"Verso il federalismo. Come?" - organizzato dalla Fondazione Liberal e dall'Irer (Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia) (presso il Circolo della Stampa, corso Venezia 16)

Di essere venuti come rappresentante di libera la Milano il piacere di presentare questo seminario questo dibattito
Che parte dal saggio del presidente Formigoni sul federalismo
Una posizione quella di Formigoni
Che ben interpreta anche quei principi di quel liberismo sociale che la fondazione Liberal
Sostiene da sempre
La persona base dalla quale partire per organizzare quella sussidiarietà solidarietà efficaci per il miglior vivere convivere economico e morale suo e dalla sua famiglia
A Mila no stiamo cercando fondi la fondazione Liberal
Di organizzare dibattiti su questi argomenti
Ma soprattutto dar valore a quella liberismo sociale economico che fino ad oggi trova poco spazio
Nella reale la sua reale integrazione se non nelle dichiarazioni di qualsiasi parte dello schieramento politico
Quindi la fondazione Liberal nell'ambito delle sull'attività istituzionali lire istituto regionale della ricerca che la Lombardia
Hanno chiesto a destinato a tornato Sergio Romano e Carlo Secchi di discutere su quanto ha presentato il Presidente Formigoni sulla rivista libera lasciando poi che sia mi spesso fa chiudere questo dibattito
Quindi architetto può rinunziare
Concordato l'ordine alfabetico che sfavorevole fino ai primi anni alle elementari
E
Intanto vorrei ringraziare abbiamo preso
Accettato di introdurre questo nostro dibattito per il lavoro
Sta facendo per la costruzione del club dalla fondazione Liberal a Mila no
Presidente Formigoni per il saggio che ha scritto sulla nostra rivista
Il professor Romano il professor Secchi di essere qui con noi
Io vorrei
Partire esponendo una mia
Preoccupazione che personale ma non credo che sia soltanto mia
Io sono abbastanza spaventato credo appunto come tanti
Dello stato del dibattito politico e culturale di questo Paese che
è un rischio questo stato spesso è un rischio
Ho l'impressione che siamo più fuori dall'Europa
Quando diciamo ogni cosa che succede che siamo fuori dall'Europa
Cioè siamo fuori dalla logica del dibattito del discorso pubblico occidentale ed europeo
Quando invece di discutere serenamente
Anche polemicamente il merito delle questioni
Lanciamo intimidazioni contro gli avversari e minacce che impediscono il normale sviluppo normale dialettica ormai dialettica politica non è possibile qualsiasi cosa succede siamo fuori dall'Europa e comunque anche l'Europa si può discutere
Non è un reato discutere per tappe del processo di costruzione non è un reato che le singole classi dirigenti dei vari Paesi
Discutono anche con forza le tappe di un cammino che nessuno ha scritto perché work in progress
E la speranza è questo anche nel momento in cui ci facciamo anche promotori di dibattito culturale e politico una speranza che questo dibattito possa venire serenamente
Peraltro è così evidente la faziosità di certe posizioni
Se noi andiamo a rileggere dieci anni di dibattito sulla lega
Noi ci accorgiamo di di perle
Che se non fossero anche abbastanza serie tragiche sarebbero ridicole i giudizi
Ad altalena che sono stati dati sulla lega
Il fatto non credo di rivelare un segreto per nessuno che persino la più alta carica dello Stato ha intrattenuto rapporti politici con questo movimento
Legittimamente da un certo punto di vista non istituzionale ma politico per favorire percorsi politici diversi da quelli che nel novantaquattro per esempio erano stati decisi dall'elettorato
Il fatto che la lega abbia partecipato a governi di questo Paese viene tranquillamente dimenticato laddove bisogna agitare il fantasma dell'uscita dell'uscita dall'euro
Se a stare coi piedi per terra e discute serenamente io credo che questo sia il primo pregio del saggio che Roberto Formigoni ha voluto scrivere perfida
E vuole tentare qualche riflessione darete più di cornice
Che direttamente nel merito del saggio per il quale
Come per un libro ma consigliata la lettura perché
Direi anche da un certo punto di vista importante quando abbiamo immaginato la data di questo dibattito non pensiamo che il Presidente Galan ci fornisse ulteriori motivi di dirompenti attualità
Io vorrei quindi proporre qualche riflessione di cornice in in ordine a due concetti
Il federalismo il primo è questo il federalismo
Lungi dall'essere una minaccia per l'unità nazionale e a mio modo di vedere quasi oramai l'unica chance per ricostruire l'identità nazionale
Secondo concetto e vorrei esprimere e che l'Italia attraverso una scelta federalista coerente convinta e saggia
Potrebbe persino diventare se scegliesse questa via un laboratorio
Da Vanguardia di ciò che potrebbero diventare gli Stati Uniti d'Europa
E non invece l'espressione di un ritardo rispetto al resto dell'Occidente come attualmente la politica italiana
E definite Revista da quasi tutti i nostri partner europea
Il primo punto perché è una scienza
E che se non vogliamo stare nella propaganda politica pre elettorale che oramai dura alla fine all'incirca un anno
E beh noi dobbiamo riconoscere che a parte i gloriosi giorni della guerra d'indipendenza
A parte illusori miti del fascismo
E alcune pagine ora se volete tutte le pagine della Resistenza
Questo non è un Paese che si sia mai sentito una nazione nel senso effettivamente o che abbia capito o si sia raccolto intorno a un concetto chiaro e preciso e forte di identità nazionale
Ci siamo mai davvero riconosciuti i fratelli in in una terra una d'arme di lingua d'altare
Io non credo che si possa dire questi
Ma non solo per la questione più evidente eccetera differenza e poi ha segnato la nascita del nostro Stato unitario tra il nord e il sud ho tra cattolici e laici termini che sono in Italia
Per via di come è andata la nostra costruzione del nostro Stato unitario hanno acquisito elementi di identità politica
Probabilmente se si è onesti bisogna riconoscere che l'Italia forse come la Germania descritta dai che è stata una lezione solo nel concetto
C'è stato solo il concetto di nazione
Lo Stato è sempre stato visto un ente lontano da temere o da deridere seconda
Il rapporto di cittadinanza fondamentale
Parte dicevo quelle pagine
Eccezionale in senso letterale pieno prima ricordato è stato quello con il partito con i partiti soprattutto Dio mentre nel secondo dopoguerra non con lo Stato
L'etica pubblica come tutti sappiamo da noi si è rovesciata il diritto è diventato favore il dovere una sorta di opzionale il senso di responsabilità è diventato complicità cono clan fedeltà a una fazione
Prima di sentirci italiani ci siamo sentiti comunisti democristiani socialisti cattolici settentrionali e meridionali la nostra identità della nostra squadra la nostra appartenenza parziale è sempre stata più importante
Della comune appartenenza a una nazione ho una patria
Parola che ricordate è stata bandita per molti anni dal discorso culturale per il
Nel dopoguerra della Prima Repubblica e così via
Negata
Da un cattivo antifascismo
Negata da variopinte utopie internazionalista si faceva fatica a pronunciare la parola patria ho a cantare l'inno nazionale
L'azione eravamo punto solo anche al in alcune circostanze sportive
Conseguenza inutile ricordarla se non tutto si sommi capi che mentre le nostre case private perché ci riuscirà si arricchiva versi preziosi vano generazione dopo generazione grazie al lavoro le case pubbliche o le cose pubbliche degradava non nel non non in modo omogeneo e tutto il Paese però mediamente nell'incuria
Non bisogna neanche esagerare ci sono stati notevolissime eccezioni in Italia si è vissuto anche bene
Quel che a me preme dire
Ai paladini dell'unità nazionale contro l'ipotesi federaliste
E che queste distano tra Sarkozy oggi
Che non ci siamo mai sentiti veramente ripeto una nazione
In conseguenza di questa oggi c'è un grande pericolo di fronte alla nostra storia nazionale
Perché noi viviamo una profonda crisi istituzionale ormai da moltissimi anni
E almeno venticinque anni cioè la metà degli anni Settanta
Che non degli utopisti
Eversori le classi dirigenti di questo Paese hanno cominciato a sentire che qualcosa non andava e che l'apparato dello Stato necessitava di una grande riforma
Venticinque anni più del regime fascisti
In quanto il secco
Senza che ci sia stata alcuna riforma è la mia preoccupazione mio spavento quello che dicevo all'inizio che l'Italia che è un Paese in cui c'è stato da storicamente un grande vuoto di riformismo se sono capaci di discutere di far grandi chiacchiere
Non vi fa delle grandi riforme
E qui tutto serva a bloccare qualsiasi processo riformatore che venticinque anni
Non è uno scherzo qualsiasi corpo non curato per un periodo così lungo
Muore
Noi siamo in una profonda crisi istituzionale non abbiamo fatto nessuna riforma però solo discusso di riforme non l'abbiamo fatta neanche
E questo avviene proprio mentre fenomeni mondiali processi di globalizzazione scuotono le identità territoriale
Quindi noi viviamo una crisi istituzionale e dell'identità nazionale mentre c'è un processo che per giunta scuote anche gli Stati che identità nazionali oppone problemi anche agli Stati che hanno fortissime venti taxi
Vediamo aggrediti dall'alto e dal basso questa è la novità per l'epoca in cui viviamo mondo la globalizzazione che chiede il superamento delle autorità nazionali
O quote di sovranità spostamento di quote di sovranità verso autorità sovranazionali e dal basso perché viceversa l'affermazione della dimensione locale in questo quadro appare decisiva per un governo delle comunità
Quindi ha un doppio processo quello che ci troviamo dissero
Il potere delle capitali in altri termini sta diventando dalla parte poco dalla parte troppo dall'altra troppo poco
Troppo per le singole comunità
Locali o regionali troppo poco per l'Europa
E per il mondo
Questo richiede una trasformazione o pensiero politico di trasformazione di adeguamento non di rivoluzione di adeguamento delle istituzioni a questa a questa novità
E questo grande urto può rivelarsi traumatico soprattutto per l'Italia che è una nazione debole
E la cui identità nazionale non è appunto mai
è emersa
Con grande forza
Questo spiega il primo punto il primo concetto che i demoni scusa per il carattere sommario per andare oltre il tempo stabilito
Ho dato le mie affermazioni questo le le le le gli argomenti che a mio modo di vedere giustificano
Il fatto che occorre reagire a questo urto e che oggi solo un vero federalismo può permettersi
Paradossalmente proprio di salvare la nazione
E di trasformare l'handicap italiano in una sorta di occasione però bisogna saperla sfruttare
Con saggezza
Perché il federalismo può permetterci finalmente di farsi sentire nostri territorio servizi sociali e quant'altro avvicinando i cittadini al potere di contro la tradizione che rivuole lontani dallo Stato
Perché può incanalare i vecchi spiriti di clan di fazione di partito in una nuova cultura comunitaria cioè può determinare la circostanza che il cittadino senta l'appartenenza istituzionale
Alla sua regione più importante per appartenenza politica
A questo quello schieramento più importante non solo importante a che l'appartenenza politica
Una sua importanza viene dopo il senso di appartenere all'IST all'istituzione e di lavorare per tutti e non solo per la propria parte poi
E perché i i patti di sussidiarietà tra le varie ragioni e di solidarietà possono diventare riformando ovviamente anche le istituzioni centrali il germe di una nuova identità statale nazionale
In altri termini io non penso
Che possa essere lo Stato centrale a concedere tra virgolette il federalismo
Proprio per la particolare il modo in cui è andata avanti la storia d'Italia
Ma che saranno piuttosto le regioni federate a produrre la nuova statualità
Perlomeno questa è l'occasione
Se a vedere se come al solito in Italia andrà perduta o se qualcuno vorrà
Utilizzate
Questo processo può ricostruire un'identità nazionale
Naturalmente perché questo accada
Bisogna che sia un processo che sia guidato in modo saggio
In un sistema di relazione tra il potere centrale e i poteri locali
Che anche con la nomina diretta dei presidenti regionali hanno subito una spinta in avanti
Che non sia l'occasione invece per fare il solito baccano all'italiana cioè che ci sia un'occasione di riformismo
E viene messa in campo delle classi dirigenti no un'occasione di
Clamore propagandisti
E inutile queste quello che voglio dire difendere un'unità nazionale che non c'è io non so di cosa parli coloro che parlano di un'offesa all'unità nazionale di un rischio di perdere questa unità nazionale
Se il problema è quello di Kerry ridistribuito risistemare il potere cioè il problema della grande riforma c'è il potere di riscrivere
E andrebbero riscritti tutti insieme questi poteri per la verità anche quelli centrali ma né riforme né assemblea costituente né bicamerale hanno finora sono finora serviti alla bisogna
Va ricostruita sul serio queste entità statuale attraverso una moderna unità di diversità federate questo credo che sia il modello che può rispondere
A quel doppio movimento di cui parlavo dall'alto e dal basso
Per dare senso a una unità nazionale all'interno
Di diversità che viva attraverso le diversità
è un modello da riscrivere
E il saggio di Formigoni comincia
A dare alcune idee alcune possono essere discutibili altre meno ma il problema è questo problema è la delineazione di questo quadro di opportunità riformista
Son problemi con complesse in cui ci si riposa mettersi a tavolino discutere i limiti le competenze dove si ferma dove qual è il confine scusa su questioni economiche il livello della tassazione
So questo né molto complesse che richiederebbe una classe dirigente che ha avesse voglia di cogliere questa occasione di forme
Per questa via ecco il secondo punto il ritardo italiano se si coglie questa opportunità
Sottolineare il se oltre una maggior onere alla canzone italiana d'obbligo nella politica la politica di questo Paese perché tutto se
Potrà formarsi nello opportunità
Perché paradossalmente quello che succede spesso alle squadre più deboli quando devono cominciare un campionato da capo devono ricostruire ex novo qualcosa
Mentre la globalizzazione chiede a tutti di cambiare registro
è chiaro che noi proprio per questa debolezza possiamo costruire prima degli altri un modello di relazioni sociali istituzionali adeguate alla nuova politiche sociali scuola sanità
Ibridazione del mercato del lavoro
Siccome lo statalismo non regge più in tutta Europa perché il modello sociale europeo
Che non regge alla competizione internazionale non regge di fronte moderno soprattutto al modello americano ma rischia che che non regge di fronte al ai modelli di possibili futuri di paesi di Paesi emergenti
E allora l'Italia è chiaro che può andare presenta una destabilizzazione forse in maniera più veloce di quanto di quanto possa fare la Francia che invece più forte come nazione perché è una forza istituzionale maggiore ma per questa via se è vero che il futuro
è quello di cambiare il modello sociale europeo di rigidità in tanti ambiti delle politiche sociali è chiaro che ne potremmo fare
Potremmo diventa collaboratore più interessante per l'Europa di quanto possa per esempio un paese come la Francia
Qual è l'occasione in una parola
L'occasione è quello di far coincidere
La devolution con la destabilizzazione
Se noi cogliamo questa occasione
Di far coincidere questi due punti
Il primo necessario al Paese per ricostruire un consenso è un potere equilibrati
Il secondo necessario a tutti i Paesi per affrontare la sfida della globalizzazione se ne facciamo coincidere questi due appuntamenti possiamo trasformare il nostro handicap in un'occasione
Ripeto e concludo
Per questo con una classe dirigente degna di questo nome
La classe dirigente che torni a parlare di politica questo Paese non si discute più
Chi torni ad avere una cultura politica e il Litta capaci di rappresentare il popolo non
Solo per
Vezzi personali ovvero ambizioni personali o per una politica personale ma per una cultura politica che torni a rappresentare le grandi correnti del pensiero europeo
Che discuta che cos'è il federalismo se non lo so noi proponiamo Formigoni di fare un saggio Formigoni con molta convinzione entusiasmo lo fa ma qua quali sono le occasioni più questo Paese non sono più congressi di partito il non non ci sono
Se non raramente occasioni di centri di fondazioni che mettendo sul tappeto i punti della discussione effettivamente le forze politiche dov'è che si discute di federalismo anzi viene in mente che se fornitore d'accordo potremo realizzare il numero uno un convegno dalla Fondazione Liberal con Regione Lombardia sul federalismo chiamando da tutto il mondo
A fare un punto su le diverse esperienze le diverse storie e che cosa può essere invece il percorso il percorso italiano si è rotto il legame tra cultura e politica si era già rotto prima
Degli dei dei primi anni Novanta si era già rotto prima di Mani pulite dei referendum di quanta della lega e di quant'altro altrimenti questi fenomeni non ci sarebbero stati bisogna ricostruire un rapporto tra culture politiche altrimenti ripeto faremo sempre solo
Che anche qui ci vuole una classe dirigente preparata e non bisogna illudersi che bastino tre mesi o fondare una nuova sigla di partito per costruire ci vuole la pazienza e l'umiltà di un percorso lungo
Certo bisogna anche non perdere l'occasione immediata
Non abbiamo tempo da perdere ma bisogna anche per sapere sapere che ci vuole pazienza per ricostruire quella cultura politica che e no fra Agata come sul Titanic all'inizio degli anni novanta e non può e non è cosa che avviene che pochi giorni forse ci vuole il volgere di alcune generazioni perché questo Paese
Possa ricostruire questo rapporto tra culture politiche non tessuto che somiglia vagamente a quello normale di una democrazia occidentale con partiti che siano partitico con impostazioni di programmi e di leadership che siano che siano avvicinabili più che ritornino
Nell'alveo della normalità delle democrazie eccetera
Ecco io però volevo fare
Una testimonianza di fiducia
Tutto quello che non abbiamo davanti può esser letto come malattia
Tutto quel che noi abbiamo davanti può esser letto in chiave pessimista o anche come catastrofe in senso letterale
Come punto di rottura critico
Ma quello che abbiamo davanti può essere anche letto come chance
Di fronte al testo di Formigoni di fronte agli statuti che le varie regioni si accingono
Ad approvare
Ci sono due modi di reagire un è quello di gridare al lupo al lupo
Di scagliare anatemi
Di non discutere
Altra invece di pensare forse qui ci rischiamo di andar fuori dall'Europa l'altro modo di veder le cose
è quello di vederle come scienza
Come si può costruire su questi più opportunità viene data al Paese dalle posizioni dei governatori che in questi mesi sono state prese questo è la domanda
Di un Paese che vuole ricostruire se stessa non vuole invece di lagnarsi guerre intestino che anche Menenio Agrippa sedi voterebbe pelato questa è la vera domanda
C'è una chance dietro queste linee che confusamente
Stanno venendo avanti o dietro queste linee che in modo determinato
Sono riassunto nel saggio di Roberto di Roberto Formigoni
Altrimenti io ho l'impressione che non rischiamo di andare fuori dall'euro
Ma che tutti coloro ministro non ministri che lanciano anatemi invece di ragionare
Rischino di essere fuori dall'Italia
Che il vero pericolo che ne stiamo correndo nel fatto che l'audience fuori dall'Europa ma di andar fuori dall'Italia di non capire per esempio cosa il Nord
Qual è la questione che si è aperta all'inizio degli anni Novanta che cosa chiedono le regioni
Se non si ragiona su quello che è avvenuto in Italia sul percorso politico storico culturale di certe cose se ci si abbandona solo alla propaganda elettorale il rischio vero eccolo di andar fuori dall'Italia
Di andar fuori dall'euro
Se
Anch'io vorrei fare qualche considerazione preliminare in calce al saggio del presidente Formigoni vorrei fare qualche considerazione sul federalismo vorrei cominciare con l'osservare che il federalismo non è mai un l'ottimo e quasi sempre male minore nella storia non si sceglie il federalismo per ragioni ideali lo si sceglie generalmente perché è impossibile in quelle particolari circostanze percorrere una strada diversa questa è la lezione
Dei tre o quattro federalismi storici che hanno importanza il caso degli Stati Uniti è il caso della Svizzera degli Stati Uniti si crea uno stato federale perché la distanza perché li diverse consuetudini delle singole colonie non permettono nemmeno d'immaginare di concepire
Uno Stato unitario la Svizzera fa altrettanto nel mille ottocentoquarantotto modellando la propria Costituzione sulla costituzione americana perché è del tutto inimmaginabile uno Stato centrale fra cantoni di lingua di religione diversa in altre parole la scelta federale non è mai una scelta ideale
è sempre una scelta praticare pragmatica e attenzione perché quello che è accaduto dal momento in cui nacquero
Gli Stati Uniti dimostra che generalmente anche negli Stati federali processo a partire dalla creazione dello Stato federale è di senso opposto
Cioè non è vero che il potere vada dal centro verso la periferia è vero il contrario il potere va dalla periferia verso il centro gli Stati federali sono infinitamente più federali nel momento in cui nascono di quanto non lo siano a mano a mano che la storia dello stato federale si sviluppa tutto ciò che è accaduto negli Stati Uniti lo dimostrano la commissione federale delle comunicazioni la Commissione federale del commercio all'FBI la politica di Roosvelt durante il New deal
La stessa di segreti esce vale a dire l'abolizione delle regole che imponevano una sorta di apartheid fra studenti bianchi e studenti neri degli Stati del Sud
Dimostra che il percorso di uno Stato federale comporta generalmente un trasferimento di poteri dalla periferia verso il centro anche perché nella realtà storica di questi Stati federali
In realtà il centro è infinitamente più avanzato più liberale di quanto non sia la periferia o di quanto non siano alcune periferie alcuni cantoni svizzeri sono francamente reazionario
E alcuni Stati degli Stati Uniti sono stati francamente reazionari per un periodo piuttosto lungo
E dobbiamo per certi aspetti al governo federale vale a dire al governo centrale degli Stati Uniti se questi impulsi molto conservatori molto reazionari sono stati compensati dalla politica del governo centrale quindi dico questo perché credo che commetteremmo un errore
Se cominciassimo idealizzare il federalismo come una sorta di optimum un ideale assoluto il federalismo
Come categoria storica è una necessità non è quasi mai un ideale e dirò di più che esiste ancora il pericolo che in Europa le patrie regionali
Siano più conservatrici e qualche volta addirittura reazionarie di quanto non siano i governi centrali questo pericolo esiste non lo dico perché sta per sostenere che il federalismo non si deve fare
Lo dico perché è un pericolo e bisogna stare sempre attenti ai pericoli che cosa succederebbe se in Spagna il Paese Basco fosse governato dai nazionalisti baschi che cosa succede succederebbe in Lombardia in Veneto se la lega governasse questa lirica questa lega che nei confronti dell'Europa assunto delle posizioni tutto sommato complessivamente o distratte Outis attente e qualche volta anche abbastanza niente falli sarebbe la posizione della Lombardia del Veneto in materia di Europa e di immigrazione
Se al governo vi fossero alcuni rappresentanti della lirica
Quindi noi stiamo parlando di un federalismo da fare per ragioni pratiche le ragioni pratiche le ragioni che ci in costringono a mettere all'ordine del giorno programma federale oggi in Italia sono altre
Sono e questo vale per l'in sé per l'insieme europeo
Un generale declino degli Stati nazionali
Gli Stati nazionali sono creazioni storiche nascono in funzione di obiettivi storici nascono anche e soprattutto perché nel secolo scorso
L'industria nascente ha bisogno di mercati più larghi di quelli che non fossero i vecchi mercati regionali e municipali a questo punto lo Stato nazionale offre alle industrie una garanzia di crescita che nessuna struttura preesistente avrebbe garantito
E poi naturalmente lo Stato nazionale permette di nazionalizzare le masse poi in una situazione di conflittualità continua fra Stati europei garantisce sicurezza la sicurezza dei cittadini ha una fortissima componente politico-militare in altre parole
Tutte queste ragioni per cui gli Stati gli Stati nazionali sono nate non esistono più o quanto meno non esistono più allo stesso modo non è il mercato nazionale è un mercato insufficiente e pertanto non sufficiente quanto era nei mercati regionali e municipali tre nazionali l'abbiamo bisogno di un mercato molto più largo
Quindi non abbiamo più bisogno di un re non in senso stretto non in senso assoluto di avere lo Stato nazionale come referente per le nostre iniziative economiche
Non credo che lo Stato nazionale europeo abbia bisogno
Possa accreditarsi come garante della sicurezza contro un nemico esterno faccio molta fatica a vedere nemici esterni all'interno del dell'Europa centro occidentale ormai due guerre europee hanno messo fine a quel fenomeno e per quello che concerne l'Italia il federalismo e il risultato di una di un clamoroso fallimento
è fallita la politica meridionale dello Stato nazionale
C'ha un bel dire siamo tutti di spiacenti di dirlo siccome c'abbiamo provato per centocinquanta anni non ci siamo riusciti era evidente che prima o dopo
Qualche cosa accadesse anche all'interno dello Stato italiano la questione meridionale è stata all'ordine del giorno dal momento stesso in cui Garibaldi sbarcò in Sicilia
Da allora non è mai stata risolta è sempre stata affrontata con mezzi diversi e il fatto che la soluzione del problema non sia intervenuta in un in centocinquanta anni di storia nazionale inevitabilmente ha indotto una parte del Paese a cominciare a pensare a soluzioni diverse
Debbo anche dire che l'Europa questa Europa che si è andata costruendo nel corso degli ultimi quarant'anni
Ha inevitabilmente incoraggiato il federalismo non dimentichiamo che una delle raduna degli degli argomenti forti con cui lo Stato centrale impediva alle regioni di avere una forte identità
è una forte autonomia era il classico argomento politico militari i baschi non hanno mai potuto avere autonomia e catalani non hanno potuto avere autonomia finché qualcuno a Madrid diceva loro attenzione se mi chiedete autonomia voi rendete la nazione vulnerabile
Vulnerabile contro chi oggi è inevitabile che i baschi catalani
I corsi gli scozzesi gallesi bavaresi lombardi e i veneti comincino a vite a ripensare alla loro gestione in termini diverso queste sono le ragioni per cui inevitabilmente il federalismo è all'ordine del giorno
Credo che sia importante tuttavia rendersi conto che la soluzione pratica e pragmatica non ideale perché altrimenti correremmo il rischio di non essere preparati a risolvere Idi ostacoli che troveremo sulla strada di un la della costruzione di uno Stato federale
Io vorrei elencare quattro il primo e questo è un commento per certi aspetti indirizzato al presidente Formigoni perché concerne direttamente il suo Saggiolo concerne piuttosto indirettamente il primo è l'inefficienza
Non è detto che il federalismo sia efficiente
Non lo hai detto un credito che lo sia quanto meno nelle sue fasi iniziali quanto meno prima del necessario rodaggio se voi credete che il federalismo possente automaticamente rapidamente
Rendere più semplici alcune operazioni di gestione politico amministrativa del territorio
E temo che rischiate di commettere un errore
Perché tutto potrebbe essere quanto meno in una prima fase più laborioso e più difficile
Per la realizzazione di progetti non esclusivamente regionali aumenterà senza dubbio il numero dei soggetti politico amministrativi che tempo ad esprimere la loro opinione aumenterà il numero delle forche caudine sotto le quali bisognerà bisognerà passare Somma aumenterà il numero degli interlocutori temo anche che vi sia un altro rischio lo dico con a contro grande malinconia perché non vorrei che così forse ma temo che lo sia temo che federalismo sia costoso
Il federalismo può o costare
Ancora una volta in una prima fase
Più di quanto non costi lo Stato centralizzato
Se non si mettano a punto dei sistemi di ripartizione della spesa molto trasparenti si rischia di scatenare dei meccanismi di spesa irresponsabile questo purtroppo del federalismo è necessario vi ricordo che il presidente Formigoni incerto da un certo momento ha immaginato una ripartizione del delle risorse sulla base del settanta per cento alle regioni il trenta per cento di stati nella statuto della bozza di Statuto del presidente della Regione Veneto si parla di sessantasei e trentaquattro tanto per avere un criterio di riferimento vi ricordo che negli Stati Uniti il Governo centrale
Il bilancio del governo centrale ammonta al cinquanta per cento della somma totale dei bilanci di tutte le entità statali della federazione americana
Governo centrale estati comprensibili siamo al cinquanta cinquanta
Se sono arrivati al cinquanta cinquanta forse con tutta l'esperienza che hanno vale la pena di fare su questo una riflessione l'idea di Adornato dimettere Sistemi a confronto contesta l'interessante
Da questo punto di vista
La seconda difficoltà e questa non dipende dai presidenti della Regione ma è un ostacolo contro cui i presidenti della Regione dovranno continuamente misurarsi e che esiste una fortissima resistenza le nomenclature nazionali a cedere potere
è giusto mi pare che l'abbia detto lungolago del presidente Formigoni non Formigoni in una intervista oggi forse sì
Attenzione quando a Roma si dice mettete le Regioni contro lo Stato non è vero non stiamo mettendo le Regioni contro lo Stato
Scarso Meyer regioni contro governo che è un'altra cosa in qualche modo il tenutario gli infermieri l'inquilino dei dei palazzi del potere
E questi inquilini per ragioni anche umane comprensibili che non mi scandalizzano per niente avranno una fortissima riluttanza accedere il loro potere
E perché nel momento in cui nasceranno dei poteri federali federati
Reali non c'è dubbio che a Roma chi era abituato a manovrare le leve a schiacciare bottoni constaterà che quelle leve quei bottoni funzionano infinitamente meno questo non vale soltanto per i ministri per il presidente del Consiglio
Vale meno per il Presidente della Repubblica che anzi potrebbe avere un ruolo in qualche modo accentuato non vale soltanto per i ministri per il presidente del Consiglio
Vale per le burocrazie nazionali vale per le burocrazie sindacali vale per le burocrazie di partito immaginate di per uno sta per un istante il segretario di un partito nazionale italiano
Ne esistono ancora tre forse sì di esse sono ancora un partito nazionale hanno voglio dire una una dimensione nazioni loro collegio elettorale e la nazione beh immaginatevi per un istante la nascita di una Regione Veneto in cui il segretario dei DS a quel punto non prenderanno e c'è seriamente
Gli ordini da Roma Veltroni sarà un segretario di partito diminuito se non dimezzato nelle sue nelle sue prerogative ora è inevitabile che questa nomenclatura nazionale per cui la nazione è la costituirsi è il collegio elettorale si batterà tenacemente per evitare che
Alcuni poteri le vengono sottratti
Ripeto non c'è da scandalizzarsi la vita è fatta così ma bisogna saperlo e bisogna quindi immaginare una una lotta di lungo respiro
A ottobre Laterza difficoltà è rappresentata dalle infinite zone grigie
E fra
Poteri federati e potere federale
Non è vero che la Costituzione riuscirà a risolvere il problema dei problemi di scopriremo sempre il giorno dopo scopriremo sempre che c'è un problema che non è di nessuno e che è di tutti che in qualche modo a cavallo fra gli uni e gli altri e non è soltanto la strada
Che è l'ovvio esempio di qualche cosa che non me
Necessariamente dell'uno o dell'altro ma ci sono infiniti altri problemi che cadano per così dire fra due sedi e allora per quei problemi si rischia in efficienza essi rischiano costi particolarmente elevati e conflitti particolarmente e quindi è saggio dell'onorevole Formigoni c'è una proposta cioè quella di trasformare la Corte costituzionale in una corte dirimente dei contenzioso fra Stato e di Governo centrale naturalmente però modificando nella composizione Vittorio introducendo nella Corte costituzionale anche alcuni giudici rappresentanti delle realtà regionali tutto questo però chiede tempo e richiede fatica affidare alle corti la soluzione dei problemi politici può essere molto tre volte indispensabile ma anche qualche volta
Pericoloso quindi zone grigie vi è poi una quarta difficoltà che è emersa abbastanza chiaramente dalla dalla dal progetto di statuto del presidente della Regione Veneto che è quella della politica estera questo è un problema in parte vero in parte falsi non c'è dubbio che parlare di politica estera oggi sostenere come è stato fatto a Roma che il parlarne da parte di una regione anatema mi sembra abbastanza assurdo in una situazione in cui le regioni che stabiliscono rapporti con la Slovenia o con la Lombardia o con altre regioni europee
Non è ben chiaro a questo punto se faccio una politica estera o politica intracomunitaria
D'altro canto non c'è dubbio che restano pur sempre aree di vera e propria politica estera che non possono essere ripartite fra le Regioni
E qui bisogna avere le idee chiare altrimenti si rischiano di commettere degli errori madornali
Devo dire che purtroppo in questo Paese chi parla e scrive in generale commette sempre degli errori chi fa invece riesce a cavarsela benissimo anche sei ciò che fa
Non è particolarmente ortodosso la Sicilia ha fatto con Gheddafi nel momento in cui i rapporti con la Libia erano infinitamente più contenziosi di quanto non siano oggi delle cose che erano molto più contestati molto più criticabili di quelle che che mi sembrano immaginate dal Presidente Galan devo dire che anche il presidente Formigoni pertanto su ruoli in un certo senso sta pensando a fare più che a scrivere perché il giorno in cui dovesse mandare davvero una delegazione in Iraq mi pare che lo abbia annunciato proprio sul Corriere della Sera figli stamane b a quel punto ho l'impressione che quella sarebbe politica estera
Quindi attenzione ci sono le cose che si dicono e che espongono la persona a delle critiche qualche volta immotivate ci sono le cose che si fanno e che invece finiscono in qualche modo
Per passare non osservate ecco questi sono credo molto pragmaticamente alcuni degli ostacoli che credo dovremmo affrontare nel saggio del l'onorevole Formigoni alcuni di questi ostacoli sono stati presi in considerazione
Ed è la parte più interessante costruttiva del saggio
Alcuni non sono stati presi in considerazione la mia impressione è che lui sappia benissimo che esistano ma avendo deciso che è meglio parlarne in un secondo tempo lo farai una utero saggio
Grazie
Bene ma questo è un tema di cui ci occupiamo oggi che a lungo appassionato anche il diacono meste e io cercherò abile portare alla vostra attenzione qualche riflessione in particolare sta da questo punto di vista molto è stato già aperto
Da otto il che da angolature diverso vorrebbero esordire con diciamo una piccola chiosa un piccolo commento a quanto Tolli Mezio professor Adornato sul tema dell'identità ma io credo che sia ora di prendere atto del fatto che se ragioniamo attorno a questo concetto in Europa sicuramente si sta affermando un'identità più livelli l'identità europea che cittadine europea condivido la in quanto vedono seppur con grande fatica tutta una serie di progressi di movimento e di novità che li fanno sentire parte di un disegno comune
L'identità nazionale ma anche e soprattutto l'identità regionale l'identità locale
Tanto cara ad esempio realtà non del tutto simile alla nostra come può essere quella tedesca ma non solo quella tedesca e quindi ragionare in termini d'identità a più livelli ci consente anche di sdrammatizzare di collocare nella loro giusta prospettiva proposte
Grandi idee come quelle attorno a cui stiamo dibattendo oggi
Ma tornando punto di vista dall'economista devo dire che non sono del tutto d'accordo con quanto ha detto il professor Romano in materia di costi dal federalismo dei inefficienza o rischi di inefficienza dello sterzo
A onor del vero gli economisti si sono appassionate al dibattito attorno al federalismo qualche anno fa quando il tema è stato riproposto
All'attenzione proprio in un'ottica che possibilità per conseguire un utilizzo più efficiente e più efficace delle risorse a disposizione
Cioè un possibile
Lo strumento anche per puoi migliorare l'efficienza della spesa pubblica attraverso una maggiore responsabilizzazione
Vuoi contribuire che poi la stessa cosa al suo contenimento e quindi alla riduzione della pressione fiscale
Pensiamo poi la storia dalla nostra finanza pubblica nel dopoguerra credo che pochi non saranno d'accordo attorno alla constatazione
Per cui la riforma tributaria la riforma di tutto il sistema impositivo attuata all'inizio degli anni settanta ha comportato proprio perché eccessivamente centralista
Proprio perché del tutto deresponsabilizzante poi dal lato dello Spesal
Ha portato ad un calo di efficienza clamoroso e con risultati con le abbiamo viste in permanente disavanzi crescenti di debito pubblico crescente e così via
Quindi certamente nella ragionare su come aumentare il grado di responsabilità ad esempio delle regioni o anche dei
Realtà delle autonomie di livello inferiore
Bisogna porsi il problema dei non violare o non andare contro le regole del l'uso efficiente delle risorse però io credo che pochi sono i campi ad esempio dove la spesa pubblica chiaramente poco del re Mammano che aumento al suo ambito de competenza dei fenomeni come economie di scala o cose di questo genere esiste piuttosto un andamento o u per cui un punto ottimismo di dimensione dalla sa nel rapporto alla grado di responsabilità assegnate
Che molto raramente coincide con lettera dimensione nazionale certo può essere il punto di massima efficienza
Al di là di quello che il potenziale di una
Tutta la problematica conseguente dei livelli di tassazione
In tempi più recenti e credo che la riflessione dei di molti economisti
Che poi ha portato a due ma rinnovato interesse
Per i temi del federalismo a prescindere naturalmente dalle loro simpatie di altro tipo e materia
Lo scrivono è venuto indubbiamente dal tentare di mettere a fuoco talune delle implicazione dall'unione economica e monetaria
Ed alcuni hanno coniato un termine che potremmo per recitare in film come la nuova sussidiarietà o la nuova domanda di sussidiarietà
In che senso non certo nel senso che
Innovare nel concerto che tutti ben conosciamo che quindi no storie percorrere bensì nel senso di identificare nuovi motivi molto forti perché vi sia da parte dei cittadini una domanda maggiore che in passato dei responsabilizzazione e quindi di tutto ciò che accompagna un processo deve federalizzazione
E quali sono le cause principale di questa accresciuta nuova domanda di sussidiarietà ma secondo me
Di due tipi fondamentali primo al fatto che
A indubbiamente l'unione economica e monetaria allontana
I centri decisionali che contano la banca centrale non è più a Roma ma sta a Francoforte anche per un tedesco che ero abituato a vederla Francoforte naturalmente fa una bella differenza con la BCE oggi rispetto alla Bundesbank ieri
Quindi la reazione in termini di riuscirà a controllare meglio quello che controllabile a quello che è rimasto de
Alla portata della capacità decisionale e la capacità di attuazione della responsabilità dissentono i livelli di governo
A nel sistema delle Autonomie potremmo dire
Seconda considerazione
L'implicazione fondamentale dell'Unione economica e monetaria che all'aumento del grado di concorrenza
L'aumento del grado di concorrenza non solo tra impresa e soggetti economici naturalmente ma anche tra sistemi Paese e tra sistemi locali
E quindi la domanda che viene proprio a livello di sistema locale di riuscire in qualche modo a padroneggiare al proprio destino ad essere responsabile di fronte
Al successo o insuccesso futuro di un dato modello di sviluppo che deve però dipendono in buona misura dalla capacità di azione e dalla capacità di intervento dei diretti interessati
Chiunque segue queste tematiche
Denti trent'anni fa leggeva sulle riviste internazionali come devo sulla rivista internazionale la pubblicità di regione oggi zone destinate creare conversione industriale l'Inghilterra in Svezia in tante parti d'Europa
E il relativo tentativo di attirare investimenti ciò è stato scoperto anche l'Italia dove ultime si torna a parlare di marketing del territorio e di iniziative simili proprio secondo me quale sintomo di questa crescente domanda di essere in qualche modo padroni o comunque tra in grado di condizionare il proprio benessere futuro ovviamente agendo sugli investimenti e su quant'altro
Lo può lo può determina
E e queste mi sembrano riflessioni molto importante per un sistema come quello italiano che si sta ponendo come grave ritardo il problema della riforma dello Stato in senso federalista
Che dovrebbe trovare il suo punto di partenza proprio da un lato dalla constatazione
Del quasi totale svuotamento del tradizionale concetto di sovranità se applicato allo staff e quindi comunque il problema dei ad affrontare di quale possa essere un ruolo diverso affidato allo Stato o meglio ancora affidato ad altri soggetti per far fronte a nuovi tipi di problemi
Che l'evoluzione della realtà la globalizzazione già evocato prima
Tutti questi rapidissimi processi di cambiamento nel quale ci troviamo
Gli stessi processi di cambiamento in cure pienamente ammesso all'Unione Europea quali siano i soggetti più adatti per dare una risposta adeguata ed efficace non certo io rifiuto questa chiave di lettura quali diciamo formati deve di egoismo per difendere una certa nicchia una certa realtà che si vede minacciata da tutto quello che sta succedendo
Bensì
Concorrere meglio al benessere collettivo in un contesto di mercato dove le competenze siano assegnate
Non sulla base diciamo detti ragionamenti a tavolino molti astratta ingegneria istituzionale bensì
Sulla base di principi che credono una corrispondenza tra capacità dei dare una risposta ai problemi e natura del problema stesso e quelle torniamo naturalmente a rivisitare il concetto dette sussidiarietà
Si dibatte molto di questi tempi
E naturalmente il dibattito e anche alimentato dalle imminente scadenza del Consiglio europeo di mezza attorno alla costituzione europea che non sarà all'ordine del giorno del Consiglio europeo di Nizza ma dove comunque si toccheranno argomenti che evoca hanno questo tipo di esigenza che molti hanno prospettato
Credo che sia
L'esigenza che alimentato il dibattito fin nei primi mesi di quest'anno riconducibile alla constatazione di
Una nuova realtà nella quale noi come sistema Europa sistema Italia sistema di autonomia siamo immerse
E dove le risposte più adeguate ai problemi che dobbiamo fronteggiare
Possono venire da un lato dal nuovo centro che si fa consolidando fatto nuove istituzioni comuni che naturalmente devono essere a ampiamente riformate sia sul piano dalla struttura che sul piano delle competenze
E dall'altro attorno a quei nuclei che il governo che per dimensione per vicinanza ai cittadini relativi problemi sono quelle in media un grado di dare una risposta quindi quando
L'onorevole
Formigoni credo sulla stessa intervista evocata
Dal professor Romano parlava dei regioni un ente cioè nuovo modo di esprimere il concetto di Europa della ragione credo che abbia pienamente ragione
Non solo vi è l'esigenza politica di fondo che è parte integrante si allarga la visione europea punti rispettare e valorizzare tutte le diversità e quindi tutto il sistema delle Autonomie ma deve anche la constatazione l'ipotesi molto forte che solo lui possa esserci una risposta adeguata a tutta una serie di problemi e che il livello che
Tempo fa sembrava quello invece adeguato cioè quando statale debba essere ampiamente rivisitato e ridefinito alla luce del fatto che
All'inizio del nuovo millennio insomma i problemi sono ben diverso di quanto non lo fossero all'inizio del secolo o nell'Ottocento
Un'ultima rapida riflessione
Attorno uno dei temi evocati nel saggio che siamo qui a commentare
Il tema legato alla concetto dei sussidiarietà orizzontale della scuola che
Non solo ha visto la Regione Lombardia
Protagonista dei proposte certamente interessanti comunque le si vogliono guardare e
Fuori gli eredi esperimenti che possono portare anche ad ulteriori miglioramenti sempre meglio che lasciare la situazione che noi conosciamo a livello nazionale in continuo degrado unico Stato al mondo che a centralizzato presso i propri ministeri del governo nazionale la gestione del mondo dalla scuola
Un numero di dipendenti che amava ricordare un ex ministro Pubblica istruzione
Il compianto senatore Spadolini che ne fa il ministero civile con più dipendenti dal mondo eccetera eccetera delle situazioni che uno si chiede oggetti che senso abbiano alla luce della nuovo contesto nel quale ci troviamo ad operare
Ma proprio da tale punto di vista le potenzialità molto interessante che si leggono ad esempio alla riforma universitaria ai tassi ancora temibile compiuti nella direzione della valorizzazione dell'autonomia delle singole università anche statale
Al fatto che la progettazione su come
Recepire i nuovi ordinamenti ed adattarli alle proprie esigenze sia lasciata in buona misura ai diretti interessati e cioè alle singole università
E questo che è falso falsi seppur in una fase de qualcuno potrebbe definirla confusione creativa con progetti molto varia molto disparati che certamente dovranno essere meglio messe a punto però si nota un fervore
Dall'estremo Sud all'estremo nord quindi non solo in Lombardia
Di voglia di dare risposte adeguate alla specifica realtà al servizio della quale sedette
E quindi magari molti miei colleghi che in altri contesti
Guardano con molto sospetto Cocchiara avversione a qualunque proposta di assetto federalista chiamiamolo così per comodità del nostro Stato rispetto alla situazione attuale stanno di fatto applicando texani criteri di pragmatico federalismo perché cercano di acquisire responsabilità risorse attardare loro l'ha risposto che ritengono opportuna un conta risponde linee guida generali condiviso da tutto il sistema nazionale ai problemi che l'incontro e quindi il richiamo al pragmatismo che già è stato fatto prima mi trova pienamente d'accordo purtroppo nel nostro Paese si scatenano
Tempeste attorno
Proposte formalizzate testi scritti idee in circolazione che poi magari sono solo provocazione per alimentare il dibattito e meglio metterlo a fuoco molti segnali danno invece ad una chiara indicazione che
La domanda di maggior responsabilizzazione stia cominciando a trovare dove possibile belle delle risposte allora credo che agli studiosi da un lato ma alla classe politica dall'altro compete al completo estremamente importante di
Mettere ordine nel processo e gestirlo nel modo più
Opportuno
Affinché poi il risultato sia coerente con le aspettative dei diretti interessati ma anche con le aspettative ovviamente di tutto il sistema nazionale inserito tono dovesse restare nel contesto del quadro europeo molte grazie
Io ho accettato questa estate l'invito la proposta Ferdinando Adornato di metter giù qualche appunto
Scritto su questo tema già allora rovente
E poco nella speranza di sottrarre una tematica che ritengo essenziale per il futuro del nostro Paese alla pura polemica politica di una campagna elettorale sempre più avvelenata che sembra impedire ha tanti protagonisti non solo politici di discutere con una dose minima di serenità su tematiche che attengono torno a dirlo
A questioni importanti del futuro e del presente nel nostro Paese
Lo sforzo evidentemente andato frustrato da questo punto di vista perché la polemica con politica continua a mangiare
Non soltanto le battute estemporanee ma anche riflessioni più approfondite e e tuttavia mia fatto estremamente piacere oggi
Poteva ascoltare dai di scarsa questo questa tavola rotonda delle osservazioni molto puntuali
Molto precise che condivido in larghissima parte
Dei caveat
Che anch'essi trovo pienamente giustificati
E che so di dovere
Neri in grandissima considerazione poco perché sono impegnato intendo continuare ad esserlo assieme ad altri nel tentativo di trasformare
La cornice il quadro istituzionale del nostro Paese da quello che ad uno stato organizzato su principi federali
Dico subito mai abbastanza noto ancora est anche questo che in realtà io sono un Pasdaran della sussidiarietà cioè la domanda forte che ho sentito salire che sento salire sempre più con veemenza
Dalla nostra regione ma anche globalmente dalla Società italiana è una domanda formidabile di nuovo protagonismo dei soggetti sociali delle persone dell'impresa e del mondo del lavoro del mondo della ricerca dopo possiamo dire dopo due secoli di storia in cui sono stati gli stati ad avocare a sé il compito di realizzare libertà fraternità eguaglianza
La nuova rivoluzione che è chiesta oggi dopo la Rivoluzione francese di due secoli fa
Possiamo approssimativamente chiamarla la rivoluzione della sussidiarietà cioè del trionfo della società civile delle forze che liberamente si esprima né che e che hanno giustamente la pretesa di essere S a costruire il progresso la novità condizioni di libertà condizioni
Di maggiore protagonismo in tutti i livelli
Sono un Pasdaran dicevo di questo protagonismo sociale che ritengo fattore di progresso autentico di libertà di crescita delle persone
Ritengo che il federalismo così detto federalismo ossia la forma di governo più adeguata o meno inadeguata
Per dare risposta a questa esigenza quindi federalismo come strumento parlo evidentemente di un federalismo funzionale non è tecnico non di separazione un federalismo che serva o che aiuti a ricostruire l'unità nazionale del nostro Paese che è in grave pericolo
A ricostruire vada ad avvicinare di più i cittadini ad uno Stato che sento non lontano se non ostile
E che serva a permetterci globalmente come Paese
Nella differenza o nelle differenze le diverse culture diverse regioni ad essere meglio protagonisti
Di quel processo di unione europea che comunque andrà avanti con noi o senza di noi Kondo imposizione da protagonisti o in posizione marginale
Questo federalismo ritengo che noi possiamo costruirlo nelle condizioni date attraverso un cammino attaccate l'esigenza c'è è forte
Ho
E le e le strade sono sempre due ora strada rivoluzionaria della rottura rivoluzionaria che per mille motivi e Statuto sconsigliabile o è la strada io credo di una transizione di una costruzione a tappe di questo federalismo
Quindi io immagino una costruzione che occupi un certo periodo di tempo
Non un periodo di tempo infinito e tuttavia neanche un periodo di tempo puntuale per cui dall'oggi al domani si passa dalla organizzazione statuale che conosciamo
Ad uno con l'inflazione statuale del tutto federalista anche perché come veniva ricordato siamo il primo Paese a tentare la costruzione di un federalismo a partire dall'Unità per andare verso la pluralità tutti gli esempi che ci hanno preceduto son partiti dalla pluralità per costruire una sorta di unità
E certamente lungo questo cammino di costruzione dobbiamo raccogliere le sfide
Che l'opinione pubblica lanciati lancerà verso di noi con grande ingiustificata pretesa dell'efficienza della semplificazione
Di un costo possibilmente non superiore all'attuale e in prospettiva inferiore all'attuale
Quali sono queste tappe le staffe a cui sto pensando stiamo pensando in Regione Lombardia sono quelle queste sì che un po'connotate anche da alcuni atti politici che abbiamo fatto
Consiglio regionale e la Giunta hanno scelto difatti lire attraverso un atto non soltanto simbolico quello del referendum regionale
Convinti come siamo che il federalismo non avviene per concessione dall'alto dal centro ma per conquista e costruzione dal basso
E le materie chieste attraverso il quesito referendario
Sono le prime materia e la prima tappa di questo trasferimento devoluti vivo dallo Stato alle regioni le conoscete sanità scuola formazione professionale e una compartecipazione di poteri in materia di ordine pubblico
Sanità scuola formazione professionale non per gestire queste materie nell'identico modo con cui le ha gestite lo Stato fino adesso
Ma per mutare la sostanza
Della costruzione di questi servizi nell'ottica della sussidiarietà
Quindi non penso affatto a sostituire un ministero dalla Pubblica istruzione lombardo al ministero Pubblica istruzione nazionale un Ministero della sanità regionale a ministero la Sanità Regione nazionale non penso affatto delle scuole padane
Penso
Concordo su questo alla lode chiede Luigi Sturzo tessere a un certo punto gli Stati Uniti d'America paesi in cui non esisteva il ministero Pubblica istruzione
Penso che anche noi potremmo superare il tabù dare riconoscimento legale del titolo di studi per andare verso un sistema scolastico formativo pluralista
Dove si possano confrontare tra di loro diverse energie diversi capitali impiegati penso ad una a programmi a linee di programma essenziali
Tracciate ancora a livello nazionale perché esiste certamente una cultura italiana che deve continuare ad essere insegnata in ciascuna delle regioni d'Italia ma penso che accanto a queste linee ce ne possano essere altre
Diverse regione per regione o territorio per territorio per collegare il sistema della scuola e delle formazioni
Alla struttura
Dei diversi sistemi regionali alla natura dei diversi sistemi economici e produttive in modo da garantire anche in questo questa materia essenziale
Che è la scuola che la formazione dei nostri giovani una identità nazionale
Da dare la possibilità di approfondire alcune particolarità dei territori e soprattutto da vincere la scommessa della qualità della nostra formazione professionale perché non mi ricordo più chi di voi lo diceva ma concordo pienamente che oggi la scommessa da vincere nella scuola nel nella formazione professionale nell'università e la scommessa dalla qualità o addirittura dell'eccellenza
Se non ci rendiamo conto che la ricchezza delle nazioni moderne non è più legata nel petrolio e materie prime anzitutto all'intelligenza la volontà dei nostri giovani e che queste intelligenze questa volontà sono molto spesso buttati via letteralmente buttate nel cestino della carta o bisognerebbe usando espressioni più cruda dall'attuale organizzazione della scuola non si capisce neanche l'esigenza che sento salire sempre più forte da questa regione appunto di rinnovare il modo di di formare insomma lo stesso vale per la per la sanità anche perché non sostituire al centralismo statale di ieri un centralismo regionale di oggi
Nel modello di federalismo a cui sto pensando c'è spazio per i Comuni
Accanto allo spazio fondamentali per i privati sussidiarietà è innanzitutto sussidiarietà orizzontale esaltazione della persona del singolo cittadino singolo o associato ed è esaltazione delle comunità
Originali e quindi esaltazione colori comuni penso ad una Regione che non gestisca più che si spogli di tutti gli aspetti gestionali per affidarli ad altri soggetti e che invece esalti il popolo ruolo
Programma Torrio politico e poi il controllo
Sulla realizzazione delle linee
Indicate dalla legislazione regionale
Dicevo quella può essere la prima tappa
Quella è nel modello che abbiamo pensato nelle scelte politiche consiglio regionale ha realizzato la prima tappa la prima devoluzione
Ne possono seguire altre successive in un meccanismo e qui dissento dal presidente del Consiglio Amato in un meccanismo che sarà inevitabilmente anche un meccanismo di negoziazione cioè c'è una fase in cui le regioni negoziano con lo Stato importante che non sia una fase infinita
Ma nella fase di transizione le singole Regioni negoziano con lo Stato le materie che vengono trasferite le modalità con cui vengono trasferite e le risorse che vengono trasferite
Tratterò coi specificamente il tema del fisco ma io penso che il tema del fisco sia Parma Tica mente legato a si trasferisce la competenza in materia sanitaria
Vengono contemporaneamente trasferite tutte le linee del bilancio statale che attengono alla sanità si trasferisce la competenza in materia di viabilità vengono trasferite tutte le risorse che ieri erano allocate nel bilancio statale in materia di viabilità e che oggi
Attengono invece alla responsabilità delle regioni o delle Province e dei Comuni in altri casi
Dicevo una fase di negoziazione che può portare alla realizzazione di un federalismo
Che può portare fino alla realizzazione di un federalismo in cui siano lasciati in capo allo Stato
Le quattro materie essenziali
Senza delle quali non c'è più neanche lo Stato e qui dissento dall'amico Giancarlo Galan apolitica estera e di competenza dello Stato in uno Stato federale di domani Ava la competenza politica in realtà poi dissento dal Galan parlato non dal Ghana scritto perché nello Statuto che mi son fatto mandare ieri
C'è scritta una
Frase che condivido e cioè che le regioni possono stipulare accordi con le regioni di altri stati come già avviene oggi o con altri Stati chiede calante ma chiedo anch'io
Lo scrive nelle dispetto della politica estera fissata nazionalmente magari quelle rispetto può diventare in armonia con ciò può diventare un'espressione che dice con chiarezza che la competere immagini politica estera e del Governo nazionale e del Parlamento nazionale
Ragione Sergio Romano quando mi dice e allora la Lombardia che va in Iraq cosa succede allora è noto che l'onorevole Formigoni quando faccio un mestiere diverso da questo
Rappresentando l'elettorato in dissenso con il governo del proprio Paese andò viaggiatore in Iran
Il Formigoni presidente a Regione Lombardia
Non andrà perché Andrea egli stesso non mi piace parlare in terza persona andò io spesso in Iraq la Seat alla fine per la settimana prossima
Violando l'embargo aereo manderò avendo ottenuto dal governo del mio Paese che venga richiesta all'ONU la sospensione dell'embargo e che quindi che ci possa essere un aereo italiano con a bordo il Presidente Regione Lombardia alcuni assessori e consiglieri della Regione Lombardia e probabilmente anche alcuni parlamentari
Un aereo per cui il governo italiano dietro mia pressione ha chiesto e ottenuto dall'ONU la sospensione dell'embargo andiamo perché Iraq si svolge un'importante fiera a cui è presente un importante spente
Della regione Lombardia accanto agli stenti altre regioni sotto l'egida italiana e quindi è una linea di politica estera che il Presidente Regione Lombardia
Accetta di concordare con il Governo della propria nazione perché appunto ritengo che la politica estera debba rimanere una prerogativa dello Stato nazionale
Ma allora le quattro materie che devono rimanere in capo allo Stato nazionale sono la politica estera la politica di difesa la giustizia la grande giustizia come si vuole chiamare anche la moneta almeno quelle competenze non trasferite all'Unione Europea tutto resto negoziabili
Tutto il resto e io credo che una Regione come la Lombardia quando si aprirà questa fase negoziale chiederà al governo italiano di poter avere tutte le altre competenze e le linee di bilancio corrispondenti
Ho letto la fase di negoziazione a un certo punto si chiude
Tra stato e regioni
E si deve chiudere pena un'instabilità permanente che non gioverebbe a nessuno ahimè non riusciremo di fatto chiudere la fase del dibattito della dialettica del litigio su che cosa non più sulle competenze sulle risorse
Ma esattamente quello che avviene in tutti i Paesi federali
Dicevo stamattina l'intervistatore al Corriere della Sera credo che il Presidente degli Stati Uniti l'uomo più potente del mondo
Passi la percentuale maggiore nel suo tempo telefonando a tutti i senatori rappresentanti degli Stati che gli devono dire il sì al Bilancio Daloui presentato e quindi telefono al Senato rappresentanti del Texas lacca rosso della California accetta che negozia con loro costantemente
Le risorse da dare a questi stati in cambio del sì che gli vuole sul bilancio federale
Ecco perché e elemento essenziale
Di questa costruzione federale una camera una seconda camera che sia rappresentativa delle regioni accanto ad una prima Camera che sia rappresentativa del consenso
Universale raggruppato attorno ai partiti o alle linee di grandi indirizza in modo che il voto di questo bicameralismo finalmente imperfetto rappresenti l'unità nazionale la seconda Camera delle Regioni è il luogo del confronto permanente
Tra stato tra governo
Federale i governi delle regioni federate
è il luogo del litigio inevitabile ma anche della ricomposizione
E sopra di tutti dovrà vegliare come organo di garanzia una Corte costituzionale che immagino
Rappresentante sia della dell'ente federale te che degli enti federati ecco perché chiedo che nella Corte costituzionale ci possono essere dei rappresentanti delle regioni se un federalismo e fatto in questa maniera io credo può funzionare
Lo Stato rimane nella sua unità
Perché governo centrale governi regionali hanno la possibilità di confrontarsi ogni giorno ogni ora ogni minuto in Parlamento di negoziare il livello successivo di accordo sulle risorse e i ricorsi alla Corte costituzionale saranno limitati di numero fisiologico se non ci fosse la seconda Camera è evidente che le Regioni avrebbero comunico strumento di difesa quello di ricorrere alla Corte costituzionale ma cento mille un milione di volte in più
Contro un parlamento e un governo che lo vediamo tutti i giorni oggi continuano a limare a grattare via competenze alle Regioni o parti di risorse sulle quali si erano accordate con le regioni
La settimana precedente il nostro luogo di presidenti di regione per volare questo dato autobiografico è frustrante da questo punto di vista noi continuiamo ogni giovedì ha stabilito in Conferenza Stato Regioni in conferenza unificata degli accordi il governo si impegna con noi il giorno dopo il Parlamento la Camera il Senato una commissione quell'altra
Poco perché centralismo una brutta bestia legna
In tutti i luoghi e in tutte le burocrazie si porta via uno dopo l'altro briciola dopo briciola una serie di competenze o di risorse che il governo aveva firmato con noi e tante volte il governo viene il la settimana dopo in Conferenza Stato-Regioni
Ah parla di era poco impotenza non siamo stati capaci di convincere neanche la nostra maggioranza
A confermare l'accordo che abbiamo fatto con con voi
Non parliamo dei grandi accordi di programma che io
C'è sempre da imparare si rischia sempre di essere troppo ingenui quando ho firmato prima del presidente del Consiglio palco ministri lavori pubblici grandi accordi per costruire le grandi infrastrutture di cui la Lombardia aveva bisogno
Ero convinto di avere fatto una cosa molto importante per la mia regione
Passa un anno passa alto e quegli accordi rimangono lettera morta perché c'è un Parlamento che non sblocca il veto a costruire un chilometro di autostrada in più in Italia perché c'è la Commissione che non sblocca
E la la legge sul project financing qui a parole tutti eravamo d'accordo ho bisogno se voglio portare a casa quel pezzo di strada
Se voglio portare a cosa quell'infrastruttura che il Presidente del Consiglio che di un altro colore politico rispetto al mio quindi l'accordo era universale sulla carta ho bisogno di potersi sedere tutti i giorni in Parlamento
Nella seconda camera
Per sollecitare assieme agli altri ne presenti regione la realizzazione
Concreta di questi impegni che a parole e anzi nei nei documenti erano stati scritti per cui la seconda Camera e elemento essenziale perché federalismo possa veramente seggi e perché non si spacchi l'unità del Paese se non c'è la seconda Camera o le Regioni si mettono buone
E tutto crolla e tutto tornerà ad essere centralistico o le Regioni non soltanto la via del conflitto che porta prima o poi alla rottura del Paese finisco
Con un altro tema delicatissimo il fisco e il sud doppia doppio nome di una stessa faccia
Modelli federalismo fiscale ce ne sono tanti nel Paese io capisco l'obiezione di chi mi dice e mi ha detto rosso romano oggi ma agli Stati Uniti hanno cinquanta per cento
La Germania quarantacinque due per cento mi diceva ieri Buttiglione la Svizzera ne ha di più
Non voglio fare un un sonno dogmatico da questo punto di vista costruita io credo che il principio di trasferire linee di bilancio corrispondente alle materie trasferite sia giusto nel saggio scrivo per ragioni di estetica
Rinuncio al vecchio settanta e trenta mia di con terzo un terzo un terzo un terzo delle ritenute fiscali Allo stato un terzo le regioni un terzo ai comuni perché abolendo affidare i compiti gestionali ai Comuni immagino che un'importante partita fiscale rimanga incarico ai comuni
Dico poiché il terzo da destinare allo stato potrebbe a sua volta essere diviso in due parti uno
Allo stato in senso stretto per la gestione di questi quattro temi che a luglio di Mango no la seconda metà alle regioni meno sviluppate come motivo del loro sviluppo
Ma anche questo è un cammino è un negoziato non è una pretesa immediata non è un punto non mediabili cominciamo a costruirlo insieme e vediamo dove viviamo
Dico che certamente a me interessa uno stato che funzioni non può non solo non voglio la distruzione dello Stato ma voglio un governo centrale più autorevole
Breve uscita politica credo che dopo avere deciso di eleggere direttamente i sindaci presenti poi i presidenti di regione sia a Rovato il momento che questo Paese decida di eleggere direttamente il capo del governo il presidente La Repubblica paga un Governo
Autorevole che Possa governare per cinque anni senza subire imboscate parlamentari è importante
Per il futuro di questo di questo Paese
Così come mi interessa
Un sunto che funzioni
Non soltanto perché sono un italiano convinto ma anche per motivi di Caretta bottega lo sappiamo
Tutti coloro che siedono in questa sala il problema è che ci capiscano anche quelli che siedono al di fuori di questa sala che interesse alla Lombardia al Veneto
Ad un sud continuamente peritale sottosviluppo ovviamente ci interessa un sul sviluppato che cresca che sia ponte lanciato verso un'area strategicamente importante come Mediterraneo
In modo che a nostra volta noi possiamo eseguire il compito di collegarci sempre di più alla Mitteleuropa l'Europa insieme come sistema Paese di crescere di diventare più forti sono convinto che il federalismo potrebbe costituire
Una carta formidabile anche per le regioni del Sud
Il fallimento di centocinquant'anni di centralismo sulla questione meridionale oltre su tutte le altre è un dato su cui riflettere
Certamente chiediamo ai nostri amici del sud di cominciare a essi stessi
A ragionare di più secondo l'ottica dalla sussidiarietà secondo l'ottica della responsabilità
Non perché vogliamo privarli ora degli aiuti di Stato c'è una quota importante io ho detto nel modello definitivo un terzo la metà del trentatré per cento destinato la quota di sulle sussidiarietà destinata a scuola quote di solidarietà alle regioni meno forti quello è avverrà al termine del processo oggi la quota e più alta ma cominciamo a ragionare in prospettiva
Di regioni del Nord e del Sud che secondo la loro responsabilità marci no verso lo sviluppo aggiungo che sul tema del fisco ovviamente io pare uno faccia essendo disposto a farmi carico del Patto di stabilità come Regione Lombardia
E a farmi carico della quota di debito pubblico magari dico andiamo un po'a vedere come si è fermato formata questa quota di debito pubblico perché non è che tutti vi hanno contribuito nello stesso modo
Ma il mio è un modello che tiene conto dei vincoli europee che il nostro Paese a sottoscritto e che come regioni vogliamo onorare fino in foto
Sto parlando che quindi qualche cosa che abbiamo già cominciato a fare a partire dal due mila uno le regioni si faranno cariche con una propria fiscalità aggiuntiva
Degli eventuali sfondamenti riguardo la spesa sanitaria sono orgoglioso di dire che la Lombardia che ha fatto questa proposta Lombardia che ha fatto una riforma sanitaria profondamente innovativa come quella che conoscete mette la propria faccia davanti a tutti e dice dal due mila uno siamo noi i responsabili fino in fondo tra ecco questa assunzione di responsabilità di allargarsi all'intero territorio nazionale
Io non
Nascondono le difficoltà che alcuni miei colleghi di Regione capisco che la storia un peso
Però il cammino virtuoso deve cominciare interessare tutti
Non pretendo che le distanze si riducono immediatamente però cominciamo a camminare verso una soluzione di responsabilità piena questo farà bene al nord e farà bene su terminò
Con una piccola puntatina politica
Ho detto prima Corte costituzionale anche con rappresentanti della rete le regioni avanzo una modesta proposta alla platea dei deputati e dei senatori che a fine mese se non sbaglio alla fine del mese novembre dovranno eleggere due giudici della Corte costituzionale
Perché amici deputati amici senatori non pensare
Di scegliere questi due nomi poiché a cui spetta la scelta all'interno di una rosa di nomi suggerito dalla conferenza delle regioni è un gesto volontario una modesta proposta che avanza la platea
Dei nostri novecentoquarantacinque parlamentari ci serviranno in un collegio unico per indicare questi due nomi due nomi scelti dalle Regioni per entrare a fa parte per la corte costituzionale sarebbe un segno importante by partisan perché non mi sono due di una costruzione di federalismo seria ed era grazie
Ringraziamo Ferdinando Adornato o questo
Siniscalco è una domanda però sulla parte della del problema che lei ha affrontato alla fine alla dal Parlamento in questo momento è una legge costituzionale un progetto di legge costituzionale
Per le Regioni le Province e Comuni è stata approvata dalla Camera nelle prossime settimane dovrà essere discussa al Senato
Chiedo al Presidente Formigoni disse nello spirito della pragmatismo e della gradualità a quella legge potrebbe essere nelle condizioni attuali una prima tappa sufficiente
Le dà una risposta due Stati il primo stadio è che quella legge a a mio modo di vedere Gherardi lacune a una formulazione del principio di sussidiarietà residuale
Lo Stato apprezza quello che i cittadini fanno secondo me quello che i cittadini fanno è un
è qualche cosa che viene prima dello Stato e quindi lo Stato dovrebbe riconoscere e valorizzare il contributo i cittadini una formulazione gravemente lacunosa del principio di sussidiarietà secondo non contempla la Camera delle Regioni l'ho detto primo quanto importante per me la Camera delle Regioni
Terzo non contempla una formazione mista della Corte costituzionale e quindi capisco bene che una parte la Came deputati si sia opposta pesantemente
Non condividendo questi gravi limitazioni
Detto questo tenuto conto di questo come presidente di Regione non ho difficoltà a dire che rispetto alla situazione precedente
Qualche passettino in avanti lo fa e quindi disegna per le regioni una situazione leggermente migliore dopodiché mi arresto perché la valutazione politica dei deputati e dei senatori spetta evidentemente a loro e io non la faccio noto che essendo una legge di riforma costituzionale
A necessita di quattro passaggi questo il secondo il primo Senato dopo il primo c'è stato la Camera e poi ce ne sarà un terzo un quarto meglio secondo la Camera e Senato e quindi immagino che la dialettica tra le forze politiche possa distendersi oltre che su questo passaggio al Senato anche sui prossimi alla Camera Senato
Altre
Il al prossimo veramente la fine quindi è mio dovere ringraziare lo faccio con piacere Ferdinando Adornato Sergio Romano
Carlo Secchi e il presidente Formigoni per quanto ci hanno così chiaramente esposto e tutti quanti voi per la partecipazione mi auguro che voglia beh nuovamente incontrarci per le prossime riunioni di liberare a Milano confederato domatore Franco De Angelis rivede
Questi
Niente
Tale da questo