"Ordine e disordine mondiale. L'Europa di Maastricht"

Dita
Allora il tema di questa sera è Maastricht è un tema che sulle pagine le prime pagine dei giornali da tempo
è un tema che vede una grande attesa per l'esito del voto del referendum francese che si terrà il venti settembre quindi siamo esattamente a una settimana dal voto francese
è un tema su cui si è sviluppato un dibattito che ha avuto o alcuni aspetti particolari
Forse un certo una certa semplificazione tutto il bene o tutto il male può venire da Maastricht
E probabilmente anche un'accentuazione quasi unilaterale
Sui temi dell'unione economica e monetaria che pure costituiscono grande parte del trattato di Maastricht
Il fronte dei no e il fronte dei sì
Si sta confrontando bisogna dire nel nostro paese ancora in termini abbastanza
Generici
Si può o direi che alcuni temi che sono propri del dibattito come ad esempio i temi della cittadinanza sono pressoché assenti dalle prime pagine dei giornali
E quindi importante che questa sera
Apriamo il nostro dibattito con un serie di interventi Brevi da parte dei relatori che adesso vado a presentare
Che diano un po'un'opinione generale su maestri che e su cosa pensano rispetto alla ratifica che nel nostro Paese avverrà nel Parlamento agli effetti generali alle prospettive per poi proseguire il dibattito a cui anch'io parteciperò
Attraverso domande anche dirette dal pubblico proprio perché io credo che sia opportuno un rapporto diretto su una tematica così complessa
Gli ospiti di questa sera sono Paolo Garimberti giornalista della Repubblica che entrato nel dibattito direttamente anche attraverso un'intervista a dare Dorf che ha aperto poi un successivo dibattito su cui sono intervenuti altri filosofi europei molto importanti Luigi Colajanni Presidente del gruppo della sinistra unitaria al Parlamento europeo Enzo Mattina parlamentare europeo del gruppo socialista
Michele Salvati economista Andrea Mar Vieri responsabile per il PDS delle piccole imprese ecco io darei prima di tutto la parola Paolo Garimberti per questo primo girò di opinioni generali che appunto
Spero di possono essere contenute in modo poi da poter attivare il dibattito successivo
Come è stato ricordato in Francia si vota esattamente tra sette giorni
Si vota tra molte incertezze si andrà a votare tra molte incertezze con un fronte del no un fronte del sì che sono nei sondaggi quasi alla pari con una leggera prevalenza del sì
Soprattutto dopo il le squadre visivo di migranti per due ore e mezzo a difesa appassionatamente il sì
Con contraddittori vari cioè cittadini francesi l'apparentemente casualmente scelte la televisione era tutti troppo troppo preparati per essere stati scelti casualmente giornalisti questo per un intervento di cori in questo dibattito è un faccia a faccia con quel Philips che è anche il leader del fronte del no c'è un precedente storico che induce a non essere molto ottimisti sui francesi dei francesi nel mille novecentocinquantaquattro bocciarono
La Comunità europea di difesa con un referendum e si spera che non si ripeta questo precedente domenica prossima
Ci si è chiesti molto perché riterranno abbia voluto rischiare un referendum quando il voto in Parlamento sarebbe stato praticamente sicuro il voto per il sì il referendum come molti di di voi sapete sapranno si è tenuto in Danimarca c'è stata la vittoria un po'a sorpresa del no ed è da lì che è partito quest'idea francese di Mitterrand di fare un referendum
Come se non c'è stata anche in Irlanda ed è stato positivo e quindi negli altri Paesi invece la ratifica passerà attraverso il dibattito parlamentare
Proprio l'intervista che ha dato oggi al mio giornale un'intervista che è stata fatta un'intervista con domande e risposte scritte come viene precisato è stata fatta immediatamente prima del ricovero di mitra in ospedale di tra spiegazione che a deciso dis di rischiare con un referendum dice volevo voglio trasformare un consenso spontaneo ma pago all'Europa in un'adesione ragionata e duratura
E dice una cosa che secondo me è giusto e non vale solo per la Francia vale anche per gli altri Paesi credo valga anche per l'Italia
Dice tutto quello che si dice di Maastricht va bene per gli specialisti ma qualcuno si è mai preso la briga di spiegare l'Europa i cittadini coinvolgerli nelle scelte europee la resistenza popolare di cui voi parlate è dovuta a questo ad una enorme ritardo di informazione io credo che questo sia un un elemento una considerazione giusta quella fattura lituana che ci sia un forte ritardo nell'informazione su che cosa è realmente maschi
Questo forte ritardo appunto di un Paese che ha deciso di sottoporre la rettifica del trattato
A un referendum popolare rischi appunto di trasformarsi in un boomerang e cioè a favorire i contrari voti contrari anziché i voti favorevoli
Quali sono gli argomenti del noi in Francia
Secondo un sondaggio che è stato fatto un terzo degli intervistati ritiene che ratificando Maastricht la Francia come altri paesi europei perderebbe la sua sovranità un terzo dice noi non vogliamo cadere nelle mani dei tecnocrati di Bruxelles e un quarto degli intervistati dice costo dell'unificazione è troppo alto
Però l'argomento che ha fatto più preso in fondo sugli elettori francesi fino adesso da parte del fronte del no e quello che votare no a Maastricht non significa dire di no all'Europa si dice che anche come dicevo prima è un po'il portavoce e il leader del fronte del no ha detto più volte se il venti sera
La Francia voteranno il ventuno noi continueremo ad essere europeisti continueremo adesso in Europa
Questo è un argomento che offre il fianco ovviamente a molte repliche a molte risposte ma è un argomento che si è diffusa abbastanza anche al di fuori dalla Francia e lunedì scorso ero a Londra dove c'era un grosso convegno su l'Europa del mille novecentonovantadue di cui ha preso la parola per primo John majors
Emerge una detto grosso modo la stessa cosa sia pur dicendo bisogna certo auguriamo che la Francia voti sì tuttavia ha detto l'Europa non morirà se la Francia diranno
è un argomento che ho ritrovato in articolo scritto dall'ex ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite Jim Kilpatrick sull'Herald Tribune di ieri
Dice un modo o nell'altro comunque vada
Il la l'Europa sopravviverà al verdetto francese perché dice Kilpatrick in fondo con i Trattati di Roma e con l'Atto unico europeo l'Europa continuerà ad andare a
Ma da quando la Francia si sta lacerando tra il sì e il no
Ci sono state altre obiezioni che sono state mosse mastri e che secondo me sono anche più fondate di quelle del fatto che maestri sapete la sovranità o che costa troppo oppure che si finisce nelle mani dei tecnocrati di Bruxelles
Si è parlato prima dell'intervista dopata Dahrendorf dare dov'è stato il primo che ha detto
Primo comunque è stato uno di quelli che con più forza ha detto
Che il principale difetto di Maastricht e che ignora completamente quello che è il vero problema col quale si confronta oggi l'Europa comunitaria e cioè tutti questi Stati nati dal crollo del comunismo sovietico che bussano alle porte dell'Europa della Comunità europea
Che chiedono aiuto e che chiedono prima la successi associazione e poi l'adesione alla Comunità europea
Allora tesi di un'Europa chiusa
All'altra Europa l'Europa più povera all'Europa che ha più bisogno
è una tesi che ho sentito ricorre molte volte nel convegno che bio citato a Londra per esempio giacca Tadic il Presidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo
Che una banca che deve occuparsi appunto di aiutare la ricostruzione e lo sviluppo dei Paesi dell'Europa centrorientale ha detto state molto attenti a quello che fate non ignorate
Il la richiesta di aiuto che viene da questi Paesi perché in cui nell'Europa centrorientale c'è una situazione di cui la Jugoslavia è soltanto un pallido inizio
Lo stesso tipo di obiezione è stata mossa Maastricht da Carl Bildt che è il primo ministro svedese parata ad un discorso molto interessante nel corso di quel convegno
Il discorso di un primo ministro di un Paese che ha ha chiesto di aderire alla Comunità europea
E che non è venuto meno a questa richiesta che insiste per la verità Comunità europea tuttavia dice Maastricht secondo noi è ampiamente su insufficiente dal punto di vista della cosiddetta agenda esterne cioè proprio dal punto di vista politico più che economico e monetario nella incapacità di coloro che lo hanno preparato e sottoscritto di prevedere una realtà che già incombeva alle porte della Comunità europea la notte in cui Maastricht fu firmato io ricordo molto bene perché una Maastricht
Era la notte in cui da una cittadina vicino a Minsk
Eltsin ne e altri mi pare dieci
Ho nove nove presidenti di repubbliche ancora sovietiche in quel momento avevano praticamente deciso di creare una confederazione di Stati indipendenti e avevano praticamente decise di dare il benservito Corbaccio
E come sempre cattiva abitudine dei giornali di decidere sempre l'ultimo momento alle dieci di sera mi ha chiamato scarpe metto voglio un commento su Maastricht
E che significava Scrivo in trenta minuti
Che è un po'come dice il mio amico Gianni Mura oggi su repubblica
Raccontare le partite notturna finiscono alle dieci e trenta minuti per dire tutto quello che è successo spogliatoi compreso
Be'a quel punto non sapendo bene che cosa dire mi è venuto in mente di dire che basta dividere un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto
Era mezzo pieno perché effettivamente incamminava finalmente l'Europa verso quell'unione politica e monetaria tanto sognate tanto necessaria sotto molti aspetti
Ma mezzo vuoto perché per una singolare coincidenza nello stesso giorno in cui si preannunciava il dissolvimento dell'Unione Sovietica con tutto quello che ne sarebbe derivato e non era difficile prevedere che cosa ne sarebbe derivato master di tutto questo non si occupava
Era una specie di grande edificio con le porte le finestre chiuse a quelli che erano fuori dall'edificio
Io credo che questa sia un'obiezione molto forte al è un difetto molto forte di Maastricht
Ma non tanto perché
Maastricht
Non si occupi specificamente nella normativa se vogliamo così dal punto di vista giuridico normativo dell'Europa orientale ma perché gli strumenti politici che Maastricht
Che Maastricht prevede per fronteggiare l'emergenza Europa orientale sono molto lenti a a essere messo in pratica ne abbiamo invece delle crisi che sono di oggi abbiamo per esempio la crisi della Jugoslavia dove l'insufficienza dell'Europa è venuta fuori in modo clamoroso
Dove lo stesso Mitterrand al termine del vertice comunitario di Lisbona dovette ammettere e poi andò a fare questo suo viaggio solitario a Sarajevo dovette ammettere che l'Europa non è in grado di prendere delle decisioni politiche che comportano anche delle misure militari
Perché gli strumenti che l'Europa a disposizione per questo non non esistono praticamente ancora perché l'Unione europea occidentale
Un'istituzione che finora non ne ha avuto gli strumenti adeguati per funzionali e perché poi politicamente ci sono sempre delle difficoltà di consenso e in caso di cosa voi tipico in fondo
Nel caso di Gorlago gli europei hanno marciato a lungo per conto loro dopo essersi illusi
Che lei cosa che potesse essere mantenuti insieme in qualche maniera e poi si sono trovati con una Germania che spingeva per riconoscimento accelerato di Slovenia e Croazia e hanno finito per correre tutti dietro alla alla Germania
E poi abbiamo visto che mentre nello stesso anno in cui i mastri che è stato firmato solennemente sono venuti fuori altri problemi drammatici compreso quello dell'unificazione tedesca io stavo arrivando qui era in treno quindi non so esattamente notizie mi hanno detto che c'è stato un riallineamento del Sistema monetario europeo
E che di fatto la lira svaluta del sette per cento nei fatti
Non so esattamente quali sono appunto perché non ho sentito neppure telegiornale
Ma
Si dice ho sentito dire anche che la Germania avrebbe accettato di ridurre il suo tasso disco
Ora che la Germania avesse dei problemi per la sua unificazione per il cortile sofisticazione era evidente che la Germania e gli scarichi sul resto dell'Europa e forse molto più discutibili io credo che di aver dato un po'così il quadro generale del problema
Forse bisognerebbe appunto che qualcuno più preparato di me
Su questo tema riuscisse anche a spiegare non so chi mi seguirà
Luigi Cola benissimo ma comunque chi vuole farlo
Siamo salvati è una è un tecnico diciamo
Spiegare anche media che cos'è realmente Maastricht per capire fino a che punto Maastricht è diciamo così volgarmente prontamente una una buona cosa grazie
Fino direi
Dare la parola Luigi Colajanni che questo giudizio di insufficienza di nastri
Nel dibattito accomuna
Una parte di essi
Del Front presi
Insufficienza di Maastricht sono messe in Dina Luce non solo quelle che venivano ricordati prima
Ma anche tutti i limiti riferiti al processo democratico di decisione democratica al fatto che ci sono pochi strumenti ad esempio per affrontare problemi molto attuali come quelli relativi all'immigrazione
Però una volta sottolineate le insufficienze il giudizio cambia cioè da una parte c'è una ragionamento che dice appunto il bicchiere mezzo pieno quindi accettiamo Maastricht per superare anche le insufficiente
E dall'altra invece il giudizio del bicchiere mezzo vuoto quindi costruiamo un altro bicchiere
Ecco proprio su queste vorrei sentire Luigi Colajanni
Il sì critico che a caratterizzato non solo l'azione del Parlamento europeo ma in particolare l'azione delle sinistre e dei gruppi che qui sono rappresentati
In che cosa si sostanzi quali sono le prospettive cioè accomunando si a i ragionamenti che dicevamo prima rispetto alle deficienze di maschi
Qual è la prospettiva
Ma io voi fare due premesse la prima è che il Trattato di Maastricht è un trattato che non può risolvere tutti i problemi e l'Europa è un pezzo di una politica europea tra l'altro trattato si fa fra dodici Paesi come aggiornamento di un trattato precedente
Quindi affronta una parte indica una direzione una scelta comune che non esaurisce
I compiti di definizione gli altri aspetti della politica europea
In secondo luogo vorrei dire che il trattato non è chiuso ai Paesi dell'Est poi spiegherò a questo punto non è chiuso all'adesione di altri paesi è una scelta che si fa siamo in dodici però siamo aperti ad altri ci sono già delle tappe infatti la Svezia
E da altri Paesi dovrebbero entrare a breve scadenza
C'è la domanda dell'Austria c'è la domanda e la Svizzera c'ha domande la Turchia e ci sono naturalmente le pressioni che vengono dei paesi dell'Est su questo tornerò l'altra premessa che voglio fare che questo trattato è stato predisposto con una trattativa fra i governi che è avvenuto in ambito molto ristretto
Molto ai vertici luterana del tutto ragione di dire quello che adesso veniva ricordato
E non c'è dubbio che siccome dal male di neanche il bene questo scontro violento che c'è in Francia portato tutti a discutere per la prima volta un livello di massa
La questione dell'Europa e persino in Italia ne stiamo discutendo
Un po'di più perché siamo impressionati da quello che succede in Francia e la staffilata nella discussione francese vero però Mitterand corresponsabili del governo francese insieme agli altri governi di avere mantenuto questa trattativa
E a ad un livello di quasi clandestinità e questa è stata una scelta deliberata questo fatto non è avvenuto
Per un ritardo come dice come dice inviterà erano dove una scelta deliberata previsione difficile mettersi d'accordo
E poi i governi hanno l'idea che alla fine il bastone di comando devono tenere in mano loro
E decisioni devono essere prese dai governi perché l'idea dell'Europa che ancora prevale che ancora forte anche nel trattato mica intergovernativa l'unica in cui parlamenti
Nazionali il parametro per un peso molto scarso quindi si sono fatti la trattativa fra di loro in segreto sui punti più delicati hanno trovato le mediazioni le più complicate come quella sulla politica sociale per esempio in cui a un certo punto c'è un Paese molto grande come l'Inghilterra che all'opting out cioè al diritto di non di non seguire una norma di politica sociale che venga stabilita in comune non è una cosa da poco insomma quindi è stata una scelta deliberata la conseguenza qual è stata che si arriva la discussione su massimi senza che la gente ne sappia niente
E capisca di cosa si tratti da questo punto di vista referendum francese è un errore
Perché un referendum su una materia così complessa un senso quando accesso ci sono alle spalle due anni di dibattito un anno di dibattito vasto nell'opinione pubblica e fra i partiti da questo punto vista mitra secondo me ha fatto una valutazione errata
Però voglio fare un passo indietro perché la discussione in Italia è cominciata adesso in maniera molto confusa sotto la spinta dei nostri guai monetari e quindi ha dato del trattato e della problematica che c'è dentro una visione distorta
Perché
Sì a risalire alla ai punti di partenza perché i Paesi questi paesi europei si sono si sono impegnati nella definizione di quello che si chiama il Trattato di Maastricht nello sforzo di individuare un passo in avanti nella costruzione europea quali sono le ragioni perché se si perdono di vista le ragioni diventa anche difficile poi capire quanto si ottenuto
In su quella strada e quanto c'è di valido nel trattato le ragioni sono secondo me essenzialmente due una è che bisogna rispondere
Tutti sentono che bisogna rispondere io ci vedo uno degli elementi della crisi della democrazia attuale non soltanto in Italia che rapporto c'è fra i cittadini e il potere politico bisogna rispondere ad una obiettiva
Oltre quelle soggettive obiettive difficoltà soggettive dei partiti eccetera un'obiettiva difficoltà della dimensione nazionale risolvere certi problemi io sono d'accordo con con Thuram il quale dice che quell'equilibrio che avevamo in ognuno dei nostri Paesi fra l'economia la società la politica la cultura in un quadro nazionale si è rotto con liquido che abbiamo conosciuto e che ha definito i caratteri della lotta politica delle problematiche di rapporto fra la politica la società c'era un certo equilibrio fra queste cose nell'ambito nazionale questo equilibrio si è rotto
E non è più possibile tornare indietro né in Italia né in altre grandi pare in Francia
E questo vale per tutti salvo forse per Paesi molto grandi Turenne dice per il Giappone e gli Stati Uniti cioè paesi che sono già delle grandi entità gli Stati Uniti sono addirittura una confederazione di Stati come dovrebbe essere per alcuni quella europea io condivido molto questo punto di vista ci sono delle questioni
Siccome non posso parlare troppo a lungo tutti capiscono a cosa ci si può riferire ciò che le questioni che nessun Paese da solo può affrontare alcune sono di politica internazionale è vero che l'Europa
Ha sbagliato molte cose sta facendo pochissimo in Jugoslavia però tutti siamo consapevoli del fatto che se non ci fosse l'Unione europea non è che i singoli Paesi la Francia o la Germania l'Italia da soli avrebbero fatto di più anzi forse
Avremmo fatto un danno ancora maggiore cercando ognuno di noi di sponsorizzare uno o l'altro dei contendenti
Ma questo è il caso più evidente in politica una crisi come quella jugoslava non evidente che nessun Paese da solo può intervenire ma nessun Paese da solo può intervenire su alcune grandi cose ma ci dimentichiamo per qualche anno abbiamo discusso tutti
Del problema
Ambientale delle questioni nucleari dopo Chernobyl sono però grandi problemi che non hanno una dimensione sovranazionale se devono essere risolti come la gente chiede che vengano risolti non sono le istituzioni nazionali che possono farcela a parte naturalmente i problemi economici in un mondo interdipendente se non c'è un'aggregazione di forze in Europa per esempio per la ricerca tecnologia eccetera è chiaro che noi abbia andiamo incontro a un declino delle nostre rispettive industrie nazionali
Di fronte alla concorrenza di grandi Paesi come Giappone come gli Stati Uniti eccetera e questo però a Prato sta avvenendo
Forse Marguerite che ne sa più di me ci dirà a che punto siamo nella crisi di idee deindustrializzazione che attraversa per esempio il nostro paese che colpisce anche altri paesi europei insomma ci sono delle cose che devono essere affrontate insieme questo la prima ragione
E questo fa parte di questa interdipendenza che è cresciuta negli ultimi decenni rispetto a venti euro o a vent'anni fa insomma c'è qualcosa che è mutato nella struttura del funzionamento del mondo bisognava rispondere a queste esigenze
L'altra esigenza e politica ma nel senso forte
E cioè che bisognava rispondere alla fine il sistema bipolare e al problema di dare un certo nuovo ordine nelle relazioni internazionali
Questione che poneva immediatamente di nuovo in luce il fatto che nessun Paese per quanto avesse europeo per quanto coltivasse nel suo seno ancora delle e ce ne sono per i coltivano delle idee di di Potenza la Francia ogni tanto sono tentativi di pensarsi come delle potenze l'Inghilterra nessuno di questi Paesi è in grado di svolge il ruolo che poteva svolgere
Non so al tempo di Suez per intenderci e ci si rende conto che se l'Europa
Deve rispondere a dei problemi di politica internazionale deve prendersi delle responsabilità non può che farlo insieme unità tanto più che la crisi del sistema bipolare aperto un enorme problema ad est nei confronti del quale se si dovesse affrontare
Questo problema con politiche nazionali
Si andrebbe davvero ad una che era anche un po'cominciata ad una caccia da parte di ogni Paese la Germania si procura i suoi questo problema esiste tuttora fra l'altro si sarebbe andati informa ancora più esasperata insomma
La risposta a questa problematica che io bronzo a mente sintetizzato
Doveva essere dovrebbe essere un passo in avanti nel senso della delegazione unirsi di più nell'economia e nella politica per affrontare questa crisi che si è aperta dalla rottura del mondo bipolare si è aperta una crisi di transizione che contiene in sé elementi pericolosi elementi disgregazione di conflitto li vediamo
Vediamo solo le punte tra l'altro nel nostro ancora euro centrismo sottovalutiamo quello che sta succedendo negli ex nei nei Paesi dell'ex Unione Sovietica dove ci sono non uno ma tre o quattro conflitti armati in corso che possono degenerare in maniera ancora più ampia non c'è solo la Jugoslavia ci sono esplosioni di rivendicazioni etniche
Micro nazionalismi molto forti ai confini di ognuno di questi Paesi dell'Est europeo e mi permetto di dire ci sono anche degli elementi di disgregazione inquietanti che vengono fuori nei nostri nei nostri Paesi io penso che il fenomeno
Che sta avvenendo in Germania con Ina col movimento di destra xenofobo razzista eccetera per le forme che prende qualcosa di qualitativamente nuovo rispetto a quello che siamo abituati a conoscere come residuale
Nella nella vita democratica del dopoguerra insomma i fenomeni d'essere residuali adesso residuale non tanto poi basta pensare che le Pen insomma è arrivata al quattordici per cento anche lui non è tanto più residuale ecco cosa voglio dire un passo avanti nel senso dell'unione dell'aggregazione unirsi di più in politica e in economia ci siamo riusciti con master ecco questo il punto che fa Maastricht che è solo un pezzo di questa politica che cosa fa
Ma sì che è stato uno scontro purtroppo essendosi svolto in clandestinità non è stato non non è più a questo scontro hanno potuto partecipare i parlamenti le forze politiche le organizzazioni sindacali organizzazione del padronato l'hanno fatto mediatamente
Ma è stato grosso modo uno scontro fra un euro un'idea di Europa molto forte io lo capisco che meglio ordisce va bene se poi si votano a Masi non è che però l'Europa scompare lo capisco bene
Lui ha una certa idea dell'Europa che è molto forte pensa che l'Europa prima di tutto un grande mercato e che poi la politica se la fanno mettendosi d'accordo se possibile i governi nazionali è un'idea cioè intergovernativa dal punto di vista politico
E di grande mercato aperto
Dal punto di vista economico tra l'altro capisco bene che meglio per esempio abbia criticato ma semplice non hai dovevamo aprire subito ad est de Polonia perché così ci compriamo per quattro soldi tutto quello che c'è nell'Est europeo questo ragionamento
Creiamo subito una una totale comunicazione di mercato con i Paesi dell'est che Secondo me significava e significherebbe distruggere qualunque il minimo fondamento economico di una autonomia nazionale di questi Paesi c'è un'idea molto precisa molto precise
E capisco anche che lo dica la signora Kirkpatrick perché l'amministrazione americani e sono stato la delegazione del Parlamento europeo a visitare il Senato americano abbiamo discusso con
Importanti rappresentanti al Congresso li univano sia i democratici dei conservatori un'estrema preoccupazione per il fatto che noi stavamo facendo un mercato di trecentocinquanta milioni di persone ci fate concorrenza siamo preoccupati e allora la signora Kirkpatrick
Evidentemente anche lei pensa che insomma se poi questa Europa va meno verso l'Unione per gli Stati Uniti è meglio e io questo lo capisco bene allora lo scontro è stato sordo
Lo scontro non esplicito se non agli addetti ai lavori tra quelli che pensano all'Europa per me tutto mercato e la cosa politica deve essere intergovernativa e quelli che pensano che l'unione o per economica deve essere controbilanciata
Da misure di compensazione sociale la politica sociale di intervento nella politica industriale comincia a esserci un accenno per la prima volta perché non c'era nel Trattato di Roma c'è adesso
Un inizio di politica industriale di fondi i sostegni a tutte cose per ma insufficienti però comincia a esserci una certa idea e naturalmente sul piano politico una unione politica vera con un certo equilibrio fra i poteri dei governi e i poteri dei Parlamenti questa lo scontro fa è stato fra quella linea è questa
C'è stata una mediazione su qualche punto sia andato nel senso dell'Europa che vogliamo noi su qualche punto cinque sul su del senso di quella che vogliono gli altri sul terreno sociale siccome l'accordo non si è potuto trovare l'Inghilterra per rendere chiare le cose ha detto io non ci sto mi tiro fuori ed un punto in cui non c'è stata la mediazione
Sul terreno politico per esempio uno dei punti più deboli al trattato politica estera e sicurezza siccome questo scontro riguardava anche la concezione del rapporto fra l'Europa e gli Stati Uniti d'America
Ma non nel senso vecchi in un senso nuovo guardando al futuro Meggiorato tutti tutta l'ala più conservatrice nel ultraliberista è anche quella che pensa che la NATO è lo strumento unico fondamentale che al limite bisogna allargarla anche ad est
E c'è tra mente tutta un'altra ala Mitterand noi stessi abbiamo sempre pensato che va bene quelle un'epoca essi essi e si è chiusa
Le strutture importanti sono la CSC Ecce estinti in cui ci sono tutti sono antisovietici c'è gli ex sovietici eccetera e poi strumenti dei dodici la UEO
Eccetera non avendo trovato un accordo nel trattato hanno scritto che la politica estera e di sicurezza la fa la NATO in collaborazione con lo volevo in collaborazione con la CSCE il che equivale a dire che non si è deciso quindi lo scontro
Su molti punti evidente dove non si è risolto si vede chiaramente dal Trattato e sono questi i punti deboli del trattato
Bene indichiamo tre c'è un deficit democratico eccessivo cioè i parlamenti nazionali e Parlamento europeo contano poco quello europeo nei confronti del consiglio dei ministri della comunità e Parlamenti nazionali contano poco nei confronti dei propri governi che non hanno il potere il governo non ha l'obbligo prima di un appuntamento importante europea di andare in Parlamento e dire io vado là sostenere questa posizione poi dopo che c'è andata torna riferire sui risultati eventualmente si prende
In in andata un'indicazione del Parlamento e al ritorno una censura politica del Parlamento tutto questo non è previsto e questo deficit democratico secondo noi è molto negativo
Non c'è un equilibrio sufficiente questo il secondo punto fra il mercato
Che dilaga perché l'unione economica e monetaria da una spinta enorme al mercato e nel non siamo contrari
Perché questo comporterà muoversi rendetevi conto di quale fatto sconvolgente per tutti noi che che gli uomini le persone
Possono circolare liberamente su tutti i dodici Stati europei anche per trovare lavoro anche per lavorare pensiamo ai nostri emigrati cos'hanno penato per quale Europa hanno conosciuto
Naturalmente circolanti capitali però quindi si creano grandi fatti e i fatti monetario dico per inciso perché non voglio essere lungo che la Germania
Tra ieri e oggi ha dato un qualche aiuto la costruzione europea perché ha rinunciato a qualcosa avendo rivalutato come tutti gli chiedevano del tre e mezzo per cento cosa che non voleva fare soprattutto avendo deciso di abbassare il tasso di sconto che quello che deprime
Essere essendone costretti a seguirlo deprime come dire attività economiche danneggia l'occupazione la Germania ha fatto un passo verso gli altri cercato di andare incontro agli altri ha dato un contributo alla costruzione europea
Io faccio osservare che se non ci fosse nessuna forma di unione europea nel nulla vincolerebbe la Germania
A tener conto delle esigenze degli altri potremmo soltanto metterci d'accordo fra di voi per fa di una guerra commerciale se ne abbiamo la forza i tedeschi potrebbe andare per conto loro e lo dico perché uno degli argomenti tu non hai citato me l'argomento forte in in Francia è stato ma così sarà un'Europa anche in Italia sarà un'Europa tedesca
No più l'Europa sarà unita più anche la Germania avrà un qualche vincolo di cui tenere conto guai se le la Germania con la sua forza economica e ormai potenzialmente politica in un Paese di ottanta milioni di abitanti più grande che sia unificato non può non avere un ruolo politico e militare
Finirà così
Se non è
Vincolata da una da dei fatti reali il mercato unico un fatto reale non lo si può buttare per aria senza pagare un prezzo anche la Germania pagherebbe un prezzo troppo alto
Da uno scontro dentro un mercato unico di interessi con gli altri partner se invece siamo slegati
Francamente dico chi ritiene chi ritiene e l'idea che noi abbiamo avuto sempre era che momento in cui si andava l'unificazione tedesca che l'unica cosa seria da fare per il resto dell'Europa era come dire abbracciare la Germania e tenerla stretta
Perché altrimenti parte e siamo costretti a inseguirla qualcuno ce la fa a stargli dietro e qualcuno è costretto a rimanere a terra
Naturalmente stando insieme non è che si risolve il problema che loro sono fortissimi e ne siamo debolissimi economicamente però si può trovare come avvenuto fra ieri e oggi
Qualche
Punto intermedio in cui si tiene conto di uno dell'interesse dell'altro e questo è l'unico modo per andare avanti secondo me nell'attuale situazione europea ecco io chiudo dicendo verso l'Est non siamo non è chiusa la questione la il trattato non chiude persone se semplicemente e i trattati di associazioni con i Paesi dell'Est sono una cosa seria non li abbiamo discussi quantitativamente l'osservazione che fa Attali
Che è stato anche al Parlamento europeo ed è stato bombardato dalle nostre domande perché mai gli rimproverano che la sua banca non spendere i soldi gli sono stati assegnati l'osservazione che fatta lì che fa qualcun altro forse anche dando è un'altra
Non è tanto che i contatti associazione non sono sufficienti perché andare oltre
E costringere i Paesi dell'est a stare alle regole del mercato nostro significa distruggerli perché non sono in grado di reggerlo la vera questione è che l'Europa
Fa finta di non altro di non capire che il problema vero si rifiuta di affrontare il problema vero che quello che noi dobbiamo mettere in discussione il nostro protezionismo in una serie di campi e aprire i mercati per i loro prodotti naturalmente pagando dei prezzi che se c'entrano i loro prodotti non vendiamo più i nostri fino a che punto siamo disposta a farlo in agricoltura
Per esempio che sono che è uno dei campi in cui in qualche campo di meccanica diciamo più tradizionale eccetera queste il punto vero allora dobbiamo essere seri come governi vogliamo aiutare ad est dobbiamo tirare
Ai nostre rispettive società nazionali dire guardate che c'è qualche prezzo da pagare perché venderemo meno carne venderemo meno latte venderemo meno burro de il nostro perché dovremmo comprare loro questo è il punto vero
E così le aiutiamo a stare dentro i contratti di associazione a prepararsi a stare nel mercato entrerà nella comunità europea che io vedo per la verità una delle idee di Gorbaciov spedì Mitterand che sta ancora in piedi come prospettiva la vedo dal dall'Atlantico agli Urali altrimenti non capisco ma quanto tempo ci vuole non dipende soltanto sul piano politico istituzionale
Non dipende da un atto di volontà oggi semmai dicessi nei Paesi dell'Est bene entrate nel mercato unico di colpo accettandone le regole in in tre mesi se li avremmo completamente distrutti Remo avremo cupamente distrutto la loro economia non sono in grado quasi non ci possiamo stare noi e siamo costretti a svalutare
Per tenere dietro questa situazione figuriamoci questi Paesi bisogna fargli fare un percorso che garantisca la loro autonomia perché ci sono anche quelli che vogliono aprire ai Paesi dell'Est perché in realtà li vogliono colonizzare economicamente
Io dico che anche per quella via lo voteremo dei disastri perché avremo stabilità e pace se questi Paesi acquista una loro dignità e autonomia politica che non può non avere un fondamento economico dell'autonomia economica e quindi se c'è una politica di rapina
Da parte delle forze più liberiste insomma del capitalismo europeo che non è non sono mica diventati deve ma molette
E che si comprano come hanno cominciato a fare quel poco di buono che è rimasto a destra certo non andremo lontano della costruzione europea questo avrei veri non cosa c'è scritto nel trattato perché trattato lascio la porta aperta
L'apertura lesti problema se può la possiamo fare in una maniera che non sia distruttiva per questi popoli e per questi paesi io credo che l'idea della Unione Europea
Le varie idee di unione europea comunque quella che abbiamo noi e tante altre forze di sinistra costituisca forse una delle poche idee valide lo stiamo vedendo ora che ce lo scontro sul referendum francese
Delle idee valide per rinnovare la democrazia renderla in grado in Europa di compie una nuova tappa di fare un passo darsi una struttura più complessa che le permetta di rispondere ai problemi ai problemi del mondo attuale naturalmente
Siccome non è che siamo diciamo dei dei posso dire degli europeisti Belotti vediamo tutte le difficoltà di questo sì di questa tappa vediamo che c'è uno scontro aspro e pensiamo che una delle responsabilità di tutti anche della sinistra di non avere fatto partecipare finora
Le società nostre la gente le nostre organizzazioni a questo scontro cosa che si dovrà fare
Certamente in maniera più intensa introducendo la polizia i pro la problematica europea dentro organicamente dentro la le nostre politiche il nostro modo di pensare la politica dovremmo cercare di farlo il giorno dopo che Maastricht sarà approvato perché lì si apre davvero un problema di lotta e di scontro
Nativa loro con lavori in un modo e chi la vuole in un'altra maniera però che si debba dire sia Maastricht io non ho dubbio
Dire sì e poi battersi per migliorarlo
Non per insistere sempre sull'intervista dare andar stradale andar alla fine della sua intervista de di una successiva replica non dell'intervista su Repubblica
Alla domanda ma dopo tutte queste critiche rispetto a un voto su Maastricht
Come si esprime e dare e darsi risponde voterei sì senza assolutamente entusiasmo la sinistra per quello che è stato detto adesso deve come dire mi sembra votare sì senza entusiasmo ma con un Progetto
La dimensione intergovernativa dell'Europa è data anche da una caratteristica cioè i governi diciamo a guida socialista se normal pochi cioè all'interno dei dodici
Paesi e l'ultima il caso della vittoria conservatrice che c'è stata in Inghilterra hanno disegnato un certo tipo di Europa
E in ciabattine allora la sinistra ce la farà a livello nazionale a livello europeo a colmare lei deficit dinastiche
Ovviamente io spero proprio di sì
Però ci sono delle condizioni partiamo dall'informazione ne ha parlato Garimberti
Allora il danno la sinistra dovrebbe essere bene informato su che la la vicenda europea
E quindi anche Mitterrand quando dice c'è stata scarsa informazione qui la cattiva informazione non parte su Maastricht è precedente a Maastricht
Tanto per essere chiaro né la sinistra né a destra hanno spiegato fino in fondo che era ristrutturazioni industriali che si stanno che sono già in corso sono figlie dell'atto unico non di Maastricht tanto per dirne uno
Dalla sinistra è forse ne e e Benjamin una destra per esempio hanno spiegato che in un Paese come il nostro se si fossero applicate le direttive europea in materia di appalti pubblici forse avremmo avuto meno problemi di quando abbiamo
E nessuno neanche ha spiegato che la politica ambientale che oggi finalmente si fa in quasi tutti i paesi europei secondo Sparda del Comune in realtà nasce dall'Europa perché i singoli Paesi
Non avevo nessuna voglia di praticare delle politiche di tutela degli Adema ambiente in maniera
Adeguando
Questa è il primo problema e allora io credo che anche sulle vicende europee
La sinistra decide e innanzitutto dominante di più riguardo conoscenza proprio dei problemi dei processi decisionali e nello stesso tempo ovviamente deve esercitare anche in questo in campo una funzione di controllo così come la dovrebbe esercitare ovviamente nei vari livelli nazionali
Aggiungo che la sinistra può avere da Maastricht qualche aiuto
Perché
Siccome siamo qui siamo tra gente che dice che i partiti bisogna riformarle ma i partiti vogliamo mantenere perché riteniamo che partiti sia un elemento essenziale della democrazia
Io rimango legata a questa convinzione credo che il quelle che siamo a questo tavolo ha ben perché facciamo politica siamo abbastanza convinti pure di questi b i mastri chiamerà libero di dichiarazione almeno arriverà dichiarazione poi in concreto vedremo che cosa accadrà nell'applicazione si riconosce una soggettività ai partiti cosa che non esisteva in precedenza
Ovviamente questo riconoscimento può essere poco può essere molto fino a un mese fa io avrei detto che per la sinistra significava poco
Dopo questo ritrovarci tutti insieme sinistra italiana ed europea all'interno dell'Internazionale dico può significare molto
Perché piaccia o non piaccia l'Internazionale quella dei primo passo per esempio per cominciare ad immaginare
Un partito dalla sinistra europea ed un partì dalla sinistra europea è un soggetto che può avere una notevole forza
Nel rapporto con i governi e quindi anche ridurre in parte quelle discordanze che ci sono state anche con i governi di sinistra perché noi dobbiamo essere sinceri
Non è che certe resistenze a dare maggior potere ai parla Parlamento europeo sono venuti solamente alla destra
Certe resistenze allude anche dalla sinistra e debbo dire che sul piano sociale
Credo che non non dico nulla di particolarmente nuovo se dico che per esempio alcuni partiti del sud Europa anche a guida socialista sono stati violati bellezza totale perché in questo momento un tantino di dumping sociale come si usa dire preferiscono praticarlo perché dire Danovi condizioni salariali sono migliori di quelle di altre in definitiva una roba che può giocare ai fini dall'attrazione di determinati Investimenti
Ecco allora che in definitiva abbiamo un trattato che come ha detto Luigi
è un trattato importante perché politicamente arabi certamente è stato il bicchiere mezzo lo possiamo giudicare mezzo pieno e mezzo vuoto però
In ogni caso in un momento in cui c'era la decomposizione totale ad est dell'Europa
Riconfermato che almeno questi dodici Paesi volevano stare insieme e facevano alcune scene alcune tutte programmatica alcune altre invece a scadenza immediata
Ha significato qualche cosa io credo che se non se maschiliste non ci fosse conclusa avremmo dato un segnale terribilmente negativo a questi paesi invece il fatto che nel bene o nel male sia pure con le lacune che sono state messe in evidenza sulle quando ritorno è stato concluso
Beh insomma qualche cosa ha rappresentato cioè un punto di affida di di di affidabilità che questo discorso dell'Europa in qualche maniera può andare avanti
è evidente che oggi bisogna gestirlo Maastricht e allora io dico sul piano economico ma io sono uno di quelli che ritiene che la politica di convergenza andrebbe fatta un poco più moderatamente
Mi sembra eccessivamente forte eccessivamente veloce non lo so come la pensi tu da professore l'economy
Perché ho l'impressione che l'eccesso di velocità i tempi troppo stretti sulla convergenza per alcuni Paesi possono rappresentare un problema quasi risolubile cioè molti di voi sapranno poi forse è stato distribuito qualche nostra nota informativa che noi abbiamo dei parametri il tasso d'inflazione
La tasso d'interesse il deficit pubblico ovviamente a stare dentro a questi parametri in un tempo estremamente ristretto significa che alcuni Paesi debbono fare una politica fortemente restrittiva intendiamoci l'Italia doveva fare una politica di riordino dei suoi conti comunque con e senza maschi è chiaro che con questo vincolo estremo lo deve fare ancora più velocemente però io credo che
Avendo dei partiti che possano operare a livello europeo è in condizioni di vita d'altro canto la destra ha già fatto il suo partito
La Popolare Europeo tante Verne quando sono entrati finanche i conservatori inglesi che non hanno nulla a che fare con le storie come tradizione con i partiti
Democristiani diciamo italiano tedesco belga eccetera
Dico ha dato già un segnale in quella direzione se viene anche segnalato sinistra dei ed io dico che qualche cosa può cambiare ovviamente attenti dobbiamo avere in questa anche i sindacati i sindacati in questo momento fanno politiche molto nazionali qualche volta volontà di nazionalisti
E li capisco anche perché si tratta in qualche modo di difendere l'esistente e di non volte volto di loro intravedere bene che cosa accadrà domani e quindi ovviamente c'è una tendenza chiudesse ma se i sindacati
Insieme con i partiti di sinistra riusciranno a fare un'azione comune credo che molti dei limiti di Maastricht che potranno essere
Contenuti e comunque per esempio il capitolo della coesione che cioè quello dell'avvicinamento tra i più ricchi e i più poveri possa essere francamente un tantino
Sostenuto perché attualmente è un capitolo molto debole e non si tratta solo di avvicinare le generiche regione povere si tratta anche dire avvicinare settori ricche settori povere per esempio sosteneva la piccola impresa
Atto sia Oro pensate ed è già in grado di reggere la botta nella situazione attuale Arrone rapidamente dico ci sono dei fatti che possono consentire alla poi alla sinistra di fare politico un'altra cosa che può consentire di fare politica e questo Comitato delle Regioni
Comitato delle Regioni le cui competenze ancora non sono molto chiare e tuttavia però
Da un qualche spazio ad una dimensione amministrative anche politica a livello territoriale che attualmente non c'è allora mettiamo insieme questi pezzi e vediamo che
Questo Maastricht che oggi le guardiamo esclusivamente sul versante monetario e quindi sul versante degli effetti più immediate in una situazione interna nostra probabilmente c'ha dei punti di aggancio per evolvere verso qualcosa di diverso
Voglio dire che tutte le vicende europee però sono state così
Sono stata partite tutte con molte contraddizioni e poi strada facendo si sono corrette
E poi in qualche modo le il la un grado della il livello della correzione è stato come dire proporzionale al grado di coinvolgimento della gente non la vicenda europea
Il referendum francese è un elemento di rischio vai tuttavia è stato un fattore di coinvolgimento francamente se in Italia si potesse affrontare
Questo tipo di referendum con una partecipazione di tipo francese
I fanali trovare annidare perché finalmente la gente capirebbe che le la vicenda europea non è una cosa da vivere in maniera così allegra e spensierata è una roba bella perché
è l'unica prospettiva cambiato soprattutto rispetta versando alla pace ma comporta dei costi comporta dei rischi e soprattutto comporta un fatto che l'altro prego latenza che in qualche maniera uno dei dati Corno tanti del vivere italiano non è compatibile con lo stare in questo club che crebbe dell'euro detto questo chiudo rapidamente
I partiti la sinistra europea può anche assolvere una funzione per ridurre questa distanza dagli stessi Paesi dell'Est in che senso e qui torniamo purtroppo al tecnicismo
Veniva già detto prima mastri credo non poteva prevedere tutto maschili si è limitato a dire le porte sono aperte è ad avviare questi accordi associazione di cui è parlava Luigi
L'ATC lamento per i partenti dell'Est proprio cogliendo la provocazione di Dahrendorf
Leo Rocco sempre dalla gente o si prenda le merci
è un'operazione che non richiede trattati richiede esclusivamente dei regolamenti
C'è richiede del decisioni legislative che già oggi senza Maastricht alla comunità può assumere
E può assumere peraltro per la verità se
Anche senza particolari diciamo coinvolgimenti con gli stessi governi ha una forza di pressione sui governi perché un regolamento in campo agricolo e al regolamento che se può far negoziando bene con il governo
La verità e che anche qui noi purtroppo non l'abbiamo fatte per la carenza di informazione quando c'è stato questo processo di liberalizzazione all'estero vedevamo spiegare che due bombe si incontrava
E che nel momento in cui questi due mondi si incontrano lo fa in un'infinità l'entusiasmo
Finita la gioia perché casomai c'erano questi processi di liberazione incisiva
Noi dovevamo spiegare da quest'altro lato dalla barricata chiave qualche prezzo davamo pagare perché non era possibile immaginare che si ricompone IVA i termini politici questa vicenda europea
E questi che stanno dall'altra parte piuttosto Grassi almeno nella loro maggioranza
E in certe situazioni non avevano nulla da pagare dall'altra parte in realtà che cosa accade
Noi abbiamo un agricoltura protetta noi non importiamo un tiro di grano da questi Paesi
Noi non importiamo la carne che questi producono noi non importiamo le le derrate alimentari che ci potrebbero mandare sul piano del sul versante industriale questi producono nel settore tessile hanno una discreta presenza e non è vero che non c'è la produzione perché tutto da buttar via quello che si produce di lui
Ma il settore tessile un settore protetto in maniera rigorosissime in Europa non c'è nessuna possibilità di importare prodotti tessili
Sì ma questo che significa che dobbiamo chiudere qualche fabbriche in più da questo lato per far venire i prodotti che vengono dall'altro lato no significava che bisognava in avviare un processo di integrazione di queste economie di creare delle joint ventures creare delle condizioni di collaborazione devo da tale che fosse possibile con un certo dosaggio
Importare i prodotti di lì aprire questi mercati e nello stesso tempo non necessariamente chiudere da questa parte considerato peraltro che ha ragione a tali io i soldi dice Attali non glieli do acquisti per una ragione molto semplice che essendo paesi che non riescono a vendere nulla
Non hanno la possibilità di procurarsi la ricchezza necessarie per restituire successivamente i soldi per cui qui è un cane che si morde la coda se non si importa loro non hanno valuta se non hanno valuta non hanno i prestiti per fare gli investimenti che debbono fare e ci vediamo le persone e e quindi ecco che poi succede
Questo fenomeno drammatico che sta capitando in Germania che è appunto il rifiuto del del del del dello straniero il rifiuto di quello che viene dall'Est all'accentuazione di fenomeni di razzismo che credo fossero preesistenti alla
Vicenda della diciamo della democratizzazione di questi Paesi ma che vengono accentuati in questo momento e allora
Io credo che mastri più debba considerato un punto di passaggio come tutte le vicende l'Europa sono stato un punto di passaggio
Per il momento va approvato va temperata qualche eccesso di rigore che c'è dentro Maastricht
Vanno fatti invece dei regolamenti per liberalizzare gli scambi con i Paesi dell'Est a almeno in certi settori
Va aumentata la cooperazione soprattutto su alcuni versanti penso pure dalla formazione non si tratta di ma dare qualche giovane ungherese
A fare l'università a Creso a Milano o a Parigi ma si tratta di fare grossi processi di riqualificazione all'ancoraggio in quei Paesi
Si tratta di aumentare le possibilità di scambia anche in settori nel quale forse già a vostro dire qualcosa non so il turismo altre
Altri campi ed altri settori economici in cui per la verità non mi pare che ci sia
Apertura notevole e per quanto riguarda i difetti di Varsity che non si tratta di rinegoziare domani mattina ma di sicuro una volta approvato Maastricht bisogna fare quello che ha fatto il Parlamento europeo nel bene o nel male in questi sei anni di vita
Insistere permanentemente direi costantemente con grande puntiglio perché nove politica vengono adottate perché nuovi poteri vengano adottato
Soprattutto credo che per esempio la sinistra potrà fare una cosa che non è stata granché praticata fino ad oggi Luigi e me lo sappiamo
è un maggior rapporto tra questa presenza nelle istituzioni europee che ne abbiamo e i nostri gruppi parlamentari a livello nazionale per cui
Quello che non fanno le istituzioni cioè il coinvolgimento dei Parlamenti nazionali lo possiamo fare noi nessuno ce lo impedisce di avere un rapporto più stretto
Tra l'altro abbiamo deciso di convivere nella stessa casa rappresentativa diciamo dalla sinistra a livello internazionale
Credo che questa può essere un'occasione buona partiamo dalle questioni europee casomai per ricomporre anche le condizioni di un dialogo a livello a livello nazionale ecco quindi
Da un prete Ray tanto neve
Le le le cose in questo momento e cercherei effettivamente di fare più informazione ma di fare informazione a tutto campo ecco per esempio di dire anche un'altra cosa
Non l'abbiamo detto acquista simile che tra le cose rimasti più o per lo meno forse non ho ascoltato bene c'è anche questo è un impegno comune la lotta contro la criminalità
In in cui la prima cosa da fare e togliere
Il la grande libertà di movimento di capitale in Germania non in Svizzera e nel Lussemburgo in Germania perché il più grosso riciclaggio la il filone più grosso del riciclaggio del danaro sporco dall'Italia oggi è verso ma Djerba
Non verso la Svizzera Lussemburgo
L'altra cosa che ha detto la cittadinanza europea ebbe non è roba di poco conto il fatto che ci sarà elettorato attivo e passivo per tutti i cittadini europei dell'elezione amministrativa
Questo può aiutare quei processi di mobilità che giustamente Tourer dice oggi non ci sono e probabilmente a breve non ci saranno ma nella prospettiva debbono esserci perché rappresentano come dire la condizione per dire che l'Europa
Effettivamente si è fatto forse nella politica industriale come
Giustamente ha richiamato Luigi c'è molto da da fare e da di dire se ci sarà una capacità dalla sinistra
Di imporre certe ovviamente non
Le programmazioni di tipo sovietico per stabilire chi produrrà che cosa in una tale regione piuttosto che in un altro
Ma di stabilire un certo equilibrio anche dall'assetto produttivo dell'Europa di votato per conto di chi sta peggio chi ha più forza lavoro e chi ha più risorse P. energie per tener conto della crescita economica che l'Europa nel suo insieme deviati
Allora
Michele Salvati e Andrea Marguerite così coi dopo parlante dove mi capì niente abbiamo fatto un po'al percorso inverso rispetto al dibattito che c'è sui giornali e quindi anche l'anteprima di politica di rapporti dei paesi dell'Est adesso arriviamo al problema monetario ed economico mi sembra che
Martino abbia detto una cosa molto interessante cioè
Diciamo sì anarchiche però veniamo di rinegoziare in qualche modo di attenuare le tappe della integrazione monetarie non per quanto riguarda la creazione di una moneta unica ma per quanto riguarda una convergenza che nel nostro Paese poi diventata diciamo così anche la motivazione per cui
Sia il governo sia le fate politica eccetera detta no o indicano politiche di risanamento economico selvatico USA nettezza
Sì siccome farò delle osservazioni di natura non critica ma in ogni caso preoccupata
Circa l'esito di questo processo
Politico ed economico che ci porta o ci dovrebbe portare verso una moneta unica europea
E verso la formazione di una Banca centrale europea
Vorrei dire fino dall'inizio che se io fossi in Francia
Voterei sì
E voterei sì per le ragioni che ha già L'Espresso Colajanni che non sulle quali non vorrei tornare vocalist voterei sì per ragioni politiche
Le ragioni economiche sono ragioni bensì per ragioni politiche pur sapendo che è un processo molto rischioso
Che può subire dei rallentamenti che delle volte la delusione
Può essere fonte di arretramenti maggiori che se si fosse proceduto con maggiore cautela è maggiore
Riconoscimento delle grandi differenze che esistono oggi in Europa ciò non di meno essendo ormai il processo avviato non mi toglierà la barca e voterei sì questo in nel mondo di oggi l'unico grande esperimento di costruzione
Di una comunità politica sopranazionale in un mondo che contrassegnato da tribalismo ancor prima che i non nazionalisti mio lotte etniche e l'unica ancora di speranza che ci rimane dal periodo dell'età dell'oro
Degli anni cinquanta sessanta
In cui sembrava che ci dirige Simo in condizioni di benessere economico anche a forme di governo sovranazionali
Allora condizionata dalla guerra fredda oggi invece che devono essere totalmente ricostruite e quindi so canzoni politiche geometra Colajanni quelle mi farebbe votare sì
Le ragioni
Economiche sono un po'mi lasciano un filo preoccupato
E vorrei dire qualcuno di soli motivi preoccupati
E quali motivi invece per lavorare per un sì consapevole
Anzitutto l'abbia parlato di Maastricht io mi domando se c'è qualcuno di voi
Io farò riferimento Maastricht al trattato di basti semplicemente per due aspetti
Essenziali il primo è che al ad una data ormai molto vicina che dovrebbe essere se tutto va bene che dovrebbe essere il novantasette cioè prima del Duemila noi dovremmo arrivare a una moneta unica europea questo significa che dalla Sicilia alle isole Ebridi
E dal Portogallo sino a diciamo la Germania dell'Est ma con la speranza di raggiungere aggiungere abbastanza rapidamente altri Paesi noi pagheremo con un'unica moneta
Questo significa anche che un lavoratore greco
Capirà che lui è pagato fai conto dieci mila e Q al mese mentre sa che un lavoratore tedesco prende sessanta mila ECU al mese
L'accordo una cosa del genere arrenderà espliciti in maniera immediata i grandi differenziali di retribuzioni e di benessere che arrivano del Mondiale i lavoratori che erano poi mente farà molta fatica a trovare rapidamente un posto in Germania anche se cercherà di andarci il più rapidamente possibile da preso queste le condizioni
Il mese o il tecnico l'ingegnere greco no che viene pagato fate conto cinquanta mila e fu vedrà che il suo collega
E che parla inglese o che parla tedesco perché è stato educato all'estero uno dei migliori della sua generazione si renderà conto che il bene zero il tecnico tedesco guadagna duecento mila ECU e per lui è molto più facile muoversi
A differenza che non lavoratore se e quindi si muoverà
Quindi si metteranno in moto un insieme di processi di confronto di retribuzioni e livello di vita
No intense molto rapido che attualmente un po'goffo offuscato da un insieme di differenza no non sarà immediato però una cosa del genere a terra
Guardate la moneta unica è un fatto emotivamente simbolicamente dirompente non è una cosa così non è una cosa politicamente socialmente neutra è un grosso fatto
è un fatto straordinario che metterà in moto dei processi che noi non siamo ancora in grado di prevedere dei
No in un certo senso si può dire usando una vi ricordate la perché espressione sessantottino del buttare il cuore oltre l'ostacolo
Per dire che bisogna fare una mossa azzardata e il resto seguirà ecco qui è come se si buttasse il portafoglio oltre l'ostacolo
Cioè si Buzzi fa una una mossa coraggiosissimo quasi avventato non avendo un'idea molto precisa di come governare perché se voi andate a vedere io non sono quelli che la cordata in maniera più dettagliata non sono un esperto di economia internazionale
Le di diciamo le attribuzioni di responsabilità di competenza di Maastricht non salta fuori bene quali saranno domani i compiti della commissione i compiti del Parlamento quali siano le materie in cui questi potranno decidere
Quali quelle degli Stati nazionali quali quelli delle regioni
No è tutto un processo che va vissuto in modo dinamico in cui l'entusiasmo e la capacità politica di chi vi collabora
No sono chiamati a dare delle risposte che vanno modificandosi in continuazione ed è quello che quando si dice Maastricht va modificato ma sarà senz'altro in salto modificato
Non esiste problema però oggi bisogna dire sì
Questo processo si mette in moto se non si è se ci si entra dentro e come quando entra in un in un rapporto uno né mai garantito da niente quando si è che entri in un rapporto di amore o di non si sa quel che avverrà no e una cosa che è una sfida continua con modificazione continue con creazione continua di istituzioni
E qui ci sono i pessimisti che cosa dicono
Guardate forse la cosa più pessimistica che può essere detta è una cosa di questo genere qua
Moneta unica
Sicilia ovunque a dalle isole Ebridi
Istituzione al momento molto deboli
Una banca centrale che fa una politica di emissione e una politica di parità monetarie abbastanza severa
Nessun Parlamento nessuna istituzione politica al momento che lo controlla ma qual è la risposta a questo la logica di chi ha buttato il portafoglio oltre l'ostacolo piccola parentesi il portafoglio oltre l'ostacolo mentre simbolicamente diventerà chiaro
Con Maastricht era munita unico guardate che è già stato buttato
è stato buttato con l'atto unico è stato buttato con la politica di determinazione di tassi di cambio fisse di mobilità dei capitali questo praticamente toglie ogni response ogni possibilità di una politica macroeconomica autonoma ai Paesi membri noi siamo già in una situazione tipo maschili questo non è null'altro se non la ciliegina
Sopra la ciliegina evidente per il popolo voglio dire evidente per tutti
Sopra una costruzione che dal punto di vista dei vincoli che pone agli Stati nazionali è già fatta
E già la stessa cosa chiudo questa parentesi
Vi dicevo l'obiezione o la preoccupazione
Ma non sarà allora una cosa di questo genere che faremo queste istituzioni lentamente con fatica eccetera
E i forti sopravviveranno i deboli staranno costretti a dipendere sempre di più da rapporti di elemosina o di concessioni di fondi no non sarà non avverrà in fondo il ragionamento è molto semplice a coloro i quali oggi dico non sarebbe stato meglio per il Mezzogiorno
Essere uno Stato autonomo avere autonomia di politica monetaria no che non essere una regione all'interno dello Stato nazionale
Nove guardate che guardate che non è viviamo una situazione che in fondo è molto simile a queste accendono arriviamo dal punto di vista monetario di alcuni principali grandezze economiche in condizioni molto simili a quelle che sono le condizioni delle regioni
All'interno di uno Stato nazionale
Con la differenza che mentre all'interno dello Stato nazionale quantomeno quanto si è fatto questo Stato nazionale
Esisteva una tensione
Di comunità abbastanza forte da dare forti concessioni o comunque da operare forti trasferimenti di fondi
Dal centro alla periferia perché questo si è fatto con il Mezzogiorno una cosa del genere non è così sicura no a livello europeo
Nel senso che è ben difficile pensare a una politica regionale che abbia la stessa intensità e la stessa forza che abbia avuto la politica regionale italiana nel Golfo del Mezzogiorno e nonostante questa intensità e questa forza
Il Mezzogiorno non sia sviluppo si è sviluppato
Allora questo l'obiezione
Che dice non sarebbe meglio quindi rallentare il processo ritornare a dare autonomia monetaria
E di politiche col macro economica le singole regioni no visto che non è che spariscono i problemi non è visto che creano creando uno spazio unico europeo non è che risolviamo i problemi delle singole regioni dell'arretratezza guardate il dibattito degli economisti su queste questioni è assolutamente bloccato
C'è un gruppo di economisti quali tendono a pompare i vantaggi economici che può avere Maastricht
A o comunque ove l'atto unico e la situazione in cui siamo già adesso perché noi già adesso siamo in questa situazione vi dicevo quelle solo la ciliegina diventerà evidente a tutti ma adesso l'accusa c'è un gruppo di economisti quali dice
Tutto considerato quali siano gli accordi di campioni e quali siano i regimi no tutto considerato una grande differenza non fa le regioni che hanno forza autonoma cresceranno
Perché diciamo le ragioni di questo sono ragioni diciamo di tessuto economico tessuto sociale e culturale capacità amministrativa onesta
No a livello locale laddove queste caratteristiche ci sono una regione cresce
Una retorica dei metrò la grande regione cresce
Si sviluppa sia all'interno di una situazione tipo Maastricht Tipo Atto unico sia all'interno situazioni in cui abbia sovranità di politica macroeconomica
Se queste caratteristiche non ci sono l'essere dentro Maastricht
Vuole essere dentro una grande area l'essere una Regione no che ha la stessa moneta delle altre regioni all'interno di un grande Stato non fa nessuna differenza con la Regione non si svilupperà no perché gli mancano un insieme di caratteristiche interne che la fanno sviluppare la Lombardia andrà bene la Baviera andrà sempre bene che sia con Maastricht o senza Maastricht che ci si una copia un accordo di cambio ragionevole
Guardate questo questi argomenti non vengo nota scalza cani
C'è stato un dibattito sull'Economist in luglio in cui alcuni dei massimi economisti americani per ragioni interessate hanno sostenuto esattamente questo
No e alcune provviste europea ha risposto dicendo no c'è un vantaggio differenziale nel creare tutto unico e meglio di esser Regione essere Regione anche relativamente povera anche relativa anche non ha vere strumenti di politica economica autonoma all'interno di un grande sistema che non avere questi strumenti la risposta qual è perché perché se anche il Mezzogiorno avesse ritorno da fare il ragionamento avesse avuto i maggiori poteri
Dovuti al fatto di essere uno Stato nazionale
No la sua incapacità di svilupparsi gli avrebbe condotto a usarli male
è il fatto che la Colombia o il Perù sono Paesi autonomi non li ha portati di un dito sopra
No i livelli di benessere che avere potuto raggiungere se fossero stati invece una Regione all'interno di una comunità internazionale
No quindi guardate tra gli economisti ci sono molti molte perplessità e io tendo a pensare cari compagni
Che coloro i quali dicono che le fonti dello sviluppo e della crescita devono essere ottenute con uno sforzo autonomo di natura regionale cioè creando a livello regionale e con responsabilità regionale
Per regioni intendo macroregioni ma anche microregioni
No gli strumenti per svilupparsi e smetterla di pietire nei confronti o dello Stato nazionale o domani nei confronti dello Stato europeo per avere sussidi io sono per questo avviso
Ma questo avverrebbe sia che non avessimo il potere di fare politica macroeconomica sia che non abbiano questo potere
No quindi non andrei tanto scusato un ateneo sono economista e in un certo senso svaluta o il discorso economico
Noi non dobbiamo avere paura di Maastricht
Dal punto di vista economico
La potestà economico e non dobbiamo rimpiangere il momento in cui avevamo sovranità di politica economica quando l'abbiamo avuto come Italia l'abbiamo usato male nostri tipi di governanti l'hanno trovato dall'usato per fare infrazioni
Adesso questo non ce l'abbiamo secondo me non fa una grande differenza dobbiamo tornare alle radici della nostra capacità di crescita come società esprimere delle classi dirigenti capaci di esprimere in sintesi intaccati i quali abbiano un atteggiamento in un certo senso conflittuale ma cooperativo insieme
Cioè esprimere questo tipo di situazione e con questo diciamo ce la facciamo sia con Maastricht che senza mastice Maastricht perché io sostengo massima mastri lo sostengo
Ma perché se non siamo capaci tra un gruppo ristretto di Paesi europei di risolvere alcuni problemi di coordinamento macro politico
Quando i problemi mondiali problemi dell'ecologia i problemi della povertà internazionali sono problemi macro politici allora noi ce lo possiamo sognare di ogni discorso internazionalistica ma i propri grandi problemi grandi problemi che la sinistra da affrontare in futuro cari compagni non sono più soltanto problemi riscontro capitale lavoro politiche las sempre di più diventano problemi ma tre politici di ricchi e di poveri a livello mondiale di risorse che vengono devastate questi sono i problemi
E per questi divi problemi occorre creare comunità internazionali larghe capace di dialogare
Ho capace di creare diciamo di coordinare decisioni è molto difficile farlo
Ma queste la figlia e questa è la ragione per cui io sostengo Maastricht no come economista per coro misto sono relativamente indifferente ve lo dico subito
No ma come politico
Sono appassionatamente seguace di questa teoria di aver lanciato non il cuore stavolta abbiamo alzato il portafoglio dietro lo stato e siccome la gente ci tiene al suo portafoglio noi speriamo che la politica ci vada dietro guardate io sono convinto
Che
Creare una banca mondiale una banca europea
Che al momento è al solo poteri di emissione monetaria
è un fatto così dirompente che per forza bisogna creare sì a fianco un potere politico che la controlli sarà la banca stessa che lo chiede
Nel suo sviluppo perché non potrà fare soltanto l'emissione monetaria dovrà fare anche politica finanziaria e la poi avanzare esige soluzioni finanziarie e questo esigono dello per delle cose di mediazioni e quindi dietro di questi possiamo diciamo io sono un grande ammiratore
E seguace di Altiero Spinelli che pesava un processo del tutto diverso
Tutto considerato questo è stato ciò che si è riusciti a fare se si butta a mare una cosa di questo genere qui poi date non è una economicamente non è una tragedia
Politicamente è un grosso arretramento queste perché credo e chiudo qua per il momento della
Andreana ieri l'ultimo intervento prima di aprire il dibattito
E le domande che speriamo siano numerose
Sì molto veloce per aprire la discussione io vorrei tornare su un argomento che forse si è piano piano
Come più a questo tavolo sono tutti d'accordo a votare sì finisce che piano piano è rimasto sullo sfondo gli argomenti di quelli che sono per votare no
è un argomento di fondo a cui già Colajanni ha dato una risposta io vorrei riprendere quella risposta l'argomento che citava Galimberti di mezzo dice ma in definitiva sei francesi votano no domenica prossima in definitiva noi restiamo in Europa
Siamo addirittura ricordava adesso salvati già nel Trattato di Maastricht Maastricht presuppone tre fasi
La terza fase è quella definitiva della Banca europea e della moneta unica ma la prima fase e quella che abbiamo vissuto fino al primo gennaio mille novecentonovantatré siamo quindi pienamente dentro il trattato in marzo
E l'argomento è badate se votano no va be siamo ancora vento ma se si tratterà di ricontrattare qualcosa non è così
Io sono convinto che non è così non solo per quello che molto giustamente ha detto Colajanni e certo maggior fa questo ragionamento perché lui pensa a una a difendere l'idea dell'Europa come collaborazione intergovernativa in una grande zona di libero scambio la sua concezione questa non non pensa all'unione europea di tipo federativo in cui collaborano popoli e nazioni non ci ha mai pensato
In Inghilterra eviterà non è non è soltanto sulla politica sociale che l'Inghilterra se tenuta fuori se tenuta fuori per un buon penti per cento del trattato anche sulla Banca europea si è tenuto può qui sulla conclusione sul coronamento del processo
Ma questa è già una risposta diciamo così in termini politici ma forse dobbiamo andare più a fondo della questione
La verità è che l'argomento di mezzo non sta in piedi
Perché è un colpo al processo europeo di cui maschi con tutte le sue contraddizioni interne molto grande con tutte le sue contraddizioni purtuttavia fa parte non è l'Europa della prima fase che conosciamo
Non è il mercato che conosciamo in questo momento e la collaborazione che conosciamo questo mito è un passo indietro perché la situazione dinamica non è statica
Non ci sta non stiamo in una situazione modi forte equilibrio a cui apportare piccole correzioni la situazione mondiale si è messa in moto in termini in parte non solo dinamici ma in parte catastrofici dopo la fine del bipolarismo noi abbiamo due grandi alternative che si aprono nel mondo l'alternativa di un ordine fondato su un multiplo Jones una situazione multipolare
Ossia su grandi aggregazioni che collaborano tra di loro e sull'equilibrio tra di loro oppure un processo disgregata Ivo che va avanti che corrode corrode gran parte del mondo che non è solo laddove sono crollati le grandi speranze dell'Est
Di tenere in piedi i popoli diversi non solo la Jugoslavia o l'Unione Sovietica corrode anche l'Europa
Ricordava Colajanni quello che succede in Germania ma guardiamoci negli occhi pensiamo un momento i rischi che si aprirebbero
Se il processo non andasse avanti si bloccasse il processo di collaborazione si arrestasse tornasse dietro nazionalismi rischi di conflitto conflitti di interessi o molto aspri la competizione economica diventerebbe competizione politica in termini molto più gravi di adesso
Già adesso si è configurata la questione della Slovenia e della Croazia e la posizione della Germania
Verso sloveni e croati hanno determinato una differenziazione politica molto seria ma diciamo la verità contenuta nell'ambito di un confronto molto molto ravvicinato in cui c'erano anche forze diverso è opinioni diverse ipotesi diverse che venivano avanti la verità e che in questa situazione dinamica prenderebbero più forza tutti gli elementi di stile canti tutti gli elementi che creano contraddizioni contrapposizioni conflitti
Allora il Maastricht è un otto che noi dobbiamo affrontare in una prospettiva europea utilizzando le contraddizioni che sono dentro il trattato
La trattativa su Maastricht non si fa prima a ricontattare Massimo non siamo in grado di farlo prima bisogna farlo nel momento stesso in cui viene ratificato varia dai Parlamenti e vendere e viene approvato e si può andare avanti un no
Io credo che un no in Francia domenica prossima sarebbe molto molto pesante e molto grave
Ci porterebbe a dover affrontare la nostra strategia di politica internazionale la strategia di pace la strategia di collaborazione in tutt'altro modo anche nei confronti dei Paesi dell'Est
Nei confronti dei Paesi come la Svezia come l'Austria come la Svizzera che stanno bussando alla porta della comunità europea
Nei confronti dei Paesi dell'Est per il quale ci vuole un processo molto più complesso che qui veniva ricordato di aggregazione e nei confronti del Terzo Mondo
Che guardano alla possibilità di intervento dell'Europa unita in modo molto diverso da come guardavano alla cooperazione bipolare con i singoli Paesi che guardano alla necessità di un'Europa che intervenga insieme
A risolvere la contraddizione mondiale che sia per nel quadro mondiale noi abbiamo bisogno di mandare avanti un processo di aggregazione sovranazionale più collaborazione di unità di coesione perché vogliamo che questo sostituisca
Ho in qualche modo contrasti gli elementi conflittuali che la caduta del sistema bipolare aperto nel mondo ora sul piano economico
Mastro
Quali sono le contraddizioni che dobbiamo affrontare
Dentro questa prospettiva che ci porta a votare sì
Non è problema di entusiasmo non entusiasma ore questa da questo problema di consapevolezza che ci porta a votare sì perché questo è il nostro Tirreno di iniziativa politica tenuto delle forze democratiche di sinistra
Qual è la contraddizione economica invece che dobbiamo affrontare io credo che questo dobbiamo vederla con molta chiarezza tra di loro
Badate bene che molte delle difficoltà che vengono enumerate
Portare il deficit pubblico d'argento dieci per cento do il défilé debito pubblico dal centodieci per cento al sessanta il deficit pubblico dall'undici dodici da qui e ora altre
Sono difficoltà che abbiamo oggettivamente di fronte indipendentemente dal Mar è verissimo che ci sono delle scadenze dentro il trattato ma delle scadenze che badate bene sono viste con grandissima prudenza anche nel testo del trattato
Ci sono procedure complesse ci lascerebbero aperta la via per iniziative a lungo termine ma guardiamoci bene negli occhi
Noi che abbiamo discusso all'interno io credo che nel pubblico ci siano molti che hanno seguite dibattiti di questi di questi di questi
Mesi sulla situazione economica italiana la vera questione è che il nostro sistema perde di competitività ogni giorno indipendentemente da maschi
E anche quell'aiuto che oggettivamente la Germania ha dato a risolvere il problema delle grandissime tensioni monetarie
Se non stiamo attenti si trasforma per noi in difficoltà crescente perché sei punti rivalutazione tre di valutazione del di Marco tredici valutazione della lira significano un problema del costo del lavoro
Che si raddoppierà nei prossimi mesi
I inevitabilmente perché l'inflazione sarà più alto
Noi il problema della competitività del nostro sistema e ormai su scala internazionale non competono le aziende completano grandi sistemi che creano l'ambiente delle imprese di tutte le imprese piccole medie grandi competono i grandi sistemi la competitività del nostro sistema sta decadendo rapidamente indipendentemente da maschi verso gli altri Paesi europei verso gli Stati Uniti verso il Giappone la contraddizione che mastica non ci aiuta pasta sa a migliorare la competitività del nostro sistema
Perché c'è un deficit di democrazia in quanto molti poteri attribuiti alle strutture democratiche di ogni Paese vengano attribuiti agli accordi intergovernativi qui ricostruiscono un detrito democrazia invece che al Parlamento europeo ma questo crea una mancata scelta sul carattere propulsivo della collaborazione europea in in termini di politica industriale in termini di sviluppo economico e soprattutto intermedi politica sociale politica del lavoro
Questa riforma dello stato sociale questa è la contraddizione che noi viviamo dentro Maastricht ancora non ci sono tutti gli elementi che possono aiutare
Noi a modificare in meglio la competitività del nostro sistema problema che abbiamo comunque davanti
Che ci che c'è posto dalla situazione economica del Paese
Allora dobbiamo dire
Il nostro il nostro obiettivo
è quello di passare attraverso l'approvazione di Maastricht ma sfruttare le contraddizioni che ci sono al suo interno per influire diversamente sulla situazione del nostro Paese e invece di pensare a una nostra aggregazione in condizione subalterna subalterno alla Germania
In una condizione di bassa classificazione paese di serie B come abbiamo spesso detto pensare invece a un'integrazione in termini di pari dignità con gli altri Paesi e soprattutto di pari dinamismo di pari capacità di sviluppo
Ottenere in questo è possibile se Comastri dell'approvazione da parte di tutti i paesi di massa cioè una nuova fase della politica europea
E in cui la politica europea non è riservate ai segreti diplomazia delle dei governi non è una diplomazia dei governi che resta era spesso a quel tavolo e viene e passa attraverso filtri che la deformano per arrivare nei diversi paesi ma diventa davvero una vocazione comune
Delle forze democratiche e si quindi cambiamo quella situazione che ha portato a quell'oscurità quelle contraddizione di cui tutti hanno parlato sul Trattato di Maastricht e arriviamo a un confronto veramente di massa da questo punto di vista la scelta di Mitterand
Sì certo sarebbe stato molto rischiosa ma ha il pregio di aver posto la questione di una grande mobilitazione dei popoli europei per la prospettiva europea
Per la prospettiva di un'unione politica e monetaria che è la sola che ci dà la possibilità di contribuire a un diverso ordine mondiale e quindi contribuire positivamente di fronte alla crisi mondiale così come
Benissimo allora c'era un iscritto già da molto tempo se ci sono altri interventi da un annetto e abbiamo dovuto per un paio di mesi tragedia relativa Benessere acustico ma purtroppo adesso sono cominciate le danze e quindi
Lui
Avvertito Bologna dalla banda nel giardino la
Intanto buonasera a tutti
Dichiarano Moscato abita a San Donato Milanese lavora Carugate come carpentiere meccanico
Faccio l'ascensore in altre parole per tutta l'Europa
Dunque io per il fattore vietate parlando di me ha scritto o altre non voglio intervenire perché sono poco quotato micio permesso a intervenire per una roba erano un semplice faccenda che credo sia molto interessante
Anche il signore poco fa ha parlato del deficit italiano va bene ma lo vogliamo veramente togliere il deficit in Italia o lo vogliamo fare aumentare
La mia domanda è questa
Secondo quello che io volevo dire stasera di fronte a tutti
E ai signori che possono forse arrivare a portare avanti alla mia parola e questo io o un progetto soltanto sono dell'idea che male dei sapete bene che si può arrivare al al sulla luna basta avere l'idea giusta
Io ho scritto al presidente Amato una lettera
Precisando che o il poveri poiché cioè
Le posso risolvere il problema del deficit che che noi possiamo arrivare gradualmente ad eliminare il deficit che senza bisogno di pagar tante tasse facendo certe lavorazioni diciamo
In tutta l'Italia dovete scusare la mia grammatica perché io non sono un oratore va bene però intendo dire io ho scritto una lettera ad Amato e non mi ha risposto
Ho mandato questa copia di una lettera all'Ansa in piazza Cavour
Per cercare di qualche giornale di farla pubblicare non c'è non c'è nessuno diciamo che si è interessato Corea dico una cosa
Possibilmente io sia un basso ma non lo credo perché sono un lavoratore alla mattina me ne vado a lavorare Paulet tasse se noi possiamo risolvere il problema del deficit italiano
Anche se io sono molto ottimista se invece del tutto lo possiamo risolvere diciamo in dieci anni in quindici anni ma porta alla zero
Evitando molto tagliasse le tasse dovranno pare lo stesso perché un po'un signore poco fa mi diceva all'evento col mio gruppo a destra sinistra io non vado cercando gruppo non mi importa nella politica nel governo né questo né quell'altro però dico
Siccome io sono un imprenditore tanto per tanto per chiarire
E ciò un sacco di progetti già brevettati
Io in Germania anche di questo volevo parlare perché in Germania le posso dire
Che se si sta bene signori in Germania si sta bene perché non c'è che i signori parlano da questo lato e gli operai ascoltano dall'altro lato ma i signori con gli operai io c'è per esempio in Germania volevo parlare a delle Brandi
Facevo il numero di telefono
E mi rispondevano lei
Telefono e martedì serata all'orario lei lo trova io ci parlavo io ho parlato con dei ministri in Germania
Io sono stato non l'ottantatré in Germania ultimamente e gli ho presentato un progetto io poi gli ho detto con questo Quaglio che il gruppo l'energia elettrica senza consumo mi hanno detto
Sì cerchiamo il discesista otto adrenalina posta era sul deficit se si è stato molto chiaro siccome ci sono anche altri interessi foto che sto concludendo sto concludendo e come le sto dicendo quei signori e mi hanno detto
O noi degli anni soldi Ellero realizza a fondo perduto cioè che lei non deve restituire o glielo facciamo realizzare io ho pensato di venire in Italia per fare questi progetti qua in Italia qua devo pagare per avere l'indirizzo di una ditta
Quello che volevo dire questo se volete il mio numero di telefono io ve lo do
Se qualcuno ci vuole interessare su questo fatto io c'ho le idee chiare come eliminare il deficit in Italia
Benissimo ho finito e scusate se ho ho disturbato
Vorrei tentare di approfondite di approfittare della presenza di Galimberti
Dire un po'male del della politica europea istiga del suo giornale di cui fra l'altro un fedele lettore
Perché fra l'altro il formato giusto per leggerlo gli ingorghi
Quando ride in ufficio ma per formare letto tutto
Questa sorta di equivalenza a critica che si fa
Fra Europa ebbene esce quello che europeo e quello che non è europeo con l'ok il nono che
Con tutto uno sceicco di sotto di di cose che ne derivano giù
Per cui non so europeo e più nord cresciuta europeo e più protestante che cattolico
Di un io non sia
Di Chiesa orientale
Ho visto dei discorsi atroci solo jugoslave
Per cui tutti i piedi chi aveva avuto la dominazione austriaca e meglio di chi aveva avuto la dominazione
Mussulmana tutto un seguito di
Stupidaggini a critiche che non hanno niente mai a che fare col fatto
Del discutere seriamente sui valori e sulle cose io mi chiedo su una porno un'Europa propagandata a questo modo non diventi la l'Europa di Bossi
Per cui alla fine si riduce ok perché sta bene non ok perché sta male tutto nasce di stupidaggini che non ha niente a che fare col siamo socialisti siamo liberale vogliamo il libero mercato le conseguenze relative e nord o che potere quando io le leggo Repubblica sapremo già dal titolo andare avanti dire quello che ok e quello che non è ok
Mi chiedo se questa sì una propaganda europea Istica sensata e in un stupida
Benissimo ci sono sono e ci sono altri interventi
Farei mediano magari richiede anche perché
Io e io ho apprezzato moltissimo l'intervento di Michele Salvati Louis secondo me tocca un punto fondamentale della questione
Che appunto il Trattato di Maastricht prevede la costituzione di una moneta unica quindi un elemento fondamentale
Di unificazione di questa Europa sappiamo benissimo che un altro elemento fondamentale sarebbe la costituzione di un governo europeo che risponda al Parlamento europeo che già democraticamente eletto
Altro un altro elemento unificante di questa Europa per esempio potrebbe essere una difesa comune
è infatti nel cinquantaquattro quando la comunità
Europea di difesa è stata bocciata B e quello era un elemento unificante dello dell'Europa e ci ha fatto perdere trent'anni di storia perché se ne cinquantaquattro insieme alla cede fosse passata anche la comunità politica europea a quest'ora non saremmo qui a parlare di queste cose
Invece abbiamo perso trent'anni di storia quindi quello che io dico Trattato di Maastricht onore il massimo che si poteva avere questo è vero però sicuramente qualcosa ed è un passo in avanti verso l'unificazione europea
Altrimenti beh altrimenti abbiamo sotto gli occhi quello che succede nei Paesi dell'Est
Si creano diversi eserciti nazionali ma più che nazionale anche i anche micro nazionale quindi molto piccoli si creavano monete tantissime monete per l'ultimo esempio anche qui in Italia la Lega Lombarda che che fa la sua moneta quindi figuriamoci cosa
Cosa potrà venire fuori e se il Trattato di Maastricht non venisse approvato ecco la cosa che più mi dispiace però in questo momento è che e le sorti dell'Europa dipendono dal referendum francese della se del di di domenica prossima è questo purtroppo lo sappiamo tutti che la comunità europea non è e non ai poteri non ha il Parlamento europeo e i deficit democratico sta proprio in questo
La cosa più se la cosa che sarebbe dovuto fare per esempio era quello di un referendum europeo che si tenesse in Europa nei paesi dei dodici tutti allo stesso giorno così tutti quanti i trecentoventi milioni e passa di cittadini De Cillis decidessero le sorti dell'Europa purtroppo questo non c'è
Per e che è fondamentale appunto
Che vorrei di riprendere una constatazione che ha fatto Enzo Mattina è questo che in Italia un referendum c'è stato già sull'Europa
E tra l'altro non è un referendum abrogativo così come previsto dalla Costituzione italiana mai è stato un eccezione in quanto al Parlamento nazionale ci son state c'è stata la doppia lettura per l'approvazione di quel sto referendum abbiamo votato nel giugno dell'ottantanove e l'ottantotto virgola qualcosa ha votato a favore dell'Europa quindi anche Enzo Mattina che un deputato europeo
Tutti quanti anche Luigi Colajanni hanno da parte del popolo italiano un mandato per redigere la Costituzione europea che è molto importante quindi loro hanno già in tasca questo potere
Ecco quello che io voglio rivolto una la domanda che voglio rivolgere proprio questa
Cosa possono fare IPAB
La mentale europei purtroppo sappiamo benissimo può pochissimo però quello che si potrebbe fare ma qui vengo al punto Tocco un altro punto che appunto so che non è l'argomento dalla serata e la crisi dei partiti
Quello che secondo me dovrebbero fare i nostri parlamentari europee proprio questo cioè trovare questa intermediazione tra il popolo che siamo noi tutti quanti qui e le istituzioni magari facendo qualcosa a livello del Parlamento europeo
Perché non magari pensare per l'anno prossimo fra due anni per per un referendum del popolo europeo dei dodici Stati e vedere poi se veramente il popolo europeo di trecentoventi milioni di vidi europei siano veramente a favore hanno ecco grazie
Bene allora se non ci sono altri interventi insieme si ci sia stata una domanda Garimberti è un'altra domanda a cui forse si è candidato mattina rispondere gli alimenti
La domanda che è stata fatta ma è una risposta di cui che è un'altra domanda cioè chiedo al Signore che ha fatto l'intervento si è sicuro diversi il pubblico oppure leggere indipendente
Visto che è formato è lo stesso
Indi sono un po'perplesso e sorpreso da quello che lei ha detto prima non mi pare che la politica giornale in materia di Europa e si è quella che lei ha descritto
Cioè sia la politica a favore di un'Europa ricca prospera e nordica contro l'Europa povera e sul visto al esulta per quanto lo legga insomma credo di reggerlo
Enzo Mattina
Rapine Amelio che sul referendum dell'ottantanove ovviamente non lo dimentico fa parte del mandato che ne abbiamo
Dico solo che di questo referendum militare è stato vissuto in maniera troppo allegra
Quando il referendum si toccano gli ottanta e novanta per cento con tanta facilità vuol dire che in realtà non si è discusso dei problemi
Qui dovremmo fare oggi non dico un referendum ma una maggiore discussione maggiore approfondimento sui pro e contro di questa vicenda europea più o meno come sta avvenendo in Francia
Ad ogni buon conto alla costituzione una cosa abbiamo capito di sicuro questi deputati che siamo qui
Facciamo parte anche di un'aria che si chiama federalista in qualche modo sia voluto diverse sfumature e vorremmo seguendo lì l'indicazione di insegnamento di Spinelli
La Costituzione europea l'aveva costituzione europea cioè un qualcosa di definito in tutti gli aspetti
Purtroppo non ce l'abbiamo la costituzione europea è una roba che invece si sta costruendo pezzo per pezzo trattato di Roma l'atto unico acqua l'abbiamo fatto riferimento stasera questo pezzo di Maastricht
Dopo di Maastricht le conseguenze inevitabili non si potrà fare un'unione economica e monetaria senza un'unione politica è l'altro passa l'altro passaggio io lo affido ripeto quello che ho detto prima alla capacità che avremo soprattutto come si rischia di a bere un linguaggio unico in Europa di avere una visione europeista nel vero senso della parola più ampia più ricca di quanto non abbia avuto fino ad oggi
E quindi di fare quelle forzature necessarie perché ci sia il dopo Maastricht sappiamo che le vicende europee si realizzano passo per passo
Quello di massa che è un passaggio abbiamo una sfida più grossa dopo Maastricht per realizzare qualche cosa di più significativo che renda sul piano economico giù inizia del carenze delle lacune che ci sono dentro il trattato di Maastricht
E consenta sul piano politico di colmare quel deficit democratico che oggettivamente rimane e che potrebbe anche approfondirsi se non ci fosse una capacità delle forze politiche di agire in maniera puntuale se infrange le cose dovessero andare male forse chi lo sa che non è il momento di rilanciare proprio da questo versante politico l'ipotesi di un referendum europeo che è una ipotesi difficile da realizzarsi ma non credo da escludersi in assoluto anche perché probabilmente non ha senso Gran Bretagna avrebbe degli effetti diversi perché tutti i sondaggi dicono che nell'arco di dieci anni i giovani per esempio britannici che prima erano fortemente anti europei oggi via via tendono a diventare fortemente europeisti quindi Adduci dalla loro condizione di insularità e quindi di isolamento rispetto al resto degli europei
Bene allora speriamo con questo dibattito di avere colmato non totalmente ovviamente i problemi di informazione sono disponibili anch'e delle pubblicazioni su Maastricht a cura del gruppo della Sinistra Unitaria Europea ringraziamo tutti gli intervenuti e ci rivedremo dopo il l'esito del voto delle Chiesa del ventisette
Dato dopodomani
Enigma