupa e preoccupa la Chiesa
In molti Paesi dell'Unione europea le cose non vanno bene e così avviene anche in Italia dove la crescita della disoccupazione si unisce alla recessione economica
A questo si aggiunge all'economia sommersa e quella criminale che sottraggono alle casse dello Stato più di un terzo della ricchezza
è ricorrente la tentazione di chiuderci all'accoglienza dei flussi migratori e all'ingresso di lavoratori in provenienza da Paesi più sfortunati considerati pericolosi concorrenti
La ripresa ancora lontana molte aziende chiude no è un numero consistente di imprenditori trova più conveniente spostare le attività produttive all'estero vengono offerte migliori condizioni
In questa situazione ma anche la propensione a parlare in positivo dell'emigrazione
Secondo recente riscritto cerchie reti ricerche recenti lo fa appena il due per cento delle notizie giornaliere
E prevale nettamente la cronaca nera con lo stile caratterizzato dal ricorso gli stereotipi
Sul piano della comunicazione risultano del tutto insufficienti passino al voto in avanti fatti finora
Eppure
I dati riportati dal dossier mostrano che l'apporto degli immigrati si rivela positivo non solo sul piano demografico
Ma a diversi livelli come quello occupazionale ed economico e anche quegli culturale e religioso
è vero che questo grande fenomeno sociale comporta dei problemi ma su di essi prevale la funzione positiva prestata a sostegno del sistema Italia
E l'attuale congiuntura la forza lavoro immigrata continua a svolgere un utile apporto nel sistema economico produttivo nazionale per la giovane età la disponibilità e la flessibilità di questa sera stessa forza lavoro
Bisogna chiedersi cosa avverrebbe se venissero a mancare due milioni e mezzo di lavoratori immigrati nel comparto dell'assistenza alle famiglie costituiscono la maggioranza
E in altri comparti detengo una cospicua quota dall'edilizia il settore marittimo dei trasporti e la polizia dall'agricoltura l'assistenza infermieristica
Inoltre in questa fase dell'immigrazione e per molti anni ancora gli introiti che gli immigrati assicura le cassette pubbliche su una più elevati rispetto a quanto si spende per loro
è vero che la riflessione non può essere basato unicamente in prevalenza sciura John economicistiche trattandosi di persone
Tuttavia quando si porta avanti questo discorso si vede che i conti tornano a nostro favore
La parola d'ordine non è di nascondere i problemi e minimizzare agli bensì di parlarne con equilibrio e spirito costruttivo come ad esempio il dossier statistico immigrazione
Fa anche questa volta sul tema della termini età degli immigrati sui diversi altri tempi
La chiesa ha promosso fin dal mille novecentonovantuno rapporto sull'immigrazione proprio per favorire una corretta informazione
E continua a essere convinta che
Dell'immigrazione si debba parlare come ha già una realtà in grado di a esplicare molteplici effetti positivi a condizione che vengono assicurate le condizioni indispensabili per il suo inserimento proficuo
è necessario che a livello delle singole persone cambi una certa mentalità l'accoglienza dello straniero non è un compito ma un modo di vivere di condividere
Mentre a livello istituzionale e doveroso pretendere che la Puglia ittica migratoria venga rafforzata in senso positivo
E concludo direi con un auspicio auspicio a potenziare la politica migratoria
L'introduzione al dossier statistico immigrazione due mila dodici si sofferma sulle caratteristiche di un'efficace politica migratoria
In questa sede di queste caratteristiche e prende in considerazione solo due
Sono da ritenersi assolutamente fondamentale
La prima e la semplificazione della normativa
Seconda e il rafforzamento della stabilità del soggiorno
Primo in tema di semplificazione delle procedure riguardanti i documenti il Ministero Rizzo il ministro Rizzardi non è stato reticente
Quando ha riconosciuto che gli immigrati vedono la loro vita regolata da norme gravose
Alle quali si aggiungono lentezze e ritardi burocratici sia per l'ottenimento del permesso di soggiorno che per il rilascio di altri certificati così che viene messo a dura prova il loro attaccamento all'Italia
Parimenti non è trascurabile il problema dei costi dei permessi di soggiorno ritenuti sproporzionati
La Corte di giustizia europea in una recente sentenza riguardanti i Paesi Bassi del ventisei aprile due mila dodici
Ha valutato eccessivo il contributo di duecento euro richieste in quel Paese per i lasciata il permesso di soggiorno cento per lungo soggiornanti un costo sette volte più alto di quello della carta di identità
Anche in Italia le tasse richieste per i permessi di soggiorno ottanta cento e duecento euro per la durata rispettivamente di un anno
Due anni o perito ancora più lunghi senza considerare le spese aggiuntive sono eccessive rispetto il costo della carta di identità cinque virgola quarantadue euro
E visto di buon grado riproposto il Governo di abbassare i costi prolungando la durata del permesso
Per avere un'idea
Per avere un'idea di benefici economici che ne trarrebbero gli immigrati in termini di alleggerimento del lavoro anche gli uffici della Polizia di Stato
Basti pensare che nel due mila e undici sono stati rinnovati ottocentocinquanta mila permessi di soggiorno
Nel segno della semplificazione dalla situazione e andata anche la recente regolarizzazione per la quale nonostante la rigidità di alcune condizioni
E le ristrettezze finanziarie delle famiglie e delle aziende sono state presentate circa cento mila domande
Inoltre tutti possiamo renderci conto come il lavoro sommerso costituisce una mortificazione per gli interessati un impoverimento degli immigrati e per il Paese facendo lucrare solo chi specula e sugli immigrati
Detto questo e auspicando una maggiore celerità nella definizione delle pratiche di emersione
è indubbio che per il futuro si richiede una politica di flussi in grado di rendere più agevole l'accesso al mercato occupazionale della manodopera straniera restringendo così i canali regolari
Attualmente invece continua a essere estremamente difficoltoso il riscosso il riconoscimento dei titoli di studio
Per il quale l'Italia una tra le più digitazione più complesse di tutti i Paesi dell'OCSE rendendo più difficile l'afflusso di lavoratori qualificati
La seconda caratteristica fondamentale per un'efficace politica migratoria e la stabilizzazione del soggiorno
Bisogna rendersi conto che per un immigrato non comunitario perdere il posto di lavoro nel corso di questo periodo di crisi e doppiamente pericoloso
Perché si
Non trova presto un altro posto è costretto a lasciare l'Italia almeno che non abbia ricevuto un permesso come lungo soggiornanti
E positivo che il Governo sia riuscita a far prolungare tra sei mesi a un anno nei periodi di permanenza degli immigrati come disoccupati con la legge il ventotto giugno due mila dodici
Se questa norma fosse stata approvata prima nel due mila undici anno in cui sono stati scaduti duecentosessantatré mila permessi senza essere più rinnovati le persone costrette a lasciare sarebbero state molto di meno
Questa rigidità ha infranto i progetti esistenziale di tanti immigrati ha impedito all'Italia di continuare ad avvalersi dell'apporto di persone già integrati
è nell'interesse dell'Italia assicurare la stabilità del soggiorno degli immigrati e questo vale a maggior ragione per i figli nati in Italia da genitori stranieri
Per i quali è necessaria una normativa già colata come richiesto dalla specifico proposta di legge popolare supportata da oltre cento mila firme del mondo sociale decide sociale assenza esiti del Parlamento
Come conclusione con l'esprimere due ospiti
Auspico che nel due mila tredici proclamato anno europeo della cittadinanza
E hanno di inizio la nuova legislatura SIS ponga nuovamente mano alla riforma della normativa sulla cittadinanza come auspicato reciti male associabili cattolici italiani
A Palermo direi a Reggio Calabria nell'ottobre del due mila e dieci in cui i cui atti sono
In libreria in questi giorni e si mostri maggiore vicinanza alle attese dei figli degli immigrati
Tanto più che una recente indagine Istat
Il settantadue per cento degli intervistati si è dichiarato favorevole a questo provvedimento
Noi italiani ci dobbiamo sentire più impegnati per far sentire agli immigrati che questo è il loro nuovo palestinese
Inoltre auspico che nell'anno della fede si dedichi una particolare attenzione alla dimensione religiosa degli immigrati e la convivenza interreligiosa
Dalla quale possa derivare un ritorno benefico anche nei Paesi di origine
In molti dei quali mancava è carente la pratica e dalle libertà religiosa e molti cristiani soffro fino a pagare con la morte allorché stimoli anzi difese
Gli immigrati se non ricordo una risorsa economica per il loro Paese di origine attraverso dei rimesse ma sono anche ottimi ambasciatori
Nelle loro comunità di valori come la libertà e democrazia pensiero sottolineato cantare ritardi prego poco fa
Per ciascuna di queste riflessioni si poteva citare uno più capitoli del dossier statistico immigrazione lascio a ciascuno di voi il compito di documento documentarsi di promuovere una conoscenza impositivo dell'immigrazione
Perché una sensibilità positiva più diffusa è in grado di cambiare anche scelte politiche
Mentre dal rappresentante del Governo
Mestre ritardi anche se ha dovuto lasciarci dire ricorderemo e ci aspettiamo l'assicurazione di un impegno ancora più incisivo in materia di politica migratoria De Grazia
Grazie a voi signor fiato che ci ha dato delle piste molto concreti a livello civile a livello religioso
Vi ha dato anche dei compiti a casa vi ha detto di leggere i capitoli del dossier
A proposito del dossier voglio dire qualunque idea voi abbiate per diffonderlo Caritas e Migrantes sono disponibili io adesso mentre uscite ci sono tanti associazioni amiche
Che rivogliono informare diffondendo dei volantini su delle
Azioni concrete che verranno svolte grazie iniziamo a lavorare per l'anno venturo
USA