Il Commissario Ue Emma Bonino denuncia l'esistenza di un regime illiberale in Italia; Il futuro di Radio Radicale e delle trasmissioni dei lavori parlamentari

Taglio radicale siamo in collegamento con Anna Gabriele Cané
Direttore del dei il giorno la testata che appartiene alla gruppo Monti alla intanto buongiorno voglio da voi dunque Emma Bonino in una conferenza stampa alla vigilia di Natale
Ha manifestato tutta la sua preoccupazione per l'esistenza in Italia di un regime illiberale portando ad esempio l'informazione o meglio forse la disinformazione che opera la RAI censurando tutta quella che è la storia dei radicali
Intanto a col secondo lei questa questo rischio questa paura proprio dell'esistenza di un regime in Italia come la commenta
Ma come sempre le cose viste da lontano sono viste con ottica più distaccata e quindi forse più della
Questo per dire che se lo dice la Bonino da Brussel temo che possono anche essere vero dico temo perché noi che lo viviamo dall'interno e certamente c'è
Correggiamo di vivere in mezzo a germi di non liberale di non liberalità di non liberalismo nella nostra vita è
Da qui al regime forse non ci siamo ancora diciamo che c'è una all'interno lo si vive come un una situazione contingente di conformismo assolutamente soffocante non mi meraviglio che la Bonino vecchio cuore radicale per di più appunto da un osservatorio distaccato veda questi geni mi in modo ancora più preoccupato di come li possiamo vedere noi
No un'altra preoccupazione c'è un commissario europeo che ha ricevuto tante manifestazioni di e riconoscimenti a livello sia nazionale che internazionale perché se ne esce con un'affermazione così grave non non ritrova grande riscontro poi mi né in modo positivo né in modo negativo comunque ecco non se ne ha parlato poi di queste di queste dichiarazioni del
Bonino che ha detto addirittura che la porterà fino alle estreme conseguenze e anche in sede europea beh questa fosse una delle conferme la conferma che lei ha ragione
La conferma che la Bonino ha ragione perché quando una personalità come la Bonino che si può discutere sul fronte delle idee essere o non essere d'accordo ma che certamente è una persona di grande pulizia morale di grande attività su fronti di di grandi civiltà da sempre e in una posizione che ci rappresenta tutti i perché una una bandiera dell'Italia che sventola in sede comune tali e se lei dice queste cose e nessuno se la fila vuol dire che ha ragione vuol dire che il conformismo
Assolutamente inquietante come dicevo prima incertezze Codella ricevette del terrone avremmo aperto dei dibattiti sulle pagine culturali dei grandi giornali italiani o sedicenti tali
Su quale futuro europeo la democrazia in Italia Bobbio tutti saremo intervenuti
A frotte lo dice la Bonino con il distacco di chi non ha il potere chi chi ha appunto invece al alle spalle tante battaglie di libertà e nessuno dice Pio questa questa sua osservazione mi fa pensare che appunto i germi che noi crediamo siano poi più gravi abbia ragione la Bonino da sua dal suo osservatorio
Europeo detto questo dico fosse mi ci metto anch'io nel conformismo perché forse non non l'ho fatto anch'io come giornale come giorno in questo caso quello che andava fatto su queste su queste riflessioni di aver fermiamoci un attimo discutiamone come forse avrei fatto sulle dichiarazioni di altri più inserite
Nello show business della politica e delle idee che fatto adesso in Italia il passaggio che si può essere tra una con
Formisano tra uno stato di conformismo è uno stato di regime vero e proprio quanta responsabilità hanno i mezzi di informazione
Beh ne hanno ottanta enne hanno come una parte della Società coglierne hanno Brant avverte hanno una visibilità nei mezzi di informazione tra definizione ovviamente a differenza di altre componenti della società le hanno come le altre componenti della società perché poi che la classe operaia si adegua sentito il ceto medio si adegua stelle professioni liberali si adeguano
Tutt'
Tutte queste componenti sociali poi vivono e convivono dentro i giornali quindi anche i giornali come sono l'espressione della società non è detto che debbano esserne
Necessariamente la guida e quindi voglio dire la responsabilità dei giornali c'è ebbe ma credo che sia appunto a parte
Nella responsabilità di una complessiva collettiva di una società che tende a sederci enti che io sia un i connotati buonisti QD dei rischi che che che connotano appunto scusi il gioco di parole un po'la nostra società da un anno due a questa parte
Ecco sempre parlando dell'informazione radio radicale in questi giorni vivente delle sfornate c'è una città per riparare investe in questi giorni è a rischio la sopravvivenza di radio radicale e in particolar modo di Radio Parlamento del servizio che ha offerto per le dirette parlamentari la RAI pare che da metà di gennaio sia pronta per realizzare quel servizio che per sette anni non ha realizzato nonostante che ci fosse la legge Mammì appunto che glielo imponeva
Intanto ecco secondo lei il servizio che ha offerto radio radicale e quello che potrebbe offrire alla RAI favorito l'interrogatorio radicale è stato ottimo
Per noi giornali poi è stato un uno strumento di informazione fondamentale perché
Avvierà uno a vecchio sempre asceso dentro l'aula di Montecitorio e di Palazzo Madama è una cosa utili quindi il servizio fatto certamente un servizio di qualità
Per cui se dovessi votare voterei per la prosecuzione ma lo spirito liberale keniani ma non non mi fa pendere dalla parte di nessun modo la polio e nel senso che sono dalla parte del monopolio della qualità e in questo senso voterei per la prosecuzione di radio radicale perché mi fido pochissimo della RAI
La quale ha dimostrato grandissima puntualità solo negli aumenti del canone evitare tutto la programmazione e quella che il consiglio di amministrazione quale con via un atto di di signori e signore da salotto che mi sembra che non non abbia grandissima coscienza contezza di quello di cui si deve occupare quindi non mi fido della RAI da utente non mi fido del servizio che può finire la RAI e mentre sono certo del servizio ottimo che ha offerto a radio radicale se fossi certo che la RAI offrissero questo servizio di ai beh è una normale alternanza altera all'interno di un'economia di mercato se fosse questo il meccanismo che lo spinge e il e questo il risultato siccome non vedo né connotati di normale rotazione nel meccanismo che ha portato alla RAI questa sera virgolette esclusiva netta meno vedo una ipotesi di i a altrettanta qualità del servizio di quella fornita da voi bellico mi auguravo che da qui a metà gennaio succeda qualcosa e che
Ci sia un condominio un una
Ridistribuzione di compiti una revisione anche complessiva della cosa perché il servizio che abbandonò come come dicono il vecchio motto la spada
E chi è sicura la quella nuova è assicurare anche quella ma è sicuro che non funzionava come quella vecchia quindi per quello che mi riguarda voto a Radio Radicale
Capra quando lei parlava di un'economia di mercato
Un servizio Pubblico che realizza un privato che lo realizza bene fino ad oggi appunto ha dato una buona dimostrazione in questo riconosciuto un po'un'anima mente
Perché sostituirlo con un servizio fatto dalla Pubblico che non si sa come sarà fatto eco comunque per ora le premesse non sono delle migliori pare che il territorio che copre che coprirà la RAI sia minore costi più elevati
Ma posso ipotizzare perché il servizio pubblico è controllato dal pubblico dal pubblico non da noi dal pubblico dalla mano
Pubblica e controllato dai partiti voi siete molto meno controllati e controllabili nel senso che di dette per conto vostro anche se il servizio DTT di copertura degli avvenimenti parlamentari via portato degli soldi anche necessaria questo soldi pubblici però avete assolta quest'il compito molto bene credo che la logica sia quello di un controllo non non ne vedo altri difatti una buffa situazione voi siete un privato che ha svolto un servizio pubblico che è stato a cedere il passo a un servizio pubblico che spesso e malamente si mette in concorrenza con il con l'emittenza privata stenta riuscire a a a raggiungere gli stessi livelli di quali da commerciale e tradendo invece la propria vocazione di servizio pubblico quindi è una buffa situazione è una delle tante anomalie italiane che per quello che mi riguarda poi tanto buffa non è perché rischia di fare poi cessare l'esistenza di una voce molto interessante come alla vostra e questo non per mancanza di audience in questo caso ma perché c'è qualcun
O che stacca la spina è un'altra cosa inquietante stato il palinsesto che per il momento ha presentato nel Progetto di di questo di questo canale
La RAI che è praticamente la fotocopia del palinsesto di radio radicale quindi rassegna stampa la mattina poi dirette parlamentari addirittura ha promesso
La registrazioni delle sedute del CSM di conferenze stampa dei congressi dei partiti è è credibile che una RAI che abbiamo visto finora operare e riconosciuto da molti con un difetto di pluralismo
Operi quindi questo palinsesto che questa questa imitazione del palinsesto di radio radicale ma io adesso non non ha
Così come il palinsesto può essere appunto poi abbastanza simile detto detto questo di qua
E che le cose fatte bene si possono sempre copiare e peggio non copiare le cose fatte male e voglio dire che è detto tutto il male poi vedete la RAI non voglio fare nemmeno un processo alle intenzioni grafiche sette riscattando trent'anni o quarant'anni di servizio pubblico in questa operazione emersi lancino con tutte le le cose al posto giusto icona risultati a mia deboli quindi
Non voglio giudicare prima certo il il i precedenti come dicevo prima non incoraggiano ad essere ottimisti
Sia sul fronte della qualità oggettiva del servizio offerto sia sul fronte dell'equilibrio politico del servizio offerto ripeto senza fare processi alle intenzioni ma certamente sono deve giudicare dal passato non non può e e ha voglia di continuare ad avere un servizio a trecentosessanta gradi è difficile che faccia il tifo per l'acquisizione di questi servizi da parte della RAI
Grazie niente grazie a voi
Ricordiamo che eravamo in collegamento con Anna Gabriele Cané direttore dei il giorno data la Poretti per radio radicale