"Europa '92: si cambia"

Ora di alcuni messaggi che sono giunti alla congresso
Sopraggiunti impegni politici connessi mia funzione non mi consentono partecipare congresso nazionale tu organizzazione è indirizzato ovviamente a Giorgio Benvenuto
Nell'augurare ampio successo a congresso ti prego estendere a mio nome partecipanti tutti il più cordiale saluto e di incoraggiamento di buon lavoro Enzo Scotti
Antonio Gava scriveva Giorgio Benvenuto spiacente che impegni improrogabili non mi consentono partecipare a decimo congresso UIL ringrazio cortesi invito e formulo auguri migliore Successo manifestazione
Rettore dell'università degli studi di Venezia professor Giovanni Castellani
Scrive impossibilitato particolare seduti inaugurale per congresso nazionale UIL ringrazio gradito invito formulo un curioso che lavori congressuali portino determinanti i contributi al progresso economico e sociale del Paese
L'onorevole Arnaldo Forlani che avrebbe dovuto partecipare ieri all'inaugurazione dei lavori del nostro congresso ha mandato il seguente messaggio causa nebbia mia impossibile se presente tua relazione indirizzata a Giorgio Benvenuto
Come avrei vivamente desiderate formulo sinceri auguri proficuo svolgimento congresso dal quale verranno certamente importanti orientamenti ed indicazioni viva cordialità Arnaldo Forlani
Desidero
Ricordare che oggi pomeriggio alle ore sedici si riunisse ha il primo una saletta del primo piano la commissione per la modifica dello statuto i membri dalla commissione sono pregati di non partecipare di non mancare
Farà parte
Usato
Francesco Saia presidente corte costituzionale
Indirizzato a Giorgio Benvenuto il seguente messaggio Ho letto con grande interesse la tesi della strategia sindacale inviata e mi per la quale unitamente alla sua opera di per cortesia lettera invidio
Congresso nazionale
Esprimendo le sentito ringraziamento con Comit impossibilitato partecipare concomitanza udienza pubblica a corte
Auguro
Vivissimo Urio proficuo Egitto volto importanti lavori
L'onorevole Nilde Iotti
Presidente della Camera dei deputati ha mandato il seguente messaggio
Impossibilitata ad accogliere a causa degli impegni parlamentari il vostro invito ad assistere ai lavori del nono congresso nazionale UIL invio i miei più fervidi auguri di buon lavoro sono convinta che dalla discussione congressuale scaturirà un contributo importante per la vita e l'azione del vostro sindacato e per la sua presenza nelle vicende sociali ed economiche del Paese
Vicende che sempre più hanno bisogno di protagonisti responsabili e forti e per il consenso che suscitano e per la qualità delle proposte che formulano con i più cordiali saluti Nilde Iotti
Il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura
Professor Cesare Mirabelli
Ha indirizzato il seguente messaggio al nostro segretario generale
Nel ringraziarla nuovamente dell'invito ad assistere al decimo congresso nazionale della UILM desidero informarla che i lavori del Consiglio non mi consentono di essere presente a queste importanti assise nell'augurare pieno successo ai lavori del Congresso ricambi saluti con viva cordialità
Il presidente del Senato della Repubblica senatore Spadolini ha inviato a Giorgio Benvenuto il seguente messaggio Caro benvenuto una serie di impegni istituzionali e parlamentari oltre che una breve visita all'estero non mi consentono di intervenire i lavori per il decimo congresso nazionale della UILM
Desidero tuttavia farti giungere la mia ideale adesione e formulare a te e a tutti i lavoratori della UIL il più fervido e sincero saluto Urali per un pieno successo di questo importante appuntamento congressuale
I lavori di queste assise nazionali offriranno una significativa opportunità per mettere ulteriormente a fuoco le strategie del sindacato dei cittadini
In vista di costituire una autorevoli per lo cultore del Governo e del Parlamento per la definizione dei necessari apprestamenti
Volti a ridare slancio al sistema produttivo del Paese e a riprendere con decisione il sentiero dello sviluppo dopo le intemperie degli anni settanta
Se da un lato è vero che gli anni Ottanta ci hanno consentito di riportare sotto controllo alcuni fenomeni che rischiavano di gente di degenerare
In primo luogo l'inflazione ricondotta a cifre più compatibili con la realtà dei Paesi industrializzati
è altrettanto vero che alcuni fondamentali nodi attendono ancora di essere sciolti
In primo luogo il persistente squilibrio fra il centro nord del Mezzogiorno
Un divario economico e sociale che in certi casi si è addirittura accentuato e che non è estraneo alla diffusione di una criminalità organizzata
Che trae alimento proprio dall'assenza di uno sviluppo solido e dalle negligenze dei poteri pubblici
Allo stesso modo restano insoluti i problemi dei conti della finanza pubblica
Il cui disavanzo rappresenta la più seria ipoteca sul nostro futuro gettando lunghe ombre sulla nostra partecipazione a pieno titolo al club delle democrazie industrializzate dell'Occidente un problema che governo e Parlamento debbono affrontare in uno spirito di fattiva collaborazione con il movimento sindacale
Che non può far mancare il proprio determinante appoggio
Ad una manovra atta a ridimensionare un disavanzo fatto Gino sopportabile ed un debito pubblico che si costituisce un fardello pesantissimo soprattutto per le conseguenze sull'assorbimento del risparmio
Risparmio soprattutto in questo modo al suo spegnimento dell'impresa e quindi del ciclo produttivo
Infine è indispensabile che le forze politiche e sociali sappiano inaugurare una stagione in cui possano finalmente prevalere nuove regole per gli interventi dello Stato nell'economia una stagione nella quale venga finalmente abbandonata la logica degli interventi a pioggia
Spesso privi di coordinamento per imboccare con decisione la strada degli Investimenti in settori strategici che possono costituire un vero e proprio motore per lo sviluppo
Basti citare il campo dell'Energia delle comunicazioni dei trasporti e delle telecomunicazioni cioè il campo delle infrastrutture che rappresentano i veri punti di riferimento per gli operatori economici da questi temi essenziali che segnalò la vostra attenzione al vostro dibattito dipendono in larga misura le sorti del futuro europeo dell'Italia in vista del traguardo del mercato unico del novantadue la UIL è parte integrante di un più vasto movimento internazionale dei lavoratori
Ed ha tutte le carte in regola per essere all'altezza della sfida che ci attende con la caduta definitiva delle Palmieri delle barriere nazionali e l'instaurazione di nuovi rapporti economici quali Paesi comunitari
Ecco perché il contributo da i vostri lavori può giungere al varo di misure che vadano nella direzione dell'Europa e può essere decisivo a te ai congressisti a tutti i membri della UIL
Giunga in quest'occasione il mio memore affettuoso saluto Giovanni Spadolini
Iniziamo il dibattito dando la parola se è in sala a Sandro Venturoli dalla UIL ma di Milano
è in sala sanno Venturoli
Bene grazie
Ricordo che ieri il Congresso ha deciso Audi limitare gli interventi a dieci massimo quindici minuti
Per cui io mi permetterò a vostro nome ovviamente di segnalare i dieci minuti trascorsi in modo che gli oratori abbiano il tempo di concludere il proprio intervento grazie
Io mi soffermerò
Su due passaggi
Della relazione di benvenuto sentita ieri
Il primo è questo
Una questione che in quella relazione era accennata
Che l'umanizzazione del lavoro
Voglio fare due considerazioni su questo è una proposta voto schematicamente
Io credo che quando noi parliamo di lavoro siamo ancora tutti
In particolare mi riferisco la mia generazione viziati da un limite ideologico
Quello cioè che si fa considerare il lavoro per definizioni brutto
Una sorta di terra di nessuno
Nella quale si sta inevitabilmente male
è infatti all'interno di questa discussione che noi continuiamo a ragionare di riduzione dall'orario di lavoro
Io credo che su questa questione di come si sta durante le
Il Paese una grossa battaglia culturale
Faccio riferimento a quello che stanno facendo nelle aziende metalmeccaniche i grandi gruppi i dirigenti dei grandi gruppi
Il tentativo che oggi si fa rispetto ai lavoratori non è tanto quello di coinvolgerli sugli obiettivi aziendali
Ma il tentativo che si sta facendo che stanno facendo oggi grandi gruppi
Penso alla FIAT ma non soltanto la FIAT alla fase stando alla Siemens ed altri
E quello di tentare di trovare all'interno delle ore di lavoro meccanismi che rompano la separatezza e la solitudine dei lavoratori
Cioè meccanismi che facciano sentire anche all'interno di quelle otto ore di lavoratori lo separati e divisi tra gli altri
Cosa voglio dire con questa premessa
Credo che lo dovremmo tentare di fare su
Il modo in cui si sta all'interno delle fabbriche e degli uffici
Una grossa battaglia culturale finalizzata appunto alla umanizzazione del lavoro voglio fare su questo due esempi
Molti degli uomini della mia generazione sono cresciuti con un'immagine classe operaia che voglio semplificare così
C'è una fotografia di un lavoratore della Pirelli o della Breda credo braccia conserte il viso molto un viso sbarbato
Fatto di ombre e di luci è una fotografia in bianco e nero che rappresenta gli scioperi contro il nazifascismo le quarantatré un'immagine di forza
Un'immagine molto forte dei lavoratori
Che per certi aspetti è riconducibile a quell'immagine che abbiamo visto tutti di quel giovane minuto la piazza Tienanmen davanti al carrarmato
Qualche mese fa la Falchi alcuni delegati alla fine di un'Assemblea mi dicevano
A Venturoli qua sono entrati molti giovani con i contratti di formazione lavoro alcuni di questi sono ex tossicodipendenti alcuni questi sulle sieropositivi abbiamo paura cacciamo
Da quell'immagine di forza la capacità cioè come classe come gruppo come forza sociale di fermare e di fare gli scioperi cotonati fascismo a questa angoscia questa paura di fronte a una cosa sconosciuta che l'AIDS ci sta alle loro vita dei cambiamenti e dei problemi che dobbiamo affrontare
Ma mentre il conflitto si basa sulla fu come dire la contrapposizione tra due tra due forze
Il problema oggi di come all'interno dei posti di lavoro noi costruiamo condizioni umane per cui la gente nel lavoro nel lavoro lo si sente in una terra di nessuno nella quale viaggia soltanto la violenza del conflitto ma trovi in condizione di espressione anche la propria individualità professionalità umanità
Credo che sia una delle battaglie culturali da mettere in campo
Da mettere in campo nei prossimi tempi
Anche se questo rompe molti degli schemi ideologici che abbiamo le spalle
Parlare oggi di umanizzazione del lavoro quanto per definizione il lavoro deve essere brutto
Quando tutta la nostra cultura è basata sul fatto che a lavorare si sta male parlare di umanizzazione del lavoro significa tentare una forte battaglia culturale
E in questi pochi io vedo il limite di tutta l'elaborazione sulla riduzione d'orario di lavoro perché viziata da questo limite
Cioè bisogna ridurre il lavoro perché la vita sta al di fuori del lavoro non dobbiamo invece tentare di portare l'abilità all'interno delle condizioni lavorative
E per questo allora che c'è sicuramente un problema di riduzione dei tempi individuali di lavoro ma io credo all'interno di una situazione in cui nel sistema delle imprese nel sistema dei servizi c'è un'esigenza di utilizzazione degli impianti
Degli uffici dei servizi l'erogazione di servizi che va molto al di là dei tempi individuali di lavoro
Io credo che su questa questione il contratto anche la contrattazione debba essere particolarmente qualificato una seconda questione chiudo schematicamente non voglio essere lunga chi era un'altra questione importante accennata ieri una relazione Giorgio Benvenuto è questa qua della questione delle donne e Delon lavoratrici perché io credo che sia importante
è importante per una questione culturale
è importante per una questione di giustizia ma è importante perché e essenziale rispetto alla rappresentanza della forza lavoro così come si sta organizzando nella sua composizione la forza lavoro
Il novantatré molto probabilmente avrà degli effetti dirompenti sul sistema delle imprese credo anche sul sistema dei servizi non saremo in grado di affrontare questi effetti probabilmente nella seconda metà degli anni novanta cioè novantasette novantotto non siamo ancora in grado definire strategie su quelli che sono gli affetti nel novantatré
Ma alcune cose sono largamente prevedibili se noi pensiamo alle aree di forte concentrazione industriale dove c'è stata una fortissima espansione della piccola impresa
Piccola impresa che è stata forte dentro un mercato protetto è abbastanza prevedibile che per pezzi consistenti della piccola impresa che non lavorano oggi in modo qualificato per il sistema delle imprese di servizi bissa la moria
Nella piccola impresa la forza lavoro operaia e prevalentemente femminile
La forza lavoro operaia di basso medio livello è prevalentemente femminile nella grande impresa è abbastanza probabile che verranno accelerati i processi di informatizzazione razionalizzazione degli uffici
Nella grande impresa la forza lavoro impiegatizia di medio basso livello prevalentemente femminile nella regione la questione la disoccupazione intellettuale giovanile mai prevalentemente femminile
Allora lo stiamo anche affrontando a Milano questa cosa è evidente al rifiuto di alcuni lavori
Di alcuni lavori che sono mal pagati o solo socialmente disagiati presso gli inservienti
Nel nelle nelle case di per anziani oppure all'Alfa Romeo giovani incontrato di formazione lavoro che vado a fare gli operai di terzo livello siamo in presenza del rifiuto di questi lavori da parte dei giovani maschi bianchi
Mentre questi lavori oggi sono accettati dagli extra comunitari e dalle ragazze
C'è cioè una tendenza per la quale nella oggi le nuove generazioni femminili lo crede questo dato si individua già una certa consistenza nelle aree ripeto di forte concentrazione industriale
Vivono il lavoro come un dato emancipato Orio individuale
E non come una condizione transitoria o per avere un reddito sussidiario rispetto al rito familiare quindi è abbastanza prevedibile che nella composizione dalla forza lavoro le donne saranno sempre più presenti nel mercato nel lavoro e nella forza lavoro nei prossimi anni
E allora diventa essenziale
Dotarsi degli strumenti culturali organizzativi
Ed è la capacità di gestione all'intera organizzazione per rappresentare le donne sul posto di lavoro e per far sì che questo rappresentante questi modelli passino trasversalmente verticalmente anche all'intera organizzazione questo senso considero importante
Le cose che mi han detto ieri una relazione e credo che dovremmo cercare di voci con forza su questo terreno usando l'occasione che la nostra organizzazione a che è quella di potersi muovere
Definendo regole di democrazia rapportandosi lavoratori in modo organico ma di potersi muovere senza avere croste ideologiche che rendono lunghissimi millenari i tempi dell'adeguamento degli strumenti
La parola al compagno Terracciano segretario della UIL di Napoli
Lo sa avremo il piacere di far parlare Giovanni Bianchi presidente delle ACLI
E Giuseppe De Rita presidente del tinello Terracciano te la parola
Vorrei richiamare amici e compagni l'attenzione del congresso
Sulla linea di fondo della proposta avanzata dal compagno Giorgio Benvenuto nella sua relazione introduttiva
Quella relativa al Progetto di politica economica che rilancia la politica dei redditi ed affronta il problema del Mezzogiorno e della disoccupazione nel nostro Paese
Come responsabile della UIL di Napoli
La struttura sindacale più esposta le conseguenze dell'esclusione sociale
Che si sta preparando al sud
Apprezzo con convinzione le scelte
Meridionalistiche dell'organizzazione
Ma sollecito
Un'iniziativa forte dei lavori perché l'intero sindacato italiano assuma
Una posizione chiave sulle scelte che il governo si accinge a compiere
In favore del Mezzogiorno nella prossima legge finanziaria
è di questi giorni
La polemica che si va sviluppando fra il ministro del Bilancio né quello del Mezzogiorno sul governo effettivo delle risorse residue da destinare al Mezzogiorno
Ed è singolare
Il fatto che su di una questione centrale
Come questa non siano ancora intervenute nel forze politiche né forze sociali sindacato con prezzi
Eppure su una questione come questa non si può certo docente il sindacato soprattutto deve intervenire rimettendo al centro dei rapporti con il governo la questione dello sviluppo del Mezzogiorno
E che le misure urgenti per l'occupazione
I segnali che finora sono venuti dal Governo
In occasione del varo della finanziaria ottantanove sono tutt'altro che rassicura
L'intervento previsto
Per i giacimenti cultura
Si è esaurito e non è stato più rifinanziato
Il fondo
Per il rientro dalla disoccupazione è stato soppresso
Lo stanziamento previsto per i lavori di utilità collettiva è stato drasticamente ridotto a fronte di tutto ciò sicura diario dire industrializzazione approvate qualche giorno fa dal CP per le aree siderurgiche in crisi che a malapena bilancia la riduzione di forza lavoro determinata dal ridimensionamento dello stabilimento di Bagnoli
Il dramma
Di fronte al quale ci troviamo
E che in trent'anni di intervento straordinario
Nel corso dei quali si sarebbe dovuto annullare il divario non solo non si è riusciti a realizzare l'obiettivo ma ci si ritrova con gli squilibri accresciuti e nel frattempo nel Paese va maturando la convinzione che forse è arrivato il momento di chiudere definitivamente questa partita riportando tutto all'interno dell'ordine dell'intervento ordinario glielo sta per dirlo ai lunga molto meridionalistica viaggiato agiato e che ho avuto avuto
Il paradosso però
Perché nel corso di questi anni con i soldi dell'intervento straordinario sì ha fatto ciò che si doveva fare con intervento ordinario
E non si è mai riusciti a trovare nel momento giusto nelle risorse aggiuntive per ridurre il divario equiparando il Mezzogiorno al resto del Paese
Nei periodi di crisi dell'economia nazionale si è detto e si è fatto ricorso alla politica dei due tempi che è rinviata ad epoche migliori la destinazione di risorse aggiuntive al sud
E quando finalmente il Paese è uscito dal tunnel della crisi ed è riuscito a realizzare i tassi di sviluppo
A livello giapponese gli investimenti invece di venire al sud hanno preso la strada del centro Europa
Questo significa che per il Mezzogiorno non c'è stato mai veramente posto sul treno che lo sviluppo
Al di là degli slogan e di procura la verità è che nessuno ha veramente ha lavorato per porre il Sud al centro dello sviluppo complessivo del Paese tutto ciò ha contribuito ad aggravare la vecchia frattura tra nord e sud
E l'ha portata a concentrare tutto lo sviluppo da una parte e tutta la disoccupazione dall'altra nel corso di questi ultimi quaranta
L'apparato produttivo meridionale ha mutato completamente volto ma non è riuscito ad accrescere i livelli occupazionali complessi sei milioni e mezzo di unità si registravano nel mille novecentocinquantuno e sei milioni e mezzo se ne registravano ancora nel mille novecentottantasette l'unica differenza fra la situazione dall'usura quella di oggi e che negli anni Cinquanta i sei milioni e mezzo di persone risultavano occupate prevalentemente in agricoltura
Mentre ora risultano occupate prevalentemente nel terziario le trasformazioni produco
Dallo sviluppo economico di questi quarant'anni sono valse dunque solo a modificare la struttura dell'occupazione determinando un colossale travaso di occupare dal settore agricolo al terziario nel frattempo tutta la forza lavoro che si riversava sul mercato non poteva trovare altro sbocco che non fosse l'emigrazione
è stato così che fra il cinquantuno e l'ottantaquattro quattro milioni e mezzo di persone hanno lasciato la loro terra e la loro gente alla ricerca di un lavoro e di una dignità
L'incremento della forza-lavoro prodotte in tutti questi anni è servito dunque a dell'inventare l'emigrazione negli anni dello sviluppo e la disoccupazione negli anni della recessione
Questa compagnia
E la situazione che letizia
E si è tutt'oggi il fenomeno dell'immigrazione
Non si è manifestato di nuova in forza massiccia e perché sono mutate
Le condizioni materiali e sociali rispetto a prima
Ma i poveri che ancora reggono la spinta verso il lavoro delle nuove generazioni sono per forza destinati assalta
Il piano decennale
Per l'occupazione del ministro De Michelis che avrebbe potuto offrire una risposta anche se parziale
E problemi del Mezzogiorno sia risolto in uno strumento di sostegno all'occupazione al Nord quando tutta la disoccupazione si andava concentrato al Sud la politica di risanamento dell'IRI ha portato ad un drastico ridimensionamento
Della presenza industriale del gruppo nell'economia meridionale con una riduzione degli investimenti industriali passati dal quarantanove otto per cento al trentaquattro per cento del totale nazionale
Si aggiunga tutto ciò il peso delle disfunzioni della pubblica amministrazione
E la presenza asfissiante
Della malavita organizzata e si avrà il quadro delle condizioni che strangola non lo sviluppo dell'economia meridionale ecco perché sollecito
Da questa tribù il bar
Di un'iniziativa forte del sindacato
Il Vardar riproporre come tema centrale dei tre trattativa con il governo lo sviluppo del Mezzogiorno
Imperniare sulla crescita industriale e sull'incremento dei livelli occupazionali
La proposta del sindacato
Al governo deve essere chiaro ed incisive e deve poter puntare supporti essenziali elementi di riforma per quanto ci riguarda
Consideriamo essenziali possibili provvedimenti dirittura
La legge sessantaquattro sull'intervento straordinario
Un fondo unico per il Cinzia finanziamento all'occupazione un lavoro minimo garantito ai giovani fino a ventinove anni
La riforma della legge sessantaquattro sull'intervento straordinario nel Mezzogiorno
Per quanto riguarda la sessanta qua
Si deve uscire da un vicolo cieco
Nel quale si è andato ad infilare il legislatore quando ha deciso di affidare alle regioni il compito di garantire lo sviluppo del Mezzogiorno
Le regioni ma soprattutto le regioni meridionali
Non sono in grado di garantire neanche l'ordinaria amministrazione
Figuriamoci se posso rappresentare il punto di forza del nuovo intervento straordinario
La completa che la nuova legge non decollerà mai
La si ricava dal fatto che dopo tre anni dalla sua entrata in vigore non sono ancora partiti i piani regionali di sviluppo della prima annualità
La sola riforma possibile dunque è quella che li affida allo stato l'intervento straordinario
Con il supporto
Di una vera tecnostruttura capace di disegnare realizzare grandi progetti intersettoriali sviluppo di cui il economia meridionale ha bisogno una tecnostruttura
All'altezza del compito non bisognerebbe neanche inventarla perché esiste già
L'idea che abbiamo lanciato
In occasione del nostro congresso dinari
Perché la struttura cui affidare il compito della realizzazione dell'intervento e liti
E ci siamo ulteriormente rafforzati in questo nostro convincimento
Guardi
Ci siamo accorti che la stessa proposta
In forma ben più autorevole è stata avanzata dal professor Romano Prodi
Senza però che riscuotesse il necessario consenso politico
Il problema di reindustrializzazione
Delle aree colpite dalla crisi siderurgica pone già oggi liti nella condizione di gestire tutta una serie di provvedimenti per la mobilità ed il reimpiego della forza lavoro e nel Sud attraverso la gente ma soprattutto pone lei nella condizione
Disegnare un diverso modello di sviluppo produttivo delle aree in crisi come si ricava dalle proposte avanzate attraverso la spina per la promozione di nuove iniziative imprenditoriali nelle aree interessate il sindacato
E in generale ma la Will in particolare potrebbe considerare l'opportunità di si presentò con la proposta del ministro Pomicino
Di unificare le risorse dell'intervento ordinario
Presso il ministero del Bilancio per affrontare alla radice anche il problema della struttura tecnico imprenditoria
Cui affidare l'impegnativo compito di rifinanziare l'industrializzazione lo sviluppo dell'intero Mezzogiorno superando l'attuale proliferazione di enti dall'agenzia al dipartimento del tutto inadatti a un scopo
E per finire
Un fondo unico per il finanziamento all'occupazione
Il secondo provvedimento di riforma
Può interessare la costituzione di un fondo unico presso il ministero del lavoro per finanziare l'occupazione nelle regioni del Mezzogiorno
Attraverso la riduzione del costo del lavoro il finanziamento della formazione professionale e la incentivazione alla nuova imprenditoria
La proposta non tende solo a razionalizzare le risorse disponibili presso i vari ministeri Bilancio industria mezzogiorno come propone il ministro cornici quando piuttosto a destinare una percentuale del reddito nazionale alla incentivazione dell'occupazione nelle regioni meridionali
è un'idea questa che poi parte torni vivere la proposta di Carniti
Del risparmio contrattuale
Ma a differenza di quella si spinge molto più avanti nel tentativo di utilizzare la leva del reddito nazionale per rilanciare lo squilibrio sempre più accentuato fra i livelli occupazionali al nord e quelli assunti
L'idea di fondo
Intorno a cui ruota la nostra proposta perché con le risorse di intervento straordinario lo Stato deve puntare alla creazione di nuove impresa mentre con in fondo per l'occupazione deve puntare a ridurre i costi di gestione delle imprese esistenti
Simile è un altro minuto c'è l'ultima parte Boni Bettinelli
Un solo minuto o sono fuori
Prego mezzo minuto
Saluto
Non
Il lavoro minimo garantito sono brevi non sappiamo compare se le riforme che proponiamo potranno avere un qualche seguito all'interno dell'organizzazione del movimento
Ma al di là di quanto accadrà nei prossimi mesi diventa sempre più urgente
Pensare a misure di sostegno al reddito e dall'occupazione nelle regioni meridionali
Prima che lo facciano male
E nella forma peggiore
Con il ricorso al salario minimo garantito oggi proposto è sorretto politicamente dal partito comunista
In presenza di tempi lunghi
Per una credibile ripresa del processo di sviluppo dell'economia locale diventa utile ricorso a misure che possono assicurare la Breve un lavoro minimo garantito basato su un uso intelligente dell'articolo ventitré della ultima finanziaria sui lavori di utilità collettiva
Si tratterebbe di correggere ed emendare questo provvedimento per consentire finissero gli ultimi cinque li per consentire non solo i giovani fino a ventinove anni e non solo e necessariamente per una un'esperienza di lavoro a termine a fronte di un saltare funzionario anche il minimo che risulti però di una quattrini utilità non solo degli interessati ma anche per la collettività
Sembra non è molto più seria efficace la proposta che punta ad erogare un salario a fronte di una prestazione lavorativa anziché erogare un salario per remunerare lo stato di disoccupazione grazie
Per i congressisti in modo da avere tutto il programma chiaro dal di fronte abbiamo tutta una serie di contatti Simi interventi
Adesso daremo la parola a Giovanni Bianchi presidente delle ACLI poi a Giuseppe De Rita presidente del tinello poi a Rino Pirlo Formica ministro delle finanze
A Nemer Hammad Delegato generale della Palestina in Italia a don Pierino della Comunità incontro a Marini segretario generale della CISL
Al lui Sanders segreteria da della segreteria confederale internazionale dei sindacati liberi a Bruno Trentin segretario generale della CGIL
Ah Miniati eccetera cioè abbiamo abbiamo tutta una serie di interventi io prego tutti i delegati poiché interverranno di mantenere
Contenere il proprio intervento nei limiti prestabiliti dopo un piacere la parola a Giovanni Bianchi
Nel dare questa parola nel desidero evidenziare i rapporti che la UIL e il movimento sindacale nel suo insieme hanno avuto con le armi in questi anni di rapporti che ci sono andati via via consolidando che hanno consentito di intraprendere delle iniziative molto importanti insieme e come sapete la Will ha sempre avuto particolare attenzione a tutte queste forme di associazionismo varie e le ACLI primeggiano in queste in questi ruoli hanno dato un contributo determinante al movimento sindacale nel suo complesso io mi auguro che questa forma di collaborazione posso sempre più consolidarsi in futuro
In modo da poter avere sempre risultati migliori la parola all'amico bianco
Grazie grazie presidente lo invito a fare alcun altro servizio mi son portato la sveglia ma sarà il caso magari di stampa nella restano ubbidiente i limiti vengono attorno quindi prevalentemente ovviamente i nostri delegati globali ebbe o ai semplici impiegati grazie
Far funzionare l'Italia vuol dire mettere al primo posto la solidarietà
Questo il senso sintetico non mi è parso della relazione di Giorgio Benvenuto a questo decimo congresso una solidarietà da non confondere con l'assistenzialismo ma in grado di capire i cambiamenti di governarli di redistribuite Nichols
Una solidarietà che così concepita non solo non ha parentele con le vecchie complicità e le prelati che clientelare ma è l'altro è il contrario rispetto all'assistenzialismo
Di cui credo il riformismo di cui un'attenzione che ci sia comune alla società civile
Non a caso la tematica del sindacato dei cittadini che la UIL ha il merito di aver indicato esplicitamente ai lavoratori all'opinione pubblica ha trovato le ACLI naturalmente attente ed interessate fin dei primi accenni non poteva del resto che essere così se si considerano la storia il ruolo le ambizioni della nostra organizzazione che conserva un saldo radicamento nell'esperienza del movimento dei lavoratori
Ma che fin dai tormentati anni dalla ricostruzione istituzionale politica e sociale dell'immediato secondo dopoguerra a concretizzare l'impegno di volto a promuovere le condizioni dei lavoratori con una forte attenzione alla loro soggettività avviando perciò servizi in grado di dare risposte ai molteplici bisogni dei lavoratori ci siamo cioè morsi lungo linee che interpretano le esigenze dei lavoratori considerandoli persone senza di giungere conseguentemente le diverse sfere d'interesse nel rapporto di lavoro come all'interno della società civile
Nell'impegno di lotta per conquistare salari più giusti come nella partecipazione attiva alla vita dello Stato
E dovendo scegliere per ragioni di tempo e soprattutto a questo percorso alla possibilità di un incontro su questi temi che mi atterrò
L'accelerazione dei processi di rinnovamento in atto nei paesi dell'est europeo ai quali assistiamo sorpresi e felici in queste settimane
Rappresenta un'ulteriore occasione di riflessione sui limiti delle nostre analisi e delle nostre previsioni nell'evoluzione dei fenomeni sociali
Stiamo vivendo una stagione nuova in cui si aprono scenari inediti che abbiamo il dovere di conoscere ed approfondire
è vero che il vento bolscevico come nota Giorgio Benvenuto non è più vento di vittoria
Impressionante soprattutto è il cumulo di detriti che succedono al suo ritirarsi vecchi nazionalismi e antichi scontri etnici sono testimonianza di una maturazione neppure la avvenuta il dato che più spinge a riflettere però l'emergere anche a destra di una società civile che l'occupazione dello Stato da parte del partito e dell'esercito aveva fin qui addirittura cancellato
Solidarność in Polonia è la figura eminente di questo processo il movimento operaio del suo sindacato recuperano la propria autonomia e cessano di farsi Stato proprio per produrre le condizioni di una riforma dello Smeraldo
Chi avrebbe immaginato un anno fa che sarebbe stato un uovo Enza a rimettere in sella gli argenti
In questo senso Solidarność parla anche italiano si inserisce in quel moto delle società europee che vede la società civile farsi più civile come ha scritto recentemente in Francia Alain Touraine
C'è da cogliere un elemento di discontinuità in tutto questo e quindi anche nella storia della società italiana ed a indicare la possibilità di un cambiamento reale lo schiudersi di una democrazia possibile
L'elemento il soggetto di questa discontinuità è il crescere il sedime intarsi dell'autonomia della società civile
Stiamo da tempo attraversando una crisi profonda delle forme della società e della politica è in crisi lo stato sociale e la complessa realtà della cittadinanza in crisi
La figura del partito come mediazione tra società civile e istituzioni è in crisi insomma e non di congiuntura il rapporto tra società
è stato
Non non mi dilungherò sull'analisi di questa crisi
Ma richiamo solo gli elementi nuovi che essa prodotto sui movimenti che sono emersi in questa fase movimenti a cui ora è possibile dare un respiro Strategy
Il primo di questi elementi è il protagonismo nuovo dimostrate in questi anni dal civile
Esso è stata in grado di reggere la crisi della politica non solo ma di produrre una serie di risposte positive che guardano in avanti
Esse nascono in gran parte dalla vitalità dell'associazionismo del volontariato dei movimenti per una diversa qualità della cittadinanza
Non si tratta soltanto di una petizione di principio non sto vendendo le mie lamette sono quasi otto milioni
Le persone che dedicano alcune ore settimanali a un impegno gratuito per gli altri
Se il termine non fosse desueto mi proverei a definirle militanti politici dalla società civile ci sono spinte da diverse matrici ideali sono uomini ed organizzazione ad ispirazione cristiana o ad ispirazione laica
Gli ultimi dati segnalano che sono in aumento tra di essi lavoratori dipendenti
Quasi a dire che chi ha raggiunto più alti livelli di reddito ed ha acquisito più sicurezza non necessariamente portato a disinteressarsi degli altri
La presenza e l'aumento delle comunità di accoglienza per i tossicodipendenti deve farci riflettere
Ho colto nell'intervento di Muccioli una verità sulla quale mi sento di consentire ai nostri occhi il drogato non è uno comunque malato uno comunque da togliere dalla circolazione chi si droga ci appare spesso come la parte più debole di una società malata nei suoi valori e nei suoi asset ebbene l'associazionismo italiano sa tutto questo
A questa maturità ed io vi dico che oggi una nuova alleanza sociale si è fatta possibile tra sindacato e associazioni
A suo fondamento c'è la nuova natura e la inedita coscienza dei diritti di cittadinanza
Il bisogno di una politica che esca finalmente dal Pallata dal Palazzo e qualche volta dal malloppo per ascoltare la società civile
La prospettiva di una riforma istituzionale che sancisca le nuove regole del dialogo anche tra società civile è stato e non già perché all'associazione o al sindacato sia improvvisamente è venuta la voglia di giocare con il Meccano dalle istituzioni per questo
Ci interessa
Le cinque proposte
Formulate da Giorgio Benvenuto vanno pare a me in questa direzione
Si pensi all'idea di proporre l'istituzione nelle strutture pubbliche la figura di un delegato sindacale al servizio dell'utenza
Qui il rovesciamento e quasi di trecentosessanta gradi e risulta incomprensibile se non ci si muove dalla nuova frontiera della questione della cittadinanza
Così pure l'accento posto da Benvenuto sull'esigenza di un piano di formazione di qualificazione di riqualificazione professionale pelli operatore dei servizi pubblici non ha senso al di fuori di questa prospettiva
L'associazionismo sa tutto questi per questo interessato a una nuova alleanza sociale con il sindacato e può far propri punti qualificanti che nella relazione di Benvenuto sono stati richiamati perché diventino il terreno di un lavoro comune
Non si muove
Il desiderio di danaro pubblico so di parlare a nome di tutte le associazioni della prima Convenzione nazionale dell'associazionismo e voglio essere chiaro se occorre fino alla brutalità
Non ci importa di prender parte alla solita abbuffata l'associazionismo un fatto quotidiano è modesto anche se ricco di competenze
Non si è montato la testa è un fatto eminentemente popolare popolare vuole restare sa dall'antica saggezza del proverbio che se un povero mangia un pollo uno dei due è malato
Non sta cercando scorciatoie per la propria sopravvivenza tanto meno oggi che gode di buona salute
Chiede anzi la garanzia che le sue iniziative siano aiutati a crescere ma anche a morire quando non si dimostrino più utili
Già appunto nella prima convenzione di Verona abbiamo sottolineato questo ruolo crescente dell'associazionismo nei vari ambiti della società dall'emarginazione al lavoro dalla cultura al tempo libero
E non solo abbiamo sottolineato come questo radicamento sociale esprimesse valori e prospettive che investivano il senso dal produrre dell'abitare
Dal partecipa
Le attenzione ambientaliste i movimenti delle donne per esempio hanno
Pensate
Della società
La sua fatta questa novità e che ne vada compresa l'importanza
Ne vada compresa l'importanza anche rispetto all'altro movimento emerso dalla crisi di questi anni e cioè il disagio crescente nei confronti delle istituzioni e dello Stato
è un disagio pare a noi che indica un passaggio strutturale
Del sistema
Faceva notare in un lavoro acutissimo mi avvio a concludere di qualche anno fa Farneti che non è un caso che in Italia si sia prodotta la teoria più alta della classe politica con Mosca e pare
è questa di Farneti una osservazione che può estendersi anche alla storia dell'Italia repubblicana che ha visto con la conquista dello stato sociale dilatarsi spesso a dismisura il potere dei partiti
Nessuno ti intento polemico in questa osservazione c'è solo la descrizione di un fatto ma insieme la percezione di un problema la cui soluzione non è più rinviabile
La scelta di fare quindi dell'autonomia della società civile uno degli assi strategici della democrazia italiana e ciò che per noi fare nuova interessante in un certo senso perfino costituente questa fa tutto ciò spinge inevitabilmente l'associazionismo ad assumere
Una figura più politica ma è bene chiarire ancora una volta un possibile equivoco non c'è mai stata
Anche nelle più remote intenzione dei promotori l'idea di un partito dell'associazionismo della società civile ci sono già i partiti della società civile sono quelli che ci sono oggi che già votiamo in base a scelte culturali
E programmatiche
La scelta che consente all'associazionismo di farsi figura politica e quella di organizzare sedimentare far crescere l'autonomia della società civile e quindi di inaugurare un nuovo passaggio della storia sociale e politica
Dal nostro Paese in definitiva l'associazionismo non chiede di essere protetto chiede di uscire dalla subalternità del parastato chiede di farsi progettuale e per questo di ottenere promozione piuttosto che tutela l'autonomia è il carattere che lo rende affine e amico del sindacato
E credo che anche questo congresso sia stata un'occasione eminente per ascoltare insieme a partire da questa amicizia quello che viene emergendo in questa società civile grazie
Grazie bianche del contributo che ha portato al dibattito adesso diamo la parola al presidente del CNEL Giuseppe De Rita e subito dopo parlerà il ministro delle finanze Rino Formica
Il
Desideriamo evidenziare Giuseppe De Rica è il Presidente del nuovo che nel del tunnel riformato
E la UIL confida molto sul ruolo che il CNEL potrà svolgere sul rilancio che il cervello potrà determinare nella sua attività nell'interesse del dialogo per rafforzare il dialogo fra le parti
Alle parti sociali e gemelle un punto di riferimento per il sindacato molto importante auguriamo quindi al nuovo presidente del CNEL buon lavoro e grazie di averci onorato con la sua presenza grazie
Ma io porto qui naturalmente saluto dei questo rinnovato CNEL
Però spero che mi perdonerete se non faccio un discorso nel programma dicono di quello del CNEL vuole fare qui intende fare nei prossimi mesi e nei prossimi anni
Credo che le persone i consigli e le istituzioni vanno giudicate per quello che fanno non per quello che promettono di fare quindi
Mi chiedo soltanto un po'di mesi un po'di tempo per verificare se riusciremo a cambiare una situazione che era in qualche modo intristito negli ultimi tempi per colpa specialmente della classe politica di questo Paese io voglio soltanto con voi fare un saluto una riflessione in comune
E un augurio di buon lavoro
Quando benvenuto mi ha invitato io avevo detto che non sarei venuto perché in tanti anni che faccio il mestiere di Carro di Tespi girare l'Italia per parlare da scontare non ho mai partecipato in vita mia né a un congresso di partito né a un congresso sindacale
Non per snobismo anche se certe volte sono un po'snobbato ma perché ritengo che un congresso sia un'occasione di identità interno di un'associazione di un'organizzazione di una confederazione e che gli osservatori esterni in qualche modo non hanno grande diritto di cittadinanza sono processi sono meccanismi sono figli di formaggio dell'identità collettiva che si formano in un congresso
Dall'esterno si capisce molto poco non si può fare altro che venire
A fare una chiacchiera più o meno generi quindi avevo deciso di non venire poi il nuovo ruolo la la la la pressione amicale sia di benvenuti anche i mariti voti mi hanno convinto in qualche modo apre anche perché giustamente un discorso di identità quale quello che si fa abitualmente in un congresso
è un discorso che comincia ad essere importante per tutti non soltanto per la Confederazione che lo fa ma anche per noi che assistiamo dall'esterno per noi che cerchiamo di capire cosa sta succedendo nelle forze sociali italiane
C'è una ricerca in tutte le forze sociali italiane quelle associative come quelle sindacali come quelle di movimento una ricerca di nuove identità una ricerca di spazi nuovo
Una ricerca di funzioni anche nuovo
Quasi che le vecchie funzioni modi di essere della del passato non siano più in questo momento vale di che quindi si debba in qualche modo magari accanto a test tentoni ricercare qualche cosa di nuovo
Questo è certamente vero specialmente nel mondo sindacale perché il mondo sindacale soffre molto di più di tante altre forze sociali della rottura della unità tradizionale dell'anima antica del sindacato
Quando non c'eravamo noi sociologi ed economisti a fare i tuttologi investire i tuttologi era riservato ai giuristi
E io la fine del secolo scorso il più grande dei nostri giuristi cioè Santi Romano
Sosteneva che le forze sociali che i soggetti collettivi erano i soggetti che univano insieme in una stessa anima la difesa di interessi reali e la difesa di interessi forti
Il sindacato non difendeva soltanto interessi reali il salario l'orario e quant'altro ma difendeva interessi reali insieme a interessi politici la classe operaia l'affermazione dei diritti dell'operaio
L'affermazione di una cultura nuova all'interno della società
Santi Romano sosteneva che non c'è il soggetto collettivo se non c'è questa unità profonda fra difesa degli interessi reali e difesa degli interessi politici
Cosa sta succedendo in questi ultimi dieci o quindici anni d'età che questa unità profonda si sta rompendo
Si sta rompendo
E i soggetti collettivi dal grande partito di massa al grande sindacato in qualche modo ne soffre
Perché in fondo i soggetti collettivi più importanti penso al Partito Comunista pensa al grande sindacato penso alla democrazia cristiana sono stati
Soggetti in cui questa doppia anima è sempre stata comprese
Difendevano interessi reali magari con il collateralismo o magari con la lotta di piazza ma difendevano anche una dimensione politica di questi interessi
Oggi in questi ultimi dieci anni specialmente questa unità si è rotto
Si è rotta e ha portato naturalmente a una tendenza o a difendere soltanto gli interessi reali o a difendere prevalentemente gli interessi politici
La crisi dei grandi del grande partito ai riti del grande associazionismo deriva anche dal fatto che si è rotta questa doppia anima su cui si puntava e si fondava il potere stesso del grande partito di classe o di o interclassista
E allora oggi voi vedete una proliferazione di difesa degli interessi i Cobas le lobbies la ricerca di comunque di segmenti interessi da andare a difendere la moltiplicazione
Delle categorie delle difese di interessi perché si vuole difendere solo quello
Senza alcuna dimensione politica
Non mi importa nulla a quale referente politico io controllore di volo Ovidio un podologo io estetista voglio riferirmi mi serve soltanto difende il mio interesse categoriale
Oh io impresa non mi interessa nulla quale sia il gioco politico mi serve soltanto fare lobbies sua quarantasei sulla sessantaquattro su quant'altro ma mi serve soltanto fare lo dall'altra parte invece una tendenza a fare politica in senso proprio appartenere a un'oligarchia di potere che in qualche modo fa politica esponi quale in qualche modo mi intrecci
Questa rottura della coppia
Che è tipica di questi ultimissimi anni
Questa in fondo ritorno a una sorta di libertaria pratica nella rappresentanza degli interessi e in qualche modo anche nella Presa di coscienza del potere politico
è quello che oggi mette in qualche modo in crisi tutte le identità dei soggetti collettivi
E da me osservatore esterno
Viene interpretato questo momento come un momento in cui non ci si può essere altro che un tentativo a tentoni di cercare altre strade ma attenzione ci sono tre pericoli nella ricerca di queste strade la prima è che è il pericolo dell'altalena
L'altalena fra fare movimentismo infernale sui singoli interessi che nascono qualsiasi interesse io mi ci butto sopra
è il proto su cui mi attivo oppure l'altra alcun altro pendolo dell'altalena faccio neo corporativismo perché faccio sostanzialmente solo politica in un'oligarchia ristretta del potere
Credo che tutti quanti voi me compreso abbiamo vediamo giornalmente questo pericolo dell'altalena
I soggetti sociali anche il sindacato che diventa caso per caso o movimentista perché seguire Protti dei singoli interessi o istituzionale neo corporativo perché cerca il rapporto con un leader oligarchia di del potere
Viene quasi a mancare quel nocciolo duro interno dell'anima complessa della compresenza di interessi reali di interessi politici ci si disperde l'altalena può essere state attenti divaricano
Può l'altalena va controllata politicamente ma nel momento in cui non si dovesse controllare politicamente l'abbiamo visto in tanti associazionismi diventa divaricazione diventa suicidio
E il secondo pericolo che c'è oggi in questa cercare a tentoni al tale Nando fra il movimentismo degli interessi e e l'istituzionalizzazione neo corporativa del sindacato in questo caso il secondo pericolo
Quello della dipendenza forte dallo Stato
Il soggetto sociale su chi la forza sociale per sperimentare una propria nuova identità finisce per legarsi inconsapevolmente ai problemi dello Stato
Pensate
Sto anch'io cercando di fare una mia cultura una cultura del CNEL sui la Società dei diritti ma pensate che cosa significa i diritti di cittadinanza
Se i diritti di cittadinanza chi li chiediamo
Vi chiediamo allo stato e ci mettiamo inconsapevolmente nella condizione di considerare ancora allo stato elargito ore di diritti elargito ore di istituzionalizzazione legittimazione di diritti e di bisogni che sono sostanzialmente nostra
Proprio noi forze sociali in qualche modo inconsapevolmente riportiamo a galla un valore dello sta pensante anche anch'io sto come CNEL stiamo cercando di ridurre cooperare riformismo ma che significa riformismo se non riattribuire allo Stato una responsabilità di soggetto generale dello sviluppo che oggi in qualche modo negli ultimi trent'anni si è andato attenuando io
Vengo considerato un antistatalista per vocazione e cattolico Gioberti Anna quindi per carità fate la tara su questo ma io ho la netta paura che una forza sociale quando si mette nei sentieri della cittadinanza dei diritti della legittimazione della richiesta di interventi della politica meridionalistica della politica delle riforme poi deve fare con se stesso i conti della propria capacità di stare in giudizio rispetto a un pericolo che lo Stato si riappropri
Di diritti di legittimazione dei nostri diritti scusate basti un bisticcio o di diritti di soggetto generale
Di volontà generale
Il popolo esprime la sua volontà all'interno della società non può soltanto delegare una volontà generale dello Stato i propri obiettivi
Terzo pericolo
Di questo tentativo di Tato nei all'interno alla ricerca di nuove identità e quello certamente della tentazione della trasversalità la tentazione del potere
Il potere oggi è trasversale
Ma non perché l'hanno scoperto gli anti Demi diari ma perché è così
Perché non c'è assolutamente nessun potere reale che non veda oggi collegato in trasversalità un po'di giornali un po'di in in prese un po'di di di di partiti o di correnti di partito un po'di personaggi un po'di istituzioni un po'di servizi forse
E naturalmente chi sta chi sta nella società chi fa forza sociale se vuole contare molto spesso la tentazione di appartenere a una formazione trasversale ce l'ha tutti i giorni
E se e se vuole potere deve poter anche rischiare quello allora vedete quali pericoli in una cultura come l'attuale in una società come l'attuale a questo aspetto questa rottura del mani Mantica quella quel nocciolo a cui io personalmente mi terrei di compresenza di interessi reali interessi fuori
C'è un pericolo di fare altalene c'è un pericolo rifare statalismo occulto e inconsapevole e ma non per questo meno Berti doccia un pericolo di fare trasversalità allora
Mi direte must di fronte a questi pericoli ma di fronte a questi pericoli ve li lascio tutti
Per i lascio tutti perché un soggetto sociale che vive in questa società deve saper correre anche questi pericoli deve saper stare in queste realtà non possiamo fare i Santarelli non lo faccio neppure io eppure potrei fare
Perché se la società è fatta di altalene c'era socio di di momenti di alta nell'antica fatta di di rapporti o occupa segreti e difficili con la volontà generale fatta di trasversalità del potere
Chi fa lotta sociale chi fa vita sociale chi fa vita istituzionale deve poter correre laurea il rischio ve li lascio tutti e avete il diritto dovere di percorso
Nella ricerca di questa nuova identità in questa senso di rinascita costante
Di un sindacato che di che questo senso di rinascita di di contraddistingue ecco contraddistingue l'attenzione anche personale di Giorgio Benvenuto rinascere costantemente
Però vi devo anche ricordare che il vero punto su cui una forza sociale si caratterizza non è la trasversalità non è il rapporto con lo Stato non è l'altalena attento
Un po'da una parte e un po'alla NATO il vero punto il vero fulcro di un di un pubblico di una forza sociale e lauto consistente
Nella polemica degli alcune di di del dopo Capri degli ultimi venti giorni ci sono state due orgogliosi auto consistente
Andreotti che ha detto il suffragio universale e la mia auto consistenza poi come prenderlo
I voti di preferenza nel Lazio mi interessa relativamente poco ma il vero problema è questo senso di avere l'auto con sé di essere padroni di se stessi
E dall'altra parte quasi stranamente anche se l'ha fatto per fare arrabbiare De Benedetti Romiti che ha detto sono l'accordo con Andreotti perché la gente i soggetti sociali devono avere auto consiste
Il mio amico Giampaolo Pansa li ha accusati di essere dei bulgari come se il box è Bulgari fosse una offesa probabile in effetti no la società moderna è una società che ha bisogno di soggetti auto consiste le forze sociali devono cercare auto consiste e una delle cose che nei testi preparatorio del convegno mi ha colpito di più è quando il il il testo de delle tesi e dello scenario finisce con una forte rivendicazione di meccanismi interni di auto consistenza della Willa confederali da la flessibilità la professionalità potremmo dire aggiunge aggiungere anche il rapporto con i propri iscritti il rapporto con gli interessi che si rappresenta l'auto consistenza eh in qualche modo la frontiera a cui ogni forza sociale deve tende se non vuole andare troppo scoperta troppo in mutande scusate la brutalità al gioco della trasversalità al gioco dell'esplorazione altalenante di interessi e di presenze politiche al gioco del rapporto difficile con lo Stato
L'auto consistenza viene da questa continua capacità di reinterpretare l'anima antica del sindacato l'anima della difesa degli interessi l'anima della difesa dell'interesse politico
Se non c'è questa continua scambio interno fra fare interessi reali e fare identità politica il sindacato può il sindacato declina può puoi stare su settantacinque mila interessi diritti bisogni diversi ma muore nella sua capacità di gerarchizzare
Quei bisogni quei diritti su cui si gioca la sua identità politica
In questo senso e finisco l'augurio che fila di faggio è un augurio che fanno sempre i rabbini
La speranza mantenere le promesse
Ritornare cioè a quella cultura dell'auto consistenza che viene dal saper difendere interessi ma dal saper fare identità politica che è stata la vostra storia e su cui vi auguro di poter continuare a crescere
Grazie
Grazie De Rita
Abbiamo in sala ministro del lavoro Donat Cattin e che ringraziamo dalla sua partecipazione
E al quale daremo la parola nella tarda mattinata ora la parola al ministro delle Finanze Rino Formica che ringraziamo per la sua partecipazione
Per la sensibilità che ha sempre avuto per i problemi dei lavoratori
Caro fornaio Giorgio Benvenuto
Cari compagni delegati
Io non può
Io non posso non concordare
Con l'analisi della crisi di rappresentanza e dei mutamenti in corso che sta alla base delle tesi del vostro decimo congresso
Così come concordo con la proposta di attribuire al sindacato
Nella società degli anni novanta una nuova funzione regolatrice
Basata sulla formula del sindacato dei cittadini
Una funzione non confinata al recinto della fabbrica e degli altri luoghi di lavoro
Ma di protagonista nelle scelte
E nella gestione della società e dell'economia
L'aspetto che mi sembra centrale
E su cui mi intratterrò
E quello della crisi dello stato sociale e delle sue interrelazioni con la crisi del tradizionale modello sociale di distribuzione in generale
E del sistema tributario
In particolare
La nozione di crisi del vuol fare Stet e ormai luogo comune
Così come sono ben note le varie angolazioni da cui il sistema viene posto sotto accusa
Da quello delle leva Pezza del costo rispetto alla quantità e alla qualità delle prestazioni
Alla Cissé all'eccessiva burocratizzazione e rigidità
Dalla scarsa equità rivelata dal moltiplicarsi dei paradossi distributivi
Alle distorsioni indotte nei comportamenti sociali
I alla incapacità fornirei proposto risposte soddisfacenti ai nuovi bisogni
Come ho già detto alla base di tutto ciò sta la crisi del funzionamento dei principali meccanismi del modello sociale di distribuzione
Niente di distribuzione redistribuzione del reddito e della ricchezza della regolazione del salario monetario ai modi della solidarietà dalle prestazioni sociali al sistema tributari
Senza voler proporre in questa sede una rassegna della letteratura sull'evoluzione e sulla crisi dello stato sociale
Mi sembra necessario rilevare come il modello istituzionale di Wolfe State
Non solo è stato adottato con ritardo nel nostro Paese rimasto a lungo invischiato nell'ambiguità del modello residuale o caritatevole
Ma è entrato in crisi quasi subito e di misura più marcata di quanto sia avvenuto negli altri Paesi
E ciò sia perché la crisi è intervenuta nella fase iniziale di organizzazione di servizi sia per la presenza più accentuata di quei fattori che mi hanno provocato la crisi anche altrove
A parte le connotazioni particolaristico clientela propria del nostro sistema e su cui come sarebbe necessario intrattenersi
Trattando i fattori mi limiterò a citare quello sicuramente più importante
Il vincolo fiscale
Durante il lungo periodo di crisi economica degli anni settanta
E dell'inizio degli anni ottanta il sistema di Wolf Stet di tipo istituzionale ha infatti dimostrato una intrinseca ambivalenza
Da una parte esso ha consentito grazie alle reti di protezione predisposte forme di salvaguardia almeno parziale dei redditi reali specie di quelli più bassi
E della maggior parte dei posti di lavoro esistenti mediante ulteriore estensione di servizi e delle prestazioni erogate di fronte alla durezza della crisi economica
Il Welfare State di così accusi funzionato da ammortizzatore dei conflitti sociali
Svolgendo una rilevante funzione di integrazione controllo sociale
Esso però in assenza di un tasso sostenuto di incremento del PD
E delle entrate adempiuto a queste positive funzioni
Contribuendo ad alimentare gli anche per le inefficienze che lo ha caratterizzato il meccanismo perfetto perverso
Della inflazione che nel giro di alcuni anni ha reso il gigantesco il deficit pubblico e si è segnalato come il principale ostacolo alla ripresa dell'accumulazione
In seguito a ciò gli orientamenti nei confronti dell'vuol fare queste hanno cominciato a cambiare di segno
Non solo tra gli addetti della sovranità del libero mercato
Ma anche all'interno della stessa sinistra
Alla crisi di questo modello di Ulf Erste Siria Egitto con una linea di interventi correttivi che possiamo definire di tipo pragmatico
Anche se lo per lo più ispirati al principio che i diritti alla prestazione di servizi sociali non sono diritti assoluti quale ad esempio il caso dei diritti politici
Bensì diritti finanziariamente condizionale
Si è quindi operato per un contenimento ed una riduzione della spesa sociale
Aumentando le contribuzioni e introducendo meccanismi selettivi e di finto
Con questi correttivi dei risultati sono stati certamente conseguiti
Ma solo in termini di contenimento
E comunque senza aggiungere a disegnare un'alternativa organica complessivamente soddisfacente al modello in crisi
Né poteva essere diversamente
In quanto alla logica che ha ispirato i provvedimenti
O era sostanzialmente estranee alla politica sociale
Logica ammacco economica e finanziaria o era comunque interno allo stesso modello istituzionale di un molte piste che si proponeva dico
Sulla efficacia strutturale dei correttivi di tipo pragmatico sono stati avanzati e varie perplessità
Quella decisiva riguarda a mio avviso il rischio di rendere il costo dei servizi pubblici quasi equivalente a quello di privati
Con la possibilità che si crei un doppio mercato
Uno privato per il Luppia reddito medio alto l'auto pubblico per le categorie economicamente dei
Gli svantaggiati
Di un esito di questo tipo sono evidentemente gravi sia dal punto di vista della giustizia sociale che da quello della stessa efficienza economica del servizio pubblico
Altre perplessità potrebbero essere sollevate
Per quello che qui mi preme sottolineare e il fatto che la linea presente ma appare comunque insufficiente nel lungo termine a risolvere la crisi del vuol fare State in quanto tiene conto solo di una componente della crisi e cioè delle difficoltà organizzative finanzia
Ma trascura del tutto gli aspetti istituzionali
Sociali e culturali della stessa
Mentre contribuisce paradossalmente ad accentuare il carattere anti redistributivo del sistema
C'è anzi il rischio che la creazione del doppio mercato serva a risolvere la crisi fiscale dello Stato nel modo peggiore
In potendo alla componente più debole del corpo sociale di finanziare uno stato sociale rispetta
Costoso inefficiente e comunque inadeguato e consentendo alla componente più forte di finanziare l'acquisto sul mercato delle prestazioni di cui ha bisogno con le quote di imponibile sottratti a tassazione
Attraverso l'elusione l'illusione e l'evasione fiscale
Per assicurare non scritti vedi riposo
E non di semplice smantellamento o comunque di ghettizzazione del sistema pubblico di Ulster Ste il problema da affrontare ancora oggi quello dell'equità
Della distribuzione del reddito della ricchezza dell'informazione e delle opportunità del potere nella nostra società
E per ma intenzione mia di utilizzare concretamente a tal fine lo strumento della politica tributaria
Facendo l'esercitare quella funzione redistributiva e di condizionamento positivo dei comportamenti
Più avuto sue che ha avuto sin d'ora più nei libri di scuola che dei comportamenti avuti sinora più nei tuoi libri di scuola che nella Rivalta
Io sono stato sempre convinto che all'origine
Della crisi fiscale del nostro Stato non c'è tanto o comunque non c'è solo l'aumento della spesa sul sociale
Ma piuttosto e comunque anche l'insufficiente apporto delle entrate
Come effetto di estesi fenomeni di erosione di elusione di evasione
E tale convincimento ha trovato un puntuale comprese
In diversi studi edile analisi in sede scientifico
La pressione tributaria
E negli ultimi anni aumentar di circa tre punti percentuali sul PIL tra l'ottantacinque e l'ottantanove aumenterà di oltre un punto nel solo mille novecento novanta
Come il risultato della manovra approvata il ventinove settembre scorso e un aumento tanto più significativo se si tiene conto che nello stesso anno mille novecento novanta
L'incidenza degli
Sarà alleggerita
Di circa undici mila miliardi dico undici mille Milian
Perfetto della revisione della curva della lingua e dell'aumento delle detrazioni fiscali e di due mila e seicento miliardi per effetto della restituzione del fiscal drag
Sullo alleggerimenti che giocano soprattutto a favore dei redditi di lavoro che sono quelli che meno sfuggono alla falcidia dell'IRPEF
Nell'ultimo anno
Il sindacato
Forse non hanno sufficientemente
Valutato l'effetto dirompente di due suoi grandi vitto
Quella per la modifica degli aliquote dell'IRPEF e per l'automatica restituzione del fiscal bene prego
E per la riforma dell'INPS sono stati due battaglie fondamentali che il sindacato ha vinto per la ricostituzione di un rinnovato stato sociale
I lavoratori dipendenti sono buoni contribuenti
La disparità di carico tributario sopportato rispetto ad altri comparti sociali
Non vanno corrette offrendo anche al loro la possibilità di farla franca in tutto o in parte comportandosi anch'essi come i cattivi contribuenti
Sarebbe non solo la fine dello stato sociale
Ma la disgregazione dello stato del
La strada da seguire un'altra
E di anzitutto a quella di fare quanto impossibile giusto
Per eliminare tutti gli adempimenti tributari
Inutilmente vessatorio
E comunque costosi e fastidiosi
E quando mi accingo a fare con la proposta di istituzioni della figura del sostituto di dichiarazione dei centri di assistenza fiscale anche per i lavoratori dipendenti ed è poi la strada di attuare una grande operazione di recupero degli imponibili che attualmente sfuggono ad imposizioni nell'aria di redditi d'impresa dei redditi professionali
Dei redditi agrari dei redditi di fabbricato dei redditi di capitale
Ed è su questa strada e ci stiamo già muovendo
Incontrando resistenze che lasciano ben comprendere le difficoltà ma anche l'importante della posta
C'è il fronte dei redditi professionali e di imprese minori
Il nuovo regime fiscale di determinazione del reddito imponibile attraverso appositi coefficienti
Può essere lo strumento per conseguire l'obiettivo del rientro i numerosi appartenenti a queste categorie nel novero dei buoni contribuenti
Il successo di questa operazione creerà il presupposto
Per ulteriori semplificazioni e di alleggerimenti degli obblighi tributari
Con l'instaurazione di rapporti di maggiore sin unità e di minore conflittualità tra fisco e contribuenti
Potranno infatti in molti casi risultare io allora anche su quei
Obblighi come quello dello scontrino fiscale della stessa ricevuta fiscale
Ma per arrivare a questo è necessario però che le categorie interessati si assumano la responsabilità sociale che loro compete
E si convincano che l'accertamento di redditi attraverso i coefficienti presuntivi non potrà mai essere uno strumento per ratificare l'evasione in corso
Anche se può avere influito il gioco di qualche equivoco di più ipocrisie di diversi anni la vicenda del condono ci dice che le categorie interessate tardano a prendere atto delle responsabilità che loro competono
Il ministro delle Finanze che si è adoperato per rimuovere i dubbi gli equivoci e di timori non offrirà né sconti neanidi e chiamerà tutti a contribuire nella misura dovuta determinando a tal fine coefficienti presunti
Ne punitivi né di favore ma realistici con l'apporto la collaborazione ed il contraddittorio anche degli interessati
Se poi l'area
Dei redditi di impresa con il disegno di legge di accompagnamento della Finanziaria si è operata una manovra
Sul versante degli ammortamenti anticittà degli abusi in materia di rimborsi delle franchigie in teme di reddito agrario
Abbiamo presentato anche un emendamento un disegno di legge in discussione al Senato
Per introdurre la norma generali anti elusione in sostituzione della delle Egadi individuare nuovissimo nuove specifiche norme anch'io e Mussi
Sono note a tutti le reazioni feroci che hanno suscitato
Soprattutto la norma sugli ammortamenti e quella anti elusione eppure nel primo caso sulla scorta dei consigli della commissione
Che non era una commissione di Iasi per la verifica dell'efficienza e della produttività della spesa pubblica presieduta dal professor stese
Mi sono limitato a proporre un'attenuazione della misura del moltiplicatore e l'esclusione dal beneficio dell'ammortamento anticipato
Per quei beni per i quali l'istituto fosse già stato utilizzato
è una riforma che trova la sua spiegazione
Nella costatazione che a differenza degli altri sistemi fiscali evolutivo il sistema italiano consente agli ammortamenti anticipati in forma permanente generalizzata e non già per realizzare interventi congiunturali essendo
Anche se poi ad avvalersene
Sono solo un manipolo di impresa
Meno di trentaquattro mila nel mille novecentottantacinque
Ma con un impatto notevole in termini di mancato oggi
Quasi quattro mila miliardi nello stesso anno
Di cui dice di cui band romantica due per cento a favore dell'impresa e ubicate nel centro porno e l'ottantotto per cento a favore di impresa combo lume da fare
Superiori a settecentottanta milioni
E per essere il più specifici il quarantatré per cento a vantaggio del tre per cento dell'impresa che hanno un volume di affari superiori ai cinquanta miliardi mi sbagliavo quindi nel dire che l'istituto degli ammortamenti anticipati non è selettivo nome ma alla rovescia
Favorisce le imprese maggiori e quelle del Centro-Nord depotenziando la politica di incentivazione a favore del Sud e della piccola impresa
Piovono anche
Le critiche
Per la proposta della norma generale anti elusione per la verità anche i critici riconoscono che la tecnica legislativa italiana
Si caratterizza per un'esasperante analiticità che non si ferma
Come ad esempio il caso del diritto penale alla definizione di categorie generali in base alle quali tocca Puglia al giudice di stabilire se certi fatti concretizzino o meno questa o quella violazione
Ma arriva la previsione di specifiche ipotesi che sono un mondo improprio per risolvere in sede legislativa il trattamento dei singoli casi
Solo che gli stessi critici
Anche quando vestono alluda pende accademici invece di trarre da questa analisi l'unica conclusione logica possibile
Quella cioè che ne abbiamo tratto noi
Si esercitano in contorsioni dialettiche di ogni tipo per dimostrare l'impraticabilità di qualsiasi tentativo finalizzato ad arrestare la rincorsa
Alla tassazione da parte del fisco e alla ricerca di nuove forme di franchigie da parte del contribuente
C'è chi si appella direttore all'articolo ventitré della Costituzione
Ma esigere come fa la Costituzione che è il presupposto d'imposta
Debba essere sufficientemente determinato dalla legge non equivale incerto a richiedere la definizione in sede legislativa del trattamento di tutti i casi concretamente ipotizzabili
Con questo tipo di contributi dottrinari non ci si può meravigliare se con il testo di idee lega approvata dalla Camera ed ora in discussione al Senato si sia senza accorgersene può darsi
Giunti ad ipotizzare una non soluzione
Che si presenta con connotazioni paradossali e caricaturali ad un tempo
Con l'accentuazione dell'analiticità il riconoscimento di franchigie interna temporale
La legittimazione delle operazioni elusive praticabili in tutta l'area ancora scoperta l'eliminazione nella presunzione assoluto
I grandi e i piccoli sono Oni del diritto tributario potranno ritenere del tutto razionale un sistema che consente
Con la copertura della legge di non pagare le imposte e potranno continuare ad invocare la certezza del diritto di non paga
A Giovanni ministro delle finanze non appare nel razionale né tollerabile
Si tratta di leggi e di interpretazioni
Tanto più inique scandaloso quanto più i comportamenti elusivi possono essere classificati come formalmente corretti
Forse non è saggio con sostenendo che l'elusione e socialmente più riprovevole dalla stessa evasione un comportamento sicuramente condanna ma a cui gli è comunque associato il rischio della repressione
Oltre che della censura di tutti ivi compreso i formalisti al servizio di quanti desiderano evadere con tutte le garanzie di legge con la certezza di averne il diritto affatto
Questo ministro delle Finanze nonostante tutte le spiegazioni formali
è sicuro che gli possono essere fornite non potrà mai fare a meno di scandalizzare
Nel constatare che già immaginatevi Covers
Rileverà in modo all'anagrafe tributaria nel mille novecento ottantanove seguenti quanto sarà che ormai nel lontano mille novecentottantatré
C'erano migliaia di contribuenti senza rettifico
Ma con migliaia di seconde case auto imbarcazione
Continuerà a ritenere inaccettabile che i cittadini che non dichiaro Novelli o dichiarano redditi irrisori possano permettersi l'aereo personale
Nell'anno mille novecento
Nell'anno mille novecentottantatré
Disponevo do dell'aereo personale due cittadini con reddito zero e nuove con un reddito annuo inferiore a due milioni e mezzo di lì
Sì è qualcosa di malsano in tutto questo
Che non può essere ulteriormente accetta
Anche senza nascondermi le difficoltà
Ritengo perciò che troveremo nel Parlamento e nel Paese il sostegno sufficiente per allargare l'area imponibile del reddito d'impresa di redditi professionali e delle rendite immobiliare
Il punto dove il ministro delle Finanze esistente alquanto debole
E quello dei redditi di capitale
C'è infatti il rischio che si vada verso un'Europa
Senza regole fiscali con i residenti anagrafici di un Paese che potranno trasformarsi i non residenti dal punto di vista tributario
Che senso avrebbe
Dal punto di vista sociale
Assoggettare effettivamente a tassazione i redditi di lavoro
I redditi d'impresa i redditi professionali le rendite immobiliari ed escludere invece le rendite finanziarie
Più che del risultato di una scelta consapevole
Si tratterebbe di una dichiarazione di impotenza
I fronti a sviluppi che trascendono la volontà degli Stati senza che avesse si sostituisca una volontà ed una potestà sovrannazionale
Sarebbe l'abdicazione alla legge della giungla fiscale alla logica della rincorsa dei paradisi fiscali
Con tutte le implicazioni che ciò avrebbe in termini di disincentivazione del lavoro e dell'impresa ed in definitiva la discriminazione dello stato sociale
E forse per questo che anche i governi liberisti Pia
Azione collaborazione in materia fiscale ma io temo che si tratti piuttosto o di inganno o di velleità ed è per questo che ritengo opportuno sostenere con un po'come faremo all'interno del Consiglio dei ministri dell'Ecofin il tredici novembre la tesi di un'imposta unica europea sui RAI capita a carattere comunità che consentirebbe di rendere effettivamente indipendente dal punto di vista fiscale la collocazione territoriale del risparmio
Oltre che apprendere inutili e ma chi non si è comunque inefficaci tanti sistemi di quasi conto
Ed è sulla disponibilità ad adottare proposte come queste che si potrà misurare l'effettiva volontà dei nostri partner europei
Di costruire un'Europa che non sia solo un mercato senza regole ma un modo più alto e più efficiente di funzionamento della nostra società
E sulla solidarietà e sull'iniziativa del mondo del lavoro organizzato che io faccio affidamento per fare avanzare queste propone Amici e compagni congressisti nell'augurarle e a voi
Al vostro segretario generale compagno Benvenuto e a tutti i dirigenti e gli scritti della UIL
Un lungo periodo di lotte Vittorio desidero ricordare gli anni di lavoro trascorsi insieme da posizioni diverse ma con una comune forte sensibilità abbiamo difeso le politiche sociali come l'essenza forte della democrazia repubblicana penso che da quella esperienza possa nascere una nuova e fruttuosa collaborazione
Perché la prima condizione per far funzionare lo Stato
Per far funzionare l'Italia riavere una finanza sa e dunque fisco inattaccabile per trasparenza ed equità
Grazie Formica
Per l'importante contributo
Al dibattito
Ora diamo la parola
Al delegato di generale della Palestina in Italia Nemer Hammad
Che ringraziamo per la sua partecipazione subito dopo
Prenderà la parola l'amico Marini della CISL grazie
Caro compagno viaggio per
Compagni
Amici signori ospiti
Porto al vostro congresso
E il saluto del popolo palestinese
Ai lavoratori Belem Paratore palestinesi
Dell'organizzazione per le liberazioni della Palestina
E il saluto del presidente dello Stato palestinese Yasser Arafat
A nome di tutti i palestinesi
Desidero ringraziare tutti voi
Ringraziare i lavori
E il compagno Giorgio Benvenuto
De la vostra solidarietà
E del sostegni o che avete dato alla lotta del popolo palestinese
Il nostro popolo
Non può dimenticare
E il contributo di tutto il movimento sindacale italiano alla causa della libertà
E la e della democrazia per la Palestina e per altri popoli
Compagni e amici
Campale stila le truppe di occupazione e continuano una repressione brutali
Vengono violati tutti i diritti fondamentali dell'uomo
E viene violato uni principio di legalità internazionale
Vengano demoliti Liqasi bruciati raccolti sequestrati li terrei le fonti tacco
Tali atti la liberi decine di migliaia di persone vengano arrestati
Il preside mi e rapper torturati i bambini uccisi con dei buoni lettori ma anche a bastonate
E il governo d'Israele sorto sulla terra palestinesi sulla pelle dei palestinesi
Occupa ormai da ventidue anni l'intero territorio palestinese
E del recente israeliani
Che nel mille novecentoquarantotto
Discesa in ordine Bulleri una parte soltanto della Palestina
Per costruire un loro Stato
Oggi quarant'anni dopo non riconoscono ai palestinesi il diritto di costruirli uno stato son meno di un quarto del territorio della Palestina
Vale a dire i Gerusalemme Est Cisgiordania e gas
Che è stata un'posta una situazione per cui Michel Tiki si finiva hanno lasciati erano ho subirli e accettare la perdita della nostra patria
Del nostro spazio di vita
O venire massacrati in esilio e sotto l'occupazione
Per un palestinesi
Bastano nomi commi di Eriha Sirens saprà OSCE Attila per comprendere i la politica del governo israeliano
Questo governo o fuori della nostra terra ma senza di noi
Che vuole la deportazione del popolo palestinese
Oggi ventiquattro ottobre
Tutto il mondo Shell ebbra la giornata delle Nazioni Unite
I governanti israeliani continuano anche oggi
Le lesioni di poter e imporre con la forza delle armi il fatto compiuto
Come in passato hanno creduto di poter imporre il silenzio alla coscienza democratica e civile dell'umanità
E cancellare il il popolo palestinesi quali soggetto politico con propri diritti la legna
Noi compagni e amici
Nel nostro ultimo consiglio nazionale palestinese
A novembre dell'anno scorso
Abbiamo adottato un programma politico
Che accetta l'esistenza sul territorio palestinese dei due Stati
Uno Stato palestinesi
E uno Stato israeliano
Così come indicato dalla volontà internazionali nella risoluzioni dell'ONU sfascia al menti due quattro due tre tre otto
Ma con il diritto del nostro popolo all'autodeterminazione
Abbiamo anche espresso senza nessuna possibilità di cui la nostra volontà di arrivare ad una soluzione negoziata del conflitto
E in base alle risoluzioni delle Nazioni Uniti e nell'ambito di una conferenza internazionale di pace ma il governo di Shamir e Peres avesse posto con il semplice
E intensificando la violenza e la repressione
E governanti israeliani e continuano a credere nella violenza a credere che con i loro arsenali biblici
Forniti ma ci spiace dagli Stati Uniti
Con le loro armi mio Clear i di poter affrontare la volontà popolari la volontari internazionali le rose lozione delle Nazioni Uniti e lo quindi ogni può applicare internazionali
Noi crediamo si sbagliano
Perché la forza delle armi e della ingiustizia non Pompei sia dei la forza del delitto
Bensì attiva politica palestinesi la dichiarazione de de de indipendenza dello Stato di Palestina
Lentamente do
Via sarà Arafat davanti all'Assemblea generale delle Nazioni Uniti a Ginevra
Hanno trovato larghi consensi ovunque nel mondo anche in Europa
La chiarezza il realismo
Chi caratterizzano la politica dell'olio
Costruiscono un incentivo per un ruolo più attivo delle Forsyth chi crede hanno nella democrazia del delitto e nella pace
Che con il loro contributo possano
Assecondare gli sforzi del popolo palestinese
Per raggiungere l'Apparatchik bisogna rispettare il diritto di popoli i diritti dell'uomo e il diritto internazionale
Per questo occorre lavorare seriamente il esercitare pressioni politiche economiche sul governo israeliano per questo Renzi ieri costringerlo
A cessare il massacro nei territori occupati a rispettare i diritti dell'uomo a ritirare le truppe di occupazioni della Cisgiordania e cassa
La politica del governo israeliano in tutte le sue azioni tendi all'espulsione dei palestinesi dalle loro casi e dalla loro terra
La proposta di Shamir e Peres
Di indire elezioni o sotto l'occupazione meglio militari non mi altro che una manovra per domare i le intifada la rivolta popolari
E mantenere l'occupazione
Se i palestinesi compagni e amici
Vengono massacrati e per il solo fatto di scioperare i o manifestare il commissione può pretendere i che si possa affari una campagna elettriche litorali sotto la minaccia di fucili
Noi vogliamo elezioni libere e democratiche
E non una farsa imposta dalle truppe di occupazione
L'Amministrazione americana accettato questa manovra dice mio
E questo che ha portato il dialogo fra Stati Uniti oltre el un piccolo Shiny ecco
La proposta in dieci punti del presidente egiziano Mubarak
Costituisce una richiesta di chiarimenti sulla proposta di elezioni Cisgiordania e Gaza e allo stesso tempo
Lasciate Herta la possibilità di una soluzione negoziali basata sullo scambio per rapaci
Noi abbiamo voluto attendere le risposte americani e israeliani ai dieci punti di Mubarak
Inizialmente i e gli Stati Uniti hanno accolto fa vorrà vale meno del passo di Mubarak
Così anche il partito laborista israeliano
Ma se Amir rifiutando anche questa proposta ha voluto the most orari che a decidere la politica israeliana restando come sempre i le forse i più estremisti i più e intransigente
E il popolo palestinesi nonna altra scelta
Che resiste Eric all'occupazione
Continuare l'Intifada questa è la volontà popolari confermata dai sacrifici quotidiani degli uomini delle donne e dei bambini palestinesi tipo li hanno una sola cosa
Viveri Ende parta
Un Stato palestinesi e indipendente
Lente Fadda e oggi più forti
Grazie alla partecipazione di tutti gli strati sociali
E forte della sua capacità organizzativa e creativa
Forti
Con la sua lotta violenta
Ma forti anti grazie alla vostra assolve dà retta compagni e compagni del week
Auguro compagni e compagne tutto il suo accesso per il vostro lavoro pere lui per l'Italia e anche per noi tra
Al Fiamma
Grazie a ma
Per il contributo che ha portato alla discussione e lo stesso conosce l'impegno della UIL che ha sempre dimostrato
La pace per la cooperazione e quindi per risolvere pacificamente il problema dei palestinesi
Abbiamo installare nell'uno rivoli Filippo Kharja che ringraziamo il capogruppo alla Camera del PSDI
Pregherei company Gino Mereu della Sardegna segretario dalla Sardegna e Pagliuca dalla scuola di recarsi alla commissione verifica poteri
Ora diamo la parola all'amico Franco Marini segretario generale della CISL
Cari
Cari amici cari amici e compagni della UIL
Su qualche giornale questa mattina l'ho visto sfogliando la posta la rassegna stampa si dice che oggi tra le altre cose importanti
Ci sarebbe la replica qui Marini e trentina benvenuto
A parte la inesattezza formale perché noi siamo qui per portare un contributo dall'interno questo sì ma un contributo ai vostri lavori
Debbo dire che il mio spirito il mio approccio non è certamente di retorica
Perché
L'inizio
Sui problemi
Sul sindacalismo italiano in questa fase sul sindacalismo confederale contenuto nella relazione di benvenuto
Lo condivido largamente posso dire lo condivide la CISL
Anzi
Anzi quest'ansia
Di vedere
Di adeguare ai cambiamenti profondi dei rapporti politici economici e sociali economici e sociali la risposta del sindacato è il problema più grande che abbiamo di fronte
Condivido anche questo giudizio positivo sul nostro lavoro
Non molto accentuato del resto è spiegabile benvenuto parla suo congresso quindi fare l'ottimista ad oltranza è quasi una captatio benevolentiae non l'ha fatto nemmeno io al mio congresso
Non voglio fare qui
Ma io non ho mai condiviso
Una sorta di analisi catastrofiche
Sul presente e ancora di più sul futuro di questo nostro sindacalismo confederale
Che sono state presenti c'era otto tra gli avversari nostri ed era spiegabile anche in un dibattito non banale tra di noi
E per quanto riguarda il dibattito tra di noi dico che c'è un problema perché viviamo una fase di corsia accelerata e trasformazioni una necessità di fornire risposte nuove sganciando cita le sicurezze lunga del passato
Che non mi sorprendono le difficoltà anche interni e le diffide e le difficoltà che troviamo
Resta il fatto che l'urgenza dei problemi la necessità di camminare
Non possono attardare riorganizzazioni sulle incertezze alle difficoltà perché le risposte dobbiamo darle
Forse
Se il sindacalismo italiano in Europa assieme
A quello scandinavo e a quello tedesco
E in piedi con tanti problemi ma in piedi mantiene una sua forza questo si deve
Proprio a quella capacità di flessibilità di aggiustamento che giustamente è stata rivendicata pure nella relazione
Se fossimo rimasti bloccati alle concezioni alle posizioni delle vecchie stagioni
Io sono convinto avremmo conosciuto anche noi momenti di maggiore difficoltà e di maggiore crisi di quelle che abbiamo conosciuto
Sembrava che i Cobas avessero cancellato i nostri valori di riferimento
Non sono finiti io sono convinto perché la gestione questo intrecciarsi di interessi in una società competitiva come la nostra
Di interessi particolari che non possiamo trascurare la contrattazione e di interessi generali di solidarietà che non vogliamo abbandonare ci creerà nuovi problemi su questo versante
Ma sono molti
Coloro che si sono ricreduti sulla capacità di queste esperienze di cancellare la lunga storia della nostra presenza nella realtà italiana
Il dato quale brevemente
Beh il dato di che del quale dobbiamo essere consapevoli e che siamo in una realtà in cui tutto ci cambia attorno il dato non è la profondità e la velocità del cambiamento secondo me
Il dato è la continuità di questo cambiamento non avremmo pause come le abbiamo avute dopo la prima ricostruzione industriale dopo la seconda rivoluzione
E le ragioni sono profonde
Forse un vizio di economicismo mi spinge a dire che la ricerca scientifica continua applicata il fatto ai processi dalla produzione che ci fa cambiare tutto e non cita pause ma c'è di più
Il cambiamento l'allungamento della vita del media dalla vita nel nostro Paese come in tutto l'Occidente in tutto il mondo pone problemi nuovi di rapporti dentro la società il fatto che i giovani meridionali
Rifiutino l'esperienza dei nostri nonni e dei nostri padri
Di accettare il dramma e la necessità dell'emigrazione nella situazione di senza lavoro sono dati di un cambiamento profondo dei rapporti della nostra società
E noi abbiamo problemi abbiamo problemi di comprensione
Perché forse non siamo adeguati come sindacato non ci siamo dati tutti gli strumenti che la nostra forse anche i nostri medici potrebbero dare
è difficile la risposta perché i problemi sono intrecciati e complessi
è difficile l'orientamento della gente questo è il vero problema di democrazia che abbiamo dinanzi alla necessità di un aggiustamento forte veloce della linea la testa delle persone dei nostri militanti le loro aspirazioni non accettano spesso la velocità della necessità della risposta
Conciliare efficienza della nostra risposte consenso il vero problema che abbiamo di fronte io non lo nego purché si è inquadrato in questa realtà che ci vede ancora attori e protagonisti
Io credo che manteniamo la nostra forza della contrattazione rispetto all'impresa
E malgrado le previsioni dell'avvio della fase post sindacale
Di studiosi opportunisti tipico questo vizio dalla cultura italiana
Ricordo gli anni in cui ci davano sempre ragione forse aveva avremmo avuto bisogno di un minimo di di stimolo critico in più
Beh si è parlato di avvio della fase post sindacale di contrattazione collettiva che non serve più in questi anni c'è un fiorire di forte la forza negoziale del sindacato
è per questo che io credo che dobbiamo fare uno sforzo per chiudere questo rapporto positivamente se ce ne sono le condizioni con la Confindustria
Esistono ancora riottosi fra i padroni e nel sindacato che pensano di andare verso il futuro ritornando al passato
Ma quel passato non è proponibile ora sarebbe una risposta e un tempo sbagliato
Ed io credo che esistano le condizioni per fissare alcune linee di orientamento elaborate da noi nella nostra autonomia che ci possano consentire loro di sgombrare il tavolo da questo rapporto che ha aperto prepararci ad una stagione contrattuale del settore privato non facile perché facile non sarà perché le nostre richieste sul piano della organizzazione del lavoro e perché no del recupero salariale ci saranno e nulla sarà facile ma se chiudiamo questa fase se riusciamo a chiuderla con un'intesa positiva probabilmente le cose saranno più facili senza schiacciare
L'autonomia delle categorie perché questo vogliamo e questo abbiamo scritto questo richiede la gestione di questa fase contrattuale
Ero il rischio di una rottura che possa sì comportare nel corso dei mesi un momento forte di accentramento io lo vedo molto chiaro
I negoziatori più dirette i nostri colleghi che si sono visti in questi giorni con la Confindustria tra di loro sono tornati almeno il mio il mio collega che se con queste cose dopo quest'incontro abbastanza ottimista c'è
Una comprensione maggiore tra di noi io pensavo che siamo ancora ai preliminari però la trattativa con la Confindustria deve cominciare
Ed è per questo che io vorrei che si stringesse subito il chiarimento tra di noi e ci mettessimo in condizioni di aprire la trattativa vera e cercare di portarla a conclusione nel più breve tempo possibile
Per quanto riguarda
Anche la contrattazione il rapporto verso lo Stato apparato di cui la relazione ha parlato molto anche qui
Con la nostra azione contrattuale di questi ultimi anni stiamo scuotendo con i contratti gli accordi intere compartimentale
Apparati pubblici e ritrosie il Governo ad affrontare i problemi ad affrontare il cambiamento
Ma voi pensate a tre cose sulle quali ci siamo spesi e sono passate almeno scritte nei contratti e sulla carta e fanno fatica a camminare
Questa volontà fissata di riorganizzare il lavoro negli uffici specialmente quelli che si accostava al pubblico
Per i grandi servizi riorganizzando gli orari di lavoro
Ci sono accordicchio gli accordi già firmati le cose tardano a camminare
Vogliamo responsabilizzare la dirigenza come punto di passaggio obbligato per una nuova efficienza
Sul salario
Abbiamo introdotto l'idea di legare quote crescenti di salario
Alla produttività misurata anche a posteriori
Se io penso alla fase Della maggiore virulenza dei Cobas e alla fine che ha fatto questo istituto con la distribuzione a pioggia non chiesta da noi ma accettata in un momento di difficoltà dal Governo
Debbo dire che malgrado le intese la realizzazione di questi obiettivi sono ancora l'impronta sulla politica economica
Io credo che lo sciopero del dieci maggio
Abbia chiuso veramente in una fase
Non è indicativo l'intervento di Formica
Per la media delle posizioni politiche
E di Governo perché Formica
Nella fase in cui è stato ministro del lavoro è stato un grande amico nel sindacato
Ha capito
E a portata avanti dall'inizio però
Resta pur sempre un esponente importante del governo e le parole questa mattina sulla lotta all'elusione prima ancora che all'evasione
E i discorsi sulla spesa pubblica mi sembrano indicativi
Di questo risultato che quella manifestazione quel momento di lotta forte che coinvolge tutto il Paese ha portato per la nostra azione in fondo
La filosofia del risanamento che non possiamo allontanare
Ci riguarda
E non ci salva il discorso sulle responsabilità precedenti
E passata da un'impostazione di tagli di privatizzazione di smantellamento dello stato sociale ad una fase di maggiore riflessione e serietà
Si sta comprendendo che spazi limitati di compressione per la spesa pubblica in Italia non ce ne sono
Il livello della nostra spesa pubblica e quello europeo e quello dei grandi Paesi coi quali ci confrontiamo ma ce n'è voluta
Per fermare questo dilagare di posizioni della Confindustria dei grandi commentatori delle televisioni dei giornali
Del governo che tutte le volte che si approcciava questo problema indicava la spesa pubblica come se fosse l'anomalia italiana
Abbiamo sentito questa mattina con parole chiare che l'anomalia italiana è un'altra e sul versante fiscale
Questa battaglia dobbiamo continuarla perché le grandi conquiste quel grande raccordo sul drenaggio fiscale
Rischia se non cammina gradualmente l'allargamento della base imponibile perché i problemi della finanza pubblica ci sono
E noi non possiamo mollare la presa in questa direzione
Perché la montagna del debito nell'all'altezza la la la pesantezza del deficit di bilancio annuale tale che Orio usciamo a far camminare e a pungolare a spingere le scelte di governo malgrado le proteste ingiustificate in questa direzione o io non credo che quella grande vittoria si sottovalutata anche dentro il movimento sindacale
Potrebbe essere rimessa in discussione in una parola secondo me abbiamo fermato una concezione classista
Non nostra classista degli altri sul risanamento dalla finanza pur
Ma il sindacato della solidarietà come amiamo di rinnovi di più di voi il sindacato dei cittadini il sindacato che definivamo tutti assieme fino a qualche anno fa il sindacato di classe
Cioè un sindacato politico ricco di valori generali
Che non lascia tutta ad altri la politica del cambiamento
Oggi deve fare una scelta precisa
I punti di strategia sindacale della relazione mi sembrano giusti non sono lontane anche da impostazioni nostre dell'acido nel recente congresso
Ma io credo bisogna fare uno sforzo di più
Ed io vedo un problema
Dentro il quale si intrecciano tutte le questioni che nella relazione di Benvenuto sono state toccate
Ho ascoltato Terracciano questa mattina
E non pensavo a lui
Come al segretario generale se non sbaglio della Wind di Napoli
E Terracciano non poneva a mio giudizio profondamente convinto in due parole cercano di dirlo
Un problema grande ma comunque parziale in questo Paese lungo
E lo puniva da segretario della una struttura importante del nostro mezzo poneva il problema la priorità
Sul piano dell'impegno politico che questo sindacato deve affrontare il ritardo del sud
Il lavoro che è oggi il problema e lo sarà ancora di più l'anno prossimo e l'altro ancora il lavoro come problema solo dei giovani disoccupati meridionali
A Busto Arsizio a Varese
E altrove in giro per l'Italia anche al centro del dell'Italia si ricercano i lavoratori
E non si trovano molte volte
E questo fenomeno crescerà per mille ragioni che conoscete come me
Noi questo dobbiamo saperlo
E dobbiamo cercare di agganciare l'Europa partendo da qui
Io vi voglio dare tre dati non i dati che conosciamo sui quali abbiamo ragionato ma tentati di aggravamento perché questo mi preoccupa dell'ultimo anno di aggravamento
Di una situazione che ci portiamo dietro
Nell'ottantotto rispetto all'ottantasette il tasso medio di disoccupazione assunto è passato dal diciannove due al ventisei per cento
Al nord credo al centro si attorno al sette si va stabilizzando
Gli investimenti fissi nell'ottantotto hanno visto una crescita del tre per cento al Sud e del cinque otto nel centro nord un forte scarto attenzione anche nella realizzazione delle opere pubbliche è giusta
Ha ragione Saraceno
Probabilmente
La redditività del capitale investito al sud del cinquanta per cento rispetto alle aree del paese e questo dentro la frase più lunga di espansione che ha conosciuto il nostro Paese in tutto il dopoguerra
E la causa di questa situazione di questa aggravamento non è nella arretratezza degli impianti produttivi
Sarebbe più facile affrontarlo perché oggi
Aprire una fabbrica a Napoli o a Palermo e aprirla a vicenza o a Busto significa utilizzare tecnologie macchinari d'avanguardia altrimenti non sia
Il problema e nella arretratezza nelle difficoltà delle economie esterne all'impresa io credo dobbiamo liberarci da due analisi che sono andate per la maggiore in questi anni
E forse hanno contribuito anche a rendere meno efficace la nostra azione di questa età questo che il problema del Paese
Che non ci sarebbe più aria di sottosviluppo omogenea nel Mezzogiorno
Certo se io penso all'Abruzzo che conosco bene e al Molise forse questo discorso ha una sua validità
Ma quel tipo di diseconomie esterne
Di condizionamenti alla possibilità
Dell'investimento privato in Campania in Calabria in Sicilia in Sardegna ci sono tutte
E quindi bisogna ragionare in termini se non generalissimi almeno su queste grandi coordinata
E abbiamo sbagliato quando abbiamo pensato si è pensato largamente in Italia forse noi non siamo stati coinvolti che bastava affidare nella capacità auto propulsiva di un Paese che comunque vede accrescere la sua ricchezza
Non è stato così non poteva essere così
Mamme conforta il fatto
Che le politiche neoliberiste per usare per capirci
Mi hanno dimostrato la loro limitatezza rispetto alle risposte di queste nostre società non solo in Italia dove non hanno mai decollato totalmente ma anche negli Stati Uniti Inghilterra
Forse si apre una fase nuova
Che dobbiamo sfruttare
Poiché si tratta di migliorare i trasporti
Con l'opportunità portuali nel Mezzogiorno trascurate ferrovie disastrata autostrade che non ci sono più da un certo punto in giù nella nostra penisola
Di rotazione energetica
Il Nord importa dall'Europa il Sud dal nord
E basta una difficoltà e sappiamo quello che succede di telecomunicazioni di sistema creditizio di vita delle città la risposta e una forte ripresa di programmazione dell'intervento pubblico
A mio avviso non c'è alternativa a questo
L'intervento Spulico deve sapere dove vuole andare cosa vuole fare
Coinvolgendo il più possibile la società e concertazione
Ma io non
Molti di noi siamo affezionati a questo termino mi interessa
Occorre spingere per fare assumere allo Stato alla sua finanza al suo intervento
Problemi di riequilibrio dell'ambiente generale che nessuno potrà fare
Nessuno potrà chiedere al privato di investire in quelle condizioni
Malgrado il peso della produzione sull'ambiente che conosciamo bene
In alcune aree del Nord dell'Italia
Questo è il patto forte
Che noi chiediamo un impegno di tutto il movimento sindacale confederale e l'urgenza è tale da consentire da giustificare la priorità assoluta su questo problema
Si dice ci aiuterà il mercato unico
Il mercato dei trecento mila quale dei trecento milioni di abitanti quanti sono
E molti politici lo hanno sostenuto nel recente passato io mi limito a dire che non c'è automatismo non ci può essere automatica Isma'
Che questo problema possa trovare condizioni più favorevoli dentro il mercato europeo
La opportunità positiva è legata alla nostra capacità di scelte interni e per il riequilibrio
Altrimenti siamo il paese che rischia di più
Dentro il sistema europeo che stiamo costruendo
è il discorso sarebbe lungo ma basta pensare ai tre Paesi più grandi la Francia forti settori industriali strategici
Dall'energia all'industria aeronautica una forte burocrazia che sfrutterà tutte le opportunità e può essere egemoni per spezzoni di produzioni detta ispezioni di attività produttive
L'Inghilterra banche finanze un terziario forte che potrà guidare in questi settori d'Europa la Germania la porta verso ovest con tutto quello che sta succedendo
E può costituire un punto forte dell'Europa in questa direzione e la Spagna
Con il suo Governo attuale partendo da posizioni in consuma incommensurabile mente più ritardate più difficili dalle nostre sta facendo un grande sforzo programmatico
Che sta dando risultati positivi una grande determinazione politica
E questo è il problema del nostro Paese tant'è vero che la linea di investimenti non solo americani o giapponesi ma anche tedeschi cominciano a guardare in lire nel nostro Mezzogiorno è finito il periodo degli anni sessanta non va più nessuno
è un'azione guidata dalla politica certa con noi dentro certi
Il governo quello attuale
Qualche segno sembra darlo io qui voglio essere molto ho finito un'altra riflessione e finisco ma ci dividiamo o c'è il problema tra di noi
Tra chi è filogovernativo e chi non lo è
Ma badate bene
Che rispetto a punti di rottura veri lo sciopero generale del dieci maggio abbiamo fatto tutti assieme con grande determinazione
Io mi fido
Mi fido in assoluto delle parole di formica che pure più vicino di altri hanno no
Mi scuserà arrivi
O mi fido de di altre decisioni e impostazione no il passaggio della verifica della nostra presenza è fondamentale
E però
Qualche attenzione strategica qualche punto di novità o abbiamo colto
E se quelle scale di Palazzo Chigi in salita in discesa non non hanno un destino scontato della rottura e del mio
E poi andare a vedere se c'è qualche segno di novità nell'indicazione delle scelte è un dovere
E mi pare che sia pure con articolazioni naturali in questo che il movimento sindacale confederale qualche movimento in questa direzione lo stiamo facendo
Questo documento fatta approvare dal ministro per il Mezzogiorno certo se guardo alle delusioni passate chiunque di voi può dire bar sono impegni sulla carta da Jeff per ora su infatti Colletti scritti su alcuni fogli
Solo impegni sulla carta
Ma questo sforzo cos'è se non di riprendere un filo di programmazione questa legge d'accompagnamento che dice i grandi progetti di interesse nazionale particolarmente riferiti al sud
Con procedure accelerate guardate l'urgenza la Miccichè un fatto politico
Coinvolgendo imprenditori e sindacati
Poi si è armata
La baruffa
Sul ministro che vuole fare tutto lui o altri può darsi che sia vero noi non interessa questo anzi
Io sarei contento di una gestione molto attenta di questa scelta ma non mi interessano nemmeno le polemiche interne ai singoli partiti al vostro al mio a quello degli altri rispetto a una necessità che vedo positiva
C'è questo sforzo verifichiamolo cerchiamo di starci dentro
Perché in alternativa non abbiamo altra
Se non delle giaculatorie che ripetiamo può darsi che non si arrivi a grandi risultati del sindacato debba dimostrare la sua forza
Ma controlliamo verifichiamo spendiamo ci su queste affermazioni che pure ci sono
L'ultima riflessione
Riguarda i nostri rapporti cioè quelli tra CGIL CISL e UIL
L'unità
Beninteso l'unità d'azione
Il dato è che andiamo avanti
Governando i fatti forse nemmeno tanto male
In questo il nostre difficoltà tra noi e voi spesso abbiamo concordanze
Ma il problema non è qui
Va dato un sindacato responsabile ed un sindacato che si spende responsabilmente non può dimenticare
Ci sono gli altri a ricordarcelo a ricordarcelo
Che poi nell'abitudine e nella ideologia delle controparti il rapporto di forza conta sempre
Non facciamoci illusioni su questo piano
La conversione a modelli di partecipazione e responsabilizzazione di tutti
è un interesse del Paese
Vedo qualche difficoltà di portare ma non solo Mortillaro perché di iniziale
Ma di portare i grandi interessi ad accettare un discorso di questo genere che il discorso del paese e dei lavoratori
E allora questo rapporto tra di noi dobbiamo trovare il modo di ridiscuterlo più attentamente
Unità d'azione si
Ma il livello attuale la indeterminatezza attuale non mi soddisfa
Io qualche volta ho qualche difficoltà pure dentro la mia organizzazione
Riesca a superarla grazie a Dio ma insomma c'è lo
Beh io sono convinto che le nostre ambizioni
La nostra rappresentatività difesa e in qualche caso aumentata
I problemi da affrontare
Come quello sul quale strategico sul quale mi sono fermato
Richiedono regole più stabili
E certo e quello che dice Giorgio non si può escludere in una fase come questa di unità d'azione il giorno che c'è un dissenso c'è un dissenso può darsi che non siamo capaci di governarlo può darsi che si fa un momento tra di noi anche di rottura
Non sono così sprovveduto da non capire che su questo piano questa è anche la strada che ci aspetta mai possibile rispetto alle ambizioni alla rappresentatività ai problemi fare uno sforzo maggiore per darci delle regole
Di rapporti tra di noi per rendere questa unità d'azione più forte di maggiore tenuta rispetto alle sfide che abbiamo di fronte
La mia risposta politica e si
Si tratta di vedere se siamo capaci di elaborare
Io sarei contento che anche il vostro congresso desse una spinta in questa direzione
Certo non solo i tempi tra di noi
Di grandi dirli
Di idilli e di passioni
Ma sapete qualche volta gli idilli alle passioni Scansano pure le situazioni
Io penso che una volta stavamo c'erano messi in testa di sciogliere le confederazioni
In un momento di forte invio di forte passione forse sarà pure l'età che me lo fa dire
Ma un rapporto più maturo più serio più severo tra di noi potrebbe essere consolidato formalizzato e sarebbe una grande risposta ai problemi di cambiamento che questa società ci pone grazie e buon lavoro
Grazie marine
Grazie ringrazio Marini per l'importante contributo che ha dato al nostro dibattito
Come vedete amici e compagni è una mattinata molto densa molto importante nella quale ci sono ricchi approfondimenti apporti
Di amici e compagni esterni all'organizzazione ed anche per questo motivo che abbiamo pensato di modificare il programma di lavori della giornata
Nel pomeriggio anziché riprendere i lavori alle quindici e trenta in questa sala
Li riprenderemo alle sedici e trenta nella sala del villaggio Europa qui a cinquanta metri
Dove alle sedici e trenta e alle diciotto rispettivamente si terranno due importanti tavole rotonde
E anche in questi tavoloni otto onde avremo degli importanti apporti sterno Esterni che ci consentiranno poi di proseguire domani dando ampio spazio
Ai delegati nel dibattito per approfondire appunto nel dibattito anche tutti questi aspetti ora do la parola don Pierino che ha non ha bisogno certamente di presentazioni
Perché il fondatore della comunità Incontro
Un uomo che sui problemi della droga anziché le chiacchiere a patti infatti lo ringraziamo della la sua presenza che onora questo congresso subito dopo prenderà la parola il segretario generale della CGIL Bruno trentenne
Io sono un po'un intruso a quest'ora perché ieri per un equivoco non sono stato presente all'incontro che ci doveva essere
Però sono lieto di essere qui è la seconda volta ero a Firenze
Quattro anni fa
E ricordo l'impatto che io ebbi con voi con coloro che erano presenti a quel congresso
Grazie Giorgio per avermi Rini invitato e ricordo che allora mentre attraversava i corridoi ho sentito una battuta ma che questo prete un delegato
E allora io ho risposto
Parlando sei non sono il delegato di una parte professor De Rita sono il delegato del dolore potere trasversale nella vita dell'uomo un grande corteo il dolore questa grande realtà questa grande scuola di vita
Da parte dei farmacologica e forse lo chiederete anche voi perché se dice tanto si dicono molte cose spesso inesatte
E allora i farmacologico risposi una comunità e tutto ciò che non siete voi
E io oggi vorrei dire la stessa cosa a chi mi chiede che consente una comunità terapeutica e tutto ciò che non è il pubblico il pubblico e permissivo privilegia i farmaci
Molte volte è tollerante la comunità non è permissiva mo'è una scuola di vita una proposta di vita non privilegia il Parma
Non crede che ci sia un farmaco che possa rispondere alle istanze al disagio interiore a quelle del cuore a quello dello spirito
Ieri sera verso l'utero ancora con i miei ragazzi di Odolo a pochi passi di qui
Avevo detto loro che sarà il venuto qui e mi hanno chiesto di Rillo don Pierino dillo che noi vogliamo non tanto essere considerati dai privilegiati
Non chiedete ci si abbiamo delle colpe domandategli piuttosto cosa state facendo perché a domani non sia una colpa per voi non capire la nostra istante ai nostri prigionieri
Non domandatevi se una famiglia la nostra non è stata all'altezza dell'educazione
Non però domandate
Domandatevi piuttosto le istituzioni le strutture tutte la chiesa la scuola cosa hanno fatto
Per aiutare le nostre famiglie in prevalenza fatta da persone che Roma grande non hanno una grande levatura culturale
Ma molte volte si trovano a dover affrontare problemi più grandi di loro e allora come possono dare delle risposte esaustive
Se molte volte istituzioni che vivono da decenni non sono capace di rispondere a delle esigenze che ti toccano da vicino
Venti ottobre mille novecentottantanove ho dato l'ingresso in un giorno accento cinquanta ragazzi comunità trenta non avevano la scuola dell'obbligo dieci nemmeno una quinta elementare
è grave questo fenomeno
Poi provveditorati agli studi hanno i comitati per la lotta alla droga
Si parla di prevenzione sapete qual è la vera prevenzione far bene il proprio lavoro il proprio mestiere la scuola fa bene alla scuola ecco la vera preventivo e mi dove noi ci troviamo cimentare
è incredibile che noi ci troviamo di fronte a situazioni di questo tipo è una cosa molto importante
Sono felice che ci siano più i segretari generali delle confederazioni
Quando abbiamo le immissioni in un altro problema mi pongo anche alcuni problema pratici la storia delle aspettative Marco
Si sa che un cammino in comunità non può essere di sei mesi
Un anno è già una situazione molto precaria non credete che non crede che dalla droga si riesca in un anno di cambino sono fandonie
Perché lo spirito che è stato toccato è la vita che è stata segnata per sette otto nove dieci anni e le abitudini sono quello che sono ci vuole un lungo cammino l'onda lunga della riscoperta dei valori
L'onda lunga dell'attenzione e del rispetto per l'uomo l'onda lunga che dà a principi di vita e non sicuramente direi Lost drogaggio del corpo ci sono drogate decide di volte e sono ritornati alla droga
Allora non è una droga che ha rovinato la vita dei nostri figli ma è una vita sbagliata che ha chiamato la droga nella loro vita
E stata acqua sul bagnato e si è non capiremo questo concetto tutto ciò che andremo a fare non servirà a niente anni ieri potremmo giustificare
Potremmo giustificare la viola e la distribuzione dei soldi stanziati per il momento sembra solo questo l'impegno per i ragazzi che risiedono in comunità non avremo risolto i loro problemi la questione delle aspettative due mesi di aspettativa
Tre mesi di aspettativa e poi un ragazzo mentre sta facendo il Carlino deve ritornare a casa deve presentarsi almeno due o tre giorni a lavorare perché se no questo non può può perdere il posto di lavoro il proprio l'altro giorno mi sono sentito mi son sentito dire da uno ma don Pierino c'è io non ritornerò fuori almeno quattro cinque giorni una settimana mi cacceranno e allora ma perché è questi poveri
Questi poveri attuali perché non devono avere i diritti degli altri perché essi parla tanto dei diritti del cittadino e quando un cittadino è povero non rendiamo più povero Delight cacciandolo in una situazione in cui proprio perché hanno la voce non riesce a farsi sentire questo io direi
Considerato lo come un impegno importante a livello di sindacato è un dovere specifico preciso quando ci hai il rinnovo dei contratti fatta in un modo che questa attenzione all'uomo soprattutto in difficoltà possa veramente determinare un vero più avvilito
Che cos'è la Comunità Incontro solo ventisei anni che vive ventisei è nata in un modo strano quello voglio raccontare ero a Roma segretario di un cardinale ventisei anni fa
E uscendo per una commissione attraversando piazza Navona sono stato interpellato da un ragazzo Azzi Prete darle una mano
Perché ti ha fatto Lotfi Prete ha messo la mano in tasca per dare qualche soldo
Noi crediamo sempre che ai bisogni dell'uomo si debba rispondere sempre e solo con denaro per liquidarlo per metterlo da parte e quello mi ha dato una lezione una lezione di Sociologia
Non voglio soldi non vedi che sto male se stai male riporto all'ospedale liti cureranno
Ci sono stato tante volte guarda come sto
E allora che potevo fare l'ho preso e l'ho portato a casa mia abitavo al viale Vaticano così è nata la comunità da quell'incontro questa mattina ciò che ieri avete sentito Muccioli forse voi dite bravi che avete istituito e le comunità hanno respingo questo non siamo stati bravi perché abbiamo istituito portato avanti le comunità siamo stati bravi perché abbiamo creduto nell'uomo nonostante tutto e abbiamo portato avanti una filosofia dalla droga si può uscire nessuno credeva questo era comodo non credere
Perché poteva essere la maschera della prudenza che invece nascondeva un egoismo raffinato e vigna per non rimboccarsi le maniche
Io vorrei che vi rendeste conto che fatica e lottare in questo campo quando vi trovate di fronte a ragazze per i quali avete profuso energie giorni ore notte e poi e poi mi dicono io me ne vado
Perché perdeva perché non ce la faccio
Perché sente il richiamo della foresta ma ferma chi ti prego perdonati
Tre giorni dopo vedi nel giornale la fotografia è un tuo ragazzo HP CP apparteneva era un mio figlio dall'amore dei genitori finì nel sangue ma appartengono anche a voi
Cioè Antoni voci che sento dire dalle istituzioni bisogna controllare le comunità giusto vediamo come spendono i giochi in soldi giusto
Vedete a controllare la qualità del lavoro questa sofferenza e intima e profonda che non si pensa su una bilancia ma si vive giorno per giorno
Con l'unico ricompensa di vedere un ragazzo che ritorna alla vita
Amici giorni fa sullo stato nell'ospedale di Genova
A vedere il mio ragazzo per l'ultima volta volente via
Guido Ticino
Non si muoveva più aveva poco fiato
Quando mai visto entrare nella sua stanza ha sbarrato gli occhi via la mamma gli ha detto c'è il doping così mi chiamo Rinieri ragazzi
Lui ha fatto uno sforzo dopo
Aiutami
Portami via di cui ti prego portami in comunità non lasciarli morire
Questo credo io vi dico lo ha abbracciato lo ha baciato Guido il tuo corpo se ne ma non posso farci nulla ma ti prego si porta il perché ho cercato di recuperare il tuo corpo mo'puntato molto anche a recuperare il tuo spirito
Credetemi quella mamma piangeva in disparte
Come la mamma che inginocchiandosi davanti l'altro giorno ho tre figli tossicodipendenti i terreni c'era un tormento per la mia vita datemi una risposta
Qualche volta non riusciamo mai importante che ci sia una comunità qui ci sono dei miei ragazzi con quando io ripeto per me è uno stimolo amici nella notte di Natale io salutarono trecento ragazzi
Che hanno finito il loro programma e ritorneranno nella vita ecco una cosa concreta Capri viale della Libertà voleranno nel cielo per la vita gabbiani dall'amore diventeranno portatore di un messaggio più di tante parole più di tante chiacchiere o logica invadente che molte volte crea confusione devia e se è un povero prete
Solo invento i sei anni è riuscito a realizzare novanta comunità in Italia
Dodici all'estero per cui io dico sempre che abbiamo creato l'ONU per l'amore thailandesi spagnoli libanesi palestinesi boliviani colombiani a perché ero stato non fa veramente qualcosa
A voi amici del sindacato depongono il cuore più che nelle mani questo messaggio vi prego fate qualcosa
E se un giorno voi verrete chiamati in causa sarà perché ritirando questi ragazzi dove eri tu quando avevo bisogno di te
Sì difendete l'interesse di categoria giusto
Ma c'è una categoria di cittadini che l'uno appartenente a nessuna categoria perché l'altro giorno un giornalista li ha definiti il nulla il niente
Possono almeno per il varo in dai referenti perché vicino ad ogni uomo che soffre ci sia un uomo che ama
E se vogliamo aiutare qualcuno ricordata in un bellissimo proverbio
Se vuoi ottenere un uomo del fosso devi stare nel fosso con Luigi e la più grande soddisfazione per me e per è questo non ho cinque o sei figli non ho una famiglia del sangue
Ma due cento o cinquanta mila ragazzi ventisei anni c'ero passato i diritti e mi chiamano padre sono felice di esserlo grazie a Dio anche a voi in questo impegno
Grazie
Grazie a don Pierino
Auguri
Questa sua importante opera
Ora diamo la parola
Ora diamo la parola al segretario generale della CGIL Bruno Bruno Trentin poi parlerà il ministro del lavoro onorevole Donat Cattin
Cari compagni
Cari amici da un
Il mio innanzitutto
Un saluto fraterno e caloroso al vostro congresso alla vostra organizzazione ai vostri vicini
E sin d'ora l'impegno
No
Ad un lavoro comune
Superare divergenze ostacoli incomprensioni
E tentare
Di fare forte il movimento sindacale italiana all'altezza dei tempi e dei problemi che incalza
è un saluto quindi come vedete che al tempo stesso un vincolo è una scommessa
Il vincolo di ricercare sempre
L'unità fra le organizzazioni ma soprattutto fra le persone
Attraverso il confronto nel pieno rispetto del pluralismo delle idee e delle organizzazioni
La scommessa
Quella di una riconquista
Di un'autentica autonomia culturale prima ancora che politica
Del movimento sindacale italiana
Un'autonomia culturale che ci consenta come non abbiamo fatto
Sufficientemente
Fino ad oggi
Di fare i conti con il nuovo
Con la scommessa europea
Con la trasformazione oggettive e soggettive che attraverso il mondo del lavoro
E che investono l'organizzazione della produzione di beni e di servizi ma soprattutto di saperi
E quindi di organizzazione del potere della società
Fare i conti
Con la crisi dello stato sociale di una sua versione assistenziale
Per delineare proposte
Realmente riformatrice è tale da salvaguardare le grandi ispirazione originaria
Di uno Stato solidale
Verso tutte le categorie dei cittadini lavoratori
Fare questo richiede come dicevo
E richiederà una forte autonomia di elaborazione di proposte
Anche in forza
Nuova capacità di rappresentare
Tutte le diverse realtà
Che esistono in questo mondo del lavoro in trasformazione
Solo così
Compagni e compagne diventeremo sempre meno
Succursali o galoppini elettorali dei partiti politici
Dipendendo
Nella buona e nella cattiva sorte dalle fortune delle loro ricette o dei loro metodi di governo della società
Il mio sarà quindi un intervento Franco
Non condizionato come non lo è stato molto giustamente la reazione di Giorgio dalla retorica dell'unità
Ne dalle mode ideologici
Sarà un intervento sul merito di alcune almeno delle vostre analisi delle vostre proposte proprio perché
Per noi credo per tutti noi
L'unità non può essere intesa come un processo di appiattimento delle idee che le riflessioni
Delle critiche dei dubbi
Che sono una vita di un'organizzazione democratica
Va inteso invece come la Prodi un confronto che arricchisce tutti proprio perché mette in campo gli apporti di tutti
Molto delle proposte
Se mi permettete l'aggettivo
Più sindacali
Della relazione
Penso alle indicazioni sulla riforma dello Stato sociale alle proposte formulate sugli sviluppi la riforma nella contrazione collettivi in Europa e in Italia
L'accento ad una
Politica di finanziamento del sindacato fondato sul requisito
Irrinunciabile della libertà e della volontarietà
Il ricorrente riferimento alla mescita di rompere
Non solo fuori dei sindacati più rappresentativi ma anche in primo luogo dentro con le logiche corporative
Sono tutti l'indicazione che mi trovano molto consenziente
Esiste in essere
Nelle singole proposte che le accompagna una base di discussione nella quale si possono già riscontrare io credo che riflessi
Di apporti molto diversi che provengono dalla nostra esperienza comune
Non ci sono infatti in questo dibattito in questa ricerca così difficili
Primi della classe
Ma ci sono delle forze che si misurano con la realtà per cambiarla
E che scontano o rotture anche dure
Con il proprio passato
Con certe loro tradizione
Pagando così
Il prezzo di un'effettiva autonomia della proposta si tratti delle battaglie per
Affermare
L'unificazione del mondo del lavoro almeno sotto il profilo dei diritti individuali e collettivi proponendo la privatizzazione del rapporto di lavoro nella pubblica amministrazione
Si tratta della riunificazione del mondo dei diritti frantumate segmentato anche per gravi responsabilità del movimento sindacale italiano in questi
Ritroviamo in questa battaglia nelle rotture anche drammatiche che hanno determinato e che determineranno nei prossimi
Nesi all'interno del movimento sindacale la la convalida al tempo stesso
Che si tratta di una ricerca autonomo del movimento sindacale
E che si tratta di una ricerca soffra
Io ho scontato
Da tempo
Coro di insulti
Oltre che
Scontri verbali e ripetuti
Quando da alcune delle proposte come quelle ricordate da giorni sua relazione si cerca di passare agli atti
So quindi qualcosa anche di lettere ricevuti da autorevole dirigente della UIL per esempio a proposito della privatizzazione del rapporto di lavoro del pubblico impiego
Ed è la modifica dei diritti
Facendo entrare lo Statuto dei lavoratori anche nella pubblica amministrazione
Non credo infatti ad un cambiamento delle politiche fatte di ticket appiccicate o da slogan ereditati da altri
Sono necessario sempre
Perché diventino credibile anche di fronte ai lavoratori
Sofferte riflessioni e lotta politica per fare questi cambiamenti trasformarli una ricchezza collettive
Ma soprattutto per renderli credibili
Di fronte ai nostri interlocutori alle nostre controparte di fronte allo stesso universo dei lavoratori ai quali ci rivolgiamo anche quando non sono organizzate nei vostri
E così convengo con lo spirito con il quale viene riproposta
Soprattutto una parte finale della relazione di giorno la scelta dell'unità e del pluralismo
Sottolineando
Con crudezza il realismo il prezzo che tutti paghiamo ogni volta che dobbiamo scontare là non unità
E sottolineando l'altra parte un dato al quale
Se posso dire così io tengo con altrettanta convinzione
La preoccupazione di salvaguardare in determinati casi
Costi quel che costi
L'identità
Della propria organizzazione
Soprattutto mi permetto di aggiungere sottolineare quando questi don Tita si costruisce su valori su questi che di comportamento
Su principi fondanti
Che non possono essere immutati
Ad ogni stormi di fronda e neanche di fronte a pronunciamenti fossero largamente maggioritario persino unanimi dei lavoratori di volta in volta interessa
Per esempio certi diritti individuali se realmente e una volta tanto
Compromettendo sì il movimento sindacale egli afferma che dichiara come gli riconosce come l'indisponibilità anche perse
Comportano per un'organica azione sindacale certamente per la CGIL una scelta immodificabile
Da qualsiasi maggioranza
Forse qui troverà Giorgio la spiegazione di alcuni non possiamo
Non dico l'approvazione la comprensione di alcuni non possiamo dietro al quale forse c'è una maggiore ricchezza
Delle esitazione io ritardato mentale
Ma
Questi principi
E quindi un'unità che si costruisce nel pluralismo
Nella difesa di un'identità quando questa si fonda su valori eticità dei comportamenti che nessun voto di Assemblea può cambiare da un giorno all'altro
Non può voler dire negare all'universo dei lavoratori rappresentato il diritto a disporre di regole
Che assicurino certezza la contrattazione collettiva
E in determinate circostanze legittimità agli accordi pattuiti
In ogni sistema decisionale retto
In ultima istanza dalla democrazia che non vuol dire assolutamente un regime di una dignità dei consensi
Si sono trovati si sono date queste regole che consentono appunto al dissenso al pluralismo
Di convivere
Vorrei dire con la certezza del diritto in ogni caso con l'efficacia dell'azione della contrattazione collettiva tutta la questione
Controversa
E sulla quale purtroppo
Siamo paralizzati da molto tempo
Dei Carras e della loro regolamentazione sta qui
Al di là delle tosatura e che si possono sempre modificare delle rappresentanze elettorale degli uni o degli altri
Siamo a questo bivio
O scegliere
Con la legge o senza la legge
Un sistema di lottizzazione della rappresentanza
Che lascerà certamente ognuno libero di andare a caccia di consensi ma che Scar mira il potere contrattuale del sindacato
Rendendo molto spesso ingovernabile per l'insieme dell'interessata
Oppure
Al di là della dell'accordo sulle formule che possono essere tutte cambia
Si deve poter trovare senza la legge possibilmente una soluzione a questo problema e anche questo è un banco di prova a mio parere dell'autonomia culturale e politica del sindacato
Francamente meno convinto niente affatto convinto lo sono per l'altra parte della relazione questo giorno se l'aspettava bene
E qui però se volete accoglierà un comun modestissimo contributo il mio dissenso riguarda soprattutto
La cultura politica l'ideologia portante di certe analisi
O di quelli che mi sono apparsi
Certi esorcismi rituali
O certe prospettive più o meno prefabbricati
La sensazione forse sbaglia
Che ho avuto rileggendo la relazione di Giorgio e che
In alcune parti
Siamo fuori di corsia posso dire io mi sono sentito fuori da una ricerca e da quello che ho conosciuto con una ricerca autonoma
Del sindacato
Ma io non ne dubito
Forse con la discussione a me la spiegherà
Questo
Perché credo che tutti noi ma certamente esclusione di del compagno che è intervenuto poco fa abbiamo avuto la nostra vita anche nei momenti non fosse altro che nei momenti di stanchezza intellettuale
La debolezza di mutuare fuori della nostra cultura nostra ricerca alcune ricette più facile a utilizzare
Schemi o ideologiche mutuate dalle Sterne che rischiano di diventare soprattutto determinate situazione dei metri di misura fuorvianti per il sindacato
Forlì anche perché forse lo inducono a compiere scelte che non sono le più pertinente ma soprattutto lo inducono a leggere poi il comportamento degli altri interlocutori nel sindacato
Sulla base di un metro di misura
Che rischia di oscurare completamente le ragioni magari del loro comportamento
Si possono fare molti esempi perché abbiamo scontato in un passato anche recente questo errore
Le vicende del Governo
E dei comportamenti Diversi comunque diciamo pure delle sensibilità diverse che si sono manifestate fra le tre confederazione nell'ultimo incontro con il governo Andreotti
Non mi preoccupa neanche tanto questo francamente ne ho conosciute anni tre
Mi preoccupa il fatto che
In quello che sembra a me un elemento di continuità
In altre si sia voluto vedere un elemento di diversità e di rottura
L'elemento di continuità è apparso a me non
La lettura dei governi attraverso la loro storia i loro precedenti
Gli schieramenti che li caratterizzano lo spostamento meno di ruolo di mediatore di questo o di quel partito
La capacità quindi di mediazione
Più o meno ridotta che questo partito esercita nei confronti di un altro schieramento politico
Io credo che in questa continuità invece si rifà a una cultura che da tempo ma non in modo formalistico
Aveva cercato fuori dagli schieramenti
Ma nei programmi nelle condotte nelle azioni riformatrici dei governi anche un grande modo per snidare
Tutto una cultura politica e partitica
Che in questi anni ha creato un nuovo analfabetismo politico che rende incomprensibili dibatto politico italiano in qualsiasi Paese a qualche metro dalle nostre frontiere
Programmi e contenuti obiettivi
Sul quale si comprometta le forze politiche si compromettono i sindacati per la parte che attiene al loro
Ecco perché
Non è in base quindi alle
Alle filiazione dell'attuale governo
Che abbiamo espresso un giudizio di riserva
Che non ha certo oscurato perché sappiamo distinguere
La portata il valore di certi affermazione io ricordo solo due campi quello del fisco e quello dei diritti
Quello del Fisco Condi proposti di propositi enunciati prima ancora che quindi oggi
Nel confronto col Governo dal ministro Formica è quello dei diritti che certamente il vicepresidente del Consiglio assunto poi vedremo Hume non assunto con un terreno assolutamente nuovo di confronto e discussione fra sindacati e governo
Abbiamo assunto un atteggiamento critico e di riserva facendo un riferimento non a quello che il governo
Non ha fatto non ha fatto la stangata e quindi dobbiamo essere contento facendo riferimenti con il programma che autonomamente il movimento sindacale aveva delineato e sulla base di questo programma come metro di misura
Abbiamo espresso non la logica di un sindacato di opposizione
Ma la volontà di proseguire un confronto per verificare su tutti i punti in cui vi sono differenze anche macroscopiche di strategie economiche sociali
E non voglio intrattenervi a lungo su questo per verificare le possibilità che andrà avanti
Io credo che con ciò nel passato
E persino nei periodi in cui premeva la logica dell'unanimismo scusi indagato come i governi di unità nazionale abbiamo manifestato questa autonomia
La decisione di iniziative che è stata sempre benefica soprattutto per le forze riformatrici che si muovono all'interno degli schieramenti governa
Ma soprattutto come dicevo si rischia
Quando si
Si perde come punto di riferimento
Il metro di misura proprio ad un'organizzazione sindacali
Si rischia di cadere molto rapidamente
Nella guerra degli anatemi
E quindi almeno
Per gli uomini e le donne in buona fede in una guerra per errore
è sempre possibile la guerra per errore abbiamo detto fra sindacati e associazioni padronali è possibile lo è sempre più anche fra organizzazioni sindacali
Ogni qual volta il sindacato
Non riesce
Ad assumere come suo punto di riferimento un po'per la sua cultura e la sua autonomia di conoscenza e di giudizio allora gli attardati
Diventano quelli che erano ancora fatto una scelta di partiti
è intollerabile vivente il loro ritardo a compiere questa scena
E non si comprende non si comprende più in tutta buona fede
Che non sono attardati ho avanzato
Ma che hanno soltanto matura convinzione DiVersi
E le hanno magari matura sulla base di criteri diversi dai propri
Magari perché sono criteri sindacali non partitici non politici
Comunque convinzione diverse che vanno rispettate e conosciute comprese prima di combatterle e di combattere quando necessario
Per superare
Ecco perché io Giorgio darei mi permetterei di trovare una risposta
Non così semplice alla domanda con la quale tutti quasi conclusi il correlazione perché non troviamo troviamo facilmente l'unità sul vecchio perché non troviamo facilmente l'unità sul nuovo
Ma perché l'unità su un nome un cimento che coinvolge tutti
Che porta opzioni diverse a rotture all'interno di ogni organizzazione se non sono bandierine se sono scelte sofferte
Ed è un cimento così difficile
Il cui di sul quale io sfido qualsiasi organizzazione sindacale
Ad essere unanime
Di fronte alle scelte che si può
è un cimento il cui esito può essere sono ritarda
Da scorciatoie tutte ideologiche
E anche qui faccio degli esempi
Non rischia di essere una scorciatoia il calare su questo gigantesco e complesso processo di trasformazione della società ma anche delle culture delle soggettività
Una definizione come quella che associa la nuova dimensione europea
Allo spostamento in qualche modo
Del conflitto dalla fabbrica alla società
Con la scoperta
Che il conflitto di anche il conflitto di classe è scomparso dalla fabbrica mentre si spostano società dei consumi
Mentre nella fabbrica immane soprattutto la produzione di ricchezza che
A mia conoscenza c'è sempre stata per fortuna
Semmai muta il modo di produrre
Agca aiuta questa semplificazione
Ammesso che sia una semplificazione mentre muta
In Italia e in Europa o almeno così sembra da alcuni Dinoi la natura del conflitto ma non scompare cioè assume semmai nuovi contenuti più universale di democrazia anche in primo luogo nei luoghi di lavoro nel rapporto di lavoro
Tanto più quando questi contenuti appaiono sempre più inseparabili
Da quelli che vogliamo affermare
Nella società
Nel governo dello stato sociale
Nella difesa e nella riforma di grandi servizi interessi collettivi
Sono scomparsi Problemi o hanno assunto invece una nuova straordinaria vitalità connesse all'affermazione diritti individuali e collettivi di lavoratori cittadini diversi nei luoghi di lavoro
Non sono questi problemi che sempre più ci appaiono anche attraverso la voce dei nuovi movimenti persino più importanti
Di quelli tradizionale la distribuzione del resto in termini quantitativo
Tra salari e profitti
La conquisti il riconoscimento di un carattere universale di questi diritti
Di pari opportunità per tutti quelli che sono diversi
E che quindi è una vera e non è un bisticcio di parole
Impari sostegni per la realizzazione di pari opportunità
Nel godimento di un determinato diritto
Che si tratti del diritto handicappato a fare un lavoro scelto
E non essere ghettizzato dal posto di lavoro che si tratti di una donna che vuole non soltanto una collocazione un lavoro qualsiasi ma una promozione continuo una chance
Nell'accesso ad un lavoro realizzato
E così la democrazia nei luoghi di lavoro
Non diventa uno strumento fondamentale per affermare questi diritti del cittadino lavoratore
E la condizione quindi per una sua tutela legittimo nel governo dello stato sociale nella tutela del suo risparmio
Possiamo dire che siamo garantiti
Nei luoghi di lavoro e oppressi fuori
Possiamo dire che esiste nei luoghi di lavoro oggi il diritto al lavoro scelto
Il diritto al governo del tempo di lavoro
Che esiste il diritto a contrastare un licenziamento senza giusta causa per la maggioranza dei lavoratori italiani
E quindi il diritto alla rappresentanza all'associazione
Persino il diritto di sciopero che per questi lavoratori per questa maggioranza che oggettivamente nega
Dallo stato di ghettizzazione giuridica in cui si trova
Possiamo dire che esiste un esiste addirittura oggi più di ieri un diritto alla tutela della salute dell'ambiente di lavoro della sicurezza del lavoro
E anche il sindacato non ha partecipato a un processo di riflusso di monetizzazione della salute
Che tanti di noi
Esorcizzato non negli anni sessanta e settanta
Possiamo dire che non abbiamo partecipato noi stessi ad una frantumazione corporativi dei diritti
Per cui su tutti i diritti più essenziali dei cittadini lavoratori non ce n'è più uno che sia veramente universale e retto da una logica di pari opportunità
Ogni nicchia si è ricavato ogni gruppo si è richiamato anche nella logica dei diritti
Una propria nicchia e una propria separatezza
Questo è il problema o almeno uno
Non voglio assolutamente conto la propose la ricetta Rizzante con la quale un sindacato che si misura col nuovo con l'Europa
Deve fare i conti
Anche perché proprio in Europa su questi problemi stiamo sfida
Se non vogliamo esportare in Europa
Con la nostra fede
Nell'Europa sociale anche il lavoro sommerso il precariato e il peso delle organizzazioni criminali mafiose sul mercato del lavoro nel Mezzogiorno
Questo vuol dire anche quindi trovare
Anche su temi di questa natura
Probabilmente con uno sforzo un confronto difficile
Nel nuovo unità in Italia e in Europa
Penso alle implicazioni che possono avere
Le lotte contrattuale in Italia ma in tutti gli altri Paesi nei prossimi quattro anni
E qui non esprimo giudizi di valore
Dico se non riusciremo a concordare a concertare
Con i compagni del decrebbe con i compagni del chiusi con i sindacati francesi anche sulla questione degli orari sul quale abbiamo delle opinioni diverse
Esempio in materia di governo la flessibilità del lavoro
Una strategia comune se non riusciamo a programmare una politica degli orari
Nei prossimi tre quattro anni che diventi vincolante
Magari molto moderata nei suoi obiettivi ma che diventa a questo punto vincolanti per tutte le organizzazioni sindacali della Confederazione europea bei primo segnale che noi daremo anche i clienti in questo caso
E quello di essere una forza impotente
Incapace
Di dare anche sul
Sulla bici
Della funzione sindacale una risposta una risposta comune all'altezza delle sfide che stanno
Che stanno di fronte a noi
Ecco in questo senso io penso e mi avvio subito alla conclusione che i
I rapporti fra il movimento sindacale in nuovi movimenti che giustamente Giorgio indica comunque rende estremamente fecondo deve trovare anche da parte del sindacato
Una nuova capacità di aprirsi ma anche una nuova capacità di proposta
Certo non in una logica di possesso
Sapendo che ci confrontiamo con nuovi movimenti portatori di molti di questi diritti
E importatori polemici
Nei confronti del sindacato della loro valenza universale sono movimenti che porteranno introdurranno contraddizione
Sane di rischi che per il movimento sindacale
Quindi lontano da noi credo l'obiettivo di trasformare
Un circolo filatelico in una struttura di classe
Neanche quello di mimetizzare o di abdicare la nostra funzione trasformando il sindacato dei cittadini lavoratori un circolo del dopolavoro un è l'associazione delle dame di San Vincenzo
Infine
Quando affrontiamo con questo metro di misura la soluzione di questi problemi
Allora diventa forse concreta e non come scambio di invettive o di esorcismo alla ricerca di quale soluzioni dare
Ai problemi della partecipazione della concertazione della politica di tutti i re
Questo non somiglia ad oggi sono solo titoli
Sotto i quali esistono e sono esistite cento soluzione diverso
Non da esorcizzare in buoni e in cattivi ma ad assumerlo da superare con il metro dell'esperienza
E anche questo comporta un lavoro
Difficile e sofferto di verifiche vorrei dire quasi di studio
Prima di tentare di sperimentare
Soluzioni effettivamente convincente se no
Corriamo sempre il rischio di andare a ripescare in qualche fiume inquinato
Non dell'ISI pesci di specie nuova
Ma delle scarpe rotte che sempre si trovano qualche pescatore trova come a mio avviso
E il salario collegato al benessere dell'impresa
E non più alla fatica o alla professionalità del lavoratore
O la vecchia ricetta della partecipazione agli utili senza potere questa sì
Formula ottocentesca
Del salario come variabile indipendente
O ancora le varie troppo diffuse forme di scambio
Fra elargizione salariali incontrollabili nella loro dinamica
E la rinuncia all'esercizio di determinate fondamentale diritti individuali in materia di lavoro in materia di informazione
Io credo
Che la funzione di un sindacato dei cittadini lavoratori e io mi accontento di questa per la mia organizzazione di questa definizione più modesti
Nella riforma dello Stato nella riforma dello Stato sociale debba quindi fare i conti anche
In questo campo comune questi grandi problemi di democrazia di trasparenza di libertà
Rendendosi ben conto mi sembra che Bianchi lo diceva con grande forza
Beh che questo comporta una rivoluzione
Culturale
All'interno del movimento sindacale
Passare da un rifiuto che mi pare fermo anche nella relazione di benvenuto del di una quotazione del sindacato nella lottizzazione partitica del potere del Governo dello Stato sociale
Ad una nuova azione di controllo di tutela di indirizzo politico
Impresa diretta con gli interessi dei cittadini lavoratori
Vuol dire certo fare i conti con le forme attuali della nostra presenza o partecipazioni in organismi decisionali di controllo vuol dire soprattutto ripensare completamente la nostra funzione
In questi organismi
La nostra funzione di tutela di stimolo non di partecipazione
Ad una gestione magari del pubblico che non è nostra
O addirittura l'appalto di alcuni servizi
L'interesse collettivo
Credo che qui si dipartono delle diverse frontiere per il movimento sindacale l'una e l'altra delle soluzione avrà
Dei costi anche molto rilevanti
Riflessioni sofferta dobbiamo però chiamare le cose col loro nome e allora vi accorgerete che troveremo forse più facilmente
E le sue dice
Anche perché mi sento poco coinvolto non mi sento né un ante marcia non è un pentito in questa materia
Soprattutto se con un minimo di rigore storico e culturale
Il riformismo socialista perché quello che io conosco leggendo i libri forse poi ce ne sono stati negati
Non la strategia delle riforme in alternativa alle rotture rivoluzionarie violenti o all'occupazione violenta dello sta del riformismo socialista che solo che inducono
Va a mio parere considerato non come la réclame di un dentifricio buoni per tutti gli usi tutte le stagioni ma con un'esperienza storica concreta che in Italia ha avuto anche un glorioso passato
E che fa
A Luzzatto aggiudicata come tale
Per poter discutere anche il futuro della sua attualità cercando di scoprirne le parti vitali i contenuti e gli obiettivi sui quali verificare questa vitalità fuori delle etichette atte a coprire il tutto e il contrario di tutto certi una cosa mi sembra di poter dire in conclusione questo punto di fronte a certe letture della rottura dell'ottantaquattro
E questo al di là dei giudizi politiche si possono dare sulla necessità o meno quella rottura su chi aveva ragione o chi aveva fatto
Difficile accettare
Come rigoroso la definizione del riformismo per un'operazione che si è tradotta in una decurtazione del salario contrattato
In un aumento dei salari amministrate delle imprese per un tasso superiore a quello dell'inflazione
Dando l'avvio ad una redistribuzione selvaggia delle ricchezze che era inevitabilmente favorite dal sistema fiscale
Vigente allora ed alla crescita dell'indebitamento pubblico
Riflettiamo senza faziosità ripeto su periodi anche difficili con me ci invitava a Giorgio Benvenuto
Sì una testimonianza può valere Dammicco non da militante schierato in uno o quel partito da uno che ha cercato di comprendere qualcosa
Bene io mi sento di dire che non solo il mio amico Fernando Santi che si è sempre richiamato
Alla tradizione del riformismo padano quando questo non era popolare neanche nel suo partito
Ma probabilmente Prampolini si rivolte l'ebbero nella tomba
Di fronte alla riscoperta di questi valori riformisti sci dell'operazione
Che io non voglio giudicare sulla scala mobile tanta acqua come vedete io ho parlato qui come persona
E quindi non ho voluto a mia volta dove cadere in errore di dare etichette a nome di un'organizzazione come la CGIL accede accendendo così non nuova contesa di botte
Ho voluto parlare con una persona che cerca di riflettere che essa che ciò facendo incorre con nonni certezza nella possibilità di sbagliare
Io mi auguro che proprio per questo
Discutere e contestare questi opinione dato che non crea ve lo assicuro un problema di lesa organizzazioni sì è uno dei modi
Di fare uscire un po'dal dal congelatore la nostra ricerca unitaria anzi le vostre critiche e quelle che certamente verranno nella mia organizzazione sono fatte apposta per correggere questi errori
Confronto battaglia di idee su questo sì
Si caratterizzerà eh sì in vera l'autonomia dei nostri referenti culturali e politici
Noto non mia fondata su alcune grandi premesse di valore come la difesa della democrazia dello Stato non accettando il luogo di lavoro nel sindacato
Ma un'autonomia che punti di più che per il passato
A fare contare dentro il sindacato le persone le diversità
Fuori da schieramenti precostituite da patriottismo di organizzazione poi dopo viene il momento dei compromessi necessari
Ed è la definizione delle decisione atti a ratifica
Circoscrivendo il dissenso cercando l'accordo dove possibile ma dando la possibilità appunto agli uomini alle donne in carne ed ossa di questo movimento sindacale italiano
Di essere non soltanto gli spettatori mai protagonisti della sue iniziative nella sua proposta molte cose dell'autunno caldo appaiono caduche
Spinte sbaglia
E lo dico anch'io un po'con Franco Marino con qualche volta col sadismo di chi si è trovato a volte a controcorrente in quel l'assemblearismo anche referendari
L'egualitarismo grossolano l'unità a pezzi
Le categorie contro le confederazioni il salario come variabile indipendente la scala mobile che non si tocca la conflittualità permanente e a ben vedere si tratta di momenti in cui proprio si registravano cadute
Nell'autonomia culturale del sindacato anche a loro
Ma qualcosa francamente mi sembra resti vivo
Anche se si propone oggi sotto nuove forme
Magari fuorvianti come la frantumazione corporativa
Parlo della domanda di democrazia
Anche all'interno delle organizzazioni dei lavoratori
Parlo del rifiuto di ogni forma di imposizione dall'altro della miniera eviterò direzione
Come il modo di funzionamento dell'impresa Modena parlo della volontà sempre più diffusa di rompere tutti i monopoli che governa anche nei luoghi di lavoro le decisioni sulla prestazione del Darfur l'informazione e la socializzazione le conoscenze
E alla fine in molti casi i destini nelle singole persone noi dobbiamo dare risposte nuove a questo grande problema del movimento sindacale in Italia e in Europa
Con un confronto paziente
Instancabile
Fondata sul rispetto e se mi permettete
Anche sulla modesti
Di chi cerca negli altri anche negli altri la risposta a problemi che non sono ancora stati Rizzo senza quindi sindacato guidavo per grazia divina
O per investitura partitica o per decreto legge
Il mio invito e quindi anche una grande speranza
Perché parlo qui in un congresso a dei molti amici e compagni a cui mi lega non soltanto una convivenza professionale ma una lunga amicizia
Amici compagni in cui in certi momenti i nostri destini anche personali perché non ricordarlo sono stati coinvolti
Inscindibilmente da una stessa battuta
Ecco una cosa su una cosa sono dichiaratamente nostalgico Giorgio ritroviamo la passione di comprendere e di convincere
Negli anni dell'Unità
Degli anni più alti di un'organizzazione come la F LM quando tu
Ed io la dirigeva
Come eravamo allora
Che vince nelle decisioni
Prima che nei posti di comando chi ha più da dare da proporre
Chissà più tradurre nei fatti le sue proposte
In questo senso il consenso non è un'impresa non è un gioco Giorgio
Implica una continua capacità di riadattamento di rivoluzione culturale ritiene certa o professionalità ma anche passione scelta di vita
Quella scelta di vita che faceva dire appunto a Fernando Santi lasciando la CGIL
Spero solo si dica di me
Di quello scissi puffi
Ecco un sindacato come la UIL
Può giocare un grande ruolo in questa ricerca in questo rimescolamento delle carte di cui abbiamo bisogno
Proprio se saprà liberarci e liberarsi da ogni forma di manicheismo ideologico da ogni Nostalgia per il sindacato ideologico di schieramento che forse al Belgio arieggia
I molti Dino lo ha fatto la UIL nei momenti migliori della sua storia e della nostra storia
E io voglio dire appunto che abbiamo bisogno oggi più che mai di questa ulivi
Ed era squassare una e disinteressata provocazione politica e culturali buon lavoro
Abbiamo
Ringrazio il compagno Trentin
Per la franchezza
Per la franchezza con la quale ha esposto dei suo quindi eoni
In molti casi anche profondamente diverso e dalle nostre riteniamo che solo con la franchezza che infatti si può costruire qualche cosa per il futuro grazie
Un brevissimo intervento prego i compagni gli amici di restare momenti in insalata abbiamo un brevissimo saluto
Del segretario generale di allora hippie e poi parlerà a chiusura dei lavori della mattinata il ministro del lavoro Donat Cattin è stata una mattinata molto impegnativa come ho detto prima
Non avremo la ripresa dei lavori in aula oggi e vi dirò cuori le comunicazioni successive io vi prego di restare al vostro posto ancora per non molto tempo ed ho approvato la Luiss Andersen perché devi partire e quindi è giusto che possa portare il proprio saluto è organizzato il segretario Perna e all'America latina della completa della Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi
Grazie Anderson prego
Che vivono nelle ossa
I compagni Eros
Il menu all'ombra di una Kuso appunto
USA non comparsa rende non posso
L'assedio mappa magnifico che abbia rivolgermi a voi nella vostra bellissima asilo N uguale ma vi prometto farà il prossimo congresso provassimo a favore seria della Uilca carattere mollando un po'più comma potremmo parlare un pochettino
L'italiano
Vi è un territorio la sorpresa ordinanze tutto voglio esprimeremo venuto a migliorare nome novanta trovavo degli onesti lavoratori offrendo alla FIOM basta Padova gli USA troppo a lungo suo solidali
Ma poi calorosi valuto atto
Ridammi i residenti che a tutti i membri aveva avuto della Unione Italiana del lavoro depressione mentre in modo particolare un regalo a tutti i delegati indù
Che parte restano a questo al decimo congresso stasera è un gran momento sostenuto il movimento s'imbattono in un momento in cui il movimento sindacale in italiano europeo Tornielli al resto del mondo vanno lungo la linea si trova grande Alberto che significa alla soglia della grande nudità rappresentata dall'inizio del nuovo secolo
Domani questi al chilotoni speciale retto lo smercio al muovere su a voi il saluto affettuoso Longo Delvecchio in Belgio banda perché ha il segretario milanese l'orario federale della Confederazione internazionali internazionale della demolizione sindacali libere Battistello intorno all'analisi fedele Internationale più via sei degli otto alcun mutamento del quale avrebbe voluto essere presente cui in questa memorabile occasione hanno compromesso sul ma appena detto avesse nella vendono i precedenti il nuovo ma privo di arroganza non ha potuto avere questa soddisfazione dire sarebbe un vero ma nome suo voglio anche trasmetterà subendo un a braccio fraterno
E questi almeno preparati in modo particolare alle compagno Giorgio Benvenuto segretario bene dalle Fabio navale di guerra grande nuova confederazione di lavoratori
Dell'Italia segretario lavori nella mia veste di secretare il verbale dell'organismo organi sono molto per la meglio Dean al tema la signora
Bambino neppure suo sollecito a morire esprimere il oltretutto americani solitario di tutti i lavoratori latinoamericani lui quali riconoscono nella UIL do solo un organo non soltanto una organizzazione sindacale innanzi indicato combattivo otterrà ma anche se io ho sbagliato compaiono Ricoeur rappresentativo dell'aspirazione bijou strilla sia dicono è scritta esterno ossia di tutti i suoi affiliati
Chi las non per dubbiosi niente l'Europa orientale tra pochi hanno un'idea cavolate sale minerale un compito che dovrà essere limitato
Lungo l'arco di tempo la metto in tutti gli altri angoli del nostro pianeta
Questo conte philosophique almeno di integrale feriti non gravemente e in modo concreto le vengono a Udine
Come isola culturale vorrei vederti nei regimi fiscali e doganali insisto ricchi paesi edipica un gran rappresenta una grande fallita per le porre rimedio sindacali del costo dei parenti assemblate quale dovranno garanzia invertire che le asimmetrie la differenza esistenti nei diversi livelli di sviluppo tra i paesi tra Comunità economica non ah sì e no a diventare ingiustizie tennis quant'altri isteresi lavoratori vivere sono dei Paesi con un minore livello di sviluppo
Risolo imprenditore oltre anch'io permanente la vostra lo fa permanente per familiare scafisti
Tutto il resto ingiustizia sociale politica ed è consigliere maggior rifornite per far sì che l'incremento di produttività e dieci il centro sinistra ottenuti dai cambiamenti viene avranno luogo nel mille novecentonovantadue ancor meno qualsiasi possano diventare progresso sociale ed economico per i lavoratori
Ora che gli Antoine pur
Ora del calore essendo trascorsi gli attrezzi e i manicomi quindi esistenza dalle Comunità economica europea possiamo simili affermare che è ovvio o che la crescita economica viene aiutato dei OPA ostili e la costituiscono sebbene vi siano ancora squilibri strutturali Lorenzo Sistino di natura sociale economica sia in termini all'interno nei paesi che ha recentemente gli hanno ha chiarito questo dimostra che la crescita economica no sempre e parallela allo sviluppo e sociale
Mediatiche occorre stabilire un meccanismo che arreda fattibile la giustizia distributiva
Sì parodie
Disorientati politica non direttoriale della Comunità economica rigoglioso spera costituisce un abbaglio Riley fa a tirare investimenti quindi fuori dal continente ed ampliare loro esportazioni Nuvolera le organizzazioni operaie affiliate alla Georgia
La disoccupazione colpisce la maggior vitalità affrontare al modello di Stato un mio zio e molto su quelle economiche effettuavamo una notazione si è tenuto ora difficoltà moderni
Al periodo in campo
Se compro evaporare Giove piena da cavallo soci Antonio Sandro entravo attiene Europa lo mai avevamo Cindy stesso deve sempre loro dallo studio mobile distinguo Agnus Vologase era necessario
Tirare un micio unti di Anthony il nuovo può Ettore trovavamo annualmente atto a fine repressivo
Sì è un barbone
Aiuta a realizzare su che lo so può ignorarlo
Mi entrano affettivo atte grande evento della UIL
Bontà sua silente di serra qui era una idea del libertà il ramo classico
Michele Murelle si completò la banda starebbe dalla quali si ad Europa elette
Dando atto a via al sistema politico che lo opprime
Senegal reggono serie
Che lavora nella libertà
Che al momento lo cambio varasse Ural che mostrerà umano per intanto l'opportunità Degrassi al conveniva
Do ut divisa su creatività il sole poco dell'esito al Sud religioso escluso incluso
Loreggiola con a suo parere sul proprio governante Alex Lieto si indica adesso
Gli aderenti una partita sul ritardato e credo sia depressione dal silenzio gli ha trovato
Va be'allora vorrei conoscere il signor Bargone
Però acconto si mi addolora il plauso era un mio sovietico lo passa oltre stagno
Varrà per tutti o favorevole mentre sul Paris Statale Johns
Un cambio cremoso quella passata vola alto l'apertura alle quattordici voler lei mentre nella già Musorgskij
Per tuo Castelverde anteporre clamore otto ore a cui gli Aosta a Solidarność
Non lo so entusiasma comprovare
Piace tutti indicato solitario avendo io a cui ho dirimente adesso i militanti adesso salutavo confermo lo democratico
Trovo seguros
Che al milione nuvole rosa ombre Mujeres da lettere Europa
Ideò tra la pittura natura planetario che poco avevano allora l'obiettivo la forma russo indicato ligure ma tarda diamo atto imparano e Taranto con un sopruso
Comporti Andorra fu al suo polmonare una società che era l'antesignano delle fiumare Wisin di traverso
I che fomenta avviene tardi del Polo sui banchi sin discriminazioni denim dell'Imu una indole
Da detta aprì una saluto a molti
A Portonovo adesso
Che l'UCI ha un po'liberarsi delle operazioni il Lavitola detto lo stringe
Indurlo alle che l'otto ampio che seppellimento anche Europa elette
Favore saranno solo la relazione come volete si nota ambientò cura un maglione zitto pallottola nella Comunità economica europea da una Europa unico
Integrava il Polo però sì è un barbone
Tauro pare la libertà dal progresso
Dalla democrazia rappresentativa tiene oltre alle Ponso abilità adesso che Novello ritardi
Fa qualora il suo precauzione trenta la nomade carnalità detto alimentammo Palizzi Alberto Asor mondo
E l'occhio sopravvivenza ma alle tre e mezza da sia ad un milione Series a Kosovo con una crisi economica Del Monte caratterizzava principalmente poi un avallo a Terna casermoni fiacca Polo una moldava si posti un sosia al che nel caso l'America Latina solamente aveva un salvo estirpando cento settanta milioni alle persone e assoluta pure esso del senato del milione dei Fontes Cassuto prenderà un po'di Nutrition
Una marca la carenza del servizio occasioni ma il ricorso di un grande fisico devi andare
Perdita massima del povero acquisitivo lottava ORES
Di un da sempre e ovunque che Prometeia trenta pulsioni dopo radio
La si usi insiste su questo siamo fermamente perché la nazione industrializzata
Accusano brinda al suo cuoio allo può essere inviato sa Arroyo
Ora che io poi non prenderà il cammino che conduca alla soluzione dopo le mappe andrà perché affrettano su Colasio
Lo che non avevano per Michele
Kenneth aerea e anche la tecnologia avanzata avara Muccio ma la produttività del North induttiva Risolo
Se continuo incrementandola pure esso io su due sorvolo del Sur
Ampliando nessuna forma L'Aia Crittenden attiva i differenzia mentre al nord e al sud
Lo si indica l'ethos dovrà munirsi tesi
Non esaustiva di convenienze arresti blocca degni sia una prassi un con tutti i quaranta del morto io il solo in casa fondamentale Prato futuro gettito attivo generano ecomostri mento da Kenneth Panetta
Noi Paulhan convivere do Mundo differente compare scusa se fuori concluderei perché dobbiamo ancora abbiamo un altro intervento se vuoi essere momentino rientrare nei tempi previsti ti ringrazio
Volevo un utero mantiene al mio da Bogotà intendi atti però io il tiranno che avevo sei opere va Barda compagnia Roma
Segnalarle che
La Sea Horse
E al mondo intero
Applicata sul
La frana lega assai Sigurd Annio combatteremo che può l'OPA lettino con Mutolo Polo ti rende regime Pavone
Centro America donde ti un della giornata odierna di Soverato
Non sopra la Ciotat prendemmo e se le Regioni rammarica Central donde ma si è imposto domina la persona muore un po'la violenza politica e in Colombia
Bombe dettavo
Lo rivela una gran battaglia o sulle città sia
Cirio non dovevo mostra può e deve Kinsey Agno va o primaria della dittatura
Paramount sulle un tavolo in odi et amo il forte
Entravo nel suo Paese
Puntualmente Conte sulla UE la CISL
Nove marzo indicato su
Dal mondo lì il romanzo indicato Peuterey la riva appaiono democrazia vivevamo su una un una battaglia Polo grave che ha sentito già Matra sostituiva verso la libertà e la democrazia
Io al finali Salsi implementa e una menzione e pensi al del Progetto Sud
Liti tutto tutto e la UIL farà test la cooperazione ad essa Rodio
Con l'OPA esortazione al mondo
Sono le mosse da sul proiettore importante spiega come sarà orrendi frutto lo su Dolomiti famoso che continua in età lavoro e intensi fetente
Su coordinarsi un po'la SIOS portiamo una maniera concreta depressa armaiolo discorso s'la cooperazione con lo trova ore del persero Mundo
Finalmente non verrà ittero non prematura compaiono John bando il vecchio segretario elevata evasione io le prestazioni dall'ottava ore che lo stinco continente milita mosse nel traffico
Oltre alle compagnie aveva quello per per timori o la tubercolosi mento con l'avallo alla conclusione piana portavo i continua brindando netto a Lucio del Polo degli altri polacca alza lo so dove piove pampas in libertà e al mondo intero
Sono compagni ero
I compagni era uterino soprusi poi un posto
La forza il cognato e poi pure fare entrava una troppo ai stesso la sosia recarmi e la mostra ed onde impedire del Regio lauti sia la democrazia Emo trappola OLAF sostiene adesso comporta nuove sul posto sì nove si varano promoter Mimmo ha segnalato e cito Strinati importante congresso
Grazie noi ci scusiamo
Ricorda il ministero del lavoro Donat Cattin per il ritardo con il quale le diamo la parola lo ringraziamo vivamente di essere rimasto fra di noi
E lo ringraziamo soprattutto pertanto lavoro che insieme abbiamo fatto e che sicuramente faremo a favore dei lavoratori
Io capisco
Capisco caro Presidente
Delegate che arrivò dopo il dolce alla frutta del caffè caduto senza zucchero eccolo pronto
Invece Ferrovie non
Andare troppo per le lunghe
Ringrazio prima di tutto
La micro benvenuto per l'invito
A questo vostro benissimo congresso
Anche se sono arrivato da poco
Al ministero del lavoro non sono una recluta voi lo sapete
Sono della riserva di una Visser
Che in termini militari non esiste neppure ma
Con la certezza che proprio per questo motivo
Nell'azione ministeriale non mi sarà perdonato nulla al contrario esperienza dovrà sapere fare sa tutto accettazione
Come se vuol dire che io non credo che noi siamo un Paese di grande
Ricchezza economica
Se un po'di al Basilea
Nell'avere voluto attraverso una correzione dei dati dell'Istat che altri Paesi dell'Europa non hanno fatto
Essere definiti alla coda dei Paesi ricchi
Della comunità europea col vantaggio via Pieve Porto perso la rappresentanza delle degli interessi deboli
Che è stata come ricorda Marini mi pare
Prese immediatamente dalla Spagna ebbene utilizza utilizzata in modo deciso
Nel periodo della sua presidenza che è finita
Il trenta di giugno
Questa
Classificazione immeritata si fa si paga tanto che c'hanno
Dimezzato così come ci siamo classificati perché i contributi dei fondi sottrarre
Agricolo regionale europeo
Sento noi siamo un Paese che sia Cannizzaro che è un verbo intraducibile
Come tutti sanno
Perché in molti punti non funziona o non funziona perché si arrangia mettetela come volete
Ma una democrazia consolidata
Io credo di sì
Ma nella politica non vi è nulla di eterno
La forza del sindacato
Dei lavoratori
Dei lavoratori dipendenti
è una forza indispensabile per l'equilibrio democratico
Se il sindacato si confonde con altri uomini
O se il sindacato perde di forza
L'equilibrio democratico e compromesso
Quando declina certamente la democrazia è in pericolo
Nel mille novecentoventi e c'erano cinque milioni di iscritti ai sindacati
A metà del mille novecentoventidue erano ridotti a poco più di un milione i fascisti Marzano senza nemici in piedi
Se ne erano andati a casa
La disaffezione
Che oggi il colpisce soprattutto i partiti
Considerato una struttura oggi più stringente più legata anche se può essere difensore dell'Aston Martin questa materia
Che allora colpì sindacati oggi colpisce i i partiti
Tuttavia dobbiamo tenere presente
Che non vi è nulla che possa sostituire una democrazia di partiti se vogliamo stare sul terreno democratico
C'è un deterioramento del sistema dei partiti grave
Cioè un deterioramento che consegue
All'anno una stabilità degli esecutivi alla lentezza delle decisione dei dei saperi
Alla corruzione diffusa
Alla lottizzazione che è una funzione di quello che ho detto prima
E tuttavia noi vediamo che da Varsavia Praga fino a Pechino
Milioni di uomini
Nel mondo che ad un partito solo si battono moglie o no subiscono qualsiasi cosa pur di potere raggiunse per quello che hanno in questo momento
Da qualche fastidio che qualche figlio di papà ha chiamato dopo Capri questo straccio di democrazia
Se i lavoratori sono la gente i cittadini io capisco questa formula
Del sindacato dei cittadini
Altrimenti è la distinzione dei ruoli essi attutisce
E mentre sembra che si sia occupi bella città e dei cittadini
Si sviluppano i germi
Della
Pan sindacalismo Chiesa emersero negativamente vent'anni orsono
E in definitiva sì accentua la guerra tra i sindacati badate che
Io l'appunto lo rivolgo più non so se al dolce alla frutta attaccanti
Che non a quello che ha detto benvenuto perché
Quando discorsi si fanno sofferti
E le disponibilità sembrano tutte al dialogo
Se poi una durezza di sotto
Nel ritenersi nella verità assolutamente che soltanto coperta scaduto
A questa media che sembra molto quella che scende in questo periodo sulla Pianura Padana anche su Venezia sulla laguna
Il disco soldi
Va da sé che per la CGIL che sarà stato fatto in chiave personale io non posso fare il Pd discorso in chiave personale anche se di fatto sono sempre il ministro
Indegnamente bene a mente ministro della Repubblica italiana posso farmi soltanto in questa chiave quindi
Ed esploso sembra veramente Morte a Venezia qualcuno l'avrà letto
Thomas Mann
è stato numero questo mischiarsi del sesso
Questo questa come grazie a George aggiunge tutta questa perdita dei diritti
Ma se io leggo
Tranquillamente la cronaca del nostro Paese mi ricordo che dopo i settantacinque e gli ottantacinque è ripresa l'accumulazione senza dubbio è ripresa l'accumulazione
In modo più deciso ma è anche l'impresa la contrattazione che era stata bloccata dall'ottobre fino al mille novecentottanta e ripresa l'occupazione anche se la disoccupazione Perri del DVD venti venticinque anni fa
Poi tutta questa perdita dei diritti mi sono sempre diritti nuovi
Sempre in una società che cambia di cui si predica continuamente il cambiamento e le incapacità naturalmente di altri mai di noi stessi
Di adeguarsi a questo cambiamento cambi anche la concessione dei diritti il modo con cui essi si profila
Lo sbarramento dallo Statuto e deve dei lavoratori è stato le piccole e medie aziende erano inizialmente a trentacinque
Oggi quindi si
E quindi se esistono moltitudine
Che non fruiscono dei diritti stabiliti dallo Statuto dei lavoratori saranno inferiori a quelle moltitudini che vi erano nel momento nel quale fu gloriosamente come deterrente in approvato lo Statuto dei diritti dei lavoratori
Fatto soltanto queste notazione in margine per dire che vi sono sempre pericoli della confusione dei ruoli
Quando si contesta magari a Benvenuto di aver estremamente politicizzato interne ai partiti la sua relazione che
Questa queste tracce di politicizzazione le ho lette no peggio ma hanno iniziato la sera
E tutta vera si porta avanti nonché
Una linea autonomo Vinattieri sente sempre fortemente
Di un'attitudine che si ritrova
Sulla linea i partiti sul pianeta altri
Nata a parte in questo periodo
Le provocazioni a indurire il conflitto non sono mancati gli ho sentito parlare di venditori di tappeti ho sentito parlare veri piattaforme che sembrano quadri costa del sessantaquattro non so se dopo larghi altre cose di questo genere non sono certamente complimenti
è che sembrano far parte dell'armamentario
Polemico partitico nome di un dialogo sindacale alla ricerca di piattaforme comuni
E di vendetta di cose che servono per l'interesse dei lavoratori
Devo dire su questo piano che io mi fido di tutti quelli che militano i sindacati non ci sono persone delle quali ci si possa fidare o altre no
Perché quando si ritiene che soltanto alcune sono le persone delle quali ci si possa fidare l'altra no non si tratta
Si diffida ci si rinchiude
Come la ripresa economica dopo la lunga crisi
E dopo gli errori compiuti ultimo macroscopico quello dell'accordo settantacinque sulla scala mobile quello sì
Foto che leva ripetendo frequentemente che l'errore più grave lo fece riassumendo territorio di Benvenuto che Fazio i metalmeccanici come trentini allora
I licenziati durante lo sciopero del contratto dei metalmeccanici del sessantanove errore terribile
Quello non fu un errore fu un atto di responsabilità perché ci servì per sbloccare la situazione che si era terribilmente arroventata dopo il dodici il tragico dodici
Di dicembre del mille novecentottantanove a Milano in piazza Fontana
La pagina più irresponsabile sulla firma dell'arco per settantacinque con lama sulla scala mobile
Su una scala mobile che era stata inventata dal gol signora perviene almeno centoquarantasei insieme con Santi
Proprio per consentire che una parte versare venisse recuperata svalutazione attraverso questo meccanismo come spazzi
Per la contrattazione nazionale e anche per la contrattazione aziendale allora fu annientato tutto
E parte dei quel missile dirompente che ha fatto giungere non ha coronare di successo pieno
In un nuovo potere raggiunto i sindacati attraverso le lotte di un decennio che votano Santa nove settanta con gli anni successivi
Ma ad una a rapida decadenza del potere sindacale perché diventato incredibile
Fino alla liquidazione che ebbe questo passaggio simbolico dell'ottobre ottanta alla figlia
Ecco dall'ora io credo che non sia mai mancato
Il supporto dei partiti e del sistema democratico i partiti nonostante tutti i loro difetti
Andare un sostegno istituzionale al sindacato
Nel bene e nel male
I segretari confederali le confederazioni federazioni categorie hanno sempre avuto udienza
E anche ascolto
In fase di dove
Talvolta avendo riconosciute le ragioni talvolta avendole negate ma i partiti hanno sempre fatto il loro dovere in questa direzione
Però credo però caduta la forza oggi una parte della forza e Ricuperati
Non sarà tutta rispetto a quel che vi ruppe
Verso la fine degli anni sessanta dopo una che accetta entusiasmante verso l'industrializzazione del Paese da una parte è stata Ricuperati
Dovevo venuto avrete sempre di più da fare con grandi immense in paese anche se nella dimensione della fabbrica a tendenza ridusse
Con grande immensa impresa servirà batte per decine di star
E e quindi poi che per le libertà
Che il sindacato deve conquistare
Conta che esso faccia il suo mestiere
E che non lo deleghe ad altri
Ebbene che si stringono le maglie del sindacalismo europeo del sindacalismo internazionale
A livello nazionale ma in mano si controllerà sempre di meno si potrà contrattare
Comunque appendersi con le filiali con le dipendenze
Ma senza seguire senza partecipare
Ha capacità di controllo della formazione e sviluppo del potere finanziario industriale credo che sia impossibile a veder la misura giusta non impazzire dietro con quelli che possono essere gli accorgimenti adottati
Da questa trasformazione che e la internazione di reazione generalizzata del capitalismo nella
Sua estrinsecazione anche di produzione industriale
Il sindacato che non mi assumesse
Non soltanto per le cerimonie le parato i colloqui molto formali
Dell'SD siderali internazionali una
Partecipazione sedie viva
Alle sue dimensioni o europeo internazionale sarebbe con un secco in fondo un posto di miniere
Io bevevo questa carta sociale della CEE dove sta ancora ieri in contatto il comma alcuni dei ministri
Del lavoro della comunità
Rimane una dichiarazione politiche è una dichiarazione politica e qualcosa ma è poca cosa
è una dichiarazione politica fatta e studiata nella fase finale
Della definizione
Del mercato come mercato unico con l'abbattimento delle barriere
Sempre sulla linea di dare qualche soddisfazione ad interessi deboli perché l'Europa
è voluta da Dio interessi forti
E mica materia in questo momento il sindacalismo europeo non rientra tra gli interessi forti trasversalmente
Di interessi forti sono quelli delle grosse concentrazioni industriali e finanziarie ed economico
Gli interessi forti sono quelle di alcuni Stati che hanno bene in mano la situazione
E delle loro economie raccontò la Domina sono soprattutto ma Franza è d'Inghilterra la e la Germania
E gli interessi forti quindi danno questo contentino di una dichiarazione che dicono che è funzionale
Ad avverte dai lavoratori una maggiore produttività che dovrebbe scaturire dal funzionamento l'economia di mercato
Cosa che in parte è vero ma è vera relativamente soprattutto per il nostro Paese
Io ripeto sovente
Che non vorrei nel momento in cui declina il socialismo scientifico nei Paesi dell'Est NI utopie occidentali
Sindacati e politici
Che ci trasformassimo in trovate estemporanee da socialismo dilettantistico
Ma il serto che e il mercato che crea ricchezza occupazione
L'orchidea dove già l'investimento intensivo
E noi andiamo verso l'Europa avendo cancellato basterebbe vedere l'ultimo appunto pubblicazione dell'OCSE sull'occupazione di luglio
Avendo cancellato il problema meridionale
Avendo
Pato diventare assolutamente secondario il problema delle aree depresse
Che è il maggiore problema politico sociale e credo anche sindacali Italia
E siamo atto e il sindacato i lavoratori occupati ma credo sia anche in Italia perché sindacato politico al di là del fatto del partito no
Noi abbiamo nel Sud un milione seicento mila giovani sotto i ventinove anni che sono disoccupato
E non abbiamo a livello nazionale alcuna politica adeguata che se ne occupi
Io lo dico come punto di carenza di governo
Ho seguito quindi con molta attenzione avendolo sollecitata anche la presentazione a proprio nome di Saccà se il Mezzogiorno di una rapporto
Un apporto che può anche essere interessante ma attenzione
Io credo che
Siano tutte cose importanti le infrastrutture le grandi opere incentivi però non c'è nessun incentivo nessuna infrastruttura nessuna grande opera
Che porta l'insediamento di industrie in misura soddisfacente nel Sud Italia
In un periodo come questo
Nel quale è estremamente più semplice investire dove Gianni investimento intensivo dal nord o investire nella vendita italiana che e la più alta
Del mondo chiedo del mondo industriale non parliamo Montedison stazione galoppante
E che attira persino capitali dall'estero noi abbiamo un passivo della bilancia
Dei pagamenti che Massimo
I medici
Parla di un patto sociale e qui che io attivo la tensione
Parlare di un patto sociale
Per il Mezzogiorno d'Italia vuol dire in parte notevole
Fare il contrario di quello che si vuole fare perché
Perché io vedo un altro esempio che dove circolano macchine giapponesi in abbondanza e non le due mila macchine ogni anno ha messo in Italia
In Germania in Francia le industrie automobilistiche vivono tranquillamente non è che siano costrette a chiudere o fare altre cose di questo genere
Però in queste redazione si orientano anche investimenti nipponici come Spagna come in Belgio come l'Inghilterra dove circolano le macchine giapponesi contingenti molto più alti di quell'Italia
Ho fatto l'esempio per vere
Che un patto sociale
Coinvolgendo gruppi industriali che
Godono di una situazione di privilegio a sbarramento di ingressi del paese di altre industrie sarebbero un impedimento all'accesso in Italia
Di iniziative che noi dobbiamo ricercare in qualsiasi Paese da qualsiasi Paese Sr
Perché senza un nucleo forte aggiuntivo di industria non decolla questa è l'opinione non soltanto di sera al seno ma di qualsiasi economista dello sviluppo non decolla nessuno sviluppo nessuna sollevamento di aree depressa
Gli spagnoli che sono partiti molto dopo di noi hanno fatto in due o tre anni un progresso maggiore di quello che noi non riusciamo a totalizzare
Dopo una fase di ascesa è una fase di regresso che intoppo annessi concludono se non lo zero però molto vicini allo zero nelle distanze tra nord e sud anche se anche l'attivamente essendo cambiato il Paese anche il Sud è cambiato difatti
Porta sul mercato del lavoro un milione seicento mila giovani ramo sono giovani braccianti che in parte minima non sono regioni salariale prigione senza lavoro in questo senso sono diplomati
Laureato in molte volte comunque inattesa di un lavoro diverso
Che non è il lavoro nel quale sono sostituiti anche nel Sud
Molte volte da manovalanza extracomunitari e qui si apre un problema
La carta sociale europea dice soltanto previa questa preoccupazione di tenera rispetto le forze deboli ma occorre un'azione molto più incisiva
Del sindacato a livello europeo
Come occorre che sia ripresa non per o nuove di bandiera come primo tema secondo me di qualsiasi azione di cambiamento sociale l'azione che riguarda il Mezzogiorno
Io non credo sono scettico sugli strumenti della giostra esce un altre cose di questo genere è il mercato che deve essere guidato
Queste diverse
Ritengo che non posso esserlo se si fa un patto sociale nel quale le forze più forti finirebbero per dominare secondo e non mi interessa
Ma che senza patti sociali con un azione seccare una visione politica secca un'asta internazionale anche l'industria nazionale anche e soprattutto queste dormienti
Ed è evanescenti partecipazioni statali dovrebbero poter riprendere un ruolo nel sud del nostro Paese
Credo che questo sia il problema centrale nel quale un uomo nel sindacato vuole del Governo e del partente
Ma qual è il sindacato è molto importante
Voi certamente ci siete in una fase di difficoltà dovendo affrontare
I contratti privati
E sapendo che vi è è tutto un gioco sottile per definire prima strutture Salaria dei che condizionino
Io credo che il problema del riportare le strutture salariali a modelli che siano compatibili con di altro Paesi un problema reale che vada risolto
E il che è tutta vera possa essere esercitato senza ritardi
Il potere contrattuale per il rinnovo dei contratti di categoria del settore privato
Senza temere eccessivo conto di taluni slittamenti che sono intervenuti nel settore pubblico perché
E se sono avvenuti secondo me in definitiva con qualche vantaggio corporativo di taluno ma condanno della generalità della
Dell'Italia
Poiché la situazione non comporta l'uno sviluppo del tipo di quello che abbiamo avuto per esempio nel settore della scuola e mi si dice anche in qualche altro settore credo tuttavia che le cose vadano distinte ed è c'è rotto che al problema della struttura salariale
è interessato al governo perché non è materia di via disponibile a soltanto per le due parti che in questo momento hanno avviato le trattative ma materia che riguarda tutta la collettività nazionale
Cosa ha detto
Che benvenuto
Se ci sono novità nella sanità per l'immigrazione
Per le pensioni pur
Anche se c'era De Mita presidente io non ho mai amato
La segreteria De Mita ma voglio dire che non si può
Non si può proprio seguendo un filo strettamente partitico ecco fare di queste discriminazioni
Vi sono con queste che sono state ottenute anche
L'impronta data
Alla ristrutturazione la sanità risente molto dello stride io gli ho collaborato per la parte che o punto svolse dico datemene parlai prima di queste cose anche per la privatizzazione i contratti
Ma credo che siano cose in itinere sulle quali esse non si esercita
Una pressione notevole queste sono questioni strettamente connesse alla valorizzazione almeno del salario Di Sario vale o non vale
A seconda dei servizi che abbiamo disposizioni queste funzione sindacale non invasiva della rabbia partitica
Se non si esercita una pressione corrispondente su ogni punto e non così generica
Un po'più
Patrimonio data per non cadere in errori di genericissimo come talvolta è accaduto
Potrebbero anche avere delle deviazioni lungo la strada queste cose
Che sono tutte sul filo del rasoio
Io non mi di lungo in particolare il proprio perché siamo arrivati dopo borse
La frutta il caffè senza zucchero abitanti il caffè con lo zucchero del rappresentante
Dal autorizzazione all'America mi sembra
Ecco i problemi sono questi vi abbiamo davanti
Io dal punto di vista Ministero lavoro devo dire che ho trovato cose molto cambiate
C'è un sindacalismo portare intenso di visite intense su tutte le quattordici chiese di governo il ministero lavori diventato piuttosto laterale
Per quello che riguarda la mia responsabilità il ministro del lavoro non posso che essere fedele alle vive le mie convinzioni
E ve le dirò sempre francamente
Trovo che è stato molto opportuno
Questo primo passo avete fatto di un accordo con la Confindustria Mattevi formazione professionale e un buco enorme
Che è responsabile forse
Di una parte non secondaria
Certamente di una parte ma forse di una parte non secondaria della disoccupazione
Noi sappiamo che zero quattro cinque anni al Nord avremo piena occupazione
è un obiettivo che sarebbe raggiunto più rapidamente quindi permetterebbe magari a tanti che tendono a non UPA se ne a investirla queste del sud in tempi più brevi anche se non devono esistere due tempi su questa materia mentre oggi siamo al terzo al quarto al quinto tempo rispetto al Mezzogiorno
Sempre evocato nelle marce e mai mai fatto
Ecco non credo nemmeno l'offerta materia che la questione sia solubile soltanto tra le parti bisogna che noi cerchiamo di modificare nella radice il sistema della prossima formazione professionale in Italia
Che in termini istituzionali
Non ha che tracce di avessi media necessità della continua di formazione della formazione continua
E che dà luogo a un dispendio enorme io ricordo qui la cifra della campagna
Due mila
Duecento
Due mila allieve e duecento miliardi di spesa
Abbiamo cento milioni per ogni ha detto potete mandare due fedi ad Harvard con quella cifra risparmiate
Per dire quali sono alcuni aspetti distorsivi tra i più gravi
Ma non è soltanto la campagna
Io credo che
Su altri problemi
Ecco
Credo che quando noi azione serve anche a quelli che vanno in pensione che che vanno nel mercato del lavoro oggi andranno in pensione di qui a molti anni se sentiamo dire
Un rappresentante del ministero del Tesoro a Novara non più di dieci giorni fa
Che il sistema penso
Prima di salterà
Vedere penso io
Questa condizione già mi ero fatto andar
Bisogna che ci rendiamo conto che il problema dei lavoratori immigrati extracomunitari non è né un problema
Di avversione o di pietà
è un problema il più grave socialmente che noi abbiamo davanti per i prossimi venti anni
Nei quali bisogna che alzavano in modo da risolvere accoglienza occupazione moltiplicando quindi di una misura rilevante ma forse avendo soluzioni più facili il pro
Le Marche oggi è il problema della disoccupazione soprattutto della disoccupazione giovanile nel Mezzogiorno
Se devo dire una cosa rispetto a questioni vostro internet la dico perché
Ecco io ricordo sempre cosa mi raccontava drappelli sulle votazioni
Durante gli scioperi d'Aragona
Facevo a votare quando le cose andavano male quando andavano malissimo dopo che lo sciopero si era del Renato dopo trenta quaranta giorni allora tutti votammo per sospendere
No quindi se voi due giorni dopo prima che io concludersi
E ma avete interrotto e quindi siamo andati ma
Dicevo le le votazione assembleare servono a poco
Ma le votazioni di scelta dei rappresentanti sono un dato essenziale della democrazia
Non possono essere le votazioni giacobine quelle per alzata di mano quelle senza liste devono essere evocazione che osservino scrupolosamente tutte le regole del grazie di votazioni democratiche
Ma la scelta dei rappresentanti fatta attraverso il voto
E sangue diritta per il sindacato
Il quale altrimenti
Rischia sempre diventare una struttura burocratica funzionari per come rischia di diventare una consorteria il tessuto dei pub Titti che rinuncia in gran parte i congressi acclama segreta e abolisce le assemblee di sezioni e finisce per formare una carta
Che custodisce fogli interessi non sa assorbendo con il paese ma in contrasto o paralleli ad altri nel Paese
Quanto più votata in questa direzione tanto più siete sicuri di mantenere una forza all'organizzazione
L'unico consiglio che mi permetto da da di dare essendo un reduce richiamato che però mantiene incrollabile la sua fiducia nella democrazia
Pongo
In aula ma alle sedici e trenta presso il il salone a cinquanta metri a villaggio Europa inizierà la prima
Delle tavole rotonde quella sull'informazione
Poi alle diciotto la seconda tavola rotonda sui problemi dello sviluppo alla quale parteciperà Enzo Mattina ed Agostino Conte
La prima
Ripeto la prima tavola rotonda inizierà alle sedici e trenta e sarà presente Giuliana Del Bufalo che è la segretaria genesi segretario generale della fede
Pone nazionale dalla stampa e Giovanni Giovannini ricordo infine che da oggi pomeriggio alle quindici e trenta nella o
Colpi del Salone dei Congressi potrete ritirare le idee
E lei che definitivi
Beh consegnando alla Sposito incaricato la delega provvisoria che è già in volto Processo mi raccomando oggi alle due tavole rotonde la presenza grazie
Di Giorgio Benvenuto
Ieri affrontato anche con qualche asprezza senza reticenze come è stato rilevato da qualche commentatore
Tra le altre il problema delle concentrazioni
E i riflessi di questo problema
In riferimento soprattutto al discorso dall'informazione
Se l'argomento all'ordine del giorno di questa tavola rotonda anche per la delicatezza che questo problema comporta abbiamo voluto parlarne
Con autorevoli esponenti del mondo all'informazione
In maniera più specifica
E abbiamo quindi qui con noi
Alcuni autorevoli protagonisti
Delle vicende di formazione del nostro Paese
Alcuni non hanno potuto essere a causa di questo flagello della nebbia che grava su Venezia e sul congresso però ugualmente
Mi sembra che la partecipazione sia molto qualificata
Abbiamo quindi qui fra noi compagno
Onorevole Ugo Intini della direzione del Partito Socialista segreteria responsabile per i problemi l'informazione il dottor Lorenzo Iorio direttore generale del Gazzettino
Macché qui anche come membro dell'Ufficio di Presidenza della FIEG la Federazione italiana gioco editori giornali
Il dottor Giuseppe Corasaniti
Magistrato dell'ufficio del garante dell'editoria ufficio che sovrintende questo
Compito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri che
L'amica compagna Giuliana Del Puppo
Segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana
A questi nostri
Amici e compagni
Invitati vogliamo sottolineare alcuni aspetti che noi abbiamo rilevato in relazione al nostro problema
Da un punto di vista dell'utente del cittadino
Come sindacato dei cittadini
Passati gli anni della sua crisi più acuta al mondo dell'informazione
Sembra almeno Secondo noi benessere colpito oggi da improvviso inaspettato benessere c'è un fiorire di iniziative anche se non sempre chiaro in particolare operazioni di concentrazioni scambi di pacchetti azionari
Ma soprattutto il potere economico finanziario
Raggruppato attorno a veri e propri imperi molti settori settoriali come ricordava ieri Giorgio Benvenuto nella sua relazione provveduto
Ristrutturare rafforzare le proprie aziende
Con ingenti contributi finanziari da parte dello Stato si è dedicato con forte impegno all'acquisizione di larghe fette dell'editoria sostituendo sì molto spesso all'editore puro come
Viene chiamato
Cioè al mondo l'informazione tutto sempre in movimento anche nell'informazione scritta che almeno negli anni Settanta sembrava destinata ad una lenta consunzione a favore dell'informazione
Televisivo televisive la quale tra l'altro in quegli anni non brillava certo per vivacità spregiudicatezza per capacità di interpretare le dinamiche della società civile
Certo la situazione dei giornali era anche condizionata a quei tempi alle crescite costante dei costi di qui di indebitamenti ma anche diciamolo pure da gestioni avventurose
Dai cavi nonché certo brillanti in virtù anche di un indice direttori da terzo mondo lontani e quindi alle cifre degli altri paesi più avanzati
Dal fatto che il mercato pubblicitario era insufficiente provinciale
I giornali oggi invece sono in espansione abbiamo notato che è stato raggiunto il limite ce l'hanno ricordato i nostri amici del sindacato di categoria nel loro congresso
Delle sette dei sette milioni di copie già si parla di un obiettivo a breve scadenza di nove milioni di copie
Va tutto bene allora
Cerco una valutazione frettolosa e superficiale ci porterebbe a dire di sì ma non è così anzi la stessa fase espansiva commettere più risalto limiti
E carenze che sono esistenti frutto anche dell'inerzia tipica della nostra attività legislativa e forse anche per la pressione di interessi privati specifici che in una situazione di disordine di bere deregulation del settore sopravvivono a posto
Diceva Giorgio Benvenuto sempre azione ieri che fra i vari problemi che investa la questione della qualità dello sviluppo ci sono anche i problemi del potere della democrazia del nostro Paese
E su questo settore mi pare come è stato ricordato anche da un autorevolissimo uomo politico
Oggi corresponsabilità massimi di governo
Mi pare che questo rapporto tra qualità dello sviluppo democrazia e gestione del potere
Nel campo di informazione
Ci siamo proprio noi dobbiamo allora aprire come movimento sindacale confederale un discorso
Molto impegnato con la stampa e con gli operatori dell'informazione con i loro momenti associativi
Partendo da alcune preoccupazioni
Che venivano ricordate anche dalla relazione al congresso la dislocazione per esempio
Della stragrande maggioranza dell'apparato degli operatori dell'informazione in due grandi gruppi che fanno riferimento
A come concentrazioni a due grossi gruppi industriali e finanziari
Il secondo
Per esempio abbiamo votato essendo anche noi impegnati come grandi utilizzatori che non c'è oggi una pubblicazione economica che appartenga a tutti detto con inviti editore puro
Il terzo
Che stiamo subendo meccanismi scritto avanti di concentrazione
Delle varie testate
Partendo da queste preoccupazioni mi permetto di indicare ad i nostri amici proprio perché abbiamo interesse riconosce la loro opinione alcuni problemi e ci sembra viene rilevato
Gli effetti delle nuove tecnologie editoriali
Che certamente non vogliamo demonizzare siamo ottimisti
Queste a nostro giudizio non non sono state incerto
Una picconata contro un certo prezzo un certo pluralismo e i suoi principi imperniati sulla diversificazione del prodotto anche in relazione all'articolazione dell'utenza
Certo però che l'esaltazione l'esasperazione di quelle che vengono chiamate nel settore le sinergie produttive
O dei giornali fotocopia nell'ambito della stessa catena
Diedi editoriale è stato un buon contributo al fenomeno concentrati inteso non tanto come concentrazione di mezzi e di risorse perché queste come una qualsiasi azienda possono anche essere
Persino spiccate
In un rapporto di costi ricavi ma come concentrazione di idee di proposte di culture
Sul piano professionale voi perché quello che ci riguarda più da vicino come sindacato
Ne deriva Orlova questo fenomeno anche il pericolo di una certa burocratizzazione dal vivo del lavoro editoriale relazionale
Con la creatività la personalità professionale tipico di questo lavoro soffocate dal tecnicismo delle macchine che vede per esempio più importante saper scrivere bene sul in video terminali piuttosto che
La bontà delle idee non sono queste forse cause di un de paura depauperamento della capacità professionale di una sua dispersione contro il qual problema sindacalmente
Dobbiamo batterci dobbiamo essere al fianco i nostri amici operatori dell'informazione
Secondo il discorso del pluralismo dell'informazione
Ed è la correttezza della qualità del prodotto e l'informazione problema fondamentale per la salvaguardia della democrazia sono momenti caratterizzanti di una evoluzione democratica la crescita civile della formazione delle coscienze
Contro la tendenza del sensazionalismo che toglie credibilità quando questo viene giocato soprattutto condivisi cultura troppa disinvoltura per quale per vendere qualche copia in più
E poi
Il discorso delle concentrazioni la situazione ci è sfuggita di mano e si è allargata al campo dalla cultura
Anche lo spettacolo a volte in cultura
Dovrebbe esserlo oggi si può essere contemporaneamente padroni testate giornalistiche televisive case di distribuzione produzione di dischi di film eccetera
Siamo cioè di fronte ad una situazione per così dire devastante di omologazione globale di appiattimento sul piano culturale almeno come tentativo
Di omologazione del pensiero il potere dominante
In barba a una regola che vorrebbe rispetto delle diverse culture esistenti nel nostro Paese può giovare a loro tutto ciò alla crescita del Paese al teste civile democratico può giovare al cittadino la distribuzione di modelli culturali di prodotti culturali uniformati
E sacrificano la valorizzazione della specificità
Di qui dunque la necessità di proposte
Che non si fermi non solo i problemi alla carta stampata
Danni c'è una legge insufficiente sull'editoria
Attendiamo una legge regolamentare dell'emittenza radiotelevisiva
Che continua ad essere
Rinviata
è un discorso che riguarda anche una divisione non selvaggia del mercato pubblicitario la gestione del servizio atterriti della tv via cavo eccetera
L'assenza di regole portano all'imbarbarimento
Lotte per l'accaparramento al mercato
Vogliamo allora parlare non solo di una legge sull'emittenza ma anche di una legislazione per tutto il vasto complesso delle telecomunicazioni
Ecco abbiamo voluto offrire alcuni spunti
Al dibattito senza la presunzione di mettere le mani in un campo specialistico
Per molti versi altrui
Ma ugualmente interessante
Ciò che noi rappresentiamo soprattutto quando pensiamo di metterci come vogliamo con la nostra proposta di sindacato dei cittadini dalla parte dell'utente dalla parte del cittadino
Si dice infatti che li anni
Novanta saranno gli anni dell'informazione
In una società in cui i rapporti umani sono sempre più rarefatti in cui i momenti di socializzazione diventano sempre più rari
è ovvio che l'informazione finisca per essere allora dunque la nostra Agorà
Vi prego quindi cari amici cari invitati di parlare
Con molta libertà e spregiudicatezza fuori anche a volte dalle logiche specialistiche con l'occhio rivolto anche agli interessi dell'utenza e quindi ai diritti del cittadino questo congresso vogliamo essere
Una parte rilevante di difese di tutela
Da darei la parola quindi l'amico e compagno onorevole Ugo Intini anche per ragioni
Gli impegni che altrove forse anche se la riunione la tavola rotonda non sarà terminata suoi dovrà anche lasciarci Ugo Intini
Grazie sono ragioni soprattutto in in via perché propendere l'ultimo treno per Roma
Io credo che su questo argomento della informazione che l'argomento
Più proiettato verso il futuro
Paradossalmente ci sia stato un grande conservatorismo
E anche un grande conservatorismo a sinistra
Una parte della sinistra è stata quella che appunto per questo conservatorismo si è opposta alla televisione a colori all'inizio degli anni settanta mica un secolo fa
Ha giudicato la pubblicità come una sorta di protervo consumismo mentre la pubblicità la vita dell'informazione dei mass media
Ha avuto una concezione elitaria della informazione così come dalla cultura
Ha condotto ancora
Alla fine degli anni Settanta una lotta a favore del monopolio statale della informazione televisiva una cosa addirittura anacronistica
Quindi una parte della sinistra è stata molto conservatrice sull'argomento dei mass media un argomento proiettato verso fu
E ancora conservatore vive a sinistra per caso come si dice
Che le concentrazioni nell'editoria costituiscono un pericolo
Io credo che questa volta non sia più una posizione che può essere accusata di conservatorismo
Certo è vero se si considera il problema esclusivamente dall'aspetto imprenditoriale
è l'aspetto il prete non può essere ignorato un argomento importante
Sicuramente
Bisogna dire che
Si richiederanno sempre più in futuro grandi mezzi grandi integrazioni nell'industria dei mass media
Ci saranno formidabili
Spinte internazionali alla concorrenza
Avremmo il pericolo addirittura che si formino non più le sette sorelle del petrolio ma le sette sorelle dei mass media e cioè sette otto grandi gruppi mondiali
Quattro cinque americane due o tre europei due o tre giapponesi che controlleranno tutta l'informazione del mondo
E tuttavia
Questo una prospettiva allarmante una dottrina preoccupante
Perché l'industria dei mass media non è un'industria come tutte le altre è un'industria profondamente diversa dalle altre
è un'industria che attiene
Alla democrazia alla libertà dei cittadini
E che quindi ha un valore politico morale e culturale che e persino più importante del valore esclusivamente imprenditoriale
C'è un grande problema è una grande contraddizione
Dunque in questo settore da una parte è un settore vitali importante tra ente dell'economia e quindi dovrebbe rispondere alle leggi miliardi e del libero mercato
Dall'altra è un settore vitale per la formazione dell'opinione pubblica per la libertà democratica e quindi deve rispondere a regole diverse da quelle del libero mercato
Quindi è un problema molto complicato conciliare esigenze che possono essere diverse persino contraddittorie
Più complicato ancora
E ciò che avviene in Italia
Perché in Italia come giustamente osservava benvenuto nella sua relazione esisti un caso unico al mondo
E cioè non soltanto esistono grandi concentrazioni economiche che controllano
Il sistema dei mass media ma queste concentrazioni economiche non sono nelle mani di editori
Sono delle mani Bin prese che hanno altrove la loro attività principale e che hanno l'attività di editori come un'attività aggiuntiva
E questo è un caso unico e particolarmente allarmante diceva prima Veronesi se c'è forse in Italia non c'è un quotidiano giornale economico che non appartenga a gruppi economici che si occupano d'altro di qualcosa di diverso dall'editoria
Ecco se c'è una situazione di questo genere
Se questa situazione poi ulteriormente aggravata in Italia da una situazione
Ancora più anomala e cioè da un eccesso di politicizzazione
Cosa si deve fare
Ma eccesso di politicizzazione nel senso che ci sono in Italia dei giornali di partito
Che sono giornali certamente ma sono partiti perché intervengono nella lotta politica come bipartitico degli obiettivi tattici e strategici politici e di potere
Ci sono dei giornali partito c'è qualcosa di peggio dei giornali partito e cioè dei gruppi editoriali partito
Penso al gruppo De Benedetti
Questo è grave perché finché si tratta di un giornale partito si può immaginare che il direttore di quel giornale
I giornalisti di quel giornale abbiamo delle idee politiche comuni ma quando si tratta di un gruppo editoriale partito si può immaginare che ci sia un direttore d'orchestra che dirige più testate contemporaneamente più direttori e più giornalisti
I giornalisti non vorrebbero essere agli atti del coro vorrebbero essere dei professionisti autonomi noi abbiamo una corazzata la Repubblica seguito da due incrociatori Panorama e L'Espresso che a prodursi fuoco contemporaneamente contro gli stessi obiettivi usano le stesse parole usano gli stessi titoli usano gli stessi argomenti
Se Occhetto dice che il partito socialista era o meno
Ecco che improvvisamente una stampa essa si romena dalla Repubblica Panorama L'Espresso svolge contemporaneamente lo stesso compitino lo stesso tema tema il partito socialista romeno e l'obiettivo è di arrivare alla dimostrazione che così è
Ecco se questa è la situazione che in parte risponde una difficoltà generale in parte una difficoltà tipicamente italiana che cosa si deve che cosa si può fare
Si può fare certamente qualcosa sul piano legislativo
Però io non sono tra quelli che attribuiscono le leggi una capacità taumaturgiche
Cerca si possono fare delle cose si debbono si debbono porre dei limiti alle concentrazioni si debbono dare delle regole certe
Nella proposta di legge che si va elaborando sul sistema televisive sull'informazione
C'è un punto interessante a tale proposito si sostiene che bisogna porre un limite del venti per cento
Per cui nessun gruppo può avere più del venti per cento delle risorse del sistema dell'informazione intendendo per risorse del sistema dell'informazione tutto insieme la pubblicità
I ricavi dalle vendite
Ciò che riguarda la televisione ciò che riguarda i quotidiani ciò che riguarda in generale i mass media
Si può e si deve insieme al tentativo di porre dei limiti alle concentrazioni
Puntare io credo che questo sia poco sottolineato si deve puntare alla presenza pubblica del mondo dell'informazione queste poco sottolineato perché c'è un clima di aggressività
A priori nei confronti dell'impresa pubblica nell'informazione questo mi pare assolutamente sbagliato è sbagliato avere un'aggressività a priori contro l'impresa privata ma anche contro l'impresa pubblica
Ad esempio
I giornali privati cioè sono diversi l'uno dall'altro cercando dei target diversi
Però rispondono tutti alla stessa filosofia e cioè la filosofia della grande impresa come inevitabile che si io credo che invece l'informazione pubblica la RAI in particolare sia più pluralista
Perché non risponde a una filosofia unica e cioè alla filosofia dalla grande impresa ma a filosofie diverse c'è con la grande impresa ma anche altre e questo mi pare un elemento positivo
Io non sono tra quelli che pensano che la RAI sia da porre costantemente sul banco degli accusati io dico che c'è più pluralismo vero
Da maggiore pluralismo di filosofie il genere più della RAI che non nella stampa priva
C'è dunque da fare qualche cosa sul piano legislativo anche se non ci sono eccessive illusioni da coltivare
Perché alla fine ci saranno le intromissioni dei grandi gruppi internazionali alla fine l'attenzione il potere nel mondo dei mass media si sposterà dal possesso degli hardware e cioè i canali le reti
Al possesso dei dei software e cioè la produzione la produzione di video dischi delle videocassette delle ore spettacolo delle ore informazioni
Che verranno acquistate veicolate dalla guerra cioè dei canali e come si farà a controllare la produzione che sarà poi la produzione mondiale
Però accanto alla possibilità sul piano legislativo ci sono delle possibilità Elio credo che siano le più importanti sul piano della crescita politica e del costume nel settore dell'informazione
La cosa più importante da fare io credo al di là delle leggi e quella che si può fare sul piano deontologico e sindacale
Ed è per questo che è importante parlarne nel congresso di un sindacato
Sul piano deontologico
Mi ha colpito nei giorni scorsi un fondo sul Corriere della Sera di Panebianco che uno studioso molto attento e diceva che molti guai del nostro Paese derivano dalla perdita di valore
Delladio ontologica professionale
E cioè molto importante che le professioni abbiano un loro codici di comportamento e che questo codice sia avvenuto in cima ai valori
E molto importante che i magistrati abbiano un codice deontologico si comportino innanzitutto da magistrati e cioè da magistrati autonomi
Non può accadere non dovrebbe accadere in un Paese moderno che un magistrato
Non lo so come pretore Amendola faccia delle grandi inchieste
Che lo portano sulla prima pagina dei giornali e che riguardano la conduzione del Comune di Roma in cui si presenti candidato a sindaco del Comune di Roma essendosi fatto pubblicità con le sue inchieste
Bisogna che gli industriali ed è questo un punto deontologiche importante facciano gli industriali e cioè che ricerche non il profitto l'efficienza aziendale
Ma che allorché possiedono dei giornali non pensino di usare questi giornali svolto delle battaglie politiche o di potere
Finché gli imprenditori tanto gli imprenditori che cercano il profitto nessuno di rimprovero
Bisogna che i politici facciano i politici
E bisogna dire che un'autocritica su questo punto sarebbe doverosa da parte dei politici di noi tutti
Bisogna che i politici si occupino di far politica non si occupino della gestione del potere se non quando ciò è indispensabile e tanto meno si occupino del tentativo di penetrare là dove non dovrebbero penetrare e cioè nelle istituzioni dello Stato
Nella magistratura dei corpi dello Stato e peggio ancora nel sistema dell'informazione
Bisogna che i giornalisti
E questo è un punto deontologico importante facciano i giornalisti
Non ci piacciono i giornalisti
Prime Zavattini come è stato detto
Che sono ovviamente Herzog giornalisti per un terzo imprenditori e per un terzo uomini politici come ad esempio scampati
Non ci piacciono i giornalisti nemmeno dimezzati
E cioè per metà politici e per metà giornalisti ci piace ai giornalisti in te
E cioè giornalisti che fanno i giornalisti che hanno l'orgoglio che la volontà di avere nella professione il loro punto di forza nella professionalità
Deontologia significa per i giornalisti professionalità
E questa è una battaglia che la categoria dei giornalisti ha vinto
Questo concetto si è rafforzato si radicato nella categoria dei giornalisti è finito il tempo in cui i giornalisti Oppo alcuni molti di essi pensavano che una battaglia politica la difesa di un valore politico ideologico fosse più importante della professione e che quindi i titoli e Croma che tutto dovesse essere incastrati in uno schema ideologico forzato in quello schema ideologico
Oggi i giornalisti sanno che la verità
E la cosa più importante la correttezza la chiarezza
Il commento separato dalla cronaca
Anche perché sanno i giornalisti che la professionalità questo insieme di regole deontologici
E la loro forza il giornalista e autorevole ha una grande autorità da spendere
Se professionale se dà garanzie di professionalità e di imparzialità ricorre
C'è un problema sindacale dicevo che segui mediatamente quello deontologico
E cioè accertato che la categoria dei giornalisti ha maturato una profonda coscienza professionale deontologica
Bisogna che questa professionalità e la sua autonomia sia difesa dalla invadenza possibile o reale delle proprietà
E questo un problema sindacale
Il problema sindacale che riguarda la categoria sindacale dei giornalisti ma il sindacato più in generale di questo l'Aulin si è fatto carico in questo congresso
E che la proprietà non può usare i giornalisti e i giornali
I giornalisti cambio della loro retribuzione possono offrire
All'impresa e alla loro intelligenza il loro lavoro la loro professionalità non la loro coscienza non ladro deontologiche
Io credo che ci sia stata in questi ultimi anni questa direzione una grande maturazione dei giornalisti e a grande presa di coscienza anche del sindacato in particolare della UIL che non per caso
Ha costituito un centro
In memoria di Walter Tobagi e che è stato un protagonista di questo tipo di sviluppo lo sviluppo nella direzione della professionalità e dell'autonomia dei giornalisti dalla proprietà dalle ideologie dai pregiudizi
Questo va nella direzione del sindacato dei cittadini come dice lo slogan
Della UIL
Ma nella direzione del sindacato dei cittadini perché significa
Promuovere
Il rafforzamento di una stampa non dei potentati non dei gruppi economici non di gruppi di pressione e nemmeno delle è lite giornalistiche ma un una stampa dei cittadini al servizio dei cittadini
Giorgio Bocca facevo una polemica commenta i giorni scorsi con altri ha risposto bene su questa polemica sulla Repubblica la del Bufalo
Diceva che i politici vogliono impedire ai giornalisti di dialogare direttamente con l'opinione pubblica
Noi non vogliamo impedire giornalisti vogliamo impedire alle proprietà ai gruppi imprenditoriali di dialogare direttamente con l'opinione pubblica i gruppi imprenditoriali incerti per profitto ma non cerchino di diventare essi stessi dei partiti dialogando direttamente sostituendosi partiti
Io vorrei concludere
Riassumendo al massimo il primo problema è quello della sottolineatura del valore deontologico
Della moralità
Della professione
Il secondo problema è quello attraverso il sindacato della difesa di questa professionalità della difesa dell'autonomia dei giornalisti
La difesa dell'autonomia e dalla libertà dei giornalisti significa anche difesa della libertà dei cittadini e in questo senso
Un sindacato che si ponga questo impegno diventa sindacato dei cittadini vorrei concludere con una nota ottimista non perché sia nello stile dei socialisti avere un taglio ottimista del re del futuro perché mi pare che questo sia realistico
è vero che noi abbiamo grandissimi problemi nel mondo dell'informazione però è giusto anche guardarsi indietro
è giusto osservare che
Negli anni cinquanta e sessanta certo c'erano tanti giornali e c'era minore concentrazione però tutti i giornali dicevano sostanzialmente la stessa cosa
E dicevano ciò che andava bene per una filosofia tradizionale conservatrice che era quell'assolutamente egemone nel Paese
Negli anni settanta
Abbiamo avuto una involuzione ideologica diciamo così
Erano gli anni delle assemblee nelle redazioni erano gli anni della retorica assembleare
Erano gli anni in cui la stampa non sapeva nemmeno vedere ciò che si svolgeva di fronte agli occhi dei suoi cronisti non vedeva ad esempio che il terrorismo era quello che era e cioè una forma di fanatismo ideologico leninista
E non riuscivo interpretato il fenomeno più straordinario più grande che avveniva sotto i loro occhi
Gli anni Ottanta sono stati degli anni positivi nonostante tutto sono stati gli anni in cui è maturata una forte coscienza professionale dei giornalisti
Una forte coscienza professionale e un patrimonio
Un patrimonio che deve essere difeso difendendo l'autonomia dei colleghi ciò che il sindacato dei cittadini vuole fare e può fare
Arrivato diamo il benvenuto l'onorevole costa ottanta Dino della democrazia cristiana diamo il tempo di sentire opposti
Dibattito alla tavola rotonda interverrà mentre
Ci è giunto un fax l'onorevole Mauro tutto nella direzione del partito repubblicano
Che si scusa calata la nebbia di essere presente caro benvenuto la situazione degli aeroporti e l'impossibilità di poter programmare un rapido rientro a Roma per assolvere impegni parlamentari mi chiedono di fare che Milano direttamente coinvolto mi impediscono
I presenziare alla vostra stimolante tavola rotonda sui problemi dell'informazione
Che giustamente voluto portare con il congresso all'attenzione del Paese
Ti prego di volermi scusare con i congressisti dico raccoglierlo c.t. sincero
Il pieno successo dei vostri lavori molte delle battaglie che la UIL sostiene mi vedono completamente solidale in particolare quella di proiettare l'azione di stimolo alla forza sindacale si proventi generati da società con un obiettivo
Di rendere migliori servizi ai cittadini con
Corpi viva cordialità Mauro tutto
Io darei la parola al dottor Giuseppe corax al dottor Lorenzo Jorio direttori generali Gazzettino dell'Ufficio di Presidenza della pietra adesso mi pare sia opportuno sentire l'opinione degli editori
Dottor io grazie
Ma la la nostra l'opinione della Federazione editori proposito è stata anche riportata dal nostro Presidente in sede di audizione alle Commissioni parla
Tanto
Possiamo osservare che l'unica legge in Italia esistenti in materia di antitrust e quella che si applica all'editoria colpiti
Risale al mille novecento e ottantuno
E poi questa legge sia diventata insufficiente
è stata anche tra l'altro rettificata
Di recente mi pare nell'ottantasei
Può darsi
Si tratterà ora di rivederla in questa tuttavia va detto che invece esiste ed ha ricordato anche l'onorevole Intini poc'anzi un vuoto legislativo assai grave nell'ambito dell'informazione della della televisione tanto per usare un termine
Comuni e cioè tutte al tutta la l'apparato televisivo è stato lasciato allo stato brado
Oggi forse arriverà una legge si arriverà sicuramente queste leggi finirà poi con ratificare in qualche modo l'esistente e questo ci preoccupa come categoria
I rappresentanti inedite
Il problema perché evidentemente abbiamo avuto una
Il contraccolpo
Il termine economico che è stato quello del mercato pubblicitario sul quale la televisione a ampiamente
Il tutto
E anche in questo ambito ci troviamo spesso di fronte a per importi
Del del del del dello stato
Voti del dello stesso Parlamento la commissione pavimentare che deve fissare il tetto
Della RAI in genere arriva sempre quando tetto già superato
Anche qui ratificando ratificando l'esistente quindi questi sono i fatti evidentemente CIPE
Riteniamo che all'interno delle leggi esistente non siano avvenuti in dei fatti contro la legge sì così evidentemente gli strumenti per rettificare
Queste situazioni esistono proviamo evidentemente come categoria
Nessuna volontà che non vengano
Ma io personalmente astraendo dal fatto di rappresentare
La Federazione editori evidentemente come cittadino compro utente come operatore del settore
Non posso negare che ci siano dei fatti di concentrazioni in corso ecco ci sono
Io appartengo a una guardia chiamiamola così corrente di pensiero anche all'interno della Federazione editori che Muti dirige il settore non è colpito da improvviso benessere
Sicuramente il settore uscito da una crisi profonda sicuramente facendo dei sacrifici tutti insieme comprese le organizzazioni sindacali che hanno accettato questa sfida Steno logica che si hanno
Seguiti e aiutati che supportati in questo trasformazione tecnologica delle nostre aziende se mi permettete approvi inciso per ricordare che
Il settore del dell'editoria in Italia dopo anni di stasi ha fatto un'affannosa ma proficua rincorsa e oggi i nostri stabilimenti le nostre attrezzature della tecnologia adottata ci sono sicuramente delle tecnologie avanzate che consentono quindi di poter competere anche Como l'editoria internazionale europea e Nordamerica
Chiusa la parentesi tornando a quell'aspetto evidentemente no non credo che il settore sia colpito da improvviso benessere ma che il settore debba fare i conti con se stesso ancora sempre basta vedere i bilanci sono pubblicati sono bilanci che sostanzialmente non ci sono così ricchi sono bilance che in genere vengono fatti con la liquidità
Che il nostro settore
Comporta il critico d'interessi attivi e non con i risultati di gestione e quindi la prima preoccupazione
Dietro l'uscio credo che valga la pena per tutti quelli che operano nel settore guardarla e verificarla esibirle come come attenzione
Ecco ma veniamo all'argomento di questa tavola rotonda e a quelli che sono gli interrogativi che si pone
Allora viene
Otto Matica una vicenda
è vero
Oggi i cosiddetti io dico cosiddetti perché poi bisogna sempre vedere come sono i cosiddetti editori puri
Non esistono più consono pochissimi c'è anche da chiedersi perché non esistono più perché hanno ceduto le loro le loro aziende
E probabile che ci si sia passati attraverso uno stato una situazione di crisi abbastanza profonda abbastanza travagliata che ha indotto vuol
Nazionale cedolini consentano
Io penso e non vorrei che si immaginarsi che questa sia una soluzione semplicistica
Che molto
Molte risposte all'interrogativo stiano in questa in questa
Opportunità in questa necessità che i giornalisti
Facciano il loro mestiere e lo facciamo fino in fondo e mantengano la libertà che d'altra parte credo che nel nostro Paese almeno allo stato sia sicuramente
Assolutamente
Percorribile e assolutamente utilizza
C'è una considerazione poi da fare che molto spesso viene viene trascurata
Che il prodotto giornale al di là che sia prodotto dal gruppo De Benedetti io dal gruppo FIAT lavoro dalla Gemina nuovo da qualche qualsiasi altro gruppo dal gruppo Monti
Ho a un qualunque giornale che appartiene a un gruppo industriale o anche un tour
Il riscontro poi è sempre sul mercato e i lettori sono molto attenti alla al riguardo sono abbastanza smaliziati e tutto sommato finiscono sempre col premiare il prodotto
Più più
No paga la loro la la loro ricerca e richiesta di informazione
Diceva ricordava enti degli anni cinquanta sessanta la mia natura film consente non solo di ricordarle mantenerle vissuti in prima persona
Verissimo tutto sembrava pacifico tranquillo però effettivamente i giornali erano quanto di più monotono
Si possa immaginando oggi
La nostra l'editoria italiana credo possano tranquillamente forse a livello di competitività con i giornalisti e gli altri Paesi
Il che
Sia questo
Il Tesoro che deve essere difeso tre giorni tra l'altro interessa anche alla categoria degli editori come tali perché poi se gli editori sono anche proprietari di
Altre attività a mio giudizio quando fanno gli editori devono
Curare che il loro prodotto corrisponda alle esigenze del io penso che in tempi in cui i quotidiani soprattutto i quotidiani venivano considerati
Voci passi detti i bilanci attivi sia superato e che chiunque continui
Semmai a muoversi in questa ottica sia destinato all'insuccesso cioè dall'immediato annuncia l'accesso immediato perché di fatto questi sono
Aspetti peculiari Cannon non si riescono poi a contrabbandare
Dubito quindi che la la possono possono esserci dei pericoli
Concreti reali e tale da mettere a repentaglio la libertà di stampa nel nostro
Il dubitabilmente ci sono questi fenomeni indubitabilmente
Una una grossa responsabilità nelle mani dei giornalisti indubitabilmente ci sono le leggi che delle ci sono delle leggi vigenti sulla concentrazioni
Nella stampa quotidiana
Sì se non vanno bene
Vengano modificate in modo da renderli più
Pertinenti e più tranquillizzanti ma non dimentichiamo e questo lo ripeto ancora una volta la banca
Di assolutamente qualunque tipo di regolamentazione nell'ambito
Dell'emittenza televisiva e dell'epoca della comunicazione multimediale evidentemente quella che sotto controllo è una piccola fetta che è proprio l'editoria quotidiana e quella che fuori controllo eh tutta l'editoria periodica e tutta l'editoria e
Mi auguro che
Fenomeni paventati don
Non siano reali e questo credo che sia uno univoche
La Federazione editori stessi Fassa stessa perché di fatto poi al nostro interno
Ci sono tutti questi pittori
Credo che
Ancora una volta la deontologia il richiamo alla deontologia professionale al mestiere di giornalista al mestiere di editore ovviamente
Editore quando fa l'editore anche se ha partecipazioni in altre aziende ossea altre aziende come attività primaria sia poi la chiave di volta quella che consente di mantenere
Il nostro Paese
Su questi valori continua a ripetere sono anch'io ottimista questi valori ci sono oggi più di valori vanno difesi questi valori evidentemente ci pongono molto avanti nella graduatoria della diciamo del dell'uso della democrazia
Nel nostro Paese rispetto a tale agli altri Paesi dell'Occidente
E al nostro sistema credo che questo possa essere l'augurio e la speranza e soprattutto questo va ribadito
Parte degli editori evidentemente il vigile
Guardia in modo che non succedono fatti che possono essere poi
Siamo nocivi alla categoria nessuno vercellesi
Diceva compagnia Intini ci sono industriali sono diventati i gruppi politico industrie editoriali
Giornalisti dimezzati
Che sono politici imprenditori oltre che i giornalisti diceva
Industriali Faccioli industriali politici facciano i politici ai giornalisti uniformandosi a un codice forse uno scrittore di deontologia professionale facciano i giornalisti correttezza imparzialità ma di questo poi ne parleremo congiunge
Rispondeva il dottor
Iorio chiamato in causa in quanto rappresentante imprenditori editoriali
C'è un vuoto legislativo
E riguarda l'informazione televisiva che riguarda anche la editoria
Carenze e ritardi riguardo che chiamano in causa il Parlamento noi operiamo all'interno della legislazione vigente può essere carente ma non sono sue parole questo era il senso
Applica nuovi lavoriamo applicando le leggi esistenti
Ecco allora siamo
In grado di sentire l'opinione del dottor Giuseppe Colasanti che chiamato in causa come garante dell'editoria cioè rappresentante le istituzioni
Io ringrazio il presidente della promozione a garante
Sono semplicemente un componente del suo film e sono una persona che in questi anni ha avuto modo di affrontare il più volte
Sotto il profilo giuridico più che altro
Queste problematiche di cui oggi si discute
E sostanzialmente credo di poter portare
Una testimonianza quanto più possibile obiettiva
Di osservatore
Di questo settore nella sua evoluzione
Sostanzialmente in questi
Ultimi mesi
I ogni approccio problematico
Alla confermo
Consigli su Londra
Definire dell'informazione si è qualificato
Proprio in virtù di una serie di contrapposizione
Qualsiasi posizione
E stata interpretate concepita
In funzione dell'appartenenza o meno un determinato schieramento politico imprenditoriale
Probabilmente tutto questo da una parte e dall'altra
è un modo errato di concepire il problemi dell'informazione che sono problemi che riguardano tutti
Sono problemi che riguardano tutti i cittadini
E ci sono problemi che hanno un preciso riscontro sul piano dei valori costituzionali
Io vorrei soffermarmi in particolare
Sul sullo stato attuale legislazione
Si è fatto riferimento poc'anzi alla legge sull'editoria che l'unica legge attualmente vigente
Senta ed è la prima volta nel nostro ordinamento giuridico una disciplina qui le concentrazioni
Il modo probabilmente inefficace probabilmente perfezionabile ma
E la prima volta che una legge italiana punta questo fenomeno
E il particolare opportuno sottolineare che tutta questa materia trova un preciso riscontro sul piano costituzionale
Sul piano costituzionale dove nell'articolo ventuno
Che il punto
Di riferimento di qualsiasi riflessione
Che ha per oggetto i problemi dell'informazione
Nell'articolo ventuno della nostra Costituzione noi troviamo potente nel guado misura la libertà di esprimere il pensierino e ha libertà di diffondere il pensiero
Ecco queste sono le due facce dell'informazione
L'attività dell'operatore diretto dell'informazione l'attività dell'imprenditore di informazioni cioè del soggetto economico che cura
Entro un contesto sociale la diffusione del prodotto
Io non credo che sì Possa tracciare una contrapposizione fra giornalisti edito
Probabilmente questa contrapposizione è stato uno dei più forti limiti
A Tura corretta soluzione di questi problemi
Non è un caso che la legge sull'ordinamento professionale dei giornalisti accomuna entrambi questi soggetti giornalisti ed editori a un obbligo fondamentale è quello di rispettare il senso di fiducia che si creerà tra la stampa il pubblico dei lettori
Non è un caso che anche gli editori
Come soggetto imprenditoriale ma anche come soggetto che cura la diffusione
Del prodotto giornalistico sia chiamato dalla legislazione vigente in materia di stampa anche a determinate responsabilità piena
E il caso della diffamazione editori risponde case alle norme vigenti
Si è pure in modo sussidiario per il medesimo reato gruppo quindi attribuito al giornalista ecco quindi questo dimostra che nella nostra legislazione
Giornalisti ed editori erano concepiti
Quasi in un nucleo unitario
E mancata attualmente negli anni che vanno dal quarantotto fino all'elaborazione della prima legge sull'editoria
Che
In sostanza e l'Iva
Dal settantacinque più che dagli anni ottanta la legge dell'ottantuno
In mancanza una riflessione sull'impresa editoriale
Come suo cento economico nel quale questi due componenti indispensabili nel settore informatico si trovano punti
I l'unica legge che nel mille novecentottantuno ha disciplinato in modo globale
Il fenomeno dell'informazione a mezzo stampa costituendo una disciplina delle imprese editoriali
Attentato unito a tradimento
Dei rapporti fra i vari soggetti presenti del mercato editoriale definendo in modo preciso
Alcune soglie di concentrazione
Che sono il venti per cento
In relazione alla tiratura nazionale i debiti non può essere superato
Da impresa che editi direttamente delle testate quotidiane o che il controllo testate quotidiane
Limiti che sono del trenta per cento in relazione alla concessionaria di pubblicità sulla stampa quotidiana
E
Che sono variamente definiti in sede locale
C'è un limite di concentrazione
Che ricomprende le aree interregionali del nostro territorio nazionale un limite di concentrazione che si riferisce alle testate presenti entro una stessa regione
In questi casi non può essere superato il cinquanta per cento delle copie tirate dentro una medesima area interregionale o il cinquanta per cento
Delle testate presenti entro una medesima regione
Ecco così tratteggiato quello che il quadro se pure linea molto generale della legislazione sull'editoria va detto subito che e questo traspare direi in modo inequivocabile da tutte le relazioni del Chiarante per l'editoria in questi ultimi anni non si tratta di una legislazione
E chi
Può essere definita soddisfacente per controllare in modo efficace i processi concertativo
Innanzitutto perché e questo direi l'intoppo che è risultata in modo più evidente in relazione alla ben nota vicenda Gemina Rizzoli Corriere della Sera
Non c'era una definizione molto chiara del concetto di controllo di altre imprese editrici
Questo ha dato spazio a interpretazioni giurisprudenziali abbastanza formalistico
Come appunto quella del tribunale di di lana
Tutto questo è sconosciuto a legislazioni straniere come ad esempio quella francese che ha un concetto di controllo estremamente elastico in modo da precludere
Un sistema di scatole cinesi che finisca per far sparire
Dal punto di vista formale una responsabilità diretta
Nella gestione ed è l'indirizzo delle imprese editoriali che è quello che più conta ai fini atti progettazione
Mancano e questo è stato rilevato più volte dei poteri diretti dell'organo di garanzia
Poteri diretti che beninteso non dovrebbero consistere in funzioni amministrative
Ma quanto meno in una ricomprensione entro un medesimo quadro normativo di possibilità inibitorie che l'organo di garanzia in altri paesi per esempio a e quel che più curioso che nel mille novecentottantasette la legislazione sull'editoria è stata riformata attribuendo in parte alcuni poteri dirette all'organo di garanzia
Nel mille novecentottantasette la legge venticinque febbraio ottantasette numero sessantasette
Ha tracciato una nuova disciplina delle concentrazioni che attribuisce al garante il potere di diffidare
L'editore che superi la soglia concentrati tra
E di
Fare eseguire direttamente questa diffida con un'azione di fronte al tribunale
E azione nei confronti della quale poi esistono le più ampie garanzie giudiziaria si tratta quasi di azione esecutiva il garante
Pone in essere direttamente di fronte al tribunale per ottenere delle alienazioni degli atti che hanno formato la posizione
E con questo tipo di azione e posto in essere solamente in determinati casi negli altri
E poi la regola il garante deve rivolgersi al tribunale
Come qualsiasi altro cittadino e questo è molto importante che tenga qui sottolineato la legge sull'editoria è stata la prima legge ad attribuire a chiunque cittadino associazione
Un'azione giudiziaria in grado di inibire deconcentrazione
Sia pure tramite un accertamento giudiziario che spetta al tribunale ci
Ma per quanto attiene al
Comportamento dell'autorità di garanzia quale tracciata dalle disposizioni di legge
Evidentemente esiste una disgrazia fra questa disciplina tracciata
Nel mille novecentottantasette Hillary disciplina ordinaria che resta affidata a un giudizio civile che oltretutto nel nostro Paese ha tempi lunghissimi di
Certamente
Sì che oggi nel mille novecentottantanove ancora stiamo apprendendo la sentenza di appello relativa all'unico caso di concentrazione accertato dal Garante che quello relativo al Gemina Rizzoli Corriere della
Ecco tutto questo dimostra che francamente
Impossibile
Prevedere
Il futuro che un'azione di nullità possa essere un parametro e oggettivamente adottabile anche negli altri casi di concentrazione
Negli altri Paesi vi sono sistemi differenti
Per esempio in Francia si è passati dalla legge dell'ottantaquattro che era una sorta di piccola legge sull'editoria
E a una ricomprensione anche delle concentrazioni editoriali nella materia più generale della concorrenza industriale materie che nel nostro Paese non è ancora regolata
Per quanto molto di recente il Senato caso più unico che raro ha unanimemente approvato una disciplina generale delle concentrazioni industriale
Ecco tutto questo credo dovrebbe indurre forse una maggiore serenità nell'affrontare soprattutto in chiave politica i problemi dell'informazione
Forse le posizioni dei partiti
Potrebbero non essere così distanti e forse non lo sono
Considerando con chiarezza quale deve essere per aggiungere che è un obiettivo di diversità non è un obiettivo che interessa a questo o quel partito questo o quel partito da subito
Anche perché poi voglio dire la trasversalità e caratteristica di questo quindi il raggruppamento si attribuisce vicendevolmente
è sbagliato perché qui si tratta essenzialmente di tutelare dei valori di libertà che sono centrali in ogni ordinamento giuridico
E
Evidentemente bisognerà ricomprende nella futura disciplina delle concentrazioni tanto le concentrazioni
Incrociate fra stampata e radiotelevisione secondo la formula che negli Stati Uniti viene definita rossa a una scelta proprio proprietà incrociata di chiudersi miglia
Tanto anche la stampa periodica che si trova in situazione di concentrazione estremamente più gravi
Ecco la stampa quotidiana quanto meno con riferimento ai settimanali
E se è vero come è vero
E che attualmente circa il settanta per cento delle testate settimanali soggette ha l'obbligo di iscrizione al registro nazione della stampa cioè che impiegano più di cinque giornalisti
E nelle mani
I pochissimi gruppi editoria
E anzi direi chiamare gruppi editoriali questi gruppi proprietari può civile per diventare un finissimo
Perché evidentemente
Vittoria viene ad essere non più la caratteristica dell'attività fondamentale di un soggetto economico
Ma di un'attività accessoria che
Accanto a il
Complesso economico estremamente variegato e spesso assai difficilmente ricostruire questo è ancora più grave
E ove si pensi che dal novantadue potremmo complicare ulteriormente lo Stato del panorama editoriale con l'ingresso ulteriori fortissimi soggetti economici appartenenti alla
Io ho apprezzato molto nella relazione di Giorgio contenuto il riferimento a Ernesto Rossi
E in effetti e proprio dalle sue parole
Che
Occorre prendere spunto per una seria riflessione sulle concentrazioni
Ricordo che trent'anni fa al termine
Di un convegno che si svolse a Bari chiedeva proprio ad oggetto le concentrazioni editoriali i cui atti sono pubblicati dalla terza sotto il titolo stampa in allarme anche allora
Evidentemente il problema era quello
Ernesto Rossi intervenne
E al termine del suo intervento
Sottolineava come fosse importante per tutte le forze politiche
Salvaguardare il valore fondamentale la libertà di espressione che nascono si paragonava ad un punto
Sul quale dovevano transitare Arion macchine biciclette la dovranno transitare tutte
E ricordo qui però è di un altro grande laico nello stesso convegno come Guido Calogero
Che concluse il convegno dicendo secondo me
E le cose bellissime
Cioè ci occorrono norme che salvaguardino per tutti
La libertà di esprimere un determinato insieme e del pari ci occorrono otto norme che garantiscano a tutti la possibilità di poterlo esprimere accedendo più liberamente possibile alle fonti di informazione
Darei la parola onorevole costante porta trovino responsabile ufficio informazione dell'abitazione della democrazia cristiana
Grazie
Anch'io non sono il responsabile ma solo un collaboratore seppure abbastanza affezionato e spero informato di Luciana
Vorrei scusarmi con Benvenuto e con gli intervenuti per il ritardo la presentazione ma vorrei proprio assicurare che è dovuta un'errata informazione ricevute non più tardi di ieri
Cercherò di rifarmi e agli interventi per quello che ha sentito ha imparato subito
In questo senso agganciandomi via conclusione dell'intervento di Intini
Là dove diceva che quel che è stato pesante nei decenni trascorsi sono state le egemonie culturali
E cioè la presenza di e contenuti veicolati in maniera
Fortemente orribile coattiva pur in presenza di un sistema
Vicente mente articolato almeno formalmente come probabilità di soggetti quello dell'editoria in generale e un sistema pubblico in quel momento unico uno politico quello della televisione della radio
E allora vuol dire che oggi negli anni ottanta la fine delle nottate in una situazione estremamente più complessa il problema del pluralismo è quello che ci interessa sostenere salvaguardare è un problema contemporaneamente di soggetti e di contenuti
Dobbiamo certamente andare a cercare delle condizioni di garanzia ma dobbiamo vedere anche che queste condizioni di garanzia funzionino effettivamente nel senso che sia possibile
L'esistenza e la trasmissione di una pluralità realmente diverso di contenuti di una capacità d'informazione e di formazione due parole
Non sempre abbastanza vicina mai come adesso sono contermini
Che sia capace di rispecchiare la proletaria e soggetti
E allora certamente ci interessa che i soggetti economici e politici
Non si riducono ad un solo uomo molto pochi non si riducono a un duopolio economico politico e nessuna situazione non solo una situazione televisivo
Ma che consentano l'espressione dei cittadini commenta e mi sembra particolarmente azzeccato il riferimento al sindacato dei cittadini espressi in questa sede e laddove mi sembra che si voglio sottolineare come l'esistenza di soggetti istituzionale di un pluralismo istituzionale non sia sufficiente a garantire all'otto alla totalità dei cittadini l'accesso l'esercizio effettivo di libertà fondamentali
Io vorrei dire
Potrei aggiungere accanto alla parola sindacato la parola movimento nel senso e
Mi fiderei molto vorrei che ci fosse sempre più spazio per le espressioni spontanee aggregazioni libere di cittadini che esprimono una preciso preoccupazione una precisa ricerca culturale una loro precise esperienze di vita
E allora certamente se gli anni sessanta e settanta sono stati chiari caratterizzati dalla ricerca è difficile di un bilanciamento tra un potere economico e un potere politico
E dell'uso quindi dello strumento del servizio pubblico
Correggere non solo nel campo della televisione penso anche a una funzione svolta da un quotidiano come il giorno negli anni Sessanta
Credo che gli anni di novanta dovranno essere caratterizzati da una apertura più ampia ha una capacità di raggiungere più al fondo
La dimensione del contenuto in questo senso condivido molto quanto è stato detto da chi mi ha preceduto in particolare dottori Iorio sulla funzione del giornalista e aggiungerei sulla funzione dell'intellettuale dell'operatore culturale di ogni genere
La funzione del dell'educatore dell'insegnante della scuola quanto più pluralismo bassa attraversa queste realtà tanto più pluralismo ritroveremo alla fine nel momento dell'espressione
Nel momento dell'informazione nel momento
Della gestione creazione di sistemi culturali completi
Allora per venire al momento attuale concerto
Il limite la unica legge antitrust esistente attualmente in vigore quella relativa all'editoria del tutto evidente
E non è il solo in rapporto alla
Questione avesse Artissima del pluralismo o del superamento del duopolio televisivo che occorre intervenire
Credo che sia auspicabile dell'ampliamento
Della vigenza della valenza della legge antitrust sia non solo in linea orizzontale
Cioè applicandola anche
In modi magari diverso nel sistema radiotelevisivo al al sistema dei periodici ma anche in linea verticale cioè rispetto alla
Proprietà da parte di mezzi di comunicazione di massa e di informazione di gruppi dieci brutture che possono avere una dimensioni una capacità di influenza proponga
C'è indubbiamente l'obiezione anzi più di uno milione cominciamo da questa a questa osservazione che quella del imminenza del novantatré
E cioè della possibilità che lei prese anche multimediale italiana e non siano oggi e non si trovino all'appuntamento del novantatré in una dimensione sufficientemente
Grande sufficientemente moderna sufficientemente evoluta rispetto a strutture assai più importanti europee molto in atti
E questo credo che sia presenti abbastanza evidente per la produzione diretta di spettacoli cinematografici e televisivi ma credo anche per l'informazione internazionale per parecchie altre dimensioni che non voglio
Tentare di individuare in questo nome
Ma ritengo che questa non sia un'obiezione all'Antitrust come tale
E credo anche che sarebbe sbagliato rispondere alla sfida del novantatré con l'arroccamento
Nel controllo diciamo maggioritario oligopolistico del solo mercato italiana
Se le aziende italiane multimediali vogliono aprirsi al novantatré dovranno diventare europea tutti gli affetti cioè dovranno riuscire a stabilire collegamenti sinergie
Capacità operative presenza sui mercati europei addirittura su mercati con
Ma credo che questo sia possibile
E che ha fulminato collaborazioni particolarmente interessa
Una seconda obiezione a questa
Logica el evitare la concentrazione sarebbe
La necessità che gli investimenti
Nelle nuove tecnologie richiedono di grossi capitali e quindi di affrontare una dimensione di rischio che può essere particolarmente rilevante questo ci è stato detto
Abbastanza chiaramente in alcuni passaggi dell'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione cultura della Camera
Ci è stato ripetuto in condizioni da fonte non sospetta nel corso della visita compiuta dalla stessa Commissione negli Stati Uniti l'anno scorso
Ma anche qui credo che la risposta non sia quella direi facile del
Come dire del mondo politico a tutti gli effetti della concentrazione tutti gli asset risposta è semmai quella di affrontare soluzioni strutturali e gestione delle risorse
Provenienti verso tutto il settore in modo tale da garantirci l'una e l'altra
Non è da escludersi il discorso di un accordo RAI private per esempio sull'alta definizione e sugli investimenti a questo riguardo sulle strutture di diffusione
Anche per consentire l'accesso a questi in condizioni di male a quello che dovrebbe essere il vero terzo polo e cioè la televisione locale
Così come
Non è da penalizzare in sei anni prima ad ampliare la integrazione tra le risorse private che vengono al sistema dell'informazione cioè essenzialmente la pubblicità in qualche misura ovviamente la capacità
L'interprete dei quotidiani dei periodici
E a risorse pubbliche che sono essenzialmente il canone radiotelevisivo ma in parte anche quelle derivanti nel dalla legge sull'editoria
Vorrei dire che la strategia che il mio partito io stesso e pensiamo e quelle dell'integrazione semmai nello stabilire degli argini per evitare appunto le distorsioni derivanti
Dalla da una concentrazione di tipo monopolistico e non certamente la costrizione dell'empolese
Entro limiti diciamo qualitativi o quantitativi entro settori troppo ristretti che risultino tali da impedire una crescita arma
E cioè sostanza di fronte al pericolo anche qui paventato da qualcuno
Comunque avvocato largamente vorrei dire non del tutto inesistente se è vero che le due Camere stanno facendo fatica a far procedere la legge sulla sistemazione la
Della televisione
Credo che la volontà di cambiare debba esistere debba essere assunta da tutti non si debba consacrare l'esistente ma semmai si debba immaginare un sistema che consenta la crescita di tutti
Della realtà privata come di quella pubblica all'interno della realtà pubblica deve crescere la dimensione del cittadino e quindi le dimensioni del pluralismo piuttosto che la dimensione del controllo partitico
Cioè debba devono essere ristabilite le regole per un tempo lei per un gioco che possa essere condotto con lealtà appunto per la crescita di un bene che è generale di tutti
E non debba essere giocato una partita soltanto per difendere delle colonie pubbliche o private e qualcuno si è conquistato in un modo o nell'altro credo che il discorso che ci estremamente realistico e sia anche estremamente trasparente non è possibile che sulla partita
Così importante della
Della crescita del pluralismo nel sistema dell'informazione si giochi soltanto per fare danno a questo quest'altro per impedire la crescita di partiti quest'altro per difendere degli spazi per esempio all'interno del sistema pubblico
Che in realtà sono degli spazi privati di gruppi di parte
Questo lo dico con molta lealtà sapendo che questa obiezione potrebbe essere almeno in parte riversata sul mio stesso partito ma dobbiamo una cartello ripeto dietro le spalle negli anni settanta e gli anni ottanta
E guardare a un futuro in cui la dimensione della comunicazione assume degli spazi che sono forse ancora oggi e non completamente immagino
Vorrei concludere dicendo quale ritengo esseri punti fondamentali
Della legge di regolazione del sistema dell'informazione chiamiamola così abbiamo trovato ancora un nome generale ma mi pare sufficientemente indicativo
E intanto vorrei che venisse posto sullo sfondo la legge antitrust generale quell'approvata dal Senato e che forse può subire ancora qualche miglioramento e qualche ulteriore adattamento in funzione dei nostri Sico proprio per evitare partecipazioni incrociate particolarmente
E già
Ecco mi pare che devono essere tre i punti il primo è quello che riconoscendo lo spazio per l'impresa ultime viale multimediale sia necessario però regolare
In questo caso la concentrazione in un singolo settore mi spiego imprese multimediale che attraversi
Con totalmente i vari campi possibili dell'informazione in particolare raggiunga quello della pubblicità non dovrebbe poter raggiungere in un singolo settore quel tetto
Che viene consentito a chi invece opera prevalentemente sono in pace
In secondo luogo e c'è la questione velocissima del duopolio televisivo
E mi pare che un duopolio sia qualcosa in molto simile a un monopolio tutto sommato
Soprattutto il duopolio attuale mi sembra più una spartizione di mercati
Che non una reale come dire alternanza di capacità di informazione nel senso che la Fininvest occupa la fascia media inferiore del mercato
Si preoccupa soprattutto del pubblico che richiede un certo tipo di spettacolo dal film all'intrattenimento al lo sport e quant'altro
La fascia inferiore occupata spesso non sempre da televisione locale la faccia nobile dell'informazione della cultura e di uno spettacolo di un certo rilievo perché richiede grossi investimenti e la pace della RAI
Ecco mi pare invece che debba crescere un'integrazione maggiore una possibilità di concorrenzialità maggiore attraverso questi poli
E questo nella logica del mercato può essere possibile solo se un terzo polo che magari non è un polo nel senso che non è un perché imprenditori ma che tutta la costellazione della televisione locale viene messa in condizione di non essere marginalizzata nella fascia inferiore
Ma di occupare sia pure con evidentemente con un'attenzione consensi verità con possibilità anche diverse tutti i poli e tutto lo spessore
Dell'utilizzazione del mezzo radiotelevisivo dall'informazione allo spettacolo almeno in parte alla cultura alla realtà ovviamente lo
In questo senso è assolutamente fondamentale richiamato qui Colasanti che il garante sia garante unico per tutta la realtà dell'editoria giornalistica e radiotelevisiva e che abbia poteri di intervento diretto e cioè impedisca in qualche modo il crearsi di un giudizio politico di un ultimo luogo di un ottimo livello di giudizio o di non giudizi quindi paralisi tutti capiscono che cosa alludo che determinata soltanto da interessi politici dalla lotta per bande dalle difese delle colonie
Cui ha accennato precedentemente che impedisce la crescita reale del sistema informativo e quindi la crescita reale di noi tutti di noi cittadini
Dinoi persone vorrei dire e siamo i reali utilizzatori è reale produttori di cultura grazie
Due
Ancora interventi chiedo quindi
Pazienza i compagni gli amici contrariamente a quanto era previsto che le due tavole rotonde
Dovevano tenersi in due padiglioni diversi si tengono unico dall'altra
La nostra era la prima è la prima quindi chiedo scusa gli amici che sono stati invitati il mantenimento di un tempo labile perché poi c'è un'altra tavola rotonda sui problemi del del Mediterraneo dalla cooperazione nel Mediterraneo
Adesso diamo la parola al compagno Vincenzo Vita responsabile asserzioni informazione della direzione del Pci poi chiude da compagni Giuliano il vi
Scusami no
Spero di mantenermi rigorosamente nel tempo
Vorrei pur non avendo partecipato piccolo disguido di orari
Una parte del dibattito spero di inserirli senza troppe
Difficoltà
I temi sono peraltro molto discusso in questa fase proporre profittare di questa sala di questa occasione per parlare credo che sia importante che lo faccio compresso confederazioni sindacali
Di uno dei problemi si collega direttamente alla questione delle concentrazioni che mi pare sia un po'schema generale
Si discute un tema che noi come comunisti vogliamo o di sottolineare vogliono farlo
Con estrema nettezza
Anche segnalando un allarme per
Noi oggi stiamo vivendo in Italia
Un rischio di regime fu
Questo è il proprio di fronte al quale siamo convinti che tutti quanti forze politiche sociali sindacali
Associazioni giornalisti
Debbano confrontarsi cosa significa rigide non è propaganda badate bene si tratta davvero di questo si tratta di una questione molto precisa che oggi sta avvenendo
E che va denunciata per quello che
Qui c'è un po'il cerchio del potere nell'informazione di questo particolare potere nell'informazione
Ricordo che lo sollecito
Questo tema anche un vecchio convegno del Partito socialista italiano che conteneva peraltro diversi spunti
Si tenne circola decina d'anni fa
Mi sono un po'è stato un po'accantonati dalla lavorazione dalla pratica del Partito Socialista riproponeva avrebbe il problema del potere nell'informazione questo particolare potere che è un misto
Curioso di potere politico ed economico di concentrazioni Trust e di particolari relazioni con
Il mondo politico
Si stampò chiudendo
Nel campo della televisione non c'è molto da dire è noto a tutti c'è un gruppo privato caso
Mi si corregga CR pressoché unico nel mondo occidentale un gruppo privato che raccoglie la stragrande maggioranza delle risorse che sono grande parte poi della vita del sistema informativo tanto il novanta per cento della raccolta pubblicitaria un solo gruppo si chiama gruppo Fininvest notoriamente
Quel terzo polo di cui ha parlato portata di non poco fa come una delle speranze delle
Possibili evoluzioni del sistema oggi è impossibile non può esistere un terzo polo chi ci ha provato
Ho
Ha dovuto rapidamente uscire dalla scena oppure si è dovuto accontentare di
Una quota marginale di mercato talvolta interessante talvolta per fortuna
Della Richetti formative italiana su scala locale tutto questo è potuto avvenire certamente senza una capacità competitiva
Generale nazionale qui in campo televisivo questo è il campo dell'editoria vi pare che se ne sia già ampiamente parlato quattro gruppi
Hanno oltre il cinquanta per cento delle tiratura dei quotidiani di questi quattro gruppi sappiamo che uno può in particolare quel gruppo FIAT Rizzoli in cui tanto spesso
Parliamo ha superato senza colpo ferire i limiti della legge dell'editoria benché non solamente deputati comunisti della senza dipendente avessero anche promosso se le Popolare sul questa violazione delle gite vittoria ma lo stesso Garante dell'editoria sempre molto deciso ed esplicito in questa battaglia a ulteriormente preso l'iniziativa ma non è avvenuto
Nel campo dei periodici la situazione non è certo meno
Concentrata
Quindi se dobbiamo fare oggi una radiografia del sistema informatico italiano dobbiamo tracciare un bilancio molto chiaro
E persino un po'spietato
Tutto questo si complica per i rapporti tra
Partiti e segnatamente partiti di maggioranza sistemi informatico cosa significa questo significa una cosa molto molto chiare
C'è un'antica abitudine delle forze governative a sottovalutare il problema dell'informazione in Italia questo è avvenuto del capo dell'evoluzione tecnologica
Pensiamoci un attimo
Spesso ci dimentichiamo di questo dato in Italia non esiste la tv via cavo perché ce lo siamo domandati non esiste la tv a pagamento la tv specializzata che una delle occasioni dell'evoluzione del sistema sistemi tecnologici più avanzati perché perché
Non ci fu una scelta mi coraggiosa né conseguente sul piano tecnologico negli anni passati
Nella legge di riforma della Rai c'è addirittura un articolo che i tecnici più volte hanno chiesto di rettificare che prevede il cavo nuovo canale
è e il tutto improbabile da un punto di vista non solo di mercato anche gestione concreta
Nel campo dell'evoluzione biologica e credo sia un problema che riguarda da vicino anche il Tour mondo del lavoro
C'è una grande arretratezza un'arretratezza colpevole non solo dovuta a qualche ritardo casuale
Mi pare che l'interruzione si fosse accennato
Pare questo punto molto giusto alla mancanza di connessione tra il mondo dell'informazione il mondo delle telecomunicazioni altro grande tema come mai questo non è avvenuto con la né in Italia per esempio
All'alba di quel novantatré in cui ancora adesso si è parlato non c'è un chiaro piano integrato nel mondo della
Telecomunicazione nei suoi vari intrecci siamo al satellite
Satellite
Sta per essere avviato in fase sperimentale ma dopo che succederà naturalmente vado proprio per flash però per dire una grande responsabilità sotto il piano di quella cosa che oggi viene chiamata la modernità in cui talvolta
Si parla in modo propagandistico ecco il caso di dirlo ma nei fatti poi chi è come stato realmente moderno oggi l'Italia è un Paese arretra
Dal punto di vista
Della democrazia reale di formazione che non è solamente di Lucrezia di contenuti anche pluralità effettiva di occasioni
Parati intrecci
E questo ha potuto dar luogo ritengo all'altro spento questo rischio di origine per esempio a tredici anni di assenza
In una per una legislazione antitrust tredici anni di assenza anche qui non casuali sono passati ormai tanti anni da quella sentenza dalla Corte costituzionale che liberalizza o parzialmente lettere una legge non ce sta
Non c'è stata e tutt'oggi non è chiaro
Se e quando sicura riapre il confronto noi in quanto comunisti voglia approfittare anche di quest'occasione per ribadirlo siamo disponibilissimi a riaprire la discussione senza preconcetti salvo uno nel rispetto dei principi dettati dalla Corte costituzionale
Ancora nell'ultima sentenza del luglio dell'ottantotto
Quella sentenza che diceva ci può normativa antitrust non è possibile insomma che un privato abbia tre reti e abbia quindi la grande parte per esempio del mercato pubblicitario
Mercato pubblicitario che vede in Italia
Ottocentoquarantatré mila spot all'anno è una stima dell'ottantotto
Somma che non ha non solo paragoni con gli altri Paesi ma è che molto di più della stessa somma di Germania Francia Inghilterra che se se ne tra l'altro con un investimento pubblicitario questo lo sanno gli editori assai bene perché spesso protestano per questa povertà investimento università duplici Dario che in Italia invece è interiore complessivamente ai Paesi che ho citato e questa è una bizzarria tutta italiana perché anche gli sport in Italia sono spesso merce di scambio si recarono sono oggetto di una trattativa come trattativa per esempio quella incresciosa vicenda
Del tetto pubblicitario della RAI che ogni anno vede la commissione provinciale di vigilanza impegnata in un balletto qui molto brevemente si parla di pubblicità in modo cifrato cioè tra i partiti di governo c'è questa antica abitudine si parla di tetto di pubblicità Lara in realtà si intendono altre cose spazi e ruoli nel servizio pubblico
Troppo contro diciamo Berlusconi ecco in verità quel tetto andrebbe a Polito proposta anche qui di modernità introducendo un criterio che utilizzato ormai progressivamente nei vari Paesi che stanno regolamentando questo sistema e cioè di quello che gli indici di affollamento orario
A tre gradini
Un indice contenuto per la RAI è un servizio pubblico e quindi è giusto che alcuna pubblicità più contenuta
Una mi dice intermedio per network nazionali e un indice più elevato per l'emittenza locale e le radio che giustamente hanno problemi di
Tutela della propria sopravvivenza diversi a proposito l'altro di risorse credo che sia anche opportuno mi pare che in questo senso
I riferimenti anche del congresso della UIL azioni interessanti rispetto all'utenza i cittadini per esempio la coesione del canone RAI
Dovremmo tentare di fare uno sforzo è una scelta coraggiosa cioè
Liberare finalmente il mercato dell'informazione in Italia cioè costruire realmente il mercato dell'informazione che oggi è bloccato dalle concentrazioni quindi togliere per esempio questo insulso tetto quantitativo alla RAI però pretendere che la RAI ha basi campione ha basi canile perché esiste oggi un problema
Non riteniamo di utilità sociale del servizio pubblico quindi ragionevole che la RAI gli abbia proprio come altra faccia di una maggiore possibilità di stare sul mercato però anche il diritto dovere di parare i cittadini a costi avremmo detto politici quindi un abbassamento del cane
Comunicazione Track bianche nere il colore Macondo come segnale interessante di una giusta esigenza anche di rapporto con l'utenza
Accanto a questo esista e poi
Quindi
Oltre alla mancanza di leggi contra l'intreccio spesso perverso fra potere politico schede informative esiste una questione di attualità che io vorrei studiare qui faccio anche
Qui molto brevemente perché vorrei avviarmi a concludere
Fatto di grande attualità che ci sta allarmando sul quale siamo convinti debba essere sollevata una vera e propria questione democratica
Non vi sarà sfuggito quello che è avvenuto negli ultimi giorni
Sulla questione
Dell'interruzione dei film con gli spot pubblicitari peraltro la Camera credo che abbia ripreso stia per riprende la discussione su proposte di legge
Semplice da Sisto dipendente
Non vi sarà sfuggito che questi ultimi giorni
Un regista italiano poi fa il ministro ombra del Partito comunista retribuito comunista ha pensato di istituire questo tipo tosto il gabinetto ombra fa il ministro ombra della
Forma un giornale
Il solito a queste sortite parlo del sabato
Roma sta caratterizzando proprio per questo suo ruolo provocatorio ha posto un problema tra l'altro
Poi Ettore Scola ha spiegato oggi in due interviste molto chiaramente
Falsificando anche la storia di un suo film che poi è stato trasmesso dalle reti della Fininvest
Per il quale la Fininvest per averlo interrotto un misfatto a Prato pagato una penale ecco questo linciaggio questo
Sospetto lanciato da alcuni giornali pensò sabato penso al Giornale di Montanelli proprio per il fatto che Ettore Scola come ministro ombra del Partito Comunista
Si è battuto in prima persona insieme a tutti quanti noi terra esigenza ormai considerata ovvia da tutta Europa c'è una direttiva europea TV senza frontiere appena varata che ha tra i punti e malgrado un tentativo devo dire che il governo italiano peggiorarla qua e là
Nei vari consigli dei ministri contiene comunque questo concetto dell'integrità dell'opera che non è un concetto rivoluzionario non è un concetto giacobino non è un concetto mi spiace tenti di se ne sia andato leninista no perché ho letto che ha introdotto questo
Elemento di polemiche un altro convegno vostro congresso e quindi non ne parlo e affermazione di identità culturale di un prodotto ho fatto questo esempio guardate perché insomma io credo che qui non siamo in sede
Anche opportuna per ragionare un po'più in là degli aspetti puramente formali c'è un grande rischio oggi democrazia e per fare quella
Per riavvicinare
Cittadini informazioni la società civile l'informazione per rompere i diaframmi e per rompere il meccanismo che si è determinato in Italia serve una mobilitazione straordinario un grande confronto unitario
Però libero da preconcetti e senza tutele come oggetti ci sia consentito dirlo da parte dei partiti di maggioranza
Di questo o quel trust dove siamo per regolare tutti quanti i trust è una battaglia
Nella quale sentì sentiamo vicini per esempio lavoro che molto opportunamente adesso
Verso insieme il sindacato dei giornalisti insieme alle tre confederazioni l'abbiamo visto con grande interesse il fatto che da parte sindacale si riaperta questa questione anzi ci auguriamo di poter lavorare in questo senso in modo comune un dei punti
Di arrivo possibilmente
Unitari però avendo ben presente che queste lo spunto dentro il quale oggi ci troviamo e quindi vorrei dire
Riapriamo quindi una battaglia antitrust che abbia queste coerenza di questi criteri
Battiamo ci prova normativa antitrust che riporti l'Italia in Europa
Che rimette in gioco l'Italia in un contesto in cui oggi rischia di essere da quando fu una norma li positiva nel mondo della comunicazione oggi un'anomalia negativa
Cerchiamo quindi di lavorare e abbiamo forse poco tempo per farlo per andare
Legislazione
Che si fondi su un sistema di regole di certezze per tutt'chi fa l'imprenditore chi fa l'operatore chi fa il professionista per i cittadini ecco questo è lo schema notizia c'è un sistema democratico qui nessuno venga penalizzato per principio però in cui tutti possano agire un sistema plurale
Fatto di un pubblico e di un privato altrettanto regolati
E fatto di una presenza locale
Concreta e non solamente dichiarata e di una vera autonomia dei professionisti dell'informazione la cui libertà oggi viene messa oggettivamente incalza dal tipo di andamento che oggi è in corso vi permettete un'ultima battuta ho concluso
Lo ha detto ancora porta da Pino la legge in fase di ripresa c'è una questione ancora più immediata che qui mentre si può da subito lanciare dato in questi giorni ha avuto una certa eco anche diverse prese di posizione
C'è un mondo particolare apparentemente considerato minore quello delle radio che potrebbe essere regolamentato subito
In modo molto unitario
Del tutto differente per gli interessi in gioco per i flussi finanziari assai più modesti anche per le caratteristiche del mezzo del tutto differente dagli altri settori e quindi perché non partire da qui sarebbe anche un segnale positivo punto di avanzamento
Di credibilità maggiore dalle forze politiche rapporti con informazione ecco questi sono alcuni degli argomenti che ci piacerebbe
Oggi potere discutere liberamente ferma restando questa nostra denuncia molto secca di quello che riteniamo alcun pericolo per la democrazia italiana speriamo di trovare tutti quanti voi per interlocutori aperti unitari grazie
Variopinta
Questo nostro primo confronto si possa chiudere con l'intervento della segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana Giuliana Del fu Del Bufalo che rappresenta per l'appunto
Gli operatori dell'informazione Giuliani
Bisogna innanzitutto insomma no Rocca
Però innanzitutto sottolineare
L'importante
Di questa tavola rotonda la scelta dell'UE
Per di dedica all'interno del suo congresso uno spazio all'informazione dimostra quale grande sensibilità a questa confederazione Ardia nei confronti di quello che io non credo sia un tema specifico non credo sia una questione che riguarda ho i giornalisti e non di questo settore ma credo nove nostro organizzazione e convinta sia una grande questione nazione è una sensibilità quella di Giorgio Benvenuto e della sua organizzazione che noi abbiamo avuto già occasione di verifica
Quando durante il rinnovo del contratto
Abbiamo dovuto affrontare
è una questione che si collega molto strettamente al problema delle concentrazioni vale a dire la questione delle sinergie c'è una forma di concentrazione assai più facilmente realizzabile non sono né c'i complicati passaggi di pacchetti azionari una forma di concentrazione che si ottiene passando direttamente attraverso informazioni quel grande pericolo a cui si fa spesso riferimento quello dei giornali fotocopia quel modo di organizza per informazioni in modo che un'unica centrale controlli centinaia se non milioni di copie di giornali
Allora noi trovammo al nostro Franco prima sulla tutela umile poi anche le altre confederazioni oggi con le confederazioni siamo tornati a discutere perché abbiamo la consapevolezza che non potremo mai
Da soli imporre la questione informazione al Governo al Parlamento perché su questo piano si Zevio credito
Chiesa dei diritti collettivi di quei cittadini che hanno bisogno di essere informati per essere appunto cittadini coscienti e consensi
Diamo
Chiesto quindi alle confederazioni di far però via
La questione dell'informazione senza evidentemente neanche immaginare che se potessero far propria la nostra piattaforma su questo tema ma chiedendo invece un confronto sui contenuti
Sulle ipotesi soluzioni sulle cose che possono e debbono essere fatti in tempi anche
Noi abbiamo elaborato una serie di proposte che attraverso il Garante vittorie abbiamo trasmesso al Parlamento e che nei prossimi giorni consegneremo al presidente del Consiglio Andreotti
Forse è vero quello che dice Intini che le leggi non hanno capacità taumaturgiche me accerto questo non può costituire un alibi per il Parlamento per le forze politiche per continuare a non intervenire
Qualche anno fa hanno ricordava Corasaniti la quattrocentosedici è stata riformata
Giallo ora il sindacato dei giornalisti non soltanto da oggi vinte già al
Allora è anche negli anni precedenti il sindacato dei giornalisti sugli ESE che la quattrocentosedici fosse trasformata in una vera legge antitrust il nonno e per vedere se le caratteristiche di assistenzialismo che aveva
Fosse una legge meno modellata sull'impresa e più sono informazioni non fummo ascoltati neanche dal pc perché c'era la questione del finanziamento dei giornali di partito
E fu al peccato perché allora noi chiedevamo che periodici fossero inseriti nella normativa antitrust e se fosse stato fatto probabilmente alcuni recenti avvenimenti si sarebbero potuti governa
Ma comunque continuiamo insiste la quattrocentosedici debba essere riformata a partire dall'articolo uno laddove si dice
Che il capitale pubblico non può entrare nel settore se non nelle testate regionali aperte pure bene noi crediamo che oggi siano maturi i tempi per ripensare anche quell'anno chiediamo che la legge per l'editoria si è modellata sull'informazione non più sull'impresa che finiscano le assistenze che ancora surrettiziamente sono davanti
Chiediamo che la legge
Per l'editoria
Di quella legge o meglio basterebbe
Che si concludesse
L'iter della proposta di legge battaglia antitrust per dare poteri reali l'intervento al Garante
Perché il garante per l'editoria oggi
E divenuto lungo momento di garanzia Rispetto
Alle venti ore poche che esistono quelle che potranno essere e quindi è necessario l'ufficio del Garante che il Garante abbiano poteri realmente
Noi abbiamo chiesto
E continuiamo a chiedere la legge di regolamentazione del sistema radiotelevisivo sulla base delle indicazioni date dalla Corte costituzionale ma riteniamo anche qui sono totalmente d'accordo
Convinta che la situazione della radiofonia stia un'emergenza nell'emergenza che se non si riesce in tempi rapidissimi e credo cliniche nessuna come dire nessun ottimismo sia autori
Nato si non si riesce in tempi rapidissimi ad arrivare alla legge bensì faccia almeno lo stralcio per la radiofonia ogni giorno in questo Paese c'è una radio che chiude
E chiediamo che all'interno della legge sull'emittenza sia tutelata emittenza locale in modo non assistenziale ma con interventi di sostegno che va possono andare dalla
Defiscalizzazione dello degli oneri sociali al Credito industriale consorzi di servizi perché il realmente le tv le emittenti locali
Possano vivere e almeno smettere di morire
E ancora sulla reale cerco di essere molto rapida perché abbiamo fatto davvero molto tra
Ne siamo stati a volte
In quella logica di guerre per bande a cui ci si riferiva prima siamo stati a volte accusati di essere il partito di Berlusconi perché criticavamo la RAI e continuiamo a criticare
Sebbene difendiamo concorse con convinzione la centralità del servizio servizio pubblico ha bisogno di certezza delle risorse per questo noi chiediamo un meccanismo automatico perché l'azienda sia sottratta
Quello che accade ogni volta che la Commissione di vigilanza che sarebbe francamente ora di abolire si occupa del tetto pubblici
Quindi certezza di risorse pienezza di poteri nei suoi organi dirigenti è ancora viva sulla nostra pelle
L'esperienza tra
Angelica di un consiglio d'amministrazione scaduto e inattesa per anni di essere rinnovato una grande azienda non può essere gestita in questo modo fra pochi giorni scade il consiglio d'amministrazione e il presidente dello struzzo
Noi abbiamo chiesto al governo
Che proceda come ritiene libero c'è e al Parlamento perché la commissione vigilanza che non nomina che proceda come intenda procedere con la prorogatio con il rinnovo la cosa non ci riguarda ma che nipote non ci sia un vuoto di potere
Perché soltanto in questo modo garantendo all'azienda RAI un governo sicure eccetto si difende il servizio
Ho sentito come spesso gli accade quando partecipo a questi dibattiti esaltare
Dei giornalisti
E giusto forse farlo qualche volta ho la sensazione
Che si cerchi a tutti i costi un responso il ruolo del giornalista certamente importante ma
Non può essere caricato di responsabilità che spettano ad altri le regole per il sistema dell'informazione non possiamo scriverlo e nove per fortuna
E il Parlamento che deve fare
Però noi siamo disposti
Come è giusto e doveroso a ragionare sul nostro ruolo sui nostri doveri sui nostri vizi
Sappiamo bene
Che quando si parla di guerra per bande noi non siamo innocenti
Che a questa guerra per bande molti troppi Dinoi partitici che la logica della partenza spesso prevale sulla deontologia professionale su quell'autonomia che chiediamo ad altri che voi stessi non siamo in grado di esercitare San
Tanti di essere esageratamente attenti ai potenti straordinariamente disattenti e violenti con i deboli
Inutile che ricordo è una platea attenta come la vostra discende nei confronti delle quali possiamo provare solo vergogna dalla storia della piccola a me
A tante altre a quella orribile televisione verità che prevale oggi nel servizio pubblico non è quello del servizio pubblico che non intendiamo dire difendere non è la vittima o l'imputato sbattuto del
Ma nel pronto soccorso
L'ente non è questo il ruolo del servizio pubblico non è per questo che i cittadini pagano un canone non è per questo che chiediamo una certezza sul
Dicevo siamo coscienti dei nostri vizi dei nostri difetti
Della nostra tendenza schierarci contro la partitocrazia il nome di un padrone più potente a favore della partitocrazia contro altri padroni
Stamattina in treno letto una cosa
Che può sembrare molto marginale ma che invece è un segno grave e preoccupante di questa logica dell'appartenenza
Su un settimanale uno di quelli che le cellule
C'era un articoletto prudentemente non firma
Si parlava dell'Ansa la più grande azienda informazione scritta di questo Paese
Un'azienda dove lavorano circa cinquecento giornalisti che potranno forse anche essere accusati di un pizzico di ufficialità di troppo ma che nessuno manco tranne bontà sua l'onorevole Sbardella suo amico giubilo ha potuto con prove accusare di parzialità e di faziosità
Vede questo articoli
Con uno stile da
Giornale sovietico degli anni Cinquanta
Si ipotizza che un cambio di direzione a Lanza significasse l'ingresso della lottizzazione in quell'azione
Ebbene
Dopo trent'anni circa ventisei non mi ricordo
Il direttore dell'Ansa
A settanta anni che credo abbia diritto come tutti
Al meritato riposo
Sta per lasciare la anzi
A sostituirlo non è chiamato un uomo difetti
Nel suo vicedirettore da trent'anni in azienda
E al posto invece direttore dal caporedattore centrale da venticinque anni grazie
Il sospetto che uno appartenga a una e che l'altro o l'altra basta a questo collega quel geniale tendinite
Che la lottizzazione interpellanze io mi chiedo
Se quel giornalista si è alzato dalla sua scrivania si è recato all'Ansa ha parlato con questi dirigenti a parlare
Con i giornalisti dell'ANSA con il comitato di redazione sono certa che non lo ha fatto l'importante e seminare il sospetto
E allunga
E allora è giusto
Che noi giornalisti diamo prova
Mentre chiediamo
Il volere regole anche per noi
Il volere anche noi sottostare avvenire
Non potete pretendere ancora di essere sempre impuniti è il punto
è per questo che chiediamo la riforma dello che liberalizza l'accesso alla professione perché finisca lo scandalo delle clientele delle lottizzazioni delle raccomandazioni e di quant'altro
Vogliamo che anche in Italia come in tutti i Paesi europei è giornalista che fa il giornalismo
Ma vogliamo anche che l'Ordine professionale dipende da il nuovo e il tribunale
Della nostra deontologia
Prima che altri ci impongano codici no dobbiamo scrivere e rispettare il nostro ma la riforma dell'ordine poiché esso è stato istituito dominante da una legge passa anch'essa per Maggi
E qui chiediamo al Parlamento
Di accogliere questa nostra richiesta
E di riforme l'ordine professionale
Ecco io credo
Sicuramente l'ho dimenticato molte cose importanti
Però ho la sensazione
Che un po'di ottimismo
Sia giustifica
Perché sarà anche vero
Che nel dibattito ampio che si è sviluppato
In queste ultime settimane in questi ultimi mesi ci sono tanti interessi di parte e qualche ipocrisia
Ma sicuramente c'è anche una consapevolezza più diffusa che l'informazione non è una questione che riguarda solo i giornalisti i lavoratori del settore
Ma la questione per la quale veramente la democrazia in questo Paese grazie
Ringrazio nome del congresso della UIL compagni Intini dottor Iorio dottor Corasaniti
Portata di novità Giuliana Del Bufalo per avere voluto in una situazione anche un po'schiacciato dei tempi la necessità di far coabitare nella nella stessa seduta pomeridiana due tavole rotonde di portare un contributo importante interessante ad una provocazione in senso positivo che il congresso della UIL ha voluto portare sul discorso delle concentrazioni anche in riferimento ai problemi del pluralismo e della libertà
Di informazione spiace che abbiamo potuto abbiamo dovuto costringere i nostri amici invitati ad un dibattito sofferto e soprattutto anche di fa sì che questo importante stimolante e delicato argomento non abbia potuto trovare più ampio dibattito ma penso che proprio da questa tavola rotonda il rapporto tra sindacato confederale forze politiche istituzioni e soprattutto gli operatori dell'informazione dell'associazione giornalisti possa continuare anche soprattutto con loro sul piano dell'iniziativa e di iniziativa di iniziative congiunte
Io mi permetto di poter dire che il dibattito che qui si è tenuto con le convergenze anche si sono realizzate al di là degli accenti diversi innanzitutto
E pertinente con le tematiche che la politica la proposta politica del sindacato dei cittadini
Ha espresso esprime e che si è tutto dentro anche la discussione che abbiamo iniziato che continueremo nei prossimi giorni questo decimo Congresso confederale
Sono d'accordo con vita nel dire che questo nostro Paese al di là dei grossi risultati che abbia ottenuto sul piano economico sociale soprattutto dell'evoluzione democratica su quest'ultimo terreno
Marca qualche limite nel senso che se il pluralismo non sarà effettivo sul piano culturale dell'informazione non si potrà dire di avere un democrazia compiuta
Come ricordavano tutti mai particolari intimi anche altri però e possibile
Poter ancora accettare che pochi pochissimi che tutta la stampa si mano pochissimi gruppi editoriali che come dici di diceva il nostro amico Corasaniti
Definirli tali sono ottimismo in quanto per loro per la loro natura di gruppi economico industriali l'informazione e attività accessorie strumentale
Perché in qualche qualcuno di essi si tratta di veri partiti traversa trasversali gruppi politico editoriale
La volontà dice porta
Da Dino interpretando credo una volontà comune di tutti coloro che sono seduti a questo tavolo almeno io mi auguro alla volontà di cambiare questo stato di cose presente
E presente partendo dalla una necessità ristabilire le regole del gioco
Questo mi pare sia un impegno che possiamo prendere in questa tavola rotonda ognuno faccia la propria parte nelle serie nei terreni che vi sono più propri la legislazione carente
Va rimodellata anche se come diceva Intini una legislazione di per sé anche una buona legislazione non basta
Sia sul terreno antitrust come sul piano per così dire di una modifica dei comportamenti delle prassi di addetti della è un po'logica in questo contesto io penso che un'azione sindacale che più propria del nostro essere soggetto collettivo ma non istituzionalizzate almeno ancora e quindi in un rapporto di un rapporto stretto sempre più stretto tra l'associazione dei giornalisti e Federazione CGIL CISL UIL
Può produrre dei risultati producendo innanzitutto un più ampio confronto impegnando le istituzioni Parlamento le forze politiche a confrontarsi sulle proposte che potremmo mettere in essere affinché
La modifica
Dei regolamenti delle normative produca Effetti sperati in questa direzione
Voglio concludere
Una cosa in questo se colgo l'occasione anzi ringraziando anche la nostra federazione di categoria crea istituzionalmente più rapporti che non le confederazioni con voi
Di aggiunge mia la solidarietà che loro stessi gli hanno espresso in questa battaglia date o avete iniziato per portare avanti in RAI d'accesso
Allora di cui tu hai accennato prima alla
La soluzione alla professione nei termini che tu giustamente ha indicato Zuliani
Però c'è da dire questo
Anch'io sottolineo buona battuta dato il tempo le cose che dici vin ultima
Che ricordava anche Intini
Quando si chiedono regole ed è giusto
Normative regolamentazioni innanzitutto si è legittimati quando le pratichiamo fra Dinoi
Lungi da me
La presentazione di insegnarle gli altri
Ma ne ha parlato Intini hai parlato sopra tutto tu che sei dal segretario generale della categoria
E quello di un codice magari non scritto comportamentale la deontologia professionale diceva mi pare Corasaniti che in tema di pluralismo
Rivendicava una grossa funzione alla formazione alla cultura perché tanto più pluralismo sarà lì tanto più sarà in uscita cioè quando si diffonde
E allora di questo bisognerebbe sempre esercitare il massimo dello sforzo per poterlo poi rivendica inviati debbo dire chiudo proprio con questa nota che non vuole essere polemica ma proprio per dire
In concreto a cosa mi riferisco
C'è stato oggi un TG tre queste sulle liste
Di questo congresso
Attiva la mattinata qui non c'entro niente quindi le concentrazioni di gruppi di potere
Ma tale
Ridurlo di quattordici
C'è stata una mattinata molto densa che si è protratta anche ripeto data l'organizzazione fino alle quattordici di un dibattito molto corposo interessante e devo dire anche vivace
Con un contributo portato anche da come il governo che interessa non solo i delegati ma interessa anche la comunità perché riguarda riguarda problemi come il fisco le decisioni che il governo si appresta ed altre
Ed altre importanti i lati importanti contributi vieni venuti da dirigenti sindacali politici eccetera non è possibile allora che un servizio sia riassunto in maniera molto parziale togliendo quindi alla pensa alla collettività ai cittadini la possibilità di avere un'informazione un'informazione compiuta
Anche se pur commentata parzialmente ma compiuta sul messaggio sui messaggi sulla sulla dialettica che si è sviluppata io in un momento importante come dallo stesso TG tre col suo servizio ritenuto
Regionale ma comunque quando parlava comportamenti editi ontologia professionale ricordiamo l'apparenza del legittimati a rivendicare al potere il giusto pluralismo e le regole che dovevano far praticare grazie