"Popolari oggi: società, persona, radici, futuro" manifestazione organizzata dal Partito Popolare Italiano presso la Domus Mariae, in via Aurelia, 481

Partecipazione così numerosa segnala che batte particolare impegno di un evento politico
Voglio qui ringraziare in particolare la presenza del presidente del Senato senatore Nicola Mancino
E del presidente Emilio Colombo dicono risultò dalla preside
Il presidente del partito l'onorevole Bianco impegnato
è impegnato in una manifestazione a Napoli e c'ha comunicato la sua avveri pare convinta partecipazione a questa nostra iniziativa
Voglio ringraziare e salutare qui anche gli amici delle ACLI
Il vicepresidente Giovan Battista Mazzei il vicepresidente Vincenzo Menna l'ufficio di presidenza delle
Do adesso la parola al professor Malgieri per una introduzione sui lavori di questo nostro convegno grazie
Il segretario del partito popolare esce onorevole Marini inviati caricato mi ha pregato di svolgere umbra intervento una breve riflessione sulle origini sulla natura sul carattere che il popolarismo ha rappresentato nella storia del nostro Paese io mi soffermerò in particolare su le origini di quell'esperienza per rintracciare un per così dire le radici la natura il carattere
E per soffermarmi sulle pensiero in particolare di colui che ne fu il massimo esponente diciamo è il massimo realizzatore cioè Luigi Sturzo
Ecco il partito polare com'è noto nasce nel diciannove nasce subito dopo la prima guerra mondiale si caratterizza subito per alcune interessanti peculiarità nel quadro politico nazionale innanzitutto si coglie lo sforzo di presentarsi come Partito nazionale come espressione di un pensiero di una cultura di un programma al quale poteva aderire chiunque ne condividesse lo spirito e gli obiettivi
Il suo appello come è noto non si rivolge soltanto i cattolici si rivolge agli uomini liberi e forti
E si caratterizza per una tensione etica e civile per un'attenzione ai problemi alla realtà di quel dopoguerra inquieto
Per il richiamo ai valori della pace della giustizia della libertà per la richiesta di profonde trasformazioni politiche amministrative sociali istituzionali alla base del documento si coglie soprattutto uno spirito democratico si coglie l'idea di un partito di ispirazione cristiana nel quale non sono assenti richiami confessionali
Si coglie l'immagine di una forza politica che intendeva inserirsi nella dialettica della vita pubblica italiana
Con uno spirito democratico e laico con precise istanze morali e civili con una visione pluralistica e dinamica della società e delle istituzioni
è indubbiamente il nuovo partito aveva anch'egli delle radici lontane una chiara matrice ispirazione democratico cristiana
Questa matrice che si richiamava alla prima democrazia cristiana di Romolo Murri senza la quale difficilmente sarebbe nato nel gennaio diciannove il Partito Popolare
E non va dimenticato che gli uomini che più di altri se però essere interpreti genuini del popolarismo provenivano da quell'esperienza
Basti ricordare il nome di Michele di Pertini di Mauri di Cingolani di Stupinigi Donati di Mangano ma anche altri uomini non erano lontani da quella matrice ideale penso a uomini come lo stesso De Gasperi come Ferrari come Donati che pagarono poi la loro lotta antifascista con l'esilio e con la morte
Ecco la stagione Democrazia Cristiana era stato un momento centrale nella formazione politica e culturale degli uomini che avevano dato vita al partito popolare e naturalmente del suo maggiori ispiratore e fondatore
Ma Sturzo del Partito popolare andarono al di là di questa ispirazione Sturzo affida al suo partito compiti nuovi non si trattava più di realizzare una sorta di riformismo sociale di dare sfogo alle istanze corporativi Istica presenti nel pensiero sociale cristiano
Sturzo esce dal chiuso della dottrina sociale della Chiesa per confrontarsi con i grandi temi politici istituzionali e sociali del Paese
Con l'obiettivo di rompere i vecchi schemi di un sistema politico
Che non rispondeva più alle esigenze di una nuova realtà nazionale ed europea aperta al futuro animata da un nuovo Piotto di vitalità democratica come disse Sturzo
In antitesi alla concezione panteistica dello stato della tirannia burocratica
Il Partito popolare si faceva interprete della esigenza di queste trasformazioni necessarie al sistema politico italiano
Rivendicando il peso della formazione delle formazioni politiche di massa destinati a soppiantare le vecchie forze che hanno gestito per oltre mezzo secolo lo Stato liberale
Qui affermava la libertà e l'autonomia degli enti locali dal Comune alla Provincia alla Regione proponeva un ampio decentramento amministrativo un più organico rapporto tra Paesi al Parlamento auspicava infine incisive riforme in materia scolastica agricola tributarie burocrati
Con la nascita del Partido polare prende quindi corpo una cultura un pensiero politico nuovo il popolarismo che pur nutrito dei valori e della tradizione del movimento cattolico italiano con particolare riferimento come dicevo all'esperienza democratico cristiana assunse una sua originale e peculiare fisionomia scrisse Sturzo riferendosi alla cultura politica che stava alla base del pensiero popolare
Il popolarismo e democratico ma differisce dalla democrazia liberale perché non è che il sistema individualista e accentratore dello stato e vuole lo Stato organico e decentrato e liberale nel senso sano della parola perché si basa sulle libertà civili e politiche
Che afferma uguali per tutti senza monopolio di partito e senza persecuzioni di religione di razza di classe e sociale nel senso di una riforma fondo del regime capitalista attuale tenute ma si distacca dal socialismo perché a me della proprietà privata pur rivendicando né la funzione sociale
Afferma il carattere cristiano perché non vi può oggi essere etica e civiltà che non sia cristiana e a dare poi una particolare caratterizzazione a questo partito intervengono una serie di elementi nuovi rispetto a quella che era stata la precedente esperienza del cattolicesimo politico e sociale
Il primo di questi elementi va rintracciato nella confessionali Isma'di rifiuto cioè di fare il partito
L'unico collettore politico dei cattolici italiani in una conversazione con Gabriele De Rosa il ventuno marzo del cinquantanove Luigi Sturzo affermò con forza io ho fondato un partito inventato una politica senza passare per la Curia
Un'affermazione che riflette con chiarezza la fisionomia laiche in e aconfessionale che gli intese dare al suo partito si tratta di una scelta che resta uno dei momenti più interessanti e significativi un vero e proprio salto di qualità
Nella cultura politica dei cattolici dall'unità in poi ecco Sturzo raggiunto da tempo a questa distinzione tra momento religioso il momento politico che per molti aspetti affrancata ai cattolici da una sorta di soggezione alla Chiesa fossili responsabilizzata nelle scelte politiche sociali si trattava di un problema antico che ha ha già avuto un secolo prima uomini come Rosmini come Ventura la cui speculazione non aveva trovato terreno fertile in una chiesa arroccata in difesa degli astri dagli assalti dello Stato laico liberale da un lato e dalle emergenti dottrine socialista dall'altro
La chiesa vuole al loro un laicato ubbidiente che fosse il punto di forza delle sue rivendicazioni delle sue battaglie
Ma questa in questa prospettiva i cattolici facevano fatica ad uscire da una sorta di missione di minorità a misurarsi sui problemi politici sociali amministrativi e soprattutto istituzionali dello Stato moderno la lezione del cattolicesimo liberale della prima metà dell'Ottocento non è assente nel pensiero di Sturzo e soprattutto nella sua decisione di caratterizzare il partito sul piano della laicità è ben noto come questo orientamento abbia trovato nel mondo cattolico forti resistenze suscitando risentimenti e reazioni ma la scelta confessionale imponeva Sturzo la necessità di dare al programma del suo partito un valore un significato di grande rilievo
Se non era più la comune fede religiosa della difesa degli interessi della Chiesa il cemento su cui basare le fondamenta del partito il programma doveva rappresentare l'aspetto qualificante
L'espressione più forte eloquente del nuovo raggruppamento politico cioè Sturzo una originale concezione del significato e della funzione di un programma politico il programma non rappresenta per lui un elenco di buoni propositi né un elemento riproposizioni dogmatiche le una lettera morta
Sorso apro una sorta di visione dinamica del programma politico lo giudica una realtà vivente che si evolve si specifica crea tornasse la battaglia come teoria e come pratica che segnano il suo sviluppo il cammino il progresso del partito
Sturzo afferma che la stessa ispirazione cristiana e la stesse verità etiche costituiscono il retroterra ideale del partito non potevano divenire contenuto specifico e pratico di un programma politico questa concezione dinamica del programma che deve confrontarsi con la realtà con la vita per usare un'espressione cara Sturzo
E deve trasformarsi adeguarsi ai processi politici sociali ed economici
Prende chiaramente l'idea di un partito inserito nel processo e nella realtà sociale come strumento di lotta e di progresso un partito come disse Sturzo sintetico nel programma ma realizzatore nella vita
E affermò nel ventuno un programma politico non si inventa si vive
E per viverlo si deve seguire nelle sue fasi evolutive precorre nelle attuazioni determinarne le soluzioni nel Complesso ritmo sociale attraverso i contrasti e le lotte nell'audacia dell'affermazione e la fermezza delle indicazioni e la vita cui fa riferimento Sturzo non è altro che il riflesso delle diverse articolazioni sociali civili e politiche dei contrasti e delle lotte che segnano la storia dei popoli la lotta e legge universale di vita scrisse in uno dei suoi primi scritti che recava il significativo titolo la lotta sociale legge di progresso
Da qui il profondo rapporto del partito con la società per coglierla nella ricchezza delle sue articolazioni delle sue manifestazioni delle sue istituzioni nella pluralità delle sue forme delle sue classi sociali
Da qui il ruolo del partito come strumento di mediazione che Sturzo affida al Partito popolare
Sturzo intese costruire un partito di centro partito di confluenza delle categorie o classi sociali come lo di Fini e quindi per sua propria essenziale vitalità basato sulle libertà carattere democratico
E ciò garantì al partito una base di massa che ne evidenziò la fisionomia popolare
Affermò nel dicembre ventidue a Torino in un discorso che voleva essere una risposta coloro che affermavano che con l'avvento del fascismo e si incaricava di tutelare gli interessi della chiesa poteva giudicarsi esaurito il compito dei popolari il Partito Popolare Italiano alla sua base prevalentemente nelle classi medie di cultura nelle classi lavoratrici a carattere interclassista e sintetizzando
Ha un programma non solo sociale basato sulla democrazia cristiana ma un programma amministrativo tributario istituzionale
Ah quindi un astro a ragion d'essere una sua vitalità oggi e cioè entro domani sarà minoranza potrà anche essere il partito leader della maggioranza oggi gli altri ecco perché al suo la sua ragione e della sua ex e anche dicono negli stessi giorni scrive
Centro non nel senso disintegrato di equidistanza tra l'affermazione e la negazione ma nel senso positivo di sintesi e di forze nuove di valori etici e di programma vitale ecco perché noi non siamo un partito che si sfascia né un partito che si fonde ma un partito che resta insomma per dirla con Paolo Ungari il centro e test Urso nonno una questione di topografia d'Assemblea non designa un'attitudine di passività neutrale l'inerzia spirituale della moderazione pure ma l'attitudine stessa di un partito ad accogliere Pucci ad interpretare i molteplici energie di sviluppo della società tra scendendo i limiti della classe della confessione
Per essere il partito della nazione promotore storico di una vasta volontà nazionale e ancora il ventisei agosto ventitré all'indomani delle dimissioni del segretario politico del partito nel clima nel clima aspro che seguì la discussione sulla legge Acerbo Sturzo scrisse
Il nostro centrismo non è una linea mediana tra i destri e sinistri
Come a dire un colpo alla botte e uno al cerchio ovvero una specie di giudizio di Salomone un'altalena di più Oria e di pratica politica atta a scontentare tutti e accontentare un po'per uno per noi il centrismo e lo stesso che il popolarismo in quanto il nostro programma è un programma temperato e non estremo dal primo all'ultimo punto del nostro programma ogni affermazione non è mai assoluta ma relativa
Non è per sé stante ma condizionata non arriva agli estremi ma tiene la via del centro
Quindi si tratta di una posizione non tattica ma programmatica una posizione teorica che si ispira
Alla ragione Etica della vita quale deriva dal cristianesimo e dall'idea che nella vita presente l'uomo non può arrivare ad uno stato perfetto ad una conquista definitiva ad un assoluto del bene
Sturzo afferma di non credere nella futura età di Saturno nella Città del Sole Ponale Rep o nella Repubblica di Platone e già in gioventù aveva definito troppo felice romantica la Democrazia Cristiana di Marcantonio Lina ha affermato riferendosi al pensiero sociale cristiano
Noi non abbiamo la concezione felice della società hanno Enosteria amo i trionfi assoluti del bene come non crediamo ai trionfi assoluti del male sulla terra ed è giunse nel lavoro delle anime vita di verità e di virtù morali e nel lavoro sociale epica di civiltà e di progresso
Nell'una e nell'altra le lotte si alternano il male può vincere o può essere vinto del bene
Venti anni più tardi anche il popolarismo gli appare lontano da qualsiasi ottimismo
E in questa visione lo aiuta la sua fede cristiana il suo senso della storia che lo porta a valutare la vita presente come un relativo di fronte ad un assoluto
E quindi affermava diamo valore fondamentale anche nella vita pubblica all'etica che è per noi norma insopprimibile
E questo ci dà il senso di relatività che incentra i problemi e non li fa come per festanti come fini assoluti da dover raggiungere per un logico predominio e per una legge ferrea
Di fronte al Paese e alle istituzioni questo partito si poneva allo scopo di raggiungere due obiettivi
Con una parte svolge una funzione riformista tendente ad adeguare le istituzioni agli equilibri sociali amministrativi alle esigenze nuove di uno Stato invecchiato e anchilosato nelle sue strutture e dall'altro una funzione per così dire pedagogica di educazione alla democrazia
Il partito di Sturzo inoltre un partito non chiuso all'interno delle sue sezioni della sua attività politica e parlamentare
Ma aperto in grado di permeare del suo pensiero e della sua cultura vari settori della vita sociale civile e culturale del Paese
è possibile per alcuni aspetti cogliere nella visione di Sturzo un'analogia con la fisionomia del partito gramsciano scriveva una corrente politica non si impone solo con le opere
Ma con la formazione di un pensiero che diviene convinzione che genera la discussione che occupa il campo della cultura che supera le barriere dell'università e che crea una propria letteratura
Né questa è una concezione borghese e intellettuale della politica
Realismo della vita che si attua
Sembra che si attua sempre più su larga scala quanto più vasti sono i fenomeni di rivolgimento politico e quanto più vasta è la massa operante mossa radi da un'idea e questa funzione pedagogica del partito era diretta a tutti il Paese ma naturalmente aveva come principale interlocutore il mondo cattolico e che consisteva la pedagogia politica sociale del Polo del popolarismo agli occhi di Sturzo occorre apportare un mondo cattolico spesso ostile nei confronti dello Stato e delle libere istituzioni parlamentari ad un'adesione convinta al metodo del regime democratico
Non va dimenticata l'ampia realtà di un cattolicesimo che aveva sempre guardato con sospetto verso il Parlamento giudicato al centro delle civismo e di basse manovre anticlericali
Che guardava ancora con diffidenza la democrazia
E e non va dimenticato che l'elettorato cattolico era in buona parte lo stesso che aveva favorito i successi elettorali clerico moderati in età giolittiana più nell'ottica di una sorta di blocco d'ordine per fronteggiare i pericoli di avanzata dell'estrema sinistra
Che non nella prospettiva di un progetto politico di ispirazione cristiana o di adesione convinta al sistema liberale fu il fascismo a luglio a svelare quanto il compito di Sturzo fosse arduo quanto una parte del mondo cattolico avesse male assimilato la sua lezione
Con l'avvento del fascismo si assiste ad un progressivo distacco del mondo cattolico dal popolarismo all'emergere di un senso di sfiducia nei confronti di Sturzo e del suo partito
Il progetto popolare che mirava a leggerlo alla democratizzazione del mondo cattolico soprattutto indirizzato al mondo rurale alla piccola e media borghesia italiana
Non trovò più tra i cattolici quella base di ampio consenso che pur aveva sorretto al suo apparire sulla scena politica
Non va dimenticato che al partito avevano aderito nel suo sorgere anche esponenti della tradizione clericale e conservatrice presenti nel mondo cattolico
Perché come sottolinea lo stesso Sturzo l'onda bolscevica li spingeva verso un partito d'ordine qual è il fattore il popolare che si proclamava costituzionale legalitario eticamente cristiano
E tuttavia aggiunge il loro disagio per le affermazioni teoriche e pratiche nel campo economico sociale era attenuato dall'ambiente nel quale allora si viveva essi non diedero mai al partito un'adesione completa ne molti di essi ebbero una percezione esatta della natura sociale democratica del popolarismo
La promessa fascista di riportare tranquillità e ordine nel paese e nelle città e nelle campagne non trova quindi insensibile una parte del mondo cattolico tanto più che Mussolini sembrava voler cancellare definitivamente la vecchia politica laicista e anticlericale dello Stato liberale per riconoscere alla Chiesa il suo ruolo e la sua dignità
Gran parte dei cattolici giudicarono inutile ormai un partito di ispirazione cristiana quando era lo stesso capo del fascismo a dichiararsi disposto a tutelare gli interessi della chiesa
Potrebbe destare sorpresa il fatto che proprio l'uomo che più degli altri aveva creduto nel ruolo centrale dei partiti in regime di democrazia
Che non era estraneo all'avvento dello stato dei partiti in Italia e aveva per certi versi favorite del declino del vecchio sistema politico liberale sia stata negli anni del secondo dopoguerra uno dei più severi censori del sistema dei partiti dell'Italia repubblicana
Gli attacchi alla alla partitocrazia come è noto ebbero negli ormai lontani anni Cinquanta un precursore tanto veemente quanto inascoltato
La sua critica però non deve apparire incoerente sin dagli anni del popolarismo Sturzo individua nel partito un organismo che deve avere come riferimento privilegiato soprattutto la società civile il partito non doveva esaurire i suoi compiti in ambito parlamentare e tanto meno poteva individuare la sua funzione esclusivamente
Sul Corriere un forte
Esclusivamente nell'attività parlamentare e attraverso essa nel controllo dei ministeri e del Governo
Scrisse ancora nel cinquantatré sfide i miei critici a trovare nei miei scritti di allora un rito che contraddica quel che vado di scrivendo da sette anni
Sfida trovare nella storia
Vera delle crisi governative dal diciannove al ventidue ogni intervento personale o di partito che non si è inserito nell'attività parlamentare qual è allora secondo Sturzo la funzione e il ruolo del partito in un regime di democrazia esiste una definizione che lo stesso Sturzo ci offre e con questa concludo che evidenzia con grande chiarezza e lucidità il significato che gli attribuisce al ruolo dei partiti organizzare il corpo elettorale prepararlo eh che dotarlo alla vita pubblica fare da intermediario tra gli organismi del potere dell'amministrazione il cittadino
Aiutarlo nella difesa dei propri diritti indurlo allo scrupoloso adempimento dei doveri pubblici correggerne l'istinto demagogico e indirizzare al servizio pubblico la impulsiva passionalità delle masse grazie
Siamo
Ringraziamo il professor Malgieri
Io molto velocemente
Salotto dove c'è un momento per parlare puro per stare zitti noi ci confrontiamo molto spesso è utile rinunciare a qualcosa che pure io devo dire ma ascoltare il segretario proprio ma come lui
Enorme dal video
Per la per meno della signora Rosi
Usare la parola al segretario vogliamo salutare
La segretario Franco Marini
Infine
Cari amici
Io credo che
Dovendo parlare questa sera
Della nostra concezione della democrazia
E non dovendo risparmiare parole di critica sulla demagogia e il personalismo io non ne posso proprio fare
Però un ringraziamento a tutti voi così numerosi
Che avete raccolto il nostro invito il nostro appello e ai tanti con i quali mi scuso che sono fuori da questa sala questo si debba far rotta e lo faccio veramente di cuore a nome di tutto il partito popolare del suo gruppo di grazie
Debbo dire che questo vizio della nostra e delle democrazie in generale
Della personalizzazione io la vedo in una cosa che mi infastidisce sempre
Qui ormai anche nelle sale nelle quali ci riuniamo si è persa l'abitudine di una illuminazione accettabile per cui uno parla e guarda in faccia a chi lo ascolta per negozio assolutamente gratificante invece qui io ho già chiesto se c'era un modo diverso di illuminare questa sala m'hanno detto di no perché ormai chi stantia deve vedere illuminato soltanto il tavolo della presidenza
Già questo è indice di un rischio che corriamo queste nostre democrazie
Però usciamo a risolvere il suo problema io
Tazio valorizzazione cari amici voglio dirvi che fuori quando avremmo concluso questa nostra manifestazione con il mio intervento avrete tutti io lo spero forse no perché il numero è superiore a quello che ci attendevamo dalla vostra partecipazione il testo di un appello sul nuovo popolarismo
Che parte dalle basi che il professor Malgieri che io ringrazio
Perché faticosamente c'è illustrato io capisco questo è un momento di confronto politico caro Malgieri molto caldo non debbo dirlo io attenti al sei
Un professore universitario di Storia ma oggi incerto l'attualità scalda gli animi dei nostri amici ma è stato giusto
Questo tuo richiamo storico e questo tubo richiamare i principi sui quali si fonda il nostro lavoro quindi troverete il testo dell'appello sul nuovo popolarismo
Io mi limiterò ad entrarci dentro questo documento ed attualizzarla un ho una preoccupazione cari amici non solo questa sera ma in queste settimane
Noi con il referendum di cui parlerò con le elezioni europee
Con questa transizione politica italiana che sembra non finire mai
Siamo dentro un clima politico accesso anche rispetto alle vicende interne del centro sinistra e dell'Ulivo
Ed io avverto il limite anche per la nostra alleanza e per la prospettiva di un eccesso di polemiche
Di questa rappresentazione che gli amici della comunicazione così numerosi questa sera fanno tutti i giorni e danno Dinoi
Io avverto il limite la necessità per i segretari dei partiti per i leader per tutti noi che parliamo di queste cose di non dare la rappresentazione di un disomogeneità nell'alleanza che poi nei fatti non c'è
E soffro proprio questa condizione in queste settimane mi è capitato di essere un po'aggressivo in dibattiti televisivi uno dalle montagne dell'Abruzzo mi pare fu particolarmente aggressivo è vorrei contenere anche le cose che dirò dentro una impostazione razionale delle nostre preoccupazioni delle nostre speranze delle nostre prospettive e debbo dire che rispetta i problemi dell'Italia di oggi
Sarebbe estremamente più giusto di parlare dei problemi che riguardano la vita della famiglia del cittadino eppure questa sera io sono costretto a parlare della struttura politica di quello che siamo nove
Di quello che propongono altri di quello che vogliamo fare in prospettiva
Prendo con mogli amici Popolari amici che avete risposto a questo nostro appello un impegno
Che naturalmente non potremo cancellare dal nostro dibattito il problema dei rapporti tra le forze politiche
Ma il Partito popolare nelle prossime settimane da qui alle elezioni amministrative ed europee di giugno farà uno sforzo straordinario per parlare di problemi
Delle questioni che riguardano la vita del cittadino e vi anticipo tre iniziative già fissate
Del nostro partito il sei marzo in Calabria faremo un convegno sul futuro dei giovani
Sul lavoro sulle loro difficoltà sulla risposta che questa nostra società ha il dovere di dare alle nuove generazioni se vuole pensare ad un futuro di sviluppo ordinato
Il venti faremo a Milano il venti marzo un incontro del Partito popolare del nord sui problemi delle Autonomie del decentramento e del federalismo tanto
Per ricordare l'insegnamento stuzzicando e i valori di fondo di un partito come il nostro
E dico a tutti voi che dal ventitré al ventotto marzo noi faremo a Chianciano l'assemblea programmatica
Del partito popolare quindi avverto io il senso di questa difesa anche dell'immagine della nostra coalizione del nostro governo nel quale il popolare
Mattarella il nostro carissimo amico vicepresidente del Consiglio con tutte le sue responsabilità e dentro io credo però che dentro queste difficoltà reali ma qualche volta anche infatti Zante
Dalla stampa
Ci sia l'immagine di un centro sinistra in crisi e io mi ostino a dire che così non è
Abbiamo molti problemi
E dobbiamo affrontarli e risolverli con la chiarezza e la franchezza che userò io del confronto anche tra amici e alleati
Ma io non credo che l'alleanza sia in crisi e cari amici romani paradossalmente vi indicò un episodio di questi giorni e di queste settimane
Voi come me avrete visto sulle Mura di Roma della nostra città della Provincia dopo le elezioni provinciali i manifesti della destra che dicevano grazie romani
E naturalmente nessuno di noi si è scandalizzato perché il sistema maggioritario poi alla fine col secondo turno hanno preso la presidenza dalla Provincia
Ma io vi invito a riflettere non ad abbassare la guardia a dire come il cittadino ancora da un largo consenso al nostro schieramento si è votato a due turni
La destra pensava di poter vincere col primo turno io ho parlato con esponenti loro e dicevano ma le previsioni sono che ce la facciamo al primo turno
Ed io non mi sentivo di contrastare fino in fondo questa aspettativa
Quando mi dicevano siamo noi vicino al cinquanta e voi al quarantacinque io dentro di me dico ma nella situazione romana può darsi che qualche rischio lo corre via al primo turno
Quanto tutti hanno votato c'era otto con il presidente della Provincia ma con i simboli dei nostri partiti e i nostri candidati il centro sinistra ha preso il quarantanove per cento ai loro il quarantaquattro quarantacinque
Poi con una legge elettorale di quel tipo al secondo turno senza il richiamo dei nostri candidati e dei candidati e dei simboli di partito si è abbassata la partecipazione questo episodio deve farci riflettere sulle ragioni della chiarezza della nostra linea della nostra coesione ma nessuno scoramento e giustificato rispetto alla tenuta nostra e alla tenuta della nostra alleanza
Cari amici io so che ogni tanto si legge con questa moda della democrazia di oggi
Una democrazia del sondaggio non del risultato che siamo all'X per cento siamo più bassi siamo in difficoltà siamo schiacciati
Io vorrei riflettere per un attimo su questo dato cosa abbiamo fatto noi per il partito
Io credo che noi dobbiamo andare orgogliosi
I due obiettivi raggiunti a partire dal novantacinque al partire dalla scissione che abbiamo subito quando abbiamo fatto la scelta che confermiamo del centrosinistra
E oggi molti amici che ci abbandonarono allora sono tornati faticosamente con una scelta difficile nell'area di sostegno al governo che sosteniamo onori
Io vado orgoglioso di due cose e dobbiamo andare tutti orgogliosi dirigenza nazionale dirigenze locali dirigenza provinciale noi abbiamo ricostruito un partito abbiamo vissuto un momento in cui nelle Province e nelle città nei Paesi noi non avevamo nemmeno senti ma non lo puoi distribuire dopo quella cosa lì sospettare che fu l'altra
Proprio sempre del forse
Noi lo abbiamo ricostruito io ricordo nella mia regione
Nel elezioni regionali del novantacinque la discussione verteva su una cosa dentro l'alleanza per la verità
Doveva vincere la destra lì secondo i sondaggi il secondo le indicazioni che aveva e per la verità anch'io avevo questa preoccupazione
Si diceva ma tutto dipende dal Partito popolare
Avevamo allora con l'ultima consultazione elettorale l'undici per cento come popolari tutti assieme
E si diceva il nove per cento rifiuterà la scelta dei Popolari andrà dall'altra parte e allora noi avremmo perso il risultato fu che il nove per cento venne con noi e il due per cento CIR rifiuto e andò dall'altra parte e si vince il centro sinistra vinse in quella regione
Da quei tempi in cui non avevamo le strutture di partito io ero lì
Perché mi è capitato per invito di Martinazzoli uscito dalla CISL di andare a fare l'organizzatore in un momento in cui tutto ci crollava addosso in cui l'organizzazione si disfaceva
E io ricordo che non trovavamo in giro le risposte non riuscivamo a trovare i riferimenti per fare le liste
Io chiedo a voi oggi guardate gli attorno non a Roma
Guardato vi attorno nelle vostre province voi vedete che il Partito Popolare c'è si vede un fermento che io registro anche questa sera al di sopra delle nostre aspettative
Prima le nostre assemblee erano vigente depressa in preoccupata in difficoltà
Oggi dovunque si vada io la settimana scorsa sono stata Forlì una riunione di tutto il partito popolare del Veneto ieri al Congresso dalle Marche
Si vede gente caricata sa che ha un'idea sa che il partito cioè i riferimenti ci sono e i giovani si riavvicinano e di questo dobbiamo essere orgogliosi tutti quanti
Noi dobbiamo rivendicare oggi in questa sagra un po'del trasformismo che c'è nella vita politica italiana
Ha invece cari amici parlamentari caro presidente Mancini anche all'interno del sistema parlamentare
C'è una difficoltà di orientamento di certezze nella vita politica del Paese che si riflette anche dentro il Parlamento nell'una e ne ha un'altra casa
E voi vedete qualche volta con sorpresa se state seduti al vostro posto che magari chi ieri avevate alla vostra sinistra oggi ve lo trovate a destra
E c'è un certo tourbillon di passaggi da uno spezzone all'altro da un partito immeritato il giorno prima all'altro
Bene io affermo a voi che mai un popolare è stato toccato da questa male da trasporto
Mai no
No il credo si possa dire
Ci siamo fianco a fianco
Riconquistato il rispetto delle Camere il rispetto degli altri partiti
Per una linea che noi ritroviamo giusta ma non voglio dire in assoluto Gnudi noi siamo certi della linea giusta ma guidata con fermezza con serietà
Siamo un partito che mantiene le proprie posizioni che discute e che ha mostrato una capacità di stare unito con grande determinazione
Dove il punto
Dove io sono insoddisfatto del nostro lavoro cari amici
E l'assemblea di fine marzo le due iniziative che vi ho detto dovranno pensare a questo portarci ad un approfondimento certo noi dobbiamo ricostruire la nostra capacità di proposta distare sui problemi di affrontare le questioni in io vedo che il tessuto della intellettualità torna nociva rinvigorito
è il punto dei tre che caratterizza una forza politica che mi pare deve impegnarci per un lavoro assolutamente straordinario e lo faremo senza un attimo di esitazione
E sul piano della vicenda politica cari amici io debbo dire in questo mondo dove spesso si pensa che sfumando le posizioni poi alla fine si possa ricercare qualche consenso che è distante da noi
Evitando
D'Antoni lo saluto io e lo ringrazio
Come ringrazio
Forse saluto e ringrazio di nuovo gli amici della presidenza delle ACLI che prima ha salutato Lavagnini io
Venendo proprio alle scelte attuali della politica forse alla ragione politica dell'appello sul nuovo popolarismo che noi oggi rivolgiamo al Paese
Io debbo dire che non condiviso un modo di fare politica cercando sempre di sfumare le proprie posizioni
Anche perché so che nella ettari in cui la politica e nel tempo in cui la politica è caratterizzata da una comunicazione quotidiana dei mass media
Chi vede guardarci riconoscerci e magari votarci ha bisogno di capirci
Chi sapere quali sono le nostre posizioni
E allora io dico
Che con l'amico Prodi che abbiamo sostenuto con grande determinazione
Alla presidenza del Consiglio per più di due anni e che ha ottenuto l'UIC per merito suo e per merito della unità e dell'impegno dalla maggioranza oggi c'è un serio e forte dissenso che io vi voglio
Richiamare questa sera
Certo ma questo è poco importante mi interessa relativamente
Io posso dire Lodi
C'è un elemento di ingenerosità da parte sua
Voi avrete letto ho sentito o qualche amico ve l'ha detto se non l'avete visto voi
Che quel governo è caduto
Perché Rifondazione ha rotto la maggioranza ma insomma
L'idea di un complotto di qualcosa di poco chiaro di qualcuno che ha voluto interrompere il cammino di quel governo ci sarebbe stato
Vedete amici io lo rifiutò sdegnosamente una valutazione di questo genere
Non
Io credo
Ho dirigenti con grandi responsabilità politiche
O il vicepresidente del Consiglio che era il presidente del nostro gruppo parlamentare o il presidente di una delle più importanti
Commissioni del Senato il senatore Coviello non non voglio citare altri
E lascio stare Mancino perché l'unica rappresenta le istituzioni e quindi le discussioni ce le facciamo tra di noi ma il presidente del Senato pure loro
Raramente ci sono stati i governi sostenuti con la lealtà piena come noi abbiamo fatto i popolari hanno fatto con il governo Prodi guardate io ho avuto anche ieri al Congresso delle Marche si parlava anche di questo
Chi mi ha detto ma forse vi siete schiacciati in troppo sul governo Prodi
E lo avevo ci sono tanti parlamentari nostri questa sera in riunione del gruppo alla Camera nostro durante i due anni chi diceva però perché non mi caratterizzate di più
Vi fate vedere qualche dissenso
E io e il presidente Mattarella presidente del gruppo dicevamo no il governo impegnati d'una grossa battaglia
E noi siamo il partito al quale al cui gruppo parlamentare è iscritto il Presidente del Consiglio e quindi dobbiamo essere elemento di stabilità della maggioranza sempre
Quando si è andati alla conta in Parlamento e c'è stato il voto di sfiducia abbiamo corso come dannati quando si è capito che poteva mancare un voto per trovare il voto lo abbiamo chiesto a tutti
E non ne voglio parlare di più di questa cosa perché l'archivio è alle nostre spalle ma una parola
Chiara che avesse detto no c'è stata lealtà e se c'è dissenso politico non mi pare di aver la scortata con grande chiarezza e questo è un elemento che i nostri rapporti c'è anche se non lo voglio
Drammatizzare in maniera assoluta ma il punto non è questo questo è un punto poi c'è il problema del referendum
Vedete cari amici
Questo referendum per il quale voteremo
E anche qui quando parlo anche con qualche amico che ha responsabilità di partito fuori di notte
E dico ma come il tuo giudizio su questa iniziativa centodiciassette cancellature alla legge che porta il nome di Mattarella la legge elettorale
Il cittadino non capirà nulla ed ha invitato a votare il sì perché questa legge va contro i partiti toglie la quota proporzionale cari amici che lo dica il cittadino che magari non ha tutti gli elementi
Che lo dica l'intellettuale per esercizio critico da rispettare o per una presa di posizione pregiudiziale lo posso capire
Che i maggiori partiti dal Parlamento invece di applicarsi in Parlamento a fare la legge ricorrano alla scorciatoia del referendum è in atto fa
Scoglio voglio dire
Tanto poi la legge in Parlamento dobbiamo farla
Perché vedete e non è una cosa tecnica ve lo voglio dire
Questa Alessi Saint pare se il referendum ottiene il sì e probabilmente lo otterrà
E se si dovesse votare
Con la legge che esce da questo referendum può capitare di tutto
Si applica quella se c'è una crisi e si deve andare alle elezioni sapete cosa accade
Che il i tre quarti dei deputati penso alla Camera verranno eletti nei collegi uninominali
E il quarto il venticinque per cento cento cinquantacinque deputati non verranno eletti più con la proporzionale
Ma verranno ripescati tra i perdenti dei vari collegi
Parco potremmo avere in un collegio tanti collegi che viene eletto chi ha vinto e chi ha perso senza riferimento con gli schieramenti nazionali per cui magari in uno schieramento il Lulli voglio spero o il Polo sperano altro
Che magari ha la maggioranza dei deputati eletti nei tre quando Edney con i collegi uninominali dal ripescaggio dei centocinquantacinque può andare uno schieramento in minoranza dopo aver vinto le elezioni
Una cosa inaccettabile
E dobbiamo sentire partitiche essa erano in Parlamento e che dovranno fare la legge oggi invece di applicarsi seguire la deriva chiamata la plebiscitaria opportunistica trasformista dica di fare il referendum
E si spendono circa mille miliardi che potrebbero essere utilizzati in un altro modo per il nostro Paese
E per le nostre città
Mai
Dissenso con Prodi
Il dissenso quello che conta ce n'è un altro è il progetto che presentai cari amici
è il progetto che è presente
Il progetto
Il superamento delle culture politiche presenti
Si dice cos'era l'unico e cos'è stato il centrosinistra
Noi abbiamo interpretato l'alleanza di centro sinistra sempre come un'alleanza di partiti diverso
Nella prospettiva
Con Di Pietro e quant'altri ancora composizione qualificabile
Senza bancaria
Si può essere alleati ed a bere posizioni differenziate questo sì quando rispetto alle grandi prospettive del Paese
Per le grandi scelte economiche per la riforma dello Stato sociale
Per il lavoro dei giovani sedici esce gli hanno una linea riformista e non dura liberista che c'è in molte parti del mondo in molti paesi d'Europa noi ci alleiamo perché abbiamo quell'obiettivo
E possiamo avere storie valori programmi su molti problemi anche diversi ma quella è l'alleanza
Come si fa a stare nello stesso partito quando poi ci si dice no ma bisogna tenere le distinzioni non distinti ma contraddittori sulle grandi scelte dell'economia dalla società questo il punto che ci divide
Non è una cosa banale cioè noi abbiamo detto no all'uscio gli mento del nostro partito
No all'abbandono dei valori del Partito popolare che in qualche modo si collega ai partiti popolari europee
Noi vogliamo tenere in piedi questa cultura e questa proposta politica
E la vogliamo rilanciare e vogliamo essere alleati cogente che è diversa da loro non vogliamo chiudere gli occhi sulle diversità e stare assieme in un partito fortemente contraddittorio che verrebbe rifiutato dalla gente verrebbe rifiutato
Dai cittadini in questo senso
Noi siamo
Alternativi per l'Europeo alla proposta che fa pro qualcuno dice ma l'alleanza richiesto che l'Alleanza resta ma non possiamo identificarsi in quella posizione perché noi riteniamo che i valori di questa lungo cammino del cattolicesimo democratico
Del pensiero cristiano sociale della presenza di questi valori nell'organizzazione dalla società non abbia perso vigore non abbia perso attualità
Anzi se guardiamo e Malgieri ce lo facevo un pochino alla storia italiana europea di questi decenni io posso dire che tutte le volte che una società nel nostro Paese entrata in grande difficoltà come prima del fascismo
E quindi
Il popolarismo ebbe uno scatto di orgoglio sia organizzò si oppose furono incendiate non solo le camere del lavoro ma i circoli dell'Azione cattolica e furono combattute le prime leghe bianche assieme alle Camere del lavoro di allora
Espulso c'era lì a reggere la fiamma della libertà e di uno sviluppo ordinato del Paese
Dopo l'ultima guerra mondiale
Chi è che ha guidato l'Italia in questi cinquant'anni io qui voglio essere chiaro con voi
Noi caro Emilio caro presidente Colombo non stiamo proponendo di rifare la Democrazia cristiana perché la storia cambi
Ma rivendichiamo con orgoglio che la DC è stata infilato
Calcolare
Cerchiamo
Perché abbiamo
Rispettiamo
Rispettiamo le diversità
Rispettiamo chi è diverso da noi
E sappiamo che la battaglia per la libertà è stata vinta perché è cambiato molto nella storia nella struttura politica d'Europa
E del mondo questo
Noi lo sappiamo
Però vogliamo dire al Paese a tutti noi a chi alle nostre radici c'è chi ha cultura laica
Perché Malgieri ha ricordato come certe o le radici del popolarismo affondano in una cultura di ispirazione cristiana
Nel lungo periodo ed io spero resti caratterizzato da questa visione ma già da Sturzo aperta a tutti i democratici a chi rispetta certi valori della convivenza civile non ci chiudiamo in noi
Ci apriamo a questi settori della società ma non vogliamo rinnegare l'attualità di questo insegnamento e di questa presenza ed io credo che in questa lunga transizione italiana
Che qualche volta mi sembra dominata dall'effimero politico
Quanti partiti nascono attorno a un nome
Amici riflettete solo in Italia
Non c'è un Paese d'Europa dove qualcuno si sveglia avendo fatto bene il giardiniere magari ed essendo diventato famoso perché ha fatto il giardiniere essi sogna di fondare un partito politico dall'oggi al domani
Una concezione plebiscitaria non rispettosa della SIP della partecipazione democratica di un rapporto corretto dei cittadini e dentro questa transizione politica italiana
Noi crediamo che i valori del popolarismo siano molto attuali
E li vogliamo difendere
Io voglio dire
Anche ai nostri alleati che in una fase come questa
Anche la possibilità della ripresa di una convivenza ordinata dentro l'alleanza dopo le elezioni europee
Può essere preparata
Non dal cedimento e dal nascondere oggi nel momento in cui ci si appare pare ci presenteremo divisi alle europee dal nascondere questi problemi
Probabilmente come capita nella vita la verità anche se è dura aiuta a riprendere il cammino
E allora voglio dire a tutti
Anche ai nostri amici ieri qualcuno
Mi sono riferito a Veltroni stato messo magari con una frase
Non non molto simpatica io lo voglio ribadire qui io voglio solo dire
Noi dobbiamo chiarire quali sono le fondamenta e le radici e gli obiettivi di fondo dell'alleanza e se nascondiamo il contrasto a questa concezione della democrazia che non condividiamo
Se non diciamo con chiarezza i popolari non solo non ci sono non si sciolgono
Ma ritengono di poter svolgere negli equilibri della democrazia italiana del futuro un ruolo importante fondamentale per la crescita ordinata dalla democrazia se non lo facciamo con chiarezza diventa più difficile anche riprendere il cammino
Che noi con gli alleati vogliamo riprendere anche dopo le elezioni
In questa concezione
Della democrazia di una cosa la voglio dire qualche amico più giovane ogni tanto mi dice ma anche quando vai ai dibattiti
Poi che i partiti sono impopolari in Italia non è non apparire come il difensore strenuo
E io noi sorretta suo incapace di accogliere queste raccomandazioni perché ma cosa voi volete che io non veda i limiti che questi questi canali di partecipazione del cittadino a costruire l'equilibrio democratico perché dice così la Costituzione
Sono stati in crisi
Qualche volta sono intasati
Qualche volta anche al nostro interno vedo chiudersi come se si stesse lottando per il potere come ai tempi in cui magari si era molto forti
Io invece dico apriamo facciamo dei partiti strutture leggere
Invitiamo i giovani facciamo un passo indietro rispetto ai giovani valorizziamo lì perché in un mondo dove tutto cambia con grande facilità non Corino rimanere immutabile la dirigenza dei partiti ma cosa c'è in alternativa cari amici
Fuori da questo canale faticoso di costruzione dalla rappresentanza democratica
Fare le assemblee rispettare le Autonomie essere presenti confrontarsi con la gente e duro con le forze della società anche qui sono anche con noi questa sera importanti
Niente in alternativa a questo nell'Occidente
Chiamiamola al nella democrazia moderna c'è la enfatizzazione oltre misura del rapporto tra il leader è una massa indistinta che vede quello che dicono le televisioni la sera
Questo vogliamo per il futuro la nostra democrazia io credo che sia un enorme di quindi sensibilità si nostra ad aprirci però impegno per riformarmi ripartiti
Cosa ci propone che dice di ai partiti
Quale rapporto
Democratico con la gente cosa c'è se non questo appesta corrente
Tra il messaggio e poi il rapporto tra i leader
E il cittadino indistinto non si raggiunge mai scorre aggiornamento con la proposta politica con la proposta per risolvere i problemi rischia di diventare un rapporto legato a uno slogan
Diventa quasi un incentivo a chi dirige a semplificare i messaggi per cercare di catturare comunque il consenso vedete tanti di noi
Io certamente tanti qui molti tra di voi abbiamo combattuto per anni perché volevamo difendere la nostra democrazia dai rischi che la spaccatura del mondo
Una certa concezione ideologico poni
Oggi quella battaglia non ce l'abbiamo vinta
Anche chi si richiamava certe ideologie oggi parla di socialdemocrazia che è l'unico filone del socialismo che si è salvato dal giudizio dalla storia
Ma per il futuro perché sono così enfatizzo così tanto la concezione dalla democrazia
Perché che chiuso lo scontro ideologico per il futuro il rischio dei nostri assetti democratici della vostra partecipazione alla vita politica legata all'accentuarsi di quel rapporto
Di deriva personalistica
A quel rapporto tra chi lancia messaggi e fuori c'è gente che può soltanto applaudire o fischiare ma non ci si può confrontare e discutere pesto per i nostri ragazzi
è forse nel millennio che si apre dopo aver chiuso come sappiamo quello che abbiamo dietro le spalle ci lasceremo questo sarà il problema centrale della democrazia in Italia e in tutta Europa
Io vi indico per titoli
Che li ritroverete nell'appello
E l'ho visto non impressionate dal numero perché solo titoli
Le dieci ragioni
Per cui noi sosteniamo la vitalità del popolarismo oggi per governare l'Italia
E l'Europa le ragioni per cui ci viene da sorridere quando sentiamo qualcuno invitarci a scioglierci non si sa bene per quale prospettiva per quale proposta politica
E sono punti che riguardano la vita nostra e la vita del nostro Paese
Il popolarismo significa un'idea forte libera della politica
Che vuole persuadere non egemonizzare la società si persuade creando le ragioni e i momenti del confronto dell'accettazione delle ragioni dalla maggioranza sia egemonizzato una società quando si lanciano messaggi che possono essere raccolti in maniera
Rigida e in maniera approssimativa quindi non vogliamo slogan e semplificazione amiamo un'idea rispettosa anche negli altri della politica
Secondo ha ragione
Della validità e forza del popolarismo oggi
La qualità della democrazia politica non è un approdo scontato ve l'ho detto prima i rischi sono quelli che abbiamo richiamato
Il rischio è che finito il rigido scontro ideologico che ci ha fatto contrapporre alla concezione comunista per il passato
Oggi finito quello ci propongano una visione della democrazia senza certezze e senza valori ondeggiante tra gli interessi di questo o quel campo che di volta in volta può cambiare
Noi come popolari
In una società che rischia il dominio del pensiero economico unico del liberismo duro vogliamo rilanciare i nostri valori tradizionali
Centralità della persona
Centralità della famiglia come assetto delle nostre società
Rispetto delle comunità
Anch'posizioni attivi
La nella partecipazione politica un'idea chiamata la come vi piace di più di solidarietà odi giustizia sociale cioè una societario
Che è squilibrata come la nostra non può chiudere gli occhi rispetto al rischio che magari l'avanzare dell'economia lascia ai bordi della strada i più deboli ieri i lavoratori circolano varie
Io so bene nella storia sembravano valori conservatori
Erano i valori del perbenismo oggi cari amici per come sta andando la vita nel mondo e come sta dominando la forza delle lodi e di chi si sposta
Capitali inimmaginabili con un il manovra sul computer da un momento all'l'altro in tutti i Paesi del mondo oggi questo rilancio di valori che mettono al centro la persona la famiglia la solidarietà sono valori rivoluzione ieri dei cui una democrazia non può fare a meno le risposte nel mondo sono due quella liberista dura che fa pagare grandi prezzi e poi dice recuperiamo e una più difficile riformista che vede in Italia alle
Dati riformismo di matrice cristiana il riformismo di matrice socialdemocratica il laico ambientalista il popolarismo e lì ed è una parte fondamentale di questa risposta
Il popolarismo e una concezione della società fondata sul pluralismo dei soggetti dei gruppi sociali delle culture diverso e che noi rispettiamo
Do la Rosetta Iervolino che impegnati una grande battaglia non la vedo qui questa sera ma io voglio dire una parola cari amici su questo e proprio a Roma enorme problema del rapporto con queste masse a volte di lavora tori a volte di perseguitati politici a volte peggio di persone che non si comportano bene che vengono con noi noi non li fermeremo i dischi libri tra le varie parti del mondo sono enormi e questo fenomeno che la Germania la Francia l'Inghilterra hanno conosciuto prima di noi conosciamo anche noi
Noi dobbiamo trovare l'equilibrio
Una forte affermazione del diritto del cittadino alla sua sicurezza nelle città e nei paesi dobbiamo chiedere con durezza anche questo avrei detto alla Jervolino il rispetto delle reti e a chi passa da noi e questo lo dobbiamo fare con grande determinazione ma il popolarismo non può essere sfiorato da alcuna idea di razzismo perché noi siamo legati a
Una demagogica e populista lanciare slogan
Violenti o svolgano semplificatorio questo punto di equilibrio tra il diritto del cittadino alla sicurezza e il rispetto di chi viene rispetta le regole e vuole inserirsi questo caratterizza anche la nostra posizione il popolarismo vede una naturale superiorità della società civile rispetto allo Stato lo diceva Malgieri i grandi apparato dello Stato si ritraggano l'articolo due del la Costituzione quello sulla sussidiarietà che dice che viene prima il cittadino e le organizzazioni nelle quali si organizza quando può fare poiché nello Stato come sostegno questa è la nostra idea
E la sussidiarietà di cui tanto si parla e noi siamo affezionati a questo perché altre storie e altre esperienze vedono prima la struttura dello Stato e dopo questa rete indispensabile
L'apporto dei popolari per questi motivi dentro la stessa alleanza di centrosinistra popolarismo e il valore delle Autonomie locali e della democrazia di base il valore della partecipazione di Bari
E quindi
è un forza polemica quella contro i partiti
è una polemica europea il lavoro come grande questione sociale del nostro tempo la centralità dell'uomo è legata a questo
Troppe ideologia troppi pensieri economici oggi dicono assicurate latita assicurato un livello di consumo magari con l'assist
Senza se il Paese crea ricchezza ed è più ricco noi diciamo no perché il lavoro ai giovani e l'inserimento nella società e
Realizzazione della loro vita
Tale sentirsi cittadino questo vuol dire centralità dalla persona per noi e noi faremo forte questa battaglia ottavo il primato dell'uomo sull'economia già accenna avo del no all'appiattimento sulle regioni dell'economicismo puro anche se le leggi dell'economia vanno rispettato rispetta la questione che vedete oggi su tutti i giornali della scalata a queste norme settore della
Delle comunicazioni di tele come grande partita aperta tra vari gruppi io debbo dire che naturalmente se il capitalismo mostra segni di vitalità anche quello italiano facce nuove si fanno avanti va bene
Nessuno può come vanno bene le privatizzazioni chiudere gli occhi dinanzi al destino di Dio Cine diecina di migliaia di lavoratori quale piano quale prospettiva
E del Paese che deve legarsi con il rispetto che la proprietà privata e dell'iniziativa privata l'Europa politica non è un utopia voi troverete il l'appello nel testo che vi abbiamo pre nato e che troverete troverete una citazione che io non conoscevo in questi giorni me l'hanno richiamata di Sturzo del ventinove che diceva che
Lo un obiettivo difficile ma non utopistico e l'Europa politica lo diceva nel ventinove il fondatore del primo partito popolare
E poi passi più grave
Indi di questa costruzione europea l'hanno fatti fare i grandi uomini del popolarismo europeo De Gasperi Adenauer Schuman questi sono gli uomini della costruzione dell'Europa che senso ha
Amico Prodi che senso ha
A oggi con l'Europa che abbiamo avviato che tu hai portato l'Italia
Con l'impegno di questa maggioranza anche dentro la moneta unica che senso ha dire pay sentiamoci tutti assieme
Nel loro in quella carovana variopinta presentiamo ci nella stessa lista alle elezioni europee e dopo decideremo se ci andremo a sedere nel gruppo popolare nel gruppo socialista nel gruppo libera male in Europa ma questa è democrazia Casperia
Dei nostro popolare italiano ucciso dalle Brigate Rosse diceva che il cittadino deve essere arbitro della politica il senatore Ruffilli come si fa e
Ma nel Parlamento europeo io mi presento e chiedo ai voti e non dico sosterrò la battaglia dei popolari dei socialdemocratici dei liberali decido dopo questa è la negazione di un rapporto corretto politica
Cittadino ed infine e ho finito veramente in sede c'è una nuova questione interne azionare sulla quale il popolarismo vale a dire parole di verità e ferme
E qui voi avete visto
Che
Amore e per Rispetto richiamarmi alle gerarchie all'insegnamento della Chiesa ma in questo nuovo internazionalismo in questo tram
Ma
Che la globalizzazione dell'economia crea nel rapporto Paesi forti Paesi deboli quali sono le paghe le parole discute
Danza le proposte forti l'invito alla giustizia che girano per il mondo sono quello del Papa attuale di Giovanni Paolo secondo
Sta posizione e questa speranza sta a voi rimedi tanto anche leggendo le cose che abbiamo offerto alla meditazione dei popolari dei democrat
Vicino al paese sta a voi giudicare se queste idee che avrei dovuto abbia potuto sviluppare con maggiore abbondanza di tempo ma lo faremo ricorso dalla campagna
Elettorale per le europee e lo faremo sta a voi decidere se sono idee vive o idee sepolte dalla storia o
Ingresso passate ho idea è che bisogna mettere da parte rispetto al cedimento verso la personalizzazione della politica lo dite voi
Io concludo cari amici in questa Assemblea così partecipata così numerosa ringraziandovi di nuovo e dico che noi popolari noi del gonfalone di questo nostro simbolo che abbiamo già afferma
Nato come riferimento di una cultura di una storia quanti giovani guardano qui perché c'è una storia una cultura da difendere non amiamo chi si dimentica la propria storia e la propria cultura non le abbiamo mai amare
Anche i cittadini che si richiamano alla fede cristiana la fede cattolica ma anche tanti laici che hanno lottato indici
Quanta ne capiamo dietro le spalle per la libertà assieme ai cattolici assieme la Democrazia Cristiana invitiamo tutti questi uomini di buona volontà
A guardare a riscoprire le ragioni dei popolari italiani ed europei
E vedere di ricostruire in questo percorso che abbiamo di fronte con la saggezza e la decisione necessaria questa gara
De tradizione questa posizione così ricca di spunti ideale di spunti programmatici alla quale tutti noi siamo già allegati buon lavoro e grazie per questa parte