"La finanza etica per la cooperazione allo sviluppo" organizzato dal Mediocredito centrale

E so quanto ci sia il ministro Agnelli arriveranno fra fa onore noi iniziamo comunque i nostri i nostri lavori volevo premettere quando abbiamo organizzato questa quest'incontro non sapevamo che cadeva in un periodo così
Vicende elettorali ma abbiamo ritenuto di non rinviarlo perché il tema talmente importante che era utile ascoltare il pensiero i tanti protagonisti di questa materia e raccogliere intorno a nostra iniziativa qualche consenso in più o qualche critica qualche osservazione che ci faccia correggere eventualmente la nostra la nostra rotta
Ecco a me il compito di una brevissima introduzione non tanto perché spiegare perché una banca pubblica il Mediocredito centrale che si definisce ed è una banca di sviluppo abbia proposto questa ricerca sulla finanza etica per la cooperazione è il primo motivo perché nell'aria del dell'apprendimento Inge questa materia della finanza etica sta acquisendo un'importanza sempre maggiore faccio solo riferimento
Da inizio che dell'anno ad oggi per dal punto di vista così di opinione pubblica il Financial Times che è un giornale non sospetto credo
Ha pubblicato cinquanta articoli relativi alla finanza etica ma questo argomento che chiedo rileviamo dal punto di vista così della immagine esterna sta vivendo passi positivi anche dal punto di vista nel concreto secondo motivo perché è meglio che lo centrale tra le sue attività specifiche interviene in qualche modo intervenuto in qualche modo nell'attività di cooperazione non è una fase di istruttoria né nella fase di gestione per fortuna anche mia
Ma soltanto in una fase così avvale tecnico operativa e di tesoriere laddove ci andava il decreto del ministro del tesoro e quindi facevamo chiasso ieri in questa materia però in questi trent'anni abbiamo acquisito sensibilità e analisi e capacità di giudizio in ordine a questa a questa vicenda e quindi siamo sensibili a questa questa materia
Il terzo motivo perché personalmente ritengo che l'auspicata riforma
Della cooperazione e può essere accompagnata ed integrata da una pluralità di fonti di finanziamento io credo profondamente che anche in questo campo il terzo settore può svolgere un ruolo in quella che era ormai viene definito una a una zona tra stato e mercato
Questa è una un incominci mento anche di ordine personale per il mio impegno che ciò in questi settori ecco l'incontro di oggi da questo punto di vista certamente un incontro di carattere esplorativo non siamo ancora alla formulazione definitiva anche se abbiamo fatto notevoli passi e avanti
Quindi un questa nostra ricerca abbiamo inventariato ciò che accade negli altri Paesi sia in termini quantitativi che sia in termini qualitativi abbiamo studiato le diverse modalità di intervento e oggi vogliamo verificare per e con gli operatori con le ONG e che tutti i responsabili la cooperazione nazionale questo è
Molti motivo di lei concreto del nostro incontro di oggi
Il panel di questa tavola rotonda di questa conferenza al massimo livello con voi sapete e man mano abbiamo modo di tutti presentati dei ecco posso dire e posso anche né premettere che a questa iniziativa ne farà seguito quanto prima un'altra sempre con gli amici di vita media per verificare proprio sul campo con vere e proprie tecniche indagini di mercato
La possibilità di avviare forme di raccolta basate sui principi della finanza etica
Vediamo un attimo i problemi irrisolti in odi che dobbiamo così fare in modo di sviluppare insieme
Il primo è e il divario fra i Paesi industrializzati e Quirico una volta si chiamavano paesi in via di sviluppo si è da un lato
Approfondito per esempio nei nei confronti dell'Africa subsahariana dove dove per molti Paesi occorrerebbe coniare una nuova sigla paesi senza sviluppo
Dall'altro va registrato forti oscillazioni
Per esempio il tasso medio di crescita per il novantacinque per i Paesi dell'America latina e pari al tre virgola quattro per cento e quindi in valore in in linea
Con i valori dei paesi sviluppati ma il fatto però che preoccupa e che nell'ambito di questo tasso abbiamo questi elementi tasso zero in Argentina
Meno sei per cento in Messico più sette virgola cinque per cento incide
Quindi ecco c'è questo tipo di oscillazione e che si che preoccupa a abbastanza e poi nei paesi invece in via di sviluppo l'attuale conferenza di Bangkok ha rimesso di nuovo in superficie notiamo come siamo chiaramente nei paesi a Necci Market che hanno mai caratteristiche tutte diverse beh questo
Ci induce a una prima elementare riflessione che i ministri degli Esteri governo futuro dovrà mettere all'ordine del giorno c'è occorrono metodologie diversificate di cooperazione
Non si possono applicare le stesse linee di intervento in Somalia in India in Sudamerica questo importantissimo l'incontro di oggi serve a far riflettere chi dovrà impostare la nuova legge sulla cooperazione fra nuove viene intervento in questa materia
è che un'altra constatazione che tutti i paesi sviluppati ormai hanno ridotto Rinieri sostegno allo sviluppo vediamo l'Italia
Che sono passiamo passati da zero virgola quattro per cento
Del PIL al zero virgola uno per cento del PIL quindi un argomento di forte preoccupazione perché ormai lo sviluppo senza
Crescita occupazionale metti tutti nell'angoscia e quindi diventiamo di notti protezionisti conservatori insomma no
Non immaginando che invece facciamo un danno a noi stessi andavano agli atti mondano anche noi stessi lo dico da operatori perché dico da uomo di mercato l'uomo che dirige aziende che fanno profitti quindi un danno anche alla tipologia di sviluppo del futuro insomma
E cresce invece questo fatto confortante a livello mondiale l'autorganizzazione del terzo settore come vedremo in molti Paesi al volontariato tradizionale si sono aggiunte tecniche finanziarie che fanno invidia qualche volta alle merchant bank internazionali ecco la ricerca
Porta in superficie questo motore importante
Perché parlare di finanza etica insomma in questo momento il nostro Paese può mettere molto in imbarazzo quando si fanno i loro internazionale dice se ce ne ce l'ho più entusiasmo sommano
Da questo tipo di di proposte e mi ha colpito a iniziative americane dove manager se analisti finanziari nettissimo livello finito il lavoro sono a disposizione del fare gli analisti di progetti
Di iniziative nei paesi
Undici in difficoltà ecco e chiedo che tutto ciò o ci può fa con guardare
Con
Quello che Jabra il pigiama radicali via e cioè se vogliamo
Che il nostro modello economico fondato sul profitto sul mercato sulla competitività
E abbia ancora un futuro lui dice e necessario inetta inetti anni sempre dosi crescenti di cultura di solidarietà io mi piace molto questo tipo di affermazione di dal Bright no dove capisce che il nome di mercato
Un uomo che crede al profitto però è consapevole da tempo stesso una tendenza senza dosi già di solidarietà non può essere non fa chiudere il cerchio come dice Dahrendorf definitiva
Ecco io su questo terreno sono profondamente convinto da qui nasce questa convinzione da alcune discende
Che ho verificato sul fronte della sanità è sul fronte dei beni culturali dove questa materia inizia a dimostrare che si si può fare anche con strumenti di mercato insomma ecco
E quindi da queste considerazioni e nasce l'idea di una finanza etica per la cooperazione e lo sviluppo che ci ha dato già qualche piccolo di stazione io ogni mattina se voi da me
Quattro cinque
Analisti finanziari del Mediocredito Centrale Junior hanno ventotto ventinove trent'anni non lo so assunti da noi
Due anni fa nostra banca si è completamente modificata introducendo tecnologie finanziarie d'avanguardia certamente con dei dirigenti insomma che vengono da altri Paesi anglosassoni che hanno questo tipo di quella città però intorno e abbiamo messo anche dei giovani
Laureati italiani che si occupano di analisi finanziaria e collaborano nei grandi progetti di finanziamento che ne facciamo
E ci hanno detto abbiamo visto che la nostra banca promosso questo convegno domani a parte che veniamo ne vedo già qualcuno in sala la cura delle più col mito e mia favorevolmente così impressionato che hanno detto Noè vogliamo quest'estate di indicare quindici giorni delle nostre serie
E tutti i pomeriggi dopo l'orario di lavoro che lei riterrà opportuno per valutare Mini Borgetti ovviamente di microimprese no o sulle quali Dionigi o quant'altri ne hanno a disposizione sono in grado di sottoporci beh mi sembra che sia una cosa incoraggiante per cui
E non devo soli fa riferimento agli analisti finanziari di Tokio dopo o americani ma anche in Italia quando si dà un segnale se il segnale capito o ci sono reazioni
In campo da solidarietà e questo è un gesto credo abbastanza innovativo di cui io prendo atto e mi auguro che faccia piacere anche a voi ecco l'idea base da cui siamo partiti
E che alle politiche macroeconomiche di competenza della cooperazione multilaterale e e delle cooperazioni bilaterali dottor Bruni
Niente il massimo dirigente del ministero degli esteri si possono integrare delle politiche micro economiche dal basso in grado di creare un tessuto
Produttivo integratore delle arie e dei settori sociali emarginati dal circuito del capitale queste una convinzione che io faccio come rappresentante di gente che opera su un mercato lavora con le imprese
Quindi non ci si muove in alternativa certamente alla cooperazione ufficiale che ha e i suoi compiti le sue funzioni deve certamente aumentarle ma si cerca di integrare le risorse e le competenze
E quindi esso io proverò a risponderle alcuni interrogativi che sono posti a me quando ho iniziato a occuparmi di questa materia certamente sono presenti tutti noi
Perché finanza etica
Dal punto vista dalla raccolta perché si chiede al risparmiatore di devolvere una parte remunerazione il proprio capitale a finalità etiche questo è una motivazione Presa da esperienze di altri paesi per cui questo argomento esiste non è che non esiste dobbiamo preoccuparci di Lamacchi Dinoi sarà il distributore che manda questi soldi nel mondo c'è gente dal punto di vista degli degli impieghi è possibile ma occorrono esplicite motivazioni etiche nella scelta di investimenti
Questi flussi di risparmio posso solo venire quando vi sono forte motivazioni etiche allora lì scatta te una volta che è scattata agli altri paesi l'Italia non c'è nessun esempio pura Ocelot alcuni esempi forse anche in sala si possono rappresentare insomma no
Però il resto del mondo davanti a forte motivazioni etiche scatta questo argomento
Questo certamente non vuol dire rinunciare a tecnica finanziarie o alla valutazione del merito di credito da operatore del periodico queste cose vanno fatte sempre con gli strumenti e Politecnico di Atene finanziario tenendo presente no anche se possibile ritorno dell'investimento altrimenti
Entriamo nella sfera della mente dell'assistenza creati strumenti e altri a altre
Tecniche di ordine umanitario
Quindi questo vuol dire diversificare l'obiettivo non la massimizzazione del profitto
Ma la massimizzazione del beneficio economico del progetto questa è la differenza che può far scattare l'argomento che la finanza etica io devo dire da operatori del credito mia molto colpito
Dall'esame dei principali fondi etici internazionali che le sofferenze no so più basse in questi direzione che non sofferenze che nasconde impieghi tradizionali questo è un dato
Documentabile credo che la relazione lo ricorderà fatti interventi lo ricorderanno beh io posso fatto di registrare questo fenomeno insomma
Non voglio così stressando più di tanto ma comunque è una considerazione per non è un caso che alcuni guru dei sistemi organizzativi mondiali come Paul trattenere sostengono che la produttività meglio del terzo settore sia più alta e settori vocati al profitto
Anche qui impegnamo queste cose per per per tutte tutte al massimo ma comunque sono valutazioni insomma ecco
La seconda e concludo elemento è come potrebbe operare un fondo un fondo etico possiamo definire quattro fasi primo e la raccolta di fondi blu già sfegatati
La seconda è la gestione dei fondi in modo professionale attraverso un fondo bilanciato ed etico che sceglie gli impieghi anche attraverso il filtro della destinazione
Finale terzo la creazione sulla base del del differenziale fra raccolta tassi etici che impieghi di un fondo per la cooperazione
E quarto la gestione del Foscolo all'operazione
Ecco
Dicevo prima lo ricordo è fondamentale
La destinazione degli impieghi di cooperazione
Perché per quanto a tasso ridotto rispetto ai tassi di mercato con una valutazione del merito di credito diversa e si trovano risponde ad alcune caratteristiche prima finanziare iniziative in grado di pagare il servizio del debito è una terminologia tecnica ma che si capisce che devono
Era l'attesa di ritorno dell'investimento insomma no quindi iniziative produttive microimprese
Progetti di sviluppo locale infrastrutture anche di piccola dimensione ma tariffabili quindi siamo sempre nemico impresa non non stiamo invadendo campi di grandi infrastrutture il veto minuto centrale
Fa grandi investimenti noi ogni volta che l'avvertimento siamo su ottocento novecento miliardi quindi siamo abituati a ben altre cose ma apprezzerete che malgrado questo tipo di dimensione no abbiamo la attenzione a le micro impresa insomma no
C'è ce l'avremo oggi non ce l'abbiamo insomma ce l'avevo in funzione di un fondo etico se eventualmente vedrà verrà la luce insomma ecco
Quindi finanzia iniziative che hanno queste caratteristiche
Ecco coinvolgere in cofinanziamento o in garanzia banche locali e Banca di sviluppo la piccola banca di quel Paese deve essere protagonista di questa vicenda altrimenti ne va a fare l'operazione che non viene non si radica sul territorio non viene capito insomma no
Parte che poi utile anche trovare in qualche tipo di responsabilità comune e poi terza argomento dico sempre da operatore mantenere un costante monitoraggio ciò che sviluppi delle iniziative che devono essere integrate di modelli di sviluppo locale
Quindi il monitoraggio è fondamentale non si possono fare inserire e lasciare lì muoiono tutte occorre monitorare giorno per giorno la che nasco problemi ogni giorno quindi essere occorresse evocati al discorso del genere
E rivoli conclusioni dicendo che il Mediocredito centrale squalo ora un fondo etico apposta prendere il via utilizzerà il certamente la cultura che c'è in questa banca
Parta utilizzando il project finance marcia venti nel Jōban cioè tutte cose che a scala ovviamente molto molto ridotta
Possano essere attuate anche in questo tipo di di valutazioni quando i giovani del Mediocredito gli Manolito per loro sono disponibili certamente cambia utilizzando tecnicalità molto più banali in questa direzione ma più usando la stessa cultura con che utilizzano per iniziative che fanno ogni giorno
Quindi ecco noi siamo disponibili a entrare in questa missione siamo una banca pubblica e nostro sinistra il tesoro e non vedo perché abbiamo il nostro consiglio d'amministrazione direttore affari economici la Farnesina del suo collega
Io dico sempre oppure giustificare questi divi di iniziative insomma no se abbiamo nel Consiglio direttore generale affari economici credo che il veglione di rabbia la capacità e i rapporti dei relazioni tali da poter fare queste cose sotto un controllo severo no del governo del Parlamento della Corte dei Conti per voi i titoli per occuparci di questa cosa con tutta questa severità di giudizio che io
Ho cercato di esprimere credo che ce l'abbiamo insomma ecco
Io sono profondamente convinto che l'Italia non può restare assente molto lungo dalla cooperazione internazionale come la signora Bonino avuto tante volte un modo di sottolineare tirocinio sulla frase sarebbe una scelta moralmente ingiusta The politicamente contraria agli interessi nazionali
Questo è fase io faccio mia se ne vada consente l'arrivo perché sono da economista volete convinto che lo sviluppo nel mondo non è un fatto soltanto umanitario ma è negli interessi gruppo globale di ogni Paese anche del nostro del noto il nostro che deve così fare faccio il tipo di scelta più coraggiosa
Se fosse fatta a livello europeo preferibile in modo da dare su questi Paesi logica industriale europeo apprezzerei molto molto di più quindi
Intorno la cooperazione occorre di aggregare un consenso IMI a cosa l'incontro di oggi sia una voce nuova intorno a questo tema che dire di aggregare consenso dopo le vicende che abbiamo abbiamo visto
Ecco ringraziamento che portano anche dopo al ministro degli Esteri fedelmente l'impegno che produce in questa direzione Ministro delle Finanze per iniziative che ha preso in ordine alla politica fiscale del non profit cioè il disegno di legge molto significativo
Che giace re e sosteniamo che credo fosse giusto turco recuperi in questa direzione e una grazie particolare accusare Ugolino per la tradizionale appassionato impegno per iniziative sociali e umanitaria malgrado le difficoltà che la signora Bonino incontra legge un articoli sul Corriere della Sera
Il suo senso di isolamento piaccia a Bruxelles no no no no no no no no no no ma io giungevo che questa è questa senza isolamento eroghiamo un po'tutti insorgono
Se possiamo esserle utile la parte che ci riguarda ci draconiano immortale in qualche modo possiamo concorrente concorre veniva dato alla spesa blues e quindi la cosa
Credo che siamo così interessati al potere avanti questi argomenti ecco io credo che e chiudo veramente il centrale posta potete dare una sua risposta questa materia che si rivolge al mondo delle delle ONG alle associazioni umanitarie agli operatori
Della cooperazione ma soprattutto alla gente comune che ha una cultura della legalità molto più grande di quella che noi possiamo immaginare grazie
L'ordine dei lavori nel cortile
Adesso prende la parola dottore Isis ausilio alla relazione
Della nostra dice
Ne grazie e certamente inconsueto che una così importante banca di sviluppo italiana come Mediocredito promuove una ricerca sulla finanza etica per la cooperazione internazionale
Di solito queste tematiche sono discussi dalle Organizzazioni non governative dall'associazione di volontariato dalle chiese
Quindi vorrei partire con un ringraziamento al presidente imperatori gli alla personalità partecipante in questo convegno per portare la finanza etica all'interno della riflessione sulla politica estera e sulla politica economica dell'Italia
La nostra ricerca che è stata progettata dalla Società Italia Hevia di portata avanti da un'équipe che multidisciplinari internazionali
Ha tentato di mettere in rapporto due processi che sebbene siano altamente compatibili in termini teorici nella realtà si presentano ancora come processi indipendenti
La finanza etica nei Paesi industrializzati da un da un lato e le finanze popolare o la microfinanza nei paesi in via di sviluppo
La finanza etica lo ricordava il presidente Imperatori consiste nel collocamento di denaro infonde d'investimento azioni obbligazioni o altri titoli che esprimono valori morali ambientali o sociale
Nella sua versioni iniziali ancora molto stessa gli investimenti etici hanno soltanto una valenza negativa
All'investitore viene indicata una lista di proscrizione dell'impresa indi servirà in vista dei ratti
Scusate
Cioè si tratta di limitare
E il sostegno finanziario all'impresse che sfruttano i lavoratori il lavoro minorile fabbricano prodotti proibiti commerciano investono in paesi dove sono violati i più elementari diritti umani e così via
Negli ultimi anni però si stanno affermando in modo crescenti anche gli investimenti etici caratterizzati da una valenza positiva
Promuove lo sviluppo locale della comunità degli investitori o l'investitore de o lo sviluppo dei Paesi poveri o appoggiare iniziative per la conservazione ambientale
La finanza etica si caratterizza per molteplici modalità ma non deve essere comunque confusa con la cosiddetta finanza alternativa cioè con investimenti finanziari che propongono una visione alternativa dell'economia
Gli investimenti etici empi alta si differenziano dagli investimenti finanziari convenzionali soltanto nella loro motivazione ma non nella gestioni o nel conseguimento di utili
Una forma semplice e tradizionali di finanza etica consiste nel fatto che l'investitore ecceda per determinate finalità etiche o ambientali
Parte dell'utili maturato da suo investimento
Cioè cede il differenziali fra la quota di interessi o di vivendi concordata a monte e il rendimento effettivo del tipo un obbligazionario o del fondo azionario sul mercato
Il principio ispiratore di questa formula è stato coniato dai francesi non arricchirsi ma nemmeno impoverirsi
La finanza etica e ancora molto giovani e quantitativamente limitata ma si tratta di un fenomeno in crescita legato almeno a tre mutamenti epocali
Da un lato la crisi del Welfare i la sostanziale riduzione del ruolo dello Stato che sta portando verso altri soggetti la gestione e la responsabilità di una serie di attività di carattere economico sociali
Dall'altro la riscoperta del ruolo centrale del sistema finanziario nello sviluppo economico che ha reso molto più complessa e partecipativa la sua struttura infine la nascita di una nuova sensibilità di una trasformazione delle mentalità sulla solidarietà sui diritti umani sui problemi ambientali sulla povertà
L'affermarsi di un processo che Norberto Bobbio ha definito the universalizzazione della coscienza Suman che sta modificando anche la condotta del risparmiatori e degli investitori finanziari
Per quanto riguarda le dimensioni della finanza etica alcuni dati da tenere presente sono i seguenti in Europa il primo fondo etico è stato lanciato in Gran Bretagna nel mille novecentottantaquattro
E in dieci anni i prodotti finanziari sono diventati quarantadue raggiungendo un valore di circa mille cinquecento miliardi di lire in Francia invece la finanza etica rappresenta circa mille miliardi di lire
In realtà il fenomeno più vasto dell'investimenti etici si registra negli Stati Uniti
Dove si stima che operano risparmi per circa cinquecento miliardi di dollari
Anche se questo dato è difficilmente confrontabile con i dati europei
Giacché negli Stati Uniti sono inclusi programmi d'investimento come quelli per il risanamento o la ristrutturazione dei centri urbani inesistenti o difficilmente compresi nella finanza etica europea
Per quanto riguarda i rendimenti la performances della finanza etica negli ultimi anni ha avuto un andamento molto simile a quello della finanza convenzionali e in alcuni casi avuto rendimenti superiori
Negli Stati Uniti ad esempio il Domini quattrocento un indice delle quotazioni azionarie ha rilevanza sociale
E cresciuto del centotrentaquattro per cento dalla sua costituzione nel mille novecentonovanta sino alla fine del novantacinque
Nella Gran Bretagna e il rendimento in lire su base triennale degli investimenti etici ha oscillato fra il novantadue per cento il centoventotto per cento mentre in Francia è stato intorno al cinquanta per cento nello stesso periodo
Benché l'impiego della finanza etica si concentra in progetti che rispondono ai problemi della propria comunità è riscontrabile anche una tendenza verso l'utilizzazione dei fondi etici nella cooperazione con i Paesi in via di sviluppo
Prima di indicare le principali esperienze riscontrate nella ricerca a questo proposito può essere utile soffermarci sul secondo processo accennato l'evoluzione delle istituzioni finanziarie popolari nei Paesi poveri
La tendenza verso la in formalizzazione dell'economia nei PVE essi oltre ai numerosi aspetti negativi legati alla crescita dell'economia illegali
Ha generato nei settori popolari anche una maggiore consapevolezza nei confronti dei processi economici ed un aumento dell'assunzione del responsabilità individuali
Ciò ha permesso di avviare progetti economici
Promossi dai diretti interessati che tendono a ridurre la povertà ed a creare condizioni per lo sviluppo
Un aspetto centrale di tali progetti economici consiste nel fatto che non potendosi fondare sulla sistemi sia pubblica devono per cercare di riprodurre circuiti del risparmio credito per garantire la propria sostenibilità
La crescente domanda di credito da parte dei numerosi micro imprenditori e l'indicatore più evidente della nuova logica dei prodotti economici dei poveri
Ed è diventato uno dei fenomeno più interessanti estesi nel sud del mondo
Como giustamente ha segnalato uno dei pionieri del credito ai poveri il presidente della grande in banca il professor Yunus il credito per la grande maggioranza della popolazione detti Vs e diventato un diritto umano
La Banca mondiale e stima che sono più di cinquecento milioni le persone che gestiscono con profitto micro e piccole imprese
Nella maggior parte si tratta di iniziative di donne
Attualmente i micro crediti ammontano al due due miliardi e mezzo di dollari
Ma aggiunge la banca sì soltanto il dieci per cento dei questi imprenditrici e imprenditori
Avesse accesso al credito nei prossimi dieci anni sarebbero necessari crediti per circa dodici virgola cinque miliardi di dollari
E di novanta miliardi di dollari se la copertura creditizia raggiungesse il trenta per cento di questo settore imprenditoriale
Il finanziamento delle micro imprese si dimostra auspicabile non solo per l'efficacia mostrata nella riduzione della povertà e le dimensioni della popolazione con coinvolta
Ad esempio in Indonesia il sistema Brie in appena dieci anni conta dodici milioni di risparmiatori e due milioni di mutuatari
In Bangladesh la Grameen punk copre quasi la metà dei bilanci in Bolivia il cliente di banco soli rappresentano un terzo dei mutuatari totali del Paese
Ma anche Como mostra una vasta ricerca dell'agenzia americana di cooperazioni perché il finanziamento alle micro imprese se gestito bene e finanziariamente sostenibile
E specificamente la breve esperienza e le queste istituzioni finanziarie mostra da un lato che i poveri pagano i prestiti
E che le garanzie patrimoniali possono essere sostituiti sostituite da meccanismi fondate sulle norme sociali
E dall'altro che può essere raggiunta la sostenibilità finanziaria mediante un'accurata politica sui tassi di interesse e sui costi di gestione e una buona efficienza operativa
Queste esperienze maturata questo non caute gestione finanziaria della popolazione povera del Sud del mondo
A vuoto delle risposte ancora molte finire in verità da parte del nord del mondo attraverso una serie di iniziative promosse da soggetti governative e non governativi dei Paesi donatori
La nostra ricerca si è soffermata su queste iniziative sui punti d'incontro fra la crescita della finanza etica e la crescita della finanza popolari
Abbiamo preso in considerazione i casi della Gran Bretagna della Francia degli Stati Uniti ma anche alcune altre esperienza internazionale particolarmente significative
Un primo elemento che richiama l'attenzione della ricchezza e complessità dei meccanismi di finanziamento utilizzato in questo tipo di operazione de cooperazione
In pratica sono depredate le diverse forme di prestito come i fondi rotativo i fondi di garanzia
Oppure le varie forme di partecipazione diretta il capitale in particolare si registra una certa preferenza per i fondi di Venture Capital in valuta locale
Un secondo elemento che emerge dell'indagine e che questa cooperazione finanziaria richiede una capacità gestionali specializzata
Fondata sulla qualità e non sulla quantità
Una delle esperienze più interessanti prese in considerazione nello studio quella di azioni International un'organizzazione non governativa americana che gestisce duecentocinquanta trecento milioni di dollari all'anno in America Latina
Anche con fondi proveniente dall'aiuto pubblico è statunitense conta su onesto centrali di trenta quattro persone
Infine un terzo elemento che vogliamo segnalare in questa presentazione dello studio e che le esperienze più significative riscontrati sono quelle dirette ad appoggiare le strutture finanziarie locali
Formale informali e non i singoli progetti
Cioè questa cooperazione si mostra particolarmente capaci a contribuire a creare e consolidare e il circuito risparmio credito anche fra i settori più poveri della popolazione
Sulla microfinanza si registra una notevole attenzione da parte dell'organismo internazionali
Da lì i fatti organismo pioniere che ha sostenuto per anni l'iniziativa di ancor di avanguardia su questo campo la grande in panca
Alle banche regionali di sviluppo prima la Banca mondiale la quale a metà dell'anno scorso ha costituito un programma di microfinanza con la partecipazione dei nove agenzie nazionali e di cooperazione
Tuttavia l'offerta di credito continua ad essere molto ridotta
La ricerca cercato anche di mettere in evidenza le principali difficoltà riscontrate nei programmi di credito alle micro impresa
In particolare e limitato importo delle transazioni che non rende economicamente conveniente le operazione di istituzioni in quanto i costi di gestione superano i ricavi ottenibili dai tassi di interesse praticati
La carenza di sistemi informativi attendibili in termini di contabilità e di forte e di forme che rendicontazioni che finisce col rendere difficilmente valutabili il rendimenti potenziali eppure il rally rilevanti
La bassa reti di templi sita nell'investimenti netti Vs tenuto conto del fattore tasso di cambio a fronte di una componente Henry rischio difficilmente apprezzabili
La ricerca si conclude con l'illustrazione di una ipotesi preliminari per il disegno di un fondo etico italiano di cooperazione allo sviluppo
Per la cooperazione italiana la promozione dei fondi etici può essere particolarmente significativa
In primo luogo perché la riduzione dell'aiuto pubblico allo sviluppo e così drastica che risulta indispensabile il contributo non pubblico
In secondo luogo perché questo approccio può offrire dell'indicazione utili ai nuovi indirizzi della cooperazione e specificamente si punta a sostenere comune strumento principali di intervento il credito e non è il dono nei programmi di sviluppo
La componente dono può essere presente comune strumento collaterali degli interventi con la cautela che i doni non ne scoraggi nel ricorso al credito nelle attività economica
La promozione di questo provo ciò permetterebbe di superare gli accordi governo governo e le garanzie pubbliche nella destinazione dei crediti la finanza etica Como appoggio all'istituzione finanziaria dei Paesi in via di sviluppo potrebbe essere estremamente utile nella promozione dell'imprenditorialità locali anche nei paesi più poveri e anche nella lotta alla povertà
In terzo luogo infine il disegno e la promozione di un fondo etico per la cooperazione potrebbe aiutare ad attivare il coinvolgimento della società italiana nella più vasta tematica degli investimenti etici grazie
Prima di dare la parola al dottor Bruni che il dottore la cooperazione volevo ringraziare
Dottor Massolo cavo segreto diserta il Consiglio sia presente sospendere il Consiglio per l'attenzione data nostra iniziativa e per il patrocinio che abbiamo ricevuto
Grazie presidente
Alla domanda che implicitamente mi è stata posta dagli organizzatori del convegno
Credo che si può rispondere con convinzione che vedo per la cooperazione italiana delle prospettive di sicuro rilancia ma queste prospettive sicure rilancio si attueranno e non parlo di crescente complessità
Le prospettive di rilancio per tre fattori
Dopo il mille novecento ottantanove credo che è sempre più chiaro agli operatori di politica estera ma direi anche alle forze politiche
Che e l'Italia ha perso probabilmente delle rendite di posizione geostrategica e ma che ha bisogno di strumenti più moderni di politica estera e di promozione degli interessi nazionali
E questi strumenti naturalmente vanno visti nella capacità di presentare il sistema economico italiano nella cultura italiana all'estero
Quello di avere delle forze armate capaci di intervenire rapidamente assieme ad altre per assicurare la stabilità in aree che ci interessa
E la terza direi anche fondamentale la capacità di partecipare in maniera attiva e concreta la cooperazione internazionale per lo sviluppo
Che uno strumento indispensabile per un mondo più stabile e per un mondo più coordinato nell'interesse di un Paese come il nostro che si trovi un'area di particolare complessità e instabilità se questo è sicuramente un una percezione oramai diffusa dire che vi è un altro elemento di di origine e causa di un rilancio ed è proprio la crisi profonda che ha passato la cooperazione questa crisi ha messo in mostra si delle disfunzioni e dei cattivi funzionamenti della macchina cooperazione ma direi che anche messo in luce che non tutto quello che è stato fatto è stato fatto male e che anzi questo capitale
è servito a molte cose è servito a una presenza internazionale dell'Italia nei maggiori organismi del mondo è servito a entrare nel G7 è servito ancora pochi mesi fa
Assicurare una presenza di grande successo al momento le votazioni dell'Italia nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite perché l'effetto trascinante dei programmi di cooperazione probabilmente anche una grande influenza sul fatto che è ben centosettanta Paesi del mondo abbiano votato forever Italia dandogli tre voti più di altri paesi molto più importante
Dire che il terzo elemento che mi fa pensare a prospettive di rilancio il proprio questo interesse che si diffonde nella società italiana per la cooperazione internazionale
Il convegno di oggi è sicuramente un esempio e ci porta a riflettere su delle nuove dimensioni di cooperazione ma negli ultimi anni
Probabilmente anche per gli eventi che ci sono stati drammaticamente vicine ma in generale direi per una crescita della società e delle istituzioni italiane e gli attori sono aumentati gli enti locali i comuni le regioni
Lei
Aziende autonome hanno cominciato a pensare in termini di cooperazione all'olimpico evidentemente la spinta c'è stata per le immigrazioni per le ragioni instabilità che ricordavo ma anche questo dato c'è questa maggiore partecipazione della società
Italiana nel suo complesso all'i problemi della cooperazione allo sviluppo lo ritengo un terzo importante fattore pieno rilancio della cooperazione italiana nel suo conto
Ma dicevo questo sviluppo sicuramente denaturazione italiana avrà luogo in una
In con con caratteristiche di crescente complessità e difficoltà
E vorrei riassumere i principali motivi
Ci si rende sempre più conto che nella sola politica di aiuti non è sufficiente attivare processi di sviluppo
Occorre che essa sia integrata nell'ambito di coerenti politiche internazionali coordinate di politiche commerciali di politica economica e finanziaria
L'efficacia della cooperazione allo sviluppo cioè dipende da una quadruplice condizionalità coerenza all'interno delle politiche economiche dei Paesi donatori
Coordinamento fra i diversi donatori correttezza delle politiche economiche dei paesi sviluppati che ricevono l'assistenza coordinamento e coerenza tra le politiche dei donatori e quelle adottate dalla paese che richiede l'assistenza sembra una ricetta semplice ma è molto difficile da attuare direi estremamente
Quali gli altri motivi di complessità
Che cresce la diversità tra i paesi in via di sviluppo e quindi cresce l'esigenza di modulare le formule di assistenza e di intervento sullo sviluppo a seconda di ciascun caso di ciascun paese odi ristrette categorie di beni e poi si riconosce sempre di più la natura integrata dei processi di sviluppo
E quindi l'esigenza di un aiuto che sia mirato a ciascuno dei fattori in gioco che tenga conto di ciascuno dei fattori in gioco al fine di evitare degli interventi a vuoto
Non si tratta più di realizzare opere ma si tratta di attivare dei processi di crescita dei processi di crescita partecipativi e sostenibili e di dotare questi processi di crescita partecipative e sostenibili di tecnologia necessaria dei materiali adattati alle specifiche esigenze locale di nuovo non più un modello valido per tutto ma tanti modelli validi per il partito infine si allarga il panorama degli attori
Al nord e al sud
Inizia come vediamo o si rafforza un dialogo a più voci
Non sono più i governi non solo anche dei paesi in via di sviluppo vi sono altri attori che partecipano alla messa in opera di politiche dello scritto
Intorno a ciascuna di queste condizioni di complessità si intrecciano risposte metodologie procedure che cominciano a dimostrare la loro validità lavoro non parità nella sperimentazione diretto ed è questa la prospettiva che accompagna evidentemente non la cooperazione italiana insieme a tutta la cooperazione internazionale
In cui in questo momento in cui sta ripensando il problema è che il rapporto al nord
Problemi poiché sono resi a tempo spesso ancor più complessa e più difficili
Per la presenza di grandi temi trasversali legati allo sviluppo ma non solo lo sviluppo quali quelli della crescita demografica dei problemi ambientali delle crisi internazionali e nazionali delle migrazioni
Tra queste condizioni di di complessità a cui ho fatto riferimento ripeto sono sono proprio tutta la cooperazione internazionale
E tra queste vorrei approfondire proprio quella legata all'allargamento del panorama degli attori
Perché mi sembra quella quel più direttamente collegata al tema del convegno di oggi alla ricerca promossa dal mediocre
Il tema del nostro incontro infatti il crescente fenomeno ormai presente anche in Italia o che si affaccia in Italia ma che è comune già tutte le democrazie occidentali
Di fondi finanziari privati o di altre risorse private destinati a fini sociali con o senza finiti
Oggi parliamo di utilizzazione di risorse finanziarie private che si aggiungono all'obiettivo
Della produzione di profitto e a questo obiettivo aggiungono quello di perseguire un fine sociale
E in questo quadro il proprio inserendo anche l'obiettivo della cooperazione fra quelli rilevanza sociale ed etica cominciamo affrontare il problema della cooperazione e quindi anche di un nuovo modo di un nuovo modello di rapporti tra flussi pubblici esclusi private a favore dello
E a questo proposito vorrei ricordare che e il oggi il finanziamento dello sviluppo in generale dei paesi in via di sviluppo
Avviene solo in parte ridotta per i flussi pubblici
Già oggi la parte più consistente di interventi finanziari a favore dello sviluppo sono flussi privati
Questa riattivazione tra l'altro c'è stata recentemente negli ultimi due anni come hanno dimostrato i dati dell'OCSE in cui a una stagnazione dei flussi pubblici per lo sviluppo ha corrisposto un aumento molto deciso dei flussi privati e diretti verso i Paesi in via visti ma naturalmente questi flussi privati
E finiscono per concentrarsi in pochi lei sia in poche zone e dimenticano molte altre aree del sottoscritto
Allo stesso modo prediligono settori più remunerativi
Tralasciando i grandi necessari interventi infrastrutturali istituzionale
E quindi uno dei tradizionali problemi della cooperazione pubblica
E quello sì di incentivare e favorire la crescita degli apporti privati senza distorcere il mercato ma anche quello di assicurare quelle sinergie che sono indispensabili tali impiego delle risorse pubbliche e l'impiego delle risorse private
L'esperienza della cooperazione italiana in questo tema può essere distruttiva e credo che sia utile a richiamarla molto brevemente
Dopo ha ricordato che anche in Italia come in molti Paesi donatori la cooperazione privata non profit ha preceduto di gran lunga quella pubblica
E si era presieduta poi dopo ha assunto anche un rilievo maggiore proprio grazie alla nasce dalla crescita del ruolo della cooperazione tra
La legislazione vigente in Italia prevede che una consistente percentuale degli stanziamenti di assistenza pubblica lo sviluppo cioè il dieci per cento sia destinato a rafforzare l'azione della cooperazione privata non profit
In particolare delle organizzazioni non governative
E questo è un segno del fatto che lo stato attribuito un ruolo importante questa forma di collaborazione internazionale
Questo intervento dello Stato ha rappresentato un formidabile incentivo utile per il rafforzamento la crescita della cooperazione privata
E alle ONG sono state versate nel corso degli ultimi anni centinaia di miliardi per la realizzazione di progetti con l'impegno di molte migliaia di volontari molte migliaia di cooperanti
Si è trattato quindi di uno stimolo enorme alla crescita di un capitale anche umano dedicato allo sviluppo che si è potuto fare con i fondi pubblici
E questo sicuramente a diffuso anche nel nostro Paese una coscienza della professionalità dell'intervento favorevole
Ma la legge
Per una norma di legge che a norma di legge pizzata in maniera consistente
Che prevede la possibilità di contribuire finanziariamente con contributo al capitale di rischio a Joint Venture avviate da imprese italiane nei paesi in via di sviluppo cioè la legge riconosceva già la finalità di sviluppo a investimenti privati di impresa
Allorché naturalmente concorrano quelle condizioni che evidenzi raggiungimento di un obiettivo può dire quindi che la legge aveva anticipato in un certo senso no formula di riconoscimento e di incentivazione pubblica dell'attività finanziaria privata e che rientra o si collocata accanto a quelle che stiamo discutendo ci
Nella riflessione poi in corso per rendere più efficace l'assistenza pubblica italiana d'aiuto italiano
E in particolare quello destinato alla promozione delle piccole e medie imprese nel PDS
Recentemente da qualche mese il ministero Jesi ha messo a punto degli schemi di intervento che si stanno cominciando applicare già in vari Paesi
Sotto forma di aiuto di credito
Il altre forme destinate a sviluppare e a promuovere la nascente imprenditoria italiana soprattutto la micro e la piccola
Assistenza appunto che vada alla formazione al credito alla partecipazione al capitale di rischio
Quindi direi che anche in questo settore in queste nuove modalità di attività la cooperazione si pone accanto alcuni degli obiettivi che vengono perseguiti da forme di cooperazione non prove
Nei mesi scorsi infine abbiamo preso contatto ed è stato un partitamente interessante con fondazioni
Di banche e di casse di risparmio
Proprio per esaminare quali sono le prospettive che la legge Amato o apre anche a queste entità e i fini della cooperazione
Prospettive direi di lungo periodo però già sono iniziati degli studi particolare uno da recitare con il Comune di Roma e con la Fondazione della Banca di Roma per un intervento in Eritrea
Concordato assieme alla ministero
Lei che è l'obiettivo che pone ore allo studio promosso al Mediocredito è ambizioso e direi stimolante
Perché riassume completa le passate esperienze e li arricchisce
L'ipotesi della creazione di un fondo privato per il finanziamento di progetti di sviluppo
E è qualcosa che va nella direzione è fondamentale per un Paese maturo come da deve diventare il nostro di avere questa concorrenza di attori e di interventi di alta qualità a favore della cooperazione
Che se non sostituiscono l'assistenza pubblica lo sviluppo lo affianchino sia per
La chiara diminuzione per ragioni di bilancio dei fondi disponibili sia per arricchire in modelli di intervento e le possibilità
Ma e la tendenza
Attuale
Che prevede in questo periodo di scarse risorse la possibilità che si aggiungano altre risorse con fondi addizionali
E diceva non solo fondamentale per arricchire la nostra presenza nella azione di assistenza allo sviluppo
E quindi è importante ridente mente che un fondo etico domani Possa a bere risorse adeguate
è importante che gli altri attori della cooperazione non governativa possono avere risorse adeguate
Ma direi che è importante anche quest'altro ente la visione
Del dello stato del settore pubblico che questa azione si svolga in quel quadro di condizionalità
In quel quadro di coordinamento in quel quadro di necessari
Modulazioni degli interventi nella realtà internazionale che avevo ricordato
Vorrei fare un'ultima considerazione
E direi su questo punto che proprio dalla crescita degli attori del numero degli attori
Nel settore privato della cooperazione discenderanno maggiori responsabilità e più complesse attività per il ministero degli affari esteri per la cooperazione governativa proprio per questa esigenza di presentazione coordinata delle nostre iniziative
E senza volere evidentemente interferire nella libertà nella spontaneità delle iniziative ma ci sarà bisogno di un Indirizzo e di un controllo ci sarà bisogno senz'altro di un ruolo negoziale programmatico di informazione molto più complesso molto più articolato di quello attuale
Ci sarà bisogno probabilmente di un ruolo di intermediazione politica tra le esigenze del PDS gli orientamenti degli altri donatori e il desiderio e le iniziative che il settore privato e che gli altri attori della cooperazione italiana vorranno ASS il recente decreto legislativo è stato adottato dal governo il due marzo
Per la prima volta a un articolo otto positivo e che mira del al futuro sulla cooperazione decentrata e questo sicuramente è importante ma importante che tutte queste
Necessità tutte queste esigenze siano tenute presenti
Nella prossima legislatura allorché ci auguriamo che si potrà mettere mano a un progetto di riforma ma più che di riforma di agli modernizzazione della cooperazione italiana all'ufficio e un ruolo infatti a cui dobbiamo attrezzarci Prodi portare nei Paesi del gruppo una cooperazione complessa a più voci articolata non più solo governativa e questa esigenza avrà bisogno di tutta l'attenzione del Parlamento per rivedere la normativa in vigore e per porre le basi per una cooperazione italiana moderna efficace
Grazie
Beh io non non sono ovviamente una te è una tecnica un'esperta di tecniche finanziarie
Quindi non entrerò in alcuni dettagli volevo però fare questo intervento forse partendo da due o tre
Elementi e punti di di base innanzitutto
Per perché mi sembra che questa iniziativa questa ricerca nella speranza che abbia uno sbocco pratico
E concreto molto presto perché mi sembra non solo che si debba poggiare ma perché mi sembra utile necessario ed opportuno che avvenga conosciuta diffusa rispetto al cittadino risparmiato pure perché questo è il punto della della situazione ovvero o questo tipo di tecnica finanziaria come giustamente diceva il relatore
Non è che ci dobbiamo proprio Carlo Obiettivo di impoverirsi c'è e quindi rimettiamo un po'anche le cose al punto di equilibrio dove stanno
Neanche forse di arricchirci malamente ma certo aggiungo io sul malamente ma neanche di impoverì non è questo l'obiettivo ovviamente di un fondo e ma perché funzioni io credo abbia assolutamente bisogno di una diffusione perché la gente lo sappia che lo può fare
E soprattutto io credo che è assolutamente necessario riscoprirne le motivazioni
Fondo etico non è solamente un tema di tecnica finanziaria io credo che potremmo sperare necessario come
Di
Devo dire non dico entusiasmare ma quasi insomma di smuovere in portafoglio accerto ma soprattutto il cuore delle persone io credo che nessuno smuove il portafoglio su tecniche Nuove se non gli scatta qualcos'altro nel suo cuore o nella sua testa altrimenti evidentemente continua con le tecniche di prima
E quindi riscoprire alle motivazioni di tutta questa operazione
Per la tecnica gli esperti di aiuteranno io forse prova ad aggiungere qualcosa sulle motivazioni
E e sul cuore tre elementi fondamentali
La prima è che io sono profondamente convinta come ognuno di voi visto che lo siete della complessità e dalla varietà dei cittadini
Il cittadino ognuno di noi è sicuramente il suo conto bancario nessuno ha mai predicato la povertà soprattutto la nostra magari pratichiamo quella degli altri ma credo che ognuno di noi è anche molto di più
Magari nelle sue contraddizioni
Magari nel suo virgolette e tempo libero magari non come priorità della sua pratica quotidiana ma come contraddizione
Positiva dico io delle sue mezzo ore serali o mattutine
Ovvero ognuno Dinoi più Complesso
Fortunatamente più fantasioso e anche di più contraddittorio sostanzialmente non è un monolite
Il secondo elemento e che io credo che questo tema
In questo caso come parliamo di cooperazione fondi etici come sapete possono essere nell'esperienza degli altri Paesi dedicati o vincolati ad altro ma qui stiamo parlando di cooperazione nord sud io sono assolutamente convinta che un mondo più equilibrato dal punto di vista economico di reddito è un bene
Non è solo un valore morale è un venne che vale la pena di tentare lasciare ai vostri figli
E che come tutti i beni antichi valori sono un po'un'altra cosa ma come tutti i beni costano hanno uno comma non sono gratis
Allora il problema di capire chi paga questo costo
Tenendo però presente la la prima parte ma nessuno sta predicando la povertà o ma certamente un mondo più stabile e più sicuro che vuol dire economicamente più equilibrata
Un mondo dove decine o centinaia di migliaia di persone non siano costretti ad emigrare
Dove si può si può
Io non è che quando uno emigra si mette a tavolino e in base al rapporto del Institute of Foreign Affairs decide doveva va dove può
E i nostri nonni c'hanno ben dimostrato infatti che andavano dove poté io non credo affatto che mio nonno lasciato le Langhe fosse molto felice nel o il vostro nelle miniere bene
Credo che però e non avesse neanche la prospettiva di diventare presidente dalla Banca Mondiale
Credo che se si è mosso si è mosso per necessità con sofferenza e che l'abbia pagato molto
Soprattutto perché siamo so partendo da strumenti
E non di privilegi credo che non nessuno abbia pensato che finire nelle miniere belghe in un Paese che ha un'altra lingua ha persino un'altra cugina di già che c'è a un'altra temperatura
Quasi sempre lasciando la famiglia a casa io non credo che nessuno l'abbia mai visto come
Lo sbocco diciamo di carriera
Così come quelli che migrano da noi parlo del Sud Mediterraneo sponda sud del Mediterraneo o da altri
Beh francamente c'è una spinta che li muove che è quella della povertà della non rassegnazione del tentare altre
Non posso anche per solo questo punto di vista io credo che tentare di avere un mondo in cui ognuno
Può perlomeno sperare il vivere o sopravvivere nel suo paese di origine badate che questo non ha nulla a che vedere con impedire alle persone di muoversi dico in termini di politica di incentivo sostanzialmente io credo che questo sia un po'bene
E che quindi come tale ha un posto
Si pone il problema di chi paga questo
E da questo punto di vista ho sempre pensato persino nella campagna che faccia in Borsa intanto nove ottantacinque col Partito radicale sul nord sud ancorché adesso è uno slogan
Che gli e Sperti e mi dicevano c'è troppo superficiale e semplicistica ma ma il mio problema era tentare di parlare al cuore delle persone io credo che nessuno neanche mia madre avrebbe mai marciato per Roma con lo slogan entusiasmante dello zero virgola sette del prodotto interno lordo
Anche perché insomma serviva un po'di già per farmi capire di che cosa parla ma ma certamente credo
Che invece lo slogan che era per il cui ricordo all'inizio era salviamo lì e Sal diamoci e dava esattamente questo senso
Allora da questo punto di vista io credo che già fin d'allora cercammo
Dottor Bruni lo ricordava per poi nella legge quarantanove di riuscire a mettere insieme privato e pubblico
Ora il privato si sta esprimendo in molti modi
L'organizzazione di volontariato
Quelli che vanno in loco
Chi contribuisce e finanzia le varie organizzazioni di volontariato a fondo perduto evidentemente
Esiste una parte di privato del nostro Paese che si è mossa che ha continuato a muoversi in quest'anno in questi anni che continua a muoversi
Ma proprio perché i bisogni sono molti verrò dopo quest'ultimo punto di riflessione che volevo fare con voi
Io ritengo benvenuto
La ricerca di altri strumenti che consentano sempre di più ad un numero maggiore di cittadini di contribuire a pagare questo costo per ottenere questo bene
Immagino che da non tutti si può pretendere per ragioni anche oggi che vadano in loco da non tutti si può pretendere che passino dopo dedichino sei mesi della loro vita che poi sarebbe difficilmente organizzarvi le
Da non non basta quello della generosità privata a fondo perduto ancorché sia rilevantissimo rilevantissimo
Io credo che l'idea di l'idea di applicare un altro strumento che consenta
A tutti
Anche ai per bene voglio dire o comunque con un metodo ritenuto tradizionale e rassicurante e che comunque ognuno di noi da piccolo grande operatore economico un po'di risparmio c'è la problema e in da qualche parte lo mette
Allora il problema e credo che questo sia anche alla luce dell'esperienza di altri Paesi benvenuto nella sua impostazione non abbiamo avuto finora evidentemente credo che sia anche in questo discorso che la gente può capire
Se riusciamo a trasferirgli allo con un qualche esempio sempre nel senso che ognuno a qualche soldo ognuno esageriamo ma insomma credo la stragrande maggioranza mi riferisco a un paese come l'Italia ma parliamo pure di Unione europea a qualche soldo di risparmio ci prova perlomeno quindi forme di risparmio ognuno in qualche modo ne ha pone fra e normalmente ognuno di noi all'oscuro dell'utilizzo che la banca fa di questi soldi perché il concetto di fondo e che quello che conta è il rendimento e non la destinazione
Però l'idea di che uno ha un conto a un bancaria del risparmio credo e un'esperienza comune
Chi più chi meno a moltissimi dimore
Ora di questi soldi che mettiamo in banca forse questo potremmo provare a dire alla gente voi non controllate la destinazione perché l'obiettivo e rendimenti e alla fine finisce che magari Paul soldi nostri dopo di risparmio sono pure finiti che ne so a finanziare Saddam Hussein piuttosto che a quello che vi pare
Tu magari uno lo vuole proprio finanziaria Saddam Hussein ma allora trovi un fondo Disetti Co.
Non so ma insomma
L'idea rivoluzionaria del fondo etico è che uno riesce il tentativo perlomeno di controllare sia il rendimento che la disciplina
Che si può fare in due modi del relatore ha accennato alla lista di proscrizione in negativo non voglio che i miei soldi vadano da questo o da quell'altra parte mi pare che il tentativo invece che si sta che la che la ricerca ci propone è quello di evidentemente tentare di avere un conto è un controllo perlomeno sulla destinazione in positivo in questo caso abbiamo parlato di questo tipo di di settore
Il terzo elemento per cui mi pare particolarmente utile
E alla luce dei dati a livello europeo ma dico anche a livello internazionale
Sulla aiuto allo sviluppo che in decrescita in tutti i paesi europei certo ma in generale
E quindi alla luce di questa malattia contagiosa e letale è la fatica del donatore intesa per organismi statali per governi per ragioni varie
Di vario tipo una delle più importanti evidentemente un problema di finanza pubblica e di restrizione della finanza pubblica di debito pubblico eccetera
Ma alla luce di tutto questo fenomeno contagioso è quasi un'epidemia
Letale francamente della fatica del donatore che si è tradotto in una decurtazione rilevantissima dei fondi per l'aiuto allo sviluppo in tutti i Paesi europei più o meno forse possiamo ancora salvare la Danimarca per altri versi e per altre destinazioni o i Paesi nordici anche se la Svezia mi sembra incamminata anche lì su un Spendio molto negativo
L'idea e la necessità di strumenti di stimolo e di partecipazione finanziaria
Del cittadino privato eh
Assolutamente necessaria
Elementi di questa fatica del donatore pubblico
Sono sotto tutti gli ho gli occhi credo di tutti noi che se abbiamo un po'd'attenzione a queste io mi occupo come sapete di aiuto umanitario a livello europeo
è un ufficio particolarmente recente Marche aveva l'anno scorso novantaquattro un bilancio di mille quattrocento miliardi
Che ha avuto una flessione nel novantacinque
Né mi risulta però dall'altra parte che le crisi umanitarie si siano ridotte nel novantacinque anzi semmai io le ho viste aumentare perché nel novantacinque entra sulla scena tra una miriade di crisi dimenticate che continuano però a desistere
Fa ingresso sulla scena il problema per esempio uno per tutti uno per tanti la Cecenia
Quindi non è che le crisi umanitarie che siano Ruanda Burundi piuttosto che ex-Jugoslavia piuttosto che quelle dimenticate che vanno dal Sud Sudan alla Somalia dalla Liberia alla Sierra leone siano diminuite
Anzi
Bene al contrario eppure già nel novantacinque l'Ufficio umanitario della Comunità europea vede una flessione nei fondi che tra l'altro dicono dal bilancio ordinario dell'Unione Europea
Terzo elemento forse alcuni di voi ricorderanno la battaglia persa dell'anno scorso per l'aumento del fondo europeo di sviluppo
Quale dopo pure una serie di mesi di trattative ma anche credo di impegno e di Energia di alcuni Paesi che hanno cercato
Voi sapete che il fondo europeo di sviluppo si è chiuso alla fine con un accordo che praticamente non solo non aumento rispondo rispetto al fondo precedente ma insomma anche con alcuni operazioni di belletto finanziario economico per cui alla fine la cifra era uguale
La sostanza non è uguale però alla fine si è cercato tutta una serie di
Tecnici finanziari poi ci spiegheranno come perché alla fine sulla carta la cifra è uguale a quella del fondo precedente
Nella sostanza non è esattamente così cioè ad una battaglia che è stata persa che pure aveva avuto una leadership di alcuni Stati membri dell'Unione molto molto importante
Allora da questo punto di vista io credo che per motivi morali per motivi politici è un bene
Per motivi di necessità
Per per via del fatto che la finanza o l'attore solo pubblico è assolutamente in declino per le ragioni che dicevo prima
Io credo che questo tipo di iniziativa e non solo benvenuta ma dobbiamo probabilmente trovare tutto il modo di come tanto concretizzarla e due come farla conoscere ai cittadini
Che questa è la raccolta dei fondi
E evidentemente passa per la convinzione perché il cittadino si senta convinto e anche ovviamente rassicurato
Qui questa l'operazione credo che abbiamo di fondo altrimenti se uno non si sente rassicurato probabilmente prende evita alla signora Garavaglia Croce Rossa perché quei almeno la Croce Rossa è una cosa che uno conosce da vent'anni da trent'anni fa quello che fa e evidentemente non è un risparmio ma lo dà in questo modo che noi dobbiamo se lo vogliamo fare io ritengo che vada fatto probabilmente e cercare di di strumenti e modi di una pubblicizzazione di una campagna che sia motivante
Motivante e che sia ovviamente anche nei limiti del possibile rassicurante per altri Chiusa solamente con un'ultima considerazioni io credo che e voglio insistere su questo
Queste risorse provenienti da privati e quindi in questo caso da fonti etici devono a mio avviso essere bisogna stare attenti che lo siano complementari e non alternative a quelle pur
Possono servire Da Ponte in un momento in cui la finanza pubblica di questo che è il Paese stia attraversando magari un momento di grandi ristrettezza però io credo che gli attori devono essere due non solo perché per concorrenza ma per concorrenza in positivo voglio dire evidentemente
Ma per sinergie
E anche perché ritengo anche a alla fine devo dire per non è moralità nel senso che se siamo convinti essenze vogliamo convincere che pace e stabilità è un bene
Tutti devono partecipare
Chi virgolette spontaneamente chi tramite la finanza statale
Ma insomma credo che sia importante che emerga che questi programmi allo sviluppo sono beni pubblici e che ovviamente in mancanza di risorse statali per questi scopi i cittadini virgolette
Egoisticamente sarebbero i classici free rider di un bene pubblico pagato da tutti
Allora io credo che non solo per efficacia ho sempre ritenuto che il pubblico e il privato se fanno anche concorrenza rischiano di essere tutti e due più efficaci in particolare il pubblico che non è sempre detto
Ma non solo per ragioni di efficacia e di concorrenza non solo per ragioni di mercato ma credo anche per un ragione di moralità complessiva
Per dovere del cittadino
Io credo che sia per tutti questi motivi importante che che queste due fonti di risorse siano complementari e non ha alternativi in questo senso
Chiudo su probabilmente l'ultima considerazione che la seguente
Il problema non può che abbiamo di fronte che il problema aiuti allo sviluppo tempo problema tradizionale sempre quello che il problema il via allo sviluppo terzo mondo nord-sud
Non de non sia non riusciamo a farlo diventare un tema da bene pubblico
E che in qualche modo non riusciamo a coinvolgere il cittadino trovando delle parole semplici per dirla Bannon semplicistico e che magari si rispetta pure nel novantasei tutto quello che si ripeteva
In tutta la campagna degli anni ottanta che è sempre stato dalla serie ma abbiamo tanti problemi qui da lui perché lei proprio si vuole occupare di quelli che stanno a due mila chilometri di distanza e la nostra sconfitta più importante per questo credo serva l'aiuto di di tutti gli altri e di altri la nostra sta credo sconfitta più bruciante è quella di non essere mai riusciti
A capovolgere il discorso e a riuscire a far capire che occuparsi di questi problemi che stanno due mila tre mila chilometri di distanza è un altro modo per occuparsi esattamente anche di nuovi questo non ci siamo riusciti nella coscienza diciamo popolare mi auguro che invece strumenti diciamo più rispettati e rispettabili
O più tradizionali ci aiutino anche a far passare questo messaggio convinta come sono che senza la testa essenza al cuore delle persone solo con il conto in banca temo che non andiamo da molto parte grazie
Il suo dovere Antonio Livi
Ordinario di filosofia suicida pontificie li prende la parola la presenta monsignor Saverio C d'Elia che purtroppo non può essere fra noi ma andiamo buono di cuore nel suo intervento
Leggo il messaggio da anche sua Eccellenza nossignore c'è una riga
Di mio non aggiungo nulla in questo momento
Dice sua Eccellenza sarei stato lieto di poter partecipare al dibattito che si svolge questa mattina sulla finanza etica per la cooperazione allo sviluppo ma purtroppo altri impegni urgenti mi impediscono di recarmi alla sede del convegno
E di condividere questi momenti di riflessione auguro a tutti gli illustri relatori partecipanti un fruttuoso lavoro
Il mio breve intervento con l'offrire qualche riflessione sul ruolo della chiesa in relazione a questa nuova forma di finanza e al suo rapporto con la cooperazione allo sviluppo
Faccio un breve inciso mio personale per chiarire che dopo tanta tecnica così avvincente come abbiamo ascoltato o anche l'intervento della signora Bonino che attirato l'attenzione per la concretezza e la praticità degli orizzonti questo piccolo intervento di una specie per via e di tipo esclusivamente teologico vuole
Come gli è stato richiesto illustrare brevemente il ruolo della Chiesa e che pertanto non insegna la tecnica nessuno né a prospettive politiche
La missione della Chiesa continua a leggere non è quella di suggerire cammini determinati per risolvere situazioni sociali difficili
Questo compito fa parte della vocazione dei fedeli laici i quali operano di propria iniziativa insieme ai concittadini
L'azione sociale può implicare una pluralità di via determinate
Comunque avrà sempre come fine il bene comune
Questo ribadito anche nel catechismo della Chiesa cattolica al numero due mila quattrocentoquarantadue
Tuttavia appartiene al Ministero della chiesa incoraggiare e accompagnare tutti quanti individualmente o variamente coordinato in gruppi associazioni e organizzazioni
Costituiscono il grande movimento per la difesa della persona umana e la tutela della sua dignità
Questa presenza ecclesiale nelle vicende storiche si è materializzata nella dottrina sociale della Chiesa
Che come parte della teologia morale cattolica propone principi di riflessione formula criteri di giudizio e offre orientamenti per l'azione come non fissare allora il nostro sguardo in primo luogo sulla carità
Del signore che ci unisce ci ispira un amore che non passerà mai dice San Paolo
Un amore che ci spinge oggi ogni giorno in modo che la nostra azione sia veramente specchio della sollecitudine di Gesù
Verso tutti gli uomini e in particolare con le folle che lo mostra compassione e alle quali Gesù vuole ancora mostrare lo splendore le ricchezze infinite della sua benevolenza
Da questi inesauribile fonte spirituale sgorgano tutte le forme di cooperazione tutte le iniziative che si propongono di promuoverla
Il convegno cerca di riflettere su questa nuova realtà chiamata finanza etica che vuole sulla finanza pensata e vissuta sotto la luce dell'eticità della cooperazione allo sviluppo
Essa si propone di raccogliere e gestire le risorse in modo più umano senza però abbandonare la propria razionalità scientifica
Necessarie per poter portare a termine questo impegno
Più di trent'anni fa il Concilio Vaticano secondo nella Costituzione pastorale gaudium et spes
Si riferiva alla dimensione etica delle operazioni finanziarie
Gli investimenti diceva al Concilio devono contribuire ad assicurare possibilità di lavoro e reddito sufficiente tanto alla popolazione attiva di oggi quanto a quella futura
Tutti i responsabili di tali investimenti e della organizzazione della vita economica globale sia singoli che gruppi che pubblica autorità devono aver presenti questi fini e mostrarsi consapevoli del loro brave obbligo
Qui termina la citazione del Concilio
Pochi anni più tardi il Papa Paolo sesto tornava con forza sull'argomento della dimensione etica dello sviluppo come tutti sanno nell'enciclica Populorum Progressio
Oggi che il problema della disoccupazione più un problema esclusivo dei Paesi sottosviluppati
Sarebbe interessante ripensare il rapporto tra le possibilità di lavoro che offre un'economia e il funzionamento del mercato finanziario a livello nazionale e internazionale
In questi giorni abbiamo visto la pubblicazione del saggio del governatore della Banca d'Italia dove si propone un'interessante riflessione sull'azione economica fondata sull'etica e la solidarietà Antonio Fazio razionalità economica e solidarietà pubblicato da Laterza come sappiamo
Nei trent'anni che ci separano dal Concilio gli strumenti tecnici del settore si sono moltiplicati sviluppati in modo inimmaginabile a quel tempo
Ma insieme alla forte crescita del settore
Abbiamo assistito a comportamenti che piuttosto che promuovere uno sviluppo veramente umano hanno portato in certi casi a situazioni insostenibili per intere popolazione
In questo senso ogni iniziativa volta a collegare l'attività finanziaria Allo sviluppo integrale della persona merita il sostegno di tutta la Chiesa
Si può affermare che l'impegno degli operatori del settore della finanza etica e nelle organizzazioni non governative
è una delle nuove forme di amore cristiano e di solidarietà umana
L'interdipendenza sentita come sistema determinante di relazione nel mondo contemporaneo nelle sue componenti economica culturale politica e da voi assunta come categoria morale
E quando l'interdipendenza viene così riconosciuta la correlativa risposta come atteggiamento morale e sociale come virtù
E la solidarietà
Essa insegna all'incirca sollecitudine Orrei sociali s'del Papa attualmente regnante
E la determinazione ferma e perseveranza
Di impegnarsi per il bene comune
Ossia per il bene di tutti e di ciascuno perché tutti siamo veramente responsabili di tutti
La signora Bonino diceva due mila chilometri dieci mila chilometri tutti chilometri anche il tempo non tolgono questa responsabilità di tutti verso tutti
Il particolare interesse dimostrato da sua Santità Giovanni Paolo secondo per l'argomento può costituire un ulteriore incoraggiamento per gli uomini che lavorano in questo settore
Non si possono non ricordare in questa sede le parole scritte nello la ultima enciclica sociale Centesimus annus del primo maggio del mille novecentonovantuno
Dice il Papa la scelta di investire in un luogo piuttosto che in un altro in un settore produttivo piuttosto che in un altro è sempre una scelta morale e culturale
E numero trentasei della ciclica
L'indicazione chiara e precisa allo stesso tempo che non ignora le realtà tecniche in cui svolgete voi il vostro lavoro
Aggiungere in ciclica poi poste certe condizioni economiche e di stabilità politica assolutamente imprescindibili
La decisione di investire cioè di offrire a un popolo l'occasione di valorizzare il proprio lavoro e anche determinata dall'atteggiamento dei simpatia e della fiducia nella Provvidenza
Che rivelano la qualità umana di colui che decide
Finita la citazione del Papa queste parole mi sembrano densa di significato per l'impegno che vi occupa quale ruolo pertanto per la Chiesa nella cooperazione etica il ruolo che le è stato assegnato da Gesù quando ha comandato il suo discepolo di predicare il Vangelo
Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date dice Gesù Angelo San Matteo dieci otto Gesù riconoscerà i suoi eletti proprio da quanto avranno fatto per i bisognosi di ogni genere come si legge Matteo venticinque trentuno quarantasei
Concludo con parole del papa San Gregorio Magno
Quando dice San Gregorio Magno parte della Chiesa
Quando torniamo ai poveri le cose indispensabili non facciamo loro delle elargizioni personali ma rendiamo loro ciò che è proprio di loro più che compiere un atto di carità adempiamo un dovere di giustizia
Ecco quanto dovevo leggere
Ringraziamo il
Il ministro Fantozzi per
Per la sua presenza però per consentirgli così di entrare nel
Vivo di questo nostro incontro io pregherei
I due interventi già programmati di prendere la parola e sono tuttora Bruno picchiata del centro emerse e poi il dottor giovanili direttore della cooperazione più europea
Per poi consentire al soltanto il suo intervento tutto speaker utilizza questo sta in questa sede
Per chi non mi conosce io dico l'Associazione Centro Elis che è un ente non profit
Che da oltre trent'anni
Sta portando avanti gestendo un forse il più grande centro di formazione e quando sento sociale che sia con percentuali che sta al Tiburtino nato trent'anni fa in una delle zone più povere di Roma
Con molto volontariato e dove anche oggi visto qualche amico di primi trent'anni per cui Gianfranco Imperatori che la sera veniva gratuitamente fare lezioni a in ai primissimi primissimi anni
Dopo questi questi trent'anni da dopo da circa vent'anni abbiamo iniziato a far corsi per formatori di Paesi in via di sviluppo formazione di formazione professionale
Direttore di centri di formazione da quasi dieci anni sono stati nominati organizzazioni non non governativa quindi siamo stati citati varie volte Carnevale organizzazioni e ci siamo specializzati
Molto collegati e Paesi in via di sviluppo alle dosi senza a gestire costruire insieme a loro centri di formazione professionali
Dall'artista Asia all'America Latina
Intorno al punto da questa esperienza dal Tiburtino ai pesi e mite sviluppo il nostro desiderio di fare così utile quindi stare molto in contatto con le medie piccole imprese secondo le loro esigenze e sempre studiamo assieme necessità
Sosta credo che le cose dette odio sordo e molto interessanti volevo solo giungere una cosa che secondo me molto importante proprio perché si parla di investimenti commedie piccole imprese parla di etica
La necessità facendo questi o gesti probabilmente saranno oggetti Paesi anche
Piccoli gruppi di o o zone studiato e cooperazione
Anche di un'attività formativa di che tipo dei piccoli imprenditori perché se no l'investimento etico
Poi può essere che non abbia tutto il ritorno non per cattiveria ma per poco formazione
Di tante delle tecniche sia manageriale sia contabili sia
Finanziarie
Ecco questo una prima cosa che ritenevo necessario dire
Ad altra cosa indubbiamente si è parlato anche oggi di terzo settore questo terzo settore che forse viene a dare una soluzione si tenta di dare una soluzione
Anche al fatto che fino a questo momento il vivevano assieme solo un primo settore C al sistema impresa e lo Stato
E che purtroppo hanno avuto le conseguenze che noi conosciamo di questa corruzione
Ecco bisogna fare molta attenzione anche di non esposti non esportare questo purtroppo abbiamo visto paesi in via di sviluppo concreti che hanno avuto purtroppo hanno una cattiva fama dell'Italia perché non Campodoro cooperazione
è successo questo e quindi bisogna ricominciare e questo è un ottimo sto una ottima idea attraverso questi fondi di far vedere che l'Italia non solo esporta desiderio di format di aiuto di tipo etico per esempio in Italia vuol risparmiare cioè riceve meno dei suoi risparmi tra questi Paesi ma anche esportare etica
Evitare ad esempio anche con questa formazione quel capitalismo salva Gerico io che si è visto in in tanti paesi sono arrivate la liberalizzazione
Ecco un ultimo richiamo anche forse si è parlato anche della chiesa ho segnato anche come poco molto recentemente il Papa
Sì all'ONU che la FAO ha detto con chiarezza come la responsabilità di di molti Paesi che non che non sono che non si stava sviluppando dovuto un po'a a noi preso Paesi Bhupathi
Ho letto stava nella relazione scritta di imperatori sommessamente pensava forse di più che solo lo zero uno per cento del prodotto nazionale lordo adesso di ricatto al alla alla cooperazione
Ride cioè zero uno per cento detto bene vuol dire un millesimo e mi domando questo me lo domando anche molti paesi in via di sviluppo se questo millesimo chi vende dato uno viene ripreso molto con politiche tariffarie con colite condotta contrattuali scusate finisco con una cosa che vi sia un signor paese visi gruppo che secondo lui molte delle malattie di cui nei Paesi sviluppati
Che abbiamo son dovute qua perché stiamo troppo bene malati di cuore vestono peraltro siamo quindi ritengo che anche questo poi se collegato concetto alla banca della a Banca etica tra finanza e
La presidente io vi ringrazio io sono giovanili di non foglietto dalla cooperazione fra direttore per l'Africa australe Aosta orientale nella colazione lo sviluppo e naturalmente collaboriamo con ecco che è diretto onorevole Bonino
E con la cooperazione italiana diretta dal dal ministro Brunetta
Ricordo a passaggio che li l'Italia è l'unico Paese che ha un accordo strutturato di cofinanziamento con la Commissione
Volevo fare tre osservazioni la relazione delle professioni imperatori mette in luce gli aspetti finanziari noi abbiamo fatto troppo cooperazione e non abbiamo forse sufficientemente coinvolto le banche
E
Piccole e medie imprese specialmente in Africa subsahariana vuol dire forse due persone o forse una donna siamo sempre più a livello delle microimprese
E la Banca mondiale ha lanciato recentemente un programma perché come di un prete programma che noi abbiamo già lanciato con la convenzione di almeno dieci anni che bisogna anche ricordare però che noi facciamo e non sempre guardare proprio fanno gli altri
Circa settanta per cento dalla produzione rurale in Africa subsahariana al di fuori della commercia fans al di fuori delle attività commerciali delle grandi imprenditoria è assicurata dai contadini
E di questi contadini i due terzi o i quattro quinti sono donne
Primo perché la donna non solo coltiva al campo rom formato di famiglia ma anche va al mercato
Crea i fondamenti della del principio che la banca al prestito
Secondo perché con sin qui avevo sette mio i rifugiati in Africa molti uomini o fanno la guerra
Ho sfuggono o vanno alla grande miniere Sudafrica coglie quasi un milione e mezzo di lavoratori stranieri nelle miniere dei paesi vicini
Terzo problema è che giustamente messo in luce dalla relazione
La mancanza di capitali ora molto spesso noi diamo organizzato contro alcune organizzazioni non governative dei prestiti a livello del villaggio
Come il malato in cui la garanzia è dato dal capo villaggio e al novantotto per cento questi prezzi sono stati rincorsa
Non è vero che non c'è una cultura bancaria c'era una fondazione la scarico che aveva iniziato negli anni settanta e ottanta e novanta un'azione molto importante con camion che giravano per abituare la gente assistiamo letteraria ed è per questo
Che laghi denaro su una cosa ma senza un'educazione responsabile sia a livello dalla famiglia con più volte la chiesa atta insegnata sia a livello Della formazione femminile
Chi è importantissima per uno sviluppo autonomo non riusciremo assicurare un certo tipo il decollo
La seconda considerazione è che non basta evitare a pezzi attestare se noi non riusciamo attraverso la convenzione di nome che ha i suoi limiti e un po'risolve tutti i problemi del terzo mondo attraverso gli aiuti bilaterali a dare uno sbocco al mondo contadino
E questo boccone un prezzo equo perché
Molti Paesi per esempio l'Etiopia che molti italiani conoscono bene a una produzione
Che non solo non è sufficiente
A far fronte ai bisogni di circa cinquanta
Per cento solo della produzione etiopica e commercializzato Etiopia un deficit negli anni buoni di un milione di tonnellate
Di cui un quarto sono aiuti della comunità o degli Stati Uniti il resto sono acquistata al mercato internazionale dal bilancio
Dal bilancio dello Stato etiopico
Una questione fondamentale scopo in cui la comunità e impotente e su cui giustamente li ho anche ci attaccano è quello del commercio internazionale e poi a dire questo se l'abbiamo detto
Ministro Bruni in qualche convegno quando il prezzo del caffè è calato è calato del quaranta per cento la tazzina
Nel bar Giolitti Cordoba x o di un qualsiasi bar d'Italia non è calata del nemmeno del cinque per cento al dieci per cento
Perché soltanto un ventesimo va al contadino del prezzo del caffè per quattro luglio in jazz che rappresento né svizzero già il dieci per cento del commercio Lotito origine di prodotti coloniali
Hanno sostenuto la recita di un commercio equo per cui il consumatore europeo pago un pochino i più male o in gel si impegna a dare un prezzo più elevato a produttore di cacao in corsa voglio di caffè in Etiopia eccetera è un segno perché gli la commercializzazione fatta da multinazionali ha fatta dagli europei strozza praticamente i prezzi ai contadini l'ultima questione tipica mi ricollego a lucido intervento della signora Bonino motivato e che il fatto che noi parliamo il Terzo Mondo sempre intermedi pietismo
Evidentemente l'opinione pubblica è colpita tasso mai a Taipei Ruanda
Dai ma non parla mai nel successo Stories il dei paesi che hanno un certo decoro della pace in Mozambico della del nuovo governo che si fra speriamo in Angola che potrebbe rilanciare un Paese che ha tutte le possibilità degli sollevarsi dopo
I paesi come l'Uganda che pur essendo contornato da Paesi instabili come Susan
A uno sviluppo che ha attirato anche l'attenzione da Banca mondiale per un paradiso Botswana dell'isola Maurizio che sono dei paesi che hanno uno sviluppo sa interessante complotti vale e in questo caso qui noi dovremmo dire che molto spesso la cooperazione e fatte tre momenti uno l'aiuto umanitario di cui è responsabile talmente onorevole Bonino salvare le vite e basta a seconda la riabilitazione o ricostruzione dopo la guerra dopo la catastrofe templi più le cataste non sono naturali non era la solo la siccità ma sono catastrofi umane
è il terzo lo sviluppo a lungo termine in questo sviluppo lungo termine c'è un problema bancario fondamentale che è quello della mancanza di fondi dei paesi per cui con l'aggiustamento strutturale che è giusto che necessario per ristabilire le finanze pubbliche forse farebbe bene anche al nostro Paese ogni tanto
Dovremmo
Sostenere delle importazioni per a alleggerire il bilancio dello Stato ma i fondi contropartite fra quello che l'imprenditore privato paga in birra intuisce liriche diario scellino ugandese
Sembra che cosa noi io io li chiamo sullo locazione la formazione perché nelle ristrettezze di bilancio sono i settori sociali educazione insegnamento talora agricoli che più debbono sopportare questi tagli di bilancio
Allora in un momento in cui la popolazione o mentre il tre per cento ci sono sette milioni di rifugiati in Africa
E ci sono c'è una uno due generazioni che sono quando condannate Alino statistica gli è per questo che lo dobbiamo prendere i termini di cooperazione in termini globali e ringrazio molto questo concetto di finanza etica che ricoprì propone all'opinione pubblica anche un impegno morale oltre che tecnico grazie
Prego il ministro Fantozzi suo intervento nella mia introduzione ricordavo
Ringraziavo il ministro Fantozzi perché credo che sia sia stato e sia l'unico Primo Ministro italiano
Che abbia così introdotto o delle politiche fiscali nel campo del non profit che possono essere estese anche all'argomento che noi oggi trattiamo con voi sapete l'estensore del primo disegno di legge in ordine a provvedimenti fiscali per organizzazioni non prove che io mi auguro che la prossima legislatura non faccia cadere questa nobilissima iniziativa del ministro del governo grazie
Presidente
Ebbene proprio
Ecco adesso sì
Io preferisco riferirò cercare di esporre un testo scritto anche per ragioni di tempo sul non profit come diceva nemica Imperatori
Ce ne siamo occupati tanto e abbiamo delle idee
Piuttosto precise
Che siamo disponibili a confrontare voi avete visto si è aperto un ampio dibattito
Sull'argomento è un dibattito che si preoccupa per la verità più di restringere che di di ampliare più di mettere paletti che non di far crescere quest'area
E sono delle preoccupazioni anche legittime perché indubbiamente quello che ci ha mosso e uno la convinzione che il non profit
Sia la valvola di sicurezza Inda permanenza del sociale pubblico per sviluppare sociale privato
E sia la valvola perché reale soprattutto posti di lavoro soprattutto posti di lavoro giovanili soprattutto posti di lavoro in lavori tra virgolette buoni cioè dove chi li fa ha una qualità morale ideologica che lo caratterizza
E l'idea è quella di fare entrare nel no profit la logica la logica
Dell'impresa per svilupparlo per razionalizzarne lo sviluppo per uscire da un Reja nell'acqua nobilissima nobilissima
Nella quale il non profit si caratterizza per la spiritualità e per l'ideologia per la morale di coloro che ci lavorano ma passare ad un fase in cui questo rimanendo essenziale
Si utilizzino delle regole degli strumenti suscettibili di ampliarne i risultati
E di massimizzare il rendimento che resti investito all'interno del settore per ampliarne l'aspetto detto questo
Che poco ha a che vedere con il tema di oggi che dedicato aspetti fiscali da parte mia della finanza etica
Rientra come tema pieno titolo nell'esperienza lo ricordava imperatori più ampia di cui come Governo ci siamo occupati in maniera originale ed innovativa direi
Del non profit originale ed innovativa perché per la prima volta si è avuto era il coraggio di dire niente tasse sull'attività niente tasse sull'attività significa anche eliminare voi che ci operate voi che ci lavorate tutti i problemi che poi attanagliano il settore non profit nel momento in cui fa un minimo di attività che può essere sospettata di essere profitti deve ottenere il via devo fare la dichiarazione non devo fare la dichiarazione poi queste cose si scoprono in ritardo quattro anni dopo quando arriva il fisco e dice che la dichiarazione doveva essere fatta e allora
Si leggono cose sui giornali migliaia o centinaia di miliardi di penalità devo tenere la contabilità separata devo fare la bolla d'accompagnamento
Tutte queste cose che mutatis mutandis oggi leggiamo sui giornali e come dire affliggono la vita dell'imprenditore del commerciante a maggio do ragione affliggono la vita di colui che svolge un'attività istituzionale un'attività appunto a volta soprattutto a Fini di interesse sociale di beneficenza assistenza e così
Quindi non è mia intenzione ricordare ancora una volta che sono sono già stati ricordati i contenuti del disegno di legge sulla disciplina fiscale delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale la Sinclair brutale chiamiamo Onlus
Che è stato approvato a dicembre dal Consiglio dei ministri ed è rimasto travolto dalla fine anticipata della dodicesima legislatura sono convinto che questo lavoro almeno rimane agli atti dell'attività del governo Dini come uno degli elementi qualificanti di un esecutivo
Che ha saputo dimostrare con i fatti di saper fare e gestire e soprattutto di essere in grado di interpretare valutare e offrire soluzioni alle tematiche più importanti della realtà contemporanea
E no profit è senz'altro una di queste
Oggi invece stando al tema della giornata vorrei fare con voi alcune riflessioni a voce alta sulla finanza etica
Sul suo ruolo per favorire la crescita e lo sviluppo del cosiddetto terzo settore e commentare alcuni dati originali di una ricerca condotta dal ministero delle Finanze su questa specifica materia
Innanzitutto la finanza etica
La definizione del circuito finanziario del non profit forse non è una delle più felici l'altro giorno ero a un convegno con Barucci il quale sulla sulla denominazione aveva delle osservazioni da fare
E forse non sono delle osservazioni infondate o quanto meno il termine non è dei più felici perché potrebbe lasciare intendere che la rimanente attività finanziaria non è cioè si svolge secondo canoni e comprò comportamentali e decisionali non ispirati da regole morali ovviamente non è così e tutti sappiamo che questa in espressione forse infelice
Nasce da un'italianizzazione di una formula anglosassone e quindi la dobbiamo prendere per quello di positivo che contiene e non per quello di altrettanto positivo che essa esclude
In ogni caso connessa ci si riferisce a quell'insieme di strumenti fondi comuni di investimento obbligazioni depositi certificati bancari intermediari specializzati e quanto altro
Legati da una comune caratteristica quale quella di offrire all'investitore una remunerazione più o meno inferiore a quella di mercato essendo la raccolta in questo modo effettuata destinata al finanziamento di progetti economici ed attività senza fini di lucro
Le dimensioni del fenomeno come a livello comparato alla ricerca presentata oggi ha evidenziato con riferimento alla cooperazione internazionale di cui avete parlato questa mattina sono già di tutto rispetto
Nei paesi in cui l'UE al First State è stato già rivisitato o in cui comunque i servizi pubblici occupano un ruolo meno pervasivo
Rispetto ad altre esperienze è a disposizione degli investitori tutta una casistica di prodotti etici
Si tratta di prodotti legati alla tutela dell'ambiente
Al recupero dei beni culturali a favorire la pace nel mondo la lotta contro le discriminazioni a molte altre cose ancora che hanno avuto ed hanno una positività in particolare
Quella di offrire alle sensibilità sociali la possibilità di manifestarsi apertamente qui apro una parentesi che vi farà sorridere che ci porta fuori
Dalla del tutto dal nostro campo ma io ricordo di aver parlato di queste cose anche con la Federcalcio e è uno strumento che mutatis mutandis consente di finanziare il mondo dello sport di avvicinare
I gli sportivi i tifosi alla società sportiva che puoi mettere degli strumenti di finanziamento
In a e qui la parola etica deve essere usata in senso ampio alla possibilità di come dire remunerare con una parte del cuore e non tutto con la saccoccia
Le pulsioni dell'animo umano che siano a volte a motivi molto più ideali e molto più nobili quali sono quelli di cui avete parlato qui questa mattina ma anche quelli
Della dello sport della della della del campanile e qualche volta se sono sfrontati da quegli aspetti negativi e qualche volta dolorosi che poi leggiamo sui giornali del lunedì dopo le manifestazioni sportive della domenica a parte questa parentesi che però ci dice come questo strumento Senn Nobile e se indirizzato a a a fini utili può avere degli spazi specie nel momento in cui si ritorna alla dimensione più piccola dei Comuni delle Regioni della del del localismo
Dicevo si può o vedere come questo strumento è suscettibile di varie applicazioni evidente che nella nostra area a delle applicazioni
Molto anche molto nobili e devo dire molto sfruttate negli altri paesi soprattutto nei paesi a industria avanza
Sotto un po'né in tutti questi sottoscrivendo la quota di un green Fund per esempio o di un fondo di investimento per il recupero di un fiume inquinato
O di un'opera d'arte
I cittadini possono liberamente esternare le loro preferenze su argomenti importanti della convivenza civile
E allo stesso tempo segnalare ai politici il cambiamento delle preferenze o l'emergere di nuove necessità di intervento
C'è un altro aspetto che rende importante la finanza etica le ricerche condotte negli ultimi anni anche nei Paesi in cui il non profit rappresenta percentuali più significative del PIL e occupa un numero importante di persone remunerate Peter si sorprendeva della poca pesantezza del fenomeno nel nostro Paese
Hanno evidenziato come i canali di finanziamento mecenati sci se così si può dire del terzo settore non sono da soli sufficienti per supportare nella crescita
L'area delle donazioni e delle liberalità in genere seppure importante e necessaria non è da sola
In grado di accompagnare lo sviluppo del terzo settore un non profit che assume sempre più connotati imprenditoriali lo dicevo all'inizio
E che sviluppa livelli occupazionali da media impresa infatti bisogno di avere a disposizione al pari di qualsiasi realtà economica profitto un canale finanziario degli interlocutori dedicati
Che sappiano valutare i rischi e le positività dei progetti da finanziare
Non credo che sia ipotizzabile uno profit che continui a crescere dimensionalmente avendo come unico o quasi canale di finanziamento quello pubblico
Le convenzioni statali e degli enti locali dovranno indubbiamente giocare un ruolo anche nel futuro ho detto prima e questa è una vecchia storia una vecchia polemica che nessuno ha mai pensato né noi nel fare il disegno di legge
Di sostituire il privato sociale al pubblico sociale è evidente che dovrà affiancarlo e acquisire sempre più importanza
Quindi le convenzioni statali degli enti e degli enti locali dovranno indubbiamente giocare un ruolo anche nel futuro ma non potranno avere una funzione di quasi esclusività in pratica se non si creano le condizioni per un canale finanziario dedicato è difficile sperare che il non profit italiano possa rapidamente recuperare i ritardi che vanta nei confronti delle esperienze estere come dimostra del resto con assoluta chiarezza la ricerca che è stata oggi presenta
Non è un problema fiscale o meglio non è un problema soltanto fiscale sicuramente la disciplina tributaria del non profit
Può aiutare anche la crescita del comparto finanziario con opportuni interventi come abbiamo fatto nel disegno di legge ricordato fate salutare anche a me
I magistrati alle
Allora
Una una brevissima evidenzia
E su questo aspetto questo fiscale diceva o c'è bisogno soprattutto di un ruolo attivo dei protagonisti della finanza
Banche e intermediari finanziari possono e devono come hanno già iniziato a fare nel novantacinque
Diversificare l'offerta nei confronti della rispettiva clientela mettendo a disposizione anche la possibilità di sottoscrivere i fondi etici obbligazioni finalizzate o prodotti finanziari personalizzati
In favore di chi opera del terzo settore
Ciò è importante per due ragioni perché mette a disposizione del non profit immediatamente e senza ritardi inutili un patrimonio di esperienze altrimenti difficile ad assemblare
E poi perché offre maggiori garanzie di trasparenza e di correttezza nella gestione del denaro e nel rapporto con la cliente
E di trasparenza nel non profit c'è molto bisogno
Ricordavo prima che la polemica sia accesa proprio sulla trasparenza
Sulla necessità di fare in modo che non ci sia chi si intrufola nel settore del non profit avendo invece caratteristiche morali economiche imprenditoriali profit a tutto ska a trecentosessanta gradi
Dicevo che anche il fisco e questa è l'unica parte che mi concerne in un problema che in gran parte esula dalle mie competenze
Può fare la sua parte in questo senso la proposta di legge di cui ho parlato prima già individua una soluzione
E su questa soluzione concludo rapidamente
Nella legge sia in cui pare ai fini fiscali o meglio ai fini della deduzione fiscale del reddito dei da un'anti
Il minor rendimento percepito da investimenti etici all'erogazione liberale in denaro fatta direttamente ai soggetti non profit
Ciò vuol dire che un contribuente è libero di scegliere sedare direttamente tre milioni a una non profit Organization
Ovvero darglieli indirettamente cioè per mezzo di un intermediario specializzato rinunciando a una parte del guadagno normale e investendo in titoli finalizzati al finanziamento del terzo settore
In questo modo contempo comperando un'obbligazione emessa per finanziaria ad esempio chi opera in favore della cooperazione allo sviluppo il contribuente può dedurre fino all'ammontare di tre milioni la perdita tra virgolette lo spread se volete
Intesa come minor guadagno percepito tra il tasso di sconto il rendimento cedolare dell'obbligazione
Se questo specifici su questo specifico aspetto trattandosi di una novità assoluta tanto per gli investitori quanto per gli operatori del non profit il ministero delle Finanze
Ha voluto verificare anche il livello di gradimento incontrato da una proposta del genere proprio tra chi opera senza finalità di lucro
La ricerca condotta su un campione significativo di organismi non profit ha dato risultati che commentano da soli la voglia latente di finanza alternativa che già c'è tra chi opera senza profitto
Bene il settantadue per cento degli intervistati o meglio delle organizzazioni non profit compattate hanno detto di essere interessati a promuovere la sottoscrizione di titoli etici
Presso soci dipendenti utenti o altri soggetti a livello di singola esperienza non profit emerge poi che ben l'ottantuno virgola quattro per cento
Delle associazioni non riconosciute l'ottanta per cento delle cooperative sociali sono convinta dell'utilità di promuovere la sottoscrizione di titoli etici per finanziare la propria attività
Tale percentuale è ancora alta nelle associazioni riconosciute il settantuno virgola nove per cento
è più contenuta tra le fondazioni il quarantaquattro virgola quattro per cento che probabilmente hanno minori problemi finanziari rispetto agli altri protagonisti del non profit
Se poi andiamo a vedere quali sarebbero i destinatari più interessati
Da una sollecitazione all'investimento etico cioè se facendo un'analisi di marketing volessimo individuare i potenziali clienti gli enti sottoscrittori di tali titoli riscontriamo che secondo le ONLUS cioè le organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui ho parlato prima
I più sensibili a tale sollecitazione sarebbero gli associati ai soci che s'sono nel trentadue virgola tre per cento i sostenitori simpatizzanti e sponsor il ventotto virgola uno per cento
I volontari il diciotto virgola sette per cento i dipendenti collaboratori e consulenti l'undici virgola quattro per cento gli utenti il sei virgola due per cento
Come vedete questi numeri io non non amo i numeri anche se adesso siamo in un mondo di sondaggi e di statistiche
Danno però la misura di una certa attenzione al fenomeno e di una certa disponibilità forse da voi sicuramente anche da me insospettata
Del mondo che gravita intorno al non profit disponibilità a tra virgolette penalizzare sì finanziariamente o se preferite a utilizzare lo strumento finanziario per fare affluire sostegni a questo settore
Queste cifre testimoniano ed offrono una prova non discutibile del fatto
Che i protagonisti del non profit sono già convinti che chi a vario titolo ruota intorno alla loro esperienza e già maturo per essere attratto da un prodotto finanziario diverso da quelli usuali
E dimesso con la specifica finalità di finanziare attività senza fine di lucro
Mi sembra che quindi si posso senz'altro dire che l'esperienza non profit italiana come ero convinto quando ho deciso di fare la prima legge di disciplina fiscale generalizzata sia più matura
E più disponibile all'innovazione di quanto non abbia finora creduto il legislatore e di quanto non pensino tutti coloro che non hanno un'esperienza diretta nel settore
Tutto ciò rafforza ancora una volta le ragioni e le convinzioni alla base di un rapido intervento normativo che metta l'intero terzo settore nella condizione di diventare un vero protagonista della crescita e dello sviluppo pluralistico dell'economia italiana vi ringrazio
La signora cattive anche al presidente del summit solidarietà per un breve intervento e poi la parola al ministro agli Affari esteri in strada
Sivo un giorno signor ministro signora viene e volevo quindi tutto dirle mio apprezzamento per questo convegno finalmente si parla di finanza etica in Italia e spero che sia un po'modo concreto
Eh sì so che è un discorso che inizia si approfondisce e continua concretamente verso le realizzazioni siamo profondamente il ritardo mai come Paesi per questo e per questo settore
Comunque l'importante che si parta col piede giusto e il fatto che il Mediocredito si sia interessato a questo penso che sia un elemento di sicurezza
Il Summit della solidarietà che è una associazione di secondo livello
E che raccoglie un gruppo la conosci stalinisti un gruppo di associazioni che operano punto il terzo settore e e praticamente interessato ovviamente a quello che lei ha detto oggi e quello che si può curare è che veramente il suo disegno di legge
Prosegua e arrivi in porto nonostante le molte difficoltà che ci sono a noi ci auguriamo che ovviamente le ponga le cose in maniera tappe per tutto quello che le sarà possibile fare siamo certo che l'opera perché ne abbiamo veramente bisogno in realtà al di là del problema della solidarietà e del ruolo che il Terzo settore svolge specialmente in questo momento in cui duetta esteta è finito e quindi ha proprio un le ed entro limiti di supporto e di e di sostituzione di risoluzione di queste al al di là di questo c'è il grosso problema veramente l'occupazione lei faceva cenno ed è veramente un settore in cui si può avere tanta occupazione veramente tanta quindi è veramente un settore da guardare con estrema intenzione
Vorrei certo il problema compresso le faceva cenno anche al discorso le fondazioni bancarie a questo discorso importante se si riesce a fare questo collegamento evidente avremo per cose interessanti sale io vorrei però qui ricordare anche un'altra ho visto con lo studio che è stato fatto dal Mediocredito centrale
Io mi occupo anche della guida UE benché indicono associazione internazionale che si occupa del di aiutare le donne nel Paese prodotto i paesi in via di sviluppo
Ah riuscita ad avere una loro autonomia lavorativa e questo attraverso una l'aiuto al credito ecco in particolare qui ma non sempre non si afferma questo un signore prima ed è intervenuto dicendo che il credito e molto importante ma se c'è una forma non c'è una formazione professionale e se non c'è una rete di possibilità di commercio di possibilità di sviluppo di commercio non è sufficiente
Ecco allora tutto questo logori alle venti e l'ha già fatto e continuerà a farlo e devo dire che in Italia pur non avendo potuto fare niente sul piano del credito per moltissimi motivi
E abbiamo però operato sul piano della formazione e sul piano del collegamento
Con un donne che hanno fatto piccoli in paese e Paesi in via di sviluppo portando le qui da noi per verificare come si opera qui in un paese e sviluppato che però ha una grande base di piccole imprese per fare apprendere
Il funzionamento per far vedere come ci si coordina come si coopera e poi questi gruppi che hanno lavorato per noi est ritornate nei loro Paesi hanno fatto dei piccoli cenacoli di formazione locale
Quindi credo che ci sia e tanta possibilità di lavoro tanta buona volontà
Ma credo anche che sia molto importante fare un'azione educativa e formativa dell'opinione pubblica
Anche sul problema anche per correggere quegli errori del del nostro amico Bellucci diceva sul discorso etico equestri finanza etica l'altra no ecco lo chiedo che su questo piano bisogna vento operare grazie comunque
Signor ministro Agnelli ringraziamo per la per la sua presenza ringraziamo per l'attenzione che apposto a questi problemi stamane abbiamo soffermato la nostra attenzione sulla finanza etica
Per la cooperazione abbiamo detto che non è alternativa certamente alla cooperazione multilaterale e bilaterale ma certamente abbiamo detto che integrativo
Ha sentito l'intervento del ministro Fantozzi è un impegno che si è posto però fu litiga fiscale per quanto riguarda la cooperazione io stamane ho sottolineato l'impegno del sistema bancario per quanto mi riguarda la banca che rappresento
In ordine alla finanza etica abbiamo proposto la costituzione di un fondo etico che abbiamo studiato che al tutte le caratteristiche per poter essere operativo ecco avremo il piacere che il suo ministero seguisse questa materia coma sta seguendo la sua presenza ne è una testimonianza
Nella centrale una banca pubblica il suo ministero nei parchi perché il suo direttore generale degli affari economici e membro del consiglio d'amministrazione
Di questa beneficia un titolo se non formale di azionista ma certamente di autorevole presenza nell'individuazione io ti Progetti per quanto riguardo in gli investimenti nel mondo nostro caso vediamo di cooperazione abbiamo le risorse finanziarie abbiamo le risorse umane preoccuparci di questa cosa
Noi amiamo fattami amiamo fare ricerche per per arricchirci come conoscenza dei problemi però siamo degli operatori e vorremmo che entro l'estate questo fondo etico prendesse concretezza
Io vi assicuro l'impegno della banca che rappresento certamente questo fondo etico però a decollare e vorremmo stare anche sul posto entro l'estate per individuare quei progetti da finanziare io mi auguro che la presenza stamane qui sua il ministro Fantozzi del direttore generale
La comunità europea per le politiche comunitarie e altri personaggi ci aiutano a farlo decollare lo fa cadere questo convegno e se riuscissimo entrate statali una testimonianza forse primo concorso a dare alla cooperazione quel consenso che essa forse medica
Prego
Grazie mille
E io mi auguro che il mio intervento in qualche modo sarà di sostegno la vostra idea
Signore e signori sono grata gli organizzatori di questo convegno per avermi offerto l'occasione esporre brevemente quelle che io considero le linee guida per un rilancio della nostra cooperazione allo sviluppo
Il tema mi sembra tra l'altro particolarmente adatto per collocare nella giusta prospettiva il dibattito sul futuro della cooperazione che è un'attività con un forte contenuto etico la destra bisogna garantire strumenti operativi moderni per poter realizzare in modo trasparente ed efficace copio bigliettini nell'ambito della politica estera complessiva del Paese
L'Italia non può prescindere da una adeguata e significativa presenza nell'attività di cooperazione internazionale a favore dello sviluppo
Non può farlo senza compromettere i suoi interessi politici fondamentale e senza danneggiare le sue relazioni economiche internazionali
Consapevole di questa situazione mi sono sforzata di rimettere in moto la nostra cooperazione paralizzata dalle vicende degli ultimi anni non è con la rinuncia ad agire che si risolvono i problemi
Era necessario ridare funzionalità alla direzione generale della cooperazione selezionando nel rigorosamente gli obiettivi e le priorità ridando fiducia ai suoi uomini
Validissimi nella stragrande maggioranza razionalizzando e Snellen dove gli strumenti operativi in un quadro di trasparenza ed efficacia
A dimostrare che la cooperazione sia parte integrante della politica estera bastano alcuni chiari esempi la stabilità politica e lo sviluppo economico e sociale dei Paesi dell'area mediterranea hanno un'incidenza diretta ed immediata sulla sicurezza e sulla nostra stessa tranquillità e pace sociale
Beh drammatiche vicende di questi ultimi anni nei territori della ex Jugoslavia in Albania
Nei Paesi del Nord Africa nel Medio Oriente ci ricordano quotidianamente questa realtà
E sarebbe grave se l'Italia si sottraesse alle sue responsabilità
Non contribuendo anche con lo strumento della cooperazione allo sviluppo a favorire la creazione dei nostri confini di condizioni di maggiore equilibrio economico
Di più sereni scambi culturali ed umani in un processo di crescita e di modernizzazione
Pacifico ed armonioso
Ma non possiamo nemmeno tralasciare di perseguire una politica di cooperazione a più vasto raggio se si considerano i nostri interessi globali che certamente si spingono anche al di là del Mediterraneo
Che sono visi ed essenziali nell'Est europeo nell'Asia e nell'America latina
Altrettanto impossibile mi sembrerebbe trascurare i Paesi in crisi socioeconomica più grave primo fra tutti quelli dell'Africa subsahariana impegnata in una profonda trasformazione
E bisognosi di assistenza e di aiuto
L'Italia ha giustamente rivendica un ruolo significativo nei grandi organismi mondiali dove quotidianamente si confrontano interessi ed opzioni politiche
E difficile tuttavia conciliare questa legittima aspirazione
Con un prolungato sottrarsi all'impegno comune dei Paesi più industrializzati
Nei confronti dei Paesi in via di sviluppo a lungo andare la crisi della cooperazione finirebbe con l'indebolire la nostra opposizione alle Nazioni Unite
La nostra presenza al Consiglio di Sicurezza la nostra partecipazione al G7 e finirebbe con il dovute alla nostra capacità di influenza nei grandi negoziati politici ed economici internazionali con ciò non voglio ovviamente dice che la nostra cooperazione sia stati immune da errori ed insuccessi o che sia sempre stato uno specchio di correttezza amministrativa e gestionale
Bisogna sapere però distinguere gli insuccessi che definirei fisiologici e che sono proprie di un'attività che si attua ideali seminari e difficili ad alto rischio di rapida mutazione
Da quelli che sono invece il risultato di errori di impostazione o di cessione
Ho indicato in Parlamento le linee di una riorganizzazione della materia che mi appare necessaria immatura
Ed auspico che nella nuova legislatura si posso procedere rapidamente con la necessaria serietà e riflessione ad una sua realizzazione a tale riguardo mi pare importante notare che proprio per i motivi che ho più sopra indicati centro dell'attività di cooperazione non può che rimanere il ministero degli affari esteri
Fondamentalmente politici sono infatti contenuti dell'attività di cooperazione come politici sono i suoi risultati
E ciò a prescindere dall'ovvia considerazione
Che farebbe poco senso non utilizzare la rete di competenze e la presenza all'estero che fa capo al Ministero Affari Esteri Rete che Vanzi potenziata ed utilizzata al meglio nelle attività di cooperazione si dovrà certamente approfondire come articolare meglio le competenze fra il momento negoziale così drammatico da un lato e quello di attuazione e realizzazione dall'altro
Dovremmo riflettere sul come coordinate da associare l'impegno governativo a quello di quanti altri sono mossi nel nostro Paese a promuovere interventi di solidarietà o di cooperazione internazionale
Questo è probabilmente il campo in cui si sono manifestati i principali elementi di novità
Non soltanto in sede nazionale
Cresce infatti il numero dei soggetti che intendono partecipare in modo più attivo alla elaborazione e dalla realizzazione della politica di cooperazione dagli enti locali al cresciuto e rafforzato numero di ONG e di recente anche a questa categoria di investitori privati a fini etici
Di cui si è occupato con dovizia di argomenti ed approfondimenti il convegno di oggi e la ricerca che eravamo chiamati ad esaminare come coordinare tali tendenze al fine di potenziarne gli impatti positivi e come bilanciare fra loro interessi pubblici e privati restano problemi chiave da approfondire sia dal punto di vista legislativo
Sia da quello dell'efficienza dell'aiuto e degli interessi globali dei paesi riceventi come dei Paesi donatori
Vorrei aggiungere una breve riflessione a proposito della cosiddetta cooperazione decentrata cioè quella facente capo agli enti locali
Settore in cui a mio avviso si sono registrati in questi ultimi tempi vistosi progressi
Il decreto legge appena approvato dal governo recependo le indicazioni del Parlamento ha introdotto una norma che per la prima volta chiaramente riconosce agli enti locali
Una capacità di proposta in tema di cooperazione allo sviluppo organizzazione con prudenza e se ne limita la discrezionalità consentendo la solo nella so di accordi o di programmi paese
Che il Ministero Affari Esteri chiamato adesso ad individuare con rapidità le procedure di attuazione di detta norma
L'amministrazione da parte sua stava peraltro già sperimentando efficaci e costruttive forme di collaborazione
Con le regioni di comuni soprattutto quelli delle grandi città il tavolo di coordinamento per la Bosnia
è un importante esempio di questo tipo ma altrettanto sta avvenendo per il programma di sviluppo municipale in Africa promosso dalla Banca Mondiale e per in programma polvere dell'UNDP in America centrale
Questi sono alcuni esempi della nuova cooperazione italiana insieme ai nuovi indirizzi varati dal CIPE alle nuove procedure di cessione ormai in vigore
Segno di una vitalità che trova corrispondenza nelle altrettanti vivaci innovazioni suggerito dal mondo della cooperazione privata
Da tutto ciò traggo conferma del mio convincimento che la crisi della cooperazione e in via di superamento d'altra parte la crescita vigorosa delle attività del terzo settore il rinnovato interesse che questo dimostra per l'aiuto allo sviluppo confermano che nella società italiana la politica di cooperazione ha profonde radici
E sta vissuto un periodo di crescita tumultuosa per alcuni versi anche disordinata apprestandosi adesso ad artisti prestarsi su basi più mature
Più articolate e di maggiore respiro
In ogni caso è però assenze Ale agire rapidamente per riportare ad adeguato livello la nostra attività di cooperazione riorganizzato nelle strutture ed ammodernata nei principi dell'interesse generale dell'Italia della sua politica estera
Nel tempo che ho trascorso signore al vertice della Farnesina ho cercato di dare avvio a questo processo di ammodernamento
Un primo impulso è stato dato ma non vi nascondo certo che la strada da percorrere lunga e che sarà necessaria ancora un'approfondita riflessione
Sono certa che lo studio promosso dal Mediocredito centrale sui meccanismi di intermediazione finanziaria nella raccolta e nella gestione di risorse ittiche
Per le attività di cooperazione allo sviluppo e le risultanze del dibattito di questa mattina
Ci fornirà elementi di grande utilità grazie
Ecco credo che possiamo chiudere i nostri lavori io ringrazio tutti perché sui banchi a questo incontro bianco questo fondo etico credo