"Il giornale che non c'è" pubblico confronto tra studenti e giornalisti promosso dall'Assessorato alla Cultura del comune di Anghiari

La farò
Mo'
Le scuole
Lo speciale
Per l'opera
Un pubblico poco
La scuola
Sì a un
Se magari
Venezia
Alla sua prima edizione nasce un po'oh vita che vede coinvolti
Pensile
Pressioni
è stato
Sono ministro
I circa
Persone
Culturale ed economico nazionale
Precisa
E la psicologa Marie sì e tattica
Io sono
Poco Sam
Presente
Una generazione del giornalismo italiano che Marco
Ma il nuovo
Diciamo ormai
Tetrax
Penso via
Ecco c'è un nuovo giornalismo dei nomi che chiaramente si contraddistinguono anche per un certo stile per un modo di confrontarsi neanche con il lettore
Da
Toh da questo risultato
Alcuni nome
Sono stati presentati alle scuole
Per questo lavoro ecco calato dobbiamo ringraziare gli obiettori del Comune di Cagliari
Giornata Tonino mi dice come Tazio da loro svolto
Il privato qui è stata fatta una selezione di dieci venti articoli per un giornalista
Tra cui ecco Lucia Annunziata
Che ad esempio è stata resa all'istituto magistrale dis seppur lo stesso teste
Oggi siamo qui a discutere quello che quelli che sono stati i risultati
Sì
Alza la voce
Eppure
Appunto a confrontare
Purtroppo
Scusate l'inconveniente tecnico maglia mi
Ecco
Il come si svolgeva questo incontro dalla platea o o nel palchi ecco
Appunto vi troviate potrete intervenire nel momento in cui riterrete più opportuno appunto porre una domanda sono invitate gli stessi giornalisti presenti oggi in rappresentanza degli organi di informazione
Nell'Alta Valle del Tevere
Quindi
Di
Subito di lasciare la parola all'assessore Sone
In rappresentanza appunto del Comune deragliare
Sì sarò brevissimo non vi starò a tediare perché la voce bene che passi quanto prima giornalistica di stile
Chiaramente porto il benvenuto da qualche amministrazione comunale
Il ringraziamento a tutti voi che siete qui
Sia voi studenti sia i giornalisti che abbiamo il piacere di avere
Volevo
Ringraziare anche
Prima di fare l'assessore questa mi sembra una cosa momento anche antipatico no delle manifestazioni
Però adesso sono assessori che sono dalla parte diciamo dell'organizzazione delle manifestazioni mi sembra la cosa anche piacevole ringraziare diceva
Aiutato diciamo realizzare
L'iniziativa dice l'Assitalia portato qui
Per il tratto io no Vagni
Il mensile espressioni
La ditta abusati la Locanda il castello di sorci che appunto hanno sponsorizzato l'iniziativa l'unica cosa che voglio rilevare questa
Anch'io faccio parte del mondo della scuola
Mi pare che la scuola italiana sia in questa fase di transizione
Addirittura di leggi data
Ma mi pare che questa iniziativa ci ha permesso di vedere la scuola italiana è anche il reattiva
L'iniziativa è stata accolta bene con interesse sia dai presìdi sia degli insegnanti sia dagli studenti stessi con alcuni dei quali fra l'altro abbiamo avuto anche dei libri agli incontri più un prima di oggi
La partecipazione appunto è stata viva
Gli spunti che abbiamo raccolto in questi ultimi giorni
Lo dimostrano sulla base di questi spunti appunto Saverio Tutino diciamo che introdurrà il dibattito vi ringrazio per per essere venuti
A voi un attimo presentò nel settore glielo Cotrino possono introdurre mi posso presentare da me poveri allora Bolero Raffaele
Voglio dire non lo so
No vai e salvare sarebbero chi è un vecchio signore che ha cominciato a fare il giornalista nel mille novecentoquarantaquattro che ecco eccolo qua
Ha fatto un sacco di cose giri per il mondo rinviato è stata Repubblica L'Unità primalità parere pubblicabile nuove insomma ho lavorato molto in giro
In giro va be'in giro per il mondo sono stato in Cina sostato in America Latina lungo in Spagna in Africa
Va be'insomma ha fatto il mestiere del l'inviato speciale fare giornalismo non vuol dire sempre fare l'inviato speciale oppure scrive gli articoli di fondo fare giornalismo una cosa molto complessa e come vedete noi avremo qui degli organizzatori di giornali dei dei degli specialisti di pagine culturali dei giornali giornali sono una cosa piena un degli alberi
Che dei un bosco insomma pieno di cose pieno di di alberi pieni di piante pieno di andare a vedere dentro tutto
Anche l'Entomologia del giornalismo insomma io in questo sono stato soprattutto inviato speciale però fatto anche la vita di redazione quella che noi chiamiamo la cucina va bene adesso detto questo che ha poca importanza ma che serve solamente per dire con che per presentarci
Io devo dire che prima di tutto mi scuso perché siamo così alti primo noi purtroppo questo è un è un teatro che è bellissimo però dovrebbe essere un teatro invece qui si fanno le manifestazioni erano improvvisamente ci sentiamo sollevate come delle
Persone che sono
Assolute a un a un specie di cielo in terra mentre vorremmo stare alla vostra la vostra Altezza parlare più da vicino comunque detta scusandoci cerchiamo di di abbreviare i convenevoli
Per dire questo
Noi abbiamo intitolato questa nostra manifestazione dopo aver visto
Il successo che aveva avuto la nostra
Richiesta di parlare di giornali in mezzo a voi
L'abbiamo intitolata il giornale che non c'è
Ora prima di tutto devo dire che questo non è un titolo inventato da noi ma il titolo di un libro
Che beh però pensi altra cosa che devo dire lui non si chiama Giuseppe Lopes però forse no pensate solo per l'anagrafe
In realtà tutti lo conoscono come Beppe Lopes Co scrive il libro e il libro lancia come come autore beh però presso il giornale che non c'è is dopo lui
Vi dirà le le idee che stanno alla base di questo libro e vi assicuro che è molto interessante
Però io adesso vorrei prima di tutto con Parri occuparmi non tanto di quello che noi
Vorremmo dirvi o siamo qui a rispondervi dopo ma parlare di voi
Parlare solo di quello che voi avete fatto anche perché non tutti gli altri che sono qui con me
Da Lidia Ravera che è una scrittrice più celebre di tutti noi che finito ieri di pubblicare il suo tredicesimo romanzo da Mondadori che si chiama i compiti delle vacanze ve lo raccomando proprio è in argomento
Allora dico noi a prescindere da questo dovere noi vorremmo
Adesso prima di tutto sentire un pochino il vostro quello e il lavoro che avete fatto in questi mesi perché sembra poco ma mi sembra molto interessante soprattutto perché loro non lo sanno punto
Ora io mi sono soffermato un pochino leggere le vostre relazioni vostri sondaggi e devo dire subito agli altri che partendo ecco per esempio la quarta a di di ditemi se sbaglio la quarta a Abacus
Dell'istituto tecnico Franchetti di Città di Castello detto bene più o meno
O no si dice in un altro modo
Anch'ha fatto e la e anche la il liceo classico Plinio il Giovane Di Sanza poco hanno fatto addirittura dei sondaggi gli altri
Per il giovane dicastero si
Città di Castello male diciamo Castello qui ad Anghiari sa perché
Va bene
Hanno fatto dei veri e propri sondaggi dei ed erede hanno fatto dell'anno di un fatto circolare delle domande e a dei questionari insomma hanno tirato fuori dei dati che io voglio leggervi
Istituto tecnico
Facendo un'indagine fra duecentonovantatré ragazzi e ragazze
Ha fatto emergere una cosa che forse già sapeva però che è interessante vedere fatta da loro l'ottanta per cento dei ragazzi e ragazze
Intervistati leggono leggono leggono qualcosa libri giornali riviste e qualche leggono
E leggono più fra i quattordici e i diciassette anni che intorno ai venti o sopra i venti
Il sessantotto per cento legge giornali sportivi naturalmente il quarantotto per cento
Legge settimanali e il trentanove per cento legge quotidiani i giornali sportivi li leggono regolarmente i quotidiani politici saltuariamente
Non tutti sono disposti a spendere per un giornale
Trovano comunque più chiarezza nella televisione che nel linguaggio dei giornali
Il liceo classico attraverso il suo questionario
Keane consta di duecentosessantadue interviste quarantotto per cento quarantotto per cento maschi e cinquantadue per cento femmine
Che hanno Costanzo ha stabilito hanno constatato che il trentaquattro per cento degli intervistati segue quasi sempre gli avvenimenti quotidiani
Il ventisei per cento qualche volta il diciannove per cento tutti i giorni
E il diciassette per cento raramente
Il tre virgola quattro per cento mai
Quel tre quattro per per cento mi interesserebbe capire sociologicamente e antropologicamente che come vive di dopo vorrei che uno di quelli del tre e quattro per cento e ci parlasse
Quelli che non seguono mai gli avvenimenti quotidiani ma proprio per interesse serio profondo sono e oltre virgola quattro per cento
Cioè io lo devo dire ce ne sono una troppo allora dopo parlerai naturalmente dell'ordine diede restati danno la preferenza alla cronaca nera quando leggono i giornali
Sedici quattro per cento quasi pari sedici quattro per cento legge solo cronaca nera pare però all'interesse per lo sport sedici e tre per cento al terzo posto con il quindici e sei per cento la politica interna
E poi giù cronaca rosa programmi e spettacoli tv eventi culturali informazioni locali inchieste sulla certi società all'ultimo posto
Con il sei sette per cento sono i sei il sei sette per cento degli intervistati si interessa
Di politica estera ora siccome si parla di società globale e di una società di un mondo in cui saremo tutti insieme forse sarebbe bene che su questo punto facessimo qualche osservazione ma dopo l'affare
Poi per l'informazione i leader vistati preferiscono i giornali alla televisione
Questo il risultato del del infine il cinquantasei per cento legge o vede un quotidiano al giorno il trenta per cento di quelli che leggono i giornali naturalmente
Due giorni quotidiani al giorno il tredici per cento più di due il giornale preferito nella zona di Città di Castello e la nazione poi viene il Corriere dell'Umbria
Seguono la Repubblica la Gazzetta dello Sport e il Corriere della Sera Il Giornale il Manifesto e Il Sole ventiquattro Ore la maggior parte degli intervistati quarantatré per cento legge giornali comprati dai genitori
Il trentotto per cento
Comprati da loro stesso il ventitré per cento tornei bar il ventitré per cento legge le i giornali che vede nei bar e il sei per cento giornali presi a prestito
Il quarantatré per cento leggono i giornali qualche giorno alla settimana
Il venti per cento tutti i giorni il diciannove per cento occasionalmente e il diciassette per cento il sabato e la domenica è un inchiesta come del pane quattro puntuta
Bisognerebbe seguirla con più attenzione per il la maggior parte l'ottanta per cento dedica da dieci a trenta minuti per la lettura
Più di un'ora solo il quattro per cento
Il generale questo questo sondaggio dice che non c'è grande fiducia nell'imparzialità dei giornali il sessanta per cento non si fida molto
Comunque si fidano leggermente più dei giornali che della televisione molti di cinquanta percento trovano difficile la lettura il venticinque per cento non riscontra questa difficoltà badate io vedendo questi dati mi sono interessato perché ci sono cose che poi si ritrovano
Nelle inchieste non soltanto a Città di Castello ma dopo vidi vi dirò di un'inchiesta fatta in quattro grandi quattro radio Paesi europei Germania Inghilterra Francia e Italia
E cioè lo stesso risultato non c'è grande fiducia nell'imparzialità dei giornali
Dico può idea altre cose rapidamente il liceo scientifico statale ti Sansepolcro
Ha preparato delle considerazioni e domande che poi sentiremo spero nella discussione
Ecco questi studenti del liceo scientifico statale ritengono troppo spesso anche loro incomprensibile il linguaggio giornalistico e vedono tralasciate notizie e temi che interessano invece il mondo giovanile
Per seguire la politica spettacolo
Dicono sì trascritta rametti di economici la cronaca nera e gli scandali di corte sì trascura quello che ai giovani interesserebbe cioè quello che manca ai giornali per interessare anche i giovani sarebbe proprio quello che nei giornali
Non c'è molto
Ci sono state delle singole letture come ha detto prima
Come ha detto prima Cioni nostro assessore
Si è si sono letti dei dei degli articoli di di di Lucia Annunziata DP vetta di dal novero Tucson dodici tredici di veneziani di Massimo Fini sommati di diversi giornalisti
E su su questo dopo queste letture
Cito quattro studenti dell'Abacus Alessandra Sechi Gloria Khan Kamai privi Linda Marini e Matteo Donati cinque studenti e Alessio trilli
Dicono per esempio questo tipo di giornalismo quello di Lucia Annunziata nella all'epoca della guerra del Golfo quando non era la televisione ma era e nelle lavorava per mi pare per la Repubblica sia quelle
Questo tipo di giornalismo è quello che noi cerchiamo perché dicono questi studenti ci coinvolge attivamente e non passivamente
Poi
Un'altra lettura non ho Barbara Spinelli brasiliani scrive degli editoriali sulla sulla stampa
Nonostante la notevole preparazione culturale povertà notevole preparazione culturale lo dicono loro alloro piace meno Barbara Spinelli perché perché al solito è difficile da leggi Ilaria sensi e Francesco varrà Spinelli è una persona molto colta che Ballmer puta dentro tutto quello che lei sa quando trova un argomento lo approfondisce veramente in modo abbastanza esemplare però effettivamente poi diventa per condensare tutto questo diventa difficile dare Ilaria Sensi che Francesco innocenti approvano l'Annunziata
Per un motivo che gli altri non notano sette dicono perché parla di persone e non solo di fatti
E allora notano che nella stampa italiana
Poi non c'è un rinnovamento e qui è curioso che dei ragazzi
Dell'età che saranno diciotto anni preso sedici diciassette diciotto anni come fanno sapere che non c'è un rinnovamento nella stampa italiana evidentemente un intelligente insegnante li ha aiutati in questo senso
Però dicono anche una cosa in più molto interessante i giornali nuovi dovrebbero spaziare in tutti i campi esistenziali aprendosi all'Ettore e qui ricordate questa cosa perché poi la ritroveremo la ritroveremo anche in un approfondimento di molto più ampio della vostra indagine i giornali nuovi dovrebbero spaziare in tutti i campi esistenziali aprendosi al lettore
E questa è la è proprio la prima curiosità comunque
Che si collega con quello che dicono poi Stefania Clini Serena Raffo Michela Tacconi e Simona Poggi né dell'Istituto d'arte di Sansepolcro ho detto bene mi pare se sbaglio poi mi correggerete come dice il Papa
Loro hanno letto articoli dei veneziani
Giornalista che scrive sul giornale scriveva sul giornale che fino a ieri era di Feltri
Diretto da Feltri e che lo devi definiscono veneziani giornalista di parte però garbato
Ecco loro notano che i giornali bisogna saperli leggere questo mi pare una cosa interessante intelligente
E poi notano e suggeriscono accanto alla politica anche loro
E alla cronaca ci sono tanti altri argomenti che possono essere trattati in un quotidiano argomenti scientifici artistici letterari lo spettacolo la musica lo sport e tempo libero
Mi pare che a me pare che questi argomenti non siano esclusi dai giornali di oggi siano trattati invece
Basta vedere per esempio un giornale come L'Unità che si è rinnovato equestri divideva ha fatto proprio questo ci ha messo dentro di lettura alla religione lei e l'altro i le idee scientifiche tutto ha messo tutto quello che era possibile lo sport non manca
Quindi mi pare che su questo c'è una osservazione forse troppo critica e poi bisognerebbe anche fare una valutazione di diversi giornali e non uno solo per esempio
Beh ecco questo fatto che la è la prima pagina che fa il giornale
Dicono da anzi Sensi innocenti poi in un altro
In un in un altro punto della loro analisi rilevano non era prima facie pagina che fa il giornale e non è la prima pagina che fa il giornale perché effettivamente la prima pagina forse secondo alcuni andrebbe cambiata
Dico secondo alcuni ma parlo degli degli York Times per esempio il New York Times il più grande giornale americano credo o sbaglio forse o comunque uno dei più importanti
E il dio del Times vedremo dopo come sta cambiando proprio la prima pagina intanto Luca Comanducci Giordano Marconi Giacomo Moretti e Stefano Pierantoni dell'istituto d'arte citando sempre veneziani
Si interessano al fatto bello citano quando lui sostiene che una dose di fisiologica di corruzione è necessaria la crescita economica dei Paesi
E dei paesi ecco questo non lo so insomma forse è una cosa che detta nel momento di Mani pulite suona un po'male ma insomma comunque loro lo citano
E poi citerò quelli veneziani quando critica presta politica consociativa che c'è oggi e qui entriamo pone alla politica ma tornando al giornalismo questi che ho citato vedono che la televisione ha vedono un fatto che è molto importante di cui poi si occuperà certamente anche mio amico Beppe Lopez vedono che la televisione affianca il quotidiano
E a volte lo sostituisce per la tempestività tempestività con cui offre le notizie
E questo in terra è giusto
Poi però osservano che il messaggio loro chiamo il messaggio ma comunque dell'informazione data dal giornale è più duraturo
Meno appariscente ma più profondo
Per tra poco finirà Obama ecco per citare ancora delle cose che che dicono i i i ragazzi che si sono occupati di questi giornalisti di questi giornali Monia Spigno lì mi pare che sia il nome se non sbaglio Laura Gian Franceschi Elena Graziani
Criticano un giornalista mi ricordo più quale perché infatti che narra sono oggettivi ma lui non è obiettivo forse anche Veneziani questo sì
Sul confronto fra giornali e televisione dicono questi questi studenti il giornale ci parlano badate sono quattro ragazze queste tre ragazze il giornale si parla quando noi siamo attenti all'ascolto
Mentre la tv fa spesso da sottofondo ad altre nostre occupazioni questo è tipicamente femminile stanno in cucina le donnine
La da opere ed è la cosa e ecco perché al come iridescenza e il fratello Gloria Graham Celly ancora due ragazze mi fa mi mi piace molto il fatto che molte donne
Molte ragazze siano entrate nella discussione Gloria Grasselli ed Eva Paleo atti aggiungono a questo con un articolo si colgono tutte quelle sfumature che inevitabilmente non possono essere presenti in quella mezz'ora di reso conto che forniscono radio e tv
Va be'ecco io ho sentito parlare di prima pagina la prima pagina è la come dire la faccia del giornale il il è il punto e il e il momento è il posto il luogo attraverso il quale si entra nel giornale
E ecco che nella crisi che oggi si rileva nel giornalismo la prima pagina eh con pochi non li diventa l'immagine della colpa
Piero Ottone che un giornalista che essa sarà fra i fondatori della della Repubblica
Idea di quattro febbraio scorso sulla Repubblica pubblicato una una una per corrispondenza da New York
In cui d'sosta dice che la crisi dei giornali americani in Italia si parla più di Stasi però insomma in crisi anche qui
Ha indotto il più importante giornale americano a fare una rivoluzione
In prima pagina il New York Times mette per esempio quel giorno Ottone aperto il giornale ha visto che l'articolo di apertura cioè il più grande articolo con cui si apre un giornale si comincia un giornale e sulla giro chirurgia ginecologica l'asportazione dell'utero
Poi tutto il giornale è trasformato in questo proprio in questa direzione
Ci sono articoli sulle novità delle compagnie aerei piccoli aerei al posto di grandi aerei sull'organizzazione del commercio sugli eventi psicologici della celebrità fra sugli sugli eventi sulla effetti psicologici della celebrità
Tra gli adolescenti insomma materie che riguardano tutta la vita certo nostra
Però che non sono più politici
è solo una notizia di attualità politica in Cina in prima pagina quel giorno sul New York Times il
Un episodio di terrorismo nella Corea del Sud
Piccolo una colonna l'ultima colonna
Così oggi qualcuno tenta di fare del giornale uno strumento che aiuti a capire il nostro tempo è giusto non è giusto a me sembra che non sia giusto e di questo poi spero che parli ripeto beh però perse perché ne parla già nel suo libro il giornale che non c'è di qui che vi citavo prima
E poi chiederò l'OPEC che cos'è il giornale totale che Luís propone ripropone il giornale totale badate ne parleremo stamattina che cos'è il giornale totale
Internazionale che è un bel giornale che esce in Italia non so se lo conoscete però io vorrei parlarne perché internazionale e questo ogni settimana internazionale pubblica
I migliori articoli più interessanti articoli che sono apparsi nel mondo quindi è come se noi uscissimo appunto
Da casa nostra e e vedessimo questo questa questa società globale in cui stiamo entrando
L'avete stravede stimo riflessa in un settimanale che traduce questi articoli esce ripubblica tutti
Lei a un certo punto l'Internazionale ha dedicato
Poi mi due due o tre numeri fa qualche poco tempo fa
Un'inchiesta Queen quei quattro paesi europei che dicevo prima e il tema era chi crede ai giornali
Ecco è la conclusione per non ve li dico tutti non ve li leggo tutti italiani e francesi non si fidano tedeschi e britannici non credono all'indipendenza dei giornalisti
E poi ancora in tutta Europa secondo questa inchiesta la credibilità dei mezzi di informazione eh in declino
Vorrei leggervi quello che dicono per finire i giornalisti de La Repubblica sulla crisi
A queste in questa inchiesta arriva questo giornalista mi pare spagnolo alla Repubblica interroga tutti i giornalisti
E dice l'autocritica è unanime e violenta
Tutti i nostri interlocutori salvo uno
Torna in perché era il poi il direttore parlano dei mali della professione eccessiva importanza attribuita alle piccole questioni della politica discussioni infinite assordanti sui leader politici interpellati su qualunque cosa
Piccole frasi poi provocate per poi essere riprese e per creare altre polemiche
Poche inchieste serie ricerca ossessiva del pettegolezzo attrazione fatale della televisione assenza di formazione professionale
Informazioni approssimative mancanza di etica scarso rigore professionale congetture di fantasia elevate a verità titoli propagandistici mi pare che sia una specie di requisitoria
Finale proprio detto questo si dovrebbe andare a nascondersi tutti
Non fare più giornali vedere di fare qualcos'altro di più utile
Invece il direttore anni nuovo direttore di
Di de la Repubblica Ezio Mauro dice non credo che la stampa in Italia sia più malata che in altri Paesi
Ecco io su questo voglio dire il mio parere e poi chiudere
Il insomma
Questa crisi dei giornali questo fatto per cui
Ottone Evani Jorge parla dei di di della rivoluzione che fa il New York Times queste inchieste in tutta Europa l'altra sera nel fatto di Enzo Biagi non so se lo vede mamma con una nota missione abbastanza interessante della sera su Rai Uno
Ha dedicato ai giovani e al giornali
Una il suo numero
Periti ero e cioè quello che noi stiamo facendo adesso lui l'ha fatto in tre minuti quanto quanto fa cinque minuti non lo so il patto di Enzo Biagi ha parlato di questo quindi vuol dire che è l'argomento del giorno
Be quello che io penso è un po'più semplice però voglio semplificarlo in una parola secondo me non ne la credibilità dei giornali che in declino secondo me la crisi e della politica
E la politica è in crisi secondo lo vediamo tutti
Da qualche anno e non sappiamo perché
Io ho la vissuto
Vedete io il mio primo giornale l'ho fatto nel quarantaquattro
Con le mie mani in un bosco
Mi avevano ero ero ero in montagna per combattere
Quella cosa che si chiama dalla Resistenza che era la guerra contro la guerra ma giurista
E un giorno abbiamo deciso di fare un giornale però non avevamo i mezzi allora mi hanno portato una piccola tipografia clandestina sotto un albero in un bosco dove eravamo nascosti
E questo era si faceva così c'era tutte le tutte le lettere
In in piombo ogni Piombino era a di ci
Poi c'erano i segni interpunzione tutto e io con le mie dita prendevo
Mettevo la lettera che corrispondeva alla parola che volevo dire e così i due giorni ho fatto una pagina di giornale
Nascosto nel bosco con le dita quesiti taxi metteva su un tavolo e poi questo tavolo veniva chiuso con una pressa veniva serrato tutto dentro e si stampava e così facevano ho fatto il mio primo giornale
Voglio dire io vengo da un giornalismo punto che comincia nel anche prima forse perché io ho scritto anche sul libro e moschetto il giornale ho scritto un racconto pubblicato racconto
Nel quarantadue sul libro e moschetto che era il settimanale dei gruppi universitari fascisti
E c'era ancora il fascismo in Italia e quindi ho cominciato l'IPO e ho continuato con questa cosa i quand'ero partigiano in montagna contro i fascisti stava lottando perché i fascisti di giornali ne ammettono uno solo tutti gli altri sono l'imitazione di di uno quindi non vi consiglio di di più di credere di di pensare che si possa fare un giornalismo nel fascismo come nel comunismo del resto
E quindi
Da allora a oggi sono passati per cinquant'anni più
Ecco in cinquant'anni
A me sembra di aver visto questo attraverso il mio giornalismo e attraverso la mia esperienza personale di militante
Ho visto sparire la politica a poco a poco attraverso la scomparsa di quella antagonismo virtuale che non esisteva attraverso la scomparsa di un antagonismo fra unione Sovietica e Stati Uniti che secondo me fatti tutti i conti non è mai esistito
Badate non c'è mai stato uno scontro fra Stati Uniti e Unione Sovietica e pure di occasioni per spararsi addosso
Ce ne sarebbero state tante non mi fa venire un tarlo no non c'è un tarlo che videro dessert cominciate a pensare a questo
Pensate che veramente c'era un grande antagonismo una guerra fredda una guerra guerreggiata no nulla tra loro non c'è mai stato uno sparo
Sempre hanno fatto sparare gli altri
Hanno venduto armi a tutti Unione Sovietica Stati Uniti vendevano armi e vendendo armi controllavano gli altri Paesi
Ecco due secondo me questa è la storia del secolo che abbiamo vissuto ma in questo secolo in cui virtualmente si fingeva che ci fosse una guerra sempre pronta fra l'Unione Sovietica gli Stati Uniti e i giornali si sono venduti altro che e sembrava che non ci fosse la crisi del giornalismo perché non c'era perché c'era antagonismo c'erano occasioni drammatiche tutti i giorni per fare un giornale interessante
Adesso questo è finito e tutto diventato la lotta fra piccoli uomini
Tanti piccoli uomini l'uno contro l'altro e questo non ci interessa questo è il fatto terribile
Che il fatto è che i programmi quelli che noi credevamo programmi poi non erano programmi perché
Dal programma fascista quello comunista sono tutti falliti
Erano false erano programmi erano programmi virtuali erano possibilità irraggiungibili che non si sono infatti raggiunte ma noi ci impegnavamo in quello noi ci impegnavamo e allora solo se seguiamo le nostre storie solo se sappiamo le nostre storie e non per non a caso io raccolgo i diari delle persone comuni a Pieve Santo Stefano da dieci anni a tredici anni
Solo se seguiamo la storia degli individui come dice Jung famoso grande psicologo la storia è in effetti soltanto una storia di individui
Ecco solo se seguiamo la storia degli individui noi ieri cooperiamo quello che siamo stati e quello che forse saremo domani
Quindi ripartiamo da una prospettiva in cui ognuno di noi deve assumere più responsabilità di quella che ha mai assunto responsabilità sul piano morale sul piano politico il giornale di domani sarà un giornale io dico il giornale che non c'è ci sarà quando si occuperà delle persone ma non delle persone importanti delle persone delle piccole persone di tutte le piccole persone come si fa non lo so lo chiedo all'operazione lo chiedo
A Lidia Ravera
Lo chiedo al mio amico
Oreste che
Come all'unità ha vissuto tutte queste cose
E per molti anni e ha vissuto la crisi più profonda forse anche attraverso il giornale di quello che era il nostro partito
Adesso darei la parola
Per primo
A Beppe Lopez perché l'ho tirato in ballo parecchio
è un compito molto difficile parlare dottor Saverio Tutino perché è stato un maestro
Quelli della mia generazione
Però io ho avuto la fortuna di averlo come compagno di lavoro a Repubblica nei primi quattro anni credo dalla fondazione di Repubblica
E poi sono legato a lui da un affetto che mi consente adesso di essere qui con lui a parlare di queste cose
Io comincerei con due riferimenti il riferimento altri con un primo riferimento ai sondaggi dei effettuati dai giovani
Pareti Dini
Direi subito che magari i le cifre del di lettura dell'intera società fossero quelli rilevati fra la popolazione studentesca
Perché qui sento parlo sapere giustamente si è scandalizzato rilevando che il tre virgola quattro per cento di popolazione studentesca non s'interesserebbe per niente degli avvenimenti nazionale degli eventi quotidiani
Credo che sia sia anche un po'scandalizzato perché solo il trentanove per cento dei dei ragazzi avrebbe seguirebbe i quotidiani però a Saverio devo darti adesso dei deve delle cifre luttuoso se comincerei col proprio con Arezzo allora in provincia di Arezzo io scusate il dito dei dati però quindi ruolo un po'basso rispetto all'intervento di Saverio però ci mette con i piedi sulle della realtà
Quindi ad Arezzo nella provincia di Arezzo si vendono ogni giorno otto colpi di quotidiani
Questo significa che i nomi novantadue retini su cento ogni giorno escono di casa senza alcuna intenzione di comprare un quotidiano e torno a casa senza averlo comprato
E Arezzo e alle sessantunesimo posto fra le province italiane
Per in quanto indici di lettura
Però debbo dire che non solo Arezzo dare la peggiore in Italia da questo punto di vista anzi è collocata bene
Ma ci sono realtà molto più no la stessa media nazionale molto preoccupante
In tutta Italia in Italia si vendono ogni giorno undici coppie di quotidiani complessivamente cioè ottantanove italiani ogni giorno non comprano un quotidiano
Ti stai preoccupa sta angosciando
No perché adesso poi vedremo perché stiamo parlando di un prodotto scritto da personaggi straordinari come Saverio la Ravera pericoli come Scalfari Montanelli Biagi
Pivetta
Veneziani Spinelli Annunziata eccetera si tratta di un prodotto pieno dei contributi notevoli
Il ricco di cinquanta pagine con inchieste e rubriche servizi programmi televisivi pettegolezzi
Istigazione al prezzo lancio dei sassi dai cavalcavia tutto questo costa me la metà di un gelato perché vige se voi andate in una gelateria pagati un gelato tre mila lire di dura un'avventura un minuto per l'ascolto verso a voi quanto e eppure col mille cinquecento lire da un po'con mille cinquecento lire
Tutti i giornali non riescono a dare mille cinquecento dire di interesse di curiosità a soddisfare mille giudice degli interessi curiosità in un pubblico non sono dei ragazzi nei giovani e già e già questo è peggio ma anche un pubblico adulto e colto
Continua continuiamo con un po'di dati seguiva poi velocemente andiamo un po'alla sostanza del fenomeno
Allora in in questa questa indico estetici direttore italiana che sono undici copre ogni cento abitanti
Non è molto lontano da quello che in Italia si aveva gli anni cinquanta agli inizi degli anni Cinquanta già si vendevano dieci copie ogni cento abitanti che non ci siamo spostati praticamente per niente
Siamo tornati ai livelli dell'ottantaquattro e comunque dal mille novecentonovantuno le vendite
Sono in continuo calo quindi dal novantuno la situazione è peggiorata e qui paramilitari dico subito
Lì in Italia proprio nell'anno della profezia orwelliana le mie centottantaquattro che era anche l'anno del trionfo berlusconiano
Lippi e il quotidiano italiano non raggiunto hanno sfondato il muro storico dei sei milioni di copie venduti ogni giorno di quotidiani
E poi c'è stata una crescita sino al mille novecentonovanta proprio lenta ma progressiva e nel novanta questa crescita si è interrotta per cui dal novanta ad oggi
Gli indici di lettura sono in calo e tutto lascia prevedere che continuerà questo calo quindi già gli indici di lettura che vi sto dicendo cioè in o gli otto copie di quotidiani ogni cento abitanti provincia di Arezzo è già un dato che probabilmente l'anno prossimo sarà ancora più drammatico da questo punto di vista ho l'Italia di dico schermo sketch telegraficamente altri dati l'Italia al ventisettesimo posto nel mondo cioè di gli indici di lettura in Italia pongono l'Italia ai livelli infimi nel mondo occidentale
E siamo suppergiù a livello di Spagna e Croazia
Più giudici ci sono solo Grecia Cipro Argentina Turchia Brasile Portogallo e India
Si vendono e si leggono più i giornali in paesi come la Polonia la Repubblica Slovacca
La Lettonia d'Irlanda l'Estonia l'Australia l'Ungheria la russi alla Nuova Zelanda la Repubblica Ceca vi sono cieche si legge più che intende Singapore Finlandia e Norvegia
Per non parlare naturalmente della Francia del Belgio del Canada e degli USA delle o dell'Olanda della Danimarca della Germania della Gran Bretagna
E dell'Austria del Lussemburgo della Svezia della Svizzera e del Giappone dove si vendono molte più copie che da noi adesso vi dico in che proporzione
Rispetto alle undici copie quotidiane i giornali in Italia nella vicina Francia se ne vendono venticinque cioè non siamo sulla luna ma accanto a noi in Francia si vendono più del doppio di copie in Norvegia dove si stabilisce il record mondiale vinti di lettura dei quotidiani
Sì vedendolo sessantasei cioè a credere a questi dati i norvegesi verrebbero sei volte gli italiani gli occhi non io non quel questo non crede più più tardi ve lo dirò
Naturalmente alla undici undici e la media nazionale infatti abbiamo visto chiarezza scende a otto però ci sono situazioni ben più drammatica verso della media di meno di sei copie ogni cento abitanti
Ci sono una città straordinarie vivace come Napoli che vive per strada e il quotidiano un prodotto che si vende per strada pochissimo apprezzo come abbiamo visto scendiamo a una media di quattro copie ogni cento abitanti cessione novantasei napoletane su cento non sanno che cos'è un quotidiano
Io a questo punto forse interrompere i con i dati anche se perché è un altro dato il nord industrie osso ed europeismo
Nel luogo si vendono si comprano meglio meno giornali che in Polonia in Slovacchia nestoriano zelante la Repubblica Ceca e quindi come vediamo
Dal punto di vista del lettura dei quotidiani tutto lì tutta l'Italia e meridionale e sotto sviluppata se si può dire
Io dirò io aggiungerò subito che non si tratta di un Paese sottosviluppato ma si tratta di un sistema di produzione dei giornali sottosviluppato o comunque qualificato con alcune caratteristiche particolari
Quindi la situazione è questa allora
Torniamo un po'al discorso della sostanza allora vediamo un po'come si intendo cosa si intende per giornalismo in Italia questo è il problema
Abbiamo visto che i giornali che si fanno in base a questa concezione del giorno del giornalismo non vendono accaldato inequivocabile
E vedremo perché non vendono
Allora cosa si intenda per giornalismo in Italia è sotto gli occhi di tutti
Se a qualsiasi ragazzo quasi si persona adulta noi facciamo questa domanda il pensiero corre subito a Montanelli scalpo di Sandro Curzi a
E a Saverio Tutino no grandi giornalisti grandi firme eccetera che sono allor dico subito quando io parlo in questi termini non parlo in termini di sottovalutazione del merito storico o della che il ruolo che questo tipo di giornalismo deve avere sto dicendo lo dico subito
Che in Italia si è identificato il giornalismo tout-court
In questa forma di giornalismo diciamo il giornalismo grandi inviati editoriali grandi firme grande informazione eccetera lo stesso sondaggio è stato fatto leggendo articoli di grandi editoriali grandi e piccoli editorialisti parlo di Spinelli l'Annunziata veneziani per esempio lo dico senza polemica vanno per rilevare un dato culturale che appartiene a tutti non appartiene solo che ha ideato il sondaggio non appartiene solo a noi ma a partire da sola a tutta l'Italia ma appartiene all'otto agli operatori dell'informazione che producono i giornali perché il problema è lì allora
Perché in Italia non si vendono giornali
La risposta che danno gli editori
Mancano le edicole
Gli italiani sono gli elettori portoghesi nel senso che non comprano i giornali ma lo spogliano infatti vi dirò in aggiunta quei dati che gli ho dato poc'anzi che si riferiscono a a gli indici di vendita dei giornali
Si fanno
Soprattutto a fini pubblicitari cioè a fini di raccolta pubblicitaria dell'indagine sui lettori dei quotidiani
I lettori in Italia sarebbero venti milioni cioè praticamente si moltiplicano i sei milioni per credo per tre virgola cinque lettori eccetera
Allora parte l'arbitrarietà di questi di queste indagini
Che assomiglia un po'all'abilità vetrate dell'Auditel per quanto riguarda la tv eccetera
Lo stesso paradossalmente lo stesso scarto che c'è tra il lettore più che c'è tra i con gli acquirenti di quotidiani e i lettori di quotidiani se fosse vero in questa stessa misura è un'altra riprova della inadeguatezza dei giornali perché evidentemente se un personaggio un cittadino anziché comprare un giornale tre mila e cinquecento lire si accontenta di spogliarlo al bar o sfogliare quello dell'amico sfogliare quello del Papa la sera a casa evidentemente questo giornale da questo cittadino interesse e soddisfa curiosità in questa piccola misura dello spoglio avvento del del del giornale Albaro prego in ufficio o in ufficio quotidiana di D'Amico
Allora
Allora Illy i i dicevo gli editori fanno riferimento alla scarsa
Distribuito sono troppo lungo se volete sapevo solo gli orari posso dove dove interrompere subito
Se si
Sì chiudo sì sì allora allora dicevo i giornali quindi
Dicono gli editori che non si vendono per ragioni distributive
I i giornalisti tendono ad attribuire tendono culturale
Davanti al quotidiano generalista quotidiani formazione probabilmente anzi certamente le ragioni attengono alla che tipologia di questo prodotto
Cioè i giornali non danno a in cui cittadino mille cinquecento diretti interessi di curiosità e di aggiornamento eccetera questo un po'possiamo se voi lo posso chiudere magari un secondo giro di una alcune cose sul giornale che non c'è oppure posso dirlo telegraficamente questo nome
Sì allora ora chiudo velocemente a questo punto allora io ho fatto questo libretto in cui dico sostanzialmente tre cose la prima cosa
Lo dimostro con una serie di dati i quotidiani italiani sono stati fatti storicamente esattamente per non essere venduti cioè sul per essere venduti nella misura in cui sono stati venduti quello che è avvenuto poi dal dagli anni settanta in poi cioè con l'apertura di un mercato informative pubblicitaria ad opera però non dei giornali stessi ma dalla televisione
E ad opera di alcuni operatori Repubblica e i quotidiani di Caracciolo e poi ciò che è avvenuto in alcuni quotidiani italiani eccetera
In tutto i tutti i dati che sono venuti dopo le venti e che sono venuti dopo contro confermano questo c'è i oggi nel giornalismo italiano un intreccio tra tentativi di modernizzazione di commercializzazione eccetera è invece
Pongo diciamo un'attenta intensi e culturali
Nate quando i giornali
Si erano fatte non per essere venduti perché non c'erano editori puri perché gli editori di giornali una volta e tuttora sono industriali che registro degli utili le proprie aziende non sulle aziende editoriali verso le aziende di appartenenza che hanno rapporti con lo Stato attraverso appalti
Commesse dello Stato eccetera
Sì sì per esempio tutti i giorni tuttora i giornali italiani sono appartengono a industriali che producono altre cose cioè Agnelli proprietario direttamente o indirettamente del Corriere la sede della Stato e produce automobili Carlo Benedetti e proprietario di Repubblica del della catena i quotidiani di Caracciolo e produceva sino a poco tempo fa computer
Quindi fa Alfa dell'altro
Il più come Berlusconi ovviamente come sapete fa però Berlusconi
Se è un editore puro infatti spesso il in Italia e si ha avuto si sono avute editori puri che sono dimostrati peggiori
Degli elicotteri non puri però questo è un discorso che ci porterebbe lontano la seconda cosa che affermò nel mio libro e che il boom televisivo in Italia anziché deprimere come ha fatto negli altri paesi dovevamo avevamo
Indici di lettura dei quotidiani molto alti anziché deprimere la lettura dei quotidiani in Italia è saltato ha scoperto di svelato in ognuno di noi i bisogni di lettura dei quotidiani solo che la vecchia industria
Dei quotidiani italiani non è stata capace di andare incontro a questa opportunità offerta dalla tv
Terza cosa e chiudo che dico io che i giornali italiani sono stati fatti è in in una qualche misura sono tuttora fatti tipologicamente in maniera sbagliata
Cioè prima ai tempi in cui si non si doveva arrendere certamente prima degli anni Settanta
Avevamo l'Italia era monopolio di una quindicina di giornali interregionali nazionali quindi evasivi sulle questioni locali e provinciali sulle grandi questioni
Avevamo la Stampa e Corriere della Sera il il Gazzettino il resto il Resto del Carlino a Bologna l'azione in Toscana il tempo il Messaggero a Roma eccetera eccetera
Questi giornali vendevano pochissimo i loro editori guadagnavano altrove
E il e la gente continuava a non leggere i giornali
I giornali il giornale che
Io indico in base all'analisi diciamo del mercato eccetera non dovrebbero essere più concepiti in termini di giornale locale modesto piccolo eccetera il grande giornale nazionale che grandi firme eccetera ma un po'ribaltato
Cioè nel senso che dovrebbe esistere un prodotto base come in ogni settore merceologico il prodotto base in questo caso è quel dovrebbe essere evidentemente il prodotto il giornale totale cioè il vecchio giornale locale
Evoluto migliorato professionalizzato eccetera
E accanto a questo prodotto primario prodotto base dovrebbe esserci un prodotto secondario come tutti gli altri settori merceologici in questo caso il quotidiano
Non il vecchio quotidiano nazionale generalista Omnibus supermarket eccetera ma un giornale specializzato in Italia abbiamo solo due esempi sinora di giornali specializzati che sono gli sportivi
I gli leggero all'economico c'erano anche dei giornali specializzati in poli di orientamento politico L'Unità Repubblica eccetera allora
Diciamo il mercato da quindici anni chiede al questa è la mia tesi chiede all'industria dei quotidiani di produrre due prodotti specifici il problema il giornale totale
E il giornale specializzato invece per una serie di pigrizia e culturali di coazione a ripetere l'industria dei quotidiani e continua a produrre un po'dei giornali generalisti che continuano in Italia a determinarne l'indicibile Tura
Africani con tutto il rispetto per l'Africa che noi verifichiamo
Grazie
Grazie per questa competenza ecco vedete però per essere uno che nei giornali ha lavorato
Proprio organizzando lì e lui ha diretto un giornale ha preso i giornali hanno dato a dirigere il già il Quotidiano di Lecce e con il suo modo di farlo va fatto subito saltare a livelli che non si erano mai visti in Puglia
Per dire che insomma c'è anche un altro modo di fare giornalismo che non è soltanto quello di girare il mondo ma di occuparsi lì sul posto dei lettori io a proposito dei lettori vorrei prima di dare la parola Oreste Pivetta
Che è un mo'uno che si intende molto di giornalismo perché ha fatto tutto dalla cronaca
Allo sport dallo sport ai le pagine culturali e adesso dirige Linea d'ombra che è un settimanale una mensile culturale molto importante e il responsabile dell'unità di Milano
Vorrei che sempre chiedere a voi una cosa volete stimolare Pivetta e poi Lidia Ravera con delle vostre domande per favore mandate cede se non volete dirle ad alta voce se qualcuno ha subito una domanda da fare la faccia
Se non c'è pensate cinque mi pare che non ci siano domande però se qualcuno ha una domanda da fare l'aveva preparata c'era stato uno qualcuno che aveva addirittura una serie aveva già stabilito una serie di domande da fare
Gireremo con mi pare
Che c'è il modo di girare sì
Con con il microfono e quindi potete dire subito quello che volete se funziona il microfono no nessuno per il momento nessuno per il momento
Do la parola Pivetta allora Oreste Pivetta
Grazie io dirò poche cose spero abbastanza chiare ma forse in modo disordinato
Io ho cominciato a fare il primo giornale quando avevo la vostra età e andavo a scuola si chiamava la Zanzara era il giornalino della dell'associazione degli istituti del della del liceo che io frequentavo la zanzara o forse lo sapete divenne allora famosa a terra lo scandalo
Lo scandalo del sesso perché il giornalino pubblico all'ora un'inchiesta fatta dagli studenti sugli studenti a proposito dei comportamenti sessuali degli studenti stessi eravamo nel mille novecento sessantasei quindi esattamente
Trent'anni fa la reazione da parte di alcuni genitori di alcuni magistrati fu violenta ci fu un processore la cosa suscitò molte molte polemiche provocò persino la prima manifestazione in Piazza degli Studenti in corteo a Milano che in alterava gli striscioni con questa Zazzara questa testata in primo piano la cosa poi si chiuse
Io feci ha detto non ha anche annunciato che adesso cito per il titolo che
Latte e il titolo che mi fa ancora ridere un titolo degno di un film di Nanni Moretti si chiama l'iconoclasta questo giornale aveva addirittura distruttore di simboli questo giornale aveva addirittura pretese di diffusione
Nazionale ho accettato questa esperienza personale mi richiamo alle ultime cose dette tal Saverio Tutino a proposito della sua invece esperienza ben credo più importante più ricca di partigiano di impegno contro il fascismo perché vorrei fare due osservazioni diciamo non così negative come quelle del degli amici ma per lo meno come alcune tra quelle fatte dagli amici che mi hanno preceduto cioè vorrei dire che in Italia nel dopoguerra appunto dalla caduta da la del fascismo in particolare diciamo in questo dopoguerra ecco in Italia sono nate si sono sviluppate tantissime testati io credo che il Pam Panorama della stampa italiana lo sto dicendo il numero degli elettori o acquirenti dei giornali sto dicendo proprio sto parlando di numero di testata ecco che il panorama della stampa italiana sia estremamente ricco estremamente complesse estremamente vario faccio riferimento ovviamente grandi gioie nazionali
Ma bisogna far riferimento ai grandi giornali regionali ai grandi giornali locali che hanno peraltro una storia antichissima atteso giornali non so come la Gazzetta di Mantova come la Gazzetta di Parma che attenzione nelle cifre poi perché è un giornale come la Gazzetta di Parma diffuso che ha una storia secolare diffuso soltanto a Parma beh ha una tiratura di quaranta mila copie che non sono può che atteso e di questo non si è parlato penso ai settimanali che vengono pubblicati in Italia penso ai mensili cioè c'è una varietà di offerta
Davvero straordinaria qualità di Offerta alla quale ecco purtroppo non corrisponde diciamo un altrettanto ricca a lettura un'altrettanto ricca forte importante costante lettura
Citando citavo prima appunto questa mia
Vicenda dei studente di studente giornalista per dire che in fondo in Italia anche abbastanza a facile fare i giornali e tutto sommato è ancora il media cioè il veicolo di informazione più facile da costruire più faceva diffondere più facce da vendere quello che tutto sommato costa meno
Gli immigrati ad esempio a Milano ecco non so se questa sull'esperienza di altre città sicuramente lo è di Roma
E anche di Jenova cioè dove ci sono stati forte diciamo insediamenti di immigrati ecco questi immigrati io lo so a Milano per
Per esperienza diretta hanno dato vita a un loro giornale che se non sbaglio si chiamava Terre di mezzo c'è la prima cosa alla quale ho fatto ricorso per dire far collocarsi conoscere e far conoscere le loro aspettative far conoscere anche
Le loro necessità difendere anche la loro situazione la loro condizione loro diritti ormai acquisite non fissati per legge in questo paese con la prima al primo strumento al quale ho fatto ricorso è stato un giornale ecco questo
Dire
è positivo mi sembri siamo una cosa molto importante anche un posto come dire un invito notturno che non so leggete i giornali ma anche potete anche fallisse avete
Delle esigenze da esprimere se volete dialogare con gli altri non si possono fare nelle grandi città lo si possono fare in realtà diciamo dimensionalmente più piccole ma credo altrettanto dire come queste in cui in cui studiate
E credo che non vi siano Kategoria più disposta a piangersi addosso della giornalisti cioè se voi mettete assieme dei giornalisti sicuramente parleranno male della stampa italiana parlano male del loro
Lavoro e sicuramente tratti indicheranno delle soluzioni non per per diciamo uscire dalla crisi una crisi che è reale perché si diceva prima i dati che
Ci riferiva Beppe Lopez erano molto significativo la crisi reale credo che però anche non vi sia categoria più restia diciamo ad applicare le stesse soluzioni che propone
Io francamente non ho soluzioni cioè io faccio un la il giornale fa sul giornale ho fatto faccio il giornalista purtroppo da più di vent'anni ho cominciato nel mille novecentosettantadue quindi ero molto giovane quando c'erano entra e all'unità diciamo in modo un po'più regolare quando c'erano l'Olimpiade di Monaco naturalmente non ricorderei forse voi non eravate ancora nati e non penso di no settantadue Oberto
Non erano ancora nati ecco
Beh francamente in tutti questi anni non ho maturato un'idea di come si debba fare il giornale credo che il giornale debba essere per esempio scritto bene ecco un
Ma questo la cosa molto semplice ed era il banale anche se viene sta sposatissimo tutti diciamo peggiorare se è scritto bene
Poi in realtà i giornali molto spesso vengono scritti sciatta mente io spesso io faccio il giornalista faccio fatica a leggere i giornali perché trovo molto spesso scritti certamente scorretti
No non precisi nell'informazione ma anche proprio diciamo costruiti attraverso l'architettura sciatta banale no non non curata forse ci sono anche i mezzi tecnologici nuovi la fretta con cui si lavora però secondo me è anche un po'un proprio un problema di cultura di cultura a volte di un giornalista che di un giornalismo che non è preparato
Per documento questo potrebbe essere così una cosa molto semplice sono molto semplice che si potrebbe un risultato molto la può a portata di mano che si potrebbe anche raggiungere credo che il giornale debba informale devo essere completo dall'informazione che debba essere dettagliato preciso rigoroso dire ma queste sono cose che voi tutti sapete peraltro vorrei in questo senso riallacciarmi all'indagine che prima indagine condotta da voi che prima leggeva perché li tengono fuori delle osservazioni critiche mi piacerebbe avere qualche chiarimento in più ad esempio rispetto alla difficoltà di lettura
La cosa mi sorprende un po'io non credo che la scrittura dei giornali sia difficile può essere sciatta come dicevo prima può essere
Forse scorretta da qualche punto di vista non credo sia difficile certo che la lettura dei giornali richiede tempo ecco la la lettura dei giornali richiede diciamo una disposizione alla riflessione alla meditazione certo la televisione trasmette dei messaggi molto più rapidamente molto più facilmente diciamo comprensibile assorbibili no
Ma non credo sia questo l'aspetto altra domanda che rifarei invece relativa appunto all'osservazione non mi ricordo fatta da quale da quali istituto
Circa proprio i temi dei giornali dove si dice Bessie giornali si parla di tante cose però non si toccano
Le questioni relative ai giovani
Ora voi sapete che tutti i giornali tutti i direttori di giornali tutti i direttori di marketing dei giornali dicono dobbiamo conquistare il pubblico giovane allora ci sono giornali che prendere iniziative
Il addirittura l'unità dice dobbiamo conquistare il pubblico dei bambini come se entrambi in fossero degli acquirenti di giornali magari trascinano i genitori fa no il settimanale il settimanale il il lunedì te i bambini dall'altro diciamo
Come siamo vecchi però risalendo una tradizione gloriosa perché l'unità era al giornale che faceva quello splendido
Almeno io così lo ricordo quello splendido settimanale dei ragazzi che era pioniere no e che aveva inventato certi fumetti di leziosi come atto minore eravamo negli anni Sessanta insomma c'era
Ancora diciamo la tecnologia la tecnologia moderna contemporanea era soltanto all'inizio ecco a me piacerebbe sapere da voi quali sono diciamo i problemi di interesse per i giovani che i giornali non trattava ecco io francamente non riesco
A capirlo io piuttosto mi pongo ecco un po'in contraddizione con quello che dicevo prima e con questa cioè il giudizio di ricchezza la stampa italiana un atto osservazione
E anche qui mi riallaccio in parte a quanto diceva a tutti i livelli
Alla riferimento che lui ha fatto con la prima pagina se se ne ricorda il New York Times con quel titolo un po'eccentrico rispetto alla ai titoli tradizionali di prima pagina dei giornali americani non solo americani
Cioè io ho la sensazione che di fronte a questa ricchezza e varietà di testate ecco vi sia una sostanziale appiattimento dei giornali
O alla tentazione delle pentole rassegna stampa della televisione la sera al mattino pure quando sono in ufficio schierando davanti sulla mia scrivania tutti i giornali che escono in Italia di trovarmi davanti sempre lo stesso giornale
Cioè sono titoli sempre uguali io oggi non li abbiamo non c'è non c'è non c'ho pensato però credo che troveremo nelle mettendo assieme ecco fosse questo potrebbe essere un lavoro per il vostro futuro scolastico sui giornali mettendo assieme tutte le testate troveremmo regolarmente gli stessi argomenti più ecco nelle testate diciamo regionali locali qualche riferimento a una notizia
Locale ecco credo che l'omologazione dei giornali sia come dire una ha ragione di disinteresse per i giornali e di scarsa diciamo anche affidabilità dei giornali perché se mi accorgo che i giornali sono tutte uguali ed è immediatamente qualcosa
Insomma mi puzza un pochino perché sono tutti uguali e qui viene fuori un altro elemento quella della parzialità o imparzialità dei giornali
Dicevo ambiguità allora io e questa è anche un'osservazione vostra l'oggettività e quindi l'affidabilità dei giornali e dei giornalisti no io non credo nell'imparzialità e non credo nella oggettività io credo nella parzialità dichiarata cioè nell'onestà
C'era una volta un settimanale che è nato con questo slogan se non sbaglio cioè i fatti separati dalle opinioni all'acque credo che questo non si debba tradurre diciamo meccanicamente informalmente
Credo che si debba però sapere che ogni giornale portatore di determinati interessi probabilmente non esistono più gli organi di partito che non è in questo senso i più onesti neanche l'Unità si definisce più organo di partito ma
Probabilmente bisogna riconoscere che tutti i giornali quotidiani sono organi di partito organi tra virgolette così come i settimanali sono organi
Di partito cioè bisogna riconoscere che l'Unità farisei L'Unità che diciamo quello più dichiaratamente no dalla testata per la sua storia il giornale più politico no più di partita con un più politico e appartiene diciamo a o fa riferimento a una determinata area politica ecco sicuramente
Non è da meno in questo senso non lo è da meno il Corriere della Sera non è da meno repubblica non è da meno il aggiornare non è da meno panorama c'è un il giornale che noi leggiamo è portatore di determinati interessa è portatore anche di determinati beni cioè di determinate visioni della società italiana
E allora sarà evidente che io su quel giornale troverò un certo tipo di non tanto di informazione ma di interpretazione sull'informazione di interpretazione quella certa idea una realtà e questo va dichiarato se io devo raccontare questa giornata questa giornata
Da inviare in cui si discute di stampa sicuramente sarò onesto se ritirò come sono andate le cose ma se dirò anche se non nasconde però l'opinione sull'andamento di questo la mia opinione sull'andamento di questo convegno di questo nostro incontro ecco io credo che sarebbe davvero negativo se invece no occultasse occultasse la realtà la cronaca di questa aggiornata all'interno di una mia come dire considerazione pregiudiziale quindi ecco sappiamo dobbiamo sapere che cosa abbiamo di fronte e quindi fosse leggeremo più volentieri chi si dichiara onestamente chi dichiara onestamente la propria collocazione la propria identità un'ultima osservazione io non so scusa ho finito però volevo fare così intanto un ultima o penultima non lo so osservazione rispetto alla lettura i dati che riferiva
L'ho apprezzata prima si diceva delle Torri un bell'espressione delle torri portoghesi quelli che non comprano il giornale e lo spogliano io voto ho lavorato nell'ultimo decennio a pagine culturali
Di un giornale mi sono molto occupato di libri allora uno dei ritornelli e quello accanto appunto alla crisi della della stampa italiana la crisi della lettura in Italia ecco che questo è un dato ormai consolidato assodato notissimo in Italia si leggono pochi libri siamo livelli appunto da senza offesa per il Terzo Mondo da terzo mondo probabilmente nel Terzo Mondo ecco probabilmente a Cuba si legge di più ecco che in Italia credo dico cupa perché Saverio Tutino è stato per molti anni
A Cuba e state iniziative italiane molto interessanti a Cuba una malgrado la la situazione politica malgrado diritto la povertà che fa mancare la carta no in questo in questo paese ecco in Italia si legge poco si leggono pochi libri ecco questo da sempre fosse più oggi diciamo in relazione alla diffusione globale dei mass media rispetto a un secolo fa ecco però io
Come dire molto laicamente mi son mi faccio sempre continua a fargli una domanda ma la nostra società
Prevede che si leggano libri cioè i nostri tempi di vita consentono la lettura
Io così francamente se faccio riferimento alla mia vita alla mia condizione di ogni giorno dicono non è possibile cioè io non riesco a leggere libri non riesco a leggere è un paradosso non lo dico un punto modo estremizzando le situazioni no non riesco a leggere a leggere i giornali
Come credo la ma faccio la vita dalla maggior parte non di voi che siete studenti fortunatamente allaccio padre di chi lavora cioè salgo al mattino su un tram prendo la metropolitana
Arrivo in ufficio comincia a rispondere al telefono in genere non faccio la pausa pranzo torno a casa se trattati aspetto il tram eccetera
Cioè non ho mai un momento nodi calma di tranquillità per legge ecco io credo davvero che da condizioni no le condizioni di vita siano dire contro l'Olanda pure la mia disponibilità che pure è forte alla lettura
La poca il poco tempo deve assorbito da altri messaggi e qui entra in gioco la televisione entri in gioco magari anche altri altri messaggi culturale il cinema positivi il cinema non lo so peggio c'avevo messo la televisione in primo piano non perché penso che la televisione sia il diavolo televisore può fare del grandissimi servizi no all'informazione e alla cultura e probabilmente l'ha fatta avuto ruolo decisivo no nel cambiamento di questo paese sicuramente la televisione di adesso se non è il diavolo è molto vicino a essere al diavolo più omologata di qualsiasi altra televisione
Abbiamo sei a reti ma come come se l'avessimo soltanto ecco nel campo della televisione manca assolutamente il pluralismo abbiamo sei reti per vedere
Su sei eletti lo stesso spettacolo
Di varietà e per avere lo stesso tipo di informazione politica dalla televisione anche dai giornali sono scomparsi ad esempio quei servizi che tutti non faceva una volta è scomparso l'approfondimento è scomparso il grande reportage se sono scomparsi quei momenti di informazione più dettagliata rinviamo tutto sul per esempio domenica lavoravo al giornale per via di queste elezioni ho vissuto a questa comica situazione per cui noi scrivevamo sulla propone tre lezioni ero a Milano scrivevamo sugli exit poll su questa dire Sansonetto all'inizio fa sapere che si pone dalla famosa forchetta quando davano questi dati no Albertini trenta trentacinque Fumagalli venticinque trenta hanno
Dati dati assurde nella loro così a lei Torretta incertezze sulla quale però si ha commentato se commentato e alla televisione entravano in scena questi personaggi politici nota compreso da da da dai sindaci dei candidati che commentavano su questi dati virtuale noi eravamo lì al giornale che scrivevano dovevamo tener d'occhio la televisione si rincorreva la televisione c'abbiamo mancato secondo me è una un un una occasione formidabile di tutto di non seguire gli exit poll e di meditare sulla realtà di questo voto ci siamo fatti travolgere no dalle battute perché la televisione non si non si analizzano si commenta non si studia si fanno soltanto alle battute di venti secondi
Per concludere finalmente a proposito appunto del del siccome il titolo è un po'il giornale che verrà e quindi bisognerebbe dire per il futuro e recandomi al discorso sulla al discorso che facevo prima sui tempi di vita tempi di lettura ecco io credo che un grande sforzo di giornali debbano fare in direzione della sobrietà
Della sobrietà e diciamo della varietà dei livelli di lettura proposti
Io credo che ad esempio un grosso esperimento non assolutamente condivisibile sul piano politico o diciamo dell'onestà giornalistica e politica sia stato quello della sfoglio il giornale fatto da Giuliano Ferrara
Perché Enrico interessante perché appunto lì si è
Tentato appunto di fare un giornale ovviamente non completo no ma un Jedi forte orientamento
Ridottissimo nella foliazione quattro pagine soltanto l'estrema sintesi ora mi pare che qui appunto sia estremizzare siamo un po'il paradosso
Ma io credo che un giornale più piccolo possa essere più letto possa essere più interessante se tra che tenga vive diversi livelli lettura sempre che appunto
Dia lo spazio ecco qui la crisi della politica lo spazio corretto la politica cioè non possiamo inflazionare i giornali di politica
Di politica sulle chiacchiere no vede gli exit poll noi dobbiamo appunto valutare la politica sulla base delle situazioni reali e concrete sulla base dei problemi concreti e sulla base dei progetti concreti
In tutte queste elezioni no dove si parlava di politica locale ad esempio no io vorrei al punto che Francesco all'analisi di questo non si è mai parlato di progetti concreti per le città che questi candidati sindaci dovranno amministra una politica ridotta alla sua concretezza anche la concretezza dalla sua crisi è uno spazio di approfondimento di lettura cioè separare molto a queste due momenti e puntando da una parte sulla sintesi del puntando dall'altra parte sulla
Sul ragionamento sull'approfondimento sulla scrittura
Voglio dire era una provocazione la mia i giornali non saranno fatti così non verranno mai fatti così però è questo che il giornale che a me piacerebbe legge il giornale che posso leggi dalla mattina in metropolitana schiacciato tra
Una una schiera di utenti come me della metropolitana e mi auguro dei giornali e che posso leggere alla sera diciamo prima di andare a letto in un momento di pausa di tranquillità
Non dico come un libro ma quasi come
Così l'anticipazione di un libro
Ecco grazie mi auguro che poi rispondiate quelle domande che gli ho fatto perché mi interessa molto direttamente grazie
Grazie grazie Pivetta
Sì sarebbe bello sarebbe bello che da tutto questo incubo lo di cose che visti avrebbe vi abbiamo detto per tentare di scaricare c'è anche un po'la coscienza per i semafori delle domande volte ecco qualche domanda volevo sapere poco prima che parta prima di dare la parola Lidia Ravera che vi assicuro
E merita di essere ascoltata per la vita che ha fatto Pellizza sì per il suo impegno esistenziale direi dico in breve ora sapere Chierchia le parte dei colli di Oreste
Che
Prese tra Class
Io c'ero
Poi voi avete
Non si sente
Opponeva il adesso se sei volte
Sì e no
Non si sente non è possibile
Risposta voglio voglio
Poi l'idea dirà qualcosa intanto io gli do
Quello che hanno detto in questi ragazzi glielo farò sapere perché vorrei proprio adesso passare la parola a Lidia Ravera che ha cominciato a scrivere in un'epoca in cui che voi non avete conosciuto il Sessantotto quegli anni
Di grande movimento giovanile adesso non esiste più questa vita
Da lì lei è lei ha fatto prima del giornalismo
Così legato alla vita studentesca fatto del giornalismo legato a una ai il
Da a un settimanale come Panorama però poi di colpo ha pubblicato insieme a Lombardo Radice il suo amico suo compagno che purtroppo non c'è più un libro che si chiamava porci con le ali
Non so se ne avete mai sentito parlare però per all'epoca fu
Con grandissimo balzo
Respiro per tutti perché finalmente dei giovani parlavano fuori dai denti di parlavano di disse i boatos con la massima schiettezza veniva fuori uno un ritratto della Società visto dei giovani che non ce lo sogniamo nemmeno oggi che qualcuno lo possa fare
Non ce lo sogniamo nemmeno e allora da quel porci con le ali bastava il titolo improvvisamente Lidia Ravera è diventata una ragazza che non era più una ragazza ma era una scrittrice a cui tutti chiedevano
Descrivere delle opinioni ed allora diventata un gioco una giornalista opinionista come si dice però insomma la sua carriera di giornalista no va di pari passo segue adesso quella della scrittrice
Non so insomma abiti io per esempio vi consiglierei di leggere sorelle un romanzo stupendo su
Sono due sorelle ma insomma questo fra parentesi perché vorrei che Lidia di parlasse della sua vita ed ex giornalismo che lei ha vissuto in un certo modo tutto peculiare
La mia vita della risparmio che comincia a essere lunghetta invece il mio rapporto con il giornalismo in affetti e buffo
Nel senso che prima che voi nasce Este io avevo cominciato e finito di fare da giornalista
Perché proprio non ne potevo più nel senso che mi è successa questa buffa cosa che è significativa perché ogni tanto le autobiografie sono pettegole o Narciso e ogni tanto invece sono utili perché sono sintomatiche di un'epoca
Io nel Sessantotto facevo il liceo e veniva usata per scrivere volantini perché scrivevo bene i volantini che non sapete neanche più cosa sono erano una maniera di comunicare tra noi
Mi facevano la scaletta dei volantini perché ero femmina e quindi si presupponeva che io sapessi scrivere perché c'era evidente era una da dato un dono di nascita
Meglio degli altri ma comunque ero femmina e quindi che cosa dovevo scrivere me lo dovevano dire maschietti
Penso che adesso i tempi siano cambiati uscita dal liceo o incominciato a fare un giornalino all'epoca non c'erano ancora i computer vi parlo dei primi anni settanta
E quindi si andava in tipografia si pagava la tipografia era un un giornale che si chiamava il pane e le rose
Diciamo che è venuto cinque o sei anni dopo la Zanzara di cui parlava reste Pivetta infatti loro per noi erano dei miti
E guarda caso incominciò anche il pane e le rose con un'inchiesta sulla sessualità delle ragazzine
Con dei
Fogli distribuiti in una scuola tecnica femminile quindi a delle ragazzine molto piccole sequestrata dalla preside comunista denunciati alla magistratura da lì comincia la mia carriera di giornalista quello buffo
C'avevo vent'anni viene un giornalista di Panorama che poi è diventato tristemente famoso perché gambizzato si chiamava Guido Passalacqua cioè gli hanno sparato alle gambe
Lui viene da me legge questo giornalino viene colpito dalla fattura cioè da come è scritto non da che cosa c'era scritto dentro di nuovo forma contenuti sono completamente separati e mi propone di collaborare a Panorama
Entro così ventenne a Panorama
E c'era allora un istituto che si chiamava i tre mesi
Io ero una tre mesi sta cioè prendevano dei giovani o di bravini
E e per tre mesi con uno stipendio simbolico ma comunque con uno stipendio insegnavano loro a fare i giornalisti io credo che questa fosse comunque una buona cosa infatti non c'è più
Nel senso che si impara molto di più Standa bottega perché poi il giornalismo come anche la scrittura creativa
è una forma di artigianato raffinato ma una forma di artigianato una forma di artigianato specializzato ma è una bottega artigiana cioè devi imparare facendo
Venti invece adesso magari ci sono le lauree in scienze delle comunicazioni però non c'è più uno spazio nei giornali dove uno impara
Facendo piccole cose essendo corretto dagli altri a me per esempio Lamberto Sechi che era direttore dell'epoca
Era questo il giornale che citava Luís dicendo i fatti separati dalle opinioni era esattamente panorama io all'epoca stavo a Lotta continua per una gagliarda estremista alla sola idea che i fatti si potessero separare dalle opinioni
Mi gettava in una disperazione
Però lo faceva e credo che mi sia stato utile comunque come tecnica insegnare imparare a raccontare un fatto in modo che fosse compreso da tutti in questo lui era abbastanza rigido abbastanza bravo ma poi che cosa succede
Passano alcuni anni
Entriamo nel pieno degli anni settanta che erano anni politicamente molto Complessi morivano i gruppi della sinistra extraparlamentare nati nel sessantotto mentre si sviluppava il terrorismo
E c'erano le università occupati a Roma e io fui mandata in quanto molto più giovane degli altri e anche per la mia collocazione politica a raccontare per Panorama
Questi fatti cioè l'occupazione presente dell'Università di Roma gli indiani metropolitani che erano un gruppo politico un po'goliardico
Posto adesso mi è difficile uso dei termini che forse no ci sono dei per situazioni East Alessio non vi sto a spiegare cosa ne situazioni si stima insomma insomma mi mandano di praticamente a fare la quinta colonna
Cioè mi sono resa conto sulla mia pelle di essere usata
E di non avere affatto diritto alle mie opinioni altro che i fatti separati dalle erano le mie che non avevano spazio ma di essere usata come una specie di negro bianco come un'infiltrata tra i miei simili
Per poi esperto Larrivey sulle pagine di Panorama che invece era un
Settimanale di quelli che noi chiamavamo a stampa borghese o padronale scegliete voi lo so che sono termini che fanno ridere ma insomma allora avevano un senso
E lì mi sono pensionata altro che baby pensionati naturalmente camera una collaboratrice a io poi per la gioia del partito radicale per due volte ho rifiutato di fare l'esame da giornalista professionista perché ero contraria
E quindi per coerenza ideologica non sono mai entrata
Nell'ordine dei giornalisti infatti scrivo sui giornali da venticinque anni e non sono né giornalista ne pubblicista non sono assolutamente nulla sono stata fuori da questa cosa che mi pareva sbagliata
Senza farci un referendum sopra semplicemente non sono diventata giornalista professionista
E io ho smesso di fare da giornalista
Ho continuato a scrivere libri a scrivere sceneggiature per non scrivere sono di primo smesso di fare la giornalista perché mi sembrava che questa contraddizione fosse troppo dura da sopportare
Per me per un motivo molto semplice io ho cominciato a fare da giornalista c'è addirittura inventarmi dei giornali pane e le rose le Pantere Bianche Re nudo Mutu Zac
Giornali tutti di area di cultura giovanile quindi nati con una grande
Coesione e appartenenza di gruppo più che non dà una professionalità giornali sempre fatti con due lire sempre in perdita ma una bella avventura perché sull'onda di che cosa di che sentimento a me questo che interesserebbe sapere
Se voi lettori o non lettori dei giornali questo sentimento ce l'avete sentimento e la passione per la realtà
Io ho cominciato a leggere i giornali a scrivere sui giornali in seguito a questa grande passione per la realtà infatti anche come scrittrice sono una scrittrice realistica io
Racconto storie che hanno a che vedere con manco un come va il mondo cerco di intuire come andrà e leggo i giornali
Quando li leggo non sono più un'assidua lettrice di giornali quando era una militante politica nelle Geco sei perché dovevo capire come mentiva al padrone
Adesso forse grazie all'omologazione se i giornali si somigliano tutti talmente tanto che ce lo si può risparmiare ne leggo solo uno e nemmeno Sempre però la passione per la realtà rimane quello che io cerco
Nei giornali e la soddisfazione di questa passione per la realtà io ho cominciato a scrivere
E a leggere per curiosità del mondo de questo che mi aspetto di hanno i giornali e questo ho la sensazione
Che non accada più
Dopo aver sito porci con le ali estero diventata tra virgolette una gallina dalle uova d'oro
Ho potuto fare l'opinionista qual è il vantaggio di fare l'opinionista che puoi dire quello che pensi
In in realtà le opinionista e donne sono pochissime mentre ci sono moltissime giornaliste perché diventato anzi giornali si sono molto femminili Zatti
Naturalmente cresciuto il numero delle giornaliste sempre nei ranghi più bassi mentre le opinionista e sono pochissime
Però c'è stata una sorta di femminilizzazione dei giornali di cui non so quanto i giornalisti e anche chi legge i giornali si renda conto proprio un tipo di approccio anche alle notizie questa è una cosa di cui si parla pochissimo
Un approccio alle notizie che per esempio racconta anche ciò che c'è attorno a lei deve
Racconta come vestito uno o danno cerca di dare notizie sulla sua vita privata insomma ha un approccio un pochino più narrativo questa è una cosa che se non scade nel pettegolezzo e nel linciaggio
A me sembra interessante
E noi invece veniamo ancora sottoposta all'umiliazione dei femminili ma vi rendete conto che esistono ancora i giornali femminili
Non solo ci sono gli inserti femminili dei quotidiani questa è una cosa assurda perché come credere ancora che esista il gineceo
Che esista il ghetto dei cappellini e delle creme cioè che esista ancora un alterità del luogo dove possono esprimersi le donne che esiste ancora un alterità di luogo che interessa alle donne ma stiamo scherzando
Ci vuole
Lo spazio che io rivendico per le donne nei giornali
E lo spazio del loro punto di vista e lo sguardo che deve essere femminile
E maschile perché due sono i soggetti che stanno al mondo Duel sono i generi e per troppo tempo se Nespresso solo uno
Allora ciò che deve avere spazio lo sguardo il punto di vista pre mille sul mondo però non sulle creme sugli asili nido perché questo non ha più senso le donne non sono più questa cosa qui mia mamma leggeva Grazia
Ma grazie a non ha più senso nemmeno Grazia che insegue Repubblica ha più senso ci deve essere uno spazio per questo punto di vista ed è questo che mi piacerebbe vedere
In un ipotetico giornale devo dire che tra tra tutti i giornali esistenti
Quello che mi piace di più è l'unità proprio per questo perché ogni tanto anche goffamente
Si lascia attraversare dalla realtà cioè fa dei movimenti che non sono soltanto di Melqart non è soltanto un cambiamento della grafica che spesso poi è pessimo perché c'è anche un'abitudine ti affezioni alla grafica di un giornale non capisco perché tra cambiano in continuazione
E l'Unità per esempio fa delle piccole cose dei piccoli passi che vanno secondo me nel senso di un avvicinamento a un giornale
Un po'più simile ai tempi uno di questi è l'introduzione per esempio di una pagina di sguardo femminile che è questa l'una e l'altra che una pagina non di notiziola e sul morbillo l'asilo nido e Massimo la Bortot
Di questo nostro come chiama comincia una una serie di chili mutui che si chiama il complicato mondo delle donne per suicidarsi
Ecco questa è proprio una pagina che invece dà spazio al punto di vista delle donne sul mondo cioè ci sono delle signore attente che raccontano da questo punto di vista e quindi ve lo consiglio come c'è una pagina sulle religioni per esempio siamo invasi in questo momento di imbarazzo fine delle ideologia
Vaga bisogno di certezze siamo invasi da un grande ritorno alle religioni questo si percepisce parlando con la gente se qualcuno si piglia se il disturbo di farlo allora per esempio l'unità fa una pagina sulle religioni
Voglio dire sono piccoli aggiustamenti sono piccole cose che però danno la sensazione che non sono i lettori che devono inseguire i giornali ma sono anche un po'i giornali che devono modificarsi su come gira il mondo
Su quali sono le richieste anche perché e qui veniamo alla cosa più dolente
Il rapporto con la televisione non è evitabile che cosa fanno i giornali in rapporto alla televisione
La commentano fino allo sfinimento mare pubblica io mi ricordo quand'è nata repubblicana del settantacinque dopo sembrava che dovesse ritornare delle persone intelligenti adesso provate a leggere Repubblica ci sono quattro pagine che parlano di Mara Venier
Cioè in nessun giornale europei o c'è questo spazio
E norme di compimento hai fatta rally della televisione commesse
Fossero importanti allora questo è il rapporto che c'hanno i giornali con la televisione mentre mese dovrebbero interrogarsi sul problema della complementarietà che è una cosa un po'più seria
Cioè diventare complementari alla televisione perché è vero come han detto quelle tre ragazzine che citava prima Saverio
Che quello della televisione è un ascolto passivo nel senso che tu l'accendi e poi ti fai gli affari tuoi mentre legge il giornale ti devi sedere
Se c'hai più di quarant'anni tendenzialmente anche metterti gli occhiali perché i giornali sono scritti piccoli se c'è meno di quarant'anni almeno questo te lo puoi evitare però ti devi sedere e metterti a leggere il giornale allora siccome
Tura che tra narrazione e il reportage no che diciamo ha prodotto alcune delle cose più belle no della letteratura italiana del dopoguerra c'è penso un libro motivi raccomandabile come quello dello Ortese il mare non bagna Napoli che appunto lo straordinario
Esempio di appunto racconto della realtà tra narrazione e reportage no
Roma poi per il resto sono assolutamente assolutamente da coro Conte
Mi riallaccio a quello che dicevi tu perché quel per le per dire una cosa rispetto a quanto diceva molto gentilmente la ragazza che è intervenuta prima proposto di quello che ho scritto io sarò brevissimo lapidario
Il dunque Saverio Tutino Melato anche adesso qui un breve è teste in questi di me vi ringrazio mi si fa una osservazione critica molto molto giusta no dice l'analisi dei fatti sì dunque eccessivamente nei particolari
Poi mi si fa un complimento straordinario si dice che scrivo più da scrittore che semplice giornalista grazie non lo so
Ecco però appunto qui sì sì Possi lega l'ho citata non per amor proprio anche per quello peraltro gratificazione ma perché si lega al discorso di prima
Cioè io ho detto prima di quei due livelli di lettura e di scrittura dei giornali la notizia e poi il cioè il il giornale da leggere in metropolitana o sul tram e i giornali da leggere in poltrona quindi la notizia rapida essenziale e
La riflessione
Non ho usato mi è sfuggito il termine narrazione però è questo il termine il termine giusto cioè io devo trovare questo spazio sul giornale
Io devo trovare l'Ospol uno spazio di racconto di questa realtà mi si dice qui no che sono eccessivo nei particolari ecco probabilmente giusto però io ho un'idea probabilmente giusta la critica però non da sono ricordo esattamente
Il la la la questione ecco però appunto io credo che o un a che come dire non probabilmente non siamo in grado noi giornalisti
Di scoprire o di inventare nulla lo dico però i giornalisti lo dico più in generale per la cultura italiana parlo anche dalla cultura accademica
E conta e dobbiamo in un certo senso partire dalla da una da un grado zero al grado zero è la descrizione a me piacciono molto ecco proprio del particolare degli elenchi che fa un grande scrittore francese che già al Perex morto morto di recente il quale per esempio non so compone un una straordinaria una straordinaria
Pagina sulla all'immigrazione there's che era ebreo e quindi questa cosa ce l'aveva dentro tra le migrazioni in America
Racconta dall'approdo di questi immigrati in America questo era il testo che aveva scritto per un documentario la televisione francese o altro esempio come di che si possano fare grande televisione cioè non è non è soltanto come si chiama la la televisione di intrattenimento si può fare gare televisione ecco compone una pagina in cui semplicemente elenca i nomi delle navi che approdano i nomi degli immigrati ai quali viene cambiato peraltro il nome perché cristalli americano non capisce il nome dell'ebreo in nome del tedesco il nome del bar
Montella che ne so di chi arriva da da dalla Russia non so dove quindi lo cambia Roglia inadatta ma molto sbrigativamente uno più breve più comprensibile
Ecco questo questa pagina è un elenco di cose il tonnellaggio delle navi le merci scaricata eccome risulta un poema straordinarie una delle cose credo più emozionanti
Scritte sull'immigrazione a brevissimo eh sono poche pagine scritto sull'immigrazione in America
Ecco questo è come dire un obiettivo ideale e credo che modestamente con molta modestia si debba far queste molto modeste si debba dire imparare di nuovo a descrivere e a suggerire anche questa capacità in fondo nel nostro mondo
Sovraccarico di immagini in cui ogni momento ci vengono trasmesse migliaia e migliaia di immagine abbiamo perso la vista ne dobbiamo invece ricominciare a guardarci attorno a ricominciare diciamo a distinguerà le cose a vedere di che cosa ha fatto di questo teatro per capire l'importanza per capire il per capirne disegni ma anche per capire quali sono cioè diciamo i valori più corretti più nostri più ma diciamo dalla nostra esistenza scusate per il fervore io mi son lasciato un po'prenda
Anche
Beh però perso vuole aggiungere qualche parola
Solo per sgombrare il campo dall'impressione che lo abbiamo detto tre cose separate
In effetti ci siamo un po'divisi istintivamente Coppi cita Pivetta viene fuori la descrizione di un giornalismo d'opinione e di grande scrittore
Dominique Baudis a sinistra
Viene fuori e di Giambettino evidenza un giornalismo si è capaci di narrare e di Duca il per stare storie va bene
Io ho parlato di un giornali giornali che si vendano ma se non sono la mia logica e credo logica comune tre pezzi separati o tre cose in campeggio in contrasto
Cioè
Diciamo ben in
Nelle in condizioni normali ci deve essere diciamo un corpo che cammina con delle gambe e quindi ho parlato di un giornale che riesca a essere prodotto
Perché alla fine un giornale prodotto è perché arriva in edicola uno deve scegliere tra trenta quaranta testate diverse quindi c'è una logica di mercato una logica di scelte del testata eccetera che ogni giorno e le deve rispettare e che non io dicevo dico non viene rispettato
Poi questo giornale deve essere scritto bene come dice Ravera e con grande rispetto per le storie umane e deve avere anche momenti di opinione di grande scrittura
Per il momento i di cui parole attribuite di cui parlo resti pendente quindi solo questo volevo dire abbiamo parlato dell'AST dello stesso fenomeno che deve soddisfare probabilmente esigenze molteplici tra le quali quelle di cui si faceva
Testimone prudente da vedere Dio grazie
Io credo che così possiamo concludere
Però no che così possiamo concludere nel senso che è intervenuto per però per proprio su quello che volevo dire abbia non senza cercarlo però abbiamo avuto la capacità di distinguere ognuno la propria esperienza
E vi dicevamo uno ha fatto l'inviato l'altro ha fatto il il il cronista culturale e anche proprio il cronista della vita quotidiana
E credo che Lidia Ravera fatto questa esperienza straordinaria del giornalismo mescolato al lavoro descrittore
Che ha permesso a ognuno di dire qualche cosa che forse spero possa interessarvi ma a me mi incuriosisce una cosa
Probabilmente fra voi qualcuno pensa di poter fare il giornalista e vorrebbe fare il giornalista e lì non so se vi abbiamo dato
Delle risposte sufficienti non so se siamo venuti incontro al l'ambizione che può avere chiunque di voi di diventare giornalista di e e quale via debba seguire per farlo
Per cui vi prego se voi volete parlare e chiedere fare domande che vadano in questo o in altro senso
Fatevi coraggio non di fermate davanti al fatto che noi siamo così in alto e voi così in platea ecco vedo che una mano si alza
Massimo Rossi
Ma se non lo si dall'eccentrico ma prima si era alzata un'altra mano
E allora ci sono già due domande
Non so come si possano sentire non ci sono tutte
Io se volete venire esso sarebbe bello
Mi piacerebbe perché se no gli altri non si sentono
Io sono stato chiamato in causa e tra l'altro mi emoziono anche parlando in pubblico e amo la carta stampata perché uno non si fa vedere che c'è a scrivere tranquillamente posso portare la mia esperienza che quella di un corrispondente locale di un giornale che la nazione e parlare sentivo prima giornali scritti male che lei pensi quando noi ci troviamo a scrive degli articoli la sera poiché andavano in edicola la mattina diamo gli articoli praticamente distrutti da esigenze di impaginazione da chi
I da chi fa l'impaginazione e non sa scrivere e quindi ti taglia le frasi titoli di avervi dodici imponente di tema dice ma che scrivi e questa è la condizione in cui poco ci troviamo e prima lei diceva signora dell'impiego a tre mesi e che bella cosa ma ne non sapevo che fare perché e i posti non ci sono a livello analistico nessuno ci aiuta
Uno che cerca di emergere poi ti distruggono gli articoli dedicati dice queste bene che cambi mestiere ma la fa l'idraulico
E questo è un po'la situazione e poi volevo di un'altra cosa invece al spazio Pivetta gore coperto lei diceva i temi che non sono trattati piacerebbe sapere quali sono
E in effetti ritorna come discorso che faceva la signora Suma me la mattina Sarmi e pensare a quello che son detti la sera prima in una ipotetica scene anche lì si fa il romanzo della scena travertino ti daremo tra D'Alema
E Berlusconi effettivamente non mi interessa forse sono cose attimino più importanti più serie per esempio spiegare
Che cos'è questo benedetto indice Mibtel che son diciott'anni che lo senta la televisione non ho mai capito che è mai serio questo è cioè io collaboro a un giornale che anche Toscana oggi voi non lo conoscete perché è un giornale fatto coi pedali
Cattolico della Toscana della diocesi come coi pedali nel senso che sono i mezzi che ci sono purtroppo c'è anche lei questo che in Italia il giornalismo e tutelato soltanto per alcuni perché se uno vuol fare dei livelli alla a livello locale mi scusi un secondo e c'è una televisione nostra di Arezzo e che purtroppo non riesce a fare una televisione di qualità perché fare otto ore di programmazione al giorno
E non la può fare con i mezzi che ci sono cioè sono autorizzato a far televisione soltanto RAI Mediaset e forse TMC sì ci provano comunque volevo dire insomma e io sto cercando nella pagina di Sansepolcro che in qualche modo con alcuni amici
Ragazzi organizziamo settimanalmente di far capire alla gente si parliamo di un qualcosa
Non so io di piano regolatore che cos'è il piano regolatore presero a quella gente tu gli parli di di di codici di sigle di situazioni e non lo capisco io questo vorrei dal dai giornali italiani capire che l'indice Mibtel grazie
A proposito ecco de quello che è il significato della cronaca locale allora voi notate nei banca ad esempio l'inserto della cronaca di Arezzo della provincia di Arezzo o di Città di Castello ecco è sfilato rispetto al corpo complessivo del quotidiano
E l'interesse della gente e soprattutto puntato sulla cronaca locale perché in qualche modo forse la cronaca esteri alla cronaca nazionale la già sentita la sua sentita in televisione
C'è un altro aspetto se andate a vedere quello che la cronaca locale trovate soprattutto comunicati stampa
C'è molte volte la notizia riproposta e la notizia il dato informativo
Proposto pari pari mediante il fax dall'ufficio stampa del comune di Città di Castello
Va leggevo proprio un anno fa c'era una denuncia sul bollettino dell'ANCI che la l'Associazione nazionale dei comuni italiani che appunto lamentava come venga non applicata una legge che è poi la legge sulla trasparenza del servizio pubblico
Che si manifesta anche attraverso la comunicazione tempestiva di tutto ciò che un comune un'amministrazione pubblica intende o ha già fatto già perseguito
C'è anche un altro fatto che alla mancanza
O alla scarsa presenza degli addetti stampa dei Comuni che molte volte ecco sono occupati
In tutt'altre faccende che magari in qualche modo esulano dallo stesso lavoro ecco che l'informazione non è forse un'informazione professionale è un'informazione in qualche modo
Data come eppure lo pura forma di propaganda di pubblicità di un ente oppure di qualcos'altro di un'associazione anche ecco di un'azienda privata questo ecco il genere d'informazione che in qualche modo caratterizza la nostra zona ed è l'informazione prediletta dal Pubblico
Vero Massimo Zanichelli che ringrazio per l'altro per la partecipazione è il responsabile dell'ANSA di città di Castello come deve essere ecco si stava discutendo su come
Il riferimento anche a ciò che diceva Beppe Lopez su quello che è il significato del giornale totale l'agenda quindi un po'della città agli appuntamenti quotidiani del nostro circondario
Ecco come ad esempio conciliare il fatto che la nazione è fra i quotidiani quello che forse dedica un enorme spazio alle informazione televisiva coglie il fatto che che in realtà è interessato a la televisione fosse non è interessato al giornale la Nazione
E addirittura la nazione anticipato alle undici di sera la chiusura della propria redazione appunto per andare a prendere anche quel pubblico
Dei pub dei locali notturni quindi diffondendo il proprio quotidiano appunto in questi luoghi ma sicuramente chi spara nel pub a sorseggiare una birra
Sicuramente non sarà interessato ai programmi televisivi serali che magari propone il quotidiano relazione per
Buongiorno
Io mi chiamo l'arte Daniele
Sono qui rappresentante dell'istituto d'arte da inviare e volevo porgere domande qui e ai presidenti su delle questioni che sono venute fuori da un dibattito che abbiamo fatto prima di scuri a scuola sono principalmente tre
Una se
Voi più che altro
Scrivete per voi stessi oppure per un partito per un giornale che rappresentate
Ne
Che in pratica presentate
Oppure può avevamo sapere sul fatto
De
Del sesso cioè
E lutto fuori no è venuto fuori che veramente che
Nei giornali quando si parla di sesso di altre con o di queste cose qui
Molte volte si va subito direttamente o alle malattie che ci possono essere
Oppure a vari problemi e volevamo sapere si poteva essere uno spazio vanificare ai giovani anche come motivo di confronto fare due parti fra i due sessi dove potessero parlare dei problemi del loro problema io pur
Oppure dei piaceri de che possono trovare delle cose reali che si possono trovare in queste in quest'argomento
Ecco
Chi vuole rispondere
Io vorrei dare dopo grazie Daniele di queste due domande molto precise e molto molto semplice e e interessanti no poi darò ha la parola Lidia Ravera perché vuole rispondere alla precedente intervento e alla domanda sul
La seconda domanda che ha fatto del suo Daniele sul primo la domanda voi scrivete per voi stessi o per un partito o per qualche altra cosa
è una domanda certamente capzioso è importante ma il problema è se uno è pagato dal partito per scrivere
O è pagato il jet dal giornale che appartiene al partito io ho fatto il giornalista militante tutta la vita
E vi assicuro che ogni volta che
Ho fatto io ho fatto sempre con la testa mia e ho sempre pagato
Quello che facevo con la testa mia e poteva non piacere al partito coi partiti o a chi vi comandava o a chi comandava e di c'era il giornale ho pagato almeno non sono non calcolo le volte vi dovrei raccontare tutta la mia vita cacciato di qui cacciato della criticato da questo buttato fuori da quello
Perché ho sempre fatto quello che pensavo anche quando quello che pensavo corrispondeva alle esigenze del partito capite
Cioè ognuno di noi si assume delle responsabilità a quello io vi invitavo nel momento in cui fate giornalista o leggendo il giornale su dove abbiamo perso un'epoca in cui sempre più dovremmo essere responsabili
Moralmente di quello che facciamo
Dobbiamo riprendere una visione etica della politica e quindi anche della nostra professione io credo di averlo sempre fatto sempre pagato infatti non ho mai avuto potere
E in questo senso forse può asso anche avere sbagliato perché non è detto che io non dovessi avere un po'più di potere con quello che ho fatto nella mia evitare con l'esperienza che ho fatto però badate bene che il giornalista quando quello giudicate cercate di capire se questo è il parere parla per il partito parla per se stesso è una sola persona che poi in quel momento aveva una tale fiducia del partito che fa tutto dice quello che il partito vorrebbe
Bene e per questo lo buttate via no
Ogni persona va giudicato per quello che dice sia che sia detto dal partita sia che sia detto Daloui
Se poi lui sbaglia e sbaglia perché vale per sbaglia nel senso che ebbe ripete le cose che dice il partito può essere che sbagli Luís in buona fede
Volutamente ripeto rispondendo al partito di quello che fa quindi non va giudicato questo in base all'interesse del partito perché badate che i partiti
Che adesso sono molto di atti solo quelli che hanno portato la democrazia in Italia quella che gli permette di essere qui a parlare
E quando andate al già dal giornalaio comprare il giornale che voi volete questo è merito dei partiti questo va ricordato smettiamola con questa cosa che viene da una destra e anche da una radicalismo
Anti partitico
Che noi sappiamo da che parte viene insomma senza fare nomi non mi importa smettiamola con questa denigrazione dei partiti perché quando denigra voi partiti dedichiamo noi stessi Doi
Quando io le montagne combattevo contro i nazisti e fascisti volevo che nascesse ripartite per potere schierarmi del mio partito che prima non c'era perché ce n'era uno solo
E lo stesso dico a Cuba quando vedo che c'è un solo partito
E a e mi Unione Sovietica sono andato e ho criticato la stessa cosa
Noi dobbiamo essere uomini liberi il più possibile ma relativamente a quello che è possibile noi cerchiamo di essere liberi
E cerchiamo sempre di fare tutto in modo da essere liberi anche quando vogliamo servire il partito se il partito in quel momento ci piace
Quindi la risposta è questa descriviamo per noi stessi sì
Perché in questo senso voglio dire il giornalismo è una grande mestiere che soddisfa la propria curiosità io ho girato il mondo a fare inviato speciale e vi assicuro che
In quel senso il partito il giornale mi hanno dato moltissimo mi hanno dato tutta la mia esperienza tutta le occasioni per a fare questa esperienza
E quindi ho fatto un giornalismo molto anche soggettivo pagando come ripeto e dicendo la cercando che cosa cercando di dire quella verità che non esiste c'era uno che diceva solo Gesù possiede la verità
Io credo neanche Gesù però la verità è semplicemente il fare el corrisponde e cercare di far corrispondere il più possibile quello che si fa all'interesse degli altri
Allora
Stiamo attenti non non crediamo di fare dei processi continuamente all'uno o all'altro in questo senso
Facciamo
Dei processi a come le cose vengono fatte quando vengono scritte male degli articoli processiamo lì quando uno USA drammatico invece di dire strage così tragico mandiamolo via la televisione aproposito di parole usate drammatico per qualunque occasione ne cioè il drammatico terremoto dove io non so quale mai terremoto non sia drammatico quindi è completamente impossibile dire drammatico terremoti però la gente trova comodo dire drammatico
E allora la televisione invita la comodità
Queste comodità come diceva
Giustamente Lidia
Vanno meditati cioè non cerchiamo il primo aggettivo che ci viene nell'orecchio cerchiamo l'aggettivo più giusto che si applica alla cosa per dimostrarla e per renderla più evidente scriviamo bene ma non crediate che ci sia dire che il giornalista
Che dice le cose che che che che che dice il partito sia uno sempre un cattivo giornalista così come quello che dice le cose che dice il partito si è uno che si vende
Ecco non lo so insomma è e disonesto per conto proprio non per colpa del partito né per colpa del giornalismo insomma
Quindi badiamo all'onestà alla responsabilità
E cerchiamo se vogliamo fare il giornalista vendi Vinio primo maestro mi insegna una cosa
Tu il giornalismo cosa ed essere prima di tutto raccontare
Ricordati che devi cominciare ogni articolo raccontando anche se racconti concetti anche se racconti idee raccontando narrando
Poi ricordati che per fare il giornalista devi cominciare a pensare all'articolo dal titolo se tu hai un titolo fai meglio il tuo articolo il titolo perché perché il titolo riassume la novità che c'è dentro
In quell'articolo
Perché un titolo ti deve indicare che non l'hai letto il giorno prima il titolo ti deve dire il fatto per cui lei è scritto e l'ha iscritto perché nuovo
Il notizia in giornalismo significa novità la novità tu la devi evidenziare subito cioè di aver la chiara nella tua mente allora dopo scrivi un bell'articolo perché tutto quello che scrivi narrando deve portare a dimostrare
Che lì in quell'articolo è scritto perché c'era una novità se non l'avreste scritto questo è il giornalismo dal punto di vista più semplice e e quindi vedete le le i principi per la scrittura sono semplici ma però la scrittura può e deve essere precisa per rispondere a queste esigenza
Potremmo poi fare un giorno lezioni di giornalismo ci vedremo ceri incontreremo per adesso dobbiamo rispondere solo rapidamente io troppo c'ho messo ha delle domande che sono molto seri e molto intelligenti
Berrei passare a a Lidia la risposta sul sesso come viene trattato nei giornali e anche la risposta alla precedente intervento che era secondo me molto bello
Sì la lascio lascio il sesso per secondo perché mi perseguita da una vita non ne posso più di parlar di sesso
E ancora sarò all'ospizio ancora mi chiederanno di parlare di Sessa sarà anche imbarazzante
No invece volevo risponde innanzitutto sono molto contenta che uno studente di liceo collabori a un quotidiano come la Nazione perché in totale controtendenza nel senso che in genere
I i Giovanni
Restano a casa fino a ventinove anni età media perché non hanno un lavoro quindi che uno che ancora sta facendo il liceo già lavora in un giornale comunque mi sembra una bella cosa
Assolutamente ragione sul problema che ogni tanto la mala scrittura è incolpevole non ci sono soltanto i tagliatori ma ci sono anche i di assenti correttori di bozze diffusi va be'quello fa parte del gioco
Il bello della scrittura quotidiana è anche appunto che non è una cosa che resta ma infatti bisogna comportarsi quando si scrive commesse il giornale fosse una cosa che rimane come dovrebbero essere i libri ormai non rimangano neanche più i libri durano quanto la mozzarella
Esce il libro il mio uscito ieri la sua durata e di circa un mese un giornale dura un giorno come vedete neanche coi libri uno ha dei tempi di di durata vera però per onestà verso il lettore bisogna sempre comportarsi come se lui dovesse ritagliarsi quell'articolo appiccicarsi lo sopra lettere leggessero per tutta la vita perché questo non solo ti fa raggiungere i lettori ma ti fa anche divertiti di più perché far le cose male noiosissimo la cosa che mi sembra voi potreste fare io
C'ho due figli e una di quindici anni uno di diciotto quindi come dire sono in piena funzione materna rispetto ai vostri coetanei e mi sembra che una cosa che potreste fare sarebbe trarre vantaggio dalla tecnologia
Cioè voi avete a disposizione questo strumento che il computer che noi non avevamo che vi permette di fare i giornali
Mi permette di fare giornali di fattura domestica di farli tra voi cioè di riunirli in gruppi avendo veramente qualcosa da dire perché probabilmente il problema è proprio quello bisogna aver voglia di intervenire in questo mondo io capisco capisco molto forse molto più di Saverio
Giustifico la sfiducia nei partiti perché voi siete cresciuti negli anni Ottanta siete usciti dall'infanzia in pieno
Caduta de una classe politica nel disastro di Mani pulite e quindi insomma come si fa
Essendo cresciuti negli anni ottanta e novanta a non usare la parola partito con un'accezione negativa
L'unica ragione partiti sono stati garanti della democrazia lui che ha provato a vivere sotto un partito solo io sono nata nel dopoguerra come voi mi sono fatta quarant'anni di democrazia cristiana
Quindi e sono più vicina alla vostra sfiducia e e capisco capisco anche il pregiudizio anche se mi fa paura come tutte le forme di qualunquismo
Però lo capisco di più secondo me la la strada che voi avete davanti e quella di assumere importanza voi dovete sentirvi più importanti l'unica vera differenza tra la mia generazione la vostra il famoso sessantotto che mio figlio mi invidia tanto
E la vede diciotto vent'anni oggi e questa che noi ci sentivamo protagonisti non importa abbiamo probabilmente sbagliata primo detto una quantità di Cazzato e però ci sentivamo protagonisti
E incominciare a vivere sentendosi protagonisti è un grandissimo aiuto perché vuol dire fondare tanti giornalini scrivere tanti volantini cioè esserci guardate che questa società
In cui viviamo a voi proprio non vi considera e c'è questa giovanilismo è soltanto una forma estetica molto esteriore cioè bisogna che bello essere giovani in realtà se c'è un un momento storico in cui i giovani non hanno nessun potere non contano niente proprio questo non si fa niente di reale per voi e dai giornali siete completamente esclusi io penso che questa pagina sulla sessualità
Ed è giusto come diceva quel ragazzo prima che il sesso non venga visto soltanto come fonte di malattie non finisca sui giornali soltanto in occasione di stupri di gruppo che sono pure cose che succedono ma c'è anche i suoi lati belli invece il sesso che questa pagina è giusto che ci sia e che ci sia sui giornali di tutti però dovrebbe essere gestita in prima persona dai giovani tra i giovani dovrebbero avere come carina mentre la nazione fa accesso a una pagina del giornale gestita da loro in cui
Magari questi i giornaletti che mi immagino fioriscono grazie al computer e alle stampanti
In tutte le situazioni in cui c'è forza e voglia di parlare abbastanza
Poi ritrovino una loro e Cossu invece sui giornali nazionali cioè che i giovani non siano soltanto descritti raccontati macché abbiano voce in prima persona perché non è neanche detto che Brizi
Che sicuramente è forse uno dei pochi libri che avete letto Jack Frusciante è uscito dal gruppo
Non è detto neanche che uno debba per forza essere rappresentato dalla favoletta morosa di Brizzi che può essere rimandata subito con libero dopo avendo avuto successo
Insomma
E più aiuta di più a crescere
Prendere la parola in prima persona
Che non sempre subire le descrizioni degli adulti che poi spesso sono proiettile perché non dimenticate che ogni generazione invidia la precedente perché l'invidia ebbene della giovinezza e quindi in genere maligna
E facilmente distorce quindi io spero molto che questa pagina ci sia forse lo farà l'unità che appunto l'unico giornale capace di modificarsi un pochino che io ho visto ultimamente
E comunque importante che invece aspettando questo e comunque spingendo in quella direzione voi facciate tanti giornalini a scuola fuori da scuola al bar
E perché poi li potete distribuire o darli nelle librerie o distribuirli nei locali che frequentate dalle discoteche ai tabaccai ma comunque che sia qualcosa
E bisogna innanzitutto avere quel narcisismo minimo di dire io sono io ho diritto di parola quello che io voglio dire è interessante per tutti
L'idea che aveva accennato a quarant'anni di democrazia che stiano in Italia ma se ci fossero state ad esempio quarant'anni di partito della sinistra democratica o vecchio partito comunista
Ma
Non si può dire
Anche se il vecchio partito comunista mi poteva è faceva parte di un'organizzazione mondiale che ha fatto tanti disastri
Non si può dire che il Partito comunista italiano avrebbe fatto la stessa e cose che ha fatto la democrazia cristiana quindi è una domanda proprio che non serve io ho già detto prima
Nei paesi comunisti io ho trovato la situazione odiosa di un solo giornale come nel fascismo in Italia basta
Non c'è bisogno di insistere su questo noi non vogliamo lande vogliamo la democrazia io credo che un unico partito al mondo che poteva forse fare un partito democratico era il Partito comunista italiano
Perché avrebbe potuto fare dei colpi quando per esempio tagliati è stato quasi fucilato per strada e non per caso e non da un pazzo eppure non è successo niente abbiamo solo manifestato nelle piazze
Eppure avevamo una forza che poi si poteva anche prendere il potere non è così semplice da parlare adesso alla fine di una cosa degna così buttare lì una cosa che è una piccola provocazione non sono d'accordo comunque ti assicuro
Sì ma ti assicuro te l'ho l'ho già detto io prima ho già parlato del fatto che
Il il vale la situazione che c'era sotto il fascismo equivale a quella che c'era dove c'è solo la Pravda l'ho già detto
Allora detto questo io mi son dimenticato di citare
La presa il il lavoro compiuto da Monica Paoloni da Matteo lutto ricca da Paolo Capece da Nicola Maggini perché non c'era scritto nel lavoro fatto da liceo classico di Città di Castello e tengo a dirlo
Questo perché appunto ognuno di voi si è preso in questi giorni una responsabilità come diceva
Lidia si è assunto una responsabilità ha voluto essere se stesso e lo ha fatto e lo ha fatto bene firmando delle cose andiamo avanti in questo senso
E soprattutto sentiamo e ascoltiamo l'esortazione di Lidia a fare dei giornali costa meno vi raccontavo prima quanto io ho fatto fatica per fare una pagina in un bosco voi potete pretendere ben poco tirar fuori un giornale con
Il computer molto più facilmente fratello fatte
Non aspettate che siano gli altri a darvi le pagine fatelo voi e vedrete che qualcuno farà un giornale che poi andrà anche avanti
Se è servito a questo questa nostra riunione già sarebbe una grande cosa
Io credo che è stato molto bello questo che ha organizzato il Comune di Anghiari
Forse lo potremmo ripetere anche l'anno prossimo cerchiamo di arrivare l'anno prossimo con quello che si è fatto in dodici mesi seguendo un pochino l'atmosfera che noi abbiamo creato oggi qui
Parlando dei giornali e poi chiedete chiedete prendete i nostri numeri prendete i nostri indirizzi scriveteci se avete bisogno di altro aiuto
Credo che tutti noi saremo a disposizione a partire dal direttore di un giornale espressioni che ha fatto cose rilevanti ultimamente nell'Alta Valle del Tevere
No io ringrazio Saverio Tutino anche se non merito questi complementi tra l'altro ricordo che Saverio Tutino di datore di quel premio Pieve che consiglio a settembre quando la terza domenica Hazem il sette settembre a Pieve Santo Stefano è una cosa molto gradevole ben curata piacevole un ottimo pomeriggio
Vorremmo omaggiare idea via quello ecco sotto il terzo allora vorremmo omaggiare i nostri gentili ospiti con qualcosa di veramente tipico ecco tra cui anche una guida
Copio pubblicata in occasione della mostra-mercato dell'artigianato di Anghiari che vi invito a visitare ecco magari prima appunto che depredate il cammino allora
Ringraziamo tra l'altro le dette Musatti
Lavagne per avere ci gentilmente offerto ecco del dei prodotti tipici
Anche per le scuse forse dovevo
Dovevo Primo Maggio e della signora Franca