"Un'Italia federale per una nuova Europa" - organizzata dai Democratici di Sinistra e il Partito del Socialismo Europeo (presso l'Isola del Tronchetto)

Carissimi ospiti
E per me è un grande onore
Dare avvio alla manifestazione conclusiva che questa
Di questa giornata che i Democratici di sinistra e il Partito del socialismo europeo hanno voluto dedicare al tema della costruzione di un'Italia federale nell'ambito di una rinnovata unione europea
Abbiamo discusso questa mattina
Con autorevoli esponenti delle istituzioni
Con i rappresentanti dell'autonomismo di realtà emblematiche come la Catalogna la scoppia
Con i parlamentari e gli amministratori che maggiormente in questi anni si sono battuti per dotare il nostro Paese di un nuovo assetto istituzionale
E lo abbiamo fatto a Venezia
La città che è un simbolo di cultura internazionale
Che in questi anni è stata laboratorio di ricerca
Di nuovi equilibri in fatto di autonomia in fatto di autogoverno
Ma anche una città utilizzata come palcoscenico delle manifestazioni secessioniste della lega e umiliata
Dall'assalto al campanile di San Marco
Una città
Che ha saputo reagire
Nella quale la sinistra ha radici profonde
E nella quale il centrosinistra governa da molti anni qui è nato il movimento dei sindaci qui cinque anni fa Romano Prodi affrontava una delle prime tappe del suo viaggio nel Paese
Oggi cinque anni dopo ci siamo di nuovo siamo davvero in tanti e ci siamo per continuare il nostro lavoro a favore dell'Italia
Voglio dare il benvenuto a salutare tutti voi
Che siete presenti voglio salutare e ringraziare le personalità che tra poco prenderanno la parola
Sono con noi Enrique Baron Crespo il presidente del gruppo del Partito del socialismo europeo
Pasqualina Napoletano che guida il gruppo dei Democratici di sinistra al Parlamento europeo
Vasco Errani il presidente della Regione Emilia Romagna una regione che da tutti è riconosciuta come esempio di buona amministrazione Antonio Bassolino appena
Antonio Bassolino che prima da sindaco di Napoli oggi da presidente della regione Campania è un riferimento importante per il rilancio dell'intero Mezzogiorno ed ancora Walter Veltroni
Il segretario del nostro partito che alla guida dei DS ha lavorato in questi anni per la crescita della sinistra per il rafforzamento dell'Ulivo
Come sapete doveva essere con noi oggi anche Francesco Rutelli il nostro candidato premier
Purtroppo è stato trattenuto a Roma per partecipare questa sera ad un importante confronto televisivo sul tema del lavoro e dell'occupazione
Noi abbiamo condiviso questa scelta sono poche le occasioni che abbiamo che ci vengono date in tv in televisione per parlare nel merito di questioni concrete che riguardino centinaia di migliaia di italiani
Sono certo che voi capirete le ragioni di questa Scelta Francesco Rutelli è il nostro candidato premier e Luís che abbiamo candidato come Ulivo alla guida del paese
Con Rutelli siamo tutti impegnati nella sfida che ci aspetta per come per continuare a governare l'Italia
Una sfida che vogliamo vincere
Francesco Rutelli ha inviato a segretario del nostro partito una lettera che voglio leggervi di cui vi leggerò alcuni stralci carissimo Walter come sai l'invito di Michele Santoro che stasera dedicherà il suo raggio verde al tema del lavoro non mi consente di essere presente a questo nostro importante appuntamento di Venezia
Sai quanto me sono dispiaciuto
E sai che nelle prossime settimane recupereremo questa occasione per cui ti prego di scusarmi con tutte le persone presenti
Ma credo sia importante per tutti noi utilizzare questa rara opportunità di confronto con il grande pubblico televisivo
I prego di trasmettere a tutti gli amici riuniti a Venezia due messaggi forti e chiari
Innanzitutto che l'incontro che si tiene oggi e la migliore conferma del fatto che l'Ulivo sui temi della riforma federalista dell'Italia non accetta lezioni da nessuno
Mentre la destra semina messaggi di prepotenza di revisione la nostra coalizione dimostra con i fatti di essere in grado di trasformare il Paese mantenendolo unito
Questo impegno vede unito l'intero centrosinistra al sud come al Nord in una posizione che non è sulla difensiva ma al contrario come ci ricorda spesso Antonio Bassolino volesse protagonista del cambiamento
Il secondo messaggio che rivolgo a voi amici dire niente di Venezia e che ruolo di protagonismo dell'Ulivo sul federalismo non sarebbe stato possibile senza l'impegno fondamentale dei Democratici di sinistra
In una coalizione come la nostra tutti devono avere un ruolo importante
Ma la forza della sinistra e la sua unità sono state sono e saranno un pilastro decisivo per rendere possibile quella rimonta quella vittoria sulla destra per la quale ci stiamo battendo con tutte le nostre energie auguri affettuosi appresto Francesco Rutelli e noi ci batteremo per carità
Ci batteremo per questa rimonta per noi è già cominciata e ripartiamo da qui da Venezia e lo facciamo parlando di federalismo
Di una grande riforma costituzionale che si sta campi compiendo e che può cambiare profondamente la nostra nazione un tema nel quale ritroviamo i valori e i principi del nostro stare assieme
Un tema che è un forte elemento di identità della coalizione dell'Ulivo
Infatti è bene ricordarlo mentre il Polo e la lega parlavano di federalismo di devoluzione dei poteri noi il federalismo l'abbiamo realizzato un federalismo il nostro che è l'opposto della secessione
Un federalismo responsabile e solidale
Che è il presupposto di una convivenza civile
Che non è lo strumento per far prevalere interessi localistici
Ma è lo strumento per federare di unire per riconoscere pienezza di autonomia e di poteri alle regioni e agli enti locali
Un federalismo per determinare funzioni pubbliche costruite secondo i bisogni dei cittadini
Un federalismo che è una riforma voluta dal nord
Ma che serve al sud per liberare tutte le sue risorse tutte le sue energie
In meno di due mesi la Camera e Senato hanno provato in prima lettura una modifica della nostra costituzione di portata storica
I comuni le Regioni le Province le Città metropolitane sono ora considerate organi costitutivi della Repubblica
Ogni Regione potrà dotarsi di forme specifiche di autonomia e di autogoverno e avrà pieno potere legislativo tranne che su poche materia ed evidente rilievo nazionale
I controlli dello Stato sulle regioni delle regioni se gli enti locali sono definitivamente aboliti
è una riforma insomma della Costituzione che contiene elementi avanzatissimi di devolution
Molto più di quelli gridati in questi giorni dai governatori del Polo una riforma che in Parlamento è stata voluta e votata solamente dal centro sinistra
Ma attenzione non è stato come dice il Polo un atto di forza noi abbiamo tradotto in legge l'accordo stipulato nel settembre scorso
Tra la Conferenza dei Presidenti delle Regioni che è diretta da un autorevole esponente di Forza Italia e le presidenze delle associazioni dei Comuni delle Province
Un accordo sul quale re cento con al recente congresso dell'ANCI i sindaci hanno confermato
Il loro apprezzamento il loro sostegno
Il centrosinistra quindi agite votato da solo
La riforma ma non era e non è isolato anzi ha risposto con coerenza e con atti concreti alle richieste di maggiore autonomia che provengono dai cittadini dagli amministratori dal mondo dell'impresa ed ampi strati della nostra certo Società certo la riforma dello Stato in senso federale non è compiuta non è ancora definitivamente compiuta e noi lo sappiamo
Ma un grande passo in avanti è stato fatto noi ci impegniamo nella prossima legislatura a completare il processo avviato realizzando un vero e proprio senato federale
Un processo vedete che non nasce come un'improvvisazione ma che fa parte della nostra storia e della nostra cultura
Basta rileggere alcuni punti
Proponiamo che la camera sia l'unica titolare del potere di dare fiducia al governo e della pienezza delle funzioni legislative
Ed ancora che vi sia una seconda camera un Senato delle Regioni con potere legislativo limitato le leggi che regolano i rapporti tra Stato e regioni
Questo non è il programma del Polo
Non sono le idee di Galan e il progetto dell'Ulivo dal mille novecentonovantasei per andare ancora più in là con le date questo il programma per le elezioni politiche il nostro programma per le elezioni politiche del mille novecentonovantadue
Galan allora non aveva ancora cominciato a fare politica si occupava di pubblicità
Cosa peraltro che non ha smesso di fare come dimostra lo spot suo statuto del Veneto che purtroppo avuto una fortuna inversamente proporzionale all'assoluta povertà dei suoi contenuti
Vedete
Per questa nostra storia per questa nostra radicata cultura la FIOM riformatrice noi abbiamo le carte in regola per continuare l'opera iniziata
Ora questa riforma delle vive nell'azione autonoma libera responsabile dei Comuni delle Province contro il centralismo regionale che i presidenti del Polo vogliono sostituire quello dello Stato
Questa riforma per quanto ci riguarda deve dire nella scelta di autogoverno di Venezia per respingere il tentativo di dividere il Comune di separare Mestre da Venezia e per costruire forme adeguate di governo metropolitano
Questa riforma deve vivere nel nuovo Statuto nella regione che noi ci batteremo perché sia fondato sui principi di sussidiarietà di responsabilità e di solidarietà per rappresentare più e meglio la società veneta
Questa riforma infine deve vivere nel paese in tutta Italia rafforzando l'impegno di stare con forza nel processo di costruzione politica dell'Unione Europea che nei prossimi giorni noi ci auguriamo possa avere un decisivo impulso
Insomma in sessanta giorni la Camera e il Senato hanno riscritto non un importantissimo capitolo della Costituzione ora si deve procedere all'approvazione definitiva
Il Polo e la lega hanno cercato in tutti i modi di bloccare l'approvazione di questa riforma con un unico risultato con il risultato di far superare all'Ulivo le incertezze e le divisioni il Polo e la lega oggi sono più deboli e più divisi
La ritrovata unità del centrosinistra la compattezza del nostro schieramento hanno ottenuto un risultato utile per il Paese e questa è la cosa più importante questa e la forza dell'Ulivo
Ed oggi con questa iniziativa noi vogliamo rilanciare i valori e il profilo programmatico della sinistra
Vogliamo rafforzare L'Unità e la coesione della nostra coalizione vogliamo valorizzare il lavoro che abbiamo svolto nel corso di questi anni vogliamo proiettarlo al futuro
Sono me sono queste le armi con cui ci presentiamo la prossima scadenza elettorale
Con queste armi noi possiamo e dobbiamo battere la destra e dobbiamo dare una prospettiva concreta l'azione riformista che in questi anni ha cambiato l'Italia io sono convinto che questa è la nostra forza queste la porta democratici di sinistra questa è la forza dell'Ulivo
La parola Pasqualina Napoletano presidente del gruppo dei DS al Parlamento europeo
Grazie grazie a tutti
Oggi si è detto che temiamo il rischio che la parola federalismo mo'nell'opinione pubblica nei nostri elettori venga avvertita con una parola di destra
è vero che la destra l'ha usata ma io voglio dirvi che in Europa
Quando si parla di federalismo non si può che associare questa parola per esempio ad Altiero Spinelli il quale
Aveva coltivato quel grande Progetto che noi speriamo domenica sia rilanciando a Nizza dei capi di stato di governo euro pay
Di a bere un'integrazione sempre più stretta in questa Europa e di istituzioni che la rappresentasse e quindi credo che noi dobbiamo appropriarci giustamente di questa parola
Sapendo che soprattutto quando questa si applica all'organizzazione interna degli Stati nazionali vuol dire tante cose diverse
E quindi noi dobbiamo specificare
Cosa vogliamo dire noi con la parola federalista e come se dicessimo che poiché la libertà
è nell'opposto del Polo noi dovremmo rinunciare ad usare questa parola che credo a molti di noi
Evoca il mille settecento ottantanove l'inizio dello Stato moderno l'inizio dello Stato Idir quelli il contributo per io voglio dare legare questa prospettiva all'Europa sia pure in tempi europea e voglio dire che sebbene l'Europa è nata come un Progetto dico operazioni tra Stati
Già dall'inizio si pose il problema della valorizzazione della dimensione regionale
Soprattutto nel senso della redistribuzione territoriale
E delle grandi differenze socioeconomiche
Che in Europa esistevano anche se il riferimento politico all'epoca era un riferimento territoriale non era ancora un riferimento istituzionale così come l'abbiamo oggi in tantissime realtà europee e Mammano che andava avanti la costruzione del mercato interno sia visto che questa politica regionale europea è cresciuta
Perché era insistita nei fondamenti delle unioni e tanto cresciuta
Che molti Paesi e stamattina cioè oggi pomeriggio ce l'ha ricordato la nostra invitata rappresentante francese
Molti Paesi ma non solo la Francia anche il Portogallo anche la Grecia anche l'Irlanda hanno sentito il bisogno sotto lo stimolo dell'Europa delle politiche europee di dare una dimensione istituzionale alle regioni cosa che nel frattempo è avvenuta
Inoltre il mercato nei trattati non è mai visto come un valore in sé
E visto come un mezzo e da oggi con la Carta dei diritti sociali fondamentali
Dell'Unione Europea che verrà proclamata anni chissà finalmente noi possiamo dire che un limite al mercato non è signori del Polo lo statalismo
Sono i diritti della persona che la carta di Fi diritti fondamentali europea ritiene indivisibili cosa vuol dire questo che i diritti civili i diritti politici i diritti sociali
Fanno parte di uno spesso Complesso di norme che tutela nulla per cosa
E questo è la base della nuova Europa appunto unitaria federale pervennero Europa questa e il senso è il titolo del nostro incontro di oggi io vorrei dire però che non tutto è stato rose e fiori perché in Europa spesso Cecchi ha spinto e che ancora oggi spinge o perché l'Europa sia prevalentemente un mercato ho e tutti i progressi che si fanno
Lì si devono fare in termini intergovernativi e questo è stato un elemento denunciato ultimamente dal presidente Prodi in un discorso molto forte tenuto nel Parlamento europeo perché guardate lì intergovernativi ITA
Non va d'accordo con il federalismo
E lo sanno bene quelli che hanno coltivato un'ipotesi di fare dell'Europa soltanto una un nuovo strumento nelle mani dei governi così come oggi abbiamo potuto sentire con le nostre orecchie che questa parola che Bossi ha usato ha strabuzzato devolution ce l'ha spiegato
Ireneo il Faber la nostra parlamentare laburista nel Parlamento scozzese che devolution in Scozia vuol dire la costruzione di una dimensione regionale quello appunto della Scozia che ha un suo parlamento e a sue competenze e che coopera con lo Stato centrale ed è molto attenta a cooperare Ecopass opera soprattutto con l'Europa
Perché vedete la Scozia
Nel Regno Unito e paragonabile alla situazione del nostro Sud
Non è una una realtà ricca evoluta che si è chiusa rispetti la possibilità di interagire con altre realtà anzi la Scozia ha tutto da guadagnare perché il regionalismo e il federalismo e la devolution del Regno Unito è stata e adesso avuto una grandissima spinta dalla coesione economica e sociale di quel Paese altro che le cose che ci ha raccontato Bossi utilizzando questa parola di cui forse lui stesso non sapeva il contenuto
Quindi io credo che noi siamo riusciti in Europa oggi
Dopo difficoltà ha davvero un corretto equilibrio tra i livelli istituzionali
Cioè quello sovranazionale quello nazionale
E quello della dimensione regionale e locale che è testimoniato dal Comitato delle Regioni da suoi prestigiosi rappresentanti ne ha fatto parte Francesco Rutelli in un primo periodo anzi è stato tra i fondatori comitato regioni
Oggi ne fa parte Bassolino in quanto Presidente della Regione Campania e questo sistema comincia ad interagire
In modo appropriato
Io quindi voglio concludere dicendo che la tarda dei diritti europea era qui in questo a questo proposito costituisce un riferimento importante e io vi prego di usarlo anche nella definizione degli statuti delle regioni perché la Carta dei diritti europei parla di due concetti nel suo programma volo sussidiarietà
E solidarietà
Due principi alla base della nostra discussione alla solidarietà edita è dedicato un intero capitolo che passando per le condizioni di lavoro giuste ed etnie ed altro ancora
Stabilisce appunto che questi due concetti sono insieme io concludo ricordando quindi tre elementi essenziali del mio messaggio
Il primo è che l'Unione europea va concepita oramai come un sistema politico unico che integra i tre livelli di governo in un disegno organico il secondo
E che questo sistema ha come elementi fondamentali lo sviluppo regionale equilibrato e la questione sociale il terzo e che bisogna utilizzare tutti gli strumenti positivi a nostra disposizione per rafforzare questo approccio prima fra tutti oggi la carta dei diritti fondamentali europee
Tre elementi semplici che penso valesse la pena di portare come contributo a questo importante incontro di oggi grazie
La parola dico Enrique Baron Crespo presidente del gruppo del Partito del socialismo europeo
Compagnie compagni amiche amici ospiti tutti
Io vi rivolgo innanzitutto un saluto a nome del gruppo del Partito dei socialisti europei
Nel Parlamento europeo un gruppo ha l'onore di avere tra i suoi membri a Walter Veltroni
E anche alla compagna Pasqualina napoletana
Napoletano come
Come capo delegazioni in questo gruppo lavoriamo su una base federale
Centottanta
Moglie uomini eletti nei quindici Paesi l'Unione europea
Lavoriamo per fare un un
Un'Europa unità democratica sulla basse del il riconoscimento della nostra personalità del nostro contributo cioè lavoriamo in un progetto federativo
Io
Voi o dirli due cose
La prima in un momento politico importante per tutti europei
Per quello che sta accadendo in Italia
Parlarvi non dell'Italia io amo molto l'Italia ma non sono italiano ma posso anche
Dire qualcosa non su questo Paese siamo concittadini europei
Ma
Questa questo è questo uno dei passi importanti di siglato con il Trattato dell'Unione Europea a Maastricht
E c'era un compagno spagnolo che l'aveva proposto Felipe Gonzalez sia si è accettato adesso la carta da il contenuto delle come si segni di identità di questa carta ma io voi io parlarvi della nostra esperienza in Spagna perché oggi Pasqual Maraga agli non ha potuto venire io sono stato con lui lunedì a Barcellona
Abbiamo parlato della nostra esperienza Luís come
Capo del partito nella Catalogna è uno dei più soste e ci si sostenitori di uno sviluppo federativo nel nostro partito nella Spagna ma anche abbiamo ricordato a un grande compagno che è stato assassinato la settimana scorsa dal terrorismo e che era un grande amico dell'Italia nel gioco
Con Pasquale con Ernesto con altri noi abbiamo messo le fondamenta di un processo federativo né Spagna quaranta alla fine della dittatura quando abbiamo fatto una Costituzione
In questo momento fa compiere il suo
Ventidue compleanno che è una cosa molto importante
Guardate noi siamo un po'come voi
Abbiamo siamo fieri di avere queste radici latine
Anche un po'a rate ma
Federare una parola latina siamo fieri anche di una cultura politica storica gastronomica per esempio lottiamo Europa assieme per l'olio d'oliva tra l'altro
E c'è una cosa molto chiara nei nostri Paesi la destra tradizionalmente cosa diceva ma il Duce ha sempre ragione
E lui che comanda allora questo è il contrario del federalismo perché perché il federalismo parte del presupposto del rispetto de l'identità di ognuno
Da quarant'sia ai più piccoli
Rispetta il diritto e si passa su la la sulla negoziazione e sullo sviluppo e l'intreccio di interessi comuni cioè e lo sviluppo di interdipendenza adesso si parla molto e la globalizzazione
Ma il federalismo giustamente la miglior risposta che potremo che possiamo dare al mondo di oggi e noi in Spagna
Convinti che avevamo popoli diversi ognuno con la sua personalità Loiero fatto quella Costituzione che chiamiamo autonomica con le Autonomie che la nostra Man maniera di far federalismo
E siamo riusciti in meno di dieci anni ha dimezzare l'amministrazione centrale dello Stato a dimezzare il Bilancio emanare le responsabilità alle regioni
Anche aiutando ai comuni perché non bisogna dimenticare che da noi la democrazia è molto radicata nei comuni
Questo ci ha dato un rafforza molto più grande
E e ci ha permesso anche di adattarsi al processo europeo e io direi che in questo senso il federalismo uno sviluppo molto più democratico e molto più rispetto waza dell'identità
Quando si vede per esempio qua quello che accade in Italia io penso se ne parlava alla tavola rotonda che abbiamo fatto a Milano alla fine del del mese scorso far parlare delle media
E è molto difficile di capire per noi come può difendere il federalismo uno che a tre rete televisiva in questo momento che sono delle concessionarie
Che no che non è un capitalismo a rischio soltanto sono delle concessioni amministrative questo è assai incompatibile diciamo con e lo sviluppo dei una democrazia moderna si vede che di questo punto di vista abbiamo delle visioni molto diverse
Poi
Sull'Europa perché difendiamo il federalismo innanzitutto
Il ricordo a a persone che ho conosciuto quando ha avuto la possibilità di arrivare al Parlamento europeo nell'ottantasei c'era ancora Altiero Spinelli ma quando si vede corsa dicevano Altiero Spinelli diciamo nemici ma nel dopoguerra
Parlavano della Federazione europea
Nell'inizio del processo nel quale siamo da cinquant'anni
Nella dichiarazione del nove maggio del mille novecentocinquanta si parla di far una federazione europea perché perché nel passato quelli che volevano unificare l'Europa
Era era lo facevano sempre sotto un impero una monarchia una dittatura unificare l'Europa rispettando la personalità di ognuno vuol dire facciamo una federazione
In questo momento
Stiamo dando un passo molto importante in avanti è che va bene queste questi padri fondatori volevano volevano far una Europa democratica e unita ma non osavano
Non osavano impulso momento mettere all'inizio dei trattati che noi avevamo una cittadinanza comune e una carta dei diritti fondamentali e questo questo e importante io posso dirvi che nel sessantadue
Il dittatore spagnolo Franco come ha visto che nei trattati di Roma non si parlava nel primo articolo di democrazia dei riti del diritti umani allora ha mandato una lettera a Bruxelles dicendo avere come un affare di mercato io voglio voglio rientrare anche
Capite molto bene che
Che che non era possibile perché perché non si può accettare una dittatura in un sistema democratico Como quello dell'Unione
Ma adesso adesso siamo nel momento nel quale abbiamo infine una carta dei diritti fondamentali
Una carta dei diritti che riprende i diritti che abbiamo già conquistato nei nostri Paesi
Aggiunge qua anche dei diritti per esempio una carta che per la prima volta e fatta in un modo diciamo neutrale per tener conto della uguaglianza uomo-donna
Che aggiunge dei diritti nel terreno della biotecnologia della privacy cioè della riservatezza di fronte a ai mezzi moderni di comunicazione che riconosce il diritto alla buona amministrazione condivido tutti i cittadini e che anche per i socialisti e noi abbiamo giocato un ruolo molto importante non soltanto nel Parlamento europeo ma anche come le presentanti del Parlamento italiano c'era il compagno Andrea Manzella
Già già euro deputato e senatore della Repubblica e Stefano Rodotà
Ripresentando al Governo italiano abbiamo lavorato tutti assieme per dare quel contenuto
Dei diritti sociali e dei diritti economici che noi consideriamo che fanno parte de la nostra identità e siamo riusciti a metterli nella carta
E in questo momento alla vigilia di Nizza consideriamo che e molto importante di avere un appoggio importante per quella carta che è una carta che si è fatta tra tutti noi ma che per la prima volta si è discussa in internet
E che ha dato la possibilità ai sindacati a ai movimenti sociali a le ONG di partecipare
E questo è un passo molto importante nel senso di sviluppare questa Nuoro OPA in un modo democratico riunito che non può essere che federale
Dunque sia mosso la stessa lunghezza d'onda is gli stiamo lavorando e né in modo parallelo
E molto interessanti vide di vedere come in Italia
è stato un dibattito sulla carta
Io ero molto sorpreso quando i compagni italiani mi hanno portato i giornali con quello che si è detto nella camera dei deputati in Italia
C'è Bossi che ha detto che era una carta se non ricordo male massonica sovietica
So soltanto gli mancava del ebrea ma c'era c'era tutto il resto c'era tutto il resto
E questo è molto importante perché una carta che ha ricevuto un appoggio di di di
Del grande forza delle grande famiglie europee e molto interessante di vedere cosa dicono quelli che si oppongono alla carta e io ero sorpreso perché era erano tutti e stessi aggettivi che si impiegavano da noi per attaccare la democrazia e dunque la c'è un spartiacque molto chiaro e ad avesse hanno tentato di correggerlo l'assembla settimana scorsa ma è importante anche riferisse ai valori che ispirano la nostra comune Aventura
E finito con un
Osservazioni di più noi stiamo lavorando per far di Nizza un successo non è facile non è facile perché i temi che sono sul tavolo sono dei temi che riguardano aspetti non soltanto storici importanti ma anche come organizziamo la vita in famiglia verso il futuro ma c'è una cosa nella quale noi siamo decisi
Che vogliamo
Fare un passo avanti pensando in una proposta che non è che la facciamo soltanto tra noi i socialisti europei la fa il Presidente Ciampi della Repubblica italiana la fa il compagno presidente Rau
Della Germania tra altri è di fare in modo che come diceva un grande uomo del mi dell'Europa dell'Europa del centro
Va tra fare il
Noi abbiamo bisogno di una costituzione europea che abbia come fronti spiccio la Carta dei diritti e che possiamo spiegare ai nostri concittadini che ai nostri bambini e questa è la il lavoro che dobbiamo fare assieme
Con una vittoria cui in Italia e poi
Lavorando per questo nobile progetto in tutta l'Europa grazie compare
Regione Emilia Romagna Vasco Errani
Per le compagnie cari compagni
Io credo sì è arrivato il momento di fare uno sforzo e con il convegno di oggi l'abbiamo fatto per diradare un po'la cortina fumogena che spesso si alza
Quando si parla di federalismo
Sì perché c'è molta propaganda
E anche tanta confusione
Il federalismo per noi non è una prova muscolare
Dico sempre ai miei colleghi presidenti di regione
Che spesso sollevano questioni giocano a chi la spara più grossa
Che prima o poi la verità
Prima o poi i cittadini ci chiederanno il conto e faranno bene
E quindi bisogna avere molta attenzione
Lo scontro che è in atto non è tra chi è più o meno federalista
E questo una rappresentazione molto diffusa sulla stampa tuttavia non corrispondente al vero
Del resto gli esempi non mancano
Basta guardare per esempio appunto allo Statuto proposto dalla Regione Veneto dal Presidente Galan
Molti ne hanno parlato ma forse pochi lo hanno letto
Ebbene in quello Statuto ci sono due elementi
Eclatanti
Da una parte
Quello Statuto pretende di definire i poteri dello Stato
Ora vorrei che si ragionasse su un punto se ciascuna regione
Potesse definire da sé i poteri dello Stato ma quale paese diventeremmo
Chi riuscirebbe più a pensare che c'è uno stato unitario
E dall'altra parte
Vi sono ben cinque articoli
Nella sta tutto del Veneto di Galan
Che parlano e regolano la funzione del commissario di governo cioè il massimo di arretratezza altro che federalismo tenete conto che nella riforma costituzionale appena approvata a dai due rami del Parlamento giustamente questa figura del commissario di governo abrogati no sul federalismo io credo il centro sinistra debba avere la piena consapevolezza che non deve prendere lezioni da nessuno e tanto meno da questo centrodestra
La questione vera è un'altra
E che si scontrarono ormai diverse visioni del federalismo
Una una visione culturale per quanto confusa che ormai si va delineando che punta sulla chiusura
Sulle pulsioni separatiste sulle tentazioni di autosufficienza
Che fa leva su una mi miscele inclusiva tra neo centralismo regionale
Grandi e piccoli egoismi
Ho una confusione
Profonda tra i ruoli e competenze che non riconosce l'autonomia della società
L'autonomia della società anche se molti si riempiono la bocca di sussidiarietà e l'autonomia dei sistemi locali
Una cultura federalista se così vogliamo chiamarla che in verità
Propone
La sanità fai da te
Ma di fatto mette in discussione il diritto essenziale
Alla universalità del sistema sanitario
Una visione che propone fughe in avanti in responsabile gravi ma che danno il segno di dove sta arrivando una certa cultura della destra come quando si propone le liste di prescrizione sui libri di testo
Questi idea va respinta
E va
E mare spinta non perché è un'idea avanzata troppo avanzata ma per il contrario perché è un'idea vecchia che ci riporta ai vecchi Ducati è lontano da quell'Europa di cui si è parlato prima i vecchi Ducati
E noi dobbiamo riuscire a dire con maggiore convinzione e forse con maggiore capacità alle forze produttive siti produttivi alla piccola e media impresa di questo Paese di questo Nord di questo Nord Est che è l'ossatura della nostra economia
Ma con questi impostazione davvero pensano questo sistema di impresa di stare meglio in Europa e nella competizione internazionale
Con questa cultura con questo modo di intendere il governo lo Stato le regioni i comuni davvero quell'impresa avranno più libertà
Avranno più capacità competitiva io credo esattamente il contrario
Il federalismo non è non è noi non siamo altri Paesi in nel mondo hanno costruito il federalismo da un processo che univa diversi Stati
Ma da noi il federalismo non nasce da una necessità etnica
Non facciamo e non non non ha senso pensare a un federalismo perché c'è il popolo veneto o il popolo dell'Emilia Romagna o il popolo della Campania
Noi abbiamo bisogno l'Italia ha bisogno di federalismo per un'idea moderna
Perché la nuova Europa quella di cui ci hanno parlato i nostri compagni la competizione internazionale l'innovazione tecnologica
Propongono il fallimento del centralismo statale e ci chiedono di fondare una nuova idea di Stato
Uno stato con una nuova unità nazionale e soprattutto con una nuova idea di libertà nel rapporto tra i cittadini la Società e lo Stato
Queste l'idea nostra di federalismo di federalismo solidali
Di un federalismo che mette al centro alcune parole chiave come la cooperazione
Come le relazioni come la capacità di tenere insieme dalle diverse realtà i progetti di autonomia regionale l'intero Paese
Se no altrimenti c'è un progetto che è solo un progetto arretrato che farà fare passi indietro dal punto di vista sociale economico e culturale
Questa è la battaglia che c'è oggi in Italia
Ed è un fatto importante positivo
Che la Camera e il Senato Grassi al lavoro del centro sinistra
Abbia provato un importante riforma
Una riforma voluttà da tutte le regioni italiane
Dai Comuni e dalle Province
Una riforma che ci consente di avviare concretamente la riforma federale
Di promuovere i nuovi statuti regionali di fondare i progetti di autogoverno dentro un'idea unitaria di questo Paese il Polo ha detto no
Ha detto no per una ragione politica politicista
Guardando i propri interessa
Quando il Polo dice la riforma federale la faremo noi
Guardate che ci dice dice ai cittadini italiani
Di quali idea hanno delle istituzioni un'idea proprietaria
Noi stiamo facendo una riforma che è la casa di tutti
Dei cittadini che si riconoscono nel centro sinistra nel centrodestra e di quelli che non si riconoscono in nessuno schieramento perché stiamo facendo la riforma delle istituzioni di tutti i cittadini
Hanno detto no ma poi resta il fatto che i referendum proposti dalle Regioni del Nord
Sono nei fatti superati superati
Da quella riforma costituzionale
Non ha alcun senso il quesito che voleva proporre Galan qui in Veneto così come il perché il quesito che voleva proporre Formigoni obbligo in Lombardia in Piemonte
Perché già la riforma costituzionale che è stata approvata in Parlamento risponde a questi a queste questioni anzi è più avanzata di quei di quei quesiti
E allora io credo che noi dobbiamo avere la consapevolezza
Di essere oggi oggi centro sinistra il motore
Di questo paese avere la consapevolezza che da noi dal nostro senso delle istituzioni dalla nostra capacità di governo dai risultati che abbiamo ottenuto con la Bassanini oggi con questa riforma ci sono le ragioni per fare andare avanti questo paese dall'altra parte c'è confusione messaggi pericolosi a volte perfino inclusivi
Dobbiamo riuscire a vedere maggiore convinzione noi stessi di questa di questa nostra grande forza e giudico di grande importanza e con questo concludo
Che il centro sinistra abbia deciso di unirsi e proporre una proposta di legge per completare il processo federalista la Camera federale
La partecipazione della Camera federale a leve all'elezione della Corte costituzionale ciò consentirà di costruire un sistema nuovo equilibrato di fare così
è così che noi possiamo rispondere
Ai cittadini al sistema delle piccola e media impresa alle loro domande di innovazione di cambiamento io credo che da questo punto di vista avendo questa consapevolezza e ad est e avendo la determinazione di saperne costruire insieme ai cittadini gli elettori sapremo incerto dare una risposta forte del resto anche nel novantasei
Certi sondaggi ci dicevano che non c'era speranza
Noi non abbiamo guardato ai sondaggi
Abbiamo chiesto agli elettori di guardare a come siamo alla serietà alla qualità della nostra proposta gli elettori ci hanno saputo premiare lo faranno anche la prossima volta grazie
Il momento di Antonio Bassolino
Gli interventi prima del segretario
Della nostra Federazione poi
Di Crespo di Pasqualina Napolitano e adesso di Vasco Errani
Sono stati nel segno della serietà con cui abbiamo discusso oggi qui a Venezia per tutta la giornata
Ed anch'io vorrei sottolineare
Come un attimo fa fatto il presidente dell'Emilia Romagna
Alcune novità che che in questo momento sono di fronte noi
E che io penso che dobbiamo rendere molto chiare nel rapporto con milioni di cittadini italiani
In tutto il Paese e molto anche qui nel nord ed in particolare nel Nord-Est
è ormai evidente che c'è sul tema del federalismo e delle Autonomie
E dunque sul tema dell'Italia della ripubblica
Nuova che vogliamo costruire
Un confronto tra centrosinistra e centrodestra
Ed è un confronto che settimana dopo settimana
Diventa sempre più stringente
Noi continueremo a lavorare il nostro stile istituzionale per avere sempre
Il massimo di possibile unità
Tra tutte le regioni italiane tra tutti i presidenti italiani
Così come lavoriamo per avere il massimo di unità tra tutti i sindaci e al tempo stesso vogliamo che sempre più emergano anche le differenze che ci sono in questo confronto sul federalismo e sull'Italia
Sia solo un modo di procedere sia sui contenuti del federalismo
Alcuni dei presidenti delle regioni del Nord
Pensano di andare avanti
Per strappi
E per contrapposizione con il governo nazionale
Comincia ad emergere che questa strada
Non porta da nessuna parte
Non consegue risultati
E ci si spacca la testa contro il muro
Perché di fronte si trovano le norme le procedure della Costituzione
E la giurisprudenza della Corte costituzionale
Non si va da nessuna parte lungo questa strada
Lo abbiamo già visto nelle scorse settimane con il Veneto
E la decisione dire governo di rivolgersi alla Corte costituzionale
Sui referendum della Lombardia e del Piemonte
Rappresenta un atto dovuto
Dopo una sentenza recentissima della Corte costituzionale sul Veneto che nettissima ed inequivoco
Rispetto a questa procedura per strappi per contrapposizione
E invece molto più giusto muoversi
In modo responsabile e in base al principio di collaborazione
Tra regioni città e stato centrale e questa strada responsabilità collaborazione
Che porta invece a risultati concreti e via via più importante è grazie alla responsabilità e alla collaborazione
Che abbiamo avuto l'anno scorso
La norma con la elezione diretta da parte dei cittadini dei presidenti delle Regioni dopo l'elezione diretta dei sindaci
è grazie alla responsabilità e alla collaborazione
Che la camera il Senato hanno già approvato in prima lettura nuove importanti norme costituzionale
E possiamo ora entro febbraio approvarle in seconda lettura e ottenne RFI qui ed ora non è in un domani indefinito ma nelle prossime settimane e in questi mesi importanti conquiste fedi realiste democratiche e costituzionale
Il Polo in Parlamento
Ha commesso un grave e l'orrore
Uscendo dall'aula
E non partecipando al voto su queste nuove norme costituzionali
Si è messo in contraddizione di in contrasto con gli stessi amministratori regionali comunale di centrodestra che con me il Coni Varani e con tanti altri amministratori arrivano elaborato unitariamente esattamente alle norme approvate da camera e dal Senato
Il rumore grave che ha commesso il Polo in contrasto con i suoi stessi amministratori
E perché aggiungo ha cercato di creare
Una situazione sbagliata
Ha cercato di creare un dilemma tra il tutto queste norme più il Senato federale
Più un nuove modalità di elezioni e la Corte costituzionale oppure nulla in sostanza il Polo alla Camera e al Senato ha detto più uno
O c'è tutto oppure è meglio che non si faccia niente ora e si rinvii alla prossima legislatura la pazienza e la saggezza con cui ci siamo mossi
E con cui si sono mossi anche tanti amministratori del centrodestra
Ci ha portati fuori da questo tipico dilemma italiano tra il tutto e il niente
Di fronte al quale dilemma come la storia italiana eroi ricca e piena di esempi spesso e quasi sempre c'è il niente e nulla anziché tutto
Importanti norme per riforme costituzionali
Per rispetto a queste riforme
Ma anche i referendum
Del Piemonte e della Lombardia
Per i quali il governo ieri si è rivolto alla Corte costituzionale risultano arretrati
E superati
Perché rispetto al quesito che Formigoni ERP propone ai cittadini della Lombardia
Vuoi tu cittadino della Lombardia
Che la Regione assuma iniziative perché alle regioni vengono più poteri funzioni in materia di sanità e distruzione
Rispetto a questo pio desiderio la camere il Senato stanno già provando profonde riforme costituzionali che da febbraio diventano leggi della Repubblica italiana
E danno a tutti quanti noi
Molta più forza e possibilità
E così adesso è anche per gli statuti
Il nemico maschera anni ha detto
Né intendo in senso lo statuto di Galan e del Veneto ci intendiamo
La proposta di Galan
Lo statuto e del Veneto
E anche qui con differenze di stile tra centrosinistra e centrodestra
Noi in Campania abbiamo creato per fare lo Statuto come giusto secondo me
Come sempre quando c'è materia costituente
Una commissione speciale la cui presidenza è affidata ad un esponente del Polo e della opposizione
Perché le regole le scriviamo tutte e in Campania non ci sarà mai uno statuto a Bassolino
Ma lei ha idee proposte
That's confrontare con maggioranza e opposizione
Con forze intellettuali contanti e tanti cittadini
Gli adesso
Che la Camera il Senato approveranno anche in seconda lettura le nuove norme costituzionali
è possibile aprire Errani per me e per il verde per la Lombardia
Cominciare ad elaborare nuovi statuti fedi realisti coraggiosi
Questi alle nostre spalle avremo un quadro costituzionale certo insicuro e potremo muoverci senza la propaganda di parlare di Statuto con l'attuale Costituzione
è grazie alle Númenor me costituzionale che potremo dare vita anche ad una grande stagione costituente in tutte le regioni italiana
Infine proprio perché noi siamo ben consapevoli
Che queste nuove norme costituzionali non sono tutto il federalismo
E bisogna completare un percorso costituzionale
Noi fin da questi giorni cominciamo a muoverci secondo le procedure della Costituzione
Senza strappi contrapposizione e dunque nei prossimi giorni ci rivolgeremo
A tanti amministratori
E a tanti cittadini
E chiederemo loro di sostenere una iniziativa
Rivolta al prossimo Parlamento e alla prossima legislatura
Perché il Parlamento organo sovrano in materia di revisione costituzionale il Parlamento non
Un popolo regionale
Che dice la corte costituzionale
Non esiste perché esiste il popolo italiano
In materia di revisione costituzionale
Sostenere il sì perché nella prossima legislatura
Sì posso decidere l'istituzione di un Senato federale
Di ridurre drasticamente il numero dei parlamentari
Senta al Senato e quattrocento alla Camera ridurre il numero dei parlamentari
E anche nuove modalità per la corte costituzionale
Ma modalità diverse rispetto a quelle a cui ha pensato Formigoni io non voglio come il campanile o Emilia o Lombardia
Nominare io o noi un giudice della Corte costituzionale che supremo organo costituzionale della Repubblica italiana
Mentre invece è giusto che assieme al Presidente della Repubblica alla magistratura e alla Camera dei deputati sia il Senato federale a partecipare come camera nazionale delle regioni
Anche alla elezione della nuova Corte costituzionale
E dunque in questo modo
Al tempo stesso responsabile e coraggioso
Che noi ci siamo mossi ci muoviamo
Ed è in questo modo coraggioso e giusto che con
Vorremo muoverci anche nel merito
Ragionando di fisco
Il ragionando con grande serietà
Anche oltre il principio della solidarietà che è un principio sacrosanto
Ma quando qualcuno pensa che nella propria regione si possono trattenere il settanta o anche di sessantacinque e il sessanta delle entrate fiscali
Non c'entra nulla la solidarietà tra nord e sud c'entra che questo non è non esiste in nessun Paese del mondo non è né in cielo né in terra
Perché è un po'se
Una Repubblica uno stato solo per fare i conti con gli interessi sul debito pubblico e solo per la spesa previdenziale richiede Hummel Rania Formigoni di dare al lo Stato centrale
Le risorse fondamentali per assolvere a grandi funzioni nazionali ed internazionale infine e concludo
Ci muoveremo in questo confronto anche per affermare la nostra visione del rapporto tra le istituzioni dello Stato
Noi siamo e dobbiamo essere risolutamente contrario
A ogni forma di centralismo regionale
Io do grande importanza a queste norme costituzionale
Perché adesso c'è un articolo importante che recita così la Repubblica italiana e composta da due punti comuni
Città metropolitane
Province regioni Stato centrale
Il Comune
Finalmente è riconosciuto come la prima forma di Stato sul territorio
Non è più
Non è più autonomia locale
Esso oggetto costituzionale
E ognuno di noi sa che il Comune la città alla comunità la prima forma della nostra identità ognuno di noi in tasca sulla sua carta d'identità dice e pensa di essere
Napolitano veneziano fiorentino e dunque italiano ed europeo
E la nostra prima forma di identità
Comuni regioni e tra Comuni Regioni e Stato centrale
Deve esserci a mio avviso pari dignità istituzionale il comune non può essere subordinato alla Regione che gerarchicamente scosso così come io non intendo essere subordinato all'ostacolo cinque regioni comuni Stato centrale pari dignità istituzionale ognuno il proprio compito le proprie funzioni le proprie responsabilità io penso questo molto
Lunga storia italiana e in primo luogo storia dei comuni
Anche per questo io cerco di fare intendere a qualche mio collega del polo del Nord da
Che poi che i Comuni hanno alle spalle sei Colin secoli di storia
E le regioni appena trent'anni e a volte trent'anni con qualche eccezione anche non gloriosi bisogna avere il senso della realtà e sapersi conquistare con questi già sul campo
è dimostrare di saper fare la nostra parte e non togliendo ai comuni Massive lei sindaci e ai comuni concependo il realismo il federalismo per quello che
Il federalismo e per universi non per dividere
è per valorizzare le differenza
E l'Italia è un grande Paese perché è Venezia e Napoli e Firenze Bologna e Palermo e Catania e queste sue originalità
E le differenze solo una ricchezza e il federalismo può e deve valorizzare queste differenze
Che non devono mai trasformarsi in barriere e in compartimenti rigidi una repubblica federale
Autonomista è una repubblica anche più unita e più forte
Ed è anche con questa nostra visione che vogliamo e prenderemo parte alla battaglia elettorale dei prossimi mesi
Sapendo tutto le difficoltà ma sapendo che in questi cinque anni il centrosinistra ha dato una grande prova di governo
A Roma e in tante realtà
E sapendo io l'ho visto come sindaco
E sapendo quando sia oggi enormemente più grande il prestigio internazionale dell'Italia da Bruxelles a hanno gli orti in ogni parte del mondo
Grazie ad una straordinaria opera di governo e di rinnovamento che noi dobbiamo salvaguardare
Convincendo gli italiani che con altri cinque anni di buon governo e di innovazione del centrosinistra l'Italia è davvero può cambiare fino in fondo cerchiamo dunque ognuno di noi
Di fare fino in fondo la propria parte di saper discutere e al tempo stesso di sapere essere unitari
Cerchiamo di avere una grande forte unità coalizione e dentro di essa un partito come il nostro
Unitario forte e che spinge perché tutti quanti assieme le forze del centro sinistra riusciamo e difficile ma è possibile a vincere la battaglia che ci attende buon lavoro a tutti
Conclude nostra manifestazione il segretario del nostro partito Walter Veltroni
Io
Io ho grande fiducia nel nel mio Paese
Nelle donne e negli uomini italiani che lavorano studiano
Che faticano ogni giorno
E che quando arriveranno alla conclusione di questa legislatura
Alla sua naturale conclusione perché fin lì
Un po'inusualmente per la vita politica del nostro Paese noi abbiamo portato il tempo di questi cinque anni
Quando arriveremo lì
Gli italiani giudicheranno
Ragionando
Meditando
Osservando il loro Paese osservando le loro condizioni di vita
E mettendo a confronto l'Italia che c'era cinque anni fa
E l'Italia che c'è oggi
Noi oggi abbiamo svolto una giornata di discussione importante sul tema del federalismo è solo un pezzo del lavoro programmatico che il nostro partito sta facendo qualche giorno fa a Brescia
C'è stato un importante convegno sul tema della sicurezza nel quale abbiamo messo a punto le nostre proposte un convegno concluso da Pietro Folena nel quale abbiamo indicato le priorità e le scelte fondamentali delle quali parlerò tra un po'
Domani a Roma ci occuperemo dei temi dell'ambiente attraverso un lavoro serio
Lavoro programmatico una volontà concreta
Un lavoro fatto di ricerca
Di lavorazione talvolta di correzione di vecchie posizioni
Un itinerario
Chiaro
E sincero di costruzione di un programma che non sarà solo per quanto ci riguarda il programma dei DS ma sarà anche il contributo con quale noi parteciperemo alla definizione del programma dell'Ulivo per le prossime elezioni
Mi fa piacere che questa sera voi in tanti qui abbiate ascoltato il seguito una discussione
Impegnata nella quale hanno preso la parola due dei nostri presidenti di regione
Presidente della nostra delegazione al Parlamento europeo è consentitemi di ringraziarlo con particolare affetto Enrique Baron Crespo il presidente del nostro gruppo
Nel Partito socialista europeo al Parlamento
C'è in questa serietà
Nel senso del lavoro che abbiamo svolto di cui Andrea Martella qui richiamato i lineamenti fondamentali
Un pezzo importante la nostra identità dell'identità di una grande forza della sinistra riformista di questo Paese
E c'è anche
La consapevolezza che quando si andrà in campagna elettorale perché noi non siamo in campagna elettorale
La campagna elettorale comincerà quando verranno sciolte le camere abbiamo ancora cose da fare in Parlamento tanto importanti come quella che abbiamo fatto negli ultimi mesi
Quando comincerà la campagna elettorale
Noi a quell'appuntamento andremo valorizzando ciò che abbiamo fatto e indicando ciò che di nuovo dobbiamo fare l'una cosa e l'altra né solo l'uno nessuno
I luoghi hanno il potere di evocare la memoria è per noi abbiamo dedicato la nostra vita la politica spesso i luoghi che evocano la memoria sono i luoghi nei quali ci ritroviamo con le persone che fanno parte della nostra comunità
Io entrando qui qui dietro dove aspettavamo per cominciare mi sono ricordato di essere stato in questa Sava in questa
Realtà nella quale vivere la cultura di questa città inattesa che torni mi auguro davvero il più presto possibile la sua sede naturale la sua sede istituzionale quella che deve essere restituite veneziani
Io mi sono ricordato di essere venuto qui qualche anno fa
Nel mille novecentonovantasette con Romano Prodi a metà della nostra esperienza di governo e di essere venuto qui quando fatemelo dire oggi anche salutando con affetto perché ha avuto questa mattina un lutto per cui vorrei che sentisse l'affetto di tutti noi
Salutando l'avvio di una campagna elettorale che poi fu vittoriosa e fu la campagna elettorale di Massimo Cacciari quando fu eletto sindaco di Venezia
Ora siamo di nuovo qui
E io penso al al Paese che abbiamo conosciuto in questi cinque anni
Penso all'Italia che ho conosciuto quando è cominciato il mio lavoro la vicepresidente del Consiglio ha penso all'Italia di oggi
E penso e credo che dovremo lavorare per questo
E noi dovremo agli italiani dire la verità su questi cinque anni non fare della propaganda
Non dare l'impressione che abbiamo risolto tutti i problemi
Non dare quell'impressione è un po'boriosa e propagandistica che ogni tanto gli uomini politici che hanno responsabilità di governo forniscono nel tentativo più o meno legittimo di difendere il loro lavoro
Quasi ignorando rimuovendo le ragioni di disagio i problemi ancora aperti le sfide ancora da vincere
Ma dobbiamo avere l'onestà politica e intellettuale nella campagna elettorale di guardare il paesaggio italiano e di vedere ancora gli elementi di arretratezza o di squilibrio o di scarsa modernità o di ingiustizia sociale
Sui quali uno schieramento riformista può e deve lavorare
Ma potremmo farlo con tanta forza
Perché abbiamo dietro le spalle cinque anni di lavoro eccezionale
Cinque anni di lavoro eccezionale
E io considero che ciò di cui stiamo parlando oggi cioè l'approvazione della riforma in senso federale dello Stato la costruzione di quella Repubblica Federale della quale parliamo
è in qualche misura il compimento di un grande sforzo riformista dispiace a noi dispiace
Di dover approvare questa riforma così importante solo con i voti del centrosinistra come è stato fin qui necessario fare
Anche con le convulsioni le contraddizioni mutamenti di atteggiamento ai quali ha fatto riferimento Antonio Bassolino nel comportamento nazionale delle forze che fanno riferimento alla cosiddetta Casa delle Libertà
Noi abbiamo davvero con questa riforma da portare a compimento una delle innovazioni più rilevanti che cambieranno il volto di questo Paese l'Italia sarà una repubblica federale
Che farà del federalismo ragione della sua unità e non dalla sua divisione che trasferirà Poteri e che ripensa era la sua organizzazione a partire dai momenti di governo più ravvicinato
Sarà
Un Paese unito ma che avrà costruito la sua unità nel riconoscimento e nel rispetto delle differenze
Un Paese che avrà ha ceduto della sovranità lo diceva oggi nel convegno Franco Bassanini ministro che qui con noi e che io voglio salutare
Abbiamo trasferito sovranità
A livello europeo e abbiamo per un'altra parte un trasferimento di sovranità che avviene dallo Stato verso le regioni e poi
Dovrà avvenire come Antonio giustamente ricordato verso i Comuni proprio per evitare quel centralismo regionale che altrimenti contraddirebbe tutto il nostro sforzo
Si tratta di un'innovazione molto importante
Un'innovazione che avviene incoerenza è stato ricordato ma io voglio sottolinearlo perché ancora oggi ci sono molte dichiarazioni di gara né di altri molto acide molto nervose
Questa riforma federale che viene approvata viene approvata in coerenza con l'indicazione che viene da una sede istituzionalmente responsabile che non è luogo per i giochi di parte cioè dalla conferenza
Nella quale lavorano insieme presidenti di regione che appartengono a schieramenti politici diversi viene da un'indicazione analoga dell'Associazione nazionale dei comuni italiani
Viene da un pronunciamento che attraversa le forze politiche e di schieramenti le culture di appartenenza di chi ha responsabilità di governo nelle regioni nei comuni adesso abbiamo fatto riferimento sia nei contenuti sia nella decisione di andare avanti
E se c'è un atteggiamento contraddittorio rispetto a questo e quello del Polo
Ed è stato giustamente detto
I referendum ma che sono stati proposte sono stati inevitabilmente bocciati
In coerenza con una sentenza della Corte costituzionale dal Governo
Quei referendum appaiono poca cosa appaiono chiacchiere
Appaiano intenzioni appaiono propaganda
Alla luce
Delle innovazioni profonde che vengono introdotte con questa riforma federale
Alla quale noi
Oggi accompagniamo le proposte che sono state qui ricordate che sono stati oggetto questa mattina della relazione di Walter vitali al convegno
E che costituiscono base unitaria per tutte le forze dell'Ulivo e quindi ho già un pezzo del programma per la prossima legislatura
E cioè la costruzione di un Senato nel quale siano rappresentate le realtà regionali e anche le realtà comunali
Di una riduzione del numero dei parlamentari
E di una riorganizzazione del sistema di decisione
Che superi il vecchio modello del bicameralismo perfetto di cui abbiamo visto credo tutte le controindicazioni
E riconosca la novità rappresentata dalla costruzione di un Repubblica federale
Questo è lo sforzo che non intendiamo fare d'innovazione ulteriore
Ma lo facciamo
All'interno di una scelta che costituisce una delle profonde innovazioni che l'Italia potrà conoscere alla fine di questo gruppo
E io voglio dirlo però noi dobbiamo avere più orgoglio delle stesse se c'è una cosa che a me fa disperare da mesi mi fa combattere con tutte le energie delle quali dispongo contro un atteggiamento che io considero non solo sbagliato
Ma inutile e dannoso inutile e dannoso
E c'è un atteggiamento che da quasi per scontata la sconfitta alle prossime elezioni io sono convinto che sulla base di quello che abbiamo fatto governando l'Italia e governando recitai governando le regioni nel corso di questi cinque anni noi abbiamo tutto il diritto di chiedere e di ottenere il consenso degli elettori del nostro Paese noi abbiamo cambiato l'Italia nel corso di questi cinque anni e non dobbiamo avere paura delle parole e la sicurezza l'orgoglio fatemi dire anche il carattere di una forza politica le consente di combattere una battaglia noi
Noi come Antonio Bassolino con Francesco Rutelli con Massimo Cacciari con Leoluca Orlando e con tanti altri
Abbiamo cambiato il volto delle città di questo Paese Napoli non è più la scelta che era qualche anno fa a Napoli una città della quale si parla in tutto il mondo come un riferimento e se abbiamo scelto e se abbiamo scelto
Francesco Rutelli come candidato del centrosinistra è anche perché vogliamo valorizzare questa esperienza concreta e questa qualità di governo che si è realizzata nella nostra
Nel vissuto dei cittadini che nelle città hanno potuto misurare la qualità e la capacità di azione del centrosinistra e a livello nazionale ma ce lo ricordiamo come l'Alitalia io me lo ricordo perché li vidi i dati quando entrai a Palazzo Chigi per la prima volta dovevo misurarmi e dovevamo misurarci
Con la prospettiva di una scadenza quella dei parametri di Maastricht che avrebbe potuto decidere probabilmente
Che le l'Italia comprometteva il suo destino
Restando sganciata dall'Europa io sola corsa che abbiamo dovuto fare sola responsabilità che ci siamo dovuti prendere so quanto era difficile passare le notti con il ministro del tesoro di allora Carlo Azeglio Ciampi e come ministro delle Finanze Vincenzo Visco
A cercare
A cercare di trovare le risorse necessarie
Per chiudere
Quelle enormi falle che c'erano nel nostro Bilancio che rischiavano di compromettere il futuro dell'Italia cinque anni dopo l'Italia un Paese che sta in Europa a testa alta sta tre protagonisti
Abbiamo risanato
Le nostre finanze cinque anni fa nel mille novecentonovantacinque avevamo un debito pubblico che era gli oltre centoventitré per cento del prodotto interno lordo
Oggi il debito pubblico è sceso al centododici per cento
Le giovani coppie che quattro anni fa per comprarsi una casa dovevano indebitarsi del tredici per cento oggi lo fanno prendendo il denaro al sei per cento
E l'artigiano o il commerciante di quattro anni fa pagava il denaro prese in prestito dalle banche a circa il dodici per cento oggi invece lo paga al sei
Le detrazioni fiscali per i figli e i familiari a carico sono passate da cento mila quattrocento mila lire abbiamo aumentato del cinquantacinque per cento
Le pensioni minime che erano e rimangono ancora basse ma il segno di una politica sociale del centrosinistra si è vista
Abbiamo ridotto l'aliquota sui nuovi investimenti per le imprese portandole al diciassette per cento che è la più bassi in Europa abbiamo diffuso nei nostri comuni lo sportello unico
Lo sportello unico per le imprese e cioè questo vuol dire che oggi ci vuole un solo procedimento per aprire un'impresa quando prima ce ne volevano quarantatré abbiamo privatizzato per centoventi mila miliardi
Abbiamo portato l'obbligo formativo diciott'anni e dopo ventisette anni siamo riusciti ad aumentare l'obbligo scolastico portandolo a sedici anni abbiamo riformato i cicli scolastici abbiamo riaperto musei che erano chiusi da decine di anni
Abbiamo
Abbiamo abolito
Abbiamo abolito il servizio di leva obbligatorio abbiamo
Cambiato la legge sull'assistenza
Abbiamo introdotto delle misure di umanità delle quali non si parla il fatto che una famiglia di un ragazzo handicappato possa godere di congedi parentali retribuiti fino a settanta milioni è un fatto di civiltà e in un Paese moderno
è l'Italia che è cambiata
E l'Italia che si sta trasformando e di questa trasformazione non dobbiamo portare l'orgoglio è l'Italia che ha fatto non con le chiacchiere non con le promesse un milione di posti di lavoro in più veri un milione di posti di lavoro in più
E questo Paese
E questo Paese nel quale lo dico perché ogni tanto sento dire
Ancora
Ma qualora si dice di meno
Quell'argomento ma non si sono fatte cose di sinistra che cos'è questa
Che cos'è la sinistra che non sia
Una sorta di
Retorica aspirazione ad una società altra che cos'è la sinistra che governa se non la sinistra che traduce gli ideali e i valori nei quali abbiamo creduto ha combattuto per molti anni che cos'è
Se non qualcosa di sinistra a combattere l'evasione fiscale l'elusione fiscale
E ottenere risorse per restituirle ai cittadini più disagiati
Che cos'è se non qualcosa di sinistra investire sulla formazione e sul sapere sull'innovazione sulle pari opportunità
Questo siamo stati noi nel corso di questi anni
E l'orgoglio di questo
Questo orgoglio che anche sul piano istituzionale nel quale dobbiamo dirlo purtroppo
Finita la Bicamerale se interrotto il disegno il tentativo di avere una revisione organica della Costituzione però noi abbiamo ottenuto risultati importanti è stato detto lezioni diretta dei presidenti delle Regioni ma si potrebbe aggiungere appunto a conclusione di questa legislatura non voglio dirlo finché non sarà votato ma insomma il venti febbraio l'Italia sarà una Repubblica federale
è qualcosa di molto importante
Io vorrei che noi valorizzasse uno la nostra serietà il nostro rigore e vorrei che non avessimo paura della destra
Paura di questi qui
Paura di Berlusconi di Bossi di Fini di Storace
Guardate
Guardate mentre noi mentre noi facevamo quello che ho detto
Berlusconi Fini e Casini
Non Bossi che allora era considerato un acerrimo nemico chiamavano in piazza centinaia di migliaia di persone a Roma e al loro dicevano il centrosinistra non porterà mai l'Italia in Europa e se ce lo porterà sarà un Paese disfatto
Non è successa né l'una cosa né l'altra siamo entrati in Europa e siamo un Paese che cresce che alla produzione industriale che cresce bene
La destra non ne ha indovinata una
E io vorrei che noi dicessimo agli italiani questa verità perché sì ci sono i gli spot pubblicitari manifesti tutto quello che si vuole Paternò gli italiani
Sono un Paese sono di cittadini di un Paese moderno che vuole stare in Europa e che vuole avere un governo che possano fare come noi abbiamo fatto un salto che per me
Per la mia generazione era inimmaginabile io da quando sono bambino so
Che quando arriva la finanziaria bisogna metter mano al portafoglio
E che di solito a metter mano al portafoglio per tanti anni sono stati soprattutto quelli che dentro il portafoglio avevano meno soldi dagli altri
So però
So però che adesso dopo cinque anni di governo del centrosinistra quando arriva la finanziaria
Invece di metter mano al portafoglio i cittadini più deboli sanno di poter avere quegli interventi a sostegno ai quali ho fatto riferimento prima
Sia per le pensioni ossia per la riduzione della pressione fiscale che deve continuare deve proseguire ma potrà proseguire solo in un quadro di risanamento finanziario e non attraverso uno scasso dei conti dello Stato
Ed è questo se volete il paradigma del cambiamento italiano la legge finanziaria prendetela come in qualche misura ciò che riassume il risanamento di un Paese oggi o ho guardato perché lo ha segnalato nel convegno stamattina
Un'intervista dell'onorevole Berlusconi presentata sul giornale giornali di proprietà del fratello dell'onorevole Berlusconi
Il titolo è
Il titolo è il mio piano per rifondare lo Stato
Sono andato a leggere e mi ha colpito l'inizio dell'Artico mentre all'articolo del giornalista che immagino sarà un collega assolutamente da bene però per dire il clima
Questo giornale uscito in un giorno di sciopero di giornali
A parte il manifesto che è una cooperativa sono usciti quasi tutti i giornali della destra e va be così va il mondo
L'inizio dell'articolo io lo vorrei leggere
Passare una giornata insieme a Silvio Berlusconi è un'esperienza sconsigliabile fin qui siamo abbastanza d'accordo
A chiunque abbia a cuore la vita tranquilla e a chi non sia dotato di dosi di vitalità superiori alla modica quantità
Il problema dice l'articolista e che Berlusconi tiene ritmi insostenibili
Nell'arco di poche ore studia leggi e bilanci dello Stato
Scrive scrive articoli e discorsi confronta modelli econometrici di stampo posto fra loro per verificare l'impatto delle sue idee nella legislazione italiana lavora ai programmi e alla squadra di governo
Sentite qui cresce il pathos del racconto
Segretari e collaboratori si alternano con diversi turni
Mentre il Cavaliere giuro è scritto sembra l'omino delle pile dura c'è
Chi scrive dice chi scrive chi scrive riesce a stento a girare lo zucchero nella tazzina del caffè nello stesso tempo in cui il presidente di Forza Italia fa almeno tre cose
Siamo
Passiamo al confine con la beatificazione
E d'altra parte ho letto qualche giorno fa che l'onorevole Berlusconi perché spesso perde il senso della misura ha raccontato di essere stato in un ospedale per
Handicap Pati
E di aver detto ad un ragazzo che era malato che si doveva alzare camminare
No no giuro non è un'invenzione è assolutamente vero e che qualche giorno dopo qualche ora dopo questo messaggio
Il ragazzo avrebbe si sarebbe alzato avrebbe
Ora io devo dire sinceramente
Devo dire sinceramente che ho timore di vivere
O timore di vivere in un paese in cui ci sia un clima in cui un giornalista bravo si debba sentire autorizzato a scrivere questo tipo di prosa non mi piace di nessun tipo
Non mi piace l'apologetica né di sinistra né di destra
E penso che noi dobbiamo mandare da questo punto di vista un vero messaggio di serietà noi siamo
Noi siamo lo schieramento serio quello che conosce i problemi discute i problemi che non atteggiamenti ideologici che lo rate già venti aggressivi
Che non vuole fare battaglie politiche
Di stile anni cinquanta ma uno schieramento serio
Che ha dalla sua parte un'esperienza riformista compiuta
E una visione europea moderna noi dobbiamo rappresentare l'Italia mode
Lo dobbiamo rappresentare una speranza in primo luogo per i ragazzi e le ragazze di questo nostro Paese
Che guardano all'Italia
Sperando che l'Italia possa essere un Paese che cresce sicuramente ma anche un Paese più giusto più equo più capace di fornire opportunità
Noi possiamo rappresentare questo ecco perché io sento che noi abbiamo tutte le ragioni per combattere con fierezza e con sicurezza questa battaglia
Perché dall'altra parte io vedo una grande divisione
è una grande confusione lo ha detto prima Vasco Errani e son d'accordo con
Una grande confusione perché qualsiasi tema voi prendete su qualsiasi di questi temi
Ci sono imbarazzi
Enrique Baron Crespo ha ricordato che Bossi ha definito la Carta dei diritti europei una carta di massoni ed i comunisti
E qualche giorno fa Bossi ha definito la Corte Costituzionale un'Assemblea di comunisti
E qualche giorno fa il Presidente la Giunta regionale del Lazio Storace
Non solo a proposto l'istituzione di una commissione di controllo sui libri di testo il che
Già sarebbe grave ancor più grave il fatto che a questa proposta ne sia accompagnata un'altra dal mio punto di vista ancora più censurabile
E cioè l'idea che la Regione possa dare dei soldi a degli autori per scrivere dei libri di testo che piacciano alla commissione nominata dal Presidente della Giunta regionale che
è esattamente quello che prefigura uno scenario di regime
Ma persino scritto una lettera al presidente del Senato molto spiccia attiva
Una lettera di quelle che fanno venire un po'di gelo nelle vene
Lei tanto tra qualche mese non sarà più lì per fortuna una lettera scritta tra
Non un esponente di AN il presidente del Senato ma il presidente di una giunta regionale e noi sappiamo e apprezziamo lo stile dei nostri presidenti giunta regionale anche di alcuni presidenti giunta regionale
Della
Del Polo
Ma scritto tra istituzioni dall'idea di quale sia la concezione che emerge in certe parti della destra
Qualsiasi tema si affronti si vede una fragilità una debolezza è facile scrivere sul Manifesto meno tasse per tutti
Chi può dire il contrario tipo sperare che ci siano più tasse per tutti
Oppure dire come dice oggi nella sua intervista
Lo Stato deve
Lo svolgimento
E quando si passa allo svolgimento che cominciano i guai per l'Italia
Perché vedi Enrique Berlusconi
Ha proposto nei giorni passati in Italia la riduzione della pressione fiscale di quindici punti percentuali
Ha detto se io governano nel corso dei prossimi cinque anni ridurrò di quindici punti percentuali la pressione fiscale
Quindici punti percentuali sono trecentotrenta mila miliardi trecentotrenta mila miliardi bisogna dire se non entrano
Come si fa a ridurre le spese perché altrimenti è sono quei bilanci che vanno bene a Disneyland e non vanno bene in un Paese europeo
La verità
Perché trecentotrenta mila miliardi significherebbe in Italia
Licenziare un milione di persone dal pubblico impiego o cancellare completamente il servizio sanitario nazionale
Bisogna dire che cosa si fa quando vengono a mancare trecentotrenta mila miliardi nel bilancio dello Stato altrimenti si ingannano i cittadini e guardate se c'è una carta che le abbiamo lasciate stare l'emotività non non ci dobbiamo fare impressione
Da una mole di comunicazione
Forte noi dobbiamo far leva sulla vostra serietà
Su quello che abbiamo fatto sul modo in cui abbiamo affrontato sfide difficilissime anche a livello internazionale come l'Albania o come il Kosovo le responsabilità che ci siamo presi il prestigio internazionale del quale ha parlato Antonio che l'Italia ha riconquistato
Ha riconquistato in Europa e fuori dall'Europa tutto questo l'abbiamo fatto noi nel corso di questi anni quando dicono non dico solo noi che abbiamo governato dicono italiani italiani che hanno lavorato che hanno prodotto che si sono sacrificati
Che hanno magari masticato amaro dei primi anni che poi però hanno visto per una volta i frutti di questo risanamento che hanno avuto fatemelo dire una classe dirigente di persone oneste che hanno governato
Allora dobbiamo mandare un messaggio sicuro
Dobbiamo mandare un messaggio sicuro e di questo messaggio sicuro però è un pezzo importante anche la riforma dello Stato la riorganizzazione perché vedete c'è una crisi delle istituzioni
Sentiamo io sento perlomeno che in questo momento lo viviamo una fase storicamente delicata
Mi guardo intorno e vedo in Europa il riemergere parlerò tra un attimo di segni inquietanti
Ma quello che mi preoccupa è che a fianco di questi emerge una certa difficoltà della macchina della democrazia a decidere
Io sono preoccupato dell'esito del vertice di Nizza come Pasqualina napoletano ha detto noi siamo particolarmente impegnati in questa direzione spingiamo perché ci sia un esito positivo
Ma se dovessimo collezionare un altro risultato negativo questo comincerebbe a configurare l'esistenza di un problema più ampio lo metto insieme ciò che è accaduto negli ultimi mesi penso al fallimento delle trattative Del Debbio Dio assi atto
Penso al fallimento particolarmente grave della Convenzione dell'Aja quella che doveva ratificare decisioni che erano state prese a Kyoto per evitare che quello che noi vediamo
E che un tempo era una battuta per ingannare il tempo con le persone noiose dire come sono cambiate le stagioni
Adesso le stagioni son davvero cambiate ma cambiano in maniera pericolosa e ogni anno nel nostro Paese ma anche in Spagna in Francia in altri Paesi bisogna mentre decine di migliaia di miliardi
Per pagare i danni di un dissesto idrogeologico che è però se volete solo l'effetto finale
Di una causa generale che è la mutazione degli equilibri della biosfera con il rischio in Italia non è tra cent'anni
Ma nel giro di trenta o quarant'anni di avere un sud più desertificato e un nord colpito da piogge ed alluvioni se questo vale per l'Italia vale ancor più per il resto del mondo
Il fallimento dalla convenzione della della conferenza dell'Aja è particolarmente grave da questo punto di vista l'ora io non vorrei
Che in questo mondo che tende sempre di più a globalizzare in cui la finanza e l'economia la comunicazione ormai coprono in tempo reale la scena mondiale la politica dovesse scoprire di non avere istituzioni in grado di reggere questa scritta
Lo abbiamo visto anche con la crisi dell'ONU di fronte a circostanze drammatiche come quella dei Balcani ma altri
Insomma il rischio è che si crei una doppia velocità da un lato una società un'economia una finanza una comunicazione che marciano molto rapidamente e dall'altro una politica lenta che corre appresso
Ed è dentro questa contraddizione che rischiano di farsi spazio posizioni pericolose guardate non voglio fare esempi storici ma ha parlato la direzione del partito non voglio fare analogie storiche ma guardate che anche negli anni Trenta
L'affermazione del del nazismo e prima del fascismo furono sostanzialmente vissute come soluzioni modernizzando i rispetto alla crisi delle vecchie istituzioni democratiche alla crisi dei vecchi partiti
E noi dobbiamo avvertire che il rischio di una risposta semplificata giocata oggi come allora tutta sulle paure
Possano apparire in qualche misura le forme storiche che naturalmente sono quelle date ragione ricche non esisterà nell'Europa che abbiamo costruito nessuna forma di nuova dittatura ma il rischio di una svolta a destra molto pesante c'è
Io mi guardo intorno guardi in Europa
Quando quello che accade
Leggo sui giornali cose che speravo di non dover mai più legge speravo che non dovessero più leggero e mia figlia quando vedo che in Germania Est dell'Est
Una ragazza
Si è suicidata perché terrorizzata dalle minacce di quei naziskin e che avevano ucciso il suo fidanzato
O quando leggo sui giornali che in tanta parte d'Europa o leggo sull'osservatorio contro il razzismo i cui dati sono stati divulgati proprio in sede europea
Ci sono sinagoghe bruciate o immigrati che devono scappare perché non ci sono più le condizioni di minime di vivibilità e tra questi spesso ci sono anche italiani
Perché anche noi siamo in Europa immigrati non solo siamo padri accoglienza di migranti quando vedo questo sento tutto intero il rischio
Che se non c'è una risposta all'altezza una risposta moderna ma capaci anche di parlare a queste paure il rischio che la destra possa prevalere allora io voglio parlare di un tema delicato
Del tema della sicurezza
Guardate
Stiamo attenti noi non possiamo concedere
Che a rispondere a questo tema sia quasi pavloviano a mente la destra quasi naturalmente degli elettori possano pensare che è la destra che garantisce la sicurezza non è così
Non è così non è così perché la destra oscilla anche sul tema della sicurezza tra atteggiamenti giustizialisti e ipergarantista
Però noi noi dobbiamo assumere questo tema non alzare le spalle e dobbiamo assumerlo con onestà
Senza fare i furbi senza correre appresso alle posizioni inaccettabili che vengono sostenute da una parte della destra italiana lo dobbiamo assumere nostra posizione nostra posizione queste
C'è un diritto fondamentale dei cittadini e viene prima di tutto il resto davvero prima di tutto il resto ed è il diritto a vivere sicuri
Il diritto per gli anziani di poter andare a prendere la pensione senza avere la paura di essere scippati
Il diritto per le donne di uscire la sera tranquilla
Il diritto per i nostri figli per i bambini di poter vivere senza assilli o pericoli terribili come quelli che abbiamo conosciuto in questi mesi questo è un diritto che deve essere salvaguardato e lo si salvaguarda in diversi modi
Certo attraverso un rafforzamento delle strutture di polizia per esempio lo diranno i prossimi giorni ministro agli Interni noi adesso prenderemo alcune decine di migliaia di agenti
Di pubblica sicurezza che sono costretti negli uffici affare mansioni che potrebbero fare degli impiegati riporteremo nelle strade del nostro Paese a presidio della sicurezza recita
Abbiamo introdotto norme contro le scarcerazioni facili ma poi ci sono anche altre cose da fare anche ad affrontare correttamente il tema dell'immigrazione io su questo non corro appresso
Alle spinte alle posizioni più irrazionali ho visto oggi mi hanno dato un volantino della Lega della lega che alleata di Buttiglione un volantino dato ad Abano Terme
Contro i musulmani che dalle indicazioni e dice guardate sembra incredibile però però è perfettamente i progressivi che poi succedono delle cose
Che non ci si riesce a spiegare io non penso che fossero dei pazzi i nostri nonni
Quando succedeva quello che succedeva nell'Italia uno e la Germania degli anni trenta per perdita menti progressivi si è perso il controllo della situazione ripeto non faccio analogia storica facili ma quando leggo
Come indicazione data i cittadini di Abano Terme contro i musulmani
Che in tutti gli alimenti possibili si dovrà introdurre carne o grasso di maiale anche in quantità molto ridotta nell'acqua minimi quantitativi di alcolici vino od altro in tutti i mezzi di trasporto e di uffici pubblici sito potrebbe utilizzare la pelle di maiale o di cinghiale le immagini sacre della fede cristiana dovranno essere diffuso ovunque l'Europa non può essere degradata dicono a bivacco per tribù Sanguin Mario e non accettabile in un consesso di popoli civili quando leggo queste cose io so che qui c'è Nonda correre appresso ma da condurre una battaglia di civiltà
Voi
Voi non ci dobbiamo mai dimenticare che siamo stati un Paese di emigranti noi abbiamo attraversato il mare per andare a cercare il mare l'oceano e le frontiere di tutta Europa per andare a cercare lavoro perché qui non ce n'era di lavoro
Noi abbiamo portato braccia per lavorare cervelli per ragionare ma abbiamo portato spesso anche dei problemi noi non abbiamo il diritto di essere né razzisti né xenofobi
Chi viene in Italia per lavorare chi viene scappando da quell'Africa nella quale sono stato e nella quale si muore di fame pelle diseguali se di un mondo di un mondo che non è più accettabile un mondo nel quale c'è qualcuno che fa le cure dimagranti e qualcun altro che non ha da mangiare per sopravvivere
Mi scappa da quella terra
Chi scappa da quella terra per venire a lavorare deve trovare braccia aperte perché noi abbiamo bisogno di lavoratori immigrati anche nel Nord Est lo dicono gli imprenditori del Nord Est lo dicono onestamente c'è bisogno di quelle braccia per lavorare
Però si deve sapere con altrettanta determinazione un'altra cosa che chi invece viene per delinquere
Chi viene preso d'oggi l'attività criminali verrà stroncato con la necessaria determinazione da parte delle sfide
Guardate voi noi siamo la forza che riesce a garantire il destino del futuro del Paese non la demagogia il populismo lo spirito anti europeo
E anche questa gigantesca rimozione
Che si sta realizzando dell'ultima cosa che voglio dire prima di concludere questa gigantesca rimozione della memoria in questo Paese
Guardate
Le cose di Storace preoccupano perché ci appaiono del tutto inaudite
Però dobbiamo stare attenti a qualcosa che fa male al futuro dell'Italia non non c'è futuro di un Paese senza memoria
E io non accetto e noi non possiamo accettare e l'Italia non può accettare
Che non sulla base di un revisionismo che ha giustificato la storia è completo costantemente revisione di se stessa
è ovvio che sia così
Ma sulla base di un'operazione di tipo ideologico
Si cerchi di rimuovere radici della democrazia italiana e la ridici de la Costituzione anche qui
Mi hanno mandato i compagni dal Trentino Alto Adige una copia del giornale dell'Alto Adige
Voi sapete che in malga Zonta è un luogo dove diciassette partigiani furono trucidati dai nazisti
Questo il titolo malga Zonta erano banditi un consigliere di AN chiede lo stop alle cerimonie per ricordare le vittime di magazzino
Che cosa sta succedendo
Che cosa si cerca di far credere al nostro Paese e ai ragazzi italiani che era tutto la stessa cosa
Che erano la stessa cosa Antonio Gramsci e quelli che hanno messo Antonio Gramsci in carcere Carlo e Nello Rosselli e i sicari che l'hanno ammazzato
Stessa cosa
Combattere per ridare la libertà agli italiani può averla tolta
Guardate poi attraverso queste rimozioni che alla fine qualcosa cambia
Vittorio Foa una volta
Disse lo ricorda alto una sera in televisione da Biagi disse incontrando il senatore Pisano senato del movimento sociale
Disse vedi la differenza tra me e te e questa e che abbiamo vinto noi e tu sei senatore della Repubblica se aveste vinto voi io sarei ancora nella galera dalla quale gli avevate
Noi dobbiamo
Lo dobbiamo avere uno sguardo positivo
Riguarda rispetto al destino del nostro Paese valorizzare quello che abbiamo fatto dire quello che vogliamo ancora fare
E abbiamo quindi la possibilità di competere per la campagna elettorale quando questa comincerà con tutte le carte in regola e fatemi dire anche con una coalizione più unita
E io concordo pienamente con il richiamo fatto nella parte finale del suo intervento da Antonio Bassolino ed è su questo che voglio davvero con proprio perché io penso che questa sfida debba essere combattuta con tutte le energie delle quali disponiamo
Perché rischia di consegnare questo nostro Paese in mano ad una destra confusa e per certi versi pericolose è un rischio serio
Lo dobbiamo dedicarci a conquistare consenso
E si conquista consenso se si mostra il proprio volto migliore e il nostro voto migliore è quello delle cose che abbiamo fatto e anche quello della nostra unità
Io non riesco a dimenticare la campagna elettorale del novantasei anche allora è stato detto
Anche allora tutti ci davano per sconfitti sondaggi sondaggi
Ho ricordato più volte che quando romane Dio partimmo con i due pullman nella piazza Santi Apostoli la faccia di quelli che ci salutavano era la faccia di chi saluta chi va incontro ad una ad un esito non Fausto
Poi le cose non andarono così io ricordo con la campagna elettorale come una delle cose più belle che mi sia capitato di vivere
Ogni volta che ogni giorno che passava ogni curva che facevamo con il pullman ogni piazza della quale arrivavamo vedevamo crescere la quantità di persone io vedevo crescere la quantità di bandiere
Che ciascuno portare per la prima volta stavano insieme i Popolari Verdi nostrani tutte insieme per la prima volta c'era questa gioia di ritrovarsi tutti insieme
Che non era la negazione dell'identità alle quali ciascuno di noi tiene io tengo particolarmente per quanto ci riguarda avendo acquisita una volta e per sempre
L'identità del socialismo liberale identità di una grande forza che fa parte della famiglia del socialismo europeo e mondiale
Ma
Era la capacità di far vivere questa identità il dialogo in incontro con le altre di sapere che questa unità non era una somma di sigle ma era qualcosa che succedeva nella società lo dobbiamo ricreare questo qui
L'unità guardate questa parola che ogni tanto viene scambiata per una petizione di buoni sentimenti l'unità è un valore politico per una semplice ragione che divisi si perde
E uniti si può vincere allora il messaggio che io vorrei venisse da qui a conclusione di questa nostra iniziativa sul federalismo un pezzo del lavoro programmatico nostro e della coalizione
è un messaggio che è rivolto alla coalizione ma rivolto anche a noi anche democratici di sinistra anche alla principale forza dalla sinistra italiana dà la cui unità dipende per buona parte L'Unità stessa della coalizione
Ci sono milioni di donne e di uomini che guardano al nostro partito che guardano alla principale forza dalla sinistra italiana e noi dobbiamo essere all'altezza di queste attese di queste aspettative
Lo si è se sia orgoglio voglia di combattere sicurezza dei propri valori coscienza dei risultati raggiunti ed energia per conquistarne degli altri e se sia quell'umiltà che è necessaria per costruire una vera e
Necessaria unità io credo che abbiamo tutte le condizioni per fare questo ed è con questo spirito carico cari compagni e cittadini di Venezia che lo dobbiamo Das
Subito cominciare il nostro lavoro per avere alle prossime elezioni lo stesso risultato che abbiamo avuto nel mille novecentonovantasei una vittoria nel centrosinistra