"Idee nuove per la sinistra" org. dalla rivista "Critica marxista"

Se non fosse una parola ambigua deve alla modestia della politica non solo perché ci sono cose le quali spesso si occupa Stefano Rodotà che trascendono la politica grandi questioni dalla vita alla morte perché lasciamo perché moriamo perché soffriamo Coppi contano è e alle quali secondo me la politica deve accostarsi sempre con estrema cautela
Ma anche perché ho un'idea nella politica fondata su quella che comunemente viene definita la democrazia pluralista che non solo la plur
Che implica non solo la pluralità nelle istituzioni il fatto che ci siano diverse le strutture politiche nel Parlamento ma una pluralità di istituzioni e di ordinamento quindi la sede nella quale la politica si elabora si fa sì in vera non è solo come dire la politica realizzata attraverso la mediazione la funzione propria
Dei partiti ma soprattutto perché questa idea che prevedono e pare un po'promettente che e quindi mi crea qualche apprensione
Contrasta secondo me con un innegabile dato di fatto le grandi rivoluzioni che hanno trasformato la società moderna
Da quella industriale all'attuale sconvolgente e rivoluzione tecnologica produce effetti e dirompenti sulla condizione di vita e sulle prospettive sulle speranze di milioni miliardi di persone
Queste sono state non sono state rivoluzioni politiche
Nel senso proprio dalla parola
D'altro canto la grande rivoluzione politica di questo secolo che è stata la rivoluzione russa dato origine ad un sistema solo è collassato oggi movimento comunista comune movimento politico organizzato non non esiste più a livello mondiale e comunque ha dato origine ad un sistema che anche coloro che hanno riconosciuto a quell'esperienza l'importanza e risultati esiti non tutti negativi nessuno un sistema che oggi nessuno rimpiange
Quindi l'unica grande rivoluzione politica e scomparsa in qualche modo dal nostro orizzonte e non ha grandi rimpianti e comunque insomma nessuno sembra disposto più a ripropongo allora la questione è che io mi pongo è questa qual è il significato per vedere poi se è possibile una politica un'identità di sinistra con tutte le differenze con tutto il pluralismo che non può non essersi anche a sinistra qual è l'elemento di distinzione tra la destra e la sinistra qual è la discriminante
Per decenni sicuramente per gran parte dalla mia generazione per quello che mi ha preceduto le categorie che venivano utilizzate schermati zoo molto la destra
Era conservazione la sinistra innovazione
Poi abbiamo faticosamente scoperto che non è sempre così che non è necessariamente così perché anche la destra etnologica futuro logica innovati va a suo modo è che anche la sinistra dalle cose da conservare cominciare la libertà e la democrazia perché la riconquista comportato oltretutto molto dolore e molto sa
Allora se non sono più le categorie del passato quelle che ci aiutano a capire rosso a dislocazione geografica tra destra e sinistra ma le discriminanti di contenuti
Io credo che me ci sia un discrimine che mantiene malgrado tutti i cambiamenti che sono intervenuti che mantiene una sua forza e da cui non si può prescindere
Chi sta in atto nella piramide sociale tende però a suo modo conservare l'ordine di cose esistenti e chi sta in basso tende a modificare e quindi come dire sono e i temi sociali che hanno oggi molto più forse di quanto hanno avuto in passato la Cure funzione di aiutarci a capire questa questa distinzione questa discriminazione già a partire dai problemi che lo sforzo fanno coloro che hanno dato il loro contributo alla prima parte di questa lista io ne indico tre che mi paiono essenziali
Non ci può essere anche sinistra senza ancoraggio al lavoro non solo perché questo in qualche modo sarebbe ancora richiesto
Dall'articolo uno dalla Costituzione anche se la Costituzione pare un po'in discussione le cioè sopra seconda parte impressione che nella confusione generale qui si tenda a ridiscutere tutto
Ma perché pur essendo cambiate
Molte cose è cambiata l'organizzazione del lavoro è cambiata la cultura del lavoro è cambiato il rapporto tra l'uomo e il lavoro malgrado questi e tanti altri cambiamenti il lavoro resta elemento di identità di appartenenza
Di cittadinanza
Essere senza lavoro non significa necessariamente non parlo Ulla morire di fame
Anche perché questa nel sua maggioranza e più la società dalla dieta che la società dalla fame il che non toglie naturalmente che anche nella società dalla dieta ci sia chi muore di fame e apro e chiudo subito una parentesi una delle cose che ci sorprende me
Mi pare però che non susciti brividi di apprensione in tanti altri è il fatto che ad esempio
Nella
Povertà e in Italia me negli ultimi anni è emerso un fatto che io considero di grande rilevanza mi ricorda che la generazione mio padre mio nonno associato all'idea dalla povertà a due circostanze la perdita dalla salute la perdita del lavoro bene un quarto degli italiani che stanno al di sotto la soglia di povertà e gente che lavora
Sono operare
Il lavoro manuale generalmente Malpaga naturalmente dipende anche dalla numerosità Della famiglia ed altri circostanze dal luogo dove ci stai si lavora è tuttavia insomma oltre seicento mila famiglie operaia in Italia sono al di sotto dalla soglia di povertà e secondo me questo è un problema
Naturalmente spero che i miei ex colleghi del sindacato tengono nella dovuta considerazione quando quando svolgono la loro funzione
Ecco tuttavia è una aspetto dal quale non si può presto in ogni caso dice essere senza lavoro nella società che in una società ricca come la nostra nel suo insieme a sua stragrande maggioranza
Non significa necessariamente morire di fame non fare nulla come è capitato alle generazioni che ci hanno preceduto
Ma significa sempre in qualche modo essere escluse
Nella società moderna continuiamo ad essere anche in rapporto a ciò che facciamo
A tal punto che quando due persone si incontrano per la prima volta la domanda che si scambiano per riconoscersi è che fai a conferma di quanto il lavoro pur essendo dopo aver subito avendo subito straordinarie trasformazioni continua ad essere un elemento di identità di appartenenza di cittadinanza
Ora la mia impressione
Sì il mio giudizio potrei dire forse un po'più sbrigativamente è che la destra ignora il problema perché pensa che il mercato
Lo ha pronti ossia in grado di affrontarlo al meglio e la sinistra lo sottovaluta sia dal punto di vista culturale che dalla proposta programmatica e questo indipendentemente dal fatto che il tema nelle due o più sinistri sia richiamato con maggiore radicalità con un numero maggiore di vocazione ossia citato con minore frequenza
Perché la sinistra sia quella più radicale che quella più virgolette moderata
Si affida
Prevalentemente ad una farmacopea che non è in grado di per risolvere la malattia al massimo insomma quando va bene può ridurre la febbre ma non riesce a contrastare la malattia
Perché il problema strutturale con cui siamo alle prese è che la diminuzione di quello che abbiamo definito correttamente credo lavoro produttivo non è un evento misterioso fantascientifico che abbiamo difficoltà ad interpretare capire quindi affrontare con mezzi appropriati
è il risultato di un'equazione elementare di un rapporto molto semplice il rapporto tra produzione e produttività
Beh a produzione costante se la produttività aumento l'occupazione diminuisce ed è esattamente quello che sta capitando perché perché per fare le cose di cui abbiamo bisogno impieghiamo meno tempo io aggiungo fortunatamente anche meno fatica di quanto era necessario
Don dalla generazione dei nostri padri e i nostri nonni ma anche solo dieci quindici
Letalità pensate che nell'arco di dieci anni nel settore dalla produzione automobilistica per fare un solo esempio ecco la metà degli addetti d'Italia e nel
Fondo si fa il doppio dalla produzione di automobili rispetto a dieci anni fa rispetto e S&P potrebbero poi c'è una letteratura sterminata su questi
Allora bisogna intervenire
In due direzioni
Innanzitutto considerato che fortunatamente per produrre quelle cui abbiamo bisogno necessario o meno tempo e se il lavoro è un bene in sé Independent mentre dal fatto che dai il reddito attraverso il quale singole le famiglie sopravvivono bisogna ripartire questo bene nel modo più equo possibile
Perché che non fa questa certa volontariamente e non sia escluso dalla possibilità di accettarlo
Io credo che una volta avremmo detto l'obiettivo del pieno impiego
Forse la formula è oggi inappropriata perché è pieno impiego la gente immagina rapporti di otto ore al giorno cinque giorni alla settimana quarantotto settimane all'anno per tutta la vita lavorativa quel tipo il pieno impiego
Forse puntualmente pure un bene non lo realizzeremo più ma l'obiettivo di una società attiva nella quale tutti coloro mettere in condizione di tutti coloro che decidono di lavorare
Di poterlo fare ebbe questo è un discrimine decisivo tra destra e sinistra anche perché esso implica non solo la soluzione di un problema sociale
Ed economico ma propone un modello di società in qualche misura alternativa quindi anche attraverso
Riduzione di orari ripartizione del lavoro
Non apre il capitolo su come possa e debba essere fatto in modo tale da non creare contraccolpi negativi ci sono ipotesi che circola che secondo me sono assolutamente sbagliate e persino dannose e prescindono adesso totalmente da ma insomma su questo tema la sinistra dovrebbe
Questo da un lato dall'offerta dall'alto dalla domanda
Poiché è il lavoro diminuisce
Non solo nei settori tradizionali agricoltura industria ma anche nel settore dei servizi soprattutto quelli destinati alla vendita ad hoc la produttività cresce più rapidamente anche perché produrre oggi non significa più trasportare in materia
Con molta inerzia molta fatica significa spesso trasportare soprattutto informazioni alla velocità alla velocità della luce se voi pensate l'attività agricola e curata otto mila quella industriale duecento anni quella dei servizi in quarant'anni già alle prese con la sua crisi con le sue esigenze di trasformazione quindi bisogna intervenire dal lato dell'offerta
Del lavoro con riduzione degli orari ripartizione del lavoro e lato dalla domanda perché critico una cosa assolutamente banale già detta da Keynes cinquant'anni fa che come sapete
Un liberale illuminato insomma non era pericoloso un uomo di sinistra lo ritrova
Immediatamente dopo la grande crisi che c'era qualcosa che non funzionava nel sistema Società devono tanti bisogni sociali insoddisfatti e un numero rilevante di persone senza lavoro
Ora è
Poiché nei settori tradizionali il lavoro tenderà a diminuire indipendentemente dalle misure di ripartizione e la possibilità di creare lavoro è settori di cura l'ambiente al patrimonio culturale alle persone con qualche cautela
Che non ho qui il tempo dei illustra
Altro punto in discussione in generale e da sinistra in particolare è quello dello stato sociale è al centro in questi giorni di una discussione
Confusa
Cui si capisce un po'lo scopo e quello dei utilizzare una riduzione dello Stato sociale per risolvere altri problemi di compatibilità finanziarie la mia opinione e lo stato sociale è una grande di incompiuta conquista del movimento operaio del movimento sindacale nel corso di questo secolo
A siccome la più grande conquista politico sociale di questo se
E naturalmente come tutte le cose ente si sono prodotte però una serie di interventi successivi e quindi una sedimentazione di misure non sempre tutte pensate in maniera razionale in maniera organica oggi ha bisogno dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria non di ridimensionamento
Ma questo stato sociale così come solo a dei problemi di equilibrio finanziario ma a dei problemi anche di di funzionamento
Lo stato sociale in discussione non solo perché secondo alcuni costa troppo il che comporta detto il CIPE crescente pressione fiscale eccetera eccetera ma è in discussione anche per la sua qualità e insomma molte cose io credo oggi sarebbero da dire spero che vengano dette
A questo riguardo in particolare né tutta la sinistra
è in discussione anche per ragioni oggettive
Perché nel frattempo molte cose sono cambiate il contesto demografico è diverso da quello nel quale lo stato sociale il suo volto le persone cambiato il tasso di natalità in Italia tra i più bassi in Europa e nel mondo è la popolazione
Per tutta una serie di ragioni perché qualche progresso fatto la medicina e qualche conquista sociale anche migliorato il generale delle condizioni di vita cambiamo fortunatamente più a lungo di quanto hanno campato le generazioni che ci hanno preceduto io lo considero un fatto positivo
è cambiata la struttura dalla famiglia
E quindi la funzione protettiva che la famiglia esercitava in un certo contesto oggi lo fa con più difficoltà in Italia lo fa ancora meglio rispetto al resto d'Europa ma non so per quanti anni
Dai grandi centri urbani dal Nord Europa
Il quaranta per cento delle famiglie sono mono parentali in Italia il sette per cento ma tra dieci anni forse più o meno anche noi diverse e anche questo infetti sul modo con cui lo Stato sociale è stato pensato organizzato e quindi architettato e messo in più
Lo stato sociale soprattutto nei Paesi mediterranei e una parte centouno appena è nato intorno al lavoro e oggi lavoro in crisi non solo perché c'è un numero sterminato di disoccupati un numero crescente impressione ma anche perché quello che una volta veniva considerato lavoro stabile in grande quantità tende a diventare precari
Quindi insomma ci sono i fattori strutturali che contribuiscono a mettere in causa non c'è solo l'offensiva liberista dalla destra c'è ma non spiega tutto ci sono delle ragioni che dovrebbe ridurre la sinistra ad avere un suo progetto serio di trasformazione per conservare e migliorare
E migliorare lo Stato sociale
Lo stato sociale poi proprio perché il prodotto di una storia lunga e complessa
è il risultato di sedimentazione complicate che oggi in alcuni casi anche da noi producono diseguaglianze di faccio un solo esempio
Nel nostro ordinamento sociale è previsto che gli ultrasessantacinquenni privi di reddito agli ultrasessantacinquenni privi di reddito venga data quella che viene chiamata la pensione sociale
Ma se uno è privo di reddito perché le circostanze dalla vita la messo in quella situazione a cinquanta e cinquantacinque anni io ne conosco più di uno all'UIC perché non vediamo una lira
Ma e questo stato sociale accanto a molte benemerenze a oggi bisogno per evitare che produca diseguaglianze diventano inaccettabile di una sua riconsiderazione
Terzo ed ultimo tema è quello del rapporto della dialettica il rapporto tra pubblico e privato che sembra dividere le due o le più
O le più sinistre
A me sono d'accordo con quello che scrive Rodotà dice proprio perché la questione al mercato ineludibile oggi il tema vero per la sinistra ma quello spesso ormai ingannevole del confine tra pubblico e privato sono assolutamente d'accordo
A me pare appunto che il problema storico che abbiamo di fronte che ha di fronte Lazio ministra o lei sinistre oggi non è quello di sapere se ci sarà un certo ritorno al privato se alcune funzioni storicamente esercitato dal pubblico possono debbono essere esercitate dal privato
Il problema vero è sapere se avremo un privato regolato dalla legge questo problema meno che angustia me con regole trasparenti e controlli severi come avviene più in altre grandi democrazie industriali dove il mercato è una forza che potente ma è costretto ad operare nel rispetto per le regole del gioco
Fatte rispettare da uno Stato forte ed efficiente
Questo importante anche perché il mercato che viene spesso evocato proposto o altro posto guardate che in natura non esiste il mercato esiste in quanto è un insieme di regole anzi in natura se non ci fossero queste regole ci sarebbe la concentrazione il monopolio perché quella la tendenza naturale anche del sistema capitalistico
Oppure qui il problema è sapere se siamo in grado di regolarlo il privato oppure se avremo un mostruoso intreccio
Tra pubblico e privato dove non si sa bene chi possiede cosa cosa produce come quando si scambia con quali regole si agisce
Chi paga i costi che cosa quali sono i diritti i doveri e le garanzie di tutti ed io
Ora su questi problemi nella sinistra non ci sono due posizioni lo dico buona pace il mio amico Fausto ce ne sono cento
Io però non sono preoccupato del fatto come che ci sia una molteplicità le è di polizia perché
Il rapporto tra politiche ed unità
Beh non sono le differenze sulle politiche che impediscono di pensare in termini di una sinistra unitaria naturalmente sarebbe molto discutere come organizzata e con quali forme eccetera eccetera che le differenze sulle politiche non comportano meccanicamente differenze organizzativi o di collocazione
Le differenze sulle politiche un solo sì ma anche a destra ci son sempre stati Sergio Garavini sa che il suo va
Andiamo da due organizzazioni sindacali diversi ma sa che all'interno delle rispettive organizzazioni c'è mai stata una posizione monolitica e io credo che questo sia un bene una ricchezza non è un elemento come dire di dipende vuole
E quindi ci saranno anche all'interno di una possibile struttura indipendentemente dalle modalità con cui questo verrà realizzata organizzativa unitaria dalla sinistra unità non significa uniformità
Conformismo mediocre amalgama di posizioni particolari cioè minimo comun denominatore per trovare la linea di minor resistenza rispetto al impossibile disse le politiche peraltro sono il prodotto dalla storia e quindi possono mutare col mutare il contesto storico
E qui insomma sulle politiche secondo me non ci devono essere dei tabù
Ci devono essere dei principi la mia impressione è che in Italia in generale spesso ahimè anche a sinistra
Si tengono ferme le politiche si adeguano i principi io preferirei forme di cooperazione inversa credo che sarebbe non solo più razionale ma anche più desiderabile
Ora l'esistenza di due o più sinistre non si spiega non si può spiegare con le diversità che ci sono che sarebbe un errore offuscare che non credo sia questo il problema ma si spiega piuttosto con a antiche e tradizioni con antiche abitudini la storia la sinistra soprattutto la sinistra italiana è una storia di visioni e quindi c'è proprio uno sforzo una una resistenza prepolitica psicologica e rispetto a processi aggregativi
Ora le divisioni e differenze che si spiegavano bene o comunque insomma erano comprensibile nella proporzionale e secondo me costituiscono una dissipazione una dissennata pezza nel maggioritario
Però so bene che come diceva Mark Twain le abitudini dalle abitudini anche quelle cattive sempre difficile disfarsi non si buttano mai dalla finestra si buttano dalla scala un gradino alla volta perché appunto dice liberarsi delle abitudini anche quando sono tanti
Io aspetto quindi non immagino un cambiamento di orizzonte per domani mattina ma credo che le prospettive della sinistra potranno essere viste con meno pessimismo
Che c'è negli contributi dei nostri amici se almeno questo primo passo di far fare un gradino
Verso il basso alle cattive abitudini e le cattive tradizioni
Manifestasse da parte dei protagonisti la volontà di essere fatto
Gino Giugni
La premessa del
Nostro discorso
Mi sembra abbastanza elementare
E forse è compito
Dei relatori di rendere il più possibile elementare
E lavora e scarnificato e proprio con una domanda
Esistono in Italia due sinistre
O la sinistra è una sola
E questa pluralità questa bipolarità delle sinistre ha una sua giustificazione
Alle sue radici ai suoi punti di riscontro su un terreno su un campo che vada al di là dei confini nazionali perché il nostro dibattito purtroppo molto spesso si svolge al di qua delle Alpi ma non investe adeguatamente tutti gli aspetti più fecondi anzi che si muovono nell'ambito della cultura europea e della cultura americana
Io credo che si possa dare un dato di fatto
Contro il quale contro il quale e vanno compito poi battersi cercando cercando di lì di rimuoverne le grandi le radici perché così eh
In tutta Europa la sinistra non è una mai esiste quanto meno una bipolarità della sinistra
Perché esiste una sinistra di tipo riformista che quella che è propria del mondo socialdemocratico fortemente egemonico in Europa
è una sinistra che che sta fuori di questo mondo di quest'area socialdemocratica che la ritroviamo d'altronde in tutti quanti Paesi nell'area mediterranea e camuffato se volete un po'più nascosta un po'meno pubblicizzata
Anche nelle altre aree dove si può far parte del Labour parti ma Sr dentro Labour Party qualcosa di ben diverso rispetto al motel Lou culturale della socialdemocrazia
Quindi io su questo tenderei a dare una risposta abbastanza secca dicendo va bene in Italia la sinistra è divisa anzi le sinistre sono due cerchiamo ora di capire perché sono due e cerchiamo di capire
Quali sono i punti di convergenze e cerchiamo soprattutto se possibile di capire se nonostante questi punti di divergenza nell'istante le nonostante l'esistenza di due sinistre
Poi un lavoro insieme possa essere compiuto perlomeno percorrendo un tratto comune che quello di essere de è vero
Due sinistre ma tutte quante per lo meno identificate dal sostantivo sinistro
Se quindi qui mi mi sovviene l'aiuto che ci è stato dato molto recentemente da un dibattito aperto sulle colonne dei quotidiani che l'intervento del grande finanziere Soros che ci ha dato una mano da questo punto di vista perché a fronte messo a fronte
Dell'eterna domanda della frequente domanda molto superficiale domanda esiste veramente una differenza tra destra e sinistra o ambedue non convergono su piani incrociati su piani che tendono a distinguersi a confondersi l'uno nell'altro
Il nostro fu solo se c'ha detto con molta chiarezza che esiste una realtà che la realtà del mercato che ormai ha coperto quasi tutto quanto l'orbe terracqueo
è un riflesso di percezione culturale rispetto al mercato dove la divisione invece profondo perché esiste un mondo dove si vive nella certezza e nella ad adorazione
Della realtà di mercato è un mondo dove si vivesse mai né la certezza e se non nell'adorazione nella razionalità di una ricerca come giustamente la richiamata Carniti
Delle regole del mercato mercato sì ma mercato con le sue regole
Ricerca delle regole
Per avere per mantenere anzi per conservare agli uomini
La capacità di dominare nei confronti di una realtà che altrimenti gli scappa di mano che ha proprio la realtà del mercato che qualcosa che va al di sopra e si muove alla fine anche contro di noi perché il mercato ha una capacità di auto divora mento spaventosa
Se le cose stanno così diciamo non tanto sono cento le soluzioni che su cui su cui ci possiamo dividere diciamo
Accettiamo pure una ampia divisione su una su un un Sud Sudan sulla linea che distingue gli uni dagli altri
Quanti accettano la realtà del mercato con le sue regole quelli che invece voglio dopo la realtà del mercato come insofferente alle regole e rispetto alle quali c'è poco da fare ma la volontà di dominare il mercato attraverso le regole sarà sempre così soccombente
Questo è già un passo avanti
è già un passo avanti rispetto al quale noi possiamo anche recuperare una nozione dell'esistenza di una destra e di una sinistra di un bipolarismo culturale
Che in qualche modo si anche misurato nelle ultime elezioni dove finalmente ci siamo potuti trovare accompagna a competere attraverso un meccanismo in grado di dirci chi vince e chi perde
Su che cosa ci si divide e su che cosa ci si può unica
Diciamo che con queste parole noi condanniamo anche l'inciucio culturale ci potrà essere inciucio politico potrà essere anche positiva utile da certi punti di vista
Sul terreno culturale mi sembra che il termini del discorso siano radicalmente diversi radicalmente opposte
E detto questo però il terreno di verifica di queste affermazioni diventa un terreno molto complesso molto difficile
Rispetto al quale non vorrei che camminando in avanti non ci si ritrovasse al punto di partenza perché può senz'altro essere vero che ci si ritrova al punto di partenza
Anzi forse è il caso di dire che alla fine di questo mio intervento io mi ritroverò rispetto al punto di partenza
Perché nel tentativo che vogliamo fare di stabilire se esiste una possibilità di una sinistra o se irrimediabilmente le sinistre dovranno essere due se non di più ma io trovo che su questo i termini di unificazione in binaria sono sono sono possibili sono acquisibili
E cerchiamo di fissare alcuni punti prima di tutto c'è un aspetto che riguarda la struttura sociale come si sta modificando facciamo venia di tutto quanto è stato già detto da Carniti che ha opportunamente l'ha ricordato va dalla globalizzazione all'avvento delle tecnologie alla velocità di ed è al ritmo di trasformazione rispetto al quale ci troviamo immersa
Una percezione più immediatamente politica del fenomeno la si acquista quando si riflette su un fenomeno che è stato Bang ricordato nell'ambito di queste pagine e cioè la corsa al centro
Politicamente un dato di fatto certo è l'esistenza di una corsa al centro
Ma è un dato di fatto che che rispecchia un dato di struttura lo per molto consistente
E che rispetta e che e che assume anche caratteristiche determinanti rispetto al modo di essere politico e cioè la formazione al centro di tutte le società industriali avanzate
Di una grande immensa Area di ceto medio ora su questo come ci identifichiamo pr sia parlato di un la necessità di ancoraggio di mantenere fermo in vivo l'ancoraggio al lavoro
Ora guardate che vivremo del lavoro
Da non c'è dubbio
Ma che il lavoro rappresenti e possa ancora rappresentare un grande fattore unificante dei destini dell'umanità tanto da determinare orientare le scelte politiche su questo avrei fortitudo
Perché oggi che cosa intendiamo per lavoro
Quello che chiediamo Dorval mente per lavoro e chi si rispecchia in determinate strutture di organizzazione sociale ma che in cento anni di storia
E se non saranno cento saranno settanta ma indubbiamente sono è la storia del Novecento la storia del secolo in cui viviamo
Lo si trova invece poi profondamente fratturato
Perché la linea di frattura più profonda di tutte la troviamo la riscontriamo giorno per giorno col l'esistenza di un lavoro autonomo e di un lavoro dipendente
Rispetto rispetto
Alle quali realtà la predicazione
Cioè abbiam fatto più volte circa sulla necessità di unificazione di questi fatti di questi spetti di questi elementi della società rischia di essere una predicazione vale se non si mette sul
Amo muovendo soltanto i primi timidi perché oggi il mondo sindacale e tutto quanto ho costruito sul lavoro dipendente sul lavoro dipendente si verifica una frattura molto profonda che corre lungo tanto tutto quanto il crinale
Rispetto al lavoro autonomo
E i punti di contatto dalla realtà dell'ottimo non quella di domani su cui possiamo costruire i migliori sono e più breve e più belli e più affascinanti sogni ma non è la realtà di oggi
Rispetto a questo indubbiamente il l'ancoraggio al lavoro è un ancoraggio che si presenta ancora terribilmente fragile
Non sufficiente quindi a darci una misura di compattezza a darci una base di unità a poter dire che tutta la sinistra si identifica con di lavoro il lavoro si le tipica con la sinistra e no guardate questo era vero agli inizi del Novecento ma ma non è non non è sicuramente vero oggi ci potrà tornare ad essere vero
Se ci saranno ci saranno evoluzioni significative nel senso per esempio di un tentativo di unificare i vari elementi costi divide la realtà lavoro ma io in termini attuali in termini di vissuto di oggi queste queste possibilità non entrambi
Abbiamo quindi una divisione dello stesso mondo del lavoro e l'accertamento che nonostante da nostra la nostra buona volontà il mondo del lavoro non è affatto un mondo unificato può essere unificato e lo è fino a un certo punto la mondo del lavoro dipendente ma non è il lavoro nel Sud insieme e non è la cultura del lavoro quindi posto che riteniamo che cultura del lavoro sia anche quella dell'artigiano quella del commerciante sia quella del piccolo imprenditore e può darsi anche del grande imprenditore se e partecipe di una funzione di trasformazione della società
Votiamo quelle basi politiche
Le basi di cultura politica dono tensione qui di intrattenermi su un dato che abbiamo accertato che abbastanza facile constatare che Rifondazione Comunista il PDS non vanno d'accordo fra di loro questo mi sembra una cosa abbastanza ovvia
E che i tentativi che di ricomposizione che vengono fatti sono tentativi che possono essere di buona tattica buona buona strategia portare a soluzioni o portare invece a esiti me ai siti di carattere negativo portare addirittura esiti disastrosi rispetto all'equilibrio politico
Apparentemente molto instabile che si è venuto costruendo in questi mesi ma certamente su questi due versanti della sinistra la linea di intesa politica è una linea quanto mai fragile è una linea fatta di piccole alleanze di alleanze giù momento per momento la cultura politica e qualcosa che sta più a monte
E rispetto alla quale indubbiamente dei fattori di comunicazione e di osmosi ci sono
Se non altro perché lo vediamo dell'esperienza di tutti i giorni che
E più facile
Parlare
Tra quelli che dentro la sinistra si trovano divisi che non tra quelli che nonostante tutto si trovano sull'altro versante usano un linguaggio diverso si diessini hanno in modi di terzi
Si orientano su linee di programma e di obiettivi di carattere che Carlo toccare fisionomia diversa
E fatta però che la domanda che si pone allora a questo punto questa cultura politica della sinistra su che cosa si tratti
Io sono in grado di capire abbastanza bene che ti illustrare le ragioni per cui c'è una cultura politica della sinistra
Che si identifica col riformismo e con la socialdemocrazia poi chiamato lo come volete perché si può si può chiamare anche Sinistra democratica si può chiamare
Si può chiamare corpi Pier o Pietro ecco però e è un'area di riferimento di cultura politica che ormai si presenta quanto mai quanto mai compatta e dopo cena
Ed è sostanzialmente quella che poi ripete alla sue origine nella grande divisione che ci fu all'inizio della vicenda della Storia del socialismo tra rivoluzionari e riformisti
Tra legalità ricco e quanti si proponevano invece il sovvertimento per far qualcosa di buono però dell'ordine costituito
Su questo non c'è dubbio che una divisione CEE
Ma io sono in grado di identificare in termini abbastanza chiara permetterlo meno ma anche per per per per molti interlocutori omogenei al mio modo di pensare
Che cos'è questa cultura del riformismo che cos'è questa cultura della socialdemocrazia
Che cos'è questa cultura che opera nell'ambito di una legalità costituzionale che tende a intende perpetuarsi senza fattori di frattura
Dall'altra parte e cioè acculturati del comunismo che e circola in queste pagine proprio nella rivista restiamo presenta che cos'è questa cultura del comunismo è una variante tematica rispetto alla socialdemocrazia oppure qualcosa di completamente diverso
Sì collega rispetto ad una passata esperienza che oggi tutti quanti tendono a negare a dire la verità
Oppure e partecipe di l'idea di un mondo nuovo su basato su una cultura nuova su nuove radici che si vanno costruendo pur ritrovando neanche alcune efficaci del passato
E su questo io ho la sensazione che parlare di una sinistra sia molto ma molto difficile
E se mi vale la domanda composto prima allora anche su questo terreno devo dire la cultura sì di si presenta la cultura politica si presenta spezzata in due tronconi abbiamo due sinistre e non una city
Forse un po'meno pessimista e la constatazione che lascio per ultima per poi terminare
Che va riferita ai profili di carattere istituzionali però anche qui ci sono dei fattori di struttura perché la trovo di enorme importanza l'assestamento che dovrebbe essere in corso poi in realtà è soltanto in fieri
Del nostro Paese del nostro sistema istituzionale lungo la linea del bipolarismo e la cultura e della cultura dell'alternativa che sta dentro il bipolarismo e che cosa colorati se il bipolarismo
Però ha già vediamo che dal guardando Trust trasferendo queste affermazioni dei se la moneta spicciola del dei comportamenti parlamentari e abbiamo chi sostiene con veemenza e vigore l'idea bipolarista
Chi invece sì orienta piuttosto verso un mantenimento di una qualche forma di rappresentanza di carattere proporzionale
E difende e difende la quota il venticinque per cento proporzionale rispetto al rispetto alla totalità del sistema intendiamoci
Neanche a me piace il venticinque per cento proporzionale
Se voglio
Dichiarare le carte subito così faccio più chiarezza io sono per un sistema a doppio turno fondato rigorosamente su un meccanismo di attentati
Chi vince vince chi perde perde senza possibilità di compromessi
Quindi se vogliamo usare delle solite uno dei tanti paragoni possibili il meccanismo francese
Non neanche il meccanismo tedesco pure apprezzabile da tanti punti di vista
Quindi questa contaminazione del venticinque per cento di cui si è molto discusso e un fattore di alterazione rispetto a alla simmetria di un sistema che penso dovrebbe essere quello
Che finalmente ci dovrebbe portare alla piena
Formazione al consolidamento della democrazia dell'alternanza però
Premesso questo c'è un altro aspetto sul quale ci dobbiamo misurare rispetto al quale forse invece la convergenza e sono più possibile
Ed è il modo di concepire il sistema politico nei suoi insieme ma soprattutto il sistema rappresentativo
Perché io sono profondamente convinto che nel sistema rappresentativo deve essere conferito il massimo di valore di capacità rappresentativa al Parlamento e ai partiti che sono però una struttura portante rispetto al bar rispetto al Parlamento
Se c'è un aspetto su cui forse destra e sinistra oggi si possono fare con talmente dividere al di là delle piccole questioni del venticinque per cento da mantenere in piedi quota negare è che da un lato lo spartiacque passi attraverso e sul sul faccia per mio
Su una democrazia dei partiti che si rappresentano nel parlamento e chi attraverso se stessi il Parlamento rappresenti crea una contribuiscono poi alla formazione di un governo e dall'altra parte
Invece
Il rovesciamento della della piramide rovesciamento della struttura
Che prima si forma l'opinione pubblica e poi la Sipra presenta attraverso il vertice cioè in sostanza la formula di tipo presidenzialista ecco rispetto alla quale c'è poi quella via di mezzo che è costituita dall'elezione diretta del premier che mi pare
Un ibrido che pende più su quest'altro piano perché anche esso scavalca scavalca direttamente la realtà della democrazia dei partiti
Quindi la mia domanda e rimasta una domanda inevasa rispetto alla quale della riepilogo in questo modo e così concludo sono convinto che non udì una sinistra occorre parlare ma di due siti
Che queste due sinistre sì formano si sviluppano sulla base di una differenziazione sociale che nonostante tutto c'è anche se otterremmo auspicare e predicare la necessità di riunificare il mondo del lavoro intanto il mondo del lavoro però è diviso
Che questa differenza di culture politiche esistenti a esista e tant'è vero che c'è una un mondo una cultura socialdemocratico riformista
Che forse oggi prevale nell'ambito della sinistra ma prevale in termini quantitativi ma non è esclusiva non domina tutto quanto accade sul piano delle scelte istituzionali e quindi sui destini di struttura Protti relativi alla struttura del nostro della nostra democrazia
Riprova vilmente dei punti di convergenza vi sono dovuti anche e in grande misura al fatto che c'è un tracciato di storia e di esperienze comuni e queste si che passano attraverso tutti i partiti diversi della sinistra e che a quanto mi risulta
Arrivano intatti al loro traguardo perché per quello che è dato di percepire la cultura istituzionale della sinistra da questo punto di vista si presenta molto più unificata e unificante che non sia la cultura sociale e la cultura
E la cultura politica
L'intesa in termini generali grazie
La parola a Pietro Ingrao
Non mi pare che
Carniti e Giugni
Hanno messo a tema già alcune questioni molto
Importanti in fondo ragionamento ragionamento questo dato su questo punto sinistra oggi che sinistra oggi quale due perché
E io
Che il cui vivi precisare alcune di queste domande di dare anche qua qualche risposta nella misura in cui riesce anche perché è il modo con cui io vorrei rispondere e questo vorrei dimenticare a questo numero molto interessante critica marxista
Che contiene una serie di no
Riflessione analitiche
E anche poi discussioni sulla strategia decidono di notevole interesse
Fanno parte dello sforzo che fa questa rivista che io apprezzo e che tende a fare luce un po'sull'accaduto e ha quindi ritrovare i figli e anche di una riscossa poi io perché you parlo di riscossione bisogna di spiegarlo
E in qualche modo ecco le domande che cento scaturire dalle cose che hanno detto per nidi e giudici dura sono domande che io voi a mio modo rovescio nei riguardi della rivista no
Per vedere per capire un po'Minucci ha detto una cosa bella ma così importante
Ci ha detto che prenderà nuovo slancio si allargherà
E quindi
Questi ci interessa ci preme
Io troverò che noi dobbiamo cercare di fare anche quindi stasera nei limiti in cui è possibile fare una cosa di questo genere qui stasera o un pochino un confronto è una misurazione linguaggi
Sia per capire bene
Dove va a verso quale crinale si muoverà la rivista sia un po'per orientarci su questa famosa questione delle sinistre due sinistre una sinistra o che cosa
Anni fa
Minucci stesso ha detto che vuole compiere una ricerca a sinistra
Ma dove come si definisce oggi una sinistra
E in che modo qui torna il problema anche delle due sinistre insomma
Beh
Io raccolgo la formulazione di Carniti
Che ha messo a tema
Come caratterizzante dalla sinistra il lavoro bene
Il lavoro moderno
Poi giudice ritornato
E qui allora Irlando bisogno però di mettere dei nomi
Cioè questa questione del lavoro come si presenta oggi
Noi riteniamo ancora di potere parlare
Di lavoro in una società capitalistiche sì o no
Adoperò il termine capitalismo
Prosegui vestito e critica marxista ma non va be'i titoli coinvolti in un certo
E Sennori accettando questa parola e usando l'ancora finora non è stata molto usata a questo tavolo
Intendiamo un determinato modo di produzione
Cioè usiamo delle categorie per leggere
Il processo sociale
Ricorriamo a questa mozione
Leggiamo all'interno di questa nozione e di questa nominare la società che ci troviamo dinanzi un conflitto
E
Parlando poi esaminando
Questo sistema produttivo o un modo di produzione ecco vocabolario siamo d'accordo su questo oppure no
Arriviamo a uno alla conclusione che dentro questo modo di produzione con le sue meraviglie il primo a parlarne è stato Carlo Marx
Sgorgano dei processi che io chiamerò molto brevemente di alienazione di sfruttamento
C'è il conflitto cioè Domenico e si determina una disuguaglianza
Che non è solo nella misura delle remunerazioni ma è e proprio nel rapporto che il singolo il gruppo a con questo fondamentale atto della civiltà moderna che lato lavora
Che l'atto d'amore
Credo che insomma se se ci vogliamo capire bene dobbiamo dissi adesso questi queste formulazioni adoperato io sono da mettere in soffitta come propone proponevano alcuni altri né come voi sta avvenendo anche in parte di fatto oppure
Sono invece le le categorie o con cui noi leggiamo
Lo sviluppo della modernità e il volto ecco la mia osservazione Giugni meno termiti
Che ha assunto in questo particolare modo di produzione quella fondamentale della vita umana che è il lavoro
Che lo
Sì io no
è questo il filo che ci permette di leggere anche l'attualità
Oppure no questa roba quella W la dobbiamo buttare a mare
Questo mi piacerebbe sentire anche la risposta del dado dottore
Perché altrimenti
Discorso stesso che è stato aperto da giugno e da da Carniti
Beh e troppo e le sue difficoltà e i suoi sui problemi
C'è stata una sconfitta
In questa quadro vino di di di
Costruzione di una società che è stata la sconfitta della sinistra che ha letto e questo non possiamo negarlo con varianti certo molto forti ma che ha letto e ha parlato di capitalismo sociali
E di sfruttamento e di alienazione
Sono cambiati sono mutati sono scomparsi di processi di sfruttamento e di alienazione ci vanno
E c'è un altro punto su cui vicini
Io per esempio nelle parole che ha detto lui questo tema quindi non non l'ho sentito
Può darsi che che sia così
Però questo è un punto su cui i linguaggi devono incontrarsi e misurarsi e dobbiamo dirci le cose trattino
Io che ritengo che questi siano ancora
Categorie con cui leggiamo la modernità
Non esita a dire che naturalmente in questo in questa realtà conflittuale sia prodotta una grave pesante sconfitta
Che secondo me non è stata solo la sconfitta del
Che si espresse nel crollo del sistema sovietico
Ma anche in un arretramento di fondo in Occidente penso a tutta l'offensiva
Neoliberista che si è sviluppata nel corso dell'ultimo quarto quarto di secolo
E dico
Perché si è arrivati a questa sconfitta
Quindi la celebre molto anche vanno a sollecitazioni dagli amici di richiamarsi devo che quale noi più una volta diciamo incontrati questo secondo me sarebbe interessante mettere attese
Bene
E analizzare anche più profondamente io per esempio ritengo che questa sconfitta sia derivata non solo da un deficit diciamoci precostituito delle risposte di sinistra
Ma da o una innovazione capitalistica profonda che è stata compiuta proprio nell'ultimo quarto liceo e cioè il capitalismo ha innovato ha cambiato ha spostato le sue frontiere i suoi dieci suoi modi diverse e la risposta di Mistral si è trovata disarmata
Da quello che oggi è il tema del resto che sta in tutti i discorsi e che rimanda la parola globalizzazione
Cosa adesso io intendo per vocalizzazione non non non sto qui a dire anche perché qualcosa su cui su questo abbiamo abbiamo scritto poi ci tornerò ad ogni modo e io con netto anche a questo processo la profonda crisi istituzionale che ha investito questo Paese
Che si è presentata si presenta come crisi della politica
Secondo me
Perché è entrato in crisi
Diciamo così il blocco sociale
Le forme e linguaggi del soggetto
Che vedevamo come conflittuale come antagonista a mio parere
E è crollata quell'idea è quella pratica della politica come grande fatto di massa che piaccia o non piaccia si è sviluppato in questo secolo
E anche molto in Italia che è stata anzi la grande novità
Del ventesimo secolo
Garavini nella nel fascicolo
Fa evoca il problema due parole davvero
Fuori mercato
Auto-governo in autogestione no
C'è una specie di pazzo tutti
è vero però che queste tue parole
Sono state
Del tutto minoritaria
E sconfitte
Nel corso di una
Processo
Che ha tramutato al massimo sull'occupazione dello Stato
E poi su forme dall'alto di direzione del Napoli
Quando la crisi in Italia si è Tangentopoli tutelate le cose che sappiamo è il ritardo delle riforme istituzionali per quando qui mi piacerebbe ogni tanto ricordare che qualcuno te lo ricordi Aldo richieste riforma istituzionale non è che la scoperte
Dieci anni dopo la morte di Berlinguer insomma l'abbiamo ne abbiamo discusso ai tempi e nei luoghi che stavano nel cuore degli anni ottanta
A a mio parere
In ogni caso io voglio sottolineare che redentrice una proposta e una pratica di soggettività sociale
Che è stata la grande animazione diverse
E che è stata anche capace di un compromesso con con luppolo universo
La crisi che non ci troviamo oggi a vivere che io così nasce da questa sconfitta e quindi da comprendere appieno
Già oggi quali sono i sì la porta e le questioni che evoca quell'ancora mai la parola che tutti quanti ad operano anche qui qualcuno ne parla da parecchio tempo
Globalizzazione e li mutamenti che ha provocato dove su scala
Ci sei sta producendo sempre più su scala su scala a
Come la vedo io proiettarsi oggi
Questo processo immediatamente quindi dare nel nostro Paese
A me sembra che tutto questo stia facendo nudo attorno a due questioni che su l'ingresso in Europa e la moneta unica è legata questo tutta la crisi del due
L'attacco e la crisi del Welfare State
E cioè poi quella idea di quella lettura diciamo così lavorativa del mondo su cui ha parlato con parole molto chiare molto efficaci qui stasera
Stasera carni
Ecco una proposta allora per la rivista riusciamo non a questo punto quando oramai il tema è già esplosivo e maturo a mettere a punto un aggiornamento analitico che ci faccia vedere fin dove è arrivato
E dove sta arrivando e che cosa regala consigli il processo di globalizzazione
Io credo che questo è il primo punto quello che ci qualifica una posizione della sinistra
E su cui sarebbe molto interessante e costruire un lavoro
Proprio a svolgere un ruolo working work in progress
Perché qui subito e vengo rapidamente alla fine
E voi viene un po'più di luce cioè noi leggiamo l'innovazione come si è prodotta
Con le implicazioni cauto su tutt'tutto il rapporto con la politica politica di massa dico io
E ragioniamo sulla proposta possibile
Non c'è dubbio che oggi in Italia mi avvio rapidamente alla fine
Il tema che fa grumo in questo senso il nodo su cui ancora in questo perché oggi si sta sviluppando la la lo scontro politico in questo Paese e su cui maturano gli sviluppi
Beh mi pare che sia il nodo del fuori
Questa questa
Questa grande il nodo del Welfare State questa grande
Senza dubbio conquistati quel tipo di movimento
Ai splendente sì dico classista
Che si è sviluppato nel corso del secolo era riuscita a costruire e che oggi cede sotto i colpi dell'innovazione capitalistica e dei processi nuovi che sta sviluppando dentro di sé e attorno a sé il processo il
Questo modello di produzione
Qui
Io
Vedove dove ultima domanda su cui lui mi mi mi piacerebbe
Che lavorasse la rivista
Il welfare e cosa è stato nel secolo
Della possibile riforma del welfare come come come è concepito
Io non sono convinto
Che la questione che in campo
Sia quella che ha definito Giugni
Cioè il mercato con regole o senza regole
Esiste anche questo problema ne ha parlato con esattezza però io credo che
L'orizzonte della questione che è aperta sia più vasto
Scavalchi anche il problema delle regole e sia il posto che lavoro subordina
E anche il lavoro autonomo hanno in questa nuova forma di egemonia capitalistica che o otto ho chiamato adesso per meriti nominiamo col nome della
Della globalizzazione
Resto preoccupato
Quando vedo diciamo così maturare delle risposte e qui mi riferisco subito all'attualità
E chiudo delle risposte
Che tendono chiaramente oggi sul tappeto
A lavorare
Su una riduzione
Del welfare o per lo meno lasciamo stare una riduzione su una modifica degli elementi distributivi del del welfare cosa avanti anziane cosa fra i giovani
Un'antinomia che io sarei molto cauto mettere in campo perché davvero credo che si fa un favore all'avversario
Quando invece la il grande problema che sgorga dalla questo attacco da questa crisi del welfare è legato al tema che giustamente carni
Ricordate ha messo al centro il problema dello
C'è poco da fare io mi trovo di fronte a un'Italia che c'ha tre milioni di disoccupati
Mi trovo di fronte alla grande germanici a quattro milioni e mezzo di su
E che lo scopre con sgomento
Mi trovo di fronte quindi a un'Europa in cui il problema
Del lavoro
Stabilendo ad esclusi
E sta creando davvero delle fratture profonde dei processi discredito di disgregazione nella
Nella società
Anche in giorni evoca il lavoro autonomo qui c'è però una ricerca sarebbe interessante vedere in che misura gli esisti non pubblica e in che misura invece anche il lavoro come si trova coinvolto in credo che lui
Al di là della questione del carico regola senza regole e si tratta di affrontare cimentarsi col tema nel rapporto fra
Sistema capitalistico e occupazione
E credo che la grande difficoltà la grande questione che non ci troviamo di fronte su cui c'è da concentrarono mai l'attenzione è il patto che a questo livello del sistema capitalistico
La disoccupazione non è più solo un fatto congiunturale
Quindi dominanti le quindi Romano rettifico ma è diventata disoccupazione strutturale
Per dirla con una parola molto semplice e lavoro morto che scaccia il lavoro vivo questa è la grande questione che che a me sembra all'ora che se questa è la grande questione che esclude che mette alla prova chiunque si voglia definire di sinistra
è Becker risposta Cida
A questa grande novità
Che nel resto come dire
E ha sempre aleggiato nel corso del del movimento operaio che però adesso si presenta in una in una qualità con una qualità diverso
Pensiamo noi perché questo è quello che ci dà scuotendo i genitali
Che si possa affrontare un tema di questa portata
Qualificante
E oramai diciamo così
Che sposta tutto tutto l'arco dell'analisi attraverso diciamo così un gioco sia pure migliore ritratto che prendono gli anziani perbacco ciò che prendono i i giovani dico questo perché questo è il sezione così ricucita discute
Pensiamo noi che per affrontare questo tema possa bastare una manovra della flessibilità che attiri di più
Capitale e in Italia mettiamo nel Mezzogiorno come hanno fatto hanno discusso dire a Napoli in un modo numeri davvero un po'strano provvisto evocare addirittura il modello inglese
Non saprei
Forse modello ma io mi riferisco Dimitrios né sì va bene
Allora dico io
Cambiando il carattere della disoccupazione
A mio parere vengono in campo due questioni che sono di fondo che sono i veri temi su cui la sinistra dovrebbe cinque
Uno è
Diciamo così
La riduzione con la riduzione a me non mi è piaciuto la redistribuzione del tempo di lavoro tematiche armi
Come redistribuire
Le quantità e i livelli di lavoro decise modifiche insistono dinanzi dinanzi
Che è un altro modo di ragionare sul tempo e sulla vita
Mio marito se è vero del resto che il capitalismo di fin e secolo esterni una grande modificazione cito dubbio molto bello di di segretario CGIL dir di Lombardia Agostinelli
Sul modo con cui viene spostata la nozione stessa di tempo
E di spazio nella nuova riorganizzazione che possiamo chiamare
Globalizzazione
Dobbiamo andò cominciare a ragionare all'ora su un rapporto fra l'individuo il gruppo e il tempo o di lavoro nella sua vita come punto chiave oppure no
E secondo
Una radicazione ridefinizione radicale secondo me dei processi di di di formazione
Oramai da portare lungo tutto l'arco della vita io non voglio disprezzare le corde anche interessanti che ci sono nel progetto Berlinguer io però ritengo che lì siamo appena agli inizi
Non solo per i limiti del progetto stesso ma proprio perché oramai la questione della formazione scavalca il tempo dell'età John
Adolescenziali diciamo così e si crea la grande questione di come si può stabilire un processo di formazione permanente
E quindi come bisogna ricollocare tutto l'ambito della della vita stessa se non si vuole finire a subire il ricatto della preghiera pre precarizzazione io lo vedo e non abbiamo a me nemmeno misurato
Le proporzioni di un problema di questo genere perché pure secondo me sta incalza in un modo impressionante
Credo che la risposta che si può dare
Alla questione sinistra
Sì sinistra no due sinistri Ottolenghi o una sola è legata a a questi punti di analisi e a questi punti di un programma di transizione di fronte all'innovazione che
Che c'è stato
Faccio un po'di se questa è la mozione più o meno
Di una lettura di sinistra della crisi che stiamo vivendo non nascondo che faccio una certa difficoltà a definire sinistra una fascia di forze politiche Morellino PDS che pure sono impegnati punto assiale uccide del del progetto di governo due sinistre
Due sinistre a seconda di come ci porta avanti questa analisi e di come si risponde a queste domande
A questo punto chiederei e a a parte Tortorella agli altri autori del del fascicolo saranno voglia dire qualcosa
Stefano
Non viene viene
No
Troverebbe vertenza
Ma io non è che abbia tante altre cose da dire perché le poche le ho scritte de credo che a beneficio dei presenti non sarebbe corretto ripeterle
Dalle cose che sono state dette in cui qui io ne vorrei considerare in sostanza tre
La prima è il rito due riferimenti
Che ha fatto Carniti
Uno ai processi di esclusione l'altro i rapporti tra principi e politica che poi ci aiutano molto a comprendere sia la questione della sinistra sia secondo me le dinamiche più complessive perché altrimenti se noi ci limitiamo a girare un po'intorno all'una le due sinistre italiane io ho l'impressione che una cosa per un verso un po'patetica parlava troppo inutile anche se noi definiamo qualche coordinata più io sinceramente non mi ritrovo e non mi appassiono questo dibattito dell'uno delle due sinistre che per una parte è un dibattito fortemente incardinati in una situazione politica che ha moltissime John
E che per un altro invece non si non mi soddisfa per niente anzi vedo più divaricazione di quante non ne siano venute fuori qui allora la questione dell'esclusione questo è un problema
Perché secondo me qui siamo alla radice della stessa possibilità di definire democratico un sistema politico
Io non so quali siano i connotati di un sistema politico perché possa essere definito democratico perché ormai c'è un affollarsi di criteri politologi ci giuridici
Però certamente sentendo inizialmente nelle situazioni che abbiamo di fronte
Un sistema produce escussione
E pianifica esclusione è un sistema nel quale i caratteri democratici sì attengono non voglio dire che scompare
E allora qui c'è una divaricazione molto forte
Ed è quello che abbiamo di fronte ci sono pronti processi di esclusione programmatica che hanno tante fabbriche hanno tante facce
Se noi guardiamo per esempio alla questione del lavoro che è rimasta giustamente centrale sulla quale essendo quello poi meno titolato a parlarne dirò una sola parola se noi guardiamo alla questione del lavoro
E a tutta una serie di precarizzazioni che investono il mondo del lavoro questi sono in qualche modo processi di esclusione che dovrebbero far riflettere
Allora il primo problema come noi ci collochiamo di fronte ai molti processi di esclusione che in questo momento abbiamo intorno a nozze poi scegliamo il criterio che citare il criterio dei diritti il criterio della cittadinanza
Non anche qui non credo che su questo ci possiamo certo che ci dividiamo ci sono punti di vista molto differenziati tra loro però o dobbiamo in relazione anche ai criteri molteplici che possono essere adoperati vedere come funzionano questi meccanismi di esclusione mi pare un punto importante perché
Qui vengono al paragone con lo ricorderete che quando Bobbio
A riproposto il parametro il Criterium principio chiamatelo come volete dell'eguaglianza da qualche parte è stato detto Dio mio che vecchiume parliamo in termini di esclusione malissimo parliamo in termini discussione ma badate
Che è un criterio non meno impegnativo e difficile del criterio dell'eguaglianza
Qui avendo usato la parola principi io prendo quella che non è per niente una battuta di Carniti anche se molto efficaci
E cioè qual è il rapporto tra principi e politica avremmo l'insegnamento è ci sono dei principi di riferimento poi a politica può anche
Subire degli adattamenti qui teniamo ferme le prime le politiche per avvertiamo il principe il che vuol dire che abbiamo rinunciato a un aggancio della politica principi questo significa molto semplicemente questo non è poca cosa
Non è ideologismo certo ci sono anche invecchiamento i ma chi lo mette in discussione tutto quello
Però noi ci troviamo di fronte questa è stata la simmetria della fase che abbiamo da un po'dietro le spalle che continuiamo a vivere la vera differenza tra destra e sinistra sa sta nel fatto
Che la destra imposto con molta brutalità un'identità fondata su principi forti e la sinistra perduto questa capacità
Anzi enti Moro Sissi ma di usare la stessa parola identità che bloccherebbe chissà quali nefandezze ed è anche vero
Che ne evoca qualcuna però c'è
E allora
Questo duello destra sinistra non è un'arbitraria
Perché per la destra il centro il luogo naturale
Dove rigo dove insediarsi e dove collocare questi suoi principi forti
Per la sinistra appare a seconda dei momenti ho un cedimento o un mutamento di pelle e di identità o comunque un luogo in frequentabile questo è uno degli elementi di debolezza questa una delle ragioni per cui non solo in Italia c'è un problema del rapporto tra sinistra e centro che essendo impostati in termini deboli da una parte della sinistra finisce
Con provocare una questione sulla quale credo che dobbiamo essere molto sinceri e cioè
Che addice sita di conquistare l'elettorato al centro spinge una serie di forze a diventare puramente e semplicemente delle forze di centro e questo non è una cosa in sé disdicevole solo che era chiamata per quello è e dire non va qualcuno può anche dirlo non ci trovo io lo sono in questo momento per una grande sincerità
Perché intorno ai principi c'è qualche possibilità di discussione seria qualcuno deve e dire sinceramente non c'è spazio
Per politiche di sinistra in questo momento
Cioè la possibilità di politiche di destra come qualcuno ha detto ironicamente col volto umano un signore che si chiamava Kirche alla fine del secolo passato parlando
Del codice dell'intero di quello che sarebbe stato il Codice dell'impero germanico diceva
Che albe qualcuno voleva buttare una goccia d'olio sociale
Nei programmi della purché sia ci sono tutte queste possibilità che sono anche rispettabile
Che tutto sommato non ci aiutano per niente ammesso che ne valga la pena a ridefinire una identità della sinistra
Cosicché poi sono abbastanza spiegabili quelli che sono alcuni paradossi Gino Giugni ha ricordato questo discorso alternativa bipolarismo beh noi siamo di fronte francamente a un paradosso molto singolare
Ylenia altri se ancora c'è questa sorta di discussione ma ci sono i ritorni dal proporzionalismo
E questa è una bella coda di paglia dall'altra parte perché voglie proporzionalisti che non ce ne sono proprio per niente in questo momento e anche la discussione sul venticinque per cento è una cosa molto diverso secondo c'è una grande paura dall'altra parte da che cosa nasce
Dalla incapacità di essere conseguenti di essere coerenti a un principio in questo momento chi punta volto su principi forti e sulla nettezza delle distinzioni
è quello schieramento a cui ancora si appiccica secondo me impropriamente il l'etichetta negativa del proporzionalismo mentre quelli che hanno predicato il bicameralismo nomi cognomi e indirizzi sono davanti a voi sono esattamente per un tipo di politica che non è per niente alternati visti che bipolare ma è quella che a tutti i livelli
Cerca no responsabilizzazione nelle scelte o di politica istituzionale o di politica economica o di politica sociale questa è il dato che abbiamo di fronte non lo mistifichiamo non imbrogliano
Tra noi questa un dato obiettivo che poi rende debole l'ipotesi bipolarista perché c'è da una parte una debolezza obiettiva
E dall'altra il fatto che tutto questo parlare di centro e invoca indù resisti vilmente non il fantasma di un centro ma l'ipotesi politica di un centro questo è un dato allora non non prendiamoci in giro io lo dico sinceramente io sono considerato l'estremista un forte alternati vista e mi porto dietro l'etichetta proporzionalista di cui non mi vergogno solo che so benissimo che quella è una partita perduta e oggi non mi sogno per niente di di aprile e sorprende assai che bipolaristi poi facciano esattamente quello che in passato era imputato i proporzionalisti che
Dato che il sistema era frammentato cercavano in tutte le possibili occasioni degli accordi ma questo è un dato con il quale onestamente dobbiamo fare i conti non vi raccontate delle storie io lo dico vedete proprio in modo molto semplice questo è un problema
Voi mi dite che c'è un problema faticoso di ricostruzione c'è benissimo allora diciamo questo diciamo che non ci sono spazi in questo momento per una politica di sinistra molto caratterizzato
E questo si trascina dietro l'impossibilità di politiche alternative però queste cose ce le dobbiamo
Canneti ricette si tengono ferme le politiche si modificano il principe ultima considerazione
E questo discorso sul lavoro tutti quanti abbiamo detto che un dato significativo io vorrei fare una domanda a Gino Giugni che messa è enormemente più di me in questa materia a assolutamente ragione quando dice in questo momento il lavoro il riferimento al lavoro che il connotato tipico dello schieramento di sinistra non è più nel l'elemento di identità perché la presenza di un lavoro autonomo nelle forme con le caratteristiche all'ampiezza che noi conosciamo offre su questo terreno più motivo di differimento
E di identità le forze di destra che non alle forze di sinistra questo è un dato indubbio la domanda e però proprio questo elemento
Mi impone la questione
Noi dobbiamo riqualificare il riferimento al lavoro come elemento di identità per questa o per quella forza politica
Ma la considerazione che viene fatta non rimuove il dato lavoro come elemento centrale al della nostra organizzazione sociale è un elemento di divisione perché di fronte all'amore uccisi pone in relazione in modo diverso che i referenti politici per il mondo del lavoro che si è fortemente ritmo Bellato e Gino sa molto meglio di me come la frontiera del lavoro autonomo non sia affatto va frontiera definitiva
La discussione aperta sulle diverse forme organizzative
Del lavoro e che cosa debba essere definito lavoro anche al di là della qualificazione subordinato autonomo è un grande problema ma l'interrogativo che credo poi si coinvolge tutti e coinvolge lo stesso articolo uno della Costituzione e se il riferimento al lavoro mantiene un significato
Tutto dato dato che gli oratori si sono chiamati vicendevole lealmente in causa e Stefano ai ha fatto anche lui volete
Replicare ride ancora dire qualcosa viene ci sono
Forze Alebardisfoggia siate difficile perché l'ora è molto tale poi anche il conto del dai problemi dell'elenco
B vuoi i casi si no
Senza osserva
Ma
Fa
Ci siamo stati chiamati in causa
Tale Giugni a presentato una opposizione che mi pare molto interessante quando ha detto che del resto l'aveva ripreso in un articolo su Repubblica
Che in ultima analisi noi siamo di fronte ad una crisi di una orientamento di sinistra che dei che si può definire comunista la validità diciamo alla fine all'affermazione della validità storica di quell'orientamento che si può definire riformista
Io mi permetto una contestazione
Che ci sia una crisi delle posizioni comuniste ovvio ma c'è anche una crisi delle posizioni riformiste
L'epoca in cui siamo non è solo quella del crollo dell'URSS e anche quella nella quale i risultati più significativi delle politiche socialdemocratiche sono messi durissima mente in discussione messi in discussione lo stato sociale
Mi sono messo in discussione anche quegli assetti proprietari industriali che in qualche modo avevano caratterizzato un certo periodo
L'attacco allo stato sociale da un lato quindi la deregulation le politiche di privatizzazione
Tutta la sinistra e messa in discussione
Ed è messa in discussione tutta la sinistra
Comunisti e socialisti
A mio parere su un punto decisivo
Che gli uni e gli altri in modo molto diversi hanno però fatto la stessa cosa
Invece di promuovere la riforma della Società dalla base della Società per portarla nelle istituzioni hanno ritenuto che si dovesse promuove la riforma della società con l'autorità delle istituzioni
E questa politica
Si chiami Unione Sovietica o si chiami le riforme socialdemocratiche eh
Saltata
E messa in discussione profondamente in questo momento
Ma pure essendo reale questa situazione questo dato
Non solo la sinistra non torna la società ma fa l'operazione opposta oggi siamo con tutte e due le sinistre
Fortemente impegnate sul fronte preciso che l'unica salvezza eh
Quella di tenersi saldamente collegati e dentro le istituzioni possibilmente in un ruolo di governo ed una maggioranza di governo
Esagero
Guardiamo i fatti
In Italia un Governo c'è un governo di centrosinistra che sul piano economico e sociale fa le politiche dei governi di destra della Germania della Francia della Gran Bretagna per certi aspetti anche più dure perché noi abbiamo un debito pubblico più grande
E lo fa queste politiche di destra con tutta la sinistra a sostenerle dal PDS e Rifondazione Comunista questa è una realtà anche se in una dialettica che tutti conosciamo secondo dato abbiamo avuto una grande vertenza sindacale
La vertenza sul contratto dei metalmeccanici in questa vertenza
Il sindacato si è giocato la sua autonomia di rappresentanza sociale perché ha condotto tutta la vertenza fin dall'inizio con l'intenzione di a vere un inserimento istituzionale con una mediazione del governo che risolvesse il problema
Da notare in una categoria la FIOM e la CGIL che aveva fatto un congresso parlando addirittura di sindacato indipendente
Quando invece si è giunti nella soluzione della vertenza non soltanto una mediazione ma di fatto una rinuncia
Ad un'autonomia di rappresentanza sindacale
La mia domanda
Questo problema
Lo si mette a fuoco o no
Perché se non lo si mette a fuoco le conseguenze sono molto pesanti qui si è parlato di crisi dello stato sociale Malacrida lo stato sociale è un fatto redistributivo
Soltanto
Oppure è qualcosa di diverso
Cioè
Quando parliamo di sanità e di previdenza
Parliamo di
Prestazioni che lo stato dà alla non imbatto dei cittadini sì parliamo di questo quindi parliamo anche di burocrazia
Quindi parliamo anche di una relazione che in cui non c'è più nessun elemento di partecipazione
Ma non è qui
Se non si risolve questo elemento della crisi dello Stato sociale crediamo forze che sul piano redistributivo
Riusciamo a combattere con efficacia la battaglia o finirà che sul fronte delle pensioni daremo generose e coraggiose battaglia che faranno la stessa fine della nostra battaglia a difesa della scala mobile di tanti anni fa punto interrogativo cioè non c'è qui dentro un problema
Lo stesso riguarda anche per il discorso opposto benissimo da Carniti son d'accordo con lui sul rapporto privato o pubblico
Perché qui ci sfugge
Singolare ma proprio non è di sinistra sfugge un dato
Che tra l'altro aveva suscitato un enorme interesse curiosità già centocinquant'anni fa in Carlo Marx
Che cos'è oggi la prospettata PETA l'Istica che cos'è oggi un'impresa capitalistica
Facciamo attenzione che nelle grandi prese la proprietà ormai boom credito
Non è un proprietario che gestisce l'impresa sono una somma una sommati i fondi di pensione di fondi di investimento di singoli privati di molti azionisti qualche volta di lavoratori stessi dell'impresa che formano un capitale che ha diritto di avere una rendita che pretende questa rendita da un da una gestione dell'azienda che è nominata dalla proprietà ma che poi rispetto alla proprietà è larghissimamente autonoma
E quando parliamo di imprese pubbliche di golden share
Come mai e perché non riusciamo a penetrare dell'intento questo dato nuovo della situazione
E
Dentro questo qua dato nuovo della situazione a non combattere delle battaglie che appaiono come disperata difesa di gruppi dirigenti di aziende pubbliche
Che difendono se stessi e la loro gestione nelle quali non c'è niente a che vedere rispetto al problema di programmi di imprese di di e via dicendo
Ho fatto queste osservazioni per poi venire seconda parte conclusiva del mio intervento alla questione che Carniti apposto giustamente al centro dalla sua per lo meno al primo punto del suo intervento da questo lavoro
Ora
Cerchiamo di questa questione del lavoro di metterla dimetterlo appunto anche dal punto di vista della nostra ottica del nostro sarà un'azione
Primo
Il lavoro produttivo
Il lavoro produttivo dal punto di vista delle quote di occupazione ormai diventa marginale
Il lavoro direttamente produttivi in Italia e meno di un terzo dell'occupazione totale negli Stati Uniti è meno di un quarto dall'occupazione totale
Probabilmente farà la fine che ha fatto un lavoro produttivo non agricoltura diventerà Marzi vale nell'ambito dell'occupazione totale e questa è una società che regge sulle norme Sir plus di una minoranza decrescente di lavoratori con un'enorme massa di servizi
In questa società con la globalizzazione si produce disoccupazione certamente ma non solo quello
Il direttore del del WTO Word Trade
L'organisation Ruggero ha detto in un'intervista sul Corriere della Sera fatto una costatazione che negli ultimi trent'anni sono stati sono entrati nel mercato due miliardi di persone
Due miliardi di persone
Cioè la globalizzazione ha mobilizzato verso il mercato cioè nella condizione del lavoro capitalistico un'enorme massa di persone non possiamo vedere il problema della disoccupazione solo con l'ottica nostra dei paesi sviluppati che la subiscono pesantissima mente attenzione
Dico questo per dire che il problema del lavoro si come anche dei rapporti sociali si pone in termini nuovo no era giravamo ramo ieri in un mondo che era fatto così c'era un'aria capitalistica sviluppata c'era un terzo mondo che aveva la pretesa di essere autonomo e c'era l'area del socialismo reale
E pensavamo che nella stessa area del capitalismo sviluppato ci fossero come dire dei limiti all'espansione capitalistica con lo Stato sociale da un lato le imprese pubbliche dall'altro orti
C'è il capitalismo in tutto il mondo
Non c'è più
E dove c'è
Cede all'economia capitalistica il socialismo reale non c'è più nei termini che hanno pensavano nero
Il titolo e altri un terzo mondo
Ma nella in questa dilatazione del sistema capitalistico
Il problema del lavoro tende a ripresentarsi
A ripresentarsi la novità è che tenga riprese nei termini più tradizionali delle contraddizioni tra lavoro e capitale non è vero ma scusate da noi dei paesi sviluppati si ripropone livello del problema del livello dei salari oltre che della disoccupazione il problema delle protezioni sociali sono messi in discussioni conquiste riunite ieri decenni ancora conquistato in Italia nelle lotte degli anni sessanta e inizio anni settanta
E contemporaneamente nelle aree già del sottosviluppo del socialismo reale le contraddizioni dello sfruttamento capitalistico vengono fuori dalla loro brutalità tutti lo riconosco il lavoro dei bambini
Infimi livelli salariali un cinquantesimo dei salari da noi
Pessime condizioni di lavoro e via dicendo ma allora ma allora
Non c'è forse alla signora un discorso che dobbiamo farci
Che riparta da questo dato di questo ripresentarsi su scala planetaria di questa contraddizione
E se non facciamo questo lavoro ma come facciamo a esistere canori
Noi ci siamo battuti negli anni cinquanta e sessanta per recuperare la distanza salariale fra i lavoratori italiani quella americani o tedeschi
Denunciando questo che questa differenza e le nostre battaglie per aumentare le retribuzioni ridurre l'orario migliorare le condizioni di lavoro
Sono state fondamentali per gli operai tedeschi americani inglesi e via dicendo per difendere e migliorare ulteriormente le loro condizioni
Se non c'è un movimento nel mondo che pone il problema dello sfruttamento e della reazione dei lavoratori come pensiamo di poter esistere da noi
D'altra parte in questa evoluzione finisco del lavoro c'è questo dato che qui è stato rappresentato dal rapporto fra lavoro dipendente lavoro autonomo qui però bisogna che
Un po'di discorso politico ce lo facciamo
Perché il movimento sindacale in Italia ha dichiarato la guerra lavoro autonomo non molti anni fa
E si è aperta una separazione che folle
Perché oggi fra il lavoro di dipendente dei termini più tradizionali e il lavoro autonomo nei termini più tradizionali c'è una somma di soluzioni intermedie
Che occupano sempre di più omogenea in una certa misura omogeneamente una grande massa di lavoratori
E il problema della unità fra il lavoro dipendente lavoro autonomo a partire dalle questioni sindacali per arrivare i problemi fiscali in rapporto generale con lo Stato è un problema decisivo
Che noi dobbiamo riuscire ad affrontare io credo allora che il nostro discorso
Dovrebbe riuscire a camminare con le gambe di un'analisi che abbia il coraggio di affrontare le questioni nodali che in questo momento ci stanno di fronte
Poi se facciamo questo discorso arriviamo al momento del dialogo del confronto della
Per discutere insieme
Io sono fuori dal PDS da Rifondazione
Non mi sento Pietro di dire questo è di sinistra e questo non lo è
Mi sento però di dire che se noi abbiamo una sinistra che non riesce a immedesimarsi sulla sostanza dei problemi
Sono io a dirlo adesso dei problemi nuovi che si presentano nel senso di quello che l'espansione capitalistica ci pone di fronte e allora effettivamente le difficoltà saranno sempre maggiore
Questo punto anche perché mi sono pervenute varie richieste o rinuncia a parlare o richieste di affrettare la discussione perché alcuni voglio debbano andarsene dare la parola al dottor Torella se siete d'accordo
Va bene
Aldo sì dunque io debbo innanzitutto ringraziare per queste per per gli oratori perché per la presentazione che hanno fatto di questo numero che hanno dimostrato diciamo con i loro interventi che non si tratta di una questione campata per aria di discussioni sulla sinistra che cos'è la sinistra
Se c'è ancora distinzione tra sinistra e destra eccetera ce ne sono sempre state moltissime particolarmente in questi ultimi tempi
Un non abbiamo voluto riproporre l'ennesima discussione ma diciamo così come ha detto come dice Ingrao come espressione porre a tema delle delle delle questioni diciamo che effettivamente stanno in questo momento un po'fuori dal dibattito il grande dibattito anche entrano diciamo le sinistre esistenti
è qua necessariamente io dico per certi aspetti ma un dibattito molto centrato sulla brevissimo periodo
Che cosa è possibile fare attendendo conto di queste compatibilità Dante le direttive del Fondo monetario internazionale i vincoli di Maastricht eccetera il la necessità generalmente riconosciuta dell'ingresso in Europa dico generalmente riconosciuta perché l'ultima finanziaria votata da tutte le sinistre al questo momento presenti in Parlamento e indirizzata a questo fine
Ora io capisco benissimo va importanza di questo dibattito nel senso che effettivamente anche in questo dibattito ci si deve misurare e in effetti ci si misura dentro questa o quella organizzazione politica e tra le organizzazioni politiche nel loro complesso perché non è vero che ci sia una soluzione sola
E prelevava sa avevo Pippo conosco un po'di più la situazione del partito democratico della sinistra di cui io non sono una diciamo che io non ma non sono assertore della linea ma de di maggioranza ma conosco un po'il dibattito da un primo momento in cui però è sembrata fermarsi questa linea appunto come giustamente diceva Ingrao abbastanza suicida vecchi contro giovani che porta lontanissimo a catastrofi diciamo mi pare che ci sia si stia orientando verso soluzioni un po'meno discutibili ecco anche per il concorso di forze esterne e così via dicendo accetta quindi cioè questo dibattito presente all'interno di ciascuna formazione e tra le formazioni politiche eccetera e ripeto
In questo dibattito ci si misura e non tutte le soluzioni sono ugualmente buone ovviamente però il punto da cui siamo partiti un po'più lento credo di poter dire questa parola diciamo abbastanza chiari coinvolti alle persone che hanno scritto questi primi testi Kimi perché auspico che venga degli altri è un'alta no
E che esse essi rimane a questo dibattito e non si riesce in realtà a uscire fuori dal dal Pelagos diciamo ecco nel senso che indubbiamente essendo trovandosi abbastanza accidentalmente al governo
L'insieme della della della sinistra o nella maggioranza o Potenza la compagine governativa bisogna cercare di uscirne fuori con onore per la sinistra stessa e per il Paese
Quindi su questo non ci può essere dubbio naturalmente perché se questa esperienza dell'insieme delle sinistre si risolvesse in una ennesima
Diciamo così non dico catastrofe ma insomma in una e tutt'una brutta figura naturalmente i tempi si allungherebbero di una possibile riscatto di una possibile io ho detto un po'accidentalmente perché in realtà le sinistre solo a sono riuscite nell'impresa applicando
Ho una impedita antica ecco perché io sono timoroso e perché abbiamo praticato questo dibattito l'eredità antica è le verità
Di un antico insediamento elettorale
Perché non possiamo di disconoscere questo insomma le zone forti per la sinistra sono quelle famose me nel mentre nel Nord industriale ex la sinistra è debolissima purtroppo
E negli insediamenti operai che tuttora esistono pur con le avvertenze giustissimi che faccia Garavini il primo partito nel nord e la lega e il secondo partito in molte zone Forza Italia
E quindi può con questa perdita in legge diciamo vengono regioni rosse
Luogo di antico insediamento dovuto non solo alle otto e mezza di vini ma una buona amministrazione e anche alla eredità
Vengono le zone rosse per entrambi i partiti della sinistra residui come qualcuno ha detto un partito ex comunista è un partito comunista
Che lasciando vertendo no questa questa quota elettorale insomma intorno al trenta per cento
Con particolare riferimento all'eredità ricevute quindi tiene questa antico insediamento e ha tenuto un'antica lezione anche questa molto antica
Che una volta si chiamava la politica delle alleanze
Cioè il fatto che devi cercare di dividere il fronte avversario e unificare il fronte più largo intorno agli obiettivi che sembrano giusti quindi questa politica delle alleanze ha consentito di costruire prima questo centro sinistra quindi con uno sguardo e poi una più ampia alleanza con la sinistra e con un altro pezzo ancor più di centro di quello che non siano i popolari eccetera dicendo
Su questa base cioè sulla base della divisione degli avversari di della delle destre e sulla base dell'applicazione di una di un'antica politica
E si è riusciti a ottenere questo risultato e adesso si deve in qualche in cui in qualche modo governare
Ma mano che sia avanti però Simeto problemi è questo il punto e i problemi perché si vedo coinvolgere si vedono apertamente Garavini ne ha citati due
E abbastanza grossi diciamo ma so anche se vediamo
A del tutto diciamo senza volerne incontra il padre nessuno ma insomma
Questa straordinaria e non simpatica cosa della
Ecco del fatto che il mondo sindacale dei ferrovieri sempre diviso da anni anni e anni si è ritrovato per la prima volta da anni e anni compatti sessismo in uno sciopero contro il governo B si dice che il insomma
Ci sono dei problemi molto seri molto difficili venisse urgenze sociali possiamo anche chiamarle
Corporative
Ma non è che noi nota che abbiamo definito e così abbiamo risolto il problema diventano abbastanza rilevanti
Allora ci sono tutti questi problemi che vediamo benissimo e da che cosa vengono fuori ecco il tema che ci siamo posti cioè si può venir fuori da questa situazione certo bisogna trovare delle politiche a breve che siano il più possibile caratterizzate tra virgolette da un intendimento
Diciamo pur tenendo conto che si tratta di un governo di coalizione che importantissimo la funzione dei moderati in questo governo
Eccetera eccetera e bisognerà pur fare venire fuori contro intendimenti che siano in qualche modo caratterizzava Bini come difendibili da sì non dico come dissi in lista ma come difendibili da una posizione che voglia chiamarsi di sinistra e questo è il punto fondamentale questo
Ci ha fatto in battere diciamo come rivista poi va più ampio discorso con amici e compagni che non sono di critica marxista perché ne Garavini Rossana né Stefano Rodotà però partecipato di questo collettivo eccetera
Ed il critica marxista ci ha fatto incontrare ecco con domande più di fondo e da dove viene cioè prima di tutto c'è una crisi della sinistra ancora perché questa è la prima domanda
Perché ci si potrebbe risponde ma cosa che Parigi sia a sinistra in Italia in Italia a sinistra al Governo casomai parlate de in quei Paesi dove la sinistra pur essendo fortissima non riesce andare al governo
O addirittura è stata scacciata dal Governo Spagna Francia
Oppure non riesce andarci Germania Inghilterra e cioè in Italia perché dovete parlare per masochismo parlate di crisi della sinistra questa è una prima questione ora la prima risposta questa questione insomma che aleggia in questi articoli che non si può giudicare di della sinistra e deve sua della sua difficoltà e della sua crisi soltanto sulla base si sia o non sia al Governo perché nella predisposte che poi bisogna dare quando in qualche maniera attuativi al governo in quella situazione che ho detto tra l'altro ecco modesta così forte saranno influenzate da quello che pensi e se è vero che c'è questa frantumazione innanzitutto delle culture
Della sinistra che non corrispondono soltanto una revisione storica tradizionale cui accennava Giugni ma corrispondono a una frantumazione reale e a un rischio continuo di rotta di collisione con pericoli per il Governo e con pericoli terrà per la situazione italiana esso compreso se c'è questo evidentemente il tema della crisi che la sinistra non è affatto superato terrà l'emergenza di un buon risultato
Diciamo elettorale condannati cioè di una maggioranza relativa conquistata dalla coalizione di cui le sinistre fanno parte crisi della sinistra
Che va ripensata ecco e secondo me adesso io parlo soltanto per me ecco detto qual è l'origine secondo me questo dipende questa crisi non risolta
Che ha dato luogo anche a questo spedire questi tipi di i due maggiori partiti della sinistra dipende dal fatto che ne i compagni scusate socialisti nei i i comunisti hanno messo a tema il ieri le ragioni del del dentellata
De dei Mogwai diciamo e questa è va credo con la la verità diciamo di quello che è successo in Italia il Partito socialista che era una grande formazione politica comune importantissime
Radici storiche si è dissolto
Diciamo senza che ancora con paglia sia detto senza nessuna tanto più che poi lo dico anche per il partito del di cui ho fatto parte io e senza che nessuna seria
Riflessione
Diciamo su i motivi profondi io ho sempre rifiutato di ridurre la questione del Partito socialista o anche di Bettino Craxi a vicenda giudiziaria ma ci sono dei motivi secondo me politici profondissime
Che hanno portato a quel risultato
Come ci sono dei motivi politici profondissime che hanno portato a quel determinato risultato del rade che per il Partito comunista italiano e ha Ingrao secondo me io devo dire qui perché
Da cosa sono mai stato in italiano ha perfettamente ragione di rivendicare di rivendicare no di rivendicare come ha ragione anche Rossana per il manifesto
Vanti degenza di alcune posizioni forse non saranno state tutte giuste ma che in in era all'opposizione che mettevano il dito sulla piaga della del terzo o sulle piaghe numerose del vecchio partito comunista e che sono rimaste posizioni minoritarie quando non sono diventate
Come nel caso di Rossana e del gruppo del manifesto addirittura motivo di esclusione di radiazione dal partito eccetera
Questa riflessione non c'è stata al momento della della svolta il motivo per il
Del dissenso credo anche di Ingrao Corsetti io dichiarante di altri compagni quando ci fu quel tipo di svolta era questo non giacché non bisognasse svoltare
Ma dei come si svoltava e del che il ragionamento si faceva di qual era ovvio l'origine degli errori benissimo
Ecco allora questa questa questo ragionamento la sinistra deve incominciare a farlo e credo che questa rivista vuole continuare a lavorare un po'lavorato ma deve fare molto di più e chiamate molte più energie su questo punto
Perché dal dalla la riflesso questa non è una riflessione sul passato ma sul presente
Perché come io ho detto che ci sono certe politiche vecchie che funzionano la politica cosiddetta delle alleanze
Debbo anche ricordare a me stesso non a D'Alema soltanto vero atti io non so chi altro te poi queste politiche hanno dei limiti enormi
Che sono il limite che ha detto Stefano Rodotà cioè la politica delle alleanze si può trasformare in pura tattica
E quindi si fanno le alleanze diciamo così a prescindere dai contenuti oppure piegandosi a qualsiasi contenuto teme un problema sempre
Al all'orizzonte e incomincia accadde quel vecchio partito insomma in cui riesce che c'è già esperimento quel vecchio partito
Ma non si discutere questo non è un discorso sul passato perché solo perché ci sono problemi del presente che ritornano Edipo pongono quelle cose lì
Ma perché se noi non andiamo all'alba dice non riusciamo neanche a a vedere ecco gli articoli che sono qui pubblicati Gatti Garavini propone il tema della di una sinistra
Che si ricordi che il problema non sta nella conquista del potere
Per e o o nella funzionamento dello Stato ma sta invece dentro il nella società e nella riforma della società
Diciamo pure insomma uso questa espressione che un'espressione diciamo che comprendeva articoli Garavini Garavini e Trentino senza e sono stati d'accordo ma curiosamente
Corre anche in certi scritti che fa trentina non a caso per probabilmente perché vengono e in certa misura ritorna anche in qualche cosa che dice Carniti quando dice principi e politiche ora quali sono questi principi
è questo il punto fondamentale io credo che uno dei punti su cui tutta la sinistra ha sbagliato è nel fatto di
Abbandonare
L'idea che l'ipotesi socialista
Non cadeva con il crollo dell'Unione Sovietica eccetera ma tornava ad essere una ipotesi e probabilmente doveva essere rivissuta come un'idea limite
Più che come una ecco qui la questione dico che vorrei strumenti boh gentilmente Ingrao mi ha fatto una domanda che il relativo anche a quello che io ho scritto credo
E in questo numero e in altre circostanze
E tornava a cui e un'idea limite come siccome diceva il vecchio professore della Rossana Emilio insomma un'idea al limite della ragione l'indicazione di un campo quando tu vinci
Il superamento del rapporto tra governanti e governati non dirci quali cosa che si raggiunge ma dice un dovere essere che del domina o può dominare IVA un campo della politica ma se tu dici così dice un principio
E allora diciamo stabilisci una tua costituzione interiore di sinistra asse tu dici che invece il punto puro e semplice e quello che e e e punto è semplice e quello di diciamo così in qualche modo sistemando le cose dell'esistente magari con le migliori intenzioni del mondo il mio timore è che non si finisce neanche
Non si riesce neanche a sistemare le cose persistente perché perché c'è una buona amministrazione in quelle regioni dove e non c'è perché soltanto una tecnicità ci sono dei buoni tecnici da tutte le parti
Ma quella buona tecnicità che ispirò pelle buone amministrazioni emiliano-romagnole autoscale eccetera eccetera e che non è destinata ad una per sempre e ed era motivata anche dal fatto di una fortissima motivazione interiore di una fortissimo richiamo a un doveva essere che Mammano sì viene sgretolando e insieme col quale si può sgretolare la cultura della sinistra
Perché appunto è perfettamente vero quello che dice Stefano Rodotà la cultura della destra possiamo noi possiamo prendeva gambo finché vogliamo ma è forte
è radicata a principi a spiegazioni per ogni modo di essere la società i ricchi ci vogliono perché sono un modello i poveri ci vogliono perché sono un deterrente esche stimola lavoro diciamo così la prostituzione ci vuole perché cioè il re dall'animo dell'uomo che complicato
E vai la criminalità organizzata ci muore perché non ne possono essere i carabinieri organizzare in lei le cose ci vogliono quelli che organizzano quella cosa lì eccetera quindi
Mi fermo in queste motivazioni ma per dire che la sinistra ecco perché io dico in risposta alle questioni che che dice appunto che pone Ingrao che io personalmente ho sempre pensato diciamo che naturalmente le esame
Della struttura di e economico sociale e assolutamente fondante di qualsiasi opinione della sinistra
Su questo io non ho dubbio insomma perché non può essere che la sinistra si fa ricordare dalle Nazioni Unite
Parlo adesso della sinistra italiana per non diversi sta agli altri paesi che forse in questo senso è meno corriva Dinoi che il due per cento non so cosa sono trecentocinquanta individui posseggono diciamo con una proprietà a breve
Grande come quella di due miliardi e mezzo di di di di poveri cristi sparsi nel mondo eccetera eccetera sinistro non può essere questo può essere la sinistra un po'di mente dimenticare
L'ineguaglianza della distribuzione del lavoro come dice giustamente Eternity ma egualmente l'ineguaglianza nella distribuzione della ricchezza dove siamo arrivati a dei paradossi badate
Cioè i viola lo sfondamento culturale della destra è data dalla manifestazione in cui un miliardario
Evasore fiscale guida una manifestazione di massa e senza che nessuno dica niente di senza che nessuno divenne anche il paradosso
Una manifestazione di massa controllo il carico fiscale né a nessuno assegnista diciamo che non c'è più un Fortebraccio si sta che abbia fatto una nel su nessun giornale si sa che abbia fatto un qualche consivo ironico quando quello dice mi portato via a metà della del mio reddito ha detto una volta questo miliardario ridens come viene chiamato
Mi porta via metà del del mio reddito cioè non solo su quelle sul sul sul su cento miliardi gliele portano via cinquanta e quegli altri centocinque parlo del suo reddito personale naturalmente a parte i redditi delle società
Di quei cinquanta miliardi cosa si doveva fare una famiglia sola si sarebbe detto una volta vero
Egli adesso non si dice più neanche questo diciamo ecco voglio dire cioè per dire come Simo viene modificando il senso comune quindi e il problema è di esaminare dentro la società prevede le linee quote le ineguaglianze e i paradossi addirittura i paradossi che ci sono ma anche per esaminare le forme nuove
Di quello che si chiama lo sfruttamento o l'alienazione che per esempio credo che in modo del tutto veritiero Garavini dice oggi possono mettere su un piano addirittura
Più di più accentuato
Diciamo così sfruttamento quello che sfrutta se stesso rispetto a quello che è sfruttato da un altro cioè il lavoro della il lavoratore autonomo il quale H fare con la legge della concorrenza più bestiale
Diciamo è che deve produrre il pezzettino per la macchina oppure diverranno il piccolo prodotto che va cioè Centa è portato a la vocale cento volte di più di quello che lavorava in fabbrica quando Eva operaio
E aveva una difesa in qualche modo sindacale anche se essa stessa si va attenuando e così via dicendo quindi l'esame della struttura economica eccetera deve continuare e aggiornarsi che ha perfettamente ragione Ingrao quando ci richiama sul fatto che esistono fenomeni di mercato unico mondiale che determinano rivisti paurosi segnalati da un liberaldemocratico come Dahrendorf
Non a caso da un liberaldemocratico come Dahrendorf il quale dice badate che qui tra un po'si imposterà il capitalismo senza democrazia se non stiamo attenti perché dall'Asia viene avanti verso l'Europa
Oppure segnalati da alta di scrittori diciamo appunto liberaldemocratico ora liberaldemocratici che dicono fate attenzione che o addirittura da Soros come diceva cosa fate attenzione che qui le cose vanno
Molto male nel senso che rischiate di avere delle perdite per la democrazia quindi
Senz'altro lo studio di questa realtà economico sociale ma contemporaneamente la sottolineatura e ho finito
Del fatto che c'è qualcosa nella nella sconfitta della sinistra che ci riguarda molto da vicino
Io ho fatto di tradimento come il Chiatante nel suo bel libro alla particolari
Diciamo debolezza del vecchio partito intorno a quel tema posto in modo assolutamente intuitivo diciamo perché anche qui non bisogna mitizzata e credo ma posto in modo intuitivo da Gramsci con la colla espressione della riforma intellettuale e morale cioè noi non possiamo pensare
Diciamo a una
A una battaglia nella né nei punti alti dello sviluppo per la trasformazione che non sia checché sia unicamente una lotta che si conducente certo non possiamo dimenticarci era quella hip hop come terza in parentesi che si conduce sul terreno economico nelle forme ma topi noi dobbiamo riflettere a a questi attimi profondissime di fondo
Perché altrimenti anche sul terreno istituzionale andremo alla rovina
Perché non ci siamo fatti stringere in un angolo a discutere soltanto se ci anche qui ha ragione Stefano dati sommate ci siamo messi in una a discutere soltanto successi il presidente
Oppure se perché questa è ormai la discussione anche in Bicamerale etilismo o se invece deve esserci il Presidente del Consiglio il Presidente alla francese o il Presidente del Consiglio eletto alla israeliana
Perché ci siamo fatti mettere in quest'angolo perché la sinistra non ha impugnato il tema della diffusione del potere
Bossi sarà quel che ma almeno ha posto un tema di diffusione del potere
E la Eva e la sinistra perché non ha posto invece il suo prima della diffusione del potere che non è soltanto di fusione del potere territoriale ma per esempio il tema della democrazia economica e così via dicendo eccetera
O perché non ha posto come prioritario il tema della per le condizioni della democrazia
E cioè il diritto all'informazione
Il diritto alla giustizia
Per lei condizioni della democrazia non conseguenze della democrazia ecco benissimo tutto questo quindi mi fa dire che diciamo una un primo problema di una ricostituzione della sinistra
Del pensiero della sinistra della cultura della sinistra dell'atto del senso comune della sinistra ha bisogno di un'opera di elaborazione profonda sia sul terreno economico
Che sul terreno culturale perché anche sul terreno culturale il rischio è o di una nostalgica del passato
Oppure di una svolta di tipo
Ne è un liberale che non tenga tra l'altro conto ecco perché poi c'è quella seconda parte della rivista tende olive palesi mo'diciamo di cui si discute nel mondo e quello dell'associati della Società giusta di Rawls
Che sarebbe considerato qui addirittura qualcosa di estremisti go
E infine le parole della sinistra dice
Ingrao per e io dico la parola socialismo è una parola che si deve pronunciare o no
E perché io se vedo la per esempio invece le tesi del del mio partito
E le discussioni che si svolgono nel forum della sinistra sento che questo è il diciamo ora io non sono un elogio attore del del del uno degli ultimi ultimo libero di di Derrida sugli spettri di Marx che dice questo questo ma questo comunismo che tornato a essere un aspetto è assolutamente benefico se però noi siamo capaci di tenevo vicino a noi e di farci stimolare diciamo da questo Marx è ritornato ad essere uno spettro da questo socialismo ritorna presso lo spettro eccetera gli spettri di Marx che ci agirono decidevano inquietare e a Derrida
Non marxista e anzi può eccetera almeno dobbiamo la descrizione in quel suo libro delle dieci piaghe nel mondo cose che io non sento dico ricordate più dalla sinistra italiana eccetera eccetera
Ma e in Italia ho l'impressione che questi spettri quando si col quando comprano questi spettri si chiamano quelli quel di quel film americano degli acchiappafantasmi no modo che quelli da acchiappare questi fantasmi degli spettri marzo chiuderli in gabbia
è vero e in modo che non ci inquieti non lo cito menti non c'è questa parola socialismo ritorna dagli Stati Uniti d'America
In un libro di questo bravo economista che si chiama John veramente il quale dice è possibile ora questa tesi scandalizza molti dei più puri più puri i nostri pensatori di questa materia e possibile un socialismo di mercato per esempio dice questo
Purché ci sia una via allocazione della della della proprietà
Pochi i militi Tupelo in Italia perché e vero e naturalmente riallocazione ha proprietà vuol dire ridistribuzione diciamo della proprietà de distribuzione dei titoli di proprietà dice questo per professore all'Università di California e c'è da che riprende diciamo all'antica discussione gli anni Trenta introdotta dall'anche e in cui Langhe fu sconfitto da da dei contraddittori diciamo così i liberisti eccetera per le contraddizioni che aveva certe che egli cerca di colmare io credo che se noi diciamo ecco il la traccia diciamo che vorremmo lasciare con questo numero ha a coloro che votano scrivere vorranno intervenire vorranno recente alla votare se possibilmente in modo unitario Rossana dice una cosa importantissima
Nel suo scritto dice è diventato difficile lavorare insieme
Persino tra quelli che vengono da una medesima ispirazione da una medesima
Eccetera ora noi dobbiamo modesto sforzo devo fare questa questa rivista è quello di chiamare a un certo lavoro comune su questi temi di fondo
Coloro i quali come anche intorno a questo tavolo stasera sono stati coloro i quali pensano appunto che una sinistra senza principi cioè senza una qualche deve deve radici forti devo che che Laudati Ichino dentro nella società in realtà diciamo può anche ottenere dei risultati parziali dei risultati importanti eccetera eccetera ma poi finisce col non esserci più grazie
Ce l'abbiamo