Manifestazione nazionale del 1° maggio 1998 organizzata da Cigl, Cisl, Uil Piazza della Vittoria

Amici e compagni dell'Emilia amici e compagni delle delegazioni dal resto dell'Italia apriamo la manifestazione di questo primo maggio tentano di Reggio Emilia sicuramente rimarrà un fatto storico e la prima amo portando il ringraziamento di CGIL CISL UIL di Reggio Emilia in primo luogo a tutti voi che avete concorso con la vostra partecipazione
A realizzare quella che una grande manifestazione il corto è ancora in corso quindi avremo sicuramente la presenza dei quei trenta mila quaranta mila che abbiamo citato sulla stampa oggi la nostra manifestazione si sviluppa con una serie di interventi i più importanti dei quali ovviamente saranno quelle dei tre segretari generali
Io ringrazio amento fa anche a chi a coloro che hanno contribuito a realizzare questa sfilata questo corteo civile poi pacifico allegro pieno di colore vivace e quindi è alle forze dell'ordine ai nostri dirigente sindacale Telegatti di fabbrica che hanno lavorato per allargare la partecipazione così come il nostro ringraziamento vanno anche a tutte le autorità che hanno raccolto il nostro invito abbiamo ampie delegazioni di tutti i Comuni della provincia di Reggio Emilia a partire da il sindaco dalla nostra città abbiamo la presenza del Presidente della Provincia nove abbiamo anche mai le qui diamo un saluto particolare
Ai delegati del ai sindaci proprio dei comuni di Gualdo Tadino e Fossato di vico
Comuni terremotati gemellati con la nostra città che sono qui presenti e verso il quale abbiamo assunte iniziative reale di solidarietà
Abbiamo anche altre saluti da fare dobbiamo salutare ecco volentieri le delegazioni del mondo del volontariato
La delegazione dei lavoratori stranieri presenti sappiamo che a Reggio è una città che ha dato ampia accoglienza agli immigrati
Un saluto del tutto particolare anche amichevole affettuoso a due ambasciatori del Sudafrica una ASPI venga UE che nostro amico che è stato presente per molti anni su questa piazza e oggi è ambasciatore de del Sudafrica in Norvegia
E poi anche il saluto accorsi non scio di uguale a ambasciatrice del Sudafrica in Italia
Ora la scaletta degli interventi prevede appunto che io passi la parola
A Franco Ferretti mi mi sia consentito un tempo un po'difficili no invece consentito però ecco di esprimere un augurio di speranza la piazza proprio duecento anni fa ecco in e questa città nasceva il tricolore che diventava la Baviera dei nostri patrioti
Credo che oggi ecco ci si possa augurare che da questa piazza
Possa scoccare
Ecco una scintilla che l'uomo nel percorso di quel sogno che da tempo noi dirigente sindacale ma soprattutto i lavoratori pensionati d'Italia attendono la realizzazione di un grande sindacato unitario confederale che mette insieme il patrimonio storico di CGIL deciso ed è quello abbiamo domani l'ingresso in Europa entriamo in Europa sulle ali delle rondini che sono effigiate nel nostro manifesto e ci entriamo ecco qui dati dai nostri tre segretari generali
Questo che speriamo è questo che vogliamo ed è per questo che lavoriamo ora dopo la parola
A Franco Ferretti che a nome di CGIL CISL UIL farà un intervento
Lavoratrici e lavoratori pensionati
Voglio innanzitutto salutare e ringraziare
Le centinaia di volontari di delegati o di pensionati che stanno rendendo possibile questa bellissima giornata di festa questa grande manifestazione a Reggio Emilia
In poche ore altre città italiane il radicamento di CGIL CISL UIL
E forte come a Reggio
Ed è grazie anche a quaestor che abbiamo potuto realizzare con successo la manifestazione di oggi
In questa provincia un reggiano su tre è iscritto al sindacato
C'è anche questo elemento
Alla base del successo del modello economico e sociale di questa terra
Questo fatto naturalmente ci riempie di gioia
Allo stesso tempo però siamo consapevoli del fatto che anche in una realtà come quella emiliana i diritti di chi lavora vengono Rosita forme sempre più spinte di flessibilità
Pensiamo che sia giusto che proprio da qui venga riaffermato un messaggio chiaro
Noi non possiamo assolutamente essere d'accordo con chi vorrebbe dividere il Paese tra aree forti e aree deboli e neppure siamo d'accordo
Collare ore oggi originale teoria di chi dichiara che i lavoratori italiani sarebbero troppo protetti
E che perciò le imprese italiane sarebbero costrette a scappare all'estero soprattutto quando investire all'estero
Significhi andare alla ricerca dei lavoratori sottopagati privi di qualsiasi tutela
Sociale sindacare e magari anche minorenni
Il cinquantesimo anniversario della Carta dei diritti dell'uomo che oggi ricordiamo non ha dunque nessun significato retorico anzi
Accettare il diverso
Avere cura delle condizioni di vita e di lavoro
In una parola per la dignità di chi lavora a migliaia di chilometri da qui
Significa anche prepararsi ad un tipo di società nella quale il diverso lo straniero l'extracomunitario sono tra noi e voi vivono insieme a voi nelle nostre case nelle nostre fabbriche
Negli uffici e nei luoghi che frequentiamo per andarci a divertire Reggio ha conosciuto negli ultimi anni un'impressionante fenomeno di immigrazione
Che continua a coinvolgere giovani extracomunitari e soprattutto giovani meridionali
Un fenomeno di questo genere comporta enormi problemi anche e soprattutto perché io la responsabilità di natura sociale ed istituzionale
Per assicurare a questi nostri nuovi concittadini
Agli stessi servizi e gli stessi sacrosanti diritti quale ricordo i reggiani
Direi anzi The per Reggio Emilia proprio perché e nella nostra cultura
Di chi vive in queste terre
Avere un senso fortissimo della solidarietà
Si ponga più che un problema di adeguata accoglienza un problema di adeguato governo del processo di sviluppo economico il problema cioè di evitare i rischi connessi ad una crescita ipertrofica della nostra provincia
Sviluppo e occupazione al nord e al sud
E anche per quaestor che da alcuni mesi CGIL CISL UIL di Reggio Emilia hanno sviluppato un intenso rapporto con le strutture sindacali di Bari e di Napoli
E come potrebbe essere diversamente quando nelle fabbriche negli uffici sentiamo risuonare ogni giorno gli accenti di cento etnica riverse
E i dialetti di tutte le regioni del Mezzogiorno d'Italia
Questa è una grande fortuna una grande ricchezza perché e come tutte le più evolute Società del mondo anche la comunità emiliana e ormai una comunità multi etnica
Io sono convinto che le persone che sono in questa piazza rappresentano la parte migliore la parte più sana di questo Paese
E quel pezzo d'Italia per intenderci che in occasione dei momenti più difficili
Ad esempio in occasione di untore moto come quello che ha colpito l'Umbria si rimbocca le maniche e si mette al lavoro
Per ricostruire per raccogliere i fondi per ricominciare
Consentitemi allora di annunciare con legittima soddisfazione che CGIL CISL UIL di questo provincia
Hanno raccolto tra i lavoratori un contributo assieme alle aziende associate a Confindustria
Quattrocentoventi milioni
Che ed esprimeremo la ricostruzione di una nuova scuola
Per i Comuni di Gualdo Tadino per il Fossato di vico
Quello che vive il nostro Paese
Non è un passaggio facile
Nel momento in cui entrammo in Europa
In Italia c'è chi teorizza nuove forme di darwinismo sociale
E verrebbe prefigurare una società nella quale civile esclusivamente per vincere con qualsiasi mezzo chi vince prende tutto chi perde e totalmente out
Noi siamo perciò chiamati ad una doppia sfida infatti non possiamo cedere sul piano della difesa dei diritti dei lavoratori
Non accetteremo che vengono condotti attacchi allo statuto dei diritti dei lavoratori
Proprio perché non crediamo alla favola secondo la quale si dovrebbe trasformare il mondo del lavoro dipendente il la giungla dei contratti di collaborazione
Un po'di partite IVA di contratti a tempo determinato per dare ancora più flessibilità alla struttura dei costi dalle imprese
Ma neppure dobbiamo reagire
Alle pulsioni irrazionali e dice Greganti di un pezzo della Società italiana per del ceto politico che ora rappresenta accettando il terreno della rissa e dello scontro fine a se stesso al contrario e nostro dovere
Confermare il ruolo di protagonisti della concertazione che abbiamo avuto in questi anni a partire dall'accordo del luglio novantatré
E anche grazie a questa scelta
Che abbiamo fatto se l'Italia è oggi una democrazia più compiuta
Un Paese anche un po'più giusto
Occorre essere attenti a scegliere la parte cantano ICSI che oggi pomeriggio sane saliranno su questo palco
E appunto finire qui con noi oggi in questa piazza
La parte la scelta perché non dice basta con le tasse basta con i giudici basta con la Costituzione italiana
Dice invece basta con l'evasione fiscale dice che lo Stato deve fornire servizi migliori e più efficienti
Dice che i più deboli gli anziani impanati hanno diritto ad essere curati e tutelati dallo Stato moderno e lo Stato ricordiamocelo molto bene siamo noi
La nostra Costituzione la Costituzione della Repubblica italiana sarà anche un po'vecchiotta e in fondo poi non lo è neanche tanto perché ha solo cinquant'anni ma noi ne siamo molto affezionati
Riforniamo oppure dunque come si sta facendo
Ma non si tocchi l'articolo uno laddove dice la Repubblica foto italiana
E fondata sul lavoro non sulla dunque non sulla disoccupazione
Non sono infortuni sul lavoro
Non sul lavoro neve non sulle tangenti non sull'evasione fiscale e neppure sull'egoismo
La costituzione della nostra Repubblica
La carta della dichiarazione dei diritti dell'uomo che in occasione di questo straordinario primo maggio abbiamo voluto regalare a quindici mila ragazzi delle nostre scuole Reggiane
E agli ambasciatori della Repubblica del Sudafrica qui presenti con voi che ci portò dal solito dei sindacati sudafricani
Oggi noi vogliamo trasmettere questi valori questa è la globalizzazione del lavoro dei popoli della solidarietà che piacciono a voi grazie
Cari amici e compagni ci dicono che portandola code ancora la Standa quindi abbiamo ampiamente superato le aspettative
E Reggio mostra come sempre ecco la la sua parte migliore di città che aderisce partecipa e crede nei valori della nostra organi delle nostre obiezioni sindacali
Noi abbiamo costruito questa giornata anche con la collaborazione questa azione comunale teme stazione provinciale do adesso la parola al Giove il presidente della nostra amministrazione provinciale Roberto Ruini
Il mio saluto
E quello di tutta la provincia di Reggio Emilia alle tante persone
Che sono venute in questa piazza per festeggiare il Primo Maggio festa del lavoro e dei lavoratori
Oggi festeggiamo il lavoro come elemento della dignità di ogni persona
Come strumento per la sua realizzazione personale e sociale
Festeggiamo i lavoratori di ieri
Quelle che hanno contribuito a costruire il benessere e lo sviluppo economico di oggi
Festeggiamo il lavoro che c'è e che consente a questo Paese di mantenere un buon livello di reddito pur con grandi differenze fra le sue parti
Ma in questa piazza in questa giornata festeggiamo anche lavoro che sarà oggi è l'occasione per lanciare un messaggio di speranza a tutti coloro che non hanno un lavoro
E in Italia sono tanti comunque troppi
Questa festa dedicata anche a loro perché diventi il centro dell'attenzione dell'azione del governo e dallo Stato
Perché siano loro l'impegno delle istituzioni italiane nei prossimi mesi dei prossimi anni
A tutte queste persone io vorrei dare un messaggio di speranza
Credo che la strada imboccata dal governo dopo il grande lavoro di rasserenamento dei conti di questo Paese sia quella giusta per costruire le condizioni per lo sviluppo dell'economia e per una conseguente ripresa dell'occupazione
E credo che l'Europa unita saprà offrire opportunità a chi avrà energie idee da mettere in campo
Ci sono ancora molte tappe per fare dell'Italia un Paese capace di dare un lavoro a tutti e di migliorare le condizioni di chi già ha un lavoro
E in questo momento il mio pensiero va a tutti i bambini che nel mondo muoiono e sono sfruttati sul lavoro ai quali è negato la felicità ed un futuro di speranza
Oggi tutti i soggetti del mondo del lavoro devono assumere con forza la sfida di offrire un'opportunità di lavoro a chi non ce la per fare del nostro Paese un Paese che sta nel moderno e sta nell'Europa
La vera sfida e quella di riuscire a coniugare lo sviluppo con una grande attenzione alla persona
Mettere al centro la persona è un dovere per tutti è un diritto per ogni cittadino
Le sfide sono grandi e tante ma la tradizione di solidarietà che si arrende praticata nel mondo del lavoro è un patrimonio che non può essere ridimensionato o disperso
E oggi siamo qui a testimoniare che abbiamo valori così profondi e così radicati che non teniamo il futuro anzi siamo pronti a costruirlo insieme grazie
Prende la parola adesso Antonella Spaggiari sindaco di Reggio Emilia
Alle lavoratrici ai lavoratori presenti in questa piazza ai dirigenti sindacali ai segretari nazionali di CGIL CISL e UIL
Il saluto della città di Reggio Emilia dell'amministrazione comunale e di ringraziamento sincero per aver scelto la nostra città per questa manifestazione nazionale del primo maggio giornata del lavoro
Reggio Emilia Città del Tricolore medaglia danaro alla resistenza città dove lavora il fare sono nella cultura e nella tradizione più radicata e sentite di questa terra
è orgogliosa di accogliere questa iniziativa il cui significato è quanto mai vivo ed attuale
è significativo che proprio da una città come questa dopo l'occupazione ad alti livelli dove i fenomeni di emarginazione dei conflitti sociali
Sarà certamente allora continuo drammatici che in altre zone del nostro Paese partita un messaggio forte che guarda oltre che sa comprendere da qui il problema del lavoro nel suo complesso la scommessa e l'ha portata nazionale ed europea delle sfide nuove che abbiamo davanti
Per capire che nessuno neanche nella realtà più forti come già si diceva nessuna può aiutare sentirsi fuori dalla complessità di una se accetta nella quale lo sviluppo e il progresso sono elemento certamente di conquista e di crescita
Ma possono anche diventare causa di disoccupazione e di perdita del lavoro
Una società nella quale la professionalizzazione sempre più specializzata
La meccanizzazione l'informatizzazione sono certamente occasioni di nuova e più qualificata occupazione ma anche di Conversano se non governate occasione di esclusione dal lavoro di fascia ampia di popolazione
Laddove la no professionalità la mancanza di strumenti di formazione la mancanza di un ambiente favorevole allo sviluppo all'intrapresa economica di consapevolezza dei propri diritti sono profondamente presenti e causa di emarginazione
La spinta degli esclusi e quindi la grande frontiera che abbiamo davanti tutti noi che abbiamo responsabilità nel governo della cosa pubblica nell'organizzazione sociale
E il cinquantesimo anniversario della Dichiarazione dei diritti dell'uomo che caratterizza questo primo maggio mille novecentonovantotto
E occasione per ricordarci numerosi diritti conquistati ma anche e soprattutto i diritti ancora negati che sono tanti e chiedono di noi deve sentire come precisa e concreta responsabilità a cui radicare coerenze e fatiche quotidiane ciascuna nelle proprie responsabilità
Il diritto a legato ad un lavoro ma anche il diritto negato all'uguaglianza la pari dignità per tanti immigrati che per terra non è il nostro Paese alla ricerca di prospettive migliori perse e per le proprie famiglie
E diritta legato all'infanzia la spensieratezza che colpisce ancora troppi bambini in molte parti del mondo ma anche nel nostro Paese da me la piada dello sfruttamento del lavoro minorile
è presente il diritto negato ancora troppo spesso appaia uguali opportunità per le donne nel lavoro e nella vita quotidiana
Il diritto allo studio alla formazione come condizione indispensabile
Di giovani future donne uomini più capace consapevoli di fronte al lavoro e alla possibilità di costruire la propria vita od ancora il diritto negato alla sicurezza sul lavoro particolarmente nelle aree nei settori dove più forte è presente il lavoro nero sommerso
Questi sono gli obiettivi per cui il nostro essere qui a celebrare il primo maggio è più che mai
Segno di un significato che ci richiama all'impegno al lavoro o l'impegno che chiamo anche noi amministratori degli enti locali a una rilettura una riorganizzazione dello Stato sociale
Però allargare ancora le opportunità il sostegno a un numero sempre più ampio di persone come presupposto per mantenere quindi è generare in tutto il Paese condizioni favorevoli al miglioramento della qualità della vita e del lavoro
Per affrontare con più strumenti più capacità e possibilità di impresa nuova che il Paese Europa in questa data in questa vigilia storica ci propone
E vogliamo concludere nel rinnovare il saluto
L'esperienza che dal segretario della Camera del lavoro di Reggio Emilia richiamava perché se davvero questo è l'impegno nazionale che dobbiamo trarre per il lavoro è una crescita in quella orientale il senso di comunità dall'Europa che nasce Vallone la rende intensificate vandalizzata esperienze come quelle che insieme in questa città il sindacato le amministrazioni locali hanno realizzata con la città di Napoli e con altre città del Meridione che con il suo sindaco Bassolino con le rappresentanze sindacali
Sarà vero che in questa città ad incontrare i tanti lavoratori immigrati ma anche ad aprire possibilità d'impresa di investimento e di lavoro
In quella realtà la cui crescita è la cui Successo dev'essere sentita come patrimonio come prospettiva per tutti noi dal primo ma
I nostri esperti tecnici ci dicono che siamo ben oltre i quaranta mila partecipanti oggi abbiamo la piazza piena di bandiere piena di i colori di festa quindi non va dimenticato che il Primo Maggio è la festa del lavoro della festa dei lavoratori
Ma mentre festeggiamo noi ci ricordiamo anche e l'abbiamo messo nel nostro slogan che oggi Ciconte Simoni versare della Carta dei diritti della
Beh umanitari e Amnesty International organizzato sotto il portico del teatro municipale Valli una mostra fotografica interessante significativa anche sulla quale meritare
Proprio per fare un richiamo e un approfondimento dei temi
Curati ecco seguiti dei dai da Amnesty International oggi noi diamo la parola
Al presidente di Amnesty International Scaglione Daniele
Grazie per me è un meno un odore un'emozione enorme essere qua in questa piazza perché so di essere insieme a migliaia di compagni nella lotta alla dura lotta in difesa dei diritti umani
E sono qua per dire una cosa che sapete già bene
Che a cinquant'anni della Dichiarazione universale dei diritti umani non abbiamo nulla da festeggiare salvo una cosa
Salvo il fatto che siamo sempre di più adottare in difesa dei diritti umani è sempre in più persone otteniamo dei risultati concreti ma la realtà contro cui ci troviamo a combattere ancora tragica tremenda
In tutto il mondo ci sono persone che non possono esprimere la loro opinione
Ci sono persone che sono discriminate in base al sesso in base all'etnia alla provenienza etnica ci sono novantuno Paesi al mondo che credono di portare giustizia mettendo a morte le persone
E tra questi messi a morte spesso ci sono persone che hanno adottato per i diritti di altre persone come in Nigeria
Dove coloro che difendono i diritti del popolo buoni dallo sfruttamento dallo sfruttamento delle terre pittoriche di petrolio vengono uccisi vengono impiccati com'è stato il caso di Ken Saro Śiva altri otto compagni
Ucciso per non dare fastidio agli interessi di chi voleva sfruttare quella terra ricca di petrolio e sempre più povera di diritti umani
Ci sono persone in tutto il mondo che sono torturate per questo che sono uccisa per la strada Chico Mendes difendeva i diritti degli ultimi lui è stato ucciso
Ed è un muro tra i fortunati mi viene da dire non perché sia stato ucciso in maniera meno atroce di altri che invece sono stati uccisi dopo sì gli incredibili torture ma perché di lui si è saputo
Si è saputo in tutto il mondo il mondo ha conosciuto la sua storia troppo tardi dovevamo conoscerla prima quand'era ancora in vita
Ma come lui tanti altri sono morti tanti altri sono rimasti uccisi per aver difeso i diritti dei lavoratori diritti alle volte dei lavoratori sfruttati degne dei più deboli
E non se ne è saputo nulla e sono rimasti in silenzio a marcire nelle carceri per anni e anni
Vorrei dirvi però che c'è possibilità di fare qualcosa perché noi siamo stufi siamo stufi ogni Primo Maggio di dover intervenire dover dire che ci sono degli insegnanti
Che per aver contestato la politica educativa del Governo si sono fatti anni di carcere rischiano pene gravi anche la pena di morte
Come succede in Etiopia dove attivisti del movimento degli insegnanti per aver criticato le politiche governative sul decentramento
Hanno subito la carcerazione la persecuzione
Siamo stufi di dover venire a raccontare che ci sono persone che subiscono dei processi farsa dei processi ridicoli che non hanno nulla a che vedere con l'idea di giustizia
Come quelli che proprio in Brasile tanti difensori dei lavoratori dei lavoratori di senza terra
Subiscono queste persone spesso vengono uccise per la strada talvolta vengono portate in un tribunale
E vengono accusati di vengono assegnati dei capi di imputazione che non stanno né in cielo né in terra lo stiamo seguendo il caso di una persona che è stata condannata a morte per un processo che non ha mai commesso
Per un per un omicidio che non ha mai commesso il processo nemmeno c'è mai stato c'è stato una farsa in cui è stato portato di fronte a degli uomini e senza nemmeno poter ascoltare le sue dichiarazioni senza nemmeno potersi difendere l'hanno condannato a morte
Siamo stufi di raccontare che in tante parti del mondo i lavoratori immigrati
Subiscano le Peugeot violenze
Non parlo solo del lavoro nero naturalmente di cui voi sicuramente siete più esperte di quello che non siamo noi di Amnesty International
Parlo di persone come i braccianti o poco più o poco diverso che in Arabia Saudita immigrati da tante parti del mondo come dalle Filippine come dal Pakistan
Cercano un lavoro cercano di liberarsi
Di avere un'emancipazione economica ma vengono arrestati spesso per aver rivendicato i propri diritti vengono sottoposte a procedure inique
Una ragazza filippina di ventiquattro anni rischia di essere messa a morte perché si è ribellata alle angherie di chi struttura sfruttava sul lavoro
E siamo anche stufi di dover denunciare che ci sono studenti che prima ancora di diventare lavoratori gli viene detto chiaro e tondo che non devono protestare
Che non devono far sentire la loro voce studenti come quelli del Kenya a cui va tutta la nostra solidarietà nostro aiuto al nostro impegno
E che per avere sostenuto la causa di alcuni professori dell'università sono stati incarcerati e non sappiamo nemmeno a quanti anni sono stati condannati sono stati buttati nelle carceri e basta
è l'ultimo che potrei esemplificare su tutti i paesi del mondo mi fermo con gli esempi al caso dell'Indonesia un paese di cui si parla molto si parla magari per catastrofi ambientali si parla per Borsa impazzita che va su e giù
Se ne parla ancora troppo poco per quello che la violazione dei diritti umani un Paese che nel settantacinque ha invaso Timor orientale ha causato la morte di duecento mila persone
Su seicento mila che l'abitavano un Paese dove il diritto alla libertà la libertà di opinione non esiste dove le elezioni sono già predeterminate prima
Dove il sindacato esistono sindacato solo governativo e chi vuole fare attività sindacale con molti vincoli con molti limiti deve aderire a questa sindacato e non può permettersi di fare altro marsina una ragazza di venticinque anni
Che ha organizzato uno sciopero insieme ad altri amici il giorno dopo è stata fatta sparire
è stata ritrovata otto giorni dopo uccisa morta e il suo corpo riportata segni di torture violentissime ed erano state compiute prima di ucciderla
Se noi vi raccontiamo queste cose se noi vi chiediamo di vedere le nostre mostre si richiediamo diveniva firmare al tavolino che abbiamo al fianco della piazza e perché noi crediamo che la battaglia posso servire possiamo dimostrare che i risultati arrivano
Possiamo portar di persone che sono state liberate grazie all'azione di Amnesty International alla nostra azione all'azione di chi già sostenuto
E veniamo a dirlo a voi sapendo che ci ascolterà dette
Avrete visto che ultimamente noi stiamo qua la collaborando con molte parti
Della società civile comparti che forse storicamente non sono abituate a lavorare in difesa dei diritti umani perché noi siamo convinti che ognuno debba fare la sua parte ma non è certo a voi che devo venirlo a dire
L'amicizia tra Amnesty International il movimento del sindacato è storica l'anno scorso abbiamo organizzato insieme
Un grande evento anzi l'evento c'era già è stato dedicato ad Amnesty International il concerto del primo maggio che è stato veramente utile per noi è stato una grande cosa
Tutte queste cose tengo a dirle che servono che su quarantasei mila persone che abbiamo seguito da quando siamo nati
Quaranta mila hanno trovato libertà hanno trovato giustizia
Quanta mila persone sono state salvate dalle mani del boia la tortura grazie al vostro aiuto grazie all'aiuto di chi sostiene la battaglia di Amnesty International
E vengo a dire queste cose per dirle che la battaglia ancora dura che ci sono ancora molte cose da fare e che di fronte a ne abbiamo ancora un pezzo di strada
In difficile dobbiamo ottenere un tribunale internazionale che sia in grado di combattere i gravi crimini che sia in grado di andare a colpire coloro che sono responsabili di massacri
Massacri storici che hanno anche il movimento sindacale ha dovuto subire un tribunale come questo che dovrà essere istituito dalla Conferenza dell'ONU
Che si terrà proprio a Roma tra il quindici giugno e diciassette luglio è un tribunale che dovrebbe andare a perseguire crimini come quelli di Portella della Ginestra che rimangono ancora impuniti
Dovrà essere in grado di agire in questa direzione e noi abbiamo bisogno di essere tutti insieme tutti compatti nell'ottenere uno strumento davvero efficaci
E chiudo dicendomi che questa battaglia può essere vinta
Può essere vinta per una ragione molto semplice per una cosa che ci distingue dagli oppressori da coloro che violano i diritti umani
E cioè che noi siamo liberi siamo liberi di fare festa siamo liberi di essere felici siamo liberi di stare insieme siamo contenti di stare insieme
Perché sappiamo che insieme si possono costruire grandi risultati si possono vincere grande battaglia adesso non so dire in quale giorno arriverà la vittoria in cui questa dichiarazione di passare dei diritti umani davvero sarà concreta ma sono certo che arriverà vi ringrazio
Prima di passare la parola ai tre segretari confederali di CGIL CISL UIL
Abbiamo il dovere di segnalare che sono paninetti parecchi i parlamentari di collegi dell'Emilia e parecchi si indice cui rivolgiamo un caloroso ringraziamento anche nome della piazza
I tre segretari generali di Cgil Cisl UIL parleranno secondo questo ordine
Pietro Larizza segretari generali dell'UIL Sergio D'Antoni il segretario generale della Cisl è e Sergio Cofferati il segretario generale del CGIE
La parola a Pietro Larizza segretario generale della UIL
Care compagne e cari compagni
Care lavoratrici e lavoratori pensionati
Voi sapete bene quale il titolo di questo primo maggio
Sono passati cinquant'anni dall'approvazione dalla Carta dei diritti dell'uomo e dopo cinquant'anni di conquiste civili ci sono ancora decine di milioni di donne e uomini assolutamente prive di diritti ancora oggi
Abbiamo la piaga diffusissima dello sfruttamento del bisogno del lavoro minorile
E guardate che non sono soltanto fenomeni asiatici di cui leggiamo sui giornali sono fatti di casa nostra
Parte dell'Europa fatti dall'Italia
E a una catena umana per il bisogno che coinvolgibili Ione di persone in Italia
Sul lavoro nero non ci sono divisioni geografiche
Lavoro nero alimenta l'evasione fiscale
L'evasione contributiva
Squilibri a ed è dannoso per gli assetti pensionistici
è una forma indegna di sfruttamento del bisogno mette a rischio soprattutto la salute
E la vita delle persone
Noi dobbiamo mantenere alto l'obiettivo un obiettivo preciso
Ricostituire la legalità
Fare emergere il lavoro nero
Combattere duramente lo sfruttamento dei bambini
Questa per noi deve essere una frontiera di civiltà
Che deve impegnare tutti governi partiti in Parlamento e soprattutto il sindacato che deve essere in prima linea
Il lavoro
Il lavoro era e resta la nostra priorità
Il lavoro che manca il lavoro che si perde il lavoro senza diritti
E soprattutto e prima di tutto
Lo sviluppo e del lavoro nel Mezzogiorno
Sappiamo tutti che questo è un primo maggio per molti aspetti speciale
E un giorno di vigilia
Domani pomeriggio
Si deciderà sui Paesi che daranno vita alla moneta unica europea
Si batterà con undici Stati
E l'Italia farà parte di questo gruppo di testa
Dal noi e per altri dieci Paesi europei
Sarà come il primo giorno di scuola
Dovremo essere bravi alunni dovremo farà bene il compiti per gli anni futuri
Per restare nella classe europea
Noi consideriamo l'unione monetaria europea un grande traguardo per il nostro Paese
Un meritato successo dell'Italia
Un risultato che è impegnato in prima linea nel mondo del lavoro
Vogliamo dire anche un'altra cosa
Ai tanti smemorati di cui l'Italia e piena vogliamo ricordare che c'è stato un lungo percorso di sacrifici e di lotte sei anni in cui i lavoratori pensionati italiani sono stati
Una enorme forse l'unica grande forza di cambiamento senza la quale oggi l'Italia sarebbe rimasta fuori dall'euro
L'unione monetaria domani sarà realtà
Restare fuori sarebbe stato un disastro
Essere dell'Unione
Non sarà però una festa
Noi come al solito non ci tireremo indietro ma rigore e sviluppo debbono marciare assolutamente insieme
Vogliamo risposte serie concrete e soprattutto urgenti sul lavoro
Tutto il paese tutti quanti noi
Abbiamo un obbligo verso i disoccupati
Verso le donne
E soprattutto verso i giovani
Il governo ha una responsabilità politica a cui deve rispondere ma deve rispondere oggi
Guardate che le cose non vanno bene
Sul lavoro io governa in grande ritardo
E rischiamo di fare passare anche il novantotto facendo poco o nulla
Noi rivendichiamo a voce alta
Il diritto di chiedere azione concrete ripeto concrete per lo sviluppo
Lo ripetiamo tutti i giorni e continueremo a dirlo
Non chiediamo soldi che non ci stanno
Chiediamo di spendere Preste soprattutto bene
I soldi ufficialmente disponibili
Abbiamo infrastrutture vecchie
O infrastrutture insufficienti in tutta Italia
Nel Mezzogiorno non c'è quasi niente
Mancano strade ferrovie attiva rete telefonica informatiche mancano scuole
è mancato soprattutto università
Metà Italia e tenuta fuori dalla modernizzazione del Paese
E quindi anche dalla sua possibilità di sviluppo
Questa e la condizione del sistema Italia che tra in Europa per competere come sistema organizzato
Sappiamo e ce lo ricordano tutti i giorni
Che per molti anni dovremo mantenere il rigore economico
E noi non abbiamo chiesto prima e non chiediamo ora la luna a questo qua qualunque atto dove
Ci limitiamo a una sola richiesta precisa
Il dispetto integrale
Degli impegni che il governo ha sottoscritto con noi
Impegna il sottoscritto novantasei impegni che ha sottoscritto nel novantasei
Impegni e Dari spettare
Dai diritti contrattuali
Agli investimenti per le infrastrutture
E poi c'è una cosa
Terrà vogliamo chiedere a voce alta
E ripeto alla nel tempo perché è una cosa seria grande che riguarda proprio l'efficienza del nostro sistema
Noi chiediamo la più grande e la più redditizia delle rivoluzioni possibile
C'è lo smantellamento integrale
Delle procedure amministrative
E dei poteri burocratici che ormai stanno paralizzando l'Italia
Voi sapete
Terna non faremo sconti su queste materie soprattutto non faremo scambi
Sulle pensioni il capitale per noi è chiuso
E sulle flessibilità abbiamo dato il massimo possibile
Per mantenere i diritti reali del mondo del lavoro
Non la vogliamo ricordare al governo e soprattutto alle imprese e in maniera speciale a Confindustria che specializzata nelle campagne militari contro lo stato sociale
Questi capitoli per il sindacato italiano sono chiusi
E dal governo vogliamo dire un'altra cosa
Far ricorso a centinaia di esperti
Per ogni problema si crea un gruppo di esperti
Abbiamo scoperto nel tempo che queste sono esperti sola creare danni spesse volte l'anno e per il governo che li nomina
Sono esperti su tutti i campi sono espertissimi nella politica dei tagli
Ma finora il governo non è riuscito a trovare un professore anche uno solo
Che faccia proposte convincente terribili perché sviluppo e per creare lavoro
Sono esperti in tutto
Meno presso la cosa di cui abbiamo bisogno sviluppo e lavoro limita
E allora l'orribile
Sui problemi dello sviluppo
Del suo bisogno di lavoro
Le cose normanno per niente bene
Nel novantotto
Si spenderà meno della metà dei soldi disponibili già esistenti
Le regioni e le province i comuni spesse volte soprattutto nel Mezzogiorno
Non sono capaci o non sono in condizione di spendere le somme che hanno spesse volte non sono in condizione di spenderle proprio per le norme amministrative che impediscono l'ovazione
Per il governo nazionale purtroppo è anche peggio
Decide investimenti e anche tanti ha trovato finanziamenti i finanziamenti dei patti tenacemente dei contratti d'aria
Sapendo bene che sono promesse che non manterranno
Nel mille novecentonovantotto
Spenderà meno della metà dei soldi che già esistono in cassa
Gli investimenti
Per le infrastrutture di tale soprattutto nel Mezzogiorno
Interessano questo secolo e non per la prossimo e dobbiamo dirlo a voce alta
In questo anno l'anno dell'ingresso in Europa
Ogni lira è preziosa
Oggi
E non domani
Bisogna rispettare gli impegni
Guarda dobbiamo avere chiaro anche un punto se peggiore il Mezzogiorno che non è una questione geografica
Perdiamo tutti o rischiamo di perdere tutti perde l'Italia in Europa e perdiamo l'occasione per far nascere nuove imprese nuova produzione
E nuova ricchezza per tutti
Io dico che dobbiamo ricordarcelo sempre o comunque uno a vide quale che sia la cosa sua condizione sociale dobbiamo ricordarcelo sempre
Il Mezzogiorno non è mai stato non è e non può essere il problema dei cittadini italiani che si trovano al sud
è il più grande e il più urgente il più importante problema nazionale
Che abbiamo tutti davanti
L'ingresso dell'Italia nella moneta unica
Non risolverà i nostri problemi che abbiamo i problemi che abbiamo oggi
Con l'ingresso dell'Italia nella moneta unica non diminuiranno i disoccupati
Non darà domani lavoro ai giovani alle donne
In Europa c'è stanno già diciotto e passa milioni di disoccupati
L'Unione europea dei cittadini
Deve perciò rispondere prima di tutto al nuovo
Così come il nostro governo
Deve rispondere sul lavoro ai cittadini italiani
Se i governi se l'Europa non lo farà
Noi oggi avremmo l'Unione
E dopo poco tempo avremo le divisioni sui diritti fondamentale dello sviluppo e del lavoro
Guardata ogni tanto leggiamo tante cose
Non siamo amici o nemici del Governo
Siamo unitarie siamo soprattutto autonomi
E quindi non abbiamo paura della verità
Abbiamo dato al governo i giusti riconoscimenti quando ha fatto bene e lo abbiamo detto a voce alta
Dobbiamo fare il nostro mestiere sul sindacale
Sulle cose fatte male o sulle cose che non vengono fatte
Credo che dobbiamo esprimere oggi
Massima fermezza
E porte azione critica
Su ritardi e sulle scelte che non si fanno
Sullo sviluppo e sulla formazione del governo è insufficiente
Ed è anche il grande ritardo
Ci sono problemi gravi e urgenti da risolvere
E noi diciamo oggi e non domani
Occorrono scelte chiare di riforma oggi e non domani
Gli accordi sottoscritti
Da questo governo debbono essere rispettati
Gli incontri
Con il governo non si sono conclusi
Molto presto unitariamente
Dovremo tirare le somme
Il sanitometro è sbagliato e deve essere modificato
Sull'assistenza sia addirittura
Tra i dipendenti pubblici per il rinnovo del loro contratto
Non si chiudono
Importanti contratti derivati ed altre piattaforme stanno partendo
C'è e arresta la nostra forte critica sui problemi dello sviluppo e del lavoro
In Italia e nel Mezzogiorno
Non lo dico con piacere
Ma credo sia corretto ricordare che la temperatura sociale
Sta crescendo in tutti i settori
Nei prossimi giorni terremo le somme di questo lungo confronto con il Governo se mancheranno ancora le risposte insieme
E con grande umiltà e con la massima autonomia decideremo che cosa fare
Al sindacato
Ti interessano i risultati spesso risultati ragionevoli concreti
E soprattutto per i campi
Risultati per il novantotto
Risultati per il lavoro
Per lo sviluppo in Italia è in modo speciale primario dal Mezzogiorno
Risultati sui diritti contrattuali
Risultati concreti e verificabili sugli accordi firmati con il governo
Questo questi popoli il sindacato risultati
Questa
E la nostra parola d'ordine risultati
Guardate che sul lavoro l'orizzonte grigio
E se non ci saranno risultati
Rischia di diventare buio voi o per tutti
Non avremo mesi tranquilli
E se non ci sull'anno risultati e non sarà nemmeno un autunno tranquillo
Ma senza risultati
Il Sindacato italiano unitario e autonomo non starà zitto e non starà fermo
Faremo come sempre come sempre
Il nostro dovere
E lo faremo soprattutto
In Italia nella nuova dimensione europea e lo faremo in maniera speciale con particolare impegno e determinazione
Sulla questione civile economica sociale e del lavoro
E del lavoro nel Mezzogiorno
Lo faremo come al solito nell'assoluta autonomia davo ogni governo
Lo faremo come al solito come abbiamo sempre dimostrato al mondo a lavori dal piano nella massima unità mesto e quello che faremo vive al primo maggio
Ho il piacere di dare la parola al mio segretario al segretario generale della CISL Sergio D'Antoni
Qua c'è
Lavoratrici lavoratori
Abbiamo scelto Reggio Emilia
Per celebrare quest'anno il primo maggio
Vi abbiamo dedicato questa celebrazione alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo proclamata cinquant'anni fa
Lo abbiamo fatto perché Reggio Emilia e città simbolo
Simbolo o di accoglienza
Simbolo di tolleranza
Simbolo di capacità democratiche Reggio Emilia e medaglia d'oro alla Resistenza Reggio Emilia e la Città del Tricolore Reggio Emilia oggi è l'Italia l'Italia che vuole
Affermare i suoi valori i suoi diritti la sua democrazia l'Italia che vuole andare in Europa ma con l'occhio al mondo
Cioè ad un mondo che deve crescere globalmente ma ad un mondo in cui per crescere
E perché lo sviluppo globale sia un'opportunità siano rispettati i diritti fondamentali dell'uomo dopo comunque in qualunque parte del mondo se un bambino indiano viene colpito se è un detenuto cinese lavoro ai lavori forzati
Se è una Pam vera africana muore per denutrizione queste è un'offesa a tutti noi alla coscienza civile di questo Paese e di tutto il mondo per queste o che noi riteniamo che lo sviluppo deve essere garanzia di tutti
Che lo sviluppo deve essere la possibilità per tutti di avere una chance cioè di avere una possibilità di vita di lavoro di studio di costruzione autentica della propria dignità
E in questo senso che noi riteniamo che la battaglia contro il lavoro minorile nel mondo e nel nostro Paese
La battaglia per il lavoro per la sua sicurezza per il suo futuro sono un tutt'uno Sono la possibilità vera per una società democratica di affrontare i suoi problemi e di risolverli
Purtroppo in questi anni
Abbiamo assistito ad una caduta dalla cultura del lavoro ad una fissazione continua la critica che più spesso si rivolge a noi ci dice che noi siamo quelli che tutelano i tutelati che consolano i consolati che assistono gli assistiti e non ci occupiamo di altro
E non si accorgono che oggi di lavoro si muore ogni giorno tre quattro persone
Che tanti incidenti sul lavoro creano infortuni creano condizioni disastrose non si accorgono che la caduta del lavoro della cultura del lavoro
E anche la caduta della civiltà di un Paese
Noi tuteleremo e tutelati
Noi assisteremo agli assistiti
Noi facciamo il nostro compito che è quello di tutelare il mondo del lavoro ma sapendo che senza una battaglia per il lavoro che manca
Senza un collegamento con i disoccupati senza un collegamento con i giovani la nostra sarebbe una battaglia persa perché è un ricatto all'occupazione si scatenerebbe anche contro gli occupati
Ed ecco perché per quel che ci riguarda noi riteniamo che queste a nostra forza agricoltura
Era persona per il lavoro e non il lavoro per la persona e cioè il lavoro che si fa responsabilità
Il lavoro che si fa protagonista il lavoro che si fa futuro noi abbiamo rappresentato questo lavoro in Italia in questi ultimi anni
Noi abbiamo svolto da un grande compito di responsabilità
Noi abbiamo ritenuto che questo Paese andava risanato e doveva affrontare le sue scadenze e le sue sfide internazionali a partire dalla costruzione dell'Europa questo compito non è stato facile
è stato difficile
Contrastato qualche volta impopolare
Ma noi lo abbiamo fatto perché consapevoli che queste erano le scadenze che il Paese aveva perché consapevoli che questo era il futuro che bisognava costruire vedete sono tutti bravi a fare la predica agli altri
Tutti parlano di cambiamento tutti ma ognuno è convinto che si tratta sempre del cambiamento di un altro e come sulle pensioni
Tutti parlano di riforma delle pensioni
Tutti dicono che è necessario riformarle Sempre continuamente il piccolo particolare è che ognuno è convinto che si tratti dalla tra l'altro e quando scopre che la sua dice io che c'entro qualunque sia il suo ruolo qualunque sia la sua condizione
E come la riforma dello Stato sociale
E tutti dicono che è necessario che lo Stato sociale affronti le nuove emergenze ed è giusto ed giusto andare incontro alle nuove emergenze
E tutti individuano le persone a cui dobbiamo portare di più ed è anche a Johnstone anche a facile le famiglie numerose gli anziani non autosufficienti i giovani che cercano un lavoro il problema più difficile
E trovare cercare le persone a cui deve dare di meno per dare di più
A chi ha più bisogno ma soprattutto una volta che l'hai trovata queste persone la cosa più difficile trovare che gli porta la notizia
Chi affronta la sua responsabilità no in questi anni abbiamo fatto alcuna e stop abbiamo dato alla prole la cattiva notizia
Abbiamo fatto tutto l'accesso riformatore ed insieme un processo di responsabilità insieme un processo che abbiamo chiamato di concertazione insieme a un processo che cercasse nella solidarietà
Di distribuire meglio il rapporto e la possibilità vera di una crescita per questo per questa ragione
Oggi noi brindiamo anche noi all'Europa qui all'ingresso e all'Italia nel gruppo di testa
Per questa ragione noi riteniamo che l'Europa stia anche la nostra frontiera perché abbiamo le carte in regola perché senza questa sindacato senza i membri non cede ai lavoratori italiani questo risultato oggi non ci sarebbe oggi sarebbe ben diversa la condizione è la situazione
Sì oggi sono tutti bravi sono tutti bravi andare in televisione e a raccontare questi meriti la verità è che noi a partire dal novantadue novantatré abbiamo dovuto superare prove complicati e difficili
Però lo abbiamo fatto in questa consapevolezza e nella consapevolezza che una nuova politica la concertazione potesse contemporaneamente tutelare gli interessi e i valori del mondo del lavoro ma prive al Paese le nuove strade in questo senso noi riteniamo di estrae protagonisti europei
E per questa ragione noi pensiamo che l'Europa oggi debba essere una Europa di prospettiva un'Europa di lavoro un'Europa per i suoi cittadini
Non possiamo non potremo lo diciamo a tutti i governanti europei glielo diciamo con forza ma con determinazione
Non potremo assistere ad una Europa dei mercati ed ai mercanti senza un'Europa dei cittadini ed è lavoro glielo diciamo per la consapevolezza che a Deborah vere per il tipo di valutazione che ha debbono fare
A partire da domani sensi ama la moneta
Non ci sarà una politica per il lavoro se insieme alla moneta non ci sarà una politica per la coesione sociale se insieme alla moneta non ci sarà una politica per l'avanzamento dalla socialità in Europa e dalla giuste
Sia sociale avremo creato un'Europa monca un'Europa senza prospettive noi vogliamo la vera Europa e per questo ci batteremo con grande determinazione
E in questo pensiamo che l'Italia che oggi affronta questa sfida possa determinare il suo futuro se riuscirà anche qui a capire che nel rapporto dal nostro Paese e le sue prospettive
Deve superare il suo divario il suo divario territoriale il suo divario di squilibri sociali noi siamo venuti
Un anno fa quasi un anno fa
Il venti di settembre
Dell'anno scorso a Milano e a Venezia a dire con forza che la coesione sociale
L'unità del Paese
E l'unica garanzia per affrontare la sfida europea
Non c'è futuro non c'è futuro per un Paese che si dividesse a metà tra i forti e deboli non c'è futuro per i forti che resterebbero più debole di altri di fronte ad altri ancora più forti di loro
Il Paese deve capire questa sfida il sindacato a destra la testa di questa sfida che cosa può dire il lavoro
Tuoni RAI lavoro
Può unire alla capacità di portarlo avanti può unire cioè la possibilità di dare un lavoro dove ci sono i disoccupati questa sarà la coesione
In Italia ci sono due facce della stessa medaglia una questione settentrionale è una questione meridionale noi dobbiamo riunificare questo Paese nell'home unifichiamo a Coni e lavoro per anni per anni gli italiani sono andati a cercarsi lavoro dove lo trovavano italiani sono venuti anche in questa città trovarlo a cercarlo ed essere accolti come avete saputo fare per anni anche e negli ultimi tempi in particolare
Anche immigrati di altri paesi trovano nelle nostre zone una possibilità di lavoro ora noi dobbiamo fare in modo che questo andasse andazzo venga cambiato
Se per anni si sono trasferiti i lavoratori a cercare lavoro dove lo trovavano noi dobbiamo aprire degli anni in cui si trasferiscono lei in paese e vanno lei inglese dove ci sono i disoccupati
Ne vanno lì perché è lì che si pagano equilibrio negativa la coesione sociale
è lì che si mette in moto una vera Italia europea e in questo senso io credo che la sfida lanciata al governo la sfida lanciata agli imprenditori qui è apertissima
Su questo terreno noi verificheremo la possibilità vera di avanzare di un Prodi avrebbe avanzamento di un processo coerente è forte
E li verificheremo se gli impegni presi corrispondono le volontà o se invece sono un modo così per non realizzare le cose di cui ci si dice convinti l'altro ieri Ciampi ha detto
Parlando in una luogo del Mezzogiorno a Napoli finora ci siamo occupati di euro ora ci occuperemo di sviluppo e di occupazione noi lo prendiamo in parola
Noi sfidiamo questa affermazione
Dovetti occuparmi di sviluppo e di occupazione e se non lo farete noi dovremo tenere alta
La mobilitazione alla pressione perché questa è una bandiera per fare in modo che al Paese affronti la sua sfida europea e la vinca
Vedete c'è in questo cioè in questo nostro ruolo in questa nostra affermazione la voglia forte
Di determinare cambiamenti di affermare nella società italiana che è possibile uno sviluppo democratico dando a ciascuno il suo ruolo allo Stato al governo alle regioni ai comuni alle province in una logica federalista
Al sindacato alla società
In un ruolo vero convinto che dia protagonismo e spazi a tutti quanti soggetti ora la politica l'ha un po'di tempo tenta di riprendersi spazi che dice di avere abbandona
Per quel che ci riguarda non è così la politica deve fare la politica deve governare dare gli indirizzi deve programmare Madara lasciare lo spazio alla società
La nostra è una società ricca di associazionismo di volontari
La nostra è una società ricca di persone che si impegnano la nostra è una società anche contraddittoria in cui ci sono tanti egoisti ma ci sono tanti altruisti
Che si battono per gli altri nel mondo sindacale nella società civile nel volontariato questa società era vera ricchezza di questo Paese questa società
Per la sua forza per questa società non va compressa non va tenuta la parte ma resa protagonista attraverso un processo
Di concertazione a livello nazionale e di partecipazione
Se il mondo deve cambiare come sta cambiando solo sei cambieremo i luoghi di lavoro solo sei lavoratori diventeranno protagonisti nei luoghi di lavoro di tutte le scelte
Della scelte di responsabilità di futuro in cui il rispetto delle esigenze delle imprese sia coniugato con il rispetto alle esigenze del mondo del lavoro e la nuova sfida che ci aspetta
Ma io credo che possiamo essere fiduciosi
Abbiamo dato prova di coraggio e di responsabilità
Abbiamo dato prova di convenzione
Di poter portare avanti per la nostra responsabilità questo Paese e allora si tratta di spostare in avanti tutto questo di avere fiducia nel nostro futuro nel futuro di questo Paese
Ci sono troppi troppi profeti di sventura in questo Paese troppi iettatore di strapazzo che cifra dicono solo cose negative ci vogliono preparare al peggio
Noi siamo abituati noi siamo abituati a dire la verità le persone a non nascondere i problemi ma anche ha indicato in una strada Batigol noi stai con noi e sarà possibile affrontare quel problema sarà possibile affrontare
Il lavoro a chi mancati benda ma che c'era ad avere una migliore giustizia sociale sei insieme ci battiamo se nessuno rimane solo nella sua battaglia se nessuno rimane
Individualmente abbandonato nel parco vesto che contrastiamo quest'andazzo e per queste ore contrastiamo questo modo di Comindustria ripresentarci sempre sembra il negativo
Sono diventati lagrima Toyo d'Italia
Piangono dalla mattina alla sera vi è una cosa incredibile incredibile ho detto l'altro giorno al presidente ricorrendo Ostia
Che è la sede naturale ricorrendo oltre a Gerusalemme sotto il muro del pianto non in questa nostro paese noni in questo luogo
Perché perché perché tu devi offrire nell'affrontare la questione fiducia
Tu devi dire ai giovani non quello che gli dicono starete peggio dei loro padri livelli dirà impegnativi studia lavora vedrai che migliorerà i lettura condizioni e quella delle persone che vivono a Conte
Queste ad Aversa nel nostro messaggio un messaggio di fiducia aperto per chi rappresentiamo e perché vogliamo rappresentare i giovani che non trovano lavoro gli anziani che debbono trovare noi un punto di riferimento
Tutto questo potremo farlo meglio
Se saremo in grado anche da parte nostra di essere coraggiosi fino in fondo di creare nei prossimi mesi
Un nuovo soggetto sindacale unitario in questo Paese che apra la speranza la fiducia Pertusi Asimo nei confronti del nuove eretti e generazioni stai noi
Ma se avremo questo spirito se avremo lo spirito di questa città
Se avremo lo spirito da questo Paese ha dimostrato di fronte alle sfide forti che ha avuto in questi mesi in questi anni noi potremo farcela in questo dobbiamo sconfiggere
Proprio tutti quelli che ci predicono futuri sbagliati per indicare una sola strada
La strada che fu indicata da una grande donna madre Teresa di Calcutta che disse una cosa formidabile
Disse sei in un giorno ti vogliono distruggere quello che hai costruito in vent'anni costruisci allora noi cerchiamo di evitare che ci distruggano
Quello che abbiamo costruito in tanti anni ma in ogni caso diciamo Leonforte guardate cinque sta piazza con queste facce guardate ci in ogni caso noi costruiremo
Vedo al sindacato unitario veniva CGIL CISL UIL veniva il Primo Maggio veniva Reggio Emilia
Una quota per l'ultimo intervento il segretario generale della CGIL Sergio Cofferati
Tale lavoratrici e pensionate
Lavoratori e pensionati cittadini di Reggio Emilia oggi partecipiamo insieme
Ad una festa quella del lavoro davvero particolare
Verrà credo ricordata questa giornata
Come l'ultima festa del lavoro di una fase della storia di questo Paese
Da domani ne comincia un'altra
Oggi siamo insieme a qualche ora dall'ingresso ufficiale formale
Della nostra moneta nel sistema della moneta unica da domani saremo in Europa insieme a tanti altri
Agli altri paesi che hanno lavorato con il nostro per costruire questa dimensione sovrannazionale
è importante per noi entrare in Europa ed entrare tra i primi per noi
Per gli interessi che rappresentiamo
Per le persone che sono qui
E siamo arrivati a questo traguardo
Grazie alla costanza alla coerenza
Di molti
E soprattutto grazie
Al contributo
Ai sacrifici che sono stati fatti
Dalla parte più debole di questo Paese
I pensionati i lavoratori
è giusto e necessario ricordarlo oggi quando ci si avvicina così rapidamente alla nuova Europa hanno fin dall'inizio ha scelto l'orizzonte
Del continente come orizzonte della loro iniziativa delle loro speranze
Rendendosi conto che certo rispettare i parametri che erano stati sottoscritti a Maastricht sarebbe stato impegnativo avrebbe richiesto come ho detto sacrifici
Abbiamo sempre sollecitato i nostri interlocutori a realizzare politiche che avessero il tratto dell'equità e non ci siamo mai sottratti
A quel che occorreva fare
A differenza
Di tanti europeisti improvvisati di una parte dello stesso sistema delle imprese
Da parte di coloro
Che per lungo tempo hanno osteggiato la possibilità che si arrivasse a rapidamente
A risolvere il problema dell'ingresso in Europa
Non abbiamo cambiato idea
Siamo convinti di esserci mossi nella direzione giusta
Siamo soddisfatti di quello che sta capitando
Elemento importante e di orgoglio anche nostro sappiamo che non si risolve così automaticamente gran parte dei nostri problemi ma abbiamo coscienza di quel che sarebbe capitato
Ai pensionati e lavoratori se questo Paese fosse rimasto escluso dall'Europa
Basta andare con la memoria a tempi recenti
Un Paese come il nostro fuori dall'Europa sarebbe stato un mercato
Sarebbe stata entità sociale ed economica debole
La svalutazione della moneta sarebbe stata presumo inevitabile
E noi non abbiamo scordato che nell'autunno del novantadue quando la lira venne svalutata del trenta per cento
A pagarne le conseguenze
Furono in primo luogo i più deboli per questo non abbiamo mai avuto esitazioni consapevoli che servivano sacrifici ma altrettanto consapevoli che l'esclusione avrebbe prodotto danni danni rilevanti
Alla parte più esposta
Del nostro Paese e sappiamo anche con la stessa nettezza lo diciamo
Che il processo non è finito il risanamento non è completato è importante entrare in Europa ma poi servirà a starci autorevolmente
E ci sono ancora cose impegnative da fare la programmazione della riduzione del debito a valori sopportabili per noi come per gli altri varrebbe la pena di ricordare però
Che questa strada andava percorsa comunque anche senza l'Europa l'Europa è stato uno stimolo straordinario ma per poter competere un'economia come quella italiana il risanamento iniziato negli anni Novanta doveva comunque portarlo a compimento
Che ci aspettano scadenze ancora impegnative e delicate al di là della strumentalizzazione o delle pressioni che possono venire dagli altri Paesi che con noi costruiranno l'Europa
Programmarla diminuzione del debito ma nel contempo abbiamo detto sempre ai nostri interlocutori italiani
Scegliere senza esitazioni la via la strada dello sviluppo della crescita oggi è possibile ci sono segnali confortanti in molti settori produttivi bisogna trasformare questi segnali
In una vera politica di sviluppo sviluppo sostenibile e compatibile con le ragioni dell'ambiente con le condizioni di vita di molti ma sviluppo
La moneta è il primo passo e poi bisognerà costruire un'Europa sociale
Che dia le risposte che servono a milioni di cittadini che in Europa vivono la coesione sociale il consenso di questi siti cittadini si costruirà solo con il lavoro e con tutele adeguate in grado di sconfiggere l'emarginazione dei più deboli l'esclusione
Spesso dei giovani
L'Europa che già spetta all'Europa che deve competere nel mercato globale
Dalla capacità di competizione dell'Europa verranno vantaggi per tutti i cittadini europei e anche per quelli taglia
Ma solo un forte sviluppo compatibile quota rassicurare in Europa e in Italia
Lavoro e occupazione
Bisogna battere la disoccupazione questo oggi obiettivo condiviso da tutti i Paesi europei non era così soltanto qualche mese fa
Bisognerebbe ricordare come la conclusione del semestre italiano
Del semestre di presidenza italiano a Firenze non riuscì a definire orientamenti condivisi e comuni tra i Paesi europei in tema di lavoro e di occupazione sono cambiate molte cose in Europa sono cambiati anche alcuni governi
Oggi c'è consapevolezza la consapevolezza e data da una diversa sensibilità e nel contempo
Dal fatto che ci sono evidenziati problemi anche per loro in Francia in Germania in Inghilterra oggi si può lavorare per l'occupazione
Per battere
La piaga della disoccupazione in tutta Europa con politiche comuni e poi ognuno coerentemente dovrà fare la sua parte ogni governo dovrà risolvere le sue specificità
Abbiamo detto più volte qual è la nostra il nostro Paese duale è un Paese che ha nel Mezzogiorno
Un territorio vasto privo di quella dimensione economica che serve per far vivere dignitosamente le persone
Questa due alleli questo dualismo va superato
E bisogna farlo intervenendo con decisione come sapete abbiamo apprezzato il Documento di programmazione economica che il governo ha presentato noi prima di inviarlo alle Camere è la base
Delle scelte che devono essere fatte per poter accedere senza problemi ulteriori in Europa
Ma abbiamo detto con la stessa franchezza con la quale abbiamo esplicitato la nostra condivisione nostro consenso al governo che quell'impianto è un impianto utile ma che ora
Visto che ci sono determinate finalmente le condizioni per avere delle risorse quelle risorse vanno spese
Bene e in fretta è indispensabile investire il governo deve creare le condizioni perché nel Mezzogiorno si posso investire le riprese italiane
Invece di abbandonarsi in sterili polemiche
Nella descrizione catastrofica di andamenti economici che poi per fortuna hanno ben altra consistenza
E da proprio da quello da loro minacciato temuto dovrebbero
Cominciare concretamente a rendere disponibili le loro risorse ad investire nel Mezzogiorno
è compito che gli compete
Qualcuno si sorprende perché oggi per un investitore che voglia destinare una parte delle sue risorse ai territori meridionali le provvidenze disponibili sono superiori a quelle di Paesi tante volte indicati come esempio il Galles o l'Irlanda
Sì
Investire nel Mezzogiorno non solo è possibile ma è vantaggioso per molti
Non ci fa velo
Questa condizione positiva nel registrare anche noi nell'insistere perché il resto delle condizioni che penalizzano il Mezzogiorno vengano risolte sono le debolezze strutturali del Mezzogiorno
Dalla carenza delle infrastrutture in quantità e in qualità alla persistenza della criminalità organizzata che impedisce spesso non solo di investire ma di vivere in tanti territori meridionali
E quando parliamo di sviluppo pensiamo certe in primo luogo al lavoro che va creato a colmare dei vuoti
A rendere disponibili delle occasioni per i giovani
Quelli meridionali in primo luogo ma pensiamo anche alla qualità del lavoro
In aree forti come sono
Reggio Emilia
Una parte consistente del nord e del centro dell'Italia
Non esistono problemi urgenti e drammatici che riguardano
La disoccupazione e però anche qui come altrove
E non casualmente aperto il tema della qualità del lavoro troppe volte la crescita si è trasformata in quantità
I prodotti
E non in qualità e un sistema economico e produttivo e un assetto di servizi moderni vive in un mercato aperto se ha qualità
Se è in grado di competere in virtù di come il prodotto cresce e si sviluppa di come si lavora di come i modelli organizzativi vengono introdotti con il consenso delle persone che lavorano e per valorizzare le loro professionalità noi non accettiamo l'idea del lavoro purché sia non ci abbandoneremo alla deriva del lavoro povero anzi consideriamo per un paese civile questo un problema da considerare attentamente e e da superare
Quando pensiamo alla qualità pensiamo in primo luogo i diritti
Abbiamo scelto Reggio Emilia e la caratterizzazione di questa giornata pensando ai cinquant'anni dal varo dalla Carta dei diritti
Diritti per donne per uomini che lavorano e che vivono nella società moderna
Diritti che troppe volte sono negati
Cent'anni fa
In molti territori italiani
Moti popolari chiedevano rispetto per le persone che lavorava quei modi sono stati repressi nel sangue con i cannoni
Erano morti che avevano al centro certo l'esigenza per modi di vedere riconosciuto anche la possibilità di una condizione materiale adeguata nel vivere ma il rispetto dei loro diritti il rispetto della loro dignità di cittadini
E di lavoratori
Sorprende che a distanza di tanti anni questo tema non sia nemmeno nelle società più avanzate positivamente risolte
Sapete che ancora oggi vengono negati diritti fondamentali come quelli dei bambini il loro diritto ad un'infanzia serena
La loro possibilità di andare a scuola imparare crescere per diventare lavoratori forti e cittadini consapevoli dobbiamo lottare contro il lavoro minorile
E dobbiamo sapere che è un problema che riguarda anche noi non soltanto realtà lontane
E per questa ragione
Insieme alla consapevolezza serve la determinazione
Promuovere politiche positive combattere la povertà materiale quella culturale impedire che le famiglie considerano il lavoro di un bimbo come cosa naturale
La scuola l'apprendimento per quel bimbo è cosa naturale e non altro ma quando penso ai diritti nel lavoro non posso non pensare in questi giorni in queste ore come tutti voi anche al diritto alla vita
Anche queste è una componente nel lavoro irrisolta
Troppi morti il numero di persone che perdono tragicamente la vita lavorando o che rimangono invalide
Per tutto il resto della loro esistenza indegno di un Paese civile
Non si può considerare questo come una sorta di contributo al progresso non può e non deve essere così
Esistono leggi impegnative importanti vanno applicate
Chiederemo per questa ragione coerenza ai nostri interlocutori abbiamo un confronto aperto con il governo
Un confronto che proseguirà e dovrà voi tradursi in impegni visibili non siamo soddisfatti di quel che è stato fatto
Certo il processo di risanamento si è avviato
La crescita oggi è possibile e nessuno di voi sottovaluta ne disconosce questi risultati sono importanti fondamentali
Ma non basta guai ad abbandonarsi all'idea che la spontaneità dello sviluppo possa dare una risposta positiva a chi non ha un'occupazione o possa automaticamente migliorare la qualità del lavoro a chi è riuscito a trovarlo
Servono politiche precise mirata
Questo governo deve fare di più può fare di più
Ci sono dei ritardi incomprensibili ritardi che vanno col maggior non siamo a disputare del futuro ma siamo a registrare questi ritardi
Nell'applicazione di accordi passati
Ci sono procedure troppo lente c'è una capacità progettuale degli Enti locali spesso insoddisfacente si perdono occasioni e le persone non possono aspettare soprattutto le più deboli quelle che sono più esposte
Completeremo questo confronto possiamo dire oggi così come abbiamo fatto che aveva prestato i passi in avanti ma che non bastano serve uno sforzo straordinario bisogna dare questo profilo sociale l'Europa il profilo per noi passa dall'occupazione dal lavoro
Noi siamo consapevoli che
Esiste qualche rischio
Si possono produrre tensioni sociali qua e là e che proprio per evitare questi rischi
L'applicazione degli accordi
L'attuazione integrale delle intese il rispetto di quel che abbiamo convenuto
Indispensabile un tratto addirittura etico noi quando firmiamo accordi poi li rispettiamo pretendiamo che gli altri facciano la stessa cosa e lo diciamo serenamente ai nostri interlocutori di governo così come lo diciamo con fermezza gli imprenditori italiani
Noi vogliamo confermare l'esperienza migliore di questi anni la politica dei redditi come strumento di redistribuzione equa della ricchezza prodotta
Un modello contrattuale che ha consentito di risolvere pendenze che storicamente avevano bisogno di conflitto e non sempre si risolvevano in maniera adeguata abbiamo di pronto degli interlocutori che non sempre hanno questa consapevolezza hanno minacciato di buttare tutto a mare
Continuo descrive uno scenario catastrofico quando si discute di orario o quando si affrontano i temi economici e poi per fortuna le cose vanno diversamente noi difenderemo quel sistema
Contrattuale quel modello di politica l'esperienza che sta alla base di quelle spie di quelle scelte
Perché hanno dato vantaggi per noi vogliamo finalizzare la politica dei redditi allo sviluppo al lavoro e all'occupazione ma non rinunceremo in alcun modo alla sostanza migliore di questi anni
E lo si dica finalmente senza quelle regole l'economia italiana non avrebbe imboccato la strada del risanamento ci saremmo trovati in condizioni tutti oggettivamente più difficili
L'Europa che nasce un'Europa che deve avere al suo interno il riconoscimento e il rispetto delle grandi organizzazioni sociali
La miopia di molti imprenditori italiani sorprende dopo essere stati per lungo tempo anti europei
Sembrano tornati nostalgici addirittura del conflitto noi consideriamo il conflitto fisiologico in una società moderna abbiamo paura della patologia
E non vogliamo essere costretti ad esercitare conflitto per vedere riconosciuto diritti elementari che possono tranquillamente essere risolti tra soggetti che si riconoscono legalmente compiti e funzioni
Ma chi metterà in discussione questa pratica sa
Che non troverà alcuna disponibilità nel sindacato italiano
Vedete questo sindacato deve cambiare deve trasformarsi abbiamo anche noi davanti
Delle scadenze impegnative l'Europa non è soltanto un'occasione straordinaria
E anche un impegno ugualmente straordinario per i governi e per tutte le forme di rappresentanza sociale noi compresi
Da qui in avanti anche il sindacato italiano deve avviare un processo di trasformazione profonda abbiamo bisogno di mantenere forte la nostra interlocuzione nostro rapporto con i pensionati
Con i lavoratori quelli che sono nelle attività tradizionali ma dobbiamo anche metterci in condizioni di conoscere io organizzare una parte grande di lavoro diverso da quello tradizionale
Le nostre radici storiche vanno rafforzate ma dobbiamo mettere radici anche altrove
Per svolgere esattamente la nostra funzione è il nostro compito senza debordare da queste siamo sfidati dalla storia ad avviare un cambiamento profondo questo cambiamento non può che avere questi due compone
Vorrei direbbero qui a conclusione di questa giornata
Voi donne e uomini che vi riconoscete nel sindacato nei sindacati confederali dovete stimolare ci sollecitarci ad avviare questo processo di trasformazione ad essere in grado di difendervi
Di conoscere i vostri bisogni di rappresentarli al meglio laddove il lavoro è tradizionale e consolidato ma anche dovete chiederci e stimolare ci ad occuparci di coloro che sono deboli
Sono marginali di quelli che non hanno un'occupazione o di quelli che hanno un lavoro diverso da quello che avete conosciuto voi in tanti decenni io sono convinto che questo sia un impegno al quale la UIL la CISL la CGIL non si devono sottrarre poi se questi impegno saremo in grado di affrontarlo insieme costruendo nel contempo un sindacato unitario democratico
Capace di riconoscere tutti i bisogni e tutte le sensibilità tutte le culture avremo fatto insieme un passo importante nella strada della costruzione di quell'Europa sociale
Cioè i nostri predecessori tante volte hanno richiamato nel loro lavoro e non la loro attività io sono convinto esistono le condizioni perché ciò accada
Sono convinto che il primo maggio dell'anno prossimo potremo tra di noi di nuovo tornare a discutere avendo di fronte l'Europa che progressivamente assume il profilo che a noi serve viva questo primo maggio
Ritroviamoci insieme al primo maggio dell'anno prossimo
Terremerse compagni con l'intervento di Cofferati definisce la manifestazione sindacale non finisce la festa del primo di Mancino prosegue oggi pomeriggio su questa piazza alle quindici e trenta con il concerto
Pensi essi Ulan Bator Est Asia antenna poi ci sono anche altre due iniziative dentro alle festa del primo maggio une a Bagnolo alle ore ventuno questa sera
Presso il bocciodromo CDL ci sarà la presentazione della Vedova allegra quindi chi vuole sentire altro tipo di musica è invitato a prendere informazioni ulteriori sempre sotto il porticato
Per Teatro Municipale Valli così come domani sera nell'abito se delle feste ci sarà
Sempre nel pozzo promo di Bagnolo una serata del solidarietà per la Palestina lo spettacolo
Accurati auro Franzoni vi invitiamo a partecipare per ricordiamo anche per ultimo che sono per chi volesse usufruirne a disposizione
Gli stent presso i giardini pubblici
In finale un ennesimo secondo ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito a questa splendida festa
Quindi ringraziamo le forze dell'ordine i delegati di base ringraziamo anche gli amici degli orti del servizio d'ordine sindacale è stato una bella festa torniamo a casa con la convenzione che ne è valsa la pena
Arrivederci a tutti