Democrazia e fascismo. A cento anni dal Congresso Ppi di Torino (1923)

Buongiorno a tutti buongiorno a chi è collegato anche a chi è collegato da Torino perché l'iniziativa riprende vecchio convegno del due mila diciannove avvenuto a Torino per in collaborazione con lui Istituto Sturzo in occasione del centenario della nascita del Partito popolare
Il titolo di quel convegno era dall'Appello ai liberi e forti al congresso di Torino
E oggi se ho ben capito ci occuperemo i professori che partecipa al Peci Pano questo convegno
Si occuperanno specificatamente del convegno di Torino
Un convegno importante
Un consegno che segna
La vittoria iniziale di Sturzo sul tema dell'intransigenza
Ma che poi usciti da quel convegno da quel congresso non avrà la tenuta che deve avere nelle aule parlamentari
Federico Chabod io non sono una studiosa però studiato per l'occasione
Visto che mi è stato dato l'onore di introdurle
In quanto recente presidente da poco presidente della Fondazione Donat Cattin dopo
La dolorosa scomparsa di mio fratello
Questo convegno
Quel convegno si concludeva con l'esposizione della ricerca in corso della Fondazione che avrebbe portato alla alla pubblicazione di un di proponga eroso intitolato un partito di popolo che supportava della classe dirigente del partito popolare in Piemonte
E che contiene anche
Una banca dati rilevante sui personaggi che
Sono a far hanno fatto parte di questo partito nel momento in cui nasceva e sulla loro storia nel corso del tempo la cura del volume era Di Bartolo Gariglio
Che mi auguro ci stia seguendo e a cui faccio i miei auguri perché non è stato molto bene ma si sta riprendendo
Una recensione della prestigiosa rivista francese RFI gestuale ecclesiastica
Accanto ad alcune osservazioni positive metteva in luce la mancanza di una visione di insieme ecco questa visione d'insieme
è stata colmata dal libro di Guido Bodrato
Guido Bodrato
Però
Ormai novantenne ma lucidissimo ha compiuto da poco novant'anni
Ha lavorato a questo testo con grande passione
Il testo si intitola le stagioni dell'intransigenza il Partito Popolare di Luigi Sturzo la terza forza di ispirazione cristiana alla prova del fascismo e del bolscevismo nel Piemonte del mille novecentodiciannove mille novecentoventisei ma non è solo un discorso sul Piemonte e non è solo un discorso su quel tempo
è un discorso che si proietta anche sull'attualità
Ecco perché ho portato e ho messo in bella vista questo testo
Perché secondo Bodrato il popolarismo e dà lezione di Sturzo non solo si
Anche se poi sconfitta dall'avanzata del fascismo
Dal
Dall'esilio suo
Ritrovò forza all'indomani nel nella congerie della seconda guerra mondiale e qualcosa ha da dirci ancora oggi
Non sto a raccontare gli eventi
Salvo dire leggere un pezzetto del discorso di Sturzo se troppo in quell'occasione e poi fare riferimento a quanto alla conclusione di Bodrato che mi sembra del libro di Bodrato che mi sembra a molti interessante quando si apre il dodici aprile del ventitré il quarto congresso del partito il clima in Italia era terribile
Fu Sturzo con la sua relazione disincagliare il partito dalla collaborazione al governo Mussolini
E rivendico al proprio partito una funzione politica e civile molto grande quei dicendo attaccò decisamente tant'è che alla ancora prima che si concludesse
Il Congresso Mussolini
Lo dichiarò dichiarò che Sturzo era il nemico numero uno
Quelli veri Caretti senza convinzione che ieri vennero a noi oggi se ne vanno
Affermo che il compito del partito era di realizzare entro la vita pubblica e con l'esercizio delle attività civili
In antitesi al liberalismo laico al materialismo socialista allo stato partisse alla nazione di ficcata che formano nel loro complesso la grande eresia che abbiamo ereditato nel secolo dice diciannovesimo e che giganteggia
Negli spasmi del dopoguerra Sturzo affermò che il Partito popolare non poteva ballare una cambiale in bianco e quindi intese delineare indirizzi reali del partito onde evitare confusioni e collusioni
E tracciò una linea in modo chiaro
Ecco
Una parabola brand è quella del Partito popolare nemmeno sette anni ma che ha lasciato un segno nella storia che come ci dice chiaramente
Bodrato nel suo libro veramente importante e significativo che lascia un segno
Un segno forte il libro organizzato in maniera interessante e c'è un'idea che quella delle stagioni appunto la prima vera quella della nascita
Lo sviluppo l'estate l'autunno critico dopo il lungo inverno il lungo inverno in cui l'attesa della
Del ritorno alla democrazia sarà lungo
Ma perché il vento della storia
Per troppo tempo
Ha soffiato a favore del fascismo e degli altri totalitarismi
E la domanda
Centrale quella la democrazia avrà la forza per la passione per ritornare ecco nell'ultima parte troverà tra i suoi difensori la passione per ritornare a vivere
Nell'ultima parte del libro
Bodrato scrive
Un il tempo cancella
Persino le rovine ma le idee che hanno animato corsi e ricorsi della storia non sono del tutto e concerne l'arte
Non dobbiamo dimenticare l'insistenza di Sturzo sul fatto che la morale e la radice della buona politica che il fine dello Stato e la persona che la democrazia non è solo regole ma anche culture coscienza
Sturzo ha ribadito in molte occasioni che il potere deve avere un limite per non degenerare in totalitarismo
Che le masse sono decisive per la mia democrazia ma possono essere tentate dall'immagine di un capo carismatico e indotti a cercare la sicurezza più che la libertà Sturzo è stato un gigante nella storia del cattolicesimo politico ma non deve essere isolato nella complessa e contraddittoria storia di un movimento cattolico ed un partito politico che si erano calati nelle realtà diocesane
E nelle prime contese amministrative politiche del secolo Breve per essere presenti
Nel programma del PPI del Partito popolare Sturzo aveva chiesto il rifiuto della guerra
La costituzione della Società delle Nazioni l'abolizione della coscrizione obbligatoria il disarmo universale
Come la goccia d'acqua che scava la pietra idea politica di Sturzo che nel ventisei ha ceduto alla violenza
Rinascerà in un contesto Potì politico radicalmente cambiato dalla seconda guerra mondiale e da una guerra di liberazione che è stata anche una guerra civile
Non è senza ragione che si siano ridiscutendo avvenimenti della storia nazionale ed europea degli anni Venti e sugli Anni venti
E si riconosca implicitamente per riflettere sul passato può aiutare a riflettere sul presente
Ad ogni svolta della storia
Bodrato sembra dire che anche adesso stiamo vivendo una svolta della storia
Si ripropone una domanda sulla questione morale che interroga la nostra coscienza
Una questione che ha diviso Niccolò Machiavelli ed Erasmo da Rotterdam sulla risposta da dare
Essa può essere affidata alla memoria e diventa così una riflessione sul passato che riguarda anche il futuro come un'apocalisse
Penso che possano parlare
Al suo mondo Maria Pia anche attente questa lucida è interessante introduzione che attraverso non solo eccitazione sconsigliarne ma anche attraverso la presentazione dei mutui nei quadri oggi persone uccide e importanti con grandi capacità interpretative della politica penso ha votato leggono quella che è stata la Breve ma intensa parabola dalla storia del Partito popolare e quindi quella che è stata la la parabola della presenza attiva di Sturzo Suchet Mario politico italiana sulla scena pubblica italiana
Ora io direi che e andiamo avanti con il con i lavori lasciando la parola al professor Francesco Traniello che ci pare terremoto
Se inquadrato
Ecco
Toccate eterni e mi fermo Antonveneta
Son qui
Mi vedo mi vedo disse voi mi sentite
Sì va benissimo lei aveva
Mi sono ripromesso di mettere e luce in particolare tre aspetti
Dell'intervento di Sturzo
Allora congresso
Di Torino del Partito popolare
Perché considero questo questo intervento
Che andrebbe analizzato punto per punto
Uno dei testi più importanti
Die e di eccezionale rilevanza
Non solo nella pensiero nella visione
Politica e della storia vistoso ma direi della cultura politica italiana
è un testo che a mio modo di vedere dovrebbe entrare nelle idee nelle antologie scolastiche
Per la sua nettezza e soprattutto per
Agenzia delle tematiche che affronta toccano dunque ragione anche di rispetto nei riguardi degli altri interventi sono destinati a intervenire
Quindi di brevità toccherò tre punti in modo un po'schematico ma con la speranza di fanno Harrison risaltare
Il rilievo non soltanto contingente che si che si
La relazionali Sturzo come è noto fu tenute direi dodici di aprile del ventitré
Quindi a una distanza molto ravvicinata rispetto alla
Marcia su Roma e alla presa del potere da parte di Mussolini
E la formazione del primo governo Mussolini al quale come è noto partecipavano anche alcuni alcuni membri del Baath il partito popolare alcuni deputati del Partito popolare P. parteciparono va detto con la
Nel senso senza l'accordo di Sturzo che anzi nel momento dalla formazione del governo era stato praticamente scavalcato
Per non dire tagliato fuori rispetto alle decisioni prese davvero parlamentari quindi trascorse si trova di fronte ad una ad uno scenario che molto diverso di quello del del tra precedentemente il congresso del partito
E complessivamente anche diverso da quello che in un certo senso poteva aspettarsi
Quindi suo modo di leggere la situazione politica
Risente profondamente terra necessità di rimettere su su basi solide
Una
Atteggiamento e e dei compiti del partito
Che dovevano essere secondo torso ripensati
Profondamente
Al ricordo che al suo intervento segue immediatamente quello di De Gasperi che riguarda più direttamente la situazione politica
E che quello distorsioni e il discorso di estorsore il discorso di Degas scrivevano do discussi insieme
Nello stesso conclude congresso di Torino
Il primo punto che su cui mentre l'accento
E che mi pare appunto molto ricco molto qualificante di tutto il discorso
Riguarda il fatto che Sturzo a attribuisce al congresso di Torino una responsabilità è un'importanza come dice a adesso a un anno ben grave responsabilità il congresso di Torino
Parli e forse superiore a quella del primo congresso di Bologna
Quando si consacrò l'esistenza e la realtà del nostro partito
E vi si chiede chiara impostazione oggi la nostra Assemblea ha il compito delicato ma facile la scusate il non facile
Importantissimo di di consacrare L'Unità l'autonomia e la finalità del nostro partito i momenti quando non mancano insidie interne ed esterne opposizioni
E quando una nuova corrente che è divenuta un potere il partito fascista ciò tra parentesi tende ad assorbire in serie forse i valori di ogni partito nazionale come in un crogiolo
Per formare una nuova classe dominante e di governo
Primo punto dunque
Kent estroso si propone di dimostrare che in quel momento e Partito popolare deve misurarsi con una questione cruciale
Non certo senso con la propria sopravvivenza
E in questo punto in questo in modo
Torso intuisce chiaramente che l'avvento di Mussolini al potere potrebbe anche segnare a fine
Come pensavano già molti popolari ma non ho dicevano la fine del Partito popolare
E
Questo dà la dimostrazione della conservazione da parte del Partito popolare
Di una sua
Fisionomia e di un suo diciamo senso storico
La l'architrave costituisce l'architrave che regge tutto il ragionamento
Che viene fatto da Sturzo in questo lungo
Sottolineo il termine
Ampio
Discorso
Che perso restasse riconoscimento distorsione una dimostrazione un tentativo di dimostrare che il Partito Popolare conserva in pieno ed anzi in un certo modo ha ha commentato il proprio ruolo nella deve commentare il proprio peso il proprio ruolo nel quadro politico nazionale
Il secondo punto
Riguarda infatti del del riguarda la ripresa e lo svolgimento presente in questo discorso per per venti tre
Di uno dei temi qualificanti del fondazione del partito e dello stesso discorso di fondazione tenutosi a Bologna
Nel novembre del diciotto
Vale a dire
Il concetto di a confessione Rita del partito
C'è un tasso molto
Interessante addirittura curioso
Che brevemente cito
Prevenendo questo giusto equilibrato e sapiente contegno della chiesa
Prima aveva parlato un po'dalla del reazioni della Chiesa che rispetto all'avvento di Mussolini al potere
L'aveva fatto con toni abbastanza cauti molto cauti direi ma anche pacati
Ritenendo questo giusto equilibrato e sapiente contegno della Chiesa il nostro partito volle al suo nascere dichiararsi aconfessionale
Do rotta è impropria parola
Ma parola corrente per significare la propria autonomia e responsabilità organizzativa con lui e politica
Senza pretendere né di rappresentare la chiesa
Né di monopolizzare gli interessi religiosi nella vita politica del Paese
Queste le sembra affermazioni di grandissima importanza
E che da un certo punto dice giustificano questa aggettivazione
Il il fatto che
Lo Sturzo definisca il termine aconfessionalità come una brutta
E improprio parola
E forse doveva dire poco adatta ad un partito
Io ho fatto un Brera indagine ma non se ne va senza pretese di sistematicità per vedere dove e quando
Il l'espressione aconfessionale
Abbia avuto
Seguito con significato prevalentemente politico come questi sono
Nella cultura italiana
Sturzo si rende ben conto che il termine aconfessionale
Assume di per sé una rilevanza il significato che hanno a che fare con la religione
Ma nello stesso tempo
La qualifica no
In un senso
Con la religione cattolica naturalmente ma non ma nello stesso tempo la qualifica no
In un senso che none confessionale
è il contrario ricorda non novanta e il
Lì i conti Cogne gli elementi confessionali impliciti
Nella
Religione
Vedo che qui Milano dei segnali
è stato interrotto dall'organizzatore
E il video
Va bene
Probabilmente è liberissimo di
Saltare la
La ho capito grazie
Io ho provato a dare il mio perché
Ora è fermo
Scusate male mi ha un po'difficile cosicché nel genere insieme senza confondere la la il compito di esporre dei concetti storico politici e dire seguire devono seguire attentamente il le le disse degli strumenti di comunicazione quindi
Abbiate pazienza se così ci si qualificheranno quasi in totale verificare qual è così infatti l'amministrazione Francesco pazienza tu perché ci sono delle dei problemi di oggi di collettamento comunque
Chi sentiamo perfettamente spero l'allocamento sulle imprese prima possibile su
D'accordo io comunque notevole non lo non tengo ad essere come dire presente in modo visibile Einstürzende arriva la mia voce quindi va benissimo norme interne va benissimo anche che non ci sia l'immagine ci sia però venga mantenuto la voce allora stavo dicendo
Che in cui ma merita considerazione questa frase
Ma a mio modo di vedere dissi torso quando dice che in termini di aconfessionale a cui tiene particolarmente e poi presso l'orlo Vibrio lo ribadisce in altri punti di questo lungo intervento
Ma è una ancora brutta e impropria parola
E mette in conto a mio modo di vedere di di di fare un'indagine anche di carattere filologico perché realmente i temi di aconfessionale applicato ad una
Forse un vuoto un movimento politico mi sembra una novità nella
Nel vocabolario politico italiane dico
E quindi
Nel quale sia il significato profondo che torso tende Angela a imprimere alla
Termine è la definizione di aconfessionale che ha occupa una parte rilevante del suo
Discorso e su cui si discuterà molto sarà anche una delle ragioni per cui verrà considerato ma il discorso critico molto critico molto critico non gradito
Per esempio dalle
Da una parte notevole delle gerarchie ecclesiastiche
Il chi dice Ceci ieri guidarci poco ridarebbe a capire che cosa
Quale in qualità diciamo così politica
Estorsioni tende a conferire al suo partito di recente istituzione
Non dimentichiamo che soluzioni dovrà proprio sul finire del partito di alle scusate a Sofia il discorso
Cioè attribuisce al partito due due origini dice il partito nasce dall'incontro di due grandi tradizioni Stories che sono il neo guelfi Nismo e la Democrazia Cristiana
Il neo quel film e la Democrazia Cristiana
Che sono due delle tradizione che nell'Ottocento erano entrate come ben sappiamo
Il conflitto è il tentativo era volontario si tenerle insieme Giustini appunto questi idea di una aconfessionalità
Che si allarga al di là delle questioni strettamente inglesi anziché infatti impone resa contro l'idea che la presenza il testo la disponibilità del governo Mussolini adatti ad accontentare alcune esigenze richieste della Chiesa cattolica del della gerarchia
Sì quindi colleghi cambi la la la situazione anche del Partito popolare
Anzi questo è uno dei punti fermi del del discorso di il torso
La disponibilità del governo Mussolini non modifica
Il già matura e diciamo gli obiettivi del Partito si è il partito nuova obiettivi confessionali estetici non è infatti non è stato creato per venire incontro alle a certe esigenze ecclesiastica questa è la questione che prescinde dalla vita del per i partiti in generale è una questione nazionale che aveva fruttato con altri io con altri strumenti
E quindi una visione diciamo di di politica in crisi di gioco su un piano laico ma anche include la possibilità di confrontarsi su questioni di natura religiosa
Queste secondo me finte detto in termini un po'semplicistici il senso della a confessionali
Il terzo punto che mi ridente che in vuole toccare
E anche quello che meriterebbe undici maggio la non maggiore uno della trattazione di maggior respiro che di di risparmio ma ma anche per ragioni di tempo
Ed è
L'insistenza con cui Sturzo
In questo che corso riprende e sviluppa un tema a lui caro un tema diede
Propriamente basilare
Te la suo del suo pensiero e della sua opera politica
Le vale a dire il rapporto tratto la aconfessionalità del partito appunto
E la sua concessione dello Stato
La aconfessionalità dello spartito assenso
In quanto pesto corso
La guerra ha modificato prese prima guerra mondiale ha modificato alla dice
La componenti ideologiche dottrinale culturale
Dello stato degli degli stati ma dello Stato italiano in particolare
Quindi in questo contesto il Partito Popolare a un ruolo da svolgere erano esosa nessun altro partito
Quel che è quello di fu contribuire alla trasformazione
Dello stato
Il rapporto scusa guerra istituzioni statali
L'altro perno su cui si basa il discorso discorso è quelle duramente si collega tutta la componente di di cui non dirò nulla ma che è importantissima delle proposte di riforme costituzionali
Torso presente questo discorso compiutamente un modello diciamo pure costituzionale di Stato che senza rinnegare affatto il carattere dello Stato nazionale lei no
Ne a ospiti
E risiede una delle trasformazioni profonde dal punto di vista costituzionale
Parate che questa intuizioni Scozia del rapporto tra la guerra e la
Conformazione istituzionale ora dello stadio italiano uffici ed alla necessità lo Stato italiano si adegui a questa
A questa profonda novità che è stato introdotto dalla guerra
L'avvento delle masse in particolare e la
Necessità di ristrutturare il rapporto tra l'amministrazione dello Stato
L'acconto comunità dei cittadini
Quella del tutto questo ricorso che sotto sorregge discordie il tema studiano delle riforme e che viene di fatto spazzato via poi dal governo Mussolini quale non certo senso applicato presa ma lo applica sul forno attraverso la dittatura del partito
Costituisce però non la trasmessa per me perché è una quota attraverso le parole e l'opera virtuoso questi tale linea della la riforma dello Stato come
Necessaria prodotto necessariamente prodotta dalla guerra sia elemento costitutivo che locale di garanzia dell'istituzione di un sistema realmente democratica nella vita pubblica italiana
Che dunque l'immagine che viene di fatto spazzato via dalla dittatura fascista ma che resta ben presente
E che e che spiega poi come anche attraverso diciamo la lettura che ne età De Gasperi diventa una delle componenti fondamentali
Derrida
Rilancio della vita democratica in Italia
La piedi ed era distrutto in poche parole il Sinodo che a Democrazia
Ti italiana post bellica non può e più essere simile io avere gli stessi esse stesse caratteristiche della democrazia prebellica
E che c'era avvenuto in tale la la la guerra del prodotto talent cambiamenti di natura sia strutturale sia ideologica
Che richiedere una riflessione complessiva sulla dottrina
Dello Stato e da qui secondo me l'importanza che la dottrina dello Stato a in tutta una cultura
Cattolica che fa anche riferimento a Sturzo anche nel momento in cui Sturgis ormai è lontano nato in Inghilterra e poi in America ma fa riferimento ad a questo intatto direi di natura
Che teorica cioè o ideologica
Ecco ho chiuso inesistenti direi che soltanto leggendo tutto un po'ma va a braccio
Questo lungo complesso discorso Siano ci si rende conto di come e il discorso di Torino sia una
Uno dei momenti alti
Della riflessione
Sulle vicende politiche sulle sui destini della società ed era stato Rita
E da questo punto di vista ricordarle centenario in questo momento in cui così con tanta facilità e dire superficialità si parla di riforma istituzionale
Forse è anche utile
Perché se ne traggono anche molti motivi di cautele ma nello stesso tempo di a positivo positivo impulso la ringrazio della vostra pazienza e mi accingo ad ascoltare impropri i prossimi interventi con grande interesse
Ma il giovane
Grazie Francesco questo breve intervento che vede come si coniugano nella nel nel pensiero e anche nell'azione di Sturzo
Va identità processi
Del che riguardano l'essere cattolici
Con i processi che riguardano l'azione politica del cattolico
Ah confessionali tracce spiegato bene
La difficoltà RAI eccentricità diciamo di questo termine non so nel Messico nel Messico scorse hanno ma nel Messico
Ci vive italiano è in fondo probabilmente quella che poi sarebbe diventata la laicità c'è la capacità di tenere separati
Gli ambiti dalla politica dagli ambiti dove religione e vedervi congiunti
Come fino a vita verso comuni aspirazioni che la la coscienza cristiana attività e ci chiede e chiede di perseguire grazie quinti davvero adesso diamo la parola al professor Rapetti
Se ci sente se può
Ascoltarci
Sì grazie a tutti spiegaci di quello di cui parlerà il perché non abbiamo un elenco de de dei cioè bambole impiega grazie
Anzitutto un saluto cordiale tutti voi alla dottoressa Donat Cattin
D'intesa con il dottor Giorgi che mi aveva contattato appunto per questo intervento mi aveva chiesto di fornire in qualche modo un quadro del contesto piemontese nel quale si colloca il congresso di Torino
Mille novecentoventitré quindi il mio intervento si articolerà in alcuni passaggi che
Molto in maniera molto essenziale vorrebbero in qualche misura offrire qualche elemento in cui si colloca il dibattito del congresso del venti Cré
Da questo punto di vista
Mi rifaccio alle ad una serie di studi recenti alcuni dei quali sono stati citati nell'introduzione dalla dottoressa Donat Cattin relativamente alla
Alle pubblicazioni
Due mila e venti due mila ventidue relative appunto al ruolo del Partito popolare
E alla sua alla sua origine al suo sviluppo in Piemonte
E al saggio recente
Di Guido boh moderato sul sull'intransigenza
Ecco il la prima nota una nota che riguarda lo sviluppo del Partito popolare in Piemonte che probabilmente alcuni caratteri specifici ma
Che riflette anche una dinamica più generale
E qui si incontrano mi pare in maniera caratteristiche specifica una di quei frangenti storici in cui c'è un'onda lunga e c'è qualcosa invece che si scatena in tempi rapidissimi
L'onda lunga e quella domanda di
Rappresentanza politica che a partire dagli ultimi decenni dell'Ottocento il movimento cattolico Mammano esprime non ancora sul piano strettamente politico ma su quello sociale su quello culturale su quello religioso su quello educativo
E che in qualche misura almeno in alcuni territori diventa anche una presenza dei cattolici
Nel contesto amministrativo
Un aspetto sovente poco considerato ma che come vedremo avrà coi in realtà un peso non indifferente nello sviluppo proprio del partito popolare in Piemonte
C'è quindi una una semina precedente che prevede che in qualche modo prose presenta una domanda di rappresentanza politica dei cattolici
Che
Nonostante l'Opera dei congressi e la sua crisi nonostante la stagione molto intensa ma anche contrastata della Democrazia Cristiana di Murri pone alcuni elementi pone alcune premesse a quello che poi nell'arco di pochissimi mesi si
Sostanzia nella
Costituzione in Piemonte del Partito popolare
Ed è una costituzione una formazione di un partito che al davvero del Sol dal sorprendente se si immagina che i primi mesi dell'immediato dopoguerra sono segnati da una situazione sociale estremamente problematica
Imperversa l'influenza spagnola c'è il problema del reinserimento dei reduci ci sono tantissime elementi che conducono a tensioni sociali molto poco però ecco e proprio in questo frangente si tocca con mano una fortissima esigenza di cambiale
Che in qualche modo la proposta di Sturzo intercetta
Non ci sono soltanto i sogni vi è una rivoluzione del padre come in Russia ma c'è anche
Da parte di di in una parte significativa del del mondo cattolico una necessità di cambiamenti
Una necessità di rappresentanza politica una necessità di dare una svolta al sistema
E questo si collegano quello che accennava proprio non nel finale del suo intervento professor Traniello ossia quello che
Sturzo coi nel ventitré con le con chiarezza la democrazia postbellica non può essere la stessa del del periodo che precede la prima guerra mondiale
Questo condurrà
Ad una Costituzione rapidissima del partito ad un suo risultato elettorale assolutamente imprevisto oltre tutte le più rosee aspettative all'elezione del novembre del diciannove in Piemonte il Partito popolare
Prende più del venti per cento dei consensi e
Questi consensi aumenteranno ulteriormente alle elezioni della primavera del mille novecentoventuno toccando il venticinque per cento quindi una rappresentanza nelle un un risultato elettorale veramente significativo ma che bene dirlo subito
Non riuscirà tradursi
In una operatività politica in una in un successo con i insuccesso elettorale che non si trasforma in una capacità in una possibilità di di governo
Un cenno ancora all'aspetto dell'origine del partito
In in Piemonte la sua base sociale e la sua la base dei suoi dirigenti in larga misura questa questa base viene dal mondo cattolico organizzato
Sia sotto il profilo sociale siamo a tutta la la la Rete delle cooperative delle casse rurali di tutti quei fenomeni
Di organizzazione economica dei cattolici accanto a questa cella Rete estremamente significativa importante
Dell'Azione cattolica a livello religioso ed educativo
Queste due componenti saranno affiancate in particolare negli ultimi anni della del conflitto dalla nascita del cosiddetto SIM dello sviluppo dall'organizzazione del sindacalismo bianco
Quindi con la nascita della civiltà
Quindi sono tre filoni che concorrono a costruire una classe dirigente prevalentemente giovane
Che non ha particolari esperienze politiche ma che si giova sequestro accennavo prima
Del fatto che nel nel Partito popolare confluiscono una serie di cattolici della generazione precedente che hanno fatto esperienza politica a livello amministrativo
Ecco la combinazione quindi di età diverse di generazioni diverse e di provenienze sociali differenti a cui non sono estranee anche una partecipazione femminile
Interessante ricordiamo per farglielo polare il primo partito The propone il voto alle donne
E accanto a cuore sto una componente significativa in quasi tutte le aree del Piemonte
Di
Sacerdoti e entrano direttamente nei direttivi locali del partito e che quindi fanno diciamo da trait d'union con
La dirige tra la dirigenza popolare e
I vescovi in movimento cattolico propriamente inteso e cosa di grande rilievo i periodici diocesani che saranno uno dei volani della propaganda elettorale del diciannove ancora del e ancora nel nel
A Sturzo
Come dire riesce anche in Piemonte questa operazione di mettere insieme componenti
Del mondo cattolico che erano distante sotto il profilo politico e quindi riesce in qualche modo a dare un'idea che questa pur non essendo un par
Ito
Il non pur non essendo il partito dei cattolici possano effettivamente attrarre un consenso convinto da parte dei cattolici stessi e l'adesione del clero locale significa parecchio da questo da questo punto di vista
Il successo del valico popolare è un successo che si gioca però soprattutto nelle campagne nelle zone rurali che sono ancora prevalenti in Piemonte mentre la componente operaia meno rilevante forse solo a Torino a assume un ruolo di un un qualche peso ma nel Partito popolare piemontese c'è anche tutto un filone una componente era legata prevalentemente al Partito liberale all'espressione del liberalismo e che sarà poi quella che più velocemente prenderà le distanze dalla linea di Sturzo
Pensiamo personaggi come Crispolti e poi al nucleo diciamo clerico fascista che abbandonerà il infatti ma che in qualche modo ne condizionerà pesantemente le scelte ancora tra il ventuno e il ventidue
In ogni caso è importante considerare come tra il diciannove e il ventuno e in particolare ne nei due anni del cosiddetto biennio rosso l'organizzazione del partito popolare si presenta come un'alternativa valida rispetto all'avanzata socialista
In Piemonte sostanzialmente egemone ventottenne alcune zone supera in alcune zone anche il cinquanta per cento
E si pone come un'alternativa valida rispetto alla crisi liberale in questi nell'immediato dopoguerra il fascismo in Piemonte poco rilevante assume un ruolo nel momento in cui decisivo nel momento in cui gli agrari decidono di omaggiarlo ma in cui ormai e declinata l'ipotesi rivoluzionaria dopo la fine dell'occupazione delle fabbriche
Di Torino
Questo ruolo che il Partito Popolare
Ha svolto tra il diciannove e invento uno rispetto al all'alternativa che fornisce
Al movimento socialista valido socialista allora sovente ha rivendicato dai dirigenti locali
Pensiamo ad una figura emblematica del popolarismo piemontese come Carlo Torriani che viene dalla dirigenza dall'Azione Cattolica regionale ma poi diventa uno dei leader del movimento anche sul piano non solo locale
Ebbene il Partito Popolare rivendica il fatto che tra il diciannove e il venti è stata la il vero contrasto no alla avanzata del socialismo
E in qualche modo rimprovera la classe dirigente liberale di aver i inclinato aver ceduto alla al fascismo abbandonando i propri ideali più alti e il proprio senso delle istituzioni e qui veniamo a al alla questione che dà il titolo al nostro convegno ossia rapporto con la democrazia
A me par di capire per quello che ho letto dei tanti interventi dei popolari piemontesi anche su periodici locali
Che la gran parte del mondo dei popolari in particolare quelli di provenienza dal mondo cattolico ha un rapporto sincero con la democrazia e con le istituzioni liberaldemocratiche ma nutre comprensibili diffidenze rispetto al mondo liberale sia per la questione massonica sia per il motivo sociale
Riguardante in particolare rapporto col mondo imprenditoriale agrario prima ancora che industriale
Perché questo mondo imprenditoriale agrario discende degli interessi che sono lontani
Talora decisamente opposti a quelli dei piccoli proprietari dei mezzadri che forniscono nelle campagne piemontesi una delle componenti qui importanti della base elettorale del Partito popolare
Questa difficoltà
Come accennavo si accentua dopo il mille novecentoventuno perché questo successo elettorale non si trasforma in una vittoria politica in una capacità e una possibilità di gestire il potere questo si accentua ed è un aspetto che mi permetto di porre in evidenza perché e poco considerato si accentua rispetto al versante delle elezioni amministrative
Dove la dirigenza popolare si trova di fronte ad un problema le elezioni amministrative a differenza di quelle politiche seguono un sistema elettorale
Maggioritario e non proporzionale
Questo la richiesta da parte dei popolare IBI applicare il sistema proporzionale anche alle elezioni amministrative viene osteggiata tanto dai liberali quanto dei socialisti
Perché temono evidentemente questa terza forza
E questo però conduce ad un problema molto serio per il Partito popolare
Perché a livello locale sia di amministrazioni comunali che provinciali si trova a dover costi scegliere tra schierarsi con il blocco cosiddetti blocchi costituzionali oppure con i socialisti
è una scelta molto difficile ma pressoché obbligata perché la polemica anti socialista era stata così forte radicata da creare molte difficoltà
Ad un'alleanza che matura solo in alcuni ambienti viene si profila nell'Alessandrino nel Torinese ma viene sostanzialmente osteggiata da una parte della stessa dirigenza popola
Al di là di tutte le considerazioni relative all'intervento di Sturzo al convegno de di Torino del ventitré e all'appoggio del al par del Partito popolare al primo governo Mussolini
Resta evidente nella dirigenza del partito popolare piemontese una opposizione rispetto al fascismo una posizione abbastanza netta chiara che ha caratteristiche sia ideologiche
Di questo ha parlato molto chiaramente come sono Traniello ma anche direi sul versante etico al centro c'è la questione della violenza
Come si costeggiava un avvio le la violenza
Perpetrata in alcuni occasione dai socialisti a maggior ragione sì contesta la violenza messa in atto dai fascisti e da parte di alcuni esponenti
Del partito popolare piemontese si sottolinea come questa violenza non sia un fatto occasionale ma sia un metodo punti
Ecco questo credo che sia uno dei tratti che ci riconducono senza evitando gli anacronismi alloggi quindi l'utilizzo della violenza come metodo politico
E il rifiuto da parte almeno di una parte del mondo cattolico popolare di questo metodo
è una presa di posizione che però si scontra con l'appoggio che gradualmente dal Partito popolare la gerarchia sposta verso il partito fascista e quindi pian piano la dell'Anarchia è una parte del clero
Accetta
Quella ipotesi tutto sommato piuttosto paradossale
Che Mussolini Fossa venire incontro alle richieste dei cattolici nella chiesa e che sia il garante dell'ordine e della pacificazione possibile
Una soluzione tutto sommato
Paradossale
Ecco concluderà e questo intervento con un'ultima nota che a me pare via una come dire a un idea del contesto politico ma anche psicologico nel quale si svolge il convegno di Torino del ventitré e
Faccio riferimento al fatto che il fascismo è giunto al potere nel mille novecentoventidue
Con la marcia su Roma ma dopo aver almeno in Piemonte occupato sostanzialmente il territorio quindi la marcia su Roma e già l'esito di un processo di occupazione territoriale violenta è passato attraverso la liquidazione di tutte le giunte locali
Comunali e provinciali erano in mano i socialisti e in alcuni casi anche ai popolare questa azione combinata delle squadre fasciste e poi dei commissariamenti attuati dai prefetti
Fa sì che gran parte dei comuni che avranno governati
Da giunte da consiglieri comunali eletti direttamente dai cittadini
Del danno una gestione commissariale
E poi alle soglie del ventitré tra la fine del ventidue e l'inizio del mille novecentoventitré
è si tratta di andare alle nuove elezioni amministrative dove il movimento fascista non più come blocco costituzionale ma come partito
Si presenta e Palma Ambrassa
Ecco eh molto significativo a mio avviso nota Camp proprio negli Nesi che precede il giorno il congresso di Torino del ventitré
Mentre sui giornali diocesani si parla di questo congresso si individuano i delegati locali al congresso
Il Partito popolare non si presente al più alle elezioni amministrative e di questo non viene aperta nessuna discussione
Perché evidentemente il clima di intimidazione e di minaccia da parte dei fascisti ormai diventato palese e questo d'Pennella un po'il contesto nel quale si sviluppa il dibattito
Del del congresso
Del mio novecentoventitré concludo dicendo che mi pare ripeto senza andare in questioni anacronistiche che però questa vicenda ci sottoponga due questioni Carlo
Il primo il rapporto con le istituzioni
Tra il mille novecentodue ventidue mille novecentoventi tra il partito popolare non si trova più a operare in un contesto di istituzioni stabili ma l'istituzione che stanno per collassati
E quindi c'è da domandarsi che tipo di solidità
Queste istituzioni liberaldemocratiche avevano e hanno oggi il secondo è il rapporto con la violenza
Perché all'epoca c'era il manganello l'olio di ricino è anche qualcosa di molto peggio
Oggi ci sono modalità di comunicazione e violenti che sicuramente vanno toccare e a inquina il metodo del dialogo politico e questo sicuramente pone in discussione di nuovo il rapporto con la violenza
Ringrazio per l'attenzione a disposizione per eventuali ragionamento interiore grazie
Grazie professor Rapetti
Mi pare che abbiamo appreso ancora una volta l'opportunità e la necessità di ragionare diritti fare ricerca su quelle su quella che con quello che è il rapporto con la società che il Partito popolare nel suo naso apparire parabola storica riuscito davvero come fasce dalle sociale di cui lei ha parlato ed è questo ci porta e ci induce ormai
Anche entrare nel prossimo futuro un raccordo di tutte le esperienze di tutte che si sono svolte dall'epoca del Partito popolare nelle varie nelle varie regioni Taviani
E questo importante perché
Perché ci fa comprendere che quando De Gasperi prese il timone
Della dalla nascita della Democrazia Cristiana aveva un tessuto
Non solo di consenso ma anche di uomini su cui contare
E questo è un fatto molto importante perché pone ancora in nuce
La grande figura di ricostruttore della democrazia del popolare Alcide De Gasperi grazie ancora adesso passiamo la parola al professor Luigi Giorgi che ci dirà di cosa parte due
Grazie grazie
Mi scuso per per il ritardo
Se io volevo un po'soffermarmi su quello che precede il congresso di Torino che praticamente atteggiamento popolare di fronte alla marcia su Roma di cui l'anno scorso abbiamo se ricordato il centesimo anniversario
E qui è perché sono giorni
Come si deve si può dire paradigma dici perché
Ci permettono di di comprendere come il popolarismo la democrazia italiana e il popolarismo come dottrina politica come l'organizzazione partitica si sia confrontato con con l'emergere
Del del fascismo in quello che Renzo De Felice ha chiamato una controspinta reazionaria
Dopo ammesso che ci sia stato una spinta rivoluzionaria voi insomma sul su questo la storiografia sul biennio rosso è abbastanza si sono riviste alcune categorie alcune e alcune posizioni
Perché i popolari avevano partecipato ad alcuni dei governi che con difficoltà avevano tentato di gestire il Paese da dal diciannove e parliamo di sei di sei governi dal diciannove al ventidue
Nel quadro dei dei delle responsabilità di governo pure in quella che Gabriele De Rosa definito di lealtà e contrasto
Soprattutto con Giolitti i militanti popolari erano anche oggetto di delle violenze prima socialista è stato ricordato e poi anche di quelle ma nazional fasciste
E questo diciamo è un aspetto importante perché ci trasmette quello che era il contesto sociale perché è un'Italia che che non smobilitare il fatto
La violenza diventa parte integrante del discorso pubblico e il dello scatto che il fascismo fa è quello di farne proprio una matrice programmatica e di azione rispetto alla alla propria azione politica e quindi vari erano gli attacchi e popolari sia nella loro dimensione di partito sia in quella espressa
Dalla loro appartenenza alla Chiesa e quindi come che avvenivano come ha ricordato sia per per mano dal socialista che per ora dei fascisti
Il tutto in un quadro in cui Sabbatucci ha ricordato la legalità istituzionale andava pian piano sgretolando si sia a livello di pubblica sicurezza che di quello di una grande della magistratura
Quindi hip edifici di giorni del del ventidue in casa volare risentono un po'di questo progresso così così dure contrastato segnato da attacchi e da violenze per cui Sturzo scrive anche molte volte a Giolitti chiedendo maggiore tutela per il partito e per gli esponenti dal dal del partito ed e dei popolari e quindi da un lato il fascismo veniva individuata e condannato nelle sue violenze dall'altro però
Era considerato in alcuni aspetti come transitorio come parte di un corpo nazionale secondo voi se vogliamo un organismo un po'proprio di una lettura struzzi Ana
E rispetto alle alla condanna delle violenze che Seganti che era il direttore del Popolo nuovo decide del del quattro scriveva al quattro giugno del ventidue che decise era la condanna di un metodo politico basato soltanto sulla violenza un metodo che rimarcò
Non solo non poggia mai alcun nostro non non può avete già mai alcun nostro consenso ma non può trovare presso di noi alcuna attenuazione di giudizio malgrado qualsiasi giustificazione ideale con cui si tenti di contestarla
Nello stesso articolo si tendeva a circoscrivere il fascismo ad una parte del Paese ad una porzione qualificata di esso considerando tutto il resto come sano e forte e e scrive ancora Seganti e magnificamente capace di reagire di vincere
Come ha scritto Gabriele De Rosa rispetto all'atteggiamento di Giolitti nei confronti del fascismo forse anche in casa popolare come delle altre forze politiche si vedevano i fascisti in mano ma non il fascismo
Il punto di vista volare in forza della sua riflessione o originaria
E cui aveva dato il grande apporto Sturzo naturalmente quasi rifonda Nder rigenerando il senso della partecipazione democratica dei cattolici alla vita nazionale penso al discorso di Caltagirone
Si concentrava sulla crisi dell'istituto dell'istituzione parlamentare come evento che aveva qua aperto la strada all'incertezza sociale politica e che in qualche misura aveva coadiuvato l'immagine del fascismo e del suo capo
Che nelle elezioni del ventuno ricordiamo insomma aveva portato appena trentacinque deputati con la politica dei blocchi all'interno del Parlamento su questi aspetti voi struzzo tornerà nel venticinque parlando a Parigi
Dove affronterà il problema della libertà della crisi italiana individuando il fascismo come eredità in parte degli igname agì dell'ignavia giolittiana che aveva che anzi aveva nel periodo del suo Governo goduto di un'escalation anche parlamentari inaspettata
E attribuendo proprio al congresso di Torino come momento in quel partito aveva rivendicato per tutti disse il diritto alla libertà nella speranza di Speed inserire le forze sane del fascismo nella Costituzione
L'attenzione di Sturzo in quei giorni così caotici del ventidue
Sì appunto ha inoltre sul tentativo di Giolitti riformare un governo nonostante quello che poi è stato definito il cosiddetto veto del sacerdote di Caltagirone e allo stesso tempo verso una possibile alleanza per quanto improbabile con i socialisti e i risultati
Sulla prima s'questione scriveva emblematicamente il popolo nuovo nel contesto di un dissidio Forsin componibile fra due visioni e due modi di declinare la partecipazione politica e la stessa pratica contingente che ciò dimostrava quasi quasi come impossibile si dimostrava quasi come impossibile in quanto non era un problema di uomini ma della irriducibile differenza fra due sistemi e due concezioni
E quindi tale contrastare contorni cito del contrasto tra un uomo che dietro di sé a un partito
Non ha un partito Mona diventerà parlamentare è un altro uomo che ha con sé un grande partito e c'erano una immensa forza del Paese
Che egli rappresenta nel modo più vivo con una serenità imperturbabile con una fede incrollabile
Il dato di fondo era rappresentato dalla riflessione che quella turbolenta situazione non solo a livello di ordine pubblico si potesse attraverso una rinnovata e rigenerata centralità dell'Assemblea parlamentari Zare la crisi
Disinnescare la violenza fu fascista e con essa probabilmente il fascismo fortificare lo Stato attraverso una sua rimasto riarticolazione autonomistica intesa come capacità di regolare le masse dentro i processi decisionali del Paese
Costruendo Poli amministrativi che fossero vissuti dai dai cittadini come spazi di governi di prossimità nel quadro dell'unità nazionale come poi Sturzo disse a Venezia nel congresso
Nella famosa relazione sulla Regione quindi dando in questo modo all'al Paese la capacità di reagire frenare in qualche misura la violenza
In questo modo lo Stato avrebbe acquisito quell'autorevolezza che gli avrebbe permesso di contrastare adeguatamente il dilagare delle violenze fasciste e si poteva leggere sempre su Popolo Nuovo del trenta aprile del ventidue che l'ora è veramente giunta noi crediamo nel dell'Örebro allora veramente giunta Coni che vediamo nella quale il governo chiunque esso sia deve decidersi ad intervenire con qualche cosa di più energico che non le solite circolari è una guerra civile che si deve evitare occorre forse faremo fa rilevare come emergesse dal ragionamento popolare un dato drammatico e forse ineludibile
Quello della guerra civile che avrebbe contrassegnato la storia del paese poi negli anni seguenti che ma questo termine è stato un po'forse eccessivamente retrodatato come categoria dei riferimento ma penso al libro dei fabbri di Fabio Fabbri
Che parla delle dei quel giorni del degli anni Venti come l'origine della guerra civile italiana
Sulla crisi quindi tornando a Seganti al popolo nuovo ragionava che essa potesse essere superata solo nel quadro della legittima rappresentanza del popolo e cioè il parlamento
Il partito si speso il Partito popolare tramite il pronunciamento del Consiglio nazionale dell'ottobre del ventidue
Nel proporre la propria azione la propria organizzazione come mezzo in grado di contrastare secondo spirito di avvenne che abnegazione disciplina con il medico proprio della Libertas la situazione difficile in cui il paese sembrava precipitata ogni giorno in maniera irreversibile
Seguendo la via della legalità nelle forme nel metodo nel quadro delle istituzioni e qui leggo e nel un po'
Quello che riporta detto don De Rossi rispetto alla all'azione dei di quei giorni in questa attività al Partito popolare italiano non può e niente fa attenuare la sua caratteristica democratica della qua dalla quale escluso ed esclude ogni portata demagogica
Perché esso si basa sopra una una ragione di di solidarietà fra tutte le classi e di elevazione morale dei lavoratori
Le le ipotesi che la crisi potesse svolgersi lungo percorsi parlamentare soprattutto attraverso una rinnovata forza dello Stato andarono ben presto deluse
Emblematico è lo stupore che si legge sul Popolo Nuovo quando il re di fatto non firma lo stato d'assedio e permette ai fascisti di entrare qui a Roma
Allora qui cito all'ultimo istante perché mentre guidiamo questo giornale la situazione precipita di ora in ora apprendiamo che lei si è rifiutato di fermare il decreto è stato d'assedio
Il fascismo al passo libero su Roma per la conquista dei poteri pubblici dello Stato
Principio o fine della crisi
Si chiedeva il settimanale del partito non emergeva diciamo quindi un allarmismo meno in questa fase ma una sincera preoccupazione quella sì
Nella sua complessità la visione popolare era senza dubbio alternativa quella giolittiana che lo statista piemontese aveva sperimentato in altre occasioni di una semplice a Colle acque e in altre occasioni con altre forze politiche di una semplice accoglienza dei fascisti nei gangli della vita parlamentare per una loro se vogliamo normalizzazione
E che fu una cieca purtroppo ad un certo punto anche una tendenza presente nella nella visione di una cattolici cattolici Zazie uno del fascismo
Anche in alcuni alcuni ambienti vaticani per ripopolare infatti occorreva non tentare di attirati fascismi nel il facili facili 'sti
Nel quadro dello Stato e di una qualsivoglia afganizzazione istituzionale per cercare disarmati insaturi ma la prospettiva era diversa quasi opposta
Servirà a costruire una rinnovata impalcature sta Pier statale più forte autorevole ed ampia nei suoi processi decisionali nel suo spazio legislative di governo in modo da contenere faccia sarà alla fonte ciò che alimentava la minaccia fascista attraverso l'uso e la concreta attuazione di libertà e partecipazioni popolari
Forse furono queste le motivazioni oltre alle istanze programmatiche spinsero il partito ad una delle sue pagine più controverse difficili e c'è la prima partecipazione al primo esecutivo
Mussolini
Quindi diciamo che era un po'questo quello che precede
E che rappresenta il Noe il nucleo del poi del del congresso di Torino perché diciamo c'era un'idea nel Nenni popolari e soprattutto di Sturzo
Che il tornante del primo dopoguerra fosse qualcosa di difficile la fine del conflitto aveva aperto una fase difficile di complessa decifrazione
Già commentando la nota del diciassette la nota dei Benedetto quindicesimo sulla inutile strage
Aveva detto Sturzo che ai popoli nella grande rigenerazione che verrà dopo la guerra è segnato dal Vaticano il cammino dell'avvenire non so se in una società delle nazioni che non può essere basata che sulla democrazia e sul cristianesimo insieme era era consapevole cioè che si sarebbe aperta una stagione di rivendicazione volare profonda e sostanziale sia interna che internazionale
Come ribadito e a Milano nel novembre del diciotto subito dopo la fine del del conflitto
Con parole a loro modo profetiche in cui disse il suolo della vecchia Europa è percorso da profonde trasformazioni delle quali conosciamo la la superficie turbata in pura
Cioè rappresentava la premessa per ciò che sarebbe accaduti in seguito espulso tornerà su questa sua come dire elaborazione Giachini come ho ricordato nei giorni difficili del ventidue e prima a Firenze in gennaio dove individua come caratteristica principale non transitoria del fascismo la violenza
Aveva diciamo dipinto un po'la il fascismo come fenomeno fenomeno politico nell'analisi che
Conosceva come veramente proprio il tema sostanziale della violenza che rappresentava almeno si sperava un fenomeno trans transitoria ma che struzzo ricordò se tale non sarà se invece si estenderà non può non rilevarsi come lo stato sia impotente come i suoi organi e come i suoi organi funzionino male
Veniva ribadita anche perché strutturare nella nella visione popolare necessita di vincolare tutto nell'ambito statale di una costituzionalizzazione dei processi politici
E su questi insisterà analizzando col fascismo anche Ferrari
In modo da allontanare alla violenza e costruire in organicità e libertà uno stato di articolato secondo una partecipazione Beta e popolare non perché disse credeva che gli istituti in se stessi avessero una forza taumaturgica non crede infatti la
Disse Sturzo che
Non credo che i regolamenti valgano più degli uomini ma perché quando un istituto invecchia ma bisognava trasformarla altrimenti avrebbe perso la capacità ideale e pratica di rispondere alle sfide poste dalla contingenza dalla modernità
Ciò si precisa o qualche qualche mese dopo la marcia su Roma parlando a Torino in dicembre
Un discorso complesso in cui emergeva la effettiva sfiducia verso il fascismo e nei confronti di Mussolini sia per motivazioni interne al movimento fascista
Stesso sia per ragioni esterne per un difetto congenito divisione di elaborazione che veniva risolto tutto nell'organizzazione della forza e nella pratica di esse
La partita si giocava ancora nell'attesa nel nervosa di come la situazione si sarebbe voluta nel frattempo comma ricordare i popolari erano entrati nel primo governo Mussolini all'Inter dall'interno della definizione la partita si gioca all'interno della ridefinizione del rinnovamento dell'architettura e dei compiti sia dello Stato nella sua costruzione interna ed esterna
E la promozione di un'effettiva autonomia amministrativa come parte fondante dove dell'unità nazionale sia nel quadro di una rivalutazione della modifica del ruolo della Camera nel contesto disse maestoso di uno Stato accentrato
Burocratico che mostra ormai la corda e che qui Sturzo cita ancora devo e quando Mussolini chiama questa Camera sorda e grigia e la spada col suo gesto ha riferito una rappresenta una rappresentanza ma colpito l'effetto e non la causa
Ecco io penso che questi siano un po'i passaggi che porteranno coi a quello famoso discorso che è stato qui ricordato che e poi al congresso del che De Rosa definito con una immagine secondo me molto efficace del disincaglio del Partito popolare rispetto alla alla collaborazione con con il primo con il primo governo Mussolini e quindi come un po'diciamo il tutto quello che precede il quei giorni dell'aprile del ventitré Secondo me trovano una loro continuità è un loro sfogo nel nel famoso discorso di Sturzo e poi in quella che sarà l'elaborazione popolare negli anni duri dell'esilio
E penso a Francesco Luigi Ferrari che sarà uno uno dei protagonisti
Del anche del del dibattito all'interno del congresso di Torino grazie
Grazie professor Giorgio che
C'era ricordato ci ha fatto presente terrena
Difficile
Complesse anche compromesso in cui si svolse la breve parabola del del partito popolare
Facendoci presente che gli atteggiamenti discorso della quota maggioritaria dei popolari non si comprendono bene se non riferendosi a delle situazioni
E sono che in quel periodo furono situazioni di estrema gravità
Da biennio rosso alla alla violenza sono operaia e alla violenza fascista
Si parlava in struzzo parroco a Torino con questa attenzione politica e sicuramente anche morale grazie dottor Giorgio il professor Giorgio e adesso passo la parola
A uno degli studiosi maggiore assieme a Francesco Traniello del dodici Sturzo del popolarismo e quindi star saremo tutti presenti ben attenti a quelli critici conterà ti ringrazio ciascuno di ringraziamento io partirei proprio da
Dalle tue ultime riflessioni rispetto a al clima generale di quelli di quegli anni possiamo dire che nella storia politica del nostro Paese il mille novecentoventitré assume un significato particolare caratterizzato da una serie di eventi che rappresentano in forma evidente direi la prova generale di quello che poi sarà era destinato a trasformarsi nel regime totalitario fascista
Va ricordato che nel dicembre ventidue era stato istituito il Gran Consiglio del fascismo
Era destinata svolgerà una funzione di raccordo tra governo e partito nel gennaio ventitré e venne istituzionalizzato
La Milizia volontaria per la Sicurezza nazionale che erano dei corpi armati
Fascisti che in qualche modo erano al servizio del del partito
Un esercito di partito con il compito appunto di proteggere quelli che venivano definiti gli inesorabili sviluppi della rivoluzione
Sono eventi che Luigi Salvatorelli ha interpretato interpretò allora come una vera rivoluzione sbocca ante in una dittatura ecco in a queste riforme istituzionali seguiva una serie anche di duri interventi repressivi il due febbraio assistiamo all'arresto di Piero Gobetti il tre febbraio di Amedeo Bordiga il primo marzo di Giacinto Menotti serrati
Il ventuno aprile verrà abolita la festività del primo maggio è sostituita con la istituzione della festa per il Natale di Roma
Il ventisette aprile veniva approvata la riforma Gentile sulla scuola il dodici luglio
Viene varato il decreto sulla stampa che consentiva al prefetto di diffidare a dichiarare decaduto il gerente di un giornale a seguito di pubblicazioni di notizie che avessero recato danno all'azione del governo
Il ventuno luglio abbiamo il varo della legge elettorale cervo che aboliva il sistema proporzionale instaurava
Un sistema maggioritario destinato a ridimensionare il peso dei partiti di opposizione
Il ventiquattro agosto veniva ucciso
Ad Argenta don Minzoni il venti novembre a Roma si ebbe un assalto all'abitazione di Nitti il dieci dicembre venne devastata la tipografia della giustizia a Milano il ventisei dicembre
A Roma Giovanni Amendola subire una violenta aggressione siamo quindi di fronte a una serie di eventi che offrono l'immagine di un Paese
Che viveva con incertezza volte Cosma ardimento queste radicali alterazioni della vita pubblica destinata a far tacere molte voci libere che saranno costrette al silenzio e poi all'esilio
Ecco il congresso del Partito popolare va all'INPS va collocato all'interno di questo congresso va interpretato come la presa di coscienza di un processo di involuzione autoritaria della vita politica nazionale
Di fronte al quale il Partito Popolare intese manifestare il suo dissenso e riaffermare la sua presenza
Noto è già stato ricordato da da altri che mi hanno preceduto come la collaborazione dei popolari al governo Mussolini decisa dopo la marcia su Roma nonostante il parco il parere contrario di Sturzo si era dimostrata
Difficile spesso tormentata
E emerge nel partito l'esigenza di disincagliare uno da questa collaborazione
Soprattutto queste diciamo questa volontà e presente in uomini quali Francesco Luigi Ferrari il domani d'Italia il settimanale da lui fondato
Il ventiquattro dicembre ventidue quattro giorni dopo che Sturzo in un discorso tenuto alla Camera di Commercio di Torino aveva riaffermato la validità del regime parlamentare
E della libera esistenza dei partiti non nascondendo il timore che la collaborazione al governo rischiasse disse Sturzo di far perdere al partito la sua autonomia e consistenza ideologica
Ecco non va dimenticato che alla scissione del Partito popolare miravano
Mirava all'azione corrosiva del fascismo che attraverso anche l'aiuto di alcuni parlamentari popolari penso Tovini Cavazzoni Pestalozza martire
Cercarono di provocare fratture interne di mettere in crisi la segreteria politica di Sturzo
Il tentativo più clamoroso si ebbe il dieci aprile ventitré quasi alla vigilia del congresso di Torino con un ordine del giorno
Votato
Dagli esponenti della Destra popolare nel quale si chiedeva l'espulsione dal partito del gruppo dei gruppi della sinistra
E due giorni dopo appare l'appello programma dell'Unione nazionale ispirata da Ottavio Cornaggia
Che auspicava l'alleanza tra cattolici conservatori e filo fascisti ecco in questo clima che si respira e questo è il clima che si respira la vigilia del congresso
Ecco la stampa nazionale alla stampa nazionale non sfugge questo questo il significato politico che in questo momento il congresso del Partito popolare assumeva si trattava tra l'altro della prima assise di partito dopo la marcia su Roma e quindi vediamo come l'undici aprile ventitré il il quotidiano la Stampa di Torino in un articolo dal titolo Mussolini contro lo Sturzo scriveva
Si comprende pertanto il senso di attesa che accompagna la riunione di Torino
Alla quale più quelli consueti questioni economiche e sociali iscritte all'ordine del giorno si attende la soluzione di una grossa questione politica
Cioè il definitivo rientra mento del Partito popolare verso il governo fascista
Dal soltanto Cesare Sobrero sul Giorno di Napoli del dodici aprile ventitré definiti Partito popolare un grande partito che metteva
Che resisteva al tentativo del governo di Schindler lo per indebolirlo e di sottrargli il proprio Indian borgo o il proprio lutto Andor
Nella persona del piccolo prete siciliano tutto nervi e tutto fuoco chiamato dal suo ardente temperamento alla lotta della politica
Si trattava per Sobrero di un duello da tempo impegnato tra Sturzo e Mussolini
E la relazione di Sturzo al congresso di Torino ci offre certamente la più lucida e penetrante rappresentazione del popolarismo della sua filosofia politica
Indicando cosa differenziava il pensiero popolare dalle altre culture politiche presenti nel Paese
E soprattutto dal fascismo che dopo la marcia su Roma aveva tentato di svuotare il ruolo politico del Partito Popolare sostenendo che la presenza del popolarismo
In difesa degli interessi della Chiesa e dei cattolici ti veniva ormai superflua di fronte a un governo che proclamava il suo ossequio
Alla Chiesa e che assumeva la difesa degli interessi cattolici nella sostanza si trattava del disconoscimento del ruolo politico del popolarismo delle sue ragioni storiche delle regioni potremmo dire della sua esistenza
E Sturzo attacco senza mezzi termini al congresso di Torino questi cattolici che gli avevano voltato le spalle
E desideravano come disse un buon partito clericale ricco di adattamenti localistici amministrativi ed elettorali senza responsabilità diretta di governo né aspirazioni audace e attacco decisamente quelli che definisce Clay ricca letti senza convinzione che ieri vennero noi e oggi se ne vanno che auspicavano un partito che tenesse in freno le masse operaie con il concorso della forza che facesse da puntello per gli utili servizi a quel partito dominante che si compiace S. di tenere un certo equilibrio tra politica e religione
Ma secondo Sturzo era principalmente la diversa concezione dello Stato che determinava l'impossibilità di una simbiosi o di una intesa tra fascismo e Polaris
Il leader popolare rivendico al suo partito una funzione storica e politica e civile potremmo dire di grande di grande significato e dirette
Se mi consentite vale la pena di rileggerlo ancora una volta questo brano del discorso
Siamo sorti a combattere lo Stato laico dello Stato Pantelli Stane le concezioni del liberalismo e della democrazia
Combattiamo anche lo Stato quale primo etico il concetto assoluto della nazione Pantelli citato dei ficcata che è lo stesso
Per noi lo Stato la società organizzata politicamente per raggiungere fini specifici che essa non sopprime non annulla non crea e diritti naturali dell'uomo dalla famiglia della classe dei comuni
E la religione soltanto li coordina e li tutela nei limiti della propria funzione politica
Per noi lo Stato non è il primo etico non crea l'etica la traduce in legge le dà forza sociale per noi lo Stato non è la libertà non è al di sopra della libertà la riconosce la cortina
L'inimitabile uso perché non degeneri licenzi
Per non lo Stato non è la religione la rispetta ne tutela l'uso dei diritti esterni e pubblici per noi la nazione non è un ente spirituale assorbente la vita dei singoli
è il complesso storico di un popolo uno che agisce nella solidarietà della sua attività e che sviluppa le sue energie negli organismi in cui ogni nazione civile
Ordinata tutto ciò fa parte di una concezione teorica ben precisa più una Filosofia inconfondibile differenziata
è una valutazione oggettiva della realtà storica
E crea la corrente politica che vi si approssimi che vi si avvicini che operi in conseguenza che lotti cadendo vincendo secondo momenti storici del divenire umano
Ecco ha scritto
Lo storico uno storico irlandese danni e lenta mi Binci che la relazione di Sturzo al congresso fu uno dei suoi maggiori di uno dei maggiori discorsi della sua turca Riviere
Dal suo canto morì suo sarda definito questo discorso l'ultimo dei dei suoi grandi discorsi politici
E certamente e questo discorso rappresenta il momento della piena maturità politica di Sturzo il suo pensiero le sue idee sui problemi del partito
Sulla situazione politica
Del Paese sul ruolo che i popolari era affidata in quel momento
Vennero espressi con una chiarezza insieme un rigore non comuni e il tono generale del discorso fu serrato carico di tensione di passione
Con una prosa direi asciutta che poco o nulla concedeva alla retorica ma che riusciva a trascinare l'uditorio
Che non è azzardato affermare che questo discorso già mi sembra Traniello lo ha sottolineato rappresenta una sorta di pietra miliare nella storia del cattolicesimo politico e democratico in Italia ne usciva il disegno di un partito che era l'antitesi del fascismo della concezione dello Stato sui problemi internazionali sulle controversie sociali sul valore della democrazia delle libertà costituzionali
E sul ruolo del Parlamento
Ricordavo star l'uditorio composto per nove decimi di antifascisti capiva ogni allusione applaudiva freneticamente tutte le frasi che potevano significare una riserva un indice di opposizione
Ai maggiori esponenti negli ambienti della cultura antifascista in quel momento
Che in passato non avevano mancato di esprimere riserve sulla natura del suo ruolo politico del popolarismo non sfuggì il significato di questo congresso non sfuggì il peso della relazione di Sturzo
Carlo Rosselli scriveva Gobetti il quattordici aprile dunque Sturzo come si prevedeva ha stravinto i destri ne escono malamente
L'antifascismo potenziare del PPI mi sembra ormai assicurato almeno a giudicare dal comprende dal contegno della stampa governativa Gobetti a sua volte scriveva al leader popolare il ventisei aprile nonno voluta disturbarla al congresso perché la vedevo preso in tante cose più importanti ma l'ho seguita con animo liberale molto cordialmente
E Palmiro Togliatti che in passato non aveva mancato di esprimere giudizi negativi sul Partito popolare sul suo ruolo nella vita politica nazionale sottolineo di grande valore del congresso di Torino
Scrivendo il solo fatto che vi siano delle masse che o sono una manifestazione aperta del loro modo di sentire deve essere considerato per il fascismo la sconfitta ciò vuol dire che queste masse non pensano più come sei tre mesi or sono che tutto sia finito che tutto resti da fare che non resti da fare altro che subire il sopruso la privazione della propria personalità
E Anna Kuliscioff a sua volta scrivendo a Turate il ventiquattro aprile ventitré giudicava l'esito del congresso popolare in in modo positivo spicca andrà dirittura un intervento del Vaticano
Per sbloccare la situazione politica scriveva se però il Vaticano
Palleggia se il Partito popolare non sarebbe illusorio alla speranza di una reazione alla dittatura fascista che potrebbe sorgere all'estero
Naturalmente il carattere antifascista del congresso di Torino non sfuggì Ina alla alla stampa fascista e non sfuggì a Mussolini
E Sturzo fu attaccato violentemente c'è questo articolo di Gaetano polvere lì sul Popolo d'Italia dal titolo il discorso di un nemico
Ecco secondo Sturzo questo articolo in realtà era ispirato o diritti o addirittura era stato dettato dallo stesso Mussolini
E certamente non mancano in questa dico lip Toni e l'enfasi della prosa mussoliniana
Sturzo viene definito l'uomo nefasto che vuol mettere le forze naturali cattoliche come un macigno sulla via Imperiale assegnata all'Italia
E ancora si legge don Sturzo non comprende la nazione che era imperiale sotto Roma e che dopo mille cinquecento anni si è ritrovata Vittorio Veneto con le varie stirpi ricongiunti
Don Sturzo nega l'intero e con ciò nega la gloria del cattolicesimo nega l'impero romano e cristiano di Costantino nega il Sacro Impero di Dante lo Sturzo non ha un'anima romana
Ma è per ciò stesso un uomo pericoloso è nefasto sul cammino dell'Italia imperiale Viero Marx colla sorta di scamiciati
Oggi vi è un piccolo prete siciliano che vuole ricondurre l'Italia alle beghe ministeriali di Montecitorio
Per il contratto di Al quanti portafogli con Modigliani Emmitt
E sempre sul Popolo d'Italia Vincenzo Morello con lo pseudonimo di Rastignano definì il dibattito al congresso di Torino tutto contro il fascismo e di opposizione al governo fascista
Il quotidiano il nuovo Paese e affinché quotidiano disperazione filo fascista definisco Urso prete sinistro
E il congresso di Torino il primo congresso antifascista nel quale l'antifascismo sia stato russo rumorosamente ostentato
Sull'idea nazionale Maurizio mare Aprilia sottolineava come il Partito Popolare dimostrava di non essere affatto penetrato per lo spirito di rinnovamento che agitava la Società italiana
Anzi di essere sostanzialmente ospiti ostile a questo spirito di rinnovamento
Ecco la questione della collaborazione dei popolari al governo Mussolini nel corso del congresso era stata affidata alla relazione di De Gasperi
Che si mantenesse un piano di equilibrio
Sostenendo che la una eventuale collaborazione al fascismo era ancora possibile purché non si mettessero in discussioni firma i punti fermi del programma popolare
In primo luogo il sistema proporzionale
E a suo avviso il coro il collaborazionismo non doveva comportare fusione o confusione di dottrina nessuna possibilità di svuotamento o di sostituzione
Ecco lo stesso De Gasperi un anno dopo riconobbe
Che la mancata in quel momento vi fu una da parte sua una mancata valutazione del fatale contrasto politico che derivava dall'antitesi tecnica
Queste questa timida apertura condizionata da una chiara dei fermati Silone delle istanze politiche del del popolarismo in realtà non
Trovarono
Ascolto nel nel capo del fascismo nonostante i tentativi di Cavazzoni tendenti a rassicurare Mussolini di lì in diciamo in questa occasione Mussolini concluse la sua lettera diretta a Cavazzoni che era il ministro presente nel partito nel nel governo Mussolini
Concludo se questa sua lettera accettando le dimissioni
Dei degli esponenti popolari al governo dimissioni realtà mai mai presentate
Ecco comincia diciamo un Periodo particolarmente difficile e doloroso nell'esperienza politica di Sturzo
Perché per colpire Sturzo e il suo partito Mussolini andò oltre a g direttamente sul Vaticano
Diciamo che
La prospettiva popolare in quanto espressione politica autonoma organica della tradizione democratico cristiana era in realtà il vero ostacolo per il fascismo
In quanto contrastava questo Obiettivo del fascismo di una sorta di blocco d'ordine tra forze moderate e conservatrici e cattoliche e partì dal Vaticano il cinque luglio la lettera diretta a monsignor Mario Sturzo vescovo di e Piazza Armerina nel quale si invitava il leader del Partito Popolare senza ulteriore dilazione a dimettersi da segretario politico
Facendo cosa gradita al Santo Padre in considerazione degli interessi superiori della chiesa Sturzo cercò di resistere c'è una sua lettera
Beh nota del sette luglio diretta al Papa nel quale spiega in qualche modo quella che Luigi ricava l'inopportunità di un suo ritiro dalla vita politica
Non posso dissimulare scritti scrisse che in un periodo nel quale ogni ausilio umane l'aiuto economico sono mancati quando sono state sciolte centinaia e centinaia amministrazioni pubbliche popolari
Quando le leghe sindacali
Sono state sciolte corressi impotenti o costrette a passare al fascismo che circoli e cooperative devastate persone innumerevoli o messe al bando bastonate martoriata
E persino uccise la possibilità di una difesa politica della libertà e delle leggi umane e civili ha tenuto i nostri uomini e il nostro organismo ancora in piedi
E il mio povero nome è servita a creare fiducia e forza al partito anche presso popolazioni che vivono nel regime del terrore
Ecco perché io credo che il mio repentino ritiro oggi può danneggiare quel partito che si ispira veramente i principi cristiani nel vivere civile
E che nella mancanza di qualsiasi carattere verità oggi serve a limitare nella coscienza pubblica
L'arbitro della dittatura
E siamo di fronte a una lettera animata diciamo da un'eccezionale forza morale che tuttavia non ebbe l'esito sperato il dieci luglio il Consiglio nazionale del partito Sturzo presentò le sue dimissioni dichiarò di dimettersi per non lasciare che l'offensiva contro la chiesa iniziata proprio in occasione dell'atteggiamento popolare contro la riforma elettorale politica dalle insidie della minacce andasse più oltre ecco negli anni successivi negli anni anche dell'esilio fu costante di Sturzo il richiamo al congresso di Torino visto con una pietra miliare nella battaglia antifascista del Partito popolare
Un richiamo che troviamo nei suoi scritti più significativi nel ventisei sui tagli e fascismo affermano che il congresso al congresso di Torino i popolari riscattare uno per sé e per gli altri partiti costituzionali il diritto di difendere i principi di libertà e moralità nella vita pubblica
E di sostenere in contrasto con il fascismo ai propri ideali e il proprio passato
Nel quarantuno durante l'esilio americano ebbe a scrivere nell'aprile ventitré al congresso di Torino il partito fisso all'asta la bandiera della libertà
E ancora nel cinquantasette conversando con Gabriele De Rosa confermò che egli pensò il discorso che tenne al congresso come inizio dell'operazione di disincagliare mento della collaborazione ministeriale con Mussolini
Ma c'è un altro richiamo che di Sturzo al Congresso Vittorini che vorrei ricordare
Un articolo apparso sul Popolo il ventinove novembre del ventitré e dal titolo collaborazione opposizione
Secondo Sturzo l'esito le conseguenze del congresso avevano in realtà ha svelato quella che lui ritiene la vera natura del fascismo
Scrisse che il gesto di Mussolini che licenziò captazione Cavazzoni non ebbe altro significato che quello di dire
Qua dentro non ci sono altri padroni che mi stessero appare scendete a ragionevole distanza servitori che siete
Elementi tecnici e non politici fuori dalla responsabilità di direttiva non ammetto che è un altro partito mi tratti da pari a pari e indagini sui miei voleri sui limiti della mia potestà
Ecco secondo Sturzo il fascismo voleva un governo
Di partito un partito che si confonde con il regime con lo Stato non c'era posto per un partito che voleva essere voleva avere una sua personalità una sua ragion d'essere
Per il fascismo non c'era altra soluzione che la visione la confusione l'annichilimento del partito dei suoi uomini del suo programma in quello del fascismo che resta unico predominante politico
I popolari scrisse Sturzo
Non Baratta My favorite potenti con le proprie idee con i propri convincimenti questo significò il congresso di Torino
Vera voce della coscienza italiana questo significò l'opposizione alla riforma dei elettorale questo significa il quotidiano sforzo per difendere il nostro programma che le nostre posizioni morali la nostra dignità
Contro le insidie le blandizie delle persecuzioni grazie
Grazie davvero Francesco per questa
Splendida regolazione anche ci restituisce ci restituisce una
La complessa difficile realtà che Sturzo vive a Torino così come si prepara così come come si evolve
Ora tocca a me
Concludere questo questo convegno
E naturalmente siccome tutti i lavori del convegno ci sono concentrati su un congresso soprattutto su una relazione dovete perdonarmi
Qualche inevitabile
Ripetizione l'ottica con cui io cercava di leggere questa relazione discorso è un'ottica diciamo più di tipo politologico
Ottica storica Francesco due Francesco Francesco Traniello Francesco Malgeri se non me l'hanno già percorsa io tenterò di aggiungere qualche osservazione
Diciamo di tipo politologico proprio sul tema
Il fascismo e la crisi dello Stato liberale così come è vissuto eletto e presentato a Torino da Luigi Sturzo
Voglio iniziare esaminando due prese di posizioni provenienti da parti politiche radicalmente opposte tra loro che furono espresse proprio sue relazioni di Sturzo
Che ricordiamo era intitolata la funzione storica del Partito popolare
Sì un discorso del dodici aprile del ventitré al congresso di Torino
Il popolare Francesco Luigi Ferrari scrisse che essa la relazione pare di un testamento ed è un vangelo di politica democratica
Un vangelo quale Sturzo peraltro a Torino aveva già dato contenuti e prospettive
A sua volta dalla parte opposta come ci ha ricordato Francesco Malgeri attraverso un giornalista Mussolini definisce il discorso destrorso come il discorso di un nemico
Paradossalmente questi due
Giudizi totalmente opposti colgono entrambi l'essenza drammatica deve denunce contenute nel discorso di Sturzo
Ferrari coglie l'attacco
A cui è sottoposta l'identità cattolica del partito popolare assieme all'opera di sgretolamento dello stato di diritto avviato dal fascismo
Il trattamento cui i popolari non sono in grado o non vogliono resiste
E Mussolini a sua volta
Esprime sui lavori congressuali o fa esprimere dai suoi ma non tengo a voi
Sì lavori contro i suoi terreni una non contenuta rabbia
Per la posizione antifascista tenacemente mantenuta nonostante le De Fazio le defezioni decretò fascisti da convincere da Sturzo
Chi rimaneva in realtà ancora per un paio di mesi il segretario nazionale d'un partito che dopo il Partito Socialista aveva ottenuto nell'elezione del mille novecentoventuno la più ampia rappresentanza parlamentare
Aver ottenuto centootto deputati quindi era il secondo partito dopo il Partito Socialista che ne avevo ottenuto ottenuto centoventitré
In sostanza per farla breve afferrare come Mussolini
Era presente
è avvertito
E successo diffuso che stavo ottenendo la politica religiosa del fascismo sia travet gerarchie vaticane parte delle gerarchie vaticane si dice sempre così
Per un bon ton desiderose di risolvere la storica pregiudiziale anti cattolica sia come si espresse Sturzo
Tra quei crudeltà vetri citazione già fatta senza convenzioni che Vendola minori e oggi se ne vanno
In realtà le preoccupazioni di Sturzo per le scelte del Vaticano
E comunque scelte compiva direttamente il Partito popolare dal punto di vista soprattutto dal punto di vista del consenso
La preoccupazione distorsione sarà risaliva almeno al dicembre del mille novecentoventidue quando cominci cricca curve Ubi arcano
Si è adottata per azione cattoliche una rigida forma organizzativa che legava strettamente i soci dell'Azione cattolica agli indirizzi della Santa Sede
Era stato il modo come annotò Gaetano Salvemini
Con il quale Pio undicesimo esce con una cito da Salvemini manovra di accerchiamento per per per privare il Partito Popolare di importanti fasce di consenso
Senza che si manifestassero intenzione di abbattere il partito
Scusa a aveva chiaro questo questo disegno
E infatti a Torino sinti la necessità l'urgenza di chiarire che non cioè i popolari non solo ci sentiamo di non aver finita la nostra giornata politica
Ma che mai più un valore ci sentiamo un popolare reputiamo che il nostro partito ha una sua ragione profonde storica di esistenza in Italia è una sua notevole funzione
Insomma scorso a Torino ce l'ho detto bene Francesco Traniello
Torno insistette su carattere confessionale del partito proprio quel carattere che si rischia o si stava effettivamente perdente
E che poi tutto sommato alla stretta diciamo ristrette quel carattere secondo Stories di fatto non aveva mai oscurato i saldi principi cristiani la citazione e virtuoso
Ma che impegnava quest'ultimo il Partito Popolare a non coinvolgere la Chiesa nelle scelte politiche
Si scontrò quindi concorrente ritenendo riteniamo i soliti compiti del Partito popolare e si confronto con coloro che ritenevano per così dire freddamente
Ancora utile per il bene del Paese che permette il partito si ponesse inattese degli sviluppi della politica fascista tra questi ultimi ricordato
Momento fa Francesco Malgeri ci fu anche Alcide De Gasperi
Che in modo prudente ma convinto di distinzioni collaborazionismo
Che tendenza di atteggiamento di spirito è la collaborazione che uno stato di fatto
Che non non coinvolge nessuna intima adesione che in un atteggiamento laico vediamo dove va a finire che che cosa succede prima di tornare
La posizione di Sturzo invece fu offre non accetto neanche un temporaneo compromesso col fascismo
Il fatto è che per lui va confessionale Rita rimaneva il solo in in innegabile presupposto per legittimare la nuova esperienza
Da qui dunque il titolo democratico dica storici così sporco spiccati spiccate
Tendenze programmatiche riformatrici
Quindi in un partito in grado di concorrere con altri partiti e la trasformazione democratica dello Stato borghese
Allora a questo punto fra almeno è venuta fuori una qualche riflessione io che io suppongo
Che dovesse essere già chiaro da un po'di tempo e non solamente nella primavera del ventitré anni non solamente dopo la marcia su Roma dovesse cioè doveva essere chiare a Mussolini che la natura che Sturzo aveva dato fin dall'inizio al partito un po'popolare con un programma politico e costituzionale
Non solo contrario ma alternativo ad ogni insorgenza rivoluzionari non sono quindi al fascismo
Sia ad ogni resistenza conservatrice
E questo è un fatto molto importante per me sempre passo opportuno sottolineare
Già alla fine del conflitto immediatamente la fine del conflitto mondiale con un Parlamento esautorato dai gabinetti di guerra in di ogni funzione di controllo e di indirizzo del governo
Era emerso tra i movimenti e i partiti di destra come di sinistra
Nonché nell'opinione pubblica un dilemma politico condirettore svolti costituzionale
Un dilemma tra due posizioni
Da un lato
In quella
Siamo raccolta quindi tanta aree liberale pro prestissimo progressista liberal progressista si chiedeva semplicemente di ampliare la rappresentanza parlamentare
Senza toccare i modelli di sviluppo dei processi decisionali
Nella forma di governo sta tutta questi erano i liberali dall'altra parte e in particolare da parte dei nazionalisti i genitori del fascismo
Ecco nonché dei sindacati operai venuta meno ogni fiducia luogo delle vecchie strutture dello Stato si spingeva per affidare a una costituente così citiamo rivoluzionarie
La globale poi citazione dalla società e degli interessi economici per tirare forme inedite di democrazia diretta quel termine che danni sentiamo ancora risuonare fino a ieri sera
Imita in sostanza si spingeva perché gli interessi collettivi specie quelli rappresentati dai sindacati e qui tempi erano poi la forza maggiore assumessero in modo diretto ed esclusivo tutti i poteri divenendo essi stessi lo Stato
Com'è noto diciamo per nostra fortuna Pietro Nenni la Costituente più noto quell'anno Ivan primo dopoguerra
Era tutto ed erano due o meglio poteva esser tutto il fondo USA io aggiungo per fortuna perché se no avremmo avuto un'esperienza di democrazia diretta che si stava
Si stava esplicitando in alcune situazioni soprattutto in Germania nel nell'immediato dopoguerra
L'alternativa queste somme la grande intuizione grande sforzo discorso
L'alternativa tale imposizione per Democrito drizzare lo Stato liberale era Giambelli ben chiara di Vignate nei dodici punti del programma del partito popolare
In particolare mutando strutture e funzioni delle istituzioni rappresentative
Privilegiando il ruolo delle autonomie sociale territoriale sta vivendo la disponibilità dell'Italia a operare attivamente
Negli organismi internazionali impegnati nella pacificazione posso ben nella tentata pacificazione la svolta
Ha svolto e questa è una svolta essenziale lasciatela tante volte Francesco Gabriele De Rosa
La rivolta essenziale nel programma rispetto alla tradizione pre bellica dei cattolici e emittente
La libertà e la giustizia capisaldi diciamo dalla dottrina sociale della Chiesa non erano più e richiamo essenziale a quella dottrina sociale
Per la costruzione di quella che Giuseppe Toniolo aveva definito una democrazia sociale alternativa alle concessioni democratiche laiche aveva pratiche eterodosse
Bensì divenivano elementi qualificanti dell'impegno del Partito popolare nell'arena dei conflitti e dei compromessi politici propri dei partiti delle istituzioni parlamentari e di governo
Ma tale ingerenza omissiva iniziata del partito sarebbe rimasto poco più di una spiegazione se non si fosse trovata
Una sua possibile realizzazione all'interno di un inedito inedito sistema costituzionale perciò si trattò di una situazione
Quello avviata da Stosur che fu incompreso in parte incompresa fin dall'inizio sin da quando germi no da Bari forse gutturale non solamente garbati da parte del Vaticano il peccato e noto per esempio che Piero Gobetti
Nel mille novecento ventidue definiva sforzo e messianico del riformismo
è giovane direttore della rivoluzione liberale peraltro
Vicini
Ebbe sempre molta simpatia fu legato da rapporti di stima e di simpatia contiguità del Partito popolare pubblico dei suoi scritti
Avvertiva Sturzo che che secondo cui a strozzo stava svolgendo un fatto particolare ed è interessante riportare lo Betti perché
Rappresenta diciamo un'idea una un rappresentante dell'antifascismo non cattolico che regge il modello antifascista di distrutta cos'è cos'è
Avvertiva
Gobetti testo Urso stava svolgendo il problema centrale nella politica italiana cito da da da Gobetti che condiziona tutti gli altri problemi
Cioè il problema di raccoglierle forse incapace di creare e sostenere una classe dirigente
E questo è un grande tema
Gobetti è colui che lambisce addebitano sempre nel ventidue ventitré anni
Al partito popolo popolato intento di puntare soprattutto alla riforma
Degli apparati statali piuttosto che fare avanzare una politica alternativa per preparare l'avvento delle masse alla guida costa cioè insomma sorse un formalista
è un'istituzione non era uno che ed è una cosa molto ingiusta molto ingiusto Sturzo
Fu un segretario politico attivissimo
Nell'ottica
Su archivi ecco dimostriamo che nel senso l'intensità di lavoro e che non capiva quello che stava su quello che l'idea fondamentale di Sturzo
è guidare poi quattro
Perù la riforma statuale parte dal basso
Come consenso lotta dinamismo sente dall'alto come attuazione
Viene dall'intimo come tendenza spirituale espresse sintetizzata e tradotta e adattata nel contingente dell'azione politica interna direttiva non si può assolutamente prescindere dalla forma obietta Gobbetti a Gramsci
Cioè dall'ordinamento istituzionale ci
Tra le periferico o e dall'espressione esteriore ordinata e gerarchia degli istituti sociale
Ed è stoltezza concludeva Sturzo pensare che possa attuarsi una riforma semplicemente morale e intima senza che tocchi la natura
I limiti le forme costitutive degli enti pubblici queste diciamo ha compromesso la visione di stucco
L'obiettivo di Sturzo e quindi fin da principio
Fu quello di rinnovare l'intero circuito nel quale si svolgevano i processi decisionali già qualche giorno dopo la fine del confluite diciassette novembre del diciotto un in un discorso famoso pronunciata a Milano da Sturzo
Su titolato sui problemi del dopoguerra
Lui espresse la convinzione che nessun programma di libertà chiudiamo un programma di libertà
E nessuno degli ex necessari processi di rinnovamento politico potevano essere gestiti con qualche efficace dal vecchio ceto parlamentare
Responsabile come scherzi di tutti di squilibrio
Dello Stato liberale
Il giudizio sulla irreversibilità della crisi delle classi dirigenti era chiaro
Forse non credeva a una loro palingenesi
Dopo le prove fornite durante la guerra
Ne ha la capacità di rinverdire i contenuti liberale della cultura d'origine
Al contrario per avviare una complessivo per il risanamento della vita pubblica mi pareva che occorresse non rinviare
Il diretto coinvolgimento delle masse organizzate nei partiti
E in particolare dal nuovo partito dei cattolici con programma specifici da realizzare in un condiviso con testo costituzionale
Non era con in consiglio di fatto
Titanic opponeva che si formava costa
Con quel modello si andava verso alterazione di democrazie dirette che unica riteneva incompatibili con la storica
Nel delineare tale forma partito e di conseguenza il sistema postbellico dei partiti
Corso si discosti sotto Nembo devo ricorrenti non solo della tradizione accattoni ma anche della coeva scienza politica
Che come sappiamo gli erano noti lui conosceva la scienza politica
Non accoglieva per esempio una rigida circolarità conflittuale fissata da Vilfredo Pareto tra la classe di governo tra Capacci e le masse
Diversamente scorso prevedeva che tutti gli individui
A tutti gli individui fosse affidata la responsabilità ad impegnarsi in ogni questione sociale e politica che riguardasse in modo diretto o indiretta
Lui diceva che con un processo paretiano si manteneva un distacco
Tra incapaci e coloro che sarebbero diventati nei secco capace ma rifiutava anche l'idea di Gaetano Mosca di ritenere inseparabili tra loro le organizzazioni riorganizzazione sociale la leadership
Leadership inesorabilmente anche in queste formate da minoranze ritmo spiana che articolata al loro interno e inevitabilmente costituite in forma piramidale ASP assumeva dove scusi l'attentato titolarità dove certo e poi piuttosto Sturzo chiedeva Cremonese nuove classi dirigenti non potessero affermarsi in altro modo se non emergendo dagli organismi dei partiti di massa senza quindi il Progetto centrale sorse a il punto centrale del progetto sul scusate riguardo come la possibilità evolutive del sistema dei partiti dell'io ora luogo e delle loro funzioni
Con questa obiettivo il Partito popolare voce otteneva assieme ai socialisti riformisti distorsione l'adozione del sistema proporzionale eletto ad si metta accennato bene Francesco Malgeri
Inteso come strumento privilegiato
Per consentire quella che lui scrisse l'espressione reale ed efficiente della volontà popolare
Rendere possibile l'attuazione di una serie di riforme idonea a cambiare a Statuto invariato da stress forma di governo vigente si recuperava cioè estorsore comperava
Una
L'idea che la proporzionale già formulati in vari Paesi europei da Stuart Mill poi
E nei primi del Novecento dalla stessa democrazia il presidente di Romolo muore diamoci la svincola i candidati dal Parlamento
Dall'influenza esercitata in varie forme dai poteri locali dello stesso esecutivo
Imponente in alternativa ai partiti invece c'è un aspetto programmatico per legittimare le appartenenze politiche degli scavi
Se era per queste cose qua
Che il buon Giolitti definiva Sturzo un progetto un concorso malizioso non hanno un prete un comando c'è un interromperò escavato insomma è una che chiede le appartenenze partiti ma come dice
Noi abbiamo la nostra opinione biennio sui giornali ci rapportiamo direttamente come ma questo muove significa
Ella dedicare le appartenenze tocca questo il modello disgelo aggettivo che sto avevi in mente
Della vecchie società liberale della vecchia rappresentanza liberale
Con il nuovo un sistema infatti si apriva la prospettiva occupazionale
Si apre una prospettiva di trasformare il vecchio Governo di gabinetto Gallo Presidente del Consiglio dei ministri
Con presidenti del Consiglio nominati dall'arco con vecchi margine con presidente del Consiglio nominate dal cotone legittimati da maggioranze che lui chiamava iberiche indistinte
In una nuova forma di governo parlamentare
Fondata sulla fiducia dalle maggioranze espressi dei partiti su programmi comuni o comunque emerse negli stessi organi rappresenti
Questa non è una foglia d'un mondo non è la follia di di un popolare di un cattolico intelligente del primo queste cose qua sulla faccenda che il Presidente del Consiglio
In con il sistema proporzionale non potessero essere più semplicemente individuati nominati dalla Corona ma da un accordo tra i partiti l'idea di Hans Kelsen
Che aveva scritto la Costituzione o storie nonché l'aveva detto l'aveva scritte seppur con la proporzionale non è più possibile che ci sia un potere esterno che nomina il Presidente del Consiglio
Sono i partiti che si accorge impartiti
Gli organismi non le masse popolo tra virgolette i partiti Candy
La proporzionale inoltre per tolse avrebbe permesso di moralizzare la vita pubblica
Facendo prevalere il principio a Sanchez associazionistiche programmatico su quello individualisti del corruttivo del sistema maggioritaria uninominale era insomma
I la ma ministro della malavita e no Giolitti visto da da Sanremo
Forse sto per finire scusa Stones tentò di non cadere nell'errore costituzionale del commesso negli stessi anni anche questo un aspetto importante a Weimar
Per l'affermazione dello Stato popolare sociale per la formazione di un Fox TAC affidata ruolo esorbitante dei partiti
Questo è molto importante che era il modello costituzionale va in Maria che è mille novecentodiciannove non è che era nella sua
Per la formazione dice modello vai Mariano affermazioni d'un Fox sta affidata a o esorbitante dei partiti
Per discostarsi riprese quello che era uno dei fondamenti del liberalismo di matrice anglosassone
Chiede negava il riferimento diretto a una sovranità esclusiva che fosse di un re
Del popolo o degli stessi partiti dedicata a legittimare ogni forma esercizio dei poteri
In tal senso come superarlo eredità del pensiero cattolico controrivoluzionario che ne negava ogni legittimità allo stato fondato sulla sovranità popolare ma manteneva e questo è molto importante
Una netta pregiudiziale contro le forme di sovranità popolare ereditate dalla rivoluzione francese
Quindi con ogni sorta di concezione monistico che giacobina dell'origine delle funzioni del potere poi
Impronte e in pratica a suo avviso quando un potere è unico sia del re sia del popolo
Si trasferisce probabilmente pure attraverso la procedura devo dicembre riflette su queste cose oggi
Quando un potere unico del re o da poco ci avverte uscito dalla base titolazione scelgo banalmente oppure attraverso la procedura del voto alla rappresentanza politica
E di qui ancora globalmente all'esecutivo si creano forme di assolutismo
Sì assembleari che
Dittatore la sovranità non mente suddivisa
Nella società negli organismi politici negli organismi sussiste istituzionale che essi bilance contraddico modello americano
Non c'è non c'è non c'è non ci sono alternative ha fatto che lasciava intatte
Sì un'incidenza
è diventa e si va verso regimi
Moni istrici giacobini
Vs
Ho anzi verso non verso verso sì verso sistemi totalitari
E infatti allora a quel punto se c'è
Se ci sono queste forme di di unicità
Della sovranità costato così nuovi organismi rappresentativi amministrativi arriva assommare in sé tutti gli strumenti legittimi per determinare i fini politici economici e culturali da società in altri termini nasce lo Stato monopolistico
Ordinato in forma totalitaria e questo che arriva meglio descritti da dal dal
Dall'esilio ma era ben chiaro nel discorso detto
A Torino e ho finito davvero a Torino ripresi nelle soluzioni che aveva offerto nel programma del partito popolare quel e che in quei pochi anni non si era Rizzato aveva prospettato la sua riforma dello stato di superamento del vecchio bicameralismo attenuato
Ne stanno riparlando adesso in questi giorni
Aveva
Pensato assoluta mentre alla di arduo all'idea di un regionalismo politico ha già fatto il congresso di Venezia per autonomia economica per iniziativa dell'epoca prima delle popolazioni siciliane meridionale e poi ovviamente per lui intero paese sorse nella giornalistica sarebbe zero servita a favorire l'avvento di una legislazione che non indebolito da unità dello Stato unità ma che emerge prima le sue funzioni amministrative concordando
La legislazione Territorial ancora nazionale ecco che i giuristi che hanno una concorrenza
In sostanza non si trattava per giornalistico di un disegno costituzionale per così dire eversivo ma tentativo di equilibrare in modo democratico i poteri centrali con quelle periferiche suddividere ancora la sovranità
Non c'è un re non c'è un nesso son tutti re dalla dall'organizzazione sociale territoriale fino al governo e che solo così costato si evolve in maniera democratica
Quindi non era il disegno lo distrusse un disegno costituzionale eversivo maiale tentativo di equilibrare in modo democratico i poteri centrali con quelli periferici il tutto per determinare un'evoluzione dei mercati democratica dell'intero sistema senza entrambi tradire il principio liberale
In sostanza dall'avvento della Regione potevano derivare il progresso teorizzazione delle forze politiche subalterne
L'armonico sviluppo tra nord e sud è di fatto un progressivo mutamento dei rapporti di classe Falco avendo i ceti più deboli attraverso minato innovativa distribuzione dei voti
Questi progetti questi progetti fammi erano le ragioni storiche non so quindi non sto qui a ripetere sono state molto molto
E che tutto dovesse fallire attraverso uno strumento Mussolini che non era un politico qualsiasi l'aveva capito subito immediatamente il tredici dicembre del mille novecentoventitré pochi mesi dopo il congresso di Torino qui eliminò il fondamento di ogni possibile ampliamento democratico elimino ora
Proporsi stiamo con la cosiddetta legge Acerbo con largo accennava
Anche Francesco perché si chiudeva l'intero prospettiva di trasformazione della rappresentanza parlamentare lasciando una lunga serie di polemiche sulla sua efficace offre accelerato
La legge Acerbo sostituiva proporzionale alcun sistema misto
Per il quale l'assegnazione dei posti era diversamente regolato fino a determinare che si trattasse di maggioranza dalla minoranza alla maggioranza veniva assegnato il premio ben in premio ben due terzi dei posti due terzi dei posti lasciando il resto dei posti alla minoranza
Nell'azione del ventiquattrenne non citati cento otto popolare del ventuno i popolari diventano trentasei
Trentanove scusa
Scorso lascia la segreteria il venti luglio rimane nella direzione del partito lasciati in eredità
All'intera poiché gli italiani non solo i cattolici quello di Francesco Luigi Ferrari aveva chiamato il Vangelo politico
Cioè che il popolarismo era era come scriveva Sturzo ancora nel ventitré una vera e propria propria dottrina politica della quali partiti il Partito popolare non era stata altro che una temporali
Ho concretizzazione organizzativa
Fiorita è morta in circostanze straordinari si trattava come scrisse come definì popolo popolari in popolari di una vera e propria dottrina dello Stato democratico
Necessari all'ora per combattere il fascismo e il totalitarismo utile secondo me anche oggi per la costruzione democratica o difesa democratica dello Stato
Bene è finito il convegno
Con autonomia
Bartók salutare chi non è presente cioè Francesco Traniello parapetti
Professore Petti mi spiace davvero non averli visti ma insomma ci saranno altre occasioni
E quindi io ringrazio tutti i presenti sono abbiamo come abbiamo potuto onorari questo centenario ecco quindi grazie a tutti e arrivederci