Buoni propositi. I cattolici nella società postmoderna

L'ultimo
In modo tale che sta nei con in più all'interno dell'università
Tecnicamente invece ci sarà possibilità
Limbo bagnato un tempo io sapevo che lo sforzo
Sposa cosa bagnato nascosta fortunata
Sì
Piliego bagnato dico fortunato
Tanto noi facciamo sempre inventarci cose nuove e non rubo altro tempo e viene istituisco la parola a monsignor Di Carlo
Grazie eccellenza a me
L'odore di avviare introdurre questa presentazione anzitutto
Buoni propositi cattolici della società moderna di che cosa si tratta che cosa abbiamo avuto vorremmo trent'anni quando appunto potremo sfogliare le pagine di questo libero di Giorgino si tratta come dice lo stesso autore nella sua
Produzione
Il volume che raccoglie in gran parte
Gli articoli pubblicati sulla rivista dei frati francescani statunitensi
Il
Dunque
Diciamo che è una raccolta di saggi
Va tra le quali si possono leggere
Infinita
Condizioni appunto e sono
I buoni propositi comunque richiamo allo
Stesso
Buoni propositi che vengono in qualche modo esplicitati si ritocco che quando si dice
Ci sono terreni nell'esperienza umana nei quali dove
Al contrario una parte si ritrae lascia spazio alla voce di testimonianza
Uno di questi terreni costituito dal rapporto tra società e Regione fra identità e che l'appartenenza a una comunità e consapevolezza dell'alterità
E quindi in questo ambito che maturano i buoni propositi
Dunque diciamo che i buoni propositi sono il nome di uno stile e mi piace richiamare questo stile usando le parole
Che trovo provato
Sull'articolo del Foglio di ieri
In un articolo di auguri l'ottantesimo gente dietro del Santo Padre Benedetto sedicesimo
Parla dello stile padre dice quando parla di amore si sentono forza riguardo esercita la forza della parola si intende l'amore
Di altri gas ma non la nega nella conversazione
Nel talmente ogni chimico dell'ascolto perenne
Della corruzione della conversazione lattine piuttosto ciò che serve la conversione
E medica con istintiva capacità di trasfusione chiamando in causa il cuore di carne
Cristianesimo senza mai tralasciare i diritti dell'azionista
Ecco credo che questo sia proprio lo stile dei buoni propositi lo stile testimoniare della fede cristiana all'interno di un ambito professionale
Un ambito che attraverso queste partite
Viene illustrato
In una polifonia inquilini che vengono di affrontati la famiglia la laicità il dialogo interreligioso
Il rapporto tra religione comunicazione tanto per citarne alcuni vice Presidenti si raccolgono in altrettanti capitoli
Nicola stasera dieci minuti tra queste pagine
A volte queste pagine verranno accrediti indirettamente ci verranno utilizzate direttamente altre volte invece più semplici rievocata ci faremo questo viaggio tra queste pagine con cui
Ospiti molti illustri che saluto e che ringrazio
Sua Eccellenza Monsignor Rino Fisichella che già c'era il porto il saluto che si è riservato giustamente lolitas anche il momento conclusivo di sintesi
Il professor Francesco D'Agostino e appunto abbiamo atti dotato dell'acqua che imperversava non solo su di lui ma di sviluppo
Chiesi direttore chiarire il dottor Tino buona cosa crea suonati prego
Ambiti professionali diversi
Ciascuno dei quali appunto ci darà un respiro al momento di lettura questo tipo di Francesco Giorgino
Gli organi a questo punto subito la parola ad direttore non significano scolastico quindi titolo innovativo
Vorrei fare alcune osservazioni
Aziende interessate al contenuto del libro
Anzi la prima decisamente perché riguarda
Il titolo giuridico buoni propositi
Dall'ultima finanziaria sarà stato
Valutato per la sua ne dite
Se
Nel mio piccolo vorrei fare
Tuttavia l'elogio proprio del titolo unico
Propongo
Vorrei fare l'elogio che l'intendimento che nasce
Dalla buona volontà quella che porta il guru di proposito
Mentre un segno di parole roboanti che spesso
Riempiono i nostri giornali che forse ci caritatevole a dissentire l'attrattiva per alcune promesse
Abbordabili non contengono in sé stesse l'alibi del disimpegno
Perché dicono così tante tante cose insieme che noi ci siamo scusati in partenza di impegnarci
In mezzo a tante parole roboanti nuovi campi Tartaglione risentire il fascino delle parole
E l'espressione buoni propositi la sentiamo di questo genere
Parole
Parole semplici accorpamenti che contengono in sé stesse
Una possibilità di impegno
Questa parola questa espressione buoni propositi ad una semantica ricca in cartone
Nella confessione definisco il sacramento della penitenza
Dopo l'accusa dei peccati esortazioni del sacerdote siamo chiamati a esprimere in proposito veritiero
Non ipocrita di noi
Niente carenti
E cioè siamo chiamati a esprimere un'anomalia cambia
Di sottrarci al fatalismo all'occupazione
I nostri
Io trovo che sia prezioso che questo intendimento al meglio questa volontà
Buoni propositi venga in questo libro pubblicamente dichiarato
Da un giornalista che opera in una relazione e l'altra
Ovvio che io dica lavoro che faccio tipica tutto ed è impossibile dei giornali cattolici nelle redazioni clienti gli arresti
So tuttavia che il nostro impegno di giornalisti cattolici impegnati nelle redazioni dei giornali diritti divisione dell'Italia cattolica il nostro impegno
Decisamente incompleto da sé i professionisti cattolici che operano intestate varianti non si mettono in gioco
Non si comprometta
Non combattono anche loro lavorava fargliela dentro le loro relazioni
Nel rispetto delle regole senza rendersi odiosi
Sanno essere quando occorre impertinente
Impianti ritiene
La seconda osservazione
L'approccio a partire dai con il proponente il perché
Il titolo annuncia realmente quello che è contenuto
I buoni propositi enunciati nel Titolo terzo non incassati uno sforzo serio guardare la realtà
Non solo sul versante
Ma trecentosessanta grati
Non solo nell'impiegare i rischi
Ma devo spiegare anche le chance
è paradossale che in una società Scarpa alcuni la nostra immigrati dura che si crede di visibilità
In realtà lui magari
Ovverosia il venticinque all'area
Mentre ci sentiamo portati prossimamente come professionisti come giornalisti al assoluti faccio che non va associata
Qualche giorno fa
Mio giornale ha pubblicato un'intervista di una
Non accademico di Francia
Michel SEA problemi dice
Ho contribuito a suo tempo affondare il quinto canali farle la Francia e in occasione e in quell'occasione ricordo di aver detto
Dovrete diffondere informazioni di successo per i quali non ci siano nel cortile cadaveri né catastrofi Massolo buone notizie
Mi riguardano terrore si naturalmente non hanno mai seguito il mio così
Non ho dubbi tutti i direttori di giornali e anche noi presto
Rituale l'essenza dello spettacolo e errori pietà proprio quello che fa salire Lodi
La politica si aprirà
Questo sistema per
Immergersi in questa fenomenologia
Inoltre considerano i grandi media come una specie di culto pre cristiano favorevole sacrifici umani viviamo in una società dello spettacolo dalla
Perché ancora
Desideriamo notizie migliori
Perché le buone notizie sono escluse dal nostro il pessimismo che ci circonda nasce dal fatto che siamo grati da quello spettacolo di morte
Ecco io penso che ci sia un rapporto diretto
Tra
Non vengo dei nostri giornali
E il senso di stanchezza di nausea che si coglie nel pubblico
Quante volte l'unico in termini di autocritica
Quante volte mi capita di sentir dire dalle persone
Normali delle persone
Se non importanti
Basta non voglio più leggervi non voglio più leggere i giornali perché dite sempre le stesse cose perché dite solo alle cose che non va
Vediamo solo il patologico il spassionata il mortifica
E chiudiamo gli occhi all'Area
Giorgino per la verità non li chiude con questo libro
E sembra interessato
Per le cose quotidiane le cose normali nel suo libro
Capitoli del suo libro sono dedicati ai capitoli dalla vita di tutti i giorni
La situazione e seria perché lo sforzo di Giorgino ci appare controcorrente
Io credo che come
Professionisti
Come giornalisti dobbiamo tornare innamorarci della reale e ad ambire ad essere su tutto dei realizzate
Anche le buone notizie anche quello che funzione
Anche a ciò che è il bello si costituisce il bello e il ruolo della vita anche questo fa parte del mondo che merita di essere raccontati
Ci appelliamo alle cose belle alle cose buone non come furberia
Per nascondere il marcio ma come disincanto come curiosità sangue come volontà di parlare di cose reali con persone reali
La terza osservazione
Mi nasce dalla da una coincidenza ho incontrato questo libro nei giorni in cui veniva mancare due mesi fa circa
Un
Un giornalista
Portante famoso livello internazionale
Kapuscinski
Per un
Un giornalista polacco da qui
Tutto il filone wojtyliano non centra mi pare di aver capito e tuttavia un giornalista polacco importante interessante
Aveva settantacinque anni ed è morto dopo aver girato il mondo dopo aver
Insegnato con la sua vita che non si può raccontare nulla che non si viva che spero raccontare di un popolo di un Paese bisogna stare in quel popolo dentro il Paese per condividere le condizioni di vita di quella gente
C'era dicevo lungi dal mondo
Uno scrittore di libri felicissimi ebbene in uno l'ultimo dei suoi vive almeno quello per me è l'ultimo che avevo incontrato che ha un titolo strano il cinico non è adatto questo mestiere intende investire del giornalista dice
Credo che per fare del giornalismo si debba essere innanzitutto degli uomini buona
O delle donne buone vi assicuro che
Arrivare da questo punto della lettura uno resta così come dell'Olimpo
Non è un libro di lettura spirituale
Dei buoni esseri umani
Le persone cattive non possono essere rientrare i giornalisti
Se si è una buona persona si può tentare di capire gli altri le loro intenzioni la loro fede i loro interessi le loro difficoltà le loro tragedie
E diventare immediatamente il fare immediatamente fin dal primo momento parte del loro destino
è una qualità che Psicologia viene chiamata empatia
In questo senso
Il solo modo di fare bene il nostro lavoro e scomparire dimenticarci della nostra esistenza noi Jesi siamo buoni perché noi esistiamo solamente
Come individui che esistono per gli altri che ne condividono i problemi e protocollo risolverli o almeno di scriverlo il vero giornalismo e quello intenzionale
Vale a dire quello che si dà uno scopo e che mira a produrre una qualche forma di cambiamento
Questo è molto importante l'anno
La nostra professione essere buoni e sviluppare in noi stessi la categoria dell'empatia
Per
Una sorta di assonanza il titolo del libro buoni propositi alcune delle sue pagine mi hanno fatto tornare in mente con prepotenza questa pagina di questo maestro di giornalismo
Io auguro a Giorgino di essere non solo un giornalista bravo ma di essere un bravo giornalista
Di essere un bravo giornalista ma anche un giornalista brava siccome uno pure importante mi permetto di farlo tutti noi della categoria perché credo che abbiamo tutti da guadagnarci essere dei giornalisti bravissimi giornalistico
Grazie
Al direttore
Le cui parole fruivano
Appunto da un'intelligenza e da un cuore che il giorno dopo giorno sono messe la dura prova delle notizie quelle buone per scegliere da costruire le cose
Sussidiare le persone concrete a cui parlare
Grazie di cuore perché ci ha dato con questi tre con queste tre annotazioni delle pennellate molto importanti per quanto riguarda appunto la serietà
Del mestiere del giornalista che appunto sappiamo essere quello di costruire un ponte con il proprio lettore che sia un ponte di incontro e non di scontro
Adesso la parola dal professor D'Agostino tutti lo conosciamo che ordinario di Filosofia del diritto a Tor Vergata Roma ma anche docente presso la nostra Alma Mater Gratiae
Grazie
Io partirei correndo che una domanda qual è letta psicologica di Francesco Giorgino
L'età psicologica non per l'anagrafica perché quella anagrafica lui stesso dato che un giornalista enorme una giornalista la rivela senza imbarazzo
Nella fascetta che la copertina è nato nel sessantasette
è un dato sessantasei allora l'età anagrafica lo sappiamo ma qual è la sua età psicologica
Perché sappiano tutti bene che non è detto che le due età coincidano
Bene sicuramente la sua età psicologica dov'è quella a mio avviso infantile
Degli illuministi dei progressisti e figuriamoci dei rivoluzionari quelli che pensato che
Valga la logica temporale del non ancora
Che le cose che parlando sanabile ludiche contabilmente migliori di quelle che già sono
Teste vivono mare presente perché sono in costante attesa dei realizzare un futuro che il più delle volte resta solo una deludenti
E magari quando arriva si rivela molto più deludente di quanto non avessero pensato no Giorgino Nona letta psicologica
Dell'illuminista del rivoluzionario del progressista o del riformatore
Però Donadel meno l'età psicologica del conservatore
Nodale darci ecologica di colui che ha sempre la testa la faccia rivolta verso l'indietro di colui che pensa che in passato
Come diceva Giorgio Massari Carlo dolce il piglio passato sia l'unica fonte di valore e se l'unica misura per dare valore al presente
Questo non è un libro di un conservatore dovrei un libro di chi è psicologicamente un vecchio o addirittura
Un uomo estremamente vecchio perché oramai è con questa categoria che noi dobbiamo avere a che fare contenute sport come dicono gli americani Giorgino tonalità psicologica degli anziani
Qual è allora letta psicologica di Giorgi
Ma
Si potrebbe dire quella del giornalista
Ma qual è l'età psicologica di un vero giornalista di un giornalista di razza
Come sicuramente Francesco Giorgino
Per dare una risposta a questa domanda credo che dobbiamo renderci conto che il giornalismo è una professione molto curiosa
Senta per una professione
Nel senso che se consideriamo il giornalismo per quello che in un certo senso ovviamente
Cioè
Una degli svilito si si fa professione
Un'attività di lavoro più che dignitosa bene dobbiamo renderci conto che come attività professionale
Nasce nell'epoca moderna l'antichità conosceva comizi conoscevo ovviamente storici non conosceva giornalisti
Ma non tanto perché non ci fossero giornali
Non l'avrebbe impedito I nostri lontani antenati dell'età classica di inventare qualcosa derogabile al giornalismo c'erano gli araldi ma gli arabi non erano giornalisti
Se il giornalismo d'acidità moderna
E non ho mai non è nato e non poteva nascere Ynet antica è perché nell'età antica mancava quella peculiare percezione del tempo
Chi si è imposta soltanto dall'epoca moderna e si è imposta esclusivamente so di dire qualcosa che non posso dimostrare adeguatamente in questo contesto ma
Magari
Lo dimostra in un'altra volta ma a mio avviso è già stato ampiamente dimostrato mancavano nella classica la percezione che il cristianesimo adatto al tempo
Il cristianesimo ha spezzato sia l'idea ciclica chiusa del tempo che quella fondamentalmente del conservatorismo
Ma non è neanche approdato ad una banalizzazione come quella tipicamente illuministiche
E rivoluzionaria del futuro come unico luogo in cui il tempo trova la sua verità
Dal punto di vista che a noi interessa
Il cristianesimo ci ha orientato e noi di fatto siamo tutti orientati anche se non ci pensano valido ce ne rendiamo conto e cristianesimo ci ha orientato a dare valore
Al tempo presente
Che e il tempo reale in cui viviamo sa che Sant'Agostino ce l'ha spiegato benissimo non viviamo nel passato nel futuro viviamo sempre in un continuo presente il cristianesimo ci ha insegnato accogliere
Il senso presente del tempo che stiamo vivendo
C'è insegnato a e lavorare con tutte le nostre forze il tentativo di comprensione del momento storico in cui noi stiamo vivendo
Ed è questo che costituisce la gloria tra virgolette del giornalismo è questo che distingue il giornalista dal cronista il giornalista recepisce
I dati del presente in maniera passiva in maniera ottusa in maniera meccanica costruendo appunto cronologie
Il giornalista il giornalista di razza il giornalista degno del suo nome va al di là della cronologia
Se è costretto a farla la farà ma non è quello che vi interessa fare perché il giornalista parla ricerca del senso che in ogni momento del presente
è implicito e che lui a suo modo ai dovrà il dovere di fare bene genere
Ovviamente il giornalista si ferma qui
Sarà compito di altre professionalità saranno necessarie altre energie per costruire per esempio una storiografia è chiaro che il giornalista non fa storia
E questo ci fa capire quello che sotto altri profili potrebbe sembrare molto triste molto deludente il fatto che
Il giornale invertire rapidamente Olivetti addirittura subito
Ma questo non contraddice
La gloria tra virgolette del giornalismo perché compito del giornalismo e di per il presente e fare emergere dal presente il senso oggettivamente
Presente nel presente
è chiaro che sto facendo un discorso che si pone radicalmente agli antipodi da qualunque
Tentazione di tipo redatti visti i costi secondo la quale il presente non ha nessun significato è il meglio del non senso e tutt'al più siamo noi che dobbiamo fare iniezioni di senso nel presente
Io credo che le cose stanno esattamente all'opposto
Credo che dobbiamo avere tutti
Un altro fondo mobilità nei confronti della realtà storica nella quale siamo calati e dobbiamo con l'asta con una profonda umiltà porci al servizio della realtà
Interrogando ma perché sia una realtà darci delle risposte
E non certo della prospettiva orgogliosa narcisistica di chi pretende partendo da posizioni di radicare scetticismo di dettare lui le sue leggi alla realtà la realtà non è qualcosa abbiamo fuoco
Che è compito del soggetto umano ovvero che mai del giornalista modellare secondo la sua ideologia secondo il suo piacimento salvo chiedono dobbiamo lasciarci modellare dalla realtà dopo che vi abbiamo compreso il significato profondo
Ebbene questo libro
è una raccolta di articoli
è una raccolta di articoli scritti da un giornalista per un giornale che obiettivamente non è tra i grandi giornali del nostro Paese non è un giornale diffusione nazionale
San Francesco patrono d'Italia però come tutti i giornali
Anche il dovere indipendentemente dalla sua tiratura e indipendentemente dalla sua diffusione
Anche questo giornale
Che non è l'unico che collabora aggiungeva che gli ha consentito di riscrivere
Una serie di pezzi giornalistici fortemente coerenti e forte venti tracciati tra di loro anche questo giornale ripeto indipendentemente dalla sua diffusione e dal suo rilievo nazionale
Ha come primo dovere quello di essere rispettoso nei confronti della realtà nei confronti della realtà presente
Che il giornalista
Analizza guarda considera per trarre da essa ha un senso
Ecco perché
E in tutte le pagine di questo libro sono articoli di taglio diverso a volte anche stilisticamente nord omogenei però
Se leggete il libro trovate che in tutti i materiali raccolti quindi in questo libro emerge
Questa dimensione sulla quale vorrei portare alla vostra attenzione
L'attenzione tenuto presente come
Nuovo di un senso che il giornalista ha il dovere di analizzare che il giornalista il dovere di portare a chiarezza e di comunicare a nessuno
Ecco perché
Anche gli articoli che più sono vicini
A quella che qualcuno potrebbe dire è cronaca
Sono tutti comunque piedi in questo senso giornalistico che nobilita la cronaca e fare il giornalista qualcuno che è molto diverso dal cronista per esempio prendete
L'articolo in cui Giorgino parla del viaggio di Benedetto sedicesimo in Turchia
A pagina novantatré c'è un'affermazione forte nella sua sinteticità ma incredibilmente interessante come percezione di senso
Quando Giorgino spiega al suo lettore
Da notizie al suo lettore dell'incontro del Papa condono ammuffiti Turchia e ricorda come il Papa abbia definito il dialogo una necessità vitale cristiano degli islamici
Ed ecco che il giochino intento reca da quel giornalista che questo e il vento cronachistico l'incontro tra questi due grandi sfide rappresentanti di due altrettanto grandi regioni come una zona di intersezione tra cristianesimo islam
In quel momento all'Istat in quel giorno in quel luogo Spinelli contro in quelle due persone il Papa i cronisti che si sono fronteggiate si sono guardati e si sono parlate abbiamo la prova
Della incriminati che esiste una zona di intersezione tra queste due regioni
E questo è il giornalista che ce lo spiega che ce lo rende evidente che ce lo fa capire
Poi arriverà ideologia ripararli storici ha dichiarato di studiosi di storia delle religioni arriveranno tutti gli altri che diranno cose che vanno al di là della
Della dimensione percettiva del giornalista ma che esista che sia esistita
In concreto una zona di intersezione statisti Anesi dell'Islam attraverso l'incontro del Papa e dei trasporti ecco che il merito del giornalista del giornalista di razza piacciono fatto capire oppure prendete
Un altro articolo pagina centotredici Giorgi rappresenta la nuova chiesa
Di San Giovanni Rotondo
In memoria ultimamente di Padre Pio o di San Pio da Pietrelcina
Che cosa dice che in questa chiesa lunga descrive per quello che obiettivamente un'opera di importanza architettonica fuori del Comune
Poi sappiamo tutti cioè ci ha messo le mani Renzo Piano insomma è un fatto obiettivo
Perché in questa chiesa data pensare
Giorgino gioca su due registri un registro è quello di ricordare
Un dato dichiarazione di Crispino valenciano ma in merito al board giornalista e tirar fuori tra parte dichiarazioni quella che è più portatrici di senso valenciano parlando della nuova chiesa di San Giovanni Rotondo
E soffra tutti a don chiamarla Tempio ma più semplicemente il Chiesa
è già qualcosa che dà da pensare ma in quanto Chiesa aggiunge proprio il giro a pagina centotredici
Cito l'esempio
Viselli dallo spettro invisibile fluorescente
Di un rapporto struggente problematico tra sacro e profano di un'antinomia tra laicità e religiosità sulla cultura progressista e cultura conservatrice
Questo e l'invito non solo ad andare a San Giovanni Rotondo sia per fare un pellegrinaggio che la cosa più importante sia per vedere questa nuova chiesa ma capire che i cristiani oggi
Non possono e non vengono continuare a pensare alle loro chiese come a un luogo in cui rifugiarsi per sfuggire alla pressione a volte veramente sgradevole nel modo che ci circonda la chiesa non può essere pensata come rifugio
Comunque olio in cui entriamo chiudiamo la porta per vedere fuori il mondo esterno Nettis ha pensato oggi
Pongo in cui si manifesta un rapporto che Giorgino chiaro struggente e qui ci sarebbe da interpretare
Cosa può significare struggente ma se leggete tutto l'articolo poi viene fuori ma soprattutto una realtà problematica
Per i cristiani oggi costruiscono le chiese per confrontarsi cori in modo rapido non certamente per perderlo fuori ed è vero per combatterlo
Ma perché le chiese devono essere un luogo di incontro sarà credenti e non credenti tra chi tra coloro che portarlo in sé il manifesto hanno una tradizione
Eccolo qua bilanci che se no lo ricordiamo qui giudicare ancora i conti
Colleghi radici religiose della loro tradizione e si trovano sicuramente albi dei laici intelligenti i laici che percepiscono lo spessore di questi problemi idolo situazioni di sospensione
La Chiesa serve e deve servire anche a questo per riannodare dei rapporti per rapire delegati
Per la mostrare l'apertura
E la mancanza di paura dei cristiani dei confronti di un mondo secolarizzato che in gran parte operi in quali grappa anticristianesimo è diventato un problema
Il giornalista il giornalista di razza ci fa capire tutto questo attuale sulla cronaca di un evento come l'inaugurazione di una nuova chiesa
Ovviamente prestigiosa che però non è semplicemente un'opera di architettura sia pure di altissimo livello è qualcosa di di più
è un luogo in cui si incontrano tematiche sensibilità spiritualità divenisse in una prospettiva struggente
Ecco questa è l'età psicologica di Giorgino cioè l'età in cui
Non si va alla ricerca del passato per garantire se stessi non ci si proietta nel futuro
Per giustificare se stessi si cerca di restare aderenti al presente che l'unica realtà a nostra disposizione
Si cerca di restare aderenti al presente
Perché il Regno di Dio e già il mezzo nulla
Perché questo è l'annuncio cristiani
L'annuncio di Cristo non è l'annuncio rifugiati viene passato non è l'annuncio fuggite verso il futuro perché gli un giudicati da queste istituzioni che il nuovo
Oggi e qui
Chiedo che viaggia in mezzo a voi se siete in grado di percepirlo
A suo modo nel modo
Che spetta ai giornalisti credo che Francesco Giorgino fa questo lavoro
Ci aiuta a percepire il venti ed il Presidente
Esattamente poi come lui a sua volta lo dichiari tante pagine di questo vincolo si fa aiutare giacenze umane si fa esultare per la filosofia
Si fa aiutare dell'archeologia per essere quello che cioè un giornalista di razza
Grazie
Grazie professore
Dunque ascoltare la realtà per cercare il senso presente
Nel presente
Questa
Questo il compito del giornalista che diventa
Un pedagogo anche relativista
E allora deve che è giunto il momento per ascoltare
Diversamente testimonianza di questo pedagogo altri relativista per ascoltare la sua capacità di leggere in profondità il senso del presente una capacità di lettura che nasce come ricordava
Il Rettore dopo citando Kapuscinski dall'ascolto di un'esperienza che
Si apprende atti molto provati modificarle profondità prego giochino
Grazie al professor Viganò io non vorrei dare ragione con questa presentazione a cui simpaticissimi occorrono i colleghi del TG uno che
Approfittando della copertina del libro ci hanno scritto sotto santo subito perché se andiamo verso
La semplificazione questo onestamente diventa diventa proprio
Devo ringraziare innanzitutto il professore
Dicano che aver accettato
Il compito
Moderatore questa serata che per me assume un significato molto molto particolare
è inutile che
Indicativi confessi
L'emozione che sto vivendo in questo momento nel vedere una Afragola Paola Paolo sesto
Completamente gremita nel parlare di fronte a tanti autorità tante tanti rappresentanti delle istituzioni del nostro Paese ha tanti gli amici e tanti colleghi a tanti studenti
E quindi
Mi perdonerete se desidero organica brevissima analisi della lucidità che invece ho approvato con tanti limiti con tanta umiltà a trasferire nelle prodotto cartaceo volevo ringraziare il professor Viganò volevo ringraziare moltissimo
Il direttore di Avvenire Dino Boffo che
Chi lo
Conoscere sa benissimo che il discorso Restivo papà
Presentazione in pubblico manifestazioni pubbliche quindi con la sua presenza ma anche con le cose molto profonde che ha detto mia
Testimoniato ancora una volta devo dire la sua amicizia la sua Stival questo vi sono sono molto molto che così come sono molto molto grato al professor D'Agostino per aver
Più volte
Tratteggiato il mio profilo professionale con grande generosità con grande
Certamente benevolenza centrando esattamente lo spirito di questo volume che come dice Boffo
Un tentativo anche di dichiararmi evidentemente un po'in controcorrente rispetto a quello che l'andamento complessivo
Dell'intellettualità della cultura contemporanee soprattutto di quella mediatica dall'altro lato di
Consegnare attraverso lo strumento
Che mi è proprio quello della comunicazione dell'informazione una serie di chiavi interpretative che io sottopongo all'attenzione con grandi unità dei lettori dei turisti certamente vettori credenti maschere questa audizione più grande
Elettori lanci che fanno fatica a porsi il tema
Del rapporto con con la fede naturalmente ringrazio
Lasciato per ultimo
Perché il rapporto che si è creato tenendo in rapporto
Molto molto
Forte molto molto
Dal mio punto di vista
Capace di il
Consegnare stimoli interrogativi continua anche sul mio essere il capitolo che ringrazio per l'ultimo monsignor Fisichella non solo perché
Mila questo grande privilegio della sua presenza ma anche per aver messo a disposizione
Questa prestigiosissima università pontificia per rappresentare questo mio lavoro
Da dove
Atto nel
Così consegnare alla vostra attenzione alcune riflessioni così come mi vengono in questo momento fatto dall'interrogativo di fondo che accompagnato un po'tutto il mio percorso
Nel libro
Io mi sono posto una domanda che la domanda che forse ci poniamo un po'tutti noi credenti in questo momento la fede credenti
Ancor di più per un cattolico per un cristiano
Credo che rimanere relegata nel buio del privato nella cavità intimista dell'animo umano oppure deve guadagnare dall'Università del pubblico deve essere
Criterio di giudizio della comportamentali vita quotidiana individuale e collettiva
E se si opta per questa
Seconda strada
In che modo la fede il significato della FIBE Resistenza può a volgere anche una professione certamente molto laica quale quella del giornalista laica ancor di più in una aziende di servizio pubblico che è giusto che mantenga con determinazione anche la pluralità delle posizioni ma che non rinuncia ad avere anche
Delle forme di intellettualità che comunque sono profondamente riconducibili alla cultura capitoli
E ho collocato in queste riflessioni all'interno di un'etichetta che un'etichetta di cui spesso
Abusano anche gli sociologiche l'etichetta della post-modernità etichette che poco
Vuole significare stante tante cose a me piace in questo momento anche per ragioni di sintesi associare il significato della post-modernità questa cultura della
Simultaneità Venier messaggi dello scambio di messaggi e quindi anche dello scambio del significato
Intense quali messaggi stessi che con una
Espressione cara a sociologo spesso in Pier potremmo definire cultura del cronometro
Sulla base del presupposto che nella post-modernità evidentemente il sistema mediatico è diventato la fonte
Prevalente se non esclusiva in taluni momenti di acquisizione della conoscenza acquisti e quindi questo carica
La cultura mediatica di un supplemento di responsabilità etica che io avverto come una questione centrale nella mia vicenda umana nella mia vicenda professionale
Però è paradossale aumentano le chance di comunicazione aumenta le possibilità di scambio di questi messaggi dei significati inglese c'è messaggi eppure viviamo almeno abbiamo l'impressione di vivere
In un contesto dove porta e quella dimensione potremo definire di anoressia del senso comunitario dove Forte della prospettiva cito uno studioso inglese di recente convertito al cristianesimo docente in un'altra Università Cattolica Matthew forte dove forte è la prospettiva de socializzare ante
Nelle relazioni
Dove
Esistete più che un'attenzione verso il diritto e verso i diritti un'attenzione verso il diritti ISMU che è una degenerazione forte sistematica del diritto stesso e mi piace ricordare
Quello che ha detto il Santo Padre
Verso la cui parola sono in un ascolto profondissimo e significativo dal mio punto di vista il Santo Padre in occasione del messaggio del primo gennaio per la giornata mondiale della pace quando
Con
Gesto che dimostra che la sua grande apertura intellettuale ha citato il Mahatma Gandhi ha ricordato che dall'Himalaya dei doveri nasce il viaggio dei dirigenti allora
Come ho allegato tutti i temi che affronta un ambito la famiglia
Il rapporto
Molto molto delicato quindi con il confine labilissimo fra laicità e laicismo il dialogo interreligioso ma con la prospettiva di un dialogo interculturale che deve evolversi
In multiculturalismo prima intercultura lirismo dopo come ha affrontato il tema della formazione come allegato tutti questi elementi che sono poi rapine
I tasselli di un grande Padova riflettendo sui rischi di quella che pubblico becca avrebbe definito
L'istituzionalizzazione dell'individualizzazione cioè un modello di società dove non ci sono delle persone e quindi degli io sociali
Ma tanti individui contanti gli indirizzi e conti contante concezioni assolutamente soggettive della libertà ecco questa la parola che credo
Debba essere evocata in questo momento in questo nostro tempo in questo contesto anche di presentazione perché sul concetto della parola libertà che credo che
Noi cattolici ma i credenti dobbiamo innanzitutto intenderci fino in fondo al meglio al nostro interno e poi consegnare
Senza urlare con discrezione ma con determinazione la nostra posizione all'e sterno anche a quella cultura laica che si pone senza pregiudizi in ascolto della cultura accattoni
è una
Concezione legittima e giusta probabilmente anche eticamente fondata della libertà evidentemente rifiuta
Il rischio
Da fatalità
Vien voglia di dire della trasformazione della licenza in normalità perché include al suo interno a ontologicamente dentro di sé
Una dice molto armonica molto capace di
Collegare libertà diverse ma che devono
Essere
Poi alla fine vissute nella composizione di un quadro generale qui davanti a me tra i tanti politici che professor Buttiglione che recentemente
In un quotidiano molto molto laico come repubblica a giustamente fatto presente la dimensione anche laica dello stesso
Struggenti anche qui rapporto esistente fra
Le ragioni del positivismo giuridico è la legge morale naturale che probabilmente
A
Una sua capacità anche
Di collegamento con quella che la sociologia
Chiamerebbe la prospettiva funziona lista cioè l'altra esigenza di armonizzare tutti diritti tutte le libertà tutte le posizioni individuo
Anche perché io sono profondamente persuaso che i rischi che si corrono a vivere in quella che sociologo americano John Knightsbridge chiamerebbe la civiltà delle parentesi sono molto molto elevati
Cioè se la forma mentis con la quale noi viviamo nel suo rapporto con la post-modernità è quella
Non di un nesso di causalità tra soggetti che determinò qualcosa e perfetti
In questi stessi soggetti
Ma una continuum allora probabilmente non recupereremo anche una maggiore lucidità di analisi e un'altra chiave di interpretazione di lettura dei diversi temi presenti nel libro ecco mi diceva poco fa il professor città dove fino la riflessione intorno al tempo che noi siamo disposti a
E soprattutto perché questo mi preoccupa moltissimo che i giovani sono disposte allora se è vero che per il cristianesimo il presente a pagina importanza fondamentale
In questo volume io pongo in evidenza i rischi di una degenerazione dell'attenzione esclusivamente al tempo del Paese e mi sono posto questa domanda i nostri giovani sono disposti a vivere
Il tempo del passato l'ecologia della memoria come la chiamerebbe col cane sono disposti a porsi il problema della progettualità futura o intendono vivere esclusivamente il tempo del presente
E se è questo l'unico tempo che ci appartiene
Il rischio di trasformare il presente in una patologia cioè in un presidenzialismo è molto molto forte lo avete individuato anche sulla scorta del contributo della letteratura in materia di Sociologia peggio delle generazioni ho individuato tre sintomi di questa patologia del presente
Che solo uno l'apatia di fronte alla fede che si estende fino a diventare anche appartieni fronte al sistema di valori complessivo
E qui si introduce il il tema dobbiamo in un'epoca di contrapposizione tra una spiegazione logica e una ferita psicologica oppure viviamo un'epoca di contrapposizione tra
Uomini che hanno fede è uomini che hanno una perché diversa che quindi non necessariamente fanno concedere all'opposizione con l'abbreviato archeologico secondo punto consapevolezza errata profondamente errata dal mio punto di vista
Della reversibilità delle scelte proviamo ad analizzare che cosa c'è dietro gli episodi del bullismo di episodi di Catania che hanno portato alla morte dell'ispettore di polizia Filippo Raciti
L'episodio che vengono in qualche modo in crisi il concetto stesso di scuola come istituzioni il concetto di al tori CAI di autorevolezza degli adulti e quindi coloro che comunque operano all'interno delle agenzie di socializzazione secondarie probabilmente
C'è una consapevolezza errata della reversibilità delle scelte
Cioè si pensa che quelle scelte non lasceranno traccia
Nella vicenda umana del singolo nel contesto sociale che accompagnerà
Quel singolo quel singolo
Ultimo ultima patologia di questa trasformazione ultima sintomatologia scusate di questa trasformazione del presente in patologie del presenti sono ecco
La metamorfosi della famiglia da famiglia dei valori in famiglia
Del ministero affetto allora
Avendo io avuto il dono della fede
Otto mi sono permesso con un progetto certamente molto molto ambizioso perché dichiaro questo avere competenza biologica di riflettere su come può essere compatibile questa
Dimensione profondamente per mediante della mia esistenza con quello che sono chiamato a fare consapevole che non si possono ottenere distinte e distanti l'etica del convincimento specie quando il convincimento è profondamente radicato nell'esperienza umana con l'etica della responsabilità
L'etica della responsabilità in pubblico e che si badi bene non chiama in causa soltanto il ruolo dei fondi
Mi chiamo in causa il ruolo degli intellettuali vuoi giornalista
Il ruolo dei professori universitari cioè il ruolo di chiunque sì ponendo una condizione di forte relazionalità nei confronti
Del
E allora a me piace muovere perché questo è il
L'inizio di un percorso mi auguro
Secondo
Ricco di stimoli anzi attraverso il dialogo con i lettori
Intendo muovermi lungo quella strada che ci è stata suggerita in modo magistrale dal nostro papà dal Santo Padre quando parlate fin dall'incontro con Habermas del due mila e quattro
Di unificazione reciproca fa fede per ragioni perché sono profondamente consapevole del fatto
Che avere fede non solo non significa scacciare nella retrovia la ragione ma significa avvenire anche fede in una ragione quindi serve da un lato questo il messaggio che io vorrei cercare di dare a coloro che sono scettici o agnostici di fronte ad altri
Serve una perché pensa ma serve anche almeno secondo me un pensiero che ha fede
Anche perché tutto questo è condito da quel alimento magico da quella pozione magica che è la speranza fondamento del nostro essere essere cristiani
Francesco Falcone diceva che per un credente la speranza è un alimento Vuolo al mattino ma pessimo alla città mentre per un tempo un non credente mentre per un credente
La speranza e una di nutrimento continuo per riuscire a separarsi a distaccarsi anche a volte a gambe levate dalle tenebre del secolarismo post secolari ecco
Questo è quello che io cerco di consegnare all'attenzione ai miei lettori lo faccio cominciava faccia anche con grande determinazione
Avendo fatto venga fatta mia questa bellissima definizione
Di fede che ho riscontrato il in un filo rosso poche si è convertito al cristianesimo non immediatamente nella sua vita che Kierkegaard perché ha definito la fede come la più alta passione di ogni uomo aggiungendo
Che in ogni generazione ci sono uomini tre e donne che non arrivano fino ad essa ma che nessuno proprio nessuno riesce ad andare corta
Grazie Francesco Giorgino che avete potuto vedere ci ha
Trattenuto purché su un pezzo giornalistico sulla lezione magistrale
Quindi grazie di questo intervento lascio la parola
Profitti di chiusura
Al Magnifico Rettore non prima però di aver vi
Tediato con qualche riga ancora di un libro bellissimo che più di un racconto seduttivo Astrit premio Nobel per la letteratura sessantuno
Perché l'idea dei buoni propositi appunto di una testimonianza che crea rapporto lo scontro non barriera e questo racconto che è intitolato i ponti tratto
Del libro racconti della Bosnia
Qualche riga solamente perché dopo queste citazioni di sociologi americani di quelle somma possiamo un porto respirare
Le parole semplici che ricordava il direttore di Avvenire all'inizio chiaramente sto scherzando perché possiamo permettercelo conoscono
Qualche riga allora di tutto ciò che l'uomo spinto dal suo istinto vitale costruisce ed è la vince nulla il più bello il prezioso metri ponti
Appartengono a tutti e sono uguali per tutti sempre costruiti senza talmente nel punto in cui si incrocia la maggior parte delle necessità umane
Più duraturi di tutte le altre costruzioni mai asserviti al segreto al ballottaggio
I sottili Ponte di Ferro tesi come filo da una sponda all'altra che vibrano ed echeggiano come ogni treno che ripercorre come si aspettassero ancora la forma la loro forme perfezione finale
La bellezza delle loro linee si rivelerà del tutto solo agli occhi dei nostri nipoti ecco mi sembrava che fossero parole che in qualche modo dicono che questi buoni propositi
Sono
Questi piccoli passi urgenti importanti da compiere ma che sanno vivere anche la tesa di un risultato che
E nelle nostre mani per quanto compete a noi da professione del bravo giornalista
Ma non proprio avente tutto nelle nostre mani soprattutto quando si pensa e risultati
Lascio la parola al Magnifico Rettore sua Eccellenza mocio filistei
Grazie
Preside quando questa mattina Giorgino mi ha telefonato
Dicendomi allora eccedenza dei aveva per ultimo
E
Ho avuto un un po'di perplessità perché io di solito parlo per primo
E allora quando uno parla per primo e anche tranquillo paese io mai delle cose le ho dette poi se gli altri si ripetono e non è più un problema mio diranno come ha detto Fisichella come ha detto eccetera quando invece si deve pagare per punti
C'è il grande rischio di essere ripetitivi
E quindi questa mattina mi ha detto alla per ultimo ecco ma e io spero di non pestare i piedi a chi mi ha preceduto e debbo dire e sono stato fortunato perché quanto mi ero preparato
Per alcuni versi diventa complementare a quanto è stato detto in precedenza
L'unica cosa che
Debba provocare la mia fantasia e sono questi i punti di cui ha parlato il nostro preside
Perché essendo stato vescovo del settore sud di Roma quando noi parliamo dei punti
E largamente va subito I ponti del Laurentino trentotto e i punti glielo invio trentotto tutto sono tranne che quello che è stato descritto dal premio Nobel per la letteratura ma questo per dire come nel nostro linguaggio nella nostra concettualità
Molte volte noi viviamo e dobbiamo vive anche di esperienza
Sono estremamente contento di ospitare questo evento di avere ospitato questo evento questa sera con la presentazione del libro di Francesco Giorgino
Del settimo libro di Francesco Giorgino condividiamo questo non è il primo è il VII anche perché con il prossimo anno il professor Giorgino sarà anche uno dei nostri docenti nella facoltà nell'istituto di Pastorale dove riteniamo anche una sezione per la comunicazione
E quindi davanti a questo libro che mia benevolmente arrivato e
Che mi ha provocato
La lettura
La cosa anche qui è un rettori di università la cosa anche efficace era che
Riuscivo ad aprire anche tra i nostri professori
Non solo un volto noto ma una
Personalità che di questi temi della comunicazione della sociologia della comunicazione come più volte ha richiamato e anche un esperto professionista
Vorrei partire brevissimamente nel mio intervento
Da un principio dell'ermeneutica biamniotica e la scienza dell'interpretazione
Uno dei principi dell'ermeneutica dice
Che quando si scrive
Ciò che è scritto viene tolto dal presente
Perché viene rimandato a chi leggerà
Ed è la prima impressione che io avuto leggendo questo tipo è la prima dimensione crimine rimasta alla mente
Questo scritto
Abbiamo sentito molto parlare del presente questo scritto
Era il mandato al futuro
Ed ha rimandato al futuro dicendo legge
E ha rimandato all'esperienza di imponendosi davanti a questo scritto pone in se stesso
E si mette in comunicazione con l'autore
La grande sfida quando si scrive e sempre questa e quella di entrare in comunicazione con chi non si conosce
Ecco la differenza tra
La comunicazione verbale quando uno non si conosce quando scrive il libro non si sa in quali mani capiterà
Si sa soltanto che questa persona vera convocata da quanto è stato scritto
E allora questo libro e ha rimandato al futuro
Perché è un libro che
Non solo per i contenuti che tratta
Ma soprattutto per le provocazioni che sono contenute
Ma realmente a pensare oggi
Ma rende provocazioni saranno identiche anche fra dieci vent'anni
Cosa intendo dire
Intendo dire che siamo davanti ad un volume
Che è stato certamente pensato era delle
Situazioni frammentarie e delle situazioni contingenti come abbiamo sentito eppure ci sono provocazioni che emergono che vanno all'attualità di quei temi un'impronta ancora più profonda
Vorrei soltanto leggere né alcune di queste perché sono quelle che mi hanno maggiormente colpito e penso se hanno colpito me possono colpire anche altri
E partirei da quello che Giorgino scrive a pagina trentanove in fondo siamo tutti inattesa
Credenti e il non credenti
In fondo è vero siamo tutti in attesa inattesa dighe
In attesa di chi in attesa di che cosa
E verso la fine del libro fosse una risposta proprio venire
Da quanto Giorgino scrive dicendo che in ogni caso sperare in una inversione di rotta non utopistico
Cosa siamo ad attendere allora di che cosa siamo in attesa di un cambiamento di rotta
Perché no sarebbe certamente una di quelle possibilità che tutti ci auguriamo
Cambiamento di rotta all'interno dei rapporti
Cambiamento di rotta nei rapporti e nelle modalità dei rapporti cambiamento di rotta in quelle che sono le relazioni che si tengono a che vengono a investire le diverse componenti istituzionali presenti all'interno di uno Stato un cambiamento di rotta nel linguaggio
Tante cose di cui inevitabilmente tutti quanti noi in un modo o in un altro siamo non solo spettatori ma nella nostra vita personale e certamente protagonisti
Ma c'è anche qualche cosa di più
Questo deve essere inattesa
E soprattutto
Un essere capace di dare lettura a quanto sta accadendo nel nostro attuale momento contemporaneo
E qui allora ci sono altre provocazioni che direi fanno onore a un giornalista come abbiamo ascoltato in precedenza un giornalista che non ha il timore di dire chi è
La propria identità e le proprie radici pur dovendo impegnarsi il un ambito in un ambiente
Che deve conservare giustamente la propria laicità ma
Aggiungo a questo
Sarà sempre
Più opportuno sarà sempre più facile
Che i professionisti in qualsiasi parte si trovino
Si trovino a dover lavorare all'interno di un giornale di una testata televisiva all'interno di un partito della politica da qualsiasi parte un credente un cattolico si viene a trovare
Sarà sempre più forte nella misura in cui altra alle spalle una comunità che lo sorregge
Perché se questa persona si sente profondamente sopra
Non si sente sostenuto da una comunità inevitabilmente la sua azione rischia di essere meno efficace perché nella solitudine non si è in grado di poter dare tutto se stessi
E allora ecco che troviamo scritto la sede non può essere relegata nel buio per il privato
Un'espressione profondamente vera
Perché certamente cattolica non può mai essere un fatto privato
Il cattolico è sempre e soltanto un nuovo pubblico non può mai venire meno a questa dimensione
La nostra professione difese è una professione pubblica non è una professione privata
Che un'espressione come questa vale tanto più detta in un contesto storico come il nostro
Ma tanto più in un contesto spaziale come quelli quindi ci troviamo
E non è soltanto quello di una università
E per sua stessa natura deve provocare alla riflessione vanno in Regione che è pubblica perché nell'università e in un'università come questa
Dove provengono studenti ma più di cento Paesi del mondo diversi diventa dia il la provocazione quanto mai sintomatica ma in uno spazio come quello della terra
Perché a partire dal quarto secolo se dovessimo leggere che cosa scriveva Agostino nelle confessioni
Perché proprio a pochi metri da qua
Quando
Agostino racconta
E
Il il
Come si chiama all'epoca il il Rettore che doveva che voleva convertirsi
Il vescovo di chiese se voleva fare la confessione di fede
Il privato in sacrestia in modo da non esporlo davanti a tutti
E lui disse ma come per tanto tempo ricercato la fede e adesso mi chiedete di fare la professione in privato
E commenta custodito perché a Roma l'usanza che chi viene alla tua fede un signore la faccia davanti a tutti
Perché nessuno possa essere tolto da a nessuno possa essere tolto quel coraggio di professare il tuo nome davanti a tutti
Nessuno quindi può essere nella condizione di non dare testimonianza pubblica della propria fede
E la terza convocazione che mi piace è proprio questa
Il volto noto prende a oscurare le parole
E quanto profondamente vero è solo questa espressione purtroppo
Profondamente dolore perché spesso
Il dibattito di dove noi desidereremmo come spettatori
Ho come lettori desidereremmo avere la parola degli esperti
E quindi ascoltare le argomentazioni
Invece siamo presi dalla frenesia del volto noto e solo perché è un volto noto
E perché è un volto noto può permettersi di dire tutto il contrario di tutto ma non entrare nel merito delle argomentazioni e delle questioni che sono invece sul tappeto
Quando si parla di cultura
Quando si parla di cambiamento generazionale
Quando si parla di leggi
Quando si parla di sperimentazione
Abbiamo bisogno che ci siano persone che per la professionalità e per la competenza che posseggono diventa non loro stessi un punto noto
Ma non sia il volto noto a dovere dire tutto e il contrario di tutto solo in forza della propria notorietà
E mi piace allora fare riferimento e concludo a
Due capitoli che sono particolarmente attuali in questo tipo di Giorgino
Il tema della laicità e il tema della famiglia
Di particolare direi attualità perché inevitabilmente su questo da mesi ormai si parla da anni
Mi spiace dover sentir parlare di laicità non soltanto
All'interno e per bocca dei politici
Ma che parli di laicità anche un giornalista cioè che la laicità tocca il vivere delle persone non tocca soltanto un ambito all'interno del quale noi ci troviamo
Anch'io sono chiamato ad essere profondamente laico nel mio esprimermi
Anch'io sono chiamato avesse nella laicità profondamente identico nella mia identità alla fede che
E qui direi che Giorgino a delle espressioni di grande coraggio
Grande coraggio proprio perché come si diceva all'inizio vanno per alcuni versi controcorrente e uno non si aspetterebbe positivamente in questo momento da un punto noto
Vale a dire che
Io al tema della laicità è un tema che ci tocca tutti
Ed è un tema che soprattutto in un momento del cambiamento come quello che stiamo vivendo e opportuno che per tutti noi venga ripartito
Ma vorrei anche far presente proprio questo
Che per noi credenti
Per i cristiani noi cattolici meglio quando parliamo di laicità
Ne parliamo e ne parleremo sempre a partire non soltanto da quello
Che il fondamento bella distinzione dati accesa di quello che è di Cesare e addio quello che il pubblico
Ma noi pensiamo anche la nostra la mia generazione la nostra generazione esecutrice alle grandi conquiste operate dal Concilio Vaticano II
Quando noi parliamo di laicità
Facciamo sempre inevitabilmente il non potremmo altrimenti non potremmo fare altrimenti
Facciamo sempre riferimento ma quell'insegnamento che ci proviene dal Concilio Vaticano II in quelle belle pagine nella Costituzione gaudium et Spes che parlano bene rapporto tra la Chiesa
E appunto il mondo contemporaneo
Se in quelle pagine in quel documento troviamo anche il richiamo alla autonomia
Della politica e alla autonomia della comunità credente
E il Consiglio dice così
La comunità politica e la Chiesa sono indipendenti e autonomi l'uno dall'altra nel proprio campo
Tutte e due anche se a titolo diverso sono a servizio della vocazione personale e sociale della presso
Questo servizio sarà svolto a vantaggio di tutti in maniera tanto più efficace quanto più collaboreranno
Per quanti pensano che
Le nostre possano essere
Delle ingerenze nella vita di uno Stato nella vita di un Paese di una nazione
Davanti a queste parole che sono degli strumenti per noi non soltanto rientra attivi ma normativi per il nostro agire il tema dell'autonomia e della laicità dovrebbe essere inevitabilmente
Corretta compresa nella maniera coerente e quindi
Nessuno potrebbe mai dire che
Ci sono ingerenze laddove inevitabilmente quelle fanno riferimento solo ed esclusivamente al nostro essere presenti nella società come una comunità frequente
Ma siamo anche coerenti con quello che
Il nostro essere presenti nel mondo anche quando parliamo della famiglia
Nel documento che parla dei laici
Il Consiglio tra le altre cose diceva così
Sono sempre stati i doveri dei coniugi
E oggi sono la parte principale dell'opposto dato
Difendere la dignità e la legittima autonomia della famiglia
Quando la famiglia sente di essere non tutelata quando la famiglia sente di essere non promossa
Quando la famiglia sente di essere allora anche minacciata e giusto e doveroso che la famiglia abbia a fare sentire la propria voce
è giusto e doveroso perché è coerente con ciò che noi siamo con ciò che noi vogliamo essere con ciò che noi dobbiamo essere all'interno della nostra società
Certamente ce lo ricorda anche Giorgino servono delle mediazioni
Certamente abbiamo bisogno che queste mediazioni abbiano ad essere il più possibile frutto della collaborazione
Tra lei due realtà in questo caso la Chiesa e lo Stato
Ma inevitabilmente queste mediazioni non possono giocare al ribasso queste mediazioni hanno bisogno e il più possibile di guardare a quella profonda e lungimiranza di cui tutti noi abbiamo bisogno
Certamente siccome noi abbiamo una storia più lunga abbiamo più di duemila anni di storia inevitabilmente possiamo aveva fatto diversi errori
E anche nella nostra storia ci sono delle forme di intolleranza di cui
Giovanni Paolo secondo
In alcuni momenti particolari del suo pontificato
Va fatto anche con grande coraggio l'adesso avuto tanti questo coraggio con grande coraggio ha dato anche testimonianza del doveva riconoscere
Per purificare la memoria gli sbagli compiuti nel passato
E avendo più storia abbiamo anche più esperienza
Avendo poco esperienza sappiamo che gli sbagli che eventualmente possiamo aprire il fatto di intolleranza non sono giustificabili più soprattutto in un periodo come il nostro
Ma vorremmo che
Anche chiamino storia anche i nipotini volontaria avesse con la stessa
Consapevolezza che inevitabilmente quando si è intolleranti non c'è più allora una questione di qualifica
L'ai CAA cattolica protestante ma l'intolleranza come tale è sempre praticabile da qualsiasi parte questa possa affini
Però noi ci auguriamo inevitabilmente
Che essere inattesa possa essere veramente per tutti quanti noi una autentica provocazione una appesa alla collaborazione
Una tesa a fare in modo che chi verrà dopo di noi
Possa trovarsi davanti a una generazione e non subisce quello che noi abbiamo dato Marche attivamente partecipa di quello che noi abbiamo cercato di costruire
Io penso mi auguro alcuno anche a ciascuno di voi che la lettura di questi buoni propositi possa proprio perché è rimandato mai la palla dalla vostra parte nell'abbiamo già detto
Proprio perché la palla in me la parità mi auguro che possa ugualmente suscitare queste attenzione e queste provocazioni
Che sono state il frutto di quanto questa sera tutti quanti noi l'abbiamo cercato di comunicarvi
Di nuovo le nostre più vive congratulazioni all'autore a Giorgino e a tutti quanti voi grazie della pazienza e deve avere qualche cifra