Concorrenza, bene pubblico

Prende la parola Massimo Calearo presidente dell'Associazione industriali di vicenza
Autorità gentili ospiti cari colleghi apro con grande piacere il convegno biennale del Centro studi di Confindustria che vicenza ospita con orgoglio un convegno dedicato alla concorrenza tema da sempre cruciale per il futuro dell'impresa e diventato in queste settimane di particolare attualità
La concorrenza e l'humus nel quale sono nate sono cresciute anche l'impresa di quest'area
Che in pochi decenni ha visto trasformarsi la propria economia in un grande sistema integrato di piccole e medie imprese
Qui come altrove sappiamo bene che concorrenza significa efficienza significa capacità di competizione apertura al mondo
Noi crediamo nella concorrenza perché una buona concorrenza garantisce a risparmio garantisce i consumatori e al tempo stesso premia riprese più capaci
Giorgio Lago maestro di giornalismo che ci ha lasciato un anno fa esprimeva la sua fiducia nella capacità delle piccole imprese io orientarsi nell'oceano della concorrenza globale
Ma ricordava che il successo competitivo è stato offerto anche dal coinvolgimento dei lavoratori a loro volta pronti a diventare imprenditori dal rapporto tra impresa e comunità
Da il consenso e dal sostegno offerto dalle istituzioni locali
Il nostro Nord-Est ha visto imporsi degli anni della grande espansione la voglia di lavorare dei suoi mille e mille imprenditori ma anche la loro capacità di innovare dipendere di esporli esplorare nuovi mercati
La cultura del lavoro e dell'impresa ha caratterizzato la nostra società
Perché non è possibile essere competitivi senza un contesto sociale favorevole
La concorrenza è un valore per la società tutta un valore così importante che deve essere condiviso dall'istituzione ad ogni livello diventando appunto bene pubblico
La società deve difendere la concorrenza come principio e come valore
Per far sì che tutti siano messi in condizioni di competere sul mercato
Quella della concorrenza è una questione non disgiunta dalla capacità del rilancio competitivo del nostro Paese
Rilancio sul quale pesano alcuni fattori critici che non possono più essere messi in secondo piano
Continuiamo ad avere un paese un'economia che viaggia su binari diversi e paralleli
Il binario dell'economia protetta da vincoli posti dallo Stato dove la concorrenza è bassa e il binario sul quale viaggia l'economia dell'impresa chiamate come è giusto che sia a confrontarsi con la concorrenza internazionale
Penso ancora a cosa c'è da fare per portare il Paese a livelli di avanguardia in settori fondamentali come la formazione la ricerca scientifica le infrastrutture l'energia
Fattori dal quale dipende anche la nostra capacità di attrarre investimenti produttivi Rivi dall'estero
Quelli che creano lavoro e ricchezza non quelli speculativi e finanziari destinati soltanto acquisire fette del nostro risparmio e delle nostre risorse
Affrontare questi nodi e risolverli è un dovere chi ci chiama in causa tutti come Paese
Alla vigilia di un voto importante come quello che ci attende serve la presa di coscienza da parte del mondo politico del fatto che queste scelte ci stiamo giocando il futuro non c'è più tempo da perdere
è necessario che il prossimo governo di qualsiasi colore esso sarà realizzi obiettivi che consentano una vera ripresa del Paese
Mettendo nel suo programma scelte chiare e coraggiose a sostegno di una decisa politica industriale
Non possiamo più permetterci di trasferire un debito pubblico crescente alle generazioni future
Non ce lo permettono l'Europa l'economia globale non ce lo permette il nostro senso di responsabilità
Quando penso ai giovani in particolare a quelli che hanno deciso di avviare o di continuare un'impresa provo un senso di profonda ammirazione di grande speranza
I giovani appaio più consapevoli dei rischi e delle opportunità questa stagione storica
Hanno incorporato il senso e il valore della ricerca della formazione e della concorrenza come fattori del progresso economico
Alle nuove generazioni dobbiamo consegnare un Paese forte efficiente con uno economia sostenuta da un sistema produttivo altamente competitivo
Sì i nostri capi di governo possono Organ gelosamente andare al G otto a rappresentare un Paese che è pur sempre un grande paese
Ciò è loro consentito dal fatto di avere alle spalle una struttura industriale importante
Nella competizione e nei rapporti economici internazionali contano i numeri e i fatti
è il sistema economico rappresentato da Confindustria ad esprimere numeri e fatti essenziali che legittimano i nostri esponenti politici a ricoprire certi ruoli internazionali
Per questo per il nostro Paese e non per interessi corporativi
Chiediamo a chi ci governerà una politica industriale interpretata non come un regalo o con un piacere di nostri confronti ma come un atto di responsabilità verso la collettività
Questo il senso di responsabilità presuppone da subito una scelta dovuta
Un minor prelievo sul reddito prodotto dall'impresa è e dai lavoratori che ridia tono agli investimenti a risparmio e maggiore serenità alle famiglie
Una riduzione del cuneo contributivo e fiscale che grava sulle imprese e sui collaboratori
Renderà più credibile una ferma nota all'evasione e al sommerso lotta che peraltro è comunque dovuta
Il cuneo fiscale contribuiti Ivo punisce oggi non ti crei inflazione ma chi crea ricchezza
Non si può creare un conflitto tra le parti sociali
Per il fatto che tra il costo che noi paghiamo e il reddito netto che va ai nostri di interventi si inserisce un prelievo del socio di maggioranza occulto dell'impresa in la cosa pubblica
Che amministra le nostre risorse informa tutt'altro che ineccepibile
Noi riconosciamo il primato della politica e il suo diritto dovere di amministrarsi
Ma qual è oggi il costo della politica del sottogoverno delle sovrastrutture amministrativi a tutti i livelli
Credo sia nostro diritto saperlo come cittadini e come principali generatori della ricchezza di questo Paese
La concorrenza non ha bisogno di sussidi ha bisogno di avere pochi lacci
Tra le o priorità di qualsiasi governo dovrebbero figurare scelte nette e rapide che portino ad eliminare il più possibile la burocrazia e gli sprechi della politica finanziati con i prelievi del lavoro
è importante per il Paese che questi obiettivi siano condivisi dal mondo politico
Abbiamo da poco assistito ad un magnifico spettacolo delle Olimpiadi invernali di Torino
Io Lippi a Dini sono nate nella storia come il momento in cui sporta determinava una tregua non scritta ma morale rispetto ad ogni motivo di scontro e di divisione
Ecco prendiamo questo spunto che è stato un esempio di efficienza italiana agli occhi del mondo
Per applicarlo a tutto il Paese
Applicando il concetto di tregua e passando a quello di collaborazione
All'Italia serve una grande Olimpiade politica e istituzionale
Un grande passo condiviso che porti tutti ha esprimere al nostro Paese una spinta verso la direzione del cambiamento e della competitività
Una competizione nel segno della lei alta e del rispetto
Nella quale ciascuno lavora per far vincere l'Italia
Questo è quello che ci deve dare la politica
è un obiettivo non è una chimera
Realizziamo lo concentriamo le nostre forze sugli interessi del nostro paese grazie
Autorità
Signore
Signori colleghi e amici
E con emozione che prendo
La parola per aprire il nostro convegno biennale del centro studi davanti a me vedo migliaia di imprenditori che hanno deciso di essere qui oggi a vicenza con noi per discutere sulle scelte necessarie per rimettere in moto l'Italia oggi purtroppo ferma
Confindustria ha voluto far ruotare le riflessioni intorno a una parola concorrenza
Per Confindustria e questo il perno del cambiamento
La concorrenza ma forse sarebbe meglio dire più concorrenza è una sfida per noi è una sfida per il Paese
E la sfida che vogliamo giocare mentre già stiamo reagendo alle difficoltà
Perché la concorrenza abbiamo scelto la concorrenza come tema del nostro convegno biennale nella convinzione che si tratta di un valore e perché in questa fase è necessario dare forza ad alcune idee guida che orientino l'azione di politica economica
Sin dal suo insediamento nel maggio due mila quattro il tema dalla concorrenza è stato posto al centro dell'attenzione da questa Presidenza oggi viene proposto qui come Progetto rivolto a tutte le categorie e a tutti i settori dell'interesse generale
Estranei per definizione alla contesa elettorale in corso abbiamo l'opportunità con il convegno di indicare a chi si candida a governare esigenze idee possibili soluzioni
E la nostra voce che vogliamo far sentire per disegnare un'Italia più forte
Confindustria ha sostenuto con forza e convinzione
Le liberalizzazioni e le privatizzazioni avviata in Italia all'inizio degli anni Novanta abbiamo condiviso e sostenuto il grande progetto di costituzione del mercato interno europeo e della moneta unica europea
In quest'ottica si inseriscono oggi la nostra azione a favore di un miglioramento del funzionamento dei mercati dei prodotti e dei fattori come quello del lavoro
E la preoccupazione con cui guardiamo ad alcune derive che si manifestano soprattutto a livello locale
Nelle scorse settimane abbiamo indicato alcune priorità che secondo Confindustria e indispensabile per seguire per restituire al Paese un livello di competitività adeguato alle sfide dei nostri tempi la prima e la concorrenza le altre sono innovazione università tassazione lavoro energia
A partire da queste priorità noi riteniamo possibile tracciare un percorso virtuoso di uscita da una stagnazione che ormai da troppo tempo sembra affliggere lega l'economia del nostro Paese
Proprio ieri le sue condizioni sono state descritte dalla Banca d'Italia con un amaro realismo e tra l'altro con piena identità di vedute con quanto Confindustria sostiene ormai da molti mesi
Secondo i dati Istat nel due mila cinque la crescita del PIL è stata pari a zero e da anni che la nostra economia segna il passo cresciamo meno rispetto al nostro passato rispetto ad altri paesi avanzati
Per la prima volta dal secondo dopoguerra l'Italia rischia di allontanarsi dal gruppo dei paesi più industrializzati
è un pericolo grave che va scongiurato del resto questa stagnazione troppo lunga per poter essere spiegata da fattori congiunturali
Essa trae le proprie origini in larga parte da problemi strutturali
Basti pensare che proprio negli anni nei quali in molti sistemi avanzati si diffondevano gli effetti benefici legati alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione
La produttività totale e cresciuta in Italia di appena l'uno virgola due per cento contro quasi l'otto per cento in Europa e quasi il quindici per cento negli Stati Uniti
Si tratta di un fenomeno che raramente viene registrato in un paese industrializzato e segno di un male che va al più presto curato in generale un Paese può crescere e svilupparsi al pieno delle proprie potenzialità solo se le sue imprese operano in un ambiente concorrenziale
Che le spinge all'efficienza stimoli l'innovazione e alimenti una tensione continua verso il miglioramento delle posizioni acquisite
E questo l'obiettivo che oggi deve darsi l'Italia elevare il grado di concorrenza di sistema
Non significa solo creare i presupposti per un abbattimento dei prezzi e un miglioramento della qualità dei beni e dei servizi che si producono questo è necessario ma non basta
Oggi si tratta di creare maggiori opportunità di crescita
Per le imprese di garantire la possibilità di ingresso nei mercati a nuovi talenti
Dobbiamo aprire l'Italia a nuove forze imprenditoriali abbiamo bisogno dell'Energia delle nuove generazioni
Più concorrenza vuol dire innanzitutto cambiamento continuo in una moderna e concorrenziale economia di mercato non ci devono essere posizioni consolidate una volta per tutte
The nostra impresa soprattutto quelle manifatturiere strutturalmente esposte
Alla pressione della concorrenza internazionale conoscono bene questo fenomeno esse hanno imparato a fare affidamento sulle proprie forze per emergere da un confronto competitivo che non fa sconti a nessuno
Sappiamo riconoscere i nostri limiti non abbiamo timore ad ammetterli l'industria italiana è chiamata a una vera e propria trasformazione
L'innovazione e l'ammodernamento organizzativo devono essere strumenti con cui riconquistare le posizioni perdute nei mercati tradizionali e crescere in quelli emergenti
Dobbiamo rafforzare la nostra presenza nei settori più prossimi alla frontiera tecnologica abbiamo l'obbligo di raggiungere una scala dimensionale adeguata
Indispensabile per approfittare delle opportunità offerte dall'integrazione dei mercati
Non vogliamo protezioni e non vogliamo sussidi quello che Confindustria chiede
Quello che Confindustria chiede e la rimozione di alcuni fattori di svantaggio competitivo
Che derivano da un carico fiscale insopportabile e distorsivo dall'eccesso di regolazione amministrativa e dalla insufficiente concorrenza in molti altri comparti
è essenziale che la concorrenza prevalga in tutti i mercati sono ancora troppo numerosi settori nei quali si annidano posizioni di rendita e dove lo stimolo all'efficienza e insufficiente
In troppi ambiti e pratica comune la cooptazione e lo scarso riconoscimento del merito
In questo clima si rafforzano rapporti malsani tra politica amministrazione pubblica ed economia che possono generare regole dettate da interessi specifici con vantaggio di pochi e danno di molti
Si alimenta così un circolo vizioso in cui si indeboliscono le capacità di reazione e la vitalità dell'economia e del sistema produttivo
Vediamo allora al nostro progetto di ricerca il convegno di oggi è un primo punto di arrivo di un processo di studio e di elaborazione durato molti mesi
Da oggi gli studi risultano
Di queste risultato di questo processo sono disponibili sul sito internet di Confindustria e la loro sintesi di è stata distribuita con la documentazione del convegno
I materiali di analisi che offriamo alla discussione si basano naturalmente su una selezione degli argomenti quella che oggi presentiamo non è dunque un analisi esaustiva sullo stato della concorrenza in Italia
Ciò avrebbe infatti comportato da un lato di tornare sui temi ormai già ampiamente dibattuti e dall'altro
Avrebbe imposto di includere nelle riflessioni ambiti e questioni troppo vasti rispetta l'urgenza dei problemi e alla tempestività che si richiede l'azione politica
I temi che vengono proposti all'attenzione di questa due giorni sono stati scelti sulla base di un criterio che privilegia le are del sistema Paese in cui è maggiore l'arretratezza rispetto all'esigenza di cambiamento
E quelle in cui è possibile immaginare attraverso strumenti legislativi amministrativi interventi realizzabili con celerità con la prospettiva di ottenere risultati apprezzabili anche in tempi relativamente brevi
Come tradizione dei convegni biennali di Confindustria del centro studi anche in questo caso sono stati coinvolti nelle ricerche esperti e studiosi del mondo accademico e di altre istituzioni di ricerca e di altre associazioni
A tutti loro va il nostro sincero ringraziamento per il prezioso lavoro svolto
I principi comunitari sulla libera circolazione la concorrenza
Insieme con l'azione politica dell'Unione Europea rappresenta nonostante i rischi di involuzione registrati nelle settimane passate la spinta più importante
Per aprire in Italia e negli altri Paesi europei
Molti settori soggetti a protezioni nazionali e locali
Negli studi realizzati in occasione di questo convegno un'attenzione particolare è stata riservata ai modi in cui l'applicazione di retta della normativa europea potrebbe favorire l'apertura alla concorrenza
Soprattutto di alcuni settori dei servizi che nel nostro Paese godono ancora di storiche protezioni che ne limitano la crescita e i benefici per i consumatori e per le imprese
Le ricerche che oggi presentiamo suggeriscono che per promuovere la concorrenza e più efficace di intervenire in via orizzontale
Affermando principi e regole generali che rimuovono le restrizioni contemporaneamente in più campi di attività piuttosto che seguire la strada alternativa di cercare di agire settore per settore
Quest'approccio orizzontale può essere applicato a molte attività dei servizi commercio trasporti pubblici esercizi alle professioni ingegneri avvocati notai
Alla gestione della domanda pubblica attraverso gli appalti e le commesse pubbliche alle concessioni
E gli affidamenti in house
Avere un approccio orizzontale significa poi rimuovere le barriere di ingresso e di uscita nell'attività economiche
Perché il meccanismo della concorrenza funzioni occorre che non vi siano ostacoli artificiosi all'ingresso di nuovi competitori sul mercato così come il rischio di impresa non deve essere artificiosamente aggravato
Dall'inefficacia delle procedure di recupero degli attivi in casi di crisi
La qualità della normativa e dell'azione della pubblica amministrazione sono precondizioni essenziali affinché l'iniziativa imprenditoriale possa esplicarsi
Un sistema appesantito da vincoli ingiustificati da lungaggini burocratiche da regole poco chiare nella formulazione dell'applicazione e inadatto
Alla nascita e allo sviluppo delle imprese
Anche l'instabilità del quadro normativo disincentiva gli investimenti come così come l'incertezza sull'ordinamento fiscale
La stessa attrattività dell'Italia è fortemente ridotta da questi fattori di contesto negativi
Viceversa un quadro istituzionale trasparente e prevedibile è favorevole all'assunzione del rischio può determinare una migliore allocazione delle risorse
Può contribuire alla riorganizzazione e riqualificazione del sistema produttivo esigenze oggi improrogabili
Nonostante i miglioramenti raggiunti in questi anni per la semplificazione burocratica e normativa molto si deve ancora fare
Ad esempio manca tuttora la concreta attuazione dei principi e degli strumenti di semplificazione amministrativa
La denuncia di inizio attività è ancora utilizzata in modo insufficiente
I procedimenti che coinvolgono più amministrazioni sono lunghi e caratterizzati da grande incertezza
Anche l'accertamento d'ufficio al fine di acquisire i documenti già impossessi di altre amministrazioni senza richiedere nuovamente la documentazione all'imprenditore e al cittadino e scarsamente applicato
Nelle gare di appalto continuano a essere richiesti i titoli già in possesso di altre amministrazioni come necessari elementi integrativi della domanda
I dati e i documenti oggetto di pubblicità commerciale
Presso il registro delle imprese continuano a essere trasmessi direttamente dalle imprese alle varie autorità amministrative di vigilanza e controllo ciò ovviamente accresce i costi per i soggetti privati
L'e-government può facilitare la semplificazione dei rapporti tra il prese e burocrazia
Negli ultimi anni l'Italia ha raggiunto una posizione avanzata rispetto alla media europea sia per la qualità sia per la percentuale di servizi completamente disponibili on line
Ma si deve consentire alle imprese di acquisire on line tutte le informazioni rilevanti e di assolvere tutti gli adempimenti in via informatica
Anche
Anche una cattiva legge fallimentare può essere e lo è stato fino alla recente riforma un ostacolo all'assunzione del rischio imprenditoriale alla crescita delle imprese
E dunque la fluidità e al buon funzionamento del mercato la riforma va quindi completata al più presto
è opportuno che il legislatore provveda
Anche alla riforma della normativa penale fallimentare all'ulteriore revisione delle soluzioni concordate giudiziali e stragiudiziali alla trasformazione del concordato preventivo in una vera e propria procedura di crisi
All'eliminazione delle amministrazioni straordinarie di vario tipo e alla definizione di un sistema organico ed efficiente
Infine è urgente una revisione dell'organizzazione della giustizia con l'istituzione di sezioni specializzate dei tribunali in grado di affrontare speditamente le materie di natura economica
E veniamo quindi veniamo quindi al programma di queste nostre due giornate
Nella prima giornata iniziamo con l'intervento del dottor Sandro Trento direttore del Centro Studi Confindustria
Iniziamo quindi con l'approfondimento della tesi secondo cui le difficoltà di crescita dell'economia ed a tutti i italiana hanno natura strutturale e sono legate in modo rilevante Ali è sufficiente grado di concorrenza di alcuni settori
La presenza di protezione in alcuni settori riduce la capacità di riaggiustamento dell'intero sistema economico e sociale frena la crescita ci impedisce di cogliere appieno i benefici del modello concorrenziale
Si deve completare il programma di liberalizzazioni avviato ma non concluso nel corso degli anni novanta
In questa prima giornata ci interessano molto inoltre capire dalle parole del commissario Verheugen quali siano le linee strategiche delle politiche per l'industria europea che la Commissione è stata allineando
Abbiamo poi ritenuto indispensabile dedicare un approfondimento ad alcune questioni particolarmente importanti i servizi pubblici locali le public utilities è il settore bancario
Assistiamo in questi anni a un estendersi della mano pubblica a livello locale anche in settori di mercato
E invece auspicabile che secondo una corretta applicazione del principio di sussidiarietà
L'attività economica pubblica sia limitata alla fornitura dei soli servizi
Nei quali i privati non avrebbero convenienza ad operare si può viceversa dire che oggi smarrita in Italia la corretta ripartizione di ruoli tra pubblico e privato anche per questo
Anche per questo abbiamo invitato due presidenti di regione per capire quando e come intendono liberalizzare
E procedere a un progressivo affidamento ai privati della gestione dei servizi pubblici locali essenziali
Ancora troppo diffuso e l'affidamento diretto in questo settore invece sarebbe auspicabile un ricorso maggiore alla gara ad evidenza pubblica per facilitare la concorrenza per il mercato
Allo stesso tempo sarebbe necessario sin da subito applicare il divieto di partecipare a gare per chi è in giù e già gestore di servizi pubblici con affidamento diretto
Una liberalizzazione vera di questi servizi rappresenterebbe un'opportunità di investimento per nuovi soggetti imprenditoriali che potrebbero condurre a una quantità
Migliore del servizio una qualità migliore del servizio offerto dei cittadini
A livello locale ci sono ampi margini per una politica di rimozione delle barriere amministrative all'entrata e di altri vincoli alla concorrenza si pensi solo alla distribuzione commerciale alle farmacie ai taxi
Ci interessa però anche discutere del sistema bancario
Abbiamo apprezzato le recenti dichiarazioni del d'del governatore Draghi suo impegno volto ad assicurare una maggiore imparzialità dell'organo di vigilanza
è una maggiore apertura del sistema bancario anche per realizzare aggregazioni esclusivamente dettate da considerazioni di mercato
Una maggiore concorrenza nel settore del credito
Presupposto per lo sviluppo di strumenti di finanza innovativa adeguati a garantire alle imprese soprattutto alle piccole imprese quel sostegno alla crescita e all'internazionalizzazione del quale hanno estremo bisogno
Un altro caso vitale per l'impresa è quello dell'energia un fattore essenziale per la competitività dell'intero sistema produttivo non mi soffermo qui su cose che Confindustria già più volte detto un punto però voglio sottolineare l'energia è un esempio di come per la concorrenza non sempre bastano le regole spesso ci vogliono anche le infrastrutture nel vero e proprio senso del termine
In Italia le imprese subiscono ancora un costo dell'energia del venti per cento superiore alla media europea si tratta di un peso sulla competitività difficilmente compensative
Le liberalizzazioni avviate vanno completate serve una più incisiva e coraggiosa politica europea che era lì di davvero un mercato unico dell'energia
Per costruire al mercato ci vogliono anche più interconnessioni transnazionali per rendere più fruibile l'offerta nel settore del gas vi sono colli di bottiglia rigidità contrattuali che vanno superate
Serve però anche una maggiore diversificazione delle fonti primarie e della loro origine geografica
Su questi temi
E in generale sull'impostazione che l'Autorità garante della concorrenza e del mercato sta dando alla propria azione a favore di una maggiore concorrenzialità dei mercati soprattutto dei servizi anche di quelli bancari
Ci è sembrato quindi indispensabile l'intervento del presidente Catricalà
Inevitabilmente queste riflessioni sfociano nel tema dei servizi il futuro economico dell'Europa e dell'Italia si gioca infatti sulla nostra capacità di sviluppare un'economia dinamica e competitiva
Basata su innovazione e conoscenza
I servizi in particolare quelli alle imprese ad una funzione importante perché accompagnano la ristrutturazione e favoriscono la competitività degli altri settori
I servizi costituiscono una componente necessaria è crescente della produzione dei beni finali una loro elevata produttività favorisce la competitività dell'intero sistema sostenendo in tal modo la crescita
Un costo eccessivamente alto una qualità scadente rendono più difficile per le aziende praticare prezzi competitivi
Le normative che regolano il settore dei servizi pensiamo alle professioni in senso lato ma non solo sono in genere ispirati a principi derogatori rispetta le regole della concorrenza del libero mercato
Giù giustificati in teoria dall'opportunità di garantire la qualità delle prestazioni e di proteggere i consumatori da comportamenti scorretti
In realtà se i mercati fossero completamente trasparenti e se la responsabilità civile per comportamenti scorretti o incompetenti fosse rapidamente ed efficacemente sanzionata dalla giustizia civile
Questo genere di regolazioni pubbliche potrebbe non essere necessario
Nei servizi professionali vanno ad esempio superati gli ostacoli al confronto concorrenziale
Vanno rimosse le tariffe minime e massime e va lasciata piena libertà alle parti sulla fissazione dei prezzi
Va inoltre consentita la possibilità di costituire società di capitali nelle professioni facilitando in questo modo la nascita di grandi operatori in grado di offrire servizi migliori e di competere ad armi pari con le società estere
Il divieto alla pubblicità che dice in questo settore è anch'esso una limitazione al confronto competitivo che non ha più ragione d'essere
Con la concorrenza i consumatori potrebbero scegliere anche nel settore dei servizi professionali la combinazione prezzo qualità più adatta alla loro specifica situazione
L'esperienza di questi anni in molti settori banchiere catene di supermercati studi legali società di progettazione ci insegna che non è con le protezioni che si evitano i problemi e gli aggiustamenti dolorosi al riparo dalla concorrenza non nascono imprese migliori anzi è vero il contrario
Perché si rinuncia ad occasioni di espansione delle attività professionali organizzate anche fuori dal mercato nazionale e si diventa la lunga più facile preda i più forti e organizzati competitor di altri paesi
Nella seconda giornata si parlerà soprattutto di cultura della concorrenza infatti la concorrenza non è il solo il prodotto di un quadro giuridico istituzionale adeguato essa ha bisogno di essere condivisa come valore
Deve affermarsi nella cultura e nei comportamenti essa richiede una cultura e la condivisione larga che elimini le anguille le ambiguità di di chi chiede maggiore concorrenza per quanto riguarda i mercati altrui e poi l'avversa quando riguardo al proprio e questo il tema della giornata di domani sulla quale interverrà il commissario Kroes
E al quale abbiamo dedicato una tavola rotonda con personalità che hanno ricoperto importanti incarichi in tema di tutela dalla concorrenza e con esponenti del mondo accademico ed imprenditoriale
La concorrenza è un metodo che premia i migliori per essere applicato vai innanzi tutto accettato da tutti ed è per questo che ci è sembrato importante
Cercare di far sapere qualcosa di più anche intorno agli atteggiamenti degli italiani nei confronti della concorrenza
Abbiamo chiesto al professor Diamanti di realizzare appositamente per questo convegno un sondaggio su quanto sia oggi diffusa la cultura della concorrenza in Italia
Ne abbiamo ricavato un quadro robot per molti versi sconcertante che indica con chiarezza che l'atteggiamento del Paese verso la concorrenza
E ancora caratterizzato da forte ambiguità e la scarsa informazione
Alcuni dati
Una netta maggioranza degli intervistati crede che la gestione privata delle attività aiuti a contenere gli sprechi a garantire una maggiore efficienza è una maggiore qualità italiani si lamentano della scarsa qualità di molti servizi pubblici ma sembrano preferire che scuola pensioni sanità e addirittura trasporti siano forniti da enti pubblici o comunque sotto controllo pubblico
Ancora la maggioranza degli italiani ritiene sbagliato che siano le organizzazioni di categoria
A decidere il numero delle licenze per notai farmacisti edicolanti persistito e chiede che le tariffe dei servizi professionali siano fissate liberamente dal mercato
Ma allo stesso tempo gli intervistati ritengono giusto
Che per svolgere molte professioni dall'avvocato al commercialista al medico all'ingegnere al farmacista sia necessario essere iscritti a ordini professionali
E però lo stesso atteggiamento verso il rispetto delle regole di mercato che sembra ancora lontano anni luce da quello che dovrebbe scala teorizzare un Paese moderno e ancora una minoranza degli intervistati a ritenere che non dovrebbe essere mai ha messo ricorra conoscenza personali per ottenere un lavoro o un incarico professionale
Da un lato dunque gli italiani mostrano di comprendere la natura dei benefici che una maggiore apertura dei mercati può offrire e si mostrano consapevoli delle inefficienze che burocrazia ancora forti impongono a molte attività ma dall'altro non hanno ancora chiaro che son affettiva apertura dei mercati può accrescere il loro benessere
La concorrenza è amata nelle parole ma nei fatti si seguitano a preferire situazioni in cui la regola è semmai quella della chiusura corporativa
In parte lo sappiamo questi atteggiamenti riflettono la delusione dei cittadini per una transizione dallo Stato al mercato che pur così tanto annunciata e ancora assai lontana dall'essersi compiuta
E dunque per un procede per un processo di liberalizzazione che è tuttora largamente incompleto
Ciò alimenta il timore che questo processo possa non arrivare mai a compimento risolvendosi in un semplice agrario di costi senza contropartita
Ma questa preoccupazione e ancora più grave per le imprese
Della manifattura che vedono nelle inefficienze di sistema un vincolo forte allo svolgimento di attività per la loro natura esposta alla concorrenza internazionale
Queste impresa le nostre imprese
Devono sottostare alla disciplina della concorrenza sul mercato dei beni che producono ma sono al tempo stesso costrette a subire gli effetti e i costi pesanti
Di una scarsa concorrenza nei mercati dove acquistano i loro fattori produttivi e per questo
è per questo che è necessario per Confindustria affermare con forza il principio che l'apertura dei mercati deve essere considerata un bene pubblico
E per questo che siamo oggi riuniti qui per porre con tutta l'urgenza possibile la questione di un salto di qualità nell'atteggiamento che la politica deve assumere nei confronti della concorrenza
E per accelerare il completamento di un processo che decisivo per le sorti dell'intero Paese
Parliamo di concorrenza in un momento difficile per le politiche di liberalizzazione di apertura non solo in Italia in tutta Europa
Un'Europa che non cresce abbastanza e che avrebbe bisogno di aprire e far funzionare meglio tutti i suoi mercati dovremmo liberare le risorse imprenditoriali delle quali siamo ricchi
Anziché affrontare le vere cause del ristagno alcuni governi cercano di rassicurare gli elettori e promettono nuove protezioni
è questo l'aspetto politicamente preoccupante dell'annacquamento della direttiva Bolkenstein da cui ormai sono esclusi medici notai finanza servizi sociali
Nello stesso scenario si inseriscono le vicende relative a ENEL sicurezza a E.ON Endesa fino alle recenti difficoltà di UniCredit in Polonia
Tornare indietro alle barriere protezioniste smantellare il mercato unico sarebbe un suicidio per l'Europa e ancora di più per l'Italia se anche
Se anche si va diffondendo una sensazione che la spinta propulsiva di Bruxelles posso affievolirsi non dobbiamo scoraggiarci Stanoje promuovere il cambiamento diventa cruciale
Sapere quale liberalizzazioni intendiamo realizzare intendono scusate a realizzare i due schieramenti che si fronteggiano nelle imminenti elezioni politiche quali provvedimenti di riforme strutturali sapranno prendere per evitare che l'economia italiana permanga in uno stato di ristagno i e crisi
Quello che chiediamo e al di là delle singole proposte un profondo mutamento culturale per il nostro Paese più efficienza più concorrenza più meritocrazia insomma regole nuove
Dare piena realizzazione è un'economia di mercato concorrenziale
Significa innanzitutto porre al centro del sistema economico i cittadini-consumatori che sono in fondo i veri stakeholders delle imprese e dei servizi pubblici e privati
Quella che chiediamo una rivoluzione copernicana anche per un sistema di rappresentanza di interessi specifici come il nostro
Una politica di difesa degli interessi generali e non più misure di tutela e di rafforzamento di questo o quel produttore non più inutili sostegni a campioni nazionali
Campionissimi campioni nazionali e non necessariamente so che interessa ai cittadini e alle imprese e la competitività in termini di costi e qualità delle prestazioni più che la nazionalità degli azionisti di controllo
Siamo consapevoli che questa trasformazione della nostra economia pone nuove sfide
Porre il consumatore al centro del sistema economico significa per le imprese un'attenzione ossessiva alla qualità dei prodotti e dei servizi offerti e alle richieste del cliente consumatore
Sappiamo anche che per assicurare pienamente lo stimolo all'efficienza
E quel ricambio del quale abbiamo parlato
è indispensabile che la concorrenza sia promossa non solo nei mercati dei beni servizi ma anche nel mercato nel quale sono trasferiti tra proprietà e il controllo dell'impresa
La non contendibilità del controllo può tradursi in un prolungamento esiziale delle gestioni inefficienti
Le difficoltà dell'impresa possono trasformarsi in crisi irreversibili se non è possibile sostituirà per tempo una proprietà ormai non più adeguata a condurre l'impresa
La stessa crescita dell'impresa può realizzarsi anche attraverso la sua l'acquisizione di società potenzialmente competitive ma gestite in modo non pienamente efficiente
Lo diciamo noi per primi è un capitalismo aperto e concorrenziale quello che vogliamo per l'Italia con la possibilità concreta di avviare un circolo vinto virtuoso di più innovazione e più crescita
Puntiamo sul mercato e la concorrenza anche perché ci sembra di vedere intorno a noi il rischio non solo di una società invecchiata ma anche di una società fatta di caste
Vediamo una perdita di mobilità sociale che impedisce di promuovere i più bravi quelli che lo meritano davvero
Possiamo permetterci di deludere i nostri figli migliori costringerle ad andare all'estero perché il Paese punta solo sulla rendita perché sul merito vince il privilegio
Va chiarito che la concorrenza non è
L'esplosione anarchica anarchica degli animali spirits un'economia di mercato trae dinamismo dagli istinti ma ci vuole anche il presidio delle regole accettate incorporate nei comportamenti
Ci vuole fiducia in questi anni l'Italia ha dissipato parte del capitale collettivo costituito dalla fiducia troppe volte
Si è avuta l'impressione che le regole fossero costruite a beneficio di questo o quel settore troppe volte
Troppe volte le riforme che pure sono state avviate non sono state applicate fino in fondo
Non si è mai vista una comunità che esce dalla sua crisi e nel caso dell'Italia sia attratta ormai di una lunga e grave crisi solo grazie allo sforzo di pochi all'impegno individuale di alcuni protagonisti e di alcune minoranze siamo di fronte alla necessità di uno sforzo collettivo uno sforzo non da poco che implica cambiamenti grandissimi nel Paese nella sua società nel suo apparato industriale e culturale e nella sua economia e anche nei principi e nei criteri che regolano tutto questo
Ci chiediamo come si tiene insieme una società come quella attuale così segmentata articolata complessa come si diceva una volta
Noi diffidiamo delle risposte semplici di tutti coloro che individuano una soluzione tecnica da cui a cascata dovrebbero discendere tutti gli effetti positivi
Ci vuole viceversa una tensione generale che accomuni l'intero Paese
Sappiamo
Sappiamo benissimo che ciò raramente avviene o può avvenire in campo politico siamo convinti che bene
Che sia rispettato il libero gioco dell'alternanza di governo va su alcune questioni cruciali per le sorti della nazione servirebbe una condivisione dei traguardi da raggiungere
E allora dove e come si può costruire un consenso sull'obiettivo generale di rilancio del Paese
Credo che in termini culturali questo significhi oggi proprio il tentativo di combinare in merito e uguaglianza
Uguaglianza soprattutto nelle opportunità che non significa tutela delle posizioni date
Ma un'opera radicale di tisi incrostazione del paese di svuotamento delle rendite
Per assicurare a chi lo merita della scuola come nel lavoro nell'imprenditoria come nella ricerca le chance che gli competono in base al merito e in base al talento
Questa
Questa è una società moderna una società che guarda non all'uguaglianza di oggi
Ad un l'aveva ad un livelli me livellamento egualitario ma le posizioni di domani ha come saremo in un futuro che non è affatto lontano ma che comincia già oggi anzi è già cominciato
Cerchiamo insieme come Paese di recuperare un ritardo Italia ha bisogno di più concorrenza per tornare accorrono in grazie
Prende ora la parola Sandro Trento direttore del Centro Studi Confindustria
Questo convegno del centro studi è dedicato a un tema che come avrete capito è diventato di straordinaria importanza sistema quello del come rilanciare la crescita dell'economia italiana aprendo i mercati alla concorrenza
Nel mio intervento cercherò brevemente di inquadrare il dibattito che si svilupperà in queste due giornate riprendendo i temi che sono stati sintetizzati nel fascicolo che avete trovato
All'entrata e che sono disponibili in versione più estesa sul sito
Di Confindustria
Il due mila cinque si è chiuso con una crescita pari a zero per l'economia italiana ma sono anni cresciamo poco
Cresciamo meno innanzitutto rispetto al nostro passato
Guardate questo grafico avete immediatamente l'impressione che dal cinquantuno assistiamo a un costante rallentamento del nostro sviluppo
Certo negli anni Cinquanta e Sessanta eravamo un Paese inseguitori un Paese emergente si direbbe oggi e ovviamente cresciamo a tassi del cinque del sei per cento
Successivamente siamo diventati un Paese maturo ed è quindi fisiologico che il nostro la nostra crescita sia rallentata in realtà quello che che sembra e che la crescita stia declinando ininterrottamente
Se ci confrontiamo ad esempio con un Paese come gli Stati Uniti
Scopriamo che il nostro rallentamento non è così fisiologico come a parrebbe fino agli anni Settanta l'Italia cresceva in media a tassi più elevati come vedete dal grafico rispetto agli Stati Uniti
Tassi che a volte erano i tre punti superiori a quelli americani
A partire dagli anni ottanta la situazione si inverte dalla seconda metà a degli anni novanta Titti la meritano cresce a tassi medi del quattro uno per cento noi crescevano a tassi una il nove per cento
Complessivamente gli ultimi quindici anni sono stati anni di forte crescita per l'economia americana di notevole sostanziale rallentamento per l'economia italiana
Questo è un fatto apparentemente sorprendente se ci pensate perché gli Stati Uniti sono un Paese più maturo rispetto all'Italia e quindi dovrebbe crescere a tassi meno elevati rispetto ai nostri
E l'indicazione importante che traiamo da questo fenomeno e che il rallentamento non è generale un Paese avanzato può continuare a crescere a tassi sostenuti questa è la lezione americana
Certo gli Stati Uniti sono un Paese che per dimensione e struttura è molto diverso dall'Italia
Confrontiamoci allora con i Paesi europei più simili a noi
E iniziamo dicendo che il Regno Unito ad esempio conosciuto tassi di crescita in questi quindici anni molto più sostiene sostenuti rispetto ai nostri ma anche i Paesi che hanno sperimentato i nostri stessi shock come il crollo del muro di Berlino l'entrata nel commercio internazionale dei Paesi dell'Europa orientale il mercato unico l'avvio della moneta unica sono in realtà cresciuti più di noi
La stessa Germania apparentemente simile a noi stargli assorbendo le conseguente di un evento epocale l'unificazione con le con l'Europa orientale che noi non abbiamo sperimentato tra il novantuno e il due mila cinque l'Italia è il paese che è cresciuto di meno e il divario si va accentuando basta guardare il due mila cinque per rendersene conto cresciamo sempre meno rispetto al passato e sempre meno rispetto ai nostri partner siamo noi il vero malato del gruppo
Soffermiamoci ancora su questi quindici anni nel grafico la linea blu ci dice quanto avremmo potuto crescere in teoria e il PIL potenziale se in questi anni avessimo utilizzato appieno tutte le risorse di cui il Paese a disposizione
Ebbene anche in questo caso se guardate si si registra un calo della nostra capacità di crescita passiamo da tassi del due e mezzo per cento a inizio del periodo a uno virgola due per cento di oggi
Questo significa che abbiamo bene investire in nuove tecnologie e dobbiamo ammodernare le nostre infrastrutture materiali e immateriali
Anche per compensare una popolazione e non cresce invecchia occorre quindi analizzare questo punto
Quanta parte dell'anno crescita del prodotto italiano è attribuibile al progresso tecnologico al modo di organizzare i fattori produttivi e la produttività dei fattori
In questo grafico di rinvio riportato un indicatore sintetico della nostra capacità innovativa la produttività totale dei fattori in misura appunto il modo in qui noi come sistema siamo in grado di sfruttare il nuove soluzioni organizzative nuovi sistemi di produzione insomma l'innovazione in senso lato
Ebbene se se guardate un minimo di attenzione il grafico scoprite che l'andamento della produttività totale è molto simile a quella del il addirittura nel periodo tra il due mila e due mila quattro la nostra voluti a totale è stata negativa siamo sotto lo zero
Si tratta di eventi rarissimi nella storia di un Paese avanzato
Per brevità non vi mostro i dati relativi agli altri paesi ma sappiamo che siamo sistematicamente sotto la media europea è sotto la media americana
è un ritardo grave se si considera che negli ultimi quindici anni a livello mondiale c'è stata una rivoluzione tecnologica
Fondata sull'informatica e sulle tecnologie digitali servono quindi stimoli ad essere più efficienti una spinta forte al cambiamento all'innovazione
Certo le ragioni della bassa crescita sono molteplici per lo più strutturali
E vanno rintracciate in molti tratti del nostro sistema
Il modello di specializzazione la dotazione delle infrastrutture il livello della legalità la dimensione dell'impresa su molti di questi temi in passato Confindustria
Ha richiamato l'attenzione del Paese è divenuto importante a questo punto affrontare la questione della concorrenza sui mercati
Possiamo dire che le nostre difficoltà derivano dal completo ENI
I inadeguato
Adeguamento della nostra struttura al nuovo scenario competitivo
Fatto di crescente integrazione internazionale e di nuovo re e di un nuovo regime tecnologico la concorrenza può essere vista come il meccanismo che favorisce questo aggiustamento se infatti i mercati funzionano le risorse e talenti possono spostarsi verso le attività più promettenti
Certo nel breve periodo l'esperienza degli altri Paesi ci mostra che ci sono dei posti di transizione non possiamo nascondercelo ma l'esito finale è un accrescimento della Polo Della Porta
Più concorrenza significa più produttività prezzi più contenuti per i consumatori e per le imprese una spinta all'innovazione
Questa è la strada per tornare a crescere e per essere più competitivi in questi anni quello che è accaduto è uno squilibrio tra i settori e per forza di cose sono stati esposti a una concorrenza re crescente come il settore ma manifatturiero
E altri settori nei quali questo non è avvenuto in particolare parliamo del mercato dei servizi pubblici e privati
Che come in tutte le economie avanzate rappresentano oramai il settanta per cento del prodotto nazionale aprire questi settori alla concorrenza significa nuove opportunità di investimento per gli imprenditori minori costi
E migliori servizi perché acquista gli input intermedi come le imprese nuove opportunità di occupazione
Prezzi più bassi e qualità migliore per i consumatori
Sono queste le ragioni alla base del progetto di ricerca che è stato realizzato in questi mesi
Tema sul quale il Centro Studi continuerà a svolge l'attività di ricerca
Temi che possono essere raggruppati come vedete in vari grandi tematiche rapporti tra la regolazione pubblica le imprese i mercati di alcuni input essenziali il mercato dei servizi in generale
A questi abbiamo aggiunto degli approfondimenti sugli appalti pubblici
Sul ruolo dell'Europa e sull'università
La funzionalità di un'economia di mercato dipende anche dal modo di operare della pubblica amministrazione
La nostra pubblica amministrazione rimasta inefficiente questo in passato potevamo permettercelo quando eravamo chiusi non possiamo più permettercelo lo paghiamo in termini di minore crescita e di minore competitività in questa tavola
Potete confrontare i costi per l'avvio di un'impresa guardate nella seconda colonna avviare un'impresa in Italia costa quattro mila centodue dollari contro trecentocinquantatré in Francia duecento dieci negli Stati Uniti
E zero in Danimarca nella terza colonna si vedono i tempi di pagamento della pubblica amministrazione in termini di giorni lavorativi l'amministrazione pubblica italiana impiega il doppio di quello che impiega ad esempio l'amministrazione francese
Come emerge anche dalle ricerche svolte per questo convegno va proseguita quindi la semplificazione degli adempimenti amministrativi vanno eliminati i vincoli ingiustificati
E forse dovrebbe essere introdotto qualche sistema di valutazione ex posto dell'efficacia degli strumenti di regolazione per consentire interventi correttivi
Un'economia concorrenziale ha bisogno anche di una giustizia efficiente in questa tavola potete vedere che in Italia per poter riscuotere un assegno ci vogliono circa due anni seicentoquarantacinque giorni
Per recuperare un credito ci vogliono quattro anni contro valori molto più bassi in tutti gli altri Paesi anche in questo caso si tratta di un fattore di costo aggiuntivo che grava sulla competitività a delle imprese
Nel confronto internazionale anche il sistema universitario italiano e poco aperto e poco competitivo
Ne è una prova il semplice dato che l'università italiana contrariamente a quanto accade in altri Paesi e molto meno attraente per gli studenti stranieri in questo grafico potete vedere che soltanto il due per cento del totale degli iscritti ai corsi di laurea di dottorato è costituito da studenti stranieri controvalori
Prossimi al trentacinque per cento nel Regno Unito e molto più alti in altri Paesi anche in questo settore potrebbe essere benefica nazione di aumento della concorrenza attraverso una maggiore autonomia effettiva delle università
E questo è stato uno dei temi delle delle ricerche che sono state presentate che vengono presentati oggi
Un altro elemento distorsivo della concorrenza e certamente la presenza pubblica ancora preponderante soprattutto nei servizi pubblici locali uno di questi tre
Ah sì
E il settore idrico e nel grafico si riporta la ripartizione tra le varie forme di affidamento utilizzate nel settore dell'acqua tra il due mila uno e novembre del due mila cinque
Sulla base di un'indagine del comitato di vigilanza delle risorse idriche Siri sì
Rileva che le il sessanta per cento dei casi le autorità di ambito controllate dagli enti locali si sono orientate come potete vedere
Verso forme di affidamento non competitive ovvero verso l'affidamento a società interamente pubblica o verso forme di affidamento in house e tra le stesse soluzioni competitive prevalgono comunque le forme di affidamento alle società per azioni miste che tipicamente hanno come finalità la massimizzazione degli introiti per il Comune ma non quella di ridurre il prezzo commentare la qualità per l'utenza
Siamo anche in questo caso lontani da un mercato che opera in modo efficiente
E siamo ancora una situazione in cui prevalgono forme di affidamento in house e Stars ancora il ricorso a gare con evidenza pubblica
Il settore dei servizi privati in generale caratterizzato dai nostri diffusa presenza di vincoli normativi amministrativi che ostacolano l'accesso e l'esercizio dell'attività di impresa
Si stima che in Europa
Il grado di apertura dei servizi sia mediamente dell'ottantacinque per cento più basso rispetto l'industria manifatturiera sono molti comparti dei servizi soggetti alla regolamentazione pubblica che restringe l'entrata di nuovi operatori
Che limita i comportamenti concorrenziali pensate soltanto alle regolamentazioni in materia di orari di apertura e di chiusura o di saldi
Non sorprende quindi che il grado di rigidità a dei mercati dei servizi in Italia sia tra i più alti tra i paesi avanzati
Come potete vedere da questo grafico vincoli normativi amministrativi riducono l'offerta emblematico il caso delle professioni
La promozione della concorrenza può avvalersi del ruolo attivo dell'autorità antitrust
E in questi anni molte volte ha segnalato al Parlamento la necessità di rimuovere ostacoli ingiustificati in vari settori ma nell'ottanta per cento dei casi le segnalazioni dell'autorità Antitrust sono rimaste inascoltate
Dei nostri lavori
Viene sostenuta la tesi che sia utile potrebbe essere utile una legge annuale di sé o inserita nella legge annuale di semplificazione o in un'apposita legge sulla concorrenza far confluire i suggerimenti e i Paesi i pareri dell'Autorità Antitrust
Occorre in altre parole che le segnalazioni dell'autorità antitrust abbiano seguito da parte del governo del Parlamento e delle regioni
In un Paese avanzato in i mercati e settori sono interdipendenti diverso grado di apertura dei comparti a effetti negativi sul sistema nel suo insieme
Meno concorrenza vuol dire più posti più alti e qualità peggiore per chi deve acquistare i servizi e e i beni nei quali prevalgono situazioni non concorrenziali ne risentono sia ai consumatori sia alle imprese
Se si tratta quindi di un problema ancora più grave se il problema della scarsa concorrenza riguarda settori che pesano come ho già detto molto sul PIL nazionale come il caso dei servizi la concorrenza però deve operare a trecentosessanta gradi non soltanto sul mercato dei prodotti e dei servizi ma anche sul mercato dove si rialloca la proprietà e controllo delle imprese
Deriva da quel mercato uno stimolo post costante sia all'efficienza sia un'opportunità alla crescita dimensionale dell'impresa
La domanda a questo punto l'apertura dei mercati favorisce davvero la crescita
Ebbene sì la l'evidenza empirica di questi anni mostra che i Paesi che hanno liberalizzato di più e hanno ridotto di più gli ostacoli alla concorrenza sono in generale i paesi che sono cresciuti di più
In questo grafico abbiamo riportato nell'asse orizzontale un indicatore della rigidità della regolamentazione nei servizi sull'asse verticale avete il tasso di crescita medio annuo del PIL tra il novantaquattro e due mila tre
è evidente che più ostacoli alla concorrenza significano meno crescita i Paesi in basso a destra tra i quali l'Italia sono i Paesi che sono cresciuti di meno anche per ragioni di regolamentazione chi si apre si vince
Più liberalizzazioni significano più crescita infatti i paesi che più sono cresciuti sono quelli caratterizzati da una maggiore apertura dei mercati
Eppure concludendo
In questi anni il Paese ha realizzato alcune riforme
E la domanda allora è come mai a il periodo di minor crescita della nostra economia ha coinciso con un periodo in cui sono state portate a termine alcune riforme
E l'impressione forse che la timidezza di queste riforme poi troppo frequenti cambi nella direzione di marcia abbiano creato un'incertezza sugli obiettivi di lungo periodo e il paese si era proposto non sorprende quindi che gli operatori nel compiere le loro scelte siano rimasti condizionati da questa instabilità appuntino
Va a questo punto imboccata una strada di coraggiosa apertura dei mercati si tratta di una strategia tra l'altro che ha il pregio di rilanciare l'economia senza accrescere ulteriormente i fardelli sulla finanza pubblica di un Paese che ha un debito che ha ripreso a salire
Dobbiamo tornare a crescere possiamo farlo nel va del nostro futuro
Prende ora la parola punterebbero poi viene commissario dell'Unione europea per l'impresa dell'industria
Quell'appello degenza vanta un pomeriggio signore e signori
Di Gioppino integro il suo oggi a chi progetta di integrazione europea
Sì Pistorius fisso ha dato pace spreco Democracy si è stabilito ANPO spetti contributivo asperità alle persone scampo
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Ho lavorato in pulito in grado io propongo riesumare il cambiamento politico a turno unico in tutto il mondo rimane da consecutive di consumare agli israeliani la nostra tutela dei beni nel rispetto di una società umana
Di un organismo dunque studi va in
L'Europa non è buona se sono rose possono far rimanere possiamo anzi lui luogo proprio mentre l'esame o il business globale in linea con le nostre idee
Sul modo di ideato il sì descritta avviare proprio mostrano subito Bullet to the io dico il nome perché arruolarlo dobbiamo essere favorita politico ed economico
L'obbrobrio solo così saremmo un buon padre intensità avrete uno possono così controllare in modo legami localizzazione possa beneficiare Fasiello pochi Paesi sviluppati sia quelli in via di sviluppo
Solo se sapremo agire insieme saremo in grado di aiutare a risolvere i conflitti Europa debole più più non serve a nessuno
Per portare avanti la sfida europea per la crescita e l'occupazione
Dobbiamo
Per conoscere accettare una verità fondamentale
Non ci sono più alternative alla concorrenza globale
Non possiamo proteggere nessuno dal cambiamento
Però
Possiamo rientrare cambiamento in modo tale da emergere più forti e più efficienti
E in modo tale da poter disporre di nuove opportunità la forza economica non è fine a se stessa
Ci aiuterà
A trovare che raggiunge gli obiettivi sociali per meglio dire è essenziale se vogliamo raggiungere questi obiettivi signore e signori la posizione dell'Unione
Se la concorrenza internazionale è peggiorata negli ultimi dieci anni stiamo retrocedendo rispetto agli Stati Uniti in termini di crescita riproduzione e di occupazione altre Regioni dinamiche ci stanno raggiungendo partiamo affascinati alla Cina
E presto probabilmente anche ad altre regioni
Con un misto di ammirazione
E di timore
Vediamo le opportunità nuovi grandi mercati stanno emergendo a ma vediamo anche i rischi posti di lavoro che sono stati trasferiti verso Paesi con salari e norme più basse inferiori ma in realtà come europei sappiamo da molto tempo
Palle starà dobbiamo prendere
Tra le cercare di competere dove siamo che fortissimo dall'assenza il gioco affrontare la concorrenza Stella bocciato non abbiamo alcuna possibilità prevalere che non siamo disposti a pagare tre salutisti vogliamo distruggere così ci attaccano con quest'atto
Giusta in termini di norme sociali ed ambientali ingiusti tutti nostro obiettivo continua ad essere
Una migliore qualità di vita e c'è soltanto una soluzione sconto abbiamo ruoli competere sulla qualità o respinto che hanno sembra essere migliore per gli altri vuoi bensì viva l'operazione altri Kyōko stiamo miglioreremo essere ma dove dobbiamo essere vota
Esigenti in termini qualitativi otto che mai essere all'avanguardia da modesta tecnologico pubblico e dobbiamo essere più innovativi nuove tecnologie nuovi processi e nuovi prodotti rivuole
Che ci diano il primato è vantaggioso gli altri e questa è l'opportunità che abbiamo molto volgare
L'impresa
Più produttive di maggior successo al mondo pubblici condivido l'odio caratteristica nuove investono più della media nella formazione del personale VOD blu ed investono più della media ricerca e sviluppo Ruocco e lo stesso vale per paesi e le regioni lo possiamo vederlo in Europa paesi che hanno fatto più progressi Borghezio la strada verso la società della conoscenza hanno più successo degli altri
Lube ormai Bob forse ricorderete la strategia tutti Lisbona del due mila sospesi in quell'occasione si capi di Stato e di governo decisero bravi fare dell'Europa l'economia Wall Street volume della conoscenza più dinamica e competitiva al mondo entro il due mila dieci
Oggi non ce la faremo entro quella data alle direttivo rimane gli omosessuali non stiamo tentando di restare in classifica vegetazione sulla di vincere il campionato
Membri grosso sotto giustizia principali difetti della strategia di Lisbona sono stati corretti mancavano delle priorità chiare su una chiara distribuzione delle competenze della responsabile delle responsabilità
Con la nuova strategia di Lisbona abbiamo mai entrambe le cose
Concentrazione sui compiti fondamentali ed una chiara attribuzione di responsabilità
Risponde a questi compiti è parte integrante della strategia per la crescita e l'occupazione organo politico industriale pop della commissione è un impegno per la competitività tedesca ed europea
E la commissione ha recentemente realizzato un'analisi della situazione dell'est europea il fronte fuori questa confermato che in generale il giusto europee ma è in buone condizioni ma alcuni settori Lussurgiu com'quindi sono ben posizionati per competere sui mercati globali tuttavia l'industria europea fu deve su affrontare anche una serie di importanti sfida proprio giusto fare una forte concorrenza dall'Asia
E una forte concorrenza Berlusconi obbligo da parte dell'economia statunitense sul fronte della ricerca e dello sviluppo la nostra analisi ci ha consentito di identificare una serie di settori in crisi soluzioni Ferruccio che affrontano la sfida del cambiamento strutturale tra questi naturalmente vuoi il settore tessile dell'abbigliamento della pelle e delle calzature ma anche settore automobilistico e delle ceramiche anche sono particolarmente importanti per l'Italia
De Maio premio dal mio punto di vista il responso sarebbe irresponsabile Giorgio non affrontare residenti giù e continuare come se nulla fosse l'altro giudice invece con studio immobilismo il cambiamento strutturale innovazione continua sono le uniche Rieti successo perché la commissione a favore di un approccio proattivo alla competitività
Lo spirito e nonna traforo caldeggia misure protezionistiche avvenuta ciò tuttavia non significa sul perché sito previsto si debbano lasciare sorelle impersonare colpito dalle conseguenze negative di questo cambiamento strutturale indubbiamente le delocalizzazioni possono creare pro premi locali che settoriali lungo e colpire particolarmente i lavoratori meno qualificati questi vanno aiutati a gestire le conseguenze della ristrutturazione industriale
I costi sono spesso concentrati nelle condizioni seduttori in alcune regioni colpiti così obbligo che offre affonda come erano concentrate le varie industrie la moto Desai costruiti tuttavia voglio o come dimostrano esempi delle nostre industrie sui ventisei produzione in questi settori su Google prezzo è rimasta concentrata sui prodotti a a maggior valore aggiunto prodotti di maggior qualità albergo dopo aver attraversato un processo tutti adeguamento strutturale che è stato in gran parte di successo
E per questo motivo Torres noi suggeriamo visibili Rutigliano ti ci pare e di accompagnare Berto il suo buon in cambiamento attraverso un uso più mirato degli strumenti europei di politica regionale
I fondi su strutturali giusto devono concentrarsi su misure volte ad anticipare a promuovere il cambiamento strutturale devono sostenere programmi Ordine alla modernizzazione dei mercati del lavoro e creare le condizioni che ci permetteranno a nuove attività economica di tra speranza risponde rispondere alle crisi aiutare i lavoratori popoli nel contesto della globalizzazione per primo è stato recentemente adottato un nuovo strumento il fondo europeo per la l'adeguamento alla globalizzazione contro questo fondo completerà integrali sfarzi dei paesi membri a livello nazionale regionale e locale Rizzoli servizi specifici e personalizzati per finanziare con questo strumento comprenderanno
L'assistente alla ricerca di valutazione riqualificazione Abboud promozione dell'imprenditorialità si è discusso Borghi assistenza la creazione di lavoro autonomo che misura sono volte a tentare lavoratori licenziati tra impresa e molti nazionale nazionali comprese e piccola e media impresa
Poi libri a trovare e a mantenere quando si lavora la commissione incoraggia contro la miglior zones collaborazione cooperazione
Tra regioni che affrontano sfide strutturali simili in modo da migliorare l'adattamento delle imprese delle regioni alla concorrenza globale auspichiamo che ciò faciliti la definizione dei migliori politiche attraverso lo scambio di buone prassi
E di e dell'esperienza potranno inoltre esserci risultati positivi in termini di utilizzò dei fondi strutturali dell'Unione e Cliff Fondi nazionali l'anno scorso pubblico sulla Commissione a voce avviato la più ambiziosa iniziativa per ridurre fatti imprevedibili gli oneri amministrativi pubblici e contrastare l'iper-regolamentazione e sono particolarmente lieto solo Maldini felice quando l'esempio Rota viene seguito può a livello nazionale fuori oppure numero
Può dirsi
Cosa significherà quest'annuncio giù vogliamo un vero miglioramento su della futura legislazione europea vogliamo garantire che nessuna regolamentazione europea giusto venga introdotta comunque di senza un'analisi completa dei costi sviluppo che comporterà per l'economia probabilmente la prima volta movimento stiamo proprio operando uno screening degli dell'intero corpus legislativo europeo dal punto di vista della competitività due prostitute questo porterà invece
A
Una regolamentazione più semplice però dico allora facciamo un passo oltre stiamo mettendo a punto un metodo che consentirà di misurare i costi della burocrazia e di ridurli
Gradualmente e spero di di ottenere una riduzione significativa fosse costi burocratici per le piccole e medie imprese in particolare il terzo mobility inclusa questo progetti miglioramento legislativo avrà bisogno di un forte sostegno pubblico probabilistiche Rosario sorprendenti
Apprendere che vari gruppi di interesse stanno già organizzando cultura Roussely la loro opposizione a questo progetto in nome di presunti diritti acquisiti proprio il gol una nessun miglior regolamentazione mille orgoglioso di democrazia burocrazia semplificata la lista delle piccole perché non prese
A causa della loro dimensione del euro numero le piccole e medie imprese sono quelle che sono stata maggiormente colpite da una cattiva qualità della nessuna regolamentazione per questo motivo la commissione impegnata a ridurre ricevute norme che impongono di costi amministrativi Unione cessare il a carico dell'impresa
Proprio in mezzo sviluppo avete pensionata l'importanza di una migliore regolamentazione per ripetere l'impresa ora vorrei affrontare in generalità ma della politica per le piccole e medie imprese a livello europeo che particolarmente rilevante per voi data l'importanza delle piccole e medie imprese nell'economia italiana voluti
E piccole e medie imprese sono diventate
L'altro centro che interessa del gruppo Luca l'utile se guardiamo densamente l'economia europea constatiamo grazie che nonché Dubai questa impresa creano quasi tutti i posti di lavoro
Dell'unione europea e non sono invece le ben note multinazionali potremmo ridurre gradualmente risolvere il problema dell'occupazione dell'europea soltanto scudo muore garantendo il successo delle piccole mete impresa risposta abbiamo bisogno attivo multipli sostituzione
Più nuove impresa di imprese più innovative di imprese che crescono più rapidamente a abbiamo bisogno anche di trasferimento meno difficili i cessioni di impresa meno difficile momento co-proprietario decide di lasciare all'ultimo ovunque dell'Unione europea e piccole e medie imprese soffrono degli stessi problemi
E invece il blocco più in giù dovunque dovute naturalmente giusta continuerà accrescere in futuro
Però senza avere effetti necessariamente molto positivi sul mercato Roberto esordisce ogni piccola e media impresa Vogt sono colpito dagli stessi problemi giusto tutto capitali sufficienti complicati
In gioco il poligono insomma tools luglio presso di voi scarsa capacità innovativa l'uso
Utilizzo insufficiente tutti tecnologie dell'informazione della comunicazione e difficoltà ad avere accesso auto ai mercati questo ritmo diversi dai tradizionali mercati nazionali nostra politica per le piccole e medie prese affrontato tutte queste questioni e gli Stati membri stanno seguendo l'assenza esempio ho l'impressione che le piccole e medie imprese siano state va a lungo più un argomento proprio Superbowl bei discorsi che la una vera politica ma le cose stanno per cambiare potente la commissione sta mettendo in pratica il principio Linx vuol fare sta tutte le politiche
British per le quali è responsabile Ponzi
Lido Giorgio signore e signori io sullo se vogliamo avere un'economia europea fiorente mi abbiamo bisogno proprio di imprenditori dinamici essi persone che come imprenditori ambiti intraprendano realizzino veramente qualcosa e chiaramente in una scarsità di personale così in futuro avrò bisogno di più persone pronte ad assumere il rischio di diventare lavoratore Antonioni giubba e di seguire nuove strade più persone pronte ad affrontare la concorrenza sul mercato e a lottare per il successo economico una delle loro idee
Occorre introdurre gli azzurri secondo i vari studi la maggior parte delle persone dell'Unione Europea sulla oggi non considera il lavoro autonomo un obiettivo valido
Ci sono varie due ragioni brutti
Via tra cui sicuramente la scarsa stima sui bonus di cui godono gli imprenditori della nostra società vuole l'imprenditore di successo in Europa oggi non sono
Statura senz'anima sostenute da un altro pianeta sotto che pensano soltanto in termini di grandi margini di profitto a breve termine ma sono degli esseri umani molto di più fortemente radicate nella nostra società
E conosce logistico dell'apporto fondamentale dei loro collaboratori suo il al successo dell'impresa prudenti chiedono innovazione ed un buone prestazioni perché sono consapevoli pure loro ruolo come datore di lavoro pubblici in una determinata Area o Regione disfare è arrivato il momento
Tutti correggere l'immagine che l'opinione pubblica a firmatari imprenditori utilizzazioni è arrivato il momento di dare
Un volto umano il successo economico di e di che trarlo sfaccettati pronuncio Protti permetterà forse alle persone in particolare i giovani di capire che l'imprenditorialità un'opzione valida per la loro vita
E potrà incoraggiare gli imprenditori a perseguire nuovi successi nel loro stessa impresa modulo dubbi golimpio smussa non dovremmo permettere a coloro che sono interessati soltanto a massimizzare i falsi propri profitti popoloso aiuti non doveva permettere loro
Di raffinare immagine ulteriori tagli sono particolarmente felice che in Italia le persone abbiano un atteggiamento positivo nei confronti dell'imprenditorialità il rombo tuttavia si può fare di più
Mai per incoraggiare spirito imprenditoriale dopo il bonus e per migliorare le competenze imprenditoriali tribù istruzione può contribuire cultura ad affrontare con successo la sfida imprenditoriale dell'Unione Europea Buzz i giovani dovranno questo disporre delle competenze necessarie antistupri situazioni traversa eccesso in un modo complessa
L'imprenditorialità e la capacità di trasformare ne avete in azione pertanto sull'imprenditorialità ristretti è una competenza fondamentale per tutti la commissione posto al ministro in giù ha chiesto al prossimo Consiglio europeo di primavera di garantire che ogni studente passa per accesso la formazione imprenditoriale o perché deve diventare parte dei programmi scolastici nazionali in tutti gli stati membri recente politica della Commissione sulla promozione dell'ex Pietro imprenditoriale un'iniziativa politica fondamentale che aiuta gli stati membri a sviluppare una strategia più sistematica fondata sui migliori esempi in Europa signore e signori vorrei concludere dobbiamo proprio dicendo che siamo ben consapevoli dal fatto che ci troviamo di fronte rischi e pericoli seri siamo consapevoli del fatto che rimane ancora molto lavoro da svolgere psicolabile abbiamo iniziato
Desideravo the record
Per chi e siamo fiduciosi del fatto che gli europei abbiano la capacità e abbiano anche la volontà politica degli enti pubblici vincerà disse affrontare la competizione internazionale ripresi su gommoni contiamo sull'Italia e sulla comunità imprenditoriale sull'italiana a a dare il loro contributo per la risoluzione di questo problema in futuro grazie
Sì
Grazie diamo inizio
Alla nostra prima
Tavola rotonda nella giornata che segue alcuni interessanti interventi oltre all'illustrazione degli importanti studi che compongono il materiale distribuito per questo convegno allora io chiamerei alla nostro palco i partecipanti alla nostra tavola rotonda che ha come titolo ve lo ricordo
Neo statalismo municipale public di utilities banche impresa e concorrenza sleale sussidiarietà competizione allora chiederei risalire gentilmente a Mercedes Bresso che il presidente della regione Piemonte che ringrazio
Antonio Catricalà
Del presidente l'Autorità garante della concorrenza e del mercato dell'Antitrust poi a Fulvio Conti che amministratore delegato dell'ENEL
Giancarlo Galan mite presidente la Regione Veneto
Corrado Passera amministratore delegato di Banca Intesa e Alberto da che la che presidente dell'UCIMU ecco prive di
Accomodarsi
Grazie grazie presidente
Grazie a tutti
Non ci siamo
Soprattutto ecco bene ovviamente questo nostro avvenimento cade in un momento in cui parlai a livello di concorrenza anche a livello europeo è diventato particolarmente fisici allora io prima di entrare nel tema specifico Fabio della nostra tavola rotonda vorrei fare una domanda tradimento all'amministratore delegato delle quest'OPA francese lo facciamo sì o no ai
Preferirei rispondere durante il dibattito
Nel piazzare le basi per una seria discussione
Forse però ecco questa è una cosa importante perché comunque c'è una situazione che noi tutti abbiamo vissuto abbiamo vissuto prete ovviamente abbiamo visto quanto è difficile per si affermino anche chiedendo europeo i principi di cui stiamo discutendo e naturalmente saremo interessati a sapere come la pensa in concreto l'amministratore delegato dell'ENEL abbiamo visto soprattutto mi rivolgo per prima Mercedes Bresso che il presidente della Regione Piemonte abbiamo visto quali sono gli ostacoli alla concorrenza a livello locale
è stato calcolato per esempio che il livello di apertura ai privati delle società municipali o gestite da province regioni e comuni nel particolarmente basso questo lascia le tariffe relativamente alte naturalmente Valdarno della concorrenza dell'iniziativa privata e soprattutto non crea le condizioni perché il sistema tedesco insomma c'è questa mondiale degli enti locali chi fa l'imprenditore
Ma intanto
Sottolinea una cosa che sono
Vero funzioni pensava che ci ha ci sia qualche problema quelli trafficate
Che da una parte forse Calanni gli occorre interlocutore non siamo quelli giusti perché i servizi locali sono prevalentemente gestiti dai Comuni
Con parzialmente anche dalle Province ne larga misura dai Comuni mentre le regioni e sono più attiva attori i fattori produttivi certamente hanno l'abbiamo l'abbiamo noi l'hanno quasi tutte le Regioni delle società finanziarie di solito peraltro miste Zac pubblico-privato
Gestiscono le risorse per alcuni servizi e le e il sistema di di regole in effetti ci sono dei settori che nei quali no io sento sentirlo nei quali le i vincoli alla concorrenza esistono ancora cioè non è un caso che la battaglia sulla poiché stai sia stata in Europa selvaggia perché c'è un
Un problema nove non risolto che quello del del come essi in qualche modo si definiscono i servizi di interesse generale e i servizi privatizzate lì e nel caso dei servizi di interesse generale quali siano le regole che consentono di garantire questi servizi all'insieme della popolazione faccio un esempio l'abbiamo assistito in questi anni ed è la ragione per cui poi cominciava a trovare resistenze ad alcune liberalizzazioni
Parziali o totali penso alle Poste alle ferrovie che sono state diciamo trasformati in aziende che resta pur restando sostanzialmente monopoli quindi con i problemi che che ci sono e alcuni servizi
Ad esempio i servizi idrici presso caso sono state proprio concessioni e quindi il meccanismo è diverso nel caso diciamo delle privatizzazioni parziali o totali
Abbiano stiamo assistendo a una serie di problemi
Pelle con che decide di togliere la banda larga da una parte del territorio perché non è abbastanza remunerativa le poste che chiudono i servizi nei piccoli comuni quindi c'è una serie di problemi che andrebbero istruiti e decisi anche sul piano teorico secondo me c'è un problema teorico per arrivare alla liberalizzazione dei servizi fatta bene cioè che garantisca i fattori produttivi poi che non è risolto ed è come gestiamo
La garanzia che i servizi anche con interventi eventualmente pubblici poi sul costo dei servizi
Ma come gestiamo la garanzia che i servizi siano poi distribuite sul territorio perché noi siamo un territorio dove le piccole impresa della residenza sono estremamente sparpagliate e su questo non abbiamo assistito a concentrazioni urbane come in altri grandi paesi addirittura a processi di redistribuzione della popolazione delle imprese sul territorio
Dal settanta ad oggi abbiamo assistito a un raccontino la rilocalizzazione verso l'esterno rispetta le grandi aree urbane quindi c'è un nodo teorico che va affrontato così come va affrontata una di definizione chiara dei servizi di interesse generale questo è stato l'ostacolo principale sulla strada della Bolkestein che io condivido perché non c'è dubbio che se il sessanta per cento del prodotto nordeuropeo
è oggi prodotto nei servizi senza liberalizzazione nei servizi non c'è concorrenza in Europa e quindi non ha senso parlare di concorrenza di libero mercato in però
Che adesso presidente della Regione Piemonte ora vorrei chiedere al presidente dell'Antitrust
Nello studio che è stato presentato oggi ci sono molte proposte per migliorare ovviamente l'incisività del dell'autorità
Per esempio si pongono dei dubbi sulla validità degli strumenti sanzionatori qualche volta si dice tutto sommato in qualche modo queste sanzioni non non seppe
Rapito due qualcosa di diverso
Anche dei premi a coloro che si danno da fare per aprire certi mercati no naturalmente passi avanti e abbiamo fatto ecco rispetto a queste critiche che cosa può fare ancora di più l'Antitrust promuove la concorrenza grazie serio
Vorrei aggiungere qualcosa a ciò che diceva
La presidente Bresso incerta ed io penso che sia opportuna la presenza in questo dibattito dei due presidenti di regione
Perché le regioni hanno oggi in materia economica potestà legislativa e potrebbero avere una diciamo sponda forte nel mille e comunità municipali qualora queste comunità fossero in qualche modo spinte da desideri protezionistici
Sulle Public Utilities è vero quello che diceva la la presidente Bresso come facciamo a garantire la qualità minimi ma come facciamo a garantire standard accettabili ed è vero che ci sono momenti in cui gli ex monopolisti o moglie ex e diciamo detentori del potere pubblico in certi servizi oggi tendono privatizzando una volta privatizzati a togliere utilità ma che cosa serve il contratto di servizio
Ne abbiamo parlato tanto tutti i privatizzazione anche del rapporto tra Stato autorità e cittadino il contratto di servizio deve servire proprio venendo alla sua domanda è vero che l'autorità spesso da delle sanzioni ed è anche vero che queste sanzioni spesso si rilevano inutili
Io anzi ritengo che la sanzione sia un momento di fallimento del mercato e anche di fallimento obbedì regolatorie per i guardiani del mercato
L'Autorità deve tendere a ripristinare lessico assicurazioni concorrenza del mercato deve riuscire a buttare in termini tecnici ma anche in termini di convinzione di desiderio di tutti gli operatori una situazione di libera competizione la vicenda ENEL sicuramente neri ci insegna che avere solamente ha aperto un'indagine nei confronti dell'energia elettrica comportato se non altro un grande dibattito nel Paese la vicenda Noemi ci insegna che ebbe l'abbiamo dovuto dare una multa particolarmente pesante
Però la stessa impresa si è impegnata nel brevissimo periodo a riportare la situazione in una città almeno in una situazione di parrebbe avvocato concorrenziale
Allora più che le multe quello che noi dobbiamo riuscire a fare solo diffide e a queste diffide far poi conseguire vere e proprie sanzioni più pesanti anche a carico degli amministratori
Grazie presidente
Naturalmente è quello che il presidente Catricalà ha detto è importante perché naturalmente vede la configurazione di una serie di Authority anzi vorrei chiede la bruciapelo se ma sottopelle Authority in Italia o no
Non ho capito le utopie sono troppe in Italia un piccolo suonatore dove lo riporta possono diminuire si possono si possono di migranti della Mercedes grazie
Il presidente Catricalà ha sollevato il tema del mercato dell'energia elettrica
Di questo naturalmente parleremo del regia anche nella tavola rotonda di domani riconosce naturalmente alla all'ENEL di aver fatto dei passi avanti nell'apertura del mercato elettrico ma naturalmente gli studi che abbiamo visto sottolineano che comunque l'ex monopolista allenta ancora un po'l'ingresso dei concorrenti e poi magari a un azionista che è molto preoccupato
Di avere dei dividendi e questo qualche volta va a sacrificio degli investimenti che sarebbero necessari
E poi io non la voglio spingere a fare un abuso di mercato per carità lei può anche non rispondere ma se ci illumina qualcosa su quello che accadrà la settimana prossima
Non le saremmo grati
Così tanto per capirne un po'di più con anche un po'di simpatia per la battaglia che sta facendo
Intanto la ringrazio per la simpatia credo che abbiamo bisogno di un mercato contrariamente da quanto esce dalle sue parole è sostanzialmente già molto competitivo
In Italia abbiamo fatto delle apertura di mercato che sono i come dire incomparabili rispetto agli altri mercati del dell'euro con un'unica eccezione probabilmente della del Regno Unito l'Inghilterra noi abbiamo presenti nel settore dell'energia elettrica in Italia i più grandi operatori europeo se non mondiale vedersi grande protagonista abbiamo Endesa abbiamo serbo punto abbiamo e l'altra bella abbiamo tanti altri
Al punto che oggi è rappresenta una parte nelle vendite e nella produzione minoritaria rispetto a quella che abbiamo in mente nulli ci portiamo dietro il retaggio di un monopolio che non esiste più né i fatti
Tanto per dire nel due mila e cinque produce cento terawattora su un totale consumato in Italia di trecentotrenta terawattora
Vendere al mercato libero meno del venti per cento
Credo che questo non possa essere definito monopolio tutt'altro
L'Italia è molto più avanti dall'apertura del mercato a livello europeo di tutti gli altri Paesi
E a dimostrato nel tempo di saper gestire anche l'onda molto forte di aumento del prezzo delle materie prime che come dimostrano le statistiche i di Eurostat non incidono se non in misura modesta nel tariffe che vengono messe a disposizione degli altri dei dei nostri dei nostri concorrenti
A
Completamento di questa questo ragionamento sull'apertura al mercato italiano del deve essere sposato anche il nostro atteggiamento
Come azienda rivolto al processo di crescita dove possiamo crescere noi se siamo stati per legge e anche per scelte aziendali costretti a diminuire il peso della nostra presenza nel mercato domestico al mercato nazionale possiamo crescere naturalmente all'estero
E in questo momento siamo impegnati a trovare forme e modi per usare la nostra grande conoscenza tecnica tecnologica la nostra capacità di gestione molto aperta a le sfide tecnologiche abbiamo tutti filorusso meno il nucleare pensa Piavoli sappiamo gestito bene
Abbiamo credo anche discrete risorse finanziarie che non compromettono la capacità di investimento in questo Paese che non compromettono una sana politica dei dividendi rivolta ai nostri azionisti ma che ci devono consentire di poter crescere in maniera organica in un processo ordinato
Vimercati che diventano sempre più ma quello regionale all'interno del loro
E credo ormai superato il concetto di avere mercati dell'elettricità e dell'ecologia limitati ai confini nazionali
Abbiamo di fronte una sfida concorrenziale che ci arriva dai grandi produttori di materie prime che usano la loro forza di imbarcato per integrarsi a valle e quindi inevitabilmente entreranno i nostri mercati di sbocco
E se non raggiungiamo hanno dimensioni di scala forte ed importante noi saremo tra virgolette soccombenti questa pratica senza alcuna possibilità di gestire un rapporto corretto con la nostra gente cosa dobbiamo fare
Dobbiamo costruire una dimensione di scala paneuropea
Avere accesso alle migliori fonti di produzione e quindi via Krupp riappropriarci del nucleare spingere parlato del carbone
Che uno degli elementi fondamentali della nostra politica incrementare le spese e gli investimenti nel settore delle rinnovabili incentivando anche dove possibile il risparmio nella regia
Ed essere in grado di affrontare la sfida che ci arriverà dai paesi produttori questa idea senza la ragione per cui ci impegniamo a cercare sbocchi sul mercato
Non dire di più sulla sull'argomento dello mi pare che questo sia don la sede adatta
Anzi grazie io non insisto oltre su su altri aspetti naturalmente prevale volentieri ma questa priorità di Confindustria di arrivare a ridurre del venti per cento il costo dell'energia per le imprese
Oggi più alto che in altri Paesi anche perché siamo a vent'anni dal c'è nobile a vent'anni dalla scelte l'abbandono del nucleare
In questo paese che è stata una scelta che pagheranno degenerazioni future secondo lei questa priorità questo risultato irraggiungibile molto brevemente guardi innanzitutto vorrei sfatare alcune alcune dicerie
Mi riferisco a degli studi che sono pubblicati ecco il re parte del ma dove si fa cenno al fatto che il spediamo creato mercati al dettaglio mercati all'ingrosso dei mercati all'ingrosso si verificano prezzi in questo momento che sono inferiori in Italia rispetto a quelli che si verificano in paese che avrebbero dei costi inferiori non a caso in quest'ultimo periodo abbiamo anche sofferto una certa penuria di grasso perché una parte in questo caso è stato utilizzato da impianti elettrici non dall'ENEL per esportare la geriatrica verso altri mercati e questo credo che sia il migliore esempio
A dimostrazione del fatto che in Italia i prezzi sono più bassi rispetto ad altri perché la seconda considerazione che faccio e che noi dobbiamo continuare ad investire in modo massiccio in questo Paese Lerner l'ha messo a disposizione dei prossimi quattro anni quindici miliardi di euro di investimenti
E i dove vogliamo investire vogliamo investire nell'ammodernamento delle strutture diretti
Per rendere sempre più efficiente e più di più alta qualità al servizio nostri clienti ma soprattutto nel arrivare ad avere impianti di produzione di energia elettrica meno costosi
Il carbone pulito la risposta alla nostra mancanza di impianti nucleari che alla troppa dipendenza dai cicli combinati a gas
Se noi potessimo completare nei nostri impianti previsti sia Civitavecchia è quello che sperabilmente riusciremo ad avere nella regione Veneto Porto Tolle di cui il Polo abbiate ci potrà parlare anche il personale halakhici anni da un referendum su Monfalcone no esattamente qui non riusciremo ad avere una riduzione dei costi dal trenta al venti per cento ed è questi in questo senso che credo che vada la idea di poter abbassare i costi complessivi dei produzione deve agire
Ancora una volta lo dico a quei pochi che non sono ancora a conoscenza di questa piccolo paradigma
Il costo dell'energia elettrica è funzione diretto ed esclusivo del costo della materia prima che si usa se ne usiamo a gas avremo dei costi più alti rispetto a usare nucleare carbone se possiamo fare degli investimenti a carbone noi siamo in grado di ridurre i nostri costi questo è molto semplice parametri
Grazie
A acconti ovviamente non insisto sulla Francia se le danno la legione d'onore ammesso che lei non ce l'abbia dica di no
Si impegna dice io francamente non sono riuscito a che abbiamo seguiranno la legione d'onore assegni da allora se mi dessero il proprio onore
Direi di no ecco uno dei dei rivolgerò al no va be'dal Consiglio regionale Nicoletti erano altri
Io la ringrazio a Giancarlo Galan presidente della Regione Veneto ci sono molti aspetti che riguardano naturalmente
La la posizione e la funzione delle regioni ovviamente
Molto si è detto per esempio sull'applicazione del del decreto sulla liberalizzazione del commercio
Molto si è detto per esempio sull'emergenza casa sul fatto che gli affitti l'offerta di affitti è molto bassa certamente questo incide sulla competitività e delle imprese anche sulla mobilità della forza lavoro insomma ecco la Regione come può
Con la sua attività essere anche un promotore di una maggiore concorrenza mentre diciamo che più volte in questi studi sembra quasi un ostacolo nel senso che poi avere più competenze
O concorrente regionale statale o esclusivamente regionali sembra quasi un ostacolo alla concorrenza Galan
Ma dipendente rima chiesto alla mia collega Mercedes Bresso sei gli amministratori pubblici sono diventati degli imprenditori o si divertono a salve di imprenditori con i soldi pubblici ovviamente
Disporre lei è stato per Luca de educata delicata quasi risposta io sono molto più brutale alto che esso si divertono a fare gli imprenditori Fabi sinapsi con i soldi pubblici
Altrimenti non si spiegherebbe il caso di una lamentela continua che io sento da dodici anni solo perché mi occupo da solo dodici anni di politica sui tagli delle finanziarie Stato da qualunque parte provengano e poi su uno stremata color rosso all'acquisto per esempio di azioni delle società autostradali da parte per esempio per il presidente della Provincia di Milano
Io ricordo che uno dei grandi temi politici che ci abitava tutti
Degli anni ottanta era quello contro i panettoni di Stato contro questo stato invasivo in tutte gli aspetti dell'economia allora si sono abbattuti panettone di Stato si sono fatti i panettoni di provincia dei panettoni di comune le Regioni non lo fanno ma non perché siamo particolarmente virtuosi semplicemente siamo arrivati dopo dopo che e non avevamo per esempio le multiutilities con le quali creare società che poi a loro volta assediavano altre società che poi affidavano i lavori in house che poi facevano concorrenza ai privati anche nei settori collegati un meccanismo perverso del bestiame del quale tutti sono colpevoli sul quale nientemeno che dobbiamo intervenire cosa passava salutava intanto dalle regioni dipendono molti aspetti che riguardano i servizi di petrolio greggio una parte della legge una parte di quelle leggi che non sono neanche di potere concorrente con lo Stato in questa enorme confusione che annichilisce soprattutto gli avvocati amministrativisti e che cosa possiamo fare possiamo fare appalti fatti in un determinato a gli appalti sui servizi in particolare quelli sulla fornitura di servizi hanno la la la grande maggioranza della della del peso ecco quelli possiamo farli
Dopodiché c'è anche un altro aspetto cosa che possiamo fare agevolare la concorrenza da dove rientra nei nostri poteri uno dei motivi di limitazione della concorrenza nel nostro Paese per esempio per quanto riguarda le fonti di energia proprio questa mancata sempre questa mancata sintonia fra Stato e regioni Enti Locali chiamiamolo ma non ci occupiamo di regione in questo caso il rigassificatore di
Di Brindisi non si farà più
E cambia nome no non si farà più il rigassificatore dei polizze del Papa lungo il Palacisalfa ma si farà e l'abbiamo fatto conto tutti
Con motivazioni assurde ora qualcuno mi deve spiegare dove
Inquiline un rigassificatore a diciotto chilometri dalla costa uno però deve spiegare ecco eppure ci sono stati ci sono in atto ancora oggi ricorse stravolge la metodica stancato quindi una fonte alternativa ricca tranquilla pacifica ci sono dei corsi persino alla comunità europea da parte gli enti locali lasciati e CP l'associazione degli imprenditori industriali di Rovigo perché il presidente del reato è stato l'unico l'unico a schierarsi a favore rigassificatore che comunque si farà
Ecco quindi che non sono gli unici sono anche tanti altri motivi che naturalmente hanno un percorso che l'Italia aveva iniziato con maggior coraggio persino di altre regioni
Per la questi sono alcuni e sono importanti la mancanza di intese una mancanza di sintonia e la stazionamento delle dei poteri da Stato a Regioni ed enti locali è uno dei peggiori mali che ostacolano il progresso di questa di questo nostro Paese presidente approfitto della sua proverbiale grazie intanto proprio proverbiale sincerità ma questo fatto del fenomeno dell'affidamento in house providing del fatto che tutto sommato poi a livello locale si affidino gli appalti a altre imprese pubbliche dipendenti Società di dipendenti amici favorisce anche un sistema di corruzione
Sono sincero intanto concede un'attenuante perché per esempio dell'affidamento dei lavori della Valdastico alla Società Autostradale ha scelto questa via perché perché si fa molto prima
Perché altrimenti avremmo perduto un altro anno oltre a quelli che compreso il principio d'Inghilterra c'aveva fatto perdere sino ad oggi quindi questa è un'attenuante
No non favoriscono corruzione favoriscono qualcosa che alla lunga forse anche peggio la mancanza di concorrenza la mancanza di trasparenza la mancanza d'assenza di un mercato che è l'anima della libertà
Grazie presidente grazie Presidente Galan
Apparato e poi soprattutto come dimostrato dagli studi che fanno parte del ricco materiale di questo convegno si crea poi anche una cultura contraria la concorrenza no cioè si fa della scarsa educazione alla concorrenza
No in qualche modo come se ci fosse una formazione all'incontrario che va contro la competitività che sposta l'impresa dal centro alla periferia
Per quei tempi tutti tendono a pensare che forse la protezione e quasi quasi un premio alla loro posizione o al fatto che hanno raggiunto un determinato traguardo
Con Corrado Passera che amministratore delegato di banche Intesa tocchiamo uno degli aspetti di questa tavola rotonda che riguarda naturalmente le banche
Lo studio dice
Che
Tutto sommato nell'applicazione de del costo dei prestiti alle imprese in qualche modo il sistema italiano seguito un trend europeo un po'diverso per quello che riguarda le famiglie certo che però il il maggiore costo che sopporta
L'impresa per il fatto che non c'è una grande concorrenza nel sistema bancario è stimato intorno al tre per cento e quasi messo allo stesso livello dell'Energia ecco tanto per dire per fare un esempio insomma voglio di un grande gruppo
E poi ovviamente un grande gruppo che sta crescendo e le banche stanno certamente cercando di riorganizzarsi anche di rispondere alle sfide del mercato europeo come può rispondere passa
Io credo che la concorrenza una grossa forte concorrenza stare disegnando il nostro settore bancario e lo tocchiamo con mano tutti noi per primi che ogni giorno ci troviamo sui giornali i nostri prodotti confrontati agli altri
Ciascuno degli imprenditori in questa sala che sa che quando un buon progetto ci sono file di banche pronte a finanziarlo e comunque quello che è bello e si collega al discorso di oggi di questo convegno e che il settore bancario dimostra che la concorrenza molta concorre è stata una parte spinge giù i margini ma dall'altra spinge enormemente la crescita del mercato i risultati noi grazie a un enorme in iniezione di concorrenza nel nostro settore vediamo un settore bancario che cresce molto dove l'efficienza può crescere ancora ma sicuramente migliorato
Dove i prezzi sono diminuiti e in gran parte sono paragonabili al resto d'Europa dopo faccio un accenno su questo qui e risultati comunque delle aziende con maggior concorrenza migliorano
Abbiamo toccato noi comanda e molti dei nostri clienti l'hanno toccato insieme a noi in questi tre anni per dirti abbiamo per essere concorrenziali ridotti i costi di un miliardo ridotto di dieci mila persone investito quattro miliardi e nello stesso tempo aumentato di decine di miliardi sia gli impieghi
Sia i depositi il settore nel suo insieme che può e deve fare di più per l'amor di Dio non va assolutamente negato oggi torna in Italia in una situazione da non vergognarsi ce ne abbiamo ristrutturato come pochi settori
Che i vini vanno da una situazione di non concorrenza e di proprietà pubblica hanno ristrutturato hanno privatizzato come nessun altro Paese dell'Europa continentale nessun Paese d'Europa ha privatizzato nel suo settore
E bancario come ha fatto l'Italia e siamo naturalmente non il settore ma alcune banche italiane sono entrati in classifica nelle migliori classifiche europee questi sono fatti
Cioè l'Italia non deve più vergognarsi in nessun modo delle sue banche sa di dover migliorare noi se vogliamo partecipare da protagonisti al consolidamento europeo noi chiediamo protezioni
Stiamo facendo c'è l'alcuni di noi ce la stanno già facendo possiamo anche al nostro interno fare di più per essere più attrezzati certamente non sto non siamo un settore che sta tenendo indietro l'economia quindi quelle stime io non è che le contesti come media
Perché in un settore concorrenziale libiche significano molto poco ci sono buone banche come banche meno efficienti come buoni in prese di qualsiasi settore come altri imprese che non ce la fanno
E qui ci tengo a dire una cosa e chiudo sempre di più noi in tutti i settori in tutti i distretti in tutti i comparti con incontriamo aziende bravissimo che hanno innovato che hanno internazionalizzato sono cresciute dimensionalmente e questo nulla toglie al fatto che poi ci siano situazioni di crisi o di non capacità competitiva
Io del settore bancario e non è in gran parte merito mio perché son tornato da poco come come Italia non mi sentirei di dire oddio
è una palla al piede è uno dei settori che se la sta giocando e chi in Europa è entrato in classifica in tutte le classifiche migliore
Posso fare una piccola provocazione grazie grazie fasce però nella gestione delle risparmio tenendo conto che il grande da patrimonio di questo paese risparmi una gestione del risparmio qualche inefficienza c'è
Cioè
Le lettere le cose dove migliorare in termini di capacità sia di supportare le aziende andare all'estero a finanziare l'innovazione propagare una cosa sulla finanza meteo innovazione ve lo fai dire a questo punto e sicuramente nella gestione del risparmio
C'è da migliorare
Non sempre tutte le colpe che vengono addebitate al settore bancario sono proprio solo su due e certe volte quando sono stati fatti degli errori come nel caso di taluni Corporate Bond
Noi per esempio ci siamo presi i nostri bravi diciotto mila clienti a tutti abbiamo chiesto dove avevano da imputarsi qualcosa per aver venduto loro delle obbligazioni e insieme l'associazione dei consumatori dove del caso gli abbiamo restituito quindi non sbagliare è possibile ammettere gli errori che è ragionevole avere la responsabilità di investire in formazione in eliminazione di prodotti che non si fanno più fa parte della nostra responsabilità bene grazie Paz Vega
Allora per par condicio con conti io dovrei chiederti di Capitalia facciamo che la domanda è posta la risposta non c'è così siamo pari va bene Gatti del
Allora io adesso vorrei dare la parola Adalberto Takeda presidente dell'UCIMU Avellino dei costruttori di macchine utensili
E in ne indichi gli studi di questo convegno si parla spesso del rapporto tra impresa privata ovviamente impresa pubblica
E naturalmente
Non è che l'impresa privata disconosce che in qualche caso la impresa pubblica anche a livello locale è giusto che ci sia che debba svolgere debba procurare una serie di servizi attualmente importante principio di sussidiarietà perché ho detto che l'Oriente è un po'il principio fondativo dell'Unione Europea c'è naturalmente insieme la concorrenza anche di rilanciare non solo l'efficienza ma anche il merito
Il merito il concetto che noi applichiamo le nostre impresa che ci porta poi al successo delle nostre imprese quindi è un dovere l'applicazione emettere del merito e mettere in cima
Alla scala dei valori il merito un dovere verso gli stessi testimoni verso i i nostri giovani infatti ciascuno deve deve poter percepire che dalla società
Sarà premiato in funzione proprio del contributo che porterà alla società stessa quindi la classificazione del merito
E bisogna fare in modo tutti quanti che questo si realizzi un po'in tutte le attività dell'attività delle istituzioni nella pubblica amministrazione
E ovviamente nel sistema economico ma soprattutto credo che sia molto importante chiedere da parte degli imprenditori che l'impresa sia messa al centro dell'attenzione del sistema economico l'impresa manifatturiera proprio perché sono i valori dell'impresa quelli del merito e questi valori sono valida la concorrenza
Dell'innovazione continua del prodotto di processo quindi tutti quei valori come per esempio l'assunzione della responsabilità nei confronti dell'ambiente della della società quali noi siamo abituati a confrontarsi tutti i giorni di l'impresa vediamo le imprese che vengono premiate sono le imprese che riescono a sottolineare a mettere in atto questi concetti quelli che non ci riescono e non reagiscono inevitabilmente sono destinate a scomparire
No le imprese pubbliche devono competere lealmente sul mercato perché non bisogna cercare né protezioni tariffarie né protezioni monopolio perché queste costituiscono un aggravio di costi inevitabile e questo aggravio di costi ancora tanto più giusto perché va a pesare su quelle imprese che competono lealmente sui mercati
Internazionali quindi ci vuole lealtà di competizione sui mercati e tra l'altro dalle imprese pubbliche ci aspettiamo un'osservanza ancor più rigorosa perché utilizzano del delle risorse che sono risorse ritmi
Come imprenditore non ho niente contro le imprese
Pubbliche però a voler vorrei che prima si desse attenzione a quelle che sono quelli che sono gli aspetti quelli che sono i beni fondamentali tali che non possono essere delegati al mercato quelli che non sono vendibili
Al mercato come la giustizia
La sicurezza la sanità l'educazione la ricerca di base ecco una volta soddisfatte
Questi che sono i bisogni fondamentali di un Paese allora la pubblica amministrazione può dedicare le sue risorse a quelle attività di imprese che possono risultare sussidiaria quanto mercato facciale benissimo da da solo
Il nostro Paese non ancora soddisfatto quelle che sono le esigenze primarie e questo costituisce un una nota di scarsa scarso interesse nei confronti dei più grandi investitori internazionali da parte del di loro nei confronti del del nostro Paese quindi le imprese siano pubbliche sia esse pubbliche che private competano lealmente sul mercato ma soprattutto non siano ammesse le imprese pubbliche che possono essere sovvenzionate a competere sul mercato contro le imprese pubblico private che rispettano le regole del mercato questo non è
Magari si alte siate meno timidi negli applausi nel senso che se qualche volta c'è un po'più di calore lo consentono anche un po'ma non solo no
Nota che la ma e le cooperative dove le mettiamo cioè è un'anomalia che definiscono beh
Bisogna rispettare le regole nel senso che sogni Savito Atir rispetto alle regole del mercato noi competiamo tutti i giorni cioè imprese private e quindi se non mi non innoviamo non siamo internazionali non investiamo continuamente non riusciamo a rimanere sul mercato e quindi io dico che fondamentale e l'aspetto della competizione leale nel rispetto delle regole a livello internazionali quindi anche a livello nostra nazionale
Bene grazie io vi ringrazio perché avete dato delle risposte devo dire molto belle ma anche sintetiche quindi vi ringrazio diamo la possibilità di fare un un altro rapido giro prima dell'intervista collettiva a Romano Prodi e Mercedes Bresso io chiederei insomma
La liberalizzazione del commercio Costa politicamente molto così come costa hanno politicamente aprire alle farmacie così i taxi non ne parliamo perché poi insomma difatti un po'venne per il primo sindaco per il primo amministratore riesce a liberalizzare i taxi in una in una città in una città o per lo meno del dieci a trovare una soluzione però perché quali sono poi gli ostacoli veri c'è un problema di consenso John Pollari rapporto giocoleria
Cosa da il il problema è sempre quello che che diceva ancora Adam Smith che la concorrenza tutti lo vogliono applicare sempre e gli altri a se stessi sono meno disponibile quindi per esempio la corporazione dei tassisti resiste il prode mente
Alle anche alla solo allargamento del delle licenze
Ci sono molti amministratori che che che fanno sforzi Titanic per allargarla
è davvero nome non facile no io volevo fare un'osservazione sul settore dei servizi
Noi abbiamo un problema strutturale abbiamo fatto l'analisi del dei servizi del settore dei servizi in Piemonte con l'eccezione alcune eccezioni per esempio
Sistema bancario il sistema assicurativo che in Piemonte robusto e da dimensioni nazionali e internazionali
Tutti il quasi tutto il settore dei servizi
è invece essenzialmente al mercato locale locale o regionale come massimo
Questo è uno dei problemi nostri italiani già che il settore che deve andare sulla concorrenza che deve andare sul mercato a un settore molto fragile che quindi tende a chiedere protezione e che si aggrappa ovviamente
Alla politica le regole abbiamo visto che sono stati esclusi notai avvocati abbiamo il problema
Degli ordini professionali che riescono a farsi garantire le le tariffe
Ecco quindi credo che il vero nodo su cui dobbiamo intervenire da una parte regole di concorrenza anche nel settore dei servizi perché altrimenti non saremo in grado di competere all'estero cioè rischiamo di aprire e di vedere arrivare soprattutto concorrenti e un supporto alla crescita alla crescita dimensionale quindi non abbiamo davvero il problema di aiutare il settore dei servizi ai robusti Hirsi perché altrimenti saremmo frenati perché troveranno sempre protezioni protezioni politiche
Secondo me io sono assolutamente d'accordo sul fatto che bisogna andare a gara sui servizi pubblici e
Però faccio alcuni osservazione che lo so che ci sono sono perché occorre occorre capire dove noi incontriamo gli ostacoli e quindi poi al di là della buona volontà delle leggi e dei singoli alla fine le protezioni si ricreano
Allora io penso che preside posare molto il sistema della concessione
E che dentro la concessione sì debba cominciare a introdurre la possibilità che il pubblico chieda che alcune aree alcuni territori alcune categorie deboli siano ritorno abbiano ad esempio tariffe particolari e e sia il pubblico a intervenire quindi la concorrenza sia garantita ma sia garantita anche disservizio alle aree marginali e alle quanti cuori e più fragili perché altrimenti ci troviamo di fronte a una resistenza che è quella che si crea nelle situazioni fragili e che poi di fatto però impedisce la l'ampliamento della concorrenza allora io penso apriamo al mercato ma garantiamo attraverso il metodo della concessione ad esempio che le Poste consegnano anche nelle aree marginali
Che non succeda che l'ENEL ti dica noi in quell'area non non lo sviluppo o che la pelle conti dica in quell'area non sono disponibile a portare la banda arca cioè troviamo delle modalità su cui bisogna lavorare anche con l'Unione europea che non sempre poi ti consente queste flessibilità ce ne abbiamo il problema di e garantire i servizi io penso al fatto che abbiamo liberalizzato molte cose in Piemonte Lario porto adesso è al cinquanta per cento cinquanta per cento pubblico cinquanta privato ed è gestito di fatto dai privati
Dopo di che quando un una compagnia chiude il gol li chiedono a noi no perché perché non c'è più il servizio perché quel servizio un servizio fondamentale per la nostra economia e quindi ti ritrovi nella condizione di dovere giustificare il il taglio di un servizio essenziale per il buon funzionamento dell'economia
Allora questi sono i nodi contro cui continuamente amministratori porre disponibili a allargare poi per esempio io ho venduto non ho comprato ho venduto venduto
Pezzo per la mia parte dell'arredo porto venduto autostrade non ne ho comprata nessuna quindi sul mercato le cose le abbiamo messe poi però ti trovi a rispondere se i servizi che non funzionano e la stessa cosa ad esempio succede con le ferrovie no pensiamo queste privatizzazioni di servizi di fatto monopolistici presentano poi il rischio di non potere più fornire servizi ai cittadini e cittadine dicono tu hai un contratto di servizio ma cosa pare un contratto di servizio di fronte a un monopolista monopolista mi vincente io non sono riuscito a gestire il se all'inizio e tu cosa fai io c'ho pensato se le Ferrovie svizzere sono disposte a venire di qua svizzere per fare un esempio di ferrovie efficienti
Fossero disposti a venire a competere sul nostro territorio non stiamo chiedendo no alle Ferrovie confinanti sono disposte a venire a a presentarsi andremo a gara sul servizio ferroviario ci proviamo perché l'alternativa altrimenti non Andrew Stern oggi io ho un contratto di servizio che non vale niente perché non ho il concorrente questo è un po'un problema delle dei servizi completi
Grazie
Una domanda telegrafica risposta voleva di Antonio Catricalà nello studio si dice che aveva attribuito all'Antitrust anche il potere di sollevare questioni di legittimità costituzionale su tutte le norme ritenuti anticoncorrenziale beh sarebbe un
Un contenzioso molto elevato lei che ne dice sì sarebbe un contenzioso troppo elevato e forse neanche serve
In realtà volevo fare un commento a margine pioggia abbiamo quattro amministratori pubblici e privati che sono realmente intelligenti ed illuminati
Però è entrato il presidente entro
Non vorrei che sembrasse che qui tutto va bene e che si può gestire la situazione attuale con una terapia della normalità
La verità è che l'energia costa ancora troppo sia per le nostre imprese sia per le nostre famiglie
E su questo bisogna la verità è che servizi bancari uno scontro
E su questo bisogna intervenire la verità è che il settore pubblico costa troppo tutto il pubblico e non tende a diminuire aggravare ancora di più lei impresa enti conseguenze sulla tasca dei nostri cittadini dei contribuenti e le stesse amministrazioni non danno nessun segnale di buona volontà direi gesto da questa politica espansionistica allora che me ne faccio di sollevare la questione di legittimità costituzionale
Io ho bisogno di Benato il forse non ce n'è neanche bisogno perché forse all'Autorità potrebbe addirittura disapplicare le leggi che contrastano con il trattato
La verità è un'altra ventenni sogna a dovere la il coraggio la forza di fare nei primi mesi del prossimo governo
Leggi importanti che liberalizza ero le professioni facciano fare le opere che bisogna far fare perché nella regia possa essere più concorrenziale superare i vincoli strutturali che ci sono oggi allora è un sistema di banche più efficienti avere un sistema diverso di assicurazioni che vanno agiscano per agenti esclusivi ma per la broker perché diano più scelte ai consumatori e presto che realmente se
Intervenire sulla pubblica amministrazione tremare risorse perché la pubblica amministrazione ne spreca ancora moltissime di risorse le burocrazie sono pubblicate ed a questi semmai investire innovazione cioè
Finita la
Fonticoli credo più niente stia tranquillo non cioè non c'è nessun problema chiedo tutta probabilità no naturalmente le proposte che riguardano tutto il tema Energia ENEL insomma vanno sono parecchi da da quelle tra rivedere tutto l'aggiornamento del sistema di aggiornamento tariffario l'abolizione dell'acquirente unico cioè il fatto che i distributori possano acquistare direttamente
Da coloro che hanno alla materia prima però si pone anche un problema qualche volta forse la via frettolosa della liberalizzazione può indebolire un paese che si trova a ad affrontare per esempio dei colossi che detengono gas carbone e il petrolio che sono sempre più forti e con un petrolio a oltre sessanta dollari al barile naturalmente esercito non poté che non solo economico
Ma anche politico siamo più accerchiati di prima abbiamo una dipendenza maggiore di prima insomma
è difficile trovare questo confine
Tutto vero dice altrettanto vero quello che diceva il presidente dell'Antitrust ha molto opportunamente dovete realizzare economie discutono mi riconosco dobbiamo realizzare economie di scala dobbiamo essere in grado di poter competere col sistema molto competitivo essendo consapevole che il novanta per cento l'energia che consumiamo in questo Paese e importa ed essendo di importazione evidentemente mette in gioco una una serie parametri di tipo politico non soltanto economico aziendale a cui dobbiamo far fronte e in questo senso le diverse le scalate grandi operatori sono una delle necessarie condizioni per poter ottenere economie di scala sufficientemente ampie per trasferire riduzione di costi nostri consumatori il tema del dei mercati conterà molto complessa difficile riassumerlo ma e in buona sostanza due abbiamo già favorito copre dicevamo poc'anzi l'apertura di un mercato all'ingrosso un'apertura del mercato
Ai al dettaglio in realtà dobbiamo aumentare le capacità di questi mercati rappresentare l'esigenza di un consumatore sempre più attento alla ai propri costi ad esempio del mercato della generazione abbiamo finalmente stabilire un mercato dei dei futuri nel mercato delle opzioni
Allargare il campo al questo significherebbe anche per ciascun operatore da essere in grado di poter scegliere il proprio profilo di cross
Ma al ritorno al discorso fondamentale noi dobbiamo essere messi in condizione di investire e se l'esecuzione di poter aumentare la capacità produttiva alle migliori condizioni perché se non riusciamo a ridurre i costi alla fonte
Bottiglie questi discorsi resteranno lettera morta quindi necessità di stabilire percorsi preferenziale ipertesti quindici miliardi che alle può investire ma zero altri operatori siano in in condizione di investire sono importanti per ottenere dei vantaggi economici nel produzione d'energia elettrica i rigassificatori sono un tema ma non sono sufficienti
Grazie racconti
Chiedevo al presidente Galan insomma visibile il mercato immobiliare è un pezzo importante di questa analisi sulla mancanza di concorrenza nel nostro Paese perché c'è un un mercato che al di là dei valori comunque ingessato sul versante degli affitti qui ci sono molte proposte interessanti anche sul piano fiscale come per esempio ai fini dell'imposta sul reddito salsa che l'affitto percepito non ad aliquota marginale ma ad aliquota fissa per esempio prevedere delle forme di deduzione per l'affitto e Picciolo favorire una maggiore mobilità lei come presenti una regione importante
Come vede questo come come si può sbloccare un po'questo mercato immobiliare rende un po'più frutto anche per far girano un po'di più anche le forze lavoro nel nostro Paese
Nel mio Veneto c'è una condizione un po'particolare leggermente diversa dal resto dell'Italia nel senso che i proprietari di di di casa sono pressoché la totalità
E quindi parlare di che come sapete hanno forma maggiore liberalizzazione maggio del movimento maggiore mobilità è un po'più fisici e probabilmente le condizioni di benessere che abbiamo raggiunto ci portano a un a un livello superiore a quello immobiliare d'altra parte uno degli aspetti in cui una scarsa concorrenza pausa a queste conseguenze che Abbes Abbes casa fosse pervenuto sono meno grafiche altrove
Meno lascia fare una cosa IVA sparliamo Galasso tratti alla fine quello che aleggia in questo tipo ma
La concorrenza la necessità in tutti i settori dall'immobiliare all'Energia di aumentare la concorrenza però sotto sotto la seconda domanda che ci si oppone lo vogliono per davvero tutti questa concorrenza in più sull'infanzia cioè il caso dei dei tassi sino qui non c'è nessun tassista non credo che le cooperative dei persiste si rispetto a Confindustria c'è facile citare i tassisti
Però pagherà a costo di Mimì Carbini Andrea Riello Massimo Calearo pensa insomma abbiamo legge del tabellone dei risparmi sono del convegno di Confindustria sul sulla concorrenza lo dico con grande simpatia sapeva tra degli stessi banca intesa ma non non ha nessun addebito particolare se non quello che faccio almeno qui per quanto conosco persone un po'troppo incline a soddisfare ambizioni richieste localistiche invece che
Esigenza di più ampio respiro ma Banca Intesa non è un protagonista secondario di quel mondo bancario che non è
L'esattore semplificazione della concorrenza che noi avremo non so se dell'indagine nel sondaggio gli imprenditori hanno chiesto agli altri imprenditori imprenditore sarei soddisfatto del livello di concorrenza e del servizio che piova fra il sistema bancario hai voluto che aveva la risposta
Ferrovie dello Stato insomma Trenitalia
No è un esempio di un monopolio di un tempo che nonostante una grande variazione resta una esiguo del monopolio
Vogliamo chiedere Autostrade per l'Italia se sono per davvero per la concorrenza o se invece non gradiscono davvero molto di governare c'è amministrata in cinquanta per cento della rete autostradale italiana farsi fare tantissime a volte queste siano conveniente poi magari andiamo al tiro aveva trovato se sono d'accordo nel costruire nuove autostrade abbassare le tariffe
E lei li si pone la domanda è giusto parlare d'oliva l'azionista chiede un utile ma allora forse ci sono da cambiare
Ulteriormente era la regola e meno è un protagonista secondario in tutto quello che riguarda una delle più importanti fonti di energia che gas
Non è e allora vengo anche all'ENEL
No anche lei nel sia un esempio di un'altra che è uguale è una grande concorrenza che vuole per davvero perché l'imprenditore finanzia la mattina e passa il cambiamento quale forma di energia elettrica quale azienda
Ora a starmi frenano
Sull'obiezione apparve con l'espansione venne presa in mano da fargli spasso c'è anche la Regione del Veneto lo dico così concitato e il Piemonte ci ha portato via le olimpiadi invernali e noi abbiamo tenuto il convegno di Confindustria qui da noi
A questo punto
Lei risponde passerà quindi da
Io le rispondo dicendo che forse non non siamo obiettivi nel mettere tante situazioni così diverse allo stesso livello nei servizi bancari Galan
Lei mi dice che uno non può scegliere in ogni momento tra un'offerta Stir minata sia nel campo retail sia nel campo delle aziende non le stavo dicendo
Che non non facciamo ancora abbastanza però se lei guarda non il settore bancario ma molte banche e io credo che se facciamo un sondaggio noi troviamo qua dentro tantissima gente che è stata aiutata a crescere a svilupparsi a inglobare internazionalizzarsi
Oggi quanti settori sono più concorrenziali del settore bancario ma quanti settori hanno in bollettino quotidiano dei prodotti possibile dei preti sul giornale quali pari in quali settori c'è questa eccesso di capacità quanti settori hanno privatizzato prima si diceva giustamente Antonio diceva il pubblico commenta nel settore bancario dieci anni fa
La stragrande maggioranza erano banche pubbliche o comunque controllate dalla politica oggi la stragrande maggioranza vicino al cento sono privati oltre novanta degli attivi sono quotati
Io non sto dicendo che basta però buttare all'ammasso tutto dicendo in Italia non funziona niente secondo me ha fatto meno miglioramenti la politica che le banche San Pasquale ma insomma io non dico che noi stiamo che stiamo facendo tutto quello che serve ma a me sembra che in questo momento manca un piano per il Paese non vanno avanti le infrastrutture i cittadini non hanno quello che vorrebbero sui servizi che sono dominati dal pubblico insomma dire che le banche non hanno fatto la loro strada
Che non stanno servendo sia i cittadini che le imprese che le pubbliche amministrazioni è una cosa che va molto vicino la demagogica e non è una cosa reale dopodiché dobbiamo impegnarci per primo ma non accetto che siamo tutti sullo stesso livello ed è il piagnisteo generale dell'Italia che non funziona non è così
Allora
Inattesa che si faccia anche no no resterebbe dò la parola ma in attesa che si faccia anche un'Authority per come si fanno i dibattiti perché poi la faremmo ma chiesto prima la parola conti e poi la vita ma pochi secondi entra per la pace
Non più piccole vale solo come replica un secondo Hubbard ministro dopo io mi sono a mia assoggettata all'Authority su come si fanno i privati perché me lo merito qualcuno l'ha anche vista
Poco fa ma passerebbe rispondo molto semplicemente lei aveva diritto di indignarsi e di rispondere in quel modo quando arrivava il diritto di cambiare banca senza pagare di più di quando divorziare va bene all'esame della teste aveva una avete fatto al patatrac di più lei
Se vuol prendere più applausi lo faccia non mi interessa noi tre anni fa abbiamo lanciato una cosa che si chiama contentezza che a costo zero di uscita non c'è nessuna difficoltà a farlo si guardi facciamo noi moduli ma non diciamo che non ci sono banche che si sono posti questo problema e io sono il primo a dirle che possiamo fare di meglio questo ricercare i nelle banche una specie di colpo colpevoli di tutto
Invece essendoci molti altri corresponsabili perché tutti siamo responsabili di riavviare la crescita
Cioè dire che le banche non stanno facendo un grande passo avanti e non mi ripeto più che diventerei noioso è sbagliato ha dipinto un quadro che non è più quello
Grazie più banca anche Banca cala cala il bancale
Controcorrente dove c'è dure sono sempre quelli che avevo da quando giovane perché mi costa talmente tanto cambiarmi
Ma non voglio fare pubblicità all'una o all'altra ma non è certo la cambiale insomma faccia un'offerta arrivato un terzo a contesti con la Banca Popolare di Vicenza e speriamo che il signor Amati l'ultimo della fila di continua ricavi volevo invitare il Presidente Galan di cui io loro degli asset posso fidarmi
A fare un sondaggio in questa grande sala a cercare clienti dalle troverà uno virgola due ogni dieci e se questa non è concorrenza vorrei avere una recensione in questo dibattito o in un altro dibattito per capire esattamente cosa deve fare un povero vecchio monopolista che al dodici per cento del mercato nel mercato libero grazie non farmi piangere
Grazie
La Chiesa siamo al confine alla conclusione naturalmente occorre lei Raponi rappresenta l'impresa privata in questo momento è la concorrenza non banca assolutamente viale assolutamente soprattutto sui mercati internazionali
Non credo lasci tedesca e giapponese ridevano abbiamo quel problema lì
Quindi viviamo di concorrenza tutti i giorni riusciamo a stare all'aria sul mercato solo sessanta pazienti innovare continuamente di prodotti innovazione tecnologica continua
Per riuscire ad affermarsi in senso internazionale quindi veramente ci confrontiamo tutti i giorni a livello di concorrenza non non ce ne manca fatti
Ma c'è un limite culturale italiano cioè gli altri paesi hanno una cultura della concorrenza superiore alla nostra cioè qui noi vediamo che non ci sono soltanto dei limiti
Regolamentari delle delle bandiere ma c'è anche diciamo una scarsa cultura dalla concorrenza in generale lei che aperto a tutto il mondo la necessità
Sita di crescere a livello di cultura d'impresa e soprattutto crescere a livello di internazionalizzazione delle imprese
Quindi le imprese devono imparare ad essere veramente più internazionali essere insieme e combattere a livello internazionali insieme tramite forme di aggregazione di alleanze per stare sul mercato che per noi mercato del mondo
Ora Gazzetta che Mario e mi fermerei qui ringrazierei tutti i partecipanti alla tavola rotonda anche come
Buon Monopoli
Il convegno regalai a questo punto di difendere posto in platea grazie adesso qualche minuto per sistemare la scena e poi ci sarà il confronto con Romano Prodi ha avviato
Al candidato leader dell'unione Romano Prodi ok grazie per essere presente
Soltanto qualche minuto la profezia è di questa sosta per fare un applauso a tutti gli organizzatori i ragazzi che lavorano a questo
Li ho visti lavorare
Si stanno dando moltissimo da fare con grande passione che tra l'altro è anche la caratteristica del lavoro italiano che qui rappresentiamo allora volevo spiegarmi mentre si
Si prepara la scena come funzioneranno i due confronti con i due candidati premier oggi con Romano Prodi e domani con Silvio Berlusconi saranno undici imprenditori a rivolgere delle domande sono imprenditori assolutamente rappresentativi dell'economia italiana piccoli medi grandi giovanili prima generazione di quarta generazione che rappresentano un po'tutti i settori anche le multinazionali è un'intervista collettiva non politica nel senso che le domande che saranno rivolte a Romano Prodi questa sera e a Silvio Berlusconi domani sono domande di economia che riguardano l'impresa la concorrenza il futuro del nostro del nostro Paese quindi sono domande che sono state preparate
Con cura il tempo sarà quello di trenta secondi per ogni domanda e di tre minuti e mezzo per ogni risposta quindi cercheremo di garantire pur non avendo una commissione di vigilanza una perfetta ed equilibrata
Gestione i tutti e due i confronti
Il sottoscritto farà soltanto la funzione dell'arbitro non sapendo se rivolgersi a Catricalà o a Collina grazie adesso chiederei se siamo pronti comincerei a chiamare
I partecipanti alla nostra
Tavola rotonda e quindi comincerei con Matteo Colaninno
Che prego di salire
Poi Luca Garavoglia
Alberto Ribolla poi li presenterò meglio quando sa ci sarà anche Romano Prodi Piero Della Valentina
Margherita Mastromauro
Attilio Martorano
Giuseppe Morandini
Ti prego di salire
Ancora qualche secondo d'attesa Alberto Piantoni
Roberto sia che li Giancarlo Zanatta
Gianfrancesco
Imperiale
Allora le regole De Leo
Già io assunte
Allora grazie per essere venuto
Quindi a questo punto scendo pregherei Romano Prodi se vuole seguirmi ringraziandolo per la sua partecipazione
Prego
E.T.
Sedersi questa sedia
Allora
Ecco le domande
Per cui non si vede nulla sarà difficile superare la la la scena adesso però così va bene
Allora facciamo così qua spostiamo queste no
Va bene
Allora adesso cerchiamo di sistemare un po'va bene
Adesso cerchiamo di sistema e anche per favorire il lavoro dei fotografi e dei giornalisti presso i quali va una mia personale simpatia ma questa volta magari se vi posso chiedere l'applauso anche per chi fa questo mestiere a
Allora una domanda tre minuti e mezzo di risposte
Vi assicuro che
Saranno domande molto aggressive molto di più di quelle che facciamo noi giornalisti e questa è una piccola rottura di un monopolio di una corporazione giornalistica nel senso che gli imprenditori fanno i giornalisti e anche questa e concorrenza
Allora cominciamo con Matteo Colaninno presidente dei giovani imprenditori di Confindustria vice presidente del gruppo Piaggio etiche Omnia holding S.p.A. prego
Buona sera professore io vorrei parlare di politiche fiscali
In particolare mi interessa sapere la sua opinione circa la stabilità fiscale la certezza che gli imprenditori soprattutto i piccoli e medi devono avere nel momento in cui si trovano a pianificare i loro investimenti
Non abbiamo visto che molto spesso nell'alternanza delle coalizioni gli impianti normativi e fiscali vengono cambiati a volte profondamente un imprenditore che per investire pianificare deve invece avere delle certezze soprattutto in un ambito come quello del fisco che impatta relativamente e in modo pesante nella propensione agli investimenti delle imprese cosa intende fare l'Unione
Circa questo argomento importante
In secondo luogo è cronaca di questi giorni l'avvocato generale della Corte giustizia europea
Depositato un parere molto pesante sull'Iraq sappiamo anche che l'IRAP un'imposta che garantisce un gettito rilevante d'altro canto la stabilità il rigore dei conti dei conti pubblici è un bene di tutti dall'altra parte la crescita dell'impresa è un bene primario da cui ripartire per rilanciare quest'Italia
Confindustria le imprese ritengono l'IRAP una l'imposta che colpisce il lavoro e quindi la crescita come intende lei contemperare queste esigenze il gettito e dall'altra parte ha necessità di ripartire Diana vere e di avere un fisco per la crescita delle imprese
Grazie Colaninno tre minuti e mezzo posso proprio
Una risposta alla prima parte dalla domanda
A vere
Una stabilita nel fisco via per alcuni principi che durino nel tempo e perseguirli e avvicinarsi a questi principi
Io sono per un fisco neutrale cioè in cui noi dobbiamo avere un fiscalità che tende ad essere insieme quando passiamo lavoro le rendite finanziarie rendite immobiliari e farò una politica fiscale che avvicini fino a rendere sì si può identica la tassazione in tutti questi settori in modo che gli imprenditori cittadino sappia dove impiegare il proprio denaro in un fisco neutrali
Allora se noi abbiamo dei principi stabiliti possiamo avere anche una legislazione che duri nel tempo come mi viene richiesta adesso se non abbiamo principi non possiamo avere una legislazioni che duri nel tempo naturalmente ci sono anche degli aspetti in cui il fisco deve premiare qualcosa debbono esser delle eccezioni che cosa ho in testa e riguardo al fisco premiante io riguardo agli obiettivi di lungo periodo dell'impresa cioè tutti in piedi a brevi periodi debbono essere trasparenti e con rendite possibilmente tassazioni possibilmente ragazzi non picchiate su
Grazie
Con tassazione possibilmente uguale e noi abbiamo alcuni obiettivi di lungo periodo dicendo premianti che devono essere in Italia secondo me aiuto alla crescita dimensionale dell'impresa
E poi innovazione innovazione innovazione questi sono i due i due capitoli su cui io posso fare
Un ufficio premiante diverso dal resto del sistema ecco sull'IRAP
Sull'Iraq
Evidentemente dobbiamo fare una brevissima storia molto breve perché voglio finire nei tre minuti e mezzo sostituito a sette imposte tra cui imposte in Funny come quella sulla salute non ricordiamo ricordiamo sostituiva anche la tassa sulle partite IVA lei lo e fu sostituito col consenso scritto dell'Unione Europea adesso il problema è cambiato
Però è un'imposta
E trentacinque miliardi di euro quindi il governo attuale ha brontolato non lo può non ha potuto evidentemente cambiare
E io su questo o l'idea di correggerla perché tagliarlo di colpo non è possibile correggere soprattutto la parte più criticabile
Cioè l'introduzione del costo del lavoro dalla base imponibile a Padova da altri noi dobbiamo fare questo e l'abbassamento del cuneo fiscale è già un passo in avanti perché il costo del lavoro conti meno nell'isola
Noi andiamo in questa direzione e poi evidentemente insieme apriremo un dibattito su come sostituire o o correggere ulteriormente questo tipo di imposta oggi promettere chiudiamo leva è una cosa che non ha senso e quindi io non ve la prometto
Grazie
Grazie professor Franco
Che raccomando anche agli altri intervistatori Luca Garavoglia
Trentasette anni
Presidente la Davide Campari S.p.A. prego
Professore la domanda è molto collegata a quello che lei ha appena detto uno dei punti qualificanti del programma dell'Unione è questo abbattimento di cinque punti di cuneo fiscale
Che su molto condivisibile molto forte
Tanto da auspicare che nel corso della legislatura si possa addirittura fare di più e quindi il primo tema è è lecito attendere naturalmente in un arco temporale ampio come quello della legislatura
Chi punti possono essere più di cinque secondo tema collegato nel programma dell'Unione Ilie punto del cuneo fiscale e direttamente collegato a cito testualmente l'imposizione societarie la tassazione dei dividendi e plusvalenze
Allora è lecito trarre da questo collegamento alla conclusione che parte del finanziamento della copertura del cuneo potrebbe essere derivata da un inasprimento in particolare del regime di tassazione su capital gain e dividendi o in generale della fiscalità delle imprese tenendo conto che istituti come la parti specie nei centri sono sono ormai praticamente diffusi in tutta Europa e che quindi questo potrebbe comportare un rischio di fuga di capitali grazie
Grazie sopra
Allora
Prima risposta
Ma io ho promesso cinque punti nel primo anno più in là io spero che si possa andare non l'ho escluso che si posso andare ho detto questo essere un grande forte punto di partenza per il resto vedremo vedremo che cosa
Prima di tutto vedremo come stanno i conti con precisione e per questo io ho bisogno tra l'altro sapere e di avere in mano subito la trimestrale di cassa e vi chiedo a voi che siete imprenditori che aiutiate e spingiamo e questo aspetto che è estremamente importante di arrivare al eventuale passaggio di consegna con conti precisi e arrivare subito prima delle elezioni con la trimestrale di cassa in modo che io Possa precisare
Anche con più cura gli aspetti quantitativi delle proposte che faccio detto questo è chiaro questi cinque punti non sono facili da del cuneo fiscale non sono facili da reperire ma abbiamo fatto i conti già con molta precisione una parte cioè lui tutto il Cipputi cosa devono fare una spinta la competitività dell'impresa è per questo che lo facciamo sostenere i consumi delle famiglie e armonizzare il costo del lavoro stabile con quello precario quindi è chiaro che
La
C'è una una parte della copertura che data dalla aumento dei ma contributi sul lavoro precario e anche voglio dire una riduzione distesa nella razionalizzazione della spesa pubblica amministrazione
Non solo centrale ma anche locale e soprattutto anche degli enti previdenziali in cui una maggiore efficienza è possibile anche in breve periodo di tempo una parte e la revisione dell'attuale sotto contribuzioni
Con questo dovremo confrontarci con le forze sociali sono aperte a questo tipo di discorso e una parte e affidata alla appunto una parte che io valuto circa il due virgola cinque
Miliardi di euro due due e mezzo
La tassazione per quell'età rendite finanziarie sia chiaro che si tratta di una aliquota s'secca con quote esenti
I piccoli contributo
Un strategia che è già stata seguita da altri Paesi non ci sono difficoltà tecniche e quindi questo può essere fatto la somma è modesta rispetto ai dieci miliardi di di euro sono necessari per questa operazione infatti lo elencata per ultima perché punto più spinta da più valore alle altre alle altre due
Due due misure che di cui ho parlato per le imprese e di la partecipare sono esenti o dobbiamo distinguere fra le partecipazioni legata l'attività dell'impresa
In cui confermo rappresentante reggenza quelle assolutamente estraneo
Io ritengo che non sia da conservare e io richiamo qui a tutti voi cos'è successo quest'estate con i cosiddetti furbetti del quartierino e io credo che in quel caso una buona prestazione sarebbe stata opportuna
Allora è la volta di Alberto Ribolla
Che presidente dell'Unione industriali di Varese e amministratore delegato della SIP cessa di Donato Ceppino provincia di
Varese e opera in tutto il mondo nel settore dell'impiantistica pure
Solo per ma non avevo parlo io e la relativa
L'accento critico nel suo programma relativamente alle a quanto previsto dalla legge Biagi in materia di flessibilità in particolare per quanto appunto concerne i lavori cosiddetti precari esenti Palalido ciò concordo lo staff leasing i contratti d'inserimento
Inoltre si capisce si interpreta che la barra lavora mentre per quanto riguarda l'incremento di posti di lavoro sul tempo determinato una domanda con un'appendice non ritiene che questo sia penalizzante per quanto riguarda la necessità dell'impresa interni flessibilità sul mercato così dinamico più un'appendice a questa domanda e non ritiene che un lavoro per quanto precari Zante in particolare sulle medie e piccole imprese un rapporto tra imprenditore che è stata piuttosto vicino non possa comunque insomma buono porta per i nostri giovani per arrivare un lavoro a tempo determinato grazie
Borrelli vorrei ricordare lo faccio molto volentieri per l'introduzione della flessibilità del lavoro in modo sistematico è stata iniziato anni dopo mio governo con il pacchetto Treu con problemi no certo secondari perché ritengo che la flessibilità del lavoro come strumento di l'ingresso nel mondo del lavoro e per rispondere alle necessità delle impresa sia estremamente
Riteniamo anche e ritengo che con la legge Biagi
I contratti padre Carlos Tafi questi tipi di contratti si è andato oltre a questo a questa necessità
Si è dato oltre tant'è vero che ormai più della mia nell'ultimo anno la metà o più della metà dell'ingresso nel mercato del lavoro è stata data a tempo assolutamente prego e quindi c'è e soprattutto c'è una ripetizione del contratto a tempo determinato che diventa a tempo indeterminato il contratto a tempo determinato che diventa a tempo indeterminato perché si ripete sempre non è per produttivo per i giovani non è produttivo per l'azienda allora noi dobbiamo fare in modo che la flessibilità sia orientata verso degli obiettivi e che non ci sia una convenienza Adda super lavoro precario rispetta lavora tiepide questo mi sembra e la logica del fisco di cui ho parlato prima e allora è chiaro che non oltre a correggere questi punti che secondo me che più hanno distorto la legge Biagi io sono fortemente orientato a un discorso di avvicinamento
Degli oneri sul lavoro del lavoro determinato per lavoro indeterminato cioè proprio per non creare una convenienza a assumere lavoro determinato e ha averlo in modo polipetti
Questo anche perché le aziende hanno bisogno di manodopera che si qualifica
Che non sia sempre cangiante ma che abbia un suo percorso di qualificazione questa è la strategia che noi vogliamo seguire in modo da poter offrire ai giovani anche una prospettiva che possano in qualche modo pianificare il loro futuro abbiamo il discorso dalla famiglia il discorso dell'incertezza questo è lo strumento con cui noi controlliamo l'incertezza
Grazie addirittura uno sconto ma era trend tramezzo si Lore quale euro nove Coppola poi dopo dovremo ancora aperta crediamo di non averli fermare a due e mezzo sono abituato all'altro dibattito ancora
Quando è la volta di Diego Della Valentina che il presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia amministratore delegato del lametino Della Valentina risarcisce per buonasera professor Prodi Confindustria dedicato questo convegno tema della concorrenza
Partendo dalla constatazione che se e ancora purtroppo molto da fare
Tema di liberalizzazione sì ottenere il microfono centrale al tema della liberalizzazione il settore delle multiutilities dove si può dire che il processo di liberalizzazione ancora incompleto
Ma a livello locale si assiste addirittura una controtendenza noi imprenditori Confindustria
Sì Stroke diciamo gli occhi e le orecchie e siccome ci fa molto rabbia registro diciamo un po'anche il mento constatando che in trent'anni le municipalizzate sono passate da trenta a più di settecento ma non solo sono aumentate numeri non ci palizzate ma continuano ad aumentare vanno occupare degli spazi che probabilmente sarebbe più opportuno lasciarli al campo privato allora la domanda è come intendete rivitalizzare ripartire sulle strade della Libéré Paris della liberalizzazione in secondo ordine e intendente in un certo qual senso contrastare questo neo statalismo locale bene grazie soffro allora
So che questo è un problema
Serio ed è un problema che diffuso in molte parti dell'Italia quello che io voglio è che tra le abbiente
Locali che un tempo si chiamavano municipalizzate siano con più contendibili più aperte e più concorrenziali certo c'è un problema fondamentale non basta essere una società per azioni per essere un'impresa su questo non c'è alcun dubbio non abbiamo avuto negli ultimi tempi dei cambiamenti formali verso società per azioni ci si è riempiti la bocca e poi sostanzialmente non è cambiato nulla nella contendibilità e nella concorrenza il che vuol dire son rimaste come son rimaste come prima allora io voglio che si rapporto sito le authority però sorvegliare quando io dico vado proposto a proprio su ventiquattro ore la riduzione e rafforzamento delle authorities e una forte Authority su che sia responsabilità le reti
Lo so proposte proprio per questo motivo perché occorre qualcuno che Sorbelli che non arrivino in Italia dei piccoli monopoli locali che sostanzialmente si comportò con un come Monopoli e hanno il nome di società per azioni ma solo il nome
Allora abbiamo bisogno di un'Authority e qui voglio dire abbiamo in questi anni umiliato le Authority
Ne abbiamo lasciato alcune senza componenti abbiamo tolto il i finanziamenti e io ritengo invece che se noi vogliamo davvero contendibilità
Dobbiamo avere delle Authority forte soprattutto quella che ho proposto l'Authority delle reti
Che diventa l'Authority che deve sorvegliare tutto questo tipo di di di autori di aziende locali e però stiamo attenti che questo deve essere anche accompagnato da una politica industriale
Noi abbiamo non solo il moltiplicarsi delle aziende locale ma anche una frammentazione che non diventa forza del Paese vorrei ricordarvi piccolo successo in Germania la Aegon
Che è una delle più grandi abbiente energetiche europee è stata fatta raccordo quando le aziende elettriche energetiche locali allora accanto al discorso la concorrenza ci vuole un governo che metta assieme queste energie ne faccio una ricchezza nazionale e lanci sui mercati con una vera capacità di concorrenza
Ecco io questo voglio quindi una libera elezione dal lato ma una politica economica che aiuti gli accorpamenti dall'altro lato altrimenti queste aziende predisporlo
Nei bocconi di aziende straniere oppure finiscono nella mala amministrazione
Vorrei però siamo qui in ambiente industriale
Le ho osservato molto queste aziende
E io veramente mi aspettavo forse perché le regole che avevamo fatto noi perché onestamente questo governo sua liberazione non ha toccato un chiodo quindi una fatto nel male ventenne le Popper liberalizzazioni l'avevo fatta io
Probabilmente sono state imperfette Recup comporre sono stati imperfette sono state non non sono arrivate fino in fondo ma io quando le pensavo mi aspettavo di una intervento imprenditoriale più forte dei leader industriali locali che dice però prendo il dieci per cento per il quindici per cento del verbo Ricci palizzate
Mi metto come attore in questo settore invece le parziale compensazione sono sempre avvenute nel mercato senza un intervento imprenditoriale quindi io
Dico voglio andare avanti con questo processo di apertura chiedo agli imprenditori di essere attivi attivi in questo settore non soltanto come risparmiatori ma proprio come bene come uomini da fare come proprio trascinanti questo faccia bene grazie signor Prodi recuperato che aveva concesso nella risposta precedente evoca la volta di un'imprenditrice di quarta generazione Margherita Mastromauro che azionista del pastificio riscossa
Ben augurante prego
Presidente Prodi parliamone sa di mezzogiorno e di federalismo e il allineare dedicando intero capito dal Mezzogiorno ha definito con una priorità ed un'opportunità nell'ambito dei numerosi interventi previsti fatta cento la stesa per il Mezzogiorno risorse da destinare a Nesta e gli interventi di politica industriale
E poi con quali modalità in tenete articolare strumenti intervento che noi riteniamo efficace ed essenziali quali gli incentivi alle piccole e medie imprese la fiscalità di vantaggio
A proposito del federalismo poi chieda neutralità del arresi dice e per realizzare il federalismo fiscale serve una finanza pubblica equilibrata che riconosca agli enti locali insufficienti ieri Salas è ed autonomia
E concreto il rischio che Cagliari Sassari Senna non recuperate dalla stesa per i trasferimenti all'impresa e in questo caso se così fosse si dà la precedenza all'attuazione del federalismo fiscale o alla stesa alla ripresa industriale
Grazie non ho chiarito questo accordo
Non ha fatto i conti
Sulla politica dell'Europa quanto Varda particolarmente all'industria
Abbiamo però valutato quelli che sono IGT di efficaci
Riguardo al Mezzogiorno
E allora dico subito dei vantaggi fiscali su cui abbiamo secondo me giustamente
Combattuto perché
Per il Mezzogiorno o l'estensione tale che può essere considerato quasi una nazione non una Regione ma non sono sufficienti secondo me per fare partire lo sviluppo del Mezzogiorno
Sono una condizione necessaria ma non sono una condizione sufficiente devono essere accompagnati secondo me da una vera e propria politica industriale estremamente forte terzi in e qui è chiaro che noi dobbiamo fare alcune grandi scelte riguardo al Mezzogiorno
Appena nel giorno lo dobbiamo capire che la sua nuova dimensione geografica o noi capiamo che è successo qualcosa del Mediterraneo che l'Asia è il fatto nuovo che il nuovo mondo
Quello della Asia e che quindi l'Asia spinge verso il Mediterraneo e allora il Mezzogiorno deve fare una politica strategica di attrazione di Investimenti dal mondo asiatico con la chiarissima con la chiarissima visione che queste merci
Questi venti vengono in ogni modo l'altra settimana è stato inaugurato a Budapest un Polo di importazione e di elaborazioni di merci cinesi che costato un miliardo e mezzo di euro
E sono merci che poi arrivano in tutta Europa Italia compresa allora noi dobbiamo fare del Mezzogiorno la piattaforma per le merci che arrivano e che partono dall'ASI e la più grande ondata di investimenti che avremo in futuro il Mezzogiorno ha perduto ha perduto
La ondata di investimenti americani quell'intra europeo e l'ultima ondata che noi abbiamo due sono le condizioni che tutti gli operatori stranieri mi chiedono quando parlo di questo primo lotta feroce ogni criminalità a ogni irregolarità e ogni illegalità
E su questo
E il secondo un interlocutore unico non ci capiscono niente le regioni lo Stato alle Province
L'autorità portuale non ci capiscono niente uso la parola niente per essere educati
E allora bisogna offrire un interlocutore unico io ho già cominciato una riunione con tutte le regioni e dello le regioni meridionali in modo particolare perché si offre finalmente una politica strategica nazionale nei confronti dei nuovi investimenti altrimenti non siamo fuori dal gioco
Ricordiamoci però che si è rovesciata radiografia il Mediterraneo è ritornato a essere centrale o non sfruttiamo questo oppure siamo un paese sciagura
Grazie soffrono di
E ora la porta di Attilio Martorano che il presidente di Confindustria Potenza è titolare dell'interesse prefabbricati di Potenza che ha un fatturato di trenta milioni di euro trecento dipendenti per
Professore io vorrei parlare di turismo e attrazione degli investimenti
Nel mille novecentosettanta l'Italia era la prima nel mondo per presenze turistiche internazionali oggi siamo al quinto posto dietro alla Francia alla Spagna e agli Stati Uniti alla Cina
Eppure abbiamo un patrimonio culturale artistico e paesaggistico assolutamente straordinario
Il decentramento della materia turistica alle Regioni probabilmente ha indebolito la capacità di promuovere i territori sul mercato globale
Peraltro tale dinamica non è poi così diverso dal più generale dalla più generale scarsa capacità di attrazione di investimenti diretti dall'estero del Paese per fare solo un esempio ancora riferita al turismo in Italia abbiamo solo il quattro per cento di strutture alberghiere con un marchio internazionale la media europea e al venticinque per cento
Quindi appare necessario invertire tali tendenze
Lei come pensa di migliorare la governance del settore turistico e più in generale la gestione degli attrazione degli investimenti diretti in Italia grazie grazie Martorana posso pro abbiamo
Abbiamo discusso di questo in una giornata alla Fabbrica del programma proprio perché il turismo dovrebbe avere lo ha illustrato le eravamo i primi del mondo siamo i quinti se continua così siamo a livello infine e quali sono i problemi Orsi primo lo ha già detto lei un riaccorpamento dalla strategia il fatto che ci siano tutte le regioni con la sede a Shanghai per me e qualcosa di incredibile e finisce fra e finisce
Perché
La politica del turismo in sede locale come deve essere distribuite nel territorio di servizi eccetera dev'essere compito dell'ente locale la strategia nazionale deve essere compito passionale
Io racconto
Non la reporter questo mondo scesi con un bel cartello e perché per la pubblicità visitate è una Regione piccolissimi italiana che a malapena uno sa dove allora io voglio sapere perché se pubblicità fa nel mondo questo quindi il coordinamento la politica nazionale
Però come
Non penso Brise il turismo perché legato agli altri ministeri
Ho visto che le categorie turistiche non ci chiede un Turrini ministero ci chiedono un viceministro con forti poteri di coordinamento questo in via della richiesta del settore come ci viene fatto per non spezzare la legame con le altre attività con le altre attività economiche però una forte potere di coordinamento significa che l'attuale Anarchia deve finire
E questo non solo per il problema regionale ma c'è anche un problema di grandi investimenti delle infrastrutture e qui c'è un altro discorso ricco coltiviamo il triplicare o porti iniziative eccetera e non c'era nessuna di dimensione di livello internazionale
Quel che mi ricordo però ancora una volta agli imprenditori ma è mai possibile che in Italia non ci sia una grande catena alberghiera
Con gli alberghi normale in cui si sa che prezzo sia come ti trattano quello a tre stelle e mezzo perché quelli in cui il turismo che vive in Italia deve indirizzarsi perché noi non siamo e non saremo mai forti nel tuo
Nel turismo marittimo in cui abbiamo una grande potenza ma che altri Paesi hanno non siamo un grande paese anche di altri digitale cioè abbiamo bisogno di catene di albergo prevedibili eccetera io dico le grandi stazioni qui abbiamo tutto l'olimpionica distrazioni ma dateci aiuto tattici forza perché alcuni imprenditori prendono mano queste costruiscono quaranta cinquanta cento alberghi uguali nelle città italiane in modo che possiamo ricominciare ad avere un turismo prevedibile accorti minimamente controllati
Se no noi perderemo sempre di mercato non abbiamo questi grossi identità e poi rilancio del Mezzogiorno con grandi iniziative e rapporti con i Paesi del Nord Europa e qui il legame del secolare rapporto con l'ospedale con tutto quello che ci vuole per un turismo che Nunzia stagionale Matisse Diastatidae questo ed un altro capitolo imitare la Spagna senza fare gli obbrobri che ha fatto la Spagna abbiamo una via precisa ma il turismo italiano deve avere anche le altre vie che dicevo prima
Grazie professor Prodi
Allora adesso tocca al presidente della piccola industria di Confindustria che Giuseppe Morandini Ceci gente della fornace Giuliani di Gorizia prego insomma
Professore io riprendo la richiesta formulata in settimana dal nostro presidente Montezemolo ebbe la richiesta relativa alla necessità di avere all'interno dell'organizzazione del ministero delle attività produttive che sarà una figura di riferimento istituzionale una figura forte con copertura politica potere decisionale dedicata alla piccola impresa con questa figura vorremmo tra le altre cose poter definire prioritariamente quello che deve essere un piano di sviluppo strategico che porti finalmente ad una crescita competitiva Len prese di minori dimensioni
Io le chiedo se a nome della coalizione che lei guida può prendersi degli impegni in merito
Sotto
Ho passato la folto sì ho passato la vita studiando il piccole e medie imprese
è chiaro che e qui che si gioca il nostro futuro
Cioè giochiamo la come vogliamo ma io vedevo ieri nelle spese
Di innovazione le metà della spese di ricerca e sviluppo in Italia fatta da sei interpretazioni da centosettanta impresa cioè la abbiamo grande in paese
In Italia abbiamo solo o quasi esclusivamente piccoli medi implica un puntiamo su queste o siamo finiti
La nostra politica della sua politica per la crescita dimensionale per l'accompagnamento dei mercati internazionali per il passaggio generazionale
Questi sono i tre obiettivi che io e per questi obiettivi è chiaro che bisogna destinare risorse e strumenti particolari
Uno strumento che in Italia deve essere utilizzato è la grande risorsa dei distretti industriale qui siamo in una regione
Per definizione dagli Stati industriali ma lei dobbiamo attivare ricerche sviluppo innovazioni scuole le scuole tecniche del ventunesimo secolo che noi non possiamo affidare alla intraprese come in altri Paesi perché non hanno le dimensioni sufficienti ma debbono essere a livello di distretto
E con loro l'operazione difficilissima ma indispensabile su cui dobbiamo concentrare cioè levare
La qualità la tecnologia la dimensione delle imprese del distretto metterle in rete lavorare e qui bisogna che governi sindacati
E impresa e e Confindustria
Fatto assieme per ottenere questo obiettivo ma concentrarsi su questo perché non possiamo adottare una politica economica come gli altri Paesi che hanno dimensioni aziendali che sono in media cinque volte le nostre se lo facessimo faremmo degli errori dobbiamo avere anche strutture a servizi alla collettività io insisto moltissimo
Sulle nuove scuole tecniche guardate abbiamo una preparazione di risorse umane che qui qui dentro fra una generazione se non la cambiamo non ci potrà essere più nessuno
Perché risorse umane che oggi noi mandiamo fuori dalle scuole non sono adatti per lo sviluppo economico e per l'innovazione allora noi dobbiamo
Ogni
E qui il fallimento potrei parlarvi in Emilia nelle zone che conosco meglio in ogni città il nostro sviluppo industriale è stato fatto da una scuola tecnica
Poi si è dimostrata inadatta devoluzione
Le stiamo uccidendo invece che riformarle però la grande attenzione che deve avere un ministero e proprio la formazione delle risorse umane
E le scuole tecniche del ventunesimo secolo che dovrà avere tre anni d'insegnamento applicato
Dopo il diploma perché se no non basta debbono essere il nostro punto di riferimento di un'azione comune
è inutile noi siamo e saremo sempre un Paese ad alto livello di costo del lavoro onore abbiamo da grande manodopera o non ce la faremo
Mica quello
Poi la no no no mi chiedeva mi chiedeva se si può contare su un segmento istituzionale bensì in Francia ha dato buona prova un vice ministro per la piccola impresa ha dato buona prova però io ho fatto no io ho fatto il discorso prima interventi le condizioni cosa deve fare un viceministro dalla piccola impresa se no è meglio non farlo via Dante il potere di coordinamento e di azione su questi sottosettori altrimenti non serve in Francia ha avuto un buon successo
Bene grazie soffrono di Alberto Piantoni amministratore delegato e vicepresidente da dialetti
Ecco professor
L'alto costo dell'energia rappresenta per molte delle nostre aziende
Un un problema di fatto ed è proprio per questo che confindustriale ha chiesto di ridurre del venti per cento a uno dei prossimi cinque anni il costo dell'energia per le imprese
è ovvio che guardando il programma dell'Unione ci sono due capisaldi che ci sembra di vedere da un lato il rispetto per conto anzi la media applicazione del protocollo di Kyoto e dall'altro la riduzione di consumi di combustibili fossili giocandosi la partita del risparmio energetico per quello che ne sappiamo il risparmio energetico dei tempi lunghi per cui quello che ci domandiamo eccome potrà d'un milione in qualche modo raggiungere a quelle che sono le richieste di Confindustria come pensate di ridurre i costi e vertigine i prossimi anni
Tenendo in considerazione altri due aspetti da un lato l'estrema difficoltà dei territori a permettere di aprire nuovi impianti e dall'altra un'osservazione che viene così si potrebbe forse pensare di rinegoziare Kyoto
Ma la politica energetica nostra Milia insomma
Avrebbe e a lungo a breve qui c'è poco da fare siamo con l'acqua alla gola bisogna diversificare gli approvvigionamenti che abbiamo adesso alla svelta alla trentina quindi altri tubi casa casa
Liquefatto da da mettere
Dal di quel fatto che dobbiamo trasformare niente in casa e quindi io ho detto alle
Regioni interessate
Che decidono loro toghe discorso che ha fatto la Regione Puglia dove il blocco
Della gassificatore di Brindisi era in comune accordo fa una provincia e un comune di diverso colore quindi non c'era c'era proprio la logica non vogliono apre il mio cortile dico benissimo la Regione Puglia
Se della partita significa che ora lo fa poi se lo volete fare a Brindisi o a Taranto o dove gli pare questo lo decidete voi ma un gassificatore lo dovete fare
Cioè dialogo con le regioni ecco gli enti locali ci deve essere perché se no non si fa nessun'altra pubblica in un paese ma poi arrivi il momento dalla decisione da parte del governo e bisogna le città allora subito il problema di non andare sotto con l'influsso di nuova Energia
Secondo discorso e lungo periodo
Continuare la trasformazione e modernizzazione centrali si guadagna in costi enormemente come voi sapete è un processo già in corso lo dobbiamo portare a te buon legge di legittimazione del risparmio di energia io ho fatto quella della ristrutturazione delle abitazioni che al governo attuale ha mantenuto perché ha avuto un enorme successo e la dobbiamo fare per e risparmio
Per il riscaldamento illuminazione e motori elettrici in modo da avere un'incentivazione alle spalle poi energie alternative per quello che possono valere io non ho posto nel solare dei grandi livelli ma di arrivare a livello intera legislatura vi danno dalla Germania mi sembra qualcosa di serio di utile e che tra l'altro da un bell'aiuto anche alla mano d'opera sul decreto Alitalia può fare poco cresce quel poco che si può fare così faremo lo lo faremo ma è una è geograficamente abbastanza in adatta e poi la trasformazione delle centrali a carbone già decise portate avanti con la miglior trilogia con la raffinatezza con cui e lei sia impegnate quindi sorvegliare questo tipo di attività sul nucleare
Io faccio quello che ho la politica che ho seguito da Unione Europea ogni anno io ho fatto un controllo sullo stato dell'arte tecnologia se c'era l'evoluzione tecnologica o meno tra poteri assicurare sulla sicurezza sulle scorie
Vice pelato la risposta lungo nel tempo allora la decisione dell'unione è riprendere la ricerca sul nucleare ma non decidere alcuna centrale nucleare ad questa è la strutture
Forse vuole sì sì no io chiaramente quello in ultima battuta però dai senza che l'udienza è si passi impegnare a ridurre in cinque anni i chiarimenti capisce perché con le misure che ho detto eccolo efficientizzazione si arriva a queste venti per cento in cinque anni una roba realistico
è una roba realistica
Grazie professor Prodi grazie piantoni evoca la volta di Oberto sia anche lui che presidente e amministratore delegato Eurotech che prego passo domanda
La seduta per altri nel vostro programma si parla di rilancio delle politiche industriali attraverso un grande impegno nella ricerca
A proposito di questo tema ci sono tre proposte di Confindustria
In merito del credito di imposta sulle spese di ricerca undici per cento per dieci anni e poi un credito per tutte quelle che sono ricette commissionate all'università un cinquanta per cento delle delle spese delle costi sostenuti proprio per
Con ricette cominciato università
Infine un altro tema che mi sta parecchio a cuore chiesta qualcosa anche a Confindustria e il la focalizzazione delle degli Investimenti o dei finanziamenti su attività di ricerche su pochi temi grandi temi stride sfida che possono motivare i giovani talenti italiani che possono poi anche portare delle ricadute sul sistema industriale nel nostro Paese
Se fai un attimo di tempo vorrei un suo commento sulla frammentazione oggi degli delle competenze sulla ricerca frammentazione tra diversi
Istituti e tra diversi ministeri che credo che non aiuti a focalizzare le energie
Grazie sì anche il professor Prodi
Allora
Lo Stato e le ricerche in Italia
Volentieri ripeto quanto leader Pistorio ha sempre dato in questi anni
è arrivato a dei livelli
Lasciatemi dire incredibili
Noi siamo talune non è uno per cento ci siamo impigliate riparo altrove in Europa anche siamo andati calando negli ultimi tempi gli altri paesi europei c'è una
Tentativo di balzo in su dobbiamo cominciare anche nuovi ad arrivare a livelli che si avvicinò agli imprevisti agli impegni che noi abbiamo prese e dobbiamo dire che il sistema è deficitario sia nel settore pubblico sia nel settore priva come non sappiamo quaranta per cento della ricerca delle fatta dall'impresa sessanta dallo Stato insufficiente in ogni in ogni caso
Allora le misure proposte sono misure che mi trova perfettamente d'accordo anzi
Odio non voglio dire ma mi era leggendo le Visco ma hanno accoppiato al programma dell'Unione ma siccome è un programma che è difficile da leggere non arrivò fino a questo punto però io picco che
Le
Incentivazione fiscale al del cinquanta per cento alla ricerche commissionate all'università secondo me è una misura giuste e che produce produce effetti concreti e anche il credito d'imposta sulla ricerca e lo sviluppo purché ci sia una verrà sarà dura sorveglianza perché molto spesso nel bilancio ambientale si mette per ricerca e sviluppo quello che non ha nulla a che fare con la ricerca è nulla a che fare con lo sviluppo
Allora se ci mettiamo d'accordo sulla serietà di tipi di fiori di ricerca e di sviluppo credo che siano norme sopportabili e che siano norme assolutamente assolutamente utile
Però ritorno al discorso di prima guardate che bisogna fare un struttura che porti la ricerca e lo sviluppo anche alle piccole e medie imprese
E dal sole
Non sono attrezzate a poterlo fare tutti i dati che voi avete avete una quantità grandissima d'impresa che non sono non hanno la dimensione e la possibilità di intraprendere una attività autonome e via dicendo
In queste case ritorniamo al discorso che vi ho fatto prima sui distretti industriali e su strumenti di ricerca al servizio di una collettività di imprese questo quello che noi dobbiamo fare
Perché ancora ritorno sul fatto
Che non possiamo lottare per morti i distretti industriali perché sono ancora la parte prevalente dell'economia del Paese e allora anche l'attività di ricerca e sviluppo deve sempre i sardi in quella direzione
Cioè poi il problema arrivo al termine della ricerca
Dei grandi enti e qui occorre una riforma profonda perché ci sono completamente staccati e isolanti
Da grandi filoni di ricerca rabbia concentrarli su Crocetti maggiori e non lasciarlo andare in ordine sparso
Scusa
Cioccolato e ce l'abbiamo alla conclusione del nostro intervista conclude collettiva abbiamo ancora due interventi Giancarlo Zanatta e presidente di Asso sport associazione nazionale dei produttori di articoli sportivi presidente del gruppo tecnica che ha sete in provincia di Treviso quel
Sì lo scrupoloso Prodi
La maggior parte delle aziende italiane dello sport system pur essendo spesso Lido tutto il proprio settore sono di dimensioni contenute rispetto di grande pure io mondiali
Inoltre devono affrontare la concorrenza di economie emergenti di dimensioni colossali
Molte aziende si trovano a dover affrontare il processo di internazionalizzazione
Contando solo su proprie forze cercando di fare qualità del ma senza contare del sull'apposito di un sistema paese chele supporti in modo organizzano sdoppiato riuscivo ora la domanda proprio sulle frodi quali sono i punti significativi del suo programma per favorire le piccole e medie imprese nell'approccio di Bertinotti internazionali
Grazie
Sopra la
Il primo ecco zero il primo provvedimento è quello di costruire veramente una nostra presenza italiana nei mercati internazionali
Qui noi abbiamo frammentato le nostre strutture e le aziende si trovano parlo soprattutto in mercati extra europei
Mentre chiedere per i mercati europei hanno una loro rette
Ma funzionante e che l'azienda può portare avanti autonomamente nei grandi mercati extra-europei
Ci vuole per il tutto una assistenza di tipo pubblico cioè ambasciate
Dice
Che sia concentrata su questi che ad esempio o considerati caso dell'Asia recentemente la nostra presente in termini di funzionali nel ramo economico in Cina o in India
Del tutto trascurabile rispetto agli obiettivi
Secondo anche in questo caso lo dobbiamo fare una strategia di lavoro collettiva da parte dell'impresa
Noi non possiamo avere una presenza in molti casi isolati proprio per la nostra dimensione ambientale terzo il problema delle banche
La impresa piccola e media segue e si accompagna ha una presenza essi appalti CIA ha una presenza bancaria
Anche qui la nostra rete di Banca
In Europa sia infittito anche nella nuova Europa la strategia delle nostre banche grandi banche italiane sui Paesi dell'allargamento è stato aperto al via
A mio parere forte sufficiente per poter accompagnare le imprese fuori da queste
Il nostro sistema bancario
E ancora fa debole e ad esempio si è anche ritirato dall'America latina che era uno degli altri posti in cui noi avevamo una presenza di questo tipo
Così i tempi prevede Piero il potenziamento di queste strutture all'estero parte del giudizio da parte del del del dell'ambasciata e così via
Ma di il tempo
Il tempo di prendere dal denaro
Dipende dalla situazione finanziaria sono struttura che sposò rafforzare abbastanza rapidamente naturalmente abbiamo bisogno di giovani dinamici e abbiamo bisogno di avere una cultura internazionale più aperti
Una delle cose con cui si fornisce si alimenta questa rete sono ad esempio gli studenti gli studenti esterni in Italia io ho trovato in questi giorni per fare un esempio io avevamo le borse di studio di ieri dei vecchi tempi soprattutto per gli asiatici la struttura di tutta la presenza commerciale in Europa Cina ed India a un se enormi di questi tecnici studenti vecchi borsistiche a metà dobbiamo interrotto tutti questi rapporti con l'estero e allora ci troviamo ad essere estremamente provinciali quindi da un lato dobbiamo sia aumentata spese le strutture burocratiche ma dall'altro lato dobbiamo avere una quantità di giovani che studiano all'estero
E gli stranieri che studiano Italia infinitamente superiore a quella di oggi non possiamo internazionalizzarsi senza i ragazzi internazionali
Questo è vero visto il vero e dell'altrettanto vero che se noi vogliamo Cobol seduttore quindi i prodotti che produciamo
Dobbiamo avere delle ordinazioni cooperazioni forti la per attaccare i mercati e quindi cioè necessita assolutamente di potenziale io credo quel tipo di servizio
Ci potrete dare
E proprio io
Cerca Carter nella vostra
Nel vostro settore l'esperienza di coloro che hanno tentato di nuovi mercati con scarso successo e il più delle volte o nella quasi totalità non hanno avuto un Belletti ha bloccato italiano che andasse dopo quella capacità di Croce il mercato
Ci sono affidati a improbabili soci locali che poi gli hanno regolarmente i truffati questa è la storia di decine e decine di tentativi di penetrazione di mercato da parte di nostra impresa
Grazie professor Prodi siamo all'ultima domanda
Viene rivolto da Gian Francesco Imperiali che il presidente dell'ANIE dalla Federazione nazionale dell'impresa elettrotecnica ed elettroniche vicepresidente di Assolombarda membro della giunta di Confindustria oltre che presidente di Api IP Italia prego
Professore vorrei toccare un tema a cui lei ha indirettamente fatto riferimento nella sua risposta sul Mezzogiorno lei ha parlato a di valenza strategica del Mezzogiorno
Per la sua posizione sul Mediterraneo e allora viene naturale
Fa riferimento anche agli alti costi della logistica in Italia
Che rappresentano una palla al piede per le aziende italiane rappresentano anche un deterrente per gli investimenti diretti esteri perché le aziende non vengono in Italia perché poi e tutto un collo di bottiglia
Allora la domanda è molto facile cosa intende fare il suo Governo per lo sviluppo e la liberalizzazione della logistica
E diciamo a fianco di questo c'è la domanda sul sui progetti infrastrutturali cosa intende fare il governo per i progetti infrastrutturali con tutte le problematiche della sindrome Nimby che ben conosciuta
Per quanto riguarda la Val di Susa che non solo l'ultima in ordine di tempo e ma poi anche dove trovare le risorse
E per cui vorremmo cercare di capire qual è la posizione del suo governo diciamo partendo dagli aspetti della logistica ma con tutto quello che ne segue per farla diventare veramente efficiente e competitiva e al sempre quando quando si hanno risorse limitate
Il problema è
La
Priorità
Non possiamo dire che attualmente quando si indicano centotredici priorità vicino delle priorità quindi quello che io voglio e la scelta primo finire le opere inizia
Con la massima accelerazione possibile perché è un'opera pubblica fino a che non entra in funzione viene finita non vale nulla noi abbiamo la quantità di opere pubbliche non finite che c'è un disagio già questo è una priorità se secondo le due grandi infrastrutture europee corridoio avulso corridoio ex agosto hanno anche se da priorità
Insieme non dimentichiamo che per interesse del mezzogiorno dobbiamo spingere e anche dare un aiuto al Corridoio otto cioè quello che va
Dalla Albania verso il verso estere che per noi per il Mezzogiorno è importantissimo anche se non è nel territorio nazionale
Sulle infrastrutture italiane le priorità proprio a livello di analisi costi benefici sono primo le autostrade del mare
Abbiamo dobbiamo sviluppare un trasporto sul nord in coerenza con quello che ho detto per i grandi porti mediterranei e per il nuovo ruolo del Mezzogiorno che deve andare via ma oggi le grandi reti ferroviarie come ho detto filiere quelle iniziate e così per le infrastruttura autostradale soprattutto in questo caso a servizio delle aree metropolitane perché ci sono alcuni punti di crisi che il nostro sistema non può assolutamente sopportare chiaro che il discorso delle risorse
Io non mitizzo il problema
Project finance chiara dei limiti estremamente forte musica Remo al massimo livello possibile so benissimo che non può arrivare a livello generale persistente
E è chiaro che allora dobbiamo il discorso serio di un governo e una privo mitizzazione
Come ho detto prima della delle apre in senso schierato ma a questo punto anche voi però dovette dare un aiuto al governo io sto esaminando in questi giorni i piani degli aeroporti stiamo moltiplicando la
Il rinnovo il progetto di rinnovo del diario forti in tutto il Paese mettendo a distanza di quaranta cinquanta chilometri l'uno dall'altro allora se noi non abbiamo veramente un'opinione pubblica sensibili che la scelta è un aspetto fondamentale di ogni politica e che bisogna anche sapere dire di no ad altri casi noi non riusciremo mai avere una politica di infrastrutture moderno
E allora è chiaro che non avremo è chiaro che non avremmo mai una logistica decente per l'avremmo mai i soldi da da da da da fare quattro lo porto in Emilia cinque interdetto e e via via continuando tutte le regioni come noi lo stiamo facendo
Governare e scegliere io come criterio base la concertazione il dialogo ma poi so benissimo che c'è il momento dalla scelta in cui il Governo deve scegliere
Capiamo ancora alcuni minuti perché siccome i nostri intervistatori e anche il professor Prodi che è un ottimo cronometristi la stretta di rispondere quando si è azzerato il contatore
Allora abbiamo ancora qualche minuto facciamo domande brevissime con risposte brevissimo Colaninno prevede Matteo
Professore qui c'è scritto concorrenza bene pubblico a me ha fatto un bruttissimo Effetto vedere qualche settimana fa vedere un capo di governo che annuncia un'operazione una fusione tra due aziende partecipate
Non le chiedo di commentare questo non è stato capo dell'Unione Europea
Io non penso che si il tema sia chiedere una reciprocità pietire una reciprocità il tema del mercato unico significa pari accesso per tutti che cosa intende fare anche alla luce la sua esperienza come presidente dell'Unione
No da un atto fari accesso per tutti è già una regola generale però non c'è un accesso Theory compare acceso teorico
Dobbiamo utilizzare il tempo per rafforzare le nostre prese e allora è chiaro che non abbiamo abbiamo forse i minuti contati per realizzare i nostri sistemi economici dalle banche al settore energetico e così via e se noi non li rapportiamo dopo noi rimaniamo solo prevede e non cacciatori a me piace più essere cacciatore che preda
Allora Ribolla domanda veloce risposta professore minuti contati zia tubo gasdotto bisogna fare insospettì non ricevono svelti stima accuse parla di governo sarebbero d'accordo
Su se dico questo è perché
Come l'ho detto prima io le ho fatto un esempio concreto io sono andata di RIM Puglia non sono andato a dirlo dove il problema non conta
Mi è stato detto va può darsi che perdiamo anche venti mila voti dopodiché invece ci si è accorti che a prendere decisioni i voti non si perdono purché siano decisioni purché siano decisioni in cui partecipò anche coloro che lei subiscono
Cioè stiamo attenti che nessuna parte del mondo si fa più un'opera pubblica senza un dialogo senza stabilire quelli che sono i rimborsi per i danni avuti senta perfetto che io dico che se si fosse stato
Se il ricorso fatto questo con una certa serietà anche in Val di Susa non avremmo questi problemi perché qua ho assistito per anni alla discussione al dibattito sulla nuova ferrovia fra Firenze Roma Firenze Bologna e abbiamo discusso perfino i tombini in cui un eventuale rovesciamento di un camion che conteneva materiale chimico
Che poteva produrre dei danni avrebbero dovuto essere tutto è stato discusso perché questa è la scelta moderna se si discute così poi il Governo agli elementi per decidere
E non ci saranno posizioni
Senza cercherei cercherà di non cadere diciamo nella polemica politica ma una domanda secca cita incidente
Sul tema delle cooperative lei ritiene che va tutto bene così o forse c'è qualcosa da rivedere per riequilibrare il mercato
Ma la legge sulle cooperative
La legge futura sulle cooperative
L'ha fatto il governo attuale e ne riconosce le differenziazioni sull'alcuni settori molto particolare io ritengo che la cooperativa
Quando obbedisce allo spirito cooperativo debba a vere delle facilitazioni quando agisce nel mercato come società per azioni come Roma città presenta richiamo il discorso che ha fatto prima non debba avere delle facilitazioni però ripeto
Non non posso accettare che si generalizzati il discorso sul settore cooperative
Con una valutazione negativa è un settore perché raccoglie il produce il sette per cento del prodotto interno lordo in cui in alcuni settori ha dato un contributo veramente serio per evitare frammentazioni per evitare un utilizzazione della mano d'opera in senso selvaggio
Non mettiamo in discussione in questo aspetto dal punto di vista della valenza economica delle cooperative però appare evidente che poi quando si compete sul mercato le regole devono essere uguali per tutti su questo non ho alcun dubbio anche
Estrema severità ho detto prima il vantaggio
Alla cooperativa sei cooperativa in questo momento però noi dovremmo anche capire alcuni settori in cui avremmo bisogno di un enorme salto in avanti alla cooperazione
Glielo dico uno in particolare che è quello delle esportazioni agricole
Questo Paese vede in qualche modo trovare un sistema per mettere assieme le grandi cooperative operatori privati
Perché stiamo perdendo i mercati ortofrutticoli tutto il nord Europa perché non abbiamo un grande interlocutore di fronte ai grandi acquirenti
Il supermercati dei grandi quel però l'Europa e allora è chiaro che è il momento in cui si deve dialogare e trovare uno strumento che mette assieme cooperative e altri operatori per questo obiettivo che è un grande obiettivo nazionale
E imperiale
Programma dell'unione e per quanto riguarda la spesa pubblica voi avete indicato l'intenzione di avere un peso complessivo
Sostanzialmente uguale all'attuale ma diciamo con vizi diversi tra le varie voci allora la domanda è dunque intendete fare dei risparmi e dove e questi risparmi con dove avete intenzione di utilizzarli con che obiettivo avete intenzione di utilizzare
Sulla spesa pubblica
Per mettere in finale un minimo di polemica distrutti
Sospira pubblica
Io avevo ottenuto attraendo la spesa pubblica non è cresciuta Puglia durante gli anni al governo è cresciuta del due virgola sei per cento in questi cinque anni
Cioè la spesa pubblica è andata fuori controllo da parte di un governo che si era impegnato essere massimamente sedere in questo settore
Quello di cui mi impegno fa ritornare sotto controllo e allora io che però ho chiesto chiederò proprio una una specie di Maastricht interno cioè un Patto di stabilità
Per tutte le spese centrali e locali perché se noi lasciamo andare fuori controllo la spesa pubblica non otteniamo niente
E inutile appellarsi a Gordon Brown del due per cento se poi c'è un mette il quattro virgola sette per cento all'anno e onestamente ho dimostrato questo quando ho gestito il bilancio italiano
Quando distinti il bilancio europeo ogni anno ho restituito miliardi di euro ai Paesi membri e sono sempre stato al di sotto dell'un per cento di spese prodotto
Europeo lordo mentre potevo andare uno zero uno zero due zero tre in più di quello perché ritengo che la disciplina dalla spesa pubblica sia la premessa per trovare le risorse per gli investimenti produttivi e per l'innovazione
Grazie
Mastromauro
Professore voleva da mandarle venuta meno una possibilità per l'Italia di istantanee Lamonica ed imporre dazi
Quali sono i rimedi di politica economica che l'unione propone per riavviare in economia per ridare ossigeno a questa economia quasi stagnante
E la ragione
La ragione per cui ho perso come priorità assoluta il taglio di cinque punti
Del costo lavoro proprio questi abbia bisogno a frustate di fiale per poi lavorare sull'innovazione e sul valore aggiunto ma se non diamo una frustata iniziale subito coltiviamo avere un deterioramento la bilancia commerciale
Dopo non possiamo più corretto e niente perché sarà troppo tardi allora misure congiunturali che rimangono cioè cogito al muso immediate che rimangono stabili futuro sul costo del lavoro
Cinque e poi vediamo
Come ho detto prima e un
Enorme enorme lavoro sulla innovazione riguardo al futuro poi costo dell'energia agli altri problemi che aveva visto se non facciamo questo veramente la situazione ci sta scappando di mano
Bene
Della Valentina professore questa legge elettorale parole non piace a nessuno recentemente abbiamo appreso che non piace neanche chi l'ha fatta
La dovremo tenere così come
O dovremo cambiata con un altro referendum popolare è possibile immaginare che la politica sia capace essa stessa a cambiare delle regole renderle più trasversalmente stabili
Senta c'è già un referendum popolare che per l'ottantadue per cento e si è pronunciata in favore del maggioritario io sono ancora fedele referendum popolare farò di tutto perché si ritorni a un sistema
Non avrebbero mai sentito in vita mia la definizione di porcata per una legge
Volantini la domanda veloce semplificazione amministrativa nell'ultimo sforzo di questa legislatura abbiamo ottenuto un interlocutore interministeriale unito alla cosiddetta cabina di regia con la quale vorremmo passare finalmente dalla semplificazione annunciata quella percepita nelle nostre aziende andando ad applicare definire delle misure e che impattano sul quotidiano lei intende proseguire lungo questa strada magari migliorandola
Sì
Sì andando avanti anche nelle direzioni sono rimasti un po'lì come il registro informatico degli addetti denti tutte le cose cioè la semplificazione amministrativa intendiamoci non si fa con una legge si fa per riprendere un termine che uso spesso col cacciavite
E mettendo in rete lei vive avesse amministrazione cioè se noi non abbiamo una rete completa e la dobbiamo fare noi non riusciamo a fare un una semplificazione amministrative ecco poi
Sull'amministrazione guardato l'amministrazione è un valore del Paese
E secondo me si è esagerato sullo spoil system si è tolta l'amministrazione e la continuità il senso del futuro
La si è resa
E in qualche modo otto in mano alla volubilità politica io voglio tornare indietro sotto questo aspetto lo spoil system può valere per il cambiamento dei vertici non possiamo massacrare la pubblica amministrazione col cambiamento continuo però assumere gli amici degli amici
Pochi minuti sia anche domanda però ci ha risposto che non
Sul rotti c'è un indice di cui si parla poco in Italia c'è un indizio di cui si parla poco in Italia che lei stia in favore indagati bastimento
Non perché non venne nessuno investire in Italia perché tutti tutti i partner europei si preoccupano di attirare le capitali e noi qui non riusciamo ad attirarli
Perché interattiva di capitali bisogna essere attrattivi
Perché se lo volesse corteggiato del cervello
E allora attiva di capitali vuol dire migliorare il nostro sistema vuol dire creare trasparenza e non vuol dire creare dei carrozzoni
Come secondo me e gli ho detto l'altro giorno perseguito Italia io lo chiuderei doppi dovrà perché non serve ad attrarre investimenti stranieri attrarre investimenti investimenti stranieri vanno dove e conveniente
Dove c'è un'amministrazione che ti cura allora le rifaccio il discorso che ho fatto prima
Dell'interlocutore unico
L'investimento straniero vede a vere
La chiarezza di quello che gli viene dato e di quello che non gli viene dato qui siamo nell'assurdo che l'Italia non attiri investimenti stranieri ma tantissime imprese italiane tengono acquistata dagli stranieri il che vuol dire
Che fare affari d'Italia prendono una fetta del mercato esistente e conveniente ma non c'è un sistema di regole che ti faccia affrontare il rischio di investire Green silente cioè di investire da zero
Allora se non applichiamo i discorsi che abbiamo fatto prima io credo che gli investimenti esterni ritornino ma per questo che mi sono messo nel vento di quella che sarà l'ondata futura degli investimenti stranieri in Europa che sarà soprattutto asiatica cioè pensate un attimo alla strategia della Cina
Poi
è chiaro che devono mettere in atto tutto quello che troviamo tra regolarizzare il mercato per vicende tutto ma c'è una strategia
Ma la ditta mente chiara no grandi investimenti come mai nella storia dall'Europa dagli Stati Uniti verso la Cina
è iniziata due anni fa una nuova fase investimenti cinesi in Africa per le energie in America Latina
Per impegno alimentare in modo che l'autosufficienza sta cominciando ed è tutto pronto un'ondata di distribuiti negli Stati Uniti e in Europa per accompagnare le merci cinesi e per una presenza stabile nel mercato sempre più elevati livelli allora è chiaro che queste tipo di nuovi investimenti e andranno sì dico Lanza si è preparata strategicamente a questo l'Ungheria Paesi nuovi noi abbiamo un vantaggio strategico geografico dobbiamo accompagnare con una intelligente politiche industriali
Grazie
Carogna telegrafico è una risposta va bene grazie alla storia noi abbiamo disperatamente bisogno di aziende più grandi la quotazione è uno dei né metodi per diventare più grandi non l'unico
Da Zilli ha già quotata le dico che siamo alle prese con una legge sul risparmio per cui non ci sono aggettivi
Intende mettere mano a questo problema in generale incentivare la quotazione delle imprese italiane
Ripeto quello che ho detto prima l'aumento dimensionale lo si fa
Solo
Solo prevalentemente con un rapporto con il mercato e quindi anche con la coltivazione non come strumento unico ma uno strumento di fondamentale importanza anche perché
Noi dobbiamo porci il problema che nel Paese nella mia esperienza di riformisti industriale è stato ed è determinante il Paese del passato di generazioni delle aziende familiari
Noi dobbiamo aiutare con e la quotazione e con altri strumenti anche di carattere fiscale particolare il passaggio di generazione delle imprese familiari perché l'impresa familiare che la ricchezza del Paese non è
Solo per la famiglia ma è un bene di tutti
E allora noi dobbiamo veramente aiutare questo passaggio generazionale che e sempre nella mia esperienza difficile quando i familiari si vogliono bene perché sì sì ma non troppo bene hanno idee diverse mostrando nessuna decisione quando litigano perché litigano insomma questo è un problema se prendete la maggioranza e l'impresa delle ondate di sviluppo che corrispondono passati generazioni io questo è qualcosa che vorrei discutere insieme a voi perché è un interessi comuni e non è un fatto che costa è solo un fatto di cambiamento di legislazione egli istituzioni che accompagnano il cambiamento di legislazione
Piantoni velocissimamente la recente vicenda dell'ENEL ha dimostrato non ho capito dal recente vicenda Ermengarda dell'Anm
Ha dimostrato che di fatto c'è un ritorno a un protezionismo nazionale la Commissione europea molto spesso non è percepito e così incisivo su queste tematiche cosa può fare l'unione e in particolare
E a tentare di di favorire
Questa concentrazione è questa
Possibilità di assistenza ma le regole l'Unione europea ci sono
Le regole ho perso uno regole estremamente
Chiare
E dovrebbero essere accompagnate anche da una politica europea
Ma con il successo e lo dico con l'esperienza che ho vissuto che in
Nel passato
Ogni volta in cui si tentava una politica europea comune prendiamo ad esempio l'energia
Tre volte io ho proposto alla Commissione e la commissione ha approvato una a una specie di protocollo con la Russia in modo che fosse l'Europa come attore unico di fronte alla Russia probatori unito
Non è mica è stata la luce per inosservati paesi europei perché la Francia perché il suo gioco la Germania il suo gioco Rita il suo gioco adesso che è venuta la crisi energetica
Tutti dicono ci vuole una politica europea allora bisogna poi essere coerenti nelle cose per l'altra settimana proprio una settimana fa esatto ho avuto la soddisfazione a Praga
Che vero
Ha detto io mi sono sempre opposto alla politica europea
Sull'Energia adesso
Cambio parere ve lo dico in modo ufficiale sono in favore di una politica europea
Allora io vorrei che prevede i tassi su questi fatti per non fare più una politica ambigua nei confronti dell'Europa il nostro interesse l'interesse italiano perché vi sia una politica europea forte in cui noi partecipiamo come attori attinenti questo è il nostro obiettivo
Bene allora abbiamo fuori programma perché vicepresidente Tomat che oneri conserve la domanda
Mio concittadino Romano Prodi da un micro
Arbitro
Mancasse una domanda fra tutte quelle che hanno fatto i colleghi e riguarda l'aspetto delle relazioni sindacali delle relazioni industriali noi viviamo in una regione dove il conflitto sindacale sta creando notevoli difficoltà alla intraprese e credo che molte delle imprese che non investono più in Italia lo facciano anche per questa complessità di relazioni sindacali
Lei professore in qualche modo ha fatto dichiarazioni rispetto alla linea delle dell'unione anche in riferimento al congresso della CGIL vorremmo sapere con dalle sue parole in indiretta cosa ne pensa rispetto a questa anomalia questa criticità che interessa molto il comparto industriale manifatturiero grazie guardare però per il suo intervento
A
Io non nascondo
Che sono sempre stato
Sono ancora una serie politica di concertazione
Con interlocutori forti con una Confindustria forte con un sindacato forte
La quando vi è frammentazione sindacale come nei settori dei trasporti
E casino assoluto non abbiamo nessun interesse ad avere una situazione di questo tipo
Allora sia chiaro riprendo la concertazione
Su un tavolo trasparente aperto è chiaro
In cui si mettono sul tavolo di grandi problemi che devono essere risolti assi
Questo è dall'India che io ho seguito questa è la linea che io seguirlo far finta di importare
Le trattative sindacali i problemi sindacali
Come se fossimo un paese diverso secondo me non serve ammesso ma occorre un confronto serve forte di interlocutori forti con un governo che adattive completo prima decide
Grazie ultimissima domanda di Colaninno e faremo più professore che cosa farà nei primi cento giorni o nei primi mesi di governo in particolare in favore di tutte queste migliaia di imprese che oggi sono qui ad ascoltarla grazie
Ho e duro perché dico cosa faccio
Presidente tecnico espressiva via
Credo che fino ad adesso in queste due ore cominciando dal problema del costo del lavoro per passar subito al discorso della innovazione
E quindi della trasformazione profonda delle strutture produttive italiane grazie
Capiamo
Ringraziamo
Ho intervistato noi ci rivediamo domani mattina alle nove e trenta grazie a tutti