Il Cardinal Martini: un Vescovo del Post-Concilio

Possiamo iniziare
Se ci riuscite possiamo prendere posto perché
Ho l'impressione che siamo alquanto
Affollati
Allora anzitutto un benvenuto a tutte a tutti
Per questo nostro incontro
Ci troviamo questa sera
A parlare credo non tanto di un libro
Quanto o di una persona
Che viene descritta o come dice la copertina del libro ritratta
In un libro cioè del cardinale Carlo Maria Martini
L'occasione effettivamente l'uscita di un volume di Aldo Maria Valli
E l'editrice credo che sarà molto felice si riesce a vendere né un po'di copie come avete visto diciotto un banchetto dove ci si può anche abbonare alla rivista Civiltà Cattolica
Acquistare eventualmente altre nostre pubblicazioni
Ma penso di non fare torto all'autore e all'editore
Affermando che se siamo qui in tanti
Anzi dire un po'troppi per la nostra sala le nostre sale per l'altra in collegamento
E soprattutto
E per il soggetto ha trattato e credo anche per i relatori che ce ne parleranno
Quindi il libro grandi Valli e la ciliegia sulla torta ma non è la torta a mio avviso
Aggiungo che poiché siamo in tanti anche perché ciascuno dei relatori e ai suoi fans
Questo mi fa piacere perché significa che la relazione con il pubblico e anche personale
Non è soltanto
Accademica o di abitudine
E l'interesse per questa serata è notevole tanto che alcuni credo di voi son venuti anche la settimana scorsa a quest'ora deve sentire la Conferenza
Anticipando in questo anche i gesuiti dei quali come ho già detto una volta si dice che sono in anticipo sulla storia mai ritardo sulla cronaca quelli che sono venuti sabato scorso hanno anticipato anche la cronaca
Il moderatore
Che sarei io di una tavola rotonda di una presentazione dovrebbe essere imparziale
E non trasformarsi ovviamente in un relatore come qualche volta succede
E io in ogni caso non ci sono e imparziale
Nel senso che nei confronti del cardinale Martini tenute una grande ammirazione e non solo perché siamo ambedue i gesuiti
Non solo perché ha parlato più volte da questa cattedra
E non solo perché ha collaborato molte volte alla rivista ma perché
è una persona che mi ha sempre affascinato con la quale ho condiviso molte cose tra cui anche molte gite in montagna di cui il Libor parla per esempio a pagina trentanove novantuno per dimostrare che l'ho letto anch'io
Da Cardinal Martini ho ricevuto moltissimo soprattutto dal punto di vista spirituale
E quando venne nominato arcivescovo di Milano io ero direttore della rivista aggiornamenti sociali
Di Milano e celebrato
La messa
Nella chiesa nella nostra chiesa di San Fedele a Milano
E commentando la nomina del nuovo arcivescovo ai fedeli presenti
Che non lo conoscevano affatto ricordo d'aver detto a voi il pensiero del nuovo arcivescovo non è del tutto sconosciuto perché nelle mie omelie ho attinto
Più dico più di una volta al pensiero
Dell'allora Monsignor Martini
Soprattutto quello che riguardava i commenti alla scrittura credo che sia una delle grandi figure della chiesa del nostro tempo
E son ben lieto anche dall'incontro di questa sera che non sia spetti soltanto al momento della sua scomparsa
Per studiarlo per apprezzarlo per capirlo anche meglio magari anche da parte di chi alle volte lo ha criticato
E le grandi personalità anche secondo il Vangelo sono segno di contraddizione
Il cardinal Martini credo non faccia eccezione
In questa presentazione oltre all'autore
Che parlerà alla fine ci aiuteranno altri due relatori
Il dottor Eugenio Scalfari fondatore e per molti anni credo vent'anni direttore del quotidiano La Repubblica
Certamente uno degli opinion maker delitti in Italia che non ha bisogno di altre presentazioni
Più volte e sulle pagine del suo giornale e non solo se ben ricordo ha in qualche modo interloquito con il cardinal Martini cercando da laico di comprenderne il pensiero di entrare in dialogo
Con una persona certamente significativa del nostro tempo sia dal punto di vista culturale sia dal punto di vista ovviamente religioso
C'è poi e il padre Bartolomeo Sorge che mio predecessore
Come direttore delle Civiltà Cattolica
Il mio successore come direttore di aggiornamenti sociali qui tra l'altro abbiamo in sala quattro generazioni di direttori di questa rivista dove c'è il cardinal Tucci padri sorge il sottoscritto nuovo direttore del padre Spadaro
Cosa che non capita facilmente
Anche padre Sorge non ha bisogno di presentazioni anche perché ha lasciato nella nostra rivista in questa casa un'impronta profonda
Cioè o se ancora sei o sette anni dopo che io glielo succeduto nella direzione
Arrivavano delle lettere per il direttore senza il nome che io aprivo come direttore che iniziavano dicendo caro padre Sorge leggo sempre i suoi editoriali sulla rivista
Che determination firmati quindi aveva lasciato decisamente un'impronta di natura
Suppongo che non ci sarà dibattito al termine anche perché quando oggi pomeriggio sono entrati in questa sala
L'ho trovata un po'fredda temo che alla fine sarà molto calda se non altro conto è l'affollamento del oltre che per
La nostra passione
Per il soggetto quindi cedo subito la parola dottor Scalfari
Lo dico rassicurarla altre su un punto
Perché lei ha detto che
Ognuno di noi aveva una sua
Cliente culturale politica ecco
Allora
Dicevo
Io ho molti amici cattolici credenti quindi non è una
Una
Affluenza determinata da un settore di persone diverse dalle altre
Dal punto di vista culturale religioso
Più che discorso sul
Su
Il libro di Aldo Maria Valli che però poi dopo voglio dimostrare che l'ho letto puntualmente a cominciare dall'ultima sua visita
Al cardinal Martini che lui racconta
Descrivendo la vetrata la poltrona eccetera esattamente come
L'avevo vista io un anno un anno e mezzo prima lui
Dirlo in quella sede voglio dire
E quindi dicevo il libro è un libro molto bello io l'ho letto con grande
Soddisfazione della mente e che già sul cardinale una serie di ragguagli attività private diventa pubblica che io francamente non conoscevo e quindi
Ne sono uscito arricchito far presto
La ringrazio
Da dello scritto
Ho notato ma lo dico perché
Perché mi ha un po'stupito che lei cita
Con molta puntualità tutti quelli che hanno incontrato secondo me e l'ho incontrato Mariano
E ma lo dico perché
Ci
Evidentemente c'è una ragione non è una distrazione
Il cardinal Martini ha sempre
Ha avuto molta voglia di parlare con persone di altra religione e anche
Di
Non credente
Però era una voglia diciamo colleghi che si esprimeva aprendo una carta e della sappiamo ammirano che ebbe molto successo fu molto frequentata
Ma
Di dibattiti con un non credente ce n'è stato soltanto uno
Quello con Umberto ecco che io sappia
Che lei cita ampiamente
E poi quello con me
Non non mi risulta che lui abbia avuto dibattiti testa a testa con un non credente salvo questi tout-court
E quindi lo dico
Non certo per
Pubblicizzare una cosa molto pubblica perché l'uscita come ricordato non solo in articoli su Repubblica ma nei liberi che io ho scritto
Ma lo dico perché questa propensione verso un diverso da parte del cardinal Martini uno delle
Dei punti distinti
E questa figura
Lui addirittura c'è un passo
In cui lui dice
Che definirei di o cattolico e fargli torto perché Dio va molto al di là dei limiti che delle definizioni che noi siamo in grado di stabili di stabile
Quindi
Un
Con l'arcivescovo cardinale gesuita
Che dice che dire dire che Dio è cattolico significa fare il torto ma
Insomma
è notevole come affermazione
C'è un'altra affermazione molto importante che lui fa
E la fa
In vari punti del suo modo di
Di raccontare perché lui racconta che cos'è la fine
Raccolta
Da questo punto di vista colletto l'introduzione
Lei introduzione che sono state tante poste
Meriti hanno dedicato gli scritti di Martini che è uscito in questi giorni
E lì proprio c'è una serie di
Citazioni
Di di questa sua
Desiderio di confrontarsi col diverso e perfino dal fatto che lui in un certo luogo dei suoi scritti
Dice che in quel momento Lugli si sentì non provvedendo otto lo ricordano i parenti
Soli
Anzi noi ci dovremmo dare del tu perché siamo colleghi
Allora
Lui si ritiene non c'è il vento e questo lo dice se non sbaglio
Che nel momento in cui lui il periodo in cui lui ha lasciato per ragioni
Diretta
La del
La diocesi in cui non è più non è più nuovo arcivescovo cioè sempre Gibilisco male non esercita più le funzioni e va a Gerusalemme
Correggimi se sbaglio di dice è vero quindi lunedì arriva addirittura a dire che ci fu un momento della mia vita che durò alcuni mesi non
Fu passeggero in cui
Lui
Che vuol dire non redento che in quel momento aveva una crisi della propria fede
Poi
Io in una delle nostre conversazioni
Gli chiesi
Gli dissi ci sono moltiplicati
Voi
Cattolici
Giudica avete una casistica di peccati molto numerosa
Lui mi disse troppo numerosi
Troppo numerosa
In realtà c'è un solo peccato che il peccato del mondo
Nemmeno dei singoli del mondo
Io aspettavo con ansia che mi dicesse qual è il peccato del mondo che secondo lui era l'unico perché tutti gli altri in vario modo nel discendono e lui disse l'ingiustizia
Cioè la manca infatti
Ricorderete che nella Bibbia il dio biblico
Anche quello non si dovrebbe dire biblico perché
Lo si limita
Che non è il dio cattolico tra l'altro
Allora il dio biblico
Dice verrà il regno dei giusti poi lo dice anche Gesù
Anche Gesù nella sua predicazione che i Vangeli e in particolare quello di Giovanni dicono che
Dopo l'arrivo della bestia
Quindi dopo l'apocalisse versa il disegno dei giusti
E che singolare non dicono il regno dei buoni
Non dico nel regno dei santi ti con il disegno dei giusti il che conferma che quando Martini dice il vero peccato del mondo e l'ingiustizia
Tocca arriva al cuore del problema niente un tipo di giudicare
I non credenti non non hanno il problema dei pregiudicati perché
Non essendo credenti il peccato non
Lo decliniamo in un altro modo
Più antropologico che che il religioso ma comunque
Noi siamo del parere io perché in questo campo ognuno parla solo a titolo personale
Io giudico che il peccato nel mondo sia all'ingiustizia ripercorrere concordo io concordo in molte cose con Martini
Concordiamo per esempio nel fatto che Gesù ossia
Il personaggio
Dal quale poi romana
Il maggiore afflato verso una serie di
Come dire e città gli istinti buoni che sono in ciascuno di noi
La predicazione evangelica
E quando parliamo quando ci siamo incontrati io spero di vederlo
Ai primi di dicembre un appuntamento per rivederlo dopo una lunga pausa ma
Io ho mandato una scaletta di ditemi e io ho già ricevuto la risposta che lui è pronto discutere quei temi ecco allora
Quando quando
Gesù pone il problema appunto del
Dei giorni del del Regno dei giusti ecco le riunioni di giustizia
E perché il mondo perché è un peccato del mondo dice Martini ingiustizia del mondo
Qui bisogna riflettere bene che vuol dire un peccato del mondo
è un peccato del mondo perché il mondo creato
Conto dei sistemi
è un mondo
In cui si combattono ovviamente perché lo vediamo per esperienza personale ciascuno di noi lo vede è un mondo che
Ha gettato dal confronto tra due distinti basilari che sono l'istinto dell'amore dissi
Della morte proprio
Dell'amore verso se stesso diciamo l'egoismo
Che l'istinto dell'amore verso gli altri che a mio avviso l'istinto che ci fa amare la specie
Noi amiamo istintivamente non gli stessi una specie a cui apparteniamo
E e quello poi si chiama l'altruismo ma attenzione c'è
Sotto l'altruismo c'è una forma inevitabile di egoismo
Perché l'egoismo è uno che vuole vivere amando solo se stesso
E
L'altro il cosiddetto altruismo solidarietà che forse è meglio detto è un istinto che ci porta ad amare noi stessi
Ti sopravvivere noi stessi attraverso
La sopravvivenza della specie
Perché immaginate un uomo solo nel pianeta
La prima cosa che fa per un sacco oggi ad essere il solo nel pianeta
Ci uccide critiche prof
Quindi
L'uomo ha interesse
A
Alla sopravvivenza della specie che la sopravvivenza anche di se stesso poi ci sono quelli ignorano questa mano solo se stessi uno di quelli sì di si sta attenti mette
Va beh
No questo non c'entra non c'entra con me
Concentra convertito
Allora io sto quasi per terminare perché il mio tempo sta scadendo
Va bene ce ne sarà qualche minuto allora
Vorrei proseguire in questa testimonianza nei confronti
Del cardinale
Dicevo prima o poi ho dedicato io ogni tanto data l'età
Mi viene un'altra idea la sovrappongo poi non mi ricordo perché quella per cui io ero partito mi dovete scusare
Ma
Ecco stavo parlando del fatto che noi riteniamo l'obiettivo
Che Gesù ossia questo personaggio
Insomma
Sovrastante diciamo così
Per lui è ovvio ma
Anche per me
Solo che
Differiamo che ce lo siamo detti il resto
Nella
Nel come chiamarlo perché io lo chiamo giusto di Nazareth figlio di Giuseppe che Maria
Non lo chiama Gesù Cristo
Allora
C'è un Cristo che ci divide perché se io lo chiamasse Gesù Cristo sedere in un credente
Non lo sono e quindi per me è una persona
Storica fisica
Allora un giorno
Io domandai posi questa domanda
Dissi so che
Lei è molto amico molto amico abbastanza amico ma soprattutto condivide le tesi di un teologo che si chiama comunque
Che svizzero
Mi pare svizzero svizzera tedesca
Di cui era uscito da poco l'ultimo libro
E
E lui mi disse sì vero io non conosco bene comunque ne ho molta stima un teologo molto raffinato
Allora
Io avendo letto il libro e dissi però lui dice che prima di Cavese la fede
Esso intende quale sede escluso il cattolico comunque
Ma al visto ma cattolico
Prima di avere la fede bisogna avere fede nella vita
Solo chi ha fede nella vita poi fa un passo ulteriore che arriva alla forte
Allora io
I lessi perché mi ero portato appresso lessi questo passo e gli domandai se Luigi
Concordata come cosa pensava di questo passo
Credo e mi disse sì l'ho letto il libro l'ho letto lo conosco
Poi fece una pausa e poi mi disse
Bisogna prima stabilire che cosa vuol dire la fede nella vita perché aveva ragione che vuol dire la finalità
Allora direttissima cioè come capisco io avendo letto il libro sapendo più o meno quali sono le tesi teologiche religiose il comunque penso che lui presiede nella vita intenda
La fede
Nella capacità di dare il meglio di sé
Che altro può essere la fede nella vita o se no la realizzazione
Del proprio se
Ha fretta mente inteso
Cioè inteso secondo un'etica
E lui disse sì anch'io lo intendo così
E allora se questo e
L'aver fede nella vita è vero
Che
Si afferma e nella vita
E poi
Si arriva anche alla gente
Allora io gli dissi ma questo vuol dire che esistono ai suoi occhi delle persone di serietà e di serie B perché chi ha solo fede nella vita
Io sono tra questi
E non arriva al secondo stadio secondo stadio è completo alla fede nella vita e quindi la fede in Dio e il primo stadio sono cittadini di serie B secondo lei
Allora lui li fece un'altra lunga più lunga pausa poi disse
Su questo giudica il Sindaco non io
Che è un'altra cosa che far pensare perché
Lunghi si rimette in questo caso al giudizio del signore che lui non sa e non conosce
E quindi sospende il giudizio cancella la divisione tra libri
Questo io
Così lo interpretato dal mio punto di vista
Vorrei dire un'ultima cosa perché
Sì
La cosa che volevo dire questo che
Lui si interessava anche né in
Nei modi giusti per un
Religioso
Di politica
E il libro di Vallillo dice ampiamente
E lo dice in particolarmente in un punto che
Mi sono qui notato
In cui dice
Il capitoletto intitolato moderazione o ignavia
Dice un certo punto
Il livello di allarme
Lo si raggiunge quando qui l'autore apre le virgolette perché città
Alla lettera
Quando
Si raggiunge lo scadimento etico della politica non ora quando lo scadimento etico della politica non è neppure più percepito come dannoso per la Follis
Ed aggiunge non dovremmo più aspettare decadenze dolorose per aprire gli occhi
Cioè
Lui dice
Appunto TG il livello d'allarme e quando lo scadimento della politica non è neppure più il percepito come dal nostro
Ecco
Allora
In un dibattito
Con un personaggio molto singolare che
Anch'io in questo caso come scardinare dico lo giudicherà il signore perché io non
Non voglio giudicare che Giuliano Ferrara Luigi è vero ed è un dibattito era
A sette sette
Che Mentana
Mentana arbitrava
è un certo punto Mentana domando
Eravamo in tredici ore Paolo Mieli Ferrari di Mentana domando adesso mi dite qual è
Il Maggi il più bel dono che ci lascia Berlusconi loro risposero praticamente a me mi fece parlare per ultimo io dissi nessuno
Così ma la sbrigare in una parola poi disse adesso dite qual è il più grave
Danno che lascia al Paese
Loro risposero io dissi
Nessun danno lascia il Paese il danno l'hanno fatto quelli che hanno creduto in luce quelli hanno fatti
Che così il continuo a pensarla perché faccio questa citazione perché lo in quando parla di politica dice la stessa cosa
Lo scadimento avviene nel momento in cui
La gente non percepisce più
Questo
Questa devastazione dell'etica pubblica come un pericolo
Molti italiani la maggioranza degli italiani per dieci anni anche più la concepito come non ha percepito adesso forse si sta studiando
Sapete come termino con una citazione che me la son portato appresso perché mi pareva adatta fatta da monsignor Ravasi nei
In quei Corsini che fa ogni mattina sul
Sull'avvenire
Credo che il corsivo lui riporta poi lo commenta è questo
Parla anche tu
Parla per ultimo di natura sentenza
Parla ma non
Dividerle il sistema no
Alla tua sentenza dà anche il senso dell'ombra
Dalle ombra sufficiente dargliene tanta
Topoloni nel commento spiega questa citazione e dal poeta Celan
Che poi morì suicida scrisse delle splendide poesie allora lui dice perché
Faccio questa citazione e condivido questa citazione mentre
Nel
Nelle Vangelo di Matteo Ceglie
Come sapete
La tua parola sia essi ossia no e tutto quello che è di più e del maligno invece qui dice no ombreggiata il tuo romane
Dargli il senso non dire solo sì e no entrava si dice hanno ragione c'era
Perché
La parola
La cito perché giustamente nel libero valli dice quanto sia importante la parola nel descrivere il personaggio di Martini
E lui alle parole rigida molta ombra molto ombra pensate che
Lui dice che l'utero
In questo vedi caso coincide con quello che ha detto Benedetto sedicesimo
Allora alla del discorso che ha fatto
Quando andò in Germania in uno dei discorsi disse l'utero a più fede di noi
E il
Che
Martini anche l'unità di ricerca parla dell'ulteriore molto occasione tutti i colori
Dicendo l'importanza di l'ulteriore corso l'utero è quello che ha riformato più di tutti i vecchi essa dice Martini
Ebbene detto dice l'utero a più fede di noi né vi lascio dicendo
Hai credenti cattolici riflettete che cosa vuol sentire quando non solo Martini che può essere un personaggio
Singolare insomma ma il Papa
Dice l'utero appetiti noi inc che che volti
L'unica interpretazione che io dopo che che lo straniero ha rivolto l'intermediazione della gerarchia se certo statale
Ha detto ogni credente può entrare il rapporto diretto continua
Mentre come sapete
La liturgia ma è più che liturgia in questo caso prescrive che sia parchi essa a fare da intermediario
Quindi qui c'è un problema sul quale
I cattolici dopo quello che ha detto il Papa
Dovrebbero rispettare
Un grazie al dottor Scalfari per questo intervento così dentro denso come no moderatore grazie anche per essere stato
Largamente nel tempo assegnato
Io vorrei sotto il sole sottolineare solo un aspetto cioè l'attenzione
Nell'intervento alle parole
Parole che hanno una ricchezza
Che va al di là spesso del modo con cui la usiamo per esempio è stato molto attento a non applicare a Gesù
E l'altro nome Cristo che per noi è diventato quasi il nome proprio ma Cristo per sé indica la sua missione
Cioè intime ossia dei figlio di Dio è un uomo che si è talmente identificato con la sua missione divina
E che l'appellativo che ne indicava la missione designa anche Luigi la persona e l'ammissione del figlio di Dio per un credente la seconda parola su cui richiamo l'attenzione alla parola e giustizia
Che ha molti significati Martini evidentemente un biblista per un biblista l'uomo giusto non è quello che dà a ciascuno il suo ma è quello che ha il rapporto esatto corretto con Dio
Prima di questo rapporto con Dio come sappiamo fa largamente parte anche il nostro rapporto con gli altri cioè lo stesso
Slancio con cui andiamo a Dio lo slancio con cui andiamo agli altri come dimostra
Molto bene
Matteo venticinque cioè la scena del giudizio universale dove a consolazione dottor Scalfari non sono soltanto
I nomi i i cattivi a chiedere al signore
Quando non che abbiamo visitato in carcere Nante abbia andato da mangiare eccetera ma lo chiedono anche i giusti
E cioè neppure i giusti in molte occasioni della vita si sono accorti che entravano in contatto con Dio quando compivano il bene
Cioè quando lottavano contro l'ingiustizia di qualunque forma e andavano anzi un po'in là
Perché alcune delle cose descritte da Gesù in questa parabola
E vanno al di là della semplice giustizia ma sono quello che noi chiamiamo carità
Quindi tutti in qualche modo siamo un po'in ricerca e non sempre sappiamo alla destinazione finale del nostro operare così anche in questo lasciamo il giudizio al signore
Ora cedo la parola al padre Sorge
Posso
Non posso nascondere una certa emozione
Nel parlare in questa sala dove per venticinque anni un bel pezzo della mia lunga vita ho servito il signore della compagnia l'uomo alla cultura
Con tanta gioia e poi ho visto tante facce che non vedevo da decenni padre si ricorda di me un po'l'occhio un po'la voce
Non mi chieda di attaccare il nome ma mi ricordo quindi è una gioia grande anche per l'occasione bella che mi è stata concessa
Con Scalfari avevo già fatto un dibattito non dimenticato al Teatro Argentina tanti anni fa
Dove abbiamo presentato e discusso un libro di Giovanni Paolo secondo
C'era anche
La Pivetti che allora era Presidente della Camera
E mi ricordo che le cose più belle le ha dette lunedì
Ha cominciato col dire io non sono credente
Ma sì della Fides fosse vera
Fatta questa premessa ha fatto un discorso teologico così bello solo che mancava l'ho premesso cioè c'era la premessa che toglieva e quindi mi ha dato un esempio
Di quella spiritualità dei non credenti sulla quale come adesso vi dirò tanto insistito anche il cardinal Martini
Venendo a noi io invece ho pensato che convenisse parlare del libro perché
è molto affascinante quello che ha detto Scalfaro e verrebbe la voglia di
Stabilire un dibattito ma credo che
Presentando il libro c'è modo di rispondere anche alle sue domande più profonda
Ma intanto non è l'ennesima biografia
Del cardinal Martini
Nemmeno è uno studio del suo pensiero
Nemmeno è un'antologia dei suoi scritti come ricordava poc'anzi ero appena uscita un'opera con tutte sue i suoi interventi sono iscritti è un ritratto
Per questo che io lo definirei un ritratto d'autore
Sia perché
E di un grande autore sia perché anche l'autore del ritratto ha dimostrato di avere una mano d'autore l'ha fatto proprio bene con intelletto d'amore facendo una sintesi che non era facile
Il titolo e quello che è più importante storia di un uomo
Facendo così
Si dà un valore che non finisce con la lettura del libro
Perché se avesse detto storia
Dell'arcivescovo di Milano successore di Sant'Ambrogio di San Carlo
Poteva interessare agli arcivescovi qualche altro
Se avesse detto storia di un gesuita ma
La parola gesuita fa sempre notizia avrebbe interessato un largo pubblico ma
Se avete gli accessi ha detto storia del biblista dello studioso poteva essere storia di o un uomo
Il che vuol dire che il messaggio di Martini interessa tutte le persone umane
E va molto al di là della lettura del libro
Chiudendo il libro noi abbiamo un messaggio per noi
Per ogni persona umana
E qual è questo messaggio
Riguarda tre punti fondamentali che ogni persona umana prima o poi deve affrontare nella sua vita
Parlo della vita di oggi perché sono realtà profonde che Martini incarna
Primo
è l'uomo della parola di Dio
Il segreto di Martini è la Bibbia se voi cancellate la Bibbia voi cancellate Martini
Mi fa piacere sentire Martini che viene citato per i suoi interventi culturali per la sua chiarezza di mente per il suo coraggio cristiano di denunciare di parlare
Ma perché Martini ha fatto questo
Perché è un uomo te la parola di Dio
La parola di Dio sta all'origine
Della sua profonda spiritualità
Della libertà interiore di cui sempre ha dato prova quello che mi ha sempre colpito il Martini uomo libero
Nonostante gli incarichi gravi le responsabilità che si sono addossate su di lui
Questo spiega perché la prima cosa che ha fatto a Milano istituire la scuola della parola c'è Luigi era convinto che la parola e necessaria non solo per alimentare la fede
Ma anche per imparare a pensare in modo aperto l'apertura mentale di meno di Martini non è un fenomeno psicologico razionale puramente
è un fenomeno che si alimenta alla vita diciamo così biblica
Del protagonista e lui dice oggi pensare in grande è una necessità
In un mondo che si globalizzato dobbiamo imparare a vivere uniti rispettando ci diverso
E per farlo bisogna pensare in grande perché se uno pensa solo a se stesso ripiegato sui suoi problemi è fuori della storia
Ecco le sue parole se dobbiamo aiutare il mondo a trovare una direzione
Se dobbiamo decidere dove la società deve andare
Non possiamo fare a meno che pensare in modo aperto
Per non rimanere asserviti alle mode culturali del momento e a tendenze ideologiche
E allora in questo contesto va messa la frase ricordata pocanzi da Scalfari secondo la Bibbia pensare in grande pensare cioè con l'ottica di Dio
Vuol dire che neppure le istituzioni
Comprese quelle ecclesiali sono un assoluto
Ne abbiamo bisogno
L'umanità ha bisogno delle istituzioni
Ma non puoi rendere Dio cattolico perché Dio e al di là dei limiti e delle definizioni che noi stabiliamo capite quale il senso vero della sua affermazione
Quando lui dice non possiamo
Dunque rendere Dio cattolico vogliamo sì tutti sanno come il Concilio ha spiegato che nella file cattolica assunsi scritte esiste la pienezza della rivelazione di Dio
Ma io non lo possiamo scrivere all'anagrafe di una confessione religiosa io e il dio anche dei mussulmani diceva il padre anche degli ebrei Dio ama anche i non credenti e li ama lo dico con tutto amore
Come noi l'amore che Dio ha per Eugenio Scalfari e lo stesso amore che Dio ha per me perché Dio è padre non lo puoi iscrivere in un'anagrafe confessionale capite che profondità all'espressione
Che non è che ha fatto che nella Chiesa ci sia nel Vangelo ci sia la pienezza della rivelazione mandiamolo poi di scrivere perché hai Dio
Padre dell'umanità allora alla luce della parola impareremo a vivere uniti rispettando ci diversi
E questo avverrà Grazia ripensamento del concetto stesso di laicità
Questo è un tema importantissimo non è possibile fare unità tra diversi se non si ripensa la laicità in senso positivo
Come anche ha detto il il CIS Simo scansare così Presidente della vicinissima Francia quando ha incontrato Papa Benedetto prima a Roma poi a Parigi
Che è esattamente un portato anche del Concilio la laicità è un principio teologico
Perché si basa sulla teologia della realtà terrestri
Quindi non confessionali Zare la cultura non confessionali usare la politica
è questa la grandezza detti all'ottica biblica
Se si cancella quindi la Bibbia si cancella Martini anche nelle sue espressioni culturali più aperte secondo punto
Cosa vuol dire storia di un uomo non solo la storia dell'uomo della parola di Dio
Ma l'uomo della chiesa del Concilio
Dalla Bibbia Martini attratto quella parola Resia cioè quel coraggio per la chiarezza evangelica che lo contraddistingue tombe l'uomo del Concilio
A me ha fatto impressione sentire
Che non esita a denunciare il pericolo che oggi stiamo correndo
Di una indubbia tendenza a prendere le distanze dal Concilio
Con la sul voto Rita morale affermare questo deve far riflettere è vero c'è gente anche nella Chiesa
Che ha paura del Concilio
Come mai gli si chiede il cardinale sentite la risposta onesta
è indubbio che nel primo periodo di apertura nel primo post Concilio
Alcuni valori sono stati buttati a mare e lui che scrive
La Chiesa si è dunque indebolita
Quindi non devono sorprendere le paure e le resistenze di molti come dire mi rendo conto dice Martini che ci sono ragioni per avere un po'di paura del Concilio
Posso ben comprendere le loro preoccupazioni se solo penso a quanti in questo periodo hanno abbandonato il sacerdozio
A come la Chiesa sia frequentata da un numero sempre minore di fedeli
Ah come nella società e anche nella Chiesa sia emersa una sconsiderata libertà quindi le Regioni dice ci sono vedete l'onestà
Intellettuale
Tuttavia
Questi e altri limiti del post Concilio non tolgono nulla alla grandezza dell'evento conciliare
Nonostante tutto dice e qui ha la forza profetica dobbiamo guardare avanti credo nella prospettiva lungimirante e nell'efficacia del Concilio
Per questo ha avuto il coraggio
Al Sinodo dei vescovi d'Europa del mille novecentonovantanove di alzarsi e di dire
Ho un sogno
Che nella Chiesa finalmente si crei uno strumento collegiale universale e autorevole
Qualcuno ha parlato che Martini volesse un terzo Concilio di per sé non è esatto anche nel libro
Si dice così
La stampa interpretato così ma non gli ha spiegato non ho detto terzo il Concilio Vaticano non abbiamo ancora digerito che secondo faremo proprio veramente di gestione questo lo aggiungo io
Però dice pensavo all'esercizio responsabile della collegialità
Di cui c'è bisogno un pieno esercizio della collegialità episcopale che affronti quei nodi notate bene
Che il Concilio non ha affrontato
L'anno prossimo compiremo cinquant'anni dal Concilio
Molti di questi nodi sono tornati dopo
Non possiamo noi ignorare la storia che cammina
La scienza e la tecnica che progrediscono creando problemi etici di grande portata e allora perché non esercitare la collegialità episcopale e fa una lista di problemi
La posizione della donna
Nella società della Chiesa
La sessualità
La disciplina del matrimonio
La prassi penitenziale
I rapporti con le Chiese sorelle dell'ortodossia
Ravvivare la speranza ecumenica
Che sembra languire
Il rapporto tra la democrazia e valori
Fra leggi civili e legge morale non so se mi spiego
Ah voglio
A fare collegialità ma perché dice con lo sguardo illuminato dalla parola di Dio non dobbiamo avere il coraggio se crediamo veramente che nella Chiesa c'è Cristo risorto
Di affrontare comporre sia parliamone discutiamo camminiamo con la storia
Se non ha fatto impressione leggere quell'espressione che citata dal libro giustamente nella quale mi pare di cogliere un velo di delusione
Ditemi voi se mi sbaglio ma vi leggo le parole di Martini tra virgolette deluso
Un tempo avevo sogni sulla Chiesa
Una chiesa che procede per la sua strada in povertà e umiltà
Una chiesa che non dipende
Dà il potere di questo mondo
Sognavo
Che la diffidenza venisse estirpata
Una chiesa che dà spazio alle persone capaci di pensare in modo più aperto una chiesa che infonde coraggio soprattutto a coloro che si sentono piccoli o peccatori
Sognavo una chiesa giovane
Ecco qui
L'ottava inferiore
Oggi
Non ho più questi sogni
A settantacinque anni mi sono deciso a pregare per la Chiesa
Non so se avvertite
Allora
Esorta ed è il suo testamento
Ah non rimpiangere la cristianità perduta
A non volere che la Chiesa torni a essere son parole sue a ogni costo di nuovo una forza rilevante nel quadro politico della società
Operante sullo stesso piano delle altre forze
E in concomitanza e concorrenza con loro
Ma a riconoscere con serenità
Ecco la
Profezia
Che il proprio compito di piccolo gregge in apparenza più modesto di fatto è molto più esigente ed è necessario per il bene di tutti
Essere lievito nella società piccolo se ne
Di nuovi germogli
Che io dico in un altro modo non dobbiamo avere paura
Quando sento certi discorsi anche sull'attuale crisi da disperati
Lo sfascio del fondo dell'abisso dove siamo caduti
Tra le mie capitemi bene
Questo e tempo da cristiani
Che cosa ci stanno a fare i cristiani nel mondo quando tutto va bene
Nella tenebra che risplende la luce ci dice Giovanni verso D'Angelo e le tenebre non sono riuscite a spegnerla
Nei momenti bui c'è bisogno della presenza per Vangelo dei cristiani insieme a tutti gli uomini di buona volontà in forma nuova è per questo che dobbiamo guardare avanti
Non ha senso la nostalgica di chi guarda indietro e rimpiange forme di presenza anche in politica che sono fuori della storia dopo la fine dell'epoca ideologica guardiamo avanti
Con coraggio
C'è bisogno di recuperare la dimensione profetica
Per la chiesa dice Martini questo non è tempo di indifferenza tempo di silenzio neppure di distaccata neutralità o di tranquilla equidistanza
Non basta dire che non sia nell'uno nell'altro per essere a posto questo un tempo in cui occorre aiutarli a discernere la qualità morale insita non solo nelle singole scelte
Politiche
Bensì
Nel modo generale di farli
E nella concezione dell'agire politico che esse implicano
Non è in gioco la libertà della Chiesa
è in gioco la libertà dell'uomo
Non è in gioco il futuro della Chiesa è in gioco il futuro della democrazia
Perché avere paura di giudicare le culture politiche
Che si confliggono sull'nel nostro Paese
Non è il giudizio sulle persone Gesù non ha voluto giudicare nessuno non sono venuto a giudicare ma salvare ma la volete dire sì o no una parola chiara
Per dire che per esempio la cultura dominante e anticristiana
Perché quando mi dice che di fronte ai fratelli immigrati devo mandare la marina militari a sparare sui gommoni questo è contro il Vangelo perché non si dice
Di che cosa abbiamo paura
Abbiamo paura
Difendere i privilegi e questo me lo chiamate Vangelo
Capite Thiene Martini ha detto queste cose non le ha dette un povero padri gesuiti per come sono io le ha dette l'arcivescovo di Milano il successore di Sant'Ambrogio capite la valenza profetica
Quando io dico uomo della chiesa del Concilio
Terzo punto coraggio che sono tre quindi andremo il terzo punto è questo Martini
Un uomo del nostro tempo
Non è solo l'uomo della parola senza della quale non spiegheremo il fenomeno Martini
Non è
Soltanto l'uomo della chiesa del Concilio e quindi lo dice Martini proprio per la fede per l'amore che ha
Perché va bene rivolgersi personalmente a Dio Dio a nostro padre
è il Vangelo ci dice che abita in noi che meraviglia questo rapporto il nostro Dio non è un dio lontano
Io qui UILA che sitting disinteressa delle mie faccende no
La Chiesa è il corpo di Cristo
Che fino alla fine dei tempi sarà sempre fatta di grandi peccatori e di grandi santi
E credetemi che la presenza del peccato negli uomini di Chiesa mi scandalizza mi fa piangere perché io amo la Chiesa
Ma non mi stupisce
Se la roccia su cui Cristo ha fondato la Chiesa Pietro
Dopo averlo visto
Dopo aver detto tu sai il figlio di Dio
Dopo aver sentito la voce del padre sul tavolo arriva a dire non conosco quell'uomo il primo Papa
La roccia su cui è la chiesa
E Cristo risorto
Non li togliete il primato la responsabilità lo conferma
Come a dire fino alla fine dei tempi la Chiesa sarà sempre un insieme di peccatori e di santi e come non si può negare la fragilità degli uomini di Chiesa che ci fa piangere comincia
Cominciando dagli stessi
Così non possiamo negare il bene i frutti di santità di civiltà e di progresso che duemila anni di presenza cristiana nella storia ha realizzato nel mondo e allora questo è il Martini vero
Veniamo
Veniamo al terzo punto
Qui vorrei aggiungere una frase per spiegare quello che ha detto molto bene Scalfaro Scalfari ecco
Quando ha parlato del peccato del mondo
L'ingiustizia peccato del mondo sono d'accordo anch'io già sardine in qualche modo ha puntualizzato ma
L'espressione peccato del mondo non l'ha inventata Martini
è l'espressione di San Giovanni nel suo Vangelo e lo spiega chiaramente che cos'è il peccato del mondo
Lo dice bene nel discorso della cena
Dai capitoli il tredici al sedici culminati nella preghiera sacerdotale del capitolo diciassette quando dice che verrà lo Spirito Santo a spiegarci che il peccato del mondo è non credere
Nel Figlio di Dio che è venuto in mezzo a noi questo è il peccato del mondo che è il contratto il contrario della ingiusti della giustizia perché lui dice e il
Il secondo
Punto che lo Spirito Santo ci insegnerà il fatto che io vado al padre e la giustizia come santità
Quindi
Quando si leggono e si ascoltano le parole è bello lodevole lo sforzo che ha fatto Scalfari e io lo ammiro in questo in questa sua ricerca di anche di coincidenza
Però la verità va detta tutta e il peccato del mondo è uno dei punti fondamentali del quarto Vangelo e Gesù lo ripete io sono venuto
E voi non volete credere che io sono il figlio di Dio se non credete alle mie parole
Credete alle note e non volete venire da me per aprire latita
Cioè è quella mento forte del dio vivente che si è fatto uomo ha sperimentato in sé tutte le povertà eccetto il peccato perché proprio non poteva
E questo è il senso quindi anche della Chiesa che essendo il corpo di Gesù risorto vivo nella storia riflette
La povertà degli uomini e la santità di chiamiamo al terzo punto
L'uomo del nostro tempo qui
è il fatto
L'aspetto che più colpisce anche l'opinione pubblica anche i nostri bravi giornalisti perché Martini
è convinto
La verità non si impone
A
La verità e si fa del listino acquisto
La verità si fa nel servizio si fa nella vita nella cultura
Allora di fronte alla svolta antropologica contemporanea le categorie filosofiche e teologiche dell'Arneo scolastica
Che in parte sono ancora usate dai padri del Concilio
Oggi
Si rivelano insufficienti
Il modo più efficace di trasmettere il Vangelo alle nuove generazioni eh testimoniarlo con la parola e con la vita
Indi arando la fidi nella carità
C'è quella frase di Benedetto decimo sesto che è un po'il cuore anche del pensiero di Martini
Che a me è un po'impressionato e ve la dico in modo da scandalizzare di vediamo se ci riesco
Perché l'aspetto a metà però a mio avviso prima che la Spezia
Il cristiano sa quando è tempo di parlare di Dio e quando
Giusto tacere di luglio
Mamma mia cosa dice il Papa Benedetto
Le sue ci ha detto andato in tutto il mondo predicate qualcuno aggiunge opportuna in portone ecco ci dice il cristiano sa quando è giusto tacere di Dio
è mai possibile tacere di Dio ho rotto la frase ve l'ho detto apposta adesso la Contino
è giusto dunque il cristiano sa quando è tempo di parlare di Dio e quando il giusto tacere di lui e lasciar parlare solamente l'amore
Il cristiano sana che Dio è amore si rende presente proprio nei momenti in cui nient'altro viene fatto fuorché a mare
Di fronte a un sofferente che magari si trova mi è stato terminale
Stai zitto tuo prete
Non andare a ricordargli i dieci comandamenti sette precettiva lo ammazzi prima
Quello è un momento in cui deve parlare l'amore perché dove c'è l'amore e l'ICE Dio lascia che sia Dio a parlare direttamente a quel sofferente tu stai zitto
Ecco perché Martini
Suggerisce di superare o integrare le categorie ecclesiastiche tradizionali attraverso un maggior ricorso alle categorie bibliche
E qui sto acconsentito a Martini di farsi capire da tutti
Muovendo dal principio che ama ripetere
Io
Cerco persone pensanti
Questo è l'importante soltanto allora si porta si porrà la questione se siano credenti o non credenti
E questo vi spiega come dice molto bene valli nel suo libro cito le sue parole
Perché è nata a Milano la cattedra dei non credenti
Perché sono stati invitati uomini come Scalfari e Umberto Eco perché sono uomini e di spiritualità
C'è una spiritualità dell'archivio che è l'apertura verso la trascendenza
E da lì che si deve cominciare e da lì
Dove può iniziare un dialogo culturale fruttuoso perché la Chiesa non ha solo da dare
Anche da imparare ed a ricevere
E non riceve soltanto
Dal Bagi stelo della Chiesa riceve anche dalle altre confessioni religiose protestanti dalle altre religioni
Dagli attesi lo dice il Concilio hanno qualche cosa da insegnare anche a noi e allora ecco lo spirito di Martini commenta
Valli
Come la scuola della parola su un invito a rendere più consapevole la propria fede attraverso il confronto diretto con le scritture
Così la cattedra dei non credenti fu un modo per esortare l'incredulo a mettersi in gioco
In entrambi i casi siamo alle prese con una verità che chiede di non dare nulla per scontato e qui vorrei riprendere un concetto di Scalfari
Il quale diceva prima bisogna avere fede nella vita e poi troveremo la fede in Cristo
Questo è il punto con il quale
La fede si confronta con i non credenti
I chi non ha fede dice prima bisogna conoscere
Quando però conosciuto potrò credere
Non è questo il cammino della fede
Prima bisogna fare crescere
E credendo conosci e questa è una legge che non è astratta il bambino non conosce prima ma prima crede si fida della mamma
Poi
Conoscerà lo studente che va a scuola crede dal professore
Non è che prima capisce e poi credo che il professore
La fede anche nelle questioni naturali è il principio della conoscenza dalla persona umana
La fede e l'apertura dello sguardo
Che è un dono di Dio ma è un dono che ci viene dato a tutti permettete un ricordo personale poi concludo perché mi pare che l'orologio vada avanti anche con me
Como Indro Montanelli
E che era uno di questi non credenti aperti alla spiritualità dell'uomo ho avuto un dialogo a distanza
Noi negli ultimi tempi un esempio che ho ripetuto spesso anche nelle mia conferenza perché è bello emblematico
Negli ultimi tempi continuava a dire
Io non credo
Ma farei
Sarei pronto a pagare ogni prezzo per credere sarei pronto anche a rinunziare alla mia notorietà ha detto un giorno
E me lo ricordo ancora nel servizio di Zavoli credere non credere possa bella faccia scolpito sul fondo Buglio quando ha detto questa frase
Quando morirò se Dio c'è
E mi porteranno davanti a Dio non solo a luglio a giudicare me
Ma sono io a giudicare Luigi
E io gli dirò signore io la sede non c'è no ma tu perché non me l'hai data perché lo prevede un buono
E allora gli rispondevo caro Indro nazionale ma ragionare così
Perché la fede come il sole
Il sole spende per tutti
Certo se io mi chiudo in camera chiudo le porte chiuse le finestre il sole non lo vedo quindi giustamente poi dire non lo vedo non dire non c'è sarebbe imprudente
Se io sono sulla spiaggia
Con tre o quattro persone ci scontriamo in quattro
Perché il sole brucia me e brucia agli altri tutto per me e tutto per tutti
Se sulla spiaggia siamo un miliardo Ciarlo stiamo un miliardo
Perché il sole e tutto per ciascuno ed è tutto per tutti così a Dio
Se io chiudo le porte le finestre il sole non lo vedo
Prova aprire caro Indro una finestra
è un raggio di sole entrerà anche nella tua stanza perché i signori Lunina tutti non fa selezione ama tutti con lo stesso amore
E quando gli occhi del non credente si aprono al sole della fede allora viene quello che è avvenuto sempre nella storia Saulo persecutore dei cristiani bestemmiatore
Quando gli si aprono gli occhi diventa l'apostolo delle genti
Ed è questo il ministero dell'incontro con Dio che non è il frutto di un ragionamento
Non è che a furia di ragionare arrivo alla fede no
è un dono a cui noi ci dobbiamo aprire perché ci sulla detto io sto la porta e Busso se uno mi apre la porta entrerò riceverò collusi valuti non violenta la libertà
Allora il segreto è la disponibilità alla luce provare per credere
Perché è la storia di chiunque atti contratto Dio quindi è duro avere fede nella vita
Se prima non hai fede nel
Datore della vita
Solo quando avrà incontrato il creatore il donatore della vita riusciamo ad avere una fine così forte nella vita
Che riusciva neanche a sacrificare la per i fratelli a sacrificare la più lui perché dalla fede che viene la forza di vivere
Se uno non alla fede
è duro vivere
E non devi soltanto
Cominciare dal ragionamento per trovare Dio affitti liberamente all'uso alla forza della grazie allora concludo la novità delle prese di posizione di Martini
Su tanti argomenti di frontiera
Non sta nel supposto tentativo di prendere le distanze dalle posizioni ufficiali della Chiesa come qualcuno a un po'interpretato
Martini non ha mai preso le distanze dalla Chiesa lama troppo sia perché Lugli
Sia perché anche gesuita
è per noi gesuiti l'amore alla chiesa dal Papa non è un feticcio
è un bisogno dell'anima nella nostra spiritualità una un amore attento agli occhi con gli occhi aperti come ci ha detto Montini in una indimenticato udienza al collegio degli scrittori
Quando lui ci disse vi ringrazio
Per la vostra fede adulta
Al Magistero della Chiesa
La fede non sta nell'obbedienza adulta al Magistero della Chiesa l'obbedienza non sta nel ripetere come farebbe un megafono uno strumento più moderno quello che dice superiore
Perché voi siete obbedienti ma mentre ho beh dite fatte progredire il magistero
Ero fatti accettare anche dai lontani queste tipicamente Montini hanno e allora Martini a frutto il merito di ripensare
Le posizioni ufficiali della Chiesa della dottrina della Chiesa
Prendendo appunto di riferimento la Sacra scrittura
E questo modo le ha rese più comprensibili alla cultura moderna in che cosa consiste questo prendere
Appunto di riferimento la Bibbia occorre spiega enunciare con chiarezza alcuni principi
E poi riferirsi alla coscienza
E alla responsabilità dei singoli
Martini è convinto
Che la valorizzazione della responsabilità della coscienza personale
Faciliterà il dialogo la mutua comprensione fra le diverse culture
è la ragione che Dio è accessibile solo attraverso le mediazioni storiche e culturali quindi alla luce della Bibbia
La in cultura azione della fede non è una rigida trasmissione del deposito usciti da una generazione all'altra
è molto diverso intendere la nuova evangelizzazione
Come un adeguamento della verità rivelata come sistema dottrinale a storico
Prodotta nel linguaggio moderno oppure come insegna il Concilio Martini a realizzato
Pensare in modo attento e biblico
Le verità che trasmettiamo e Martini ce l'ha dato un esempio con la sua carte tanto e non credenti concludo
Qualche giorno fa come già fatto ho incontrato Martini
Mi ha fatto impressione
Io me lo ricordavo nel vigore degli anni la sua intelligenza brillante passo la parola pensata profonda che affascinava
L'ho visto ridotto nella sedia a rotelle non sta più in piedi quando si alza traballa tutto
Non parla più ad essere centralmente gli hanno dato uno strumento che li consente di trasmettere non ho ancora sentito
Forse
Ecco le corde vocali che trasmettono dei sogni o no e non ho l'idea
Lucidissimo nella mente e quando l'ho visto così che mi parlava più con gli occhi che con la voce
Mi è venuto in mente ciò che il titolo di questo libro
Storia di un uomo
E per associazione di idee
Mi avvenuta in mente la scena di Pilato
Che si affaccia mostra Gesù sofferente
E dice ecco l'uomo
Questo è il senso del libro ci mostra Martini uomo
E la malattia che lo accolto lui che voleva essere sepolto a Gerusalemme aveva già comprato in loculo per il suo sogno
Ha accettato di venire a Gallarate per non essere di peso e confratelli che studiano
Nella casa dove abitava a Gerusalemme ma io vi dico ecco l'uomo ed è l'uomo immagine di Dio la grandezza dell'uomo e che è fatto a immagine e somiglianza sua
E questi segni che il Signore ci manda nella storia come il perito carismatico del Concilio come queste figure carismatiche
Che ci hanno trasmesso il vero messaggio cristiano aperto al futuro
Con il coraggio di una vita che cammina perché lo spirito e novità sono un dono grande che Dio ha fatto non solo alla chiesa o la compagnia di cui siamo tanto grati al signore
Ma sono un dono fatto all'umanità a chiunque è una persona umana ecco l'uomo ecco il libro di Aldo Maria Valli di cui ci siamo tanto grati per la fatica così ben fatta
Il quale ci ha raccontato la storia di un uomo di questo comma
Grazia Pradella sorge per le cose che ci ha detto
Direi anche per il consueto afflato con cui ce l'ha dette
Sottolineo solo due cose
Se posso prendere un paragone un po'dalla vita quotidiana un sacerdote non è è un consulente matrimoniale ma spesso deve occuparsi di famiglie
Ci vuole celebrare il matrimonio e deve occuparsi di famiglie in crisi temere è capitato più volte di avere due coniugi in lite o sull'orlo della rottura
Dei quali magari uno dei due era ancora innamorato dell'altro dell'altra
Tutte e due dicevano le stesse cose
Ma uno per dire che era tutto finito e l'altro o l'altra per dire invece che si poteva ancora ricominciare e questa sera ne avevamo un chiaro esempio nell'elenco di difetti degli uomini di Chiesa eccetera
In cui pare svolgeva evidentemente dalla parte di chi vuole ricominciare
Di chi ci crede ancora di chi pensa che la Chiesa abbia sia portatrice di una speranza che non è sua ma è la speranza di Dio
E credo anche la nostra almeno dei credenti secondo punto che vorrei sottolineare è stato citato più volte la cattedra dei credenti di cui Martini dei non credenti scusate di cui lei vuol dire che state attenti
E di cui Martini in cui Scalfari sono state in qualche modo tra i primi protagonisti e che Benedetto decimo sesto ha ripreso
No con la formula l'immagine del cortile dei gentili e che è stata affidata al cardinal Ravasi
E che non per non casualmente il Presidente del Pontificio Consiglio della cultura quindi è una iniziativa che in qualche modo va avanti e se posso
Aggiungere credo che anche noi questa sera in qualche modo ne abbiamo riprodotto mi pare con molto garbo e molta capacità di ascolto
Un piccolo esempio quindi è la via del dialogo che in futuro credo sia sempre più utile e necessaria prima di cedere la parola
Per un saluto a una conclusione all'autore del libro avalli né da un avviso perché poi alla fine in genere c'è il consueto fuggi fuggi di chi si ricorda che ha lasciato la il gas acceso eccetera
Quindi la prossima Conferenza avviso che stava il dieci dicembre su un tema consueto a molti tra noi
Che il volto dei volti con un nuovo volume ci saranno e non sempre un tema che ci si prepara un po'al Natale
Ci saranno a parlare cardinale Angelini che in più inossidabile che mai il dottor Cardinale di cognome cardinale
Di avvenire e le il padre fai fare della Gregoriana che un po'le spetta dato che si parla del volto di Cristo nell'arte
E allora cedo la parola per una conclusione andata avanti
Io vi ringrazio tanto sono veramente colmo di gratitudine per essere qui per avere un pubblico così folto e quattro direttore della Civiltà Cattolica di quattro generazioni diversi lo dico come abbonato della Civiltà Cattolica
Sono veramente contento mi fa scusa se ti posso interrompere tra l'altro se avete visto il il biglietto di invito casualmente eccettuato il pubblico a tutti gli altri sono emeriti meno guanti
Siamo tre meriti e si poteva anche aggiungere il cardinal Martini Arcivescovo emerito di Milano
E vi voglio anche portare un un messaggio del cardinale Martini perché noi ci scriviamo per e-mail abbastanza spesso le sue e-mail sono molto divertente anche perché uso un carattere enorme un corpo ventiquattro che si vede che lo aiuta nella lettura
Mia mamma sapendo di questo incontro nella casa dei Gesuiti mi ha mandato un'e-mail in cui per chi la vuole c'è un anno e dedizione che pratichi faccio un po'da tramite ma insomma indegnamente
E per comunque per tutti c'è un pensiero dice io credo che questo libro stia facendo molto del bene dice il cardinale molto bene perché parla della Bibbia e della lectio divina
Quindi vedete che ancora una volta non mette se stesso al centro nette
La parola di Dio e soprattutto questo metodo di lettura della parola al quale lui è così affezionato che è stata la sua vita per tanti anni
Che la lectio divina cioè la lettura orale ante meditata la lettura che
Si fa anche per chi era alla luce dello Spirito Santo quella lettura lectio divina che
Tanti anni fa a Milano attirò migliaia e migliaia di giovani lui la propose un po'timidamente come metodo di avvicinamento la Bibbia si accorse che venivano tanti tanti ragazzi
è stata la mia generazione quella io sono di Milano il Duomo si riempiva
Per la lectio divina del cardinal Martini questo per dire come ci sia una sete di parola e anche di parola di Dio di parola vera di parola genuina che non viene mai meno in nessuna epoca
Ma si tratta molto di come viene proposta e con quale credibilità viene proposta
Vi dirò anche che questo libro non entra in certe polemiche
Scatenate soprattutto da noi cronisti che ci occupiamo di cose religiose sesta atto un antipapa un antico voi TV è poi un'antica Ratzinger
Credo che
Martini abbia chiarito tutto molto bene con una sua affermazione quando dice che io non sono mai stato un antipapa semmai sono stato un ante papà
Cioè uno che ha cercato di
Apparire la strada al Papa chiunque sia stato questo fatta uno che in quanto Pastore in quanto Vesco in quanto pasto di una città complicata e difficile ma anche entusiasmante come Milano
Prepara il terreno perché fatalmente si scontra viene a contatto Dina dialogo con tante situazioni diverse contanti mentalità tante culture con la pluralità del nostro tempo in questo Milan è sempre stato un po'
Un laboratorio
E quindi ecco vedete quella copertina del libro che è stata fatta da un caro amico del padre Francesco Radaelli c'è questa immagine di Martini e queste pennellate di colore pennellate perché proprio è un ritratto si si sono
L'idea è stata quella di
Lanciare qualche proposta di riflessione sull'uomo Martini e sul suo insegnamento non certo di dire tutto ecco perché per esempio non tutti i nomi delle persone con cui è venuto a contatto
Compaiono
E per quanto riguarda il modo in cui ho proceduto nella realizzazione di questo libro mi era stato chiesto anche di essere piuttosto contenuto nelle pagine quel potete immaginare la difficoltà di fronte a quanto Martini ha proposto
Io mi sono agganciato prima di tutto all'esperienze personali sono andato a di ascoltarmi tutte le interviste che gli avevo fatto di un con gli animi e mi sono rivisto nelle situazioni vissute assieme a Luino sia a Milano sia in altre località
Quindi l'ultimo capitolo penultimo in cui racconto queste esperienze le memorie di un cronista in realtà quello che ho scritto prima questo fitte divi anche come
Il libro in atto
Sulla scorta dell'esperienza personale di ciò che io veramente così ho vissuto accanto a lui quindi non c'è non è l'enciclopedia su Martini ma è qualcosa di
Anche più appassionato magari più parziale ma scritto col cuore
E tra tanti ricordi me ne sono venuti
In mente alcuni sono costi sono tornati alla superficie della memoria alcuni di cui voglio parlare rapidamente
Perché sono credo molto significativi e col primo che mi è tornato alla mente è stato uno del marzo mille novecentonovantacinque eravamo non a Milano ma a Londra
Martini era stato invitato dal suo grande amico il cardinale dei esile fiume arcivescovo di questo mister e l'aveva invitato per tenere una conferenza nella cattedrale
Faceva un freddo terribile in quel marzo a Londra
E io che era un un giovane cronista del della RAI di Milano rimasi stupito nel vedere la folla di londinesi che non riusciva entrare nella cattedrale perché era letteralmente strapiena
E molti nonostante il freddo stettero fuori a a origliare quello che riuscivano a capire Martini si esprime parlo in un bellissimo inglese era molto contento di essere col suo amico Yuma
Religioso come Luigi Martini gesuita Jun benedettino entrambe persone molto
Persone del dialogo molte attente alle esigenze alle necessità all'atmosfera culturale delle rispettive città Milano e Londra
Era un Martini particolarmente in forma questa folla mi fece capire insomma del del credito di cui l'arcivescovo di Milano godeva anche al all'estero mi resi conto per la prima volta che era un patrimonio di tutta la Chiesa
Di tutta la cattolicità e della cultura contemporanea non solo della Chiesa di Milano
E nonostante fosse quella un'impresa abbastanza complesse per lui parlò a lungo in inglese fu una conferenza di alto livello alla fine dalla fine
Ebbe la disponibilità di davanti alla cattedrale venire dalla al microfono di questo giovane cronista e di rispondere alle mie domande lui era in tiri zitto come io d'altra parte
E nonostante la difficoltà di di questo clima
Spetterà risponde alle domande mi chiese temi tutto di quanti secondi avevo
Bisogno che mi sapeva benissimo voi sa ricorderete le sue lettere pastorali sulla comunicazione quanta attenzione dedicato la comunicazione e alla televisione in particolare e chiedeva sempre di quanti secondi I bisogno perché essa che l
Le cose che vanno in TV sono molto sintetiche e molto rapide e Luigi usciva a dire cose complesse mai banali in pochissimi secondi questo per dire anche la disponibilità e l'umanità
Di questo uomo che poteva apparire così a una prima visione un po'Altero questa persona alta magari distante invece era assolutamente attento paterne molto curioso molto curioso dell'esperienza degli altri e poi mi è tornato in mente
Un incontro veramente unico possiamo dire
Siamo nel settembre del due mila e due il cardinale Martini non è più l'arcivescovo di Milano diventa atto e merito inattesa di andare a Gerusalemme e ne Santa Area Galloro la residenza che gesuiti hanno ad Ariccia qui vicino Roma
E io con la possibilità di andarlo a trovare con tutta la mia famiglia mia grande famiglie
Troviamo Martini trasformato molto più lì diciamo anche
Sereno confermo come si fosse liberato dal peso della carica molto disponibile ancora più paterno ci fa da Cicerone nella descrizione del luogo in cui si trova
E si interessa di tutti noi e della mia famiglia del ragazzi della scuola e noi che non sapevamo che cosa regalare al cardinal Martini così portammo in quell'occasione
Una torta una crostata i mirtilli
Che lui accettò molto di buon grado e che poi abbiamo fatto riportato anche a Benedetto sedicesimo visto il successo avuto con
Però non abbiamo detto al Papa che lui era il secondo e
E questa scena di Martini che con questa torta in mano procede lungo il santuario dica loro
In questa sorta di processo è una delle belle processioni ambrosiane che facciamo noi all'inizio della messa è un'immagine che non potrò mai dimenticare e Luigi era veramente un uomo felice di poter partecipare alla
Alla vita di questa famiglia e una volta ancora dimostrato tutta la sua
Paternità e curiosità e poi ecco un ultimo incontro anzi un penultimo incontro di cui voglio parlare
Due mila otto Gallarate Luino tornato in Italia perché appunto scoperta al caso del Parkinson di non poter vivere a Gerusalemme immaginate con quanto dolore visto il suo desiderio di vivere la
Il TG uno mi chiede di fare uno speciale sul Concilio Vaticano II era un altro TG uno non sono passati tanti anni ma si facevano ancora queste cose
E il cardinale mi parla degli anni del Concilio e mi dice sono stati i più belli della mia vita lo dice
Chiaramente e dice si usciva finalmente dall'atmosfera che sapeva un po'di muffa e si aprivano porte finestre circolava l'aria pura
Dichiarazioni fatte da lui chi vi fanno anche capire come lui ha vissuto quegli anni e come evidentemente nostalgica è rimasta in luglio
In quella occasione il Parkinson stava facendo progressi e vi dico la stranezza di questa malattia alla quale lui e condannato perché da un momento all'altro
Lui parla di fasi on e offre ci possiamo ci può essere una fase
Ossia nella quale la la malattie ti blocca completamente di punto in bianco invece poi riesce a camminare e dieci a di nuovo a vivere quasi normalmente la fase on e allora lui
Che prima pochi istanti prima sembra quasi non potesse dare l'intervista è riuscito a parlare così anche entusiasmato ed è stato molto contento
Infine ultimo incontro due mila e undici siamo all'inizio di quest'anno
Il Parkinson è andato purtroppo molto avanti siamo sempre a Gallarate in questa
Sua residenza che è diventata quasi un
Un picco una piccola stanza anche d'ospedale
Io non potrò mai dimenticare con lo sguardo del cardinale questo sguardo divenuto quasi fanciullesco la sua gioia di essere al centro ancora di una rete di rapporti di affetti
Sia per posta elettronica sia per posta cartaccia da tutto il mondo gli scrivono e sia per le visite che riceve veramente felice e contento di poter di nuovo veder le persone chiedere di loro e e curiosissimo
E o questa questo grande privilegio di poter
Prendere parte alla messa celebrata dal suo Amico più che Segretario direi a questo punto don Damiano e dal dal cardinale stesso nella
Cappella della Louisiana ombra Gallarate ecco io lì
Non l'ho descritto questa scena così come non ho mai preteso di entra con una telecamera lì perché credo che ci siano portate che non vanno aperti ad di fronte alle quali è bene fermarsi però vi posso assicurare che
Il ricordo di di quella messa
è grande grande corrieri paga anche chi come me fa un lavoro che a volte riserva tante frustrazioni perché magari
In televisione certi argomenti specie
Di questi tempi non vanno molto forte non vengono accolti
Di buon grado come tutto ciò che
Richiede di fare un po'pensare le persone con la loro testa
Mi ero preparato tanti in tanti altri ricordi tanti appunti ma il tempo è fuggito io davvero vi ringrazio ancora
E vi voglio soltanto ricordare che il titolo storia di un uomo nasce anche dalla collaborazione del cardinale Martini
Ha detto bene il padre Sorge Martini non non parla quasi più nonostante l'aiuto di un po'più di un microfoni Norvegia collegato un amplificatore
I parchi sono gli ha preso il via colpito le corde vocali e la voce se n'è andata se n'è andata
Lui riesce a comunicare in forma scritta e soprattutto attraverso l'aiuto di don Damiano che essendo abituato riesce a leggere il il movimento della bocca il labiale in questo modo è possibile anche un confronto
Un un con l'occhio
E quando io gli ho chiesto io buttato là un po'di idee circa il titolo io avevo pensato di ruotare attorno al tema della fiducia che così centrale nel suo insegnamento pure al tema della grazia ma lui ha detto
In un foglio o cose di Chiesa
Ha detto no stiamo laici facciamo stiamo molto più laici e poi ha buttato là questi deve
Ci pensava rimugina va parliamo di un uomo un libro su un uomo e poi detto storia di un uomo mi piace suona bene quindi questo titolo nasce dal cardinale Martini e
Io lo trovo
Molto attagliato lui soprattutto facendo riferimento a quella parte del libro al quale sia dalla quale si è accennato
In cui Luigi ammette la sua difficoltà con la fede anche ancora apporto di dire e soprattutto con il problema della morte quelle sono pagine straordinarie secondo me quando lui parla del suo problema con la morte
Quindi ho chiesto a Dio il perché della necessità di dover morire perché morendo Gesù non ha tolto a noi la necessità di morire
Voi capite che quando un arcivescovo un cardinale
In modo così disarmato si pone queste domande Luigi quel momento eh un uomo un uomo come tutti noi e cammina accantono l'una volta mi ha detto Gerusalemme io sono qui
Per una preghiera di intercessione per intercedere intercedere letteralmente vuol dire camminare accanto
Camminare tra le persone e questo che fa un uomo che cammina insieme in mezzo a tutti gli altri uomini a tutte le altre
Persone di cui il titolo ecco se leggerete il libro mi farà molto piacere vi ribadisco
Il saluto e la benedizione del cardinale Martini
E e mi fermo qui e grazie davvero ancora tutti voi
Grazie grazie Aldo Maria Valli
No non possiamo fare dibattito
Rapidissimamente
Signor
è io sono fortunata perché spesso sono a Gallarate sostituire dalla mi hanno
Ma l'esordiente raccontare ho fatto un'indagine
Su mille persone scelte a caso
Qualcuno conosce i risultati un assessore a persona
Mia parte l'atto male del cardinale novecentonovantanove mi hanno parlato beni in particolare un vescovo
Che con le lacrime hai gli occhi ma detto libica di continuare a parlare e scrivere perché ha il coraggio di fare quello che io non ho il coraggio veloci
Allora un grazie a tutti soprattutto per avere sottolineato questo aspetto finale della malattia che accomuna il cardinal Martini
A Giovanni Paolo secondo due persone colpite dal male ma mai vinte
E che testimoniano questa loro lotta conto normale per la verità un grazie a tutti
Anche per la pazienza con cui ci avete ascoltato avete sopportato un po'di disagio ma le nostre sale sono quelle che sono un grazie a tutti e buon week-end buona domenica