Valore dell'Euro, sviluppo, strategia di Lisbona

Come giorno di ritardo rispetto all'invito ufficiale
E in perfetto orario rispetto a quello che era arrivato a Cipolletta dove c'era scritto alle quindici e trenta
E che
Diamo inizio
Al convegno
Io credo che quest'incontro
Che nel cinema rivolto come quello precedente
A cercare di mantenere alta la discussione sull'impegno per la crescita
Dell'Unione Europea
Nel semestre precedente temo anche in questo
Non ci riuscite a concludere l'accordo sul nuovo Trattato costituzionale
Che resta una tappa essenziale
Per progredire verso una reale unione politica dell'Europa venticinque Stati membri
In queste ore ma ci sono dodici Stati che hanno dato vita a una più forte integrazione attraverso la moneta unità
Loro più degli altri
Hanno bisogno di una solida unione politica senza la quale la Oropa sarà sempre scomponibile in tanti i particolarismi e divisione nazionale
Come avviene anche e come avvenuto anche con la rinuncia alla propria identità europea
Sulla politica estera
Una moneta unica non può quindi prescindere da una vera unione politica
E comunque non può permettersi il lusso di prescindere da un solido retroterra di politiche concordate per lo sviluppo finisco
Occupazione e coesione sociale
E poiché non ci può essere un differente grado di integrazione
Tra una Europa dei dodici e una Europa dei venticinque
Gli sviluppi verso l'unione politica dell'Europa dell'Europa allargata con un assetto comunitario
Dovrebbe vedere impegnati tutti ma ne tutti in modo particolare proprio i dodici Stati della moneta unica
I cittadini italiani sono spesso più di altre spese più di altri per realizzare le condizioni di bilancio necessarie
Per stare nel primo gruppo degli stati dell'euro
E sempre cittadini italiani sono stati poi i più colpiti dalla speculazione sui prezzi dopo l'avvio concreto dalla moneta unica nel gennaio del due mila e due
Una speculazione massiccia incontrollata
Che ha danneggiato pesantemente i cittadini titolare di reddito fisso
A causa di questa speculazione lei euro
Viene vissuto da molti come fosse una moneta
E impoverisce
E quando si cerca di spiegare con dati inoppugnabili che senza l'euro e con la Piccola lirica saremmo stati soggette alla instabilità finanziaria e ai venti speculativi che ben conosciamo
Si registra un certo scetticismo
Perché prevale la valutazione della propria condizione materiale
Causata dal ridotto potere d'acquisto delle retribuzioni e delle pensione
Piaccia o non piaccia le cose stanno così
E ci vorrà tempo per recuperare il necessario rapporto di Feature di fiducia tra il cittadino
E la moneta di cui dispone
L'euro presenta grandi vantaggi ai fini della stabilità e di controllo dell'inflazione e costringe tutti ad essere virtuosi sulla finanza pubblica
Ce li vediamo tutti i giorni che la vendita della competizione sulle valutazione sull'inflazione non è più praticabile
Ma non abbiamo tratto le necessarie conseguenze da questa analisi
Migliorare cioè la qualità e l'efficienza dei servizi e della pubblica amministrazione puntare sulla qualità dei prodotti investire nel sapere nella ricerca incrementare e rendere più efficienti infrastruttura logistica e servizi
L'Euro ci obbligava e ci obbliga a una riconversione culturale
Con grande disattenzione invece se ritenuto possibile il passaggio dalla lira leggere all'Euro pressante come se fosse un'operazione di semplice aritmetica finanziaria
Produrre competere con una moneta comparabile con il dollaro comporta invece una forte revisione delle priorità degli investimenti privati e di finanza pubblica e obbliga anche a ragionare in modo diverso
La società della conoscenza è stato l'obiettivo strategico di Lisbona
Entro cui collocare l'altro traguardo del settanta per cento del tasso di attività entro il due mila dieci
In questa logica il Consiglio europeo di Stoccolma precisato che l'Europa deve diventare l'economia della conoscenza più competitiva e dinamica del mondo
Ed è questa l'unica strategia possibile per una società evoluta che opera con una moneta forte
Purtroppo l'azione per lo sviluppo che era il suo punto di forza nella strategia di Lisbona
Sembra al momento fortemente rallentata se non congelata
E non c'è alcun segno di crescita economica e degli investimenti per la scuola formazione e ricerca
Ricordo che già negli anni Novanta c'era stato il libro bianco di Delors
Che segnalava quelle che sono ancora oggi le priorità e indicava un percorso per rendere compatibili il patto di stabilità con la crescita
Naturalmente anche in quel caso
Molti consensi applausi
Ma pochi o nessun risultato
Si invoca oggi la priorità dello sviluppo per chiedere deroghe al patto di stabilità mentre la realtà più per lo sviluppo si pensi ai problemi di finanza pubblica che sono in equilibrio precario precario nei maggiori Stati dell'Unione
Con grande polizia si concordano tacitamente deroghe ai vincoli del patto di stabilità
Anziché imboccare quella che per me la strada maestra della sua possibile revisione sottraendo gli investimenti sul strategici dal calcolo del deficit rispetto al PIL
Il panorama politico robe oggi non è incoraggiante e non si riesce ad esprimere una progettualità e una missione dell'Europa per se stessa e per la funzione che deve esercitare nel mondo
Non si tratta di mitizzare l'obiettivo dell'Europa politica che resta comunque necessaria è urgente
Si tratta invece di evitare il rischio opposto del pregresso che diventa l'alternativa reale in mancanza di progressi verso l'unione politica
C'è una domanda a cui bisogna rispondere
Si possono trasferire ulteriori poteri e competenze nazionali senza realizzare contemporaneamente un assetto istituzionale che consenta un loro governo democratico anche mediante i loro potere dal Parlamento europeo ed ancora si possano attribuire all'Unione potere responsabilità che incidono sulla condizione di vita dei cittadini e sul lavoro
Senza assicurare una porta gli ha detto una forte dialettica costruttiva con gli attori sociali
Questi sono problemi connessi alla qualità della democrazia in Europa
Che naturalmente risentono delle condizione presente nei singoli Stati
Su questi aspetti
L'Italia non può fornire esempi positivi
Siamo infatti secondo me in una pericolosa fase di involuzione sia politica che sociale
Sul piano politico non è solo il nostro B bipolarismo approssimativo che preoccupa
Ma è la tendenza presente nelle maggiori porsi politiche dei due schieramenti di ridurre la partecipazione attiva dei cittadini
Privandoli del diritto di scegliere le persone che li debbono governare i vari livelli istituzionali
Si voleva introdurre questa modifica elettorale già per l'elezione europea e lo so per certo questo
Poi fortunatamente l'accordo è saltato
Ma l'anno prossimo si vota alle regionali ed ecco che la Regione Toscana svolgendo il ruolo di apripista
Vale una legge elettorale a liste bloccate conseguenza
Alle elezioni regionali toscani si possono votare solo i partiti e non più le persone com'era nella nostra tradizione democratica
Vedremo se e quale altre regioni seguiranno l'esempio e se continuerà in silenzio generale
Che accompagnato questa legge
Il processo involutivo riguarda anche i rapporti sociali
Ormai da tempo le organizzazioni sociali del lavoro e dell'impresa non hanno interlocutori negoziali nell'istituzione di governo non ci si parla livello nazionale
E ci sono molti problemi interni di interlocuzione anche nei territori sia a livello locale
Se oggi volessimo indicare all'Europa il modello di relazione sociale presente in Italia
Troveremmo grandi difficoltà a definirlo
Sappiamo che è stata revocata la concertazione ma non sappiamo ma sappiamo anche che non c'è un modello sostitutivo credibile e praticabile
In definitiva siamo ancora in mezzo alla transazione alla transizione infinita degli assetti politici istituzionale sociale senza intravedere i punti di approdo
Ebbene per ciò che ho continuare a parlare di Lisbona
Ma anche nella Carta dei diritti dell'unione politica e degli assetti democratici del continente
Ne possiamo parlare avendo ben chiaro che ci stiamo allontanando il non avvicinando a quei modelli e quindi ne discuteremo nella consapevolezza di doversi impegnare molto per cambiare un presente da non so per gli equilibri politici e per gli assetti sociali
Conosco già
Le obiezioni di coloro che sostengono che non c'è alcun rischio di involuzione in campo politico e in campo sociale perché la nostra e una grande democrazia
Siccome ho avuto modo di parlarne più volte in varie sedi
Personalmente ritengo invece che ci siano segnali d'allarme di cui bisogna cominciare a parlare a parlarne sempre più a voce alta
A me toccava l'apertura e lo ha fatto in assoluta
Libertà
Ora si prevede la relazione di Basile che affidata a Innocenzo Cipolletta
Presidente UBS Corporate
Felici finanza vita ma settanta in italiano grazie Italia S.p.A. e Innocenzo Cipolletta decora diciamo
Grazie grazie Pietro Larizza e grazie a tutti voi di queste invitava Pietro nella sua introduzione al ha in effetti fatto una relazione e quindi facciamo relazioni di appoggio a quella di Pietro Larizza
E io vorrei iniziare punto con una riflessione che scandisce un po'il titolo di questa convegno seminario valore dell'euro sviluppo Strategia di Lisbona e comincio
Dall'euro e rimarco con una certa tristezza che credo che in in Europa siamo rimasti forse i soli a ancora discutere dell'euro se
Se va bene se va male se ha creato problemi
Sull'inflazione o quant'altro e gli altri Paesi hanno le euro e non è che si stanno a preoccupare
Più di tanto c'è stato un balzo dei prezzi in molti Paesi con l'introduzione dell'euro uno scalino in una qualche maniera che è derivato da fenomeni di arrotondamento ed è derivato da fenomeni di livellamento dei prezzi questo era in larga misura diciamo atteso perché sì abbiamo costruito un mercato unico prima avevamo comunque il velo delle monete diverse che facevano i prezzi DiVersi
E questo velo è venuto meno e c'è stato in alcuni Paesi in tutti
Praticamente in tutti i Paesi una sorta di livellamento di alcuni prezzi al prezzo più alto può può dispiacere questa qui in in alcuni casi però credo che dal punto di vista di un economista quasi normale che li della vita avviene in genere al prezzo più elevato questa riguardato in particolare molti dei prezzi che sono no trattati a livello europeo e questioni pezzi trattati a livello europeo non sono soltanto quello di alcuni prodotti spesso i prodotti hanno prezzi diversi ma sono quelli spesso trattati
Dal turista e quindi non è un caso che alberghi ristoranti e molta parte delle consumazioni al bar o quant'altro hanno atteso in molti paesi a livella arsi verso l'alto e questo ha determinato
Non un processo inflazionistico ma determinato uno scalino di inflazione nei Paesi che avevano i prezzi più bassi
E l'Italia Spagna e Grecia non a caso sono i Paesi che hanno avuto l'aumento lo scalino più alto perché eravamo i paesi con i prezzi più bassi e grandi paesi
Più soliti a svalutare le nostre monete quindi con pezzi relativamente più bassi quelli più attrattivi più competitivi
E c'è stato un uno scalino che
Probabilmente ha generato anche qualche fenomeno inflazionistico relativamente limitato
Sicuramente ha generato la diciamo l'idea da parte del della famiglia del consumatore che i prezzi fossero volati alle stelle
Io credo che invece la l'inflazione misurata dall'Istituto centrale di statistica sia l'inflazione relativamente corretta come come tutte le statistiche voi sapete che cinesi liste di sia vengono classificata al terzo livello delle bugie quindi non sono mai vere perché essendo un dato medio non è mai Piero per nessuno tra
Sì per la persona media che non esiste comunque la statistica dell'Istat non peggiore di quella negli altri paesi europei l'inflazione che ne abbiamo è sicuramente l'inflazione e reale e non quella che viene definita percepita
Il l'euro quindici a fatturare un uno scalino in alcuni in alcuni valori non solo a noi ma anche ad altri Paesi però è stato lo strumento attraverso il quale noi abbiamo abbassato decisamente il costo del denaro nel nostro Paese non avremmo potuto abbassare il costo del denaro e per un Paese come il nostro che ha un debito pubblico gigantesco abbassare il costo del denaro ha significato anche ridurre il disavanzo pubblico senza aumentare le tasse
Ricordo che prima del novanta sei quando novantasette quando abbiamo fatto di fatto la manovra per l'aggancio all'Euro
Il Paese l'Italia andava avanti con un'inflazione elevata una svalutazione alto costo del denaro e poi bisognava aumentare le tasse in un modo o nell'altro perché la spesa per
Il servizio del debito pubblico aumentava
A un livello superiore di quella del reddito perché di Pio pubblica superiore a reddito e questo genera un aumento della spesa pubblica che poteva essere compensata solo da un aumento di tasse e quindi poi in definitiva il vantaggio che si aveva sia per le imprese che per i cittadini termine di una svalutazione aveva una vita brevissima perché poi veniva compensato da un aumento di tasse certo c'era chi poteva evadere rispetta redasse rispetto a chi non potevate ma questo
Diventava un fatto di ingiustizia sociale
Dal punto di vista macro economico il risultato era sempre negativo
L'avvento dell'euro e quindi la stabilità della moneta italiana ha consentito all'Italia di beneficiare appieno della riduzione del costo del denaro e ancora oggi la tenuta del disavanzo pubblico italiano nel merito dei bassi tassi di interesse
Se noi avessimo tassi d'interesse
Pari a quelle che avevamo qualche anno fa è il nostro disavanzo pubblico sarebbe decisamente superiore al tre per cento del prodotto interno lordo oggi cessata la relazione del governo della Banca d'Italia che ha messo in evidenza come quello che viene chiamato l'avanzo primario
E che doveva stare a un livello superiore del cinque per cento del prodotto interno lordo si sia ormai ridotto al due due due per cento del prodotto interno lordo il che significa che noi riusciamo a rimanere sotto quel tre per cento di disavanzo pubblico solo grazie ha una bassa spesa
Per servizio del debito pubblico cioè la spesa per interessi
Sporche questi interessi cresceranno nel prossimo futuro e ce lo auguriamo che crescano perché il darsi tassi d'interesse sono una controparte di una crescita economica molto bassa e quindi se ci sarà come preventivi amo tutti quanti una crescita dell'economia internazionale più forte avremo anche più alti tassi di interesse e questo significherà che la spesa pubblica italiana crescerà e bisognerà in qualche maniera o tagliare altra parte di spesa pubblico aumentare le tasse e quindi lì ci accorgeremo che l'euro veramente è servito è stato utile ed è importante che sia stato introdotto
L'euro tuttavia lo ha detto anche Pietro Larizza non è la la soluzione a tutti i problemi era la risposta a un problema l'Europa ricicli apportati nella condizione di ridisegnare la politica
Economica sia italiana che europea io di questo vi vorrei parlare di proprio partendo dallo spunto dell'euro l'euro assieme alla costruzione che all'allargamento dell'Europa
Ha significato la costruzione di un mercato interno di quattrocentocinquanta milioni di persone
Noi siamo oggi con l'Europa il la nazione se vogliamo chiamare nazione l'Europa la nazione più grande in termini di popolazione
Istruita
Di popolazione che abita citate depurazione urbana siamo il più grande paese
Che ha al suo interno la più grande domanda interna esistente nel mondo siamo superiori agli Stati Uniti d'America
Come massa di consumatori siamo superiori ovviamente alla al Giappone siamo come consumatori inferiori alla Cina come numero ma siamo superiori sicuramente come spesa ecco
Se noi dovessimo immaginare
Supponiamo che ci sia il famoso al marziano di Flaiano che cade sulla terra e e si pone delle domande da economista un marziano un po'strano e anche con onestà
Il quale gli si potesse la domanda quale secondo lei lariana del mondo da dove nasce la crescita economica
è una farebbe quattro calcoli e poi direbbe la crescita economica nasce dall'Europa poi si trascina presso gli Stati Uniti d'America
E questi si trascinerà spesso tutta l'America la l'Asia la Cina e quant'altro
Ecco se invece torniamo non al marziano ma terrestre constatiamo che vero tutto quanto l'opposto l'Europa continua a essere un paese malgrado sia il più grande Paese del mondo che guarda all'orizzonte quand'è che la ripresa comincia negli Stati Uniti d'America
E spera che la ripresa che cresca negli Stati Uniti d'America trascini in commercio internazionale abbastanza forte ritiene di essere o spera di essere sufficientemente competitiva per agganciarsi a questa ripresa
E potrebbe esservi dei mercati internazionali
E dalla crescita del commercio internazionale
Aspetta una crescita anche dell'occupazione europea in maniera tale che pare che c'è l'occupazione europea si trasformi in una crescita di consumi di investimenti e il motore si rimette in moto
Tutto questo se ci pensiamo un attimo eh il modello che i venticinque Paesi dell'Europa hanno seguito fino adesso
Ed ero ed era è tuttora è un modello giustificato assi a livello di singoli paesi
Perché ogni singolo Paese non ha la forza di trascinare con la propria domanda interna una domanda sufficientemente forte da poter crescere in maniera autonoma
Perché evidentemente se vive in un contesto aperto di frontiere la sua domanda interna si trasforma piuttosto in
Prodotti acquistati dagli altri Paesi allora qual è il nostro qual è stato il nostro modello dell'Italia anche della Germania e della Francia
Forse un po'meno del Regno Unito ma anche il Regno Unito e Spagna e quant'altro è sempre stato un modello trainato dalle esportazioni export led si diceva asso tempo crescono le esportazioni
Uno si aggancia specie la domanda mondiale uno si aggancia la domanda mondiale con le esportazioni la cresce le esportazioni genera maggiori profitti e per le imprese e maggiori salari perché occupata all'interno
Delle di queste imprese si fanno maggiori investimenti e si accresce l'occupazione crescita di investimenti e occupazione e domanda interna non c'è domanda eterna genera anche più reddito per lo Stato lo Stato riesce a spendere un po'di più
E si crea il circolo virtuoso della crescita economica queste modello con cui noi abbiamo vissuto
Cinquant'anni ed è sicuramente un modello valido
Quello che c'è da domandarsi e se la somma di questi modelli validi
Debba riprodurre lo stesso modello o non debba portarci a un mercato che sia capace in maniera autosufficiente di crescita
E la risposta purtroppo che noi ancora abbiamo la somma dei venticinque modelli che stanno andando avanti come se nulla fosse cambiato e tutti aspettiamo che sia la domanda estera quella a partire per poter poi agganciare
Con la competitività
Una crescita maggiore quindi ci facciamo concorrenza un po'l'un l'altro in qualche maniera cerchiamo di essere competitivi cerchiamo di andarci a trovare le nostre nicchie
Siamo arrivati al punto che tra poco quando la Cina rallenterà la sua crescita
Ed è molto probabile che la Cina rallenti la sua crescita perché comincia avere delle difficoltà interne a sostenere tassi di sviluppo del dodici per cento investimenti e crescono le ventisette trenta per cento l'anno
Lo vedete quello che sta avvenendo sui mercati le materie prime petrolio e quant'altro ecco quando la Cina come non crescerà più
Avremo leggeremo sui nostri giornali articoli che diranno te la nostra economia non cresce per colpa della Cina in oggi ci siamo lamentati della Cina ci ruba i prodotti e quindi ci fa concorrenza
E domani ci la metteremo che non ci fa più concorrenza che non cresce abbastanza per trascinarci
Io credo che c'è
Una riflessione da fare
Evidentemente un modello di crescita di un'area non si cambia dall'oggi all'indomani non si cambia
Purtroppo neanche semplicemente abbattendo le barriere
E probabilmente noi non abbiamo realmente abbattuto le barriere all'interno dei nostri paesi cioè i venticinque Paesi quattrocentocinquanta milioni
Di abitanti quelli che io ho definito essere quattrocentocinquanta milioni di consumatori richiesto artistica atti che sono la ricchezza più forte che noi abbiamo perché ci consentono di far crescere la domanda interna non solo di far cresce la domanda interna ma attenzione di far crescere la domanda interna più sofisticata
Più avanzata e quindi di stimolare le imprese europee che sono vicine
Ai conservatori europee di fornire quelle soluzioni che quei prodotti che domani saranno richiesti anche dai ricchi cinesi dei ricchi sudamericani dagli amici dagli statunitensi
E dai giapponesi cioè che vicino alla domanda finale a un vantaggio rispetto a chi è lontano perché se è bravo riesce a percepire meglio quelli che sono i bisogni apporta le soluzioni e quindi sanno avanguardie da un vantaggio competitivo rispetto a chi viene dopo e che quindi in una qualche maniera
Non riesce a essere che un sì inseguitore dispetto è uno che stava anche quello che non riusciamo ad avere questo vantaggio
E allora io credo che c'è da domandarsi
Perché non riusciamo a ad avere questo vantaggio perché non siamo noi a crescere per primi magari trascinandosi appresso gli Stati Uniti d'America non sempre ma perlomeno qualche volta a fare la staffetta mentre abbiamo visto fino adesso che continuiamo aspettare gli Stati Uniti d'America io credo
Che
Sicuramente noi non siamo ancora riusciti a creare un mercato interno
Sicuramente abbiamo delle degli handicap
Non abbiamo un mercato unico per quanto riguarda la lingua
Sembra poca cosa forse era poca cosa nell'economia degli anni Cinquanta quando il commercio era fatto essenzialmente di prodotti quindi bastava cambiare le etichette in diverse lingue si vendevano oggi una parte non trascurabile
Della nostra produzione legata anche alla lingua la comunicazione
E quindi ci sono una quantità di prodotti e una quantità di settori per i quali le barriere non sono cadute stanno cadendo molto lentamente
Io sono convinto che
L'Europa fra cinquant'anni quando ciascuno di noi parlerà correntemente almeno due lingue sarà sicuramente un'Europa molto più competitiva
Degli Stati Uniti d'America dove parlano una sola lingua io poi dico per scherzo e trionferà l'inglese nostro quello parlato da noi male mentre l'inglese che parlano l'inglese a Cambridge e non lo capirà più nessuno perché sarà un dialetto limitato diverso sessantina di milioni di individui no perché parlano con un
Frasario che noi non capiamo per quello che vince sarà quello cinese ci sarà forse lo spagnolo però
Penso che i Paesi non si abbatte sul mondo linguistico si va verso il plurilinguismo e quindi ciascuno di noi che aveva più lingue e
Penso che noi
Che non siamo anglofoni siamo più avvantaggiati rispetto agli anglofoni degli anglofoni parlano solo l'inglese tanto tutti li capiscono noi siamo costretti a parlarne due e quando una prende due lingue parlarne tre è abbastanza agevole parlarne quattro perché no
Sì si riesce in qualche maniera fare
Ma intanto fino a che non ci siamo noi abbiamo una barriera all'interno che è molto forte una barriera che però possiamo abbattere se investiamo in istruzione investiamo in educazione che è forte
Abbiamo
Delle barriere interne
Che sono legate alla difesa di alcuni sistemi locali che possono andare dai trasporti o a settori importanti come quello dell'agricoltura so che in questo
In questa stanza toccare l'agricoltura non è sempre agevole tuttavia
Mi ci provo lo stesso nel senso che perfettamente nel cielo tutte le approfitto parla in fretta rapidamente il Cazzola che ore europeo
Paga per l'alimentazione una cifra consistente non per avere necessariamente un prodotto di livello superiore ma semplicemente perché abbiamo una barriera doganale forte sui prodotti alimentari
Questa barriera doganale ancora oggi non ci sta difendendo per consentire alla nostra agricoltura di essere di alta gamma e quindi di
Essere domani competitiva
Perché è diverso dagli altri ci sta ancora difendendo perché noi difendiamo i redditi degli agricoltori che sono evidentemente rettili come tutti gli altri e quindi vanno difesi nel limite del possibile però lo ha detto ancora di nuovo oggi governatore della banca
D'Italia e facendo in questa maniera noi impediamo ai Paesi più poveri di crescere con le produzioni di base che loro hanno e difendiamo una agricoltura che erotica facilità di spesa da parte del consumatore
Se ne questo discorso sui consumi agricoli li facciamo con tanti altri consumi dai trasporti all'Energia o quant'altro ci accorgiamo che una larga parte della spesa del consumatore europeo eh
Ferma a strutture di consumo
Per lasciato il permettetemi la parola antiquata cioè la nostra struttura di consumi rimane grosso modo quella che avevamo tanto tempo fa
E allora se ne abbiamo questo grosso patrimonio di consumatori quattrocentocinquanta milioni di consumatori sofisticati ma poi li perdiamo di far agire la molla dei nuovi consumi e noi finiamo per non essere capaci di sfruttare questa grande risorsa che sono questi consumatori
E il modello di consumo che finisce per imporsi è piuttosto i modelli di consumo americano
Che uno modello di consumo che salta lasciando adesso il mondo è stata lasciando anche le innovazioni tecnologiche e quindi l'anche le imprese cioè il vantaggio di essere vicino
Ai grandi consumatori noi non riusciamo a sfruttarlo appieno
E questo secondo me impedisce di avere un sistema di crescita oltre a essere una molla di insicurezza ecco questo è un altro punto credo che valga la pena riflettere l'Europa ricca e la più insicura
Del mondo
Io credo che dobbiamo chiederci perché su questo io sa un po'presuntuoso spesso disposte a tutto su questo non ho risposta assolutamente ma mi domando per quale motivo un consumatore europee una famiglia europea che comunque la più protetta del mondo dal punto di vista di sicurezza del lavoro
Di previdenza perché possiamo lamentarci la nostra previdenza ma non credo che al mondo esistano parlo dell'Italia parlo dell'Europa un sistema di sicurezza sociale più forte di quello che c'è in Europa
Siamo patrimonialmente sufficientemente forti
Prendiamo l'Italia che con lo scopo le statistiche in Italia il settanta per cento oltre settanta per cento delle famiglie ha l'ha una proprietà de di abitazione
Quindi non è soltanto alla ricchezza oggi governatore ciò le cifre del governatore che va a sentire satira va ricordato che la la ricchezza degli italiani e otto volte è sei volte il prodotto interno lordo
Di questa ricchezza tre quarti è fatta dagli immobili
E un quarto e fatto da ricchezza finanziaria la ricchezza finanziaria degli italiani subito al prodotto interno lordo
Le famiglie italiane risparmiano ecologici il quindici per cento del valore etico
E quindi accumulano ricchezza so bene che la distribuzione del patrimonio ai decisamente peggiore della distribuzione del reddito quindi non è che tutti risparmi al quindici per cento ma esiste un patrimonio immobilizzato
E non produttivo che è forte
Ed è giustificato da molti dall'incertezza
Ecco se andiamo a vedere il consumatore statunitense non credo che la distribuzione del reddito del patrimonio in America si è migliore dell'Europa
Non statistiche ma credo che ci sia siamo convinti che l'Europa una istituzione radio peggiore della nostra e quindi di conversione distribuzione patrimonio peggiore della nostra eppure il tasso di risparmio è quasi zero
E la spesa per consumo è relativamente più forte
Non sposo modello o l'altro però l'uno sicuramente è un modello che che genera più le più crescita Man di sicuramente
Più ineguaglianze il nostro produce molta incertezza e poca crescita ci sono errori da entrambe le parti io credo che li dobbiamo correggere
Vado rapidamente verso la fine
Di fatto perché ho fatto questo grosso discorso sull'Europa perché la politica macroeconomica ormai la fa l'Europa non non non è possibile immaginare che in Italia siamo in trasfusa pubblico si abbassano le tasse la nostra crescita dipende se ne facciamo questo da soli nella migliore delle ipotesi di a un piccolo contributo all'Europa una goccia in un mare che si che si perde è l'Europa che fa la politica
De economica può fare la politica della crescita della domanda come un tempo era l'Italia che la faceva e poi le Marche piuttosto che la Sicilia si agganciava questa ripresa ad esse l'Europa deve fare la politica ma anche economica e per farla
Ho sentito varie proposte anche Pietro Larizza l'ha suggerito di fare togliere infrastrutture dalla disavanzo io credo che sia siano tutte condivisibili
Personalmente io preferirei un'Europa un po'più politica c'è un'Europa nella quale magari il Consiglio dei ministri del Tesoro europeo si riunisce ogni tre quattro mesi facesse l'analisi del di del disavanzo pubblico europeo dei singoli Stati
E autorizzasse quello stato a quell'altro Stato appare un disavanzo più grosso o meno grosso sulla base della sua situazione ma anche e soprattutto sulla base di che cosa fare con quel disavanzo perché togliere le infrastrutture
Dalla disavanzo è bello salvo poi scoprire che la statistica mostra che infrastrutture sì l'autostrada Salerno Reggio Calabria ma anche e magari la spessa
A per festival anche se viene fatta un'altra perché la statistica la conosciamo come è fatta la statistica oggi ci consente di mettere all'interno di una società di vendere una quota di proprietà dell'ENEL l'interno di una società e dire che si è ridotto il disavanzo pubblico ed è giusto che è così
Gli altri Paesi hanno fatto lo stesso allora più che la statistica io sono uno statistico di origine a me piace di più la politica cioè i ministri si riuniscano e si impegnano e dicano che se l'Italia fa la Salerno-Reggio Calabria effettivamente può uscire fuori dal disavanzo se invece fa altre cose che non riesce a spiegare in un porcile poi disavanzo che non è riuscito a spiegarle in qualche maniera vedo un ruolo più forte nella politica economica
Mentre per converso i Paesi singoli devono essere all'interno di questo mercato di cui la politica economica fatta dall'Europa devono essere più competitivi come apriremo un altro discorso più competitivo comunque con l'istruzione con la ricerca con la capacità di produrre quei prodotti di alta gamma che oggi sono una fetta piccola di una piramide ma domani visto che la piramide
Dei consumi che ci saranno una fetta più grande grazie
Io come succede sempre quando si comincia a parlare si parla e poi
C'è il problema della organizzazione dei tempi il tempo raccomandato e di venti minuti
Per il relatori
Tempo raccomandare di dieci minuti per gli interventi che sono state programmabile naturalmente nessuno farà il controllore sono tempi negativi ci si affida all'autogestione interviene ora Bruno perché va bene Bruno trentenne parlamentare europeo prego
Ma io credo che bisogna partire da una constatazione
Convenendo io largamente con l'esposizione
Innocenzo Cipolletta
Che ha fatto giustizia di una serie che reca Turi a proposito della scelta
E l'unione monetaria da parte di un Paese così dietro gli equilibri finanziari come in Italia
Assumendo questo giudizio fino in fondo io penso tra parentesi che
Senza l'euro non so come avremmo reagito sul mercato internazionale a una crisi come quella Parmalat Mosca volte dal Parma
Bisogna tener conto che era qualche anno dall'introduzione dell'euro
E a un mese
Appena dalla decisione
Solenne dell'allargamento dell'Europa a venticinque nazione
L'Europa rimane nell'immaginario collettivo di un paese come il nostro ma non è solo un caso che l'italiano
Un centro di burocrazia
Lontano dai cittadini
E questo fa sì che mentre è in corso una battaglia politica per molti versi cruciali
Per molti versi simile a quella che ha accompagnato la decisione dell'euro
Una battaglia per l'unione politica nell'Europa
Così non viene sentite né percepito dai cittadini
Non viene visto con un momento decisivo della vita politica di un Paese non solo nell'euro
C'è qui una responsabilità serie io per classe politica
Di maggioranza di opposizione
Non siamo riusciti in questi anni
A far sì che la scelta dell'euro particolare
Di decisioni prese a a Lisbona
Per conseguire un'economia una scelta della conoscenza
Queste scelte sì o no papà facendo siano facente parte
Nell'agenda prioritaria del Paese
Ora il rischio è molto serio
Perché siamo alla vigilia di decisioni che avranno una ripercussione notevole negli anni a venire
Siamo di fronte ad un ad uno scontro politico che
Per fortuna non
Non coincide con le frontiere nazionali
Nei comuni di schieramenti politici
è uno scontro e un confronto fra le forze che credono
E si battono sia pure gradualmente per un'Europa federale capace di decidere
C'è chi considera questo traguardo comune
Per la pregevole lei degli attori
E si batte oggi
Decisamente per impedire si costruisca qualsiasi spazio in quella direzione
Si tratti della costruzione
Europea
Sulla base delle proposte definito della convenzione
Si tratti del
Possibilità di peggiorare ulteriormente il regime delle decisioni a maggioranza
Per esempio per esempio non consentendo
Un emendamento la maggioranza qualificata del lo stesso documento costituzionale
Una scena arriviamo alla decisione che tutti gli emendamenti negli anni futuri nella costruzione europea
Saranno decise ieri all'unanimità di venticinque domani ventotto Paesi noi condanniamo l'Unione europea non solo l'opposizione era alla paralisi
E alla senescenza e quindi
Ecco su queste cose è in corso un uno scontro politico che dicevo non coincide con le frontiere nazionali non coincide con le frontiere politiche e di schieramenti
Per chi vuole un'Europa più capaci decide che invece considera questo come la peggiore delle soluzioni possibili
Siamo consapevoli che
Fu dei temi come la costruzione europea
Sul governo dell'Europa dopo l'allargamento esistono ormai due schieramenti
Che coincidono almeno in parte con gli schieramenti che si sono determinati con intervento militare
Negli Stati Uniti della Gran Bretagna questo è un dato di fatto che ostacola non facilita la ricerca di convergenze
Anche se fra le forze che
Sostengono
Una soluzione federale per l'Europa vi sono anche chiaramente di parte dei popolari tedeschi
Ci sono dei dei dei deputati lavoristiche sono in quella direzione esiste cioè una un'articolazione molto forte
Negli schieramenti politici tradizionali
Come all'interno dei gruppi politici si può costatare
Allora
Di fronte a questo a questa situazione nelle amo essere cosciente che
Al momento della temendo che è un grande fatto politico in sei che apre le enormi potenzialità anche economiche sociali e all'Unione Europea
Nel rischiamo nel momento in cui diventano minoritarie
Per esempio le posizioni negli Stati che hanno aderito all'Unione monetaria europea
Dodici contro venticinque
Siamo di fronte al rischio di una paralisi molto serio
Di cui non c'è la percezione
Dire una facile battuta dicendo in questa campagna elettorale Unione Europea l'Europa e l'ultimo dei temi entra in discussione
D'altra parte
Credo che dobbiamo riflettere sul fatto che dietro le divergenze che sono emersi sulla politica estera e di sicurezza
Sulla politica di cooperazione internazionale
Sulle politiche verso i Paesi del sud del mondo
Sulle la necessità di agire con una sola parola una sola linea nelle grandi organizzazioni mondiali
Dietro queste divergenze
Sì a un dato di fatto e cioè un modello sociale
Sempre più risarcitorio
Non non agganciato a una politica economica vere e proprie
Una politica economica comune che pure sono assumere per esempio la piena occupazione con un suo obiettivo
Non con un problema di assistenza ai disoccupati
E in questo contesto
C'è una moneta unica
Senza un governo collegiale l'economia della stessa zona euro della sola trova
La commissione europea diventa in questo contesto garantire
Ceca
Meccanica
Di un patto di stabilità
Che rimane in sospeso da assolutamente neutrale sulla questione dello sviluppo
Le cose a cui accennava Cipolletta
C'è nel patto di stabilità il vincolo del tre per cento
Di deficit di bilancio sul PIL da non superare
Non c'è nulla sulle strade da percorrere per realizzare questo obiettivo
E quindi non c'è nessuna distinzione
Fra politica degli investimenti e politiche de di alimento di incentivo ai consumi non c'è nessuna distinzione fra strategie d'investimento in aumento della spesa corrente
In questo modo il vero
Il vero attore politico che vedono i loro diventa la Banca centrale europea
Una un'istituzione federale
Che però non hanno il fronte del sì un interlocutore politico
Giustamente si è detto scelto il tutor che a Lisbona
Nel due mila è stato fatto uno sforzo molto seria
In una direzione importa
Che poteva segnare una svolta nella politica economica di tanti Paesi aderenti all'Unione
Uno sforzo molto serio e impegnativo
Ma con un obiettivo
Un foglio di rotta senza motori
Senta strumenti
E quindi come rileva il comunicato
Degli esperti nominato dalla Romano Prodi e in questi giorni prodotto un primo rapporto di Dominique Strauss-Kahn
Il pilota ed economico della zona Euro non è assicurato dato che manca un'autorità di bilancio sovranazionali
Il passaggio ad una strategia di innovazione definita Lisbona resta così lungo Toppi io
Un pio desiderio per mancanza di strumenti capaci di mettere in opera questa strategia
A quello si può aggiungere che questo regia del resto è largamente disattese anche nei singoli Paesi alcuni singoli Paesi fra i quali apre qualità in questo modo nell'obiettivo di Lisbona
In direzione della ricerca nella formazione lungo tutto l'arco della vita delle e
Pensioni
Rimane una lettera morta fino a quando non si troveranno le strade per trasformare il Napoli ti porterà
Sono riflessioni amare che dobbiamo fare quando ascoltiamo un presidente della Confindustria
Il rapporto che ha fatto Luca di Montezemolo
Tappezzare
Ma interrogandoci vediamo qualche spettatore dalla povertà riferimenti veramente le scelte con quel rigore il comunque il senso delle priorità
Non è in questo modo
E si esce dalle difficoltà
Non si riesce quindi
Da questo Cul di sacco
Senza costruire un motore che appunto consente di percorrere nuove tappe verso l'unione politica
Soprattutto nel momento in cui avviene il processo di allargamento
Con un'unione monetaria minoritaria
Che quindi non può aspettare
Che Cipro sia d'accordo con le decisioni dei dodici Paesi che oggi costituiscono l'Unione monetaria
Non si può immaginare
Uscita dalla paralisi
Senza appunto la costruzione di un motore che consente di percorrere nuove tappe in direzione dell'unione federale
è certamente importante della la battaglia alle pressioni delle esperienze che sono in corso
In materia di politica estera e di sicurezza e di cooperazione internazionale
Anche se non dobbiamo
Sottovalutare il fatto che gli ostacoli sono ancora molti
Nel momento in cui prevale su queste materie la decisione del voto all'unanimità
Forse
Il ferito da tirare per sbrogliare la matassa
Nella cooperazione rafforzata nella zona
è una scelta che rientra negli stessi limitatissimi risultati
Nella Conferenza di inizia
E consentirebbe intanto di creare nell'Unione monetaria europea
Un governo politico
Capace di indirizzare verso una strategia di crescita e di coesione sociale come quella di Lisbona
Gli orientamenti delle politiche economiche nei singoli Paesi
Le regole dell'Unione monetaria
Sono oggi fissati nel patto di stabilità
Cioè da un patto comuni abbia di Romano Prodi sostanzialmente stub e non distingue non è in grado di distinguere è una politica di sviluppo degli investimenti sulla strada di Lisbona una politica di aumento della spesa corrente o di puro incentivazione dei consumi
Ecco cosa vuol dire costruire un motore
Vuol dire per esempio adottare una norma di flessibilità assoluta nel governo del Patto di stabilità vite
Assumiamo un po'il tre per cento
Una strada può essere quella di escludere non solo le infrastrutture ma gli investimenti in ricerca e innovazione formazione
Dal calcolo del deficit di bilancio tollerabile vi è un'altra starà possibile resa possibile dall'esperienza di questi anni
In cui di fatto
Per forza di cose
Sì ha adottato una una gestione flessibile del al patto di stabilità
Ti scorre per tre anni questo è il periodo di fatto
E si tratta si sono attribuiti
Paesi come la Germania nazista e
Allora non si potrebbe proprio
Nel fissare un una gestione flessibile del Patto di stabilità per esempio un anno due anni tre anni
Marina Rei questa correlazione con una politica di investimenti sulla linea di buona
Chi ha fatto una politica di investimenti sulla Lisbona convalida condanna
Dalla dalla Commissione europea
Ha la possibilità di avere la maggiore dilazione
Il bilancio dello Stato
In questo modo si eviterebbe anche l'inconveniente di cui parlava Cipolletta cioè il fatto che fra le infrastrutture
Si possono anche considerare certi avvenimenti Criville dopo l'organizzazione di convegni no parliamo delle infrastrutture Lisbona
Che quelle sulla comunicazione
Trasporti e telecomunicazioni parliamo vero il finanziamento della ricerca per raggiungere un obiettivo pari al tre per
Nella rete nazionale parliamo di una politica della formazione permanente
Che trovi nella scuola in nuovi rapporti tra scuole impresa durante i suoi pilastri fondamentali parliamo dell'invecchiamento attivo e cioè di un limite di un aumento nella popolazione
Che possa essere in contrasto
Alla riduzione delle risorse
Per i pensionati
Questo è il senso allora
Nella proposta che appunto in quel documento in quel rapporto
Presentato da Dominique Strauss-Kahn
La raccomandazione numero uno
Quando questa prevede l'istruzione Direzione
Per l'Eurogruppo
E il conferimento all'Eurogruppo di vaste competenze in materia di gestione economica Dronero
L'Eurogruppo diventerebbe così dice Strauss-Kahn test così il ministro colleghi allievi finanze
Nella zona
Questo sarebbe la strada che consentirebbe alla zona euro intanto
Come cooperazione fra Stati aperta a tutti i
Di potersi presentare con una sola voce nelle grandi istituzioni mondiali del Fondo monetario internazionale nella prevenzione mondiale del commercio
Nelle obbligazioni internazionale del lavoro nella Banca mondiale
Li delineando una linea di cooperazione economico nei paesi del sud del mondo fuori dal protezionismo di cui parlava anche circoli
Dimentichiamo mai
In Europa con la politica di rigore comunitaria
Io occupare quasi il cinquanta per cento del bilancio della comunità
Noi diamo un dollaro al giorno all'ONU per italiana
Ed è
Il minimo vitale per molta gente
E lì nel Terzo Mondo
Da qui occorre partire
Spero di avere rispettato i tempi
Per costruire otto dell'Unione nell'unione politica
Il motore aperto all'adesione di tutto il
Un motore compatibile al limite anche qualora la costruzione non fosse approvato
Queste secondo nell'avanguardia aperta a tutte le adesioni che permette di rimettere in moto il cammino verso l'integrazione politica nell'Europa tenendo aperta la strada
Sempre aperta la strada
Verso il conseguimento nell'obiettivo finale io ho semplificato incontrato il lavoro un accordo
Un'intesa
Sul dal punto di vista delle prospettive che io se lascia perplessi lascia aperta la possibilità di ulteriori sviluppi
Per me è un contratto brutto incontrato che appunto per cui si preclude un futuro
Come c'è il rischio oggi per la Costituzione europea
Qualsiasi strada aperta verso il futuro invece rappresenta un fatto con tutti i limiti più può avere rappresenta un fattore di crescita
Grazie
Perfetto nei tempi previsti
Raccomando di nuovo l'autogestione per dieci minuti interviene ora dottor Ferdinando Nelli feroci ministro plenipotenziario Ministero Affari Esteri subito dopo interviene
Bocchini presidente Confagricoltura prego la parola Nelli Feroci
Lei Gatto presidente la ringrazio dell'invito a intervenire oggi
L'intervento che mi ha preceduto dell'onorevole repentini autorizzare
A svolgere alcune considerazioni che vanno un po'al di là e oltre il tema specifico del convegno di oggi so che si parla soprattutto di euro e di patto di stabilità
Ma mi permetterei di arrivarci attraverso un percorso nel portafoglio alcune rapidissime riflessioni sul contesto generale nel quale oggi si trova l'Unione europea
Vuole cominciare da alcune riflessioni sull'allargamento siamo a pochi giorni dalla data del primo maggio quale abbiamo celebrato
Quella che probabilmente giustamente è stata definita come la politica il maggiore successo dell'Unione la politica esterna di maggiore successo dell'Unione in questi ultimi anni
Ingresso cioè nell'Unione di dieci nuovi Paesi otto dei quali appartengono all'aria al centro
Dell'Europa centro-orientale
E già di per sé la testimonianza il fatto che questi Paesi abbiano negoziato per dieci anni quasi abbiano accettato di sottoporsi a sacrifici non indifferenti
Per raggiungere questo traguardo grosso obiettivo dell'adesione all'Unione europea è una straordinaria testimonianza del successo il processo di integrazione europea
Ha avuto un generale in Europa
Conferma la straordinaria attenzione lo straordinario interesse con il quale questi Paesi hanno seguito il modello di integrazione
E hanno poi chiesto di potervi aderire però non c'è dubbio che l'allargamento oggi ci pone di fronte l'allagamento di queste dimensioni con queste caratteristiche ci pone di fronte a delle sfide straordinario
Ed è su queste che vorrei rapidissimamente soffermarmi la prima soltanto per accennarla perché è un tema che di per sé è un po'più estraneo alla oggetto del nostro convegno di oggi il problema dei futuri confini dell'Europa il problema delle prossime tappe dell'allargamento sappiamo che abbiamo negoziato in corso con Bulgaria e Romania che dovrebbe concludersi con l'adesione di questo ripete al due mila e sette abbiamo la Croazia e la Turchia
Che sono all'inizio di un processo che dovrebbe portarli presto
A un vero e proprio negoziato di adesione abbiamo un problema di ridefinizione dei nostri rapporti con i nuovi vicini dell'Europa allargata
Ma questo ripeto è un tema che io mi limito unicamente ad accennare perché apre la problematica di enorme interesse ma un po'estranee al tema di oggi ma su due punti invece io vorrei svolgere qualche considerazione perché queste mi sembrano effettivamente si più collegate
Al tema di oggi dapprima riflessione riguarda
La ridefinizione delle priorità d'azione dell'Unione allargata è un tema che è di fatto è sul tappeto
Ed è oggetto di fatto di negoziato anche se per ora se ne parla poco
In coincidenza con la ridefinizione delle prospettive finanziarie dell'Unione per il periodo di programmazione due mila sette due mila tredici
Si tratta cioè di andare a decidere insieme in un contesto in cui le decisioni sono molto più difficili come è stato detto giustamente ha vinto perché opereremo a venticinque e sulla base della regola del consenso
Di quante risorse finanziarie deve dotarsi di bilancio dell'Unione allargata e come andiamo a distribuirle come andiamo a spalmabile sulle principali politiche di spesa
è ovvio che questo è un tema che da solo richiederebbe ben più di una sessione di studio e di riflessione ma mi sembra che questa sede sia particolarmente appropriata per cominciare ad accennare una rete
Una
Una prima analisi critica e mi preme segnalare in questo contesto che siamo sottoposti a fortissime pressioni da un fronte consistente ormai di Bain sette paesi non tra i minori
Che premono per un forte contenimento
Della spesa comunitaria per un forte contenimento delle risorse che verranno messe a disposizione delle politiche dell'Unione
è un fronte per noto ormai nel gergo degli addetti ai lavori come il fronte dell'uno per cento
E che vede schierati i principali contribuenti e i principali contribuenti netti
L'Italia si trova in una situazione particolarmente difficile in questo negoziato ed è bene sottolinearlo fin dall'inizio perché l'Italia al tempo stesso il terzo contribuente e strutturalmente da qualche anno da qualche anno il terzo contribuente netto
E rischia di vedere aggravata pesantemente la sua foto
Storia di contribuente netto in una prospettiva di Unione allargata ma è anche un Paese importante beneficiario di politiche comuni cito fra tutte la politica di coesione
Perché la politica che rischia questo è un punto sul quale è bene che siamo tutti consapevoli che rischia di fare le specie
Soprattutto nei paesi vecchi membri soprattutto nei paesi come l'Italia
Che hanno segnato dei progressi innegabile
Nel performance economica delle regioni che erano beneficiarie dei fondi strutturali
La commissione articolato una proposta che ci vede sostanzialmente d'accordo quanto all'articolazione delle priorità con una forte enfasi
Sulle politiche di sostegno della Strategia di Lisbona
Però dobbiamo essere consapevoli che ci troveremo nei prossimi mesi nei prossimi anni fino al momento decisivo dell'accordo in una complessa e difficile situazione negoziale
Per la quale per far fronte alla quale sarà necessario mettere
Appunto una posizione nazionale compatta coesa del tipo di quella che siamo riusciti a definire per la riforma delle politiche strutturali in modo da difendere al meglio l'interesse nazionale in questo negoziato
Ho citato questo e non posso farlo in maniera incidentale perché il tempo a disposizione molto ridotto perché vedo
Una volta concluso il diavolo felicemente il negoziato sul Trattato costituzionale come il principale il più complesso è il più difficile dei negoziati cadremo affrontare nell'ambito dell'Unione allargata
L'incidenza complessiva la bilancio dell'Unione
Sulle
Capacità potenzialità di crescita dell'economia dell'unione è relativamente modesta
Le potenzialità redistributive di un bilancio che si attesta intorno all'uno virgola
Oggi più o meno virgola zero qualcosa in un futuro forse virgola dieci o virgola quattordici se seguiamo
Le proposte della commissione del prodotto lordo complessivo dell'Unione non può che essere limitata ma non c'è dubbio che qua il sì di alterazione qualsiasi modifica andiamo a introdurre dei meccanismi di funzionamento di alcune significative politiche comuni
Va a toccare interessi sostanziali di Paesi come l'Italia che ne hanno beneficiato in misura significativa negli anni passati
Il secondo punto su cui volevo un attimo accennare prima delle mie rapidissime considerazioni su guerre Strategia di Lisbona che vedere con il Trattato costituzionale le prospettive di questo negoziato
Ne parlo vedono segue direttamente credo che possa essere utile visto che è stato qui evocato sia pure incidentalmente
Fare un accenno alla
A quello che ci aspetta nelle prossime settimane voi sapete che dopo
L'impasse che avevamo registrato nel Consiglio europeo di a dicembre per prefetto di una serie di blocchi e di veti contrapposti
Grazie soprattutto agli eventi spagnoli undici marzo
Elezioni governo Zapatero la scelta di far cadere la pregiudiziale su un punto qualificante del negoziato
Si è rimessa in moto a partire dal marzo scorso una nuova dinamica negoziale che oggi ha consentito alla presidenza irlandese di rimettere
In marcia un negoziato che era stato accantonato dopo la scadenza del dicembre scorso
Ci sono delle ragionevoli
Dei ragionevoli motivi per essere prudentemente ottimisti oggi sulla possibilità di una conclusione positiva al Consiglio europeo del diciassette e del diciotto giugno prossimo
Però la prudenza d'obbligo
Perché ancora non tutti i nodi sono soldi
Restano delle incertezze ancora sul trittico di problemi istituzionali che erano e che continuano a rimanere oggetto di negoziato la composizione della Commissione della commissione
La questione della estensione della voto a maggioranza qualificata cioè in altre parole in quanto per quante disposizioni per quanto in materia sarà possibile ottenere ancora alcuni progressi nel passaggio dall'una mite dall'unanimità alla maggioranza qualificata e la questione del sistema di voto
Stiamo lavorando
Con la presidenza irlandese in contatto con gli altri partners per cercare non solo di raggiungere
Un accordo ma anche perché quest'accordo sia un accordo all'altezza delle aspettative perché sia l'accordo di qualità perché se un accordo di alto profilo di alto profilo e che perché sia un accordo che si discosta il meno possibile da quelle indicazioni che c'erano state fornite
Dalla convenzione che aveva elaborato il progetto originario
Però
Vorrei dire subito qui riprendendo delle considerazioni che eroga Pedace nate nell'attore che hanno parlato prima di me che probabilmente questo Trattato costituzionale quand'anche venisse approvato non risolverà i problemi di governance dell'unione
Allargata non dobbiamo farci a mio avviso questo un parere molto personale eccessive illusioni
Non solo come ha detto l'onorevole Trentin non abbiamo affrontato non siamo stati in grado di affrontare quel nodo che si avrebbe potuto consentire al trattato legittimamente di chiamarsi costituzionale cioè
La possibilità di rivedere le disposizioni con un meccanismo diverso dall'unanimità ed alla ratifica dei parlamenti nazionali
Ma
Restano pur sempre molte le ombre i dubbi sulla capacità di funzionamento delle istituzioni europee anche se riformate
In un contesto a venticinque dico questo perché evidentemente saranno più forti inevitabilmente le tentazioni che già abbiamo sperimentato nei mesi scorsi
Per la costituzione di gruppi pionieri di direttori di gruppi ristretti di geometrie variabili sono tutte ipotesi nelle quali il nostro Paese è a rischio per il nostro Paese dovrà conquistarsi faticosamente
La posizione che gli spetta di essere presente di prima in prima linea
Ecco non vorrei sembrare eccessivamente pessimista ma in questo mi ritrovo d'accordo con l'accenno che aveva fatto onorevole Trentin sia pure riferito esclusivamente al tema della politica economica e del
E della gestione dell'Eure della strategia di Lisbona si concludo dicendo che effettivamente dovremmo attrezzarci sempre di più
Per muoverci con agilità in una situazione in cui sarà se non inevitabile molto verosimile che si sviluppino iniziative in gruppi ristretti
Quanto all'euro
Io mi limito unicamente a riprendere
Un valutazione che è già stata illustrata sia dal dottor Cipolletta che dall'onorevole trentina
Sulla bontà del
Sulla giustezza della decisione non mi sembra che ci siano ombre di dubbio
Il problema che si pone oggi è un problema di come
Rendere più gestibile il patto di stabilità
Come evitare che il patto di stabilità diventi una camicia di forza
Che costringe i nostri governi
Però
E quindi il la vera difficoltà fine dobbiamo affrontare quella di impostare una riforma
Che non ci penalizzi
E lo dico perché le molte ipotesi di riforma di cui si è parlato sono ipotesi che fanno riferimento ad un criterio distintivo che quello del debito consolidato a proposito del quale l'Italia si trova nella peggiore posizione
Ultima considerazione presidente poi
Mi taccio
La strategia di Lisbona
è ottima è una strategia che ha individuato obiettivi sui quali è difficile dissentire
Oggi noi siamo a un bivio dobbiamo renderla credibile
Dobbiamo fare in modo che
Da queste dichiarazioni di principio si passi a fatti concludenti e risultati concreti la strategia di medio termine del prossimo anno è un'occasione che non possiamo mancare
Grazie
La parola d'Augusto Bocchini presidente di Confagricoltura al quale in quanto con lei che nel passato tiene bene senza problemi un'altra intenzione anche perché parlo solo come presidente del
Tutto ma io sono d'accordo
Relativamente discorso del valore dell'euro con quello che ha detto l'amico Cipolletta cioè nel nostro Paese abbiamo perso molto tempo per analizzare i motivi del degli aumenti dei prezzi delle problematiche
Relative a una sorta di inflazione indotta dall'adozione dell'Euro secondo me e lo dico con tranquillità perché ritengo di far parte di una categoria di imprenditori che non hanno responsabilità
Sulle problematiche di aumento dei prezzi quindi lo sottolinea secondo me siamo entrati nell'euro pensiamo ai nostri problemi economici consenso dello stato consenso dell'economia e pensiamo a utilizzare
Una crescita economica
In maniera concreta invece di fare la caccia
Alle stride che è uno sport abbastanza abbastanza diffusa
è evidente che che in una situazione di stagnazione mondiale
Ecco una ripresa poi che ad oggi non vede l'Europa in in pole position ha creato anche dei problemi relativamente alla riforma del mercato del lavoro perché
Se
Le positivi le positività interni alla riforma del mercato del lavoro evidentemente sono state fortemente annacquate dalla situazione dalla situazione dell'economia
Ma secondo me in questa situazione si inserisce anche la carenza di dibattito su alcune tematiche estremamente importanti
E io ne sottolineo tre il discorso del bilancio dell'Unione Europea
In sei Paesi che chiedono
Il Bilancio all'uno per cento la Commissione che parla di un bilancio all'uno virgola quattordici con possibilità di tetto massimo all'uno a ventiquattro
Ma come si sta considerando in Italia il problema che con il bilancio all'uno per cento
Del PIL i fondi strutturali
Praticamente finiscono per il nostro Mezzogiorno e quando ci sarà l'allargamento alla Romania e alla Bulgaria non parliamo poi si entrerà anche la Turchia automaticamente prima con Romania Bulgaria potrebbe rimanere solo la Calabria
E poi addirittura neanche la Calabria abbiamo stiamo pensando a come realizzare il phasing out
Ci rendiamo conto che alcuni mezzo giorni di altri Stati membri penso per quello che concerne il Regno Unito al Galles soprattutto alla Scozia l'Irlanda
A quello che ha fatto la Spagna il Portogallo e la Grecia che il dualismo la dicotomia tra nord e sud
Non ha visto ridursi
La forbice
Eccome insieme o di uscire da questo da questo discorso
Secondo me c'è una sottovalutazione molto forte di questo tipo di problema
E non si può neanche uscire con quello che secondo me è un luogo comune dicendo che l'incidenza
Del della quota destinata al bar getta agricolo troppo alta siamo partiti negli anni settanta con
E poi fino agli anni ottanta con un settanta per cento Vinci di incidenza nella proposta della commissione arriviamo a regime alla due mila e tredici a trentacinque per cento
E non lo dico perché il mio mestiere è quello di fare un'imprenditrice di fare l'imprenditore agricolo e pro tempore faccio anche il presidente di Confagricoltura lo dico perché
Secondo me non si considera che la spesa agricola
Una insieme a quella per la pesca e fa parte delle uniche due politiche esclusivo dell'Unione Europea noi non riceviamo niente né dallo Stato
Né dalle regioni se non in forma mediata
E poi ecco secondo me c'è una questione di di nominalismo su questo discorso
Io sono assolutamente d'accordo e da sempre ho fatto una battaglia perché la spesa agricola non sia assistenziale
E sia una spessa di impresa in cui si si è in cui ci sia una ricerca ci sia una forte innovazione e si e si venga anche incontro alle esigenze del Paese dal punto di vista ambientale e di gestione e di gestione del territorio
Ma pensare che su questo su questa spesa sono state caricate delle inefficienze sconvolgenti
Di cui abbiamo visto negli ultimi negli ultimi tempi anche delle ricadute sul sistema agroalimentare che sono realmente sconvolgente e allora se la spinse a deve essere per le diseconomie assolutamente d'accordo
Ma pensare di costruire nel momento dell'allargamento uno sviluppo puntando soltanto su alcuni settori e non come hanno fatto tutti i più grandi paesi industriali del mondo
A partire dagli Stati Uniti d America d'America che hanno fatto la politica assolutamente agricola assolutamente espansiva mi sembra fortemente riduttivo io non ho mai considerato diseconomie
Sia pure pesantissime di altri settori il sono per una globalizzazione crescente idee qua bisogna intendersi sul termine
Crescente ed equo che sono degli dei aggettivi temperamenti il concetto di fondo sui quali siamo assolutamente d'accordo quindi pensare a un'Europa che diventa venticinque contraendo i fondi senza nessuno tra cui il nostro Paese che dice per esempio
Regno Unito che la famosa concessione alla signora dai cerca per far per fare essere il Regno Unito di minor contribuenza netta mi sembra assolutamente superata io non voglio incorrere nella Campanella della mia collega Francesco Santoro ma ritengo che il dibattito debba essere probabilmente non per come si è svolto come si è svolto oggi assolutamente ma in genere per come si svolge nel nostro Paese molto più equilibrato molto più approfondito con un senso dello Stato e dell'economia in tutti in tutte le sue componenti molto più approfondito soltanto in questo modo potremo pensare ad avere un Europa grossa grossa occasione di crescita e di sviluppo e dico pure che rimango altrettanto attonito sul fatto che il dibattito sulla Costituzione europea sia abbastanza fermo quali saranno le regole dei Governance
Della futura Europa
è un pochino
è un elemento di incertezza molto forte e quali saranno i sistemi di voto quali saranno i sistemi di maggioranza e quali saranno i ruoli delle istituzioni
Che questo non sia stato risolto qualche problema Merleau-Ponty che non vuol dire che non sono europeista e anzi sono assolutamente europeista il che non vuol dire che e non voglia una crescita sui due pilastri dell'innovazione
Della ricerca scientifica e della formazione e degli obiettivi di Lisbona che vanno assolutamente raggiunti nella crescita dell'occupazione ecco l'unica cosa che mi dispiace e chiudo con una battuta che del mio amico Spallanzani Spallanzani
Disse diceva spesso quando era presidente
Della Confartigianato che ogni tanto si legge sul giornale c'è stato un attentato con una bomba artigianale
E allora Spallanzani dice perché ha fatto pochi danni perché le bombe industriali sono meglio perché fanno un'ecatombe ecco non parliamo dell'agricoltura in questi termini con un rispetto forte per tutti i settori dell'economia e con un forte senso dello Stato grazie
Non li ha visti in un pozzo
Sì moralmente a attacca
Trentasei giorni
La tara OLAF Savino Pezzotta segretario generale della CISL
Il giardino c'è un
Un po'di malessere ad essere qui
Perché noi stiamo qui a discutere di un terreno proprio importante
Ci stiamo scambiando opinioni
Vicenda che cose interessanti
Ci mettiamo tensione passione ma nello stesso tempo siamo costretti
Ad assistere una campagna elettorale che elegge il Parlamento europeo dove si parla d'altro
Cioè io assisto a tutte 'ste tribune dove l'Europa no cioè
Si litiga su tutto
Ci si insulta la grande rete adesso questa è una grande novità chi ha più insulti probabilmente avrà più voti basta saperlo ci attrezziamo
Però l'unica cosa che manca questa campagna elettorale legge del parlamento europeo era uno
Mi sembra veramente che possa potremmo chiudere il libro andarcene a casa perché se coloro che devono andare in Europa a discutere delle questioni che stiamo discutendo noi oggi
Discutono d'altro probabilmente neanche i nostri discorsi sono un po'per fra amici sempre una cosa buona è ottima ma che non cambia tanto così però questo vino virgola
Poi ci lamentiamo perché la gente non attenzione in una passione non ha voglia vede l'Europa come una cosa distante e magari l'aveva anche un po'nemica
Dalle mie parti qualcuno oltretutto ne parla come una nemica rispetto alle questioni che noi abbiamo sul tappeto
Ecco perché credo che probabilmente ne sarebbe invece di fare tanta convegnistica
Cioè deve fare altre cose perché se il clima è questo i nostri discorsi poi vengono mediati scuola media che in atto dei netta diminuzione
Perché non si capisce poi come e quando i cittadini che andranno a votare uno terranno per scegliere
Il la Casa delle Libertà i triciclici credo Berlusconi Prodi non decideranno chi scegliere chi va in Europa per quale motivo va in Europa questo non lo vogliamo sapere e ce lo dobbiamo anche dire con estrema onestà
Eppure
Di argomenti ce ne erano perché negli ultimi cinque anni il processo di integrazione europea
Ha raggiunto rende traguardi
Noi che siamo non più giovanissimi probabilmente erano traguardi che non avremmo mai sperato
Faceva un parte dei nostri sogni di gioventù
In particolare credo che i traguardi importanti siano la realizzazione sicuramente l'unione monetaria della moneta unica
E la riunificazione dell'Europa a venticinque due avvenimenti che dimostrano che il processo
Può rallentarsi ma irreversibile
E
So e queste però sono due elementi che portano in sé delle grandi scrive mettono i in evidenza tutta una serie di fragilità Civita che sono largamente riconducibili
All'incapacità dell'Europa di darsi obiettivi praticabili di rilancio dell'economia reale consentivano anche prima
Di qualità dello sviluppo e di equità redistributiva
Proprio per questo che è il momento di non abbassare la guardia ma avendo con la freddezza dal iniziale
Sapendo anche che non deve abbassare la guardia perché nessun progresso umano e civile può essere realizzato senza crescita e sviluppo
Anche qui probabilmente
Sono buone affermazioni perché si coglie
Si diceva un una crescita di incertezza dentro la la dimensione sociale o dentro la gente
Ma probabilmente la crisi incertezza legata anche dall'assenza di una volontà che indichi in tempi non biblici quali sono gli obiettivi da raggiungere perché quando ci sono obiettivi da raggiungere e quando questi sono chiari le incertezze anche quando c'è da metterci qualcosa pur sempre di meno
E però è quello che lei quello che si vede che il proprio gli strumenti che dovrebbero sostenere il rilancio dell'economia europea oggi purtroppo frenano la crescita
E se non muta che potrebbero pregiudicare addirittura le ulteriori scelte
Noi cominciamo dall'euro come indica il titolo di questo convegno ma con il sindacato mi abbiano
Fortemente voluto rendere nell'unione monetaria
Prima voluto perché abbiamo creduto di colore politico economico
Dell'euro
E se non avessimo creduto nel valore politica economica non avremmo potuto accettare
Un decennio di rigore salariale no
Moderazione salariale
Che evoca un elemento di restrizione ma ti ricordi
Pertanto di politica dei redditi di attenzione i circuiti virtuosi
Quello che abbiamo fatto dentro un quadro di
Strategie conservative che oggi sembrano esser tornati di moda da Montezemolo al governatore dalla Banca d'Italia
E finalmente non siamo su solo più come sindacato a gridare concentrazione concertazione Pozzi mi sembra gli unici che dicano di no sul quelli che si dovrebbe aiutare a farlo ma questo è una questione che vedremo antincendi
E nessuno meglio dei lavoratori italiani si è fatto carico in prima persona
Di aggiustare le nostre politiche macro economico all'obiettivo della moneta unica il sempre dimenticato che siamo nati a spiegare alla gente
Bisognava pagare una tassa per l'Europa che bisognava cambiare il sistema delle pensioni e siamo andati noi spiegano e perché è facile dire di forma qui dentro
Un'altra cosa è andare a dire che bisogna cambiare tra
Così adesso ti cambia le pensioni perché avevo una importante
E questo rende il sindacato l'ha fatto e non è che abbia generato elementi di interpreti
Anche quando ha chiesto di fare dei sacrifici
AN accelerate invece elementi litici altezza di sicurezza perché si sapeva il perché si faceva oggi l'incertezza e data perché non si sa il perché si chiedono alcune cose
Questo è l'elemento su cui anche qui noi dovremmo riflette è per questo che noi possiamo rivendicare ottiche l'obiettivo che la moneta unica è servito servita rilancia
è servita a tante cose è servita probabilmente a difendere
La situazione economica italiana in un momento di i grandi cambiamenti
Di grandi turbamenti con me Cirio Parmalat e cose di questo genere per fortuna la moneta unica ha fatto da scudo
Per cui non può essere in discussione l'importanza delle ma l'uso che ne è stato fatto lungo il periodo di transizione
Dalla
Da quando si è passati dalla moneta nazionale alla moneta europea dove è mancato diciamo un governo della tradizione che si affida e l'affidarsi ha fatto sì che chi poteva ci si arrangia che è poi l'elemento credo che sul testo in questi ultimi in questi ultimi anni
E poi qui abbiamo discusso tanto di veicolazione in reale inflazione percepita abbia inventato tanti termini dato vero e che una mancanza di governo della transizione dalla moneta generato
Diciamo elementi distorsivi per quanto riguarda l'apprezzi pertanto per quanto riguarda la distribuzione dei redditi e tutte le questioni che ho dieci Troiano
Di fronte con il sindacato che può generare anche nella nostra base alcuni ripensamenti o riflessioni negativo rispetto una scelta che noi in termini macro giudicheranno positivo
Ora lei ora potrebbe anche essere un grande strumento di sviluppo di relazioni esterne
Solo se fosse accompagnato da politiche adeguati che neve valorizzino
Il suo potenziale significato politico
Perché in molte aree contigue all'Unione Europea la monnezza una moneta come questa non è disprezzato
Ed è un elemento che potrebbe favorire molte cose in tanti in tante aree più apprezzata rispetto allo stesso allo stesso dollaro e pertanto potrebbe veramente essere uno strumento di sviluppo e di relazioni esterne
Perché sembra in molti casi che lei ora chi ha più significato politico fuori che dentro la stessa unione
Teatro queste possono sembrare considerazioni indegno sommarie e probabilmente lo sono
Ma indicano che tra le differenti politiche europee non c'è coerenza sufficiente e ciò può far danno anche avevano dell'Europa nel mondo e non solo in sviluppo all'interno dell'unione europea
Allora c'è l'esigenza dentro l'Unione europea di fare una vera politica ecco economica comune per lo sviluppo
Perché ci sono le condizioni le potenzialità ci sto
Solo se le scelte dei governi uccisero un po'da quelle logiche mio Pd risparmio di giusto ritorno
Che ancora sottostanno ai negoziati sul bilancio comunitario finendo per inquinare anche le altre decisioni politiche istituzionali
E credo che sarebbe opportuno ci vorrebbe un vero rilancio comune
Cioè fino a cambiare nella mentalità con cui ci da John in grado di intervenire in modo consistente
Sulle grandi scelte di sviluppo
Senza costringere
Gli stati membri a venire meno rigore e che hanno
Perché allora bisogna veramente rafforzare questa idea del bilancio comune chiedendo anche qualche strumento istituzionale in più
Facendo assumere qualche decisione più collegiale cooperativa ai vari ministeri
In ordine a quello che bisognerebbe anche forse tentare di recuperare in una situazione di questo genere qualche intuizione del passato come quella
Che aveva lanciato a suo tempo Ezio Tarantelli di creare un fondo europeo per promuovere iniziative riqualificazione dell'occupazione attraverso un contributo simbolico
Dei lavoratori e dei cittadini questo potrebbe essere un'altra delle cose che si potrebbe vantare per determinare una partecipazione più più attiva eccome anche qui io credo qualche elemento di revisione di aggiustamento dico perché di questo si tratta proprio per fare uscire
Per usare una frase di Prodi il patto di stabilità dalla sua stupidità
Probabilmente servirebbe che fosse governato e che pertanto con qualche elemento di allentamento col operativamente Lecciso
Dai governi su temi come quelli che ho sentito qui sull'innovazione sulla ricerca sulle forme sulle risorse umane ma penso anche per le aree più deboli
Perché è vero che l'allargamento è una potenzialità è vero che l'allargamento procreare delle condizioni di stile pertanto di sviluppo maggiore può allargare il mercato pertanto determinare nuove più larghe opportunità ma è altrettanto vero che noi arriviamo all'allargamento
Senza io l'ho perdonato
E dove sono le politiche per il Mezzogiorno che preparavano per l'allargamento
Lo diceva stamattina relazione del governatore che che si è speso meno delle altre volte
E proprio in una prossimità di una necessità che noi avremmo dovuto cercare di ha raggiunto
Crescere di più le aree deboli in modo da non essere dipendenti dalle con dalla dei fondi strutturali perché questi si sarebbero poi spostati verso altre altre armi
Credo che il tempo per recuperare questo ci sia ancora basta che così come tutti dicono si riapra un confronto vero sia a livello europeo tra i governi ma anche nei confronti della Confederazione europea dei sindacati o delle altre forze della rappresentanza europea proprio per determinare delle scelte coerenti ed efficaci
La parola a chiede giro danzatori direttore della rappresentanza in Italia della Commissione europea poi Guglielmo Epifani segretario generale della CGIL
Grazie
L'invito
Dirò alcune cose sul tema del dell'incontro e poi anch'io ho fatto il ministro le riconosciute fare alcune considerazioni anche
Di carattere più generale sul stato del dell'Unione europea non stammi evidentemente fa una valutazione sul sul va dove del cose lei vuole e poco troppo forte
Quello che vorrei dire che per quanto riguarda l'Euro
E che è stato detto dal resto anche dall'onorevole Trentin
E che quello che manca nell'Unione economica e monetaria e il pendant politico cioè bisogna che l'euro sia più forte non dal punto di vista nel suo ruolo sui mercati
Bisogna che la voce più forte dal punto di vista del governo dell'economia che deve stare dietro dietro Leo quindi
Direi che se qualche cosa si dovrebbe dire se non ci dovessi dire sull'Euro piuttosto che stare a discettare sul responsabile responsabilità
Che certamente non appartengono alla Commissione europea dal punto di vista del valore dell'euro sui mercati
Bisognerebbe piuttosto nel quadro N el nel cammino che è stato avviato dalla convenzione europea
Fare delle valutazioni delle proposte dal punto di vista delle che conserva al Governo del dell'economia europea quindi da questo punto di vista decidere bisogna dire come è stato del resto già detto che
Particolarmente ambiziose
Le modifiche che sono state apportate nel corso dei mesi successivi e in particolare di quelle che si preparano rischiano di indebolire ulteriormente quello che riguarda il governo dell'economia e quindi se un dibattito deve essere fatto sul ruolo dell'Euro
Questo dibattito avesse fatto nel senso che c'è stato sollecitato anche da trentina della mancanza di un'autorità politica come interlocutore della dell'autorità monetaria
Per quanto riguarda le questioni dello sviluppo della strategia di Lisbona anch'io evidentemente
Come ha fatto Nelli Feroci
Mi limito a dire che queste queste indicazioni queste strategie questa strategia va nella nella giusta direzione del resto le proposte che la Commissione europea ha presentato e che voi avete nel dossier nella scorsa primavera indicano come queste
Anche dal punto di vista della Bolivia d'occupazione le raccomandazioni
Si applicano si adattano anche ai nuovi ai nuovi Paesi però anche per questo direi che vale quello che dicevo prima per quanto riguarda la mancanza di una se un governo capo capacità di governo dell'economia europea di sviluppare una politica macroeconomica a livello europeo io spero come come tutti evidentemente che le che il Consiglio europeo del diciassette diciotto giugno giungerà un accordo sulla testo della costruzione europea il più PCB vicino al testo
Proposto dalla Convenzione Tetto questo la storia del processo costituente non finisce con la costruzione che sarà approvata a giugno come speriamo ma bisogna che questo processo resti aperto e che per questo perché questo processo resti aperto e necessario che ci siano dei meccanismi che consentano un domani proponente non molto lontano
Di modificare questa Costituzione a maggioranza e non all'unanimità lasciando Berta anche la possibilità che alcuni Stati vanno avanti incontra anche sì altri non potesse o non volesse voto mettersi sul percorso della costruzione europea
Comandante tirocinio vorrei sottolineare l'importanza purtroppo e poco a parte presente nel dibattito
Delle nuove prospettive finanziarie quando c'è stato l'atto unico quando c'è stato il Trattato di Maastricht per due volte la commissione procedura da loro ha messo sul tavolo
Due proposte complessive il pacchetto che dopo un'ora palchetto zero due che erano le conseguenze in termini di politica in termini pianse in termine di economia del del prima dell'atto unico e poi del Trattato di Maastricht e le proposte che la Commissione europea ha presentato l'undici di febbraio a cui sono accompagnate voi le proposte sulla politica di coesione il diciotto febbraio si collocano ideologiche idealmente sì con la moto sulla sulla linea che era stata indicata
Da dell'ora prima col pacchetto uno e poi colpa credo due certo si collocano in quella prospettiva tenendo conto realisticamente dello stato del dibattito europeo
Le proposte della commissione sono state criticate da qualcuno in particolare il Parlamento però perché poco ambiziose
D'altra parte dall'altro punto di vista dobbiamo essere ben coscienti che se non si approvasse il Di Lello delle risorse che la Commissione europea ha attribuito alle nuove politiche dell'Unione all'uno e quattordici per cento la mente il primo Paese che ne trarrebbe un danno sarebbe l'Italia perché è ben chiaro per semplificare un po'le cose che il sulla politica agricola e sulle risorse da attribuire a voi i Paesi c'è un accordo politico e da questo accordo politico por mente non si torna indietro ed è proprio quello zero quattordici per cento che
La Commissione europea attribuisce alle alla al Galli quello globale delle risorse che Jonas attribuite alle Politiche l'Unione che consente di continuare a portare avanti
Le politiche di sostegno per lo sviluppo anche nelle in Italia e nelle regioni come il nostro Mezzogiorno e quindi piuttosto che strumentalizzare un dibattito e quindi rendere poco chiara il dibattito su questo punto io credo che il come ha detto del resto anche
Nelli Feroci su questo punto è bene che l'Italia si presenti con una posizione fortemente coesa su questo punto delle
Delle nuove prospettive finanziarie aprendo su questo un dibattito aprendo su questo dibattito che il problema le risorse finanziarie non è un problema soltanto finanziare un po'ma altamente politico
Che del resto la Commissione ha sottolineato nel presentare questo proposte è un problema di ripartizione delle risorse nelle politiche dell'Unione
è un problema di priorità delle politiche dell'Unione nei prossimi anni dal due mila sette al due mila tredici
E quindi da questo punto di vista io spero che
Superate le elezioni europee in cui poco si discute d'Europa anzi per nulla si discute di Europa mi avvio alla conclusione
Diciamo così
Poco SCAU possono vantare proporzionalmente le le le competenze dell'unione e proporzionalmente sono è diminuito il dibattito sulle sull'Unione europea nelle ultime elezioni europee si è discusso più di Europa nel novantanove
Si è discusso ancora più di un'OPA nel novantaquattro si discute ancora meno di un'OPA nel due mila quattro quando le condizioni dell'Europa e le condizioni internazionali richiederebbero un dibattito foto sull'OPA io spero che
Superata questa fase
Nella prima sicuramente non così anche se in parte
E purtroppo in Italia non si discute di Waco io spero che superata la farà questa fase
Su questo tema centrale delle nuove prospettive finanziarie sia siamo un dibattito fortunatamente da questo punto di vista costo otto che c'è un forte interesse da parte degli interlocutori sociali
Le tre confederazioni sindacali e del resto la presenza dei tre set segretari confederali qui è un segnale molto positivo e anche in discorso che ha fatto il nuovo presidente a Confindustria Montezemolo la parte di politica europea è molto buona
è un impegno forte da parte del mondo dell'industria batte il mondo delle imprese sulle questioni europee cogliendo tempo credo che ha finito pigiamo qui vi ringrazio ancora una volta l'invito
La parola Guglielmo Epifani segretario generale CGIL si prepari
E Luigi Angeletti segretario generale della nomina ultimo intervento prima delle conclusioni
Sì privare le conclusioni
Se grazie mai è stato detto praticamente tutto io ne approfitto per fare un altro tipo di ragionamento così
Mi sembra anche più più semplice e più più vero
Il giudizio che si dà su questi tre temi euro sviluppo Strategia di Lisbona e cioè sostanzialmente sul punto a cui è arrivata
Il processo d'integrazione europea
Dipende in realtà
Dal giudizio che vogliono dare in questo processo
Cioè non c'è niente da fare cioè o unico non mette in campo esplicitamente qual è il suo punto di vista sul la parte conclusiva di questo processo su quello che si aspetta che l'Unione europea debba diventare e allora sulla base di queste esplicitazione responsabile Franca e trasparente si è in condizione di dare poi un giudizio sullo stato dei processi che sono in corso
Oppure diventa molto difficile poter avere qualche elemento di valutazione sì ad esempio permette il processo finale visto come una grande confederazione di Stati
Fondata su una vera Costituzione su un vero modello democratico
Quindi su un'Europa che va verso un'integrazione molto forte evidente che da questo punto di vista io trovo il percorso che si sta facendo
Un percorso troppo lento troppo tortuoso troppo difficile troppo pieno di contraddizioni e da questo giudizio sono in condizione di dire il perché di queste valutazioni
Ad esempio dico immediatamente che sono contento che l'euro ha dimostrato di essere una moneta di riserva accettata nei mercati valutari internazionali cosa dalla quale di tetto io non avevo non avevo dubbi quando anche in questo parlamentino qualcun altro sostenne addirittura
Che il dollaro avrebbe ammazzato da subito in culla la nuova moneta
Ma proprio perché c'è successo internazionale di questa moneta che dal mio punto di vista i problemi allora crescono perché una moneta che ha dimostrato non solo di esistere ma di avere questa forza questa vitalità non monito che non può essere lasciata da sola
C'è proprio questo successo mi porta a dire che ci vuole quell'altro
E su un altro versante la strategia di Lisbona
Ma evidente che da quando si è decisa la strategia di Lisbona ci son capitati quattro anni peggiore di
Di politica di sviluppo dell'Europa
Da quando si è decisa a oggi ci siamo allontanati dagli obiettivi
Prima che non sarà decisa chi cresceva di più alla quando se non ci non ci siamo distaccati tant'è vero
Che si fa una commissione sempre preceduta da vincolo perché spiegherà perché perché perché tant'è vero che i due consigli del due mila uno due mila due di primavera che hanno provato a mettere altri altre tappe spetta di questo processo oggi ci vedono tutti a dire non si raggiungerà il due mila dieci proviamo nel due mila e quindici ma la strategia di Lisbona implica avere una politica economica europea una politica economica europea presuppone che ci sia una volontà strumenti e disponibilità per farla esattamente quella che manca perché come mi faceva osservare adesso il Consiglio
Il ministro Nelli Feroci e problema della revisione del patto di stabilità di sviluppo non è neanche l'ordine del giorno
Non è neanche all'ordine del giorno all'ordine del giorno da fine speriamo del processo nel Trattato costituzionale e all'ordine del giorno la questione della revisione riformare il bilancio non è assolutamente all'ordine del giorno quella roba lì
Ma senza quella roba lì politica economica europea non esiste
Dalle sinistre
Naturalmente se invece si parte dalla tesi opposta che cioè più di tanto non si può chiedere a questo processo perché tutto sommato bisogna barcamenarsi in questo ibrido unione di Stati e di popoli c'è un ircocervo che nella storia dell'umanità non c'è mai stata però non si può far finta che ci siano le condizioni per fare altro e bisogna stare a queste diciamo a questa dimensione problematica capisco che il giudizio può poco può essere diverso
Moneta forte però mercato grande accontentiamoci del mercato grande poi magari nel mercato grande capita quello che dice Cipolletta e cioè che come sapevamo i prezzi tendono ad allinearsi e prezzi più alti
E magari ci accorgiamo che in queste condizioni non è vero sempre ma in queste condizioni si invece salari tendono ad abbassarsi salari più bassi
Dopo di che a me mi viene l'idea che se dovessi immaginare una politica economica oltre europea oltre a tenere fermi i prezzi vuole fare delle politiche mi sostengono i salari perché se no con questo schema c'è qualcuno che ci perde molto e c'è qualcun altro che si chi si avvantaggia oppure in questo schema capisco anche discussione che a me sembra un po'singolari come quella che l'Unione europea non deve mai diventare uno Stato non ci deve essere un soprano
Tesi del tutto fascinosa solo che è evidente che senza sovrano non c'è sovranità senza sovranità non c'è cittadinanza senza sovrano sovranità e cittadinanza e non c'è democrazia
Piccola questione
Dopo di che
Capisco anch'io che se guardo la situazione dei paesi soprattutto quelli più grandi continentali che avendo più problemi sono anche i più rinchiusi al proprio interno e quindi tendono a dare più importanza alla soluzione dei problemi nazionali e o a leggere gli interventi sulla costruzione europea in funzione dei propri interessi nazionali capisco che qualcuno mi dica
Ci vuole realismo necessario perché da questa situazione non se ne esce ma esattamente lo schema in cui siamo
E allora anche per chi come me vuole qualcosa di in più e si accontenterebbe di un trattato costituzionale quello che sia purché ci sia almeno la rivedibilità corretta di questo Trattato costituzionale per lasciare la porta aperta al futuro se non c'è neanche questo comincia a dire però quelli non si costruisce se chi come me pensa che il Patto di stabilità e di crescita vada collegialmente riformato nel senso che quindi Carlo Bruno Trentin e abbiamo anche indicato noi e non lo vede dice ma allora si può fare altro
E quindi si finisce per ripiegare in una logica un po'complicata osservo solo che la mia impressione Piero e che se ci si accontenta dello statu quo
Arriverà un punto in cui le contraddizioni sono destinate a crescere
Per l'allargamento perché noi che dovremmo diventare la zona del mondo più competitiva
Il più qualitativa secondo Lisbona in realtà stiamo facendo esattamente il contrario perché i problemi relativi all'uguaglianza della cittadinanza ai problemi democratici si porranno
Perché se tua lontani la prospettiva dalla partecipazione dalla democrazia e la stessa idea di Europa che a un certo punto non viene più amate percepita come tale da cittadini sovrane
Che ritengo che esse sovrane del loro destino
Allora anche da questo punto di vista mi convinco è giusto quello che io penso come prospettiva che è sbagliato che sia con tanta dello statu quo e che quindi anche questo deve diventare impegno civile battaglia politica culturale ideale
Ma paragonare Luigi Angeletti ultima interdentale
No io sono ancor più facile di Guglielmo
Quindi cercherò di spegnere un concetto relativo al a a domanda ma le contraddizioni tra una moneta unica
E una economia a
Baldanza integrata o
Come sarà sempre più integrata nel futuro è compatibile con
L'assenza di una politica economica
Allo stesso livello
Io credo che
Questo non sia lungo compatibile il per motivare questa affermazione che forse tutti quanti condividono volevo fare un l'unica riflessione
Sul perché
Il progetto di Lisbona
Non ha ha funzionato
Non è stato concretamente applicato
Ed è il perché
Assistiamo a questo paradosso
Che l'Europa che doveva essere
L'area di maggiore sviluppo e di maggiore benessere
Non solo per la generazione che la occhi la sta
Costruendo ma soprattutto per le generazioni future
Rischia di essere l'area di mi dice di minore sviluppo e a lungo andare di minore benessere
Quindi
Una frontiera
Che si allontana sempre di più non solo per noi ma anche per i nostri
Discendenti
La questione secondo me esattamente questa la ha ricordato anche Cipolletta
Che cosa sono
I fattori che determinano lo sviluppo
Per un italiano per la leadership italiana ti riesca piuttosto che francese
In passato quindi tutta la nostra stima cultura economica e sociale si era basata sul concetto che lei esportazioni avrebbero determinato quella accumulo di ricchezza
Quella disponibilità di capitali
Necessari per sostenere allargare proprio mercato sostenere investimenti e quindi nuova crescita il cosiddetto circolo ciclo virtuoso
Prima
Non per l'Italia la Francia la Germania e tutti gli altri Paesi ma per un'entità economia che li mette assieme
Questa teoria non è più giusta
Il nuovo indice continuiamo a pensare con lo stesso paradigma
Per cui adesso abbiamo smesso di Roma e recente
Leggere su i giornali sui media
La teoria per la quale la ripresa americana guardare se quanto e duraturo quante sconfitte la ripresa americana per capire se
Quando essa avrebbe trascinato no la nostra economia ovviamente si sta verificando esattamente il contrario
Le aree di sviluppo sia gli Stati Uniti d'America
Piuttosto che la Cina malgrado la loro profonda differenza strutturale
Si basano sostanzialmente su una visione continentale della bonomia cioè su una visione per la quale la domanda Interna
E il motore
Dello sviluppo
E questo vale per la Cina
Ebbene anche per gli Stati Uniti d'America
In Cina hanno un problema
Di un Paese che
Fatto da un miliardo e trecento mila persone che decide accrescere la loro il benessere di quelli
Gli americani fanno esattamente la stessa Poli e pur buongoverno più ultraliberista go di questo qui non ce ne ciò nonostante a farlo apolidi al veneziano
Poi lo possiamo criticarli lo strumento pratico ma questo è la loro politica cioè hanno basato il sano basando la loro cresce la domanda interna
In Europa
In base a quale motivo
Questa noi dobbiamo continuare attendere che ci sia una ripresa da parte del mercato mondiale che non è mai cresciuto così tanto ma negli ultimi venti anni
Questo è il problema e questa è una questione politica
Cioè del fatto che il l'economia non può non essere guidata politicamente cioè da parte di una leadership politica poi magari qui si apre il problema della sua legittimità perché sono assolutamente d'accordo con cui hanno
Non ci illudiamo che la tecnocrazia che il governatore della Banca centrale europea
Possa essere il riferimento colui che fa la politica economica di un continente di quattrocentocinquanta milioni di persone
Anche se è così oggi avviene
Ecco perché io credo che noi invece di discutere
Ho di litigare se l'euro è stato un vantaggio o uno svantaggio
Se
L'aumento dei prezzi in Italia anzi per per dirla con una direbbe un sindacalista
La distribuzione in è uguale
Della ricchezza che si è realizzato ultimi pare negli ultimi due anni in Italia è colpa del Governo di centrosinistra che ha costituito male l'euro o del governo di centrodestra che ha fatto finta che l'INPS che l'euro non ci fosse
Ha continuato a non fare hanno
Fare nulla per pareggiare o per contrastare quelle inevitabili prevedibili conseguenze
Sul piano dei prezzi questo è un litigio che si capisce perfettamente alla vigilia di elezioni non si capisce perfettamente
Invece per niente se si pensa a la quel grave qui la questione che noi abbiamo per essere un Paese importante dell'Europa i per essere ancora un Paese nel quale la speranza
I valori dell'europeismo sono sufficientemente diffusi una popolazione dichiaro che se la prospettiva è una prospettiva della quale il non c'è
Una governo
Politico della economia europea e un governo democratico cioè nel sul quale sugli orientamenti dei quali noi io e tutti gli altri cittadini lei possiamo influire
Questa noi sul serio rischiamo
Che
Questa speranza questo sogno
Di costituire una zona di benessere di pace e di democrazia nel mondo tra le più sviluppate da più situa rimane un sogno
Questa credo che sia la vera responsabilità che hanno tutti tutte le persone con un minimo di buona volontà e con un minimo di influenza nella vita politica ridia sociale si devono porre
Ancora possiamo resistere credo un po'di tempo prima che queste contraddizione questa
Consapevolezza
Sia sufficientemente diffusa da distruggere questa speranza però credo che non abbiamo più tanto tempo
Non abbiamo i noi stiamo distruggendo passo del passo per ricordare che solo pochi mesi fa si diceva che
Che saremmo dovuti andare a votare
Avendo già una Costituzione
E non è accaduto
E temo che non accadrà nelle prossime due settimane
Ecco il perché poi
Si parla di elezioni Gino elezioni europee ma nessuno parla di Europa ci sarà anche un vizio tutto italiano
Però è evidente che
Spetta alle classi dirigenti
Indicare quali sono i problemi il le strade per risolvere questi problemi non è che possiamo aspettare
Che la classe dirigente a sua mente inadatta a questo scopo acque e che le persone di loro spontanea volontà si a come dire chi però delle cose che sullo alle quali nessuno sa rispondere
Io credo che questo sia il vero problema che non abbiamo noi abbiamo la tendenza a sottovalutare questi aspetti
Grazie considerarli marginali questioni del tutto secondarie soprattutto alla beghe interne che abbiano però ormai abbiamo passato un al confine
E non è possibile tornare indietro
Questa e credo che sia la vera questione che ci dobbiamo opporre non possiamo tornare indietro se restiamo fermi verremo come dire cadremo nel rimane rimarremo annegati
Ecco perché il la questione di passare debitamente il al di là della sponda fare sul serio una Costituzione
Precostituire le condizioni per un governo politico e democratico della nell'Europa non è una questione di pochi affezionati ni una questione da delegare a coloro che nei loro sentimenti le loro opinioni politiche pensano all'Europa un po'come un sogno ma è una questione concreta del nostro avvenire
La parola a Giorgio Napolitano a Telecom
Io desidero innanzitutto ringraziare tutti i partecipanti i due relatori segretari delle confederazioni il presidente del CNEL e mi piace sottolineare in questa sede il fatto che è molto importante e confortante raccogliere dei messaggi impegno per l'Europa
Da parte delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e anche più in generale da parte delle forze sociali
Qui e giunta laico messaggio venuto
Dal presidente della Confindustria all'atto del suo insediamento che è stato un messaggio significativo perché dico che in questo importante e confortante perché credo non dobbiamo farci illusioni
Noi dobbiamo prepararci a un Periodo che non sarà breve nel quale le incognite e le difficoltà per la costruzione europea saranno molto gravi saranno molto pesanti non si consiglieri questo mio approccio pregiudizialmente pessimistico ma un esame sia pur rapido dei fatti e dello stato dell'arte credo che induca a questa affermazione allora abbiamo bisogno estremo
Di un movimento che venga dal profondo delle società non solo di quella italiana e che veda
Le forze sociali e le forze politiche come attori primari per quei per quel che riguarda le forze politiche purtroppo
Noi dobbiamo registrare come ha già detto Bruno Trentin adesso vi ha fatto ancora un accenno non credo assolutorio Angeletti
Non abbiamo segni di un discorso che si rivolga agli elettori investendo lì
Delle questioni di fondo che oggi sono al centro
Tutto il dibattito sull'avvenire dell'Europa che sono state al centro nel corso degli ultimi due anni durante i sedici mesi della convenzione e che dovrebbero essere al centro oggi anche di una mobilitazione dell'opinione pubblica in vista del voto del dodici tredici dicembre
è praticamente ignorato il tema della Costituzione io a questo proposito vorrei ancora una volta dire che si sbaglia di grosso chi pensa che il tema della Costituzione sia un tema per specialisti opere maniaci
Delle questioni istituzionali in effetti il progetto di Costituzione elaborato dalla Convenzione in qualche modo riformula e ripropone gli obiettivi oltre che i principi diritti gli obiettivi di fondo della costruzione europea e tende a creare le condizioni perché questi obiettivi via via vengano raggiunti
Se ne parla molto poco e perfino nel momento in cui invece continua un confronto molto duro e complicato in seno alla Conferenza intergovernativa vi ha fatto cenno il ministro Nelli Feroci
Ora bisogna innanzitutto sapere anche in quando si affrontano i temi sono stati affrontati oggi e cioè quel che doveva seguire alla nascita dell'euro della Banca centrale europea una strategia di Lisbona eccetera bene che ci sono stati impacci fondamentali in tracce fondamentali di carattere istituzionale naturalmente politico istituzionale che hanno impedito
Di dare pienezza al disegno dell'Unione non soltanto monetaria ma economica che hanno dato che hanno impedito di procedere con speditezza e con coerenza verso i traguardi segnati dalla strategia di Lisbona
La Costituzione
Tende a dare delle risposte dirò subito entro quali limiti ma tende a dare delle risposte ed è diventata una necessità obiettiva
Per quello che riguarda la politica economica un uno dei più acuti protagonisti della Convenzione europea il l'eurodeputato francese già ministro Alain Lamassoure in un suo dicono molto gustoso intitolato Storia segreta della convenzione europea a ricapitolato i termini della questione
In materia di competenze economiche dell'unione dicendo beh è chiaro che bisognava scegliere o bisogna pur sempre scegliere tra trimestrale l'attribuzione all'Unione
Delle competenze in questa materia ne siamo molto lontani non siamo andati al di là della moneta per quanto importante
E in qualche misura marrone in qualche misura
La ricerca scientifica non c'è nessuna competenza dell'Unione effettiva per quello che riguarda politiche di bilancio all'interno degli stati membri fiscalità trasferimenti sociali diritto del lavoro educazione formazione
Scartando questa strada diciamo massimale un altro approccio naturalmente e quello di una disciplina comune da rispettare questa disciplina comune è stata sancita ma è stata sancita in un patto di stabilità poi si è aggiunta la parola Itta e di sviluppo la cui rigidità i cui limiti sono apparsi evidenti infine il terzo approccio
Non può che essere non resta che quello del coordinamento delle politiche economiche e qui però non siamo riusciti a far decollare granché
Bruno Trentin ha detto che la strategia di Lisbona è stata disattesa in determinati Stati membri del tutto apertamente
Il coordinamento è stato proclamato ma come appunto nota ironicamente Lamassoure di fronte a questo impaccio con insistenza a garantire un effettivo coordinamento delle politiche economiche si è preferito da molti anni cavarsela
Con
La parola process e quindi il processo del Lussemburgo poi il processo di Colonia poi il processo di Cardiff fuori Processo di Lisbona
Ma Abila diciamo Riva
Indispensabili inevitabile gradualità
Di queste scelte la verità è che queste scelte rischiano di restare tutte al palo in mancanza di poteri effettivi
Per le istituzioni europee nel senso di una garanzia reale di coordinamento delle politiche economiche
Ora io dico
In Breve poi tra un momento lo spiego ancora
Che il progetto di convenzione della convenzione secondo me
Ha previsto il minimo indispensabile il minimo indispensabile delle condizioni
Per poter procedere verso determinati obiettivi pure solennemente proclamati e per potere decidere e agire in quanto unione a venticinque Stati membri ma oggi quel anche qui il minimo indispensabile e a rischio
Sono in corso forti pressioni in seno alla Conferenza intergovernativa che vengono da determinati Stati membri siamo ben al di là della disputa
Sulla questione del come calcolare la maggioranza qualificata e siamo ben al di là quindi della Spagna ed è la Polonia indipendentemente poi dai mutamenti sono determinati nel quadro politico spagnolo come unici riluttanti ad un accordo sul progetto di costituzione
Innanzitutto uno dei maggiori Stati membri e cioè la Gran Bretagna oggi e in prima fila nel mettere in dubbio una serie di previsioni e di contenuti della del progetto di Costituzione e abbiamo comunque un incrociarsi di proposte di di obiezioni di sollecitazioni
Quando si era paventata questa eventualità chi cioè alla Conferenza intergovernativa si aprissero tanti problemi si aprisse il vaso di Pandora tutti avevano garantito che ciò mai sarebbe accaduto in effetti si è finito proprio per aprire il vaso di Pandora non sappiamo come si riuscirà a governare questa fase che dovrebbe essere conclusiva della conferenza intergovernativa però purtroppo io in questo momento vedo che l'alternativa rischia di diventare nessuna Costituzione cioè costituzione o non approvata ovvero costituzione debole un progetto come quello uscito dalla Convenzione gravemente annacquato o fatto a pezzi queste espressioni Rebetiko targhe open Water in davano sono diventate purtroppo espressioni appropriate per indicare i il rischio a cui è sottoposto quel progetto naturalmente ne possiamo fare poi multe riflessioni
Su questo tema possiamo chiederci perché si sia a questo punto probabilmente c'è da dire che gli stati membri gli Stati nazionali
Eppure sono stati indotti buon Grey Magri da tante circostanze a realizzare elementi molto rilevanti di approfondimento dell'integrazione parlo appunto della moneta unica della Banca centrale europea federa assoluzione piena in sede di riunione della responsabilità della politica monetaria
Si arrestano riluttanti di fronte a nuove cessioni di sovranità di fronte a nuovi sviluppi da dare al processo di integrazione europea anche se ciò è palesemente in contrasto con i riconoscimenti che alla Can non mancarono della necessità di più Europa per reggere le sfide del nostro e molteplici sfide del nostro tempo
Ora il progetto di Costituzione dico che garantisce il minimo indispensabile perché afferma
Il passaggio al voto a maggioranza qualificata in una serie di campi
Perché che lo affermi anche qualche altra cosa di interessante a proposito della stessa zona euro perché in extremis si è riusciti a varare quegli articoli ottantotto novanta della terza parte del del progetto di Costituzione che non sono ancora certamente il ministro
Collettivo del Tesoro europeo di cui parlava Bruno Trentin ma sono potrebbero essere un notevole passo avanti così come potrebbero essere un notevole passo avanti le gli articoli che riguardano ipotesi di votazioni a maggioranza qualificata in campo fiscale poi adesso uscendo per un attimo dall'ambito dell'economia possibilità ipotesi di voto a maggioranza qualificata negli affari interni di giustizia nel nella cooperazione giudiziaria e così continuando era anche punto importante possibilità di passaggio alla maggioranza qualificata nella gestione delle cooperazioni rafforzate ne ha parlato il ministro né di feroci io qui voglio dire insomma ma questa è una posizione strettamente personale e come dire probabilmente del tutto
So superficiale io diciamo
All'importanza di queste passerelle parla praticabilità di queste passerelle cioè il passaggio con decisione unanime a a al voto a maggioranza qualificata non riesco a eviteremmo non riesco ad entusiasti marmi capisco che certo adesso si si cancellano
Queste disposizioni che prevedono le passerelle si dà un segno ulteriormente negativo comunque ripeto siamo al minimo indispensabile perché l'Unione Possa decide di agire
Contribuire ad una riprese ad un rilancio della crescita dello sviluppo e dare nuove prospettive al luogo
Dell'unione su scala mondiale
Cipolletta ha detto la politica macroeconomica ormai la fa l'Europa io credo che intendesse dire che non c'è politica macroeconomica nazionale che non sia condizionata diciamo da dal quadro europeo purtroppo d'Europa l'Unione attraverso le sue istituzioni non riesce ancora a fare politica macroeconomica e non la farà se il progetto uscito dalla Convenzione verrà annacquato
Verrà fatto a pezzetti verrà svuotato di sue innovazioni tra le più significative che sono quelle che ho appena ricordato poi rimangono in ogni caso i limiti di fondo anche se il progetto di costituzione fosse fondamentalmente salvaguardato in sede di conclusione dalla Conferenza intergovernativa rimarrebbero almeno un limite di fondo quello che riguarda dette procedure di revisione dei trattati ha perfettamente ragione Guglielmo Epifani a dire
Questa è una cosa assolutamente essenziale purtroppo dubito che si riesca non essendoci non essendoci riusciti con la convenzione
Che si riesca in sede di Conferenza intergovernativa nel serrate finale a modificare le disposizioni che prevedono la revisione di ogni parte di qualsiasi parte o disposizione della Costituzione all'unanimità e questo è un limite di fondo
E c'è una incognita
Gravissima che pesa nello stesso tempo che è quella del confronto sulle prospettive finanziarie come è stato detto come è stato detto da molte parti
Io perciò davvero credo che noi andiamo verso un periodo molto difficile
Dobbiamo ancora batterci e ci auguriamo che il Governo italiano possibilmente sostenuto da un Parlamento che non viene nemmeno più consultato su questi temi si muova in sede di Conferenza intergovernativa per resistere a al alle pressioni che tendono a colpire nella nelle sue innovazioni più importanti il progetto di Costituzione che riesca a stabilire un raccordo tra la posizione italiana ed alcune altre posizioni importanti come quella francese come quella inglese paddle come quella tedesca di salvaguardia contro contro altre posizioni
Molto preoccupanti la sostanza dei contenuti del progetto di Costituzione ma aldilà di ciò io io ritengo che eccetto ci sarà molto da lavorare
Sul tema delle cooperazioni rafforzate come via d'uscita
Rispetto ad un rischio di paralisi di blocco di non di non movimento della costruzione europea ritengo che se la CIG
Indebolisce sostanzialmente il progetto uscito dalla Convenzione scoppia Ribe una grossissima questione politico-istituzionale perché anche la l'imprevisto che nel futuro si affidino revisioni e trattato ad una procedura che passa attraverso la convenzione
Che valore può aprire nel momento in cui dei risultati della convenzione non si fosse tenuto seriamente conto
Si aprirà cioè la questione del potere costituente in ultima istanza della natura stessa della costruzione europea perché se in definitiva prevalgono
Gli approcci classici del diritto internazionale e quindi la natura di trattati internazionali
Dei delle successive revisioni operate
Rispetta i trattati vigenti e allora davvero il ruolo dei Parlamenti nazionali del Parlamento europeo che è stato riconosciuto in parte con la convenzione sarebbe nuovamente del tutto negato credo che si aprirebbe ripeto una grossissima questione politico-istituzionale e poi naturalmente rimane da fare affidamento ma questo è un altro discorso sulla versione dei fatti
Perché
Sì davvero non si dotasse l'unione di una Costituzione adeguata alle esigenze che sono dinanzi a noi alle sfide che incombono probabilmente in quel momento potrebbe esserci un ripensamento globale di una maggioranza almeno di una netta maggioranza degli stati membri e bisognerebbe ancora trovare il modo di ripensare l'Unione di ripensare la costruzione europea anche non con tutti di venticinque Stati membri questi sono scenari se volete
Molto futuribili e informati ad una visione certamente non ottimistica
Del della realtà attuale e di quella che si prospetta ma non mi sento di concludere con iniezioni di maggiore facilita grazie