"Il 2 giugno 1946 nasce la Repubblica italiana: 50 anni di democrazia" org. dal Consiglio Regionale dell'Abruzzo

Signore e signori autorità
Religiose civili e militari grazie per la vostra partecipazione sono trascorsi cinquant'anni dalla nascita della Repubblica italiana
E dall'elezione dall'Assemblea costituente chiamata a redigere la nuova Carta costituzionale
Come in altre occasioni lo scoccare del mezzo secolo rappresenta un invito naturale alla meditazione sul tempo trascorso e un'occasione forte per trarre bilanci di tipo politico e storico
Oggi celebriamo i cinquanta anni della Repubblica italiana
E lo facciamo non solo con una continuità temporale
Ma anche con una immutata tensione morale rispetto alla recente ricorrenza del mezzo secolo della liberazione del nostro paese dal nazifascismo e dall'occupazione tedesca
C'è infatti una innegabile coerenza tra la Resistenza è la scelta repubblicana come pure tra l'antifascismo e la stesura della Carta costituzionale la quale ispirata a quei principi liberali democratici e solidaristici che erano stati negati è mortificato
Direi che non casualmente
Il primo dato che caratterizza la nascita della Repubblica italiana
E una diffusa volontà di cambiamento espressa naturalmente nel superamento della monarchia ma anche nell'intento di operare una netta cesura con il passato regime con la stessa Italietta liberale che di quel regime
Era stata incauta levatrice
Tale volontari cambiamento era evidentemente condivisa dall'intera opinione pubblica che appena uscita dalla terribile esperienza della guerra seppe dare prova in quel lontano mille novecentoquarantasei
Di grande maturità e compostezza
Neppure il prematuro logoramento dell'unità tra le forze politiche democratiche manifestato sì già nelle elezioni amministrative del novembre del quarantasei
E sfociato poi nel clima di guerra fredda nella definitiva rottura del maggio del quarantasette
Basto a invertire questa tendenza giacché alle insorgenti divisioni politiche del dopoguerra fece da immediato contraltare l'accordo
Tra tutte le forze politiche sui principi fondamentali raggiunto insieme le tre sottocommissioni incaricate di elaborare il progetto costituzionale
L'opera della Costituente fu così l'unico elemento unitario in un tessuto Paolo politico di grave lacerazione sia pure nel pieno di vivacissimi contrasti
Le forze politiche presenti nell'Assemblea costituente riuscirono infatti a mantenere la necessaria coesione
Che avrebbe portato l'elaborazione comune di un progetto di Stato che rappresenta l'autentica novità nella storia d Italia
Partendo da zero e in tempi relativamente brevi furono disciplinati ex novo
Tutti i rapporti politici ed economici
E venne ridefinita l'intera articolazione dello Stato cercando di delineare un tipo di organizzazione statuale che tendesse anche a modificare le strutture della società italiana
Si dava vita cioè ad una Costituzione programmatica rigida nella lettera ma dinamica non lo spirito innovativo e negli impegni di cui avrebbe fatto esecutori i governi avvenire
Questa caratteristica di per sé altamente positiva avrebbe tuttavia esposto la Costituzione una serie di palesi inadempienze
Dal momento che per molti anni non si troverà riscontro alcuno tra molti impegni assunti in sede costituente era realtà politico istituzionale del Paese
Basti pensare alla proclamazione solenne del diritto al lavoro
E alle grandi aspettative spesso insoddisfatte sollevate nei confronti dei giovani o dei disoccupati o il fortissimo ritardo nella nascita delle regioni
Il carattere programmatico dalla Costituzione costituì comunque un forte punto di appoggio per tutte le forze politiche fautrici di un rinnovamento della legislazione ed è lo Stato nella sua interezza per la prima volta ad esempio le lotte dei lavoratori
Perdevano il loro caratteri di sovversione politica avendo come principale punto di riferimento proprio la legge fondamentale dello Stato la Costituzione repubblicana voglio dire
Che con tutti i limiti imposti alla sua piena applicazione dalle contingenze storiche ed alle volanti da e dalle volontà politiche particolari
La Costituzione ha sempre rappresentato il principale punto di riferimento per la costruzione in Italia di una democrazia moderna di una democrazia compiuta
Penso altresì che gran parte dei ritardi verificatisi nella costruzione di questa nostra democrazia
Siano imputabili anche ai decennali steccati ideologici fa apposti alla naturale alternanza tra le forze politiche
Ad una diffusa concezione del potere in chiave personalistica
E alla prolungata usurpazione perpetrata ai danni del cittadino sovrano ad un malcostume che in alcuni casi ha in cancrena toh le piaghe storicamente determinate sì
Nella storia dell'Italia unitaria a cominciare dall'indebitamento pubblico e dalla questione meridionale
Per usare una terminologia abusata questo e lascito negativo che l'attuale classe politica dirigente eredità dalla cosiddetta prima Repubblica
Altri ovviamente scriveranno la storia di questi cinquant'anni di democrazia incompiuta
Nei quali il Paese ha tuttavia conosciuto tra mille contraddizioni una crescita economica culturale e sociale
Che l'ha posto al riparo da ogni genere di violenza di disegni reazionari di attacchi terroristici di tentativi secessionisti
E noi dobbiamo essere fieri ripeto la parola fieri di sentirsi innanzitutto cittadini della Repubblica italiano a noi politici
A noi che siamo stati chiamati dei cittadini a curare l'interesse della polis spetta il compito forse più ingrato
Di porre innanzitutto rimedio ai guasti provocati di completare i processi di cambiamento già avviati e da e di avviare quelli non ancora intrapresi
Come è noto uno dei punti qualificanti della nostra democrazia è stato lo smantellamento dalla struttura accentrata dello Stato italiano mediante la realizzazione seppur tardiva
Del dettato costituzionale che prevede l'autonomia regionale e degli enti locali
Già nel quarantasei il Progetto autonomistico che affondava nell'insegnamento
Di Cattaneo di lo studio di don Luigi Sturzo suscitò forti diffidenze poiché una lettura dell'autonomismo in chiave localistica avrebbe costituito forse un pericolo per l'unità nazionale quegli stessi timori che avevano indotto alla scelta centralistica dopo il mille ottocentosessantuno frenavano e rallentarono l'attuazione delle regioni alle quali peraltro la Costituzione riconosce ampia potestà legislativa
In tal modo l'attuazione di questa fondamentale riforma dell'assetto statale italiano risulta molto più recente della sua enunciazione in sede legislativa
Analoghe incertezze e difficoltà caratterizzano oggi il dibattito sul federalismo
Non certo per l'assenza di modelli o di teorizzazione adeguate
Quanto piuttosto per la presenza di ipotesi avventurose potenzialmente dei monitor die dell'unità della Repubblica contro le quali noi dobbiamo batterci con tutte le nostre forze
Se forse è giunto il tempo di avviare revisioni costituzionali che rilanci no il regionalismo all'interno di uno Stato pluralistico saldamente unitario e al contrario da respingere ogni progetto
Di tipo secessionisti Co perché in aperta e insanabile contraddizione con lo spirito di solidarismo politico e sociale su cui si fonda la nostra nazione il solo federalismo sul quale può dispiegarsi un dibattito proficuo per l'Italia
E quello di cui parlava il caro compianto Altiero Spinelli in relazione all'Europa cioè un federalismo che non tende a dividere ciò che è già unito
Ma che essendo intriso di sentimenti di fraternità e di solidarietà unifichi ciò che è diviso senza annullare
La specificità delle singole parti
Su queste
E su molte altre questioni quali la legge elettorale il presidenzialismo il sistema monocamerale ed altro si gioca il futuro istituzionale di questa nostra democrazia repubblicana e più in generale del nostro Paese un Paese che in questi cinquant'anni ha subito come normalità
Ma l'affare ed evasione fiscale sprechi e misteri ma anche un Paese di milioni di cittadini laboriosi di onesti contribuenti di intellettuali e artisti di prestigio internazionale
I magistrati e di poliziotto che hanno servito anche a costo della vita lo Stato democratico di intere generazioni di giovani sani creativi e portatori di continue istanze di cambiamento
E a questa parte del Paese della grande maggioranza del nostro Paese che occorre dare fiducia coniugando le nuove aspirazioni
Con i valori permanenti che dettero vita alla Repubblica e allo Stato democratico
Parlando del futuro
Jean-Paul Sartre disse che esso somigliava ad una vecchia che svoltava all'angolo in fondo alla strada
Con questa immagine egli intendeva dire che il futuro non nasce all'improvviso ma viene da lontano alla maniera di una vecchia che avanza per strada
Come questa però alla forza e l'imprevedibilità quando è necessario di svoltare ad un angolo cambiando direzione di marcia così il futuro
Nasce da cambiamenti e trasformazioni verso ciò che ancora non si conosce ma che è stato preparato nel tempo
Di qui l'utilità profonda della riflessione storica che ci accingiamo a compiere oggi in questa sala dell'emiciclo grazie ai nostri ospiti
Innanzitutto il Presidente della giunta onorevole Antonio Falconio il professor Filippo Mazzonis dell'Università degli Studi
Di Teramo
Che tratti che proteggerà
Una un affresco sul due giugno del quarantasei in Abruzzo e di due illustri protagonisti della costituente a cui va tutta la nostra amicizia e considerazione
Filomena Delli Castelli e Vittorio Foa all'Europa
A loro va il ringraziamento del consiglio regionale dell'Abruzzo e mio personale al loro e a tutti i presenti
Va l'augurio che questo incontro possa aiutarci a capire il passato per costruire il futuro grazie
La favola al presidente Falconio
Signor presidente del consiglio regionale signor sindaco dell'Aquila eccellenza lunghissima signore e signori innanzitutto consentitemi di esprimere il più vivo apprezzamento
Per questa iniziativa del consiglio regionale è un'iniziativa che si innesta in una serie di appuntamenti tutti stimolante Deering riflessioni positive queste valide per noi
Che l'Assemblea regionale della dell'Abruzzo ha promosso in questo primo anno di legislatura abbiamo riflettuto sulla esperienza dello Statuto regionale non poteva mancare questo appuntamento sui cinquant'anni della Repubblica
Io voglio subito rendere omaggio
Agli illustri parlamentari che hanno fatto parte di quella Assemblea da Filomena Delli Castelli ha Bruzzese
A Vittorio Foa
E voglio rendere omaggio ad esse perché la loro storia nella loro vita nel loro impegno la loro testimonianza
Si ritrovano i grandi filoni culturali politici che sono alla base che sono il dato costitutivo della costituente della Repubblica
Il pensiero la capacità di lotta di iniziativa dei cattolici democratici degli uomini di esperienza socialista del Riformista laica
Gente che insieme aveva sperimentato nella stagione della Resistenza nella lotta al fascismo
Una grande capacità di vivere insieme le esigenze del rinnovamento e di una libertà autentica per il nostro popolo
Si era l'indomani di quella guerra di liberazione firmava il nostro Abruzzo non è stata soltanto una pagina come dire
Trascorsa senza che vi fosse qui in questa terra
Una forte capacità di impegno personale di sacrificio questa è la regione della Brigata Maiella questa è la Regione di tanti che hanno pensato lavorato operato per un'alba nuova nel nostro Paese
Va bene Delli Castelli cattolica democratica Vittorio Foa legata all'esperienza socialista con tutte le sue articolazioni ebbe modo una forte una forma forte dato di impegno dell'azionismo allora
Tutto questo io credo ha rappresentato il fermento vivo questa capacità di vivere insieme la stagione del cambiamento
La stagione di una di una nuova di nuovo impegno per il nostro Paese ha costituito il dato più autentico costitutivo della Repubblica e della Costituzione
E direi che questa capacità di vivere i valori della Costituzione questa capacità di vivere in termini meditati ma fieri le esigenze di cambiamento
Questa volontà di ritrovare in quell'antica battaglia in quelle antiche posizioni le ragioni del rigore morale
Le ragioni della ricerca di approdi che ci salvasse avrà salva solo la comunità italiana
Dalle sette e dalle paludi dalle imboscate in cui pareva perdersi questa esigenza questa consapevolezza di questi valori e anche il valore delle testimonianze personali che sono state rese e anche alla radice delle esperienze nuove che stiamo vivendo in questo Periodo che abbiamo cominciato a vivere anche in questo in questo anno
I valori valori della costituzione credo siano tanto più validi e da recuperare anche rispetto ai fenomeni nuovi
Che hanno attraversato la vita della comunità italiana e il suo sempre più forte innervare assi nella realtà europea
In tempi di globalizzazione dei mercati quando spariscono si attendono le ragioni tradizionali l'identità degli Stati
Quelle che più l'ha realizzato in termini emblematici verso l'esterno la dogana il mercato chiuso cioè i dati di fondo attraverso i quali
La forma-Stato avete identificata spesso in termini forse impropri dalla maggioranza dei cittadini
E dove anche le stesse spinte autonomistiche che sono giuste
Paiono spingere verso forme di colloquio di dialogo con altre realtà del nostro continente della stessa Europa che vadano oltre la loro nella loro logica
Di quei doveri di solidarietà generale cui faceva prima riferimento il presidente Melilli e questo tempo appunto di globalizzazione dei mercati e di attenuarsi nei termini delle convergenze delle opportunità delle ragioni della solidarietà che solo le ragioni fondanti e vere
Dio del patto sociale dei e di una identità che resti in nazionale
Io credo che il ritorno o la riscoperta
Dei valori fondanti della Costituzione di quella esigenza di solidarietà e libertà
Che l'accompagna in tutta la sua fase costitutiva ecco possiamo leggere in filigrana in tutto il dettato costituzionale
Resti un bisogno dal quale la nostra comunità nazionale la comunità degli italiani noi tutti non possiamo discostarci
Come la lettura integrale della Costituzione che non accolga per pezzi che non la prenda e non la valutino secondo le esigenze del momento
Ha ragione giustamente il presidente del consiglio regionale ha rammentato con una serie di appuntamenti di grande valore morale
Ma anche in termini di organizzazione dello Stato che la Costituzione poneva siano stati parzialmente attuate o lo siano stati parzialmente colti nel loro significato
Ma è anche vero io credo che nove della Costituzione loro saper cogliere anche il rigore che deve ispirare in alcuni comportamenti io credo che la nuova stagione
Che la Repubblica deve vivere debba essere sì la stagione ed è la stagione della solidarietà e della speranza ma debba essere anche la stagione del rigore morale del ritorno al rispetto della legge
Alla a del ritorno al Rispetto per le istituzioni
Al ritorno di un rapporto corretto e positivo fra le istituzioni la Repubblica ha disegnato è disegnata nella Costituzione in termini armonici in termini coerenti tra di loro
E la repubblica vive e cammina e la Società italiana e con essa nella misura in cui il suo divenire si realizza senza strappi e senza censure
Se c'è l'ambizione di chi oggi opera nelle istituzioni in questo scorcio di secolo che ci tocca vivere proprio quella di ricomporre
Il grande tessuto
Armonico di Rispetto e di lavoro comune di quanti sono responsabili nelle istituzioni e verso la società e con la società che la Costituzione della Repubblica ha disegnato
In questi termini si pone anche il ruolo delle regioni
Delle regioni che come ha acutamente osservato il presidente del consiglio regionale
Non intendo assolutamente essere momento di disgregazione della patria comune
Noi siamo convinti che il dettato costituzionale
L'indicazione costituzionale della Repubblica una e indivisibile
Non debba essere
Mai smarrito
E d'altro canto ne siamo consapevoli di portare nelle istituzioni anche un'eredità allontana
Di quelli che ancor prima della stagione della Repubblica
Hanno lottato perché il nostro Paese fosse uno perché nella stagione creativa della Repubblica hanno adottato perché la patria italiana restasse una restasse termine vivo di un'Europa comune
E allora in questi termini noi crediamo che il nuovo ruolo delle regioni non ponga ma ne debba vai porre in discussione il dettato costituzionale
Dettato costituzionale è prescrittivo chiaro condiviso da tutti per quanto riguarda L'Unità dello Stato l'indivisibilità della Repubblica ma tuttavia la forma dello Stato
Deve può essere riorganizzata secondo le indicazioni della carta costituzionale
è stato questo l'appuntamento mancato nel passato parzialmente attuato ed è un appuntamento che credo Possa Hedges essere oggi il realizzato nel segno e della prospettiva atto prima indicato
E certamente tocca alle Regioni nel momento in cui si dovessero far carico come penso se ne faranno carico
Dei compiti che le loro saranno attribuiti compri completando il disegno della carta costituzionale
Competerà proprio alla Regione di dare senso il segno anche del loro impegno nella Costituzione e con la Costituzione
Dando il il vero spazio dando il loro spazio utenti quel proprio alle parti vive della realtà
Istituzionale ai comuni alle Province agli organi che vivono innervati nel territorio ai quali vanno trasferite tutte quelle funzioni amministrative che oggi sono impropriamente
Esercitate
Dalla Regione
Io credo che in questi termini la costituzione non sia ne possa essere un documento che se il saldo ancoraggio del nostro di beni
Ma non posso nemmeno essere considerato un documento se il quale si è estesa la polvere del tempo
Io credo che la Costituzione resti e sia uno strumento vivo
Uno strumento permanente per dare a questa nostra comunità a questa cosa la società italiana nuova vitalità nuova forza e nuovi stimoli vitali del resto Filomena Delli Castelli allora una ragazza Vittorio Foa allora venti un giovane hanno lottato
Prima nella lotta di liberazione e poi hanno seduto sui banchi della Assemblea costituente
Per creare in questa nostra realtà nazionale nuove forme di organizzazione che adesso l'abilità e forza alle Autonomie era del resto la battaglia comune alle grandi ispirazioni ideali alle quali si faceva facevano prima riferimento
I protagonisti della Costituente e per dare connesse perdesse anche una forte risposta ai problemi di solidarietà e di giustizia che tuttora restano parzialmente inevasi
Questo è il dovere comune al quale io credo dobbiamo far fronte ed è il dovere che abbiamo vissuto e abbiamo condiviso e al quale ci siamo riferiti quanti credevamo né valori fondamentali e ispira anti della nostra esperienza personale
Anche negli anni che più ci hanno rattristato
Ma sono valori e io credo alloca in ogni caso accompagnato
E dato al senso forza prospettiva al lavoro di quei milioni di italiani della gente terra pulita
Che ha vissuta nel nostro Paese che vive nel nostro Paese bianco e di quelle centinaia di amministratori di parlamentare di rappresentanti dei poteri locali che hanno dato una limpida testimonianza di se stessi senza cedere a lusinghe che a sollecitazioni in prova
Così abbiamo assecondate in questi anni anche con tristezza e dolore talvolta l'esigenza di non smarrire il senso e la prospettiva della Costituzione
E io credo caro presidente del consiglio regionale Caramico per il che aver posto oggi questo termine di riflessione sia un elemento forte di speranza e di impegno per il nostro futuro
Adesso la parola alla onorevole Filomena delega stelle
Sociale
Beh direi che la polvere della storia
Tra beffa e ora possiamo dire che ce la siamo un po'scollati
Se siamo qui venuti a questa bella manifestazione indetta dalla Regione Abruzzo e ringrazio vivamente il presidente del consiglio regionale
Il Presidente della Giunta le personalità più contenute gli onorevoli regionali coloro che rappresentano il governo coloro che rappresentano la difesa dello Stato le signore e i signori cittadini dell'Aquila e dell'Abruzzo io sono un'autentica Bruzzese
Vengono dalle falde collinare di Città Sant'Angelo in provincia di Pescara
Da poco laureata mi all'Università Cattolica mi trovai prima di tutto in me sfollamento nella piana di cappelli con il presidio tedesco sulle spalle a cappelle stesso
E poi i a piedi risalire la collina
Di Città Sant'Angelo dove la paura di vedere arrivare i tedeschi che avrebbero fatto strage dei nostri poveri abruzzesi
E io mi devo facevo di tutto per parlare con le truppe alleate come potevano in un inglese abborracciato pieno deve andare avanti
Ma avevano le loro linee direttive solo mi assicuravano che non ci sarebbe stata la guerra questo è un ricordo tra parentesi che faccio di quei tempi
E perché da quel colle angolano ci avventuriamo poi
Noi tutti che rappresentavano le diverse forze politiche con i mezzi più strani biciclette che non camminavano motociclette che non funzionavano perché c'era la guerra ancora c'erano le mine per strada
Non c'erano più cartelli stradali le amministrazioni comunali e sui fatti col passaggio degli alleati erano fatte così provvisoriamente
Eppure avemmo la speranza
Di il costruire questa nostra terra d'Abruzzo
Che doveva espandersi della grande speranza
Di una nuova Italia che si apriva al mondo intero un'Italia che usciva sconfitta dalla guerra
Guerreggiata ma vittoriosa nelle linee ideali che ispiravano già i grandi uomini di Stato che ha avuto il piacere e l'onore di conoscere perché faceva liberare
Una idealità di un'Italia non conosciuta più di un'Italia disprezzata di Rutelli avvilita di un'Italia distrutta
E di una regione che era a terra con una Pescara bombardata e addirittura rasata con noi dai campi di Ortona
Data riposano i canadesi dove era stato fatto terra bruciata con le montagne dove i nostri partigiani di tutte le correnti cercavano dei favorire la rinascita di uno spirito italiano ma c'erano i tedeschi
Tutto questo aleggiava su di noi
E ci portò accanito eterei
Ambra combattere a convincere le nostre popolazioni e quindi la nostra Italia che doveva esser fatta la carta costituzionali che doveva un mese tutti gli italiani di qualunque colore ideologia essi fossero nella grande visione di un'Italia che doveva rinascere così avvenne con la Costituente del mille novecentoquarantasei
Sì celebrò così in quel momento una fusione pura distaccati Campitelli loro propositi e della loro avvedute ideologiche
Che superava per il bene della comunità italiana Rinascente quello che erano le barriere che l'ideologia potevano
Infine a mettere vede qui nel mio invito che l'onorevole Presidente della Regione ha mandato c'è una dizione cui precisa del grande studioso o Calamandrei che fra l'altro faceva parte del Partito d'Azione mi pare Repubblica non dico del della mia parte perché io ero della democrazia cristiana
Ma sintetizza bene Calamandrei grandissimo mente illuminata mente anche di quel consesso della costituente la Costituente porterà alla Repubblica
L'autonomia del regionale
In primis lo Stato decentrato sburocratizzato smilitarizzato io una democrazia Bonilla e piena basata soltanto sui diritti politici del cittadino
Sì andrà anche sui diritti sociali del lavoro primo al titolo di dignità umana di libertà morale
E a questa dignità umana
Io faccio appello scorbutico venduta dalle file dell'Azione cattolica
Della Federazione universitaria cattolica italiana dai grandi studi fatte sulle encicliche sociali della Chiesa io sono entrate in battaglia politica non per fare carriera politica
Petruzzi per la dignità umana da rispettare
E anche oggi l'assoluta necessità di rispettare la persona umana
Ed è offuscato questo mi dispiace caro amico fuori offuscata da quello che leggo da quello che sento da quello che apprendo la persona umana ed è qui l'importanza di questa celebrazione diciamo perché ci riporta un po'a parlare in profondità di questo momento gravissimo di crisi della nostra identità
Una crisi che supera addirittura la crisi di allora che aveva un'altra che era quella della speranza di rifare l'Italia adesso che cosa e quale base Iadi parlare di nuova Costituente su quale amalgama
Quale l'amalgama di questa nuova Costituente purtroppo devo dire con le parole dette da una giovane che io stimato ex presidente della Camera dei deputati la nostra Irene Pivetti che dice
Ma se voi non fate uno sforzo per ora la Costituente chi c'ha in mano la cassa nera chiuderà e non usciranno più i soliti
Allora è questa la base
Di questo grande anzi a decifrare una Costituente su quale amalgama
Sulla balconata i flussi finanziari sull'amalgama di questa potenzialità che aleggia nel piccolo comune come nella grande città come nelle relazioni che da un momento all'altro si possono spostare capitali Lenzi
E quindi forgiare stampati popolazioni come si vuole da quest'anno nuvola dico nera perché per noi ed Elena anche se ritengo la vitalità del sistema finanziario che oggi pervade sia le piccole che le media che le grandi unità di cittadini
Da noi dalla Costituente nel quarantasei e ira la vitalità delle idee e delle lotte politiche anche ideologiche da cui poi veniva la sintesi
E da cui poi veniva acciocché divenne la unità nazionale
Io ringrazio la Provvidenza di avermi fatta sopravvivere
In questo periodo storico per poter dare solo dei consigli per poter vivi ci vivacizzare con la storia vissuta ai giovani
Direi quel che potrà essere la strada da imboccare avrebbe avuto più giovani caro Presidente noi con la Costituente mi pare che ci fu una raccomandazione fu anzi un invito a tutti i comuni d'Italia di celebrare appunto la infide della Costituzione mettendo a disposizione per una giornata nei diversi comuni lo libero della Costituzione
Cioè essi stata capita ma recepita in modo largo popolare no anche perché purtroppo non si è potuto realizzare
Tutto quanto dovesse realizzato giorni fa io mi sono occupato molto degli Fracci culturali anche multimediali elementi
Richiedeva un film vecchio Nobel credo molto vecchio
Un film degli anni fa
Della idea d'America
In cui ma guardate un po'una una brava attrice Melanie Griffith che faceva la parte di una ballerina tirata via da las Vegas stavano un grande imprenditore
Sconfigge un assist di senatori e deputati perché
A memoria recita gli articoli della Costituzione americana se essi vanno nelle carceri americane di quelli che sono lì dentro conoscono gli articoli della costituzione americana
Di nuovo dei nostri giovani delle nostre comunità non so quanti veramente conoscono questa grande carta che ci viene invidiata ancora oggi come formulazione ideale per la formazione degli Stati non è detto che non si debbano ristrutturare le case ma ristrutturare i diversi ambienti di una casa non significa mettere mano alle fondamenta RAI se
Devices dovessimo pensare a questo si possono vedere degli aggiustamenti della modernizzazione in qualcosa si può fare ma sentire stamane
Ripetere alla radio l'accenno defunte puntato ancora del Parlamento italiano anche se si sente Parlamento del parlamento padano
E io questo certo caro Foa se fosse stata la camera mi sarei alzato non l'avrei più fatto
Parlare non avrei più potuto accennare che ci fosse un altro Parlamento che si chiama Parlamento per l'indipendenza Padania che diceva no avvocato ma anche due assemblee costituenti umana
Della Padania e una nuova per l'Italia così avremmo l'Italia con quattro camere del che cosa fare
Il popolo italiano vuole finalmente guardare Hill un esame introspettivo intelligente illuminato
Non facciamoci
Prendere dallo scetticismo che dei noi italiani abbiamo due mila anni di storia
Ed è entrata la storia è nel nostro DNA altri popoli hanno trecento anni di vita o cinquecento noi abbiamo due mila anni di storia
La rivoluzione che si vuole portare avanti io oggi in Italia perché la rivoluzione che fu fatta vera nelle Fiandre voi mi potete insegnare ancora di più nei miei ricordi storici fu fatta per la libertà religiosa e di quelle ma la libertà dell'Inghilterra la rivoluzione inglese fu fatta perché i cittadini potessero essere nel Parlamento rappresentati e liberamente eletti
Nella
Fase di rivoluzione francese della Rivoluzione inglese la rivoluzione francese fu fatta perché si voleva che il cittadino vedesse la difesa dello Stato nazionale che risaliva ancora i tempi di Richelieu e non presi d'assalto
Dai poteri forti degli allora nuovi perché vogliamo fare la rivoluzione
Perché l'Italia
Ed Abruzzo che ho conosciuto io ha fatto altro che rivoluzioni dalla civiltà agricola alla civiltà industriali dalla civiltà industriale alla civiltà post industriale adesso si accinge a fare questa alla civiltà deve satellitare della comunicazione
Qualunque popolo diceva un giornalista straniero sarà sarebbe stato annientato l'Italia rinasce rinasce con questo spirito con questa fede profonda che quella che ci permea Vannoni
Alla Costituente ma che termina senz'altro anche i nuovi dirigenti nelle Regioni nelle Province e nei Comuni e nell'Italia in fondo c'è io potrei dire potrei fare ancora battaglia perché è sempre stata una polemista un po'ma oggi no
Oggi dico che anche questa classe dirigente che dice di voler fare la Seconda Repubblica bisogna stimarla perché l'ha preso in mano in una situazione difficilissima
Dire che i partiti della Prima Repubblica hanno rubato hanno fatto hanno detto gli uomini col potere
Per forza di cose bisogna capire che nella entità umana
Sporcarsi diceva ad Ostuni so non andate al mulino perché parte della farina rimane attaccata l'astuccio si diversivi improprio
Da si batte perché e la formula loro del partito la Democrazia Cristiana non andasse ad occupare posti di potere così incentivi dati nella questione finanziaria da poter dare ha detto poi a quello che è successo purtroppo
Ma lei non sono crollate non possono crollare non crolleranno mai perché nelle nostre forze vitali quello di potersi Anna
Ancora avvicinare e appendersi a qualcosa che non va tolta e le nostre idee non possono mutare non possono mutare nella parte che hanno visto l'avvenire nella socialità nella comunità non può spegnersi noi che vediamo
Nella grande visione delle encicliche sociali quello che senz'altro sarà nel due mila credo
Non ci saranno padroni o sotto o sotto padrone operai operai sarà la partecipazione di tutti al lavoro che dovrà riformare
Questa nuova civiltà e italiana europea
E mondiale
Ed è l'Europa l'Abruzzo e nell'Europa presidente evitare che anche voi lavorate soprattutto in questa Europa questa Europa che oggi tra emendamento è scossa anche da questi avvenimenti ed abbiamo oggi la visione di quello che sta succedendo in Germania
Che cosa vuole
Il modo politico di fare il domani per tutte le nazioni
Il modo di accumulare infiniti interessi con le accumulazioni le unioni
Le strategie finanziarie o pensare mai popoli che è fatta da persone o pensare a coloro che la mattina vedono moglie e figli che chiedono denaro per andare avanti per andare a scuola
Per comprare
Non dico che ci ritroviamo come allora nel quarantacinque quarantasei
Che mancava anche il pane la farina o l'olio o al nodo di potersi vezzeggiare coi freddi invernali perché allora lei Negri occupavano anche le nostre colline adesso non più la neve si vede molto di rado
Ma ci troviamo a un'altra carenza a un'altra terribile mancanza nello spirito questi giovani che si uccidono ogni mattina quando sento questo una un qualche cosa che mi si stringe il cuore diciassettenni quindicenni sedicenni perché non più questa speranza nella vita
Questo deve portare la politica la politica che ritorna doveva ritornare ad essere la sintesi delle migliori
Forze dell'animo umano Navarra a non assiduità i flussi finanziari alle grandi combinazioni a quel qualcosa che non tiene conto della persona umana e qui ci troviamo tutti d'accordo
Militare in tutti i settori Perre combattere ancora questa nostra battaglia
E per ricordare in modo degno educativo la partecipazione alla prima Grande Assemblea Costituente italiana chiudo
Perché non voglio rubare altri minuti all'illustre professore e all'amico Foa
Nel dire che c'è una canzone che andrà in voga e la sentirete vedete bar perché ci ricorda queste cose molto importante anche per i giovani
La canzone che ha vinto il concorso mondiale per le Olimpiadi
Di Atlanta che credo avverrà quest'anno ed è scritta da una reduce per da una fuggita da Cuba ma che ha avuto tutto una sua grossa
Fetta di celebrità si chiama Gloria ed è venuta anche a Roma ha cantato questa azzeccato quando ha vinto il concorso fra miliziani Iadi
La canta cantautori programmatori di musica perché nelle sue parole che centrali della canzone che voi sentirete ripetuta sa quante volte cioè io nove sei noi voliamo in alto saremo più forti
Dobbiamo volare in alto
Non firmano Ciralli Piccinelli e di questo momento di coloro che vogliono disgregare l'Italia
Dobbiamo essere uniti
Perché noi faremo tutti insieme la storia di questo momento assai delicato e finalmente potremo dire ai giovani diamo a voi la lampada per continuare ma sempre sulla base
Vera matrice della democrazia Chiti Agliana che io l'Assemblea costituente italiana mille novecento quarantasei
Grazie all'onorevole Filomena Delli Castelli soprattutto la passione
Che penso sia immutata
La parola esso al professor Filippo Mazzonis docente di Storia contemporanea all'Università degli Studi di Teramo
Tra signore e signori
Vi devo dire che quando ho accettato l'invito che mi è stato rivolto parla Presidente Consiglio regionale di dare il mio contributo Histórico contemporanei isterico
A questa celebrazione del cinquantenario al di là di un primo spontaneo sentimento di gratitudine per l'onore mi era stato fatto devo dire che e subito subentrato in me un senso di preoccupazione per la difficoltà che problema comporta non solo e non tanto per ma sono imita dell'occasione per i per il fatto stesso delle insomma così del
Che comporta un cinquantenario no che è sempre un'occasione di tipo particolare
Per la personalità
Dedica tre attori per la presenza di illustri personalità
Che sono hanno avuto così hanno svolto un ruolo un ruolo in quelle vicende proprio sulle quali non riflettiamo
Ma anche per la peculiarità devo dire di questo primo mezzo secolo e soprattutto per la peculiarità del momento che noi stiamo vivendo adesso momento indubbiamente è stato ricordato da più parti un momento di crisi e di incertezza che poi consistenza per estensione non ha precedenti nella nostra storia
La nostra storia recente
Si dice da parte di taluni è una crisi di transizione qualcuno ricordava
Parlava di prima di seconda Repubblica io sono concetti sinceramente storiografica mentre mi paiono difficilmente se non in possibilmente accettabile
Però
Ho notato che è singolare anche due altre grandi celebrazioni cinquantenario da stare dei tagli unità mille ottocento mila novecentoundici Pardo e mille novecentosessantuno tutte e due accaddero
In periodi di transizione
Ce l'ho con la differenza e non da poco
Da una parte in ambedue i casi sia la valutazione del passato che qui
Entusiasmo per me magnifiche sorti e progressive
Mentre invece in questo di questa crisi di transizione
Per spiegarla situazione specularmente opposta anzi tutti i problemi rimasti a lungo insoluti ci sembra che giungano al pettine
E in termini tali da far temere temere addirittura come è stato più volte ricordato
Da chi mi ha preceduto
Per la tenuta stessa del sistema
Nazionale
Che da alcuni ed è bene non dimenticare se ne avanza da tempo magari farò qualche riflessione aggiuntiva ebbene antiche dimenticare che comunque questi taluni rappresentano una parte
Dei coloro i quali rappresentano alcune tra le regioni più ricche e più progredite del Paese
Dicevo da alcuni se contesta apertamente la legittimità
Di questa tenuta mentre da più parti
Cresce così una sorta di lamento
Riguarda la mancata affermazione di una vera coscienza nazionale oppure ci si interroga se sia possibile per gli italiani maturare una vera e propria identità nazionale
Al di fuori di quelle che sono naturalmente manifestazione per di esultanza quando gli azzurri conseguono tornano da vittoriosi cimenti all'estero oppure la Juventus vince la Coppa dei Campioni
Dunque la questione nazionale appare oggi come oggi un problema di così grande portata da comprendere sussumere gli altri pur gravi e concreti problemi risolti
Sì che e proprio essa questione nazionale che prendo in qualche misura a filo conduttore da riflessione storica che intendo sottoporre alla vostra attenzione
Vorrei però fare una duplice premessa la prima ricordare
A voi a tutti
Che il Polo la questione nazionale in quanto tale cioè con tutte le implicazioni politiche e ideali culturali e con tutti i suoi affetti non di rado contraddittorie talvolta perversi si pensi
Ma le forme di xenofobia di revanscismo e così via
Non rappresenta affatto un problema solo nostro
Bensì attraversa la vita
Di quasi tutte
Lei quasi dalla quasi totalità da realtà mondiale con fasi alterne talvolta più acuta talvolta meno acute a partire grosso modo dalla fine a seconda guerra mondiale e con una tendenza re acutizzarsi di fronte a quel fenomeno epocale che è rappresentato dai grandi processi migratori no al cui stiamo
Assistente
Secondo
Aspetto e che se la questione
Nazionale ha assunto in Italia una centralità problematica la quale sia detto
Ciò si deve in parte da fattori internazionali e per altra parte a fattori di lunga durata il primo fra tutti quello che in parte è stato ricordato al fatto che
Popoli popolazioni di che hanno una storia antichissima dietro le spalle si trovano a vivere
La loro unificazione da tempo i recentissimi
Poco più di cent'anni e per di più questa unificazione è avvenuta in maniera quanto mai fortunosa e quanto mai contraddittoria
Perché ci terrei a ricordare qui in questa sede che in fondo chi questa unificazione aveva voluta con tutte le forze e si era battuta per ottenerne e cioè Mazzini uscito talmente sconfitto
Dal Risorgimento da però del Risorgimento e chi vinse invece fu chi in fondo a questa soluzione unitaria si era convertito all'ultimo momento
E solo dopo che era fallito il proprio progetto dissoluzione da questione italiana e che non era affatto militare
Ciò premesso però comunque bisogna con riconoscere che esiste una specificità recente della questione nazionale
La cui dimensione e le cui caratteristiche storiche vanno sì ritrovano nell'arco di quest'ultimo cinquantennio io credo per coglierne correttamente individuarne correttamente gli aspetti più significativi bisogna rifarsi all'inizio
Avvisando però od ultima vertenza che io intendo spostare il periodo dal due giugno del quarantasei spostano indietro di tre anni arrivare all'otto settembre quarantatré
Di nuovo entriamo nel vivo di una polemica perché a questo otto settembre quarantatré qualcuno recentemente ha voluto fare salire proprio la data precisa della morte della patria
Una morta paté attestata dall'esultanza con cui
Fort colta la notizia d'armistizio cioè la sconfitta sconfitta sarebbe stata tesa e auspicata da molti già in precedenza e morte da padre perché confermata dall'opera di delegittimazione ideologica di avvenne durante il triennio quarantatré quarantacinque
Sui due fronti fascisti e partigiani e poi successivamente dei vari partiti politici ecco vorrei voglio dire subito che dissento radicalmente da questa proposta interpretativa degli avvenimenti che mi serve però per avviare il discorso di cui dicevo prima
L'otto settembre non significò la morte da parte bensì la sconfitta militare in cui ebbe termine una vicenda che si era iniziata all'indomani della vittoria la Grande Guerra
Quando si impose la definitiva rottura allora sì
Della formula del patto nazionale fondato sulla formula patrie Unitas e civium Libertas a cui siano ispirati tutti gli italiani i migliori tra di loro per lo meno fino a quell'epoca
Da allora e per un ventennio la nazione eccesso di essere una casa comune una
Parola adesso diventato di moda casa comune per tutti i cittadini
Per definire sotto forma militarizzata la proiezione di ambizioni imperialistiche verso l'esterno
E all'interno la discriminante in base alla quale e l'aveva detto indiano solo chi era fascista fino all'ignominia drammatica della promulgazione delle leggi razziali del trentotto
Furono antifascisti coloro che si opposero con tutte le loro forze ebbe a questa degenerata e degenerativa idea di nazione e per questo subirono tribunale speciale del carcere il confino
E andare in esilio
Non cessando peraltro di auspicare a sconfitta di quell'idea degenerativa di nazione perché era parte di un tutto il nazifascismo che intendeva imporre ricordiamo c'era tutto il mondo la propria aberrante visione totalitaria
E non esitarono a combatterla con le armi secondo l'indicazione di Carlo Rosselli oggi in Spagna domani in Italia
La fuoriuscita dal modello nazionale fascista non fu peraltro mentolo ore né pacifica da questo punto di vista l'otto settembre ha rappresentato veramente una sorta di evento spartiacque nella storia contemporanea degli italiani
Per un verso non poteva essere altrimenti data la natura del regime che ha imposto quel modello e tenuto contesto tenuto conto del contesto generale
Ma è pur vero che la
Avrei un avvenimento rivestì una carica eccezionalmente drammatica con conseguenze tragiche per migliaia e migliaia di cittadini sotto le armi e non
A causa del comportamento a dir poco vergognoso di coloro sui quali sarebbe ricaduta responsabilità di organizzare questa delicatissima
Fase di transizione e che invece si preoccuparono esclusivamente dalla salvezza personale o della continuità Dida dinastica
E allora parlando come taluno ha fatto anche prima di me fuori dei denti è questo una cosa che è bene non dimenticare quando si riapre la discussione su un ritorno o meno di certi personaggi menta
Risultato inevitabile fu come è noto il collasso e la disgregazione
Di tutte le forme step di istituzione nazionale una nazione allo sbando e infatti efficace titolo dell'ultimo libro educa assai documentato sull'otto settembre
Tale situazione italiani reagirono in due in un duplice livello ha un duplice livello il primo è più immediato ebbe carattere prepolitico
E riguardo alla stragrande maggioranza dalla popolazione
Trovata si priva dopo oltre un ventennio di nazionalizzazione forzata indotta di quel modello di identità nazionale discriminante imperialistico
E pure di quel tanto che a livello istituzionale restava all'indomani del venticinque luglio
La stragrande maggioranza è questo un punto credo decisivo nella nostra storia recente stragrande maggioranza degli italiani recupero un senso di identità nella consapevolezza di appartenenza comune a una comunità colpita
Da e travagliata dalle medesime violenze costretta a subire le stesse atrocità e o ad assistere così a fianco di una primordiale
E insopprimibile esigenza di far fronte ai problemi immediati e personali insomma una sorta di difesa provare visse locis
Ed è questo un atteggiamento che influirà moltissimo poi su quello a mio avviso almeno su quello che sarà futuro atteggiamento politico degli italiani
Accanto dicevo a questo
Necessità di far fronte agli interessi primari
Da questo senso invece di cui parlavo prima di trovarsi in una comune condizione di sofferenza assieme a tutti gli altri nasce o rinasce un istinto elementare di fratellanza di solidarietà
Che porta a soccorrere chi si trova in analoghe situazioni di difficoltà
Un atteggiamento che come è noto si svolge prima e militari sbandati e poi aiuta tutti i perseguitati
Senza voler offendere o enfatizzare tali atteggiamenti so benissimo che sopravvissero o o furono accompagnati
Meschinità egoismi soprusi anche violenze questi veloce soprusi meschinità egoismi violenze rientravano in fondo nel contesto generale quelli invece gli atteggiamenti di
Solidarietà e di fratellanza in qualche misura preparavano nuovo mi pare in dubbio che essi cioè con l'atteggiamento di fratellanza e di solidarietà
Stesse testimoniare ammette inversioni di tendenza che cioè al di fuori di ogni retorica e concettualizzazione astratta
Ci si preparava a rimettere in piedi quella casa comune in cui tutti avrebbero avuto diritto di entrare e di abitare
Credo proprio che drammatiche esperienze quell'anno e mezzo dall'otto settembre al venticinque aprile abbia lasciato abbiano profondamente inciso ma coscienza degli italiani ancorché lasciati privi
Quasi completamente di qualsiasi indicazione di carattere istituzionale dall'alto altrimenti riesce difficile comprendere come sia abbiamo potuto superare
Are
Allora le lacerazioni profonde provocate dal passaggio da guerra e dall'esplodere da guerra civile e dopo la liberazione come essi abbiano potuto superare quel ritorno di violenza non più incanalata e contenuta ma la stessa guerra civile
E riemergere dei mille egoismi che inevitabilmente seguono aventi come quelli appena passati
E ancora come abbiano potuto affrontare e risolvere una prova così difficile densa di significato quale fu la questione del rinnovamento istituzionale
Il referendum del due giugno
E la sostanziale calma con cui la quasi totalità da popolazione respinse l'appello alla delegittimazione del governo repubblicano lanciato da Umberto secondo prima di partire per il Portogallo di Salazar
Sono la testimonianza
Di una maturità politica nazionale ormai conseguita ed espresso in termini di civiltà ed equilibrio che non trovano molti riscontri nella storia dei Paesi occidentali
Ma vediamo a quello che ho definito secondo livello di reazione degli italiani di fronte allo sfascio delle istituzioni
Se il primo fu pre politico e coinvolse segnò la stragrande maggioranza delle popolazione e questo secondo fu eminentemente e profondamente politico e riguarda invece una minoranza
Sia pure un allaccio minori tutti una minoranza forte cioè per dirla con Pavone estivo e più immessa minoranza confluivano tanto alla generazione lunga dell'antifascismo militante quanto la generazione dei giovani educati sotto il fascismo
Che dalla disubbidienza
Se per attrarre a forza politica civile e morale per operare la scelta in un momento difficilissimo ecco io credo che i giovani bisogna insegnare anche in questo che talvolta disubbidienza di molto più significativo il più importante dell'obbedire
A maggior parte di questi giovani scelse lo fecero la loro scelta in nome di un atto di disubbidienza non per obbedire a degli ordini ma per disobbedire
Mi riferisco sarà compreso con questa Laver forte minoranza alla resistenza
Per la maggioranza di quanti vi presero parte fu l'espressione ripeto tutta politica del desiderio di un riscatto nazionale nei confronti del fascismo
E insieme dell'Ansa esigenza di una profonda azione di rinnovamento anche morale anche culturale anche ideale da Società italiana
Che se differiva nei modi di procedere e non di rado anche in taluni a aspetti non secondari de prospettive future aveva però fermo l'obiettivo finale
Quello di un rinnovato consenso nazionale non da realizzarsi intorno a stereotipi direttori che astratta
Bensì da costruirsi insieme mediante un'opera di convogli convincimento e coinvolgimento democratico delle masse
Si trattava come fasce intendere dell'utopia di una reale convergenza tra società civile e società politica
Per la cui realizzazione Eleonora impegnate le tre principali correnti ideologiche della tradizione culturale nazionale quella liberale
Quella cattolica cattolica democratica e quella socialista
Nel ricco incontro confronto tra queste tre ideologie nell'Assemblea costituente un confronto non privo di asprezze di contrasti talvolta come è stato anche ricordato ma certamente molto lontano
Da quel idea di delegittimazione dei cipressi evoluta attribuirle nacque la Costituzione repubblicana su cui significato e la cui importanza non mi commosso fermo ulteriormente essendo già stato ricordato prima
L'elaborazione e l'approvazione a carte costituzionale finirono così per costituire un momento straordinario di unità e di sintesi nazionale senza dubbio il più alto che si raggiunse una vita politica repubblicana da quel momento e questo bene ricorda ricordarlo proprio oggi segnò anche un punto di arrivo per certi aspetti invalicabile
I motivi all'origine questa battuta d'arresto nel processo di riunificazione e rinnovamento in senso democratico e repubblicana della nazione sono molteplici assai complessa
Occorre innanzitutto per coglierne gli aspetti principale tornare brevemente all'indomani del due giugno l'eccezionale prova di maturità politica data allora dagli italiani se fu sufficiente a liquidare la monarchia
Non fu però considerata in grado di dare la necessaria legittimità istituzionale alla Repubblica
Il fatto stesso che la vittoria dell'opzione repubblicana fosse stata di stretta misura
Rivelando un Paese diviso praticamente a metà anche geograficamente nord e sud resuscitando pertanto non poche preoccupazioni riguarda tenuta unitaria
La mancanza di una tradizione di valori repubblicani Nasta dell'Italia unita e l'incalzare di nuovi e più gente i problemi politici convinsero che fosse indispensabile non tanto rifarsi
A un paradigma di valori repubblicani cioè un insieme di valori in cui gli italiani
Si potessero riconoscere segnati da Repubblica bensì rifarsi all'antifascismo beninteso spogliato degli strascichi della guerra civile e neutralizzato delle premesse ideologiche si richiamavano alla lotta di classe
Il paradigma antifascista ossia l'insieme dei valori ideali appunto divenne così non solo l'auspicato fatto fattore di legittimazione da Repubblica e delle forze politiche vi si riconosceva
E così detto arco costituzionale ma anche il fondamento etnico e ideale al quale richiamarsi ogniqualvolta la democrazia fosse messa in pericolo
Un compito storico indubbiamente importante che fu assolta altrettanto indubbiamente in maniera egregia ma che contribuì a mettere in ombra il significato
E i valori della Repubblica
Non c'è quindi da stupirsi se l'insieme dei valori che si identifica la Repubblica e che essa rappresenta poco o nulla abbiano contribuito e contribuiscano alla formazione deve entità nazionale degli italiani
Privata così della propria dimensione unificante a livello istituzionale non fu più la Repubblica dei cittadini
Come era stata preconizzato da nel corso dei dibattiti della lotta della Resistenza bensì la repubblica dei partiti per dirla con il titolo di un fortunato libro Di Pietro Scoppola
Fin qui poco male mi si dirà i partiti abbiamo visto da ed diedero complessivamente prova di straordinario senso politico di responsabilità
Nazionale in occasione costituente e d'altronde la stessa costituzione assegnava proprio loro il compito fondamentale dare corpo e voce alla libera volontà dei cittadini
Se non che proprio dopo di allora come abbiamo visto il processo di rinnovamento sublima battuta di arresto
Indubbiamente ciò che influì di più fool quadro internazionale che a partire dalla fine del secondo conflitto mondiale assume una funzione determinante nella politica anche in Terna la maggior parte dei Paesi del mondo
L'Italia paese di frontiera tra Est e Ovest ma anche per Nord e Sud è indubbiamente per cui sto l'irrigidirsi crescente continuo dei rapporti tra i due blocchi rispettivamente guidati e due super potenze cioè la guerra fredda ad Hanoi perfetti immediati
L'ideologia che prima era stata un'occasione di confronto
In vista di una sintesi superiore diventa fattore di divisione rigida sostanzialmente insuperabile non siamo Cetto alla discriminazione nazionale
Il disegno da casa comune resta valido così come l'arco costituzionale
Viene invece meno il patto costituzionale e adesso subentra il fattore K ovvero come viene chiamato più elegantemente la conventio ad excludendum
Che all'origine del così detto bipartitismo imperfetto
L'imposta compatibilità con il quadro internazionale solleva d'altro canto le forze di governo da reali responsabilità decisionali per le scelte di politica nazionale
Dalle forze di governo ma anche i gruppi le correnti in taluni casi addirittura i singoli leader possono così dedicarsi meglio e maggiormente a rafforzare il proprio radicamento alla dimensione locale
Radicamento che consente a sua volta di accrescere il rispettivo peso a livello nazionale e accresce pressi la capacità di quella vera e propria occupazione del potere secondo il modello del cosiddetto spoil system
Viene pertanto meno la funzione di mediazione che la Costituzione aveva inteso affidare ai partiti farsi cioè portatori di interessi particolari
Per interpretarne risolverli alla sul alla luce delle esigenze nazionali
E con essa viene meno la speranza di integrare società civile e società politica in una dimensione progettuale nazionale
Si rafforza invece il circolo vizioso periferia centro periferia
Tra interessi particolari locali e disponibilità delle risorse nazionali
Rapportate e suddivise
Secondo una logica spartitoria priva di qualsiasi carattere programmatico e rispondente esclusivamente e di volta in volta agli interessi locali o alle esigenze di potere del gruppo politico
A completamento del quadro va detto altresì che i comportamenti Testini delineati
Erano condizionati dal riemergere aperti e primi anni Cinquanta
Di quella particolare attenzione alla difesa dei propri interessi quando non degli degli appetiti che avevamo visto come una da conseguenze inevitabili dello sfascio istituzionale provocato dall'otto settembre
Fu così
Che il movimento il modello di nazionalizzazione Chicco si consolidò durante cinquantennio repubblicano
Non ebbe carattere politico-culturale definito bensì fu importato della più alta crescita economica della nostra storia unitaria
Unitaria che ebbe luogo com'è noto a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta
Per estensione geografica e per concentrazione del tempo la trasformazione della società che ne è seguito pura di Kale e si può dire definitiva
Il modo di vivere italiano ossia l'american way of life all'italiana per quanto concerneva in primo luogo i consumi ma pure i modelli di vita si era fermato definitivamente a Milano come a Palermo può a Canicattì
Gli effetti che accompagnarono e seguirono non furono meno radicali
Basti pensare che fino al mille novecentosettanta lecita furono investite da un processo di inurbamento di quasi dieci milioni di persone
Ciò comportò lo sradicamento di tradizioni culturali assai antiche e un impoverimento di modelli nazionali non adeguatamente protetti non è sufficientemente ricettivi
Una ditta nei costi le forze politiche per lo più anche quelle di opposizioni non seppero o non vollero rendersi conto interamente solo alcuni artisti ebbe la sensibilità di comprendere la gravità del fenomeno e di esprimere la loro preoccupazione al riguardo
Tra questi Calvino e soprattutto Pasolini che lamentava come l'Italia fosse stato unificata non dalla cultura ma dagli elettrodomestici in particolare dalla televisione
In pochi allora lo stretta da sentire il più ritennero che le sue preoccupazione fossero viziate da un sostanziale atteggiamenti atteggiamento anti moderno in questo quadro sin qui delineato
Ecco cioè sostanzialmente tutti i motivi di fragilità di insicurezza di debolezza che poi caratterizzano l'aggravarsi della crisi nel corso degli anni ottanta quando il i fenomeni di corruzione diventano addirittura tecnica di gestione del potere e del suo esercizio quando il precipitare della situazione internazionale
Non viene vuol Wenders in modo tale che la diciamo l'ideologia perde qualsiasi legittimità delle proprie funzioni quando l'immigrazione
Il fenomeno migratorio viene a spostare cambia radicalmente diciamo certe tradizioni del nostro Paese che era invece è sempre stato
Un Paese esportatore di immigrazione e quando infine diciamo vengono meno quelli erano stati i tre assi portanti dalla nostra storia politica
Cioè el partito socialista e scompare l'unità politica dei cattolici che viene meno il partito comunista che viene in quanto comunista viene fortemente ridimensiona
La crisi dicevamo è grave indicare quali possano essere i media e certo nel compito il interventi di altri sono stati molto importanti e molto significativi pare che in tutti fossero aperti così una certa fiducia
Verso la situazione che si sta già hanno in questo momento nel Paese e soprattutto da tutti veniva un invito a ricercare il nostro passato diciamo così delle indicazioni degli esempi degli stimoli
Ecco e mi avvio con questa conclusione
Io ho individuato un così nel nostro passato al nostro passato recente soprattutto al passato Bruzzese un esempio e nel raccontarla non voglio usare mie parole ma citare qui da un libro conto di Vittorio Foa che racconta delle lotte che in Abruzzo si svolsero in difesa a sostegno del piano del lavoro che di vittoria CGIL propose come noto alla fine quarantanove
E
In questa fase di lotta sostenga il Piano del lavoro ebbe largo successo lo sciopero gli scioperi alla rovescia essi non furono inventati da Di Vittorio da qualcuno di noi racconta
Foa furono l'incontro tra una spinta spontanea contadina e operaia e un serio impegno da parte dei sindacati
Lo sciopero a rovescio ed esattamente a rovescio dello sciopero normali
In entrambi il lavoratore afferma il suo diritto
Di disporre sia pure in modo diverso della sua proprietà più esclusiva l'energia e il tempo del lavoro per contestare la situazione presente e affermare una volontà di cambiamento Medea evita di trasformazione in entrambi gli scioperi e affermazione di un'identità collettiva che trascende senza negarla l'immediatezza della sfera economica e investendo anche quella morale e politica
Ricordo in tante tante località gli scioperi per costruire strade utili e a volte è necessario necessarie gli scioperi al rovescio nel campagne per ottenere le trasformazioni produttive e qui fosse abbandonata ai suoi ricordi
E ricorda proprio situazione precise sempre al centro gli uomini gli edili disoccupati e i contadini della Val Vomano metterà mano che ottengono da Terni la costruzione di una diga per produrre energia elettrica
E regali ai campani e lotta coronata da successo ricorda quando andai con Di Vittorio a concludere l'accordo con i ministeri Campigli e la Malfa il loro rispetto per la lotta sostenuta e per lo spirito e l'avevano innata
Ricordo chi diresse a Teramo con l'azione tondi Paolantonio
E questo è tutto grazie per l'attenzione
Mazzone
Non funzioni
Grazie al professor Mazzonis e adesso diamo la parola
Al senatore Vittorio Foa
Anch'io ringrazio molto il presidente del consiglio regionale e il Consiglio stesso ed altre autorizzato dalla Regione per questa iniziativa per l'invito come alla base sono molto contento
Di potere celebrare in qualche modo il due giugno cioè l'approvazione delle pubblica come voi
Per migliorare gli oneri di ricordo e di lavoro sindacale in questa regione di amicizia
E anche della speranza delle capacità di speranze che voi date sempre a tutti
Ecco io vorrei
Cercherò di essere breve e lo sarò vorrei però ricordare che nel all'inizio di giugno del mille centoquarantasei quando si è votato il referendum democrat repubblica o monarchia e si è votato all'assemblea costituente
Vi era vi era una singolare contraddizione tra la contezza della dei dei problemi immediati e degli scontri anche che avvenivano sui problemi immediati impegno in cui la classe politica e non sorpassa politico ma l'insieme del Paese
Sì trovo di potere cercare delle soluzioni di lungo termine cioè di trovare una una linea generale di convivenza per tutto il Paese
Questo questa Condi questa coabitazione di tensioni immediate e di volontà di sovvenzioni di lungo termine è stata secondo me uno degli elementi più importanti di quella vicenda
Sì io deve imparare qualcosa da quello che è successo a Bora vorrei dire brevemente quali così credo di avere imparato
Allora ci fu una votazione referendaria il referendum monarchia Repubblica
La Repubblica vinse con uno scarto di voti limitato
E vinse con differenze di carattere territoriali molto acute il Nord Zambotto per il sessanta per cento e Repubblica il suddetto per il sessanta per cento e moda alchimia il quadro che ci vede confessa è un quadro inquietante ci sembrava cioè che il risultato referendario creasse una situazione precaria
è stato già ricordato queste dal Presidente ignora del del così è regionale
Che in realtà questo non accade cioè praticamente la Repubblica accettò fu premiata dai risultati del referendum eccetto questo del volo più leale voglio dire con molta chiarezza io ero repubblicano accanito perciò Panza tardi l'azione l'area posso assicurare che la vostra intenzione era molto precisa se vinceva la monarchia
Avremmo avuto dei grossi problemi ma l'avremmo difeso Labo la volontà del popolo perché questa era la posizione che prevalse del paese e un segno di maturità bisognava stabilizzare la situazione accettando la volontà del popolo la Repubblica ebbe questo significato di una volta intanto di aprire degli spazi nuovi alla volontà dei cittadini e al tempo stesso di affermare una volontà comune
Sul sull'Assemblea costituente
Ecco io le cose che anche oggi ha detto la la la mia collega Filomena stavo per dire la mia giovane collega fino nevicate de perché aveva meno a molto meno di trent'anni quando era deputato alla Costituente vero e vero quindi stavo per dire la mia giovane collega ecco ecco lei ha già detto vedere quello che è lo spirito che ci arrivò
C'era c'era qualcosa di ci fu allora qualcosa di molto importante io credo riservato un periodo molto importante
Guardate fra il il primi di giugno del quarantasei e la fine del quarantasette soprattutto per coro solo il quarantasette lo scontro politico in Italia era fortissimo
E a livello internazionale si creavano dei conflitti che avevano anche delle rispondenze immediate fortissima d'interno vedere
I democristiani da una parte i comunisti dall'altra i social comunisti dall'altra davvero il e sul piano internazionale ed emergerebbe venire nel del completo della guerra fredda che comincio a costruirci allora del mio centoquarantasette visto già ce l'aveva già fatto il discorso di Fulton
Aree a ritrovare aveva già lanciato il suo messaggio attraverso la Grecia e la Turchia per dire non si tocca il Mediterraneo non si tocca cioè c'era un clima di forte tensione c'erano contrasti sociali acutissime
Ma è vero nelle nelle fabbriche nelle cappelle campagne soprattutto nella cioè c'era una sul clima di profonda divisione
Ecco Filippo Filippo maggiori se la ricordava adesso questa situazione ricordava come però questi conflitti
Mentre spessissimo spacciatori creavano delle diversità profonde di posizioni però confermavano anche non diminuivano il valore dell'unità nazionale questo è molto importante
E la prova di queste unità era la Costituente
Finalmente lo ricordi all'assemblea costituente significava da morire sui problemi politici ma quando c'era da fare la costituzione sia tutti alla ricerca delle soluzioni comuni c'erano due voti diversi ognuno di noi
Difendeva con intransigenza riso posizioni neanche a Capaci ricercare come gli altri le soluzioni più avanzate
Questo secondo me è uno degli elementi di insegnamenti della politica più alti che la democrazia italiana dato in quel momento la capacità che di difendere le proprie posizioni anzi di capire che la difesa delle proprie posizioni
Sa nel non delegittimare gli altri ma deve assumere posizioni degli altri Comuni elemento di cui bisogna in qualche modo per conto di quindici anche in qualche modo appropriarsi ecco questa la Costituzione è stata questa guardate che nel maggio del quarantasette Degasperi Presidente del Consiglio cacciò dal governo i socialisti comunisti
L'Unione Sovietica costruiti come informa l'operazione internazionale che stabiliva il dominio assoluto dei comunisti sugli altri partiti minori creando un regime totalitario
Nell'America propose dei piani di aiuto che la sinistra i comunisti rifiutarono
Senta saggezza ma rifiutava pensando di manifestazioni dell'imperialismo americano è vero c'era uno scontro drammatico e viene alla fine del quarantasette la Costituzione fu votata dall'ottantacinque per cento dei suoi membri dei suoi dei suoi deputati
Nel vero l'ottantacinque a questo dimostra come si sa essere se stessi essendo anche aldilà di se stessi costruendo qualcosa
Dico questo
Perché lo cito policheti avente complessivamente su quello che può essere la politica che penso che possa essere questo vero cioè di perdere se stessi sapendo che questo non passa necessariamente attraverso la la grazie
Ma penso che mi serve come si lamentano anche per e situazione attuale in cui abbiamo un momento di lacerazione
Visibile ed è vero impero che riguarda proprio l'unità territoriale del Paese e dobbiamo sapere in questo caso rifiutando con estrema decisione qualunque minaccia che avvenga l'unità del nostro Paese
Dico parlo anch'io danno strappati italiana lo dico con apertura comunque franchezza
Rifiutando qualunque rottura dobbiamo però sappia e capire quello che succede non pensare di difendere passivamente il mondo che c'è queste e uno dei punti il secondo punto di insediamento
Va così della Costituzione e la Costituente è questo
E molto interessante che non c'è stato grande contrasto quando si è fatta la Costituzione
Insomma io credo non lo so Filomena sublime mi membro mi correggerà i ma secondo me il contrasto più grosso che è avvenuto non è stato fra democristiane shore comuniste provata ed è entrato dentro la sinistra quando si è votato nel marzo del mille novecentoquarantasette l'articolo sette cioè l'inclusione del Concordato allora socialisti
E azionisti votarono contro comunisti votarono a favore e ci fu questo contrasto nella sinistra mantenimenti grandi contrasti nella formazione dal contingente non ci furono allora come si spiega questo fa ecco qui viene il discorso che facevi tu Filippo caro Filippo Mazzonis cioè il paradigma antifascista
Ecco piace pari questo cioè gli era io guardate sono un vecchio antifascista era un antifascista da da sempre ed è vero è che sono stato antifascista durante tutto il fascismo direi dalla sua nascita però
Però voglio dire io mi rendo conto con molta lucidità
Che il nostro lavoro gli antifascisti durante il fascismo
Avuto pochissimi risultati fascino andata avanti per conto suo
Dei grandi potenze occidentali e orientali non ci hanno ricavato retta al nostro verranno contato poco eravamo pochi abbiamo contato poco io credo che abbiamo contato molto per la costruzione del dopo direi che la Costituente in tutte le sue componenti socialiste comuniste e cattoliche laiche vero
Egli era in qualche modo permea cadrà lo fa antifascista sentiva e guardate
Il Comitato di liberazione nazionale che era loro dirigente d'resistenza ed è in qualche modo un'anticipazione di quello che fu la Costituente
Erano posizioni politiche diverse che ognuna delle quali difendeva la sua posizione ma cercava insieme con gli altri qualcosa di comune questo elemento Adda ricerca comune era un elemento della che fu da nell'esperienza di fascista e Fo a mio giudizio portato integralmente nella Costituzione
Il terzo elemento che vorrei ricordare e la domanda che mi viene fatta molte volte va bene voi avete fatto allora questa Costituzione avete fatto questa Repubblica
Ma come è andata a finire questa Repubblica vedete cosa diavolo cioè oggi
Vi rendete conto di quello che cerchi di quello che avete fatto guardatevi attorno guardate cos'è la mafia uno Stato nello Stato guardate cos'è la corruzione che travolge i partiti storici come avvenuto nel novantadue novantatré guardate che cos'è il disagio giovanile la disoccupazione di lunga durata che cambiano strettamente ai ragazzi perché toglie loro perfino la volontà di cercare lavoro
Guardate quello che è il disagio metropolitano questo aiuto al consumo davvero queste forme di per consumo dice il taglione vero prive di valore costruttivo guardate tutto questo questa è la guardate i partiti che occupano l'amministrazione decoro Emilia vedere cioè queste quello che voi avete fatto io vorrei su questo punto essere molto chiaro
Non c'è assolutamente un filo rosso che conduce quello che avvenne all'ora nella classe politica di allora
E tutto quello che è venuto dopo quello che è venuto dopo sono cinquant'anni
Che di di cose che le abbiamo fatte parlo anche di meno c'è un degli errore fatta anche da noi la responsabilità non è di quelli di allora la responsabilità è tutta di noi che abbiamo fatto ho lasciato fare queste cose Luna Rossa responsabilità
Non possiamo scaricarla vero sul mille novecentoquarantasei dobbiamo assumerci la tuta assumercela cosa vuol dire vuol dire esaminare tutto quello che si può fare per affrontare questi problemi ecco io credo che questo questo sia possibile
Adesso abbiamo abbiamo formato si è formato un governo e non entro dalla politica di parte
Anche se sono un uomo politico di parte lo sono sempre stato
Però voglio dire questo c'è oggi un problema di governo che interessa tutti che appoggia il governo chi lo critica chi fa l'opposizione ma i problemi sono lì non c'è più oggi il problema non è più tanto di convincere con le parole con la propaganda Ahmed di misurarsi sui fatti questa è una responsabilità che abbiamo tutti
Bisogna oggi misurarsi coi cima per vari mesi per molti mesi
Che ha visto la politica la televisione è rimasto un po'inorridito
Sembrava un gioco fra gli specchi
è vero di parole parole parole colta nessun riferimento ma i problemi vitali del Paese oggi sembra uscire da queste qua Vaprio lo dico da un seppur solo per la maggioranza parlamentare anche per l'opposizione bare per tutti
Vi è un momento di responsabilità saper far bene il governo a saper far bene l'opposizione in cui questo si ritiene è stato ricordato in illegalmente l'ho ricordato al chilo della volontà di rottura che viene avanti in alcune zone ecco io credo che nel momento stesso in cui devo rifiutare queste lacerazioni dobbiamo anche
Non dobbiamo correre non dobbiamo fare l'errore di difendere passivamente quello che dice
Tutti i problemi della della della crisi degli elementi che anche Filippo mattoni si ricordava nel suo rapido
Esame agli Fabi lo scorcio di questi cinquant'anni tutti questi elementi ci sono e certamente il
Diciamo così Mitidieri il carattere il carattere iniziale l'origine
Di di questo Stato italiano la sua formazione centralistica il fatto che questa formazione centraliste che è stata poi sostenuto anche dal sistema dei partiti i partiti sono strati un veicolo straordinario della centralità dello Stato
Di sindacati stessa Corsini il mio sindacato il tuo sindacato siamo stati un pezzo importante nelle dalla centralità dello Stato tutte queste cose vanno riesaminati noi non possiamo pensare oggi che di potere tranquillamente rispondere a Umberto Bossi nero semplicemente ricevendo lo Stato va bene com'è
Noi dobbiamo sapere che qualcosa va cambiato e cosa vuol dire cambiare qualcosa vuol dire restituire delle libertà d'iniziativa alla periferia
La periferia in senso largo rivendico però intanto la vediamo sono le autonomie regionali sonora autonomie comunali restituire libertà vuol dire eliminare contrordini
Ci saranno anche da fare delle revisioni costituzionali l'articolo centodiciassette della Costituzione vero tutta la parte che riguarda la dovrà essere rivista però quello che contenta c'è una volontà politica Bear ritagliare spazio a quest'iniziativa soffocata bisogna fare in modo che i sindaci che oggi rispondono del nell'elezione diretta direttamente vedono infatti ai loro elettori
Sì sappiano essi di essere veri rappresentanti di questi testi perdere giorni trovino il loro slancio che è stato frenato
Dopo essere stato denunciato dalla Costituzione è stato poi frenato nella nella pratica dalla tradizione centralistica questo elemento di di guardate è un elemento di rottura culturale troveremo resistenze forti perché era la struttura centralizzata della burocrazia dei partiti dei sindacati di tutto l'infermiere
è fortissima l'esistente saranno trasversali non sono soltanto problemi di destra né di sinistra saranno resistenze trasversali
Bisogna aver la forza di affrontarle questo mi pare verso una vera risposta ci si può dare al discorso inaccettabile di Umberto Bossi
La con la Padania la Padania non c'è ma resiste ci sono delle difficoltà ci sono delle insicurezze che vanno affrontate ci son dei bisogni visibilità
Divisioni di rappresentanza ci sono settori interi che non che sentono guidato da insicurezza e di non poter contare verso le risoluzioni dobbiamo saper rispondere a queste cose
Vero nome inventare il mito della Padania per non esisti e di spingere questo elemento
Però io credo che per fare un'azione di questo genere il passato
Cita un elemento di fiducia e questo è moglie di cioè perché oggi ieri è importante ricordare il il due giugno
Non per dire che la Repubblica certamente la Repubblica quello che è successo quello che è stato fra giugno del pomposa e oggi euro sconvolgimenti impressionante
Abbiamo fatto benissimo a non a farli solo dei piccoli accenni ma non ricordarla ma se uno vuole ricordare sapete che la statura dei ragazzi di leva e cresciuta di dieci centimetri sapete che la mortalità infantile caduta
Dal cinquanta per mille al sei per mille
Voi non sapete che la lunghezza tramite umana si è allungata di dieci anni ed era la sede di vita questi sono i cambiamenti sapete che l'Italia nonostante tutta Riccio insufficienze
E in testa in prestito in questi in questi indici sanitari e quasi in testa nel mondo vicino al Giappone vicina ad alcune altri pochissimi Stati
Allora questa trasformazione è stata immensa ma non vogliamo ricordare questo non è questo
E la tenuta che abbiamo dimostrato anche quando eravamo divisi anche quando che ricordato l'emigrazione è vero bene io l'ho vissuta Ambra fasi rovistata non usava migrato vero torinese ho visto arrivare
Arrivare centinaia di migliaia di immigrati bene sembrava un contrasto di partenza impossibile da un lato la Calabria e la Puglia e il Molise e la Sicilia dall'altro il vecchio Piemonte rigido chiuso in se stesso lo conosciamo bene beveva un po'un po'così no questo piano ebbene l'apertura è stata straordinaria l'incontro è stato straordinario tutto questo allora cosa vuol dire vuol dire impunità agli atti scusa un'Italia cioè allora se c'è un'Italia dobbiamo accompagnava questo voglio dire che abbiamo parlava
Gli unici a
Ora è a tutti gli intervenuti a lungo
Delle cluster
Mazzone sicuramente il due giugno il nostro presidente e pubblica Scalfaro nel discorso
Alle Camere
In seduta
Senti anche il Presidente del Consiglio
Regionale sicura
Tante questo discorso in questo processo di Rifondazione