Convegno e presentazione del Rapporto sulla sussidiarietà 2006 sul tema: "Sussidiarietà ed educazione"

Poco dopo buongiorno allora Giorgio Vittadini mi hanno incaricato di assumere subito questa questa postazione per a cominciare questa nostra mattinata che
Mi auguro ci ci auguro a nome di tutti il più possibile
Il programma assolutamente stabilito quindi allora iniziamo immediatamente con il primo dei dei tre saluti in programma che è quello del professor Dematté
Grazie con molto piacere che portò il saluto del Consiglio Nazionale delle Ricerche a questo convegno che vede la presentazione del rapporto sulla sussidiarietà due mila e sei
Si tratta di un tema quello della sussidiarietà cui il CNR particolarmente sensibile sono anche lieto della collaborazione in atto tra la Fondazione e sussidiarietà
E il Progetto di ricerca CNR avviata dal professor Sergio Belardinelli su identità i valori degli italiani
Credo che la sussidiarietà debba essere intesa e non come una visione meramente amministrativa relativa a una migliore ripartizione delle competenze ma innanzitutto con una concezione del mondo della società ossia come un'antropologia fondata sul primato della persona umana
Sussidiarietà in questo senso vuol dire promozione dell'inferiore affinché esso diventi capace di realizzare da solo quel bene concreto che la natura sociale dell'uomo gli ha affidato e sussidiarietà vuol dire in questo senso anche antidoto ad ogni forma di totalitarismo
Compreso quello che pretende di realizzare un bene pubblico rendendo impossibile il perseguimento dei beni privati con socialisti
La sussidiarietà presuppone insomma a livello di principio una filosofia sociale una filosofia umana prima ancora che cristiana come sottolinea Giorgio Vittadini nel suo saggio introduttivo e a livello di fatto presuppone l'esistenza di una società articolata in grado di realizzare i propri compiti
Ma qui naturalmente sorge il problema come restituire autonomia sociale alle società intermedie a cominciare dalla famiglia quando queste non esistono più sono in difficoltà non sono più in grado dal di svolgere da solo il loro ruolo
Ad esempio come restituiva la famiglia la sua funzione chiave nella vita sociale soprattutto in termini di educazione e di istruzione quando essa e spesso messa in condizioni di non poter più svolgerà ecco quindi io credo che il principio di sussidiarietà va considerato non in astratto ma in concreto in base alle e si esigenze della situazione in cui viviamo
Reso va inteso non nella prospettiva di abbandonare le società intermedia loro stesse ma non va neppure inteso all'opposto nella prospettiva di assorbirle per espropriare le di quei ruoli che esse non sanno più adempiere vai inteso invece in senso gerarchico e finalizzato al bene comune come metodo di governo attraverso cui il superiore lascia all'inferiore capace di autonomia alla responsabilità di svolgere i ruoli che gli competono ma contemporaneamente
Aiuta gli inferiori incapaci di autonomia svolgerà i ruoli che a loro spetterebbero
E solo da questa unità nella diversità da questo reciproco aiuto tra chi sta in alto e che in basso che potrà credo sorgere quella spinta al cambiamento auspicata da Antonio Quaglio nella prefazione
Al volume che oggi presentiamo anzi sussidiarietà ed educazione offre un prezioso un importante contributo di info di informazioni e di orientamento
Una ricerca su un tema cruciale una ricerca che io mi auguro Contini messi sviluppi anche con la collaborazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche con tutto il successo che essa merita
Grazie dunque auguri di buon lavoro
Grazie al vicepresidente del ce ne aveva ora è la volta del dottor Greco
Buongiorno
Io sono Enrico Greco l'amministratore delegato di ed un mondo le Monnier che la casa editrice del gruppo Mondadori che si occupa di scolastica di università quindi di quella parte dell'educazione che sempre più troviamo importanti in un contesto di cambiamento che il nostro Paese oggi sta vivendo
Il multiculturalismo cultura lirismo e l'integrazione su uno degli elementi centrali del cambiamento che è in atto la nota casa editrice volentieri ha aderito all'idea della fondazione della sussidiarietà
Di legarsi come partner nella pubblicazione di queste iniziative a queste la prima di una serie di momenti di eventi che noi speriamo di proseguire in modo importante nel tempo
La condivisione più forte è quella legata alla presentazione di oggi dell'emergenza educativa nel nostro Paese in fondo un po'tutti senza cercare di fare tanti ministri dell'Istruzione come tanti commissari di calcio abbiamo però nei reciproci ruoli il dovere di pensare al futuro del Paese soprattutto dal punto di vista di questi giovani che un domani lo dovranno governare e reggere offrendo loro le dimensioni le capacità e le competenze per fare al meglio il lavoro che saranno chiamati a fare
Quando sentiamo modelli stranieri eccetera il riferimento è sempre a preparare una generazione che debba reggere il Paese
Nel quale sta crescendo il paese che li lasceremo con i nostri limiti ma anche con la capacità speriamo di aver loro permesso di avere tutti quegli elementi che concorrano
A gestire in modo efficace il cambiamento e il futuro
Questa emergenza educativa è sicuramente una delle emergenze prioritarie la nostra casa editrice si mette al fianco della fondazione della sussidiarietà per portare avanti questo discorso in questo anno in cui Mondadori
Festeggia il proprio centenario dalla fondazione
Io ringrazio in particolare
La Fondazione ma anche il Consiglio nazionale delle ricerche per questa opportunità e credo che la presentazione che ci attende offrirà a tutti uno spaccato dell'Italia che benché noto forse non sia mai stato così
Chiaramente presentato e offerto un po'il giudizio di tutti grazie e buon lavoro
Bene grazie anche all'editore del rapporto ora a uno dei sostenitori di della iniziativa che presentiamo oggi il presidente della Fondazione Cariplo e dell'Acri regge preconcetti
Grazie io ringrazio l'amico Giorgio Vittadini per avermi offerto questa occasione del mio saluto ci sarebbe da dire
Tantissime cose ma sono relatori protagonisti poi Giorgio che chiuderà il ministro dice però non voglio mancare di fare qualche rapidissima considerazione su questa iniziativa credo che sia la prima iniziativa della Fondazione per la sussidiarietà la prima considerazione che mi pare del tutto coerente
Rispetto agli scopi della Fondazione che sono quelle di
Ciò spegnere la persona nel proprio iter formativo Deeper recente espressione società che si sia fatta una ricerca sulla educazione quindi è coerente strettamente coerente
Con di scoprire finalità della Fondazione per la sussidiarietà
L'altra considerazione che il rapporto Rivera come in generale l'educazione e l'istruzione siano considerate molto prossime all'idea di sushi dia retta siano visti come strumenti di sviluppo dello cioè tale considerazione che faceva poco fa il dottore Errico totalmente a riguardo pertinenti
è il Laterza considerazione sul rapporto e questo oggetto misterioso della sussidiarietà no
Il fatto che solo il ventidue per cento delle famiglie sappia che cos'è la sussidiarietà e il venti per cento delle imprese e questo è un dato che dovrebbe far riflettere anche se questo dato come dire vana letto in rapporto al fatto che mi pare il sessantasei per cento degli intervistati quando gli si spiega che cos'è la sussidiarietà loro diventano intollerabili
Della società è arretrata ma io credo che
Questo questa iniziativa il fatto stesso che c'è una fondazione
Chi si chiama Fondazione per lo lascio usciti arietta deve anche in questa circostanza farci fare qualche rapida riflessione sul principio di sussidiarietà voi siete tutti maestri sapete tutto il pendio vi fu il paroliere un pochettino un po'più la barba ma siccome poi tirò l'acqua al mio mulino
No tira l'acqua al mulino di tutti su due ultime considerazioni finali
Una parola sulla sussidiarietà la voglio spendere ormai questo è tutti ne parlano la nostra costituzione dell'articolo centodiciotto ultimo comma ha costituzionalizzato il principio no ebbero il dato che la succedere sta la conoscono in pochi è una cosa importante se poi leghiamo al fatto vicino sulla sussidiarietà c'è in giro molta confusione
Perché succedere età qualcuno ritiene che sia lo Stato che non fa più o non è più in grado di fare certe cose ci benissimo le faccio qualche droga io credo che i soci conosciuti vagliata perché lo Stato ciò a parte la deve fare i quattrini deve mettere che è una cosa un po'diverso
Che ci siano nelle nostre società
Affermandoci io sono reduce da un convegno di Treviso di sabato mattina dove ho parlato pensate un po'la dottrina sociale della Chiesa e le fondazioni di origine bancaria per il futuro con le poi invece ho riscoperto
Pensandoci su un attimo che proprio sulla principi di sussidiarietà c'era il punto di raccordo fra le nostre fondazioni la dottrina sociale della Chiesa che in quel compendio del due mila e quattro dedica la società così importante ma de occorre dicevo
Intanto bisogna mettersi d'accordo e quindi bisogna anche qui fare molta chiarezza che un conto è
Come la Costituzione dice perché la costituzione non costituzionalizza il principio dicendo succedere TAR verticale lontana dice un'altra cosa cioè che ci deve essere un'azione attiva per consentire a che la sussidiarietà se realizzi nel nostro sistema democratico e quindi occorre che coloro i corpi intermedi del privato sociale le fondazioni di origine bancaria e tante altre cose di cui voi siete espressione non solo abbiano la possibilità dici volgere la loro attività di dare sostanza e concretezza al principio di sussidiarietà
Ma che ognuno faccia la sua parte perché altrimenti tutta questa realtà importante
Di fondazioni ONLUS associazioni volontariato eccetera se noi pensi avevamo che questa realtà possa fare attività sciur istitutiva
Diamoci una strada sbagliate poi daranno la colpa
A questo tessuto importante ne non è un dato risposte che doveva dare qualche d'un altro che è una cosa diversa invece di rafforzare corpi intermedi che danno sostanze forse un sistema democratico pluralista la persona libertà tutte queste cose
Mi avvio rapidissimamente alla conclusione perché intanto che noi parliamo di questi temi e sul campo dimostriamo concretamente di volere dare sostanza attuazione del principio di sussidiarietà
In questo bellissimo Paese accadono delle cose che deve conoscere perché se no
Io non posso dimenticare che quando si scatenò sulle nostre fondazioni o iniziative improvvide di ripubblicizzazione delle fondazioni
Si levò si levarono due voci uno di Giorgio Vittadini in un articolo su ventiquattro ore
Per primo diede a un altolà a quello che stava capitando con questa iniziativa del governo Berlusconi
Del ministro Tremonti e l'altra è stata la la Giulia Crespi che naturalmente conosce bene su cui si quello che facciamo ma dicevo
Quando ci fu questa questa iniziativa tutti poi la corte costituzionale ha emesso una sentenza
Dove ha fatto un'affermazione importantissima sulle fondazioni quando ho letto le fondazioni stanno nell'organizzazione delle libertà sociali l'estensore di quella sentenza Ligabue fiordo che va bene scritto in una lezione all'Accademia dei Lincei ha spiegato bene
Che cos'era quella frase di patologia non azioni basta associati cosa organizziamo la libertà no le fondazioni sono esse stesse un fatto di pluralismo e di sussidiarietà cioè ci sono un corpo intermedio privato
Stava già nella Ciampi perché a Ciampi ha detto le fondazioni sono enti privati con piena autonomia statutaria e gestionale senza scopo di lucro ma la corte riaffermando il principio affermato dalla dalla legge della legge Ciampi ha detto che le fondazioni devono fare un'altra cosa importante
Nel momento in cui viene costituzionalizzato il principio di sussidiarietà e Sinatra dignità prestigio cittadinanza tutto il privato sociale del nostro Paese
La funzione delle fondazioni
Non in modo servente ecco perché ci hanno sottratto alla parte pubblica c'erano voi avremmo ripianato debiti ero stato come diceva l'articolo undici di quella finanziaria ne avremo ripianato i bilanci dei Comuni no via quella roba lì
Le fondazioni devono show spegnere
Tutta quella realtà che sta dei corpi intermedi nel privato sociale che danno sostanza principio di sussidiarietà
E però in questo Paese accade questo
Che si sta discutendo in Parlamento un
Una legge che vuole aumentare le tasse le rendite finanziarie naturalmente questo è una legge che io non giudico negativo addirittura equipara
Il trattamento fiscale in Italia a quelli europei ma qui quali le stelle io non mi intendo i tassi quindi pago le tasse cerco di pagarle per non avere partiti col fisco come professionista s'intende ma devo allora in questa legge si dice e queste tasse sulle rendite finanziarie aumenta Rodoaldo i cinquanta al venti per cento
Io dico va be'una legge ci sarà da pagare si paghi però ci sono dei soggetti che sono proprio tutti quelli che stanno ad attuare il principio di sussidiarietà
Che non sono mica soggetti identici
A un privato mio aumentate le tasse forse mano capita riducono il consumo superfluo non prioritario lo scarico sui bulloni che producono la mia fabbrica se sono un professionista lo scarico sui miei clienti ma il nostro riso oggetti sono soggetti tipici
Il rendimento del patrimonio della mia fondazione va in due direzioni Pavone specie di funzionamento e di gestione di questo patrimonio io resto lodo interrogazione
Non lo scarico da nessuna parte non lo tengo nel cassetto o patrimoniali azzurra
Se voi aumentate le tasse se il governo aumenta le tasse a noi e a tanti altri come voi il risultato diretto immediato e che ci sono meno soldi per le nostre attività
Cioè se
Non abbiamo fatto il calcolo per questo Sciullo canale fiscale poi ce ne sono altri noi paghiamo duecento milioni all'anno il sistema delle fondazioni
Se ci aumento dal dodici cinquantaduesima cinturone pagheremo duecentonovanta
I novanta milioni sono soldi che vengono sottratti all'attività erogativa che esse poi guaio passa il principio del maturato che io mi rifiuto di capire che cosa cioè però per il marketing ma fatti i conti vero guardi che se passa il maturato lei deve mettere tre miliardi di sistema delle Fondazioni tre miliardi e quattrocento milioni al fisco vuol dire tre anni dovendoci eroga più una lira
Allora noi facciamo i convegni diciamo queste cose bellissime
Su disco
Soddisfiamo la nostra cultura e le nostre esigenze però qui e subito
Accadono delle cose che contraddicono
Il principio casta alla Corte nella Costituzione italiana le sentenze della Corte
Tu ti che inneggiano al terzo settore che riduce i drammi più pesanti del dell'ICI della disabilità del disagio giovanile degli anziani della scuola della scuola
E però se non ci sono i mezzi senza benzina il motore
Va insomma questo abbiamo saperlo ultimo codicillo stanno riformando il Codice civile
Anche qui corsa assolutamente necessario voi sapete che il titolo secondo libro primo associazioni fondazioni io all'epoca fascista dove questi corpi intermedi ovvero c'erano meglio era vincoli autorizzazioni il prefetto Minister Dela Corte culturale appresso pressoché abolito quel titolo li mettiamola così si fa la riforma io ho notizie che questa Commissione che sta lavorando forse non ha capito che riformare un pezzo del Codice su questo tema che attiene alla sussidiarietà vuol dire coniugare alcuni principi autonomia
Anzi libertà autonomia e responsabilità certo responsabilità controlli di legittimità
Mi pare che stanno andando con una volta sulla strada di guardia e ladri
Cioè ad avere siamo in generale quelli che stavano Follieri ha vinto e suoni dalle guardie occhiuta e che stiano lì a vedere
E sembra cosa non va trascinano le associazioni la Fondazione davanti udite udite il magistrato ordinari Giorgio bisogna che riprende in mano carta penna e calamaio fare qualche altro articolo sulle tasse sulla riforma del Codice civile grazie scusate sono stato l'
Magari vediamo prima di di scopo scomodare Giorgio di di occupazione non ricevette professionalità di ognuno
Posso mica Giorgio che è un amico che posso farla ragioneria comunque al autorevole accusa appunto i loro prodotti
Abbiamo allora che esaurito tra l'altro ringrazio chi chi l'ha fatto velocemente efficacemente questa fase di introduzione alla mattinata credo che possiamo altrettanto velocemente passare alla al nucleo
Quindi alla presentazione del rapporto due mila e sei dell'indagine statistica che è il cuore del rapporto due mila e sei a cura del professor lauro
Buongiorno
Mi preme ringraziare innanzitutto tutti coloro che hanno contribuito a questo rapporto che non è stato soltanto uno sforzo congiunto mio di Giorgio ma di tante e tante altre persone ne ringrazio una nomi tutti Dario e Chiesa che ci assistito insomma in tutte le fasi di preparazione di elaborazione di questo lavoro
Il lavoro una rete intesa un lavoro di anche portata a un basato su complessivamente tre mila e duecento interviste realizzate con il sistema Cati computer ed è
Telefoniche Interview
Questo sistema assicura certe qualità dell'intervista in particolare l'indagine si è articolato in tre sentimenti quello delle famiglie intervistando i componenti e le famiglie con almeno venticinque anni novità terrà un complesso di mille e seicento unità se considerato un campione stratificato tenendo conto delle regioni residenza delle fasce di fare del sesso degli rispondenti
Per quanto attiene all'indagine sul segmento dell'impresa e questa riguardato le unità locali delle società di capitale in particolare
E armi da campionare è stata ridotta perché immagino alla difficoltà di raggiungere le imprese come quella delle istituzioni che prevede un campione delle stesse dimensioni per le imprese lo state considerati vita rilevazioni imprenditori
Dirigenti responsabili amministrativi per quanto attiene dalle amministrazioni pubbliche Sosa riconsideri intervistati io dirigenti responsabili amministrativi
Diciamo che il punto di partenza è stata una definizione che abbiamo poi utilizzato nel corso dell'intervista di sussidiarietà come una modalità di sviluppo che riconosce e valorizza l'iniziativa del singolo delle formazioni sociali e delle piccole e medie imprese
In particolare la nostra ricerca voluto valutare
I legami fra la sussidiarietà educazione inteso come il presupposto
Di dello sviluppo basato sulla succedeva e proprio in questa prospettiva che abbiamo indagato il punto di vista delle famiglie e delle imprese e delle istituzioni
Nella prima parte di questa ricerca
Si è puntato molto sulla conoscenza e la valutazione
Della sussidiarietà e in particolare i temi indagati riguardano la verifica della conoscenza del principio di sussidiarietà nelle amministrazioni pubbliche nell'impresa nelle famiglie la valutazione degli affetti dell'adozione del principio
I sussidi all'età ancorché non noto cioè una volta che vi abbiamo presentato esempio applicazioni abbiamo avuto delle risposte molto interessanti
Inoltre si è valutata anche la propensione insomma quindi cittadini imprese e istituzioni riguardo la i due criteri della sussidiarietà
Più applicati quella verticale quella orizzontale
E infine
Dobbiamo inteso valutare la percezione del livello di adduzione del principio di sussidiarietà nelle politiche riguardanti sanità impazzì trucioli in particolare e lo sviluppo di servizi alle persone
La prima domanda che è stata posto dai nostri intervistati è stata quella da richiamata
Sulla notorietà del principio della sussidiarietà soltanto il sessantasei per cento
Delle
Degli interessati delle istituzioni lo conosceva mentre famiglie imprenditori che a questo punto rispondono un po'come cittadini piuttosto che come imprenditori ne hanno una conoscenza piuttosto limitata
Quali sono i concetti che intervistati ritenevano più affini alla sussidiarietà di qui gli elementi di confusione la sua la solita Rita innanzitutto cioè nel una media del cinquantotto per cento degli intervistati insomma Lassini dalla Sicilia alla solidarietà seguita da eguaglianza seguita del del libertà in realtà tutti questi concetti affini sono parte delle stesse del concetto di fare di serietà quindi in qualche modo pur non conoscendolo ne riconoscono delle componenti importanti
Quando si è chiesto dice ma quale
E la collocazione politica di chi si occupa della sussidiarietà
Le persone hanno beninteso che si tratta di una posizione alternativa
Seguita immediatamente da coloro i quali l'attribuiscono alla posizione del centro ma si tratta di percentuali via via per ridotte e non è identificata Wolverine molto meno come una posizione di destra
Guarda alcune domande poi nel questionario sono rivolte soltanto parte perché su alcune cose probabilmente cioè le famiglie avrebbero avuto difficoltà a rispondere o come in altre domande sono le famiglie essere state intervistate non Impresa e istituzioni bene
Chi cosa si ci si aspetta dallo Stato
Questo è anche molto importante lo Stato non gestisce servizi non ad maggior parte dei casi deve fare le regole e vigilare questo avverrà ma è una
Visione che diciamo tutto sommato pur non essendo diciamo riconosciuta la sussidiarietà in sé ne vede diciamo tra i principi insomma una un riconoscimento chiede il settantasette per cento delle istituzioni il sessantasette per cento e le imprese vi attribuiscono
Quali sono le politiche pubbliche che vedono maggiori applicabilità del sussidiarietà bene
Il la maggior parte delle persone in particolare delle istituzioni lentamente da un punto di vista più consapevole riconosce la sussidiarietà applicata e poi le politiche del dei servizi alla persona
Seguono le politiche sanitarie ma c'è anche un accenno un po'farà ritorno di coda
Politiche le istruzioni quasi allo stesso livello delle politiche industriali
Chiedendo all'impresa e dove ritenete che si debba applicare la sussidiarietà orizzontale era scontato insomma a Napoli si dice vogliono acque fresche lui risponde siccome la neve allora si deve applicare alla ricerca industriale questa è stata la risposta o ai trasporti
Molto meno e questo avrà un dato significativo
Si chiede che la sussidiarietà orizzontale debba essere utilizzata per la sicurezza
Quanto alla gestione diretta dello Stato in alcuni settori le imprese rispondono lo Stato dovrebbe o scoperta occuparsi da solo del patrimonio artistico dell'energia
Ma c'è anche un quindici per cento che dice gli antistatalisti per definizione lo Stato non si dovrebbe occupare di niente
Dagli esempi mostrati e diciamo dalle cose dalle domande che via via si andavano sviluppando nel questionario di qui ne presentiamo soltanto una piccola parte
Emerge che c'è un forte gradimento nel nei confronti della sussidiarietà verticale che addirittura nelle istituzioni pur vedendo diciamo una diminuzione del proprio potere supera diciamo il sessanta per cento sulle cinquanta
Cinque per cento le imprese è un po'meno le famiglie quindi gradimento per
Sostanziale per la sussidiarietà verticale ma ci sono delle persone
Sulla quota vediamo i dati che riguardano il per nulla favorevole che in media dell'ordine del venti per cento
Stessi dati ma questa volta le famiglie intuiscono molto di più l'importanza della sussidiarietà orizzontale che arriva ad un cinquanta sette per cento tra coloro che sono dichiarati abbastanza favorevoli o addirittura molto favorevoli e così l'impresa che dirà da questo possono trarre benefici il dato leggermente più basso delle istituzioni fa in qualche modo pensare che la SIS la sussidiarietà possa essere una minaccia per le stesse istituzioni
Complessivamente la percezione della sussidiarietà dopo aver dato la definizione dopo aver mostrato alcuni esempi di applicabilità da un dato molto confortante non conoscono la sussidiarietà però l'ottantasei per cento delle famiglie
Se la giudica una cosa molto positiva scusate il delle istituzioni il settantuno per cento delle famiglie e il sessantasette per cento dell'impresa
Il secondo tema era quello di coniugare insieme sussidiarietà ed educazione
Anticipo che questo come era stato detto sarà un primo di una serie di rapporti stiamo già lavorando sul lavoro successivo che riguarda la sussidiarietà e riforme costituzionali quindi per dire che l'idea del principio che si dimostra essere diciamo accettato poiché della poco dalla nostra dei nostri cittadini alle nostre imprese
E dalle istituzioni merita maggiore attenzione e anche quella sussidiarietà diritto cileno insomma probabilmente troverà si trova negli spunti interessanti
In questo caso l'idea era quella come si è detto è la premessa che educazione istruzione rappresenta una gli strumenti di un nuovo sviluppo valutato sulla società vedere quali interazioni resistono
Quindi in particolare
Sì voluto valutare
Il quale fosse la concezione di locazione distruzione da parte di istruzioni imprese e famiglie
Come vedremo questa dicotomia suggerita da esperti non è molto recepita ma ancora una volta vedremo più avanti che le persone messe davanti ai fatti riescono bene a discernere insomma diciamo la realtà che hanno davanti al di là delle definizioni era importante sapere quanto la gente valuti l'adeguatezza della scuola e dell'università rispetto alle esigenze di giovani società in prese identificare qualità e difetti
E le funzioni primarie del sistema scolastico alcune domande riguardano le scelte educative in favore dei giovani
E infine problemi della gestione della scuola i finanziamenti alla scuola privata riconosciuta proprio per vedere quello che un terreno diciamo in cui la sussidiarietà può produrre i suoi effetti
Alla prima domanda se le persone distinguano tra educazione e istruzione e solo nelle istituzioni che questa differenza risulta palese il sessantadue per cento
Dice di conoscerne la differenza contro appena il trentacinque per cento delle famiglia
Se imporre non conoscono diciamo la differenza in maniera netta
Ebbene evidente che le persone al termine e dunque al termine locazione associano la crescita della persona come dato prevalente seguita come la trasmissione di valori è la domanda provocatoria se educazione fosse preparazione professionale solo pochi
Sono caduti nel trabocchetto dicendo educazione nonostante c'era questa confusione preliminare che preparazione professionale
Con riferimento al termine istruzione invece emerge chiaro che dell'istruzione è sinonimo di preparazione tecnica scientifica di competenza del di capaci di fare
Capacità di fare ma soprattutto preparazione tecnica scientifica e questo in una prospettiva più ampia cioè quella di poter acquisire degli strumenti che non servano semplicemente per fare
La singola cosa per avere quella maturità per proiettarsi nella vita e nel mondo del lavoro
Quali sono le french le funzioni primarie della scuola ebbene
Non si chiede alla scuola solo di istruire non si chiede alla scuola di addestrare
Ad un lavoro ma si chiede la scura di istruire e allo stesso tempo di educare quindi non soltanto i storica scuola ma soltanto una funzione tecnica avente che la scuola deve affiancare come avere una prossima slide la famiglia in questo ruolo importante dell'educazione
Rispetto alla scelta questa era una domanda molto combattuta
Ed è chiaro il significato nel senso che le persone hanno inteso
Per una scelta educativa bisogna avere un maestro l'indipendenza non è vista come un sistema diciamo che può portare a una educazione è una trasmissione di valori
No frontend scusate
E come se sul mento come comunità come come
Approccio più che un cammino personale viene suggerita dalla maggior parte dei partecipanti la partecipazione a comunità o gruppi
Qui un'altra dicotomia importante che cosa significa tenere conto delle istruzioni o seguire anche la propria spontaneità
Intervistati si suddividono in parti quasi uguali tra queste due cose che quindi è chiaro che la tradizione oggi va coniugata assieme a
Alla spontaneità secondo quelle che sono le indicazioni poi più recenti degli educatori
Quali sono i lupi importanti beh innanzi la famiglia innanzitutto ma seguita come vede da percentuali analoghe dalla scuola ma anche dalle associazioni culturali questa attività contrarietà netta associazioni culturali
è un ruolo non indifferente perché non tutti gli italiani si dichiarano diciamo
Seguace di vecchi sa e dato comunque al settanta per cento delle persone che dice la Chiesa importante accanto a queste diciamo questi soggetti primari nella formazione e nell'educazione
Un ruolo importante l'anno l'attività prepolitica questo dato l'ultimo i partiti politici probabilmente dell'età il nostro presidente che vogliate giovani insomma occuparsi in poco più di politica cioè la politica non è vista come un luogo di educazione
Magari la la domanda che era piuttosto difficile che talvolta provoca delle risposte insomma un poco a senso unico
Quali sono gli elementi centrali di un processo o di un progetto formativo cioè per l'istruzione ovviamente stiamo parlando
Quindi fornire conoscenze specialistiche antitarlo innanzitutto ma non solo un progetto formativo bisogna anche aiutare nella
Formazione e di valori tornare fornire apertura ai problemi sociali ed economici
Dare conoscenze di base da ultimo
Quella sera gli elementi che vengono riconosciuti dagli intervistati come scura di per una scuola di qualità innanzitutto la preparazione la capacità degli insegnanti questo è un tema in cui ci si ritorna quando si parla di maggiori difetti alla scuola italiana
Il contesto sociale e altresì importante ma
Diciamo che il ruolo per una scuola di qualità evidentemente pensando che per quello che sento prima che la scuola non solo deve educare ma istruire lasciato alla qualità degli insegnanti le risorse economiche non giocano un ruolo determinante
Quanto ad una valutazione della scuola rispetta le esigenze dei giovani e della società
Se contrapponiamo le risposte negative cioè coloro i quali hanno detto in minima parte o in nessun modo la scuola e adeguata con le risposte decisamente positive cioè assolutamente Fini
Assolutamente sì e in gran parte ci si persuade che praticamente il quarantadue per cento dei giudizi sfavorevoli
Superano quelli favorevoli che sono nell'ordine del venti per cento quindi una valutazione complessiva alquanto negativa
Se poi in particolare guardiamo alla Trust centrale che quella che spesso gli intervistati scelgono per non decidere si tratta però di un sì ma con gravi insufficienze cioè praticamente è un segnale molto forte
Che va coniugato insieme il più insieme alle risposte negative cioè vale a dire con riconoscendo la maggior parte sono io li quaranta e quarantatré per cento alla scuola un impianto accettabile ma ci sono
Grosse grosse carenze per cui bisogna intervenire
E come intervenire innanzitutto quindi interventi mire sugli insegnanti che vengono ritenuti poco qualificati in particolare il cinquantacinque per cinquanta per cento circa
Delle imprese dichiara insegnanti poco qualificati un altro elemento che
Si avverte molto e quello dello scarso coordinamento degli insegnanti dice l'educazione l'insegnamento non può essere una somma di Fatima deve essere l'integrazione dei saperi
Qualcuno cita per persino che il potere
Scarsi poteri al preside o ma anche la la mancanza di personale amministrativo qualificato
Ebbene
La maggior parte degli interessati dice che comunque la la scuola serve a qualcosa tant'è che
Hanno dato una risposta diciamo alta o medio-alta circa l'influenza degli studi sull'entrata al mondo del lavoro cioè soltanto il trentasei per cento delle persone ritengono che la scuola
Oggi non abbia un ruolo importante per l'entrata nel mondo del lavoro
I strumenti Agis nostra esposizione oggi abbiamo la rete riforma proposta da Letizia Moratti
Ebbene
I giudizi negativi forse con una leggera prevalenza
Di questi ultimi ma parliamo di cinquantuno contro quarantanove per cento si bilanciano nei giudizi le famiglie e delle istituzioni con i giudizi positivi
Quindi e una riforma che evidentemente questo strati che probabilmente non ho passato la riforma Moratti questa interessante conosciuta bella dall'ottantacinque per cento delle famiglie e un po'di più dalle istituzioni quindi
Questo giudizio e tanto più veritiero quanto più le persone ne conoscono a differenza forse di quello che conoscevano per
Il termine sussidiarietà quindi
Hanno dato un giudizio ponderato
Su questo è importante anche tenere presente la slide che non ho passato ma che dà un dato significativo perché la l'essenza della riforma Moratti mira alla differenziazione tutto sommato dei percorsi vede che il novantacinque per cento delle famiglie favorevole all'introduzione della scuola professionale
Il novantaquattro per cento delle delle istruzioni questo è un po'strano il cinquantasette cinquantotto per cento delle imprese però c'è questa sostanziale diciamo sulla sostanza ad un tale interesse questa se
Accettazione del principio che era contenuto nella morale
Quanto alla libertà di educare in Italia
La stragrande maggioranza del degli intervistati arriviamo a circa il settantacinque per cento ritiene che in Italia vi sia libertà di educare
Come gestire il sistema scolastico questo è un dato abbastanza sorprendente cioè la maggior parte degli intervistati sostiene cinquantacinque per cento circa sia delle famiglie che delle istituzioni che il sistema da adottare sia un sistema misto cioè contro una parte che ancora cospicua che sostiene che solo lo Stato si debba interessare della della gestione del sistema scolastico ma questo è un dato
Che dire subito confrontato ad altri quando parlando del finanziamento delle scuole private riconosciute
Bene
La maggior parte si esprime a favore di un finanziamento misto quindi sostanzialmente
Contro alcuni che sono poche realtà dicono che se c'è una scuola privata
Debba essere gestita solo dallo Stato o addirittura altri che rimbalzano alle famiglie ma la maggior parte ritiene che il sistema misto sia quello da adottare nel caso del finanziamento delle scuole
E anche questa domanda un po'provocatoria iscriversi tuo figlio ad una scuola privata se gratuita ovviamente a parità di condizioni dello Stato
Bene solo il trentasette per cento risponde mai ma i due terzi rispondono
Sicuramente sì o molto probabilmente sì quindi diciamo che tutto matto non c'è una versione di principio contro la scuola privata evidentemente a parità di condizioni la scuola privata addirittura preferita
Questa analisi che
Passano molto rapidamente per non prendere altro tempo alla discussione
Che segue è un'analisi condotta con la mitologia che va sotto il nome di cluster analysis che si pone il problema di indagare trasversalmente i diversi temi che abbiamo indicato cioè di coniugare insieme questa volta sussidiarietà
Ed educazione
Questa analisi ci consente di valutare
I comportamenti le tipologie di comportamenti
E di de di distribuirle Ind. s'sei differenti classi un primo gruppo di persone il di famiglia in questo caso la stessa altezza da papa per le istituzioni e per le imprese
Che ammonta a circa il trenta per cento della della nostra popolazione nostro campo intervistato riguarda le famiglie che sono favorevoli alle sussidiarietà risiedono prevalentemente nei piccoli centri del Nordovest
Questo insediamento ritiene che la Chiesa sia molto importante nel educazione gradisce la scuola professionale ed è per il finanziamento misto
Un secondo gruppo quelli che sono stati denominati istruiti del Nord Est sono abbastanza sussidi favorevole sussidiarietà nel complesso rappresentano il quattordici per cento
E dicono che la scuola Edo che istruisce ed è importante la capacità di fare e di avere un buon maestro
Un terzo gruppo quello cosiddetto degli anziani che che vivono nei grandi centri sono scettici nei confronti della sussidiarietà e si rappresenta il quattordici per cento del campione ritengono che educazione esattamente la stessa cosa che l'istruzione
Però da anziani di Corbetta scuole e adeguata ai giovani
Stando a distanza ma riconoscono l'importanza della chiesa nell'educazione
Successivamente abbiamo un gruppo quello dei grandi critici che sulla sussidiarietà undici il serietà prevalentemente residenti nel Sud e nelle Isole rappresentano il venti per cento circa del campione loro solo addirittura contrari alla scuola privata
Si dice che mi dicono che in Italia c'è poca libertà di educazione ed è importante questo sembrata anche un antico canto
La risorsa economica per fare la scuola insomma cioè mentre sicché importante ma come abbiamo visto ci sono altre questioni insomma più pregnanti che fanno una buona scuola
Le disimpegnata rappresenta il quattro per cento del campione sono indifferenti alla sussidiarietà dicono che gli insegnanti sono importanti
Ma la specializzazione non lo è tanto una persona abbastanza indifferente rispetto a tutti i temi dell'indagine e infine i giovani i cosiddetti single
Sono tiepidi rispetto alla sussidiarietà rappresenta il diciotto per cento del campione e ritengono che insegnanti siano importanti nel processo educativo
Nell'istruzione meno importante la specializzazione quindi questo è un segnale i giovani non hanno percepito la specializzazione come la maggior parte del campi
Saltiamo altre nei dettagli delle indagini per andare verso la conclusione è la conclusione dovuta a puntare su quello che è stato un tema di grande momento quello è stato il tema dell'appello
Al l'appello all'emergenza educazione lanciato circa un anno e mezzo fa da cinquanta intellettuali nell'occasione della riedizione di libero di Giussani
Bene
Il sessanta per cento di famiglie e istituzioni dicono che il le la educazione e l'emergenza primaria nel nostro Paese
Sono anche molte l'impresa e che aderiscono a questo dato il quarantasei per cento ma è evidente che per le imprese che si dichiarò il cinquanta per cento la vedono come una emergenza intermedia
Tutto sommato hanno altri problemi cui badare questo è un dato a mio avviso molto importante cioè
Il riconoscimento dell'emergenza educazione riconoscimento che coniugato assieme
Agli altri dati di questa indagine collegato assieme alla percezione molto positiva della della sussidiarietà con ideato assieme ai dati che abbiamo visto su chi dovrebbe gestire questo processo di cambiamento cioè un sistema misto piuttosto che un sistema statalista
Quale deve essere il ruolo delle scuole private finanziate diciamo ancora una volta con sistema misto secondo me danno degli elementi di riflessione per la successiva favor rotonda grazie
Molto bene allora grazie al professo lavoro per speso in maniera sintetica ma
Comunque molto
Appealing di materiali che comunque potranno essere ed esteso nel nel volume di ora ringraziando le chiederei cortesemente ai partecipanti
Della prima parte di questa mattinata di accomodarsi in platea per consentire ai agli invitati alla tavola rotonda di prendere posto qui sul palco
Sì soluzione
E niente quindi inviterei
Il il ministro dici
No ci
Alle parlerà Congo concluderà la tavola rotonda ma sarà appunto con noi tra altre cose ne approfitto per salutarlo per penso vivo qui
Io e poi
Dottor Mondello
E il professore
E il professor Grassi
Il sondaggio e tenuta
Adesso sì sistemeremo a dovere anche i cartellini
Il il presidente dell'Istat il professor Biggeri era eravamo già d'accordo che Luigi avrebbe aperto
Non le ostilità ma come dire un un un'altra sfera di versa al tavolo ora visto che è un è una conversazione alla quale poi magari vediamo se anche chi è in platea voleva anche partecipare con qualche contributo è già
E già bene bene ha colto in partenza
Il il professor Piccirilli nel nel nel suo ruolo scientifico e i istituzionale mi ha già mi ha già promesso che
Sarà un di scarsa ante statistico sulla sul sul contenuto del
Dell'inchiesta che supporta il il rapporto come operatore del della comunicazione come giornalista o un'unica curiosità se poi durante il suo intervento avrà
Qualche minuto per per questo l'indagine in fondo si occupa di come percepito è una parola ormai di di di utilizzo comune credo
Nel mio mestiere ma anche in tanti altri si occupa di come percepito un oggetto misterioso
Un oggetto misterioso sempre meno misterioso come la sussidiarietà ma ancora poco conosciuto come del resto
Il risultato di questa indagine che i conferma ecco se se il professore poteva
Cottura chiarirci chiarirmi anzitutto magari ad altri
è chiaro come come appunto il meccanismo della della percezione viene sviluppatori in termini statistici per qualcosa che non è il tasso di inflazione ma è qualcosa di molto più molto più complesso anche se costituzionalmente riconosciuto
A lei la parola professore
Grazie
Grazie dottor quale no
Beh mio compito non è facilissimo perché dopo aver sentito Carlo lauro che illustrava tante informazioni statistiche voi sentite ancora parlare uno statistico quindi probabilmente dice ma qua si è parlato si fanno a parlare soprattutto di Sunrise c'erano coloro che devono e interpretare i dati spero ugualmente di dire qualcosa di interessi intanto una premessa importante importante perché non vorrei coi a essere frainteso nelle cose che dico successivamente
A mio avviso sulla ricerca rappresenta un contributo davvero interessante direi importante per approfondire le conoscenze che ci sono sul principio di sussidiarietà
Per avere indicazioni come avete visto sulla valutazione che si dà del principio di sussidiarietà
Ma anche sulla applicazione e sugli affetti che questo principio coi applicazione di questo principio possono avere nella vita economica e sociale del Paese
Non sto qui a riprendere le cose che ha detto io gli ho Vittadini che ha scritto che odio Vittadini nera
Sua introduzione ma certamente risulta che nel campo dell'adozione delle politiche e la sussidiarietà non è stata fino ad oggi impresa e nel suo recente considerazione
Quello che dice quando è molto importante perché Quaglio dice ma questo fenomeno questo complesso dei fenomeni derivano da preda applicazione del principio di sussidiarietà come sono percepiti essenzialmente la ricerca tende a misurare la percezione tutte le domande che sono state poste e sono in termini appunto di indicazioni di cosa le persone ritengono otto pensano relativamente a questi fenomeni però io cercherò di distinguere questa mia breve
Diciamo così chiacchierata su tre punti
Problemi di rilevazione misurazione quindi facendo riferimento non tanto a risultati che poi ci saranno coloro che li commenta la ma facendo riferimento alle difficoltà secondo
La necessità di valutazione nel campo delle applicazioni di sussidiarietà
Che non si può pensare di fare azioni appunto in questo campo senza poi prevedere la valutazione non solo per quell'attività ma per tutte le attività di quel tipo che vengono portate avanti sia dallo Stato sia dagli enti locali sia dagli organi terzo punto cosa può fare la statistica ufficiale se può fare qualche cosa e dove si può andare
Allora non c'è dubbio che è difficile misurare le percezioni di fenomeni anche non si possono definire facendo riferimento a casi concreti la stessa definizione utilizzata che è stata somministrata a coloro che rispondevano rispondenti è una definizione non semplice
Chiaramente come diceva Laura sono stati fatti degli esempi
Però soprattutto per il telefono credo che chiunque di noi capisca che non è facile
E rispondere Faglia basandoci su dei degli esempi o sulla definizione che tutto sommato è complessa io provata riguardare la definizione e che mi sembra di avere qui che erano contenute
Nelle incidere a quale esimo anno nel mille novecentotrentuno eccetera ma è sono ancora definizione in parte teorica entra in parte teorica che è vero che nuovo della famiglia sono al centro e dei principi di sussidiarietà ma non si capisce bene poi cosa si concretizzano quello che voglio dire che una cosa è una definizione teorica dal punto di vista statistico occorrerebbe invece ottenere delle definizione operative che fanno passare e qui risponda Quaglio dalla percezione ad una misurazione non dico oggettiva ma vicino vicino all'obiettività
Quindi questa difficoltà esiste bisognerà vedere come si può affrontare
Del resto esiste anche la difficoltà di rilevare quelli che vengono chiamati quasi mercati cioè dove si opera dal punto di vista delle persone delle famiglie negazione di famiglie
Certamente non operano un mercato dove c'è apprezzo era dove c'è domanda l'offerta operano in mercati che appunto gli costa niente Vittadini mancate anche a me sembra quali occulte altri chiamano quasi mercati e questi quasi mercati non è facile misurarle
Non è facile misurarli perché appunto ci sono difficoltà nella rilevazione statistica di quelli che vengono chiamati fenomeni o manifestazioni soft rispetto a quelli che vengono chiamati fenomeni a manifestazione hard dove per le nove risolte si indicano cose che non sono oggettivamente misurabile o per lo meno non è facile trovare l'oggetto
O i l'atto la misurare mentre negli altri casi è facile trovare l'atto da misurare tanto per fare un esempio banale sì io c'ho una compravendita l'atto lo individuo facilmente perché è un atto di compravendita se invece ha un'attività svolta
Da un gruppo di famiglie per aiutare altre e non è facile individuarlo perché non si sa dove si manifesta quando si manifesta e così via
Quindi emerge certamente anche dalla rilevazione che è stata fatta
A mio avviso per carico di disponibilità di spesa eccetera certamente molto bene però emerge che ci sono debolezze dal punto di vista della possibilità di definizione del fenomeno anzi e la rilevazione la promesse in evidenza la ricerca le ha messe in evidenza e ha messo in evidenza che occorre forse spendere compongono più di investire un po'più in questo settore per ottenere poi dopo altre indicazioni a questo riguardo certamente interessanti sono anche le tipologie
Certamente Paolo sa benissimo che alcune risposte
Alcune frequenze in determinate classi sono modeste però non vuol dire questo dal punto di vista da fisico i sacrifici sono abituati anche a trattare poche risposte no hanno problemi
Hanno problemi certamente hanno problemi coloro che li devono interpretare dati in mano agli statistici
Però poi a dieci cosa possono dire e cosa dice la ricerca che se ci sono segnali o no importanti
La ricerca mette in evidenza come del resto la volontà
Ha dimostrato che ci sono segnali importanti segnali importanti sui quali devono riflettere solo non solo la Fondazione per la sussidiarietà ma devono riflettere anche tutti i politici e tutti coloro che anche dal punto di vista giuridico e vorrebbero a dare più spazio all'applicazione del principio di sussidiarietà
Perché non c'è dubbio che il principe riuscì succederà come è scritto anche nel volumetto comporta un'influenza notevole pur non sapendo avete visto pochissime famiglie sanno cos'è pochissime imprese sanno cos'è però poi dopo loro comportamenti in particolare delle famiglie degli edili sono tali per cui la applicano in pratica rapido alle quindi in realtà influenzano poi dopo i comportamenti economica e sociale
Seconda considerazione poi dopo se c'è bisogno lentamente controdomande posso approfondire
Le risposte credo che indicano chiaramente come
Del resto gli studiosi sanno che la valutazione delle caratteristiche dei gruppi di individui e dell'attività dei risultati e dell'attività che questi gruppi di individuo singole famiglie fanno
Alla base di un giudizio è alla base di un giudizio perché altrimenti il giudizio come viene fuori dalla dalla ricerca
Sembra quasi che il giudizio a volte sia negativo sull'attività di sussidiarietà si pensa molti pensano che per certe attività deve essere lo Stato è quindi vuol dire che non è chiaro se queste attività sono attività valide o non sono valide semplifico e Vittadini fa molto meglio dire queste cose però bisogna che qualcuno valuti le attività svolte valuti le caratteristiche dei gruppi di famiglie o altro fondazioni e così via che fanno queste attività e bisogna valutare l'attività ma non solo quelle delle fondazioni non solo quelle organizzazioni non profit
Queste devono essere valutate altrimenti non hanno riconoscimenti a mio avviso per lo meno poco riconoscimento nella collettività
Ritornando sempre alla percezione della collettività la precisione dello Utah è che una scuola istituzionale pubblica magari da un servizio sicuramente migliore perché però non c'è
Ora si comincia a me visto che lo dirà se cominciata anche nel precedente governo teorici a fare valutazione ma non c'è sufficiente valutazione però per principio si sta dice e ma certo ma quella una scuola pubblica ama con l'acqua pubblica
Quando invece magari un'attività di educazione o dissoluzione fatti da altri organismi ugualmente valide allora
I cittadini proprio perché questo principio sia poi dopo applicato riconosciuto devono avere la possibilità di avere la valutazione sia dell'una che dell'altra in modo da scegliere liberamente come si dice in questo caso e dove
Attivare le loro diciamo esigenze dove soddisfare meglio le loro i e quindi anche questo è un passaggio di lei cruciale per la crescita della sussidiarietà perché se non si estende la valutazione delle attività per le quali la sussidiarietà importante
Sia appunto negli organismi siamo lì tra virgolette molto genericamente non provette che a quelli invece disaccordi privati
Certamente questo impedisce alla collettività di rendersi conto e annessi può darsi che la collettività come dimostra risultati d'indagine non si fidi molto delle attività svolte in termini di suscitare
Del resto l'informazione statistica è determinante nel ruolo della valutazione è solo attraverso indicatori sia quantitativi che qualitativi si poste avvilire la valutazione quindi ecco che l'ausilio della statistica Gadda quipu
Partire non solo con la rilevazione fatta in questa ricerca ma anche quello che può fare la statistica ufficiale e vengo subito a questo per dirvi intanto che anche qui nella statistica
E ci sono problemi
Io faccio parte come presidente dell'Istat è a livello europeo ovviamente dei presidenti del gruppo dei presidenti e dei direttori chiederà le dell'Istituto nazionale di statistica è faccio parte quindi Cisco del sistema tagliano fa parte del sistema statistico europeo
E non vi dico le battaglie
Che stiamo facendo e per fortuna qualcuna vinta raro Giorgio a livello di sistema statistico europeo quando per sussidiarietà loro manine interessa nulla dicono lo deve fare luglio europea eh no ecco ok no assolutamente non lo deve fare l'Unione europea
Se possibile lo devono fare i Comuni poi dopo se i Comuni non riescano a farlo devono fare quel termine verticale essenzialmente però non è solo verticale c'è anche un problema orizzontale no lo devono fare le singole libere associazioni poi dovremo fare ironico devono fare le ragioni potevo fare lo Stato se effettivamente tutti questi non sono in grado di soddisfare le esigenze informative della collettività
Comunità europea Unione europea dei cittadini europei e allora ecco che deve subentrare anche l'Unione europea purtroppo non è facile far passare questo messaggio è molto difficile anche a livello statistico dove a differenza di quello che diceva l'indagine le persone
E colte istruite dovrebbero conoscere
Il problema è dovrebbero affrontare
Tant'è che molte informazioni non proprio sulla sussidiarietà ma sua attività collegate come abbiamo visto prima da referendarie ci sono già disponibili e poi disponibili su sotto il sito metti di voi non lo conoscesse dell'estate sotto la voce non profit basta andare a vedere appunto www doppio
Istat punto it ti andate al non profit e trovate tutta una serie di indagini che sono state fatte
Indagine sulle cooperative sociale sulle imprese sociali
E sul non profit sul volontariato con risultati addirittura con volume on line anche l'UE è uscito recentemente abbastanza recentemente dicembre il volume sulle cooperative sociali e non solo operative sociale come voi sapete tutte altre cose
Non solo si sta facendo travalicando realizzando abbiamo rischiato nel due mila sei la finiremo nei prossimi mesi una indaga una relazione completa sulle fondazioni e quindi avremo anche tutte le indicazioni sulle attività delle fondazioni anche questo lo potrete vedere nel sito non ci sono ancora i dati c'è scritto come è fatta l'indagine come sarà al ruolo
Infine è un sistema di indagini quello multiscopo sulle famiglie perché in realtà questi andrebbe approfondito ancora più perché proprio partendo dalle famiglie degli individui come del resto è stato fatto in questa ricerca che si riesce a capire cosa fanno
E quale in misura fanno attività che sono a favore della collettività in termini di educazione e istruzione assistenza sanitaria e così via
E anche questo in particolare la cosa interessante che andrebbe a profondità non l'abbiamo fatto maniera tutto sommato marginale e sulla costituzione di reti sociali e sulla Costituzione di relazioni di rete di relazioni parentale
Vi dico che ho incontrato pochi giorni fa mi sembra una settimana fa lei Presidente della Fondazione per il Sud Savino Pezzotta non solo perché siamo amici ma perché ha detto ma cosa possiamo fare per capire nel Sud
Visto che è da questo punto di vista delle vostre statistiche sembra arretrato per capire come si fosse lo sviluppare appunto le reti di solidarietà o attività che consentano certamente di migliorare la situazione di molte famiglie di molti individui rispetto ai servizi appunto di pure locazione tipo la sanità Ecoservice io credo che si possa fare intanto vi dico come presidente dell'Istat
Il sistema statistico italiano credo che sia disponibile a investire in questo campo
Ed il punibile in modo da investire in modo da rendere cosciente cittadini le persone le famiglie di questa opportunità importante che hanno perché abbiamo visto che non se ne rendano conto
E come qualcuno ha scritto non mi ricordo se Quaglio qua qua sta scritto che anche del sommerso venti o trent'anni fa nessuno si rendeva conto che c'era il sommerso
E eppure c'era e poi dopo anche la statistica ufficiale entrata nel sommerso e ora fa stime la stessa cosa può venire in quest'cioè occorre un forte investimento occorre buona volontà ma soprattutto anche decisioni politiche che consentano di investire in questo settore in modo da rendere edotti appunto tutte le famiglie le persone cittadini di questa importante attività che lo Stato ha bisogna riconoscerlo attualmente non favorisce e chiudo non con una lamentela mal visto che c'è un merito al quale altre volte ho scritto ma tutti i ministri certamente la statistica ufficiale italiana non ha sufficiente fondi per poter fare da sola queste cose e quindi ci vuole
Nominò nominativo alle di nome governa
H però io e e quindi non c'è dubbio no no no no no violata la sua presenza leghista istituzionale non a lei per carità
No quindi non c'è dubbio
Non c'è dubbio no non c'è dubbio però che questo potrebbe essere una decisione collegiale del governo di investire in sussidiarietà anche dal punto di vista della formazione statistica grazie
Grazie per questo l'intervento introduttivo alla tavola rotonda al presidente dell'Istat ora
Darei la parola anche poi per i suoi invito ci diamo la parola col col dottor col dottor Mondello riservando poi al professor Grassi l'intervento successivo che sarà poi come dire più
Sarà di viatico diciamo così alla alla all'intervento del ministro
Io chiederei comincerei subito questo questa conversazione col dottor Mondello sottolineando come una cosa fin troppo ovvia cioè la nozione la nozione di sussidiarietà che è stata offerta presentata i destinatari delle tre mila e duecento interviste dell'indagine
Diversamente da
Dalla nozione costituzionale punta subito dritta sulle piccole e medie imprese
Dicendo in maniera molto chiara che la sussidiarietà è anche starei quasi per via anzitutto imprenditorialità intesa credo Giorgio Fossa Possa confermarmelo come pari opportunità
Per ciascuna persona di sviluppare la sua libera in in vini inizi iniziativa piccola e media impresa alla fine sta per ciascun imprenditore di se stesso o ciascuno
Non può essere un imprenditore alla fine nel mondo di oggi deve essere un imprenditore deve sapeva affrontare deve saper trovare sapeva sfrutta al massimo le sue risorse professionali in un mondo competitivo
Io le chiederei quindi subito sei questa questo taglio dato alla nozione di società la sorprende la convince
La
La turba o come occupo o comunque come
Come l'ha declinato lei ecco
Grazie io ringrazio il di aver mi dato la parola
Antonio Quaglio
E devo dire che però le voglio fargli subito una una nota di demerito che mi ha messo subito sul piatto una serie di problemi che francamente non so da che punto iniziale perché mi ha dato moltissimi stimoli io voglio fare l'anzitutto una premessa di merito io di metodo io faccio presente l'Unioncamere e faccio l'imprenditore quindi però il mio intervento sul basso profilo sulle cose concrete quindi vorrei ma al in alto profilo sul basso profilo quindi voglio voglio essere molto chiederò scusa illustri cattedratici al ministro
Se mi terrò sulle cose molto concrete
E io la propose del principio di di di sussidiarietà partirei in da un piccolo aneddoto che mi mi è successo nel novantatré
Eravamo stati chiamati alcuni relatori io andavo a nome della Confindustria
A parlare un questo convegno in cui si sapeva che essi parlava del del del dell'accordo di Maastricht
Ci trovammo intorno a questo tavolo e vedremo che la scritta era il principio di sussidiarietà negli accordi rimasto in e a quel punto i c'è sempre prima dei convegni una cameretta dei relatori ci mettemmo intorno a un tavolo e c'erano esponenti molto più autorevoli di me
E i quali ci confessando che non avevamo approfondito il tema della sussidiarietà e in particolare aveva ma approfondito il tema della sussidiarietà nel Trattato di Maastricht quindi voglio dire come i tempi sono cambiati oggi il concetto di sussidiarietà è un concetto più diffuso se ne parla allora se ne parlava assai meno certamente in Italia se ne parlava assai meno
Quindi voglio dire io non vorrei colpevolizzare anche quelle persone e sono molte dai dati che abbiamo lette che in realtà il principio di sussidiarietà lo interpretano in maniera abbastanza estensiva io ho letto l'articolo oggetti dell'amico Giorgio Vittadini e quando lui terminato sul Sole ventiquattro Ore quindi voglio dire non cito la concorrenza nel complesso quindi la parola sussidiarietà per l'impresa in prevalenza poco conosciute richiamo una confusa esigenza di maggior libertà
E di sviluppo non dirigistico chi immagina possibili vantaggi dovuti a una minore invasività dello stato e favorevole alla sussidiarietà chi invece non l'individuo è contrario tutti hanno però idee molto confuse
Secondo me hanno le idee confuse ma non fino a un certo punto cioè in qualche maniera Giorgio la gente ha una visione sana forse un po'semplificata come è normale che sia come è normale che sia per una persona che fa l'imprenditore che quindi fossero spesso ha meno tempo
Di dedicarsi alle attività intellettuali però qui il problema concreto
Io voglio sottolineare un altro concetto generale poi entriamo anche negli stimoli che mi ha dato Antonio Quaglio il il c'è una contrapposizione l'il concetto di sussidiarietà è un concetto che ha una matrice fondamentalmente
Cattolica
Così come il principio di prossimità viene considerato un principio fondamentalmente liberale ecco io credo che su questo il tema della sussidiarietà e con comunque sul principio di di prossimità e di libertà e di responsabilità che in qualche maniera convergono su un grande principio è il tema nel quale il come di quelle il il pensiero cattolico ed il pensiero liberale devono trovare un largo un largo tema di convergenza credo che qui la vera alternativa la vera competizione la vera dialettica debba essere tra chi sostiene crede una società liberale che quindi crede nel principio di sussidiarietà sussidiarietà crede nel principio che come dire il mondo delle imprese è una parte sana del paese che in qualche maniera deve avere la sua possibilità di creare le proprie libere associazioni eccetera c'era tutto quello che è stato poi si ritrova nel pensiero per esempio di Karl Popper e quelli che come dire vengono da un pensile del Colle per un pensiero che ha affonda le sue radici ideologiche nella logica delle autocrazie che in qualche maniera è contraria a queste vuole uno Stato forte
Uno Stato forte che governi tutto
Su questo voglio e non faccio riferimento strettamente ed esclusivamente al pensiero marxista leninista c'è anche per esempio in questo in Italia un'esperienza no durante il Parillaud del periodo fascista c'erano logica delle corporazioni che era quanto di più contrario al pensiero liberale al pensiero della sussidiarietà eccetera e guardate che io non lo dico spesso suscitando qualche volta qualche esternazione in particolare dal mondo delle rappresentanze sindacali ma Siemens che in Italia oggi con gli statuti regionali si tendono a introdurre i querelle e regionali cioè
I comitati
Per l'economia e del lavoro che in realtà è una riproposizione in tempi moderni del di istituto Bottai hanno delle commissioni provinciali del lavoro esattamente
Identica
E che è quanto di meno come dire a mio avviso liberale che noi possiamo immaginare quindi o quando metto in contrapposizione ai trend in questo caso un punto di convergenza tra il principio cattolico e liberale
E dall'altra parte quella autocratica e non faccio riferimento esclusivamente al pensiero marxista-leninista ma anche a alcuni residui del pensiero fascista e nazionalsocialista che sono come dire in qualche maniera voi ce li portiamo anche nella cultura moderna
Per quello che riguarda le camere di commercio vi faccio un'ultima battuta ma per essere in qualche maniera poi anche pragmatico rispetto a quello che facciamo noi
Il principe problema si riproduce esattamente nella stessa maniera nelle camere di commercio le camera di commercio sono possono essere una istituzione fondamentalmente Colbert Tiana
Cioè con un pezzo dello stato che governa il sistema economico e quindi governa il sistema delle imprese o possono essere un pezzo dello Stato in questo caso che cui ha secondo il pensiero dei grandi pensatori liberali da Popper a bambini Saras diventa come dire il momento in cui si interpreta si legge il pensiero della libera sistema della rappresentanza associativa
E in qualche maniera si cerca di far sviluppare le piccole e medie il tessuto delle piccole e medie imprese ecco io credo che noi abbiamo fatto una scelta di campo molto netta
Cioè noi siamo dalla parte del sistema delle camere di commercio che fanno un ragionamento fortemente liberale quindi fortemente spostato sul fronte della sussidiarietà e in cui diciamo sostanzialmente diciamo sostanzialmente le le camere di commercio esprimono quella che è la volontà politica del sistema della rappresentanza associativa voglio dire un'ultima cosa molto pragmatica attenzione qualche volta anche quindi voglio dire io sono un grande fautore del principio della sussidiarietà
Anzi io sono stupito dai dati che sono stati presentati dal in alcune voci quanti sono contrari all'applicazione del principio della sussidiarietà chi è favorito autore di uno Stato
Fortemente dirigista e quindi fortemente illiberale sono numeri che devo dire con tutta franchezza mi pure mi preoccupa non poco
Quindi vuol dire che noi abbiamo un in certi casi un trenta un quaranta per cento dell'opinione pubblica appare ammesso e non concesso che parli di cose che veramente ha capito che sono favorevole a uno Stato centralista dirigista e illiberale
Ecco attenzione poi qualche volta però all'applicazione del principio di sussidiarietà senza voi avere la possibilità per io faccio riferimento in questa caso soprattutto alla sussidiarietà verticale senza poi avere la possibilità di attuare questo principio cito un esempio tra tutti che credo che sia un un un un problema gravissimo per le imprese soprattutto per quelle piccole imprese che sono l'elemento centrale del nostro Paese faccio riferimento al tema dell'internazionalizzazione ma di fatto abbiamo consentito di spostare la competenza sul problema delle internazionalizzazione dallo Stato alle Regioni
Applicando se vogliamo un principio di sussidiarietà verticale per fortuna ci siamo fermati alle Regioni non abbiamo proseguito più in basso
Le regioni e questo è un concetto che
è assolutamente questo passaggio è stato come ha detto un autorevole esponente della maggioranza di governo e stare una boiata pazzesca perché le regioni hanno la possibilità di favorire l'internazionalizzazione dell'impresa
Io non sono andato recentemente con la regione Lazio in Cina c'era una difficoltà enorme a far capire che cos'era il Lazio
E paradossalmente ahi noi veniva conosciuto più come squadra di calcio che non no che come realtà territoriale
Del nostro Paese abbiamo una difficoltà pazzesca perché ci dice bici chiedevano prodotti beni e servizi che spesso erano frutto della produttività di altre regioni
E veramente presentarsi come una realtà disintegrata sul territorio ci portava dei problemi incredibili allora la regionalizzazione va bene se un l'applicazione di un principio di sussidiarietà
Di essere più vicini al mondo delle imprese di capire i bisogni di chi produce di chi crea sviluppo di che crea le condizioni
Di un Paese in cui la qualità della vita sia migliore attenzione però
Ah non portarla là dove come dire le economie di scala non sono tali da poter consentire poi di fare questo tipo di opera certo non vi è dubbio che la Regione Lombardia potrà certamente operare nel senso della di favorire l'internazionalizzazione delle proprie imprese ma certamente la Regione Lucania
Non avrà la possibilità di fare lo stesso e allora è giusto discriminare un'impresa perché operino un territorio in invece che non avvenire in un altro
Ultimo ragionamento proprio nel campo dell'internazionalizzazione la polverizzazione nell'internazionalizzazione è un punto di straordinaria debolezza il fatto che in Italia si operi con il ministero degli Esteri l'Istituto del commercio estero le camere di commercio
Italo estere è tutto una serie di sovrapposizioni che non vanno a favore di colui soprattutto delle piccole imprese che vanno operare sui mercati internazionali questo è un punto di straordinaria debolezza quindi nell'applicazione la logica del principio di sussidiarietà attenzione che va applicato deve essere applicato è un grande pensiero liberale in cui ripeto secondo me il pensiero cattolico del pensiero liberale come in pochi altri punti trova un punto di convergenza e di matrimonio
Significativo in una società moderna però attenzione a non applicarlo in qualche caso a sproposito perché può essere non un vantaggio per chi produce perché tutto quel mondo di professionisti
Di impresa e di imprenditori che sono la colonna portante del nostro Paese ma può essere invece uno straordinario vincolo per chi opera in quel settore
Non bene
Bene grazie anche alle otto dovevo Mondello per queste sue sollecitazioni
Diamo la parola alla al polso Grassi che
Intervenuto già nel rapporto con con alcune pagine tra l'altro centrate proprio sul
Sul titolo sussidiarietà e educazione sull'emergenza educazione
Sono sicuro che arricchirà ulteriormente questa riflessione
Grazie
Io svolgerlo le mie riflessioni sul tema
Nell'educazione
Sì credo che la Scelta Diniz segnare il rapporto è la prima pubblicazione di una serie di una collana
Sia stata molto felice sussidiarietà ed educazione credo che siano due termini che si richiamano vicendevolmente se la sussidiarietà il non rimettere ad altri quello che si può fare il sei e l'educazione la presa di responsabilità
In un atto umano tanto importante come quello di tirar su qualcuno più giovane
Credo che questa sia già un avvertimento molto importante in un momento in cui la deresponsabilizzazione di coloro che dovrebbero educare nella nostra società è evidente
Non rimettere ad altri ciò che si deve fare credo che sia come una un invito che da questo volume di emerge proprio nella nella coppia sussidiarietà e il educazione
Anch'io rivolgerò svolgerò alcune comunicano alcune percezioni sui dati non sono uno statistico mi occupo di manoscritti medievali solitamente e quindi prendo per buoni i dati che gli statistici mi hanno fornito da ho visto che vi sono alcuni elementi contraddittori a volte per esempio sulla rapporto maestro spontaneità sul definizione del concetto di istruzione educazione che probabilmente come Biggeri diceva prima meriterebbero ulteriori analisi svolgimenti ma io mi attesto sui dati che la ricerca ha fornito mi limito a tre per eccezioni a tre sviluppi nati da queste percezioni
La prima percezione è che vi è una grande sensibilità molto più degli anni scorsi verso il problema educativo dell'istruzione
Da parte delle famiglie questo era noto ma anche da parte delle istituzioni non ha ancora molto da parte dell'impresa
Si sta
Imparando a capire che l'istruzione è un elemento fondamentale per lo sviluppo economico di un Paese
Che l'educazione dei giovani è un elemento importante per il benessere di un Paese
Quindi è inutile richiamare le teorie del capitale umano e tutta la l'uso delle risorse umane ma nel senso comune se questo poiché si tratta di dire quando si fa un in un'analisi statistica
Diventa sempre più importante investire sull'educazione dei propri figli
Ci sono amici e colleghi che considera l'investimento anche economico sui propri figli una priorità dell'uso della propria ricchezza patrimoniale ecco credo che questo sia una tendenza nuova anche importante da sottolineare
Ed è importante se la si inserisce la prefigurazione di nuovi scenari che la nostra società non la nostra città italiana ma quello occidentale sta incominciando a intravedere
Si parla appunto della società della conoscenza
Dell'economia della conoscenza
E con ogni probabilità noi oggi stiamo parlando di qualcosa che diventerà interessante fra qualche anno
Dove ad esempio il concetto stesso di bene o di Benni col costretto il concetto stesso di ricchezza
Muterà
Muterà di natura noi oggi pensiamo il bene come un bene materiale
E chi è ricco nella nostra città colui che possiede beni immateriali che a patrimoni
Probabilmente andremo verso una società dove chi sarà ricco non avrà a Benni non necessariamente dovrà avere beni materiali ma avrà bene di altra natura avrà conoscenze questo sarà colui che è ricco colui che varrà la pena di incontrare
Colui che varrà la pena di frequentare ecco allora se questi sono gli scenari che si aprono la il percepire l'importanza del problema educativo output un suo rilievo e una sua importante
Ed è credo sia estremamente significativo il fatto che un convegno come questo voglia anche mettere in una pubblicazione mettere in evidenza non solo agli esperti ma tutto il mondo a tutta la società
Quindi anche ai non esperti la rilevanza di questo problema secondo percezione che mi sembra emerga da una serie di domande che sono state poste a questa data risposta
E credo bimbo e magari potrà essere corretto mai che vi sia un orientamento favorevole ad un sistema di gestione misto della cosa pubblica
Non si è fautore di uno statalismo esasperato non si è fautore di una privatizzazione selvaggia
Tutte le risposte tendono a identificare una sorta di sistema misto dove l'iniziativa privata si svolga all'interno di un quadro di riferimento ordinamentale condiviso
Bonomi scrive nel nel suo seno il suo contributo
Dell'accentramento delle regole del decentramento delle scelte
Quindi vi è un senso della partecipazione che che viene più condiviso ma anche il bisogno di un controllo e l'esercizio di questo potere
Dal punto di vista scolastico ne sappiano che recenti ricerche hanno detto che in Europa il sistema misto nel campo dell'educazione quello che rende di più
Non scuole solamente statali non scuole private ma scuole che agiscono in regime di autonomia all'interno di un quadro ordinamentale queste sono le scuole che danno i migliori risultati
Cito una ricerca di i anca Jaspers che su Iap pronte scusate che su questo ha ha dato un suo contributo
Quindi la preferenza per un sistema misto in questo senso vi è una nota lessicale si mia concessa io ho trovato due espressioni usate da Vittadini l'altra Donati che fanno vedere come si stia cercando di descrivere anche dal punto di vista del Lessico questo sistema misto che probabilmente è una novità che ancora dobbiamo trovare i termini giusti per descriverle
Vittadini parla di pubblico non statale
E sarebbe qui interessante capì cos'è un pubblico non statale perché siamo molto abituati ad associare il pubblico allo statale
Donati parla di un privato sociale sembra un ossimoro quasi in privato sociale cioè qualcosa che e fatto da un'iniziativa privata ma non per un interesse per un ritorno a colui che la fanno per il bene comune per un bene sociale
Ecco questo peso siano delle degli elementi da sviluppare nell'ottica di quella sistema misto che si diceva
La terza percezione e la grande esigenza di un salto di qualità nell'istruzione in questo lo dicono i gemelli con le famiglie lo dicono le imprese lo dicono istituzioni
Lo stop non mi soffermo sua contraddittorietà di alcune risposte che però ci fanno vedere come quando si rileva questo bisogno di istruzione a volte lo si intenda subito come una istruzione funzionalista la preparazione forse più adatta ai bisogni nella produzione
Ecco qui penso che questa esigenza di un salto di qualità dell'istruzione avvertito anche i giornali ne parlano sull'impreparazione degli studenti poi le colpe
Dovrebbero essere dati in modo giusto non come a volte si danno sempre sulle spalle degli insegnanti che hanno non credo sia giusto ma tutte queste questi rilievi fanno vedere un'importanza di un salto dell'istruzione qui io penso che ci ponga una per usare un'espressione che c'è una vita in USA nel mille novecentoquarantatré ci si trovi come a un bivio nel campo della di dell'istruzione di questo saldo che l'istruzione deve fare
Se l'istruzione deve andare sempre di più nella visione della quella che si chiama di un apprendimento una forza di una di una formazione di una addestramento anche tecnico tecnologico pur giusto ma limitandosi a questo o se questo salto dell'istruzione deve andare in quella che la coltivazione dell'essere umano
E così diceva Maritain
In modo tale che e questo soggetto nuovo sa più usare anche le tecnologie eccetera
Ricordo la metafora di uno studioso francese Philippe il re il quale dice che a questo punto le dobbiamo scegliere se costruirli fa dei nostri figli dei piccoli Frankenstein o dei Pinocchio
La metafora di Frankenstein che è l'uomo che dal processo formativo esce con una serie di elementi assemblati fra di loro
Che non stanno insieme se non per una forza esterna o la metafora di Pinocchio che il l'uomo che diventa umano il burattino che diventa umano
Da queste percezioni che mi sembra indiscutibile cioè io perché il dato che il rapporto fornisce nasce poi la domanda che fare che è una domanda che è insita nel nelle nel nelle questioni poste
E che io credo che tutte queste questa queste esigenze pongono la impongono la necessità di un cambiamento
Pensare questo cambiamento la scuola italiana penso la sua riforma dall'inizio ricordo del primo articolo del Corriere della Sera quando fu fondato era il quel titolo di spalla del Corriere della Sera era la riforma della scuola italiana eravamo scalmanati hanno quindi è un problema che ci portiamo addosso da molto tempo e probabilmente non servono a questo punto delle riforme che complessive nel senso che vanno dall'a alla zeta definiscono tutto
Sono molto più utili U processi di riforma che introducono elementi fondamentali che avviino come dei motori dei processi di riforma
C'è un bisogno degli orientamenti tali sicuri che la scuola stessa e coloro che si occupano di istruzione possono avviare queste queste riforme certo che occorrerebbe dal punto di vista politico avere il coraggio di fare andare le riforme della scuola al di là di una legislatura
Perché come diceva qualche autorevole esponente ultimamente in una seduta della Camera la la scuola non può essere riformata e in quattro cinque anni ha bisogno di tempi molto più lunghi forse su questo bisognerà trovare degli accordi in modo tale che la continuità siano non so mio la mia opinione no no no no
Alle no la mia opinione discoteche lesina crediamo
Ecco la peste la continuità sociale che alla scuola che deve essere
Dalle percezioni nascono delle delle avvertenze su che cosa puntare su questi elementi possono essere motori della riforma di una riforma della scuola
La prima è la preparazione degli insegnanti questo il il rapporto lo dice chiaramente lo dice in positivo lo dici negativo quando si chiede alle famiglie restituzione all'impresa e che cosa si può fare per pignorare la scuola la maggior parte delle risposte insegnanti qualificati
E quando si chiede ai soggetti menzionati
Perché la scuola non deve risultare decisiva spetta la risposta è la non preparazione e non coordinamento degli insegnanti quindi c'è un elemento fondamentale che è la figura dell'insegnante della scuola
Si possono anche fare programmi importanti riforme importanti ma se il materiale umano che poi farà scuola che sono insegnanti non è formato non è preparato non ha una figura sulla specifica ecco questo non non può non può portare i risultati sperati ora io non la dente sul tema dalla formazione di insegnanti penso solamente che noi dovremo pensare in modo molto serio la formazione iniziale i processi di formazione iniziale degli insegnanti
E dei giovani insegnanti ne siamo il Paese in Europa che ha l'età più alta degli insegnanti i nostri insegnanti non sono giovani
Una delle delle novità nel mondo della scuola potrebbe essere proprio qua di immettere insegnanti giovani che abbia non solo entusiasmo vadano anche capacità di rapporto di contemporaneità con alcuni giorni la formazione iniziale la formazione continua le insegnanti questo è una cosa che credo su cui ritornerà poi il ministro
Così come ritengo importante
L'aspetto della valutazione insegnate siamo in Europa uno dei pochissimi Paesi che in una strumenti di valutazione degli insegnanti
E questo penso che non potrà durare ancora a lungo
Non non sono elementi censoria di censura sugli insegnanti che però se mi spaventa ma la valutazione ciò che può aiutare un cammino a svolgersi ecco questo penso che uniti una valutazione interno l'autore da solo con la trazione Sterna siano strumenti da attuare se vogliamo che tutto il discorso sugli insegnanti non rimanga sta c'è un secondo problema vado velocissimo che nasce dalla dal rapporto come punto di sviluppo e il problema dell'innovazione
Qui credo che il mondo dell'università al mondo della scuola debbano trovare occasioni di incontro di lavoro comuni molto importanti perché l'innovazione si fa mettendo insieme questi due mondi la ricerca e la didattica
Ricca l'innovazione si fa con le nuove tecnologie
Ci fa anche con le nuove tecnologie
Magari c'è ma l'innovazione si fa introducendo elementi nuovi
Che nascono dalla dalla ricerca dal mondo della ricerca nel mondo della scuola sto parlando dei contenuti non possiamo avere ritardi di quindici venti anni nell'insegnamento della storia della letteratura rispetto al mondo della ricerca e questi sono ritardi che poi si pagano cari occorre creare dei dei canali di trasmissione molto più forte molto più frequente
E così come è importante valorizzare le migliori pratiche che la scuola italiana offre diceva agli americani che la riforma delle scuole si fanno in modo coglierne indotti
Non più quei programmi con gli aneddoti vedendo gli esempi e costruendo intorno agli esempi dove funzionano
Dei progetti complessivi ecco valorizzare le migliori pratiche della scuola italiana è una strada una possibilità per costruire poi dei progetti complessivi sulla scuola italiana spesso la terzo ed ultimo e concludo
Elemento che può essere credo importante anzi è come la condizione per anche degli altri e di altri elementi ancora che ora non dico il tema dell'autonomia
Il tema dell'autonomia che credo sia un tema centrale
Nel sistema scolastico
E non se ne parla ne sappiano che se ne parla se ne parla da tempo anche di questo ma credo sia non si dice ma poi sembravo retorica questa espressione
Anche il tempo di attuarla l'autonomia l'autonomia non è un decentramento della soggettività
Che viene riconosciuta in questa sfida dell'autonomia che autonomia per quanto riguarda la scuola autonomia didattica autonomia di ricerca e autonomia di gestione
Da recenti rapporti ad esempio risulta che su in Italia l'autonomia didattica esercitata nell'uno virgola sette per cento quindi in modo limitatissimo non esiste autonomia didattica
Così come non esiste l'autonomia gestionale delle scuole ecco questo è tutto un capitolo nuovo da da da introdurre io credo che all'interno del quadro dell'autonomia anche il discorso dalla parità posso avere un significato importante
Io sono rimasto molto colpito devo dire con con con legami con avevamo parlato di questa domanda da mettere nel nel testo
Era una domanda che era stata fatta già in Germania in Svizzera la domanda se non vi fossero vincoli economici lei manderebbe suo figlio in una scuola non statale questa domanda è stata già fatta commissionata da un da un da Zurigo da una la federazione
Ed era stata fatta anche in Germania e bene i risultati della ricerca sono molto simili a quelli già avuti in Germania in Svizzera se non ci fosse una condizione economica
La loro diciamo la la disponibilità a utilizzare lo strumento della scuola non statale
Sarebbe molto più ampio di quello che adesso è che io credo che il discorso non è tanto io ho cercato di dire anche nell'ex nel nel contributo che ha dato non si tratta tanto di How aiutare delle scuole private ma ricostruibile sistemi misti
Sulla base dell'autonomia che e possono salvaguardare la libertà di scelta degli utenti delle famiglie ecco credo per londinese che sia importante a questo punto inserire il discorso della parità nel discorso dell'autonomia
Terrificante in questo modo la prospettiva alla quale la parità può muoversi e anche in fondo trovando anche delle possibilità per poterla realizzare io sono personalmente convinto che in una situazione in cui l'autonomia fosse realmente salvaguardata quello che noi oggi parliamo
Quella la contrapposizione che noi oggi vediamo fra statale e non statale pubblico-privato sfuma avrebbe di Monti avremmo forse una situazione di la libertà per tutti anche di libertà di scelta per le famiglie degli utenti grazie
Bene ringrazio il professor Grassi utilizzo un po'
Concetto un una sottolineatura che Ugo nella parte iniziale e del suo intervento per introdurre il ministro Fioroni giocasse ricordava come o ormai che non se ne accettata emerge anche dal dalla dalla rapporto che l'education nella cultura la formazione tutto quanto è valore aggiunto personale è ormai tout-court la vera ricchezza quindi il ministro dell'istruzione di fatto in
Il virtuale quindi ministro dell'economia
Inteso
Virtuale deve deve però fare i conti con con un ministro dell'economia istituzionale che gestisce
Le entrate e le uscite finanziarie dello Stato d'altronde la sussidiarietà terrà va a parare e si propone di andare a proporre nuovi modi per
Per gestire questi questi due diversi piani di circolazione della ricchezza della ricchezza finanziaria pubblica e privata e della ricchezza
Culturale della ricchezza educativa a lei la parola
C'è scritto tanto grazie
Dell'invito grazie
L'opportunità di questo confronto grazie alla Fondazione sussidiarietà area Vittadini
E a tutti i relatori io credo che
Lo studio sia interessante al di là di quello che ci ricordato sul Biggeri sull'interpretazione io volevo fare quattro lapide considerazione ancora più pratiche quella che ha fatto Montella quindi non se ne avrà a male se sto ancora più basso quindi ti faccio compagnia
Intanto credo che il principio di sussidiarietà e più o il problema del principio di sussidiarietà non è quanto sia gradito ho presente all'interno della nostra comunità nazionale
Il problema è come noi il principio di sussidiarietà proviamo reciprocamente attirarlo da una parte o dall'altra dando della sussidiarietà interpretazioni multiformi e spesso contraddittorie tra loro io credo che è impensabile
Che ci sia qualcuno che si opponga al principio di sussidiarietà se tutti noi siamo convinti che l'essere umano è tale adesso umana è tale perché c'è un in sé dell'individuo e c'è un perse che relazionale e che quindi abbia la opportunità di essere assolutamente rispettata nella propria dignità per quanto riguarda le proprie capacità
Di decidere e le proprie responsabilità questo il principio di fondo che è stato messo alla base dalla Carta costituzionale perché vero
Che la carta costituzionale prima della modifica del titolo quinto non recepiva formalmente il tema della sussidiarietà ma volendo affondamento della prima parte valoriale tra carta costituzionale il rispetto della dignità della persona umana implicitamente richiamava il principio della sussidiarietà come difesa dalla libertà inalienabile della persona di avere le proprie responsabilità nell'ambito di un'ottica di libertà dove le proprie libertà non debbono andare a discapito delle altre dove la riduzione dell'altrui libertà
Declina anche
La necessità di erogare i diritti in maniera appropriata uniforme sul territorio nazionale a tutti i cittadini e non c'è principio di sussidiarietà che non possono essere funzionale alla garanzia che la libertà della persona
Sì coniughi con la opportunità di poter aveva le stesse opportunità e gli stessi diritti graditi di gli stessi diritti garantiti anche fruiti sulla base dell'impero territorio dell'imperio traditore nazionale
Titolo quinto peraltro ha introdotto sia elementi di
Sussidiarietà verticale interistituzionale
Che noi ci rendiamo conto quanto sia complicato nella quotidianità dell'operare poterle realizzare o metterei in sintonia pensiamo a ipotesi di federalismo nel rapporto tra Stato e regioni pensiamo nello stesso ambito dell'interpretazione del titolo quinto nel campo dell'istruzione tra lo Stato e le regioni come garantire sempre e comunque la appropriatezza e l'uniformità della fruizione del diritto con l'inevitabile necessità di dover comunque
Garantirla in un modo il meccanismo di sussidiarietà verticale che garantisce alle regioni i diritti che abbiamo scritto all'interno da modifiche al Titolo quinto ma fa riferimento anche a una sussidiarietà orizzontale
Anche qui a me ha colpito quella parte della ricerca che in qualche modo dividendi sia come via Mondello questo pericoloso trentatré quant'era trentacinque centoquaranta
Di statalisti non non mi sono stata sul suggestiva l'associazione di Mondello sulla interazione tra liberale e cattolico rispetta lo sviluppo credo non è questa la sede ma penso che una meditazione sulla parabola del ricco e bullone posso essere utile a capire come la coniugazione tra liberale e cattolico si coniuga a condizione che non venga affidato all'incremento dei pochi la ripartizione a cascata dei molti seduti attorno a un tavolo stanno sotto però questo non c'entra niente col tema della sussidiarietà della sussidiarietà di oggi non è anche un attacco contro un attacco di pauperismo spinto credo che il problema della sussidiarietà nasca dalla declinazione che qualche volta sul principio di sussidiarietà si dà volendo la contrapporre quasi a un esproprio del della funzione pubblica di governo dei diritti fondamentali contenuti all'interno dalla Carta costituzionale e credo che questo sia il limite
Con il quale
La sussidiarietà trova una serie di elementi di resistenza o di reazioni se noi invece
Decliniamo il principio di sussidiarietà come una straordinaria opportunità e uno strumento per garantire dal punto di vista dei diritti costituzionali l'appropriatezza della fruizione del diritto e l'uniformità del diritto sul territorio nazionale credo che non avremo un principio di sussidiarietà che entra in competizione con ciò che la Costituzione affida al governo pubblico del sistema facciamo due esempi dei dei diritti fondamentali che ci sono la Carta costituzionale prendiamo anche normative vigenti la salute e l'istruzione
Io credo che il diritto alla salute il diritto all'istruzione all'interno la carta costituzionale sono indicati come diritti che lo Stato e le regioni devono garantire tout-court al cittadino per il semplice fatto che è nato sul territorio nazionale che sia la salute che l'istruzione
Sono tali come diritti perché lo Stato affida anzi la Costituzione affidati a un prelievo fiscale generalizzato
A ciascuno di noi non il pagamento della propria salute o della propria sto istruzione ma il concorso in base a ciò che ha al pagamento dalla salute e dell'istruzione tutti
Questo il meccanismo universale solidaristico della fruizione di questi due diritti ed è il motivo per cui
Sì alla sanità che l'istruzione sono due servizi pubblici
Governati dallo Stato
Se noi a questi due servizi pubblici garantiti dallo Stato
Coniughiamo il principio di sussidiarietà che alla base
Ne possiamo avere quella che per alcuni o sembrare un abito di visione riduttiva della sussidiarietà ma che a me come la maggior parte di questi hanno risposto mi sembra alle domande della
Della ricerca noi abbiamo uno strumento che cita
La opportunità
Di declinare il governo pubblico di questo servizio
Con la garanzia
Di una fruizione appropriata del diritto è uniforme su tutto il territorio nazionale
Beneficiando in modo sussidiario anche dello erogatore pubblico e dell'erogatore e dell'operatore privato questo è per la sanità questo è in parte con la legge di parità per l'istruzione
Questo è quello che avviene secondo me oggi
Altro problema è se noi proviamo a coniugare insieme
La sussidiarietà come alternativa allo statalismo e la proviamo a declinare come
Elemento fondante del liberismo
E allora questo crea oggettivi problemi di conflitto a mio avviso con la Carta costituzionale mentre io ritengo che l'istruzione pubblica italiana si debba declinare con il principio di sussidiarietà
E la legge di parità va in questo senso perché era una serie di altri esempi è secondo me la possono potenziare
La sussidiarietà ricordiamocelo nasce come rispetto della dignità della persona
Il concetto di liberalizzazione di un sistema con l'apertura alla logica di mercato che è un dibattito legittimo possibile si tratta di una scelta
Di natura politica ma io credo che la liberalizzazione del sistema di istruzione con l'apertura tout-court alla logica di mercato intendendo che questo è un meccanismo di
Sussidiarietà a me presenta alcuni forti elementi di preoccupazione
Il primo elemento di preoccupazione e che la liberalizzazione duecentoquaranta mila miliardi tanto costa il Sistri vecchie lire tanto agosto il sistema della pubblica istruzione italiana aperta a una logica di mercato
Intesa come liberalizzazione tout-court quindi come liberalizzazione del sistema
Produce una palingenesi del sistema cioè nove sostituivamo alla centralità dello studente la legittima centralità del profitto
La legittima regina centralità del profitto che come tale comporta inevitabilmente il diritto
Di
Istruire ma un diritto di istruire in relazione anche al profitto che se ne ricava
Io questa liberalizzazione tout-court non credo che sia la corretta applicazione
Del principio di sussidiarietà altra cosa è un servizio pubblico che abbia erogatori sia pubblici che privati regolato da una governance pubblica che individua gli elementi tra l'altro
Se non parlassimo una logica di liberalizzazione ne avremo un incrocio tra una domanda e un'offerta io pongo a me stesso una domanda
I cinque cinque mila scuole montane
Che abbiamo nei sette mila comuni all'interno dei sedici mila ettari sedici milioni di ettari montani del nostro territorio sono ingrato
Di essere garantiti da un sistema completamente liberalizzato
Quale potrebbe essere l'investitore privato che ritiene utile a Costituzione invariata
Garantire quello che anche qualche autorevole esponente del governo ha detto ma tre maestri per cinque alunni
Non ci abbiamo alle Isole Tremiti anche tre maestri per quattro alunni però quella autonomia locale cioè quel comune si basa sul prerequisito che potremmo magari chiuderli la caserma dei carabinieri ma se arriviamo
I ragazzi del diritto all'istruzione in questo contesto di carta costituzionale noi
Non troviamo chi ci va farla se non trasferendo quella famiglia in altre sette lo stesso possiamo farlo per gli altri cinque mila scuole di comuni montani che hanno già avuto nei vari procede percorsi di riforma una serie di razionalizzazione la stessa cosa potremmo ragionarlo lassù i figli dell'immigrazione
Stessa cosa potremmo largo aggiornarla sull'inserimento dei diversamente abili la stessa cosa potremmo garante individuarla per quanto riguarda alcuni casi distruzione permanente degli adulti allora ritengo che in questo
Contesto la liberalizzazione tout-court del sistema di istruzione non sia compatibile con la nostra Carta costituzionale perché quello che noi otterremmo in un mercato liberalizzato e che l'incontro tra domanda ed offerta pone ovviamente la libertà di scelta che all'offerta migliore corrisponda chi ha la capacità di Avvenire le risorse per la domanda migliore
E questo genera un meccanismo a mio avviso che in questo contesto porterebbe buona parte
Della
A delle aspettative della istruzione
Delle famiglie italiane ad essere a carico dello Stato non avendo più in un sistema universale solidaristico le risorse per poterlo le risorse per poterlo fare io immagino che questo di là ma questo
è una riduzione del principio di sussidiarietà io dell'anno nel nostro Paese non abbiamo ancora creato la giusta integrazione gli erogatori pubblici e privati più Nella Salute meno nel senso distruzione la pari applicazione della legge di parità credo che la liberalizzazione sia un un qualcosa che non è compatibile con la nostra carta costituzionale credo invece che principio di di sussidiarietà si coniughi bene cone schooner
Ambiti
E in modo particolare che dove si va nelle bene con l'ambito delle nostre autonomie scolastiche peraltro l'unica riforma
Che è stata inserita all'interno de la carta costituzionale e che rende le nostre scuole
Sostanzialmente non solo libere ma anche in grado di poter interagire ad esempio se noi pensiamo a D.P.R. del novantanove del duecentosettantacinque gialla abbiamo dato una forma di sussidiarietà
Orizzontale a cui non si è fatto eccessivo ricorso mangia consentiva alle autonomie scolastiche la possibilità la possibilità di incidere e la possibilità di poter di poter interagire credo che l'autonomia scolastica e la risposta e da un secco no da un lato sia centralismo burocratico
Che dall'altra parte lo spontaneismo improduttivo è altrettanto vero che all'interno di questa autonomia scolastica noi dobbiamo mettere dei punti precisi
Primo punto e come impedire lo spontaneismo eccome in per evitare il centralismo burocratico questo gap passa sostanzialmente per la possibilità a livello nazionale di poter dare delle indicazioni
E anche qui sulle indicazioni nazionali vorrei fare qualche qualche riflessione io sono personalmente spaventato dall'ipotesi che possa esistere una pedagogia di Stato
Sono spaventato che nelle autonomie scolastiche italiane si possa vivere di circolare che spiego no ai docenti che cosa fare quando farla e come farla
Ma sono altrettanto spaventato dalle ipotesi che alle indicazioni nazionali venga affidato soltanto il compito di definire competenze senza spiegare dove quelle competenze sì acquisiscono
Acquisire le competenze
Soltanto scorso scollegate totalmente dai sapere e dalle abilità e qualcosa che a me genera preoccupazione
Genera preoccupazione perché credo
E mentre abbiamo un processo di revisione delle indicazioni nazionali del primo ciclo ci sia la necessità
Da un lato per la scuola sicuramente di coniugare le competenze con una società che si trasforma di dare risposte
Al mercato del lavoro di dare risposte intanto in termini di sapere come utilità e come innovazione ma abbiamo anche la necessità di un sapere che consegni ai nostri giovani quel tessuto fatto di valori
Di storie di tradizioni
Che rappresentano la nostra identità nazionale sul quale poi come proprio sviluppo di senso critico povere la opportunità di individuare le proprie le proprie scelte peraltro all'interno della scuola
Dell'autonomia non ci dimentichiamo che
L'educazione
Le Duce del TAR e poi da dentro
Dello studente persona nasce l'abbiamo potuta autonomia perché noi non pensavamo di poter far declinare i saperi dei nostri ragazzi sul ragazzo astratto avevamo declinarlo su quel ragazzo figlio di quella comunità di quella famiglia di quella di quella realtà che si incontra con un docente persona espressione di quella scuola che è stato scelto da pare nell'incontro tra le due persone che nasce l'educazione il trarre fuori quello che c'è la netta ma credo che questo sia il meccanismo che noi all'interno delle nostre revisioni di indicazioni nazionale non possiamo non tenere presente questo passi
Che tutto ciò che noi possiamo definire nella scuola dell'autonomia abbia comunque di base una incertezza sostenibile che quella che si basa sul fatto che il docente assunto la scommessa di saper educare i nostri ragazzi e assunto questo rischio sulla propria capacità professionale poi abbiamo anche
Il problema
Nella preparazione degli insegnanti che è l'altro dato che è emerso in più puntate nella nella ricerca io credo che in questa finanziaria
Si sia fatto un passo in avanti significativo con la chiusura al trentuno dicembre dello scorso anno
Delle graduatorie permanenti di questo straordinario ascensore dei desideri di soggetti diversi e di desideri plurimi per ogni soggetto diverso
Noi abbiamo consegnato alla scuola a una incertezza sostanziale che alla fine ha frustrato e alienato contemporaneamente
Il docente e le aspettative e le aspettative di ciascuno adesso si apre una stagione di individuazione di un nuovo reclutamento per il personale docente che non può che avere di fronte a sé la certezza come Valdameri tutto il pubblico impiego che rispetto a un turnover di posti vacanti ci sia un concorso a cui uno partecipano il proprio bagaglio
Culturale del proprio stato di servizio una graduatoria che dura due anni finita la quale chi vuole decoravano altro concorso e chi non vuole se cerca un altro lavoro e credo che questo sia uno degli elementi di fondamentali di di innovazione
Che sul reclutamento noi andremo a ma andremo a far presente ma su questo si inseriva qual è la fase di tirocinio qual è il periodo di prova ma comunque credo che la sostanza sia quello di evitare un meccanismo per il quale uno fa qualcosa
A una certa età ha venticinque anni e poi arriva a quarantacinque quarantotto che non ancora la certezza di che cosa farà di come lo farà e credo che l'insegnante può avere tanti compagni di viaggio
Ma uno che deve investire sul medio e lungo periodo sui nostri figli e l'unica incertezza Luni compagno di viaggio che non può venire all'incertezza e la paura
A proposito sempre della formazione di qualità degli insegnanti Cempella finanziaria come Davies abbiamo sostanzialmente rimosso il sistema dei master e degli aggiornamenti professionali per avviare un meccanismo
E l'agenzia a sostegno della dell'autonomia scolastica voi dovrà definire ma insomma eccetera io vengo da un mondo estraneo alla scuola ma un fiorire così
Proficuo
Di
Prolifico anzi di di corsi di formazione e di aggiornamento e e di master su tutto il territorio nazionale peraltro tutti all'insegna della non gratuita
Mi fa venire in mente quello che diceva Martin Lutero delle indulgenze eccetto il lucro di chi ben dell'indulgenza è
Totalmente incerto il posto in Paradiso eccetto il nucleo di chi forma è totalmente incerta l'utilità di chi viene formato e credo che questo sia un altro dei meccanismi di fondo con il quale dobbiamo sostanzialmente di vedere i meccanismi
I meccanismi di di formazione del del personale del personale docente credo che nell'ambito anche della formazione del della qualità del del capitale umano io credo e questo è una delle grandi risorse della scuola italiana comunque di avere una ricchezza di capitale umano fatto da studenti e da docenti e credo che la
Drammatica vicenda delle violenza nella scuola io non uso il termine bullismo perché lo ritengo improprio ed estremamente riduttivo oltre che non consono alla descrizione del fenomeno ci pone davanti un altro passaggi in più a cui la scuola italiana deve dare una risposta e quando parlo di deve dare una risposta significa dare una risposta in Sammy Davis serietà e in termini di responsabilità
Vedete di tutti gli episodi che quotidianamente non vediamo di violenza delle scuole oltre la gravità del fenomeno in sé che poi è sicuramente un fenomeno marginale rispetto alla qualità de la scuola però come sempre non fanno
Notizie i milioni di casi di buona scuola fanno notizia le cose che non vanno
Ma quelle male marce dei Schiano di danneggiare per intero
La credibilità del sistema scolastico e credo al quella poggia su due grandi limiti che hanno dobbiamo superare non è possibile che in una classe pensa così bene perché l'esempio più comune a tutti noi che in una classe ci siano dodici o tredici docenti e venti alunni che per tre anni non hanno visto non si sono accorti di nulla nella al fatto che un diversamente abile
Era oggetto di un episodio di violenza significa che quei docenti e per gli alunni hanno sviluppato un senso della tolleranza che diventa assuefazione e hanno soprattutto sviluppato
Una attenzione nei riguardi di chi è debole o di chi è diversamente abile che invece di farlo sentire
Solo e non abbandonato ma incluso nella comunità scolastica si sono girati dall'alta parte sostituendo alla la logica del mi interessa con la logica del me ne frego
Se noi vogliamo propri e questo è altrettanto grave e dannoso come chi ha compiuto l'atto di violenza
E quindi non abbiamo una demo dimostrazione una necessità di dove risponde in primo luogo a questa sfida su cui si gioca
La credibilità della scuola nel suo complesso a livello italiano evitando di girarsi dall'altra parte Lando ING dicendo ma ci dovete dire che cosa dobbiamo fare per carità le linee guida non si negano a nessuno figuriamoci all'eremo le linee guida anche sul fenomeno della violenza o del bullismo ma se prima non c'è questa assunzione di responsabilità nel non girarsi dall'altra parte nel non assuefarsi alle situazioni che capitano questo è un elemento indispensabile ed qualche messe fatte vado poi rapidamente a conclusioni qualche mese fa
Mi chiamano mattina un giornalista mise sa in una scuola del sud del nostro Paese e i figli del boss non hanno fatto entrare in classe i ragazzi perché era freddo mentre c'erano ventidue gradi
E poi hanno fatto anche una serie di atti di vandalismo intimidatori contro la scuola chiamo dirigente scolastico regionale mi dice che non era successo nulla di rilevante
Chiamo il dirigente scolastico provinciale mi dice che non era successo nulla di rilevante chiamo finalmente il dirigente scolastico e viceministro ma mi chiama lei ma che non è successo niente c'è intanto sia chiaro
Non so entrati con una moto ma sventrati con un motorino
Non hanno sparato con una pistola vera ma hanno sparato una pistola ad aria compressa non c'abbiamo i doppi vetri non hanno rotto neanche il secondo vetro hanno rotto solo il primo ecco quando io parlo che non bisogna mai
Trasformare la tolleranza in associazione e girarsi dall'altra parte mi riferisco a questo
E in un momento come questo dove come quando sempre capita cioè la finanziaria e quindi si discute anche di legittimi interessi da tutelare credo che non ci sia organizzazione dei docenti o dei lavoratori della scuola che non debba mettere al primo posto l'obbligo di tutelare la dignità e la serietà della scuola perché se non rischiamo che rischiano di discutere insieme con me di come passare dalla seconda classe alla prima classe
Riducendo o aumentando il prezzo del biglietto del treno e alla fine del nostro dibattito c'hanno bruciato il treno che ci uniamo tutti seduti per terra senza la scuola che non è più né seria né dignitosa credo che questo sia un altro degli aspetti che non possiamo dimenticare l'altro aspetto riguarda quello dalla valutazione
Che è un altro dei temi che ha ricordato pure prima grasse che io ritengo fondante nel nostro nel nostro sistema io credo ci sia anche la necessità di mettere appunto un sistema di valutazione che sia paragonabile a quello dei sondaggi delle rilevazioni internazionali ma che sia anche con sono rilevare le competenze e saperi dei nostri ragazzi perché se ci sta stanno sul problem solving noi siamo ancora gli apprendimenti all'abilità qualche problemino nasce ma d'altronde i peggiori studenti delle scuole medie superiori che vanno le peggiori università europee che sono le nostre
Una volta che si sono laureati sono i migliori cervelli da esportare qualche problema complessivo della interpretazione di questi dati non è una nostra o da suo zio uno ma sicuramente un meccanismo con il quale dobbiamo fare dobbiamo fare i conti e testarlo quindi credo che la prima cosa sia mettere in piedi un meccanismo che consenta la valutazione dei nostri istituti magari su un piano triennale che consenta di valutare gli apprendimenti
E i saperi e le competenze nostre Agazzi con una specificità che c'è propria i nostri ragazzi sotto stimolo quindi quando riescono riusciamo a farmi smuovere con l'ingegno con la creatività con la fantasia danno anche il meglio delle cose che dobbiamo prestare credo che questo sia uno sforzo che va fatto poi abbiamo anche una revisione
Che abbiamo messo anche queste in finanziaria che io reputo importante della valutazione tanto dei dirigenti scolastici e credo questo sia un altro degli aspetti degli aspetti fondamentali altri due punti che credo nel camper canto dell'autonomia e anche della sussidiarietà possono essere estremamente utili io ho passato buona parte di questi mesi nel discutere in Parlamento poco
Parte della mia maggioranza anche qualche esponente della opposizione sulla opportunità di non dare soldi pubblici ai privati
Oggi sta nascendo un altro singolare dibattito con cui mi si dice che non devo neanche
Provare attardare i soldi dei privati
Ai pubblici
Credo che qualcuno deve fa pace col cervello perché tutte e due le cose insieme Sasso perché lo dico in maniera molto in maniera molto molto chiara io credo che si debba estendere alle istituzioni scolastiche italiana nel loro complesso il regime fiscale delle donazioni di persone fisiche di aziende impresa e di non profit
In mani in meno in modo immediato finalizzandoli all'innovazione all'ampliamento dell'offerta formativa e all'edilizia scolastica costruendo anche poi un fondo di perequazione
Che sui fondi che lo Stato continuerà a mettere perché parliamo di risorsa aggiuntiva non impediamo la sussidiarietà dandola dandole al contrario
E credo che in questo contesto anche gli attuali organi collegiali penso alla Giunta esecutiva possono a vere
Competenze di sostegno e di collaborazione con il dirigente scolastico in ambito di scelte economico-finanziarie e anch'che di Investimenti derivanti dalle donazione consentendo anche quello che era stato abbozzato quando si parlava di
Sindacati dei lavoratori autonomi già nel negli organi collegiali del novantaquattro che potevano partecipare agli organi della della scuola specificando meglio che questa partecipazione agli organi a scuola possa essere fatta scelta dalla scuola tra rappresentante autonomie locali dell'università della ricerca del terzo settore del non profit del mondo dell'impresa e della e del lavoro che credo che questo possa consentire un collegamento con le nostre scuole e con la realtà locale Al Tondo abbiamo chiamato autonomia
Scolastica perché completasse cito delle Autonomie inserendola direttamente nella realtà di cui espressione la quale espressione e anche consentendo libica generale all'autonomia stessa un senso profondo di di appartenenza
E di identità nei riguardi di coloro che la che la partecipano qualunque sia il tipo di erogatore che fa parte del meccanismo che la nostra autonomia scolastica
Credo che un altro passaggio significativo dovrà riguardare l'istruzione tecnico-professionale del nostro del nostro Paese questo è l'unico elemento che intendo modificare della legge Moratti perché credo non abbiamo una la necessità di istituti tecnico professionali
Che siano all'altezza dei bisogni del del Paese
E che siano poste in condizioni di operare almeno in ogni regione con la realizzazione di un polo tecnico e professionale che metta in Rete gli istituti tecnici e professionali i percorsi triennali della formazione della formazione professionale che peraltro anche qui voi sapete non abbiamo alzato l'obbligo di di distruzione ma qui vorrei dire maniera chiara una volta per tutte che l'innalzamento dell'obbligo di istruzione
è un'opportunità in più e non una libertà in meno del ragazzo noi abbiamo la necessità diversi che con l'obbligo di istruzione aumenti la consapevolezza ma si amplia anche l'offerta formativa è necessario che gli stili che Landi cognitivi dei ragazzi trovino un'offerta che si incrocia e che consenta di abbattere il trenta per cento di stazione
Non pensiamo pensare di adattare gli stili cognitivi dei ragazzi alla nostra offerta formativa d'altronde
Noi viviamo in un Paese il cui il novantotto per cento ragazzi già si schiera scuole medie superiori mettere l'obbligo di istruzione per rimanente due per cento mi sembrerebbe una cosa
Molto limitata credo che il nostro dovere è quello di abbattere il trentacinque per cento del Sud di dispersione scolastica il venticinque per cento di media nazionale che quello che ci allontana dagli obiettivi di Lisbona e che ci allontana dalla capacità di far sì che la missione della scuola di dare un diploma o una qualifica professionale venga meno per fare questo l'obbligo di istruzione diventa una opportunità e diventa anche un'opportunità sul piano sperimentale perché abbiamo paese a macchia di leopardo mai chiede lombardo che va al sud del Paese abbiamo esigenze diverse non avendo le regioni ancora scelte di quale struttura dotarsi
Ma credo che vanno in senso sperimentale anche rispetta una percentuale di dispersione scolastica che presenta taluni elementi di peculiarità
Io di lei gli ultimi degli ultimi ai quali anche a quelli lo dobbiamo attrezzarci per dare una risposta per cui quegli stili cognitivi trovino la capacità di incrociarsi
L'incrociarsi con di incrociarsi con la nostra Offerta
Per ultimo sempre parlando in tema di di sussidiarietà
Io credo che il dibattito estremamente intendenza è intensamente interessante dico solo due dati
Di di considerazione oggettiva io vengo inseguito ogni volta prima dico quello che penso che quello che è accaduto dico quello che penso su perché non c'è più il buono scuola allora il buono scuola la realizzato il precedente governo lo ha sperimentato e poi tra Corte costituzionale sentenze quant'altro ha deciso che non era più valido
Detto questo mi ha privato l'opportunità di doverci mettere Mannino chi l'ha fatto la revocato
Detto questo io credo che se il concetto che diceva prima nodi come tendenza
Era quello di dire voglio dare
Una opportunità di scelta vera Podestà come la libertà di scelta del medico dobbiamo dal momento disquisendo adesso ma ne avremo modo
L'Esquilino ha comunque alla libertà di scelta nasce dal presupposto che non si può dare in modo uguale a soggetti diversi perché si si dà un modo uguale a soggetti diversi non si garantisce la libertà di scelta ma si garantisce
La scuola che si può permettere ciascuno in base al reddito che c'ha è questa la cosa diversa dal mandato costituzionale e peraltro il diritto allo studio in questo Paese e dato alle regioni
L'altro aspetto sulla legge di parità e i finanziamenti a legge di parità io
Siccome non voglio disquisito con la pre Anhalt decina dimessi io però cito i fatti io sono arrivato e ho trovato che rispetto allo stanziamento
Di fondi che finanziano la legge di parità fatta dal governo D'Alema nel novantanove
Pari a cinquecento milioni di euro per motivi sicuramente il bilancio a monte di tante giuste enunciazioni c'è stato poi un solo atto concreto e sosta Italia di centosessantasette milioni di euro
Rispetto non alle aggiunte rispetta i fondi che hanno stati messi nel novantanove che in qualche maniera abbiamo provato a ripristinare cento sono stati ripristinati
Nella legge finanziaria un'altra parte mi auguro di poterle ripristinare ci sono certe quelle di Pristina all'interno delle esigenze di bilancio questo è un dato che non commetto comunque alla fine la musica se va bene ci che avremo i soldi a novantanove questo per per essere chiari salvo quello che viene messo invece come
Sostegno all'obbligo di istruzione e all'interno e l'obbligo di istruzione
Alla lotta alla dispersione quindi all'ampliamento dell'offerta formativa che l'altro vero incentivo di soldi rispetto alla rispetta la parità ma anche qui spiegandoci su una cosa con le regioni che l'altra volta non so se sono stato chiaro
I percorsi triennali servono a dare una qualifica formazione professionale la scuola nei percorsi che accrediterà
Per fare anche competenze generaliste
La scuola paga la competenza generalista ma la formazione professionale della parte di due anni e del terzo anno resta a carico delle Regioni
E siccome si tratta di scuola bisogna che le regioni ammettono dei propri bilanci perché sarebbe drammatico che ragazzi fanno scuola campi una qualifica professionale che fondono prenda i soldi
Seconda cosa non credo che con la legge di parità nessuno possa chiedere la quota capitaria per i percorsi triennali di ampiamente la formazione professionale perché la quota capitaria
Prima che all'obbligo di istruzione extra scolastico dovremmo discuterla nell'attuazione a leggere parità e quindi mi sembrerebbe un un conto è abbattere il trenta per cento ma un conto è dare obiettivi sostanzialmente sostanzialmente grazie credo e poi non sia sfuggito anche qui solo come elemento di considerazione che all'interno della finanziaria è stata fatta una
Dato
Dalla facoltà al ministro di poter fare con proprio decreto la ripartizione dei fondi della parità secondo due criteri prima in base alle risorse disponibili danno i soldi alle scuole
E alle istituzioni scolastiche non profit poi a quello profit e all'interno di quelle non profit si danno prima l'infanzia poi alimentari ore medie inferiori e poi le medie superiori e credo che questo sia un'altra attenzione al principio di sussidiarietà
Grazie veramente al ministro per questo intervento ampio prima di dare la parola Giorgio Vittadini volevo però restituire un attimo al dottor Mondello perché era stato solo perché era stato direttamente interpellato dal dal ministro e sono personalmente il curioso di ascoltare no no sulla riflessione tra cattolici e liberali forse credo che
Che meriti un approfondimento io credo che questa sicuramente è un tema importante anzi
Come dire chiederei a Giorgio Vittadini di farsi carico di questa riflessione
Questa è la parte che mi stimolava particolarmente di quell'incipit del ministro quella che mi ha un po'come dire fatto qualche fascia no no no mi ha lasciato qualche perplessità e dato che io sono come dire a una cultura liberale e la mia cultura liberale è stata fatta sui libri
Di Russel diva ammise 'sti conosce
E io soprattutto conosce tanto dato che siamo italiani e quello che ricorda come
La capacità di una società liberale di creare sviluppo e quindi ricchezza serve poi per consentire allo Stato di intervenire a tutela delle classi meno abbienti più deboli quindi voglio dire inno ignorare questo passaggio nel pensiero liberale
è a mio avviso creare una certa sovrapposizione tra il pensiero liberale che pensiero a mio avviso altissimo e nobile della società
Con alcune dei derive liberiste o iper liberiste che non fanno parte della cultura liberale e credo che su questo il ministro ne converrà
Bene questa era l'ultima l'ultimo imputato l'ultima fila Giorgio Vittadini deve adesso per
Ma dirò due ordine di considerazioni uno sulla sussidiarietà l'altra sull'educazione innanzitutto cosa vuol dire sussidiarietà
Vuol dire innanzitutto una cosa molto banale valorizziamo tutte le risorse che ci sono la società invece di
Opprimere la con degli schemi dall'alto però questo approvò chiederebbe sì una riflessione più profonda perché medico subito l'utilità per tutti per può arrivare ad una risposta cattolici liberali diciamo che ci sono due principi contrapposti che non possono più essere contrapposti prima l'idea che l'utile delle imprese microeconomico sia l'unico modo per garantire in tutti i mercati l'ottimo noi vediamo che addirittura pensiamo a tutto il tema della del bilancio sociale dell'economia che anche le multinazionali devono tener conto di fattori che il profitto microeconomico in senso stretto può non rispondere pensiamo la Nestlé che deve andare a a dire che non deve inquinare o la Nike che non può costruire il pallone con i ragazzini
Anche in un campo strettamente economico di utile di stakeholder di risposta alla Borsa devo tener conto di qualcosa che non è un profitto semplicemente micro economico in senso stretto dall'altra parte
Dobbiamo tener conto di un bene comune di un bene comune questo aumenta quando andiamo in settori quali
L'istruzione quali la sanità quali l'assistenza addirittura le pubbliche utilità
Se voi andate a vedere il così il il le soluzioni che siano sulle pubbliche utilità nei Paesi internazionali trovate un tentativo che non è semplicemente il profitto individuale perché se no se è nel senso strettissimo strettissimo le reti non le mette a posto nessuno
Dall'altra parte però non possiamo pensare che l'altro appunto punto riferimento è un bene collettivo ma tutti noi sappiamo che questo bene collettivo non può essere più ridotto a a gestione statale dei mezzi di produzione perché si era emaniamo a questo tipo di situazione non abbiamo né efficienza cioè abbiam bisogno dall'altra parte
Di importare criteri di ottimo micro economico all'interno del del benessere collettivo
E al questo ha portato alla semplificazione di Stato mercato privato pubblico destra sinistra
L'abbiamo visto che semplicemente alternare queste cose in modo così è schematico Harrods un rispetto a un sistema economico e sociale Complesso globalizzato
Il tema sussidiarietà in qualche modo vuol dire cerchiamo un un un bene un ottimo microeconomico che tenga conto del bene collettivo
E cerca un bene collettivo che ha bisogno di trovare un micro un benessere amico economico quindi grande tema che è un tema di sviluppo di dibattito
Troviamo forme di mi di di di utile individuale dell'impresa e che interna Lenzi all'impresa e perché non è un problema dell'Etica me fa ridere quando pareva dell'etica per dire poggia tutta l'impresa come prima però alla fine diciamo però siamo buoni no dobbiamo portare
All'interno dell'idea del bene comune dell'impresa
De del del Mib bene del dell'utile dell'impresa questo tema del bene del bene collettivo
E allora abbiamo sia l'impresa sia a fini di lucro anche nei mercati di quel tipo generali che hanno questo tema ma soprattutto in certi mercati nel tema del Welfare
La nascita di imprese che pur avendo una una una ricerca dell'ottimo hanno in questo attimo qualcosa che può essere diverso semplicemente dal profitto distribuire e allora abbiamo grande università che sono nel sistema o a nordamericano o inglese
Dell'impresa il tutto tout-court che però hanno come bene
Come come utile come come come mission aziendale non semplicemente distribuire il profitto ma creare qualità dell'istruzione abbiamo grandi ospedali penso la meglio cliniche di rocce stereo Minnesota che non è di origine cattolica
Che come o mission aziendale come di ricerca dell'ottimo
Individuale la salute al massimo livello cioè fa profitto ma loro investe migliora continuamente
Allora capite che c'è una ricerca di una tipo di impresa riduttivamente ridotta l'idea dello profit come volontariato ma l'impresa tout-court
Che in certi settori soprattutto sanità assistenza e istruzione pubblico utilità deve avere una uno utile microeconomico che non una una ricerca dell'ottimo il panoramico che non è semplicemente il profitto
Per questo nascerà su la sussidiarietà si sviluppa dobbiamo avere degli agenti che volta a volta in diversi mercati un è quasi mercati si dice quasi proprio perché non è la regola semplicemente del profitto individuale cercano un un modo di rispondere allora alloro utilità alla loro ottimo ma tenendo conto il bene collettivo che può essere diverso
è per questo che Blair governo di centrosinistra parla delle fondazioni nelle scuole dicendo che deve entrare i anche il privato in questa gestione per quello che ci sono c'è questo idea delle Fondazione nella sanità e per quello che si è fatto il grande dibattito sulle fondazioni bancarie quel cenavo Guzzetti
Per quello penso che il ministro stesso a Caserta ha parlato di questa necessità cioè noi abbiamo un grande tema dopo trecento anni da Smith di di di di di di tipo economico che è questa conciliazione allora qui è un tema di ricerca la sussidiarietà non è la definizione non è qualcosa di di arretrato e la ricerca di un modo di fare economia
Chi soprattutto nei temi del vuol fare dell'istruzione delle pubbliche utilità in cui il bene collettivo è un punto importante deve trovare soluzioni nuove e innovative
Quindi questo è il senso della questione quindi di fronte all'opposizione non è la fine della solidarietà
Verso lo Stato non è la fine de de converso Verro diciamo verso il privato dell'efficienza
Ma il modo di costruirlo allora capite che dobbiamo lavorare per questo costruzione di di soluzioni che non vanno bene perché la sanità privata americana basata sul privato cerca forme che non siano solo il privato d'altra parte la salita statale italiana cerca forme che non sia solo lo statalismo
E io penso per parlare dell'istruzione che il grande discorso di Draghi
Su questa ricerca di una sussidiarietà nell'educazione io così la chiamo ha dentro questo tipo di sviluppo allora in generale e chiudo sul tema sussidiarietà
La nostra ricerca vuol dire quaranta che c'è un qualcosa di assolutamente innovativo di dobbiamo trovare delle soluzione a una collettività che ormai non può più vivere schizofrenica non può aiutare destra e sinistra perché alternativamente buttata una parte butoh non altre qualcosa che ha
Un punto di lavoro comune qui sta la necessità secondo punto che sta a metà tra sussidiarietà ed educazione
Che certe riforme certe soluzioni nascono dall'Unità
Tra l'idealità cattoliche liberali e socialiste perché solo in un grande pensiero riformatore comune come è stato all'inizio della Costituzione le possiamo trovare
Delle soluzioni di questo tipo non possiamo avere una scuola o altri settori in cui c'è un tentativo di riforma bloccato un tentativo di riforma
Bloccato e così via
Perché semplicemente si alternano pensieri diversi
Ma scuola istruzione sanità ha bisogno di un consenso comune che nasce dalla conciliazione di principi diversi Chiesa finisce di alternare stato il privato ma trova soluzioni compromissoria ma non nel compromesso di basso profilo
Perché comunque sia
Stiamo parlando di settori delicati che hanno bisogno comunque di una definizione da questo punto di vista io ho apprezzato molto idea del ministro del dire io non voglio fare la grande riforma voglio cercare di ragionare su dei punti
Compro comune di lavoro
Perché noi abbiamo bisogno da questo punto di vista però di di un di un bel dibattito ideale che arriva soluzioni non abbiamo bisogno di soluzione di governi che si alternano e con maggioranze risicate cambiano tutto senza pensare che invece siamo bit di fronte a questo
E cambiamento epocale che secondo me è il termine sussidiarietà prova Ca'i grandi pensieri devono incontrarsi trovare soluzioni anche non condivise del tutto possono essere opinabili ma che sono occlusione di alto profilo
Da questo punto di vista io vedo il dibattito sulla sanità che sarà uno dei più importanti
Comunque sia nella nel nel processo elettorale americano in cui non solo Hillary Clinton ma l'altroieri scacco parte ndr i gli esponenti della della addirittura l'Amministrazione Bush stanno ragionando su dove si deve andare perché sentono questo qualcosa di assolutamente fondamentale e le soluzioni appunto non sono schematiche
Terzo passaggio l'educazione allora io ho usato molte volte in nei mesi scorsi il termine liberalizzazione ma non ne avevo in mente
L'idea di prima attivismo secondo me liberalizzazione aveva solamente l'idea della libertà di scelta valorizziamo queste risorse a me quanto di più anche perché hanno non siamo mica stupidi
Chi potrebbe investire in istruzione per un per un lungo ad Agno individuale anche un'impresa può investire ma perché pensa di avere un ritorno dal punto di vista di avere delle persone che saranno valide nel futuro non è che uno va all'istruzione perché vuole guadagnar dall'Iva andrà in altri mercati perché amico ritorna è risibile quindi liberalizzazione per me vuol dire
Cerchiamo di valorizzare queste risorse anche perché una delle statistiche sempre usate che l'Italia è il quarto Paese come spesa per l'istruzione media e in in primaria e superiore fino a escluso l'università
Ma la qualità degli studi può non essere l'amatissima perché è stato dimostrato proprio sui dati dell'OCSE Pisa
Che approvò un aumento della spesa per l'istruzione non comporta un aumento della qualità dirittura la correlazione è appena appena negativo a meno virgola zero zero nove
Piuttosto è stato detto che ci sono alcuni aspetti che portano il miglioramento l'autonomia dei programmi la libertà degli insegnanti intesa come valorizzazione delle risorse
Insegnante con Modou per per per non considerarli dei dipendenti statali di basso profilo e terzo un'autonomia sui Bagy questo porta un aumento dalla qualità
Aggiungerei citando Becker una parità scolastica
E anche qui dove qual è il problema io non difendo le scuole esami fiction una delle cose che il ministro ha detto che condivido che ci sono due tipi di scuole libere c'è la scuola esami Fitch ha una scuola che nasce da una traduzione liberale cattolica anche socialista presso l'Umanitaria Milano
Allora questo permette una un miglioramento della qualità allora qual è il problema che proprio quell'idea di sussidiarietà che diciamo prima deve trovare forme per valorizzare questa
Pluralità di Offerta
Che non è basata sul mercato qui più che in e nel nel senso dell'utile individuale ma della valorizzazione delle risorse allora vuol dire autonomia evidentemente io darò io se sono un un genitore della del quartiere di Quarto Oggiaro Milano se la scuola pubblica è qualcosa che mi appartiene in qualche modo che ha una gestione che è legata a me
Io dare i soldi e e alla squadra di di di pallacanestro che è legata al territorio dare i soldi quei pochi soldi chi o magari dopo lì perché aiutano a mio figlio se una scuola di un sistema statale lontano non lo farò questo apre il grande tema dell'autonomia
Se io posso partecipare alla gestione di questa scuola evidentemente sarà più mia allora sarà pubblica questo pubblico non statale pubblica
Ma avrà una partecipazione degli insegnanti degli alunni
Dei genitori molto forti anzi sarà una con con una nota bene di cui discutevamo già con Berlinguer con la tutela delle minoranze per cui ha un'autonomia con questa tutela delle minoranze che permette che io sia parte del pubblico che io dia di al massimo io sono sempre come come bicchiere come lauro siamo tutti l'Università Statale c'abbiamo
Come si può lavorare non per portare soldi e ricerca anche esterna a un'università privata ma valorizzare il Pubblico e se non può imprenditori si può non fare assolutamente niente e cercare di portare soldi
Alla propria universitari cerca queste l'idea di autonomia
Qui allora in questo contesto c'è l'idea di una parità cioè di forme di scuola libera che nel sistema paritario per cui abbiamo discusso a lungo con Berlinguer
è è è fondamentale abbiano la loro Commissione sono forme di di autonomia che possono essere gestite al dieci al cento al al al al dieci al venti al trenta dallo Stato possono essere forme di diverso autonomia
E qui questo lederebbe questo dibattito dal dibattito laici cattolici per porlo come rapporto Draghi come non porta certi interventi del Sole ventiquattro Ore di Confindustria
Nell'idea di forme di partecipazione alla gestione scolastica qui viene fuori una un mondo liberale dell'impresa per esempio che dice puoi più fare anch'io la mia scuola
Partecipando lavorando con con il pubblico va avendo forme di partecipazione l'esempio di Bologna rifà scuola della professore su Ugolini
In cui c'è questo accordo con la Ducati scuole pubbliche squadrate dall'idea di cosa vuol dire un sistema articolato complesso non è il il il privato a fini di lucro contro l'altro
Terzo una forma che valorizzi l'insegnante pensiamo il modo ma un insegnante che si forme dall'accennava il ministro è meglio un insegnante e non si forme loro devo trovare forme di contratto che trovano il modo di valorizzare queste risorse pur rimanendo all'interno di una definizione che deve essere del pubblico
E anche l'abbia già detto prima del bacino qui dentro sta il dibattito sulle forme di finanziamento che sono d'accordo che il voucher non deve essere inteso come l'idea è stato un dibattito in Lombardia dò soldi anche al figlio di Paperon de'Paperoni
Però uno che è povero e può si possa usare parte dei soldi quindi non esclude per scegliere la scuola questa mi sembra una cosa interessante
Cioè
Il diritto allo studio può essere attuate in forme diverse
Perché per esempio nelle scuole che io conosco in molti casi sono gli stessi genitori ricchi che si adottassero per permettere a molti genitori poveri o mandarlo a scuola le gentili dentro qualche modo il voucher va inteso in questo senso va sperimentato l'ha visto
Come altre forme di pesa
Delle tasse quindi di qualcosa già destinato che abbiano questa flessibilità quindi donazione detrazioni deduzioni
Apriamo un dibattito su queste o se la prenderselo aprono se c'è nella costituzione olandese se c'è in bella ciao possiamo primo anche noi senza anche quei contrapporre Pubblico e privato ma trovare forme di sperimentazione
Che in certi casi non hanno solo punto scuola ideale ma anche un'impresa che dice voglio e con qui quando l'ultimo punto vado a concludere voglio formare la mia gente perché quelli soddisfazione che si vede nella ricerca verso la scuola che condivido
Col ministro non è sulla struttura della scuola italiana perché io andando all'estro mi rendo conto che una scuola che metafisica realismo cioè capacità teorica che arriva a guarda alla realtà
è molto più grande di una scuola pragmatico come quella americana l'impostazione è buona per questi nostri figli dei nostri giovano all'estro vanno bene perché uno che ragione e poi applica è meglio che uno relitte risolve a quiz le questioni
Questo è quello che tutti riconoscono
Ma questa incapacità di valore delle risorse cosa che deve cambiare dicevo l'ultimo punto va detto per le scuole riguarda il mondo dell'impresa
Perché l'impresa si sentì soddisfatta di Cona cosa la grande boom economico degli anni sessanta è stato permesso anche dall'istituto tecnico Italia come diceva giustamente il mito perché avevamo del l'istituto tecnico migliore del mondo
Cosa vogliono le imprese perché vogliono un ma una forma di libertà ma perché vogliamo di fronte a questo cambiamento dell'economia mondiale che le nostre scuole creino quel tecnico che deve avere una preparazione generale
Capace però di di reggere questo questo sistema è pagare hanno qualcosa da dire non perderà Inter la la scuola figlia dell'azienda
Ma per partecipare tutti quanti a processo di A tre apprendimento
Allora qui è il punto che dice questo PDA di liberalizzazione fu che vuol dire che tutte le realtà possono aiutare la libertà usiamo la parola libertà si va da Malmoe fastidio liberalizzazione
E qui io riprendo certe cose che perché il ministro non solo quadretto e che condivido cioè per esempio l'idea che si debba rilanciare l'istituto tecnico
Anche perché a un po'assurdo che dopo aver fatto una legge che va verso il doppio canale l'ottanta per cento per la gente abbia scelto il liceo c'è qualcosa che non funziona in precedenza
Per cui questo discorso cosa arriva a dire arriva a dire che quello che noi poniamo con questa ricerca non la necessità che noi poniamo eh che ci sia una riflessione ideale che non ha in fin dei conti steccati precostituiti
Che non ha uno steccato destra sinistra privato Pubblico
Statale e non statale sindacale contro insegnanti
Ma la riflessione comune abbia forme di risposta a questo che siano flessibili per questo dicevo prima che io sono molto d'accordo sulla non riforma generale
Perché se si va dei principi si scende si esclude oggi c'è bisogno di una o comunità nazionale che man mano trova nella scuola forme di consenso e di risposte anche plurime anche diverse
Per rispondere a questa centralità dello studente delle famiglie di questo europea su sia sugli retta una battuta finale
E su molto d'accordo col fatto che l'Istat abbia fatto da Canale iniziale di questo dico anche che questo penso sia il merito la nostra ricerca allerta statistica ufficiale devono agganciarsi diciamo statistiche di comportamento
Tale per cui si va da fotografare qual è il bisogno in queste due informazioni penso sia il nostro futuro grazie