"Dal 1992 al 2004. Politica dei redditi e concertazione: dodici anni dopo" - organizzato dal Cnel (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro) - (presso la Sede del Cnel, Villa Lubin, Parlamentino, viale Davide Lubin 2)

Come
Sì funzione
Penso hanno messo
Ricevute
Scusate
Buongiorno in attesa che
Che lentamente come nella tradizione si
Costituisca il tavolo dei partecipanti c'era Adriano Musi non lo vedo
Bruno Trentin pure che che arrivato
No non Dario
Ecco qua
Sì ne faccio sta cortesia
Prima ha detto di non chiuderla della Corea novembre passa
Ovvero
Bruno ecco
In me
Messo in centro fra la colpendosi al passato è quella del presente
Soltanto
Senza e Adriano Musi
Se vi salutate tutta la voce
Grazie di
Credo che ci sia una specie di intasamento giornalistica all'esterno
Perché questa è la tradizione questa è la tradizione un po'caciarona all'italiana notte ci si vede per parlare di fagioli e le domande si fanno sulle pale perché i fagioli sono il pretesto
Non è un accusa tutti i giornalisti e comunque non è che perché compreso Dario Di vico
Allora quando non c'è più
Chiedo che si
Quella volta lo dissimula un come solo che lì non ci lamentiamo sempre giustamente giornaliste però attenzione se non ci fossero loro saremo tutti un po'meno liberi quindi
E allora anche se non c'è stato
Anche se non c'è stato la spedizione formale di un programma dei lavori
E le cose che conosciamo bene
E le cose che conosciamo bene voi tutti sapete però
Che i lavori di questo seminario tavola rotonda saranno guidati coordinati e stimolanti da Dario Di vico che sta piano fianco
Credo che il mio compito sarà quello di fare una relazione credo non lunga introduttiva sul perché
è stata assunta questa iniziativa
E naturalmente falsa relazione introduttiva uno esprime anche il proprio punto di vista
Che io cerco
Di riepilogare in un quarto d'ora spero forse venti minuti
Cosa
Una
Segno di aspettare aspettare ed è no ho capito
Non sono stato io a sollecitare l'inizio io non ho problemi di tempo
Io non ho problemi di tempo però
E dice
Io credo
Manca Savino Pezzotta è chiamava Guglielmo Epifani
Maria mentre mezza Italia
Pensionato oggi
Siamo nel senso
Che fa il suo esordio vincente
Appena entrate Ciotta
Pensa abbiamo dovuto parlare della storia oltre che dall'attualità cioè concertazione politica dei redditi per poter rivedere Sergio che darà vita che sta in giro per il mondo
Molto citato sperato in sapute tuo malgrado
Cosa dobbiamo fare
No sì io non sono io sono il presidente potrei pro-tempore Vincenzo Bellini dall'esposizione poi il resto fa per
Va bene Amalfi lunga alla coppia leggo quel bianco reato compriamo
In questo intervento iniziale
Esprimerò oltre a ringraziare tutti voi naturalmente per la partecipazione esprimerò il mio personale punto di vista chiarendo che non è neutrale
Ma è quello di una persona che analizza i fatti per come li ha vissuti e lei vive prima come dirigente ed oggi come militante l'Aurelia
Lo scenario di partenza è la primavera del novantadue che era stato preceduto dall'accordo sull'abolizione dalla scala mobile nel dicembre novantuno
Era segnato da una situazione di finanza pubblica drammatica con un costo del denaro tenuto alto all'inflazione
E con interessi sul debito pubblico che superavano i duecento mila miliardi annui
Ai costi degli interessi si faceva fronte contasse altri titoli di Stato e nuovi debiti
Il modo con cui affrontare una situazione del genere era nelle mani del Governo e della sua maggioranza
Poteva dichiarare la necessità di una economia di guerra e usare l'accetta prescinde dalle reazione
Oppure predisporre le condizioni per un accordo per il risanamento e la finanza pubblica intervenendo con il massimo consenso possibile
Sui fattori che alimentavano l'alta inflazione il costo del denaro e contemporaneamente avviare le prime riforme coerenti con questo disegno e con il Trattato di Maastricht
Non a caso nacque per prima la politica dei redditi di tutti i redditi e successivamente la concertazione che la rendeva gestibile
C'è la dimostrazione del Patto per l'accordo del novantatré e insieme è inseparabile da quello del novantadue se non ci fosse stato il primo non ci sarebbe stato il secondo
Molti recenti lettore di quel periodo hanno descritto quel modello con uno strumento di potere politico del sindacato verso il Governo e il Parlamento
Fra i tanti pregiudizi ideologici verso quell'esperienza
Colpisce però l'omissione sistematica di un risultato prima inimmaginabile
Che ha dato vantaggi è stabilita i redditi delle persone e delle imprese
E che ha migliorato fortemente le condizioni di finanza pubblica di tutti i governi compreso l'attuale
Mi riferisco al taglio degli interessi sul debito pubblico per un importo equivalente a circa per finanziaria di oggi
Gli accordi del novantadue e del novantatré erano molto chiari
Le associazioni d'impresa si impegnavano a nome dei loro associati affinché attuasse una politica dei prezzi funzionale alle politiche del Governo per abbattere l'inflazione
Il governo a sua volta si impegnava a controllare l'andamento delle tariffe
E dei servizi affinché non si spostassero dagli obiettivi indicati il sindacato Intini si impegnava ad attuare politiche salariali nazionali
Correlata all'inflazione programmata che era stata l'idea per battere l'inflazione proposta anni prima dal professor Tarantelli
Nel novantatré l'impegno per il risanamento è stato riscritto e integrato in molti punti
è stata inserita la struttura contrattuale ancora in vigore
E si è avviato il modello concertativo con il Governo Ciampi partito ufficialmente la concertazione
Scelte gli accordi realizzati in un contesto tutt'altro che in consociativo nel rapporto fra le parti
Con il governo Amato e poi con Ciampi
Ci sono stati impatti accordi ma anche scontri e lotte pur mantenendo fermo il rispetto dei protocolli firmati
Negli anni recenti ci ha anche affermato che la concertazione era un modello che conferiva poteri di veto al sindacato
Potrei elencare molti episodi significativi che smentiscono questa tesi
La verità e una sola tutti i problemi sono stati governati dalla legge universale dell'opportunità politica quando i governi hanno accettato le soluzione per le riforme o quando hanno decisi in contrario o quando non hanno deciso la legge è stata sempre quella dell'opportunità politica come avviene in tutte le democrazie del mondo
Nel mille novecentonovantotto non c'è stata leva riforma dalla contrattazione
Per la contrarietà di Confindustria sulla proposta sindacale condivisa dal governo
Anche lei ha usato un potere di veto
Secondo questa visione deformata della concertazione il sindacato pur essendo provvisto di un potere di veto
Invece di utilizzarlo ed evitare divisioni interne problemi con i propri scritti accettato il confronto è concordato riforme anche radicali e dolorose
Le riforme del novantadue e quelle del novantatré
L'accettazione del negoziato per la riforma delle pensioni con il governo Berlusconi nel dicembre novantaquattro
Poi la seconda riforma delle pensioni novantacinque quelle sul mercato del lavoro la terza riforma delle pensioni del novantasette
E infine il nuovo del patto compresi i vincoli contrattuali e la sua estensione nei territori nel dicembre del novantotto
Poi in quella circostanza che il sindacato propose un alleggerimento delle scadenze contrattuale nazionale a favore di una contrattazione integrativa generalizzata sulla produttività a livello aziendale o territoriali
Come ricordavo prima Confindustria rifiutò la proposta
Circa il ruolo politico che ebbe allora il sindacato c'è un elemento di verità non solo perché le riforme hanno sempre una natura politica
Ma anche perché ci siamo assunti rilevante responsabilità che andavano oltre i nostri compiti eterno responsabilità di politica economica su problemi da risolvere e non solo il risanamento la finanza pubblica
Nel due mila uno il nuovo governo nell'esercizio dei suoi poteri legittimi ha dichiarato che il modello sociale ereditato non era più utile per il futuro
Il libro bianco dell'ottobre due mila uno è stata infatti presentato ufficialmente come testo del governo contro costituente il programma di legislatura queste scritto
A pagina trentuno c'è scritto a è del tutto evidente l'impossibilità del modello concertativo degli anni novanta di affrontare la nuova dimensione dei problemi economici e sociali bei
Nell'Unione monetaria europea le esigenze di riforma degli equilibri interni della contrattazione salariale fa premio su quella della moderazione salariale aggregata ci
Il passaggio dallo alla politica ed ereditato una politica per la competitività impone l'adozione di una nuova metodologia di confronto di
Il governo ritiene che il modello del dialogo sociale così come regola non ha mai regolamentate sperimentata a livello comunitario
Costituisce il punto di riferimento più convincente per una rinnovata metodologia nei rapporti tra istituzione e parti sociali anche a livello interno
Nel programma di governo c'erano quindi la revoca della concertazione della politica dei redditi e la riforma della contrattazione al posto della moderazione salariale
C'è anche la novità del dialogo sociale che si affermò sicché si affermava essere sperimentato a livello comunitario
Ora nei trattati conosciuti anche se mai sperimentati
Il dialogo sociale riguardava i rapporti bilaterali tra le parti sociali e non quelli con l'istituzione di governo e di fatti
Le stesse parti sociali cioè il sindacato è l'impresa che operano a livello comunitario avevano ottenuto dal Consiglio europeo di Lacan che sui temi rilevanti di politica economica e per la piena occupazione si attuasse la concertazione trilaterale
Una situazione singolare mentre in Europa si assumevano modelli italiani in Italia nel nome della stessa Europa si cancellavano
So bene che il Governo ci ha poi ripensato R. inserito la politica dei redditi nel Patto per l'Italia
C'è però l'aspetto essenziale che non ha mai avuto una risposta come si attua una politica di tutti i redditi
Innanzitutto non si è tenuto conto dei poteri costituzionale
Oggi rispetto a ieri il Governo centrale ha competenze ridotte
Ci vuole perciò l'associazione corresponsabile delle Regioni ed enti locali che hanno una loro sovranità decisionale su molto da riflettere costo dei servizi questa però è solo la premessa
Nel Patto per l'Italia il titolare il titolare responsabile unico della politica dei redditi e il Governo negli accordi del novantadue e nel novantatré
Si era liberamente concordata una reciprocità di vincoli in cui ciascun era responsabile per la sua parte tra governo imprenditori e sindacati
Se nella versione attuale il titolare nonché garante solo il governo come c'è scritto a pagina due del Patto per l'Italia
Ci sono due sole strade per assicurare il risultato la forza o il consenso
Nel primo caso gli strumenti di azione dalla politica di governo
I corpi dallo Stato nel secondo caso ci vuole la concertazione
Da questa alternativa non si sfugge
Si può invece aggirabili il problema non facendo nulla e lasciando che c'è il mercato a determinare i nuovi equilibri
Anche queste una politica ma è l'opposto della politica dei redditi che se dice di voler attuare
In ogni caso nessun sindacato potrà mai reggere un sistema in cui produzione tariffe e prezzi
Dispongono della piena libertà d'azione mentre per stipendi e salari attenzione si mantengono i vincoli del passato
Dopo quasi due anni di queste nuove rapporti sociali credo sia in corso una riflessione generale sui risultati relativi a precisi capitoli
La tutela delle delle famiglie il contenimento di precettare i te la stabilità del lavoro la redistribuzione del reddito la tenuta della coesione sociale e la natura dei rapporti tra istituzioni imprese e sindacato sulle riforme
Dico subito che poiché ho condiviso tutto l'OSCE tutte le scelte operate dalla UIL
Che giustamente ha cercato di risolve i problemi con il confronto è con gli accordi
Credo di non essere sospettabili di faziosità
Se afferma essere necessaria urgente un profondo chiarimento di metodo prima che si aggravano i contrasti nel merito
C'è oggi una domanda ineludibile
In un Paese in cui l'unica ricchezza naturale di cui si dispone e il lavoro in tutte le sue forme quale posto occupano e quale lodo debbano esercitare i soggetti sociali delegati a rappresentare questo lavoro
Se la concertazione non va bene
E il dialogo sociale ancora un oggetto misterioso come si esercita la rappresentanza degli interessi legittimi
Non credo si possono trattare alle grandi sessione questioni sociali
Per appuntamenti incerti
Con annunci contraddittori e comunque solo dopo che il governo ha deciso nel merito
L'azione delle forze sociale non può avere come obiettivo prioritario la revoca di tutto o parte delle decisioni già assunte dal governo
Questo metodo
Da una parte dei Billie del rapporto negoziale e obbliga le posso sociale a svolgerle spesso una funzione di contrasto anziché di proposta
Dall'altra rende poco credibili gli stessi atti di governo
Per quanto riguarda la mia riflessione dico che siamo su una china pericolosa per il sistema oltre il settanta per cento dei cittadini continua a dichiarare da parecchio tempo che non si riconosce nessuna rappresentanza salvò se stesso e la famiglia
è vero che il sindacato continua a crescere negli scritti e nei voti
E mantiene vive gli attesi e le speranze ma non basta
Se salta di punti di riferimento su cui articolata la nostra società
Se i corpi intermedi non possono esercitare un ruolo attivo nella rappresentanza degli interessi
Degrado e Remo nella società degli egoismi e della difesa corporativa se non di cattiva ricattatoria d'interessi frammentati
E il conto lo pagheranno i giovani disoccupati le persone e i territori più deboli la solidarietà e la coesione sociale
La speculazione incontrollata si pezzi ci avvicina a questo rischio
Chi paga questa libertà aspetta speculativa
Certamente la paghiamo tutti ma più di tutti la pago nel Getulio fisso e i più deboli
Aggiungo che anche una Specola speculazione classista
Perché si è concentrata sui beni di cui non possono fare a meno le anche le famiglie più povere
Il cibo il vestiario l'abitazione
E perciò necessario urgente ripristinare in maniera credibile le regole del gioco
Senza le quali la tappa successiva
Potrà essere la politica salariale risarcitoria
Basata cioè sui bisogni immediati lasciando alle controparti l'onere esclusivo del rappresentare le compatibilità del sistema
Personalmente mi auguro che non succeda ma se avvenisse
Ci saranno molte duri conflitti né sotto né privati e un conflitto per mail risolvibile in tutti i settori pubblici
E soprattutto
Sarà colpe dall'industria
Che nella quasi totalità non ha ritoccato i listini ma già oggi paghi il prezzo della riduzione del reddito spendibile delle famiglie
Come avrete notato spero che avete notato non faccio profezie ma racconto fatti
Alcune di queste sono già accertati altri per quanto mi riguarda sono facilmente prevedibili per il prossimo futuro ringrazio
Una bella ulteriori un modello di velocità chiarezza
Niente ne abbiamo penso un paio d'ore per dato che non ci sono giornalisti permettetemi una battuta che sono rimasti fuori non sono entrati possiamo lavorare quasi diciamo in modo seminariale nel senso senza la possiamo lavorare in modo seminariale nel senso che insomma intrecciamo gli interventi dato che dobbiamo che vogliamo lavorare un paio di ore discutere facciamo in una maniera insomma che sia simpatica insomma anche produttiva
Cominciamo un po'perché il presidente giustamente ha ha messo in tutti i nostri ospiti diviso in alcune categorie e quindi ci sono quelli del novantadue novantatré potrebbe essere anche una un format televisivo reale di ciò da realizzare un giorno voi perché si chiari perché il cognome comincia covata Abete il presidente Abete inizierà e allora immediatamente
Un giudizio sulle cose che ha detto il presidente Larizza e poi una una curiosità sei mi posso permettere che aggiunge
Stavo lavorando per in questi giorni in poi su questi temi del
Della storia dalla Confindustria delle riforme e è un po'una questione veniva fuori anche parlando dal con coloro che hanno lavorato anche con strumenti storici ormai si può dire quasi sul novantadue novantatré
Come mai la Confindustria che pure fece un grosso investimento politico di immagine
Ha capitalizzato pochissimo cioè alla fin fine come dire delle del biennio virtuoso novantadue novantatré
Mi ha capitalizzato in fondo chi più
Avuto dubbi chi più fino all'ultimo valutava costi e benefici
Chi invece insomma in qualche maniera ha fatto un robusto investimento su quella politica poi in termini di capitalizzazione di immagine di divisione poi notato più cioè si è persa per strada allora due cose le chiedo prima un giudizio per aprire il dibattito sulle parole Presidente Larizza e poi questa curiosità
Accendi
Ed è cambiato modernizzato tutto allora
Non si ma io non so se Confindustria capirete dato poco tanto onestamente la cosa secondo me non può essere giudicata di da me e comunque ai fini del mio come dire giudizio personale è abbastanza secondario io penso che abbiamo capitalizzato le imprese era il motivo per cui ho filmato raccolto Pezzoli ripresa abbiamo capitalizzato bene se ne siano resi conto quindi come tale dal punto di vista del lavoro della rappresentanza associativa è quella di fare gli interessi degli associati nel momento storico personalmente
Non ho alcun dubbio che il dato di riferimento sia un dato considerato
Positivo in modo diffuso in modo consistente il il problema che abbiamo avuto nella evoluzione come dire del dibattito successivo a mio avviso è stato legato alla alle manifestazioni successiva l'accordo novantadue novantatré
Perché noto novantatré per una serie di motivi che se poi le che prendiamo ad approfondire
Si è manifestata quella quella
Quell'insieme di obiettivi e di procedure che noi definiamo come concertazione
E che erano una risposta alternativa sia a una politica liberisti Cantù siano politica consociativa
Purtroppo negli anni successivi
Una serie di episodi di eventi di di casi più o meno voluti hanno fatto sì che questa distinzione
Tra concertazione e consociazione che non era soltanto sezione media quasi una contrapposizione venisse nell'immaginario collettivo a ridotta annullata per cui se una vacca chiedere oggi
Ad una persona che fa le relazioni industriali in modo se posso usare questo termine superficiale
Voglio dire qual è la differenza tra concertazione e consociazione o meglio qual è stata la differenza storica tra momento consociativo momento concertativo
Probabilmente alcuni non non sanno rispondere al non capiscono neanche perché una fa la domanda perché non non si pongono tra virgolette la distinzione
L'anno dobbiamo partire da questo perché l'evoluzione storica di tutto il Pd fenomeni positivi può può avere paura credito Home Credit perché perché la
Perché gli eventi successivi la caricavano la caricano di di risultati positivi ne abbia avuto un esempio di concertazione quando del novantacinque fu fatta la riforma Dini del diciamo delle pensioni
Dell'epoca
Dove abbiamo degli obiettivi comuni avevamo delle procedure seguite alla fine non facemmo l'accordo Confindustria non
Sottoscrisse l'accordo perché non riteneva sufficiente quella riforma questo non significa che commettono fu fatta la concertazione fatta la concertazione perché l'obiettivo era dare stabilità riforma del al sistema pensionistico qui due l'incidenza aiutare i giovani a tutte le cose che sono ancora oggi come dire all'asse D'Arrigo col ancora oggi di attualità
E e però non si arrivò voglio dire poi perché le valutazioni delle parti furono difformi così come non fu concertativo
Non il governo Prodi negli anni successivi quando bilaterali Tso i rapporti tra la politica il governo e le parti sociali uno degli elmetti essenziali
Della concertazione eh
La definizione di obiettivi comuni
La il riconoscimento di procedure informative e relazionali atte a cercare di ridurre eliminare gli sprechi di contenzioso se vogliamo usare questo termine la triangolarità contestuale tra il soggetto governo e i soggetti sociali che rappresentano interessi contrapposti perché se non ce la triangolarità Tore concertazione cioè non si mette in moto quel meccanismo
Che in quel momento abbiamo attuato e che è stato definito concertazione
Dentro al quale la triangolarità degli interessi su quelli istituzionali rappresentati dal governo la propria autonomia e quella delle partite trovavano un momento d'incontro che non significava necessariamente un momento di accordo richiamo la mancanza di questa chiarezza
Voglio dire ha reso difficile come dire lo sviluppo successivo questo secondo me quindi io non date lei come dire la come dire la difficoltà della concertazione soltanto ai cambi dei contesti politici non so se dà l'idea c'è stato un percorso positivo che si è manifestato alcuni dicono sotto il vincolo delle emergenze a può darsi possibile può darsi anche io no non credo che quello fosse l'unico vincolo e il veicolo principale ma diamo per scontato che uno è diventato buone bravo improvvisamente perché aveva paura di una punizione eccessiva il fatto che l'abbia fatto per questo motivo non significa non abbia fatto un comportamento positivo
Da lì bisognava partire per un percorso di razionalizzazione e di come dire definizione di queste procedure di questi obiettivi comuni purtroppo gli episodi successivi
Parliamo di governi di diciamo colore tutt'affatto diversi forzose quelli non politici quelli del centrosinistra e poi dopo quelli del centrodestra hanno come dire
Non hanno aiutato voglio dire questa l'irrobustimento di questa pianta due considerazioni e quindi il secondo me la lettura di Larizza Di Pietro un po'di troppo schematica se posso usare questo termine tra le due fasi c'è stato come di un divenire Andrea però è anche vero che ci stavano divenire che adesso sta come dire vi cambiando
Cioè io faccio parte di quelli che è sempre stato la prova la concertazione nella mia accezione ovviamente non ho paura di Cortona usarla l'ho detto anche nei momenti di diciamo di difficoltà piena perché ovviamente con la buona concertazione intendo quello che che ritengo che debba intendersi se altri tengono cosa diversa il problema un problema lessicale loro non è un problema come dire culturale mio richiamo però mi rendo conto che a forza di letizia problemi lessicali non si governano società complesse
E allora noi dobbiamo renderci conto con questo concludo
Questa riflessione
Che ci sono due elementi che stanno un richiamo inviando il contesto a livello generale al di là della buona e cattiva volontà delle parti aver fatto le parti se ne siano resi conto o meno
Perché il fatto che parte se ne rendono conto e paradossalmente parlando secondario i problemi avvengono anche se le parti non se ne rendono conto
Monopolio il primo che si ci si è resi conto che concertazione prima che accordo e prima che procedura è come dire consapevolezza culturale
Se tu non hai la consapevolezza che per governare una società complessa hai bisogno di lì dunque gli elementi di contenzioso inutile e di qualificare i comportamenti dei soggetti nella loro autonomia sì tu questa cosa volete non ce l'hai quando dimetti al tavolo
Le parti se ne accorgono non c'è nessuno si metta al tavolo voglio dire facendo finta tra virgolette di avere la consapevolezza e posta e che l'altro non sporge denuncia la conseguenza da quelli che si mettono al tavolo
Sì puoi farci diciamo sorgente che voglio dire c'ha come dire un po'di poi mestiere non so se questa e questo è un elemento anche questo trasmesso universale se posso usare questo termine il secondo elemento per quello che dicevo prima ai giornalisti visto che non l'ha dovuto come dire dare il proprio
Obolo di
Comunicazione io l'ho fatto nel modo più come dire più sul tema possibile
Badate che noi viviamo in un decennio di crescita debole indipendentemente dalle scelte e indipendentemente dalle qualità dei comportamenti dei soggetti istituzionali Q sociali che si siano certo scelte migliori riducono il rischio di crescita debole scelte meno buone aumentano
Il rischia di crescere volevo siamo strutturalmente in un decennio di crescita debole questo lo dicevo tre anni fa e lo continua a dire per i prossimi anni per tre motivi che secondo me sono strutturali che vanno al di là della capacità del forse economiche politiche sociali del nostro Paese che vanno al di là dei contesti anche a livello corteo il primo piaccia o non piaccia
Noi siamo in un momento in cui la globalizzazione ha passato il punto di non ritorno il breakeven come io lo chiamo è naturale che nella fasi magicamente successiva al passaggio del breakeven
Il tasso di sviluppo delle aree nuove attragga in modo
Forte in modo quindi impartì limitante quello delle altre aree
E quello che volevamo signori come cittadini come cristiani come uomini e che ci preoccupiamo adesso del fatto che abbiamo ottenuto cerchiamo di governarlo cerchiamo di razionalizzarlo secondo l'incertezza politica economica sociale istituzionale data dall'undici settembre dall'Afghanistan dall'Iraq mai data dal mille episodi ognuno dei quali da solo da questa incertezza ma come possiamo pensare che i risparmiatori risparmino o investano di più
Che gli imprenditori investano di più che i consumatori consumano di più in un clima che un clima oggettivamente complessa e terzo motivo che secondo me è un motivo strutturale che dura ancora per alcuni anni è il ciclo tecnologico il circo ecologico degli anni Novanta avuto un tasso di crescita e di sviluppo notevole quando la tecnologia si sviluppa fa valore
Quando la tecnologia si distribuisce fatiscenza quando fa efficienza l'effetto più efficienza più validi dopo non la vedi nel durante le durante due divieti si riducono i margini non so se rendo l'idea e questo ciclo storico del quale noi stiamo non so se Doria per questo motivo
Io penso
La concertazione tornerà presto di moda
Anche se nessuno ognuno userà il nome gli fa comodo a lui perché ovviamente ognuno come dire per il suo perbenismo personale
Vuol dire la stessa cosa usando un lessico diverso perché volle come dire mantenere l'identità personale perché se in questi momenti non c'è capacità di costruire insieme di conto vincere purtroppo non vince nessuno mettiamola così e questo penso che sia come dire la fiducia che dobbiamo avere nei prossimi anni che questo strumento che talvolta è stato ben usato da volte è stato abusato talvolta è stato abbandonato Possa culturalmente innanzitutto grossa ecco pessima fama vede ogni tanto Trentin che Parisi se no non mi ricordo voglio dire qualche osterie
E quindi il sì no ma garanzia perché ci le soglie di qui come giustamente come a scuola cosa che è legittima anche perché voglio dire a te ti piace questo un ruolo in cui voglio dire dove il presidente Realacci avuti patiscono otto
Da da abominevole capacità di movimento anche se prendi un'accentuazione comunque ci siamo capite grazie
O convinzione un Vincenzo ma questo e quindi tornerà di moda c'è un pendolo anche per la concertazione
C'è Sergio D'Antoni dopo ovviamente qui il presidente Larizza ha detto che ci sono preoccupazioni alcuni chiamano spinte salariali i il presidente le ha descritte in maniera in maniera più approfondita e c'è un rischio oppure quindi c'è bisogno di governare di governare questi elementi di disagio retributivo nello stesso tempo però c'è il problema che la concertazione
Anche quando ha funzionato non è riuscita sul terreno dello sviluppo a dare a dare risultati mi sembra che il problema si si riponga altrimenti mai come adesso c'è la coperta corta insomma
E quindi sentiamo un po'l'opinione di Sergio D'Antoni
Intanto io ringrazio Pietro perché
Vero che c'ha messo qui in sordina dal cuore scolaretti bisognerebbe studiare
Ma è anche vero che ha avuto questa idea che trovo di grandi opportunità e anche di grande sensibilità di di di di provocare diciamo una rivelazione un dibattito una in una fase delicata come quella che attraversiamo in una condizione nella quale appunto per usare le parole di Abete prima o convincevano vince quindi in cui c'è bisogno io penso che tutti quelli che discuteranno oggi questo tema no appartengono al partito la concertazione poi possiamo avere su alture diverse ma se possiamo considerarci dentro un partito sicuramente noi siamo io né ci scrivo subito dal partito della concertazione qui da questo punto di vista Pietro raccolto diciamo a mio giudizio un'esigenza che è un'esigenza in questo momento possiamo usare l'espressione culturali politiche può e di comportamento di governo alle parte c'è ma che è un'esigenza complessiva
Di di paese
Ora
è vero la la difficoltà che noi abbiamo incontrato è una difficoltà diciamo autentica i meriti della concertazione sono indiscutibile Di Pietro le ricordavo inutile ce ne sono
Bisognerebbe parlare molto di più di quei meriti cioè c'è una tendenza
A mettere la parte diciamo tutto quello che in quel in quelle circostanze come di accordi dal novantadue al novantatré vinsi era la classe dirigente del Paese ottiene dalla concertazione
Perché probabilmente si sottovaluta le condizioni in cui l'Italia era
Cioè erano condizione autenticamente di grande preoccupazione
Non ci dobbiamo scortare scordare che ne abbiamo fatto
A accordi nel nel pieno di di tutto diciamo di crisi monetaria di crisi morale di crisi politica di Bombadil ventotto dei tutto cioè ces c'è capitato è la classe dirigente ha di quel di quel momento ha dimostrato di saperlo a affrontare e dirigere portare abbiamo superato un momento essenziale i cui effetti sono stati anche successi
Quindi diciamo che quel mettiamo che io lo chiamo mezzo a quella politica a me piace così si dimostra talmente forte
Che non con sociale nulla perché è una incontro tra liberi che si danno obiettivi comuni e comportamenti coerenti quindi non contro Gianni chi parla di consultazione non sa che cosa sia la concertazione
Cioè
L'attacca perché perché no perché non piace il modello però usa questa espressione assoluta non c'entra niente
Ma ci mettiamo d'accordo struzzi ci si mette d'accordo sulla base del fatto che si abbia obiettivi condivisi e quindi a quel punto comportamenti da
Da coerenza in quel momento nel novantadue novantatré noi otteniamo questo grande risultato sia un modello per il Paese cioè il a quel punto diventiamo anche un modello di comportamento
Di assunzione di responsabilità
Dal novantaquattro cambio al sistema politico arriva la politica io penso che uno dei difetti di questa nuova politica
Esattamente questo cioè
Questa la grande novità per cui non è quello l'abbiamo ottenuto risultati
Perché la politica che arriva successivamente si ritiene autoreferenziale e quindi
La politica siano bipolarismo situazione di Zeus questo bipolarismo italiano
Si ritiene autoreferenziali e da quel momento in poi poi con toni diversi perché è chiaro che sono toni diversi a secondo chi di volta in volta passa con toni diversi nella sostanza ritiene super fuori diciamo concertati
Quindi questo è il vero tema che noi abbiamo torturato che è un tema tutto politico e non abbia avuto risultati sullo sviluppo perché avevamo bisogno di continuità per avere lo spazio lo sviluppo
Potevamo fermarci novantadue novantatré abbiamo più risultati sulla politica dei redditi sulla desolato importantissime sulla finanza pubblica son tutte le cose che Pietro che ricorda
è quello sviluppo aveva bisogno di continuità non scordiamoci cosa succeda novantaquattro cosa succede al novantacinque
Vero come ricordava Abete che facciamo un accordo solo no ma in un governo particolare diciamo che aveva le condizioni particolare dopodiché arriviamo al novantasei comincia l'epoca dei nuovi governi mettiamola così perché l'epoca non comincia novantaquattro nel novantasei sono quei due anni di di come di assestamento l'ultimo accordo vero di concertazione nel settembre novantasei
Cioè quello dell'inizio del governo Prodi che è quello sul mercato del lavoro su cui come tutti i risultati di occupazione vanno diventa quella core perché quello che ha prodotto i risultati di cui oggi parliamo tutti parlano sia prima parlava il governo ce l'ho se essi oggi nell'attuale governo quindi cioè e lì l'ultimo atto lui finisce perché perché la politica tornato nel Valencia
Questa la mia
E la mia valutazione è chiaro che la offro in un dibattito aperto Franco a questo col turbo da questo a questo consesso è a quel punto prendono come dire spazio una politica autoreferenziale che cosa proprio la mancanza di una visione
Di autonomia nel rapporto tra politica patti sociali
Per cui si torna alla logica del governo amico
E quindi l'autoreferenzialità impedisce proprio lo sviluppo e successivamente autoreferenzialità rifiutare il modello
Questo riguarda un certo sionista degli anni dal novantasei dopo l'accordo e in avanti e riguarda l'attuale fase perché a quel punto e questo è un recupero da fare con recupero politica culturale cioè almeno per come la vedo io perché siccome di concertazione e noi abbiamo bisogno come il pane se non c'è questo recupero che ora recupero complessivo la politica finisce di essere autoreferenziale
Scordiamoci quello che abbiamo passato in questi anni
Noi abbiamo avuto un intervento sull'orario di lavoro per legge
Cioè oggi siamo tutti portati a scordarsi ce n'è e da chi è più attentato alla contraffazione di un intervento sull'orario di lavoro per legge
Tentativo che abbiamo sventato distorcono sto parlando della politica tentativo del raggio per fortuna nostra come come abbiamo visto i francesi hanno fu un altro percorso
Noi abbiamo sventato ma questa è l'autoreferenzialità quando parla dei talvolta in intendo dire quella cosa lì ecco
Per cui la versione anche che da Pietro un poco generosa non è vera circa il novantotto il modello contrattuale che la con Medusa si dà come non se non voleva modifiche ma ha trovato grandi risponde
Nella governo di allora messo nel sindacato di allora cioè in particolare la CGIL che non voleva
No no per dire le cose come stanno ma ricordi che dopo la proposta del sindacato chiese come giovedì passi sinergia risponderanno i nordcoreani assolutoria non è assolutoria loro hanno le loro responsabilità ma si trovarono in buona compagnia circa struzzi voglio scrive non vi è una cosa di assoluzione di Fossa e Callieri che allora erano visti ci dissero che avevano bisogno che non volevano ma tutto sommato non lo sconvolse
Una parte del governo e una parte del sindacato che tutto sommato stava come una come stava vendicò cambierà raro
Come per dirla tutta dopodiché aveva un ulteriore Kuffour di questo governo autoreferenziale che assolutamente che ha cambiato se ma che è cambiato anche le parole radar concertazione al dialogo sociale c'è tutto
E che rappresentano soltanto questo cioè che non c'è questa auto autentica necessità cioè noi non possiamo cambiare questo Paese e affrontare le sfide della globalizzazione senza uno sforzo comune
C'è questo è il punto se non c'è questa cosa cioè non c'è non non c'è via d'uscita da dieci anni non cresciamo da decenni perdiamo competitività tutti i cultori di questo bipolarismo italiano dovrebbero riflettere su questo
C'è qualcosa che non funziona se i dati del Paese sono questi
Cioè non è una questione
Capricciosa sono tutti contenti che abbiamo questo bel bipolarismo che funzioni ogni cinque anni si cambia perché ormai siccome ogni volta quelli che arrivano deludono gli italiani hanno preso hanno capito al bipolarismo una cosa lo diceva che settanta
Perché prima avevamo i governi che duravano un anno ma essendo governo dello stesso partito volavano cinquanta
Qui invece abbiamo capito che ogni cinque anni si canta ma se cambiano certo che si ricomincia da capo ma un Paese che ricomincia da capo ogni cinque anni ma che futuro può avere in una fase di globalizzazione come quella che veniva prima invocata in cui dobbiamo rispettare giustamente dei vincoli
Perché la questione vaccino alla questione invocata è la questione che noi dobbiamo rispettare i vincoli sacrosanti ambientali sociali di riassetto perché oggi parliamo di questioni cioè di acciaio cioè dobbiamo saperlo che cosa significa tutto questo alla come si fa
A cambiare questa questa nato come si fa se non lo sforzo comune se non con gli obiettivi condivisi comportamenti coerenti non c'è alternativa non c'è e quindi noi saremo come del partito nel novanta due che diventerà forte nel aspetti Capozza ne esce nel due mila e quattro mila e cinque delle sei perché indispensabile se si vuole avviare una fase nuova altrimenti si continuerà a questa specie di come via di atteggiamento complessivo in cui di volta in volta appunto ci si convincerà di poter fare da soli poi la gente cambierà perché si deluderà
Il semplicismo di questa politica è impressionante l'elezione diretta e qui non parliamo di questo oggi ma le lezioni ed è tutto un una verticalizzazione verticalizzazione
Che innesca questa materia qui intendo uomo una delega ci pensi tu poi la mia delega che ci pensi tu viene de non sa che è un fatto cambiare argomento
Poi viene devo usare comincia ormai è un dato
Allora io penso che qui non parliamo di politica affrontava il nostro tema il nostro tema dovevamo era talmente la forza tutti quanti chi fa politica chi fa industria che farà sindacato accetta di spiegare a tutti di fare un'azione culturale diffusa che senza questa capacità di trovare gli obiettivi condivisi che lo sforzo da fare per comportamento coerente non non si esce se non ci sono deriva massimalista derive preoccupanti tutte preoccupanti tutte alla fine dalla dal dalla dalla strada c'è una ulteriore divisione un impoverimento complessivo un affetto a b tutte le vostre inchieste tutto quello che sta avvenendo che davanti agli occhi di tutti quindi fermiamo lì fermiamo ognuno per la sua per la sua parte
Se è possibile lì fermi diciamo abbia al suo contributo perché questo scempio e ho finito che che si consuma finisca noi avevamo un modello perché questo era un modello in Europa ce lo invidiano
Altri modelli per varie natura non è abbiamo avuto questo l'abbiamo avuto
E forzate del sindacato dalle parti governa chi questo modello varchi con questa perché le suore cosa funziona grazie
Sergio D'Antoni è sempre un bomber cioè nel senso che la porta vede la porta subito il da messo pari tocca a Bruno Trentin al quale io
Dicendo che il carattere seminariale della cosa che con tutti i segni di prove di questo mondo però una domanda vorrei fare in chiave storica perché la CGIL
Dalla nei ci mette otto anni ha dall'ottantaquattro al novantadue a maturare
Quel tipo di svolta che poi oggi tutti sappiamo o perlomeno coloro che sono intervenuti finora mi rendo conto la faccio in in punta di piedi come domanda perché è un dono Andone però da lei un un giudizio su anche retrospettivo su questi otto anni sarebbe interessante
Mi sono trovato in cui abbiamo partecipato alla negoziazione quale era messa in atto promosso usare leggo bene i vari governi che si sono succeduti avverse Sandro
Nella misura in cui potevamo farlo
Un tentativo che era dominante a quell'epoca di centralizzare le relazioni industriali
Torna in Zaire le la negoziazione nel articolata nei luoghi di lavoro nel territorio
Un tentativo che poi aveva come strumento ma si è speso sbagliati su questo la scala mobile
La scala mobile in realtà non è mai stato io mi fino a Scianna ripeterlo oggi ai a chi non ha vissuto quel periodo l'abolizione la scala mobile non è mai stato l'obiettivo della Confindustria
è stato il modo in cui ottenne in determinate fasi una centralizzazione delle opportunità l'attuale e quindi un tipo di politica delle reti a senso unico
E per questo l'abbiamo versato a secondo me con ragione
Dopodiché ci sono stati errori di percorso io non condivido affatto neanche adesso l'idea di un referendum sulla scala mobile per dire tanto più dopo che l'accordo separato del fu conclusa allora
La San Valentino era stato radicalmente modificati dal governo Craxi dopo il dibattito al Senato ridotto cioè una con un punto di scala mobile che venivano congelate
Sbagliatissime o dentro il caso riottosi questo era secondo un prezzo che si poteva tagliare
E che era diverse molto diverso in quel momento all'intesa che prevedeva appunto una centralizzazione dei rapporti industria perché abbiamo cambiato e poi perché a un certo momento si è affacciata anche per merito dei sindacati ma io credo delle controparti
Grande merito del Governo
Nel Novecento altre un tipo di politico di reti che per la prima volta comune scopre adesso l'onorevole Tremonti a far affacciava controllo su tutti i redditi e delle sanzioni relative a un'evasione nei limiti dei vincoli che erano stati assunti
In questo senso io una piccola divergenza di quelle sfumature di cui parlava Sergio
Sulla ricostruzione
Del novantatré facendo del novantadue e del novantatré un'unica soluzione
Voi sapete come io l'ho vissuta quindi non è una novità
Io ritengo che l'accordo del novantadue anni aveva
Andava firmato per mantenere aperto una strada
Quella che poi si risolve scellerata vincente fra di unità fra i sindacati
E facendo progredire una una certa linea
Di contro l'azione collettiva che era stata smentita dagli accordi del novantadue
Da quando era andato incontro non alcuni dossier molto importante in cui abbiamo dato tutto il nostro contributo sulla formazione a riformare la scuola il pubblico impiego
La ricerca la riforma della previdenza e delle forme di rappresentante dei sindacati nel realismo di previdenza
Persino la quesiti in tema dei patrimoni degli enti previdenziali che dovevano essere messi sul mercato
Sul piano contrattuale prevedeva soltanto una moratoria
Cioè un congelamento senza una luce sul futuro congelamento dei contratti nazionali di categoria congelamento della contrazione articolata
Un nome
Vi è un pericolo che
Gravava certamente sulla società e sull'economia italiana il rischio dell'inflazione galoppante
E però mi sia consentito dirlo adesso cose fatte non è stato scongiurato ne abbiamo avuti a settembre con la paralisi della contrazione collettiva la più forte svalutazione competitiva che aveva realizzato in in quegli anni
E quindi una riduzione del potere d'acquisto salariale nei nei salari
E novantatré è stato invece
La costruzione o per la prima volta nella storia italiana della azioni industriali
E di un unico modello di contrazione collettiva
Bisogna mai dimenticare quel soprattutto di fronte a chi nel sindacato si rivela così impaziente sprezzante verso la concertazione
Concertazione è stato
Invece di uno scambio di certezze
Come ho incontrato tradizionale a fra in cambio della tregua sociale io ti do atto lire di salari otto otto minuti di orario di lavoro concertazione è uno scambio di volontà
Sui processi sui quali si vietati essendo in posizione angolare scommettono
Si impegnano anche se nessuna certezza millimetrica impropria riusciva a realizzare ed è su questa base che si è scommesso su un unico modello di contrazione collettiva
Dal punto impiego alla viticoltura l'industria i servizi
Su una contrazione a due livelli di categoria settoriale e poi di azienda o o di territorio si era ben presi in conto anche allora
Per questo si era previsto addirittura creazione di un'unica forma di rappresentanza in tutti in tutte le unità di produzione di servizio
Anche qui del piano di impiego all'industria i servizi all'agricoltura
E su questa base che si è costruito una politica dei redditi
A partire da questi pilastri da queste certezze si è costruito la scommessa di governare la dinamica di eroi visti in Italia con l'obiettivo di combattere l'inflazione
Con l'inflazione programmata è diventata quasi a nessuno ha il diritto di edito da parte di un governo negli accordi al novantatré inflazione programmata era un'altra cosa risultati un consenso
E se io non ero d'accordo con il tasso di inflazione programmato perché lo ritenevo troppo ottimiste
Io non facevo l'accordo puramente semplice
Secondo
La politica dei redditi effettivamente prevedeva di incidere su altri redditi qualora questi crediti conoscesse l'al di là dell'inflazione
E e malgrado e malgrado l'infrazione si proveniva proprio all'Arma fiscale
Pensata adesso riscoperta
Ma che è presente negli accordi al novantatré
Non si scartava in quel modo un aumento del salario reale di fatto
Nell'ipotesi mi ricordo che ne abbiamo discusso l'ipotesi teorica da laboratorio ma
In cui la la la produttività cresce essi più del del della dell'infrazione era lì uno spazio possibile per un intervento che potrà essere Alina
E su questa impalcatura che nasce la sessione annuale
Di primavera terra Polidori eretiche politiche dell'occupazione
Oggi queste cose sono messi in questione io sono d'accordo con con Sergio D'Antoni che
Non cominceranno comincia con nell'ultimo governo Berlusconi
Il lo spiazzamento ecco del governo della polizia di concertazione
Quando dopo il novantasei effettivamente è stato un indebolimento
Nell'esatto il considerare come non essenziale la partecipazione di tutti i soggetti
Del del confronto triangolare e questo ha coinciso con quello che ritengo un limite personale personalmente nella stessa politico di riforme che i governi di centrosinistra hanno portato avanti
Alcune di queste riforme sono secondo me molto importante
Ma sono rimaste delle riforme dall'alto calate
Paesi senza fare i conti con le resistenze corporative che si dovevano manifestare teso a riformare la scuola
Di Berlinguer
E senza coinvolgere veramente se non con qualche confronto settoriale le confederazioni sindacali nel governo della riforma stesse nella conquista di un consenso
Certamente oggi tutto è rimesso in discussione
Inflazione programmata è diventato un venditore all'attivo
La sessione di primavera è scomparsa completamente e si teorizza appunto la liquidazione della concertazione
Devo dire che io penso e lo dico anche autore ricamo indetti
Il sindacato ha avuto una relazione relativamente passiva rispetto questi
A questo logoramento nell'impianto concertativo
Non mi ha fatto una questione fondamentale di il proposta di e di di lotta politica
Ritorniamo alla concertazione ritorniamo al modello nel novantatré
Io penso che per quanto riguarda le regole la metodologia questa scelta sia giusto ineluttabile e contesto quanti penso no anche nel sindacato qualche volta nella stessa CGIL
Di fare un dispetto a chissà chi
Rinunciando alla concentrava contro la concertazione liquidando ogni idea di governo complessivo dei redditi che e negli obiettivi
Quello che va cambiato però sono le regole della concertazione ma i contenuti
E in modo particolare della contro azione collettiva
Ci troviamo sempre più di fronte ad una realtà di fatto
I sindacati e le relazioni industriali estranee in quelle che sono le più grandi scommesse
Nel nuovo secolo
Qualche riserva un quello che tu dici riuniti sul
Solubile del il carattere strutturale univoco in qualche modo negli Stati Uniti con in Europa del
Del del ciclo diciamo
Penso che ci sia una grande differenza fra gli Stati Uniti dell'Europa e l'Italia sia Bohm ultima anche nella classifica europea
Cioè sulle grandi questioni
Sul quale il mercato fallisce
Sulla formazione permanente della riqualificazione
Il governo di un'organizzazione del lavoro verso l'apprendimento
Il governo del Tempo e non alla riduzione automatica generalizzato del salario
Sono tutte queste cose qui non rifiutano incontriamo una
Un fallimento fino adesso dell'Europa è un fallimento ancora più bravo del carcere sembrano la competitività si conquista in due modi un riducendo il costo del lavoro fino al rosso
E trovando che a questo punto non si risolve niente così
La competizione con la Cina oppure si sceglie di competere prima di tutto con gli Stati Uniti e con i Paesi europei avanzati
E a questo punto gli investimenti in ricerca agli investimenti in formazione permanente della riqualificazione del lavoro degli anziani
Per superare queste questo limite i incredibile per cui lavoravo Gillis trenta per cento delle persone di cinquantacinque anni insulti
In quella classe di età lavora soltanto il trenta per cento abbiamo un tasso di popolazione attiva che ferma il cinquanta per cento
E c'è lontanissimo dal traguardo indicati nell'arco del settanta per cento
E quindi sono anche le ragioni della periferico
Definita nella società italiana e della in assenza di una politica di relazioni industriali e che assumessero questi obiettivi come propri
Allora mi domando francamente se non c'è a questo punto un nuovo modo di di gestirla con la questione salariale
Se e la prima la prima questione sul quale discutere un accordo di azienda o di territorio non sia come ASS associare la flessibilità del lavoro all'impiegabili ITA all'occupabilità della gente attraverso la formazione attraverso la riqualificazione se non c'è il problema di per vedere insieme i tempi i effettivo di vita privata e di vita e nel lavoro
Se non c'è il problema di gestire i processi di ristrutturazione che sono diventati una elemento fisiologico di un nel capitalismo moderno non degli eventi degli accidenti di capito è una volta alla ogni dieci vent'anni se non c'è da fare fronte con questo enorme problema dell'aumento la popolazione attiva che richiede però degli investimenti fortissimi anche qui informazione in organizzazione del lavoro come come dice l'Unione l'Unione europea cioè in una politica complessa che possono effettivamente consentire volontariamente il proseguimento dell'attività lavorative io credo che in questi non sia uno dei temi che si aggiungono Massimo i temi principali a mio parere di una politica di concertazione domani
Il nostro presidente con intuito
Da da organizzatore di un ordine ammesso adesso l'intervento di Stefano Parisi
Che dal punto di vista della animazione del dibattito delle puntualissimo il timing giusto quindi è facile sin troppo facile chiederle se questa teoria del pendolo che in qualche maniera è stata pur argomentata in maniera differente però sembra essere una costante degli interventi precedenti
Sì quindi la concertazione già sta tornando o addirittura dovrà necessariamente tornare perché non esiste altro modo di governare le contraddizioni è un po'anche se un giudizio un po'sulla sulla affermazioni D'Antoni che in qualche maniera il il bipolarismo uccide i corpi intermedi ecco visto da un corpo intermedio particolare diciamo come l'associazione di imprenditori sia un giudizio che che si sente di condividere
Sì grazie io
Rispondo ai due domande però prima volevo chiarire alcune questioni di fondo primo che il l'accordo del novantatré ha funzionato molto bene
Ha funzionato perché ha consentito
Il controllo dell'inflazione ha consentito la difesa del potere d'acquisto retribuzioni sia contrattuali che di fatto basta vedere i dati ufficiali Istat e Banca d'Italia eccetera che sono noti
E quindi ha consentito effettivamente in una fase lunga di dieci anni passando attraverso diverse fasi politiche
Sergio San sentire che ti dico delle cose più utili
è passata è riuscito ad a vere e ancora oggi ancorché sicuramente sottoposto all'attenzione perché ovviamente è un è uno strumento che vana che va visto studiato però ancora oggi è uno strumento che sta funzionando sia chiaro ce ne facciamo contratti
Continuamente con applicando la corrente luglio novantatré l'odio contratto che ha avuto un'attenzione diciamo così salariale è stato quello dei meccanici ma sapendo chi è che stava fuori quello schema di quella contratto non certo le parti che lo hanno firmato lo stesso contratto gli autoferrotranvieri firmato
Tra il sindacato e il Governo è assolutamente dentro e veste perfettamente dentro l'accordo del luglio novantatré ha funzionato prima di buttarlo via ci penserei dieci volte nel senso che dobbiamo stare attenti a vedere
Effettivamente dove stiamo andando c'è una tendenza come giustamente
Diceva anche Trentin in giro di buttarlo via e non è soltanto all'interno della CGIL quindi all'interno anche di
Di forze politiche cioè tra un ragionamento che va oltre l'accordo del novantatré gli a mio avviso va fatto un ragionamento alla fatto molto con i piedi per terra cercando di attualizzare
Le questioni che ci sono intorno a questione salariale in Italia e se la prima questione credo che sia molto importante la seconda questione voglio sottolineare che quell'accordo
è stato il primo accordo in un'epoca nella quale che proprio iniziava in quegli anni novantadue novantatré nella quale poi
Anche altri mercati sono stati regolati in modo indipendente più efficiente rispetto a come non fossero cioè non più per legge ma attraverso dorica di regolazione quello il primo mercato il mercato del lavoro che è stato regolato
In un con una fuga un accordo pattizio che non ha nessuna valore di legge come sappiamo tutti quanti che ha funzionato una regolazione di un mercato complesso che le tensioni sociali in un modo molto efficiente e molto avanzato si abbandonato il meccanismo
Che non sono molto d'accordo con le cose dette da Trentino sulla sul disegno di centralizzare
I gli assetti contrattuali in Italia il tema era di superare una norma un meccanismo automatico per dare flessibilità e dentro quella flessibilità abbiamo fatto centinaia e centinaia di contratti in questi anni e questo ha dato oggettivamente una una soluzione efficace e moderna che ripeto non va abbandonata
La seconda cosa che vorrei dire in questa logica e che il tema della concertazione così come è stato toccato da da Sergio D'Antoni io credo che
Che non è una questione dipendono io credo che dobbiamo andare a vedere nel senso che non credo che ci sia la necessità oggi riguarda la concertazione guardando indietro noi dobbiamo anch'io penso che la concepì così mi metto subito nella nell'onda del non mi iscrivo al partito della concertazione che non mi piace ma ma mi iscrivo Mamas sicuramente nella logica di chi dice che certo che è meglio concertare che non non concertare ci mancherebbe altro
Penso soltanto che bisogna guardare a questo strumento
Capendo quali sono i problemi che abbiamo davanti a noi
Domani mentre nel mille novecentonovantatré ne avevamo tre questioni molto importanti uno era l'inflazione la più importante è quella finanza pubblica ramo il tema della difesa del potere d'acquisto retribuzioni quella questione
Del mille novecentonovantatré oggi è davanti a noi tre altre quest'azione analoga che è quella della cosiddetto attenzione salariale sulla quale bisogna per fare un atto una riflessione sul suo tempo la faccio se no non fa niente
Però oggi abbiamo due altre questioni che sono innanzitutto la crescita e la seconda è l'occupazione ce ne non possiamo pensare di avere lo la crescita la crescita e la seconda occupazione
Cioè non possiamo pensare a uno strumento concertativo o uno strumento comunque di dialogo sociale fuori da uno schema che guardi a quali sono i mezzi ed esigenze di adesso se ne guarda sono soltanto al passato per ricostruire uno strumento nel mille novecentonovantatré sarebbe soltanto Nostalgia oggi invece abbiamo un problema gravissimo che e se guardiamo alla concertazione Enzo al tema come la priorità in Italia fare o non fare la concertazione
Credo sia sbagliato perché rischieremmo di fare questo dibattito dentro una torta che piano piano si va restringendo invece l'obiettivo di tutti quanti quelli che sono intorno a quel tavolo e quelli che non sono di intorno a quel tavolo ecco di far crescere questa tortura
E siccome il problema è un problema molto complicato perché io non credo affatto che che la crescita sia indipendente è con ben molto fortemente legata alle politiche oggi l'Europa è bloccata da un iper regolazione da un sistema che fa fatica a riformarsi e a cambiarsi da un inefficienze inefficiente in e insufficiente modello educativo e di e di ricerca una scarsa investimento sulle risorse umane c'è un Paese che se è un è un fortissimo declino demografico cioè un'area geografica si Sarra frattempo e chiudendo in se stesse oggi per svilupparsi deve riuscire a trovare delle formule nuove sia dal punto di vista del modello sociale
Che dal punto di vista delle leve per generare crescita e produttività e le questioni salariali sono dentro questa questione
Nel senso che se è vero che noi negli anni Novanta abbiamo difeso il potere d'acquisto delle retribuzioni
E abbiamo semmai sottovalutato o dove gestito in modo diverso la questione della produttività oggi dovremmo rivedere al futuro delle relazioni sindacali del modello salariale ponendoci la questione della produttività e della crescita oggi d'Europa
Sa in una fase di di forte rallentamento rispetto all'economia americana e non soltanto dal punto di vista della crescita ma purtroppo è un rallentamento strutturale perché mentre gli Stati Uniti crescono molto come produttività noi non conosciamo con lucidità e dove abbiamo perso terreno non perdiamo terreno nell'industria manifatturiera
Ma perdiamo terreno in tutto ciò che è fuori dal cancello della fabbrica
E che la logistica e servizi i trasporti eccetera eccetera dove noi perdiamo improduttività
E dove abbiamo un enorme potenzialità di crescita che non sfruttiamo e lo stesso problema dell'occupazione tutto dentro questa attività c'è l'Italia per crescere di più ha bisogno di più gente che lavora non di meno gente che lavora e quindi è evidente che la logica con la quale si deve andare intorno al tema della della concertazione della futuro assetto relativo alle dinamica salariale è deve vedere innanzitutto una riflessione su questo nome riflessione sul fatto se la concertazione buono locazione frazione cattiva chi la vuole tu non la vuole
Detto questo se il tema che diceva Sergio D'Antoni
Allora io ripeto sono a sua dell'accordo con Sergio cioè è evidente che il modello maggioritario è un modello che
Riduce il ruolo delle parti sociali non so se io personalmente quale Stefano Parisi personalmente che penso parla io sono contro il sistema maggioritario ma questo è un fatto perché penso che fosse più adeguato grazie sarebbe l'unico per sono forse più adeguato al modello italiano ma a parte questo però è di tutta evidenza che essere contro a favore della concertazione guardate che è sbagliato dire una roba di destra di sinistra per cui la sinistra per la concertazione adesso non è per la concertazione
C'è un problema di materie ci sono delle materie che sono proprie della concertazione l'altro giorno abbiamo fatto su una cosa complicata che è stata ovviamente siccome positiva non è stata ripresa dalla stampa
Se non in maniera abbastanza marginale ma noi abbiamo fatto una cosa importante la legge Biagi demanda al rapporto tra le parti sociali dalla sua implementazione e abbiamo fatto un importante accordo con CGIL CISL e UIL
E tutte le organizzazioni datoriali sull'implementazione di uno dei tanti contratti quello di inserimento che riguarda la legge Biagi per una materia propria si fa la stiamo facendo adesso in questi giorni non è vero che è morto c'è
è evidente però che quando siamo intorno al tavolo di Palazzo Chigi quando siamo infranta o di Palazzo Chigi anche lì bisogna prima parentesi perché siamo in una presa diciamo trentacinque sigle cioè domani andremo lì non so di cosa parleremo perché complicato uscire interloquire insomma quando si parlava nel novantatré si facevano tavoli ristretti dove si parlava in cinque sei
Ma perché era un modello diverso non so qual è quello giusto dico soltanto una cosa che quando noi siamo lì intorno a quel tavolo e discuteva della politica dei redditi
Ciascuno di noi rappresenta una realtà il lavoro occupato i pensionati le imprese gli artigiani eccetera
Ma non c'è ombra di dubbio che la politica è l'unica che può rappresentare gli interessi generali deve mediare intorno a quella questione e tanto più se il sistema del modello di le politico del sistema maggioritario perché dentro intorno a quel tavolo non sono presentate
I consumatori perché non sono tentati ringraziare Dio non sono rappresentati i disoccupati cioè ci sono pezzi della società che li rappresenta solo la politica è solo la politica deve fare quella mediazione
Allora attenzione una cosa è dire bene la concertazione funziona per le materie che ci sono proprie ma non è neanche giusto che noi parti sociali ci sostituiamo
E che la la politica diventa suo diventa soltanto un notaio che registra il punto di consenso tra dei soggetti che dovrebbero gestire l'intero l'intera questione economica quando è evidente è di tutta evidenza che c'è un livello di mediazione che non può essere che non può che essere quello politico
Ed è evidente che l'attitudine che le parti sociali devono avere nei confronti della politica destro Napoli un'attitudine credo che questo volesse dire anche Sergio D'Antoni indipendente autonoma rispetto agli schieramenti altrimenti se c'è il governo di centrosinistra il sindacato tratta più volentieri se Cervone centrodestra Confindustria data più volentieri sarebbe sbagliato sarebbe uno strumento una distorsione terribile del nostro sistema quindi siccome ci siamo già di Dario ce l'abbiamo dobbiamo fare in modo da un lato di capire quali sono i margini entro i quali il perimetro entro il quale la la concertazione deve espletarsi
E dall'altro dobbiamo capire quale deve essere il rapporto di vera autonomia della rappresentanza delle parti nei confronti della politica sapendo che la politica a il primato rispetto alla rappresentanza sociale ovviamente
E sarebbe sbagliato dire così io parlante volte con Sergio Cofferati di questo tema sul cui conserva ci siamo trovati in disaccordo con molte cose ma su questo siamo sempre stati d'accordo sempre apprezzato
Il il momento in cui Sergio Cofferati steso si è fermato prima di una decisione della politica perché è giusto che le parti sociali abbiano poi magari col tempo si è scordato quelle robe che dicevamo negli anni novanta tre novantaquattro però è vero che questa è la questione allora secondo me pensare parlare di tutto questo guardando guardandoci dietro è sbagliato credo che invece bisogna cercare di affrontare queste questioni cercando di guardare avanti rispetto a quello che dobbiamo fare
Oggi evidente però che c'è un grosso problema cioè nel senso che qui i nodi che ne abbiamo davanti che abbiamo toccato cioè la crescita e la competitività del nostro in prese
Il consenso sociale di cui si è parlato si si scontra oggettivamente è la parola concertazione non risolve le questioni tutte non risolve la concertazione non risolve l'attenzione dei Cobas contro contro il sindacato che si rivoltano a Milano
Da queste della concertazione non risolve il problema delle delle delle licenze dei taxi a Milano le licenze di taxi vanno liberalizzate se io devo aspettare il consenso dei tassisti che sono garantiti da quel
Stemma per riuscire a liberare un servizio santo dio che può dare il doppio il triplo dell'occupazione la migliore qualità
Della della vita in una città come quella di Milano se io aspetto di dover fare l'accordo con i tassisti di Milano o di Roma io ricordo soltanto che c'ha provato Rutelli con l'opposizione del Polo e c'era da Albertini con l'opposizione dell'Ulivo quindi le robe sono uguali quindi non c'è un problema di questo tipo esatto il bipolarismo italiano allora la questione quella cioè allora dobbiamo riuscire a capirci la questione salariale in Italia è partita dentro un nuovo un un'attenzione sociale nata
Con gli autoferrotranvieri di Milano né i cui livelli retributivi sono usciti per fortuna la fine sui giornali e sono noti sono molto più alti di qualsiasi
Operaio dell'industria manifatturiera italiana e lavorano la metà di quanto lavoro qualsiasi operaio dell'adduzione dottore italiano attenzione perché non è quella la questione salariale in Italia se c'è una questione salariale
è molto più complessa parte all'interno di alcune fasce il cui il il che sono schiacciate tra un modello produttivo
Che probabilmente deve liberare risorse deve fare più occupazione non lo si risolve soltanto con la buona scuola e con la buona ricerca perché abbiamo fretta
E dobbiamo fare per il posto di lavoro subito non possiamo aspettare i soldi nemmeno riducendo i salari assolutamente ma su una media sei ma sono approvate
No va be'questo insomma però dunque c'è una questione più complicata nel senso che l'azione il contratto a me però l'occupazione fatta dei contratti di formazione lavoro è stata molto molto importante e meglio la il meglio i contratti di formazione lavoro che non il bonus per l'occupazione in cui lo Stato paga lo stipendio
Per tre anni poi dopo chissà cosa si fa quindi bisogna stare attenti perché una mamma ed è un'altra questione se sai con la formazione senza però sicuramente hanno creato occupazione meglio un giovane che fa un lavoro e che ci ha sul curriculum un qualcosa che non giovane che stava a casa e che ha la stessa età c'è un curriculum bianco quindi insomma
Ma non si dice Enzo Mazza
Allora la questione ma non è vero il problema è che noi abbiamo una fase una una base produttiva rattrappita che deve essere ampliata bisogna far lavorare più persone più gli anziani e più giovani il lo Stato Italia se lo può permettere perché a una domanda di servizi inevasa importantissima alla quale bisogna dare una risposta
Il rugby dove poterlo fare lo si può fare bisogna soltanto creare stimolare lo sviluppo e la crescita non bisogna cercare di stare dentro un ambito ristretto nel quale finiremo sicuramente per per litigare
Quindi io credo che da questo punto di vista
Noi dobbiamo riuscire
A guardare avanti faccio un esempio classico e poi finisco
Il diciannove luglio giugno di quest'anno ne abbiamo fatto un accordo con CGIL CISL e UIL sulla sulla sulla competitività la crescita fan ponendo quattro questione governo ovviamente è stato messo a parte si sono scordati
L'hanno soltanto citato alcune volte nel DPEF
Noi sapevamo tutti che dietro a quella questione c'è una questione di fondo lo sapevamo tutti i quali quelli che abbiamo firmato quell'intesa che era questione della riforma delle pensioni era sotto non ci siamo bazar dati non abbiamo detto non era neanche giusto probabilmente che noi insieme cercassimo di definire una soluzione a quel problema
Abbiamo soltanto cercato di mettere in piedi quello che si poteva mettere in piedi per suggerire al governo delle politiche in quella direzione avendo un giusto rapporto io credo
Della delle parti sociali nei confronti della politica cioè suggerendo alcune soluzioni nelle quali noi stessi ci mettiamo in discussione perché non abbiamo fatto un accordo che l'unica parte d'accordo che si sta implementando
Che riguarda la formazione che abbiamo misurato e Kindle nel nel quale accordo abbiamo messo dei parametri
Per misurare l'efficacia di quell'intesa
E su quella cosa stiamo andando avanti più veloci di quanto di quanto non abbia fatto il governo su tutte le altre questioni e quindi per concludere dico io credo che bisogna guardare a queste questioni soprattutto facendo delle riflessioni approfondite su cosa oggi serve per riformare e per dare agli sposi Punzo la crescita se guardassimo alla concertazione
Solo guardando al passato credo che faremo un grave errore
Se posso sintetizzare Stefano Parisi DC non mi iscrivo al partito da concetto della concertazione faccio io il partito della crescita e vediamo se gli scrittori qualche qualche maniera cioè di di beh diciamo il tema a partire dalla crescita pensa che D'Antoni non faccio partiti
Attratte beh ci sono illustri precedenti che sono andati bene perché invece
Ad Adriano Musi un po'riprendere la discussione qui c'è stata anche nell'intervento di Parisi un po'una difesa se non sbaglio le trentatré sigle fu introdotto dal da D'Alema se non se non sbaglio quindi che si che comincio a dire c'è il problema è
Sì però il problema si pone oggi si parla di risparmiatori di consumatori cioè di medici cioè di cose che non sono dentro inutilità dizionari Soggetti quindi anche da Podda Adriano Musi un paradiso cioè su questo è giusto dire quindi che la concertazione ammesso che ritorni sia poi la concertazione dei produttori quindi sia snella e che invece per quanto riguarda le materie Esterne
è solo la politica che deve decidere
Che era un po'una formula che se non sbaglio Stefano c'ha proposto
Consentitemi
Una riflessione perché che ho sentito interventi che l'hanno preceduto
Io ho sentito da ultimo Parisi che faceva una
Giusta riflessione cioè il fatto che novantatré che ha funzionato ha funzionato anche bene
E allora pensavo il problema è nel modello
Il problema è nel sì di cercare una modello più o meno puntualmente preciso più o meno puntualmente legato alle aspettative più o meno
Puntualmente legato a quelli che la natura dei problemi le nuove articolazioni sociali il problema è come suddividiamo le martedì
Per cui ci sono le parti sociali che si confrontano sui temi dell'economia poi ci sono altri che si confrontano su altri temi poi la la politica fa la sintesi
Alla il modello
Diciamo forse dal punto di vista teorico alla fine se ci mettiamo d'accordo con l'esperienza in ognuno di noi ha molto probabilmente riusciamo a costruire un bel modello teorico
Ma il problema è il modello
Però io credo che a un certo punto la discussione sulla credibilità dei contraenti dobbiamo farla perché se non facciamo discorsi e potrebbe ai contraenti a quel punto molto la mente qualsiasi tipo di modello non funziona non funziona
Il novantatré ha funzionato perché perché c'erano dei contraenti che rispetto agli obiettivi che erano stati rinviati hanno avuto comportamenti coerenti
Negli anni successivi
Abbiamo avuto obiettivi condivisi no
Comportamenti coerenti peggio degli obiettivi
Ecco perché bisogna né a un certo punto farla questa operazione che siano si scarica tutta riesce tutto sul modello Unico il modello modello contrattuale digiunare dal primo più pesante secondo livello al primo livello più peso a a una politica anziché un'altra
Dati che si scopre che il presepio nella corre novantatré Pietro lo evocava con molta puntualità c'era scritto il livello due il secondo livello discutere e ridistribuisce produttività
Il primo livello tutela il potere d'acquisto citata rivedere oggi se c'è più produttività rispetto alla potere d'acquisto è questo il problema
Poi le priorità che vengono indicate da Stefano sono quelle io personalmente non sono convinto che non sia più un problema finanza pubblica se non ho saremo riceverli pensioni ma questo
è un problema a parte non sono convinto che c'è un problema di infrazione soltanto vissuta o dal punto vista psicologico la e massaie
E quindi credo che ci sia una serie di i problemi che vanno in qualche maniera identificati e capire la capacità della sintesi
E quando parla di sintesi sintesi gli interessi generali la convinzione che abbiamo l'arbitro davanti che fa sintesi degli interessi generali il cittadino vive come dice Stefano
Il fatto che davanti c'è un arbitro che quando decide e quindi la politica quando decide rappresenta la sintesi degli interessi generali
Perché se non c'è questa convinzione come nel novantatré facemmo come nel novantasette facemmo quando convenimmo di far pagare una tassazione per realizzare l'Europa
E i cittadini era convinte che si pagava un qualcosa perché tutti concorre una per obiettive tutti responsabilmente mente una responsabilità in campo per poter arrivare all'obiettivo
Oggi non c'è questa percezione non possiamo discutere il più bel modello rivestono il problema di se uno si stira partiva concertazione c'è un rischio partiva e crescita se avrà ricordato un esempio tipico
CGIL CISL e UIL se la contribuzione sottoscritto unico un documento una patto che doveva dare un contributo importante al del Sviluppo di una politica non e a delle decisioni per cui orientare le decisioni politiche nove verso obiettivi condivisi
In cui ognuno si assume una parte di responsabilità del governo questa cosa neanche l'ha letta
C'è neanche la vista
A quel punto c'è ti viene meno in quella triangolazione che ricordava
Sergio se viene meno né a regolazione uno dei soggetti ho l'impressione che a quel punto voi ogni ognuno deve affidare invece la soluzione c'è problema rapporto di forza non c'è altro problema
Non c'è altro soluzione
Non c'è altra possibilità
Perché se io non riesco a mettere il la mia sintesi sul tavolo
Insieme agli altri problemi delle altre associazioni e riesco a trovare quindi nella sintesi anche il mio problema ricompreso per cui se ci sono giustamente prole di criticità giustamente robe di lavoro giustamente problemi di salario
Il problema di capire come il salario viene tutelato da una perdita di potere d'acquisto da una infrazione che non è stata controllata
E non è soltanto un fatto vissuto e psicologicamente dalle massaie perché poi ci si dice
Che bisogna fare intervenire la Guardia di Finanza per ricontrollare i i prezzi a quel punto erede vento c'è qualcuno che ha avvisato che non era soltanto prova psicologico dei Massari
A quel punto è chiaro ed evidente che sta perdendo potere d'acquisto nelle tensioni e nelle deduzioni
Come si ricomprende questo dentro la sintesi di interessi generali come si comprende queste nelle poi è problema di modello
E prova di modello un problema di credibilità degli interlocutori
Perché se no veramente noi ci troviamo a dovrà fare una discussione in cui cerchiamo di perfezionare questo modello ma quando l'avremo costruito ci accorgeremo che non è sufficiente non basta perché dobbiamo innanzitutto affidarci tra Dinoi
Se l'unico aspetto della fiducia e quelle delle ricerca della divisione della ricerca della soluzione per dividere l'unità sindacale ieri il Paese oggi le classi domani i cittadini dopodomani
Legioni dopodomani ancora indubbiamente siamo davanti a un processo qui al di là
Del modello associativo che non possiamo prediligeva gare corpino intermedi tenuta intermedi che vogliamo tutelare abbia come la intermediazione la rappresentanza dei dorata in uno Stato democratico e provare per una visione di modello culturale e di modello politico diverso
Perché se è davanti abbiamo una interlocuzione che non è convinta che l'unità del Paese il problema che non è convinta che l'unità degli interessi è il problema non è convinto che la sintesi prese è il problema
Quando abbiamo davanti un messaggio che quello che viene detto rispetto al fatto che è giusto evadere perché c'è un problema di tassazione troppo alta io vi chiedo a quelli che io rappresento come faccia con bici al giudice la sintesi degli interessi generali
E come faccio a convincerli che c'è un al di là del metodo una politica di controllo del dei dei dei salari
Rare che anche il messaggio venerdì forse nei la sinteticità potrà dice la politica redditi ormai è stato al controllo ricciolo dei salariati
Non è mai stato controllo i salari
è stata sempre politica di tutti i redditi è stata sempre un problema di capacità di redistribuire la ricchezza e quindi un ruolo fondamentale del fisco
Ma se il Fisco novità questa garanzia di capacità di redistribuire come Luigi Toyo dentro i percorsi ecco perché credo che ha dato che in genere dopo ma di modello
Che va aggiornato che vaporizzato che deve tenere continuamente di esigenze oggi diverso il come la produttività viene valutata come viene redistribuita il come non c'era i pentiti vita
Delle materie nelle nella contrattazione il come per altri versi questa contrattazione si ritrova dentro le politiche economiche con cura lo sviluppo e concorre alla rafforzamento del del lavoro il come quello scambio che mi ha ricordato la Bruno flessibilità stabilità dell'occupazione posso ritrovare le la centralità rispetto alla precarietà
Ed e dov'è come come deriviamo questo senza un disegno complessivo come diamo la sensazione che chi scrive non si preoccupa soltanto De Rigo che sta scrivendo ma perché persegue un disegno davanti che ha chiaro
Se non diamo questo messaggio e se non diamo questo tipo di certificazione di certezza che tutti i contraenti di un modello di politica
E di un sistema politico stanno concorrendo per risanare il Paese per rilanciare la crescita per i distributori sacrifici ce l'abbiamo la sensazione che si stanno tutelando gli interessi generali ho l'impressione che noi parliamo di un bel modellino
Va modellino che culturalmente Cipa approfondire il sistema hanno riso vere e proprie del Paese
Tocca a Savino Pezzotta quale vedo scuro in volto non solo quelli dirà cose dica cosa prevede minuta aggiungo solo volevo la curiosità di sapere che ne pensa del della cosa che diceva Sergio D'Antoni se anche loro insomma di questo bipolarismo gli sembra da bocciare
Il giorno dopo ma perché la mia questione centrale non è nei programmi
Cioè la concertazione come abbiamo sentito sicuramente
Ha avuto meriti
Ha consentito di il governare le situazioni almeno fino a poco tempo fa
Però io comincia ad avere un po'è una sensazione un po'sgradevole
Perché se ne discute troppo e mi sembra che si parli molto del caro estinto
C'è la sensazione che apre adesso ci scrivono libri si fanno discussioni
Si parla sempre guardando indietro è un po'proprio come quando qualcuno crepa ci si ritrova attorno al capezzale si fanno le numerazioni dei meriti che ha avuto cioè una volta cosa se la sensazione
Un po'un po'questa
Certo che resta una politica essenziale importante per governare la complessità però io credo che la domanda che ci dobbiamo porre
Ma sicuramente governare la complessità no io ho il dubbio che si voglia governare la complessità
Mi pare che si preferisca navigare sopra
Lasciare che sia nei rapporti mercantili economici di forza corporativi di obblighi che aggiustano perché questa è la dimensione entro la quale noi viviamo in questa in questa situazione
E però a me non sembra che vi sia nella dimensione politica
La voglia di governare la complessità e basta guardare dove sta andando il dibattito politico perdiamo giornate intere a discutere cose importantissime per carità di televisioni
Discutiamo molto poco in Parlamento di politica economica
Io non so se è colpa del bipolarismo almeno tentato di realtà è questo però
E non è che la situazione
Economica Renault che è quello che noi vediamo se anche qui una una immagine stia andando granché bene perché le casse integrazione aumentano
La Terni forse avrà qualche soluzione speriamo la Ferrania non va bene la Parmalat non ne parliamo le Acciai l'acciaio standard però
Questo non è il problema centrale di cui discute sto Paese con lei tutto no
Io dico non c'è una volontà di governo della complessità che se non c'è la volontà di governo delle complessità vuol dire che la concertazione non serve o pensano che non serva ma io credo che non perché lo dico anche
Partendo dal fatto che noi ci abbiamo provato a ripristinarla rimetterla in campo
Indebolito non indebolito ma noi ci abbiamo provato con con determinazione e con forza
Abbiamo posto ottenuto alcuni risultati vanno dalla diciamo è il risultato di un ripristino di una forma di governo che noi ritenevamo
Scampoli
E siamo gli scampoli in un momento
Dove tutte le confederazioni adesso hanno la convinzione non era sempre stato così ce l'hanno ricordato prima la convinzione che la concertazione sia essenziale
Cioè è venuta a mancare per scomparsa si è indebolita diciamo tutto quello che vogliamo che noi tutti abbiamo la nostalgica di quel moderno
Allora il problema forse
Come loro è un ragionare come ripristinare la conservazione questo secondo me
è il tema dovremmo avere all'ordine del giorno sicché se è possibile ripristinarlo
Perché i problemi e poi li abbiamo Picci proviamo costantemente e se vi domando se possibile ripristinarlo devo fare anche l'analisi che è quello che sta succedendo
Non è vero che il sindacato non ho reagito rispetto la concertazione probabilmente abbiamo reagito in modo ma secondo i sindacati
Chi pensava che fosse possibile attraverso è una costante mobilitazione invece ripristinando anche attraverso l'accordo del cinque luglio alcuni elementi perché poi alla fine cioè sono state risposte diverse che stanno dentro la diversità delle culture sindacalese
Perché abbiamo passato un anno di rapporti sindacali è sorta una finta di niente Man
Di un certo tipo e
Di un certo tipo
Non so se era più facile o più difficili di allora
Ma sicuramente il due mila Ettore non è stato un anno sindacale di quelli tranquilli sereni
Si sono scontrate modalità diverse probabilmente ognuno di noi pensava se la reazione è stata una reazione diversa a seconda delle culture sindacali che sono presenti in questo Paese
Voi piano piano però se io guardo anche la vicenda delle pensioni
E anche qui bisogna riflettere cretese com'era e come viene gestita viene gestita con un metodo concertativo no
Io dico di no
Non c'è stato un negoziato
Ci sono stati dei confronti
Dei confronti a fronte di una decisione del governo che l'obiettivo da tagliare lo zero settanta
No riformare il sistema pensionistico rimettere in campo elementi di equità no
Per compensare diciamo così gli una tantum perché la verifica e l'abbiamo fatta anche noi in Europa così almeno per compensare l'una tantum
Che in Europa è giudicata male non solo dal punto di vista morale non ha condiviso strutturale
Si è ipotizzato una misura strutturale di un taglio dello zero settanta che non c'entra nulla
Col sistema previdenziale anche se vi incide ed incide profondamente ma qui non è che si sia stati chiamati si apre una negoziazione si mettono a disposizione di tutti o alcuni parametri e poi si discute ognuno apporta qualcosa o no
Fissato l'obiettivo al massimo ci si chiede al sindacato
Vieni che adesso aggiustiamo il danno che io faccio perché probabilmente anche sbagliando farlo visto il dibattito che poi si è aperto all'interno della stessa maggioranza di governo la poi alla fine si sono accorti che avevo sbagliato adesso bisogna aggiustare ma obiettiva tagliare lo zero settanta per cento
E poi io non so se è concertazione questa è la convocazione di domani sera a Palazzo Chigi
Ci sono trentasette sigle solo se ci diciamo buona sera
Ecco solo se ci richiama buona sera ma sono trentasette
Ecco non solo vinse con la sera è possibile contattare così
Cioè noi domani sera andiamo
Vediamo
Ci scambiamo delle opinioni
Che lei non siamo più neanche al dialogo sociale siamo allo scambio di opinioni
E qui io credo che la la la il vero problema sia stato per lui aveva accentuato un tema
E qui forse c'entra col bipolarismo
Di aver fatto della governabilità un mito
Ma no la governabilità immense
No la governabilità come dominio della maggioranza
Vale per tutti
Nel senso io ho vinto le elezioni o l'investitura del popolo e avendo l'investitura del popolo so io quello che è bene quello che è male
Io non lo so se questo modello è il modello che va bene per le relazioni sindacali per la concertazione per i corpi intermedi ma quella quello che sta avvenendo
Cioè il dominio delle maggioranze mai abbiamo introdotto nel nostro sistema no no una democrazia una dialettica ma il dominio delle maggioranze
Io mi spaventa oggi mi ha turbato ieri ma mi preoccupa anche per il domani perché Consigliere
Basta vedere dichiarazione di queste ore
è uno in provincia di Roma
No poi se non pagare le tasse perché penso che siano troppo alte va bene per carità io mi adeguo secondo me le tasse i lavoratori su un troppo alte bisogna ridurle
E così salviamo anche venti perché entriamo in un circolo così adesso lo dico paradossalmente ma stiamo entrando in un circolo di questo genere
Ma io vado a spiegare agli autoferrotranvieri di Milano
Che non va bene le cose
E tre una Gastone la situazione allora non si contratta non ci si confronta ci si scambiano delle opinioni e questo è già un elemento che ci fa dire la difficoltà in cui è entrata
L'idea della concertazione
Che siamo passati dalla contrattazione al dialogo sociale a questa cosa qui qualche incontro riservato qualche lo scambio di opinione qualche dibattito ma la concertazione deve avere in sé la negoziazione si legò siano gli obiettivi
No no impongono obiettivo perché ritengo io che è giusto e poi ci si adegua
è un'altra cosa
è un'altra cosa ma questo è
E non è facile cambiare questo modalità in questo senso dei quel bipolarismo introduce un problema ma non solo il bipolarismo negativo
La la concertazione è stata fatta prima dell'euro
Serviva per l'euro ma dopo l'euro qualche cosa è cambiato
E sto sempre al tema delle pensioni
Cioè perché i parametri che fosse qui anche sul tema la concertazione dovrebbe fare qualche difesa universale
Perché i parametri delle uno dei parametri del patto di stabilità di quant'altro
Condizionano le politiche nazionali
Perché se noi stiamo discutendo oggi di un di una riforma delle pensioni il proprio riforma non è il termine esatto di un intervento sulle pensioni
E ci viene spiegato e l'intervento è dovuto al fatto che bisogna ottenere un passaggio dall'Unione Europea che non bisogna mettere in fibrillazione le società di rating care che concertazione si fa io con la con le società di rating non concerto
No non non non non mi succede e che vuol dire che anche la dimensione europea cambia in modi e le forme come condizione governi condiziona anche i modi per le relazioni all'interno delle singole nazioni e probabilmente anche su questo elemento
Anche su questo elemento si può
Uguale valutare perché poi mi ricapita che tagli lo zero sette
Lo zero sette lo si taglia in un modo poi si faranno gli scaloni conti gli spalloni piccoli per carità tutto va bene
Però il dato vero che alle parti sociali che io rappresento gli si toglie da parte di reddito nel bene o nel male perché non avviene una delle ridistribuzione
Si toglie
Non è che si può dire che non ci sono poi i colpevoli
E questo quando si dice
Perché se c'è una minima esigenza i sacrifici devono essere fatti per tutte però si fa fatica a parlare di aumento della contribuzione ai lavoratori autonomi compagnia
E perché perché avverti una contraddizione tra il dire che la politica di sviluppo e fu basata sulla riduzione delle tasse è chiaro che non possono entrare con primo
Ma queste sono le difficoltà che abbiamo che abbiamo di fronte ora
Uno dice ma allora se così è la situazione che si deve arrendere io credo che non bisogna arrendersi per carità mai
Però bisogna ricominciare a ragionare su un passaggio diverso
Su modalità diverse di fare
Io credo che se vogliamo
Veramente
Ripristinare alcune cose qualche problema ce l'abbiamo politica dei redditi
Benissimo siamo tutti d'accordo alla politica dei redditi
Ma il governo ha già fissato un tasso d'inflazione all'uno e quattro per cento dalla finanziaria
Già fissato già approvato come facciamo a fare una politica dei redditi se non interveniamo sul tasso d'inflazione programmata bisognerà che ci ritagliamo altre cose
Ma questa è la realtà perché se no facciamo tanti grandi discorsi in una
Io credo che bisogna passare un nuovo passaggio
Per puntare a ripristinare la conservazione quella di incominciare a fare da parte del movimento sindacale delle piattaforme e propositive ma realistiche non chiedere tutto perché tutto è come chiedere niente
Individuare i quali sono gli snodi veri faccio delle piattaforme e il sindacato confederale chiede il confronto
No trentasette
E diventa un soggetto che ritorna a confrontarsi
Allora saltava fuori la necessità che probabilmente da un confronto bilaterale è meglio arrivare a confronti triangolari idea ripristinare un modello che ha che era servito
Se no no e poi c'è certo che se non passa una logica del genere per il sindacato la mobilitazione l'iniziativa la capacità di mettere insieme tutto il malessere che c'è nel Paese diventa una necessità
Perché anche qui l'autonomia del sindacato una cosa importantissima per la quale vale la pena spendersi
Però quella mia autonomia non è stata solo dall'affermazione che io sono autonomo l'onore l'azione dei partiti
La mia autonomia viene anche messe in discussione quando la mia controparte non mi fa giocare un ruolo
Perché nella misura in cui la mia controparte non mi fa giocare un ruolo mette in discussione la mia autonomia devo reagire
Poi lo so che è un sistema bipolare se reagisco tenderanno ad associarmi a una o all'altra parte politica ma vale anche quando faccio un accordo e
Però io non mi posso sottrarre
Perché io vedo in questa modalità che viene avanti che ciò che è messo in discussione l'autonomia del sindacato come soggetto come soggetto politico certo soggetto politico che ha una parzialità
E che sa dove arriva questa che rappresenta non tutto il Paese ma essendo confederale ha una visione generale dell'insieme
Tra queste
La situazione allora io credo che abbiamo la necessità come sindacato di proposte innovative realistiche sulla situazione del Paese su quelli che sono i nostri obiettivi
E pertanto individuare alcuni temi e io penso che il primo tema oggi
Se viene prima di tutti gli altri è
Dove sta andando questo Paese dal punto di vista economico
Cosa si fa per invertire la tendenza che abbiamo di fronte
Come riusciamo a ridare competitività certo abbia fatto d'accordo con con Confindustria abbia mandato al Governo abbiamo discusso e e non era solo quello del sindacato
Mantiene anche chiamate a dirsi edite c'è un po'come l'avete pensata
Non solo nei confronti del sindacato
Ma è avvenuta che nei confronti delle di un accordo con Confindustria che era un tentativo anche quello assumendo la competitività come obiettivo e pertanto disponibili
A fare dei percorsi anche quello era un tentativo di ripristino della contrattazione
Però non siamo stati chiamati
Non si è discusso non ci sia neanche informati
Di che cosa significava quel documento
Ma io credo che noi abbiamo ancora oggi l'obbligo se vogliono governare la situazione le difficoltà che abbiamo in questo Paese
Perché poi non mi si venga a rimproverare gli autoferrotranvieri
Si potranno avere alcuni autoferrotranvieri dei salari uomini
Non ci sono né gli autoferrotranvieri salari non buoni
E dopo ventiquattro mesi io voglio vedere chi non s'arrabbi
Voglio vedere chi non s'arrabbia perché anche qui bisogna dire che non stavamo e non arrivava contrattuale
Perché c'era un rinnovo contrattuale potevo anche capire la lunghezza
Ma il fatto che discutevamo del biennio
E pertanto di uno strumento contrattuale sostitutivo alla scala mobile
Il fatto di non averlo fatto funzionarie fa scattare il meccanismo che è moglie che forse è meglio avere la scala mobile
Perché queste le responsabilità delle cose che sono avvenute poi per carità il sindacato confederale non è rappresentativo perché i fili autoferrotranvieri dopo ventiquattro mesi si sono arrabbiati
C'è anche qui no allora si capisce che il obiettivo di fare arrabbiare la gente gli autoferrotranvieri
E contratto della sanità
E parlo di cose che non è la concertazione la pura negoziazione
I contratti del pubblico impiego ventitré e ventiquattro mesi no dopo aver fatto un accordo quadro
Se vado a vedere la finanziaria non c'è una lira per rinnovare i contratti del pubblico impiego
E quella non succederà non lo so cosa succederà
Ma noi stiamo a discutere di concertazione quando l'elemento naturale della relazione sindacale in questo Paese viene stravolto
Per cui salta la politica dei redditi saprà conservazione viene messa in difficoltà la negoziazione
Ora il problema è quali relazione industriale in questo Paese come vanno ripristinate
Che è l'altro tema che abbiamo con il sindacato aveva scendiamo le nostre piattaforme sulla politica economica sul Mezzogiorno
Questa è una finanziaria che al Mezzogiorno da meno di quanto ha dato l'anno scorso
Crede allora ecco perché io dico mi sembra che quando discutiamo di concertazione siamo al caro estinto
Tutti lì a dire che è bello se è bello la vogliamo la ripresina una situazione completamente estranee
Questa è la situazione di giorno dopo giorno di chi soprattutto noi abbiamo continuato a perseguire quell'obiettivo con forza e con chiarezza e con determinazione la risposta sono queste
Forse perché si preferisce dentro un sistema di questo genere l'idea lobbistica chi ha più capacità di frequentare alcuni salotti o di frequentare alcune anticamere posso tiene più di quanto non ottenga
Chi chiede un tavolo a Palazzo Chigi
No perché molto connaturato al sistema lobbistico al sistema bipolare
Ora è il sindacato ha bisogno di ripensare se stessa anche cambiando alcuni suoi modi di essere e di fare
Non non riesce a vincere o ripristinare la concertazione si radicalizza
Perché ogni radicalizzazione diventa una sconfitta per il sindacato
La carta bisogna di riposizionare su un leader riformisti e molto chiare
Che facciano i conti con la realtà del Paese perché sappiamo qual è la realtà del Paese e su questa andiamo a incassare le nostre controparti
Poi si capiva
Quanto è necessaria utile
Per questo Paese ripristinare un modello triangolare di ricerca di obiettivi comuni
Quanto richiede anche al sindacato di ripensare se stesso
Anche forse in modi conquista insieme pur mantenendo le sue diversità a mettermi le unità
Non piace molto in questi tempi non l'uso
Penso che noi abbiamo il dovere di ricercare alcune modo di stare insieme
Facendo tutti dei passi indietro rispetto alle proprie propensione
E credo anche che abbiamo il diritto e dovere
Se vogliamo veramente tutelare i redditi della gente di cambiare i nostri strumenti
Ma dicendo con chiarezza che non cambia la contrattazione se non no nuovo modello ma sono disponibile ad affrontare il tema
Di cambiare l'attuale modello di vedere come riesco lo diceva anche trentenni ad avere un modello che mi aggredisse anche le situazione a livello territoriale
Dove il e dei rapporti produttivi hanno mutato disegno e di forma
Ma se io rimango fermo a difendere l'attuale modello perché io paura
Vuoti muore può o non lo so per quale motivo e non faccio uno sforzo per andare in quella direzione alla fine
Vince chi nel territorio agisce diversamente perché noi abbiamo continuato a fare polemiche con i contratti individuali
Ma quanti contratti individuali sono stati fatti in questi ultimi anni parla dalle mie parti o nel Nord Est
Perché quello che non faceva gola potrà d'azione o lo lodava l'imprenditore per tenersi operaio Hickson operaio in seno
Ma qui noi andiamo a un depauperamento
Delle relazione orale non mi interessa tono interessava che faccio questo lavoro
Il sesso solo il ruolo del sindacato un paese come il nostro se perde si indebolisce il sistema delle relazioni sindacali indebolisce un modello di democrazia e non è che diventa più pacifico perché non c'è più di mezzo il sindacato tutt'altro
Poiché non la vedremo i corporativismi gli egoismi chi è più forte a entrare in campo e pertanto il crescere di una conflittualità che non è più orientata a una più mirata
Ecco perché dico siamo tutti a un punto estremamente delicato
Io credo che noi dobbiamo lavorare per ripristinare la concertazione dobbiamo fare una battaglia che è politica e culturale
Che è politica e sociale ma abbiamo anche il dovere di capire che cosa sta succedendo alla Società italiana
Del protagonismo dei nuovi dei nuovi ceti sociali ma un protagonismo in negativo di paura ebbero società in quella in quell'area che sta tra il sindacato e il non sindacato ma quelli che vengono definiti i ceti medi
Quali sono le preoccupazioni e le paure quali ricadute hanno sulla tenuta di un sistema democratico come il nostro
Quali sono le tensioni corporative che corrono anche all'interno del mondo che noi rappresentiamo
E le inquietudini dei giovani
Cioè tre sono per la flessibilità per governarla va alla flessibilità dovevano seguire elementi di tutela di garanzia di accompagnamento che non ci sono stati
Ma le paure degli anziani
E a pensare alle condizione degli anziani nelle città grosse come Roma Napoli Milano solo sul problema degli affitti con le pensioni che hanno
Ora se il sindacato non governa questi fenomeni la conservazione diventa un miraggio vicenda un ricordo
E le ho detto allora c'è una responsabilità del sindacato
C'è una responsabilità delle nostre controparte
Ma c'è una responsabilità della politica di rispondere a questa esigenza che sta nascendo se la concertazione è un bene e io ritengo che sia un bene perché senza concertazione non è che non c'è nulla
C'è una un sistema che si sbriciola che diventa più conflittuale meno governato dove vincono le corporazioni dove non si raggiungono e pertanto si indebolisce complessivamente la competitività del Paese
Ringraziamo Savino che ci ha dato intervento congressuale di grande intensità la parola Guglielmo Epifani ho notato in questi ultimi giorni che la CGIL parla di nuova politica dei redditi il fatto che l'aggettivo nuova sempre un aggettivo per vecchie volpi come voi sempre nasconde chissà quante cose gravi avvenimenti aveva quindi nuova che cosa vuol dire nuova e forse questa sottolineatura vuol dire che per un periodo la sulla CGIL non aveva parlato più
No noi abbiamo
Di fronte alla situazione del Paese che è quella
Che adesso ricordava per ultimo Pezzotta
Provate a interrogarci su
Su come rimettere in piedi
Un bisogno di una politica che che guardi assieme alle questioni dello sviluppo del controllo dell'inflazione
Di una nuova
Politica di redistribuzione there's DT
E di difesa di quello che una volta chiamavamo il salario sociale
E cioè la difesa delle condizioni di vita di lavoratori giovani e anziani attraverso politiche di welfare che siano e abbia nel segno dell'equità
Lo abbiamo fatto perché
La situazione che è sotto gli occhi di tutti
Dalla misura di come ci sarebbe bisogno di questa svolta sul terreno la politica economica della politica sociale
Oggi in fondo ci muoviamo tra un ricordo di una passaggio importante della vita del Paese novantadue novantatré sia pure con le differenze le novità che hanno introdotto e un futuro ma il presente è segnato
Da da una specie di giungla è una specie di far West
E aggiungo alle cose che ha detto Pezzotta una cosa che a me pare importante questo non è il frutto del caso
Questo è stato il frutto della scelta del governo
E il governo che esplicitamente ha messo in discussione non solo la concertazione come strumento
Ma la ricerca di obiettivi condivisi con le parti sociali e ha operato scientificamente
In una parte consistente nelle dividere il Paese
Non è quindi il frutto di un ribellismo che nasce perché l'economia va male non ci sono solo le risposte ai problemi retributivi di sicurezza o di condizione c'è anche questo
Ma è anche il risultato di una scelta voluta dal Governo
Come dire altrimenti la scelta fatta di aumentare le pensioni al minimo per un milione virgola ottocento mila pensionati lasciandone oltre quattro milioni senza pur avendo gli stessi titoli e le stesse prerogative come dire altrimenti il fatto che scegli per due anni consecutivi un tasso d'inflazione programmata che è meno della metà dell'inflazione reale che poi si determina
Come dire altrimenti che quando hai un conflitto contrattuale per la prima volta a mia memoria il ministro del lavoro non convoca le parti e opera una mediazione
Quante mediazione al ministero del lavoro c'hanno consentito di fare mediazioni su contratti che non si rinnova quale funzione di mediazione a oggi il ministero del welfare e del lavoro esercitato in questi anni
Io mi sono convinto sarà una tesi radicale che nella scelta di questo governo e ruolo l'interlocuzione con le parti sociali non esiste come tale
Assume l'importanza del confronto si può dividere il sindacato Enea una convenienza sociale e politica esplicita se il sindacato resta unito il sindacato non è più interlocutore vero e proprio la vicenda delle pensioni dice esattamente questo
Mesic e Mesis senza uno straccio di confronto
Mesi e mesi in cui siamo stati presi in giro mesi e mesi in cui abbiamo assistito a un balletto a un giro di valzer a un ritorno a questioni incredibili senza che formalmente
In nessuna sede il sindacato sia stato informato contattato o sia stato semplicemente incontra
Allora è evidente
Un rallentamento dell'economia indotta da tanti processi
Questioni di sicurezza generali connesse al mondo in cui viviamo e anche alle questioni della disordine internazionale
Una politica dei redditi che se fatta nel senso di favorire i redditi più alti a scapito dei redditi più bassi
Una politica di divisione sociale e aggiungo
Istituzionale
Che ha contrapposto il centro alle Regioni le Regioni Comuni e Province e viceversa tutto questo determina la situazione di oggi
Se si vuole apprezzare la superiorità di un metodo rispetto all'altro possiamo paragonare l'Italia di oggi è quello di qualche anno fa
Da questo punto di vista non c'è dubbio
Che il metodo concertativo quando condivide obiettivi e volontà come ricordava tanti è sicuramente migliore alla signora
Allora di fronte a questa situazione il fatto che la CGIL abbia rimesso al centro della sua attenzione della sua proposta e lo farà poi una sua conferenza di programma l'esigenza di una nuova politica dei redditi secondo me dà il segno del fatto
Che la CGIL intende muoversi nel solco delle grandi scelte degli anni novanta aggiornandone però obiettivi strumenti e priorità
Perché io penso che sia sempre opportuno rifarsi alle cose fatte
Ma penso anche che non sempre puoi fare nello stesso modo cose importanti
Gli stessi processi concertativi vivono dentro discussione contesti ambiti diversi
Anche quando hanno gli stessi nomi
Anche oggi c'è un problema di sviluppo e di competitività come c'era nel novantatré solo che oggi la situazione è un po'più complessa e un po'più difficile
Perché una parte di quella responsabilità ad esempio nazionali che avevi allora oggi non ce l'hai più
Anche oggi c'è bisogno di fare una politica di tutti i redditi ma oggi ad esempio una parte consistente delle tariffe non sono più in mano o di disponibilità del potere politico
Anche oggi c'è bisogno di fare una politica di tutti i redditi ma oggi non è più sovranità sull'otto monete
E potrei continuare
Che cosa c'è bisogno o di che cosa ci sarebbe bisogno rimettere al centro della di una scelta collettiva condivisa
Il bisogno di rilanciare fortemente il nostro sistema produttivo di beni e di servizi
Incorporando sempre più qualità ricerca e formazione
Che la grande questione irrisolta da anche dell'accordo
Del novantatré in fondo la cosa sulla quale abbiamo pagato un pegno maggiore
Alle promesse o agli accordi non mantenuti è stato esattamente che oggi paradossalmente si investe in ricerca pubbliche e private addirittura meno in quanto non si mentis non si investisse all'inizio degli anni novanta e questo deficit di ricerca noi ce lo trasciniamo in una perdita di qualità del nostro sistema competitivo
C'è però bisogno oggi di una leva fiscale totalmente diversa da quella che propone il Governo
Qui non voglio entrare nelle polemiche di questi ultimi giorni ma evidente con una struttura del prelievo fiscale come quella della delega del governo che punta a ridurre il gettito fiscale di quella dimensione e a far venir meno ogni sentimento di progressività non c'è politica dei redditi che tiene come non c'è politica dei redditi che tiene nei confronti ad esempio dei redditi da pensione in modo particolare di quelli di quelli più bassi
Lo stesso fiscal Drag che è stato inopinatamente confiscato
Poteva e doveva agire a sostegno delle retribuzioni più bassi
Per non parlare infine di tutte le questioni legate alla salario sociale formazione scuola sanità e assistenza casa
Che oggi è ritornata di nuovo ad essere un punto fondamentale di differenza tra le condizioni delle famiglie è un punto fondamentale di di accesso
A diritti e beni fondamentali ad esempio per gli immigrati e per i giovani e in molti casi anche per gli anziani
Quindi in sostanza questo oggi bisognerebbe prefigurare per questo abbiamo parlato di nuova politica dei redditi nuova perché la vecchia è stata svuotata
Perché siamo in una fase in cui si è fatto esattamente il contrario e nuova perché probabilmente fermorestando gli obiettivi generali qualche ulteriore obiettivo qualche strumento qualche procedura va naturalmente aggiornata
Sulla sulle questioni sulle questioni di principio
Infine per quanto riguarda il sistema contrattuale anch'io sono tra coloro che pensa che il sistema contrattuale del ventitré luglio vada rafforzato qualificato ma non vada stravolto
Che in ogni caso è bene prima di cambiare modello avere un modello nuovo condiviso tra tutte le parti perché non abbandoni una strada che ha dato risultato in assenza di nulla
Così come immagine penso
Che negli ultimi due anni due anni e mezzo noi abbiamo avuto una riduzione della della retribuzione media dei lavoratori dipendenti con fenomeni di dispersione crescenti
Contrariamente a quello che si pensa negli ultimi tre anni si è allontanata la distanza tra la retribuzione più bassa e più alta tra nord e sud
Si è addirittura rispetto a un contratto di lavoro allontanata la distanza tra coloro che sono nelle parti più basse delle scale professionali di quelli che sono nelle scale più alte
Abbiamo avuto esattamente il fenomeno opposto all'appiattimento
Nel settore dei meccanici coloro che oggi stanno peggio sono quelli che stanno nelle parti inferiori della scala professionale
Così come abbiamo avuto una dispersione retributiva tra giovani soprattutto quelli alla prima occasione di lavoro e coloro che sono in azienda da più tempo quindi c'è il problema non di accentuare le differenze se questa è la verità della distribuzione derelitti ma semmai di dare una risposta a chi sta peggio e di operare secondo scelte di qualità diversa
Infine voglio anche dire che c'è un problema di Sarri condizioni di eguaglianza che non puoi più non affronta non è il problema dei contratti di formazione lavoro quelli li abbiamo voluti sono fondamentali a condizione che si faccia la formazione perché il vero problema che sono stati usati solo per avere contributi più bassi senza fare la formazione ma tu non puoi oggi giustificare
Ed è il vero problema della della condizione delle autoferrotranvieri che a parità di condizioni di lavoro diritti mi solo perché tu sei stato assunto negli ultimi Di Marzio negli ultimi sei anni Twice
Il quaranta per cento di meno della retribuzione di chi conduce l'autobus da vent'anni questa questione non esiste
E da questo punto di vista io trovo davvero singolare che per quello che ci riguarda non abbiamo fatto una battaglia fortissimo per impedire che questo avvenga
In realtà in molte parti siamo riusciti a evitare che questo avvenisse in qualche altra parte no e poi ci si rimprovera che questo avviene
Non possiamo disinvoltamente e passare da una cultura anche d'opinione pubblica favorevole
All'idea dei doppi regimi e poi quando scoppiano le contestazioni il problema dire ma come mai ci sono questi doppi regimi che appaiono così incredibili
Ora capisco che la memoria dell'opinione pubblica formata quotidianamente sui giornali può non essere molto forte ma almeno quando siamo in una sede di riflessione e anche giusto ricordare chi ha fatto le battaglie se si sono vinte e se non si sono venti righe sono responsabile
Io darei la parola al presidente Larizza per chiudere un po'questi sono questo nostro seminario
Io non penso nemmeno naturalmente di replicare ai singoli interventi però come succede esempio doveva fare un intervento abbastanza contenuto
Con le direttrici della discussione poi evidentemente ci sono stato
Avendo vissuto per lungo tempo quelle vicende mi hanno stimolato non solo ricordi
E su alcuni punti ci abbiamo ricordi diversi ma anche banche riflessioni
Ad esempio non cena costeggiano e tra non molto importante vedi tu hai detto una cosa vera Cestaro questione politica lo stato sociale questione culturale poi
C'è stata una condizione di stendermi Nada per cui sta grande esperienza la concentrazione se impantanata anche Bruno Trentin ha detto a un certo momento degradata
E io condivido questo giudizio cambiano solo le date
Cambiano solo le date vi è anche il responsabile
La data
E dove novantotto età irresponsabili cemento il sindacato e
Perché non ci dimentichiamo che siamo entrati in una fase in cui era difficile incontrarsi pure per appuntamento
Anche persone molti interessati al rapporto col sindacato a un certo momento hanno detto se ogni volta che ci incontriamo
Io diventa il pretesto per fabbricare forse è meglio non vederci
Quindi hanno concorso macelli fattore meno uno vero
Quello del consociativismo o della cosa
Oh io ero scemo o non c'è mai stato cioè voglio dire di un rapporto un poco vischioso che al sindacato non non c'è mai stata una cosa di questo genere anzi anzi
Beh no no
Seconda seconda questione non vorrei ci fossero i Dico io posto un problema
Mazzotta ha cercato di difendere quell'esperienza
Da diciamo nuovi giudici l'esperienza novantadue novantatré molti dei quali debbo dirlo per sentendo alcune sono assolutamente incompetenti
Qualcuno è competente in malafede
Allora siccome le accuse prevalenti erano
Il un potere di veto del sindacato un potere bolide del sindacato
Solo per sommi capi cerca di spiegare che forse le cose non stanno così dopodiché io posso solo un problema
Il governo a tutti di dovere che è quello va più bene per il futuro non è questo in discussione credo che sia in discussione il fatto se quello non va più bene cosa va bene
Perché se non si dice cosa va bene tutto un mondo di cui il sindacato è una parte ma tutto un mondo i cosiddetti corpi intermedi vengono automaticamente meramente debilitati anzi meglio ancora delegittimato
Poi io forse sono stato pure un po'
Un po'troppo rigoroso drastico in alcuni giudizi però a me venivano in mente alcune cose
Per fatti della vita
Sotto cinque
Progetti di riforma delle pensioni d'Italia
Diciamo su quattro io ci sono stato nel mezzo
E c'è stata una strana coincidenza
Strana ma significativa
Ci sono state cinque progetti e riforme all'eversione
Tre sono state fatte
Uno è saltato
è un è in crisi
Beh quello saltata in quelle in crisi sono le uniche due riforme premi proposta dal ministro del tesoro anziché del lavoro dal precedente consiglio
Nel novantaquattro la proposta è stata presentata al ministro del Tesoro
Nel due mila e tre è stata presentata al ministro del Tesoro
Nel due mila e quattro il ministro del Tesoro
Con la riforma che saltò
Perché a dicembre ne abbiamo fatto l'accordo per affrontare la riforma e qua dopo che abbiamo fatto l'accordo ci fu la crisi e l'usciere di Bossi perché non avevamo accettato discutevo Berlusconi una riforma
Dini divenne Presidente Consiglio nel novantacinque e condivisi fece la riforma
Due riforme Satta tutte e due presentare al ministro del Tesoro
Perché tutte e due avevano quella tara preventiva di esso l'operazione di finanza pubblica e non per azione di riforma sociale
Allora io mi ricordavo questa esperienza quando si parlava questa vicenda molto presente
Mosso discussa
Per vedere un altro aspetto della vita meno la CGIL va bene ed è difendo l'aspetto alla vita
Di un riformista anziano
Ognuno di noi molti di voi avete già dall'Europa io già da loro gergo
Guardate che nessuna parte del mondo
Nessun sindacato al mondo
Ha fatto le riforme che ha fatto il sindacato italiano in cinque anni
Nessuno al mondo
O io mi son Pozzato quello poi divenne presidente del Consiglio l'ex desegretare olandese
Che mi spiegava come abbiamo fatto senza via la rivoluzione
E chi era compiacenza verso i governi di centrosinistra
Era si partiva dalla situazione difficile e poi ci sono trovate col consenso obiettivi comuni e poi strada facendo abbiamo pagato pure depresse
Ora non si dice e noi allora abbiamo mascherando ma
Diciamo
Qualche milione descritto Hütter ce l'abbiamo versi negli anni novantadue novantatré poi sono rientrati guarda un recuperatore addirittura solamente a
Siete d'accordo descritti voglio dire invece di cinico cito cifre a caso ma voglio dire non è stato gratis quell'opera non è stata né operazione elitaria di vertice vede strade tutte cose
Che hanno avuto consenso immediato contaste no all'interno del sindacato nel rapporto col lavoro
A
è quello io preferisco non ricordarle perché negli accordi una banca Galapagos solo uno
Quando abbiamo impedito l'accordo la barche da lavoro solo uno
Che poi era il titolare del sindacato di maggioranza relativa
Che per aver detto no sì io metà del sindacato se n'è andata divenne sindacato autonomo
E meglio non citare quell'episodio perché la pena il primo sindacato che dialogo con quel sindacato dormo con la CGIL
Senso dovrebbero voglio dire a come però però sento lo chieda a me se io dovessi arrivare la cosa arrivare esattamente come prima per dirvi il clima ora non possiamo ricreare quel clima
E nel solo piede perché li vedevo dalle persone
Però se ci fosse
Diciamo un modello punti di riferimento accettate conosciute forse ciascuno di voi anche litigando sarebbe più tranquillo sarebbe più tranquillo comunque grazie per aver partecipato al