Stati Generali dell'Istruzione (presso il Palazzo dei Congressi,Piazzale Kennedy 19-20 dicembre 2001)

Giornata
Fini per riprendere il posto
Questo ci aiuta
Bene volevo ricordare voi non Aldo cui ieri abbiamo fatto una giornata intensa di lavoro otto ore di dibattito sono stati quarantanove interventi tredici sono state interventi dei docenti sei del scuole che hanno fatto delle loro
Della loro rappresentazione di esperienze e di sperimentazione
Motivo perché tutti e quattro associazione docenti quattro fra fra i genitori sei rappresentante degli studenti a livello di movimento di osservazioni e di Consorte
Un dibattito molto importante a questo punto io però so che l'attività di collegamento con questo questo evento è proseguita in maniera molto intensa anche durante la notte nelle ultime ore nella serata e quindi vorrei chiedere
Alla redazione che
In ascolto e al lavoro anche in questo momento di innanzitutto darci un quadro dei giornali Maria se mi sente
Si cerca ecco se ci fai vedere i titoli del giornale di oggi facciamo lezione andatevene Buongiorno cominciamo con la stampa sfericità vederla chi scuola riformata Hertha al dialogo
Il Messaggero Moratti la mia riforma sarà aperta scusate ne sarà per tutti
La Repubblica Moratti sarà la scuola di tutti si volete vedere la dignità di L K che questa decisamente fumosa la kermesse della Moratti risponde se non sono lacrimogeni allora incensa
Passiamo al Manifesto che titola sulla gli stati generali la vignetta dice Stati Generali scuola azienda e che non arriva a timbrare il cartellino la patente inquadrare per piacere qua in fondo
Perfetto
Passiamo al Corriere della Sera scuola in forma con il consenso di tutti
E se giriamo pagina scuola riforma solo con l'accordo di tutti
Va bene in giornali cambio la scuola con l'accordo di tutti
Il Sole ventiquattro Ore
Moratti sarà una riforma per TAS tutti
Moratti diventerà la riforma di tutti
Bene date la lentezza è solo dovuta al fatto che dobbiamo ricina inquadrarlo
L'Unità la Moratti isolata comincia accedere e che sotto presidente o ministro una donna davvero speciale vorrei chiudere con la Gazzetta dello Sport
Che sulla prima pagina titola un bravo anche a letizia Moratti scuola educazione fisica obbligatoria
Bene sul
Bene grazie suo Forum c'è solo si per rapina ridare a Tiziano la possibilità di darci sei numeri qual è leggere né una quando si parla di educazione e di scuole non si dovrebbe pensare qual è il colore o la bandiera che sta lavorando a questo è uno dei messaggi Tiesco arrivato sulla questa notte
Bene messaggio che riscuote un applauso Tiziano com'è la situazione del sito cosa successe nelle ultime ore buongiorno a tutti parlo la notte il popolo del web e ha interagito fortemente con l'istruzione punto it se la regia mandarino dalla le immagini possiamo vedere alcuni diagrammi
Guardate nel i contatti del diciotto dicembre come vedete globale globali per tutta la giornata sono stati di circa centotrenta mila contatti ieri sera alle diciannove e trenta ne contavano circa quarantaquattro mila tutta la differenza si è sviluppata intorno alle ore notturne infatti nell'immagine successiva è possibile vedere che c'è stata un'intensa attività per fasce orarie
Grandi piccolo durante l'intervento del ministro ma come vedete i diagrammi ci mostra che fino alle ventiquattro c'è stata una grande attività su istruzione punto it per avere notizie e interagire col Forum sull'isola di generare quante contate durante la notte secondo erano te ce ne sono stati circa ottanta mila e da dove provenivano soprattutto ai un dato immagine successiva possiamo vederlo Paolo come vuoi vedere il quarantasei per cento degli accessi provengono dall'area assunti dall'Italia vetro ventitré per cento dal Nord al trentuno per cento dal centro una curiosità immagine successiva ce la mostra nei punti di maggior contatto il potere contatti sono gli accessi internet in alcune province guardate da Bari otto mila centosettantacinque contatti durante le ore notturne Palermo in seconda posizione poi Cagliari e Parma sono le top quattro le pulci dei punti di maggior contatto e questo è ampiamente dimostrato anche da leccese suppongo che l'immagine successiva guardate le diciannove e trenta di ieri avevamo cinquecentoquarantuno messaggi alle nove e trenta di questa mattina ottocentonovantasei compiuto centocinquantacinque ovvero un più settanta per cento il popolo della notte come le misure
Ha continuato a interagire anche la l'invito che sono fattori ereditari ulteriori contributi di cui Maria poc'anzi mi ha dato lettura di alcuni bene nei secoli di molto alto molto alto ben hai altro da dieci mi colpisce il dato del Sud e delle isole l'Italia l'Italia più lontana quella che è entrata ancora resa questo dimostra porre purtroppo non potendo avere tutti qui agli stati generali l'opportunità web acconsentito anche lontani le sonde sono comprese anche le isole quindi ci sono stati molto forti
Bene fatto molto interessante benissimo grazie Tiziano Giovanni Anversa come va
La
Diretta televisiva allora intanto confessa come San Paolo la tv via satellite come soggetto Auditel quindi uno abbiamo scolpì per i singoli programmi ma avremo più tardi diciamo l'indice d'ascolto sulla Complesso del palinsesto Passat evitare che ha mandato in onda ripeto che gli stati generale distruzione ti dico però che prima dell'inizio della spesa di questa seconda mattinata abbiamo dato voce a tantissime persone che si stavano avviando in sala quindi la diretta televisiva dato possibilità a molti chiave so che è stato seguito dalla platea di dire le proprie opinioni dalla Basilicata la professoressa Bellillo data romana l'aggressore San grandi capitoli insomma abbiamo dato voce davvero molti anche dei partecipanti che adesso sono i platea cioè ci sono arrivate in RAI parecchie telefonate fax
Che ci chiedono se continueremo a seguire l'iter della riforma quindi c'è interesse
Che ci sia attenzione da parte del mondo dell'informazione i particolari specializzato comunque se quella di RAI Educational proprio su come andrà avanti la la discussione in un dato momento lo abbiamo sui quattro sia dando disponibilità mettendo a disposizione il sito www punto tu che c'è uno punto RAI punto it ma anche in stretta collaborazione con l'istruzione punto it dove col sito del del ministero ci chiedono anche di installare altre parabole nelle scuole quindi bisognerà mettere mano al completamento della ridistribuzione installazione di pagavo di tutte le scuole del paese in modo che anche le scuole che non ce l'hanno potesse in qualche modo partecipare a questo grande vento di discussione ci chiedono anche molta formazione in particolare molto formazione a distanza sul sulla lingua hindi e sull'uso del computer per il conseguimento per del brevetto europeo e anche proprio sulla formazione degli insegnanti rispetto alla costruzione dei curricoli questo è quello che M zero al nostro punto d'osservazione e allora ci sentiamo più tardi per un
Dato sull'audience televisiva grazie e buon lavoro a più tardi
Bene mi sembra un dato direttore impressionante decine di migliaia di persone hanno partecipato in qualche modo da fuori da questo evento e credo che sia sicuramente un dato significativo a questo punto nella notte è successo anche come avevamo promesso che Bertagna e i suoi colleghi lavorassero sulle molte suggerimenti le molte proposte le molte opinioni raccolte nel dibattito di ieri e quindi oggi avremmo la possibilità adesso di ascoltare come la commissione ha inteso recepire comunque quali prime risposte può dare alle molte stanze che sono emersi dal dibattito di ieri dò la parola per primo a seminando Montù scrivendo ognuno di voi membro della commissione Bertagna di dire innanzitutto qual è la vostra rete competenza per cui capiremo ecco il microfono è questo
Buon lavoro
Il mio compito era dimettermi in ascolto
Sui problemi della scuola materna che più propriamente verrà denominata Scuola dell'infanzia
In ascolto del su questi problemi
Tre punti ohi individuato particolarmente interessanti
I diversi modi di valorizzare questa scuola
Il problema del credito di un anno per gli alunni che frequentano il triennio di questa scuola
E infine le raccomandazioni per una migliore gestione di questa scuola
Sul primo punto della valorizzazione e tutti si sono pronunciati a favori sia prima della giornata di ieri sia nella giornata di ieri ma diversissime sono le opinioni circa la modalità della valorizzazione di questa scuola
E in particolare la diversità si nota tra coloro che in segno hanno operano all'interno di questa scuola rispetto a coloro che sono al di fuori di questa scuola coloro che sono al di fuori di questa scuola trovano addirittura semplice persino banale lavoro ritorsione
Della scuola materna anticipando al quinto anno l'obbligo e dunque ricco peraltro così un anno
Nel intero sistema di formazione
Arrivando alla conclusione semplice questa è la formula della sua reale valorizzazione per il seri villa nel circuito formativo
Di opinione totalmente diversa sono gli insegnanti che operano all'interno della scuola dell'infanzia hanno due obiezioni molto forti rispetto a questa soluzione
La prima riguarda la frantumazione del triennio e cioè la valorizzazione esclusiva dell'ultimo anno di questo triennio mettendo in qualche modo in secondo piano e squalificato dagli altri due anni che la precedono
Una seconda obiezione forte riguarda la obbligatorietà gli insegnanti anche ieri ripetutamente si sono pronunciati sul pericolo di una obbligatorietà che significherebbe scolarizzazione precoce che significherebbe perdita di identità di questo tipo di scuola che punta ad una flessibilità e una identità di tipo decisamente prescolastica o e non di tipo scolastico come la obbligatorietà la Contri la costringerebbe ad essere aggiungono poi che non c'è nessuna necessità di rendere obbligatorio una scuola largamente frequentata
Oltre il novanta per cento
Frequenta questo degli alunni frequentano questa tipi di scuola per cui l'obbligatorietà non aumenterebbe di fatto il significato della presenza e la proposta
All'interno di coloro che operano in questo tipo di scuola sono invece di una valorizzazione diversa
La prima una
Una rapporto un collegamento forte con la scuola elementare attraverso la verifica degli esiti educativi
E formativi di questo tipo di scuola attraverso una programmazione che possa essere il raccordo forte tra scuola materna e scuola elementare e dunque un rapporto diretto fra i due tipi di scuole Conde
Addirittura un incontro degli stessi docenti i momenti fondamentali la seconda proposta di valorizzazione riguarda la formazione iniziale degli insegnanti il vero modo per valorizzare questo tipo di scuola
Riconoscere la stessa dignità la stessa competenza equivalenza equivalente in termini di durata in termini di impegno culturale in termini di competenza rispetto agli insegnanti
Della degli altri ordini di scuola
Se sul secondo punto relativamente al credito da riconoscere a coloro che frequentano questo triennio della scuola materna sono ritornati dubbi e sospetti sono ritornati insistentemente
Soprattutto appunto da coloro che non operano al loro interno dubbi nella applicabilità concreta di questo criterio sospetti sulla riduzione dell'offerta formativa
Su preoccupazione per i più per le possibili discriminazioni intorno a questo fatto le abbiamo sentite ripetere
E questo che era un valore aggiunto della proposta era un riconoscimento aggiuntivo si è trasformato il non elemento fortemente
Un problematico e comunque di estrema preoccupazione ieri comunque dalla scuola materna e dagli insegnanti della scuola materna
è emerso un argomento nuovo che non era stato colto nelle precedenti audizioni e nemmeno nelle visite
Alle scuole e ai gli organi collegiali
Un insegnante ha detto testualmente noi il credito l'abbiamo già conquistato e meritato sul campo il che significa che non abbiamo bisogno
Di un credito di qualcuno che ci riconosca ulteriormente questo credito io penso che questa indicazione sia una indicazione che almeno sdrammatizza il dilemma accredito sì o credo telo in termini di riconoscimenti burocratici proprio perché sul piano di fatte sul piano pedagogico questa scuola ha già la sua credibilità
Un terzo punto riguarda le raccomandazioni
Le raccomandazioni per la gestione una miglior gestione di questa scuola
La prima e quella di garantire l'organizzazione e l'offerta di questo tipo di scuola su tutto il territorio nazionale senza che ci siano liste d'attesa per coloro che non possono frequentarla e questo è emerso soprattutto nelle nostre indagini
Sul territorio
Una seconda raccomandazione
Fissare chiari obiettivi formativi e criteri di verifica che consentano alla scuola elementare di continuare il percorso formativo della scuola materna
Una terza raccomandazione distinguere fra iscrizione e frequenza
La frequenza è una realtà che ha bisogno di essere riconosciuta come tale
E la sola iscrizione non può essere una garanzia sufficiente questa mi sembra che siano gli aspetti M emersi dalla giornata di ieri che in parte confermano il percorso già fatto precedentemente e il per alcuni aspetti sottolineano con forza una opportunità e una importanza di una scuola che è il primo gradino di una esperienza formativa
Io mi sono occupato in prevalenza sia nella parte che ha preceduto gli stati generali sia in questa sede
Dei problemi della scuola elementare e direi che dal dibattito di ieri e dalle osservazioni dei numerosi interventi
Mi pare che
I principali problemi che sono stati sollevati
Le sottolineature che sono state richiamate riguardino il tema della continuità e riguardino il tema del tempo scolastico
Devo dire che probabilmente in tutte le nostre consultazioni e in tutte le nostre visite alle scuole nessun argomento è stato così largamente condiviso come la proposta di ripristinare la scuola
Elementare quinquennale e la scuola media triennale
Questi dati sono anche stati confermati dal sondaggio che è stato compiuto tra insegnanti famiglie
Questo però come dire sia
Orientati a chiedersi il perché di questa larga adesione al modello
Quinquennale e triennale
Questo probabilmente
Per un perché la
Diffusa consapevolezza che letta della fanciullezza e l'età della preadolescenza sono sicuramente duetta distinte
Che presuppongono interventi diversi che hanno bisogno di articolazioni diverse e hanno anche bisogno di specificità educative diverse
Non può non possiamo poi dimenticare la diversa tradizione che caratterizza la storia della scuola elementare la sua esperienza sul territorio
Era diversa formazione dei docenti di questi due ordini e gradi di scuola
E così pure credo non si può non possa sfuggire come dire la diversa
Distribuzione delle scuole sia puro con il tentativo di cui dirò poi più avanti qualcosa sulla realizzazione degli istituti comprensivi ma sicuramente la di la presenza sul territorio delle scuole elementari e delle scuole medie
Pone dei problemi non facilmente risolvibili
Il gruppo di lavoro ha dunque pensato
Che
Fosse opportuno per queste ragioni questo senza
Come dire
Pregiudicare il futuro
Ci sono sviluppi che potranno avvenire negli anni a venire dopo che si saranno consolidate alcune esperienze
Ma per il momento sembra più prudenti e realistico che risponde più così pare alle richieste alle aspettative degli insegnanti dei genitori pensare a questa articolazione quinquennale è triennale
Tuttavia ciò detto dobbiamo anche riconoscere e abbiamo riconosciuto e qui ieri più volte riapparso questo tema che il problema della continuità è un problema pedagogico fondamentale
Il raccordo tra questi due ordini di scuola è essenziale perché il passaggio tra Letta evolutive non è un passaggio scandito da come dire la diversità della frequenza di una scuola ma bensì rappresenta un unicum nello sviluppo psicologico affettivo relazionale cognitivo
Dei ragazzi
E allora occorre creare le condizioni perché queste due scuole pur distinte ordina mentalmente siano però curricolare mente unite e come dire a entrambe facciano riferimento ad una pedagogia della scuola unitaria
E questo è un tema che ieri e più volte ricorso soprattutto interrogandosi
In che modo si possa gestire quel biennio che noi abbiamo immaginato ponte tra la quinta elementare e la prima media perché la chiave della soluzione del problema della continuità ci pare stare proprio lì
Allora io credo che ci siano delle condizioni esterne e ci siano delle condizioni interni le condizioni esterne sono sicuramente l'incremento degli istituti comprensivi che il gruppo di lavoro incoraggia moltiplicare la formazione degli insegnanti di pari livello
Che già professor Montù schiarite Amato
Per quanto riguarda la scuola materna e che noi ribadiamo anche per quanto riguarda la scuola elementare
L'organizzazione di un curricolo verticale e che quindi non sia più ricorsivo
Nella nel la presentazione dei vari argomenti ma si sviluppi unitariamente dal primo biennio della scuola elementare al quarto biennio e cioè al biennio terminare della scuola media
Queste condizioni
Poi devono messe rese devono essere messe particolarmente in atto in questo famoso biennio di raccordo noi pensiamo che questo prima di raccordo possa essere Jarkko gestito sul piano della programmazione tra insegnanti di scuola media ed insegnanti di scuola elementare
Possa essere monitorato da questo gruppo di docenti che si fa carico degli alunni e possa essere anche nel momento della valutazione come dire gestito ancora come la presenza pur a livello di scuola media con la presenza del di un'insegnante elementare
Che porti l'esperienza che questo l'uno ha compiuto nel quinto anno della classe elementare credo che questo sarà tanto più semplificato quanto più le scuole
Sì organizzeranno informe comprensive e tanto più si moltiplicherà la mentalità e la prassi pedagogica di lavorare in stretto collegamento tra questi due ordini di scuola
L'altro problema che è stato sollevato più volte ieri nel dibattito e quello del tempo scolastico che io qui non riprenderei però nelle riflessioni
Sul tempo pieno appagamento tutte queste cose che
Ieri il nostro presidente ha già smentito
Mai la commissione immaginato di distruggere il tempo pieno o di fare il tempo pieno appagamento ma queste una smentita che è già stata fatte credo che su queste io non debba più di tanto soffermarmi devo ribadirla e comunque la ribadiamo nel senso che mai la Commissione ha pensato di eliminare ridurre o mettere a pagamento il tempo pieno quindi credo che su questo siamo abbastanza tranquillo
Non volevo insistere su questo punto perché ieri mi era sembrato che con grande chiarezza forse è già stato detto però repetita iuvant invece vorrei più come dire soffermarmi in maniera più come dire un qualche momento sull'idea del tempo scolastico che per che per noi è stato un motivo di grande riflessione e anche qui credo sia stato un motivo di notevole
Attenzione e cioè il fatto che noi immaginiamo questa organizzati che quel in modo particolare per tutta la struttura della scuola secco primaria media secondaria ma in modo particolare nella scuola primaria si debba come dire organizzare i tempi di apprendimento molto allungati secondo una organizzazione ciclica secondo una organizzazione che accompagni l'allievo gradualmente nella sua capacità e nelle sue
Nei suoi gli apprendimenti perché il l'organizzazione ciclica risponde ai tempi dell'allievo
E non c'è scuola come quella elementare naturalmente anche le altre scuole ma in modo particolare la scuola elementare che debba essere rispettosa dei tempi di evoluzione dei tempi di sviluppo
Al medesimo tempo mi avvio alla conclusione il tempo scolastico deve essere un tempo flessibile questo l'abbiamo più volte detto
Queste la la il piano di studio che prevede l'insieme delle attività
Obbligatorie delle attività aggiuntive
Deve avere il carattere della flessibilità
Entrate della flessibilità
Serve a rispondere alle esigenze delle famiglie serve ancora una volta a mettere al centro l'alunno e le sue specificità
Serve a proteggere i più deboli perché nella scuola elementare noi
Dobbiamo avere un occhio particolare per i soggetti che fanno più fatica all'apprendimento ma non possiamo neanche dimenticare coloro i quali hanno maggiori qualità le eccellenze che noi dobbiamo anche coltivare grazie
Intorno dovrebbe farlo
Io parlo della scuola media in stretta connessione appunto con l'istruzione primaria
Che abbiamo chiamato non a caso istruzione secondaria di primo grado non sono soltanto nominali ismi
Ma indicano anche una scelta che ha un significato culturale epistemologico e non di meno didattico e pedagogico
Il primo punto sul quale anche la discussione di ieri ha richiamato l'attenzione riguarda l'opportunità di estendere la formula organizzativa del dell'istituti comprensivi cioè scuola dell'infanzia scuola elementare
Scuola istruzione primaria e istruzione secondaria di primo grado
Questo sembra una formula che sul piano dell'organizzazione dei lavori scolastici e dell'edilizia scolastica
I dal servizio al territorio sembra la più confacente a raccogliere le provocazioni della flessibilità e della differenziazione nell'uguaglianza
Che abbiamo messo a fondamento della nostra ipotesi di lavoro il secondo punto riguarda il tema della connessione che ricordava già Giorgio chioso prima tra scuola primaria e scuola media cioè quinta elementare prima media quinta elementare che comincia un piano degli studi già di natura secondaria e prima Memphis i media istruzione secondaria di primo grado che appunto continua i sviluppa irrobustisce questo cammino che è già iniziato nella quinta classe
Noi come dicevamo ieri abbiamo proposto prendendo atto di ciò che il Parlamento ha già indicato essere sue volontà sua volontà
Abbiamo preso atto della eliminazione del consiglio di classe e in fondo è anche un modo per rispondere alle esigenze dell'autonomia però questo non fa venir meno l'esigenza di offrire un coordinamento
Tra l'équipe dei docenti ma non di meno
La funzione di tutorato che ha il coordinatore tutorato vuol dire prendere le famiglie prendere gli allievi
E aiutarmi ed accompagnarli all'interno delle opportunità che la scuola mette al suo servizio per raggiungere i risultati educativi e formativi finali che devono essere acquisiti da tutti
Il coordinatore di classe e quello che deve partecipare alle attività di valutazione
Della quinta elementare della prima media e contemporaneamente alle attività di programmazione della quinta elementare dalla prima media nel senso che i due devono interloquire sugli allievi questo pone e lo ricordava la Elena Ugolini nel suo intervento problemi organizzativi perché se una quinta classe manda i ragazzi in cinque sei scuole medie il coordinatore di classe a una un'attività di tipo organizzativo e gestionale molto intensa
Però ricordavo che il coordinatore di classe non può essere visto soltanto in termini temporali noi siamo abituati a ragionare in termini di convocazione dei consigli di classe di orari
E di cose rigide fisse non è così ci sono a parte l'informatica a parte i telefoni a parte i colloqui c'è anche al portfolio delle competenze che consente una gestione molto più flessibile di questo collegamento
Pur riconoscendo che sarebbe bene ci fosse soprattutto l'istituto comprensivo che diminuisce lo sventagliata entro delle dei collegamenti che intervengono in prima media però se anche ci fosse questo sventagliata mento il coordinatore di classe diventa il tutore
Di questi ragazzi che ha preso ci auguriamo probabilmente in prima classe elementare con ventuno ore di insegnamento riaccompagnati nel secondo
Biennio con quindici ore di insegnamento e li prende in quinta elementare Conte otto nove ore di insegnamento
E che li prosegue in prima media li accompagna in prima media prendendo contatti con gli insegnanti di questo ragazzo che ha seguito in un quinquennio e che dunque conosce in tutti i suoi aspetti anche di natura più particolare
Ecco crediamo allora che sia un problema sì questo dal coordinatore ma non tale da pregiudicare la funzione di tutorato che attribuiamo al coordinatore di classe sul quale ribadiamo l'invito ai sindacati di considerarlo una figura fortemente in da incentivare fortemente da prevedere anche il perché a me la nostra proposta come avete visto c'è l'idea di formare il coordinatore di classe con quindici crediti in università cioè può fare il coordinatore di classe solo chi acquisisce questo tipo di di servizio di competenza
Terzo discorso
Riguarda
Il per il discorso delle materie facoltative tornato anche ieri più volte
Io vorrei sottolineare che mai abbiamo parlato in tutte le troppe pagine che abbiamo scritto di materie facoltative mai mai perché è scorretto vuol dire distorcere la proposta
Noi abbiamo parlato sempre di profilo educativo culturale e professionale che il faro che ci guida e che viene determinato nel nostro percorso alla fine della terza media
Questo faro che ci guidava articolato in obiettivi specifici di apprendimento che sono conoscenze e che sono avvilita che sono divise in termini biennali per le discipline linguistico umanistiche per le discipline scientifico matematiche e per le discipline socio storiche e sono invece articolati su un percorso quadriennale per le altre componenti
Della formazione complessiva dalla personalità
E l'abbiamo ribadito più volte che sicuramente non è immaginabile una formazione integrale della persona senza la componente estetica motoria o espressiva o quant'altro questo è obbligatorio per tutti
Quindi e qui l'obbligatorio ciò che invece è facoltativo sono le ore
Sono intercorsi
Nel senso che per raggiungere questi traguardi che sono obbligatori
Non tutti hanno bisogno dello stesso cibo della stessa pietanza dalla stessa durata della stessa organizzazione ecco qui che ritorna in campo la funzione del tutor
Di classe la funzione del coordinatore di classe ed entra in campo in particolare anche la funzione di quella figura che ha raccolto credo almeno tra i di indire le audizioni fatte
Raccolto molto interesse con la figura del dirigente didattico
Che deve essere introdotto in ogni istituto che affianca al dirigente scolastico
Che aiuta nella costruzione di questo percorso individualizzato
Che da di più a chi ha di meno perché e ingiusto fare parchi uguali fra disuguali e quindi in modo da poter far sì che tutti raggiungono gli stessi risultati ma con percorsi differenziati e integrati l'ultima osservazione riguarda il biennio di orientamento
Ieri mi ha molto colpito un'integrazione del dal nostro lavoro quando dice che dobbiamo ampliare la dimensione evocativa più che rendicontativa dell'orientamento
Vocativo vuol dire sottolineare la vocazione dei ragazzi non tanto se sono capaci ad affrontare il percorso successivo i quindi il biennio finale della scuola media che è orientativo
Non va visto soltanto nella prospettiva di dire mi preparo al liceo classico mi preparo invece all'istituto professionale sono in grado di fare il liceo classico sono in grado di fare l'istituto per i meccanici o per altre specializzazioni
Di di formazione ma piuttosto sulla vocazione cioè sul progetto personale di vita sulla dimensione di realizzazione disse sul senso che ha la propria vita in un contesto anche sociale e professionale
I da questo punto di vista la rilettura delle attività di orientamento che sono indicate non solo quindi utilizzare le trecento ore per prepararsi a o per sperimentare cose che poi si incontreranno dopo ma utilizzare le trecento ore più per scoprire il proprio progetto di vita e così affrontare una scelta che è pur sempre una scelta reversibile ma pure essendo reversibile è sempre importante con molta responsabilità e con consapevolezza delle proprie sfide
Bene adesso sembrano paglia gambe
Io mi sono occupato della scuola secondaria in particolare dei licei
Chi si occupa di scuola rischia rischia di perdere la faccia gli amici e se il ministro il posto nel governo faccio i debiti scongiuri Ministro Moratti è già successo anche di recente
Perché
Non certo per una sorta di maledizioni dittatura di Tutankhamon ma perché la scuola a una sua storia una sua tradizione un suo profilo
E per questo oppone una riottosa estraneità
E una burbera ritrosia
Si ha l'impressione che chi vuole intervenire sui suoi delicati meccanismi lo faccia senza conoscerla senza rispettarla e se mi consentite senza amarla
La scuola
Non ama gli estratti utopisti
Non ama coloro che pretenderebbero di trattarla come una c'era docile cui un qualche Pigmalione di turno possa conferire la forma che ha in mente
La scuola non ama coloro che pretenderebbero secondo una bellissima immagine filosofica dischi valutare la rosa del futuro dalla rocce del presente
La scuola
Proprio per questa sua tradizione in virtù di questa sua tradizione
A una resistenza naturale agli interventi e questo vale soprattutto ed abbiamo constatato ieri ed abbiamo dovuto prendere atto per la scuola il settore della scuola in cui confluisce gran parte della tradizione della civiltà
E della storia anche della nostra nazione e cioè la scuola secondaria superiore e in particolare il liceo una riforma della scuola è già fallita in partenza se viene percepita come Algida tecnocratica e burocratica
Se non riesce a conservare un'anima alla scuola a consolidarla e ha radicata nella ma e questo il punto che mi sembra importante sottolineare secondo la tradizione filosofica l'anima e ciò che conferisce organicità
E unità a un soggetto individuali o collettivo che sia che lo mette in condizione di conoscere meglio l'ambiente in cui vive di affrontare meglio le sfide della realtà e quindi di funzionare meglio guai seriani ma e funzionalità venissero contrapposte
Guai se giocarsi mo'l'anima contro la funzionalità e la funzionalità contro l'anima la vera sfida di una riforma della scuola e saper coniugare anima e funzionalità
Perché una riforma della scuola non può essere tecnocratica
Perché se fosse tecnocratica cadrebbe in quella che i quello che viene giustamente chiamato il paradosso dell'ingegnere
La tecnologia un'importanza fondamentale nella società contemporanea a patto che non cade in questo paradosso
In che cosa consiste questo paradosso nell'idea che la tecnologia possa essere autosufficiente e scissa dalla cultura
Il paradosso dell'ingegnere consiste nel ritenere qui in qualunque oggetto di conoscenza possa essere meglio apprezzato e conosciuto se lo si affronta attraverso la mediazione di una macchina
Se lo si simula attraverso una macchina
Poi è intervenuta la macchina di Turing oggetto della conoscenza in è divenuta la mente umana attraverso un'analogia mente computer
E quest'analogia ha saldato il cerchio nel senso che attraverso la mediazione della macchina non doveva più essere conosciuto soltanto un oggetto qualsiasi ma lo stesso soggetto della conoscenza e questo portava a ritenere che la tecnologia potesse essere autosufficiente
Lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione della comunicazione sta dimostrando che questa visione della tecnologia erronea i dati che abbiamo sentito prima ci fanno capire quanto oggi la tecnologia intervenga come elemento potente e indispensabile di mediazione dei rapporti umani e di dialogo tra i soggetti umani
Centoventi mila persone che hanno potuto mettersi in connessione curi i lavori di questa stanza di questa sala danno l'idea della forza della tecnologia mandarlo anche l'idea che la tecnologia
Fuori molto se tanto più se si mette in connessione con la cultura e con il pensiero creativo
Ecco perché
Una riforma della scuola non può essere tecnocratica ma deve riuscire a conservare un'anima alla scuola che cosa abbiamo fatto per cercare di conservare un'anima alla scuola di consolidare quest'anima
Abbiamo proposto soprattutto tre interventi
Il primo
L'idea che la didattica debba essere riorganizzata secondo una forma duale
Che cosa vuol dire di organizzare la didattica secondo la forma duale vuol dire ovviamente mantenere il flusso di conoscenze dati informazioni che viene offerto da una disciplina ma anche prendere atto del fatto che
Un flusso di informazioni di dati di conoscenze non è nulla UE poco e nulla se non viene incardinato
Su persone su coscienze su cittadini
E che quindi bisogna sì lavorare sui flussi di conoscenze ma bisogna lavorare soprattutto sui contenitori di questi flussi riuscendo a renderli capaci nello stesso tempo di avere la necessaria rigidità disciplinare
Per contenere questi flussi
Ma anche la capacità di essere flessibili e di aprirsi a forme di conoscenza e di sapere che non sono incardinati all'interno di un'intelaiatura disciplinare
L'astrazione non è capacità di calarsi all'interno delle discipline Massa per attivare un trasferimento analogico controllato da una disciplina all'altra
Una seconda misura che abbiamo proposto a è quella consci del pericolo ed è il rischio di fraintendimento che correvamo
Era quello di incardinare nel cuore stesso del deficit del tessuto disciplinare
L'idea di un flusso di relazioni tra la scuola e l'arresto della Società tra scuola e destra a scuola
Tale da riuscire a proporre una di a alla al discente una visione integrata della propria esperienza colle complessiva di quella che matura all'interno della scuola ma di quella che gli proviene anche dal fatto di vivere
All'esterno della scuola
E come abbiamo cercato di proporre questa duplicità riprendendo alcuni passaggi fondamentali della legge sull'autonomia
Vero e insostituibile cardine di ogni progetto di riforma della scuola
Vorrei ricordare i citare brevemente un punto di questa di questa legge che mi sembra fondamentale l'articolo ventuno comma otto
Definisce l'autonomia organizzativa come uno strumento finalizzato alla realizzazione della flessibilità
Della diversificazione dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico e punto che mi sembra cruciale
Alla integrazione e al miglior utilizzo delle risorse dell'istruttore all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale
Questo comma stabilisce dunque il principio generale secondo il quale per un miglior governo dell'intero sistema scolastico
Le decisioni in merito i suoi sotto Problemi devono essere prese localmente in modo decentrato
La dove sono richieste
Ma c'è anche il pericolo che il localmente si traduca in un localismo asfittico
E per controbilanciare questo rischio noi abbiamo inteso introdurre all'interno del cuore della didattica della didattica disciplinare
Una didattica dirette organizzate in modo reticolare che induca
Gli istituti a non rinchiudersi all'interno delle proprie mura ma a colloquiare tra loro a colloquiare con il resto della società civile a colloquiare con il mondo esterno a colloquiare e a dialogare con lei Stra scuola
Senza vere paura gesso il terzo ed ultimo punto è quello di intervenire che abbiamo cercato di proporre e quello di intervenire
Nei punti cruciali di demarcazione tra un livello scolastico e l'altro
Soprattutto tra la media era era a scuola superiore ma anche tra la scuola superiore e l'università attraverso la proposta dei moduli dirvi
Ma scolastico
Ho detto che una riforma scolastica e condannato in partenza se viene percepita come asfittica e altezza
Permettetemi allora di consegnare ai l'immagine che abbiamo cercato di proporre della scuola a una citazione letteraria
Un grande fisiologo russo
Uthong Ski
Riprendendo la figura dello stare ex eccezionale dello stare capziosi ma nei Fratelli Karamazov diceva che questa figura era figura dell'interlocutore ottimale
Di colui che riesce ad aprirsi alle ragioni degli altri a decentrare assi nell'altro
A spostare il baricentro della propria attenzione e dei propri interessi sull'altro chiunque esso sia senza nulla perdere e questo fondamentale della propria individualità e della propria personalità
Durante questi mesi di lavoro collettivo con i membri del il gruppo di lavoro abbiamo lo confesso coltivato un sogno
Quello di riuscire a fare del sistema scolastico un interlocutore ottimale nella società civile nel suo complesso dei genitori degli studenti e delle famiglie
Capaci di capire le ragioni della società civile del mondo senza nulla perdere del proprio profilo e della propria identità vi ringrazio
Bene grazie adesso Norberto Montale
Mi è stato affidato l'incarico di osservare il settore dell'istruzione tecnica e l'istruzione professionale
Suppongo che questo incarico l'ho avuto perché vivo
In un Paese che ha una tradizione prestigiosa in questo campo ma del tutto diversa da quella italiana
Un Paese in cui notoriamente gli studi liceali sono stati e sono tuttora sottovalutati
E in cui invece la formazione professionale e sopravvalutata un paese in cui per molti sociologi e politologi si applica in questo campo
Il cosiddetto modello renano che qui non voglio spiegare
Un paese in cui per esempio
Diventare Orifici per diventare direttori di una delle grandi ditte di oreficeria che pullulano a Ginevra si fa la lista d'attesa all'entrata
Signor spettare un anno o due anni all'uscita dalla scuola media prima di essere accolti in una ditta che forma gli orefici non è necessario andare alla Bicocca e fare una laurea in oreficeria
Per imparare il mestiere e acquistare la padronanza tale che permetta di dirigere la ditta
No ma in questi due anni di attività i giovani fa fanno tante altre cose pur di poter aspirare ad essere accettati dalla ditta
Commi apprendisti nel corso di formazione della ditta
Che li prepara poi cammin facendo sul Sud dalla gavetta fino ai posti più elevati dell'azienda
Questo capita anche nelle banche si può diventare direttore di banca senza fare una business schools una mancia ma Scully ma partendo dalla base percorrendo tutto il percorso interno dalla scuola Keiko gestita dalla ditta e dallo Stato
è un Paese o un altro mondo
L'amicizia embarghi che venga da un altro mondo e e quindi è con uno sguardo attonito che e poi e forse anche ingenuo che ho potuto guardare quanto succede nella scuola italiana nel settore dell'istruzione tecnica e professionale
E e quindi partendo da questo punto di vista che mi limito a fare quattro rigidi
Che mi sembra importante il primo rilievo
è un po'polemico
E riguarda l'importanza della comparabilità
Durante questo percorso con i miei colleghi tutti questi tre quattro mesi di lavoro
Con sorpresa ho sentito
Emerge REM resistenze al confronto scetticismo incredulità
Diffidenza in sofferenza al punto che a volte di fronte a accedibili opinion leaders
Mi sono addirittura imposto di tacere perché non osavo più proporre dei confronti con quanto succede altrove
Questa questa atteggiamento di diffidenza verso il confronto
Mi preoccupa
Perché il confronto e la comparazione è uno strumento essenziale di conoscenza lei la comparazione M è uno dei grandi strumenti nati nell'Illuminismo
Che a elaborato le scienze comparate dalla noto dall'anatomia comparata ai e alla pedagogia comparata
Ed è grazie al confronto che si riesce a capire che si riesce ad avere punti di riferimenti diversi a spostare i propri parametri che a comprendere meglio quello che succede in casa nostra
Quindi coloro che rifiutano il confronto che con un certo nervosismo si sono rivolti in questo tempo dicendo no ma noi in Italia non abbiamo bisogno di comporta di confrontarsi all'Europa perché da noi va già tutto bene
Mi preoccupa un po'mi preoccupa moltissimo perché è un rifiuto di capire
Ho una è un ripiegamento su se stessi ha un atteggiamento oscurantista che va abbandonato io direi che il primo rilievo no non bisogna temere i confronti
Secondo rilievo
Ho fatto enormemente fatica in questi mesi
A capire la distinzione fra istruzione tecnica e professionale e formazione professionale lo confesso no è stata per me è una difficoltà enorme
Credo che adesso ha capito no quando mi si rivolgeva gli si diceva ma guardi la formazione professionale non è istruzione professionale e addestramento
Non è istruzione non è educazione e sfruttamento dei giovani e manipolazione
Riduzione dei giovani atteggiamento quasi di schiavitù mentre il nobile compito svolto nelle scuole dove si fa vera istruzione lì il il la via maestra della formazione dei giovani
Devo francamente ammettere che ancora ieri ho sentito circolare questo tipo di contrasto
E questo mi sembra uno dei grandi problemi irrisolti nella scuola italiana è un nodo aggrovigliato e l'ho trovato questo nodo e mi permetto di fare una citazione anch'io già a tanto tempo fa
Leggendo sulla sito internet il nostro rapporto una tu mica di Venezia che è qui presente in sale mi ha mandato un messaggio con una citazione di Gaeta ma di Gaetano Salvemini del mille novecento otto ve la leggo
Desideriamo che si istituiscono in Italia quante più scuole industriali commerciali agricole sia possibile e a queste scuole vorremmo che il nostro Paese desse nel bilancio dell'istruzione la parte del leone e verso S. vorremmo che fossero diretti in gran numero di giovani italiani desiderosi d'istruzione
E senza un largo è intenso sviluppo DS riteniamo impossibile il buon funzionamento delle stesse scuole di alta cultura disinteressata siano esse classiche siano esse moderna Gaetano Salvemini mille novecentootto in un testo intitolato la riforma della scuola media
Quindi
Il è una una vecchia storia che abbiamo davanti a noi o una storia che deve essere risolta è una è una storia che ha un mi sembra poterlo dire un arcaismo tremendo
Perché deve essere superato e che non esiste altrove vi assicuro non non ho mai sentito questa differenza né dovuto ho dovuto
Di incontrare
Decine di insegnanti negli istituti di classe nei collegi di classe per cercare di capire esattamente questa distinzione
è una distinzione che c'è solo l'Italia che non ha più ragione d'essere e vi invito ed è la raccomandazione che il gruppo con condivide con me di superare il baratro tra istruzione tecnica professionale e formazione professionale
Il terzo rilievo che vorrei fare
Riguarda gli istituti tecnici e gli istituti professionali io direi che ho mi permetto di di qualificare questi istituti queste scuole più visitato
Come i gioielli di famiglia da non perdere no voi avete una tradizione prestigiosa a uso scuole di una qualità CONS elevata conducenti motivo altissimi delle quali si applica una pedagogia una didattica d'avanguardia
Vorrei sapere quanti pedagogisti hanno fatto delle ricerche sulla pedagogia e sulla didattica applicata negli istituti professionali nascosto distrutti e tecnici
Quindi mi sembra ed è questa un'altra raccomandazione
Che il gruppo si permette di fare è indispensabile valorizzare e potenziare ulteriormente l'istruzione tecnica e professionale in Italia perché questo un patrimonio tipico dell'Italia
Sì altri paesi in Europa gli invidiano
Però degli affitti a fare da fare attenzione
In questi ultimi anni distruzione termica e professionali si è sviluppata grazie a una fonte di sussidi considerevoli che sono avvenuti d'Europa questa fonte di sussidi si fermerà nel due mila sei
Bisogna ora prevedere di continuare perché il rinnovo delle apparecchiature dei laboratori delle attrezzature di queste scuole non può essere sospeso e non è ancora terminato
Quarto rilievo
La formazione professionale superiore cioè lo si la necessità di creare delle scuole universitarie professionali utilizzo degli era talmente questo concetto o di creare degli istituti di formazione superiore
Anche qui mi permetto fare una citazione
Non era una delle principali riviste di pedagogia comparata europea perché si chiama politica dell'educazione della formazione nel numero due di quest'anno
è uscito un numero monografico dedicata alla universali alle università e la professionalizzazione
Ecco la citazione
Di un articolo contenuto in questa rivista
Alla fine degli anni ottanta non c'erano
All'infuori dell'Italia che altri due Paesi l'Austria e la Finlandia nei quali questo insegnamento non esisteva cioè la formazione superiore o la formazione terziaria superiore
Dopo d'allora la Finlandia e l'Austria hanno creato la formazione professionale superiore hanno creato le scuole tecniche superiori ammette qua hanno creato le scuole universitarie superiori
Il solo Paese che non l'ha fatto e l'Italia dove timidamente si sono crea si è creata l'istruzione la formazione tecnica superiore ma che non ne una rete di scuole ed istituti il gruppo proponi raccomanda di creare delle vere scuole di istruzione termica superiore delle vere scuole di formazione superiore non semplicemente di proporre dei percorsi delle formazioni
è è necessario avere delle scuole e utilizzo di B deliberatamente questa espressione
Per tre ragioni la prima la creazione di questa reti di scuole di formazione superiore è uno sbocco logico degli istituti tecnici e professionali
è il prolungamento a livello superiore della lavoro straordinario qualitativo svolto in queste scuole quindi è indispensabile creare questo anello mancante nel sistema scolastico italiano la seconda ragione
è che bisogna ridare all'università la sua missione bisogna quindi toglie dall'Università tutta una serie di studenti che vanno le stampe
Perché non sanno dove altro andare no ci sono dei compiti che possono essere espletati in altre scuole
Per esempio dalla stessa rivista di cui ho parlato prima si è l'Italia è un caso anomalo perché è uno dei Paesi in cui gli i laureati impiegano più tempo per cercare un lavoro una volta uscito dall'università in media nove mesi di atteso ed è anche il paese in cui no il la percezione i due terzi dura solo due solo no solo un terzo degli sci dei laureati
Riesce a trovare un mestiere che cioè un mestiere che è sottovalutato rispetto al livello di formazione che hanno ricevuto quindi questo un indizio eloquente di come la formazione universitaria attualmente in Italia non sia adeguata alla formazione alle richieste del mercato la terza ragione è che la creazione di queste scuole di formazione tecnica superiore è indispensabile per promuovere in Italia la ricerca applicata la ricerca d'avanguardia in contatto non con le grandi ditte né in contatto con le piccole e medie imprese
Ed è attraverso queste scuole che probabilmente la connessione può essere svolta in modo efficace quindi la testa raccomandazione e di ridisegnare il paesaggio universitario italiano creando queste scuole universitario professionali e infine pre conclude con un rilievo personale
Poi che
Mi vengo da un altro Paese mi sembra opportuno di una parola in conclusione
Proprio pensando al fatto che il ministro distruzione anche misure la ricerca aiuti in favore del ricerca sull'educazione impone la ricerca sulla scuola la noi abbiamo in Italia come tutti grati i Paesi un grande sistema scolastico e non esito a utilizzare un termine che sui giornali in questi giorni è stato vituperato il sistema scolastico italiano può essere consigliato una grande azienda
La scuola puffo non è un'azienda ma il sistema scolastico è una grande azienda un'azienda con settecento mila insegnanti un'azienda con quindici mila scuole un'azienda con dieci milioni più gli studenti
Quanto si spende per la ricerca e l'educazione
Quanto si spende per la ricerca sulla sua organizzazione quanto si spende per la ricerca sul suo funzionamento quanto si spende per la ricerca sui suoi prodotti nelle grandi aziende nelle aziende di punta si spende in media anche in Italia il dieci undici per cento della cifra d'affari per la DC
No io non so quanto spende il ministero della pubblica istruzione per la ricerca sull'istruzione
E non non so neppure quanto spende il ministro della Ricerca sul sito ma probabilmente Secondi invaghì dati Trio spende lo zero virgola uno o forse addirittura lo zero virgola zero uno per cento del bilancio una cifra dei revisori ha quasi nulla quasi insignificante
No non c'è nessun grande paese europeo non c'è nessun grande paese occidentale che abbia un investimento così debole per la ricerca sull'istruzione sulla scuola come esiste in Italia e quindi mi sembra importante
Segnalare questo punti approfittare di questa occasione per invitare a dare una priorità importante a questo settore
Dell'avvenire
L'ultimo
L'ultimo intervento della commissione Bertagna è affidato a Michele Colasanto sì grazie io
Qui dovrei parlare di formazione superiore formazione di alternanza della formazione superiore ha già parlato il mio collega ma eravamo d'accordo nel riprendere entrambi questo tema perché ci sembrava particolarmente importante in realtà durante i lavori della commissione mi sono occupato anche di formazione professionale
E in particolare di quella che si chiama formazione professionale regionale che come sapete di competenza delle Regioni quindi qui c'è un nodo di pentimenti istituzionale da sciogliere ma che spesso nel passati tentativi di attuazione di una riforma della scuola molestati in verità ricompresa e che invece lui abbiamo cercato di riprendere collocare in qualche modo in una prospettiva organica naturalmente complicata da realizzare per i nodi ripeto istituzionali che ci sono ma ci sembrava importante farlo perché io non vivo in Svizzera come Bottani quindi ho potuto conservare una non ingenuità non un atteggiamento di ingenuità
Non mi sono sorpreso certamente di fronte a una questione che vivo ahimè da da troppo tempo
è stato evocato anche qui il il termine di Cenerentola per questo tipo di formazione
A me ha dato l'impressione anche in questi mesi di lavoro di occuparmi di una formazione la formazione superiore e la formazione l'alternanza la formazione professionale regionale che non c'è o che rischia comunque di non esserci
Vota né prima ricordato che gran parte di quello che si fa in Italia di formazione professionali in senso proprio dipende dal cofinanziamento del fondo sociale europeo
La misura di questa dipendenza del settanta per cento circa
Se in questi anni non ci dedicheremo a costruire questo sistema
Che ripeto dalla sensazione di non esserci un che comunque se c'è poco valorizzato viene sempre per ultimo è stato detto anche ieri ad e anche oggi in qualche modo non volutamente viene per ultimo nelle considerazioni sulla riforma
Se non ci decideremo a utilizzare queste risorse in questi anni per mettere a punto un sistema di questo genere probabilmente perderemo un'occasione storica
Sulla tre e occasione storica perché in fondo parlare di questa formazione introdurla o rafforzarla significa rispondere a quel bisogno di più scuola è un modo per creare più pulita formative che anche ieri qui è stato evocato credo più volte
Per la formazione superiore valgono le considerazioni di Bottani in modo particolare
Noi nelle statistiche dei confronti internazionali
Risultiamo avere pochi soggetti in possesso di livelli di istruzione superiore non accademici abbiamo invece tanti molti giovani che si teme l'università e che non completano il percorso universitario la maggioranza come sapete
C'è qualcosa che non funziona
Ci sono responsabilità ritardi l'università che però si sta rimettendo in gioco questo voglio dirlo
Affrontando proprio a partire da quest'anno accademico l'introduzione della riforma le nuove lauree triennali le lauree quinquennali ma certamente c'è una carenza di offerta
Tra l'altro questo Offerta comincia a essere colmata dal mercato
Io vivo a Milano sapete che Milano la capitale della moda sebbene proprio il settore della moda si sta configurando un'offerta di formazione
Professionale superiore non accademica non universitaria qualche volta che universitaria ma lo dico da votare in ma non universitaria naturalmente di mercato ad iniziativa privata
Ricordo che comunque questo tema è presente ormai da anni nel nostro Paese già nel novantotto un rapporto OCSE commissionato al governo italiano
Fra l'altro interne del gruppo di esperti c'era ancora Bottari che c'è aiutato anche a fare memoria di queste cose
Rapporto OCSE nel novantotto ricordava che era importante per il nostro Paese introdurre un livello terziario appunto come viene definito nel linguaggio comparativo internazionale
La risposta è stata gli effetti S in una certa misura
Le esperienze di istruzione e formazione tecnico superiore e sono stati certamente una prima risposta probabilmente va integrata va rafforzata va resa io alcuni casi almeno più istituzionale
Vorrei ricordare di questa formazione superiore e un aspetto non irrilevante che verità vale per tutta la scuola ieri un imprenditore ci ha ricordato in fondo
La scuola non sia ad attivare sì è interattiva anticipi addirittura ad esempio anticipi i fabbisogni professionali è una cosa complicatissima queste appunto non lo sanno le impresa spesso figurarsi la scuola però certamente
Questo tipo di istruzione superiore così posizione formazione superiore non può perdere il contatto con la ricerca
In questo senso è importante che si raccordi con università come è stato fatto a che quegli effetti esse si raccordi magari fa anche con altre sedi dove si fa ricerca i partiti prolissi la cosa importante è che non sia ad attiva
Perché la scuola come la cultura come la ricerca scientifica stessa è il capitale sociale c'è stato ricordato molte volte anche ieri che serve a questo Paese per innovare
Per essere competitivo sul piano economico produttivo ma per essere anche come dire più forte nel suo progresso di incivili mento per rafforzare l'autonomia delle persone
Sulla formazione e l'alternanza
Beh forse l'alternanza è una modalità intanto modalità che probabilmente nostro Paese ha bisogno di essere rafforzata norme ci sono Olivetti si tratta di riprenderle ribadirle
Estendere l'esperienza di tirocini e stage a cui tra l'altro i giovani sono molto disponibili
E i giovani fanno già alternanza spesso in modo informale
Chi opera nelle scuole sa che che molto spesso i ragazzi il pomeriggio o il sabato la domenica fanno esperienze di lavoro qualche volta coerenti con l'indirizzo di studio qualche volta non coerenti ma c'è questa disponibilità e questo interessa che potrebbe essere recuperato
Ad un impianto educativo
L'alternanza è anche una forma d'una filiera formativa però l'esperienza più vicine a questa filiera da questi diedi filiera formativa chiede un'Italia l'apprendistato
Ma la formazione professionale regionale utilizza molto ad esempio i tirocini distali quindi si avvicina per alcuni versi l'apprendistato
L'apprendistato che oggi fa parte dell'obbligo formativo che c'è
Per il nostro partito nostro rapporto abbiamo sottolineato l'importanza di superare l'idea di obbligo scolastico su cui però vorrei dire qualcosa
Questo evidentemente importanti a favore di un obbligo formativo di complessivi dodici anni un obbligo formativo a diciotto anni c'è già per certi aspetti ricomprendere apprendistato ricomprende la formazione professionale regionale
E in virtù di questa appartenenza l'obbligo formativo l'apprendistato è stato rafforzato nella sua componente formativa non aziendale extra scolastica sull'almeno duecentoquaranta ore
Quelle che sono previste per questi percorsi apprendista che sono tanti rispetta l'astuzia di partenza di qualche anno fa sono pochi probabilmente rispetto al fabbisogno specialmente di giovani
Come dire in prima formazione e per questo che una delle proposte del rapporto è quella di riconsiderare l'apprendistato
Al di sopra i diciotto anni al di sopra dei diciotto anni premette si tratta di regolarlo in maniera diversa visto fra l'altro che attualmente è un contratto collettivo di lavoro
Questo tipo di filiera formativa l'alternanza ha due problemi
Il primo è che riesca comunque innestarsi
Su quello che possiamo comunque chiamare per comodità obbligo scolastico ma nel senso che richiamava ieri nel suo messaggio il Presidente Ciampi
Quando diceva c'è un obbligo scolastico che deve servire se ho capito bene a dare a tutti tutti ragazzi quei saperi essenziali perché possono esercitare i loro diritti e loro doveri di cittadinanza
L'altro problema è che è frequentato da pochissimi ragazze pochissime persone
E noi abbiamo problemi gravi da questo punto di vista noi abbiamo duecento mila ragazzi fra i quindici e sette anni che non sono né a scuola né al lavoro
Sedici ragazzi su cento fra i quindici e i ventiquattro anni sedici giovani su cento affrontano il mercato del lavoro con il possesso soltanto della terza venti
Ecco si tratta evidentemente di utilizzare queste esperienze
Per motivare perché questo tipo di formazione hanno grande capacità di motivazione estrarlo come la Cenerentola per certi versi della formazione o non lo è se non la conosce abbia sviluppato una capacità di recuperare ragioni per tornare a studiare per investire in formazione
Per giovani che forse non saremmo disposti a farlo altrimenti
E questa della motivazione lo dico così semplicemente Allo studio rimotivazione allo studio è però questa considerazione conclusiva qualcosa che riguarda evidentemente tutta la scuola
E qui evidentemente non c'è decreto
Non c'è riforma che posso obbligare la scuola vincere questa sfida non c'è dubbio
Questo dobbiamo essere perfettamente consapevoli tutto questo
è vero però che una buona riforma con una buona riforma si può cercare di fare quel che a me suggerisce anch'io faccio una citazione mi perdoni signor ministro ma ha cominciato lei ieri quindi mi sento poco portato a cui siamo professori quindi ognuno di noi naturalmente ha fatto una citazione quasi glielo dico
Da una situazione che faccio a me stesso in verità prima che a questa platea o ad altri perché anch'io sono insegnante
E quando entrò nella mia classe evidentemente università
Mi interrogo sul senso del mio lavoro e ho trovato una risposta
In uno scrittore caro la degenerazione spero che sia caro anche fra generazioni attuali Saint-Exupéry
Oppure del Piccolo principe
Che mi ricorda ci ricorda
Che se vuoi costruire una nave
Non richiamare prima di tutto gente che procuri legname
Che prepari gli attrezzi necessari
Non distribuire compiti non organizzare il lavoro
Prima invece sveglia degli uomini dovrebbe dire nelle donne la nostalgia del mare lontano è sconfinato
Appena si sarà svegliata in loro questa sete gli uomini si metteranno subito al lavoro per costruire la nave grazie
Grazie
Vorrei chiedere
A Giuseppe Bertagna una rapida sintesi
Di quello che avete detto
Di dieci come proseguire emette lavoro nei prossimi mesi
Quali sono i vostri obiettivi da adesso in avanti
Sul lavoro dei prossimi mesi deciderà al ministro e decideranno gli organi competenti io solo il compito di no farò citazioni ma in modo molto pragmatico ed empirico dirò i due elementi che ci hanno un po'guidato nella revisione del nostro sistema educativo di istruzione e di formazione
Il primo è quello di agire come è stato ricordato negli interventi di ciascuno sugli snodi e quindi scuola dell'infanzia scuola primaria scuola primaria scuola secondaria di primo grado biennio finale della scuola secondaria di primo grado
Primo anno il secondo anno dell'istruzione della formazione superiore biennio dell'istruzione della formazione superiore università attraverso la mediazione anche dei moduli di allineamento
Il secondo criterio sempre riferito agli snodi riguarda non soltanto gli snodi verticali ma anche gli snodi orizzontali
Abbiamo cercato di innestare tutti gli ordini e gradi di scuola nel contesto di cui sono espressione da qui il tentativo di coinvolgere il territorio di coinvolgere la famiglia
In maggio ancora di più ovviamente gli studenti nella costruzione dei propri percorsi formativi e quindi contiguità proprio verso l'esterno che esiste dal primo momento in cui si parte nell'esperienza scolastica tre anni e si conclude nell'università quando si ha la laurea specialistica
Ecco questa nostra ipotesi è in discussione nel Paese oltre che oggi ieri agli Stati generali abbiamo registrato che su alcune nostre scelte non c'è un consenso unanime non ci sarà mai tuttavia non c'è un consenso molto largo
Lo registriamo lo affidiamo chi deve decidere in particolare i punti critici sono a livello più di orientamenti e di opzioni quasi obbligate che non abbiamo dovuto prendere per la sulla base di alcuni vincoli che non di struttura però ci sono per esempio sulla scuola dell'infanzia un problema aperto
Su la durata del istruzione secondaria e della formazione secondaria c'è un problema aperto lo lasciamo al dibattito
L'altra idea alla quale abbiamo lavorato tutti con intensità con sforzo è stato quello di superare alcuni paradigmi stereotipati che affliggono
La discussione culturale nel nostro Paese in particolare
Il paradigma della separazione tra istruzione e formazione abbiamo ribadito in tutti i modi in tutte le circostanze anche negli spazi bianchi di tutte le pagine che abbiamo scritto
Che non esiste formazione senza istruzione e che non esiste l'una senza l'altra e sarebbe davvero bello che il nostro Paese facesse quel salto di qualità che permette di realizzare questa integrazione
Pur nella distinzione perché non può esistere
Connessione di nulla se non esistono identità diverse L'Unità esiste solo nella distinzione
Speriamo che almeno su questo ci sia consenso non ci sia il fraintendimento a volte attribuiscono alla nostra Commissione fantasmi che noi non abbiamo mai avuto perché basterebbe andare a vedere
Quello che c'è scritto per non ritrovarli va bene anche attribuirci i fantasmi se questo serve a diradare questa nebbia purché però alla fine si giunga a una qualche conclusione
L'ultima osservazione riguarda il nostro sforzo io mi sento un po'come chi ha svolto il servizio militare con tutti gli amici
Abbiamo lavorato siamo giunti alla fine speriamo che il nostro lavoro serva a qualcuno
E soprattutto serva a chi deve prendere le decisioni un particolare ringraziamento io lo devo dare a tutti i miei sei siamo in sei mi ci metto anch'io e quindi faccio non cinque per dire che eravamo un gruppo persone diverse lo ricordavo in apertura ieri con storie diverse con culture diverse addirittura con orizzonti DiVersi e purtuttavia nazionalità diverse
Che hanno adoperato il criterio dalla comparazione il criterio dell'integrazione il criterio del dialogo speriamo che sia un modo anche per dire al Paese che la diversità una ricchezza
Non è una handicap non è un qualche cosa che deve finire purché appunto si ragioni sugli argomenti e sui problemi e non sui pregiudizi e non sulle cose che non esistono ma che ci sia questa volontà e questa decisione di risolvere i problemi non di lasciar incancrenire magari per interessi di parte con questo spirito ringrazio tutti ringrazio il ministro per la fiducia che si accorda
Bene grazie vi chiederei
Di rimanere qui con noi
Chiederei
Quasi una o la per la commissione Bertagna non se l'aspettava nessuno ma comunque succede di tutto abiti benedire Marina vostro posto così possente partecipare attivamente nella nostra la seconda parte nostra giornata chiedere a questo punto per cortesemente al ministro la Loggia
Marzano Maroni è in arrivo da qualcuno di venire sul palco e anche al Presidente Ria presente Agostinacchio e al professor Modica se vengono sul palco il profitto di questo piccolo cambio di scena che porta via pochi minuti per collegarci ancora con la nostra redazione
Per un ultimo aggiornamento
Sui dati che affluiscono di ascolto
Entriamo in collegamento con la redazione
Ecco la relazione ecco abbiamo nostre nuove due ospitano due ospiti d'onore sono tra i dirigenti scolastici della professoressa salvato al largo dell'istituto comprensivo ci ragiona di Milano alla sibillina incisi da scuola media statale Cecilio Secondo di Roma e sono perseguire con un po'i lavori della relazione volevamo anche ascoltare un po'di messaggi sono arrivati sul fornita Maria Bianucci e poi magari se avete Vito Gnutti commentiamo fintantoché state predisponendo il palco per i nuovi interventi poi c'è anche Tiziano forse vuole dire qualcosa Maria
Sì allora perché si parla delle migliaia di studenti che manifestano a Roma e non si parla di milioni che non manifestano prego gentilissimo al ministro Moratti di non eliminare di o ridurre le ore dedicate allo studio delle Gigliotti del greco nei licei latino anche l'elementare diritto anche alle medie tre lingue obbligatorie questa è un'altra mail diversa dalla ma nella nuova riforma il liceo delle scienze sociali non esiste Chiara una ragazza e concludo con queste a nessuna delle migliori scuole sarà in grado di trasformare un ciuco in un cavallo
In nessuna delle peggiori un cavallo in un gioco parole solamente
Grazie stanno contando arrivare messaggi Maria immagini assolutamente no siano agli atti sax ecco volevo dire che questi messaggi che sono arrivati verranno raccolti e sistemati come tutti gli altri giunti da settimane scorse portate al ministero e quindi rimarranno un bagaglio importante informativo di questo nostro dibattito grazie Maria c'è sì è adesso Tiziano ci dà un aggiornamento sul sito pure Giovanni fa
Intervenire suoi ospiti Paolo i confederali notiziando interazione sito
Diritti di golosità questo documento replica sono rallentate sostituzione punto it il grande assalto all'interno delle pagine informative soprattutto nel foro ritengo che i numeri fino a oggi figura versati sicuramente una giornata verranno ampiamente superati incrementi del cento per cento
Bene altina quando temete il sito aperto qui Tiziano fino a che ora Baran Forum rimane aperto fino alle ore dodici di oggi su liste gira cinicamente dopo le aprirebbe un altro per il dibattito che la fase successiva ecco ci ricordi che anche nei mesi scorsi il Forum ha lavorato ed è sempre aperto è raggiungibile no e raccoglie
Ne abbiamo avuto uno prima Alberto circa quarantacinque giorni riaccompagnato era verso gli stati generali del vivere il Libardo smise ritiene hanno iniziato da tempo quindi oggi discutendo nella parte finale ma formula bagnato in questi mesi benissimo grazie del lavoro fatto pensiamo Giovanni
Allora Paolo poi invito quando avete bisogno di di di ricominciare la discussione sul palco io lo dicevo all'inizio la nostra diretta televisiva dato possibilità anche prima dell'inizio dei lavori Scott musiche minimo per intero un cuore dei territori Del Rio edifici scolastico di Roma inquinano come state vivendo questo momento questo livello di discussione che si sta avviando
Livello di discussione che comunque molto alto ha veramente tracciato un
Visione complessiva della scuola italiana come come si spera
Debba essere o possano essere come sensazione personale è un sensazione abbastanza triste terrieri
Perché il trovarsi e Dei ragazzi
Che seguono la scuola
Ma che vengono strumentalizzati parlano per slogan non si rendano esattamente conto di quanto dicono me l'ha fatto vivere come un fallimento personale cioè
Chi ha dedicato un vita la scuola per cercare di insegnare ragazzi soprattutto di alzare la notte dei sta di prendere le scelte qualunque esse siano ma raggio avverte
Ho avuto una dimostrazione per quanto minoritaria veramente che può accadere il contrario questione dispiaciuto molto
Per il resto io penso che il concetto di continuità Pasqual mentali scuola media sia essenziale dirigono istituto comprensivo da cinque anni e che
Sì veloce e molto grosso nella
Zona centrale di Milano tra la stazione Centrale e piazzale Loreto a più di mille alunni
E questo significa anche un grandissimo numero di insegnanti sia scuole elementari insieme al quale nel Veneto nata ottimi risultati quella continuità quella connessione le commissioni che si fanno insieme
I collegi docenti e di parlare insieme Atene un consiglio d'istituto in cui sono rappresentati sia i genitori della media che l'elementare e naturalmente insegnanti è importantissimo
Benissimo grazie
Paolo De Vito se se voi prenda ascoltiamo ascoltiamo al può secondo ospiterebbe molto volentieri allora sentiamo linea linea egizi scolastica è stata regicidio secondo tiro
E intanto ringrazio per l'invito ho avuto e che mi ha dato questa opportunità bellissima comunque di arricchirmi di confrontarvi di sentire le opinioni e anche dei miei colleghi ascoltavo interesse anche la collega che ha appena parlato perché io sull'istituto comprensivo visto che non ce l'ho insomma una scuola molto grande Scola però Pizzo Ponzo comprensivo di mettere un certo quanti saggio pensarci bene perché ci sono molte
Insomma c'è molta prevenzione anche da parte dei docenti devo dire a questo tipo di di ipotesi ma questo invece sentire che alcuni già sperimentato e che si possono attrarre invece molte chi riempie
Percorsi insomma comunque e qualificanti e mi fa piacere equilibri da maggiore serenità in questo settore percorso
Vita vita vita se no per quanto riguarda resta devo dire che no mi è piaciuto molto il discorso che ovviamente il ministro che incentrare tutta rifatta questa riforma sulla persona sullo sviluppo della persona e poi questa novità Virna
Dell'attenzione data alla formazione professionale riapparirà limita con l'istruzione degli altri insegnamenti scolastici ovviamente poi un pensiero particolare alla scuola media perché ovviamente l'interesse era stata così insomma distrutta voglio dire
Per cedente il governo non addirittura annullato da due anni con due anni
Di Pasquale medie insomma ecco ma la domanda che ci facciamo tutti le vostre scuole erano collegate con la la parabola mente la parabola scuola sinergica chiamata un'ambulanza non sa se legali apertamente
Ieri comunque siamo una scuola insomma quasi di prima linea insomma con pochi mezzi ovviamente non molta buona volontà quindi labbra proprio non s'ha da poco e per far funzionare che ci ha fornito anche Bellocchio per tutto un pochino così insomma sull'entusiasmo
Ma è questo che poi avrebbe bella la vita scolastica e queste potenzialità insomma sono poi di venga reali tutti i giorni
Insomma bene grazie Giovanni con un ultimo dato sul avete dati sull'audience televisiva nelle scuole guarda
Ci hanno telefonato ormai credo che sia abbastanza in sintonia con quello che poi il dato che avete dato sugli accessi internet quindi molte scuole tessuta ci hanno chiamato che stanno seguendo mano appena chiamato un ragazzo del Pellice dall'elenco di Lodi dicembre siamo molto interessante quello che stiamo vedendo siamo tutti qui è la seguiva trasmissibili molte scuole del Sud da ultimo con un ragazzo che che mi ha delle nato abbiamo fatto una trasmissione in cui la scuola ma telefonate dicendo siamo molto interessati incide sul ventotto è stata l'occasione di confrontarci anche aspramente ma è una occasione molto importante
Lei molte scuole del Sud ci stanno che va bene grazie dei vostri collegamenti molto preziose
Buon lavoro ancora per le prossime ore grazie
Bene eccoci all'inizio della seconda parte della mattinata
Abbiamo qui con noi tre ministri del governo
Il presidente dell'Anci
Il presidente dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia e promesso Modica sì sì la Moratti era qui con noi
Partecipata gentilmente anche nelle ore precedenti
Il professor mobilità che come voi sapete e presidente della Conferenza dei rettori di università italiana
Provincia benissimo
Il vorrei introdurre
Questo dibattito
Se mi permette ministro La Loggia ricordando le un tema che ieri è stato discusso molto niente Mattia animatamente ecco forti contributi de
Sul percorso di questa riforma che è un percorso segnato positivamente anche dal modificarsi dall'evolversi del rapporto tra Stato e regioni
Il presidente dico ha riconosciuto pubblicamente Quiché da riforma il progetto che è stato presentato
E le intenzioni politiche che lo accompagnano vanno nella direzione giusta di un responsabilizzazione forte
Delle regioni il ministro Moratti nel suo intervento ieri ha chiarito in maniera credo definitiva che il ruolo dello Stato anche nelle politiche dell'istruzione sarà un ruolo sempre più definito in termini di programmazione di definizione degli standard qualitativi delle offerte didattiche
Di definizione dei livelli delle qualità dei livelli di apprendimento mentre alle Regioni vanno compiti organizzativi
Ma anche compiti destinati a produrre innovazione didattica e una forte integrazione dei piani di studio secondo esigenze che sono naturalmente specifiche di ogni territorio ministro La Loggia vorrei cominciare da lei ed euro
Sì tutto
Due cose preliminari che mi sembra indispensabile per potere poi meglio spiegare ma cercherò di essere rapidissimo e schematico in quello che dirò
Io mi sono sempre chiesto
Poi ce lo siamo chiesti anche come schieramento politico ma anche come partito di Forza Italia
A che cosa dovessero servire alla riforma
E ci siamo dati una risposta
Le riforme servono qualsiasi riforma
Ai cittadini che ne usufruiscono
Dopo e nel contesto di questo trovata una soluzione che sia quanto più possibile adeguata e idonea
è insieme
Anche a tutti gli operatori professionali
Dipendenti
Istituzioni private e pubbliche tutto ciò che all'interno di una riforma far rendere il servizio il più efficace più efficiente possibile
E credo che proprio stiamo parlando di questo quando parliamo di questa riforma mirata soprattutto al cittadino utente studente
E quindi così credo che sì posso rispondere alla domanda a cosa serve
E all'altra domanda a chi serve cercando di adeguare il sistema agli studenti
Non
Gli studenti al sistema in una massificazione o collettiva Binzar Silone
Delle coscienza dei sistemi formativi del modo per formare ideologicamente qualcuno ad interpretare la vita la storia in una determinata direzione
Ma nel fornire
Ed è in ciò il principio liberaldemocratico che dico subito con tutta franchezza e con tutta chiarezza
Non intendiamo minimamente rinunzi Arci
Qualunque possa essere il tipo di confronto dinanzi al quale saremo chiamati ad essere insieme insieme perché leggo anche stamattina alcune polemiche di alcuni giornali relativi a presunti isolamenti
Della collega e amica Moratti
Non si faccia illusioni nessuno dietro la Moratti c'è un partito un governo una correzione una maggioranza quando parla parla a nome di tutti noi
Questo per chiarire definitivamente come stanno esattamente nel corso
Allora dicevo formare
Formare offrendo elementi di valutazione e di giudizio questo si aspettano i ragazzi
Ma non il ragazzino ragazzo come dire secondo un identikit astratto
A me capita di parlare nei ragazzi cercar di comprendere che cosa si aspettano da noi che cosa vorrebbero a partire dai miei figli che sono almeno due su tre in età scolare
A partire dai ragazzi della gente che Incontro delle famiglie dei genitori delle persone che mi capita di incontrare nella mia Sicilia e anche fuori dalla Sicilia non c'è molta differenza su questo
E non comprendo neanche
Le polemiche che si sono o sviluppate recentemente leggo alcune dichiarazioni francamente non comprensibili secondo un criterio logico
Mi riferisco all'onorevole Rutelli
Il quale da un canto dice che la riforma che noi vorremmo proporre sarebbe un topolino e d'altro canto dice che però avrebbe un effetto devastante si metta d'accordo con se stesso o è un topolino o è una riforma devastante
E ancora
La presidente Lorenzetti dell'Umbria che peraltro è persona che apprezzo perché quando si mette a ragionare è capace di ragionamenti realmente molto profondi
Era anche Vianello volentieri atto anche all'interno alla conferenza Stato-Regioni un luogo
Importante di stimolo di controllo di confronto qualche volta anche polemico ma nessuno si sottrae a questo ma quando dice in occasione di questa particolare circostanza che si è voluto ottenne al fuori le regioni ma cosa vuol dire
O si è voluto tenere fuori le province o i Comuni ma cosa si vuol dire
Cosa si mette a confronto con le Regioni le Province e i Comuni sindacati le organizzazioni di categoria tutti quanti
Se non un qualcosa sul quale il governo ha dei Giacomin Cerato a lavorare e poi a quel punto è opportunamente
Come attentato è stata entrando di fare la Moratti si mette a confronto con tutti gli altri
Ma chi ha mai detto che questo progetto è blindato in erano in un e in irrimediabilmente immodificabile
Non è così
Non è così perché non è così ma la nostra impostazione sapete qual è la differenza tra
Per sempre schematizzare al massimo naturalmente tra una impostazione liberaldemocratica e di una impostazione di tipo marxista o collettivista
Che nel primo caso la riforma si fa con è per
Gli operatori che si occupano di quel tipo di problema come ho detto
Con il consenso di tutti costoro
Nell'altro caso si impacchetta
Si propone si porta in Parlamento si vota secondo un progetto di maggioranza blindata così come hanno fatto delle sinistre nella scorsa legislatura quando Anne approvato la riforma del Titolo quinto dalla Costituzione
Con soli quattro voti di maggioranza
E adesso rispondo dopo questa premessa forse sono stato eccessivamente lungo
Ma voglio entrare nel merito adesso sono realmente schematico molto rapido cos'è accaduto con la riforma del titolo quinto
Potrei limitarmi a dire
Un gran pasticcio
Perché si è cercato di fare un passo avanti e probabilmente se ne sono fatti due indietro
Allo stato compete
La la competenza per scusate il bisticcio ma è così la competenza legislativa esclusiva sulle norme generali sulle soluzioni
Alla Regione alle Regioni la competenza legislativa concorrente sulla istruzione
Alle Regioni nell'esercizio la competenza esclusiva residuale
Tutte le restanti competenze grano prima elencati nel terzo comma dell'articolo centodiciassette come competenza legislativa concorrente istruzione artigiana e professionale assistenza scolastica
E nell'ancora competenza esclusiva regionale rientrano sicuramente anche alle altre materie
Da individuare volta per volta in considerazione della residualità dalla competenza
Esclusiva
C'avete capito niente
E realmente difficile comprendere quindi mi come dire
E ovvio che non sia facile comprendere una articolazione di una normativa che nata da non so quale padre e madre vi garantisco che in Parlamento non riusciamo più a trovare i genitori di questa riforma perché non ce n'è più uno che il collare riconosce come figlia legittima probabilmente ci sarà stato qualche incrocio
Di emendamenti che alla fine della storia ha portato ad una formulazione realmente incomprensibile
Ma vi sono una serie di problemi di coordinamento fra la riforma del titolo quinto e le altre porti parti della Costituzione
Ad esempio è un argomento sulla quale la Moratti c'era anche intrattenuto in Consiglio dei ministri è molto opportunamente
L'articolo trentatré dalla Costituzione prevede che la Repubblica
Detta le norme generali sull'istruzione restituisce scuole statali per tutti gli ordini e grazie
L'articolo centoquattordici così come novellato nella riforma
Approvata l'anno scorso Parlamento definisce la Repubblica come una entità costituita da comuni province città metropolitane è stato
O se adesso la Repubblica
Continuiamo a identificarla con il concetto di Stato così come abbiamo potuto fare sino all'otto novembre ultimo scorso
Dobbiamo immaginare che invece
Le competenze a suo tempo definite come parte essenziale dell'azione della Repubblica quando si identificava solo ed esclusivamente con lo Stato adesso debba necessariamente essere suddivisa
Tra Regioni Comuni e Province Città metropolitane
è questo che voleva dire legislatore
Qualcuno ci spiegherà
Di coloro i quali hanno fatto questa riforma cosa si intende per Repubblica oggi e che cosa si intendeva sino all'otto novembre ultimo scorso
E allora occorre capire se la campo competenza dalla Repubblica l'istituzione di scuole statali
Possa essere ricompresa nella competenza esclusiva statale sulle norme generali sull'istruzione
Ovvero ricada nella competenza regionale concorrente sull'istruzione
E bisogna anche capire se l'obbligo dalla parità scolastica problema sul quale come è noto c'è un ampio consenso in tutt'Italia non è una di quelle cose sulle quali si discute da decenni è una cosa che si risolve in tre secondi com'è noto scusate l'ironia
Debba essere garantito dallo Stato ovvero dalla regioni come competenza concorrente
Poi una piccola chiosa
Hanno accusato Bossi gli amici della lega e poi tutti noi
Di voler fare in Italia venti diplomi di tipo diverso
E non è vero
Tra poco in tre parole spiegherò perché non è vero
E che dire allora di venti tipi di professioni diverse
Di ordini professionali viversi di venti tipi diversi di ammissione agli ordini professionali o all'esercizio della professione che dire di questo mi sembra così assurdo no
è scritto nel titolo quinto riformato dalla Costituzione là dove dice che
Appartiene alle Regioni secondo la competenza legislativa concorrente la materia del professione
Cosa faremo
Una pezzo di professione uguale per tutti Italia
E poi ci sarà un avvocato a Reggio Calabria che eserciterà la fa nel sue
Attività professionale in modo diverso che a Torino
O un medico che le farà in maniera diversa Roma anziché a Milano
E quindi ai tanti Pacilli Soloni e critici
Dei nostri tentativi di razionalizzare la vita degli italiani soprattutto del loro studenti bisognerebbe rispondere anche prima diano risposta convincenti
Sui guasti inenarrabili che hanno compiuto con la loro riforma
Tenete conto come è ovvio che sino all'otto novembre
La materia relativa al professioni è stata disciplinata dalla legge statale nell'ambito di un sistema in cui la legislazione regionale concorrente rappresentava l'eccezione rispetto alla regola della competenza statale
Complessiva
Ovviamente dallo Stato resteranno i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti a livello nazionale di competenza statale esclusiva
Ma anche questo statale nel senso di prima dell'otto novembre
O statale di oggi dopo l'otto novembre in concorrenza con Regioni Province e Comuni e ancora città Metropolitan
Due brevi note sulla devolution e concludo
Cosa vuol fare la devolution
Vuole distinguere in maniera più netta come è giusto e doveroso la competenza dallo Stato dalla competenza delle regioni
Stabilito cosa deve fare lo Stato vedremo in breve tutto il resto resta d'aver dalle regioni e che cos'è questo tutto il resto che ha fatto gridare al topolino da una parte e alla e alla riforma devastante dell'unità del Paese da unicità culturale linguistica nazionale dell'Italia qui cosa sarà
Cosa andrà alle Regioni
Uno la organizzazione scolastica e la gestione degli istituti scolastici e di formazione
Due
La definizione della parte dei programmi scolastici e formativi di interesse specifico della Regione
è questo che allarmato tanto
Il fatto che in una regione in più regioni secondo la propria scelta peraltro totalmente opzionale facoltativa una regione possa decidere di inserire una due tre materie in più
E possono corrispondere ad un percorso formativo che vada nella direzione com'è giusto di poter corrispondere Aletti tu alle attitudini territoriali di quella parte del Paese
E di potere meglio formare dei giovani che domani trovino uno sbocco di lavoro produttivo nell'ambito dalla Regione nell'ambito del luogo dove sono abituati a vivere dove sono cresciuti o dove sono nato
E questo che scandalizza nell'ambito della unicità di un diploma
Nell'ambito di una unicità di impostazione scolastica e formativa nell'ambito di una unicità nella scelta
Del criterio
Per accedere alle libere professioni o per esercitare la propria attività professionale
Bene se c'è qualcuno in Italia che in agli assoluta buona fede osò sostenere che questo attenta alla unità della nazione o della lingua italiana o dello Stato italiano
Beh io credo che o non ha capito niente o è totalmente in malafede
Cosa resta
Alla legislazione dello Stato
I principi fondamentali ovvio
L'ordine degli studi gli standard di insegnamento le condizioni per il conseguimento alla parificazione di titolo di studio
Le Regioni dovranno invece curare come si è detto l'organizzazione scolastica strutturare l'offerta dei programmi educativi garantire la gestione degli istituti scolastici
L'obiettivo dalla riforma è quello di realizzare il massimo di libertà di insegnamento e in ultima analisi e di accelerare il processo di modernizzazione del Paese di cui l'istruzione la formazione sono pilastri fondamentali
Le leggi regionali in una materia dell'istruzione troveranno il limite nel rispetto dei diritti e dei doveri sanciti dalla Costituzione e dalle leggi costituzionali
E allora
Mi pare di poter concludere mi scuso se forse sono stato un po'più lungo di quanto io stesso non avesse previsto mi pare di poter concludere
Siamo in una situazione di passaggio seria è grato
Dovremo lavorare è molto
Nella cabina di regia che è stata opportunamente messa su per un confronto Inter istituzionale tra i diversi livelli istituzionali del nostro Paese
Dovremmo tentare di attuare con il minor danno possibile
La riforma della Costituzione approvata dalle sinistre in maniera tale da un canto di corrispondere ad un obbligo istituzionale al quale naturalmente non possiamo e non vogliamo sottrarci ma allo stesso tempo
Di guidare le cose in modo che si possa attendere senza eccessivi disagi la nuova riforma che abbiamo di già avviato e nel contempo
Insieme con il ministro dalla Pubblica istruzione ministro della università e della ricerca scientifica
Avviare un e quindi portare a compimento sviluppare il confronto che vizia iniziato e per il quale la cabina di regia naturalmente più che disponibile almeno per quello che riguarda chi la presiede ma sono sicuro che in quella sede le Regioni le Province e Comuni
Potranno certamente offrire il massimo del loro contributo nella definizione della proposta finale
Perché credo che la Moratti li abbia già detto comunque sicuramente ribadirà
Che la proposta finale sarà quella che nascerà dopo aver completato questo Giro e aver trovato una unicità
Di intenti e di impostazioni a quel punto e solo a quel punto saremo nelle condizioni di portarla ad un proficuo confronto parlamentare
A quel punto va anche detto la Moratti che non chiederà delega
Fosse stata eccessivamente coraggiosa su questo
Probabilmente sarà necessario rivedere anche questo tipo di impostazione perché laddove fosse possibile ancora se ne potrà discutere arrivare attraverso una delega ad una definizione in concreto di questa complicatissima materia
Bene io credo che ne avremmo tutti da guadagnare se mi consente la manata la Moratti
Una piccolissima nota autobiografica su questo argomento
Nel corso del e Valentina Aprea alla carissima amica Valentina Aprea me ne testimone
Nel corso dalle varie giornate che precedettero la formazione del governo
A un certo punto si affacciò all'orizzonte la è eventualità
Che questo ramo dell'amministrazione potesse essere affidato ha sottoscritto
E io respinse immediatamente questa soltanto anche lontana eventualità
Dicendo
Una cosa bisognerebbe fare
Un articolo unico disegno di legge con un articolo unico
Tutte le leggi sulla istruzione in Italia sono abrogato
Zero e poi ricominciamo daccapo
Bene sono felice di aver fatto quella scelta allora
Sono felice di avere per la mia parte anche suggerito
E questo ramo di amministrazione
Fosse affidato ad una competenza straordinaria come quella di letizia Moratti sono felice
Che la Moratti sostanzialmente non formalmente ma sostanzialmente sta seguendo quel mio segreto intendimento con il mio segreto giudizio perché rifare per intero
è riscrivere totalmente le regole sull'istruzione nel nostro Paese non soltanto è un diritto degli studenti di oggi
è un dovere del governo della maggioranza è un dovere di tutte le istituzioni è un dovere del Parlamento
E state tranquilli giovani e meno giovani consenziente dissenzienti abbiamo iniziato questo cammino e non ci fermeremo lo porteremo a compimento grazie
Grazie grazie Ministro La Loggia
Ministro Roberto Maroni ieri è oggi se posso usare una sintesi un po'enfatica qui è caduto il muro tra istruzione formazione se ancora quel muro era in piedi lo stesso Presidente Ciampi ci ha inviato un messaggio nel quale diceva chiaramente che l'obbligo scolastico deve tradursi in una reale opportunità per gli studenti di acquisire strumenti che gli permettono di inserirsi nella vita attiva e produttiva
E come lei sa un punto fondamentale del progetto di riforma in discussione vede nell'alternanza scuola lavoro accanto all'apprendistato non in sostituzione l'apprendistato una delle grandi opportunità per dare ai giovani italiani di strumenti per inserirsi nel mercato del lavoro la realtà ministro come lei sa meglio di tutti noi e che il rapporto tra scuola lavoro è ancora un rapporto difficile appare distante
I dati statistici del confronto personale dicono che quasi impercettibile da noi rispetto a ciò che accade altrove
Le chiedo quindi
Di intervenire a questo punto rendo le riassunto un po'il clima che viene e circolato in questa sala sul tema del lavoro della professionalizzazione del dei nostri giovani studenti est
Si sono dietro di essere qui come si suol dire
Indicata dopo
Settimane tante nottate perse ad occuparmi degli anziani delle pensioni almeno dei giovani e dell'ingresso al mercato del lavoro
E giusto quello che è stato detto che cioè c'è
Un rapporto difficile tra istruzione e lavoro
Se invece mi pare
Un ottimo rapporto tra ministro dell'Istruzione ministro del lavoro questo è un punto fondamentale
Se non si vincono le gelosie se non si va oltre il confine delle proprie competenze
Cercando di lavorare con gli altri colleghi ma non solo tra colleghi tra apparati proprio si ripropone l'errore fondamentale che è stato fatto in tutti questi anni cioè di vedere
Quello che è un processo
Dalla scuola al lavoro come la somma di due segmenti diversi e non comunicanti tra di loro per cui chi si occupa di formazione di scuola di educazione ragiona solo in termini di processi formativi chi si occupa di mercato del lavoro e del lavoro ragiona solo in termini di lavoro senza è un po'come succede in molti uffici un qualche ufficio pubblico
Per cui io esaurisco il mio compito quando porto la pratica nell'ufficio vicino senza preoccuparmi poi di fare il feedback cioè di sapere se la pratica va o non va
Finora si è avuto questo approccio
Ora io credo ci siano grazie in prezzi palmo do al progetto che il ministro Moratti ha presentato che ne abbiamo attentamente valutato e apprezzato per le novità sostanziali che comporta mi pare che questo approccio segmentato a compartimenti stagni possa essere superato
C'è la volontà politica ci sono le condizioni per farlo oggi si c'è una grande collaborazione tra il ministero
Che io dirigo è quello della Ministro Moratti c'è anche ovviamente con il collega Marzano perché questo è il il gruppo diciamo così di lavoro interessato per le competenze che ha senza dimenticare che ci sono poi anche gli enti locali le Regioni e bene ha fatto il ministro Moratti a coinvolgerli
A coinvolgerle rappresentanza delle Regioni perché non solo sul terreno della formazione ma più in generale del mercato del lavoro e quindi dell'interconnessione tra lavoro e formazione le competenze le gli enti locali le Regioni
Le Province hanno grande competenza e in ogni caso anche se non l'avessero bene ha fatto il ministro Moratti perché la cosa può funzionare solo se c'è la collaborazione di tutte le istituzioni non ci può essere in posizione in questo campo è un settore così delicato il passaggio dalla scuola al lavoro
Banalizza semplifico un po'per intima per intenderci che se non si creano quelle passerelle che sono determinanti perché la formazione scolastica
Possa essere utile al giovane che si inserisce nel mondo del lavoro e perché il mondo del lavoro il mondo delle imprese possa dare alla scuola quel contributo che è determinante
Per evitare che la formazione o la scuola rimangano sempre drammaticamente indietro rispetto all'evoluzione del mercato del lavoro ecco queste passerelle si possono costruire ministro Moratti
Sta cercando di costruirle con un progetto mi pare molto avanzato e coraggioso
Queste passerelle possono essere costruite possono essere mantenute se c'è non solo la collaborazione dei colleghi del governo centrale e da parte mia c'è al mille per mille ma anche il coinvolgimento di tutte quelle realtà istituzionali e non istituzionali che hanno in qualche modo la possibilità di interferire su questi processi
Mi pare che il Progetto sia chiaro è un progetto ambizioso è un progetto di riforma vera profonda non bisogna aver paura
Quando si hanno le idee chiare e un progetto definito a fare tutto ciò che serve per portarlo a compimento
Non bisogna precludersi nessuna possibilità nessuna strada
Tecnicamente condivido quanto detto il collega la Loggia
Per arrivare in tempi rapidi e i tempi comunque definiti alla realizzazione all'implementazione del progetto bisogna superare vecchi tabù bisogna superare posizioni ideologiche perché spesso di questo si tratta io ne ho avuto un'esperienza diretta
Nelle trattative di queste settimane
Quando qualcuno mi diceva
Guai se il Governo fa questa cosa
E noi rispondiamo dicendo va bene non lo facciamo
Guai se il Governo fa quest'altra cosa no il problema è sempre trovare qualcosa che il Governo fa che non va bene cioè il pretesto allora se ci si mette nella prospettiva di dover accontentare tutti alla fine si fa una riforma Etta
Bisogna avere il coraggio di definire un progetto tenendo conto ovviamente delle esigenze espresse dalla società perché non viviamo sulla luna
Ma avere la forza la capacità di realizzare un progetto che sia coerente tenendo conto delle richieste di tutti ma che sia coerente perché le parti rappresentano degli interessi forti di cui tener conto ma sono interessi di parte e si chiamano parti sociali perché rappresentano una parte della società il compito all'ambizione del governo è quello di rappresentare l'intera società allora il Progetto
Per quanto mi riguarda è un Progetto ambizioso il progetto definito dal gli esperti del ministro Moratti è un progetto ambizioso serio molto significativo che tocca le competenze
In modo corretto del lavoro e della formazione crea queste passerelle si tratta la condivido al cento per cento l'impostazione innovativa
Di questo progetto si tratta di definire ma credo si possa fare senza difficoltà la definizione degli strumenti tecnici
Tenendo conto di quelli che ci sono è stato citato l'apprendistato ma ci sono anche i contratti di formazione
Ci sono altre forme nella delega che noi abbiamo presentato il quindici di novembre sul mercato del lavoro si prevedono interventi anche in questo settore per rendere più flessibile l'ingresso nel mercato del lavoro tenendo conto ovviamente che i giovani che entrano nel mercato del lavoro vengono molti da dalla scuola da una formazione quindi bisogna integrare questi strumenti crearne di nuovi se necessario
E però non dimenticare anche che il processo di formazione
Serve per l'ingresso nel mercato del lavoro dei giovani
Che devono entrare senza costringere le aziende ad un supplemento di formazione che costa alle aziende in termini economici in termini di tempo
Ma loro lo fanno spesso perché la scuola non è in grado di non perché vogliono aggiungere formazione a formazione
Questo è l'aspetto principale senza dimenticare che esiste anche il problema della formazione continua
O della formazione di quel segmento di laboratori che oggi sono forse più a rischio dei giovani almeno in certe regioni le regioni del Nord
Che sono quelli che noi tecnicamente chiamiamo anziani pur avendo solo cinquanta cinquantacinque anni
Sono anziani dal punto di vista della carriera lavorativa e sono ad alto rischio perché sono costosi perché sono meno motivati dei giovani perché sono meno flessibili per una serie di motivi
Molto spesso questi lavoratori vengono espulsi dal mercato del lavoro
Non perché abbiano rubato assieme incapaci ma solo a seguito di processi di ristrutturazione
Molto spesso questi lavoratori non trovare un nuovo impiego non perché siano incapaci
Ma perché l'evoluzione del mercato del lavoro è tale che senza un processo di formazione adeguata e continua si perdono capacità e opportunità di lavoro che altrimenti non andrebbero perse
L'Italia tra i tanti primati negativi che ha nel mercato del lavoro anche quello della del più basso tasso di occupazione proprio di questa fascia di lavoratori
Ecco è un dovere morale oltre che un'opportunità
Per il governo
Occuparsi anche di questo sentimento
Attraverso processi di formazione continua che devono veder coinvolte le aziende che devono veder coinvolte le istituzioni locali le Regioni ma che devono veder coinvolta anche il mondo della scuola
E anche qui e concludo mi pare si possa studiare il percorso a doppio senso della passerella
Perché questi lavoratori hanno bisogno di formazione specifica per poter rimanere al passo con l'evoluzione della impresa in ma hanno anche una grandissima esperienza
Specifica che possono trasmettere alle giovani generazioni che sono in procinto di entrare
Nella mercato del lavoro quindi una grande sfida di rinnovamento che abbiamo di fronte una grande sfida che noi abbiamo cominciato lanciare come governo con una serie di provvedimenti che non sono stati presi nei cinque anni precedenti addirittura una grande sfida che dobbiamo sostenere e che possiamo vincere mi pare che con quello che è già stato fatto e con il progetto che Ministro Moratti a studiato siamo davvero sulla strada buona per conseguire risultati molto ambiziosi
Grazie grazie ministro
Ieri nel suo intervento che ha aperto i lavori il ministro Moratti ha disegnato un modello di scuola ispirato a cinque
Obiettivi elementi portanti uno di questi era il capitale umano e il ministro Moratti cito testualmente gli ha detto il capitale umano deve trasformarsi da uno degli elementi di debolezza dell'economia italiana principale risorsa per uno sviluppo duraturo e stabile
Ministro Antonio Marzano le chiedo suo paniere la sua opinione su questo problema che non abbiamo misurato anche qui in queste ore discutendo
Di come perché se la povertà di capitale umano comunque lo svantaggio italiano in termini di capitale umano
Posso approvare anche la fatica di alcune aree dell'Italia a svilupparsi in linea con i ritmi di sviluppo del resto dell'Europa
O posso approvare la progressiva emarginazione dell'Italia dei flussi degli investimenti internazionali e infine la bassa innovazione contraddistingue l'economia italiana in generale per numero di brevetti per contenuto tecnologico per fattori scoperte scientifiche
Ministro Marzano
Grazie
Letizia venendo qui sono stato avvicinato da alcuni giornalisti che mi hanno posto delle domande alcune volte gli economisti fanno i giornalisti fanno delle domande un po'malizioso
è una di queste domande maliziose era ma perché questo evento consiglieri Levante
In vista anche i generali della scuola
Mai un evento mediatico ma c'era proprio bisogno di farlo
Non si sta esagerando
Ed io ho risposto che chi insinua questo dubbio
Per la verità vuol dire che non si rende conto di che cosa stiamo facendo e qua alle sia il vero tema
Di qui stiamo dibattito
Qui stiamo parlando
Vi è uno dei fenomeni più straordinari
Della storia dell'umanità
E stiamo cercando di capire in questo momento in questo Paese come rendere il migliore possibile questo fenomeno che il fenomeno
Della cultura ed è una trasmissione della cultura
Che cos'è la cultura adesso non voglio inoltrarmi in temi difficili ma insomma
La si può definire come le risposte
O se volete come il sistema di soluzioni il sistema di soluzione
Che ogni società
Cerca di dare ai problemi della vita
Questa è la cultura e la scuola in modo in cui trasmettere da una generazione all'altra il sistema di soluzione
E fra
Le domande
Che i giovani si pone
E a cui quindi la cultura e la scuola devono dare una risposta ce n'è una fondamentale
Come faccio come faro
A inserirmi nella società
Mai si elimina la società in modo dignitoso
Il modo gratificante in modo soddisfacente
In un modo che mi consenta di emancipare meno
E cioè come inserirmi produttivamente
Perché l'unico modo di essere dignitose emancipati
E gratificati
Quello di non dipendere
Dalla benevolenza altrui ma di essere produttivi di dare un contributo alla società
è oggi di queste cose qui stiamo parlando
Di come affinare migliorare il sistema di trasmissione della cultura tra le generazioni
E la domanda che uno si pone subito dopo è ma ne vale la pena di parlare di queste cose di come migliorare la trasmissione della cultura
E questa domanda se ci pensate bene equivale a un'altra domanda
Ma c'è il progresso nelle generazioni perché se non ci fosse il progresso delle generazioni non varrebbe la pena di trasmettere da una generazione all'altra la cultura che di volta in volta ci fu
E il progresso cioè
Anche se ci sono alcuni che negano
Che ci sia stato il professor bah negano l'evidenza dei fatti
Il progresso c'è in tutto chi quei sistemi di soluzioni che l'umanità via via nella sua storia ha dato ai problemi dell'esistente
Una risposta è stata la democrazia
è un sistema di soluzioni la democratici
La libertà di intraprendere la libertà di iniziativa la libertà di scegliere
La tolleranza
La solidarietà
Ora sembra quasi ovvio parlare di queste cose ma non è che essi siano sempre ha puntellato mette la democrazia e la libertà la tolleranza la solidarietà
Sono conquiste che si sono avute da una generazione all'altra cioè il progresso c'è e quanto all'aspetto produttivo
Beh insomma del mille novecento
Il reddito pro-capite degli italiani era di tre milioni in lire attuali all'anno Alan
Il quarantanove per cento degli italiani era analfabeta nel mille novecento
Nell'anno mille novecento
Il trenta per cento si occupò secondo alcuni addirittura di più dei bambini non arrivavano al primo anno vieta morivano prima
Per correre Roma-Milano in treno chiedeva dodici ore costava trecento mila lire in lire attuali
La vita media era al di sotto dei cinquant'anni
Queste ed evidenza dei fatti questo sono i segnali di progresso
Quel progresso che di generazione in generazione attraverso la cultura istruzione e la formazione gli uomini ci sono andate nel tempo
E ripeto non è sempre stato così
Siamo stati assai peggio in passato e sino a qualche anno fa c'erano paesi in cui queste risposte alle domande esistenziali non venivano date
Nei Paesi comunisti non c'era la risposta della democrazia
Non c'era la risposta della libertà di intrapresa la libertà di scelta e il risultato è stato lui naturalmente la perdita dei diritti civili e la povertà
E pensare
Che per tanti anni in molte classi delle scuole italiane
Si è tentato di trasformare quelle classi in sezioni di partito che predicavano proprio quegli errori proprio quegli errori
Per anni e anni di fronte anche all'evidenza degli errori dei soci si trasformava si cercava di trasformare le classi le Aule in sezioni di partito
E questo naturalmente non è ammissibile dunque il progresso c'è dunque ne vale la pena ritrasmettere la generazione in generazione
Il sapere
E dal punto di vista economico io ricordo che uno straordinario esperimento scientifico letizia che si fece attorno agli anni Sessanta
Dicono vi si scoprirono allora
Che non tutto l'aumento del benessere si spiegava
Con il capitale inteso in senso tradizionale cioè gli impianti e come i posti di lavoro
Che ha a parità di aumento del capitale a parità di aumento del posto di lavoro
Il benessere cresceva più che proporzionalmente ed economici chiesero come si spiega questo io io stesso scrissi del sessantuno un saggio che si chiamava distruzione come capitale
Si spiegava con un progresso dalle conoscenze cioè a parità di capitale a parità di lavoro si può produrre stare meglio se progrediscono le conoscenze questo era già vero negli anni Sessanta e ancora più vero che adesso perché la nostra è la società della conoscenza l'economia della conoscenza
La scoperta che abbiamo fatto in questi ultimi diciamo dieci anni
E
Che
In deve essere non dipende dalla disponibilità di terra
Dalla disponibilità di materie prime
Ci sono Paesi in cui c'è molta terra c'erano molte materie prime non c'è benessere
Il benessere dipende dalla conoscenza
Dal capitale umano cui ti riferivi se ho ben capito ieri
Nemmeno più dal capitano in senso finanziario oggi non servono grandi capitali per progredire nella società finanziari
Ma serve la conoscenza
è questo molto importante
Mi lascia parlare non è democratica lei lei deve stare a sentire può darla imparerà la patologia
è in
Ed è un po'importante fenomeno di democrazia economica il fatto che oggi sia diventato più importante del capitale finanziario il capitale umano perché il capitale finanziario possono averlo in pochi
Invece il capitale umano può essere dato a tutti
Tutti possono accedere tutti possono progredire questa è democrazia economica
Dovevamo mettere mano a questa riforma e l'altra domanda
Beh io parto dalla consultazione
E cioè che nel tentativo di riforma precedente quello che vogliamo correggere ha trovato lo scontento dei due terzi degli insegnanti e delle famiglie
Dei due terzi degli insegnanti nelle famiglie e non capisco come possa funzionare un sistema scolastico di cui siano scontenti le famiglie e gli insegnanti quindi c'era poco l'esigenza di porre mano e di modificare le cose
Ora io decidono dirvi
Che l'alternativa poteva essere da me lasciamo le cose così non li formiamo niente però i dati ci dicono che sono dati OCSE
Che
L'Italia dal punto di vista dell'efficacia dell'efficienza così come sta il sistema dell'insegnamento e al ventesimo ventitreesimo posto su trentacinque Paesi e la comparazione come è stato detto prima è uno degli elementi di democrazia anche quello di analisi democratica
Andava quindi messo mano
Io voglio complimentarmi con letizia ecco una i suoi sottosegretari che conosco tutti tutti bravissimi
Per alcune cose specifiche innanzitutto per il riordino dei cicli
Quella strana onda anomala del circolo unico dei sette anni
Era una cosa veramente
Assorbe
Voglio ho complimentarmi perché il vero fine che emerge dal vostro lavoro è quello di dare contenuti sempre migliori alla formazione
Voglio complimentarmi perché l'altro scopo e di equità leggo nel rapporto dare di più è meglio aggira meno e peggio
Voglio complimentarmi per l'introduzione del sistema della formazione in alternanza scuola lavoro che sarà molto importante fare secondo me in connessione con le piccole imprese italiane che possono diventare tutte
Dentro le scuole
Che fanno parte di questa alternanza
Nel Regno Unito il ventotto per cento dei giovani fa questo passa dalla scuola al lavoro e viceversa in Germania ci sono quasi due milioni di giovani che pratico
Perché
Non avete sottovalutato l'importanza di criteri selettivi
C'è qualcuno che sostiene che l'università di massa è o la scuola di massa è una scuola senza selezione
Io dico che questo è una presa in giro delle masse
Perché la selezione necessarie se non si fa nei modi come dire che hanno garbati della scuola poi c'era la vita a selezionare Nuovo molto duro Montolivo meglio selezionare prima
Meglio sia perché la rete
E infine complimenti a questi stati generali
Il consenso in democrazia viene dopo il dibattito
Tu i tumori con la bruttura della commissione è stato cercando il consenso dopo il dibattito
Quanti sono quelli che stanno protestando fuori di qui e che non hanno neanche letto il vostro rapporto
Quando che quelli che il progresso non fuori qui sono strumenti magari inconsapevoli nelle mani di movimenti politici anche i democratici
Io non lo so io non lo so però vorrei formulare
Piccolo
Un piccolo spiccio
Io vorrei che i ragazzi italiani
Dedicassero alla protesta cioè su presso lo studio un numero di ore un numero di giornate non superiore a quello dedicate alla protesta
E sottratte allo studio dai ragazzi tedeschi dai ragazzi inglesi e così via perché se
Questo invece cadesse sarà per i giovani italiani più difficile confrontarsi a testa alta
Nel continente alcuni tutti io apparteniamo cioè in Europa grazie letizia ministro grazie
Becco d'oca rapidamente la parola a
Paolo Agostinacchio presidente del consiglio nazionale
Lei comunitalia il sindaco di Foggia di Foggia
E anche al presidente Lorenzo Ria che è presente l'Unione Province Italiane chiedo a loro la cortesia
Di due interventi naturalmente senza rinunciare a niente dei contenuti ma il più stringati possibili per per ragioni di tempo e poi chiederò anche al professor Modica di usarci la stessa cortesia Agostinacchio prego a lei la parola
Io ho ascoltato seguito con molto interesse
Gli interventi che si sono svolti è sicuramente qualificati qualificanti
Iniziando dal Ministro La Loggia che si è posto determinati interrogativi
Nascenti dalla modifica del Titolo quinto della Costituzione con particolare riferimento ovviamente i problemi che noi stiamo trattando
Io credo che sull'argomento si debba continuare a riflettere tra non molto tra mezz'ora ci incontreremo in conferenza unificata per per affrontare per confrontarci sulle questioni connesse al disegno di legge che il ministro la Loggia presenterà nei prossimi giorni
Ora il problema però la sua preoccupazione di definire estremamente attuale ed è età e può essere correlata agli argomenti che stiamo esaminando
La Repubblica si riparte in Comuni Province Città metropolitane e Regioni Stato ora encomiabile il l'intento di definire allo Stato perché io credo che in questo contesto lo Stato debba essere considerato sotto il profilo ordinamentale in quanto la Repubblica come concetto
è una realtà metà politica e metà giuridica che che è qualcosa di più dell'ordinamento insieme
Posto in questi termini il problema si può superare la preoccupazione circa la unità e indivisibilità della Repubblica e la convivenza
Signor presidente non posso non associarmi all'applauso dei presenti plauso alle in quale Presidente del Consiglio dei ministri
Senta con il suo intervento a questa manifestazione
Rappresentando a tutti noi l'attenzione verso un problema essenziale e fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese
Io mi stavo soffermando sull'intervento del ministro La Loggia
Che veramente encomiabile perché intenso a definire a definire a definire lo stato in questo in questo contesto particolare in relazione al di alle attività che devono svolgersi per facilitare l'attuazione del progetto del ministro Moratti
Ora c'è un ministro il suo progetto apprezzabile
Condivisibile soprattutto nella parte in cui si preoccupa di recuperare qualità e competenze in una società moderna che ha bisogno di qualità e di competenza
Molto spesso la qualità
è stata è stata superata da ammetto di errati ispirati da e ad un assemblearismo che certamente non è produttivo sul piano sul piano dei risultati dei risultati concreti
Gli stati generali sono un tentativo costituiscono nel loro complesso un metodo che i Comuni non possono non non ritenere positivo e parlando dei comuni
è chiaro che io mi debbo devo attenermi a devo limitare il mio intervento recependo anche la preoccupazione la preoccupazione del moderatore
Alla a ciò che i comuni hanno da dire sull'argomento specifico dunque
C'è una questione che credo signor ministro debba essere in qualche modo affrontata naturalmente io verso dopo
Con la speranza che dia luogo a degli spunti di riflessione anzi ho la certezza che darà luogo a spunti Asfour
Rileverà
Nella
Rileverà
Nell'articolo
Cento
Diciotto della costituzione
Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni
Salvo che per assicurarne l'esercizio unitario siano conferite a Province Città metropolitane regioni e Stato
Se si pone questa questa norma in relazione in relazione alla modifica di cui all'articolo centoquattordici e soprattutto il centodiciassette noi abbiamo registriamo una concorrenza una legislazione concorrente tra stato e Regione su materie su materie fondamentali
Diritto praticamente la la la la istruzione sia pure definita in una certa maniera ed altri ed altri argomenti allora noi ci crediamo
Rispetto a questa normativa
Come
Si può de iure condendo vedere di dare risposte ad alcune preoccupazioni
Ecco la importanza signor ministro non prescindere da livelli di interlocuzione che vedano le Autonomie locali protagoniste
Ed è importante che il sistema delle Autonomie locali sia stato coinvolto in questi stati generali per poterci confrontare i colleghi ci auguriamo che sia all'inizio
Ora noi siamo competenti
Istruzione aggregazione fusione soppressione di scuole e ciò esiste
Una serie di competenze e di comuni e province
Supporto organizzativo Piano di utilizzazione di edifici attrezzature sospensione delle lezioni in casi gravi
A educazione degli adulti in integrazione tra orientamento scolastico e professionale questo punto mi riferisco anche a ciò che ha detto il ministro Marzano poco tempo poco tempo fa realizzazione delle pari opportunità di istruzione sostenga la coerenza tra continuità orizzontale e verticale fra i diversi gradi ordini di scuole interventi perequativi
Che sono estremamente importanti perché dobbiamo evitare che il moderno federalismo si traduca poi in atteggiamenti sostanzialmente punitivi delle regioni non al passo
Con dice definiamolo con i tempi per via per via delle risorse e di quant'altro
Ora se e i progetti di devono essere si devono concretizzare più opportuno guardare ai veicoli sui quali progetti devono viaggiare
Ora i veicoli
I Comuni si preoccupano di veicolare questi progetti
Quindi di incontrarsi confrontarsi per evitare che questi progetti come altre situazioni restino idee nobili ma soltanto idee questa è la raccomandazione noi vogliamo che anche questo aspetto decidiamo che anche questo aspetto sia sia oggetto di attenzione nei progetti che devono essere varati e devono dar luogo alla riforma grazie
Grazie presidente Elia all'era però grazie io ringrazio il ministro per l'invito che ci ha rivolto lo faccio a nome mio personale
Dell'associazione delle istituzioni che qui rappresento le Province
E poi perché rappresento delle istituzioni locali che sono anche il luogo della continuità della della vita di delle nostre comunità delle nostre piccole e grandi comunità voglio partire pure io da una riflessione se mi è consentito che con l'avere il carattere prepolitico
Cioè voglio dire che come istituzioni ma anche con i cittadini
Ve ne sono moltissimi che non possono condividere e non possono accettare la logica del punto e a capo
Io penso che questa sia una logica che può essere ispirata da pregiudizio
Che spesso non si fa carico dell'approfondimento e della distinzione
Che è quasi sempre può procurare irrigidimenti e fratture
Cioè voglio dire la scuola è stato ricordato dal ministro Marzano apparato di tale nella vita
Di una nazione per il progresso di un popolo e di una nazione e io dico e aggiungo lo è assai di più in una nazione come la nostra che e ancora attraversata da grandi differenze che sono di ordine sociale sono di ordine economico che sono differenze strutturali e di opportunità
E allora la scuola pubblica in una società così differenziata insieme alla salute affonda e misura L'Unità della nazione cioè possiamo dire che nella scuola
E nella sanità di ieri illa paradigma della diritto di cittadinanza
E allora proprio in Dio tu col signor ministro di questa considerazione prepolitica che con le Province d Italia come associazione dell'Unione delle Province d'Italia apprezziamo due aspetti
Della rapporto finale del gruppo ristretto di lavoro all'
Esame degli Stati generali
Il primo apprezzamento innanzitutto apprezziamo che questo gruppo di lavoro abbia ragionato della scuola in un'ottica di unitarietà organicità
Tenendo esclusivamente con pollo oggi dire che sono pedagogiche culturali sociali professionali
Senza porsi il problema se la competenza affare e dello Stato delle Regioni o di soggetti istituzionali misti
Il secondo apprezzamento
Che facciamo e che apprezziamo che il rapporto per sua stessa ammissione sia una conclusione indicativa non definitiva aperta quindi a contributi e suggerimenti da raccogliere in the molteplici sedici e allora l'Unione delle Province d'Italia ha il diritto e il dovere di analizzare questo lavoro il lavoro della commissione sotto due differenti profili il primo profilo anche noi abbiamo il dovere di farlo dal punto di vista tecnico cioè in rapporto alla loro coerenza Interna
Ed è evidente che sotto questo profilo il nostro giudizio di rappresentanti delle istituzioni e direi empirico e di puro buonsenso
E quindi da questo punto di vista ci convince il rilievo sociale pedagogico della scuola d'infanzia e il ruolo centrale che assume nel sistema educativo di istruzione e formazione
Condividiamo la valutazione anche oggi sono stati ribaditi che voi fate dei rischi connessi alla frammentazione della scuola di base Marilù conosciuta causa questa di insuccessi e di abbandoni e riteniamo che la sua organizzazione interna in quattro cicli biennali
Col terzo ciclo che dovrebbe operare la saldatura tra scuola elementare e media non risolva il problema in modo adeguato ma abbiamo ascoltato anche oggi professore Bertagna che questo rappresenta uno degli snodi sui quali bisogna ancora lavorare pensiamo però che non possono essere contingenze di ordine logistico organizzativo e neppure l'obiettivo apprezzabile di eliminare l'onda cosiddetto anomala a determinare scelte tanto impegnative e irreversibile
Vediamo con perplessità la riduzione dell'orario pro e l'eliminazione del tempo pieno nella scuola elementare ma prendiamo atto delle smentite che anche oggi sono state ribadite
Apprezziamo la previsione dell'obbligo scolastico della durata di dodici anni e sino al diciottesimo anno di età
Come anche l'attenzione ai percorsi di formazione professionale con la previsione di un livello di formazione universitaria ma è ancora una volta il tema e il tempo della formazione che non quadra la scelta a quattordici anni tra Canale dell'istruzione e canale della formazione e troppo precoce
E precoce rispetto all'effettiva capacità di scelta dei ragazzi ed è precoce rispetto all'esercizio di una responsabile azione di indirizzo della scuola
Il primo anno delle superiori perciò dovrebbe assicurare un alto livello di comunicazione tra i due canali ma anche questo è uno snodo che è stato qui rappresentato consentendo possibilità di scambio e può morendo esperienze reali di alternanza scuola lavoro preciso compito della scuola secondaria e formare alla riflessione critica è questa funzione richiede tempi di approfondimento nonno affrettati allora io mi chiedo e vi chiedo
La riduzione del tempo scuola dalle cinque mila ore
Del quinquennio alle tre mila e trecento ore del quadriennio consentirà ai licei
Di svolgerà la funzione formativa ed educativa che gli è propria non c'è in questa compressione di tempi scolastici il rischio che l'extra scuola
Le differenti condizioni familiari e culturali di partenza riducano le garanzie di opportunità per tutti sono questi interrogativi che sono anche domande di civiltà ma c'è un secondo profilo concludo un secondo profilo che ispira e indirizza il giudizio dell'Unione
Delle province d'Italia delle province in merito all'apporto finale in discussione la scuola lo abbiamo detto in un incontro informale che abbiamo tenuto con sorprese se segretario apre a quel professore Bertagna la scuola non è solo didattica ma è anche logistica organizzazione e tecnologia
E su questo fronte che impegnativo come una trincea ci sono le Province che forniscono istituti laboratori auditorium spazi collettivi ausili informatici tecnologie gli stessi piani di offerta formativa ai POF in molte parti d'Italia hanno potuto produrre vere opzioni formative solo grazie all'intervento finanziario delle provincia così come i temi dell'obbligo formativo dell'orientamento della formazione sono i luoghi tipici ma è stato qui ricordato della collaborazione in interistituzionale e dell'intesa tra istituzioni e società vengo chiamato a chiudere e lo faccio subito ma devo pure trovare il modo di fare una conclusione voglio dire
Che Totti dopo i tempi dei tecnici ci deve essere ci sia il tempo della società per una società per una scuola che deve far crescere tutti è stato ricordato concetto di democrazia una democrazia abita a tutti
E Boileau opportunità pareggiando per tutti i punti di partenza io non concludo con lo citazioni di altri voglio concludere con una metafora e la più alta metafora di questa idea di mo'di democrazia
E oggi racchiusa nella squadra di uno quartiere di una media città italiana che e al vertice della classifica nazionale e allora concludo perché per quale ragione
Chi ha meno opportunità come persona o come territorio non può aspirare se ne ha le potenzialità a raggiungere il vertice della classifica grazie
Bene professor Luciano Monica la visione
è emersa in questo giorno e mezzo il dibattito e che la scuola di qualità è la condizione necessaria per università di qualità vorrei chiedere al sei il suo intervento grazie
Desidero innanzitutto come ovvio ringraziare il ministro Moratti per aver invitato non tanto alla mia persona ma il sistema delle università italiane a questa assise qui rappresenta come presidente della Conferenza dei rettori i rettori dei settantotto atenei italiani statali e non le l'università costituisce nel nostro Paese e in tutta l'Europa un sistema autonomo un sistema di Autonomie
E ha una sua specificità la convivenza nell'università della didattica e della ricerca al più alto livello autonomia e specificità però non staccano l'università dal sistema dell'istruzione e della formazione del Paese dal bambino che entra il primo giorno in prima elementare al dottorando di ricerca che con la sua tesi di ricerca conclude il più alto livello di studi il sistema dell'istruzione e formazione non è unico ma deve rimanere unitario
Deve avere tutte le ramificazioni che richiede una società della conoscenza così complessa ma e pur sempre un sistema che va visto con occhio unitario e in questo senso in postero il mio intervento non tanto perché turista sia strettamente coinvolta nel problema ma perché lo è in quanto parte di un sistema formativo nazionale
Inoltre devo dire che siamo particolarmente coinvolti come università perché nella società che si profila che già attuale
La formazione non si restringe semplicemente alla parte iniziale della vita di una persona ma probabilmente e opportunamente continua e si ripete più volte lungo l'arco della vita
E in questo senso le università sono chiamate ad uno sforzo particolare in collegamento col sistema della formazione e dell'istruzione
In questa
In questa situazione con queste caratteristiche della università noi siamo stati disponibili a collaborare sia pure ancora in fase iniziale con i colleghi del gruppo Bertagna che qui voglio ringraziare perché il documento che hanno scritto un documento alto
è un documento di esperti del settore naturalmente a quel livello di concretezza non basso ma nemmeno esaustivo che deve avere un gruppo di studiosi miei colleghi studiosi non non sono chiamati a decidere del futuro dei sita nel Paese sono chiamati a dare il loro contributo lo hanno dato in modo estremamente positivo
Ecco detto questo
E rinunciando
A qualcosa che io voglio segnalare sarà sempre
Sulla strada di chi si occupa di riforma della scuola c'è desiderio di parlare con le proprie esperienze personali sono professore di matematica sono un po'pali una bambina di quarta elementare
Sono un ex studente di liceo classico di un ottimo ci o classico siciliano rinunciando a questo aspetto pure importante pur così coinvolgente
Le analisi della scuola
Parlerò di tre soli punti della pur complesso rapporto Bertagna che pure mi sembrano
Particolarmente importanti
Il primo
Il rapporto oggi è tornato più volte sta tra formazione professionale e formazione disciplinare o culturale e disciplinare
E io non vorrei che qui si abbia l'impressione che tutto cominci oggi
Il questo legame questo legame
E questa integrazione tra formazione professionale e formazione cultura disciplinare ha una lunga storia allunga analisi alle spalle
Vi sono diversi modelli anche in Europa che rispondono alle domande di questa problematica io voglio solo ricordare che la riforma universitaria che stiamo attuando e con successo a giudicare dalle iscrizioni ed altri dati
Che si registrano nel nell'opinione pubblica
Quella riforma è nata dal tentativo finalmente io dico
Di adeguare l'università alla domanda che veniva dalla dei giovani e dalla Società e una domanda che veniva era un maggior tasso di professionalizzazione degli studi universitari
Il legame molto raffinato io dico sempre che la cultura da durevole sa alla professionalità e la professionalità da spendibilità alla cultura io non credo che possa esistere una formazione solo culturale
Così come per però non credo che possa esistere una formazione solo professionale con rischi ovviamente ai diversi livelli
Bene la soluzione che la nostra riforma l'Italia in atto ripeto e con successo ha trovato dopo un lungo periodo di sperimentazione in collaborazione con gli imprenditori con i sindacati con le regioni con le Camere di commercio
Prevede appunto che le ho recita un Tolomeo offrano ai nostri studenti e studentesse corsi di laurea e poi gli altri costi resi tali con differenti miscele
Cocktail di formazione professionale e culturale in risposta alle domande che vengono dai ragazzi e la dà la ragazze e dalla Società
Ben venga peraltro nessun disegno di monopolio da parte delle unicità ben venga l'iniziativa delle regioni a cui peraltro siamo legatissimi perché lavoriamo insieme da molti anni o di altre strutture locali di provvedere ad un'istruzione terziaria superiore ben venga nessun problema non c'è nessun monopolio da parte nostra però c'è la richiesta di nessun confinamento non siamo confinati ad una visione di università che talora ritengo un po'antiquata
Non c'è una vocazione
Come dire unica e definitiva delle cita recita a la vocazione di far convivere didattica e ricerca a questa non rinunceremo mai ma in questa hobby e di questa missione generale storica diciamo dobbiamo essere messi messi in grado di rispondere con molta flessibilità alle domande che vengono ripeto dai ragazzi e dalla società quindi su questo punto chiederei al ministro Moratti chiederei a chi se n'è occupato di aprire un ulteriore riflessione tra l'altro vorrei segnalare quanto è importante per la crescita e il rispetto reciproco tra le persone che nella stessa istituzione formativa convivano studenti
Che in parte sono destinati a dedicarsi a professione di carattere culturale ai più alti livelli della cultura e in parte sono destinati
A partecipare da laureati Allie agli aspetti più professionali della vita di un Paese la convivenza tra queste diverse esperienze conoscitive professionali mi sembra una cosa molto molto importante
Secondo punto il lo snodo come lo chiama
Il collega Bertagna lo snodo tra scuola secondaria superiore e un'installazione esso all'università beh qui io voglio essere estremamente chiaro
Le i rettori italiani hanno salutato con molto favore
L'obbligo formativo diciott'anni e i dodici anni di formazione scolastica assolutamente riteniamo che sia un intervento in linea
Con l'obiettivo di portare i nostri ragazzi le nostre ragazze prima nel mercato del lavoro stesso obiettivo che abbiamo anche noi tentato e stiamo raggiungendo
Spero che dirige nei prossimi anni come università
Detto questo
In tutte le università io dico del mondo il compito di selezionare e di Ria lineare le la formazione iniziale degli studenti è un compito precipuo delle università
Perché fa parte del dei nostri interessi delle nostre vocazioni più specifiche
Questo non vuol dire che siamo chiusi al rapporto che alla collaborazione con le scuole superiori anzi la auspichiamo e non oggi
Il nel marzo novantasei in un documento pubblicato ufficialmente la Conferenza dei rettori novantasei cinque anni quasi sei anni fa auspicavamo che questo riallineamento avvenisse nelle università e con il contributo professionale
Dell'alta professionalità dei docenti sterminò i docenti di scuola media superiore
La strada che noi intravediamo e esattamente
Questa atto accoppiata ad altri interventi di tipo diverso nelle scuole che sono certamente la diffusione dell'orientamento e perché inno
Dei corsi di Preah allineamento vocazionale per gli studenti che abbiano già scelto il campo disciplinare in cui vorranno andare all'università durante il corso della scuola media superiore
Ovviamente e il nostro impegno e nostro obbligo verificare per tutte le matricole il livello di conoscenze e abilità posseduto e in base a queste stabilire chi a negoziati di allinearsi e chi invece e già preparato abbastanza per affrontare finalmente a diciott'anni e non a diciannove o più gli studi universitari
Terzo e ultimo punto
Che ci vede particolarmente coinvolti la qualità di una scuola si misura
Da due qualità fondamentali la qualità degli insegnanti in Italia e alta ma può migliorare la qualità delle infrastrutture in Italia ahimè bassa e deve migliorare
La formazione degli insegnanti
Una e di e di storia recente del nostro Paese la formazione universitari intendo e di storia recente poco più di tre anni ovviamente come tutte le riforme
Ci sono esempi di ottimo funzionamento esempi di pessimo funzionamento io invito il ministro il ministero a esaminare con cura quello che è avvenuto salvando ciò che e avvenuto positivamente e cancellando ciò che Stato negativo ma un punto mi preme dire
Io ritengo che presso le università debbano essere presenti comunque si chiamino se non si entra nel tecnico
Strutture destinate alla formazione degli insegnanti che vedono di nuovo allori interno questa compresenza tra formazione professionale formazione disciplinare che è tipica della nuova università
Che ne fa il luogo di raccordo col sistema scolastico che ne fa il luogo di raccordo con la formazione permanente in servizio degli insegnanti che ne fa un'esperienza di crescita congiunta tra professori che essi tra futile pressori che sin da quel momento sì a abitano a lavorare con altri professori con altri insegnanti ho finito
Devo però concludere con un tema che
Da rettore quindi da dammi dal pubblico non posso nascondere non c'è riforma di nessun sistema pubblico e per pubblico intendo di interesse pubblico che non richieda Investimenti dello Stato
Per migliorare la qualità delle risorse umane e per migliorare quella delle infrastrutture
Sarà così il ministro Moratti lo sa ma sarà così anche per la scuola per la riforma della scuola io lo dico da rettore perché con i miei colleghi stiamo tentando di varare di fare
Realizzare gli obiettivi di una riforma l'Italia in presenza di incrementi
Non significativi delle risorse a disposizione nonostante che il ministro Moratti in modo esemplare in modo estremamente combattivo abbia difeso dei piccoli aumenti che sono stati credo ieri alla Camera approvati però se il Paese vuole una riforma della scuola se il Paese vuole che resta funzioni noi facciamo il nostro lavoro ma il governo il Parlamento facciano anche il loro ne va del futuro dei nostri giovani nel futuro dunque alla fine dalla nostra patria grazie
Grazie bene
Adesso così abbiamo concluso il nostro ribatte la mattinata ringrazio i nostri ospiti chiedo se gentilmente si accomodano in sala così possiamo poi svolgeremo lustri l'ultimo momento dei dei lavori con l'intervento del ministro Moratti del presidente Berlusconi approfitto di questo
Cambio di scena per ricollegarmi momento con la nostra dazione per gli ultimi dati
Ecco cosa cosa avete
Non non di sentiamo nomi sentiamo
Non c'è che dalla regia di stabilirà ecco Giovanni sente sente incomodi perché abbiamo ci fosse allora se cambiate ne troviamo
Senza spaccare per
Allora stiamo chiedendo in questo istante il forum sono arrivate avevamo detto che lo avremmo fatto a mezzogiorno abbiamo atteso fino adesso lo facciamo ora sono arrivati mille centoventicinque messaggi
Forse anche il giovane nella delicata che riguarda barese artigianale benissimo
Paolo io avevo dato un dato diciamo parziale prima dicendo che aveva avuto una grossa attenzione da parte delle scuole del Sud in corrispondenza alle frequenze di contatti attraverso iniziative alta dato che arriva adesso in questo momento ci dice che molte scuole anzi sensibili scuole del Nord hanno chiamato non sono anche i dubbi stiamo collegate con con l'evento e visivo e quindi insomma così possiamo dire che c'è un grosso un grosso dispiegamento di presenze ricettività scudo quindi sette mila con italiane anzi alcune scuole hanno fatto da insomma trattano racconto anche altre scuole che non potevano abbonamento la parabola seguire i lavori indiretta quindi diciamo c'è stata anche una grossa collaborazione sul territorio tra istituti scolastici dotati di parabola gli altri invece che non avevano invece il dato rilevante si riferisce a quanti hanno seguito diciamo le immagini del della discussione degli stati generali dell'istruzione
Tramite video streaming sul sito Rai Educational si parla di dieci mila utenti che hanno seguito il lavoriamo meno almeno venti minuti con una media di quattrocento utenze contemporanee lungo l'intera giornata vedo davvero è un dato molto rilevante insomma che sia che si affianca a quello che citavo del specifico ascolto nelle scuole io mi alzo e vado perché volevamo accordarsi poco possiamo se una voce un minuto si di un ospite che c'ha capito che l'aggregazione che avete
Ha avuto sul palco fino a fino ad ora sarebbe persona è venuto a trovarci Giorgio chiostro che si è occupato della nel settore dell'istruzione
Primaria noi l'abbiamo seguita da qui abbiamo anche un po'amministrato la comunicazione che arrivare rapidamente ad attraverso il suono allora questo il chiostro che tipo di valutazione si sentì di farle sono intervenuti anche i ministri che abbiamo sentiti piante veri stimoli che anche lei indicazioni ha potuto attingere
Mi sembra che camminiamo che andiamo avanti questo è molto importante ne abbiamo fatto un lavoro come dire di messa a punto tecnico scientifica adesso questo documento viene consegnato nelle mani dei ministri ben dei responsabili politici ma l'impressione è piovuto oggi dall'intervento dei vari ministri nonché da intervento di ieri del ministro Moratti mi sembra che la cosa Camilleri Venezia vuoti informando bene Giovanni buona causa ascoltare i dati da Tiziano
Su riepilogativi degli accessi internet all'auto sanguinario vediamo se riesco a raggiungere Tiziano Treu dibattito allora vivere quant'è la la conta finale
Vai
Allora
Come abbiamo detto il forno è stato chiuso in ogni caso continuano a esserci numerosi accessi al sito arrivano anche venir meno alla redazione ecco Celegorm vincere col medagliere ad oggi quante ne avete contagiare gli accessi ieri ad oggi questa mattina alle nove e trenta erano circa centotrenta mila reso ricostruire centotrentuno mila seicentoventicinque in questo momento ne abbiamo già all'attivo settanta mila come vi dicevo sicuramente oggi la propria opinione
Benissimo è sempre un questa presenza forte del sud delle isole si conferma sì esatto cioè con una forte presenza dal Sud e dalle isole la percentuale di questa mattina da del quarantasei per cento degli accessi
Dal Sud e dalle Isole viene confermato benissimo Giovanni stavi dicendo che ho tolto la parola ma finito no no no ma semplicemente che aggiunge qualche questo fatto in interessante prodotto latitanti di chi ha seguito in video streaming a ripeto chi deve una un elemento di multimedialità insorgono gli oggi qui abbiamo unito il canale satellitare video streaming l'intervento ha preso il forum chiedo abbiamo dato l'esempio di come si possa lavorative chiedete benissimo grazie grazie buona grazie buon lavoro a voi chiedo adesso al ministro Moratti di svolge nel suo intervento conclusivo ministro
Signor Presidente Consiglio
Studenti docenti famiglie
Tutte le persone che sono non sono qui ma che sono collegate questa non è la sede degli stati generali la Seat degli stati generali e nel Paese
è in tutte quelle scuole che sono collegate con questa che è solo uno dei punti di questi Stati generali
Ecco sta per concludersi è un passaggio importante di quello che noi abbiamo chiamato la prima fase questa prima fase è stato una fase di ascolto abbiamo in questi mesi raccolto le esigenze del mondo della scuola abbiamo raccolto le osservazioni abbiamo raccolto le proposte
Le proposte per rinnovare una scuola una scuola che deve essere in grado di avere livelli di qualità adeguati al ruolo che il nostro Paese viene svolge bene la scena sulla scena internazionale
L'intera famiglia della scuola si è messa in moto si è attivata a ascoltato Manca ha partecipato a questo dibattito
E anche ieri abbiamo raccolto suggerimenti opposte con questi collegamenti che abbiamo fatto con oltre con sette mila scuole e via satellite via internet abbiamo raccolto come avete sentito migliaia di proposte terrà questa nuova scuola che stiamo costruendo
Le grandi riforme del passato sono tutte state riforme che sono partite dall'alto sono partite con un'idea di scuola che partita dalla politica che è partita da un progetto ideale di scuola
Noi abbiamo seguito un metodo diverso abbiamo messo in moto una riforma che è partita dal basso una riforma crediamo veramente democratica e non di una democrazia virtuale di una democrazia vera
Punto
A
Anche queste democrazie anch'
Ma
Punto
L'ho detto ieri lo ridico oggi non siamo preoccupati delle critiche le critiche ci aiutano a migliorare e anche questa è democrazia
Abbiamo detto
Punto e a capo
Punto per sottolineare quanto di positivo è stato fatto nel passato accanto per sottolineare la necessità di rinnovamento nel dibattito di questi giorni è emersa chiaramente la necessità di una riforma quindi si è consolidato quello che nei mesi precedenti avevamo già verificato
Una riforma che sia al servizio della persona della persona umana e dei suoi valori dei valori universale dei valori di libertà dei valori di democrazia dei valori di responsabilità di responsabilità individuale e di responsabilità collettiva di rispetto di rispetto per gli altri su questi valori fonderemo la nostra riforma
Io credo che davvero abbiamo messo al centro la persona
E ci siamo impegnati a a a dare una grande trasparenza questo progetto di riforma a dire quelle cose con estrema chiarezza
Anche per avere confronti senza timore dei dissensi perché ognuno potesse esprimersi liberamente perché potesse dare il proprio assenso o il proprio dissenso perché potesse portare un proprio contributo
Ora dobbiamo mettere a sistema questi suggerimenti
Vogliamo tenere ancora aperto il confronto
Tutti e dico tutti coloro che vorranno dare ulteriori contributi rispetto a quelli che sono già stati dati possono farlo sono chiamati a farlo
Tutti docenti famiglie studenti associazioni sindacati Enti gruppi tutti nelle prossime settimane dopo aver raccolto questi contributi
Attiveremo un progetto strutturato un progetto di riforma che avrà poi tutti i passaggi istituzionali necessari
Con il prossimo anno scolastico intendiamo pur gradualmente partire con la nuova riforma
La base di partenza sarà quella del professor Bertagna e del suo gruppo che qui ringrazio professor Colasanto professor Chiossone professor porta detta Bottani
Il professor Bertagna candele il professor Monti USA
Accoglieremo tutti i suggerimenti ulteriori che ci perverranno
E e saremo tutti i passaggi istituzionali importanti per poter portare in Parlamento una riforma che sia il più possibile condivisa
L'architettura che realizzeremo dovrà essere fattibile è stato qui ricordato e contemplare il principio della sussidiarietà della sussidiarietà orizzontale perché tutta la società possa partecipare a questa nuova scuola la sussidiarietà verticale
Perché la nuova scuola deve essere concepita secondo un asse che dallo Stato dalle regioni alle Province ai comuni
La riforma si fonderà su cinque pilastri cinque pilastri di cui ho parlato ieri una scuola per la persona e per la società una scuola europea nazionale e locale
Una scuola per il territorio una scuola per il lavoro una scuola per il capitale umano
Nella realizzazione della riforma andremo avanti tutti insieme perché la scuola è un bene di tutti e a migliorare la qualità della scuola credo non possa sottrarsi nessuno
Tutti credo dobbiamo sentire la responsabilità di costruire un sistema educativo e formativo capace di offrire ai giovani
Le medesime opportunità di crescita personale e culturale offerte ai giovani degli altri paesi
Sono emerse in questi mesi in questi giorni spunti interessanti che ci aiuteranno a mettere ancora meglio appunto il progetto di riforma il primo punto la fattibilità della riforma
Ci è stato detto si atteneva listi senza perdere di vista gli ideali Nassi atterri all'istinto
E state attenti alle condizioni ambientali io voglio ricordare un punto importante l'impegno del governo in primo luogo del nostro presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a investire nella scuola
Dal due mila e tre al due mila e sette diciannove mila miliardi è un impegno
è un impegno importante credo mai assunto dal nessun Governo precedente di investire così tanto nella scuola in un periodo così breve
Vogliamo migliorare la qualità complessiva questo infine degli investimenti e la qualità e lì ed elevare a dignità la formazione professionale l'altro impegno è quello di raccordarsi
Con le politiche del lavoro con le politiche dell'innovazione con le politiche regionali con le politiche industriali per creare quell'ambiente sociale che renderà fattibile la riforma secondo punto la misurabile la misurabilità dei risultati nessuna riforma è stato detto
Renza i principi i metodi gli obiettivi
Terzo punto la criticità del fattore umano la valorizzazione del corpo docente è stata messa ed è al centro del nostro progetto di riforma siamo convinti che è un buon insegnare tutte un insegnante che è capace è un insegnante che capaci di ascoltare capace di relazionarsi ragazzi capace di comunicare che ha competenze nella nelle discipline e che insegna per questo intendiamo valorizzare ulteriormente il corpo docente perché la qualità della scuola passa dalla qualità dei suoi docenti sussidiarietà
Sussidiarietà e federalisti
No questa riforma sarà una riforma diversa dalle altre riforme sarà frutto di un'intensa collaborazione tra Stato e regioni lo Stato assolverà compiti di programmazione alla definizione degli standard qualitativi dei livelli di apprendimento di accreditamento delle offerte di supporto alle condizioni disagiate
Le Regioni le Province e i Comuni assolveranno al compito importante di organizzare i servizi di gestire le risorse sul territorio e il territorio avrà un una funzione importante avrà il compito di rendere la scuola aderente alle specifiche esigenze di sviluppo sociale ed economico
Raccolgo faccio mie queste proposte questi suggerimenti che ci sono pervenuti vorrei concludere con un accenno al metodo io credo che debba essere visto con un bilancio positivo quello del metodo che abbiamo usato e San il metodo dell'ascolto è stato il metodo del dialogo profondo
Non tradiremmo questo metodo ma la partecipazione è stata in aria in questi mesi in questi giorni a questo processo di rinnovamento ci dice che la maggioranza della scuola vuole cambiare e che siamo sulla strada giusta
Conclusione
Vorrei rivolgermi ai protagonisti della scuola a voi docenti voglio dire non abbiate paura Balo inizieremo il vostro ruolo valorizzeremo la vostra funzione valorizzeremo le nostre qualità perché le nostre capacità fanno la qualità della scuola a voi ragazzi non abbiate paura faremo una riforma che innalzerà la qualità della scuola
Che a risultati positivi che darà più possibilità di successo a tutti
E a voi genitori rafforzeremo il patto tra scuola e famiglia perché le due agenzie educative Hince Siena possano garantire un futuro migliore a tutti i nostri ragazzi grazie a tutti
Sul palco fra
Grazie a tutti
E molti complimenti
Per
Il dialogo aperto libero
Una riforma
Assolutamente indispensabile
E che sia indispensabile la riforma della scuola lo provano anche questi accadimenti
Perché soltanto facendo
Nascere la capacità critica di ciascuno ed educando tutti alla democrazia e alla libertà si potrà era un paese civile dove il dissenso della protesta si esprima attraverso forme non solo civili qui e di istituzionali ma anche producenti perché queste grida i scomposte non portano a null'altro
Che a un rafforzamento della nostra volontà di cambiamento
Consegno
Un discorso
Su cui mi sono adoperato concentrato impegnato sino a stamattina alle quattro e mezza alla nostra letizia e
Sarò grato se sarà inserito negli atti che mi impegno a reggere
Previa sottolineatura delle parti che si dovranno veramente leggere e sono davvero ansioso di conoscere le relazioni che mi sono state raccontate e che so di alto altissimo livello
Data l'ora e data la mo'
Musica io penso
Che possiamo concludere qui
Questo vuol Trovo incontro
Dicendo si è allora questo vostro scontro
Oppure
Con una affermazione molto precisa i
Ministro Moratti e sostenuto dall'intero governo ed è in particolare sostenuto con
Passione dal Presidente del Consiglio
Il Presidente del Consiglio
Non va più a scuola ma studia tutte le sere tutta le notte tutti i giorni perché è chiamato a dare esami multipli sono reduce dalla
Parlato davanti al Consiglio nazionale per l'economia e per il lavoro di tutti i problemi relativi all'economia e al lavoro ho sottolineato tutte le esigenze di Ca'via mento del nostro Paese ma a nessuno sfugge
Che oggi un paese oggi più di prima vale non per le materie
Prime che ha nelle sue viscere nelle viscere della sua terra
Ma vale per quello che si chiama il suo capitale umano che altro non è che il numero di cittadini mi di quel Paese che lavorano
E del livello a cui riescono ad esprimersi nella loro professione
Il loro lavoro
E noi siamo molto indietro purtroppo rispetto agli altri perché da noi meno di quattro città di italiani sono impegnati lavorativamente in Europa sono più di cinque negli Stati Uniti addirittura più di sei cittadini su dieci quanto all'idea Hello letizia ed altri avevano ricordato che le recenti indagini della OCSE che ci fanno maglia nera in molte situazioni per il tasso di abbandono per il numero di eccellenza
Sul numero totale degli studenti
La mediocre preparazione in materie fondamentali di una gran massa di studenti il che significa ancora una volta e siamo costretti a cambiare e quindi qual è la scuola vi chiedo scusa ma la vecchiaia non mi dà una potenza visiva
Che mi può consentire di leggere quello che voi state inalberato quindi apprezzo la ginnastica ma è uno sforzo inutile
Qual è la scuola che
I genitori il padre il nonno
A in
Mente per i suoi figli per i suoi nipotini per tutti i nipotini e fili d'Italia
La scuola che letizia con una bella espressione ha detto la scuola che sogno la scuola che ho nel cuore qual è la scuola che abbia
Amo nel cuore e credo che ce l'abbiamo tutti sì siete qui convenuti compassione per confrontare le vostre idee
è una scuola che Formigoni una scuola che faccio uscire da sé dei cittadini
Che abbiano
Un forte senso critico
Una forte capacità imprenditoriale soprattutto verso se stessi che sappiano cioè coltivare le proprie capacità il proprio talento che sappiano amministrare implementare le proprie conoscenze una scuola cioè che formi dei cittadini capaci di affermarsi di darsi un futuro di realizzarsi nel mondo del lavoro ma non soltanto del mo'do del lavoro del nostro Paese ma del mondo del lavoro in Europa in ogni altro possibile paese soltanto così la scuola sarà certa
Di avere adempiuto ad un suo obbligo
E quindi noi
Credo che dobbiamo
Sapere immaginare
E mettere insieme tutti i suggerimenti che stiamo raccogliendo per dare vita ad un
Progetto che sappia inserire sulla nostra tradizione classica ed umanistica irrinunciabile assolutamente informativa quel bagaglio di nuove conoscenze anche tecnologiche e linguistiche ormai necessario
Per essere operatori nel mondo difficile in continua evoluzione in continui cambiamento nel mo'
Ando delle imprese e del lavoro e quindi io l'ho detto tante volte dovremmo concepire la scuola su un ciclo che posso magari anche essere diverso per gli uni e per gli altri perché c'è chi apprende più in fretta e meglio e c'è chi invece ci mette più tempo quello che lo dovremmo arrivare a fare il e far sì che ogni ragazzo che esce dalla scuola dovrebbe essere in grado
Di realizzare se stesso e quindi dovrebbe saper parlare certamente una lingua che ormai e la lingua internazionale parlava bene io non posso presentarmi sulle scene internazionali facendo discorsi in inglese faccio conferenze in francese ma io non ho avuto nella mia istruzione e sapete bene che una lingua la si possiede quando la si studia
Con la mente aperta la mente dei giovani quindi o quell'inglese sufficiente per le relazioni interpersonali
Ma non oso andare a fare un discorso come invece sarebbe opportuno che io facessi quando partecipo ai convegni alle riunioni internazionali non ce l'ho è una manchevolezza della mia formazione professionale come mente dal anche di molti di coloro che hanno la nostra età quindi questo noi lo sentiamo io lo sento in particolare come una carenza e quindi vorrei che la scuola italiana a cui noi stiamo lavora hanno
Licenziasse dei ragazzi che possono essere veramente cittadini del
Pongo parlando l'inglese in una maniera assolutamente sicura e poi questi cittadini dovrebbero sapere questi ragazzi dovrebbero sapere navi
Gare su internet praticare il computer in maniera assolutamente facile
Credo che questo sia imprescindibile come dunque anche per quanto riguarda la rivoluzione che stiamo
Operando nella pubblica amministrazione e noi ci siamo dati un traguardo di alfabetizzazione dei nostri concittadini mi per cui speriamo di arrivare con più del cinquanta per cento di cittadini nel due mila e cinque capaci di interagire con la pubblica amministrazione e con tutte le istituzioni della pubblica amministrazione a cui potranno chiedere
E ricevere stando a casa stando nel proprio ufficio un gran numero di servizi rispetto ai servizi che la pubblica amministrazione fornisce ora al cittadino costretto arco a a ad andare né agli sportelli pubblici a fare fino a far code eccetera eccetera quindi credo che la conoscenza di queste nuove tecnologie sia altrettanto importante e poi c'è la conoscenza del mondo della
Moro di quelle regole fondamentali che presiedono anche la ricerca di un posto di lavoro al lo stare in un'impresa a lavorare
Nel gruppo a
Concepire le esigenze di una scala gerarchica dentro un'azienda
E credo che tutto questo debba essere un patrimonio arricchente di ogni nostro giovane cittadino
Vogliamo davvero a vere in ogni ragazzo che esce dalla scuola qualcuno che possano affermarsi senza preoccupazioni nel mondo del lavoro continua are a implementare la sua formazione negli anni perché così è più facile anche cambiare posto quell'posto fisso che una volta si insegnava e che naturalmente io capisco che anche nella mentalità di chi insegna perché chi ha scelto questa missione
Una delle più nobili delle più elevate di dare il suo sapere agli altri e naturalmente ha scelto un posto
Valente ecco io credo che anche qui ci debba essere un'apertura un'apertura per esempio nello considerare lui che
Ad una cosa sacra nel non considerare il posto fisso un'esigenza imprescindibile nelle dare ai ragazzi in una visione diversa dell'intera
Presa dell'impresa anche della stessa figura dell'imprenditore e io lo dico perché ho letto alcuni libri che oggi sono libri di testo e che francamente
Sono in contrasto con questo che dovrebbe essere invece il futuro di tutti i nostri ragazzi e di ragazzi che
Escono dalle nostre scuole
E quindi io credo che noi dobbiamo andare verso una scuola che formi questo tipo di e personalità e dobbiamo farlo come qualcosa a cui non ci possiamo sottrarre come fare ad aver la scuola così capace oggi la scuola italiana è lontanissima da questo risultato bene dobbiamo intervenire in tutte le direzioni dobbiamo intervenire sulle strutture tecniche
C'era presidente delle Province italiane le Province hanno gravi responsabilità perché diciamolo chiaro visitando molte delle nostre scuole non
Sì si può fare a meno di vergognarsi e credo che quindi quello di dare degli anni enti conformi alle esigenze che noi sentiamo nostre
Di sicurezza di qualità dell'ambiente queste siano esigenze assolutamente indispensabili e poi
Via via cioè tutto il resto non sto a ripetere quello che
Il ministro Moratti ha già detto ampiamente e molto bene ma credo che ci debbano essere le tecnologie necessarie e diffuse credo che la scuola debba essere aperta a considerare la possibilità di dare più attenzione più ore più servizi e chi più ne ha bisogno credo che ci debba essere competizione tra la scuola pubblica e la scuola privata perché soltanto la compie
Dizione Emilio ora la qualità sia degli insegnanti che delle materie insegnate del della la qualità dell'insediamento la competizione e ciò che
E ci dà tutto senza competizione non si riesce ad attingere una vera qualità nella scienza e la competizione che fa sì che uomini sì mettano a ricercare
Formule nuove per rare la salute di tutti ma nella stessa
Vita politica la democrazia è il frutto dalla competizione tra chi propone diversi programmi politici e questo vale in tutti i settori e quindi anche nella scuola la competizione dà luogo
Lo ha insegnanti più capaci di preparati la competizione tra scuole che si possono sottrarsi gli insegnanti migliori per offrire migliori percorsi formative di migliore qualità agli studi
Enti è qualche cosa che non può che far bene agli insegnanti alla scuola agli studenti e certo le scuole private non
Debbono essere come sono oggi scuole aperte soltanto a chi più fortunato a chi è ricco dobbiamo intervenire perché soprattutto con la scuola diamo a chi è meno fortunato la possibilità forse definiti Ivan di mettere a frutto i propri talenti e di avere parità di possibilità con chi invece è più fortunata quindi credo che
E questa sia la ricetta e non la scuola di classe che la sinistra ci accusa di voler fare esattamente esattamente il contrario
Ecco su tutti questi temi il ministro si è e intrattenuto ho avuto modo di leggere il suo primo intervento lo molto apprezzato mi ci sono ritrovato completamente quindi leggerò anche gli altri interventi e sarò al fianco del ministro Moratti delle sotto se Valentina Aprea sottosegretario Siliquini del professor Guido Possa e di tutti coloro che formano questa bella squadra piena di passione affinché è davvero noi si possa guardare al l'anno scolastico non quelli in corso ma quello successivo come l'inizio di una scuola che cambia
Di una scuola che sia dei eguale esigenze del mondo do alle grandi rivoluzioni che il mondo conosciuta una rivoluzione informatica e poi la rivoluzione digitale e poi la globalizzazione e poi la concorrenza con tutti gli altri sistemi informativi e quindi con i sistemi Paese di tutti i Paesi europee ecco io credo che questa esigenza sia imprescindibile che il governo ha chiaro che alle tante altre riforme a cui stiamo lavorando alla riforma delle pensioni la riforma del lavoro la riforma della giustizia civile e penale la riforma delle fondazioni bancarie la riforma della pubblica amministrazione la riforma della sicurezza un Laura della Madonna dice la mia mamma
Io credo io che
E do che noi e siamo consapevoli della necessità di tutte queste riforme ma credo che tutti noi siamo altrettanto consapevoli del fatto che per il futuro del nostro Paese bisogna pensare i nostri giovani perché i giovani sono il nostro futuro
Lo sono il futuro della nazione e i giovani si formano con una scuola che sappia fare di questi giovani dei cittadini completi che possono affrontare senza paura
Il mondo che li attende ministro complimenti a tutti voi buon lavoro il Presidente del Consiglio è impegnato nel dare la collaborazione maggiore possibile
Al vostro straordinario progetto