L'intervista è stata registrata venerdì 3 giugno 1988 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Genova, Inquinamento, Mare, Navi, Nucleare, Rifiuti, Verdi.
La registrazione audio ha una durata di 20 minuti.
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LV
E torniamo a parlare del caso della Zanobi alla cosiddetta nave dei veleni che sempre all'Aran ancora nel porto di Genova è stata anzi spostato addirittura nei giorni scorsi dalla molo dello scalo degli chiama bili perché puzzava troppo
Nella notizia del giorno sono che ora a bordo l'ammiraglio francese che il direttore marittimo della Liguria è nominato commissario straordinario della Protezione civile per il caso di queste scorie industriali dei dieci mila ottocento fusti portati in giro da tutto il mondo in tutto il e ora rispedì dieci al mittente dai siriani che si sono rifiutati di fare da pattumiera appunto alle industrie chimiche italiane
A bordo della nave e l'ammiraglio francese ha disposto che fossero portati dei topi delle degli animali dalla Oria delle cavie per verificare la pericolosità dell'ambiente dell'aria sostanzialmente che irrespirabile che ha provocato già dei danni alla salute dei marinai che per quasi tre mesi sono stati Abu ordo di questa nave dal porto di tutti siano di Tartus fino a Marina di Carrara e poi a Genova in una lunga odissea che per loro per il momento si è concluso ma rimane aperto questo problema ma delle scorie industriali partite nel febbraio del mille novecentottantasette quasi clandestinamente dal porto di Marina di Carrara lì sono ritornare dopo una peripezie in giro lunghissimo intorno al mo'con doppi ma Gibuti poi in Venezuela e ogni volta venivano rifiutate e rispedite al mittente la Proprietà ricordiamo di queste scorie della Gelli Vaxi un'industria una vita di smaltimento di scorie industriali della provincia di Milano della cittadina di opera la gelida Xu ora rifiuta ogni debito circa la sua responsabilità il ruolo di questa azienda è stato quello di aver semplicemente ritirato
Con un forte guadagno incassa andò un'ottima somma per il carico delle tonnellate di queste scorie di questi bidoni di scorie tossiche provenienti dalla voi l'azione di industrie chimiche la industrie questa Gelli ex ha ritirato queste scorie poi le ha semplicemente inviate in giro intorno al Hondo alla ricerca disperata di qualcuno che senza tanti complimenti se ne liberasse o buttando le in mare cosa estremamente criminale perché inquirente appunto preminente tutti i vari dove queste scorie venissero buttate oppure interrarlo le alla bell'e meglio nei Paesi del Terzo e Quarto mondo mettendo così in luce un fenomeno questo della NATO Zenobia soltanto una punta di un iceberg un fenomeno che in Italia insiste anche se non è o ancora all'ordine al giorno sulle pagine di tutti i giornali quello cioè del traffico disco oli industriali che al pari del traffico delle armi un mercato fiorentini Simo per l'industria italiana invidiamo ogni anno almeno cinque milioni di tonnellate all'l'anno di scorie industriali ai Paesi del Terzo Mondo perché questi interni non le smalti Scano in modo probabilmente poco pulito e senza adeguati controlli ambientali abbiamo in linea o ora Romolo Benvenuto del della Legambiente della Liguria nonché funzionato il gruppo
Verde regionale
Della Liguria e che già in passato ha fornito per radio radicale delle informazioni sulla situazione della nave Zanobi a lo chiamiamo ancora molta proprio perché la nave e a Genova ed a Genova posso venirci in le notizie più precise per questo diamo voce ora Luís per per farci raccontare come la situazione disto che trovo benvenuto né uno dei protagonisti uno di quelli che stava seguendo la vicenda da vicino
In alternativa attualmente attraccata al molo Duchessa di Galliera nel nel porto di Genova si era parlato nei giorni scorsi che un suo eventuale Costa mentre per il quale c'era stato un parere negativo io direi a questo punto anche abbastanza infondato di alcuni presidenti delle circoscrizioni
Del Ponente genovese lato nord in questo momento a Oporto queste carriere che sono state diciamo caricata sulla nave per verificare i livelli di tossicità dell'aria temo che queste cavie attualmente non non abbiano subito subito danni la scelte che coordina l'operazione di smaltimento dei furti a dichiarato nei giorni scorsi in una conferenza stampa qual è il percorso che intende seguire per diciamo smaltire rimasti nei fusti ci ha detto che tutte le Fiori che vanno dal campionamento e analisi dei materiali alle l'eventuale ricondizionamento dei fusti alterati allo scarico della nave il trasporto e lo smaltimento finale nella nascita date ad un unico o a più ditte private dalle quali certe aperta alla scorsa i quattro miliardi che evidentemente fanno fanno gola dove e come Legambiente avevamo proposto all'ammiraglio una sorpresa decalogo per
Lo smaltimento corretto ecologicamente corretto e
Sicuro dal punto di vista sanitario di di questi materiali tutto sommato ci pare che nel decalogo sia seguito nelle sue grandi linee abbiamo preoccupazioni grandi per il fatto che invece le analisi ad esempio sia
State affidate alle stesse ditte che forse condurranno lo smaltimento crediamo che invece sulla base le analisi debbano essere fatte vita
Strutture pubbliche sulla base di queste analisi debba essere individuata la ditta in grado le
E l'impianto di trattamento finale in grado di smaltire queste
Ecco ma a questo proposito finora abbiamo sempre parlato in termini piuttosto generici del contenuto della nave si è detto ci sono dieci mila ottocento bidoni sono dei fusti contenenti scorie Tom sì che provenienti dalle lavorazioni delle industrie chimiche ma finora non si è mai potuto specificare perché l'informazione su questo non c'era sul contenuto effettivo di questi bidoni cosa c'è dentro questi bisogni così pericolo lo so che ammorbato l'aria dell'Ana Ave e ammorbato anche l'area del porto di Genova per cui è stata dovuta spostare questa nave che ha provocato o tutta una serie di irritazione agli occhi alle vie respiratorie un'altra serie di disturbi anche se forse qualcuno potrà considerare ieri però bisognerà vedere cosa esiterà poi poi nell'andar del tempo ai marinai che hanno vissuto a bordo della nave per quasi tre mesi a fianco di queste scorie e degli altri marinai che dal febbraio del mille novecentottantasette hanno portato in giro
In giro sui mari di tutto il mondo sempre questi bidoni beh io premetto che
Assolutamente necessario granaglie vengano rifatte vengono rifatte come ha detto vengano rifatte a cura di autorità governative italiane che diano garanzia di affidabilità
Ed è assolutamente inspiegabile che a una settimana dall'attracco a Genova nessuno abbia ancora incominciata penalizzare solo adesso l'ammiraglio francese fa sapere di aver scelto come consulente ai professor Carlo Merli dell'università i di Roma che è venuto a Genova solamente i ieri e per cui le analisi nota ancora ancora non le abbiamo un'altra fonte di preoccupazione al fatto che l'ammiraglio ha detto che l'anagramma fatte a campione invece ne chiediamo granai vi siano fatte su tutti i gusti per individuare cosa c'è quali sono le sostanze tossiche da Vialli quindi o lo smaltimento scorretto premesso questo ne abbiamo a disposizione del Maine cufici Ale del dei materiali contenuti nei fusti sulla base del contratto stipulato tra la Celli varie e l'armatore Linx quando la nave partita da Marina di Carrara ci tenga presente che comunque il carico potrebbe essere cambiato nel senso che i porti di attracco sono stati molti che potrebbero esserci aggiunti altri materiali a quelli già contenuti e che comunque l'elenco ufficiale non dati non non da dipende spesso garanzia di assoluta sicurezza nel senso che questo è un pezzo di carta necessario per verificare de il contenuto corrisponde a quello a quello che c'era scritto sulla carta tenuta presente queste premesse i contenuti di questi fusti perlomeno la partenza come ho detto sono i più vari ci sono resine polimeriche date sia fanghi da impianti di verniciatura restituiti illazioni vernici resine sintetiche restituiti i trattamenti elettrochimici coprodotti colorati restituisca ad aprile filtrazione restituiti miscele di solventi clorurati e non procurarsi restituiti ritirati dagli studenti rifiuti solidi proveniente dalla polizia ritorni industriali residui di pesticidi e fitofarmaci non più di non più utilizzabili restituiti i prodotti farmaceutici prodotti per uso domestico addirittura quindi anche il tempo decide per tutti pare che le difese il tentativo che fanno campagne promozionali speciali con particolari confezioni una volta finita la campagna invece di utilizzare detersivo puntino via tutto addirittura tipi di materiale da imballaggio farmaci e cosmetici non più utilizzabili e quindi come si vede i materiali sono i più vari con tossicità e pericolosità diverso
Il fondo dei vari materiali in questa condizioni di assoluta incertezza è necessario come dicevo che l'analisi vengono fatte siano accurate siano attendibili ed efficace Crespo in Versilia
Un noi abbiamo io non capisco come mai l'Istituto superiore di sanità ad esempio non è stato interessato tutto queste come mai si conosce affidino le analisi scientifiche a ditte private che poi i devono anche smaltire i furti che per cui avrebbero potrebbero avere interesse effettuare a omettere determinate analisi per per difficoltà poi a smaltire sostanze
Che eventualmente venissero approvate né nel reame rifiuti ecco a questo proposito degli organi di informazione la stampa i giornali danno la notizia che giunto a Genova un
Chimico illustre almeno così viene chiamato a Carlo Merli e membro della commissione Grandi rischi del ministero della Protezione civile è cosa già qualcosa circa il suo operato no
Il professor Merli
Per adesso non ha ancora iniziato a fare analisi su questi fusti ha dichiarato che la maggior parte di questi furti presumibilmente potranno essere smaltiti attraversa termodistruzione volgarmente incenerimento e che per qua riguarda i rifiuti di carattere in organico quindi quelli contenenti eventualmente metalli pesanti si ricorrerà ma discariche questa è una cosa del tutto ovvia che già sapeva a una settimana fa e non si capisce come ma anche per smarriti mai tempo per avere a disposizione un esperto tra l'altro un esperto penso sia che poco
E come mai comunque non siano ancora iniziate le analisi per capire per capire cosa c'è nei fusti ci chiediamo anche che cosa stia facendo in questo momento al ministero per l'Ambiente come mai nessun modo intervenga in questa vicenda tutte delegato alla Protezione civile
E il ministero per l'Ambiente invece non interviene né sul fronte dello smaltimento dei rifiuti né sul fronte forse ancora più importante della regolamentare etichettare
Il trasporto extra comunitaria dei rifiuti industriali che sembra in Italia un fenomeno di di di così grande di così grande rilevanza come D'Aversa che attua Comunità economica europea come avevo chiesto anche noi
A proposito di questo secondo ultimo intervento il ministero dell'Ambiente ha delle competenze molto più precise forse non tanto quello per intervenire circa lo smaltimento cioè non ha un un esecutività la possibilità di esecutività circa le scorie il ministero dell'Ambiente comunque anche questo sicuramente un argomento importante e che appunto una domanda un interrogativo che giriamo e rivolgiamo al Ministro dell'Ambiente il socialista Giorgio Ruffolo che tra l'altro in questi giorni non è non è solamente sotto tiro in questo caso per l'Avezzano abbia ma anche per il decreto Enichem che ieri la Camera dei deputati ha bocciato mandando in questo modo sotto per la prima volta il governo De Mita ma un decreto che come ho avuto anche la partecipazione politica delle ministro socialista Giorgio Ruffolo dunque qualche neo nel campo della politica ambientale in Italia sull'operato al ministro buffo ma soprattutto dicevi tu qualche neo nell'operato dell'ammiraglio francese delle commissario straordinario della protezione civile che atteso o più di una settimana una settimana per cominciare a a porsi il problema di cosa c'è dentro i fusti ecco domenica scorsa InterRail poi già in una volta intervistato il coro e l'ammiraglio francese non siamo più riusciti ad averlo al telefono dopo quell'intervista e allora gli chiesi appunto se lui avrebbero agito da solo se in in concorso con comitato di Esperti mi rispose che la domanda era piuttosto ingenua ora una settimana dopo questo comitato di esperti mi sembra che ancora non non esista e benché sia stato promesso forse anche questo un argomento di conversazione circa questo problema della Zanobi a che con ti sembra di per sé semplice ma poi si rivela in questo modo abbastanza irrisolvibile questo problema però della nave Zenobia Moro vorrei sollecitati anche su un altro aspetto di questo problema cioè il fatto che tuttora oggi questo è un caso che si presenta come isolato ma forse presto potrebbero rientrarci altre navi con le scorie seguendo l'esempio dei siriani altri Paesi potrebbero respingere le scorie italiani inviati in tutto il do e alterava i potrebbero ritornare a bussare al porto di Carrà a Rodi genero o di non so quale altro porto il de scoprirebbe così il grande scandalo del dell'esportazione dello smaltimento allegro delle scorie industriali dei Paesi del Terzo e Quarto mondo un problema dunque questo Della Zenobia che la punta di un iceberg di un problema più vasto e filone al quale non c'è soluzione dove cioè
Mettere le storie industriali
Perché questo problema dell'altra novità sembra essere
Effettivamente la punta di un iceberg i dati che abbiamo a disposizione indicano che i rifiuti industriali
Vengono smaltiti in maniera ragionevolmente corretta cioè avviate piattaforme di trattamento autorizzati a questa a queste operazioni in misura del solo cinque per cento della produzione effettiva dei rifiuti in Italia
Avevamo pensato prima che scoppiasse il caso Tano abbia già da dalla sua partenza dalla ma da al porto di Marina di Carrara che i rifiuti non qualche modo venivano in parte esportati in paesi della Comunità economica europea per la gran parte invece purtroppo rilasciati nell'ambiente
I fiumi e i vari e campagne italiane scopriamo invece che forse la la questione rifiuti industriali ancora più esplosiva con questo probabile traffico di di navi che partono dall'Italia probabilmente questo atteggiamento venisse sequestrate cementa generalizzato il problema ancora più grave perché forse anche altri Paesi della CEE Paesi industrialmente avanzati effettuano lo stesso tipo di di operazioni di Monza è tornato il esportazione di rifiuti pericolosi nei Paesi poveri scopriamo abbiamo scoperto anche che il porto diceva basta tentando di attrezzarsi per dalla la movimentazione di imbarco di rifiuti industriali al servizio di reti tutta l'area industriale del Nord Italia è assolutamente indispensabile che a questo punto il governo italiano al ministero per l'Ambiente in particolare si dica una parola chiara sulla possibilità o meno da parte di un Paese industrializzato quale Alitalia di esportare rifiuti nei Paesi del Terzo Mondo Ste latte il il porto di Genova che attrezzi da movimentare rifiuti industriali per evitare che questi vengano scaricati nell'ambiente è l'operazione austeri insostenibile cerchia stretta spera esportare rifiuti industriali caricarli sulle spalle dei Paesi poveri del mondo evidente mentre l'operazione non ci sta più bene nei due casi le quantità ovviamente altri sarebbero di decisamente diverso e quindi chiediamo al ministro per l'Ambiente che tutta questa partita non venga lasciata nelle mani del del del del consorzio autonomo del porto di Genova e nelle nelle mani del cosiddetto libero mercato che poi pretese
Operatori senza scrupoli come la già elevata
Ecco dunque questo è un problema di più vasta portata ora vorrei ancora una volta tornare
La nave di per sé cioè la scelta di mettere a bordo della nave delle cavie dei topi da laboratorio per vedere se le esalazioni presente molto spesso se l'aria insomma e nociva secondo te è sufficiente a poter stabilire un'eventuale innocuità del carico cioè i marinai a bordo sono stati tre mesi non sono morti sul Col Paolo fulminati da queste incredibili esalazioni però probabilmente potranno avere in futuro
Dei danni mi e sanitari difficilmente calcolabili difficilmente prevedibili al momento attuale potrebbero avere delle ripercussioni in futuro cioè sul loro stato di salute Janet male cioè respirare un'aria cattiva non fa bene però non uccide sul momento e dunque la scelta di piazza arabo
Do dei topi non è un po'pressappochista
Nuova forse è anche un po'
Estremamente inutile Berti questa questa scelta comunque una certa parte hanno sufficiente evidentemente per la stabilire alte
C'era il pericolo di tossicità acuta problemi nell'alto sita cronica è ben altro per questo ne abbiamo chiesto che le operazioni di smaltimento dei rifiuti avvengano nel più breve tempo possibile perché comunque la situazione della nave attraccata a Genova è una situazione di emergenza e di rischia inevitabilmente diamo anche però che l'ammiraglio francese ha predisposto controlli sulla qualità dell'aria a terra quindi venti intorno alla nave e pare che questi controlli di Ahmad risultati soddisfacenti e anche i controlli sulla qualità delle acque
Anche questi controlli sembrano dare risultati soddisfacenti perché fortunatamente l'ammiraglio francese ha pensato a recuperare tutte le acque di sentina della nave tutte cui quindi tutte quelle acque che possono venire a contatto con i fusti aperti materiali lasciati a dentro la stiva respinto protetto Ionesco tutte queste acque vengono recuperati a Pordenone pettorina che attraccata vicino ad no piace vengono poi trattate diciamo così inquinate a cura del del porto di Gela
Ora non so se tu hai altre Orizio fornire chiudiamo un po'qui questa questa intervista questa conversazione con Romolo Benvenuto della della Legambiente della Liguria e del gruppo regionale verde ligure sulla questione dell'Avezzano della nave dei veleni ancora
O lo di di Genova nel porto di Genova io ringrazio ancora Roma Benvenuto e anche gli ascoltatori che ci hanno seguito
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