Verdi: la Lista arcobaleno fonda la rivista 'Metafora verde'

Macché rispetto al lo scontro che si pone
Di livello istituzionale di riforma delle istituzione di riforma elettorale di tutto questo il pensa mare di coltivare il piccolo orto questo sarebbe un segno di miopia e per di più ancor più grave se si è soddisfatti
Di poter colto e quindi una occorre un grande slancio
Di fantasia di intelligenza ma di ambizione
Perché sicuramente vi può esserci in questo mobilitazione di elettorato cioè la possibilità di essere un punto di riferimento di grande aggregazione sulle questioni verde ambientali ecologica
Nell'immediato che fare
Beh nell'immediato io credo che la cosa migliore e te il segnale che la rivista da e che ebbene una fase di decongestionamento
Dei rapporti fra verdi del Sole che ride e Verdi Arcobaleno e il decongestionamento se viene fatta all'insegna dell'intelligenza e la cosa migliore
E quindi della riflessione dell'approfondimento e non invece e smetterà invece una politica che ha provocato danni
Ha in tram di soggetti ma soprattutto alle prospettive ai cittadini una fase di dico decongestionamento di questo tipo per affrontare poi con finalmente una prospettiva certa quei processi che abbiamo chiamato molte volte di Rifondazione e di ricostruzione grazie
Siamo
Sì
Non l'impegno di arcobaleni testimonia anche di questa sovrapposizione di conferenze stampa perché l'abbiamo organizzata non solo noi anche un'altra per protestare contro il mancato convenire Bibiena per il disco di una soluzione politica questo per dire appunto che i fronti il verde appunto non si limitano a nostro avviso è a mio avviso al lì i problemi del dell'ecologia ma invece leone aggredire complessivamente le strutture le istituzioni della società
Io vorrei fare solo due battute che son queste una non è vero che tutte le riviste servano
E credo che lo sforzo che qui non solo come arcobaleno ma all'insieme delle delle forze che sono insoddisfatto dello stato attuale elaborazione dei Verdi posso trovare in questa rivisto uno strumento di riflessione di orientamento
I risultati elettorali risultati referendari testimoniano che ormai la forza espansiva dei Verdi spontanea
Ogni cosa che tocca il verde diventa importante diventa ora ha testimoniato che non è più così perché ci sono interessi resistenze partiti che offrono delle alternative abbastanza abbastanza forti
E quindi anche la crisi dei veri di intesa come incapacità di offrire nuovi modelli organizzative prassi collettive diverse dal sistema dei partiti è un elemento che va assolutamente superata
Io sono assolutamente persuaso che le le persone che oggi danno vita all'esperienza verde che prendono parte all'esperienza verde devono evitare il trasformismo politico
Lo dico perché io vengo dall'esperienza DDT del movimento operaio e credo che lo sforzo la rissa dovrà fare quella di mettere approva non la rifondazione della categoria e della rivoluzione
Io penso che il verde è una grande sfida culturale e politica cioè a ripensare i modi dalla trasformazione intorno alle grandi questione appunto della critica lo ecologista della società a ci offre ho sfogliato e condivido perfettamente una frase che di di dell'articolo di Edo Ronchi e che io condivido in pieno e cioè io credo che il verde sia la critica più radicale all'esistente
Ma allora tutta anche le versioni moderate del verde il trasversalismo intesa come capacità di dialogare col potere ma semplicemente per accertarne le compatibilità io credo che lo dovremmo attraverso la riflessione metterla a dura prova
E però ripeto neanche attraverso i trasformismi cioè come se noi avessimo oggi dovessimo mascherare di verde unità di trasformazione che ha fatto il suo tempo a mio avviso
Ha fatto il suo tempo in perché non credo che noi oggi possiamo riaffrontare un'epoca di trasformazione attraverso i concetti di classe generale e però forse questa nostra esperienza negativa culturale politica dei anche farci comprendere che neanche un fondamentalismo verde può risolvere i problemi
Perché io invece credo che l'approccio più ricco debba essere un approccio pluralistica e a livello culturale a livello politico e sociale approccio pluralistica intendo dire che dobbiamo rifiutarci la categoria mentale del riduzionismo
Il riduzionismo che tende cioè a dire che ogni cosa è riducibile ad un'altra che quindi le contraddizioni sociali di potere della democrazia Sigur sono riconducibili se riusciamo a a trasformare in verde la società io penso che invece il grande contributo che può venire
Da una riflessione dalla cultura verde appunto quello di invece tradizione politica
Che vuol fare della trasformazione del pro in pegno prioritaria appunto un approccio pluralistico e qui mi pare che la rivista ha molto da fare e di battaglia culturale del mondo verde
E fuori del mondo verde l'ultima battuta volo farla sui rapporti specifici diciamo dei Verdi e la crisi della della sinistra ecco il verde offre a mio avviso
Una
Possibilità di andare oltre la crisi della sinistra senza più rifarsi allo strumentario teorico della sinistra
Questa è una sfida che noi dobbiamo sapere assolutamente raccoglie ed è per questo secondo me è che nel momento in cui Verdi non sono in grado di andare oltre la crisi della sinistra non intercettano neanche più il voto comunista
Perché non penso che tu posso offrire appunto una rimasti cattura
Perché io penso che nel nostro Paese nell'Occidente e anche all'estero mi pare che appunto ci sia bisogno di con misurarsi con il nuovo gettandosi in acqua
è questo che io faccio un invito a a partire da questa conferenza stampa e soprattutto allo strumento da rivista affinché non ti guardi indietro perché con gli strumenti del Vecchio non risolviamo i problemi dell'oggi ma invece e con molta onestà intellettuale ripeto senza trasformismi
Noi sappiamo affrontare questa sfida questa sfida vede e il fatto che lo facciamo senza più divisioni fra liste Verdi Arcobaleno e associazionismo mi pare che potrebbe essere anche il viatico affinché smettiamo di parlare di Rifondazione di unità ma cominciano a praticarla se non altro a livello culturali io mi scuso non potrà essere a tutta la discussione appena finisco dall'altra parte ritorno vi ringrazio anzi per l'anticipo
Ma per me è molto facile dire proprio due parole perché molte delle cose che avevo in mente di di così di esprimere sono state dette già e meglio di quanto rifatto io quindi ho fatto soltanto una notazione
E per me e da sapere che questa rivista nasceva accettare di prendere parte a questo progetto scrivere una una piccola cosa per questa rivista
Condividere un percorso leggere quello che veniva fuori è stato un grandissimo piacere e questa è una categoria che me ci siamo dimenticati da tempo
Se non ci accompagna il piacere almeno nelle forme più accettabili quello intellettuale e poi tutti i tipi di piacere noi diventiamo mood Music
Io ho fatto una mini analisi del risultato elettorale di quello referendario e mi sono convinta che al di là delle tante valide ragioni che non ci hanno aiutato nell'un'occasione nell'altra
è che spesso il verde in quanto tale all'esterno risulta antipatico cioè che non è una categoria scientificamente la categoria di di percezione a pelle cioè e tali sono i problemi che nell'affrontarli nella grande fatica che si fa per affrontarli e tutti li affrontiamo con grande fatica
Ci dimentichiamo quella che è una chiave fondamentale dell'esistere del comunicare quindi del partecipare e quindi della vera i consensi ma non per le nostre persone bensì per i nostri programmi
Allora ecco io esprimo questa mia sensazione questo è stato per me è uno dei pochi momenti di piacere
Questa rivista è quello che gli ha girato intorno nel farla nascere appunto con le persone gli scritti eccetera per me è stato un vero piacere io mi auguro che se la lista insieme a tutte le altre cose che si propone di fare
Ma susciterà nelle persone in chi la in chi la contribuisce a farla esistere in chi la legge
La sensazione di piacere che ha suscitato in me questa potrà essere una grossa carta di Successo ma non solo dell'oggetto rivista ma anche del Progetto che si propone in qualche maniera di far decollare con veicolare
E quindi è soltanto all'insegna di queste ombrello che chiuso
Che e ritengo che se un augurio va fatto alla rivista e al progetto che veicola questo augurio debba essere fatto in in tutte le chiavi ma quello che gli faccio io personalmente proprio l'augurio di piacere e far piacere
Che
Viventi
Però prima di dare la parola
L'occhio destro
Per il dibattito continua nascondendo mancano
Abilità
Risponde violazione il senso del titolo è scritto anche nella presentazione dell'editoria cioè discutendo se il titolo della rivista abbiamo pensato ai vari concerti proposta che potrebbe venire
Fino ad annullare alla fine anch'io non c'entro abbastanza unanimemente e con forza questa idea di metafora qui è proposta da battere sono come ministro anche perché la natura si esprime per metafore in un linguaggio che superi sì il determinismo scientifica ci agli approcci parziale e arrivi pari comprendere la natura la realtà con tutto non poche esprimersi sotto forma di metà allora siccome volevamo dare questa rivista appunto il carattere non di settore di ricerca sovrapposti
Cioè non tanto il fatto che siccome c'è un pezzo proviene da la sinistra diceva prima Franco Russo un altro da esperienza e direttamente ambientalismo scientifico terzo mondi vista allora queste cose rimanevano appiccicate formare un ma un santo di qualità e questo concetto di Bergson che sembrava essere quello riuscivo a questo nostro progetto poi il verde era una accezione ulteriore
Ci sono altri che vogliono seria Degli Espinosa iscritta però
Quindi credo che ci crede
L'esperienza
Ma io
Ma
Ma
Scrivi lo strumento di piacere
E potrebbe
Bisogna ringraziare Carla Rocchi perché ha introdotto quest'elemento del piacere
Beh io voglio dire questo invece quello che mi dispiace a me e che in questo Paese non ci sia da tempo nessun progetto questa è la verità tranne tranne il potere diciamo dominante cavoli Progetto di continuare con questo potere e anche riesce a modificarsi abbastanza ha un potere di modifica rilevante devo dire invece io noto che quelli che parlando di trasformazione inseguono il potere dominante
Da secondo me dal tempo del fordismo io
Ritengo che Henry Ford abbia compiuto una rivoluzione che ha tolto la base materiale alla rivoluzione socialista e comunista togliendogli la base materiale gli ha tolto molto visto il tipo di impostazione e io penso che da allora diciamo ci sia questo senso per cui la società critica insegue come posso dire
Il potere economico chiamatelo come vi pare industriale non voglio fare ma questi centri di potere
Loro si muovono abbastanza praticamente inventano nuovi consumi nuove tecnologie l'interna il livello internazionale la multinazionale l'aspetto simbolico incluso nelle merci molte cose
Invece il movimento di trasformazione comunque voglio chiamarlo secondo me va un po'dietro
E io voglio dire che adesso con questa questione dell'ambiente proprio voluto ieri in Casaccia notizie ma sta anche un po'più precise sulla sugli studi che ci sono adesso sull'effetto Serra
Effettivamente adesso questo scontro tra il modello industriale e la questione della natura per non dire la questione nord-sud o i rapporti sociali all'interno ma la visibilità della questione della natura
Ci obbliga a fare un Progetto che devi ottenere risultati entro venticinque anni o o trenta o trentacinque euro venti ma voglio dire non Progetto me sia per facciamo un Progetto poi dieci anni dopo si a che punto siamo
E facciamo un altro po'di cioè un progetto che implica analisi
Sociali storiche analisi di interessi possibilità di incrocio se non è un progetto ora quel le non ha prodotto un Progetto
Questo diciamo dobbiamo dirlo chiaramente non ha prodotto un pronto un progetto e credo in questo o mi ottone un po'diverso da quello di Franco Russo voglio dire amichevolmente rispettosamente diverso nel senso che
Quello che quello che è stato capito senz'altro è questo rapporto questa irruzione che industriali Moffa nella natura questo scontro tra cicli storici e cicli biologici con queste norme danno questo insostenibilità tutto questo diciamo è presente senz'altro in tutti i Verdi
Quello che invece non è stato fatto e ieri la la un discorso e di elaborazione di storicizzare e socializzare dalla parte della specie umana questi problemi
Questo non è stato fatto e come dire abbiamo imparato tante cose sul mare su lancio due sulle farfalle su queste cose qui ma porca miseria se queste cose le sappiamo soltanto noi voglio dire non è no no andiamo questo non è un progetto
Un progetto implica che questa è l'irruzione dell'industria lirismo rispetta la natura diventi un fatto di storicizzazione socializzazione dentro la società umana
E questo implica di ripensare il problema dei rapporti sociali
E se volete dei rapporti di produzione scusate
Queste questo linguaggio non me ne importa niente diciamo se volete invece dirà poi produzione diciamo dei processi produttivi e di chi fa cosa dentro i processi produttivi diciamo ma di questo si tratta
Perché de ed è vero che oggi l'accumulazione sta in mano a culture illimitate
E non c'è niente da fare onori mettiamo in piedi un processo sociale
Capace di introdurre una cultura del limite
Rispetto a una tendenza illimitata oppure sono chiacchiere questo io lo dico con molta fermezza perché poi si dice o marchigiano ma di io ritengo che Martha abbia commesso errori immensi non me ne importa niente diciamo di non importa niente di beh apparire questo quest'altro dico quali sono i problemi che abbiamo davanti
Allora per fare una esempio dobbiamo pensare un nuovo modo di vivere certa o e anche non nuova rete produttiva una logica in cui gli aspetti di il limite qualità in gli aspetti materiali gli aspetti non misurabile eccetera siano più forti
Per la tendenza a autoreferenziale dell'accumulazione cioè della tendenza ad accumulazione aumentare sostanzialmente questo mi sembra il problema quindi c'è un problema di di processi democratici per esempio e quindi c'è il problema che noi a partire dal fatto che la gente sul territorio ne ha abbastanza di a vere Trust traffico rumore
Il fiume sporco la falda d'acqua sporca a partire da questo fatto dobbiamo costruire una democrazia territoriale che includa gli aspetti globali e questo è il progetto
Ora per finire voglio fare un osservazione una piccolissima osservazione un'indicazione di Progetto che poi in un libro
Che stiamo pubblicando che di mia da me organizzato che siamo a scelta ecologica e in cui sono anche altri untori diciamo viene un po'sviluppato è il concetto di retroazione cioè mi sembra che noi possiamo giocare questa carta la retroazione che significa significa che oggi quando ci sono dei problemi nella società sorgono dei problemi delle scontentezza e dei deficit di qualsiasi tipo
La retroazione che si innesca e sempre di aumento delle merci dei servizi e dei consumi cioè in altre parole
C'è una cioè se c'è della gente che sta male si capisce che si mette in movimento un meccanismo distesa in cui si cerca di adeguare questa protesta a livelli di consumo superiore
E questo è il meccanismo di retroazione dominante purtroppo anche la classe operaia e interna
A questo meccanismo di retroazione lo dicevo ieri al CRS perché se il sindacalismo come posso dire afferma nei fatti un suo diritto a livelli di consumo più alti
Questo nella nei confronti della nostra visione strategica implica un'accettazione le grandi posizioni delle grandi imprese
Che voglia di dice dobbiamo vincere la competizione internazionale in maniera tale che la torta è più grande e diventa anche una riproposizione dell'aggressività nei confronti del Sud del mondo non è possibile non è possibile portare un operaio consumi
Diciamo molto elevati come quelli di un medio borghese o di un c'è di un medio pro di un professionista se voglio che se non si accetta questo discorso e quindi se non si la sua linea americana giapponese e cose di questo già
Oppure possiamo invece fare un'altra cosa una una rielaborazione della vita del lavoratore fuori dentro ma diciamo non accettando quel tipo di retroazione allora e concludo
La io propongo come tema un tema su cui riflettere il concetto della altra retroazione cioè in altre parole a partire da da situazioni di malessere
Di vario tipo o fisico ambientale psicologico eccetera se noi possiamo inventare
Una rielaborazione dell'analisi di questo malessere e della risposta cioè la chiamo l'altra retroazione che sia in grado di essere efficace cioè che sia che produca soddisfazione che faccia produca a quello che diceva Carla Rocchi cioè che che siano contenti di quest'altra detrazione queste la difficoltà già che la gente e che la gente di questa risposta non non non basata sulla merce ma basata su qualità Progetti e cose di questo genere si accontenta e nello stesso tempo questa alta retrazione naturalmente e molto molto il forte alleanza con la natura diciamo
Io credo che questa possibilità è difficile ma sia possibile è sottile ma parte da una definizione dell'essere umano che è più ricca di quella che oggi viene implicitamente
Considerata nei sistemi di nei sistemi applicati cioè va contro un riduzionismo nella definizione dell'essere umano che oggi di fatto inapplicate che ritiene che l'essere umano diciamo è un essere che ha bisogno di consumi e che quindi la e che quindi anche la felicità
Vero la e la felicità e il piacere diciamo si misurano in termini di consumi l'altra retrazione corrisponde alla definizione di un altro piacere
Ci sono altre
Vediamo resta conferenza stampa ringraziamo tutti i partecipanti