"Moneta unica e Unione Europea: l'Italia verso Maastricht"

Però importante convegno dando la parola al presidente nazionale per la relazione introduttiva quindi opere Petrelli
Amici colleghi
Signore ospiti autorità
L'unità europea
E il filo ideale che colleghe
Le ultime generazioni italiane
Diversi ideologicamente divisi dalla visione politiche ed economiche
Dei loro tempi essi hanno tuttavia trovato un comune ancoraggio nell'ideale di un'Europa politicamente unite
Da Mazzini
Che esule a Berna nel mille ottocentotrentaquattro affonda la Giovane Europa piccolo gruppo di esuli italiani tedeschi e polacchi a Carlo Cattaneo
Che per primo parlò di Stati Uniti d'Europa nel mille novecento nel mille ottocentoquarantotto l'Europa è sempre stata
Una prospettiva comune trasversale agli schieramenti cemento per un futuro migliore
E ad essere che penso non Luigi Einaudi e Gaetano Salvemini
Durante la Grande Guerra quando affermano tennis che il nazionalismo a costituire il principale flagello da eliminare con lo sviluppo della democrazia
Ed è adesso anche che penso non mente l'Europa in fiamme
Confinati dal fascismo a Ventotene Eugenio Colorni
Ernesto Rossi e dal Piero Spinelli quando scriveva il manifesto per una prova punite libera e democratica in antitesi con il trionfante nazionalismo topi la totalitario di quel tempo
E quel filo arriva ai giorni nostri arriva alle nostre generazioni
L'Italia
è oggi tra i più convinti Paesi europeisti del vecchio continente per motivi storici culturali politici ed economici
Per quanto riguarda le prospettive economiche per le nostre aziende siamo ben consapevoli che si tratta di un'integrazione non solo polenta volontarie ma anche necessaria
Poiché in un'economia forte fortemente globalizzata con interscambio di beni e servizi e la circolazione di uomini capitali sarebbe anacronistico antistorico e suicida pensare a nel Catti autarchici
In questo senso autarchiche è sinonimo di nazionalismo e in quanto tale è fuori dalla nostra prospettiva strategica rappresentata dall'Unione Europea che richiede fasi di crescente integrazione economica
L'articolazione della macchina burocratica europea il sempre più forte peso della legislazione economiche
Emanata da concerto che secondo autorevoli fonti giunge da influenzare fino l'ottanta per cento delle normative nazionali l'attenzione alle tematiche della tutela dell'ambiente e dei consumatori della sicurezza sui luoghi di lavoro delle garanzie concorrenziale
Sono tutte questioni che hanno innegabili costi per il mondo delle nostre imprese questi costi a basso no di conseguenza la soglia di europeismo convinto e questo affievolirsi peraltro muove da una considerazione che tendenzialmente rafforzerà
E vale a dire più crescerà il peso dell'Unione Europea intenti poi in termini politici ed economici e più esse da ideali astratto assumerà il ruolo di riferimento istituzionale concreto che dirime
Che di che dirime che discipline diretta in parola regola interessi
E allora le prese di posizioni ripensamenti le riserve prenderanno ancor più consistenza
Di pari passo occorre introdurre anch'anche riflessioni sui processi decisionali sui livelli democratici delle deliberazioni
Perché se è vero che l'Europa non può essere un ideale astratto è altrettanto vero che non può in estrema sintesi essere rappresentata solo dagli Euro Burak burocrati di Bruxelles
Molto spesso troppo spesso accade che decisioni che coinvolgono milioni di piccoli medi impresa d'Europa e milioni di lavoratori sono presi da burocrati da funzionari nel chiuso di poche stanze
Ma non c'è dubbio che gli stati europei evita che certamente non possono stare nel moderno mercato globale senza l'unione europea e avendo la stessa Unione Europea problemi di concorrenza nella competizione mondiale
Riteniamo perciò giusto perseguire processi di crescente integrazione l'abolizione delle frontiere interne con l'affermazione delle quattro libertà fondamentali sanciti nei patti
Di Maastricht liberazione libera circolazione delle persone dei capitali delle merci e dei servizi e l'eliminazione delle barriere fisiche tecniche fiscali hanno già aperto grande potenzialità alcuni studiosi hanno stimato il costo della non Europa in circa duecento miliardi di l'integrazione pertanto fondamentale per l'economia nazionale l che continenti e la semplificazione delle procedure disco di circolazione di uomini capitali beni e servizi
Può produrre nel lungo periodo una spinta propulsiva tonificante per il sistema dall'impresa con beneficio
Per i livelli di pezzo e di qualità
Ma affinché ciò avvenga
Come ha recentemente riconosciuto il presidente Dini vigna la Camera dei deputati i governi europei devono mettere mano a un'opera di delegificazione
Ricordo serate di considerando le materie che richiedono una regolamentazione comunitaria
L'Unione Europea
Devi imparare in altre parole semplificare la propria produzione legislativa stabilendo quale materia lasciare la normativa nazionale e regionale
Senza compromettere le legittime esigenze di tutela dei consumatori dell'ambiente della salute e della sicurezza
Ma veniamo al cuore del dibattito di oggi l'unione monetaria e la moneta unica
I temi sull'unione ormai ettari sono di grande complessità
Si tratta di pensare in termini assolutamente realistici a questioni che influenzeranno direttamente la vita dei cittadini europei
E delle comunità nazionali riti terminando potere d'acquisto e qualità della vita affidabilità ed efficienza economica finanzia dei diversi Paesi e perciò il livello delle ricchezze e le stesse prospettive di sviluppo futuro
Il semestre di presidenza italiana
Cade proprio nel momento più delicato del processo di costruzione dell'Unione Europea nei prossimi mesi
Infatti verranno definite le azioni da intraprendere per aderire alla fase clou dell'unione europea quella della decisione alla moneta unica prevista per il gennaio mille novecentonovantanove
L'acceso dibattito che si è aperto in tutta Europa intorno a questo ambizioso traguardo fa capire che la posta in gioco non è solo economiche
Il futuro governo dell'economia europea ma anche politica e la variabile decisiva è costituito dalla fiducia reciproca tra i Paesi dell'unione europea
Appare oggi chiaro a molti che la moneta unica non può essere la sola risposta alla volontà di progresso dell'Europa e che ci si attende interventi dall'unione anche nel campo della economia reale
Le politiche monetarie e di bilancio devono cioè essere coniugate con le politiche per lo sviluppo dei singoli Paesi
La Confesercenti con questo incontro porta il suo contributo al dibattito sull'Unione economica e monetaria
E lo fa a pieno titolo in quanto rappresentante di quelle piccole e medie imprese che a tutt'oggi rivestono un ruolo di primaria importanza all'interno del tessuto imprenditoriale comunitario
Assorbendo il numero maggiore di addetti nel settore privato e generando la quota più elevata del fatturato complessivo
In Europa
Le imprese con meno di dieci addetti sono oltre quindici milioni
Cioè pari al novantatré virgola uno per cento del totale delle imprese esistenti
E di queste una su cinque è italiana
E occupano questi impresa il trentun milioni di persone un terzo del totale
Il commercio da parte sua con oltre cinque milioni di impresa in quasi tutte piccole e medie e uno dei settori più di settori portanti del sistema produttivo comunità
Dal febbraio del mille novecentonovantadue cioè alla data del sottoscrizione del Trattato di Maastricht ad oggi molte cose sono cambiate è mutato il quadro economico di riferimento così come gli atteggiamenti verso l'Unione economica monetaria
La Germania e la Francia fanno i conti con un'economia in forte frenata e con la crescente disoccupazione la Gran Bretagna Danimarca
Come sapete si sono riservati la facoltà di non aderire alla moneta unica in Italia da parte nostra è acceso il dibattito sui costi e sui benefici dell'adesione a tappe forzate all'Unione
Il Trattato di Maastricht fin dai firmato dai capi di di Stato e di governo riuniti alla conferenza interviene intergovernativo sull'unione politica economica e monetaria entrato in vigore come tutti sapete il primo gennaio mille novecentonovantatré
E ha costituito la unione europea e la unione europea regolamentando fra l'altro le modalità e Lea l'attuazione i tempi
Di realizzazione dell'Unione economiche monetarie
I criteri macroeconomici individuati in quella conferenza per verificare il grado di convergenza delle singole economie nazionali sono contenuti
Nell'articolo cento e nove J del trattato e nei protocolli cinque sei il principale fondamenta il principio fondamentale è che ogni paese
Deve essere ha caratterizzato da stabilità finanziaria e dalla finanza pubblica e sostenibile comunque per maggiore creare chiarezza
E per i pochi che non riconoscono
Cercherò di elencare i criteri i cinque criteri stabiliti in quell'occasione primo criterio i criteri per aderire alla moneta unica quali sono
Primo criterio stabilità dei prezzi
Cioè
Il differenziale del tasso di inflazione non deve superare l'uno e mezzo per cento rispetto alla media detestati con più bassi inflazione cioè la l'inflazione viene misurate in base all'inflazione dei dei tre Paesi che hanno l'inflazione più bassa e questo Paese superate da uno e mezzo per cento
Stabilità dei cambi
Ovvero la valuta nazionale non deve avere subito gravi tensioni nel bilancio precedente nel biennio il biennio precedente la verifica
Ma va ricordato però che allora il mila centonovantadue esistevano SME e lo Svevo e sapete che da allora che nel novantatré è crollato perché ne sono usciti praticamente tutti i Paesi che deriva terzo parametro la convergenza dei tassi di interesse a lungo termine ovvero in media i tassi di interesse a lungo termine non devono avere superato di oltre due punti percentuali
Quelli dei tre Paesi che presento dalla maggiore stabilità del pressing punto quarto e quinto sono i i parametri più noti cioè quello del rapporto fra disavanzo il prodotto interno lordo che non deve essere superiore al tre per cento
Un rapporto suo superiore però ritenuto sostenibile solo se presento un una progressiva riduzione e ha raggiunto un livello vicino a quello di riferimento
Punto quinto il rapporto fra debito pubblico e prodotto interno lordo non deve superare il sessanta per cento
Anche in questo caso un valore superiore al sessanta per cento ritenuta ammissibile si presenta una tendenza alla riduzione ripete qua e poi nel corso della relazione farò citerò un caso è importante a tal proposito sotto sottolineare subito due aspetti primo
Il trattato non dice se per adottare la moneta unica sia necessaria che la maggioranza degli stati membri soddisfi i criteri di convergenza riservando questo opportunità
Di decisione alla discriminazione all'età del Consiglio d'Europa che si riunirà nel mille novecentonovantotto cioè il Consiglio d'Europa che stabilisce chi deve entrare in onde rientra inoltre il trattato non definisce una data di inizio della fase tre stabilendo che entro che senza la fine del mille centonovantasette pare data non sarà fissato la terza fase automaticamente inizierà il primo gennaio del mille novecentonovantanove la terza fase la moneta unica
Non la moneta europea la moneta unica cioè cambi fissi mentre la moneta unica l'euro entrerebbe nel due mila uno
Attualmente i parametri di ingresso fissate ma strette escluderebbero dall'Unione gran parte dei paesi e quindi la situazione come oggi
E di e il quadro sarebbe il pre il il il poi il parquet chiederò di a descrivere Italia Francia e Spagna fra i più importanti sarebbero fuori lo potrebbero entrare nella moneta unica
Perché non sono in regola con il con i parametri la Francia da parte sua a onde si vaso di bilancio ancora eccessivo per essere giudicato sostenibile ai fini dell'Unione Europea la stessa Germania che la la locomotiva che fai nella colonia europea ed è quella che vuole costruire questa moneta unica la stessa Germania per assurdo non supererebbe oggi pienamente i requisiti richiesti
In Germania c'è da dire che è stato fatto un in un sondaggio di opinioni su cinque tedeschi cittadine la Germania quattro non voglio entrare nella moneta unica
Sull'Lussemburgo paradossalmente il piccolo Lussemburgo poco più che di San Marino paradossalmente rispetta tutti i criteri richiesti
E anche questo quindi questo quadro farebbe fa un po'riflettere su quello che può essere l'appuntamento del mille centonovantanove se così sarà stabilito
La prossima conferenza in intergovernativa di Torino del ventinove marzo prossimo Torino che si terrà e già ribattezzata mastri due viene ad assumere in questo quadro grande importanza
Lo scenario che si prospetta appare dominato allora dalle seguenti alternative qual è l'alternativa è che si tratta che si possono prendere in di fronte a questo quadro primo flessibilità dei criteri
Cioè i criteri che sono tante stabiliti
Devono essere più flessibile e da ridiscutere
Oppure posticipazione dell'esame di ammissibilità da parte la Commissione europea invece che l'esame viene fatto nel mille novecentonovantotto sul mille novecentonovantasette protrarre questo esame spostarlo un anno due anni chi dici due anni che dici di più e dibattito in corso al terzo
Adozione della moneta unica solo da parte di quei Paesi in linea coi parametri fissati a Maastricht
Il come il che e qui verrebbe a sancire la teoria dell'Europa a due velocità cioè qualcheduno entra e qualcheduno rimane fuori
Sulla flessibilità dei criteri non sembrano sussistere le condizioni politiche per la loro ricontrattazione
Va comunque ricordato che il trattato consente già alcuni margini di discrezionalità ad esempio nel caso dell'Irlanda e del Belgio
Un rapporto debito pubblico prodotto interno lordo ampiamente supero superiore alla soglia non viene interpretato come sintomo di una situazione insostenibile della finanza pubblica quindi una certa flessibilità
Nel fa nei fatti già esiste
Per quanto riguarda l'orientamento dei tempi esistono invece autorevoli pareri fra i quali quello recentemente da del da Dell'Orto pareri contrari
La terza alternativa sarebbe quella di procedere verso l'unificazione monetaria in maniera graduale tramite l'adozione della moneta unica solo da parte di quei Paesi che rispettano i criteri di convergenza in un'interpretazione necessariamente molto estensiva
E successivamente da parte degli altri Paesi e la storia delle due velocità
Ma va detto che tale soluzione rischia di alimentare comportamenti non cooperativi da parte dei Paesi esclusi e produrre una disgregazione dell'Unione europea e quindi non la riteniamo una
Una strada percorribile
E non riteniamo altresì che sia necessario cominciare a ragionare riteniamo che sia necessario ragionare intorno alle alternative
Di questo trattati soprattutto affiancare la discussione sulla moneta unica una riflessione più generale sugli obiettivi delle politiche economiche dei singoli Paesi europei
Ovvero parlare non solo di convergenza monetaria ma addirittura di convergenza reale fra i diversi colori
In altre parole crediamo che sia necessario superare i limiti di Maastricht
E per venire alla un po'ha un approccio più flessibile all'integrazione europea pensiamo che questo sia possibile senza rinnegare mastri e benefici connessi che pure se lasciamo così enti esistono l'esperienza dello SME testimonia che in assenza di una convergenza reale tra le economie dei diversi Paesi non è possibile mantenere un lungo un sistema di cambi fissi e la stabilità dei cambi alla condizione importante necessarie e sine qua non anche se non anche per la creazione della moneta unica a questo proposito vorrei citare la polemica che viene avanti dal dal presidente Chirac già dal mese di di di settembre contro la soluzione della valuta i dovrete italiane
E si dà non cita di cioè dice che la l'Italia fa concorrenza sleale perché abbiamo salutato continuamente la nostra monete massiva non cita che negli accordi dello SME i Paesi i Paesi partecipanti Cosmè avemmo l'impegno di sostenere le Monetti deboli
Cosa che si vengono da far la Francia A. Germani ma tutti quanti Paesi quando nel novantadue abbiamo cominciato a svalutare la nostra moneta
In sostanza
Viste le difficoltà incontrate dai Paesi europei dopo la crisi dello SME e data l'esistenza di un'elevata e crescente disoccupazione non è pensabile realizzare un sistema di cambi fissi senza prima aver conseguito importanti risultati nell'ambito delle politiche di coesione
Economiche e sociale
Il rapporto del Comitato dalla del giugno tanta nove aveva posto su questo aspetto unendosi molto maggiore di quella che effettivamente le neppure ricevuto recepita nel novantadue nel negli accordi di Maastricht
In quel rapporto si sottolinea come le condizioni di convergenze quindi di cammino verso l'Unione monetaria non possono prescindere si diceva da una crisi da equilibrate
Dalla di dal riduzione delle disparità regionali quindi significa fra paesi paesi da un elevato livello di disoccupazione e da un equilibrio nei conti con l'estero
Tuttavia fra i criteri di ferite mastri non è stato inserito alcuni indicatore relativo ai di vari direttoriali e alla disoccupazione
La situazione e reso oggi ancor più difficile da una ripresa che sia di rivelata assai più debole del previsto
L'area economica dell'Europa si va caratterizzando in misura sempre più accentuata come area a bassa inflazione ed elevata disoccupazione il processo di convergenza fino ad oggi percorso da parte dei Paesi europei ha comportato rilevanti costi economici e sociale in termini di minore crescita e di maggiore disoccupazione
In un simile sistema
In un simile contesto il rispetto matematico dei criteri di convergenza dei tempi fissati dal Trattato di Maastricht
Comporterebbe ulteriori restrizioni del reddito ed era domande e in particolare del comune dei consumi delle famiglie e di conseguenza ancora maggiore disoccupazione per questo il traguardo l'unione monetaria è scandito dai criteri di Maastricht appare sempre più difficile da raggiungere e soprattutto è per questo
Che oggi è così a deciso il dibattito sull'opportunità di proseguire in tempi rapidi verso l'integrazione europea
Si va nel contempo diffondendo in maniera sempre più formale la proposta di avvisare un patto sociale per la occupazione
Un patto per l'occupazione implica uno stretto coordinamento delle politiche economiche fra gli stati membri e ritorniamo sempre lì
Si è attuato con successo tale coordinamento può favorire la la realizzazione dell'unione monetaria ma in tempi credo certamente più lunghi
Se viceversa si guarda in maniera mio presso la l'obiettivo dalla moneta unica anche a scapito della coesione sociale si rischia un forte indebolimento della voglia di collaborazione e di cooperazione fra Stati membri
Si pensi ad esempio a questioni esplosive qual è l'impatto del fenomeni meditativo ai Paesi terzi fenomeno non ha ancora affrontato dalla democrazia
E nel Trattato di Maastricht di questo non se ne parla non si non si è tenuto conto mi sono già coinvolti sul mercato del lavoro il sistema scolastico il mercato delle abitazioni la sanità la storia insegna la storia insegna che i popoli poveri fatalmente vanno ad inseguire la richiesta laddove esse si trova e la richiesta oggi in Europa serviranno perciò politiche adeguate e non rinviabili nel lungo tempo
In sintesi allora dunque signori colleghi autorità presenti
Qual è la nostra posizione la nostra posizione equestre
Unione monetaria non è solo una necessità economiche ma anche e soprattutto una volontà deve essere una volontà politiche
Ciò significa che la moneta unica non può prescindere dall'unione politica e anzi ne deve rappresentare il coro in da il corollario
Conseguenza logica di questo è che tutti i Paesi tra i quali Italia che stanno rimettendo in ordine la propria casa e mi sembra che con grandi sacrifici anche da parte dei nostri categorie lo stiamo facendo
Devono entrare a farne parte contemporaneamente contemporaneamente
Fondamentale sarà inoltre la discussione sui poteri e sul fondo e il funzionamento di tutti le istituzioni comunitarie
Dalla Commissione e Consiglio d'Europa dal Parlamento la futura Banca centrale europea tali questioni non possono restare sullo sfondo del dibattito alto più che sono nell'ordine del giorno della conferenza di Torino
Del ventinove marzo e fondamentale è inoltre che l'unificazione monetaria si realizza anche attraverso un maggior coordinamento delle politiche economiche in particolare devono essere intensificate resi più efficace le politiche occupazionale
Per questo noi chiediamo anche la presidenza italiana si caratterizzi e questo è la richiesta che viene gran voce un po'da tutte le forze politiche economiche e sociali
Che la presenza italiana si caratterizzi sul fronte dell'occupazione e del rilancio del mercato interno
In prima il governo italiano la forte spinta alle polemiche alle politiche strutturale finalizzate alle piccole e medie imprese abbiamo già detto
Dell'importanza del ruolo che possono avere le piccole e medie imprese una crescita globale libero di vite e nella possibilità di creare occupazione ma questo può accadere a patto che si attivino politiche di sostegno e di orientamento fino ad oggi carenti o del tutto assenti soprattutto nel nostro Paese
Il settore turistico ha già percorso un tratto importante di questa strada verso il pieno riconoscimento da parte della Comunità europea per il commercio invece praticamente ancora tutto da fare
Il percorso non tutte le opinioni sono concorde quando riteniamo che occorre inserire tra le azioni finanziabile ai fondi strutturali
Ai fondi strutturali speci conferì riferimento alle regioni del Sud Europa la morde lamenta ammodernamento della rete commerciale
E veniamo concludendo alla situazione italiana
Il nostro Paese presente
In termini reali una elevata competitività dimostrato dal notevole avanzo delle partite correnti e da un risanamento della finanza pubblica ormai strutturale e da una massa e dall'avanzo ha un avanzo primario cioè le entrate
Mendo spesi al netto degli interessi superiore a quella di tutti i Paesi europei
L'Italia è dal mille novecentonovantatré
Il Paese europeo più virtuoso nel risanamento dei conti pubblici
Da e ci è costato sacrifici e sangue soprattutto a noi del commercio del turismo da quell'anno il rapporto debito PIL è una intatto in misura inferiore rispetto al resto d'Europa
Nel novantacinque tale rapporto è addirittura diminuito mentre continuato cresce in tutti i Paesi dell'Unione europea
Il disavanzo corrente dell'Italia si è ridotto di uno virgola sei punti di percentuale rispetto al prodotto interno lordo nella media dei paesi europei invece la riduzione è stata del dalla metà cioè di zero virgola otto punti l'avanzo primario in Italia
Cioè sempre entrate meno spese al netto degli interessi l'avanzo primario ha toccato nel mille novecentonovantacinque la cifra di sessantatré mila miliardi Pavia al tre virgola sei per cento del proprio interno lordo significa che se lo Stato italiano dove si paga gli interessi sui prestiti avrebbe un avanzo di sessantatré mila miliardi mentre invece paghiamo centottantacinque centonovanta mila miliardi per il debito che lo stato in cui i cittadini
L'Italia ha perciò finora rispettato impegni assunti a Maastricht in termini di risanamento della finanza pubblica con grandi sacrifici e loro mente consistente della pressione fiscale
Tra il mille novecentonovantaquattro mila centonovantacinque la pressione fiscale complessiva è salita di circa due punti
In rapporto al prodotto interno lordo sfiorando il quarantotto per cento nonostante tali progressi il rispetto delle condizioni di adesione previsti dal Trattato resto un completo particolarmente impegnativo per il nostro Paese
Soprattutto alla luce dal giudice del Consiglio di Valencia di anticipare di un anno cioè il mille novecentonovantasette l'anno di riferimento per la verifica dei parametri di convergenza di cui vi ho parlato prima
Le alternative di fronte a cui è posto il nostro Paese saranno oggetto di discussione quindi nella tavola rotonda che terremo oggi pomeriggio mi prime però dire adesso e mi preme anche sottolineare che noi che la Confesercenti
Non appoggeremo un ulteriore inasprimento della politica di bilancio rispetto a quanto prefissato nel DPF del mille novecentonovantasei novantotto approvato lo scorso così come non riteniamo utile l'adozione degli ulteriori manovrine di cui si va parlando in verità se ne parla sempre meno perché in campagna elettorale mi sembra non sia molto igienico parlare di di nuova imposizione fiscale però non ce l'aspettiamo siamo comunque contrari ai boatos che si sentono dei cinquanta mila settanta mila miliardi di manovra su queste noi abbiamo una posizione molto rigida molto chiara
Siamo atto totalmente sottovento contrari
Questo non solo perché riteniamo non percorribile ulteriori momenti aumenti della pressione fiscale ma anche perché interventi affrettati potrebbero determinare effetti negativi sull'attività economiche sulla occupazione e anche sulla inflazione ricordiamoci che la Manor del febbraio del mille duecentonovantacinque e c'è costato un punto di aumento dell'inflazione
Con questo non intendiamo dire che il nostro Paese debba modalità mia di convergenza sì che percorso anzi due sole motivi
Primo la diminuzione del costo del debito indotto dalla flessione dei tassi di interesse consisterebbe di allentare il vincolo di finanza pubblica rendendo non più necessarie manovre aggiuntive
Secondo l'isolamento credito e della finanza pubblica e la stabilizzazione della nostra moneta consiglierebbe di mantenere basse l'inflazione condizione fondamentale per poter realizzare una vera politica dei redditi
Per poter conseguire due grandi benefici sotto il i due grandi bile benefici sopra indicati
La premessa è quella di un governo stabile noi andiamo chiedendo da sempre un governo stabile vogliamo dei punti di riferimento fissi chi non cade non vogliamo i ministri che cambiano ogni sei mesi vogliamo un governo che che governi ma dei governi per lungo tempo
Abbiamo fa noi avevamo eravamo politicamente ci siamo espressi
Sull'accordo del anti antis scioglimento delle delle Camere noi lo spremendo il l'incontro con onorevole Maccanico dicemmo che eravamo favorevole a una corda che prolunga soggetto e che Polo gas la legislatura al fine di al fine di a vere le riforme istituzionali e che in Italia crea solo una possibilità di governare per un perito fisso di quattro cinque anni noi non giudichiamo i governi non non facciamo campagna elettorale comunque noi chiediamo stabilita per avere un punto di riferimento fisso chiunque esso sia
Poi faremo gli scioperi poi diremo che va bene Polo PPI lo critica Remo poi faremo anche le serate vogliamo dei governi quale contrattare nel bene e nel male questa è la nostra posizione politica
Onorevole Taradash
Sono mi fa piacere
Quindi presupposto non di poco conto per proseguire il nostro cammino è il miglioramento in miglioramento della macchina statale se noi vogliamo entrare in Europa bisogni che la macchina statale italiana funzioni
Chi si una macchina che competitiva la burocrazia italiana non dei veri tempi lunghi crea dei veri tempi rapidi e che alla burocrazia francese e tedesca
Quindi la borghesia la sua efficienza l'attività dei tempi so indispensabile per non mancare l'appuntamento con l'Europa emette le nostre imprese alla pari con le imprese europee colleghi autorità signori ospiti concludendo veramente il quadro come vedete ancora molto complesso
Le azioni e le scelte sono aperte lo scenario rappresentato in questo mio contributo mostra come il dibattito sia ancora in corso
Dopo la Conferenza intergovernativa di Torino del ventinove marzo avremo elementi ulteriori di conoscenza
In ogni caso in ogni caso qualsiasi cosa avvenga il cammino Herman ha tracciato indietro non si torna
Unione economiche e Unione monetaria sono per noi i presupposti fondamentali per gli Stati Uniti d'Europa
Stiamo adesso la parola all'onorevole Umberto Cecchi presidente della commissione speciale per le politiche comunitarie
Ma dandoci no no no
Ma alla pari ce lo scambio di va be'l'onorevole Giorgio la Malfa segretario del Partito repubblicano italiano avvenuta parlamentare europeo
Presidente io ringrazio molto bello l'invito
Per l'invito
Per la Confesercenti io a questa
Questa estremamente
Discussione estremamente importante
Vorrei fare prima di entrare nel merito della sua relazione che
Di grande interesse dove fare due considerazioni preliminari brevissime la prima è che a me dispiace che del un certo numero di colleghi penso anche per ragioni dovute alle preparazione delle liste elettorali del resto
Un po'vanno anche a metri dagli altri colleghi poi di lasciare dopo aver parlato mi dispiace però molti colleghi fra quelli annunziati non siano presenti secondo me
Hanno commesso uno sbaglio nel sottovalutare l'importanza di una riunione con questo tema con questo gruppo la seconda considerazione e che mi fa molto piacere che oggi si riunisca a Como come espressione del mondo del commercio
Con uno stato d'animo un po'diverso da quello che abbiamo visto dai giornali di coloro che si sono incontrati ieri a Torino
Tanto soltanto per l'esposizione di opinioni politiche che possono essere a favore dell'uno o dell'altro
Quanto perché i problemi difficili della categoria
Le difficoltà che esso incontri a cui lei ha fatto giustamente cedendo che sono reali e di cui magari il malessere torinese e altrettanto legittima espressione
Non può farlo la loro risposta nemico ottenne dei fischi ma nelle questioni delle quali discutete voi qui cioè se l'Italia riesce a stare in Europa decentemente il commercio italiano sarà decentemente nella sua posizione
Se l'Italia sarà fuori dall'Europa i cortei non risolveranno i problemi e le angosce dei come certi torinesi vedi quelli napoletani di quelli siciliani e quindi io plaudo al tipo di discorso nel quale voi collocate i problemi
Angosciosi che la calma la categoria incontra del resto da molti anni che secondo me giustamente poi sollevò io vengo nel merito del delle questioni lei ha trattato Presidente
Sul per dirle che sono d'accordo in parte e naturalmente in parte non sono d'accordo su nulla
Sulle questioni di Maastricht eccetera dico
Dico qual sono totalmente d'accordo nella parte nella sua impostazione del ricordo
Molto importante che lei fa all'inizio delle origini ideali dello edificazione europea dei grandi ideali del Risorgimento italiano nei grandi ideali della lotta contro il fascismo il Manifesto federalista di Spinelli
Ernesto Rossi quindi il fondamento diciamo il fondamento democratico e liberale che ha la politica di integrazione europea che non possiamo dimenticare
Ma vorrei entrare nel merito delle questioni delle questioni dell'unificazione monetaria e della negoziabilità egli negoziabilità dei dei parametri di Maastricht che di tutto questo che del resto poi penso che i colleghi dello schieramento
Chiamiamo così avverso attaccheranno in termini del resto la posizione dell'onorevole Martino la conosciamo quella dei nove figli approcciamo quindi essi avranno facoltà introdurre nei confronti dei criteri di Maastricht quindi lasciate che io li difendo diciamo così
Il punto che dal quale bisogna partire cari amici
Il rapporto tra un grande mercato libero
Grande commercio libero
E il sistema di il regime monetario
Non dobbiamo dimenticare che la costruzione del mercato comune europeo
Che è cominciato il primo gennaio del mille novecentocinquantotto
E avveduta per buona parte della sua storia il regime di cambi fissi
Indipendentemente dai regimi monetari europei prima del Sistema monetario europeo
Attenzione a non dimenticare
Che l'espansione del commercio mondiale un'espansione del commercio europeo presuppone
L'esistenza di cambi fissi perché sono gli unici che danno certezza ai valori
E quindi che consentono l'instaurarsi di flussi di commercio
Noi abbiamo formato il mercato comune negli anni nel quale esisteva il folk insiste illesi Steel regime di Bretton Woods
Quindi esiste una parità stabilita fra la lira e marco il dollaro
Il franco svizzero sa come Gesù e così via in quel quadro di stabilità dei cambi a livello mondiale Leo il commercio dell'Europa ha potuto prendere con l'abbattimento delle barriere la grande dimensione saluto
Quando è nata la difficoltà quando è nata la difficoltà è stato nel momento in cui mille novecentosettantuno la crisi del Vietnam
Determina l'uscita del la fine del regime di Bretton Woods cioè la fine del sistema dei carnefici
In quel momento in cui il dollaro dichiara la sua fluttuazione si pone per i Paesi dell'Europa occidentale alle prese con la costruzione di un mercato unico il problema di sapere com'è possibile come fosse possibile avere un mercato unico
è una progressiva integrazione del tu bene cioè delle economie dei nostri paesi in un sistema in cui le volete fluttua vanno ed è da quel momento che nascono i progetti di unificazione monetaria
Nasce il Sistema monetario europeo a cui ha fatto il presidente molte volte riferimento all'inizio mille novecentosettantotto settantanove
Entriamo nel Sistema monetario europeo perché pur in un'aria di instabilità mondiale dei cambi di regime di cambi flessibili tuttavia appare estremamente importante che in Europa che deve costruire un mercato unico vi sia una stabilità dei cambi
La situazione è dunque la seguente questa è la siamo per così dire la promessa
Di teoria economica Dante quale seguono i consumi se politica e non possiamo pensare di continuare l'integrazione europea se non in un regime di stabilità dei cambi
Perché se non abbiamo che il giro di stabilità dei cambi non siamo nelle condizioni di assicurare la stabilità e la certezza dei flussi di commento
Noi non siamo nelle condizioni tuttavia di assicurare un regime di stabilità dei cambi del tipo Sistema monetario europeo perché la speculazione è in grado di far saltare
Perché lo abbiamo visto e quindi i casi sono due o rinunziamo all'integrazione economica europea o andiamo alla pulito
Questa moneta unica
Può assumere potrà assumere nei prossimi anni soltanto una di queste due formule se non non siamo all'integrazione europea in un torniamo indietro spero che accada quello che abbiamo fatto
Ora abolita unica
E in questo caso l'unico modo per arrivarci è il Trattato di Maastricht
Che non è rinegoziabile perché pensare che in una Germania nella quale come ha detto giustamente il presidente quattro tedeschi non cinque alla domanda se sono disposti ad abbandonare il marco rispondo loro
Pensare che sia possibile rinegoziare i i tempi o i contenuti degli accordi di Maastricht è una follia
Questo prolifico
Può nascere se questo non sarà possibile se fallisce l'Europa di Maastricht
Stiamo attenti a non aggiungere la nostra voce
A quella nasce un'alternativa che l'area del Barco
Non ci sono altre soluzioni c'è già un'area del marco perché la la la corona danese
Il fiorino olandese
Il il figlio il franco lussemburghese e se il franco belga sono già monete sostanzialmente appartenenti all'area del Barco cioè vere di cui si fa carico la banca tedesca
è probabile che a un certo punto la banca tedesca giunga a questi Paesi che ho citato
La cura e la difesa di molti Paesi come l'Austria
La Repubblica Ceca
Forse uno dei paesi dell'Europa settentrionale e probabilmente la Francia
Dopodiché noi possiamo dire rinegoziarlo il Trattato di Maastricht e così via avremo un'area del marco che va dalla Francia dalla Germania ai Paesi Belgio Olanda Lussemburgo
è una parte dei Paesi dell'Europa va bene centrorientale
Da cui l'Italia è totalmente escluse
Allora i casi sono due queste il problema politico discuteremo in campagna elettorale e spero che sia possibile discutere seriamente di questo perché questo è il destino del Paese
Prima i problemi sono due o l'Italia alla capacità di fare uno sforzo
Di far parte
Dance la moneta u di far partire il sistema monetario il primo gennaio novantanove è di farne parte
Oppure l'Europa trova come unico Rossetto un'area del marco
Dalla quale l'Italia esclusa o perlomeno può essere esclusa una parte dell'Italia è una parte Alitalia voi siete entrati missiva dall'entrare anche la scommessa diciamo di cui l'onorevole Bossi scontro tra cui l'onorevole Bossi sto troverete sta diciamo così su cui sta mettendo la sua lega l'onorevole Bossi c'è l'idea che nel mille novecentonovantanove e noi non siamo nelle condizioni di entrare
E nel senso a carico di finanziare il Veneto il Piemonte la Lombardia
Senta lo che naturalmente i flussi del loro commercio sono flussi di commercio legati alla forti dell'Europa che quindi dicono non ce ne importa nulla
Che cosa succede al resto dell'Italia noi andiamo nell'Europa perché entriamo nell'area del marco questo è il problema politico
La mia opinione e naturalmente che le forze queste quindi la mia conclusione bisogna fare lo sforzo necessario io non credo precedente che una politica di risanamento finanziario sia una politica che determina l'aumento della disoccupazione norme sono affatto convinto palo sono da tanti anni
Come non sono convinto e non lo sono mai stato e ne ho le prove che una politica di deficit porti la piena occupazione altrimenti noi non avremmo l'undici per cento di disoccupati accanto a due milioni di miliardi di debito pubblico cioè il la spesa pubblica
Inutile non porta posteriore
E il taglio della spesa pubblica è inutile e non porta disoccupazione perché per ogni spesa pubblica inutile e per ogni riduzione del deficit che fa diminuire i tassi dell'interesse c'è un imprenditore che gestiva se oggi i tassi dell'interesse che solo il dieci o il quindici per cento al posto di due o di quattro punti in meno
Certo ci sarebbe qualcuno che percepisce redditi del debito pubblico che vive peggio ma ci sarebbe un commerciante che vive meno strangolata che può ampliare una vetrina o può assumere un un complesso in più
Per rendere la sua attività più produttiva quindi credo che se un Paese risana la finanza pubblica
E bisogna dirlo con molta chiarezza naturalmente non non si tratta di buttare balzelli addosso alle Categorie ovviamente
Ma si tratta di tagliare dove è possibile tagliare risparmiare dove è possibile risparmiare sapendo che se si risana la finanza pubblica
Sì che erano le basi dell'occupazione questo è il punto di dissenso con la sua relazione Presidente
Solo punto ovvio quando lei dice sappiamo che se se noi dobbiamo fare altri passi perennis idealizzare i criteri di Maastricht lo pagheremo con maggiore disoccupazione
Noi pagheremo con maggiore disoccupazione la marginalizzazione rispetto all'euro
Perché è il meno Mezzogiorno di che cosa paga la sua disoccupazione se non dalla marginalizzazione dall'euro
Più marginale nell'Italia rispetto all'Europa più alti sono i due livelli di disoccupazione
E non ci sarà nulla quel punto ventuno da consentirci di restituirci quei livelli dell'occupazione che avremmo perduto attraverso la perdita della fiducia nella capacità del mercato di darci i posti di lavoro questa è la mia valutazione che del resto spero che sia per lo meno sulla carta e la posizione dell'Ulivo
E sono convinto che la sola coalizione che possa seriamente a portare l'Italia è uno senza dire bugie
Senza dire bugie al paese è senza chiedere i sacrifici inutili perché io non credo che nel risanamento della finanza pubblica ci sia un sacrificio inutile c'è è molto grave Ciampi e sentiremo dire in queste settimane da destra
E si può crescere senza pause che non c'è nessuna fretta da dare in Europa
Che tutto è semplice perché non è questo se ne raccontiamo all'Italia questi il risveglio dopo le elezioni del Senato del venti nel quale i problemi del nostro Paese saranno difficilissimi consentitemi di dire
Io dico queste cose con questo calore perché sono al Parlamento europeo nel Parlamento europeo e lì la marginalità dell'Italia la perdita di peso le il carattere l'improvvisazione
Va fatto molto piacere che lei ha detto Presidente abbiamo sperato di evitare le elezioni anch'io come parlamentare europeo ho pensato che bisognasse evitare le elezioni avevo considerato un fatto di enorme importanza che Berlusconi avesse riacquistato leadership nel suo schieramento dicendo facciamo un accordo serio mettendosi attorno a un tavolo scriviamo insieme le regole di un governo stabile perché un Paese che è alle prese con problemi economici contro le finanziarie con problemi di funzionalità
Nella pubblica amministrazione risponde così anche cioè si siede attorno a un tavolo la sua classe dirigente e cerca di affrontare costruttivamente
Mi dispiace che all'interno di quello schieramento Berlusconi abbia accesso ceduto lo scettro all'onorevole Fini e tutti quelli che vogliono amano pensano che per i problemi di un Paese si risolvono
A a a botte ho assistito o a scontri e non invece in uno spirito costruttivo nel quale una classe dirigente si sieda ad affrontare seriamente i problemi che ci sono è difficile inventarsi un governo stabile una riforma istituzionale che funzioni in un Paese spaccato a metà
è molto più semplice ed è l'unica strada in cui lo si può tenere se attorno a questo obiettivo ci si chiede tutti tutti insieme allora presidente la mia conclusione siamo vicini alle elezioni e quindi ho ho il dovere di dirlo mi auguro dalla coalizione di centrosinistra ma forte di un impegno chiaro
Norme di un impegno di dire rinviamo va forte dell'impegno di dire noi non ci faremo mettere fuori dall'euro
Noi non faremo nascere al centro dell'Europa un'area del marco da cui saremo esclusi o da cui non solo una parte del Paese evoca i signori compresi noi vogliamo ed essere parte del processo di costruzione europea
Futuro non solo economico ma anche democratico dello grazie
Chiave adesso dal parole ringraziamo voleva fra a Umberto Cecchi presidente della commissione speciale per le politiche comunicare
Ma mi sembra che il presidente sulla introduzione abbia toccato tutti i punti chiave
Del dibattito di questa mattina
Mi sembra poi che si sia entrati nella fase più attente più acuta del dibattito con l'intervento immediatamente successivo dell'onorevole la Malfa
L'onorevole la Malfa detto lascerò agli amici del del centro del centro destra amici del Polo di dire fare le grandi critiche su Maastricht di dare una interpretazione diversa sul la riunioni in corso e sul quello che sarà il risultato del
Il semestre italiano coordinator per l'euro
Ma io io credo di essere sostanzialmente d'accordo su quasi tutto quello che ha detto il presidente nella sua ampia relazione introduttiva ha toccato una serie di punti vastissimi ha guardato una grande panoramica
Nel nostro Paese sistemato dirimpetto a quello che
Il paese euro io credo che io Marco Taradash tantissimi atti rappresentanti del Polo
Crediamo fermamente nell'euro
Ci chiediamo talmente che ci lavoriamo abbastanza affondo e ci stiamo lavorando in modo serio lasciatelo dire da chi in Europa lavora da due anni
Quotidianamente o quasi
Il problema è un altro
Il problema è che ha capire cominciare a capire quanti europei dei paesi
Quindici che fanno parte di questa grande nazione unica che si sta preparando sono ancora fermamente convinti di correre per rinsaldare ancor più l'euro
Io dico la verità
Trattando sull'Europa discutendo in Europa e andando a giro nel Paese trovo o un momento di Stasi
Nella formazione dell'Europa
Ma non solo per quanto riguarda la moneta unica
Ma anche per quanto riguarda un risvegliarsi di notevoli nazionalismi che in realtà ci sono
Allora qui in questa sala presentate sentire uno che ha commentato ma insomma è colui che avrebbe discutere sapere dove che noi non abbiamo rispettato le non stiamo portando avanti i temi dell'euro
Quando Martino c'è un certo tipo di posizione che è la posizione secondo me
Estremamente attenta di estremamente critica
Da un'idea di quella che è l'Europa attualmente
O forse ci sbagliamo può darsi che ci sbagliamo completamente
Ma
Non ci sono certo io non sono certo i nostri rappresentanti che hanno fatto dire alla Bundesbank due mesi fa un mese fa
Che non dobbiamo essere poi euro caparbi parola che è stata detta dai tedeschi non da me e non da altri
Che non dobbiamo essere europa Pardi e che non dobbiamo rischiare di far deragliare un treno semplicemente perché lo vogliamo mandare troppo forte
Dicono i tedeschi rallentiamo questo treno sì questo treno è costretto a deragliare il treno e quello che la moneta unica europea
Perché i tedeschi hanno scoperto
Ma non lo hanno scopertura per lo meno l'hanno scoperto da un pezzo ma non l'avevano mai detto che arrivare nel mille novecentonovantanove a degli accordi come avevamo stabilito era molto difficile sarebbe stato molto difficile molto rischioso anche per loro
Si dà il caso che quando abbiamo fatto una serie di fatti antecedenti l'Europa attraversava un periodo diverso oggi molte cose sono cambiate
E quindi la stessa Germania
Ha ripensato e sta ripensando un momento alle sue posizioni sulla moneta
Allora rigidità su Maastricht e le rigidità di Maastricht sono tutti accettabili da accettare o dobbiamo discutere su queste rigidità ieri a Messina quando abbiamo installati abbiamo aperto il per il i lavori sulla con sul del Comitato riflessione su Maastricht
Sentivo cosa dicevano i vari rappresentanti devo dire avevano delle posizioni molto lanciate sull'Europa sulla revisione del trattato su un consolidare il trattato in un certo modo suo arrivare alla terza fase e in maniera in maniera definitiva della moneta europea sul Richter affrontare i problemi del terzo pilastro
Poi piano piano ascoltando le varie le varie comunicazioni che ci sono arrivate da tutti i gruppi compreso spinta attutire applica rappresentanti dei gruppi europei compreso il nostro ministro per influenzare a fagiolo
Ho cominciato ad avvertire un calo
Un genio
Un attimo perlomeno un momento di riflessione vera su quello che era il Trattato di Maastricht
Cioè
Il raffreddamento io non sono venuti da noi
Il raffreddamento e sono venuti dalla Germania
Il raffreddamento i sono venuti dalla Francia che stava attraversando è stata versando un periodo particolare
Che ha inseguito e si è dissanguata sul posto sul lavoro e sulle finanze sul idee per inseguire la realtà tedesca
La Francia che giustamente ha cercato o ingiustamente di contrapporsi alla Germania nella diteci devo diceva prima l'onorevole la Malfa l'area del marco
L'area del marco e l'aria che ha imperversato e che ha guidato l'Europa affidandoci l'aria del marco non è quella del Benelux della Francia
E di altri Paesi legati alla Germania in un modo o nell'altro obtorto collo meno ma Maria De Marco è già l'aria dei paesi dell'Est ai quali noi dovremmo aprire prima o poi la porta dell'Europa
E la la e la Germania sta premendo perché noi apriamo il prima possibile questa porta
E qui si pone un problema importante
Noi allarghiamo Adeste senza sapere chi pagherà l'allargamento a destra pagheremo lavori
Noi
Siamo convinti che dovremo necessariamente allargare a destra però dovremmo anche prima della gara est fare un Periodo
Di preparazione ai Paesi che entreranno per adeguarli se no al nostro livello ma a un livello abbastanza chiaro
Della politica
Monetaria della politica di scambio del libero mercato certi dovremo lavorare su questi piani
Per avere un Europa che sia non più come si dice ora a a più velocità
O o alla carta d'o a a macchia di leopardo ma per avere un'Europa che più o meno riesca a realizzare la sua idea di mercato comune serio e di Monica onice
In questo in questo momento di trattative sulla revisione di Maastricht sono in corso anche tutta una serie di atti adattamenti bisogna arrivare a una
A una a una a una a una gestione comune delle banche centrali europee
Su questo ci stiamo preparando e si stanno preparando i vari paesi non era la Germania quella che doveva adeguarsi perché la Germania ha sempre avuto una sua banca centrale completamente staccata da quello
Che era il Governo la Francia ha dovuto mettersi invece in in in in in linea con questa decisione non è stata e non è stata assolutamente una un lavoro facile quello della Francia
Per staccare la sua banca da certi luoghi da c'è da certi decisioni governative la la Spagna ha avuto un dibattito ancora più difficile ancora più aperto per fare in modo che il Banco de España si rendesse indipendente tutto questo è un dibattito politico ma non solo politico al dibattito fortemente tecnico in corso e e questo dibattito dobbiamo seguirlo con la massima attenzione io devo dire che stamani come dicevo sogni mi trovo per d'accordo con moltissime cose dette dal presidente
Sono tutte cose estremamente importanti per dare all'Italia un ruolo
Chiamo
In Europa perché l'Italia devo dirlo
è altrettanto chiaro che tutto questo lo dobbiamo guardarla da un punto di vista anche politico e anche di e quindi
Noi stiamo rischiando di diventare un Europa Germano uscente
Tutti voi credo si rendono conto dei rischi di questa scelta e di questa possibilità
Io ma mano che IMI incontro con gli amici dell'Europa
Trovo la forte pressione del nord e dell'est per tendere una certa tv certo tipo di decisione
Io credo che noi dobbiamo pensare a un riequilibrio dell'Europa guardando all'Europa del Mediterraneo
Però vorrei mediterraneo che non è poi un sogno così lontano da realizzare ma la possibilità
Noi dobbiamo riequilibrare l'Europa con il Mediterraneo con i Paesi del Mediterraneo e intervenire e intervenire facendo la politica dei Paesi del Mediterraneo andando panni di cui mediterranea andando al di là del del lago mediterranea che ci divide dal Maghreb e coinvolgendo tutta la parte del medio oriente
In questo modo forse potremo ritardare all'Europa che sta diventando una realtà sempre più complessa e difficile
Un assetto che ci possa permettere a tutti di superare una serie di problemi
Lo parliamo di disoccupazione in Italia
Un milione disoccupati che sono diventati poi un milioni e rotti di disoccupati e qui tutti sono diverse centinaia di migliaia
Senza tenere conto che l'Europa è attraversata dallo stesso dramma la Francia è in crisi più di noi
La Germania si troverà sicuramente tra qualche mese ancora più in difficoltà di adesso e l'Inghilterra la storia che ha e tutti voi la conoscenza
Si parlava dei campi dei ritardi cambi si parlava di una serie di iniziative che vanno mantenute fermamente sono d'accordo
Sono d'accordo però
Su il dover seguire tutto questo con uno una la massima attenzione e non coniglio il grande disinteresse che noi abbiamo epistolari stava esce questo convegno forse un convegno devo dire meritorio
Perché in Italia di Europa il Parlamento quando se ne parlava c'è quasi nessuno quando si parla di esteri è uguale pochissima la gente pochissimi pochissimi i temi trattati e il Governo ugualmente manca
Quando quando quando noi affrontiamo e problematico Europa lo facciamo con una realtà davanti che è la realtà classica dell'Italia la stampa d'Europa parla poco o niente
Radio e televisioni non se ne interessa quindi grazie fatto quest'incontro e questo dibattito di stamane sono d'accordo con la Malfa ci sono state troppe assenze
E forse sarebbe stato meglio se chi aveva dato l'adesione arrivati fosse anche in che modo nonostante il momento difficile
E particolarmente particolarmente teso per quanto riguarda il clima politici io credo
Termino io credo che non lo dobbiamo ne possiamo scontrarci sui temi della politica delle politiche europee o della moneta unica europea io credo che noi dobbiamo necessariamente arrivare alla alla alla moneta unica europea
Non non non ci sono problemi che che che che che possono bloccare questo ITEA che si sta muovendo credo però credo però che non saranno gli italiani a creare il problema su questo
Italiani probabilmente faranno noi faremo lo sforzo possibile lo stiamo facendo per rientrare nei parametri giusti lo stanno facendo altri Paesi tuttavia non sarà acquisto il problema del non raggiungimento nel mille novecentonovantanove la modifica comunica europea
Saranno tutta una serie di problemi politici diversi di necessità di mantenere la leadership in Europa che ci faranno scontrare
Sarà soprattutto la Germania che ha fatto fino ad adesso una politica di un certo tipo era una politica accentratrice non certo una politica europea che creerà
Le difficoltà maggiori perché ho l'impressione pressione pressione del tutto sbagliata che per il momento la Germania preferisca riferirsi al marco che non a una moneta
Che sarà quella fissa io vi ringrazio buongiorno
Prima di dare la parola all'onorevole Taradash vogliano comunicare assente no
La l'assenza del dottor Prodi era previste c'è stata comunicata quattro giorni fa non poteva intervenire nostro convegno per motivi per impegni già assunti in precedenza
Allora la parola all'onorevole Marco Taradash presidente della commissione vigilanza della RAI
Grazie scusate l'interruzione di prima ma Marenzi abbastanza singolare che merita anche un'informazione da parte la platea l'assenza di un rappresentante del governo visto che l'Italia a ormai siamo a marzo già da qualche mese la presidenza
Nell'Europa francamente non abbiamo prego
Va benissimo e non abbiamo il piacere di sapere che cosa abbia fatto in questi due mesi forse se il governo ci può informare di come abbia usato questo Pio di sacrificio per come abbiamo saputo del governo rappresentato dal presidente Dini ha dovuto fare per restare in carica per mantenere i suoi impegni europei
Sarà utile conoscere la risposta
Ma io ringrazio innanzitutto il relatore per il richiamo che ha fatto all'inizio del suo discorso a nomi nomi fondanti della cultura
Dell'Europa in cui noi crediamo ha fatto il nome di Einaudi di Salvemini gli spinelli grosse di colore credo che siano dei punti fermi che noi dobbiamo tenere presente la nostra azione nei confronti dell'Europa aggiungerei anche quello di De Gasperi perché certamente l'Europa è nata nella dagli ideali dell'antifascismo e dell'anticomunismo per cercare una risposta democratica federale
A alle masse che chiedevano delle risposte anche nei modi invece violenti antidemocratici che era un dato origine a quei sistemi politici però è stato un tentativo di dare una risposta democratica ad una esigenza
Di nuovo ordine politico e di nuovo ordine economico che altrimenti avrebbe trovato probabilmente anche molti dei Paesi europei di nuove delle risposte totalitari
E credo che noi dobbiamo guardare a quel progetto di Costituzione europea per porci anche di fronte ai problemi più specifici e la moneta europea
Perché non possiamo dimenticare che il crollo del muro di Berlino nell'ottantanove si ha travolto il comunismo e i Paesi comunisti ha però se quota anche una certa idea d'Europa un'Europa
Tutta che era retta apparentemente lo si è visto non lo si sapeva ma lo si è visto dopo
Era retta dal contrasto con il blocco sovietico Europa dovuto ricercare i finora mi pare non abbia ancora ritrovato le ragioni della sua identità
Per cui abbiamo visto un'Europa che progettava addirittura di procedere verso la costruzione di una nuova e Federazione che
Attribuisse poteri sovranazionali la politica estera e la politica di difesa l'abbiamo vista inerte e inerme assente indifferente cinica di fronte alla tragedia
Io così l'aria e alla disgregazione di quel Paese per cui poi si è dovuto chiedere per la terza volta nella storia europea dopo la prima guerra mondiale dopo la seconda guerra mondiale ancora volta il soccorso
Degli Stati Uniti affidare agli Stati Uniti la responsabilità di ridisegnare il modello europea è stato fatto con discrezione ma certamente da parte dell'Europa c'è una grandissima responsabilità per l'assenza
Di iniziative di coraggio che si è manifestato allora se non si può parlare soltanto di monete europea se non si inquadra moneta europea nella ricostruzione di questa identità morale e civile dell'Europa e voglio sgomberare subito il terreno da alcuni equivoci onorevole la Malfa USA degli slogan e su questi slogan credo di costruire una politica purtroppo la sinistra Italia e l'ha fatto spesso e continua a farlo
Forza Italia il Po la libertà non è contro Maastricht
Forza Italia posto un problema ha detto i parametri di Maastricht sono una necessità per il Paese indipendentemente dall'Europa il risanamento finanziario è una necessità per l'Italia
Questi l'Italia un Paese dalla struttura economica forte grazie soprattutto alle piccole medie e medio-grandi aziende è un Paese dalla struttura finanziaria debolissima
Per quella tassa di successione dalla prima alla seconda Repubblica che sono i due milioni di miliardi di debito pubblico
Su cui dobbiamo pagare gli interessi e spetta a noi uomini si spera di una futura hanno ancora esistente Seconda Repubblica
Però farci carico di pagare questa ignobile tassa di successione sullo spreco sulla gestione Poli politica del consociativismo ma ci spetta di farlo
E la devono anche la finanza privata perché non abbiamo una borsa che è uno stagno dove
Nuotano alcuni squali l'oligarchia politica l'oligarchia industriale finanziaria legata quattro cinque famiglia quattro cinque banche a un sistema creditizio da Paese del Terzo del Quarto Mondo che non corrisponde a quelle che sono le energie di sviluppo della
Società imprenditoriale commerciale artigianale italiana e di conseguenza deve fare i conti con il fatto di essere tuttora colonizzata da oligarchie burocratiche e politiche tecnocrati che
Che impediscono alle libere veri energie della società italiane che aspettano soltanto del resto infrastrutture per esprimersi
Deve essere condizionata e rischia di perdere l'aggancio con l'Europa
Allora noi abbiamo l'esigenza di risanamento chiesto connaturata alta al Paese Italia
Oltre che essere collegata all'Europa e quindi figurarci se noi ci possiamo sottrarre al problema di Maastricht
Però questo problema va rimesso in piedi va guardato in ciò che è stata l'Europa dal mille novecentottantanove o per meglio dire forse al mille novecentonovantadue alla fase di recessione ad oggi
Perché se Maastricht quei parametri quei vincoli
Vengono utilizzati non per approfondire e rafforzare la costruzione europea ma vengono utilizzati per spaccare l'Europa
Per creare la famosa Europa a due velocità che poi guarderà verso i paesi che tendono ad essere colonizzati colonizzati nuova partecipare a pieno titolo perché non possono farlo ma che tendo ad essere colonizzati dall'area
Del Marco se
Obbedire al diktat i mastri che significa creare le i presupposti per a bere due cinque europei non so quante i vari cerchi Andreatta e ha parlato dell'Europa a geometria variabile non so se ancora
Su quelle posizioni
E si ritiene ancora possibile quel Progetto ma certamente se noi vediamo in Maastricht soltanto il mito e siamo disposti a sacrificare al totem di Maastricht la costruzione europea sbaglia
Noi diciamo un'altra cosa
Sì ci sono Paesi che non sono in grado nel Periodo che è stato previsto di adeguarsi ai parametri di Maastricht cerchiamo una soluzione che non rimette in discussione i parametri di Maastricht che sono punti
Di riferimento necessari ma che guardi la realtà così come perché noi è questo il punto fermo noi vogliamo la modernità unica e non vogliamo essere esclusi dalla moneta unica
Forza Italia il popolo non voglio sacrificare la moneta unica e quindi se chiedono di riverificare Maastricht è per avere subito la moneta unica perché non siamo Noshi è uno scettici
Ma siamo scettici Issime rispetto alla possibilità che una volta che parte l'Europa senza l'Italia
L'Italia abbia la speranza dire agganciarsi perché il discorso economico che è stato fatto dal
Dal presidente ho letto anche nel documento di leone chiarissimo
A De aderire alla moneta unica significa per l'Italia vera un ribasso dei tassi di interesse
L'annullamento parziale ma sostanzioso del differenziale tra lira e marco quindi la la caduta del rischio moneta se non del rischio Paese in modo tale da poterci consentire di guardare al futuro a con la possibilità reale
Di avvicinarsi a quelli che sono le condizioni degli altri Paesi europei più avanzati e di superare di slancio quelli che sono
I i parametri di convergenza
Se invece noi diremo esclusi dalla moneta unica se quei parametri diventeranno realtà alla barriera il nuovo muro che si creerà tra un'Europa è un'altra
Allora questa possibilità non ci sarà più data e noi come tackle andremo verso il burrone in nome di un ideale quello di Maastricht
E serale esatto opposto dell'ente ideale europeo dire Einaudi Salvemini Rossi cornici finali e De Gasperi e questa è la posizione
E il discorso che ne facciamo un discorso sostanziale
Che poi si lega naturalmente a scelte di politica economica interna perché presidente diceva noi siamo contro ipotesi delle manovrine dalla Serenissima ma anche della mano Verona
Da cinquanta settanta mila miliardi
Allora come ci si arriva non lo dicevamo come ci si arriva Sicilia si fanno le riforme o si fanno le riforme si incide su quelle che che è il costo del servizio pubblico che il costo dello stato sociale e allora non ci sarà bisogno di manovrine di tagli e di sacrifici
Oppure se non si fanno le riforme la realtà è quella che S uno si vuole avvicinare quei parametri detiene succhiare attraverso ogni metro e cinquanta settanta mila miliardi abbiamo letto la riforma delle pensioni che cosa è stato fatto dal governo è stata fatta una fotografia dell'evoluzione normale
Del mercato
Del lavoro e grazie a quella fotografia si è spacciato una riforma che invece è una controriforma semplicemente la conferma di quello che è l'impegno il costo di un modello italiano contrapposto a qualsiasi altro modello europeo e che ci porta necessariamente più lontano dall'Europa
Offre invece un'alternativa se non vogliamo le riforme non dico alla Confesercenti ovviamente dico al mondo politico più direttamente in presa diretta con questi problemi
Offre ITC un alternativa perché se non vogliamo le riforme incidere sui meccanismi della spesa pubblica in modo tale riportare l'Italia in Europa attraverso quei meccanismi diteci come lo si possa fare se non
Attraverso il gratta e vinci lo scarsa quindici le tasse sulla benzina o quello che sarà
Chiudo dicendo
Che
Convinti come siamo che sia necessaria per l'Italia non perdere neppure un metro di distanza il resto dell'Europa e che quindi priorità assoluta sia avere la moneta unica nel momento in cui la unità unica partirà in due il Paese
Diciamo anche che la condizione però il reale per presentarsi davanti agli altri Paesi europei e quello della stabilità perché se non abbiamo la stabilità è evidente che ne potremo illudere
Ma fosse o fingere di illudere noi stessi ma certamente non illude Remo gli altri allora questo è il primo problema è il primo punto noi dobbiamo garantire all'Europa che per quattro cinque anni sarà un governo
A rappresentare gli interessi italiani e rispetto al quel governo si dovranno scaricare le punizioni oppure dovranno essere attribuito i meriti dell'andamento
Del processo di integrazione verso l'Europa questo è il punto di fondo ora ci dice la Malfa
Che noi non vogliamo questo quando il Polo delle Libertà apposto da soli contro tutti il problema del presidenzialismo dell'elezione di retta da parte degli elettori insieme al Galà al Parlamento di un governo quando il Polo delle libertà è arrivato perfino a cercare un accordo
Particolarmente costosa in termini forse elettorali con il leader del PDS quando dall'altra parte su quell'altro versante si sono scatenate i più diversi dialetti
Di riforma istituzionale perché è ben vero che da questa parte c'è stato uno stop quando stato posto il problema della doppia maggioranza
Quella per le riforme e quella per il governo ma dall'altra parte la maggioranza per le riforme non c'era dall'altra parte c'è Prodi ma dove per non è il leader del centrosinistra Prodi vuole il cancellierato
E il cancellierato non è la stabilità perché in Italia cancellierato in mancanza di bipartitismo il marco in mancanza in presenza di una di un pluralismo non si può dire di frantumazione politica cancellierato significa dare alle segreterie dei partiti e la l'ultima parola ma anche la penultima e l'ha perso ultima per l'elezione del e quei e così bianco mentre c'è la Lega e Bovo e Bertinotti che voglio la proporzionale i Verdi vogliono lo sbarramento
Il segni che è l'unico che pone un problema vero e dice il sindaco d'Italia ma ma viene dileggiato dal PDS per questa sua proposta insomma cento dialetti da quest'altra parte un'unica parola elezione dirette da parte dei cittadini del governo che duri quattro anno si troveranno poi le soluzioni ma questa
è la proposta quindi se si vuole la stabilità
Se si vuole entrare in Europa si deve uscire dagli slogan bisogno Shire dalle polemiche forzate io ho detto delle cose polemiche ma credo di aver rappresentato abbastanza la realtà e comunque lo dette concretamente
Fotografando quelli che sono i comportamenti altri potranno spiegabili e giustificarli fare delle rappresentazioni fittizie non serve a nulla se l'Italia vuole rilanciare il suo percorso verso l'Europa lo deve fare in termini nuovi rispetto al passato perché riproporre
In linguaggio da Seconda Repubblica e comportamenti della prima il danno peggiore che si può fare al nostro paese grazie
Prima di prima del grave
Funzione sì
Prima di dare la parola presidente Andrea
Ieri ho ricevuto una comunicazione dall'onorevole Napolitano l'onorevole Napolitano dal molto interessato a partecipare a questo convegno perché sapete si è sempre interessato di politica estera e lui aveva aderito con grande passione all'invito che avevamo fatto purtroppo è venuto un un fatto imprevisto che poi verso nella e ieri mi ha mandato una lettera ci siamo sentite che al telefono mi ha mandato una lettera e via fax pregandomi di leggere questa lettera perché veramente era molto interessato a partecipare a questa nostra iniziativa di oggi
E la lettera dice
Gentile Presidente
La scomparsa di un caro amico il giornalista Alberto Iacoviello l'impegno prende la parola il funerale che si tengono proprio oggi a lavello i lucani e mi impediscono purtroppo di intervenire al vostro convegno desidero però a farli giungere ugualmente il mio apprezzamento per l'impegno alla Confesercenti della Confesercenti sui complessi temi nel processo di integrazione europea alla vigilia della Conferenza intergovernativa condivide il richiamo alla necessità di spostare l'accento su politiche di sviluppo e sui convergenze a devo dire che aveva ricevuto il testo dalla mia relazione in base quel testo Lupoi
Articolo i suoi interventi questa lettera
Condivide il richiamo alla necessità di spostare l'accento su politiche di sviluppo e su convergenze nel campo dell'economia reale
Come impegno parallelo e urgente dell'unione europea accanto a quello di passaggio la moneta unica
Si può
Così superare un approccio unilaterale e riduttivo che rischia di alimentare una campagna mistificatoria conto il Trattato di Maastricht
E contro obiettivo della moneta unica rischi e più in generale di far mancare il consenso necessario per il difficile scelte del costruzione europea
Condivideva presso la riaffermazione dello stesso tempo da parte vostra dei motivi per conto seguire non abbandonare il cammino di convergenza in campo monetario e finanziario in cui si è impegnato negli ultimi anni il nostro Paese con notevolissimi risultati
Questi risultati potrebbero facilmente disperdersi e sacrifici compiuti per realizzarli potrebbero essere buttati al vento se non si insistesse non lo sforzo per la riduzione del tasso di inflazione per risanamento della finanza pubblica partendo dagli obiettivi del Documento di programmazione economica e finanziaria degli anni novanta sei novantotto
Dico peraltro francamente che il traguardo del passaggio la terza fase dell'unione monetaria il primo gennaio novantanove entro il quadro di una forte rilancio della strategia di crescita di coesione economica e sociale ed è la prospettiva dell'ognuno in senso politico non può essere messo in discussione imita Alitalia la situazione dovrà essere seguite da vicino nei suoi sviluppi nella sede collegiale insieme con i tutti i partner dell'Europa dei quindici che partono insieme per la moneta unica tutti i paesi che lo vogliono e che la stima lavorando per poter entrare nel nuovo sistema è senza dubbio interesse generale de L'Unione ma tocca l'Italia operare in modo tale da essere considerata pronta per l'ammissione alla terza fase dell'Unione monetaria di certo non possono venire da noi proposte di rinvio
Devono invece essere sostenuto dall'Italia proposte positive come quella di un patto europeo per lo sviluppo dell'occupazione
E di un valido accordo tra i Paesi che daranno l'avvio alla moneta unica e i Paesi che non faranno subito parte di questo gruppo cordialmente Giorgio Napolitano
Abbiamo adesso la parola all'onorevole Beniamino Andreatta presidente del parco del gruppo parlamentare del Partito popolare tali
Io la ringrazio presidente di avermi dato la parola ma la ringrazio soprattutto
Di avere organizzato
Prima che la campagna elettorale rientri entri nella fase in cui persuasione
E possibilità di un discorso finiscono col scomparire di avere organizzato questo convegno Monnet diceva che l'Europa si fa
Se il peso degli interessi delle categorie che formano l'economia europea si sposta dalle capitali nazionali alla sede del Parlamento e della Commissione europea
E nel corso dei decenni
è chiaro che i riferimenti per quanto riguarda le attese di deregolamentazione o le nuove forme di regolamentazione si sono spostate dai Parlamenti alle istituzioni comunitarie
E quindi importante che una categoria delle piccole e medie imprese significativa come la vostra abbia
Considerato di aprire l'agenda ai partiti di chiedere una risposta non tanto su temi legati alla vita e allo sviluppo della in più immediato della vostra categoria ma di quadro complessivo ordinato di sviluppo della società e della economia europea
C'è un ruolo che il nostro Paese ha avuto nella storia della comunità ed è quello di euro e pensare
Il
Confronto franco tedesco
L'attrazione e l'aggressività segnata dal destino di tre guerre nel corso di sessanta o settanta anni tra Francia i Germani
L'iniziativa della
Il governo italiano all'inizio degli anni Cinquanta ha permesso di trasformare una vicenda
Renana in una vicenda che riguarda l'intero continente e la ripresa di soggettività dell'Italia
La sua liberazione da questa demenziale concentrazione sui suoi problemi interni
Questa capacità di
Dedicare risorse
Gli uomini di attenzione politica di mezzi finanziari per i suoi problemi esterni per quell'ambiente che pure condiziona così pesantemente economia e sicurezza del nostro Paese
Questo sovraccarico di concentrazione sui problemi interni
è certamente una delle ragioni dell'assenza negli ultimi tre o quattr'anni dell'Italia come soggetto politico importante sulle strade Dale Unione Europea
Con quella particolare cultura e politica italiana
Che portano ad aprire il senso universale dell'unione e a trasformarlo da una storico regolamento di conti tra i due grandi Paesi europei in una costruzione
Che sia utile per l'intero continente
Nell'accordo di Strasburgo
In margine
A un vertice ha reso particolarmente
Dedica dalle differenze tra Francia e Germania sulla Unione tedesca
Mitterrand è corsa
Hanno fatto uno di quegli scambi
Di cui
Che sono caratteristici dei momenti
Decisivi della storia europea
L'unione monetaria contro la unione politica
In quel momento la Francia riteneva che la unione monetaria fosse il modo di superare le permanenti difficoltà della finanza francese
Ad assumere
Una immagine di realismo quella politica del Francoforte che
Dal mille novecentottantatré era stata seguita con costanza dai governi francesi di destra o di sinistra
Appariva molto costosa
Per la maggiore credibilità del marco e quindi c'era sempre un differenziale di maggiori costi del denaro in Francia rispetto alla Germania
L'Unione significava la eliminazione
Dei costi per i Paesi più deboli di adeguarsi al grado di credibilità della economia tedesca
Spiega che esistono Monica diverse ciascuna è segnata dalla sua storia dai suoi insuccessi
Dalla capacità della sua banca centrale nei venti o trent'anni precedenti di offrire al pubblico nazionale ed estero una moneta stabile
Eh sì questa storia è stata una storia diversa da quella della Germania i costi si traducono in una ipoteca pesante sulla economia dovuta a una maggiore
Fragilità e una maggiore peso della costo del denaro
La Germania chiedeva
Uno su tutti passo più spedito sulla via della unità
Il Trattato di Maastricht stato insoddisfacente per la parte politica ed istituzionale
E oggi
In una atmosfera politica meno favorevoli di allora perché il processo di rinazionalizzazione dei partiti della politica delle amministrazioni nel frattempo affatto una marcia in avanti
Oggi cerchiamo di risolvere
Quella parte che a Maastricht
è stata più superficiale ed alla parte relativa alle istituzioni europei
Vi è un certo carattere gotico nelle istituzioni europee
Vi è una certa caratteristica di soluzioni ad o
Che mancano di razionalità e di ragionevolezza se noi lo confrontiamo con l'architettura degli Stati nazionali vediamo come sia difficile
Rinvenire
Il processo democratico nelle istituzioni europee e la chiarezza di competenze di ciascuna di queste istituzioni
Più di venti sono le procedure diverse nel Parlamento europeo dimostrazione della difficoltà dei governi ad accettare un ruolo delle istituzione europea si cede quindi e si inventa per ogni caso una specifica procedura sono confusi i compiti della Consiglio dei ministri e della Commissione
La instabilità che denunciamo della politica italiana lì in Europa è resa istituzionale se voi immaginate che ogni sei mesi cambia il Presidente del Consiglio europeo e il presidente di tutti i consiglieri
Compresi quelli che
Come nella politica industriale o nella politica energetica hanno più bisogno di una continuità di linea
E può capitare che
Allora presentante di un grande Paese liberista sì sostituiscano rappresentanti di piccoli paesi segnati da una tradizione di protezionismo di corporativismo che determinano lo sbandamento della legislazione europea
Per la quale il consiglio dei ministri a un ruolo importanti di legislatore privilegiato rispetto al Parlamento
A me è capitato di assistere alla cambiamento tra la presidenza belga e quella greca nelle vicende Dellai azione della politica estera comune
In materia di Boston
Il passaggio cioè tra chi aveva una piccola diplomazia a disposizione condivideva le idee umanitarie dell'Europa occidentale
Chi invece aveva una più modesta diplomazia a disposizione ed era legato per ragioni storiche religiose ai
Alla mentalità prevalente a Belgrado
Ed è stato il momento quello della presidenza greca di maggiori difficoltà nel delinearsi dell'azione comune europea cui giudizi sono già stati dati qui ma nell'ambito di una
Vicenda che non è certo esaltante per l'Europa il passaggio di presidenza
Legato appunto ai ritmi delle istituzioni comunitarie ha rappresentato uno sbandamento di rotta
Ecco la necessità allora di stabilire chiaramente che l'Europa e una costruzione
Costituzionale democratiche che c'è una commissione che naturalmente non può essere caricata di funzioni diplomatiche di rappresentanza di
Ciascun governo per cui potremmo avere una commissione che sale rapidamente ai trenta trentatré membri
E come abbiamo anche esperienza dal capacità il funzionamento del Consiglio dei ministri italiano troppo pletorico non si adatta ha competenze comunitarie che sono per ora molto più ristretta e delle competenze di una singolo Paese
E nasce il problema quindi un certo grado di superamento
Della carattere nazionale di taluni degli organi comunitari
Certo l'Europa e un incontro di popoli e di Stati
Ma lo Stato federale presenta gli strumenti per questo la Camera alta che sarebbe il consiglio dei ministri e la Camera bassa che il Parlamento europeo si tratta di determinare tra questi organi dei rapporti che siano chiari e definiti
Si tratta anche per riprendere il suggerimento di Taradash ricordare una certa mia proposta probabilmente di organizzare la presenza nella Commissione attraverso club distacchi
I Paesi baltici o i Paesi nordici possono essere rappresentati da un unico commissario i mondi in maniera da poter
In una comunità di trenta trentatré membri a vere una commissione che abbia un certo grado di rappresentanze ma Possa limitarsi ab
Tutte le teorie dei dei tre battute riferire delle decisioni ci dicono che oltre dieci o dodici o quindici persone al massimo il l'atmosfera per una decisione diventa in possibile
E quindi ci sono questi problemi che sono di opportunità pratica di funzionamento pratico delle istituzioni ma sono anche di trovare il destino di stabilità e di rappresentatività democratica delle istituzioni europea
Questo è il compito di oggi per questo Maastricht deve essere perfezionato
Nella ossessione dei problemi finanziari italiani quando si parla di perfezionamento di completamento di revisione di Maastricht pensiamo subito alla capitolo monetario che è un capitolo chiuso
è un capitolo su cui non c'è volontà di riaprirlo
è un capitolo che deve dare rassicurazioni a ciascun Paese la rassicurazione che qui si chiede
è quella che le autorità
Di politica economica di ciascun paese abbiano capito che la disoccupazione non sicura con iniezioni di mobilità o iniezioni di spesa pubblica
Quando si chiede che sotto la responsabilità nazionale prima cioè della unione si deve raggiungere un certo tasso di inflazione
Un certo deficit pubblico uno certo stock di capitale e una certa stabilità del cambio
Discorso che per un in un certo senso può apparire assurdo ma se noi togliamo la moneta e la sostituiamo con un'unica moneta è chiaro che il tasso di inflazione converge nei limiti in cui converge tra California e Stati dell'Est
Ma converge quindi perché lo si vuole far convergere i prima è chiaro che la caduta dei tassi di interesse automaticamente fa cadere il deficit ma perché lo si vuole fare prima che questa caduta abbia luogo
Perché c'è diffidenza nel pubblico della paese che è stato per tutti l'aggancio alla stabilità cioè la Germania c'è diffidenza dei rappresentanti nelle istituzioni comuni che provengono da altri paesi
Che non hanno avuto la esperienza di una stabilizzazione voluta dal popolo dai partiti dalle forze economiche e sociali interne di quel Paese
Determinò poi scelte in futuro ispirati
All'idea della funambolismo finanziario all'idea cioè e tutti i problemi possono essere risolti attraverso politiche monetarie e finanziarie las il dentista o il capomastro o il commerciante tedesco
Che deve essere contento
Ad abbandonare un mare accoppiare ha presentato il sostituto della sul della identità nazionale per quarant'anni questo Paese stretto tra due fiumi che non aveva la dimensione geografica di una paese
E allora per convincere il pubblico tedesco
Cancelliere è una maggioranza che può
Accettare la unione monetaria dell'unione monetaria non mette in dubbio la possibilità di trasferire nel tempo ai propri figli al futuro
Il risparmio accumulato
Che non si tratta di importare
La tendenza inflazionistiche che hanno caratterizzato alcuni paesi dell'Europa mediterranea
Allora si chiede e prima che tutto questo accada prima che il matrimonio sia consumato ciascun Paese dimostri con la propria forza di avere raggiunto risultati di controllo finanziario pari a quella della Germania Federale vorrei fare un'osservazione non è che la Bundesbank
Abbia fatto una politica particolarmente restrittiva se voi prendete la Bundesbank la riserva federale americana vedete che hanno creato moneta negli ultimi quindici anni circa lo spessori
Ma c'è la credibilità della Bundesbank quando la Bundesbank annuncia una politica de porta il tasso di crescita dalla moneta dal cinque al quattro per cento sindacati
Impresa commercianti tedeschi ci credono e si comportano in quel modo
Si comportano in maniera tale da realizzare quelle che sono le intenzioni delle autorità in Francia in Spagna in Italia questo accade più difficilmente e le restrizioni del credito non vengono non si trasferiscono in
Disinfezione con la stessa facilità con cui si
Questo processo si realizza in Germania
Allora il chiedere che le autorità monetarie di ciascun paese
Siano capaci di riportare l'inflazione al tre per cento
Di controllare la finanza pubblica è la maniera con cui gli ottanta milioni di cittadini tedeschi valutano se accettare l'unione sia il rischio per quei valori di stabilità e si sono tradotti anche in crescita economica in benessere di impresa e di famiglie in Germania
è una questione politica per cui gli economisti e i politici possono giocare a dire che sono irrazionali post aumento all'archivio che le condizioni di Maastricht ci sono irrazionali
Ma sorvolare chiesta maggio validissima di una garanzia politica che il popolo tedesco più che i governanti tedeschi fanno
Per
Portare il peso della loro tradizione di stabilità
In dopo che alle istituzioni comunitarie alle istituzioni monetarie alla Riserva Federale europea
Se questo non è chiaro se noi pensiamo de si possa tutto ricontrattare dimostriamo quella incapacità di stare ai patti quella incapacità di accettare le regole di una politica di risanamento e proprio indubbio che rende precario il supporto di ma se importanti di dibattiti europei alla realizzazione dell'Europa comunitaria
Non ripeto le ragioni che ha detto bene Giorgio la Malfa della difficoltà di far sopravvivere il mercato unico e quindi di evitare le guerre commerciali
Se
Libertà di movimento dei capitali
Libertà di movimento delle merci e cambi
Aggiustabili
Si cerca di tenerli assieme
è chiaro che
E difficilmente compatibile
Queste libertà
Se nel contempo noi non abbiamo una unica momenti
Le esperienze di grande libertà di movimento dei capitali di movimento delle merci
L'Europa le ha vissute all'inizio del secolo ma di fatto l'Europa prima della prima guerra mondiale a viva un'unica Moni
Ed era la moneta aurea che semplicemente per ragioni numismatiche veniva punzonata con il viso il profilo di un re o di una regina ma di fatto era la stessa Momi
La possibilità quindi di libertà di movimento
Dei capitali delle merci degli uomini
E la esistenza di una moneta unito
Noi in fondo in questa fase cerchiamo faticosamente di ricostruire ciò che prima della prima guerra mondiale l'Europa a vita costruito
E solo oggi riusciamo ad avere il grado di libertà e di interscambio che avevamo allora
Nonostante che ci sembra così anti tanto cresciuto dal dopoguerra ad oggi il commercio internazionale ottanta novanta anni fa avevamo più ho solo in questi ultimi tempi un'uguale interscambio commerciale ma veniamo al punto al punto anche di una certa differenza di opinioni dal relazione del presidente ed è che cosa deve fare vita
Molto brevemente
Io credo che
Ci siano delle condizioni del prossimo anno e mezzo
Per
Condit per raggiungere per stabilizzare l'economia italiana
Come non si erano mai avute negli ultimi venticinque anni e c'è la prospettiva di tornare alla situazione degli anni sessanta alla stabilità ai bassi tassi di interesse degli anni sessanta vorrei ricordare che i tassi di interesse allora erano nell'ordine del sei sei e mezzo per cento
Che l'inflazione talvolta era dell'uno e nella media era del due per cento che i tassi di crescita erano molto alti
Le condizioni finanziarie di allora dopo venticinque anni di shock petroliferi di difficoltà finanziarie di gestione perlomeno dubbia della moneta oggi ci sono tutti
C'è una disinformazione in Oropa che porta i tassi di interesse ad abbassarsi in tutti i Paesi euro c'è stato da qualche anno da parecchi anni una azione continuata della finanza pubblica
Che
Ha dimostrato nel corso del novantacinque il risultato di dimezzare il rispetto ai deficit peggiori che abbiamo avuto negli anni ottanta il fabbisogno rispetto al peso erano allora del tredici per cento quest'anno sono stati del sette per cento
C'è una condizione di
Sottovalutazione della lira
Di ampi margini di competitività
Di partite correnti merci e servizi della bilancia dei pagamenti
Che non solo sono state positive per decine di migliaia di miliardi negli anni passati ma che dovrebbero esserlo anche nei prossimi cinque sei anni
Attuando per la prima volta un Paese che ha una posizione netta sull'estero positiva e progressivamente più forte
Così più positiva con il passare del tempo
A me sembra che
Se
La saggezza degli elettori
Darà una concentrazione di voti che permettano
Ad un governo di emergere con una sua maggioranza parlamentare e quindi ci saranno condizioni di stabilità politica nulla sul piano tecnico impedisce il rientro nel sistema monetario europeo della lire
Ma questo vuol dire poco
Perché come sapete il Sistema monetario europeo nella versione della dall'agosto novantatré ad oggi a un ambito di fluttuazione del cambio amplissima quindici per cento in alto quindici per cento in basso
Io ritengo che
Possiamo progressivamente ma con una professione molto rapida avviarci a condurre di fatto una gestione del cambio che permetta al nostro cambio di essere tenuto dentro la fluttuazione
Della del vecchio sistema dello SME così come accade per il cambio tra Francia
Benelux e Germania
Questo richiede che la Banca d'Italia anticipi i comportamenti che saranno i comportamenti delle banche centrali europee durante il triennio novantanove due mila due
Avremo varie banche centrali come saranno coordinate queste banche centrali
Si determinerà
All'inizio di ogni anno la moneta da creare in modo da direi una offerta compatibile con la crescita dei prezzi e della produzione europea
Quando
Il pubblico desidera uscire dalla lire e denominare in marchi le sue giacenze liquide
La banca
Tra cui esce la moneta in questo caso la Banca d'Italia vede
Fornire i marchi e contemporaneamente
Introita lire nonno rimettere in circolazione queste righe
Se voi pensate che nel settembre novantadue quando le lire uscivano decine di migliaia di miliardi miliardi la Banca d'Italia li ricostruita
Creando in qualche modo per quelle banche che assistevano la lira il problema che si continuavano a creare in lire
Nella Periodo novantanove due mila due quando un paese si vede
Vede la propria moneta meno in domanda e vede invece in domanda la munita di un altro Paese è necessario che la moneta che non è più un domanda sia lasciata ai livelli a cui la lascia il mercato
E cioè non si deve come si dice tecnicamente sterilizzare i movimenti di capitale
Se questo si fa se la Banca d'Italia evita di considerarsi una completa banca centrale
Ma sta alle regole che saranno applicate dalla novantanove anche nella fase transitoria noi possiamo fissare dove ci saranno i mille cinquanta mille sessanta mille quaranta dove sarà il cambio e lo possiamo temi come conseguenza di questo deve sfasciarsi il differente grandemente il differenziale tra i tassi di interesse italiani e quelli degli altri paesi ricordate durante il governo Ciampi un periodo di relativa stabilità della lira avevamo degli spread che erano nell'ordine del due due e mezzo per cento contro il quattro e mezzo sei per cento di oggi
è chiaro che per l'investitore straniero non importa tanto il tasso di inflazione italiano quanto la prospettiva che il cambio della lira Possa deprezzarsi perché quello che gli interessa e di il valore del suo investimento nella sua moneta nazione quindi la stabilizzazione del cambio è condizione per una riduzione di tassi di interesse e possiamo immaginare che questi tassi di interesse in una Periodo di inflazione declinante e di una situazione di finanza pubblica che è nettamente superiore a quella del novantadue del novantatré cioè del periodo del governo Ciampi dia luogo a differenziali sui tassi e in un anno possono avvicinarsi a quelli dalla goduti nella seconda metà del novantatré nei primi mesi del novantaquattro
In queste condizioni l'ultimo risanamento del bilancio pubblico può essere meno pesante in termini di saldo primario cioè di intervento sulle specie e sulle entrate almeno un terzo
Dei sessanta sessantacinque mila miliardi che di riduzione della deficit complessivo si possono scaricare sui tassi di interesse
Se noi ancora per un anno
Gestiamo il Bilancio come l'abbiamo gestito negli ultimi quattro anni cioè
Spesi se
Reali ferme è dal novantatré che le spese reali sono ferme non ferme rispetto al reddito ma per me i valori assoluti
E contemporaneamente manteniamo la pressione tributaria ai valori storici raggiunti questo significa che
Un altro più di un altro terzo tra un terzo e la metà della per i sessanta mila miliardi potranno essere eliminati col prossimo bilancio semplicemente comportandoci come ci siamo comportati nei tre anni passati rimane e questo è una valutazione tecnica
Che comporta come sempre i rischi se sia necessario e sarebbe meglio farlo al più presto un'ultima manovre che dia certezza al processo di discesa dei tassi
E quindi
Un peccato presidente
Che di fronte alle difficoltà finali
Aumentino le esitazioni è chiaro e dal mille novecentottanta ad oggi si intervenuti troppe volte
Senza una prospettiva a ridurre spense e ad aumentare soprattutto le entrate
Quindici per cento di aumento della pressione tributaria in quindici anni
E quindi è chiaro che anche l'ultimo sforzo Possa trovare difficoltà e un desiderio finalmente di godersi i dividendi di una situazione più vicina al risanamento
Ma invece c'è un dividendo finale e su questo vorrei richiamare la vostra attenzione
In ogni caso noi entreremo nella unione con tassi di interesse che saranno del due due e mezzo per cento Boggiatto un tenuto conto del contributo della caduta dei tassi di interesse alla a creare le condizioni per raggiungere le condizioni di Maastricht
Il cambiamento della moneta o la chiusura definitiva delle possibilità di fluttuazione con il primo gennaio novantanove
Comportano la scomparsa dei differenziali dei tassi di interesse se non per quella parte relativa al rischio debitore
Rischio debitore che peraltro di fronte alla necessità di andare sul mercato per cinquanta sessanta mila miliardi all'anno
E certamente molto inferiore a quello di quando si andava al sul mercato per somme tre volte superiori
E comunque lo possiamo calcolare in quaranta cinquanta punti base quindi è un mezzo per cento più della situazione dei migliori creditori della comunità abbiamo quindi un due per cento di riduzione dei tassi di interesse che discende automaticamente nel momento in cui la unione sarà dichiara
E questo diminuzione dei tassi durerà per l'infinito si tratta di una somma pari al quinto del totale dell'IRPEF e quindi esiste questo dividendo che il giorno stesso della unione determina una possibilità fiscale di iniziare un processo di revisione della del sistema tributario italiano
Che ha bisogno naturalmente di poter essere fatto senza la esosa pretesa di mantenere sempre gli stessi livelli di gettito tributario non si fanno riforme tributarie
Se non c'è una certo margine di possibilità di perdere gettito
Quindi con il novantanove per effetto della unione monetaria eccola ragioni anche di un'urgenza che tocca gli interessi di tutti c'è una massa di parecchie decine di migliaia di miliardi
Che potrebbe eliminare si concentrata sull'IRPEF alle differenze tra l'IRPEF italiana tra le imposte sul reddito italiani e quelle medie le nostre sono un po'più alti e più basso invece altre imposte come le imposte indirette
E potrebbe permettere appunto una razionalizzazione del sistema finanziario
Io credo presidente che se teniamo conto di un insieme di circostanze vorrei aggiungerne una la revisione dell'indice della dei prezzi al consumo
Come lei sa c'è una tendenza a sopravvalutare la dinamica dei prezzi al consumo questo significa per il legame tra prezzi al consumo e
Il costo del denaro una tendenza per ragioni di errore statistico ad un posto del danaro che ingloba una errore nella valutazione del tasso d'inflazione
Ed è circa di un punto un punto e mezzo all'anno ci auguriamo che l'Istat abbia fatto bene questa revisione dell'indice dei beni di consumo se l'ha fatta
Noi avremo un vantaggio nei prossimi sei o dodici mesi di un punto un punto e mezzo di di costo del denaro indipendentemente da manovre finanziarie semplicemente perché abbiamo eliminato un errore che pesava come una imposta comuni proteica sull'arresto dell'economia
Quindi ci sono una serie di condizioni storiche che ci permettono di affrontare quest'ultima fase con coraggio
Valutando i vantaggi
Non solo sistemici ma anche i vantaggi nel problema che divide categorie politica responsabilità di governo che quello appunto dei costi della finanza pubblica dei costi di quest'ultima fase di aggiustamento
Io credo che qui non si possa che augurare a coloro che avranno
L'onore di guidare il Paese
Non di avere potere oggi si discute su molto in politica di potere ma l'onore di guidare il Paese nel prossimo paio d'anni di cogliere questa opportunità nel loro interesse in quello di tutti
Ringraziavo dove ha già ricordo ai colleghi che sospenderemo all'Urbe riprende alle due e mezzo con la tavola rotonda grava adesso la parola
Ha dato de esce del segretario generale dell'asse di Confederazione europea dello divoratore autonomi
Sediole signori io vorrei parlare italiano
Ma cosa mia K fidati per la parare italiana è molto limitata e solo pena poi ti scrutava i casi ora io Palade la mia la lingua ama canale tedesco figlio Corel
Elitarie trovato
Casa male tanto che anni chiarire a presidente iscriva quindi inerenti cruiser Tiscali tenta intercity annui Neos Banca esce o dicono di fronte a fianco una tosta lacerante
Signore e signori io porto i saluti del presidente della gente del vicepresidente
Antiscintilla confidava siano europea dettando quando est a Enzo a pancia von Klein e poi ci mettono con Giannini e me ne orticoli esercenti che l'ex chiesa o cresciuta aderito azionante
La cede la Confederazione europea dei lavoratori autonomi anche la Confesercenti appartiene a questa organizzazione
Chi si gli esiti Ivo dinnanzi a tanti Sculco indette ai media come andava sia pratiche al coperto osteria niente e artisti afona
L'organizzazione è stata fondata nel mille novecentosettantatré uno fondatori il presente coperte qui presente
Di siti scrive studi indegni che infatti i documenti a Klein incomplete lontani mentre di fondi o ho preso in Commissione o fittizie Anna clandestino
Francese l'organizzazione che ufficialmente riconosciuta la Comunità economica europea
E si sazia idea siti Tibet in un ente di Klein e nutrito dal contenimento in o pazzo fa pesanti per fare più stretching estende Kenneth malamente netto ho preso un patto col PIL commissioni l'obiettivo dell'organizzazione quella di rappresentare l'interesse degli associati ed è per questo che noi parliamo corno le varie Commissione alle europee
Via Amman curvo prima chi politica ci presenti ma da fonti tasti Clai nello vedono contenimento ti piaccia finisce spiazzate costi dopo paziente un stipo dedicato anni gli abbia detto al fine di clan dei ripetuti petulanti
Alla venti grandi reti in fibra ma entra specie nei magnifico scriveva
Noi abbiamo un problema ai politici che parlano della piccola e media impresa ma quando votano de la piccola e media impresa
Intendono la grande impresa non tengono conto dovutamente di quelle che sono le esigenze di questa rappresentanza che noi invece pensiamo di dover sempre e portare avanti
Si attende esenti Klein e Pietro Guindani mentì a parte le fasciature viale de di cospicui va avanti ha detto pianisti ente stilisti che hanno mito del denim enti abbattete Chopin ultimo di clan mettono contenimento credente Philip su con tifosi allo stadio ti Apeca rivelando scoordinate
La piccola e media impresa è quell'impresa che finora ha creato il posto di lavoro la grande impresa e quella che invece finora ha distrutto il posto di lavoro ed è quello che diceva prima il presidente della sua relazione della valorizzazione della piccola e media impresa
Perché psicologo peso Pavin difensiva visti ischemia Zampa ispira antincendi stufetta ideata emanante i cosiddetti IPA fastidio venti clandestini per negozi andatura Frazzetta patti Kent contati che antichi siti anti
Attualmente c'è una politica della grande impresa che mette in discussione il posto di lavoro ed è per questo che noi vogliamo portare avanti una politica atta a rivalutare tutto il discorso
Fai che a cantanti esclusioni o un TIR sa anarchici bianchino o può vieta anzi ma che anzi Ondina Prete in rete Italia doveva vescovoni esche per anni ogni tanto avanza stanno in anticipo li riceva ogni ogni oltre a un sornione
Quando si parla della unione monetaria si dimentica spesso mi ha fatto bene il presidente Pecorella ricordarlo che bisogna tenere sempre unite l'unione politica con l'unione monetaria
I siti faccio pace identifica Yadan Anpa Endesa opaco fatato chiede a dirlo Falconieri
E Anna politici indi patteggia un must trash estive avanzo di un al anche l'anatra è fuori sede che ha Oppong città Stabat assolutamente molto a Napoli digiuni o in tanti
La nostra confederazione a da sempre portata avanti la necessità dell'Unione Europea ma noi pensiamo per questa unità europea deve andare avanti più velocemente considerando sempre che anche la politica unitaria e monetaria devono essere ed i pavimenti e continuamente
Nuova iMac mai famosa authority annega mai femm finanza politica alla nascita di una OPA stinga o pesce non di un santo cielo Vincent dietisti accattivante Hogan domani sanno abbia un provenienti da teneri Kent
La concertazione diverse politiche nel nostro paese alle dell'Europeo può completare e farci raggiungere questo risultato
Ha finito meschini cimici pare contro il quale no sì caliente fidiamo partita anche noi i CPT in contrasto ma femme Tita Concas esplicito anche un cast quantità accenti azienda nota in Conca stia sì di
Vogliamo ringraziare gli amici italiani per aver organizzato questa conferenza questa conferenza che ha posto discussione
Questi problemi che sono fondamentale in Italia sono anche fondamentale in generale non Oropa e noi riteniamo questa conferenza anche la nostra conferenza la conferenza dell'Organizzazione europea delle piccole e medie imprese
Finalmente io vorrei dire può infortunato con la cresta candidato grazie
L'ultimo intervento del dottor Armando Campagnoli assessore all'attività produttive alla Regione Emilia-Romagna
Si è stancato di aspettare no per
Prima di chiudere vorrei veramente veramente a ricordare ai colleghi che sono presenti in sala e anche quelli che sono usciti momentino che sospendiamo lune quando diciamo sospendiamo vuol dire che poi riprenderemo alle due e mezzo riprendiamo con la tavola rotonda vorremmo che foste che fossimo tutti quanti puntuali
Per chiudere sulle quattro e mezzo massimo cinque perché ci sono i treni che partono a quell'ora e so che molti di voi lo da prendere vogliono prendere i treni
Ora abbiamo il ministro Fantozzi ci ha confermato che sulle due e mezzo due tre quarti massimo sarà qui anche gli altri professor Barucci dovrebbe essere già arrivate se non aveva detto che arriverà a un volo che arriva entro l'una l'onorevole Visco è presente il il dottor Galli della Confindustria anche lui ha assicurato che per le due e mezzo sarà presente quindi vi invito appena chiuso e con l'intervento del
Del proprio dottor Castagnoli assessore l'Emilia Romagna sospendiamo mangiamo un panino in piedi poi alle due e mezzo tutti quanti qua presenti mi raccomando perché c'è ministri sonde le autorità non vorremmo fargli trovare le sedie vuote d'altra parte poi oggi pomeriggio oggi pomeriggio il tema sarà diverso stamattina è stato la cosa un po'diciamo troppo pesanti in un po'per tutti noi che non siamo detti
Ai lavori per oggi pomeriggio parleremo della Italia della situazione economica italiana nella prospettiva della uniti della unificazione della moneta europea Lenin grazie per la vostra premura che senz'altro ci sarà la parola al dottor Castagnoli
Ma io voglio soprattutto ringraziarvi
Con pochissime battute per aver previsto presidente Petrelli la Confesercenti nazionale
Una partecipazione una testimonianza anche della nostra regione che interpretiamo un po'come una testimonianza della presenza delle regioni italiane a questa vostra discussione
Su un tema di così grande rilevanza
Lo faccio anche salutandovi a nome delle presidente Bersani che come lei sa purtroppo è molto dispiaciuto di non aver potuto personalmente partecipare a questa iniziativa
Non c'è dubbio che il tema di cui oggi si discute un tema decisivo per le istituzioni democratiche Regioni e autonomie locali che
Rappresentano i che sistemi territoriali del nostro paese come quello come quelli degli altri Paesi
E voglio dire subito che certamente la scommessa la sfida europea
Ha avuto e ha tanto più valore tanto più significato di costruzione di un'Europa dei cittadini quanto più sul piano della costruzione delle regole di governo della comunità e delle istituzioni europee potrà camminare davvero la scommessa è la scelta di una Europa anche delle regioni
Su questo piano mi permetto di fare questa considerazione non c'è dubbio che per tutti come la sua relazione gli interventi autorevoli che oggi abbiamo ascoltato hanno sottolineato non c'è dubbio che il processo di costruzione europea una scelta da considerare irreversibile da considerare obiettivo necessario per tutti
Voglio sottolineare su questo piano che già è così per delle regioni italiane e per e le regioni degli altri stati europei pensate ad esempio che le risorse per le politiche di sviluppo economico in particolare le politiche per la piccola media impresa per buona parte stanno vedendo un processo nel quale si riducono le risorse nazionali e diventa sempre più rilevante il ruolo come lei sottolineava delle risorse
Che sono o dovrebbero essere messi a disposizione anche dalla a comunità europea
Contemporaneamente alta considerazione non c'è dubbio che dobbiamo guardare alla scenario della costruzione anche di
Appuntamenti decisivi per la costruzione della comunità come quello previsto dalla moneta unica come un obiettivo assai rilevante io mi permetto
Di parlare
Da una realtà come quella dell'Emilia Romagna che ha visto come altre regioni italiane il risultato in questi due tre anni di per fortuna ripresa produttiva che fatto dai risultati
Di tantissime piccole e medie imprese che lavorano innanzitutto per l'esportazione di mercato estero che hanno nel mercato europeo un riferimento decisivo parliamo del sessanta settanta per cento
Del mercato estero delle nostre piccole e medie imprese è indubbio che in in una situazione nella quale noi fossimo collocati al di fuori di una dimensione europea
Avremmo di fronte una prospettiva nella quale sempre di più le nostre produzioni le nostre esportazioni sarebbero di fronte al rischio di perdere seriamente di valore
Su questo piano io concordo con chi ha sottolineato oggi che in realtà è un impegno di tutti fare in modo che il nostro Paese la nostra comunità non sia messa fuori dal Europa e come dire mi permetto modestissimamente di guardare con una certa problematicità il fatto che posso venire da altre parti dell'Europa compresa la Germania una qualche idea diciamo così di criticità rispetto alla costruzione europea che si è prevista perché non c'è dubbio che da uno scenario di questo genere proprio la nostra struttura produttiva potrebbe essere assolutamente penalizzate
Quindi costruzione dell'Europa però con la sottolineatura della necessità di guardare a due punti molto importanti
Che sono anche quelli che venivano sottolineati nella relazione del presidente Petrelli il primo è questo
La costruzione europea anche l'appuntamento della moneta unica non può essere scollegato
Dalla presenza di una politica per lo sviluppo dell'occupazione e dello sviluppo della piccola e media impresa
Occupazione impresa debbono camminare di pari passo alla a costruzione europea
E qui allora
Il problema non è quello di discutere tra euro ottimistico tra euroscettici il problema è quello di vedere come all'IVA e lo degli stati membri e a livello della Comunità europea si costruisce qualche cosa che non è soltanto politica monetaria ma che è appunto una politica per lo sviluppo dell'occupazione del lavoro e dell'impresa
Su questo piano bisogna dire che c'è molto da fare e molto da a chiedere mi permetto di dire molto da pretendere io anche in questa sede voglio esprimere ancora l'apprezzamento per l'iniziativa molto importante che c'è stata da parte della vostra associazione proprio in queste settimane
Questo treno che ha attraversato l'Italia da sud a nord toccando le città e le regioni italiane
E che non soltanto ha rappresentato una delle iniziative più importanti per conquistare questo obiettivo sacrosanto della legge contro l'usura l'usura Maupin merito di rimettere al centro dell'attenzione del paese un problema decisivo
Come quello delle politiche per la piccola e media impresa in tutti i settori a cominciare da quello del commercio a fronte delle questioni assai problematiche presenti nel sistema creditizio
Lo dico a partire da un'esperienza come quella della nostra regione
Che per esempio nel settore del commercio vede venti mila imprese associate nei consorzi e nelle cooperative di garanzia ottanta mila del commercio ottanta mila in prese piccole e piccolissimi associate più complessivamente tra tutti i settori vede questa politica dei consorzi delle cooperative di garanzia oggi sostenuta unicamente da risorse regionali e che quindi vede tutta la necessità che vi sia invece una politica per lo sviluppo d'impresa della piccola e media impresa che si misuri con questa questione che faccia sì che le il circolo virtuoso che può venire dalla prospettiva europea significhi però rapidamente la messa in campo di una nuova politica
Per il credito
Quindi politica per lo sviluppo dell'occupazione dell'impresa che riguarda l'impresa manifatturiera che io voglio sottolinearlo può e deve riguardare una ha politica per tutto il settore del commercio e della distribuzione
Che non può essere stretto semplicemente nella spirale modernizzazione ristrutturazione competitività ma deve invece immaginare noi nella nostra regione assieme alle altre Regioni questo vogliamo affermare deve affermare una nuova stagione della riorganizzazione del settore
Che sia fondato su principi di modernizzazione qualificazione ma contemporaneamente sul sostegno di una rete distributiva capace di rispondere ai bisogni dei cittadini quindi fondata sul ruolo insostituibile
Della piccola impresa per questo c'è bisogno appunto di una politica c'è bisogno di una politica di sviluppo di una politica per l'impresa c'è bisogno di uscire semplicemente dalla declinazione dei termini diciamo così di una politica monetaria e assieme a questo nell'altra rapidissima considerazione che volevo fare c'è bisogno di fare sì che non vi sia come conseguenza di una politica unicamente munita rischia una a centralizzazione di fatto ulteriore delle AA gestione delle politiche e a livello comunitario e a livello dei diversi Stati
Questo è un rischio presente ci sentiamo di dirlo dal punto di vista dell'esperienza delle regioni e delle Autonomie locali c'è chi ha calcolato che l'applicazione degli obiettivi di Maastricht se non
Fatta assieme ad una profonda riforma
Dei meccanismi istituzionali significherà puramente e semplicemente un taglio di sessanta settanta mila miliardi delle risorse a disposizione di Regioni ed Autonomie locali con tutto ciò che significa dal punto di vista poi delle conseguenze nella possibilità di sostenere un sistema di tutela sociale a livello delle comunità locali quindi anche un sistema di consumo quindi anche il circuito virtuoso
Che si rapporta alla dinamica di tanti settori a cominciare da quello della distribuzione commerciale
Questo è un rischio presente perché se si fa soltanto ragionamento in termini di politica monetaria è evidente che si fanno politiche o c'è il rischio che si facciano politica da parte degli stati soltanto in termini di politiche di bilancio e la conseguenza di ciò è quella che allora possano essere considerati preferibili meccanismi molto centralizzati nella gestione delle politiche economico noi pensiamo al contrario che ci sia bisogno invece di realizzare allora subito un rinnovamento delle istituzioni e ho sentito autorevolissimo intervento del professor Andreatta che insisteva molto su questo punto del rinnovamento delle istituzioni
Pensiamo all'ora che è necessario guardare alla prospettiva dell'Europa realizzando subito
Una profilo nuovo delle istituzioni che consenta di evitare il rischio appunto di un centralizzazione perché solo in questo modo
D'altro canto che noi riteniamo si possa tenere assieme risanamento riorganizzazione della spesa e contemporaneamente politiche per l'occupazione politiche per l'impresa politiche per lo sviluppo insomma guardiamo certamente tutti insieme all'Europa guardiamo a questa sfida ma contemporaneamente la credibilità dell'obiettivo europeo della scelta che vogliamo perseguire non può o che essere realizzato se davvero torniamo questa idea questa scommessa a questa sfida di un'Europa che non sia puramente e semplicemente l'Europa delle monete ma l'Europa del Lecce dei cittadini delle istituzioni democratiche delle comunità
Territoriale nazionale
Ritroviamo in ci vediamo regolarmente
Palace
Amici colleghi si vogliono prendono posto
Io l'ho l'impressione che manchi qualche qualche sedia
Se magari il personale dell'albergo vuole aggiungere serie
Prevenire viene non
Sì è vero che la linea va bene spesa singoli
Una
Uscire si
Va bene amici riprendiamo di lavori di questa impegnativa giornata
è una delle tanti impegnativi giornate che la nostra associazione la vostra associazione affrontato nell'ultimo mese non voglio fare la storia la cronaca di quello che è successo ma voi sapete che noi abbiano iniziato questo mese terribili di impegno a Napoli il quattro e il cinque di febbraio con l'Assemblea nostra nazionale in cui abbiamo dibattuto e discusso dei problemi della disoccupazione nel Sud ed errate
Poi abbiamo proseguito con un'iniziativa che ha avuto una grande rilevanza di carattere nazionale destato anche un un impegno di grande valore sociale cosiddetto traino dell'usura questo treno che noi abbiamo fatto partire dall'andare a Palermo e attraversato tutto l'Italia dal Palermo
Reggio Calabria Napoli a Roma Firenze Bologna e poi terminato Milano questo treno che aveva certamente il suo impegno contro la lotta contro l'usura gli usurai e voleva essere anche di supporto al Parlamento che doveva approvare la legge modificato così come avevamo chiesto
Nella prima lettura che è stato provato nel novembre novantaquattro alla Camera
Questo treno anche voluto dire altre cose in questo momento che magari non tutti sono d'accordo sulla unità nazionale qualcheduno magari vuole anche mettere in dubbio o in discussione
L'unità nazionale così come è stato costruito dei nostri padri
Nel secolo scorso anche con l'ultima guerra Rocco la prima guerra mondiale
Ecco magari questo tremore e questo frena anche ha un significato di avete voluto unire tutto il Paese da Palermo fino a Milano
Nelle sue varie espressioni regionali di culture e anche di realtà sociali
Poi abbiamo proseguito con questo nostro impegno tendendo ad Empoli
Due settimane fa una grossa iniziativa valore calate europeo
Sui centri storici
Poi abbiamo fatto abbiamo avuto una grande importante manifestazione a Milano la Bit sul turismo è oggi chiudiamo qui
Con questo attacco queste iniziativa sulla sulla politica
Sulla politica del sulla moneta unica e solita europea
Questa mattina noi abbiamo affrontato tutto quello che è la discussione il dibattito scaturite dal dai trattati di Maastricht
E oggi noi vogliamo raffigurare se possibile poi magari anche i relatori amplieranno il ragionamento su quello che lo scenario italiano nella prospettiva arrivato il ministro Fantozzi e lo ringrazio della soap tra sua presenza ancora una volta grazie
Che non si dica poi che il ministro delle finanze è stato fischiato dai commercianti della Confesercenti come qualche giornalista distratto ha scritto dopo il convegno di Napoli stiamo iniziando stiamo attenti scusate
Dicevo
Quindi oggi pomeriggio chiudiamo questo nostro impegno con me questa tavola rotonda sulla sulla politica italiana nel prospettiva degli accordi di Maastricht
Ecco però sapevo che le siepi mancavano
Qui qualcheduno extra
Non ha avuto coraggio e di poca fede io so che i commercianti alla Confesercenti verrà sarebbero rimasti tutti quanti fino a sera e siete tutti qua insieme perché qua ci vuole fede le io ti riconosco non avevo dubbi
Una piccolissima riflessione prima di dare la parola al dottor gambe giornalista dalla Repubblica responsabile economico della Repubblica che coordinerà questo dibattito
Facevo pochi minuti fa una riflessione con il professor Barucci
Ma qualcheduno questi giorni Bleu in questo mese mi ha chiesto ma voi siete un associazione di piccoli commercianti sì però con una associazione diciamo anche corporativa perché poi magari si penso a queste cose
Ma perché vi interessate dell'usura del racket della criminalità interessate della disoccupazione nel Sud paste queste iniziative sul treno poi l'iniziativa sul turismo a Milano e alla fine questo convegno sull'Europa ma che c'entra la Confesercenti con l'Europa
Cosa vuole ma voi siete piccoli commercianti con l'Europa non avete niente che vedere
Ovviamente chi parla così conosce molto poco la Confesercenti e forse non conosce niente la realtà del commercio italiano perché non è così
Voi questa associazione ha voluto in questi ultimi tempi in questo mese discutere non solo di problemi puramente riferiti specifici delle nostre categorie del commercio
Ma siccome non riteniamo di essere veramente
Una vera associazione sindacale non una corporazione come quale magari qualcheduno lo è stato lo è ancora non lo so
Vogliamo interessarci di tutto quello che avviene sotto lo scenario sociale politico economico di questo Paese quindi noi dialoghiamo a tutto campo e affrontiamo tutto quello che sta succedendo su questo Paese appunto perché non siamo la situazione corporative
Dilaga schianto di bottegai inteso come inteso proprio
E siccome noi
Siamo anche questa cosa noi siamo anche quelli che nelle nostre manifestazione la sto iniziative
Non fischiava il ministro delle finanze magari lo approviamo che ha proibito e questo è già un segnale di un certo tipo e non fischiano neanche i rappresentanti dei gruppi politici che vengono convoca che vengono chiamati per dibattere
Che vengono invitati e chiamati per dibattere argomenti molto seri veramente molto seri de che quello di cui si è parlato ieri
A Torino ero ero un problema serio che riguarda le categorie del commercio perché centinaia migliaia di commercianti stanno chiudendo
E c'è un rischio di occupazioni e rischi di lavoro e conoscevano sessioni questo tipo siamo costruzione propositivo che discute che parla ci si confronta con tutti non fischiano nessuno
E diamo la parola a tutti vogliamo che tutti parlano che parla di fronte a noi e questo è l'ossessione libera democratiche di libri ed avvocati ci commercianti
E vi ringrazio di questa vostra ulteriore partecipazione
Prima di dare la parola al dottor cambio vorrei ringraziare per loro presenza in sala
Il dottor Mastrobuono
Già sottosegretario al commercio al commercio industria che ora in queste nella nuova veste suo di direttore generale dell'Unioncamere che lo ringrazio Spello sua sollecitudine e partecipa sempre nostre iniziative l'onorevole Mantini
Del tutto progressiste della Camera
L'onorevole Dore che era qui ecco io l'onorevole cuore pure gruppo progressista della Camere il senatore polo vita che è stato qui fino a pochi minuti fa ora ha preso ma era tornato a casa isolatore mancia che era anche presente e poi infine ma non perché per me l'importanza il dottor Ottaviani presidente dell'Enit il quale partecipò sempre con grande attenzione alle nostre iniziative io ringrazio questo ospiti e lasci la direzione del e la gestione di queste tavola rotonda al dottor Campi
Grazie Presidente intanto mi scuso per l'abbigliamento ma sono arrivato da Bologna da pochissimo quindi l'ho fatto in tempo a chi andranno non me ne frega niente immagino che sia Federico l'abito scuro va bene ma immagino che no appunto subito perché va dato merito al plesso di aver fatto uno studio molto sintetico contemperamento è molto molto ben fatto perché divulgativo non so se questo studio Saras disponibile anche per chi è in platea comunque talmente consigliera Confesercenti diffonderlo
Perché forse da qui si capiscono un po'di cose si capisce
Come risponde all'interrogativo ci conviene o meno andare in Europa rispettare i trattati di Maastricht
Io mi riserverò di fare delle considerazioni mi successivamente perché non vorrei togliere il mestiere a nessuno dico soltanto che intorno a questo tavolo venite rappresentati tutti i corni del problema
Andare o non andare in Europa e come andarci cioè il ministro delle finanze per essere gusto Fantozzi che diciamo il contemporaneamente l'imputato di questo ragionamento su Maastricht ma anche il possibile motore di una avvicinamento a tappe forzate dell'Italia verso i parametri di Maastricht
Cioè professor Visco che rappresenta come sapete gruppo progressista e che da un esperto anche lui di fisco finanza pubblica
Ci sono poi le due parti sociali maggiormente interessate al fenomeno scusate al cammino che ci deve portare in Europa e cioè il dottor Galli come sapete vivisezionata sulla Confindustria il dottor Raffaele Morese segretario aggiunto alla sinistra infine se il professor Barucci
Che oltre che ci fosse la Fiorentina anche una cosa che ci accomuna uno dei più grandi banchieri no nessuna persona no no qui in questo sta la refezione uno dei più grossi esperti di banche lo provocherà o perché dentro lo studio fatto dal calesse c'è una cosina che riguarda le banche che forse a qualcuno è sfuggita
Ma insomma abbiamo capito che in questo paio d'anni un po'alla Banca d'Italia un po'al Governo hanno fatto una bella redistribuzione di reddito a vantaggio degli istituti di credito e credo che per i commercianti questa sia
Un'occasione di polemica abbastanza interessanti
Bando alle mie indica chance comincerei a fare questo il primo giro
Proprio dal dal
Dottor Galli di Confindustria perché so che lui è smanioso di occuparsi non soltanto di rapporto i Caira Maastricht moneta unica si moneta unica no ma vuole occuparsi complessivamente nella prospettiva europea del nostro Paese e di quali sono i vantaggi più o meno reali che noi potremmo avere
Nell'agganciarsi immediatamente al treno europeo quindi io per Galli se vuole a lei la parola
Siccome potete immaginare io ritengo che i vantaggi non siano più un
Non reali ma siano reali
E quindi vorrei discuterne partendo da una prospettiva un pochettino ampia che è quella che con grandissima lucidità mio avviso
Ha proposto il presidente federale lì nella sua relazione di questa mattina
Che ci ha posto dei problemi anche delle alternative secche delle questioni su cui occorre esprimere degli orientamenti e quindi vorrei segnale come dire alcuni accordi e perplessità
La relazione molto ricca quindi io vado avanti a un certo punto il moderatore mi ferma
Allora intanto esprimere un punto di accordo che riguarda il nesso fra unione politica e Unione monetaria è un punto che ha notevoli conseguenze anche per noi
Il nel documento nel famoso documento della Sea di Ute dei scade il un anno e mezzo fa il documento Lammers si diceva
L'unione monetaria il nucleo essenziale dell'unione politica non un suo fattore complementare per intenderci oggi c'è una critica e Peverelli lo ricorda nella sua relazione diffusa la cosiddetta euro Croazia cioè le decisioni apprese a porte chiuse
Nel chiuso di poche stanze a livello tecnico o al più da un consiglio che risponde troppo poco al Parlamento europeo ha parlamenti
Nazionali immaginatevi che cosa succederebbe in Europa in termini di tensioni forse di lacerazioni
Di fronte a decisioni prese
Necessariamente a porte chiuse dalla Banca centrale europea ad esempio la decisione di aumentare i tassi in presenza di un'ampia disoccupazione o con situazioni congiunturali molto diverse nei diversi paesi
E quindi io condivido il punto di vista che occorre
Che in Europa che l'Europa si doti di un'autorità politica democratica
Che nel rispetto dell'autonomia delle banche centrali possano assumersi la responsabilità della politica economica
Complessiva dell'unione risponderne di fronte ai cittadini dell'Unione cosa che una banca centrale non può necessariamente fare
Da questo io ne traggo due conseguenze parte concordando in parte no con la relazione una prima conseguenza è che la Conferenza intergovernativa che si apre a Torino fra poco è un passo essenziale
Una seconda conseguenza però che
Che cosa fare nell'ipotesi che non sembra affatto inverosimile che la Conferenza intergovernativa non faccia significativi passi avanti e questo sembra essere la situazione
Attuale perché ci sono veti incrociati tutti i Paesi e c'è l'opposizione su tutto su tutti i passi avanti dell'integrazione da parte del Regno Unito
La mia opinione che si debba andare avanti lo stesso sarà un percorso estremamente accidentato bisognerà forse riconvocare una nuova conferenza intergovernativa nel due mila nel due mila e due
Ma non sarei d'accordo con la teoria dell'unione monetaria come corollario cioè di un prima e di un dopo di unione politica che viene prima unione monetaria che viene dopo
Questo premessa mi è importo rileva per cercare di affrontare il tema dell'Europa a più velocità cioè il punto alcuni aderiscono e altri
Verranno dopo e altri non aderiscono del tutto all'Unione monetaria
Anche qui io un sostanziale accordo con l'analisi di
Del presidente Petrelli il quale parla di in una situazione del genere di rischio di comportamenti non cooperativi e di disgregazione dell'Unione cito dal testo della relazione
Non concluderei però che per questo motivo ci sono questi rischi che la strada della delle più velocità cioè quella prevista da Maastricht non sia percorribile
Pone dei problemi formidabili pensate al problema di che cosa succede al sistema dei cambi quando qualcuno sta dentro l'Unione monetaria e qualcuno ci sta fuori
Chi decide
Se dare o no sostegno finanziario a un Paese che sta fuori se c'è un attacco speculativo contro la lira la lira stesse sta fuori
Chi decide in Europa cioè quali Paesi e quali istituzioni possono decidere se dare o meno il sostegno è impensabile che questa decisione venga appresa dalla Banca centrale europea da sola per così dire perché è una decisione strategica troppo importante in relazione alla questione dei criteri dei due anni
Nel sistema monetario questa di rischia di diventare una decisione di esclusione dell'inclusione di un Paese
Dall'unione monetaria quindi da una prospettiva economica e politica di fondamentale rilievo è impensabile che sia
L'Ecofin perché nell'Ecofin ci sono tutti i Paesi anche cioè il Consiglio dei ministri ci sono anche i Paesi che stanno fuori
Deciderà forse questa sembra l'ipotesi più accreditata un Ecofin ristretto
Ma questo pone un sacco di problemi istituzionali che cos'è l'Ecofin ristretto che legittimità non esiste in Europa un quadro istituzionale ristretto non esista una commissione ristretta un Parlamento ristretto e così via
Quindi di fatto è questo il punto centrale che ci interessa come italiani
Nella prospettiva in cui nel nel come dire nell'eventualità che non si riesca a convergere nei tempi dettati dal Trattato
Di fatto saranno i governi dei Paesi che stanno dentro che quindi avranno un potere enorme
Ma e questo potrebbe avere ricadute est ce l'avrà sicuramente sulla rappresentanza internazionale a livello mondiale del comma politica estero come politica
Economica estera pensate al G7 per esempio sulla rappresentanza internazionale dell'Europa potrebbe avere ricadute sul mercato unico pensate era discussioni che ci sono state sulla questione delle sanzioni
Ai Paesi che svalutano sulla politica
Industriale ambientale così figlia il punto essenziale è che per molti versi Paesi che staranno dentro lei è uno che adotteranno l'euro saranno come dire il nucleo ovvero dell'Unione Europea
Da questo io ne traggo la conclusione che è importante stare dentro che bisogna affrontare apertamente la questione complicatissima dei rapporti fra chi sta dentro e chi sta fuori
Non solo sotto il profilo valutario ma anche sotto il profilo politico istituzione e istituzionale
Non credo però che la prospettiva che qualcuno possa rimanere fuori perché non so disse i parametri di Maastricht debba essere tale come dire da indurre a bloccare l'intero pro cesso
E quindi qual è la via d'uscita per un Paese come l'Italia perché siamo tutti d'accordo sul fatto che non si possono alleggerire criteri di Maastricht
A che non si può neanche banalmente come dire posticipare la decisione
La via di uscita
A mio avviso rimane quella alla luce di queste considerazioni sull'importanza di essere dentro fuori anche dal punto di vista del quadro istituzionale europeo
Credo che si debba fare il possibile per stare dentro quantomeno per potersi sedere con dignità al tavolo delle trattative che si aprirà nei primi mesi del mille novecento
Novantotto avendo la possibilità avendo le carte in regola se ci si riesce o quanto meno la possibilità di avere le carte in regola nel giro di ti sei mesi di di un anno in tempi molto brevi film da questo punto di vista non mi pare che sarebbe un buon segnale fare quello che ci propone
La relazione di questa mattina cioè di mantenere il DPEF dell'anno scorso e gli obiettivi del DPEF cioè di rientro graduale della finanza pubblica in maniera
Quel con obiettivo diciamo tre per cento nel mille novecentonovantotto anziché nel mille novecento
Novantasette
Ne mi pare un buon segnale dire
Come dire non sarebbe un buon segnale se il Governo il prossimo governo il governo che verrà dopo le elezioni
Scartato S l'ipotesi di una manovra direi d'anticipo rispetto alla finanziaria che è possibile fare ancora a giugno
Da anticipare rispetto alla finanziaria del mille per il mille novecentonovantasette così come gioco d'anticipo per esempio il governo Amato nel mille novecento novantadue questo
Del i è una considerazione del tutto indipendente da come stanno andando i conti del mille novecentonovantasei se questi sono o non sono in linea con l'obiettivo del centonove mila miliardi solo una considerazione e concludo
La condizione essenziale per arrivare nel mille novecentonovantasette alla all'obiettivo del tre per cento e sostanzialmente che le spese correnti al netto degli interessi siano contenute come tasso di crescita fra il tre e il quattro per cento
I nella media dei due anni novantasei e novantasette questo nell'ipotesi che a i tassi di interesse scendano in misura sufficiente e che qui ha stessa manovra necessaria per contenere le spese correnti entro questi limiti induca i mercati determina un effetto credibilità e quindi induca i mercati come dire a ridurre i tassi di interesse ora nel novantacinque in base ai dati del disco pubblicati l'altro giorno
La crescita della spesa corrente al netto degli interessi che sono sostanzialmente personali e prestazioni sociali è stata del tre virgola sei per cento
Si tratta di replicare questo risultato nel novantasei e nel novantasette
Notate che nel novantacinque l'inflazione è stata del cinque quattro per cento l'inflazione di quest'anno che l'anno prossimo sarà più bassa quindi il messaggio qual è che è possibile
Una politica della spesa pubblica meno restrittiva di quella dell'anno scorso
è possibile che con questa politica si riesca lo stesso ad arrivare
Cioè non è necessario una dose aggiuntiva di restrizione è però necessari a questo sì rispetto all'anno scorso è però necessaria questo sì una consistenti stima manovra che riduca lei tendenza della spesa pubblica rispetto a gli andamenti che si avrebbero altrimenti a me sembra e concludo che questo sia un obiettivo ambiziosissimo ma non impossibile grazie
Allora ringraziamo dottor Galli la parola subito al professor Barucci che io vorrei provocare su un dato leggendo questa relazione del plesso si evince che le banche hanno portato meno soldi al fisco
Perché erano malmesse e che comunque i tassi di interesse italiani parliamo del tasso di sconto ma possiamo parlare anche i tassi praticati alla clientela che comunque si riflettono anche sul mercato
Per quel che riguarda e i titoli pubblici eccetera eccetera sono di gran lunga devianti rispetto al quadro europeo allora il sistema del credito mi pare il meno la cosa meno europea che ci sia in Italia
Andare affari tra tagli Maastricht con questo sistema riferito con questo tipo di dinamica dei tassi con questo costo del denaro con questa inefficienza del sistema bancario è francamente portarsi gare una zavorra lei che ne dice
Ma io credevo di essermi riconvertito essere unicamente un Defensor è c'è un difensore della Fiorentina invece mi accorgo devo essere un conto è fare soldi nelle banche hanno messo ruolo in questo ambito e quindi cercherò di fare del mio meglio ma più che altro cercherò di esprimere qualche idea
Dicendo che l'impianto del discorso di Galli mi pare convincente ma che certe conclusioni mi sembrano un pochino troppo ardite
E Twenty
Ma il dibattito che mi pare stia avvenendo oggi in Italia assomma Street SIM stette no qualcosa di questo genere
Mi sembra che sia ancora pieno di equivoci di qualche divagazione letteraria
E che sia poco invece centrato su che cosa da fare che cosa comporta i vantaggi che ne nascono
E che cosa può comportare per l'Italia non essere parte del cuore duro delle mode e dei Paesi che vanno a costituire l'unione monetaria europea
Equivoci continuata persistere in Italia nella stampa l'equivoco che siano Duff da fissare le le tappe dell'unione monetaria europea mentre tempi son già tutti scanditi
Continua a circolare equivoco che si possa rimettere in discussione questo quel parametro scoprendo che l'uno o l'altro non sono analiticamente convincente sono politicamente troppo laschi o troppo stretti
Tale divagazione letteraria chiamo così con senso ovviamente di di ironia
Il continua qualcuno a dire che perché si è messa al tre per cento nel rapporto tra fabbisogno e PIL perché non se ne sa tre il cinque quattro per cento
Si continua a dire che il rapporto fra debito pubblico e il prodotto interno lordo non convince in realtà qualunque
Ragazzo arriverà a fare il primo anno di università sentito con esso l'indice di questo tipo come indice essendosi talmente significativo per un'economia viene cacciato subito alla porta perché o l'indice che mette sopra uno stock e sotto un flusso si continua a dominare questo clima per cui Maastricht favorevole o non è favorevole a quella che si ritiene essere un'egemonia tedesca
Ora tanto per essere chiari e per partire da un punto di molto FIS molto fermo ITA dalle massicce soltanto ad attuarlo non cede ridiscuterlo
Trattato di Maastricht incontriamo difficoltà ad attuarlo e in Italia ogni volta che c'è qualcuno all'estero che fa una considerazione di questo tipo
Nascono subito lunghe polemiche per il fatto che dobbiamo attuarlo in un clima di bassa crescita e in un clima di alta e io direi altissima disoccupazione nel Trattato di Maastricht fu firmato almeno l'OPA non per meramente in cui l'economia era ancora o si riteneva fosse ancora in espansione e si riteneva che la disoccupazione avesse comunque toccato un livello significativo
Ora tutto si può ridiscutere ma si discute Maastricht con una procedura che la procedura tipica di un trattato internazionale
E quindi di fronte a questa situazione di malessere che domina l'Europa c'è soltanto da discutere ma scritto no in chiave politica e non tecnica e noi siamo qui stasera per discutere da semplici soggetti che conoscono i numeri e che sanno leggere un trattato
Che cosa è di cento nel Trattato di Maastricht nell'Unione monetaria europea
Sono come è noto certi vantaggi dei costi di transazione di transizione transazione
E voi pensate soltanto la cosa più banale che di norma si cita in questo caso che cosa vuol dire per alcune imprese
Non fare otto Novo sette o ossei cataloghi lire per vendere all'estrema farne soltanto uno dei non e non penso soltanto sono sicuramente di vantaggio il fatto che le impresse anche cittadini eliminano i vantaggi e gli svantaggi del rischio di cambio
E sicuramente un vantaggio per tutti ma non proprio per tutti lo dirò poco poco dopo il fatto che si va a ridurre il rischio di tasso di interesse si va a ridurre drasticamente
Il livello dei tassi d'interesse
Io capisco che voi siate della moneta unico Rocca avete tutte le ragioni
Perché se stamani mattina voi arrestato Avesta presto ventiquattro ore
Non faccio rovesciate nessun giornale ma l'indice riportato lì
Scoprì veste che in RAI vorrei tasso d'interesse a tre mesi sulla lira eh oltre il dieci per cento il tasso d'interesse a tre mesi sono Marche altre trentatré quaranta per cento
E quindi di fronte ad un mercato unico europeo può risparmiare SS punti sei punti e mezzo nei confronti di quello che dovete pagare oggi
E questo c'è una prima risposta al presidente di questa sessione e non riesco a capire l'entusiasmo con cui tante persone che gestiscono le banche dicono che bisogna arrivare alla moneta unica europee
Per le banche la moneta unica europea sarà una cosa molto seria e un ostacolo molto grave pere i loro Bilancio
Entrando nell'Unione monetaria europea ci può essere anche un altro vantaggio lo dico con punto interrogativo non vorrei che qualche giornalista dicesse ma guarda un po'Barucci che cosa ha inventato di marchingegno per ridurre il debito pubblico
Mi limito a osservare che avendo la Repubblica italiana sul mercato titoli anche a trent'anni ventotto anni ormai residui di durata sarà necessario che comunque se si va a introdurre un amuleto ecco unico europea si ridiscuta la valuta del nostro debito non è pensabile che l'Italia continua pagare un tasso dell'undici per cento netto come cioè su qualche titolo ancora in circolazione
E per trent'anni e avendo è soggetta all'un tempo i vantaggi di una moneta stabile e l'altissimo tasso di interesse
E quindi qualche forma di conversione dovrà essere in qualunque modo messa su anche perché non si può restituire un titolo in una valuta trent'anni non lo sa che non c'è più
E quindi i vantaggi sono consistenti o possono essere consistenti anche possono essere favorevoli per la stessa Repubblica italiana
Cosa c'è da fare Bastida de'ha detto delle cose
Per me irreprensibili quindi assolutamente da condividere bisogna convergere perché la convergenza non è che si deve fare perché scritta nel Trattato di Maastricht si deve fare perché è il segno della buona gestione dell'economia
E quindi bisogna convergere bisogna ridurre questa riottosità italiana italica essere in qualche modo dei peccatori impenitenti e tradurci i soggetti che si comportano come tutti gli altri soggetti di comunità industrialmente avanzate
Bisogna prendere atto e la cosa non è di secondo secondaria importanza che si va ad eleggere un giudice monetario fuori dall'Italia
E che quindi andiamo non soltanto a spostare qualcosa da Palazzo Koch a Francoforte andiamo ammetterlo in una vera e propria isola corallina sarà lontana da qualsiasi perturbazione politica almeno italiana
Questo vuol dire che non dobbiamo compiere una cosa che mi pare anche questa essere poco discusso oggi in Italia
Da fare e cioè che bisogna avvicinare in tutti i modi le caratteristiche strutturali dell'economia italiana quello europea e qui dobbiamo essere molto franchi
Non negli ultimi quindici anni abbiamo sempre avuto un tasso di inflazione scusa un anno
Per caso ero ministro del Tesoro io ma fu soltanto per caso no veramente fu un per caso in quello ho sempre avuto una inflazione che è stata doppia di quella della Germania e più che la somma dell'inflazione tedesca di fazione scritte francese
E questo vuol dire che non abbiamo qualche cosa dentro di noi che non funziona
Questo vuol dire che non si può diventare cittadini europei se non da riformiamo drasticamente la pubblica amministrazione se non affrontiamo con coraggio il problema del Mezzogiorno d'Italia se non ci diamo per esempio
Dei mercati finanziari di tipo europeo
Che cosa può derivare dal fatto che si entri o non si entri nella Unione monetaria europea ma è questo c'è un punto su cui avrei voluto che la Confindustria dicesse quattro Giampaolo Galli che un fine economista dicesse qualche cosa ma insomma non abbiamo rimesso in carreggiata l'economia ripetutamente degli ultimi trent'anni
Utilizzando l'aggiustamento del cambio
I dati dimostrano che la svalutazione settembre novantadue
Che io ebbi l'onore di firmare ma che ci provocò soltanto improperi ha provocato ottenendo se staliniane dei saggi di crescita tutt'altro che irrilevante
Ecco cosa accade ad un'economia come quella italiana che improvvisamente si vede tagliare per sempre
La via dell'adeguamento suo alle perdite di competitività attraverso modifiche del cambio
Questo un punto su cui bisogna riflettere perché altrimenti c'è da scoprire fra qualche anno che il Mezzogiorno italiano è diventato Mezzogiorno europeo che non coincide con l'Italia
Ma coincide con la parte più grande del Mezzogiorno italiano
Non avendo più alti tra tassi di interesse avremo due conseguenze non piccole intanto che coloro di voi che hanno qualche titolo di Stato in tasca porteranno a casa meno della metà di quello che conseguono oggi
Io in vita mia ho avuto la fortuna di fare due aste titoli del Tesoro cosa rendimenti netti sotto il sette per cento non ho mai avuto a casa mia a Firenze la coda di persone che si lamentavano così insistentemente perché dicevano che titolo di Stato lo rendevano nulla
Eppure se entriamo nella moneta europea dovremo abituarci a quattro quattro un quarto quattro e mezzo non so quante per cento
In secondo luogo come diceva il nostro presidente poc'anzi ho menzionato certamente tutte le imprese che hanno una forte
Un portafoglio di titoli pensate all'assicurazione le banche avranno le conseguenze rilevanti
Io non voglio non raccogliere la provocazione del nostro simpatico peraltro Presidente simpatico perché di fede medesima la mia
Dico però stia attento caro amico che in realtà le banche hanno pagato poco lo scorso anno perché avevano un
Posizione debitorie avevano più che altro minusvalenze in titoli cospicui Issime ed avevano da scontare
Tassi di sofferenza elevatissime molte di loro avevano già utilizzato lo zero cinque moltiplicato il cinque per cento
Mentre invece lo ha pagato tantissime imposte l'anno precedente perché aveva utilizzato le plusvalenze sui titoli
In realtà e non conosco lo studio che lei poc'anzi ha menzionato ma studi econometrici molto affinati dimostrano che nel periodo novantadue novantaquattro c'è stato un misprice in marcato delle banche italiane ma
A favore delle piccole e medie imprese a sfavore delle grandi imprese
Nel senso che il i gli impieghi delle piccole e medie imprese avevano implicita implicito il loro stesso un tasso di sofferenza così elevato
Per cui le perdite delle banche son derivate prevalentemente da questo lo dico li econometrici io non sono un operatore di questi marchingegni e mi limito soltanto a ricordare questo dato di fatto in ogni caso le banche sono soggetti che pullulano in questo mercato sono state gli ultimi soggetti che sono stati truffati nella concorrenza internazionale mi meraviglierei se fossero già dei soggetti adeguati ad essere competitivi a livello mondiale
Che cosa può accadere buttato detto con chiarezza che bisogna avvicinarsi nei nostri parametri nei cinque parametri bisogna avvicinarsi il primo quello stabilità del cambio
Regolato da ciò che diceva poc'anzi e Giampaolo piante non raggiungeremo certamente il rapporto debito PIL
Però ricordiamoci che il trattato di Maastricht che nessuno legge parla di avvicinarvi avvicinarsi
Ai parametri e per quanto riguarda il debito PIL militare Viccaro avuto il tempo di leggerlo che sufficiente un significativo miglioramento
Tutto qua questo dice quindi anche questa discussione mi pare un pochino appunto a Strauss
Nel nel primo al primo primo novantanove possiamo avere intanto la soluzione
Che nel novantotto il momento in cui tutti i Paesi devono decidere i paesi di coloro che ci son due anni in più
Tenete conto nel novantotto Francia e Germania ci hanno da votare
E tenete conto che colto che il vero motore di questo processo Hans ottobre scorso lo intervista pubblica disse che avremmo avuto l'Unione la moneta unica il Coni nella moneta significa che se fisica nel due mila quattro
Quindi qualche cosa in giro ci deve essere se spartire mo'col primo gennaio novantanove partirà Luca l'unione monetaria europea quattro cinque i casi sono due
Noi potremmo anche far parte di questo piccolo gruppo perché perché in fondo le potremmo avere a quel momento soltanto un parametro in cui non ci siamo il rapporto debito pubblico PIL però a quel punto la Conferenza intergovernativa un organo puramente politico o un Consiglio europeo straordinario sapeva di fronte a questo fatto
Esclude l'Italia molestie anche il Belgio perché il Belgio avrà il Belgio che ha un rapporto fabbisogno PIL molto migliore del nostro eccetera
Però il rapporto debito PIL più forte del nostro ma a quel punto scatta un problema veramente difficile perché il Belgio è legato da unione monetaria con Lussemburgo e quindi che cosa fa
Quindi il problema potrebbe anche semplificarsi per se no se non accetto tutto che è difficile Giampaolo Galli via perché ho fatto un quadro molto complicato del fatto se non si aderisce fa quadrato in Europa è tutto di tutto difficile
Voi pensate che c'è un comitato ormai attivo da da mesi che deve decidere come mettere va le le quelle banconote europee
E non ci lavora accordo su nulla perché peraltro dodici Paesi vogliono ognuno che ci sia su una banconota
Il volto con la figura di un personaggio simbolo del proprio Paese e poté lo voglio sul verso nessuno vuole sorretto quindi tutto è difficile Europa e certamente tutto sarà difficile però Giampaolo si potrebbe tranquillamente immaginare una volta che si formi Fossa affermato una volontà di no spezzettare
Lo SME cioè di impedire monete pirata valute pirata si potrebbe immaginare uno Smile forte che come una ciambella attorno al piccolo nucleo che è legato da un rapporto forte con accordi rifare un Nyborg Basilea rafforzato che prevede in qualche modo come regolare la liquidità sulle valute che possono essere occasionalmente occasionalmente in difficoltà scusate ho finito mi dispiace vicolo via troppo tempo
Alla se preso anche il recupero professor Barucci ora tocca dall'onorevole professore Vincenzo Visco
Che ovviamente a molto da dire perché si discute assai manovra si manovrano ma manovra adesso manovra dopo manovra dura e se questa difficoltà di conciliare un'esigenza che mi pare condivisa da tutti di arrivare all'appuntamento di Maastricht in tempo e però salvaguardare anche l'occupazione ed evitare che quel poco che è rimasto lì per far stette in Italia
Venga spazzato via ho sacrificato sull'altare di Maastricht che erano contrari non una contraddizione un un difficilissimo passaggio attraverso il quale vuole sapere come fare a fare lo slalom
Ma io penso che non sia
Corretto impostare
Il dibattito sull'Europa nei termini in cui il viene viene oggi affrontato in particolare dai nostri euroscettici quelli improvvisamente sono diventati molto numerose cioè nella in questa campagna elettorale lei la questione europea rischia di diventare un argomento mentre sarebbe bene evitare che questo accadesse essenzialmente perché appunto
Secondo alcuni come è stato anche
Scritto
In un giornale
Di un partito politico non varrebbe la pena a morire per Maastricht
Ecco allora vediamo di ragionare un po'su queste cose allora mi sembra le cose possono dire Mania molto schematiche sono queste la prima e che il problema di convergenza
Dei nostri conti pubblici i nostri tassi interesse tassi inflazione e quant'altro
Non è un problema che ha a che vedere necessariamente con una l'adesione alla moneta unica
Un qualcosa che si consiglia per se stesso cioè il problema non sto che comunque noi non possiamo continuare ad andare avanti con
Un
Tasso di inflazione dubbio rigore ai nostri concorrenti con un disavanzo o pubblico che solo quest'anno sceso sotto le due cifre con un debito pubblico che invece di ridursi continua a crescere che tutto questo ha conseguenze
Molto seria molto negative sul attività economica poi alla fine quindi la convergenza
E un bene in sé ed è una obiettivo che noi dobbiamo perseguire comunque indipendentemente da quella che sarà la nostra scelta sulla partecipazione o meno dal fin dall'inizio parla alla moneta unica
Questo il primo punto il secondo punto cucù punto sono i vantaggi o gli svantaggi ma anche questo è una strana un'altra un'asta la discussione no la storia del devo per del dell'unità
Ok a nastro è una storia di uno straordinario successo
Se i nostri Paesi sono diventati quelli che sono oggi in buona misura o devono alla processo di unificazione dei mercati di cui poi la moneta unica
Un un covo coronamento un aspetto importante ma non non certo esclusivo
Il fatto che ci siano dei vantaggi importanti loro lo dice anche la rissa di postulanti che si affolla la porta dell'Europa e non non solo vuole restare fuori ma vogliono entrare e questo riguarda tutti i Paesi del dell'Europa Orientale Paesi del Mediterraneo Turchia Cipro eccetera e e e quindi dico qualche qualche vantaggio qualche vantaggio evidentemente viene intravisto se poi questi Paesi sono molto più debole che noi vogliono fanno di tutto
Per entrare
Quindi io appunto scomporre campo da queste da queste discussioni
E ragione lei ragionerei sulle ospiti re futuro e anche qui io vorrei dare una nota di ottimismo troverà della storia dell'integrazione europea è una storia di
Trattative
Di compromessi di accordi successivi di di spinte oggettive economiche no accordi economici che poi creavano una spinta a uno coesione politica e successivi passi in avanti
E sul ebbene ed è una storia di grande flessibilità quindi io non credo che questa volta nonostante che il
Qualche ministro tedesco faccia la la voce cattiva sì devo che aveva questo questo principio che ci sono convenienze reciproche a fare in modo che la cosa parte avvenne parta con i principali Paesi coinvolti
Fra l'altro esistono forti interessi tedeschi all'allargamento a Destro mentre esistono io in io interessi opposti francesi o italiani cioè immagini di trattativa di compromesso sono sono più ampi di quello che normalmente si ritenga è stato già detto ricordata abbondantemente che lo stesso Trattato di Maastricht prevede cui interpretazioni flessibile
Non i parametri i parametri non sono molto rigidi
I messaggi che arrivano sono quelli di una interpretazione non aritmetica di cui di quei numeri fra l'altro anche se ovviamente con entro certi limiti
Fra fra l'alto
L'ex presidente Repubblica francese Giscard qualche tempo fa sottolineo che per quanto riguarda i lo stesso parametro il disavanzo pubblico
C'è una formulazione nel trattato che i loro potrebbe far considerare come
Interpretabile depurato dalle conseguenze di un eventuale ciclo negativo questo evidentemente soprattutto soprattutto per la Francia e un un un problema son potrebbe essere decisivo quindi ecco io penso che il quadro e a abbastanza è abbastanza meno meno schematico di quello che viene presentato normalmente per quello che riguarda l'Italia prete sì parlava di carte in regola o meno
Beh e
Guardiamo al di là dei parametri di Maastricht
Questo momento l'Italia è in assoluto il paese più virtuoso devo
è il Paese che ha la crescita più alto
Il il a un'inflazione che decresce
Surplus primario più elevato più elevato di di tutti gli altri Paesi
Una assetto delle relazioni industriali particolarmente cooperativo
è favorevole
Ed è un Paese che a differenza di tutti gli altri sono più di tutti gli altri in Europa produce risparmio in grandissima quantità
E allora un paese un paese del del genere difficili posso dirlo ha preso il gene che la sua partecipazione determinerebbe un inquinamento perché questo è stato un po'un alcun argomento soprattutto a parte tedesca
E e noi possiamo dire che non è potremmo indotto e una capacità di auto finanziare il debito più un risparmio aggiuntivo che quindi non inquiniamo assolutamente assolutamente nulla
Allora la questione come come fra va impostata beh io ho l'impressione che noi abbiamo perduto una grande occasione col fatto che non è stato possibile a fare un governo qualche settimana fa
Perché se si fosse fatto un governo e qui in un governo stabile che i mercati eccepivano come tale
Se questo governo avesse ha cominciato anticipare qualche manovra di aggiustamento modesto
E fosse proseguita quella tendenza che allora era evidentissima la discesa dei tassi di interesse noi avremmo potuto fare la nostra operazione convergenza in maniera pressoché indolore
E qui vorrei dire ricorda è un'altra cosa che è molto importante anche in relazione a quello che è successo ieri a Torino beh e quando Fini la scorsa legislatura e cambiato il governo
Noi avevamo una situazione particolarmente brillante sulla qui per quello che riguarda i tassi d'interesse che il differenziale tra i tassi italiani e quelli degli altri Paesi europei è era sceso a due punti e mezzo
Invece di quelle attuali quatto puntano quatto quatto e mezzo
O di quelli che ci sono stati nei mesi passati
Bene se si fa un esercizio si vede che cosa sarebbe successo se i governi successiva viso mantenuto quel quella differenza è costante
Si vede che noi avremmo potuto tranquillamente rispettare i parametri di Maastricht con tre modeste ma nove una di venti mila l'anno scorso una di venti mila quest'anno una di venti mila l'anno prossimo
Viceversa ne abbiamo avuta una di cinquanta mila lo scorso anno al più una di venti venticinque mila a marzo ne abbiamo avuto una di trentadue mila quest'anno e e poi si discute del futuro nei termini che che conosciamo e perché questo è avvenuto beh questo è avvenuto per un motivo preciso e ci sono del non vuole che la Banca d'Italia c'è un capitolo evidenziava in modo chiarissimo e cioè che nel momento in cui i mercati si sono accorti che il governo Berlusconi aveva come ultima delle sue preoccupazione è quella di mantenere il controllo del bilancio pubblico tant'è che aveva emanato importanti decreti fiscali
Di sgravio fiscale privi di copertura finanziaria la risposta dei mercati è stata immediata dopo pochissimi giorni da questa decisione il differenziale dei tassi si impenna e targhe arriva quatto cinque sei punti
Questo significa che gli italiani hanno pagato più tasse
Perché appunto siano ha fatto questo ove questo
Quindi siamo fatte delle scelte di questo tipo quindi che sono del tutto illusoria lo il nostro problema invece come riuscire a fare di scendere i tassi di interesse
Ogni punto il tasso d'interesse porta a una riduzione di spesa di spesa pubblica al regime cioè in circa tre anni di venti mila miliardi
Quindi voi potete capire quello che significa questo per un paese
Molto indebitata come noi siamo
L'ultima questione su cui forse Mary seri
Riflettere e questo e questo fatto della
Possibilità o meno di partecipare fin dal dal primo momento io ho l'impressione che questo appunto di sia diventato molto difficile dopo appunto fatto e sono andato in campagna elettorale si siano cioè sciolte le Camere
Tuttavia
E così come sono sono assolutamente convinto del fatto che del tutto provinciale pensare di discutere sugli esiti e sulle modifiche di un trattato che è stato regolarmente
Sottoscritto e che in vigore per cui il i parametri sono quelli tempi sono quelli ci sono le flessibilità che sono dentro quei parametri
Dopo dopodiché si si potranno fare accordi per il futuro ma non certo di vedere di vedere le cose le cose del
Del passato e questo può potere al
Effettivamente al fatto che all'inizio siano un numero limitato di Paesi a partire e qui però si si apre una spunto tutto mai fine molto importante trattativa intanto ci possono esser Paesi che non aderiscono subito ma possono aderire dopo sei mesi un anno ci sono Paesi per i quali ci fu ci vogliono tempi maggiori c'è la necessità di non far saltare
L'Europa in quanto tale perché l'Europa dato l'ambizione arrivare a trenta Paesi e non sette
No anche i Paesi che decideranno eventualmente di di partire subito hanno la necessità di potersi appresso in modo adeguato gli altri Paesi se ne sta solo fuori poi Paesi importanti come l'Italia o la Spagna ed è il rischio che appunto possono partire sua rotazione competitiva cose del genere
è un rischio serio soprattutto per i Paesi che stanno dentro quindi io penso che sul patto di stabilità futuro sul sulla accordo di cambio futuro eccetera c'è molto che si può che si può fare così come sono poi assolutamente coraggio fatto piacere sentire
La posizione di Vialli quando di fatto lui ipotizza accanto alla banca centrale la costituzione di una sorta di ministero economico cioè che risponda politicamente perché noi non possiamo pensare di avere uno strumento unificato in mano a una banca centrale indipendente non aprire poi una politica economica coordinata e volta a favorire a favorire lo sviluppo e che anche la contraddizione per anche sottolineava bravo cita la storia d'Italia che dice noi ci salviamo quel saluto azione la prospettiva futura in cui osservazioni non ci sarebbe lo si concilia se c'è un ora operazione questo genere quindi si tratta
Di vedere che patto di stabilità si farà naturalmente posizioni va è che al sono assolutamente
Da respingere sono non hanno non hanno alcun senso
Beh insomma però lì c'è una tendenza
I in queste in queste direzione e chi accordo ricambio si fa per i cosiddetti out sui quali non vanno considerati Hauts
Ma vanno considerati i prossimi INPS
Cioè quindi da questo punto di vista l'ottica ebbene bene
Che cambi però appunto io sono abbastanza
Fiducioso che immagini di trattativa di manovra cioè esistono sono sono anche nonna non trascurabili per cui l'Europa continua a essere una grande opportunità per un Paese come il nostro e guai a far saltare questo per azione che quei dati il rischio di disaffezione da parte dei dei cittadini e le richieste di di rinvio eccetera e possono
Effettivamente fa saltare tutto e questo sarebbe la cosa peggiore che a quel punto partono le guerre commerciali sono una storia queste cose
Eccellente ce le insegne l'ultima l'ultima questione e questa che noi non dobbiamo dimenticare l'aspetto politico di questo accento
Aspetto l'interesse politico dell'Europa almeno dei Paesi come il nostro ma come anche la Francia e la e l'Inghilterra e che la Germania si impegni in Europa subito il più presto possibile e modo non revocabile
E io sono anche convinto che il Paese paese con la Gran Bretagna che ha il principale mercato finanziario non cosa e restare fuori se gli altri col fanno una moneta una moneta unica molto molto vischioso sale rischia gli gli affari rischiano di immigrati emigrare a fa a Francoforte e allora la decisione che deve prendere nostra classe dirigente oggi non è dissimile da quella che e fu assunta in Germania quando si decise l'unificazione tedesca
Anche allora molti dicevano che era una follia
Probabilmente Nueva nel senso che la molto vischioso eppure fu fatto
Fu fatto e poi di appunto le cose non sono andate così male ecco allora su io penso quando si avvia delle strette del genere poi se esistono classi dirigenti consapevole devono saper correre anche dei rischi
Ringraziamo vero Visco la parola Raffaele Morese che cita così l'opinione del sindacato
Su questa sfida che ci a spetta è chiaro che i lavoratori si sono fatti carico in gran parte di sostenere
Attraverso il rispetto degli accordi di luglio
Le compatibilità economiche che portò il Paese certa discutere se arriviamo subito o ci arriviamo fra un po'l'Europa
Ma certo ci hanno rimesso in carreggiata credo che però al sindacato abbia da chiedere qualche contropartita in questa fase per la moderazione e per la correttezza di comportamento che c'è stata nei confronti
Gli accordi di luglio
Be'ringrazio innanzitutto di aver di Tatò la CISL ha questa
A questo dibattito
E di cercherò di portare la nostra opinione io parto da dalle conclusioni di Visco guardate che non c'è non s'è visto in nessuna parte del mondo nella storia del mondo che si fa l'unione monetaria senza l'unione politica
Di di
Di un un aggregato di comunità
Quindi è molto importante quello che si potrà decidere nell'intergovernativa che parte a marzo e non si sa quando finisce
Perché tutti gli aspetti relativi ai Poteri
E alle modifiche dalla logica una mistica che finora ha condizionato le decisioni
E i è importantissimo perché
Ci può consentire di pensare che si potranno fare
Quelle politiche che vengono evocate che in realtà non si fanno
Quindi la prima la io faccio fatica a vedere un processo di unità monetaria che viaggia senza far viaggiare un'unità politica
è un rafforzamento delle istituzioni politiche dell'Europa
Le due cose dovranno necessariamente andare di pari passo
Seconda considerazione io convengo con la relazione che ho letto di di Petrelli sul fatto che se ci imbarchiamo solo nella discussione sul Europa monetaria non teniamo conto dell'esigenza di coesione sociale
Faremo sempre più fatica a trovare il bandolo dalla matassa
C'è bisogno di dare più spessore alle politiche sociali
E soprattutto a quelle occupazionali oh bej
Ovviamente nell'intergovernative l'agenda dell'intergovernativa questa questa questione non membri non è posta ma per pressione dei tedeschi in particolare
Da questione marginale della discussione le questioni dell'occupazione in particolare penso che diventeranno un elemento importante della discussione
Noi riteniamo che non so se identica l'idea che qui illustrato Galli ma la nostra confederazione europea e noi la sosteniamo propone di istituire affianca al Comitato monetario
Un comitato per l'occupazione tripartito con lo stesso spessore potere che ha il comitato monetario in maniera tale da far viaggiare le politiche strutturale le politiche in particolare di orientamento
A risolvere i problemi occupazionali nella stessa misura con cui si governano le questioni diciamo monetaria
Lo dico perché
Solo una Europa sociale ambientale riuscirà a rappresentare un come dire un messaggio in positivo di consenso in giro per l'Europa guardate che le cose invece stanno andando nella direzione opposta le notizie che abbiamo
E che in Svezia i sondaggi che si fanno sul referendum in Svezia di adesione sono negativi
C'è un clima cioè di disaffezione all'idea di di costruire sempre di più una coesione europea quindi io o c'è una maggiore attenzione ai processi reali tale esigenza di coesione oppure sarà festa difficile
Come dire costruirlo solo per via monetari anche perché quella in parte hanno già dimostrato tutti i loro limiti
Per questo le bisognerebbe prendere sul serio il libro dei però
Bisognerebbe avere una politica fiscale omogenea che viti
Che i capitali siano indotte dalle politiche fiscale a circolare in maniera scorretta rispetto a come dovrebbero circolare in maniera virtuosa
Sarebbe necessario una politica fiscale che riorganizza
Anche la tassazione autonoma a livello europeo
E che che una politica economica che io convengo aumenti l'attenzione alle piccole e medie imprese
Sulla euro
Ma io penso che è difficile la costruzione di un sistema monetario unico senza l'Italia ma proprio non riesco a vederlo
Perché
Il nocciolo duro si ridurrebbe alla Germania e alla Francia ma la Francia con le caratteristiche che attualmente secondo non non rispetta matricole non si capisce chi è il nocciolo duro
Sì è Germania Lussemburgo mi sembrerebbe un nocciolo come dire
Poco duro
Allora o veri fai che il faticoso vedere la costruirsi sei senza senza l'Italia o la Francia che che che che parta Massimo
Non va bene ma la la bottiglia mezza piena e mezza vuota perché se stiamo fuori si costituisce un sistemavano investiamo fuori
I rischi di speculazione sulle monete diventano grandissime quindi prendiamo più botte di quand'è possibile prego
E lei condizioni mi sembra sono state già dette il problema non è tanti tempi ma io penso che i problemi veri poi li avremo quando si stabilirà quale il livello di cambio fra le monete
Le variazioni che ci saranno poi quello sarà decisivo nell'avviare poi il sistema
Ritengo quindi che è la discussione se stare dentro stare fuori è una discussione che non non ha una grandissima significato perché sicuramente io penso che o si fa tutti come dice
Come Pedrale oppure
De difficilmente si vedrà un sistema monetario unico etti Fici mente si vedrà una banca centrale europea cioè che praticamente la la Bundesbank che si fa carico
Delle difficoltà di tutti gli altri di parte
Tenerlo del del sistema
Il problema è come ci arriviamo
Qui è già stato detto
Al di là della propaganda siamo il Paese più virtuoso non ce ha detto la relazione questa
E qui abbiamo fatto cose straordinarie mica abbiamo fatto cosa ordinaria
E siamo a un punto per essere
Essenziale
Che
Dobbiamo aggredire l'ultima cosa che c'è certe poi ci sono tante politiche strutturali da fare sulla pubblica amministrazione per l'occupazione nel Mezzogiorno mano e ormai abbiamo un livello di tassazione
In inaccettabile
Mi pare che su questo non ci sono non è vero che sono solo arrabbiati i lavoratori autonomi sono arrabbiate muri lavoratore dipendente sia chiaro è non è che narice lago diamo con questo livelli di tassazione
Insomma se poi si somma tassazioni contributivi tariffe l'aveva come dire
Qui siamo su tutti sullo stesso piano
Ma ma manovre ballato delle tasse Fantozzi non ne può fare se non ad abbassarla sarà ed è dura ma ad alzarle Fantozzi non ce l'ha più in mano questa leva
Ne delle di quelle indirette non di quelle dirette
Sul lato della spessa
Sul lato della spessa siamo a un a un a un virtuoso studio sperpero pauroso c'abbiamo e il secondo anno di seguito che abbiamo un avanzo di bilancio primario troppo come dire consistente
E semmai il vero problema è la qualità della spesa si possono fare sicuramente dalle cose migliori nastri si può efficiente tipizzare il sistema pubblico ma poi avremo da spendere soldi in infrastrutture non è che non avremmo ad averla spendere soldi in infrastrutture
Perché abbiamo bisogno di attrezzare i territori abbiamo bisogno di dare delle strutture efficienti
C'è una frase nel documento dall'accordo fra governo sindacati e imprenditori tedeschi che in Italia non potremmo scrivere perché c'è scritto in quell'accordo cita a memoria d'uomo non lo sopportava presso ma c'è scritto che il nostro Paese ha un livello di infrastrutture solido
Un sistema di formazione dei lavoratori eccellente è un sistema produttivo accettabile tre considerazione che evita non si può far siamo ancora arretrato da questo punto di vista quindi che cos'è che rimane a nostra di che su cui si potrà manovrare
Sono l'unica questione su cui non sia riuscita ancora a mettere le mani e che questa massa di interessi sul debito pubblico ogni anno siamo costretti a mettere da parte duecento mila miliardi per pagare gli interessi sul debito pubblico
Io
Posso finire davvero scusa attenzione sia no no per fare questo ci possono essere delle circa io non vedo altra via che proseguire
Sulla strada della politica dei redditi per abbassare l'inflazione
Ma per abbassare l'inflazione
Realisticamente de abbassarla livelli del due per cento
Significa che tutti i partner facciano tutti il proprio dovere se no non funziona
C'è un collaudo di due anni che ci dice che le cose non sono andate benissimo
Il partner salariale s'è comportato troppo bene
I lavoratori ci accusa di essere stato troppo buoni c'è troppo buonismo
C'è il lato Prezzi
Che ha funzionato bene per un periodo nel novantacinque ha avuto il suo la sua scivolata stiamo cercando di recuperare ma se ci fosse una politica di moral suasion non verso di Moro il suo esce se il governo mettersi in piedi un osservatorio su i prezzi dei cento prodotti leader nei vari settori produttivi secondo me avremmo un grosso vantaggio
Terzo
Abbiamo un problema di tariffe e l'abbiamo sollevato resta il problema dei delle del convitato di pietra
I tassi d'interesse i soggetti che operano su questo convitato di pietra dalla politica dei redditi
Che non c'è ed è tutto lì nell'intermediazione finanziaria e chi ha in mano questo malloppo di interessi io sostengo che esista
Un partito trasversale
Che chiamo del dieci per cento esentasse
Che è fatta dai possessori dei titoli pubblici che non riguardano ovviamente nel pensionato che mette i suoi risparmi poche risparmi in botte BTP neanche del del sì sono i grandi sono i grandi investitori
Ebbene allora l'unica possibilità che noi abbiamo è quella di sgonfiare come diceva Visco di sgonfiare questo pezzo facendo una rigorosissima politica vere
Noi a questo siamo disponibili a dare a continuare su questa strada
E la ovviamente pretendiamo più rigore perché si realizzi l'obiettivo altre vie non ne vediamo a disposizione alla Molise ci spiegherà poi dopo il resto intanto è arrivato l'onorevole Luigi Berlinguer che ringrazio a nome della Confesercenti
Poi mi scuso con Barucci che deve scappare ma priva di fargli fare il secondo giro da dare la parola al al
Al ministro le finanze gusto Fantozzi
Ricordando al Molise che in Italia oltre il convitato di pietra abbiamo avuto anche quello di Pietro e che un po'di risorse pubbliche se ne sono andate per quella strada
Professore Fantozzi lei un po'più quello delle sulle tasse come facciamo adesso
Intanto volevo ringraziare l'amico Petrelli il ministro alle Finanze è un habitué delle riunioni del Confesercenti e nona come si diceva prima nessun timore di reazioni per la corte sia degli interlocutori e anche perché nessuno più di lui è convinto che il non ci siano come è stato detto più volte stasera margini
Per inasprire i tributi e lui fra l'altro sarebbe lontanissimo dal dal pensarci e che i margini dunque debbano essere trovati il in altri settori di cui parlerò fra un attimo così come volevo ritornare sulla affermazione dell'Amico Petrelli dice ma la Confcommercio si la Confesercenti si occupa di Europa
E mi pare giusto e mi pare anche che si debba spiegare chiaramente
Che
Si è parlato prima di morire per l'Europa
Che il sacrificio vale la candela poi mi soffermerò sui sacrifici
E si debba spiegare in termini semplici a tutti
Che
Il non andare in Europa il che significa lo stesso lo diceva bene Visco
Il non risanare la nostra economia significa il degrado delle nostre città il degrado della nostra vita deve grado della nostra economia
La non competitività quindi significa avere davanti a noi una prospettiva chi è del tutto opposta a quella verso la quale vogliamo e dobbiamo marciare
Questo significa che non esiste alternativa
Alla andare in Europa si andare in Europa uguale risanamento della finanza pubblica
Rilancio dell'economia senza penalizzare l'occupazione su questo mi formerà fra un anno
Per a essere molto semplice e al tempo stesso per non portare via del tempo e dire delle cose che non siano già state dette da tutti perché io condivido ampiamente quello che è stato detto
Precedentemente farò delle chiose alla fine
Volevo riprendere
Quella che è la posizione ufficiale del governo sull'argomento i che è stata oggetto di una mia presentazione il ventotto febbraio alla nella qualità proprio di presidente di turno dell'Ecofin al Parlamento europeo
Sui temi che stiamo trattando stasera moneta unica occupazione
Qual è la nostra posizione qual è la posizione dell'Italia in questo momento quali sono i problemi davanti al
Sul piano della moneta unica c'è un primo problema tecnico la definizione del contesto giuridico dell'uso dell'euro e le disposizioni per l'attuazione del sistema europeo delle banche centrali e della Banca centrale europea né parlare Visco
I lavori su questi temi devono essere completati con l'emanazione dei regolamenti che sono già stati avviati in collaborazione con la Commissione e con l'Istituto monetario europeo
E dunque nel corso del semestre ed entro la fine del semestre di presidenza il Consiglio esaminerà un rapporto sullo stato di avanzamento dei lavori sull'argomento saranno decisamente portati avanti i lavori
Tecnici per quanto riguarda il sistema europeo delle banche centrali e della banca centrale
Più in generale due temi sono importanti
Le relazioni tra gli stati membri aderenti all'Unione dal primo gennaio del novantanove e quelli che aderiscono in una fase successiva
Sì per prima si diceva in seno audizione diceva Visco devono essere non out cioè non fuori non esclusi ma in attesa di diventare industriale in attesa di essere incluso
Secondo le condizioni necessarie per la stabilità anche dopo l'introduzione della moneta unica non è sufficiente arrivare a tagliare il traguardo
Bisogna che dopo il traguardo il gruppo si mantenga compatto e si mantengano dei collegamenti
E infatti è di vitale importanza per l'Unione definire le condizioni e i meccanismi necessari per assicurare le relazioni tra i paesi che aderiranno sin dall'inizio e quelli che lo faranno in un periodo successivo e facilitare la convergenza
Non nascondiamocelo il gruppo deve essere significativa non un nocciolino come si diceva prima
Dopo non è concepibile un Europa monetaria senza l'Italia senza evidentemente gli altri Paesi che do per scontato
Ma probabilmente senza il Belgio il forse anche senza l'Inghilterra
Ma dopo dovranno intervenire anche gli altri perché
Per evitare gli effetti negativi che sono stati descritti occorre che il gruppo sia il più ampio possibile la questione tre chi resta fuori e ti resta dentro non può del resto essere limitata a un accordo di cambio
Tra questi due gruppi di Paesi
Ha implicazioni più ampie di natura istituzionale ed economica che sono oggetto di valutazione in questo momento
Come sapete vi sono opinioni divergenti sulla necessità di un accordo di cambio alcuni governi ritengono che un accordo di cambio non è un aspetto essenziale
E che la stabilità dei rapporti di cambio debba essere la logica conseguenza di politiche economiche sane e anti inflazionistica
Siamo sani e le cose andranno avanti da soli
Altri governi ritengono vincola necessario un accordo vincolante di cani
Gli approfondimenti a livello tecnico sono in corso per individuare tutti gli aspetti ed è prematuro
Inattesa delle riunioni che avranno luogo tra breve
Delineare il risultato finale
Il la posizione italiana è che riteniamo che alcune delle caratteristiche del sistema di relazioni tra i Paesi aderenti all'Unione
E quelli temporaneamente fuori passa debbano essere ore individuata in questo modo
L'accordo deve essere più ampio di un puro accordo di cambio e deve essere tale da facilitare la futura adesione all'Unione monetaria dei paesi che restano inizialmente può veniva se un accordo aperti
E flessibile
Secondo deve essere flessibile anche in modo di prevenire eventuali speculazioni sui mercati dei cambi
Terzo
Deve consentire una appropriata differenziazione tra i Paesi non aderenti in relazione alle loro specifiche situazioni quindi flessibilità anche con riferimento alle qualità dei diversi Paesi
E infine deve essere basato sull'euro che deve essere la base della monete del sistema come moneta unico
L'altro aspetto di grande rilevanza riguarda il modo per assicurare che il gruppo si mantenga compatto dopo la partenza
La proposta avanzata nel mese di novembre è stata ricordata dal ministro tedesco Waigel
Per un patto di stabilità è un contributo importante per rassicurare e gli Stati sulla permanente impegno a mantenere anche dopo
I rapporti previsti da Maastricht
Ma anche se gli obiettivi di questa proposta possono essere condivisi
Necessitano di ulteriori approfondimenti e soprattutto occorre che siano analiticamente esaminati accettati da tutti i Paesi su questo avverrà nel le prossime riunioni Ecofin che sono già prevista nei prossimi giorni
L'altro punto che volevo trattare rapidamente è quello dell'occupazione che va di pari passo e che costituisce un obiettivo primario nella presidenza europea la presidenza europea ammesso praticamente allo stesso livello
Maastricht unione monetaria
Avvio dell'unione monetaria criteri di avvicinamento ma apparì dignità problema dell'occupazione sottolineo questo con grande forza perché a Bruxelles tutti a tutte le forze politiche rappresentate hanno sottolineato con grande forza veramente il fatto che l'avvio di politiche restrittive per il controllo della finanza pubblica per realizzare in tutti i Paesi la convergenza di Maastricht non deve andare a danno dello sviluppo dell'occupazione
E dunque questo su questo secondo punto la presidenza italiana è molto attenta
Va sottolineato appunto che la vicina mentre i criteri di Maastricht non vede danneggiare altri profili
Il rispetto dei criteri di convergenza è una necessità indipendentemente dicevo dalla realizzazione dell'unione monetaria economica perché solo in presenza di stabilità dei prezzi e di equilibrio delle finanze pubbliche
è possibile assicurare una crescita stabile e duratura che possa creare nuovi posti di lavoro
Non esistono soluzioni miracolose su questo punto
Ma è necessario continuare la strategia di Essen e confermata Cannes e a Madrid basata su politiche macro economiche
Volte ad assicurare una crescita stabile e su riforme strutturali finalizzati a migliorare il funzionamento dei meccanismi
Ma è anche necessario riflettere sulla necessità di rendere più concreta efficace l'azione di ciascun Paese membro e dell'Unione nel suo insieme
Da questo punto di vista potrei trattenervi a lungo ma non lo faccio iniziative varie sono allo studio della presidenza e dell'Unione in materia di sviluppo e sostegno alle piccole e medie imprese vi dico subito che in Ecofin abbiamo un dossier dedicato alla confronto degli incentivi fiscali e dei trattamenti anche non fiscali sostanziali delle piccole e medie imprese nei diversi Paesi dell'Unione per pervenire ad un documento che metta in evidenza le possibilità di intervento incentivanti o di politica incentivante per le piccole e medie imprese nell'ambito dell'unione europea
Altro punto riguarda i fronti i fondi strutturali riguarda le grandi progetti relativi alle reti transeuropee e una serie di progetti che rispondono ad esigenze profonde che vanno al di là del solo incremento dell'occupazione e che si inseriscono nel quadro del piano del del libro bianco di Delon attestato ricordato
Ultimo punto è evidente
Sì è necessario il coinvolgimento delle parti sociali nella strategia di lotta alla disoccupazione e sotto questo profilo
La presidenza insieme con la Commissione sta lavorando per definire nuove iniziative da intraprendere congiuntamente lo diceva morisse poco fa con le parti sociali europee e dovranno culminare con la consacrazione da parte del Consiglio europeo di Firenze
Dell'idea di un patto di fiducia per il lavoro basato da un lato sugli impegni in materia di costo del lavoro flessibilità e formazione
E dall'altro su un riorientamento della spesa pubblica sia a livello europeo che nazionale verso attività Investimenti suscettibili di creare posti di lavoro va da sé lo diceva Enzo visto che nella strada di avvicinamento c'è anche l'armonizzazione delle norme fiscali Lugli ha citato la tassazione delle rendite finanziarie per evitare flussi
Come dire centrifughi
Anche su questo esistono dei dossier che saranno affrontati da Ecofin per risollevare quella problema della armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie
Chi è il presupposto perché vengano meno fenomeni di paradisi fiscali di elusione attraverso programmazione degli investimenti e dunque per creare per favorire un mercato unico
Anche dal punto di vista finanziario
Finisco rapidamente
Venendo un po'alle sollecitazioni che sono venute io prendo atto I condivido la relazione
Della Vedova Derelli che non avevo letto prima sul punto da un lato della impossibilità e dall'altro della in auspica avvilita di manovrine
Unire in mano e mano corone a maggior ragione mi rendo conto dall'alto da un lato del fatto che la strada che si sta percorrendo la strada che il governo ha percorso finora
è una strada che delineata dal documento di programmazione economica e finanziaria per il quale
Non è necessaria una manovra di aggiustamento
è necessaria una finanziaria per i novantasette una finanziaria per il novantotto e il DPEF prevede l'aggancio a Maastricht il raggiungimento dei parametri nel novantotto anziché nel novantasei
E io e lì il punto che io credo che le
I fatti
Che si stanno verificando ci possano condurre verso quella riduzione dei tassi di interesse che la chiave essenziale per risolvere il problema io francamente non
Riesco a immaginare salvo l'allargamento della base imponibile per quegli strumenti di adempimento spontaneo che noi conosciamo nella professione nel lavoro autonomo che sono parametri studi di settore
Non e che sono assolutamente volontari di collaborazione tra fisco e contribuente
Io non vedo sicuramente altri strumenti anche se in una prospettiva futura ripeto futura dovremo poi pensare quando ci si avvicinerà il termine
Della avvicinamento e armonizzazioni IVA comunitaria anche a darci un sistema di aliquote Iva
Armonizzato e coerente che peraltro non comporti né maggiore tassazione né soprattutto spinta inflazionista questo però e per il futuro però oggi io non vedo nessun movimento sulla fiscalità
E dunque vedo della razionalizzazione delle spese dal punto di vista qualitativo anche se come diceva Morese
Siamo estremamente virtuosi e siamo stati estremamente cauti nelle ultime manovre sotto il profilo dei tagli alle spese
E dunque vedo soltanto una riduzione dei tassi e in modo che le rendite finanziarie mettano a disposizione quelle risorse che devono servire per effettuare una politica di investimenti per il Mezzogiorno per le piccole e medie imprese per l'occupazione e a proseguire il cammino virtuoso nel rientro del perito rientrare per il rientro della finanza
Che
Qual è il nostro atteggiamento nei confronti di Maastricht che concludono detto prima che il documento di programmazione prevede l'aggancio nel novantotto
Io sono dell'idea lo ha ribadito Visco molto chiaramente che il trattato di Maastricht non deve essere e non può essere rinegoziato che qui nella a Kennel trattato esistono già elementi di flessibilità sufficienti specie per quanto riguarda il rapporto debito pubblico PIL per consentire all'Italia al momento giusto di essere tra gli Eames
Così come il Trattato di Maastricht prevede anche non solo i parametri ma direi la velocità di avvicinamento arriveranno io non sono un amante o per lo meno un esperto b un amante sì
Del calcio sono però un amante del
Del ciclismo la volata non la vince spesso chi parte da lontano ma invece la vince chi come si dice rinviene forte
All'ultimo e io credo che sia importante sul traguardo quando si farà alla valutazione valutare qual è come dire la forza migliorativa dell'economia dei singoli Paesi e io sono convinto che in questo l'Italia sarà ben messa perché starà rinvenendo forte
E che questo dovrà essere preso in considerazione quando nel momento in cui questa valutazione andrà fatta nei primi mesi del mille novecentonovantotto
Da qui ad allora probabilmente molta acqua passerà sotto i ponti non solo sotto quelli italiani
Ma anche sotto quelli degli altri Paesi non dobbiamo farci riprendere da euroscetticismo dobbiamo mantenere secondo me l'Euro t. Nismo perché l'esempio Elli la direzione in quel senso
Dobbiamo però per mantenere la metafora che utilizzata a mio avviso continuare a Premiere forte sui pedali a testa bassa per risanare la nostra economia
Risanare la nostra economia significa non penalizzare l'occupazione cioè non penalizzare gli investimenti io credo che gli strumenti per sostenere l'occupazione
Per sostenere gli investimenti debbano marciare in parallelo con il risanamento cioè quelle risorse che noi dobbiamo liberare devono essere dichiaratamente in parte utilizzate per rientrare ma in parte l'altra parte fin dall'inizio deve essere dichiaratamente volta agli investimenti all'occupazione al sostegno del Mezzogiorno
In questo modo io credo che probabilmente si possano conciliare
E le esigenze della risanamento dell'economia ma in un pericolo non dei criteri di solidarietà e di Rispetto
Delle varie posizioni sociali che sono imprescindibili nella nostra situazione attuale
Muti Abbado
Ringraziamo ministri credo ci debba lasciare
E qui c'è un uso Fujitsu Luzzi
Appena ci ha mostrato secondo
Tre minuti
Chi chiede la replica
Barucci chiederà
Hanno
Anche se la signora mi spiace no io non ho da dire nulla anche perché questo in questo confronto è
Mi ha molto impressionato perché siamo tutti d'accordo su tutto quindi vuol dire no sono stato non ha fatto una variazione sul tema una cantato da soprano un'altra contralto però lo spartito USA politicamente e culturalmente c'era mi sembra una una assonanza che che che fa molto piacere no volevo soltanto fare una notazione
Arricchente il dibattito io ho la sensazione che sulla pura sensazione che per tipi di manovre che comincia dal governo Amato e che sono costi sono coi ripetutamente protratte cioè manovre che da una parte in qualche modo rimodula le le entrate e le incrementano e mano perché riducono le spese non ci sia più spazio in Italia questa mia sensazione
Ho la sensazione se continuiamo su questo tipo di manovre andremo incontro ad un periodo di stagnazione e disoccupazione consistente
Secondo chi si intende di queste cose si dice che noi rischiamo l'Europa rischia meno Europa quindici di entrare nel terzo millennio con tasso di disoccupazione aperto superiore al dieci per cento
Che è un lusso che nessuno si può permettere ora la sensazione che io è che se in Italia in qualche modo non si rimuove la domanda interna di consumi nel continueremo a vedere una crescita molto modesta
Teniamo conto che è vero che noi siamo cresciuti due quattro per cento lo scorso anno ma che abbiamo fatto un due per cento di Sal pose sulla bilancia commerciale
E che un due per cento di salto se per un Paese avanzate maturo come il nostro è un dato assolutamente anomalo e non facilmente ripetibile la sensazione allora che io è che e teniamo conto qui so che gli amici la Confindustria non non ama farsi lo sentì ripetere che il costo del lavoro unitario brunita approdo costo del lavoro per unità prodotta che cresceva fino al novantasei del sei sette cinque otto per cento l'anno
Ora da un paio di da tre anni da due anni non conosciamo ancora dato il novantacinque
è in diminuzione
E teniamo anche conto che il discorso che hanno fatto tutti gli amici qui che di ridurre di ricondurre l'Italia ragionevolezza via riduzione tassi d'interesse
è un discorso corretto senza dubbio ma che non tiene conto del fatto che la riduzione dei tassi d'interesse se non si agisce anche su entrate e spese non modifica esatto se primario
E che nessuno si modifiche salto se primario il fabbisogno totale ancora dipendente tassi d'interesse che nel novantadue ai tassi d'interesse del Marche dando più di oggi
Il discorso che mi pare molto complicato la mia sensazione che noi continuiamo a baloccarsi consociativismo contro mercato sociale tutte queste storie che sono tutte storiche ci fanno tanto divertire intellettualmente
Ma che se non cominciamo a riflettere sulla possibilità di ricostruire dalle radici fondamenti una politica economica espansiva
In un sistema alti salari a forte competitività moneta unica arriveremo nel nel due mila con un saggio di inflazione molto elevato per concludere io segnata per tantissimi anni
Età superiore al cinque per cento
Come fa un Paese a rischio di instabilità democratica siamo al dieci
Allora reale di tutti i temi noi accorciamo molto diamo solare Ricarda liberissima questa provocazione di Barucci e poi il vostro presidente
Ad agricoltura
Allora prendiamo atto del fatto che tutti presenti hanno concordato sul fatto Barucci Visco il ministro Fantozzi che non si discutono i criteri e i tempi e quindi
Le proposte anche sofisticatissimi e come quella che ha fatto di recente che hanno fatto Manzella Ruffolo purtroppo sono mi pare fuori dall'ordine delle cose possibili
Cioè contro non solo Waigel ci sono contro credo ottanta milioni di tedeschi su questo che non si fida avrebbero di cambiamenti non volevo sfuggire
Alla
Ma problema che mi ha posto Barucci sulla questione industriale cercherebbe una svaluta di rinunciare accetta di rinunciare alla allo strumento del tasso di cambio è una discussione complicatissima questa si può dire in Europa rinunceremo allo strumento del cambio come strumento per recuperare competitività
Così come gli Stati dell'Unione degli Stati Uniti d'America hanno rinunciato da molto tempo a quello strumento la differenza qual è sono due differenze importanti primo all'interno degli Stati Uniti c'è l'Unione
Diciamo politica e quindi fiscale e di bilancio ci sono massicci trasferimenti fra Stati
Sostanzialmente se uno sta sentenza sono in recessione perché scende il prezzo del petrolio ci sono enormi trasferimenti dagli altri Stati a favore del Texas sostanzialmente attraverso il funzionamento del meccanismo fiscale
In Europa questo manca si dovrà fare qualche cosa per aumentare le dimensioni del bilancio europeo ma sarà sempre marginale l'altra cosa importantissima che c'è negli Stati Uniti e la flessibilità del mercato del lavoro e la mobilità del lavoro
E anche su questo punto io credo che in Europa dobbiamo e qui dobbiamo assolutamente fare dei passi da giganti non c'è mobilità del lavoro né all'interno dei Paesi europei né fra i paesi europei e c'è pochissima flessibilità del salario guardate
Svalutare è la stessa cosa di ridurre i salari relativi ultimo il tasso di crescita dei salari in un paese rispetto agli altri Paesi
Rinunciare al lo strumento del tasso di cambio in assenza di un bilancio pubblico europeo significa controllare in maniera come dire molto più attenta un Paese non può permettersi di perdere compro un po'più permettersi di perdere competitivi
Ita perché i salari crescono troppo altrimenti rischiamo di fare ciò che è stato fatto nella Germania orientale salari rapidamente il che giro di pochi anni si sono
Sì sono i guai gli atti a quelli della Germania occidentale con la necessità di massicci trasferimenti pubblici o quello che è stato fatto nel Mezzogiorno d'Italia
Negli anni settanta salari che si sono sostanzialmente Uguagliati a quelli del resto del Paese e anche qui abbiamo avuto massicci trasferimenti pubblici quindi il modo come si farà l'Europa sociale è assolutamente decisivo e vorrei dire da questo punto di vista che io guardo con un qualche timore mettiamo un punto di disaccordo
Vista qua al grande attivismo sui problemi della dell'Europa sociale e dell'occupazione io vedo il rischio di finire come dire per accentuare quegli aspetti del modello europeo
Che sono concausa del problema dell'occupazione cioè eccessivo peso dell'intervento pubblico le opere pubbliche le grandi infrastrutture vanno bene
Perché c'è necessità di fare le infrastrutture ma non sono se non come dire temporaneamente una soluzione del problema dell'occupazione
Eccessivo peso dell'intervento pubblico rigidità dei mercati soprattutto dei mercati del lavoro il rischio che io vedo quello di rifare nobili battaglie degli anni settanta
A difesa dei diritti dei lavoratori dell'occupazione che hanno contribuito a creare la rendita la cosiddetta rendita o ontologica di questo paese cioè la difesa di tutto ciò che esiste per il solo fatto che esiste dell'impresa innanzitutto pubbliche e private
Che esistono che questo e che vengono protette in qualche modo a scapito delle nuove in prese o dei piccoli che debbono crescere anche nel se non solo nell'industria ma anche per esempio nel settore del terziario nel settore del commercio che la difesa dei lavoratori occupati a scapito dei lavoratori disoccupati
Mi chiude e quindi io ho smesso
Allora provocarla dall'onorevole Visco vuole Napoli era anche Moreno Cesareo
Ma io penso siamo qui quindi bisogna stare attenti facciamo però altrimenti il giro si fa avanti le sedie
Per cui non servirebbe secondo me esame il ministro ci las
La Coppa
Bisogna bisogna stare attenti a non sovrapporre modelli logici diversi non lo stesso ragionamento nella sua introduzione precedente Gary giustamente sottolineava la necessità di avevano strumento di coordinamento di politiche economiche
E quindi qualcosa di simile in prospettiva un bilancio un bilancio federale
E Chievo che se questa prospettiva non si considera realistiche
L'unica possibilità di fare quadrare i conti e così rimane quella della flessibilità salariale
E quindi dell'aggiustamento dei salari reali in basso quindi salari reali devono essere tanto bassi da consentire a tutti i paesi poi di competere con la Germania
Se questa e la prospettiva forse più illusoria poteva almeno due motivi un motivo o economico cioè che in Europa non sarà mai possibile per motivi culturali motivi di lingua motivi storici eccetera e la flessibilità mobilità del lavoro che c'è negli Stati Uniti
Si può omettere quella all'interno di un paese ma non non c'è otto a livello a livello continentale e l'altro motivo semplicemente politico
Cioè che è una operazione del genere non è possibile
Va bene e quindi e inutile prospettata naturalmente
I problemi sulla gestione mercato del lavoro flessibile ce ne sono potentissimi e vanno e vanno gestiranno i questo lo stiamo facendo
Con la concertazione con la politica dei redditi che è un po'il modello europeo che è diverso non a caso da quello americano
Ecco allora stia stiamo attenti a non creare a non creare dissensi là dove non ci sono e viceversa fantocci se n'è andato però e col governo dovrebbe essere anche lui un po'più prudente nel dire quello che farà o non farà
Perché
Tutti si augurano che le cose possono andare molto bene ecco prego ricco nessuno conosce effettivamente quello che potrà accadere da qui a sei mesi insomma quindi anche su questo c'è una certa prudenza
La gloriosa rapidissimo e Titti consenso dico che dal conto indusse sbaglia tutto no
No però lei dobbiamo ipotizzare se facciamo un sistema monetario comune inevitabilmente un po'di politica economica comune è un po'di governo delle relazioni sì sindacali fra le parti comune a livello europeo
E quindi un po'di regole sul mercato del lavoro comune alle dovremmo avere perché se no non non non ne usciamo
Se no ci facciamo dumping sociale non ci conviene io mi sono trovato di fronte alla chiusura di uno stabilimento in Francia
Nel giro di una settimana e trasferito di botto nel Galles perché lì gli facevano condizioni migliori e il Governo e il sindacato
E
Allora lordo ovvero anche a voi avere il far West ci vuole un pochino di regole comuni che si costruiscono solamente se ci mettiamo attorno al tavolo e discutiamo assieme questa regola
La mobilità Madonna ma l'Italia maestra di mobilità noi abbiamo un turnover di lavoro in Italia che non c'era nessun Paese Europa cambia lavoro cinque milioni di persone all'anno
è una roba formidabile se uno ci pensa allora dottoressa poi sono d'accordo bisogna introdurre lei intervenne per carità bisogna rendere bisogni arie è se voi foste un po'più disponibili a lungo all'all'alt concertare il governo del mercato del lavoro secondo me si farebbe meglio che con questo kata plasma che abbiamo di collocamento pubblico che non serve più a niente ma allora ci vorrebbe una concerto fra di noi di governo del mercato del lavoro e via di questo passo quindi mi pare che mi pare che fra dire che per accettare la parità monetaria dobbiamo fare il far West a me sembra una illogicità allora lui si riferiva al Texas in quanto economia petrolifera finisse il
Designa dottor Petrelli post presidente la Confesercenti che lo voglia salutare si ovviamente oltre a un saluto e ringraziamento io
Voglio ricordare coloro che hanno lavorato affinché questa iniziativa questa manifestazione riuscisse
Naturalmente dottor Miola responsabile del dipartimento politiche comunitarie nonché dottor Scognamiglio responsabile dello sportello la dottoressa Negrini responsabile del dipartimento economico della Confesercenti è stata l'équipe assieme
Ha sottoscritto che ha in qualche maniera lavorato con per la costruzione di questo
Di questo convegno ma ovviamente non posso non voglio non citare Marco Venturi il quale oggi chi non lo sa ma proprio non se l'ha chiesto ma perché Marco Venturi non è presente
Marco Venturi che ha lavorato tutto
Questo programma di iniziative che abbiamo avuto nell'ultimo mese probabilmente è crollato e si trova casa come una febbre quarantenne riuscito intervenite a questa nostra iniziativa noi ovviamente gli facciamo tutti gli auguri di pronta rapida guarigione dai Marco Venturi
Non può la Confesercenti ovviamente privarsi di una di una persona di Roma così così dinamiche importante capaci per nonché ovviamente la dottoressa dalla che ha seguito i rapporti con la stampa e con le istituzioni
Ma la Finpart Raffi perché è sempre presente eroiche non manca mai e credo che la Fia qualche e debba avere un ringraziamento molto molto importante poi non l'ultima ultima non per importanza
Quella che riesce a farmi vivere a farmi lavorare a Roma
La signora Nadia Clemente che la mia segretaria che veramente non potrei lavorare senza di lei ma a parte queste cose voglio dire questo convegno si chiude io voglio chiudere con poche parole
Sì qui è stato detto che c'è comunque una convergenza siamo tutti d'accordo
Siamo tutti d'accordo però ci sono alcuni distinguo eleviamo sentiti tutti
In si è detto si è detto i trattati non sollevino nostra non solo non si possono a Vinovo righi negoziare
Il che non sempre è vero perché mastri ed è già stato rinegoziato perché a Valencia sì e nell'autunno del mille novecentonovantacinque a Valencia sia cambiato già una parte di questo trattato
La scadenza all'esame di ammissione chiamiamolo così doveva essere fatto costruito sull'anno mille novecentonovantotto è stato anticipato al Milano centonovantasette
E per questo che il DPF novantasei novantotto del governo Dini non è più attuale in quanto era stato costruito su un poggio su un vecchio trattato allora e ci sono alcune cose che solo devono essere riconsiderate anche Torino io sono d'accordo sono d'accordo che la soluzione quale è la soluzione che anch'io stamattina la
In relazione citava cioè la flessibilità già esiste già esiste degli accordi di Maastricht già c'è perché è già stata
Ricco considerata è ammessa per il Belgio il quale sapete ai rapporto debito pubblico Pil più alto di tutti i più alti del Polo del dell'Italia si è concesso qualche dei
Da all'Inghilterra dalla Danimarca per cui una certa flessibilità ci vuole ma la flessibilità non è
Non può prescindere da un'armonizzazione delle economie dei dei dei quindici Paesi non può prescindere questo significa poi fare una moneta
Ma che non rispecchia il valore dell'Economist è perché qui gli esimi professori insegnano che la moneta rispecchia anche Piva ore
Dovrebbe in Teorema poi in realtà non sempre ecco non sempre così allora
D'accordo per
Entrare nell'Europa nessuno a Confesercenti non lo dice di non fare l'Europa a Confesercenti nella relazione stamattina ha detto altre cose ha detto andremo in Europa però attenti perché sì entrano in Europa con il rischio delle due veloci con le due velocità c'è chi entra e chi che sta fuori ci chi sta fuori chi rimane fuori a intanto tutte le possibilità a di poter svalutare la propria mole e avere una concorrenza e quindi io anche un ometto di inflazione e chi sta dentro può avere Lab povere la tentazione di essere il nocciolo duro che impone l'economia
All'Inter i ritmi dell'economia vent'anni quindici Paesi quindi sì e in Europa ci andiamo tutti ci andiamo tutti insieme però ci andiamo tutti insieme tra andiamoci
Andiamoci con le idee molto chiare io non sono così convinto con sono così convinto con i relatori che hanno partecipato a questo tavolo tondo anche con coloro che questa mattina sono intervenuti io non sono così convinto che e gli accordi di Maastricht poi verranno riconfermati a Torino il ventinove marzo così come almeno le voci che sentiamo sembra che non che ci siano in realtà dei di dei dei distinti molto forti e non sono neanche convinte che la frana c'è la pensi come l'Inghilterra limpidi terrà per sé come l'Italia e viceversa ci sono però sull'alta sì convinto che la la
Europa non si fa se non c'è dentro l'Italia e su questo io sono disposto a giocare veramente la credibilità di questa organizzazione l'Europa non si fa senza l'Italia perché le idee europei nata dall'Italia perché giustamente stamattina è stato riparato dato da qualcheduno mi è stato detto ma perché non è non è stato citato De Gasperi l'Italia è stata la prima assieme a Schumann De Gasperi Schumann Adenauer all'Arco spacca vuole costruire all'Europa e quindi l'Italia l'Europa non prescinde ritardo noi abbiamo fatti sacrifici siamo continuiamo a fare i sacrifici però facciamoli con uno scopo non solo perché dobbiamo risanare le nostre finanze casa nostra perché questura e
Che il ponte per entrare all'Europa io sono convinto che se continueremo su questa strada con l'accordo con l'accordo del luglio del Col de luglio del novantatré dalla quale i sindacati sulla forse ce la catena pagato molto molto di più di quanto si aspettassero ma anch'che noi abbiamo pagato pregato molto perché le categorie del commercio il terziario in questi anni hanno certamente perso centinaia di migliaia di posti di lavoro ceti meno
Migliaia di di aziende quindi tutti quanti abbiamo pagato io sporco e siccome abbiamo pagato tutti quanti credo che tutti quanti dovremmo andarci dentro e tutti quanti
D'accordo anche come Paese Greengrass dolente e arrivederci dopo la campagna elettorale
E che riteniamo di non
Fare