Rigenerare comunità per ricostruire il Paese. Acli artefici di democrazia partecipativa e buona economia - 24º Congresso Nazionale delle Acli (Terza giornata)

De Anna
Buongiorno buongiorno a tutti
Benvenuti
Vi chiedo di accomodare ben
Per iniziare i lavori
Abbiamo la giornata intensa vi chiederei che in
Accomodarmi abbiamo
Diversi auspichi
Da presentare e ci sono gli interventi
Chiamiamole parare anche a un pomeriggio imponenza
E sappiamo anche che ci sarà l'elezione del Presidente a metà giornata quindi vi chiederei di rispettare i tempi
Chiamo il primo intervento
Daniele Davide macchinari di Venezia
Si prepari massima Carasca di Torino
Buongiorno a tutti
Riprendo un attimo un punto che il nostro Presidente nella sua relazione l'altro giorno aveva messo come
Fermo per i prossimi anni
Quello relativo
Alla nascita di nuove realtà associative dei nostri territori per una maggiore penetrazione negli stessi
Personalmente ho avuto la fortuna
Di promuovere negli ultimi tre anni in quattro anni assieme al Dipartimento pace stili di vita
Delle modalità di aggregazione presso i nostri circoli che si è rivelata piuttosto piuttosto importante piuttosto interessante
Che sono tutte quelle iniziative legate ai consumo critico all'economia solidale
Che però
Se una volta venivano considerate un po'delle buone pratiche
Per
Dei romantici sognatori con gli anni
Queste esperienze sono diventate delle vere e proprie azioni comunitarie
Per da un lato rigenerare il nostro tessuto associativo e dall'altro incidere in maniera importante nel tessuto comunitario
Parliamo dei gruppi di acquisto solidale ma anche tutte le azioni che collateralmente poi nascono
In seno a queste esperienze
Allora gli ricurvi acquisto solidale che i dazi o né di consumo critico sono diventati esempio di genere attività
Perché intorno Adele in famiglia delle persone che si trova lì per scegliere insieme
Cosa consumare in quel periodo nascono invece delle relazioni nel tessuto locale con produttori con istituzioni all'interno dell'associazione stessa ma che se non altro tra persone che periodicamente si trovano
Nascono delle esperienze che diventano importantissime importantissime perché generano capitale sociale
Da osta a Taranto a Milano a Venezia un po'a Roma in tutti i nostri territori
Si è visto
Il nascere di esperienze che poi messi in fila
Son diventate
Una proposta
La proposta sia associativa
Che territoriale ecco io ricordo ad Andrea che e lui cioè ci ha seguiti anche con con estrema attenzione insieme al Dipartimento con Alfredo Solana killer e gli amici che poi ci hanno seguito i territori in tutto o in tutto il Paese
Che questo è un modo
Per fare associazione
è un modo per fare Acri
Non è un'esperienza trasversale diventa trasversale nel momento in cui si va a fare rete nel momento in cui si generano relazioni dei territori quindi o conto e spero che nei prossimi anni questo tipo di esperienza venga
Proposta nei territori non tanto come franchising associativo sia chiaro ma come strumento come strumento vero per fare cultura associativa nei nostri territori e sostato sotto i cinque minuti
è anche un modo per fare politica buona e sistema andatevela cercare in internet una relazione parlamentare
Sulla pirateria commerciale e agroalimentare il cinquanta per cento della catena agroalimentare italiana a livello di logistica gestita dalle mafie dalla camorra ed alla malavita organizzata
Quindi il consumo critico non è più una buona azione ma diventa veramente un modo per fare seriamente associazione politica dei nostri territori grazie
Grazie carica
Finali
Si è parassita Tarasco
Di Torino essi crepare Cecchini altri elementi Emilia Cecchini Ascoli Piceno
Bene buongiorno tutte
Ma due premesse poi alcune considerazioni la prima che le cose con po'dire oggi
Partono dalla mozione conclusiva del Congresso delle Piemonte e anche da
Alcuni orientamenti che sono emersi all'interno del primo Consiglio regionale
E vale un po'intrecciarsi con la relazione che ha fatto Andrea in maniera particolare nella parte finale della sua relazione per quanto riguarda più le proposte di natura operative interne all'interno del nostro sistema
Ho scelto due macroaree non pagato non sia importante ma per comodità di ragionamenti per
Tempi stretti il lavoro
Il lavoro dal punto di vista più credo di una investimento sulla formazione specifica all'interno del nostro sistema penso alla riforma del mercato del lavoro
Penso alle diverse tipologie aziendali e modalità contrattuali sul quale dobbiamo essere formati se possiamo dire delle cose seconda
Azione politica rispetto al tema del lavoro in sinergia con le altre realtà presenti sul territorio penso i sindacati presso la passano del lavoro penso levata associative penso al Forum del terzo settore
E peraltro anche una maggiore sinergia nel nostro sistema patronato ENAIP ACLI colf
Cioè credo che all'interno sistema possiamo già dimostrare che possiamo e dobbiamo fare realmente un diverso modo di fare economia economia civile quindi a partire dal nostro sistema quindi prima grossa macroarea
Su quale credo che dobbiamo come dire essere presenti in modo forte e il tema del lavoro
Alcuni ambiti sul tema del lavoro però in maniera specifica io ne cito due
Ora il precariato
Noi dobbiamo su questo tema in maniera particolare per le nuove generazioni tentare di maggiormente battere un colpo di essere maggiormente maggiormente presenti e la seconda e il tema della sicurezza del lavoro
Un Paese come il nostro che continua a esserci infortuni e morti sul lavoro non ce lo possiamo permettere dobbiamo continuare a indignarci su queste questioni dobbiamo continuare impegnarci su queste questioni
Il secondo passaggio macroarea e lo sviluppo associativo del sistema delle Attilio penso che ormai bisogna chiamarlo così sviluppo si attivò sistema Acri
A partire dalla centralità del territorio con una attraverso tra contraggo grosse questioni la prima è
L'integrazione con le realtà associative specifiche territoriali quindi tentare di lavorare insieme con la situazione specifiche professionali
Secondo una mantenimento un è un un miglioramento dell'investimento su due grandi anime dello sviluppo associativo da un lato
L'assistenza alle strutture di base il sui diversi adempimenti
E la seconda anima attraverso le modalità aggregative sul territorio a partire però se servizi a partire dalle realtà generazionali a partire dalla manutenzione dei circoli storici e dalle stime in Tosku nuove realtà
Associative e per ultimo
Un coordinamento sviluppo e sostegno dell'azione volontaria all'interno delle ACLI a partire dall'esperienza dei promotori sociali in Piemonte
Già ieri qualcuno lo citava abbiamo vissuto il coordinamento regionale dello sviluppo associativo del sistema che ha funzionato quindi penso che sia uno dei modi non l'unico per poter fare
Quali modalità organizzative così vado verso la conclusione la prima io credo che la funzione formazione all'interno delle ACLI sia centrale come intreccio con le altre dimensioni credo che
I corsi di formazione nazionali per responsabile associativi fatti insieme
Dalla funzione formazione ed alla funzione sviluppasse attivo siano un segnale di concretezza di come a mio parere si dovrebbe tetto continuano a fare il secondo
La dimensione politica dalla nostra vita associativa
Che si deve sempre di più caratterizzare a partire da due questioni la prima dalle tematiche sociali che il nostro specifico dalle tematiche sociali e secondo dalla concretezza delle proposte dalla concretezza delle proposte
Non da soli
Perché nessuno di noi può considerarsi autoreferente questo vale per tutti
Ma insieme in sinergia tentando davvero di costruire esperienze comuni penso che perché la proposta ieri ha fatto Andrea dei comitati per il bene comune vadano in quella direzione l'ultimo
E chiudo su questo
è un chiaro riconosce a partire un po'dal mio ruolo che e mi è stato chiesto in questi ultime settimane come Presidente regionale della della mia realtà
Attraverso un chiaro riconoscimento politico organizzativo del livello regionale della nostra associazione
Che però perché non diventi solo una dichiarazione di intenti si deve caratterizzare secondo me almeno su due questioni e su questo chiudo la prima
Attraverso l'investimento delle risorse umane da parte delle Province ci a riconoscere che può avere senso e che può servire
E secondo un decentramento di risorse economiche dal nazionale a regionale
Perché come sempre le cose si fanno se ci sono dei progetti io solo delle persone e ci sono delle risorse economiche allora io credo che questo sia importante per poter davvero pensare di essere
Un nostro ruolo di rigenerare davvero la comunità a partire dai nostri territori grazie
Grazie grazie
Chiedo scusa il neo Presidente eletto del Piemonte
Faccio solo alcune comunicazioni
La la verifica quartieri ITEA parta dalle nove e trenta etc a mezzogiorno
La
I seggi per l'elezione del Presidente aprano a mezzogiorno e quindici e chiudono alle quattordici vi chiedo di passare alle verifica poteri per poter poi accedere alle elezioni
Siamo Emilia Cecchini Ascoli Piceno
Si prepari Francesco Rossi Siena
Nell'esprimere l'apprezzamento
Per la ricca relazione del nostro Presidente desidero contribuire al dibattito riprendendo per mere questioni di tempo solo alcuni degli aspetti che Andrea sottolineato
In particolare desidero approfondire la questione dell'autoriforma della nostra associazione
Andrea messo il al primo punto del processo di autoriforma l'importanza di ridare una nuova centralità ai territori I circoli ai servizi
Io aggiungerei all'elenco anche le associazioni specifiche che proprio per la loro specificità possono contribuire in modo determinante ad allargare la base associativa
Si tratta di ampliare le possibilità di ingresso nella famiglia delle ACLI con modalità diverse da quelle convenzionali dei classici circoli altri
Per far sì che le associazioni specifiche non siano dei satelliti che ordinò
Intorno alla casa madre senza mai incontrarla e quindi per incentivare l'azione sinergica bisognerà studiare una formula che favorisca l'interscambio tra le associazioni specifiche e le altri
In questo modo intercettando un numero maggiore di istanze dei cittadini potremmo avere un incremento degli associati di sistema con un'immissione di forze fresche con nuove idee e con nuovi valori
Alcune associazioni specifiche penso in particolare all'Unione Sportiva all'una spesa potrebbero contribuire in modo determinante all'abbassamento dell'età media degli associati della nostra associazione
E potrebbero attraverso la loro fresca proposta associativa essere più vicina i giovani e giovanissimi che sempre meno frequente hanno i nostri circoli
è per questo motivo che lo una specie nell'Unione Nazionale arte spettacolo l'Associazione specifica della quale mi occupo da alcuni mesi ha elaborato un programma che sarà avviato concretamente nel prossimo autunno
E che ha l'obiettivo di aggregare i giovani attraverso una nuova proposta associativa rivolte a scuole di musica di teatro di danza e a tutte le scuole d'arte
Senza tralasciare i lavoratori dello spettacolo
La proposta ha un duplice Obiettivo
Il primo è quello di dare assistenza tutto quel mondo dell'associazionismo che gravita intorno alle scuole d'arte e al mondo dello spettacolo il secondo invece è quello di suggerire delle proposte di legge per dotare il settore di norme
Che permettono a moltissimi lavoratori lo spettacolo di crearsi un lavoro dignitoso e sostenibile attraverso l'impresa sociale e attraverso il mondo della cooperazione
Un altro passaggio della relazione del nostro presidente che mi ha particolarmente colpito e quando lui dice che l'azione riformatrice delle ACLI
Ha bisogno di chiarezza delle responsabilità di snellimento dei processi della struttura nazionale della trasparenza delle decisioni e delle rendicontazioni
Ebbene anche qui io aggiungerei un altro passaggio
Cioè una maggiore
Che ci sia una maggiore trasparenza amministrativa tutti i livelli dalle strutture di base ai servizi che operano sui territori provinciali regionali e nazionali
Con un maggiore pubblicizzazione dei bilanci economici e dei programmi di sviluppo
La trasparenza deve riguardare anche tutti coloro che operano le ACLI
A partire dai dirigenti che potrebbero per esempio per rendere pubblici i propri compensi e il modo in cui spendono amministrano i soldi dell'associazione
Io credo che un gesto di questo genere possa contribuire concretamente a mettere in pratica quanto esposto e potrebbe essere uno strato ordinario modello
Da riproporre i nostri politici allo scopo di riconquistare la fiducia dei cittadini che la Giunta dopo le ultime tristi vicende ai minimi storici
Per concludere reattori che vorrei e per le quali mi impegno sono delle ACLI più orientate verso le comunità compiendo una passo compassione ci dove sta il proprio servizio educativo e sociale nel territorio e nei vari livelli di attività
Tenendo sempre come stella polare polare alla condivisione di percorsi con i propri soci
Con i propri utenti e con tutti i cittadini che quotidianamente ci rappresentano le proprie istanze cercando di trasformarli in proposto occupi in proposte concrete
Anche in sede politica ed istituzionale
Francesco Rossi Siena
Si prepari Lanka Ferrera vada avanti
Rigenerare comunità per costruire il Paese
è il nostro titolo coniuga la riflessione della continuità con l'evoluzione ovvero sia il costruire
Vi rubo alcuni minuti sperando detti la vostra attenzione su alcuni concetti che vogliono che voglio condividere cioè sempre fedele a nostra vocazione di
Essere profeti del futuro
Le criticità le criticità devono essere affrontate con la consapevolezza ecco perché occorre lavorare tutti insieme
Oggi più che mai proprio per le difficoltà che dobbiamo superare dobbiamo essere testimoni della nostra fede dei valori che esprimo la nostra reciprocità la condivisione soprattutto la fraternità
Il contesto socio economico perso molti testimoni
Credibili certi valori universali non sono più elementi prioritari sono trascurati
La politica e soprattutto la dieci l'atteggiamento di coloro che fanno politica hanno dimenticato lo scopo prioritario di essere portavoce di principi essenziali come non le sta alla corretta amministrazione delle disponibilità
La democrazia sembra essere oggi un obiettivo secondario rispetto alla gestione mantenimento del potere obiettivi quest'ultimi soddisfatti anche privilegiando interessi particolari personali
Il generale significa ripensare
Le nostre priorità proiettando i nostri valori universali nella quotidianità rendendo partecipe la collettività della nostra missione certo anche le api hanno bisogno di testimoni credibili
Che privilegino il nostro generale interesse
Ma il nostro contributo per aiutare la società ad uscire dalla crisi dipende anche dalla nostra capacità di confrontarsi e dialogare con l'esterno
Partecipando individuando azioni efficaci che consentono di creare occupazione assicurando fiducia ai giovani e soprattutto a coloro che hanno perso il lavoro
Non solo le api devono essere un'associazione e costruite impresa sostenendo dove è possibile e coloro che producono il lavorano per loro ruolo possono e devono partecipare al dibattito che coinvolge il mercato del lavoro
Le nostre differenze sono le nostre professionalità il grande nostro senso civico perfezionato nel tempo
Alterati molti schermi che per decenni hanno garantito protezione anche per le minori risorse occorre ripensare un diverso fiscalismo da anche nuove forme di welfare
Tutto questo sempre garantendo la centralità della famiglia come nucleo di crescita di solidarietà e di coesione sociale
Non credo che certi certe scelte di governo garantiscono equità tenuto sociale occorrono soluzioni diverse per un progresso sociale che toglie ai ricchi ma sostiene veramente chi ha bisogno
Essere testimone del Vangelo per essere profeti la parola di Dio
La dottrina sociale tra chiese e ispirato il comportamento collettivo vado oltre e dico che anche le ATI è giunto il momento di una grande svolta
Occorre consolidare i rapporti con le forze sociali di ispirazione cristiana perché tutti insieme pur nel rispetto del proprio articolo evita
La crisi si affronta con maggior forza e con miglior aspettative
Forte l'esigenza assi di costruire una nuova classe dirigente cattolica espressione dell'ideazione a Trigoria senza distinzione di ceto perché questo il significato deve essere cristiani
Testimoni veri per i giovani e con i giovani invertendo quella tendenza che per le altre evidenze una media oltre sessanta anni di un diretta della nostra associazione tutto questo però non vuol dire che lo scenario delle giovani generazione non sia materia di riflessione
I nostri giovani sono soprattutto coloro che hanno
Avuto tutte subito per i quali il consumismo stato anche baratto a tutto svantaggio del patrimonio vero di valori di affetti
E allora dobbiamo interpretare la crisi anche con un'occasione per una grande svolta che consenta di restituire alla famiglia il suo ruolo sociale come nucleo di riferimento è protagonista la società
La famiglia anche grazie alle api deve riconquistare il suo ruolo protagonista dove i giovani maturano i valori veri che non sono quelli del denaro della mo'delle mode ma invece quelli della coesione della Regione del riscatto morale delle responsabilità della giusta solidarietà
Mi avvio scusandomi alla lunghezza del mio intervento non Clusone
E finisco e termino
In questo contesto devono essere nuovi obiettive funzioni il confronto è aperto una nuova officina di idee lavoratori dove dite dove dobbiamo confrontarci avanzo proposte provvedendo nuovi programmi per superare l'emergenza del lavoro
Noi abbiamo il dovere etico e cristiano di sostenere gli imprenditori a realizzare le loro attività
A ristrutturare le aziende a convertire i lavoratori con percorsi formativi solo presentandoci uno grande forza sociale partecipativa possiamo pensato non cambino forte come cristiani e cattolici
Di fede di speranza ma anche di lavoro e di buona economia delle api grazie
Chiedo scusa Marco Ferreri se lo facciamo attendere un attimo la chiederei al prima ospite viaggi di venire al microfono ho il piacere di presentare Francesco Belletti Presidente nazionale del Forum delle Associazioni familiari
Con particolare piacere per me pagheremo Francesca amico e collaboratore anche se i territori
Ma
Diciamo che la prima cosa
Che mi viene in mente questa preghiera ininterrotta alla Pentecoste allo spirito richiamava padre Elio nel senso che noi siamo costretti sempre
Ad usare le parole a me capita di
Di andare su tutti i tavoli davanti alle telecamere a rappresentare valori testimonianze
Noi siamo un popolo dei fatti gente che preferisce fare le cose però la parola è uno strumento povero e il modo con cui io posso venire qui
A dare come dire un segnale di
Di grande amicizia prima di tutto di grande gratitudine al Popolo delle ACLI dentro il grande progetto del Forum perché
Diciamo che e sembra una bella notizia per me andare a a un congresso andare in un incontro in cui molte facce sono sono conosciute abbiamo lavorato insieme in tanti contante modalità
Ma descrive anche il metodo del Forum che è il metodo della sussidiarietà interna cioè il Forum delle Associazioni familiari
Prima ancora che esso è un soggetto autonomo è costituito dalla Toyota agonismo delle singole associazioni sono le associazioni che mettono insieme le persone le famiglie
E grazie al loro protagonismo il Forum ma si alimenta e genera Progetto sociale sfida alla politica al sociale all'economia
E quindi
Io nel mio piccolo penso che l'esempio che descrive la nostra sussidiarietà anche la rinuncia ad accedere come Forum delle Associazioni familiari al cinque per mille
Pensiamo che il cinque per mille sia uno strumento per le nostre associazioni
E non in quanto avete associativa e poi di fatto la nostra capacità di presidiare i singoli temi dipende dalla capacità progettuale e dal protagonismo delle associazioni e quindi
Con le ACLI si fa
Un grande lavoro abbiamo uno di voi nella nel nostro direttivo nazionale le ACLI fin dall'inizio sono sempre state protagoniste
Con i Presidenti ma anche con tante persone in giro per l'Italia nel forum provinciali di farla regionali
Quindi insomma c'è una grande partnership avremo un'altra grande occasione di
Di contatto nell'incontro mondiale delle famiglie a a fine maggio a Milano
Che sembra portato a voi su un piatto d'argento perché è la prima volta che famiglia lavoro è festa sarebbe come dire il il logo delle ACLI se proprio vogliamo dirlo ma anche l'anno delle ACLI nella misura in cui
Si assumono questa grande partita del familiare come decisivo per il bene comune ecco credo che
Dal punto di vista culturale rigenerare comunità per ricostruire il Paese significa anche immaginare che il familiare e proprio un costitutivo delle relazioni mica o sociali dello sviluppo della comunità
E quell'alleanza tra il valore lavoro il valore famiglia dentro la cittadinanza
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro non sulla famiglia io di questo sono orgoglioso perché non si tratta di costruire un sistema
Si tratta di costruire un sistema di cittadinanza attiva e il lavoro il nostro è un diritto dovere è il primo strumento per essere cittadini liberi e pienamente responsabili
E si costruisce il bene comune lavorando lavorando bene lavorando dignitosamente quindi e d'altra parte per la famiglia ne chiediamo lo stessa cittadinanza lo stesso riconoscimento di diritti doveri quindi una chiamata alla responsabilità all'azione
Parlo positiva
E credo che qui in questo periodo in particolare
Sì ha svelato maggiormente forse più col Governo Monti che con i Governi precedenti abbiamo avuto brutte stagioni devo dire che facendo un bilancio di vent'anni di Seconda Repubblica ci troviamo una su uno scenario di responsabilità pubblica
Peggiore di come eravamo vent'anni fa il che non è una gran buona notizia ma la cosa peggiore secondo me
è questa progressiva invisibilità di un pezzo di società ed è quella che tiene insieme il Paese
Sempre meno conta al terzo settore sempre meno conta l'idea che le persone si muovano pertanti Codici ma non
Oggi vincono solamente i codici del di del del profitto e del diritto
Oggi viene riconosciuta come vita ivi con l'Italia solamente
Quella che genera profitto è quella che segue le regole della politica ora
Lo il cittadino vive di codici di diritto e di codici di buona economia ma vive anche di dono di generosità di gratuità di proceda
Di quello che avente le nostre comunità locali dei luoghi coesi quello che a Rende che cosa che tiene il collante del sistema Paese quel terzo settore di cui abbiamo visto la cancellazione dell'Agenzia per il terzo settore
Vive di quel piccolo cinque per mille che è stato attaccato come se fosse un sistema fuori controllo mentre da chi invece è totalmente fuori controllo cioè dalla politica e dal sistema economico
Siamo in una situazione
In cui la maggior parte delle risorse italiane e straniere per uscire dalla crisi sono state rimesse nei primi attori che hanno generato la crisi dobbiamo salvare le banche
Ma forse per ripartire mi pare che nessuno abbia in mente che si riparte valorizzando la libertà la creatività e la generosità del nostro popolo quindi a ripartire dalla famiglia ripartire dalle associazioni
è quello che dovremmo chiedere un po'tutti insieme anche a questo Governo
Credo che e quindi su questo c'è un'alleanza delle persone di buona volontà di del popolo che che costruisce le nostre comunità non solo sul profitto non solo sulla regole di buona cittadinanza
Ma proprio sull'essere cittadini attivi sulla sarei gente che guarda al proprio Paese
Guarda le proprie case
E fa seriamente il proprio lavoro credo che da questo punto di vista
Noi abbiamo come forma abbiamo lanciato una serie di battaglie ci siamo spesso trovati il a fianco a fianco
Abbiamo fatto una grande battaglia sul fattore famiglia per chiedere un fisco misura di famiglia abbiamo fatto addirittura insieme con la nostra Commissione lavoro
Una proposta anche sulla riforma del lavoro per promuovere un fondo qualitativo volontario per strumenti integrativi di conciliazione famiglia lavoro
La Commissione lavoro preceduta dalla vostra di Diabolik Zema
Un'amica con cui in tre anni di direttivo abbiamo lavorato tanto insieme come in tanti altri posti a livello di formule vogliamo insieme credo che queste siano tutte prospettive per dire che il familiare è un orizzonte decisivo del nostro Paese così come il riconoscimento che questo nostro Paese vive di società civile e e di comunità locali e non solamente di macro sistemi economici perché non proviamo
Quello che Stiglitz Sen né in tante o la grande letteratura economica più innovativa
Sta cercando di proporre alle grandi decisioni macroeconomiche cioè pensare che i sistemi economici si salvano attraverso il protagonismo delle persone
E non attraverso i grandi gruppi di interesse che guidano la globalizzazione credo che e su questo per esempio la posta palla bianca che vedo lì
Rimanda al mondo rimanda un'attenzione alle nostre responsabilità di Italia ma anche dentro lo scenario lo scenario globale
Chiuderei ringraziandovi di questo spazio ma e proprio il segnale di un'amicizia operativa che prosegue chiuderei segnalando di una cosa che
Che ho sentito ieri a al Congresso
Della Federazione italiana dei settimanali cattolici in particolare una riflessione di Davide Rondoni
Su su cosa è in crisi del familiare oggi in Italia
Giancarlo Dinale Scola aveva detto qui non è in crisi l'idea di famiglia nel nostro Paese in crisi in particolare il cardinale Scola in crisi l'idea di coppia la tenuta dei legami e la centralità dei legami come bene comune
Quando lei diceva è in crisi non la famiglia
E in particolare la famiglia cattolica ma in crisi la famiglia borghese è in crisi la famiglia diceva Davide che essendo un poeta si può permettere cose che
Altri non possono permettersi insomma
Marito moglie cane e fosse un figlio ecco questa è una famiglia nucleare una famiglia isolata una famiglia che pensa solo a se stessa oggi la via di salvezza della famiglia è riconoscere che la famiglia vive in una tribù
Questo valide cioè la salvezza della famiglia sta nel mettersi insieme ad altri ne non pensarsi da sola di fronte alla realtà
Oggi questa è
Nel primo grande vulnus nei confronti delle famiglie oggi le nostre famiglie fanno addirittura fatica a pensare che fuori la gente vi aiuti che fuori i servizi li aiutino
Pensate alla fatica di chi
Con un figlio in difficoltà va a un servizio sociale pubblico chiedendo aiuto e pensate invece al grande lavoro fatto dai vostri punti famiglia cioè spazi in cui si parla il linguaggio del familiare ecco allora io credo che la sfida
è è la stessa sfida del vostro convegno generale comunità di mettere la famiglia al centro di progetti di sviluppo comunitari e chiudo dicendo guardate che questo fa parte del genio del nostro Paese
Cioè il fatto che il nostro Paese sia stato accusato per decenni di avere troppa mica imprenditorialità troppo piccola impresa troppe aziende familiari
Questo ha consentito anche un mantenimento di una coesione sociale che di fronte all'impatto di questa grande crisi sarebbe stata molto più devastanti quindi dobbiamo giocare impositivo riportare
Alla responsabilità sociale
Tutti
Responsabilità sociale d'impresa nelle comunità locali premiare chi non della Quallizza premiare chi non licenzia
Premiare chi riconosce che la sua fare impresa un impatto potenzialmente positivo sulla comunità locale costruire delle alleanze credo che la parola definitiva
Oggi sia quella dell'alleanza quindi sinergie tra tutte le persone tra tutte le associazioni quindi
Niente buona continuazione un richiamo a tutti voi di sostenere di coinvolgervi appena per quanto possiate anche a livello locale sul faticoso lavoro del fuori
Vent'anni fa di famiglia quasi non si parlava oggi se ne parla tantissimo anche nei tavoli dalla politica nelle stanze da politica
La vera sfida passare dalle parole i fatti
Grazie a Francesco Belletti allora chiamo Marco Ferrera di Padova e si prepari Marinazzo fatali
Buongiorno a tutti proprio essere rapido anche perché abbiamo ospiti importanti ed è bene dedicare il tempo giusto
All'ascolto
Di contributi sicuramente significativi io ringrazio il presidente Olivero intanto perché ci ha fatto due regali non scontati nel senso che
Il primo è il
Cortometraggio il documentario chiamiamolo come vogliamo quello di monsignor Capovilla
Il secondo è il film
Dei Taviani
Non è banale perché anche se relegati in orario serale realtà credo che sia stato un momento significativo per tutti perché ci ha fatto cominciare a toccare con mano un tema che è tra i tanti temi che
Gli atti affrontano nella loro vocazione antica è un tema che a volte come dire lasciamo un po'sullo sfondo e può sembrare marginale il tema del carcere in carcere ci sono gli ultimi sono una cifra
Del nostro impegno un paradigma del nostro impegno devono esserlo e non sono solo gli ultimi in termini
Come dire
Così ecclesiali potremmo dire ma solo gli ultimi in termini anche strettamente sociologici un dato da quando l'Europa ci ha costretto l'anno scorso a
Modificare il la disciplina sui rimpatri
Sulle espulsioni amministrative
Il decremento della popolazione carceraria esattamente corrispondente a quello che era l'incremento annuale in poche parole cosa significa che da quando l'Europa spesso vituperata e non a torto in molti casi ci ha costretto ad adeguare
A
La nostra normativa sull'espulsione degli stranieri
Alle ai parametri europei che pure non sono morbidi improvvisamente abbiamo avuto un decremento della popolazione carceraria corrispondente all'incremento annuale il che vuol dire
Che ci sono questioni strutturali che intreccia del tema carcere che ci riguardano perché poi parliamo di
Lavoratori immigrati irregolari che finiscono in carcere o che finivano in carcere per il semplice fatto che noi
Ottemperavano un ordine di allontanamento e anche qui c'è una direttiva
Su cui nominati dovremmo
Impegnarci molto fortemente di Ministro le carte mi ha parlato qualche giorno fa ma lanciando la palla alta dicendo ma insomma se noi consentiamo domani a
I lavoratori sfruttati
Che lavorano in nero di denunciare il proprio datore di lavoro come l'Europa ci chiede ancora una volta beh immaginiamo cosa potrebbe succedere presente in tutto l'ambito del cosiddetto lavoro di cura
Quindi certamente sono questioni complesse ma che richiedono la nostra attenzione e qui io ringrazio di nuovo il presidente Olivero perché con grande onestà intellettuale nel Bilancio che fa nella sua relazione a pagina ventuno
A mettere che
Forse troppo poche volte ancora abbiamo tematizzato un tema di un ambito di assurdi azione sociale che ci appassiona ma su cui
Probabilmente dovremmo fare da lunedì
Un supplemento di ragionamento e di analisi la costruzione di un nuovo modello economico in grado di riportarci a crescere ma non più nella prospettiva quantitativa del sistema capitalistico
Quanto piuttosto in quella qualitativa e si rifà alla Caritas in veritate
Qui c'è tutto c'è il tema del superamento del binomio della dicotomia profit non profit Bruni parla di economia civile economia incivile
E abbiamo cominciato attivati Zatla ma probabilmente dobbiamo insistere e anzi accelerare
Il fatto che Presidente ci inviti e si assuma l'impegno di
Costruire un piano per l'occupazione giovanile da qui all'autunno quindi dato una dando una data molto
Molto ravvicinata credo che sia importante anche perché molto spesso
Nella ampiezza del mandato delle ACLI e nelle tante articolazioni tanti impegni che noi ci diamo tutti i giorni il rischio è quello della dispersione allora
Fa sì che questo congresso per il tempo che ci rimane sia oltre che come dire un momento di analisi anche un momento di verifica eviti come dire impegno stringente per il prossimo futuro
Visto che questo è un Presidente di di crisi che attanaglia tante famiglie e tanti lavoratori credo che sia molto serio e che e credo che sia
Molto serio in particolare nel momento in cui ieri sera abbiamo
Reso più elastici momenti di verifica abbiamo eliminato la coppa come elemento vincolante allora è bene che il congresso si è anche un momento di verifica di quanto fatto il Presidente in parte lo fa
Ma credo che dovremmo utilizzare lo strumento che abbiamo è che il tempo che abbiamo ancora
Da qui alla fine del dibattito per approfondire alcuni di questi temi grazie
Giallisti prepari insegnante affinare
Delle volte parole che si ascoltano si dicono essi scrivono nei congressi a partire dal titolo molte si dimenticano
Alcune si dimenticano nel modo migliore che è quella di trasformare queste parole infatti come diceva prima Francesco Belletti
E altri invece si dimenticano per saturazione diciamo a fare difesa
Nelle parole che sono di echeggiano attente in questa sala io credo che sicuramente è un quelle che ci ha consegnato il presidente Olivero nella sua relazione
è fraternità
Ed è una parola che
Ci viene consegnata dal presidente con un mandato vorrei dire proprio congressuale ben preciso cioè quella di fare della fraternità una categoria politica un principio di organizzazione della società
Dell'economia e delle istituzioni a partire dai reati
Credo che questo ho mandato e questo compito sia difficilissimo
Credo pure ma ce l'ha detto il presidente emigrati chiusura della sua relazione che
Mi saremo capaci perché dobbiamo esserne capaci
Quale fraternità
L'ha già ricordato prima Marco Ferrero il firme che abbiamo visto la prima sera del nostro uno percorso di questi giorni
Bene questo vi né nella mia memoria forse anche nella vostra fa un po'corto circuito con il filmato che ha visto protagonista monsignor Capovilla
Ecco la fraternità cui noi pensiamo il Presidente
Pensava io credo sia quella di che riesce a tenere insieme
Monsignor Capovilla e quei carcerati che nel fine dei fratelli italiani
Sono i protagonisti come a dire storie di ordinaria santità come cresce di monsignor Capovilla esiste torinese eritemi come quell'ente dei protagonisti di quel cinema
Quindi una fraternità che
Più che di e uguali che partire dagli uguale tanti dai diversi e
Pretende di tenerli insieme in una stessa visione in una stessa accoglienza
Questa fraternità dei le diversità credo sia anche l'unico principio che può tenere insieme la nostra associazione plurale
Plurale per molti aspetti perché fatta di uomini e donne perché fatte di territori diversi
Perché è fatta di soggetti del sistema molto diversi dall'Associazione ai servizi all'impresa
Ma siccome l'intesa per l'appunto di realizzare di trasformare questa fraternità in un principio che organizza le anche lì
In un principio che viene offerto dalle anche lì alla crisi della politica e dell'economia è molto difficile
Io credo
E chiudo su questo che prima di tutto interpella gli uomini e le donne di questa associazione le classi dirigenti
Non servono o eroi per fortuna non servono geni per questo
Non servono neanche le eccellenze di cui giustamente si parla e neppure propriamente solo le competenze di cui pure abbiamo bisogno
Però certamente serve un certo tipo di umanità
Per tenere insieme
Monsignor Capovilla i carcerati del film di italiani ma serve anche un certo tipo di umanità per tenere insieme deviati così plurali con pesi numerini
E anche esperienze così diverse
Credo che a questa umanità
Capace di essere accogliente di riconoscere l'alterità come una ricchezza scusate uso un po'frasi fatte come si usa dire ma insomma sappiamo che sono anche molto impegnative
Credo che a questo tipo di umanità noi ci dobbiamo
Preparare non è data non è che insomma siccome siamo a Cristina sciamo già così non invito
Abbiamo detto nella Commissione mozioni nella prima riunione di ieri pomeriggio che in realtà si tratta di un processo faticoso difficile che fa delle anche in
Un laboratorio di fraternità e abbiamo usato il termine laboratorio perché dentro i labolani c'è il lavoro
C'è l'a fait chicca e CEI il fatto che questo processo non è assolutamente garantito se non dal nostro impegno che qui tutti insieme prenderemo in questi giorni grazie
Tecnica
Quella sera lascio la parola Presidente dalla Lombardia per presentare il trustee nostri tempi
Allora
Ma c'è una canzone che secondo me dice molto della crisi di che cosa possiamo cosa si può fare e anche di che cosa possiamo essere come Acri ma non solo come atti
Una canzone di
Di Fabrizio De Andrè che si chiama via del Campo e idealmente questa canzone
De André ci porta nei vicoli
Nelle vie e nelle zone che sono in realtà il cuore delle nostre città nelle zone in cui la sofferenza di giustizia sembrano avere cancellata la dignità dell'uomo
Nelle zone dove c'è appunto più sofferenze più ingiustizia
E idealmente riscatta invece in mezzo alla sofferenza di giustizia le potenzialità e soprattutto la dignità delle persone e ne fa un progetto una visione di futuro quasi una strategia
Questa canzone via del campo e si conclude proprio con una frase molto bella che dice molto dai diamanti non nasce niente dalle tane nascono i fiori
Una frase molto generatisi va
Ecco dice della crisi che è un passaggio d'epoca ma forse no per la nostra parte di mondo innanzitutto una chiusura d'epoca che ci riconduce a un bagno profondo di realtà
E la fine dell'Ira della del mito dell'apparenza del mito del successo del mito della crescita materiale infinita del primato della quantità sul senso delle cose
è una crisi della quale non ci possiamo sentire strani non ci possiamo non possiamo dirlo
Utilizzare il porto di un po'affonda mentale
Discorso etico per sedersi in tribuna e pensare che non si abbiano avuto delle responsabilità ma dobbiamo innanzitutto
Chiediamoci quanta ne siamo stati come persone innanzitutto come dirigenti come organizzazioni anche come Chiesa mi viene di dire
Se non ne siamo stati attraversati da questa cosa per riprenderle
Un po'in mano per fare un'autoriforma come diceva Andrea
Baratta sulla chiarezza anche sul
Sulla trasparenza sulla responsabilità sulla collegialità
Ecco
Ma dice anche molto come dire
Non solo di questa crisi dice anche molto di forse di come affrontarla credo che non basta
Che sia intanto importante tornare un primato l'economia reale del lavoro sulla finanza del lavoro sulla speculazione sulle rendite su questo creda
Serva un'alleanza europea valenza sociale tra le forze del lavoro tra il mondo sociale
Tra il mondo economico perché le lobby che ci hanno portato in questa crisi sono le stesse che oggi si candidano qualche volta governarla e che spesso ancora decidono dei destini dei nostri risparmi e destini dei nostri investimenti
Per questo credo che serva qualche alleanza mi piacerebbe anche qualche grande manifestazione europea da fare insieme mi piacerebbe che il primo maggio qualche volta si facesse a Bruxelles ecco
Perché però non basta questo non basta a ricostruire questa alleanza forse non basta rilanciare anche solo il modello
Del l'economia sociale di mercato serve forse anche una nuova concezione dello sviluppo
Dove oggi non ci sono più soldi forse anche solo rilancio della spesa pubblica non è sufficiente bisogna immaginare nuova imprenditorialità bisogna immaginare che creava valore aggiunto è quindi lavoro laddove oggi si riescono a produrre
Risparmi in cui si riesca a produrre
Un funzionamento e la società migliore e più giusto
Penso molte temi come le con le le del la green economy ma come le politiche sociali come altri temi come le riforme stesse hanno in comune il fatto di far funzionare meglio la società e liberare risorse
Per esempio le politiche sociali possono essere sui fatti in modo sussidiario se fatte
In modo come dire attivo se concertati insieme anche all'informatizzazione per esempio sono nella sanità italiana potrebbero portare un risparmio di dodici miliardi
Ecco e in questo mondo il nostro in questa sfida come dire
Il nostro mondo può essere molto protagonista perché oggi c'è bisogno di una nuova imprenditorialità che chiamata la società civile e cecità popolare riorganizzarsi e rimettere in moto il lavoro
Dedico qui un po'un'affermazione visto che c'è Susanna combusto Di Vittorio Foa che diceva
Che non basta per ottenere una cosa non basta chiederla ma bisogna cominciare a costruirla oggi bisogna difendere lavoro ma bisogna anche ricominciare a costruirlo e non possiamo lasciarlo in mano solo alle grandi lotti
Dobbiamo essere protagonisti noi dobbiamo che insieme essere aiutati
A rendere nostro popolo protagonista di questa cosa e in ultimo credo che dica molto di quello che possono essere le ACLI
Un grande laboratorio di democrazia di nuova democrazia democrazia non solo intesa
Come partecipazione politica ma come partecipazione sociale come partecipazione economica
Rilanciare le nostre imprese sociali la nostra cooperazione come luogo in cui far partecipare quelli che sono meno cittadini dello sviluppo la democrazia per come l'abbiamo concepita noi
Non è solo la partecipazione politica è una partecipazione che si sostanzi innanzitutto nei territori
Ma che poi non vuole lasciare la politica e chiudo
Alla sola politica attuale nei prossimi mesi nel nostro Paese ma ne non solo già oggi e domani in Francia eccetera ci sarà un rimettersi in gioco delle delle dinamiche di rappresentanza politica
E oggi il senso di oppressione che porta molta gente a suicidarsi a in sé è una grande domanda di politica questa domanda di politica può essere presa in mano da derive violente
Dunque la risposta ad una crisi può essere anche un esito di una guerra o di una violenza di una tensione sociale sempre più forte che tende sempre di più a frantumarsi dividerci oppure può anche essere
L'esito di invece élite di nuovo oligarchie aristocrazia politiche che si riprendano in mano chiudo il nostro destino
Noi dovremmo avere di fronte gli scenari futuri
Non la scelta tra far politica non far politica me li stiamo di avere la scelta tra può essere portatori d'acqua di qualche élite magari anche cattolica e liberale insieme oppure esserne protagoniste ricostruire a partire dal basso
Un modo di fare cattolicesimo democratico e sociale che parte dalle nostre idee dalle nostre teste dalla nostra libertà ed alla nostra intelligenza grazie
Allora
Inviterei
Il Segretario della la CGIL Susanna Camusso a prendere il posto la parola
Sottolineando
Alcuni elementi che caratterizzano un po'il il percorso decidere vicini anzitutto
Diceva trentini se cambia il lavoro cambio il resto quindi attesa marcia atteggiamo con il lavoro e come ci atteggiamo scegliamo anche il destino umano quindi la rilevanza del lavoro
Si gioca in un insieme di elementi che vanno presi tutti in considerazione in questa ricerca siamo comunale la seconda
Per le ACLI la Costituzione della Magna Carta della propria ricerca politica e culturale fin dalla loro nascita il due giugno da un po'di tempo lo ricordiamo assieme la terza dimensione un po'più personale
Un comune amico che da due anni ci ha lasciato ha intrecciato i nostri percorsi
Ricordo Lorenzo Cantù cresta sui nostri indimenticabile
E vi ringrazio di questa
Occasione di incontro grazie al vostro Presidente ringrazio voi tutti
E provo
A partire dal lavoro che
è il segno la caratteristica con la quale
Vorremmo parlare di questa difficile epoca nella quale stiamo vivendo riproporre un paio di temi che si intrecciano con
La relazione del vostro Presidente la poca discussione che ho avuto modo dissentire
Il lavoro fonda questo Paese il lavoro fondare identità delle persone
Il valore del lavoro e la grande questione di questa crisi perché tutte le risposte che si stanno dando a partire dall'Europa
Sono tutte risposte che
Non mettono al centro il lavoro la costruzione del lavoro la creazione del lavoro e la prospettiva del lavoro
è
Una parte del mondo ha pensato la parte degli economisti del mondo ha pensato
Che
Si potesse in qualche modo considerare il lavoro non più il punto centrale da cui
Partire per la
Realtà e dignità delle persone ma anche per la ricchezza dei Paesi e per la loro crescite possibilità che si poteva sostituirlo con altro
Il quarto anno di crisi forse ci dice che bisogna smetterla di seguire delle teorie che hanno portato sicuramente l'Europa ma tanti Paesi del mondo su quello che poi viene chiamato l'orlo del baratro non usare quell'orlo del baratro come una minaccia
Per peggiorare le condizioni delle persone ma invece
Usare quell'orlo del baratro per sapere che bisogna cambiare politica perché con quelle politiche noi ripercorriamo esattamente i
Gli errori le le scelte che ci sono state
Prospettate in questi anni e che alla crisi ci hanno portato ma dire che si parte dal lavoro vuol dire partire dalla condizione delle persone allora anche il lavoro non è più solo un'affermazione generica
Credo che una riflessione che probabilmente ci accomuna e che ci viene proposta è che cosa ha voluto dire in termini di cambiamento della condizione sociale del nostro Paese l'esistenza di un lavoro povero
Cioè l'esistenza di quella tanta parte del lavoro che non permette più di vivere dignitosamente che non permette di avere
Autonomia che ci porta la grande questione
Che noi non diamo età adulta i giovani di questo Paese perché non li diamo autonomia dignità e autosufficienza e se hanno solo lavori poveri e che inseguono
Non determineranno poi nemmeno i loro progetti di vita e la loro e la loro prospettiva allora non basta dire lavoro bisogna probabilmente affiancare
Alla parola lavoro giovani e donne cioè i grandi trascurati della società
Attuale contemporaneamente io penso le straordinarie risorse della società della società attuale la nostra delusione anche rispetto
A un Governo che aveva tutto il Paese salutato come il fatto che ci fosse una prospettiva di risanamento di cambiamento la nostra delusione sta esattamente in questo
Nell'invocazione quotidiana dei giovani per poi non determinare nessuna risposta per loro e togliere condizioni per gli altri senza che se ne capisca la ragione mi risulta
Messico
Non si può dare una risposta al lavoro e alla sua prospettiva si dice spesso se questa risposta non europea
E non c'è dubbio che il tema dell'Europa assolutamente straordinario che
Le le essere diventati tutti portatori d'acqua di un grande Paese che c'ha una politica fatta solo di rigore che non ricordo non riconosce
La gli investimenti e lo sviluppo come prospettiva è sicuramente un problema io credo che però noi non possiamo all'Italia di oggi
Che è un Paese dove la disgregazione altissima
Dove la sensazione la disperazione che non c'è una prospettiva cresce tra le persone nelle domande quotidiane noi non possiamo semplicemente dire a questo Paese che vedremo cosa farà l'Europa in ragione di quello faremo delle scelte
Pur stretta pure impervia c'è un tema di responsabilità nazionale rispetto alle scelte che si fanno per il Paese e degli spazi che si costruiscono da un lato criticando anche quelli che sono
Le scelte i patti europei ma dall'altro godendo di tutta l'autonomia che quegli stessi trattati ci lasci e allora
Il segno primo dovrebbe essere quello di decidere
Che si interviene per provare a costruire lavoro
Io propongo al Presidente di incontrarci nei prossimi giorni perché la CGIL sta elaborando un suo piano per il lavoro in particolare per i giovani e quindi credo che sia giusto provare a mettere insieme
Vostro lavoro
E il nostro perché è questa la prospettiva però bisognerebbe dire contemporaneamente a questo Governo voi lo dite in tante occasioni e in tante ci siamo anche trovati insieme
Che non si può continuare ad avere un'idea di non equità nella tassazione di questo Paese e un non si può non avere un'idea che quelle risorse devono trasformarsi in politiche per il lavoro
Perché se non si imbocca questa strada nella sua grande
Difficoltà ma una strada possibile non si ridà una speranza al Paese un Paese senza speranza è un Paese in straordinaria difficoltà
Le grandi cose
Anche quelle molto dure fatta di sacrifici il nostro Paese li ha sempre fatte quando era chiara la prospettiva questo momento in cui non si vede
La prospettiva e questo mi porta al secondo e ultimo ragionamento che vorrei proporvi anche per non rubarvi troppo tempo
Se c'è una situazione così difficile se non si vede una prospettiva il tema della
Coesione delle persone il tema della loro partecipazione il tema del loro non sentirsi esclusi da quali sono i destini del Paese della loro condizione credo debba interrogare tutti
Ognuno secondo i suoi ruoli ed è indubbio che noi siamo in una crisi della politica che forse ha più i tratti del novantadue per noi
Che non gli stessi tratti della crisi politica dell'Europa che invece è una crisi politica legata all'assenza di Governo nazionale
Il rapporto tra politiche sovranazionali e politiche nazionali mette in debolezza la politica ma il giudizio sulla politica italiana non è legata a questo c'è un giudizio sulla sua funzione
E lo stesso aver affidato ai tecnici poi sarebbe bene che non sa affidassero ad altri tecnici ma
L'aver affidato ai tecnici il Governo è una resa che la politica
Ma
Io penso che non si può stare dentro un vento che invece dice che si può fare a meno della politica la politica è il fondamento della comunità
Il fondamento
Anche quando voi dite ricostruire
Per rigenerare comunità la la politica un pezzo fondamentale di questa rigenerazione
E ovviamente è un pezzo fondamentale se la politica si pone il tema di tornare a essere praticata tra le persone non solo dietro lo schermo televisivo se si ripone il problema di qual è la gratuità del fare politica
E di qual è il modello
Che c'è
E allora credo
Che ovviamente per ostruire un terreno la politica abbia bisogno di riformarsi però ha bisogno di farlo interrogandosi su un tema e questo tema interroga anche al Governo
Non c'è una buona politica se si cancella dei corpi intermedi se si cancella la rappresentanza sociale se si la cancella la rappresentanza dell'associazionismo se si pensa che tutto questo
è un interlocutore da cancellare o al quale non dare risposte se si pensa che
Parlo per me è ovviamente parlo per le organizzazioni sindacali non siano pure un punto di vista generale per il Paese perché partono dalla condizione della rappresentanza
Del lavoro non si può cioè immaginare che la ricostruzione in qualche modo tecnica
Della politica passi attraverso il fatto che il rapporto con i corpi intermedi non c'è più e i corpi intermedi sono una fatica da togliere e lo si determina non solo dei grandi ragionamenti
Ma lo si determinano i comportamenti concreti
Quando si pensa che su temi che riguardano strettamente le condizioni di lavoro si può non fare l'accordo con le organizzazioni sindacali non si dà un segno di modernità si cancella un pezzo fondamentale di rappresentanza e si cancella un pezzo
Fondamentale
Di relazione
Collocazione
E credo che siccome questo errore si rischia di commetterlo la settimana prossima blocchiamo rumore perché sabato siamo tutti più buoni
Vorremmo come dire rimanda
E questo messaggio
Governo ha fatto e i suoi provvedimenti
Alcune cose sul lavoro che noi abbiamo giudicato molto negativamente tra queste la riforma delle pensioni
E l'abbiamo giudicata negativamente per questo avrebbe dovuto discutere con le organizzazioni sindacali
Perché quella riforma è una riforma fatta di polizze assicurative senza nessuna relazione con il lavoro la sua qualità
E la sua fatica uno stato sociale ha sempre a che fare con la condizione delle persone con la loro fatica con il loro lavoro con la loro soluzione ma quella riforma ha fatto un'altra cosa
Ha gettato alcune decine di migliaia di persone della disperazione del nel sapere cosa sarebbe successo di loro nel momento in cui la riforma andrà in vigore
Abbiamo lungamente insistito per discuterne
C'è una convocazione settimana prossima fare decreto il giorno prima per dire che quel tavolo inutile diventa la solita dimostrazione che non c'è una volontà di relazionare
E allora nella ricostruzione
Della comunità della coesione nella necessità della riforma della politica si provi a pensare
Che se si cancella no le forme di organizzazione e la libertà di organizzazione
Non si cancella solo l'opinione di un'organizzazione o di più organizzazioni si cancella e l'alta quel fondamento
Che guarda al nostro Paese alla sua storia cioè come si costruisce una coesione sociale un'appartenenza collettiva la capacità di affrontare i problemi e di superare i tanti individualismi ed egoismi
Che sono stati all'origine della crisi morale del nostro Paese
E allora forse
Le due cose vanno insieme
C'è bisogno che la politica si ricostruisca c'è bisogno che tutto ciò avvenga
Dentro la partecipazione al riconoscimento delle persone ma c'è anche bisogno di dirsi che se non si dà al lavoro di nuovo
Il senso della rappresentanza sociale e della rappresentanza generale non si ricostruisce il fondamento della prospettiva di questo Paese
Non c'è altro soggetto che può essere alla base
Non solo dei consumatori e non solo null'altro è il lavoro le sue caratteristiche noi dovremmo ovviamente ogni volta ripensarci ma noi dobbiamo immaginare che l'età adulta per i giovani e dirgli che loro del lavoro potranno partecipare
Grazie ancora del nostro
Diamo interferire Cannito arcaica accreditate
Nel frattempo saluto l'onorevole Savino Pezzotta Enzo Carra
Il vice Presidente Coldiretti Massimo Gargano
Credo
Credo
Che è lecito qualche riflessione breve perché e il tempo anche tiranno e
Poniamo anche ascoltare giustamente gli ospiti che sono questo oggi con noi
E allora che ho sentito mio alcune
Ibridi riflessioni rispetto a questo nostro congresso e credo che
Che la difficile fase che stiamo noi attraversando ponga all'associazione una duplice responsabilità
Da un lato occorre cercare di interpretare l'evoluzione della situazione presente
Sia avvertendo un i rischi Massi accogliendone potenziarne potenziali le potenzialità come ci invita a fare anche la Caritas in veritate
Ma dall'altro credo che questa debba essere per noi un'occasione per interrogarci su come
Metterci in gioco come mettere in gioco reati in un contesto di straordinaria
Di veramente straordinaria difficoltà sul piano sociale sul piano economico in prospettiva della stessa tenuta del l'ordinamento democratico
Mi pare che entrambe le questioni
Le abbia poste con chiarezza Andrea in uso per intero e nazionale Under Olivero nella sua relazione
Chi indica un percorso un percorso importante che è ma che non può prescindere dal contributo di tutti può costruire quel riformismo degli ultimi capace di farsi carico delle istanze della maggioranza della popolazione
La popolazione travolta dalla crisi abbiamo sentito in tal modo capace di erodere anche
Il terreno sotto spinte anche e derive populiste involuzioni carattere otto rigori allora chiedo chimici dei reati che in situazioni come quella che il nostro Paese sta attraversando
I nostri congressi questi congressi
Non debbano servire solo a selezionare la classe dirigenti i nostri gruppi dirigenti ma come già successo in altre occasioni nella storia delle ACLI ci pongono di fronte a una responsabilità storica
Io credo che sia ormai chiaro davanti a tutti che c'è un cambiamento del modello sociale in atto
La Società dei due terzi lei garantiti non c'è più e al suo posto e merger una società con grandi disuguaglianze
E l'impoverimento generalizzato dei ceti medi sta provando e sta producendo delle conseguenze
Che lei litri e dirigenti nazionali della politica oggi sottovalutano
Ma che mi ha Christie M. scorgiamo meglio degli altri perché avvertiamo quotidianamente l'importanza del lavoro egli un equo salario i servizi sociali degno di questo nome
Sulla via e sulla vita dei cittadini in particolare dei ceti medi lavoratori delle famiglie
Dobbiamo valorizzare sempre più indicatori sociali che ci provengono dai nostri servizi come peraltro abbiamo già fatto abbiamo iniziato a fare in questi anni
Non possiamo permetterci di parlar d'altro in un momento in cui queste cose rischiano di essere un problema per un'ampia maggioranza dei cittadini
E dobbiamo essere consapevoli che saremo giudicati sulle scelte che faremo che non saremo capaci di fare
E queste importanti giornate devono essere per noi importanti e Cicinho servire per evitare
E per evitarci la vita e la via dell'irrilevanza ma imboccare quella della testimonianza della responsabilità e della polizia delle ACLI
Io
Credo che
Ci siano tre grandi sfide per noi
Una ce l'ha ricordato prima Susanna Camusso il tema del lavoro ma che tutti ci sono altri due sfide sementi importanti sul quale dovremo cimentarci il tema del welfare qualcuno l'ho detto prima
Di qui passa anche la costruzione di un percorso di studi di giustizia sociale perché credo che questo sia oggi il primo a ieri
Il ministro fornito ci ha ricordato il lavoro che sta facendo il Governo John ed anche ricordare
Che questo Paese da vent'anni soffre di gravi e profondi disuguaglianze che stanno pagando sempre purtroppo i soliti le stesse persone
Credo quindi e l'altro percorso vedo che il tempo stringe il tema della democrazia
Anche qui nell'ordine delle parole chiave il tema della legge elettorale diventa un elemento importanti dirompenti dove noi dovremmo fare delle scelte che pongano e che dica con chiarezza che oltre
Ai candidati alle persone ramoscelli anche indicare i partiti a Roma indicare anche le coalizioni e istituire cittadini Ra volontà e la dignità di scelta e ultima cosa consentite è una proprio in una battuta qualcuno proprio per parlare di noi
Ci ricordava impegno che abbiamo sulle io credo che
L'impegno che può assumere in questo momento come ho detto prima quello di costruire una classe dirigente capace un progetto e delle idee che sappiano dare risposte che organizzare la speranza come qualcuno ci ha ricordato prima
E qualcuno ci ricordava anche che c'è una
Elemento di coerenza a cui dobbiamo essere chiamati allora io vorrei tutti avete ricordato dei santi maggiori io vorrei ricordare un salto minore della politica che era Luigi Granelli
Che ci insegnava sempre questo e cercava di farci interpretare la coerenza in questo maniera
E ci segnala di dire sente quello che pensi ma su tutto fare anche quel che dici io credo che questo debba essere un po'la nostra sfida lascia un po'il nostro percorso verso il nostro impegno come fra sedicenti futura di questa associazione grazie
Lascio al nostro Presidente nazionale disonore ripresentare entrassimo spinte
Lo faccio con grande piacevole però l'amicizia profonda che mi lega a colui oltre che per Colorno attualmente
Di presentarli il Ministro Riccardi che a una avanti amicizia
Con la nostra associazione
Vorrei dire anche che rappresenta all'interno della compagine del Governo quei valori che io ho cercato di delineare
Della nostra nella nostra relazione congressuale noi sappiamo perfettamente
Quanto siano garanti le fatiche di chi oggi sta gestendo il Governo
E abbiamo anche più volte
Fatto osservava e tutte le difficoltà e anche le mancanze perché poi ma lo so bene autore carenti il ruolo della società civile non è mai accomodante anche sempre quello di di stimolare di chiedo veneti
In qualche modo mettono è sotto gli occhi di chi ha la responsabilità le situazioni le situazioni più drammatiche ma credo anche che sia nostro compito sostenere aiutare far sentire la vicinanza di comunista a quanti si impegnano il politico soprattutto in un momento difficile come questo non possiamo favorevole storica dicendo appunto che dobbiamo andare ad impegnarci nuovamente come cattolici e poi quando abbiamo persone del nostro mondo che assumendosi anche il grave rischio il resto anche dell'Europa
Affrontano questa sfida lasciarle sole e quindi innanzitutto a Procida da quello che ci dirai grazie dell'impegno grazie
Grazie
Presidente Olivero grazie caro Andrea la segretaria Camusso ha detto che oggi è sabato quindi lei ha detto sono più buona e il mio sabato
Venire a questo congresso delle ACLI perché
Nono con le ACLI solo dei legami profondi di amicizia che durano da anni io questi legami posso permettermi di avendo ormai i vari anni
E non ho solo un legame personale di amicizia molto forte col vostro Presidente che stimo
Non solo stimo ma considero con molto affetto ma io credo
Che
Il ruolo delle ACLI e ne conosco la storia complessa e anche tormentata sia un ruolo essenziale in questo periodo della nostra storia io vengo a dirvi
Che ci vogliono più attori nel Paese e create vi debbono essere più ACLI nel nostro Paese per rigenerare la comunità
Questo è il tema
Del mio intervento
Ho notato appena arrivato qui la bellissima il con che in un certo senso sta davanti a voi come un ideale
Io e la e ho letto all'inizio della relazione del Presidente la bellissima citazione di Aldo Moro su cosa significa dire un ideale
Quell'icona il nostro ideale che cos'è e l'icona di Pentecoste che ci rappresenta
Una comunità quella degli Apostoli riunita insieme insieme
E quella comunità si trova tra due immagini di città quella in ombra che voi vedete
Alla vostra sinistra quella in ombra che è la vecchia città e quella
Voglio dire alla mia destra questa di qua
è
Una città in luce che la nuova Gerusalemme
La comunità l'insieme si trova tra due città la vecchia città e la nuova città questo è il nostro ideale
Come il Presidente che ha dedicato un terzo della sua relazione anch'io dico ci troviamo davanti a una data importante i cinquant'anni del Concilio
E quando noi parliamo del Consiglio non lo facciamo perché siamo dei nostalgici di un'esperienza passata che da giovani ci fece prendere ma perché il Concilio ha rilanciato la tipologia dell'essere insieme dell'essere comunità dell'essere Popolo di Dio in un tempo come il nostro
Amici
Lo storico che sono
O lo storico Piero si interroga spesso su cosa sarebbe stato il nostro cristianesimo e su cosa sarebbe stata la nostra Italia senza il Concilio
Noi dopo cinquant'anni al di là dei furori dei sentimenti e dei risentimenti di un'epoca dobbiamo riaccogliere il messaggio dei Concilio
E il messaggio del Concilio suo né in questo nostro tempo tutto diverso permettetemelo di dire opposto a quello che il Vangelo del nostro tempo
Tempo di competizione tempo in cui si insiste sulla dimensione individuale della vita
Tempo in cui il messaggio è da soli ci si salva insieme ci si perde
Sì è spesso questo il messaggio che noi veicoli amo i nostri giovani
Questi nostri giovani
Io non i Rolling zoo su un loro legame con la famiglia perché io credo che un uomo e un giovane senza legami sia meno libero
Perché la libertà non è solitudine la libertà non è isolata mento la storia delle ACLI prima e dopo il Concilio c'è l'insegna
La libertà è essere insieme e costruire insieme
Allora
Allora cari amici io aderisco pienamente a i propositi della relazione del vostro Presidente
Anche in quegli aspetti che sono più dialettici con l'azione di governo perché noi abbiamo bisogno di dibattere
Io penso che essere un ministro tecnico vuol dire parlare con la gente
L'ho fatto e lo faccio continuamente l'altro ieri a Padova in un'Assemblea di giovani o in Calabria
Anche perché
Con la gente non ci parla più nessuno la gente
La gente
è sola questo è il problema
Sono d'accordo
Ci sono situazioni al limite della disperazioni io non debbo e non vengo dagli amici delle ACLI a difendere un operato del Governo
Mi sembrerebbe di andare a casa mia e spiegare a mia madre quanto sono bravo io e quante difficoltà ho avuto non ho potuto fare altrimenti
Questo è un altro discorso ma il vero problema è questo
La madre della crisi non è la crisi economica ma la madre della crisi è una crisi culturale e sociale in cui le reti dei partiti
Le reti dei partiti non esistono più quando l'operaio comunista Andrea degli anni Cinquanta veniva licenziato a Reggio Emilia tornava a casa e e poi
Andava nella sezione del partito e ragionava sul suo dramma personale lo comprendeva in un disegno politico e allora trovava le ragioni della lotta ma oggi quando
Si è rotto il legame
Tra politica e gente
E tra cultura e politica la gente è sola non esistono più reti o le reti si sono Ratta rapite della politica in mezzo alla gente noi abbiamo bisogno
Di ragionare di comunità di ragionare di politica di ragionare di futuro
Per questo lo ripeto e lo ribadisco non in modo demagogico c'è bisogno delle ACLI nel Paese c'è bisogno di più attivi e c'è bisogno di attivi più grandi e più estese
Noi che crediamo a questo
La grande dimensione comunitaria che viene dal Concilio non siamo vecchi combattenti ma siamo portatori di un ideale
E di una realtà che può accompagnare questo Paese l'Italia in una delicatissima transizione
Allora
Allora dicevo dicevo cari amici la crisi delle reti la crisi di una dimensione comunitaria
Voi avete parlato di Europa
Io vedo crescere gli euroscettici
è vero
Nel mondo né i rapporti con l'Europa esistono tanti e tanti problemi ma togliamoci dalla testa che il nostro futuro sia fuori dall'Europa
Dove andrà la piccola Italia dove andrà il piccolo Belgio dove andranno il Portogallo la Spagna e la Grecia senza Europa
Noi ci stiamo congedando dalla storia se ci congediamo dall'Europa e anche qui io insisto non c'è bisogno di meno Europa ma di più Europa Wojtyla quando gli dissero
Quest'Europa è un'Europa poco cristiana conviene starci lui rispose i suoi interlocutori polacchi ma proprio perché
Questa Europa ecco così critica come voi dite noi dobbiamo starci di più
Più critichiamo l'Europa in più dobbiamo stare nell'Europa perché il nostro futuro non è quello di un pezzo del nostro Paese o del nostro Paese il solo ma il nostro futuro è quello comunitario dell'Europa
Noi cattolici rischiamo di lasciare il nostro il sogno europeo che fu un nostro fin dalle origini
E gli attivisti in questo
Furono tra i primi europeisti italiani
Con De Gasperi
Rischiamo di lasciarlo ad altri non lamentiamoci di Freddie tecnocrati se noi italiani anche nelle strutture europee siamo assenti
Le ACLI si sono dati un ufficio di presenza all'Unione europea danni e questo non è solo un fatto pecuniario cari amici come qualcuno tra voi sorride ma è un fatto di politica europea L'Unità ambasciata delle ACLI all'estero
Allora
Io credo
Io credo che noi dobbiamo insistere
In un orizzonte comunitario l'Europa che ci rilanci nel mondo
Io vado in giro per la cooperazione
Soprattutto a sud del Mediterraneo e mi rendo conto che domanda c'è d'Italia e di Europa perché dopo l'ottantanove con la primavera araba siamo tornati sulla frontiera del mondo come Italia
E abbiamo bisogno di esserci come Italia e come Europa
Una visione comunitaria del futuro l'Europa una visione di un'Italia che si rigenera
Ma la crisi non si può vivere se non si allargano i tessuti comunitari e non si rafforzano la crisi non si può vivere
Se non rinasce la politica in mezzo alla gente
E con un suo legame con le grandi culture del nostro Paese io credo questo noi dobbiamo dirlo e farlo e le ACLI sono un luogo generatore di cultura politica
Cosa essenziale tra fede e politica tra vissuto ecclesiale e pensato politico e azione sociale
Io
Credo
Che
La società civile italiana ha bisogno di una realtà come la vostra sento tanti problemi e vorrei quasi
Confidarle a voi ma non voglio fare il ministro lamentoso che viene
A dire le fatiche del suo operare
Ci sono
Mi ha colpito che abbiate visto il firma Cesare deve morire
Perché voi avete una sensibilità fine al dolore
Perché voi sapete che
Un mondo per tutti si costruisce partendo dagli ultimi
è la grande lezione
A cui noi restiamo legati
Se mi invitava Andreoli vero venivo a vederlo con voi ma poi mi darà la cassetta
Io sono sono rimasto molto colpito di quanto ha detto il Presidente Schifani dopo le sue visite alle prigioni
C'è un mondo
Quello delle prigioni italiane che merita una seria riflessione
Laddove non si parla solo di recupero ma c'è una vivibilità io credo che noi dobbiamo riflettere su provvedimenti magari Andrea impopolari in un tempo di elezione
Che
Devo un po'riflettere su provvedimenti
Che rendano la vita delle prigioni più vivibile
E che alleggeriscano la pressione di presenze in queste prigioni da un lato c'è le norme questione dei tossicodipendenti
Che sono in carcere quando la legge ci consente una loro collocazione in altre situazioni di recupero e situazioni comunitarie e questo è un aspetto
Che faccio presente sto facendo presente da mesi
L'altro io mi interrogo e mi sto interrogando e citavo il Presidente Schifani anche il Guardasigilli Severino se non dobbiamo avere il coraggio di qualche provvedimento più incisivo
E lo ripeto impopolare in questo tempo
So
Quanto voi fate
Nel settore così delicato
Del mondo
Dell'integrazione io credo che questa sia la grande sfida del nostro tempo e poi diciamoci la verità ora
Questa terribile pressione degli immigrati sul nostro Paese quando noi guardiamo i dati Istat vediamo che gli immigrati sono diminuiti di un milione un milione duecento mila ci sarà un errore di rilevazione
Ma questa pressione degli immigrati come tale non esiste esistono delle comunità che sono nel nostro Paese da anni
E che attendono la soglia della integrazione vera loro e dei loro figli il grande problema degli immigrati ce lo insegna la Francia
Ce lo insegna la Germania
Ce lo insegna l'Inghilterra
è
Quello della seconda generazione io dico
Danni e con forza da novembre lo ripeto c'è la sfida della cittadinanza dei bambini immigrati nati in Italia
Io credo
Che su questo
Accanto a qualche no
Accanto
Ha qualche sì
Accanto a tanti progetti presentati
Non si registra ancora un'azione incisiva
Ma questo è un punto decisivo perché se noi manchiamo le seconde generazioni e so come le ACLI presidiano questo tema fallisce l'integrazione e sarebbe gravissimo per un Paese che invecchia
So quanto siete sensibili anche
Al discorso della mondializzazione De Bella Andrea la storia delle ACLI perché le attivi sono nate molto
Italo centri che molto italiani italiane sono nate molto nel mondo del lavoro ma le ACLI hanno avuto un'apertura internazionale penso alla Terra Santa
Penso alla vostra presenza in Medio Oriente penso alla vostra presenza in Africa
Mi è molto cara la presenza in Mozambico un Paese che sento molto che quest'anno il quattro ottobre festeggia vent'anni della pace una pace firmata a Roma grazie all'Italia
Anche l'Italia
Ha fatto qualcosa di buono sullo scenario internazionale nella nostra storia ebbene
Le ACLI negli ultimi anni hanno registrato una nota significativa nella loro storia e nel loro rigenerare comunità perché comunità non è un fatto intimista o provinciale ma la comunità
è il modo della nostra tradizione cristiana di vivere
La globalizzazione questo è il modo della nostra tradizione cristiana di affrontare la globalizzazione
Giovanni Crisostomo scriveva
Il fatto meraviglioso della Chiesa e che chi vive a Roma sia membro di quelli che vivono nelle Indie cioè il cristianesimo ha in sé i germi della globalizzazione bene
Questa mondializzazione delle ACLI è cresciuta in modo profondo
E secondo me è un segno
Per il nostro Paese la nostra cultura è il segno cari amici che oggi una cultura politica e sociale non può essere provinciale e ripiegata su noi stessi perché e concludo
Perché
E lo dico per la mia esperienza ormai di una lunga vita ma per gli ultimi mesi come Ministro della cooperazione
Il dramma del nostro Paese il dramma di un mondo di individui spaesati e disaggregati
è
Il ripiegamento introverso su noi stessi noi siamo usciti da mondi da Paesi
Siamo usciti
In gran parte dall'Africa
Per il discorso della cooperazione ma diciamo anche la verità perché i nostri imprenditori non hanno avuto la cultura come altri imprenditori è di accettare la sfida
Di grandi opportunità di lavoro e anche di grandi difficoltà di lavoro
Il problema della cooperazione internazionale è un problema
Decisivo ed è il problema
Delle risorse che diminuiscono ma non solo non solo è il problema di una battaglia culturale da fare nel nostro Paese io per questo a fine settembre ho convocato
A Milano una grande conferenza sulla cooperazione e vorrei che le ACLI posero presenti in maniera attiva con la loro proposta culturale proprio perché secondo me
La cooperazione internazionale che e solidarietà che è cultura che economia che è politica la cooperazione internazionale
Deve diventare un indice di estro versione e di ripresa del nostro Paese
Io so
Come voi presidiate queste frontiere con l'esperienza e con intelligenza e vi ringrazio da amici
Ma credo anche di dovervi ringraziare a nome del Governo e porto a voi al vostro Presidente il saluto del Presidente del Consiglio Mario Monti
Che segue i vostri lavori con interesse ma per i motivi che ha spiegato Andreoli vero non può partecipare a questa riunione
Certo
Certo è
Che in questa crisi in questo passaggio delicato voi affrontate la madre delle crisi che la crisi del vivere sociale e dall'essere comunità
Dice Thomas Mann la morte di una comunità
Di un uomo
è meno affar suo che di chi gli sopravvive
Il nostro problema eh
Rigenerare la comunità nel tessuto sociale di luoghi di lavoro dei quartieri delle periferie delle nostre città rigenerare la comunità sul grande orizzonte politico nazionale
Rigenerare quella comunità che sentirsi europei solo in questo quadro Nolt noi potremmo pensare bene a una ripresa non solo economica ma vorrei dire antropologica di un tipo italiano di una donna e di un uomo italiani
Che sento non la crisi che perdono speranza e che scivolano nella disperazione io concludo cari amici ringraziandovi
Per l'attenzione che voi mi avete dato io riconosco in voi degli eredi del Concilio e riconosco in voi una realtà che è chiamata un grande compito credo
Che questo grande compito sia stimolare la politica rigenerare
Nella realtà nelle periferie di Italia e del mondo una comunità vissuta credo che
Noi dobbiamo tutti ringraziare le ACLI e
Una sola
Critica fare alleati Viccaro Andrea Olivero c'è bisogno di attivi
Di più di ACLI nel nostro Paese c'è bisogno di attivi più grandi e più estese grazie
Dopo il Ministero
Siamo a intervenire Paola Villan
Alla villa è Presidente di ossia
Le ONG delle ACLI che si occupa di cooperazione internazionale
Momento difficile dopo gli ospiti
Di di riguarda intervenire
E anche un po'difficile perché cioè ci hanno detto delle cose ad esempio non si può fare a meno diceva Susanna Camusso non si può fare a meno della Cassa intermedie dei corpi sociali non si può fare a meno delle anche non si può fare a meno del sindacato
C'è bisogno di più ACLI diceva il ministro Riccardi
Però
Io o con un dubbio c'è la storia ci dice che non è possibile fare a meno di noi ma il futuro non è legato al fatto che noi rivendichiamo la storia nel presente nel futuro si può fare a meno di noi
Non è vero che noi siamo di per sé per eredità indispensabili
Noi siamo indispensabili solo se riusciamo a giocare quel ruolo che la classe intermedia deve giocare cioè solo se noi siamo in grado di essere quel corpo intermedio
Se noi non siamo quelle tre funzioni che ho provato a ragionare dicevo quali sono le tre cose indispensabili che deve essere il corpo intermedio la casse il la società civile per essere quello che deve essere
Deve essere un soggetto di tenuta e di coesione sociale
Se noi non siamo radicati significativamente non in maniera solo con un ufficio con una periferia ma nelle comunità in cui stiamo
Se non siamo nei Paesi se non siamo né i Comuni se noi siamo soggetti riconoscibili non siamo soggetti che creiamo una coesione sociale
Se non siamo creativi capacità
Di innovare se non creiamo il futuro se non proviamo anche a usare nelle proposte se non lo facciamo l'innovazione non sia non siamo quel ruolo di società civile che propone quello dove
Il Governo le istituzioni non sono ancora in grado di arrivare
Se non siamo in grado di giocare un ruolo di garanzia di controllo non facciamo questo nostro ruolo quindi secondo me
Non siamo di per cioè non è non è sufficiente non non è per andare contro per forza però non è sufficiente dire non si può fare a meno di noi
E scorretto che il Governo non ci non ci ascolti o vorremmo de anche i più forti no noi dobbiamo perché prima si diceva le cose non si può solo chiederle bisogna iniziare a costruirle noi dobbiamo essere un qualcosa di cui non si può fare a meno
Ma il problema è che oggi non è solo non sono soli interlocutori interistituzionali che fanno meno di noi purtroppo credo che oggi facciano a meno di noi anche le persone
Non è
Non non ci interroghiamo sull'aggregazione dei giovani non riusciamo a gregari giovani eccetera il problema secondo me non è tanto l'aggregazione dei giovani ma la creazione di nuove persone
Siamo in grado di aggregare persone che oggi vedono nelle Acri un soggetto significativo di cambiamento se siamo in grado di essere questo abbiamo un futuro
Sì abbiamo se siamo in grado di tenere solo chi ha già visto la storia delle ATI e in base a quella tiene resiste in una partecipazione che ha difensiva non costruiamo il futuro
Io credo che però
Però io credo che noi abbiamo nel DNA tutte le condizioni per farlo cioè io credo che noi realmente siamo un soggetto e forse anche uno dei pochi chi ha tutte le condizioni per tornare a giocare questo ruolo
Quindi se siamo consapevoli che oggi non siamo sognato il soggetto significativo che vorremmo essere e se vogliamo tornare ad esserlo credo che possiamo essere un un qualcosa di importante per il nostro Paese e possiamo giocare un contributo per il futuro
Però dobbiamo partire anche usando un cambiamento nel nostro interno per essere credibili per il nostro esterno
Chiederei al
Giovanni Bianchi e l'amico Giovanni Bianchi di prendere la parola lo ringrazio posso
Grazie grazie a voi ci sono
Tre motivi di soddisfazione che
Voglio proporre il primo è sono già stato preceduto
Il tenore
Della relazione di Andrea ma non è mio compito aggiungermi al coro
Il secondo
Finalmente un congresso
In questo Paese un congresso vero
C'è una crisi della politica
La forma al Congresso è il luogo nel quale si sceglie una linea e la classe dirigente che la deve rappresentare portare avanti poi ci si può interrogare sulla tardo democrazia
Il passaggio alla politica Chio e così via ma così come le ACLI
Si difendono con il metodo
Quello dei congressi dalla democrazia partecipata così la politica e la democrazia si perpetuano con il metodo e con la partecipazione
Terzo motivo di soddisfazione
Il tema della comunità
è il tema centrale
Andrea Riccardi lo ha sottolineato molto bene e devo dire che è un tema centrale che apre al discorso sul riformismo meglio sui riformismi cattolici
E però accanto alla soddisfazione bisogna anche sottolineare la grande difficoltà
Non c'è niente di più complicato
Che fare comunità
Tutti stiamo leggendo in questo periodo post Pasquale gli atti degli Apostoli
Fine del quarto capitolo inizio del quinto fine del quarto capitolo chi aveva dei poteri li vendeva consegnava il contenuto agli Apostoli e tutti vivevano in armonia
Inizio del quinto Anania essa fiera
I due consegnano il prezzo è però hanno fatto la cresta
La posto lo Paolo
Anzi l'apostolo Pietro il Papa li fa secchi
Ragazzi che ricorre
C'è perfino un Candy stalinismo in questa pedagogia lasciatemelo dire facesse molto così
Le nostre parrocchie sarebbero costantemente in
Assemblee funebri ecco
Allora
Quale impegno è però c'è un seguito
L'esperimento non riesce
La comunità agire di Gerusalemme va alla fame
E l'apostolo Paolo deve fare una colletta tra le comunità del Mediterraneo
Per venire in soccorso cosa ci insegna questo fatto io ne ho discusso più volte comari Dominique cenno io e lui mi diceva assai dobbiamo pensare che più che mettere insieme bisogna liberare dal bisogno
Un siccome ognuno poi scrive sempre lo stesso libero sono arrivato ad una riflessione a questo punto che mi dice questo la cosa più importante per fare comunitarie riforma è oggi condividere
La condivisione ed è quel che viene anche il discorso sui riformismi guardate complicatissimo nel mondo cattolico anche qua
Non ci consegnano dei percorsi sono quasi tutti i sentieri interrotti Maritain penso ad esempio una nuova cristianità munire che non abbiamo confuso spesso con Maritain
Pensa invece a un pluralismo serve di più i cristiani del socialismo che non ai democristiani
Tosse eletti
Ci dà una prospettiva che è quella che segna tutta la costituzione del lavoro e persona nella solidarietà però ad esempio il fondatore del cattolicesimo democratico
Sturzo è assente dalla Costituzione e non solo perché non fa parte della Costituente ma perché se ne tiene volutamente fuori
Quindi il riformismi cattolici ci consegnano un grosso problema sul quale ebbene
Che le ACLI si impegnano e qui ecco l'inciampo di oggi dall'ultima pezzo d'analisi e poi do anche
Come dire o il senso di un'iniziativa l'attraversamento dell'antipolitica
Uso la retorica delle barzellette parto dalle cattive notizie sono tre
E poi finalmente c'è una buona notizia
L'antipolitica non è soltanto quella che si raccoglie nei populismi
Che sono diffusi cosa c'è tra la gente sola come diceva Andrea Riccardi
C'è il risentimento
Dove invidia lontananza tutto questo è il termine di inizio il risentimento un termine estremamente pericoloso eversivo
Per la politica i demagoghi stanno interpreta i comici mica solo un caso italiano i comici il pagliaccio che dei ricavi in
Brasile avuto un milione settecento mila voti il suo programma vero io lo so cosa fanno Brasilia se mi eleggete vi racconterò quello che combinano
Non è solo un caso italiano quindici
Ma non è solo questa l'antipolitica
C'è un'antipolitica perfino nei luoghi da dove si comminano si scrivono le scomuniche nei confronti dell'antipolitica
Laddove la politica diventa carriera diventa casta qui antipolitica
Venditore leggere
A rileggere e difatti ho due citazioni brevissime
Il libro di Hannah Arendt
L'ultimo capitolo il libro sulla rivoluzione dice
Il guaio è
Che la politica è diventato una professione una carriera e che quindi le liste vengono scelte in base a norme e i criteri che sono in se stessi profondamente
In politici e ancora se la prende l'area con
Lei meschine manovre della politica di partito che ha semplicemente bisogno dell'abilità di un buon piazzista previsto un
Mille novecento sessantatré
Se la gente studiasse
Se la gente non è possibile fare democrazia senza prepararsi alla democrazia
Non è possibile c'è una terza forma di antipolitica
Ed è quella che possiamo praticare nove
L'associazionismo e il volontariato
Di fronte alle difficoltà preferirei avere più fondi per intervenire a fin di bene a vantaggio degli ultimi abbassando il profilo delle riforme
Andrea il più bravo di me la tentazione non lavora subita io l'ho subita e ho cercato di resiste
Quante volte il volontario incontra troppo spesso un Assessore sul territorio
Anche questo è una forma di antipolitica
Qual è la buona notizia
La politica non è l'antipolitica non è destinata arrestare antipolitica
La devi sapere interpretare quando tu entri in quelle reti in cui Riccardi diceva bisogna essere la politica cambi l'antipolitica cambia di segno se non la interpreti verrà interpretata contro di te
Guai a considerare l'antipolitica un terreno separato o no l'antipolitica ma dentro spesso una domanda da fare oggi e carica di risentimento debole etica il spetta alla politica interpretarlo
Perché è la democrazia
è quella che si occupa anche di quelli che non si occupano di lei
O abbiamo chiaro questo
Ho veniamo meno dal punto di vista politico e anche
Come atto
La conclusione rapida
è un invito
Ed è tipico del cattolicesimo democratico
Ad accompagnare una grande professionalità politica con una grande testimonianza
Ci devi mettere la faccia come persone con l'organizzazione lo dico
Con un esempio
Scherzoso
E negativo mi sono messo a studiare in questo periodo un libro di Georges immergere Urso in media un grande sociologo e filosofo tedesco del Novecento
Che ha scritto un libro fra fra gli altari Filosofia del denaro in una crisi come l'attuale può dare dei rudimenti anche Massimo Cacciari e ci ha fatto un buon saggio
Non vi racconto libero per l'ondata una legge
Vi racconto un'altra cosa nella quale mi sono imbattuto una vicenda della figura di sempre gli me era un grande rappresentante cattolico della Germania
Molto intimo alla Curia di Berlino e non dimentichiamo mai la dialettica che c'è sempre anche nella sede hub
Tra coloro che sono cattolici che sono protestanti
Accade anche Orsi media si è beccato una notte in un alberghetto di periferia letto con una donna che non era sua moglie
Per carità nell'epoca berlusconiana dalle mie parti qualcuno l'avrebbe proposto per l'Ambrogino d'Oro così non va
Così non andavano e non vanno le cose in Germania dove uno finisce di fare il ministro ed è un astro nascente il ministro della difesa perché ha copiato due paragrafi nell'attesi di dottorato
Un po'di rigore da noi ci vorrebbe cosa fasi in me o scandalo
Il cattolico ufficialmente rappresentante colpiti paragoni con logiche lascio perdere e come si difende il rimmel prima cosa riconosce molto onestamente ho spogliato
Lo spirito è forte ma la carne è debole va benissimo
E poi però l'uomo è davvero intelligente e volge la cosa politicamente sul piano professionale dice
Spetta al filosofo indicare la via non percorrerla ecco vedete io non so
Io non so cosa spetti al filosofo
Certamente
Non spetta al Riformista cattolica certamente non spetta alleati allora l'invito cose
Nella crisi bisogna però studiare bisogna avere questo rapporto con la gente
Ma anche fare e proporre esperienze
Esperienze di comunità dentro la realtà sapendo che si può andare incontro lo scacco cosa civico gli atti degli Apostoli ma ragazzi avevamo lì il meglio della Chiesa cattolica il più han detto ideologo di tutti i tempi San Paolo
Il primo Papa San Pietro e San Giacomo
E la chiesa di San Giacomo quella il meglio in perfetta buona fede hanno Cannatà
Vuol dire che anche il credente
Non ha la sicurezza
E però hanno continuato a fare comunità
Pensate a tutti gli ordini religiosi alle comunità parrocchia come abbiamo continuato ad insistere
Ed allora qual è la cosa proprio dentro la crisi dobbiamo riuscire a proporre proposte proposte concrete sul dieci cinquanta vanno male
Ma se non fai tutte quelle dieci anche le cinque che funzionano non lega realizzerà io ricordo
Ed ho finito quando
Il cardinale Tettamanzi mi dice sai perché ho inventato io il Fondo famiglia lavoro
Diciamocelo chiaro cos'è il fondo fa meglio è una decisione politica
Il cardinale si interroga la vigilia di Natale dice cosa possiamo fare
Come il comunità
Non ha fatto un convegno con i sindacati neanche con i partiti
Ha fatto una proposta
Il fondo famiglia lavoro
Detti impolitico
E anche nel sociale spesso il quadro complessivo o l'analisi la metti appunto dopo una decisione pratica non prima queste la logica della politica che è diverso da quella di Euclide
E se non hai questo coraggio non ce la fai c'è ed ho finito una frase bellissima in quello stupendo documento che mi invita ad andare di legge del due mila e undici della Commissione io ostinazione PACS
Che sulle forme di governo complessivo dentro la crisi e c'è una frase di questo tipo che è un mantra addirittura
Liberare l'immaginazione significa liberare la vita
Una comunità è fatta anche di sogno è fatta anche di immaginazione è fatta di perseveranza
è fatta di caparbietà è fatta di tradizione fatta di coraggio
Questo mi sembra un compito
A nostra misura e a misura delle
Grazie Giovanni Bianchi
Qualcos'altro essere sempre un grande dono per le ACLI grazie
Adesso
Allora
Salutando
Preme
Purtroppo il tempo scorre dobbiamo dare spazio a tutti gli interventi approfitto per salutare il dottor Antonello Scialdone dirigente Politiche sociali Pari opportunità dell'ISFOL
Chiederei adesso prendere la parola video Curzi prassi
Buongiorno a tutti difficile prendere la parola dopo il grande Giovanni Bianchi
E
Il tema ambiziose complessa di questo congresso lo ha ben delineato il ministro Riccardi in un tempo difficile come quello che stiamo attraversando impone di darci delle priorità
Perché dobbiamo caratterizzare in maniera più incisiva la nostra identità e la nostra azione sociale in questa direzione tre sono i binomi a mio parere che rappresentano la spina dorsale su cui dobbiamo focalizzare l'impegno delle ACLI
Lavora e partecipazione giovani e comunità speranze e futuro
Il primo binomio lavora e partecipazione formato da due diritti fondamentali credo dai due diritti fondamentali della nostra Costituzione
Che rischiano purtroppo ahi noi oggi sempre di più di trasformarsi in privilegi o di diventare diritti negati
Vi è una profonda interconnessione tra lavoro e partecipazione perché rappresentano idealmente
I piloni principali di un ponte dove lungo un continuum trovano spazio tutti i diritti che garantiscono sicurezza dignità e sviluppo integrale della persona
Per recuperare l'orizzonte di senso
Del senso del lavoro che ci rende cittadini attori di democrazia lo diceva prima Susanna Camusso le ACLI devono essere in prima linea più che mai per riscattare hanno dai cinque pericoli oggi più incombenti
La logica del profitto la mancanza di solidarietà la frenesia del guadagno la frenesia dell'accumulo e la frenesia del consumo
E ancora in un tempo in cui la politica fatica interpretare i bisogni reali della gente e cresce quel sentimento dell'antipolitica che Giovanni Bianchi ci ha spiegato magistralmente noi dobbiamo svolgere un costante lavoro di cerniera di collegamento
Tra la politica i cittadini una politica sempre più lontana una politica reale una politica virtuale che non interprete i bisogni dei cittadini e quindi la dobbiamo riportare sul piano reale
Per questo noi dobbiamo pungolare i partiti e istituzioni
Perché si porti a compimento in tempi certi e in ogni caso prima delle elezioni politiche la riforma elettorale che dia la parola i cittadini non possiamo offendere la nostra democrazia con questo sistema elettorale
Il secondo binomi è formato da giovani e comunità i giovani sono attualmente in meno numerosi sono solo il dieci per cento della nostra popolazione
Sono i più precari
E la disoccupazione giovanile su tutti i giornali in questi giorni al trentasei per cento picchi mai raggiunti
Ma sono anche i meno rappresentati in ambito politico e istituzionale un dato per tutti volte emblematico è che sono il sei per cento dei consiglieri regionali del nostro Paese a meno di trentacinque anni
Eppure sono i più generati ivi sono quelli che hanno dimostrato con le loro azioni di protesta e di proposte in piazze e sulla Rete che possono si può cambiare il mondo che si può fare cambiamento
Ecco perché dare speranza ai giovani noi come arriva dobbiamo dare equivale a un investimento ad alto rendimento in cui il vantaggio e per tutta la comunità
Perché il loro lavoro sarà la garanzia del welfare di domani le famiglie giovani contribuiranno alla rinascita democratica del Paese e i giovani sono il perno del legame intergenerazionali diceva il ministro Forneria intervenendo al nostro congresso
Che le scelte fatte in passato hanno rubato il futura i giovani
Ebbene bisogna restituire l'onore allora in un altro il maltolto
è un primo passo in questa direzione può consistere proprio nell'applicazione a partire della stesse anche lì della valutazione dell'impatto che tutte le politiche le azioni messe in campo a i nostri giovani cominciando proprio dal lavoro il presidente Olivero ci lanciava la sfida di un piano per l'occupazione giovanile questo perché le soluzioni di oggi non siano i problemi di domani
Questi due binomi però assumono un significato un senso permea di visti solo se incastonati nel terzo binomio speranza e futuro
La speranza richiama la nostra fedeltà al Vangelo e una speranza ricevuto dei da Cristo e spetta a noi dall'al mondo
Si tratta quindi di iniettare nelle coscienze di tutti un po'di questa speranza per mettere in moto quel circuito virtuoso che può generare coesione sociale fiducia in breve può generare fiducia futuro
E chiudo
C'è un proverbio arabo che dice quando tutto sembra perduto c'è ancora futuro infatti si può sempre sperare che le cose cambiano se noi accettiamo di essere i primi artefici di cambiamento e le ACLI lo devono essere questa una grande sfida
Questi tre binomi non non sono temi nuovi
E il modo in cui i redditi degli decliniamo che deve essere nove la logica sistemica con cui reinterpretati
Perché devono essere interdipendenti se li affrontiamo in maniera interdipendente sono capaci di far fronte alla crisi a trecentosessanta gradi
Queste parole chiave rappresentano anche vado a chiudere una scomposizione e ricomposizione dell'impegno che a partire dallo scorso mandato le ACLI hanno assunto sulla famiglia
L'associazione già prima che scoppiasse la crisi in tutta questa drammaticità aveva intuito che le famiglie ne avrebbero pagato il prezzo più alto
E se noi a livello nazionale lo avevamo annusato avevamo annusato questa crisi polimorfismo e sta nel territorio siete stati voi che l'avete affrontata
Con perché avete incontrato la disperazione negli occhi dei nostri associati delle loro famiglie che improvvisamente sono diventati disoccupati cassa integrati precari
E sempre più soli diceva il ministro Riccardi
E in questo tempo quindi sempre lui storica di lo diceva in cui la crisi economiche sono la punta dell'iceberg di una crisi relazionale e valoriale ben più profonda
Dobbiamo potenziare possiamo aiutare in questa maniera potenziando la nostra capacità di tessere legami e relazioni buone di suscitare fiducia a partire dai luoghi di prossimità ai cittadini
Capaci di promuovere questa aggregazione diffusa i circoli nostri punti famiglia e la
La sfida che avete raccolto ieri a Roma è stata inaugurata il centoseiesimo punto a di famiglia e Presidente della Provincia Nicola Zingaretti quando le distillazioni
E ha fatto piacere che accolta appieno la filosofia di fondo dei punto famiglia li ha definiti non veri luoghi di servizio
Ma molecole aggregative iniziative umanitarie modellate rispetto ai bisogni della famiglia del territorio che sono capaci
Di ma anche emanare effetti positivi a tutta la comunità punta famiglia
Possono quindi in tal senso a raccogliere la sfida di rimettere in gioco i nostri circoli
La famiglia quindi deve essere uno dei fili rossi c'era Belletti questa mattina perché il primo rigenerata ore di comunità palestra di fraternità e vere incubatore di fiducia e di speranza
In tema utili questa doppia speranze e chiudo ricevuta è data per ricostruire il PAI
Ed è dobbiamo assumerci l'arduo compito di recuperare con la democrazia partecipativa e leggo all'economia le marginalità tutte le marginalità materiali e relazionali
Perché diceva Aldo Moro il primo infine prima e ultimo di una politica buona
E di un'azione sociale di senso deve essere nessuna versano ai margini nessuna persona esclusa dalla vitalità e dal valore della vita sociale
Nessuna zona d'ombra niente che stiamo orto niente che sia fuori dalla linfa vitale della società grazie
Il tempo scorre chiediamo proprio un
Ma
Contenere praticamente il tempo darei adesso la parola alla dottor Massimo Gargano vicepresidente Coldiretti per un saluto grazie
Grazie saluto al tavolo dalla Presidenza Presidente Oliviero a questo congresso un saluto al Presidente Marini mio personale
Egli e
Qualche brevissima considerazione rigenerare la comunità per ricostruire il Paese Coldiretti questa esperienza
Fatta qualche anno fa
L'ha fatta al proprio interno
Insomma decidemmo fu una scelta molto molto forte fu una di chiudere
Quelle che erano delle nostre esperienze col passato decidemmo di abbandonare anche insomma quelle che erano delle acque sicure di un porto sicuro per andammo in alto mare a bando amo la posizione che poteva essere di rendita di rivendicazione e tutto sommato ci avrebbe fatto vivere anche la stagione molto più tranquilla
Rispetto a quello proprio dentro un percorso di grande rigenerazione ci trovammo ad immaginare quello che doveva e poteva essere
No un nostro futuro un futuro di un'agricoltura di un sistema di imprese
No che
Tutto che in qualche modo non solo ci hanno dato la delega ma che ci chiedevano una prospettiva di futuro qui dentro un passaggio che ci accomuna moltissimo Conakry con un percorso che avete fatto
Allo stesso modo e che oggi a da Assisi e poi nell'azione e poi in alcune nostre associazioni con l'amico Michele Rizzi stiamo portando avanti
Perché perché in qualche modo siamo convinti no che proprio da un percorso di rigenerazione possano nascere non solo delle prospettive di futuro ma nella totale assenza di quella che è una Rete della politica
Sostanzialmente la politica che ha abdicato alle cose da fare che poteva in qualche modo da fare sì ecco fatta commissariare
E tutto sommato sta aspettando rocche venga risanato il Paese ammesso che ci si riesca a per poi tornare
Qua dentro un protagonismo dei corpi sociali e di quei corpi sociali che in qualche modo hanno proprio deciso no di partire da un percorso da un processo di degenerazione quindi con grande orgoglio dico
E questi corpi sociale a cui appartengo a cui appartiene alla mia esperienza anche personale che sto facendo appunto con i vostri dirigenti no di un'assunzione di responsabilità
Che va nella direzione
No di dare a questo Paese provo finita questa esperienza commissariale
Dare a questo Paese con un protagonismo di quei corpi intermedi che se hanno voluto farlo la prospettiva di futuro che non sia declini sta qualcuno prima parlava di Europa
E tutto sommato la sfida che si decide credo proprio questo fine settimana tra Sarkozy Hollande ma che dava anche il senso di quella che è la nostra cara vecchia Europa gli alcune sue prospettive definisse
L'ho letta quando sarà così dice i francesi se mi votate vi garantisco uno stile di vita
E beh qui dentro credo che ci sia un po'tutto quello che non ci piace in qualche modo dell'Europa ma qui dietro c'è anche quella grandissima netta separazione che c'è
Tra un potere che oramai è planetario
Tra una politica che è assolutamente locale e quindi non la la grande incapacità di dialogo di lettura dei fenomeni e di un percorso e per quanto ci riguarda stiamo tentando di fare noi siamo convinti
Che si possa tornare a un modello di sviluppo di crescita di occupazione anche di welfare di questo Paese se qualche modo si fa la scelta forte nodi puntare sui valori
Valori che sono quelli dei territori valori quelli che sono della storia della cultura delle tradizioni
Dell'agroalimentare di questo Paese il valore del made in Italy per quanto ci riguarda
Perché da lì proprio partendo da valori identitari che sono un modello economico di cui questo Paese ha bisogno si possono anche rilanciare politica appunto
Che in qualche modo danno le risposte che questa comunità Paese sia spetta ecco questa è la sfida che Coldiretti
Affrontano affronta ogni giorno l'affronta per quelle che sono le sue responsabilità ci fa piacere che una parte di questo percorso sin da Assisi lo stiamo facendo insieme
E su questo non possiamo che augurarci buon lavoro e vi auguro buon lavoro per il vostro congresso grazie
Ringraziamo per la per la costruzione di questo processo comune chiederei adesso accapiglia Davide di prendere la parola che si prepara Michele Rizzi
Grazie
Buongiorno a tutti
Ho sentito delle cose molto belle questa mattina
E poi l'intervento di Giovanni Bianchi ha avuto
è una di quelle persone che le in grado di spiegarmi le cose che io in modo molto rozzo di solito penso e questo
Mi ha dato veramente
Tantissimo e quindi insieme agli altri interventi volevo ringraziare particolarmente lui per
Per il suo contributo in realtà io volevo dire una cosa che forse
Se non interpreto male era contenuto anche nelle sue nelle sue parole noi siamo sicuramente un'associazione importante
è un popolo in cammino ma ogni tanto dovremmo cercare di fare un passo un po'in diagonale perché abbiamo dei contributi e siamo popolare in un modo che
Che molte altre realtà forse non sono lo siamo in modo molto in modo molteplice perché abbiamo tante presenze sul territorio abbiamo tante modalità di esercitare la nostra azione sociale nella nostra promozione sociale
Dobbiamo curare investire su questa dimensione curare e custodire questa ricchezza
Che ci caratterizza rispetto a molti io non so se debba vi è mai capitato di fare l'osservazione sicuramente sì di quanto sia difficile per i nostri interlocutori esterni declinare semplicemente il nostro nome in plurale noi siamo
La crisi è molto più spesso che le api per i nostri interlocutori
è però questo è molto significativo questo una dimensione che ne dobbiamo saper curare
Nell'aspetto
Dell'integrazione tra le nostre modalità e le nostre attività di azione abbiamo fatto diversi passi in avanti finalmente abbiamo scoperto
Il grande patrimonio di dati ed informazioni che siamo in grado di raccogliere di incrociare
Stiamo scoprendo l'abbiamo sempre fatto ma adesso cerchiamo di dargli anche una forma più
Più organizzata il grande lavoro di di baluardo di informazione di
Di vicinanza con le persone anche per farvi comprendere le difficoltà del momento
E per esempio in questo in questo periodo di grandi sconvolgimenti di grande riforme politica anche per farvi cogliere il senso
Della difficoltà
Però
Dobbiamo avere anche il coraggio proprio nel nostro compito di formulare proposte di essere
Piuttosto imprecisioni volte ma disegnare dei percorsi
Fare delle proposte fare qualcosa
Che il faccia sentire le persone coinvolte e costituisca quel senso di comunità che è completamente
Venuto meno in molte realtà
Noi siamo stiamo diventando dei buoni utilizzatori delle grandi delle delle delle delle nuove tecnologie dell'informatica perché sono sicuramente una grande risorsa
Queste tecnologie che hanno aumentato la possibilità di fare le cose argomentato la possibilità di essere informati hanno allargato
Il nostro mondo hanno però anche radicalizza atto sicuramente in molti il senso della solitudine
Perché
Molto più grande il contesto col quale confrontarsi noi abbiamo gli strumenti la capacità probabilmente per costruire
Dei percorsi delle comunità e delle storie per far comprendere e far sentire meno soli le persone che tutti i giorni incontriamo grazie
Applicabile alla favola a richiede trovarsi
Grazie a te Giambattista
è sempre un piacere parlare a un congresso delle Achille come tutti quelli che Man presieduto sono anche mozione nato
Avrei magari potuto parlare di
Di di tante cose e
E ne avevo anche voglia voglio parlare invece solo di una cosa e dirvi la cosa più importante che vi voglio dire
Ed è l'unità voglio parlare dell'Unità dell'unità dell'associazione
Voglio parlare
Di un bene profondo per le ACLI
Che lei ha sempre viste che è sempre stato coltivato nella loro lunga storia L'Unità volevo fare una riflessione su questo perché mi piace anche in un congresso vivace e giustamente effervescente come questo
Porre la nostra attenzione su un tema interno perché stamattina è stato un dibattito formidabile non so se
Cioè io non posso competere né con un ministro La Repubblica
Di degno è competente e che viene anche data diciamo così alla nostra area come Riccardi né con un leader come la Camusso ne coglie rendez Giovanni Bianchi non o nelle doti loro di competenza inedito di leadership però
Ho deciso e quindi ho deciso di non parlare di una questione
Che riguarda
L'esterno non a questa regola dall'interno alla nostra associazione che cos'è L'Unità per le nostre Acri
L'Unità è una cosa importante è un bene da preservare è il nostro fondamento del patto associativo
Però l'unità non significa necessariamente necessariamente unanimità o pensiero unico unico si può essere uniti
E si può discutere anzi generalmente quando uno è unito discute
Quindi unità significa anche avere idee diverse
Si possono avere idee diverse ed essere uniti
L'unità si fonda sul dialogo
Bella parola
Dimenticata in questi dieci quindici anni della della nostra Repubblica
Quanto dialogo abbiamo visto
Non c'è unità però senza dialogo è proprio costituzionale non si può costruire l'unità senza dialogo se no propose la citazione bianche o se no stalinismo se prende la gente si butta nei gulag invece l'unità dell'organizzazione perfetta ma quella
Non è unità
Lei non è detto
Che nel momento in cui si dialoghi
Il dialogo sia pacifico
Il dialogo nasce dal confronto
Tanto salutiamo Pier Ferdinando Casini che è arrivato
Non c'è unità senza dialogo e il dialogo non è detto che sia pacifico
L'importante che non sia pacioso
Il dialogo
Nasce dal confronto
E il confronto avviene nella sincerità e nella lealtà questo sì ci vuole sincerità e lealtà poi si possono avere anche idee diverse
Infine
L'unità richiede uno sforzo di mediazione la mediazione eh
Nella grande politica la caratteristica degli statisti
Tra noi e la stella
Caratteristica dei leader solo i leader riescono a fare mediazione
Sono i leader riescono a proporre un'associazione sana che sa dialogare
Un'organizzazione sana che sa avere idee diverse e rimanere unita
E mediare per portare
Tutti i nostri cuori e le nostre menti
Oltre l'ostacolo perché il nostro ostacolo non è l'ombelico
Io sto stacco nel mondo che ci sta esperto nostro stacco inoltre la nostra frontiera è il mondo che sta fuori di noi è il mondo che sta
All'esterno di noi noi siamo qui come più volte
Giustamente citato dai e
Da chi aveva mi ha preceduto su questo su questo parco
Per cambiare il mondo per renderlo migliore per far qualcosa che rimanga che qualcosa un soffio di vita che che dia senso a chi magari è più debole soffre di più e meno è meno fortunato e che renda più leggera la terra
Ecco questi sono
Gli obiettivi che dobbiamo porci ci ha atti come dire abbiamo attraversato avverseremo o mi dà qualche secondo perché ha sollecitato per Ferdinando Casini se non
Attraverseremo un periodo
Come il presidente giustamente ha ricordato nella sua nella sua relazione ed introduttiva in cui il Presidente in questo mandato cambieremo Presidente attraversiamo un periodo in cui parleremo discuteremo
Tra tante cose che volevo dirvi volevo dirle proprio questo abituiamoci a un dialogo leale sincero Franco abituiamoci a stare uniti
Abituiamoci alla mediazione
Ma non è che dobbiamo abituarci queste doti noi gli abbiamo sempre le ha che sono nate così
Il pensiero dei nostri padri fondatori razza modernissimo da questo punto di vista sono riusciti attraversare in Maras mi dalla storia il diritto in Maras mi dalla storia
Quindi l'occupazione naziste tedesca del nord della penisola in ordine cronologico
La liberarsi la guerra civile alla liberazione la
La campagna elettorale monarchia e repubblica latente e il diciotto aprile la vittoria di una di una parte sull'altro lato la rottura prima ancora dell'unità
Del dei parti anziane elevare l'attentato a Togliatti la la rottura delle tasse la cara nasce dalla CISL santo cielo noi diciamo siamo in un periodo complicato pensate i nostri padri fondatori sono sempre stati Uniti hanno avuto capacità di mediazione
E ci hanno portato fin qui un augurio quindi a tutti voi cari amici a tutti voi che farete parte del Consiglio nazionale
Per custodire queste doti che i nostri padri fondatori ci hanno dato
Che ci serviranno sempre nel nostro immediato futuro e anche per il futuro per la grazie e buon congresso
Ringraziamo Michele
Saremo adesso la parola
Al
Presidente della cartella Alfa Romania il dottor
Luglio BOT gran o su
Buongiorno a tutti
Sansone Salmo cresce tenendo Italia
Bersaglio
All'articolo sei
Certo lei
Dicessi ero il tetro prende il futuro e tradotto e ben capire in concreto dell'associazione Chrétien detrà per Italia
Io lo trasmetterei Sile salire amici calde Mambro De Cinti cadde la confederazione significa nazional Carter al fa raggiungerci se formule parli ci indica le somme ma Ambrogio la confederazione
Se
Sono lieto di essere qui con voi per i lavori dell'eventuale plinti quattro esimo Congresso delle ATI e di porto il saluto dei membri del sindacato della Confederazione sindacale nazionale carte l'altra e gli auguri dei sindacalisti rumeni membri del del sindacato
Asserisce burle trave recito E.ON dello pigmento loro cantiere e di un mondo antieroi son confronto io il seggio in crisi economica di un decalage mondo la che nessun pare scusa
La crisi economiche finanziarie e le risulta ammaloramento insistenti in ansia Noro inclemente che a Termini che la crisi se del caso e tiro ancorché al saccente
L'Edison politiche uno dette con sia nostro un dell'organo così delle debito da criteri Clemente letta detti nos
Tu Amparo però giusta fra a propellente sopra dell'esistente darsi Air per la dieta Daggiano pubblico
La promessa funzionale regolamentazione de marce finanziere accessibile ma e te ubbie in una parete Demme con la Peugeot Aldo Stellita Edwige ter don le tardo Ayte transfer il vino o tra vari è o ci poi
L'austerity a ITEA picche come mi diceva partenti minaccia onde sale la riduzione del prestazioni dal SISTAN soci altri la riduzione di un montante pensioni due ore tre
La prossima un diritto di fiscalità e pur non presi perso agli altri organi del regista ha chiuso il e Denise sancite lo quanta sciolto la terra opportune propri
Oggi
Barbara tra noi settanta
Oggi i lavoratori e i cittadini dei nostri due Paesi ma sia dell'Europa intera e del mondo intero sono confrontati agli effetti di una crisi economica di cui non sono la causa e di cui non sono responsabili
La crisi economica e finanziaria e il finanziaria e i risultati infelice di un nel sistema finanziario non regolamentato che ha permesso la nascita della crisi e che ha permesso che si accentui
I politici sono stati consapevoli è hanno proposto sin dall'inizio della crisi di regolamentare le il sistema finanziario
Arrivando anche ad approvare la salvaguarda salvaguardia del sistema finanziario tramite lì i soldi pubblici
La promessa che riguardava la regolamentazione dei mercati finanziari semplicemente è stata dimenticata
è stato lo stesso per il bisogno di austerità nelle Budget il cui peso è stato trasferito Luigi I tre e i lavoratori e cittadini
L'austerità è stata applicata
Alle persone attraverso la diminuzione degli stipendi la riduzione delle prestazioni di assistenza sociale
E la riduzione degli importi delle pensioni di vecchiaia inoltre attraverso l'aumento della pressione fiscale per soprattutto per le persone con i redditi più bassi
A questo si aggiunge anche l'aumento dell'IVA su tutti i prodotti
Lei ci son politiche convitto BL gran promesse che New quindici sedici scarse Momo l'euro Porsche situati I Teran classe parla protezione per speculazione speculatori finanziari un recita la parte della classe politica
Mentre ci si attende tre organi finanzia me ne de politica ex tre
Nel principio di un euro sorsi al a perplessa più ricche nelle partner fonte ci presenteremo riunite Governo in mano ed esalta e ramanzina certe collettivo chi spetti il bene contro Cecchi loro circhi è e tre piena veste funzione
Il faut e calmare la pelle accetti tre
Le Monte la Monteggia aperti xenofobe e dischi natura crede in certi più decisi poi ad imporre affitto il prossimo né fecali niente Antoine soci al eccellente sette visibile De Poli ti do scritte e me ne parler conferma
I politici hanno dimenticato rapidamente le grandi promesse che ci venivano fino a questo momento
L'Europa per i cittadini è stata sostituita dalla protezione che le speculazioni è gli speculatori finanziari hanno ricevuto da parte della classe politica
Anche se certi organismi finanziari hanno condotto delle politiche fino all'estremo
Il principio dell'Europa sociale ha perso la sua priorità ma il partenariato fondato sugli interessi comuni dei Governi e del mondo finanziario speculativo
Che specula anche contro chi l'ha sostenuto è rimasto funzionale
Bisogna anche ricordare a questo proposito l'incremento degli atti xenofobi e discriminatori che l'incertezza dei cittadini per il loro futuro più prossimo non fatte alimentare
Sul piano sociale queste uno degli effetti visibili delle politiche di austerità condotte dei Governi
Tel e l'Europa due giorni
Del addetti che erano sprechi le tate no proprio pay ed SF le si indica regionalizzazione della città esibire Ouled Buarque la responsabilità di a formule del proposizione
Vorrei John politiche e da CIR con la promozione del tentare di tipo I anteriore presa con la costruzione di un tema pezzi partecipativo re
Le priorità ecco nemiche stavo Rella sentir contro la democrazia
La politica Sossio alcuno e te a bando ne e rampa se parlate le rendendola bar mondiale dispongono etere internazionale che omette è un po'così oggetto immonde tra vari e di situare mi ha detto la Corte Governo
Questa e l'Europa di oggi questa è più o meno la condizione dei nostri due Paesi e per questo i sindacati
Le organizzazioni della società civile hanno il dovere e la responsabilità di formulare delle proposte per i politici
E di agire per la promozione degli interessi dei cittadini che essi rappresentano per la costruzione di una democrazia partecipativa reale
Le priorità economiche hanno creato una sorta di censura contro la democrazia
Le politiche sociali sono state abbandonate e sostituite dalle regole della Banca mondiale del Fondo monetario internazionale che ha sono state imposte a discapito dei lavoratori dei cittadini ma anche con l'accordo dei Governi
Chiederò Soriano non perdere
Fonte possibile plafond
Usavo né di Ciampino l'obbligazione deve spetterà in deficit ricette chine De Pasqua letto qua posso CER colleghi Remo male benedetta da terzi e politica
Con il suo sì lemon Monte milite afferenti alle Sciascia ossia al nazionale su al limite da Ciampi interpelli ma ampere delineo europee che alle bici è un accenno prego vuoto unto un minimo un parente Giampio deciso rosso
Pur Assistance pure albi e all'educazione tomi in un peccato e possa Alli e alla salute vento minimo un po'razzista non sociale lento minimo un po'l'ordine pubblico che repressa edita ma in corso in tal tutte idee nazionale
Cioè della sorte il mio puro realizzi e la coesione sociale alle scelte europee
L'Europa si orienta verso delle regole fondate su dei tetti massimi noi abbiamo l'obbligo di rispettare un deficit che non deve superare il tre per cento
Cari colleghi è arrivato il momento di adattarsi a questa politica anche per noi è il momento di combattere perché gli oneri sociali nazionali siano limitati in ciascuno degli Stati membri dell'Unione europea
Che
Il Budget nazionale preveda quindi una percentuale di minimo sei per cento da dedicare all'educazione l'istruzione una percentuale di minimo quattro per cento per la salute è una percentuale minima per l'assistenza sociale è un'altra ancora per l'ordine pubblico che rappresentano chiaramente una percentuale del prodotto interno nazionale Prato interno lordo nazionale
E in questo modo che noi potremo realizzare la coesione sociale su scala europea
Le consta extra europee azzecca l'Oriente azione verde e servizio così poi si applica nel se c'era evitare
Attente poter concrete la Regione ha raggiunto l'accordo di tempo lepre conferisce un due per il un Sensi ampio debba
Ha un senso anossici e duramente ce n'è in Petipa attendo insomma contraente ai sapori del project non cerca di cerchio le patrona Acri e le carte al passo comprende confluì
Ora accordi
Assistant sottrarre Rometta alla se alle Ardone perciò nel urne attuate rese porla pensione due reperite argomenti
Legge Randaccio onde tra perpetua affronterà anche un le Belgio invece tra varie
Ente ma un progetto indica e i truppe il re Pons dotta complica la complicazione giuridico in ordine sottolineerà intere egli ardua
Il contesto europeo fa sì che l'orientamento verso dei servizi e cittadini sia più che mai necessario e vitale il tema del vostro congresso rigenerare comunità per ricostruire il Paese lancia un ampio dibattito
A questo proposito devo menzionare una percorso un piccolo passo che stiamo facendo insieme noi il carte l'alta insieme al patronato ACLI che quello di un accordo per la SISTAN per l'assistenza dei lavoratori rumeni
Riguardo all'accesso dei loro dati un Paese personali per il diritto alla pensione di vecchiaia in Romania
Le organizzazioni dei lavoratori devono prendere in considerazione il bisogno di questi lavoratori e dei membri del sindacato e trovare una risposta
Soprattutto perché le complicazioni giuridiche ignorano molto spesso gli interiori interessi e loro diritti
Mettiamo invece dice spetterebbe Cantrina in concreto chi sente Arezzo te maggior Gallizzi indicare e più offrendo occasioni del re Lantella di alle prese con sabbia beccacce centesimi chair Colletti ovvero effettuarlo giorno del pre-CIPE se otto en plein
Che voi ci eccesso nulle nutro agli accertamenti
Signore e signori spero che il ventiquattresimo congresso si interessi anche i temi quali quella lotta sindacale e che offra anche un'occasione per rilanciare il dialogo responsabile con la società civile
Cari colleghi vi faccio i miei migliori auguri soprattutto perché in un certo qual senso i vostri successi sono anche i nostri grazie
Grazie
Grazie
Ringraziamo
Alla Manuta
Coordinatrice del patronato ACLI del terzo e che ha tradotto grazie ancora adesso tre la parola al Presidente della verifica poteri Andrea Luzzi
Sì in maniera molto sintetica
Le ACLI sono tutto sempre ancora una grande organizzazione in cui la partecipazione è un valore assoluto e i dati ce lo testimoniano perché seicento sessantotto delegati sono stati verificati
Corrispondono al novantanove
Il cinque per cento degli aventi diritto per complessivi quattrocentocinquanta mila ottocento voti rappresentati di tutte le province e di tutte le Regioni voi lavora
Grazie
Chiedendo adesso la parola Paolo Petrarca
Si prepara Antonio Russo
Salute Ray il vicepresidente vicario del Parlamento europeo gruppo dell'Alleanza progressista dei Socialisti Democratici al Parlamento europeo l'onorevole Zani Pittella che prenderà la parola
Nel pomeriggio
Non essendo pronto al momento Paolo Petrarca darei subito la parola a Russo
Buongiorno a tutti grazie
I congressi dovrebbero durare di più per
La quantità di cose importanti che abbiamo detto nel corso di questi giorni
Ma io credo anche per consentirci di affrontare le molteplici questioni non solo nazionali che nel corso di questi giorni abbiamo toccato ma anche quelle internazionali
Credo che ragionare sul tema della comunità oggi ci chieda di aprire lo sguardo
Anche a quel Mediterraneo di cui spesso abbiamo discusso nel corso di questi mesi e che
Si affaccia sull'Europa e sull'Italia e qualche volta ci vede come confine tra la salvezza della libertà
E qualche altra volta invece ci vede come luogo del rifiuto del respingimento
Qualche giorno in più per cogliere anche in senso più profondo delle cosa che la storia
Ci chiede di lasciarci alle spalle ma anche direi che senso delle cose nuove che sono intanto nato nel nostro cammino io credo che sono tante
Spesso siamo severi con noi stessi e facciamo bene ma questi anni non sono passati invano neanche neanche per me delle ACLI in questo io credo che la relazione di Andrea
Far sintesi della ricchezza di pensiero e di prospettiva
Direi capaci di guardare oltre oltre le contingenze delle norme le multe emergenze del momento che spesse volte abbiamo citato che abbiamo declinate come emergenza economica come emergenza sociale del lavoro educative come emergenza democratica
Il cui aspetto peggiore come abbiamo detto oggi è proprio quell'immagine di partiti un po'incartati nella loro fragilità in una crisi di identità persino a volte che sembra persino a volte sconfinata
Io credo che Andrea descritto con coraggio uno scenario di futuro in un momento in cui la solitudine la paura soffrono con e dire soffocano persino il bisogno il desiderio di speranza di libertà di pace e di rispetto della dignità umana dalla quale io credo noi dobbiamo partire
Dobbiamo partire appunto dall'idea che ci accompagnato nel corso dei nostri settant'anni di storia secondo la quale non c'è progresso umano e culturale senza diritti questa è la questione che noi dobbiamo riporta
Riproporre e cioè la sfida forse più grande che abbiamo di fronte
Che richiama il nostro compito anche di laici cristiani e quella di umanizzare dire umanizzare il lavoro in un mondo globalizzato in un Paese
In cui a volte pare il lavoro abbia poco di umano di umanizzare l'economia di umanizzare i diritti i diritti che per loro natura secondo me rispondono all'essenziale il requisito del rispetto della vita di tutta la vita
E della dignità di ogni donna e di ogni uomo fuori da questa logica io credo che ce la barbarie c'è ancora la possibilità della barbarie c'è la possibilità di un pericoloso ritorno al passato e in qualche circostanza in qualche politica anche in questo Paese l'abbiamo visto
Il rischio di quella sulle fazioni e principi che l'economia la finanza vengono prima addirittura della giustizia sociale come dire che i diritti dei mercati vengono prima dei diritti delle persone
Dobbiamo tornare a riflettere per questo perché per questa logica si può assumere persino e si può giustificare che qualcuno può vivere
Con poco più di cinquecento euro al mese
Che intere generazioni possono immaginare assumere il precariato come condizione esistenziale della vita per esempio che le persone possono essere anche nel nostro Paese ridotti o schiavitù in un Paese che si dice ancora democratico
A questo dobbiamo avere il coraggio di dire noi io credo non tanto i governi tecnici o a quelli chiamati loro malgrado come ci ha detto stamattina al ministro Riccardi a quadrare i conti ma ad un'idea di sviluppo e di Sisto sostenibilità economica
Che probabilmente non colpisce tanto i signori le signore che ENEL Green affianco a questa sala provano a fare il centro con la pallina
Ma chi sente di non essere di non avere più la dignità umana la dignità sociale ecco io credo che questo dell'attenzione che noi dobbiamo rivolgere
Diciamo alla fase del momento quindi rimettere al centro i diritti delle persone come abbiamo fatto nel corso di questi anni a partire dal tema dell'immigrazione sul quale
Come dire essendo del quale essendomi occupato dico solo poche cose
Io credo che a riproporre il tema dei diritti degli immigrati per noi ha significato molto più che due campagne un appunto sui diritti di cittadinanza e l'altra contro il razzismo
Queste campagne ci hanno permesso di riassumere l'iniziativa insieme ad altre organizzazioni sociali del lavoro
Per aiutare la politica accogliere quella domanda di riforma alla quale il nostro Presidente faceva riferimento nella sua relazione di cui questo Paese urgentemente bisogno
Di ritrovare il senso secondo me questo abbiamo fatto attraverso queste due campagne di un impegno militante che a partire dei nostri circoli che finalmente sono entrati in gioco nel corso di questi mesi
E nelle mille piazze italiane ci ha permesso di spiegare alla gente agli italiani quali sono le nostre ragioni rispetto a questo argomento un impegno che ci ha permesso di incontrare di conoscere i volti
Di un'Italia
Che qualcuno vorrebbe invisibile di uni sale aveva quale già vivono cinque milioni di cittadini italiani e qualcuno fa finta di non vedere
In cui vivono un milione di ragazzi di cui seicento mila che non hanno diritto di cittadinanza di un'Italia che vuole semplicemente essere accolte riconosciuta che qui
Come noi fummo in Europa e nel mondo
Nel tempo della grande emigrazione italiana di avviare quel processo di riscrittura del patto etico come pure è stato detto in molti interventi di cui questo Paese enormemente bisogno
Oltre i confini del pregiudizio e del rispetto dei doveri
Della costituzione delle leggi civili in un Paese profondamente cambiato per tutto questo e chiudo grazie credo che a un congresso può servire anche dire qualche grazie grazie
Grazie grazie non retorico a voi un grazie Presidenti a cominciare da quelli alle strutture di base I nostri soci che hanno ritrovato la passione per accompagnare quel processo che
Sappiamo tutti essere soltanto come ha incominciato perché un processo culturale è stato in qualche modo una risposta a quella domanda di riformismo civico al quale Andrea ci richiamava nella sua relazione
E ci auguriamo che questo nostro sforzo questa nostra attenzione oggi a chi ha più difficoltà degli altri nel nostro Paese ci aiuti la politica
Come dire ammettere da parte quei posizionamenti spesso strumentali e soprattutto aiuti la politica a fare le riforme importanti e in ultimo davvero per tutto questo ancora grazie a chiunque dopo di noi vorrà continuare
Vorrà continuare su questa strada che sappiamo difficile e ancora in salita siamo però persuasi dal fatto che chiunque vorrà seguirla chiunque o avrà ancora una buona ragione per fare le ACLI grazie
Ecco
Propongo
Al posto di picchiare sul microfono interrompiamo con un balla plauso in modo tale che riusciamo ad accontentare un po'sia
Le relatore ascoltatori purtroppo il tempo visibilissimo vi chiedo scusa per questo
Abbiamo
Prima di dare la parola vittoria pone un'informazione da dare dei seggi per le elezioni del Presidente
Si apriranno quindi di terra e ancora la sala a rimanere
Coesa e attenta come al momento presente
All'incirca tra le dodici e trenta dodici e trentacinque il dodici e quarantacinque terminano in ogni caso
Alle quattordici
Il problema che cos'è che chiederei a questo punto di
Riferire di qualche minuto in un certo senso l'alzata per andare chi è fuori chiaramente alle dodici e mezzo potrà iniziare a votare quindi grande flessibilità darei la parola adesso alla vittoria buoni poi si prepara il
Dottor Casini onorevole Casini
è intanto una ringraziamento ad Andrea per la relazione che ci ha proposto qualcuno l'ha definita alta
Io dico più semplicemente una relazione che porta a quella che è la storia delle ACLI una storia che fin dalle origini si è caratterizzata proprio per costruire comunità all'indomani
Di una guerra civile aveva profondamente lacerato il Paese
Ma che porta anche una visione di futuro
E la visione di futuro Andrea la pone in questa dimensione antropologica che è stata mediche sottolineata fin dall'inizio perché io credo che la domanda che dobbiamo porci è che senso ha anch'la persona in questa società
In fondo
Per quale visione di società e di paese noi vogliamo ricostruire comunità perché se non ci porremo questi interrogativo tutte le diverse ricette che metteremo in atto rischieranno di essere senza futuro essenza strategia senza prospettiva
Detto in parole povere qualcuno l'ha già ribadito e la Società della finanza e della speculazione quella società del lavoro che illumina il nostro orizzonte
è la società che si può permettere quattro milioni di poveri assoluti è un Paese dalla mobilità bloccata di tanti giovani fermi al palo o è una società che include
è una persona considerata nella sua rete di relazioni a partire dalla sua famiglia ove l'individuo che si autoreferenziali e che è bravo e vincenti tanti in quanto ce la fa e pur di farcela magari metti i piedi in testa quello che gli è prossimo
Ecco alla luce di questa visione di persone di territorio di comunità
Che io credo
Noi dobbiamo provare a ricostruire comunità
Quella comunità che come dice sette se nette nel suo ultimo libero insieme
è data dall'operare insieme dal cooperare insieme tra le persone segrete un violoncellista dice un conto è l'esercitarsi da sola imparare bene la propria parte
Un altro conto è il suonargli orchestra ma personali in orchestra non basta conoscere bene la propria parte di la spontaneità quelli che ti stanno intorno se voi che l'orchestra sia
Allora io credo che un precetto di futuro che ne dobbiamo costruire
Si è disponibili anche a farla anche a me a fa sacrifici malata ed i sacrifici li facciano tutti e che servono a costruire un Paese migliore
Allora in questo senso credo non vadano mortificate tutte quelle esperienze che Antoine tribù rito a costruire cittadinanza in questo nostro Paese
è stato qui ministro Riccardi stamattina mi dispiace non ha ricordato l'esperienza del servizio civile che sta sempre più languendo
Ma io credo che l'esperienza del servizio civile
Sia una vera autentica palestra di cittadinanza per i nostri giovani
E mi dispiace anche pensando un po'a quella che è stata la definizione data delle politiche sociali ieri non sono scusate politiche socio sociali uguale solidarietà benissimo la solidarietà
Però io credo che al Ministro fornirò lei dovremmo dire che le ACLI hanno operato in questi anni
Per un'ouverture promotore di sviluppo umano
E dire aumentar promotore di sviluppo umano e dire che non ci sarà sviluppo per nessuno
Se non ci sarà tutela garanzia del diritto a partire da quelli che fanno più fatica in questa logica sono stati i nostri osservatori delle politiche sociali che hanno lavorato sui temi della povertà e dell'impoverimento
In questa logica è stata la nostra proposta per una misura sulla povertà assoluta considerando che l'Italia insieme alla Grecia sono gli unici due Paesi che nell'Europa non hanno una misura
Strutturale contro la povera tasso Giunta
L'abbiamo elaborata quella proposta partire dall'ascolto dei nostri territori dall'ascolto delle persone che arrivavano al nostro cult per poter usufruire della social card e poi si accorgeranno di non averne diritto
Ipotesi che abbiamo preso in considerazione è stata quella Bini non diciamo che non serve diciamo che è importante che è un primo passo ne facciamo una ipotesi migliorative e ci auguriamo adesso anche con lavoro che vogliamo intravedere con Sant'Egidio con Caritas che diamo
Sentito qui ieri
Di provare a vedere se davvero riusciamo a ottenere anche questa possibile proposta di sostegno perché vedete e chiudo non deve succedere nel nostro Paese che alla domanda che mestiere fa tuo padre
Un bambino possa rispondere come Pino come Pinocchio rispose Mangiafuoco non rispose il falegname ma il povero ecco questo non deve essere grazie
Con un caloroso applauso abbiamo desso la parola all'onorevole Pier Ferdinando Casini
Leader dell'UDC allo studente della Camera andava
Andava bene anche dottore perché mi sono laureato a Bologna non in Albania per cui
Variabile
Guardate
La
La la relazione di Andrea
Che ho letto ma molto
Di di sfuggita l'avevo vista sua venire loro adesso sfogliata
E
Piena di tantissime sollecitazioni così significative anche così profonde che
Se mi consentite perse veramente servirebbe un altro intervento un'altra meditazione e io più che altro stamattina ero venuto per fare una visitina un saluto ma non
Un approfondimento così
Come richiede questa questa relazione che è molto molto seria
è chiaro che noi oggi ci troviamo in una condizione difficile
Perché
Sta cambiando tutto
E noi ci troviamo in una condizione post bellica senza che la guerra ci sia stata
Con tutte le conseguenze a far capire anche alla gente i processi di trasformazione che noi abbiamo davanti
La tua relazione parla ad esempio di globalizzazione
Vi ricordate quando qualche anno fa all'Aquila si fece il G otto
E sostanzialmente Obama in quella circostanza liquido oggi otto perché il vecchio concetto di Occidente Europa e Stati Uniti
Che era in condizione di regolare il mondo
Fino a dieci anni fa oggi è palesemente insufficiente
Per cui il G otto è stato sostituito dal G venti perché ci sono paesi come
La il Brasile l'India la Cina che immettono nel mercato mondiale non solo per lo sfruttamento delle persone cosa che capita
E che c'è
Ma per un processo anche di innovazione tecnologica e e
Di produttività
Oggi ormai questi sono i regolatori del mondo d'altronde quando i cinesi qualche mese fa si sono arrabbiati con le autorità politiche statunitense americane
Facendo rilevare quanto finanziavano loro il debito pubblico americano quanto compravano di debito pubblico americano
Voi pensate che questa è una trasformazione epocale
Questa trasformazione coglie l'Europa in una condizione di difficoltà e coglie noi all'interno dell'Europa in una condizione di anomalia
Qui
Veramente classico bicchiere metta vuoto emetta pieno perché qui c'è il vicepresidente del Parlamento europeo tutti noi ad esempio speriamo
Che dalle elezioni francesi comunque queste lezioni finiscano
Escavo una spinta a parlare di Europa in termini di solidarietà di sviluppo non solo di un'OPA del rigore
Però se vogliamo essere davvero un possibile celeri eh
Mettiamoci nei panni di quei Paesi che in questi anni sono stati formiche
E
Quei Paesi come noi che siamo stati cicale ora eh obiettivamente giusto pensare
Che l'Italia come era fino a qualche mese fa poi dirò qualcosa del Governo Monti
Potesse pensare che gli altri Paesi virtuosi Paesi come la Germania accettassero di accollarsi
Le nostre inadempienze i nostri difetti del nostre pigrizie caricandosi il peso di un'Europa che palesemente va a due velocità
Sì possiamo anche dire che in teoria sarebbe bello ma in pratica è una richiesta che noi non eravamo legittima affare
Oggi
è chiaro che c'è
La distinzione di fondo la distruzione di fondo è e tu lo dici bene in questa tua relazione è una finanza e un'economia che ha perso di vista due elementi
Nuovo e la produzione di beni e servizi
è stata sostituita dalla finanza speculativa che naturalmente non si capisce a cosa è finalizzata ma certo non è finalizzato all'uomo e non è finalizzata neanche la produzione di beni e servizi
E
Una sorta di
Di di immensa bolla speculativa che ha finito per essere pagato da tutti da tutti noi in particolare dei più poveri però vedete
Cui noi dobbiamo stare attenti
A quelle che sono le soluzioni perché quando si dice ad esempio la Tobin tax io sono favorevole alla Tobin tax
Come sono favorevole
è nato a ben Tansella la tassazione delle delle transazioni finanziarie
Ma se questa operazione non viene imposta a livello europeo e mondiale uno Stato come il Paese il nostro segna per caso applicasse ottiene un umbra pratico risultato cioè che volano via
Volano via tutti gli investimenti finanziari e non è che questa fino a una soluzione che serve all'Italia osserva le classi deboli
Queste sono questioni che Orcia rafforza la comunità internazionale infatti scusate quando si dice che non ci sono leader e uno per i mondiali si dice il vero si dice il vero perché con
E Mitterrand
Un democristiano un socialista o le grandi personalità dell'epoca scorsa che hanno anche fatto l'Europa è erano in condizione di imporre queste scelte oggi la Tobin tax è un'operazione
Che o si fa Stati Uniti Europa o non si riesce a fare lega fa Monti la Tobin tax
Sì la può anche fare ma è un atto di auto e di razione non è più non è più un atto che abbia qualche cosa a che fare con la virtù di virtù non ci sarebbe più niente allora
Qui si tratta di riprendere in mano la politico europea
E io vorrei sommessamente far notare che abbiamo un Governo è un Presidente del Consiglio di cui non ho alcuna aspirazione a svolge il ruolo di avvocato difensore anche perché non mi ha bisogno
Ma obiettivamente che ci ha rimesso al centro della politica europea che c'è già ridato interni europei la credibilità
Per dire l'Italia c'è e io sono convinto che dopo le elezioni francesi non dobbiamo interromperò lo sforzo di questo nostro Governo perché sarà in condizioni in Europa di fare veramente dei passi molto importante
Io
Vedo due grandissimi rischi per la politica
Per la politica che anche bersaglio della compreso vicini compreso noi della relazione di Andrea peraltro se non fosse bersaglio paese ci sentiremo quasi trascurati per cui siamo contenti di esame allora no ma poi
Panici io penso che le cose vadano sempre allora
Per mezzi è un problema uno e il populismo e il secondo l'antipolitica ma parliamo prima del populismo della demagogia e di tutto quello che è stato un rimpasto in cui noi siamo vissuti in questi anni
Noi
Il populismo c'è sempre stato non è che all'epoca di De Gasperi o di Moro non c'era il populismo
Guardate che Moro quando ad esempio si tirava la componente moderata della Democrazia Cristiana in operazioni come quella del centrosinistra e diceva frasi tipo quello meglio sbagliare assieme che avere ragione da solo cercava proprio di svolgere questa azione di mediazione non
Frenante ma di traino anche bene
Noi in questi anni siamo vissuti di populismo
Di populismo di populismo ma ci sono degli esempi talmente clamorosi
Allora le ronde le ronde come antidoto alla delinquenza ma quante ronde sono state fatte in Italia nessuno nessuna romperà è logico che non si può fare le ronde però per mesi c'è stato fatto credere che le ronde fossero le soluzioni
La soluzione del reato di immigrazione clandestina e noi a spiegare che non solo ed eticamente sbagliato ma era anche autolesionista sotto il profilo fattuale
E siamo andati avanti per poi naturalmente arrivare che nuovi fattispecie di reato non corrispondono certamente ha un'efficacia
Nella prevenzione eccetera
Siamo
Abbiamo abolito l'ICI io mi ricordo mia madre
Che come tutte le mamme sta bene di salute grazie a Dio ma come tutte le mamme a cuore il suo bambino
Per cui mi chiamò e mi dissero assenti ma tutte le sere fa la televisione spiegare che l'ICI è sbagliato levarla ma scusa fai finta di dimenticarlo tutta la gente è contenta che abbiamo toccato che Berlusconi ha tolto l'ICI
Sappiamo come a finire abbiamo tolto l'ICI pochi hanno detto che era un errore togliere l'ICI perché la gente è contenta se ha si abbassa la pressione fiscale e oggi abbiamo limbo
Perché dopo tre anni di assenza dalle casse dello Stato dei proventi dell'ICI il Governo e obbliga allora
Il più grande nemico per la
Democrazia e per i partiti prima dell'antipolitica è il populismo la democrazia
Anche tutte queste promesse fiscali anche scusate
Tutte queste promesse fiscali ma scusami Montino nemica più stupido di noi
Monti sa benissimo che c'è un'eccessiva pressione fiscale in Italia ma finché c'è una fascia di evasione fiscale così ampia è chiaro che chi paga le tasse le pago livello quasi insopportabile
Se noi non colpiamo l'evasione fiscale
Non possiamo pensare di abbassare la pressione fiscale se avremo un extra gettito fiscale e se avremo la ripresa dell'economia potremmo alleggerire la pressione fiscale a partire dalle famiglie
E dall'impresa ora
Io sono convinto sinceramente lo dico
Che questo Governo vada sostenuto con forza non costa poco chiaro perché questo Governo in qualche mese con tutti gli errori che ciascun uomo può fare questo Governo sta cercando di fare le cose
Che per anni dovevano essere fatti in Italia e che sono state rinviate
Perché per anni abbiamo vissuto nella mitologia del tutto va bene della crisi è superata dell'Italia non ai problemi degli altri Paesi europei
Mentre noi avevamo esattamente più degli altri Paesi europei tutti i problemi che ci portavamo dietro
Voglio terminare dicendo due cose che mi stanno molto a cuore
Più che naturalmente sul tema dell'azzeramento DC Partito della Nazione io sono totalmente d'accordo con te anzi scusate vorrei citarti perché questa parte me la sono letta bene all'altro tipo di sfuggire
Abbiate più di sfuggita ma
UDC
Tu dici questo e neppure sufficiente un azzeramento dei vertici dei quadri come quello voluto aulici di Casini per trasformare l'opzione centrista la scelta tattica Progetto Poli il moderatismo rischi inoltre di risolversi in una l'accoglimento delle posizioni che è ben lontana
Da un autentico riformismo eccetera ma
Scusi io sono d'accordo con te
Io non so se l'operazione ci riuscirà
Io so che la nostra operazione nasce da un'idea
Che
Primo
Destra sinistra e centro sono categorie ideologiche del passato ampiamente superate e non ci stiamo ad essere messi nel reticolo nel confine degli uni e degli altri
Perché lui si deve spiegare poi tecnicamente timori e praticamente che cosa non so se ci riusciremo
Perché è una cosa molto difficile
Perché si tratta di creare una nuova offerta politica che non nasce da una sostituzione di leader o da una sostituzione di simbolo o da un nome azzeccato quelle una svolta del predellino non è una svolta politica
Si tratta di costruire assieme ad altri
Qualcosa che serve a stabilizzare la politica italiana e Aretha di credibilità io accetto pienamente tuo giudizio nel senso che comunque lo ritengo un incoraggiamento ad andare avanti verso una cosa sostanziale
Perché una cosa formale sarebbe la nostra sconfitta perché è chiaro che nessuno pensa una cosa formale quando mi dicono e come si chiamerà e cosa farà ma scusate se l'avessi qua nel taschino
E qui si tratta di fare questo Progetto questo percorso con altri
Trovare degli altri interlocutori perché se la classe dirigente dell'UDC si deve perpetrare
Diciamo così con un'operazione di plastica facciale bene ho capito sarà meglio di niente ma e porto poco rispetto a quello che è l'obiettivo che noi
Che non ci sia con le ultime due cose erano rapidissime perché siete stati Gentilini e non mettermi in tempo ma non voglio abusare
Il primo è il tema
Che voi avete di cui avete parlato dell'immigrazione
Guardate io da Presidente della Camera c'è ormai Temporin busillis sei anni fa
Dichiarai di essere favorevole allo ius soldi rispetto al virus angusti perché queste a è una questione
Che per perché questa è una questione per noi
Vi moralità e vi interessa de
Se qualcuno non crede alle dei valori a cui noi crediamo
E alla non ha questo con atto solidaristico creda i propri interessi perché essa con l'invecchiamento che noi abbiamo della popolazione sei non incentiviamo
La nascita di bambini che siano anche di una pelle diverso ora i nostri ma che si sentano appieno destino lei Gatti a quello che è il futuro della nostra comunità nazionale l'Italia
Sarà in un Paese con problemi insormontabili nel mille ottocento e negli anni
Nella fine dell'Ottocento noi avevamo cento bambini e quindici anziani
Ne tra vent'anni noi avremo cento bambini e centottanta anziani c'è un carico che non è in grado di sopportare nessuna società
Per cui quando si sente la demagogia di cui si sia nutriti in questi anni fuori l'extracomunitario ma questi sono degli irresponsabili perché non capiscono che questa è il presupposto per fare dell'Italia
Una nazione vecchia non autosufficiente e non in grado di difendere il proprio livello di benessere di vita e l'altra questione
Che che l'altra questione che volevo dire naturalmente il tema della famiglia che è legata
Acque qui il tema della denatalità è una questione esplosiva in termini politici in termini sociali io credo che noi su questo
Dobbiamo soprattutto noi cattolici fare di più
Ma naturalmente l'hai citando il problema perché non è che un tema della famiglia da affermare come cattolici perché tanti che non sono cattolici eccetera credono come noi al valore centrale della famiglia
E debbono essere associati in una difesa non tanto di un valore religioso
Ma di un principio sociale di aggregazione civile perché questa è la grande questione
Dei prossimi anni non so se ce la faremo ma credo che sia molto importante anche
Il rapporto tra di noi non per avere degli assenzio dei consensi ma per avere un dialogo che poi il presupposto
Di un futuro un po'più sereno per il nostro Paese
Ringraziamo
Ringraziamo l'onorevole Casini
Continuiamo nei lavori proprio perché i tempi sono molto ristretti è solo un aspetto formale comunichiamo che era giunta a candidatura
Solo praticamente la la la
La candidatura del Presidente nazionale per cui dal punto di vista
All'adempimento formale
Sarà adesso nostro impegno votarla però non si sono altre candidature qui dal punto di vista formale siamo apposto
Adesso chiederei la parola darei la parola a Paolo Petrarca chiedo che si prepari anche i maglioni Raffaella e poi al vicepresidente europeo
Raccomanderei di una loro attenere la stessa coesione
Mantenuta fino a questo momento grazie la parola a Paolo Petrarca come si esce da questa crisi
Una crisi che attraversa anche le nostre altri
La risposta che
Secondo me più sensato e più profonda
Perché si esce con una conversione etica individuale e sociale
L'affermazione pesante cercherò di svilupparla in quattro punti
Punto uno qualche sera fa ero con Gherardo Colombo
A fare un incontro pubblico
E lui mi disse devo venire a ricordami Paolo che devo andare da Federica fare sette e trenta
Perché Paolo Conti sei Saro fuori dimostra grado Colombo fai sette trenta leale atti allora diretto sono contento che è arato metto guarda dopo che nel novantadue e siamo ventaglio a Tangentopoli siamo stati tre mesi
In via della signora e non abbiamo trovato niente quando dappertutto trovammo tutti ho detto che forse sette trenta lo potevo fare da voi
Allora
Gherardo Colombo dice ho smesso di di fare il magistrato perché Mani pulite è fallita in questo Paese
Perché quando
Dalla
Classe politica dall'intera imprenditoriale siamo passati a vedere che la corruzione era un fenomeno e di illegalità diffusa dappertutto riguardava tutti tutti quelli che la potevano praticare
Siamo passati dall'essere i paladini
Di una stagione a essere quelli che rompevano un po'le scatole
Quindi questa crisi etica
In questo Paese in questo continente nell'Occidente
Ha radici ben più profonde
Dell'ultima crisi finanziaria del turbo capitalismo che ha dato la bozza finale
E quindi proprio dall'etica individuale e sociale
Si deve ripartire e Gherardo Colombo adesso va in giro tutte le sere sopra e tutte le mattine soprattutto nelle scuole
E dice che il punto almeno dell'etica sociale da cui dobbiamo ripartire era costruzione
E la spiega e i ragazzi
E la cultura della legalità
Questo mi sembra il primo aspetto
Il secondo aspetto
Riguarda i nostri stili di vita e la grande crisi del turbo capitalismo
Riguarda i nostri stili associativi che non possono essere
Diversi dai dai di stili di vita
Personali che assumeremo e riguarda la costruzione di un nuovo modello di sviluppo
Dove più spazio deve essere all'economia delle relazioni e meno spazio all'economia del
Bene a vedere
Terzo passaggio
è secondo me il tema della cultura nuova che dobbiamo acquisire nella gestione dei conflitti
Questo vale per le ACLI e vale per la società
Ascoltare
Prendere parola
Rischiare le proprie poi posizioni personali per il bene comune o l'interesse generale
E non avere paura di rischiare le proprie posizioni personali
Fare mediazioni alte
E agire fino in fondo le proprie responsabilità
Rischio di essere retorico ma se questi passaggi
Fossero fatti da ciascuno di noi per il le responsabilità che ha
Probabilmente saremmo nel tema della nuova edificazione
Tutto ciò però lo dobbiamo saper fare solo se sappiamo sperare se dentro di noi c'è un fuoco lo diceva Andrea nella sua relazione
Sperare dice Enzo Bianchi
Significa credere oggi quello che si compirà domani
Scegliere di sperare dice ancora Enzo Bianchi significa decidersi per una vita responsabile
E ritorna il concetto della responsabilità che dobbiamo agire e siccome sono milanese mancano venti secondi
Voglio ricordarvi solo la Salmo dia della speranza di di Davide Turoldo
La cito a memoria sperando di non
C'è un passaggio della sua moglie alla speranza dove Turoldo gridava perché lui non parlava lui gridava tuonava e diceva a sé speranza Simo tutti insieme
Tutti insieme sperava Simo
E la speranza avesse una voce sola
Io lo sogno questo momento
Vorrei un giorno vivere un momento in cui sento l'umanità che spera tutto insieme
Mario Luzi disse che questo giorno quasi l'abbiamo sfiorato nel due mila e tre
Quando cento milioni di persone
Dissero che non volevano la guerra in Iraq
E disse che era il prologo di una nuova umanità o la speranza di questa
Ecco noi dobbiamo fare tutti noi la nostra parte di conversione di azione grazie
Grazie Paolo
Raffaella ma io grazie
Buongiorno a tutti come responsabile nazionale dell'Associazione professionale delle ACLI ovvero gli atti cosa che si occupano di lavoratori domestici
E di assistenza familiare mi sembra che molte delle parole molte delle tematiche che abbiamo sentito in questi giorni proprio attraverso il nostro sistema e ci pongono delle questioni molto importanti anche a noi come atti di colf
Un'associazione che interseca e che può fare una fotografia di quella che la situazione italiana rispetto
Alle problematiche delle famiglie alle problematiche più ematiche legate alla migrazione
Alle problematiche legate al valzer
Chi mi ha preceduto ha toccato già uno dei temi per me molto cari e per noi come a chi fa fu molto cariche è quello della legalità nel settore del lavoro domestico
Ma io vorrei dire della legalità nel settore del lavoro perché questa crisi ci sta mettendo proprio davanti agli occhi
Uno dei fenomeni che sta tornando oggi purtroppo nella nostra società ovvero il lavoro nero e lavoro grigio
Rispetto a una categoria di lavoratori che ancora non è tutelata una categoria di lavoratori che
Ancora a un percorso di e acquisizione di diritti che mancano cito solo la maternità che essendo una categoria di lavoratori composta per il novanta per cento di donne ancora non
Pienamente tutelata
Legalità che noi cerchiamo di portare avanti sostenendo i servizi che nostro sistema sta a realizzare un do anche se sappiamo che per dare dignità al lavoro non bastano sicuramente servizi
Per colmare le solitudine di questi lavoratori che sono donne straniere le cui famiglie sono lontane e noi facciamo politiche per le famiglie e per colmare le solitudine di quelli anziani che sono da soli pensiamo all'invecchiamento della popolazione
E noi abbiamo la Fappani afferrato Federazione anziani pensionati delle
Delle Attili
Non possiamo unicamente occuparci di servizi di fare bene questo compito ma di riuscirà proprio parlare con le persone
Riuscire a raccogliere le loro storie e riuscire a
Trasformare queste storie e questi racconti
In una
E in una azione positiva per noi come associazione e per la nostra comunità
Riuscire a raccogliere queste storie per restituire al nostro welfare delle prospettive diverse
E dico questo perché sono stato varie di uomini e di donne stranieri
Donne e uomini che stanno contribuendo alla costruzione della nostra nazione
E abbiamo celebrato alla fine del due mila e undici centocinquant'anni di lavoro domestico per raccontare la storia non solamente per la nostra associazione ma di come in centocinquanta anni questo lavoro ha costruito la nostra nazione
E proprio basandosi su questo
E alla
All'opera di queste persone che provengono da mondi di darsi possiamo cogliere le potenzialità per fare questo per rigenerare comunità per ricostruire il nostro Paese
Perché la parola comunità porta molti colori è scritta con colori diversi
E quindi anche la nostra diversità che come altre cose possiamo contribuire avendo per la maggior parte donne donne straniere che possono appunto partecipare al movimento anche se una partecipazione difficile ha una partecipazione
E difficile da costruire perché merita una maggiore attenzione merita tempo i processi sono comunque lunghi
Però noi ci crediamo molto e ringrazio tutti quei territori che in questi anni hanno saputo valorizzare la nostra presenza i percorsi veramente arricchenti che dove siamo presenti e siamo riusciti a mettere in piedi e grazie
Grazie
Il primo intervento della mattinata chiederei all'onorevole Pittella di prendere la parola
Una volta
Grazie io voglio esprimere subito al vostro congresso la vostra organizzazione al vostro Presidente Andreoli vero all'amico Giovanni Bianchi
La mia grandissima stigma
Per l'azione che svolgente
E per i contenuti del vostro congresso desidero salutare il Presidente Casini annotare
Una sintonia molto ampia
Rispetto alle cose che ha detto
Sì è vero
Si può convenire che destra centro e sinistra siano categorie superate
Ma i valori i principi i programmi non sono superate
Ed io da socialista
Cristiano
Militante dirigente del Partito Democratico ritrovo una grande sintonia dispetto ad alcune posizioni sociali economiche che qui sono state espresse
Da voi e dal Presidente Casini
Apprezzo molto che nella relazione nei vostri interventi
Sia presente una consapevolezza preoccupate allarmata della crisi
La crisi non è finita
Oltre un giovane su due e senza lavoro in Grecia in Spagna e nel Mezzogiorno d'Italia
E diciamolo con conferita il nostro Paese si sta avvitando in una recessione drammatica solo la Grecia fa peggio di noi in termini di prodotto interno lordo
Di fronte a questo dramma è indispensabile un discorso di verità e uno scatto di orgoglio
Un discorso di verità perché bisogna dire con chiarezza che urge un deciso cambiamento di passo l'austerità e come il bacio della morte
L'austerità staff sfibrante o le nostre economie certo concordo anche qui con Casini i conti pubblici vanno risanati ma non è gravando la recessione che si miglioreranno le finanze dello Stato
Al contrario e urgente puntare sulla crescita anche per quei Paesi che possono essere considerati le formiche
Diciamolo indicando chiaramente a quale Paese ci riferiamo la Germania
Che pure qualche squilibrio interno a
Non ha alcun interesse
Ad aggravare di squilibri tra i Paesi del nord Europa i Paesi del sud Europa non ha alcun interesse che prosegua questo fenomeno della recessione della caduta della domanda interno
è necessario lì rilanciare la crescita gli strumenti ci sono non solo la Tobin tax
Abbiamo detto proposto il Parlamento europeo larghissima maggioranza ha detto eurobond progetto bond tassa sulle transazioni finanziarie Golden Rollo
Abbiamo fatto indicato strumenti precisi
Per recuperare mille miliardi di euro all'anno e
Iniettare lumi su un piano europeo per la crescita la coesione sociale e la sostenibilità Weston serve in Europa
Non il tema del debito ma il tema prioritario della crescita e della coesione sociale dobbiamo cambiare
L'ordine dei fattori oggi il prius in Europa non è il debito oggi il primo su in Europa e la non crescita e per invertire dobbiamo fare un piano come quello immaginata del loro un piano per la crescita la coesione e la competitività con gli strumenti che abbiamo indicato
Aggiungo c'è una parola nel dibattito politico e culturale che dobbiamo assolutamente non voi ma altri riscoprire
E che desta da trascurata la parola solidarietà
Solidarietà è una parola importantissima che deve essere la stella polare per chiunque voglia impegnarsi nella dimensione pubblica oggi ci siamo imputabili Touati a parlare al singolare
Diceva Rand la politica siamo noi in quanto esistiamo al plurale
Bisogna rimettere in moto la partecipazione autentiche spontanea per costruire una speranza comune per il Paese
Guai se la politica si abbarbicarsi in una torre d'avorio
Ma uguali anche se i cittadini cedessero al disincanto allo sconforto al rigetto della partecipazione e si trasformassero in semplici spettatori non abbiamo bisogno di invettive
Di nuovi Tele predicatori ne abbiamo già avuto uno
Ma abbiamo bisogno invece
Di
Metterci in gioco in prima persona per questo ritengo essenziale liberare energie migliore della società italiana c'è una miniera voi lo sapete
C'è una miniera di partecipazione che si trova in grandi realtà come la vostra in realtà molto più piccole io ho fondato un altro piccola associazione
Trasversale apartitica che sia ma prima persona che è sorta da un gruppo di ragazzi senza tessere di partito che vogliono impegnarsi nella vita civile del nostro Paese queste energie pulite devono incontrarsi con la migliore politica
La politica deve
Tornare ad essere vocazione
L'impegno politico non può ridursi all'amministrazione dell'esistente né può essere semplicemente esercizio tattico la politica impegno disinteressati appassionato cura degli altri passione civile
Tensione etica trasmesse diffusa attraverso a comportamenti concreti e non lezioni moralistiche
Mi piace ricordare le parole
Che un giovanissimo Piero Gobetti scrisse a ventuno anni
Nell'introduzione alla rivoluzione liberale il nostro fine di inserirci nella vita politica del nostro Paese migliorare i costumi erede
E ma non pensiamo di raggiungerlo con un'opera di predicatori la nostra capacità di educare si sperimenta realisticamente in noi stessi
Chiediamo ed un chiamo noi
Educando noi educa e Remo gli altri ecco io credo che per fare uscire il nostro Paese
Dal pantano
Dobbiamo ripartire da queste parole profetiche dobbiamo educare noi stessi educare educare gli altri alla solidarietà e alla democrazia
La partecipazione la passione la solidarietà solo i migliori antidoti alla crisi che attraversano le nostre società
Parlo di crisi non solo economica ma di crisi etica non dimentichiamo che le radici della crisi economiche attuali sono morali parlava Casinelli
Della bolla finanziaria di questa finanziarizzazione assurda dell'economia che è un disvalore sul piano etico sul piano
Morale
Dobbiamo riscoprire la dimensione pedagogica dalla democrazia io credo molto nella scuola certo la scuola serve anche e soprattutto a formare capitale umano
Ed è quindi un motore per lo sviluppo ma non serve solo a questo credo in quel legame indissolubile che esiste tra scuola e democrazia
La scuola e la palestra della democrazia per dare forza a questa visione della società l'associazione che io presiedo prima persona e vorrei
Fare un appello è un invito ad una parte del CIPE su questo punto si sta battendo per reintrodurre l'educazione civica nelle scuole medie interi ori e per introdurre il diritto comunitario è la seconda lingua comunitaria obbligatoria nelle scuole medie superiori è un piccolo primo passo
Per il
Per cominciare a ricostruire
Tutto di partecipazione di consapevolezza civile che si è desertificato in questi ultimi vent'anni in Italia solo poche realtà hanno saputo resistere a questo deserto ci vive le ACLI la vostra organizzazione solo una di queste realtà che ha resistito meglio di tutte le altre da voi dal vostro entusiasmo dalla voglia
Bossa di partecipare abbiamo tutti da imparare grazie
Sappiamo
Durante grande opportunità anche per il dibattito di questo pomeriggio per il compreso si trovano come risulti arduo popoli
Adesso voi solo informarvi più alcun ruolo e quindici
Si riprende con l'Assemblea congressuale cui i primi interventi saranno solo avvertito arrivi quindi si preparino quello in cui risiede Albanese Antonio o il privato seguire trovarsi del buon appetito
Auguri attenuti
Cuoca volto al filone
Nel pomeriggio tutte riprendiamo i nostri lavori puntuali
Lavori che in tempo interromperemo per la tavola rotonda tagliuzzata verso le
Guarda solo i servizi e quindi il segno
Non si sente ecco
Qui se non riprendiamo i nostri lavori per un'oretta circa completando lì poi
Interrompendo le poi per le ore sedici un quarto circa per la tavola rotonda
Cioè più tardi avremo anche l'esito della votazione per il Presidente nazionale
Era già stata preannunciata chiamo
Diamo la parola azionaria Keita Rini Presidente delle attività e annessi prepara
Albanese Antonio parentesi
Bene buongiorno a tutti inizio con una frase renderà relazioni di Andrea
I cittadini sempre più impauriti dalla crisi impauriti dall'insicurezza del futuro dal drastico ridimensionamento edilizia ridimensionamento del sistema di protezione sociale del Welfare
E se questo è preoccupante per tutti
L'ho ancora di più perché è più vulnerabile e che richiede un sistema di protezione sociale che garantisca i livelli di assistenza e percorsi inclusivi
Ci viene richiesto un nuovo protagonismo un'adesione ad un progetto di cambiamento dando una nuova centralità ai territori
Ci chiede e ci viene chiesto di mettere in campo una forte capacità progettuali
Puntare verso lo sviluppo di un welfare di comunità che ponga particolare attenzione alla centralità della persona al supporto e al sostegno delle famiglie alla qualità
E alla messa in rete delle risorse del territorio
Per ottenere questo dovremo essere capaci
Anche di sviluppare relazioni fondamentali nella creazione di reti e di sviluppo di connessioni con gli altri soggetti attivi nel territorio a partire dal mondo variegato del terzo settore
Dovremmo insieme a loro denunciare i tagli inflitti alla stessa del welfare e alla stessa per il sociale in particolare
E le conseguenze e i costi sociali di queste scelte
Che rischiano di pregiudicare valori e componenti essenziali del sistema faticosamente costruito negli ultimi decenni i decenni del secolo scorso
Insieme all'avremmo a testa dovremo essere capaci
Di proporre
Miglioramento qualificazione delle politiche dei servizi
Presentando significative esperienze in atto e negli anni siamo capaci di presentare Nasti esperienze perché Latisana tutte le le impresse sociali o meno che mettiamo in atto tutte giorno
Faccio solo un esempio avere dieci
Pensate a quanto lavoro stiamo facendo per l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate quant'è importante questo di persone che
E da assistite li rendano produttori di reddito
Per cui
Se i tagli che ne facciamo serva no per
Fare politiche attive per il lavoro in particolare di lavoro per le persone più svantaggiate sicuramente
Questo è un compito importante vengano pure i tagli ma finalizzati ad una crescita di questo genere
Per cui ecco contino a
Diceva all'inizio
Che cittadini sono impauriti dalla crisi ma aggiungo anche impauriti da tanti titoli da tante parole
E fino a poco fa non conosciute impauriti da una crisi di cui non riescono a comprendere le cause allora da Terni nemmeno da una proposta da in asse dal nostro territorio
Che mi hanno chiesto di portare
La proposta la proposta è quella
Della promozione dell'utenza delle dotazioni economica finanziaria e tributaria
Sin dalle scuole elementari e medie
Che lei anche lì potrebbero sollecitare essi attraverso i canali politici nazionali
Si attraversa azioni sperimentali sul territorio in collaborazioni e gonne alcune scuole disposte a sviluppare questo percorso
In un mondo in cui la stragrande maggioranza di traffici e del commercio sono spostati su un campo del tutto sconosciuta alla cittadinanza
In cui si parla di bontà della tassazione senza dare alcuno strumento conoscitivo
Circa la sua utilità
E dei presupposti teorici e politici che sottendono scelte di tassazione diverse solo all'educazione su questi temi può garantire il sostegno al chiesta la politica e a priori e e agli amministratori locali e soprattutto alle campagne di sensibilizzazione e di indirizzo verso politiche economiche fiscali diverse che ne proponiamo nei territori
Grazie
Grazia Flavia
Diamo la parola Antonio
Albanese
Uno
E si prepara Raffaele clock Presidente provinciale delle acque di Ravenna
Buongiorno a tutti sono Antonio Albanese del Presidente delle ATI di Brindisi non Antonio Albanese l'attore però volendo
Volendo iniziare con
Una frase ovviamente cambiandone il senso del suo film qualunque avente più altri per tutti lo hanno già detto chi mi ha preceduto
Dagli interventi che mi hanno preceduto se vince che tutti noi condividiamo che le ragioni della crisi sono da ricercare
Solo non sono da ricercare nella
Sua connotazione economica ma sono soprattutto da ricercare nella sua connotazione connotazione etica
Ma non so società erroneamente interpretato applicato il concetto del senso della libertà della responsabilità dobbiamo quindi riappropriarci promuovere il vero significato di questi di questi concetti
La situazione che si è venuta a creare non consento a nessuno che applicare alle proprie responsabilità quindi tutti noi siamo chiamati ciascuno nel proprio ambito di interesse ad esercitare tutte le azioni volte
A dare un chiaro segnale di rinascita sociale ed economica con un rinnovato rigore etico
Come ha già detto il nostro Presidente Andrea Olivero reati devono crescere ancora di più nei territorio cercare di essere una guida
Un chiaro punto di riferimento nelle comunità locali
Dove non cresce appunto di più nei territori cioè quindi quindi per fare questo dobbiamo essere sempre più presenti e soprattutto dobbiamo dare il nostro contributo per cercare di bloccare appunto l'impoverimento dei nostri territori
Dovuto alla migrazione di tanti giovani delle loro intelligenze e dello loro potenzialità
E per far questo dobbiamo aprire un calmarlo un canale di dialogo privilegiato con loro ascoltarle dare gambe alle loro idee mettere a loro disposizione i nostri strumenti operativi quali
Le manette il patronato ma anche le associazioni specifiche l'attività relativi colf l'Ufficio Cooperazione da riscoprire rafforzare e sia fornendo anche strumenti le mediazioni come istituzione sopra locali
Dobbiamo soprattutto ritornare ad essere per loro una una guida ferma
Farsi capire i valori a cui noi siamo abituati
Io per far questo ho coinvolto nella mia presidenza diciamo diversi giovani donne quindi oltre a creare una continuità con la presidenza uscente ho voluto cooptare direttamente in Presidente
Per in Presidenza l'attuale segretario di Gioventù acquista in maniera tale che quando ce le però nel loro congresso
Un altro giovane parteciperà di diritto alla presidenza quindi in aumento del aumento la loro voce
Dobbiamo essere vista la nostra connotazione propositore di un'azione di apertura al dialogo con tutti i soggetti portatori di interessi territoriali sociali economici e culturali
Interessi di giustizia e di buona amministrazione al fine di costruire un'alleanza tra loro che pur nel rispetto dei diversi punti di vista
Mi redatte reale una quella sanno alleanza che deve o contribuire al al rilancio appunto nei nostri territori
Viviamo in una terra quella del sud la nostra con tanti problemi ma anche con molte opportunità opportunità
Che devono essere riscoperte nella direzione di uno sviluppo socialmente ed ecologicamente sostenibile e dobbiamo aprire anche le nostra venti per
Trasformare le nostre criticità in opportunità
L'agricoltura l'artigianato il commercio hanno contribuito nel passato a fare levare il livello economico dei nostri Paesi devono Società delle nostre comunità in un momento però dove la visione
Del dell'economia era al servizio dell'uomo
E in un momento dove TG devono saldi valori e comportamenti umani fondamentalmente positivi oggi invece con le regole sono passato in secondo piano l'economia la finanza non premiano più
Il lavoro la creatività la qualità all'etica di impresa
Della sostenibilità ambientale prendiamo meglio sembrano a prima premiare invece l'altra redditività la speculazione l'attenzione dell'ambiente per sfruttare al meglio tutte le risorse
Questo momento di crisi forse ci farà aprire gli occhi e ci farà interrogare sulla validità di questo modello di sviluppo che ci è stato imposto l'obiettivo di un PIL in crescita non può essere il solo obiettivo da affrontare
Per affrontare la crisi economiche in atto quindi c'è la necessità di sostituire questo obiettivo con quello di uno sviluppo socialmente ecologicamente ed eticamente sostenibile dove al centro di ogni e qualsiasi scelta vi sia l'uomo nella sua totalità e complessità
La sua famiglia e l'ambiente in cui vive
Oggi siamo in una nuova guerra a differenza di ciò che diceva Andrea io credo siamo in una nuova guerra dovrebbe
Sono state sul semplice momento sostituita le armi non ci sono più
Le armi col tradizionali consuete ci sono le armi di un'economia di una finanza che stanno aggredendo e attaccando l'uomo nella sua nella sua totalità
Quindi a questa guerra tutti noi dobbiamo
Rimboccarci le maniche così come hanno fatto i nostri genitori i nostri nonni subito dopo dopoguerra contribuire alla ricrescita dei NAS alla rinascita della nostra Italia delle nostre comunità grazie
Grazie grazie ad Antonio la parola a Raffaele Colozzi prepara Filippo Pinzone delle ACLI di barese
Signor presidente canili amici
Questo congresso rappresenti il momento della massima sintesi di un processo che la Provincia attivista di avere una
Le ACLI chi appunto io rappresento
Hanno vissuto con grande intensità a partire dalle fasi preparatorie delle Assemblee di circolo
Certamente in modo analogo a tante altre ma mi è sembrato doveroso portare un saluto della mia periferia alla massima assise del nostro movimento
Intendo focalizzare l'intervento su due punti
Per sottolineare alcuni aspetti che fra i tanti che sono stati trattati nella relazione del Presidente e nel dibattito e che trovo completi e congruenti con il ruolo che dobbiamo svolgere dallo società
Due punti dicevo che meriterebbero a mio avviso un'impostazione empiricamente più operativa
In primo luogo la crisi economica credo che andrebbe aggiunta ovviamente in modo provocatorio una paga intenti che ha sotto il nostro tempo e congressuale
Rigenerare comunità per ricostruire il Paese e qui a priori la parentesi prima che la restaurazione ritorni
Sì la
Restaurazione alla quali poteri forti stanno lavorando fin dal giorno dopo il CARA che di Lehman base e che la stragrande maggioranza della popolazione sta aspettando consenso liberatorio
Pensando diversamente da quanto stiamo argomentando nuovi che prima o poi si tornerà al punto che avevamo lasciato
Una restaurazione filosofica ancora prima che economica perché i nuovi modelli per una società più giusta e più sostenibili che oggi sono la palestra di studiosi su tanti fronti
Non interessano affatto sia il colore che da trent'anni allora lavorato sui nostri cervelli e sui nostri comportamenti
Per portali ad imitare e non a ragionare
Sia coloro che hanno praticato la moltiplicazione dei debiti perché è un reale benessere a breve termine particolarmente per se stessi
Trascinando tutto e tutti nel vortice della crisi
è fuori di dubbio che anche molti di noi si sono adagiati
E la reazione nella rigenerativa di questi tempi può essere spazzata via siedo si diffonde nuovo pensiero in modo più assidue convincente con tutte le forze che ne sono convinte
A cominciare dai più giovani che sono
Più di altri stati catturati dai messaggi dai modelli vuoti di significato e che ora pagano il pasto maggiore
Come fu rapida e progressivamente invadente e la diffusione del contagio sui comportamenti e le distorsioni attuative di allora altrettanto lo sarà
Quando finanzieri e comunicatori avranno capito che sarà nuovamente il momento di agire per riconquistare soldi e poterne
Noi quindi non ci possiamo limitare alle pure necessarie fasi di analisi e proposte in ambiti ristretti ma dobbiamo portare fuori
Tra la gente i nostri circoli assieme ad altri che come noi ci credono l'idea e l'obiettivo che diversamente si può fare
E quel fare diverso dobbiamo costruire c'ero fondamentalmente con il nostro pensiero
E le nostre forze fare i conti senza tener conto della restaurazione che sta dietro l'angolo sarebbe un errore imperdonabile come è stato imperdonabile lasciare abbassare
Negli ultimi decenni l'azione dirompente del liberismo
Dell'individualismo del consumismo senza mai alzare una bandierina rosso il segno di pericolo
In secondo luogo la crisi politica in Italia i partiti sono preoccupati più di contenere le bugie levo ad agire che di interpretare di cambiamento e fare proposte nuove
Sotto le passate che ora vengono loro assestate da ogni parte fanno i buoni propositi da domani saremo più attenti più vigili
Ma le cause che hanno portato la collusione senza freni all'immoralità dei comportamenti e calpestare ogni senso etico e morale non cavallo forse le dice nelle ed è a del partito personalistico del partito dei faccendieri e del consenso carpito colloquio gli slogan e non conquistato faticosamente con la proposta seria
Anche qui se non si parte dalle cause del degrado ben difficilmente si potrà costruire un'alternativa valida e credibile
E non sarà il mondo cattolico a poter incidere in questa situazione se non ci si fermerà ad una fase di testimonianza
Il tempo di una nuova generazione di cattolici in politica e di cui tanto si parla a partire da delle alte gerarchie della Chiesa non può fermarsi al momento dell'elaborazione ma deve scendere alla fase attuativa con gente che si sporca le mani
Siamo noi disponibile a sostenere e Corno e le altre organizzazioni più significative del mondo cattolico un impegno militante di nostri dirigenti
Le esperienze di reti no per la stessa fondazione Achille Grandi il tavolo di Todi non potranno avere prospettive di incidere nella politica del nostro Paese se non cominceremo
A vedere qualcuno sul campo magari partendo dalla periferia
Quindi associazionismo coinvolti in modo più diretto leadership delineate a più livelli
Credo saremmo in tanti e di impegnarci per un progetto che costituisca la vera novità della nuova politica sulla scia dei principi della dottrina sociale del Magistero della Chiesa
Con una presenza all'Aic e da affrancata dall'azione sulle rogatorie svolto in questi anni dalla gerarchia lasciando ad ognuno il suo compito chi deve orientare le coscienze e qui principi non negoziabili mi stanno bene in quanto cristiana
Chi deve invece agire in modo ispirato a tali principio ma praticando la difficile arte della mediazione in una se cita sempre il più diverse e plurale ma proprio per questo sempre più ricche e stimolante
Per un progetto di questo tipo credo saremo in tanti e dai contributi per essere ruota di scorta i politici che sempre più numerosi ed ipotetica aprono al mondo cattolico rivolgersi al tallone
Grazie grazie
Grazie Raffaele
Riconosce
Dei forti in zone non è
Salate
Era in Commissione va bene quindi chiamerei darei la parola a Rossato Attilio
E
Delegato di Mantova sei Presidente chiedo scusa si prepara Erika Mastro Zanni presidente delle ACLI di Trieste
L'ha colto di sorpresa
Io volevo
Questi giorni ho sentito tanti bei discorsi tante belle proposte abbiamo un titolo di congresso molto importante rigenerare comunità per ricostruire un Paese
Però penso che se vogliamo essere credibile e portare avanti un progetto così ambizioso dobbiamo anche riuscire a fare un po'di analisi all'interno dalla nostra associazione
Dobbiamo riuscire anche perché tante volte abbiamo l'ambizione forse ricorrere troppo veloce andare avanti senza fare i conti esattamente quei problemi che ci stanno anche all'interno dalla nostra associazione
Quindi siamo sicuramente in una fase
Di che grande crisi della politica l'abbiamo sentito da tante persone delle istituzioni chiediamo loro trasparenza chiediamo onestà chiediamo tutti di pagare le tasse
Sì
Ci candidiamo ad essere dei soggetti di una buona economia civile
E di costruire un nuovo Paese per poterlo fare bisogna comunque ad avere anche una certa credibilità
E allora per avere comunque un buon per poter dare un buon esempio per poter essere un buon esempio questa Paese sarebbe anche importante che
Analizzassimo alcune cose lentano dalla nostra associazione
Noi tanto per evidenziare un po'a quelli che sono gli aspetti che sicuramente negli ultimi anni hanno toccato molte discussioni all'interno della nostra associazione una di quelle che sicuramente in questo periodo è un po'
Nell'occhio del ciclone ad esempio a quello che la gestione che stiamo facendo a livello nazionale delle nostre night per che sicuramente ha scatenato tante discussioni
E che sicuramente io penso non sia una grande esempio di economia civile da questo punto dirigista
Questo lo dico ma non perché ho particolare attenzione su qualcuno ma ritengo che da nord a sud effettivamente non siamo stati un buon esempio di come abbiamo meno estratto sicuramente queste situazioni
Un altro aspetto sicuramente che riguarda anche la gestione dei nostri Bilanci sicuramente la trasparenza siamo veramente trasparenti nei nostri bilanci siamo veramente
Un esempio anche le di trasparenza e di correttezza oppure
Spesso esercitiamo manovre dal punto di vista fosse magari poco etiche da questo punto di vista paghiamo le tasse fino in fondo nelle nostre attività nelle nostre società che gestiamo all'interno dell'associazione
Noi chiediamo ai nostri politici e chiediamo i nostri interlocutore della dalla vita pubblica
Di avere trasparenza rispetto i loro redditi rispetto alle loro entrate lo facciamo anche all'interno della nostra associazione non ha sicuramente una cosa importante anche
All'interno della nostra associazione questa
Se vogliamo veramente essere credibili rispetto a queste cose io penso che da qui dobbiamo partire per avere comunque una credibilità da poter spendere e non essere facilmente tacciati o comunque
Essere un attimino ripresi perché basta poco per dire ma voi volete comunque proporre fatte grandi discorsi ma poi alla fine
Non è che magari su tutte queste questioni sia siete così pure così trasparente quindi io penso che questi siano temi che devono per forza essere motivo di confronto all'interno della nostra associazione e devono trovare chiarezza
E poi ripartire per costruire effettivamente qualcosa cercando di mettere al centro della nostra
Azione sicuramente il nostro territorio mettere al centro i nostri circoli fare della funzione fare dello sviluppo socio temo sicuramente il punto di forza da cui ripartire sui nostri territori
Lo sviluppo soggettivo non deve essere solo una questione organizzativa puramente tecnica ma lo sviluppo socio attivo
Deve diventare
Un aspetto che delinea chiaramente che tipo di associazione vogliamo essere quali sono ville
I punti fermi da cui vogliamo ricostruire costruire anche la nostra associazione che tipo di
A chi vogliamo delle ACLI sicuramente schierati verso
Gli ultimi generate insomma schierate verso quelle che sono i problemi del sociale soprattutto in questo momento
Ripartire anche nei nostri circoli cominciare anche a riparlare di lavoro di un lavoro milizia con parco pochi giorni fa
Come vocazione un cristiano che prende lavoro come vocazione quindi come impegno per ricostruire per costruire Progetto dedito su questa terra quindi
Una vocazione di lavoratore che parta comunque dal mettere a frutto tutte averlo sue competenze e le sue capacità
Io quindi penso che se vogliamo veramente
Ricostruire rigenerare le comunitarie costruire questo Paese
Dobbiamo fare i conti anche da questo se vogliamo poter avere una certa credibilità da poter spendere nell'ambito della politica grazie
Bene
Grazie grazie
Veloci
La parola aerei ca mascotte Zanni presidente delle ACLI di Trieste si prepara Filippo Pinzone ed essendo entrato in sala
Di
Ribadisco che fra un quarto d'ora
Daremo all'esito
Otto per l'elezione del Presidente nazionale
La parola
Allora buon pomeriggio a tutti
Io devo dirvi che forse più in vecchio e più facilmente mi commuovo
Però ieri quando abbiamo cominciato la nostra sessione pomeridiana abbiamo suonato l'inno d'Italia
Ed eravamo in quattro gatti devo dir la verità ci siamo tutti alzati in piedi
E io mi commuovo sempre anche perché più passano gli anni
E più sento di amare questo mio paese
E forse più passano gli anni più sento di amare la mia famiglia sento di amare e mio marito i miei figli
I miei genitori che stanno invecchiando
Più sento di amare le ACLI però io non credo che l'amore ci renda ciechi o meglio forse tutti noi sperimentiamo momento della nostra vita in cui l'amore ci rende ciechi però l'amore adulto non può essere un amore cieco
Anzi vi dico una cosa di più ho letto alcuni anni fa un bel libro
Che parlava di educazione per i ragazzi disabili che si chiamava l'amore non basta e aveva anche un bel sottotitolo che diceva se Liam mi aiutarli a cambiare
Ecco io credo che se devo guardare questo mio paese che tanto amo la mia città
Le relazioni anche le nostre ACLI non posso guardarle con gli occhi dell'amore Cecco ma devo guardarli con gli occhi di una persona adulta
Capace di guardare le bellezze di questo nostro Paese e di questa nostra organizzazione ma anche le sue criticità
Questo perché credo che se noi siamo veramente un'associazione adulta non dobbiamo avere paura di guardare anche i nostri limiti il che non sono limiti
Che ci devono bloccare anzi devono essere proprio la constatazione del limite la capacità di guardare avanti e questo credo sia
Assolutamente importante
Oggi in questa giornata abbiamo lungamente parlato del tema della crisi non mi soffermo perché ne hanno parlato persone molto più autorevoli di me ma io non credo che dobbiamo parlare di una crisi
Non lo credo proprio
Se dovessimo parlare semplicemente di una crisi penseremo quindi che la crisi finisce il probabilmente tutto tornerà come prima io questo non lo credo assolutamente credo che stiamo vivendo un periodo di cambiamento epocale
E questo cambiamento abbiamo tutti bisogno di imparare a governarlo dobbiamo governarlo nelle nostre vite nelle nostre comunità nelle nostre associazioni
E l'arte del Governo delle cose è un'arte molto complicata molto difficile sulla quale dovremmo tutti a tutti i titoli personale e collettivo e sociale imparare ad esercitarci
E anche quando parliamo delle nostre comunità credo che dobbiamo anche sapere di che cosa parliamo
Io non vi porto degli esempi solo per dimostrare capacità o competenza perché non è nel mio stile né nella volontà della mia provincia
Però ne abbiamo cercato nel nostro piccolo di capire che cosa significa confrontarsi con la comunità
E che cosa significa e che cosa significa per le persone confrontarsi con noi abbiamo fatto un piccolo lavoro nell'ambito dei centocinquant'anni si chiamava Fratelli d'Italia anche un titolo un po'vaga lotto diciamo la verità
Però abbiamo fatto una scelta di campo che era quella di portare questo lavoro negli ambiti più marginali della nostra città nei centri di accoglienza per persone disabili
Nei centri di accoglienza per persone con disagio per i migranti agli immigrati
Nelle scuole professionali e tutto cominciava era tutto un lavoro centrato sulla Costituzione sugli articoli principali della Costituzione
E cominciavamo proponendo un giochino molto famoso molto comune per chi si occupa di formazione che si chiama brani in stormi inc e la parola centrale era la parola democrazia
Abbiamo incontrato alcune centinaia di persone e a queste centinaia di persone diverso e per generazione perché c'erano ragazzi giovani ma anche adulti per cultura
E anche per esperienze di vita abbiamo chiesto che cos'è per loro la democrazia e devo dirvi ne sono uscite delle cose oltremodo interessanti
La parola più gettonata collegata al pensiero della democrazia e la libertà articolata nelle sue varie forme libertà di pensiero libertà di azione libertà di parola
Libertà personale
La seconda parola e la parola diritti la volontà di avere dei diritti riconosciuti ma la terza parola e della cosa che a me personalmente a più stupito e la parola solidarietà
Lì quelle persone ci chiedevano di avere degli spazi di offrirci di offrire loro degli spazi di costruzione della democrazia
Che fosse costituita dentro piccoli spazi di comunità dei piccoli spazi associativi io credo che noi abbiamo veramente tanto lavoro da fare e finito quindi adesso concludo
Abbiamo tanto lavoro da fare e credo che abbiamo bisogno di elaborare noi al nostro interno degli spazi di democrazia piena partecipata e viva e reale ampliando questi spazi di democrazia
Abbiamo bisogno quindi credo di proporre un pensiero di democrazia che sia
Vero reale in un Paese come il nostro dove la democrazia onestamente sta seriamente vacillando il nostro compito è un compito serio
E che credo sia giusto che parta prima di tutto da noi e un pensiero che dico spesso ringrazio il presidente nazionale
Per la sua relazione per il lavoro di questi anni ringrazio la Presidenza anche per i lavori che fatto quest'anno
Invito la futura dirigenza di questa nostra organizzazione a prendere in mano con coraggio
Il passaggio epocale che stiamo vivendo perché rischiamo altrimenti di non farcela neanche noi come non li hanno fatti altri molto più forti di noi quindi con la nostra forza al nostro coraggio
Mi auguro che saremo tutti capaci di costruire i presupposti per un futuro veramente
Migliore anche più sereno e più felice grazie a tutti
Grazie grazie
La parola affidi
Buone
Poi ascolteremo il beneficio
Molto nostra ospite il Presidente del Consiglio italiano del movimento europeo servizi video tastoni
Ma vorrei iniziare questa mia riflessione toccando solo alcuni tasti credo che
Mi chiedevo già nel congresso provinciale regionale quale potevano essere cose tra le tante sulle quali poter dare una profondimento e il primo lo ritengo fondamentale il lavoro ancora di più oggi
Dove
Tornare a parlare di lavoro importantissimo dove oggi abbiamo
Più del trentuno per cento dei giovani tra i diciotto e ventinove anni che sono disoccupati
Abbiamo perso sa e smarrito il lavoro ma il marito anche il senso del lavoro anche di chi la voce la
E quindi dobbiamo privilegiare come accade
Questo nostro compito di fare cultura ed educare sul tema del lavoro non possiamo soltanto vuol dire
Riempire c'è parlarne ma dobbiamo tirar su le maniche lavorarci sopra
Può essere questo Ottonaro alla voce anche un momento in cui invece il costruire veramente un'economia civile realizzare sui territori progetti veri concreti
Vuol dire innovare lavorare
Vuol dire come associazione ripensare anche i nostri servizi e le nostre imprese affinché queste possono essere veramente di stimolo ed aiuto e sms nello nel contesto del territorio dove si trovano per essere veramente utili al contesto sociale alla società stessa quindi
Dobbiamo fare questa riflessione ma farla seriamente in poco tempo come abbiamo fatto altre riflessioni e immetterci subito su questo percorso l'altro argomento sicuramente prioritario è quello del web fa
La crisi dell'Uefa storico lo sappiamo tutti l'abbiamo sotto gli occhi però questo sta mettendo antitesi e in discussione anche le situazioni di maggior difficoltà
Qualche qualche incontro in qualche incontri potevamo che avevamo tutti diritto al benessere ad una vita dignitosa ebbene dobbiamo concretizzare quelle parole dobbiamo abbiamo il dovere di tutelare
In modo chiaro preciso con parole chiare e precise
Chi vuole chi ha bisogno di non vedersi smantellato la la propria dignità e soprattutto
Smantellato questo voler fare ridisegna lo sicuramente modo suscitare inclusivo ma però difenderlo
Sicuramente ci siamo impegnati e l'abbiamo anche lanciato quello di trovare misure di protezione generale contro la povertà
Oggi due mila dodici questa cosa diventa un'assoluta priorità indiscutibile e non più rinviabile
Noi dobbiamo l'abbiamo detto la bici abbiamo studiato ci abbiamo lavorato dobbiamo adesso trasformarlo incompetenza in
A in modo che sia palpabile verificabile realizzabile
Da mi ha detto che vogliamo un Guelfa suscita io e municipale abbiamo l'occasione di organizzare riprendere i patronati caffè
Rigenerare lì non solo in modo efficace ma anche
In modo che possano rispondere a queste richieste
Perché possono affrontare i mutamenti sociali in atto
L'altra cosa sulla quale dobbiamo
Rigenerarsi
E l'abbiamo lanciato nell'ultima volta era quello del volontariato
L'abbiamo dobbiamo fatto oggetto anche di un incontro che abbiamo ci abbiamo l'avvocato sopra tantissimo ma dobbiamo di valorizzarlo seriamente da valevole Zaha soprattutto la Corte la gratuità di tanti nostri volontari
Perché è poi da qui si arriva anche una selezione di una classe dirigente eticamente efficace seria
Dove possa anche applicarci una vera e una corretta gestione più oculata a tutti i livelli e questo è un altro compito che dobbiamo abbiano avere di dal fonte
Dove dobbiamo puoi recuperare alcune risorse alcuni utilizzi magari non troppo coerenti delle nostre risorse perché queste vanno reinvestite sui territori
E sui territori che hanno capacità di impresa ma soprattutto capacità di innovazione perché con questo possiamo anche dare risposte
Ai due ragionamenti che facevo prima
Dobbiamo anche valorizzare collaboratori
Che sono a nostra fondamentale risorse l'abbiamo scritto anche delle persone valore delle persone abbia scritto anche sul noto tesseramento
Dobbiamo scegliere a quale contratto applicare l'arsenale interno delle ACLI perché questo deve essere un contratto che però ci possa anche
Concretamente vedere come attori
Che che a possono realizzare è una in modo concreto un'economia civile e quindi non soltanto nelle parole ma nei fatti abbiamo l'occasione per farlo e l'ultimissima cosa e ho finito
Vorrei richiamare poi a una a un invito a tutti i livelli quindi non soltanto nelle imprese
Dove già oggi lo facciamo ma anche del movimento a un vero e proprio Bilancio sociale chiaro e preciso ogni anno che questo ci può dare la misura di quello che stiamo facendo di quello che abbiamo fatto
E di quello che potremmo anche fare negli anni successivi grazie
Non è grazie
Grazie a Filippo camorra la parola per il suo breve cenno positivo saluto a questo congresso al Presidente del Consiglio italiano del movimento europeo ieri pizzini catastali
Grazie presidente grazie di questo invito
Fa il movimento BEU alleati c'è una legame storico il legame che dura da da tempo credo sia sviluppato nel tempo
Non soltanto
Attraverso una condivisione di valori e di obiettivi ma anche attraverso delle relazioni personali
Anche attraverso il fatto che alcuni storici segretari generali del Consiglio italiano del movimento vero
Venivano proprio dalla vostra organizzazione vorrei qui ricordare o di Angelotti Aldo De Matteo che hanno
Contribuito largamente allo sviluppo della nostra organizzazione così come questo è avvenuto anche a livello
Del movimento vero internazionale con una partecipazione intensa di militanti che provengono da questa organizzazione
E con i quali abbiamo lavorato in tutti questi anni condividendo l'obiettivo del
Degli Stati Uniti d'Europa
Noi come movimento europeo in Italia abbiamo molto apprezzato l'anno scorso quel documento che può essere definito di Camaldoli due che fu sottoscritto da molto organizzazioni cattoliche
Perché in un momento in cui si dimentica il sogno dell'Europa
L'anno scorso quello fu l'unico documento di una rete così importante nel quale si faceva riferimento in maniera esplicita nascita di rilanciare la battaglia per gli Stati Uniti ed Europa
Lo dico non a caso perché in quegli stessi giorni ci fu un documento
Parallelo rispetto a quello quello cosiddetto della responsabilità ed discontinuità in cui si chiedeva un piano di crescita e però in questo documento la parola l'opera totalmente assente
E allora mettere affianco un documento
Come quello promosso da quella rete di organizzazioni cattoliche e legge un altro documento nel quale si pensava che la crescita potesse essere portata avanti soltanto attraverso iniziative all'interno del territorio italiano
Questa differenza noi l'abbiamo sottolineata e l'abbiamo voluta appunto
Rilanciare sottolineando appunto
Come fra di noi fra di voi ci sia una larga condivisione di obiettivi
Noi in queste settimane in questi mesi con il Movimento per italiano abbiamo tentato e stiamo tentando ancora di
Sottolineare di allertare l'opinione pubblica le forze politiche sul fatto che le decisioni che sono state assunte in questi mesi in questi due anni
Dai Governi dell'uno per rischiano come è stato detto del resto nella relazione del Presidente
Di far fallire il sogno europeo il progetto europeo il rigore non soltanto non basta Mario Rigoni rischia di provocare la recessione con la recessione
Di portare al fallimento delle ingenti in generale al fallimento degli Stati Uniti dopo comunque del progetto di integrazione europea allora da questo punto di vista io credo che sono necessarie due
Elementi da cui dobbiamo partire il primo e che il Trattato di Lisbona così come e io ritengo che il trattato di Lisbona comunque c'è il sufficiente
Contiene alcuni strumenti alcune possibilità
Per andare al di là delle icone per consentire il rilancio dell'integrazione europea in particolare per esempio il trattato di Lisbona consente lo strumento dei progetti bonds
Che consentono appunto di investire in settori produttivi e che consentono appunto di rilanciare la crescita ma tutto questo è possibile soltanto se noi possiamo lavorare insieme
Per una quadro comune per una visione più ampia del processo di integrazione europea
E da questo punto di vista io credo che noi dobbiamo rilanciare insieme il discorso appunto di una più forte integrazione politica io dico che noi dobbiamo dire oggi che non c'è uscita dalla crisi senza rilanciare il discorso dell'uomo federale
Devo provvederà e non cade dall'alto non cade dal cielo come diceva Spinelli su questo dobbiamo cominciare a lavorare insieme dobbiamo lavorare insieme
Nella prospettiva dell'elezione Kobe nel due mila quattordici
Sapendo che dopo l'elezione come nel due mila quattordici
L'Italia avrà la presidenza di turno del Consiglio nel secondo semestre due mila quattordici e io credo che da questo punto di vista noi dobbiamo porci l'obiettivo di andare al di là del Trattato di Lisbona il Trattato di Lisbona
Concepito elaborate adottato la due mila due al due mila sette
Appare in maniera evidenti inadeguato rispetto alla crisi di oggi
Dobbiamo questure insieme un'iniziativa politica un'iniziativa della società civile e qui concludo a livello italiano e anche a livello europeo perché appunto si riapra il cantiere delle riforme dell'Unione europea
Io credo che la vostra organizzazione ricordo il Congresso cargo è arrivato a Bruxelles la vostra organizzazione ai titoli ha la possibilità insieme ad altri per lavorare insieme appunto per il rilancio del processo di integrazione politica
Il considerare il movimento europeo conta molto
Sulla collaborazione con voi sulla possibilità insieme di coinvolgerli
Tante altre forze della società civile in modo tale che appunto che si rilanci questo processo di un'Europa federale solidale e democratica
Credo che questo l'obiettivo che non ci dobbiamo porre tutti quanti insieme grazie
Grazie grazie Presidente riprendiamo con gli ultimi due interventi crea dei ministeri Roberto Rossellini
Presidente delle ACLI di Brescia si prepara Arrigo dal poco che con
Presidente pelle accreditamento e che verrà prima poi della proclamazione del Presidente
Roberto te la parola
Sì grazie
Nell'ultimo numero di azione sociale c'è una foto famosa
Dove si vedono grandi dirigenti nazionali ritratti dopo un congresso
E sono lì sui gradini di di una chiesa è molto bella fotografia
C'è chi parlò attacchi fumanti ride
Però
Anche in quella foto ci sono dei visi delle facce
Vere
Serie non di plastica
Qualcuno ha uno sguardo come di primo piano
In realtà il piano e il gruppo la comunità
C'è uno sguardo serio di chi sente che c'è una storia da scrivere insieme ma anche delle urgenze a cui rispondere insieme
E lo sguardo che sia sul mondo è un fatto importante
Se chi vive il mondo come un luogo brutto da redimere da protegge si e come noi chi invece ha uno sguardo
Come del mondo con una garanzia dei rigenerare
è uno sguardo un po'che io chiamerei istituzionale
E io questo sguardo non lo ritrovo non l'ho ritrovato
In molta classe dirigente della nostra Repubblica del nostro Paese
Basti un dato dell'Eurispes del due mila dodici che ci dice che la credibilità delle nostre istituzioni precipita dal due mila quattro
Quest'anno solo il quattro per cento dei concittadini aumentato
E settantadue per cento la ridotta dice che le istituzioni sono meno credibili
Ed è un fatto grave perché
Se le indi se se si perde questa credibilità si toglie lo spazio per il futuro
E la credibilità si perde quando si parla male delle istituzioni quando non prestiamo attenzione alla selezione dalla classe dirigente quando non curiamo le regole e la loro trasparente applicazione quando non ci preoccupiamo della sostenibilità
La difesa delle istituzioni richiede sacrificio ma
Proprio questo sacrificio dalle istituzioni la necessaria sacralità
Si può essere una crisi politica anche economica anche sociale ma se c'è una crisi istituzionale grave
Forse proprio per questo che il Censis dice che l'Italia
Vive un inconscio collettivo senza più legge né desiderio
Perché non crede più ad alcuna regola e non sta sviluppando un desiderio di futuro
Ma noi le ACLI
Possiamo invece esserci abbiamo la credibilità
Perché ci chiamano ovunque
Siamo presenti in tanti tavoli nei mass media nelle imprese sociali nei progetti abbiamo una mappa delle quattro fedeltà che ci aiuta ad orientarci le quattro fedeltà di fatto sono una sintesi del cattolicesimo democratico abbiamo tutto
Dobbiamo solo imparare a ridirlo con parole con linguaggi nuovi
Molti circoli già lo fanno cercano di ridire queste fedeltà questo linguaggio questo cattolicesimo democratico
Con linguaggi nuovi moderni adatti a farsi capire anche i giovani che non hanno conosciuto ciò che è stato nell'epoca passata
Oserei dire che dobbiamo fare uno sforzo Consiliare cessa per dire le stesse cose
Dialogando con il mondo
Dobbiamo salvare una grande tradizione
Giustamente diceva Baricco che non si salverà ciò che abbiamo tenuto al riparo da i tempi ma ciò che abbiamo lasciato mutare
Perché diventasse se stesso in un tempo nuovo
Ecco a questo il cambiamento che ci aspetta e non è un fatto puramente intellettuale perché noi è un fatto profondamente sociale perché ne abbiamo presente che stiamo parlando
Di carcerati di disabili di giovani senza lavoro di imprenditori che si suicida hanno di stranieri
Di famiglie sole
Abbiamo un pensiero ma abbiamo anche queste situazioni davanti agli occhi questo vuol dire che
Non abbiamo una responsabilità solo verso noi stessi e la nostra organizzazione ma abbiamo una responsabilità verso questo Paese
Spesso queste sofferenze queste ingiustizie ognuno per la propria parte
A noi forse non tocca sempre l'azione di retta
A noi spetta conformare questa società questa politica queste istituzioni proporre grandi visioni
Ecco se questo Paese se queste istituzioni saranno anche solo un pochino più giuste sentiremo di aver fatto il nostro dovere
E soprattutto di aver risposto no nostra vocazione in buona sostanza sentiremo di essere noi stessi di avere la nostra faccia che
è bella o brutta ma insomma ma è quello che
Però la nostra faccia più vera come quelle facce che abbiamo visto proprio sui gradini della Chiesa di quel congresso buon lavoro a tutti
Grazie
Grazie Roberto adesso all'ultimo intervento prima della proclamazione del Presidente nazionale avendo dal poco
Grazie di non avermi nel tempo
Io non non mi devo scusare con il Presidente ma non mi sembrava non mi è sembrato corretto
Il suo modo di fare perché a noi ha consegnato una relazione invece a agli ospiti ne ha consegnato sicuramente un'altra
Eran tutti d'accordo sentito ieri anche questa mattina c'è qualcosa che non quadra io ho segnato solidarietà responsabilità
Ricordarsi di essere europee lei tutti ci chiedono di essere presenti Andrea non va bene così tu non potevi dare un'altra relazione non era stato autorizzato lui ne ha dato un'altra quindi
è voi capite
Qui non c'è stato nessuno in questi due giorni che ci ha dato una speranza io avevo detto ieri all'ex per fortuna Ministro Sacconi no per fortuna per lui nel senso che c'è ancora è
Di farci sognare nemmeno questo è riuscito a fare allora
Forse non ci sia anche APT
Cosa c'è scritto in questa relazione c'è scritto che il vento è cambiato
Non so se è una cosa chiara
è cambiato il vento ma non solo ma anche vedo in questa sala parlando con gli amici capisco che c'è voglia di cambiamento questo è quanto vien fuori da questo congresso
E certo bisogna andare alla radice e quindi quali sono le questioni di fondo
Che le acclive dono e io vi chiedo in questo poco tempo che rimane ancora
Fini fino diciamo al giorno sette cioè a dopodomani
Di tirar fuori queste questioni di fondo
Perché perché c'è un'ottica economica guardate qui bisogna anche all'interno delle nostre Attili costruire gerarchie di intervento
Bisogna assolutamente riuscire a mettere assieme casta e patronato non è pensabile che vadano
Io capisco che il binario è fatto da due però
è questo quello che chiedo allora
E queste sono le sfide che noi abbiamo assolutamente questo è
Significa mettere assieme costi ed efficacia dei nostri servizi guardate c'è bisogno di un'impostazione diversa pensiamoci quando abbiamo dopo a votare
Abbiamo votato per il Presidente io penso
Non c'erano dubbi su questo poi anch'io ho consigliato ai miei come si consiglia di so non votate per lui perché se no sarebbe una cosa bulgara vedremo insomma ci siamo messi un po'd'accordo però
Sì capita cosina reati però voglio dire al di là di questo
Guardate è questo che io vi chiedo seconda cosa
La parte poi naturalmente c'è un'ottica politica
Noi non ci indigniamo solo ci mobilitiamo anche questo significa le ACLI cristianamente ispirate
E però voglio dire qui bisogna fare un passo in avanti cosa ci chiede dopo Monti abbiamo idea noi di qualche cosa cioè i voti non può vivere in eterno anca per le tante somma cioè voi capite allora
Voglio dire cosa ci chiede questo dopo Monti
E guardate ci chiede di fare delle scelte c'è la scelta del limite noi abbiam parlato di economia civile significa
Modificare le regole della corsa
E non è vero che dobbiamo continuare a consumare consumare e consumare cosa volete consumiamo le scarpe non abbiamo più niente quasi a consumare allora
Va sicuramente scelta
Una strada o lo stile di vita un po'più lento per aspettare chi sia inciampato oppure chi è caduto aspettare che si di ICT
Questa è la società che noi vogliamo questo è il Guelfa che noi vogliamo
Non ce ne frega niente dobbiamo dirlo di tutto quello che dicono di rincorrere chissà che cosa i cinesi ma cosa ma occorre chiedere io e di salme Paesi cinesi non scherziamo è allora voglio dire un po'più lenta
Vogliamo una società un po'più lenta
E chiudo
A te li ho detto ieri anche presentando Sacconi
Di cuore vi prego però anche pensateci un attimo anche atti di testa grazie
Vede grazie ed arredo
Questo suo intervento era l'ultimo intervento di questa sessione proseguiremo quel problema tavola rotonda con nostri graditi ospiti alcuni dei quali sono già arrivati credo sia arrivato il momento
Direi più importante del il nostro congresso ormai sono tre giorni che lavoriamo
Dico ho il piacere di comunicare
All'Assemblea cosa che
Mi pare che si sappia già
Però proprio a farlo ufficialmente che la Commissione elettorale ha consegnato alla Presidenza del Congresso i risultati elettorali tal quale risulta eletto Andrea Olivero con l'ottantacinque virgola quattro per cento
Delle reti
Mossa
Sa ma
Mai ampia
Speranza enormi
Funaro tale
Ma raccomandazioni grazie davvero di cuore a mezzi
Grazie per la fiducia che avete ancora una volta riposto in me
Ma grazie soprattutto perché le cose che
Avete fatto in questi mesi in questo percorso congressuale eletti le parole le idee che avete espresso fino ad oggi in questo congresso
Sono per me è uno stimolo ad andare avanti uno stimolo a rappresentare le tante idee forti ma soprattutto
Le grandi
Passione civile che voi esponenti di questa parte importante della società italiana
E del mondo cattolico italiano avete espresse portate avanti ogni giorno di parole da me ne avete già sentite tante domani farò la replica non una ne aggiungo
Se non ha consentito a me
Un'invocazione
E anche con una grande emozione che si accetta
Un momento come come questo fa il Presidente lo sapete lo sanno moltissimi di voi e anche una fatica grande
Per la nostra vita e un momento sempre difficile che ci pone di fronte alle scelte importanti ebbene io
Chiedo in questo momento la signora di aiutarmi lo chiedo con
Le parole di una persona che tanto
Ha dato al suo Paese tanto ha dato alla sua chiesa
E soprattutto che ha saputo fare del riformismo della capacità di essere coerente fino in fondo una testimonianza di vita
E uso le parole la preghiera di Tommaso Moro per
Andare a dirvi qual è il sentimento che io provo fino in fondo e anche l'impegno che mi assumo solennemente qui davanti a voi dopo avere ricevuto appunto da voi questo mandato di cui davvero green grazie di tutto cuore
Signore
Che io posso avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare
Che io posso avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare ma soprattutto che io possa a vedere l'intelligenza di saperle distinguere grazie amici
I lavori di questa sessione terminano adesso licenzieremo chiederemo non allontanatevi troppo già da dieci minuti per
Sistemare
E per la tavola rotonda prossima ricordo ematica riprendiamo i lavori comunque alle ore nove e grazie e attendete un attimo
Ben ritrovati
Diamo dunque inizio a questa
Ultima sessione pomeridiana dei lavori del nostro congresso
Delle ACLI
Inattesa
Che gli amici prendono posto prima di farla mia introduzione presento gli ospiti di questo
Importante panel del pomeriggio
Intitolato il futuro dell'Europa dei popoli
Dopo la mia introduzione il panel sarà animato da tre giornalisti amici
Qualcuno che militante dirigente per lungo tempo delle ACLI
Gianfranco Astore direttore della Scala
Claudio Sardo Direttore unità Franco sì di Segretario generale la essendo il sei quindi salutiamo con un bell'applauso
In questi tre amici giornalisti interverranno secondo una scaletta
Già predisposta intervistando i nostri quattro ospiti che ringraziamo
In particolare tre di essere qui perché uno padrone di casa prima rieletto Presidente delle ACLI che sono Daris Sasso di capo delegazione del PD al Parlamento europeo
Da quando sono qui
Mario Mauro Presidente la reazione del PdL al Parlamento europeo
E Bernadette seggo al Segretario generale la Confederazione europea dei sindacati
Last but not least Andreoli vero Presidente nazionale delle ACLI
Bene cari amici è veramente un onore per me aprire questa sessione del nostro congresso che in modo molto significativo mette al centro ciò che credo sia al nostro destino il nostro compito l'Europa
Questione che già sta già stati indicati in altri interventi anche di queste due giornate
E per me è anche un modo per restituirvi il servizio che su mandato delle ACLI da qualche tempo svolgo nel chiese il Comitato economico e sociale
Spero quella che io amo definire l'Assemblea consultiva dei corpi intermedi dell'Unione europea
Siamo dentro come già alcuni ci hanno richiamato una crisi che perdura
Con un disincanto e talora una rabbia che cresce nel nostro piani pubbliche in modo differenziato talvolta violento in molti nostri Paesi
Negli ultimi due anni si sono succeduti diciassette vertici intergovernativi
Ciascuno conclusosi con l'annuncio di strabilianti misura cadono cambiato risolto il problema
Ahimè non è stato così
Nel frattempo dodici Governi sono già caduti o sono stati rovesciati a causa della crisi
Ed è
Assai probabile che le elezioni domani in Grecia in Francia producono due ulteriori cambi di Governo o comunque producano almeno in Grecia una situazione molto complicata
In tutta Europa si registra un aumento crescente delle divisioni
E ahimè anche con grave preoccupazione il ritorno di pericolosi afflati nazionalisti localistiche xenofobi e razzisti
Che segna una contraccettiva fonda il tessuto civile sociale e politico dell'Unione europea
Siamo da troppo tempo
Vittime di una tirannia del breve termine
Siamo testimoni spesso di un'impotenza dei poteri pubblici di fronte alle super potenza di paradisi fiscali e dell'agenzia di rating
Siamo testimoni da troppo tempo di deroghe successive ai patti comuni sottoscritti l'Unione Europea magari
Con concessioni agli Stati più forti e maggiori penso alle deroghe concesse a suo tempo ricordate dal
Presidente Monti al Parlamento europeo a Francia e Germania in merito lo sforamento del deficit
Siamo di fronte ad un'incapacità reiterate dei governi dell'Unione europea di tenere fede i patti sottoscritti per esempio adottando quelle riforme strutturali
Non di ora ma che furono decise nell'agenda di Lisbona del due mila nella famosa agenda di Lisbona che si poneva la prospettiva di una crescita intelligente inclusiva e sostenibile due mila
La crisi chiede però anche di essere capita
E affrontata di petto e con molto equilibrio
Due settimane fa nella riunione dell'Ufficio di Presidenza del Comitato economico e sociale abbiamo avuto come ospite per un'interlocuzione politica il Vicepresidente Olli Rehn dalla Commissione europea che come voi sapete in carico agli affari monetari
E da un qualche ruolo di rilievo all'interno delle politiche
In questo momento gestito dalla Commissione per far fronte alle crisi finanziaria l'economica soprattutto del debito
Il commissario Olli Rehn nel suo intervento ha usato tre verbi per definire quella che l'azione oggi dell'Unione europea
Anticipare prevenire e correggere
Nel mio intervento gli ho detto che si tratta di ottimi verbi certamente importanti ma troppo parziali e forse oggi fuori tempo
Dopo che i buoi sono scappati mettiamo ora le serratura le stalle
Certo si tratta di creare le misure per anticipare prevenire correggere per evitare nuove crisi
Ottimi verbi vanno bene se però accompagnati gli ho ancora detto da altri verbi oggi urgenti che sono curare risanare recuperare rigenerare ristrutturare ricostruire e soprattutto rilanciare
Bisogna che tutti grandi e piccoli governi forze politiche sociali riapriamo gli occhi su tre grandi miopi e che anzi ci hanno accompagnato nei tre decenni passati
E che sono stati a mio modo di vedere i tre veri Terni della crisi strutturale economica che viviamo ognuno europea
La prima miopia la grande illusione dieci anni or sono
Che bastasse fare una moneta comune l'Euro senza dotarsi di una comune governance fiscale e di una politica economica dell'Unione europea
E che questo sbilanciamento la sola moneta generasse di per sé convergenza delle economie e dei sistemi sociali
Non è stato così certamente i dieci anni dell'Euro appena festeggiati ci hanno garantito frutti importanti anche di benessere diffuso
Ma dieci anni dopo
La differenza di competitività tali sistemi aumentata il tasso di inflazione sono differenti all'interno dell'eurozona
Sono differenti da uno a sette i tassi di interesse pagati sul debito pubblico sono sempre più diversificate e prospettive economiche e sono sempre più io aumento le prospettive di disintegrazione lo sapevamo
Martedì si chiamava patto di stabilità e crescita abbiamo dimenticato la crescita abbiamo fatto solo la stabilità e l'abbiamo fatta guardando soltanto al
All'ottica monetaria una grande miopia oggi da riconoscere la seconda
La seconda miopia ci siamo tutti Lusetti che si potesse in un modo o nell'altro continuare ad aumentare il debito e deficit
Senza essere costretti prima o poi a pagare pegno
Anzi in molti Paesi invece di usare in modo virtuoso il ricco dividendo che per dieci anni abbiamo avuto dai bassi tassi di interesse sul debito pubblico per abbattere lo stop del debito e accompagnare i fondi strutturali
Abbiamo aumentato la spesa è aumentato lo spreco e oggi ci troviamo con un debito
Enormemente aumentato un deficit esploso anche a causa della crisi economica delle stai salvare le banche e i grandi gruppi economici senza avere più margini di manovra
Terza grande Dio Pia che lasciare liberi gli spiriti animali della finanza portasse infine più benefici che costi
Dalla deregulation adottata dall'amministrazione Clinton a metà degli anni Novanta che ha abolito qualunque forma di regolamentazione
Perché la finanza potesse esprimersi della piena libertate la sua potenza
Abbiamo tutti immaginato ci siamo illusi che la ricchezza delle reale del nuovo millennio fosse quella generata dalle borse e non più quella dal duro lavoro ed al rischio di impresa
L'Unione europea ha provato ad occuparsi della terza cioè di rimettere un po'd'ordine agli animali agli spiriti animare la finanza finora bisogna dire senza molto frutto e costrutto
Anche
Le recenti indicazioni al Parlamento europeo a favore di una tasso detrazioni finanziarie io credo ahimè rischieranno di rimanere altre grandi deliberazioni politiche ma con scarsa possibilità di trovare un accordo in sede intergovernativa
Lui europea evocato e ha lavorato per nuove soluzioni
Anche sulla seconda cioè sulle questioni della governance ma insomma siamo ancora lontani
Infine si è ha finito per occuparsi solo e duramente della terza austerità rigore salassi la Cavallo
Dimenticando che se si purga solo al malato come si faceva il Medioevo e non gli si danno anche vitamina ricostituenti poi alla fine muore e difatti siamo in piena recessione
Riconoscere che queste tre cause della crisi sono tutte e tre
Parte strutturale del problema e si alimento null'altra significhi significa allora cominciare a lavorare seriamente per precise risposte di governo
Con rinuncia a pezzi di sovranità nazionale e con nuove e forti politiche comunitarie non con nuovi patti fiscali intergovernativi
Ma poi
Bisogna anche mettere in campo da subito come qualcuno ha già richiamato stamattina ieri senza aspettare i nuovi trattati trattati aggiuntivi trattati rivisti un chiaro e forte impegno per la crescita
E a me pare modestamente rifacendomi al dibattito interno al Comitato economico e sociale che cinque possono essere gli ambiti su cui si può operare concretamente da subito all'interno i trattati esistenti senza nuovi trattati primo
Sostegno chiaro e certo alle piccole e medie imprese che rappresentano la stragrande maggioranza e l'economia europea assumendo per esempio precisi obblighi e vincoli
Di pagamento in tempi reali delle commesse pubbliche da parte di tutte le abitazioni pubblica al mondo le piccole e medie imprese che include anche l'economia sociale cooperative e quant'altro
E assumendo a livello europeo dei nuovi strumenti di garanzia dei fidi per l'accesso al credito attraverso un ruolo della BEI in questo campo
Secondo un rilancio serio degli investimenti in infrastrutture europee si possono fare con il progetto onde ma si possono fare più rapidamente con una ricapitalizzazione della BEI e questo può essere fatto molto in fretta
Terzo lavorare alacremente intorno ad un elemento del futuro dell'Europa della sua crescita che la Comunità europea dell'Energia
Anche con investimenti nelle energie rinnovabili e negli investimenti per questo e non facendo come la Germania che oggi sta disinvestendo dagli incentivi sulle energie rinnovabili
Quarto il grande capitolo su cui ich cosiddetti Bric cioè il Brasile la Cina l'India persino la Russia Sudafrica ce l'ho mai superato e cioè gli investimenti in ricerca innovazione istruzione
Facciamoli diventare un investimento almeno triplicato e di natura europea
Quinto investimenti accresciuti nell'economia civile o come si chiama in Europa nella social business in un settore che forse il solo settore che anche durante la crisi ha visto crescere in Europa l'occupazione
A questo aggiungerei poi e un po'più complicato non si può forse fare subito che occorre lavorare insieme per trovare un modo nuovo di governare comunitaria mentre il debito pubblico nazionale
Rimettendo anche mano ad un chiaro Governo Comune sia della finanza in Europa sia delle risorse che è bene far pagare la finanza speculative
Qualcosa in questo senso come è già stato annunciato
Dalla Commissione europea ha le sue proposte per il prossimo bilancio europeo potrebbe anche garantire un vero futuro ed europea cinque assi più un eventuale
Di un possibile preciso piano Marshall per l'Europa
Che sarà
Un piano effettivo se sapremo recuperare lo spirito dei fondatori dell'Europa dei quali peraltro faremo memoria proprio il prossimo nove maggio
Agli inizi del diciannovesimo secolo scriveva un gigante della cultura europea Wolfang Goethe
Che dovendo scegliere tra il disordine e l'ingiustizia i tedeschi preferiscono l'ordine e quindi accettano spesso un'ingiustizia
La Germania ha fatto bene ad imporre già venti anni fa l'Europa la cultura della stabilità e della responsabilità di bilancio e una responsabilità per il futuro per i nostri figli
Ma l'Italia deve e può oggi convincere l'Europa
Che solo una rinnovata unità di produzione come recitava la Dichiarazione di Schuman che diede vita alla cieca può garantire i cinquecento milioni di europei progresso e prosperità
E permettere di condividere con i popoli vicino l'Africa in particolare i frutti di quest'opera di civiltà ancora la Dichiarazione di Schuman
Dobbiamo convincere l'Europa intera che questa alta visione storica e morale dei padri fondatori e ancora oggi una missione per la nostra generazione
Una missione utile e necessaria la via per uscire con costrutto dalla crisi affinché l'Europa sia a servizio dei suoi popoli riaperta gli altri popoli del mondo
Abbiamo infine ho concluso un ultimo urgenza quella democratica
Cresce in Europa la sfiducia cresce il disamore cresce la distanza talora la rabbia anche nei confronti e le istituzioni europee
Pensiamo is ai ai dati dell'ultimo eurobarometro che ci dicono che anche in Italia stiamo arrivando una maggioranza di persone che hanno sfiducia la distruzione o pensiamo
Alle bandiere dell'Unione europea per la prima volta corredate da svastiche bruciate in piazza Sintax ma ad Atene qualche settimana or sono
Ho fatto una proposta
Qualche settimana fa al Presidente Schultze
In occasione della sua del suo intervento dall'assemblea plenaria del Cesa di qui la rilancio anche i nostri due amici parlamentari
Bisogna rimettere al centro l'azione politica del Parlamento e dei Parlamenti perché troppo si è spostato sull'asse intergovernativo dei vertici bilaterali e segreti che spaccano l'Europa
Con la mia proposta è che il Parlamento europeo assieme i Parlamenti nazionali
Usando il combinato disposto degli articoli dieci e dodici del Trattato di Lisbona convochi nel due mila tredici gli Stati Generali Parlamenti europei
I quali insieme definiscono un'agenda per il futuro dell'Europa ridando così centralità al ruolo dei Parlamenti nella prospettiva dell'elezione europeo due mila quattordici
E che in modo parallelo Ai sensi l'articolo undici del Trattato di Lisbona sulla democrazia partecipativa si convochino anche gli Stati Generali dalla Stasi vi organizzate di tutte le parti sociali europee con il medesimo e convergente compito
I due mila tredici sarà l'anno europeo dei cittadini
Eh sì allora il tempo di investire in un simile rilancio di azione politica di adesione cittadina di accorciamento delle distanze di sensazione di avere un futuro
Per preparare l'elezione del Parlamento europeo dal due mila quattordici evitando così il rischio ahimè assai serio che quell'appuntamento diventi il funerale dell'Europa grazie e ora la parola e i nostri tre giornalisti
Pronto sempre
Buonasera a tutti a me talmente fa molto piacere essere qui e ringrazio le ai Pili ringrazia Andrea
Io
Insomma Monni pezzo del mio cuore è un altro momento importante della mia formazione le ACLI
Ricordavo poco fa che il primo congresso a cui ho partecipato è stato nel mille novecentosettantotto
A Bologna nei giorni in cui si dimise leone nel più anziani se lo ricorderanno erano giorni politici drammatici per il nostro Paese
Poi insomma mi è capitato di seguirla seguire le vicende politiche di partecipare con
Con tutto me stesso quindi per me momento molto importante vi ringrazio e mi fa molto piacere volevo dirlo insomma voleva prima fare una mozione degli affetti prima di iniziare questa
Conversazione che a quello che ho capito che avere dei ritmi un po'stringenti perché siamo tanti il compito di noi tre e di fare le domande a
Alloro quattro io comincio con Andrea
Lo sottopongo subito a uno stress perché purtroppo mi tocca fargli la prima domanda vado subito al sodo e il io ho letto l'autorelazione molto bella
Scusa se affronto il tema da un punto di vista che per temi non è oggettivamente centrale nell'impianto dalla tua relazione cioè i propri il ruolo dei cattolici nella politica italiana
E naturalmente
Baricentro della tua attenzione essa ovviamente nelle ATI nella società nella ricostruzione del tessuto civile di solidarietà sociale che presiede precede qualunque
Attività politica qualunque progetto politico l'esistenza stessa dei partiti o se pensiamo che i partiti il movimento socialista il movimento cattolico sono entrati nella politica innanzitutto con delle reti di solidarietà umana
E hanno costruito mutue rapporti tra le persone prima ancora di elaborare un progetto politico però chiaramente sono state sono dati fatti tanti passi nella storia italiana
Noi oggi viviamo il fallimento della seconda Repubblica
E nel fallimento della Seconda Repubblica che ha dovuto la vita di la vita di vent'anni e che
Doveva garantire democrazia diretta cittadino arbitro eccetera abbiamo avuto come risultato un maggiore populismo un declino
Dell'economia del Paese più accentuato negli altri Paesi europei i cattolici si sono trovati un po'spaesati in questo frangente perché avevano c'era l'unità politica dei cattolici sostanziale anche se le ACLI
Insomma
Hanno un po'anticipato lo spirito del Concilio hanno seminato anche in territori dove
Spesso c'era insomma un divieto di semina
E il però diciamo in questi anni di cattolici sono stati hanno un po'
Ho cercato uno strano rapporto con la politica
è sembrato in alcuni momenti che c'è stata la tentazione di ricreare non dico l'unità politica tonici ma l'unità possibile delle sigle
Delle associazioni c'è stata quasi tentativo di cercare di incunearsi e creare un un luogo
Privilegiato di partecipazione politica dei cattolici ecco mi domando se
In una situazione di grande rinnovamento di trasformazione non sia più opportuno
In questo mento dire a voce alta che nella realtà italiana i cattolici
Possono
Animare e dire qualcosa nel confronto politico aperto a tutto campo ovviamente
Non non nella indifferenza è chiaro che deve essere Lunelli rilevanza è chiaro che
Nessuno può sfuggire al confronto vero sui valori su cui significati di fondo però nella realtà politica italiana noi abbiamo ad esempio l'unica sinistra
Nei Paesi europei in cui il trenta per cento dei cattolici votano a sinistra il trenta per cento della sinistra italiana a dirigenti voi lettori cattolici ecco perché
Lo dico da questo punto di Sava vale anche per altre per per altri oli e partiti politici ecco perché non
Dire chiaramente all'alba di questa nuova fase della Repubblica italiana
Che il cattolicesimo politico può animare diverse impresse può essere utile a diverse imprese politiche
Che ebbene per la Chiesa e per il movimento cattolico che cacche siti cattolici siano presenti e non per fare i moderati dei diversi popoli perché
C'è una battuta io condivido il moderatismo alla moderazione sono concetti diversi però ad esempio a sinistra io vedo una grande esposizione verso il pensiero liberale
Un'accentuazione dei diritti individuali rispetta i diritti sociali io penso che i cattolici servano ad esempio al PD per ancorarlo a sinistra non per essere più moderati perché ho l'impressione che il vero fronte che spinge verso destra la politica italiana sia l'egemonia liberista sia il paradigma individualista
Questo
Insomma io chiaramente non
Non
Un po'non posso fare la parte quello chiederò all'onorevole Mauro però ho l'impressione che
Anche a destra i cattolici hanno esattamente il compito di spingere sul terreno sociale non sul terreno dei diritti individuali ecco non pensi che si possa aprire una nuova stagione
Chiusi che voi insomma dirigenti dell'associazionismo cattolico possiate anche rompere un po'il tabù di questi anni
Ma io credo innanzitutto che quanto giudiziari ora da un punto di vista dei principi in realtà sia già assolutamente ben presente nella testa dei cattolici italiani
Senso e anche
Nei documenti dottrinale nessuno oggi può mettere in discussione il pluralismo dei cattolici politici in politica sappiamo perfettamente che
Dalla novantuno in avanti al prestigio dell'est laici in avanti c'è stata una chiarissima definizione del nostro ruolo
Come appunto quello di animatori della politica come tuona dicevi in ambiti e schieramenti diversi purché appunto sempre forti
Del nostra elaborazione dei nostri valori e coerenti il più possibile con essi ma sapendo perfettamente che la nostra fede
E la stessa anche dottrina sociale voglio dire che e altra cosa tutto attualmente avanzerò però in ogni caso non sono una tutela politica spendibile nel contesto che può darci le soluzioni rispetto i problemi contingenti pertanto
Ci può stare collocati in parte diverso si può stare e d'altra parte l'esperienza dei cattolici in questi anni è stata questa
Nel senso che certamente c'è una militanza del centro sinistra c'è la militanza del centrodestra nel centro in altre forze
E debbo dire che questa militanza in molti casi anche sta fatta serenamente voglio dire dai cattolici Acierno hanno vissuto questo
Il punto che io credo sia più rilevante da affrontare e che in realtà è veramente un problema sebbene a porlo e
Quale deve essere
L'approccio dei cattolici oggi in una situazione particolarmente difficile e se può ancora avere senso l'appello all'unità dei cattolici
Sia pure non entrarono forza politica in un momento come questo perché ritrovarsi a Todi per intenderci
Credo che questo sto intendesse o perché in qualche modo pensare che c'è bisogno comunque di luoghi di unità dell'associazionismo e io ti dico che
Innanzitutto noi abbiamo bisogno di avere chiaro all'interno del
Dello store mondo che se una serbatoio di risorse etiche morali di disponibilità sociale di disponibilità all'impegno che in questo momento non viene
In qualche modo messo a profitto per l'intera società o perlomeno per la politica e che noi rappresentiamo
Il cattolicesimo sociale ma anche
Voglio dire un'altra parte di di cattolicesimo cioè
Perché anche qui ecco forse è bene fare una premessa esistono varie culture politiche Catto
Anche questo lo dobbiamo dircelo con
Schiettezza
C'è un cattolicesimo appunto democratico sociale c'è un cattolicesimo liberale se cattolicesimo anche Geminiano non è soltanto di quell'epoca l'abbiamo visto all'opera anche in altri momenti
Sono
Attualmente culture politiche diverse e che sono tutte rispettabili che
Tutte legittimamente sia ancora su determinati valori fanno riferimento alcune cose ora in questo contesto però che cosa è che li unisce tutti il fatto di rendersi conto
Che queste nostre diverse esperienze che poi appunto sì possono e si debbono anche dividere quando si entra nell'agone politico
Però oggi hanno il come comune denominatore è quello della non sufficiente rappresentanza nella sfera pubblica
E non riescono a portare
Una passione un impegno una condivisione una partecipazione dei cittadini quarte mi ha colpito nei mesi passati due dati il primo
Un sondaggio che abbiamo fatto fare come è Fondazione che le grandi per il bene comune che dice che i cattolici sono assai più tutti tutti gli altri elettori oggi inclini all'astensione
Dato
Assolutamente allarmante che credo non possa lasciarci
Tranquilli
E secondo luogo dati di questi giorni forse appunto potranno non essere vere ma i cattolici sono tra coloro che in realtà sono più attratti dalle forme non dico dell'antipolitica ma diciamo della protesta della protesta
Allora perché questo e d'altra parte non mi stupisce l'INPS in assoluto nel senso che e proprio anche la tensione etica e rigore anche
Dovrebbe animare chi appunto
A come punto di riferimento il Vangelo che spinge a chiedere di più e quindi anche a rimanere sconcertato a fronte di un sistema che non funzioni
Ora però dico in tutto questo ci spinge a dire innanzitutto noi dobbiamo ritrovarci per ammettere sotto gli occhi del Paese
Il fatto che esiste una risorsa una grande risorsa comune che e il patrimonio sociale di passione di impegno di voglia di fare per il Paese da dei cattolici italiani e questo è stato il segnale di Todi
Attenzione però e qui è il punto successivo ad est e il grande problema che io ho cercato anche di manifestare con la mia relazione l'altro giorno
Non basta questo poi per costruire un progetto politico questo e sicuramente importante per dire c'è motivo di speranza e utile io credo alla politica a tutta la politica per dire guardate a un serbatoio di impegno possibile che cioè
Al quale attingere anche in questo momento di difficoltà
Ma e necessario poi passare al ragionamento rispetto alla possibilità di questo mondo di esprimere una cultura politica che altra cosa rispetto alla tensione etica al desiderio di partecipazione alla voglia di fare soltanto astratta che può portarci poi avere anche diverso e cultura politica
Io credo che sia necessario e io lo dico per la nostra organizzazione in questo caso che emerga con forza
Quella cattolicesimo democratico e sociale e sto parlando non della configurazione storica degli ultimi vent'anni di questo ma di un cattolicesimo
Che ha dato un'impronta al riformismo italiano come un riformismo degli ultimi come un riformismo capace di andare ad assumerle grande questione sociale di far crescere i diritti collettivi
E allora e in questa prospettiva che noi oggi sfidiamo le diverse forze politiche dicendo amici
Chi e disponibile a fare lo spazio all'interno della propria forza che si andrà a
Ricostruire perché siamo in una fase di in qualche modo rigenerazione speriamo almeno dei partiti chi è disponibile a fare spazio a questa cultura che nasce dal cattolicesimo sociale democratico
Di quella cultura che forse non è più presente nelle aule parlamentari in maniera esplicita
Ma che in realtà nella società civile
Del mondo del volontariato dell'associazionismo delle opere delle parrocchie di tanti mondi anche non cattolici intendiamoci perché questo ha plasmato anche altri pensieri
Del terzo settore si manifesta con
Una forza una dedizione straordinaria ecco questo è il punto e credo che
Qui stia anche le impasse che stiamo vivendo come movimenti
Perché da quando ci siamo accorti di aver necessità di questo salto ad una cultura politica lo devo confessare abbiamo iniziato ad avere difficoltà all'incontro
Ma no perché ci sia un
Una
In qualche modo un pregiudizio ideologico che si blocchi
Ma c'è la difficoltà che anche noi manifestiamo nell'andare a promuovere il pensiero ed elaborazione politica questo sì perché non è che la crisi sia la crisi di un piccolo gruppo lati non possiamo andare a scaricare su di voi
La responsabilità di quello che in realtà una deficit di politicità dell'intero nostro Paese e vado al tema Europa perché
Tutto questo naturalmente per noi a una ripercussione a livello attualmente nazionale sulle vicende che viviamo vorrei dire che ancor più si manifesta in maniera esplicita se guardiamo i problemi globali perché
Questa nostra mancanza di partecipazione questo nostro non incidere con culture politiche
Fa sì che poi noi non riusciamo a prendere la parola e a dire qualcosa rispetto alle grandi scelte i Co comuni che abbiamo proprio noi che per primi eravamo stati appunto a indicare la strada rispetto a quell'unità che deve essere unità dei popoli ecco io credo che questo sì un po'il percorso da fare
Ancora una battuta hai ragione nel dire che forse oggi dovremmo con più determinazione anche noi andare ad indicare la possibilità dell'impegno
Politico noi come associazione questa cosa la stiamo dicendo in questo momento
Maturo lo sai benissimo lo sanno e agli amici che sono qui presenti noi abbiamo in questi anni con determinazione scelto le ACLI fosse per prime all'interno del mondo cattolico
L'autonomia
Gli anche la differenza
Tra
La associazionismo il terzo settore e la politica
Il problema il problema molto serio perché questa
Differenza è diventato a distanza e questa distanza stacco quasi diventando incolmabile in questa fase
Ora noi ci rendiamo conto che dobbiamo colmare questa distanza e l'andare ad interessarsi di Agra alcune grandi questioni a partire dalla tematico europea e nella direzione di ritrovare un ponte possibile tra il nostro mondo e il mondo della politica il riportare ad un impegno diretto dei cattolici
Nelle diverse forze ma non
Appunto tanto nel
Lodi la logica del pluralismo per il pluralismo che ci interessa poco ma nella logica di diverse culture politiche che si manifestano anche oggi nel mondo cattolico
Perché poi che a me buona sera sono Gianfranca storica ringrazio
Di questa opportunità di confronto mostrare una da un secolo
Tocca a me rivolgerle qualche sollecitazione per
Il suo intervento e Madame vorrei partire proprio da una domanda che credo possa appartenere alla sua esperienza di guidare
Per il principale sindacato europeo
La competizione incursori tra il capitalismo ottemperato d'impronta europea il capitalismo americano quello che per comodità definiamo il capitalismo finanziario
A suo giudizio Orsi che ormai conclusa con la netta prevalenza di vittoria quindi
Del capitalismo di impronta americana
Lo vediamo da una fase in cui
La rinascita dei Paesi su base democratica all'indomani della seconda guerra mondiale
Il processo di integrazione europea
La liberalizzazione degli scambi e la crescita dei diritti sociali hanno appartenuto ad un Comune disegno quello della creazione dell'Europa moderna eccome l'abbiamo conosciuta tutti in questi anni
Oggi siamo di fronte a nuovi grandi problemi
Non viviamo la contraddizione di una processo d'integrazione che è nato un per risolvere i problemi pensiamo la ricostruzione pensiamo ai drammatici problemi
Delle migrazioni che si sono verificate all'indomani della seconda guerra mondiale oggi non riesce ad affrontare le nuove sfide ed in questo ambito
I lavoratori europei furono protagonisti nel processo di ricostruzione europea nel dettare anche le regole penso all'esperienza della Comunità europea del carbone e dell'acciaio
C'è oggi la capacità la possibilità di quali far svolgere alcun ruolo al movimento dei lavoratori
Passo per passo il
Tema
Ho suonato sia tutta nel firmava serviti a perché il Comune ha aspetta
Assemblée
Il tempo ma in che sia un chili
Allora fu altre di fissi le e come spese di da un po'muove
Il
Ed è tutta per sé attente cioè Senepa segreteria generale della Confederazione europea intese e dica sì ce ne passi PAC Sendi chiarissimo Coppelia HP sono da fare a dirle
Da uno le Copeland una o che il suo confronti dopo produce ottimi esce poste sadica listino coppia addio Crisan Frisa diretta
Sistemo accordo l'attività che lo stomaco fonti
Vice Posca
Pardon schema
Grazie
Grazie grazie di avermi invitata qui oggi in questa importante consesso
Devo rispondere ad una domanda che è una domanda difficile ma al contempo ovvia permetti e non sarei Segretario generale della CEI SS non pensassi che il si indica lirismo sindacalismo europeo
Avesse qualcosa da dire e da fare dispetto I grandi problemi dell'Europa oggi
E il penso anzi addirittura che il sentirsi intacca Lisma europeo abbia
Qualcosa assente qualcosa di più da dire soprattutto in questo periodo di crisi
Dice qualche pur non
Schietta San portavamo autonomo sei Dabo addetti o travagliata
Il mio nappa dosso missioni all'accisa
Da o blocco turco fonti è nazionali
Su qualche tempo tanto le dirà Tullini fuori
Emenda e signor truppe terzo dalle impegni chi ne son PAC con fonte a la capisco il motivo
Promovibile pertanto in maniera
Vigenti al mittente
Sul posto che se tempo Tondo Luigi io sauna il bagno risposte siete portando in ritirata Uday nasce parte siete portandolo e dirò fra il nord
Quella ben mi
Due nuclei et entra nel VII lidi e lassù missione non prua
Passa parte soluzione o copie
Credo che sia importante per noi dire ai lavoratori che la soluzione alla crisi non può essere quella di un ritorno Ai confini nazionali e questo bisogna dirlo in particolare ai paesi che non sono confrontati a questa crisi è importante dirlo per esempio la Germania alla Danimarca la Finlandia
Bisogna dire che il futuro dei nostri Paesi è strettamente interconnesse lotti e che la soluzione al problema dell'occupazione può essere solo una soluzione europea
Ci Paschi volentieri invece posti info o essi le pelli chissà onta unifica il tema più profonda
Se ho fondato Conte che Nations maison par declini della ben maniera paralizza Baiardo Antunes gli impegni
Logopedia e che il fuoco ossa o nuclei nucleo
Quindi oltre dinamismo
Pur a a finire apposte
Nel desse missioni desta omissione egli andava ricevette ecco ampio del Groupe note quel desidera credo esposte al fondo Pisa un Crisan pronti
Quindi dobbiamo dire qui sto e bisogna anche che i Paesi che sono maggiormente in difficoltà si rendano conto che i lavoratori vivono in modo diverso questa situazione di crisi e che bisogna cercare di creare insieme un dinamismo in modo da poter trovare le soluzioni necessarie
Già qualche del Prix de ci applichiamo tranne la confederazione doppi Endesa indica a di se creassimo
Credo non sia al Morlacchi passava sette partiti la sua missione meccanismo densa ossia l'epopea e per parti della sua missione copie
Da diversi anni la cessa continua a dire che non solo la crescita fa parte della soluzione al problema ma che il modello sociale europeo fa parte di questa soluzione
Che il cancro boccone S.p.A. baci e Maffione Faidi
Chi a chi Littell i puff Pula il magnate stiamo che gli accade che se il Meridione volteggia andare
Le sue modesto ossia lo comperare il primo
E sul quartetto Indecast chiunque al
Dell'APPA del responsabile fare responsabilità politiche munite con me doglie declamazioni AN patti Boccuni più profondo
Queste nel Crispi ma monete e don cadeva nel patto politica crea
Qualcuno che conoscete bene Mario Draghi che ha lasciato l'Italia si trova adesso in Germania ha detto al Wall Street aggiornalo ultimamente è che il modello sociale europeo europeo è defunto io trovo questa dichiara non è una dichiarazione molto grave da parte di un responsabile siti della politica monetaria ma le cui dichiarazioni hanno conseguenze che vanno oltre alla semplice politica monetaria e che diventano appunto conseguenze di ordine politico
Le disse impasse adesso modesto siano copiarci le pale deve Lupin venti no decise di stampa stessi se modelle detto l'ICE Posca Lucobond sovrappiù sotto il minimo passa su base di carne strappi sotto il minimo parte le Kavaja
E credo può cosche actions il fuoco concreta con fosse siamo del
Allora il modello sociale europea hanno europeo non ne parlerò adesso qui in questo momento in modo dettagliato ma io ritengo e questo voglio dirlo perché se il motel no questo modello viene distrutto l'Europa non potrà più avere sostegno dei movimenti sindacali e dei lavoratori mentre ha bisogno di questo sostegno
VTE ossia quel tetto Ecclesie erano ancor perché ciascun commenta più positivi da legami affermeremmo secco osseo le politiche omettendo invece scagliava chiuderne
Ho uguale che lei dirige la politica dopo quattro mesi calvo fusioni
C'è anche un altro aspetto che mi sembra più positivo e di cui vorrei parlare che si sente ultimamente che anche gli stessi dirigenti politici politici pensano che le politiche portate avanti finora non possono più funzionare
E da vota in condizione Verziere prevalsa mansioni F.M. mietendo Sean farà accessori delle ostetriche Tantulli pesi e chi pianetto Hammond Accademia becca passione
Del metodo il Lord Hutton va
All'ex ricca concrete effettive Moffa Lezza un dovuta all'idea a avoir
Del politiche più moderne e Pisa d'appello o di falsificazione giovedì e parla salvo aveva un accidente a credo
Chi è tube Siola chiesti onde lasciasse mondo politiche del politico per
Questo sennò nude volle exploit attese
All'ammontare esce de Bessel mica è detto abbaio poco bene
Il signor Olli Rehn
è sempre è stato fino a poco tempo fa un promotore dell'austerità ultimamente ha annacquato un po'questa sua dichiarazione ha detto che erano necessari anche poli di che più moderate adeguati alle diverse situazioni penso che oggi ci sia questa possibilità di un cambio di un cambiamento delle politiche europee e questa possibilità
Questa finestra che c'è diciamo dobbiamo ascolto abbiamo sfruttarla a favore dei sindacati dei lavoratori europei
Roby silos in via Tunisi su
Pareri e dell'opposizione con le del capitalismo Americhe capitalisti va all'uopo pieni leghista il turismo Vespa schede politiche io ho il tempo oppose chissà onde puliti che devo per forza un
Distruttivo il
Flessibilizzazione di masse Depfa vai oltre ossi da oggi in entrambe le parti commi offeso e come il Fondo uno neo liberalismo dritti Americhe elettivi ed ha detto Uir folle modello dalle che Quagliotti et spostammo del
Sussidiaria post
Allora anzi accennato all'opposizione tra il capitalismo americano e il capitalismo europeo questo contrasto questo così pone esistesse mentre ma penso che con le politiche di riforme strutturali e di flessibilizzazione del mercato del lavoro
Hanno appunto come fondamento questo neoliberismo americano che
Si oppone al modello sociale che noi vogliamo che noi pensiamo sia quello più giusto
E poco dopo il termine deciso Techmo pudica altera Confédération o permise antica
Se passa
In composizione do con passo sia al pubblico
Chissà fra finaliste opporsi al committente critici homo agiva e cambusa polenta assiomi dopo un mutuo a onnivoro europea unico nazionale ogni voi locale Luzzi
Pur fa ecco tesa a carte dalla sua missione rete fissa
E la cesta approntando una proposta di contratto sociale per l'Europa che verrà finalizzata
In occasione del comitato esecutivo del mese di giugno e che dovrà essere promossa secondo appunto la cessa livello sia europeo che nazionale e locale e questo per cercare di affrontare meglio questa situazione di crisi
Grazie
Adesso mi pare tocca a me
Mi anche per me tocca una breve così dire mozione degli affetti perché vedere in prima fila Emilio Carvalho
Lei mi ricorda il
Il primo congresso quale ho partecipato non delegato Mata militante come dire sostenitori a Cagliari nella mia regione
Operante nell'ufficio stampa imparare inutilmente di una professione che poi mi avrebbe fatto fare altro accantonata
Al mai dimenticato Giorgio pone in un congresso delicatissimo
Che doveva rimettere con me hanno scritto le ACLI poi
Nelle varie memorie scritte la propria storia quelle sintetiche cui tutti possono accedere le cose a posto
Dopo le turbolenze dalla ipotesi socialista di Vallombrosa e che ci portarono a quel
Lungo percorso di quarant'anni nel quale le acque sembrava dovessero scomparire invece sono ancora vive più dei più che mai
Più che mai corpo sociale movimento dalla società civile
Importante per
Continuare a dei ragionamenti ahimè che sembrano sempre nuovi perché dobbiamo intanto rinnovarli sempre perché spesso sono invece stati abbandonati la partecipazione democratica alla rigenerazione
Della politica
Mettendo al centro e partendo dalla società civile c'è sempre un filo di una storia comune bisogna mai dimenticarlo mai perdo il cercare di capire come ogni stagione poi ci ha portato ad essere vi vi è e validi nell'attualità
Nelle sfide che ci si propongono le ACLI sono movimento europeo da sempre e credo che oggi non leggiamo la relazione anche di Andrea al quale faccio i miei migliori auguri e più vive allegramente parla
Grande riconferma di oggi e per la fatica anche Democratic che rispetta compiere per tener vivo questo impegno sociale
Leggiamo dai soli alla meta europeista ed è che soffre e soffre soffriamo diciamola così
Proprio di una caduta di tensione di una difficoltà di un'Europa che non ha mai avuto forse una grande vita dal punto di vista
Della capacità di impatto delle culture sociali o meglio dei movimenti sociali rispetto alle istituzioni e di Governo ma oggi la crisi di governabilità dell'Europa credo sia molto più grande
Figlio di quella crisi
E direi che viene dalla globalizzazione prima che è ora che per la crisi dell'Europa
E però o mi pare di capire che se in passato
La funzione europee a esercitata soprattutto dai Governi che rifiutavano di cedere quote di sovranità
Oggi i Governi stessi
Pur avendo sempre il potere in mano il ponte e quel potere intergovernativo che sovrintende all'Europa per certi versi fanno i conti con degli altri poteri
E non democratici non direttamente eletti dai cittadini under veramente promossi dalla volontà della da sui dalla società civile diciamo così ma ad altre società altre da finanziarie
Altri potentati e così via che stanno tour bando e mettendo a rischio non solo il pensiero l'idea europea la questione europea stanno rischiano di allontanare i popoli dall'idea europea e questo è un gravissimo rischio
E stanno mettendo in dubbio la capacità dell'Europa di essere un soggetto che può rispondere alla crisi globale con
Una progettualità propria di carattere sociale non solo finanziario
Per il Progetto degli
Il comporti rischi chiama con la chiave inglese non o non sono bravo nell'inverno capite non ma diciamo tutto puntato su qui in questa direzione ci porta oggi a registrare qui al congresso lo ecco milioni in acquisto appropinquando alla le domande due politici presenti
Di di un Segretario dalla maggioranza particolare che regge il Governo in carica in Italia
Che dice qui da questo congresso ribadisce che sarebbe come adirarsi se si introducesse la Tobin tax sono in Italia
Può avere ragione ma perché non si può fare questo ragionamento la prima domanda e due politici presenti e David Sassoli
E l'onorevole Mauro proprio fisicamente anche espressione di quel pluralismo dei cattolici in politica che nel Parlamento europeo sul piano di viale forse sono più vicine di quanto non possono essere distanti nelle scelte politiche pratiche
Perché non viaggia un'idea di intervenire anche su
Questa materia sulle transazioni finanziarie come elemento di attenuazione dei colpi dei contraccolpi diciamo così
Di carattere economico che pesano sulle buste paga poi dei lavoratori dei cittadini più deboli sul welfare e così via è possibile che a dal Parlamento europeo si possa innalzare una spinta
Che viene anche dopo pezzi in quanto esso ha civile europea perché si cambi marci si cambia registro è possibile che l'uscita di più un per
Dalla Eurogruppo
Dagli andar via perché scade il mandato ma l'anticipato in maniera piuttosto polemica questa uscita dicendo che non si può più andare avanti con
La dittatura europea di Francia e Germania della Merkel di star così è possibile cambiare le cose sia si arriva sciopera sia asse
Domani cambi da domani e dopodomani cambiano mi delle cose importanti alla luce delle scadenze elettorali in Francia per le presidenziali in Germania inni in Grecia dell'imminente referendum in Irlanda voi che state in Parlamento
E che dialogate da vicino e spesso riscontrate quali capi delegazione italiana del PPE Mauro della
Ed è un partito è un gruppo più complesso quello dista sole perché IP è se
Delegazione italiana del PD dentro il gruppo diciamo così per lo chiamerei genericamente progressista poi dirà meglio la sigla del Parlamento europeo è possibile coi immaginare
Una svolta che parta che parta proprio da quegli organismi della democrazia viva
Che sono dal nostro poco dalla base le spese pacifica dal punto di vista io sono i Parlamenti
Recuperando finalmente attraverso anche una spinta sociale
Un'ASP un un vento nuovo perché altrimenti l'Europa a mio vigili ciò non ce la fa
E qui pongo solo queste due domande poi ce ne sono tante
Alla luce delle turbolenze che viviamo su cui potete sbizzarrire come meglio volete prego non so che comincia prima se Mauro che è stato anche il vice pretore Parlamento europeo anzi abili
Mi piacerebbe chiederle persino quanto gli è pesato il fatto di essere coerente concerti quindi posizioni
Di impostazioni ideale
Rispetto a quello che era il Governo italiano e le scelte di un Governo italiano non molto benché fosso della sua maggioranza che gli ha fatto perdere la corsa alla presidenza del Parlamento europeo che meritava
Mi faccia domanda personale quasi
Va bene la domanda personale rispondo alla fine parto da quelle di carattere più generale
E segnatamente raccordando mi con un passaggio che ha fatto la Presidente della Conferenza europea dei sindacati
Per una ragione semplice io mi chiamo Mario Mauro punto per per solidarietà di categoria tengo tutti Mario in qualsiasi formato quindi
Tre
Vorrei schierarmi
A prescindere
Sull'affermazione fatta da Draghi
Intanto perché non va demonizzata e quindi va collocata in un contesto adeguato e in secondo luogo perché pone un problema reale non è scontato che il Presidente della Banca centrale europea ponga delle questioni a cuor leggero
Che cosa siamo noi siamo l'Unione europea
Cioè siamo quella realtà che è stata
Prodotta nella storia da un'intuizione cristiana con buona pace di tutti intuizione dei padri fondatori
Come antidoto al secolo delle ideologie
Perché fascismi nazismo e comunismo mi hanno un prodotto tanti e tali disastri quel bagno di sangue senza fine che è stata la seconda guerra mondiale
E l'antidoto a questo è stata una costruzione politica è un progetto politico che aveva uno scopo preciso
Darci pace e sviluppo e aveva un metodo precisa ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide abbiamo ragionato su quello sin dall'inizio abbiamo avuto pace sviluppo anzi le abbiamo avuti
Perché
Questi settant'anni di pace non sono la regola della storia europea sono l'eccezione
La regola storia europea la guerra
La regola storie o per conflitto
Fuori da questa eccezione non c'è stata mai un livello di trasporre età che noi abbiamo avuto a disposizione che abbiamo messo a disposizione anche dei nostri figli
Detto questo perché Draghi dice che il welfare europeo è morto
Ma per una ragione semplicissima che non è ideologica che non è l'espressione di una la filosofia liberiste
è morto perché noi siamo ventisette Paesi e cinquecentoventi milioni di persone
Tra queste settantacinque milioni hanno meno di venticinque anni
A noi ci possono sembrare anche tantissimi
Però se prendete l'Egitto l'Egitto a ottanta milioni di persone
E sessanta milioni hanno meno di venticinque anni
Ora qualche riflessione ce l'aveva ispirato questo fatto
Perché se no ben difficilmente verremo a capo di quello che è senso il succo di un'esperienza come modello sociale europea e lo potremo riproporre con un po'di coerenza
Il venti per cento dalla popolazione europea più di sessantacinque anni
Se prendiamo un Paese fuori da lì non europea ma che sicuramente un Paese europeo come la Norvegia
In questo Paese il venti per cento dalla popolazione anziana va in assistenza domiciliare integrata cioè non viene ospedalizzato dopo i sessantacinque anni quando ci sono dei problemi
In Italia questa percentuale dell'uno virgola otto per cento e si concentra grosso modo a cavallo tra Milano e Roma
Allora attenzione perché rigenerare il modello del welfare europeo e fare una scommessa sull'Europa
Vuol dire paradossalmente fare quei passi in avanti per il progetto europeo che oggi non riusciamo a fare perché ricordo a tutti che i sistemi di welfare sono una competenza nazionale non europea
Sui sistemi di Welfare l'Europa non può fare un accidenti
Ma se invece ragionassimo in base al principio
Perché come chiediamo un'integrazione economica di maggiore livello chiediamo anche un'integrazione dei sistemi di Welfare allora faremo un passo in avanti in chiave federale verso gli Stati Uniti d'Europa e probabilmente ci caleremo fuori dal guado
Quel che voglio dire che la provocazione di Draghi paradossalmente non valete negativo va letta in positivo il modello vi europeo di quel faro è morto
Ma siccome non abbiamo come ambizione modello degli homeless all'americana
Ma abbiamo come ambizione c'è
Alla piena integrazione legata alla mobilità di chi cerca lavoro in Europa corrisponda anche la fornitura di servizi dobbiamo capire che non sarà lo statalismo
Che non sarà il modello dello Stato dalla culla alla tomba l'alternativa per avere questo di più di welfare ma sarà un'integrazione europea che passa attraverso la regola fondamentale di fare gli Stati Uniti d'Europa
Per far questo quali sono le ipotesi politiche che si sono confrontate in questi anni e che difetti hanno avuto
Da un lato abbiamo il modello delle socialdemocrazie europee
Che peraltro non è stato tutto uguale perché in sede tedesca per esempio ha continuato l'applicazione di quell'economia sociale di mercato che ha fatto la fortuna dei partiti cristiani democratici in quel Paese per molti anni
Altrove abbiamo avuto un approccio di tipo progressista
Che non di rado però si è inchinato nel tempo incredibilmente o aperture episodi che irrazionali verso la cultura di lista
Ho non ha avuto la forza di sapersi rinnovare rispetto a quello che era il portato storico dalla sinistra
Dall'altro lato ed è stato un modello di maggiore successo perché gli ha garantito il Governo di ventitré Paesi su ventisette
Abbiamo avuto la regola delle destre europee ecco su questo io vorrei
Non so se prendere in contropiede tutti o spiazzare però dire una cosa che mi sembra di buonsenso
Oggi ci sono in Europa diciotto partiti populisti ICI di venatura nazionalista
Uno di questi ha mandato in soffitta l'esperienza del Governo Berlusconi la lega perché rifiutandosi di aderire alla proposta della BCE della lettera mitica dalla BCE su come organizzare le cose dell'Italia ha impedito a quel Governo di andare avanti
Altrove e soprattutto in tempi recentissimi
Un Governo è caduto
è nella minaccia di elezioni anticipate in Olanda abbiamo probabilmente la chiave di lettura di quello che sarà il futuro cioè di Governi populisti c'è nazionalistici che faranno fuori l'Europa paese per paese
Nazione per nazione
Allora se io potessi dare un consiglio alla sinistra europea nel suo complesso sarebbe quella di irrobustire le forze moderate d'Europa
Perché onestamente
Che cosa possa rappresentare
Non in Finlandia il partito di verifica grandezza ma in Germania quando ci sarà un partito populista e nazionalista come sfida al comune sentire
Questo credo ci dia la misura tutti quanti del pericolo che corre no all'Europa intesa come progetto politico ma la convivenza civile tra i popoli europei
Perché come ha detto giustamente ce li all'inizio
La bandiera europea con la svastica al centro bruciati a piazza si Incardona non sono un'evocazione fatta a beneficio dei media
Sono il riflesso di un pensiero che si è sempre più insinuato che oggi è potente nella cultura europea ma c'è qualcuno che abbia il coraggio di dire che cresce una generazione cresce una generazione che ha una cultura
Di destra estrema nel senso che ha un pensiero che cerca scorciatoie verso l'uomo forte
E che vede la mutua convivenza tra i popoli come una limitazione i propri diritti
E in questo senso perché l'auspicio è
Di forze europeista e nel loro complesso di destra né di sinistra
Che abbiano la capacità di capire che se non si va a fondo delle sfide collegate anche alla morte del modello sociale di welfare europeo
Non avranno la forza di farci passare il guado non ci stiamo comportando come quando si fa il bando di un torrente di montagna
Se costretti a farlo anche se l'acqua bassa ponendo il piede sul sassi scivolosi se non si ha il coraggio di andare avanti e sa che non è conveniente tornare indietro chi è in mezzo al guado viene spazzato via dalla corrente
Allora attenzione perché io non vorrei che mentre continuiamo a discutere su dove sia alla luce in fondo al tunnel la luce la intravediamo sì ma sia quello di un conflitto
Che può tornare
E quindi la responsabilità storica che in questo momento le due famiglie politiche più importanti dello scenario europeo hanno davanti non è la responsabilità di vincere
è la responsabilità di competere e competere parola latina competere cercare insieme la soluzione migliore grazie
Vado senza domanda
Erano lì c'è l'aggancio
No innanzitutto voglio dire una cosa cioè qual è la domanda che viene fatta
Dagli altri all'Europa la domanda che
Leggiamo sui giornali cinesi piuttosto che Asia ATC piuttosto che americani
Cosa sta facendo l'Europa come si sta muovendo perché non si muove per magari ti danno dei consigli molto interessati come quelli giapponesi però c'è una domanda di fondo ma che cosa state facendo
Ma come c'è la crisi
Voi siete il più grande mercato nel mondo
Siete lo spazio politico
Più stabile del mondo
Avete più tecnologia di tutti
Avete una qualità e risorse umane così straordinaria che tanti vorrebbero avere nella stessa dimensione
E perché non vi non vi muovete c'è la crisi
Come intende l'Europa rispondere a quello che da tre anni sta colpendo tutto il mondo
Se noi
Prendiamo queste domande semplici
In realtà anche
Non abbiamo tante risposte da offrire
Son tre anni che la crisi è lì
In Europa nei vari Paesi europei
Ci si continua a interrogare
E non a dare delle risposte
Questo sta avvenendo questa nella tragedia cui stiamo assistendo
Perché un'Europa che non dà risposte è un'Europa che non c'è né i processi globali
Può l'Europa non esserci nei processi globali
Ma come abbiamo di fronte a una crisi che è globale e l'Europa così importanti
Non riesce a dare nessuna risposta la sensazione di un'Europa che non è una risorsa
Per il mondo
In un mondo che è diventato molto più piccolo che
Ci hanno spiegato è molto
Rapido veloce in cui ci si può spostare con grande facilità
In questo mondo qui l'Europa
è ferma da tre anni
Vedi Mario noi siamo
Di
Coordiniamo il lavoro di delegazioni
Diverso è ma con uno spirito di collaborazione anche di interesse nazionale
Io penso
Che vada visto con rispetta ogni volta che il mondo dei moderati si affaccia i problemi della complessità però caro Mario le forze moderate Governo diciotto Paesi su ventisette
E se noi oggi dovessimo fare
Trovare i motivi per cui l'Europa non risponde a quelle domande che ti fanno dall'ASI al Brasile agli Stati Uniti beh
Con
Prudenza con prudenza
Una risposta Tina
La troviamo nell'atteggiamento dei vari Governi europei
Di come si sono posizionati rispetto alla crisi e come hanno fatto posizionare l'Europa in questi tre anni rispetto alla crisi
Perché purtroppo nel meccanismo europeo il peso dei governi è determinante
In tutte le scelte
Che sono state fatte che sono state avanzate che sono state fatte e non sono stati accolti
Tutte le volte il peso dei governi è stato determinante
Perché il meccanismo istituzionale europeo è questo
Perché non basta dire c'è un Parlamento eletto a suffragio universale quando c'è
Un Consiglio dei Ministri che vale molto di più
E che vale molto di più non solo per la portata politica ma per la portata agli istituzionale
Addirittura consentendo a due Paesi su ventisette di essere la voce dell'Europa
è un Europa democratica questa
Anzi è un'Europa scusa Mario che diciotto Paesi hanno
Voluto così
Rinunciando profondamente a quello che è stato uno spirito che ha accompagnato gli ultimi quindici anni di storia europea
Il fatto che ogni Paese avesse la medesima dignità dell'altro quando si dice il metodo comunitario non si dice una regola si dice uno stile dell'Europa
E noi a quel metodo abbiamo abdicato
La tassa sulle transazioni finanziarie non è la ricetta tutti i nostri problemi
Noi ci abbiamo creduto c'abbiamo investito ci abbiamo lavorato l'abbiamo votata insieme
L'ha votata insieme il Gruppo dei Socialisti e democratici così Franco si chiama al Parlamento europeo e il gruppo popolare
Facendo una larghissima maggioranza del Parlamento ma quella proposta perché afferma
E ripeto non è la ricetta tutti i nostri mali
Però
Contiene un atteggiamento quella proposta
Che chi ha scatenato la crisi be'qualcosa ci metta per rispondere ai problemi che ha sollevato la crisi
O tutto deve essere
Proporzionato succhi la
La crisi la paga
Si dirà non si può fare abbiamo sentito tanti scienziati dirci non si può fare solo in Europa perché altrimenti tutti vanno a fare le operazioni finanziarie negli Stati Uniti ma
Signori basterebbe dire che alla Borsa di Londra una tassa di questo genere c'è già da quanti anni Mario da almeno dodici anni
Non c'è stata operazione finanziaria che si è spostata né in Asia negli Stati Uniti
Eppure con quei soldi i britannici ci fanno un sacco di cose
Per esempio c'è stato un anno che hanno preso quelle risorse le hanno investite nell'istruzione perché avevano bisogno di cambiare il loro sistema scolastico di potenziare le loro università
Sono migliori le università della Gran Bretagna o quelle
Del nostro Paese
Valgono di più o valgono di meno
Allora io penso
Che rispetto alle analisi
Che non sono molto difficili da fare
Ci sia una considerazione che va
Al fondo di questi tre anni
Noi
Anzi noi abbiamo dei Paesi
E lì fragili
E li chiamano P.I.C.S.
Non sto a tradurlo perché tutti
Sanno cosa vuol dire
Negli Stati Uniti richiamano cani
L'anno i maiali elica
Sono la californiana Arcand suo
Lo stato di nuovi orti e e l'Illinois sono Paesi che valgono quanto la Grecia lo sapevate
Sono Paesi fragili debolissimi molto pericolosamente tendenti ad essere molto esposti
In cui il rapporto deficit PIL eccome quello dei nostri Paesi deboli
Perché non vengono attaccati
Avete petto su un giornale che
La tempesta finanziaria si è scatenata su lo stato di noi orco sull'Illinois no non l'avete mai letto
Perché lì c'è una banca e c'è un Governo
E la banca e
Il Governo e cioè la politica proteggono quei Paesi
Da noi manca una banca e manca un Governo cosa vogliamo fare nel futuro
Ce lo vogliamo dare un Governo
E una banca
Perché se non avremo Governo in banca l'Europa verrà marginalizzata questo noi lo dobbiamo sapere
I processi globali sono processi
Di media e lunga durata che marginalizzare o se non stai sulla scena
L'Europa ha questo di fronte
A un bivio terribile cambiare
Ho marginalizzare Azzi
Perché non ce la faremo
Non ce la faremo
Divisi ad essere una risorsa per il mondo globale
Mauro diceva giustamente alcuni dati demografici
Anche su questo noi dobbiamo essere molto precisi
Perché quello che diceva il giusto
Ma se è giusto noi con i Paesi del Mediterraneo con l'Africa dobbiamo cambiare atteggiamento
Perché noi di quelle persone lì avremo un gran bisogno e siccome loro hanno bisogno di noi
Bene
Cosa aspettiamo a incrociare i nostri destini
E invece siamo anche lì
Tenacemente pigri
E molto sordomuti
Io credo
E
Che questa degli Stati Uniti d'Europa sia la vera scommessa
Vogliamo aspettare di aprire la revisione del Trattato per fare gli Stati Uniti d'Europa cioè dare Governo e dare una banca
Se così fosse la marginalizzazione sarebbe assicurata perché quel processo istituzionale non lo vedranno nemmeno i miei nipoti
Occorre un'altra cosa
Che le forze politiche che le opinioni pubbliche
Che il mondo
Della società delle società civili
Dicano con chiarezza quello che vogliono
Alle classi dirigenti europee
Lo dicano con chiarezza e con determinazione non è un processo che può essere avviato su con una revisione del Trattato
C'è
Perché manca il bisogno di politica
E la politica ce la possono mettere
Naturalmente i partiti ma soprattutto i cittadini perché l'Europa di cui abbiamo bisogno per rispondere a quelle domande
Che ci vengono rivolte tutti i giorni dagli altri dall'altra parte del mondo beh naturalmente non possono per noi progressisti essere all'insegna
Del
Primato della cittadinanza europea l'Europa dei cittadini e credo che su questo ci sia un grandissimo lavoro da fare e una grande scommessa per tutti grazie
Allora avviamo il secondo giro nel programma ce ne sono sono tre vigili quindi per riuscire a realizzare tutte le domande
Dobbiamo essere più sintetici
Io
Pongo la domanda Madame se il gol
Non so se è corretto Emilio migliori abbaglio non so se posso fare la domanda tutta politica al Segretario
Sì va beh in quanto predecessore volevo
Il
Domani domani una giornata elettorale molto importanti in Europa ci sono le elezioni in Francia in Grecia
Ci sono delle regionali in Germania che anche se piccole possono dare dei segnali importanti c'è spaccio tornata amministrativa in Italia
Di grande rilievo veniamo da paio di giorni dalle elezioni nel Regno Unito ci hanno segnato una vittoria dei laburisti eccetto che all'ombra
Ecco però diciamo l'occhio agli occhi degli europei sono tutti rivolti alla Francia
Sono elezioni nei quali dalle quali
Ci attendiamo una svolta politica un segnale che insomma le politiche economiche e finanziarie seguite fin qui siano messe in discussione
Io però volevo chiederle una cosa che insomma riprendo penso un tratto comune degli interventi di Mauro di sassolini e cioè
Ci sarà sempre che insomma la Francia cambi realizzi questa svolta politica ci sarà
Qui il di più di Europa che è mancato negli anni Novanta
Quando i progressisti sono stati al Governo di quasi tutti i Paesi
Io penso che hanno se realizzato anche hanno messo a segno dei punti positivi però i progressisti negli anni Novanta hanno aperto la strada a cui l'involuzione intergovernativa
Che è stata seguita negli anni successivi è possibile difendere il modello sociale europeo aggiornandolo ovviamente
Senza un investimento nell'Europa
La risposta alla Germania che la Francia darà a può essere quella di un
Ritorno
Insomma nazionalista di una politica nazionale oppure avrà la Francia la sinistra francese per la prima volta il coraggio di investire apertamente nella integrazione europea
Io penso che questa sia una domanda che
In Italia sia molto diffusa tra tutti coloro e credo che siamo tanti oggi ti fino per il cambiamento in Francia
Rimessi si parla del figlio controlli ad
De Niro
E qui te
I letti nel che se ne PAI si pone in posizioni politiche o le selezioni forse
Il mese banda ostico e Clerc del fondo sentendo un po'di linee politiche
Chi passi del passato consenti di tutela
Bafin Vincent fare europea
Chi SUAP che te avanti anni avessero skipass passa degli obbligazione UPL
Dipasquale intersezioni casa ci sia un finanziere Espace chi concludo Gabrielli Kuhkan politico se UPA con qui
Che lei e il Puca Mexico espone il PLIS a sé qui del mondo
Allora parlo sotto il controllo di Emilio ovviamente allora neanche è chiaro che io adesso non esprimerò una mia personale posizione politica rispetta le elezioni francesi ma noi vero difendiamo delle linee politiche e che vedo hanno la DC e la Banca centrale europea come un prestatore di ultima istanza che preveda una tassa sulle
Transazioni finanziarie e quant'altro e mi sembra che sia abbastanza chiaro qual è il programma politico in Francia che è più vicino a queste nostre idee
Casi di identità le acque se vuole niente a che non potesse asma possibile se Pasca sa si basa al fast partitino piante azione
Chi pure in un periodo nero donne in otto linee Andolfo mi dice ricevute aggiunte che anche se lo smentisce e tutelate contiamo conti attese duetto pure
Allora sì quando prima parlavo di cambiamenti possibili di un cambiamento anche il giudizio che orientamento che potrebbe dare una linea diverso un'altra linea in Europa
Boccuzzi AAMS danza annui Sion di e forse info quindi dopo
E Bassetti il forno da me no copie
Ne ha un passo avanti anche il compito di democrazia
E i fondi commenta quando conto che se il Presidente mocassini la agli attacchi viene
Sì nulla picchio andò Foppa Sasà guardi nel più domande quote Chiomonte specie nelle modeste ottiene Ugo perenti dagli anni paga inizia male welfare State chiedo il tipo come invece ha visti di pietosi forme decorazione Soffiantini questi azioni
Sì in una pompa in ebollizione fu quindi al più profonde quote Xiu semplice igiene pappe additivi dell'ONU Winfried quanto potessi o
Del Cavaliere il mio papà assedio confusione
Purché dall'arte mocassini sette seppellito forte dubbio
Se dettaglio
Allora si è parlato spesso negli interventi di più Europa
E di un Governo europeo
E però c'è anche un'altra istanza un'altra richiesta è quella di una maggiore democrazia per cui si tratta di sapere se questa richiesta questa esigenza di una maggiore democrazia oggi in Europa può essere realizzata senza garantire una maggiore tutela
Del modello sociale europeo modello sociale europeo che non è solamente il welfare State ma che comprende anche le relazioni sociali e altri aspetti quindi
Senza una maggiore tutela dei lavoratori no grotta penso che
Non ci sarà abbastanza fiducia nella possibile evoluzione dell'Europa
E se qualcosa se secreta importato esce il passo a saldezza Nye occhi rinnovo disoccupate stessa Antimo
Che il Foch
Cioè sette contiamo assetti dopo appellata fu puramente e pacco detto qui
Tre ter seppur nettezza e con Clint da lei dalle macchine Rienzi noi da voi
Intesa così ma politico CEPAS Mario Casna anch'ante ictus da d'altra parte conoscevo ventisette Conte io copia
Ci fa schifo VQ del CIACE non politica Boco demolizione Boccuzzo fosse do la fosse presente il caso coppia pur agli gazzette purissimo la
Allora io penso che questo sia importante e non credo di essere ingenua nel dire che questo sentimento di della possibilità di creare dei fiducia
Nell'Europa un'Europa che è in grado di aiutare non di distruggere è importante e qui visto che la mente è collegata cambiamenti politici possibili è chiaro però che questi cambiamenti politici se vengono in un unico Paese non sono sufficienti bisogna che ci siano molti cambiamenti politici perché questa evoluzione sia possibile bisogna anche che ci sia
L'impegno l'intervento delle forze sindacali europee tutte
E con comma sesto uno scambio di cani che hanno competenze esaustivi perché cresce e altri chiede dentisti la dilatate stiate non del PAI
Senta la specie pacatezza indica lista il nomade campagna al nodo sentenze di istinto il tema con paura tipo di Dese obbligazione o compiendo il fiocco pontili ISPO quando un paio io ho pulito indiana tutta corsisti
Pur
Tecniche azioni democratica azioni de
Che scherzando e di può quasi Titini deve fare
Chi Duarte accolte fettuccine No TAV responsabilità e con comperati europea li fa indica neo è sinonimo nazionale del fare cassa cerca Habay poco monca ex CNIPA in sciolto scempio
Che se i tempi certi duetto FI a Q moi indiane egli ottenne nel contempo il passato implichi ieri sette crearsi onde tutto il mio forte della dei mocassini
De maniera demaniale esiste pianta contenti complesse alcoltest fischi
Necessiterà artisti passione due forze politiche dei fossero chiare ed è forte Fendi carina aumenta
In quanto responsabile del movimento sindacale europeo della cessa
E io mi sono resa conto parlando ad esempio con i sindacalisti e lavoratori tedeschi quanto fosse difficile far capire la necessità del le di creare gli eurobond perché loro dicono perché dovremmo noi pagare per gli altri e invece è proprio necessario dare questo tipo di spiegazione favorire questa democratici
Demmo pratici Zazie onere è del tutto necessario e questa è la nostra responsabilità come cessa ma anche una responsabilità a livello nazionale è un processo che non è certo semplice è un processo che deve andare avanti e va avanti ma che deve essere contemplato a breve medio e lungo termine e ebbene assolutamente diciamo necessario ma bisogna evitare di semplificare le cose dicendo che ci vuole semplicemente più dell'inflazione Europa perché
In questo come dicevo è un processo complesso che richiede la piena partecipazione delle forze politiche delle forze sociali e delle forze sindacali
Il problema almeno duecento nucleo e con il precedente Mauro Sassoli vorrei partire dalla considerazione che peraltro hanno già fatto
Con un principio di autolimitazione perché il dibattito ahimè e così ricco che ci porterebbe lungo percorso
Talmente appunto ampio ed approfondito iter richiederebbe un ben più voglio dire di un convoglio diciamo usiamo i tempi del Parlamento europeo normalmente dramma utilizzare nel corso del porto di Bari
Vediamo dove esperienza in cui le grandi tradizioni bussano qui rappresentato in quel
La socialdemocratica quell'espressione socialisti euro per quella del liberalismo non lavorato insieme per costruire guantoni in Europa è stato sin qui conseguiti
Se vuole dire che mi ha molto impressionato l'allarme lanciato dal precedente Mauro circa il rischio che
Vero sul centro-destra esperienze di carattere xenofobo e nazionalista possono mettere
Pesantemente rischio posizioni nazionali che in passato le solo quando la foto fondatore dell'Unione europea
A me invece lo ha presentato un ancoraggio uscì puro sotto questo profilo
Interrogativo che in qualche modo mi pongo e che anche secondo
Scuola voglio dire anglosassone
Nuovamente si sono spostati dalle loro perlomeno storicamente
Problemi
La pressione avete ammirato l'incapacità di sussidi risoluzione a livello nazionale e che quindi hanno incontrato un livello più ampio nell'ambito del quale più che per ragioni di alle politiche era necessario intervenire
Il percorso degli esordi dell'Unione europea ho già citato
Sotto questo profilo l'esperienza della Comunità europea o del
Carbone e dell'acciaio sembrano confermare questo tipo di rinvia di tendenza
Come lo diciamo in una situazione potremo dire diverso
La difficoltà che si incontra a livello nazionale peraltro internazionale ad affrontare alcuni problemi
Sembrerebbe indicare quasi che l'Unione Europea registration uno
Se vi è una possibilità ulteriore di crescita a livello europeo nel momento in cui invece intervengono questi problemi o precedente l'intervento evidentemente di Mauro poco fa le difficoltà sono tali che l'Unione Europea e dovevo a rischio
Prego
Sì comincio io sperando non tanto di essere bravo ma almeno breve
Procederò in modo molto schematico ripartendo dai numeri
Dal mio personale punto di vista non c'è alternativa in termini di piattaforma politica al progetto politico richiamiamo Europa unita
E non c'era una ragione semplicissima quei famosi cinquecentoventi milioni di persone sono oggi appena l'otto per cento dalla popolazione mondiale
Saremo tra trent'anni il sei per cento e saremo fino al secolo il quattro per cento
Quindi chi pensasse di risolvere i propri problemi da solo sbaglia
Teste pensiamo che Malta cosa affrontare da sola al problema del flusso epocale che viene dal sud dell'area subsahariana verso l'Europa ci sbagliamo
Piuttosto dobbiamo far carico noi l'Europa della dimensione di quel problema spiegandogli ogni giorno
E invertendo la rotta rispetto alla tendenza di cui nazionalismi di cui parlavamo che Lampedusa non è il confine l'Italia il Consigliere euro semplicemente
Appare in questa considerazione anche una considerazione di scenario nella fatta secondo me una di carattere
Direi politico istituzionale la crisi è
Economica e finanziaria ma noi l'ha grandi amo se noi non risolviamo i nostri problemi politico-istituzionali
E questo è
Una consapevolezza da maturare sempre più e nel più breve tempo possibile perché evidentemente se la crisi morde nel tempo non è che ci apparirà poco credibile
Il denaro o che appariva poco credibile il mercato o che apparirà poco credibile la finanza appare una come credibile la struttura politico istituzionale a cui è affidata alla regolamentazione di tutto questo
è questo lo dobbiamo capire una volta di più
Perché in realtà io politici liberisti in Europa
Negli ultimi trentacinque anni non ne risultano con forza e la breve parentesi di alcune iniziative e la signora Thatcher che ne siano passati
Nella storia del pensiero diciamo cristiano europeo dedito alla politica
Tranne che negli appunti di Sturzo che tornando dagli Stati Uniti si autodefinisce liberista altri volontari non ne ho visti
E quindi io grande pericolo di un'impostazione liberista che toglierebbe il terreno sotto i piedi al modello sociale europeo non ce lo vedo vedo invece il cedimento ha una cultura
Di carattere
Diciamo solipsistica o edonista dico chiamatela come volete ha una cultura in cui non c'è più la cultura del nove
E in questo senso
Pagano lo scotto questa cultura tanto i partiti di destra quanto quelli di sinistra
Perché a ingrossare le file del populismo ci sono gli altri iscritti alla CGIL
Come ci sono molti dal mondo cattolico attenzione l'altana per i tre partiti populisti e che hanno idee profondamente diverse dalle nostre ma gli elettori sono gli stessi
E se non cambiamo questa consistenza della sfida non capiamo la ricetta che proponevo prima
A me non piacciono le ammucchiate destra sinistra però vogliamo renderci conto che ci troviamo in un momento in una congiuntura realmente straordinarie
è all'indomani delle elezioni greche di oggi e di domande quando lunedì avremo in mano quel dato quando vedremo che magari la somma zio la sommatoria di nella democrazia più il passo non fa il cinquanta per cento
Quale prospettiva indicheremo all'Europa
Allora è un momento eccezionale come è stato eccezionale il momento che ha cominciato l'avventura europea
Quella crisi epocale che è stata la seconda guerra mondiale dobbiamo farcene carico semplicemente io non vedo altre alternative
E dobbiamo sacrificare a questa la logica che ha caratterizzato destra e sinistra in questi anni soprattutto in Italia
Qual è stato un problema la sinistra italiana un alto tasso ideologico che non si è riuscito ad emendare anche con
Robuste iniezioni di cultura cattolico democratico
Qual è stato problema al centrodestra italiano
Elevatissimi tassi di personalismo che hanno reso quasi
Come dire caricaturale l'esperienza del centrodestra nella misura nel rapporto con le altre esperienze europee
Allora l'alternativa a questo deve pagare lo scotto di un grande bagno di umiltà e di un presentarci davanti ai nostri cittadini di Django dicendo abbiamo bisogno di stare insieme per fare qualcosa di positivo per fare qualcosa di incredibile
Che non vuol dire sacrificare nella nostra identità nella nostra cultura politica
Vuol dire semplicemente come all'indomani di quella che è stata la seconda guerra mondiale quando è comparso nuovo Sindaco di Roma e ha detto tutti presenti volemose bene
Sì no di direttore mi consentiti continuare il discorso che facevo prima
è stata fatta una ricerca
Negli anni Settanta ci fu una grave crisi petrolifera voi sapete che fu la prima volta che da quella crisi uscì un modello di governance cioè il G sette G otto
Chi entrò nel G sette nel G otto
Se in realtà prendessimo i Paesi che centrarono allora
Non ci sarebbe nessun Paese europeo non ci sarebbe nemmeno la Germania
Quella che noi consideriamo la grande Germania dove
Vale più di tutti
Secondo quei parametri ci sarebbe
Ci sarebbero gli altri poi ci sarebbe naturalmente l'India ci sarebbe il Brasile ci sarebbe il Sudafrica
Ci sarebbero io
Blix quali ci sarà per i Paesi che crescono
E siccome i maltesi europei non crescono
E l'Europa non è
Insieme
Nel tentativo di crescere non ci sarebbe nessun Paese europeo naturalmente l'Europa potrebbe esserci
Per le caratteristiche che dicevamo prima il più grande mercato del mondo
La grande ricchezza
Che abbiamo
Per avere l'Europa league dentro noi abbiamo bisogno di una cosa che tutti si dimenticano spesso
E che ha consentito a qualcuno di essere un po'più furbo e di far credere di essere molto più forte degli altri
Una
Riforma fiscale europea
Se non ci sarà una riforma fiscale europea
è noi continueremo come siamo
Ma abbiamo continuato fino ad oggi
Però c'è un piccolo particolare che fino ad oggi alcuni Paesi appunto
Sono andati avanti e invece tutti i dati ci dicono che da
Quest'anno soprattutto nel prossimo anno addirittura la forte Germania crescerà di quanto dello zero virgola
Tre due-tre
Perché la Germania è diventata più forte degli altri
Perché vedrà cominciarlo anche a spiegare
Se voi andate in Grecia
Chi esporta
Andate a vedere le macchine che ci sono in Grecia da dove vengono
Da quando la Grecia in Europa la Germania ha triplicato triplicato le esportazioni
La più grande fabbrica innovativa della Volkswagen non è in Germania è in Slovenia lo sapete perché
Perché la Slovenia gli ha fatto degli sconti pazzeschi e gli ha consentito di avere delle agevolazioni pazzesche per avere la fabbrica della Volkswagen sul territorio
E quindi la fabbrica più innovativa stalli
Ci sarà sempre se non ci sarà una politica fiscale
Beh la impossibilità ad avere un vero mercato europeo
Un mercato che crei cosa
Ad esempio che crei la possibilità
Di dare senso all'idea che noi abbiamo della cittadinanza e dell'uguaglianza
Che per esempio la stessa aspre stazione
Di lavoro corrisponda stesso salario
Se non ci sarà questo non ci sarà uguaglianza fra cittadini europei e non invece di questo abbiamo bisogno se crediamo che l'Europa possa insieme entrare in quel
In quella famiglia
Che detta le regole
Che fare politiche
Che mette limiti che da vincoli
Se non ci sarà questo non ci saranno i presupposti
Un
Presidente un ex Presidente della Confindustria tedesca un uomo molto di destra
Molto più di destra di quello attuale
Un mese fa ha pubblicato un un'intervista rivolgendosi direttamente alla Merkel c'è una sensazione che ho andando in giro per l'Europa che non avevo mai conosciuto
Da last dalla fine della seconda guerra mondiale un sentimento antitedesco
Andate in Grecia e sentite cosa vi dicono magari presentandovi come un cittadino
Bavarese
Deve mettere paura non fa ridere non far ridere questa roba qui in Europa queste cose sono molto pericolosi
Vedi Gian Franco tutti si dimenticano di dire che il Parlamento europeo formato da settecentocinquanta parlamentari centoventi se non sbaglio ma correggimi sono
Se no fondi fascisti razzisti o non credono all'Europa se andassero d'accordo sarebbero il quarto gruppo parlamentare europeo attualmente con le elezioni del due mila nove
Il terzo gruppo scusate il terzo gruppo
Perché i liberaldemocratici sono un centottanta
Il pericolo
Noi lo stiamo scoprendo ma viene da lontano
E viene da che cosa ed è alimentato dalla paura ma la paura da che cosa alimentata dalle non risposte
Se noi non rispondiamo mai
Beh la gente avrà sempre più paura
Avrà paura che
Quello liti tolga il lavoro
E che quello lì venga a fare il padrone a casa tua
Che è quello lì
Di
Porti via le cose che ai
La paura
Non è un sentimento nuovo ente fino a
All'asta a cinquant'anni fa la
La storia europea è stata esattamente questa
Negli anni Trenta c'è stata una profezia di Paul Valéry un grande intellettuale francese
Che di fronte alla Germania che bruciava la Germania che correva a invadere i Paesi se ne uscì dicendo non ho fiducia nel destino nel futuro dell'Europa
Il futuro dell'Europa sarà quello che si merita geograficamente e cioè un
Un promontorio del grande continente asiatico
Negli anni trenta pochi avrebbero scommesso che sarebbe nato esattamente in quegli anni un umanesimo progressista che ha cambiato la storia dell'Europa
Ed è nato in quegli anni
La concezione forte che di fronte alla crisi tua il bisogno di cosa di rimettere al centro gli Stati no hai bisogno di rimettere al centro la persona e la comunità
E noi dica cosa abbiamo bisogno oggi di fare forti i nostri Stati che hanno sette secoli e non ce la fanno più
O di pensare che i nostri Paesi siano delle regioni europee
E che al centro di questo spazio così importante ci sia l'uomo la persona e la comunità
Abbiamo bisogno di ritornare a questo sì io credo di sì
Non non apro discussioni non mi interessa io
Parlo per quello che penso si debba fare oggi tutti insieme
Rimettere al centro queste cose
E siccome queste cose sono sentite non solo da nonna sono sentite dalle opinioni pubbliche europee che hanno molta paura
Qui c'è la sfida politica del futuro
E di fronte a questo la depressione della politica nazionale insopportabile perché la crisi dovrebbe essere benzina per la politica
Perché quello che sarà sarà anche frutto nostro sarà fatto anche da noi
Credo che essere spettatori di questo tempo sia davvero inutile forse dannoso soprattutto pericoloso grazie
Fu fatta
Torniamo al Presidente ad Andrea Olivero torniamo
Stiamo sul filone del temono però anche se ti porrò una domanda stretta sulla prima che ci ha fatto
Claudio ma prima sull'Europa tu con la tua relazione
Luca con la sua introduzione c'avete introdotto un elementi di indirizzo per un po'il paradigma di democrazia internazionale
Basato su una proprietà di soggetti soprattutto sulla forza della società civile sui principi della sussidiarietà territoriale e funzionale
Sui principi dal socio sedere da funzionale e territoriale tuttavia questi processi oggi appunto abbiamo visto o solo stento a Roma
E quasi una fatica tenerli vivi almeno in una nel dibattito di quei pezzi di società che continuano ad animare questo o territorio
Luca ha proposto il tema della degli Stati generale dalla società civile
Il punto è come facciamo a mettere insieme questo tipo di sensibilità di attenzione di volontà
In un sistema istituzionale
è intergovernativo Kent non ha aspettato oggi a dire che bisogna fare a me fare politiche di asperità e di crescita ma che da Maastricht in poi ce l'ha ricordato Luca
Ha sempre fatto solo l'ostilità solo un capitolo e non il secondo ricordo a quando non c'era il Parlamento europeo ancora era una speranza da coltivare da e da realizzare
Con le ACLI facevamo e convegni per la le ricordo convertì Andres che mi ha portato a imparare alcune arte di responsabilità nel movimento
Per la centralità mediterranea dette dovrò oggi siamo e tutto un altro contesto e capire come riusciamo insomma
A coniugare questa nostra voglia ancora di combattere su questo termine su questi impegno del più di un paradigma di
Democrazia internazionale partecipata vissuta e così via con
Una Europa che invece si allontana assise labbra si traccerà e come questo loppa lo può fare un'associazione del mondo cattolico come le ACLI
All'interno di una politica internazionale più di associazionismo cattolico ma non solo della società civile Paleocapa potrebbe essere più larga da questo punto di vista
Ecco qui la seconda parte brevissima Galli Della Loggia oggi è tornato sul tema dei cattolici in Italia nel cuore della sul Corriere della Sera è ha messo in evidenza sostenuto una tesi di cattolici che oscillano tra separatezza ed ed egemoniche Smoke io credo che
E che forse non c'è nell'una né l'altra cosa nella realtà
Possiamo contraddire questa linea questa
Analisi di di Galli Della Loggia però abbiamo alle spalle delle piste le vicende recenti quella di Todi che ha citato Claudio
Ecco
Queste lì gli appuntamenti come Todi possono aiutarci ad andare oltre questa schizofrenia prevista così da altre da chi è l'ai co per esempio oppure no
E poi l'ultima domanda secondo te
è utile che la comunità dei credenti assuma alcuni atteggiamenti diciamo di sostegno a movimenti di protesta come quelle dei giovani di occupai Wall Street
Ma intanto io credo che
Sia importante
E poi Siemens giustamente
Gladio poi chiuderemo questo nostro incontro io già ringrazio mi scuso anche con i nostri ospiti i tempi sono stati
Un po'un po'lunghetti mediterranei mediterranei non certa europei
Ma dicevo brevissime considerazioni conclusive rispondendo cercando di risponda alle grandi domande
Che Franco adesso di mi faceva innanzitutto qual è il nostro ruolo e qual è la nostra possibilità nostra chance
E quell'innanzitutto che
La società civile a livello nazionale abbia oggi più che un tempo la consapevolezza della sua in e da quel pezzo cioè
Noi stiamo
Toccando con mano quotidianamente che le nostre battaglie laddove sono battaglie esclusivamente nazionali anche società civile
Una dopo l'altro ci vedono sconfitti
E non solo non riusciamo ad ottenerne dagli Stati nazionali nulla perché questi comunque sono vincolati
Da scelte che arrivano dall'esterno
Ma non riusciamo nemmeno più ad avere la possibilità
Di avere una visione una strategia se non ci apriamo al contesto internazionale
Non ce lo siamo detti in questi mesi passati nel nostro percorso congressuale
Non dobbiamo tanto andare a
Costruire le reti internazionali o soltanto costruire le reti internazionali che pure attualmente sono necessarie per l'azione politica
Sottesa appunto quel disegno che tu dicevi ma innanzitutto dobbiamo cambiare la testa
E capire che dobbiamo internazionalizzarsi cioè guardare hai problemi nell'ottica internazionale
E qui naturalmente i parlamentari europei tante volte ci hanno chiamato chi opera in Europa anche lo stesso Luca tante volte ci hanno richiamato ma noi pecchiamo costantemente di provincialismo di chiusura
Più di altri voglio dire noi italiani
Come società civile però dicevo in primo luogo noi lo stiamo avvertendo con forza sarà anche in virtù appunto delle batoste che stiamo prendendo pensiamo sul tema della sussidiarietà
Pensiamo sulle grandi questione grandi sfide della modernizzazione del Paese del ruolo della società civile
Del tema del economia civile della big society cosa di questo genere evocate le loro però almeno almeno evocate
Che via via vengono cancellate all'interno del nostro Paese quindi questo un primo punto c'è una seconda elemento che ci spinge oggi ad assumere questa sfida
O meglio che ha spinto le anche sempre ad assumerla ma in questo momento può diventare più interessante
Ed è quello che in relazione dicevo
Questa strana combinazione che noi oggi avvertiamo fortemente come associazione di esserlo un punto uno snodo tra quanti sono immigrati in Italia
E che Sir piano di avere cittadinanza anche grazie a noi cittadinanza politica ma vorrei dire soprattutto cittadinanza sociale ai quali noi dobbiamo dare voce proprio per aprirsi a questa logica mondiale internazionale
E quanti nostri concittadini italiani nel mondo aspettano di vedere
Ricostruire una relazione vera che li metta in gioco e che faccia sì che possono finalmente tornare ad essere fieri dell'essere italiani loro che in questo momento mostrano la faccia l'attaccamento sentimentale ma molte volte anche
Si ritrovano nella condizione non dico di essere derisi ma certamente
Di non essere guardati con stima per il fatto di essere italiani e che invece potrebbero diventare i nostri ambasciatori
I nostri primi sostenitori coloro che anche alimentano l'elaborazione di pensiero e di innovazione dell'Italia alla luce dell'esperienza che nei loro Paesi fanno
Allora noi siamo già questo pezzo di società civile per certi versi chi ha
Questo addentellato questa capacità di stare appunto all'interno della situazione del del contesto internazionale ma dobbiamo iniziare a mettere a frutto tutto ciò
Iniziare a costruire delle piattaforme che ci portino a riflettere su tutte le tematiche sociali che sono
All'interno appunto della storia e delle attenzione attuale della nostra organizzazione il lavoro il Welfare giustamente è stato richiamato noi la riteniamo che su questo si debba basare
Uno degli elementi cruciali del nostro essendo Europa la stessa cittadinanza oggi ne possiamo discutere finché vogliamo rispetto al tema dei cittadini stranieri che nascono in Italia ad esempio
Poiché non sono italiani ma dobbiamo renderci conto che questa è una sfida che dobbiamo assume a livello continentale e ridicolo che i Paesi abbiano normative diverso e di accesso a quella che la cittadinanza uguale poi
Perché quando uno è il cittadino di un Paese e cittadino dell'Unione lo sappiamo benissimo quindi su queste questioni le grandi questioni sociali delle ACLI noi dobbiamo iniziare a guardare con questa prospettiva
Attenzione come fare
Da un lato la tradizione nostro ci porta a fare formazione sui territori e dobbiamo riprendere ancora una volta dobbiamo ricordarcelo a fare formazione sul tema dell'Europa idea raccordarsi in questo
In secondo luogo dobbiamo aumentare la possibilità degli scambi e degli incontri cosa che in questi anni
Molti giovani stanno sperimentando ma pochissime organizzazione sociale stanno costruendo strutturalmente
I giovani che vanno in giro per l'Europa vanno da soli
Non vanno raccordati e attenzione non è che sia un male questo ma non diventa esperienza sociale non diventa un pensiero consolidato
Allora perché come associazione non cercare stiamo iniziando a lavorarci da questo punto di vista anche con la nostra presenza in Europa in particolare
Perché non organizzare quei giovani italiani che stanno andando a volte per lavoro a volte per studio dei vari Paesi e cercare di farli diventare queste delle esperienze
Anche socializzare anti e che poi diventino pensiero politico da riportare nel Paese
Infine c'è
Una questione che io credo noi dobbiamo sollevare
A livello nazionale e che diventi appunto mento cruciale cioè che noi
Crediamo in una determinata Europa noi non saremo mai euroscettici evidentemente
Perché nasciamo con quella logica o con quella storia di chi ha voluto una certa Europa e crede fermamente che l'Europa sia stata comunque quello che giustamente ci è stato ricordato questa sera il baluardo
L'elemento che a impedito che continuassero i conflitti e che iniziasse finalmente a Civita vedete
La l'Europa unità non solo non ha più avuto guerre al suo interno purtroppo i suoi confini sì anche drammatiche e forse chi lo sa ricordando c'è anche il ventennio della guerra in Jugoslavia dobbiamo anche assumersi la responsabilità responsabilità di non averla fatta entrare di non aver probabilmente allora lanciato un po'il cuore oltre l'ostacolo è provato ad aprire qualcosa di nuovo
Questo certamente rimane
Una ferita aperta ma abbiamo evitato i conflitti ma abbiamo anche sviluppato la nostra economia in maniera straordinaria non dimentichiamoci che l'Europa ha rappresentato in particolare per alcuni Stati come l'Italia l'inizio della sua crescita
L'inizio a suo crescita ma anche sotto il profilo sociale dei diritti sociali
Ecco l'ultima sfida che io dico e quella di fare assumere i diritti sociali come elemento cruciale della nuova Europa qualcosa si è fatto in cui ti anni Luca più volte ce l'ha segnalato anche per togliere qualche scetticismo che anche tra di noi serpeggiava qualcosa si è fatto
Ma non siamo ancora riusciti a costruire la nuova piattaforma dell'Europa intorno a questi diritti sociali
Che invece io credo siano fondamentali onde evitare quelle derive a cui si faceva riferimento di un individualismo che non porta alla visione dell'uomo come uomo relazionale
Ma al tempo stesso anche per evitare che ci si ritrovi nella condizione di un'Europa puramente dei mercati o dei tecnocrati che non è certamente l'Europa dei padri fondatori ma non è nemmeno l'Europa che può portarci fuori da questa crisi
Allora io credo che per chiudere
Noi oggi dobbiamo fino in fondo assumersi la sfida che si tocca anche assumersi la responsabilità
La colpa per certi versi il non aver fatto fino ad oggi la nostra parte ma insieme dobbiamo andare a chiedere
A tutti i soggetti la società civile che come noi
Hanno compreso questa questioni hanno capito che non possiamo che operare a questo livello
Di iniziare di intraprendere una grande strada comune per andare insieme con i diversi movimenti con i lavori la società civile europea a sviluppare una nuova rete Luca avanzava appunto gli stati generali questo deve il primo passaggio io credo che
E lo dico da organizzazione del mondo del lavoro questo sia anche quelli il primo passaggio verso quella grande alleanze verso quell'umanesimo nuovo del lavoro di cui abbiamo necessità e che può diventare la vera sfida planetaria che l'Europa lancia
L'Europa la vecchia Europa come sempre di più la stanno chiamando nel mondo
E oggi spenta come forza proposito di Doha
Ebbene noi crediamo che su questo tema possa tornare a essere leader nel mondo possa tornare a dire qualcosa forte della sue radici
Delle sue radici cristiane delle sue radici culturali
Ma forte anche di quanto è stato costruito all'interno di quel della società europea grazie a una democrazia che non è stata solo politica ma è stato sociale
Credo che questo sia anche l'unico vero modo per contrastare quei movimenti
Che stanno nascendo e che ci fanno naturalmente molta molta paura perché l'Europa non dimentichiamocelo non è soltanto appunto l'Europa dell'Unione ma è anche l'Europa degli orrori come è stato ricordato ebbene a fronte di questo noi dobbiamo andare a presentare questo progetto
Di ringrazio davvero di cuore ringrazio tutti gli ospiti che sono stati con noi per averci aiutato a comprenda nel la qualità di queste sfide
E anche per in qualche modo averci incoraggiato in questa direzione noi dello garantiamo cercheremo fino in fondo rifare la nostra parte lo abbiamo detto in tanti interventi in questo congresso perché crediamo che sia questa una parte integrante della nostra sfida sociale
Grazie
Prova prova scusa
Se mi date la voce volevo solo ricordare Zoran quarto d'ora iniziamo ammesso e quindi
Non allontanati ci vediamo qui alle ore diciannove
Ce le monsignor Di Matteo sin qui
Ecco a me Ovens comunque a Roma centro appena il tavolo sarà pronto prepareremo e poi daremo inizio alla nostra celebrazione