Rassegna stampa estera

Buongiorno gli spettatori di Radio Radicale venerdì tredici luglio questo appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura i David Carretta anche oggi ci occuperemo
A lungo della crisi della zona euro in particolare dell'Italia che
Tornando in primo piano insieme alla Spagna a causa dell'aumento dei tassi di interesse
Sul suo debito su questo
Leggeremo un'analisi dal Wall Street Journal Europe secondo cui il debito italiano e ancora in big dico per ragioni sono anche politiche cioè in certezza sul
Futuro governo dell'Italia su chi succederà Mario Monti sulla crisi della zona euro leggeremo anche un altro commento sempre dalle mondo e di di somma Anna che chiede al l'Unione europea di ritornare al Progetto originali iniziale il federalismo deve fissare la direzione per uscire da
Questa crisi scrive tra l'altro gli sor Manna per una volta però vogliamo aprire con un altro tema non la crisi della zona euro ma
La situazione in mali mali e il
Paese del segretario del Partito radicale non violento transnazionale e tra spartito debba tra ore come sapete all'inizio dell'anno c'è stato
Un colpo di Stato che ha destabilizzato il Paese quanto meno la capitale Bamako soprattutto c'è stata la conquista del nord da parte di una
Ribellione Tuareg sulla quale ha preso il sopravvento un movimento islamista che ora
Si sta dando alla distruzione di una delle principali città storiche del Mali team buco tutte Ida siamo ieri
Pubblicava
Un lungo speciale dedicato al Mali dal titolo al capezzale di un mali che ha perso il nord descrive questo
Quotidiano francese di islamisti che si sono impossessati del nord del Mali in aprile
Al fianco dei ribelli Tuareg proseguono il loro lavoro di distruzione di Timpu colture di terrorismo nei confronti della popolazione in tutta impunità
Divisi e accorto di mezzi paesi vicini del Mali non sono in grado di fermare gli islamisti quanto alla Francia ex potenza
Coloniale teme la creazione di un santuario terrorista ma esclude ogni intervento diretto sul ter Reno dall'inizio della crisi Maliki Staterini dell'Africa occidentale si sono fortemente mobilitati per timore di essere vittime di un effetto contagio
Ma finora invano perché
Per inviare una forza in Mali la Comunità economica degli Stati dell'Africa dell'Ovest deve
Necessariamente ottenere l'avvallo delle autorità di Bamako la capitale del Mali e dal colpo di Stato contro l'ex Presidente a Manduria Tumaini due-tre
Il ventidue marzo il potere Magliano si è
Sostanzialmente disintegrato
Gli Stati africani che si dicono pronti a intervenire si devono scontrare anche a forti reticenze
Degli stessi Magnani che temono il comportamento sul terreno
Di un eventuale forza africana e poiché hanno un riflesso
Nazionalista che riporta rifiutare un'intransigenza straniera ma
E soprattutto
Un problema di risorse umane logistica impedire questo intervento da parte di una forza africana
Una forza Inter africana spiega leader ratio sarebbe composta di soli circa mille uomini dal Niger la Nigeria Burkina Faso il Senegal e La Costa d'Avorio non sono pronti a partecipare nemmeno l'Algeria
Insomma ci vorrebbero mezzi umani e logistici considerevoli non solo per cacciare gli islamisti dalle principali
Città del nord del Mali ma anche per tenere
Sotto controllo il deserto e nessuno dei Paesi dell'Africa occidentale a a disposizione in questi mezzi umani e logistici insomma senza una presenza anche extra affitti africana
Nulla appare possibile per tentare di soccorrere il mali così tra l'altro Libération contestualizzate questo
Dibattito e questi ritardi su un possibile intervento in questi
Paesi e sulla
Presenza extra africana in particolare europea in un'eventuale
Operazione i mali
Lo stesso quotidiano francese spiega che pesano soprattutto le reticenze della Francia il dilemma Sagliano di Parigi il titolo di un altro articolo
Temendo un contagio terrorista o la Francia scarta l'ipotesi di un qualsiasi intervento
Militare diretto nello stesso quotidiano ieri dedicava al Mali anche il suo editoriale dal titolo principio editoriale nel quale invocava quanto meno un aiuto da parte degli europei della Francia
Per per ai Paesi africani che vogliono intervenire in Mali leggiamo da una parte c'è un Paese di quindici milioni di abitanti quindi più poveri del mondo
Ma che fino al recente colpo di Stato viveva sotto un regime che poteva essere ragionevolmente qualificato come pluralista
Dall'altra ci sono dei Gruppi Armati formati da qualche migliaio di jihadisti di diverse nazionalità che hanno preso il controllo del nord e in particolare le città liti Mboup tolga occhi ideali
Svolgendo perfino i ribelli Tuareg con cui avevano condotto l'offensiva e facendo tremare gli equilibri precari dell'insieme del SEL questa situazione già tragica per una delle culle della cultura africana
Punto di ancoraggio di una civilizzazione entrata nella storia più di dieci secoli fa questa situazione la conseguenza diretta dell'intervento internazionale in Libia spiega
Idem lasciamo dalla caduta di Gheddafi
I Tuareg le armi
Ed i jihadisti hanno attraversato la la frontiera tra la Libia e il mali solo questo fatto dovrebbe giustificare per principio un nuovo intervento militare sotto l'egida dell'ONU
L'Occidente non dovrebbe porsi in Salvatore del Mali ma
Dovrebbe semplicemente assumersi fino in fondo la sua responsabilità sconfiggendo la strane spaventosa entità islamica
Islamista che ha preso il potere al nord ristabilendo per ristabilire
La pace la democrazia in un paese che non a petrolio e dunque nemmeno il diritto
Di essere pro tetto per liberarsi o la Francia che è stata una delle forze motrici dell'intervento libico non vuole giocare un ruolo di primo piano in particolare per il suo status di ex potenza coloniale
Tocca dunque gli africani prendere l'iniziativa di un'eventuale operazione militare ma questo non deve impedire un forte sostegno dell'Occidente della Francia il Mali Mia più bisogno che mai così tra l'altro
Vi lascio in questo editoriale veniamo alla crisi della zona euro
E all'Italia Italia che preoccupa
Gli analisti gli economisti in mercati più generali basta guardare l'andamento
Dei tassi sul debito
I rendimenti sui BTP o i famosi spread sui punti sui Bund tedeschi i vostri giornali europea ieri pubblicava un'analisi di Richard Barley il debito italiano
Non è ancora in equilibrio ancora in biblico scrive il quotidiano economico americano l'Italia può evitare un salvataggio
Il primo ministro Mario Monti dice di ritenere che il suo Paese non ne ha bisogno l'ultima analisi del Fondo monetario internazionale sulla sostenibilità del debito
Vai nel soccorso di Monti il debito
Secondo lo scenario base del Fondo monetario dovrebbe raggiungere il picco del centoventisei per cento del PIL nel due mila e tredici prima di scendere al centodiciannove nel due mila
E diciassette
Ma i fattori che probabilmente decideranno le la la questione sono difficili da inserire in un modello insomma per il Wall Street Journal l'Italia rimane altamente vulnerabile
Il quotidiano economico
Analizza innanzitutto i numeri anche un singolo contraccolpo lo scenario
Base rischia di fare impennare il debito italiano
Secondo il Fondo monetario internazionale con una crescita nulla oppure un tasso di interesse
Anche sull'oggi un poco più alto o pura con l'incapacità del Governo di implementare gran parte della sua politica di bilancio
Il debito passerebbe nel due mila diciassette al centoventotto centotrentun per cento del PIL
Sarebbe una situazione ancora gestibile visto che l'Italia riuscita farlo per così tanti anni ma c'è un altro grande rischio ed era combinazione di una recessione di uno shock sui tassi di interesse
Se la crescita dovesse essere dell'un per cento più bassa l'anno rispetto lo scenario base del Fondo monetario internazionale
E i tassi dell'un per cento più alti allora al debito pubblico italiano salirà al cento quaranta per cento del PIL nel due mila diciassette per poi continuare a salire e questo difficilmente sarebbe sostenibili
I mercati però non aspetteranno al due mila diciassette per capire cosa succederà ascrive Wall Street Journal
Che inserisce l'elemento politico incertezza politica in realtà il prossimo anno potrebbe rivelarsi cruciali perché mostrerà da un lato la profondità della recessione italiana
Se gli investitori inizieranno preoccuparsi della traiettoria dell'Italia
Allora i tassi di interesse saliranno in modo significativi forse più di un punto percentuale e si porrà la questione
Dell'accesso al mercato più che lo stock del debito il punto debole dell'Italia
Sono le sue enormi necessità di rifinanziamento dall'altro lato poi però c'è la politica il problema dell'Italia che in questo momento sul destino dipende più dei sentimenti degli investitori
E dalla politica che dall'economia la domanda
Le domande centrali sono chi succederà Mario Monti come primo ministro se l'Italia implementerà le riforme economiche strutturali davvero e se la zona euro supera le sue
Divisioni una risposta sbagliata anche solo a una di queste questioni potrebbe spingere i tassi italiani
A un livello sulla base del quale gli investitori potrebbero concludere che il debito non è più sostenibile la questione allora diventerebbe se la zona euro
è pronta e soprattutto se è in grado di
Intervenire così tra l'altro il Wall Street Journal Europe a proposito delle
Incertezze politiche diversi giornali internazionali hanno dato spazio al possibile ritorno di Silvio Berlusconi per esempio
Lo stesso Wall Street Journal Europe ieri in un lungo articolo Monti dice che l'Italia di fronte una guerra nel premier dipingere un quadro burrascoso e sostenitori di Berlusconi nel frattempo voglio non suo
Ritorno per il Wall Street giornali partiti italiani si stanno già preparando alla fine del mandato di Monti in primavera preoccupati che le sue
Misure impopolari alimenti lo aprano la strada ai partiti estremisti alcuni consiglieri di Berlusconi Berlusconi ancora un King maker politico dicono che il suo ritorno in prima linea potrebbe
Riaccendere la base del suo partito il Popolo delle Libertà la cui popolarità è crollata da quando Berlusconi si è ritirato il fan affrontai sani invece
Io ieri
Pubblicava un articolo intervista Pierluigi Bersani segretario del PD il Partito Democratico in Italia promette responsabilità nell'era post Monti anche qui
Si sottolinea sin dall'inizio che c'è una questione che preoccupa i mercati più dell'enormità del debito pubblico italiano
Ed è chi succederà Mario Monti come primo ministro anche se aveva già fatto dichiarazioni pubbliche in questo senso i giornali italiani mercoledì aprivano proprio sulle parole di Monti a Bruxelles dove ha detto che non giocherà un ruolo di governo una volta scaduto
Il suo mandato il quotidiano della City spiega che i sondaggi in questo periodo turbolento
Danno solo qualche indicazione poco attendibile e su quali potrebbero essere risultati
Delle elezioni nella primavera due mila e tredici ma nonostante un calo di voti
I sondaggi indicano comunque una vittoria del Partito Democratico e fanno Sean Times aggiunge che Bersani
Sta cercando di conti coltivare l'immagine di personalità responsabile una parola che ha ripetuto spesso durante questa intervista intervista
Nella quale poi Bersani accusa un po'Berlusconi tutti i mali del Paese riconosce che ci sono cose che non gli piace non di molti ma insomma è una situazione straordinaria ci vuole
Responsabilità le mondo oggi invece pubblica un una corrispondenza da Roma sulla
Successione a Mario Monti al Ministero dell'economia Monti si sceglie un successore al Ministero dell'economia per proseguire la guerra
Scrive ibride che il corrispondente di le Monde Mario Monti si è tolto uno dei suoi tanti capelli Presidente del Consiglio nominato il nell'urgenza della crisi
Nel novembre del due mila undici aveva deciso di assumere anche il Ministero delle Finanze per mettere sul piatto la sua reputazione di economista
E la sua autorevolezza sul piano internazionale mercoledì ha lasciato il posto al Vice Ministro Vittorio Grilli per le Monde ci sono due modi per interpretare questa nuova divisione dei compiti il primo è ottimista
Monti ritiene di aver fatto la sua parte di lavoro
La seconda interpretazione però è pessimista malgrado il lavoro di Monti salutato dalle istituzioni internazionali la situazione resta molto pericolose in ragione del rischio che
La zona euro fa pesare sull'Italia
Monti non può partecipare tutti gli ECOFIN tanto più che a sessantanove anni il professore deve spendere molte energie a negoziare ciascuna
Delle sue riforme con la sua strana maggioranza di destra al centro e sinistra
Un po'di lassi tutine di stanchezza chiederle mondo
Beh forse c'è qualcos'altro dietro dopo aver escluso in giugno che evitasse che l'Italia possa ricorrere al fondo salva Stati
Martedì Monti ha sorpreso tutti dicendo che potrebbe
Averne interessa e poi mercoledì ha proseguito sulla stessa pena drammatica avvertendo che l'Italia ha intrapreso un percorso di Guerra così tra l'altro le Monti in questa
Corrispondenza
Da Roma per chiudere vogliamo proporvi un altro articolo dello stesso quotidiano francese che oggi
Meritoriamente pubblica una serie di interventi su quale Europa per uscire
Dalla crisi più originale
Quello di di sommando ritorniamo al progetto originale il federalismo deve fissare
La direzione e il commento è originali per due aspetti
Uno affronta la questione europea da un'ottica un po'un po'diverso dal solito un po'più imprenditoriale e poi
Perché federalista scrive seulement
Da quando sono stati travolti dalla crisi finanziaria del due mila otto i dirigenti europei fanno in retromarcia il loro comportamento individuale e collettivo si situa all'opposto di quello che fu il metodo fondatore dell'Unione europea
è tempo di ritornare quel metodo che era considerato fino a poco tempo fa come uno dei più importanti successi politici ed economici del dopoguerra
Qual è questo metodo questa Unione europea fino a ieri era celebrata come una sorta di modello insuperabile che conduce alla pace tra nazioni alla prosperità mantenendo un certo grado di equità
Sociale gestita dagli Stati provvidenza alla genesi di questo successo aveva contribuito il genio del padre fondatore insomma non è che tra le altre cose fu imprenditore commerciante di cognac profondo conoscitore degli Stati Uniti
Non è però
Sapeva che diplomatici e politici
Non erano in grado di riconciliare tra loro
Gli europei ai suoi occhi diplomatici mancavano di immaginazione e i politici erano prigionieri del corto periodo per uscire da questa situazione Money immagino di affidare tutto ai commercianti agli imprenditori
Che avevano un interesse concreto all'unificazione europea invece di creare l'Europa dall'alto Moni la inventò dal basso creando quella che definiva
Le solidarietà concrete e dunque il mercato che ci ha fatti europei l'economia di mercato che portava benefici la strega né maggioranza è stata il fondamento della pace della prosperità
La creazione dell'Euromed obbedito alla stessa logica dare benefici a tutti grazie a una riduzione dei tassi di interesse la gestione attuale della crisi obbedisce invece i principi
Inverse sono i contribuenti a pagare per le banche ogni riflessione di lungo periodo lasciato il posto slogan nazionalistici
In gran parte antitedesco chi o ideologici come quello sì alla crescita hanno all'austerità
Seulement spiega che l'euro non impedisce
La crescita anzi lo dimostrano la Germania come l'Estonia ma invece di pensare la creazione di un Ministero delle Finanze unico sarebbe meglio affrontare la causa prima della crisi che ha il disfunzione aumento degli Stati nella loro relazione con i mercati
Per eccesso di generosità sociale o per corruzione o per ignoranza politica dei meccanismi dell'economia l'innovazione e lo spirito di impresa sono stati soffocati dalle
Regole e dalle
Tasse il problema di fondo è che quando le arbitrario delle politiche di breve periodo si sostituisce al carattere prevedibile delle regole dello stato di diritto la crescita si ferma
L'Europa e l'euro
Soffocano a causa del Shorter mi ISMU cioè delle politiche di breve periodo
Rivivranno solo se ci sarà detto dove vogliamo arrivare tra cinque dieci anni
L'ambizione iniziale e quella degli Stati Uniti d'Europa di una federazione non una fusione di Stati resta possibile a condizione che si annunciate spiegata come la sola garanzia della pace della prosperità e dell'equità
Una volta fissato questo obiettivo iscritto in un calendario le scelte politiche non obbediva hanno più all'urgenza ma si scriveranno in questa
Visione coerente comprensibile da tutti cioè democratica
Insomma tutto può essere salvato basta una bussola e la bussola per disoccupati
è quella del federalismo europeo ci fermiamo David Carretta non buona giornata l'ascolto di Radio Radicale