III° Congresso Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista "rinnovare la politica per cambiare la società" organizzato nei giorni dal 12 al 15 dicembre presso L'Ergife Palace Hotel

Mi scuso con con l'accompagna Flavia D'Angeli che la prima di intervenire perché la sarà la
Presso è quasi vuota d'altro canto noi i siamo in questa condizione abbiamo una mattinata fittissima di interventi e dobbiamo quindi assolutamente cominciare e non solo per dobbiamo assolutamente cominciare puntuali ma dovremmo essere assolutamente fiscali nel tempo degli interventi cioè gli interventi non potranno assolutamente superare i dieci minuti altrimenti compagni iscritti a parlare per questa mattina non riusciranno a farlo
Tutti quanti
Flavia poi cominciare
Beh come ha già detto il compagno non è molto piacevole parlare una sala vuota anche non avrei neanche Amato Carrara una sala piena di mille persone non è mia abitudine parlare
In Assemblea così numerose però certo che su tre quattro interventi di giovani che ci sono e ci saranno in tutto questo dibattito
Trovo che non sia molto positivo
Che io debbo parlare a quest'ora tra l'altro io dovrei rispondere a una serie di cose di affermazioni che hanno anche le argomentazioni politiche avanzate dai compagni dirigenti dei giovani comunisti
Spero che almeno qualcuno si incarichi di riferirgli ed è giusto che non c'era neanche uno in sala
Almeno comunque
Io in primo luogo voglio fare una premessa io penso che in questa fase politica sicuramente nuova sicuramente complicata
In cui c'è in realtà la la necessità e c'erano necessità secondo me di una ricerca collettiva e complessiva anche di risposte nuove io poi non penso di non ho particolari certezze su tante cose
Però penso che in una fase come questa
Organizzare un congresso con questo Regolamento su mozioni contrapposte quindi imponendo l'estremizzazione anche una mano banalizzazione della polemica politica dello anche del confronto politico
Sia stato un errore dopodiché io penso che comunque il dibattito che c'è stato dei circoli che c'è stato di congressi federali e sia stato un dibattito profonde che abbia coinvolto gran parte del partito però avrei preferito sicuramente un regolamento congressuale di un altro tipo ma per non perdere tempo che almeno non me lo tagliano giacché e alle nove di mattina
Voleva entrare nel merito di una serie di argomenti rispetto ai giovani rispetto quindi anche quelli che sono i compiti dei giovani dovrebbero essere secondo me i compiti dei giovani comunisti del Partito tutto nella prossima fase allora per entrare nel merito i provvedimenti di questo governo sul sulla questione delle tematiche giovanili secondo me sono segnati da una forte continuità e questo voglio dire non è un'affermazione così teorico o di principio si basa su l'analisi di quelli che in questi mesi di questo governo sono stati provvedimenti
Rispetto ai giovani sulla scuola per esempio allora sulla scuola a parte una finanziaria che taglia quattro mila seicento miliardi in tre anni alla scuola pubblica
Con buona pace delle dichiarazioni anche dell'Ulivo grazie non solo di Rifondazione Comunista durante la campagna elettorale in cui la scuola dovrebbe essere al centro rilanciata il punto centrale
Del programma dell'Ulivo si tagliano quattro mila seicento miliardi alla scuola pubblica
Quando è già in una situazione disastrosa per quanto riguarda i finanziamenti l'agibilità delle strutture
Eccetera
In questo ambito collegata alla finanziaria il decreto Bassanini sull'autonomia organizzativa e didattica anche se emendato grazie a una battaglia di Rifondazione Comunista rispetto al finanziamento diretto da parte delle famiglie dell'istruzione
Permesso comunque già peraltro dall'articolo quattro della finanza del novantaquattro per cui comunque le scuole potranno imporre là dove hanno bisogno di soldi tasse diretta alle famiglie ma comunque quel collegato anche se da un certo punto rivista migliorato dalla battaglia di Rifondazione comunista rimane comunque propedeutico all'applicazione dell'autonomia finanziaria nelle scuole superiori e questo non è una dichiarazione anche qui di principio ciò che l'onorevole Bassanini spessore del decreto del collegato dichiara nella relazione introduttiva a quel collegati io penso che non è che possiamo noi metterci a sindacare su quelle che sono le intenzioni dello spessore di un di un collegato l'onorevole Bassanini dichiara questo è un un provvedimento che va nella direzione porte Biella
Della organizzazione in senso dell'autonomia finanziaria degli istituti superiori cosa contro cui ovviamente si sono mobilitati migliaia di studenti negli ultimi anni in Italia contro cui nostro partito non ha mai smesso di di posti di prendere posizione rispetto all'università il ministro Berlinguer tra l'altro ben conosciuto anche da parte degli studenti universitari come colui che durante la pantera si presentava anche come con spessore della riforma Ruberti
Il ministro Berlinguer propone un decreto sul numero chiuso anche questo ritirato
Ritirato anche grazie alla battaglia di Rifondazione comunista ma quando allo stesso tempo sempre con le un colleghi collegato Bassanini alla finanziaria
In poi propone per il ministro Berlinguer delle belle che rispetta l'amministrazione delle università per cui quello stesso decreto che lui ha ritirato in questo momento di fronte a centinaia di migliaia di Rick Orsi organizzati dei collettivi studenteschi organizzati anche nei nostri compagni delle nostre compagnie giovani nelle università i vinti perché arrivata la sospensiva del TAR sul numero chiuso
Ma comunque il ritiro di quel decreto non è significativo perché comunque il collegato alla Finanziaria che andremo a votare
Da al ministro la facoltà comunque di intervenire in materia di diritto allo studio autonomamente autonomamente senza tornare ad un voto del Parlamento
In terzo luogo rispetto al lavoro rispetto al lavoro il patto sul lavoro è chiaro ed emblematico
Sì propone il lavoro interinale ovvero il lavoro in affitto che colpirà in primo luogo i giovani perché sui giovani sulla pelle dei giovani che si sperimentano le nuove forme di sfruttamento di flessibilità e di precarizzazione del mondo del lavoro
Si propone un'estensione selvaggia dell'apprendistato e dei contratti di formazione lavoro potrei fare altri mille esempi ora qui non ho il tempo citare per esempio la proposta di disegno di legge della ministra Livia Turco per cui si propone un'agevolazione degli affitti per le coppie giovani che o si sposano o fanno un figlio e chi non ha voglia di sposarsi e di fare un figlio deve restare a casa con i genitori
Alla queste sono questa è la filosofia di fondo che muove il governo rispetto alle ai giovani alle nuove generazioni
Rispetto a questa filosofia di fondo che movimenti dobbiamo costruire io penso che dobbiamo costruire dei movimenti fortemente di opposizione a questa linea politica
Fondamentale del governo che si muove sui giovani
E io penso che non si possa dire che la nostra collocazione nella maggioranza governativa favorisce la costruzione dei movimenti questo è un governo che si fonda sull'assenza dei movimenti questa il governo della concertazione e uno e mento chiaro dei giovani un movimento chiaro dei lavoratori va in contrapposizione all'esistenza stessa di questo Governo che si fonda sull'assenza sull'assenza del movimento
Anche rispetto agli studenti si vede questo la pratica politica dell'UDS dell'Unione degli studenti e la pratica politica della concertazione la pratica politica di di convoca su piattaforme ambigue e vaghi guai la stazione nazionali per poi il pomeriggio stesso andare a trattare andare al tavolo delle trattative col ministro che può uscire dichiarare alla stampa che problema c'è gli studenti son d'accordo con me ve l'hanno detto anche nel tavolo delle trattative
Allora di fronte quindi ad un radicale forte continuo peggioramento delle condizioni di vita dei giovani soprattutto al Sud soprattutto ovviamente di quelli in cerca di lavoro
A una totale assenza di prospettive per il futuro e non solo per i giovani di estrazione proletaria ma per tutti i solisti gli studenti universitari se vogliamo i privilegiati tra i giovani che non hanno nessuna prospettiva di lavoro si impone addirittura presente agli studenti di lettere che al massimo possono aspirare a un posto precario nell'istruzione
Scuole di avviamento a alla professione di insegnante a numero chiuso neanche più i precari nell'istruzione possiamo andare a fare con una Laurelli tra rispetta questa condizione grave di vita dei giovani che peggiora di giorno in giorno rispetto quindi a una rabbia legittima e che i giovani esprimono non si può lasciare la rappresentanza
E l'egemonia di questa rabbia di questo così contenta la destra e alle destre radicali perché a questo quello che sta succedendo e la sinistra deve essere in grado di proporre invece lei una una linea radicale di aggregazione di lotta di mobilitazione ai giovani in questo senso
Per battere le destre perché la destra non si battono solo il ventuno aprile con il patto di desistenza su quale personalmente ero anche d'accordo ma le lastre si devono abbattere giorno per giorno nei quartieri nella s'ore nelle università in una battaglia per l'egemonia perché stanno aggregando il malcontento giovanile e io mi dispiace che non sia presente la compagna Chiara Platania che è intervenuta ieri rispetta questo
Ma come si fa a dire che in questo momento in Italia ci sia un grande movimento studentesco che rimette in primo piano le questioni per il Patto per il lavoro quando invece quello che vediamo è un preoccupante ora una preoccupano gli avevi un menu così una preoccupante organizzazione da parte delle destre del movimento e devo abitazioni studentesche dopo dal sessantotto non era mai successo la facoltà di rispondenza a Roma è occupata da Alleanza Nazionale il corteo più grande dell'ultimo mese di studenti medi è stato organizzato dai fascisti a Roma non dagli studenti di sinistra con trentadue sud scuole occupate allora queste la sfida di Rifondazione Comunista
E per fare ciò si ha bisogno di una politica chiara e radicale
Non ci sarà una vera rifondazione di una pratica di un pensiero comunista senza coinvolgere in maniera forte e fondante le nuove generazioni e per fare ciò quindi è necessario un Bilancio dell'esperienza dei giovani comunisti un Bilancio dell'esperienza del nostro intervento
Tra le nuove generazioni è chiaro passi avanti sono stati fatti nessuno lo nega ma non si può mistificare per organizzare ancora meglio il nostro intervento se ne partì da un Bilancio serio io ho sentito dati
In questa sede che siccome non rispondano al vero troppe volte giovani comunisti sono stati al margine del mobile nazioni troppe volte non sono stati il pilastro fondante della costruzione di movimenti e di conflittualità dopodiché nessuno nega che un pass che passi in avanti sono difatti ma certi sogni di rimettere a punto un'analisi su quali sono i temi quali le modalità qual è il modo di radicarsi veramente e fermamente luoghi di studio nelle università laddove giornali vivono e vivono tutte le contraddizioni in maniera ancora più forti di tanti altri settori della società
Di queste politiche neoliberiste
E di ai e di austerità all'avversario c'era proprio ottimismo per fare ciò c'è bisogno della Conferenza sulla domanda giovanili che prossima conferenza vera una conferenza che sta coinvolge tutti e tutti i giovani comunisti per un'analisi seria se tutto ciò è quindi una conferenza
No l'affrettata con i suoi tempi e che sia una conferenza che serva riorganizzare a rilanciare il nostro intervento tra i giovani
Penso che il voto di ieri sull'emendamento da me proposto sull'articolo sui giovani quello su cui sia stato meno scarto tra i favorevoli e contrari si emblematico per il che dimostri il fatto che non si può sui giovani andare avanti con maggioranze forzate precostituite e non si può non fare i conti con chi comunque si prima una forte presenza tra i giovani è una proposta politica che si fonda su un radicamento e sull'esperienza di lotta vere e reali
La parola al compagno Tommaso Colaninno di Taranto si prepari la compagna Mirna testi
Che il compagno Colaninno il presente
No allora la parola alla compagnia Mirna testi
Scusami e la compagnia Mirna testi e di Ravenna si prepari poi il compagno Rino malinconico Mirmo
Ma vorrei sottoporre alle compagne e compagni alcuni elementi di riflessione su un tema quello sanitario
Importante ma sempre solo sfiorato dal partito
In questo grande cambiamento produttivo ed economico
In questa mondializzazione del mercato e dell'economia
Lo Stato ha perso la sua funzione sociale
Di equilibratore tra le leggi del mercato e i bisogni della società
In cui il cittadino godeva del diritto alla salute oggi ci troviamo di fronte ad una nuova logica
In cui lo Stato diventa esso stesso impresa e quindi competitivo sul mercato
L'assegno la conseguenza e l'abbandono dello Stato tutte l'autore del sociale la sanità come la previdenza è stata la prima ad essere travolta da questa modernizzazione in cui le USL diventate aziende sono gli unici enti gestori della salute
Divenuta merce non più diritto
Io vivo in una Regione l'Emilia Romagna dove la sanità era un per non un punto d'orgoglio quando vi fu la strage della stazione di Bologna
Quel tragico due agosto dell'ottantuno tutto il mondo rimase stupefatto dall'organizzazione dall'efficienza dalla qualità dei nostri ospedali
Ma era solo la punta dell'iceberg perché la vera straordinarietà della gestione del
Diciamo così era la gestione del territorio con una fitta rete di servizi sanitari pubblici gratuiti a disposizione di tutti e noi comunisti abbiamo contribuito in maniera forte a costruire quel sistema
Dopo la controriforma De Lorenzo le cose ovviamente sono cambiate
Ma l'Emilia Romagna governata da una giunta PDS Partito popolare e serbatoio di ricerca nazionale ha fatto una legge addirittura peggiorativa rispetto alla cinquecentodue e cinquecentodiciassette
Dico questo perché se in passato
Potevano scaricare gran parte della responsabilità di quanto veniva sui governi centrali oggi e più giusto dire che è l'amministrazione regionale ad assumersi la responsabilità negativa in questo caso di proseguire un'opera di smantellamento e privatizzazione dei servizi di dare fortissimi potere decisionale nelle mani di manager e dirigenti delle usure locali responsabili dei Budget
Motivati da compensi elevatissimi e da incentivi economici legati alla loro capacità di ridurre i costi non di accrescere il benessere dei cittadini
E questo è ben lungi dall'impedire gli sprechi giacché se ne sono creati dei nuovi direttamente in quanto il costo della struttura manageriale
E tanto elevato da essere ritenuta per esempio una delle cause del reggente della recente disavanzo di circa settecentocinquanta miliardi e nella sanità regionale emiliano-romagnola
E indirettamente in quanto la sanità viene così sospinta verso una logica baronale e privatizzare ante che con la possibilità di svolgere la libera professione nelle strutture pubbliche instaura un sistema organico di pubblica speso e di profitto privato
Inoltre è una politica sanitaria completamente ospedalocentrica e non viene menzionato nei piani regionali nulla di quanto riguarda i servizi territoriali e la prevenzione
Che invece sono essenziali in un sistema sanitario veramente improntato ad una funzione sociale e alla protezione della salute
Del più delle grandi e costose strutture destinate ad interventi più sofisticati privilegiati per la loro alta redditività economica e perché porto no denaro ai privati
La nostra critica a questo malgoverno della sanità deve essere netta
Dobbiamo cercare di ribaltare la prevalenza del concetto di diagnosi e cura su quello della prevenzione
Primo perché il cittadino deve essere soggetto gestore della qualità della propria vita attraverso lo sviluppo dell'educazione alla salute alla comunicazione del rischio di controlli consulenze di tipo sanitario
Secondo siamo dell'idea che la prevenzione che pure ha dei costi iniziali a lungo termine consente un risparmio ben maggiore
Dell'attuale organizzazione sempre più incentrata sulla coppia diagnosi e cura redditizia in termini di mercato non certamente in termini di salute dei cittadini
Dobbiamo estendere la nostra iniziativa politica e spremendo una forte capacità egemonica chiedere che il controllo della sanità torni nelle mani dei cittadini e venga tolto da quelli dei manager
Chiedere che la sanità non sia gestita con criteri aziendali secondo la logica d'impresa
I consigli comunali e quelli provinciali devono tornare a svolge loro e non i manager il ruolo di programmazione indirizzo e controllo per sottrarlo ai direttori generali alle lobby sanitarie su questa linea dobbiamo puntare a raccogliere uno schieramento più ampio possibile
E a livello locale dobbiamo insistere perché i sindaci e i consigli provinciali che pure non hanno potere comincino rivendicare ogni come timidamente si mise a sentire da qualche parte
E soprattutto perché non approvi non alle conferenze dei Sindaci i piani che gli vengono proposti dalle Regioni
E in quelle regioni perché è lì che si concentri potere decisionale che portano avanti progetti di devastazione della sanità pubblica dobbiamo attivarci con iniziative forti perché no
Per esempio col referendum che riguardino l'abrogazione delle leggi che hanno concesso forti potere emerge contributi ai privati ticket anche sul pronto soccorso
Dobbiamo cercare di cambiare l'attuale gestione della sanità indicando obiettivi chiari per interessare l'azione del governo ad una nuova organizzazione sanitaria veramente al servizio della salute di tutti
Se l'Emilia Romagna è stata un laboratorio di costruzione dell'esperienza più avanzata di stato sociale ora la sinistra moderata la sta usando come laboratorio di smobilitazione di quello stesso Stato sociale e di costruzione
Di ciò che intende come welfare delle opportunità
Questa è la sfida che vede impegnate le nostre forze oggi certamente sproporzionata al compito
Se il nostro partito riuscirà a compiere quel salto che ci chiede di fare la relazione di Bertinotti
Passare dalla Resistenza Progetto significherà anche riprendere il cammino di quella grande opera riformatrice dei comunisti ora abbandonata in una competizione come quella fra le due sinistre in Emilia Romagna
Una forza di resistenza potrebbe salvare forse se stessa come forza residuale
Ma un partito che sappia fare il salto a forza di Progetto può creare le condizioni perché siano le forze sociali colpite a ricostruire anche il loro diritto alla salute grazie
Grazie mille Mirna anche per essere stata totalmente dentro ai tempi la parola compagno Rino malinconico di Napoli si prepari la compagna e il compagno Giovanni Mariah
Care compagne e cari compagni
Noi non saremo chiamati a misurarci da ora in avanti con una proposta di linea politica
La scelta è stata fatta
Dal nostro congresso e la proposta del documento di maggioranza è uscita dal dibattito come linea generale del partito
Su questo non ci sono dubbi non ci sono obiezioni
E però tutti sappiamo mozione una uno emozione due
Che i problemi sono tutt'altro che finiti
Tutti sappiamo che i prossimi mesi saranno davvero decisivi per la qualificazione la tenuta dell'attuale quadro politico
Tutti sappiamo che su tre questioni almeno si definirà un prima è un poi della situazione attuale non solo forse il destino di questo governo e sicuramente di questa maggioranza ma anche la nostra stessa direzione di marcia
Si difenderanno cioè i caratteri specifici della nostra iniziativa politica
Tre questioni compagne e compagni
Il contratto dei metalmeccanici subito nei prossimi giorni
Il patto per il lavoro da qui a qualche settimana la riforma istituzionale certamente nei prossimi mesi
Gli schieramenti stanno già prendendo corpo
E la Confindustria e ora esplicitamente alla testa del blocco avversaria
Fossa e Romiti hanno forzato i toni hanno parlato di cappa di piombo di stagione tragica
Certo queste cose le dicono anche perché un qualche piccolo dispiacere magari non siamo riusciti a darglielo per esempio sulle pensioni
E magari qualche altro dispiacere lo hanno ricevuto anche da Prodi e da Ciampi che apprezzando subito la lira hanno penalizzato per questa via un'esportazione largamente centrata sui cambi invece che sull'innovazione sulla qualità produttiva tuttavia compagne e compagni se fosse Romiti dicono cose così forti e drammatiche non è tanto perché hanno da recriminare ma perché si prepara a modo loro allo scontro duro e per certi versi ultimativo dei prossimi mesi
Il contratto dei metalmeccanici in qualche modo ma non è ancora affatto chiare in che modo verrà chiuso
Ci sarà però il dopo il dopo della contrattazione aziendale
Perché da qualche parte occorrerà pure recuperare il tanto che in termini di produttività flessibilità e sacrificio fisico i lavoratori stanno dando alle aziende a tutte le aziende private e pubbliche industriali e di servizio
E questo in discussione nel contratto dei meccanici non solo il livello generale ma anche quello particolare della contrattazione la contrattazione collettiva comunque collocata
Noi facciamo bene a chiedere al governo di spendersi e scegliere un campo contro l'altro ma dobbiamo chiedere che si spenda su tutto sul contratto nazionale ma anche sulla contrattazione aziendale mettendo anzitutto a tema le ristrutturazioni produttive in particolare quella dei grandi gruppi e contrastando punto per punto il decentramento e le politiche di ridimensionamento industriali così come dobbiamo pretendere la marcia indietro del governo sul Patto per il lavoro giudicandolo senza mezzi termini per quello che un gravissimo attacco padronale non solo alle rigidità ma la stessa dignità del lavoro
Non possiamo compagni aspettare il dicembre mille novecentonovantasette per giudicare la politica governativa sul lavoro se cioè a quella data la disoccupazione sia sceso meno al dieci per cento
Proprio perché la disoccupazione dramma e dramma in crescita noi dobbiamo pretendere che la conferenza sull'occupazione non sia né un convegno inutile né tanto meno l'occasione per far decollare le sciagurate intese sui contratti dare e sulla precarietà delle assunzioni
Alla richiesta di lavoro non si può dare risposta con lavoro nero al governo alla Confindustria e sindacati confederali dobbiamo dire con tutta la forza possibile che un passo indietro ad aver visto instabile se si vuole ragionare di lavoro e sviluppo se si vuol dare un senso minimo all'attuale quadro politico
Così come dovremo passare all'attacco sulle riforme istituzionali
Anche con una battaglia culturale di ampio respiro che recuperi si il binomio democrazia partecipazione nella logica proporzionalista ma che riproponga soprattutto almeno in prospettiva proprio la nostra cultura della democrazia diretta
Dire c'è un ampio ridicolo consiglia rispetto e quanto di meglio possa rispondere allo scollamento tutto moderno tra governo e partecipazione tra decisione politica soggettività sociale non è compagne e compagni astratta utopia
Nell'indicazione di una chance di una possibilità che oggi alle soglie del terzo millennio e non solo ricca di di Alitalia ma anche ipotesi concreta anche tecnicamente concrete
Compagni e compagne nei prossimi mesi dunque si definiranno davvero la qualità di questo quadro politico e le possibilità di sfondamento effettivo della nostra iniziativa
Ma come ci stiamo preparando a questi appuntamenti
Io credo che dobbiamo dirci con chiarezza che ci stiamo preparando male
Male perché sono ancora troppo parte le due questioni decisive per riaprire qualsiasi prospettiva mi riferisco al problema del conflitto e a quella destra collegata della soggettività di massa organizzato tutti qui concordiamo su un punto che senza conflitto sociale non può decollare nulla né un nuovo corso riformatore né un inizio di trasformazione sociale né tanto meno un processo propriamente rivoluzionaria di fuoriuscita dal capitalismo
Ma non è ancora chiaro tra di noi quali siano i caratteri nuovi del conflitto cosa sia davvero possibile dopo che il patto fordista è tramontato per sempre e un patto Toyo testa si configura come una semplice contraddizione in termini
Cosa c'è compagni dopo il tramonto della coscienza del produttore nell'epoca del lavoro flessibilizzare o precarizzato
Nell'epoca del lavoro Just in Time nell'epoca dell'esubero strutturale della forza lavoro nell'epoca della marcescenza sociale e dello spreco assoluto degli uomini
Cosa c'è compagni e compagne che può dar corpo ad un conflitto che per forza di cose non potrà più tradursi scambio
Non lo potrà per il semplice fatto che siamo ormai dove aveva previsto Max
Nell'epoca della massima compilazione sociale del lavoro nell'epoca che vuole la potenza effettiva degli agenti della produzione non più semplice tempo di lavoro a fungere da base effettiva della valorizzazione in tale situazione i segmenti concrete di lavoro non hanno nulla da scambiare perché non c'è non esiste più neppure la misura effettiva della loro prestazioni in termini di valore Valente il plusvalore ormai effettivamente non solo astrattamente sulla scala generale
Insomma i lavori entrato irreversibilmente dentro il capitale
Il rapporto sociale di capitale ed è difficile riproporlo come altro che recuperare per questa via la scissione la dicotomia del conflitto
Ma è se il lavoro è sfugge davanti a noi il lavoratore resta con la sua condizione di drammaticità addirittura moltiplicate
Partire dunque dal lavoratore prima ancora che dal lavoro dei diritti della persona prima ancora che dal valore della prestazione dal senso della cittadinanza prima ancora che dal senso della produzione
è chiaro che da questo punto di vista recuperiamo tutti ma proprio tutti i nostri obiettivi salario orario nocività eccetera
Ma li recuperiamo proprio da questo specifico punto di vista da un punto di vista cioè che faccia della cittadinanza la vera variabile indipendente e che dunque può riparametrare gli stessi obiettivi parziali senza il vincolo rigido della cultura e sviluppi sta insomma compagni e compagne
Diremo sempre lavorare meno lavorare tutti ma dal punto di vista anzitutto del lavorare meno lavorare meno per lavorare tutti ma soprattutto lavorare tutti per lavorare meno e vivere di più
Analogamente non farebbe più scandalo tra di noi l'obiettivo del reddito di cittadinanza ci sia o non ci sia lavoro
Non solo perché è una risposta ad un'emergenza vera ma anche perché potremo coglierla come una concretizzazione effettiva della cittadinanza possibile necessarie del nostro tempo
Del resto un obiettivo del genere già passato dagli slogan dei disoccupati organizzati di Napoli all'appello dei trentacinque delle quali francesi cui il segretario si è richiamato nella relazione introduttiva
Ma guadagnare questa prospettiva del conflitto significa anche mettere a tema il più grande dignità dell'oggi la mancanza di un soggetto sindacale di classe di massa
Non è che il partito possa decidere per decreto che un tale soggetto nasca
Prima di noi mai mai un minuto meno che mai possono essere accettate forme surrettizie di cinghia di trasmissione di vecchia e infausta memoria e tuttavia il partito può non poco contribuire perché i processi reali di ricomposizione sindacale di classe si sviluppino e si moltiplicano
Può contribuire anzitutto formulando un giudizio storico sul ciclo del sindacalismo confederale italiano e valutando con chiarezza la consumazione effettiva irreversibile del suo legame con i bisogni e le aspirazioni dei lavoratori
Ma può contribuire anche più direttamente incoraggiando il conflitto che c'è dando sponda politica la contestazione degli accordi valorizzando l'impegno di tanti compagni che già ora si battono per un nuovo sindacato di classe quello che invece sarebbe utile non facesse e di costruire componente di partito negli organismi sindacali che ci sia e questa è una scelta sbagliata compagni e compagne perché in qualche modo legittima la situazione attuale e blocca l'esistente
Lo legittime la blocca invece favorire la sua scomposizione è una sua nuova di qualificazione
Compagni e compagne confluite sindacato di classe sono i tasselli decisivi di un'iniziativa che si proponga di forzare davvero e comunque l'orizzonte politico attuale
Su questo forse l'intero partito potrebbe ritrovarsi più unito di come non sia stata in questo dibattito sulla linea sul governo e comunque noi ne abbiamo bisogno urgente
Se vorremo reggere i prossimi mesi senza la paura assillante della scomposizione del quadro politico
E senza subire i ricatti che dal di fuori dall'interno dell'Ulivo verranno puntualmente su ciascun passaggio politico noi dovremo assumerli il conflitto il sindacato di classe come la questione decisiva di tutta la nostra vita politica
Grazie a Dio no la parola alla al compagno Giovanni Mariah di Avellino si prepari il compagno Lamberto Lombardi una comunicazione la delegazione delle Marche convocata dalla strada mille barra uno che non so dove ma si possa trovare
Ma io volevo utilizzare alcuni punti di riflessione e di valutazione oltre che un contributo gomme federazione nelle zone interne del Meridione
Al lavoro che ci apprestiamo a compiere dopo aveva diciamo messo in piedi un impianto politico che certamente di grosso valore di grosso spessore
Un primo punto grosso di riflessione che ci fa essere sempre più
Diciamo all'interno del
Conflitto di classe
L'aver messo in piedi giustamente veniva messo in evidenza nella relazione nell'aver messo in piedi dopo quindici anni un progetto di trasformazione della società attuale con un grosso respiro strategico che è pieno di valori e di e di ideali e certamente non è cosa da poco
All'interno di una fase che non è una fase
Contrassegnata da elementi di grosso cambiamento
Meravigliosa per aspetti di relazione che sono stati quattro Attardi ieri da Ferrando allorquando Luís città nel suo impianto nel suo ragionamento il mille ottocentoquarantotto per portarci all'interno di una disputa che è tra un socialismo che in quel periodo
Era socialismo utopico e un processo di organizzazione del comunismo con il Manifesto del partito comunista
Ebbene Ferrando certamente sbaglia e in un certo qual modo non fa un buon lavoro alla costruzione del partito di classe
Quando dimentica forse volutamente che il mille ottocentoquarantotto era una fase rivoluzionaria di carattere europeo ed era una fase rivoluzionaria talmente forte a partire dalla Sicilia che mise in discussione
Una setta europeo di carattere restaurati noi lo stiamo all'interno di quella fase ne tampona agli affetti
Siamo coloro i quali cerchiamo di mettere in piedi uno sterile discorso sul riformismo così come era letture l'interpretazione sempre minimale di Ferrante
Noi diciamo con forza e questo è il grosso valore
Delle tesi della relazione questo è il grosso spessore politico noi diciamo con forza che riformismo oggi è necessario in una fase certamente di Ficini e certamente non favorevole ma è un riformismo che deve mettere in modo che deve dare gambe che deve dare la soggettività alla partecipazione
Della collettività a quelle che sono le nuove conquiste mettere in piedi questo è un grosso lavoro
è un grosso lavoro passare appunto da questi punti diciamo di carattere certamente teorici a elementi di carattere Prati
Ebbene a me non preoccupa come compagno nelle zone interne non preoccupa certamente il discorso che si fa sulla opposizione al Governo Prodi noi lo definiamo con chiarezza
Diciamo così come fa Ferrando dove lo definiamo con chiarezza all'interno di una tattica in questo momento il Governo Prodi è il terreno più favorevole
Ma è quello che bisogna evidenziare che e il tutto è immesso all'interno di un progetto strategico e appunto la determinazione di un processo di trasformazione progetto di trasformazione però io mi chiedo viale grossa difficoltà di radicamento nel Meridione e quali impegno dei compagni del Meridione ma dei compagni tutti a capire la difficoltà della realtà
Meridionale
Non è la solita lamentela rispetto al Meridione intendiamo compiere ma AN i fatti
Cioè a dire da quale punto iniziamo nel sud a discutere seriamente in termini concreti di come è possibile attuare un progetto di trasformazione alcuni punti forti nelle tesi nella relazione visori lo stato sociale
Nel Meridione dello stato sociale non è certamente un qualche cosa da dove semplicemente potenziare qualche cosa che invece va costruito di sana pianta
Gli ospedali da sanitario scuole gli spazi di tempo libero per i giovani la vivibilità stessa
Lo stare insieme è uno stato sociale che manca
Completamente che certamente questo elemento di mancanza voluta attraverso un sistema clientelare che ha affossato abbia gestito la spesa pubblica in maniera clientelare non ha reso certamente un buon servizio al potenziamento del processo democratico ne assorbe innestando quei processi di criminalità organizzata di cui tutti quanti noi conosciamo
Ma un tema e caro alla federazione di Avellino per le lotte che in questo periodo va compiendo in quella realtà difficile certamente particolare delle zone interne del Meridione è la mancanza dello stato di diritto
Il Meridione è stato attraversato per anni da interventi straordinari
Gli hanno dato vita poteri straordinari
Non c'è stato evento nel Meridione che non si siano costituiti ipoteche straordinario decapitandolo completamente
Il ruolo delle autonomie locali mettendo in evidenza la sfiducia da parte della gente nel ruolo del istituzioni abbiamo avuto il terremoto e sia determinato il potere straordinario
Abbiamo il colera in Puglia e si determina il potere straordinario abbiamo il problema dell'emergenza rifiuti e sono due anni che la Campania vive i capetti all'interno di poteri straordinari dati ai prefetti le autonomie locali in questo modo hanno una penalizzazione notevole quindi mettere al centro del nostro discorso del nostro intervento il modo in cui si ricostituisce lo Stato di diritto il modo in cui si ricostituisce nella gente meridionali la fiducia e la partecipazione nella vita nella vita pubblica non è certamente un passo di carattere rivoluzionario ma è certamente l'inizio
Per rideterminare fiducia rispetto alla partecipazione rispetto alla tipizzazione ecco perché rispetto a questi due elementi potenziamento ma nello stesso tempo fondazione dello stato sociale e discorso per quanto riguarda lo Stato di diritto il partito deve ancora compiere passi notevoli per quanto riguarda la problematica meridionale attrezzarsi all'interno di questo senso per fare in modo che il Meridione non abbia più la politica della colonizzazione che abbia invece una partecipazione attiva delle popolazioni e che sia effettivamente il Meridione nel suo complesso un pezzo importante per l'attuazione del Progetto che ci apprestiamo a compiere e a realizzare a partire da questo congresso
Grazie Giovanni la parola al compagno Lamberto Lombardi di Brescia si prepari compagno Ciriaco tavoli
Care compagne e cari compagni
Noi a Brescia si vive con la giunta Martinazzoli
E qualcosa davvero non funziona
Nella città cattolica
Dalla grande cultura cattolica oggi la cultura politica è quella della lega
Nella città del volontariato sociale
Vengono effettuate rappresaglie contro di loro e vengono abbattute le baracche
Ai profughi uno jugoslavi vengono consegnati i fogli di via Cola di consegna ma i loro paesi di origine
Dove da disertore verranno fucilati
E in questa città il sindaco democristiane cattoliche popolare il presidente dalla Provincia è un popolare
Nella città operaia
In cui l'Ulivo è al governo
Nella città dalla FIOM
Le morti bianche aumentano del trenta per cento
La disoccupazione cresce
Diventa un dato
Strutturale il lavoro nero
La vita la qualità della vita diventa una variabile dipendente assolutamente dipendente rispetto alla produzione
A Lumezzane che è la città d'Italia con la più alta densità di prodotti di di produzione mancano le fogne
Nella città in cui Verdi sono in Giunta e sono al governo dalla città non si è andati in due anni oltre il riordino del traffico cittadino
Esista evidentemente un problema compagni
Esiste un grande vuoto politico
Non è avvenuta la svolta non è cambiato nulla da quando il centro sinistra sembrava a ha fatto le prove e ha collaudato per la prima volta in Italia a Brescia il modello dell'Ulivo
Si è aperta la questione comunista
Oggi per il sindacato
Noi vogliamo essere referente
Per i lavoratori non vogliamo essere il punto di riferimento
Vogliamo porre la questione dell'ambiente vogliamo porre la questione
Del volontariato e offrire a questi a queste strutture a questi lavoratori
Uno sbocco politico una rappresentanza politica
Che fino a oggi non è esistita
Qualcosa deve cambiare e doveva cambiare grazie alla nostra presenza
In questo contesto si inserisce il congresso che abbiamo vissuto in questi in questi giorni
è stato un congresso importante
Ed è arrivato a concludere un periodo lungo di confronto interno e di verifica interno
E qui dobbiamo essere chiari
è stata la ricerca estenuante anche dalla lotta interna al partito che ci ha condotti per lungo tempo nell'impossibilità di incidere di porre al di fuori dei nostri confini al di fuori dei confini delle nostre Aule
La questione politica comunista nella società
Dopo che il congresso ha portato la federazione di Brescia e chiarimenti che ci aspettavamo
Chiarimenti importanti abbiamo potuto valutare tra i compagni
Un fattore rilevante
L'impostazione di questo congresso aveva comportato a nostro giudizio l'impostazione corretta di questo congresso
Un coinvolgimento massiccio dei compagni nella partecipazione va a congresso spesso un coinvolgimento tale una spinta
Che sono stati tanto più evidenti tanto più hanno assunto valore in quanto erano coinvolti e non soltanto non l'ha scelto di una linea politica ma anche venivano coinvolti nella inizio di un percorso di Progetto di progettualità
Che ci ponesse all'interno dalla società in modo nuovo
Questo porsi nuovo dei compagni questo congresso che si è sviluppato in una partecipazione così attenta
Alla fine dopo che sono stati fatti i conti dopo che le percentuali sono state quelle nazionali
Ha fatto emergere tre compagni in una richiesta che è apparsa trasversale a tutto quanto il corpo del partito
Bisognava recuperare totalmente il valore dell'unità politica
Al nostro interno
Attraverso il recupero di questo valore dell'unità politica al nostro interno noi ora saremmo stati in grado e saremo in grado di porre la questione politica comunista al nostro all'esterno dal nostro partito
Nel contesto politico del nostro Paese dalla nostra città nella nostra provincia
Questo contesto politico che è stato determinato al nostro interno dalle lotte intestine finito
Abbiamo colto abbiamo dotato
Una soluzione quella di aprire anche l'esecutivo non c'erano necessità di numeri non c'erano
Condizioni imposte da oggettività
C'era la necessità di cogliere tre compagni e di dare voce di dare espressione politica al desiderio che compagni hanno dimostrato di una grande unità e che si arrivasse a cominciare un percorso unitario per portare veramente la questione politica comunista in una città importante come Bresci
Abbiamo scelto una strada che forse
Può non apparire ortodossa ma
Vogliamo per il futuro essere protagonisti in questa città come partito vuole esserlo a livello nazionale senza essere un riflesso sbiadito
Ma per cambiare la realtà da comunisti
Ho finito grazie va bene
La parola al compagno azioni accordava voli di Nuoro si prepari la compagna Patrizia Lazzi
Ciriaco Davoli
Compagnia Ciriaco Davoli non è presente
Compagnia Ciriaco tavoli non è presente in sala
Devo dare quindi la parola alla compagna Patrizia Lazzi Vittorino
è presente l'accompagna Lazzi
Compagnia Ciriaco Davoli e la compagna Patrizia Lazzi
Il compagno Francesco Coco uscì per la federazione di Roma si prepari compagna Girolamo Tripodi
E compagni
Io ero tra quelli che
Sperava che in questo anno si sono gelosi verso una conferenza
Del partito in modo più approfondito
Di quella che è stata svolta
E che magari il congresso
Si fosse tenuto
Nell'anno novantasette
I motivi erano diversi primo tra tutti
Quello di evitare un legame tra il dibattito congressuale
E la nostra partecipazione alla maggioranza di governo
Non è che questo non fosse importante che non si doveva discutere nei circoli e nel partito
Certamente sì
Ma il pericolo che si concentrasse tutto il dibattito su questi temi era un pericolo reale
E allora
Credo che lo sforzo che dobbiamo fare è quello di andare oltre come il compagno Bertinotti indicava nella sua relazione ma comunque i vincoli ancoraggi alla situazione odierna
è necessario che vi sia
Per prima cosa voglio dire che non sono affatto soddisfatto di come siamo andati a questo congresso
Avrei preferito una un solo documento emendabile nel quale tutto il partito si sarebbe potuto misurare e conseguentemente rimandare
Questa volontà
Di uniformare gli orientamenti ad un successivo passaggi
Credo che sarebbe stato molto utile perché il nostro partito nato da poco
è nato con l'adesione di esperienze diverse e al suo interno un'articolazione ancora vasta
Credo che i giovani
Che hanno aderito e stanno aderendo al nostro partito
Sulla base del dibattito che oggi è presente
Avrebbero potuto sicuramente raggiungere una maggiore uniformità
Ma cogliendo da tutte le esperienze che questo partito rappresenta
Gli orientamenti per una posizione unitaria
Invece a me pare che il Congresso così come si è stabilito in qualche modo forzi i tempi e vincoli compagni
A posizioni rigide che sicuramente non aiutano
La crescita complessiva del partito
Su compagni noi
Ci troviamo oggi
In una situazione alla quale come ha descritto il compagno Bertinotti nella relazione
è necessario che a conclusione del partito si lavori tutti e tutti insieme per poter andare avanti
A me pare di poter dire che questo è stato fatto fino a ieri che lo stiamo facendo oggi e che sicuramente continueremo a farlo
Però credo non sia utile
Che una parte della cultura e dell'orientamento che è presente in questo partito
Venga indirizzata su un binario morto
E conseguentemente mortificata e fermata in questo processo di crescita
Tra l'altro compagni
Sono veramente dispiaciuto
Avendo fatto appunto la scelta nella seconda mozione
Che si voglia mettere in evidenza questa mozione come la mozione dei trotskisti
Io non ho nulla contro questi compagni con i quali ho lavorato e lavoro e ce ne sono molti ma la seconda mozione ma ce ne sono altrettanti nella prima
Egli apprezzo gli stimo moltissimo
Però non sono dello stilista e credo che sia sbagliato attribuirmi
Questa etichetta
A chi conviene tutto questo perché viene fatto queste dentro e fuori del partito
Ho tentato anche
Con una giornalista del TG tre a chiarire questa vicenda
E la risposta che mi è stata data chiede notizie che il TG tre ha dato non sono difformi anzi sono uguale a quelle che hanno dato gli altri mezzi di comunicazione
In pratica a voler dire
Che non ci interessa se diciamo tutta la verità o dei entriamo nel merito
Della verità
Purché possiamo dimostrare di essere come gli altri per cui questo è il messaggio
Anche da chi
Fa informazione ci ci arriva ecco a chi conviene etichettare questa seconda mozione in quel modo perché lavoro la si vuol far credere si residuale attribuendo a quei compagni un ruolo residuale
è profondamente sbagliato è necessario misurarci oggi sui contenuti
Della politica che il nostro partito porta avanti sui contenuti che nel nostro Paese
Il governo Prodi ma non solo il governo Prodi le parti sociali coloro che ne determinano hanno deciso di abbraccia
E allora compagni è inevitabile lo dicevo all'inizio essiccata nella discussione sul governo
è inevitabile perché le frequentazioni che abbiano a livello di maggioranza governativa sono quelle che possono anche farci etichettare
Che possono dimostrare all'opinione pubblica
Che da una parte e vaglia arriviamo in un modo e dall'altra frequentiamo forze politiche organizzazioni che hanno un linguaggio degli obiettivi in totalmente diversi dai nostri
Allora in che modo
Affermare la nostra piattaforma
Quella che abbiamo presentato in campagna elettorale sulla quale abbiamo detto che il nostro partito avrebbe fatto una dura battaglia
Credo che non si possano nascondere né minimizzare i successi ottenuti dai nostri compagni in Parlamento dal nostro partito
Nel confronto e nel rapporto con l'Ulivo
Ma che credo che non si possano nemmeno meets minimizzare i sacrifici che vengono continuamente chiesti ai cittadini allora i lavoratori alle masse popolari alle fasce meno abbienti
Della società
E allora dobbiamo usare dei parametri di valutazione compagni che partono da quella
Volontà espressa
Del nostro partito dalla piattaforma elettorale
Dagli obiettivi che ci siamo dati ed ai mutamenti che in corso d'opera possiamo continuare a registrare
Avviene sulla loro sul problema delle privatizzazioni
Mentre ancora manteniamo una posizione ferma e per fortuna
Contro le grandi privatizzazioni con nei settori strategici così definiti
In altri settori questo non avviene
E le privatizzazioni ci sono e vengono portati avanti
E a pagare queste privatizzazioni sono i lavoratori
Ma non solo i lavoratori che operano in quella realtà lavorative
Ma anche altri
Io vorrei aprire una riflessione sul fatto che in passato nei momenti di scontro frontale con il padronato e con la Confindustria
Spesso i settori pubblici erano quelli che avevano i primi approcci per i rinnovi continua contrattuali stemperando il clima risorse aggressivo e le controparti baronali avevano nei confronti dei lavoratori
Liquidare queste esperienze pubbliche significa limitare anche la possibilità di aprire un dialogo nei momenti difficili come quello che stiamo attraverso Pucci è ancora un minuto
Eh sì
è cominciato a parlare alle nove e quarantotto
Allora compagni brevemente sulle
Sulla globalizzazione
La globalizzazione non è solo un fatto economico
Riguarda i mercati riguardare impresa e riguarda i capitali riguarda la nuova organizzazione del lavoro ma io credo che dovremmo guardarla con occhio diverso attento più approfondito
Riguarda anche l'organizzazione sociale e l'organizzazione politica
Ciò che si è affermato nel mondo produttivo nel mondo economico e della finanza che è quello della centralizzazione dei poteri della verticalizzazione delle decisioni
In pratica aveva un nuovo autoritarismo sul piano economico
E sociale
Ci sono forze che vogliono trasferirlo
Sul piano politico non è un caso che un personaggio come Berlusconi che ha fatto la sua fortuna
Realizzando l'impero anche se sappiamo con quali favori e con quali sostegni politici affermato un principio
Che è quello appunto delle decisioni dall'alto oltre questo progetto vuole essere trasferito in politica
Questo è il sistema uninominale questo è il sistema maggioritario questa è quello che i nostri alleati nella maggioranza di governo sostengono nella gran parte di loro di voler realizzare nel nostro Paese
Fortuna che ancora i popolari e qualche altra forza minore ritiene che questo passaggio debba essere scongiurato
Però non nascondiamoci il pericolo di una doppia maggioranza che quella che nel governo economico del Paese uccidere sostenere appunto Prodi e dall'altra gli inciuci i rapporti trasversali tra questo governo e le opposizioni per determinare un nome mo'un mutamento radicale nelle istituzioni è nella Costituzione
Come ragni credo tredici compiuto credo che la battaglia glabre che abbiamo di fronte questa è sul piano economico sul piano sociale sul dire come rappresentare forse del lavoro
Su di come tutela le masse popolari e questo dobbiamo deciderlo qui è oggi e il confronto deve servire proprio ad attrezzare il nostro partito a questa grande sfida che abbiamo di fronte grazie a Francesco la parola al compagno Girolamo ricordi sempre fare il compagno Ciriaco tavoli
Compagnie e compagni
Profondamente
D'accordo con la la relazione del compagno Bertinotti
Una relazione ampia che ha preso più ricca l'impostazione nel documento della maggioranza che si pone
Il grande salto badare al nostro partito
E di assolvere ai compito storico che il partito da Rifondazione Comunista
Oggi la storia gli assegna
Fra gli altri punti che qui naturalmente condivido
Che sono state evidenziate comporta nella relazione
Vi è stato
Un attento esame
Anche
Di una questione storica che quella
Meglio anale
Cioè il problema del Mezzogiorno
Perché
Questo tema che la questione meridionale
Costituisce uno dei punti chiave e fondamentale
Per quello che allora costituito nella storia della crescita economica e sociale del nostro Paese aveva segnato alle negli odi paria un ruolo subalterno agli interessi del grande capitale che però ha inciso in modo dannoso
Per la cresceva anche della stessa unità nazionale
Il modello di sviluppo basato sull'emarginazione sulla politica clientelare
Come sappiamo ha determinato una situazione drammatica sul piano economico sociale e su quello democratico sul piano economico non solo non è stato realizzato dall'Unità
Economica con le regione del Centro-Nord
Anzi gli è stato sempre un ulteriore degrado e impoverimento
Lo squilibrio
Eppure onestamente cresciuto l'assistiamo ora i dati che registriamo
In questi momenti che colpiscono la drammaticità
E la marcia per il lavoro ha dato un diciamo un elemento veramente eclatante della situazione di di di disperazione
Di dissesto economico sociale del Mezzogiorno
Anche quel debole tessuto sociale che si è realizzato in forme disorganiche vi esordì nato
Oggi non soltanto in crisi ma per molti aspetti è stato smantellato e cancellato dalla realtà in cui ci troviamo Copponi Napoli Reggio Calabria altre zone del paese dove ah è alcun insediamento industriale oggi non esistono più esistono soltanto degli le cattedrali ormai vuote nel deserto
Ciò ha determinato il dazio di aggravamento generale delle condizioni di vita dell'assetto sociale dell'assetto economico e quindi della stabilità democratica disoccupazione oltre il venti per cento
In alcune aree del Paese
E del Mezzogiorno e di alcune regione
I tassi di disoccupazione raggiungono cifre spaventose delle cinquanta per cento basti vedere provincia di Reggio Calabria la Calabria parte al di ciniglia da Lucania della Campania
E via di questo passo
Ci sono eserciti di giovani e a trent'anni non hanno ancora incontrato il lavoro nun sanno che cos'è il lavoro
Quindi una un futuro per questi lavoratori fino a questo momento senza al una prospettiva
Quindi in questo contesto cari compagni e compagne ritorna nel Mezzogiorno la povertà ed assistiamo tutti i giorni
Lo assistiamo come un patto che sembra nuovo perché l'avevamo dimenticato ormai da diversi anni io sono sindaco o di un comune dove Rifondazione Comunista da solo un centro rosso questo
Che entro e governato
Da una maggioranza di Rifondazione Comunista che si è presentata un suo simbolo e ha conquistato di comune con quasi il cinquanta per cento dei voti questo certamente un fatto importante
Ed avente che se si rivolgono a noi i lavoratori si rivolgeranno anche andato in sintesi evolveranno agli altri amministratori perché per richiedere qualcosa e tutti i giorni noi vediamo veramente il tormento della gente che si presenta di fronte a noi richiedere quale qualche sostegno per il lavoro di questo figlio del marito della moglie Ennahda e chiedere persino il sussidio
Istituzioni di o cose che non venivano non avveniva da molto tempo chiede il sussidio per Parmeggiani ipocriti quindi oppure vengono delle dei cittadini per dire io non posso pagare
Io di Carlo Dell'Acqua non posso pagare la tassa sulla spazzatura mi ritrovo nelle condizioni poi togliete ma anche questi servizi a me
Poiché tagliate anche l'acqua ma io non posso pagare questo è lo scenario desolante
Del Mezzogiorno ecco allora l'importanza dell'impegno ed era il risalto che noi diamo alla battaglia per il lavoro come punto centrale
Dello sviluppo col punto per centrale della svolta politica e sociale del nostro Paese quindi siamo a questo punto è e si avventa lo sul Mezzogiorno ancora ombre molto pericolose come per esempio le operazioni affaristiche di cento mila Dini miliardi che dovrebbero essere investite nel Mezzogiorno per realizzazione delle infrastrutture
Fognarie di depurazione oppure per gli acquedotti
Che sostanzialmente dovrebbero essere poi scaricate sulle periferie dei disoccupati di queste gente emarginata queste dovrebbero essere secondo gli orientamenti del governo Dini per e anche adesso con degli orientamenti di farlo Società nazionale che dovrebbe gestire questa grande operazione
Economica e per molti aspetti
Affaristica allora noi dice diciamo che questa è una realtà che nel nostro partito deve prendere veramente con forza l'iniziativa per portarla avanti certamente questo congresso appunto segna un un impegno fondamentale e prioritario
Ma se l'occhio del Mezzogiorno e ancora più grave
E più grave perché noi abbiamo un altra realtà purtroppo imperizia tasti possiamo dire inedita mai molto grave rispetto ad altre realtà del Paese
E quella del controllo di vasti territorio delle nostre la realtà meridionale da parte del re organizzazione quindi Nale e mafiosi
L'ente impediscono lo sviluppo che impediscono esercizio della democrazia
Che lega no o vogliono ostacolare ogni possibilità ai cittadini di poter esercitare i i riti più elementare delle proprie libertà a vengono attaccati i sindaci che si battono contro ognuno ogni tentativo di penetrazione mafiosa vengono distrutte o incendiati i municipi vengono parte infatti diciamo bersaglio coloro estivo che ostacolano e tenete conto i sindaci del Mezzogiorno quelle che combattono quelle che sono in prima fila rischiano tutti i giorni perché il titolo il fronte al mafioso di fronte alla posta che pretende di imporre le sue la il suo dominio la sua egemonia sui Comuni e girò e giro pienamente anch'io un minuto
E anche su questo io credo che il partito deve prendere una una dentarie a cuore pesta ceduto questa situazione perché la battaglia per per liberare il mezzogiorno da questa presenza opprimente ossessiva prima di prevaricante
è una una presenza che può dire sfruttamento che vuol dire una nuova classe nel mezzogiorno e peggio di quella capitaliste coppe collegata naturalmente alla Cassibile ed quindi e la lotta per uniti veri e risolvere il problema del Mezzogiorno e lotta di classe non è una lotta che deve andare incontro a questo o quel lato ma è morta per cambiare
Il Mezzogiorno è cambiare le convenzioni dei lavoratori e sconfiggere questo questa questa saldatura e spesso avviene tra i gruppi di anziani e monopolistici del Nord contro la mafia del Sud e corno anche le complicità politiche e prima vi sono stati con i vecchi poteri e adesso con nuove soggetti politici soprattutto di resta che otto che con Lutero con le ho redatto la dose e io credo che appunto su questo piano noi dobbiamo adesso spetta a noi Penda re appunto la bandiera verrà della per terminare come fatto centrale noi dobbiamo riportare quella che è stata per noi una battaglia nella storia dei comuni italiani
La questione meridionale
Per Luca e con in questo modo il partito farà non soltanto un passo avanti ma si colloca nell'ambito di quegli obiettivi di svolta nel nostro Paese proponendo il problema del Mezzogiorno come problema un nuovo tipo di sviluppo del nostro Paese
Un po'di un nuovo tipo di sviluppo economico Piero che noi su questo piano oltre che ce l'abbia impegnare dobbiamo partire all'occhio di questo congresso per andare avanti
Su una linea di questo tipo che ci porte beh aldilà di quelle che sono stati fino a questo momento alcuni internamente e scelte che sono delle fate delle classi dominanti nel nostro Paese
Grazie Girolamo la parola al compagno Ciriaco Davoli di Nuoro si prepari il compagno Mirko Lombardi
Alla compagne e compagni
Il nostro segretario ieri ieri ci ha detto che abbiamo vinto una scommessa bene questa scommessa l'abbiamo vinta questa prima scommessa la diamo vinta anche in Sardegna
Lo si è capito lo abbiamo capito noi definitivamente di avere detto questa scommessa quando abbiamo intrapreso quel viaggio
Un viaggio si viene proprio al volo dalla macchina di Leonardo un viaggio che non aveva niente di scontato un viaggio chiamato Marcia per il lavoro
Quando il partito ci propose di partire per i primi c'è salito l'ho dubbi emersero perplessità e diffidenze
Anche perché in Sardegna a settembre siamo ancora in piena estate
Decidemmo comunque di accettare
Comici dei rischi ma anche convinti del significato simbolico che avrebbe avuto appunto partire per primi
Un'avventura
Sì è diventata però una grande è bella avventura
E quando il Comitato per il lavoro di Sant'Antioco lancia un appello per la marcia subito dopo i primi passi
Dopo il primo tratto di strada scoprimmo di avere realmente un partito di avere un collettivo di donne e di uomini di giovani di giovani disoccupati tanti disoccupati
Che materialmente fisicamente ci lanciava messaggi ci trasmetteva sensazioni ci tranquillizzava sussurrando Ucci
Che è il momento della Resistenza della legittimità alla nostra esistenza era davvero finito
In quel momento abbiamo proprio capito che una fase importante della nostra Breve ma intensa storia era stata superata
E così parti una piccola carovana che via via diventa sempre più grande sempre più variegata più composita più vivace
Attraverso paesi
Conobbe situazioni disperate
Ma principi anche entusiasmi e voglia di esserci di essere protagonisti in questa impresa
Realtà come Porto Torres del Polo petrolchimico come Olbia aggressione del cemento come Orgosolo cento interno con la Sardegna come Ottana con il Sulcis erano lì a dimostrarci questa situazione badarci anche fiducia
Arrivammo a Cagliari compagne e compagni
Ah faticaccia
Bagnati perché pioveva tantissimo
Ma comunque felici soddisfatti e gratificati davanti a migliaia di giovani quei giovani disoccupati che ascoltavano il nostro segretario compagno Fausto Bertinotti avevamo vinto la prima scommessa
Però proprio quel giorno ci cade una tegola temendo ha in testa
Strana coincidenza
Una commissione regionale che doveva verificare che doveva comunque dirà la sua sulla legittimità del nostro referendum proposto appunto qualche mese prima
Sul lavoro raccogliemmo circa quindici mila firme ci lancio questa tegola in testa
Ci disse che questo referendum non era possibile chiedevamo mille miliardi all'anno l'equivalente di un terzo del bilancio regionale d'autorizzare per attività produttive per l'occupazione si ci lancio questa tegola
Una tegola che però non ci ha batte perché avevamo capito che avevamo appunto un nuovo partito che avevamo comunque questo collettivo non ci abbattiamo e andiamo avanti
è una tegola che ci lancio un governo di centrosinistra ma un governo di centrosinistra non governato da piloni comunque un governo di centro sinistra
Un governo che inizialmente con la scusa dalla pregiudiziale anticomunista ci lascio fuori pur avendo partecipato insieme agli altri
All'esito democratiche ad eleggere appunto il presidente Palomba ma questa pregiudiziale compagne e compagni oggi non è più una pregiudiziale anticomunista è una pregiudiziale politica e programmatica oggi il centrosinistra in Sardegna
Non vuole Rifondazione Comunista non perché siamo comunisti ma non ci vuole semplicemente perché diciamo delle cose completamente diverse da quelle che dice la Giunta diciamo dalle cose alternative abbiamo un programma alternativa quello alla Giunta regionale
E lo sintetizzo in maniera molto semplice brevemente perché non so quanto tempo mi manca noi chiediamo
Un piano straordinario per il lavoro un piano straordinario che sia in grado di mettere su progetti di lavoro socialmente utile compiere chiediamo ad esempio con grande malessere interno
Da parte di questa Giunta la metanizzazione dalla Sardegna pensate non abbiamo il dettaglio
La materia della Sardegna e soprattutto lo sviluppo delle energie pulite e rinnovabili sardi
Ma chiediamo anche una politica di forte autonomismo
Rifiutiamo ad esempio la grande politica rimaste le plana che hanno cementificato
La Sardegna che hanno costruito intorno alla Sardegna
Un lungo serpentone di cemento ci tentano ancora in deroga alle leggi urbanistiche chiediamo una politica dei trasporti seria decente e però comunque su questo terreno continuano a crederci delle tegole in testa
Chiediamo una politica del turismo che sia compatibile che sia evidentemente credibile che sia che non sia solamente legata al bel mare della Sardegna ma lo abbiamo tante cose diverso interessanti apprezzate
All'interno la Sardegna Pino rapporto mare montagna un rapporto interno Esterno
Chiediamo una politica seria sui palchi che sia basata che sia basato che non escluda quantomeno una gestione democratica delle popolazioni chiediamo chiediamo evidentemente un intervento di carattere generale nel campo dell'agro silvo pastorali e questo è il nostro progetto questo il nostro piano
Un nostro modello di sviluppo la Marcia per il lavoro compagne e compagni ci ha fatto uscire
Dalla Resistenza per farci volare verso il Progetto un progetto però compagne e compagni che necessita di una capacità politica di capire
Di una capacità politica di interpretare di indagare la realtà di individuare le contraddizioni di questa società per cambiarla
Dobbiamo costi in un partito che sappia rielaborare teorie e strategie politiche attualizzando è rendendole praticabile forse oggi inizia una nuova scommessa fare questo compagne e compagni credo che voglia dire lo dico sobriamente come giustamente il compagno pattino che ci ha fatto capire
Questo significa essere ancora comunisti grazie
Grazie Ciriaco la parola al compagno Mirko Lombardi responsabile del settore casa del partito si prepari il compagno Fausto sorride
Io credo compagne e compagni che dobbiamo valutare fino in fondo le nome portato di concretezza che la relazione del compagno Fausto Bertinotti ci ha proposto quella concretezza che sta appunto
In quella ragione di fondo
Della scommessa
Una grande intuizione
Che è stata alla base dell'iniziare a far nascere una forza comunista
Quando abbiamo deciso qui fondare il partito dalla rifondazione comunista
Un portato di concretezza che sta dentro anche nelle parole d'ordine del congresso il rinnovare rinnovare la politica
Per cambiare la società e cioè il riconnettere la questione sociale
La sua concretezza materiale fatta dalla vita quotidiana di uomini e di donne di Giovanni
Di disoccupati di lavoratori
Ricordo metterla alla politica
E quindi contrastare al punto più alto una modernizzazione capitalistica che ha nel politicismo la il suo effettivo referente di divisione di frammentazione
Di nascondimento appunto della questione sociale
Quindi la concretezza e per noi
Per noi comunisti oggi il porre la questione sociale appunto appieno nella sua materialità
Non è facile certo
Ma dobbiamo imparare a guardare la realtà
A fotografarla
Per conoscere la ma non per commentarla per provare a cambiarla
Come fanno i boscaioli dalle mie parti
E di fronte a un tronco duro e coeso
Si inseriscono uno e poi due e poi Thai Khun i apparendo contraddizioni per poterlo spaccare
E in questo c'è l'elemento progettuale certo la difficoltà del lavoro politico ma c'è anche il cimento di un partito che si pone il problema di rinnovare e rinnovarsi
Anche attraverso un cambiamento una selezione di un gruppo dirigente che si misura sul fare
E d'altronde la storia del movimento operaio che ci dice che la migliore selezione
Dei gruppi dirigenti la crescita di questi la verifica di questi avviene sul fare
Sulla capacità di costruire conflitti sulla capacità di guidare le lotte attraverso l'intuizione di una contraddizione né alla quale inserirsi
Per aprire a dei prati per costruire ammonimenti per costruire alleanze per una pratica unitaria che non può essere soltanto come dire una affermazione generica
Ma che si verifica costantemente nella pratica nella pratica politica
Ebbene così come per il lavoro grande questione materiale
Che parla alla vita collettiva che parla al grado di civiltà di un Paese misura vera del grado di civiltà di un Paese così la questione del diritto all'abitazione e altra questione materiale
Che coinvolge grandi masse
Che parla di una condizione di civiltà raggiunta o di civiltà non raggiunta il nostro Paese
è uno dei Paesi in Europa nei quali questo grado di misura di civiltà appunto il diritto alla casa è ben lungi dall'essere raggiunto
La questione delle abitazioni nel nostro Paese ha visto nel quindicennio scorso la destrutturazione di qualsiasi elemento di programmazione reale
E non è stato badate bene per una incapacità dei governi precedenti
Ma è stato per una precisa scelta politica che ha scelto di valorizzare la rendita immobiliare e che ha comportato che nessun settore economico è riuscito a produrre
Una grande guadagno quanto è riuscito il settore immobiliare nessun settore economico riuscito a trasferire enormi quantità di ricchezza e dalle classi dalle classi laddove perizia le classi della entità appunto come le trasformazioni che ci sono state nel imputa regime immobiliare in questi in questi ultimi anni
E siamo ancora in una condizione di emergenza e allora la prima parola d'ordine perché si occupa di questo settore è che si deve uscire dall'emergenza l'emergenza deve essere una parola che si cancella dal nostro vocabolario
Ed è per questo che noi siamo stati d'accordo
A una proroga degli sfratti ulteriore ma ponendo la condizione che sia l'ultima e che il mille novecentonovantasette sia l'anno nel quale si esce da questa condizione insopportabile
Di paradosso italiano nel quale ci sono più case di quanti hanno bisogno della casa
Questo il paradosso italiano
Direi addirittura che per quanto riguarda il diritto alla casa
C'è più possibilità per raggiungere un risultato positivo molto più che per ci sarà molto di più da lavorare per quanto riguarda il diritto al lavoro molto di più di quello perché ci sono le condizioni reali
Per la soluzione dell'uscita dall'emergenza
E allora bisogna attaccare
Duramente
Lo sfitto il patrimonio inutilizzato sottoutilizzato quella parte più retriva della proprietà
Che per ragioni speculative ed esclusivamente speculative mantiene case sfitte a fronte di un bisogno casa crescente costante a volte drammatico determinato appunto da quella condizione e che determinata dalla vere uno sfratto e quindi non avere la prospettiva di avere un tetto sopra sopra la testa
E questa emergenza indotta che va colpito questa emergenza speculativa questa emergenza nella quale ci sta tutta un'altra questione che riguarda il ruolo dell'edilizia residenziale pubblica
Volutamente in questo quindicennio tenuta complessa per non disturbare il manovratore della rendita della rendita immobiliare
Impedendo in questo modo che ci fosse perlomeno sul piano della Offerta una diversificazione che avrebbe calmierato un mercato ecco la ragione dal fatto che non si sono spesi contributi Gescal
Ecco la ragione per la quale l'Italia e il paese in Europa che ha la quantità più esigua di edilizia residenziale pubblica ecco la ragione
Per la quale molte forze reazionari e da questo punto di vista appunto non lo smantellamento anche di quella esigua la esigua parte dell'edilizia residenziale dell'edilizia residenziale pubblica
E noi qualcosa però abbiamo fatto
Ed è qualcosa che non va sottaciuto ma dobbiamo valorizzare bene in questa finanziaria pensate cosa siamo riusciti a fare
Siamo riusciti sulla questione dell'ICI badate bene che questo non è solo caro compagno sperperando uno sferragliare dei freni dentro uno stesso binario questa è un'inversione dei era siano riusciti a a ottenere
Che la diversificazione dell'ICI potesse dare lo strumento dei comuni colpiti dallo scritto e cioè di colpire quella parte di rendita più retriva più reazionaria più speculativa
E però questo obiettivo adesso bisogna per picchiarlo
E allora in tutti i comuni noi prima di tutto dobbiamo porre alla grande questione della differenziazione dell'ICI perché questa parla anche un elemento di linea nostro che l'abolizione dell'ICI sulla prima casa
Ci consente di coinvolgere soggetti che sono i proprietari che sono diventati proprietari di casa dalla prima casa sulle cui spalle grava un mutuo pesantissimo ma non per una naturale Scelta un'attuale propensione alla proprietà ma perché obbligati
Che l'unico modo per avere un tetto sulla testa era quello di acquistare asset ecco l'elemento di unità come si costruisce anche dei strutturando quello che può sembrare un fronte compatto dal cosiddetto ceto medio
Guai se noi mettessimo al ceto medio anche coloro che si sono acquistati con enormi sacrifici e magari sfrattati una casa che sono impiccati magari con il mutuo in guai se noi nuovo un pessimo questo coltello ricostruì Simo insieme a questo soggetto la forza unitaria per affrontare il grande tema dell'emergenza i punti più alti dalla sofferenza sociale
Quali appunto quella la questione degli estratti insieme a questo
C'è la grande questione del territorio la destrutturazione che è stata fatta MIR di orientamento sì ogni elemento di programmazione
In questi anni
Lo svuotamento dalla cassetta degli attrezzi per intervenire a programmare il territorio la grande questione urbanistica la necessità che noi dobbiamo porre con forza qui è ora di una nuova legge urbanistica di un regime dei suoli e degli immobili come misura dalla capacità di governo del territorio da parte della collettività
Questi sono i punti sui quali non fotografiamo ma dobbiamo cominciare ad intervenire
E già lo abbiamo fatto perché le ragioni di alcuni elementi di elementi positivi che indicavo prima
Non sono piovuti dal cielo ma sono il risultato di una lotta unitaria che ha visto nel novembre scorso dello scorso anno una grande manifestazione unitaria promossa da noi contante i soggetti alla quale hanno partecipato sindaci di tante città di diversa provenienza politica perché proprio lì sulle amministrazioni locali come dire esplode su quel tavolo la questione sociale la sofferenza perché lui non la si può nascondere
Ecco quello che dobbiamo fare
Ecco il portato di concretezza che questo congresso a nel momento della progettualità
Ecco la ragione per la quale torna ad essere importante il nesso tra politica e questione sociale
Quella grande intuizione che dicevo che dicevo prima e allora come è stata la Marcia per il lavoro un grande fatto
Poggi attuale così noi dobbiamo pensare nei prossimi mesi ad una grande amarezza per il diritto al lavoro che concluda poi una ipotesi di lavoro costante
Puntuale in tutti i luoghi in tutte le città
Si concluda con una grande manifestazione unitaria che ponga al centro della questione politica il superamento dall'emergenza il grado di civiltà del nostro Paese che si misura esclusivamente sul diritto alla casa sul soddisfacimento di questo fondamentale bisogno che molti cittadini hanno compagni come sempre alla procura la loro grazie amico la parola al compagno Fausto storicamente coordina il dipartimento esteri del partito si prepari la compagna Patrizia Lazzi
Care compagne cari compagni
Nel documento congressuale del partito democratico della sinistra
Nel capitolo dedicato alla sinistra del futuro
Si sostiene che la vera innovazione della sinistra avviene oggi dentro l'Internazionale socialista
Nel più grande forum che la politica mondiale è in grado di esprimere
E questo si dice non solo perché è un altro campo non c'è ma perché dopo la fine del comunismo quella sede è oggi l'unico campo di una ricerca comune della sinistra nell'epoca della mondializzazione
E poi certo ricorderete come nel corso del recente congresso mondiale dell'Internazionale socialista svoltosi a New York nella prima metà di settembre
Il compagno D'Alema abbia polemizzato apertamente con il presunto provincialismo e isolamento internazionale del nostro partito
Sostenendo cito testualmente
Che non esistono in campo internazionale riferimenti di sinistra antagonista all'infuori dell'Internazionale socialista
Tranne Rifondazione comunista Fidel Castro ancora per poco secondo D'Alema e poco altro
Per cui sembra di capire l'unica alternativa che avremo di fronte sarebbe quella tra l'ingresso come componente radicale nell'alveo dell'Internazionale socialista
Nell'orizzonte strategico di un processo di riunificazione della sinistra italiana in un unico partito neo riformista
Oppure condannarci ad una sorta di miserevole marginalità planetaria priva di ogni orizzonte strategico
L'argomentazione del compagno D'Alema
Che ci siamo sentiti di continuo e con insistenza rivolgere soprattutto negli ultimi mesi
Contiene a mio parere c'è un punto di forza ma anche un palese travisamento della realtà dei comunisti e della sinistra mondiale dei giorni nostri
Il punto di forza sta nel fatto che mentre la socialdemocrazia si presenta oggi con una sua presenza internazionale coordinata e capace di esprimere una capacità di attrazione nei confronti di un ventaglio relativamente ampio di forze soprattutto in alcuni continenti sia pure sul terreno di un neo riformismo moderato e tutto interno alle compatibilità del nuovo ordine mondiale
Al contrario il processo di ricostruzione
Di un raccordo convergente di tutte le forze di ispirazione comunista anticapitalistica antimperialista su scala mondiale presenta evidenti difficoltà e contraddizioni in parte oggettive in parte derivanti dalla crisi profonda di portata storica cui è pervenuto il vecchio internazionalismo operaio e comunista alla fine di questo secolo
Per non parlare dei fantasmi che esso ancora in buona parte evoca comunque per cui come si dice quando il gatto sia scottato con l'acqua calda poi ha paura anche dell'acqua fredda
Il travisamento propagandistico
Della realtà nell'argomentazione di D'Alema sta invece nella negazione dell'esistenza e della rivitalizzazione di una sinistra antimperialista mondiale
Sicuramente eterogenea dal punto di vista ideologico comprensiva di partiti comunisti socialisti di sinistra e di altra ispirazione progressiva e di liberazione
Che ha però in comune
La realtà di oltre duecento partiti organizzazioni movimenti nei cinque continenti che esprimono una forza che in varia misura al governo o all'opposizione
Rappresenta sulla scena mondiale poco meno di due miliardi di esseri umani
Un terzo circa dell'umanità
Una realtà di gran lunga ripeto di gran lunga più vasta e rappresentativa di quella che può essere ricondotta ai centoquaranta partiti dell'Internazionale socialista
Una realtà espressione di una sinistra comunista antimperialista alternativa che nelle sue espressioni più significative e di massa in buona parte è rappresentata dalle oltre cento delegazioni straniere presenti al nostro congresso cedute a pochi metri da noi e che in modo addirittura fisico immediatamente palpabile
Rendono ai nostri occhi addirittura ridicola e anche un po'patetiche le argomentazioni di chi ha parlato di declino irreversibile dei partiti comunisti e rivoluzionari
Di superamento della loro funzione storica e vorrebbe presentarsi la socialdemocrazia internazionale
Come l'unica componente realmente esistente di una sinistra mondiale
Come se quelle compagnie quei compagni seduti lì con noi accanto a noi e provenienti dall'Europa dall'Africa dalle due Americhe dall'Asia fossero l'espressione di una illusione ottica un portato della nostra utopica fantasia
E no l'espressione invece di un pezzo vero e grande del mondo che lotta con noi per una società alternativa al capitalismo
Le nostre relazioni internazionali mirano dunque in via preferenziale
A costruire azioni comuni o convergenti con tutte le forze della sinistra antimperialista alternativa europea e mondiale che si collocano a sinistra dell'Internazionale socialista
Senza alcuna pregiudiziale ideologica senza confini ideologici o nominalistici predeterminati
Siamo attenti a tutto ciò che si muove in ambito progressista incluse le componenti più avanzate interne all'Internazionale socialista che non consideriamo un blocco omogeneo e compatto
L'obiettivo è quello di costruire il più grande schieramento democratico e progressista internazionale contro la logica del nuovo ordine e in Europa contro la linea di Maastricht
Il meeting di Parigi dell'undici maggio scorso che ha riunito tutte le forze collegate al gruppo parlamentare europeo di cui siamo membri
E che comprende buona parte dei maggiori partiti comunisti e di sinistra alternativa dell'Unione europea è un esempio emblematico della nostra linea di azione
Dopo Parigi stiamo lavorando ad un ampliamento di quello schieramento incontro in questo senso si sono svolti in giugno a Madrid a novembre a Berlino
Altri sono già in calendario per giungere ad una convergenza unitaria di tutte le forze della sinistra alternativa nei paesi dell'unione europea
La nostra non è peraltro una visione Euro Centrica
Puntiamo in primo luogo a costruire un soggetto politico sovranazionale nell'Unione europea
E in tutta l'Europa dell'Est e dell'Ovest e nell'area del Mediterraneo
Che sappia essere interlocutore attivo interessante per tutte le forze anti imperialista e degli altri continenti nella prospettiva che è politica e storica al tempo stesso non già di una improbabile nuova organizzazione internazionale
Ma di uno schieramento mondiale convergente
Autonomo e distinto dall'Internazionale socialista
Ancorché è disponibile a stabilire con essa o comparti di essa tutte le convergenze possibili sul terreno di un ordine mondiale più democratico e meno ingiusto Fausto hai un minuto
Siamo comunisti
Il compagno Bertinotti ha pronunciato in questo congresso parole forti e che io condivido sulla necessità di una indagine critica problematica non liquidatoria dell'esperienza comunista di questo secolo
Che non è riconducibile alle sue sole esperienze statuali
E che non ci faccia smarrire le ragioni sempre vive e universali insite nella rottura rivoluzionaria dell'ottobre
Noi non concepiamo il cosiddetto ritorno a Marx come una sorta di ingenua dogmatica e idealistica riscoperta nei testi marziani dell'Ottocento delle risposte ai problemi nuovi del ventunesimo secolo
Ne è come una sorta di azzeramento o di rimozione del contributo importante del pensiero che oggi teorico rivoluzionario e all'innovazione marxista che evocano figure come quella di Lenin o di Antonio Gramsci
Noi vogliamo al contrario richiamare l'esigenza di una verifica critica di tutta l'esperienza storica e teorica del movimento comunista e socialista del Novecento
Verifica critica alla quale solo uno sciocco e un nono marxista potrebbe oggi pensare di sottrarsi
Ma respingiamo ogni approccio liquidatorio della nostra storia come se essa fosse contrassegnata solo da macerie sconfitte che pure vi sono state e anche tragiche
E siamo anche convinti che l'umanità è andata avanti nel corso del Novecento che oggi il mondo è migliore e più libero di quanto non lo fosse agli albori del secolo
E che tanto di questo processo di liberazione che malgrado tutto è andato avanti
è dovuto all'impulso delle rivoluzioni socialiste di questo secolo e al contributo del movimento comunista e rivoluzionario
Ho finito
Certo quel processo rivoluzionario che sembrava progressivo e irreversibile ha conosciuto anche grandi sconfitte arretramenti
Da un lato perché il capitalismo ha dimostrato potenzialità che erano state sottovalutate dai grandi vecchi del socialismo e del movimento comunista
Dall'altro perché il processo di transizione ad una società nuova su scala mondiale si è rivelato più lungo e tortuoso di quanto non si forse immaginato
E sulla sua strada ci sono manifestati processi degenerativi che hanno ne hanno in molti casi deviato il corso
Sarebbe del resto assurdo e ingenuo fu ingenuo pensare Fausto
Per il superamento del sistema capitalistico potessero esservi modelli universali ho finito veramente il capitalismo impiegò più di cinquecento anni per diventare un sistema mondiale e in questo percorso ha espresso le forme più varie di economia mista e di regime politico istituzionale
E prevedibile che il socialismo e il comunismo esprimeranno un processo storico non meno irregolare e diseguale nei percorsi che nelle soluzioni
Nulla sarebbe più erroneo avrebbe detto Marx che ridurre tutto ad una banale equazione di primo grado
E le generazioni che verranno
Ricorderanno il ventesimo secolo il Novecento non come il secolo della morte del comunismo ma come quello in cui il movimento operaio nacque come movimento storico compì i primi passi conseguì grandi vittorie subito tragiche sconfitte
E ripensando se stesso riuscì forse a porre le basi per collocare la propria esperienza storica ad un livello qualitativamente superiore
Ora grazie Fausto la parola lo accompagna Patrizia nazi di Torino si prepari il compagno Milziade Caprili
La stagione politica che ci troviamo ad affrontare nell'area torinese
E connotata da gravi elementi di disagio e preoccupazione per quel che riguarda lo scenario che abbiamo di fronte dal punto di vista produttivo ed occupazionale
E costringe chi come me ha da poco assunto l'incarico di responsabile del dipartimento lavoro nella federazione di Torino ad alcune riflessioni per individuare i più efficace il terreno di intervento politico
Per fare ciò occorre tracciare un quadro complessivo della situazione
Nella nostra provincia non sono mai stati così numerosi gli iscritti al Collocamento
E ciò che preoccupa e che l'indice di aumento percentuale in più rispetto al novantacinque e di quasi il ventitré per cento
Ripartito su tutte le categorie di lavoratori ad eccezione degli impiegati che sono in lieve crescita ma dove il quarantaquattro per cento degli avviamenti al lavoro
Sono avvenuti in forme diverse dal contratto a tempo pieno indeterminato
O part-time ho tempo determinato
Siamo in presenza di una recessione generalizzata che partendo dalla progressiva perdita del potere d'acquisto dei salari
Sta determinando una contrazione della domanda che giustifica il parallelo ridimensionamento dei livelli produttivi ciò determina come prima ridisposta la dislocazione degli insediamenti in aree comuni economicamente più convenienti
Dal nord al sud dell'Italia e dall'Italia e dall'Occidente più industrializzato verso i Paesi dell'est e del sud del mondo
è stato questo il caso della FIAT vedi la scelta di Melfi ma anche di molte altre aziende medie grandi piemontese torinesi
La FIAT ha subito ultimamente un ulteriore calo dell'undici per cento sul mercato interno e sono quindi da prevedere ulteriori fase di ristrutturazione del settore auto
E conseguente ridefinizione del ruolo e del dislocamento degli stabilimenti piemontesi
Rispetto alle ventilate misure di sgravi fiscali per il settore mentre escluso che possono da noi essere prese in considerazioni proposte generiche del senso
Che non siano cioè vincolati a specifiche finalità
Collocate in un più ampio contesto di scelte politiche ed economiche e di programmazione di un nuovo modello di sviluppo non basato sulle sole leggi del mercato ma su una porta armonia fra i bisogni dei lavoratori e dell'ambiente
Possiamo invece pensare che di fronte a processi di trasformazione nel settore che hanno dimensioni super nazionale di tale portata lo Stato non possa avere una posizione di estraneità e su questo dobbiamo saper definire una nostra proposta
Non certo un intervento pubblico generico come quello esercitato nel passato
Del resto contestato dalla stessa Cei vede Rivalta Mirafiori il caso dell'Alfa
Ma magari a sostegno di singoli fattori produttivi come risparmio energetico la salvaguardia ecologica l'incremento della ricerca che invece languendo vedi l'auto elettrica
E di progetti di incremento occupazionale ma costantemente verificabile direttamente dalle parti sociali già in corso di programma
Occorre inoltre porre la questione in termini di Scelta di quale tipo di trasporto e della sua organizzazione individuale o pubblico collettivo e di conseguenza il ruolo e l'attività della FIAT Iveco
Ma anche se con modalità diverse il problema di Torino e più in generale del Piemonte non è solo quella della crisi dell'auto
Altre grandi aziende stanno già subendo sorti peggiori e si trovano in fase più avanzata di ridimensionamento e di smantellamento
Mi riferisco alla legna e all'Olivetti
E qui non si tratta di aziende fuori mercato
Ma di aziende che per le loro caratteristiche dovrebbero rappresentare i settori più avanzati della strategia industriale sia in riferimento all'alto livello tecnologico delle loro produzioni
Che per la qualità della professionalità che vi era presentata a queste si aggiungono altre realtà che vanno dalla Michelin alla Superga all'AGEA effettivi insieme ad altri sottrarre delle telecomunicazioni Alcatel Italtel
Ed aziende pubbliche in fase di riconversione alloggi che di assetti privatistici Telecom RAI Poste SEAT trasporti
Un discorso a parte merita la questione della trasformazione in S.p.A. delle aziende municipalizzate del Comune di Torino
Dove il nostro partito si è speso con strenua battaglia a livello istituzionale
Sapendo in questo caso coniugare proficuamente il lavoro dei consiglieri comunali con le lotte messi in campo dai lavoratori riuscendo a costruire anche vedere il radicamento del partito in tale realtà lavorative
Registriamo inoltre una forte caduta dell'attività e dell'occupazione nella piccola distribuzione nelle attività artigianali
Sia a causa della riduzione del mercato complessivo che dell'aggressività delle grande strutture di vendita
In questo campo di sono indubbiamente i notevoli ritardi e lacune
Che mettono in evidenza l'assenza quasi totale di un'analisi collettiva di una strategia di obiettivi politici ieri vendicativi del nostro partito sul lavoro autonomo noi comunisti sappiamo che la soluzione ai problemi del lavoro e dell'occupazione sta nella capacità di ricostruire l'unità di classe tra tutti gli sfruttati
Tra tutti i lavoratori autonomi e dipendenti su obiettivi comune seppure con metodi di lotta e articolazioni delle soluzioni diverse
Aumentando considerevolmente la disoccupazione il lavoro nero e precario quello abusivo di illegale aumentano gli orari dei ritmi di lavoro a danno sia dei lavoratori dipendenti che dei lavoratori autonomi
I quali iscritti regolarmente la Camera di Commercio operano nel mercato legalmente e sono costrette a fronteggiare da soli una pesante concorrenza illegale
Il rapporto di committenza e su committenza tra aziende artigiane e grandi e medie industria
Vedono sempre più inasprirsi in modo arrogante i condizionamenti imposti dalle grandi aziende in tema di tempi e quantità di consegne Prezzi e tempi di pagamento
E molti lavoratori sono costrette ad accollarsi parte degli aumenti dei prezzi delle materie prime pur di lavorare e sopravvivere
A questo proposito alla Commissione lavoro autonomo della nostra federazione ha elaborato un proprio contributo tematico approfondito assunto dal congresso provinciale e trasmesso a questo congresso nazionale
A partire dal quale richiedo al nostro partito di aprire una seria discussione a tutti i livelli
E sulla base del quale si possa incominciare nel mettere in campo da subito iniziative in questo settore per ricostruire l'unità tra lavoratori autonomi e classe operaia
Inoltre nella consapevolezza della necessità che prevalga la logica della prevenzione della difesa dell'ambiente e di una migliore qualità della vita
Emerge quindi l'importanza dei lavori socialmente utili che debbono diventare deve strumento per un mutamento qualitativo dello sviluppo e per la creazione di nuovi qualificati posti di lavoro
Per questo occorre che il Parlamento vari urgentemente una legge specifica in tal senso
E che il governo definisca un grande programma di lavori e mestieri di pubblica utilità che apra grandi spazi per interventi pubblici atte ad imprimere una svolta alle politiche economiche per il lavoro
Ma ciò non è sufficiente non si tratta di reperire nuovi posti di lavoro impostati sul recupero delle emergenze siano esse ambientali che sociali
Dobbiamo saper costruire posti di lavoro veri duraturi nel tempo che creino occupazione stabile e qualificata
E a tale scopo occorre ripensare al ruolo della formazione professionale
Evitandone l'affidamento ad enti privati legati inevitabilmente alle logiche del mercato capitalistico
Ma individuando nuovi percorsi formativi ad hoc rispetta le nuove professionalità che verranno di volta in volta invidia iniziate come necessario trizio aiuti frutto sì io Fini anche su questo a Torino abbiamo condotto una grande esperienza di lotta
Che ha saputo coinvolgere i nostri rappresentanti istituzionali contro la privatizzazione dei centri del Comune di Torino insieme lavoratori dei ragazzi intenti dei corsi
Però ora abbiamo temporaneamente bloccato il processo
Sulle linee generali e dei singoli punti specifici sopra indicati i comunisti torinesi intendono aprire il confronto con le forze sociali e politiche in vista anche del prossimo appuntamento con le elezioni amministrative
Nelle quali correttamente a Rifondazione comunista intende porre la questione dei programmi i no anzi ad ogni altra per raggiungere concreti risultati nella battaglia per lo sviluppo e l'occupazione
Grazie Patrizia la parola
Scusante al compagno Milziade Caprili che coordina e il Dipartimento di organizzazione del partito si prepari compagno Tommaso Colaninno care compagne e compagni
Abbiamo detto che questo
Deve essere un congresso di svolta
Sappiamo tutti e tutte che non è sufficiente dirlo
Che la sobrietà a cui ci richiamava Bertinotti vale anche per questo per tutto ciò che attiene anche alla nostra capacità di partito di essere pari all'impegno che la svolta questa svolta presuppone qualcuno in mezzo a molti articoli e servizi di cui non potremmo che dire bene a un po'giocato sui colori del nostro congresso
Non nego badate per quello che mi riguarda come dire i difetti del nostro partito del suo essere comunità del ruolo che ha o dovrebbe avere in questa comunità il saper fare
Non nego nemmeno che la sua stessa struttura debba essere posta sotto osservazione critica che la svolta forse discutiamone anche questo obiettivo ci indica d'altra parte non è un caso se al centro della nostra riflessione e poi sperabilmente della nostra pratica politica abbiamo posto il tema di un cambio di marcia nella cultura politica del partito e del rapporto di questa cultura con i soggetti della trasformazione non nego che sia necessario anzi vitale superare un troppo diffuso particolarmente in certe zone clima di conflittualità che spesso prescinde totalmente dalla politica
Prima che ci rende più deboli nella iniziativa esterna e tenderebbe a rendere più flebile la nostra capacità di attrazione nego però ecco il punto che la nostra impresa
Un'impresa di successo lo vorrei ricordare a tanti lauda attori del mercato soprattutto e sopra tutti e tutte sia questa nostra impresa poco moderna ovvero poco comunista
è una trappola nella quale non siamo caduti e penso anzi sono certo non cadremo
I fatti hanno come si dice la testa dura ed è proprio il mondo trasformato cadiamo ora davanti
Che smentendo tante ottimistiche e apologetiche sciocchezze di questi anni ci mostra che vecchie classiche ingiustizie materiali che sembravano per un'epoca ridursi riemergono in forma nuova ma non meno drammatica di un lontano passato
L'emarginazione di una parte grande del mondo nella fame
Nella brutti mento la cui Virzì delle disuguaglianze di reddito e anzi disoccupazione e marginalità di vaste masse anche nelle metropoli avanzate
E ad esse a queste contraddizioni si aggiungono come effetto diretto di uno sviluppo puramente quantitativo e non governato nuove contraddizioni non meno gravi
La distruzione dell'ambiente l'alienazione del lavoro e del consumo
Che tali contraddizioni vecchie e nuove hanno un legame diretto con la logica e la struttura profonda del sistema capitalistico
Il dominio crescente dell'economia sognata dimensione dell'attività umana
Il dominio assoluto del mercato e del profitto nella determinazione delle scelte e degli orientamenti dell'economia
L'antagonismo tra la forma della democrazia politica è una struttura del reddito del potere delle conoscenze che la limita e la magnifica
Ecco un punto l'altro secondo punto che volevo richiamare alla vostra attenzione proprio il tema della democrazia pensate
Quanto è avvenuto sta avvenendo si ipotizza che avvenga in tema e sul terreno della democrazia un tema classico o mi sbaglio anche del pensiero liberale un terreno per noi di indagine e di iniziativa politica basterebbe pensare per un attimo al grumo di problemi che abbiamo di fronte come partito
Come movimento in generale
E questo grumo di problemi era presentato dal tema della giustizia i suoi sviluppi
Dalla Bicamerale dai referendum radicali tra cui i referendum relativo alla riforma del sistema elettorale e Dora
Buon ultimo il referendum ha lanciato da Segni attorno all'Assemblea Costituente
è stata la Trilaterale
Con la brutalità dei veri padroni di una volta addirittura nel mille novecentosettantacinque a indicare come la crisi della democrazia si venisse rappresentando come crisi da sovraccarico della domanda
Alla quale era necessario contrapporre un assetto costituzionale meno permeabile e più orientato verso la decisione
Quello che è avvenuto in questi anni compagne e compagni va proprio in questa direzione
Il restringimento dell'intervento pubblico in economia la crescita del ruolo del presidente della Repubblica
Il rafforzamento del ruolo del presidente del Consiglio il rafforzamento del governo sul Parlamento di poco corretto
Dalla sentenza della Corte costituzionale recente sulla decretazione d'urgenza
Il deperimento del ruolo dei partiti politici l'espansione dell'influenza del potere giudiziario lo stravolgimento dell'istituto del referendum
Il peso
Di poteri forti e non anonimi come oggi è il pezzo forte e non anonimo della Confindustria non solo sulle vicende politiche ma anche soprattutto sugli assetti costituzionali e istituzionali
Ecco dunque il problema che abbiamo di fronte
Che è un grande problema teorico e si potrebbe dire pratico di iniziativa politica
Quello che c'è prima di tutto da rinominare è il concetto di democrazia di democrazia come forma di governo di democrazia come eguaglianza nei diritti
Non è ovviamente poca cosa e non attiene tutta ai livelli istituzionali e costituzionali
C'è fondamentalmente ecco il nodo dei problemi che abbiamo di fronte da invertire un senso comune diffuso
Che anche la sinistra moderata ha contribuito a diffondere e che si è concretizzato in un perdurante in una perdurante crisi di fiducia proprio nella democrazia
L'attuale spinta presidenzialisti dica e la ritorna ante spinta maggioritaria
Che tende a crescere nel Paese che orienta parte del sistema informativo trova vita facile
Ho troverebbe vita facile proprio per il progressivo oscuramento delle ragioni ideali e materiali che avevano costituito nei decenni l'identità della sinistra
A rileggere infatti le cronache politiche di questi anni e in particolari i testi del dibattito sulle riforme istituzionali di cui ormai tutti parlano sia una strana sensazione
Che il confronto tra le forze politiche abbia proceduto con la testa ostinatamente rivolta all'indietro
Ignorati i problemi che si pongono alla democrazia qui e ora la discussione si è attardata in un improbabile rete Sciascia ditemi che l'esperienza politica aveva superato da decenni le vicende connesse alla riforma elettorale ne danno esauriente testimonianza l'organizzazione di massa della partecipazione politica attraverso i partiti e sindacati
E la conseguente adozione del metodo proporzionale erano state conquista fermate già tre quarti di secolo fa quando il vetusto sistema maggioritario uninominale venne accantonato come un relitto della democrazia nota virare pre fascista
Oggi la grande trovata per affrontare i problemi della democrazia alle soglie del terzo millennio sarebbe quella di ripescare questo relitto presentandolo come il nuovo che avanza
La parola magica
Per il risanamento del sistema è diventata la governabilità
Intesa essenzialmente come durata temporale dei governi come governabilità dei conflitti e accentuazione del potere
Decisionale liberato dagli impacci di una eccessiva partecipazione popolare o di un Parlamento troppo indipendente
Questa cultura politica
Si è affermata come scemo né nel nostro Paese in una parte del nostro Paese in luoghi politici sociali ed economici e a letto questa cultura la crisi della Repubblica essenzialmente come prodotto
Di un modello costituzionale errato
Un esecutivo troppo debole si dice uno l'eccezione in quanto grazie un eccesso di ideologizzazione del confronto politico un'eccessiva propensione alle all'assistenzialismo
Idolo CIA che ha sostenuto questo cambiamento di agende di scenario politico è stata quella che si è fatta andare sotto il nome generico di nuovismo a cui sarebbe contrapposto il nostro conservatorismo
Nei confronti dei grandi temi istituzionali
Non di conservatorismo si tratta quando badate bene l'espressione può essere anche positiva nel senso che tendiamo ovviamente a conservare i valori fondanti della carta costituzionale
Ma la nostra capacità di iniziativa va proprio in senso contrario
Quella di vedere i margini e possibilità di alleanze nel mondo della scienza giuridica ma soprattutto nelle grandi iniziative sociali in grado di invertire questa tendenza
è un grande campo l'abbiamo ricordato tante volte
Dove ovviamente la difesa della democrazia l'avanzamento sociale fanno tutt'uno questione economica e sociale questione democratica si tengono
Non sono possibili ovviamente solo opzioni neo motori Tari e se non a sostegno di un taglio consistente di una messa in discussione senza limiti dello stato sociale ed è quello che noi vogliamo evitare la nostra presenza e i prossimi mesi di governo vanno in questa direzione nella possibilità di lasciare aperta la via della Costituzione
Della sua applicazione e anche di una riforma che non abbiamo indicato
E insieme la via del mantenimento dei grandi valori caposaldi di iniziative di lotte che hanno rappresentato lo stato sociale lotte di tante generazioni in questi decenni
Prima di dare la parola al compagno Colannino alcune comunicazioni ai delegati
La delegazione sarda si riunisce alla fine della seduta presso la Sala due mila la delegazione di Firenze si riunisce alle ore undici e trenta nella sala di di come ramo d'Ossola due la delegazione dell'Emilia Romagna si riunisce alla fine alla fine della seduta di questa mattina nella sala di due
La riunione dei delegati della Lombardia è convocata per le ore tredici presso l'aula della Commissione elettorale
Un'ultima comunicazione per tutti
Entro le ore dodici di domani il l'organizzazione del congresso ci informa entro le ore dodici di domani domenica
Devono essere liberate
Le stanze dell'hotel altrimenti verrà addebitato il costo del pernottamento anche per la notte di domenica lotta e la predisposto un salone apposito per deposito bagagli
La commissione politica lo ricordo che su una cosa già nota e convocata alle ore quattordici e trenta
La parte
La delegazione di Firenze c'è uno correzione la delegazione di Firenze si riunisce alle ore tredici non alle undici e trenta ripeto legazioni Firenze le ore tredici
Adesso la parola al compagno Tommaso Colannino Perahia dell'Ilva di Taranto
Si prepari rigenerata
Compagnie e compagni
La relazione del compagno Bertinotti l'amplissima relazione
Penso abbia chiuso una fase del percorso
Dalla nascita del nostro prima movimento ha deciso cioè il percorso definito della resistenza
Per passare così come si è detto ad un nuovo percorso certamente molto ma molto più impegnativo
Che appunto il percorso del progetto
Bene i compagni questa relazione questo congresso come da più parti è stato ricordato
è un congresso ormai consumate cioè nel senso
Che per la prima volta e questi era la grande novità sono stati compagni cosiddetti di base di circoli
Ad esprimersi su due documenti che avremmo voluto che non ci fossero stati all'interno della discussione di questo congresso
Cioè nel senso che avremmo voluto che questo congresso
Nel momento in cui passa appunto dalla fase della desistenza quella del progetto avesse più in modo dettagliato affrontati temi che riguardano cui laboratori legati Courier più deboli e così via
Mi sembra che così non è stato cioè nel senso che questo congresso purtroppo si è soffermato sul fatto a mio avviso parziale
Su una visione parziale della vita politica c'è quello di verificare se è il caso di continuare questa esperienza è nata da ventuno di aprile sul quale il documento Bertinotti Cossutta chiedeva la conferma di questa linea tra l'altro
O se non fosse stato il caso di passare immediatamente la tesi sostenuta dall'altro documento immediatamente all'opposizione abbiamo compagni perché come mi ha seguito i congressi di circolo va bene cioè verificato una grande veramente così incertezza grande caos tra i compagni cioè nel senso che dice ma come
Da poco e siamo nati e già stiamo divisi e già siamo lacerati così è stato percepito cari compagni
E modici ponevano le Comanche guardate dagli interventi in modo particolare anche se appassionato del compagno Ferrando che ieri abbiamo ascoltato non mi sembra che questi gruppi dei compagni cosiddetti di base abbiano è che tutti noi ancora in dotino termale siano del tutto stati dissipati
Perché guardate la domanda una delle più semplici ma come ci hanno impiegato cinquanta anni per portare questo stato questa nostra Italia nel degrado in cui è attualmente ma come si può sperare che in sei mesi c'è questa Italia campi campi asse di punto in piani così ma solo perché siamo all'interno bene l'esperienza comunque che non abbiamo fatto in questi sei mesi cari compagni non va dimenticata perché guardate l'altra domanda dice Massimo non ci fossimo stati per esempio aveva avrebbero od omesso immediatamente mano alle pensioni sì la risposta è sì perché mi sembra che anche il pidiessino ha su questa su questa impostazione ma se così non fosse stata avremmo vinto la battaglia sul DPEF certo mi si dirà solo battaglie parziali che l'abbiamo vinto ma dove mai si è visto che un partito che sta nella cosiddetta aria di governo riesce ad organizzare quella straordinaria manifestazione sulla Boro di Napoli compagni
Un partito guardate che può stare un po'in questo governo nella cosiddetta aria va bene ce organizza anche dall'interno una grande manifestazione per porre all'attenzione del Governo uno dei problemi sul quale siamo nati
Cioè quello del lavori in modo particolare del lavoro che non c'è
Bene
Ed è dicevo che i dubbi non sono tutte dissipati basta prendere la stampa fino a stamattina guardate si dice all'interno del partito c'è una grossa macellazione c'è un quindici per cento di compagni che non condividono questa linea e quindi praticamente su questi su cui guardati si monta
Cioè non si può del fatto che questo è un partito ormai che è presente nelle masse un partito che è cresciuto che appunto passerà alla fase del progetto però purtroppo si parla si parla di questo
E a me sembra guardate che più la preoccupazione di dire sì a questo governo Oddo la preoccupazione che di fondo che viene dall'impostazione di chi sostiene questa tesi mi sempre più quella di di dire guardate c'è un partito ormai appiattito sulle posizioni del compagno Bertinotti cioè novantotto per cento dei segretari magari fosse vero così magari tutto il partito potesse quanto meno discutere appunto se non ci fosse questa fase avremmo discusso certamente e nel profondo i problemi che ci attanaglia ora siamo all'interno di questa partita compagne dobbiamo giocarla fino in fondo
Mi viene in mente una vecchia canzone
Di un di un grande di un grande cantautore Francesco De Gregori guardate a un certo punto di questa canzone lui dice
Che c'è un giocatore decimo giocatore non lo si può giudicare dei calci di rigore che più o meno può sbagliare va bene
Ma un giocatore si seggio si giudica per l'estro per la fantasia per l'altruismo che ci impegna sui problemi per come costruisce le cose
Ben al di là del fatto che io ritengo che il nostro segretario generale fila Molon abbia sbagliato nessun tipo di calcio di rigore ma credo che comunque cioè voglio dire alludeva il merito riavere questa altruismo questa fantasia anche che è importantissima guardate per la costruzione di un partito cosiddetto antagoniste di massa
Ci aveva scritto il merito di aver condotto questo partito a questi livelli credo che la preoccupazione di chi sostiene l'altra tesi
Mi sembra che sia proprio questo non ci vuole un partito grande beh noi questo partito continueremo a batterci affinché esso si è sempre più grande seguito presente D'Alema si tra la gente per discutere per risolvere tutti i problemi dei lavoratori a proposito del lavoro guardate compagni
è certamente una delle motivazioni abbiamo verificato con alcuni compagni che il cinquanta per cento quasi dalla relazione del compagno Bertinotti
Discusso si è soffermato in modo particolare sui temi che riguardano il lavoro
E guardate questa grossa inchiesta fatta dal partiti molte partite dal Mezzogiorno quasi spontaneamente
Ma certamente che va ripresa compagni certamente il partito su questo deve discutere certamente il partito diventa grande se no se si affronta fino in fondo la questione meridionale e di qui bisogna partire
Dei grandi ristrutturazioni che ci sono state nelle fabbriche io lavoro in una fabbrica guardate che sta pagando un costo pesantissimo da questo punto di vista e quindi va ripensato il ruolo delle privatizzazioni una fabbriche che state per esempio regalata ad un padrone privato
Certamente fino a qualche anno fa si contavano cinquanta mila detta all'incirca oggi siamo siamo meno di dieci mila però guardate continuano non si fanno più manutenzioni c'è praticamente si omettono gli straordinari cede unisce la mano d'opera e quindi gente che viene licenziato però aumento dei profitti omettono le morti cari compagni quella in quella fabbrica ma così sono tutte le fabbriche del Mezzogiorno il nostro compagno c'è il segretario
Del nostro partito a più riprese ed in più manifestazione ha sempre tenuto a citare questo fatto per esempio di questo sfruttamento che c'è nelle nostre campagne a Francavilla Fontana Ceglie Messapica compagni
Cioè bisogna tenervi qui bisogna partire per veramente se vogliamo mobilitare fare grande questo partito bisogna c'è ripensare e discutere di questi problemi
Non preoccuparci se questo partito c'è diventa più o meno grande centro vogliamo sempre più grande ma ecco questi temi con questi problemi è certamente un partito che si dichiara tale che lotta per diventare un partito a tutti gli effetti un partito organizzato di questi problemi compagni devi in modo organizzative deve cominciare a discutere c'è un problema che di formazione quindi c'è un problema che riguarda il sindacato che ormai nelle fabbriche resistente il fatto sesso da molti ricordato del contratto metalmeccanico che ancora non si può chiudere in definitiva è un attacco non al contratto non tanto al Salario Omero l'attacco a cancellare
Il contratto collettivo nazionale di lavoro un contratto integrativo nella mia fabbrica che ormai fermo da un anno e che non si riesce a chiudere quindi anche qui voglio dire c'è c'è terreno di discussione per il nostro partito deve finalmente affrontare questa questione che riguarda anche il sindacato e allora compagne e compagni e chiudo velocemente e ringrazio la Presidenza di darmi concesso la parola visto che prima cioè per per una riunione di Commissione era assente è comunque compagni su questi terreni noi ci dobbiamo ci dobbiamo confrontare con queste questioni quindi è auspicabile che e il partito da oggi e mi sembra che la nazione queste l'impostazione che dava però mi sembra che dalle anche dal come dicevo prima dalle notizie di stampa così non è quindi bisogna far sì che questo partito diventi più forte all'interno finalmente cioè eliminata la fase allora apriamo la fase di confronto però abbiamo la prassi di confronto più seria più Serena sui problemi seri acque di fronte questo partito così che evidentemente possiamo sperare di farlo sempre più grande è sempre più forte presente dalla Società grazie
Una ulteriore comunicazione all'Assemblea alla delegazione di Firenze pare che ci siano definitivamente messi d'accordo sull'orario e compagni esiste al termine della seduta cui insalata riunite qui al termine della seduta della mattinata
La parola al compagno Luigi Laratta presidente della Commissione di garanzia nazionale si prepari Francesco Forgione
Compagni credo si possa ribadire tranquillamente
Come nella linea del nostro partito latitante inequivocabili e chiariamo affermazioni
Ci sia anche quella della esigenza di una contestualità nel merito nei tempi tra gli interventi e le misure che Mary chiediamo come indispensabili sul terreno economico e sociale ed i cosiddetti riforme istituzionali su tale esigenza di contestualità dobbiamo riconoscere che l'abolizione la posizione di Rifondazione comunista e purtroppo tuttora abbastanza solitaria la sinistra moderata convinti SPD a sentenza tende invece a scindere nettamente questo rapporto a vedere due momenti separati privilegiando fra l'altro quello sulle riforme istituzionali
E invece proprio su questo rapporto nella sua Juve imputabile necessità logica e pratica che va condotto subito ed a scanso di pericolosi equivoci un confronto tanto pacato per quanto deve essere anche rigoroso e inflessibile
La connessione che noi rendiamo fra questi due momenti l'affondamento semplicemente teorico tanto per intenderci citando alla svelta
Il rapporto dialettico marziano che la struttura e sovrastrutture ma anche un fondamento pragmatico cioè di tipo giuridico politico pronti alla luce delle attuali polemiche sulle questioni istituzionali va in tante distinzioni che possiamo individuale
Nell'ordito nella trama della nostra Costituzione
Bianche in quell'attimo tinozza tra norme precettive e norme programmatiche tra quella parte cioè avanzate progressista che Piero Calamandrei individuava come lo strumento per far scendere da una democrazia politica tradizionale a una democrazia sociale e quell'altra parte che è stata ed è una e disattesa a quasi cinquant'anni dalla entrata in vigore della Costituzione
E che resta invece tuttora l'elemento fondamentale dell'attualità e della originalità avevano sta carta costituzionale
Che questi in applicazione della costa questa in applicazione della Costituzione che sempre Calamandrei bollava con un attentato ha continuato e permanente alla costituzione stessa
E discesa e sempre più si aggrava un'inaccettabile divaricazione tra costituzione formale
Certo non socialista ma senza dubbio anche progressista e la costituzione materiale quella che dei servizi è nei fatti SPD tribù tante volte veniamo a scontrarci
Ed è quindi questa costituzione materiale che invece resta aperta ad ogni tentazione autoritaria nell'interesse dei poteri forti e della conservazione sociale più retriva
In termini ancora più chiari ci troviamo di fronte alla divaricazione tra quella parte della Costituzione che viene letta tecnicamente organizzativa quella che cioè concerne la struttura l'organizzazione degli apparati istituzionali amministrativi e quella parte invece molto più rilevante dal nostro punto di vista che viene definita ordinatoria che cioè investe e chi vuole improntati se l'ordinamento della società civile
Questa rivendicazione è evidente si aggrava si manifesta non viene semplicemente suddivisa ma di Ladislao perseguita con forza dai pozzi neri
Quello che sappiamo dalle positive conservatrici e via discorrendo
Ora su questo bisogna essere chiari questa contestualità che io credo che sia uno degli elementi interessanti alla nostra posizione politica si fonda su questo presupposto
Che la parte istituzionale l'organizzazione dello Stato
Concerne semplicemente i mezzi gli strumenti Flavio per attuare quel modello di società avanzata che la Costituzione se oltre alla resistenza Antonela prevedeva e tuttora prevede si impone di essere rispettata
Quindi noi abbiamo nelle norme più zavorra di indirizzo sociale ed economico che devono precedere da un punto di vista logico le norme di organizzazione istituzionale invece nel nostro Paese l'esperienza magnifico un cinquantennio ha un segno completamente contrario
Per cui abbiamo ancora il permanere di tanti istituti addirittura di origine fascista ancora
Oggi le Pannunzi dove tutti questi istituti incidono negativamente sull'attuazione di quella parte del feto per non è il socialismo ma comunque con la democrazia avanzata come la Costituzione invece poneva l'attenzione e al disegno delle forze politiche italiane
Ora è stata proprio questo fine centrale
Quel segno distintivo dalla Costituzione
In parole povere la formula la Repubblica fondata sul lavoro che è stato insieme ai fatti disatteso negletto abbandonato
Al di là del mutualismo stucchevoli che ricorrono in occasione del delle date celebrative
Ora quel fine che credo che sia senza invece attuale rischia sotto l'attacco della dev'essere e l'Almirante acquiescenza in tanti settori anche da sinistra moderata di essere addirittura revocato nel nulla
Quindi bisogna fermare comporta come credo che stiamo facendo che separare gli interventi istituzionali da quelli socio economici possibile oltre che propongano
Il sito questa separazione nasconda piuttosto una scelta precisa
L'accettazione cioè supina e rassegnata a questo modello di sviluppo capitalistico la resa in parole povere all'economia di mercato e alle conseguenti scelte neoliberiste
In altri termini corriamo il rischio di assistere alla tentazione di Toni dizionari le ragioni vitali delle masse all'inizio di una Volvo governabilità astratta è semplicemente così parolaia
Fine a se stessi il tutto per giunta condito da un con un pizzico richiamo alla normalità
Per questa governabilità noi corriamo il rischio di accedere anche opportunisticamente non noi come partito la sinistra nel suo complesso assunzioni presidenzialiste
Che hanno una funzionalità semplicemente nel senso di lasciare libero campo
Al tutto lo sviluppo delle politiche neoliberiste nel nostro Paese
A fronte di tale pericolo
A me sembra comunque in tutti siamo convinti si oppone con forza la posizione di Rifondazione Comunista che pone al centro la sua politica la lotta per contro la disoccupazione e quindi la lotta per la via per un'opzione del diritto alla
E che vivono in questa nostra politica possano salire Rifondazione sul terreno il problema della prostituzione nella sua parte programmati
Io vorrei essere chiaro compagni su questo punto io non sono
Poi culturalmente un formalista una persona che si sbraccia di fronte alle sacre formule del diritto e tuttavia i contenuti di essa se sono validi dietro l'invito Vannoni affermarmi
Profondamente e con profonda conoscenza da parte nostra in una prospettiva che quella che ci contraddistingue come forza antagonista
La bomba costituzionali a della Repubblica fondata sul lavoro
Intanto non si riduce a un vero riformismo in quanto venga letta in un rapporti insuperabile e inseparabile con il successivo articolo quattro della Costituzione
La costituzione di tutti la citiamo la citiamo appunti Marina formalistica
La vediamo invece nei suoi profondi contenuti reali e sociale
Citiamo tutti l'articolo primo quello sulla che la Repubblica fondata sul lavoro e dimentichiamo che solo tre articoli dopo sì sancisce dopo antropologico bassi sancisce il diritto effettivo al lavoro e su questo bisognerebbe essere un po'più chiari e forse un po'più approfonditi nell'avanzare proposte precise l'attuazione
Io qui richiamo ancora una volta Calamandrei che a questo riguardo diceva delle cose essenziali sulla effettività del lavoro che non può essere semplicemente un'affermazione retorica ma deve essere sostanziata concretata da realistiche utili che consentono alle masse di realizzare il diritto al lavoro dei club lavorava in una parola
E non di essere abbandonati alle vaghezze e alle improvvisazioni del mercato
Era ora insoliti e concludo io ritengo che sia fondamentale la centralità della nostra professione circa la riduzione dell'orario di lavoro
Che non è soltanto una misura importante fondamentale ed irrinunciabile per quello che riguarda la tutela delle condizioni di vita dei lavoratori italiani
Ma che ha una portata più complessiva su un disegno sull'arco anche di realizzazione di una condizione sociale ed economica progressiva avanzata c'erano ancora socialista
Cioè in questo ragionamento credo che vada profondamente colpita la novità della nostra proposta circa la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario
La proposta del nostro segretario faceva nel suo intervento introduttivo cerca anche la messa appena credo che abbia usato questa espressione la messa al tema dimissionario un minimo garantito
La individuazione di due lavori che li chiamiamo socialmente determina e in questa maniera compagni e noi riteniamo che si salvi in una volta reale da un lato la richiesta di profondi cambiamenti incisivi sul terreno economico sociale
E dall'altro l'esigenza di realizzare delle profonde riforme istituzionali la quale dei quali non siano condizionate strumentali al disegno dei grandi poteri forti del capitalismo e delle porte più febbrile ma sia i messi a relazionata verso i bisogni delle masse è una posizione quest'anno sarà molto forte
Perché concludo ci fa superava altrimenti questa discrasia questa divaricazione tra problemi socio economico sociali e problemi istituzionali
Divaricazione sui quali anche a sinistra ci si vorrebbe costringere ad andare e che non rigetta invece dobbiamo rifiutare per una incongruenza all'antica e pratica e politica di questi giorni
Allora i compagni della delegazione di Torino si riuniscono alle ore tredici e trenta nella sala di due
La delegazione di Massa Carrara si riunisce a fine seduta dell'ingresso per l'albergo
Il compagno Sandro Belfiore ha perduto la delega per cui se qualche compagno l'avesse trovata o la dovesse trovare pregato di portarlo alla presidenza
è arrivato nel frattempo un messaggio del vicepresidente del Consiglio dei ministri il compagno Walter Veltroni
Che vi leggo
Caro Bertinotti
Proprio nei giorni del congresso di Rifondazione sarò all'estero per un convegno da tempo organizzato in collaborazione tra i governi di Francia e Italia e non potrò quindi partecipare i vostri lavori
Coraggio e innovazione sono stati questi due elementi che hanno consentito all'Ulivo di vincere le elezioni e anche con il vostro sostegno di governare questo Paese
E di farlo nel segno del risanamento del cambiamento della trasformazione le prove che stanno di fronte la sinistra perciò sono proprio quelle del coraggio e dell'innovazione anche sfidando i conservatorismi di varia provenienza e natura
è una grande occasione quella che sta davanti a tutti noi sono convinto che dal vostro dibattito con le vostre scelte verranno stimoli dei contributi utile alla sinistra e dall'azione riformatrice del governo un caro saluto a te e a tutti i partecipanti
Ringraziamo vicepresidente del Consiglio diamo adesso la parola al compagno Francesco Forgione segretario regionale Sicilia non si prepari Sergio Olivieri
Non credo sia più possibile per nessuno Rita menzionare il carattere della svolta che con questo congresso stiamo compiendo una svolta già operata nei fatti che già vive nella ricollocazione politica e sociale del partito di questi mesi difficili
Costruita nella continua e faticosa verifica del binomio radicalità unità che abbiamo messo a fondamento di questo congresso e della nostra pratica politica
Radicalità è unita e non più e non solo autonomia è unita perché vinta la sfida della nostra presenza e sul nesso unità radicalità che oggi si ricostruisce il cimento del nostro progetto
E della nostra cultura politica e come ci ha indicato la relazione del compagno Bertinotti la messa a tema della transizione e della rifondazione comunista
è un compito difficile
Ma che può vivere solo dentro una verifica continua dei rapporti di forza reali nelle contraddizioni vive della società
Nella capacità del conflitto d'irrompere nella politica e per quanto ci riguarda della politica di alimentarsi da esso per tradursi in proposte alleanze egemonie
Non c'è separatezza tra il progetto e l'agire politico tra il tema della transizione e la pratica dell'Obiettivo qui ed ora con questi rapporti di forza politici e sociali
E questa la sfida che lanciamo a noi stessi con il nostro appoggio al governo Prodi
A noi il compito difficile di rimettere in connessione movimento i conflitti domande radicali e pratiche di governo con risposte vive a soggetti e bisogni sociali diffusi
La relazione del segretario ha focalizzato nell'Europa il luogo del nostro agire politico e sociale nella fase della mondializzazione dell'internazionalizzazione del conflitto
è una scelta importante così come la centralità data al Mezzogiorno in un nuovo quadro di lotta per il lavoro e lo sviluppo
L'Europa è il Mezzogiorno due corni dello stesso tema quale lavoro quali politiche economiche sociali quale modello di sviluppo per combattere la disoccupazione di massa e la desertificazione sociale produttive
Dentro le compatibilità di Maastricht non c'è posto per il sud dell'Italia ma dentro la sua logica c'è anche la proliferazione dei sub di tutta l'Europa
Non più in Asia ovatta iguana ma nel cuore dell'Europa ci vuole un territorio senza qualità per fare della disoccupazione di massa la leva di un nuovo ricatto e di una nuova subalternità di intere generazioni
Ripartire dal lavoro ed ai lavori quindi dalle risorse economiche sociali esistenti
Dalla cultura dalla ricerca
Per mettere in discussione un'idea del Mezzogiorno come territorio di riserva o luogo di assistenzialismo comunque alle area privilegiata per le scorribande di un'impresa che vuole favorire essa stessa
Sul piano sociale prima ancora che sul piano politico la messa in discussione dell'unità reale del Paese
Le gabbie salariali il caporalato del lavoro interinale la precarizzazione la flessibilità la cultura delle zone franche dove le uniche garanzie e gli unici vincoli sono dati dalle compatibilità del mercato
Lo diciamo anche al sindacato hanno lo stesso carattere eversivo della cultura separatista della lega perché di fatto rompono l'unità sociale di questo Paese rompono l'uguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne dell'Italia
E dovremmo dirlo con forza anche al governo
Non è in continuità col passato la risposta da dare al Mezzogiorno serve un nuovo intervento pubblico per un grande piano di lavoro e di utilità sociale ma questo è esattamente l'opposto
Della vecchia logica del cemento e delle grandi opere e dovremmo dirlo con nettezza al governo che sembra riproporlo
E con uno sviluppo ecocompatibile che si unisce la Sicilia all'Italia e all'Europa
Non la si unisce come voi vi proponete con il miraggio ricorrente del ponte sullo stretto di Messina che sarebbe l'ulteriore simbolo di una modernizzazione senza sviluppo che è parte fondamentale dell'attuale degrado del Mezzogiorno
Un'altra idea quindi radicale per guardare al sud e all'Europa e insieme a un nuovo rapporto tra nord e sud ore tra sud e sud del mondo
Ma non c'è nuova questione meridionale fuori da un intreccio forte tra trama sociale e trama democratica
E dentro questo tipo di modernizzazione capitalistica che ha investito il Mezzogiorno che la mafia ha compiuto il suo salto di qualità
E nei grandi flussi di danaro pubblico che ha trovato alimento e risorse per i suoi profitti è su questo che si è saldato il patto tra le classi dirigenti e le mafie
Migliaia di miliardi sono arrivati nel Mezzogiorno non per creare lavoro ma per alimentare un sistema di potere politico mafioso in uno scambio contrattato tra economia politica e organizzazioni criminali
è questa la nostra analisi parte da un punto di vista di classe
Denuncia nella borghesia mafiosa un fattore non di arretratezza del Mezzogiorno ma un agente di questa modernità capitalistica
La nostra antimafia e un'antimafia sociale
Che si interroga sul segno di classe della presenza mafiosa ma anche sulla natura della politica del potere dello Stato nel Mezzogiorno in troppe aree di questo Paese diciamolo così uno stato mafioso
La parlar la porta la la portata oggettiva delle scelte neoliberiste le politiche neoliberiste oggettivamente interloquiscono con gli interessi della mafia
E su questo terreno le destre di Berlusconi e Fini hanno riaperto un nuovo dialogo e un nuovo scambio con le grandi organizza
Sì ogni criminali in intere aree e questa la natura vera della destra nel Mezzogiorno
Fino ad avere in Sicilia un presidente della Regione che negli anni Ottanta così hanno scritto i giudici era l'amministratore delegato della famiglia dei corleonesi non c'è a Hula giudiziaria
Che potrà sconfiggere prosciugare questo brodo di coltura di Cosa nostra e della mafia se non ci sarà una radicale battaglia di alternativa politica e sociale
Ma proprio perché questo è il nostro punto di vista la nostra analisi di classe fatemi dire e lo sappia anche il resto della sinistra che nessuno scambio nessuno inciucio è possibile con la natura di queste destre
E non basta
E non basta un governo di centrosinistra per sentirci ormai nel Mezzogiorno vincenti o come si dice normali
Parlare di normalità oggi
Vuol dire negare che ancora la mafia controlla larga parte del territorio e delle attività economiche sociali che i sindaci quotidianamente vengono colpiti che l'usura strozza l'economia e le piccole e medie imprese
Per questo vorremmo discutere di giustizia senza tabù
Ma guardando a questa realtà partendo dal nostro garantismo sociale e non dai desideri di pacificazione riaffermando il nostro bisogno di prosciugare la politica e l'economia
Dalla corruzione e non dall'esigenza di normalizzazione di quanti non sono assimilabili ad una politica di scambio e di riforme di segno moderato siano essi i sindaci anomali o i magistrati indipendenti
No
Caro compagno Folena potrei anche continuare ad insultarmi come hai fatto su Liberazione ma su questo lo ripeto nessun buonismo proprio perché per noi la mafia a questo segno di classe
E la nostra critica dell'esistente che rappresenta il nostro appoggio all'azione dei magistrati
Sulla giustizia siamo aperti lo ha detto anche ieri compagno Pisapia
A modifiche profonde ad adeguare la legislazione esistente siamo impegnati a ricostruire un nuovo equilibrio tra poteri a riaffermare il primato della politica ma ad una condizione che la legislazione antimafia
E la lotta alla corruzione non diventino per nessuno il terreno di scambio per manovre di regime
Con un partito impresa che ha nel suo codice genetico un impasto di interessi non trasparenti è spesso illegali tra politica economia e finanza
E anche quando parliamo di Tangentopoli
Parliamo di questo della natura della ristrutturazione capitalistica degli anni ottanta di quella Milano da bere cresciuta sulla materialità del patto ideologico tra finanza impresa e partiti del Caf
Nessuno scambio quindi qui davvero rivendichiamo una diversità che sta anche nella nostra storia una diversità che nessun revisionismo può cancellare e rimuovere la natura di quel patto tra economia politica e finanza c'era chi l'aveva capito all'inizio degli anni ottanta
E non ha non a caso andando davanti ai cancelli della FIAT parallelamente denunciava l'irrompere di una grande questione morale nessun inciucio ci faranno rinnegare come molti stanno facendo quella diversità è il suo protagonista Enrico Berlinguer
Ecco la nostra scelta aperta al dialogo e al confronto ma forte di questo ragionamento sulla natura delle classi dominanti e del potere in questo Paese sono i temi dell'alternativa per il Sud e per l'Italia
Ma anche i temi per la ricostruzione di una sinistra diversa e alternativa
Al sud o più che altrove
Le due sinistre ritornano a confronto e oggi si sfidano
Stanno i compagni e compagne
Ricostruire anche con il nostro rinnovamento con la nostra apertura con la nostra svolta un terreno unitario con movimento i esperienza di lotta gruppi dal volontariato sociale e cattolico con tutte quelle forme di autorganizzazione sociale della società civile che rappresentano un vero e proprio terreno di resistenza alla disgregazione al degrado sociale
Concludendo compagne e compagni vorrei e in questo congresso lo chiedo al Segretario al presidente del partito ci dessimo un appuntamento non solo per il Mezzogiorno ma per tutti i comunisti italiani
Il primo maggio del prossimo anno ricorre il cinquantesimo anniversario della prima strage di stato di questo Paese
La prima di una lunga serie di stragi impunite opera del patto saldato tra la mafia gli agrari la destra e lo Stato il primo atto di un copione che più volte si è ripetuto
Oltre ad un nostro dovere e per noi un'occasione politica contro ogni cancellazione rimozione della memoria ritroviamoci tutti i comunisti a Portella delle Ginestre
Non solo per portare avanti una nostra riflessione sul Mezzogiorno
Ma anche ma anche per compiere come ci invitava a Bertinotti nella sua relazione quel processo pubblico alle classi dirigenti di questo Paese che con il loro Sober civismo hanno segnato gli ultimi cinquant'anni della nostra storia
E noi come diceva nella sua impietosa denuncia Pier Paolo Pasolini noi sappiamo di chi è la colpa noi sappiamo chi sono i responsabili
Per questo compagne e compagni al sud o possiamo essere orgogliosi di racchiudere in un'unica militanza il nostro impegno antimafia e la nostra scelta comunista
La parola la parole al compagno Sergio Olivieri segretario dalla federazione di la Spezia
Prima di dare la parola ad Ulivieri dando una dimostrazione di efficienza devo dire impeccabile è stata immediatamente portata alla presidenza la delega dal compagno Alessandro Belfiore che si era perduta e quindi invito il compagno veniva a ritirarla
La delegazione del Veneto si riunisce qui in sala
Alla fine della seduta mattutina i compagni Caron e bruschi sono invitati ad avvicinarsi alla Presidenza al lato sinistro la parola Olivieri si prepari dopo il compagno Lucio Manisco
Cari compagni e compagne
Tornando a casa dopo queste quattro giorni di intenso ed appassionato dibattito dei nostri circolerà nostre federazioni
Dovremo tutti sforzarci di portarvi lo spirito nuovo il senso politico della svolta che questo congresso vuole di linea
E quindi dovremo indicare al partito al corpo del nostro partito l'orizzonte
Del passaggio dalla Resistenza al Progetto
E dovrà poi sostanziarsi anche una reale svolta nel nostro modo di fare politica di affrontare i problemi concreti dei nostri comuni delle nostre città
Altra parte compagni e compagne e questa è la via
Per costruire quel partito comunista di massa al quale vogliamo dare vive
Si discute nel partito nel corpo del partito della prospettiva del partito di massa
E io devo dire compagni che avverto ancora la nostra discussione troppe resistenze troppe incertezze troppe tentazioni a pensare che forse
Sarebbe meglio un partito di pochi un partito di militanti ideologicamente forma un partito omogeneo dal punto di vista ideologico
Trovo quindi troppe titubanze incertezza ad affrontare invece il tema grande e oggi necessario alla costruzione del partito di massa sono compagni che si pongono l'interrogativo
Che cosa ce ne facciamo noi di tanti iscritti che pure abbiamo in molti circoli se poi questa adesione non si traduce in militanza in attività politica
Io credo compagnie più a domanda vada esattamente rovesciata
Nel senso che so bene
Le difficoltà dei gruppi dirigenti dei civico delle federazioni
Ma il punto è che cosa facciamo noi nei circoli federazioni per tradurre l'adesione vita anche tante compagni militanza per attività concreta del partito
Il punto è che cosa riusciamo a fare noi del partito per superare climi comportamenti situazioni francamente respingente
Che ci sono dentro il civico e dentro le operazioni che non favoriscono la partecipazione dei compagni ma che anzi spesso si prolungano l'allontanamento di una loro oggettiva messi ai margini
Ma un partito di massa compagni e di massa non solo per il numero dei comunisti delle comuniste che organizza
Ma anche per la sua capacità di interpretare i bisogni profondi delle masse popolari e di tradurli iniziativa politica e sociale
E allora l'orizzonte di passare dalla Resistenza al Progetto in primo luogo una sfida con noi stessi
Aveva ragione ieri mattina il compagno Casati quando ci interrogava ICI invitava a pensare che cosa vuol dire delle nostre città nelle nostre situazioni concrete
Passare dalla Resistenza al project
Io vengo da una città un'oscura città di provincia
Chi è in queste settimane passata agli onori delle cronache
Avrete sentito tutti una città sulla quale un'inchiesta della magistratura ha svelato una realtà nella quale convivono attività criminali traffici d'armi corruzione
Ciò ci riporta alla luce quella questione morale che è anche questione di classe
Poiché è evidente che c'è un intreccio d'una connessione
Tra l'assetto capitalistico della società e la corruzione ruberie
Ma nella mia città è venuta avanti anche un'altra situazione un'altra inchiesta dalla quale avete sentito parlare
Un disastro ambientale senza precedenti in è stato commesso in questi ultimi quindici anni trasformando una città che era in parte
Uno dei posti più belli d'Italia in una pattumiera
E ciò è stato possibile grazie al fatto che in questi anni si è costruito
Un partito degli affari una lobby del rifiuto e che ha potuto godere di ampie ben ramificate coperture e protezioni
Nel mondo degli affari nelle amministrazioni e nel mondo la politica ed anche devo dirlo in larga parte della sinistra riformista e al governo degli enti locali dei comuni e delle Province
Ma questa situazione chiama anche noi a riflettere sui nostri limiti
Cioè le nostre incertezze sulle nostre titubanze
Chiama anche noi a ragionare se il partito è stato all'altezza nella mia realtà in questa situazione chiama anche noi a fare i confronti gli a confrontarci e a mettersi in discussione con il rapporto rimasto l'altra sera prima Rivera al congresso abbiamo organizzato un'assemblea popolare dove Rifondazione Comunista unico partito che ha avuto il coraggio di farlo un incontro con la gente di Pitelli ed abbiamo avvertito lì tutti i limiti anche della nostra iniziativa
Non è più possibile che le sulle questioni ambientali ci sia incertezza di Dubai non possono continuare ad essere un'opzione devono anche se pare parte a pieno titolo dell'orizzonte d'assi della nostra iniziativa
Ecco compagni quindi passare dalla Resistenza al Progetto vuol dire mi avviso saper leggere la realtà che ci circonda e costruire una prospettiva di trasformazione
Vuole dire a la Spezia
Saper leggere la disoccupazione
La trasformazione della composizione di classe la dispersione del lavoro dipendente la devastazione sociale ed ambientale che si è prodotta e voler dire quindi fare i conti con questo problema e costruire lì in quella città dove questi problemi a mio avviso sono enormemente concentrati costruire un vero e proprio laboratorio politico e sociale nel quale il partito all'ambizione di sperimentare questo passaggio
Per fare questo occorre quindi darsi un progetto
è un progetto è qualcosa di più e di più ambizioso di un programma pure necessario sul quale magari discutere e confrontarci sul piano delle alleanze elettorali
Un progetto è un'idea
è una proposta radicalmente alternativa sulla quale si misurare programmi alleanze politiche sociali ma sulla quale anche costruire parte in salita generale diffusa lotte e conflitti in grado anche queste determinare uno spostamento in avanti
Anche sulla stessa questione delle alleanze ed anche sulla stessa questione del prossimo esperienza amministrativa
Ecco quindi compagni l'orizzonte ambizioso davvero impegnativo che ci sta di fronte d'altra parte io penso che una forza comunista
Non è antagonista se parla tanto di comunismo
Le declamazioni sono spesso servite nella storia del movimento operaio per coprire una pratica politica opportunistica non è questo il punto
Il punto non è nemmeno quello
Di giudicare il grado di antagonismo di un partito comunista dall'atteggiamento su questo o su quel governo
No compagni l'atteggiamento la collocazione di una forza comunista nei confronti dei governi è una scelta che è determinata dai caratteri della congiuntura politica e sociale della quale ci si trova ad operare e quindi ci può stare all'opposizione come si può sostenere criticamente
Un governo come stiamo facendo ma ciò che conta compagni ciò che veramente conta e se queste scelte qui si fanno fanno avanzare
Le lotte dei lavoratori e quindi fanno avanzare la prospettiva per la quale non lavoriamo che è quella del superamento del capitalismo e su questo PCC misure ed è su questo invece giudica la coerenza tra le enunciazioni e infatti di una forza politica
Per concludere compagni
Un ringraziamento non formale
Volevo ringraziare a nome della delegazione spezzina di tutta la federazione il compagno Nerio Nesi
Per l'articolo abbia scritto oggi sul nostro giornale ricordando un compagno della nostra Federazione recentemente scomparso ecco anche queste cose ci fanno sentire una comunità grazie
La parola è al compagno Lucio Manisco si prepari Orietta Lunghi
Poi e tutti
Bene in queste tre giornate del nostro congresso la ristrutturazione da destrutturazione
Veda aggregati macro economici in Europa e nel mondo hanno registrato una accelerazione sostenuta in alcuni casi contraddittorie convulsa
In altri caratterizzata da chiari segnali di crisi interni
I flussi finanziari cinquanta volte superiori a quelli dei beni e dei servizi hanno segnato inversioni di tendenza
Le pressioni di tutti i titoli a Wall Street hanno fatto tremare i mercati mondiali ingenti capitali giapponesi sono stati sottratti alle Riserve creditizie interni e degli Stati Uniti
La grezzi di vita delle corporazioni americane soprattutto nel settore dell'informatica ha abbattuto le resistenze asiatiche nei negoziati dai guai thread organisation
In pizzardoni presunto beneficio regionale dell'apertura dei mercati del precipito
A Dublino infine come abbiamo detto sui giornali
Malgrado l'ottimismo ostentato da Romano Prodi
Il balzo in avanti verso la moneta unica con d'esibizione di quegli impedirci prototipi di banconote euro dell'anno due mila e due
è stato pagato a duro prezzo
Solo giocando cioè idee politiche fiscali nazionali dei Paesi europei più deboli ai diktat della Deutsches banca tedesca
Bene in questo piccolo angolo del mondo in questo nostro Paese la sfrenata incontinente aggressione confindustriale contro il Governo di centro sinistra
Tra di esse
Chiamiamola una sindrome da vero e proprio panico
Certo ingiustificato da quella marciare a tappe forzate verso l'Europa fino a ieri
Tanto auspicata dai nostri signori di casa ma più che motivato dalla paventata perdita di tutele interessate di garanzie illecite sui profitti della grande imprenditoria
Sarà una pura coincidenza di tempi mai almeno singolare che tutti questi sviluppi abbiano coinciso con i rigurgiti costituenti verso lo Stato autoritario della nuova banda dei quattro nuova e vecchia
Disegni di Cossiga di Scognamiglio e Pittini
Ora noi non vogliamo indulgere in quel catastrofismo giustamente deprecato dal segretario Bertinotti
Oggi oggi sabato quattordici dicembre si trae comunque l'impressione che la mostruosa macchina da guerra della mondializzazione proprio perché sta perdendo qualche pezzo abbia ingranato
Una marcia aggiuntiva più devastante per l'occupazione per lo stato sociale per la stessa democrazia
E se non vogliamo parlare di una macchina da guerra unica oltretutto perché i suoi percorsi sono diversi parliamo allora
Di due o tre treni che si incrociano sferrargli Antonella notte di una barbarie crescente di quella Orrei R. economiche di quel Meo orrore economico così ben tratteggiato angosciosamente stigmatizzato da Viviane Forrester
In questo congresso per criticare il posizionamento del partito si è fatto ricorso alla spericolata analogia
Di un autotreno di che si limiti ad azionare il sistema di allarme su un treno in corsa per Maastricht ottenendo solo un suo temporaneo rallentamento e stata così richiesta a gran voce da discesa da quel treno per organizzare una avvenente protesta o per improvvisare non si sa bene con quali mezzi
Degli ostacoli sul suo binario sul suo percorso
I treni non si ferma ma con le proteste o con le barriere di cartapesta
I treni sono stati fermati ora e poche ore dallo sciopero dei ferrovieri accompagnato da quello dei metalmeccanici
E ieri ieri al
Stazione Termini
Ho visto dozzine di operai di addetti alle Ferrovie che reggevano il nostro quotidiano
Liberazione
Vedevano i servizi sul loro sciopero
I servizi sul nostro congresso
Non avevano in mano ho in tasca L'Unità mi perdonino i compagni e gli amici di via Tomacelli non li ho visti reggere il manifesto
Io non so
Se rivelazione che ho avuto l'onore e l'orgoglio di dirigere si è il migliore dei quotidiani di questo pianeta
Ma ieri ho avuto all'orgogliosa Ricon per Roma che è lo strumento di informazione di lotta di un partito comunista
è l'unica forza di riferimento è di rappresentanza dei quei lavoratori leninista opero
Due settimane fa a Brussel
Davanti alla sede della Commissione e del Parlamento europeo ho visto manifestare contro le privatizzazioni e i licenziamenti di massa
Altre decine di migliaia di Pero velieri provenienti da tutta l'Europa
Con il compagno Roberto Galtieri
Ci siamo uniti a loro abbiamo parlato con i compagni pranzi desiderasse gettoni
Della Deutsche ai sembravano
Della RWE piastre di ogni anno Bretton del sindacato italiano non tutti naturalmente ma molti moltissimi sapevano chi eravamo sapeva no di Rifondazione Comunista
Sapevano della nostra battaglia entro nel porre in Parlamento italiano ed europeo
Contro le Previti agitazioni
Sapevano della nostra mobilitazione internazionalista
Dello scorso aprile a Parigi
è stato per me ma compenso care compagne e compagni un momento di emozione e di orgoglio
Come detto di partecipazione
Identificazione da comunista alle l'otto di questi lavoratori in Europa
Certo se il nostro è un partito non avesse inciso pesantemente determina talmente per mesi e mesi sull'operato del governo Prodi
Se non fossimo stati presenti con Bertinotti e vinci nel Parlamento europeo
Se avessimo disertato per protesta ed i motivi forse c'erano i lavori delle commissioni trasporti a Bruxelles a Roma il trasbordo
Certo con il compagno Galtieri avremmo potuto affacciarsi alle finestre di ruberia
E invece a gran voce contro le compagnie Clemente per e quei lavoratori ci avrebbero guardato con sorrisi compiaciuti
E convenevoli curiosità
Si sarebbero chiesti chi sa chi sono quei mapping
Aneddotica ed esperienze personali del tutto marginali non credo davvero
Lo dico a quel compagno quell'anziano compagno della seconda mozione che l'altro giorno nel congresso della federazione romana forse equivocando sul significato di mio intervento un intervento sulla marcia forzata verso le convergenze monetarie verso i tre pilastri maschile
Ne ha attribuito l'intento
Di alzare bandiera bianca
Vorrei degli solo che bandiere rosse o quasi rosse possono essere issate anche sui Fortini vuoti
E in quanto vuoti del tutto ignorati dalle forze del capitalismo
I portelli della classe operaia
Ne hanno insegnato questo da diversi decenni vanno occupati e di pesi in una guerra di movimento secondo le cosiddette Ron sopra engagement secondo regole di ingaggio e aggregazione con altre forze
Spesso non omogenei
Anzi con alleati esterni dei più riluttanti ad incerti
Si possono in alternativa in alternativa elaborare rutilanti analisi rivoluzionarie
Ideare a tavolino formidabili strategie
Meritarsi come diceva Karl Marx una vera laurea da professori di barricate in altri termini lasciare le cose come stanno
è un lusso che non possiamo permetterci
Anche se non avessimo raccolto finora i risultati ben noti
Perché è un lusso che porta all'isolamento all'estraneo azione dei processi del reale
Alla contemplazione il svegliata quanto ripetitiva furibonda quanto sterile
Di quegli eventi incalzanti e minacciosi di cui prima parlavo e che hanno accompagnato
Da tre giorni a questa parte i lavori al nostro congresso
Non possiamo permettercelo perché è un comportamento che per la mancanza di risultati porterebbe paradossalmente alla rassegnazione alienata dei lavoratori
Era rassegnazione care compagne cari compagni
Come mi par ripetendo ormai da nove anni una compagna d'acciaio
Una vera combattente della libertà
Che anche e soprattutto l'inazione dei nostri governi lascia languire nei peggiori Lager americani sedia Baraldini
Sedia per Arvedi
Gli ha ripetuto che la rassegnazione esistono suicidio quotidiano
Io credo che è un care compagne e cari compagni che possiamo interpretare qui dalla presidenza il sentimento di tutti i delegati tutti gli invitati al nostro congresso per rinnovare l'impegno del Partito della Rifondazione Comunista e dei gruppi parlamentari per sostenere con ogni mezzo possibile la pressione contro il governo se il governo italiano affinché si adoperi contro il governo statunitense per la liberazione dalla compagnia Baraldini e per il suo ritorno immediato in Italia
Alla parola adesso la compagna Orietta Lunghi si prepara Paolo Ferrero
Colletta lunghi consigliere regionale della Toscana
Compagne e compagni dopo l'intervento del compagno Lucio Manisco verrebbe più voglia di replicare Al duri che non portare alcuni elementi di riflessione
Al congresso cercherò comunque qualche risposta di dargliela perché non credo che qui nessuno si è rassegnato
Non credo che nessuno sia rassegnato
Non credo che alcuni di noi e alcuni Dinoi vogliano difendere Fortini sterili e porti e non credo
Che si debba necessariamente riportare la notizia eclatante che i lavoratori e gli scioperanti il metano liberazione e perché non dovrebbero leggere Liberazione
Perché non dovrebbero guardare con attenzione anche con speranza al nostro partito che si candida ad essere non solo il partito che li difende nel governo ma il Partito comunista
Perché non dovrebbe presto è ragione di vanto ragione di vanto per tutti ci sono delle cose comuni di tutti per tutti all'interno del partito in cui richiamo e non fanno parte necessariamente di chi esprime una valutazione a un'altra ho un dissenso detto questo
Io credo dopo le dopo gli avvenimenti anche di ieri sera nei quali con lo statuto del partito si è data una nuova forma
Credo che una riflessione brevissima vada fatta anche per questo proprio una battuta io sono convinta non credo soltanto io che il dissenso la filippica perfino l'opposizione si possano affermare per statuto
Non credo che questo cerca
Se ce ne saranno le condizioni materiali e le ragioni al di là delle sterilità o degli aggettivi lasciato i compagni io non mi adopererò
Credo che le posizioni negli statuti NI dei seggi non si ferma le cose con queste mi facendo i guardiani notturni del partito vecchi riferimenti scelto
Vecchi inserimenti cento ettari
A chi bene o male la storia dei partiti comunisti la conoscesse né appassionato da sempre
E che certamente fanno parte di un dibattito che perlomeno investiva la difesa probabilmente anche sbagliata ne conosciamo gli esiti
I grandi questioni di grandi momenti rivoluzionari adesso invece le questioni di Luigi ci occupiamo in questa fase in questa fase sono diverse
E con tutta la passione ne mettiamo nella nostra battaglia nella nostra militanza quella sul governo non governo sono questioni anche diciamo più modeste
Che probabilmente proprio gli insegnamenti della storia dovrebbero averci ha mai spiati ma evidentemente le condizioni si ripetono si ripetono per lo meno nelle modalità nelle modalità detto questo compagni io sono apportare le ragioni altri compagni l'hanno fatto di una posizione che critica di dissenso e per certi aspetti forse su una su un punto due
Alternativa
A quella che ci viene proposta e che ha la maggioranza del congresso la esprimo a livello personale perché sto intemperante intervenendo io a quanto inteso la dovrò esprimere a livello personale sempre
Visto che le posizioni collettive destano tante preoccupazione
Io credo sì che questo partito sia una svolta e basterebbe appunto la lettura dello Statuto per interpretarne perché c'è sempre una corrispondenza
Le ragioni di fondo
Credo che questo partito sia a una svolta e bastano alcuni interventi tra l'altro che si sono ascoltati per capirne
Quanto non sia voglio dire io non credo mai che le cose siano irreversibili ma quanto sia fonda rifondazione comunista nasce per tante ragioni non ho tempo non abbiamo tempo di ripercorrerne la storia
Nasce comunque mettendo come condizione l'opposizione di classe ai governi borghesi
Eravamo foglie forza o forse non c'era stata data l'opportunità di far parte di una maggioranza di governo allora allora non ci sembrava sterile
Non ci sembrava un fortino vuoto di costruire i percorsi di un'alternativa della trasformazione partendo dall'opposizione ai governi borghesi
Noi pensavamo che l'opposizione si potesse costruire attorno a un soggetto intorno alla classe operaia e a tutti quanti e quante patiscono l'oppressione di classe in questo Paese dandoci gli strumenti gli strumenti che potrebbero estreme devono essere quelli del sindacato
E delle lotte è Avanzini
Regressivi mi rendo conto in pochi mesi tutto quello che è stato l'armamentario le coordinate dei caratteri della rifondazione comunista appena avviata si sono capovolti a quanto intendo
Tutto ciò è diventato qualcosa che appunto si ispiri riunisce non è compreso non entra nel gioco è francamente di distinzioni più profonde che pur ci sono e non le nego
Ma dieci minuti sono veramente pochi per tutti noi tra il PDS e novità diventa
La trasformazione la trasformazione a quanti intendo però almeno in questa fase davvero COMU Riggio molto e non è poco ma non basta non è poco ma non basta
Un altro aspetto che voglio dire questo che se davvero così importante e tante cose si spostano che perfino la lotta dei metalmeccanici che rinnovano il nostro salario o qualche studente ne occupa le facoltà e perché hanno una sponda Dinoi nel governo io mi domando sette alle coordinate di fondo
Dei compagni e delle compagne di Rifondazione Comunista è sparito il concetto o sta sparendo il concetto che le battaglie che il conflitto Beppe rimanente nelle società capitaliste non ci fosse altrimenti organizzare sarebbe davvero una chiusura
Dell'orizzonte che pena mette anche in condizione la stessa ipotesi
Diceva Spur Mattioli
E comunque proseguo con il mio ragionamento
Io sono convinta montagna altri lo sono che la questione del governo è una questione importante e centrale e non mi basta l'elenco di quanto abbiamo ottenuto so che abbiamo ottenuto cose anche importanti
So che sono importanti gli obiettivi parziali vedo però questo partito trasformarsi in parte sociale più che un partito che si incarica di rimettere in moto un processo difficile
Siamo tutti grandi lo sappiamo bene non siamo in una fase rivoluzionaria ma un programma un programma che vada in quella direzione traccia degli obiettivi intermedi e parziali
Colga all'interno di questi quelli che sono gli elementi che vanno in quella direzione io credo a meno che anche questa non sia scolastica
Andrebbero individuati e allora mi domando un partito che si avvia a diventare parte sociale che si incarica della difesa e della tutela sacrosanta per carità
All'interno di una compagine governativa chiude con questa durezza ogni altra ipotesi ecco io mi domando se davvero se davvero non metto in dubbio le intenzioni Pardo di una tendenza oggettiva lavorìo creda nel processo della trasformazione io credo che vadano messi il mozzo alti process all'interno
Della società
Credo che vada valutato analizzata spietatamente quali sono davvero le riforme anche se si vuol parlare di queste e sempre intese come elementi della trasformazione come obiettivi parziali che vadano in quella direzione mi domando quali tipo di riforme attuali stiamo lavorando e lottando e se non è la giusta sacrosanta ma non sufficiente non sufficiente difesa
E tutela di una parte
La società complessa da sempre e non da ora ci sono altri organismi altri organizzazioni e dovrebbe incaricarsi insieme al Novecento di questi uno di questi strumenti è il sindacato
Su quale veramente c'è stato nocciolo poco dibattito in questo presso ma una chiusura reale delle possibilità d'espansione anche all'interno della stessa
CGIL dove mi richiamo con la proposta e la messa in campo della componente comunista sono questi il tipo di ragionamento che mi interessano maggiormente piuttosto davvero brillante il figlio di ieri leggano liberazione
Davvero perché se si fanno questi tipi di rapporti con le cose si ottiene scelto il consenso della platea ed orgoglio giustamente di partito dal mio punto di vista al si fanno pochi passi innanzi si parla del riformismo e dell'esaurirsi del riformismo si mette in campo il soggetto riformatore
Non vedo una contraddizione in questo può andare anche bene basta lo ripeta e questo soggetto che si mette in campo lavori per obiettivi parziali
Verso un programma più generale che è quello della trasformazione altrimenti si mette in campo un soggetto riformista
In un momento in cui si sa esibisce gli spazi riformisti sono esauriti non da qualche cattiva volontà di qualcuno ma in una crisi che dal dopoguerra ad oggi non aveva mai mostrato con tanta determinazione e chiusure
La possibilità di questi spazi e quindi si fa davvero un po'di eclettismo essi Deaglio all'attenzione ai contenuti su fatti che nella realtà non segnano un passaggio in divenire Massi occupano soltanto delle marce
Più o meno accelerata e portato in una direzione non si conosce io non conosco che dopo aver letto attentamente e la mozione uno avete sentito
La pur lunga relazione del segretario non meno a fondo probabilmente stiamo duri individuata la direzione va detto Montagna e ce lo siamo detto e ce lo continuiamo a dire che il discorso europeo di master che fa parte dei processi dinamo delimitazione del capitale d'Europa è costretta per competere
In uno scontro inter capitalista fu chiusa accogliamo con il Giappone a doversi cimentare prestare anch'essa in campo ognuno alla sua Maastricht l'Europa la sua Maastricht
Verso le altre potenze e all'interno di questo la distruzione dell'orario
Di lavoro e della soggettività del lavoratore
Della proprio della riduzione a soggettività del lavoratore è la via maestra mi voglio in carica dei treni scene ricordiamo tutt'uno per fare una battuta anche lui tra il tema così credo scherzoso vedo di legno in il tema dell'Europa comunque davvero non si ferma discende nel presente sullo Stato sociale abbiamo ottenuto dei risultati
Non è vero compagni non è vero purtroppo
Aggiungo
Io sono consigliera regionale mi occupo della sanità so per certo che non sa come fare a gestire la Regione Toscana il PDS in maggioranza
Italia dei guasti delle scorte finanziarie dei decreti del Lorenzo Amato e che adesso gli assessori del PDS hanno le mani nei capelli per gestire questi altri tagli le mani nei capelli hanno le mani nei capelli
E quando si parla di oppressione toppe essi io voglio domandare a questi compagni se al di là del dire abbiamo tenuto si domandano davvero che cosa sta succedendo né carceri
Per gli handicappati per quanti nella stessa età vivono l'oppressione dura oggi vasti dire abbiamo potuto fermare sesso certo ci siamo messi di traverso certe cose in sé ma altri insieme ad altri è nel governo l'abbiamo ottenute
Ma vi pare davvero che si sia rientro dotta la possibilità d'assicurare servizio non si sia in una fase di restituzione di quanto le lotte hanno ottenuto è un patto sociale se interrotto avevano ottenuto
Io son questi temi che vorrei portare all'argomento alla riflessione dei compagni qualcuno dirà
Il motivo compagni della moto della mozione due chi interviene nega che se ha avuto un ruolo nega anche se ha avuto un peso non è questo compagno disse compagni le semplificazioni francamente non ci interessa nel non mi interessano
Va fatto un bilancio una verifica va fatta una riflessione in questo partito vedo e ce ne sono pochi spazi non lo faremo io lo farò continuo continuerò a farlo su quelle che sono davvero i rischi i rischi che attraversa un partito comunista resta in carica per lo meno alla rifondazione comunista in una permanenza che veramente ci costringe a un ruolo di Superpippo andiamo lì
Scontri diciamo spostiamo antica addirittura con gli emendamenti di tipo europeo torniamo ai ferrovieri si leggano i giornali
Però voglio dire la materialità dei fatti Gabriele porterà il conto anche a Rifondazione comunista
Porterà ecco io non son aspettare l'arrivo di questo conto non sono aspettare minoranza o no un senso forte del partito
Non sono aspettare questo punto sono però a lavorare a scontrarmi abbatterli da sola smalti con chi c'è perché questa critica perché queste altre posizioni abbiano piena legittimità siamo nati liberamente comunisti e mi pare un'ambizione
Minimale l'ultimissima cosa e chiudo è sulla questione quello che vuole fare ulteriori compresi allora sulla questione delle compagne una bellissima cosa io credo che le donne non dicono hanno vita abbiano due nazioni e non una
Per lottare contro il capitalismo hanno quella dell'ordine patriarcale hanno tutto da contendere hanno tutto da contendere hanno tutto da Conte
Mi domando se davvero siccome loro saranno e sono il primo soggetta a pagare con tutte le politiche della famiglia quant'altro sta venendo avanti all'interno di questo governo ma degli orientamenti generali
Mi domando e lo chiedo davvero com'è possibile
Che una riflessione critica in questo senso finanziaria e conseguenze dirette nel mentre si parla anche il PDS ormai l'ho fatto il che non significa più nulla
Della differenza di genere mentre si parla di questo non si piega la femminilizzazione del lavoro per tutti i soggetti e non solo per le donne
Il ruolo di maggiori oppressione che le donne dicono a partire anche da queste ultime scelte della finanziaria con questo chiudo l'intervento e scusate se ho rubato qualche
Allora compagni sono le dodici e venticinque quasi per organizzare
Per organizzare i lavori di questa ultima parte della mattinata la parola del suo compagno Luigi vinci presidente del gruppo Pd
Di Rifondazione al Parlamento europeo
Poi Marco Rizzo della segreteria nazionale del partito coordinatore alla segreteria infine l'ultimo intervento quello del presidente del partito Armando Cossutta la parola al principe
I compagni della mozione due hanno sistematicamente sostenuto nel dibattito congressuale che il sostegno da parte di Rifondazione Comunista alla legge finanziaria sancisce una nostra svolta fondamentale
Ieri eravamo contro l'Europa di Maastricht oggi saremmo dalla sua parte il compagno Ferrando lo ha ridetto ieri da questa stessa tribù una medesimo ragionamento fece a suo tempo il compagno D'Alema e recentemente Prodi ha detto la stessa cosa d'un giornale ambedue sostenendo che non da parte loro sono state fatte concessioni fondamentali sul versante della finanziaria bensì da noi
Questo ragionamento soprattutto da parte di D'Alema moventi propagandistici scoperti
Basandosi su un artifizio retorico costruire un'Europa dotata di Comuni istituzioni politiche ed economiche comunque equivarrebbe in questo artifizio a costruire l'Europa di Maastricht invece l'Europa di Maastricht non è che uno dei modi quello più a destra e capitalistico cioè quello neoliberista di costruire un'Europa dotata di Comuni istituzioni
L'Europa di Maastricht che cos'è allora nell'essenziale
Esattamente il tentativo di unificare le monete europee attraverso politiche cosiddette di risanamento delle finanze pubbliche realizzate attraverso la demolizione dello stato sociale la precarizzazione del lavoro
Ora come Rifondazione Comunista in questi mesi a cavallo cioè della Finanziaria e dentro la Finanziaria esattamente questo l'abbiamo fatto
Abbiamo impedito il rinnovo al ribasso del contratto nazionale dei metalmeccanici abbiamo impedito tagli alla spesa sociale segnatamente sul versante previdenziale
Da parte della finanziaria abbiamo impedito che nel Mezzogiorno si possano praticare con il consenso dello Stato salari inferiori ai minimi contrattuali insomma abbiamo imposto dal Governo che non era proprio convinto mi pare un percorso alternativo sulle questioni fondamentali rispetto a Maastricht
La tesi di D'Alema e Prodi da una parte dei nostri stessi compagni della mozione due dall'altra risulta perciò smentita dai fatti fondamentali di questi mesi
Purché ci si guardi dagli slogan ad effetto
In realtà anzi è accaduto esattamente il contrario Rifondazione Comunista testardamente lottato e sta testardamente lottando contro l'Europa di Maastricht
E cosa ancor più importante se ci poniamo come sempre si dove ma si dovrebbe nei panni dei lavoratori e della povera gente di questo Paese i cui interessi economici politici e culturali tentiamo di rappresentare
Questa nostra lotta portato a casa risultati significativi
Certo le modalità di questa nostra lotta hanno presupposto alcune consapevolezze
Che è una costruzione europea prima consapevolezza già la Regione la largamente esiste e che uscirne sarebbe foriero nelle attuali condizioni dell'Italia e dell'Europa assai più di danni che di vantaggi
Siamo pertanto consapevoli che la battaglia contro Maastricht non può avere l'obiettivo di chiudersi nel nostro ridotto nazionale bensì di orientare la costruzione europea su un percorso altro da quello di Maastricht
Il nostro in Europa cioè va concepito e praticato come un percorso di battaglie per la democratizzazione della costruzione europea per imporle politiche sociali ed ambientali progressive rapporti democratici e pacifici con il resto del mondo
Qui è probabilmente il punto di fondamentale divergenza su questa materia rispetto ai compagni della mozione due
La loro è una visione ad un tempo arretrata schematica estatica di ciò che oggi l'Europa e di ciò che accade oggi in Europa
E se non è semplicemente un Progetto neoliberista e s'è pure una costruzione economica e politico istituzionale già assai avanzata inoltre la costruzione europea è attraversata da conflitti non solo sociali ma anche politici che sono cresciuti a dismisura in un anno e presumibilmente continueranno a crescere nei prossimi tempi
Delineando così terreni nuovi di lavoro e compiti nuovi per la nostra parte politica di sinistra antagonista europea
Tra i compiti nuovi c'è appunto quello di fare risultati reali
Parziali e limitati sin che si vuole di compromesso sin che si vuole ma reali voglio dire non solo risultati di tipo propagandistico
E sì infatti i risultati reali dei clan sono di importanza fondamentale non solo dal punto di vista delle condizioni di esistenza della nostra parte sociale
Ed è l'incoraggiamento che danno ad essa riprendere la strada della lotta di classe ma anche per altre ragioni
Prendiamo a questo proposito la Germania oggi il Paese guida per molti fondamentali aspetti dell'Unione Europea i
E se è attraversata da parecchi mesi da una poderosa ondata di mobilitazioni soprattutto operaia contro i tagli alla spesa sociale voluti dal governo di destra neoliberista di col
Questa politica dei tagli alla spesa sociale fatica dunque moltissimo a passare non si capirà mai di irrigidimento del governo colle dell'establishment tedesco Bundesbank in testa
A proposito della partecipazione immediata dell'Italia alla moneta unica a prescindere pure dal fatto che la finanziaria italiana dimostra che può essere praticata un'altra strada
Diversa da quella di Maastricht sul terreno del risanamento dei bilanci pubblici
Cioè a prescindere dal fatto che la finanziaria italiana è un concreto elemento di disturbo rispetto all'offensiva di classe capitalistica in atto in Germania contro lo stato sociale
Offensiva che avviene all'insegna dello slogan neoliberista secondo il quale la sola via del risanamento delle finanze pubbliche passerebbe appunto per il taglio della spesa sociale
Al tempo stesso la socialdemocrazia tedesca tratto dalla finanziaria italiana e proprio in questi giorni un contributo ad uscire dalla crisi nella quale essa versa da parecchio tempo
Crisi dovuta a più fattori eterogenei ma tra i quali non è secondo a nessuno il fatto di essersi subordinata in questi anni i dettami del neoliberismo
Come peraltro è accaduto a quasi tutto resto dalla socialdemocrazia europea dominata a lungo come è stata e larga misura lo è a tutt'oggi da gruppi dirigenti assai moderati
E cioè la socialdemocrazia tedesca
Accolto nella vicenda italiana esattamente il fatto che per praticare una politica di risanamento dei bilanci pubblici si può agire efficacemente sul versante di misure fiscali progressive
Anziché su quello del taglio della spesa sociale
Addossando così i costi del risanamento dei bilanci pubblici soprattutto alle classi medio alte anziché a quelle popolari
E stato sta così riuscendo ad aprirsi la strada per un rapporto più intenso sto sempre parlando della socialdemocrazia tedesca con il movimento animato dai sindacati che contesta la politica antisociale del governo col pertanto anche in Germania sia sta aprendo la possibilità di una svolta
In questo paese nel novantotto si terranno le elezioni politiche molti elementi oggi ormai indicano che la destra potrebbe perder nell'insieme delle sinistre vincerle
Ragionamento analogo sommariamente vale per la Francia cui recentissimo riallineamento a sinistra da parte del Partito socialista francese addirittura clamoroso più in generale che cosa significa tutto questo
Esattamente che il grande arrembaggio neoliberista quello che sta mazze Lando da dieci quindici anni l'Europa sta cominciando ad andare in crisi primo per la rivolta sociale crescente agli indirizzi di ma stretto
è questa la ragione fondamentale il motore come ovvio di questa crisi per neoliberismo europeo secondo questa crisi altresì determinata dallo stesso fallimento economico del neoliberismo europeo
E sono sostenuto a lungo che per alzare le capacità competitive dell'Europa nell'economia capitalistica mondiale
Occorre togliere condizioni di vita la gran parte delle popolazioni e passarle tanto in tanto in forma dei mezzi d'investimento che di alti profitti all'impresa
Ebbene questa politica sta invece conducendo l'Europa verso condizioni strutturali di stagnazione e di declino
Pertanto una parte della stessa grande industria europea ha cominciato a protestare a straparlare
Chiede cioè di unire ai tagli allo Stato sociale alla precarizzazione del lavoro il rilancio della domanda interna chiede tutto e il contrario di tutto eh cioè politicamente in crisi
E quello che sino a ieri è stato il ventre molle della sinistra europea a dire la socialdemocrazia sta cominciando in Germania in Francia e anche in Gran Bretagna
Ad essere il ventre molle del neoliberismo o almeno a disarticolare sì la socialdemocrazia suo orientamento i sempre più alternativi più in generale molte forte non solo di sinistra moderata ma anche di centrodestra oggi stanno tendendo a riallinearsi per quanto ovviamente in modo confuso e altamente contraddittorio lo scontro in atto e che durerà
In materia di politica monetaria europea tra Francia e Germania significa proprio questi dopo che la stessa destra neoliberista francese ho finito
Constata che la Francia non regge più economicamente e socialmente e politicamente la politica neoliberista di Maastricht
Allora se queste cose che ho sommariamente menzionato sono nell'essenziale vere e cioè se è vero che nella macchina da guerra antisociale del neoliberismo europeo si sono aperte delle crepe
Il problema per noi esattamente come riuscire a impedire che esse si chiudano ed anzi ad allargarle
Donde appunto un cambiamento di metodi rispetto ai tempi in cui quelle crepe non c'erano e continuavamo come lavoratori e come sinistra prendere botte ad arretrare
è proprio questo che stiamo facendo oggi in Italia sul versante del governo Prodi usare la crepa tenerla Peart allargarla e ciò in via generale vale anche per il teatro europeo
Altrimenti attenzione compagni altro non accadrebbe che consentire all'avversario di operare con mani più libere
Di usare liberamente il livello politico quello europeo e quello dei vari Stati e quindi di riuscire a chiudere con larga probabilità quelle pre quelle crepe che oggi ne stanno incrinando la macchina vado a concludere mezzo minuto
Sia lui risale pulita di due milioni dossier gli altri Paesi europei fondamentali Germania Francia Gran Bretagna Spagna sono governati dalla destra neoliberista omogeneamente a destra neoliberista
Sono le istituzioni di governo dell'Unione Europea non a caso dunque così virulento il tentativo della destra italiana sociale politica da Fossa alla lega da Berlusconi e postfascista
Di far saltare l'attuale assetto politico dell'Italia
Essi hanno dalla loro in Germania essenzialmente potenti padrini e questi padrini sono essi pure assai accaniti perché temono che l'Italia conta agile Europa
In Gran Bretagna si voterà a Melfi in Francia e in Germania entro il novantotto entro due anni dunque l'intero quadro politico europeo potrebbe produrre una svolta con la quale cioè la crisi del neoliberismo supererebbe la soglia di non ritorno la lotta per la difesa
Delle condizioni di vita delle maggioranze sociali sarebbe più agevole potremmo anche tentare nuove azioni offensive
Come lavoratori e come sinistre antagoniste per quanto mi riguarda compagni io non sono dunque per nulla pessimista in ogni caso vale decisamente questa partita di giocarla tutta
Due
Brevissime comunicazioni un compagno smarrito il pass per entrare all'Ilva può ritirarlo ai Tabacchi al piano terra la delegazione dell'Emilia Romagna si riunisce alla fine della seduta nella sala di due la parola è adesso per il penultimo intervento al compagno Marco Rizzo della segreteria nazionale e coordinatore della segreteria poi la parola al presidente del partito Armando Cossutta
Creare compagne e compagni
Questo congresso credo sia un punto importante
Della storia politica della sinistra nel nostro Paese l'importanza è data dalla vostra presenza
Dagli ospiti italiani esteri dall'attenzione dell'opinione pubblica
Tra cose grandi che abbiamo vissuto stiamo vivendo assieme che poi si traducono anche in domande semplici l'altro giorno un giornalista si chiedeva cosa significava questo congresso
Quali novità
Qual era la cifra di questo congresso
Ebbene io credo che si possa rispondere dicendo che c'è una conferma
Che la nostra linea politica
Ha avuto dei successi
Non irrilevanti
è una linea politica che ha vinto perché ha visto premiata la politica
La nostra linea che è fatta di radicalità e unità che è fatta di autonomia è unita per intenderci quando parliamo dell'autonomia possiamo pensare anche a quel passaggio difficile
Che abbiamo avuto un anno fa
Con la vicenda del governo Dini
Quando per non abbassarsi alle logiche del compromesso politico in un modo anche nuovo di intendere la politica ci siamo rapportati agli interessi concreti dei lavoratori determinando così qual era la nostra identità pur sapendo che andavamo incontro un elemento anche di cesura di frattura nelle sinistre tra le sinistre
E lo abbiamo fatto però avendo come bussola come orientamento l'interesse concreto dei lavoratori e allora dicevo quella linea
Di automatica di autonomia e di unità ci ha poi consentito di arrivare un processo unitario con la desistenza con la partecipazione alla maggioranza parlamentare che sostiene il governo Prodi
E il prevalere
Di un aspetto sull'altro avrebbe significato a vera un'altra linea politica che non avrebbe sicuramente dato questi risultati
E paga la politica
Perché tornando proprio la vicenda al governo Dini che quella che ha segnato un nostro salto di qualità abbiamo visto in questa frattura in questa cesura compagni dirigenti capaci capaci che hanno abbandonato il partito
E avete visto che proprio perché la politica è quella che paga quella scelta fatta da compagni dirigenti capaci sie
Risolta in un nulla di fatto quei compagni e quelle compagnie oggi politicamente hanno sbagliato e la loro stessa consistenza la consistenza della scelta di quella scelta politica non dei singoli compagni di quella scelta politica è stata come si può dire
Tagliata dall'orizzonte allora dicevo e lo dico ai compagni e le compagne che hanno presentato il secondo documento lo dico con un elemento con una volontà di convincere rispetto a questa nostra linea politica
Noi abbiamo vinto perché abbiamo mantenuto questo binomio radicalità e unità e se avessimo abbandonato
L'elemento dell'unità mi chiedo se Rifondazione comunista avrebbe avuto nel rapporto dallo scontro nel confronto per l'egemonia tra le due sinistre avrebbe avuto questo risultato
Dobbiamo interrogarci quei milioni di laboratori parlo di lavoratori di classe operaia
Che ancora oggi vedono nel PDS nell'Ulivo un elemento di riferimento
Dove sarebbero nei rapporti con Rifondazione comunista dove sarebbero finiti anche in termini di potenzialità politica questa la domanda che dobbiamo farci forte ed è per questo che dobbiamo anche non dimenticare che il nostro partito quando ha fatto questa scelta ha sofferto molto
E ancora vi ricordate gli episodi
Quando si riceve affacciavamo vincere le destre che facevamo vincere Fini e Berlusconi
E magari ve ne abbiamo attaccati nel nome dell'antifascismo un antifascismo etico però perché ha pronunciato da compagni anche autorevoli
Che si erano dimenticati di parlare avevano taciuto quando Fini era andato alle feste dell'Unità quando a Fiuggi al congresso di Alleanza nazionale erano andati a parlare autorevoli dirigenti del partito democratico della sinistra questo nostro congresso però non è solo l'esaltazione di una linea politica
Deve essere anche un elemento forte di riflessione sulla nostra cultura politica abbiamo forse parlato troppo in questo congresso di governo e di finanziaria
Dobbiamo anche cercare di porre attenzione alle cose che hanno inscritte
Nella relazione il segretario nel documento presentato dal compagno Bertinotti dal compagno Cossutta quando parliamo di apertura di innovazione
Abbiamo visto nei nostri congressi nel parlare tra i compagni e le compagne elementi diremmo ora forse Paure non immotivate perché nel passato l'innovazione l'apertura
Aveva spesso significato a sinistra
Uno scendere verso la moderazione c'era quasi un elemento legalitario tra l'innovazione il moderatismo
Sono dentro di noi le ferite dell'ottantanove delle cosiddette aperture dello scioglimento del partito comunista della cosa ce la ricordiamo queste ferite
E allora è chiaro che questi compagni queste compagni che riflettono possono avere delle remore delle paure ma qua sta il punto qua sta la nostra scommessa guasta l'elemento di novità di questo nostro congresso
Noi vogliamo aprirci perché non dobbiamo avere il timore di contaminarsi non abbiamo il timore non dobbiamo avere questo timore di confrontarci coi movimenti con quello che c'è di reale nella società
Ma perché non dobbiamo avere questo timore perché siamo convinti siamo determinati scusate il termine siamo irriducibili
Perché l'esistenza di un partito comunista di massa nel nostro Paese come strumento di difesa come interesse dei lavoratori e un dato di fatto la nostra carta d'identità compagne e compagni e quindi non c'è pericolo di spingersi non c'è pericolo non c'è questo pericolo
Perché l'irriducibilità alla scelta del cambiamento va addirittura voglio dire una cosa forte va addirittura al di là della volontà di questo gruppo dirigente
Che però francamente care compagne e compagni in questa fase ha dimostrato anche una sua validità nelle scelte che ha compiuto lo dico con soddisfazione la presenza di questo partito ormai è un dato irreversibile nella società italiana nella sinistra in Europa nella sinistra nel mondo e lo dimostra l'attenzione che abbiamo avuto rispetto nostro questo nostro congresso
E concludo ora cercando di rispondere nuovamente
A quella prima domanda che avevo detto con la domanda iniziale qual è la cifra di questo congresso
Allora vorrei rispondere
Cercando di intuire
Un'ipotesi riusciamo a tenere conto del fatto che in questa nostra società oggi in questo nostro panorama politico oggi cambiano i rapporti tra e nelle sinistre dal dopoguerra a oggi
C'è tra le due sinistre c'è tra noi L'Ulivo il PDS
Forse una differenza che arriva ai rispettivi riferimenti sociali
Tra ipotesi di nuovi blocchi sociali di riferimento e allora pagate compagni questo sì apre nuove domande forti rispetto a quale unità a quale autonomia e io credo che la maggiore la forma maggiore la scelta più importante che noi dobbiamo compiere quella di radicare costruire e vorrei citare il compagno Lucio Libertini che aveva ipotizzato aveva ipotizzato la presenza di un grande partito comunista noi dobbiamo lavorare per crescere radicare questo partito e tutti assieme sapremo rispondere a queste due domande importanti grazie
Siamo giunti al termine dei nostri lavori e diamo dunque la parola per l'ultimo intervento della mattinata al presidente del nostro partito al presidente di Rifondazione Comunista il compagno Armando Cossutta
Care compagne e cari compagni
Care compagne
Lasciatemi cominciare
Care compagne e cari compagni
Farò in questo mio intervento
Poche tre considerazioni
Sul nostro partito
Sul governo Prodi
Sui rapporti a sinistra
E in primo luogo mi preme sottolineare che con questo nostro terzo congresso
Francamente registriamo un forte passo in avanti
E non soltanto per i risultati che abbiamo ottenuto nel numero degli iscritti
Non solo per il numero dei voti
Per il radicamento nella società e nelle istituzioni
Che è sotto gli occhi di tutti
Di questi risultati peraltro eravamo sicuri
Non ho mai avuto dubbi sull'esito della nostra impresa
Sin dal primo momento quando in pochi ci ritrovammo in quell'angusta saletta Rimini dei primi giorni del febbraio
Per novantuno
I risultati di cui sto parlando
Erano per tutti noi un obiettivo che sapevamo realizzabile
è stato realizzato non occorre insistere di
Quando parlo di un forte passo in avanti mi riferisco al fatto che si sono raggiunti questi risultati
Perché siamo ormai divenuti o divenuti un reale partito politico
Intendo dire
Una organizzazione che non fa semplicemente propaganda delle sue grandi idealità
E che non è tanto meno solamente testimoniale di una visione di un'esigenza
Di un intento quello della trasformazione di questa società ingiusta dominata dal capitalismo
No siamo una forza che ragiona e che agisce politicamente
Che conta
Che incide una reale una vera forza politica e ne sono dimostrazione tutte le cose che abbiamo ben presente
E che parlano non ho bisogno di dirlo della nostra presenza attiva nelle lotte sociali
Nelle istituzioni democratiche nella vita del Paese
Ma questo risultato in verità
Questo essere forza politica che fa politica che contribuisce a determinare la politica
Non era del tutto scontato
Perché Carandini mense erano le difficoltà in cui siamo stati costretti a nascere e a vivere
Difficoltà oggettive
Fuori di noi
E difficoltà soggettive
Quelle che erano dentro di noi
Nei modi di essere nei modi di pensare di fare di molti nostri compagni tanto entusiasmo
Tanta passione
Tanta dedizione ma anche non poca confusione
Per le tante storie fra di loro riverse per ognuno di noi
Spesso tante facili illusioni e molto spesso tanto semplicismo che sapete compagne e compagni carissimi che dico il vero
E lo possiamo ben dire oggi pacatamente
Anche con piena consapevolezza critica perché siamo qui oggi a registrare
Con il nostro successo
La forza per potere prospettare soluzioni politiche valide reali per il nostro popolo per il Paese
Certo abbiamo fatto in fretta a crescere
E sono stati anche i fatti
Che ci hanno sospinto a compiere rapidamente delle scelte
è una forza politica conquista prestigio e consenso se sa scegliere
Fare politica in fin dei conti significa scegliere
E le nostre scelte si sono dimostrati giusto
Una dopo l'altra
Anche quando per assumerle
Non abbiamo esitato ad adottare decisioni difficili in tutte
Anche per noi stessi
Al nostro interno
Ricordate le vicende le crisi dei gruppi dirigenti
Prima nella segreteria del partito poi più recentemente nei gruppi parlamentari sembrano storie lontane eppure sono cronache di ieri dell'altro ieri
Decisioni difficili per noi stessi e decisioni difficili e soprattutto all'esterno
Tutto sommato se andiamo a ben guardare
Scelte difficili ma tutto sommato per noi anche voglio dire semplici
Perché e con la stessa coerenza e con la medesima bussola che abbiamo determinato i nostri atteggiamenti
E abbiamo saputo e potuto dire di no catini
E poi dire di sì a Prodi
Due posizioni diverse
Opposte ma ambedue coerenti
Attuate in forza della stessa linea valida nell'uno e nell'altro caso
Proprio perché fondata su quel binomio indissolubile che abbiamo tenacemente voluto costruire e dal quale ci siamo continuamente ispirate il vino più appunto di autonomia è unita e ora dicevo
Possiamo ben dire di aver compiuto con questo nostro congresso
Un forte passo in avanti
Proprio rispetto a quelle corrette rischi che del partito come forza politica
Il dibattito che si è svolto nei circoli
Ha registrato lo sapete quanto me due dati molto significativi
Primo il numero dei partecipanti
Percentualmente superiore ad ogni altro confronto
E secondo l'assunzione di responsabilità della base stessa del partito sono gli scritti non c'è partito in Italia che faccia come noi sono gli scritti che direttamente sovranamente Senza pelle che senza mediazioni e cioè nei congressi di circolo
E neppure in quelli provinciali
Dove appunto sogliono prevalere le mediazioni fedeli politica pur necessarie
Ma sono i circoli congressi dei circoli singoli iscritti iscritti tutti insieme che hanno deciso la politica da adottare
E lo hanno fatto dovendo scegliere
Fra due opzioni fra di loro nettamente distinte anzi
I compagni lo sanno contrapposte e perciò per la loro medesima contrapposizione scelte quelle che abbiamo assunto chiare inequivocabile
Ci sono compagni anche in questa platea
Che erano preoccupati di dover discutere e decidere votare
Nel pieno del dibattito sulla legge finanziaria
Preoccupazione comprensibile e legittima
Ma che si è rivelata infondata anzi e proprio il confronto dal vivo in tempo reale fare la discussione nel circolo è quella in Parlamento e nell'insieme della società
Che hanno reso ancor più rilevante la forza la validità di incisività della certa
Alla quale ognuno di noi è stato chiamato
Certa
Ovviamente non tecnica né amministrativa
Poi che dietro e con la legge finanziaria
Una legge piena di ombre i limiti gli errori
E pur tuttavia contrassegnata dal nostro intervento in controtendenza
Rispetto al passato italiano
Rispetto al presente europeo e dicevo dietro e con il dibattito su questa legge finanziaria sono emerse concretamente e sono state messe apertamente in campo da diverse posizioni politiche
Presenti nelle nostre file
Quelle sulla desistenza
Quelle sul governo quelle sui programmi
Chiese confusi si è confrontati cioè in questi mesi di dibattito intensissimo
Contemporaneamente
Sul passato sul presente sul futuro della politica del partito
Chiese come ci si è confrontati sulla natura sul ruolo sul destino della nostra organizzazione sulla composizione medesima dei nostri gruppi dirigenti
E ci si è confrontati lealmente qualche volta anche aspramente fra compagni ed accompagna
E ora possiamo ben dire che tutti sappiamo meglio di prima quello che noi siamo e quello che noi vogliamo
Noi tutti anche se non tutti siamo d'accordo tutti perché ognuno ha potuto dire quello che pensa
E oggi possiamo insieme tutti insieme giudicare il risultato del nostro dibattito si è visto che c'è una larga maggioranza
E che c'è una minoranza ragguardevole
Ora è d'uopo che la maggioranza tenga realisticamente conto dell'esistenza di una tale minoranza Della sua consistenza
Dei suoi argomenti delle sue ragioni
Ed è d'uopo che la minoranza riconosca lealmente
E accetti la volontà della maggioranza
Maggioranza e minoranza hanno da oggi un compito comune
Attuare insieme la linea politica la strategia
Decisa dal Congresso
Da oggi quella che noi decidiamo e la linea di tutto il partito ed essa va realizzata e sviluppata
Ed essa fare a risate sviluppata da tutti i compagni intendiamoci permangono le differenze nemmeno male
Le distinzioni e meno male naturalmente permangono le differenze permangono le distinzioni permangono i dissensi ma non più le aggregazioni continua il dibattito con piena libertà
Nel pieno dell'invito Rispetto della concezione pluralistica che contrasti in quella natura del nostro partito ma cessano le opposizioni pregiudiziali le fedeltà di appartenenza
E da oggi nuove maggioranze nascono si scompongono si ricompongono ma partendo dal comune presupposto ormai chiaramente e democraticamente definito e cioè che la linea e la strategia del partito della rifondazione comunista sono quelli decisi dal terzo terzo congresso nazionale del nostro partito
D'altronde
Ed è questo il secondo punto su cui intendo soffermarmi non ci possiamo attardare neppure per un istante su quello che è stato urgente da fare oggi domani
In una situazione che permane tesa e contemporaneamente molto confuso
Non ritorno su quanto è stato già detto chiaramente dalla bellissima relazione di Bertinotti
E poi da altri compagni
Circa l'anno malìa della nostra condizione politica
Quella della maggioranza parlamentare fatta come ben sappiamo è quella della nostra medesima collocazione dentro di esse
E questa anomalia che genera sovente confusione
Chiede alla confusione
Compagni me lo permettano persino fra i compagni della nostra attuale minoranza abituati forse per storica consolidata mai modificata tradizionale consuetudine
Hanno un distinguere
A mettere tutto e tutti sullo stesso piano
E inoltre indotti a non cogliere che qualche volta l'ardimento innovatore dei rivoluzionari
E quello di saper dire dei sì
E non soltanto dei no
Ma al di là ma al di là delle nostre polemiche ma al di là delle nostre polemiche interne
Gran parte spero superate per la verità abbastanza stantie
Come si può cari compagni
Continuare ad attardarsi ancora
Senza un briciolo di autocritica
Sul rifiuto della desistenza
A non cogliere il banale essendoci semplicismo che c'è nell'affermazione
Ritorno all'opposizione
Senza ricordare cioè i termini della politica
Che noi non siamo semplicemente portatori di una posizione che vale per un appoggio o per un'avversione rispetto al governo
Ma siamo portatori antichi determinanti
Per far
Come mai fu numericamente determinante neppure il grande partito comunista italiano
Come mai fu determinante numericamente lo stesso Partito Comunista Francese rispetto al governo di Mitterrand
Ma al di là dicevo fuori dalle nostre polemiche
è necessario sottolineare che proprio il non volere prendere atto seriamente definitivamente da parte di tutte le forze politiche di questa autonomia e tutto questo che porta continuamente
Queste medesime forze politiche a trovarsi con le idee confuse e conoscente ancora più confuso
Siamo forte determinante nella maggioranza e nello stesso tempo non siamo nel governo
E neppure facciamo parte dell'Ulivo è così questa è la realtà
Non prendere atto questo l'errore
Le differenze sono tali da non consentire neppure da sollecitare la presenza di Rifondazione Comunista in questo governo
Nessuna forzatura di formule di parole può annullare le differenze
Queste differenze sono serie reali non artificiose
Per cui oggi non esistono le condizioni né di una partecipazione al governo
Nelle condizioni per un patto comune di governo
Anzi
Ecco forzature di questo tipo
è con forzature di questo tipo lo diciamo pacatamente
Ai compagni del PDS agli amici del progetto dell'Ulivo
è con forzature di questo tipo che si arrischia persino di compromettere di vanificare lo sforzo che innovi è grande sincero leale
Per un impegno solidale attorno alle questioni sulle quali invece è possibile e doveroso trovare l'accordo
Non insisto ulteriormente su questo punto
Insisto invece e mi pare che nel congresso tutto ciò non sia emerso adeguatamente
Sulla gravità te la tensione che si è addensata
E che ulteriormente sta per addentrarsi sulla vicenda politica italiana
E sulle sue prospettive
Ed è il mio ricominci sa
Non riuscire a vedere lontano
Motore il rischio che non riesci riesca a vedere
Neppure vicino
Incombe un'offensiva da destra e in atto un'offensiva da destra pesante massiccia grave è questo il dato saliente della situazione attuale
Questa offensiva investe in modo spregiudicato al limite del lecito del sopportabile la questione economica quella sociale
E mette in campo una volontà illimitata
Di difendere ad ogni costo da parte della destra a tutti i costi pre Pileggi e ricchezza
Investe contemporaneamente le istituzioni e gli ordinamenti democratici
Non è il consueto sempre ritorna anti attacco delle classi dominanti
C'è oggi qualche cosa di profondamente diverso
E la stessa identità nazionale di Paese democratico che può venire devastata
La drammaticità della crisi nazionale non riguarda
Tanto o soltanto l'enormità del debito pubblico
Quanto il progressivo spalancarsi
Di una sorta di buco nero che sembra capace di risucchiare di fagocitare dentro di sé ogni possibilità di mutamento e di ricostituzione dell'identità nazionale
Su basi nuove e condivise
Comunque visibili e che commuove democraticamente controllabili
Il rischio di una disgregazione nazionale di uno slittamento verso forme di autoritarismo oligarchico e sempre più grave
La secessione
Del nord non è tanto non è soltanto quella minacciata da Bossi
Quanto alla rottura di ogni nesso fra nord e sud l'impossibilità di dare al dualismo strutturare uno sbocco produttivo in termini di strategia europea
In questo giudizio ben vedere non c'è soltanto la presa d'atto del fallimento tradizionale del meridionalismo delle classi dirigenti
Ma il riconoscimento di una sorta di secessione delle stesse élite dal tema
Delle solidarietà fra nord e sud dell'Italia sul quale si regge la stessa questione dell'identità nazionale
E invece
La rozzezza la pesantezza dell'attacco che accomuna Confindustria e lega Nord
Imprenditori e profittatori
Produttori ed evasori corrotti e corruttori tutti coloro che sono
Tutti coloro che sono poche si sentono ricchi tutti coloro che hanno e che vogliono conservare con i denti i loro privilegi tutto questo non trova peraltro la risposta politica adeguata delle forze democratiche
E dello stesso governo
Il rischio compagne e compagni
è un po'ore uso arretramento
Il governo oscilla è incerto
Non riesce a comprendere o forse non vuol comprendere che la via di uscita per il Paese e quella della sua stessa può sopravvivenza
Del suo stesso rafforzamento non sta nella semplice e verbosa troppo verbosa valorizzazione del proprio operato
Che peraltro appare da insoddisfacente non solo per i forti oltre che avversato dai potenti
Insoddisfacente anche tra gli amici
Come mi pare di vedere nella insoddisfazioni di cui parla oggi Massimo D'Alema e figuriamoci poi della nostra insoddisfazione
E tanto meno la via di uscita per il governo Prodi può essere nella ricerca di compromessi
Che manifestandosi su basi deteriori
Finiscono attento Prodi
Per aggravare il distacco
Dalla coscienza civile del Paese
Quando dovrebbe essere ben chiaro che proprio sulla coscienza civile del nostro popolo
Che si dovrebbe far leva per potere arginare il dilagare di una destra pericolosamente eversiva priva di scrupoli gli scrupoli oggi più pericolosa ancora che ieri e davvero il Governo vorrà per esempio insistere per un compromesso
Anzi per un accordo compromettente sulle televisioni
Rischiando di perdere c'era tua la fiducia del Paese
Semmai riuscirà a racimolare chissà dove su tale punto una fiducia in Parlamento
Attento
Attento governo la via di uscita non è questa e non è neppure quella di battere il passo né quello dell'arroccamento
E quale arroccamento e mai possibile quando diciamola Rocca da difendere
è incrinata dalla imperversare dentro di essa delle quinte colonne
La via di uscita in avanti è in avanti
è in avanti
Nella conquista di spazi più avanzati di consenso tra le forze fondamentali del rinnovamento del progresso
Tra le masse lavoratrici e tra i ceti medi tra le donne
Tra le componenti culturali sempre vive nella nostra democrazia
Tra l'esercito immenso dei giovani e delle ragazze
Marciare in avanti
E mettere al centro subito anzi in primo in primissimo piano
Il tema del lavoro
E per questo occorre liberarsi onorevole Prodi
Dall'antico errore l'errore di sempre che è quello dei due tempi prima il sacrificio e poi e poi mai nulla non bastano più neppure gli ammortizzatori sociali per fronteggiare la crisi occupazionale dell'epoca in cui viviamo
E comunque nulla
E comunque nulla dico nulla deve andare nella direzione voluta dai moderati ed ai reazionari
Per una inaccettabile inammissibile riduzione della condizione sociale
Per noi inammissibile irrinunciabile
Deve invece entrare in scena finalmente un'azione seria e continua
è indispensabile agire da una parte per la conquista di posti di lavoro con le proposte nostre quelle di altri
Ha una parte
Per questo e dall'altra per il reperimento di ampie risorse
Attraverso almeno l'abbattimento dell'evasione fiscale ampie risorse
Per consentire un balzo in avanti non all'indietro un salto innovatore
Per nuove con queste e non per la riduzione nello stato sociale
In terzo luogo infine dirò
Che si può forse capire che come questa linea
In ogni caso l'unica capace oggi di salvaguardare una prospettiva democratica per il Paese sia controversa all'interno di un governo
Che è espressione di forze sociali
Culturali politiche in larga misura moderate ma non si capisce quando ci si riferisca ai raggruppamenti dalla sinistra
A partire dal PDS
Che pure una riflessione critica dovrebbe essere già maturata da sinistra
Anche sugli errori del passato
Ed invece si assiste ad una ricerca che sta approdando all'inizio validi opposti a quelli che sarebbero necessari e possibili
Non mi riferisco
Al di là Cantet revisionismo storico
Risibile se non fosse riferito a vicende tragiche
Noi non accettiamo stravolgimenti della storia e dei valori che l'hanno permeata non l'accetteremo mai
E oggi
Proprio per confermare la nostra indistruttibile coscienza antifascista
Andremo in solenne a delegazione
Dinanzi al simbolo stesso del martirio e della lotta per la libertà con una delegazione del Congresso dinanzi alle Poste Ardeatine
Parlo dunque
Parlo dunque di questo
Questo per noi è chiaro chiarissimo parlo della ormai prevalente critica da destra rispetto alla linea politica
Alla strategia di quello che fu il grande Partito Comunista Italiano si mettono in discussione per sono esce ente che viceversa
Penso alto gli atti del quarantacinque quarantotto o al Berlingo per del settantaquattro settantasette che viceversa dovrebbero trovare una verifica critica di segno ben diverso
Parlo di quella che appare come un'antica maledizione
Che incombe che sembra
Tra incombere inevitabilmente sulla sinistra quando essa anziché ricercare innova
Inutile vie possibili della sua avanzata determinando con la propria l'avanzata dell'intera società s'Resta si ferma quasi spaventata della sua forza e delle proprie potenzialità finendo come la storia avrebbe
Ho avuto ormai insegnare a tutti inerenti inesorabilmente per indietreggiare essere sconfitte e per questo a anche per questo che non sono accettabili per noi le indicazioni del PDS per l'unificazione delle forze della sinistra sotto un segno comune
Di carattere moderato dire
Ieri si tali forze
In un tutt'uno in una composizione nella quale le tendenze antagoniste sarebbe ro prive di visibilità e ti agibilità politica inerti oppure semplici testimoni ali di un'esigenza
Di cui viceversa c'è assolutamente un bisogno attivo
E fu attivo quella di una visione di un'azione antagonista è un'esigenza oggettiva e oggettivamente necessari via e se non altro perché operante in senso dinamico contro la perdente involuzione moderata è una esigenza necessaria
Qui ma per l'intera società è un'esigenza che ci ha spinto ad essere quello che siamo in un'unica formazione dominata da tendenze moderate han
Che si è genericamente di sinistra tutto si appiattire ebbe
E in finirebbe per impedire di fatto ogni effettiva sparante speranza di battaglia
Per la trasformazione
Noi
Operiamo per il superamento del capitalismo guai se non ci fossimo siamo una sinistra al
Capolista guai se non ci fossimo per noi e per l'intera società la presenza di due sinistre fra di loro diverse è un dato di fatto certo può essere motivo non di più contrapposizione
Ma di una efficace competizione per la conquista dell'egemonia ideale culturale e politica fra le ma
Se lavoratrici fra i giovani fra le soggettività potenziali di una battaglia di cambiamento
E noi opereremmo e noi operiamo amo per la competizione non per la contrapposizione e noi guardiamo con rispetto sincero alle vicende del PDS le sue scelte le sue azioni e tanto più se analogo rispettosi ma
In testa
Si manifesterà da parte di altri per le nostre vicende e per le nostre scelte ma non condividiamo le scelte del PDS il PDS lavora
Per la Cosa due Rifondazione comunista e altra cosa
Diventiamo no
A chi non fummo per vivere come crede di vivere chi crede di vivere perché sopravvive siamo una atti e viviamo per cambiare
E andare avanti per costruire con un progetto ardito le condizioni di una nuova società Gelosia fermamente convinti della nostra in
Dispensa aprile autonoma radicalità e contemporaneamente protesi sempre ragionevolmente con infinita saggezza alla ricerca dell'unità
Ci sentiamo compagne e compagni portatori di una grande innovazione nell'ispirazione nella cultura nella pass
Sì che hanno caratterizzato la storia rivoluziona aria e cioè la storia intera di questo secolo è in questo modo vivo creativo che sentiamo il Ricard lo a Marx non orfani del passato ma radicati nel presente proiettato e del futuro ci sentiamo vogliamo essere compagne e compagni comunisti protagonista protagonisti della più ardita delle imprese che si possa concepire attuare in questa fine di millennio di millennio in questa parte del mondo ci sentiamo vogliamo essere i protagonisti i costruttori dalla rifondazione comunista
Allora compagni
La seduta di stamani e termina ricordo che la delegazione della serio si riunisce alle ore tredici e quarantacinque nella sala di uno i compagni della delegazione ligure sono pregati dal segretario regionale di trattenersi in sala per una riunione la seduta a riprenderà alle ore quindici in punto raccomandiamo la massima puntualità
Vi ringrazio e arrivederci
Mai mai
Compagni e compagne la
Dall'intervento autorevole di chi mi ha preceduto
Per cui un intervento troppo vicino sarebbe stato sicuramente controproducente
Mi scuso anche se nel corso di questo mio intervento mi soffermerò più che altro nel rilevare difficoltà
E ruolo del nostro partito in una realtà periferica qual è la nostra so che spesso in questi consessi altri ed in altri consessi altri hanno sempre dato un'interpretazione della nostra realtà come dell'ombelico del mondo e non è questa sensazione che vorrei dare a questo congresso
Vedete questo bottoncino regalato mi dai compagni della cappe Partito comunista austriaco su cui c'è scritto Nine suo volevo pesce Unione insomma OPA unione cioè no all'Unione Europea
Tra questa realtà di un partito di un piccolo partito comunista austriaco
Non presente nel Parlamento che però sta combattendo per recepire quelle che sono le istanze
Della popolazione austriaca sottoposta a tagli di ogni genere proprio il nome di questo ottemperanza
Ai parametri di Maastricht
Per controbilanciare invece quella che l'ascesa crescente in un tentativo che in questo momento un tentativo disperato l'ascesa crescente del partito xenofobo e nazionalista di fai da te la fai fatica a impattare il che è passato in dieci anni dal cinque per cento al trenta per cento di voti
E ha ottenuto un enorme successo nel corso delle ultime le recenti elezioni per il Parlamento europeo del tredici ottobre
E tra la realtà italiana su cui non mi soffermo perché di analisi ne hanno fatte sufficientemente gli molto più autorevoli compagni che mi hanno preceduto del nostro intervento stamani scendendo in ascensore
Con un compagno di Napoli appunto si constatava
Dalla lettura dei dati relativi alla situazione del partito degli iscritti al partito nella Trentino Alto Adige Südtirol
Zero virgola crescono e che lo zero virgola quattro per cento degli iscritti al partito a livello nazionale
Si rilevava però anche la difficoltà dell'essere comunisti i due province ricche come le nostre
In cui solo per dare un esempio la provincia di Bolzano gestisce cinque mila miliardi per una popolazione di poco superiore alle quattrocento mila unità
Quindi dove è facile creare anche uno stato di apparente benessere per la maggior parte della popolazione ma dove è altrettanto facile constatare come le classi meno abbienti i disagiati poveri della nostra provincia siano estremamente più poveri dei poveri nelle altre province Italia un'inflazione che sale alle stelle proprio per i prezzi carissimi chi di tutti di voi compagni
è stato in vacanza da noi l'avrà potuto constatare di persona
Che si ripercuotono chiaramente sui meno abbienti
Una gestione centralistica dell'autonomia in entrambe le Province
Nella provincia di Trento con notevoli contraddizioni in quanto la Giunta Provinciale la formazione della giunta provinciale è stato anche recentemente
Mestamente contrastata tant'è vero che si vogliono introdurre nuovi nuove leggi elettorali con uno sbarramento che porterebbe rischierebbe di di di compromettere l'esclusione del di portare all'esclusione del nostro consigliere provinciale provincia di Trento che automaticamente consigliere regionale ed una gestione altrettanto centralistica in provincia di Bolzano dove il partito egemone classiche o la Volkspartei il partito di raccolta etnica del gruppo tedesco un partito estremamente composito detiene la maggioranza assoluta
Una gestione centralistica dello studio di un potenziale strumento di democrazia quale lo statuto d'autonomia che porta ad un'interpretazione riduttiva di tutte le norme che invece potrebbero essere uno strumento di apertura uno strumento di confronto tra le forze democratiche e quindi anche di Magni di migliore organizzazione di maggio migliore efficienza sul territorio basti pensare alla legge sulla provincializzazione della scuola la recente legge
Recente norma che ha attribuito le competenze di settore scolastico le due Province di Trento e di Bolzano
E che in provincia tanto in provincia di Trento quanto in provincia di Bolzano è stata interpretata rispettivamente agli insegnanti verranno inglobati nei quadri di provinciali come impiegati provinciali funzione docente il ruolo della funzione docente sicuramente perderà molto e nello stesso momento verranno
Decisi e controllati in maniera fare rigida da parte della Provincia tutti gli itinerari del tipo di Gattico pedagogico
Sperimentazioni che potrebbero portare alla convivenza l'apertura al confronto tra i gruppi etnici vengono bloccate di impedite si acuiscono
Conflittuali si acuisce di conseguenza la conflittualità etnica la conflittualità etnica nei cui confronti noi ci poniamo come forza in tecnica che smaschera questi i tentativi di nascondere sotto questo segnale sotto questo sotto questa politica del divide et impera dove i poveri e dite parlando in tedesco vengono posti i poveri che parlano di tal l'italiano
Invece altri tentativi di natura sociale di ben altra portata
No Polo del nostro partito una forza molto modesta e che speriamo in crescita in questa realtà
E quindi quella innanzitutto di accentuarne accentuare di carattere interetnico
Vincendo anche delle resistenze eterne dato che la maggioranza degli iscritti al nostro partito in provincia di Bolzano e di e tuttora di lingua italiana
Diciamo che Omar ci ha dato una mano a questa quest'anno pubblicando per la prima volta le tessere bilingui c'è la tessera del nostro partito per il primo anno quest'anno sono scritte in italiano e in tedesco però non è sicuramente sufficiente
Sufficiente questa è necessario un diverso approccio con la cultura tedesca non ripetere gli errori della sinistra storica non ripetere gli errori dei pc che ha visto poi scemare sfilare interi quartieri popolari serbatoio mossi dalla Bolzano popolare verso la destra italiana nazionalista estremista
E esalta attrice di valori che possono apparire la nostra situazione nostra realtà estremamente offensivi nei confronti della popolazione tedesca
Quindi vincere le resistenze interne attuare alleanze con coloro che nella quotidianità operano in senso antagonista in senso alternativo che nella nostra provincia significa operare nel senso della convivenza
E della di una nuova società del riconoscimento ad esempio di conti che non sono tuttora riconosciuti nel sappiamo che nella provincia di Bolzano esistono tra i gruppi linguistici quello di maggioranza
Locale di minoranza nazionale chiaramente il gruppo linguistico tedesco il gruppo linguistico italiano ed il gruppo linguistico ladino
Si sta formando però per una situazione storica ovvia un gruppo di Misty Irwin cui che assunto le proporzioni rimessione perlomeno del terzo gruppo linguistico sono trenta mila persone che non hanno alcun riconoscimento ufficiale
E che sono costrette
Nel corso dei censimenti etnici negli ultimi due censimenti etnici e ci si augura che per il due mila uno
Ci siano forze politiche comprese la nostra che si impegnino ad evitare questo sono costretti a dichiarare nominalmente l'appartenenza etnica anche dei bimbi
Quattordicenni
Dai quattordici anni in su a dichiarare l'appartenenza ad uno dei tre gruppi etnici non possono dichiararsi mistiche in cui
Il ruolo del nostro partito a livello nazionale questo che chiediamo è questa il senso più spiccato del nostro intervento a crescere non sono sufficienti le tessere bilingui
Accrescere la propria sensibilità nei confronti delle realtà periferiche come le nostre
Ciò significa intensificare gli scambi centro-periferia stimolando quindi anche delle analisi sul territorio
Stimolando anche nei compagni presenti nelle istituzioni centrali commissioni Parlamento una conoscenza adeguata dello Statuto d'autonomia
Spesso difatti si registra questa sorta di reazione sono quattrocentocinquanta mila non subito concluso sono quattrocentocinquanta mila lasciamoli
Vivere lasciamo che si risolvono i loro problemi senza pensare invece che spesso ne soffre anche la democrazia
Quindi bloccare agevolare gli interventi che vanno veramente nel senso di decentramento e bloccare quelli che invece servono a creare ulteriore conflittualità
A battere di monumenti fascisti che solo eletti nelle coscienze delle nostre genti questo ruolo che compete al nostro partito io purtroppo pensavo di essere più veloce nel riassumere nel sintetizzare i punti che avevo scritto ce ne sarebbero stati un paio di interessante visto che sono stato richiamato
All'ordine e concludo augurandomi che queste istanze vengano recepite dal nostro partito a livello centrale grazie
Grazie grazie compagni ovviamente per il tuo contributo la parola al compagno Luigi Rizzi sono dei cantieri navali partenopei
Ringrazio parla specificazione perché un fatto importante che
Che ha da questa platea parco a un operaio dei cantieri navali partenopee
Ma io penso che il terzo congresso del nostro partito cade in un passaggio di importanza storica per il nostro partito
Questo passaggio è costituito dalla ricollocazione del nostro partito dall'opposizione alla maggioranza di governo
Una svolta in contraddizione con con la nostra storia e con le nostre radici sociali ecco le nostre paure stagioni politiche
Siamo nati in contrapposizione alla Bolognina e alla liquidazione del PC
Ci siamo consolidati come partito di opposizione di classe in contrapposizione alla deriva moderate governisti Ca'del PDS
Per riaffermare la presenza di una forza comunista portatrice di un progetto di alternative di potere e ti società siamo riusciti a conquistarsi un ruolo riconosciuto nella vita politica del Paese in questi anni perché abbiamo condotto una coerente battaglia di opposizione ai governi di centrosinistra Confindustria i governi Amato e Ciampi venti
Ponendosi come rappresentanza di interessi e di classe dei lavoratori e delle masse sfruttate
Proponendosi come Partito di alternativa in contrapposizione al PDS che lavorava per l'alternanza tra borghese nel quadro delle compatibilità del sistema
Questa alternanza borghese gli oggetti in concreto realizzata con il Governo Prodi Ciampi Veltroni Tikrit
La ricollocazione del nostro partito nella maggioranza di governo rappresenta dunque una svolta
Una svolta che hai prospettiva grandi conseguenze
Ed è logico perché la nostra discussione congressuale metta al centro la questione della nostra collocazione rispetto al governo Prodi alle sue implicazioni generale
Il documento di maggioranza e la stessa relazione del compagno Bertinotti a sistematizzazione strategico di questa svolta con l'argomento centrale che vi Fondazione stando nella maggioranza
Ha oggi la possibilità di influenzare il governo si sostiene che questa linea di appoggio al governo riesce a saldare la radicalità con L'Unità c'è la capacità di incidere nell'immediato o almeno di conquistare dei risultati con la prospettiva della trasformazione
Si fa un'analisi realistica dell'offensiva capitalisti chi in Europa e nel nostro Paese
E si giudicano giustamente subalterne a quest'offensiva il PDS le direzione sindacale confederale
Pure si propone come realistica la possibilità in questa fase di introdurre elementi di novità di trasformazione del modello sociale attraverso il condizionamento del governo Prodi
Secondo uno schema tra dualistica e che non ha mai funzionato che non ha funzionato neppure quando la sinistra ha sostenuto i governi congiunture storiche ed economiche nettamente più favorevole
Esso propone inoltre di adeguare il partita questa scelta governisti tra da un lato si indice la lotta al settarismo e si chiede maggior apertura alla società in realtà la si chieda ad altri interlocutori politici e sociali il PdL scriverne il mondo cattolico eccetera
Dall'altro si prospetta il rinnovamento della nostra cultura politica
Un ritorno da Marx per andare oltre
Ma si tratta di un ritorno a Marx puramente verbale e per nulla plausibile perché semmai si accorgono sul piano analitico le teorizzazioni tutt'altre che marxiste di Revelli sul posto forbici
In ogni caso non è possibile arrivare a Marx passando per Prodi
La formula del ricorda Marco mi sembra piuttosto un modo elegante per liquidare senza dirlo dalla cultura politica del nostro partito ogni Restivo riferimento teorico alla tradizione dell'ottobre del pensiero e della pratica del comunismo di Lelli e tirannici alla componente rivoluzionaria del comunismo del Novecento
Si dice ancora in questo secolo abbiamo verificato la sconfitta storica del movimento operaio
Come dire che tutto il comunismo di questo secolo aldilà delle differenze sì equivale nel nostro giudizio di la qualità
Non si può essere d'accordo
Non si può ragionare sulla rivoluzione oggi saltando pari la riflessione teorica e l'esperienza concreta della rivoluzione in questo secolo nelle quali si sono le nostre rapisce saltando cioè l'ottobre Meli tra sul ed è giusto avere la bussola della riflessione sul passato la necessità di capire ti dare risposta ai grandi problemi del presente
Ma il documento di maggioranza interpreta questa esigenza con molta disinvoltura
Come una rimozione una cancellazione quando ci si riferisce al nuovo lo si fa con un approccio già visto a sinistra in questi anni con effetti disastrosi
Sulla questione delle donne dell'ambiente ad esempio l'impressione che si mandano segnali di dialogo e anche di politici e intellettuali lunga per ragione di immagini del partito
Operazioni analoghe si sono già viste nella sinistra negli anni scorsi hanno avuto un segno moderato e proprio con l'operazione di questo tipo che Occhetto ha preparato la strada alla Bolognina e che ha pronti a capanna si preparavano a liquidare Democrazia proletaria
Non ci piace
Che il Segretariato abbia parlato di Irvine rifondarsi la rifondazione l'unica che ci interessa e la costruzione di un vero partito comunista
E la mozione alternativa propone in modo speculare un percorso opposto
In primo luogo propone la ricollocazione all'opposizione del partito
In secondo luogo propone la sistemazione questa svolta di collocazione politica attuando una rettifica di linea politica e ti strategica
Che ci si deve consentire di recuperare le nostre radici e di partito di opposizione di partito di classe
Cioè il partito alternativo non sole alle destre ma anche al PDS
E di rilanciare il nostro progetto di alternativa anticapitalistica incontrò posizionale politica del centrosinistra
Un nostro prolungato coinvolgimento nella maggioranza
Ricordiamo che i massimi dirigenti del nostro partito hanno più volte espresso l'intenzione di consentire approdi di governare per tutti gli anni della legislatura
Finirebbe inevitabilmente parlò con rari i nostri rapporti con i lavoratori
Con il nostro elettorato
I ricordi amori sicché ciò è accaduto al pc negli anni settanta quando appoggiò il governo di unità nazionale Pizzi che pure era appena di un solido e e radicato fra i lavoratori e nella società di quanto non sia oggi il PRC
D'altra parte il nostro sostegno a Prodi non per mera accerto la ricerca di una carta alternativa con cui sostituire uccida può che era il tentativo di D'Alema di trovare un'intesa con le destre per le riforme istituzionali
E per una legge elettorale per farci fuori
Al contrario agitati il tempo che gli serve per portare a termine questo operazione con il minor costi possibili
Anche su questo piano dunque la nostra politica è del tutto il disordine
L'argomento centrale positivo della proposta della maggioranza e che soltanto la nostra partecipazione alla maggioranza di governo
Ci consenta di influenzare il governo Prodi e di condizionare il suo operato e di ottenere risultati di promuovere una svolta riformatrice nelle politiche economiche e sociali
Detto con altre parole
Rifondazione deve sostenere il governo Prodi perché questo governo rappresenta il meno peggio per lui
E ogni altra situazione sarebbe più sfavorevole al nostro partito
Ma è questa Balini ampio pareva Vallini che ci proponevano i Comunisti unitari meno di due anni fa
Una linea che il corpo reale del partito il solo e ha unito risponde che una simile scelta avrebbe compromesso la coerenza di carte dei comunisti con responsabilizzando liti fatta politicanti popolari
Avrebbe proprio agevolato per Rusconi e Pini aprendo la strada alla i dai
Se questo è il quadro dobbiamo allora chiederci se Rifondazione che condiziona Prodi o viceversa e l'appoggio al governo Parodi che sta condizionando Rifondazione
Sembrerà una seconda cosa come io credo che sia vero
Allora la richiesta di riconvocare il partito all'opposizione non solo è pienamente giustificata me addirittura pregiudiziale
Per non compromettere le prospettive la fisionomia di Rifondazione come partito di classe e come Partito Comunista tornare all'opposizione dunque tornarci subito
Adesso queste all'indicazione di linee che la formula il topo Medal terminati sul punto centrale della nostra discussione
Ma c'è bisogno di un'avvertenza tornare all'opposizione è una condizione necessaria ma non tutti i cinque tornare all'opposizione di per sé non risolve i problemi nei nostri né quello dei lavoratori se non saremo in grado di attrezzarci politicamente organizzativamente
Per condurre efficientemente la battaglia di opposizione grazie Luigi
Per questo diciamo che è necessaria una rettifica di mi una rettificati strategia una svolta nel modo di essere del partito
Occorre una rettifica di linea sulla questione sindacale
Se i vertici confederali sono oggi lo strumento su cui conta il capitale per attuare la politica di concertazione per impedire alle lotte per far passare la flessibilità i sacrifici
Il problema dei comunisti allora quell'esattamente opposto di costruire il sindacato di classe come strumento di difesa e di lotta e di tutti i lavoratori autonomo dai padroni e dal governo amico
Se questo è l'obiettivo di fondo non serve proprio una corrente comunista nella CGIL o altro urbane tutta interna al gioco burocratico delle componenti una tale corrente resterà sempre minoritaria ed estranea per la sua logica la maggioranza dei lavoratori attivi
Nel sindacato è fuori serve invece che i comunisti siano gli animatori di una vera battaglia organizzato di opposizione fra i lavoratori
Da condurre nelle forme più adatti in un percorso che aperti traguardo tutto da verificare l'emotività e Lapo band un uovo sindacato democratico confederale di classe a questo scopo il partito dei va ad operare affinché si arriva alla convocazione di un tavolo permanente di consultazione fra tutte le forme della sinistra sindacale di classe confederale ed extra competerà
Pongo il primo compito dovrebbe essere la costruzione di un coordinamento nei luoghi di lavoro
Rilanciare la mobilitazione dei lavoratori su piattaforma come la riduzione d'orario di lavoro a parità di salario
Rilanciare una grande offensiva sui diritti e sul salario di chi lavora è quello di cittadinanza chi il lavoro non ce la
Un recupero dell'inflazione reale Pagno scusa ai paragona i cinque ai superata di cinque minuti tempi prescritti ospiti sulla coppie insomma
Sulla nostra piattaforma che abbiamo da tempo abbandonato
Altri pochi minuti o streaming perciò occorre soprattutto una ressa una rettifica di Progetto strategico per rimettere sui binari giusti nostra partita consentirci di guardare avanti sapendo a quelle che sono le ragioni della sua esistenza come adesso si colloca il suo agire quotidiano per questa rettifica strategica non basta un generico riferimento all'aria radicalità
All'autonomia e all'unità occorre in riferimento a un progetto rivoluzionario adeguate alle della nostra o epoca
Non ci si può essere un partito privo aperto alla società capace di accogliere i giovani lavoratori le donne
Se si incoraggi il conformismo che si creano i compagni di serie A quindi alla fine atti sono riservate le responsabilità e verde pubblico
E i compagni di seriamente che siccome hanno difetto diventare con la loro testa non suona abbastanza affidabile e dunque non possono essere designati per piazza Butti
Non possono essere candidati alle elezioni non possono rappresentare il partito all'esterno così pigra
Questi ragazzi devono finire nel nostro partito e se volesse un vero partito comunista influssi se non ci ridurremo rapidamente adesso semplice apparato elettorale ah l'appendice di sinistra del PDS dell'Ulivo ad uso e consumo dei gruppi dirigenti istituzionale
Non era questa l'intenzione che i compagni che hanno dato vita a cinque anni fa alla rifondazione Comunisti Luigi meridionali veranda che vorrei dare ai miei compagni
Che da due anni sono in assemblea permanente senza nessuna copertura salariale senta nel punto ottenga economico hanno fatto questa scelta per non far passare il licenziamento di settanta lavoratori su cento di cui il sessantacinque
Ottimizzate per questo l'ho proposto io
Grazie io prego i compagni però fino a mettere prego i compagni non mettere in imbarazzo la presidenza perché siamo andati oltre cinque minuti in più di cinque minuti di tempi saltano rinvia a un'aggressione diciamo di regole quindi io do la parola accompagnò storia non spetti dice
Che saluto affettuosamente insieme a tutta la comunità dei compagni di Trieste di nazionalità slovena subito dopo si prepari la compagna Claudia Villani
Ringrazio anche io la presidenza
Compagni e compagne il processo di globalizzazione dell'economia si manifesta le frontiere orientali del nostro Paese attraverso una lotta selvaggia per la conquista dei mercati e delle risorse dei paesi in via di transizione del centro Europa
E la spartizione delle norme a fare rappresentato dalla ricostruzione della Bosnia-Erzegovina distrutta dalle armi anche che anche l'Italia aveva venduto
Si sta ridisegnando la geografia politica economica di un'area segnata dalle lacerazioni prodotte dei conflitti mondiali e della guerra fredda
Così mentre l'impresa del Nordest cerca sfoghi nei nuovi mercati e forza lavoro a basso costo
La NATO considera il Friuli-Venezia Giulia come ultimo bastione nucleare di una struttura militare che va allargandosi ai paesi vicini per tenere sotto controllo l'intera are a Val Cannuta balcanico danubiana
La nostra regione rischia pertanto di vedere svilita la propria vocazione internazionale per fungere da supporto agli interessi strategici della potenza americana
Non dimentichiamo il rombo degli aerei che giorno dopo giorno si sono levati dalla base di Aviano
Per il controllo dei cieli adriatici e balcanici o per bombardare postazioni in Bosnia aggiungendo distruzione distruzione morte a morte ovvia oppio tutto ciò implica conseguenze profonde per la vita delle popolazioni delle aree di confine dei paesi vicini
Basti pensare all'emarginazione delle zone montagnose friulane austriache slovene se l'asse di sviluppo delle infrastrutture diretto verso la pianura Krajina dovesse produrre ulteriori fenomeni di urbanizzazione
Le contraddizioni che si aprono sono il terreno di iniziativa politica anche sinergica dei comunisti e di confronto con le forze della sinistra non solo italiana
Ma sono anche il terreno in cui far valere concezioni nuove della politica estera italiana
La sinistra moderata si illude di poter governare questi processi di valenza sismica aggregandosi ai poteri forti dell'impresa del capitale finanziario
Assumendo tramite l'Internazionale socialista una funzione moderatrice e di freno nei confronti delle sinistre postcomunista e dei paesi vicini
Lasciando così a destra liberista e populista e più spazio di manovra
Accanto a fastidiosi fenomeni di revisionismo storico assistiamo a scelte politiche di rottura a sinistra il limite dell'autolesionismo come è successo poche settimane fa a Trieste a Muggia
All'accordo con Rifondazione comunista L'Ulivo ha preferito la sconfitta pur di rinunciare a una mobilitazione popolare contro le destre il loro liberismo sfrenato impastato di aggressività sciovinista
Ecco a Trieste è già successo ciò che il compagno Bertinotti aveva ricordato la sua relazione votare andato il quaranta per cento degli aventi diritto in una bocciofila diceva compagno Bertinotti elezioni così verrebbero annullate
Invece da noi c'è chi continua a proporci il sistema maggioritario a doppio turno alla francese come la panacea dei mali del Paese
Mentre a Trieste trionfava la destra alla Regione veniva eletta dopo mesi di crisi e stracciando un accordo programmatico con Rifondazione una giunta minoritaria dell'Ulivo con l'appoggio esterno di Forza Italia prove tecniche di inciucio
Del ribaltone di primavera sull'onda di accordi sulle riforme istituzionali e sulla Roma cioè le televisioni telefonini satellitari
Forse sì del resto non dimentichiamo che il Friuli Venezia Giulia ha svolto anche in passato il ruolo di laboratorio politico in cui venivano sperimentate formule affermate si in seguito su scala nazionale sono fatti e considerazioni di cui tener conto presto alle vicinanze della torta tornata di elezioni amministrative che riguarderà grandi città italiane e anche della nostra regione
L'avanzata delle destre i cedimenti dell'Ulivo vengono vissuti in modo drammatico dalla minoranza slovena che vive ai confini del Paese
è che rispondono pure in questi giorni lo spettro della disoccupazione colpita nelle sue strutture vitali anche dal revanscismo anticomunista dei nuovi governanti dello stato vicino sloveno nato dalla disgregazione della Jugoslavia
In crisi il suo ruolo di intermediazione di stimolo della cooperazione economica transfrontaliera
Essa rischia ora di perdere la propria autonomia ad un processo sostenuto di disgregazione sociale di omologazione culturale di assimilazione etnica
L'approvazione rapida di strumenti di tutela e quindi la sfida a cui il governo deve saper rispondere presto
Il problema delle diversità non riguarda soltanto la nostra regione la minoranza slovena o la comunità friulana oggi è un terreno d'iniziativa politica di dimensioni europee la globalizzazione dell'economia produce inevitabilmente a fenomeni di massificazione sia nel modo di produrre di consumare di stile di vita di valori etici e culturali
La battaglia delle minoranze per la tutela del loro diritto alla diversità è uno sviluppo autonomo qua sumera spetti antagonisti qualora venga rapportata alla generale battaglia contro il neo autoritarismo il culto del maggioritario
Un sistema in cui sempre più stretti si fanno i margini di partecipazione popolare
Una battaglia insomma per una scelta Lori etnica ed interculturale
Su questa strada l'Italia in grave ritardo sebbene rappresenti un interesse strategico per il suo ruolo storico in Europa nel Mediterraneo
Ne fanno parte i lavoratori stranieri presenti nel nostro Paese gli emigrati italiani all'estero una rette da ritessere attraverso una solidale battaglia di diritti sociali di cittadinanza
A questa battaglia il nostro partito dovrebbe attrezzarsi costruendo i necessari presidi politici ed organizzativi
Un obiettivo la costruzione di una civiltà multietnica e interculturale che assume addirittura valori rivoluzionari
Se proposto come alternativa pacifista alle guerre con apparente sfondo etnico religioso come quelle che hanno insanguinato continuano i sanguinare i Balcani i Carpazi e il Caucaso
Il nazionalismo è stato il detonatore
Che ha provocato la disgregazione dei grandi Stati federali sostenuto dell'Occidente dai mercanti d'armi funzionaria della conquista la spartizione delle loro risorse
E so consentito le borghesie nazionali
La conquista del potere scatenando guerre fratricide insomma il rifiuto della diversità ha sostituito e zittito nella cultura generale di grandi masse la solidarietà di classe
Colpa anche di forze di sinistra e democratiche che non hanno saputo contrastare spesso nemmeno prevedere le sue conseguenze
Ora
In questi paesi lentamente rinasce la speranza limitata a piccoli gruppi cui va però tutta la nostra simpatia il nostro aiuto
Perché sarà il rifiuto del nazionalismo il discrimine fra destra e sinistra fra pacifisti e fautori della guerra
Al primo congresso Company dal nostro partito
Mentre dal Cremlino veniva mai nata in quei giorni la bandiera rossa dissi da questo palco che ora allora potevamo dirci filo sovietici così oggi molti di noi non possono non dirsi filo jugoslavi
Il rifiuto delle diversità unisce anche le forze di destra italiana al confine orientale lega nord e Alleanza nazionali spesso gareggiano sul terreno della xenofobia
E del razzismo l'alleanza Ulivo lega che ha governato la nostra regione fino a pochi mesi fa si basava sulla comune adesione al liberalismo economico e misti ficcanti interpretazioni del federalismo sono convinto compagne e compagni che è una coerente battaglia del nostro partito sul tema dell'autogoverno locale regionale
Del decentramento della sussidiarietà
Proposte contenute nella relazione del segretario Bertinotti che interamente condivido
Rappresenta smascherati coloro che sotto la bandiera del federalismo propongono nuovi centralismi periferici il terreno di confronto con le forze storiche i movimenti autonomisti e le comunità etniche dell'arco alpino
E sarà questo il nostro contributo specifico all'iniziativa politica del partito e alla rifondazione di una moderna cultura comunista
Grazie storia
Prima di dare la parola compagna Claudia Villani
Vorrei che il mio dovere informare l'Assemblea
E la presidenza a dei voti perché il compagno Cossutta presidente del partito il compagno Bertinotti segretario generale allegazione di parlamentari membri dalla direzione
è andata alle Fosse Ardeatine in omaggio alle vittime la ferocia nazista
Un'altra breve comunicazione compagno Haggadah
è atteso in Commissione do quindi la parola alla compagna Claudia Villani di Bari vero si prepari subito dopo la compagna Loredana fra leone di Viterbo grazie
Care compagne e cari compagni rinnovare la politica dei comunisti rifondare la cultura e la pratica politica quotidiana del nostro partito questo il cuore della prima mozione
Vorrei che il partito avesse lo stesso coraggio e la stessa umiltà che si sono in quella mozione coraggio di tenere gli occhi aperti su questa fase di Sforza nella vista in avanti nel passato comprendendo i limiti nostri la crisi storica
Umiltà nel partire da valutazione del nostro compito e nel cercare e riconosce dovunque nel confronto nella pratica quotidiana i germi della critica i pezzi su cui gettare le fondamenta della rifondazione
Non c'è compagno che non si renda conto ogni giorno ogni minuto di quanto sia complicato rimettere in campo la voglia di fare politica di proporre di mobilitarsi di costruire un'alternativa
Non c'è compagno che non misuri come pure ha sottolineato il nostro segretario l'inadeguatezza del partito oppure rispetto alle speranze enormi che abbiamo resuscitato
Inadeguatezza legata sia la nostra giovane storia ma oggi possiamo dire a gran voce anche bisogno di affrontare il nodo della nostra cultura politica
Della comunità che stiamo costruendo della relazione quotidiana tra i compagni e le compagne del rapporto spesso difficile con i giovani di queste generazioni figlia della deriva degli anni ottanta
Bisogno di leggere di costruire partendo dalle contraddizioni cosi come quotidianamente attraversano la società e sono vissute subite criticate in tante esperienze
Questo è l'ispirazione di fondo che anima la prima mozione e c'è di più
Cioè che oggi in questa fase perde di significato ormai lo hanno detto tanti compagni ogni disputa teorica sul riformismo possibile questo sviluppo eliminato le sacche di grasso che rendevano possibile il compromesso sociale che abbiamo conosciuto
E quindi ogni riforma che vuole essere degno di questo nome non potrà che conteneva elementi rivoluzionari
Cambiare la cultura politica cioè per vivere la politica come rivoluzione permanente e vorrei dire rivoluzione permanente a partire non dalla riproposizione delle categorie dell'essere comunisti categorie senza storia che possono valere Sempre sempre definì un'identità ripeto anche fuori dalla storia
Piuttosto invece bisogna riuscire a costruire esperienze proposte mobilitazioni nuovi che rappresentino materialmente culturalmente una rottura e una sfida la società esistente
E questo lo si fa soltanto con la pazienza e l'umiltà del confronto quotidiano coi compagni e le compagne con tutto quello che prova a mettere in discussione questa società
Altro che conformismo in questa ricerca continua in questa apertura a tutto campo nella sfida costruire mattone dopo mattone in le casematte che rendano quotidiana l'esperienza della trasformazione non vedo una forma predefinita è il consenso alla prima mozione non è l'appiattimento credo invece che ci sia in molti compagni come nella federazione di Bari intenzioni di aprire una stagione di rinnovamento e di lavoro politico con questo spirito questi obiettivi
Preferendo costruire queste casematte piuttosto che lanciare messaggi da vecchi fortilizi
Perché è del resto un giovane che comincia a fare politica Rifondazione dovrebbe capire la difesa d'identità ai gruppi provenienti dal passato
Con molta onestà compagni se la critica è il pensiero delle donne deve come tutti ritengono diventare confronto quotidiano pratica politica dentro e fuori il partito
Sfida culturale a trecentosessanta gradi e non proclamazione di una soggettività per cui si chiedono riconoscimenti e ruoli a prescindere dal lavoro politico svolto se è ugualmente l'impatto delle nuove generazioni non può tradursi in un'allegra giunta di colore e bisogni non meglio definiti usando spesso la parola giovane come fosse una categoria bell'e fatta
Che dovrebbe avere riconoscimenti in quanto tale se quindi parliamo di questo rinnovamento della cultura e della pratica politica
Deve essere chiaro che al centro di questo percorso non ci possono essere soggettività identità separate oh predefinite storie impermeabili individui predeterminati
Perché mi chiedo altrimenti porsi l'obiettivo della trasformazione se non si riesce a trasformarsi un poco nel confronto nel lavoro comune nella crescita insieme ai compagni e le compagne
Solo in questo sforzo come giovane posso dare senso al mio essere in Rifondazione comunista di questo partito che sfida se stesso e gli altri alla rifondazione
Comunista tra compagni e compagne che insieme lavorano anche rifondare se stessi le pratiche le forme dell'agire della militanza
Nella federazione da cui provengo e ne sono orgogliosa questo è stato il tema centrale del congresso e già da un anno che si lavora con i con i giovani per rinnovare il partito
Perché i giovani che si avvicinano oggi ha una sola parte né Enza quella al Partito della Rifondazione Comunista
Questo significa avere il coraggio di criticare affondo resistenze culturali appartenenze di altro tipo che pure rimangono nel partito significa rifiutare luoghi e pratiche politiche separati e autoreferenziali
Significa adeguare un partito ancora gracile fragile rimuovendo grazie un percorso collettivo presunte rendite di posizione
Parlare di Rifondazione significa parlare di tutto questo con le donne con i giovani con tutti i compagni e le compagne non parlare come qualcuno fa di donne di giovani
Questo sforzo solamente
Questo sforzo solamente per mente ridare slancio alla politica di chiedersi come pure noi abbiamo fatto nella nostra federazione come contribuire a ridisegnare una politica sul Mezzogiorno all'altezza della fase abbiamo discusso a lungo e alla Marcia per il lavoro sapendo come molti compagni sanno che era un punto di partenza piccolo misurando la crisi della politica ancora più profonda e di lunga data nel Mezzogiorno comprendendo l'intreccio perverso tra vecchia subalternità
E nuova collocazione del sud nella fase dirle ristrutturazione sapendo che proprio nel Mezzogiorno come grande antica e nuova periferia
Proprio nel Mezzogiorno si sente l'urgenza quotidiana della politica la si respira ovunque la si può quasi toccare con mano
Anche perché qui più che altrove la sinistra e il pc hanno lasciato un'eredità pesante
Nelle sconfitte nella cultura politica nel politicismo nella separatezza tra dirigenti e corpo del partito nell'impazienza che porta piuttosto a un partito leggero d'opinione
Per questo sappiamo che lo sforzo qui chiamato l'intero partito di accelerare con coraggio il rinnovamento della nostra pratica la nostra cultura decisivo
è necessario se vogliamo costruire un partito di massa presente nel Mezzogiorno pieno di giovani un partito che prenda quel testimone lasciato cadere
Della grande corsa interrotta del sessantotto forse non si capiscono a fondo i grandi momenti di mobilitazione collettiva dei giovani ma non solo dal sessantotto in poi
Senza inquadrarli proprio nella crisi strutturale del riformismo senza cioè dare il giusto peso e significato quel bisogno continuamente ribadito di legare ogni rivendicazione ogni battaglia ad un'alternativa in grado di scuotere dalle fondamenta la normalità quotidiana
Superamento del riformismo è questione giovanile così come sia andata rappresentando fino ad oggi fino alla straordinaria tensione dei giovani per il nostro partito ci pongono problemi seri e ineludibili sì quali concludo
Il partito deve impegnarsi a fondo scusi Nokia agli ancora due minuti
Deve impegnarsi a fondo in una battaglia culturale e in un percorso di formazione e crescita politica complessiva
Nello spirito della prima mozione perché se è vero che i giovani devono sapersi conquistare notturno mia feconda
è vero anche che poco si conoscono queste nuove generazioni se non si capisce quanto peso
Ah culturalmente su di loro la storia della crisi del movimento operaio degli anni ottanta
E se non si indagano le contraddizioni interne delle esperienze e delle contro culture giovanili delle donne dentro questo quadro dentro questa sconfitta
Solo così assenso anche provare a superare il Progetto Giovani criticando a fondo
Come abbiamo fatto nella nostra federazione ritenendo priorità in una discussione tutta politica che spero si dispiegherà nella Conferenza nazionale dei Giovani comunisti
Per avviare così un confronto attraverso questa battaglia culturale di rinnovamento piuttosto che impegnarsi esclusivamente sulle forme organizzative sulle questioni che riguardano la forma che dovranno assumere i giovani comunisti
Sottovalutiamo spesso e siamo molto indietro rispetto una critica a fondo degli elementi ideologici propri del così detto pensiero unico
E non è un caso che la nostra politica quindi sul sulla ricerca sull'università sconti in una debolezza oggi proprio perché rimane difficile costruire un'alternativa se prima non si vede l'avversario
E questo si ripercuote anche sul modo indistinto in cui parliamo spesso di nuovo modello di sviluppo
Così come nella difficoltà di proporre un'altra idea di stato sociale che valorizzi le pratiche multiformi dell'associazionismo del volontariato dei centri sociali e così via che le valorizzi e però le superi dentro l'orizzonte nostro proprio dei comunisti quello della liberazione complessiva dell'individuo da questi tempi questi spazi questa socializzazione quarte servile questo lavoro
Vorrei dire anche necessario rafforzamento del nostro impegno delle nostre proposte negli enti locali nei Comuni nelle Province e nelle Regioni deve passare da qui
Da una rinnovata pratica politica e culturale che accetta la sfida della trasformazione non delega le scelte di fondo tecnici e professionisti ne stiamo discutendo nella nostra federazione dato che siamo presenti in molti Comuni abbiamo due sindaci comunisti
Dentro questo sforzo il partito cresce può continuare a crescere e giovani dentro il partito e ci auguriamo così concludo che sia questo il modo per superare disagi e forti perplessità che anche nella nostra federazione sono stati espressi
Sul nuovo statuto sulla rigidità di alcuni criteri e sulla verticalità che sembra prefigurare o si era drogato da sì buon lavoro
Grazie
Allora parola
Fra compagna Loredana però Leone si prepari la compagna Rina Gagliardi membro della direzione nazionale
Temo che questo sarà l'unico intervento sui temi della scuola quindi mi assumo una grossa responsabilità
La relazione del segretario coglie in modo puntuale il senso dell'attacco portato alla scuola di massa anch'essa frutto delle grandi conquiste degli anni sessanta e settanta
Ne coglie due aspetti perfettamente intrecciati e combacianti che formano un unico tessuto democratico il diritto allo studio i diritti dei lavoratori della scuola che sono anche essi sempre più compromessi
La stessa natura pubblica della scuola nata dalla guerra di liberazione della Costituzione del quarantotto subisce un'azione demolitoria ormai da anni da parte di un'area politica drammaticamente ampia
Che ispirata e subalterna e nuovi assetti del capitale considera come un impaccio per i mercati una formazione che non sia Dessì completamente asservita
Attraverso un uso improprio del ministero della pubblica istruzione attraverso una pratica extra parlamentare passata anche con l'ultimo contratto di lavoro degli insegnanti
L'istituzione scuola viene declassata servizio che dovrebbe dare soddisfazione alle esigenze di istruzione dei singoli a prescindere dai bisogni formativi dell'intera società
Si vuole insomma cancellare ogni legame della formazione con il dettato costituzionale legame presente in una parte importante della scuola quella dell'obbligo riformata prima nella media e poi nella scuola elementare
E che soprattutto nella media avuto come riferimento proprio l'articolo tre della Costituzione quello relativo al pieno sviluppo della persona umana
Quale dei lavoratori che riuscirono persino a dilatare il diritto allo studio ritagliando lo anche perché se con la straordinaria conquista delle centocinquanta ore
Fu sostenuta da un poderoso movimento popolare impegnato nella conquista di più ampi diritti per tutti
Ma non riuscì ad investire la scuola media superiore rispetta la quale i gruppi economici dominanti non hanno mai rinunciato ad esercitare una sorta di diritto di prelazione la realtà di oggi è ben diversa non sono i lavoratori e l'Area democratica del Paese a dettare le regole a cui si deve ispirare la formazione pubblica
Il quadro nel quale ci muoviamo presenta uno scenario segnato dalla perdita di ciò che è stato faticosamente conquistato e neanche pienamente realizzato stante la scarsità di risorse da sempre destinate alla scuola il diritto allo studio non è stato mai affermato neanche nella scuola dell'obbligo con la sua totale gratuità ad esempio stante la spesa per i libri di testo e il materiale didattico a carico delle famiglie
Fortissima è divenuta invece la pressione del mondo imprenditoriale che si occupa attivamente come non mai di scuola
Puntando decisamente allo snaturamento della sua funzione pubblica e in alcuni settori direttamente alla privatizzazione
E non perché gli imprenditori abbiano la convinzione come ala sinistra moderata sempre più realista del re che il problema centrale sia quello di adeguare la formazione all'innovazione tecnologica
Che conta e controlla il mercato del lavoro sa molto bene che ciò nei fatti è impossibile stante la velocità con cui compaiono le innovazioni ma anche quella con cui sono superate
Questa posizione è perciò di carattere chiaramente politico più profondo è subdolo in una fase di riduzione drastica dei diritti e di peggioramento delle condizioni di vita di strati sempre più larghi della popolazione
I gruppi dominanti saranno ugualmente bene di non potersi permettere una formazione critica che possono ostacolare il controllo sulla società
Fattore tanto più importante quanto più le contraddizioni di questo modello di sviluppo sono destinate a crescere
La scuola insomma subisce i colpi che stanno ricevendo altre istituzioni democratiche proprio in virtù di questa sorta di scindibile età tra perdita di diritti e peggioramento delle condizioni di vita
Per quei tanti giovani che scelgono indirizzi tecnico professionali
è perciò drammaticamente priva di prospettive la convinzione per cui la mancanza di sbocchi sul mercato del lavoro dipenda da uno scarso adeguamento dell'apprendimento allo sviluppo tecnologico
Convinzione sulla quale è necessario fare molta chiarezza nelle scuole perché questi giovani entrano facilmente in un circuito vizioso che li spinge a sostenere un modello di scuola ancora più trasmissivo più nozionistico
Che forma quindi in modo più rigido e che paradossalmente li rende sempre meno adattabili a un mondo del lavoro bisognoso invece di intelligenze più flessibili
Riuscire a rendere questo argomento senso comune ci dà la possibilità di raccordare la difesa di una istituzione democratica come la scuola pubblica
Cui il bisogno sempre più disperato degli sfidanti gli studenti di capire il senso della loro formazione
Che a fronte della dimensione del problema occupazionale rischia di vanificare il loro rapporto con la scuola stessa o di renderli subalterni a nuovi percorsi gerarchici e selettivi
In rapporto alla complessità di questi temi il problema di come avviare una discussione una reazione generalizzata nelle scuole su queste questioni e direi non solo nelle scuole
Che che coinvolgano comunque studenti ed insegnanti
Questi ultimi sono in relazione alla scuola apparentemente su altri versanti riguardanti magari prevalentemente alla valorizzazione della propria professione
La quale invece è un tutt'uno con il mantenimento del carattere pubblico di massa e democratico della formazione non è un caso che il primo atto per avviare un processo di omologazione della scuola le aziende sia stata la privatizzazione del rapporto di lavoro degli insegnanti
E di seguito un attacco sistematico a diritti non certo a privilegi
In primo luogo quelli relativi allo sciopero
Al diritto di sciopero e via via fino all'ultimo contratto che introduce a pezzi consistenti di quell'autonomia che non ha nulla a che vedere con la capacità di adeguamento della scuola a realtà specifiche
E da invece molto a che vedere con la rottura dell'unitarietà dell'offerta formativa
Ovvero del diritto allo studio il più possibile uguale per tutti
In questo quadro si colloca una sorta di precarizzazione di gran parte dei lavoratori occupati stabilmente
Ed una rottura delle pur minime garanzie di cui godevano i precari della scuola costretti ormai a stipulare contratti individuali di assunzione con le singole istituzioni
Privati di ogni certezza retributiva stante l'attribuzione alle varie scuole dei fondi
Esigui e precostituiti per pagare le supplenze
La cosiddetta razionalizzazione della spesa in questo settore che è composta quasi esclusivamente delle retribuzioni di chi ci lavora e da dimensioni da terzo mondo
Passa oggi attraverso una riduzione dell'occupazione si perdono nella scuola in continuazione migliaia di posti di lavoro e quindi per le cose che dicevo prima la formazione pubblica perde in qualità in una situazione in cui l'abbandono scolastico è tutt'altro che in diminuzione
Il numero di diplomati e di laureati già al di sotto delle medie europee
è in diminuzione
E questo come diceva il segretario nella relazione è prodotto da una rinnovata ed ampliata selezione di classe
Compagni molte aree di questo Paese e non solo al Sud la scuola costituisce l'unico baluardo civile al degrado di una società nella quale molti giovani conoscono solo la disperazione
Sulla scuola come sulle altre grandi questioni
Il lavoro i diritti di rappresentanza e così via si gioca una partita ho chiuso si gioca una partita appunto che riguarda il grado di civiltà di un Paese
In essa si svolge un'attività extra mercantile un lavoro di assoluta pubblica utilità su questo terreno non abbiamo da ricercare da inventare come per altre esperienze
Riguardanti lavori utili affascinanti e carica di implicazioni per questo modello di sviluppo ma su cui partiamo quasi da zero qui abbiamo già un terreno solido che rischia però di essere vanificato pezzo per pezzo
Su questo abbiamo aperto perciò un preciso dovere di lottare per avere più risorse e ampliare l'occupazione
Non solo perché questo apre una prospettiva occupazionale a centinaia di migliaia di giovani laureati ma perché questo vuol dire maggiore cura dell'istruzione maggiore diritto allo studio
Perciò dobbiamo sul serio attrezzare questo partito per metterlo in grado di misurarsi con questi problemi
Nello spirito di ricerca nello sforzo di ricostruzione dei soggetti obiettivamente antagonisti che quotidianamente capillarmente dobbiamo curare e cercare di rappresentare grava sul fronte istituzionale su quella del lavoro
In modo fortemente intrecciato come veniva indicato nella relazione che ha introdotto questo congresso
Goffredo
Aperta la parola alla compagnia Rina Gagliardi si prepari subito dopo il compagno Nerio Nesi
Presidente la commissione industria alla Camera
Ma voglio intervenire su una questione che credo molto importante tra quelle che sono all'ordine del giorno di questo congresso
Il tema cioè proposto dall'introduzione del segretario della nuova cultura politica di cui il nostro partito deve dotarsi io credo che di questo tema abbiamo discusso troppo poco
Troppo poco ci siamo interrogati su cosa vuol dire questa espressione su cui forse apparentemente tutti concordiamo
Costruire una nuova cultura politica adeguata alle necessità di questa fase e adeguata alle ambizioni di questo partito
Significa una cosa abbastanza semplice in primo luogo significa cioè liberarsi mostrare da parte di tutti noi una forte disponibilità a liberarsi delle nostre appartenenze di origine delle culture di provenienza
Venne
Cristallizzazione ideologiche in una parola liberarsi del cattivo pluralismo di cui spesso questo nostro partito è affetto
Questo io spero che sia un impegno che tutti concordemente assumeremo al termine di questo congresso perfino al di là delle mozioni
Delle appartenenze appunto e delle posizioni politiche contingenti
Ma io credo che dentro questa espressione costruire dotarci di una nuova cultura politica ci debba essere un impegno superiore una scommessa più alta
Cioè la necessità di operare un vero salto di qualità
Nella complessiva capacità di questo partito di costruire una sintesi certo non una sintesi affrettata o ideologica ma un superiore livello di sintesi
Di capacità di reciproca comunicazione e perfino di un senso comune più diffuso e più condiviso
Voglio fare un esempio che spero non venga frainteso
Quando Rifondazione innata
Io credo che vada ringraziato per sempre il gruppo di compagni che nel novantuno a Rimini fecero una scelta di questa UDACE di questo coraggio
Fu adottato uno slogan che è stato molto popolare per alcuni anni
Questo slogan suonava così liberamente comunisti
Al di là delle sue intenzioni questo slogan io credo fosse uno slogan limitati
Era qualcosa che aveva a che fare e alludeva ai problemi che c'erano sicuramente anche all'ora della cultura politica da costruire
Con un corto circuito io credo di tipo sostanzialmente idealistico
In fondo la scelta comunista dentro questo uno slogan di questo tipo suonava come qualche cosa che aveva a che fare con la coscienza di ciascuno come un foro inferiori interiore con cui ciascuno testimoniava alla sua volontà di non andare di di non rompere con
La storia e di rifiutarsi la sua cancellazione
C'è certamente un merito di questa prima fase ma io credo che dobbiamo andare oltre
Oggi essere comuniste ed essere comunisti deve significare qualcosa di più
Significa affondare le sue radici nella critica concreta di questa modernizzazione capitalistica
Io quindi non per giocoso localistico dico che siamo radicalmente comunisti appunto perché non conserviamo nel nostro animo nel nostro intimo nessuna Nostalgia particolare
Per un futuro lontano per un orizzonte che non ha a che fare con la nostra pratica politica attuale che in fondo riguarda qualche cosa di lontanissimo ma perché andiamo appunto alle radici
Delle contraddizioni altrimenti non solubili
Di un capitalismo che ha cessato di coniugare la propria crescita con la crescita del benessere sociale
E dentro questo processo allora dentro questa scelta che io ripeto la chiamo così radicalmente comunisti
Noi possiamo lavorare oggi anche a una a quella capacità di indagare e di fare i conti finalmente con la nostra storia
Che è un'operazione difficile piena di rischi
E appunto nient'affatto indolore ma che io credo ineludibili
A partire da questo presente e dalla critica concreta attuale del capitalismo noi possiamo rivedere tutta la nostra storia
Possiamo rivedere i nostri successi e le nostre sconfitte possiamo ragionare sulle strade che hanno funzionato e anche sulle strade che forse qualche volta troppo frettolosamente non sono state percorse
Per fare questo compagni io penso che bisogna avere un coraggio forte bisogna rompere le micce bisogna rompere le pigrizie e anche quella traccia di di polo Mathis mi residui che qualche volta ci caratterizza
Bisogna se posso se mi si consente di usare una formula sintetica uscire finalmente dal Novecento
In senso profondo uscire dalle fissità
Di questo secolo dalle sue datazione dalle sue formule cristallizzata
E bisogna forse provarci prima o poi a ricostruire una grande idea di modernità
Una nuova idea di civiltà adeguata al secolo che ormai nuovo che ormai alle porte
C'è un nesso fra questa ipotesi di nuova cultura politica
E la cultura in senso lato intesa come organizzazione del sistema dell'intellettualità e anche come importante campo di intervento e di lavoro politico
Io credo che questo nesso ci sia e che siano importante ragionare sulla possibilità di un lavoro oggi
Che appunto ma a una connessione inedita tra cultura politica e cultura tra nuova teoria politica da costruire e rapporto con il mondo della cultura dell'INPS e dell'intellettualità
Che forse va al di là anche di quella che è stata la ricca e importante tradizione del movimento comunista italiano
Oggi non esistono più gli intellettuali classici relativamente autonomi relativamente carismatici e profetici molto privilegiati
I moderni intellettuali di massa sono sempre più divisi tra una quota che può scegliere di essere inclusa
Né i privilegi di questo sistema
Ed è sostanzialmente costretta a un ruolo subalterno qualche volta persino ha un ruolo servile rivediamo tutti i giorni all'opera
Nel cosiddetto sistema delle comunicazioni di massa nella tv nella pubblicità e nelle nuove professioni redditizie
E poi una grande massa di e nuova intellettualità
Di nuova intellettuali tasche oggi da questo sistema non può aspettare una nessuna concreta soddisfazione di delle qualifiche ottenute del sapere accumulato e anche delle attese
Noi abbiamo un grande problema credo
Di rapporto con questa
Con questa nuovo strato con questo esercito che parecchie cresce che preme che ci si pone domande io
Ne sono convinta radicali perché appunto dentro le compatibilità attuale dentro la logica di modi di mercato questo tipo di intellettualità non trova
Una collocazione non trova non solo più privilegi ma trova spesso soltanto disagi e frustrazione
Allora nella nuova sintesi che io spero nuovi anche con questo congresso stiamo andando a costruire la possibilità di andare a un confronto diretto tra il nostro partito tra questo nuovo soggetto politico e questa e questo esercito che cresce entra a pieno titolo nel nostro Progetto Strategico può svolgere un ruolo protagonisti Coco
Fa parte fino in fondo questo molto più io credo che non della tradizionale strutturazione dei rapporti di dialogo e di alleanza con le altre forze politiche questa capacità di letta
Per la prima volta io credo da molti anni a questa parte di una forza politica che a queste ambizioni
E questa e questa orizzonte di progettualità strategica con parti crescenti e soggetti diretti e crescenti della Società
In questo senso e finisco appunto un rapporto mo'distinto ma molto forte un rapporto di confronto diretto tra politica della trasformazione e cultura democratica
A mio parere è parte integrante è parte costitutiva
E io credo appunto dobbiamo in qualche modo farne momento forte di lavoro e di iniziativa politica ma dentro questa possibilità che esso sia parte integrante di un progetto e un processo di Rifondazione anche per per come noi impostiamo
In questi termini credo originali che il rapporto tra politica e cultura anche qui siamo radicalmente modernamente comuniste comunisti
Grazie campagna Gagliardi una parola compagno Nerio Nesi
Cinque storie subito dopo il compagno Edo soldo Turci occorre segretario regionale dalla Campania
Ricompare io ho preparato una relazione piuttosto lungo che non vi leggo
Perché è molto lunga e le consegnerò la presidenza
Cercherò di
Farò soltanto alcune
Riflessione
Parlo soltanto cercherò di
Non è un non è un luogo adatto alle
Riflessioni economiche i
Ma io non posso declamare devo fare delle riflessioni di questo che si parla qualche volta anche a bassa voce ecco allora
Degli episodi sono rapidissime non non preoccupatevi
Mi sono indotte queste riflessioni dalla relazione del segretario naturalmente che io
Condivido
Cercherò di
In questi dieci minuti di aggiungere qualcosa
In termini tecnici
E questo portò sequestro siamo di fronte certamente
In tutta Europa una grande offensiva delle capitali del capitalismo
Ed è la destra liberista
Questa offensiva si vede in Italia ma si vede soprattutto vorrei dire in Germania in Francia in Inghilterra in Spagna
Se voi confrontassimo
Le leggi finanziarie che sono state presentate alle
Camere dei deputati di quei Paesi rispetto alla nostra
La nostra ci sembrerebbe quasi
Vagamente di sinistra e non lo è ma le altre sono di gran lunga peggiore
Queste leggi finanziarie si basano soprattutto
Sulla linea generale
Abbassare l'inflazione
Questa linea generale ha generato
Un effetto deflazione mistico
Che ha portato la più grande recensione certamente del dopoguerra
Siamo di fronte alla crisi economica europea più grande dal mille novecentoquarantacinque aprirsi
Voglio darvi scusandomi alcune cifre
Molto rapide
Questa qui perché l'andamento generale di un Paese si vede
Attraverso tre parole il prodotto interno lordo prodotto interno lordo vuol dire quello che è un Paese produce in un anno
Ho fatto un calcolo sulla base dei dati della comunità europea
Del prodotto interno lordo europeo
Questo prodotto interno lordo cioè quello che ha prodotto che hanno prodotto tutti i Paesi della Comunità europea insieme
Dagli anni settanta settantanove aumentato del tre virgola quattro per cento dagli anni ottanta novantadue del due virgola sette per cento degli anni novantatré fino a ieri
Dell'uno virgola otto per cento c'è l'Europa produce meno
Molto meno continuo ma a diminuire
La produzione europea
In corrispettivo l'inflazione diminuita molto esatta quasi esattamente come
E di merito la produzione
Dieci per cento nel primo Periodo quattro per cento Secondo Periodo tra
Nel ultimo periodo guardiamo adesso
I due dati che ci interessano di più i salari nominali
I salari nominali dagli anni gli anni dal settanta al settantanove dieci anni sono aumentati in Europa del quattordici virgola uno per cento negli anni dall'ottanta al novantadue dell'otto per cento quindi discesa negli anni dal novantatré al novantasei quindi pochissimo tempo in tre anni
Quattro per cento in tre anni cioè non sono cresciuti sono diminuiti tenuto conto che si tratta di salari nominali
Vediamo adesso il dato più drammatico la disoccupazione europea
Che è cresciuta negli anni dal settanta al settantanove del tre virgola sette per cento
Disoccupazione
Negli anni dall'ottanta novantadue dello otto virgola sette per cento in tre anni ultimi dal novantatré al novantasei del dieci virgola nove per cento cioè l'Europa produce meno
A meno inflazione provoca
Continua la disoccupazione vediamo adesso il nostro Paese
Nel nostro Paese si è evidentemente per riconoscimento generale inceppata la macchina
Che muove il sistema
Non investiamo più l'Italia non investe più
Cadde paurosamente la domanda
Cadono paurosamente i consumi
Eravamo stati buoni profeti noi di Rifondazione due anni fa
A dire anche buoni e facili profeti a dire che nel momento in cui sarebbe rallentata all'esportazione
In seguito alla riallineamento della lira voi sapete che una delle politiche che l'Italia ha fatto per incentivare l'esportazione è stata quella di diminuire costantemente il valore della lira in modo che si compravano più merci italiane con
Sempre meno moneta estera via via che la lira ha cominciato a riallinearsi al suo vero
Valore abbiamo diminuito le esportazioni loro noi dicemmo se diminuiscono le esportazioni per mantenere il ritmo
Dell'economia bisogna che aumenti la domanda interna questo e
Devo dire che voi come ci sembra spiegava Luigi Einaudi le economie è facile non ci sono cose difficili l'economia viene meno l'esportazione se vogliamo mantenere il ritmo Bione commentino quelli che comprò l'interno per far questo vogliamo aumentare
Stipendi e salari il che non è avvenuto
Ecco questo è il quadro nel quale ci muoviamo altre
Fin qui credo che siamo d'accordo noi compagni del PDS l'intera sinistra o centro sinistra e relativamente raccordo e da questo momento in poi che non siamo più d'accordo
Cosa diciamo
Anticorpi cosa dicono gli altri gli altri dicono avete ragione
Ma questo è il mondo il mondo va così
Il mondo va sulla base dei ritmi del mercato
E l'Italia non può sottrarsi a questo a questi ritmi
L'Italia fa parte integrante del
E ci pongono degli esempi chiaro il dato sono trovarmi
Il
Console onorario italiano a Timisoara Timisoara è una città della Romania
E mi ha detto una da una cifra alcolici perché mi hanno fatto riflettere che vorrei trasmettervi in Romania ci sono cinque mila piccole aziende italiane
Cinque mila
Lavorano per
Queste cinque mila aziende italiane che hanno poi le loro basi in genere nel Nord-Est del nostro Paese centocinquanta mila rumeni
Lo stipendio normale di questi centocinquanta mila rumeni e sulle duecento mila lire
Al mese
Le aziende italiane del Nord-Est portano i loro prodotti
Informare i loro loro la materia prima
In Romania
Riportano Italia scrivono sopra made in Italy
Così parte la situazione
Questo un esempio piccolissimo
C'è di più arrivano dal Nord dal anzi dal resto d'Europa in Italia
Anche non solo in Veneto ma anche Lombardia me lo raccontava l'altro giorno il segretario il nuovo segretario della federazione di
Cremona Fabio D'ogni tre mesi
Due o trecento
Schiavi
Che vengono portati dalla Bulgaria e la Romania
E il Veneto poi in Lombardia lì lavorano sulla base degli stipendi rumeni e bulgari per duecento duecentocinquanta mila lire al mese vengono riportati d'altra parte un nuovo modello di schiavitù
Non non non possono fare nient'altro non sono cittadini italiani vengono lavoro tre mesi vengono riportati
Questo è quello che dà modo di dire
All'altra sinistra ma vedete non c'è niente da fare
è consigliata attiviamoci cerchiamo di tamponare cerchiamo di fare sull'gocciolare dal profitto
Quello che possiamo fare nell'interesse della classe lavoratrice la sfida alla quale
Il segretario del partito ci sprona nella sua relazione diversa è opposta
Ecco questo è la differenza fondamentale noi riteniamo che per quanto il capitalismo abbia avuto certamente delle vittorie sarebbe sciocco non dirlo
Non ha certamente fatto quel passo definitivo pende invece altri ritengono che abbia fatto
Noi riteniamo che sia ancora possibile anzi che sia sempre più possibile cercare delle nuove strade ecco questa è la sfida compagni ed è una sfida obiettivamente difficile
è una sfida entusiasmante per noi ma difficile di uffici per quello che
Non
Qual è il nostro concetto
Il noto concetto
E su quello dobbiamo basare il nostro programma economico si basa su alcuni punti fondamentali
Primo l'economia non deve muoversi
Sulla base di spontanei SMI perché lo spontaneismo e il mercato
Deve essere ancorata dei principi e ha dei valori generale
Vorrei dire a dei valori morali
Secondo
Il profitto non è quel valore morale che ci vuole spiegare il dottor mi
Profitto non è un valore morale
Numero massimo possiamo assumerlo come elemento di efficienza di un sistema ma di un sistema che tenga conto nel formazione della reddito dall'impresa di una serie di altri fattori il territorio l'uomo e l'ambiente
Il modo di vita
La sicurezza di quelli che lavorano
Terzo lo sviluppo del paese dove c'è lo sviluppo organico sia per gli uomini
Che per l'ambiente
Dobbiamo dire una cosa che può sembrare utopica ma che la nostra grande speranza bisogna che i nostri bambini nascono tutti
Un po'meno diversi non quest'il punto fondamentale che sembra utopia ma guai a noi se non diamo questa speranza
Ecco questo
Dobbiamo anche aggiungere un'altra cosa noi riteniamo che l'elemento fondamentale dell'economia non sia la finanza
Elemento come andamentale dell'economia è la produzione l'estrazione e la scienza
E tutto quello che finanza deve seguire deve essere rapportato deve essere utilizzato per quello ma non deve essere
Quello che adesso che diventa sempre di più
Cioè la base fondamentale
Ecco
Possibile questo
Domanda che dobbiamo porci proprio queste domande
Che davanti ai nostri occhi abbiamo abbiamo noi degli strumenti
Il paese d'Italia la sinistra dei suoi strumenti per questo oppure non ci sono più strumenti quando lo diciamo anche la Camera dei deputati del nostro Paese occorre una politica industriale
Ci viene risposto normalmente non solo dalla destra no
Una politica industriale in sono occorre più
La politica industriale la fa il mercato e il mercato che decide che cosa si deve fare dove si deve fare ma lei sapeva benissimo questa è un'aberrazione
Che la seconda grande domanda che ci viene fatta
Anzi la cosa che ci viene detta e non possiamo più contare sullo stato
C'erano
Sul Rifondazione
La mensile molto bello che uscì sconfitto il numero zero in questi giorni
C'è un articolo di Marco Revelli sto proprio sulla nuova concezione
Dello Stato nazione
E compagno Revelli si pone egli stesso questo problema la sinistra la classe lavoratrice può ancora contare su uno Stato nazionale al quale aggregare le sue richieste al quale fare riferimento queste una Riganti
Grandi problemi quando
Ci troviamo di fronte
Anche al alla nuova dislocazione delle nostre industrie
Quando vediamo che il capitalismo si è completamente internazionalizzato
Quando sappiamo
Stiamo studiando lo proprio adesso
Che su cento automobili che vengono costruite sotto il nome di marche italiane su cento automobili già quaranta
Sono costruiti stabilimenti fuori del nostro Paese soltanto sessanta sono costruiti stabilimenti all'interno del territorio nazionale
E sappiamo benissimo che questo quaranta diventerà cinquanta che risposta diamo
A questo questi sono i grandi problemi che sono di fronte a nuovi compagni
Dobbiamo avesse lei orgogliosi di
Aver assunto noi con le nostre forze modeste questi problemi non siamo soli
Però
Anche alcuni autorevoli
Studiosi non soltanto europee ma anche nordamericani a cominciare da quello che il
Tradizionalmente considerato il più importante di tutti galvanizza cominciano a rendersi conto che i meccanismi del capitalismo non funzionano più
Manta se noi siamo consapevoli di questo abbiamo il dovere noi di Rifondazione e tutti quelli che vorranno lavorare con noi di fare un programma
Alternativo
Questo è il punto che davanti a noi
Noi abbiamo
Molti dubbi
Ma abbiamo una certezza quella che ci diede Rosa Luxemburg o il socialismo la barbarie
Socialismo barbari disse l'ho saputo cento anni fa
Io credo compagni che il grande responsabilità
Che ci siamo assunti
Debba concretarsi
In fatti concreti
In un programma preciso che dovremmo affrontare giorno per giorno non soltanto nell'Aule parlamentari ma lei
Nelle sezioni delle federazioni nella direzione del partito negli organismi collaterali che dovremo creare soltanto questo soltanto in questo modo la parola d'ordine che ci siamo dati in questo
Congresso
Il progetto potrà avere una consistenza reale grazie
Grazie
Accompagnò Salvatore Cerbone
Ferrari compagno pensarci Torino
Tre anni fa entrammo in questa sala con un partito all'opposizione del governo
Ma non per questo più forte più rispettato più unito
Più autonomo
A differenza di tre anni fa siamo entrati in questa sala con un partito invece che affermata la sua autonomia
Un partito rispettato e temuto da avversari gli alleati
Un partito con le idee chiare su gli obiettivi che vuole raggiungere e sulla realtà in cui vive ed opera sono questi i presupposti per essere soggetta attivo in una società che voi cambiare
E sono questi i presupposti che ci hanno permesso di mettere la nostra forza a difesa degli interessi dei più deboli dei pensionati dei cittadini compassi verdi di ammalati dei lavoratori
I risultati ottenuti certamente minimi non dati per sempre ci dicono che non è con la con i consolarsi della propria diversità che si raggiungono gli obiettivi e si difende la propria gente ma mettendo in movimento questa diversità praticando la politica con coraggio e con innovazione
Condivido e sostengo l'atteggiamento le azioni il percorso svolto fino ad oggi
Ma non mi sono mai l'uso che il nostro apporto certamente decisivo alla vita del Governo esaurisse il nostro lavoro la nostra iniziativa politica
Ho sempre Brent pensato e penso che Prodi era ed è uno strumento con il quale possiamo più che in altra situazione politica oggi ottenere risultati a favore della nostra gente di quella parte della società che vogliamo rappresentare e difendere
Davvero si pensa che questi soggetti gli avrei difeso meglio e di più stando semplicemente all'opposizione non di Prodi
Che ormai tutti sanno che senza di noi non non sarebbe nato non ci sarebbe ma di Berlusconi e di Fini
Ma davvero in questo partito
C'è chi pensa che questa nostra collocazione
Difficile pieni di insidie ma nello stesso tempo esaltante perché contiene l'azzardo esaurisca la nostra necessità di costruire una cessare il movimento per la terra di IVA
Penso invece che questo nostro rapporto condizionante libero può essere lo strumento per la costruzione di quel movimento e credo che la pensavano così quei compagni che al centro del partito al Sud nel resto del Paese hanno ideate lavorato intensamente per preparare e svolge la Marcia per il lavoro
è stata questa un'iniziativa di movimento e di lotta pensata e costruita avendo ben presente quell'obiettivo
è evidente che non possiamo cullarci in questa favorevole situazione e posizione istituzionale
Dobbiamo e questa è la sfida affrontare partendo dai risultati ottenuti oggi ma non dati per sempre con serietà con forza con determinazione la costruzione di quel movimento
Non è l'agitarsi con parole forti che di che ti fa essere più di sinistra ma praticanti in modo innovativo intelligente e incisiva la politica
è stato detto che Prodi la continuazione dei governi che lo hanno preceduto
C'è da rimanere sbalorditi per l'approssimazione l'infantilismo di questa affermazione
Che Prodi non fosse un rivoluzionario non è una scoperta Haber nessuno ma dire che il Governo Prodi che si regge con il nostro voto sia la stessa cosa dei governi Bindi e Berlusconi o addirittura che sia il peggiore dei mali mi sembra un'eresia oltre che un'offesa per il partito e per il suo gruppo dirigente
E che le cose non stanno in questo modo basta osservare la reazione delle destre del grande capitale della Confindustria risultati che abbiamo voluto ed ottenuto
Si è detto inoltre che abbiamo lasciato il terreno dell'opposizione in mano alla destra ma quale opposizione
Non certamente quelle dei giovani dei senza lavoro
Non certamente quel dei cittadini più poveri ed emarginati
L'opposizione della destra e quella di Fossa e quella di Romiti e quella di chi non vuole pagare le tasse perché non le ha mai pagate e sa che se non si toccano pensioni sanità e salari allora finisce che devono pagare
L'opposizione della destra e quella di chi predica in mente che il lavoro interinale la flessibilità del lavoro e dei salari
Veramente c'è tra noi chi pensa che possiamo raccogliere lì e rilanciare questo tipo di opposizione
Non scherziamo
A me sembra invece
Ed è evidente che in un'altra condizione all'opposizione di un governo di centrodestra
Non solo i risultati anche se minimi a rischio che abbiamo tenuto in non ci sarebbero stati ma le condizioni di vita della nostra agenda sarebbero certamente peggiorato
Ragioniamo
Se fossimo all'opposizione
Il nostro compito oggi no nel futuro non sarebbe lo stesso non sarebbe quello di condizionare il governo
Condizionarlo Collovà colazione parlamentare con la lotta nel Paese per difendere le condizioni di vita dei soggetti più deboli e più poveri
E francamente ripeto non penso che oggi all'opposizione di un governo di destra le condizioni lo condizionerebbe Lost extra premo più risultati di quelli ottenuti
Pensare altro significa essere fuori dalla realtà
è un rivoluzionario deve navigare nella realtà capirle agibile per cambiarla
Dire tutto ciò significa che nel Paese nel partito va tutto bene assolutamente no e nessuno ritengo lo abbia mai sostenuto e pensato
Credo che a tutti noi sia chiaro che segnali positivi che abbiamo tenuti non solo non sono ancora sufficienti ma non sono per sembra e dati
Si tratta di pertanto di vigilare di consolidarlo e di andare oltre
Chiusa la finanziaria si tratterà di lavorare per avere subito ora segnali positivi sull'inversione di tendenza
Di quel male che affligge il molo per in modo pesante sud del Paese la gran parte dei giovani la disoccupazione
Una disoccupazione che al Sud ha ormai raggiunto un livello di gravità e di drammaticità non più sopportabile sostenibile
Una disoccupazione che contribuisce a quel crescente divario tra il Nord e il Sud del Paese
Una disoccupazione che ha già contribuito alla nascita delle due Italia economiche sociali a civili
Ormai nel Mezzogiorno la disoccupazione assunto il livello di insopportabilità civile sociali e può generare gravi rischi per la stessa democrazia
In Campania
Ogni tre persone in grado di lavorare ne trovi una disoccupata
E ogni dieci giorni le trovi sei che non si sono mai incontrati con il lavoro
La disoccupazione
è un male da debellare con urgenza per sottrarre tanti giovani alla trazione facile delle organizzazioni malavitose
Penso come diceva il segretario del partito che il mille novecentonovantasette dovrà essere per noi per i comunisti l'anno della lotta alla disoccupazione
Dovrà essere questo il metro ritengo con il quale misurare l'efficacia del governo nazionale ma di tante altre amministrazione locale dovrà essere questo il metro con il quale misurare l'azione del movimento sindacale
Non mi illudo che possiamo ottenere grandi risultati ma anche qui segnali concreti di inversioni sono indispensabili
Va be'l'ottenere risultati più avanzati e praticare sviluppare una linea politica difficile come quella che abbiamo sancito in questo congresso è necessario intervenire anche sul partito con determinazione e vigore
C'è un divario un divario pauroso tra il partito centrale e quello periferico
Un partito quello Bari Merigo che spesso si comporta ma o come soggetto appiattito su gli altri o come soggetto che rinchiude sfugge al dialogo e al confronto
Tutti e due i modi di essere partito
Di praticare la politica sono la faccia della stessa medaglia tutte e due i comportamenti sono indici di poca chiarezza di idee di scarsa capacità elaborativa e progettuale
Tutti e due i comportamenti sono sintomi di incertezza di se stessi
E solo e di vivere nel nell'incertezza di sé spesso solo gli si sente debole sfugge al confronto e a contatto con gli altri
Tutte e due i comportamenti tutte e due le debolezze sono i presupposti della subalternità
Diventa pertanto
Urgente è indispensabile intervenire per imprimere a tutto il partito una rinnovata cultura politica un rinnovato modo di essere del partito
Un partito portatore di un progetto politico alternative antagonista un partito che attraversa l'opera e l'iniziativa quotidiana ripropone rilancia con forza la trasformazione cambiamento di questa società
E necessario costruire un partito aperto un partito che è leader in più del culto dell'auto emarginazione dell'autosufficienza dal settarismo
Un partito aperto unitaria e radicale che agisce si confronta
Questo processo sarà duro richiederà un lavoro un lungo lavoro politico un lungo lavoro culturale organizzativo ma ne vale la pena
Dobbiamo essere altro e gli avvenimenti di questi mesi hanno dimostrato che possiamo esserlo
Grazie compagno Renzo fasci
Il Torino
Si prepari subito dopo il compagno Walter Tocci
Allora io devo dire che sono lucidità chiedo scusa chiedo scusa
Sono un po'sorpreso che in questa discussione anche diciamo nella relazione del compagno Fausto Bertinotti
Non sia stata diciamo sufficientemente affrontata la questione sindacale
Io penso che sia una delle questioni importanti che ha davanti oggi il nostro partito
E fra l'altro è una delle questioni che ci ha visto discutere ha visto discutere i compagni nei circoli in tutte le sedi da quando praticamente questo partito
è stato fondato
è evidente che se il nostro obiettivo è quello di costruire un partito di comunista di massa nel nostro Paese
Abbiamo un problema estremamente grande
Sa del dei lavoratori
E diciamo stiamo vivendo in modo alla bio lo stiamo vivendo anche negli ultimi mesi
Stiamo vivendo in modo credo sofferto lo scarto che esiste il forte scarto che esiste
Tra l'influenza politica che abbiamo dal punto di vista elettorale dal punto di vista del consenso che abbiamo generalmente fra la gente e la nostra capacità di incidere concretamente nelle lotte e nei tornei nuovi né i reali movimenti di classe cioè a suscitare lotte a partire dai contenuti verso il quale ci battiamo ecco la risposta che sì anche se non è presente non è molto presente nel nostro dibattito la risposta che si tenta di dare una risposta che sulla quale per esempio è convinto anche il nostro
Segretario generale Fausto Bertinotti e quella di costituire in particolare all'interno della CGIL in primo luogo l'intero la CGIL la componente dei comunisti
Beh io non penso che questa sia una risposta efficace
Penso che può servire dal punto di vista di riportare su posizioni corrette magari dei compagni sindacalisti di Rifondazione Comunista che nell'ultimo congresso della CGIL avevano sostenuto le posizioni di Cofferati
Sul ventitré luglio o sull'accordo sulle pensioni ma non molto di più ma non molto di più
Io capisco il ragionamento capisco il tentativo di costruire diciamo un forte elemento di identità politica e di trasformare questo in consenso sindacale ma guardate compagni che questo non funziona
E ci sono degli esempi diciamo delle verifiche fatte anche da altri su questo terreno
Qualche tempo fa eravamo preoccupati dal costo dal consenso crescente che aveva la lega in settori di lavoratori in settori operai
Avevamo paura che un sindacato come quello leghista potesse diciamo trovare consensi di massa all'interno delle fabbriche
Questo non è successo non c'è un rapporto automatico tra quelle che sono gli orientamenti elettorali viene gli orientamenti politici
E i problemi sindacali le collocazioni sindacali
E l'abbiamo visto anche in un'altra occasione estremamente importante
Per esempio nelle mobilitazioni dell'autunno contro il governo Berlusconi in difesa delle pensioni
Abbiamo visto migliaia decine di migliaia di lavoratori che magari pochi mesi prima avevano votato Berlusconi ma quando sono stati colpiti sulla loro condizione sui loro interessi hanno diciamo seguito le mobilitazione dei lavoratori il movimento
Il movimento sindacale le iniziative di sciopero
Ecco questo app e dovremmo partire da questi quindi io ritengo che non ci siano delle scorciatoie
Dobbiamo mettere in primo luogo davanti i contenuti concreti dello scontro di classe nel nostro Paese
Dobbiamo cercare come stiamo facendo faticosamente all'interno alla CGIL a costruire una Area
Organizzata che fra l'altro si è misurata nell'ultimo congresso Alternativa sindacale
E che ha avuto la capacità di raccogliere intorno ai suoi contenuti programmatici anche altri compagni altri militanti che non sono di Rifondazione comunista
Che ha avuto la capacità in molti posti di lavoro di avere consensi che andavano ben aldilà
Dell'orientamento elettorale
Di quei quei lavoratori
E l'altro elemento centrale credo che sia il problema della rappresentanza
Il problema di una ricostruzione di un movimento sindacale indipendente si pone abbia avviso
D'a partire dal problema della ricostruzione di una rappresentanza indipendente sui posti di lavoro cosa vuol dire una rappresentanza che risponde dal punto di vista del mandato direttamente ai lavoratori che controllata direttamente dai lavoratori
E questo io credo che sia diciamo un altro un altro terreno occorre diciamo a partire da una battaglia per la rapper ricostruire la rappresentanza dei lavoratori
Mettere insieme tutte quelle forze sindacali che sono su posizioni di classe quindi all'interno della CGIL all'interno dell'esperienza di sindacato di sindacalismo alternativo
Coordinare diciamo al massimo queste forze e riuscire diciamo a partire da questo a ricostruire dell'esperienza di lotta concrete che possono fare fare dei passi in avanti ai lavoratori
Io credo che degli esempi ce l'abbiamo nella realtà da qui vengo dal Torino ci sono tre fabbriche in una delle zone industriali più importanti che è quella di Settimo Torinese
Tre fabbriche dove noi abbiamo un ruolo importante dove i compagni del nostro partito hanno un ruolo importante sono la Pirelli sono la Psa sono L'Oréal sono tra tre tra le fabbriche più importante di questa zona
Ebbene queste fabbriche dove hanno un ruolo dirigente i nostri compagni dove noi li abbiamo dei dirigenti sindacali di massa riconosciuti dai lavoratori sono all'avanguardia tutte le lotte sindacali sono all'avanguardia dal punto di vista contrattuale
Hanno respinto tutti gli accordi negativi a stragrande maggioranza degli ultimi degli ultimi anni Alternativa sindacale in queste tre realtà ha preso un risultato da che va dall'ottanta al novanta per cento
Ecco io penso presto il nostro problema uno dei nostri problemi e che noi abbiamo pochissime realtà dove svolgiamo questo ruolo abbiamo in pochissimi dirigenti operai riconosciuti a livello di bassa noi forse potremmo imparare a volare se anziché le poche realtà dove abbiamo questo ruolo i pochi dirigenti che purtroppo ancora abbiamo riusciremo a farle molto di più centinaia e diciamo diverse centinaia di questi dirigenti così forse impareremo a volare
Do la parola al compagno Walter Tucci
Compagno volte Tucci
Il segretario regionale del Lazio subito dopo segretario
Il compagno Paolo Coggiola di Firenze
Care compagne cari compagni
La Confindustria il Polo tentano di stringere la tenaglia per ricondurre la politica economica di Prodi decisamente verso i parametri di Maastricht
E stanno rischiando non solo gli enormi vantaggi economici regalate lì da governi precedenti
Ma perfino di essere lambiti da un primo embrione
Di una possibile riforma fiscale che può partire proprio dalla nostra battaglia per introdurre elementi di progressività mai prima d'ora ipotizzati
I ceti più ambiente più abbienti si agitano
E non sono certamente tutti quelli di San Giovanni
Ma stanno confondendo bene i ceti medi e di lavoro autonomo più tartassato mentre la Confcommercio sostiene la rabbiosa reazione ieri di Fossa oggi di Romiti
E tutto ciò perché vengono per la prima volta toccate arie di privilegio oggettivo
Allora vuol dire che stiamo incidendo
E se non è proprio la Finanziaria rossa che francamente fa molto sorridere
E l'avvio seppure contraddittorie parziale di una cesura nella politica economica di questo Paese
Sulla quale pesa sempre di più la nostra opinione
Per quello che già rappresentiamo nella società
E per il contributo di idee e di proposte che portiamo avanti con determinazione e coerenza per imporre una svolta reale in questo Paese ed in Europa
Viene avanti come conseguenza di un attacco da destra Prodi l'ipotesi di un governissimo
Mentre si tende sempre più ad indebolire ridimensionare da un lato il potere giudiziario e qua concordo perfettamente con l'analisi che faceva il compagno Pisapia
Ma non tutta la sinistra sembra realmente difendere l'autonomia della magistratura
Voglio ricordare a tal riguardo che il Consiglio superiore della magistratura e organo costituzionalmente previsto
E l'attacco che contestualmente si porta avanti da tempo anche all'articolo centotrentotto aperto la stagione a pericolosi vulnus nell'architettura costituzionale
Dall'altro lato si tende ad appannare lo stesso potere legislativo il Parlamento delegittimando l'appunto anche attraverso la come dire ritirata sull'Aventino o in altre sale tutto ciò serve a rafforzare indubbiamente il terzo potere quell'esecutivo
E allora non ci vuole molto ad approdare al presidenzialismo
Magari rimettendo mano i meccanismi elettorali per trovare lì una nuova ed antica conventio ad excludendum
E del resto D'Alema non si è mostrato un sicuro difensore della forma di governo parlamentare esattamente come dichiarato non qui da me ma faccio mie le parole di Antonio Cervati un costituzionalista
Tutto ciò per l'appunto non può essere attuato senza l'emarginazione di Rifondazione Comunista
Che è esattamente pone a fondamento del suo sostegno a Prodi una netta inversione di tendenza e lo misura quasi ora per ora se non minuto per minuto su ciò che saprà fare in tema di lavoro di occupazione di recupero dello stato sociale inteso esso come conquista di civiltà e di progresso e non certo in termini di assistenzialismo
Abbiamo già detto che nel novantasette non dovranno essere toccate le pensioni e la sanità
Determinando così una nuova anomalia italiana rispetta quanto impone Maastricht ed è recepito ormai da Francia Spagna e Germania
Del resto non siamo veramente gli arresti di quella meravigliosa non malìa costituita nella storia del nostro Paese dal Partito comunista italiano e dal Movimento dei lavoratori
Ecco perché non mi piacciono le mode revisionisti che imperanti e molto dilaganti
E provenienti da molti fronti e bene ha fatto qui in questo congresso ad alzare alta la propria voce il nostro partito su questo tema
Per far sentire che noi non rinunciamo alla cultura dell'antifascismo intesa come cultura di democrazia
E del resto
Io credo che un'oggettiva difesa del compagno Berlinguer per quello che ha saputo rappresentare e lasciare in termini anche culturali alla storia del comunismo italiano è un dovere anche di questo partito
Ed ecco perché dobbiamo raccogliere il testimone che ci lasciano i partigiani
E che lo stesso che già ci consegna la storia del nostro Paese e del movimento operaio il testimone cioè di chi ha dedicato la propria vita alla costruzione di una società più giusta più libera più democratica e più partecipata
Se è vero che post che passiamo in questo congresso dalla resistenza al progetto
Questo non vuol dire certo
Ammainare i vessilli ma vuol dire dare concretezza ad un progetto culturale politica e sociale strategico che affermi nel sentire comune le idee che quei vessilli rappresentano ci poniamo quindi con questo congresso sul piano di una sfida culturale
Che sfida per l'egemonia la quale presuppone a sua volta la pari dignità nel confronto politico tra le due sinistre e tra esse e le altre forze democratiche
Da questo punto di vista anche l'esperienza di governo che stiamo conducendo nelle giunte locali del Lazio e alla Regione
Ci conferma vista la difficoltà di questa esperienza
Che qualsiasi ulteriore ed eventuale alleanza ad esempio a Roma
Non potrà prescindere da pochi macchinari e di ed importantissimi parametri di riferimento per un patto che ridisegna i significativi mutamenti e priorità nulla e quindi scontato caro Rutelli anche se siamo i primi a perseguire tutte le convergenze possibili nell'interesse di Roma e del paese stesso
Su queste basi
E tenendo fermo l'approdo strategico nella duttilità dell'agire politico
Ci accingiamo ancora una volta corresponsabilità e realismo politico a far crescere il peso delle nostre idee e delle nostre proposte per rinnovare appunto la politica e cambiare la società avendo tuttavia care compagne e cari compagni
La consapevolezza piena che la critica del capitalismo moderno e la trasformazione della scusate no no ai Anton attenda solo però c'è un brusio in fondo per cortesia compagni compagna in fondo alla sala per cortesia dalle frasi da chi interviene ai tre minuti vi ringrazio
Dicevo
Far crescere il peso delle nostre vede le nostre proposte per rinnovare la politica cambiare la società come recita lo slogan di questo congresso avendo tuttavia chiaro
E avendo la piena consapevolezza di questo che la critica del capitalismo moderno e la trasformazione della società non fanno più parte della cultura del PDS
Occorre allora insistere
Sull'Unità e sull'autonomia di queste forze
Ma se l'unità delle sinistre fosse solo demandate finalizzata alla formazione di governi e di alleanze che combattono la destra
Sarebbe questa sì nera resistenza
Che non produce alcuna alternativa strategica e che mina le fondamenta proprio quel progetto di trasformazione reale della società che con questo congresso ci siamo posti vi ringrazio compare
Grazie la parola al compagno Paolo Coggiola diffidenze
Subito sedentario
E alterazione dei livelli se subito dopo parola al mondo alla compagna
Ersilia salvato
Compagne e compagni è sempre difficile intervenendo in un congresso
Nazionale di questa importanza sfuggire all'abitudine di parlare della propria esperienza locale
Credo tuttavia che si possa e si debba guardare da questo punto di vista alla ricca ampia stimolante relazione del compagno Bertinotti la condivido pienamente è un ulteriore sviluppo sia sul piano strategico sia su quello Della Porta con la politica della proposta che nel congresso avuto un così largo consenso
Sono sicuro di poter esprimere l'adesione della stragrande maggioranza del gol delle compagnie dei compagni dalla Federazione trentina che per l'ottanta per cento si sono riconosciuti nel documento proposto e compagni Cossutta e Bertinotti
Il serrato confronto cui hanno partecipato il quarantuno per cento degli iscritti
Si è svolto significativamente in una federazione cui appartiene un autorevole e stimatissimo proponente dalla mozione alternativa parlo del compagno Giovanni Pace
Considero ciò un elemento significativo
Sia perché questa consentito un profondo ricche partecipato dibattito congressuale
Sia perché in tali condizioni l'ampia maggioranza formata sulla mozione Bertinotti Cossutta si fonda su un'intima e motivata convinzione delle compagne dei compagni che tale scelta lo ha compiuto
Una scelta politica che nel documento congressuale nell'azione compagni Bertinotti disegna una sfida grande per l'oggi e per il futuro
E se così è c'è bisogno di una grande adeguata diffusa autodisciplinata organizzazione
Perciò mi sembra che le modifiche statutarie che abbiamo approvato Simone in questa decisione direzione sono coerenti con il progetto alto con i compiti che responsabilmente ci siamo assunti
Ma l'allevamento organizza organizzativo non può e non deve essere una stretta organizzativi Istica una camicia di forza nella quale imbrigliare le soggettività e le articolazioni
Le modifiche statutarie che abbiamo fatto consentono questo adeguamento contrasto del pericolo prima stretta
E chi ritenendo di far finta di niente
Propone un congresso permanente attraverso riconoscimenti ricorrenti effrazioni a mio giudizio lui sì che si si renderebbe nel agente foto ore di una stretta organizzati visti
Per adeguarsi
Orientativamente dobbiamo parti ed hanno gli stessi dalla concreta realtà sociale economica e politica nella quale ognuno di noi individualmente e collettivamente lavora vive studia si relazione
Conoscere e indagare se stessi
Come struttura organizzativa conoscere ed indagare la concreta materialità del circostante
C'è in questo un ruolo fondamentale dei circoli
Sia come senso della realtà sociale come protagonisti ed agenti dell'inchiesta marziana
Sia come concreti riferimenti politici diffusi sul territorio nel luogo di lavoro attraverso i quali insomma il radicamento sociale sia un fatto concreto e non una noiosa ed inutile retorica
Vedo che la nostra federazione al più favorevole apporto iscritti abitanti
Ogni mille abitanti vi sono dieci iscritto a Rifondazione comunista e ancora francamente insufficiente
L'individuazione dei bisogni più acuti emergenti in ogni territorio
La proposta di lotta di movimento per soddisfare quei bisogni storicamente manifestati ecco l'obiettivo parziale
E la loro collocazione in una prospettiva strategica ecco l'obiettivo di trasformazione delle innervare la costruzione del partito e sui gruppi dirigenti della sua diffusione organizzativo
Ci sono due messi e due piani di lavoro omologhi e complementari
I processi politici e sociali che si sostanzia nella costruzione di un movimento anti ed unitario per raggiungimento di obiettivi concreti e perciò di un quadro più avanzato sono nel contempo sia il momento del conoscere della inchiesta sia il risultato lo sbocco la nostra iniziativa politica locale e generale
Fondata appunto sono nostra capacità di proposta locale e generale
è in questo contesto dialettico
Che si devono trovare relazioni e sinergie tale modalità di presenza del partito nello specifico tessuto sociale nelle istituzioni nei luoghi di lavoro
Pervade dunque raccoglie ad orientare i compagni e le compagne dell'organizzazione di massa l'associazionismo economico e culturale e ciò Secondo la specificità locali sia per quanto riguarda la struttura economica e le forme di divisione del lavoro sia per quanto riguarda l'organizzazione sociale
Per quanto ci riguarda
Significa avere una politica e l'iniziativa verso il vaste capita tessuto di casa del popolo le strutture del volontariato della cooperazione di utenza di produzione e soprattutto verso nuove forme di aggregazione giovanile
Ma soprattutto il concreto radicamento del partito che di lavoro sta dentro a mio giudizio la radicale scelta di caratterizzare la presenza dei comunisti il movimento sindacale
E a tutto ciò connettere il lavoro nelle istituzioni
Appartiene consigli di quartiere fine consigli regionali e qualunque sia in quelle sede nostra collocazione per conseguire risultati concreti rispetto ai bisogni sociali insoddisfatti
Dunque conoscere per progettare
Conosce secolo territorio la forma concreta del lavoro all'interno dell'attuale modo di produzione capitalistico
Conoscere i soggetti sociali risultanti dall'avvenuto dall'avvento del modello di Otis sta sul proprio territorio per incontrare così nella materialità il lavoro precario quello direttamente salariato e quello indirettamente Salaria
Ma serena della Volo precario che investe le giovani generazioni e insieme a queste l'immigrazione di forza lavoro
E quella del lavoro autonomo asservita elogi che dei subacquei forniture del lavoro in conto terzi asse crisi all'impresa togli Otis
Dunque la forma concreta dello sfruttamento del lavoro dell'alienazione e quella corrispondente dello sfruttamento dell'ambiente
Il lavoro è precario per il rapporto di produzione la condizione di vita del lavoratore di questo lavoratore è precaria perché la salario il corrispettivo non gli consentono l'accesso alla casa
Perché non esistono necessarie strutture d'accoglienza dei lavoratori immigrati
Dunque la forma concreta del modo di produzione e lo sfruttamento che esso compie del territorio siano sua forma naturale sia nella sua forma antropizzata
Quel modo di produzione che espelle lavoro dalle città disperdendo sul territorio quel capitale che ritrova sulla valorizzazione della speculazione fondiaria di spazio anni liberati da attività industriali
Che altera l'equilibrio morfologico idrogeologico della campagna del paesaggio agricolo
Quel capitale che s'appropria della valorizzazione dello sfruttamento della mirabile stratificazione storica di lavoro che sono nelle nostre città d'arte e tutto ciò ai fini non di un elevamento civile culturale
Ma quello lo sfruttamento di un turismo che appunto per potere essere sfruttato deve essere acritico Bacco ignorante e spesso becero
Quel capitale infine che alla ricerca della propria valorizzazione delle con risorse pubbliche impone immensi costi sociali ed ambientali con l'opera per esempio come l'alta velocità
Che non risolve neppure uno dei grandi problemi del connessi alla mobilità di persone ecco conoscere dunque da una parte le innumerevoli diffuse contraddizioni che sui nostri territori sono la concreta manifestazione del processo di modernizzazione capitalistico Ina
Dall'altra rispondere positivamente alla soluzione di questo come acutamente osservato il compagno Cossutta ragionare ed agire politicamente sapere scegliere la proposta vincente
Con questa è l'egemonia ideale politica culturale si può e Sideri conquistandola sul campo appalti all'atto stesso radicamento territoriale
è questo per noi che operiamo in una delle regioni cosiddette rosse un impegno quotidiano nel confronto diretto con il PDS sul territorio né movimenti né le istituzioni
Ma questi compiti occorre attrezzarsi senza indugi
C'è una linea politica una strategia dato una politica che forte dell'espressione diretta degli iscritti e quegli otto al partito
Condivido la nettezza e la fermezza con la quale su questa questione se presso il compagno Cossutta
Su questa linea
C'è da consolidare approfondire e sviluppare la cultura politica perciò è urgente unisce la compagnia Gagliardi avviare risoluzione concreta e fattiva la questione della formazione sia per quanto riguarda la modalità sia per quanto riguarda i soggetti passivi e attivi della formazione Styx
Appartiene a gruppi dirigenti dieci ricco e delle federazioni
Lo sviluppo della prassi e la riflessione su di essa possono essere il fondamento della elaborazione anche teorica con l'apporto di culture esperienze di pezzi di movimento di organizzazione politica di esperienza produttiva ed amministrativa
In un processo che vada particolare generale e viceversa al sono in fondo individuando le stesse sedi discussioni
E decine polizia qualcuno tra politica federale una sede di formazione accanto a più specifiche sia di riflessioni e approfondimento non condizionato dal vincolo tempo adesione politica
Lo stadio perché abbia provato concludo compagni
Pone il centro destra e politica nel comitato politico federale che porre questo era accordateci ricco lì e la cui rappresentanza attraverso il segretario e non solo pone agli stessi un'attenzione alla scelta dei propri gruppi dirigenti non sono d'accordo qualcosa che compagni che vedono in ciò una catena di comando dominato dal conformismo al contrario
Vedo in questo Statuto una catena di riflessione decisione iniziativa non rapporti ascendente e discendente tra centro e periferia
Per quanto mi riguarda lo intende così perché so che se così non fosse non saremmo in grado di assolvere agli importanti esaltanti compiti che qui e ora ci assegna la fase storica grazie
Grazie compagno
La parola
La compagnia Ersilia Salvato vicepresidente del Senato della Repubblica subito dopo
Certo
Pariamo Olivia Mancini responsabile del settore lavoro autonomo
Compagne e compagni
Io credo che la ricca relazione del compagno Bertinotti
Ha dato ad ognuno di voi non soltanto quella cassetta degli attrezzi di cui si parla nella mozione ma insieme ha dato una possibilità in più di ragionare sul presente e sul futuro
Spaziando a tutto campo sulle questioni fondamentali che sono alla nostra attenzione oggi
Certo nella sua relazione così come altri compagni sono tornati sulle dure realtà dell'oggi
E non è sfuggito il compagno Bertinotti anche ad una questione che ha attraversato il congresso in tutta la sua fase interrogarsi su cosa significa oggi essere forza che sostiene il governo
Cosa significa Rispetto alle nostre battaglie la nostra cultura ma egli atteso a dare a questo congresso una cifra interpretativa che mi sta particolarmente a cuore
Che è quella di capire ogni oggi qui ed ora
Quale lettura critica siamo in grado di fare della realtà
E in che modo mettiamo realmente all'ordine del giorno di questo Paese
Si è forse più ancora più in là al di là di questo nostro Paese la questione che aperta anche a livello mondiale la questione da trasformazione della società
Una messa all'ordine del giorno molto impegnativa tanti compagni hanno detto una sfida che non è certo inedita perché si dice comuniste vuole agire da comunista
Ma che oggi assume anche un rilievo l'importanza maggiore nel fare questo ci si è interrogati nella relazione in tanti interventi
Sul senso e sulla funzione della politica oggi e io su questo voglio tornare
Scegliendo soltanto due terreni anch'essi a mio avviso molto importanti nel ridisegnare nel riprogettare e nel ricostruire una cultura critica i due terreni che mi stanno appunto particolarmente a cuore sono quelli del garantismo
E sono quelli della libertà e delle libertà anche in una rinnovata e soprattutto una rinnovata visione di diverso stato sociale
Ma dobbiamo farle possiamo farlo soltanto ridando senza funzione alla politica
Perché io credo che facciamo bene ad avere dentro di noi assieme sobrietà ed orgoglio guardando negli stessi al mondo che ci circonda ma dobbiamo pur dirci anche in questo congresso
Che oggi noi stiamo lavorando sempre più dovremmo lavorare di fronte ad un mondo che è profondamente sconvolto
E siamo dentro processi di destrutturazione della vita sociale della vita pubblica della vita privata
Per cui Sempre ad ognuno di noi anche nel nostro agire quotidiano viene chiesto un di più non soltanto nel saper leggere interpretare la realtà
Ma soprattutto viene chiesto un di più nel tentare di capire cosa oggi in questa vita quotidiana e in questa frammentazione di potere di poteri possa e debba diventare la ricostruzione di senso della politica ma io vorrei dire la propria così la ricostruzione del senso di sé del proprio progetto
Della vita di ognuno e del potere pensare la propria vita insieme alla vita di tutti quanti gli altri secondo me sta in questo
Forse e detto in modo molto semplice ma sta in questo la chiave di lettura anche dell'essere oggi criticamente modernamente comunisti
E se questa è vero non soltanto dobbiamo riflettere su questo processo che a mio avviso è molto inquietante e sugli interrogativi che sono aperti
Ma dobbiamo anche riflettere su i i modi i contenuti le questioni attraverso le quali si selezionano nuova classe dirigente
Nostra e anche gli altri una classe dirigente in questo Paese è capace di rimettere al centro della vita politica il tema del conflitto e della sua trasparente mediazione
Lasciata morire così guardando anche al mio lavoro lavoro parlamentare e certamente un osservatorio molto limitato ma pur significativo dalla sua limitatezza
Io credo che anche in questa fase anche la fase aperta dopo il ventuno di aprile non soltanto e molto difficile complicato leggere le mediazioni e non sempre sono trasparenti
Ma anche in questa fase voglio dirlo proprio in questo modo spesso c'è un afasia e l'una rinuncia di tanti ad essere classe dirigente in questo Paese
Lo dico anche e mi rivolgo in questo momento anche al compagno D'Alema che dalle pagine di Repubblica oggi si interroga sul governo e sui limiti di questo governo
E non si interroga invece così come dovremmo fare così come stiamo tentando di fare noi dovremo fare tutti quanti a sinistra
Sui limiti le questioni aperte i contenuti e le ambivalenze e di una modernità senza sviluppo che non sono stati ancora sviscerati analizzati da questo governo che stanno dando anche all'azione di questo governo non dico soltanto una sorta di continuità ma ancora una inadeguatezza sulla questione cruciale che quella di ridare umanità ad ognuno dando innanzitutto diritto diritto al lavoro
Ma
Questo secondo me
Non sempre è all'ordine del giorno della politica
E io credo che tocchi a noi portarlo sempre quotidianamente all'ordine del giorno della politica abbiamo fatto durante la finanziaria lo faremo ancora di più dopo la Finanziaria abbiamo detto che i prossimi mesi saranno
Mesi cruciali
E che noi noi giudicare valuteremo non soltanto a partire dalle nostre idee
Attraverso un confronto in dialogo ma soprattutto giudicheremo e valuteremo innanzitutto attraverso i contenuti concreti risultati che subì usciremo a portare a casa che riusciranno a portare a casa
I giovani le ragazze e i ragazzi di questo Paese
Ma al di là di questo perché dico che c'è la necessità di ripensare di riscrivere la classe dirigente di questo Paese perché lo diceva giustamente stamattina e compagno Armando Cossutta
Con un inciso molto efficace quando parlando del rischio di secessione che c'è in questo Paese
Ha detto in modo molto netto che rischio non si chiama tanto Bossi e la lega ma si chiama incapacità Imelde qua Tezza
Delle classi dirigenti di questo Paese e perché no degli intellettuali di questo Paese a ragionare in termini di solidarietà tra nord e sud del Paese
E quindi a ricostruire una cultura nuova una identità per tutti e per tutti
Tutta questa non c'è
E c'è altro invece e su quest'altro io penso dobbiamo non soltanto ragionare e riflettere ma anche voglio dirla in questo modo essere fortemente allarmati io credo che ne siamo di fronte a una diaspora dei corpi vivi
Sono questi poteri nella vita quotidiana non soltanto ormai spesso in guerra gli uni contro gli altri
E spesso certo anche la stampa contribuisce a presentarli in guerra gli uni contro gli altri ma al di là della stampa io credo che ci sia qualcosa d'altro di più serio il più inquietante
E il fatto stesso che nel momento in cui la frammentazione e la divisione è venuta avanti
Ogni poteri ha pensato a se stesso come quello depositario dell'interesse nazionale del bene pubblico in realtà non lo era non poteva esserlo cari compagni cari compagni non poteva essere o non può esserlo neanche il potere giudiziario allora io credo che ragionare da garantisti anche questo congresso
Significa certamente riaffermare con grande forza la nostra battaglia il nostro impegno per l'autonomia e l'indipendenza dalla magistratura ma dire con altrettanta forza e con altrettanto impegno
Che anche rispetto al modo stesso di essere non dalla magistratura in generale ma al modo stesso di essere la vicenda politica e culturale di questi ultimi mesi di questi ultimi anni
Ci sono cose che vanno corrette e vanno corrette in tempo perché se nel Paese si radica un'idea eppure c'è stata
La suddetta rivoluzione giudiziaria
Se nel Paese non c'è una iniziativa poste a partire anzitutto da noi
Controlli e limitazioni delle libertà e della libertà me possiamo porre un rischio molto serio
E questo rischia a mio avviso si chiama diminuzione perdita di senso si chiama appunto giustizialismo ma anche un grande spostamento a destra del senso comune di questo Paese ed è quello che è accaduto nel corso degli ultimi anni perché certe doti uno aprile ha significato la vittoria dell'Ulivo di Rifondazione cioè questo governo ma guai a noi se dimentichiamo anche per un attimo che in questo Paese c'è un forte radicato
Senso comune di destra che noi dobbiamo Baldassare che dobbiamo sconfiggere
C'è
E non c'è soltanto la vecchia destra c'è soprattutto la nuova destra
Quella destra che appunto intendiamoci bene o è alla Bossi
O è quella destra anche populistica
Per i fronti a delitti che pensano soltanto a se stessi al Morelli di inclusioni all'interno la società per se stessi si ribella e scende in campo e se non incontra sinistra sul suo terreno sul suo cammino
Può essere destinato appunto ad alimentare a costruire questo senso comune molto forte io dico questo perché sento che rischi di esiti autoritari della crisi sono nei caratteri oggettivi del processo di formazione e che non si eludono questi rischi e non si cancellano soltanto rimuovendo lì soltanto tacendo ricchi che si possono invece contrastare e si possono vincere andando alla radice dei processi alla ristrutturazione di questa crisi d'identità
A quella lettura che a cui Bertinotti ci invitava del capitalismo oggi la fase del capitalismo oggi
Ma anche a quella lettura della solitudine dell'impotenza di tanti abitanti a costruire i contenuti di una nuova coesione sociale forse in questo la sfida più alta
Che è davanti a lui e in queste a mio avviso la cifra più alta del garantismo nuova coesione sociale
Qui questo Paese e negli altri Paesi in questo Paese significa ad esempio e anche qui non dobbiamo eluderlo la lettura critica di quello che è stata anche la vicenda dell'emergenza lirismo iniziata dalla lotta contro il terrorismo dalle leggi dell'emergenza e significa quindi fare una grande battaglia per una nuova legge sull'indulto non solo per dare una risposta
Sul terreno della giustizia ma per dare innanzitutto una risposta sul terreno della politica e fare conti politicamente con quella che è stata una fase terribile drammatica la quale a sinistra le sinistre spesso non hanno saputo incontrare
Tanta parte delle giovani generazioni ma significa anche altro significa testa alta in questo Paese ad esempio fare una battaglia per salvare la vita automobili in America
L'uomo che sta per essere ucciso nonostante che ci sia una prova che lo scagiona
E lì invece c'è una appunto burocratica ossificazione
Per cui c'è una giustizia che non è soltanto vendetta e qualcosa d'altro anche qui molto inquietante perché la pena di morte in quel Paese come in altri Paesi è diventata anche esso terreno di confronto disco confronto politico e si acquista poteri o si perde potere Secondo come ci si colloca io credo che queste questioni dobbiamo riprenderà davanti a noi come così dobbiamo come dobbiamo riprendere quella dei quartetti nello conto che mio tempo già consumato ma anche qui io sono molto d'accordo con quanto ha detto Bertinotti
L'esistente va salvaguardato ma guai a noi se ci fermiamo alla salvaguardia dell'esistente sono aperti grandi questioni davanti a noi innanzitutto la questione anche di un nuovo patto di cittadinanza tra generazioni
E non in senso strumentale e non in senso demagogico così come altri che fintamente moderni vogliono dire Annoni per poter attaccare le pensioni invece aperta una questione di solidarietà generazionale
Cioè significa innanzitutto affrontare i nuovi diritti di cittadinanza in termini di contenuti ma anche di altro potere che le giovani generazioni devono poter esercitare in prima persona cioè significa in altri termini mettere a frutto un'idea di democrazia quella della vita quotidiana che autodeterminazione libertà il senso di sé quel festeggia significa anche altro
Significa realmente rifiutare l'idea di la soglia minima le pari opportunità c'è un altro inganno ed una beffa perché non ci sono pari opportunità soprattutto in arrivo forse a volte possono esserci fintamente in partenza ma significa anche appunto tentare
Nel riscrivere colpa il sette l'uscita da una visione economicistica dello stesso cari compagni che le compagnie concludo realmente non ci siamo dati
E vogliamo darci sempre più una nuova frontiera
Questa frontiera deve riattivare la speranza del cambiamento lo credo che possiamo farlo no se mettiamo insieme inverso
Davanti a lui il rapporto che noi pensiamo debba esserci tra Futura temporalità in questo a mio avviso c'è una distinzione profonda tra le destre e la sinistra le sinistre
Tornare a ragionare di futura di temporalità significa tornare a ragionare di Progetto così come abbiamo scritto nel nostro congresso come stiamo scrivendo nostro contesto dalla Resistenza al processo
Al Progetto il futuro appunto come operazione di Albert aspettativa di speranza ma nessun futuro nessun progetto si può costruire
Se non c'è insieme anche nella nostra pratica politica nel rinnovare le forme della nostra politica la memoria storica non come un lascito a sé stante arido e sterile ma come qualcosa che si sedimenta giorno dopo giorno
Quando nel pomeriggio di oggi siamo andati lì Fosse Ardeatine
Io credo abbiamo fatto non soltanto un esercizio forte di autorevolezza rispetto ad una questione tale Tura dell'antifascismo atti come religione l'alta per interpretare il mondo ma insieme abbiamo testa connette la memoria storica il nostro passato con il presente con il futuro in questo senso credo ne possiamo rifondare noi stessi la nostra cultura per Rifondazione Comunista
L'unica strada aperta e quello appunto del Progetto e del futuro
Grazie
Una comunicazione la delegazione toscana si riunisce alle ore diciannove in questa sala a sinistra della presidenza delegazione toscana
è presente con noi Gianfranco Amendola che voi tutti conoscete e ringraziamo calorosamente
La parola al compagno Livio Mancini responsabile del settore lavoro autonomo si prepara Giampaolo Patta
Care compagna cari compagni
Pur non nutrendo alcun culto per la fissità degli eventi di questo secolo io non posso sottrarmi alla constatazione
E il terzo congresso nella storia del movimento comunista
Italiano anche nel passato ha rappresentato forse per una bizzarra analogia un punto di svolta un salto di qualità
Verso la costruzione del partito nuovo del partito di massa capace di rappresentare
Un re nel radicamento fondamentale della classe operaia gli interessi di tutto il mondo del lavoro
I mutamenti che la società italiana sta subendo così bene descritti nella relazione di Bertinotti per effetto della globalizzazione offrono robuste motivazioni
Per recuperare con uno spirito nuovo le dimensioni di influenze di consenso storicamente conquistate dai Comunisti italiani
Anche se gestite assai male nell'ultimo periodo di storia del Partito Comunista Italiano
No ma non sul capitalismo globalizzata Rizzo e ormai strutturalmente incapace di creare posti di lavoro soprattutto nei punti caldi dello sviluppo tecnologico
L'uso capitalistico della innovazione
Espelle manodopera dipendente dal processo produttivo per accrescere sempre di più il differenziale dei profitti dei fatturati a favore della classe dominante l'obiettivo della riduzione dell'orario di lavoro rappresenta pertanto c'era il pensiero marxista industry diciotto un punto nevralgico di scardinamento della logica dello sfruttamento di questo sistema
Nella società attuale lo sappiamo aumentano in modo scandaloso i profitti le rendite di speculazione cresce la quotidiana trasmigrazione intercontinentale di un colossale fiume di denaro di incerta provenienza che sfugge al controllo dei governi delle banche centrali e si arrocca nei bacini internazionali a basso costo di ma di mano d'opera
Ma al capitalismo non basta questo privilegio
Quando il presidente della Confindustria inveisce contro i minimi contrattuali quando teorizza la necessità che bisogna produrre nuova disoccupazione
Quando attacca ancora il sistema pensionistico la sanità lo stato sociale
Costui non ha alcun ritegno poi di rivendicare l'assistenzialismo di Stato
Questo sì ben più un reale ben più scandaloso a sostegno del sistema industriale della ristrutturazione capitalistica non alcun ritegno nel rivendicare l'assistenzialismo del banchiere di Stato
Affinché venga abbassato il tasso ufficiale di sconto a vantaggio esclusivo del tasso di interesse
E vede del profitto capitalistico l'avidità
Dei poteri economici forti i compagni e compagne non si limita alla conflittualità contro l'interesse generale della società ma invade in modo pesante anche le attività estrattive andare
Non che il vasto mondo del lavoro autonomo anche della minore imprenditorialità di massa sottopone l'ex operaio dipendente oggi divenuto artigiano ad uno sfrenato rapporto di sfruttamento nel sistema del decentramento produttivo e nel sistema della subfornitura
Devasta la retta del commercio minore con super e di ipermercati che conquistano sempre più la rete distributiva nel nostro Paese impedisce uno sviluppo della innovazione
Diffusa Grazia l'assoluto dominio privato sui centri di ricerca e di sperimentazione mentre ristagna in modo vergognoso l'impegno pubblico in questa direzione
La difesa
Delle bassi classi intermedie
Dire ad alta voce non stanno nel poco nel Polo ma oggi più di ieri sta a sinistra
Contro i poteri forti che dominano il mercato e che cercano sempre più di subordinare i comportamenti dei governi ai loro interessi specifici
La mondializzazione scompone lo sappiamo
Le vecchie classi intermedie
Oggi queste non rappresentano più un blocco sociale omogeneo così come la destra pretenderebbe per rivendicarne la rappresentanza politica la grande maggioranza delle classi intermedie gli artigiani piccoli esercenti del commercio la minore imprenditorialità di massa strati consistenti di libere professioni
Vengono sempre più spinte ai margini del mercato ed esposte verso le aree della nuova povertà e del bisogno
Vi dobbiamo aiutare queste realtà sociali
A comprendere che il loro posto nosta destra non stabilisci noi Fossa e Romiti ai Berlusconi ai fini ma sta a fianco della classe operaia
Alle sue lotte per la difesa del salario della qualità della vita sta affianco del movimento di lotta per la difesa delle pensioni per lo sviluppo dell'occupazione
Il mondo del lavoro autonomo non avrà futuro se continuerà a deperire il mondo del lavoro dipendente se continuerà a sanguinare la piaga della disoccupazione
Se aumenteranno i poteri criminali prodotti anche dalla iniquità sociale dalla crisi etica e morale del capitalismo
Dalla ideologia del culto del denaro della appare facile dell'arricchimento senza fatica a spesa di chi lavora anche se anche mediante il nodo scorsoio dell'a usura e dei ricatti criminali
è sempre valida l'eterna verità ormai che la classe operaia liberando se stessa libera tutti gli strati subalterni della società
Il Partito della Rifondazione Comunista
Deve diventare il punto legittimo di riferimento di tutte le classi lavoratrici dobbiamo sfatare l'inganno della destra che mira ad opporre i lavoratori autonomi al mondo del lavoro dipendente
Per mascherare meglio la difesa dei poteri forti e per meglio condannare alla regressione la vita democratica i diritti civili del Paese
E questo un passo compagne e compagni rilevante anche per elementi per emendare quel settarismo tra noi che non ci consente una lettura aggiornata della realtà che ci circonda
Dobbiamo essere capaci e concludo nel secolo che sta morendo
Dissi prigione are una forte critica al capitalismo di riabilitare la speranza l'impegno la fiducia in una società diversa è superiore più giusta più umana la relazione del Segretario di Bertinotti
Contiene in tal senso una grande carica dirompente che credo tutti noi dobbiamo raccogliere e portare avanti nel Paese e nella vita della società
Questo obiettivo potrà essere conseguito compagni se troveremo nella critica anticapitalistica
Non solo un è un itinerario comune da compiere con l'insieme delle classi lavoratrici ma anche un nuovo Aldo afflato ideale tra la cultura l'umanesimo socialista
Gli stessi valori umani e morali cui si ispirano le masse cattoliche
Gran parte anche della dottrina sociale della Chiesa le altre culture laiche e religiose
Che avvertono l'esigenza di superare ormai il cinismo l'egoismo l'arroganza l'avidità l'oppressione di cui il il capitalismo è fonte di cui il capitalismo
è divulgazione grazie
Grazie Mancini mi è arrivato una comunicazione dei compagni soprattutto che sono in fondo che dicono c'è molto brusio e molta confusione nella parte terminale
E soprattutto se possibile non fumare mi hanno detto che il brusio probabilmente deriva dal fatto che la presidenza all'attiene uno della mozione due non è un golpe
Non ho nessuna intenzione di defenestrare nel segretario nel presidenze di sciogliere il Congresso state tranquilli e non fate confusione
Comunicazione per il compagno Proietti la delegazione ai compagni all'estero lo attendevano all'ingresso principale
E infatti Bertinotti arrivato di corsa
Allora la parola a Giampaolo Patta della segreteria nazionale CGIL si prepara Severino Galante
Cari compagni care compagne vorrei approfittare di questo congresso e di questa importante occasione
Per chiedere conto anche in questa Assise alla CGIL al Segretario generale della CGIL Sergio Cofferati
Di un bilancio che occorre trarre della politica sindacale di questi anni alla luce anche dei conflitti forti e stanno in questo momento attraversando il mondo del lavoro e questo Paese
è vero o no
Che l'accordo del ventitré luglio non ha garantito la tenuta dei redditi dei lavoratori
è vero o no
Che la politica di concertazione non ha evitato il conflitto anzi siamo la ripresa del conflitto
è vero o no che addirittura mentre c'è un governo più di quale CGIL CISL UIL hanno fatto un appello elettorale siamo la ripresa del conflitto e la concertazione non si regge neanche in queste condizioni
Celica interrogarsi
Perché in Italia una proposta di concertazione è stata fatta venti trent'anni dopo che in altri Paesi
Ed è un momento in cui l'economia mondiale
Diveniva completamente aperta la libera circolazione delle merci e dei capitali e qualcuno sperava e pensava di poter arrivare a un accordo di stabilità con questo patronato in questo quadro economico generale
Non capendo e non pensando che in questo quadro Confindustria aveva ed ha una sola proposta guadagnare meno e lavorare di più perché così secondo Confindustria ci tengono i mercati a livello mondiale
Ma nonostante il quadro politico più favorevole non ci siamo
E dobbiamo trarne anche un bilancio concreto noi accettiamo la sfida non discutere ideologicamente dell'accordo del ventitré luglio
Ma è vero o no che ci sono redditi in questo Paese che sono aumentati in questi anni da allora ad oggi e ci sono invece ha redditi che sono caduti
Non hanno tenuto il passo con l'inflazione sono i redditi dei lavoratori e dei pensionati allora era ideologica la nostra posizione o non era ideologica la posizione di Cofferati che poteva pensare in questa fase di sedersi e concertare addirittura una politica di tutti i redditi e non la politica invece su un solo reddito come concretamente si è dimostrata questa politica in questi ultimi anni
Allora le domande che vengono poste la CGIL al Movimento lavoratori sono domande anche per noi
Impegnati come siamo all'interno di una maggioranza di governo che comunque deve affrontare queste problemi drammatici
E voglio anch'io dire la mia rispetto a questa collocazione difficile
Che il partito ha scelto per affrontare questa fase politica
è indubbio che noi partecipiamo una maggioranza di governo in un momento in cui il potere dei governi nazionali è ai livelli minimi dal dopoguerra ad oggi
In cui in alcuna sede ristrette a livello europeo si decidono le politiche per tutti
Dove Francia e Germania non tengono un rapporto paritario con le altre nazioni europee per costruire insieme in Europa ma impongono un accordo bilaterale dove le grandi banche centrali impongono a tutti i Paesi del loro ricette
E chiaro che in questo quadro la nostra presenza il governo ha delle difficoltà
Perché possiamo limare possiamo evitare questo è centrale importantissimo gli attacchi sulle questioni importanti dello stato sociale ci vengono richieste a gran voce in Italia e all'estero ma alla fine dentro un certo tipo di quadro questo Paese è costretto per questo ha fatto bene a Rifondazione Comunista non entrare organicamente nel governo per Puerto sarebbe sbagliato e qualcuno di noi pensasse all'ingresso organico dal governo nella prossima della prossima fax
Io penso che dobbiamo sostenere questa esperienza non per ragioni economiche o per risultati sul piano The Economic
Penso che noi dobbiamo sostenere questo governo in questo momento in questa fase non a tutti i costi e spiegano quali sono i costi inaccettabili per noi
Se abbiamo presente che in Italia sta giocando una partita importantissima la transizione politica di questo Paese se pensiamo e questo governo si è assunto il compito di addirittura toccare la Costituzione
Noi non possiamo pensare di sfilarsi da questo Governo in questo momento
Con questo compito così importante liberare la possibilità che si realizzi un incontro la la destra e la sinistra che modifica la Costituzione in senso antidemocratico e antipopolare
Questo è il compito fondamentale che il nostro partito ha all'interno di questo quadro politico e per questo che noi dobbiamo ottenere a tutti i costi aperta la contraddizione come siamo riusciti a farla fino a questo fino a questo momento
E guardate
Per noi prossimi mesi saranno anche peggiori
Perché il reingresso nello SME il patto di stabilità provato in questi giorni
Pende l'hanno una stretta verso l'economia di questo Paese ancora più drammatica sapete tutti che in alcuni settori siamo in recessione aperta nella caduta di produzione industriale drammatica complessivamente siamo una fase di stagnazione
Sapete tutti che in questa fase molti settori popolari comincerà a credere a dar credito la proposta di Confindustria che tutto sommato il lavoro si può dividere si può guadagnare bene meno si possono rivedere i contratti nazionali nel nome appunto dalla ricerca di un lavoro
Si può unire
La fame di lavoro a una proposta di destra ci può essere in assenza della proposta di sinistra per l'Europa una proposta di destra che in questo Paese è forte è maggioritaria
è la proposta di Forza Italia e la proposta della proposta da lega una proposta di tipo nazionalistico a fronte del vuoto che la sinistra complessivamente a parte Rifondazione Comunista
Non sa dire nient'altro che va bene l'Europa punto e basta senza dire se l'Europa per noi significa un'altra cosa rispetto a quello che significa per la destra per la banca
Per la Banca europea per la banca tedesca e per gli altri settori forti dell'economia europea
Quindi ci vuole una grande preoccupazione rispetto alla fase che avremo di fronte e tant'è che cari compagni si annuncia per la primavera la seconda manovra non se ne parla nei giornali nella fase finale della finanziaria ma andremmo a quasi certamente a marzo
A un altro taglio e voi sapete che Confindustria altri settori chiedono che si tocchi di nuovo pensioni è salita
Allora qui stare al governo nello stesso tempo sa essere sollecitato rivolgimento d'iniziativa di massa non può che passare attraverso un rapporto forte come abbiamo fatto in questo congresso
Con le lotte di grandi masse in movimento dei metalmeccanici in primo luogo marito delle altre categorie
Su un progetto e una piattaforma alternativi in cui sia possibile dimostrare e noi possiamo tenere sullo stato sociale del nostro tempo iniziare elementi di riforma a partire dalla battaglia contro l'evasione fiscale che questo Paese ha significato un blocco storico di destra che ha governato per tanti anni d'Italia dal dopoguerra fino la dopoguerra fino a oggi
Una
Posta unitarista dobbiamo giocarci a tutto campo non è accettabile su questo terreno con i posteggi settaria
Di auto ghettizzazione dei comunisti dobbiamo saper parlare come abbiamo fatto ai metalmeccanici facendo da sponda politica dobbiamo parlare lavoratore di una riforma del loro sindacato e di un'autonomia che viene conquistata sul campo
C'è un progetto alternativo sulla riforma del sindacato a partire dalla riforma che abbiamo per il momento accantonato ma che dobbiamo riprendere di una legge che via diritti certi di democrazia e lavoratori per quanto riguarda loro vita del dalla novità nel sindacato
Allora una piattaforma complessa dalla legge sindacale alla battaglia sulla previdenza sulla sanità per un modello sociale ancora solidale una lotta all'evasione queste un terreno non settario di confronto
Alla certamente anche nella CGIL abbiamo ottenuto un risultato parziale ma significativo rappresentando ottocento mila iscritti al congresso di questa organizzazione si poteva fare meglio non si poteva fare di più
Però è partendo da questo patrimonio comune di tutti le possiamo partire per andare anche oltre per allargare la nostra influenza
Presso la sponda una sinistra sindacale che non si senta strumentalizzata che possa rafforzarsi seriamente sinceramente con noi in un patto unitario che allarghi anche l'esperienza che abbiamo prodotto al governo
Al congresso e che per noi non è il limite dell'iniziativa
Non è un posto da tenere per i prossimi anni è un posto per iniziare un'iniziativa di allargamento agli altri settori è in questo quadro voi sapete ci ha aperto una discussione al nostro interno
Sull'autonomia all'interno del sindacato che resta ed è una battaglia forte dei comunisti per tutto il sindacato fondato appunto su un programma sulla democrazia interno
Abbiamo deciso di continuare la discussione io ai compagni che me l'ha chiesto prima posso rispondere qui davanti a tutto il congresso io sono per ricucire
Rapporti unitari in primo luogo col partito affronta e incomprensioni che ci sono state negli ultimi mesi in un rapporto dialettico nella differenza revolver ruoli reciproci nel rapporto del rispetta l'autonomia reciproca
Ma che sappia affrontare insieme perché al fondo abbiamo le stessi obiettivi la partita pesantissima che sta per aprire in questo Paese secondo che a nostro interno interno le compagnie CGIL ci sia un processo di ricomposizione
E non so perché occorre comunisti per fare però per l'azione politica ampia
Di rilancio appalti la scure di massa di una sinistra sindacale ancora più ampia di quella che siamo riusciti a ricostruire
E per rifondare attraverso queste con questo strumento un sindacato davvero di classe democratico che sia anche di aiuto per la ricostruzione di un partito di massa e di classe comunista in questo Paese
Grazie Fava
Fatta soprattutto dalla chiarezza
è richiesto il compagno Balti Valdemaro alla presidenza
Dobbiamo parteggiare va bene
La parola al compagno Severino Galante della direzione nazionale e si prepara Giovanni Meloni
Ma ieri ha dato le dimissioni da presidente degli industriali del Veneto Mario cavato io non credo che questo fatto possa essere considerato in sé stesso isolatamente dalle tendenze che segna del nostro Paese
E che sono state dei in individuate nella relazione del compagno Bertinotti
Quali che settimana fa nello stesso entourage di questo personaggio
Era venuto la proposta certo pericolosa
Anche dal punto di vista del movimento operaio
La quale voleva che si realizzassero al di fuori delle scelte centralizzate tra Confindustria delle relazioni centralizzate da Confindustria movimento sindacale dei contratti regionali un contratto regionale
Per i metalmeccanici del Veneto di nuovo questo fatto queste vicende vanno interpretate da solo e isolato a mente o rimandano a un quadro più generale che investe la questione nostra quella che stiamo discutendo il passaggio dalla Resistenza Progetto
A me pare che la risposta deve essere sì che in questo senso vanno letti anche questi avvenimenti e che i nessi sia indispensabile cogliere le tendenze di fondo della nostra epoca per radicare delle nostre scelte politiche e organizzative perché esse abbiano concreta efficacia quali tendenza le ricordava prima compagno Nesi nel suo intervento in primo luogo ma e fondamentalmente la crisi dello Stato certo la crisi dello Stato nazionale dice
Ma anche la crisi dello stato sociale son cose che ci diciamo quotidianamente ma anche la crisi dello Stato di diritto e costituzionale che ricordava poco fa Ersilia salvato
Insieme l'interdipendenza fra queste tre crisi o se volete la metamorfosi che questi che l'intreccio di questi tre elementi indica e l'oggetto deve essere un oggetto della nostra riflessione
Perché lo Stato nazionale e ciò con cui le borghesie capitalistiche dell'Ottocento hanno perimetrato è difeso dalla concorrenza di allora i propri mercati
Ma è stato anche il luogo storico di organizzazione del movimento operaio
Il suo orizzonte materiale reale nonostante l'internazionalismo della nostra cultura
è stato il luogo del conflitto politico per il potere è stato il luogo del conflitto sociale
Per l'autotutela è stato il nuovo della lotta per i diritti
E oggi questo luogo vive tensioni e torsioni che lo stanno modificando radicalmente
Ma di cui non sempre tra di noi vi è piena consapevolezza senza indispensabile proprio ai fini della progettualità della rifondazione comunista
E della maturazione di nuove culture porsi questi problemi anticipare i propri cessi anziché essere poi oggetto dei loro risultati
La crisi è il frutto di tanti fattori ma brutalizzare Ando l'interpretazione si può dire che vi sia in primo luogo un fattore strutturale anche di questo parliamo spesso quello che va sotto il nome
Io preferisco di seconda internazionalizzazione altri i più preferiscono mondializzazione
Per cui i mercati a dimensione nazionale risultano inidonei a reggere la concorrenza odierna anche qui abbiamo dei precedenti
Che ci aiutano a capire così come i mercati ristretti dell'Ottocento del periodo precedente all'Ottocento risultavano inadatti a reggere la concorrenza
Sul terreno della prima internazionalizzazione quella che ha studiato Marx
Tanto sul terreno della critica dell'economia politica quanto su quello delle relazioni tra mercato politica è stato tanto infine su quello che l'individuazione di un disegno alternativo
Allo stato di cose allora non adesso allora presenti
Un secondo ordine di fattori
Della crisi nazionale sociale di diritto dello Stato concerne livello politico ed è anche qui sintetizza il massimo la fine della guerra fredda cioè del tessuto connettivo sia delle relazioni internazionali di tutto questo secolo sia
Del tessuto connettivo dei singoli Stati e del nostro in particolare di quel consociativismo sociale che da esso derivare o di quel compromesso sociale come più spesso parliamo
Tutto questo diceva prima la compagnia Rina Gagliardi dobbiamo
Cambiare la nostra cultura politica tutto questo su questi fatti dobbiamo misurarci
Tutto questo vecchio ordine e finito ed è finito per sempre
Sia l'ordine dei mercati e tra i mercati nazionali sia l'ordine negli stati lì e tra gli stati nazionali
L'orizzonte verso il quale ci stiamo inoltrando ci piaccia o no e a me non piace per niente perché ne vedo tutti i pericoli è un altro e allora di nuovo le culture politiche non sono abiti
E come gli abiti non possono essere dismessi a seconda della stagione ma le culture politiche sono punti di vista che possono essere cambiati cambiando osservatorio nei confronti dei fenomeni dobbiamo attrezzarci a capire questa svolta
Farlo alla svelta mettendo in discussione per aggiornarle opera abbandonarle
Anche quelle che sono state talvolta per un secolo stelle fisse del movimento operaio socialista e comunista
Dobbiamo farle rapidamente appunto
Convertendo la nostra cultura su questi dati individuando obiettivi forme di lotta livelli di potere dimensioni e caratteri organizzativi adeguati all'orizzonte appunto nuovo dentro il quale noi siamo entri menti c'è per davvero il rischio di lasciare la crisi dello Stato sa nazione libero alle incursioni delle destre sia nella forma del secessionismo
Leghista oppure nella forma del nazionalismo fascista
A me pare maggio che questo sforzo ineludibile noi lo stiamo facendo ma ottenendo risultati diversi a seconda dei terreni sui quali ci muoviamo efficacemente sul terreno sociale
Ma registrando Risari ritardi e difficoltà sia sul terreno politico istituzionale sia su quello dell'organizzazione
Della concezione e della pratica organizzativa voglio dire del partito mi spiego con assiomi
La crisi dello Stato nazionale significa che i poteri ecco che cosa alludevo con riferimento a Carraro
Che i poteri effettivi e reali tendono tendono certo non sono ancora ma tendono a dislocare assi fuori dei centri tradizionali là dove si strutturano le nuove dimensioni del mercato là dove si affronta e si afferma nei ceti dirigenti la coscienza e l'esigenza di nuove perimetrazioni istituzionali che siano funzionaria Consoli darle e quindi la volontà di potere di potenza propria Bertinotti eccitato giustamente apriscatole Alice lì dove sta oggi il potere Prodi o fossa continuano certo a contare ma la tendenza nuova la novità vera e che vogliono contare sempre di più anche altri
Appunto gli uomini delle Confindustria chiamiamole così che regionali i presidenti delle giunte di Regione le forze del centrate del potere
Cioè forme di potere luoghi di conflitto quindi anche per noi in più diretto rapporto con le popolazioni per un verso e per l'altro verso alla ricerca a loro volta di un più diretto rapporto con riserva e con l'Unione europea e allora anche qui io credo abbia ragione il compagno Bertinotti in Europa già ci siamo
Si tratta di capirlo e di capire che l'Europa più che un luogo è oltre che un luogo geografico è un insieme di relazioni sociali
Politiche istituzionali è un'area di mercato è una serie di reti produttive e un'articolazione di istituzioni su cui dobbiamo agire conseguentemente e coerentemente sul problema sul terreno politico istituzionale per noi decisivo di tale anzi credo intervenire su questi temi non solo in termini di modellistica istituzionale ripensando comunque non come decentramento non come decentramento
Ma come periferie che si riorganizzano il sistema
Delle relazioni istituzionali e le periferie sono tante
Sono i quartieri nei rapporti col Comune sono i Comuni ricomporre i rapporti con le Regioni sono le ragioni nei rapporti con gli Stati nazione e con l'Unione europea e sono tutto questo in una serie non di circolarità ma appunto di reti
Che si rapportano tra di loro e quindi la necessità di definire un nuovo organico tessuto istituzionale europeo democratico come anticorpo appunto istituzionale contro il secessionismo ma soprattutto in termini di pratica politica
Valorizzando i livelli territoriali e intrecciando vi sia il conflitto sociale sia l'azione politica e quella istituzionale
Nei confronti di contropoteri lo ripeto direttamente raggiungibili Nesi poneva prima la domanda lo Stato è ancora un punto di riferimento per l'economia
Ebbene noi abbiamo degli esempi concreti
Abbiamo che dicono che non lo Stato in quanto tale non soltanto ma le istituzioni di un certo genere che possono diventare nuova statualità sono punti di riferimento materiali percorribili
Perché gli agricoltori che premono alle porte della Regione perché i contoterzisti che agiscono in questo senso
Perché pescatori di vongole che vengono a protestare a chiedere e a ottenere perché le partite IVA che pongo dopo quotidianamente dei problemi e premono corposamente su questo tipo di realtà dimostrano che c'è un rapporto reale possibile che può essere costruito e allora ci si deve chiedere perché non nuovo perché questa galassia così corposa dei ceti medi
Può esercitare una pressione costante su questi poteri e noi non siamo capaci sempre spesso di farlo ecco
Tutto ciò postura e ho concluso un partito che cominci a progettare la propria crescita di massa a partire dalla realtà di fatto da queste realtà di fatto dai dati reali non solo da una visione centrale
Che consideri le sue attuali forze la sua attuale cultura i suoi attuali gruppi dirigenti periferici e partendo dalle tendenze reali una delle quali ha cercato di individuare quella della periferia stazione appunto dei poteri che è un fenomeno generale a cui il nostro partito non è ne può voler sottrarsi da qui non è immune e da cui non sarà comunque immune
E in quei quindi dobbiamo in ogni modo inserirsi utilizzando bene tutte le risorse di cui disponiamo e che invece restano spesso sotto utilizzate o addirittura sprecate
Per limiti organizzativi obiettivi ma anche per una cultura anche questa è cultura
Per una cultura di politica dell'organizzazione che si attarda ormai sui luoghi e sui centri decisionali della società in via di rapido superamento ascoltando con attenzione Caprilli e sentendo non è venuto di fare una battuta con cui chiudo per davvero
Bisogna applicare a noi
Al nostro modo di organizzarsi e di agire le stesse esigenze le stesse richieste le stesse regole che vogliamo valgano per la società e le istituzioni
Entro cui viviamo di fronte alla crisi dello stato di diritto e dello Stato nazionale
Questo non è soltanto un'esigenza di coerenza formale secondo me è una condizione materiale fisica per diventare un partito che pratichi davvero la politica come partecipazione di massa
Grazia Galante un compagno dell'ufficio stampa è pregato di venire alla presidenza insisto nel dire di fare silenzio nella parte terminale della sala Clementi dobbiamo chiederlo al servizio d'ordine
E si prega inoltre di non fumare
Il compagno Giovanni Meloni responsabile del dipartimento enti locali si prepara Giovanni Russo Spena
Viene la relazione
Delle segretario del partito
Un invito sul alle vorrei soffermarmi un invito alla ricerca e all'approfondimento che a mio parere segna la prospettiva che questo congresso attore
Il problema della trasformazione socialista della società impone di saldare diceva in sostanza Bertinotti
Il momento della riforma con la prospettiva della rivoluzione
Non pretendo naturalmente di compiere alcun serio approfondimento in dieci minuti
E tuttavia
Ci può almeno segnalare un campo di questa ricerca che a me sembra centrale
Mi riferisco al problema delle riforme istituzionali dico e mi sembra dobbiamo fissare preliminarmente l'ambito il quadro concettuale e politico
Per quanto attiene all'aspetto politico esso è definito mi pare da due elementi
Il primo lo abbiamo indicato da gran tempo lo abbiamo ribadito in un recente congresso dedicato a questo convegno dedicato a questo tema
è stato ripreso con molta efficacia nell'intervento svolto ieri dal compagno Diliberto riaffermiamo intera la validità dei principi fondamentali della Costituzione e del patto sociale e politico che li ha prodotto
E se riaffermiamo come insuperabile la natura antifascista della Costituzione e perché continuiamo a pensare che in nessun modo debbano essere compressi gli spazi della democrazia e che nessuna autorità possa essere chiamata a sostituire o ad assumere su di sé quella del popolo
L'altro elemento si riferisce alle condizioni necessarie per il rilancio del sistema politico oggi paralizzato
Si tratta di rimuovere le cause di tale paralisi
E se non stanno in insufficienze tecniche che pure vi sono e ancora meno nel fatto che il conflitto politico e sociale interferisca come suggerisce chi vuole eliminarlo con il funzionamento delle istituzioni
Che dovrebbero dunque essere rese adesso impermeabili
Il sistema è politico e paralizzato da un potere che ha agito e continua ad agire entro un quadro di diffusa illegalità
Chiarisco
Che personalmente sono contro ogni forma di giustizialismo
Sono anzi per il più rigido garantismo nei confronti di chiunque e dunque per una magistratura indipendente autonoma che eserciti il proprio potere nell'ambito dalla più stretta osservanza della legge e dei diritti dei cittadini
Già che sarebbe un errore esiziale per la democrazia pensare che possa essere condotta la lotta contro la l'illegalità forzando il limite alla legge
Ma sono altrettanto convinto che nessuna seria riforma istituzionale che miri come deve a superare la grave crisi di legittimazione di rappresentatività che devasta le nostre istituzioni pubbliche a tutti i livelli potrà essere efficace potrai evitare i rischi che oggi corre la democrazia
Se nell'immediato non si assumessero in modo visibile deciso provvedimenti per combattere la corruzione l'illegalità e la criminalità organizzata
So bene naturalmente che la corruzione non è fenomeno eliminabile che vi sarà sempre chi cederà ad essa per procurarsi vantaggi
Tuttavia l'obiettivo al quale si deve si può puntare e che i fatti di corruzione comunque con figuranti
Restino un momento patologico del sistema e non la sua normalità
Fare dell'Italia un Paese normale non vuol dire dunque
Mettere la sordina al conflitto diminuire la tutela sociale comprimere i diritti dei lavoratori come sembrano suggerire sia pure in modi e con intenti spero diversi D'Alema Romiti Confindustria
E non pochi stregoni costituzionale
L'Italia deve essere ricondotta alla normalità innanzitutto spezzando i legami perversi tra affari e politica e allontanando dal potere pubblico quanti hanno partecipato di questo intreccio
In questo periodo sembrano moltiplicarsi le proposte di colpi di spugna di amnistie diminuzione dei controlli sull'operato della politica dell'amministrazione
Non solo occorre ribadire che l'unico modo per uscire da Tangentopoli a celebrare i processi per cui occorrono immediati provvedimenti che le rendano possibili perché non scattino le prescrizioni
Ma affermiamo che la lotta alla illegalità diffusa e alla corruzione alla criminalità organizzata deve oggi essere più seria intransigente più decisa più visibile
Quale quale for riforma altrimenti delle istituzioni potrebbe sortire effetti se il cittadino si convincesse come già forse comincia a convincersi
Che è in atto una rivincita di chi vuole esercitare poteri e funzioni per il proprio in in per il proprio vantaggio
E in tale
Convincimento non potrebbe maturare non potrebbero maturare ulteriori pericoli autoritari e perfino quelle di una rottura dell'unità del Paese di cui parlava stamane il compagno Cossutta
Insomma il rigore estremo nella lotta all'illegalità e alla corruzione appare la condizione stessa per assicurare alla crisi istituzionale uno sbocco democratico
Non meno ma più controlli controlli non formali non suoni piccolo atto ma sui risultati controlli esercitati da un autorità dipendente che abbia gli strumenti per esercitare la spesa in questo Paese non deve essere diminuita sacrificando la tutela sociale che già al di sotto della soglia minima necessaria
La spesa deve essere fortemente riqualificata attraverso il controllo dei risultati e delle gestioni nelle quali si annidano
Piccole grandi e grandissime nicchie di corruttela
Considero queste condizioni per dir così
Preliminari alle riforme istituzionali ma credo che su questo tema debba essere svolta una riflessione di diversa natura e assai più complessa che cercherò di proporvi molto brevemente partendo anche qui
Dalla relazione di Bertinotti
E dal nesso che prima ricordavo tra riforme e trasformazione in senso socialista
Contiene la relazione a proposito di riforme istituzionali e democrazia una indicazione che ritengo debba essere fortemente sottolinea si tratta di un tema quasi del tutto scomparso dal dibattito teorico e politico di questi anni
Già che la discussione sulla revisione della Costituzione ma più in generale le discussioni che attengono al diritto pubblico in Italia e altrove restano purtroppo confinate nell'ambito ristretto della rappresentanza
Ma la democrazia non è solo rappresentanza diceva il compagno Bertinotti che si tratta cito testualmente deve riprendere il filo della democrazia diretta della critica la delega della partecipazione
Qui si tocca un nodo di estremo rilievo teorico e pratico il quale ha a che fare da un lato con la proposta politica per le riforme dall'altro con la nostra storia di comunisti e dunque con la nostra ricerca di rifondatori
Il tentativo del movimento operaio di costruire un proprio potere statuale
è nato da un grande movimento di popolo una tappa nella storia degli uomini per conquistare forme più avanzate di democrazia che resterà per sempre
Per questo non sono mai stato convinto non ho creduto e non credo che la rivoluzione d'ottobre abbia esaurito la sua forza propulsiva
Non si tratta badate di nostalgie di un annoso comunista
Perché proprio il valore di quel movimento di popolo che consente soprattutto a noi prima che ad altri di vedere di vedere dolorosamente quel voto se volete
Quello che tutti oggi avvertono ossia che la costruzione dello Stato socialista è fallita perché è mancata proprio rispetto a quelle straordinarie premesse democratiche
Marx a cui su questo punto è veramente essenziale ritornare ha messo in evidenza che è l'essenza dello Stato liberale borghese consiste nella separazione tra società politica e società civile
E nella subordinazione di questa quella
Con la società
Così la società liberale fa dell'uguaglianza un requisito formale uguaglianza di fronte alla legge e ciò rende sempre più possibile una sempre possibile una riaffermazione della preminenza del mercato su ogni altro valore
Ma la società alla quale noi pensiamo è una società in cui l'uguaglianza il cardine ossia la libertà e l'uguaglianza sono inscindibili
Che significa questo se non che le donne e gli uomini di questa società
Non astrattamente considerati come i lettori ma concretamente intesi come porta finisco subito dopo grazie Coccato ma
Concretamente intesi come portatori di bisogni e di aspirazioni e di desideri devono partecipare ai processi di decisione
Marx mentre assiste al consumarsi della sconfitta della Comune di Parigi mette in evidenza il valore politico più importante di quella esperienza la partecipazione del popolo sia la forma di democrazia da essa assunta insomma che cosa voglio dire
In estrema in estrema sintesi che i comunisti né per il futuro nonché per l'immediato iscrivono entro il proprio orizzonte l'obiettivo di rafforzare il potere dello Stato
Il che significa che quando noi ci opponiamo all'indebolimento richiesto a gran voce del potere dello Stato a favore del mercato
Dobbiamo specificare che ciò per noi vuol dire sì stabilire come prioritaria l'esigenza del rafforzamento del potere pubblico
Ma che per noi potere pubblico non significa potere dello Stato inteso come ente separato è sovraordinato al popolo ma porterà del popolo nell'ottica di un esercizio effettivo della sua sovranità fonte di tutti i poteri
Mi sembra che voi vi sembra questo vi domando nel clima di un mondo così esposto ho finito
Così esposto ai pericoli della destra un tema esclusivamente teorico da confidarsi nell'ambito di una discussione accademica buona per un futuro lontano ed incerto
A me non sembra così
Perché se noi siamo comunisti e comunisti rifondatori i quali appunto fanno i conti con la propria storia non è possibile che rischiamo di separare la proposta e le idee per l'oggi da quelle della prospettiva
Non posso naturalmente ulteriormente dilungarmi dico soltanto che in questo modo
Con questa attribuzione reale di poteri al popolo e con una proposta forte che sostenga
Questa attribuzione mi sembra che noi possiamo praticare il modo più autentico per i concepire l'autonomia autonomia dunque non solo di enti rappresentativi ma di comunità di uomini e doppi libere consapevoli del proprio ruolo di cittadini
A partire da questa cara pratica sarà forse possibile recuperare conviene Enza
Gli ideali gli obiettivi politici del movimento comunista
Per riproporre l'idea di un comunismo
Che è un grande studioso del marxismo assurge stiramento e definito utopia concreta nel senso che essa non è pura costruzione della mente ma nasce dalle condizioni materiali e dalla matura consapevolezza del genere umano chiedo
Grazie compagna Meloni mi raccomando di tenervi nell'ambito dei tempi stabiliti la parola al compagno Giovanni Russo Spena della direzione nazionale sì presidente fatto può il compagno Ferruccio Davide care compagne cari compagni
Un'officina politica una sfida a noi stessi è al centro di questo congresso
Ne sono felice sono felice quando l'orgoglio di partito di un partito per cui pure lavoriamo allo spasimo
Proprio per questo però è solo un presupposto ma non il fine
Con radicalità contro tutte le dissi tale sclerosi del nostro stesso agire quotidiano
è una grande densità teorica prima che politica di cui relazione di Fausto Bertinotti è un momento molto molto io voglio leggerne ed evocarne dal mio punto di vista nei dieci minuti solo tre punti
Innanzitutto
Come si vive
E come si rapporta il nostro partito un'identità comunista
Non ecco non esista che sa comprendere che la contraddizione di classe si articola anche nella contraddizione di genere di specie nella guerra fra centro e periferia del mondo
Dalla FIAT alla cooperativa di assistenza agli handicappati al rapporto fra ambiente e sviluppo al Forum delle donne di Pechino
Come si organizzano le aree le culture critiche i diversi ed a volte confusi linguaggi la liberazione contro la pervasività della mercificazione
Come incontrare queste diverse ragioni evitando sia lo scopo ora arsi dalla nostra identità comunista sia però anche il paradigma dell'annessione per legge monismo arrogante semplificatorio
Come si organizza un sistema di relazioni in cui lavorano insieme le diverse autonomie dalle stanze rosso verdi ai centri sociali a volontariato cristiano a settori sindacali alle istanze pacifiste l'internazionalista
C'è il rischio altrimenti che il movimento politico per l'alternativa su cui sono molto d'accordo resti un'ipotesi giusta e generosa ma declamatoria
E campo antagonista un confuso emerge di spinte e distanze che su fra si frantumano nell'incomunicabilità reciproca nell'assenza di relazioni e invece io credo ed è uno sforzo fatto nella nella relazione che proprio perché crescerà la nebulosa di esperienze sociali e culturali
Che devono intrigare sì che si oppongono alla mercificazione che possono confluire nella critica al pensiero unico del capitale occorre che noi sappiamo tasso Marlin Progetto organizzato
E questo è certamente un coabitano
Io credo infatti che nel diamo un paradosso
La ineludibile necessità di procedere ad un processo di fondativo
E nel contempo la difficoltà che questo processo incontra sia proprio per la radicalità massima delle ragioni delle contraddizioni la cui esso dovrebbe per forza sia perché la nostra soggettività organizzata il nostro essere partito deve nello stesso tempo cambiare profondamente appunto è il tema di questo congresso
Ma è anche stato e mi meraviglio che non venga ricordato a tutti i compagni è anche stato sempre il problema delle comuniste dei comunisti nei grandi cambiamenti di fase
Pensate ai tempi degli aennini dopo la sconfitta del Milan novecentocinque pensate ad Ramesse di americanismo offre il fordismo o anche apparsi è il tema che abbiamo voluto nominare come ritornare a Marx al Max la critica al programma di Cota ma anche al Max e la Sacra famiglia da liberale il lavoro per le basta lavoro salariato
L'egemonia sociale dell'ideologia liberista si contrasta non con il populismo o con il perbenismo ma percorrendo la strada difficile della costruzione di un nuovo senso comune
E qui si pone un altro problema di dimensioni storiche compagni più facile da enunciare che da affrontare
Come costruire un agire politico non più modellato burocraticamente sulle istituzioni
La nuova militanza comunista non può più ritagliarsi ha ricavato delle istituzioni ma dovrà essere impegnata sull'intero crescente ventaglio delle oppressioni del dolore delle solitudini sociali
E qui che ci attende un attento lavoro di inchiesta di lotta di ricognizione di soggetti potenzialmente antagonisti oggi dispersi di ricostruzione d'organizzazione di una soggettività conflittuale unitaria
Ricostruendo l'idea di cittadinanza compagni che non esclude ma include
In cui la questione razziale
La questione immigrazione di cui troppo poco abbiamo parlato in questo congresso
La questione immigrazione diventi il discrimine alla Società dell'apartheid e la Società conflittuale complessa nell'attuale impariamo a mescolarsi
Una società meticcia controlli identità gretta meschina e tecnicistica pensate alla lega che non è una nicchia retriva del passato ma proprio l'altra faccia della medaglia della mondializzazione
Mentre a livello istituzionale per dirlo con Rossanda vi è un vero e proprio portarsi dell'elemento di coazione implicito nel meccanismo di accumulazione capitalistica sul terreno diretto dalla politica
Vedete io temo che la stessa nostra sacrosanta difesa della Costituzione antifascista possano essere travolta se non passa attraverso la sua dialetti Zazie Lone per un'ampia e diffusa socializzazione delle forme politiche
Parla l'idea stessa di pubblica di privato della ricordo
Io di contropoteri un'attenzione forte verso autogestione verso l'autogoverno una bozza di una strategia la transizione
Il compagno D'Alema che è un uomo d'onore dice che noi siamo conservatori senza polemica ma per prenderlo sul serio a me pare che la sua visione della mondializzazione sia economicista e produttivi sta invece e come dire anche un po'leggera è un po'giuliva
Ma tocca a noi accettare comunque la sfida cordialmente arrogante è un po'la surreale dinanzi alle centocinque delegazioni estere di questo congresso aspira che egli si pone evocando il nostro presunto provincialismo ohibò
Noi stiamo appena lo sappia il compagno D'Alema stiamo appena imparando ma stiamo imparando a pensare politicamente la mondializzazione
Voglio dire se è vero come è vero che stiamo analizzando un'economia mondo che si sovrappone ad un sistema mondiale che si talmente si ricompone vorticosamente Conforti tensioni Inter imperialistiche
Noi dovremo approfondire la nostra già oggi attualità transnazionale
Non può essere questa un optional affidato agli amici del c'ha abbassato i Cuba del Kurdistan o dei palestinesi non è così deve diventare dimensione dal nostro essere partito ogni giorno è una sconfitta storica per noi osservare che al contrario di un secolo fa il capitale si internazionalizzate nel movimento operaio si frantuma si chiude nel ghetto del suo provinciali
Dal D'Antoni Cofferati ci hanno detto dopo la relazione di Bertinotti che si dicono delusi dal nostro abete lo classifica ma quale vetro classismo ma lo sanno D'Antoni e Cofferati che i nostri scantinati a Francavilla con altezze come a Pomigliano si riempiano di bambini e di bandire piccoli schiavi
Piccoli schiavi
Come proprio come in Birmania
No proprio pagato a Matteo anni come fate a Singapore in questa laccato incessante narrazione di pedofilia del profitto
La verità e che oggi non si riesce neppure a lottare per il salario per l'orario per il controllo del tempo e della vita senza riappropriarsi di una dimensione transnazionale questo è il nuovo internazionalismo di classe dopo la fine dal bipolarismo
E allora dobbiamo rompere le nostre separatezze toccano i compagni e compagne aprire il processo di massa
Rete si prendano in giro ci prenderanno in giro ancora di più dato questo intervento sino ad aprire un processo di Massa come hanno fatto con il Forum internazionale i campesinos indios del Chiapas come fanno i senza terra brasiliani
Come hanno fatto le donne a Pechino come ha fatto piaccia o non piaccia alla stampa ai nostri osservatori in cinque minuti di intervento che tra l'altro hanno sconfessato la sua proverbiale lunghezza
In cinque minuti di intervento che fanno storia non affatto Siebel al vertice della FAO
Dobbiamo aprire
Il processo di massa alle criminali ricette liberiste della Banca mondiale del Fondo monetario internazionale tergiti OPA al sadismo monetarista come diceva giustamente mesi prima
Dobbiamo saper ripensare non pochi di noi come ghetto di Esperti ma come partito un'idea di cooperazione non liberista che pratichi l'obiettivo della critica lo scambio diseguale e alla rapina imperialista delle risorse proprio perché dentro la globalizzazione in movimento operaio ed europei sono ricattabili indeboliti dalla ristrutturazione capitalistica delle periferie del mondo
Che si ripercuote come regolatrice al ribasso della forza sindacale salariale occupazionale del proletariato europei
Cosa pensa a Taiwan è chiaro ma D'Antoni a che cosa pensa il problema drammatico non si può
Eludere facendo Dinoi una caricatura e io sono molto soddisfatto dei passi in avanti fatto con il nostro documento politico ecco la reazione di fatto su questi punti
Ora bisogna farne comportamento quotidiano del partito nel nostro azzardo comunista così come non si illuda chiudo il ministro della Difesa Andreatta
Troppo spesso pura proiezione negli stati maggiori vedete un ministro che non è stato capace di una parola dolce o per lo meno del Silenzio perché va a volte bisogna stare zitti nemmeno di fronte a un giovane sui cinque
Di fronte
Il fronte contro il figlio compagni bisogna interrogarsi sulla vita e sulla morte no bilanciare la cultura militarista degli uomini forti e duri degli uomini con le palle scusate mila espressione il ministro Andreatta si convinca che stia mandando in rotta di collisione
L'esercito di professionisti della guerra come abbiamo detto in Commissione Difesa delle spedizioni integraliste per le guardie armate villaggio globale
Dentro rafforzamento strategico Stevanato no avrà si sappia da ora si sappia da ora né il nostro consenso né mai il nostromo
Sì come
Altrimenti non riesca a finire col tempo sprecato
Così come Ministro Dini ebbe inizio afflitte ce lo ricordava come al solito
è una battaglia nostra che a luglio dobbiamo però accompagno Manisco sappiano che avranno il nostro fiato sul collo affinché pretendano pretendano dagli Stati Uniti all'istituzione di Silvia Baraldini
Bene chiuso allontani chiudo compagni si apre dunque un'altra fase
Ma sta crescendo lo dico senza retorica senza ritualità lo vedo quotidianamente nelle assemblee quotidiane una nuova generazione di giovani comunisti
Noi siamo certa un po'Betti e malandati per lo meno parlo di me in questo momento a ma certo ancora combattivi e appassionati
Ma segnati da tante vicende a volte esaltanti a botte misere stazionari insiste oggi qualcuno ci dice che siamo anche conformisti
Ma
Non possiamo pretendere di auto perpetuarsi ora tocca soprattutto a voi giovani compagnie giovani compagni
Vedete i giapponesi fanno delle buone automobili ma fortunatamente sulle analisi e sulle previsioni storiche politicamente non ci azzeccano maschili avevano trionfalmente scritto dopo l'ottantanove che capitale aveva definitivamente vinto che la storia era finita è invece la nostra storia la storia dei comunisti non è finita la storia con il figlio
Compagno Ferruccio Giannini presidente del del direttivo nazionale la CGIL si prepara
Manuela Palermi
Il segretario del partito Fausto Bertinotti
Opposto al centro della sua relazione
L'analisi della nuova fase dello sviluppo capitalistico
Le nuove contraddizione di classe derivanti dalla globalizzazione e dalla mondializzazione dell'economia
Con grande forza nel suo intervento il compagno Cossutta ha dato vigore al progetto
La battaglia per una trasformazione sociale per il superamento dell'attuale sistema capitalistico
Ritorna dunque al centro del nostro lavoro politico la grande questione della transizione
Dello sviluppo di un partito comunista di massa
La definizione quindi ed un altro io politico culturale in cui costruire iniziative di movimento battaglia sociale politiche per la trasformazione della nostra società
Importante è stata nella discussione avvenuta la connessione tra la dimensione nazionale è la dimensione europea e internazionale più generale della nostra battaglia
Si tratta quindi la nostra di una proposta forte di grande respiro politico
Possibile oggi in quanto come si è correttamente ricordato abbiamo vinto la nostra battaglia ed oggi pareva da Rifondazione Comunista è una forza determinante nelle vicende politiche del Paese
La nostra proposta mette a nudo i limiti di Progetto di progettualità della sinistra moderata del nostro Paese del PDS e dello stesso movimento sindacale quando nella relazione
Si avanzano domande apparentemente semplice ed elementare come quelli di chi vogliamo rappresentare contro chi vogliamo muoverci per fare cosa si avanza una critica a fondo al al politicismo al teatrino della politica
E si investe direttamente invece il cuore dei problemi
Lividi in divorzio l'individuazione degli interessi reale delle forze sociali delle condizioni materiale dell'opzione delle proposte politiche su cui lavorare
E quindi è importante per noi e valutare con grande attenzione il valore di questa nostra Scelta
Le energie che dovremo mettere in campo e che saranno grandi in quanto si apre una nuova fase politica non di poco momento nel Paese
Siamo in presenza al fallimento grave delle politiche concertative del sindacato degli accordi di luglio del novantadue e del novantatré
La nuova fase economica politica ha trovato il sindacato confederale la CGIL fortemente spiazzata senza una proposta organica non all'altezza dei problemi che abbiamo di fronte
Il fallimento delle come delle politiche concertative ha trascinato anche una crisi della politica del sindacato nel suo rapporto coi lavoratori
La stessa costruzione del sindacato unico che pareva una delle componenti di queste politiche concertative e oggi di fronte alla gravissima crisi con la proposta della CISL era mangiare la grande CISL
Si è riaperto uno scontro sociale grande nel Paese
E tutto ciò è il fallimento di queste politiche realizzate del sindacato in questi anni
Tutto ciò è il frutto dalla nostra battaglia politica e soprattutto dalla forte iniziativa del Partito della Rifondazione Comunista
è necessario ripartire dalle condizioni materiali dei lavoratori che in questi anni hanno perso diritti salari peggiorato loro condizione di vita e di lavoro
Certo che esse al fallimento della concertazione
Il sindacato
Non ne prende atto non avvia una nuova fase politica sindacale e penso invece come sta avvenendo con Albescute in queste settimane in questi mese
A rilanciare una politica che possiamo definire di tipo super concertativo
Come il patto per il lavoro allora lo scontro da parte dei comunisti della CGIL non può che inasprirsi
E con più forza noi dobbiamo avanzare la richiesta di una svolta profonda delle politica del sindacato
Una politica del sindacato basata sull'autonomia del sindacato su un suo progetto sulla nuova democrazia interna
Se il peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori si pensa di aggiungere come molti dirigenti sindacali la perdita dei diritti fondamentali
E l'accentuazione delle flessibilizzazione la crisi del sindacato non può che accentuarsi
L'accento a Tuzla attuazione di una politica come quella dei patti territoriali dei salari difende i salari differenziati nei territori
Di dello smantellamento dei contratti nazionali introduce del mondo del lavoro una RAI arretramento decennale sulle condizioni salariali e sociale attraverso l'introduzione delle gabbie salariali e di fatto lo sviluppo di rapporti di lavoro che producono i diritti le tutele come il lavoro interinale il lavoro servile nei fatti significa generalizzare le forme di caporalato nel Paese
La politica del partito nei confronti delle scelte del governo il lavoro dei nostri gruppi parlamentare ha ulteriormente vite evidenziato l'arretratezza della proposta politica del sindacato
A partire dall'impianto della finanziaria tra entrate e uscite la norma introdotta da Rifondazione comunista nel dibattito sul DPEF
Con il parametro di inflazione al tre per cento rispetto ai rinnovi contrattuali che ha dato la grande sponda politica al Movimento per il rinnovo dei contratti di lavoro a partire dai metalmeccanici visto il fallimento dell'accordo di luglio
Quando si è sfiorato la crisi di governo
Sulle questioni della finanziaria dall'atteggiamento dal nostro partito su pensioni e sanità è risultato evidente il limite del sindacato e si è saltato invece il ruolo dei comunisti
Quando al Senato si sono introdotte modifiche importanti
Per quanto riguarda il patto per la per il lavoro a difesa del diritti dei lavoratori e per il rispetto dei contratti nazionali ancor più si è visto come il sindacato non era un soggetto fondamentale nel confronto politico al governo l'arretratezza quinte delle proposte sindacali si evidenzia rispetto alla subalternità politica del sindacato le forze della sinistra moderata ecco cos'è la sinistra oggi e del sindacato confederale nel nostro Paese
La perdita di autonomia così evidente e risulta ancor più evidente se poi si analizza la proposta la progettualità del sindacato
Ci siamo divisi bisogna anche dirlo tra di noi compagni alcune verità ci siamo divisi tra di noi anche tra i comunisti dalla CGIL in merito al giudizio sulla Finanziaria
Ma come non è possibile vedere l'asse sociale presente in questa finanziaria
Punti importanti e di discontinuità nelle politiche governative e quando nei giorni scorsi abbiamo corso il pericolo di una cinese in campo del sindacato con iniziative di mobilitazione e di lotta
A sostegno delle posizioni più moderate presenti nel governo riguardante il Patto per il lavoro credo che abbiamo raggiunto un punto molto basso dell'autonomia del sindacato
Ecco i limiti dunque dell'autonomia del sindacato confederale necessaria una nuova fase della politica verso il mercato
Deve essere evidente chiaro trasparente e ruolo dei comunisti deve esserci l'alterità della nostra proposta chiara e visibile deve essere il nostro ruolo
La stessa marca del lavoro al posto ha posto al sindacato una domanda bruciante
è possibile con la concertazione con la riduzione dei diritti approntare la questione dell'occupazione nel Mezzogiorno del nostro Paese è possibile attraverso il tavolo
Della
Concertazione della flessibilizzazione affrontare questa questione o invece come la parte del lavoro è indicato e necessario una grande mobilitazione una lotta per la conquista dal cambiamento della società attraverso un nuovo protagonista
Durò protagonismo dei giovani Mezzogiorno
In questo senso la conferenza di Napoli deve segnare una svolta delle politiche del governo sulla questione lavoro e deve essere quindi espone due minuti deve essere come si può dire anche il momento di via ecco perché è necessario aprire una grande campagna dai comunisti del sindacato sulla questione dell'occupazione per la riduzione d'orario di lavoro a trentacinque ore in quel contesto che ricordava anche Bertinotti di dimensione internazionale di questa per grande battaglia
No quindi all'apertura
Di un tavolo di concertazione nei prossimi giorni nelle prossime settimane tra sindacato Confindustria e governo sulle proprio nel sui problemi dello stato sociale che tende a rimettere ancora di più in discussione le questioni ad esempio della previdenza
La vittoria dei metalmeccanici è fondamentale per l'apertura di questa nuova fase sindacale
Quindi riapre una forte iniziativa sulle condizioni di lavoro io vorrei richiamare quei un dato impressionante
E passa sempre sotto silenzio i tre morti al giorno ai quarantacinque mila miliardi all'anno che noi spendiamo per gli infortuni sul lavoro quindi una grande campagna per la democrazia per la conquista di una legge sulla rappresentanza
Nei luoghi di lavoro quindi occupazione orario e salario condizione di lavoro Democrazia questa deve essere la proposta dei comunisti nella CGIL perché sia chiaro visibile il terreno della nostra battaglia politica
è necessaria quindi una proposta capace di unire le porte antagoniste a partire dai comunisti
Vi si è detto da parte di un compagno precedentemente che è necessario ricucire io sono d'accordo e semplice ricucire ci vogliono alcune altre molto semplice
Basta non andare Condé Nast e compagni hanno fatto nei direttivi delle categorie vedi dove vengono candidati o proposte dei compagni comunisti e mette il veto
Questo è un buon segnale per riprendere la forte fra di noi deve cadere questa Fari era anticomunista nei rapporti fra di loro
è necessario battere rompere invece l'egemonia moderata che oggi ieri alla CGIL
Dare diritto visibilità quindi con cittadinanza la piattaforma politica e sociale dei comunisti
Oggi i comunisti hanno del paese un consenso maggiore di quanto ne hanno del sindacato
Anche per queste importanti lo sviluppo di un lavoro unitario forte dei comunisti dalla CGIL per quarto necessario sviluppare l'iniziativa di comunista sui mercati
Grazie
Compagno bene Arminio grandi più moderna alla sinistra del palco si presenti
Ora la parola Manuela Palermi vicedirettrice di liberazione settore
Qui c'è scritto riuscì addirittura come torna comunque fate a muoversi
Seguì Antonio Cuffaro
I grandi mezzi di comunicazione stanno seguendo con attenzione scrupolo il nostro congresso
è importante e noi naturalmente li ringraziamo
Lo è perfino quando lo scrupolo e l'attenzione diventano come dire un po'cattivi quasi rancorosi
Come da parte di qualche cronista ex comunista convertitosi con zelo all'anticomunismo
Lo è anche quando l'ex segretario di Rifondazione
Il compagno che era Dini oggi sul Corriere della Sera
Ci fa un torto troppo grande
Perché arriva a dire attaccando la nostra collocazione parlamentare nella maggioranza
Che dovremmo sposare gli allarmi di Romiti tu invece di trastullarsi nella sfida per l'egemonia
Quasi che il termine egemonia
Vi fosse diventato una brutta parola da buttare nei rifiuti della storia
Non è così compagni operativi non è così
Mi dispiace dirlo ad un compagno che ogni allegato una lunga storia di condivisione sindacale tante lotte tante battaglie del movimento operaio
La sfida per l'egemonia
Non è uno sterile atto di orgoglio
è proprio il contrario
E lavoro paziente continuo tenace RAI con le masse
è capacità di prove apertura è saper ascoltare le ragioni e le verità degli altari anche quando sono molto diverse dalle nostre
è coraggio risulti azzardo è battaglia di idee ma assieme grande tenuta sui contenuti
Ma è anche e io qui compagne e compagni so di toccare un punto delicato del nostro dibattito congressuale politico
Lo è anche riconoscere e saper fare la mediazione giusta
La mediazione che non arretra e non cede
Ma fa compiere un passo in avanti anche cammino anche piccolo nel cammino per il cambiamento dello stato di cose esistenti
Noi abbiamo azzardato compagna e compagni abbiamo azzardato molto in questi pochi anni di Rifondazione e io credo che abbiamo azzardato nella direzione giusta
Contro una lunga deriva lunga che in qualche modo aveva colpito anche noi stessi singole militanti della sinistra
Anzi meglio dire delle sinistre
Vedete
Lo dico alle compagne e compagni tenuto provengono come me e dall'esperienza del Partito Comunista Italiano
La verità non lo sappiamo bene non nati alla Bolognina non a quelle pure qualche anno prima
Fu un processo lungo un processo doloroso che interruppe una straordinaria esperienza del movimento operaio
Bene oggi io Puglia ritrovo in Rifondazione
Nella rivendicazione nella Patta pratica del binomio radicalità e unità un'altra esperienza
Diversa per forme e strumenti
Ma l'esperienza di una delle vicende più alte del movimento operaio la stagione dei consigli care compagne e compagni le grandi conquiste delle lavoratrici e dei lavoratori negli anni si sta sessanta e nei primi anni Settanta
Ma cosa Bossi cos'è che mosse quel movimento quelle masse di lavoratori se non una radicalità forte i massi hanno una straordinaria capacità unitaria contante e tanti altri ricordate come dicevamo
Diversi per storia per estrazione sociale per appartenenza politica per salto generazionale ma riuscendo però sui contenuti del confronto riuscendo a costruire un'egemonia sì questa bella parola egemonia
Nella fabbrica del Paese
Che divenne cultura
Divenne forme
Come dire forme anche idee inediti di partecipazione nel territorio divenne soprattutto intervento proprio lì nel cuore dello scontro tra capitale e lavoro
Nei rapporti di produzione nell'organizzazione del lavoro i tempi l'orario il cottimo nel sacrario nella prevenzione della salute
Vedete
Compagni e compagne
Lo voglio dire con molta franchezza non mi piace quando si liquidano i risultati ottenuti nella finanziaria come difensivi
Io dissento profondamente da una politica che non sa misurare i rapporti di forza che non sa apprezzare in quel contesto il lavoro e i risultati
Quasi dimentica dei processi delle contraddizioni
è vero o no
Che in tutti i paesi europei e nel mondo c'è un attacco frontale allo stato sociale
è vero o no come diceva Bertinotti nella sua bella relazione che è in atto ovunque un tentativo di importazione del modello sociale statunitense
Dove salute vecchiaia vengono consegnate nelle mani dell'assicurazione delle banche dove sulla salute e sulla vecchiaia quando sei più debole se più attaccabile perché sei inerme si costruisce il gran daffare
Il grande profitto
Ma allora se questo è vero
Se su questo possiamo riusciamo a convenire tutte e tutti allora la nostra lotta per le pensioni nella finanziaria
Ma non è stata una lotta difensiva ma ma come si fa anche solo a pensare una simile perdonate permette schiarita adesso va guardato le pensioni è stata una grande azione offensiva ancorché difensiva
E se lo sciopero e se lo sciopero e le lotte dei metalmeccanici hanno avuto un successo quasi imprevisto dopo sei anni e sei anni compagne e compagni di non conflitto sei anni
è stato anche grazie alla nostra offensiva sì
Perché vedete ai lavoratori e alle lavoratrici
Ha dato fiducia
Gli ha fatto sentire meno soli meno invisibili
Gli ha fatto percepire che con loro c'era un'altra forza che si spendeva e si spende fino il fondo per la classe operaia per loro dalla loro parte
Quella che secondo Lucia Annunziata non esiste più tranne nell'affetto di qualche nostalgico
Deve avergliela suggerita Romiti questa idea Lucia Annunziata
Vedete che ha care compagne e compagni l'idea che abbiamo rappresentato una sponda per i metalmeccanici
Non è una stravaganza del compagno Diliberto come ha detto un compagno di cui non ricordo il nome me ne scuso è un riconoscimento che c'è venuto dal gruppo dirigente della FIOM l'hanno scritto e dichiarato a Liberazione
Ed era evidente guardate questo legame così forte fra la nostra battaglia
In Parlamento e la lotta dei metalmeccanici era evidente nello straordinario affetto con cui quella marea di operaio operai che ha invaso Roma accolto il compagno Bertinotti io c'ero compagni c'era affetto
C'è la fiducia
C'era complicità
C'era il riconoscimento di Chiti sente parte della sua parte
La parte dei lavoratori e delle lavoratrici degli ultimi dei pensionati dei troppi giovani assurdo sono quasi la metà così dicono i dati Istat non è una mia fantasia che non riescono a trovare lavoro
E quando lo trovano lo diceva Russo Spena prima di me
è spesso dentro una sorta di economia parallela a quella ufficiale
La chiama l'economia sommersa un'economia ricca sapete molto ricca fatta di matti prestigiosi di grandi aziende se vai a vedere se vai a scavare poi come
Bene dentro quell'economia sommersa
C'è tanto lavoro e tanto lavoro delle donne e delle donne del Sud ragazzine di quattordici anni
O donne anziane che nessuno più vuole costrette in un lavoro senza dignità senza riconoscimenti il salario ridotto ad una mancia
Vittime di vessazioni quotidiane e spesso di soprusi sessuali
Io sono felice che Rifondazione Comunisti e si è impegnata che il mio partito si è impegnato per il superamento del suo carattere mono sessuato
è una strada giusta obbligata io vorrei dire che una strada dovuta
Però so per lunga militanza che anche una strada piena di insidie
Ce la faremo noi compagni
Ce la farà il partito
Se sempre in ogni momento terremo a mente quella condizione femminile c'è una condizione femminile di massa
Che negli stessi negli stessi drammatici termini spesso invade la vita privata delle donne i rapporti familiari la sopraffazione la fatica del lavoro domestico e di cura
Vedete un un avvilimento ultimamente mi ha molto colpita
I lavoranti per azione non mi permise di venire alla manifestazione alla grande manifestazione nostra di Napoli così quel giorno io sono andata a San Giovanni alla manifestazione delle destre
Volevo scrivere sul giornale delle due piazze
Quella rossa la nostra e quella nera delle destre appunto
Ma le cose non erano così semplici e neanche così schematica
A San Giovanni
La manifestazione era grande imponente sì che c'era il cosiddetto ceto medio sì che c'erano distratti Alciati uniti dall'egoismo dei ricchi dalla rivolta antitasse sì che c'era la destra come se c'era tanta ma vedete in quella manifestazione
C'era anche molto popolo tanto popolo lavoratrici e lavoratori pensionati proletariato e sottoproletariato
Era una bestemmia compagne e compagni vederli sfilare sotto le bandiere delle destre
Questa bestemmia fa i conti con anni di cedimenti e di massimalismi
Fa i conti con la sordità e la deriva la subalternità di tanta sinistra e dei sindacati
Fa i conti con i terribili anni Ottanta mani ricordate compagni e compagne gli anni Ottanta vi ricordate le ristrutturazioni riduttive le chiamavamo ridotti e di mano d'opera ovviamente
E quindi una valanga di cassa integrazione dei licenziamenti qualcuno nella CGIL sapete arrivò a teorizzare in una lunga intervista su un giornale di sinistra
Che bisognava gestire il pensionamento
Esuberi così richiamarono
Nelle fabbriche negli uffici nei cantieri ho finito nella società
Una così ditemi solo di dire una con due cose una brevemente che riguarda il termine ideologia che a me piace e mi disturba un po'il dibattito che c'è attorno io non ho francamente nessun compresso a nominarla rivendicarla
Ma l'ideologia che mi piace è quella che mi lega alla mia gente anche quando la mia gente non vota per noi ma gente mia nostra
Per la condizione che vide per l'esclusione sociale di cui è fatta oggetto noi dobbiamo riconquistarla compagne e compagni convincerla la nostra gente perduta come diceva con ragione il compagno Cossutta sarà un lavoro lungo e difficile
Ma ne varrà la pena
Un'ultima cosa brevissime perdonati datemi su Liberazione
Il nostro giornale cerca con un grande povertà di mezzi di accompagnare il binomio radicalità unità a volte ci riesce altre no è una redazione piccola volo sapete animata da una forte motivazione politica
La gran parte di loro compagne e compagni non sono qui perché deve far uscire il giornale e questo è stato anche motivo di qualche tensione all'interno della redazione permettetemi quindi anche da parte vostra di ringraziarli
E con loro e con loro voglio ringraziare con profondo affetto il compagno Manisco
Lucio è stato per me o maestro di giornalismo con la sua insaziabile curiosità con la sua voglia inesausta di sapere di capire io ti ringrazio Lucio e consentitemi soltanto un ultimo piccolo riconoscimento al partito ma che fa i conti con la questione della rifondazione vede molti spesso mi incontrano soprattutto i compagni dice agli amici diciamo così dell'informazione e pensano che il liberazione sia come dire un giornale costa nettissimo dalla volontà del partito non è così
A Liberazione viene lasciato una grande libertà certo
è frutto di grande sintonia tra giornale partito ma guardate anche questo è un fatto nuovo anche queste alla rifondazione anche questa è una vicenda inedita nella storia dei comunisti
Mi è sembrato di capire ascoltando Bertinotti e Cossutta e conoscendone bene la caparbietà li conosco che ci aspetta come giornale partito un duro lavoro
E allora lavorò come si diceva una volta care compagne e compagni io guardate ne sono proprio sicura come fin dal primo giorno
Noi saremo sempre più grande ma davvero grandissimo questo nostro partito il partito dalla rifondazione comunista grazie a tutti i compagni e compagne
La parola al compagno mio Antonio Cuffaro della direzione nazionale si prepara Livio moralità ma i tanti care compagne cari compagni nessun periodo si è mai potuto considerare ordinario dalla storia dei Comunisti italiani
E tuttavia poche volte anche a ricordo di un vecchio comunista come me
Ci siamo trovati in una fase così intensa così impegnativa
Così straordinaria
Per i mutamenti che si presentano sulla scena politica italiana ed europea
Ed in quella internazionale
E per il ruolo che siamo oggi chiamati a svolgere davvero eccezionale
Nel riproporre con determinazione l'esistenza di una forza antagonista c'erano presenti sin dall'inizio tutte le ragioni storiche ideali che avevano dato vita all'idea di comunismo e alla sua forza di attrazione sapevamo però e non solo per la caduta del modello sovietico dei paesi dell'Est ogni ma anche per l'insorgere di nuovi problemi e di nuove contraddizioni nello stesso Occidente capitalistico
Che occorreva fare i conti con l'esigenza di un profondo rinnovamento della nostra identità della nostra strategia della nostra cultura che fossero adeguati alla nuova realtà pure riduce una rifondazione appunto
Comprendevamo che il problema per quanto arduo era urgente già e nel corso di questi brevi anni che ci separano dalla nascita del nostro partito di questo partito sia anche per il travaglio iniziale del suo gruppo dirigente
Ci siamo sentiti in ritardo rispetto all'incalzare degli eventi presente alla stessa nostra crescita
Alla fiducia che noi venivano riponendo milioni di lavoratrici ed i lavoratori migliaia e migliaia di giovani
Vi confesso di avere vissuto personalmente questo scarto con grande disagio quasi come un dato fisico una impettito udire intellettuale prima che politica
E di avere manifestato questo disagio al Comitato politico nazionale nel passato in più occasioni anche parlando dei problemi nel partito
Per questo allora
Lasciatemi esprimere da questa tribù una la profonda soddisfazione che io ho provato per il deciso passo avanti che in questo congresso ci ha fatto compiere la relazione alta bella di Bertinotti con la qualità dell'analisi che ci ha offerto nella fase che stiamo affrontando per le risposte che sul piano strategico ne ha fatto derivare
Per la freschezza dei punti di vista e della elaborazione
Mi pare anche evidente la spinta che con il suo intervento si esercita su tutti noi su ognuno di noi ad approfondire in un confronto aperto con culture diverse che ha già del resto inaugurato il nostro segretario
L'indagine la critica al capitalismo non solo come si presenta alle soglie del Duemila
Ma anche per la influenza che esso esercita su aree paesi che hanno rifiutato o rifiutano ancora oggi informalmente le sue leggi e lo sfruttamento
Sento questa quasi come una sollecitazione personale
Proprio per l'ampiezza dell'analisi e la coerenza delle proposte del programma di lotta
Che hanno avuto posto nella relazione che riassumono le antiche motivazioni del nostro impegno ma anche le aspettative delle nuove generazioni
Per le risposte che altri non danno non sanno dare
Al che fare dei nostri tempi mi chiedo perché mai compagni che si sono collocati all'opposizione in questo congresso il cui impegno dialettico io rispetto non abbiano sentito l'esigenza di cimentarsi
Sul terreno ampio che ha offerto la relazione e si siano fermati spesso alla pura contingenza politica ignorando le spesso i termini reali
Non penso proprio che siamo sul treno degli altri compagni o Ferrando
Sul treno rosso non c'è certamente Romiti
Che dopo quarant'anni di intese di connivenze con il regime che ha divorato il Paese oggi lancia il suo grido di dolore
Per il disorientamento dell'Italia per la pochezza della sua classe dirigente che in buona parte sia allevata e nutrita con i soldi della sua FIAT in realtà l'attacco e alla situazione di governo che non sente completamente controllabile sapendolo obbligato questo governo a rendere conto delle sue posizioni anche ad una forza come la nostra
Romiti certamente che vuole essere insignito del titolo di eroe borghese Venter rifiuta l'aumento di salario i suoi operai
Dopo avere incamerato nell'anno passato assieme agli altri imprenditori quote strepitose di profitto Romiti dico non disdegna erede certo una situazione alla francese
Non sottovaluto affatto le lotte che si sono sviluppate in Francia
Del resto io il risultato ottenuto dall'ultimo sciopero dei camionisti che i valori però hanno trovato modo di trasferire subito a carico della collettività
Ma queste lotte si manifestano si sviluppano in una condizione che non porta al condizionamento della vita politica del Paese per una politica ed un disegno di trasformazione della società
Qui in Italia la situazione oggi è diversa le scelte che abbiamo fatto ci pongono in una situazione che non è certo tranquillizzante per il grande capitale dalla borghesia italiana perché allora mi chiedo
Non valorizzare tutti assieme
Quello che è un fatto un dato di fatto non sentendo se ne prigionieri ma vivendolo come con i suoi rischi ma anche con le sue grandi potenzialità da protagonisti
Come siamo e come ci riconoscono i nostri avversari sapendo che la nostra collocazione dà forza come diceva prima la compagna Palermi all'iniziativa della classe operaia e delle masse
Ciò che dà fastidio erosi legge
In alcuni commenti io Rosi dalla stampa di ieri Donè questa o quella rivendicazione di categoria
Ma è la nostra politica collocazione originale
Inedita la nostra capacità di gestirla dialetticamente con fermezza e con realismo la fiducia e la simpatia che ci circondano a fronte dello sconcerto che c'è attorno ad altre forze
E la rabbia di avere i comunisti come forza determinante ai fini della vita democratica del Paese
Che li fa impazzire e li spinge nelle piazze e li porta a disertare il Parlamento a praticare il sabotaggio delle sedute attraverso messinscene
Come quella che vogliono chiamare della sala della pallacorda facendo rivoltare i pareri della Rivoluzione francese
E che invece si svolge al senatore Lauretta della difesa dati tesa oggi di interessi e privilegi e dell'arroganza della destra razzi
Per questi motivi noi sappiamo che si agitano e si agitano in modo pericoloso coinvolgendo anche una parte di popolo che dobbiamo sapere per recuperare o una iniziativa di lotta per il cambiamento del nostro Paese
Si tratta per noi non di voltare rapidamente pagina ma di incalzare il governo per trarre dalla posizione che ci siamo conquistati la massima utilità per il Paese per i lavoratori
è l'unico modo per salvare questa esperienza
E l'unico modo per avvicinare le istituzioni alle masse
Io mi chiedo se non avessimo respinto l'attacco alle pensioni e alla Sanità quanti milioni di lavoratori oggi si sarebbero sentiti traditi ancora una volta dal governo del paese
Come non ci nascondiamo non ci nascondiamo certo che il Governo può andare in frantumi
Che non possiamo forse in futuro di accordargli
Il nostro voto il nostro consenso non ce lo siamo mai nascosti ma quando mai Bertinotti o Cossutta hanno nascosto questo rischio al partito e al Paese
Come non ci nascondiamo la differenze con le altre forze politiche che appoggiano il governo
Le differenze che a sinistra sono grandi
E che ci fanno dire giustamente
Che non sono consentite artificiosi e riunificazione in un'unica formazione
Comunque articolata che la bandiera del nostro partito non sarà mai a Mina ammainata per nessuna cosa al mondo per nessuna cosa al mondo ma questo non ci impedisce di intendere
Che a sinistra milioni di uomini e di donne sentono la forte esigenza di cambiamento della società italiana e che potremo non solo recuperarli ad una divisione di classe ma anche subito al lotte che consentano di farci compiere tanta strada assieme per il risanamento morale del Paese e per un suo vero sviluppo
All'ordine del giorno noi abbiamo posto e sono ormai incancellabili
Temi ineludibili l'occupazione la formazione e la scuola la ricerca l'uso dell'innovazione con questi problemi dovremo dovranno fare i conti
Possiamo e dobbiamo insistere anche perché ci sia all'ordine del giorno fortemente la questione morale che fu al centro delle preoccupazioni di Berlinguer e che affrontata per tempo
Avrebbe da tutto lo schieramento democratico avrebbe impedito la conseguenza disastrosa che poi ha avuto e voglio fare riflettere alcuni e compagni
Una grande forza il PC
Tanti voti
Tanti voti anche tante conquiste una forza all'opposizione ma che su quel terreno non riuscì mai a recidere l'intreccio che si veniva stabilendo nel nostro Paese in nome dell'anticomunismo
Fra poteri fra poteri occulti e gruppi economicamente dominante conducendo questa lotta e noi sentiamo fortemente i legami con la nostra storia i vincoli con il nostro passato
In esso c'è Marx Lenin e Gramsci e poi gli atti e Longo e Berlinguer e Natta
Ci sono le svolte che si sono sapute compiere i confronti che si sono saputi affrontare
La capacità di capire chi era
Con noi nella lotta ma la pensava diversamente da noi da Gobetti a Salvemini da Volandia basso allo stesso libertini a Lombardi
No non mi sento a disagio se oggi nel volere fermamente tornare all'ispirazione originaria del marxismo DC propongono anche questi riferimenti
E non solo perché il ricordo tante battaglie comunico basso con gli altri e personalmente con Lombardi in Parlamento sui problemi dello sviluppo della programmazione
Del diritto delle minoranze dei nostri confini della pace ma perché il nostro essere comunisti italiani e frutto di tante maturate
Esperienze ed idee
Anche al di fuori dello stesso Partito Comunista Italiano
Dopo aver sentito la relazione di Bertinotti e avere visto l'avvio del congresso ho avuto nel cuore una frase che poi ho sentito sentito da Cossutta del suo intervento stamattina
Non era scontato che ce la facessimo e diventato anche un titolo del compagno di un articolo del compagno Valentino Parlato dopo nera proprio scontato se avvenuto ed è avvenuto ci sono tante ragioni
Non è costato certo molto decide della nascita del nostro partito Arrighini al Brancaccio
E poi è stato avvolto avviarlo organizzarlo cercare di liberarci di vecchia abitudine vecchie diffidenze ed appartenenze
Fare scelte giuste anche sofferte ma corrispondenti alla realtà del Grande Mare che andavamo ad affrontare lo abbiamo fatto ed è stato forse in questo coraggio del nuovo che si è manifestata e si è tramandata il meglio della nostra esperienza di Comunisti italiani
Il coraggio di rinnovarsi e di guardare avanti come faremo anche in futuro
Grazie comparire più fare o il delegato Vincenzo Haider
Le comunicazioni del nostro partito praticamente è un documentario sulla marcia del lavoro in questa sala alla fine del dibattito do più da un attimo la parola per una comunicazione di servizio
Compagni comunicazioni sull'ordine dei lavori sulla ripresa della seduta
Alle ore ventuno riprende con l'Assemblea plenaria argomento metodo di votazione
Alle ore ventidue l'assemblea plenaria del primo documento
Per soli delegati in questa sala ore ventuno l'intesa d'assemblea plenaria sul metodo di votazione ora ventidue plenaria del primo documento in questa sala
Invece misura
Alle ventuno alla mille quattro
Alle ventidue alla mille quattro mentre la delegazione toscana che doveva riunirsi qui massicce il documentario non lo può fare si riunisce al primo piano la commissione elettorale la delegazione toscana
La parola al compagno Livio Maitan della direzione nazionale
In quale contesto si pongono i problemi di strategia e di orientamento politico che sono all'ordine del giorno del nostro congresso
Scusandoci per l'inevitabile schematismo rispondiamo per parte nostra
Che sia internazionalmente sia nazionalmente
Ci troviamo in un contesto segnato da crisi socio economiche persistenti e destinate con tutta probabilità ad aggravarsi nei prossimi anni
E da un quadro politico di instabilità che lascerà tutte le classi sociali e tutte le formazioni politiche
In Europa la decisione è stata presa di rispettare le scadenze di Maastricht
Il presidente Jacques Santer
Ne ha spiegato in fatica a mente le ragioni eminentemente politiche
Se si rinvia la data del mille novecentonovantanove rischiamo il rinvio per una generazione
Ma che cosa accadrà in realtà un primo scenario nonostante tutto resta ancora possibile la scadenza e inviata con una serie di conseguenze a cascata
Oppure il suo eventuale rispetto nomina che Effetti parziali e temporanei
Sono ammessi solo pochi Paesi i meccanismi entreranno rapidamente in crisi e cioè in questo caso le forze economiche e genere egemoni non attenderanno certo per una generazione
Cercheranno di continuare a dare loro marcia verso nuove ristrutturazioni concentrazioni e movimenti di globalizzazione in un quadro sovrannazionale aldilà dei confini europei
Accentuando una tendenza che già agisce non da oggi
No e la cui esistenza ha costituito sin dall'inizio una delle contraddizioni della scelta comunitaria europea
è ovvio che molti saranno gli sconfitti in questa lotta per la sopravvivenza
E che i pochi eletti saranno costretti ad accentuare spasmodicamente scelte produttive forme di organizzazione del lavoro e i metodi di conquista dei mercati
Che hanno prodotto nel corso degli ultimi anni vent'anni le devastanti conseguenze sociali che tutti possono constatare il secondo gol Senario considerato come il più probabile è quello che è bene o male il quadro europeo si costruisca
Anche in questo caso seppur sotto forme almeno parzialmente diverse
Non potranno che accentuare sì le tendenze socio economiche negative dal punto di vista dell'interesse delle grandi banche dei salariati e di ampi settori dei lavoratori autonomi o di ceto medio produttivo
Se abbiamo capito bene
Compagni e dal partito dello stesso segretario cominciano a formulare due ordini di argomenti che non erano stati formulati neppure al momento della redazione delle mozioni precongressuale
Il primo sarebbe cioè se si entra nell'Europa di Maastricht
Difendendo con successo elementi dello stato sociale che ancora sussistono e se contemporaneamente ci riesce a imporre nuovi criteri di convergenza Maastricht sarebbe cosa diverso in questo caso sarebbe accettabile la moneta unica
Ci permettiamo in proposito qualche considerazione
I chiedetemi di convergenza non costituiscono per dir così la natura della comunità che s'intende costruire indicano a giudizio dei firmatari del Trattato
Le condizioni perché la moneta unica si realizzi con le maggiori garanzie per l'equilibrio complessivo di un sistema industriale e finanziario commerciale su scala continentale
Che ci ci perdoni il richiamo continua e continuerà a essere nell'ipotesi che consideriamo organicamente capitali la nostra opposizione sin dalla fondazione del partito è partita da questa valutazione
Dalla valutazione che il progetto di Unione Europea completato a Maastricht il Progetto delle classi dominanti europee per affrontare con successo le dure prove di una competizione più che mai sovranazionale
D'altra parte del suolo nuovo criterio di compatibilità è stato ventilato quello dell'occupazione
Si può magari fare uso propagandistico ma è difficile definire un reale contenuto ci dovrebbe esigere per esempio di non superare una certa percentuale di disoccupati
Ma se come hanno suggerito per esempio esponenti del movimento dei disoccupati irlandesi si ponesse la banca al tre per cento Lassiter la conseguenza sarebbe che nessuno entrerebbe a Maastricht
Se invece la barra porsi al dieci per cento
Allora ne potrebbe conseguire che sino al dieci per cento la disoccupazione sarebbe ufficialmente considerata però virgolette normale
Francamente a noi sembra che la cosa non stia in piedi
Quanto alla moneta unica la sola che si prospetti e quella funzionale a un quadro capitalistico europeo unificato
Altre ipotesi per il momento non né esistono richiede
Mica è causa dovremmo essere eventualmente a pallone prima di continuare il discorso apprendiamo precisazione
Aggiungiamo che il processo di unificazione europea si è trovato sin dall'inizio in un circolo vizioso
è difficile concepire una moneta unica senza una banca centrale unica è una istituzione statale unificata
Me altrettanto vero che uno Stato sovranazionale non sarebbe effettivamente tale senza una moneta unica
I dirigenti dalla vecchia Europa
Hanno scelto di spezzare questo circolo vizioso partendo dalla moneta dalla banca unica in questo modo pensa non si paga formando una istituzione statale unica
è possibile ma si tratterà di una formazione statale
In cui la sovranità popolare non sarà neppure una pensione costituzionale sovrano in saranno il governatore della Banca unificata e gli esponenti delle classi dominanti
Che sulla base di affinità elettive sociali individueranno necessariamente con il moderno satrapo forme di compartecipazione alcuni accessi decisionali di fondo
è in questa Europa è nomine Europa del tutto immaginaria che Prodi vuole entrare
E se rientrerà vi entrerà in un contesto economico in cui perse Stellone da lunga di ristagno
è in cui nella migliore delle ipotesi non ci potranno essere che riprese contenute o addirittura asfittiche anche in Paesi come la Germania e il Giappone
E cercherà di tradurre in pratica la strategia formulata durante la campagna elettorale
Qui cari compagni e compagne ci pone un interrogativo essenziale
Quando i compagni della prima mozione
Insistano sulla nostra appartenenza alla maggioranza parli mentale aggiungendo di augurarsi che possa durare per tutta la DC la Turchia significa che pensano che si possa essere atea Rifondazione e la coalizione dell'Ulivo un accordo organico di medio termine
Un tale accordo non può nomina essere strategico
Ora abbiamo tutti proclamato durante la campagna elettorale che la nostra strategia è fondamentalmente diversa da quella Patricio nata da Prodi e dal PDS
Si pensa oggi che questa diversità sia superata ossia superabile in futuro non voglio sospettare che qualcuno ha ospiti che la convergenza avvenga con una nostra rinuncia
E allora
è ipotizzabile che gli attuali componenti dalla maggioranza
Accettino gradualmente o meno la sostanza delle impostazioni che noi riteniamo essenziali per superare la crisi nell'interesse della grande maggioranza del Paese
Qui non si tratta di fare progetti processi alle intenzioni
Si tratta di non perdere di vista quello che tutti possono constatare e cioè che la coalizione di governo è una coalizione in teche lassista in cui sono rappresentati al di là degli umori mutevoli dalla Confindustria settori niente affatto marginali delle classi dominanti
E questa coalizione che sono
Dice e inevitabilmente subirà influenze pressioni del quadro imperialistico europeo e mondiale in cui è e intende restare inserita si avvale di un personale politico cioè in larghissima misura a cominciare dallo stesso presidente del Consiglio è un persino aver riciclato della Prima Repubblica e addirittura della sua fase più decadente
Per quale alternativa Gia potrebbe avvenire una radicale trasformazione di questa costellazione sociopolitica
D'altra parte non ci sembra realistica l'ipotesi avanzata anche di recente tra gli altri da Lucio Magri Dio io Udrih o di riforme tipo quelle del Fronte popolare francese degli anni Trenta
A parte il fatto che lui casi storici citati l'obiettivo dell'uscita dell'onda lunga di ristagno non è stato affatto realizzato che c'è stata una abile involuzione esistono nel contesto attuale troppi ostacoli oggettivi e soggettivi per scelte in una simile di nazione
A meno che non rivediamo radicalmente la nostra analisi comune dell'estremo logorarsi di immagini di riformismo nella fase in cui ci troviamo
Bertinotti ha ripreso nella nazione l'ipotesi di un rilancio dell'IRI soprattutto per affrontare il dramma del Mezzogiorno
Ma senza un mutamento radicale
Del quadro sociopolitico
Mutamento che non può realizzarsi
Come una coalizione governativa come l'attuale un simile rilancio ci aiuterebbe a tutti quegli ostacoli che hanno progressivamente ha deformato cioè non paralizzato un'azione di stimolo per il settore pubblico
Aggiungiamo che non può essere suo considerata valida
Di fronte ai progetti di vetri privatizzazione che ci sono un asse centrale del programma del governo Prodi una linea di difesa come quella del mantenimento della golden share
Già il fatto che alla golden share ricorderanno governi il conservatori dove per far riflettere
In realtà si tratterebbe di uno strumento di intervento pubblico chiesta dai essenzialmente determinate dalle scelte macroeconomiche del sistema
è gestito da un apparato statale che è quello che conosciamo
Per il resto non sarebbe inutile ripensare criticamente la problematica della Lazio l'azioni
La nostra critica da esperienze passate non poche collocarsi non può collocarsi sul piano delle propellenti critiche neo liberisti che ha per esempio per quanto riguarda la nazionalizzazione dal settore elettrico a parte l'aspetto non secondario delle indennità versate il fatto è che non c'è stato nessun mutamento nelle forme di gestione cioè nessuna partecipazione dei lavoratori e degli utenti
E che l'azione del settore nazionalizzato si era inserito in un quadro economico complessiva che stava fondamentalmente immutato
Contrariamente a quanto affermato usando alcuni epiteti Hingis poco generosi nei riguardi della mozione due
Nonostante i suoi in limiti inevitabili esistono nella mozione due indicazioni chiare propongo la formulazione di un Progetto alle cattive alternativo
Possiamo convenire sulla portata cruciale dell'obiettivo della riduzione generalizzata delle ore di lavoro senza riduzione dei salari
Con l'idea venti anni ha tuttavia che non si tratta di una misura ipotizzabile assieme a tante altre alla maniera recente a dei socialisti francesi che sia detto tra parentesi difficilmente l'applicherebbero se ritornassero al governo
Ma di una scelta di fondo che sarà indissolubilmente negati legata a un radicale mutamento di scelte macroeconomiche con incursioni sul terreno cruciale dei rapporti di produzione di proprietà e ci sembra che niente di simile si delinei ne possa delinearsi all'orizzonte del governo Prodi e dell'Ulivo
Prima di concludere
Vorrei ricordare altri momenti della vicenda dell'ultimo mezzo secolo in cui il movimento operaio abbia degli a ha delineato una sua strategia partendo nonché dall'analisi che si sarebbe dovuto e potuto fare
Ma dell'ipotesi di lavoro ben poco fondate se non da semplici auspici
Così è avvenuto subito dopo la fine della guerra in cui si è avanzata l'ipotesi di una collaborazione di largo respiro con le classi dominanti radici nell'opera di ricostruzione
Ma oggi è avvenuto con il compromesso storico all'inizio degli anni settanta basato sulla prospettiva di un possibile prevalere della componente popolare della Democrazia Cristiana
E così è stato sulla sia dello stesso progetto con l'orientamento di solidarietà nazionale che ha segnato l'inizio del declino del PC
Se ripercorriamo le sto c'è ripercorriamo le strade di questo colorito villaggio che è il nostro partito abbiamo la sensazione dieta con la vicenda storica del movimento operaio
Cogliamo fermenti attratti tra i più fecondi di questa storia la rivendicazione di un patrimonio ideale
L'impegno disinteressato uno naturale e spirito di sacrificio è un legittimo patriottismo di organizzazione
Ma ritroviamo anche troppi elementi troppi elementi che hanno pensato troppe volte troppe volte negativamente
Certo per l'esponente per riprendere questo il motivo di questo nostro congresso va bene rilanciare il motivo dalla speranza senza speranza non sono possibili grandi movimenti di massa e i banchi in avanti nella presa di coscienza di classi sociali e di forze politiche ma se la speranza e a critica non può che sfociano in vicoli ciechi che produrre alla fine delusioni e smarrimenti
L'OPA o sono lo devono dire non senza angoscia
Coloro che appartengono alla generazione di chi vi parla che hanno partecipato su diverse sponde alle vicende del movimento operaio per un lungo arco di tempo
E che vogliono a continuare a costruire a costruire criticamente
Con la maggiormente chiarezza il maggior impegno di cui sono capaci alla tormentata impresa della rifondazione comunista che è assolutamente necessario rilanciare
Ah ora la parola al compagno Alfonso Gianni si prepara la si prepara Paolo Sabattini
Care compagne e cari compagni
Nella giornata di ieri ancora una volta in così breve tempo e dopo lunghi anni di astinenza
Si è scioperato si sono riempite le piazze d'Italia di corte i numerosi e determinati
Lo sciopero è riuscito bene anche nei luoghi più difficili
Le manifestazioni hanno ospitato con successo il maltempo
In questo caso non si è trattato solo di operai metalmeccanici come nelle due precedenti scadenze ma attorno ad essi dei lavoratori dell'industria dell'edilizia dei trasporti
Non ancora uno sciopero generale
Ma una prova ben riuscite di una scadenza che concordiamo con quanto detto il segretario della FIOM al nostro giornale
In assenza di un'iniziativa del governo
E perdurando l'intransigenza della controparte
Appare tanto inevitabile quanto a quel punto desiderabile e cioè lo sciopero nazionale scuse al forse un piano contro isolare i lavoratori dal paese per favore
Un po'di silenzio perché non si capisce niente neppure dalla presidenza figuriamoci dalle altre parti scusate di nuovo
Questi scioperi e queste manifestazioni sono andate bene dicevo
Ma non si apre per ora uno spiraglio nella linea della Confindustria
Una linea di attacco le condizioni economiche alla prestazione lavorativa dei lavoratori
Di attacco alle relazioni sindacali incentrato sul tentativo di fare sparire contratto nazionale di lavoro
Di attacco politico a questo governo considerato come un'anomalia nel contesto internazionale
E come contraddittorio non ai mutevoli umori Livio male esigenze concrete così come storicamente attualmente si configurano
Di una classe borghese
Che in assenza di rappresentanze politiche sicure come già nel passato
Si riserva nel suo fortino della rappresentanza sociale e cioè la Confindustria e da lì nuove la sua guerra di classe
Ma domandiamoci di fronte a questa durezza del padronato
Come mai domandiamoci tutti
Queste mobilitazioni continuano che cosa le nuove il bisogno la perdita del valore d'acquisto delle retribuzioni ha creato una sorta condizione sociale insopportabile certi ma noi sappiamo che da solo il bisogno la miseria delle condizioni di vita possono anche portare alla disperazione o a pochi fuochi di lotta che si spegnevano rapidamente e sono inefficaci
Se questo non avviene e anzi abbia un allargamento progressivo è consapevole della lotta e delle sue forme e perché nel Paese via un clima nuovo
Determinato da quelle speranze da quelle aspettative create si dà la vittoria elettorale del ventuno aprile e alimentate dalle scelte a cui anche noi abbiamo concorso come hanno portato alla crescita di un movimento di massa al quale abbiamo positivamente influito
In questo senso la vittoria del ventuno aprile ci carica di nuove possibilità e di nuove responsabilità
Non solo e forse non tanto perché ci dona di un potere di intercettazione che deriva dalla indispensabilità dei nostri voti parlamentari
Ma per la nuova sintonia che siamo riusciti a stabilire con il movimento di massa
Vista la vera misura della nostra politica il criterio di valutazione dei nostri risultati
Non si tratta tanto il solo
Di decidere se le condizioni di vita dei lavoratori sarebbero migliori o peggiori a seconda della nostra collocazione rispetto al governo anche se io penso che sono migliori e ciò non può essere sottovalutato da nessuno
Non si tratta tanto e solo di stabilire se e quanto ottenuto nella finanziaria tanto poco c'è di stono dagli impegni programmatici che ci siamo assunti anche se io penso che siano perfettamente coerenti con questi e che noi abbiamo ottenuto dei risultati certamente difensivi ma di un alto profilo io in Europa in cui tutti i governi conservatori tagliano e abbattono lo stato sociale
Si tratta invece questo il punto di valutare di misurare la nostra politica proprio alla luce della sua capacità di favorire o addirittura di suscitare la ripresa di movimenti di massa
Questa è decisivo soprattutto per ciò che verrà perché delle due lume
Ho riusciremo ad imporre una svolta di politica economica e sociale al governo o certamente non lo temiamo dovremo riconsiderare la nostra collocazione rispetto adesso
Ma in ogni caso questa scelta può riuscire ad essere efficace solo se questa sintonia con i larghi movimenti di massa si manterrà se il binomio radicalità e unità non sarà solamente proclamato ma libera dunque il nostro popolo ha ripreso la marcia guai a non saperne tenere il passo
Guai a non coglierne la doppia valenza
Da un lato la risposta alla destra sociale politica
Dall'altro ma le due cose vanno insieme la richiesta sempre più pressante tanto più quanto solo dolorose misero le condizioni di vita di una svolta di uno scatto di questo governo in primo luogo sui temi sociali e del lavoro
Già che ci siamo tranquillizzo anch'io il compagno Garavini che in una singolare sintonia con altri compagni tra di noi
Insiste in un'intervista al Corriere della Sera sul fatto che i contenuti della politica di questo governo sarebbero addirittura peggiori dei governi di destra di centro destra peggiore di quelli di Dini per il quale egli a suo tempo vuoto
Non aspettiamo questi suggerimenti e l'abbiamo fatto nella conferenza di settembre quando abbiamo posto come centrale per tutto l'anno che viene la questione del lavoro e della lotta alla disoccupazione in tutti i suoi aspetti
Una lotta la cui dimensione non può non essere europea e non è insensibile la quantità di disoccupazione che c'è in Europa
E la strada per modificare Maastricht e visto che non disponiamo di un referendum abrogativo di quel trattato
E la modificazione nei fatti non solo nelle parole nei suoi parametri costitutivi è già impossibile tale che abbiamo già contribuito alla crescita ad un movimento largo di massa
In Europa livello sovranazionale su questo tema
Ancora oggi dalle pagine dei giornali ci si richiede da parte del PDS un coinvolgimento nella compagine del Governo o più probabilmente lo stabilimento di un vincolante Accordo di programma
Non ci limitiamo a rispondere no grazie per i motivi più volte esposti e cioè per la diversità irriducibile non scavalcabile
Con disinvolte operazioni politicista della nostra impostazione programmatica rispetto a quello dell'Ulivo
Ma dobbiamo dire e diciamo che invece di gabbie entro le quali ci vogliono incastrare come verifiche o According Dorotea memoria conviene affrontare i problemi reali vedere la possibilità di avviare delle soluzioni
Perciò se ci si chiede di discutere subito a oggi il problema della lotta alla disoccupazione detto come farà la riduzione d'orario di lavoro di quando e come fare la conferenza dall'occupazione Napoli non solo siano pronti
Ma sollecitiamo e reclamiamo quest'incontro questo terreno
Dispongono di lotta e di iniziativa
Non è vero quanto sempre D'Alema sostiene e cioè che vi sarebbe innovi una scissione quasi schizofrenica di due piani uno ideologici dico largo pragmatico
Penso che non ci posso vedere anche da questo congresso certamente non la relazione del segretario certamente nella mozione di maggioranza
Intendiamo proprio su questo punto innovare la tradizione comunista anche rispetto ai suoi punti più alti propria evitando ogni scissione tra gli obiettivi di fondo dare idealità e gli obiettivi parziali
Questo ci ha imposto non solo da una scelta etica per cui riteniamo disdicevole parlare di socialismo e poi farla politica di ogni giorno che lo contraddice
Ma proprio dall'analisi moderna della crisi e del riformismo ossia dell'idea di un processo semplicemente evolutivo per cui per progressive inconsapevole accumulazioni si potrebbe raggiungere il risultato finale
Nell'epoca della globalizzazione della pervasività
Della l'impresa
Della progressiva crescente esclusione di popoli di settore di popolazioni delle cittadelle del capitalismo ogni obiettivo parziale ha capacità di mobilitazione e possibilità di esito solo se contiene in sé l'idea del fine cui vuole arrivare
Ossia si ogni obiettivo contiene quel tanto di radicalità che non solo allude ma comincia a mettere in moto un processo di alternativa
La possibilità è il valore del passaggio della Resistenza al Progetto sta proprio qui altre menti
Non ci spiegheremo perché non nella nostra testa ma nella realtà le duecentosessantadue mila lire rivendicate dai metalmeccanici diventano immediatamente la bandiera di una nuova visibilità di un nuovo protagonismo di tutto il mondo del lavoro dipendente
E nello stesso tempo nell'epoca della crisi di punti di riferimento ideale
Dove pensiamo di guadagnare a una prospettiva di trasformazioni grandi masse
Se non convincendo le Orrei convincendo le attraverso la praticabilità e la conseguibili ITA concreta dagli obiettivi che proponiamo
Persino rivoluzionario libertario del secolo scorso
Come l'ex Sandro Herzen nella sua autobiografia scriveva che il fine per essere tale in qualche modo deve essere a portata di mano come il salario del bracciante o il piacere del lavoro compiuto
Per questo io credo che stiamo vivendo un'occasione straordinaria
Che noi non dobbiamo che noi non possiamo perdere
Cosa sarebbe del nostro programma cosa sarebbe anche dal nostro semplice programma elettorale
Se noi non avessimo o spray Cassino la possibilità di interrarlo anche se solo in parte di tradurlo in realtà e su questo accumulare consenso suscitare movimento
Per portare in avanti le cose
Per questo noi compagnie dei compagni viviamo la fino in fondo questa nostra stagione e la stagione della responsabilità e del coraggio
Della responsabilità che ci deriva non da un malinteso senso della governabilità ma proprio di quale pare ecco di speranze
Di aspettativa che proviene dalla stessa vittoria elettorale del ventuno aprile rispetto alla quale noi siamo stati decisivi
Del coraggio
Di chi ha un fine più grande
Non estraneo di chi non si ferma né a un patto elettorale né a una maggioranza parlamentare
Ma l'interpreta Elia agisce per costruire un'alternativa permettere cioè in pratica finalmente la ragione del nostro chiamare ed essere comunisti
Ricco vecchio la commissione al primo piano nella Commissione elettorale nella serata la commissione elettorale si riunisce la delegazione toscana
Alle ore ventiquattro nella sala due mila riunione dei giovani comunisti
E cistite al al San Giovanni scusi la
Alle ore ventiquattro si nella sala due mila riunione dei giovani comunisti
Speriamo abitino pure noi
Alla parola Paolo Sabatini sì della federazione di Frosinone non so se il segretario
No eh sì però no ecco ai soli proprietari scesi qualcosa quindi della Federazione Frosinone si prepara Angelo De Rosa
Compagni e compagne
Io credo che il nostro congresso Salonicco congresso che oggi in Italia consente ancora gli operai di intervenire Lazise così importante
Ricorderete che fino a qualche anno fa
Il punto di vista operaio era visto da tutta la sinistra come il momento più alto a cui fa riferimento
Era la nostra storia e ancora la nostra storia era diventata purtroppo solo la nostra storia
Si diceva nel nostro congresso nei documenti congressuali di tornare a Marx tornare a Marx brano significa cancellare la storia e la storia del movimento operaio sicuramente Donola cancelliamo
è una storia importante la storia di tutti noi è la storia dei nostri delle nostre avanzate e anche la storia delle nostre sconfitte il sindacato è un pezzo della nostra storia un pezzo di storia importante
Tante sono le sconfitte che si sono consumate molti compagni qui purtroppo intervenendo hanno fatto la lista delle spesa di tutte le cose che avevamo e che oggi non abbiamo più vogliono toglierci tutto voglio cancellare la nostra memoria storica vogliono cancellare il sapere operario ma noi siamo ancora qui Durie testardi a tenere alta la nostra memoria storica il nostro menu del nostro sapere operaio
Gli attacchi sono violenti da parte del padronato lo dicevano i compagni attacchi a salari apprensioni rete deregolamentazione del mercato del lavoro lavoro nero che abbonda da tutte le parti negli scantinati ovunque
Ebbene mentre lavoro nero avanza dove sono i poteri dello Stato che non perseguono queste cose mentre il solo così solerti nel perseguire quattro spinelli o anche i nostri compagni operai
Che fare i picchetti che fanno i blocchi stradali per reagire alle di strutturazioni selvaggi non c'è il potere dello Stato è assente in questo è io credo che una parte importante di noi delle nostre energie
Deve essere spesa anche in questo
A garantire che ci sia finalmente in Italia un potere dello Stato che controlli effettivamente non soltanto l'evasione fiscale che è una cosa importante ma che controlli effettivamente dove si annida la il lavoro nero perché lavoro nero non è soltanto perché precariato
è sfruttamento è devastazione
è perdita di conoscenza
Così come una grande battaglia persino dovremmo farla la deregolamentazione del mercato del lavoro avanza Inca incalza
Grande parte di essa si aggira intorno ai contratti di formazione lavoro ad esempio che vengono sempre più usati per espellere conoscenze per espellere lavoratori attivi e inserire dentro lavoratori ricattati e ricattabili in qualsiasi momento suscettibile ovunque quando vorranno dei problemi di essere licenziati così come avanza e lavoro interinale nonostante le nostre battaglie
Le fabbriche sono piene di cooperative fittizie che si prestano a questi lavori a lavori sottopagati sono dovunque si annidano dovunque ci stanno togliendo anche quella che era una delle nostre forme classiche di lavoro quello cooperativo
Fanno le cooperative mascherate per nascondere i lavori interinali anche lì penso che noi dovremo sicuramente riuscire ad intervenire così come si stanno cercando di fare
I patti per i lavori contratti di area sappiamo tutto cosa significa nonostante le nostre battaglie stanno cercando di farli lo stesso e io credo che grande parte del nostro e delle nostre regia anche lei dovrebbe essere destinata ma abbiamo un problema grande problema grande che ci discende dagli accordi di luglio i compagni gli eroi lo ricordano tutti è stato il momento più basso probabilmente della nostra storia della storia il movimento sindacale
I contratti nazionali di lavoro che avessero che richieda ridiscendono ci stanno inchiodando oggi in un angolo
L'attacco la contrattazione collettiva che sta venendo avanti il secondo biennio rosso a premere deve dei metalmeccanici ne sono una conseguenza tragica
è chiaro l'intento del padronato dividere la classe
Dividerei scusate modificare i rapporti di forza
Ci dicono che il problema fondamentale qui in Italia è l'enorme costo del lavoro
Bene io vorrei ricordare a fossa e gli altri percosse lavori in Italia non è alto perché le attribuzioni sonante
E altrove altri motivi
Perché la tassazione alta ma soprattutto perché noi i lavoratori
Hanno imposto ai padroni di pagare un grande prezzo
Era il prezzo della democrazia il prezzo dei contributi che devono pensare il prezzo del sangue dei nostri genitori che per quei diritti a non lottare che ancora continuano a lottare e non credo che ci sarà qualcuno disponibile oggi a svendere queste conquiste
E badate che è un concetto importante e compagni non esiste limite al Sud del mondo
Questi indagati quelle forze politiche che pensano che spostando più al Sud lavoro non colgono l'essenza del problema
Non ebbe regolamentando il lavoro che si crea occupazione non è spostandolo più al Sud odono esiste coscienza operaia che si risolve il problema dell'occupazione
Perché ci sarà sempre una Korea ci sarà sempre un a Taiwan Cisano sempre altre nazioni o anche la Polonia dove i costi lavoro è più basso perché loro non hanno questa grande tradizione di lotta e di conoscenza che abbiamo noi in Italia non hanno le tutele e le garanzie che stiamo recita imporre nonostante tutto e quindi quel posti lavoro è più basso e allora ha ragione il compagno Bertinotti
Quando nel suo intervento relativo in apertura dei lavori diceva che è uno dei grandi problemi che dobbiamo porre sicuramente quello di una carta dei diritti
Non per noi glieli già le abbiamo e che dobbiamo continua ad aumentarli Mapelli quegli strati per quei lavoratori che questi diritti non li hanno e che soltanto oggi si affacciano sul mondo del lavoro
Questi lavoratori non hanno diritti sono sfruttati sono nostri fratelli sono nostri compagni ma l'unico modo che abbiamo per aiutarli e cercare di garantirci noi
Per loro che ci siano diritti uguali e quindi anche lì aumento del costo del lavoro non possiamo diversamente accettare una concorrenza con un cose lavoro estremamente più basso
Il compagno Bertinotti qualche giorno fa si è incontrato con i lavoratori della Philips
Una fabbrica attiva si diceva
L'avete letto forse sui giornali una Fabbri all'avanguardia del mondo che produceva utili ebbene arrivata una telefonata e quella fabbrica è stata spazzata via
E allora c'è la necessità vera e concreta di trovare quegli strumenti che riesca a ingabbiare anche e soprattutto le multinazionali che imperversano nel nostro Paese
è una cosa che non siamo mai riusciti a fare ma sicuramente una dimensione rupe nostra del nostro partito
Dei lavoratori l'unificazione di forze può sicuramente servire a bloccare questi che sono tentativi orribile per non lavoratori orribili per quei lavoratori che dall'oggi al domani nonostante avevano delle certezze si ritrovano oggi in mezzo a una strada
E allora c'è un problema grosso un problema dei diritti sindacali diritti sindacali per tutti
Ma soprattutto c'è un problema per il nostro partito
E c'è un problema delle confederazioni sindacali il nostro partito sta supplendo in parte a quello che è il vuoto di contrattazione sindacale
Se il nostro partito si occupa oggi di pensioni sanità se il nostro partito oggi deve porre dei paletti per quanto riguarda i minimi contrattuali è perché evidentemente c'è un vuoto contrattuale è perché evidentemente le organizzazioni confederali da tempo purtroppo non fanno più il loro lavoro
E allora la domanda che ci dobbiamo porre sicuramente questa quelle organizzazioni sindacali oggi sono ancora organizzazioni di classe sicuramente no sono organizzazioni di massa i compagni ci stanno
Ma sicuramente non sono organizzazioni di classe e allora va capito perbene che cosa vuol dire per noi ricostruire un grande sindacato di massa e di classe
Tempo fa
Tantissimi anni fa una compagna Rosa Luxemburg
Scrisse il libro
Sciopero di massa partite sindacale e sindacati penso che nulla sia più attuale oggi non il libro ma il titolo sicuramente
Perché la questione all'ordine del giorno oggi per noi per lo meno sicuramente questa non è mai esistito in nessuna parte del mondo un partito comunista che non avesse al fianco non in maniera subalterna ma che non avesse a fianco un grande movimento di massa con il sindacato di classe
Perché soltanto attraverso il sindacato che si possa attivare delle grandi cose con ad esempio lo sciopero generale dei lavoratori
E purtroppo oggi non stiamo inseguendo e che stiamo inseguendo su quattro su per cercare di riconquistare cose che avevamo se qui citata la grande lotta dei metalmeccanici di questi giorni
Bene i compagni ricordiamoci anche che si oggi dal meccanici sanno superando stanno superando per riconquistare cosa che già avevano ed era la scala mobile il secondo biennio e questo non è altro
E allora è chiaro
Che è la cosa che noi dobbiamo fare assolutamente e di riportare il conflitto all'interno dei luoghi di lavoro
è una cosa importante sicuramente i nostri compagni non possono accettare dovunque essi siano collocati non possono accettare la logica della concertazione
Il ruolo dei comunisti nel luogo della nei nuovi il ruolo dei comunisti dei luoghi di lavoro sicuramente quello di portare lì dentro il conflitto di classe
Sicuramente quello di alimentare la conflittualità nelle all'interno dei posti di lavoro perché badate
Che le hanno dei consensi arrivano ai sindacati arrivano non perché siamo più bravi di altri
Ma semplicemente perché le lotte le facciamo e le facciamo veramente e se facciamo le notti consensi arrivano se ci chiudiamo nelle stanze a discutere non arrivano consensi forse arrivano le disdette dei sindacati
E allora c'è un problema di comportamenti c'è un problema di comportamenti nei gruppi dirigenti sindacali
C'è un problema di comportamenti dei nostri compagni che militano nel sindacato certamente ruolo del partito non è quello di costruire il grande sindacato di massa è un compito nostro e sicuramente non cercheremo di farlo dovunque siamo collocati un ultimo inciso voglio farlo taglio tutto l'intervento perché brucia di tempo
Un utile ci Soglio farlo su una questione che è stata sollecitata da da un compagno di Vibo
E la ed è la questione dello SLAI Cobas
Vedere i compagni l'autorganizzazione di classe e lo SLAI Cobas Iniesta sicuramente è stato un pezzo importante della storia di lavoratori di questo Paese
Io ritengo e con altri compagni abbiamo ritenuto che non sia più così
Semplicemente perché questo soggetto Poli questo soggetto sindacale si è tramutato in soggetto politico stanno perseguendo una strada che non riteniamo scellerata ed è quella della presentazione delle liste politiche delle liste le amministrative ed è un nostro diretto concorrente hanno interessava per uno strumento sindacale a disposizione non interessava avere un partito bene questa cosa purtroppo se consumate badate che è importante questo perché loro sono convinti che a sinistra
In virtù del sostegno al governo Prodi la parte Rifondazione Comunista si libereranno energie che loro potranno capitalizzare io credo che almeno tra di noi tra compagni di Rifondazione Comunista chiarezza vada fatta
Quando i compagni come me hanno deciso di fondare il Sin Cobas non hanno ritenuto che l'autorganizzazione avesse esaurito il suo compito l'autorganizzazione soprattutto oggi è una necessità dei lavoratori contro le burocrazie sindacale
C'è un problema di fondo noi vogliamo costruire un sindacato Non vogliamo alimentare altri partiti di partito l'abbiamo gli altri facciano anche altri partiti ma che non si chiamino Cobas che non siano presenti nelle fabbriche mascherando sì la sindacato
Ed è una problema un problema discriminante badate che non è una tendenza solo dello SLAI Cobas è una questione che attraversa anche le altre organizzazioni e concludo
è una questione che attraversa anche le organizzazioni io non credo che sia venuto l'input da parte della segreteria nazionale di spaccare le organizzazioni di base dei lavoratori se qualcuno lo pensa e lo scellerato ma son convinto che così non è eppure questa roba stanno facendo circolare
Allora compagni per essere chiari fino in fondo l'autorganizzazione la cosa importante il sindacato era così importante
Lottiamo insieme sapendo che tutti quanti lo dobbiamo comportarci da comunisti nei luoghi di lavoro ma non facciamoci prendere in giro dai compagni che vogliono seminare tempesta intorno a noi grazie
Alle ore ventitré
Alle ore venti e trenta si tiene la riunione dei compagni della vigilanza dietro il palco
Dopo la fine degli interventi ordinari
Ora la parola Angelo De Rosa segretario regionale dell'Abruzzo dopodiché per l'ultimo intervento a Termini colà
Compagnie e compagni
Dopo la lunga
Relazione del nostro segretario dopo due giorni di dibattito e certo non credo di poter dare un contributo originale a questo a questa discussione
Comunque credo che sia importante sottolineare voglio sottolineare il valore straordinario di questo congresso
Un valore importante straordinario se lo riferiamo al quadro internazionale generale in cui stiamo vivendo un quadro generale che senz'altro è ostile difficile per forze come la nostra e per strati sociali di popolazione e noi vogliamo rappresentare una situazione nazionale particolare che ci vede alla
Con altre forze del centrosinistra al governo e nella maggioranza del nostro Paese
Un congresso dal valore straordinario anche per l'importanza che dobbiamo dare alla organizzazione del nostro partito
Che deve appunto cercare di essere all'altezza ed adeguato alle nuove sfide e quindi darsi un'organizzazione che sia in grado di dare risposte alle domande che ci vengono in maniera sempre crescente
Veniamo da un congresso da un una discussione congressuale che attraversato tutto il nostro partito
Una discussione congressuale e vissuta su due documenti DiVersi su due documenti contrapposti
Un congresso è stato detto da parte di alcuni ingessato perché questi documenti erano inequivocabili
Un congresso che invece secondo me è stato un momento alto di democrazia e in cui soprattutto proprio nel momento in cui dovevamo discutere di scelte importanti e tra loro contrapposte
Ciascun compagno di ciascun circolo avuto modo di confrontarsi di esprimere liberamente le proprie idee e soprattutto di esprimere il proprio voto e di vedere quel voto contare insieme
Insomma appunto dell'espressione dei singoli iscritti vengono proiettati nei vari livelli del nostro partito fino al al Comitato politico nazionale e alla direzione nazionale un congresso importante dice devo un momento alto di democrazia che forse avuto però momenti in cui l'importanza della discussione è stata leggermente offuscata momenti in cui il vero stemma indiscussi non è stato confinato in marginalizzato perché si è voluto privilegiare invece un altro aspetto che era quello più legato alla contingenza che stiamo vivendo al nostro appoggio e cioè al Governo Prodi quindi al nostro posizione nella maggioranza di centro sinistra e rispetto alla Finanziaria finanziaria si finanziaria no come se per dare una risposta di questo tipo fosse necessario appunto un congresso nazionale una fine invece non si è data importanza la prospettiva che da un congresso deve uscire soprattutto anche in relazione alla difficoltà come dicevo è alla particolarità che stiamo di vendo un congresso di prospettiva che deve prefigurare scenari che deve dare strategie mettere a punto strategie per un partito che cresce per un partito che diventa sempre più un punto di riferimento non solo per noi compì Magni comunisti ma nell'intero scenario nazionale e internazionale soprattutto in un momento come questo un momento di transizione un momento forse di assoluta rivoluzione una rivoluzione troppo lenta vol The per essere percepita come tale è troppo rapida perché si possano a mettere a punto contromisure e perché ci si Possa punto schierare rapportare con la società rispetto alla gravità dei problemi che stiamo vivendo
E se ricordiamo un attimo proprio in questa sala tre anni fa abbiamo svolto il nostro congresso secondo congresso era il mille gennaio del mille novecento novantaquattro e se pensiamo a quello che è successo in questo
Periodo in questi anni se pensiamo a come è mutato il nostro ruolo in questi anni se pensiamo a come muta ardono intero quadro politico nazionale e internazionale non esisteva ancora Forza Italia non ancora si era votato col sistema
Maggioritario il nostro partito come vi dicevo aveva un ruolo ben diverso da quello che può avere ora
Una finanziaria però e se deve essere presa in considerazione per il valore che ha nella discussione congressuale deve essere già Licata in maniera positiva a mio avviso proprio perché siamo riusciti con questa Finanziaria imporre delle scelte che certo è stato detto ampiamente dal nostro compagno segretario non è questa la nostra finanziaria ma siamo stati capaci di imporre delle scelte che vanno in assoluta controtendenza rispetto a delle politiche europee che essi possono racchiudere nel Trattato di Maastricht perché badate bene secondo me altamente riduttive fu ovviamente parlare di Maastricht è esclusivamente in termini di parametri in termini numerici se così fosse lo scontro sarebbe magari nell'alzare una percentuale rispetto ai parametri attuali mastri che significa un sistema di politiche tale per cui di fronte a una finanziari imponente come quella che è l'attuale finanziaria una finanziaria che ci consentirà probabilmente di entrare in quei parametri abbiamo avuto delle voci con travi ostili voci a livello nazionale internazionali importanti che si sono scagliati contro l'operazione del governo non tanto per l'esiguità appunto della manovra ma perché si raggiungevano quegli obiettivi attraversa una strada di De versa da quella delle politiche di Maastricht ovvero sia dell'attacco sistematico per lo smantellamento dello Stato sociale per l'apre Larizza azione del lavoro perché questo è un punto fondamentale è un problema fondamentale che abbiamo oggi di fronte
Di fronte appunto a un'economia la globalizzazione dell'economia all'accrescere di potentati economici e finanziari le politiche di Maastricht significano appunto cercare di conquistare posizioni di
Privilegio per il capitale internazionale a danno delle conquiste sociali che in Italia abbiamo avuto grazie alla lotta delle classi lavoratrici grazie alla lotta del partito comunista grazie alla lotta
Da dei movimenti e del sindacato grazie appunto all'impegno della nostra società un attacco allo stato sociale un attacca i diritti dei lavoratori un attacco che adesso va e si spinge ancora o
Oltre e va direttamente agli stessi assetti degli Stati nazionali che diventano ingombranti in questa riforma in questa rivoluzione che si vuole portare avanti dove il ruolo degli Stati nazionali deve diventare minima
Ale e soprattutto non deve ostacolare queste operazioni
Ed è appunto per questo uno dei punti centrali della nostra azione politica deve essere anche la difesa anche su questo vogliamo essere conservatori dei va
Lori della nostra Costituzione casomai non applicata non attuati non certo da modificare per e proprio per questo vediamo con enorme preoccupazione anche la posizione di partiti a noi vicini come il PDS
Che ha sposato per molti aspetti queste politiche non solo in campo economico e sociale ma anche nel sul terreno della riforma istituzionale un partito il PDS che il partito a noi più vicino quello ch'con cui ovviamente dobbiamo cercare ricercare con ostinazione alleanze convergenze ma che è un errore continuare a considerare lo stesso partito da cui nasce Rifondazione Comunista perché nel momento in cui in quella saletta a cui faceva riferimento il nostro presidente di Rimini nasceva il PDS nasceva Rifondazione Comunista già da allora noi vedevamo intra vedevamo in maniera chiara ed evidente che quella non era una svolta Subert gialle non si trattava di cambiare un nome e un simbolo si trattava di cambiare una linea strategica Sica trattava di cambiare l'essenza stessa del nuovo partito che andava a nascere ed oggi purtroppo vediamo concretizzarsi in maniera sempre più rapida quella che per noi erano certezze allora e che magari non da tutti erano percepiti in questa maniera vi dicevo un partito che merita rispetto perché è un partito ancora che rappresenta le classi lavoratrici
Sì è un partito ancora di massa nonostante questa deriva che noi senz'altro con alla quale voi ci opponiamo
Ed è un partito al quale noi abbiamo lanciato in modo alto una sfida alla sfida per legge ma mia la egemonia a sinistra e questo senz'altro una una sfida importante ambiziosa che ci poniamo davanti ma che vale la pena di combattere giorno dopo giorno con delle scelte e sopra sto con un rapporto con la società ecco quegli strati di società che noi vogliamo rappresentare perché possiamo tornare ad essere effettivamente quello che poteva essere il Partito Comunista Italiano una sfida per le cerimonia e deve partire dalla ricerca di forme nuove di fare politica e questo è detto nel nostro congresso una ricerca per un'alternativa a questa società capitalistica ma soprattutto è una ricerca che ci deve a portare a uno sforzo per un'analisi una elaborazione nuove per dare risposte credibili e percorribili alle e che sia in linea con il ruolo che il nostro partito ha saputo conquistarsi in quest'gli anni tempo Susanna Colombani voglio solo sottolineare come sia importante appunto e nella relazione siamo usciti per esempio il superamento della dimensione nazionale del nostro partito
Come pure l'apertura a tutti quell'arcipelago di movimenti e di culture alternative e antagoniste ha quindi dobbiamo fare riferimento e con cui dobbiamo confrontarsi ed è proprio per questo per salvaguardare il nostro ruolo che ci è dato non si ore non tanto dà risultati elettorali non solo e non tanto dall'aumento degli iscritti e dei circoli in tutto il territorio ma per il rapporto che abbiamo creato con la Società per il fatto che siamo dire dati punto di riferimento non solo per i nostri elettori ma anche al di fuori del di Rifondazione Comunista dobbiamo pensare anche al pubblico costruire un partito che con la quale mi spiace ma devi proprio andare contro il settarismo e quindi dare quelle risposte e la società si attende da noi grazie scusa
E stata smarrita una borsetta di un ospite Stra
è il racconto commenti
Il nome Cantet
Danese consegnarla eventualmente all'ufficio
La ditta debbono scusate
Compagno ma Succher
Visco oppure Tarantino di presentarsi qui di fianco alla presidenza dell'ultimo intervento il compagno a Termini colà
Lui mi chiamò a Paini intanto sono i segretari di partito intervengo solo per rispetto dei pochi compagni ancora presenti ma mi sento insomma di criticare una una gestione di un'Assemblea che mi porta a intervenire un'ora dopo la fine dei lavori
Intervengo a questo congresso per portare la voce del profondo Nord Est
Quella che il compagno Bertinotti avuto di fronte non eccetera per la prima volta martedì sera al programma di Santoro un nuovo programma morbidi
Vengo da una terra di forti contrasti quell'anno desti trevigiano in particolar modo di sperimentazioni sociali economiche e politiche che sono state approntate indagate anche in un seminario del partito questa estate a Vicenza di cui gli atti sono Rispoli
Simone una terra che vive un percorso di forte accelerazione nella pendenza la parcellizzazione dell'apparato produttivo nelle Pasquale azioni in senso post fordista dell'organizzazione del lavoro ed ovviamente de nelle conseguenti forme della rappresentanza politica dei lavoratori il sistema economico del Nord Est è bene ricordarlo pone caratteristico sistema a rete è composto da una gamma molto diversificata sia sul piano dimensionale che della specializzazione produttiva
E realtà diventato un modello dei distretti senza quel patto sociale esplicito che è stato patrimonio di altre regioni d'Italia come ad esempio l'Emilia Romagna se negli anni Cinquanta ad esempio in Veneto le piccolissime in prese quelle inferiore ai cinque addetti e le illustri è vera e propria cioè quella oltre i cento abiti rappresentava il settantadue per cento degli dell'intera mano d'opera nel corso degli anni ottanta queste due classi rappresentano il quarantatré per cento mentre la piccola e media impresa rappresenta il cinquantasette per cento dalla mano operato vale questa è una delle delle specificità del Triveneto l'unica area dove abbiamo avuto in Italia negli ultimi tre anni
Un consistente incremento occupazionale e lo abbiamo avuto proprio nella piccola media impresa voto interno lordo del Veneto nel novantacinque
è un mercato del cinque virgola sei per cento metà la media italiana era del tre per cento il tasso di disoccupazione del sette per cento contro la media zero italiana del quindici
Tutto ciò mentre nelle grandi industrie penso alla Zanussi di Susegana penso quella di porci a Pordenone di mela Belluno e alla De Longhi di Treviso una forte giovani direi quasi sorprendente classe Perahia sta dimostrando capacità organi capire politiche di conflitto di svelando le mistificazioni sindacali sul modello partecipativo e ponendo al centro la questione della qualità della vita del lavoro contro lavoro notturno per le donne scorrendo i dati impietosamente pubblicata sul promettente numero zero del mensile a Rifondazione fra le province dove il partito elettoralmente più debole spiccano i questa classifica di demerito al primo posto Bolzano al secondo vicenza al quarto Treviso al settimo Verona
Non c'è male quattro province del Triveneto suo otto in particolar modo quattro Province che vengono solitamente usate come
Metto nelle analisi del Nord-Est non possiamo noi non indagare il rapporto tra i risultati economici e pulito elettorali di queste nostre terre
Non ambisco a proporre soluzioni miracolose ma mi permetto di segnalare due nodi cruciali sui quali il partito deve seriamente impegnarsi il lavoro il lavoro dipendente ed i così detti lavoratori autonomi di seconda generazione sarebbe un clamoroso e ore non tenere insieme queste due prospettive nei confronti del lavoro dipendente vanno rifiutate le mistificazioni giornalistiche e politiche che vogliono l'operaio veneto silente integrato e soprattutto dei sindacalizzata un
Lo dimostrano le falsità dette
Proprio alle trasmissioni che citavo di Santoro dove veniva mostrata la situazione della ditta diesel di vicenza un'azienda tipo del cosiddetto miracolo del Nord-Est perché passata in dieci anni da cinque a cinquecentodieci miliardi di fatturato Consoli trecento di per enti il che significa un miliardo e settecento milioni di fatturato per dipendente una dice il cui titolare vanta essere nata dopo gli operai perché di volta in volta i datori di lavoro e decide dove andare a produrre in Italia o nel mondo inseguendo il minimo può
Sto del lavoro il massimo sfruttamento al massimo del profitto la vittoria si voleva dipingere la vita come l'esempio di regno felice dove il sindacato municipio perché non ce ne sarebbe stato bisogno ebbene la realtà
E che in quell'azienda pub in questi mesi un gruppo di dipendenti impiegate anche di alto livello hanno aderito alla CGIL e per questo date minacciate dall'illuminato imprenditore Rocca Renzo Rosso
Che la realtà del lavoro dipendente in Veneto non sia poi così pacificata lo dimostrano gli ottimi risultati ottenuti da Alternativa sindacale al recente congresso della CGIL dura ribadiva previsoni aggiunto il ventidue per cento può non avendo nemmeno un funzionario
Nei confronti della rappresentanza dei lavoratori vanno piuttosto apprezzate nuove forme di intervento e di comunicazione che si adeguino alle mutate relazioni alle mutate esigenze alla nuova mappa dell'industrializzazione diffusa
Cosa che forse la lega ha capito ben prima di noi ma soprattutto deve esserci da parte del nostro partito una nuova attenzione al lavoro autonomo anche questo mutato e trasformato quando parliamo di rotondo non dobbiamo più pensare al piccolo artigiano al più colo commerciante che può in merito all'alta tensione per consegnargliela Renault consegnati alla testa e la lega nord mi riferisco piuttosto al periodo
Tu della tendenza alla precarizzazione alla autonomizzazione dei rapporti di lavoro alla proletari dazione di di gran parte del terziario
Qualcuno lo chiama operaio post fordista non mi interessano qui nominalismo i ma non possiamo non porci il problema di quel magma in continua espansione che va dalle migliaia di partite idee IVA che vengono aperti ogni giorno da giovani che Lethal e che si inventano dei lavori dall'informatica giù fino alle cooperative di lavoro interinale dal padroncino che guida un suo furgoncino per connettere gli impresari tempi alle cooperative sociali che occupano sempre più un ruolo importante nel sistema di welfare
Le consulenze professionali di Avati disoccupati precari dei servizi quello che con un inquietante neologismo Possa chiama laboratori coordinato un tecnico cioè che dovrebbe operare dentro le fabbriche ma con un rapporto di lavoro individuale professionale
Ma penso anche al fenomeno il contoterzismo col fenomeno contraddittorio che sta vivendo una fase di profonda crisi per la delocalizzazione all'estero della produzione questi micro imprenditori salari anti molto spesso solo di se stessi o dei propri panni diari che sfruttano lei si sfruttano nel mille articolazioni l'impresa Rete fra queste ci sono anche lavoratori dipendenti espulsi dal ciclo produttivo che hanno intravisto nel corso degli anni ottanta la possibilità dell'ascesa sociale sono stati poi privati della loro al
Tono ma autonomia intesa come possibilità di determinare i tempi e i modi della produzione e del lavoro scegliere da chi comprare a chi vendere legali aziende decidono tutto e Sky scaricano sui contoterzisti sulla subfornitura le turbolenze del mercato questi si vedono così spinti ad una continua intensificazione dei ritmi di lavoro dei dipendenti e rispondono con una radicale protesta fiscale il nostro partito in Veneto e più in generale del Nord Est faticano ancora a crescere se non si darà una politica che sappia tenere insieme il lavoro dipendente della grande e della piccola impresa con il peso crescente e che continuerà a crescere del lavoro autonomo o precario e inevitabilmente destinata Lizza
Una sfida questa che il nostro partito nel Veneto può assumersi solo se ad assumerselo sarà anche tutta la nostra dirigenza nazionale grazie
C'è
A tutti i quali
Ente domani mattina
La seduta
Il dibattito la seduta nel senso del dibattito domani mattina mentre alle nove riprende con la relazione la commissione elettorale
Ci rivediamo alle nove cioè alle ventuno alle ventidue scusate alle ventuno c'erano diverse delegazioni alle ventidue la commissione elettorale relazione ai delegati domani mattina alle nove continua il dibattito
Oltre voglio
Zazzara rimette in cui fa la foto
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