Il nuovo numero della rivista di geopolitica "Limes" dal titolo "L'impero del Papa"

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Mentre il Papa ribadisce che continuerà la sua apostolato sino a che Dio glielo concederà dopo le dichiarazioni di monsignor Lema nelle polemiche che hanno suscitato soprattutto da parte degli ambienti della Curia romana e mentre si sta celebrando il Grande Giubileo esce il nel nuovo numero della rivista italiana di geopolitica Limes dal titolo L'impero della papa che affronta il lato politico quello diremo più terreno della missione universale della Chiesa abbiamo IMEI collegamento il direttore di Limes Lucio Caracciolo Bongiorno buongiorno ora in questo numero può immettere innanzitutto a confronto il Vaticano e gli Stati Uniti perché nel mondo del dopo Muro sono gli unici
Due soggetti che hanno un progetto globale vuole spiegarci meglio di
Certamente per quanto riguarda vaticano e Stati Uniti io credo che siano gli unici due centri come le diceva che pensino globalmente esistono altri stati altre potenze che possono avere un rilievo ma solo delle potenze regionali in particolare quanto riguarda il Vaticano ovviamente la sua missione quella di evangelizzare il mondo e quindi non può che per stare al di là delle latitudine delle longitudini certo che questi due centri per un buon periodo sono stati quali associati mi riferisco per esempio al periodo della guerra fredda e quindi nell'immaginario collettivo
Se vogliamo la Santa Sede è stata piuttosto schiacciata sugli Stati Uniti
Da alcuni anni a
Martedì diciamo da quando non c'è più il pericolo sovietico vie vaticane American sono parecchio divaricate come dimostrano i casi di Cuba dell'Iraq Medioriente e così via che noi realizziamo ecco
Ma la nostra analisi non si ferma a questo confronto vi sono altre due sezioni della rivista che affrontano una la questione della grande Europa cristiana e l'altra della rapporto Stato Chiesa e ce lo vuole illustrare e perché
Probabilmente è chiaro che ragionano a partire da un punto di vista di padre e il punto di vista di base e quello europeo nel senso che per la Chiesa cattolica romana l'Europa è un po'il giardino di elezione il trampolino di lancio per il resto del mondo e il Papa ha una sua idea dell'Europa diciamo piuttosto ecumenica un'Europa buriana se vogliamo per l'Atlantico agli Urali
Talmente quella di alcuni episcopati o comunque di alcuni autorevoli membri della gerarchia ecclesiastica cattolica mi riferisco in particolare non sono personaggi come club in Polonia oppure ad alcuni episcopati tipo quello magiaro quello provato e così via che hanno una visione che potremmo definire nazionale storica se si può usare un ossimoro cioè più legata agli interessi nazionali cioè come se fossero delle Chiese nazionali piuttosto che a interessi universali e quindi il problema naturalmente rapporto con l'ortodossia in questo campo dalla al campo ortodosso c'è una corrente diciamo di Turi diciamolo sostanzialmente Mosca Belgrado Atene che dirà in qualche modo speculare
Lasciati e che quindi costituisce
Diciamo un muro anche in quella che noi siamo l'invasione cattolica ecco e poi c'è diciamo come dire la sezione che riguarda invece il rapporto Stato Chiesa insomma che anche nella sua valenza e c'è un articolo in parti
Di un alto diplomatico italiano firmato con pseudonimo geopolitico Bousquet sostiene che in Italia può usare il Vaticano e per una ragione molto concreta cioè che il Vaticano è uscito dalla NATO mentre se sposare questa metafora mente appunto fino all'ottantanove novanta e il Vaticano era nato combattevano la stessa battaglia adesso il Vaticano è uscito siccome noi siamo nella NATO che intendiamo sta ci diventa un po'di trovare una consonanza con il Vaticano questo è un problema per la nostra politica estera che finora si era sempre orientata sulla stella vaticane su quell'americano ecco
Ritornando proprio alla questione da cui abbiamo iniziato neanche le recenti polemiche in una recente intervista a Repubblica in grande nonché dissidente teologo tre dei quanto Kyung sostiene che per il dopo Wojtyla la Chiesa avrebbe bisogno per lo meno di un papà di centro non più sotto l'influenza dell'Opus Dei cosa ne pensa
Le definizioni dance destra sinistra corrivo anche scritto un editoriale non ci credo molto anche perché questo Papa è partito considerato un papà di destra adesso diventata una specie di icona dell'antiamericanismo di sinistra tua dobbiamo anche decidere Scirea la ovviamente ha un suo registro che è innanzitutto quello di un mistico poi anche quello di un patriota polacco e infine quello soprattutto in questo momento di Capo della Chiesa universale quindi in questo momento può apparire quasi un Papa
A sinistro ero in altri momenti poteva aprire il contrario non vedo cosa possa essere un papà di centro corso Buttiglione
Invece però l'influenza dell'Opus Dei come dire comprovata e c'è anche un articolo molto interessante sul
Numero di Limes nove per la verità ce ne sono due diciamo uno di taglio molto critico è un ritaglio Polo genetico nel senso che viene da dentro l'Opus Dei sì
Nell'articolo di Carter quello più critico che fra l'altro è un ex membro dell'Opus Dei e molto dettagliato ed è quello che mi dicono anche membri dell'Opus Dei fattualmente ineccepibile naturalmente la valutazione che che ne deriva non è esattamente in coni artica il problema è che sull'Opus Dei ovviamente c'è anche molta a molta leggenda ma non c'è dubbio che questa organizzazione considerata fino a poco tempo fa sin quasi un'organizzazione segreta sicuramente a una in avuto un'influenza particolare durante quei
Pato però tuttora ecco quello che ritornando invece all'aspetto geopolitico mette in evidenza la richiesta che il suo editoriale che diciamo la dottrina geopolitica che poi non è solo geopolitica della chiesa è una dottrina che appunto non prevede ed è quello che anti Dole chiamava lo scontro tra le civiltà e e quindi non prevede come dire a supremazia della civiltà occidentale che viene affermata anche attraverso i diritti umani questo poi ci ritorneremo sulla parte rimessi in più secondo lei appunto questa prospettiva del Vaticano nel mondo così come organizzato in questo momento ho un bel forse meglio dire disorganizzato a qualche chance
In qualche modo dagli alla Cattolica perché se e di avere un approccio di tipo fuori diciamo universalista almeno nelle nelle intenzioni e difficilmente pot e verso le credibile incontinenti del terzo mondo stato il problema proprio di distinguersi dagli americani nasce dalla difficoltà di poter fare opera di evangelizzazione se sia associati alla superpotenza americana quindi è una
In qualche modo una condicio sine qua nonna per la Chiesa cattolica ecco eppure viene ancora percepita il mobile come Norbert com'è noto come un agente dell'Occidente
Sì in altre parti invece viene preferito persona medicati l'impressione dominante che la Chiesa cattolica sia un fattore antiamericano soprattutto questa è l'impressione degli Stati Uniti che
Hanno in qualche modo sempre cercato di aiutare invece le sette protestanti o comunque tutti fattori politici che facessero una politica fondamentalmente anticattolica un'altra cosa interessante che il Vaticano appunto come
Si dice in questo numero di Limes è insieme agli Stati Uniti l'unico soggetto
Mondiale che ha un pensiero globale e però è anche l'unico soggetto che non ha esercito ripeto degli Stati Uniti provider cito ma ovviamente non essendo la sua missione
Diciamo in qualche modo ottenibile con metodi di forza almeno non in questo secolo pagare oltre otto cioè ha provato è chiaro che non ha non ha scelta tirare la sua Viglione di carattere fondamentalmente pacifista anche se questo parla come sappiamo e come e analizzato anche in un assaggio di Limes a
Sviluppato molto la dottrina dell'intervento umanitario esatto e per esempio ci ci vuole ricordare insomma cure momenti di beh
Famoso discorso del novantadue alla FAO se non sbaglio in cui il Papa parlo del diritto dovere dell'ingerenza umanitaria quello è stato forse il
La di un movimento culturale etico politico che poi ha fruttato molto negli anni a seguire de tuttora molto in voga ecco le forze e quindi da questo punto di vista
Come dire la dottrina dei diritti umani che sbandierata anche dall'altro soggetto globale che però ha un esercito come lei ricorda aveva molto potente era proprio la la dottrina dei diritti umani su quello forse si potrebbero ritrovare i due progetti o no e qui
O la contraddizione di fondo del Papa la parte dice che ci vuole il diritto di ingerenza
Altra vorrebbe però appunto smarcarsi dagli Stati Uniti o le due cose lo stare insieme perché è chiaro che l'unica potenza che può intervenire concretamente
Sono gli Stati Uniti d'America non ero e non certamente non le Nazioni Unite che sono smentita teorica oppure Orsolini diavolo tra IRE è chiaro che si vuole Remorse possiamo meglio dire la NATO ha anche insomma bello bancariamente parola nato qui si vendono anche recentemente sempre americani e poca cosa quindi non si possono abolire allo stesso tempo
Gli interventi umanitari e non volete americana insomma sì e quindi
Quindi c'è una contraddizione di fondo che è tra la
La parola foglie perché se lei vede anche l'ultimo discorso che ha fatto il corpo diplomatico dove ribadisce questi concetti con un tono diventa ora più Mark ma Khatami incanti americano poi però punto quando deve parlare dei soggetti che dovrebbero intervenire di una vaghezza estrema
Quindi diciamo forse non si è affidato ancora anche per la storia della Chiesa troppo al diritto internazionale in quanto tale ma più come dire a un lavoro di tipo culturale che preparavano
Non stavo parlando di rito Sopranzi soggetti che potrei
Però in qualche modo
Rendere operativi i diritti umani che il Papa rivendica saputo siccome questi soggetti è uno solo cioè gli Stati Uniti e siccome questo soggetto non piace in questo momento molto al papà
Qui c'è una contraddizione qui diciamo lei non pensa che il Papa quindi può puntare invece la mia
Domando ulteriore replica cioè probabilmente non punta molto sull'ONU anche perché comunque la missione della Chiesa rimane una missione di annuncio in e si barcamena insomma tra queste e poi la la la fattiva politica geopolitica insomma no
Patacche richiamato anche questo discorso all'ONU il problema è che l'ONU
Purtroppo non non molto di più anzi direi nient'altro di più che la volontà dei membri del Consiglio di Sicurezza e quando questi membri il Consiglio di sicurezza non sono d'accordo o quanto meno non riescono a non porsi dei veti
Ieri non ho resistito ecco dunque va be'
Attraverso questo discorso possiamo anche allacciarsi allacciarci alla parte finale della del numero di Limes che come ogni volta che una una Giunta che si chiama rimessi in più e che dove ritornate nuovamente sulla questione dei Balcani con le varianti cori tra cui quello di Sergio romano intitolato ipocrisia del nostro umanitarismo in cui l'ex ambasciatore sostiene ancora una volta corrotta di più utile al suo estremo senso della Realpolitik che il politica internazionale che sembra nostro avviso coincidere con la linea per lo più tenuta dalla rivista su questo tema è lesivo proprio come
Sicuramente quello che
Va molto d'accordo anche se poi altri articoli non sono d'accordo con questo ma insomma io lo trovo assolutamente convincente l'argomento in poche parole che tale il diritto umanitario all'atto pratico molto spesso diventa un diritto etnico cioè alcuni popoli che si sentono giustamente o industria mente oppressi chiedono l'intervento dell'Occidente in nome dei diritti umanitari o per affermare la propria etnia contro altri quindi
Ecco come dice Romano comando per non fare nomi prevenzione nel caso del Kosovo il capo della Cecenia certa con come dicevano quindi attraverso
La politica diritti umani paradossalmente si sviluppa il nazionalismo che invece dovrebbe essere combattuto stenta un'ultima cosa allora questo numero di Limes ha come dire questa doppia valenza appunto uno la riflessione su il prossimo millennio Rossi potrebbe dire dal prossimo millennio di del soggetto Vaticano e il la seconda parte diciamo il ritorno sul problema dei Balcani Imbert conclusione si può negare appunto questi due due temi come secondo me nel mio
Anche nel editoriale ricordando come là in fondo il primo momento di vera rottura nordico del secondo perché ciò che a cura del gruppo ma insomma il momento forse da questo punto di vista è più importante di rottura tra Stati Uniti e Vaticano è stato la questione della Jugoslavia perché mentre gli Stati Uniti sostenevano quella che loro chiamavano la Jugoslavia unita democrat la Santa Sede insieme ad Austria e Germania fischi ero nettamente a favore della successione croato slovena e poi naturalmente ci fu ripetutamente il Papa stesso fece una mezza autocritica pubblica però quello fu il primo segnale
Quanto riguarda meno la loro l'area europea dissidio tra Santa Sede Stati Uniti ed è interesse
Il re Minarelli origine di questo dissidio noi cerchiamo di farlo ecco che tra l'altro come dire poi negli anni si sono come invertite le parti pelli e
Ma per esempio sul costo è stato di una estrema freddezza tenendo conto anche credo dei rapporti con gli ortodossi gli americani sono stati in prima linea diciamo i secondi dopo gli inglesi nel promuovere l'intervento noi
Ringraziamo Lucio Caracciolo direttore di Limes la rivista italiana di geopolitica abbiamo parlato dell'uscita del nuovo logo vero dal titolo L'impero del Papa vaticana America due mondi la grande Europa cristiana Stato e Chiesa grazie buon lavoro voi
Solo Graffeo