"Violenza contro le donne: un manuale e un film" presentazione del manuale "Libertà femminile e violenza sulle donne: strumenti di lavoro per interventi con orientamenti di genere" a cura di Cristina Adami, Alberta Basaglia, Franca Bimbi Vittoria Tola, edito da Franco Angeli. La pubblicazione è stata realizzata con il contributo della Commissione Europea nell'ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria Urban "Retc antiviolenza tra le città Urban Italia" promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità in collaborazione con il Ministero dei Lavori Pubblici (c/o Sala Moneta del Dipartimento Pari Opportunità - Via del Giardino Theodoli, 66)

Età da vicende a questi due lavori perché in tutti e due e poi lo diversità il poeta cento direi punto focale l'associazione di questa nuova cultura no e si è preceduta e lievitata in uso negli ultimi vent'anni siamo alla cultura
Trequartista del pastelli visto che facciamo storie analisi e piazzola di analisi e di ricerche teorica di pratiche di pratiche concrete è di interventi e che cerca di aiutarlo
Questa transizione difficilissima che stanno vivendo le donne nel nuovo
Agli proprio qui nello spazio nel nuovo secolo da qua una rivoluzione quella del Novecento che è stata molto esaltata come la grande rivoluzione finita bene l'unica rivoluzione che ha avuto un esito positivo alla rivoluzione femminile ma che però una rivoluzione
Tutt'altro che completa erano state il trionfalismo che viene usata torna adesso e io do la parola a Katia Bellillo che ci parlerà del libro del film d'epoca getto in cui questi due lavori sono inseriti poi vedremo il filmato di Lizzani e poi passeremo alla seconda parte di questa iniziativa
Discutendo il conto in modo più specifico ai contenuti del Libano la palla la Katia Bellillo
No non ti preoccupare perché io non parlerò del libero del del film e tutte queste vadano in tilt
Faremo parlare nel nel corso del nostro incontro da chi anche ha fatto l'esperienza si dà tutto vedremo il il norme di evitare Lizzani
Diciamo quattro riflessioni molto sintetica ed hanno un po'il senso del lavoro che qui noi oggi stiamo presentando
Io penso che il progetto multando urbano sia un ottimo esempio Europa affluita dei cittadini
Infatti urbane è un grande progetto di risanamento urbanistico culturale ambientale e dico aggiungo anche umano
Di zone a rischio
In sedici città del nostro Paese in sedici città italiane
Il nostro dipartimento il dibattimento delle pari opportunità ha chiesto i ottenuto che in otto città Urbann si finanziasse un progetto per conoscere
Soprattutto per la percezione della violenza contro le donne
Questo Progetto sulla violenza contro le donne nasci in ogni città si collega con le altre all'interno della Rete anti violenza urbana
Io penso che aver messo in Rete le otto città è la prima vera forza di questa iniziativa perché perché l'avete mette insieme le esperienze perché la rete permette il confronto permette lo scambio
E e solo così è possibile aggiustare anche continuamente il tiro della propria azione
è possibile verificare se si fa bene ma soprattutto come si può far meglio
Allora questo manuale è il primo prodotto naturalmente ne seguiranno altri entro i prossimi vi segnalo il sito internet internet che è un po'il luogo disco virtuale in cui sarà possibile attuare lo scambio in tempo reale delle buone prassi delle esperienze della quotidianità nel lavoro contro la violenza il titolo del manuale che oggi presentiamo è appunto la libertà femminile e violenza sulle donne
La parola libertà è la chiave di lettura naturalmente solo la libertà delle donne ha fatto sì che la violenza diventasse finalmente un fatto pubblico
Un fatto di cui vi si può discutere sulla scena pubblica
Ecco questo le donne lo diceva Chiara introducendo uscì che le donne lo hanno fatto e in questi trent'anni e anche di più hanno denunciato hanno hanno diciamo fatto comunque emergere con forza quello che avveniva all'interno delle della diciamo delle case all'interno delle delle famiglie nella solitudine no di tante tante donne che vivevano con umiliazione e con frustrazione
Ma anche nel silenzio non cioè come diciamo questa terribile terribile pratica
Che naturalmente questo lavoro delle donne italiani
A ha continuato ha continuato nel corso degli anni e non ha mai smesso non smetterà mai e questo nostro incontro in qualche modo una una testimonianza
E allora diciamolo però ecco diciamolo però che le donne sono rimaste sole sono solo la violenza è un fatto agito dagli uomini che ricade sulla pelle delle donne sia in termini di danni
Sia per gli aiuti alle vittime ma anche nel dibattito che ci serve per capire perché ancora oggi gli uomini usano la violenza nelle relazioni bene in questo dibattito purtroppo ci sono pochine rarissime voci maschili gli uomini in questo dibattito non non ci sono non le percepiamo
Ecco per questo credo che necessario ringraziare in modo particolare proprio Carlo Lizzani
Regista del film che vedremo sull'esperienza del Centro Antiviolenza di Venezia
Lo ringrazio perché ha fatto parte del nostro progetto ma lo ringrazio anche perché è un uomo e il suo punto di vista sicuramente differente dal nostro da quello femminile noi ci auguriamo che non sia l'unico uomo che si confronti insieme alle donne insieme al nuovo che su questo tema su questo incredibile fenomeno prima
Adora adesso assisteremo alla proiezione di ma vorrei con una piccola premessa sì
Il film è un documentario di venti minuti siccome alcuni personaggi ciò qualche esce quindi pareggia tecnica buona discreto ma insomma
Potrebbe essere meglio insomma anche se qui vedo come attrezzatura ottima per di più ci sono alcuni personaggi che prevede oscurati perché Sorondo metteremo mano cominciamo non volevo mettere in piazza loro volto
Solo questo siccome barlumi di uscita poi c'era luce del giorno è già scarcerato se vedete qualche volto scuro e perché è voluto
Adesso donna è un servizio voluto dalle donne della città che l'amministrazione comunale ha dall'inizio degli anni ottanta uno spazio non solo fisico in cui si potesse produrre cultura riduce
Le iniziative proposte per cento riguarda dall'incuranti dei piccoli gruppi di donne che cercavano nuove modalità di espressione attraverso il confronto
Poi c'è stata la stagione delle grandi lotte e quindi nel grandi dibattiti delle assemblee e la voglia di parlare di determinare
Ora alle iniziative del centro spaziano nei più diversi campi David antichi ha rispettato dalle rassegne teatrali e cinematografiche ecco quantitativa non sentendosi Francesco dei corsi di formazione per insegnanti operatrici a quelli di alfabetizzazione e Arrigucci
Dai corsi di internet quindi di bioarchitettura le prestazioni interne il giornalismo è stata utilizzata da più di trecento tonnellate al pubblico ecco che l'ambiente è un problema alle venti viene si cambia cambia dobbiamo
Tutti arrivano
Verificare io
Anzi è un problema macchiò no
Dai documenti ciclostilati si è passati alla pubblicazione di ricerca ed alcuni dati all'interno di quello che ormai può definirsi un laboratorio di idee la biblioteca raccoglie più di dodici mila volumi conta circa due mila cinquecento iscritte con cinque mila prestiti la se dato atto ad attaccare
Tentata nel frattempo leggendaria che avevano sono da una c'è tanta
Ebbene nostrana età dalla last dalla baronessa italiana che straniera poi abbiamo invece alle spalle e lavorano sempre nella sala d'attesa saggistica naturalmente prenderà rendono soprattutto sempre segnata dall'amore per la salvezza quand'anche la bambine
Delle ragazze pena e lodato da intraprendere per l'accusa poi faccia gialla la settimana
Nacque nell'abile studentessa che penetravano torna alle detta da certe terre
A fianco della biblioteca nacque dicendo sia diventato un centro di documentazione all'inizio come archivio sulla storia del movimento delle donne a Venezia successivamente con la banca dati sulla cura delle donne e ancora con un archivio delle politiche dei tempi delle città costantemente aggiornata l'attribuzione di una cultura di genere che per più di dieci anni ha caratterizzato il Centro donna aperto la strada alla costituzione al suo interno di un centro antiviolenza che fin dall'inizio si è posto come luogo di ascolto e accoglienza delle domande di donne in difficoltà mettendo loro a disposizione sostegno legale psicologico e sociale
Pagare
Via
Cinquantuno
Tale
La nota
No
Adesso deputato aveva dal tendenze passò avrebbero ma di Caravà Enzo
Ecco perché se no dal Brasile mamma però lo storico pratico quante qualcosa
Per esempio
Fa diciamo perché nel senso che utilizzate Maniscalco
C'era stata una cerca volevamo cristallino
Per cui il Porcellum bambino lista in cui qualcuno Roma il fianco Avellino no anche grave che sostiene viola l'avvocatessa
Per lavoro
Che è circolata sta
Del mille novecentonovantaquattro il Centro Antiviolenza ha incontrato circa c'cinquecento grammi e ne ha ospitati nelle case protette più di una ventina insieme ai propri figli ha praticamente dentro questa casa però tra ci sono rimasta mese
Allora
Mio problema personale
Ho avuto l'aiuto che queste persone tanto si interessarono appunta inserirne un po'della Società lavoro
Gli hanno Gallo
A riuscire anche a capire come venire fuori da questa casa perché è ovvio che la paura quando va lì dentro
Anche la paura di fare il passo di uscire da quella casa
Mi sente protetta a loro sacchettini
Nessuno ti può far niente c'è sempre qualcuno accanto
E nel mille novecentonovantaquattro che all'interno del Centro donna viene istituito un Osservatorio Donna per analizzare i diversi aspetti della vita quotidiana delle cittadine ed il cittadino e nel valutare le capacità di risposta dell'amministrare
è nata la rete servizi antiviolenza e anti apprezzo per la promozione delle relazioni con l'obiettivo di collegamento tra tutte le sale pubbliche e le associazioni che promuovono il servizio di contrasto alle problematiche della sul tema della violenza interpersonale dentro e fuori la
Per la sezione di polizia giudiziaria Gallup pubblicato è una componente di personale una politica ambientale
è stato un periodo non fosse adesso siamo polacco piccolo appunto da muovere
Per cui la polizia municipale che dipende alla procura presso la Procura della Repubblica occupata avere atti che restano lavoro vale a dire di no
La leadership
La moglie piuttosto minori e qui tecnico
Dopo andassero e verrebbe appena operatori totale sensoriale e si occupa tematica secondo me sarebbe l'obiettivo bene davvero
Gli questa ente in un'ottica di breve però ecco noi Blizzard tribale pensano che non sia arrivando repressione
Dire
E abbiamo fatto anche creatività a livello prevenzione no giugno dell'anno scorso abbiamo Alberto presto ribatte soccorsi degli ospedali si è venuto in mente di Venezia
Un punto di ascolto terra le donne e i minori ma
Per non rendere il senso più profondo questa presente questa iniziativa venderli
Ad uscire dalle istituzioni dai loro confidando al disorientamento equivalgono parlando ancora una persona in questo caso contro alle donne
E senza lui individuare un pronto soccorso come luogo dove realizzare questo progetto sembrava importante proprio perché spesso le donne maltrattate individuato al pronto soccorso come l'unico posto dove deve chiedere
E dunque il pronto soccorso ossia per questo motivo ossia per cercare nel sensibilizzare anche per edicole ambiente ospedaliero spetta al problema dei maltrattamenti
Tutto quello abbiamo
Può essere dimostrato utilizzando una cantina di una profondità dove ci sono diversi percorsi che dovevano il percorso corrispondere a una delle attività del
Quindi la linea blu corrisponde al fondo antiviolenza Garofalo Osservatorio Donna quella dal iniziative culturali quell'ambiente alla che offre
Come morde il percorso di metropolitana diverse Hitler si incontreranno in momenti diversi quindi diventa così le donne che arrivano sia il libro
Se se passano proprio sulla biblioteca io ho dovuto possono incontrarsi e come attività culturale oltre il ponte violente di quelle arrivano impronte violenta offrono arrivare ad approdare alla
A all'architetto culturale all'Osservatorio
Le donne che vivono situazioni tipizzato possono arrivando a conoscere in situazione di viaggio ed momenti viaggio all'interno del nostro così come donne che fanno una normale attività possono conoscere le situazioni più pesanti altre donne che frequentano
Nell'ambito del gemellaggio del mille novecentonovantaquattro per il Comune di Venezia e il canto le serafico Pellizza assumeva l'onere un aiuto concreto nel momento cruciale dell'assedio della città
Nel momento della ricostruzione invece si è assunto l'impegno di intervenire sul settore particolare le donne della via la proposta di un Centro donna dovessero approdare tutti i problemi delle donne sarebbe costata identico dalle opposizioni delle diverse etnie alle violenze dei disagi della distruzione della ricostruzione il apparentemente un controsenso ma contro i sì l'origine delle pensioni incapace di reggere han consentito un'azione profonda ed efficace
Il territorio in cui le donne avevano insignito del titolo ci violenze si concentra donna capace di intervenire su complessa entrambe le differenze senza dare al centro una connotazione specifica di antiviolenza
Che avrebbe allontanato cantante le vittime bisognosi
Questa operazione è stata possibile attraverso uno scambio costante dalle operatrici del Centro donne Venezia e nel mondo le radici del centro Sarajevo le une e le altre portati a vivere direttamente le situazioni quotidiane delle donne dell'uno o dell'altro Paese
Il che ha comportato un mondo astratto esportazione di un movente ma la creazione di un clima diverso aperto il problema di come i problemi di vite anche attraverso i collegamenti e le collaborazioni con associazioni di donne organizzazioni non governative ma minacciate sembra ancor più il mio nome minaccia su
Dopo lavoro qui al centro come responsabile della biblioteca
Allora la nostra biblioteca Brasile ora settecento litri
Abbiamo aperto il centro a marzo del mille novecentonovantanove e iniziato con la vittoria del venti aprile no al momento abbiamo centocinque iscritti che si servono dei nostri libri provenienti dalle donazioni
Scocca
Tocqueville Filippelli
Ho
Allora anch'io
Ma il ministro Melandri gli amori e la gente ci se saranno aperti diciassette anni porta sto studiando contro gli atti fasi senta questo centro rappresenta una valida iniziativa
Marocco
Ricordo di lei alle donne
Ancora ormai accadere abbiamo insegnante meravigliosa tasse
Io ottimo veniamo tutte qui per imparare l'inglese per la ricerca
Alle
Album
La scuola di politica delle donne nasce con l'intenzione di incrementare la presenza delle donne nella politica e nelle istituzioni confrontando le esperienze di buone pratiche e la costruzione e di una rete di progetti formativi per aumentare la presenza delle donne nella pubblica amministrazione l'ipotesi di questo progetto è quella di uno stretto rapporto tra rinforzo del ruolo professionale
Fiducia in se nell'ambito lavorativo e promozione della presenza delle donne nella Cina Repubblica particolarmente nipponica
Il il il il la ma Antonelli moduli non tranquillamente diciamo mobile
Niente io molto più avanzato
Arrivando incontri si svolgono nella sala consigliare del Comune di Venezia
Noi siamo in quattro una graphic in cui
Superiore presso l'Istituto di che appunto istituto turistico
Se le scuole cui comunque sperimentali incappati nella larghezza latitanti la durata e no no no
In questa volontà abbiamo preparato un quaderno con italiano intenzioni un cilindro e varie esperienze in questo in maniera insomma
Pubblicità e il parco non c'è neanche il punto trentanove a delle persone insieme persone profeta infatti sembrano finanziato ed un altro problema
Volontario venivano tramite del costume l'attentato in strutture e conquista di ragazzi e ragazze con un angolo molto impegnativo quello di poter a persone difficoltà comportamento come quello quattro tossicologico oculate legale dal punto di vista cioè il ruolo offrire molte possibilità anche
Lo scriva come delle opere cauto proiettato a un laboratorio proprio
No fu fare tutto siamo aprendo un sito web ragazze italiana
Sia
E continuità proprio Fonti qualcosa di diverso
Paccottiglia uguali resa in tema con la nostra scuola
Promossi dal Centro donna sono frequenti incontri indagini per l'ascolto degli originali
A
Possiamo
Allora va
Allora Carlo
O no
No
La
Volevamo
No
Per uno sguardo sul nostro futuro
Aspetta Chiara Valentini che mi stava mettendo in banca
No io ringrazio molto un Katia Bellillo per questa iniziativa né per avermi invitata ovviamente mi fa sempre molto piacere quando mi trovo
A iniziative che hanno che sono promosse da donne che hanno al centro i temi della
In particolare su questo e su questo anche sul filmato molto bello che abbiamo vissuto che abbiamo visto
Vorrei fare soltanto questa considerazione credo che tutte quelle che come me vari luoghi si sono battuti per avere la nuova legge contro la violenza sessuale
E forse è bene che non ci dimentichiamo ormai diamo per scontata non ce ne occupiamo neanche più tanto di quanto viene applicata perché abbiamo questo maledetto vizio
Investire tanto sulle leggi quando dobbiamo ottenerne una volta che l'abbiamo ottenuta e della loro applicazione come dire poi ce lo scordiamo
Ma
Chi si è battuto per per avere a questa legge del ricorderà che allora la discussione era proprio l'importanza dello strumento legislativo dello strumento normativo di tipo penale
Anche per una battaglia culturale e nello stesso tempo però la necessità di non investire solo sulla legge ma di investire su quella che chiamavamo la pratica sociale
E quindi di avere strutture che fossero di accompagnamento all'applicazione della legge e strutture come appunto la rete dei centri antiviolenza
è un'esperienza veramente tipica delle donne veramente l'esperienza di quella cultura di genere
Perché i centri antiviolenza come abbiamo avuto qui questo credo che se uno dei centri più belli più più più complesse in cui non c'è soltanto il centro antiviolenza dove abbiamo visto
Rete disservizi che
Nel momento in cui la legge è stata applicata abbiamo visto quanto sono preziosi
Perché pur avendo la legge avanzata c'è la necessità di un'azione di sostegno alle vittime dei vari momenti
E c'è una resta aperto il problema poi anche di incidere sulla cultura quindi ecco questa rete
Di centri antiviolenza io credo che sia stato uno straordinario lavoro
E che sia stato molto importante sia molto importante anche il modo la modalità di gestione
Questo un vero esempio anche di cultura delle donne di cultura delle donne del nostro Paese
Senta antiviolenza che vedono il mutuo aiuto partirà da sé
L'autogestione ma anche un dialogo positivo con le istituzioni questo è un tratto che ha come dire che che accomuna servizi diversi presso i consultori familiari e adesso i centri antiviolenza
Per questo io credo e nel mio lavoro in questi anni mi sono interrogata in che modo per esempio si poteva da una visuale come la mia che era quella dei dei servi della creazione di servizi alla persona come poter sostenere queste strutture personalmente sono contrario ad una legge ad hoc
Di sostegno dei centri antiviolenza anche perché in questo Paese abbiamo già fin troppe leggi il problema e poi per un'altra ragione perché come insegna al centro di Venezia il punto è quello di fare la Rete
E quindi fare interagire opportunità diverse strutture diverse e soprattutto fare interagire saperi e operatori diversi
E inerente poi conto che la violenza
Coinvolge soggetti Diversi donne bambini soprattutto e soprattutto che è un'Inter un tema come quello della violenza necessità di una Rete perché c'è bisogno di prevenire c'è bisogno di prendere in carico c'è bisogno di tutelare e quindi questi vari momenti necessitano non tanto di strutture ad hoc ma vero veramente di una rete all'interno della quale poi c'è la tipologia del servizio
Io mi auguro allora che per il potenziamento di questa rete di servizi lo dico perché queste occasione di lavoro possa essere utile l'applicazione della nuova legge quadro sulle politiche sociali e che nel momento in cui si realizza a livello territoriale
La rete dei servizi
Su questo comprati e possiamo avere un primissimo occasione di lavoro che noi stiamo predisponendo il primo piano sociale
Applicativo della legge quadro che per esempio tra le priorità dei servizi di stile ma per esempio anche questi tipi di servizi proprio in collegamento anche alle prevenzione violenza
E l'ultima cosa che volevo dire era che indubbiamente queste esperienze dei centri antiviolenza
Come dire interpella il lavoro del dipartimento Affari sociali per la relazione molto forte che c'è tra violenza nei confronti delle donne violenza nei confronti dei minori ed è un caso mi sembra che in questi ultimi anni
Queste due figure si siano incontrate si siano incontrati
E centri soprattutto strumenti normativi che riguardano donne e minori che sono molto contenta e nel manuale delle buone pratiche mi fate riferimento che l'esperienza dei centri antiviolenza abbia conosciuto ha incontrato e abbia potuto utilizzare la legge due otto cinque fatelo di più ecco visto che ovviamente questo una progettazione programmazione regionale e locale però è importante che e di più e meglio si utilizzi questa legge
No io e posso soltanto dargli un dato che su tre mila progetti che sono stati già realizzati e nessun già esecutivi con la legge due otto cinque per l'infanzia
Duecentottanta sono i progetti che riguardano
La presa in carico di minori violati abusati e molte volte questi servizi
Sono prese in carico di minori e di donne e quindi che ci sia questa relazione mi sembra molto forte d'altra parte concludo vittorie torna nella relazione l'intervento che fa nella libero fa un rilievo secondo me è giusto e cioè non sempre ci siamo avvalsi della cultura di genere nel
Nel pensare anche le politiche
Di contrasto della violenza penso per esempio anche il lavoro che abbiamo fatto dipartimento affari sociali
In realtà la cultura di genere molto importante ed è molto importante per due ragioni la prima è perché lo dice lo scrive anche Katia nella sempre nella prefazione al libro è importante
Che
Non dimenticarci il punto di fondo
Io mi devo dire che in questi anni me lo sono detto più volte non dimenticate quel punto di fondo e cioè la dove ci sono donne forti e consapevoli ai delle madri folti consapevole cioè la promozione dei diritti dell'infanzia passa molto attraverso l'esercizio di avere della libertà femminile
E quindi qui c'è un punto fondamentale della cultura di genere e l'altro
Sappiamo bene la cultura di genere serve per legge nelle forme di violenza che riguardano le donne che riguardano anche i minori
Che ci sia stata una recrudescenza
Della violenza nei confronti dei minori e magari lasciata più sullo sfondo quella di confronto delle donne io credo che abbia una chiave interpretativa al di là dell'enfasi dei miti al di là del fatto
Che c'è un'azione di un fenomeno più nuovo e dell'altro il più antico al di là di queste io credo che se c'è se la violenza sulle donne è stata messa un po'più sullo sfondo rispetto invece alla violenze sui minori e pettine questo
Chiama ancora in causa secondo me la libertà femminile perché non c'è dubbio che una consapevolezza delle donne
Rispetto a se stesse rispetta la propria sessualità adesso come dire
Molto meno ha in qualche modo attenuato le forme di violenza nei confronti delle donne ha fatto crescere una sorta di rispetto di lontananza
Tutto il tema della difficoltà della protesta i sessi
Ma questo si riversano di più sui bambini nel senso che quello che era mentre prima erano le donne l'oggetto di una sessualità multa di la sessualità priva di relazioni di una sessualità mercificata e così ficcata adesso diventano di più i bambini
Quindi anche in questo senso mi sembra che per la lettura di genere che libro propone sia molto importante però ecco siccome se mi muovo in cui è importante essere molto concrete io mi auguro che questi centri che questa Rete
Si radica ulteriormente si estenda ulteriormente sul nostro territorio
E posso utilizzare davvero di tutti gli strumenti normativi che ci sono ricordandoci che su questo io sono un po'controcorrente rispetto alla moda vigente che Enzo fa molta enfasi sul federalismo che sono molto più prudente sul federalismo comunque questi strumenti normativi sta un po'in mano
Alle regioni e comuni che devono utilizzare quindi è giusto che i ricordi di strumenti che dica anche Regioni Comuni quelli devono utilizzare
Grazie a Livia Turco adesso alla parola Carla Rocchi sottosegretario alla sanità
C'è Cassano annuncia allora allora passiamo a
L'anche l'assessore ai servizi sociali di Venezia che appunto potrà parlarci anche di questa di questa realtà che così espressa dal film di Lizzani
Innanzitutto un forte ringraziamento la ministra Bellillo e a voi tutte che siete qui che avete avuto anche la pazienza e spero anche il piacere di vedere questa rappresentazione
Filmica di un di quello che il nostro servizio cioè il nostro centro dei don delle donne di Venezia Mestre
E volevo anche precisare che oltre che perché sono assessore alle Politiche sociali alla cittadinanza delle donne cultura delle differenze
E il vi ricordo il titolo di questo bellissimo manuale che come spesso capita per quanto riguarda la la politica delle donne l'amministrazione delle donne dice appunto del tentativo e della sfida
Che noi vogliamo praticare di tenere insieme la parola libertà femminile in questo caso è violenza sulle donne per quanto riguarda il mio lavoro è tenere assieme
Libertà femminile e politica non dico neanche più politica delle donne dico tenere assieme libertà femminile politica e amministrazione delle nostre città o delle realtà che in cui siamo
Voglio fare un breve riferimento ad una già ricerca che forse qualcuno di voi qualcuno di voi ha letto sul è stato nessuno li state riportate qualche stralcio sulla stampa
Una ricerca USA condotta negli Stati Uniti condotta da già emessa Alan Fox che ha un noto criminologo
E chi fornisce ogni anno una rapporto al ministero di Giustizia e ad altri istituzioni sulla situazione criminologica che riguarda il rapporto tra i due sessi
Negli ultimi ventiquattro anni c'è stato un calo di omicidi commessi da mogli o ex mogli o compagne
Di compagno ex mariti insomma di donne che sono implicati in qualche modo gli nei rapporti conflittuali con i maschi
Sappiamo che sappiate anche se sappiamo insieme che ogni cinque omicidi che vengono perpetrati ai danni da uomini da parte di donne quattro
Sono da parte di donne che sono appena state picchiate violentate
Dal proprio partner o ex partner questo Carlo che c'è stato negli ultimi ventiquattro anni è bene del settanta per cento
Si passa cioè da mille trecentosessantasette omicidi del settantasei a quattrocentoventiquattro omicidi del mille novecentonovantanove
Questo calo non riguarda solo gli omicidi di donne nei riguardi degli compagni violenti ma anche dei omicidi di uomini nei riguardi di donne quindi c'è stato diciamo e probabilmente la lucida analisi che ha fatto seppur Sommese sommariamente in questo momento la ministra Turco direzione di questo fenomeno che i rapporti tra i sessi si sono modificati
Moltissimo e queste cifre io adesso le italiani cifre italiane non le conosco ma dicono di questo raggiunto nuovo rapporto di forza delle donne nei riguardi degli uomini
E e sarebbe tutto da studiare invece questa recrudescenza della violenza sui bambini e sulle bambine specie su bambini e bambine che hanno meno diritti dei nostri che sono bambini e bambine così nel nel nelle situazioni più di disagio anche se sappiamo che purtroppo la violenza gli abusi sui minori avvengono soprattutto nelle famiglie ora secondo me è cosa il collegamento tra questi dati e così le cui le le conseguenze
Che tira questo criminologo è che laica allo degli omicidi della violenza tra i sessi chiamiamola così
è dovuto alla rete di servizi alle varie opportunità che vengono offerte alle donne in situazioni di disagio in situazione di particolare
Sofferenza io credo che non si tratta solo di questo però bisogna che si studiare anche in maniera approfondita a partire dal nostri databile al taglio credo che a giugno col nuovo incontro che le idee che la Rete
Produrrà sicuramente avremo dei dati precisi anche sulla situazione italiana io credo che si tratti proprio di una modifica culturale profonda che è avvenuta la chiamo di ficcato i rapporti dei sessi ma anche la modalità dei servizi di parlare anche soprattutto i servizi dico gestiti dalle donne e a partire da una cultura delle donne a parlare a soggetti che prima i servizi non si riferivano perché il grande problema
Che abbiamo secondo me in parte in fortissima parte risolto è questa
Vicinanza che noi abbiamo attuato tra persone donne in particolare in situazione di disagio e servizi e struttura e istituzioni chiamiamole così con questo nome
Un po'astratto già la pratica sociale che noi avevamo augurato nasce da e nata ha prodotto è molto avanzata è importante
A questo punto come si è tentato io ringrazio chi ha redatto chi ha lavorato per questo manuale e chi ha prodotto appunto cultura che non è soltanto cultura
Diciamo delle donne in senso filosofia importantissima teorico eccetera è proprio un racconto di pratiche di esperienze
Di lavoro fatto anche moltissimo nelle istituzione perché il centro antiviolenza del Comune di Venezia un servizio pubblico gestito a partire da una cultura di Ferente
Una cultura differente che grazie alla capacità che è stata poi favorita dal le anche diciamo dai finanziamenti della due otto cinque ha tradotto una rette che consente adesso una maggior possibilità di incisione di influenza anche su cultura che tendono ad essere ancora altre mi riferisco alla cultura giuridica alla cultura sanitaria alla cultura che produce tipi di servizi che sono importantissimi per affrontare e per contrastare la violenza
Sessuale e
Per la azionare solo solo esclusivamente ai servizi sociali quali quindi e l'anti violenza ma alle politiche sociali tutte che son d'accordo con quello che è stato detto orrore la nuova normativa consente di per reinventare di ripensare e io credo che la presenza anche poi fisica di molte donne
Negli assessorati nei servizi nel nel nel momento operativo che poi è quello più importante
Consentirà a questa trasformazione che è necessaria delle politiche sociali che davano assolutamente uscire da una modalità standardizzata da una modalità da protocollo che anche se rinnovato comunque tende a a non Annone a rinnovarsi invece ad una cultura che è proprio quella nostra di genere delle donne che si misura con una realtà che cambia velocemente e a cui si dare essere in grado di rispondere in maniera non solo adeguata ma coraggiosa e
Veramente innovativa
Grazie al Governo Zanella e adesso diamo la parola diamo la parola a Marina Piazza sociologa il responsabile della commissione pari opportunità
Io molto rapidamente con lembo intanto appunto ringraziare anch'io la ministra e poi tutta l'équipe che ha fatto il lavoro a cui io sono particolarmente anche affezionata perché un po'come dire c'ho anche lavorato diciamo nella seconda parte di questa ricerca che sarà la ricerca Urban
Trovo che è una ricerca molto bene molto interessante
E volevo proprio fare due osservazioni molto rapide non so se voi avete letto sui giornali ho visto qui a Roma ci sono delle segnalazioni luminose dell'ENEL vie che riportano proverbio delitti e da ieri è uno di questi enti la donna è come l'onda o ti sostiene o ti affonda allora no lo dico per questo perché diciamo uno può anche dire va be'mi sparo subito non se ne parli più ma insomma però invece che cosa ci richiama questo ci richiama questo fatto che mi sembra che sia molto messo invita anche da questo film
In fondo forse come dire forse è vero che gli episodi più forti di violenza sono diminuiti ma c'è una specie di violenza
Sotterranea quotidiana come dire
Perché anche questo che cos'è se non violenza perché ci propone questa immagine ancora una volta diciamo della sostenitrice perciò Della Madonna della mamma eccetera oppure della fondi trincee e perciò che la portano in certo senso isolano
Per cui io credo che questo vada tenuto presente perché va sempre quando parliamo di questo va sempre tenuto presente il fatto come dire che la violenza non è un Kaiser così isolato ma è qualcosa che si incisi sta fortemente diciamo nelle relazioni sociali tra uomini e donne
E anche segue l'andamento di queste relazioni sociali perché io credo che sempre per molto rapidamente ma insomma che i i segni diciamo connota attivi di questa trasformazione diciamo dei rapporti sociali siano in fondo
In segno dell'incertezza nelle relazioni cioè della ridefinizione fondo negli uomini e nelle donne sanno più quali sono i loro posti tra virgolette
Il segno dello scarto tra rappresentazione e realtà
Perché ditemi voi diciamo cosa c'è in mezzo tra il fatto che si dice le donne al potere le donne mentre George le donne qui ritornelli
E poi dopo ci sono quattro mila tomi Lombardia che sono costrette a uscire dal mercato del lavoro perché non gli danno il part-time dopo la maternità
Che cos'è se non una violenza il fatto di imporre a una donna di scegliere tra se stessa e il proprio bambino
Ecco io credo e il terzo segno è questo segno diciamo della connivenza delle donne all'invisibilità ci sono alcuni momenti in cui le donne imploso non si ritirano perché hanno paura per dire perfino della loro forza
E questo è forse la cosa peggiore in fondo perché devono scegliere tra l'essere cattive cioè il fatto come dire di in qualche modo parte passo passare perse e il fatto di essere buone cioè passare solo per gli altri ecco io credo che sia questo molto importante perché è su questo che questi centri lavorano poi sul segno come dire dell'ampio riconoscimento
Quando c'è il riconoscimento di sé allora può esserci possono esserci presupposti della diminuzione della violenza
Ecco io credo che questi centri
Come dire tutti hanno sottolineato l'importanza ma non fa mai sotto nei cioè bisogna sottolinearla sempre di più perché io credo che non solo questi centri in sei ma il fatto che adesso in diverse città si mettono in rete tutte le strutture diciamo che si occupano di donne a disagio temporaneo così detto perciò tutte strutture anche molto diverse le case delle donne maltrattate i centri di aiuto alla vita io sto facendo un corso proprio su questo
Ed è interessantissimo perché è come se dando come dire una formazione insieme ci fosse anche una strategia comune per esempio adesso abbiamo degli incontri con gli assessori quelli che si occupano come dire dei nidi dei nidi perché queste donne quando cercano di tornare a lavorare
Non riescono perché lavorano di fare le pulizie alle cinque di mattina e allora abbiamo fatto un incontro con dei dirigenti le coordinatrice degli asili nido per vedere che cosa si poteva fare per venire incontro ecco io credo diciamo che questo è un lavoro di messa in Rete
Che punta proprio su due cose diciamo apprendere dall'esperienza si fa passo passo perché è difficile confrontarsi con la violenza e con quello che la violenza lancia
La pratica dell'accoglienza che è una cosa proprio di genere come diceva Livia Turco la pratica d'accoglienza abolire la pratica della cura io mi puro ditemi
Ecco io credo che questo è importantissima questo libro e questo filmato c'hanno fatto vedere benissimo
Grazie a Marina Piazza adesso sentiamo Lizzani che cosa ci dice le sue impressioni su questa su questo lavoro che ha fatto insieme alle donne
Un occhio maschile che causa qual è l'occhio maschile che ha visto queste vicende
Ma sarei curioso di saperlo dopo se poi il risultato diverso da quello che goduto se se del fatto da una regista donna ma io credo che quando Albosaggia
Mi ha offerto questa opportunità una pari opportunità in questo caso SITAS stato dovuto anche al fatto che era un po'di casa Venezia dopo gli anni la Biennale poi chi mi conosce sa che ho dato una grande attività
Al documentario che ritengo come la saggistica dentellature ritengo un settore importantissimo trascurato io dedicato tanti forse dovuto anche alla nostra formazione o ci sono delle ottime registe
Dove no sai benissimo
Però forse non hanno avuto la formazione che abbiamo avuto noi la mia generazione perché abbiamo cominciato tutti dal documentario e quindi tornare documentario forse ha intuito basale del mi avrebbe dato una particolare passione poi
Forse anche il fatto che in tanti film Cronache di poveri amanti processo di Verona le figure femminili nel mio cinema sono state molto importanti e quindi credo che sia stato questo è un altro degli elementi ma deposizione di curioso proprio da voi se viceversa cioè ne viene fuori un occhio diverso da quello che avrebbe dovuto essere per lo più di una donna non so
Una risposta così l'impressione di al più che una risposta
Ecco mi sembra che Where voi uomini quando vi avvicinate con le migliori intenzioni alle cose delle donne appunto o siete animati da un'aggressività punto sembra intenzionato a cattive se sono buone invece un po'dalla da una specie di intenti movimento andati timidezza per cui si tende a far vedere è un po'non dico a santificare perché non è questo il caso ma comunque a far vedere solo gli aspetti esclusivamente molto positivi a dare una lettura anche perché che finisce per essere perfino un po'ottimistica ecco al di là di questo il film il filmato alla trovati interessantissime ci porta dentro una realtà fosse una donna avrebbe fatto vedere credo qualche anche qualche risvolto magari Politecnico alta qualche sbavatura comunque se questa è l'unica osservazione che mi sento di fare adesso però Pato accedendo in questa nostra conferenza stampa darei la parola direi che sono a disposizione dei giornalisti tre delle autrici del Libardo per e anche naturalmente
Lo stesso Lizzani per rispondere alle domande che potranno credo che voi avete sale e appunto abbiamo qui disposti a rispondere vittoria Tola che è la responsabile delle
Politiche sociali del Dipartimento delle Pari opportunità Alberta Basaglia psicologa e all'esperienza responsabile del Centro Antiviolenza di Venezia e Franca Bimbi sociologa e che è stata assessora al a Venezia alla cittadinanza delle donne ecco allora io direi chi vuole fare delle domande magari alza la mano dice il suo nome
Lo mettiamo facciamo una piccola lista
Giulia Fossa giornale
Via internet
Ma non so se antichità
Non è meglio che tu era un microfono io direi
Ora la domanda è molto breve e molto semplice condividendo il fatto che l'occhio di Lizzani sicuramente proprio anche in questo suo quasi distacco voglio dire
Restituisce racconta con grande realismo e con grande verità quello che solo questa attività
Volevo capire quale sarà l'uso di destinazione di questo documentario perché molto bello che lo abbiamo visto le questa mattina vorrei capire se è prevista una messa in onda
Una qualche circolazione in qualche forma ecco perché se poi credo che ci sia importanza un documentario bello ma poi deve avere anche un suo senso credo
Proprio come un prodotto che aiuti forse a comprendere quella che l'attività importanti sia vedere svolta
Allora rispetto all'uso
Noi l'abbiamo fatto perché ritenevamo fosse giusto documentare un'esperienza che secondo noi valeva la pena documentare
Ci piacerebbe molto che queste questo documentario fosse visto da più persone possibili ci piacerebbe per esempio che la nostra televisione lo trasmettesse
Noi intendiamo comunque utilizzarlo come strumento di formazione
Noi pensiamo di farne molte copie di farle girare in tutte le città non solo le città che hanno aderito alla rete urbana ma in tutte le città e i comuni che desiderano avvicinarsi
Al problema del contrasto alla violenza nei confronti delle donne e dei bambini
Io non posso posso dirle di più perché so benissimo il documentario appunto cinema normali non entra però ci sono oggi molto il circuito alternativi
Le televisioni hanno i loro palinsesti con il nuovo contenitori per cui non è facile Genome commissionato a monte del lavoro entrare marzo speriamo di farcela
Altre domande
C'è qualcosa e prego
La domanda era molto molto pertinente mi riesce io parlo per conto di un Centro donna gente dall'ICCRI latina e vorrei capire quale il il mezzo pratico per cui uno può avere le casse i casi possiamo farne richiesta se attraverso non so anche contro il segno di qual è il la strada per a vere
Allora la cassetta basta che sia richiesta al comune di Venezia Centro donna viale Garibaldi centocinquantacinque a me per
Il tempo di fare le copie
Tutto cinquantatré
C'è
Vito cinquantatré non me lo ricordo
Molti dove inferiori
Centro donna viale Garibaldi centocinquantatré Mestre
Comunque mettere formarsi onesti manuale su richiesta i ma
Nelle singole dipartimento delle varie Carmelo vede
Presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
Domande più specifiche invece sul libro è vero che ancora non ecco noi rispetteremo ne conoscete bene i contenuti ma non so se vittoria Paola vuole dire se non ci son domande magari vittoria Tola vuole dirci qualcosa di più specifico sul sui conti e
Utili questo libero
O beh anche senza domande io direi a me sembra che la cosa molto interessante sia proprio questo vedere i diversi livelli di della vi
La lenza da un lato come ricordava anche Marina Piazza cioè questa violenza che da un lato e la la violenza estrema tende forse a diminuire anche in Italia anch'io ho visto dei dati su un libro appena uscito sul fatto che gli ho mi cd sono in diminuzione mentre invece però aumenta un altro tipo di violenza la violenza più diffusa legata per esempio all'ingresso delle donne nel mondo del lavoro e quindi che si sostanzia nelle varie nel vari tipi di molesti di di violenza minore di aggressione nei luoghi pubblici Petra dramma nelle strade e la percezione invece molto bassa e questo l'ho trovato una in do un dato molto interessante del Libano di questa realtà violenta che c'è nel Paese per esempio da una ricerca che qui viene citata risulta che solo il dieci per cento poi degli intervistati dice di sapere che una qualche donna che si la conoscenza subito molestie o violenze la stessa ricerca ci dice che invece metà delle donne nella sua vita la ricevuta e composto queste cose vuole sentiamo cosa ci dice vita
Ma il libro come diceva giustamente Chiara diversi livelli c'è una parte storica di memoria da qui nasce la violenza come problema politico ha un aspetto
A un livello ho sociologico a livello giuridico alla storia anche delle diverse città che fanno parte del progetto urbane delle politiche che in queste città sono state organizzate per dare risposta a questo a questo fenomeno quindi essi la mente nel senso più tradizionale anche un manuale cioè un libro da consultare sia quando si ha bisogno di ridefinire il concetto sia rispetto ai processi ai contesti
è vero nel libro c'è una a preciso come dire atto d'accusa sul fatto che c'è una percezione molto bassa della violenza alle donne come problema politico e sociale e sociale generale ed è chiaro che questo è uno strumento che invece se vuole aiutare un innalzamento di questa percezione e anche una una precisazione del perché questo deve avvenire proprio dei costi sociali oltre che umani che il problema della violenza a maschile comporta anche costi economici perché oramai sappiamo bene che tutto questo quando non viene visto e viene considerato normale ha dei costi economici e sociali molto molto molto forti forse credo che uno dei dati più o importanti anche delle organizzazioni internazionali che si sono occupate di violenza sia finalmente richiamare questo problema non so o sull'errore della legittimazione della violenza maschili termini culturali ma anche dei suoi cui dei suoi costi sociali allora sui quindi l'idea è di dire che questo deve entrare come un fenomeno non solo conosciuto ma capace di attivare competenze e risorse umane capace di affrontarle quindi di non creare
Come spesso succede quando le donne decidono di non per il sì penso di creare vittimizzazione secondaria no come si suol dire in gergo che poi significa in sostanza creare un percorso ad ostacoli molto complicato per riuscire ad ottenere attenzione risposte e quindi condanna degli atteggiamenti violenti che sono stati prodotti nei confronti di quella donna oppure di quel bambino e di quella di quella bambina il problema dei dati ecco io credo che per la prima volta noi diciamo con estrema chiarezza che Tire se la violenza è in diminuzione o in aumento contro le donne è un problema straordinariamente complesse complicato
E che non si può come dire dire così non cioè non si può dire perché noi abbiamo dati estati i che che riguardano appunto quelle elaborati autonomamente dalle case sul campione autogestito abbiamo le statistiche giudiziarie abbiamo finalmente la ricerca Istat di di tre anni fa che sarà replicata dall'anno prossimo e questo è un fatto straordinariamente importante ma non abbiamo dati precedenti e quindi noi non siamo in grado di spedire in termini statistici se e il problema è in aumento in diminuzione noi sappiamo dall'osservazione che sicuramente come abbiamo detto nel libro all'inizio della del secolo per esempio le donne che denunciavano era un paio negli anni Cinquanta erano qualche decina negli anni settanta erano qualche centinaio e oramai si tratta di migliaia però questo può essere un dovuto al fatto che finalmente la forza delle donne fa emergere il problema piuttosto che all'aumento del fatto in sé esatto credo che la cosa si possa dire per certi versi anche per la violenza nei confronti della dell'infanzia prima il fenomeno era così naturale così tranquillo che non era neanche appunto
Rilevato c'è una percezione maggiore di insicurezza delle donne che veniva riproposta io credo di sì io credo che la fuoriuscita a dalle case la Consap e la contemporanea consapevolezza che la violenza si esercita nelle famiglie oggi crei una particolare
Attenzione percezione sensibilità delle donne nei confronti della violenza le ricerche sulla microcriminalità lo dimostrano ma anche lì non perché ci sia un dato in aumento o anche se c'è il dato il momento ma perché c'è più consapevolezza dal fa da parte delle nonne che possono essere dei soggetti colpiti che sono soggetti particolarmente un era abile basta vedere le ultime ricerche sulla sicurezza per rendersene conto ed è invece un fenomeno purtroppo spesso so invece ignorato dalla dal dibattito sulla sulla sulla sicurezza e questo credo che sia un fatto un fatto negativo quello che rimane e che c'è evidentemente bisogno di una larghissima discussione di una capacità come dire di intervenire giorno per giorno sul fenomeno perché anche se il dato non è un aumento certo quello che le cronache ci consegnano anche nelle ultime nei primi giorni dell'anno nelle ultime due settimane tanto per non parlare di tempi molto
Remoti è un dato straordinariamente inquietante perché sette donne morte ammazzate nel giro di pochissimi giorni sono secondo me un qualcosa che dovrebbe sollevare un allarme sociale se invece di no ne fossero state altro tipo di fenomenologia di vittime probabilmente l'allarme sarebbe scattato nel fatto che si tratta e non ne sembrano come dire drammi privati e tragedie personali
Grazie all'età di otto ci sono domande sei se non ci sono domande
Se non ci sono domande direi di concludere e invitiamo tutti al buffet e mi dicono che sì è vero