La figura di Salvatore Valitutti, a cento anni dalla nascita

Ma autorità signore e signori
E con piacere che oggi sono qui con voi per celebrare il centenario della nascita di Salvatore Valitutti
Un intellettuale
Di alta levatura un liberale convinto
Un uomo delle istituzioni rigoroso
Ma lì tutto è stato anche un illustre senatore come è noto tra il settantadue settantanove
E poi nella Nona legislatura tra l'ottantatré nell'ottantasette quando fu anche eletto Presidente della Commissione Istruzione del Senato
Desidero per questo ringraziare il presidente della provincia di Salerno villani e direttore del Centro dedicata a Bali tutti
Per aver voluto promuovere quindi Senato questa commemorazione
Prima che prendono loro la parola
Come oratori ufficiali in questa occasione
Io mi scuso se ad un certo punto dovrò lasciarvi ma insomma come qualcuno di voi sa arrivano i documenti della sessione di bilancio finanziaria ai collegati
Al Senato proprio in queste ore c'è un certo lavoro da fare
Insieme al mio ringraziamento al mio saluto a tutti i partecipanti concedetemi di svolgerle poche brevi considerazioni così come deve fare chi resta poco e non ascolta tutti
Su alcuni degli insegnamenti che abbiamo ricevuto
Da un uomo che per il suo pensiero e la sua seconda attività ha saputo certamente onorare il nostro Paese
Salvatore Valitutti ha ricoperto nel corso della sua lunga ed intensa vita incarichi politici ed istituzionali tutti di grande prestigio
è stato ministro o sottosegretario parlamentare
Consigliere di Stato del Rettore universitario
Ebbene
Nello svolgimento di compiti così delicati ed impegnativi
Si è sempre dimostrato un servitore dello Stato leale
E determinato
Debito ad obiettivi di altissimo valore
Appassionato studioso di problemi pedagogici e didattici
Ha dedicato tutta la sua vita professionale all'Appio e politica alla scuola italiana
Alla formazione culturale dei giovani di ogni estrazione sociale
Visse la stagione del diritto allo studio del diritto ad avere un'istruzione di qualità
Come strumento indispensabile per l'effettivo esercizio dei diritti di libertà e di uguaglianza
Come una stagione di impegno a far comprendere ai cittadini l'obbligo di doversi istituire o il diritto di doversi istruire formare per concorrere così degnamente alla vita sociale
Non mancò più volte di sottolineare
E io lo ricordo allora
Impegnato come ero nel sindacato in anni caldi
E anche sui problemi della scuola
Non Mango più volte risottolineare contro un certo clima permissivo
Che si era instaurato nella scuola alla fine degli anni Sessanta
Il dettato dell'articolo trentaquattro della Costituzione
Che impegna la Repubblica sostenere i capaci e meritevoli anche se privi di mezzi nel raggiungimento dei gradi più alti degli studi
Toni anche Severia e quindi allora in quei tempi anche impopolari hanno contrassegnato certe sue prese di posizione nei confronti della scuole degli stessi ragazzi
Tant'è
Che per alcuni era il Ministro delle bocciature
Cui non mancava di ricordare a scuola
E ragazzi il dovere di impegnarsi con serietà e disciplina nello studio nella propria formazione culturale
Nonostante la breve durata del suo mandato di ministro della pubblica istruzione meno d'un anno ma allora questi erano i tempi della durata del Governo medio ricordo bene
Tra la fine del settantanove i primi mesi dell'ottanta e il suo nome rimane legato giustamente legato
Alla prima legge organica di modernizzazione dell'università italiana
Con l'introduzione delle diverse figure di docenza e del dottorato di ricerca
E all'azione volta al rinnovamento del costume scolastico ed educativo nazionale
Tutto il suo impegno senza risparmiare critiche anche alla sua stessa area fu spesso per un obiettivo democratico sostanziale non formale
Quello di innalzare il livello della preparazione degli studenti così come quello dei docenti
Chiave vere di volta per restituire credibilità e solidità allo sviluppo dell'intero Paese
Prima di concludere non posso non ricordare che Valitutti in acqua Salerno
Come è noto e come uomo del nostro Mezzogiorno non è mai venuto meno
Al suo dovere civile e politico
Verso quest'area del nostro Paese
In coerenza con le sue profonde convinzioni liberali e direi anche con moderna lungimiranza
Egli auspicate perseguito fortemente l'emancipazione o economica e civile delle regioni meridionali
Non con misure di assistenzialismo e di paternalismo a cui era fortemente contrario
Ma all'interno di una più vasta azione di per Rinnovamento e di valorizzazione delle straordinarie risorse culturali e sociali del nostro Mezzogiorno problema in me ancora aperto
In Europa e nel nostro Paese e io qui non non voglio soffermarmi molto ma debbo dire che forse abbiamo un'occasione storica
La centralità nuova del Mediterraneo Orlandi l'area strategica nel quale l'Italia è collocata
La ripresa dei traffici intensa dopo cinquecento anni ora che passa dal Mediterraneo
L'Unione europea nell'interesse
Anche dei Paesi del nord Europa quest'area strategicamente da economicamente importante
Sono un'occasione straordinaria
E la nostra azione politica dovrebbe porlo come un obiettivo oggi possibile
Di unità del Paese io sono convinto che ce ne sono le possibilità e su questo dovremmo impegnarci con grande determinazione in sostanza
Vorrei ricordare Valitutti come uno spirito libero e al tempo stesso concreto fattivo e responsabile
Uno spirito del quale anche oggi la vita politica e istituzionale non potrebbe che giovarsi
Buon lavoro caro Presidente la Provincia buon lavoro a tutti quanti voi
Il Presidente della Provincia di Salerno dottor Angelo Villani
Signor Presidente del Senato
Autorità tutte
Signore e signori
Buonasera
E grazie
Grazie per essere intervenuti alla cerimonia per il centenario della nascita del professore senatore Salvatore Valitutti
Nostro illustre conterraneo
Che nell'arco dice oltre un cinquantennio ha ricoperto le cariche più alte prestigiose nel campo politico e amministrativo del nostro Paese
Il legame di Valitutti colosso terra fu indissolubile
Costantemente alimentato da un punto andamenti
Che si trasformavano in frequenti ritorni
Una terra
Che si è trovato di fronte una personalità complessa
Intellettuale e politico attento e sensibile alla crescente domanda di sviluppo del Mezzogiorno
Sugli osso di tanti fenomeni culturali
Conoscitore del patrimonio artistico ed ambientali
Il suo impegno in politica risente di dunque
Di uno straordinario retaggio culturale
Una caratteristica che gli consentiva di guardare con distacco e razionalità agli eventi agli odori polemici alla sterile contrapposizione tra le parti
Alla luce di queste considerazioni
La politica nel suo vissuto personale assume i contorni di un tassello importante
Ma non sovrastante di un progetto finalizzato al bene comune sembra rafforzato da grandi idealità
Che affondano le radici in una concezione di servizio prestato alla comunità
Una dimensione che trovo poi nell'opera pedagogica ulteriore valorizzazione
Anche per queste motivazioni etiche e civili
Oggi
Ribadiamo in occasione del centenario della nascita ancora una volta convinto apprezzamento
Per il politico e per l'intellettuale sorretti entrambi da un profilo profondamente umano
E ci sentiamo impegnati nel proseguire l'opera di valorizzazione di questa figura per poterla additare come esempio alle giovani generazioni grazie
La parola adesso al dottor Renato Cangiano che il direttore
Nel centro di pedagogia e psicologia Salvatore valido
Signor Presidente il Senato signori rappresentanti del Governo autorità signore e signori
Il settimo il mio più vivo ringraziamento anche a nome del centro di pedagogia e filologia Salvatore Valitutti della provincia di Salerno che ho l'onore di dirigere
Per essere intervenuti alla cerimonia per il centenario della nascita del senatore professore Salvatore Valitutti
Ringrazio i parenti ed i nipoti tutti l'onorevole Mario Pepe l'avvocato Mario Valitutti il Sindaco Di Bello riguardo
Si dà lettura del messaggio del Capo dello Stato senatore Giorgio Napolitano fatto pervenire a Presidente della Provincia Angelo villani a testimonianza della sua adesione all'evento
La provincia di Salerno è il senso di pedagogia e filologia Salvatore Valitutti con le celebrazioni indette per il primo centenario della nascita
E con il premio internazionale di saggistica giunta alla quattordicesima edizione rendono omaggio ad un uomo politiche di cultura
Che da amministratore da parlamentare e da intellettuale ha operato con un alto senso per le istituzioni del bene comune
Di limpida fede liberale Salvatore Valitutti attraversato per oltre un cinquantennio con il suo forte impegno intellettuale e civile la vita culturale e politica italiana
Profondo conoscitore del sistema scolastico ha condotto importanti in barba a tagli e politiche legislative per il diritto allo studio e per la valorizzazione dei capace dei meritevoli
In una prospettiva che associ ava idrico ed i principi Cola necessitati tradurli in una complessa e articolata realtà amministrativa
Consentimi inviti vivo apprezzamento rivolgo a lei egregio Presidente alle autorità presenti edificatori e dai convenuti consentito e partecipare saluto augurale Giorgio Napolitano
Nel ringraziare il signor Presidente della Repubblica con sentimenti di devozione da parte di tutti i presenti
E della provincia di Salerno in particolare rivolgiamo alla sua persona gli auguri più vivi per l'ammissione che egli svolge che hanno esemplare dedizione
Desidero rivolgere un particolare ringraziamento al signor Presidente del Senato Franco Marini
La sua presenza signor Presidente rappresenta un prestigioso riconoscimento all'infaticabile attività di studioso e di politico destinato aveva di tutti
Protagonista nelle aule destinato di tanti dibattiti di scelte di governo decisive di momenti di competizione tra le forze politiche
Mi preme anche ricordare che sono stati inviati messaggi
Numerosi messaggi di cui si chiedeva in particolare in quelli del Presidente del Consiglio onorevole Romano Prodi del Presidente della Camera dei deputati Fausto Bertinotti dei ministri Parisi rimborsi di parlamentari studiosi
Del Presidente Cossiga assenti per motivi di salute ma come egli stesso Tellini e ne dà comunicazione idealmente presente nel commosso ricordo di un illustre figlio del nostro Paese
Che adesso le doti intellettuali un'IVA non compaiono in qualità umane
La provincia di Salerno il Centro studi intitolata al nostro illustre conterraneo hanno invitato il senatore Valerio Zanone attenere un discorso come immagino commemorativo in ricordo di Salvatore Valitutti
Affidando altresì al professore Giuseppe cacciatore all'onorevole Antonio Martino al senatore Gaetano Quagliariello il compito di tracciare un breve profilo della sua attività di intellettuale
Ed è la sua partecipazione alla vita dello Stato
Mentre l'onorevole patto egli Antonio Caturelli professor Luigi Cha ultimo ed europarlamentari Alfonso Andria prenderanno danno testimonianza legato all'amicizia e all'impegno politico
I relatori accomunati
Da un sentimento di ammirazione di stima per il senatore Valitutti sono attenti ed acuti studiosi che il suo pensiero
E da almeno resta che ringraziare la Provincia di Salerno che con grande sensibilità ha voluto istituire nel mille novecentonovantotto il Centro di studi pedagogici Aldo intitolato
Ricorda antenne oggi la figura in questa occasione resa solenne
Solenne dalla presenza del signor Presidente del Senato
E di tante altissime personalità della politica e della cultura grazie
Cedo la parola al senatore Valerio Zanone
Signor Presidente del Senato signori senatori a vita
Signore e signori
Sì
Voglia ricordare o conoscere
L'opera di Salvatore Valitutti concentrarmi dalla sua nascita
Ho cominciare qui
La biblioteca dal Senato
Dalla collezione dalla rivista nuovi studi politici
Il bimestrale che rievoca nella testata
Gli studi politici di cui su quali tutti fu condirettore al fianco di Pompeo Biondi dal mille novecentocinquantadue al mille novecentosessantadue
Circa dieci anni dopo nel mille centosettantuno
Quali tutti riprese le pubblicazioni dalla rivista scrivendo di persona buona parte del primo fascicolo richiamando con lavorarvi Gianfranco cianuro che poi divenne a sua volta condirettore
Nella presentazione del primo numero Salvatore Valitutti tracciava la linea editoriale della nuova serie
Scrivendo che la rivista si sarebbe in primo luogo occupata dei problemi interni della
Democrazia
Argomento che a me ricorda da vicino quanto più di una volta ho sentito da Norberto Bobbio solito ripetere che lo studio della democrazia riguarda in gran parte le sue promesse non mantenute
Nel secondo fascicolo quali tutti si concedeva la divagazione di aprire una controversia con Giovanni Sartori
Sul sociologismo che in quell'esordio degli anni Settanta andava inondando gli studi politici in Italia con un'alluvione di cattedre di Sociologia applicate particolare
E quindi con la prospettiva che gli studi politici italiani
Passassero dalla Panfilo Sophia tradizionale alla Panda Sociologia il rompete
Ma nel terzo fascicolo Valitutti riprendeva la rotta di partenza
Dei stampando lo storico articolo di silicio almeno sul partito liberale il suffragio universale con cui nel mille novecentoundici Sonnino aveva senza successo invitato il mondo liberale del tempo ad attrezzarsi in forme partitiche adeguate alla diffusione del diritto di voto
Ma della lunga storia dei nuovi studi politici spero vorrà Pollastri fra poco lui diciamo Murro che ha raccolto l'eredità paterna continuando la pubblicazione
Mi limito a richiamare ancora due citazioni che riguardano la collaborazione di quali tutti nella redazione della rivista con Gianfranco cianuro e prima con Pompeo Biondi
Con ciò urlo Valitutti dedicò molte pagine della rivista alla campagna contro il finanziamento pubblico dei partiti politici
La questione chiamo in causa gli studi Valitutti sulla storia sulla struttura e funzione dei partiti che trova la sintesi editoriale più nota nel libro del mille centosessantasei i partiti politici e la libertà
Quali tutti osservava anzitutto in quel libro che i partiti sono espressione fisiologica della mobilità e della competizione sociale in qualsiasi ordinamento pubblico
Tanto che esistono di fatto anche negli ordinamenti che ne vietano il nome
Vi è però un coordinamento che recepisce i partiti con pienezza di legittimità quali forme istituzionalizzate della libertà di associazione ed è l'ordinamento della democrazia parlamentare
Peraltro già nel mille novecentosessantasei quali tutti avvertiva la necessità IVA rivalutare l'autorità del Parlamento rispetto al regime dei partiti di cui coglieva il deterioramento i partiti avvertiva Valitutti sia lui si discutono
Quando ha letto il rapporto con la cittadinanza per associarsi nella gestione del potere ed il finanziamento pubblico avrebbe
Facilitato quelle involuzione
Quanto alla precedente collaborazione con Pompeo Biondi è il caso di ricordare che esso trova il suo campo d'azione non solo della rivista ma anche all'interno del partito liberale segnatamente l'ennesimo congresso milioni centosessantasei
Quando Pompeo Biondi Valitutti furono fra i rari oppositori di Malagodi circa la linea liberale nei confronti della formula di centrosinistra
Va detto che negli anni Cinquanta Pompeo Biondi aveva sostenuto nel partito liberale linee
Variabili
Eleviamo Carlo nella rivista quali tutte risolveva la questione
Scrivendo per gli affari politici tutti commettono errori ma pochissimi lo riconoscono e Pompeo Biondi apparteneva appunto a quei pochissimi quanto alla valutazione dei Governi di centrosinistra
Fanno testo i discorsi parlamentari di Valitutti nel decennio dal mille novecento sessantaquattro al mille novecentosettantaquattro sulla comunicazione dei Governi prima di monopoli di Rumor e poi nuovamente di Moro
Interventi quasi tutti anzi tutti di forte critica all'ingresso di quei governi
In cui peraltro sempre Valitutti teneva riconoscere l'obiettivo storico della natura largamente o delle basi popolari dallo Stato democratico
Nel solco della tradizione liberaldemocratica che era stata di Giolitti e provate tutte soprattutto Di Giovanni Amendola
Il pensiero l'opera di una lunga vita operosa non si possano descrivere con una commemorazione si deve scegliere
E tagliare
Ed io ho scelto di tralasciare aspetti pure importanti dell'azione politica dei vari tutti per dedicare un poco di spazio alla prima linea dell'azione politica che era per lui la politica della scuola
Un tema ricorrente del suo pensiero che si ritrova ad esempio nello scritto del mille novecentottantatré al potere e conformismo
Era l'assillo per le comunicazioni di massa che inducono al deperimento della memoria storica e quindi ad una popolazione di uomini senza identità
Quale tutti vedeva la società italiana deperire per deficienza così scriveva di vitamina storiche e cercava nel sistema formativo il rimedio costituente
Vedeva nel sistema educativo lo strumento essenziale dell'educazione alla libertà e della scuola fece l'occupazione principale della sua vita
Da quando nel mille novecentotrentasei fu nominato non ancora trentenne Provveditore agli studi dal ministro votai
Ma quando dell'istruzione divenne a sua volta ministro nel mille novecentosettantanove di quell'esperienza purtroppo breve scrisse la cronaca nel mio centottanta con il libro otto mesi alla Minerva
In quegli otto mesi tentò di affrontare la missione epocale
Che ricorre in tutta la sua politica scolastica qualificare
La scuola della quantità
La società di massa richiede e impone l'espansione quantitativa di tutti gli organi e grandi della scuola
Ma l'espansione non devo appiattire il processo formativo e dunque sulla base larga della scuola di quantità
Guardi organizzata la qualità della scuola quali tutti tanto di farlo cerco di articolare su base regionale il centralismo amministrativo ormai insostenibile
Di qualificare il corpo insegnante sempre più numeroso di congiungere alla riforma universitaria la riforma della scuola secondaria superiore il tempo fu breve ma l'azione di Salvatore Valitutti al governo della scuola
Diede il segno concreto di una riforma scolastica in controtendenza rispetto a quegli anni che erano gli anni dell'egualitarismo
Dell'egualitarismo e dei postumi della contestazione
Quale tutti mise in chiaro la natura sostanzialmente a sociale dell'egualitarismo in campo scolastico nel senso che l'egualitarismo non qualifica
E quindi penalizza i giovani in condizione di svantaggio sociale che solo nella scuola possano trovare la via della promozione e del successo
Ma quelle erano anche gli anni seguenti alla contestazione studentesca ed è interessante in proposito la presentazione scritta da Valitutti del mille cento settantatré
Per l'edizione italiana del libro di un consigliere di Kennedy Califano intitolato processo agli studenti
Alla contestazione studentesca secondo quali tutti
La scuola doveva rispondere rivalutando le fonti culturali minimizzato e dalla società del benessere il modo di educare i giovani all'esercizio della responsabilità
E da quel punto è lo spirito di Valitutti compare un paragone che trovo importante per richiamare l'istituzione che negli ultimi anni dalla sua vita fu oggetto per la sua missione di educatore
Insieme alla Dante Alighieri
L'opera Montessori
Quali tutti assumeva paragone dell'azione educativa verso i contestatori il metodo Montessori dove i bambini non gestiscono le scuole ma sono chiamati dalle scuole a prendere decisioni responsabili
Il primo presidente dell'Opera nazionale Montessori era stato nel ventiquattro Giovanni Gentile di cui Valitutti aveva frequentato le lezioni qualche anno dopo
Poi nel mille novecentotrentaquattro le scuole Montessori furono chiuse l'Italia la Montessori riparo all'estero rientro in Italia dopo la liberazione
Nel mille novecentocinquanta ormai ottuagenario istituite Centro internazionale
Per la formazione dei maestri delle case dei bambini a Perugia
Nella recentissima biografia della Montessori scritta grazie a un Eger fresco si può leggere ci aiutò moltissimo a Perugia allora il Provveditore agli studi Salvatore quali tutti
Nel mille novecentosessantadue in uno scritto che si intitola Stato e scuola materna quali tutti difese il metodo Montessori
Contro i detrattori che adesso addebitavano allora il fenomeno dei teli poi se l'integrazione e la dolce vita
La libertà al cui sviluppo la Montessori inteso fornire i mezzi didattici scriveva Valitutti alla libertà del fare la pedagogia Montessori Anna una pedagogia laburista una pedagogia che educa con il lavoro
Può apparire singolare l'apprezzamento del pedagogico gentili hanno di voli tutti verso la pedagogia laburista della Montessori
Ma per spiegarlo serve forse precisare un poco cosa la Montessori intendesse per libertà del fare non sono esperta in materia ma ricordo il discorso pronunciato dalla Montessori nel mille centoquarantatré in India dove era confinata
Che ha fatto il giro del mondo in tante direzioni si intitola educazione per un mondo nuovo
In quel discorso la Montessori definisce il suo concetto di libertà la libertà per la Montessori non è né un dono né una conquista ma una costruzione interiore
La vera libertà non può solamente essere costruita dentro disse come parte della personalità
Quella pedagogia del fare che piaceva Valitutti e quindi in primo luogo
La pedagogia di un fare interiore che può agevolmente coincidere con l'etica liberale della responsabilità
La di rilevante da Gorizia della responsabilità era però Valitutti e la qualità fondamentale del liberalismo di Luigi Einaudi ed anche la chiave di lettura dell'articolato confronto a distanza fra in aule però c'è
Problema ponendo a confronto i due maestri del liberalismo italiano del Novecento quale tutti trovava che sacro c'era stato il filosofo del liberalismo
Einaudi ed era stato il pedagogo che della filosofia liberale aveva dedotto i corollari educativi
L'educazione alla libertà era la finalità principale
Delle ed esausta campane di Luigi Einaudi contro il protezionismo e contro il paternalismo
Che era insomma la chiave interpretativa del liberismo di Rinaldi e quindi del suo confronto con Croce intorno rapporto fra liberismo economico e liberalismo etico politico
Degli scritti su quel confronto quali tutte implicitamente offra argomenti alla tesi che il confronto fra in auge però c'è in realtà
Non fosse non sia un confronto fra economia ed etica ma piuttosto sia il confronto fra due etiche di diversa matrice culturale
E quindi Einaudi debba essere visto prima ancora che come economista come moralista sulla linea scozzese della filosofia dei sentimenti morali
Il lo mirante in proposito è l'interpretazione di Valitutti circa la nozione di un'Audi del male sociale
Male per Einaudi il potere tirannico ma anche il potere paternalistico cioè non solo il potere che opprime ma anche il potere che protegge
Ed il fattore negativo comune sta nel fatto che quelle due forme del potere Luna opprimendo e l'altra proteggendo risparmiano entrambe all'individuo lo sforzo di essere se stesso e di misurarsi con la propria capacità e volontà
Da quella nozione del male Einaudi deduceva la bellezza della lotta all'inno che avrebbe voluto scrivere famoso articolo mila centoventi in alloggio del conflitto sociale ed ancora
Da quella visione vicende per Einaudi il sistema dei valori fondativi della libera economia iniziativa il lavoro il rischio il profitto vi risparmio
Visti tutti da Einaudi come categorie etiche prima che economiche
Tutto ciò
Tutto ciò i tempi di Valitutti e dopo ma forse soltanto fino a ieri è stato sviato nell'opinione pubblica dalla vulgata che giustificava il protezionismo e paternalismo di Stato il nome del sostegno ai ceti deboli
Mentre in aule Valitutti avevano chiaramente inteso
E chi le conosce il pensiero non atteso il due mila sette per intendere
Che la via obbligata del protezionismo e del paternalismo conduce la formazione di ARE privilegiate e quindi la loro rimozione è una politica a favore dei deboli contro i privilegiati
Se dunque Valitutti vedeva in Einaudi il pedagogo dell'educazione alla libertà
In croce gliene vedeva il filosofo
Che aveva fondato la teoria della libertà negli anni dalla dittatura anche la religione della libertà tentando una saldatura storici Istica fra il liberalismo etico e del liberalismo politico
Libri dalla filosofia dello spirito croce aveva teorizzato la libertà anzitutto come filo conduttore della storia la storia continua creazione
E poiché la coercizione non può mai essere creativa solo la storia della libertà può essere il filo conduttore della storia
Quella capacità creativa richiede però pare inverarsi che l'umanità assuma la libertà come ideale e morale e la libertà assunta come ideale morale trova il suo assetto istituzionale dello Stato liberale ossia nella foto
Nella forma di Stato che garantisce la libertà e quindi anche accetta di contenere in sé il proprio contrario
Molte pagine di quali tutte sviluppano
Sulla linea crociana quell'idea dello stato animato dalla dialettica R.D. mi bile del contrasto
Ma conviene aggiungere come un'accentuazione dei valori di statualità che furono tipici della destra storica e quindi con un'accentuazione del rapporto fra croce e Silvio Spaventa
Di cui il giovane proseguono spinte dopo la tragedia dalla sua famiglia
E davvero
La figura di Silvio Spaventa campeggia negli scritti Valitutti nelle ricerche che lo occuparono degli ultimi anni quindi alla Biblioteca del Senato
Di modo che a Silvio Spaventa si richiama in gran parte il pensiero meridionalista di Valitutti dagli studi su Francesco De Santis a Giustino Fortunato a Giovanni Amendola
Nella tradizione del culto di Spaventa per lo Stato nazionale per la grandezza orale dello Stato che non deve piegarsi ad interessi di parte
Per lo Stato tuttora verrà legalità sicché quando nel suo ultimo anno Valitutti fui invitato a parlare del meridionalismo davanti all'Accademia dei Lincei
Fu la deviazione del senso di statualità della destra storica a motivare la severità della sua diagnosi l'antistato si è installato nel Mezzogiorno d'Italia antistato sia installato nel Mezzogiorno d'Italia
Lo stato della destra storica
Aveva conquistato l'unità della nazione aprendo la bresciane potere temporale della Chiesa e dunque il caso di dedicare poche parole e pensieri Valitutti
In merito alla laicità dello Stato dal rapporto politico fra laici e cattolici se ne trova fondamento non l'ho scritto al mila centosettantuno su Machiavelli e l'autonomia dello Stato
In quello scritto Valitutti risale alle origini della scienza politica moderna
Che inizia da quando Machiavelli sostituì con effetti dissacranti alla gerarchia teologica del pensiero medievale il principio di autonomia il principio che vale tra le attività umane ciascuna io casta propria principiante
Va va va notata l'attenzione
Posta da Valitutti ad evitare che il principio di autonomia
Forse fra inteso come indifferenti ISMU etico e quindi a quel fine il rilievo dedicato da quali tutti all'ultimo capitolo del principe dove pronte l'appello alle virtù civili il principio di autonomia della politica ritorna i molti iscritti rivali tutti circa la relazione fra liberalismo e cattolicesimo da Cavour fino agli anni Ottanta sul piano propriamente politico
Guardi tutti non apprezzava
Come risulta dal suo discorso al Congresso liberale del mille novecentosettantatré
Una eccessiva connotazione laicista del partito liberale
Ritenendo anche la funzione storica del liberalismo italiano fosse piuttosto la mediazione continuativa fra il modernismo cattolico e la democrazia laica
Ciò non lo trattenne dal prendere apertamente posizione per la laicità dello Stato nei casi più delicati della legislazione
Come quando per l'aborto sostenne che l'esercizio della legittima libertà della Chiesa di esortare infedeli che non toglie nessuno il diritto di valersi della legge o ancora quando a proposito del protocollo
Sull'insegnamento religioso annesso concordato del minore centottantaquattro riconobbe le incompatibilità che sussiste fra l'insediamento storico critico
Insediamento confessionale impartito secondo i precetti della gerarchia ecclesiastica
Signori dal primo ottobre del novantadue ad oggi mi è accaduto più volte di ricordare Salvatore Valitutti dal giorno del Comitato sul sagrato di piazza Ungheria
Con la Presidenza del Presidente della Repubblica Senatore Scalfaro quel giorno
Al suo Paese di bello sguardo arroccato fra le montagne
A Salerno per iniziativa della Provincia del Centro culturale che la porta il nome fino ad oggi qui nel Senato della Repubblica e molte volte mi è accaduto di associare il nome di Salvatore Valitutti a quelle di Giovanni Malagodi di Aldo Bozzi
I liberali della generazione precedente alla mia
Nati all'inizio del Novecento arrivati in Parlamento dopo le finestre ventennale della libertà protagonisti dell'attività
Parlamentare del Partito liberale
Fino agli anni in cui uscirono di scena mentre scendeva il sipario sulla prima Repubblica che essi avevano lealmente servito ed anche più di una volta mi è capitato di citare l'ultimo quali punti quello che scrivevano veneta
Che ci fa vecchi ma lo spegnersi degli ideali che Cisolla dagli altri e ci imprigiona nel nostro io
In effetti
Quali tutte Bossi Malagodi tant'è vero operosa fino all'ultima ora la loro passione civile
Forse dobbiamo anche alla loro esortazione se non ci sentiamo consegnati all'età ostaggi del tempo andato ritorno in conclusione al parallelo trova le tutele Einaudi per la fedeltà i costumi dell'antico Piemonte
E per il lessico arcaico di cui sovente si compiaceva
è inaudito definito dai suoi critici uomo settecentesco uno concordo troppo ampio
Nel discuterne Valitutti scriveva che la tendenza idonei dare il tempo andato è solo il lato minore di ogni personalità
Anche Valitutti a modo suo erano i costumi del linguaggio un obbligo troppa ma di eroi come dei laude dobbiamo vedere lato maggiore di quella personalità dedicata al servizio della nuova generazione
Al servizio della scuola e all'investimento essenziale verso il futuro al servizio degli altri ideali
Che vietano agli uomini liberi di ridursi prigionieri consensi
Si ringrazia
Il senatore Zanone per la sua puntuale ed intelligenti redazione grazie Presidente
Cedo la parola al senatore Oscar Luigi Scalfaro prego Presidente
Signor Presidente
Signore e signori
Ho accettato molto volentieri l'invito
Che lei mi ha mandato
Più potrà essere presente di dire qualche parola ricordo personale
Ho accettato perché
Sento di ieri pagare un tributo
All'amicizia
Al grande rispetto
Ha un rapporto profondo
Che ci allegati più volte soprattutto in una certa circostanze
Conobbi le prime volte
Salvatore Valitutti
Quand'ero al Capo Gabinetto del ministro Martino
Tuo padre
Lo stesso del di
Il dieci luglio umana all'Università di Messina
Può molti garantisce sorride tantissimo centrale
Ministro della pubblica istruzione poiché
Passato
Al Ministero degli esteri con quelle pagine famose
Sul piano della ditta Terranostra Europa
Questo capo gabinetto
Quando lo sci interpellava
Nel periodo in cui era vicino al ministro della pubblica istruzione
Che posso dire sapeva tutto
Non c'era un tema
Mi trovavo al dover come
Unico eletto
Agli inizi nella mia provincia in quanto residente delle zone di non avrei Province
E quindi le richieste delle scuole il problema di
Non è un dono piccoline pochi
Rimasi affascinato
Mi si disse per questo è stato indetto dedito degli istituti più giovani d'Italia
Pensare che produce un funzionario
Il grande statura
Quando lo avvicinai qualche volta in qualche colloquio
Io da uomo pensiero gli altro pensiero
L'operazione che con la solita puntualità chiuso in uno scalpello Scalco ascoltatore fedele ed entusiasta quando tu parli Zanone e te lo dici altra volta
La saggezza la cultura
Il pensiero
Questo liberale
Che credeva fino in fondo trasparente
Non aveva mai
Sciolto pensiero
Ci incontrammo
Nel Governo Andreotti
Quando Andreotti riconvoco
Una sera il mi disse
Preferisce andare dalla pubblica istruzione
Con la finanza
Io stavo già rispondo ai politici
Tu hai la classe di Stato e decidi
Dopo pochi passi riuscendo
Dalla Camera dei deputati per caso incontrai il comando supremo della
Colloqui che ho già assunto associazione
Dei maestri cattolici
Vivendo d'incontro registri
Quanto alla Pubblica Istruzione e così fu
I sottosegretari non emergono fatti a scelta del ministro per non fatti al dialogo fra il responsabili delle forze politiche
E io mi libiche
Quello che maggiormente conoscevo via Lombardi tutti
Vi ricordo che dopo la funzione ufficiale
Dottore gli aiuti degli nel mio ufficio
Gli addendi abituandoli un colloquio semplice ma mi piace ricordarlo perché io non ho più mentecatto male
Gli ho detto ma di tutti
Valdo alquanto resteranno alla politica
La logica evidente ci avrebbe creduto civilistico
E io probabilmente manca il Sottosegretario alla pubblica istruzione
Ma tu
Con la preparazione con la capacità di pensiero e con la cultura con l'esperienza è enorme del settore della scuola
Ritiene Sindaco a il Giorno della giustizia
Però
Adesso è così io sono onoratissimo di avverte
E in quella stagione ricordo che due volte il cui bussava alla mia porta
E ci sono dei colloqui
Potrei dire fraterno
Lo scudo un polo morale
Vi Tisci a volte su certi temi ma io non posso adesso devo andavi in Aula allacciando dal Senato devo sostenere
Scalfaro io ho scritto pagine del pensiero opposto a questo come faccio cioè questo Scelli fisso di album gli ha detto dice
A volte
Facevamo colloqui che duravano anche più di mezzora perché lui creativa ben dipende da me
Almeno due volte e vi dicevo l'altro mi dimetto non posso
Io ho scritto dottore idealmente cose che non
Vanno in armonia
Poi la chiacchierata poi il diverso ad esporci solvibilità di chi scrive in libertà assolute chi deve rappresentare un Ministero ha una voce ufficiale
Poiché una serie di argomentazioni che lanciavano questo scrupolo a volte poteva accadere uno scrupolo eccessivo
Ma
Ringraziando Dio quando incontriamo uomini di Stato che hanno questa sensibilità
Vende il giorno
In cui fu ministro
Andai a cercare
E gli dissi
Giustizia stata fatta
Vi ricordo che si alzano insieme
Queste cosa dico dai dentro di me e non soltanto dentro di me
Quando fu presente
Nel momento del distacco
Vi sta accumulando
Da chiunque credo non crede
Quando un ampio sono al consumatore la sua vita
Col pensiero come da limpidezza la lucidità illuminati splendido del pensiero
Dottor Montanari
Giustizia fu fatta e oggi nell'ascoltarvi
E anche proclamata la verità
Vi ringrazio
Grazie Presidente Scalfaro per la sua splendida testimonianza adesso la parola al professore Giuseppe cacciatore direttore il Dipartimento di Filosofia dell'Università di Napoli Federico II
Signori presidenti
L'autorità
Onorevoli parlamentari signori e signori
è indubbiamente difficile
Prendere la parola dopo la relazione così complessiva e precisa
Di Zannone
E dopo l'intervento
Così umanamente intenso del Presidente Scalfaro
E tuttavia cercherò di condensare in poche battute
Alcuni aspetti di una personalità
Così complessa come quella di Valitutti
Che fu non solo politico di Rino Manza nazionale ma come è stato detto anche e soprattutto un uomo di grande raffinata cultura
Filosofo e innanzitutto pedagogista tra i più apprezzati del secolo scorso
Egli è certamente riconducibile alla dimensione etico civile
Ed etico politica
Della cultura filosofica italiana
Che muovendo dal ricco e genovesi
è sfociata nell'illuminismo riformatore meridionale
E si è poi sviluppata nel corso dell'Ottocento di figure come cuoco Cattaneo Mazzini De Sanctis
Consolidandosi infine nel corso del Novecento
Tanto nella sua versione liberale e democratica con Croce Einaudi Omodeo
Fino a Bobbio
Tanto nella sua versione socialista da Labriola a Salvemini a Gramsci
Insomma
La cifra unitaria che può servire a dare l'immagine fedele rivali tutti
Sta proprio nell'intreccio di cultura e politica di cultura e vita morale
La forte connessione
Tra ITEA filosofica del liberalismo e politica liberale
Che innerva coerentemente l'Inter itinerari intellettuale di Valitutti
Può agevolmente scorge essi nel suo costante richiamo a due saldi simil punti di riferimento
Il magistero innanzitutto morale ma anche teoretico il politico di Giovanni Amendola e di Benedetto Croce
Quali tutti esprime perciò un tratto comune che caratterizza l'intera tradizione del liberalismo democratico italiano
La coerente rivendicazione della tradizione risorgimentale
E della stretta relazione che in essa nasce e si consolida
Tra unità dello Stato nazionalità e democrazia
Così ad esempio
Se si volesse individuare una fondamentali cifra della moderna visione del liberalismo che anima il pensiero dell'azione di Valitutti
Non si potrebbe prescindere dal modo originale con cui ieri ripensa e interpreta la significativa relazione tra Stato nazionale e democrazia
Che fu con coerente coraggio perseguita da Amendola fino al sacrificio della vita
Nell'intelligente analisi critica che Valitutti in uno dei suoi passaggi più belli
Fa delle pagine pensosa e drammatiche dell'ultimo Amendola
La difesa ad oltranza dello Stato nazionale
Diceva Amendola alla sola creazione autenticamente rivoluzionaria della storia italiana
Viene giustamente non assimilata alla tradizione certamente nobile spaventi Haneke Leana dello Stato etico
D'altronde
Non è da trascurare che il tratto comune che caratterizza l'intera tradizione
Del liberalismo democratico italiano da Amendola a Gobetti da Croce AENA utili da Spadolini a Valitutti e la coerente rivendicazione della tradizione risorgimentale
Ed è la stretta relazione che in essa nasce e si consolida tra unità dello Stato nazionalità e democrazia
Riferendosi agli iscritti ultimi di Giovanni Amendola Valitutti mostra tutta la sua predilezione per un concetto di Stato
Che non si fermi alla solo enunciazione teorica ma che leghi costantemente la sua fondazione filosofica
Che è quella razionalisti ca ed illuministico riformatrice alla precise consapevolezza della situazione storica
Non si tratta allora soltanto di riconoscere il principio democratico come ineliminabile sostrato dello Stato
Ma di far valere tale principio nella lotta politica ed ideale contro le perversioni e adulterazioni totalitarie
Nazionalistiche è proprio nelle pagine del saggio dedicata ad Amendola Valitutti non certo per meno caso far riferimento a quello che può essere considerato l'altro grande suo maestro di liberalismo Benedetto Croce
C'è un punto infatti che pure al di là dei dissensi e le differenze risalenti specialmente ai dibattiti filosofici degli inizi del secolo accomuna conosce ed Amendola
Nella fissazione delle linee portanti dell'antifascismo liberale
La critica decise coerente nei confronti del totalitarismo di ogni natura
Del totalitarismo sia nella sua forma particolare della dittatura di una classe della dittatura di un partito sia nella sua forma generale della politica intesa come totalità
Annullando in se stessa la responsabilità individuale e la vita morale ed intellettuale della comunità e della società
E allora opportuno che in questa tormentata e drammatica fase che oggi viviamo
Di convulsioni e di crisi della politica di convulsioni e di crisi della fiducia in essa da parte dell'opinione pubblica si torni a riflettere sugli insegnamenti di Valitutti
Il loro spirito è l'essenza dottrinale che li caratterizza possono servire a qualificare un dibattito che finora si è caratterizzato per il prevalere della politica spettacolo
Per la riduzione della politica alla frase ad effetto e all'ingiuria
Non è male che i politici e non solo Issing evita
Rilegga hanno qualche pagina del libro di Valitutti sullo Stato e i partiti
Dove si ad argomenti alla necessità di guardare alla funzione nazionale dei partiti alloro insostituibile ruolo nella formazione della coscienza civile del confronto democratico
Quando ovviamente sappiano ponderare con equilibrio il rapporto tra l'interesse individuale e quello generale
Perciò
Nella visione di vari tutti i partiti restano quali indispensabili luoghi di dialettica democratica
Come insostituibili strumenti posti a base di un moderno ed aperto sistema costituzionale senza che ciò debba significare
Per un verso rifatta distico affidarsi I mali e alle perversioni della partitocrazia e per l'altro il venir meno di quell'assoluto primato del dovere morale e della responsabilità individuale
Avete sul tavolo e nella cartellina
Uno dei libri più belli stampati
Per questo centenario a cura dell'Amministrazione provinciale di Salerno uno dei libri più belli di impegnativi Valitutti la rivoluzione giovanile
Un testo interpretato quasi sempre a partire dall'aggettivo e quasi mai dal sostantivo
Ciò che vari tutte pone al centro è una vera e propria Teoria e pratica della rivoluzione
Si tratta ovviamente non poteva essere altrimenti della rivoluzione liberale e democratica
E delle rivoluzioni che dovrebbero auspicabilmente ricorrere alla violenza delle parole delle idee e non a quella delle armi e degli scontri tra classi e civiltà
Ma non si creda che l'appello rivali tutti all'evoluzione sia retorico e consolatorio tutt'altro
Esso deriva dalla consapevolezza del fatto che una società un popolo una nazione hanno costante bisogno di trasformarsi e di aprirsi al nuovo
A quel nuovo che tra l'altro si manifesta nell'Aurora nell'inizio di ogni tempo di ogni storia la gioventù
Il grande pedagogista e l'uomo politico meridionale è ben conscio di quanto la moderna società democratica debba I processi rivoluzionari
Di come essa possa essere considerata cito Valitutti il frutto maturato sull'albero di molte rivoluzioni
Ognuna di esse il continuo Valitutti
Assolto ad un compito specifico
Ha perseguito un fine particolare a data autonomia forze sociali a gruppi e generazioni tutte scriveva di tutti sono state rivoluzioni libere tredici
C'è stata la rivoluzione della classe produttrice che ha voluto e conquistato la pienezza dei diritti
C'è stata l'emancipazione della donna che possiamo ben chiamare rivoluzione femminile c'è stata anche una rivoluzione giovanile ed è quest'ultima che ancora continua che è la vera indiscutibile rivoluzione permanente
La rivoluzione è sempre Valitutti che parla è un moto che porta nella società una forza nuova la quale fa valere il suo diritto ad esistere e ad agire autonomamente grazie
Grazie grazie per essere cacciati o ne prenda atto e attenta estensibile relazione l'accetto prende la parola l'onorevole Antonio patto quelli
Autorità gentili signore cari signori io credo
Di dovere scusarmi due volte
La prima volta e
Perché
Per via del fatto che mi scuso con quanti parleranno dopo di me che avendo un altro impegno dopo questo mio intervento sarò costretto ad andar via
La seconda scusa richiede una spiegazione c'è stata un'epoca fortunata
In cui professore universitario sostenevo che le improvvisazioni che riescono meglio sono quelle che uno ha preparato prima
Da quando sono in politica non ho più il tempo di preparare le mie improvvisazione e quindi quanto dico improvvisato
Mi dispiace molto perché se sono qui stasera lo sono anche perché ritengo
Così facendo riuscire a pagare almeno una piccola rata del debito di gratitudine io fortemente sento nei confronti di Salvatore Valitutti
Come è stato ricordato e così bene dal Presidente Scalfaro Salvatore Valitutti fu capo di gabinetto di mio padre nel mille novecentocinquantaquattro quando mio padre era ministro della pubblica istruzione
Lo segui poi agli esteri quando mio padre passo agli esteri una decisione questa di mio padre ripassare degli esteri che Valitutti non li perdono mai
Anche se mio padre
Come Ministro degli esteri ha fatto indubbiamente bene
Lulli non gli perdono il fatto di avere lasciato la pubblica istruzione amava troppo la scuola
E stimava troppo mio padre
Per poter ritenere giustificabile il passaggio dal Ministero istruzione al Ministero degli esteri la mia gratitudine
Risale
Indietro nel tempo mio padre Mori
Nel mille novecentosessantasette io avevo ventiquattro anni
Valitutti che era molto legata ovviamente a mio padre
Mi fu vicino col suo Consiglio corso incoraggiamento
Mi segui davvero moltissimo a quell'epoca essendo soltanto assistente volontario avevo l'urgenza di accumulare i titoli per poter un giorno fare un concorso
Non era facile pubblicare e lui mi incoraggiò pubblicare cominciai a scrivere proprio per nuovi studi politici molti dei miei primi lavori sono stati fatti per nuovi studi politici
E ancora
Quando si occupava dell'abolizione del valore legale del titolo di studio fece un volume dedicato a questo
Mi chiese di fare due appendici una sul valore legale del titolo di studio negli Stati Uniti d'America e una sul valore di
Legale del titolo di studio
In Gran Bretagna cosa che io feci e vengono pubblicate in appendice appunto a questo volume
Salvatore Valitutti è stato ricordato che era un liberale un liberale vero autentico era un liberale però nel senso che il suo Hrant liberalismo aveva le radici nell'idealismo
Nell'opera di Croce
Silvio Spaventa era
Un suo modello
Ricordo ancora un incontro che si fece a Reggio Emilia
Nel mille novecentosettanta sono passati quasi quaranta
E
Era dedicato la cultura liberale in Italia
I
Partecipanti alla discussione
Erano seduti in modo tale che c'era Giovanni Sartori
Salvatore Valitutti e poi gli altri Giovanni Sartori allora veniva considerato
Uno dei due giovani liberale più promettenti in Italia
Quando tocco il suo turno di parlare
Della cultura liberale in Italia debutto così in Italia
Non esistesse una cultura liberale
E se ciò
è vero la colpa è interamente dell'idealismo e di Benedetto Croce vidi Salvatore Valitutti sobbalzare sulla sedia
Quasi limitare a mezzadria prima di ricadere sulla sedia stessa naturalmente dedico tutto il suo intervento a confutare
L'affermazione di Giovanni Sartori però è vero
Salvatore Valitutti Ron liberale idealista un
Brave crociano
E quindi qualche volta
Non andavamo d'accordo capitava raramente però in alcune occasioni
Lunedì io avevamo del liberalismo una interpretazione diversa io mi sono formato sempre leggendo soprattutto economisti soprattutto anglosassoni cui si era formato leggendo soprattutto filosofi
Studiosi di scienza politica e non necessariamente anglo sashimi eravamo d'accordo sul tantissime cose
Ma in qualche caso ci trovavamo in disaccordo per esempio
Quando io sostengo
La importanza della concorrenza fra scuole e quindi di mettere le famiglie in condizioni di potere scegliere a quale scuola affidare l'educazione dei propri figli
Con l'adozione di quella rivoluzionaria proposto di Milton Friedman alla quale io continuo a credere fortemente che il buono scuola cioè
La possibilità di offrire anche alle famiglie indigenti la possibilità di scegliere
La scuola per i loro figli Salvatore o di tutti non era d'accordo percepire in fondo legato alla concezione gentiliana la scuola
Lui non avrebbe mai difeso un monopolio statale sulla scuola ma in cuor suo ci credeva in cuor suo la scuola vera legato ancora all'idea tipica dell'ottocento in cui la scuola di Stato
Aveva rappresentato una grande occasione di libertà come alternativa al monopolio cattolico sull'istruzione
Ma nel tempo nostro nel ventesimo secolo
Era il contrario era semmai la scuola cattolica che offriva un'alternativa alla scuola di Stato ma Salvatore Valitutti su questo non era d'accordo
Le ragioni per cui non era d'accordo del resto ragioni carattere generale molto belli emersero in una delle cose più belle che secondo me gli abbia mai fatto quando ha commemorato solennemente la moglie mi disse che si era preparato a questa cosa per giorni il centenario della Breccia di Porta Pia
Li emerse il suo senso mai
Dello Stato non era un laicista
Non era un primario Sciuto anticlericale era un liberale era uno profondamente convinto della necessità di Libera Chiesa in libero Stato
Però
Le sue simpatie andavano più per il libero Stato che non per la libera Chiesa di devo davvero
Moltissimo e in un certo
A un certo punto gli ho anche qualcosa di di concreto
Perché dovete sapere che io vinta la carattere a Professore ordinario di economia politica venni chiamato prima Bari e poi a Napoli a Napoli feci il triennio di straordinaria ecco
E poi gli esami per ordinario che Brindisi
Nel mille novecentosettantanove venni chiamato
Con una decisione della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università la Sapienza di Roma a maggio
Venni chiamato alla cattedra convenzionata di storia e politica monetaria una cattedra che aveva
Una illustre origine perché era stata voluta
Da Costantino Bresciani Turroni il quale l'aveva creata su suggerimento di Luigi Einaudi e una cattedra
Che aveva avuto insegnanti illustri l'ultimo il mio predecessore immediato per l'area tenuta per incarico perché non era professore ordinario era stato Paolo Bafile
Mi chiamo su questa cartario tutto contento il Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche prende atto che dal primo novembre al settantanove io sarei passato a Roma e quindi bandisce
Il concorso per la cattedra di Napoli e chiama un altro
A questo punto dopo l'estate scopro che nel febbraio del settantanove il Banco di Roma aveva disdetto la convenzione
Per cui la cattedra non esisteva più mi reco quindi al ministero la pubblica istruzione e un funzionario da fucilare
Prima e dopo i pasti principale unisce ma di che si preoccupa professore
Lei l'anno prossimo sarà chiamato da un'altra università dico ho capito ma intanto quest'anno cosa faccio
Non sono più a Napoli non sono ancora Roma
E in più chiamato da un'altra università dove è chiamato a Roma
Me vado a Sassari non solo o
O a Catania
Bene per mia enorme e immeritata fortuna il Ministro alla Pubblica Istruzione era Salvatore Valitutti e il problema venne risolto perché la cattedra contravvenzionata bene stati Zafar purtroppo questo
Fu un primo passo verso l'abolizione delle cattedre convenzionate che un istituto al quale io fortissimamente credo perché non costano una lira allo Stato aumento il numero dei professori di ruolo e consentono aggressore gli insegnamenti
Che normalmente non verrebbero attivati che interessa una mente convenzionale
E ho cercato di convincere di siamo ratti Arrè introdurle le R introdotte però
Per un periodo di tempo determinato ora nessun professore di ruolo lascia la cattedra vita per andare a fare quattro cinque anni il professore scatterà convenzionato sapendo che poi resta nella stessa situazione in cui mi ero troppo ASI trovato io nel mille novecentosettantanove
No
Io nel giugno
Del mille novecentosessantasei
Andai a Teramo
Con mio padre che doveva con me dare commemorare Benedetto Croce
In quell'occasione mio padre ricordo le parole che Shakespeare mette in bocca uno dei suoi personaggi Bor vorrei quando si chiude della sul prato
E destino degli uomini grandi che a parlarne siano gli uomini piccoli
E con questo spirito vi ho fornito un piccolo ricordo della mia amicizia per Salvatore che risulti
Grazie onorevole Martini
Nazi infinite
La parola al senatore lei Gaetano Quagliariello
L'autorità
Signori e signore quando vi è stato chiesto al Presidente Angelo Villani dottor Renato Caggiano e prendere parte a questa iniziativa di Salvatore Valitutti
Ho accettato senza esitazione
Non avrei potuto tirarmi indietro
Per una ragione di carattere familiare una di natura personale e soprattutto per la connessione che si è venuta a stabilire tra le due
La mia famiglia origine salernitana una robusta tradizione liberale cattolica alle spalle che nel periodo liberale si esplicata nell'opera che alcuni
Dei miei avi hanno svolto in quanto pubblici amministratori della città
In continuità ideale con quella tradizione fratello più grande di mio padre Francesco è stato vice Sindaco della città
E per tutta la vita dirigente del partito liberale
Fu nelle sue mani che nel mille novecentocinquantatré nella sede del partito allora sita in via dei Mercanti Salvatore Valitutti consegno la sua richiesta di iscrizione
Si inaugurò allora tra i due una consuetudine una collaborazione un'amicizia che si sono prolungate per tutta la verità
Di tutto ciò mi resta ricordo vivissimo perché ne fui testimone silenzioso e curioso negli anni della prima della fanciullezza può e dell'adolescenza
Il fatto è che ogni visita dell'onorevole Valitutti presso la casa della nonna paterna
Dove era sito lo studio di mio zio Francesco dove io sollevo trascorrere brevi periodi di vacanza rappresentava per la famiglia un evento annunziato con giorni d'anticipo
è accompagnato da iniziative commenti che comunicavano ammirazione e rispetto per l'ospite atteso non tutto però
Era così facile da comprendere per un bambino e persino per un adolescente naturalmente interessato a ciò
Che riguardava la politica
Io Francesco infatti per altro verso nel campo delle idee era un fiero competitore interno e Salvatore Valitutti
Su questo terreno non era disposto a farli sconti ne ho dovuto correre i contrasti
Per tutta la vita è appartenuto alla destra del partito liberale
Riteneva perciò la derivazione PAN non si è andati Valitutti alla stregua di una deviazione dal ruolo e dai compiti che la tradizione liberale italiana aveva dettato e che Malagodi aveva correttamente interpretato
Mi chiedevo allora come conciliabile la sua sincera devozione con la caparbia disposizione a non dargli ragione
Una prima risposta si trova nella vicenda del liberalismo salernitano
La potete comprendere solo molti anni dopo commettendo insieme gli studi di storia che nel frattempo avevo intrapreso con la ricatta locazione dei ricordi infantili
Il liberalismo salernitano infatti vanta una tradizione alta e nobile della quale pali tutti è stato l'ultimo grande interprete
Prima di lui
All'indomani della Grande Guerra le figure che compio Torre volesse alla incarnare o no furono quelle di Giovanni Cuomo perché Giovanni Amendola
Già da allora si inaugura una competizione di idee
Tra un liberalismo di stampo bui quello di Cuomo che avrebbe voluto coniugare tradizione progresso in una condivisa nozione di moderazione
Ed un altro quello da me Vendola
Che invece si caratterizzava per le sue più ampie aperture nei confronti del motto democratico ricca
Ritenendo che solo attraverso quella disponibilità sarebbe stato possibile allargare la base dello Stato
Rendendolo così idoneo a reggere l'urto colletta delle masse
Quella competizione quel dibattito si prolungare uno dopo la guerra investendo sui diversi fronti figure come Mario Parrini
Vice segretario del Partito Liberale prima di aderire al partito monarchico
Carlo Liberti Ruggiero Moscati
Il contrasto del quale cercava una spiegazione si scriveva dunque in questa scia di nobiltà di idee e ciò aiutava senz'altro a conciliare lo con quei sentimenti di reciproca stima
Dei quali
Era come a tutti
Una risposta più completa e pertinente però la rintracciai ancora più tardi al momento del mio personale incontro con Salvatore Valitutti
E qui
Si colloca il mio debito personale
Si era nel corso degli anni ottanta intuendo l'insufficienza di un equilibrio politico imperniato sulla centralità dei partiti avevo iniziato a studiare quella corrente di pensiero che in Europa in America
Sin dal giorno dell'Oro apparire mi avevano approfondito le dinamiche ha contestato la centralità nella vita politica in particolare per quel che concerne la dimensione istituzionale
Sulle tracce di qualcuno che prima di me avesse seguito gli stessi percorsi senza rifugiarsi nella Solmi nostalgica dell'ancien régime
Mi date in un libro di Salvatore Valitutti già citato del mille novecentosessantasei
I partiti politici la libertà
Il libro
Usufruiva di precedenti contributi dello stesso autore pubblicate in volume istituzionali dell'Ateneo perugino che da un canto gli consentivano di poggiare su riflessioni consolidate e affatto banale
Dall'altro
Rendevano evidenti le stratificazioni successive della riflessione che per forza di cose finivano con limitare la fluidità del ragionamento
Per altro verso l'ambizione interdisciplinare del volume si spaziava dei territori della psicologia sociale a quelli della sociologia
Passando per il diritto pubblico
Concedeva ampiezza l'analisi ma rendeva i suoi riferimenti un po'occasionali
Tuttavia
Nonostante questi limiti il contributo rappresentava senz'altro il tentativo più maturo e meno provinciale di dare respiro scientifico
Alle intuizioni crociate né contenute in quel famoso articolo il partito come giudizio come pregiudizio
Pubblicato da Benedetto Croce nel mille novecentoundici sulle pagine della Salvemini Anna unità
Ma lì tutti iscriveva senza esitazione la deriva dei moderni partiti politici negli sviluppi dello Stato democratico parlamentare
Il riferimento non serviva però all'autore per negare il significato dei partiti nell'ambito della sociabilità che egli sulla scorta di Yell inetti riconosceva esplicitamente
Tanto meno per rinnovare la litania contro l'organizzazione extra parlamentare in nome della salvaguardia di un astratto individualismo
Non casualmente in contributi successivi Valitutti sarebbe persino giunto a sottolineare il significato liberale della disciplina di partito
Egli però evidenziava come la valenza sociale dei partiti
è saltata dall'affermarsi della società di massa avrebbe acquisito un significato non effimero solo se essi fossero stati in grado di ricondurre
Il dinamismo spontaneo della società all'interno dell'ambito statuale
I partiti dunque si sarebbero dovuti configurare come istituzioni di fatto dello Stato democratico
Rivendicando in quest'ambito un sostegno insostituibile ruolo di cerniera ma rispettando d'altro canto le prerogative proprie delle istituzioni di diritto
Sia sul versante del potere legislativo sia su quello del potere esecutivo
Questa sicurezza concettuale conduceva balli tutti a formulare una diagnosi sui rischi a cui stava andando incontro il sistema politico italiano di incredibile chiaroveggenza per i tempi né quale fu formulata
Scriveva già allora Valitutti cito è innegabile che oggi in Italia lo Stato democratico parlamentare in cui i partiti sono inseriti come necessari strumenti mediatori animatori
Rileva rivela segni non dubbi nel lievi di deterioramento
Già i partiti sono in grande misura irrigiditi e cristallizzati
Già da essi è fuggita una parte non irrilevante della vita spontanea
Ma il rimedio
Nosta nell'andare avanti su questa strada come in sostanza suggeriscono i teorici dello Stato dei partiti bensì nel trasferirsi su un'altra strada
Valitutti dall'ora in poi nelle sue analisi non avrebbe più abbandonato questa bussola in un volume di due anni successivo la riforma dello Stato si trovano paginette semplificativamente denunziano
E non senza rammarico fino a che punto la ipertrofia istituzionale dei partiti
Della quale egli non emetteva di identificare la deviazione marxista fosse giunta contaminare la stessa forza di maggioranza relativa relativa la Democrazia Cristiana e non soltanto per le sue componenti di sinistra
Così come nella critica formulata al finanziamento pubblico in un volume di fonti edito nel settantaquattro assieme al suo grande amico e sodale Gianfranco sfocia urrà
Si rintracciava denunzia del tentativo in gran parte il riflesso di trasformare la necessaria centralità del partito in monopolio delle espressioni politiche della società
Circostanza che per forza di cose col trascorrere del tempo avrebbe finito per inaridirci né le fonti da alimentazione ideale
Seguendo la riflessione di pali tutti insomma è possibile ricostruire la parabola dell'involuzione partitocratica del sistema politico italiano nel secondo tempo dopoguerra
Egli con lucidità appose come nel settantanove
In corrispondenza con l'esaurirsi della stagione del compromesso storico fosse possibile una rottura di quella involuzione che aveva denunziato già
A partire dagli anni Sessanta
L'anno successivo non casualmente scrive su nuovi storie politici cito
Quello che il mille novecentottanta arreso drammaticamente evidente e il bisogno di restituire lo Stato a se stesso
Il che è possibile solo restituendo i partiti al loro ruolo che quello previsto dalla Costituzione non si tratta di distinguere o di rendere in operanti partiti continuava Valitutti
Ma solo dotte nere che cessino di opprime nello Stato in modo che il Governo pur da essi Espresso riacquisti la sua indipendenza e la sua autonomia come ho organo direttivo della politica nazionale
Si trattò di un auspicio del quale Valitutti dovette suo malgrado constatare il fallimento
Nel mille ottocentottantotto fu tristemente è costretto a prendere atto della
Cito trionfale proliferazione dei puri faccendieri
Si guardò indietro
E istintivamente si rivolse verso quegli uomini d'altri tempi che avevano animato la sua Salerno liberale auspicandone la rinascita cito in numero quanto meno sufficiente a sbarrare il passo di faccendieri
E qui che la conoscenza del Valitutti politico e quella del Valitutti studioso per quante entrando entrambe immediate hanno trovato i miei occhi un momento di saldatura
Complessi allora come la Salerno che era stata della mia infanzia della mia adolescenza era un piccolo mondo antico inevitabilmente destinato a scomparire
Le famiglie e dei Liberali il Cuomo il parapiglia meglio la abitavano tutti lo stesso palazzo Palazzo Santoro che oggi
Quasi a voler perfezionare la metafora si sta trasformando in albergo
Ma in quel piccolo mondo al quale Valitutti concesse nuovo prestigio vi era pure qualcosa di incredibilmente moderno
Nel dibattito riterrà quegli uomini si discuteva il problema della destra come opzione spontanea di una parte della società italiana che le logiche della guerra fredda
Istigavano a confluire per percorse carsici
Nel consenso alla Democrazia Cristiana
è
Dall'altra parte delle possibili sintesi
Tra tradizione marziane ideali illuministi ICI
Alla quale
In un dialogo a distanza con Augusto Del Bono Noce Valitutti affidò la speranza di riconciliare il progressismo italiano conduco con una
Delle tradizioni dell'Occidente
Quei dibattiti per la costrizione dei tempi si svolgevano al chiuso di un piccolo partito che si faceva sempre più piccolo maestri contenevano in luce i prodromi di un'altra stagione
Nella quale differenti declinazioni del pensiero liberale
Sarebbero divenuti il fondamento di un nuovo e più fisiologico funzionamento delle istituzioni
Che
Come avrebbe voluto fare di tutti si sarebbe al limite ai liberata di alcuni residui totalitari d'ascendenza continentale
Per guardare almeno un po'oltre la Manica verso gli esempi una più nobili all'oggetti di stato parlamentare
Anche per questo oggi pali tutti ci appare attuale
Ricordarmele pensiero significa innanzitutto sfuggire dalle di diagnosi assolutorie autoassolutorio
Su una base
Su una fase della vita politica italiana gli anni che vanno dal TAR
Che vanno dal tardo sessanta agli ottanta attribuendo nella conclusione unicamente
All'azione di alcuni magistrati
Anche perché come me in sede storica e politica contestato l'operato di una parte della magistratura
Vi è la necessità di non dimenticare la radice istituzionale di quella crisi che affondava le sue radici nella della generazione dei partiti e del loro ruolo
E rivisitare attraverso Valitutti il nostro passato recente serve anche a non sottovalutare quanto in questi anni si è comunque conquistato sul piano del funzionamento delle istituzioni
Gli omaggi verso il principio dell'alternanza verso il bipolarismo e rafforzamento delle istituzioni formali dello Stato
Che oggi si sprecano suonano come beffe se poi si lavora fattivamente a soluzioni che di fatto annulleranno la possibilità che queste conquiste ancora in fasce si consolidino
Non per questo si vuole dire che si sta vivendo nel migliore dei mondi possibili
Valitutti però di fronte a questa constatazione ci inviterebbe a considerare Stati istituzioni partiti pur sempre come strumenti al servizio di uomini in carne ed ossa
E ci dispiacerebbe come la libertà di questi Cluj crociana mente intendeva come permanente sforzo creativo
Dipenda infine la salute morale e materiale delle nazioni
Ricordarlo che ricordarcelo attraverso la lezione di pali tutti ci mette sulle tracce per scoprire cosa realmente oggi manca all'Italia grazie
Grazie senatore qualitativi la parola
Dando attuazione al minimo D'Antoni patti quegli grazie
Presidente sarò particolarmente breve anche vista l'ora
Se non per ragioni generazionali
Ma per cultura capacità di ragionamento
Sensibilità ed umanità
Salvatore Valitutti che apparteneva ad un'altra Italia
A quel dei cocci e degli in altri
Caratterizzata dal prevalere
Della sostanza sull'apparenza
Dei ragionamenti sull'offesa
Della polemica ragionata e netta sull'invettiva
Della cultura profonda del disinteresse personale del senso del dovere e del senso dello Stato
Valitutti è stato una grande risorsa per la Repubblica
Salvatore ha sempre portato un contributo nitido ed autonomo di rigore morale di cultura profonda di aggiornamento completo
Ho avuto l'onore di avere Valitutti fare i miei migliori amici e maestri anche nelle fasi più difficili della mia ventennale esperienza politica
Con una sensibilità lealtà
Ed amicizia che ricorderò sempre
Valitutti era un uomo coraggioso che per le sue idee metteva sempre in discussione anche gli incarichi che ricopriva
E a tutt'altro che penale
E ha fra i più prestigiosi commentatori di vari quotidiani dai quali percepiva compensi solo simbolici
La soddisfazione a quella di far circolare le sue idee
Anche nell'associazionismo e Treviso divengano spirito di volontariato
Viveva la speaker la vita di partito comune impegno civile e morale
Indimenticabili rimangono per me
Le sue dottrine anche le focosi elezioni
Hai Convegno nazionale della gioventù liberale negli anni sessanta settanta i suoi trascinanti discorsi nei più difficili congressi e consigli nazionali di penali
Lo spirito combattivo e costruttivo che lo caratterizzava in ogni riunione dalle direzioni liberale nei dibattiti pubblici
Le idee prevalevano in Valitutti sulle tattiche questo il punto
Che eviti cava se veramente chi faceva prevalere le tattiche solo le convinzioni ideali sui ragionamenti sui doveri
Di fatto e fa mazziniano nell'anteporre i doveri I delitti
Ed è anzi nuovi non sempre mai ipocrita
L'ipocrisia e appello voi uno dei principali difetti
Valitutti ha intravisto e denunciato in anticipo la crisi della Repubblica
La sua battaglia critica verso l'ipocrita legge sul finanziamento pubblico dei partiti
E altri innalzata sia a definire un quadro certo della democrazia partecipata
Sia ad evitare le degenerazioni che poi
Hanno travolto troppo indistintamente le tradizioni culturali politiche della democrazia occidentale italiana
Valitutti phone antesignano anche della riforma della vecchia legge elettorale proporzionale sostenitore in commedia della cultura del collegio uninominale a doppio turno
Perciò
Fu fai più lucidi promotori dei referendum dei primissimi anni novanta
Alla ricerca dell'alternanza di quello che lui definiva il ricambio fisiologico per la democrazia
Ma mi permetto di aggiungere che sarebbe in ogni invito e non si sarebbe stancato di scriverne polemizzare contano le leggi elettorali che seguivano che limitano sempre di più il diritto di scelta dei cittadini
Realizzando una partitocrazia mai così dominante come nell'ultimo decennio
Ebbene la sua eredità morale
è l'intransigenza nello sviluppare dei ragionamenti partendo da premesse di consapevolezza storica
Per soluzioni innovative sempre con altre sensibilità
Culturali ed ideali ed è per questo che lo ricordo come un grande esponente di un'altra Italia
Come vedete anche morale dell'intransigenza del suo grande predecessore parlamentare Giovanni Amendola grazie Presidente
Quelli grazie
Prima di Pasimeni ad essa la parola almeno una buona parlamentari Alfonso Andria
Onorevoli parlamentari onorevoli senatori a vita Presidente Andreotti presidente Colombo autorità
Eccellenza Mazzella
Amiche ed amici concittadini dopo interventi così autorevoli che hanno tracciato di Salvatore Valitutti il profilo nitido di un raffinato intellettuale di un politico illuminato
Di una personalità dotata di una grande forza morale
E di una forte carica di umanità
Mi limiterò ad una breve testimonianza
Ad essa affido soprattutto
L'espressione dell'orgoglio dei salernitani suoi conterranei che invade tutti hanno sempre riconosciuto e riconoscono anche a distanza di quindici anni dalla sua scomparsa un riferimento altissimo
Un esempio pressoché ineguagliabile
E per me motivo di particolare soddisfazione aver contribuito soprattutto durante i nove anni nei quali sono stato Presidente della Provincia di Salerno dal mille novecentonovantacinque al due mila quattro
Alla divulgazione del suo messaggio di studioso e di educatore
Alla conoscenza della sua feconda opera e della sua figura soprattutto presso le giovani generazioni
Sono almeno tre
I filoni che hanno caratterizzato e tuttora con la Presidenza di Angelo villani caratterizzano l'impegno della Provincia
Il premio internazionale di saggistica Salvatore Valitutti
La istituzione di borse di studio intitolate a suo nome e per le scuole elementari e medie del salernitano l'attivazione presso la Biblioteca provinciale Salerno
Di un centro studi pedagogici Salvatore Valitutti
è così che i suoi concittadini Valitutti nacque a Bellosguardo e fu consigliere comunale a Salerno poi insignito della cittadinanza onoraria del capoluogo
Hanno inteso onorarlo incontrando sempre
Grazie alla dinamica
Proficua ed affettuosa azione motrice
Di Renato Cangiano l'entusiastico consenso del mondo accademico
Il sostegno del mondo della ricerca di uomini politici ed intellettuali che hanno consentito a ciascuna iniziativa di spaziare in un ambito di respiro amplissimo come era doveroso che accadesse
Con il convegno di del nove la cornice di particolare solennità che grazie al signor Presidente del Senato della Repubblica Franco Marini si è voluto conferire
Grazie allo spessore dei suoi contenuti offerto dal prestigio dei relatori nella ricorrenza dei quindici anni dalla morte
Salvatore Valitutti rivive qui negli ambienti che lo videro protagonista della vita italiana
La sua figura e la sua opera vengono ulteriormente illustrate dinanzi ad un pubblico così qualificato dinanzi ai suoi familiari ai quali tutti rivolgo un grato e affetto e affettuoso saluto
Provveditore agli studi è stato detto a meno di trent'anni giornalista scrittore
Letterato saggista direttore della rivista Nuovi studi politici straordinario Presidente nazionale ed internazionale della Dante Alighieri Rettore dell'Università per Stranieri di Perugia
Presidente di sezione del Consiglio di Stato deputato prima Senatore della Repubblica poi è stato ricordato di quando fu Capo di Gabinetto con Gaetano Martino
Ministro della pubblica istruzione sottosegretario alla pubblica istruzione del ministro Oscar Luigi Scalfaro poiché intonare dello stesso dicastero
Presidente del Partito Liberale Italiano e poi presidente d'onore dello stesso partito nell'impegno civile e politico in Valitutti prevalse una preoccupazione
Pensare alla politica come ad una cultura come ad un servizio come alla costruzione paziente ed assidua della polis
Egli seppe guardare
Con distacco agli eventi agli ardori polemici alla sterile contrapposizione tra le parti
E dunque la politica assunse per lui la dimensione di assoluto servizio alla comunità sostenuta da una forte motivazione etica e civile
E l'etica stessa come ha scritto quest'oggi in un bellissimo articolo su il Mattino il professor Giuseppe cacciatore in lui divenne azione politica
Consentitemi qui una parentesi affettuosa inaugurale di formulare fraterni compiacimenti a Peppino cacciatore nel momento in cui si accingeva a suo insediamento come accademico dei Lincei
E si comprende bene
Quanto sia stato profondamente utile ripensare al suo esempio di rettitudine e di probità
Alla qualità culturale ed etica del suo agire politico oggi in un tempo nel quale si è smarrita la traccia di valori alti di tensioni ideali
Alla ricerca di una buona politica capace di per ricostruire il rapporto fiduciario con i cittadini
Testimone e rigoroso di quella coerenza morale di quella onestà intellettuale raramente riscontrabili signore della politica d'antico gentiluomo del sud
Un politico che è approdato alla politica
Con tutto il carico che proprio dell'uomo di cultura ed ha esercitato le diverse funzioni cui è stato chiamato sempre con quella naturale e sereno distacco
La sua imponente bibliografia la bibliografia dell'insigne pedagogista del politico dall'esatta percezione della sua dimensione di studioso e di statista
Dotato di grande senso dello Stato e di equilibrato laicismo
Vorrei cogliere e vado alla conclusione
Tra gli innumerevoli spunti della riflessione della elaborazione di Salvatore Valitutti solo per cenno qualcuna delle sue grandi intuizioni che danno il senso di una straordinaria lungimiranza
La prima l'aver individuato nell'insufficiente rapporto scuola mondo del lavoro una delle carenze più gravi del sistema scolastico italiano
La grande attualità di questo tema non ci sfugge
Dal momento che la mancanza di collegamento tra sistema formativo e attività produttive viene indicata da molti studiosi come inutili
Una delle principali cause delle difficoltà di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro
è ormai chiaro egli scrisse che una cultura che non comprende in sé anche il lavoro è monca
E che il lavoro che si collochi all'esterno della cultura si disumani Za o rischia
Di Di Summa Nizzar sì
La seconda
Il problema
Ancora più avvertito nella sensibilità di tanti tanti di noi che viviamo ed operiamo nelle realtà del Mezzogiorno d'Italia della dispersione scolastica
Strettamente collegato ai fenomeni della devianza giovanile che interessano alcune aree particolari ed in primo luogo le aree urbane
La persistenza del fenomeno ancora oggi il suo riprodursi attraverso forme nuove
Ed inconsuete sono riconducibili ad una condizione di disagio
E di nuove marginalità sulle quali urgono
Con un supplemento di riflessione ed una risposta dello Stato e delle istituzioni locali più adeguata e più organica
E la terza ed ultima riguarda una problematica molto presente nel dibattito all'interno delle istituzioni europee un dibattito che particolarmente seguo come deputato al Parlamento europeo
E nelle iniziative
Concretamente posto in essere nel tentativo di proporre soluzioni
La tematica della educazione permanente
Oggi si parla in Europa di programmi per l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita
Trenta quarant'anni fa
Valitutti affrontava la tematica della educazione permanente con grande capacità anticipatrice
Avendo egli compreso la necessità di superare l'antica e netta distinzione tra un periodo della vita dedicato esclusivamente all'apprendimento e alla formazione
E quello successivo riservato soltanto al lavoro sono queste soltanto alcune dimostrazioni della freschezza
E dell'attualità della lezione di politica di cultura e di vita di un grande salernitano
Di un grande italiano di un grande ed acuto anticipatore delle politiche europee per l'istruzione grazie
Grazie onorevole Andrea non sa se presenti dovesse lunedì chi ci ha unito ai preti in grado grazie vediamo picchi impegnate dal Presidente mentre in Sardegna per un convegno dinanzi infinite
Presidente autorità buonasera a me l'arduo compito di chiudere molto è stato detto quasi tutto
Cercherò di essere sintetico anch'io come il senatore Quagliariello conoscevo Salvatore Valitutti sin da bambino
Era il maestro di mio padre
Maestro universitario maestro politico e maestro di vita
E anche a me insegnato molto
In sintesi ha insegnato innanzitutto il senso dello Stato ha un'espressione un po'retrò
Che però e faceva proprio parte della cultura amministrativa di Salvatore Valitutti
Un qualcosa il senso dello Stato che deve avere l'uomo politico l'uomo di Governo ma anche il funzionario della pubblica amministrazione
In secondo luogo forte era la convinzione di Salvatore Valitutti che al di là della fede religiosa professata
E delle ideologia politica manifestata ci fosse una sorta di
Pio ritardi criteri di etica pubblica
Con il quale un uomo politico deve comunque sia fare i conti
E questo lo ripeteva spesso
Da ultimo
Non sembri un cedimento alla moda di questi giorni era
Teneva un comportamento dettato da una certa sobrietà istituzionale non tanto per vezzo ma perché era convinto che dal preside di scuola al ministro
Per ottenere dispetto anziché manifestare la propria potenza bisognasse tenere un comportamento
Basato su una certa sobrietà istituzionale mi sia consentito un ricordo è stato ministro della pubblica istruzione per poco tempo Governo Cossiga uno
Giurò come ministro nell'agosto del mille novecentosettantanove fui chiamato dalle vacanze per prendere questo incarico la moglie era nella casa che nella villetta che loro avevano a Fregene e c'era il problema è come raggiungere da Roma
Fregene non voleva andare con la macchina di servizio quindi si rivolse a mio padre ci fu una lunga discussione opportuno è opportuno non è opportuno andare con la macchina di servizio al mare alla fine dissero ma meglio non dare nell'occhio
In quel momento mio padre non aveva una macchina a disposizione mi fu sottratta la mia autovettura da ragazzo
Per andare a portare Valitutti a Fregene
Come dicevo è stato ministro della pubblica istruzione stato Ministro pubblica istruzione per poco tempo o meno di un anno
Eppure pensate tuttora l'università si basa su una riforma quella del mille novecentottanta che fu scritta da vari tutti
Tuttora criticabile o meno che sia
L'articolazione dell'università i ruoli gli incarichi professionali che le figure professore di prima fascia ricercatori dottorati è tutto un qualcosa che inventò Valitutti
Inventò fino a un certo punto perché recepire alcune esperienze straniere in quel breve periodo in cui fu ministro della pubblica istruzione
Il Presidente Zamponi ha ricordato l'impegno o nella fondare poi dirige la rivista Nuovi studi politici
è una rivista poco conosciuta oggi si direbbe una rivista di nicchia chiami avuti a mio avviso ha avuto il grande merito in un'epoca in cui nessuno
Si definiva più liberale oggi escono anche dei libri in cui si dice
Liberale di sinistra no e deve essere l'ideologia del nuovo partito democratica ma all'epoca negli anni Settanta era quasi una parolaccia
Quindi il merito di questa rivista a mio avviso fu che in un'epoca caratterizzata da una forte egemonia culturale delle due
Delle due culture dominanti quella cattolica e quella marxista bolle mantenere una piccola lanterna liberale accesa in un contesto in cui la cultura liberale era estremamente minoritaria
E se andiamo a scorrere gli indici come ricordava il Presidente Zanon e di quella rivista noi vediamo che alcune
Cose poche con un poco conosciute all'epoca presente alla riscoperta di calcio metta oppure gli economisti liberali nella scuola austriaca oppure i primi articoli
Liberisti di Valitutti di scusate di Antonio Martino trovano in quella rivista
Ospitalità da ultimo qualche ricordo di future battaglie politico-istituzionali
è stato già ricordato la battaglia contro il finanziamento pubblico di partiti dei partiti fu scrisse un libro si impegnò anche con un referendum che nel suo mille novecentosettantotto sfiorò insuccesso
Fu tra i primi negli anni settanta ad a proporre
Il il maggioritario a doppio turno e quindi quando ormai anziano andò consegni a consegnare
Alla Corte di Cassazione gli scatoloni che contenevano le firme
Della raccolta referendaria forse ormai ultraottantenne forse nessuno più di due ne aveva titolo culturale infine le riforme costituzionali
Forme costituzionale né da venticinque anni vanno di moda ma negli anni settanta AN anche questa era una parolaccia per tanti motivi c'era la formula dell'arco costituzionale accelerante tra i costituzionalisti
L'indennità idea di intangibilità della Carta fondamentale ecco comincio ben prima degli anni ottanta quando poi divennero di moda a propugnare
La riforma dell'ordinamento costituzionale in conclusione
Se dovessimo collocare Salvatore Valitutti da qualche parte a mio avviso lo dovremmo collocare come in parte diceva anche l'onorevole Paduanelli
In quell'Italia che non c'è quell'Italia che non c'è mai ahimè pur con tutti i nostri limiti vorremmo tutti che ci fosse grazie per la
Grazie grazie