Intervista a Stefano Boco sul problema idrico in Italia, sulla pubblicazione del Dossier Acque, sul recepimento delle direttive dell'UE e sul Decreto legge del ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani

Con il sottosegretario Boco prima di questo dossier acque Sottosegretario intanto volevamo chiederle che cosa questo Governo ha recepito in controtendenza rispetto per esempio alla precedente al
Guardi non voglio mettere nemmeno
In in controtendenza in contrapposizione nei due Governi
Questo Governo ha aperto per la prima volta una pagina
Un'analisi molto puntuale molto pungente su un problema che sta esplodendo
E cerca di rintracciarlo con un
Lettura
Che sappia davvero vedere il cambio del mondo che stanno stiamo tutti vivendo che stiamo affrontando
Io su questo credo che sia
Una battaglia difficile e complessa molto appassionante ma sicuramente siamo alle prime battute perché non è facile
Che un Paese segua questo non è facile
Che un Paese lo capisca e quindi il Governo sta facendo esattamente questo per la prima volta spiegando raccontando
Chiedendo alla capacità collettiva di tutte le forze per l'agricoltura di tutte le forze operative del Paese perché si possa insieme ripensare il modello di sviluppo
Agricola del modello
Di captazioni idriche che non è più sostenibile di fatto che comunque
L'Europa ha già dato delle indicazioni si parlava di recepimento di appunto di indicazioni europee in che cosa nello specifico l'Italia e indietro
Quell'Italia indietro perché da diversi decenni non ha mai affrontato il problema avendo una grande ricchezza di acqua e ovviamente mi concentro sulle indicazioni europee rispetto a questo settore
Non ha mai pensato che sarebbe arrivato il problema per l'Italia il vero problema idrico italiano non è più quello meridionale ma quello padano
Dove i nostri fiumi della Pianura Padana rischiano di andare sotto il minimo vitale
E la captazione delle acque liberamente adoperata per tanti decenni non è più possibile raggiungendo quei livelli che quegli abbassamenti
Ecco dove l'Italia sta tentando di affrontare e perché non l'ha fatto non l'ha fatto da ormai
Io ho detto diversi decenni le posso dire da quasi quarant'anni
Ha mai vinto imprecato ripensato questo modello a differenza di molti Paesi europei che hanno implementato le modalità irriguo diverse
E dimensioni organizzazione della risorsa acqua in modo più rispettoso diverso sia perché non ce l'avevano
Ossia perché erano portatori di una cultura diversa
Per quanto riguarda invece il decreto Bersani
Per quanto riguarda il decreto Bersani che ne tocca una parte non lo dovremmo affrontate
Lo affronteremo e non voglio anticipare ovviamente i passaggi di sicuro il Parlamento il Ministero delle politiche agricole insieme al Ministero dell'ambiente affrontato già molte discussioni ufficiale
Che sono legati a una sacralità del nostro regime parlamentare
Intendo come struttura democratica parlamentare in questo noi l'abbiamo portata a compimento e abbiamo dato al Governo e io sono lì ad applicarlo mandati precisi per andare in questo
In questa direzione il decreto Bersani ne tiene rimetterle contro c'è una diciamo un Progetto comune anche con l'opposizione
Oppure questa rimane una battaglia soltanto del Governo
No no c'è una c'è un fronte molto ampio perché che va al di là della maggioranza
E che non divide più maggioranza opposizione che ha un problema però alla base deve essere affrontato anche perché ci sono varie idee che arrivano
Come si dice in campo
E quindi con rispetto vanno viste
Facevo un esempio sui grandi bacini
Non è che dobbiamo dividerci fra chi è contro e chi è favore ma semmai fra tutte e due le fazioni analizzare dove serva messe servano e allora mettere in moto un processo che sappia dare radicalmente una risposta diversa
Cosa che era l'ultima considerazione invece più generale
Lei diceva non c'è una discussione nel Paese più ampia per cui spesso si rimane nella specificità nella specifica sette settorialità
Ecco secondo lei il fatto che invece la potestà geopolitico si parla già di guerre
Per l'acqua lei stesso lo ricordava nel suo intervento ecco che cosa si può fare per sollevare per sollevare la questione e non soltanto da un punto di vista ambientalista
Sì e non parlo fatti
Dal mio punto di vista ambientalista io parlo da cittadino del mondo del cittadino letteraria rivolgendomi alla comunicazione alla cultura all'informazione dobbiamo iniziare non solo a parlarne ma a urlare
Per farsi ascoltare ci sono grandi questioni che sembrano
Attrarre e lo dico con grande rispetto all'attenzione continua del nostro Paese
è folle quando le più grandi questioni del nostro Paese del mondo invece vanno in un canto o in un orario notturno dentro un palinsesto televisivo
O non alla discussione ordinarie quotidiana della collettività ecco io credo che questo Paese abbisogna
Di fare una cosa molto semplice
Da dormiente svegliarsi io credo che bisogna alzarsi e incominciare a guardare negli occhi la realtà
Discutere in questo Paese di acqua vuol dire discutere del futuro della sosta società dei nostri figli della dimensione politica che lo deve governare grazie