"La Margherita per cambiare l'Italia, le libertà, i diritti, le riforme: il contributo dei cattolici" - promosso dall'Associazione culturale 'I Popolari' (6 - 7 dicembre 2002) (presso la Domus Mariae, via Aurelia, 481)

Ai lavori dalla prima giornata benvenuti a tutti
Voi avete credo il programma della serata hanno aperto anche di sopra se qualcuno vuole stare più comodo si sta seduti anche riso
Il programma loro conoscete tutti la prima sezione Ulivo e opposizione di governo presiede Mattarella introduce Pierluigi Castagnetti intervengono autorevolissimi
Nostri amici e poi ci sarà il tempo anche di un dibattito andando avanti con i lavori in realtà pomeriggio fino alla serata
Prima di lasciare immediatamente la parola al presidente all'amico Sergio della prima sessione di questi nostri lavori
Vi leggo due
Brevi messaggi uno per la verità più breve l'altro breve ma un po'più lungo del Breve dei due autorevoli amici l'onorevole Emilio Colombo e il Presidente Cossiga che c'ha voluto mandare
Due righe per i lavori dalla nostra associazione
Sono molto grato per il gentile invita l'odierno seminario de La Margherita
Poiché vedo opportunamente messo in evidenza il tema del contributo dei cattolici per cambiare l'Italia
Auguro che dal dibattito emergano i modi e le forme che possano rendere efficace largamente condiviso tale contributo
Superando l'attuale frammentazione disimpegno largamente diffuso affettuosi saluti Emilio Colombo noi ricambiamo i saluti naturalmente a lo ringraziamo
L'altro del Presidente Cossiga
Cari amici popolare assente da Roma per un impegno scientifico culturali importante nella mia terra di Sardegna sento il dovere
Di inviarvi il mio saluto ed il mio augurio è di comunicarvi qualche mio pensiero
E mia ferma opinione che il ciclo storico e la stessa funzione storico politica ed istituzionale dell'antica Democrazia Cristiana siano ormai definitivamente esauriti
E che sia velleitario e anche pericoloso inappropriato
Cercare di far rivivere la democrazia cristiana stessa o perfino di rivendicarne la successione privilegiata e tantomeno confiscare
A tutti noi che di questo partito fummo militanti il glorioso scudo crociato che deve essere invece consegnato alla storia
Alla storia della libertà della giustizia del progresso del nostro Paese insieme alla tradizione e al ricordo dell'antica e gloriosa Democrazia Cristiana
Ma non per questo sono certo venuti meno i valori e la visione cristiano democratica della società dello Stato e della stessa costruzione della un'Europa unita in quella specifica visione politico culturale che fa parte certo ma non si identificano e si confonde
Con il cattolicesimo politico né tantomeno con la Chiesa cattolica anche a motivo dei rapporti di pensiero e di azione di tanti nostri compagni protestanti
Dalla pelle cristiano democratico dei Paesi Bassi alla CDU tedesca
E dei piccoli partiti cristiano democratici non conservatori o moderati dei paesi scandinavi
Di quello che fu il pensiero e l'azione democratico cristiana e di quella che è la visione cristiano democratica di partiti europei e americani africani voi militanti
Della associazione poppa dei dei Popolari rappresentate certamente quella parte che credette in una democrazia cristiana che fosse secondo il programma di Alcide De Gasperi
Partito di centro che guarda a sinistra non partito moderato conservatore o peggio di marca postfascista
Nessuno di noi ha creduto mai ad una politica non animata da una cultura politica
E le grandi culture politiche europee sono la socialdemocratica di cui oggi nel nostro Paese fa legittimamente parte
Anche la tradizione comunista nazionale dei DS la conservatrice democratica che può essere certo comune anche a cattolici come avviene in Inghilterra Francia e Baviera
Ma non hanno i democratico cristiani di ispirazione studiano e degasperiana
La liberaldemocratiche la cristiano riformista vi possono essere momenti e voi dovete a mio avviso valutare attentamente e se oggi non sia uno di questi
In cui i riformisti cristiano democratici possono e debbono unirsi coalizzarsi o confederale si in un unico soggetto politico riformista non socialista
Ma sempre portando in esso i nome in forza della propria cultura i propri valori
Come membri del Partito Popolare Europeo di cui anch'io faccio parte anche se in patria apolide politico in qualità di membro individuale ne faccio parte
Io mi richiamo al dovere di far di tutto per opporvi alla deriva conservatrice che al Peppe viene sempre più velocemente impressa
Dal penso che in esso hanno sempre di più i conservatori e i moderati scandinavi conservatori inglesi il cosiddetto movimento Blady Chirac ma anche purtroppo con spirito quasi reazionaria e fascista quando non nostalgicamente autoritario
I post franchisti del Partito popolare di Aznar il quale peraltro onestamente sinceramente respinge apertamente la qualifica di socialiste anche quello di democratico cristiano
E si proclama addirittura liberale
Forse confondendo il capitalismo e per di più il capitalismo di Stato della odierna Spagna strumento di potere politico con il liberalismo politico eccoli economia vera di mercato che ne è il corollario e concludo
Angosciosa si fa per me e credo anche per voi la domanda fino a quando potremo militare nel Partito Popolare Europeo e se saremo costretti a lasciarlo dove andremo cosa faremo
Certo però dobbiamo in Italia e in Europa a trovare il luogo e il mezzo e il mondo per conservare non per ricordo ma anche per ispirazione per sviluppare valori riformisti e personalistici dalla matrice cristiana democratica ma questo è un altro è diverso discorso auguri buon lavoro Francesco Cossiga
Noi ringraziamo per questi saluti lascia la presidenza della prima sessione dei nostri lavori a Sergio Mattarella
Tavola rotonda questo primo incontro
Tocca
Comunque
Dopo l'ufficio
Longo
Sì
Una
Dura
Nuovo
Allora
No
Commesso questo
Scusate
Chiedo
Con un
Opera
Sapendo esatto il
No
Con l'arrivo
Si sono nei
Voluto
Il
Piano con una parte dell'Udeur
Si sono
Date si è data più importanza e son fatte prevalere le ragioni di ciò che sia in comune rispetto alla regione e ciò che differenzia
Abbiamo dato più peso importanza continuiamo a darne daremo sempre a ciò che accomuna rispetto a ciò che differenzia
Questa è la grande scommessa la grande scelta coraggiosa convinta che abbiamo fatto con la Margherita
Sapendo che vi sono momenti di assestamento che sono enti don importante processo
Lo sottolineo importante
Condiviso convinto che è culminato con la nascita della Margherita
La scelta è stata convinta e convinta perché è forte al contempo ciò che ciascuno porta con sé ciascuno porta con sé
La storia per radici culturali il radicamento sociale avvertendo le valore e attualità e noi avvertiamo nella stazione di popolari valore e attualità alla storia che abbiamo alle spalle alzati capito sociale che abbiamo sempre avuto Aldo alla cultura che abbiamo sempre interpretato nell'impegno politico
Per questo è nata questa associazione
Pere
Garantire
La tutela di questa cultura politica
Non per operare politicamente ma per garantire la permanenza di questa cultura politica
Tutto questo questa convinzione del proprie radici storia cultura radicamento sociale
Nello scorso comune che si sta facendo e conducendo con successo e con efficacia per una sintesi per una integrazione nella Margherita processo di sintesi integrazione che si va sviluppando con efficacia e rapidamente
Ogni tanto io sento qualche amico
Che vuole affermare con forza alcune esigenze
Le esigenze a me pare non si declamano si realizzano nel vissuto nell'esperienza politica quotidiana
Qualcuno dice ogni tanto
Dobbiamo tagliare i ponti alle spalle
I ponti alle spalle sono già tagliati
Non lo so scommesse sul futuro con convinzione
Sento qualcun altro dire ogni tanto
E l'esigenza di contaminarsi nella Margherita
Ma questo avviene non declamando lo facendolo e sta avvenendo
Nel comune lavoro nel comune impegno e l'unico partito
Questo è il punto
Noi siamo convinti
Di questo partito che abbiamo concorso a creare siamo convinti delle prospettive politiche del partito della Margherita
Di un partito e contemporaneo non transitorio ma che ha uno spazio forte del futuro politico del nostro Paese
Questo è quello che
Intendiamo abbiamo inteso e intendiamo svolgere concorrendo con il nostro impegno
Culturale in questo caso elaborare
A rendere forte il retroterra culturale l'entroterra sociale della Margherita
Vi è un'altra cosa che desidero riprendere di minor di minore e miglior titolo di miglior testo
Ho sentito qualche amico a fare qualche considerazione sulla concomitanza di questo seminario con il congresso dell'UDC
Mi vien da pensare che in tempi normali
E con criteri normali di valutazione
Convocare un convegno in concomitanza di o promesse di partito verrebbe presto come una prova di disattenzione
Come la manifestazione se ma di scortesia
Non certo come una forma di convergenza
Semmai si potrebbe dire
Che si tratta di un lamento di casualità come nella nostra circostanti
Vi è cari amici piuttosto su questo fronte a questo riguardo sul piano sostanziale quello politico serio da dire che noi con l'associazione i popolari
Vogliamo ribadire le nostre origini
Vogliamo salvaguardare la nostra cultura politica
La nostra cultura di radicamento
Ma anche sottolineare che la posizione politica dei cattolici democratici e nel centro sinistra
Che la storia di Sturzo De Gasperi Moro Fanfani conduce al punto in cui si in cui noi siamo ci troviamo
E questa proprio nella prospettiva del bipolarismo
Nella collocazione per noi
Saldissimo nell'Ulivo
Noi ribadiamo
Che chi vuole interpretare questa cultura questa storia
è contro questa destra populista arruffona pronta a svendere tutto pur di mantenersi al potere
Quello che che va definito
Come il governo Berlusconi Tremonti Bossi
è un Governo
Che come se ci mettesse ce la mettesse tutta per provocare fratture sociali e fratture istituzionali
è la dimostrazione di una carenza di cultura di governo oltre che di capacità operativa di governo che noi vogliamo mettere evidenza anche con questa tavola tonda di questo sì
Abbiamo un governo con un Presidente del Consiglio
Impegnato a turare maldestramente le falle che si aprono
Nella vicenda della sua maggioranza
Impegnato ancor di più a magnificare se stesso
Anche questo è un segno di difetto di cultura istituzionale di mancanza di capacità di governo
A noi sottolineiamo la differenza
Che quanto a questa cultura questa capacità viene dall'impegno che il centrosinistra ha spiegato nel Paese in questi anni
Proposte che formula proposto e che forma le vostre favola Margherita la posta che vengono dalla nostra su cultura e storia
Ecco le debolezze
Di culture politiche capacità di governo di questa maggioranza
Per questo avvertiamo l'esigenza di incalzare il governo sua maggioranza manifestando al contempo questa maggior cultura di governo questa maggior capacità di governo
Il tema di oggi
La libertà i diritti le riforme
è il tavolo di un possibile buongoverno
Ma il tavolo anche di guasti irreparabili con un cattivo governo
Stato sociale salute istruzione attenzione ai più deboli e così via
Sono l'oggetto di un programma vero di governo
Noi
Su questo piano intendiamo avanzare proposte
Proposte con cui l'andare avanti nel lavoro della Margherita
Con il contributo di chi viene da questa DC culturali sereno collaborativo impegnato costruttivo
Per dare al nostro Paese una prospettiva più seria di cultura e capacità istituzionali di cultura e capacità di governo e questo è il tema di questa sera
Ed è il tema su cui introdurrà Pierluigi Castagnetti grazie
Se nel corso
Il tema mi fare veramente cardinale a posizioni di governo ma la forza di governo è tale se incalza il governo manifestando a cultura e capacità di governo questo lo so scommessa e questo è quello che dobbiamo offrire ai tanti elettori delusi da questo governo da sua maggioranza che cercano riferimento sovente non lo trovano
Dobbiamo come garantire che ritrovi si riconoscano in una posizione politica che noi possiamo fare lì nella Margherita
Poiché si conferma che non riusciamo sempre a spiegarla fuori letto un'altra pagina ma questa
Erano gli ho detto credo fino all'audizione
Questo nostro convegno
Si apre in un giorno particolare
San Nicola auguri a tutti Nicola ce ne sono tanti a partire da Nicola Mancino
In un giorno in cui abbiamo saputo che ieri è saltata la trattativa con la FIAT della FIAT
E in un giorno in cui i giornali riportano l'esito della votazione del Senato sulla cosiddetta devolution
Due fallimenti
Due conferme della incapacità del governo di portare unità e coesione nel Paese
Due ulteriori manifestazioni di insipienza amministrativa e istituzionale
Due nuove prove di sprovvedutezza di cultura di governo
Due ulteriori sfide per l'opposizione
Opposizione alla quale richiesta l'intelligenza ma anche la responsabilità
La lotta ma anche la misura
Perché mai come in queste ore avvertiamo quanto sia vicino il punto di rottura anche delle fibre più resistenti dei legamenti del Paese
Abbiamo dei governanti stravaganti ieri goliardi che sfidano tutti i giorni le piazze le riempiono lei eccitano le motivano senza curarsi degli effetti
Ricordo il titolo di due editoriali di due importanti giornali nazionali uno l'anno scorso un anno fa
Presidente si calmi
E uno di due giorni fa senza freni
Mi pare che questi titoli dicano della qualità del nostro capo del governo
Pare quasi ci sia un disegno una intenzione di tendere la corda oltre il limite di rottura
E questa la provocazione più inquietante per noi dell'opposizione
E il tutto
Tutto questo accade in un tempo di vigilia
Che trascende ma coinvolge anche la responsabilità del nostro Paese
Parlo della probabile prossima guerra in Iraq
Una guerra le cui motivazioni sono irrilevanti e le cui conseguenze sono imprevedibili
Una guerra alla cui assurda ineluttabilità le opinioni pubbliche del mondo anche la nostra si stanno abituando
Grazie ad una informazione finalizzata
Il segretario alla difesa
Statunitense il segretario di Stato Powell
Ha detto non a caso che la nostra arma più efficace l'informazione
Una guerra che sancisse
Che dà un colpo definitivo al peso politico delle Nazioni Unite
Al peso politico dell'Unione europea e nell'Unione Europea al peso politico del nostro Paese
Una guerra che trasforma senza alcuna deliberazione parlamentare di alcun Parlamento il ruolo della NATO
Una guerra che modifica i codici secolari del diritto internazionale introducendo principi potenzialmente forieri di lunga instabilità per il futuro
Quali quello dell'intervento unilaterale pregiudiziale
Una guerra che spaccherà anche il nostro Paese e che rischierà di fare regredire farle regredire lo scontro a schemi di contrappose al sito contrapposizione di cinquant'anni fa
Ma di questo non si parla
Di questo non ci si preoccupa
Ci stiamo abituando a questo
E poi come è stato detto il mio intervento sarà schematico non non sono scritte a mano con grafia larga e quindi sarò breve molto più del solito
Ma questo nostro convegno come è stato detto coincide anche con un altro evento
Che si svolge casualmente nello stesso giorno perché casualmente cascato in questo giorno il nostro convegno non quell'evento che era programmato da tempo alludo al congresso costitutivo dell'UDC
Voglio dire
Perché non ci siano equivoci sono due eventi non comparabili assolutamente DiVersi
Quello è un congresso il nostro un convegno di discussione di approfondimento la nostra ambizione la nostra aspirazione in questi due giorni di produrre qualche pensiero utile per la Margherita che il nostro partito non stiamo facendo un nuovo congresso il prossimo congresso cui parteciperemo e quello della Margherita
è stato detto in questi giorni
Sento voglia sento rinascere la voglia della democrazia cristiana
Non trovo prudente questa affermazione usata
Con tono minaccioso
Innanzitutto perché se fosse vero che nel paese sta rinascendo la voglia della DC
E ciò che nato dopo la DC che deve interrogarsi sulle ragioni per cui si rievoca questo desiderio
E quindi sarebbe un giudizio su ciò che è venuto dopo non su ciò che c'è stato prima
Del resto non è neanche più
Come dire una argomento polemico
Finalmente
Comincia ad essere collocato nel giusto contesto storico il ruolo della DC e cambiati anche
I giudizi affrettati liquidatorie inaccettabili che sono stati dati solo fino a qualche anno fa siamo arrivati al punto
Che la metafora della Democrazia Cristiana utilizzato per legittimare anche ciò che non c'entra con la Democrazia Cristiana
Per legittimare l'aspirazione del governo della Turchia del nuovo governo della Turchia entrare nell'Unione Europea con tutte le difficoltà
De suo provochiamo Marini che nel gruppo parlamentare europeo ad occuparsi di questo tema
Per rassicurare il resto d'Europa si dice ma chi ha vinto e un partito che assomiglia alla DC
Ma siamo arrivati al punto che abbiamo letto le cronache dell'ultimo congresso del Partito comunista cinese e per descrivere la sua svolta liberale e per certificarlo una si è detto che è diventato un grande un'enorme partito come la DC quindi la metafora della DC non serve neppure per provocare
La verità lo voglio dire a vantaggio di chi deve commentare le nostre la nostra iniziativa
E che la esperienza della DC come l'abbiamo conosciuta noi in Italia
è una esperienza non solo irripetibile
La DC non rinasceva
Ma un'attenta lettura storica dei partiti come è stata la Democrazia Cristiana ispirazione religiosa
Ci porterebbe alla serena conclusione che queste forme partite stanno esaurendosi in ogni parte del mondo
Sopravvivono quelle che si trasformano in una forma diverso dal partito
Tradizionale democratico cristiano persino in America Latina persino incidenti è stato l'ultimo baluardo di che faceva riferimento alla tradizione democratica cristiana sta declinando queste esperienze
Perché il processo della secolarizzazione avvenuti in ogni angolo del mondo perché il comunismo è finito in ogni angolo del mondo perché le innovazioni e l'avvento delle nuove tecnologie del hanno trasformato i nostri costumi di vita i nostri modelli di riferimento
E hanno imposto modalità non ideologiche di approccio alla politica anche per chi viene da una esperienza religiosa
Come è la gran parte Dinoi
Sappiamo che finita quella modalità questo non vuol dire che ai cattolici democratici è preclusa la esperienza politica
E non vuol dire che non ci siano altre modalità
Per agire un'esperienza politica facendo riferimento a principi che sono principi che restano nella loro validità
Quando noi abbiamo deciso di concorrere a dar vita al nuovo soggetto politico della Margherita abbiamo avuto semplicemente questa ambizione
Di concorre a dar vita a un soggetto politico che consentisse in misura più adeguata adeguata a questi nostri principi di trovare una traduzione in un progetto politico totalmente diverso o comunque più adeguato
Ai tempi nuovi e le domande nuove stamattina ero al congresso dell'UDC
C'era mi hanno chiesto che cosa ne pensassi di una partecipazione abbastanza numerose di personalità di grande valore che hanno avuto un ruolo nella non solo del movimento democratico cristiano ma anche nella storia del nostro Paese e ho detto che io ho un grande rispetto riconosco loro tutto l'onore che meritano
Ma sono i rappresentanti di una stagione dell'impegno politico dei cattolici che non c'è più
Di una modalità di impegnarsi da cattolici in politica che non è più quella di oggi dobbiamo accettare serenamente non polemicamente questo passaggio
Ma voglio parlare dell'UDC mi interessa non solo per onorare questa coincidenza temporale tra le nostre due iniziative
Ma perché mi serve per sviluppare un'altra riflessione
Perché da taluno anche tra di noi viene spesso assunta la metafora dell'UDC come la metafora di una modalità
Efficace sotto il profilo della visibilità di fare politica
E per taluno addirittura di fare opposizione una sorta di rievocazione di partito di lotta e di governo
Sentiamo dire ma quella modalità e molto suggestiva anche per una aree letto orale che si riferisse hanno allora ebbene che riflettiamo su questi su questo dato e su questa preoccupazione
La visibilità per l'UDC c'è
Non so se si traduca in consenso
Credo semplicemente che si sia trattato di un gesto volgare quello commissionato a un'agenzia di sondaggi statistici esattamente ieri perché stamattina quel congresso partisse in quel modo
Non so però se si traduca in questa visibilità in consensi
Ed è una visibilità sicuramente data dalla conflittualità interno alla coalizione di governo
è una visibilità che non ha a che fare col contenuto che spesso dirò riproduce cose che anche noi dall'opposizione diciamo ma perché queste cose vengano dette all'interno della coalizione
Non possiamo non essere invidiosi in essere concorrenti di quel tipo di visibilità
Non possiamo preoccuparci che i giornali sulla devolution mettano in risalto più questa loro posizione della nostra perché quell'è una visibilità che nasce dal fatto che quelle posizioni si manifestano dentro la coalizione di maggioranza
Per per il resto peraltro vorrei che noi avessimo la intelligenza per quanto ingiusto che per quanto è possibile
Di intestarsi dicono i come Ulivo
Anche parte del merito di quella stessa conflittualità che si è aperta nella maggioranza
Perché il ruolo dell'opposizione è anche quello di agire nel campo di aggravante
Dopotutto se analizziamo bene i termini delle questioni che si sono aperte da quella parte
Noi possiamo dire che esse riguardano tennis sempre sollevati precedentemente originariamente inizialmente dalla opposizione di centro sinistra
Temi che per la loro indiscutibile pregnanti
E per il rigore per la musica misura con cui noi li abbiamo sollevati
Hanno finito per costringere qualche forma di riscontro da parte delle posizioni interne alla maggioranza più sensibili a una certa cultura di governo e ha una responsabilità istituzionale
E la nostra iniziativa che ha costretto chi si professa fedele a una certa cultura di governo uno Stato senso dello Stato
Riscontrare dare seguito dare entrare in dialettica con la iniziativa della opposizione
Se ci pensate è accaduto in tutte le posizioni che hanno divaricato creato una diversificazione dentro la coalizione di maggioranza è accaduto per il tema delle fondazioni
E accaduto per il tema della legge per il tema del sì per per la legge Bossi-Fini
è accaduto per la Finanziaria vi ricordate quell'anno conferenza stampa dove tutti e quattro i segretari della maggioranza
Si sono presentati davanti alla stampa per dire dopo la presentazione della Finanziaria che quella finanziaria e alla finanziari che dava più di ogni altra al Mezzogiorno
Tutti c'erano
Uscivano dallo studio di Berlusconi assieme a Berlusconi tutti la dire che non si sarebbe toccato
E poi è bastata la iniziativa tenace dell'opposizione che ha evidenziato la falsità di quelle affermazioni che li ha costretti a una importante retromarcia anche se non sufficiente a correggere ad assumere un'iniziativa
A noi li abbiamo messi in conflitto con gli elettori con i cittadini del Mezzogiorno abbiamo costretti a quel maxiemendamento
E adesso li costringeremo anche su altri temi ieri è stato pubblicato il testo del provvedimento di applicazione della
Della
Del decreto di riduzione della spesa come si chiama
Del tagliaspese
E abbiamo visto che più di mille milioni di Euro sono stati tagliati nel settore della scuola nel settore dell'edilizia scolastica nel settore della sicurezza degli edifici
Dopo quello che è successo con i terremoti nel nelle del Molise in ogni altra parte del centro e del sud Italia in Sicilia
Più di mille miliardi milioni di Euro hanno tagliato li costringeremo a rimangiarsi anche questo ma la opposizione in un sistema maggioritario deve sapere che nel sistema maggioritario deve essere in grado di aprire le contraddizioni nell'altra parte nell'altro campo perché nel sistema maggioritario per forza di cose le cose avvengono soprattutto dentro la stessa area le stesse coalizioni
L'opposizione opposizione di governo se fa questo e stessa intestarsi quei
Può darsi che anzi sono sicuro che con queste nostra rivendicazione non facciamo un servizio agli amici dell'UDC
Sono sicuro che da domani Berlusconi dirà ecco che siete le quinte colonne dell'opposizione lo dicono loro
Ma noi dobbiamo dormiamo insistere su questa strada
L'opposizione tale anche quando ripeto riesce a entrare nel campo viagra Mantel seminare contraddizioni tanto più se le contraddizioni sono destinate a fare saltare una crescente difficoltà della loro cultura di governo
Le contraddizioni che stanno emergendo nella maggioranza non sono facilmente sanabile
Hanno a che fare con la compatibilità con la qualità della convivenza fra diversi soggetti dentro quella maggioranza
Per un partito come l'UDC finché sarà fedele o tenterà di esserlo alla cultura della moderazione della responsabilità e del senso dello Stato
E possibile convivere in una coalizione di destra a condizione che la propria cultura di governo possa diventare la cultura di governo dell'intera coalizione
Altrimenti non possono durare a lungo
Ma se Berlusconi non riuscirà ad essere Schüssel che ha dominato fai per Manzi Berlusconi continuerà tra a a schiacciarsi sulle posizioni di Bossi
Per il partito di Follini si porrà presto l'interrogativo se rinunciare al governo o rinunciare all'onore
Noi dobbiamo insistere su questa contraddizione
Ma è del tutto evidente che annulli non basta lavorare solo su questo piano
Dobbiamo continuare con pazienza con tenacia
A opporci
Con i pur insufficienti mezzi di una opposizione mortificata negli spazi parlamentari
E umiliata e oscurata in quelli dell'informazione televisiva
Dobbiamo continuare a contestare la deriva in atto nel Paese
La deriva democratica la deriva delle istituzioni democratiche
Il progetto della devolution
Preparando sin d'ora una mobilitazione se non lo cambiano radicalmente se noi lo capovolgono
Se non lo capovolgono
Se non lo ricorda Nizzola tono un principio comunque di unità del Paese dobbiamo mobilitarci prepararci a una grande mobilitazione referendaria per l'abrogazione
Con la convinzione di riuscire nell'Obiettivo
Dobbiamo risvegliare attivare la consapevolezza dei nostri concittadini che non sempre per le ragioni che ho appena detto hanno le informazioni necessarie
Poi voglio riferirmi allo svuotamento parlamentare che è un altro dei segni di questa decadenza democratica
Non mi riferisco solo alla ricorso ordinario ormai alla decretazione alla delega al governo
Non mi riferisco soltanto alle fin troppo ripetute ripetuti esempi di asservimento della legislazione agli interessi privatistici
Del capo della maggioranza e dei suoi amici
Mi riferisco a due
A due leggi che sono in
In approvazione definitiva in questi giorni
Quello della semplificazione legislativa
I giornali non ne hanno parlato
è una legge che utilizzando un principio introdotto nella precedente legislatura da Bassanini è stato Bassanini a introdurre questo principio della semplificazione attraverso la creazione dei testi unici hanno cambiato poche parole anziché testi unici parlano di codici e parlò della possibilità di inserire dell'ovazioni normative nel codice quindi si sta arrivando ad una legislazione che è totalmente annetta anch'persino dei principi sottratta non dico al concorso ma anche solo alla vigilanza e al controllo ex post della del Parlamento abbiamo creato le condizioni per cui nascono leggi che non passano mai dal Parlamento
Norme che non passano ma e che vengono così sottratte al persino al sindacato dalla Corte costituzionale perché formalmente non sono delle leggi ma sono delle norme che vengono inserite
Nei codici perché non sono più testi unici ma sono codici
Oppure può posso parlare
Di un progetto di legge che è già passato in commissione che arriverà in aula che visibili nell'assegnazione dei seggi
Direzioni delle elezioni politiche ultime che sono già intervenute che si sono celebrate con un altro ordinamento legislativo e si pretende di assegnare i rilegge i seggi che si renderanno vacante con un altro principio legislativo
Che nella sostanza e nella forma capo a volte mortifica stravolgere la legge elettorale quella che conosciamo come Mattarellum perché elimina totalmente vanificato talmente la quota proporzionale
L'ha vanificata definitivamente
Ma soprattutto c'è questa situazione che si vuole applicare una legge per la gestione di un risultato elettorale che è intervenuto già e di una lezione che si è svolta con un altro ordinamento legislativo
Oppure potrei parlare della trasformazione subdola
Ma in modo inequivocabile e difficilmente reversibile del nostro modello di Welfare parlo della scuola parlo dei servizi se l'assistenzialismo parlo della sanità ma altri dopo di me a partire dalla Rosi vivevano con più precisione attraverso hanno trovato la strada semplici operazioni finanziarie ritocchino e riducono i trasferimenti alle regioni e agli enti locali e vincono dalle regioni
Alla impossibilità di ricorrere ad approvvigionare risorse attraverso la via fino a altre vie fiscali e quindi rimettono
Riducono loro le risorse e inibiscono l'ordigno approvvigionarne altre e in questo modo stiamo arrivando a una trasformazione silenziosa subdola manca di cani del nostro stato sociale
Potrei parlar bene della questione del lavoro vedete la Margherita a sulla questione del lavoro ha assunto una posizione assolutamente coraggiosa
E una delle tante posizioni che ci hanno anche distinto all'interno del centro sinistra
Non è il nostro scopo quello di differenziarci dalle altri partiti del centrosinistra
Ma ci sono momenti in cui abbiamo dovuto assumere questa responsabilità
Per in un qualche modo essere coerenti con la cultura di governo di cui ci riteniamo portatori noi riteniamo ad esempio che sia accentuare la difesa dei diritti dei lavoratori
Sono qua presenti dei sindacalisti importanti che saluto non riteniamo che sia centrale
Ma riteniamo anche che la flessibilità in un tempo in cui il lavoro è cambiato non sono le leggi che cambiano il lavoro il lavoro e già cambiate dobbiamo porci il problema di come ridiano regola
Il lavoro è già cambiate non era regolato quello che è cambiato
La flessibilità non è un peccato se serve per iniziare se serve all'inizio
Se è una fase che consente di entrare nel mondo del lavoro se non è una sì l'attuazione definitiva se regolata se non abbandona al singolo lavoratore
Alla a alla alla mero rapporto di forza che lo vede soccombente con il datore di lavoro
Allora occorre questa intelligenza di capire che le posizioni dovesse più intelligenti più più duttili e noi questo l'abbiamo fatto
Questo Paese ha un problema cari amici che ancora non è evidenziato in tutta la sua portata di livelli occupazionali
Ci diranno che ormai siamo prossimi all'obiettivo del milione di posti di lavoro in più perché sono stati regolarizzati settecentoventi mila extra comunitari
E in effetti sono settecentoventi mila lavoratori che c'erano anche prima ma che non erano censiti ci diranno che queste risulta
Non ci diranno che le casse integrazioni
Aumento uno tutti i giorni tutte le settimane non vi è solo la FIAT vi sono interi settori produttivi penso ad esempio al settore bancario chiesta che sta ricorrendo a delle forme drastiche durissime
Di riorganizzazione occorre elasticità intelligenza per coniugare la difesa dei diritti e il perseguimento di questo obiettivo di salvaguardia dei livelli occupazionali
Potrei citare il dominio del senso nel senso di occupazione e controllo politico del sistema televisivo pubblico e privato perché ma sarebbe fin troppo facile vedete
Karl Popper ha scritto delle pagine molto il ma non mi riferisco a quelle che ha scritto in particolare sulla televisione sulla censura sulla responsabilità educativa mi riferisco a quelle che ha scritto poco prima di morire sulla democrazia
E dice poi alla democrazia non è di stabilire la regola per scegliere chi comanda quella lì se da scoperta ci sono le elezioni
Il problema della democrazia è quello di scoprire quali sono gli strumenti che consentono di controllare chi comanda e di mandare a casa chi comanda
Se la nostra democrazia oggi è in difficoltà e perché si stanno riducendo si sta riducendo l'agibilità degli strumenti che consentono di controllare il Parlamento e la sua funzione di sindacato e di mandare a casa formando un'opinione pubblica con l'informativa sull'informazione corretta chi comanda Sam merita di essere mandato a casa
Se non si creano Sensi tardano a queste condizioni della democrazia che si perde
Vi voglio leggere una pagina Breve
Se è un partito o un gruppo di partiti approfitta della sua salita al potere sia pure avvenuta in forme democraticamente legittima
Per monopolizzare a suo esclusivo vantaggio il più efficace mezzo di propaganda
Esso si immette sulla via che proprio quella di tutti i fascismi la via dell'uso della libertà per la distruzione
Quarantacinque
In un testo che si chiama la questione della radio non c'era ancora la televisione
E sapete chi è l'autore e il maestro del nostro presidente della Repubblica Guido Calogero
Allora cito un autore la della cui statura democratica nessuno può dubitare
Il tempo in cui ha scritto queste cose non era sospetto
Meglio sgomento a cui si riferiva era sicuramente più debole della televisione
Ma già allora si intuiva
Che i mezzi di informazione sono gli strumenti decisivi per qualificare la sopravvivenza l'esistenza la qualità di una democrazia già allora
E allora quel quello che sta avvenendo in questi giorni
è semplicemente la manifestazione ultima di un'arroganza di una prepotenza
Di una assoluta indisponibilità mollare la presa
Di una assoluta disinvoltura nel lasciare che il mezzo pubblico che il sistema informativo pubblico dei gravi
Anche qua ci sono gli interessi privati l'importante poter disporre totalmente dei mezzi che servono alla bisogna e la bisogna sarà fra sei mesi quando votano quindici milioni di italiani fra un anno e mezzo quando votano cinquanta milioni di italiani e quando servirà ancora
Non su questo c'è un'assoluta indisponibilità allora su tutti questi temi voi vi rendete conto cari amici che la opposizione non può rinunciare una virgola del suo rigore ed alla sua intransigenza
Ma poi come opposizione abbiamo altre domande cui non possiamo sottrarci
La sfida che ci riguarda e quella dell'Unità e della quale coesione della coalizione
Noi saremo credibili come alternativa di governo se saremo in grado di costruire l'una maggiore unità e coesione della coalizione
Vedete anche le polemiche di questi giorni
Tutti i discorsi sulle regole sui voti a maggioranza su un portavoce su cui abbiamo cominciato a definire Ricci
Rischiano di fuorvianti se perdiamo di vista il fine di tutto ciò l'unità dell'Ulivo su alcune tematiche che connotano la sua cultura di governo
Quali la politica internazionale quel istituzionale e quella finanziaria su questi temi l'Ulivo se vuole essere alternativa credibile di governo se vogliamo evitare che i cittadini ci dicono quelli lì non ci piacciono
Ma dall'altra parte se vi capita di governo governare siete in grado di esprimere o una sola posizione su questi temi
Noi dobbiamo essere in grado di dire sì su questi temi non ci dividiamo perché abbiamo un Progetto abbiamo una cultura abbiamo
E poi c'è un altro tema
Probabilmente saremo costretti alla scelta più impegnativa
Quella del leader che presenteremo le prossime elezioni in tempi più stretti del previsto
Anch'io ero tra quelli che dicevano fino a poco tempo fa non c'è fretta
Non so se possiamo consentirci ancora un'attesa lunga
E infatti possibile che perdurando queste difficoltà interne alla maggioranza di governo
E questa situazione di crescente conflittualità sociale
Berlusconi come ha fatto sempre di fronte ai noti che non riesce a sciogliere
Decida di cambiare il gioco
Di cambiare il tavolo
Molto probabilmente ma non necessariamente attraverso passaggi di modifiche istituzionali
Dovremmo dunque non farci cogliere impreparati
Perché la nostra impreparazione potrebbe persino essere ingrediente decisivo di questa determinazione di questa scelta di Berlusconi
Dobbiamo risolvere in fretta alcuni problemi
Non possiamo continuare
A discutere a lungo dei rapporti con la piazza che si organizza dei girotondi io voglio dire una parola chiaro ai nostri colleghi dei Democratici di sinistra
Il rapporto
Con la piazza con la realtà sociale
Che ha espresso la sua manifesti la sua indignazione questi ultimi mesi in modo così efficace
Un problema
Non è un problema dei DS
Non è un problema solo dei diverse
Ancor meno è un problema di una corrente dei DS
Anzi non è un problema
è una risorsa
Ed è una risorsa di cui deve farsi carico tutto l'Ulivo
Senta veniamo anche noi con le centinaia di migliaia di cittadini che si sono chiesti di fronte a questo degrado che cosa posso fare io urlare la mia indignazione è una risorsa non è una minaccia alla democrazia
Due sabati fa io ero a Milano a un convegno della Margherita è intervenuta a dargli a Colombo
Ci ha detto non lo state lì a inseguirci
Noi non facciamo proposte politiche non è il nostro mestiere noi poniamo i problemi il vostro mestiere quello di organizzare le risposte
Non inseguite ci non appiattite riso Dinoi noi denunciamo i problemi la politica si assuma le proprie responsabilità e dia le risposte non c'è contraddizione
E noi siamo contenti se l'Ulivo richiese a raccogliere queste nostre denunce e a trasformarli in progetti politico ma è compito vostro
Ci sono funzioni diverse non tenente ci come dei contendenti ai competitori alle prossime elezioni
Sappiate che nelle democrazie moderne anche nelle democrazie dei grandi mezzi di comunicazione la gente interagisce c'è un'opinione pubblica che è assente di fronte ad alcuni passaggi la propria responsabilità la manifesta così la politica non stia lì inter Betta stupita e paralizzata ne faccia tesoro di tutto questo a me pare che questo sia un problema
Di tutti non non solo dei DS non solo del Correntone non solo di Rifondazione Comunista di tutto l'Ulivo ce ne facciamo carico insieme mandiamo avanti non fermiamoci perché su ogni questione dobbiamo cercare di interpellare la zingara la quale dovrebbe dirci che cosa ne pensano i girotondi
Il G otto anni pensano Dinoi quello che meritiamo che pensi che pensi nonché brevi perché meritiamo che pensino in relazione ad Allah che siamo in grado di produrre di iniziativa politica
Io ho finito ma a questa eventualità a cui dobbiamo prepararci
Quello di un possibile anche se non certe passaggio elettorale dobbiamo prepararci nondimeno come Margherita non solo come Ulivo
Strutturando il partito
Soprattutto in periferia
Preparandoci capillarmente al prossimo passaggio amministrativo in cui votano quasi quindici milioni di italiani
In centinaia e centinaia di comuni in ognuno di questi Comuni deve esserci la Margherita organizzata Reparata visibile umiltà non dieci circoli uno dei quali dice la cosa diversa dall'altro un partito serio deve trovare un momento di coordinamento anche a livello periferico
Cercando di aprire un dialogo con la società ma per aprire un dialogo con la società bisogna esserci laddove la società c'è laddove si manifesta laddove accise
Bisogna che ci organizziamo per esserci non solo perché la Margherita non è un club più o meno esclusivo
Ma perché sarà un partito nuovo e moderno solo se riesce riuscirà a consolidare forme di dialogo rasoterra direbbe
De Rita cioè vis à vis con la gente c'è un malessere diffuso nel Paese che rischia di implodere su se stesse
Quelle italiana sta diventando una società malinconica
Rassegna da poco vita poco fiduciosa
La devastazione morale prodotta dagli ultimi quindici mesi di questo governo
Eh no i cittadini si sentono sempre più soli
E vedete il cittadino solo
Sente che il suo unico scudo la legge
La legalità
Se quell'anno non c'è non gli resta che la sfiducia
Verso tutto e verso
Quando la legge e questo problema diventa drammatico nel momento in cui la società si è frammentata e i cittadini sentono questa solitudine
Quando ha scritto nel suo ultimo saggio Robert Dole quando la legge non è più uguale per tutti
Cade il presupposto della fiducia nelle istituzioni
Vale a dire l'idea dell'uguaglianza politica dei cittadini se quest'anno licenze i cittadini cominciano a dire a pensare che non c'è questa in questo principio
E perché mai dovrebbero avere si
E nell'ultima indagine curata da Ilvo Diamanti sul chi siamo noi italiani vediamo che la prima connotazione CELTA
La rete via arrangiarsi ventun per cent'
E quasi all'ultimo posto che il senso civico e la fiducia nello Stato il quattro virgola cinque per cento
Quando i cittadini italiani cominciano a pensare
Che si salvi chi può ognuno deve arrangiarsi
E pochissimi
Dichiaro di avere fiducia nello Stato e nelle istituzioni
E c'è un allarme
Allora dialogare con la gente per la Margherita deve essere anche l'obiettivo di risvegliare una coscienza critica nel
Soprattutto in chi ne ha la potenzialità come sono
E adesso affronto un problema delicato
Come sono o come dovrebbero essere assieme a tanti laici o rigorosi e legalitario
In particolare quanti come i cattolici si alimenta una del magistero della fonte etica che per eccellenza
Ed è ritenuta tale ai dai non credenti detiene un patrimonio etico dalla fonte che viene considerata anche da chi non è credente la fonte più autorevole la fonte più ricca di patrimonio
Vedete Berlusconi ha sostituito la politica con il potere
Le regola della democrazia con quelle dell'azienda di famiglia tutto ciò ha corrotto alcuni dei principi fondamentali della nostra convivenza e creato profonde lacerazioni e divisioni nel tessuto della nostra società
Altre volte mi è capitato di dire che nella politica c'è stato un avvelenamento dei pozzi dalla politica c'è stato una dell'andamento dei pozzi della nostra democrazia
Perché la democrazia servono alcuni principi che sono che siano patrimonio di tutti
Alcuni principi intoccabili alcune decisive certezze sulle quali saldare il rispetto reciproco
Che governi l'uno o l'altro alcune parole
Che abbiano per tutti lo stesso significato ma oggi non è così
Pensiamo alla caricature che viene fatto della parola libertà che diventa condono
O alla parola legalità che diventa impunità o della parola giustizia che diventa arbitri o della parola verità che diventa propaganda o della solidarietà che diventa parte
Malissimo o dell'unità nazionale che si declina in devoluzione devolution
Le parole decisive del nostro essere comunità sono come svuotate diventano maschere insignificanti e intercambiabili la sostanza delle cose e sempre più spesso piegata
Nell'interesse all'interesse di un capo che come è stato detto
Comanda ma non governa
Non mi interessa
Continuare con questa
Esame che conoscete
Storici sperando che c'è questo tentativo di cloroformio Zarrella opinione pubblica chiude il salto perché
Dirò alla fine
Vi dico solo l'ultima osservazione nei giorni scorsi
Ho espresso in una manifestazione dalla Margherita Milano
Una garbata preoccupazione
Che mi è costata un'inaspettata reprimenda da un velenoso corsivista di un giornale di un quotidiano amico
Che da come scrive pare abbia qualcosa da farsi perdonare ma non mi interessa
Una preoccupazione che avverto come politico
E la ribadisco con lo stesso garbo
Con lo stesso affetto
è una preoccupazione che avverto come politico
Ma anche come
Fedele laico come credente
Provo amare inquietudine
Di fronte a certi silenzi rispetto
Al degrado etico culturale del costume del senso dello Stato del senso della legalità
Del senso del dovere soggettivo della responsabilità
Non perché noi pretendiamo un sostegno alle nostre posizioni politiche nemmeno persone
So qual è la responsabilità che compete hanno lanci so il valore dell'autonomia della politica sola necessaria distinzione fra fede e politica
Ma se in assoluta buona fede come io tendo ad attribuire si pensa che la gravità del momento non è ancora tale da richiedere l'intervento io credo di potere richiamare un'attenzione perché a me pare che la gravità del momento richieda già questo tipo di intervento
Ma
Vedete
Dieci anni fa i vescovi italiani lanciano un grido d'allarme con un documento che fece molto positivo scalpore educare alla legalità
Tangentopoli non era ancora scoppiata ma l'altro ieri Saavedra il polso della Società italiana
Intuiva i tempi avvertiva i rischi denunciata educata
Infonde Eva fiducia infonde la speranze
Sembra un tempo lontano ripeto è una preoccupazione non una polemica
è una preoccupazione che esprimo con assoluto rispetto con affetto e grandi aspettative per la Chiesa
Interpreto la domanda che anche ambienti laici oggi rivolgono alla Chiesa non solo i credenti c'è bisogno che la riserva morale del Paese scenda in campo
Penso
Anche che noi laici abbiamo sento la strada che abbiamo scelto la strada difficile della politica abbiamo il titolo di chiedere un'attenzione alla chiesa di cui ci sentiamo parte e certe dobbiamo anche riflettere sul fatto che certe insufficienze hanno a che fare anche e forse soprattutto con le nostre inadempienze è un tema delicato che ha a che fare credo con le nostre riflessioni di oggi
Mi chiedo quale responsabilità nella Margherita ci sono altri che non hanno questi tipi di preoccupazione di sensibilità rispettabilissimi a pieno titolo alla Margherita come noi
Da noi ascoltati oltre che rispettati da noi ascoltati con l'interesse di ricevano una porzione di verità la loro ma noi vogliamo dare questo nostro contributo
E potrei continuare ma anche qua chiudo
Ho finito tutti questi interrogativi vedete amici
E queste risposte dobbiamo
Re imparare a farceli in mezzo alla gente
Le domande e le risposte
Insieme la gente almeno a quella che ha voglia di tornare a parlare di cose serie
Perché stanca dei sorrisi dei Briotti
Però dobbiamo farla guardando avanti
Dobbiamo accerta accettare e cercare la fatica di guardare avanti
Io mi fermo perché se insisto troppo su questo punto finale
Forse rivelò un sospetto che non tutti abbiamo la stessa disponibilità di guardare avanti un sospetto che non voglia fare dobbiamo guardare avanti
L'uomo di oggi il nostro concittadino ci giudica per la nostra capacità di guardare avanti
Certa apprezza gli uomini che non hanno la smemoratezza delle loro radici e noi non ce l'abbia ma che è utilizzano il succo che viene dalle loro radici per pensare cose nuove è infatti in corso
Chi non al fiato chi non se la sente io lo capisco ma bisogna che abbiamo tutti la generosità di capire che dobbiamo guardare avanti perché gli indizi italiani sono inquietanti dal futuro
E penso a uno
Con Charles Kettering
Il mio interesse
E nel futuro perché lì che ho intenzione di passare il resto della mia vita
Grazie
Grazie per Luigi
Io non credo che domani avrai un altro corsivo
Piuttosto poter avere lo Schifani turno che che dirà che hai aggredito Berlusconi che lavora così bene così tanto per il Paese
Tanto da arrivare a dire meno male che ci sono io
Segnerebbe ricordarli che assecondava voleva Angelica chi si esalta sarà umiliato ma ne aspettiamo di vedere questa nuova puntata adesso passiamo alla all'intervento e dalla rotonda
Dando la precedenza ai senatori che odio va be'dico altrimenti collocherebbe alla fine quindi Patrizia Toia e poi Nicola Mancino io propongo che si parli da qui perché il podio induce a destra lunghi
Nell'ambito temporale di dieci minuti
Ma io credo innanzitutto salutandovi tutti
Confessato così diciamo il piacere di ritrovarci
Un piacere di ritrovarci che vuole dire riflettere tra noi e confermare anche come ha detto Mattarella e come ha detto Castagnetti Marini all'inizio insomma riconfermando tra noi la scelta che abbiamo fatto la volontà di percorrerla fino in fondo
E di percorrerla anche consapevoli diciamo della posta in gioco
Consapevoli che portiamoli molte cose in questo progetto abbiamo portato lì molte cose se magari e sprechiamo ore
Se c'è l'amore questa momento e di
Di passaggio siamo consapevoli che abbiamo portato molte cose in questa scelta e che molte cose incontriamo degli altri amici che con noi hanno formato la Margherita
Consapevoli che questi incontro questo scambio di Ghedi Progetti di aspirazioni di voglia di ricercare le soluzioni nuove non sempre e facili e agevole
Ma che la sfida che abbiamo scelto di fare proprio per andare incontro a quelle molteplici risposte che diceva Castagnetti
Rispetto alle quali sappiamo che ama che abbiamo molto da dire e da proporre da interloquire ma dobbiamo anche sapere che non abbiamo tutto non abbiamo tutto il nostro bagaglio ecco perché la scelta è una scelta importante quella della Margherita
Io credo che pervenire al tema più specifico di questa prima primo giro di di di opinioni siamo qui perché come amici e amiche amici attorno a questo tavolo abbiamo condiviso un'esperienza nel passato governo
Abbiamo dimostrato di essere capaci di governare e di avere quella cultura di governo che ci ha permesso di cambiare il nostro Paese di iniziare almeno una trasformazione importante che non si è compiuta
Che non ha incontrato nell'esito elettorale quel favore che noi ci aspettavamo e questo è un punto che ancora dobbiamo sviscerare fino in fondo
Ma consapevoli che avevamo iniziato una strada importante di cambiamenti che oggi vediamo giù uno ad uno smontare in una direzione che va all'indietro
Non in una direzione che arricchisce il nostro Paese in termini di sviluppo di libertà in termini di crescita sociale in termini di prospettive di integrazione internazionali una società che si provincializzato e torna indietro
E quello che a me fa più paura
Che vede allargarsi le distanze sociali
Anche con la devolution altre anche con le scelte non solo di politica economica di politica di welfare ma di politica istituzionale noi andiamo verso una società che allargherà le differenze
E questo sarà il Progetto proprio di segno contrario a quello della storia da cui proveniamo quella della Democrazia Cristiana
Avere consentito una mobilità sociali una crescita dei figli rispetti padri in condizioni di miglioramento che ciascuno di noi ha misurato nelle proprie famiglie intorno a sé e che non ci si interrompe
Non solo si interrompe ma vedo la prospettiva rovesciata
Cioè la preoccupazione che non solo non ci sarà più questa crescita sociale
Che anche crescita culturale non è solo crescita economica riporta che abbiamo avuto redditi più alti ma importa che abbiamo avuto una capacità di arricchimento culturale e sociale il miglioramento delle condizioni di vita il nostro Grande Progetto
Ma
Oggi ne inventiamo una situazione che vede tornare indietro si interrompe questa mobilità
E c'è il rischio che ci sia l'incertezza di cui si parlava incertezza che emerge in tutte le analisi sondaggi ma che emerge nelle nostre dirette conoscente dei sondaggi che facciamo da politici quando lavoriamo in mezzo alle persone quando interloquiamo quando interpretiamo quando facciamo quell'ascolto quelle domande e quella costruzione di risposte quali incertezza che li sentiamo
I nove intorno a lui
Ecco perché abbiamo compiti importanti come opposizione
Non solo per il valore del nostro progetto
Ma gli imperdonabili ITA
Politica e storica
Che noi porteremmo
Se non riuscissimo proprio sviluppare la nostra proposta alternativa di governo di fronte a quanto sta accadendo
A quanto l'Italia sta perdendo in sede internazionale in sede economica in tutti i contesti e quali il nostro Paese sta davvero tornando molto indietro allora io vorrei
Che non superasse banche quelle difficoltà che come Margherita nell'Ulivo spesso sentiamo nella costruzione dell'Ulivo consapevole anche di questa particolare responsabilità storiche politica
Due brevissime considerazioni perché molti amici molto più autorevoli anche di me hanno alluda prende la parola ed arricchire questa parte iniziale del dibattito io faccio due considerazioni
Ci troviamo lo dico avendo parlato della nostra esperienza di governo e oggi parlando dell'esperienza di opposizione che
E io sto facendo con grande guardate disponibilità accanto a non a non riproporvi diciamo in modo in modo pigro in modo abitudinario credo che sia capitato a voi a molti di voi dell'amministrazioni locali insomma di passare da un ruolo all'altro
E di essere capaci di reinventare una propria capacità di svolgersi nel conto ricco fondo il compito che il momento politico ci assegna
Perdendo come dire privilegi che magari baldanza il privilegio perdendo insomma
Quello che non serve più oggi
E assumendo invece quello che a me pare serva oggi per fare bene la nostra parte per essere pronti domani
A ritornare
Ad essere capaci di esprimere una diversa di governo ci vuole grande coerenza guardate ma io credo anche grandi capacità e disponibilità se mi permettete umiltà di cambiare e di assumere i nuovi compiti con tutto quello che essi comportano nella condizione attuale allora
Un'osservazione pentola sentiate molti di voi delle regioni nelle vostre realtà locali
La la osservazione queste sono in questo sistema dico rozzamente Mancino direbbe molto più modo più raffinato
In questo sistema
Diciamo maggioritaria e bipolare del tutto in perfetto
Del tutto privo di quei contrappesi di quegli statuti dell'opposizione di quelle regole nuove
Non sentiamo che oggi quella deriva democratica che diceva Pierluigi è una specie come dire di germe che si è insinuato nelle istituzioni io avverto quotidianamente dell'istituzione della quale operò una specie di alterazione delle regole
Spesso insinuante rispetto alla quale mi chiedo se noi stiamo dando una risposta sufficientemente dure sufficientemente adeguata o non invece stiamo giù una prigione accettando questa alterazione del sistema
Che non è un regime non è una come dire uno scenario del tutto rovesciato ma è una scivolata sì continua
Forma diciamo di Dini di cambiamento è come se ci fosse un germe che si è insinuato nel nostro sistema democratico allora come fare l'opposizione in queste condizioni
Come farla sotto il profilo istituzionale e politico a me sembra per usare un po'una metafora di di calcio che forse più cara d'altri e quindi e come se nel campo in cui pure ci sono due squadre
Le due forze della coalizione che ha vinto le elezioni di quella che l'ha perso la squadra che ha vinto senta di occupare tutto il campo senta e tutto il Tampa il suo relegando c'è un gioco di rimessa un gioco che intende escluderci dalle regole no dalla capacità di opposizione di proposta che abbiamo tutto il campo occupa la maggioranza assorbe le istituzioni
Albertini sei palle se fa la consultazione con i parlamentari chiama solo quelli della maggioranza esempi di essere in buona fede perché di ciò ha vinto le elezioni condanniamo noi è utile ai cittadini che parli solo conti governa
Ecco c'è proprio un'alterazione di sistema il campo tendono a dire loro e tutto nostro e noi dobbiamo invece riaffermare la nostra legittimazione elettorali a giocare la nostra partita dentro quel campo
Con regole da reinventare ma con la consapevolezza che siamo una delle due squadre in gioco e non possiamo consentire questa riduzione insomma delle istituzioni
Alla maggioranza
Delle istituzioni ha solo chi ha vinto le elezioni abbiamo vinto anche noi per la nostra parte le elezioni essendo stati eletti dobbiamo assolutamente ritrovare queste regole di gioco per cui la nostra squadra possa essere in grado di competere
Avendo
L'uomo di opposizione oggi ma per ritornare il problema della democrazia
A rigovernare a controllare chi governa e ad avere condizioni tali che consentano davvero l'alternanza sotto profilo istituzionale è molto dura guardateli oppure non solo per
Come posso dire non solo per una caduta della nostra intransigenza questo un tema molto aperto più opposizione dobbiamo fare
C'è chi vuole ritrovare un filo di dialogo di giusto che sia così le condizioni per questo dialogo
Io credo che però la ricerca del dialogo e dunque di un'opposizione che si insinua nel campo avversario detenuti in evidenza
Le le contraddizioni cercando diceva De Pierluigi Di intitolarsi alcune cose che cambiano nella maggioranza tutto questo però guardate non deve mai andare a scapito di una cosa principali che secondo me oggi deve caratterizzare l'opposizione che l'intransigenza
Della propria occuperà proprie posizioni
In un gioco così confuso reso ancor più confuso dall'informazione da quello che si diceva ne abbiamo bisogno di far vedere che l'opposizione di farsi sentire infatti eccepito che l'opposizione ha un'intransigenza
Nelle sue proposte una chiarezza
Delle sue proposte un'intransigenza dei rapporti con la maggioranza Cembra da ogni forma di mediazioni impropria in queste condizioni credo che sia un modo anche per
Abituare l'elettorato i cittadini a leggere nelle proposte politiche a capirle nella loro nella loro chiarezza e nella loro diversità e dunque della loro intransigenza
Ma accanto a come giocare il nostro ruolo sotto il profilo istituzionale in queste condizioni io credo che proprio per queste difficoltà oggi il tema anche quello di come giocare
Un'opposizione che amplia politicamente questa visibilità queste adeguatezza di ruolo
E questo è il tema dell'Ulivo
Io penso che noi dobbiamo davvero aiutare a costruirlo a costruirlo con molta convinzione
A costruirlo ricercando molta unità che non significa perdita della propria autonomia di forza politica a mio avviso
Io vedo l'Ulivo guardate come una specie di ventaglio molto largo
Molto ampio
Capace dunque di lambire di di interpretare e di interloquire comparti molto larghi della società
Ma tanto più è largo questo Ulivo tanto più ha bisogno che l'impugnatura la parte che lo tiene unito sì una parte forte e coesa altrimenti si perderebbe
Allora credo che dobbiamo costruire questa coesione attraverso
Un approfondimento della nostra progettualità che cosa ci fa essere Ulivo che cosa ci fa stare insieme molti partiti muovono molti movimenti molte espressioni della società civile molti interlocuzioni che vanno anche tali più lontani e non sappiamo che anche come Margherita oltre che come Ulivo abbiamo questa vastità di posizioni ci fa stare insieme una volontà forte di coesione io credo una chiarezza di quello che il nostro progetto le nostre tesi sotto il profilo istituzionale
Quali democrazia vogliamo cosa contrapporre in modo quando la maggioranza arriva quel capitolo due con il presidenzialismo quale sarà la nostra posizione può essere su un punto assolutamente chiaro non basta vedere a una democrazia
Come dire rappresentativa pluraliste parlamentare bisogna permettiamo appunto anche la nostra proposta sotto questo profilo il tema economico insomma il tema sociale i temi fondamentali costitutivi della risposta che noi diamo al tema delle libertà dei diritti e dello sviluppo in un'epoca in cui i diritti libertà e sviluppo sono così minacciati e così manomessi
Quindi quale opposizione scendiamo in questi giorni in questo dibattito devo uscire un'indicazione anche per noi in Parlamento e quale univo vogliamo fare con quale varietà di posizioni ma con quali imprescindibile a mio avviso unità di intenti e di azione via
Grazie Patrizia
Nicola Mancino poi Rosi Bindi
Ma di fronte alle considerazioni fatte da Castagnetti
Per ciascuno di noi indotto
A scegliersi una parte
Siamo siamo già troppi
Diciamo come semi circolo
E poi si apre anche una riflessione un dibattito
Io scelgo per flash
Qualche prima
Cioè io sono venuto oggi
Come
Facente parte dell'associazione
Dei popolari
Parlo anche come popolare
Che ha scelto
Di fare parte di un soggetto politico che ha contribuito anche a far nascere
E la mia prima
Attenzione
è su come
Sì ecco colloca
Il dibattito politico
Sul piano generale
Fra quelli
Che non sono con noi fra idem
I poster democratici cristiani
E quelli che con noi
Hanno scelto la strada di questo soggetto politico
Perché questo è molto importante se cioè noi riteniamo che c'è una sorta
Di rottura
Con una ispirazione che conserva la sua attualità il rischio
E che gli altri
Sì minimo sul terreno raccogliendo e togliendo a noi la possibilità della raccolta
Io non vorrei che
Noi alimentassimo il dibattito politico sapendo di conservare integra la nostra ispirazione che non significa contestazione della nostra scelta politica all'interno della Margherita
E poi gli altri raccolgano perché il problema è anche questo conservare
Viva
La cultura dei cattolici democratici
Anche per aderire a una serie di sollecitazioni che noi abbiamo è oggi non è facile guardate perché per come si muove lo schieramento politico di maggioranza
E noi qualche difficoltà pure la registriamo
Perché sembra che a noi
Non spetti più il compito di alimentare alimentare l'ispirazione io non ho nessuna difficoltà di convivere con altri di ispirazione avrebbe liberaldemocratica
Però io non mi sento amalgamato da nessuno perché voglio rimanere me stesso
Vado vado un po'più avanti
Cioè io considero che è molto difficile
Fare politica
Anche la parte non va bene dai dai giovani da parte di quelli che erano radicati all'interno
Di formazioni politiche
Questo è un problema che noi ci dobbiamo ci dobbiamo porre
Apparteniamo
Alla Margherita
Però una Margherita capace soltanto di coppetta azioni è destinata a vedere ridotto lo spazio politico
Allora la risposta quale
è io parto da lontano noi non abbiamo molto spazio di comunicazione
Io vorrei dire anche
A qualche giornalista presente
Che lo spazio della comunicazione è riservato ai vertici
E qualche volta
Qualcuno fa un'irruzione di campo
Può ricevere squalifiche però fa la interruzione di camper la fa anche giustamente
Ma un partito che non sia radicato sul territorio un partito
Destinata a impoverirsi
E io credo che noi dobbiamo tenere presente che nella difficoltà della comunicazione
Noi possiamo arrivare al nostro elettorato soltanto attraverso il recupero dell'azione dei partiti politici
Pur partiti politici che abbiano un collegamento con la società
Ma su che cosa
Ecco noi abbiamo avuto qualche successo anche come Margherita
Quando abbiamo posto l'attenzione del Paese determinati problemi che avevano anche il pregio dell'attualità e della concretezza
E discutere dei sacri principi è solo di quelli
Ma non ne discutiamo neppure beh non basta non è sufficiente
Ecco io credo che
Faccio esempi e sulla Cirami
E la gente ha capito molto bene di che cosa si trattasse
E a diciamo
Espresso pare ivi negativi i giudizi negativi nei confronti
Del governo dell'azione del governo
è stato difficile diciamocelo è stato difficile sulla devoluzione
Un po'perché tutti ritengono che questa non andrà avanti ma stiamo attenti perché potrebbe anche andare avanti
Però sulla devoluzione credo che la gente abbia capito
Verso
Quali sponde
Possiamo portare il Paese immaginando che per accontentare un alleato capriccioso si possa aprire contemporaneamente alla competenza esclusiva dello Stato e la competenza esclusiva del delle regioni
Per creare condizioni di rottura dell'ordinamento e per arrivare al risultato
E diciamo della realizzazione di un disegno bossiano che quello di a vere il governo del territorio per la parte di guglie egli è capace nord centro sud
Allora
Io credo che noi dobbiamo approfondire i temi
Che sono presenti nella società
L'ordinamento giudiziario
La condizione delle istituzioni guardate che fra poco
E noi non possiamo rincorrere la maggioranza
E fra poco noi ci troveremo di fronte ad una proposta
Di separazione netta delle carriere
Dei magistrati
Con il risultato
Che il Pubblico ministero non sarà quello di oggi e probabilmente non deve esserlo se non è distinguiamo le funzioni
Ma i pubblici ministeri saranno alle dipendenze dal Governo
L'Indirizzo verrà dato dal governo la scelta dell'azione
Giudiziaria sarà decisa dal governo noi faremo un'altra battaglia
Ma dobbiamo anche fare attenzione perché questa è un'altra battaglia decisiva perché i pubblici ministeri arrabbiati chiusi in se stessi
Sono un rischio per la giustizia nella nel nostro Paese come anche il ritorno alle autorizzazioni a procedere dopo che abbiamo fatto una grande battaglia convinta noi
Questo sarà un altro terreno di scontro fra la maggioranza e l'opposizione
Quindi noi dobbiamo scegliere
I nostri temi approfondirli non enuncia Hardy soltanto perché dobbiamo pure sapere su quale terreno c'è una comunanza
Di valutazione da parte della Margherita e che rapporto noi possiamo stabilire fra la Margherita e l'Ulivo
E io so che questi sono temi molto importanti che hanno bisogno di approfondimento
Ecco io personalmente ritengo che noi per sentirci parte integrante della Margherita abbiamo bisogno di una riflessione all'interno della Margherita
Dobbiamo dirlo chiaramente perché poche sono le occasioni di riflessione
E quelle poche occasioni di incontro servono soltanto per dare un da panoramica di carattere generale senza mai arrivare ad una conclusione
E questa è la sofferenza che noi registriamo la registriamo in periferia la registriamo anche al nostro interno perché noi siamo opposizione
Macché opposizione dobbiamo fare nel rapporto con la maggioranza è un'opposizione che viene scelta in termini di ostruzionismo per l'ostruzionismo Moët anche un'opposizione propositiva
Io credo che il Paese abbia bisogno di sapere che cosa
Anche sulla base della esperienza e di un'autocritica che forse non abbiamo sufficientemente fatto con un abbiamo affatto fatto anche sulla scorta delle nostre esperienze di governo
Beh la gente vuole sapere su queste quella questione qual è la posizione della Margherita e qual è complessivamente la posizione dell'opposizione in sé
Perché ho l'impressione che noi ci siamo attardati un po'troppo
Beh facciamo i portavoce ma i portavoce di chi e di che cosa io l'ho sempre detto non servono i portavoce senza sapere qual è il programma comune aggiornato sul piano generale
è la voce di chi
E poi poi di detto fra con franchezza
Voi vi rendete conto con i gruppi parlamentari Jealousy tra di loro che si fanno la corsa tra di loro a chi arriva prima a formulare un ordine del giorno atti ecco i io dico Patrizia ieri perché abbiamo presentato noi un ordine del giorno
Sulla sulla devoluzione
Perché non è non sembrava chiaro che noi potessimo aggiornare l'ordine del giorno presentato della dalla maggioranza emendarlo ritenendo che non avessimo niente da dire guardate sulla devoluzione non c'è una proposta convergente conciliante
Perché non è possibile la conciliazione
Perché delle due l'una o attribuiamo allo stato competenze esclusive dello Stato o lei attribuiamo alle Regioni sottraendo allo Stato che cosa vogliamo
Concordare con la opposizione dice D'Onofrio in un'infelice discorso ripetuto due volte su questo argomento
Che c'è un patto di maggioranza che loro sono disponibili a discutere con noi ma noi ci dobbiamo rendere conto che c'è un patto di maggioranza ma se c'è un patto di maggioranza noi ci rifiutiamo
Di discutere con loro sapendo che quel patto di maggioranza merita solo di essere contrastato sul piano parlamentare ma questo non è non è la scelta che noi dobbiamo fare permanentemente vado alla conclusione
Noi semmai
Dobbiamo scegliere un terreno di proposte perché almeno per quanto ci riguarda Novi
Sul piano del Senato possiamo ogni due Nesi chiedere la calendarizzazione di determinati argomenti da mettere all'ordine del giorno certo la maggioranza ce li boccia
Ma quella è la nostra tribù da non abbiamo una tribuna televisiva
Non abbiamo un radicamento sul territorio almeno quella tribuna ci può consentire di farci conoscere da parte del corpo elettorale da parte soprattutto del nostro corpo elettorale
Allora noi
Dovremmo lavorare da una parte
Anche di grandissime sindaci perché alle grandi sindaci si può arrivare soltanto attraverso un senso di recuperato di responsabilità da parte da parte di di tutti voi
Questa è la questione essenziale io vi chiedo scusa io mi sarei intrattenuto piuttosto sull'ordine del giorno e su quello soprattutto sui firmatari della convocazione dell'Assemblea dei popolari ma credo che dobbiamo parlare più di Margherita più di Ulivo e meno di popolari perché probabilmente quando faremo una riunione di quelli che fanno parte dell'associazione dei puro dei Popolari dobbiamo pure vedere come organizzare perché abbiamo interessa non vedere spenta la nostra ispirazione
Ricorda
Titolare prevederne la parola
Prima di dare la parola noti quindi devo dare un annuncio di un qualche interesse concreto per i convegnisti
La cena sarà presto ristorante militari
Che si trova uscendo dal cancello della Tour marine a destra dopo l'edicola
E adesso ha fatto la parte di Marta profilo Falcone di Maria
Tra i Cannalire femmine
Mentre
Perché vede
Scesi
Dico una parola anch'io sul il significato di questo incontro almeno nello spirito con il quale
Vi partecipo
Credendo di interpretare credo anche la
Lo spirito e di altri che sono qui augurandovi poi in qualche modo che questo sia comune
A tutti e soprattutto a chi dobbiamo ringraziare per aver preso questa iniziativa
Ma io credo
Molto semplicemente che
Noi siamo qui perché crediamo che il progetto politico al quale abbiamo dato vita con la Margherita
Più ancora la coalizione
Con la quale abbiamo governato il Paese con la quale facciamo opposizione a questo governo e con la quale intendiamo tornare a governare il Paese
Non può fare a meno
Di una cultura politica
Che alla quale noi abbiamo aderito e che in qualche modo è consegnata
Anche per il futuro
Alle nostre persone
E alle nostre storie al nostro impegno
Con l'umiltà perché credo sia espressa dal titolo della Fondazione che ritengo
Più umile del titolo del convegno
Perché io credo che il cattolicesimo democratico sia il più grande dei popolari sia una famiglia
Ancora più allargata
Però certamente noi riteniamo che attraverso l'esperienza politica dei popolari
Abbiamo dato forma politica una forma politica questa cultura
E non se lo riteniamo indispensabile la cultura del cattolicesimo democratico per la Margherita e per l'Ulivo
Ma riteniamo indispensabile per la Margherita e per l'Ulivo anche quella forma storica che il cattolicesimo democratico avuto attraverso una determinata esperienza politica che noi rappresentiamo
Quindi direi maggiore determinazione da certi punti di vista e anche maggiore umiltà
E proprio dalla consapevolezza di ritenere indispensabile questa cultura per il futuro non solo per il passato ma per il futuro
Che io credo noi abbiamo il dovere di
Continuare a darci appuntamento intorno ad una riflessione di cultura politica
Perché non credo che la Fondazione sia soltanto l'archivio dei popolari e della nostra esperienza
Ma che debba essere in qualche modo un aiuto per tenere vivo il nostro contributo
Al futuro della Margherita e al futuro dell'unico
Se questo è però io credo che questa sia un'impresa esigente
Cioè non è un lusso che noi ci consentirà
Perché per essere portatori di un contributo bisogna anche essere i primi a tenerlo vivo in tutta la sua esigenza
E direi anche in tutta la sua radicalità
Allora io parto da qui
Per tentare di rispondere alla domanda della tavola rotonda di questa sera
L'Ulivo quale un'opposizione di governo cioè qual è il contributo che la nostra cultura politica deve portare attraverso la Margherita all'Ulivo
Perché sia in grado di fare un'opposizione di cuore
Faccio due diciamo due sottolineature di che potrei definire
Di metodo e una di merito che porrò al centro
Di questa brevissimo intervento
Di me di metodo la prima
Cioè io credo che in questo titolo che abbiamo dato a questa serata sia nascosto anche un po'il dibattito che io trovo alcuni aspetti anche un po'stucchevole e qualche volta anche un po'inutile
Su che tenta un po'di dividere all'interno della coalizione i riformisti
Dagli altri che vengono di volta in volta G. attivati in maniera diversa ora massimalisti radicali estremisti
Ecco io credo che alla nostra cultura
Alla nostra storia politica le nostre origini alle nostre fonti
Spetti in qualche modo di mostrare che l'autentico riformismo si alimenta di radicalità
Che non c'è capacità di mediazione politica di cultura di governo di autentica moderazione e autentico spirito riformatore
Se non c'è una altrettante forte capacità di abitare corri radicalità
Nelle origini nelle fonti nei valori e al tempo stesso né i problemi che sono presenti in una società
In questo momento
Sì lo ha detto bene Castagnetti io lo ringrazio voglio riprendere questo questo concetto
Partendo da una di quelle che io con considero le una delle connotazioni più forti della nostra cultura
Io credo che se c'è qualche cosa che caratterizza il cattolicesimo democratico e il popolarismo
è quello di non aver mai avuto paura di quello che succede nella società
Anzi di averlo considerato una fonte alla quale abbeverare il progetto politico
Allora che dovrebbe essere in prima fila in questo momento dentro l'Ulivo
A cercare di dialogare interpretare una società che si è rimessa in moto
Per d'altro cercando l'interlocuzione politica non rifiutando
Che si chiamano i girotondi
Che si chiamino Social Forum
Che si chiami lotta per i diritti e le libertà dei lavoratori e oggi più che mai sappiamo in questa giornata che significato tutto questo
Forse noi e la nostra cultura dovremmo avere paura di confrontarsi con questa realtà che si è rimessa in moto o piuttosto considerarla
Una sorta di obbligata via di confronto
Per rivedere l'agenda politica e anche in qualche modo per tornare a visitare la radicalità dei nostri contenuti e dei nostri progetti
Pensare che questo sia qualche cosa che appartiene appunto dentro l'Ulivo alla sinistra e non hanno qui è un modo per rendere subalterna la cultura che noi rappresentiamo
Vorrei qui ricordare
Fra tutti il discorso di Aldo Moro per la contestazione del Sessantotto
Prendiamolo come punto di riferimento per confrontarsi con un mondo che si è rimesso in moto e che in qualche modo anche vorrei dire in maniera
Più corretta del passato
Segnato una sorta di cartellino giallo nei confronti di una politica che è apparsa in ritardo nei confronti di quelli che oggi sembrano essere i veri problemi del mondo
Allora il primo contributo all'opposizione di governo il vero riformismo sì alimenta alla radicalità dei contenuti e alla radicalità dei problemi che sono presenti nella società
Se non siamo in grado di far questo allora come dire siamo i primi ad avere in qualche modo annacquato quella cultura politica alla quale diciamo di volersi riferire
Secondo punto
Provo
Nel merito a dire qualche cosa per le cose che mi occupato di più e che continua a curare di più
Il giorno dopo Firenze Prodi ha fatto una bella intervista sulla stampa
Nella quale ha parlato della fine del pensiero unico
Che vuol dire tante cose io ho provato a
A a interpretare
La fine del pensiero unico in un aspetto che ritengo particolarmente importante che alcuni giorni fa su Repubblica Ilvo Diamanti a in qualche modo fotografato nel cambiamento dell'atteggiamento che sembrerebbe verificarsi nei rapporti di fiducia
Tra gli italiani e la cosa pubblica
Ecco io credo che siamo alla fine in questo nostro Paese che peraltro è stato tardivo anche nel recepire e nell'innamorarsi del pensiero unico
Siamo stati provinciali in questo processo
Ma io credo che siamo arrivati alla fine di quel concetto di libertà
Dalla politica e da tutto ciò che è pubblico che ha rappresentato la vera ascesa culturale della destra nel nostro Paese
Io credo che non siamo più nella fase ascendente della parabola
Ma non perché improvvisamente gli italiani si sono riconvertiti al valore della giustizia della solidarietà
Chi è stato fortemente calpestato e insieme a questo forse anche un po'dei nostri progetti poi
Ma perché credo che
Si sta mostrando con forza
Che la concezione di una libertà individuale rivendicata affrancando citare responsabilità della politica ed ha la responsabilità della cosa pubblica
Non conviene più
E che le politiche
Del liberismo
Del neoliberismo e da del neo liberismo in salsa
Pasticciata della destra italiana sta provocando in questo nostro Paese un progressivo impoverendo impoverimento nel quale ogni giorno per si sperimenta che la libertà che si è preteso di riconquistare
Dal vincolo di solidarietà pubblica è qualche cosa che lascia più poveri e più soul
E da questo aspetto io credo che in qualche modo questo Paese voglia cercare di riscattarsi allora io credo che noi dobbiamo inserirci qui
E dobbiamo inserirci qui con la consapevolezza di presentarci in virtù della nostra cultura
In forza davvero alternativa
Nei confronti di questa maggioranza
Ma voglio dirlo ma se nell'opposizione
Prima
Che nel voto parlamentare
Prima che nelle proposte di legge
Ma l'opposizione a quello che questi rappresenta non lo fanno in primis coloro che fanno politica a partire dall'ispirazione cristiana
Di fronte al valore della legalità calpestata della solidarietà calpestata dei principi fondamentali dalla democrazia e dello stato di diritto ma chi la deve fare
Si possono consentire si possono consentire degli spazi di compromesso on di mediazione prima che politica culturale nei confronti di questa situazione
E si può pensare che il Paese capisca
Se non c'è qualcuno che prima che per la difesa delle proprie convenienze di parte
Non si schiera in virtù di un un progetto davvero alternativo di paese di convivenza civile di democrazia
Io francamente trovo
Come dire questa sorta di
Sì cedimento anche da parte nostra complessivamente intesi a quello che è stato il pensiero unico perché la tentazione di ritenere che in Force in qualche modo noi saremmo i gestori intelligenti di un progetto di società
Che in qualche modo potrebbe non essere completamente alternativo a quello di chi in questo momento ci governa serpeggia dentro la coalizione dell'Ulivo più di quanto si pensi
Ecco io credo che la la prima il primo segnale di opposizione di Governo in questo momento non possono che venire dal mostrare con forza l'alternatività che noi rappresentiamo nei confronti di questi signori in senso profondo
E dico questo in maniera particolare per quanto riguarda per esempio la tematica delle politiche pubbliche dello stato sociale
Ora ci rendiamo conto che questo Paese sta passando
Da una fase nella quale ha affidato
La responsabilità di dare risposte a diritti fondamentali attraverso la gestione di beni pubblici
E non lasciati alle disponibilità individuali delle famiglie e delle persone delle corporazioni e dei territori e stiamo entrando in una fase nella quale beni essenziali
Come l'istruzione e la salute
Di fatto verranno in qualche modo più o meno commi loro più gradualità nei vari territori del Paese
Affidati non più alla responsabilità pubblica mai disponibilità individuali delle famiglie delle corporazioni e dei territori e che questo cambia profondamente la composizione della società
Perché questo non interessa
Soltanto la fase marginale della popolazione non interessa soltanto i poveri più poveri interessa quel la classe media
Quella quella fascia del benessere che è andata progressivamente crescendo in questi anni signor quali si è basato il nostro modello di democrazia e che andando a minare quello si creerà il presupposto ancora più forte per quel modello di società e di democrazia alternativo che alberga nella destra e che sta integrando nella vita del Paese
Noi di fronte a questo non possiamo non essere alternativi lo dico fino ad assumersi la responsabilità di dire agli italiani che permettesse per mantenere alla responsabilità pubblica Beni come salute distruzione non ci possiamo permettere la riduzione delle tasse dobbiamo avere il coraggio di dirglielo
E si misura quella nostra alternativa si misura in questa capacità
Dimostrare che per noi ci sono alcune priorità
Che sono superiori ad altre perché intorno a queste si costruisce un modello di sviluppo e una qualità dello sviluppo che alternativa a quella di questo momento nella vita del nostro Paese
L'ultimissima corso ultima cosa
Siamo io credo in dovere di dimostrare anche un altro aspetto
Che è quello del primato della politica e della forma della politica
C'è un altro punto sul quale siamo interpellati
Arrivino ed è questo riguarda il modo con il quale andiamo a costruire il partito
E il modo con il quale strutture Remo la coalizione
Perché dare il primato alla politica significa ricordarci anche che la forma della politica fatta
Da persone da partecipazione da condivisione delle responsabilità la democrazia interna all'interno dei partiti e delle coalizioni
è un modo con il quale si è alimentata e fatta crescere la vita democratica in questo Paese la storia del cattolicesimo democratico e delle forme politiche che si sono ispirate appunto al pensiero all'ispirazione cristiana ha rappresentato un'alternativa anche attraverso le forme che la politica si è data oggi noi siamo in una società nella quale
La il consenso
E la Società è trasformata sostanzialmente in massa in opinione pubblica e sembra che l'unica risposta tutto questo sia un partito fondato esclusivamente sulla comunicazione ho costruito esclusivamente intorno al leader ecco io credo che noi dobbiamo avere anche il coraggio di dimostrare che la nostra alternatività e il nostro riformismo che si alimenta la rarità ridare i nostri principi sta anche nello sfidare in questo tempo
Ti alle sue forme in qualche modo di oppressione della libertà nella formazione del consenso di dare una sfida nella creazione di forme della politica
Che abbiano il sapore del percorso politico che abbiamo compiuto fino a questo momento sapendo che questa è in qualche modo anche al nostro interno in questo momento la tentazione più forte
Qualcuno ha detto non si fa un partito per cooptazione io aggiungo un'altra cosa
Non si fa né un partito né una coalizione senza un'effettiva base democratica
Che è data solo ed esclusivamente dall'adesione a quel progetto politico fatta da tante persone che ci credono e che sono disposte a spendersi per questo questo vale dentro il partito e vara un domani nell'Ulivo
Varrà un domani nella selezione della classe dirigente della coalizione e barra altrettanto nella individuazione del progetto e del programma che non può che essere sempre di più unico ancorché capace di interpretare le differenze delle culture che li alimentano questa è una sfida io credo insieme alle altre molto importante
Credo rappresenti uno tra i più qualificanti contributi che come popolare cattolici democratici dobbiamo portare alla Margherita e a luglio
Grazie
Grazie Rossi
Grazie Rossi sempre sul tema l'Ulivo opposizione di governo e che quindi resta e se è in grado di lottare e governare beh meglio della destra adesso ascoltiamo onorevole Cardinale
Cari amici fatto
Di trovarmi molto a mio agio
Tra di voi io non sono iscritto alla Fondazione dei popolari tuttavia qui mi dovete permettere io mi sento a casa
Mi permette di parlare con molta franchezza sul tema che ci è stato offerto fuori dalle con menzione che peraltro poi accompagnano i discorsi degli ospiti
A partire dal tema che io in qualche modo su anche il suggerimento di Patrizia
Tentavo di chiarire con Sergio ben sapendo
Cose che lo diceva stavano tutte dentro il tema spesso a partire dal tema che mi serve
Per una provocazione
L'Ulivo opposizione di governo io direi
Quale Ulivo per una opposizione di governo
E la risposta che mi sento di dare
è che non può essere questo Ulivo
L'opposizione al governo
Nel nostro Paese
Non può essere un Ulivo che appare disarticolato scoordinato
E spesso con una impronta nella sua azione di contrasto che appare anche e non poche volte pregiudiziale
Con una pregiudiziale peraltro non largamente non largamente condivisa
Quali conseguenze
In questa azione scoordinata di contrasto
Alla maggioranza avvolta in un ricompattamento della maggioranza
Che spesse volte si trova in difficoltà
Un esempio per tutti visto che Nicola Mancino via c'è nato
Sulla Cirami noi avevamo l'attenzione del Paese
Era al Senato
Italiane dice Nicola Mancino giustamente
Avevano capito lo spirito di questa nostra azione
E avevamo anche condiviso largamente condiviso
Pure quei settori che sono garantisti ad ogni costo
A volte di un garantismo molto peloso per essere estremamente chiari
Come siamo usciti
Sui giornali alla fine della tornata l'Ulivo è diviso
Certo i giornalisti non ci aiutano dice Mancini Mancino io condivido però molte volte noi non aiutiamo quei giornalisti che possono rendere giustizia
Alla nostra alla nostra azione allora bisogna lavorare perché si creino le condizioni perché l'Ulivo
Forte e coeso
Possa essere opposizione seria di governo in questo in questo Paese qualcuno ha parlato dello Statuto
Dell'Ulivo
Io direi che occorre una carta quella dei doveri lei parlamentare dell'Ulivo dei partiti che aderiscono all'Ulivo
Non certo perché si possa
Arrivare in tempi brevi a quel partito dei democratici a cui si fa riferimento
Anche al all'interno della nostra del nostro partito all'interno della
Dalla Margherita
A questo proposito io credo
Bisogna evitare tutte quelle macchinazioni trasversali
Che peraltro rispondono a logiche improvvisate
Io non ho aderito alla richiesta dall'amico Beppe a campane che qui vedo di partecipazione ad un incontro per tentare
Di risolvere questa questione intanto all'interno della Margherita perché mi pareva essa strumentale rispetto agli obiettivi
Che si proponeva non per il per la verità
Rutelli diceva Nicola Mancino ha parlato di amalgama
Io
Credo di più nella sintesi l'amalgama
Suona di meccanico
Di fisico
La sintesi a cui siamo stati abituati all'interno della democrazia Cristiana il partito che guidava in maniera forte e questo era lo slogan nell'hit c'era la sintesi
Tutta la sintesi di cui era necessario dotare un partito come quello che è stato che è stato no nostro
La sintesi nasce quando sono chiare le opinioni di fondo e quando fra di esse viene avvisato quel minimo comune denominatore che fa una politica
La Margherita deve portare il il suo contributo
In fondo noi siamo in piccolo l'Ulivo
Siamo una sorta di sospensione
Tra la storia è il futuro
Tutto questo io credo ci possa permettere un laboratorio
Importante anche per l'Ulivo
Un laboratorio
Che appunto
Non guardi alle mescolanze di maniera
Tra culture ed esperienze diverse ma questo processo di sintesi importante tra sensibilità diverse
Così noi io credo potremmo definire
Larghe Dine
Questo nuovo soggetto politico di cui ancora parliamo
E quando ne parliamo dobbiamo constatare che siamo quasi a due anni dalla nostra attività
Politico
Istituzionale
Parlamentare
Non possiamo dare nulla per scontato anche perché come diceva bene Pierluigi Castagnetti il rischio è
Che non duri cinque anni in questa legislatura per cui dobbiamo tentare di accelerare per evitare di essere colti di sorpresa
Dobbiamo raccogliere
Tutte le spinte che derivano
Dal
Dal riformismo
Solidaristico
Come Ulivo
Dal solidarismo liberale anche da quello socialista evidentemente stanno stanno insieme cannoli
Raccogliendo tutto ciò
Dobbiamo essere in grado di parlare al Paese
Perché vedete io esprimo opinioni che sono mie
Ma non credo di essere isolato nel ritenere
Che
L'Ulivo non sia visto come punto di riferimento di quanti vogliono cambiare in questo Paese sono sembra di più se ne sono sempre molti di più
Allora noi dobbiamo fare la Margherita io
Sorvola profitto dal fatto che non c'è Sergio e parlo qualche minuto in più evidentemente
Io sorvolo sulle questioni di merito di cui abbiamo già parlato
Senza sottacere la mia amarezza
Come parlamentare dell'Ulivo sull'azione di contrasto
Che in uno dei temi
Fondamentali
Per un partito se volete per una coalizione di partiti
Che pratica la solidarietà che guarda i più deboli che guarda le aree alleare
Più depresse
Del Paese
A sostanzialmente tenuto mi riferisco alla questione della FIAT
Noi non siamo stati in grado oggettivamente di azionare un meccanismo che ci mettesse nelle condizioni di smentire il governo su tutta la sua linea
Si può accogliere un risultato quello della proposta condivisa dalla FIAT e non dai sindacati che primo dopo il Governo ci avrebbe offerto ci siamo divisi anche su questo e non siamo riusciti a fare una operazione che ci mettesse sostanzialmente tutti insieme
Al punto che non abbiamo votato alla Camera dopo avere promosso aver avuto il merito di promuovere un dibattito di non avere votato un documento unico
Dell'Ulivo
Si incrociano i voti a favore e le astensioni per salvare sostanzialmente sostanzialmente per salvare avvolta la faccia
Io debbo qui dare atto a Pierluigi della sua capacità
Anche a volte
Non non prevedibile di trovare il punto di caduta che ci mettano sempre nelle migliori condizioni alla Camera però li ricordo che proprio su quella vicenda
Visto che ero assieme a Giovanni Burtone ASP
A Sergio agli altri siciliani ero tra i più esposti
In quella vicenda parlando con me un esponente dei DS Pier Luigi perdendo quasi la pazienza ha detto ragazzi non possiamo inseguire il correntone in queste cose
E così allora non dico die ma comunque non ha importanza chi fa attività parlamentare sacche di queste cose ne succedono ogni ogni giorno e allora ecco noi dobbiamo e tornato Sergio Ramin prenderà la parola perché ho superato abbondantemente grazie anche allori in dieci minuti credo allora noi dobbiamo pensare al ruolo della Margherita
E dobbiamo pensare al ruolo
Della tradizione cattolico popolare all'interno della Margherita
E
Dobbiamo anche capire
Che questo ruolo
E talmente importante che gli altri lo temono caro Franco forse e questo è il vero problema
Noi dobbiamo immaginare un partito non cristallizzato
Un partito aperto
Che mette a confronto queste diversità e dia a ciascuno la possibilità di immaginare anche un proprio destino la propria responsabilità all'interno di questo partito a prescindere dalla chiamata
Che può che può venire
Dalle dai livelli intermedi o dall'alto in questa responsabilità c'è ancora una questione aperta e va chiusa al più presto e concludo lo dico a Franco Marini ma so come la pensa la questione
Del tesseramento la questione dei circoli
Noi non possiamo fare aderire ai circoli e al partito
Coloro i quali vogliono farlo senza dire quando si vota come si vota chi partecipa chi aderisce
Come può essere cittadino libero della Margherita io credo e concludo che una Margherita forte
Lui da
Dell'Ulivo perché questo è il suo destino fa uno un Ulivo coeso è un Ulivo capace di porsi all'attenzione degli italiani come quella guida sicura che loro che loro vogliono per
Cacciare
A casa i governanti che non meritano questo questo Paese
Che questo Paese non merita
Grazie a Salvatore Cardinale Cavalleri Colette
Va be'
Arriverà
Voleva al piano dalla parola
Mentre arriva Enrico Letta ragazze Loiero dovrebbero farlo meno il quale approfitterà vicinanza dal podio per impossessarsene dietro
No no quando
No io contro questa iniziativa
L'apprezzo molto perché perché sapete
Un partito perché fatto il nome della Margherita
Che viene da esperienze così diverse che fa questa grande scommessa di mettersi insieme
Beh un poco di dibattito in più non dovrebbe fare scandalo quindi io ringrazio Castagnetti e Marini per questo invito
Be'considerando anche che ci troviamo in un momento così delicato in cui certo la stagione politica non è una stagione culturalmente eccitante una stagione molto scialba molto piene di pettegolezzi molto molte cose dissi duali immaginate immaginate
Mancano quei grandi dibattiti non voglio fare nostalgico perché in politica dallo Stato gira sempre un sintomo di decadenza
Però quindi va valutata in questo senso va valutato in questo senso l'incontro di oggi poi il fatto che esso al luogo
Secondo me nel momento in cui più acuta
Si ribella la crisi del centrodestra
Perché io credo che proprio sia oggi il momento se si potesse toccare un culmine immaginario della crisi oggi sicuramente lo sto crebbe anche al di là del dei mesi scorsi della Cirami questo è il culmine perché beh guardate che io credo che mai
Un Presidente del Consiglio si sia trovato accorsi sfollato non sì un tema di ordinario governo
Si trova isolato
Sui diritti di cittadinanza sui diritti sui beni essenziali quei beni indisponibili
E per i quali non può fare neanche ricorso al consenso come fa sempre perché qui il consenso c'entra poco ha un valore solo meccanico perché i diritti dei cittadini sono beni indisponibili alle maggioranze delle democrazie
Quindi è una situazione drammatica in cui si trova oggi il centrodestra pensate per un attimo lo voglio fare proprio a volo d'uccello la posizione non solo di trionfo di uno come Bossi che detta le regole in questo Paese
Che ha una tradizione democratica molto feconda
Ma pensate per esempio per un attimo solo alla posizione di AN
Che si presta a galleggiare il maniero scura in questo governo e chiede enuncia valori che per decenni avevano professato fra loro diciamo gliela diciamo la schietta noi
Il fatto che si visibile di questo Paese che si disimpegni L'Unità di questo Paese
Ebbene fa venir meno proprio in AN certi valori cui ha fatto riferimento per decennio blu voglio ricordare che il ministro prima e né dopo
Scriveva patria col maiuscolo quando noi dicevamo paese col minuscolo quando parlava di unità di nazione adesso tutto questo tessuto si frantuma
Per restare al governo e qualora il patto con Bossi non sono corsi di poco senso
Perché offrono annoio opportunità nuove inedite di entrare nel gioco politico pensate per un attimo ha come diventa la posizione dell'UDC in questi giorni che diventa una posizione straordinaria
Divisibilità eppure non hanno mica fatto cose rivoluzionarie si sono sono opposte e neanche facendo la voce grossa mettano stiamo attenti che qua si frantuma l'Italia e pensando a cosa può succedere posto può succedere fra tre mesi se per esempio
Davvero potesse andare avanti quelle quest'emendamento Tabacci sulla devolution per cui il premier si troverebbe davanti a una doppia condizione
Entrambe le condizioni disastrose fallimentari perché se da da giorni ancora come è costretto a fare in virtù di quel patto a Bossi ebbe potrebbe davvero perdere l'UDC viceversa se desse
La giorno all'UDC secondo me Bossi va via da questa maggioranza quater che Bossi che pure è stato il più servile in questi mesi di governo e uno che ha il culto del branco
Dell'essere capo magari senza come spesso succede ai capi tribali senza alcuna democrazia interna
Ma che non ci sta a fare se non porta a casa la devolution non può starci in questo governo allora si aprono prospettive che sono totalmente nuove per nove eccome possiamo utilizzare il reale
No no no io non la penso per niente così e ogni volta trovo qualcuno che mi dice che ci sta
No guardate che ha l'obiettivo di borsisti quale avete Bossi fino a oggi a parte Albertone alla RAI nonna da aggiunto nulla lui sta nel governo per la devolution
Se la devolution non la raggiunge lui punta ad aumentare i consensi a superare il quattro per cento
Stando attenti che la posizione di Bossi non è quella di Fini in questo governo
Velocemente beh io non la voglio fare lunga ma davanti a questa crisi esplosiva del centrodestra
Noi siamo pronti ad intercettare consensi a stare sul crinale su quella linea di confine siamo in grado di farlo tutto questo
Io su questo qualche dubbio ce l'ho perché perché noi siamo un Ulivo frantumato che facciamo della problematicità un sistema di vita non che non bisogna ribattere perché nessuno vuole il padrone
Però bisogna stare attenti quando ogni tanto si guardava dall'altra parte con attenzione a certe posizioni ribelli di quello che poteva essere il CCD
Mai spesso l'abbiamo guardata con un una sorta di legge in questo anno e mezzo ecco questo dato bisogna che cambia e cambia in maniera radicale
Perché poi la politica mi pare dall'accennasse bene Castagnetti nell'introduzione dobbiamo guardare con maggiore attenzione a quello che succede dall'altra parte e ci sono temi come il sud della giustizia
Amici ma noi davvero pensiamo che possiamo restare certo che non vogliamo un pm che sia sottomesso al governo ma dobbiamo davvero pensare che le separazioni delle carriere dei magistrati non rispetto a quello che è avvenuto in Italia ma rispetto a quello che succede in tutto il mondo occidentale sia un'eresia guardate che non c'è un paese al mondo
Un Paese dico di civiltà occidentale dove le carriere non siano separate nettamente separate
Allora anche qui questo significa approfondire questi temi non licenziarli in maniera sbrigativa e superficiale il Sud
Anche su questo lo dico all'amico Castagnetti noi non dobbiamo aspettare il referendum sulla devolution
Perché se c'est se c'è un elemento che ci mette tutti insieme non è nell'articolo diciotto nella Cirami che pure sono elementi importantissimi ma è presto fatto di questa imposizione
Della devolution che non è ci si impone una visione del mondo che lontana anni luce dalla nostra cultura cioè un'idea un impianto costituzionale che fa leva sul sangue e sulla lingua sul dialetto è un balzo all'indietro di centocinquanta duecento anni
E allora è su questo che dobbiamo fare la nostra battaglia ma mi rendo conto di averla fatta lunga io dico che ci siamo in una siamo in una situazione in cui sta tornando e sta tornando velocemente la politica
Ebbene se torna davvero la politica
E noi siamo proprio con in una condizione ideale per intercettarla attenzione è vero
Che veniamo di un'esperienza in cui si mettono insieme quattro partiti è un'esperienza che non è stata mai fatta Nenni nella stagione repubblicana né prima c'è stato un esperienza di Giovanni Amendola all'inizio degli anni Venti che fu inghiottita immediatamente dal fascismo che diventava regime in quegli anni
Però se è questa la scommessa che se la politica davvero ritorna io credo che insieme alla politica possiamo tornare sulla scena noi con i nostri ideali delle nostre passioni
Grazie grazie
Io ecco molto interessante soltanto una chiosa vorrei fare io son convinto che Bossi avvenuta sempre vinta l'autorità sulla RAI sulla legge Bossi-Fini sulla devolution soprattutto sulle fondazioni bancarie che sono oggetto del suo desiderio insieme a Tremonti per la il Tesoro finanziario che contengono per fortuna come si dice c'è un giudice a Berlino che ieri ci ha pensato a fermare questa questo questa questo assalto
Enrico Letta prego come
L'esempio trascina
Risate ma ma lo faccio e così parlo più veloce per meno tempo
Sarebbero ovviamente molte le cose perché le stimolazioni offerte sono state tante segue anch'io quindi seguo applico il lodo Mancino a questa nostra chiacchierata questa nostra tavola rotonda e comincia dicendo
Due cose che a me sembrano fondamentale sull'Ulivo e sulla opposizione di governo e su quel cosa la Margherita deve fare dentro l'Ulivo della opposizione di governo partiamo dal bilancio di un anno e mezzo qual è il bilancio di un anno e mezzo Dell'Atti
Dare un contributo a che si raddrizza i l'opposizione e l'efficacia dell'opposizione
Il primo problema qual è io vedo riprendo l'esempio un esempio che faceva Patrizia prima sulla le due squadre Accardi campi di calcio che si confrontano in campo
Diceva una tenda occupare tutto il campo io faccio un altro esempio che secondo me
Più difficile da digerire per la nostra parte politica l'altro esempio è questo che si confrontano due squadre di calcio in cui in una ci stanno undici giocatori che sono tutti determinati a fare gol e a vincere
Nell'altra ci sono undici giocatori in cui molti vogliono fare gol vogliono vincere
Alcuni pensano che sia meglio giocare in modo lezioso fare grandi colpi di tacco piuttosto che puntare a fare gol
Questa è la nostra coalizione e quell'altra che la coalizione di centro destra
Io credo che se noi non siamo consapevoli del fatto che noi dobbiamo raddrizzare la nostra coalizione
E far sì che la squadra che mandiamo in campo una squadra fatta tutta di gente che considera che l'obiettivo vincere fra l'obiettivo è nel metafora del campo di calcio fare gol e quindi essere concreti e determinati e soprattutto che noi non siamo all'opposizione perché vogliamo essere all'opposizione perché alle volte in quest'anno e mezzo si è avuto l'impressione che un pezzo della nostra dei nostri compagni di strada quasi quasi preferiscano la irresponsabilità
Dell'opposizione rispetto alla responsabilità dell'essere maggioranze quindi del candidarsi essere maggioranza quindi se dovessi dire qual è il primo limite dell'opposizione dell'Ulivo oggi e che è un'opposizione alla quale c'è una parte varia nella quale ci sono tanti giocatori molto molto belle molto bravi da ascoltare uno per tutti e ovviamente il mitico Bertinotti che in questo è perfetto bravissimo nell'argomentare tutto ma il cui obiettivo è stare all'opposizione e starci nel modo migliore possibile in questo la nostra differenza una differenza di fondo
Dall'altra parte Bertinotti non c'è dall'altra parte sono tutti lì che vogliono fare gol vogliono tutti vincevano tutte andrà al governo questo crea un problema che noi dobbiamo affrontare perché se non affrontiamo questo problema avremo sempre
Un giocatore in meno due giocatori in meno e con due giocatori in meno molto molto difficile vincere la partita e leggo a questo l'altra
L'altro riferimento che mi sembra di fare su questo anno e mezzo di attività di opposizione e cioè che noi dobbiamo contrastare di più la strategia di Berlusconi che è la strategia di non soltanto costruire il proprio campo da gioco ma anche e soprattutto quello di costruire il campo da gioco dell'avversario
Berlusconi che si sceglie il nemico Berlusconi che si sceglie l'avversario politico Berlusconi che attraverso anche il suo potere mediatico costruisce uno schema nel quale non gli interessa tanto l'azione di governo la soluzione dei problemi la cosa fondamentale è che dall'altra parte ci sia un avversario politico che gli consente di essere scelto come comunque il meno peggio
Secondo problema che noi ci troviamo credo un problema forse il più grave di tutti
Noi credo dobbiamo capire fino in fondo e noi che veniamo dalla nostra tradizione abbiamo forse una carta in più per farlo capire a tutti gli altri che noi non vinceremo mai
Se ci mettiamo
Sulla scia di Berlusconi a cercare di costruire una coalizione che scimmiotta i la coalizione di centrodestra
Cioè noi non vinceremo mai con l'idea di dover cercare un capo della nostra coalizione che sia come Berlusconi che costruisca un partito come Forza Italia e che riesca con questo modo di fare essere più convincente di quanto Berlusconi lo è giocando invece sul suo terreno
Voglio dire che la nostra differenze la nostra diversità non è un fatto astratto è un fatto che dobbiamo coltivare
Perché è uno secondo me l'unico modo con il quale non riusciamo riusciremo non è un caso non è un caso la nostra coalizione fatta di gente L'Ulivo è fatta
Si è incontrata gente che ha il valore della partecipazione come forse il valore principale dell'azione politica è una coalizione refrattaria al leaderismo in quanto tale a leaderismo fatto di immagine e basta
Ecco perché io ho l'impressione che il nostro futuro debba esso un futuro nel quale impariamo queste cose le facciamo digerire a tutti i nostri alleati e cerchiamo di costruire una coalizione del quale non c'è un proprietario
Nella quale c'è un capo squadra
In fondo la nostra coalizione ha vissuto i momenti migliori quando c'era un capo squadra un capo scout mi verrebbe da dire
Pensando a alla nostra adolescenza quando c'era un capo scout
Prodi era un capo scout che riusciva a farsi che tutti si sentissero parte di quella squadra non che ci fosse qualcuno che rispetto al proprietario o al leader che immagina di essere lui
L'interezza della coalizione
Non si sente poi partecipe di un progetto comune io credo che noi dobbiamo recuperare riscoprire proprio questo modo di essere la coalizione dell'Ulivo
L'Ulivo come soggetto nel quale tutti si sentono partecipi tutti si sentono protagonisti cosa che non è stato in questo anno e mezzo di lavoro
Quarto punto lo dico rispetto alle cose che sono avvenute oggi pomeriggio che sono importanti oggi pomeriggio Berlusconi annunciato quello che noi intuiamo quello che avevamo già idea che capitasse
Cioè Berlusconi ha annunciato che l'anno prossimo al due mila e tre sarà l'anno nel quale lui farà il presidenzialismo
L'annunciato al congresso dell'UDC non ho dubbi
Che questo sarà condito di qualche concessione all'UDC magari sulla legge elettorale
Che è condito di una concessione la devolution alla lega ma l'obiettivo è bene che ce lo diciamo che abbiamo chiaro qual è il campo da gioco sul quale giocare l'obiettivo di Berlusconi è quello non tanto di cambiare i poteri del Presidente della Repubblica in modo significativo quanto quello di anticipare il momento dell'elezione del prossimo presidente della Repubblica una data che sia a scadenza la più ravvicinata possibile
L'obiettivo di fare nel due mila e tre la riforma presidenziale
Che porti a un cambiamento della figura del Presidente della Repubblica e funzionale per Berlusconi a fuggire dalle responsabilità dalle quali si sta rendendo conto che non è in condizione di affrontare Berlusconi che ha il maggior potere oggi
Che un Presidente del Consiglio abbia mai avuto in Italia una maggioranza che nessuno ha mai avuto così ampie così compatti che può fare tutto
Può affrontare e risolvere i problemi del Paese oggi si rende conto che dopo un anno e mezzo del fallimento della sua azione di governo e fugge fugge nel luogo nel luogo della irresponsabilità della immunità
Fuggire nella presidenza della Repubblica e noi dobbiamo essere chiari con noi stessi con i nostri alleati
E con i nostri avversari politici un disegno di questo genere non ammette compromessi ha ragione Nicola quando prima citava
Gli aspetti che non legati alla vicenda devolution questo è un accordo di maggioranza che hanno fatto tra di loro ed è un accordo che non può che vederci fieri e duri oppositori chi anche tra di noi nell'opposizione fosse tentato di dire
Ponti d'oro a chi fugge dovremo fargli capire che dopo aver scassato
Le istituzioni parlamentari non vogliamo che Berlusconi scarsi anche la Presidenza della Repubblica che ancora oggi rimane uno dei pochi luoghi istituzionalmente garanti dell'unità del nostro Paese
Io credo che dobbiamo obbligare noi
Berlusconi a non avere alibi a non fuggire a governare essere in condizioni quindi sulla base di questo aspetto di costruire la nostra alternativa come così la nostra tre un'alternativa attraverso l'Ulivo si un Ulivo che sia opposizione di governo si ma perché noi stiamo ragionando della Margherita
Fatemi dire una parola sulla Margherita io credo che l'incontro di oggi capita in un momento chiave della nostra vicenda
La Margherita o adesso in questi giorni in queste settimane in questo mese
Cambia marcia oppure fa come le biciclette che quando vanno tutto bene appena si fermano cascano io credo che la responsabilità che noi abbiamo oggi da qui è quella di dare velocità e dinamismo alla Margherita
La Margherita ferma
è una Margherita che casca io l'altro giorno in direzione ha fatto un esempio che ripeto qui noi ci troviamo in una fase nella quale costruire un partito come l'abbiamo costruito può dare la vita due modelli diversi che io chiamo uno è quello di una cristalleria e l'altro è quello di un campo da gioco nel quale sono le squadre con l'arbitro e fischietti eccetera
La cristalleria vuol dire che abbiamo costruito
Un equilibrio così delicato tra classi dirigenti che nessuno può permettersi deve stare attento a muoversi dà di gomito perché se no
Crolla tutto e se qualcuno ha un proprio documento pronto crolla tutto dall'altra parte il campo da gioco di calcio magliette
Si gioca la partita chi vince vince chi perde perde noi abbiamo deciso tutti insieme perché Parma è stato questo di costruire un soggetto politico in cui questi due modelli erano messi in sequenza logica e cronologica
Abbiamo deciso che all'inizio dovevamo fare un partito che avesse le caratteristiche della cristalleria perché era più importante tenere tutti dentro
Piuttosto che essere dinamici e veloci nelle nostre scelte è stato giusto fare così era giusto perché era fondamentale
Nella prima fase della vita del nostro partito la Margherita far sì che questo partito fosse un partito nuovo partito largo un partito aperto
Ma se la Margherita eh rimarrà e sarà una grande cristalleria io non ho dubbi di quale sarà l'esito che questa cristalleria si sfasci era prima o poi il nostro obiettivo è far passare di fase questo partito e farlo diventare quello che può e deve essere un partito che è un campo da gioco nel quale ci si mette le maglie le magliette c'è un arbitro ci son delle regole
Ci si confronta sulle scelte che abbiamo davanti ci si divide anche sapendo che siamo tutti parte dello stesso disegno e sapendo che le divisioni
Devono avvenire sulle cose da fare sul futuro e non devono avvenire sulla base del gruppo sanguigno del passato perché non servirebbe a niente e a nessuno
Devono avvenire sulle cose che abbiamo in testa di fare sul nostro futuro che tipo di Margherita che tipo di programma che tipo di Ulivo
Che tipo di approccio rispetto alle vicende europee
Io credo che questa scelta sia la scelta che non abbiamo da falde da affrontare nelle prossime settimane vogliamo farlo questo cambio di velocità
Vogliamo che gli organi dirigenti della Margherita si assumano la responsabilità di questo cambio di velocità io credo che sia la responsabilità che tutti dobbiamo assumerci se vogliamo fare della Margherita quello che il nostro obiettivo
Vogliamo fare un qualcosa che garantisca la sopravvivenza alle prossime elezioni amministrative e politiche di un po'di gruppi dirigenti
Io so già che se facciamo questo
Potremmo anche salvare un pezzo di gruppi dirigenti potremo anche a vedere la tentazione di aver pensato che il popolarismo e salgo avremmo riconsegnato l'Italia al disegno berlusconiano che non è un disegno passeggero
Se noi faremo nell'altro modo
Noi allora avremo costruito una Margherita che il motore di un Ulivo vincente perché un Ulivo che attraverso la Margherita riesce a convincere gli elettori incerti senza una margherita vincente l'Ulivo non comincerà a nessuno degli elettori incerti io son convinto che noi invece ad avere le porte aperte
Perché se non ci rendiamo conto che oggi il disagio che sta avvenendo dentro il la Casa delle Libertà è un disagio reale e che la nostra attitudine deve essere l'attitudine all'ascolto e all'ascolto di questo disagio e a cercare di captare queste elementi di disagio io credo che non saremmo una classe dirigente matura è una classe dirigente attente allora e termino
Centralità della Margherita
Attivismo e dinamismo della Margherita capacità di guidare la coalizione senza avere paura di me
There braccio di ferro e di fare bracci di ferro con i nostri alleati se non lo facciamo adesso quando mai lo faremo sotto elezioni
è da classe dirigente immatura questo e allora sulle questioni sulle quali è necessario farlo lo si faccia oggi e io credo che questo sia il compito che noi abbiamo di fronte è anche il compito che dalle discussione della discussione che stava venendo oggi qui e domani qui deve essere il messaggio che ci viene verso la Margherita sapendo che il loro il partito che abbiamo costruito ha un grande pregio quello di aver tentato di mettere insieme il grande pregio che viene dalla nostra storia dal punto di vista anche della presenza e della presenza organizzata su tutto il territorio nazionale in un modo che fa sì che il popolo
Dei nostri amministratori è forse la cosa più importante più bella che ognuno di noi girando per il Paese incontro e trovo una classe dirigente che è la migliore di tutta l'Italia non ho dubbi che non ce ne siano altre ne nel centro destra nel nel centrosinistra che dimostra che il nostro attaccamento
Alla politica fatta del giorno per giorno delle cose concrete è un valore fondamentale importantissimo e sapendo però allo stesso tempo che oggi buona parte dell'elettorato darà il suo voto attraverso un voto di opinione
Che noi possiamo cogliere nelle grandi città soprattutto se sviluppiamo dentro la Margherita una politica fatta di circoli in modo intelligente
E io credo che queste due cose possano stare insieme sarebbe sbagliato se non stessero insieme perché sappiamo che molti milioni di elettori oggi arrivano su un incontro con questo genere di iniziative ecco io vorrei che noi guardassimo al futuro della Margherita proprio su queste su queste idee sapendo che la nostra differenza è la nostra forza se ce la vogliamo giocare
Dall'altra parte non ci sono culture politiche ormai c'è il berlusconismo e c'è il boss sisma a Meccia
Una cultura politica che si rifà al nome di una persona di per sé diventa un elemento di debolezza di debolezza dall'altra parte ci sono culture politiche che si rifanno soltanto i nomi delle persone
Non facciamo lo stesso errore da questa parte sarebbe credo l'errore più imperdonabile che potremmo commettere l'errore col quale noi sia a quel punto non saremo più in grado in condizione di essere all'altezza del passato
Passato che credo ognuno di noi sente pesare sulle sue spalle come una responsabilità non come una zavorra come una grandissima responsabilità per il futuro e allora io credo che ne siamo orgogliosi non chiamarci con il nome proprio delle persone
Siamo orgogliosi di aver fatto
Un partito politico che cerca di mettere insieme culture politiche reali fatte di idee e di valori e cercare di personificato nella nostra attività politica normale perché alla fine le idee sono quelle che contano e non i valori e ho ritrovato una frase che mi ha mi ha sempre colpito anche da piccola frase molto bella di Piergiorgio Frassati su questo è una frase che dobbiamo forse proprio oggi stampa Arci in testa perché la frase del nostro futuro
Il trionfo non è nostro ma è dell'idea la sconfitta è nostra
Non dell'idea ecco io credo che sulle nostre spalle sta la responsabilità di metterci dietro le sconfitte che sono nostre ma di puntare avanti per far vincere le idee che sono anche se nostra
Grazie ricco
Apriamo subito il dibattito
Invito a venire Tripura Alberto multicolore
Poi Giovanni Bianchi
Ho ascoltato con grande attenzione con molto interesse e vorrei dire anche personalmente e con grande profitto il dibattito di oggi credo che si debba essere grandemente grazie a coloro che hanno organizzato questo incontro
Perché è un incontro ricco credo anche domani lo sarà
Intanto intorno ad alcuni valori
Però voglio premettere farò solo due osservazioni una sui contenuti e una sui sul metodo ma devo premettere che per me come per molti di noi
Questa sala un significato molto profondo
La gran parte di noi fosse passata in questa sala attraverso l'associazionismo cattolico
E questo è stato il punto di partenza è la motivazione vera
Per affrontare la politica con le distinzioni poi nell'azione politica ma qui dicono simbolicamente in questa sala
C'è stata la motivazione profonda che quella che credo debba muovere l'Associazione i Popolari
Sui contenuti
Mi pare che emergano dagli interventi da tutti gli interventi io mi soffermo soltanto accenno soltanto a quello iniziale di Mattarella quello molto ricco di Castagnetti e alle parole di Rosi Bindi apprezzando tutti gli altri naturalmente
Credo che Mattarella abbia spiegato molto bene quello che aveva già detto
Martedì scorso in un incontro organizzato da alcuni amici della Margherita davanti a Montecitorio intorno al significato di questo che questa nostra riunione
E credo che questo dia valore a una
Riflessione libera
Che possa consentire a tutti di rispettare ossidi di valorizzarsi reciprocamente
E quindi di vedere positivamente anche un lavoro fatto
Da una
Da persone
Che provengo nuove si sentono portatrici di una cultura in radicato in una cultura che per l'avvenire
Castagnetti ha fatto un
Una un grande affresco in cui sono sono emersi appunto alcuni valori nei quali
Noi crediamo che devono essere
Calati nell'oggi e per il futuro io condivido profondamente questo suo questa sua tesi mi sembra anzi che lui abbia aperto con un argomento particolarmente significativo dire discriminante
Quello della pace della difesa della pace della intransigenza della difesa della pace
Che proprio questa associazione deve
Rendere
Operosa politicamente all'interno dalla Margherita all'interno dell'Ulivo
Perché su questo tema non c'è ancora sensibilità
Piena sia nella Margherita sia nell'Ulivo non dico di altri dico Dinoi stessi di tutte
E questo anche su altri valori
Guarda riguardanti il futuro Castagnetti ha parlato io credo con un richiamo all'etica della della politica
Quello che mi poi mi pare molto interessante il contributo di Rosi Bindi
Io condivido pienamente quello che ha detto Castagnetti
Salvo una cosetta che denota subito dopo
Il contributo di Rosi Bindi accennato alla radicalità
Che ci viene dalla ci deve venire perché per carità nessuno credo di no e pretenda di sapere ci viene dalla nostra esperienza cristiana
Questa radicalità che non era di calvinismo ovviamente che può essere davvero fonte di una capacità nuova anche di costruire un partito come la Margherita ma indipendentemente da questo direi
Orientare l'opposizione di governo perché se una opposizione vuole essere davvero di governo deve essere un come è stato detto un'opposizione radicale
Radicata radicale e radicante perché altrimenti anche un governo futuro
Della nostra parte politica sarebbe un governo senza sufficienti radici quindi credo che su questi temi
Di richiamo di fondo ci sia un una prospettiva re il futuro molto grande
Purché
Si abbia il senso profondo di che cosa significa un'associazione e qui vengono senile consentito a qualche annotazione critica
Lo faccio con umiltà perché qualcuno ha parlato stamane di umiltà stasera di umiltà
Lo faccio con umiltà ma con
Un profondo convincimento
Che cosa è l'associazione culturale i popolari
Io avevo sentito dire
In un congresso
Che si sarebbe costituita un'associazione politico-culturale
O culturale e politica
Che questa associazione sarebbe stata costruita so che è stato c'è stato un lavoro
Da una un gruppo di cinquantotto che erano il responsabile
So che c'è stato dal lavoro ecco io credo che vada meglio precisato perché proprio il contributo di questa sera e di domani
è un passo significativo se il metodo viene affinato
Sia il metodo è chiaro limpido siamo liberi liberi è sicuramente contribuiremo di più verso la Margherita Sirte leggeremo le cose che hanno detto
In apertura Mattarella e anche poi mi pare Castagnetti e che comunque sentiamo tutti fra di noi
Boh e faccio quindi un osservazioni di metodo perché credo che nono non bisogna avere paura di avere un'associazione politico culturale perché che cos'è che
Che cos'è la cultura è emersa questa si era che vogliamo fare emergere a cui si è ricchi ci sono richiamati i nostri relatori è una cultura e una cultura politica
Perché della cultura cattolico democratica come anche sta è stato detto dalla Rosi Bindi
Occorre una specificazione politica che è stata in una certa stagione nella Democrazia Cristiana almeno in parte nella nella nel Partito popolare e che può essere in altre esperienze ma comunque è una declinazione politica
E non ho capito bene l'accendo che ha fatto Rosi Bindi alla Fondazione mi sembrano no
Qualcuno ha parlato di fondazione a chiedo
No no no no no mai mi serve soltanto per dire che
Io ho perduto un poi il l'orientamento sulla Fondazione
E al rapporto con l'associazione
Col politico culturale
I popolari ecco scusate mi queste osservazioni le faccio una ultima e chiedo scusa di aver portato via del tempo
Castagnetti
Mi si consenta spero che questo non sollevi l'ira di qualche altro dalla Margherita
Ha fatto un discorso da congresso del partito
Questo non c'è doppio
è un discorso ricco profondo motivato culturalmente che io condivido quasi totalmente ma è un discorso da congresso del partito e allora perché di dire in questa occasione
Il prossimo congresso
Posso a che cosa si rifiuta nostro evidentemente congresso di chi è anche di chi è qui presente sarà quello della Margherita
E qualcuno proprio per difendere questa iniziativa positiva ha rilasciato in un'intervista una piccola annotazione che fatta con ottime intenzioni ma che mi porta a una una certa preoccupazione perché ha detto per tranquillizzare altri del partito dalla Margherita
Il Partito popolare e sciolto lo ha detto due volte
E con questo lo non critico quella espressione è un'espressione che mi richiama
Alla libertà nostra che abbiamo con questa associazione culturale che può essere un grande contributo al partito dalla Margherita se essa la massima libertà chiarezza
E apertura
Credo che con questo
Ho ho terminato i due aspetti che volevo sottolineare ringrazio ancora per questa iniziativa
Mi auguro che il cammino dell'associazione sia davvero il cammino che questa iniziativa può aprire
Grazie Alberto
Giovanni Bianchi poi Francesco Russo
No fa già corroso no Rossini
Grazie
Anzitutto con grazia del ricco per la citazione di Piergiorgio Frassati che qui è di casa
Che è un modello per i giovani che fu da subito iscritto al Partito Popolare ma se voi andate a vedere le vite di Piergiorgio Frassati le cosiddette Michele quasi sempre occultano questo fatto
Quasi che l'aver fatto politiche politica coi popolari sia un elemento negativo sulla via della santità questo a dire quanto ardua sia la strada fin dall'inizio ma come sia giusta la nostra cocciutaggine da questo punto di vista
Seconda cosa io voglio ringraziare in particolare Pierluigi e tutti quelli che hanno messo l'accento sull'urgenza dei tempi
Chi lo sa se questo governo dura tutta la legislatura
Può essere molto forte la tentazione di Berlusconi di uscire dalle secche economiche e sociali con un colpo di teatro sulla riforma e questo mi sembra l'assunto io vorrei invitare ad una cosa però non è soltanto un governo che perde pezzi
C'è del metodo cella della lucidità in quella follia non soltanto Berlusconi cercherà di scambiare presidenzialismo con proporzionale ma per primo la stretta alleanza con Bossi
La devolution è propedeutica a preparare una richiesta di presidenzialismo
Ecco io vorrei dire be sono elementi che si tengono
C'è una lucidità da non sottovalutare in quel disegno un governo che si perde pezzi
Ma che sta a mio giudizio perseguendo o con folle lucidità un certo disegno e che noi dobbiamo essere molto pronti mi ritrovo in particolare
Nelle osservazioni di Nicola Mancino a contrastato
L'Ulivo la Margherita
L'associazione culturale i popolari ebbene io su chi voglio fare soltanto un osservazione propositiva che di questo tipo non ci ripetiamo spesso che l'Ulivo e la Margherita sono incontri di differenti riformismi aveva quello che spesso non diciamo è che questi riformismi non sono arrivati a questi incontri in piena salute
E che la contaminazione il dialogo così via hanno bisogno per esserci di implementare di rendere vigorose le diverse identità
Si dialoga fra identità e non fra fantasmi da questo punto di vista nessuno deve mettere per dialogare meglio con l'altro acqua nel proprio vino così viene una bevanda per tutte imbevibile
Ebbene io credo che l'associazione debba avere questo con un'avvertenza però con un'avvertenza
Io sono un popolare ostinato da questo punto di vista ma proprio per questo dico che faremmo un gravissimo errore
Proponendo il popolarismo assolo quanti arrivano da questa tradizione quasi ai circoncisi dal popolarismo no noi siamo così convinti dalla centralità del popolarismo che dobbiamo
Metterlo in comune con tutti gli altri che fanno parte della Margherita proprio per dare quelle risposte in avanti nel futuro nel quale non soltanto noi vogliamo abitare ma anche credo la Margherita e l'Ulivo
Due osservazioni conclusive altrettanto rapidissime la prima e questo questo disegno impone due cose quel rapporto tra radicalità non radicalismo
E riforma
Tora
Movimento della gente passate in questi termini e le forme della politica e il grande ci ha insegnato una cosa che faremmo bene a non dimenticare mai
Sempre la politica nasce da qualche politico non è suo compito ed altri fori
Bene io tra tutti i movimenti faccio un'osservazione solo su uno questo dei giovani che alle volte si dicono no global e qui ha ragione Amartya Sen quando dice se c'è un fatto globale sono proprio loro
Prodotti dalla globalizzazione anche nella loro critica da questo punto di vista ebbene io Firenze c'ero
Ho visto centinaia di migliaia di ragazzini dico così dai quindici ai ventidue anni
Prima cosa che vien fuori non credetti attivi dice che i giovani non vogliono saperne della politica non è vero certo secoli nostri banchetti ci mettiamo su un'altra strada i giovani vanno per quella non incontreremo mai
E però e però il problema sta qui e noi abbiamo la capacità di dialoga ti faccio una confidenza tornando sapete che ho incontrato a Roma da Firenze ho riaccompagnato a casa Gustavo Selva
Il quale ero venuto lì forse memore della sua professione di giornalismo non Bellinaro da questo punto di a vedere qualche succedeva ci sono elementi che vanno colti nel loro materializzarsi nel loro essere evento per essere capiti
E dei quali le veline non danno ragione noi ma non essere subalterni dobbiamo saper fare anche questo l'ultima osservazione e capirete che per me è obbligata sulla guerra
Due sottolineature soltanto primo Prati c'è un grandissimo consenso oggi
Su un concetto ed è questo
Nessuna guerra giustifica se stessa ogni guerra si legittima per la pace che vuole instaurare
Queste cose c'era insegnati negli anni Settanta uno psicanalista Nike Franco Fornari giovani faranno bene a rileggersi i suoi due libri psicanalisi della guerra e psicanalisi della guerra atomica ma su questo oggi non sono solo da Cordì può le Moli stimati barra fonda i andati a prendere il quaderno di Limes dedicato alla guerra al terrorismo e il generale Carlo Jean
Ripete esattamente questa frase cosa ci dice questo citi c'è tutta la forza dell'argomento dei tedeschi i quali dicono gli americani diteci cosa farete il giorno dopo che avrete sconfitto Saddam
Ossia la guerra si legittima solo per l'ordine internazionale e spariamo c'è ordine non disordine che si vuole instaurare da qui tutto lo sforzo di elaborazione e che dobbiamo fare in termini politici per dare posizioni anche alla radicalità e alla profezia in termini politici e l'ultima osservazione questo punto di vista che mi sento di fare da ostinato ricercatore della pace
Bisogna ricominciare a pensare la pace come un processo lo si può dire pensare di instaurare la pace come dire calando la dal cielo il giorno dopo una dichiarazione di guerra
Per esempio tutto il rapporto che i movimenti cattolici e non soltanto hanno posto tra commercio delle armi più che produzione commercio delle armi da guerra e fondamentale
Ed io mi rendo conto dicendo questo di una cosa cito ancora Martina sei alle città non con una inchiesta fatta sul cioè vede visivo da parte dell'ONU nel mille novecentonovantaquattro
Ebbene i cinque Paesi che fanno parte del Consiglio di sicurezza la cupola dell'ONU sono responsabili per l'ottantasei per cento dell'esportazione di armi
Io credo che abbiamo problemi da affrontare politicamente nel senso di non affrontarli nella coda ma con la capacità di un processo ecco perché sono importanti
Le culture politiche ed ecco perché non metterei fuori dalla porta per noi senza nessun reduci sbocco un termini che è andato in disuso noi vogliamo essere vogliamo che anche i giovani siano ancora militanti politici
Sembrerà demodé ma è una cosa da fare nel futuro
Grazie Giovanni Francesco Russo dopo Giovanni Burtone
Io credo che la miglior misura del successo di questa iniziativa
Che ci aiuta anche a togliere alcuni timori ad alcuni amici tali sono che sono stati citati
Più volte questa sera
Sì al fatto che tutto il dibattito che abbiamo sentito su questo palco in queste questo pomeriggio credo si possa e si potrebbe tranquillamente iscrivere in un dibattito in una sede diversa potrebbe essere quella di un congresso lo diceva Alberto Monti icone prima un congresso della Margherita
Credo che da popolari
Da democratico cristiani da già democratico cristiani chi popolari non sono stati questa sera le persone intervenute hanno parlato
Da persone che mantenendo alla respirazione
Pienamente potrebbero rispettare le cose dette nel consesso del partito che insieme abbiamo scelto di originare spese credo il miglior segno al mio garanzia del fatto che non torniamo indietro e che il guardare avanti quel Civitate Luigi Castagnetti è già una realtà tra di noi
Però può andare contro corrente allora i dicendo che forse proprio per questo mi sono sentito buona riunione sbagliata stasera ma lo dico in termini vivamente provocatori
Perché prendendo un po'seriamente i titoli e sottotitoli che ci siamo dati per per questo incontro il contributo dei cattolici invitando alla fine le libertà e i diritti e riforme per cambiare l'Italia
Credo che responsabilità di questa giornata e mezza Domus Mariae sia anche un di più rispetto alla riflessione al contributo di cultura politica e di azione politica che già svolgiamo all'Inter non a Margherita
E sempre in maniera un po'provocatoria
Dico un dato che forse ecco può essere in qualche maniera Egisto nato rispetto al nostro dare il via o continuare un percorso relativo alla stazione
Politico culturale questa ragione Alberto Monti pone dei popolari in due giorni mi perdoneranno i relatori di oggi domani
In quattro sessioni presenteremo trenta persone queste trenta persone sono trenta parlamentari
Nulla in contrario rispetto alla categoria però credo che se la nostra voglia sia quella realmente di radicarsi come ci richiamava Pierluigi Castagnetti prima
Lì dove la società vive credo che avremmo avuto e avremmo per il futuro possiamo darci la come impegno l'interesse e la voglia di ascoltare anche altri contributi credo che i sindaci consiglieri regionali gli imprenditori i giovani le donne responsabile volontariato
Perché noi uomini di Chiesa non dico operai perché sembra che se siamo a corpi appena in questi giorni che esistono ancora degli operai il nostro Paese ma credo che
Inviare il Vidia una realtà veramente nuova
Che non sia luogo melanconico ma questo stasera non non ho riscontrato anche se allora ce lo siamo portati dietro come rischio debba passare necessariamente per un'apertura
A
Il di più che i cattolici sono democratico oggi già esprime nella società e che va allibita di quello che anche i popolari hanno saputo esprimere nel loro ultimi anni Faso volatile esempio rispetto a questo credo che molti di noi di qui dentro
Intende hanno e pensino di rappresentare in
Vanta i distinguo che sappiamo
Ci diceva Giovanni Bianchi dell'esperienza di Firenze
A Firenze probabilmente la maggioranza
Dei giovani ma non soltanto dei giovani o conosciute molti non giovani
Sono espressione di un mondo cattolico con cui i popolari
E i cattolici della Margherita oggi probabilmente non sanno dialogare
Sono realtà
Che il mondo cattolico oggi vede in prima fila
Il tema della guerra e uno centrale assolutamente
Che prova nervi sensibilissimi e scoperti
In questa realtà
Ma penso al mondo del volontariato in cui il mondo cattolico è assolutamente in prima fila quotidianamente senza nessun rapporto con con la politica penso al grande tema dell'educazione con tutti i limiti che anche le rivendicazioni in questo campo possono avere
Oggi il mondo cattolico né pensiamo era presentare assolutamente slegato da ogni rappresentanza politica
Anche a rischio di qualche massimalismo oggi chiede
Un confronto e immaginare che non soltanto per le radici per le origini perché è un partito
Che tu dici conteneva fino a dieci anni fa rappresentava quasi totalmente le istanze di questo mondo oggi questo mondo continua a riconoscersi noi è un dato
Da superare
Ecco se questa è un po'la
Lo sforzo di riannodare i fili di riaprire canali di fare la sua azione veramente piantata
Nelle realtà e ho citato questo esempio ma non è l'unico mondo di riferimento
Qui vogliamo ricollegarci facendo la fatica di una nuova pedagogia politica rispetto alle tante generosità che ci sono in questo Paese i pacifisti fiorentini chi è in prima fila e volontariato oggi
Manca della bici della politica della fatica delle mediazioni
Della capacità di intendere un progetto più ampio che contiene anche questa generosità questa è la nostra responsabilità questa è la responsabilità di un'associazione
Che voglia arrivare riprovare
Il coraggio i luoghi le parole per fare formazione per fare
Per fate c'è una classe politica
Da impegnare poi in prima fila allora ecco mi sono ritrovata in una riunione diversa da quella che immaginavo perché credo nostra responsabilità sia non dire soltanto le cose se non avrebbe senso fare un di più
Di iniziative che toglie fatiche è alle tante che ognuno di noi può avere ma credo che dobbiamo uscire con un'idea più chiara rispetto a qual è l'originalità del contributo dei cattolici in questo Paese della cultura politica dei cattolici
Perché anche qui senza nasconderci
Siamo stati poco visibili anche rispetto alle comunità che intendiamo rappresentare negli ultimi anni è facile ricordare lo diciamo nel novantasei
E chi votava per la prima volta era morto era nato dopo la morte di Aldo Moro
Oggi questo limite si è ulteriormente spostato al siano venticinque anni quei giovani immaginando che nessuno cominci a occuparsi di politica ora sentire di politica prima di quindici anni significa che
Chi ammenda chi ha più di quarant'meno di quaranta anni in questo Paese sa poco o nulla dell'esperienza Democrazia Cristiana noi molto spesso parliamo come sequestro invece fosse un dato acquisito
Ecco allora se parte trovare luoghi parole occasioni diverse
La nostra responsabilità dobbiamo anche interrogarsi su cosa significhi esser coerenti rispetto a un'associazione politico-culturale de I popolari
Che non ha da essere anche qui il residuo nostalgico di ciò che fu la DC il primo PPI poi il secondo pipì perché sappiamo che ogni passaggio di questi è una riduzione di numeri di energie e di generosità e di idealità
E noi come siamo ripartiti tra Margherita e quello a far nascere qualcosa di nuovo assieme a compagni di viaggi nuovo nuovi per questo auspico e auspichiamo che la prossima volta sul palco siamo in tanti e diversi a fare questa cosa
Ma è il edito concludendo cosa può essere questa sottrazione immaginando che anche da domani dal dibattito domani nascano ulteriore cose
Un luogo dove mettere insieme tradizione e innovazione qualcosa che ci aiuti a dire la grandezza di cinquant'anni di storia dei cattolici democratici questo Paese ma che dica che non resti della contemporaneità
Che coinvolgano le intelligenze le associazioni le società
Che crei Rete quando le ho scritto lo statuto della nuova situazione abbiamo previsto di livelli regionali siano liberi di normare sia a livello organizzativo soprattutto per mettere insieme le realtà associative già esistenti non rifare un nuovo partito perché non avrebbe senso
E di nuovo dicevo
Riannodare i fili col mondo cattolico perché c'è da raccogliere una volontari immaginare nuovi modi di discernimento per dieci anni non si entrava nelle parrocchie parlare di politica oggi questo possibilità si sta riaprendo ma dobbiamo aiutare a creare un discernimento comunitario rispetto alle scelte della società
è in questo richiamo concludendo
Però per chi entra di radicalità
La prima testimonianza che ci viene chiesta è una coerenza rispetto al all'appartenenza ero chiuso non vi preoccupate
In questo essere vi sarò morale della nostra società e forse il primo degli impegni molti dei nostri programmi sono condivisi nel resto la Margherita nell'Ulivo
Ma credo che
Il dato in qualche maniera ci caratterizzerà se sapremo essere originali e Isabel ridire che la rivoluzione
Come come si diceva il cambiamento che ci aspetta o sarà morale o ancora una volta non sarà grazie
Grazie Francesco Giovanni Burtone
Se
No non mettiamo limiti alla probabilmente vorrei tornare
Al tema della
Di unione di stasera
L'Ulivo qualche domanda opposizione di governo
Cari amici
La maggioranza il governo Berlusconi
In questi mesi in questi quindici mesi
Hanno realizzato una serie di cambiamenti
Nella
Legislazione
Toccando profondamente la sfera dei diritti e doveri dell'eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge
Il governo ha fatto alcune scelte in materia economica
Che incideranno profondamente
Nelle dinamiche del nostro paese in modo particolare nelle aree deboli nel
Mezzogiorno
In questi giorni
Si è sviluppata un'azione politica che ha visto impegnato un ramo del Parlamento
Con la votazione
Di alcune norme che rompe l'anno complessivamente se dovesse essere portato avanti questo riforma questo
Disegno riformatore romperà hanno la solidarietà nella nostra comunità
Di fronte a questa azione politica
E governativa c'è stata una ferma opposizione nelle Aule parlamentare
Ma io credo che
La nostra domanda
Debba essere
Non solo quella se siamo stati adeguati all'altezza del compito laddove siamo chiamati a rispondere dal punto di vista istituzionale ma se l'azione di governo è stata avvertita come tale
Negativamente nell'opinione pubblica nelle nostre realtà
Io credo che non sia necessario leggere i sondaggi
Molto più proficuo parlare con la nostra gente è capire che il governo perde credibilità
Ma non c'è una crescita di retta di consenso nei confronti dell'Ulivo e del centro sinistra complessivamente
Dico questo perché credo che sia nostro compito anche stasera ma anche momenti successivi
Discutere sul perché
Noi non siamo riusciti a canalizzare un dissenso quali sono i limiti e gli errori che abbiamo commesso io senza presunzione
E con grande onestà vorrei indicare quale quella che la mia riflessione
Io credo che
La nostra azione non sia stata avvertita sufficientemente in maniera coerente
Noi abbiamo fatto una battaglia durissima sulla legge Cirami
Però non c'è dubbio che i tempi continui e ripetuti
Anche
Le le continue e ripetute considerazione disponibilità di alcuni rappresentanti del centro sinistra ad un tavolo comune su questo terreno
Abbiano influito nel considerare la nostra azione
Un durante la maggioranza ha fatto capire chiaramente qual è il proprio obiettivo qual è la propria linea su questa materia o credo che noi non dobbiamo dare alcuna disponibilità a tavoli comuni
La nostra azione non è stata avvertita adeguata rispetto a quello che è stato fatto sul terreno economico nei giorni scorsi è stata approvata la Finanziaria
Alla Camera il in discussione al Senato credo che sia insufficiente
Quello che finora abbiamo fatto sì non godiamo di buona stampa né a livello nazionale e tanto meno in alcune realtà locale
Ma non c'è dubbio che non possiamo liquidare ciò che è avvenuto nella finanziaria con due manifestazioni nazionali
E necessario far capire che questa finanziaria non darà al Sud alcuna possibilità di ripresa e bisogna quindi smentire con un'azione continua
Verificando giornalmente gli affetti della politica finanziaria del Governo
Bisogna incidere sul tutto il territorio far comprendere fino in fondo le scelte sbagliate che sono state fatte
Noi non siamo e concludo stati avvertiti all'altezza di questo
Impegno di essere forza di opposizione ma di avere anche la credibilità per essere forza di governo e lo voglio dire
Con rammarico c'è stato una vicenda c'è una vicenda che travolge il nostro Paese
Ed è la vicenda della FIAT noi abbiamo fatto un'azione continua abbiamo tenuto al sesso l'interesse del Parlamento nazionale su quella che era la drammaticità del torello sociale
Ma non c'è dubbio che noi abbiamo le risorse e le energie e le professionalità
Per dare su questa materia una linea che deve essere la linea che deve essere imboccata poi nell'azione di governo proprio su questa materia io voglio fare un appello al nostro capogruppo perché di fronte alle scelte che oggi vengono operata di fronte al dramma che si sta consumando nel nostro Paese la Margherita prima poi l'Ulivo siano in grado di offrire al governo una proposta compiuta
Sappiamo che questo può apparire demagogico che ci sono difficoltà profonde pure uno sforzo noi dobbiamo fare concludo veramente cari amici
Considero
Che poi ci sono altri due problemi significativi
Un primo e quello che ancora oggi noi veniamo avvertiti come divisi
Barone dell'unità nel centrosinistra deve essere un valore aggiunto purtroppo alcune divisioni che ancora si mantengono pesa no fortemente nel far crescere il consenso attorno alla nostra coalizione ed infine ritardi che abbiamo nella strutturazione della Margherita voglio dire senza pena polemica nei confronti di alcuno soprattutto nelle aree la dove più strutturato il potere del centrodestra nelle aree del Mezzogiorno e per l'anno che corriamo
Un doppio rischio
Il rischio che di fronte alla incapacità di governo del centrodestra ci possa essere poi in giudizio complessivo negativo nei confronti della politica l'altro rischio e che ciò che perde forza Italia in termini di consenso diffuso d'opinione lo possa canalizzare un partito che nei gangli del potere
E le il l'Unione devo l'UDC
Non credo a questo rischio possa essere superato con uno sforzo generoso
Che deve essere fatto dalla Margherita credo che nei prossimi giorni ci sarà la possibilità di mettere a fuoco quelle regole che sono fondamentale perfino rilanciare pienamente il ruolo della Margherita nel nostro Paese
Grazie Giovanni
Quelle tre ore e mezza vi hanno dimostrato le potenzialità dell'associazione per continuare a elaborare politicamente la cultura dei cattolici democratici e per concorrere alla al successo delle prospettive della Margherita nel nostro Paese
Concludiamo qui domattina si comincerà puntualmente alle nove e trenta
Una