"Cgil, Cisl, Uil: occupazione, lavoro, sviluppo, Mezzogiorno" manifestazione nazionale della CGIL, CISL, UIL (c/o P.zza S. Giovanni)

Tale della cui
Tare
Lavoratrici gare lavoratori
Pensionati italiani
Giovanni i tanti giovani che stanno con noi oggi a Roma
Questa è la seconda volta
The manifestiamo per il lavoro
è la seconda volta
Del mondo del lavoro viene a Roma per denunciare ritardi al Governo per criticarlo per le cose che non ha pagato
Se qualcuno l'avesse capito
Gli spieghiamo agli schermi gli spiegheremo che non è una gita sociale
è una manifestazione di protesta è una manifestazione per il lavoro ed è una manifestazione di critica
Per le cose che potevano essere state fatte non sono state parte
Noi manifestiamo
Per lo sviluppo
Per il lavoro
Contro i ritardi dal governo
Noi manifestiamo per una cosa precisa il dispetto dagli accordi che lo stesso governo a patto a quali il sindacato
Bellocco sviluppo e lavoro in Italia lui non per lavoro nel Mezzogiorno
Noi sappiamo perfettamente
Che anche al nord e ci stanno problemi fabbriche che chiudono
Lavoratori in cassa integrazione e in mobilità
Crisi in aree del paese del nord a questi problemi dobbiamo rispondere
Ma sappiamo tutti
Che il mezzogiorno tutta una grande crisi che ormai da decenni continua nel nostro Paese
Queste o è il problema nazionale
A cui bisogna dare risposte
Non siamo più ai tempi in cui si lottava con la parola d'ordine pane e lavoro
Siamo un Paese ricco ma siamo un Paese che ha grande ricchezza in pochi e grande disoccupazione per molti queste oggi l'Italia
Abbiamo molta moltissima ricchezza
E molti moltissimi disoccupati
L'Europa dei disoccupati
L'Italia dei disoccupati
La grande questione italiana
No sto a delle future generazioni
Dello sviluppo e dell'occupazione del Mezzogiorno
Giovanni donne giovani e donne italiane giovani e donne del Mezzogiorno
Che rischiano di non avere un futuro di lavoro
Noi non possiamo essere forti
In Europa con un Paese diviso in due
Lo sviluppo del Mezzogiorno e ha un problema di tutti
Guai guai se qualche lavoratore pensasse
Siccome io lavoro la questione non mi riguarda guai se qualche lavoratore pensasse che il problema del lavoro si possono dividere fra nord e sud perché domani si dimetterebbe fra Est e Ovest pagherà categorie
Sarebbe la nascita degli egoismi la fine della solidarietà il problema del lavoro è un problema nazionale
Esce nell'Italia è concentrata nel Mezzogiorno tutti i lavoratori italiani debbano battersi per risolvano tutti i lavoratori italiani
Noi
Chiediamo unità
Impegno partecipazione
Per lo sviluppo e lavoro
Se non arriveranno risposte
Io voglio essere molto chiaro
Tutti i giorni doping giorni
Qualche giornalista chiede farete lo sciopero
Io personalmente una risposta molto chiara
Noi stiamo manifestando di sabato per lo sviluppo e di lavoro
è la seconda manifestazione che paghiamo
Se non ci saranno risposte serie convincenti credibili verificabili dobbiamo cambiare linguaggio dobbiamo cominciare a parlare di lotta e non più di manifestazioni
La questione
La nostra piattaforma sindacale
Ha un nome preciso
Si chiama Patto per il lavoro
Il primo firmatario di quel patto è il presidente del Consiglio noi chiediamo il rispetto dei patti che il Governo ha firmato per primo
Patti per lo sviluppo
Patti per il lavoro
Non ci basta
Che sicuramente hanno opere pubbliche
Non ci basta che si di Nino contratti d'aria non ci basta che si approvano pianti territoriali
Noi vogliamo sapere non quanti ce ne birmano ma quanti se ne vanno
Noi vogliamo sapere quanto si spende
Dove si spende come si spende
Queste sono le risposte che ci debbono dare queste risposte fino ad oggi non ci sono stati
Ci sono promesse
Ma non si spende nel meno quei soldi che abbiamo si prevede né si programmano Investimenti anche avere il novantotto
E noi sappiamo che rischiamo di passare quest'anno senza che i soldi vengano spesi
Noi sappiamo
Che abbiamo una classe industriale
Che è specializzata nel chiedere chiedere molto
Poiché molta Maranello investire
Ma non sappiamo anche altre cose
Se non si costruiscono strade
Per ovvie
Se non si creano legale etniche se non c'è un sistema telefonico
Se non ci sono anche forme di agevolazioni contributive
Se non ci stanno condizioni che facilitano la creazione di imprese la nostra Confindustria RAI sempre degli alibi
Il governo deve rispondere
Noi non possiamo accettare
Non possiamo accettare
Nel Mezzogiorno
E chi ci vive lo sa perfettamente
C'è una rete elettrica
Che è vecchia di trent'anni
Una rete elettrica che dipenda dall'ENEL
Lei nella ridotto ai piani di intervento ha proprio nel Mezzogiorno
Lei nel non riparare l'ente e investe nei telefonini
I telefonini gente allora
Quando viene loro non possono non possono sostituirà le condizioni per lo sviluppo
Il nostro Paese deve cambiare
Deve cambiare per creare impresse
Deve crepa cambiare perché al lavoro deve cambiare per garantire sicurezza sociale
Ogni giorno è un'aggressione
Un'aggressione perché sta in pensione un'aggressione per chi deve andare in pensione un'aggressione per il disoccupato un'aggressione per il giovane che non ha più speranze
Noi vogliamo l'Italia del lavoro
Un'Italia libera un'Italia che progredisce un'Italia che è che è impresa unitaria dell'Apollo
Questo è possibile
Il governo però deve scegliere
Deve decidere
Deve stabilire cosa viene prima e cosa viene dopo
Deve stabilire quali sono i valori della nostra società
Se viene prima il lavoro o ci sono altri interessi che lo sostituiscono
Il governo deve governare non amministrare quello che c'è
Il punto uno del lavoro non può essere affidato allo spontaneismo del mercato sarà il mercato a risolvere e da qui ad allora ammesso che avvenga oggi risponde ai disoccupati
Chi risponde ai giovani che risponde alle donne
Non è possibile
Il governo deve sapere
Con assoluta certezza
Che il sindacato italiano
E patto di persone ragionevoli
Noi non chiediamo una lira in più
Chiediamo di spendere quello che c'è
Noi non chiediamo un'opera in più chiediamo di fare quello che il governo ha scritto
Noi non chiediamo miracoli e non chiediamo nemmeno la lunga
Chiediamo le cose possibili
Lei cosa che lo stesso governo al sottoscritto e che sempre il Governo non attua
Noi siamo il sindacato
Che vuole creare un'Italia competitiva in Europa e per essere competitiva c'è un solo modo
Avere un'Italia progredita
Un'Italia con impressioni unitaria con il lavoro
Non unitaria che non sa rispondere ai suoi giovani
Non un'Italia che non dà nemmeno le speranze ai tanti disoccupati
Non un'Italia che ricorre all'assistenza per tamponare la disperazione
Non unitaria
Che ha nel Mezzogiorno oltre il cinquanta per cento
Di nostri amici fratelli compagni giovani donne oltre il cinquanta per cento che non hanno lavoro e non hanno nemmeno la speranza di avere questo lavoro
Questa non è
L'Italia che vogliamo
Noi vogliamo unitaria che cresce
Un'Italia che progredisce nel lavoro
Un'Italia in cui avvertiamo il peso delle nostre responsabilità
Ma un'Italia nella quale i diritti i diritti del lavoro debbano essere tutelati
Unitarietà la sicurezza sociale
Un'Italia che rispetta e c'è il giovane e i suoi anziani ai suoi lavoratori questo è possibile
Non è un miracolo impossibile possibile
Basta avere la forza e il coraggio la voglia di scegliere e di decidere di stabilire che viene prima e chi viene dopo
E possibile purché non ci si faccia condizionare l'hai tanti dai troppi poteri che circoli in Italia
Questa e l'Italia per cui si batte il sindacato
L'Italia del nuovo millennio
L'Italia autorevole in Europa
L'Italia non vittima di un continente basato sulla disoccupazione
L'Italia che non spreca
L'Italia con utilizzai ma i mezzi di cui dispone
Per continuare a creare sviluppo e creare lavoro questa è l'Italia per cui ci battiamo questa Italia buona parte di queste Italia l'abbiamo scritta noi le imprese e il Governo
Già due anni fa
Questa scritta
Questo testo questo patto quest'accordo non è stato applicato
Quello che noi vogliamo
Quello su cui chiederemo conto
Quello per cui ci batteremo e il rispetto di questo accordo
E guardate non si può più continuare dicendo domani vedremo
Il governo ha voluto la costituzione di quattro commissione di verifica
Di quell'accordo
Abbiamo detto va bene
Ma le Commissioni non sostituiscono nello sviluppo e nella loro all'anno diciamo che entro il mese di luglio il prima possibile
Quella Commissione devono concludere debbono dirci cosa ha fatto cosa si può fare cosa si vuole fare all'Oglio
Non vogliamo arrivare alla finanziaria di settembre
Senza aver chiarito quali sono le responsabilità del governo
Quali sono i suoi atti quali sono esercente
Noi dobbiamo saperlo prima all'olio
Ripeto
Noi non vogliamo fare il rivoluzionario
Siamo persone moderate corrette serie
Vogliamo quello che il governo ha scritto
Quello che al governo firmato quello che diamo
I tempi sono stretti
Di verifica ne abbiamo fatte tante
Abbiamo fatto due grande manifestazione chiedendo a tutti voi
Partecipazione fatica sacrificio
Per essere a Roma
Per dire al governo per dire a tutte le istituzioni dove è stata che parte assai il mondo del lavoro italiano
Abbiamo chiesto a due volte questo grande sacrificio
Non ci può essere
Una terza fase in cui non ci risponde
Le risposte sono possibili
Le risposte debbono essere date
Se le risposte non saranno date
Se a luglio non avremo i primi papi
Noi quando arriveremo a settembre cambieremo linguaggio cambieremo linguaggio unitariamente unitariamente come Sempre decideremo che cosa fare
Unitariamente come sempre continueremo nella lotta per il lavoro unitariamente come sempre avremo in testa l'obiettivo dell'unificazione economica produttiva sociale per l'Italia
Unitariamente come sempre
Avvertiamo la responsabilità di rispondere ai giovani alle donne
Che sono la parte più debole dalla nostra società ai disoccupati ahi noi povera i tanti disperate che stanno nascendo unitariamente questo lo sentiamo e questa responsabilità l'accettiamo
Unitariamente
Se non ci daranno risposte
A settembre daremo nuovi la risposta gli ancora una volta unitariamente sarà una risposta per il lavoro veniva il lavoro vive lavoratori
Il ringraziamo Pietro Larizza diamo la parola ora a Sergio D'Antoni segretario generale della CISL anche
Innanzitutto
Un grande ringraziamento
A tutti voi a tutti coloro che hanno partecipato a questa imponente manifestazione a tutti voi giovani uomini donne anziani che sfidando il caldo e sole si eretta in questa piazza perché teme altri sostenitori del sindacato italiano ha dalla sua la parola d'ordine
Io innanzitutto
Valutiamo questa grande iniziativa questa grande manifestazione partendo
Da una tragedia che ha colpito il nostro Mezzogiorno nel Paese
Abbiamo in questo palco scelto Mattotti gommoni che hanno partecipato a questa iniziativa
Di portare il gonfalone qui sul palco di Saronno ed i quindici eventuale spavento rappresenta erano per noi l'interno al Paese perché rappresentano la parte colpita da una tragedia immane
Ma l'insieme è un segno di speranza di rinascita di ripresa di iniziativa in grado di mettere insieme una vicenda lo possa ma la capacità di un nuovo inizio a Saronno lunedì scorso minore iniziativa che il movimento sindacale campano ha messo in opere per dare un segno di riscossa di ripresa e per far mantenere gli impegni sulla ricostruzione
Sul ripristino delle opere sul rischio
Che altre tragedie vengano evitate a Sarno una bambina
Una bambina mi ha avvicinato e gli ha detto
Durante la frana abbiamo perso tutto
Tubi poi procurare una bicicletta
Si è rivolta al sindacato come la sua ancora di speranza
Può avere sulla bontà di Benevento come una sola possibilità in ripresa enorme ambiente qui in una città devastata allora noi dare no la bicicletta la bambina ma dobbiamo dargli molto di più
Da questa piazza Night abbiamo a dargli la certezza che è il nostro impegno per lo sviluppo e l'amaro è un impegno lì tutto il Paese per standard all'intero Mezzogiorno
Al presidente a Prodi
Che è la bicicletta c'era anche perché il presidente Prodi c'era la bicicletta la rosa lì diciamo a proprio da qui di pedalare di pedalare tanto rimetterà il clima alla sua nuova capacità di penale per scavalcare le montagne per arrivare ai risultati che aveva garantito insieme a questo governo abbiamo deciso a misura importanti qualche volta impopolari ci siamo assunti la responsabilità
Attraverso una politica di concertazione di risolvere la grande questione aperta nel nostro Paese l'inflazione
I tassi d'interesse
La ripresa dello sviluppo e del lavoro con la nostra politica con la nostra responsabilità con un'azione coerente forte
Abbiamo portato noi insieme agli altri il Paese nel gruppo di testa della moneta unica e se oggi siamo qui
A rivendicare la stessa coerenza per il lavoro lo possiamo fare perché abbiamo le carte in regola perché ci siamo assunti questa responsabilità
Perché abbiamo cercato di non sottrarsi al d'impegno
Abbiamo cercato di non sfuggire alle responsabilità abbiamo cercato di evitare che queste responsabilità si scaricassero su altri per questa ragione
Tutti si indicano il cambiamento con alla strada possibile
E noi gli diciamo ci stiamo il cambiamento e la nostra parola d'ordine
Cioè il cambiamento al riguarda tutti non può riguardare solo noi NOPA riguardava solo il nostro a modo di concepire il lavoro la flessibilità le iniziative coerenti
è possibile far cambiare questo Paese
E al possibile stare in Europa coro un Paese sviluppato conobbe maestà equilibrato con un Paese che scelga la politica la concertazione come la politica guida per affrontare queste questioni
L'altro ieri al vertice dei capi di Stato europei a Carpi
Mi è stato detto che l'unica politica che può portare a risultati e la politica di concertazione che è il nostro modello è un modello da esportare
Chiediamo al governo va come noi che l'abbiamo fatta perché alla Latini anziana piena per lo sviluppo e il lavoro perché lei continuava tutte le potenzialità contenute qui questa politica
Per valutare il lavoro dove ci sono i disoccupati
Perché è la ripresa in corso frutto dei nostri sforzi tutta la nostra iniziativa ma sarà ripresa continuerà ad essere una ripresa differenziata consona casi snobbano e non trovare disoccupati è consono invece che arresta la sottosviluppate e ci sono tanti disoccupati l'alternativa quale sarà
Che la gente di nuovo prenderà la valigia e andrà a lavorare lontano dalla propria casa lontano dalla propria famiglia lontano dalla propria comunità e allora è troppo lettura può chiedere che finisca in questo Paese la migrazione che altrimenti finirebbe per saturare il nord dell'onda di una prospettiva che al Nord veneta
Desertificare nel Sud perché a quel punto la nebbia Badolato
Allora qual è il problema il problema per una volta non trasferire più i lavoratori ma trasferirla nell'inglese ci sono i disoccupati cui resta è la grande questione Kehl palestra Trieste è celata bisogna creare le condizioni economiche civili di convenienza per fare in modo che questo avvenga
Il governo ha scoperto che sotto non è il Galles
Che è il Galles è piccolo che al Galles funzionano che ci saranno anche gli incentivi in Italia cosa ci sarà nel Galles e io credo che con la nostra iniziativa li abbiamo creati
Ma il sottotetto diverso non è il gallese perché c'è un ritardo storico il sud una zona che vuole cambiare profondamente
Ma è chiaro che andava a recuperare dai ritardi meramente sociali nella rete civili delle infrastrutture economiche nella riparazione di quel territorio dalla criminalità organizzata battuto conservava se c'è un impegno coerente una capacità d'orto se c'è in sostanza una voglia vera di riunificare il Paese
Il Sud non crea e non cerca scappatoie non può non vuole fuggire dalle sue responsabilità
Non vuole assistenza al posto allo sviluppo noi vogliamo uscire una volta per tutti ma la situazione nei lavori socialmente utili perché vogliamo analoga riproduttivi bar quelli
Per questa ragione riteniamo che sia fondamentale
Avere la voglia la volontà di assecondare
Un suo deve cambiare un sud di Agorà cambiare
Se è finita l'assistenza e il clientelismo bisogna fare in modo che questo assurdo che vuole cambiare
Che è stato cambiando sia incoraggiato sia aiutato sia sostenuto dall'intero Paese come oggi noi facciamo il cui con questa manifestazione nazionale
Di tutti per affrontare questa questione
Questa aspettativa non può essere delusa questa aspettativa non guastare
Senza una risposta altrimenti la frustrazione la chiusura sarebbe inevitabile e noi vogliamo dobbiamo impedirlo per questo abbiamo accettato il cosiddetto tavolo quadrangolare
Cioè il tavolo in cui tutti i soggetti interessati
Il governo gli enti locali le Regioni nell'impresa
Ciascuno con il proprio compito si assumessero la responsabilità conseguenti e si comportassero in maniera coerente
Noi riteniamo che è finita veramente una banca
Noi riteniamo che non può continuare la base del rimpallo delle responsabilità
Se una cosa non funziona in un luogo i covoni scaricano la responsabilità allo Stato lo Stato e propone il risultato che continua a non funzionare
Vi è arrivato il momento di un'assunzione di responsabilità solidale collegiale di tutti di sindacato di governo di enti locali e di regioni perché essa si definisce
Un quadro di interventi allora si ognuna con coerenza ciascuna facendo il suo mestiere al suo compito dovrà rispettare quel quadro di coerenza nel quale sta male
Per tutte le questioni aperte questa vale per far funzionare i patti territoriali e contratti d'aria non basta non basta a firmarli e direi che abbiamo fermati sette ai contratti d'aria
Dire abbiamo firmato a dodici patti territoriali la birra è importante
Ma non basta Siena l'indomani mattina quel patto non funziona quell'investimento non aveva quel barbone sono violato perché altrimenti hai creato un'aspettativa
E poi non c'è la capacità realizzatrice
Spesso questi sono che io credo dovremo continuare questa nostra iniziativa perché perché questo nostrano movimento ha un grande obiettivo riunificare il Paese
Dargli una prospettiva dargli una possibilità vera di integrazione di sviluppo di solidarietà di capacità
Di coesione sociale
Perché i problemi altrimenti da avremo dopo come
A Marghera Corea sardo
Noi dobbiamo fare gli Marghera di Sarno due esempi limiti dicono è possibile a garantire lo sviluppo garantendo all'ambiente non sono alternativi si può aver all'asilo cosa sostenibile senza avere questa alternatività
Chiede agonizzante i lavoratori hanno demonizzato a Marghera un trattore
Senza averne coscienza che c'è una chimica sostenibile
Che c'è uno sviluppo industriale sostenibile che è possibile a garantire con le nuove tecnologie l'uno è un'altra cosa perché a demonizzare una parte a danno di un'altra ha dichiarato un lavoratore
Mi vergogno ha detto
Dire che lavorò a Porto Marghera perché la gente mi guarda male
Novo lui non si deve vergognare perché noi l'amore rischia la sua vita cartolare annullano ad una prospettiva tesse la banca il problema è che gli altri debbano cambiare
E mettere insieme un processo che sia in grado di garantire l'uno all'altro di garantire ambiente sviluppo e sicurezza
Sicurezza che trascurate
Troppe persone troppi uomini e donne mogli o di lavoro Platt incidenti sul lavoro troppa disattenzione
Ma come ma noi saremmo quelli come ci scrivono che tutte le armi tutelati che consoliamo i consolati
Che facciamo in modo di assistere agli assistiti e non ci godiamo degli altri
Se fosse vera questa caricatura si è posta è vera questa critica
Come si spiega la questi incidenti sul lavoro si spiegano dal fatto che pur di lavorare la gente
è pronta a tutto si spiega dal fatto che le imprese non capiscono pesa investite corretta mi investì sviluppo i testi incapacità di futuro di testi impossibilità di garantire a tutti una prospettiva
Allora
In queste alla sfida allo sviluppo del lavoro in queste la prospettiva di dare a milioni di persone una speranza un rapporto una capacità di percorso nella nostra battaglia coincide coincida fortemente con quella per la democrazia
Per sconfiggere l'altra metà organizzato in molte zone del Sud ci vuole la cultura positivo ci vuole la cultura dell'impegno ci vuole la sconfitta della cultura la bando dobbiamo superare pregiudizi dobbiamo superare atteggiamenti che si hanno nei confronti complessivamente di questo Paese
E del suo Mezzogiorno siamo qui
Lo facciamo va a farlo vedere a tutti oggi in questa manifestazione ci sono a volte televisioni straniere
Vogliamo farglielo vedere i lavoratori dal Nord e lavoratori del Sud di giovani dal nord è già adesso del i pensionati al Nord agganciate al sud parlaste sabato sera parlano la stessa lingua
Fanno lo stesso atteggiamento di impegno di cultura di prospettiva
Per cui è stato noi dobbiamo fare in modo che al pregiudizio venga superato noi dobbiamo fare in modo che la gente ha riconosca il noi
Un impone lavoratore una lavoratrice
Un giovane
Che cerca lavoro e che ha Chierchia di trovarlo insieme a tutti noi battendo i pregiudizi
Battendo tutti coloro che parlano e danno spesso giudizi fuorvianti giudizi Générale generici
Se va in giro e dici che sei siciliano e magari ti guardano poco sportivo perché pensano che sei metà
Siciliano metà UNESCO e metà mafioso
E io glielo dico sembra ricordate però che sicuramente prima beh siciliana da mafioso Valentina Valpione Cosentino erano siciliani per arrivare a parco patria rabbia questo che significa significa che è possibile trovare una via un percorso una capacità autentica di combattere la criminalità
Partendo dal fondo che ci riguarda di più
Il contrasto contro il lavoro nero il lavoro sommerso perché ricomincia comincia la puntura di legalità comincia la puntura la prepotenza attualmente alla puntura di chi ti vuole abbattere sulla basa la sua forza
E noi che abbiamo fatto in questi anni migliaia migliaia di accordi di emersione che abbiamo cercato in tutte le maniere di offrire soluzioni positive può oggi diciamo qui da questo palco
Intollerabile
Che a due anni di distanza dall'accordo al settembre novantasei il Governo non abbia presentato ancora la soluzione adescare contributiva meritavamo almeno il lavoro sommerso perché altrimenti
I nostri scortesi vanificano altri venti anche i tentativi migliori mestiere o di non approdare
E allora in questo e in quale storia dobbiamo mettere coerenza continuità impegno trovare le formule giuste avviare i percorsi correttivi dare un significato profondo ad un'iniziativa forte di cultura di formazione
Noi dobbiamo spingere perché la formazione diventi insieme a lavoro il punto centrale di questo Paese siamo l'unico Paese in Europa che ha la scuola dell'obbligo ancora quattordici anni ed abbiamo una situazione paradossale
Paradossale
Perché se al Nord si va a lavorare troppo presto troppo giovani poi a trenta quarant'anni si innesta senta le condizioni necessarie
Per affrontare il cambiamento e al sud si continuano studiare perché ci si convince che è per restare disoccupato
E la stessa cosa dobbiamo invertire
Dobbiamo fare in modo che possano studiare tutti il lavoro è sapere il sapere lavoro questa diventerà la parola d'ordine per i prossimi anni per cui è stato bisogna investire in sapeva
Bisogna fare in modo che la scuola italiana sia posta al centro siano risolte le questioni aperte dal precariato all'autonomia ad un impegno coerente che ponga la questione della formazione come l'asse centrale
Non ci arrendiamo
Non ci arrendiamo ad una cultura che si trasferisce da padre in figlio non ci arrendiamo ad una puntura medievale
Il padre stessa trasferisce il suo sapere al figlio
E se invece non sa non trasferiti questo è intollerabile per una società democratica
E la vera discriminante tutti tutti chiunque sia tuo padre deve averne devono avere la possibilità di studiare agli arrivare fino in fondo se lo vogliono espone un paese civile
Guarda un Paese che possa pensare alla sua futuro in termini positivi
C'è una storia
C'è una storia risalimmo che era un povero pescatore
E sognavamo di diventare ricco di non fare più quel lavoro faticoso ogni mattina doveva alzarsi all'alba prenderà la barca andare a pescare
Sognava se fossimo in questi tempi un Totocalcio un Enalotto qualcosa che lo faceste sfuggire dalla sua quotidianità dura un giorno stanco di tutto questo arriva sulla spiaggia trovo un sacchetto
Preso dalla rabbia si mise a gridare e gridava come un ossesso debuttava i sassolini trovati presso del sacchetto debuttava al mare bicchieri voto adottivi Deneuve espongono in mano lo guardo
Si accorse che erano Smeraldo
Si accorse che era una dieta perfezionista
Aveva buttato a mare la sua fortuna allora presidente Prodi
Governo perché è buttate a mare la fortuna di averne lavoratori che vogliono lavorare per Linate questa prospettiva perché questa ricchezza che si spreca perché è questa pretesa inutilità perché questa impossibilità di trovare uno sbocco perché
Questa dissipazione vera che determina queste condizioni
Per questa ragione oggi diciamo che è qui queste manifestazione sicuramente un punto importante ci aspettiamo cambiamenti
L'aspettiamo risultati concreti ci aspettiamo fatti nuovi da poter valutare e da poter apprezzare per noi il tempo è scaduto
Per noi questa mobilitazione l'inizio di una capacità di tenere alta la pressione nelle forme e nei modi che valuteremo e decideremo insieme perché noi pensiamo che questa iniziativa debba debba avere una risposta positiva e che il tavolo che si è aperto debba produrre risultati concreti in questo senso abbiamo fiducia inespressi abbiamo fiducia nell'iniziativa del sindacato abbiamo fiducia nel Paese
Perché crediamo che la parte migliore di questo Paese la parte solidale
La parte che vuole il nord al sud unito la parte che vuole lo sviluppo equilibrato e maggioritaria se noi la sappiamo guidare se noi la portiamo avanti essa leggerà ed è stata una gara la risposta utile e positiva sufficiente
Dobbiamo conservare la nostra unità dobbiamo conservare la nostra ricchezza del nostro pluralismo siamo diverso in questo movimento sindacale italiano il nostro patrimonio è diverso abbiamo punture spinte
Forte Firenze ma la cosa importante la cosa importante che ci può essere anche un dibattito aspro ci può essere anche una differenza ma al momento cruciale
Al momento della conta siamo tutti qui Ritter al movimento sindacale unitario per affermare il lavoro i suoi valori i suoi interessi in questo senso io penso che dobbiamo dare continuità all'iniziativa e all'unità
E proprio arrivato il tempo di svolta
Per questo pensiamo di poter chiudere questa iniziativa io penso che giusto penso che giusto
Avere la capacità di riflettere di mobilitarsi ma avere anche un grande un grande una grande visione una grande visione di fiducia di noi stessi ed è il nostro futuro
Vedete qualcuno ha detto il passato e una grande opportunità e va sempre tenuto presente ma è il futuro
L'unico luogo
Verso cui dobbiamo andare
Noi vogliamo andare verso un voto uno dove ci sia e lavora per tutti dove ci sia giustizia sociale
Va be'ci sia un grande sindacato qui in grado di far rispettare eravamo alleati ospite asociale Deva CGIL CISL UIL l'Italia Deva Hyundai menta sindacale italiano che si batte per il lavoro della giustizia grazie
Ringraziamo Sergio D'Antoni a questo punto viene possibile
Sulla scorta delle notizie veri portatile dei concentramenti di annunciare quell'obiettivo organizzativo tra i trecento mila a Roma è stato raggiunto
Nonostante le difficoltà ai problemi nuovi cioè l'organizzazione di questa manifestazione Apostu a tutti voi
In questo senso vi ringraziamo perché sappiamo che il peso più grosso aggravato sulle nostre spalle Dora la parola nell'intervento conclusivo
A Sergio Cofferati segretario generale della CGIL
Care compagne e cari compagni e amici che siete qui
Molti di voi sono ritornati in questa piazza dopo quindici mesi
In questi quindici mesi
Sul nome successe tante cose
Alcune molto importanti e positive
L'economia italiana è tornata a crescere
In virtù di un processo
Ininterrotto di risanamento dei conti dello Stato
Siamo entrati in Europa
E contro l'opinione di molti i parametri che erano stati fissati a Maastricht sono stati rispettati
è un obiettivo per noi così importante soprattutto e i soggetti più deboli per i pensionati per i lavoratori dipendenti a basso reddito per quelli che non hanno un'occupazione è stato centrato siamo entrati in Europa attraverso la monete adesso possiamo partecipare insieme agli altri alla costruzione di un'Europa sociale di un'Europa che abbia anche un profilo politico visibile
In virtù del risanamento si è innescato finalmente un processo di crescita che può diventare nei mesi a venire un vero e proprio sviluppo destinato a durare nel tempo
Erano questi alcuni degli obiettivi che quindici mesi fa in questa piazza indicammo con obiettivi da realizzare al governo
E lo facciamo con voi con il consenso di tante persone che non erano qui
Ma sostenevano
I nostri obiettivi le nostre parole d'ordine
E e lo abbiamo fatto in virtù di quella scelta che sorprese molti osservatori esterni
Ci dissero mai a questo governo
è un Governo che voi contrastate
Gli rispondemmo
Con questo governo così come quelli che lo hanno preceduto vogliamo la discussione di merito e avremo sempre
Lo stesso atteggiamento un atteggiamento che si pronuncia sulle cose concrete
E non si fa condizionare dal carattere dallo schieramento
Nel governo che abbiamo di fronte queste l'autonomia del sindacato così ci comporteremo quindici mesi fa così ci comportiamo anche oggi
Erano nostri obiettivi
Ne abbiamo riconosciuto lealmente
Il raggiungimento e abbiamo espresso
Leale apprezzamento
Per le politiche che sono state messe in campo
Voi che siete qui le persone che rappresentiamo hanno sopportato sacrifici indubbi per entrare in Europa per consentire che si avviasse una ripresa che l'economia italiana tornasse a crescere
Lo abbiamo fatto consapevoli che l'alternativa sarebbe stata per noi un vero danno un paese come il nostro fuori dall'Europa non solo non avrebbe avuto titolo per partecipare alla costruzione dell'Europa sociale che molti rivendicano
Ma sarebbe diventato per gli altri una sorta di mercato da invaderà
La moneta sarebbe stata svalutata avremmo pagato noi i pezzi dell'esclusione ne avrebbe tratto vantaggio qualche imprenditore qualche settore forte mai più deboli sarebbero stati duramente penalizzati
Per questo
Con franchezza non ci siamo mai nascosti né abbiamo mai nascosto
Il risanamento avrebbe comportato sacrifici per molti oggi in virtù di quella coerenza
Delle scelte che abbiamo fatto
Dei come abbiamo partecipato a questo processo
Abbiamo un titolo e un credito e ci permette qui con la stessa lealtà e con la stessa franchezza di pretendere dal governo che vengono date risposte concrete
Ai nostri bisogni ai nostri problemi
Che vengano risolte le nostre priorità sono priorità non nuove
Entrare in Europa è necessario innescare lo sviluppo indispensabile oggi resta ancora sul terreno il tema importante qualche volta addirittura angoscioso per milioni di cittadini quello del lavoro
Ed è la prospettiva di eredità di realizzazione personale che viene dal lavoro
Diciamo al governo il rischio maggiore che corre è quello di abbandonarsi all'idea che la ripresa il meccanismo di accumulazione che tornato
A mettersi in moto e che dà vantaggi visibili in alcuni territori sia sufficiente la spontaneità della ripresa paradossalmente può portare problemi nuovi
Perché destina i suoi vantaggi alle aree forti e nelle aree sature dove il mercato del lavoro
Una domanda forte
Ma un'offerta ancor più rilevante l'eccesso di saturazione può aprire difficoltà anche a noi e nel contempo laddove invece non c'è nulla si rischia di avere un vero dramma sociale
Quello di milioni di persone che non hanno prospettiva che non hanno serenità non hanno tranquillità perché per loro e per i loro congiunti non c'è un'occupazione non c'è un lavoro non c'è un reddito a portata di mano
Il rischio che i vantaggi forti della ripresa si orientino laddove non c'è bisogno e nelle zone deboli non accada nulla
Sono vantaggi che premiano le cui che non toccano altri
E possono aumentare le distanze in un Paese già diviso
E si creano differenze ulteriori tra il nord e il sud ma guardate anche all'interno dello stesso Mezzogiorno i tantissimi di voi che vengono dal Sud e sanno come oggi sia diverso il sentire comune oltre che il bisogno materiale
Tra le poche persone che nel Mezzogiorno hanno l'occupazione e quelle che sono fuori dal lavoro e che non hanno una prospettiva anche questa distanza anche questa divisioni ci preoccupa per questo siamo qui di nuovo in tanti
Il numero maggiore
Di quindici mesi or sono a chiedere al governo di rispondere concretamente alle nostre domani le cose che chiediamo sono possibili se solo esiste una voglia concreta se c'è interesse voglia ad uno scatto politico in avanti
Noi sappiamo benissimo
E non abbiamo mai condivisa l'opinione di chi dice non sono cose vostre quanto sia importante per un Paese come il nostro la stabilità istituzionale
La mancanza di stabilità grava anche sull'economia
Diventa un elemento di difficoltà per qualsiasi attività economica
Crea preoccupazioni e contrarietà anche in quelli che dall'esterno del Paese vorrebbero investire e stanno a vedere cosa succede perché non c'è stabilità
Per questo abbiamo valutato come Cosa Nostra e con preoccupazione la fine negativo della Bicamerale
Sarebbe stato utile avere riforme istituzionali apre sarebbe stato importante per tutti i cittadini italiani dire che finalmente l'assetto di questo Paese cambia e che una delle critiche che ci viene mossa
Di essere un Paese che cambia con troppa facilità ai governi che non dà certezze né ai suoi cittadini né agli altri cittadini che vivono in Europa che quelle critiche finalmente cessassero in virtù di fatti concreti
Non è possibile
Io credo però che sia compito di tutte le forze politiche lavorare rapidamente per ritornare sul tema della stabilità istituzionale delle riforme per cercare di offrire a noi come agli altri dei punti di riferimento è di non perdere quello che è stato fatto
Cercando di salvarlo attraverso gli strumenti ordinari
Ma sappiamo che la fine della Bicamerale la mancanza di assetti istituzionali stabili rende più delicato ma contemporaneamente importante il problema della stabilità politica è indispensabile che questa maggioranza
Informa trasparente
Con lealtà discuta di come dare concretezza ad un progetto comune
A noi servono interlocutori stabili
Le persone che rappresentiamo il pensiero
Non c'è risposta non ci sono solo siamo sarà
Ad appena
Chiediamo i nostri interlocutori dice ridere ma di offrirci
Un governo in grado di affrontare rapidamente i problemi che gli abbiamo indicato interlocutori con un programma certo e con un programma attento alle nostre priorità ai nostri bisogni
Oggi abbiamo un'occasione in più
Si è aperto nel confronto con il governo una discussione che coinvolge per la prima volta le imprese
Gli enti locali
è importante questo coinvolgimento le imprese italiane non possono più nascondersi dietro l'esigenza di avere risposte dal governo e a fronte di queste risposte non investire
A loro compete una scelta anche coraggiosa e non eco istiga verso il Mezzogiorno
Devono considerare il Mezzogiorno come una risorsa
E non come un territorio da guardare con sospetto
E poi è indispensabile che ognuno assume la sua parte di responsabilità noi la nostra come abbiamo sempre fatto vogliamo che anche gli altri facciano lo stesso
Ho apprezzato moltissimo come
Gli altri segretari confederali la presenza qui dei Comuni dei sindaci
è importante che i sindaci d'Italia abbiano questa mattina manifestato con noi vedete i nostri compiti delle nostre funzioni sono diverse ma loro a partire da quelli del Mezzogiorno sanno come gli obiettivi del sindacato siano importanti per la loro collettività
Per le loro città per i loro Paesi e sanno che insieme possiamo Premiere sollecitare e ottenere risposte adeguate
Questa fase del confronto può e deve produrre risultati e ognuno deve assumersi le sue responsabilità abbiamo criticato sollecitato il Governo nazionale torneremo a farlo
Se le risposte non saranno adeguate
Sappiano anche i nostri interlocutori degli enti locali che una parte riguarda loro
Pensa soprattutto alle regioni
Non ci sono solo colpe e responsabilità del governo
Oggi le regioni hanno funzioni di programmazione dal basso hanno compiti che le leggi hanno incrementato ai quali spesso non rispondono come non vedere che nel Mezzogiorno
Tante occasioni si perdono perché non c'è una sede istituzionale solido
Se la Calabria diventata il fanalino di coda del Mezzogiorno è anche perché non è un'aggiunta in grado di interloquire con il governo nazionale e con il sindacato si perdono occasioni si perdono risorse importanti la capacità ridotta di molti di più progettare
Fa sì che non ci sia la possibilità di accedere agli investimenti che lo Stato italiano finanzia ma soprattutto alle risorse comunitarie per il bisogno di lavoro di occupazione che abbiamo anche una sola lira persa
è un delitto
Ecco perché crediamo ci debba essere un'assunzione di responsabilità e siamo sempre stati contrari ad una sorta di protesta indistinta confusa di tutti contro Roma
Il governo nazionale alle sue responsabilità e mi deve rispondere ma anche i nostri interlocutori territoriali quelli che con noi hanno sancito patti accordi li devono rispettare
Per questo dicevo che questa fase di confronto può produrre risultati importanti e servirà a distinguere le vere responsabilità
Vogliamo risposte concrete le nostre richieste sono lì sono chiare partono da rispetto agli accordi sottoscritti nel novantasei nel novantasette
Non chiediamo di aggiungere risorse d'altro canto sarebbe non solo fuori luogo ma vedete io avrei dei timori di fronte ad un interlocutore che mi dicesse ci sono dei nuovi soldi disponibili se quell'interlocutore non ha speso quelli che c'erano prima
Bisogna fare le cose progressivamente ma con concretezza informa certa e noi pretendiamo
L'applicazione leale il rispetto integrale degli accordi risposte concrete
In tempi utili quel confronto quadrangolare si deve concludere nel giro di qualche settimana vogliamo risposte prima dell'estate
Poi sappiamo tutti che anche l'appuntamento autunnale sarà un appuntamento impegnativo il governo deve presentare in Parlamento la legge finanziaria per l'anno a venire
Dovranno esserci elementi di forte coerenza tra quello che il Parlamento ha votato nel Documento di programmazione economica e la finanziaria anche quella sarà un'occasione di confronto
Ma le risposte concrete devono venire prima dell'estate
Noi non ci illudiamo
Nell'udiamo nessuno
Che si possano avere risultati consistenti avrete vogliamo però che vengono messi in campo le politiche che servono a dare risposte concrete anche a medio periodo se si rinvia nel tempo nulla accade
E chi sta male continuerà a star peggio
Il muro da abbattere un muro robusto e quello delle dieci diseconomie strutturali del Mezzogiorno
Non solo il muro più robusto e resistente ma è anche il più insidioso
Oggi le imprese che vogliono investire nel Mezzogiorno hanno vantaggi fiscali contributivi contrattuali che sono superiori a quelli dei tanto decantati Galles Irlanda del Nord
Il loro egoismo li porta a richiedere ulteriori convergenze a fare tanti gemellaggi e nessun investimento
Ecco perché vogliamo anche da parte loro atti concreti non soltanto rivendicazioni e poi abbiamo esigenze comuni cerca aggiungere a queste convenienti forti
La rimozione dei ritardi
Che hanno penalizzato in questi decenni il Mezzogiorno
E non riproponiamo noi nell'ipotesi di spesa facile benché meno un intervento generale indistinto nel Mezzogiorno investimenti selettivi dei quali si risponde
E non che vengono dati a pioggia senza verifica finale
Così si assumono responsabilità così si fa crescere una Carasi dirigente selezionare distinguere vuol dire avere il coraggio anche di dire dei no
Chiedere apprezzare le risposte positive ma non assumere l'obiettivo indistinto
Di qualcosa purché sia interventi simbolici e non concreti rispetto ai bisogni e alle esigenze del Mezzogiorno
Bisogna spendere rapidamente le risorse disponibili attivare infrastrutture creare servizi battere la criminalità
Cioè intervenire laddove ancora oggi esistono purtroppo condizioni che fanno molte realtà meridionali diverse da quelle del Nord
E rimuovere questi ostacoli non serve soltanto ad investire nel Mezzogiorno come sapete benissimo voi meridionali descrive qui serve anche a vivere dignitosamente
Serenamente la propria esistenza in un rapporto positivo con la società e con i propri cari
Ed è per questo decisivo che il governo mantenga rigore che non si abbandoni all'idea noi non lo so riciteremo mai in questa direzione della spesa facile
Non servono altre convenienze ma investimenti
Il tempo politico per il governo e per la sua maggioranza come vi ho detto è quello delle prossime settimane aspettiamo risposte concrete la nostra pressione continuerà ci sarà soltanto di fronte a degli atti condivisi all'applicazione di quello che è stato convenuto con noi senza esasperazioni
Senza demagogia e non sono patrimonio d'Ostro sceglieremo di volta in volta quel che serve
Quel che è necessario fare nella strumentazione che il sindacato a noi sappiamo che il lavoro è vissuto in maniera diversa al nord rispetto al Sud e bisogna dare una risposta al nord esattamente come al Sud vogliamo un progetto di politica economica che sia in grado di parlare al Paese che diventi elemento di coesione
Molti di voi
Il venti di settembre del mille novecentonovantasette insieme a CGIL CISL e UIL erano a Milano e a Venezia
Mani prestammo
Per la nostra idea di federalismo solidale
Di federalismo solidale in un Paese unito non abbiamo cambiato idea la coesione sociale
Si basa accerto sui valori che indicammo nel settembre dell'anno passato
Ma la coesione sociale si basa anche su politiche concrete
Il lavoro
Le protezioni
La scuola
Sono
Le nostre finalità
Sono gli obiettivi ai quali destinare il dividendo di Maastricht sono gli elementi di coesione sono quelle cose che possono tenere insieme il disoccupato di Agrigento con l'operaio della FIAT di Mirafiori
O con il professionista di Milano
Questo vogliamo dire anche con la manifestazione di oggi non abbiamo dimenticato quel settembre
Non abbiamo cambiato idea non intendiamo arretrare nel difendere nel propugnare per i valori una gerarchia di questi valori per noi è oggi l'Europa è un obiettivo acquisito ora aspettiamo certezze sul profilo sociale e politico dell'Europa e per stare autorevolmente in Europa bisogna che il governo e gli enti locali si facciano carico
Di un'esigenza semplice da dire sappiamo più difficile da realizzare quella di una risposta rapida concreta al bisogno di lavoro di occupazione di milioni di cittadini italiani è un tema comune in Europa
Servono politiche da parte degli Stati europei ma poi ognuno deve fare la sua parte noi la facciamo così
Assumendoci le nostre responsabilità come sempre rendendo disponibile la parte ma
Bastava tutto quanto negli accordi sottoscritti riguardava il sindacato chiediamo la stessa coerenza agli altri noi siamo i soggetti che rappresentano quelle meglio
Ogni di persone che hanno accettato di fare sacrifici per favorire il risanamento del Paese e che oggi in virtù di quel credito chiedono siate ugualmente voi che ci governa date responsabile coerenti come lo siamo stati noi verificheremo questa vostra coerenza con gli strumenti e le iniziative del sindacato unitario sulla base della nostra gerarchia di valori e dell'idea di unità che abbiamo sempre propugnato e che ci ha
Portato che vi ha portato qui numerosi come in altre circostanze a dire non soltanto del sindacato italiano in campo con le sue proposte con le sue iniziative ma che ha il senso di responsabilità che serve per dare finalmente
Stabilità certezze e tranquillità a milioni di italiani oggi esistono condizioni che non c'erano in precedenza sarebbe sbagliato un errore grave non utilizzare al meglio questo ci aspettiamo dei nostri interlocutori
Sappiano che li sapremo giudicare i sapremo stimolare come sempre sappiano che quello che abbiamo fatto oggi siamo in grado di farlo tutte le volte che sarà necessario fidando sulla vostra disponibilità cioè la vostra partecipazione e sulla condivisione che avete se
Lo Stato delle politiche del sindacato grazie per la vostra presenza alla prossima iniziativa e speriamo insieme che sia un'iniziativa nella quale si possa dire finalmente il problema
Lavoro è risolta per milioni di cittadini ringraziamo Sergio Cofferati la manifestazione questa gara n manifestazione si conclude qui un particolare ringraziamento a tutti voi che avete partecipato attivamente nonostante
E il sole perché poi non è come quando si va al mare quindi grazie ancora e al lavoro e alla lotta come si diceva una volta