Il contributo dei partiti politici alla formazione dell'identità nazionale - seconda e conclusiva giornata

Iniziamo grazie a tutti e grazie venuti
E ieri abbiamo affrontato i temi che riguardavano la la storia dei partiti
Questa mattina poi oggi pomeriggio ci soffermeremo principalmente sui temi di attualità di riflessione in su
Cosa sono i partiti che ruolo hanno nella società e il momento di crisi e poi quale può essere il fatturato
E questa mattina abbiamo
Il professor Capuzzo ha perso il Sabin ti degna professor Carrieri trasmesso ieri sulla
Vi ringrazio per essere qui e per il
Primo intervento do la parola a Paolo Capozzo che aveva una relazione su nella società dei consumi grazie buongiorno
Buongiorno a tutti
Cercherò di ricostruire
Sommariamente alcuni dei nodi che nel Gioppo guerra hanno accompagnato questo rapporto tra
Società dei consumi delle forze politiche
Alla fine degli anni quaranta di fronte ai manager del Piano Marshall che chiedevano che l'Italia trasformasse la sua economia secondo un modello di sviluppo
Basato sulla crescita dei salari e dei consumi il Presidente della Confindustria Angelo Costa aveva buon gioco a sostenere che in Italia
Vi era abbondanza di lavoro e scarsità di capitali
E che perciò era naturale che venissero remunerati secondi più dei primi
E i salari infatti negli anni Cinquanta crescono molto lentamente rispetto i profitti
Con l'intento proprio ieri irrobustire la dotazione di capitale di investimento del Paese
E di rendere competitive le esportazioni in un sistema produttivo tecnologicamente meno attrezzato di quello dei concorrenti europei
All'inizio degli anni Cinquanta
L'agricoltura sopravanza ancora l'industria sia in termini di quote di occupazione che in termini di valore del prodotto
E l'inchiesta sulla miseria del cinquantatré restituiva ancora immagini di profonde indigenza in vaste aree del Paese
In un Paese che partiva con questo retroterra il boom economico si presentò
Come una discontinuità radicale amplificata dai media conoscenti l'anti promesse di benessere per tutti
La pubblicità Risi disegnava nuovi seducenti stili di vita e scenari sociali
Ma ad uno sguardo ravvicinato l'indubbia accelerazione della crescita dei consumi nel nostro Paese mostra ancora persistenti fratture di classe
Ancora la metà degli anni Sessanta insomma l'Italia presentava una classe media urbana insediata soprattutto nel nord del Paese che condivideva gli standards consumo nell'Europa avanzata
La sua classe operaia invece disponeva di risorse ben più limitate di quelle degli operai francesi o tedeschi
A causa di salari nettamente più bassi mentre alle campagne vive ancora una quota consistente di popolazione che seguiva stili di vita improntati ad un necessaria parsimonia
Per queste ragioni credo sia fuorviante parlare
Per l'Italia gli anni Sessanta
Di una società dei consumi di massa
Perché questa formula rinvia precisamente ad una situazione già presente negli Stati Uniti a partire dagli anni Venti in vari Paesi europei dagli anni Cinquanta e Sessanta
Nella quale gli alti salari operai rendono possibile la formazione di un mercato di massa
Nel quale si diffondono modelli di consumo che stemperano le marcate differenze identitarie tra le classi sociali che avevano contraddistinto la prima fase storica della società industriale
Recenti a sociale si interrogavano sulla fine delle fratture di classe delle società industriali avanzate
E iniziarono a considerare il consumatore come la figura chiave di un nuovo sistema sociale nel quale la garanzia di benessere e prosperità diventavano elementi decisivi della legittimazione politica
Nell'Italia degli anni Sessanta come si è detto la situazione non era questa tuttavia vi era un certo ottimismo è una generalizzata aspettativa di poter presto migliorare le proprie condizioni
Una fiducia che derivava da due esperienze socialmente diffuse
Da un lato l'evidenza mediatica del boom rendeva possibile quella socializzazione anticipatoria della quale parlano Alberoni Baglione in un volume nel sessantatré
Vale a dire quel processo di integrazione culturale nel mondo del consumo che coinvolge soggetti sociali che ancora non dispongono delle risorse materiali per goderne
Ma che iniziano parteciparvi attraverso la proiezione dei media
Dall'altro era in corso una più concreta esperienza sociale vale a dire il superamento definitivo della fame come angosciose costante vent'dualità nell'esistenza delle classi popolari
Quella fame che era stata un'esperienza comune nei decenni precedenti ma direi nei secoli precedenti
E che era stata era privata appunto dalla l'ultima guerra
Veniva appunto definitivamente superata
Sebbene gli anni del boom e siano a tutt'oggi associati alcuni beni di consumo nuovi che cambiano il volto del Paese dall'automobile il televisore dal frigorifero la lavatrice la vera rivoluzione di massa nei consumi in quegli anni riguardo propri consumi alimentari
Se può allora parlare delle aspettative crescenti come fattore di legittimazione del sistema sociale e politico nell'Italia del miracolo
Risponderei dissi a patto che si consideri costantemente anche il suo contrario vale a dire quel corto circuito che si venne a creare tra le seducenti luci del boom
Con le loro talvolta velleitari promesse e la durissima realtà quotidiana che segnava l'esistenza delle classi lavoratrici negli anni Cinquanta e Sessanta
Al di fuori delle industrie più avanzate fatti che potevano permettersi salari più alti e varie forme di welfare aziendale
L'esperienza più comune era quella di milioni di lavoratori che affrontavano condizioni lavoro pesanti con orari e ritmi esigenti in ambienti nocivi alla salute
Affrontando un pendolarismo che induceva la fatica del tempo di lavoro rivivendo in abitazioni ancora malsane precarie sobborghi urbani privi di servizi
Per costoro la contraddizione tra le diffuse rappresentazioni di una società prospera e moderna
La realtà quotidiana fatta di fatiche privazioni doveva far covare un senso di frustrazione che sul finire del decennio trova forme di espressione sociale politica sempre più radicali
Coloro che il volume lo avevano reso possibile con la loro fatica il loro lavoro fecero finalmente pesare tutta la loro forza politica
Ma come reagiscono le forze politiche a questi mutamenti
Negli anni che vanno tra il boom e la crisi degli anni Settanta
Alla vigilia del centrosinistra c'è ancora molta cautela nel dibattito politico sulla valorizzazione dei consumi come motore dello sviluppo economico
Il modello americano fondato sulla libertà di affari la crescita dei consumi e mercato internazionale tendenzialmente aperto
Cozzava contro la filosofia economica che aveva le proprie radici negli anni trenta e seppur con diverse declinazioni si affidava l'intervento regolatore dello Stato in una cornice nazionale
In questo senso possiamo collocare la missione affidata al centro-sinistra verso il quale lo stesso Partito Comunista mostrava inizialmente una qualche ben disposta attenzione
Si trattava di intervenire su gli squilibri che la tumultuosa crescita finiva con riprodurre o addirittura amplificare
Oppure negli intendimenti più progressisti di ridistribuire i vantaggi del grande sforzo produttivo che il Paese aveva messo in moto anche gli interventi tra gli atti di quegli anni non solo Paolo previsti prevedono anche l'opportuno omento dei bisogni delle masse
Ma fanno riferimento a dei consumi pubblici che sarebbe compito dello Stato regolare
Tuttavia questi strumenti di politica economica negli anni Sessanta e Settanta dovettero confrontarsi con una società dei consumi che aveva i propri referenti simbolici nella dimensione semiotica costruita dall'economia di mercato atlantica
Alle relazioni che in essa si costruivano tra le spinte cambiamento dell'identità sociali di genere generazionali e i beni di consumo che consentivano nuove pratiche sociali rischio bevano inediti immagina
E su questo versante del mutamento antropologico legato alla crescita dei consumi timori erano invece stati diffusi un po'tra tutte le forze politiche
In un articolo del sessanta Vittorio Foa andava molto vicino ad una rielaborazione innovativa di questo tema descriveva infatti un processo di emancipazione cultura le degli operai
Che non accettavano più di essere quasi naturalmente posti in una su borse su posizione subordinata dal punto di vista degli standards
E delle culture del consumo
Vogliono accedere al benessere anche loro osserva forti tuttavia ciò richiedeva che riuscissero ad affermare una cosa loro scala di valori indipendentemente
Da quella dettata dalle classi dominanti scrive testualmente
Solo un'affermazione autonoma del movimento operaio sui suoi bisogni crescenti solo un suo giudizio sulla gerarchia di valore dei consumi può impedire una pericolosissima subordinazione del movimento operaio
Alla struttura monopolistica della società
Poi si guardava bene dall'istituire classifiche di priorità tra le diverse scelte di consumo
Non usava insomma quella distinzione tra consumi
Essenziali superflui molto diffusa nel linguaggio del tempo
Il punto sul quale insisteva era quello di
Del dissolvimento della gerarchia simbolica della società
Che si istituzionalizzato anche attraverso comportamenti di consumo che la classe operaia del suo tempo stava scherzando non vi era insomma diffidenza per gli effetti perversi tori
Che la crescita dei consumi avrebbe potuto avere sulle classi lavoratrici
A patto che queste fossero stati in grado di appropriarsene attraverso la loro specifica cultura
Ma la posizione prevalente da parte della sinistra si è socialista che comunista non era questa
Se esiste la piuttosto seri rischi di distorsione e l'individualismo del consumo avrebbe potuto generare rispetto ad un equilibrato sviluppo dei consumi collettivi
Il retroterra culturale sul quale riposava questa diffidenza aveva matrici diverse
La critica del consumismo come degenerazione dei comportamenti acquisitivi che rifiuta le relazioni sociali era radicato in un filone critico della sociologia americana iniziato già alla fine dell'Ottocento convegni Blank
E che nell'Italia degli anni Sessanta venga Albrecht il proprio più autorevole punto di riferimento
L'altra matrice era invece marxista e aveva le proprie radici teoriche nella critica della modernità la Scuola di Francoforte
Secondo quest'ultima posizione il consumo era un elemento funzionale la logica di accumulazione di capitale
Dato che per crescere capitale aveva bisogno di allargare il mercato esso si adoperava
Per indurre bisogni crescenti manipolando i desideri
Dietro luccicante spettacolo dei consumi di massa
Per Marcuse si celava un orientamento totalitario della società occidentale del dopoguerra da alla capacità del capitalismo monopolistico di assoggettare i consumatori una logica di espansione della domanda attraverso le proprie tecniche di persuasione
Negli Italiani sessanta queste altre simili tesi avevano una notevole popolarità nel dibattito intellettuale basti guardare la rapidità con la quale venga testi in italiano unitamente ad altri punti critici da Packard risma negli edifici
Se vista di giorno queste posizioni appaiono assai deboli sul piano teorico dopo una trentennale riflessione dell'antropologia degli studi culturali sul tema del consumo
Andrebbe comunque segnalata la capacità di questi approcci di intercettare processi sociali concretamente percepiti negli anni Cinquanta e Sessanta
Quando l'espansione dei consumi avvenne in un quadro economico che premiava la grande industria fordista concentrando risorse materiali simboliche in grandi imprese industriali e commerciali che non dava nel mondo con produzioni di larga scala
Ecco allora che la politica di programmazione degli anni Sessanta oltre a regolare le dinamiche macroeconomiche intervenire su gli squilibri sociali territoriali
Veniva investita anche del compito di sorvegliare le distorsioni che è un modello consumista acquisitivo poteva provocare
Un compito davvero difficile da assolvere in una società nella quale la forza di cambiamento del consumo stava ormai agendo nel fondo e in modo molecolare
Ancora nel sessantasei primi annunci della eventualità ad introdurre la televisione a colori
Che veniva sperimentato in tutta Europa una interpellanza partner lamentare firmata tra gli altri da la Malfa Lombardi Giolitti si esprimeva così
La creazione di un canale televisivo colori introduce nel nostro Paese un consumo opulento
In un momento in cui tutte le risorse dovrebbero invece essere mobilitate secondo la logica dei piani di sviluppo per la soluzione di problemi di squilibrio territoriale e settoriale della società italiana
Non voglio fare la caricatura di queste posizioni farlo oggi sarebbe facile ingeneroso non erano infatti posizioni poppe riviste indicavano piuttosto una precisa preoccupazione
Il Paese era in forte crescita ma erano inerenti gli squilibri che si accompagnavano quella crescita squilibri che richiedevano l'intervento della mano pubblica nel governo del territorio nella distribuzione della ricchezza
Nella creazione di servizi efficienti per tutti così via ma tutto ciò questo era il punto
Richiedeva anche un'azione di tutte di tutela dello stato dei partiti nei confronti degli spiriti animali dei consumatori
Ecco questa azione paternalistica e di difesa dell'irrazionalità degli istinti che la società dei consumi stimolava
Non era semplicemente una difesa conservatrice di un assetto sociale culturale minacciato dei tempi nuovi ma si agganciava ad un progetto riformista che vedeva nella programmazione dei bisogni individuali e collettivi un presupposto fondamentale del corretto funzionamento del mercato
Corretto perché combatte compatibile con il territorio il tessuto sociale ed ecco perché mirava ad irrobustire l'offerta di consumi collettivi comprimendo lo spazio di razionalità che l'individualismo acquisitivo introduceva nella società
Se questa mi sembra la corretta dimensione
Entro la quale interpretare queste quelle posizioni tuttavia un problema rimane e cioè che non venisse compreso il potenziale di emancipazione e di libertà
Nel processo di soggettiva azione che quei consumi allora definiti superflui portavano con sé
Questo mi sembra un denominatore comune ancora molto diffuso tra quasi tutte le forze politiche tra gli anni Sessanta e Settanta
Che segnava
Che segnala un progressivo scollamento tra la loro immagine della società e il movimento che invece l'andava molecolare mente ma inesorabilmente mutando
Paradossalmente
Nel mondo cattolico la mancanza di un forte investimento l'identità sulle politiche riprogrammazione lasciava qualche margine in più ad una visione più elastica dei processi di consumo
Oltretutto all'inizio degli anni Sessanta visto che vi ardito
Avevano avvertito il partito dei significativi cambiamenti in corso nella società italiana
Rispetto i quali la democrazia cristiana doveva riposizionarsi si voleva far fronte al prevedibile calo di consensi nel quale la disgregazione del mondo rurale l'avrebbe condannata
Rivolgersi ad una nuova classe media emergente che si andava insediando negli estesi sobborghi metropolitani che stavano cambiando il paesaggio
Della Pianura Padana e che coniugava moderatismo politico voglia di ordine e cauta apertura di nuovi piaceri conforto portati dalla crescita dei consumi appariva strategico
Il clima possa conciliare favoriva una maggiore disponibilità è compromesso con il mondo moderno
E posizioni più tradizionali insiste come quelle di Augusto Del Noce che ad un convegno da democrazie Cristiana tenutosi a Lucca nel sessantasette
Attaccava apertamente la società dei consumi per le sue conseguenze secolari Bisanti apparivano minoritaria
Del resto
Scusate del resto la classe dirigente cattolica aveva mostrato un proprio Regina le approccio nel confronto con il boom scusa
Io no grazie
Aveva mostrato un proprio di finale approccio nel confronto con il boom dei consumi già dalla metà degli anni Cinquanta attraverso la gestione della RAI
Carosello ha rappresentato una geniale combinazione dimensione pedagogica e promozione commerciale
Lo spot finale di trenta secondi isolato dei due minuti e mezzo di spettacolo che lo precedevano era un modo per temperare controllare una funzione commerciale che la RAI comunque assolveva
Anche più che altre televisioni pubbliche europee di quegli anni non a caso uno dei critici più corrosivi della società dei consumi italiana Pier Paolo Pasolini
All'indomani del risultato dal referendum sul divorzio e settantaquattro ebbe a rimproverare la censura vaticana dei programmi televisivi perché diceva aveva scelto gli obiettivi sbagliati
Avrebbe infatti dovuto censurare scrive Pasolini Carosello perché in Carosello onnipotente che esplode in tutto il suo nitore la sua assolutezza la sua perentorietà nuovo tipo di vita che gli italiani devono vivere
E questo stile di vita non è altro che il nuovo tipo di vita ed olistico che ha determinato il trionfo del no referendum
Gli esiti di quel referendum vennero interpretati da più parti come il segno di una secolarizzazione che aveva trasformato nel profondo la società italiana cogliendo un po'di sorpresa
Le due maggiori sul culture politiche che si erano confrontate dal dopoguerra in avanti
Eppure
Questa onda lunga del cambiamento nei comportamenti di consumo veniva registrata un anno dopo dell'avvio di una profonda crisi internazionale che aveva interrotto quella lunghissima fase di espansione dell'economia tra l'antica nel secondo dopoguerra
Anche in Italia si impose il tema dell'austerità
Con le politiche di risparmio energetico varate alla fine del settantatré
Che segnarono una frattura nell'immaginario consumista italiano le domeniche senz'auto la chiusura anticipata delle trasmissioni televisive il cinema lo spegnimento dei grandi insegne luminose e così via
Tutto ciò sembrava avvalorare la tesi che si fosse andati troppo oltre
Che la febbre consumistica diffusa si tra le masse avesse generato indirettamente la crisi e che le Cassandre che fin dagli anni del boom avevano ammonito sui rischi di uno sviluppo distorto avessero avuto ragione
Con l'avanzare del decennio Enrico Berlinguer elabora una riflessione sul consumo che si confrontava direttamente con lo scenario offerto dalla crisi economica mondiale particolarmente CUP in Italia attraversata da una radicale conflittualità sociale
E dalla crescita della violenza politica
La strategia del compromesso storico entro il quale il PC si venne a ritagliare lo scomodo ruolo del Garante della stabilità sociale delle politiche di austerità in cambio di una Procura Massari vagamente programmata apertura di una fase riformatrice folla proprio di queste preoccupazioni
Dal punto di vista della tutte valutazione antropologica del consumo la cultura politica del piccino sembrava aver fatto molta strada rispetto all'analisi di fine anni Cinquanta vale a dire che continuava a mancare
Una riflessione sul consumo come elemento di un positivo processo di soggetti l'azione
Con queste premesse non deve perciò stupire che Berlinguer guardasse la crisi addirittura come ad una opportunità per ridefinire il modello di sviluppo di consumi in direzione socialista
La posizione di Berlinguer rispondeva certamente ha un'etica un post era
A mezza strada tra l'etica contadina la dottrina terzi internazionalista come è stato scritto
Ma nella riflessione di Berlinguer era ben presente anche la preoccupazione che nasceva dalle suggestioni neo mal Pusiano e sui limiti dello sviluppo presentata celebra rapporto sull'ambiente commissionato dal club di Roma è pubblicato nel settantadue
Prego
Ok
Se in ciò si può vedere un ponte
Con una sensibilità ambientale che dentro ma soprattutto accanto il P.C.I. andava muovendo i primi passi negli anni settanta in questa fase a prevalere era il tema dei limiti del consumo
Dell'austerità ed è la richiesta di sacrifici
E questa forte impronta etico normativa il discorso sui consumi entrava in conflitto con ormai radicato investimento sociale sul consumo come terreno di soggetti d'azione di emancipazione dalla fissità dei ruoli sociali ed i soci soddisfacimento dei desideri
Intervenendo il quindici gennaio settantasette convegno dell'Eliseo organizzato dalla Commissione cultura del PC dall'Istituto Gramsci così si esprimeva Berlinguer in un in riferimento al termine ostilità dice Berlinguer mezzo per contrastare la dice
E per porre le basi del suo superamento consiste in un sistema che è entrato in una crisi strutturale di fondo e non congiunturale
Un sistema in quel carattere distintivo allo spreco lo sperpero l'esaltazione dei particolarismi l'individuo e dell'individualismo più sfrenati del consumismo più dissennato
La reazione di Craxi è il discorso di Berlinguer all'Eliseo sprezzante parla di sociale morale di chi sono che non comprende i cambiamenti in atto nella società italiana
Da questo sintetico liquidatorio giudizio doveva tuttavia partirà negli anni successivi la principale novità nel rapporto tra forze politiche italiane società dei consumi
Sebbene infatti ad elaborare una cultura politica
Che si presentava incondizionatamente simpatetica con la crescita dei consumi privati
Il dialogo curato negli anni successivi con esponenti dello spettacolo e della televisione convogliati verso il Nuovo PSI l'attenzione all'industria culturale come produttore di materiali incontravano un autentico interesse popolare
Nascevano dalla consapevolezza che la comunicazione lo spettacolo il consumo avevano permeato definitivamente la sfera simbolica della società contemporanea
E che sebbene tutto ciò non fosse privo di rischio di problemi questo era il campo nel quale giocare futuro politico dell'Italia
Alla Conferenza programmatica di Rimini governare il cambiamento nell'ottantadue
Si parlò a lungo di società postindustriale ma soprattutto le società degli individui
Ed è solo della precedente società di massa e nella quale consumo diventa terreno ricostruzione vie l'identità di libertà
Apprendo la sessione del convegno dedicata culture Società Francesco Alberoni insisteva sul passaggio da una concezione della società industriale come sistema
Formato da aggregati di massa che richiedono grandi attori burocratici imprenditoriali sindacali partitici statuali che né i Governi non le relazioni ad una società che si va invece differenziando al proprio interno
Producendo una complessità nella domanda di consumi e servizi alla quale non può rispondere la rigidità degli apparati
Ma un ritorno al mercato e l'iniziativa sociale che sole dispongono della flessibilità necessaria la differenziazione degli stili di vita
Il dovetti ossario TUF richiamato dal Veroni riguardava anche la trasformazione del welfare
Nel quale con i principi di mercato avrebbero potuto aiutare a ridurre i costi e soprattutto a dare risposte più efficaci e una domanda sociale sempre più diversificata rispetto alla quale
Lo Stato soffriva di uno strutturale deficit di conoscenza
Solo il mercato possiede infatti quella l'esplicita
E quindi vestibilità necessarie a dare risposte la ricchezza culturale che le pratiche del consumo sono in grado di produrre
E Nuovo PSI legava il proprio insediamento sociale la propria immagine
A una nuova generazione di impresa emergenti
Del prodotto made in Italy che si affermava nel mondo dagli arredamenti vestiti dalle scarpe il foulard agli occhiali
La moda la pubblicità la televisione l'immaginario neo consumistico negli anni ottanta che era un fenomeno globale legato all'affermazione del brand management
Sembrava permeare la dimensione antropologica del neo socialismo
Che diventava riferimento politico di queste nuove tendenze
Sebbene questa cultura politica non sia riuscita a sfondare nella società italiana di quegli anni non andrebbe sottovalutato lo spazio che riuscì ad aprire nelle aree più avanzate del nord in particolare attorno a Milano metropoli simbolo del decennio
Il PSI
Pago un alto prezzo per questa identificazione con i rampanti spiriti animali del capitalismo agli anni Ottanta
E dei suoi sogni di onnipotenza ma considerato su un periodo più lungo questo mutamento culturale si sarebbe rivelato solido ne avrebbe trovato un interprete certamente più spregiudicato il più adatto a farlo fruttare politicamente nel decennio successivo
Quando alla fine degli anni Ottanta per ragioni internazionali gravate da una specifica situazione italiana si chiuse quel ciclo
Quel mondo luccicante opulento iniezione mostrarsi sotto una sinistra luce
Come il frutto di una crescita drogata della quale avevano approfittato coloro che erano inserite incerti in un circuito economico e politico
Basato sulla collusione tra interessi privati poteri pubblici che alimentava la fuga dalle proprie responsabilità sociali attraverso l'evasione fiscale e concludeva affari con la corruzione finanziando un sistema politico sempre più esoso
Una collusione che pose le basi per quella grande slavina che muoveva lei non risolti della finanza pubblica
Che il PCI dagli anni Ottanta di fronte a tutto ciò arranca sembra sempre un passo indietro l'avversario
Privo di una rielaborazione la propria cultura politica che sia in grado di intercettare i movimenti interni e la società italiana sembra piuttosto assestato sulla posizione resistenziale
Eppure anche nel suo campo qualcosa si stava muovendo
Nel mille novecentottantadue dopo aver partecipato alla Sagra del tordo Montalcino Carlo Petrini scriveva segretario dell'ARCI toscano per lamentare la pessima qualità del cibo consumato presso la locale Casa del Popolo
Si apriva un dibattito che metteva in questione con i presupposti del pensiero la sinistra sui consumi quello di Petrini era snobismo borghese o l'inizio di una riconsiderazione di valori che ispirano la vita e Napoli
Sto per finire c'è negli anni Settanta il privato politico alludeva a fare entrare la dimensione pubblica e politica nella sfera privata per trasformarle le strutture autoritarie
Ora si andava a praticare movimento inverso vale a dire permeare la sfera pubblica con istanze contenuti che sorgevano dal livello locale quotidiano
Petrini era solo l'esempio più consapevole di una più generale tendenza riconsiderare il quotidiano come terreno fondante della politica
Darci gola Slow Food si affermava un modo nuovo di guardare il consumo che non è riceva difensive Barelli barriere moralisti che di fronte capitalismo rampante
Ma lo sfidavano placida mente contrapponendo il proprio sullo alla rapida diffusione dei fast food nelle città italiane
E la sua consacrazione culturale nel trasmissioni della neutre le visione a partire darà i vini
Ciò che contraddistingue questo nuovo corso da analoghe preoccupazione già comparsi in precedenza tuttavia
Era che l'accento non è l'apporto soltanto se i timori per il degrado ambientale nessun recupero della tradizione ma sul piacere
Certo piacere qualificato da un atteggiamento di responsabilità sociale ambientale ma il perseguimento del piacere era il motore di questa nuova impresa
Si trattava di un mutamento importante che al di là della vicenda di Slow Food avrebbe aperto un nuovo spazio discussione sui consumi all'interno della sinistra
E vengo a concludere
Perché con Berlusconi quella fase di cambiamento nel rapporto tra consumi società e politica che era iniziato sul finire degli anni Settanta si chiude
Il gruppo Berlusconi non era un'anomalia perché fosse cresciuto all'ombra della politica cosa che è capitata di frequente nella storia del capitalismo italiano
La novità era che un'impresa fondata sulla pubblicità sul consumo scendeva direttamente in politica approfittando di un momento di forte legittimazione del sistema dei partiti
Questo sì che è un caso unico nella storia d'Italia
E forse anche altrove che io sappia
Alla fine del novantatré Berlusconi sceglie un luogo ben preciso per far capire giornalistiche la sua discesa inc politica ormai imminente Lino l'inaugurazione di un ipermercato Casalicchio
Da lì in avanti si verrà a dispiegare un mutamento nel linguaggio nello stile della politica che recupera materiali simbolici che si erano sedimentati nel corso del decennio precedente
Coniugando la vincente immagine di un neo capitalismo della comunicazione della finanza con le esibizioni di consumi opulenti che avrebbero potuto essere apportate degli italiani una volta liberati del gravame della vecchia politica
Come sappiamo è una favola che non ha avuto un lieto fine tuttavia durata molto più a lungo di quanto durino normalmente le fa onore
Quelle che si sono mostrate essere armi spuntate di fronte questa vincente narrazione sono state le critiche su base può realistica
Che hanno certamente costituito il collante l'intransigente blocco antiberlusconiano tuttavia non mi sembra siano stati in grado di rovesciare nelle egemoni
Ciò non può tuttavia esimerci da una riflessione sui limiti della rappresentazione del benessere dei consumi affermate si a partire dagli anni ottanta e politicizzata si apertamente nel decennio successivo
Perché essa sembra davvero ormai del tutto inadeguata direi addirittura ottusa di fronte alle molteplici implicazione di processi di consumo
I processi di consumo infatti non costi non consistono nella relazione di due entità astratte il consumatore il mercato ma coinvolgono istituzioni politiche normative che regolano il mercato
Funzionano sulla base di configurazioni semiotica e che frammenta Nori definiscono la sfera sociale hanno effetti sull'ambiente sociale naturale e sono implicate in un sistema politico economico mondiale che regola scambi allocato allocazione di risorse
I processi di consumo stanno perciò all'interno di tutta una serie di mediazioni istituzionali e sociali dentro i quali è evidente che i partiti hanno il loro compito da svolgere
Non certo quello di esercitare una cartella morale del consumatore neri promuovere forme di politicizzazione identitario del consumo che possono tutt'al più produrre gli errori stizziti celebrare la polenta contro il kebab
Hanno anche tutto il compito di ascoltare con attenzione le ma realtà dell'autorganizzazione sociale che hanno iniziato ad attivarsi nelle reti del consumo critico sviluppando una consapevolezza delle implicazioni sociali ambientali della produzione della nostra sfera male quotidiana
Producendo importanti esperienze di mobilitazione conoscenza tuttavia credo anche che questa mobilitazione dal basso dei consumatori
Se può dare certamente un contributo cognitivo non possa essere sufficiente perché le relazioni economiche e sociali implicate nei processi del consumo rinviano inevitabilmente ad una sfera politica generale
Una sera in cui conflitti contraddizioni non si risolvono né con le tecniche manageriali né con l'utopia di un mercato che si autoregolazione ecco regressioni comunitarie o ecologiste ma semplicemente facendo politica
Grazie moltissime di massa riflessione sul rapporto tra consumi società politica dei introduce anche tutte le relazioni successive da una parola sa Bentivegna Ricci
Parlerà delle nuove forme di comunicazione di Napoli grazie
Allora nell'organizzare i pensieri per affrontare appunto il rapporto tra politica e nuove forme di comunicazione
Immediatamente come dire mi è venuto in mente un approccio che ha frequentemente adottato allorché si parla appunto di politica e poi diciamo nuove tecnologie della comunicazione
L'approccio che è adottato più frequentemente quello che vede contrapporsi da un lato gli ottimisti dall'alto dall'altri TC misti definiti anche secondo appunto nutrizione italiana pur venticinque grati
In cosa si differenze hanno queste due posizioni perché sono poi così mette anche molto prevalenti una pubblicistica corrente sul rapporto tra politica e nuove tecnologie della comunicazione
Da un lato diciamo che vi sono gli ottimisti e su questo fronte possiamo citare i debiti che già molti anni fa sosteneva che internet avrebbe contribuito a sconfiggere il tratturo nel mondo
Purtroppo ancora oggi vediamo le dittature esistono i regimi dittatoriali continuano a esistere e addirittura i regimi dittatoriali utilizzano internet come dire ponendo si possono su dilemma del dittatore risolvendo abbastanza egregiamente
A parte accanto a questa visione appunto ottimistica ve n'è un'altra che è quella che viene fatta risalire a due studiosi americani che hanno molto brevemente liquidato la questione delle trasformazioni
Indotte le nuove tecnologie dicendo che in realtà politiques chiusura la politica non cambia nulla
In realtà tutto rimane com'era prima gli equilibri di potere tra i soggetti politici e non solo vengono riprodotti nell'on line e così come sono esistenti nei prossimi anni
Come spesso accade le posizioni poiché estremistiche ci dicono qualcosa di utile il suo tempo ciclo qualcosa di inesatto nel senso che ci danno delle versioni parziali di ciò che effettivamente accade è vero
Che le nuove tecnologie hanno contribuito a cambiare equilibri e assetti in certi contesti
Verrà in mente a tutti la primavera araba nello stesso tempo è anche vero che poi nuove tecnologie hanno riprodotto assetti di potere che erano già presenti nel passato
Ma diciamo che ciò che secondo me è abbastanza inutile di queste contrapposizioni
è che viene meno una riflessione sul vero concetto che dovrebbe essere affrontato sul vero nodo
E cioè la trasformazione della politica e i tempi della Rete non tanto cosa ladri che può fare alla politica così come tutti quanti noi l'abbiamo intesa ma come è cambiata la politica
E soprattutto penso che sarebbe opportuno e quello che cercherò di fare adesso dovremmo capire un po'qual è e definire il campo semantico della politica e cioè
Richiamando un titolo famose di una raccolta di RAI Carter su concerne il sentimento a tutti noto è apparentemente non bisognosi definizioni che era
Di cosa parliamo quando parliamo d'amore dovremmo chiederci ma di cosa parliamo quando parliamo di politica e soprattutto quando parliamo di politica e nuove tecnologie mettiamoci d'accordo così possiamo capire se
è accettabile è utile una posizione ottimistica ovvero se dobbiamo invece di smetterla e anch'
Rassegnarci all'esistente
Allora tanto per darvi un'idea di quello che appunto alla ricchezza la confusione sotto nostro cielo
Io elencato alcune sigle di movimenti associazioni iniziativa gli indignati appunto dall'Italia la Spagna Wall Street occupiamo Wall Street e così via
Il Popolo viola se non ora quando il nostro tempo adesso i draghi ribelli gli studenti in ottanta inno Dal Molin in appuntino discarica il Forum dei movimenti per l'acqua istituiscono anche domani mi sembra
Insomma si tratta evidentemente di un elenco che è largamente incompleto ci sono tantissimi altri movimenti associazioni che però ci fa capire come nel campo della politica si muovano oggi numerosi fattori
Movimento associazioni gruppi iniziativa civica gruppi di pressione a carattere locale la di snodi scaricarli hanno preso il potere stare vicino a Roma
Ovviamente senza contare non era una distrazione l'avrei detto come dire a parte i partiti politici tradizionali che continuano ad essere presenti
E che addirittura vendono affacciarsi su nulla palcoscenico della politica sulla scena politica
Anche nuovi soggetti novità artisti in Italia il Movimento cinque Stelle nato appunto come un'associazione aggregazioni di gruppi organizzati
A livello europeo il Partito ritirati Svezia Berlino accanto alle ultime elezioni locali
La proliferazione di tutti questi nuovi attori in attacco indicarla presenza di richieste di nuove richieste di partecipazione politica
Che però si collocano al di fuori dei tradizionali sistema politico e per questo dobbiamo chiederci quando parliamo del rapporto tra politica e nuove forme di comunicazione di quale politica stiamo parlando di quali soggetti stiamo parlando
Quindi in generale penso che tra dovremmo partire da un riconoscimento che non si è di fronte un rifiuto della politica
Ma siamo piuttosto in presenza di una ridefinizione della partecipazione e della politica in generale perché può assumere poi sembianze diverso
Prima di vedere però come
La politica si è trasformata eccomi nuovi attori si pongono rispetta le nuove tecnologie tra cui l'azione potremmo anche dire brevemente tanto per capirci internet web nelle sue declinazioni uno punto zero due punto zero
è opportuno riflettere molto brevemente sulle ragioni che hanno portato alla nascita di nuove forme di agire politico articolate nell'ambito di una società civile e soprattutto l'tutto disintermediata e rispetto alle organizzazioni che nel passato che in Italia e non solo
Hanno gestito la delega alle rappresentanze i partiti e le organizzazioni sindacali considera più tardi Mimmo Carrieri
In realtà a anche lui era relatore che mi ha preceduto ci ha raccontato un padre trasformazione la società italiana e non solo negli ultimi trent'anni
Quindi oggi che allarga consapevolezza sul fatto che si vive in quella che viene chiamata società degli individui dove appunto si individualizzato il consumo ma si individua Lizza anche la partecipazione politica
A partire da questa anali da questa evoluzione oggetto di studio di molti sociologi negli anni più recenti
Io appunto ho utilizzato una interpretazione di unico Bank che a mio avviso serve un po'per capire come noi ci troviamo in questa nuova situazione rispetto alla politica
Secondo appunto Ulrich Beck
Si può sostenere che paradossalmente queste trasformazioni della politica
Non sono il frutto dei fallimenti della Provincia di un fallimento della politica ma al contrario sono i successi della politica che hanno portato al nuovo assetto a questa individualizzazione della domanda politica
Infatti quanto maggiore è stato il successo ottenuto dalla rivendicazione affermazioni in realizzazione dei diritti civili
Tanto più radicalmente è stata messa in discussione il primato del sistema politico così come noi avevamo imparato come noi come abbiamo vissuto per anni con quel sistema politico
E accanto a questa politica di emancipazione dai soggetti che tradizionalmente rappresentavano intermediava hanno tre domande e poi istanze politica se affiancata a quella che viene chiamata la politica della vita
Una politica che è fondata e qui appunto anche la relazione che mi ha preceduto ha un po'colto questo elemento sull'autorizzazione degli individui e sulla qualità della vita come valori fondanti dell'agire politico
E quindi cambia appunto quel sentire sociale cagne rapporto che l'individuo hanno con la politica
Tutto ciò sempre secondo Beck secondo molti studiosi che si rifanno a prestare interpretazione apportato a cosa quali sono le conseguenze di queste trasformazioni di questi successi paradossalmente
Ha portato ad una generalizzazione dell'agire politico e cioè ha portato ad una apertura dei confini della politica la politica è diventata tante cose insieme e ciò significa anche che non vi è più un centro della politica anche se evidentemente i partiti sono fondamentali democrazie rappresentative continuano
Ad essere centrali
Ma portato ad una politica che diventa senza centro una politica che si generalizza la si ritrova in tante espressioni un po'diverso e che si dei territori a Nizza non è più nulla dove i partiti l'hanno sempre rappresentata e portata
Ovviamente si tratta a questo punto di fare un PAI conti con tante interpretazioni di politica normalmente per dar conto di questa frammentazione di questa puntualizzazione della politica
Diciamo che gli studiosi assumono utilizzano diverse definizioni diverse etichette
Si parla così di politica principale si parla di politica tradizionale oppure si parla di sabbia politiques sessanta Rebecchi presentate Palanza politiques e mette in evidenza come rispetto alla politica in senso tradizionale lo dobbiamo oggi affiancare altri soggetti che si sono affermati negli ultimi anni che sono la scienza l'economia e la tecnologia
Che danno per l'appunto vita questi campi di sa politiques dove però hanno un potere appunto di interventi definizione degli stessi temi nonché delle soluzioni
In questo momento l'Europa nel mondo viviamo come il campo tassa politiques dell'economia sia particolarmente forte
Accanto a questo c'era la Ispanovitis la politica la vita quotidiana la politica appunto che la difesa del territorio la politica la richiesta delle fontanelle nel Comune e così via
E poi infine la cosiddetta lifestyle politiques quella politica che è legata appunto a valori di consuma anche quotidiano e quindi appunto qui poi sempre su tutto il discorso del consumerismo critico si boicottano certi prodotti per acquistarne invece altri che si sostengono anche quelle sono forme di espressione di partecipazione politica
E vedete bene come appunto tutto questo significa qualcuno ampliamenti incredibile
Del campo delle politica
Possiamo dire che però per tirare un po'le fila di questo discorso che altrimenti verrebbe troppo vago possiamo come dire
Individuare una sorta di articolazioni duplice nel campo della politica
Da un lato la politica tradizionale i partiti dall'altro quella che viene chiamata posto politica intesa appunto come non come come d'grave l'accesso dico all'incrocio tra posto democrazia ma qualcosa come appunto che si pura Lizza una politica pluralismo alzata che diventa tante cose insieme
E quindi questa possa politicamente deve essere definita interpretata come la fine della politica
Ma piuttosto come una espressione di agire politico realizzata per attraverso modalità diverse e quindi una politica diversa che si affianca a quella tradizionale
Questa duplice articolazione del campo deve essere tenuta presente quando noi andiamo e scusate se sono stato mi sono dilungata su questo aspetto
Però è fondamentale per capire che rapporto esiste tra politica in Rete politica internet
Perché dobbiamo capire chi riesce a sfruttare l'accusa la Rete per appunto mettere in atto forme di partecipazione un repertorio di pressione politica e chi invece conti ad utilizzarla come faceva nel passato con altri
Mezzi di comunicazione completamente diverso
Allora vediamo intanto un processo soprattutto che viene attivato dalla riti da internet che tra un processo fondamentale che riguarda molti aspetti della politica e della comunicazione
Un processo che è quello che viene che va sotto il nome normalmente di di intermediazione
Vale a dire che con la Rete con nel web uno i due punto zero con le diverse articolazioni anche uno punto cinque come spesso si dice
Ciò che viene ad essere diffuso è la capacità di auto rappresentarsi e di comunicare in prima persona
E la capacità di autore apprestarsi deve essere riferita anche alla politica ci si autorappresentazione divide coalizza la politica e la domanda politica
Non che la partecipazione pubblica da questo punto di vista si immagina Lizza la figura dell'intermediatore del come di di colui che media tra e l'intermediatore tanto giornalista tanto politico quanto partito pro perché appunto si
Quindi individualizzati assi penalizza la politica
I processi appunto di di intermediazione riguardano tanto l'ambito comunicativo quanto partendo dalla partecipazione politica vediamo come
Nell'ambito comunicativo l'emancipazione da figure specializzate nell'intermediazione appunto al sistema mediare i giornalisti che ci raccontano i decidono qual è l'agenda che dobbiamo tener presente quel giorno quel periodo
Si realizza attraverso la produzione di quella che Manuel Castells ha definito auto comunicazione di massa
C'è tutti quanti noi diventiamo soggetti in grado di produrre una comunicazione che auto generata per contenuto auto dirette per l'immissione auto selezionata percezione e quindi produciamo con comunicazione
E qui siamo di produttori di comunicazione allo stesso tempo consumiamo la comunicazione l'informazione che noi riteniamo essere perché coerente con la nostra visione del mondo quella che ci interessa e decidiamo appunto quando eventualmente
Accedere a quell'informazione
Tutti i soggetti quindi diventano tutti noi diventiamo produttori di comunicazione in grado di esercitare un controllo su ciò che mettiamo in circolazione
Toritto era il ministro che comunica che appunto da nomina tramite Twitter oppure su tutt'altro versante l'esercito egiziano che si scusa su Facebook per i disordini chiamiamoli così provocati in piazza in ogni caso sono forme di autoproduzione di comunicazione entrati in entrambi i casi
E l'individualizzazione comunicativa riflette per l'appunto i processi di individualizzazione anche del consumo come ci ha raccontato molto bene la relazione precedente che caratterizzano le società contemporanee
D'altro canto l'abbattimento dei costi economici questa produzione che noi possiamo realizzare in qualsiasi momento ha dei costi assolutamente bassissimi un tempi impensabili
Questo abbattimento dei costi nonché l'appropriazione di una cultura tecnologica probabilmente non io e neanche molti di voi pensare sono qui sicuramente i cosiddetti inattivi generale che mi attivi scusate digitali
Hanno aperto la tecnologia che rimette in grado davvero di poter utilizzare tutti di poter sfruttare tutte le opportunità
Rese disponibili dal web
Questi due elementi comunque sostengono la diffusione di questa nuova forma di comunicazione
No che appunto la formazioni la creazione e l'espressione e quella che viene chiamata l'udienza creativa un'audience creativa che appunto non soltanto si limita accede all'informazione che vuole massime anche a riprodurre alla le pratiche in essa tutti quanti ne avremmo visto la Sora Cesira che ha fatto appunto i video
Con le canzoni oppure tutto ciò che ha a che fare che circola in Rete che come modalità virali si diffonde e arriva appunto appunto anche chi per marginale rispetto a quel mondo
Giornalistico d'altro canto allungo artefice della mediazione nella produzione di informazione gli anni marginalizzato inevitabilmente perché è possibile accedere alle informazioni
Ovviamente non scompare sarebbe semplicistico sarebbe un po'riproporre quell'approccio di cui ho parlato prima tra apocalittici e integrati non ha però non scompare la funzione di intermediazione
La funzione interne di intermediazione però si trasforma vi sono nuove dinamiche di intermediazione che sono frutto
Di scelte individuali siamo noi che scegliamo chi devi intermediare l'informazione alla comunicazione
E ci ha presente avviene attraverso i blog che sono aggregatori di notizie oppure avviene attraverso il network amicali di Facebook laddove appunto tutti i nostri amici ogni giorno ci raccontano qualcosa del mondo e ci segnalano qualcosa che lo l'ho trovato interessante e che noi possiamo a nostra volta andare a vedere quindi questa è la fonte è una funzione di intermediazione che ovviamente è cambiata rispetto a quello che appunto nel passato esercitava stiamo giornalistico
L'accesso diretto all'informazione
Nonché alla produzione di informazione non ci dimentichiamo mai questo elemento
Consente la costruzione di agende interna alternative a quelle Provvedini Diana in Stream non c'è più soltanto l'agenda che pure tutto i giornali oggi ci propongono ci sono le agende che sono frutto di scelte di soggetti o di gruppo o di network
L'accesso diretto all'informazione nonché alla produzione di appunto per di informazione consente anche e la realizzazione di una di un nuovo potere che viene attribuito
Ai cittadini che quello che appunto Piero samba Londra definisce il potere di sorveglianza
Lei
Parla descrive una Società comma vi parla della fiducia descrive la fiducia nell'era della sempre consociate la politica nell'era della sfiducia
In quel contesto parla di una contro Democrazia e sostiene che i soggetti i cittadini devono realizzare questa contro democrazia anche
Esercitando il potere di sorveglianza il potere di vigilanza rispetto al potere rispetto agli eletti tanto più in un contesto in cui si potrebbe dire che l'entropia comunicativa tra gli eletti ed elettori è diventata massima
Da questo punto di vista quindi si realizza la possibilità di esercitare questo contropotere questo potere di vigilanza questo potere di sorveglianza
Da questo punto di vista quindi la di intermediazione sul fronte comunicativo asseconda e accompagna i processi di individualizzazione però società contemporanea
E trasforma i processi comunicativi da verticali tipiche dei del della dei media tradizionali i processi orizzontali quindici a firma un orizzontalità della comunicazione
Vediamo adesso l'altro versante acciacco appunto il versante tra partecipazioni politica
I processi di di sì intermediazione rispetta tradizionali attori politici
Consento hanno l'emergere di forme di partecipazione
Che sono state chiamate ora apposto organizzative ora Orte individualizzate oppure azioni collettive individualizzate o anche attivismo fai da te
L'opportunità di creare un network consentita dalla Rete dal web
Permette la realizzazione di aggregazioni che sono alla base delle cosiddette note flash ma ho perché ogni tanto appunto appaiono per segnalare pro tematico problemi
No che disporre di aggregazioni più stabili che non si esauriscono nell'arco di momenti in cui l'evento si compie e va termine
In ogni caso sia di fronte a
Organizzazioni posto burocratica caratterizzate da ibridi ISMU organizzativo nel senso che mette insieme elementi propri tipici della rinite elementi che invece preesisteva molto spesso anche responsabilmente il così per il Movimento cinque Stelle le associazioni mettono insieme elementi tipici della Rete del web illimitata ma poi si incontrano faccia a faccia e quindi c'è questa sorta di ibridi ISMU organizzativo per l'appunto
In ogni caso se di fronte a organizzazioni posta burocratiche
Che
Di quote che vengono anche descritte come organizzazione senza organizzazioni e questa importante perché non sono delle organizzazioni stabili molto spesso
Ma nonostante questa fragilità organizzativa riescono a realizzare un'organizzazione e quindi sono appunto un'organizzazione
Producono organizzazione senza che vi siano organizzazioni alle spalle
I costi ridotti della partecipazioni costi ridotti in questo caso sto parlando di cose di tutti per le persone non a caso si si parla anche con un sorto un po'di
Come dire
Ma di snobismo cicli cattivismo troppo facile dire va beh mi piace parteciperò già basta un click sì ecco in qualche modo aderito ad un'iniziativa opportuna petizioni anche a volte on line firmare una petizione
Io ogni caso sia pure appunto definite come partecipazioni leggera quello che volete
Producono un significativo ampliamento dei soggetti
Che partecipa nonché
Per producono anche una
Diversificazione del repertorio di azioni perché si va appunto tutti i dati hanno dimostrato negli ultimi anni è aumentato numero di persone che ha partecipato a manifestazioni che ha firmato le petizioni che come dire il repertorio siamo Imperia eccetto ci sono costi diverso a seconda delle variazioni ma i soggetti hanno a disposizione quel repertorio
All'individualizzazione le forme di partecipazione politica si accompagna un'estrema frammentazione e queste riesco perché ma tanto lo sono ovviamente dei problemi connessi a questa nuova trasformazione delle tematiche politiche i velivoli monotematici
Che talvolta si traducono in singoli show
Gruppo iniziativa civica dove si dica Sonata specifica questione normalmente queste questo ambito viene anche descritto con la sigla quindi l'ottima e ben my backyard Norcia gli inceneritori va bene d'accordo è necessario però non lo fate vicino casa mia e tutto ciò
Oppure
Ci sono anche forme ancor più evidenti di questa trasformazione
I partiti politici il partito dei pirati nato appunto in Svezia Berlino e così via quel partito che è nato come dire davvero monotematico sulla riforma il copywriter l'abolizione dei brevetti rispetto tra prime cioè nato in internet difendendo le ragioni dell'esistenza di internet e quindi assolutamente
Monotematico
Io generale comunque bisogna dire che la partecipazione politica si è trasformata da vincolo di appartenenza permanente
Indecisione temporanee appunto chi cattivismo io partecipa in questo momento ok d'accordo sono solidale e sostengo quell'iniziativa quella causa
Da impegno basato sul sacrificio ricordiamoci vecchi militanti delle sezioni di partito ha occasione di autori conosci mento e poi
E autorganizzazione quindi qualcosa di completamente diverso rispetto al passato
Dal punto di vista dei cittadini
La Rete il web ha sicuramente favorito l'ampliamento dei repertori partecipativi e l'ampliamento della platea dei soggetti più o meno organizzati che li propongono ma do spesso appunto non si danno l'organizzazione sono talmente stabili e labili che non riescono poi attenere impieghi oltretutto gli a mantenere quell'aggregazione che pure erano riusciti ad attirare
Per quanto riguarda l'ampliamento del repertorio partecipativo gli anche e qui ritorniamo discorsivo San parlavo che poi appunto sulla democrazia sul potere di vigilanza io nell'azione di monitoraggio dell'informazione
Su questo fronte è evidente che il caso esemplare Wikileaks di come che l'informazione che viene sull'informazione che ha come dire ha un valore finché è segreta e è conosciuto a pochi e diventa invece un bar un'informazione che perde di valore per qualche verso ambiti in cui viene diffusa a tutti
Oppure
In ambito italiano più vicino alla nostra realtà a quelli che i Grillini definiscono i corridoi di trasparenza
E quindi appunto alle iniziative qui attivate da questo soggetto le iniziative fiato sul collo la presenza in tutte le assemblee consigli comunali io altro di soggetti che diventano Citizen giù una lista che vanno lì a rendicontare a monitorare per l'appunto l'azione degli eletti appunto l'azione dei vari organismi
Scelti di volta in volta
In questo caso appunto anche queste forme questo di azione rappresentano una a forma di ampiamente o del repertorio partecipativo del soggetto
Che in questo caso danno vita a quel potere di vigilanza rispetto appunto alla al potere rispetta la politica in generale
Diciamo che da quanto ha detto da quanto ho detto fin qui sia pure abbastanza velocemente frammentaria mente il rapporto tra quella che s'che io ho definito posto politica che è definita post politica e le nuove forme di comunicazione
è un rapporto certamente positivo
Perché appunto mette come dire rende possibile aggregazioni forme di pressione e mobilitazioni che altrimenti non sarebbero stati possibile da questo la rivista quindi potremmo dire ci dobbiamo collocare sul versante degli ottimisti vi effettivamente una potere aggiunto che viene dato dal web
Anche se appunto
Dobbiamo ricordare che ci sono
Potremmo dire addirittura c'è una sorta di Teolo eterogenesi dei fini e il Movimento cinque Stelle nato come movimento associazione di aggreghi brutti organi dati diventa esso stesso un partito e si presenta per l'appunto alle elezioni regionali quindi diciamo che c'è una trasformazione in itinere anche di questo oggetti che poi dovrebbero far parte proposta politica
Comunque se possiamo dire sul versante della post polio Itiga che c'è sicuramente una un potenziamento delle attività del repertorio delle forme divide di visibilità e di vigilanza
Non altrettanto possiamo dire per quello che riguarda la politica tradizionale
E una politica che è approdata nel web normalmente in Italia e non solo quindi non ci sono neanche dei casi specifici legati a un contesto particolare
La politica tradizionale comunque approdata nel web portando con sé una struttura comunicativa io organizzativa verticale su questo non ci sono dubbi
Che male si adatta però inevitabilmente alle caratteristiche di orizzontalità Idis intermediazioni che sono proprie della Rete delle quindi è come se ci fosse appunto una contraddizione che difficilissima da sanare perché da un lato c'è una orizzontalità di intermediazione
La comunicazione la politica e la politica che si individualizzato dall'altra parte ci sono strutture di partito che mantengono sia pure modificandosi se va beh trasformandosi profondamente sia pure andando anche on line e offrendo spazi di discussione presenza affiliazione e così via
Comunque mantengono strutture centralizzate
Questa appunto aprire addizionale male si adatta soprattutto a un approccio individualizzata la politica inevitabilmente i partiti appunto non possono quelli devono a faticare molto e con una media è molto a loro volta con una politica che si individualizzati visto che normalmente il partito rappresenta una mediazione da questo punto di vista qui si moltiplicano le gli stimoli e la necessità di
Mediare
Soprattutto appunto mal si adatta un approccio individualizzato che è proprio quello dei cittadini in rete non a caso si parla di individua
Smog networking dato ne siamo tutti quanti individui che però sono in rete con gli altri e quindi qui c'è una contraddizione tra l'essere appunto individualizzato e lei essere in un network di relazioni
Ogni casa l'uso pragmatica da parte del web da parte dei partiti politici è probabile leso pragmatico è stato facendo riferimento appunto
All'uso che se ne fa in campagna elettorale all'uso che viene fatta in particolari circostanze quando bisogna mobilitare l'elettorato
Che è stato criticato anche rispetto a quello che si debba essere
Agli studenti e poi diciamo Chavez ha una campagna di ma in quel caso presente si è parlato di una
Vi è una cittadinanza curata allo staff di Obama è stato molto bravo nella coordinare è lei appunto spinte individuare quelle forme di partecipazione politica individuale
In ogni caso appunto quella l'interpretazione migliore che possiamo rintracciare anche se appunto normalmente ci sono delle grandi difficoltà in proposito
Chiudo perché penso che sia andata anche oltre il mio tempo scusate dicendo una cosa e certi generale al di là trenta dei soggetti che certamente passa in effetti avvantaggiati meno è stata la alla guerre alle nuove opportunità
Bisogna dire che è vero che in un'epoca in cui la politica è è calata lei era della sfiducia la possibilità che in noi cittadini individualizzati abbiamo chi accede all'informazione di distribuirle di costituire dei network informativi
Rappresenta davvero quel potere di vigilanza di cui tutti quanti oggi noi dovremmo appellarci grazie
E piazzare ringraziare stessa Bentivegna averci parlato e nuove forme di comunicazione di partecipazione alla politica
E della presenza di organizzazioni senza organizzazione passo eravamo Mimmo Carrieri che ci fa
Alleati al massimo dell'organizzazione di seminari e il sindacato e quindi è presente presentante nel sindacato
Per
Anzi
L'
Buongiorno a tutti
Devo dire che
Facendo
Una premessa che il concetto di crisi rappresentanza
Che si usa da una trentina d'anni
Non mi ha mai molto convinto
Infatti adesso cercherò di
Scandisce lo Egitto in autunno di alta sindacalismo italiano
Accornero aveva detto una ventina d'anni fa parabola del sindacato andrebbe letto piuttosto come saliscendi
Nella rappresentanza e nella sua forza proprio per questo bisogna confrontare però
Il sindacato con gli altri soggetti questo un convegno dedicato i partiti io tengo i partiti sullo sfondo ma una cosa voglio dire
Inizialmente e che il grande cambiamento che si è verificato nell'ultimo ventennio e che
I partiti in Italia e non solo in Italia non sono un po'di massa
Mentre i sindacati soprattutto in Italia ma anche in altri Paesi sono restati sindacati di massa e questa è una
Differenza una simmetria non da poco
Ultima premessa e che
Bisogna parlare dei sindacati dentro un orizzonte questo bisogna farlo anche per i partiti dentro un orizzonte che non è solo nazionale per capire se
Le tendenze che riguardano il sindacalismo di un Paese siano convergenti o meno in quelle di altri Paesi e come io cercherò di dire anche sui tutto molto sintetico
In realtà
Non c'è una perfetta coincidenza azione dei traiettorie nostro sindacalismo e quelle degli altri Paesi
Le ho detto concetto troppo elevato esprimere manifestazioni delle difficoltà dei sindacati all'inizio degli anni ottanta quando appunto questo concetto crisi di rappresentanza comincia
A circolare i sindacati erano stati il principale
Attore sociale del decennio precedente e sembravano anche di più capaci di
Coordinare li proteste e gli attivisti
Non solo del mondo del lavoro si vedeva però in quel periodo come tutto questo si è esaurita
C'erano due
Dati fondamentali
Che indicavano questa difficoltà il primo che non è la rappresentanza attenzione perché incide sola presenta anzi una rappresentanza in genere e più ampia
Indica la capacità di parlare all'insieme del mondo del lavoro il primo dato riguarda la riduzione dei tassi di sindacalizzazione
Questo non è un fenomeno solo italiano ma l'Italia
E Brusco come è stata
Fortissima la scelta degli anni Settanta pensate nel mille novecentosessantasette
Sindacalismo italiano arriva al ventisette per cento di tasso di sindacalizzazione nel settantotto supera il cinquanta per cento
Dieci anni dopo il crollo al trentacinque mi dice un vero e proprio saliscendi ma più
Rilevante
E l'incrinatura che diventa emittente della
Monopolio dell'azione sindacale che era stato fino a quel momento detenuto in modo incontestato dalle tre principali confederazioni CGIL CISL e UIL
Quali sono le cause di fondo
Di questo slittamento di dato primo aspetto che la riduzione della grande impresa che un fenomeno non solo italiano ma soprattutto italiano che però in Italia
A
Una particolarità e cioè che
L'occupazione manifatturiera si riduce in modo non drammatico perché compensata
Dalla crescita di occupazione nelle piccole imprese vedo però a un impatto sulle culture formidabile e spesso sottovalutato
Perché i dipendenti delle piccole imprese Yalta non sono
Dentro le identità collettive
Se volete possiamo usare il concetto di classe operaia che aveva caratterizzato la crescita sindacale nelle grandi dimensioni di impresa secondo aspetto e
L'esaurimento della spinta conflittuale
Nell'industria che viene progressivamente sostituita dalla terziarizzazione dei conflitti che diventerà i conflitti più importanti e anche più controversi
E
Terzo aspetto e qui veniamo al rapporto
Contrastato che complicato con i partiti in tutto questo periodo il ritorno negli anni ottanta al primato dei partiti
Che sarà anche alla basse
Della rottura della Federazione unitaria tra CGIL CISL UIL nel mille novecentottantaquattro decreto Craxi sulla scala mobile conflitto a sinistra date dal pc che PSI e
In qualche modo messa in discussione del concetto che aveva accompagnato tutto il periodo precedente cioè il concetto dell'autonomia sindacale che viene
Appunto minacciata
Però i sindacati lo stanno fermi anche in questa fase ci sono due
Indicazioni in qualche modo di controtendenza di dinamismo che cerca di contrastare respinte negative la prima e un riposizionamento strategico
Che non è indolore perché c'erano conflitti sia all'interno
Dei sindacati e la loro base che tra i sindacati ed è
L'abbandono della scala mobile dell'egualitarismo salariale come stella polare dell'azione sindacale e la progressiva sostituzione prima voluta dalla CISL poi accettata nella sostanza da tutti
Dello scambio politico concetto elaborato da Pitzorno e che indica il rapporto privilegiato con l'anima politica
Per
Azione sindacale e poi c'è una grande invenzione organizzativa questo sì grande peculiarità
Italiana da da da studiare perché non non ha riscontri altrove nel mondo e cioè il boom delle iscrizioni dei pensionati
L'avete e degli altri Paesi pensionati quasi sempre sono iscritti dalle loro categorie di appartenenza quando solo lavoratori attivi l'Italia dei le organizzazioni italiane si sono inventate questa
Questa rappresentanza generale dei pensionati è quali forniscono molti servizi ma non solo servizi che
Hanno avuto un e petto soprattutto dagli anni ottanta incredibile per cui
Noi abbiamo assistito a quello strano fenomeno in quel periodo in parte anche dopo per cui sindacati italiani
Perdevano iscritti tra i lavoratori attivi ma aumentavano il numero globale degli iscritti
Aggiungendo in corso d'opera la ragguardevole cifra attuale di circa dodici milioni di iscritti di cui circa la metà sono pensionati
Con un tasso di finalizzazione ovviamente più modesto questo lo dico
Diciamo a conferma di quello che era nel mille novecentosettantotto e che oggi a seconda delle stive si colloca tra il trenta e trentatré per cento ma negli anni Novanta questa
Crisi di rappresentanza manteniamo questo diciamo questa copertura a nuove esigenze dato si manifesta come
Rappresentanza più incerta da parte dei sindacati perché non ci sono regole per misurare il loro peso effettivo
Nonostante
Il grande accordo del novantatré
Che ha
Patto di concertazione Ciampi a Giugni che ha una grande funzione sistemica anche per la tenuta della nostra
Economia ed istituzione delle nuove rappresentanze di base di luoghi di lavoro che sostituiscono i consigli fabbriche che si chiama LSU
In realtà
I sindacati non si fanno misurare pur aumentando le differenze tra di loro non sappiamo quanto consenso abbiano
Soprattutto perché
La situazione pluralistica sia cresciuta ci sono altri attori
Logico gli attori di estrema sinistra i Cobas che si sono evidenziati negli anni precedenti ma anche degli attori
Che appaiono e scompaiono vi sono dei sindacati professionali sindacati i piloti di macchinisti piccoli ma
Dotati di elevatissimo potere tornerà ante
Concludo come i sindacati si riprendono la scena in questo periodo e quindi abbiamo
Diciamo il primo
Il passaggio significativo di un rovesciamento del rapporto con i partiti
Che condurrà nella sostanza al fatto che i sindacati manterranno
Una forte presenza nella sfera politica e istituzionale ma sempre di più bypassando i partiti perché
Perché citati adesso restati come ho detto all'inizio talmente forti
Che
Il concetto a cui si è
Ancorati in precedenza di autonomia è diventato Gatta inadeguato no
Dai dati pensano a questo punto di essere auto sufficienti nella sfera politica
E
In molti casi esprimono addirittura un complesso di superiorità qui noi abbiamo la fine del decennio il tentativo
Di
Portare questa superiorità direttamente nella sfera partitica dritto orale fatto da Cofferati e da D'Antoni tutti e due
Che oggi come ha detto qualcuno sono tutti e due dello stesso partito Marche all'epoca quando cercato diciamo di impossessarsi in qualche modo
Della politica partendo dal presupposto che i sindacati avevano rovesciato il rapporto di
Possibile dipendenza dei partiti non solo nella indipendenza ma come dice
Liborio Martini non li voglio mattina nel dominio sono categorie del dominio
E e
Tutto questo e accompagnato da una forte supplenze surroga presso i partiti
Che trova nella concertazione a concertazione tra Governo e parti sociali che diventa un
Uno strumento ripetuto in quegli anni negli anni Novanta il principale strumento di legittimazione
Fino a diventare diciamo una retorica del ruolo dei sindacati che
Opel spesso succede produce dei boomerang
Questo sostanzialmente quello che ho detto prima e cioè che i sindacati mantengono il carattere di massa e questo è un fenomeno largamente europeo
Possiamo dire che l'unico sindacato non di massa dal punto di vista organizzativo sa dal punto di vista male in Europa e quello francese
Che ha
Livelli associativi bassissimi ma una rilevante capacità di mobilitazione sociale
Vediamo all'ultimo decennio
Come
Come possiamo invece declinare in questo caso questa difficoltà dei sindacati questa
Cosiddetta crisi o crisi relativa di rappresentanza intanto è vero che qui
Si manifesta
Una
Difficoltà a rappresentare quote significative di forza lavoro
E questo è un fenomeno non solo italiano particolare questo riguarda i giovani
I lavoratori instabili e i lavoratori diciamo alta qualificazione anche culturale anche se
Alcuni dati ci dicono
Questa è una questione controversa ma non è qui il caso di parlarne con qualcuno i dati dicono che sui lavoratori a media cultura non quelli alta o altissima cultura quindi meno organizzati
Ma soprattutto diciamo i sindacati mostrano una difficoltà strutturale a rappresentare il lavoro instabile il lavoro lo Stato non standards
Con questo mostrando che la loro capacità di impresa nel periodo del mercato del lavoro si è
Sicuramente ridotta
Fenomeno è un fenomeno quantitativamente significativo cresce anche se non supera probabilmente il venti per cento dalla forza lavoro diversamente da quello che succede in altre realtà come quella spagnola
Ho
Nei Paesi diciamo fuori dal
Nostro contesto
Avanzato dove in molti casi pensiamo al Brasile o all'India alla forza lavoro nonostante d'arte e numericamente maggioritaria rispetto a quella Standard
Ma diciamo qui si accelera e ti diventa più incalzante la discussione
Sulla
Carenza di verifiche concrete della rappresentatività dei sindacati anche perché
Cioè c'è stato un tentativo
Di fare una legge generale
La legge Gasperoni che nell'ambito isontino del centrosinistra novantasei due mila uno non passa e invece c'è una legge nel settore pubblico
Fatta la Bassanini dal povero D'Antona una legge che funziona bene ha una capacità capillare di misurazione e mostra che
Ci sono da questo punto di vista diciamo degli strumenti potenziali utilizzabili parentesi la legge che
Esprime questo è una linea maestra che andrebbe approfondita una felice compromesso tra le due culture dominanti del nostro sindacalismo quella generalista
Della CGIL e quella associativa della CISL perché unico sistema al mondo il nostro prevede una doppia misurazione di Fini rappresentatività
Prima il settore pubblico e poi più di recente altrove cioè quella degli iscritti e quella dei porti e dappertutto si parla solo di elettori qui noi siamo diciamo abbiamo inventato una
Un'ora peculiarità forse felice perché incentiva sia le iscrizioni che la partecipazione
Diciamo la il tema rappresentatività diventa però ancora più maturo
Perché si vede come nei settori privati le rappresentanze di base in realtà hanno una vita limitata e frammentaria e quindi
C'è un problema di
Diffusione di strumenti democratici non sufficientemente sostenuti mancano accordi tra le parti manca soprattutto una legge
Perché questa questa
Difficoltà
Evidente dei sindacati perché siamo entrati l'ultimo decennio nei periodi in cui
Molti studiosi analisti
Parlano di declino dei sindacati qualcuno auspica altri invece sono preoccupati da questo
Possibilità
Ma Guido Baglioni ha parlato di accerchiamento dei sindacati questa formula un po'militari per indicare come
Egli alta tutti fattori che un tempo erano favorevoli sono diventati improvvisamente sfavorevoli ma detto in una parola tutti questi fattori possono essere riassunti in una formula poi scordi ISMU Contin prese più piccole
Floride e dei servizi solo un ambiente nel quale i sindacati non sono mai riusciti annotare con efficacia i sindacati sono figli
Dell'industria e si sono rafforzati con forti ISPA quindi nel tempo nel posto al divismo non riesco non riescono fin qui a immergersi non solo in Italia
Ovviamente altro altro diciamo cambiamento radicale nell'ultimo
Ventennio accelerato
Negli ultimi dieci anni e quello della globalizzazione che produce effetti spiazzanti soprattutto perché l'azione sindacale continua
A esercitarsi prevalentemente in ambito solo nazionale quindi
Molte decisioni vengono prese a livello
Transnazionale i sindacati tuttalpiù svolgono una funzione difensiva e successiva al momento decisionale
è vero che
Stanno tutti i vari sindacati ritorniamo un po'al
Al confronto con gli altri
Paesi ma diciamo che
Tanto che questo vale per i sindacati dei Paesi avanzati Paesi occidentali avanzati perché invece godono buona salute i Paesi i sindacati dei Paesi emergenti a conferma del fatto che dove cresce l'industria
E comunque diciamo si allarga la sfera della domanda e di consumo per i sindacati quello è un contesto organizzativo estremamente favorevole quindi abbiamo
Dalla Koreja al Sudafrica all'India al Brasile sindacati che stanno rafforzando si stanno crescendo mentre invece gli ex sindacati forti del mondo ambito difficoltà crescenti e il vero dato nuovo negli ultimi dieci anni che questo ha riguardato
Anche quei Paesi che sembravano aver neutralizzato il problema e cioè i Paesi
Del nord Europa che aveva tassi di sindacalizzazione
Elevatissimi qualche volta anche sopra gli ottanta per cento che in parte hanno conservato abbiamo di Svezia
Finlandia Danimarca e Norvegia ma
Che
Oggi incominciano a registrare una flessione sempre più preoccupante perché
Sono venuti
Meno alcune protezioni istituzionali che favorivano
Quella crescita organizzativa
Ora
Il vero problema
E che qui non parliamo solo di scritti parliamo di riduzione effettiva della capacità dei sindacati di essere lo snodo essenziale per la parte
Maggioritaria del mondo del lavoro e questo che si è rosso e che oggi trova
Nel caso tedesco la sua manifestazione più lampante la Germania è stata per molti studiosi il modello di riferimento perché quello più lì
Sostenuto dal punto di vista legislativo più forte dal punto di vista organizzativo oggi i tedeschi
E per una serie di fenomeni le clausole di uscita ma anche l'exit
Dalle associazioni dei datori di lavoro da parte di tanti imprenditori hanno un tasso di sindacalizzazione sotto il venti per cento non hanno mai avuto un tasso elevatissimo
Diciamo tra parentesi ma soprattutto una riduzione della copertura contrattuale sotto il cinquanta per cento copertura contrattuale in uno dei lavoratori
Percentualmente coperto dalle tutele contrattuali nel giro di pochi anni formulato dal novanta per cento a meno del cinquanta ispettori un indicatore significativo e preoccupante
L'Italia è si colloca dentro questo scenario in modo un po'atipico perché diciamo c'è una parziale controtendenza continuano i nostri sindacati aveva un protagonismo nella sfera pubblica
Piccola parentesi contro l'idea di dividere i sindacati i Governi Berlusconi che si sono succeduti sullo succeduti in questo decennio di alta hanno dato soprattutto la CGIL un ruolo di protagonista
Nella di
Controparte riconosciuta socialmente legittimata all'interno della sfera politica ma
C'è anche una consistenza perché negli ultimi
Dieci anni
Io sia pure in modo
Modesto i sindacati italiani hanno accresciuto gli scritti anche tra i lavoratori attivi e non solo tra i pensionati
Quali sono le terapie messo in atto in questo periodo
Ho ancora cinque minuti sì
Più o meno ci siamo
Abbiamo detto l'impresa della sindacalizzazione tra gli attivi ma anche terapie che interessano a livello internazionale come quella di
Proprio
Rafforzare di più elementi di coinvolgimento democratico dell'insieme dei lavoratori
Quindi la capacità
Di rivolgersi anche ai non iscritti che sono in gran parte oggi di Paesi la maggioranza dei lavoratori non sono più una minoranza
E
Infine ultimo aspetto recente accordo interconfederale di giugno una sistemazione alternativa forse non entusiasmante ma che c'è stata
Del nodo rappresentatività nei settori privati anche qui una misurazione sia pure un po'più arzigogolata ma basata sulla doppia gamba degli iscritti che dei ponti
Su questo scenario però ce un problema nuovo per il peso dei sindacati unitaria che sono le nuove divaricazioni tra le tre confederazioni principale che ci sono diviso numerose volte in modo
Traumatico
Piuttosto importante nel due mila nove quando c'è stato un accordo sulle regole del gioco quindi non un accordo banali in materia contrattuale e qui dobbiamo dire
Che
Proprio nel rapporto con la politica la sfera politica noi vediamo che
E si manifestano due glutine divaricate
Non sempre facili essere tenute insieme
Tra CGIL da una parte CISL e UIL dall'altro cioè la CGIL continuare vere
Nel corso dei decenni fino ad oggi
La tentazione di mettersi accapo di una nuova coalizione sociale
Che in qualche modo sia anche sostitutiva della sinistra politica non integrativa come sarebbe stato corretto in una logica precedente di interdipendenza tra partito il sindacato ma spesso sostitutiva
Rispetto alla sinistra pur
Una coalizione sociale però
Che anche
Aspetti interessanti
Porvi capacità di parlare questo mondo diffuso dell'uomo organizzata e di quelli che si organizzano il mondo assai congiunturali cose che diceva prima sala Bentivegna che in qualche modo incrociano un pezzo di questo tentativo
Mentre con più pragmatismo CISL e UIL tentano di ottenere il più possibile da tutti i Governi in carica anche da quelli di destra e quindi mantengono
Un rapporto privilegiato con lo spazio dei Governi
E delle istituzioni ma non dei partiti che ripeto bypassano e puntano sul piano organizzativo in modo più deciso sui servizi attraverso l'uso della bilateralità
Che anche un polmone economico significativo
Rapida conclusione sui punti di forza e debolezza di questo scenario sindacale ma punti parliamo dell'Italia a questo punto
Tenuta organizzativa ancora rilevante perché c'è una grande rete di delegati e funzionari pensate che
I dipendenti stipendiati dei sindacati che superano i quaranta mila forse sono cinquanta mila e
Gli delegati sono tra i centocinquanta e duecento mila quindi è un vero e proprio esercito
Da non sottovalutare questo lo dico anche una prospettiva politica non solo diciamo le legata alla sfera
Specificamente sindacale risorse ancora ampie di mobilitazione sociale come si vede periodicamente e anche questo aumentato
Il rapporto con i nomi scritti qui cito un grande episodio significativo che il referendum
Che si è tenuto dopo l'accordo del due mila sette il Governo Prodi in materia di welfare a cui hanno partecipato cinque milioni e mezzo di persone quindi cedo un atto del tutto volontaristico una partecipazione sociale comunque
Rilevante nelle dimensioni e anche rilevante per il consenso espresso in quel caso verso le scelte dei sindacati
Invece c'è
Un po'
Ci sono alcuni punti di debolezza sui quali riflettere e cioè
La
Dice unione tra i sindacati di aumentata questo momento e tra parentesi bisogna vedere cosa succede
Il peso limitato che hanno
Nel loro insediamento nei servizi più moderni e io però insisto anche su un punto sul quale sono devo dire scarso consenso e che
I sindacati sono molto cambiate tante più cose di quelle che facevano prima ma non hanno una grande idea forza che comunichi questo cambiamento e poi ultimo aspetto
Critico e la minore influenza sui Governi quando la destra e in office cioè da destra è disposta a fare politica di mancia verso i sindacati ma non Acco decidere su grandi temi
Diciamo che
Lo scenario lo scenario problematico
I sindacati conserva una forte vecchia democratica ma invecchiata dal punto di vista generazionale
L'allora Forza continua e sulla forza relativa soprattutto se confrontata con la debolezza degli altri attori di rappresentanza ivi inclusa dobbiamo dire le associazioni datoriali e attenzione
E non solo i partiti perché per fare un discorso anche su questo mondo poco esplorato e però diciamo mancano codici chiare non ecco un problema solo del sindacato italiano per rappresentare il lavoro che cambia e questo diciamo il grande interrogativo di prospettiva grazie
Graziani Mariella Cao spiegato anche come fa il collega Cassano molte alternative partiti e per le riflessioni che sia offerto passerà Matteo e assoluta
Che Ziyi tale ad un tema importante anche estremamente attuale
I partiti e lo stato del benessere
Bene grazie
Sì come diceva Marta Leonori il tema estremamente attuale ma in realtà rispetto la relazione che mia preceduto
Io mi riporta un po'indietro ma in termini rispetto al periodo storico nel senso che non tratterò delle relazioni tra partiti è stato del benessere oggi su cui ci sarebbe tanto da dire o sulle riforme degli ultimi vent'anni del welfare State italiano
Ma niente sarà l'intervento fare questo convegno
Ne ho voluto concentrarmi sull'attualità né d'altra parte ho voluto preparare una sorta di di ricostruzione storica di lungo periodo che temevo potesse venire a abbastanza diluita e un po'manualistica
E quindi la dimensione storica del mio intervento oggi sostanzialmente ha a che fare con il gettare lo sguardo sull'assetto attuale del Welfare State italiano è più generale del welfare
E andare in particolare su quelle elementi che ne definiscono la peculiarità in prospettiva comparata
I aggiungo le criticità e invece che ragionare su questi aspetti con una presentando una ricerca innovativa che abbiamo svolto assieme a Maurizio Ferrera Varela Valeria fra John
Simulata indagare quali sono le origini deve la peculiarità del welfare italiano e quindi sostanzialmente gettare un ponte tra l'assetto attuale del sistema di protezione sociale e quelli che ne sono le sue radici storiche
Evocativa mente prima di passare i termini più analitici appunto evoco quello che all'assetto della protezione sociale in Italia tra tramite queste due belle foto pubblicati Nonciclopedia della UTET
Esso sta perché ripropongono sostanzialmente il contrasto tra quello che è un
L'assetto previdenziale al
Va esteso dire quasi mastodontico qui raffigurato da una delle sede del dell'INPS e dall'altra parte la debolezza degli assetti di assistenza sociale
Spesso lasciati all'azione delle organizzazioni di matrice cattolica la sostenevo l'onta rigato quando non alla famiglia
E quindi sostanzialmente più in generale una a c'è un contrasto tra la forza della tutela previdenziale che tipicamente rivolta a coloro che vengono definiti insider a coloro che sono sul mercato del lavoro a cui potremmo aggiungere chiaramente
Il sistema sanitario invece di approccio con un approccio presenta l'approccio universalistico e dall'altro lato invece la debolezza di tutti quegli interventi che sono rivolti ai cosiddetti outsider ma adesso ci torno in termini più analitici
Prima però di presento quella che è la struttura quindi della quota della relazione
Che fa riferimento sostanzialmente a una struttura che ci siamo dati per questa ricerca in primo luogo rapidamente ripropongo quelle che sono caratteristiche del welfare all'italiana
E successivamente mi concentro su l'individuazione del momento in cui le peculiarità di questo sistema di protezione sociale chiederò però lo sbilanciamento sia dal punto di vista funzionale sia dal punto di vista distributivo
Emergono quindi alle origini dello sbilanciamento del welfare italiano
Successivamente mi concentro su quella che siano state le traiettorie di policy in alcuni settori di politica sociale che hanno portato a questo sbilanciamento
E successivamente invece
Qui istituendo dei legami tra le dinamiche di policy e invece gli attori mi interrogo sul chi
Si è stati protagonisti di questo sbilanciamento e sul perché e quali sono state le dinamiche di politiques tra attori politici soprattutto e sociali
Rapidamente perché sono cosa abbastanza note però le richiamo il welfare all'italiana in termini di spesa si caratterizza
Per quella che e in questo grafico viene presentata come
A una distinta distorsione funzionale cioè relativamente alle funzioni e i rischi della protezione sociale voi vedete nella le linee blu i grafici blu
Sono la riferita Alitalia e mentre invece quelli gialli sono ogni europea a ventisette cosa nota
A welfare italiano presenta una distribuzione di spesa concentrata nel settore pensioni e dall'altro lato una
Si pesa inferiore decisamente inferiore alla media europea interprete altri settori
Disoccupazione e lotta all'esclusione sociale si aggiunge in questa slide anche l'alloggio
E dall'altro gli interventi per rivolte alla famiglia e ai bambini
In questo senso osservando quindi una criticità su cui non mi soffermo da qui al punto derivano molte
Dei problemi che dovrebbero dovrebbero essere affrontati atterrà come dire a ribilanciare il sistema delle tutele
Abbiamo deciso di concentrarsi in questa ricerca su tre settori di politica sociale da un lato pensioni il settore possiamo chiamarlo ipertrofico semplificando un po'
E il settore della tutela la disoccupazione che coinvolge anche la lotta all'esclusione sociale almeno per quanto riguarda le persone fuori dal mercato del lavoro
Ma potenzialmente al occupabili
E dall'altro lato di settore degli assegni familiari che chiaramente non Ra occupa tutta la sfera famiglia bambini ma è stato particolarmente rilevanti in alcuni passaggi storici
Quindi nella presentazione non mi occuperò invece della del sistema sanitario all'INPS che come vedete in termini di Spesal presenta un livello di spesa sociale
In recepimento inferiore a quella che la media europea ma non così distante data anche l'entità della spesa e soprattutto presenta anche buoni indicatori in termini di performances quindi diciamo la sanità non è un elemento particolarmente critico dell'assetto di protezione sociale italiano dicevo
Io voglio fare italiana presenta queste caratteristiche dal punto di vista funzionale ha un suo corrispettivo dal punto di vista distributivo appunto
A concentrando le tutele sugli insider rispetto agli outsider molto più presterà rispetto ad altri Paesi europei
E a questo aggiungo che questi dati per la distribuzione che avete visto la distribuzione della spesa nel due mila otto ed è una distribuzione della spesa che già comunque
Come dire
è stata ridi lanciata attraverso un insieme di intrighi quell'insieme di interventi che si sono susseguiti dal mille novecentonovantadue ad oggi di cui quindi si riportano le conseguenze in termini di contenimento della spesa con riferimento al settore pensionistico
Queste delle quella che vedete è la famosa COBAT pensionistica
Atti le alla vedova più alte era quella prevista dalla Ragioneria generale dello Stato nel mille novecentonovanta è come vedete dopo l'intervento adottato dal governo Amato largo Baggia si riduce in maniera significativa
Dopo le riforme del novantacinque novantasette si arriva
Corazzata perlopiù lungo tempo considerata la gobba previdenziale classica oggi realtà dopo gli interventi recenti
Ad esempio Stati da una formale diciamo Adro me Dario una forma cammello nel senso che era stato UE Gobetti ma ancora più basse
Al e quindi questo per dire che
Il sistema
Per di tutelata di protezione sociale italiana è sbilanciato avrebbe potuto essere ancora più sbilanciato i NAS senza delle riforme degli ultimi vent'anni che hanno inciso in maniera significativa quanto meno sulla parte sottratti IVA per interventi e quindi sul settore pensionistico
Detto questo quindi il problema è noto non mi soffermo oltre quando si determina questa è la prima domanda che ci siamo chiesti questo sbilanciamento qual è il momento andiamo indietro nel tempo
Negli anni ottanta lo sbilanciamento sostanzialmente già piuttosto evidente come vedete le pensioni
A attraggono oltre il cinquanta per cento della spesa sociale
La sanità più o meno ha già su livelli stabili
E come vedete gli assegni familiari è impedita spesa per assegni familiari e disoccupazione è molto modesta già negli anni ottanta è sempre stato così
Torniamo indietro questa dell'ATER la distribuzione della spesa sociale invece pubblica chiaramente nel mille novecentocinquantaquattro
Come le potete notare qui la distribuzione è molto più bilanciata almeno tra tre settori
Pensioni sempre però con una quota molto minore attorno al trenta per cento della spesa pubblica sanità con una quota abbastanza modesta ma in via di espansione
Assistente scusate c'era sincero inversione tra Sanità e assistenza e sanità ventiquattro per cento assistenza undici per cento
E assegni familiari trenta per cento della spesa sociale la spesa per la disoccupazione rimane invece sempre abbastanza modesta
E quindi
Qui
A
Il punto che si pone
Andare a individuare
Le carni il momento specifico dello sbilanciamento preciso perché qui abbiamo ventisei anni sostanzialmente che tra il cinquantaquattro lontano nell'ottanta
E poi drogarsi sul perché e perché l'espansione abnorme della spesa previdenziale da un lato perché l'altro la progressiva atrofizzazione degli assegni familiari e perché una spesa per disoccupazione che rimane sempre molto contenuta
Dicevo
Uno dei primi elemento che sono emersi alla ricerca e che in realtà se lo sbilanciamento è vero possiamo già accoglierlo nel mille novecentottanta
Per la verità l'avvio dello sbilanciamento del welfare italiano è molto più
Antecedente
Si può cogliere in maniera abbastanza chiara da questa
Del da questa
Grafico
E qui vedete riportate prendere così data la linea blu la spesa complessiva per pensioni la linea fucsia l'ASP che è la spesa per assegni familiari e la linea ha già la per la spesa per disoccupazione in miliardi di lire
Come vedete il momento dell'avvio dello sbilanciamento è molto indietro nel tempo
E in particolare si colloca tra mille novecentocinquantasette al mille novecentosessanta accerto dopo il divario aumenterà in modo consistente
Ma già nel passaggio tra il CIPE il cinquantasette e sessanta si sono determinate alcune condizioni adesso cercheremo di capire perché che poi porteranno lo sbilanciamento della protezione sociale o al welfare all'italiana
Quindi da capire cosa succede in quel in quel periodo e più in generale capire le ragioni dei differenti percorsi nei tre settori di politica sociale
Il primo punto quindi con cento prima sui settori artrosici assegni familiari e disoccupazione per poi guardare cos'è successo invece nel settore pensionistico
Gli assegni familiari rapidamente la traiettoria di policy le origini sono in periodo fascista tramite il primo intervento Emmer dalla contrattazione collettiva e soppresso tornerò perché con è un passaggio importante su come emerge dalla contrattazione collettiva
E successivamente tra il trentaquattro e trentanove di a una progressiva estensione
Il rafforzamento della dello strumento di tutela tramite sia legislazione sia contrattazione collettiva del sindacato fascista
Nel quaranta un'opera di organizzazione tramite l'istituzione della cassa unica assegni familiari e poi successivamente
Un pass dei par alcuni passaggi interessanti nella crisi io successiva alla seconda guerra mondiale
Nella quale si innesca sostanzialmente un circolo di aumento Spesal contributi Spesal utilizzando il metodo della ripartizione
E pensate dalla Libia e lo contributivo per finanziare gli assegni familiari sotto soltanto arriva addirittura al sfiorare il trentatré per cento nel mille novecentocinquantasei sulla retribuzione quindi una delle
Fino almeno appunto ecco siamo l'anno che citavo prima cinquantasei cinquantasette fino alla metà poco oltre la metà degli anni Cinquanta gli assegni familiari sono una delle componenti più dinamiche del welfare State italiano
Cosa succede dopo il testo unico
A al di là al dispetto del nome non innova in maniera particolarmente significativa Petrassi assunto nel settantaquattro ci sono sì un insieme di interventi che spendono la tutela io Moggi iniziano le prestazioni
Dall'altro lato però rimane in maniera forte una delle peculiarità degli assegni familiari all'italiana che l'ancoraggio alla sfera del lavoro in primo luogo quindi non una tutela universalistica rivolta a tutta la popolazione
E in secondo luogo l'allora l'ancoraggio alla schiera in primo luogo del lavoro dipendente e se si eccettuano i lavoratori agricoli autonomi
E
L'altro aspetto che incide sulla sulla dinamica di spesa è che le prestazioni erogate dai suoi familiari diventano via via sempre meno generose
Questa è la traiettoria il punto a questo punto è chiedersi perché quindi l'emersione di questa doppia peculiarità dice un sistema di assegni familiari non universalistico negli altri Paesi europei tipicamente gli assegni familiari sono
A prestazioni di protezione sociale rivolte alla prole ai bambini indipendentemente dall'aggancio al mondo del lavoro sono prestazione punto di tipo universalistico e perché delle prestazioni che diventano via via meno generose
Le ragioni di questo di questa dinamica peculiare solo da rintracciare sostanzialmente
In un nella combinazione tra le origini degli assegni familiari e i fattori di natura prettamente cognitiva
In un quadro sostanzialmente condiviso rispetto a come concepire gli assegni familiari tra le forze di governo della Prima Repubblica in primo luogo la democrazia cristiana e le forze di opposizione il prologo il Partito comunista
Dicevo le origini come originali assegni familiari a dispetto di quelle che può essere l'impressione di molti che gli assegni familiari
Emergano in periodo fascista come uno degli strumenti della politica demografica del regime in realtà gli assegni familiari emergono dalla azioni contrattate via contrattazione collettiva del contrasto la disoccupazione
Il punto è che nel mille novecentotrentaquattro in presenza di disoccupazione elevata sindacato fascista accettassi la riduzione
Dell'orario di lavoro da quarantotto ore a quaranta ore lavorative settimanali
Con chiaramente conseguente diminuzione della paga ma
Come dire riconoscendo la portata distruttiva anche in termini di sostenibilità sociale di questo intervento contratta riesce a contrattare a ottenere il fatto che a fronte di questa riduzione di salario per via della riduzione dell'orario di lavoro venga introdotto appunto una integrazione salariale appunto gli assegni familiari per coloro che hanno ma in quel momento prole o ma
Parenti a carico quindi l'origine realtà dalla
Dallo tutela della disoccupazione
E in questo senso gli assegni familiari e questo è il quadro cognitivo va a cui mi riferisco
Sono sostanzialmente insidie concepite verranno continuamente concepiti come forme di integrazioni salariali e non come una prestazione appunto di tipo universalistico rivolta ai bambini
Questo approccio viene
A in particolare ha successo fa specie nella in ambito della democrazia in sé non la democrazia cristiana perché quella componente previdenziale che viene denominata Previti previdenza familiare
Che consenta appunto attraverso questa integrazione di
A
Erogare non semplice sacrario come corrispettivo di un determinato lavoro ma un salario familiare quindi che venga in conto perché il conto sono le condizioni familiari
E questa interpretazione della che il punto che si genera nel momento momento genetico
Avviene continuamente riproposta dai vari organi istituzionali che si occupano della della revisione degli assegni familiari ha così severo Binatti e il piano CNEL rispettivamente al cinquantanove sessantatré ripropongono l'idea che gli assegni familiari iniqua l'integrazione Saia salariale non possano essere estesi né alla Porto Rotondo mi né tantomeno all'intera popolazione e in questo senso quindi rimangono tra diciamo
A disposizione di una platea ristretta
Questo per quanto riguarda il i beneficiari ma quanto per quanto riguarda la la spesa elette le il livello delle prestazioni bene intese come integrazioni salariali la dinamica espansiva delle di degli anni Cinquanta
è indotta sostanzialmente dall'opera rivendicativa dei sindacati e soprattutto della CGIL all'interno del partito comunista nella componente CGIL del Partito comunista
Proprio a fronte di quella
A stagnazione dei redditi che caratterizzava gli anni Cinquanta
Quando poi col boom economico sia arriva a una diffusione del benessere a un aumento generalizzato a soprattutto per quanto riguarda l'industria delle retribuzioni
Ecco che le rivendicazioni salariali una posizione quindi era per ringraziare sindacali la posizione e soprattutto di CGIL e Partito Comunista sul punto
Quindi re non opera più come forma di stimolo nei confronti del Governo a provvedere aumenti sul fronte appunto degli assegni salariali ed è via queste perché prestazioni concepite come integrazione salariale perdono importanza
I vecchi come dire le conquiste in termini di salario si generano direttamente sul mercato del lavoro in una contesto più bilanciato anche della forza relativa tra sindacati e datori di lavoro
Procedo poiché questo chiaramente il l'esito con una quota di spesa e per assegni familiari sul prodotto interno lordo che scende come vedete ami novecentosessanta attorno a due Quarà tre per cento chiami novecentosettantasei siamo già l'uno e trentacinque e poi via via una continua e progressiva diminuzione di spesa per queste prestazioni
Questo per quanto riguarda
Il primo dei settori a traffici sarà un po'più rapido sulla disoccupazione perché la storia e più nota
E soprattutto non c'è una grossa variazione è sempre rimasta bassa la la spesa per disoccupazione per concentrarmi invece sulle pensioni
Qui devoluzione sostanzialmente può essere individuata con momento genetico nel diciannove l'istituzione degli enti dell'indennità ordinaria di su disoccupazione nel quarantuno l'introduzione la cassa integrazione guadagni quindi integrazione i salari
E in condizioni di crisi ma in costanza di rapporto di lavoro e questo perché elemento chiaramente importante e poi il periodo che va da quarantanove a settanta sostanzialmente
La gli interventi si agli interventi principali si focalizzano più sui vincoli a licenziamento che su interna licenziamento individuale rispetto alle prestazioni monetarie
Fino a quando parli sessantotto viene introdotta la cassa integrazione guadagni straordinaria
Dicevo la spesa rimane bassa e soprattutto rimane concentrata sugli insider quali sono le ragioni a e quali sono sostanzialmente le visioni degli attori politici che giustificano Pakistan che danno conto di questa evoluzione
Anche qui chiaramente senza voler dire che le quindi una visione da parte di governo opposizione fosse la stessa perché c'erano conflitti politici su vari aspetti come dire di basso
Su vari aspetti di dettaglio ma
C'è una emerge dall'analisi delle posizioni degli attori in campo e soprattutto
Sindacati Partito comunista
A e democrazia cristiana una sostanziale condivisione del fatto che la priorità da in termini di
Con tasto o meglio di buon funzionamento del mercato del lavoro non fosse tanto la
Il contrasto alla disoccupazione tramite l'erogazione di prestazioni monetarie
Ma fosse
Il mettere in campo tutti quegli indici strumenti che consentissero l'avvio e lo sviluppo dell'industrializzazione l'incremento dello sviluppo economico e soprattutto per quanto riguarda mercato del lavoro due interventi fondamentali con riferimento
Modalità del collocamento e
A attraverso anche cui ottenere raggiungere la piena occupazione
L'idea è che sia possibile sostanzialmente
Avere buone performances economiche gestendo bene l'occupazione più che contrastando la disoccupazione tramite prestazione monetari significative sono
A una serie di a osservazioni la prima di la Pira attiene impiego definitore individuato come imperativo categorico ma per il Governo
Il famoso piano casa di Fanfani
Del quarantanove
In realtà il titolo della legge è provvedimenti per incrementare l'occupazione operaia agevolando la costruzione di case per i lavoratori
L'idea è proprio quella di favorire l'integrazione dei lavoratori nel mercato del lavoro e l'attenzione alla disoccupazione molto minore
Il piano del lavoro di per i lavoratori CL molte sulla stessa lunghezza d'onda e gli strumenti e quali sono
A sostanzialmente due
Quello che oggi definiremmo politiche attive con riferimento in particolare la formazione e dall'altro lato la tutela dell'impiego quindi i vincoli al licenziamento attraverso una rafforzamento progressivo della tutela dell'impiego
Negli anni Sessanta siamo più o meno sulla stessa linea a tutelare la disoccupazione costituisce un aspetto sussidiario ancillare dei problemi generali di politica economica e sociale relativi alla piena occupazione e all'addestramento professionale questo è il documento
Del piano quinquennale di sviluppo economico sessantacinque sessantanove il fuoco ancora che l'occupazione tramite appunto evinca licenziamenti addestramento professionale
Da parte di pece CGIL oltretutto l'attenzione prioritaria benché non manchi chiaramente l'attenzione al tema dello della disoccupazione ma da affrontarsi nei modi come ho detto
A è l'attenzione su altri settori del welfare e soprattutto negli anni settanta a conseguente o di al
Incrementi salariali quindi una serie di interventi che per quanto riguarda sia di indurre a licenziamento
Segnalai gli interventi di prestazione monetaria cassa integrazione cassa integrazione guadagni straordinaria sono volti sostanzialmente a tutelare appunto coloro che sono già sul mercato del lavoro
Anche perché il mantenimento del posto di lavoro nei casi di cassa integrazione consente comunque l'ancoraggio a quelle prestazioni di protezione sociale altre ad esempio al tempo la sanità cresciamo prima chiaramente dalla transizione al sistema universalistico
Bene tanto tempo
Okay
Questa storia per quanto riguarda i settori atrofico si sostanzialmente dei quali giocano un ruolo importante le i fattori cognitivi e quindi le soprattutto
I fattori cognitivi condivisi tra partiti di opposizione partiti di maggioranza
Cosa succede invece nel settore pensionistico perché siamo arrivati a un settore pensionistico così ipertrofico è così costoso per lo Stato
Quella che è stata definita sindrome pensionistica
Bene la rassicurazione che si legge giudica intendi manuali di politica sociale della a evoluzione pensionistica italiana si sostanzia sostanzialmente in questi passaggi momento genetico
Introduzione dell'assicurazione obbligatoria per vecchiaia introduzione dell'integrazione al minimo della pensione minima
Una serie di sezioni categoriali tre la Portorotondo mi
L'introduzione delle pizze anzianità nel comparto privato e poi la cosiddetta grande riforma del biennio sessantotto sessantanove in cui si sostanzia il passaggio al sistema retributivo garantirà quindi da da gancio delle pensioni alle retribuzioni
Il passaggio sistema integralmente alla ripartizione che consente quindi di utilizzare le risorse economiche che si producono da un
A economia in espansione e l'introduzione di un elemento redistributivo come la pensione sociale
Bene anche qui realtà a un'analisi più fine
Si vede che il evoluzione della sistema pensionistico italiano in realtà è molto più graduale
E la cosa più importante che alcuni dei passaggi cinquantadue sessantanove che vengono identifichi individuati come grandi momenti di svolta di sistema pensionistico in realtà sono stati anticipati
Da una serie di interventi che ne hanno anticipato su sostanzialmente
Le caratteristiche di fondo
E queste importanti in termini di policy making perché sta qui sembra che come dire ad analisi grazie dalla prima raffigurazione sembra che il policy making previdenziale fosse era un un appunto un policy making che emerge in alcuni momenti
Inc in realtà il policy making previdenziale sulle tensioni in particolare di vecchiaia e continuo
Ecco
Dal Prà diventa approvato un intervento legislativo chi è adesso vedremo come una continua pressione soprattutto da parte di chi da parte della sinistra comunista
A
E detto soprattutto della componente CGIL all'interno del partito comunista e anche del Partito Socialista almeno fino alla
Al centrosinistra
A
Espandere la protezione sociale sullo sfondo di quelle che sono le condizioni sostanzialmente di miseria che ancora caratterizzano buona parte dell'Italia negli anni Cinquanta dei primi anni Sessanta
E dicevo
Perché è sostanza quindi i grandi riforme sono in realtà in buona parte razionalizzazioni di un assetto già a aggiunto
Per quanto riguarda ad esempio integrato le istituzioni di livelli minimi di pensione e l'introduzione della ripartizione
I passaggi fondamentali si colgono già nel periodo post bellico cioè nella fase tra quarantacinque cinque quarantasette quando vengono introdotti appunto fondi a ripartizione
Per contrastare la caduta del livello delle prestazioni dovuta a livello all'elevato livello di inflazione della seconda prego successivo la seconda guerra mondiale
E quindi qui tenente introdotto
Finanziamento a ripartizione e taglia per livello di minimo di pensione è vero che tutto poiché la razionalizzato con la riforma e cinquantadue ma di e agli interventi sono stati già stati adottati qualche anno prima
Sul fronte dell'estensione della copertura sì certo ci sono importanti le estensioni categoriale lavoratori autonomi tra cinquantasette sessantasei ma un'altra importante senz'non è quella alla
Totalità della dei dipendenti privati con l'inclusione di tutti gli impiegati questo dirò perché è importante tra un attimo
Con riferimento a dinamiche di politiques tra l'altro passaggio importante l'istituzione delle pensioni di anzianità le cosiddette baby pensioni che tutti conosciamo ahimè nel comparto pubblico
Per quanto riguarda il livello delle prestazioni certo il passaggio
Finale è il passaggio al sistema retributivo né sessantanove
Ma attenzione che lei di realtà negli è già negli anni precedenti le cinquantotto né sessantadue sessantatré si era operato una rivalutazione dei coefficienti che consentivano le pensioni nel calcolo
Il calcolo del pensioni nel sistema contributivo che non era un sistema contributivo come dire di impronta attuariale come quello di oggi
Tramite questi interventi si mirava sostanzialmente a elevare il livello delle prestazioni è quello che il tempo nel sistema contributivo di oggi non si può fare la logica retributiva era già
Dentro questi interventi poi viene sanzionata chiaramente nel sessantanove
Perché questi interventi quindi MIR dimostrano già di per sé
Di essere importanti ripartizione logica retributiva pensioni vedi in termini poi di iniquità e di impatto sul bilancio pubblico lì la rilevanza a già conosciamo bene
Sono importanti anche dal punto di vista della spesa si riguardante osservato ad esempio questo passaggio che esso proprio in concomitanza di quegli interventi degli aumenti dei minimi e degli aumenti del livello delle prestazioni nel sessantadue sessantatré
La spesa per pensioni nel giro di un paio d'anni quasi aumentar passa da quasi duplica passa da circa cinquecento miliardi di lire
O
Quasi novecento miliardi di lire un passaggio che
Decisamente rilevante che a dar conto di quanto siano stati consistenti passi interventi
Bene ultimo ultimi punti cerchiamo di capire il perché
A come è stato possibile ogni tanto si ragiona come è stato possibile arrivare a un sistema pensionistico così
Costosa e finanziariamente squilibri primo punto
Ricordiamoci
Chiaramente fatto salvo le condizioni favorevoli di natura economico socio demografica ricordiamoci sempre gli aspetti anche qui cognitivi secche pur non spiegano tutto ma ci danno un'idea
Aspetti aspetti cognitivi intendo il fatto che negli anni Cinquanta
Ai primi anni Sessanta fosse sostanzialmente impossibile immaginare cosa sarebbe avvenuto dopo a partire ad esempio dal primo shock petrolifero ed è con la crisi poiché transizione al sistema a un assetto post-industriale
Il il quadro emerge chiaramente da dire da una intervento di di Di Vittorio alla Camera dei deputati in occasione dell'estensione della Dante la pensionistica ai lavoratori o curricoli autonomi
Di certo non era uno sprovveduto
Ma
Giusto per
Come dire tornare indietro su come si pensava a quel tempo
Stiamo assistendo promesse progetti gelosi della tecnica dalla scienza applicata e via nel mondo intero una tendenza a ridurre le ore eletta lavorative del lavoratore
Contro questa tendenza generale della società noi eleviamo per questa categoria di lavoratori gli autonomi agricoli l'età di pensionamento non solo ingiusto mancanti storico l'idea era che l'auto
L'azione potesse davvero condurre a una minore necessità di
A impiego di capitale umano
Quindi questo è il quadro è quando cognitivo della fine degli anni Cinquanta e sfido chiunque oggi due mila undici a dire qualcosa succederà nel due mila sedici due mila ci stette o due mila venticinque quindi come dire comprensibile
Su questo sfondo però le ragioni
Dell'espansione previdenziale sono di natura prettamente politica il quadro è quello della democrazia bloccata in un contesto di pluralismo paralizzato come ci ha insegnato Sartori
E gli attori sostanzialmente che danno vita al policy making sono
In Polesine che sostanzialmente più chiuso tra pochi attori nel quale il ruolo più rilevante lo gioca il Partito comunista la Democrazia Cristiana
In parte il Partito Socialista soprattutto a partire dagli anni Sessanta e
In in specie le
Lei componenti di CGIL e poi e incisiva all'interno di partito comunista e democrazia cristiana
Questo osservando le proposte di legge ad esempio e in una prima fase alle cinquanta anche la Coldiretti
Cedolare nei quali si è chiusa le modalità di interazione tra partiti e sindacati mutano significativamente tra l'ITC anni Cinquanta la fine degli anni Sessanta
Però attenzione
Anche negli anni Cinquanta è vero che i sindacati sono deboli ma attraverso il canale diretto della rappresentazione parlamentare hanno la possibilità appunto di intervenire in maniera decisa su questa su questo policy making
E la dinamica qual è dicevo
La dinamica espansiva è sostanzialmente
Si può individuare in
Tre punti stimolo da sinistra per la maggior parte delle provvedimenti di tipo espansivo
Effetto di trascinamento che adesso chiare chiaro cosa intendo nel quadro della competizione politica tra democrazia Cristiana il Partito Comunista una democrazia politica però sappiamo bene che avviene in un contesto distorto di democrazia cioè in una democrazia bloccata appunto
Guardate
Ad esempio osservate e questo è un esempio nella nella ricerca ce ne sono tanti il all'estensione delle diciamogli al percorso che porta l'estensione della tutela previdenziale per i lavoratori agricoli autonomi
La prima proposta Maria a di legge per l'estensione è appunto che la componente comunista segue Bonomi appunto Coldiretti
E successivamente la proposta di legge di vittoria altri nel cinquantaquattro il Governo soltanto molti anni dopo c'era il cinquantasei e l'ultimo all'ultimo certo Torino interverrà attraverso un Comitato ristretto appunto presieduto a Zaccagnini
Più l'IRAP a molte di queste proposte di citerò intervenire con un proprio disegno di legge ma c'è un continuo stimolo a intervenire a espandere la tutela previdenziale
Rapidamente su questo per quanto riguarda gli artigiani si conclude il processo legislativo per l'estensione del dei LEA della protezione all'Agricole autonomi immediatamente dopo quaranta e gli anni cinquantotto into cinque in quattro mesi sostanzialmente ci sono quattro proposte di legge per l'estensione agli artigiani anche qui Partito comunista qua democrazia cristiana Partito Comunista PSI e quindi
Lì un'ultima analisi il Governo che interviene e poi si arriva all'estensione per gli artigiani
Vado verso la conclusione cosa intendo per effetto di trascinamento
Dicevo c'è uno stimolo da sinistra forte ma quello che si nota osservando gli atti parlamentari soprattutto le prime formula
Toni quando il Governo certo punto decide di intervenire per regolare i
Il settore estendere ad esempio la tutela pensionistica a di agricoli autonomi
Formula una proposta di legge disegno di legge
Quel
A quello che si osserva che le
Nel dibattito parlamentare in realtà
Sermonti trascinamento delle posizioni governative rispetto alle posizioni più e alle richieste di maggiore vantaggio per i lavoratori formulate tipicamente dei deputati comunisti e talvolta socialisti questo riguarda l'estensione della copertura
Soprattutto i periodi di transizione
Cioè atto di erogare la prestazione pensionistica a fronte di quanti anni di contributi e da che età e il concorso dello Stato ribadiamo ricordiamoci sempre
Per gestioni soprattutto quelle per lavoratori agricoli e artigiani che vengono costruite strutturalmente in deficit
Contributi non bilanciano mai le prestazioni per queste due da categorie del lavoratore da Locorotondo idem effetto di trascinamento per quanto riguarda il livello delle prestazioni contributive è il livello minimo
Le posizioni del Governo scivolano verso le posizioni dell'opposizione
Chiaramente non accettano tutte le proposte dell'opposizione me molte case scivolano verso le proposte dell'opposizione
E letta le quindi nelle lei di di il le leggi vengono votati alla fine è sempre all'unanimità
Quali sono
A diciamo le dinamiche di politiche soggiace esso giacenti a questa effetto di trascinamento
Soprattutto per gli anni Cinquanta
Da un lato abbiamo le aspirazioni universalistiche del partito comunista che si vuole porre come partito interclassista volto a combinare la tutela della sua costi bensì Frassica gli operai con i lavoratori della terra è il periodo della riforma agraria e quindi mi direbbe sostegno alle lotte a della degli degli agricoli
Soprattutto nel sud del Paese
Il partito comunista in un contesto come quello abbiamo abbia che abbiamo descritto gruppi e sugli interventi di cui parliamo una doppia rendita di posizione
Da un lato come dire la tutela l'espansione della protezione sociale e nel suo DNA e quindi rispetta la democrazia cristiana
Avvantaggiato è avvantaggiato anche perché le sue
La sua costituisse classica è già tutelata e quindi gli operai tipicamente anche gli impiegati volendo
Tra non può essere attaccato la sinistra per sostenere ad esempio lista le istanze di laboratorio agricolo autonomi o anche artigiani perché comunque
Come dire la sua costituzione già tutelata
Oltretutto sul versante finanziario in un contesto di democrazia bloccata non trovando sì ma il Governo io può promettere
Senza poi dover
è quello che Sarto richiamava di responsabilità dell'opposizione in un sistema di pluralismo polarizzato bene le responsabilità delle opposizioni tecnicamente
Come
A non può potere essere chiamati a dar Kodak a dar conto di quello che si è promesso e se c'è un responsabilità delle delle posizioni dall'altra parte c'è anche l'irresponsabilità del Governo anche il Governo ha sostanzialmente non è chiamato a rispondere in una democrazia bloccata diciottenne fatti
E questo deve fare il Governo in particolare la democrazia cristiana ma il problema del democrazia avesse cristiana e la stabilizzazione della
A del del regime politico
Attraverso
L'estensione dell'area di governo ma soprattutto a sta attraverso l'estensione della base sociale e quindi la conquista di ceti rilevanti
Chi sono questi ceti rilevanti e concludo negli anni Cinquanta sono tipicamente i ceti poveri le masse rurali su cui c'è la forte competizione del Partito comunista e i ceti medi
E quindi tornando al nostro schema
Dove si orientano gli interventi appunto negli anni Cinquanta che appunto sono gli anni in cui si avvia lo sbilanciamento del welfare italiano direzione propensioni
Esattamente per quanto riguarda le integre integrazione al minimo i minimi che i minimi per il di pensione pane cinquantotto sessantadue sessantatré
Di l'estensione della tutela a lavoratori agricoli e artigiani fanno tutti parte dell'acqua quella strategia della democrazia cristiana di
Corradi attrazione dei ceti poveri sostanzialmente a favore del regime democratico e dall'altra parte abbiamo pensioni vedi nell'ambito della vertenza state acquista tali ed estensioni agli impiegati
Come invece strategia di acquisizione dei ceti medi soprattutto i dipendenti pubblici come elemento fondamentale
Di sostegno a regime
In questo senso quella che tecnicamente viene definita irresponsabilità politica
Si tramuta sostanzialmente in e respiro responsabilità finanziare nel quadro della democrazia bloccata e della peculiare competizione appunto che si dà fai soprattutto i due principali attori Partito Comunista democrazia cristiana in quegli anni
Grazie moltissimo abbiamo ancora dieci minuti non so se c'è qualcuno che vuole fare delle domande
Oppure ci rivediamo alle quindici e trenta con l'ultima sessione di questo convegno sulla preservativi e il futuro grazie
Per questo
Prioritarie
Insomma riunione
Riprendiamo i lavori per quest'ultima sessione del nostro convegno
La
O soprattutto l'onere di essere più fiscale dei miei colleghi che hanno presieduto le altre sessioni perché
Essendo più nutrita quest'ultima la richiesta ai relatori e di avere orientativamente
Un tempo di venti minuti ciascuno
Il professor Amato il Presidente Amato propone addirittura quindici venti ma siccome in realtà gli oratori non ci sono otto ma sei
Ce la possiamo fare ce la possiamo fare ecco sì approfittare dell'assenza
Allora il
Il tema generale lo conoscete già la crisi dei partiti e il futuro
Gli assenti giustificati sono Mario Morcellini Alessandro Campi che si sono entrambi riservati però di farci pervenire
I loro scritto per il
La probabilità molto
Vicina la certezza che pubblicheremo i materiali di questo convegno
Parla per primo il Presidente Amato che ha come tema della sua relazione la democrazia dopo i partiti grazie Presidente
Sì no se siamo in sei va bene io cito tenevo cadenzare perché
Una cosa che mi crea una forma di angoscia morale che
Quello che conclude che di solito una figura che merita ascoltare viene messo a concludere rischia molto spesso di dover fare i conti col fatto che la gente se ne sta andando via questo è una sorta di ossimoro di sostanza non linguistica
Eh sì appunto incrini dice dice chi è che è l'ultimo non quello che conclude ma quello che spegne la luce ebbe sgradevole ecco mettere Massimo D'Alema oggi in questa condizione non vorrei che accadesse per questo pensavo che fosse utile e concentrare i nostri interventi anche perché su un tema come quello di oggi
Pomeriggio basta leggere i titoli che abbiamo dato alle nostre relazioncina è
Sono largamente sovrapposti il tema è in realtà il tema
Della democrazia di massa credere che continuiamo ad essere milioni e milioni di persone ed è bene che sia così e vogliamo che la democrazia
Anzi si allarghi no Sire stringa
Siamo alle prese con la mancanza di ciò che ha permesso alle democrazie di massa di funzionare nel ventesimo secolo
Non lo stiamo sostituendo con qualcosa che permetta
Altrettanto e in una realtà
In assenza di questa chiarezza anche organizzativa
Ci avvaliamo degli strumenti che abbiamo in modi che più spesso avvelena hanno che nomi a rafforzare la democrazia ecco che
Quindi diventa ragione di preoccupazione non farò l'apologo dei partiti sono consapevole del fatto che essi sono si sono venuti essi cambio per ragioni che non sono soltanto soggettive ma che sono anche oggettive
Non c'è dubbio che
Il si desse o non si desse ragione a ma a Gramsci
Quando ipotizzava il moderno principe come un partito affidato a i filosofi nell'Italia largamente analfabeta ancora
Degli anni in cui scriveva questo anche chi non dà ragione a lui
Insomma il il partito è stato un organismo
Tale nel ventesimo secolo e in assenza di esso
Difficilmente la democrazia elitaria se può definirsi democrazia una cosa che ha come aggettivo qualificante ed elitaria
Dell'Ottocento non si sarebbe mai trasformata in una democrazia larga
E c'è stata una fase nella quale comunque i partiti hanno funzionato nel duplice ruolo che Sandro Pitzorno che ha scritto le pagine migliori su questo argomento
A assegnato al loro quello ad un tempo di rappresentare i fratelli entrare le domande sociali
Dove il filtro non è quello dei concorsi tenta di io rimango fuori
Ma il filtro è in realtà una visione un
Prodotta da una cultura di cui quel partito è portatore che da un ordine alle varie domande
E quindi consente a ciascuna di riconoscersi se no nella risposta simmetrica assistenza
Nella risposta complessiva di cui è chiamata a far parte
Questo è in realtà è accaduto ed è stato
Ciò che è appunto ha permesso
A società delle quali si dubitava che sarebbero state in grado di reggere ad istituzioni delle quali si dubitava che sarebbero state in grado di reggere
In realtà di organizzare esse stesse
E di trovare un equilibrio comunque viabile io me lo ricordo
L'esperienza che ho fatto nel psichiche cinquanta sessanta anni fa ricordo che discutevamo
Che era vero che con correvamo noi i militanti anche periferici a definire orientamenti così che
Poi quando incontravamo i leader del suo e del partito c'era un discorso comune che attraverso l'organizzazione complessiva si veniva
Ci veniva coinvolgendo tutti insomma ricordo quando il proprio tra i ricordi Mihai parlo lontani nel passi quando
Il preside Cisa e di andare al Governo all'inizio degli anni Sessanta
E alcuni di noi di non erano d'accordo
Come
Ne discutevamo
Come ci influenza vanno a vicenda
Dico queste parole credere che oggi parliamo di fase deliberativa della democrazia chi è venuta meno
Quanto fosse intensa questa fase deliberativa acquisto dialogare fra di noi in qualche modo concorrere a convincerci
Io ricordo in quella vicenda
Non mentre tu uscì da altri e concorsi a formare lo PSIUP
Perché ero particolarmente legato ai cavatori della Versilia
Nel contatto con i quali risultava inconcepibile che noi fossimo al governo insieme alloro datore di lavoro in sostanza loro la vedevano così no
Insomma comunque fu una discussione enorme che ci coinvolse tutti e che portò poi
A risultati diversi se penso
A
Quanto è venuto meno questo e
Al fatto che se io oggi fossi un giovane di un partito che a quel tipo di problema
Apprendere iter a Ballarò e Porta a Porta qual è la scelta che io dovrò fare e poi
A seconda che io tifi di più per lui o per te faccio la mia scelta ma non non non uno scambio con voi due non
Non c'è una fase di a logica con cui i due insomma
Questo è un punto importante poi che i partiti si siano perduti terre che come accade
In cella o si fa anche azione delle grandi organizzazioni rappresentative che c'è l'autorappresentazione che prevale sull'estero dal presenta tutte queste cose le abbiamo lette
Sui libri e riviste accadere nella storia dei nostri partiti in realtà in più
C'è poco da fare la società si è sempre più allontanata da quella
Nella quale gran ci aveva pensato il moderno principe
E appunto blocchi analmente ciascuno è a è diventato il Messia di se stesso non aver non ha avuto bisogno del filosofo
E si è determinato un fenomeno di autorappresentazione e di autorappresentazione
Che di per sé in quanto è accaduto non è
Un arretramento ma è un avanzamento chiaramente della democrazia il problema è tutto questo come si organizza
In però cessi che
A
Aggrega nodi spiega no mettono insieme mettono a confronto ecco
è accaduto che questo grande fenomeno che noi
Imputiamo alla società civile in genere
Ora prescindo dai elaborazioni su questo concetto hegeliano amente noto
Non è riuscito a vivificare i partiti al momento della loro propensione alla sclerosi
E ha finito per concorrere ad abbatterli
E si è determinato nella stessa stagione in cui la grande comunicazione politica è passata in mass media
Quindi sono accaduti contestualmente una serie di fenomeni tra i quali sarebbe anche Ucci oso cercare rapporti di cause sei tocchi è causa di che cose chi effetto di che cosa in realtà accadono accadono insieme e
Finisce per determinarsi una situazione nella quale
In media tradizionali
Fanno prevalere quella che chiamiamo la politica populista in effetti fanno prevalere lo significazione del messaggio politico la sua semplificazione
La trasformazione delle dialogo democratico in invettiva recinto Rocca mi ivi in appello alle emozioni tutte cose che abbiamo scritto che sono state scritte mille volte
E che Anna ho portato ad un
Pericolosissima malattia della democrazia
La quale e per definizione ci continuano a dircelo i filosofi confronta esce un al ma ai fini di una conciliazione all'interno del sistema
Potrà essere professionalmente procedurale potrà essere sostanziale ma
C'è il tema della concilia del finali ettari conciliativa delle procedure democratiche
Le procedure democratiche affidate alla invettiva dei media diventano procedure di contrapposizione
Diventano l'inveramento della politica ci mettiamo non della politica democratica
Il trionfo del rapporto tra nemici in effetti e ciò che rende
Fondamentalmente impossibile coesione condivisione e quant'altro
E che fa prevalere proprio l'ostilità nei confronti del nemico al posto della responsabilità davanti al problema
C'è un problema
Ne dovremmo essere responsabili
L'ho imputiamo ad un nemico e i inveendo contro il nemico assolviamo al nostro compito politico
E raccogliamo consensi attorno all'invettiva piuttosto che attorno all'assoluzione col risultato
Che quando poi si avvicina il momento di
Gestire la soluzione noi sappiamo sono gestire l'invettiva e quindi siamo impacciati in ragione del soluzione
Io
Vi dirò con sincerità
Che dopo aver
Apprezzato la possibilità che un antidoto I acquisti e Facchetti in particolare dei vecchi media
Possano potessero essere i nuovi media comincio profondamente a dubitare
Comincio profondamente a dubitarne per due fondamentali ragioni
Che i nuovi media che sarebbero una formidabile fonte di conoscenza
Vengono troppo spesso utilizzati come a fronte lo ha detto giustamente Benedetto sedicesimo di chiacchiericcio fine a se stesso
Di scambi di ciò che si sa anziché di acquisizione di ciò che non si sa
Uno dei risultati di questo lo testimonia una ricerca
Da poco uscita il poco conosciuta
Del Congo per conto del Congresso americano
Che per la prima volta dopo molti decenni sta accadendo che la generazione successiva sa meno della generazione precedente cioè
Quella alcun modo di sapere che
Era stato per secoli
Un processo ininterrotto
Sembra essersi interrotto e stiamo tornando verso tempi
Che abbiamo che l'umanità ha vissuto nei quali
La memoria delle sapere il precedente in realtà si era perduta consigliera attenuata questa è una prima ragione
La seconda ragione e perché come dimostra proprio la vicenda del sono comodo primavera araba CE una il idoneità
Che i ovvia dei nuovi media
A farsi portatori di una propensione di cui non sono questi contenitori ma che si unisce abissi piuttosto a lanciare l'invettiva e a
Dare sfogo alla rabbia che non a instaurare fasi deliberative
Noi abbiamo apprezzato questa propensione
Quando è servita liberarci di liberare il mondo e liberare alcuni Paesi di dittature
E i regimi autoritari dobbiamo riuscire a capire se produce effetti di vita cantico corrosivi quando si manifesta nei regimi democratici che si
Non diventa
Cumulativa che con gli effetti prodotti dai dai vecchi media
Eppure e qui finisco le risorse in fondo le abbiamo
Una cosa che mi colpisce che quando tu
Entri in contatto con quei piccoli mondi che chiamiamo l'associazionismo della società civile
Ti trovi in presenza di mondi
Che amano approfondire i singoli temi
Che a mano
A fornire soluzioni anche progettuali a questi temi
Che a volte sono singoli show a volte sono plurimi issues ma
Non hanno assolutamente quella caratteristica
Di propensione all'invettiva che spesso nei nuovi media li sovrasta in realtà
Quindi
Non sono e ancora necessaria per una democrazia la fase deliberativa che il venir meno dei vecchi partiti ha privato del loro principale strumento
Ma c'è una domanda
Di concorrere alle deliberazioni che precedono la decisione
Democratica
Che evidentemente non si incontra
Con le possibili risposte se nonna ciò che ciascuno di noi può fare che se la suona e quasi se la canta nel proprio sito
Ma questo crea delle piccole monadi pluraliste
Che non possono per ciò stesso comunicare fra di loro e creare quella Rete di scambio di cui una democrazia avviso
Io rabbrividisco ogni volta che quando qualcuno
L'idea di circa stai zitto
Cena è un mare gigantesca intellettuale ogni sito e un è un piccolo luogo come il fatto di vedersi dello davanti sullo schermo non deve commuovere
E non deve illudere intere che magari lo vedo io e lo vedono altri dieci il resto del mondo non sa nulla di Cristo
Chi ha la responsabilità oggi di raccogliere quella domanda assunta a a a suo tempo
I partiti educare o no e così fecero anche i sindacati alla deliberazione democratica
Dette ero i temi e dettero anche gli strumenti culturali e concettuali spesso perché si fosse in grado di dialogare su quei temi oggi di questo non c'è bisogno
Oggi
Se sono in tanti ad essere i filosofi
Del possibile partito di oggi sono in tanti che possono connettere i siti
Date a Mauro Calise la possibilità di connettere siti e lui lo farà e metterà in comunicazione ma migliaia decine di migliaia di persone
Chi lo deve fare
Oggi questo ecco chi è in grado di farlo possiamo pensare che i partiti del nostro tempo abbiano l'umiltà
E la tenacia sufficienti a togliersi dal
Punto da quel teatro
Deformante teatro a specchi dei formanti in cui tendono ad apparire e organizzare come avevano fatto un tempo insieme a chi
Insieme avremmo detto noi una volta i compagni di base
Noi
La possibilità di scambiare di connettere questi miriadi di associazioni pronte a non vivere soltanto una giornata ma ad essere partecipi
Io trovo e finisco
Ogni volta che chiamiamo j mi stupisce che n io mi rattrista
Perché allora è un esperimento accademico
Allora è una cosa che solo i professori possono fare in laboratorio
Ma quello che lui tifa nel laboratorio Tullo potresti fare nelle vero di una società e troverete sti le persone disposte
E ritroverete viste in quella cosa meravigliosa
Che fu uno dei partiti a me
Appunto si stimi stesso racconto che la cosa che più rigidi fece piacere che poi fresche in è una bravissima persona
La cosa che più gli fece piacere quando davanti e a quel tavolo si trovarono la portiera e l'ingegnere del quinto piano
Ed erano alla pari a quel tavolo e la loro opinione era altrettanto rilevante
Ecco questo va messa in mente io sono vecchio sono un vecchio socialista ho le mie nostalgiche sono pericolosamente la un dato il tempo di sacchetti ma mi ricorda quando noi celebravano il fatto che nelle prime Camere del lavoro e nelle prime sezioni del PCI
Tutti si davano del tutto
E il valore formidabile che ebbe
Per i ceti subalterni la constatazione che c'era un posto che anticipava un futuro forse possibile
Nel quale il tuo rendeva eguale il l'ingegnere e la portiera oggi questo può ancora accadere in quei contesti ma quei contesti possibili hanno bisogno di essere praticati
Io insomma
Non voglio sembrare così troppo allusivo in un seminario ma
Un partito che si chiama democratico se non fa questo come concorre alla democrazia
Grazie Presidente Amato
Ma lo ritiene al Mezzogiorno messaggio alle semplificazioni Bellocchio trentasei
Era un
Un notevole contributo non solo biennali sim di testimonianza quindi hai perso molto pazienza
Adesso
Tocca a Roberto Gualtieri
Che ha come tema della sua relazione i dilemmi della democrazia bloccata prego
Grazie
Ma
La tesi che vorrei sostenere per affrontare questo tema
Può essere sintetizzata agevolmente diciamo così in tempi
Europei
Cioè in pochi secondi e cioè
Il dilemma della democrazia bloccata e che essendo quella categoria inadeguata a comprendere
I problemi difficoltà del sistema politico italiano una soluzione elaborata sulla base di quella categoria è una soluzione inadeguata e quindi incapace anche
Alla fine dislocare la democrazia e quindi io argomento che la categoria di democrazia bloccata andrebbe invece alla tematica del di democrazia bloccata andrebbe invece sostituita quella di democrazia difficile
Detto questo potrei aver esaurito il mio compito Manzi come invece no venti minuti argomenti però la tesi continuo chiedo perché ho riassunto
La categoria di democrazia bloccata
Ha infatti e a mio giudizio e quindi per questo inadeguata un preminente inevitabile
Accezione a preminente inevitabile accezione di tipo politologico
E cioè
Essa indica l'incapacità di un sistema politico
Italiano in questo caso a fondarsi sulla base del meccanismo dell'alternanza
E quindi questa categoria
Definisce una periodizzazione
E che poi produce anche lo stretto collegamento tra categorie democrazia bloccata e la categoria D. anomalia italiana una periodica una periodizzazione che in qualche modo vede la
Rottura la cesura fondamentale
All'inizio degli anni Novanta quando appunto la democrazia conosce uno sblocco che
La Procura porta Prat care con puntuale regolarità anziché una regolarità particolarmente puntuale
Questo senso anche un po'anomala
Il meccanismo dell'alternanza
Questa periodizzazione che scaturisce dal
Dalla categoria D. democrazia bloccata una periodizzazione che rischia invece di nascondere impedisce di vedere
Periodizzazione i più appropriate della evoluzione della vicenda storica italiana e anche
Copre continuità meno evidenti tra la cosiddetta prima e seconda Repubblica
La categoria peraltro ha conosciuto nel tempo critiche penetranti forse la più
Seccamente penetrante astutamente penetrante quella che Rosario Romeo espresse
L'articolo del mille novecentosettantasette
Che aveva lo scopo in quella congiuntura di difendere l'esperimento di solidarietà nazionale dagli attacchi alla sua sinistra sulla destra
E
Nel quale articolo Romeo polemizzano aspramente contro chi da decenni diceva invece insistito sull'incapacità del sistema politico italiano di adeguarsi al modello di partito di stampo anglosassone sottolineando
Da una parte le profonde radici storiche Dellas setto
Centri stico diciamo così del sistema politico italiano che lunedì conduceva alle modalità del processo di unificazione e la natura distruttiva che avrebbe per l'organismo nazioni Dario che avrebbe avuto
La polarizzazione mazziniani clericali
E dall'altra parte Romeo analizzate realizzando la vicenda europea sottolineava che semmai modello anomalo fosse quello anglosassone e nella democrazia e continentali
Diciamo in una
Analisi comparata
L'evoluzione la democrazia italiana almeno fino a quel momento era non era poi così anomala Manzi rispecchiavano dei tratti molto comune gli affetti le analogie nel sistema politico italiano invece dei primi decenni
Cosiddetta Prima Repubblica categoria che appunto olio no non condivido
I mezzi le analogie sono superiori alle differenze rispetto al quadro europeo non abbiamo avuto una
Norme democrazia dei partiti modello di economia mista un modello di integrazione è un atlantica modello che stato capace ma non è questo il tema del mia relazione ovviamente di favorire sviluppo modernizzazione radicamento della democrazia dello stato di diritto e soprattutto un modello che è stato tutt'altro che immobile
Nel senso abbiamo avuto un susseguirsi di cicli politici fondati su maggioranze diverse tra e né i partiti che hanno ricalcato oscillazioni analoghe in altri Paesi
E quindi le varie periodizzazione grande alleanza antifascista centrismo centrosinistra solitaria nazionale ma anche oscillazioni più
Interno i vari modelli e a volte persino più periodi Zanchi penso al passaggio dal centrismo deflattivo a quello
Fondato su politiche di sviluppo tra quinto il secondo e il sesto Governo De Gasperi nel cinquanta o al passaggio del mila centosettanta tra centrosinistra moderato il centrosinistra riformatore per primo il terzo
Governo Rumor ruolo posto il passaggio
Tra il primo il secondo governo Morrone mila duecentosessantaquattro evoluzioni innescate da mutamenti di equilibri né i partiti
Ma che in realtà a loro volta riflettevano una certa puntualità mutamenti negli equilibri sociali e nel quadro internazionale
Quindi democrazia bloccata sul piano
Della morfologia del sistema di alternanza mandiamo Grazia
Non immobile e anche con un suo certo vigore
E tuttavia la natura del sistema politico italiano e la peculiarità dei due soggetti politici su cui esso si fondava
Quella democrazia cristiana che è un tempo
Era partito moderato e riformista e quel Partito Comunista togliattiano che è un tempo che era un partito massimalista il rivoluzionario ma al tempo stesso capace di occupare lo spazio e di
Assume la funzione analoga invece di forze
Di natura socialdemocratica diciamo così senza essere compiutamente nell'una né l'altra cosa
Esprimo una particolarità che
Che con costituisce la concreta individualità storica dell'esperienza italiana e che può essere caratterizzata assi in modo assai più questi può appunto dal concetto Moro temo in primo luogo di democrazia difficile
Mozione turisticamente assai Denza che scaturisce
Dalla consapevolezza della
Acuta fragilità della Nazione italiana dalla profondità dello spessore reazionario questo Caltana espressione togliattiano della società
Damiani opzione realistica della peculiarità e dei limiti del comunismo italiano e quindi una concezione
Forte della centralità della questione comunista come espressione più che come origine
Di caratteri di alcuni caratteri profondi della storia d'Italia e quindi questione che andava sciolta più che isolata o rimossa
Questo
Se ci si volge alla
Cosiddetta seconda Repubblica si vede allo stesso modo come
Per categoria di democrazia bloccata
Pag inadeguata nel senso che ne abbiamo un quadro apparentemente rovesciato abbiamo lo sblocco
Nel meccanismo dell'alternanza ma
La forte debolezza della democrazia dei suoi soggetti delle sue sedi istituzionali
Ha scarsa ridotta capacità di rappresentanza
E anche di per scarsa capacità riformatrice complessivamente della democrazia italiana naturalmente anche qui con periodizzazione significative tra anni novanta il decennio successivo
Con differenze non marginali delle qualità nella qualità delle politiche praticate
Ma sicuramente con la
Incapacità complessiva di superare
Le difficoltà della democrazia italiana tant'è vero che anche gli sforzi del primo decennio furono
Dissipati completamente nel secondo
Ad esempio proprio sotto il profilo della sostenibilità e della qualità della natura del debito pubblico italiano
E quindi per comprendere la persistenza della difficoltà della democrazia italiana e i suoi mutamenti di forme di qualità occorre
Concentrarsi a mio giudizio soprattutto su un passaggio di transizione che forse rappresenta gli elementi o di periodizzazione più forte
E ricostruire quindi figli continuità dietro apparente
Di mutamenti altri congiungendo quindi dimensione morfologica diciamo così e quella funzionale del sistema politico e una prospettiva unitaria storico-politica che non siano i politologi calmi economicistica
Passaggio cruciale nel giudizio è proprio quello a cavallo tra gli anni Settanta negli anni Ottanta in quello in cui si determinano le rotture e si fissano le continuità i paradigmi anche di una fase successiva
Sperimenta la solidarietà nazionale innanzitutto esperienza che a un dopo un trentennio dalla precedente esperienza
Distinti solidarietà nazionale e quella del quarantaquattro quarantasette anche essa alla duplice funzione di affrontare un'emergenza nazionale ma anche l'ambizione di aprire una nuova fase
Ma che a differenza della prima appunto riesce solo nel primo dei due compiti quello della salvezza nazionale
Ma non riesce a essere momento diciamo così costituente di un diverso assetto bella politica che la legge sui soggetti
Capace di proseguire nel nuovo contesto determinato sia dalle difficoltà inedite del quale internazionali sia dai risultati prodotti dai successi stessi della democrazia italiana di proseguire quindi
Il cammino della democrazia italiana e quindi il compimento del processo di unificazione di progresso e quindi di europeizzazione
Dell'Italia
Anche qui non so il non ho il tempo per analizzare le ragioni del fallimento di questo snodo cruciale
Differenze e limiti nei disegni dei due protagonisti anacronismo del Progetto di compromesso storico da una parte di indeterminatezza del concetto Moro Teo di terza fase dall'altra
Funzione polarizzante del quadro internazionale o la nuova guerra fredda da una parte ma soprattutto vorrei dire con la nuova forma assunta dal vincolo europeo
Con
Il sistema monetario europeo e il suo impatto sua peculiare nesso tra politica e amo monetari italiana e collocazione
Internazionale dell'economia italiana naturalmente anche le Montella la scomparsa le sue modalità della figura di Aldo Moro e specularmente la forza
Assai più larga come ci hanno mostrato recenti studi del del
Della sua avanguardia più ristretta del cosiddetto partito armato cioè il Partito dei nemici della democrazie italiani degli assetti
Che essa aveva assunto a partire dal dopo dal dal
Dal dopoguerra
Tutto ciò a un tempo impedisce la tenuta di quell'esperimento e dall'altra parte
Nel nuovo contesto definito dalla Seconda guerra fredda dalla rivalutazione del dollaro che attenua paradossalmente gli affetti del del s'dello SME consente anche un assestamento
Del del nuovo equilibrio quello del preambolo del pentapartito diciamo così degli anni ottanta
Con risultato di una
Ossi fictio une del vecchio assetto del sistema politico e tutto i soggetti
Che in realtà dietro un'apparente continuità morfologiche assegna un suo esaurimento un suo svuotamento e quindi noi vediamo negli anni Ottanta compiersi alcuni fenomeni l'esaurimento della
Capacità euristica delle culture politiche fondamentali che avevano costruito la democrazia italiana segnatamente quella cattolico democratica e quella
Gramsciana abbiamo da una parte vorrei dire Loreto dall'altra
L'affermazione dell'approccio di Norberto Bobbio
Abbiamo l'elaborazione e la egemonia di un paradigma neoconservatore sia nelle sue varianti di sinistra diciamo così radical giacobini mette in quel le radical conservatrici che poi si declinerà successivamente sarà merita profonda anche per i decenni successivi nelle diverse discipline
Anche nelle diciamo così nomenclature accademiche che si vengono ridefinendo in quel decennio economiche giuridiche e sociali filosofiche innanzitutto
Primato dell'individualismo metodologico e del pensiero negativo diciamo così abbiamo io in Settima entro dietro una loro apparente anzi reale ipertrofia
Dei partiti politici
E l'attivazione di quel circolo vizioso tra rendite debito pubblico che poi considererà le eredità negativa più forse più concretamente oggi presente
Di quel decennio oltre al definirsi di una polarizzazione sociale e territoriale che scompone blocchi alleanze politiche
E che mirabilmente stata diciamo così analizzata da Franco da Franco De Felice
Ora le modalità della decapitazione delle nomenclature politiche il crollo del sistema politico l'entrata in campo nuovi protagonisti tutto ciò che avviene all'inizio degli anni Novanta
Segna una rottura indubbia
Ma in realtà anche determinati alcuni forti elementi di continuità di elementi di fondo degli anni Ottanta che si riproducono quindi nel nuovo contesto della cosiddetta seconda Repubblica
Si fosse Lizza e diventerà proprio l'elemento su cui si costruiscono due poli due blocchi quella spaccatura quella nuova spaccatura sociale e territoriale costruita si negli anni ottanta
Si fissano alcuni elementi dei paradigmi culturali affermati si in quel decennio
E quindi della conseguenza interpretazione della storia d'Italia e qui problemi vengono ricondotti essenzialmente
Alla triade statalismo centralismo partitocrazia si fissa nella dialettica berlusconismo antiberlusconismo anticomunismo si riaggiorna in qualche modo
Un paradigma che già negli anni Ottanta con altre forme con altri protagonisti si era in realtà sperimentato e anche il rapporto con l'Europa e viene
Alla ad oscillare
Tra la operatività cogente di un vincolo
E sterno e le spinte a divergente da esso
Si afferma una lettura Polito logica che privilegia quindi ideologia del bipolarismo spesso per eludere la in realtà la necessità di un momento costituente
Volto alla rigenerazione del sistema dei partiti
Il risultato paradossale solo apparentemente paradossale che il meccanismo questo caso davvero anomalo è unico in Europa del bipolarismo di coalizione cioè il meccanismo
Favorito da entrambe le leggi elettorali della seconda Repubblica nel quale a differenza di quel che avviene in tutti gli altri Paesi europei non si votano mi candidati nelle liste di partito ma si votano coalizioni sulla spiega
Questo meccanismo in realtà favorisce la massima continuità possibile diciamo così con il ceto politico degli anni Ottanta nel senso che quello diventa il meccanismo che consente di assemblare
Spezzoni di quel ceto politico
Disarticolati dalla fine dei Betti partiti
Si potrebbe dire con un paradosso che però sarebbe sicuramente eccessivo che la Seconda Repubblica non esiste ma è la necrosi della prima
Ma quello che invece vorrei sottolineare che la vera dialettica che la caratterizza e che a volte
Trasversale diciamo così e la dialettica tra chi ha cercato di interpretarla come quella fase come momento fondativo di una demotiva moderna democrazia europea
E quindi di recuperare il filo del
Progetto fallito almeno
Del problema finché non si fa seppe affrontare nel triennio la fine degli anni Settanta e chi invece sostanzialmente a
Soggettivamente e oggettivamente lavorato per tenere aperta la transizione come condizione
Per la conservazione degli assetti e delle rendite di posizione fissate sì negli anni ottanta
Appunto tra chi ha interpretato la fase all'insegna dello sblocca o e chi all'insegna delle rigenerazione tra chi ha avuto come elemento centrale la categoria appunto di democrazia bloccate chi quella di democrazia difficile
Ora dopo che con la consueta cadenza trentennale seri Siri si ripropone
Dopo una terza fase di larghe intese sotto il nome di responsabilità nazionale
Sì si ripropone nuovamente l'occasione per una
L'interpretazione di natura costituente di questa fase capace di dare uno sbocco europeo alla democrazia italiana o in alternativa invece di l'interpretazione che in qualche modo
Mantenga aperti caratteri di questa transizione in realtà appunto costituisce ormai una lunga stagione della storia d'Italia vedremo se i protagonisti saranno all'altezza della sfida
Essendo una sfida storico-politica non Polito logica essenziale che le scelte siano illuminati guidate da una lettura della storia d'Italia che restituisca ricchezze spessore alla vicenda storica del nostro Paese recuperando i fili profondi delle culture politiche consenta con l'elaborazione del passato anche recente
Che la sola condizione per superarlo grazie
Allora
Abbiamo adesso
La ditta ci e la crisi della democrazia Francesco Malgeri grazie grazie
Penso che questa relazione di Roberto Gualtieri abbia in qualche modo arato il terreno per la mia per la mia relazione
E sono d'accordo con lui quando colloca tra gli anni Settanta degli anni Ottanta del Novecento
L'emergere della crisi che investe il sistema politico italiano Hoecke era destinata poi a conoscere nel nei successivi all'inizio degli anni Novanta una
Radicale trasformazione ecco in questo contesto che
Comincia a prendere corpo anche la crisi del partito che nell'arco di mezzo secolo di storia repubblicana aveva
Qui dato il Paese ne aveva garantito lo sviluppo economico e sociale l'inserimento nel contesto occidentale
E anche nel novero dei grandi Paesi capitalistici industriali dell'ottocento
Dobbiamo a fare anche un piccolo passo indietro e ricordare come
A partire dagli anni Sessanta l'Italia aveva conosciuto profondi mutamenti destinati a modificarne la tradizionale fisionomia
L'Italia
Via via che il processo di sviluppo economico caratterizza
La sua la sua realtà
Sul piano economico comincia
Ad assomigliare sempre di più alle ricche Società consumistiche occidentali
Nelle quali processi di modernizzazione l'espansione del capitalismo
Avevano in qualche modo inciso notevolmente anche sul costume determinando
Nuove gerarchie di valori un processo di secolarizzazione di laicizzazione
Mai prima conosciuto e sei mutamenti economici e le trasformazioni sociali avevano garantita al Paese un uno sviluppo
Economico e sociale
è un nuove diffuso benessere per altri versi mutamenti del costume delle categorie valoriali rappresentarono sotto certi aspetti un fallimento proprio dalla proposta politica dei cattolici che mirava
Alla costruzione di una società ispirata sorretta dai valori cristiani
Che in verità appariva ormai difficile da da realizzare
E nel corso degli anni Sessanta la svolta politica del centrosinistra aveva comunque avuto il merito di
Allargare la base sociale dello stato di aprire il Paese
Ad un costume di libertà un respiro democratico più ampio vorrei ricordare
Fra tutti i provvedimenti e l'approvazione nel mille novecentosettanta dello Statuto dei lavoratori che fissava
Precise norme a tutela del mondo del lavoro e che Donat Cattin nebbie a definire un fondamento dello Stato democratico e il completamento del sistema di libertà nel nostro Paese
Tuttavia nel giro di qualche anno vennero meno molte delle speranze che avevano accompagnato
Il centrosinistra
Che via via si scoloriti cominciando a prevalere nella prassi di governo e nella gestione amministrativa dello Stato la tendenza
All'accaparramento di fette di potere da parte dei partiti
E che favorisce un costume che porta lo Stato a diventare Ente accumulatore di passività di gestioni parassitarie
Sempre meno ente diretto a garantire i modi migliori per la crescita della produttività nazionale
Che cominciavano anche a manifestarsi rischi dell'assistenzialismo di Stato dell'espansione della mano pubblica e di nuovi clientelismi
Pericoli che erano apparsi evidenti agli osservatori più attenti potremmo dire sin dagli anni Cinquanta penso al mondo di Sergio Pannunzio penso a Salvemini a Gaetano Salvemini
All'origine Sturzo che non hanno mancato di denunciare
La minaccia incombente Sturzo fu tra i primi a parlare di partitocrazia di indebita ingerenza dei partiti nel quadro istituzionale ed economico del Paese
E tuttavia furono pochi accogliere il peso di questi moniti e ad individuare in quella battaglia guasti una intransigenza etico politica
Di chi aveva in Twitter lucidamente i rischi connessi al diffondersi di comportamenti che venivano
A inquinare la a inquinare la vita pubblica italiana
Quanto alla BCE quando accentuando sì in questi anni l'ha anche la fisionomia di una
Partito che appariva sempre più una federazione di correnti non più ispirate da contrasti ideali ma anche con il ruolo di centri di potere questa involuzione prende corpo quando la realtà italiana comincia a subire gli effetti di una crisi che accompagna la fine della grande espansione del miracolo economico
Evidenziando un malessere sociale che mostra il suo momento più acuto nella protesta giovanile nelle grandi agitazioni sindacali dell'autunno caldo
Ma al di là di questi aspetti direi che le difficoltà del partito vanno misurate anche su altri fronti soprattutto nei rapporti con il mondo cattolico
Il clima post conciliare il quadro della contestazione giovanile anche in campo cattolico
Evidenzia le molte difficoltà che trova il partito a presentarsi ancora come espressione dell'unità politica dei cattolici a conservare
Consensi e legittimazione a realizzare un rapporto sinergico con associazioni gruppi movimenti ad ispirazione cristiana
Insomma si assiste al progressivo scollamento in molti casi alla rottura di quei
Tradizionali vincoli che legava nel partito al vasto e articolato arcipelago del cattolicesimo italiano
Ne subisce una ferita anche il tradizionale rapporto della DC con i partiti laici di Governo soprattutto di fronte a questioni come l'introduzione del divorzio
Che veniva a toccare anche del quarto delicati equilibri nei rapporti tra partito e il Vaticano
Ecco tuttavia va dato atto alla democrazia cristiana di fronte al dibattito sulla legge fortuna Basini di una
Sensibilità che
La porto a non assecondare uno scontro parlamentare muro contro muro una sorta
Di guerra di religione che avrebbe certamente avuto
Pesanti ripercussioni nel quadro politico
L'esito del dibattito del e l'approvazione della legge ha prima come è noto la strada al referendum promosso dal movimento di Gabrio lombardo
E la questione del divorzio tornava all'ordine del giorno e
Diciamo che
Si assisteva
Di informe chiare ed evidenti anche ad una lacerazione che infrange era l'unità politica tra i cattolici
Ecco la crisi della democrazia e qui
Italiana e segnata anche dall'avvio di un processo
Degenerativo degli equilibri sociali e istituzionali penso
A fenomeni quali la strategia della Tanzi dell'attenzione la deviazione dei servizi segreti la strage di Piazza Fontana la rivolta di Reggio Calabria le stragi in Piazza della Loggia Brescia del treno Italie russa
Tutte vicende che si davano la via ad una spirale di violenza di disegni eversivi ai quali si accompagna un progressivo emergere
Di un terrorismo che assunse una fisionomia sempre più dura e spietata potremmo dire né sorti attorno alla metà degli anni Settanta
Un clima di violenza che coinvolse sconvolse le strade le piazze
Le scuole e università spesso
Guidata anche da forme razionali potremmo dire
Da forme di ubriacatura ideologica
Ecco e la democrazia cristiana in questi anni difficili soprattutto negli anni di piombo
Ebbe il merito di non cedere alla tentazione alle pressioni anche che la spingevano
A imboccare la strada del blocco d'ordine dello Stato di polizia
Respingendo ipotesi ipotesi di soluzioni autoritarie e pur nel clima aspro e confuso di quei giorni riuscire a garantire al Paese il rispetto del metodo democratico
E su questa linea troviamo anche i segretari politici che si succedono in questi in questi anni
Ecco in questa fase delicatissima della storia dell'Italia repubblicana
Il superamento dello scontro con il Partito comunista e l'avvio di una comune attenzione alla salvaguardia dei valori democratici della Costituzione rappresenta momento di particolare significato
Direi che al di là delle accuse di consociativismo su cui
Hanno molto insistito dagli anni novanta in poi i sostenitori che la cosiddetta seconda Repubblica
Non possiamo nascondere che il superamento di quel conflitto politico ideologico tra cattolici e comunisti rappresentò
La più sicura ferma difesa contro oscuri disegni eversivi e antidemocratici certamente
Emerge in questo contesto la figura di Moro
Che quando più a quanta si manifestò la crisi sociale morale del Paese la crisi della stessa Democrazia Cristiana cercò
Di guidare il partito verso un nuovo progetto politico che avrebbe
Dovuto mi si realizzi con una terza fase della vita politica nazionale certamente ha ragione Gualtieri quando dice che di questa terza fase non abbiamo i contorni bene
Ben definiti ma tuttavia possiamo dire che
Questa fase e aperta al confronto e
E diciamo è una fase soprattutto attenta a realizzare un di disegno
Che ha una attenzione particolare al rapporto tra le istituzioni la società alle forze politiche
E
E si coglie proprio nel nei discorsi di Moro di questi di questo periodo una sorta di premonizione
Quando
In qualche modo sembra che spinte razionalisti violente possano avere il sopravvento su in costume civile di convivenza democratica che aveva
Retto nel Paese anche nei momenti più aspri e più difficili della sua storia
E e certamente Moro si rivolge i partiti che avevano costruito il nuovo Stato repubblicano per gestire questa emergenza mi chiede una tregua senza la certezza però di poter offrire un risultato sicuro immediato
Ne prefigurare con chiarezza gli scenari vicini
E si deve al suo faticoso lavoro di cucitura alla sua opera di convinzione soprattutto in seno al suo partito l'obiettivo
Di condurre appunto la democrazia cristiana unità verso questo passo che è giudicato necessario per gestire la difficile emergenza che il Paese stava vivendo
Sul piano economico e sospetti di fronte all'attacco terroristico degli
Alle istituzioni per trattarlo verso appunto questa
Terza fase che doveva segnare il superamento dei vecchi equilibri
Che non era
Un'adesione al al
Alla linea del del compromesso storico ma ad una
Ipotesi di democrazia dell'arte
Dell'alternanza
Che doveva essere una razionalizzazione della vita politica nazionale
E questo invito rivolto soprattutto i parlamentari democratici cristiani assume
Una sorta di testamento politico potremmo dire di Aldo Moro perché lui si rivolge al suo partito nella convinzione che solo questa linea
Questa scelta poteva consentire di superare
L'emergenza gli esiti successivi della vita politica italiana erano destinati in qualche modo ad ignorare questa proposta
Che aspirava ad una sostanziale riforma del sistema politico italiano e che mirava
A recuperare in qualche modo una intelligenza critiche a un rapporto nuovo con quelle istanze sociali e culturali che apparivano sempre più insofferenti verso il paternalismo di Stato verso lo Stato imprenditore verso lo Stato
Assistenziale ecco questo disegno
Come è noto venne tragicamente interrotto il sedici marzo del mille novecentosettantotto pochi giorni dopo
La formula della solidarietà nazionale possiamo dire entrava in crisi
La nuova situazione politica
Provocava radicali mutamenti negli indirizzi della Democrazia Cristiana il congresso di Roma del febbraio ottanta segnando la fine della Segreteria Zaccagnini che si richiamava alla linea Moro te restituite restituiva
Il controllo dei partiti e hai Dorovtei con l'appoggio di Fanfani e di Donat Cattin né con una maggioranza raccolta attorno al nuovo Governo piccoli ispirata al cosiddetto preambolo
Secondo il quale la DC escludeva in futuro qualsiasi Racco la porzione con il Partito Comunista una scelta
Che si accompagnava anche alla nuova disponibilità manifestata dal Partito socialista di Craxi per una stabile collaborazione di governo con la DC partiti laici di centro
L'ottantuno segnava poi una nuova e delicata fase nella vita del partito lo scandalo della P due la pubblicazione della lista degli iscritti alla loggia massonica
La sconfitta dell'area cattolica referendum sull'aborto l'esito negativo delle elezioni amministrative di giugno sono in qualche modo la premessa ad una nuova crisi
Di governo che costava
Alla democrazia cristiana la perdita della Presidenza del Consiglio affidata Giovanni Spadolini dopo trentacinque anni di ininterrotta guida politica del Paese la Democrazia Cristiana doveva cedere il passo
E l'esigenza di un rinnovamento di metodi
E anche della struttura del partito di una Rifondazione richiesta anche da personalità e ambienti culturali sociali e politici
Cattolici nel corso dell'assemblea nazionale del novembre
Ottantuno portò a quel congresso del maggior tanta due da cui sì sushi vincente la candidatura di Ciriaco De Mita
Un risultato che esse non solo segnava il trapasso da una generazione all'altra dei dirigenti i dirigenti del partito ma registrava anche una ridefinizione di tendenze di aggregazioni interno
Ma nonostante le intenzioni di De Mita che aveva con
Otto l'esigenza
Il nuovo impegno costituente della realizzazione di una democrazia compiuta attraverso il con coinvolgimento
Di forze sociali e politiche per realizzare riforme istituzionali il partito non fu in grado di guidare questo progetto riformisti
Tra l'inizio degli anni Ottanta i primi anni Novanta si esaurì sino alla liquidazione potremmo dire quella che è stata
Quella che era stata la più significativa funzione svolta dalla Democrazia Cristiana nel corso della sua storia
Vale a dire convogliare raccogliere un'ampia base di consensi assumendo il ruolo di forza di mediazione capace di interpretare
Le aspirazioni gli interessi che emergevano dalla società civile dal mondo del lavoro che delle professioni con l'attenzione alle esigenze del mercato e dello sviluppo economico ma sensibile anche al bisogno di assistenza sociale
Del sostegno dello Stato i più deboli ispirando la propria azione al rispetto della persona e ad una visione pluralista e articolata della società
La DC in quindi stava perdendo la sua immagine di grande partito di confetti consensi solida vista interclassista con quella vocazione centrista moderata ma sensibile ai disagi sociali insomma non era più
Il partito di De Gasperi di Piccioni di Gonella ma neanche il partito di Dossetti di Fanfani e di Moro
Stava perdendo la sua originaria vocazione è stava era ormai
Possiamo dire Wannenes diventato una sorta di partito apparato del partito Stato certamente
Non tutto il partito che non tutti gli uomini della Democrazia Cristiana possono essere accomunati in un giudizio sommario non manca chi all'interno del partito
Evidenzia la presenza di uomini di gruppi che hanno onestà personale associavano l'esigenza di difendere riaffermare antichi e solidi valori ideali e morali
Diciamo anche la storia di un partito che aveva alle spalle un passato non trascurabile
Ma all'inizio degli anni novanta questo partito viene investito da una crisi che possiamo dire a diverse motivazioni
In primo luogo la fine del collante anticomunista dopo il crollo del sistema sovietico alla fine degli anni ottanta
La scomparsa cioè di una sorta di Damon è che era servito a rastrellare i voti di un elettorato di impaurito
Il che molte volte aveva interpretato questo elettorati il ruolo della DC non come espressione di un progetto politico ma solo come roccaforte difensiva in grado
Di respingere la minaccia comunista
Non poco ha pensato poi negli anni che vanno dalla morte di Moro all'elezione del novantadue anche il tentativo di immobilizzare il quadro politico in uno schema
Senza alternative e si aggiunga poi Tangentopoli
La scoperta di una diffusa corruzione che contribuisce al distacco di un elettorato e di un mondo cattolico profondamente deluso per il venir meno di quei valori etici che costruivano
Per molti cattolici un elemento fondamentale nel giudizio sugli uomini politici
E d'altra parte l'introduzione poiché il sistema elettorale maggioritario
Portava anche alla conclusione inevitabile dell'esperienza del partito unico dei cattolici
Il nuovo sistema imponeva alle forze politiche una scelta di campo chiare e definitive impedendo quelle mediazioni quelle intese quei compromessi che il sistema proporzionale aveva garantito a lungo alla Democrazia Cristiana
Facendone il perno del sistema politico
Queste vicende assegnano quindi il superamento della Repubblica dei partiti il tramonto del partito di ispirazione cristiana
E si imponeva allora per i cattolici sia pure attraverso profonde lacerazioni una maggiore chiarezza nelle scelte che l'aprirsi di nuove diverse strade politiche
Un percorso difficile e complicato che non appare anch'ancora concluso potremmo dire un problema che sembra coinvolgere oggi il mondo cattolico ma questa è una storia ancora da scrivere grazie
Allora io ringrazio i primi tre relatori
Nel contempo di Libero
Voglio soprattutto significa
Per preservare l'identità
Ringraziandovi per i loro contributi approverei successivi tre relatore dare Donatella Della Porta Mauro Calise e Massimo D'Alema
Sarà
Cioè bisogna registrare i dati
Le
Sessuali
Allora sei pronta
Donatella Della Porta
A commettere Emma della sua relazione il ruolo dei movimenti sociali
Interfacciare antagonisti del principe
Lo vedremo
Prego grazie
Donatella da sé ciò valga ha visto uniti del power point soprattutto perché portare dei dati nuovi che spero possano essere interessanti
Spero possano essere interessanti per quella parte sul futuro di cui questa
Conferenza si vuole anche occupare
Inizio dal passato
E vorrei iniziare da quelle che secondo
Lascia in sede politica
E l'assessore non ci sia una
Evoluzione rialzo perché serve a nessuno un po'stravolto e
Per la scienza politiche l'assenso energia un po'la classica evoluzione dei rapporti tra movimenti e partiti
Diciamo innanzitutto che i movimenti sociali
Hanno caratteristiche diverse per i partiti sono reti di organizzazione degli individui
Non organizzazioni strutturati
Sono mobilitati su temi conflittuali
Condividono una solidarietà interne utilizzano forme prevalentemente non convenzionali di partecipazione
Almeno due di questi aspetti tendono a distinguere normalmente partiti dei movimenti
I partiti hanno un'organizzazione più strutturato leggeri o pesanti che siano
E la logica dell'azione diverso i movimenti appunto si dice utilizzano prevalentemente la protesta sono messi nel momento della crisi in questa Conferenza
E i partiti tendono prevalentemente a ottenere voti
Però anche vero empiricamente che ci sono e ci sono state molte sovrapposizioni
A livello individuale i membri di partito protesta hanno che quindi utilizzano forme di azioni non convenzionali e gli attivisti votano o almeno
Tendevano a votare più di quanto non portino ad essa desta adesso però continuano a votare e ci sono appartenenze multiple come volete voi India indicare più tardi con i miei dati
Anche ci sono sovrapposizioni organizzative infatti
Se si guarda alla storia d'Italia mandando rapida rapidamente sui primi cento quarant'anni soffermandomi su negli ultimi dieci
Si può dire che allungo la storia dei movimenti ha coinciso
Con la storia di partiti politici è un modello piuttosto diffusione
Dove il movimento operaio e quello che Weber ha definito come partito ideologico di massa ma anche nell'ambito cattolico ci sono state simile
Forme di evoluzione sono stati in un rapporto di forte integrazione
In alcuni Paesi europei i movimenti sono nati dai partiti in altri Paesi europei i partiti hanno
Dato vita e sostenuto i movimenti ma la storia del movimento operaio e storia del Partito operaio dei partiti operai e e di una integrazione profonda di una situazione in cui
è si sviluppava al massimo quello di cui parlava Giuliano Amato precedentemente cioè
La capacità dei partiti di essere non solo attori della rappresentanza efficiente come la definisce Pitzorno
Ma anche attori di una rappresentanza rappresentanza identifica ante e quindi fortemente orientati a stare nella società
E a costruire quegli ideali di lungo periodo che rappresentano
L'unico elemento di questioni della società o uno dei più importanti
Questo
Diciamo è una situazione che più o meno descrive lo sviluppo del rapporto fra partiti movimento di quindi è stato chiesto di parlare fino agli anni Sessanta
Dagli anni Sessanta si parla di rapporti più tesi però continuano ad esserci dicono gli studi della SOGEI sociologici
Intensi rapporti tra partiti e movimenti intensi e proficui diciamo anche
Si parla per i movimenti sociali di nuovi movimenti sociali femminismo ecologia
Movimenti che tendono a superare o almeno a integrare unità di missione di identificazione conflitto basata prevalentemente
Sulla classe ma che estendono anche integrarsi ad allearsi
E questi nuovi movimenti sociali non sono neutrali rispetto alla destra della sinistra ma sono spesso forti agli atti delle sinistre infatti gli studi
Del sociologici Ippolito logici per questo periodo dicono che nonostante le critiche reciproche tra partiti e movimenti partiti e movimenti tendono ad allearsi spesso
Soprattutto quelli compatibili
è lasciasse anche guardando ai partiti si definisce piuttosto come partiti pigliatutto che hanno una capacità di rivolgersi a diversi
Interessi però è anche vero che nella difesa definizione di Kirch ahimè dei partiti pigliatutto questi partiti pigliatutto non sono così cinici
Come dissi e descritti successivamente perché tendono a pescare ampiamente ma sempre all'interno di interessi compatibili
E poi c'è una fase
Più recente
Diciamo la fase della diffidenza
è una fase che viene descritta quando si parla di partiti politici
Soprattutto guardando al partito cartello alla creazione di partiti che sono sempre più orientati verso la loro assunzione di rappresentanza efficiente rispetto
Alla funzione di rappresentanza identifica ante ma anche ci sono delle dimensioni più generali e di evoluzione del sistema politico i partiti con il bipolarismo tendono a convergere al centro
O forse a spostarsi a destra
Si staccano dalla base perché nelle tante produzioni di cui si è parlato fino ad ora anche nelle due zone della che è sfociata nella crisi Biella mani
Indagini di Mani pulite sulla corruzione politica
Una delle responsabilità della crisi è stata data al partito ideologico di massa anche se questi partiti in effetti si erano trasformati e qui ci sono emersi tanti modelli di partito debole o almeno i partiti sono diventati più leggeri e hanno perso in buona parte
Una funzione identificate
Questa funzione identifica anche in parte è stata recepita dei movimenti ma in una situazione di difficoltà e per direi per entrambi
Perché nella situazione di alleanza agli studi dicevano quando i partiti sia le hanno i movimenti si rafforza la loro base elettorale e per i movimenti si rafforza non solo la capacità di mobilitare ma anche la capacità di farsi ascoltare
Quando invece si sviluppa una diffidenza reciproca
Qui ho indicato gli indignati ma è un processo che si sviluppa almeno dagli anni Novanta
La le funzioni di rappresentanza efficiente identifica ante nel definizione di fusti di Pitzorno si allontana le l'una dall'altra
è ai partiti vengono riconosciuti
Limiti nella capacità di produrre identificazione mentre al contempo
Si affidano ai movimenti sociali
Delle funzioni da società complessa da un lato diciamo sì definisce queste evoluzioni e con un
Normale
Orientamento alla specializzazione di funzioni in situazioni complesse malcontento c'è anche un grande osservazioni e di una di alcune carenze a quei movimenti sociali del Governo sopperire
Nella recente dunque Dipierro sandali don sulla quello che lui definisce la contro democrazia c'è la democrazia dei controlli
è ai movimenti sociali tra gli altri
A cui si affida il compito di realizzare quelle funzioni di controllo sui gli eletti che una volta veniva affidata a organismi anche interni ai partiti alle sezioni e così via
Non soldo e i movimenti sociali
Devo inoltre o o gli si attribuisce il compito di avere funzioni di identificazione
Ma anche al contempo ellissi attribuisce in questi modelli di democrazia
Il compito di assolvere a quelle funzioni di dialogo di cui parlava Giuliano Amato prima cioè devono diventare parte
Sviluppando modelli di democrazia atti a farli diventare attori deliberativi
Comanda ovviamente una serie però di problemi movimenti sociali rispetto ai partiti tendono a essere più fenomeni più carsici
La non organizzazione vuol dire anche che il movimento Movimento Sociale tipicamente
A fasi di visibilità infastidite attinenza e soprattutto venendo meno il rapporto privilegiato con partiti di riferimento che possono funzionare come mediatori di queste domande
Il le tensioni aumentano
Il
Alcuni dati che volevo presentare
Rispetto a questo modello
Sono presi da altre manifestazioni sondaggi che abbiamo fatto altre manifestazioni molto recenti il
Una ella io Romei dei parenti anni gli anni il primo maggio
Gruppi di precari indi criteri nascono come critica i sindacati ufficiali ma l'altra il Primo Maggio sindacale a Firenze
Una delle prime volte in cui riemerge Rina se la tradizione delle di una manifestazione
Di lotta i dal primo maggio a Firenze anche in polemica con il Sindaco
E un lo sciopero generale il cinque maggio proclamato dalla CGIL
Quindi questi dati sono dati che riguardano attivisti che sono molto spesso attivisti alle abilità o vicini agli a partiti della sinistra
La loro identificazione partitica infatti tende a essere
Prevalentemente a sinistra in stragrande maggioranza di sinistra ma ci sono qui delle
Trasformazioni dei dei mutamenti
Da un lato c'è un mutamento tra l'identificazione partitica per manifestazioni da una parte
è e le indicazioni di voto
Nelle indicazioni di Varotto e impartito il PD il Partito Democratico viene indicato
Molto più spesso come partito di riferimento però l'identificazione Balsamo
Quindi qui abbiamo un orientamento a votare il PD per il quarantaquattro per cento una l'orientamento di identificazione per il quarantaquattro per cento
Per il primo maggio e per il trentotto per cento per lo sciopero generale
E abbiamo ancora una più forte e dichiarazione di avere votato per il Partito Democratico alle ultime elezioni politiche fino al sessantuno per cento nel primo maggio
Questa discrepanza indica delle a che queste manifestazioni sono fatte da
Persiste voi elettori
Il Partito Democratico e dei partiti della sinistra
Ma elettori che tendono però a identificarsi piuttosto debolmente cioè e leggo in un partito ma non ci si identificano
Un altro
Elemento che può servire a riflettere sull'evoluzione dei partiti politici si identificano molto poco sempre meglio i giovani
Qui non si tratta si ciccia in parte un passaggio dal Partito Democratico al selle
Nelle identificazione partitica per età
Ma soprattutto quello che si nota è una tendenza dei giovani ai identificarsi pochine poco nei partiti a esprimere piuttosto che la tendenza di
Non identificazione
E queste è un grande elemento sicuramente di preoccupazione per il futuro interpretabile anche con la mancanza per la generazione di chi è nato dal settantasette in poi
Di un'esperienza dei partiti politici come quella che aveva ricordato Giuliano Amato
Ad apertura di questa sessione
I partiti politici per i giovani sembrano essere altre sembrano essere qualcosa con cui ci si
Identifica poco
O altri dati
In parte li posso presentare se c'è una discussione dopo ma
Per adesso nemici voglio soffermare altri dati indicando che e
Questi attivisti
Che partecipa alle manifestazioni quindi gli attivisti dei movimenti sociali
Sì o no anche attivisti a partecipazioni multiple sono attivisti non solo di movimenti sociali ma anche di sindacati e di partiti politici
Anche in questo caso al a queste manifestazioni che sono manifestazioni sì
Concentrando soprattutto su un tema abbiamo chiesto anche chi protestava qual è il tema clienti principale della vostra protesta esterna sono diritti dei lavoratori e giustizia sociale definiti i cosiddetti protesta
Il una percentuale alta fino al sessanta per cento di chi protesta a membership ho avuto membership partecipazione né i sindacati
è anche
Fino a un trenta per cento avuto partecipazioni nei partiti politici
Quindi ancora anche in una fase di tensione gli attivisti che vanno a protestare nelle piazze sono molto spesso anche attivisti che vengono o sono stati dei partiti
Però anche qui
Le voglio cessione generazionale è una
Evoluzione che sicuramente genera campanelli fa suonare campanelli di allarme per il futuro dei partiti
Perché anche in questo caso se un declino forte della appartenenza terribile ai partiti politici
Anche anche se che riguarda meno la conferenza di oggi un forte declino delle appartenenze e sindacati che si dimezza
Perché in parte è ovvio perché i sindacati tendono a rappresentare i lavoratori stabili in queste manifestazioni c'è una forte presenza di lavoratori precari
Ma il perché della fa ancora non appartenenze organizzativa nei partiti ha secondo me ancora a che vedere con queste trasformazioni
Dei partiti politici di cui si dice l'ASP e precedentemente quindi la mancanza di un'esperienza positiva della vite dei partiti
Per la generazione del dei più giovani diciamo a partire dal sessanta da dai nati nel sessantasette
Ultimi due elementi
Volevo sottolineare re senza bombardarli di dati ma perché penso che il termine letteralmente
Sul futuro dei tempi
Serve avere qualche informazione
Sulle posizioni recenti
è e
Chi attivisti tendono a ad avere
Alle abbia stiamo parlando di attivisti che sono attivisti come abbiamo visto sin patetici sia rispetto alla sinistra ai partiti della sinistra
è che in parte sì identificano con questi
Quando abbiamo però fatto una domanda plastica delle analisi di partecipazione politica che è la domanda quanto ci si fida di diverse istituzioni
E l'abbiamo comparato con la fiducia che gli attivisti dell'inizio degli anni Duemila che avevamo anche intervistato avevano allora
E e che erano attivisti anche di movimenti sociali in qualche modo più radicali sciolto più
Alternativi rispetto
Alla ai partiti o più critici dei partiti il risultato come posso dire terrificanti per senza usare toni drammatici ma vediamo che c'è un crollo della fiducia soprattutto nelle istituzioni rappresentative
C'è un crollo dell'attivisti della fiducia nei partiti politici che in questi elettori della sinistra in parte anche identificato in quella sinistra
Si fidano dei partiti al sette per cento e questo sono le risposte che racchiude si fidano molto o abbastanza dei partiti politici
è che hanno livelli di fiducia anche molto bassi nella Parlamento
Non so attivisti che non si fidano di niente queste è un aspetto interessante da osservare perché sono attivisti che anzi si fidano più che all'inizio degli anni Duemila dell'Unione europea
Si fidano
Ancora dei sindacati anche se
Per manifestazioni organizzate dei sindacati
Ci si sarebbe potuti aspettare un risultato di fiducia maggiore ed ecco il sogno attivisti che dando dei giudizi differenziati sulle diverse istituzioni
E e che esprimono una profonda sfiducia soprattutto nei
Partiti politici e nel Parlamento
Sono attivisti italiani sicuramente influenzati anche dalle vicende politiche e dall'indagine del
Parlamento nel maggio del due mila undici
Però credo che siano dati su cui interessante riflettere perché significa per i partiti politici che bisogna ricostruire
Un rapporto sicuramente difficile se si vogliono ricostruire occasioni di interazione e dintorni partecipazione deliberazioni
Questo lo salto
Perché vorrei arrivare all'ultima
Slide
In cui
Volevo sottolineare però gli aspetti più promettenti che vengono da questi sondaggi
Al fine
Che questa indagine riguarda migliaia di attivisti sono sondaggi fatti con questionario no sono sondaggi che tendono a riportare lei opinioni di chi contemporaneamente
Va a protestare e esprime queste opinioni sugli appartenenze multiple all'interno di partiti e sindacati
Qual è l'aspetto secondo me
Positivo che gli atti e da questi dati positivo nel senso positivo per un
Ricreazione di rapporto
Con la politica e istituzionale tra movimenti sociali e per titoli
Questi
Attivisti pur scettici rispetto ai partiti e le istituzioni come sono
Pur fare altri dati che non che non mostro qua estremamente critici sulla incapacità dell'Unione europea di difendere un modello solidale diverso dal modello neoliberista e così via
Anche era una fortissima domanda di
Politica un articolo scritto su queste voglio io
In
Intitolato dispera Itri seeking
Politiques perché sembra proprio che ci sia unica domanda altissima di un rafforzamento di tutti i livelli di governo
Quindi manifestazioni che chiedono diritti dei lavoratori e di chi ritiene che questi diritti dei lavoratori e questa è giustizia sociale possa avvenire soltanto da un rafforzamento della politica rispetto al mercato
Un
Rafforzamento del pubblico rispetto al privato un ritorno a una politica diversa
Conclusioni pochissimo inciso
Conclusioni perché
Questo è
Queste
E tipo di
Anche questa
Perché questo tipo di diffidenza e queste reciproche difficoltà
Da un lato ho l'impressione che la evoluzione del modello di partito che in parte è un'evoluzione investe
Che mi ficcata ma in parte anche noi perché i partiti hanno
Perduto membri drammaticamente dove dopo il novantadue non hanno scelto di perderli
Però dall'altra parte si sono adeguati al
Funzionare senza membri se insetti visti e in parte legata a queste voli
Si toglie a una diversa concezione di democrazia il partito cartelli o di cui parlano
Politologi come Peter né dica Cazzetta è un partito che rinuncia alla base
Ci rinuncia forse comune amante del lusso perché la base se ne è già andata ma è un partito anche che tende questa basse assente Onut Anna
A disprezzano un po'a considerarla non necessaria anzi a considerarla un poco pericolosa rispetta il tentativo di ricollocarsi al centro
Questo è diverso modello di partito è uno dei primi punti di difficoltà dei prima delle prime Regioni di tensioni di attese tensione cresce in TETRA movimenti e partiti politici proprio perché toglie ai pentiti quelle attinenti dizione della politica come deliberazione partecipazioni
Che gli attivisti dei movimenti sociali sotto
Dall'altra parte però c'è anche un problema di politiche cioè non solo di politiche di modelli di partiti ma anche
Delle politiche che vengono portate avanti dai partiti e la forte domanda di politica lega insieme all'la sfiducia per le istituzioni anche e soprattutto per le istituzioni rappresentative Tato della ho indicato una insoddisfazione rispetto alla capacità o incapacità
Che queste istituzioni hanno avuto di difendere
Quei diritti dei lavoratori per cui questi attivisti si mobilitano
Mobilità vanno nelle piazze
Non ci sono attivisti che hanno sentimenti antipartito è di per sé molto spesso nell'intervista emergeva anche il bisogno di trovare canali
Di accesso alla politica ma sono attivisti che percepiscono una svolta
Avvenuto ormai una ventina di anni fa verso meno Stato più mercato meno pubblico il privato come una fonte di ineguaglianza e come una delle fonti più profondi di sfiducia nella politica grazie
Grazie pelle adesso tocca a Mauro Calise le origini del partito personale
Nome sul cronometro per cercare di stare nei tempi
Un problema come si dice di
Formazione cos'altro spero di riuscirci
Dunque
Si
Poi se n'è accorto anche qui
Chiusa Nava però mettiamo d'accordo sì sì no ma
Volevo proprio nei rapporti tra
Va bene perse
No ma non era luglio
E valori e l'UTAP buone
Bene
Alla i titoli che gli organizzatori di un convegno assegnano ai relatori in genere sono intesi come una traccia
Poi per strada vengono cambiati che nel mio caso li origine del partito personale
La reazione iniziale è stata dunque mi chiedono di non parlare del presente e tanto meno il futuro
Forse per scaramanzia dello scorrere non era ancora quasi caduto
O forse perché sussiste ancora nella cultura di sinistra una sorta di doppiezza
Epistemologicamente gli storici gli scienziati sociali si occupano del passato al futuro provvedono i politici
O forse la ragione è più semplice il partito personale vissuto ancora come un
Tabù
è un fenomeno che nessuno nega più che esista e qualcuno arriva financo riconoscere che ha dominato questo ventennio Mita
Però addirittura
Legittima armi resistenza al punto da cercare di prevedendo il futuro B questo deve essere sembrato esagerato mai soffermarsi sul passato
Però poi riflettendoci mi sono convinto che le origini la spiegazione delle origini un passaggio obbligato
A patto che non riguardi la vicenda specifica italiana che ormai conosciamo fin troppo bene insomma non vorrei occuparmi qui di discesa in campo di grandi o piccoli lite
Ma farò alcune considerazioni su come sia potuto succedere che nell'arco di così pochi anni
Il virus della personalizzazione abbia potuto colonizzare anche nell'ultimo baluardo dell'azione collettiva in Europa
L'organizzazione di partito
Quella di cui Giuliano Amato con tanta passione ci ha parlato
Poco fa
Perché di questo di questa catastrofe si tratta
Poi dopo aver tracciato questo quadro cercherò di dire qualcosa anche su quello che ci aspetta un discorso che meriterebbe da solo un convegno di studi
E che io cercherò di racchiudere in poche battute conclusive
Marzo
Lo sappiamo e sotto i nostri occhi da un pezzo inesorabilmente
Anche se ancora facciamo fatica ad ammetterlo a dircelo con la dovuta crudezza nel paesaggio irriconoscibile della politica contemporanea al centro dello Tsunami che ha spazzato il pilastri che la governano solo un quarto di secolo fa
C'è un principale imputato la personalizzazione
A lungo lo abbiamo esorcizzato trincerandosi dietro due meccanismi di autodifesa entrambi ben radicati nei Ministeri in sociologico e culturale occidentale
Il primo basta rileggersi la manualistica degli anni ottanta era che dopotutto alla base della politica moderna deve esserci non può che esserci l'interesse comportamento la scelta individuale
Qualsiasi gruppo da Truman in poi non poteva che avere affondamento qualche forma interazione tra singoli
Per quelli della mia generazione e anche dopo il compromesso di avere in offerto dalla più via dell'identità di pizzo
E dal ponte che riusciva a gettare tra i diktat della scelta razionale e la dinamica intersoggettiva di formazione dei valori che orientano questa scelta
Grazie a questa fusione fredda per quasi un quarto di secolo gruppo individuano potuto coesistere sotto le stesse banche
Comprese quelle della sinistra
Che dopo decenni di ostracismo accolse nel proprio seno la scintilla dell'io sovrano
Un po'il nome della democrazia ritrovata in molto a causa del socialismo per tutto
Per comprendere come il cavallo di Troia individualista abbia potuto cogliere indifese le roccaforti colpevoli
è utile ricordare quanto ancora la cultura di fine secolo fosse impregnata di azione collettiva
E delle istituzioni alle quali sembrava fosse incrollabile menti ancorata
Oggi che andiamo alla deriva senza più partiti sindacati sta
Facciamo fatica a ripensare in passato così prossimo io ormai così irrimediabilmente remoto spazzato delle debbano mandi liquefatto in un arco brevissimo di tempo
Ma
Come in tutti i grandi eventi anche stavolta le scienze sociali si sono trovati impreparati
Non accogliere la direzione ben leggibile del mutamento ma paesaggi né i tempi passo incalzante dei strutturante che quello ci ricorderebbe polari che alla fine fa la differenza
A ritardare complicare la nostra percezione del mutamento ha contribuito un secondo pregiudizio
L'ortodossia weberiana che ha guidato il paradigma della modernità dominante per tutto il ventesimo secolo
Nella tipologia che tanto influenzato i modelli culturali sul rapporto tra democrazia e sviluppo in ogni angolo del globo
Lei ebbe distinguere il potere impersonale delle nuove burocrazie all'insegna riparo della legge e della razionalità da quello più tradizionale dei singoli che in nome del patrimonio del carisma lo gestivano in prima persona
Era questo il grande spartiacque tra il Novecento che avanzava e il secco e di arretratezza che ci lasciamo alle spalle la nuova chiave di volta per il mondo contemporaneo
Al centro di questo mondo delle sue radici e destino c'era una razionalità burocratica un principio di ordinamento e di ordine che univa il potere dell'Autorità a quello della legittimità
Le istituzioni che consentivano l'espansione dell'economia e della democrazia tre con la loro forza dall'essere uniformati vincolati alle regole della razionalità e della legge
Fuse per la prima volta in uno straordinario motore di sviluppo il potere legale razionale
Nel nome del nuovo principio di legittimità del potere il credo legale razionale verrà riscritta la storia delle trasformazioni più importanti della nostra vita organizzata
Insieme al suo futuro inevitabile già tracciato come strada maestra incerto solo nel tempo dell'avvento
Anche l'eccezione più vistosa è saranno assimilati al modello come nel caso dei sistemi socialisti rappresentati quali Livia Tani burocratici intenti a pianificare il mondo spingendo oltre il limite della ragionevolezza
La soglia e metà della razionalità
Il risveglio da questo sogno della ragione stato Brusco
E soprattutto privo di coordinate culturali adeguate
Tanto pervasivo seduttivo era stato per la destra come per la sinistra l'impianto categoriale weberiana
Abituati come eravamo a classificare la realtà sul presupposto che debba comunque conformarsi al principio del governo delle leggi
Allorché il Governo degli uomini anzi dell'uomo
Ha preso prepotentemente il sopravvento ci siamo trovati impreparati
Altrove ho parlato della fine del Corporet millennio la stagione inaugurata da più anni sullo scorcio dell'undicesimo secolo di fondazione della politica moderna
In persona e capace di Kappler trovarsi nel tempo grazie all'autorità della legge esercitata collegialmente
Ed è il ritorno al primo colpo terreni quello minuto
Della Corazza statale pre-campagna Ulizia in una sorta di nemesi storica della politica assoluta regredita al principio primordiale del carisma individuale
Però
A dispetto dalla sua rilevanza invadenza l'ascesa del potere personale resta per il discorso pubblico un tabù
Se ne parla ormai diffusamente senza però riuscire a distaccare l'analisi punti di vista dalle categorie ancestrali con le quali il fenomeno è stato percepito e subito in epoca pre moderna un ritorno una regressione del passato
In quanto tale prima ancora che compreso il potere personale viene giudicato e combattuto
Quanto maggiore si rivela il suo scende ente popolare e la sua capacità di espansione e patrimoniale
E istituzionale tanto più angusto il paradigma mentale con cui si cerca di esorcizzare
Restiamo caparbiamente impreparati a decifrare la metamorfosi del potere contemporanee
Il processo di riappropriazione ed erosione personale del patrimonio collettivo eretto dei regimi liberali democratici
In questo la tipologia weberiana fa fatica a tenere il passo con gli eventi
La forza di quella partizione risiedeva innanzitutto nei confini le linee di demarcazione che tracciava tra le diversi arringa del potere
Consegnate ad ambiti temporali distinti e soprattutto non comunicanti
La novità del potere personale all'alba del terzo millennio sta invece nella capacità di fondere
Fondere le risorse patrimoniali e carismatiche con le leve istituzionali del partito
Con risultato
Che quell'istituzione che a fatica sopravvive Ivano
Commi organismi collettivi si ritrovano anche essi ad essere colonizzate dal demone della personalizzazione
Ecco in questa la prima parte del discorso voluto prendere sul serio il mio titolo e disegnare un affresco che va ben oltre dei vicende nostrane perché sono convinto che l'ascesa del potere personale suo ritorno sulla scena politica
Sia il filo conduttore del nuovo secolo
E che la parabola del partito personale rientra in questo scenario più ampio certo
C'è poi da render conto dell'accelerazione italiana del fatto che solo in Italia il fenomeno della personalizzazione entrato in una simbiosi così stretto con la forma partito solo qui abbiamo avuto così clamoroso corto circuito
Come mai
Per quali ragioni
Mi limito ad indicarne tre di diversa ma convergente natura
La prima è che partite erano prima della crisi di Tangentopoli l'architrave del sistema politico
E lo sono rimasti anche dopo
Su
Che ciò era avvenuto durante la Prima Repubblica nel formato organizzativo di tipo collettivo l'oligarchia Cochi tutti ben conosciamo e che aveva nella DC nel PC i suoi più tipici rappresentanti
Nel momento in cui questo tipo di partito è andato in crisi l'attore partito rimasto centrale
Ma conformandosi al nuovo principio di poter emergente quello personale
Cioè il tutto
A questo connubio ha contribuito non poco la geniale invenzione berlusconiana la discesa in campo di un uomo capace di fondere all'istante non nuova organizzazione di partito immense ricchezze personali una forza di fuoco comunicativo che promuovesse suo appeal carismatico
Però
Con tutto rispetto per il ruolo che Berlusconi ha ricoperto l'aspetto più macroscopico inquietante del fenomeno e a mio avviso la sua capacità di contanti
Il fatto che nel volgere di pochissimi anni il partito personale sia assurto
A modello per tutti i principali attori sulla nostra scena politica
Modello ovviamente inconfessabili ma come tutti i peccati inconfessabili ampiamente e diffusamente praticato
E qui veniamo alla seconda ragione della iper diffusione del partito personale
Ma ragione che riguarda un dato prevalente dalla nostra cultura politica una sorta di carattere originario italiano il particolarismo
Guardati retrospettiva sono i grandi partiti ideologici ad apparire un'anomalia nel tessuto della nostra storia
Mentre il partito personale sembra adattarsi molto meglio nel bene e soprattutto nel male ha i tratti peculiari che da sempre identificano il bel Paese
Anche perché
Ed è la terza ragione del successo di questo modello
L'innesto è avvenuto in modo flessibile dei loro mente a seconda dell'interlocutore di turno
Partito personale presenta caratteristiche variabili in funzione del livello di integrazione coincidenza elemento personale quello organizzativo
Partiti personali puri sono quello di Berlusconi almeno fino a quando non ha fatto l'otto Boldi liberarsi di Forza Italia per andarsi a imprigionare del PD è
O quello di Antonio Di Pietro un vero specialista del genere o più recentemente quello creato quasi abortito
Dal Presidente della Camera
Ma non meno interessante risulta la fattispecie per così dire intermedia dei partiti personalizzati
Organizzazioni preesistenti che si sono sempre più andati conformando all'autorità dal successo del proprio leader dall'UDC di Casini a Rifondazione di Bertinotti fino assente di Niki Vendola
E concludo
Potrei continuare nell'elenco cioè posto anche per scippo però nelle battute conclusive porrei prendere di petto la domanda che immagino molti in questa sala si pongono
Ma se questa è la spiegazione delle origini e del successo il futuro
Cosa ci riserva
Riusciremo per chiosare una famosa battuta a non morire personalizzati
Personalmente mi si perdoni calembour non mi faccio molte illusioni
Per quanto questa forma di partito sia agli antipodi degli ideali che come cittadino ho coltivato
Confesso che come studioso non vedo molte alternative
Il potere personale a Secci sentisse amicizie e la nuova morsa di ferro che governa i processi decisionali
Dentro il trend più generale di ascesa del potere personale i partiti sono costretti ad adeguarsi
Lo fanno con tempi e modi diversi a seconda dei contesti geopolitici e culturali
Nonché delle scelte che gli uomini al loro interno si trovano a fare ad esempio nel caso del PD
Le primarie si sono rivelate un fattore di moltiplicazione di accelerazione del trend alla personalizzazione
In merito preferisco astenermi dai commenti
Anche perché temo siamo appena in gli inizi degli affetti pervasivi e perversi che le primarie avranno sull'ultima organizzazione di partito che ha cercato in questi anni
Di difendere il principio della responsabilità collettiva
Malconcio rischio di infilarmi in temi e considerazioni che altri ben più autorevolmente di me in Mancino faranno tra breve grazie
Allora Massimo D'Alema il futuro
Mostra
Per
Vorrei ratifica quale futuro
Ma innanzitutto credo che sia giusto iniziare questo intervento ringraziando gli studiosi che hanno dato vita fra due giorni veramente di grandissimo interesse
Sotto il profilo della riflessione storiografica innanzitutto sul ruolo che i partiti hanno svolto
Nella storia dell'Italia unita
E anche sotto il profilo dell'indagine sociologica Polito logica sulla crisi sulle possibili prospettive dei partiti
E credo che insomma abbiamo cercato di offrire anche la questione centocinquantesimo l'occasione di una riflessione approfondita
Su uno degli aspetti più significativi della storia nazionale anche se parlare dei partiti certamente sembra essere particolarmente démodé nel contesto attuale
Tuttavia è innegabile che i partiti democratici
In particolare
I grandi partiti democratici del dopoguerra sono stati
Non soltanto i principali protagonisti della crescita economica civile l'allargamento dei diritti del radicamento della democrazia nella società italiana
Ma hanno anche rappresentato come è stato detto nel nostro dibattito
Una voce plurale capace di esprimere l'identità nazionale un'identità divisa
E tuttavia un'identità che ha trovato
Nei grandi partiti democratici la sua espressione più compiuto in un Paese in cui il senso dello Stato il senso dell'appartenenza alla comunità nazionale
Sono sempre stati insidia attività localismo
Dalla dallo spirito di fazione
Che hanno caratterizzato la storia nazionale
E non soltanto come giustamente è stato detto anche qui
Come risultato della guerra fredda la guerra fredda certamente agito potentemente come un fattore di visivo ma non c'è dubbio che per molti aspetti ha esaltato una tendenza alla vi polarità
E allo spirito di fazione che hanno radici ben più profonde e antiche nella storia nazionale
Ora non c'è dubbio che questa
Questo ruolo dei partiti si è esaurito sia esaurito noi conviviamo oramai
Da lungo tempo con una crisi del sistema dei partiti democratici e della loro funzione
Che non a caso coincide
Con una vera e propria crisi dell'unità nazionale con l'emergere di linee di frattura drammatiche che hanno segnato la storia italiana di questi ultimi decenni
Questa coincidenza non è casuale ed evidentemente anch'essa rivelatrice del ruolo
Di fattore di coesione nazionale
Che i partiti hanno svolto direi nel loro insieme nella loro pluralità o se volete di organizzatori delle divisioni nell'ambito di un contesto di comunità nazionale
Insieme organizzatori delle divisioni ma garanti di unità della comunità nazionale
E giustamente è stato detto che questa crisi
Inizia da lontano non coincidenti realtà col con l'avvento della cosiddetta Seconda Repubblica non entro in queste dispute perché
Sono questi insomma queste dispute definitoria e sono campo privilegiato per gli storici diciamo poiché ci i quali osservatore politico deve guardare con rispetto ma senza entrare dentro di sé
Comunque prestare banalmente alle date la crisi dei partiti non comincia a inizio degli anni Novanta ma certamente
Inizia drammaticamente tra nel decennio tra il mille novecentosettanta mille novecentottanta in particolare come è stato detto con la sconfitta del disegno di Aldo Moro
Che interpretata egemonica mente diciamo anche il disegno del gruppo dirigente comunista
Che parallelamente probabilmente
Oggi potremmo dire con un
Minore lucidità diciamo tuttavia si muoveva lungo la stessa lunghezza d'onda cioè
Compiere un passo in avanti guidato dai partiti
Nel processo di organizzazione democratica del nostro paese nel senso aprire il nostro sistema quel ricambio delle classi dirigenti a quella evoluzione verso la democrazia dell'alternanza che corrispondeva
Alle necessità
Di sviluppo della democrazia italiana
In fondo non è
Casuale se ci pensate
L'altro grande Paese uscito sconfitto dalla guerra e la Germania
Avvia l'alternanza al governo esattamente negli anni settanta
Quando finisce il monopolio conservatore democristiano del potere
E tuttavia in Germania la socialdemocrazia sia pure attraverso l'esperienza dell'unità nazionale della grande coalizione
Che anche in Germania il campione fu visto come un cambio traumatico
Sia pure attraverso l'esperienza della grande coalizione la socialdemocrazia fu in grado di rappresentare quel ricambio di classi dirigenti degli che appartiene alla fisiologia della democrazia
Nel nostro Paese questo non fu possibile nel rapporto con un partito comunista che per le ragioni che qui sono state evocate
Diciamo era anche soggettivamente non nelle condizioni di proporsi come una alternativa di governo e quindi di accompagnare quel processo di evoluzione democratica
Guidato dai partiti che avrebbe potuto rappresentare un'alternativa rispetto alla grande crisi che lentamente attraverso una lunga agonia
Poi
Si concluse con la caduta del sistema dei partiti dopo l'ottantanove all'inizio degli anni Novanta
Ma
Io vorrei un momentino cercherò di farlo in questo intervento e vi chiedo scusa per un certo disordine cercare di vedere questo fenomeno italiano
Sullo sfondo di grandi processi internazionale
Cioè
La crisi dei partiti italiani
E la crisi del del governo politico dei processi economici
Si manifesta in tutta la sua virulenza nel momento in cui
Un processo più generale di prevalenza dell'economia sulla politica investe in particolare il mondo occidentale
Il liberismo antipolitico
E stato alla forma ideologica della globalizzazione dopo l'ottantanove non soltanto nel nostro Paese
L'idea che la politica dovesse arretrare cedere il passo
Alla forza
Della globalizzazione economica e che l'unico compito della politica come è stato scritto è quello di rimuovere gli ostacoli
Che si frappongono al pieno dispiegarsi delle virtù del mercato
Sia dal punto di vista della capacità del meccanismo economico di assicurare una
Straordinaria crescita della ricchezza sia dal punto di vista della carta della
Capacità di garantire una allocazione razionale delle risorse
Rispetto a quale i meccanismi politici di redistribuzione sono un intralcio
Ora
La crisi italiana dei partiti sì si inserisce in questo contesto
In un contesto nel quale
Diciamo
Prevale una idea della globalizzazione come fine dell'ideologia e quindi come fine della politica come fine della pretesa dell'uomo di governare i grandi processi sociali
Tutto questo identificato con le tragedie del Novecento
E questa forma diciamo di di di di estrema modernità in realtà diciamo ER per molti aspetti si è presentata come l'ultima grande ideologia del secolo che morì
E noi oggi siamo di fronte ad una crisi di questa forma della globalizzazione
E questo è molto importante che per parlare del futuro dei partiti e nel nostro Paese
Torna un forte bisogno di governo politico dei processi economici e sociali non a caso diciamo anche quelli che vanno in piazza e che criticano la politica chiedono politica e Governo
E la criticano innanzitutto per la sua debolezza
La politica è
Sconfitta non perché si è separata dalla società
La politica è sconfitta perché non è in grado di esercitare la forza
E per molti aspetti anzi è diventata troppo simile alla società
Punto come ha scritto Mario tronchi all'hegeliano mondo dei bisogni acqua e lì la sconfitta della politica
Per certi aspetti di non avere saputo presidiare la dimensione propri la sua autonomia e il suo ruolo di guida dei processi sociale
Quindi oggi torna un bisogno
Chi di governo politico e non è un caso che sono più forti nella grande crisi globale
I Paesi e nel quale la politica i partiti hanno mantenuto una più forte capacità di guida nella società
Sono i Paesi dove funziona meglio anche l'economy
Questo vale per molti Paesi emergenti non mi riferisco soltanto a
Alle forme autoritarie di guida caso cinese da questo punto di vista diciamo così è abbastanza emblema mi riferisco alle forme anche democratiche
Ne gran i grandi Paesi emergenti sono Paesi che hanno forti leadership politica
E fortissimi elementi di identità politica grandi partiti oltre che l'iter
E nel mondo occidentale non c'è dubbio che la tenuta del sistema politico in Germania ha garantito
Un livello di governo dei processi sociali ed economici più efficace rispetto a quella che è avvenuto nei Paesi dove i sistemi politici dei partiti sono entrati nella crisi verticale
Dunque
L'idea che i partiti fossero un intralcio
Si è rivelato un errore
E per molti aspetti la crisi italiana
E la debolezza relativa dell'Italia nel contesto europeo e anche un effetto del collasso dei partiti
E della
Difficoltà di questa nuova fase non chiamiamo la Seconda Repubblica della storia repubblicana di organizzarsi intorno a soggetti politici in grado di garantire
Altri ambizione
Una visione del futuro del Po
ESE
Una capacità di guida dei grandi processi sociali
In Italia
Questo che io appunto ho chiamato il liberismo antipolitico Violante con pudore ha parlato della non politica per non usare l'espressione antipolitica
Chiesi presto vivamente
Questa offensiva contro contro la politica contro i partiti ha avuto una particolare virulenza
Intanto
Per
Per ragioni legate voglio dire alla lunga agonia dei partiti negli anni ottanta
Lungo trascinarsi diciamo dei dei partiti e a quel
Processo
Per il quale i partiti perduta via via la loro capacità di guida di interpretare di guidare i processi sociali cioè di esercitare pienamente il potere
Si sono rifatti come è stato ricordato attraverso l'occupazione del potere
Come una ipertrofia di di
Della dimensione poi spartiti dall'occupazione dello Stato che ha fatto da sostitutivo all'esaurirsi della spinta propulsiva del sistema dei partiti
Il che
Si è accompagnata quei fenomeni di corruzione
Che hanno
Segnato una frattura profonda nel rapporto tra partiti e società questo aperto un varco
Ad una potente coalizione antipolitica che è qualcosa che è una realtà che non si può sottovalutare
Chi appartiene direi alla storia nazionale
E che
Nella quale confluiscono
élites economiche
Che sono interessati a mantenere il sistema politico in una posizione di minorità e chi male hanno sopportato nel corso della lunga storia del dopoguerra il ruolo dei partiti di massa e dei partiti popolari
Cioè come una rivincita di queste élite di fronte aspetti fissi dei partiti
Settori della burocrazia
Siamo allo spostamento di poteri
Sì nella pubblicistica si osserva molto diciamo il peso crescente che ha assunto la magistratura anche Infocom polemiche diciamo
Nelle quali molto spesso non di rado la polemica e contro il principio di legalità e quindi come tale non è accettabile dice
Ma in realtà se noi estendiamo la nostrana in realtà il peso delle burocrazie
E
La crescita del peso delle burocrazie nato molto al di là del tu del crescente peso tra virgolette politico della magistratura
La crisi dei partiti sia accompagnata ad una
Crescita del peso decisionale
Delle burocrazie e anche questo è qualcosa che
Diciamo è
Il riemergere di di
Fenomeni profondi nella società nazionale e le élite intellettuale
E quali diciamo così
Il cui sentimento contro i partiti affonda anche le radici in culture posto sessantotto pesche
C'è persino direi da questo punto di vista come dire una qualcosa che attiene alle biografie dei protagonisti
Alle loro origini culturali ecco io ricordo sempre ma lo ha scritto modo documentato mi dia il voto suo straordinario pregiudizio saggio che la parola casta
Entra nel dibattito pubblico italiano in un documento delle Brigate Rosse
E non è un caso diciamo a mio giudizio mantiene questa impronta
è una parte delle polemiche antipolitica di questi anni sono figli di quelle culture e lì
Si presentano come una
Rivincita nei confronti dei partiti democratici da parte di
Una coalizione di petto
Che con motivazioni diverse eccetera
Una
è una coalizione che comprende élite economiche élites intellettuali
Mondi burocratici
Perché la crisi dei partiti determina a uno spostamento di potere reali in altre direzioni
Potere non ammette vuoti
Ora naturalmente questo non cancella il nulla le colpe dei partiti
Che vengono da lontano
Ma forse ci aiuta a collocare questa questione nella sua dimensione dei civico il centro di uno sconto dove si muovono delle forze di interessi non è soltanto come dire qualcosa che appartiene al
Così al rapporto tra partiti e società Società Civile buona partiti cattivi è una lettura ingenua dice questi dici
In realtà in realtà intorno a questa questione cioè di chi esercita il potere in questo Paese è aperto un costo un conflitto è un conflitto
è un conflitto in cui si muovono interessi forze culture e soltanto in questa chiave possiamo capirne il sei su
Ora
Io credo che
In tutto questo abbia avuto un peso la grande difficoltà sa a costruire i soggetti politici della democrazia dell'alternanza
Questo quasi ventenni o diciamo è stato
Su cui bisognerebbe tornare a riflettere in modo
Quanti più sereno più distaccato diciamo
Ha visto non abbiamo costruito un bipolarismo
In cui innanzitutto diciamo ha pesato la fragilità dei soggetti che lo hanno interpretato
E questo ha determinato anche una certa torsione delle regole del gioco
La fragilità di questi dei soggetti che hanno interpretato che il pluralismo è innanzitutto una fragilità delle loro basi culturali
A sinistra ha pesato la debolezza
Diciamo nella storia italiana di una sinistra riformista di Governo
C'è poco da fare
E si è cercato di costruirlo questo soggetto riformista di Governo mettendo insieme i pezzi diversi
Dalla tradizione riformista del PC una parte della tradizione socialista il riformismo cattolico era dentro l'universo democristiana
Ma è stata un'operazione di diciamo di costruzione
Che e non poteva agganciarsi alla forza di una grande tradizione riformista di Governo nazionale
Punto le spedì è stata fondata nel mille ottocentosettantaquattro
Poi avrà molti problemi molti difetti a crisi però voglio dire lo si può negare che ci sia una tradizione otto e queste dormitori
Da noi onestamente noi abbiamo dovuto agganciarlo a quella che io considero la parte migliore della storia del PCI
La storia della sinistra democristiana è stata
Come dire un'operazione molto faticosa molto complessa di sintesi culturale
Quando si costruisce un processo di questo genere e inevitabile diciamo il conflitto tra le diverse tradizioni intanto come tentativo di imporre proprio egemonia all'Arpac visione tanto un processo molto faticoso
Di
Costruzione di una sintesi
Che è passato forse anche attraverso l'illusione che si potesse importare in Italia un modello europeo socialista quando è evidente che il soggetto riformista in Italia non poteva che nascere da una
Infusione con la tradizione cattolica riformista per ragioni legate alla storia del nostro Paese quindi è stato un processo faticoso per gravi diciamo si è avvicinato via via
Fino ad approdare all'esperienza del Partito Democratico per altri aspetti ancora di più sull'altro lato diciamo ha pesato
L'assenza di una tradizione conservatrice liberaldemocratica del nostro Paese
Da destra italiana e sta stata antidemocratica statalista
Clericale a voglio dire se e a sinistra
Il soggetto della democrazia dell'alternanza ha pagato il prezzo della debolezza di quella tradizione riformista di Governo
Dall'altra parte diciamo il vuoto era ancora più impressionante anche per ragioni storiche
Che la grande esperienza della destra al Governo in Italia è stato il fascismo
Poco da fare
Quindi
E questo costo vuoto è stato riempito dall'iniziativa di Berlusconi
Il quale diciamo nella difficoltà di attingere a tradizioni politiche attinto direttamente agli istinti di una parte della società
A
A a guarda a di nettamente tra
O dalla società all'egoismo sociale da
Da una certa fastidio verso i vincoli
Statalisti se si vuole eccetera ha direttamente tratto l'ideologia di una nuova destra italiana con un'operazione in cui si Cetto c'è stato un po'il modello del partito personale del partito azienda
è stata un'operazione culturalmente certamente molto innovativa
Ma
Insomma in cui
Tuttavia l'assenza di mediazione culturale ha fatto pagare il prezzo di una rozzezza agisce
Irrompere sulla scena politica istituzionale di questi istinti
Privi di una mediazione culturale affatto scontata la destra il prezzo di una
Particolare direi rozzezza
E stato non è stato possibile
E forse diciamo era un progetto che soffriva di un limite intellettuali isterico diciamo governare la transizione
In fondo la Bicamerale era questo il tentativo di governare la transizione
Attraverso un processum o di costituzionalizzazione delle forze in campo reciproco
E di creare le basi di una democrazia dell'alternanza che fosse liberata da quella di polarità Fazzi USA che diciamo in qualche modo
Diciamo
Veniva dalla tradizione italiana
Ma nella tradizione italiana era stata sempre contemperata dal prevalere del centrismo e nella democrazia dell'alternanza venuto meno il prevalere del centrismo di polarità faziosa
Rischiava di generare quei conflitti
Che poi si sono manifestati allora
Questo tentativo
è fallito
Hanno pesato molte e molte ragioni prendiamoci molte molte resistenze
In fondo
La politica è sempre prigioniera nella morsa dell'antipolitica perché se
La politica
Si esprime nella forma del conflitto fazioso e dannoso e criticata perché faziose
Se cerca l'accordo è criticata perché fa l'inciucio
Quindi è sempre nella morsa diciamo comunque di un pregiudizio etico negativo e naturalmente da queste Morse si esce soltanto per la forza delle leadership
Proposto di personalizzazioni però diciamo così robuste
E qui evidentemente questa capacità non c'è stata cioè quella capacità
Che chi ha consentito alle grandi leadership democratiche del primo dopoguerra diciamo di
Governare e civilizzare la di polarità Italia è stato detto
Governare e civilizzare dice
Qui
Negli anni Novanta questa capacità non c'è stata
E hanno prevalso le diverse forze che da una parte e dall'altra spingevano invece verso un'idea rozza del bipolarismo
E questo ha condizionato anche le regole del gioco
E che naturalmente diciamo temi per tenere insieme vorrei dire una cosa che riguardato la sinistra chiede naturalmente
Diciamo ricchi infondo ci siamo accorti in questi anni che
Nell'esperienza del PC mito rivoluzionario il realismo politico si tenevano a vicenda
E il venire meno del mito rivoluzionario
A per certi aspetti ridato forza a forme di vita radicalismo antagonisti
Cioè non è vero come è stato detto che il bipolarismo spinge tutti a destra io questo ho qualche dubbio diciamo
Andate realmente per sapere io ho qualche dubbio in realtà in realtà noi ci siamo accorti diciamo che
Cioè
Il mito rivoluzionario
Poi
Aiutava attenere sul terreno del realismo politico una parte grande della sinistra dice venuto meno quello il rischio di una divaricazione tra pragmatismo senza principi diciamo
Realismo senza miti diciamo e dall'altra parte però radicalizzazione antagonistica c'è stato lo dico perché e
La
La debolezza dei Governi di centrosinistra in Italia non è stato per il fatto che sono stati troppo di destra stavo per il fatto che sono stati fatti cadere tutti da sinistra diciamo onestamente più o meno diciamo sono stati pesantemente indeboliti
Dal persistere di posizioni radicali
Poco più
Complicato mentre magari faceva delle politiche che adesso per certi aspetti potremmo con rimpianti
Quindi voglio dire questa debolezza dei soggetti che ripeto a mio giudizio è stata soprattutto la debolezza culturale di due grandi sulla fragilità delle basi culturali su cui nascevano i due grandi soggetti politici
A spinto verso un bipolarismo estremamente semplificato che si è dato regole di tipo plebiscitario ha ragione quartieri Parioli siamo l'unico Paese al mondo dove dove non si vota per i partiti
Siamo precipitati verso una forma di presidenzialismo di fatto
Che non ha eguali in nessun Paese democratico
Coi
Perché tornerò su questo punto la personalizzazione
Certamente la personalizzazione della politica è è una è è una delle forme diciamo della politica postmoderna che il penso anch'io che il futuro ci riserverà
Ma il problema è che nei Paesi democratici esiste un bilanciamento
E da noi
Da noi che questo elemento si
A
Dispiegato la sua forza simbolica senza alcuno al contenimento senza aree noi siamo l'unico Paese al mondo dove alle elezioni si finge si stimola di eleggere il capo dell'Italia
Senza che questo sia ammissibile scritto nella Costituzione neppure nella legge elettorale
Che dice soltanto dell'obbligo di indicare il leader della coalizione
è una pura simulazione ora
Quando
Il sistema si fonda su una simulazione
Che non è costituzionalizzato rispetto alla quale non ci sono pesi contrappesi
Insomma questo dà luogo ad una forma plebiscitaria altro che personalizzazione
Viva la faccia della personalizzazione della politica gli Stati Uniti non è affatto vero che il Presidente degli Stati Uniti siano
Una manifestazione di esercizio del potere personale
Al contrario è un punto di equilibrio di un complesso sistema di potere o io l'ho visto all'opera diciamo più complesso equilibrio di poteri ieri che il teste
Cuccia parte il fatto appunto che se non convince il Senato delle sue sulle leggi diciamo non può accusarmi di ribaltone ma deve fare macchina indietro diciamo
Cioè noi abbiamo dato luogo ad un sistema in cui il problema non è una personalizzazione
Ma è il vuoto di regole costituzionali cioè quell'opera di costituzionalizzazione della Seconda Repubblica che era al tempo stesso legittimazione reciproca ma anche definizione di un quadro di regole di controllo e di bilanciamento non c'è stato
E quindi ci troviamo
In un sistema nel quale
Diciamo
Si scontrano due accampamenti due due confusi eserciti due liste di di di
Se proprio vincemmo le elezioni del ventiquattro mila voti che furono raccolti da una improbabile lega veneta che sostenevano UE che non è mai entrata in Parlamento
La legge elettorale ultima
Già la prima legge elettorale conteneva questo rischio perché nei collegi si presentavano delle coalizioni nella forma di una persona e non dei partiti alla legge elettorale ultima a mio giudizio ha enfatizzato
In questo tratto presidenzialisti dico diciamo senza pesi senza contrappesi senza regole presidenzialismo in sé non mi spaventa diciamo ma
Lo
L'operazione in Italia che si è fatta ipocrita
è stata quella di imporlo nei fatti
Senza una discussione democratica su quali potevano essere i limiti e i contrappesi di una forma di governo presidenziale
Ora io credo che
Ecco
Il futuro il futuro è
Nella ricostruzione di un sistema democratico
Questa stagione arrivata alla cultura alla sua conclusione
E
Dietro la forma del Governo il Governo tecnico appunto come molti hanno osservato per molti aspetti restituisce la parola alla politica
Uscendo da una di polarità faziosa e da una logica plebiscitaria
è di nuovo il tempo della politica
E il contrario di
Come qualcuno potrebbe apparire
Cioè per avviare un processo di ricostruzione che naturalmente non occuperà soltanto il tempo di questo scorcio di legislatura
Che richiede inevitabilmente che i partiti in qualche modo si parlino
Siamo
Oramai proiettati verso un tempo ulteriore rispetto ad un bipolarismo che si è costruito provo contro Silvio Berlusconi
E in questa opera di ricostruzione del sistema democratico certamente
Un problema non è un problema esclusi un problema è anche quello di lavorare intorno al rafforzamento
Dei soggetti politici
Questo va visto nel quadro di una ridefinizione delle regole
Altrimenti tra i partiti sono strumenti della democrazia forme di organizzazione della democrazia allora non
E difficile pensare al ruolo dei partiti al di fuori di una idea del funzionamento della democrazia
E quindi il processo di riorganizzazione dei partiti va visto nel quadro di una visione il tipo di democrazia dell'alternanza che vogliamo del tipo di bipolarismo europeo
Che vogliamo costruire per il nostro Paese e vorrei dire anche qui
Chiederebbe uno svolgimento diciamo lungo ma io voglio soltanto accennare il titolo
E anche evidente che se i partiti vogliono recuperare quella
Alte ambizioni e la capacità di esercitare
A forza cioè attraverso le istituzioni il potere perché i partiti servono a questo altrimenti questo li distingue da i movimenti
Fatto di essere forme di organizzazione della volontà collettiva in grado poi attraverso il Governo le istituzioni di esercitare un potere
Io credo che una grande questione
Che si poiché si pone a noi diciamo ma che si pone non soltanto a noi e che i partiti potranno recuperare pienamente questo ruolo si acquistano sempre di più una dimensione una capacità di azione che va oltre i confini dello Stato nazionale
Questo questo pone il problema diciamo di
Senza cancellare il nulla le particolarità del
Politiche del nostro Paese caldi come si entra in relazione noi con un campo progressista europeo internazionale ed altri come si relazionano ad altri campi di forze perché
Io credo che per io continuo a pensare che il vincolo la strategia del vincolo esterno e positiva per il nostro Paese
Ma oggi
Noi non possiamo parlare del vincolo esterno nei termini in cui l'Europa fu importante negli anni Novanta per uscire dalla crisi
Perché oggi quel vincolo esterno è problematico
è importantissimo diciamo
Essere tornati in Europa diciamo
Senso che se se non
Se non sei in condizione neppure di farti invitare
è difficile dire la tua ma una volta che si è tornati in Europa il vero problema è
Per quale Europa ci si batte è chiaro che è aperto un conflitto
Quindi sostituti siamo tutti molto contenti diciamo che la signora Merkel elogi però io non mi sentirei di elogiare la signora Merkel oggi
Perché mi pare che rappresenti una visione ristretta intergovernativa una idea
Per per cui l'Europa affronta la crisi soltanto in termini di
Di austerità e di stabilità
E il Presidente degli Stati Uniti e lasciato solo nel tentativo di lavorare per la crescita per il rilancio dell'occupazione
Per dare una prospettiva ecco
Ha lì
Lì e il terreno su cui
Oggi si decide in gran parte anche il destino del nostro Paese
E i partiti che non si attrezzino attraverso
Sistemi di relazioni eccetera adagio ad esercitare il loro peso anche sul
Lui nei luoghi dove si esercita il Governo reale
Che
Non per tutto ma per molti aspetti sono luoghi non nazionale lì sono partiti condannati all'impotenza
E quindi questa dimensione io credo
è molto importante nel momento in cui cresce un bisogno di governo
E è vero che c'è sfiducia della politica ma c'è anche scritto un cioè verso la spontaneità dei processi sociali
Nei Paesi evoluti
Non si va a protestare contro la casta si va a protestare a Wall Street
Poi ognuno potrà avere dei dubbi sui modi di quel movimento ma quei ragazzi hanno capito l'indirizzo giusto da chi fa la faccia come c'è potere reale testamento
Vogliono occupare uno stretto non piazza Montecitorio dove
Sommato avvengono negli esercizi diciamo
Quindi
Questo problema quindi come la politica si mette in grado di condizionare i poteri reali muovendo sia i livelli che sono necessarie e poi è certo che c'è l'esigenza di una rilegittimazione
Anche dal basso
è chiaro che
Diciamo
La la perdita di potere di funzione dei partiti sia accompagnata ad una ipertrofia del ceto politico popol tu sul modello che fu studiato dell'Ammiragliato britannico per cui
Più il Regno Unito perdeva influenza sui mari più cresceva il numero di funzionari che lavoravano all'Ammiragliato britannico diciamo
E quindi è chiaro che bisogna intervenire
Il chirurgicamente per restituire autorità
Meno ebbene
Per restituire autorità alla politica
Il che comporta una lotta rigorosa contro sprechi privilegi una riduzione della massa delle persone che chi occupa le istituzioni mica solo a livello centrale sereno in fondo
Abbiamo bisogno di assemblee elettive autorevoli
Anche se vogliamo bilanciare quindi inevitabili crescente personalizzazione della responsabilità
Altrimenti di fronte a assemblee pletoriche diciamo la personalizzazione rischia di assumere forme che non sono desiderabili
E quindi
C'è un'operazione di rilegittimazione
La politica deve ritessere rapporti con la società civile anche utilizzando
Beh non lo spaventa fatto dice
Che la Rete sia un modo di mettere in comunicazione tra di loro i i gli individui in una società degli individui certo che questo proprio perché questo partiti moderni ci devono stare
Poi ho dei dubbi sul fatto che questo configura un'etica dell'autorizzazione mentre invece i partiti avevano le dica il sacrificio ma che non è vero che la gente che andava in Sezione lo faceva per autorganizzarsi non per sacrificarsi
Era una forma di socializzazione di comunità disse affatto in questo non vedo io questa grande novità vi riferisco alcune cose che ho ascoltato stamattina motori interessanti dice
Ma non c'è dubbio che
Partiti devono ritessere un rapporto con le con la società devono
Coltivare forme di doppia militanza rispetta i movimenti più più più creativi diciamo debbono
Cercare di tornare a svolge non è poco un'opera di orientamento e questo
Va fatto in
In mezzo alla gente io credo che io sono convinto che della rilegittimazione dei partiti fa anche parte nel nostro Paese
Una legge di regolazione della vita dei partiti
Piena attuazione dei principi costituzionali mai
Attuati diciamo per le resistenze dei grandi partiti ideologici diciamo i quali
Ritenevano di autoregolarsi ma io penso che invece oggi è tempo di ragionare
Sulle forme di regolazione e di trasparenza anche perché credo che i partiti debbano conferire un concerto peso ai loro iscritti
E in questo senso io non sono contro le primarie cioè
Purché e primarie siano stanno dentro alla democrazia dei partiti
Quello che trovo stravagante nell'esperienza italiana sulle primarie coalizioni cosa che non esiste da nessuna parte al mondo e che tendono a a configurare la coalizione come partito
Senza che però la coalizione abbia le regole la disciplina il Progetto per funzionare come partito
Quello in effetti a mio giudizio è una stranezza ma le primarie come forma che sta dentro la democrazia dei partiti
Di selezione promozione di classe dirigente di legittimazione sulla base di regole definite a me sembra uno strumento importante aggiungerei che
La Rete le tecnologie consentono forme di consultazione di protagonismo non soltanto nella scelta delle persone
Ma che sarebbe interessante cominciare a fare qualche primaria sulle issues
Sarebbe una forma secondo me ancora più innovativa di apertura della vita dei parti insomma qui
C'è molto ci sarebbe molto da ragionare su questo capitolo cioè rilegittimazione dal basso capacità di
Costruire forme anche innovative di relazione con la Società di protagonismo dei cittadini in un quadro in cui tuttavia siano anche definiti i diritti degli iscritti
Perché si è poi un partito aperto vuol dire un partito nel quale
Sulle scelte politiche e sulle leadership deciderò tutti quelli che passano perde di significato diciamo l'adesione ad un partito
E quindi deve esserci una democrazia che ha due gradi di partecipazione
Se noi vogliamo mantenere
Una ragione in più dell'associarsi ad un partito politico infine dobbiamo darci
Leggi elettorali
In cui si torni a votare per i partiti
Per le persone e per i partiti ho sempre pensato che la scelta nel nostro Paese ragionevole sia tra un meccanismo a doppio turno
Ora legge elettorale del tipo di quella tedesca
Perché
Sono lei meccanismi che affrontano i due veri problemi italiani la frammentazione politica
E la stabilità dei Governi
Non forti Susa artificiosa
Ma basata sul processo di formazione di maggioranze che abbiano una forte impronta programmati
E sono due sistemi cui che sono impegnati sui partiti
Non mi spaventa il presidenzialismo anche se non la ritengo la forma oggi più adatta ad un Paese come il nostro ma allora tale sia
Non la scrittura sulla Scheda del capo dell'Italia che qualcosa di aberrante
Da cui spero si possa al più presto uscire
Perché configura un sistema che in cui non non solo non ci sono i partiti ma non ci sono anche le garanzie democratiche fondamentali funzionale
Insomma io credo che
è evidente che nessuno pensa che si possa ritornare
Diciamo a i partiti ideologici di massa
è evidente che l'obiettivo più modesto è quello di costruire
Due soggetti dice in grado di interpretare quella dialettica europea tra progressisti e conservatori diciamo che
Quella dentro la quale va ricostruito un sistema democratico Italia
Di qui stiamo non possiamo pensare di trasferirci in un'altra parte del pianeta ecco
Quindi la
E io penso che ha detto che questo processo
Sarà vincente se procedere a in qualche modo impara alle
Se cioè diciamo
In qualche modo ciascuno pensando la propria parte operi in modo tale di favorire anche qualcosa di più parallelo dalla parte opposta dello schieramento politico
In questo ha ragione Violante quando dice beh insomma poi il problema non il problema dei partiti non è quello
Di costruire il partito che deve prevalere ma di ricostruire un sistema nel quale i partiti possano svolgere il ruolo costituzionale
I partiti
Perché ha se non sarà così a mio giudizio se non sarà cioè un processo per in qualche modo investe i soggetti
L'illusione diciamo di risolvere il problema dei era lì legittimazione dei partiti da una parte sulla e magari delegittimando l'altra parte è un'illusione
E vale quel principio che è stato studiato dei pubblicitari americani che la pubblicità negativa danneggia l'intero settore
Dopo una violenta campagna su quanto fossero cattivi biscotti prodotti dalla concorrenza si scopre che l'effetto fu il calo complessivo del consumo dei biscotti
E quindi un processo di rilegittimazione dei partiti secondo me deve essere concepito come un qualcosa che riguarda il sistema politico nel suo complesso
Io credo noi compete diciamo aiutare la nostra parte a muovere in questa direzione ma anche auspicare che dall'altra parte si muova qualcosa di analogo per il bene del nostro Paese
Ha chiesto al Presidente Amato con un bigliettino se per caso tra le manifestazioni e le iniziative culturali del centocinquantesimo questa non sia stata l'unica dedicata alla storia al ruolo dei partiti
Mi ha promesso che indagherà e lo sapremo io comunque ringrazio sia
Le fondazioni insieme alle quali abbiamo organizzato questa occasione abbiamo lavorato per questo convegno sia a tutti voi sia tutti i colleghi studiosi amici che lo hanno animato buona serata
Quale
Bene
Così
Cervello
Io