"Rinnovare il Welfare: strategie della cittadinanza tra risarcimento e promozione" forum organizzato dal Gruppo parlamentare dei Progressisti-Federativo

Bene io direi diamo inizio a questo mostro
Seminario
Circondo voi sapete Eva tema di grande attualità
Non solo in Italia le prime pagine dei giornali da giorni ci dicono cosa sta accadendo nel vicino a Francia e quindi penso che non ci sia bisogno
Di ulteriori sottolineature di regola chi che ho fatto presiedeva la seduta d'apertura si sente autorizzato di fare una specie di pistolotto essendo egli le dieci venti come diceva il sindaco di Cuneo e siamo già ritardo di un'ora circa sulla tabella di marcia io di risparmio pistolotto dichiaro aperti lavoro io do la parola subito
A Laura Pennacchi che introdurrà i lavori di questa giornata intrattenendo ci sul primo welfare equità cittadinanza in una dimensione europea alla parola lavora Pennati
In modelli di convivenza civile e di coesione sociale
Comunemente associati all'idea di quel fax sei sono stati uno dei tratti distintivi dell'identità dei Paesi europei
Oggi questi modelli presentano ovunque numerosi segni di crisi parti quali si riflettono su tutte le forze politiche
Ma è sulle forze che si richiamano alle culture democratiche e di sinistra che la crisi del welfare esercitare le sue implicazioni più profonde
Perché tali forse si sono costitutivamente identificate nel Guelfa legando strettamente alla sua evoluzione i propri destini la sinistra dunque deve delle risposte alle quali non può sottrarsi
E sotto questo profilo l'occasione dell'elaborazione programmatica della coalizione dell'Ulivo è davvero straordinaria
Infatti uscire dalla crisi attuale si può o perseguendo la drastica riduzione di garanzie sociali consolidante o mediante una prospettiva di di qualificazione del buon il parquet costituisca il prerequisito del rilancio
Quello che non si può fare e limitarsi alla pura e semplice difesa dello status quo la quale ha già dimostrato tutta la sua angustia e tutta la sua impotenza
Ma non si può nemmeno aggrapparsi come sta facendo il governo Juppé in Francia e come aveva tentato di fare il Governo Berlusconi in Italia
Ad aggiustamenti
Colpo di sul piano dell'incidenza sociale costosi sul piano sociali ma privi di autentico respiro strategico innovativo
E dunque tali da suscitare una forte ripulsa da parte dei cittadini senza essere in grado di cambiare radicalmente il vecchio sistema di sicurezza sociale
è invece la strada della riqualificazione innovatrice che le forze di sinistra e la coalizione dell'Ulivo dovrebbero saper perseguire e che in Italia hanno intrapreso con la riforma delle pensioni
Le cui caratteristiche hanno spinto finanziata in USA a indicare il nostro Paese come l'unico che si è dato una dotazione in grado di fronteggiare le straordinarie demodé
Trasformazioni demografiche occupazionali socioculturali attese per il futuro
Se eccome uscire dal Guelfa
Dalla crisi del welfare si conferma dunque grande discriminante nell'asse destra sinistra
E allo stesso tempo decisivo banco di prova della capacità della sinistra
Di non limitarsi a subire come uno stato di necessità l'apertura verso istanze politiche sociali di centro e anzi di assumerle in modo autentico e autonomo non puramente concessivo o subalterno
A segnalare di quale spessore sia questo banco di prova
Basti ricordare che i ceti medi sono stati quelli che storicamente hanno più catturato i benefici del voi farà non maggiormente beneficiato dell'Uefa e oggi sono quelli che esprimono la maggiori insofferenza verso i suoi costi fiscali
D'altro canto premono in direzione di una trasformazione radicale del Welfare State tradizionali sia fattori intrinseci al loro sviluppo molti dei quali risultato di successo e non di fallimenti
Sia fattori estrinseci tra cui la crescente internazionalizzazione dell'economie l'aumento della quota della popolazione anziana l'incremento della popolazione inattiva
La maggiore presenza delle donne sul mercato del lavoro da differenziazioni tipologica di una famiglia
Tali fattori rendono manifesta l'eccezionalità del periodo storico che stiamo vivendo segnato come dal passaggio dall'economia industriale tradizionale è un'economia post-industriale maggiormente basata sull'informazione i saperi i servizi
Le indicazioni che tutto ciò a sulle politiche sociali e sistemi di voler far sono enormi
Poiché il generalizzare sì di una crescita senza occupazione
Fa venire in evidenza che nessun Paese sviluppato dispone di meccanismi adeguati di protezione e di promozione per la disoccupazione di lungo periodo e per l'occupazione giovanile
E sistemi di welfare tra addizionali essendo stati pensati per tassi di di di disoccupazione medica il tre quattro per cento mentre oggi i tassi di disoccupazione sopravanzano l'undici per cento
Inaspettati
I guai farse che conosciamo sono il frutto delle riallineamento post bellico delle politiche sociali all'era moderna della produzione industriale e del consumo di massa
Creature Ford viste i cui denari di cittadinanza riflettono i bisogni e i rischi dell'operaio industriale e post bellico tipo
Da parte della sinistra la risposta più sbagliata una simile situazione sarebbe perseguire la fossilizzazione delle strutture del Welfare State frontista
Con loro corretta di alti costi del lavoro e di politiche sociali familistica i quali fanno ostacolo alla necessaria rivoluzione del ciclo di vita e dunque all'incentivazione di una flessibilità regolata del mercato del lavoro
Non si deve trascurare inoltre la particolare torsione clientelare e assistenziale che è stata impressa lo stato sociale italiano che si è fondato su un complesso quadro di interessi i quali è stato cementato soprattutto con il ricorso a due elementi
Un sistema fiscale che incorpora come elementi strutturali la legalizzazione di un'elevata erosione
E la tolleranza di un'elevata evasione attraverso cui è stata ridotta la pressione fiscale su alcune categorie di contribuenti così trasformate da potenziali oppositrice i a interessate sostenitrici della spesa facile
L'occultamento dei costi
Operato attraverso il finanziamento della spesa in deficit
Il saccheggio storico dei fondi previdenziali attivi
Il fiscal Drag
Mediante cui è stata realizzata una redistribuzione dei redditi altrettanto occulta e perciò non trasparente iniqua
La ricetta italiana di intensa frammentazione dei benefici e intensa dipendenza assistenziale dei beneficiari da un lato larga sommersione diffusione dei costi unita all'arte evasione dall'altro lato
Spiega pertanto perché la spesa sociale nazionale sia al tempo stesso quantitativamente in linea e anzi al di sotto con quella media dei Paesi europei più sviluppati e qualitativamente inadeguata
Produca cioè insoddisfacenti risultati sui piani dell'equità dell'efficienza dell'efficacia della qualità
L'insieme degli elementi che ho ricordato sollecita ad affrontare in modo realmente innovativo le grandi questioni che abbiamo di fronte e in particolare
Una riallocazione di risorse resa necessaria dall'irrazionale ripartizione della spesa sociale italiana la cui singolarità consiste non solo nel fatto che ricordavo di rimanere nell'aggregato inferiore alla media dei Paesi europei più sviluppati
Ma di essere assorbite in una misura pari a due terzi dalla sola voce previdenziale
A fronte di percentuali irrisorie destinati a voci quali la tutela della disoccupazione o il sostegno ai carichi familiari
E dà l'opportunità di un riequilibrio in favore delle generazioni più giovani oggi nettamente scaturite
I grandi esclusi dallo Stato sociale frontista
Inoltre abbiamo bisogno di attivazione di straordinarie politica soprattutto nei campi dell'istruzione della formazione e le creazioni e la creazione di risorse aggiuntive
Specie in quel campo dei servizi individuali e collettivi
E di nuovi beni sociali che può essere decisivo per l'avvio per l'avvio stesso di una fase rinnovata dello sviluppo economico nell'ipotesi che possono essere proprio l'estensione il rinnovamento delle politiche sociali
Uno dei veicoli della formazione di nuovi prodotti e di nuovi mercati
Sono dunque evidenti la necessità di adottare approcci che fuoriescono dall'ordinario
E l'urgenza che la riflessione investa anche la spera fondativa di rinnovate finalità il principi acque spirare la riprogettazione dell'Uefa
In particolare per quanto riguarda le questioni dell'equità e della giustizia la ridefinizione della cittadinanza
Ora sul primo aspetto le problematiche dell'equità e della giustizia balzano in primo piano in relazione a riproporsi di domande di fondo
Perfetti per che cosa significano oggi in una democrazia interesse pubblico e bene comune
Agli elementi che possono garantire i cittadini di perseguire il loro proprio bene in coerenza con i beni sociali più ampi
All'equilibrio appropriato tra indipendenza personale subordinazione esigenze generali
Al significato della responsabilità individuale e collettiva
Le tensioni tra diritti di cittadinanza e diritti di proprietà
Tra diritti e opportunità
Tra libertà di fare riavere
E capacità di base di far ricoprire appaiono ben poco trattabili con gli strumenti standard e per questo la riflessione su Guelfa si intreccia sempre di più oggi con la ricerca dei presupposti della società giusta
D'altro canto crescono ad un tempo opportunità e rischi
Alle differenziazioni sociali normali si aggiungono ora occasioni inedite di autorealizzazione ma anche possibilità ulteriori di conflitto
Per esempio in ordine a un esplicito contrasto fra i sessi e a uno ancora implicito ma che potrebbe diventare esplosivo farli generazioni meccanismi selettivi nuovi orientano la distribuzione delle principali risorse sociali
Il lavoro il reddito istruzione i consumi l'uso del tempo la disponibilità dei servizi pubblici la salute le speranze di vita
Entro tali meccanismi operano crescente mente dimensioni diverse dalla classe come il genere
Lettonia il territorio in cui si vive letta
Quest'ultima è una variabile che mentre agitata strumentalmente dalla destra allo scopo di decurtare drasticamente la spesa sociale adducendo come motivo lo squilibrio intergenerazionale e la sottrazione di risorse per le generazioni più giovani
è troppo spesso sottovalutata dalla sinistra sociale e politica
Con la rilevante eccezione almeno dell'impostazione del disegno di legge presentato fin dal dicembre novantaquattro dei progressisti della riforma delle pensioni
Che tuttavia nel testo del governo trova proprio nella limitata accoglienza delle esigenze di equità intergenerazionale uno dei sei punti maggiori di debolezza e forse uno dei pochi reali che che ne pensino i suoi interessati detrattori pronti a cogliere i più inverosimili pretesti per tornare alla carica
Occorre quindi di conoscere sia la complessità azione degli interessi sia la necessità di esplicitare le scelte di valore
L'orizzonte tradizionale della cittadinanza infatti si fondava su esclusioni donne giovani innanzitutto e su segmentazioni interne la composizione delle quali era affidata centrali e forti organizzazioni degli interessi profondamente legittimate dal senso comune meritocratico e produttivistica o dominante
Oggi anche la rappresentazione degli interessi peraltro più frastagliati del passato e in continua ridislocazione e sempre meno immediata e necessità di mediazioni culturali generali e specifica
Per questi appaiono obsolete le categorie di origine ottocentesca struttura viste e materialista e con cui tradizionalmente specie a sinistra veniva trattata la cosiddetta questioni sociali che andrebbe declinata almeno al plurale come questioni sociali
E si manifesta l'opportunità di un suo riposizionamento in connessione con le problematiche della cittadinanza e dunque dell'equità e della giustizia
Per ridefinire la cittadinanza e uccide gravitare su tre nodi problematici il rapporto diritti doveri il significato della libertà e quello dell'eguaglianza la coniugazione eguaglianza differenza
Quanto al primo aspetto una riprogettazione del paradigma della cittadinanza sin qui definita storicamente definita come appartenenza a una comunità più un insieme di diritti
La ridefinizione dicevo mediante l'identificazione di un suo fondamento dei doveri consente sia di allentare l'identificazione storica tra cittadinanza è stato nazioni sia di riconoscere la non totale assimilabilità dei diritti sociali alle altre specie di diritti problematiche Zhang una concezione evolutivamente ottimistica della successione delle diverse generazioni di diritti
La quale vede in modo lineare privo di censure il passaggio dei diritti civili a quelli politici a quelli sociali
E consente inoltre di arricchire una visione della cittadinanza che ove consiste esclusivamente di diritti risulta moralmente impoverita
Giacché portata alle estreme conseguenze implica che l'individuo sia garantita la possibilità di realizzare entro limiti più antichi ipossico più sensibili i propri valori e i propri interessi senza chiedere di questa è la visione liberale che la matrice del paradigma dei diritti senza chiedere di alcuna virtù politica e senza domandargli di cooperare con gli altri per il bene della comunità
Quanto all'aspetto libertà eguaglianza
Non v'è dubbio che la sinistra deve sentirsi sempre più animata dalla volontà di fare le sue parole chiavi come libertà individualità che non vuol dire individualismo flessibilità facoltà di scelta
D'altro canto il dominio della scelta verso cui spingono a fenomeni qualità differenziazioni sociali il pluralismo culturale la personalizzazione del bisogno appare coerente con l'eterogeneità crescente delle condizioni ma questa eterogenea eterogeneità alimenta un'espansione simmetrica delle richieste ridistribuzione
Senza peraltro fornire criteri per distinguere tra bisogni e preferenze e tra bisogni e diritti
A sua volta permanente dei cittadini la richiesta di una distribuzione delle risorse in qualche modo egualitaria
Ma la realizzazione di una qualche quali Anza richiede necessariamente una qualche redistribuzione delle risorse inevitabilmente interferente e pertanto non neutrali con le preferenze individuali
Dunque la tensione tra libertà eguaglianza appare irrisolvibile con la recisione anche se solo parziale di uno dei suoi poli
Decretando la superiorità di un principio sull'altro nella fattispecie attribuendo alla sinistra come sottratto costitutivo il primato della libertà come fa Vittorio Foa o viceversa quello dell'eguaglianza come fanno Berto Bobbio
Al contrario oggi più di ieri la sinistra può e deve caratterizzarsi per la scelta di far convivere i due valori trattando né esimo Sandrone le reciproche contraddizioni
A tale scopo è decisivo spostare l'attenzione e con ciò veniamo al terzo nodo problematico per ridefinire la cittadinanza
Spostare attenzione dicevo dall'eguaglianza in sé a quale eguaglianza è opportuno immaginare per le società moderne
Si è esaurito infatti lo spazio evolutivo per società diseguali tali semplici in cui la classe era la dimensione fondamentale della diseguaglianza
E si è pertanto straordinariamente complicata la definizione sociale della diseguaglianza e dell'eguaglianza
La definizione di ciò che trasforma una differenza in diseguaglianza problema da sempre illuso dalle teorie sociali struttura viste marxiste e funzionalista
Come largamente sono diventate più difficili da porre in essere l'ingegneria sociale della diseguaglianza tradizionalmente affidata ai sistemi fiscali i differenziali salariali le tariffe dei servizi pubblici
E le istituzioni sociali dell'equità costituzioni leggi organizzazioni procedure per dirimere conflitti
Una possibilità consiste nel considerare l'eguaglianza stessa nei termini della libertà sostantivo e di essere eguali
Il che per un verso richiama in causa l'equità giacché equo non vuol dire letteralmente eguale ma appunto per e quante per un altro spinge ulteriormente a tematizzare l'eguaglianza in rapporto alla diversità
Si tratta di considerare congiuntamente sia la molteplicità degli spazi in cui l'ineguaglianza può avere luogo sì alle diversità di base degli esseri umani rivestita che attiene non solo alle caratteristiche esterne ma anche alle caratteristiche personali quando il sesso letta la condizione fisica Lara sa vecchi mia
Un orizzonte della cittadinanza è qua così ridefinito offre un ulteriore importante opportunità
Consistente nell'associabilità di un'etica della responsabilità ha una dinamica della cittadinanza
Il che consente di fornire risposte più ponderate alla domanda ricorrente sul rapporto esclusione inclusione sociale vale a dire su chi come e quanto proteggere invece di limitarsi semplicisticamente a subordinare il riconoscimento dei diritti ai costi che comportano si può ai esempio
Più fondatamente i cittadini già inseriti nella cittadinanza di calibrare le loro aspettative e richieste e i cittadini da inserire i nuovi arrivati
Gli immigrati i diversi di modulare le loro aspettative e richieste in base all'assunzione di specifiche responsabilità più in generale la nuova frontiera con cui sistemi di voler far del futuro dovranno comportarsi confrontarsi riguarda il tramonto di scansioni rigide uniformi del tempo di lavoro e di non lavoro
L'avvicendarsi di periodi di lavoro pieno con altri di inattività Polo unitaria di lavoro parziale di formazione di disoccupazione strettamente intesa
Il che richiederà sistemi di protezione sociale molto più sofisticati di quanto non fossero quelli del passato
Da concepire come reti che favoriscono e promuovono i diversi passaggi e l'azione di una pluralità di attori sindacati associazioni volontariato
Ciò vale anche per il mantenimento e il sostegno del reddito che va interamente ripensato anche perché oggi la spesa previdenziale di concorso in una misura superiore all'ottanta per cento
E in esso convivono strumenti arcaici e controversi come cassa integrazione e prepensionamenti
Sulla base del percorso argomentativo qui abbozzato arriviamo ai problemi che abbiamo voluto fare oggetto della discussione odierna il primo riguarda la visione del risanamento dello Stato italiano che è un po'un obiettivo ineludibile per la sinistra e per tutte le forze politiche
E anzi responsabilità del governo Berlusconi e della destra aver dilapidato il patrimonio di risanamento realizzato da educatrici dentro ma fa molta differenza che il risanamento sia concepito come un obiettivo valido in sé avulso da tutto il resto tecnicamente necessitato nelle sue specifiche soluzioni e dunque neutrale
Ok all'opposto la sua formulazione sia fin dall'inizio intrinsecamente finalizzata alla sollecitazioni di nuove opportunità di sviluppo per un verso all'affermazione di Nespolo date dimensioni dei diritti per un altro
In particolare un sistema di finanziamento è un assetto fiscale non possono essere autoreferente i trarre cioè la loro validità esclusivamente dalle duro coerenze interne ma vanno commisurati alla struttura dei diritti che si vuole garantire a tale proposito merita sottolineare che l'equità non può essere considerato un'appendice un elemento addizionale o addirittura un accidente
Le scelte in merito all'equità sono fortemente intrecciati a quelli in merito all'efficienza e condizionano profondamente non solo gli assetti strutturali ma gli stessi esiti in termini di equilibri finanziari come dimostra il caso delle pensioni
Inoltre la stessa considerazione dell'efficienza deve fare spazio alla consapevolezza che questo che appare come un concetto semplice al limite dell'auto evidenza è in realtà estremamente complesso
Costituito da una pluralità di idee
Una nozione di efficienza esempio che verta sulla produzione di maggiore al tutto a parità di input e molto diversa da un'opzione che invece verta sulla utilizzazioni di minori input a parità di altre
Gli altri problemi al cui approfondimento ci sollecita il percorso argomentativo fin qui seguito sono così sintetizzabili
Istituti della cittadinanza vanno svincolati dalla loro matrice originaria lavoristico patriarcale come l'abbiamo definita ma non possono totalmente recidere il rapporto con la condizione lavorativa e vanno anzi rapportati a una situazione profondamente mutata
Una situazione in cui si estendono i lavori atipici e discontinui si entra più tardi e minor numero nel mercato del lavoro
Si entra e si esce ripetutamente si assiste a una complessi Chica Tione delle esigenze dinamiche di aggiustamento lungo l'intero corso della vita dell'individuo adulto
Muta il ruolo della famiglia
In tale contesto vanno anche ridefiniti l'equilibrio universalità selettività
E il rapporto merito bisognino
Ipotizzando per esempio che il merito vada prevalentemente ascritta la previdenza in ogni caso però escludendo il ritorno a principi assicurativi pugni e ha bisogno vada prevalentemente ascritta alla sanità
Inoltre tornano ad assumere grande importanza alle questioni redistributive
Sia in senso tradizionale e cioè per quanto attiene soprattutto al reddito sia in senso innovativo e cioè per ciò che riguarda le risorse non reddituali e correlata a mente gli stili di vita
Si vede così che la lotta alla povertà
E alle nuove forme di esclusione sociale
Deve essere certamente un obiettivo centrale di un nuovo sistema di qualità ma non è l'unico e che anzi tenendo conto che in ragione fiscale d'espansione del debito pubblico sono state in una speculare all'altra
E che entrambe sono state determinanti per il vecchio patto redistributivo
Altrettanto rilevante deve essere considerato il problema delle forme di opulenza spurie che sono state generate in questi decenni in alcune zone del Paese
Con le latamente va riproposta una riflessione sul livello il profilo specie in ordine alla progressività del prelievo fiscale
Visto che tutti i dati ci dicono che i Paesi più egualitarie sono quelli che hanno la maggiore progressività e che tra i Paesi europei a mostrare la maggiore efficacia redistributiva sono quindi con il più alto livello di trasferimenti e imposti
Infine non va sottaciuto che il ruolo dell'operatore pubblico dovrà cambiare profondamente di natura meno gestore diretto e più i laboratori di indirizzi regolatore costruttore di regole e di cornici istituzionali
Ma vedrà accentuati e non diminuiti il suo peso quella sua portata basti pensare a settori come la previdenza o come la sanità
Dove l'adozione di modelli rispettivamente di mercati simulati o troppo concorrenziali richiesti proprio dalla realizzazione del binomio equità efficienza
Presuppongono una capacità forte di indirizzo e di controllo da parte dell'operatore pubblico
Per non parlare della generazione di nuovi lavori e di creazione di quasi mercati in quell'ambito dei servizi in cui è più drammatica la sfasatura tra domanda potenziale e offerto effettiva e in cui maggiormente potranno manifestarsi opportunità di sviluppo per il terzo settore
In conclusione se si tiene conto che tutto ciò implica di volta in volta chiarire
Che cosa trasformi una preferenza in bisogno è un bisogno in un diritto
In quali prestazioni concrete si traduca l'esercizio di un diritto
A quali prestazioni si applichi requisito dell'universalità e a quali quello della selettività
In quali condizioni si può parlare di realizzazione dell'efficienza e di affermazione del binomio equità efficienza
Si vede di quale rilievo siano i compiti di rinnovata individuazione dell'interesse generale che spettano all'operatore pubblico
Grazie
Tra l'altro che neanche passiamo subito
La prima relazione
A svolta dalla Nicola Rossi
Tema risanamento finanziario opportunità di sviluppo dimensioni dei diritti alla parola Nicola Rossi grazie
Dunque niente quattro anni che vanno dal mille novecentonovantadue al mille novecentonovantacinque quello che viviamo
Il paese ha avviato concretamente un'azione di risanamento della finanza pubblica che si è rivelata tanto più dura quanto più rinviata nel passato e comunque si valutino oggi le prospettive future del Paese comunque si misuri la distanza che ci separa dall'Europa consunti comunque si valuti la strada ancora da fare è difficile non riconoscere sia la quantità che la qualità di quello che è stato fatto in questi quattro anni
In poco meno di quattro anni si sono succedute manovre come si dice
Più o meno duecento mila miliardi nel novantatré di nuovo nel novantaquattro sia pure marginalmente la pubblica amministrazione ha visto con stupore il suo ingente nostro
Diminuire i suoi livelli di occupazione a tutto il novantaquattro al netto di quelli che si considerano effetti ciclici
Le variazioni positive del saldo primario sono molto vicine ai cinque punti percentuali per prodotto interno lordo
E nei piani dell'esecutivo in carica il rapporto fra indebitamento al netto degli interessi
E prodotto dovrebbe cresce dovrebbe ridursi rispetto al novantaquattro toccando il tre virgola cinque per cento nel novantacinque ben al di sopra della media europea e la stessa Germania
Infine secondo sempre secondo le valutazioni ufficiali rapporto fra debito e prodotto interno lordo dovrebbe conoscere una flessione già alla fine dell'anno in corso
Questo naturalmente non implica assolutamente che il processo di risanamento si sia esaurito che sia un dato acquisito come noto i gli ultimi passi sono sempre più faticosi e quelli più incerti
Però il risanamento sembra qualche cosa la portata del paese e con esso soprattutto la possibilità di evitare un processo di emarginazione in campo internazionale sarebbe estremamente costoso e difficilissimo da rimontare
E tutto questo non è accaduto naturalmente gratis anzi al contrario si è trattata di un'operazione socialmente tutt'altro che indolore
Fra il novantuno e il novantaquattro lo spostamento di risorse dal lavoro dipendente al capitale includendovi in parte arbitrariamente il lavoro autonomo
è stato pari a circa il due per cento del prodotto un po'che conosce tanta cinque mila miliardi che non non sono bruscolini mi si dice
La quota di reddito attribuibile alle famiglie è calata di circa cinque punti percentuali nello stesso intervallo di tempo
A tutto vantaggio delle imprese individuali e delle società private e pubbliche dei conti delle famiglie i redditi da lavoro hanno perso terreno in maniera consistente e sono stati sostituiti da redditi da capitale sia reale che finanziario
Però se poi si va a guardare ai dati sulla distribuzione delle risorse
In particolare se si va a guardare i dati sulla distribuzione delle risorse nella di nella dimensione
Che l'unica in questa fase economica rilevante cioè quella relativa alla spesa delle famiglie perché i redditi possono essere terribilmente ingannatore in situazioni appunto come quelle del periodo novantadue novantaquattro
Quindi se andiamo a guardare alla distribuzione delle risorse nella dimensione della spesa delle famiglie l'impressione è l'indicazione che traiamo e che in realtà con ogni probabilità il processo di risanamento potrebbe non aver inciso in maniera particolarmente seria sul grado di disuguaglianza presente nel Paese
Il Paese certamente a ricevuto per così dire il colpo del risanamento e ha rivisto le proprie aspettative sul futuro ma lo ha fatto in maniera sostanzialmente i
Questo processo di risanamento questa questa conclusione non deve stupire non deve stupire per due Manhunter due motivi
Da un lato negli anni ottanta traiettorie insostenibili della finanza pubblica si erano associate si erano erano state sostenute e si era erano giustificate a vicenda per così dire con traiettorie insostenibili dal punto di vista distributivo
E allora non deve sospendere Sos sorprendere che nella prima metà degli anni novanta al tentativo di riequilibrio dei conti pubblici si associ una modifica solo appena percepibile della disuguaglianza dall'altro lato
Il risanamento non è stato concepito e non è stato recepito direi
Come occasione per Rist come un fenomeno esclusivamente finanziario
Ma è stato concepito e recepito come una occasione per ristabilire le condizioni di convivenza civile che si erano slabbrata e slegate negli nei due decenni precedenti
Rilevano in questo caso le modalità di conduzione del processo di risanamento che si è associato con qualche breve interruzione in particolare nel novantaquattro ad una vera e propria riscrittura del patto sociale
Abbozzata nell'accordo sul costo del lavoro del luglio novantadue consolidata dall'intesa fra le parti sociali del luglio del novantatré e infine sanzionata dalla riforma del sistema previdenziale
La come sistema previdenziale un punto importante di questa riscrittura del patto sociale perché prende atto che il paradigma un uomo un salario una famiglia tipico dell'immediato dopoguerra
è stato ormai irrimediabilmente soppiantato da nuclei familiari che hanno più di un attivo che sono titolari di fonte di reddito plurime diversificate
Che sono caratterizzate da dinamiche pronunciate di aggregazione e di e di frammentazione di aggregazione
E allora in questo nuovo scenario che quello anche negli anni a venire era impossibile riproporre richiamando il welfare postbellico sistemi previdenziali indirizzati al nucleo familiare caratterizzate dalla concentrazione delle risorse disponibili
Sulle fasi iniziali e finali del ciclo vitale
Con le comprensibili eccezioni naturalmente dovute alla disoccupazione alla malattia
Era necessario invece proporre qualcosa di diverso un sistema previdenziale orientato l'individuo capaci di seguire carriere lavorative mobili e discontinue ma al tempo stesso in grado di impedire il diffondersi della povertà fra gli anziani
E questo non era fattibile se non superando alla radice l'idea propria del Welfare State postbellico di un sistema di sicurezza sociale percettore di imposte erogatore di trasferimenti e soprattutto strumento di redistribuzione
A quest'ultima visione forse il caso di sottolinearlo rimangono attaccati
Sia coloro che confondendo imposte contributi previdenziali asseriscono che le pensioni non vanno toccate sia coloro i quali scambiando invece le pensioni con i trasferimenti esigono i tagli e qui ed ora
Ambedue in ambedue i gruppi evidente la suggestione il richiamo Nostalgia di un'economia di comando e controllo di quel Paese sembra finalmente a voler fare a meno
Detto questo quindi un questa riforma è una riforma vera a mio modo di vedere di cui possiamo e dobbiamo credo discutere
Le modalità di attuazione in alcuni casi
Ma di cui credo vadano difesi i fondamenti contro gli attacchi a volte veramente un po'sgangherati che le vengono risolve rivolti ciò detto sappiamo tutti che nella riforme punti discutibili non mancano e ce n'è uno in particolare che rileva per quello che vorrei dire ora
Il il patto sociale non ammette riscritture unilaterali e questo lo sappiamo bene in Italia stanno imparando anche in Francia
Non ammette riscritture a cui tutti non siano chiamati a partecipare e alla riscrittura del patto sociale di cui la riforma previdenziale è stata gran parte è mancato un contraente
E il contraente che è mancato sono i giovani ad essi abbiamo addebitato in larghissima misura i costi del cambio di regime sancendo né se volete la debole rappresentanza
Ad una generazione che si interroga sul proprio ruolo non abbiamo saputo fare altro fino ad ora che dire pagate
E quindi dobbiamo proprio partire dalla necessità di estendere il patto sociale per ricomprendere vi coloro che fino ad oggi non sono stati esclusi i giovani in particolare
E da qui che dobbiamo ripartire per completare il risanamento finanziario ridisegnando il welfare per trasformarlo appunto da una rete di sicurezza in una fonte di opportunità
Quindi non più uno strumento di protezione disegnato per una società di lavoratori dipendenti maschi capifamiglia di nuclei monoreddito
Uno strumento invece piuttosto inteso a semplificare la vita di nuclei familiari caratterizzati da strutture necessita di terza in fasi diverse del loro ciclo vitale un welfare disegnato per rendere più agevole il passaggio di donne e di uomini da un'attività all'altra dentro fuori del nucleo familiare da un lavoro all'altro autonomo o dipendente che sia da un luogo all'altro da un'età all'altra da una famiglia all'altra
Non più dunque una retto burocratica in cui spesso rimanere impigliati ma una istituzione intelligente capaci di seguire prevenire e non solo di assistere un welfare disegnato per incidere soprattutto sulla distribuzione del reddito prima delle imposte e dei trasferimenti non dopo
In questa ridistribuite ridefinizione dei contenuti e dei confini del welfare
Io credo che la prima il punto di partenza pro quello fondamentale e non dimenticare mai che il luogo per eccellenza del welfare non è la pubblica amministrazione non è il bilancio pubblico ma è Spring ma di ogni altra cosa il mercato del lavoro
Nulla rende un bilancio familiare sicuro come un posto di lavoro e osservate e basta osservare le probabilità di cadere in povertà per condizione professionale per capirlo e non dimenticarlo mai
Oltre ad esserci però un posto di lavoro desse raggiungibile
E spesso così non è soprattutto per i giovani
Questo è un Paese in cui il mercato del lavoro e segmentato in tanti compartimenti stagni ammette metodi di reclutamento medievali per talune professioni accetta inverosimile regime concessorio aperta ad altre attività
E dell'IVA sistema spesso la protezione di chi posti di lavoro gialla raggiunto
Ma un mercato del lavoro aperto richiede e richiederà sempre più in futuro che siano disponibili e perfettamente funzionanti anzi potenziati i più potenti canali di uguaglianza e mobilità sociale primo fra tutti l'istruzione
Le modificazioni organizzative indotte dai nuovi paradigmi tecnologici comporteranno fenomeni di esclusione sociale ed economica già emersi in parte sotto i nostri occhi che continuiamo a discutere di un futuro che è già cominciato cioè emersi negli ultimi anni
Ad essi si assocerà il rischio di risposte semplicistiche
Contro ogni evidenza ingiustizie disuguaglianza verranno indicate come le controparte dello sviluppo e alla durezza della competizione sopra porrà il conflitto e la divisione sociale tutto ciò se alle modifiche dell'ambiente economico non daremo una risposta adeguata afferrando il senso della svolta che ci viene imposta dalle nuove tecnologie dell'informazione valgano per tutti i riferimenti al ruolo del sistema educativo presenti nella campagna elettorale del presidente Clinton
Le indicazioni contenute nel Libro bianco di Delors sull'occupazione
E più recentemente e credo anche in termini assai più provocatigli le le affermazioni contenute nel recente rapporto della Commissione sulla giustizia sociale relative al presente e al futuro dalla Gran Bretagna
Le cito
Istruzione permanente al centro della nostra visione di un Paese migliore investimento in capitale umano permette ai singoli di realizzare le proprie potenzialità accresce la loro capacità di contribuire alla vita collettiva di assumere la piena responsabilità delle proprie vite
Pensare per vivere non è una scelta ma una necessità
Nel caso italiano invece
E dobbiamo dirlo credo con con forza e anche riconoscendo errori
I temi della scuola non sono stati finora al centro dell'agenda politica sono restati confinati a cerchie ristrette di addetti ai lavori
I vari attori sociali le imprese i sindacati le istituzioni pubbliche a lungo non sembrano avere avuto piena coscienza forse dovrei dire non sembra aver capito per niente
La centralità del sistema scolastico quale fattore di trasmissione dalla conoscenza e di creazione della capacità di sviluppo di medio periodo in un paese di partecipazione democratica
La politica della scuola è stata fin troppo a lungo solo ed esclusivamente una politica di dipendenti della scuola ed è ora invece si trasformi ritorni ad essere quello che deve essere una politica per gli utenti della scuola
Lavoro scuola allora ma anche assistenza perché bene nonna dimenticare ed è inutile nascondersi che il tentativo di tenere il fronte della competizione internazionale o lasciare margini settori più o meno ampi che non vengono catturati dal circolo virtuoso di efficienza produttiva di progresso sociale
Ai quali imperativo offrire senza esclusioni che allo stato sono quasi esclusivamente esclusione di carattere corporativo le condizioni per la partecipazione alla vita collettiva e qui non si può non pensare ad una revisione radicale del vigente sistema di assistenza che passi per una completa fiscalizzazione di tutti gli interventi ivi inclusi gli assegni familiari cosiddetti ammortizzatori sociali delle pensioni sociali
E per la la la loro sostituzione con sistemi trasferimenti tendenzialmente universali e non già per categoria finanziate a carico del bilancio dello Stato e gestiti a livello locale
Più precisamente non appena le condizioni del bilancio pubblico lo permetteranno fermo restando l'obiettivo che ci siamo dati intente si intende mantenere del risanamento e la finanza pubblica si può pensare di por mano ad una riforma sufficientemente radicale che riveda l'intero sistema dell'assistenza pubblica nel contesto della riforma fiscale
Una riforma dell'imposizione diretta che associ al sistema di trasferimenti tendenzialmente universale già citato una imposizione sui redditi delle persone fisiche tendenzialmente laica
A due sole aliquote
Di una informatico con queste caratteristiche notate bene si discute si parla da tempo
Negli ambienti progressisti riformisti europei avendo anche in mente che prima o poi sperabilmente si porrà un problema di omogeneizzazione dell'imposizione diretta che dei sistemi di sicurezza sociale a livello europeo
La combinazione di quello che potremmo chiamare un minimo vitale sotto forma di un credito d'imposta rimborsabile associata ad una imposizione per quanto possibile proporzionale ci dovrebbe far riflettere la possibilità di questo ci dovrebbe far riflettere sotto molti punti di vista
In primo luogo essa può rappresentare un reale sostegno ai lavoratori nelle fasce di reddito più basse molto più di quanto non accada oggi con il sistema attuali detrazioni d'imposta
In secondo luogo essa potrebbe contribuire a ripristinare l'equilibrio fra generazioni permettendo un qualche preda distribuzione da padri ha figli sarebbe pure ora
In terzo luogo darebbe luogo ad un sistema per molti versi in larga misura indipendente dallo stato civile dalle condizioni familiari in grado di ridurre le disuguaglianze di genere che permangono
In particolare una soluzione di questo genere sul terrebbe indipendente dalla condizione lavorativa ed eviterebbe quindi quella che va sotto il nome di trappole della disoccupazione
Infine condurrebbe ad una drastica semplificazione ad una sostanziale riduzione dei costi amministrativi per l'amministrazione per i contribuenti rimuovendo molte posizioni di rendita implicita nel welfare attuale
In breve un sistema di imposte benefici semplice iniquo decentrato si proponga l'obiettivo raggiungibile di una ragionevole progressività rifatto e non solo come oggi di facciata
Quindi lavoro scuola ed assistenza in queste direzioni risanamento finanziario e riforma del welfare devono marciare in parallelo giustificandosi l'un l'altra
Per restituire alle generazioni più giovani a quelle future sotto forma di capitale umano e sociale quel capitale fisico e finanziario che abbiamo disperso negli ultimi vent'anni grazie
Grazie ossia dalle ditte lei subito
Ugo Trivellato per il primo commento su questa
Relazione
Dopo prego
Vogliamo lasciando in piedi
Poi seguirà il commento di Elisabetta bis
Ma io sono in sostanziale consonanza con il taglio della relazione e con le indicazioni di Nicola Rossi le mie osservazioni si muovono su due linee
Da un lato
Produttivo fiscale
Con maggiore preoccupazione di quanto non emerga da Nicola Rossi
In termini di di difficoltà e inerzie che ne vengono e con le quali credo dobbiamo fare
Lucidamente i conti dall'altro vorrei proporre qualche sottolineatura qualche spunto aggiuntivo
Di riflessione su gli stucchi strumenti per ridisegnare il welfare
Comincio con
Il ridurre in soldoni in modo un po'indecente forse la relazione di Rossi per confrontarmi meglio connesso
A tre passi a me pare c'è una premessa sua volta articolata che dice gli anni ottanta sono stati contraddistinti sia da un'esplosione del debito pubblico che da una forte crescita delle disuguaglianze
E la recente ricostruzione
Fatta dall'Istat della serie storica degli indicatori della povertà dal novantanove al da ottanta novantaquattro
Da un'evidenza nettissima di questo
Poi sostiene che il risanamento finanziario avviato col novantadue è stato intenso aggravato prevalentemente su lavoro dipendente ma si è realizzato in un quadro di sostanziale equità
E anche questo è documentato
In terzo luogo lega questo questa equità alla riscrittura del patto sociale qui a internisti sola parentesi di lettura Jon qualche dubbio
Mi domando quanto ha contato il patto sociale nel ridurre le nel contenere le disuguaglianze la povertà e quanto ha contato semplicemente il fatto che c'è stata una congiuntura negativa
E quando c'è recessione tipicamente il ventaglio dei divari si riduce rispetto alla ampliarsi del ventaglio quando c'è l'espansione
La seconda proposizione di Rossi e richiamo
Di quelle che a prima vista sembra condizione al contorno in realtà c'è una rende una lettura dilatata del Welfare iniziale di opportunità più che di sostegno delle dei deboli un welfare per dalle sue parole disegnato per incidere sulla distribuzione del reddito prima delle imposte dei trasferimenti e non troppo e da qui le due indicazioni salienti un mercato del lavoro aperto che offra opportunità ai giovani e l'investimento in istruzione sia in chiave di prospettive di sviluppo che di mobilità sociale
E c'è infine la specificazione dei tratti salienti del nuovo welfare nella logica distributiva
E del correlato sistema fiscale che poggia mi pare su tre capisaldi
La sostituzione degli interventi attuali disegnati per categorie con sistemi di trasferimenti trasferimenti tendenzialmente universali
Il loro finanziamento a carico della fiscalità generale
E la gestione degli interventi a livello locale
Proprio perché su questi capisaldi o di massima son d'accordo credo che dobbiamo valutare forse in modo un po'più stringente o perlomeno da parte mia con qualche maggiore preoccupazione i condizionamenti che vengono dalla storia del welfare nostrano e dai vincoli imposti dalla situazione
Vado all'ingrosso ma quel che a me pare peculiare in qualche modo l'esperienza italiana non è il fatto che il welfare sia nato dalle esperienze mutualistiche solidaristico assicurative del movimento operaio contadino questo è tipico di di tutto il centro Europa
Quel che noi abbiamo avuto ai loro consolidarsi loro diventare sistema col fascismo che non è un fatto credo che sia un fatto Conforti implicazioni nel senso che la logica per categorie la logica corporativa è diventata la logica del sistema pubblico
Ed è una logica chiesto ci è stata consegnata e che in larga misura è sopravvissuta nell'esperienza repubblicana e che nel le degenerazioni degli anni ottanta ha dilatato poi la combinazione perversa benefici di categoria costi collettivi
Senta più visti servomeccanismi che
Una logica mutualistico assicurativa comunque a
Mi pare che soltanto la riforma sanitaria
Che però non ha avuto capacità di controllo sulla spesa che efficienza e recentemente la riforma pensionistica ma in quest'ultimo caso con le timidezze che sia Pennacchi che Rossi accennavano abbiano intaccato
Quindi siamo chiamati aggiustamenti non di piccolo calibro un ridisegno complessivo difficile
Perché mette in discussione
Una logica di tipo corporativo che non è semplicemente l'inerzia del passato e anche a delle sue una sua forte
Secondo punto di perplessità
Se guardiamo al sistema produttivo fiscale io credo che dobbiamo prendere atto che
Lo sviluppo di un'economia sommersa non gravata dal fisco
Non è una patologia marginale
Ma è uno dei dei tratti dell'economia del del nostro ci sono degli studi molto interessanti direi
In questo in quest'ambito per cui certo l'evasione fiscale che a me in casa causa assenza di etica civile carente l'abitazione finanziaria ma per certi versi è una condizione strutturale per il permanere di Mussi insigni Cindy insignificanti
Segmenti produttivi come fare emergere
In una logica universalistiche il fare emergere le contribuzioni tutti ci torno essenziale con una struttura economica del Paese che che è singolare quando noi parliamo di piccola impresa raccontiamo come qual è la dimensione della piccola impresa italiana nessuno al
Al mondo ci capisce finché non gli diciamo i numeri perché per loro la piccola impresa e di un'altra scala comunque non ha niente a che vedere con la struttura frantumata familiare della piccola impresa del Nord-Est
Terzo ma questo è già stato detto vorrei solo sottolinearlo ha detto molto bene la Pennacchi ci avviamo avere una struttura demografica drammaticamente squilibrata
E squilibrata con una velocità sorprendente
E quindi con una rapporto abnorme vecchi giovani che ha implicazioni potenzialmente devastanti allora il richiamo di questi aspetti cosa mi porta a a osservare
Tre quattro proposizioni primo che avremo delle strettoie molto forti
E a meno di improbabili accentuate dinamiche sparsi vedere dite la probabilità ci saranno forti Visco eccoli di sostenibilità del welfare
E credo che quindi occorrerà definire distinguere in modo più chiaro di quanto non accada ora
Tre livelli in prima approssimazione quello del Welfare delineato da Rossi con prestazioni tendenzialmente universali a carico della collettività
Quello di un welfare integrativo frutto da un lato di logiche mutualistiche disciplinate finanziati raccordi collettivi lavoratori imprese dall'altro delle politiche locali
La possibilità
A livelli regionale lo locale differenziale variare integrare questo e terzo quella di un welfare sostenuto dall'assicurazione indie di individuali
E in particolare per il primo tipo di welfare credo che occorra
Rompere della l'aspetto difficile la logica della rincorsa verso l'alto non possiamo perequare
Per e quando verso l'alto combinando i diritti acquisiti di qualcuno e l'eguaglianza del trattamento di qualche altro
A meno di non continuare a trasferire i costi alle generazioni future
Quel gol di che vuol dire che dobbiamo
Circa scrivere storicamente quelli che sono stati chiamati diritti di cittadinanza non solo quanto a tipologia ma quanto a estensione quanto a livello di tutela del bisogno che viene assicura
Secondo la seconda osservazione è una sottolineatura di un punto già toccato da Laura Pennacchi
Ma in chiave un po'più preoccupata come coniugare diritti e doveri di cittadinanza
Nel momento in cui ci si allontana da una logica mutualistico assicurativa di tipo categoriale che ha comunque al proprio interno no un serbo meccanismo
Che lega chi paga e chi riceve in qualche modo e si va a una logica universalistica diventa cruciale è l'inclusione di tutti nel dovere di finanziamento del sistema
Tanto per dovere di sostenibilità finanziaria quanto di accettabilità sociale
E qui viene in rilievo
La questione fiscale ma vorrei dire più in generale quella del fare emergere l'economia sommersa
Rischio con la battuta noi dovremmo
Dare dei diritti di cittadinanza agli immigrati ma dovremmo acquisire i contributi degli immigrati che lavorano
Il nero deve essere ridotto a dimensioni
Accettabili con la partecipazione di tutti al finanziamento del sistema
E e come fare emergere l'economia sommersa in un Paese che ha la struttura produttiva che ha è una questione difficile che richiederà gradualità l'attualità e credo che in prospettiva richieda anche una un qualche ipotesi di
Contenimento della pressione fiscale
Terzo punto la scelta di Nicola Rossi che Rossi enunciato in in una riga soltanto a me pare molto importante di affidare la gestione del welfare a Regioni e Comuni
Credo comporti l'accettazione esplicita di un sopportabile grado di differenziazione territoriale
Io trovo la cosa non solo inevitabile ma anche ragionevole e penso utile che la si metta in luce
Sono scettico da un lato sulla valenza di petizioni di uguaglianza che finiscono per essere declamatoria a ben vedere oggi differenze territoriali nella concreta definizione configurazione delle prestazioni assistenziali sono macroscopiche
Credo cosa voglia dire essere essere avere la l'assistenza sanitaria in qualche pezzo di zona
Tessuto averla
In qualche pezzo del del Veneto al di là di quello che dichiariamo e estremamente diverso vedo poi dei vantaggi nell'abituarsi a osservare comparare le differenze a valutare le conseguenze positive con le cattive
Ultima osservazione
Qui o nelle indicazioni che ha dato Nicola Rossi
Ho trovato forse uno
Una propensione
Mi farebbe dagli eccessiva alla semplificazione una misura generalizzata di welfare il minimo vitale
Io credo che dobbiamo andare a poche misure generalizzate ma che dobbiamo comunque usare più di un tasto
Oltre poi a queste misure universale ci saranno le misure per particolari categoria bisogna ma anche per le misure universali credo che dobbiamo operare sul
Più di un tasto e a me pare che i tasti grosso modo siano tre già averne tre vuol dire di spostare in maniera
Sorprendente
Il minimo vitale nei termini indicati da Rossi ma accompagnato però per le persone in grado di partecipare alla vita lavorativa da misure attive di inserimento reinserimento perché c'è la trappola della disoccupazione e dei sussidi di disoccupazione ma ce l'ha trappola del sussidio tout-court
Quindi distinguere il minimo vitale che ha assicurato a un'anziana che comporta semplicemente una prestazione monetaria da un minimo vitale
Per una persona nella vita attiva che deve essere accompagnato da politiche attive di inserimento reinserimento che se non seguite dall'individuo comportano l'esclusione dai benefici
Seconda linea di riflessione
Un assegno per i figli
Per le ragioni per molte ragioni alle che in gioco non mi fermo c'è un recente con proposta della commissione povertà che mi pare interessante a riguardo non per i familiari Manfredi figli proprio perché per la generalità dell'intervento sul minimo di vitale
I familiari
Altri da il figlio
Primi direbbe di di reddito troverebbero per quella via un sostegno e terzo strumento una misura generalizzata e universale per i lavoratori che perdono lavoro una sorta di indennità di disoccupazione connotata come misura temporanea dopo un certo momento subentra il minimo vitale
Affiancata da azioni di formazione orientamento e che svincoli molto più nettamente di quanto non sia ora
La perché la
La specifica indennità particolari tra anche settori alla rapporti con imprese in cui sia
Ovviamente queste misure non potranno che essere graduali
Se non altro che dobbiamo
Passare da misure per categorie che in qualche modo se le pagano a misure generalizzati in cui anche il lavoro Houghton per capirci contribuisce a pagare non si fa dall'oggi al domani
L'ultima
Considerazione che vorrei proporre riguarda alcune come dire condizioni al contorno perché il disegno delineato da Rossi con quel fondi osservazioni aggiuntive che ho fatto possa certo prendere cose mi pare che ci siano due condizioni di tipo generale e due operative
La prima è che occorre che il Paese cammini lungo un ragionevole sentiero di sviluppo
In termini di reddito e di opportunità di lavoro
Penso difficile risolvere conflitti distributivi rafforzare logiche di mobilità in un contesto di Stasi di crisi
Ragionevole percorso di sviluppo è una condizione essenziale per redistribuire riducendo anche dei benefici ma non in maniera socialmente inaccettabile
Seconda con se mi pare che serva un patto sociale largo che verosimilmente chiama in causa non solo i grandi attori collettivi sindacati prese ma richiede una condivisione sociale più diffusa
Una sorta di appunto condivisione sociale che metta la sordina il forti molteplici interessi corporativi
Ci sono poi due condizioni operative che cito soltanto ma che credo siano cruciali la primo con una pubblica amministrazione diversa per fare tutto questo
Mi fermo qui perché è un altro capitolo ma
Infine
Un sistema di welfare quale quello prospettato proprio perché comporta cambiamenti posso cospicui si confronta con le difficoltà che ho richiamato non potrà che essere graduale non dunque un'unica mitica grande riforma
Sì invece un processo riformatore ha più passi sia pure chiari e netti
Con inevitabili aggiustamenti in itinere capace di imparare dalle risposte conto un poco
Porta mentali degli individui e di famiglie
Ora è solo apparentemente paradossale che proprio perché c'è un processo questo gli sprechi e le doti di intelligenza e determinazione molto più forti che non in un ipotetico singolo intervento
E qui occorre dotarsi di sostegno conoscitivo in termini di capacità di monitorare il sistema di valutare gli effetti dis di di apprezzare e di adattare le politiche molto diverso da quello che abbiamo è un capitolo nella del discorso sulla pubblica amministrazione che può sembrare un tassello marginale ma che credo sia essenziale per avviarsi su questa via
Grazie
Chiederei subito Lisa Betta a dis di
Commentare pregherei e i commentatori se possono stare dieci minuti perché siamo un po'stretti nel tempo grazie
Io ho apprezzato molto la relazione di Nicola Rossi credo che tra noi vi sia un ampio accordo sui principi attorno a cui organizzare uno stato sociale che sia insieme e può ed efficiente
Professor Rossi ha elencato questi principi nella sua relazione sono principi di equità tra le generazioni che si susseguono tra vecchi e giovani tra i due sessi
Bisogna prendere atto che ha detto Nicola come ha detto Laura Pennacchi che non vale più il modello un uomo una famiglia un salario il cosiddetto modello patriarcale
Bisogna passare invece un modello in cui donne giovani hanno diritti non in quanto dipendenti di un capo famiglia ma in quanto soggetti autonomi
Bisogna puntare a una drastica sburocratizzazione nell'erogazione dei trasferimenti per esempio abolendo gli assegni familiari che sono dei derivati Diletti del modello un uomo un salario e passare a forme di trasferimenti tendenzialmente universale
E quindi a differenza crivellato io sono molto d'accordo sull'idea del minimo vitale garantito a uomini e donne indipendentemente dallo stato civile e dallo Stato occupazionale
E e sulla modo di erogazione non come assegno familiare al lavoratore del nucleo familiare ma come credito d'imposta rimborsabile a tutte quelle persone persone non famiglie il cui reddito altrimenti cadrebbe al di sotto determinate soglie
Credo che
Questa convergenza non sia solamente tra me e Nicola Rossi ma sia anche in questo momento tra una parte abbastanza larga degli studiosi che in Italia e all'estero si occupano di organizzazione dello Stato sociale la cosa che a me preoccupa però e che io vorrei rilevare è che il tipo di proposta che in questo momento Nicola Rossi generale di studiosi fanno per riformare il welfare è una risposta di respiro larghissimo una risposta se posso dirlo in maniera sommessa perché è una parola che non si usa più
Quasi oserei dire rivoluzionari tutt'altro che graduale come diceva Trivellato e allora poiché il la riforma che poi che dobbiamo e che vogliamo portare avanti a questo canale di largo respiro io temo che alcune cose che Nicola Rossi ha dato come rappresentato come fattibile la sua relazione siano invece fattibili sì ma con più difficoltà e che quindi la relazione di Nicola un pochino abbia peccato di eccessivo ottimismo
è ottimista a mio parere pronosticare che appena le condizioni di bilancio pubblico permetteranno si potrà procedere nella direzione indicata
Come è ottimista dire che già l'attuale riforma previdenziale riforma che pure io considero abbastanza prossima la migliore risponda possibile date le condizioni
Politiche economiche si muovesse già verso il superamento del modello patriarcale
In altre parole io sono preoccupata sul modo in cui questo principio generale si trasforma poi in applicazione concreta e legislativa come dicono gli inglesi il diavolo puoi si trova mi capita e sono preoccupata anche per alcuni sintomi che si credono per esempio nel dibattito pubblico su questi temi
Facciamo l'esempio naturalmente l'esempio che mi sta a cuore quello del dell'equità tra i sessi
Un punto centrale dell'equità fra i due sessi è quello del riconoscimento del lavoro di riproduzioni di cura un lavoro volto a soddisfare direttamente e non finanziariamente i bisogni dei figli dei parenti anziani e dei coniugi un lavoro che può essere svolto da uomini o da donne o anche sostituito con acquisti di mercato servizi pubblici pubblici questo lavoro è stato ed è svolto prevalentemente da donne voi per tradizione e voi per scelta questa scelta delle donne credo che siamo d'accordo va rispettata ma naturalmente va rispettata anche l'equità tra le donne che c'è come lavoro domestico e le donne che scelgono anche il lavoro sul mercato
E va rispettata l'equità tra queste ultime e lavorano sul mercato e i cittadini di sesso maschile che anch'essi lavorano nel mercato del lavoro
Questo su questo principio siamo tutti d'accordo però poi si vede per esempio che pochi giorni fa su tutti i giornali italiani veniva denunciato come uno scandalo il fatto che una famiglia monoreddito con quarantaquattro milioni paga undici milioni di tasse mentre una famiglia diretto con quarantaquattro milioni ne paga solo no nessun giornale ha messo in rilievo che la famiglia monoreddito con quarantaquattro milioni
Eroga Russolo orario di lavoro e ha una un lavoratore di solito una donna che era un intero anno di lavoro al lavoro di cura della famiglia mentre invece la famiglia che ha quarantaquattro milioni con due redditi deve sottrarre dal bisogno familiare tutto il prodotto del lavoro domestico che la donna non può fare in quanto impegnata fuori casa in realtà la famiglia
Con due reti del ventidue milioni e più povera della famiglia Moretti quante quattro milioni di tutti quei servizi che la donna non ha potuto erogare allora io non sono assolutamente d'accordo io penso che i due milioni di tasse in meno risarciscono questa maggiore povertà della famiglia di con due reti è se messa davanti all'idea di dare a un a due famiglie che hanno ventidue milioni di reddito lo stesso assegno familiare ma una monoreddito l'altra di reddito io non sono d'accordo io ritengo che quadrato trasferimento diverso e maggiore alla famiglia due redditi a parità di reddito complessivo
Ma fare questo non è quindi la sembrerebbe oggi dai giornali che ci si potesse di nuovo nella direzione primo di erogare l'aiuto sotto la forma dell'assegno familiare e secondo nella direzione di evitare specificamente le famiglie monoreddito senza tener conto del lavoro di pure io non credo che questo sia corretto ma bisogna fare attenzione che in realtà per ovviare a questo tipo di problemi
Ci mancano gli strumenti intanto le scale di equivalenza cioè la maniera in cui si misura la povertà e qui mi riferisco Nicola Rossi non in questa relazione ma come direttore del progetto nel su questo bisogno dei redditi in cui c'era un pesante lavoro a mio parere con delle con con dei problemi rispetto a questo a questo punto le scale di equivalenza con cui si misura la povertà devono tener conto perché oggi è possibile farlo mentre non è possibile prima
Devono tener conto della produzione domestica oggi esistono rilevazioni Istat sull'uso del tempo che possono essere adoperate
A questo fine mentre dieci anni fa nelle perché scarichi valenza
Non era possibile e secondo la forma dell'assegno familiare è una forma alla quale ci rassegniamo ma che non proponiamo allora quando di a trasferito due mila cinquecento miliardi alle famiglie sotto forma di maggior detrazione per il coniuge a carico e di maggiori assegni familiari alcuni gesti di questa cosa è stata presentata per i giornali di nuovo come una grande vittoria
Della sinistra come una grande vittoria
Degli elementi più per i quali non era bella vittoria era una male necessario perché era giusto a quel punto trasferire alle famiglie impoverite colpite dal risanamento finanziario un un al una certa quota di reddito e lo strumento che era pronto che era disponibile subito erano gli assegni familiari
Ma un programma mio parente della sinistra progressista dovrebbe chiarire che questo è solamente un second best se l'alternativa è o niente o assegni familiari ci prendiamo gli assegni familiari ma è un second best rispetto al sistema che Nicola Rossi ha descritto di trasferimenti a carattere universale e svincolati dallo status civile e dallo status occupazionale
La riforma Dini a mio parere come fanno così ancora qualche la riforma Dini a mio parere ha avuto un grande pregio per quanto riguarda la il l'equità verso le donne che è stato quello di rimuovere la dicitura una delle principali politiche handicappati che il sistema o il per iscritto a Kitzbühel previsti cui italiano
Faceva pesare sulle donne io ritengo che sistema di quel per italiano come era
Creava dei veri e propri handicap alle donne sul mercato del lavoro degli handicap che spiegano la maggior discriminazione salariale e occupazionale che le donne italiane
Pagano sul mercato del lavoro una di queste politiche handicappati era la diversa
La diversa età al pensionamento cioè l'età anticipata di pensionamento veniva pagata dalle donne con una maggior difficoltà nelle assunzioni rapidamente
La congedo obbligatorio di maternità è una politica handicappate perché mentre da un lato consente alle donne di essere madri di e di i nostri tempi partecipare al mercato del lavoro le svantaggio sul mercato del lavoro rispetto ai colleghi maschi allora la riforma Dini ha avuto il grande vantaggio di omogeneizzare le due età di pensionamento però poi andando a scavare tagli si scopre per esempio che abolito
I bollini o per il pagamento dei contributi gratuito obbligatorio nei sei mesi di quel periodo
E intonsa cambia invece ha dato sei mesi in più se la possibilità di andare in isolamento anticipato sei mesi in meno cioè scavando nei dettagli si scopre che ancora la vecchia cultura del modello patriarcale opera in delle piccole scelte quotidiane che ancora non siamo capaci di prevenire di
E di bloccati
Ecco
Di nuovo un per garantire l'equità invece rispetto al problema dei congedi maternità come le donne di tutta la sinistra non ha mai detto varie volte sarebbe necessario
Per consentire almeno facoltativamente anche ai padri dipendere un concetto di paternità in maniera che il rischio da parte datore di lavoro di vedersi mancare lavoratore all'attrice fosse tendenzialmente
Approssimato
Ma per fare questo è necessario che sia già in atto la riforma del mercato del lavoro di cui Nicola Rossi parla cioè sarebbe necessario che già ci fosse in atto il minimo vitale il reddito minimo garantito per poter far riferimento come reddito da attribuire al padre e alla madre in congedo di maternità e di paternità
Cioè la senza che dover passare per la trafila burocratica per cui bisognerebbe che fosse garantito che sposa che il datore di lavoro possa assumere qualcuno per rimpiazzare quelli che vanno in congedo senza dover fare
Una procedura burocratica presso gli uffici del lavoro tale da scoraggiare completamente
Questo tizio in tipo d'iniziativa quindi ci vuole la riforma del welfare fatta bene ci fu la riforma del mercato del lavoro e Nicola c'ha aggiunto giustamente come punto prioritario la riforma del sistema scolastico
Come docente universitario io proprio questo mito scandaloso il mercato nero di specie universitaria critica su tutte le televisioni italiano eccetto visite eccetera e che dimostra quanto
Necessaria sia un un un veramente un cadenzamento delle politiche della scuola e e anche dell'Università del cetaceo
Ecco però a questo punto
Per stabilire l'equità tra i sessi replica internazionale ci vuole
Una cosa che non riesco a chiamare in altro modo che è una piccola rivoluzione sotto il tono moderato e pacato per le parole di Nicola Rossi che io so per storia e tradizione non essere certamente un estremista
In realtà c'è una una la necessità di un di un appunto di un cambiamento
Di grandissima di grandissima portata
Ecco noi
Oggi a differenza di venti anni fa siamo una sinistra che attentamente è studiato i pregi e difetti dei sistemi di welfare in relazione al mercato del lavoro
Oggi apprezziamo i pregi dei prezzi di mercato quel meccanismo locatore degli USA delle risorse
Non siamo più ideologici estremisti non vogliamo più l'impossibile è sappiamo finalmente cosa dobbiamo fare abbiamo la cultura di governo anzi siamo gli unici che abbiamo la cultura di governo perché contro di noi
Vi è una destra che anziché la cultura di governo a un patchwork un insieme cozzato alla meglio di interessi veri o presunti senza coerenza intellettuale ideale
E quando abbiamo realisticamente laicamente e modernamente in contatto con gli altri Paesi studiato che cosa ci vuole
Per riformare il welfare scopriamo che quello che ci vuole e ancora cambiamento molto radicale molto radicale
Una una cosa questa che mi fa
Tremano i polsi mi fa va bene il sito ottimismo della volontà ma una certa cautela diciamo così nella previsione che questo sia veramente fattibile ma l'ottimismo della volontà perché io credo che queste e l'unica riforma F. che effettivamente e in Rete della tradizione laica del un welfare e che quindi è assolutamente parte integrante importante tempo di un programma progressista
Grazie
Passiamo alla seconda relazione di Daniele Franco sulla transizione demografica dei rapporti tra generazioni nel contesto europeo parola Daniele Franco
Ma non è stato assegnato il compito di scusi professore si si sente grandi stipuliamo delle tabelle che servono a seguire la relazione suppongo
A me è stato assegnato il compito di parlare appunto di transizione demografica dei suoi effetti economici dei su delle sue implicazioni sui rapporti tra le generazioni innata in venti minuti io accennerò soltanto da alcuni aspetti in un modo molto semplificato
Esiste comunque un testo scritto in cui se non altro troverete riferimenti a studi più approfonditi
Dunque dei cambiamenti demografici ci sono due fattori di cambiamento demografico in atto innanzitutto l'aumento della vita media in particolare l'aumento della vita media dopo il pensionamento nel testo scritto per chi lo vorrà vedere ci sono dei dati l'altro aspetto della flessione della natalità del mille novecentosessanta dieci adulti italiani davano luogo a dodici bambini attualmente danno luogo circa sei bambini
Può darsi che ci sia un effetto temporanea di posticipazione delle tappe si hanno figli ma resta comunque che è una natalità molto al di sotto del livello che assicura la stabilità della popolazione ed è una natalità che colloca l'Italia sui livelli più bassi in Europa
Dunque ci troviamo non sto in una situazione in cui la popolazione tenderà a scendere
E d'altro lato la composizione della popolazione cambierà notevolmente aumenterà molto l'incidenza della popolazione anziana il rapporto tra anziani potenziale pensionati e cittadini in età lavorativa in Italia nei prossimi quarant'anni passerà dal ventidue al quarantotto per cento quindi si sa avremo go vedremo un grande aumento di questo rapporto
Perché preoccuparsi di questa tendenza
Nella letteratura economica recente emergono tre punti di preoccupazione innanzitutto l'andamento del risparmio si teme che questo cambiamento riduca il risparmio sia del settore pubblico sia del settore privato
Secondo punto di preoccupazione l'andamento della produttività si teme con la forza lavoro più anziana sia meno mobile meno flessibile meno innovativa
Terzo punto che quello che più interessa per questa relazione è l'effetto sulla spesa pubblica gli anziani tendono a costare di più
Per le pensioni ovviamente ma anche per la spesa sanitaria
Nella media dei sette maggiori Paesi occidentali un anziano costa circa quattro volte intermedi spesa sanitaria quanto costa un non anziano
Però prima di vedere alcuni dati in merito a come queste tendenze demografiche potrebbero influire sull'andamento dei conti pubblici è opportuno formulare alcune note di cautela
Innanzitutto dobbiamo considerare che in Italia e negli altri Paesi occidentali abbiamo già superato una fase intensa di invecchiamento della popolazione
L'incidenza degli anziani ultrasessantacinquenni sulla popolazione complessiva è triplicata negli ultimi quarant'anni
Quindi abbiamo già vissuto una grosso lunga fase di invecchiamento
E dobbiamo dire che sia gli studi nazionali che internazionale mostrano che il cambiamento democratico è stata una delle tante componenti dell'aumento della spesa pubblica non è stata la più importante
Seconda nota di cautela
La natalità può o tornare a crescere in passato si sono effettuate molte previsioni alcuni sono citate nella testo scritto
Che si sono rivelate errate
Quindi estrapolare al futuro l'alta natalità presente può essere
Terzo fattore di cautela il ruolo dell'immigrazione ruolo che potrebbe essere grande e piccola ma in qualche modo potrebbe incidere quarta nota di cautela
Riguarda il fatto che il rapporto tra pensionati e lavoratori non dipende soltanto dal dall'evoluzione demografica
Ma dipende anche dal livello del tasso di attività
Ovvero dalla propensione dei cittadini ad entrare nel mercato del lavoro e dipende anche dal tasso edizioni disoccupazione
La prima tavola che trovate
Mostra un un esercizio compiuto dalla Commissione europea per i dodici Paesi che facevano parte dell'Unione europea fino all'anno scorso e mostra come se guardate l'ultima riga se i tassi di attività europeista dissero i livelli scandinavi americani e se il tasso di disoccupazione scendesse in realtà il rapporto tra potenziali pensionati lavoratori aumenterebbe di molto poco
Quindi
Gli effetti del cambiamento demografico sono dementi importanti ma vi sono molti altri fattori che possono aggravarle ma anche attenuarne
è inoltre utile disporre di indicatori quali quelli che vedremo fra qualche minuto sugli effetti economici futuri dell'invecchiamento della popolazione ma bisogna tener conto che questi indicatori sono in genere passati
Su ipotesi di politiche di bilancio invariate
Nel tempo e di comportamenti economici invariati nel tempo in realtà sia le politiche di bilancio si comportamenti dei cittadini si adatta non si modificano nel tempo
Occorre pertanto molta cautela nell'interpretare le proiezioni e le previsioni che si fanno in merito agli effetti economici dell'invecchiamento della popolazione
Cominciamo a vedere alcuni di questi effetti
Si sono fatti vari studi con vari approcci mi sono innanzitutto studi che valutano gli effetti del cambiamento demografico su specifici settori della spesa pubblica in particolare sul settore pensionistico sul settore sanitario
I due grafici che trovate che vi sono stati distribuiti figura uno e la figura due di danno alcune informazioni su questo aspetto
Nella figura uno come vedete riguarda il sistema dei sistemi pensionistici per la Francia si citano i dati pubblicati in un libro bianco del mese scorso e questo dall'idea del perché la Francia il governo francese si è preoccupato
Più interessanti sono comunque gli studi che cercano di considerare gli effetti dell'evoluzione democratica sul complesso della spesa pubblica
Vi sono vari studi anche di questo tipo il più recente è stato compiuto quest'anno dall'OCSE chi ha considerato gli effetti dell'evoluzione demografica sulla spesa per pensioni sulla spesa sanitaria che sulla spesa per l'istruzione
In questo studio dell'OCSE le altre poste dispensa e le entrate sono state assunte ipotizzate come stabili nel tempo
I risultati di questo studio dell'OCSE sono riprodotte nella tavola due
Quello che vedete nella prima colonna è saldo primario del mille novecentonovantacinque
Nella seconda colonna trovate saldo primario del mio del due mila nel passaggio dal novantacinque al due mila nello studio stessi
Utilizzano i quadri programmatici dei governi quindi i saldi primaria in particolare nel caso italiano o mentono perché questo è quello che i governi hanno intenzione di effettuare più interessante la proiezione che segue al due mila
è nel periodo successivo due mila che gli effetti demografici vengono lasciati operare liberamente
Quello che si vede che in tutti i paesi il puro meccanico affetto democratico determinerà una peggioramento dei saldi primario lo vedete nell'ultima colonna destra
Questo peggioramento è particolarmente accentuato nel caso italiano giunge quasi a nove punti percentuali
Un terzo tipo di studio
Che ha un approccio direi più sistematico ma da prendere con a ancora maggiore cautela
E quello della cosiddetta contabilità generazionale è una tecnica sviluppata alcuni anni fa da alcuni economisti americani our batte tossico che negli ultimi anni ha trovato posto in uno specifico capitolo del bilancio degli Stati Uniti
La contabilità generazionale cerca di tener conto dell'interrelazioni fra la struttura demografica e tutte le Poste dei conti pubblici entrate spese
Cerca che altresì di tener conto del livello iniziale del debito pubblico
Quei fatti considerato che in una situazione in cui la popolazione e il numero di potenziali lavoratori scendere
L'onere pro capite per il servizio del debito esistente tende ovviamente a salire
In particolare la contabilità generazionale confronta il trattamento che la finanza pubblica riserva alle diverse generazioni di cittadini
Per ogni classe di età calcola il valore attuale del flusso di imposte future
Attribuito a questa classe di cittadini
Questo flusso di imposte futuro viene né tanto del flusso dei trust degli attesi trasferimenti futuri in favore pensioni in particolare in favore di ciascuna classe di cittadini
Per ogni generazione si giunge pertanto a calcolare il contributo netto ai servizi pubblici indivisibili
E al servizio che ha l'onere per il servizio del debito
Qui è il punto cruciale nella metodologia dei conti generazionali
è che calcolo di questo valore attuale del flusso futuro di imposte
Effettuati in modo diverso per le generazioni viventi e per le generazioni future quelle che nascono dall'anno prossimo
Per le generazioni viventi si assume la il proseguimento delle politiche di bilancio attuale per le generazioni future
Sì suppone che le politiche di bilancio in particolare le imposte sia hanno aggiustate corrette
Per mantenere in equilibrio i conti pubblici
Sostanzialmente si suppone
Che le generazioni nate l'anno Prost che sulle generazioni nate l'anno prossimo su quelle successive si scarichi l'onere per il mantenimento dell'equilibrio dei conti pubblici
Se risulta che le nuove generazioni devono pagare più delle generazioni viventi
La contabilità generazionale indica che c'è uno squilibrio nelle politiche di bilancio lo squilibrio che andrà prima o poi corretta tanto maggiore è il divario
Tanto maggiore lo squilibrio
Esistono moltissimi motivi di cautela sulla metodologia che vanno dal l'influenza che la scelta del tasso di sconto a ha sui dati
Nella testo scritto perché dopo la ci sono sono citati alcuni lavori che criticano fortemente questo approccio
Comunque l'invito a guardare la tavola tre in particolare la colonna attivo a destra
Che raccoglie alcune simulazioni di contabilità generazionale riguardanti i cinque Paesi occidentali
Anche qui è stato l'OCSE raccogliere queste questi dati
Emerge che tutti i Paesi considerati sono i squilibrio emerge tuttavia che l'Italia
Detto questo l'Italia appare certamente fuori linea
Questo perché
Ma essenzialmente perché in nessun altro Paese occidentale ad un debito e ha un disavanzo tanto grande Quarry quelli italiani si associano una natalità tanto bassa
E si associa una spesa sociale così concentrata sugli anziani
Le generazioni italiane future
Quindi ma di fatto senza andare troppo lontano la generazione dei contribuenti italiani del mille novecentonovantacinque e dei prossimi decenni
Si trovano a pagare gli effetti di tre scelte effettuate negli scorsi decenni
La prima scelta concerne la politica di bilancio trent'anni
Per trent'anni il bilancio pubblico italiano è stato in una situazione di disavanzo primario
Una parte delle spese diverse dagli interessi è stata coperta con l'immissione di di debito pubblico
Questo ha contribuito a portare il debito pubblico italiano dal quaranta al centoventicinque per cento del prodotto interno lordo
La seconda scelta effettuata negli scorsi decenni concerne la politica sociale
Si è privilegiata la spesa per pensioni
Mentre la spesa sociale complessiva italiana non è particolarmente elevata in ambito europeo la spesa per pensioni è molto elevata
Sul in sostanza alla politica sociale italiana a fatto le promesse più grandi proprio la categoria che numericamente cresceva di più
A in questo ambito di equilibrio squilibrio generazionale ex post sarebbe stato meglio del fatto queste promesse bambini ove disoccupati coi poveri
Terza scelta fatta negli anni scorsi questa dalle famiglie
Cioè quella di avere pochi figli
Questo la scelta che ovviamente ha molte motivazioni che nell'immediato ha comunque ridotto contribuito a ridurre sia la spesa pubblica sia la spesa privata delle famiglie
In prospettiva tuttavia ci saranno meno lavoratori per pagare le pensioni degli interessi sul debito pubblico
Questa scelta a in qualche misura un legame con le scelte effettuate in materia di politica sociale
Negli anni Cinquanta gli assegni familiari e rappresentavano la posta più importante della spesa sociale italiana adesso sono pressoché trascurabili
Ci troviamo pertanto in una situazione
In cui è circa la metà della spesa pubblica italiana il quindici per cento della spesa per pensioni e dieci per cento della spesa rappresentato dalla spesa per interessi
E allocata ha speso e che non riguardano servizi e trasferimenti per l'attuale generazione dei lavoratori
Questo in qualche misura cado ovviamente in tutti i Paesi è ovvio che in tutti i Paesi occidentali c'è una spesa per il debito pubblico c'è una spesa per le pensioni
Ma in nessun Paese si arriva da locare a queste due opposte il venticinque per cento del prodotto interno lordo
Questo implica che i lavoratori italiani devono accontentarsi di servizi peggiori rispetto a quelli erogati negli altri Paesi o devono pagare imposte più elevate
Come abbiamo visto per concludere occorre molta cautela nell'interpretare questa proiezione quelle che vi ho presentato a molte altre che sono state effettuate
In particolare la natalità potrebbe salire la i tassi d'attività potrebbero salire lati su cui il tasso di disoccupazione potrebbe scendere
Quello che comunque che resti chiaro che al di là delle difficoltà politiche
A causa delle scelte operate negli scorsi decenni la gestione della politica di bilancio in Italia e attualmente resterà verosimilmente nei prossimi anni
Molto più difficile
Che negli altri paesi europei
Grazie
Passiamo subito
Ai commenti il primo è di Eugenio Somaini
Io non ho non ho avuto modo di
C'è una qualcuno ha lasciato fra
Due tutt'
Non ho avuto modo di conoscere la relazione prima e quindi di prepararmi un intervento quindi però due considerazioni che si riferiscono
In parte a questa in parte alle relazioni e agli interventi precedenti darò il contributo di di qualche idea e forse anche di qualche minuto restituita stando al di sotto dei degli
Il
Molto opportunamente le le idee il riccometro farò riguarderà le
L'impiego che si può fare di una chiamiamola una metodologia di equità all'analisi complessiva dei problemi che stiamo esaminando oggi il i problemi di equità sono assai complessi questo emerso abbastanza chiaramente dalla relazione introduttiva di Pennacchi dal e dai contenuti ed ai suggerimenti delle relazioni successivi e anche assolutamente compresi che in genere non sono suscettibili di risoluzioni chiare univoche e definitive
Al tempo stesso io chiedo che dei risultati si possano ottenere e che sarebbe opportuno da un punto di vista metodologico in qualche modo premette in sedi adeguate a
Crocetti di riformata specifici un'analisi dei termini di equità della dalla questione
Io mi sono un po'esercitato su queste cose con riferimento al problema delle pensioni
Che presentava la l'equità nelle sue tipi e dimensioni intergenerazionale intergenerazionale in termini diversi in quel caso io credo che i problemi di equità fossero suscettibili di soluzioni abbastanza semplici e precise
In altri non so se lo sono certamente non lo sono negli stessi termini in cui lo sono per esempio nel campo pensionistico una prima permessa in qualche modo generale che probabilmente ogni questione ogni ambito sociale del welfare ha una sua dimensione problematica di di equità particolare e richiede un suo approfondimento
Come dicevo
Soluzioni univoche probabilmente non sono possibili non fosse che per che le teorie fondamentali di riferimento etiche non sto sono diverse e portano a volte risultati diversi però chiedono un chiarimento preliminare e eventualmente il raggiungimento di un compromesso
Sarebbe fruttuoso chiarificatore
Un criterio che credo si dovrebbe cercare di applicare nella misura del possibile e quello che
Una riforma attuata in un punto lasci quanto meno possibile un lascito di equità un'altra cioè che non si debba fare
Una riforma per correggere evidenti carenze di equità di una riforma precedente cioè dovrebbe essere ognuna ogni in ogni campo si dovrebbe raggiungere il
Il massimo di
Equità diciamo di soddisfacimento dei criteri di equità possibile in modo lascia in qualche modo un era il campo scontata quale Agca
I termini di equità di una riforma successiva vanno esaminati dovrebbero esserci possibile affrontarli esaminarli con riferimento solo a quei problema
Qui siamo una serie di
Ambiti di di stele o di
Località c'è un libro molto bello si riferisce a questioni assolutamente diverso da quello di cui ci occupiamo venti un filosofo norvegese americano si chiama il sistema giustizia locale uscito da poco
E
Certamente c'è diciamo questa separazione non può essere completa nel senso che c'è una complementarità
La realizzazione
Di Nepitali sperabilmente in un campo pone l'esigenza di un'esigenza e qualcuno di completamento di realizzare magari con dei criteri e con delle modalità diverse un'analoga equità in altri esistono poi anche delle questioni più generali che comprendono come aspetti
Particolari le singole riforme diciamo e quindi alle singole sfere di equità questo mi sembra se emergesse chiaramente dall'ultima parte dalla relazione che mi ha preceduto certamente la
La contabilità intergenerazionale
E gli squilibri che mette in evidenza
Pone è qualche cosa che comprende diverse sfere e quindi in qualche modo deve esercitare manifestare le sue esigenze nei confronti di di ciascuna di queste
Condizionale
Usiamo quello che sto dicendo semplicemente direi un'esigenza in battere un verso metodologica cioè affrontare preliminarmente questi eterni di queste questioni cercare delle soluzioni locali
Che tengano conto in genere dalla di una pluralità di dimensioni tipicamente quelle intergenerazionale e intra generazionale mi sembrano rilevanti perché fanno capo a soggetti diversi e richiedono in genere l'applicazione di norme di verze e poi
Come dicevo qualche critica di non lasciare dei lacci e cioè di non scaricare su riforme ulteriori delle esigenze di equità che potevano avere soddisfacimento all'interno della riforma di Cuccia specifico
Direttamente
Grazie
Quando commenta di Adriano annunciato
Grazie ma di tutte le numerose questioni che una discussione sui problemi del welfare che abbia al centro la questione dell'equità in più intergenerazionale solleva io sceglierò qui di trattarne uno sola che è quella della formazione sceglierò di trattarla anche perché nella relazione che abbiamo sentito poco fa la questione dell'istruzione viene toccata soprattutto per dire che in una situazione di transizione demografica con una riduzione della natalità le spese distruzione tenderanno a diminuire
E e io credo che su questo occorre cominciare a riflettere perché mi pare un punto molto importante ci sono due ragioni per cui io credo che sia importante riflettere sui temi della formazione il primo è che quando si ragiona di confronti intergenerazionali
Il punto delicato è appunto quello di farsi carico come si dice di interessi di soggetti che ancora non ci sono la grande preoccupazione sulla questione del sistema pensionistico di cui tutti stiamo discutendo è proprio questa stiamo spendendo i soldi delle generazioni future come si farà ebbene tutto l'allarme speso intorno alla questione delle pensioni c'è giustificato e però un allarme rispetto al quale noi potremo far fronte ci saranno degli aggiustamenti possibile anche perché come ci hanno dimostrato la i cenni alle stime econometriche ebbe dipende dagli scenari no quale sarà la situazione future quindi molte cose potranno cambiare molti aggiustamenti potranno far esterrefatti ma certamente le decisioni che verranno prese che potranno essere le decisioni di mutamento del livello contributivo mutamento del livello delle pensioni mutamento del regime pensionistico pestano tutte decisioni che nel momento in cui si introducono producono effetti tempi anche abbastanza Brevi
Se noi ci occupiamo di formazione invece dobbiamo sapere che le decisioni che oggi prendiamo i non può non prendiamo avranno effetti sulle generazioni future rispetto alle quali sarà molto difficile intervenire
Tutti coloro che hanno esperienza per esempio di formazione degli adulti e di formazione di adulti non scolarizzati o a bassa scolarità
Sa no quanto è oneroso dal punto di vista economico fare questi interventi e quanto modesti poi sia nei risultati perché è vero che si può fare l'educazione degli adulti però è anche vero che sia devo rimettere in formazione un semianalfabeta ahimè le difficoltà sono grandi e crescenti
Tenete conto solo per avere un ordine di grandezza che un'attività formativa rivolta appunto a una persona
Che ha il livello della scuola dell'obbligo e deve essere qualificato ecco il costo di un anno per un intervento di cui è molto difficile stabilire poi i risultati effettivi
Va a ordini di grandezza che oscillano tra i dieci e i trenta milioni pro capite oggi ai costi attuali nel nostro sistema formativo quindi questo ci dovrebbe indurre a essere molto più attenti di quanto non siamo sui problemi formativi perché tra l'altro e questo è l'altro motivo per cui credo che sia importante parlarne qui
E che sulla formazione sembra che siamo tutti d'accordo cioè tutti siamo d'accordo dice Dell'orlo dicono le Nazioni Unite lo dice Prodi lo dice il Polo lo dicono tutti tutti siamo d'accordo sul fatto che è necessario elevare il capitale umano dei paesi del della nostra popolazione perché questo ha diciamo delle connessioni dirette strette con l'efficienza economica tutti siamo d'accordo sul fatto che una un cittadino oggi deve avere un livello di scolarità e di formazione medio-alto perché altrimenti non può essere cittadino allora su queste proposizioni tutti siamo d'accordo resta poi il fatto che ci ritroviamo con dei programmi di governo in cui abbiamo semplicemente spostato l'idea che l'obbligo debba passare debba arrivare in sedici anni abbiamo ci siamo resi conto che dobbiamo spostarlo diciotto
E poi sul resto molte cose vaghe mi pare anche alcune cose un porto mentali
Proviamo soltanto chiederci come mai in Italia ancora oggi noi siamo con metà della popolazione giovanile che non arriva al diploma
Se andiamo a vedere i dati scopriamo che in realtà c'è una propensione elevatissima delle famiglie dei ragazzi a procedere nella scolarità i tassi di passaggio
Dalla scuola media la superiore almeno nel Centro-Nord un po'diverse più grave la situazione al Sud ma almeno nel centro nord i tassi di passaggio sta avvicinando al cento per cento
Scopriamo poi invece che i diplomati sono intorno al cinquanta per cento cioè che c'è una caduta elevatissima di giovani che abbandonano la scuola
Abbandonano la scuola sempre e questo le ricerche lo dicono incontro per incontrovertibilmente sempre in seguito insuccessi scolastici
Se c'è interroghiamo su chi sono quelli che hanno insuccessi scolastici e che ne so c'è tra origini sociali insuccesso scolastico scopriamo
Beh una novità rispetto al passato impastato immesso era assolutamente stringenti insuccesso scolastico e estrazione sociale bassa
Ora che cominciamo a vedere che in questo ma e diciamo massa di giovani
Che non finiscono la scuola superiore e che appunto subiscono pesanti insuccessi c'è una quota crescente di giovani che appartengono a famiglie di reddito medio
Spesso anche di scolarità dei genitori non particolarmente bassa qual è il punto è che mentre in una società quale quella che noi ereditiamo dal passato e sulla base della quale ancora ragioniamo
Diciamo c'è esisteva un clima Ige molto netto tra famiglie di ceto basso che non riuscivano a far studiare i propri figli per ragioni economiche e gli altri che avevano invece il malloppo il monopolio dell'istruzione
Oggi questo club regge per fortuna si è ridotto ce sono sempre meno le famiglie che non possono far studiare i propri figli perché non se lo possono permettere economicamente ma di è molto difficile e complessa la trasmissione del capitale culturale
E difficile perché la trasmissione del capitale culturale richiede contesti di interazione ricchi che favoriscano le capacità di apprendimento dei soggetti sappiamo che una parte dei giochi si fanno addirittura prima della nascita ma che moltissimo del gioco si fa nel corso dell'infanzia e dell'adolescenza e anche nella vita adulta a seconda del tipo di contesti d'interazione in cui le persone si trovano ecco che allora laddove le famiglie non sono in grado di garantire questi contesti d'interazione ricchi è e la di le difficoltà scolastiche si presentano abbastanza presto ma questo fluire contesti diciamo di interazioni vittima dipende dal livello di istruzione dei genitori
Dipende dalle qua dalla qualità dell'interazione allora l'esperienza che abbiamo tutti quanto vicino dove padre madre da un reato e non si possono dedicare i propri figli è probabile che quei figli abbiano qualche problema scuola
Se poi su questo si innesta un'interazione scolastica come nella maggior parte delle nostre scuole di scarso livello
In cui l'insegnante si vive sostanzialmente come un notaio che deve registrare le prestazioni di persone che vengono a raccontarmi una una canzoncina
E chiaro che su insuccesso si cumula insuccesso alla fine e alla fine che cosa succede cokeria allora scattano le differenze di origine sociale le differenze di classe nelle famiglie di ceto basso
Dove la memoria familiare personale ancora una memoria oggi mobilità sociale
O comunque di relativa tranquillità di vita pur in presenza di bassi livelli di scolarità
Nelle famiglie di ceto ma basso c'è un'esperienza storica magari di carriere fatte nel lavoro autonomo magari con la vicenda neanche con la licenza media
E anche di tranquille vite da lavoratori dipendenti vissute senza un titolo di studio ecco che per queste famiglie l'idea dell'abbandono non è vissuta drammaticamente né loro né i loro figli
Ogni tanto qualche giornalista cd letta raccontandoci di come nelle città e nelle nelle nelle province del Centro Nord
Molti giovani di famiglia relativamente benestante scelgano di abbandonare la scuola perché attratti dal guadagno facile dalla motocicletta ecco se andate a ricostruire le storie di quei ragazzi di quelle loro famiglie sono tutte dello stesso tipo
Interazioni scolastiche sgradevoli spesso negative danno luogo a un senso di liberazione nel momento in cui si sceglie di abbandonare la scuola per diventare finalmente a delle persone adulte che guadagna ne fanno dei lavori
Che cosa loro e le loro famiglie non sanno è che cosa succederà in futuro è questo non lo sappiamo bene anche noi non sappiamo bene se questi ragazzi che trovano lavoro a sedici diciassette diciott'anni
Continueranno a mantenerlo saranno nelle condizioni di mantenerla quando avranno quaranta cinquant'anni
Che cosa succede nelle famiglie di ceto medio alto
Due cose succedono al alcune di queste famiglie scelgono da subito di mandare i figli nelle scuole private perché le scuole private garantiscono quell'aiuto scolastico pomeridiano
Che la scuola pubblica non offre e quindi anche se a livelli spesso molto modesti garantiscono quel tipo di interazione educativa che le famiglie non possono permettersi di dare i propri figli perché hanno altre cose da fare
In altri casi invece la scelta scatta dopo scatta in presenza dell'insuccesso scolastico se andate a vedere
Tra tutti quelli che abbandonano la scuola tra il sedici e diciassette anni quali di questi riusciranno ad arrivare un diploma
Scoprirete che tutti quanti o quasi ci riescono a passando attraverso la scuola privata non esistono meccanismi di recupero di scolarità attraverso la scuola pubblica
Ecco che allora noi abbiamo una situazione in cui la domanda di istruzione che viene dalle famiglie ed è alta non diventa domanda politica
E torno al punto iniziale perché non riusciamo a fare delle politiche scolastiche decenti in questo Paese la Dome la risposta io credo è è perché in un Paese in cui non esiste una classe politica
E diciamo lungimirante capace di guardare al futuro e di sostituirsi
Ai soggetti laddove certe domande non riescono a diventare domanda politica
Ecco che nulla cade la domanda politica delle famiglie non emerge per le ragioni che ho detto le famiglie di ceto basso non sono in grado di fare domande alla scuola scappano dalla scuola
Quando la scuola gli ha ben bastonati le famiglie di ceto alto scappano verso la scuola privata la domanda non diventa domanda politica
Gli insegnanti hanno vissuto come tutte le categorie dei pubblici dipendenti in Italia l'esperienza del patto scellerato basse ricompense basse prestazioni
E e il nostro è un Paese in cui gli insegnanti hanno Lorne inutile spendere parole una fama diciamo uno status un prestigio più basso di quello di qualunque di venditore di saponette di qualunque azienda
Del Paese in un Paese in cui gli insegnanti non sanno fare il loro mestiere perché nessuno gliel'ha insegnato e non hanno idea di quale potrebbe essere il loro mestiere
Cioè il mestiere di essere attivatore di processi di apprendimento operatori specializzati nel rendere le persone capaci di agire in proprio la propria capacità e la possibilità di imparare è evidente che non sono neanche loro soggetto politico
Gli studenti ogni tanto esplodono si arrabbiano scendono in piazza chiudono le scuole per quindici giorni ci lamentiamo ci lamentiamo moltissimo perché sono rozzi incolti non hanno obiettivi politici
Sì
Chi mai e perché mai dovrebbero avere obiettivi politici e capacità di esprimere una domanda se la loro esperienza culturale scolastica è stata un'esperienza così così modesta
E vengo alla conclusione in questo vorrei ritornare a un tema che secondo me e sollevato da tutta la relazione enti che io sono stata chiamata a commentare il problema del rapporto con le generazioni future è un problema di scenari è un problema di scelte è un problema di valori
Se la questione della scuola così come tutte le altre questioni non diventano Nourrit diventano problemi di società
Se su questi non si riapre un dibattito pubblico se su questi non si fa crescere un processo di apprendimento collettivo gli scenari futuri saranno sicuramente i più negativi
Ma perché questo avvenga io credo che non c'è bisogno di luoghi separati in via di elaborazione teorica scientifica e politica
Credo che c'è bisogno di luoghi pubblici perché noi scienziati noi tecnici abbiamo poco da dire sugli scenari futuri
Gli scenari futuri saranno costruiti da donne uomini ragazzi in carne ed ossa che faranno non faranno delle scelte
Spendere in istruzione spenda l'informazione è un problema di società e un problema di cultura un problema di valori è un problema di scelte queste scelte le dobbiamo fare collettivamente i tecnici di risposte ne hanno dei cassetti pieni
Perché questi strumenti rimangono nei cassetti perché non ci sono donne uomini ragazzi in carne ed ossa che riescono a prendere quegli strumenti e ad usati io credo che il nostro compito è di aprire queste nostre stanze chiuse e di aprire le Certosa di Pontinia andare a parlare con le persone grazie
Grazie ad Adriana Luciano allora passiamo alla terza relazione di Gianni Geroldi
Politiche del lavoro e istituti della cittadinanza
Grazie
Allora credo che leggendo se non magari un po'più noioso ma guadagna tempo i tratti salienti dell'occupazione e della disoccupazione nei Paesi dell'Unione europea sono mai abbastanza noti
L'analisi delle cause ma soprattutto le ricette sui possibili rimedi contrastano invece in modo piuttosto netto tra coloro che sostengono approcci di tipo liberista e quel composito schieramento che per ragioni di sintesi potremmo definire neo keynesiano
Osservando in generale il quadro occupazionale nessuno può comunque negare che l'aspetto più negativo consista nell'enorme divario che progressivamente si è venuto a creare tra i posti di lavoro regolare
E il numero delle persone che vorrebbero un'occupazione
A questo divario misurato dal tasso di disoccupazione ufficiale
Sono ricollegabili due aspetti di rilievo da un lato la presenza di un'area di economia sommersa
Che in alcuni Paesi tra cui l'Italia assume dimensioni assai consistenti in rapporto al prodotto complessivo
Dall'altro lato un insieme di attriti nei processi di mobilità che in condizioni particolarmente problematiche tendono a tradursi in veri e propri meccanismi di esclusione di marginalizzazione
Un'immagine molto evidente della profondità di questi fenomeni offerto dalla quota in continuo aumento dei disoccupati di lunga durata cioè di quei lavoratori spesso di età matura che in seguito alla perdita del proprio posto restano intrappolati dal protrarsi spesso dei tempi di ricerca
Con effetti di circolarità viziosa che ricadono solo sulla loro professionalità ma anche sul reddito sulla rete di rapporti sociali e familiari sulla stima personale sullo stile di vita
Anche l'alto livello della disoccupazione giovanile ufficialmente registrata rientra tra i caratteri peculiari della crisi occupazionale
Essa si leghi in via diretta la difficoltà ad accedere ad un posto di lavoro regolare e relativamente stabile
Come tuttora desiderato dalla stragrande maggioranza delle nuove leve che si presentano sul mercato del lavoro nonostante le generiche esortazioni sulla necessità di adottare strategie individuali con più spiccata propensione al rischio e maggiore attitudine al cambiamento
A tale riguardo anzi va osservato che la correlazione che esiste tra il differenziale dei tassi di disoccupazione giovanile rispetto a quelli medi e i vincoli di natura istituzionale che interferiscono con il naturale turnover della manodopera
Sembrano dare sostegno alle tesi alla tesi che tanto la quota in eccesso di giovani in cerca di occupazione quanto l'insufficiente mobilità esterna di già occupati non siano altro se non il riflesso dell'insufficienza della domanda di lavoro strutturato
La mobilità in questo senso è un sintomo molto importante fisiologico della funzionalità del mercato del lavoro
Va detto anche che da alcune recenti analisi sono venute significative conferme sull'ampiezza e la dinamica del fenomeno
Con indicazioni che in genere hanno sostenuto qualunque misure in grado di favorire nel funzionamento essendo la mobilità stessa come noto un rimedio capace di influire positivamente sul tasso di disoccupazione attraverso la riduzione dei tempi medi di attesa
Altre analisi tuttavia hanno anche rilevato che la fluidità dei processi di mobilità risulta assai differenziata
A seconda delle categorie che vengono prese in considerazione per cui la probabilità di esito favorevole appare distribuite in rapporto alle caratteristiche soggettive e alle precedenti condizioni di impiego dei lavoratori interessati
Ciò determina modelli di mobilità sostanzialmente diversi dove essendo il ruolo attivo esercitabile dei lavoratori frutto della posizione contrattuale nel mercato del lavoro
Più che la dimensione assoluta dei flussi con la loro destino conta la loro destinazione rispetto ai tempi ai modi al contenuto professionale delle ricollocazioni
Le opportunità di impiego meno protette di solito in termini normativi ma spesso anche come retribuzione per quanto ricoprono una funzione non trascurabile non possono infatti essere considerato un rimedio di qua adeguato alle dinamiche selettive del mercato centrale
Secondo la valutazione di diversi studiosi del mercato del lavoro la presenza di questo funzionamento dualistico tende anzi a rinforzare i fattori segmentazione
Che impediscono un'equa distribuzione di opportunità per le fasce più svantaggiate dalla forza lavoro anche attraverso vere e proprie forme discriminatorie
In alcune situazioni inoltre il peso della parte sommersa e il suo livello di integrazione produttiva con il resto dell'economia
Danno luogo ad effetti che a prima vista possono sembrare contraddittori ma che in realtà si inseriscono con una propria logica né i meccanismi economiche istituzionali degli attuali sistemi di produzione di protezione sociale
L'esempio forse più evidente di questi paradossi solo apparenti è dato dalla compresenza del doppio lavoro segnalato anche di recenti nocumento con una sostanziale persistenza di alti tassi di disoccupazione così che alcune categorie di lavori di lavoratori già relativamente forti trovano occasioni per aumentare i propri redditi almeno per la componente di retta che in diverse circostanze evita comunque in larga misura il carico fiscale
Nello stesso tempo altri individui restano esclusi volontariamente dalla sfera della distribuzione primaria e devono ricorrere alle forme di sostegno previste dalla legislazione sociale
Per concludere questa breve sintesi riguardante le principali problematiche del mercato del lavoro che hanno diretto riflesso sulla struttura dei redditi e quindi sull'impostazione delle politiche di intervento
Va menzionato il carattere di forte concentrazione territoriale della disoccupazione che per quanto sia comune anche ad altre nazioni in Europa tocca nel nostro Paese punte di assoluto livello
Ciò è riscontrabile nella separazione sempre più netta tra le regioni in cui il fabbisogno di manodopera non riesce ad essere adeguatamente soddisfatto e le regge e le regioni dove i fattori strutturali dell'eccesso di offerta tendono a diventare sempre più influenti
La dicotomia territoriale pur con tutte le diversità che caratterizzano le singole aree
Sembra essersi rafforzata nell'ultimo periodo di ripresa dell'economia mondiale che per ragioni ancora non del tutto chiarite dalla teoria economica tende a produrre effetti occupazionali solo nelle aree già forti
Questa forma sbilenca della crescita risulta ancora più accentuata dall'andamento asimmetrico dei saldi occupazionali complessivi nelle più recenti fasi congiunturali
Dove la ricostituzione della perdita dei posti di lavoro verificatasi nei periodi di recessione stenta a trovare compensazione nell'attuale momento favorevole
Tale dinamica che si riflette in maniera pesante soprattutto sulle fasce più a rischio della forza lavoro sta ridando spazio all'analisi strutturalista e della disoccupazione con ampie sottolineatura delle cause tecnologiche ed evidenzia nello stesso tempo i rischi di quella che viene definita la job l'esplosione
In assenza di un criterio socialmente condiviso per redistribuire i benefici in particolare reddito e sicurezza dello sviluppo
Quest'ultima costatazione porta direttamente a un secondo ordine di problemi collegati alle condizioni più generali che gli individui incontrano nel mercato del lavoro in aggiunta al contenuto retributivo nominale della prestazione salariale
A tale riguardo si può ricordare come soprattutto dal secondo dopoguerra con la progressiva estensione del modello organizzativo fordista nella maggior parte dei Paesi industrializzati
Ha preso corpo sia negli obiettivi della politica economica che nella legislazione sociale un sistema di garanzie
Quello che veniva definito un economisti fioriti package secondo la definizione data da dove venga che includeva la piena occupazione
La previdenza sociale spesso integrata da fondi complementari soggetti terrorizzate colazione
Assicurazione sulla salute con oneri a carico del rapporto di lavoro e meccanismi di Prodi promozione di carriera oltre che di salvaguardia dal licenziamento sostanzialmente correlati all'anzianità di lavoro
A questo insieme di garanzia e si sono collegate poi diverse forme di sostegno al reddito per coloro che erano in condizione temporanea o permanente di mancanza di lavoro e altre integrazioni per le famiglie meno abbienti come gli aiuti per la scuola per gli anziani per i figli minori eccetera
Sempre nell'ambito dei fattori concernenti la sicurezza
All'ambito dei fattori concernenti la sicurezza la sicurezza può essere fatta risalire anche una parte della considerevole produzione legislativa sulle pari opportunità
E a difesa dei comportamenti arbitrari discriminanti che per quanto motivata da ragioni di riequilibrio dei rapporti contrattuali nel mercato del lavoro
Ha comunque contribuito l'instaurarsi di regole più o meno palesi accettate di uguali carisma e di automatismo nelle carriere l'intero pacchetto di garanzia retto per un un arco di tempo abbastanza lungo anche se in maniera tutt'altro che omogenea indire nei diversi paesi e anche all'interno dello stesso paese e nelle fasi alterne della congiuntura economica
Di questo sistema di relazioni economiche sociali meritano di essere sottolineati due fondamentali conseguenze
La prima riguarda l'assetto delle retribuzioni o più propriamente il cosiddetto rapporto salariale come definito originariamente dai teorici della regolazione
Esso consta di vari elementi che hanno una diretta influenza sulla determinazione del grado di sicurezza come la fissazione dei livelli retributivi le modalità di carriere gli schemi di incentivo
Per quanto attiene la fissazione della retribuzione si può osservare che oltre all'influenza di diverse variabili
Un ruolo chiave svolto dalle garanzie assicurative esplicite o implicite che vengono incorporate nel contratto attraverso istituti normativi consuetudini o accordi sindacali
Perciò la relativa stabilità dell'occupazione rispetto al ciclo economico
L'integrazione di reddito nei momenti di crisi congiunturale assistenza alle diverse forme di sostegno nei processi di mobilità sono tutti elementi di sostanziale attenuazione dei rischi individuali che in diversa misura hanno trovato riflesso nella fissazione dei salari o dei salari monetari quando la Coop dei salari reali o dei salari monetari
Quando la copertura certa rischio di inflazione venuta meno
In aggiunta alle retribuzioni anche molte regole dei cosiddetti mercati interni del lavoro tradotte sin un al relativa regolarità dei meccanismi di carriera dagli ingressi agli avanzamenti ai tempi di permanenza in ogni livello di carriere eccetera
Vanno viste come elementi che riducendo gli imprevisti e quindi la variabilità hanno consentito ai lavoratori previsioni più affidabili sui programmi di consumo e di risparmio per l'intero ciclo di vita
Da ultimo l'adozione di schemi di incentivo di peso molto ridotto rispetto alla retribuzione di base e in prevalenza commisurati a prestazioni collettive cottimi di gruppo di reparto come esempio
Ha stabilito un ulteriore puntello di garanzia rispetto all'intensità e alla qualità del lavoro individuale offrendo anche spazio comportamenti opportunistici ma soprattutto tenendo separata
La capacità professionale del singolo lavoratore dalle contingenze organizzative che potevano determinare impieghi al di sotto dello Stendhal potenziale un secondo insieme di conseguenza del sistema di garanzie raccolto su un piano più astratto e difficile da definire tuttavia altrettanto importante come quello politico e culturale
Senza entrare in un'analisi dettagliata di un argomento così vasto si può constatare che l'attenuazione mediante meccanismi istituzionali di impatto collettivo
Degli elementi di rischio individuale connessi all'attività economica ha interessato tanto le politiche del prelievo fiscale quanto la distribuzione dei redditi la consistenza di fenomeni come l'evasione fiscale ha fatto sì che spesso il modello distributivo risultante apparso più nominale che effettivo
La presenza di questi limiti nel campo di variabilità dei risultati ha tuttavia costituito un incentivo per comportamenti che di fatto hanno perseguito la massima utilità in modo coerente con il contesto entro cui soggetti hanno agito
In questo senso piuttosto che di decisioni poco propensi al rischio
La dibattuta questione sulle scarsità d'offerta imprenditoriale ad esempio si dovrebbe più correttamente parlare di mancata assunzione delle eccedenze di rischio
In quanto tali scelte apparivano poco convenienti in base alla remunerazione netta ottenibile nel sistema vigente
Va rilevato che questo modello contrattuale collettivo a priori orientato al contenimento delle differenze
Pur essendo arrivato un punto di difficile sostenibilità per ciò che riguarda la disponibilità complessiva delle risorse da allocare soprattutto a causa dei comportamenti individuali orientati al free Riding
Che hanno creato forti divari nei benefici inetti ha però anche avuto il pregio di rendere meno acuti i termini delle disuguaglianze
Avendo infatti una natura uguali Caristi Ca'nonostante gli esiti molto contrastanti è riuscito in modo caotico ma abbastanza efficace a tenere a freno l'opposizione essenzialmente politica
Coinvolgendo le impatti che hanno svolto una funzione di amalgama della società più forte di ogni rottura conflittuale
Nel corso degli anni settanta con la progressiva perdita di centralità dell'organizzazione fordista e l'emergere di bisogni e di una domanda di protezione meno omogenei
Il modello di regolazione garantista entrato in crisi e ha cominciato il suo declino primi in alcuni Paesi dove ha incontrato anche pesanti sconfitte sul piano elettorale poi via via nella stragrande maggioranza dei paesi economicamente avanzati
Ai fini di ciò che si sta discutendo non è tanto il profilo politico di questa evoluzione che interessa quanto piuttosto la considerazione che dall'ancora parziale ma progressivo smantellamento delle garanzie
Che componevano il pacchetto di sicurezza discendono conseguenze rilevanti sull'intero assetto economico della società
Con profondi cambiamenti nel mondo del lavoro che essendo il processo in corso relativamente graduale si ripercuoteranno maggiormente sulle generazioni dei lavoratori più giovani
I segnali superamento dei precedenti modelli di garanzia sono molteplici nel funzionamento del mercato del lavoro il richiamo a termini assolutamente legittimi come flessibilità ed efficienza
Tende comunque a limitare o eliminare del tutto forme di regolazione assai consolidate
La rinuncia al monopolio ruolo vincolistico del collocamento pubblico il minore controllo diretto dei processi di mobilità nuove forme di lavoro a tempo determinato orario ridotto o il lavoro interinale sono altrettante modalità attraverso cui la garanzia del posto di carriera stabile e delle precedenze di legge per l'assunzione vengono ridimensionate
Nello stesso tempo il salario di accesso i nuovi schemi di salario variabile su base individuali e la stessa minor rilevanza locale degli accordi sindacali nazionali
Sono sintomi di un ruolo più limitato dei contratti tipo di natura collettiva nella definizione delle retribuzioni
La crisi fiscale dei principali paesi industrializzati resa evidente dal peso del debito pubblico e dai vincoli che da esso derivano per l'attuazione delle politiche di sostegno dalla domanda ha messo in discussione altri essenziali punti del pacchetto delle garanzie
La piena occupazione per quanto lungi dall'essere in questo momento un obiettivo raggiungibile realisticamente viene comunque sempre più demandata l'introduzione di ulteriori elementi di flessibilità e di libera contrattazione mentre le politiche fiscali vengono da molti considerati uno strumento troppo vincolato e analiticamente non privo di controindicazioni che ne compromettono l'efficacia le diverse forme di sostegno al reddito per i disoccupati poveri gli svantaggiati trovano anche se in molti Paesi opposizione in una parte crescente dell'elettorato
E perciò il taglio della spesa sociale appare sempre più spesso tra le misure governative già adottate o per ora solo annunciata alle piattaforme politiche
Infine due colonne portanti dello stato sociale come la previdenza e la sanità tendono ad essere concepite sempre più in base ad una visione assicurativi individuale
Che in assenza di norme a salvaguardia di precise finalità sociali
Porta all'eliminazione dei principi redistributivi di tipo solidaristico
Infatti sia che vengano applicate sistemi obbligatori di base da fondi pensione complementari
Le formule di computo che riallineamenti modo assoluti rendimenti delle contribuzioni senza alcun correttivo sociale recuperano un importante criterio di equità che ridà legittimità agli schemi di protezione collettiva ma prescindono nelle prestazioni dalla distribuzione del reddito ed eventuali rischi specifici degli individui assicurati
Le trasformazioni già avvenute in corso sono dunque molteplice di grande rilevanza sia economico politica che pratica
Ciò che nell'attuale fase appare comunque decisivo soprattutto ai fini della formulazione di una concreta piattaforma politica
è la valutazione di come i cittadini percepiscono i cambiamenti in corso
L'individuazione di un sistema di politiche sociali e del lavoro che richiede di essere differenziate risposte cambiamenti strutturali dalla domanda
E in nome di una maggiore efficienza deve infatti fare i conti con un ambiente socioculturale dove come detto nell'ultimo rapporto del Censis la differenziazione
è stata solo storicamente un sinonimo di diseguaglianze di equità ed iniquità
Inoltre in qualunque programma basato su un contratto sociale deve trovare un accettabile punto di equilibrio
Tra le spinte tese a rinforzare le prerogative le capacità competitive dei singoli nella presunzione che ci si debba adattare a un contesto di selezione più impegnativo sul piano individuale
E la presenza degli ammortizzatori sociali necessari a mantenere hanno degli ammortizzatori necessari a mantenere la coesione sociale
Nell'accezione ad essa data da Dahrendorf che comporta un grande sforzo innovativo per migliorare l'efficienza degli strumenti del vecchio sistema di garanzie
I cambiamenti sostanziali di cui si è fin qui parlato comportano diverse conseguenze nel modo di concepire la funzione stessa delle politiche sociali e del lavoro e pongono le premesse per una serie di cambiamenti rilevanti nel modo di intervenire
Nonostante il dibattito recente abbia proposto una grande varietà di posizioni ai fini del ragionamento qui svolte più utile partire da quelli che si ritengono i limiti principali degli approcci liberali di matrice neo conservatrice
Per scivolare le motivazioni di rilancio di un possibile modello rinnovato di ispirazione sociale fornisca molto schematicamente i pilastri della proposta con politica conservatrice in materia in materia di politica del lavoro e sociale possono essere ritenuti seguenti
Aumentare lo spazio della libera contrattazione nei rapporti di lavoro introdurre tutti i possibili elementi di flessibilità nelle forme contrattuali a ricondurre a una logica assicurativa privatistica le forme di protezione sociale
A questi tre caposaldi per trovare un'alternativa meno distorsiva per gli equilibri di mercato rispetto alle attuali forme articolate di sostegno al reddito
Andrebbe aggiunto uno schema puro di redistribuzione di carattere sociale sul tipo del reddito di cittadinanza proposto da Hamid
Va precisato che quest'ultima misura è oggetto di maggiori discussioni non è di esclusiva appartenenza delle piattaforme conservatrici ma trova consenso anche Ina riformiste liberali
Circa il primo punto lo spazio alla libera contrattazione è noto che le maggiori critiche alla spiccata libertà di contrattazione si fondano sulla constatazione empirica dell'eterogeneità
Punto che l'instabilità e la variabilità della domanda nella definizione dei propri fabbisogni non può essere assecondati interamente dall'offerta di lavoro i cui contenuti qualitativi hanno tempi di aggiustamento relativamente lunghi
L'eccesso di casualità nell'incontro tra domanda e offerta può perciò scoraggiare le scelte individuali di investimento in capitale umano
Con effetti esterni negativi dal punto di vista sociale
Le ragioni per continuare a sostenere modelli contrattuali Stitch di carattere collettivo rispetto alla valorizzazione del rapporto individuale si legano pertanto ad una concezione di misurabilità del benessere sociale
Evitare ad esempio la proliferazione dei working Poor sa o sostenere le scelte individuali di accumulo di capitale umano eccetera che ha una lunga tradizione nella teoria economica
Ciò non di meno va riconosciuto che il principio di fissazione dei salari e l'impatto di una maggiore liberalizzazione in termini di occupazione aggiuntiva
Restano un punto di contrapposizione non solo tra le tesi mio conservatrice quelle sociali forniste ma anche all'interno dalla stessa area riformista per ciò che riguarda almeno le componenti di pensiero più convinte dalle motivazioni di ordine ma crescono amico per quanto riguarda gli elementi di flessibilità secondo punto delle tesi mio conservatrici l'obiezione non ha invece carattere generale
Sulla necessità di allentare i regimi vincolistici di regolazione del mercato del lavoro vi è infatti un consenso piuttosto vasto il problema è però da un lato come evitare che i margini di flessibilità si traducono in vere e proprie evasione della tutela contrattuale
E dall'altro lato come incorporare nello scambio il rischio connesso alla Mino stabilità del rapporto di lavoro traducendoli in un reddito immediato o indiretto di tipo previdenziale
Al terzo punto infine per ciò che riguarda la preferenza verso un progressivo passaggio dalle forme di copertura universalistica previste in genere dei sistemi più tradizionali di protezione sociale
A nuovi rapporti individuali natura privatistica il ragionamento può essere condotto su due livelli
Uno che accoglie l'obiezione di fondo per il superamento della tutela indifferenziata con prestazione indipendente dal valore della contribuzione individuale cosiddetto scholae schemi Fratta Rete che appare inadatto oramai a corrispondere la diversità di situazioni e di bisogni
Come si è già e divisioni e che come si è già detto è in crisi di legittimazione la recente evoluzione della previdenza italiana si muove del resto in questo senso
Un secondo livello che confuta invece l'ipotesi di maggiore efficienza delle in delle istituzioni private nel controllo dei fattori che caricano oneri aggiuntivi sul rapporto assicurativo
Su questo specifico aspetto Lidia che ci sia maggiore efficienza e sostanzialmente nell'evitare i comportamenti opportunistici da parte degli assicurati da quando questa questa sorveglianza diciamo esercitata da un'istituzione privata
Dicevo su questo specifico aspetto anche la letteratura economica non appare per nulla concorde specie se si tiene conto del paradosso assicurativo secondo cui l'appropriata gestione del rischio implica soglie dimensionali elevate
Che mal si adattano efficiente controllo dei costi
E si considerano allo stesso tempo i vantaggi di scala ottenibili con un organismo pubblico efficiente
Più che la privatizzazione degli enti in quanto tale
L'efficienza nella gestione della sicurezza di sociali sembra pertanto un argomento che va affrontato secondo una logica di individuazione di clausole contrattuali ottimali
L'ultimo punto infine quello relativo alla redistribuzione di risorse finanziarie apre un dibattito molto ampio che queste note non possono approfondire
Il richiamo più naturale comunque la stessa concezione di dignità contrapposta la dipendenza dalle carità proposta da Beveridge
E già fatta proprio in Inghilterra nel quarantotto dal National assistenza che ripudiò i principi della legge sui poveri
E quindi più che ai modelli di altruismo sul tipo di quelli più tradizionali proposti oramai da molti anni la letteratura economiche riferimento più appropriato dovrebbe essere fosse quello della redistribuzione del benessere aggiuntivo
Derivante dall'adozione dei soggetti dall'azione dei soggetti economici considerato come possibile eccezione di rilievo anche nella visione uguali interisti cadi ronza
In termini concreti questa avversione indica una via del tutto differente rispetto alla pura redistribuzione di risorse finanziarie nei casi di bisogna accertare allegando semmai questa soluzione a casi di carattere meramente residuale
L'impegno principale al contrario dovrebbe consistere nell'impiegare le risorse più efficienti della società in una missione di reintegrazione o recupero anche solo parziale degli individui temporaneamente esclusi dell'attività economica
Per ragioni riconducibili almeno in parte al divario tra la produttività media richiesta dal mercato e la produttività individuale dei lavoratori più svantaggiati
C'è ottenibile attraverso due strade principali
La prima che passa attraverso l'erogazione di servizi reali molto personalizzati con un ruolo principio della precipuo della formazione e la seconda che prevede la costante valorizzazione delle iniziative di cooperazione sociale
In cui l'obiettivo di chiudere il Gatti produttività è affidato anche all'atto della domanda e non solo alla riqualificazione dello stereo
In base agli argomenti finora svolti è possibile a questo punto tentare di dare un contenuto normativo più puntuale alle ipotesi di riforma degli interventi nel campo del lavoro va detto che nell'ambito di questa riforma la dimensione locale può assumere un ruolo chiave
Per l'efficace le prospettive di successo degli interventi anche in riferimento ad altre ipotesi che in questo in questa mia relazione ho tralasciato e che sono ritenute adatte ad affrontare il fenomeno della disoccupazione persistenti si può richiamare irruzione dall'orario di lavoro ai lavori socialmente utili a quelli la definizione di lavoro concreto usata da Lunghini eccetera
Va osservato che da tempo si discute della necessità di modificare l'assetto istituzionale organizzativo delle politiche per il mercato del lavoro
Di recente due disegni di legge presentati in Senato dal ministro del lavoro del partito democratico della sinistra hanno richiamato l'attenzione sull'argomento sollecitando nuove riflessioni in merito al decentramento regionale e subregionale delle competenze in materia di lavoro a questa ipotesi di riforma che non può prescindere da sostanziali revisioni dell'intero sistema di contabilizzazione delle spese per le politiche del lavoro
Si collega per l'appunto la problematica istituzionale più vasta a cui si è fatto riferimento in precedenza che concerne la modifica complessiva degli interventi con l'individuazione di un appropriato livello territoriale di competenza e la relativa modalità di raccolta e di riparto delle risorse finanziarie a livello centrale decentrato
Per l'ideazione di queste linee guida diciamo per aggiornare gli strumenti d'intervento le politiche del lavoro potrebbero essere raggruppati in tre grandi categorie le forme di copertura del rischio di interruzione del reddito le più classiche in fondo della spesa
Le misure selettive di incentivazione riallocazione del lavoro e infine alle politiche di sviluppo e di riqualificazione del capitale umano e per una maggiore efficienza nel funzionamento del mercato del lavoro
Il primo gruppo che quello che ci interessa dicevo più da vicino comprende le varie forme di ammortizzatori sociali tuttora presenti nel nostro sistema di sicurezza e di protezione sociale che per le ragioni dette in precedenza è necessario superare anche perché appaiono inique poco efficaci per la riformulazione di questi strumenti possono essere identificati tre livelli di protezione
Il primo livello dovrebbe riguardare l'indennità ordinaria di disoccupazione una razionalizzazione della normativa comporta l'eliminazione delle forme parallele e in genere più vantaggiose di identità di indennità
Come ad esempio i i trattamenti di mobilitare casse integrazioni straordinarie eccetera e la loro di unificazione in un unico schema di sicurezza
Per questo schema andrebbe poi ricercato una sto una s una setto più efficiente dell'attuale strettamente finalizzata ad aumentare le probabilità di ricollocazione dei lavoratori
Questo può avvenire sia rivalutando l'indennità e allungando la nel tempo
Allungandone il periodo di godimento ma anche commisurando l'ammontare della prestazione in rapporto progressivamente decrescente alla retribuzione o ad altre variabili come l'età la durata l'anzianità contributiva eccetera
Essendo lo schema di indennità in caso di disoccupazione caratterizzato da una logica essenzialmente assicurati assicurativa
Il metodo più opportuno definanziamento appare ancora quello contributivo rapportato alla retribuzione lorda
Ipotesi di applicazione di aliquote differenziate potrebbero tuttavia essere presa in considerazione se si vuole tenere conto dell'incidente della differente esposizione al rischio di interruzione del reddito
Che contraddistingue alcune forme contrattuali come ad esempio i contratti a termine
L'armonizzazione dei trattamenti di disoccupazione dovrebbe anche prevedere un'applicazione omogenea per tutti gli assicurati compresi i dipendenti pubblici con la possibile esclusione dei soli casi che rientrano nel trattamento di disoccupazione speciale
Per i quali andrebbero adottati criteri idonei ad affrontare il problema della discontinuità delle prestazioni
Evitando però quelle distorsioni che attualmente incentivano il lavoro sommerso appena oltre l'orario minimo e che di fatto occorreranno inversamente la prestazione al bisogno di sostegno il secondo livello di protezione attiene invece la garanzia temporanea del reddito nei casi in cui è prevista la conservazione del posto di lavoro
Questo intervento si richiama sostanzialmente alla funzione originaria della cassa integrazione ordinaria anche per la quale in linea di principio nulla osta al mantenimento di un prelievo di tipo contributivo con aliquota proporzionale indifferenziate fissata a livello centrale
A questo modello potrebbero tuttavia essere apportate alcune novità di rilievo tendenti a limitare gli usi impropri a cogliere esigenze specifiche di copertura assicurativa aggiuntive a tale scopo andrebbero introdotti disincentivi a ricorso eccessivo di prestazioni garantite
Con alcuni diciamo con alcune modalità tecniche
Che sostanzialmente evitano e correggono la tendenza a scaricare costi privati che sono impliciti al contratto di lavoro sui costi sociali
Questa potrebbe assumere diverse forme come aliquota di contribuzione crescente oltre un certo numero una oltre una certa dotazione di ore eccetera salto questo passaggio per ragioni data la natura delle cause che possono dare origine a sostegno temporaneo del reddito nel rapporto di lavoro in particolare lo stretto collegamento
Esistenti tra interventi di ristrutturazione produttività del lavoro non è poi fuori luogo pensare in prospettiva di modificare anche la base imponibile per questo tipo di contributo passando magari per quote graduali
Dalla retribuzione lorda al valore aggiunto
Oltre agli interventi di razionalizzazione non va infine trascurata l'eventualità
Che i contraenti di un rapporto di lavoro possono ricorrere in modo volontario a forme di garanzia aggiuntiva questo già avviene in alcuni casi in particolare quando operano in settori o aree particolarmente sensibile alla fluttuazioni cicliche
Le soluzioni in questa direzione possono basarsi ad esempio sulla costituzione di un doppio fondo assicurativo uno di carattere universalistico con un obiettivo di solidarietà generale
Nel senso ricordato in precedenza e l'altro specifico aggiuntivo il cui sostentamento resterebbe a carico di sotto insiemi definiti i beneficiari
Il terzo livello di copertura del rischio di interruzione del reddito concerne infine le funzioni reintegrati assistenziali che per quanto si è già detto devono essersi essere esercitate nelle forme più innovative in modo da lasciare al trasferimento finanziario individuale un ruolo possibilmente residuale
L'indirizzo prevalente di queste forme di solidarietà sociale dovrebbe consistere nel supporto alle fasce particolarmente svantaggiate più soggette a processi di marginalizzazione per le quali appare difficile trovare un inserimento in attività lavorative
Poiché hanno un contenuto di produttività sotto la media di mercato data la natura distributiva di questo tipo di sostegno al reddito il finanziamento dovrebbe essere posto alla a carico della fiscalità generale
L'erogazione può invece come può invece competerà livelli amministrativi decentrati dal momento che essa è bene integrabile con impieghi lavorativi specifici quali lavoratori socialisti lavori socialmente utili
O le attività svolte nell'ambito delle cooperative sociali che hanno di norma una forte vocazione locale
Andando al secondo rapidamente blocco di politiche troviamo fondamentalmente le chiudo le misure di sgravio fiscale contributivo cerco di saltare le parti meno rete ospedaliera
Occorre dire che su questo tipo di politiche quelle di sgravio fiscale contributivo è passata la stragrande la la quota maggioritaria delle spese di politica del lavoro in Italia
Che attualmente per questo tipo di politiche sono previste dei vincoli di natura comunitaria
E che
Comunque sempre in quest'ambito di politiche c'è se vogliamo una sovrapposizione tra le stesse politiche del lavoro in senso stretto le politiche territoriali le politiche industriali per cui di fatto è pensabile che sia attraverso la contribuzione sia attraverso il regime fiscale
Si faccia ancora leva su queste su queste misure
Allora sotto il profilo prescrittivo si può ritenere che la fonte naturale per il finanziamento di questo tipo di politiche sia la fiscalità generale
Ciò vale anche per gli sgravi contributivi che di norma restano a carico
Della che di norma pappo passando attraverso la previdenza sociale restano a carico della fiscalità generale perché non ha non vi è ragione perché debbano incidere sui redditi dei lavoratori attivi
Una sottolineatura importante di questo tipo di politiche se vogliamo dal punto di vista dell'ambito nel quale sono prescrivibili che si mantenga una distinzione una distinzione netta tra le politiche che hanno un rilievo nazionale
Soprattutto per quanto riguarda la misura di questi effetti di incentivo e le politiche che potrebbero essere invece gestite a latere a livelli regionali che non devono in qualche maniera andare oltre esso sovrapporsi a quelle di tipo nazionale
Infine per concludere abbiamo i cosiddetti strumenti di politica attiva allora per quanto concerne gli strumenti di politica attiva che sono l'innumerevole serie di servizi reali
Occorre fare un tipo di con un tipo di considerazione generale che riguarda il loro miglioramento effettivo che in questo caso significa essenzialmente prendere atto che l'Italia due in Italia ci sono due caratteristiche nell'erogazione di questo tipo di servizi uno che sono essenzialmente svolti tuttora in prevale in larga prevalenza da strutture pubbliche mentre nel resto d'Europa sono svolti con una quota molto più elevata da strutture private in secondo luogo che le stesse strutture pubbliche manifestano un'inefficienza impressionante nell'erogare questi tipi di servizi
Allora per quello che abbiamo detto prima siccome i servizi reali sono l'elemento re integrativo che in qualche maniera può essere visto come
Diciamo la
Via sostitutiva la via alternativa alla cura erogazione finanziaria anche per i soggetti più svantaggiate un recupero di efficienza e di efficacia di questi servizi è fondamentale
Allora per ottenere questo ci sono due possibilità una è quella appunto di aprire un mercato privato anche dei servizi
Per il lavoro cosa peraltro auspicabile e una seconda e quella di riqualificare la struttura dei servizi stessi in modo da consentire un loro coordinamento una loro integrazione molto più efficace
Dal punto di vista del finanziamento di questi servizi si possono fare due considerazioni sto andando molto telegraficamente la prima considerazione è che i servizi che passano attraverso il mercato c'è erogati da istituzioni private
Non pongono un problema di finanziamento perché devono trovare la loro capacità di auto sostentamento nel mercato spesso essenzialmente va notato che una loro efficacia una loro diciamo efficienza organizzativa si ripercuote favorevolmente anche sulle strutture pubbliche soprattutto in considerazione che spesso le strutture pubbliche attraverso convenzioni usano i servizi privati
La seconda considerazione invece di ambito territoriale che questi servizi già ora prevedono basi imponibili che sono quelle della fiscalità generale non c'è ragione per cambiare hanno se vogliamo ripercussioni sul benessere complessivo
Quello che invece può cambiare sostanzialmente nella se vogliamo a scelta della quota prelevabile
Per la gestione di questi servizi
E nella definizione delle modalità di erogazione di servizi stessi è l'ambito territoriale cioè il passaggio da una diciamo impostazione impalcatura fortemente centralista una impalcatura fortemente decentra
Ultima considerazione che riguarda l'ultimo paragrafo che mi ero lasciato e che questo tipo di considerazioni che in qualche maniera in termini normativi riguardano un pochino l'insieme delle politiche del lavoro
Non può essere in qualche maniera trattato a prescindere da quell'altro tipo di dibattito che è tuttora in corso che concerne il federalismo fiscale
Allora da questo punto di vista occorre fare una riflessione specifica sulle politiche del lavoro nel senso che la finalità delle politiche del lavoro e sociale
Diciamo per definizione si lega in maniera molto stretta ai bisogni
Territoriale i bisogni locali specifici
Quindi così come per diciamo i modelli predominanti di federalismo fiscale
Sono privi previste misure di redistribuzione solidaristica di tipo territoriale anche in questo caso a maggior ragione una misura solidaristica e redistributiva il fondo perequazione per capirsi di tipo territoriale va assolutamente Previti c'è una considerazione ultime aggiuntiva se vogliamo rispetto a questa struttura ed è che i meccanismi redistributivi di tipo perequativo lasciati andare a se stessi storicamente hanno in qualche maniera incentivato la rilassatezza di coloro che beneficiano della redistribuzione
Un'ipotesi per evitare che questa rilassatezza diventi carattere dominante del meccanismo redistributivo potrebbe essere quella di trovare alcuni accorgimenti incentivanti all'interno del sistema di redistribuzione che potrebbero ad esempio essere un orizzonte limitato di tempo
Mentre il quale far diminuire la quota redistribuite
E un secondo una seconda ipotesi quella di trovare una misurazione
Possibile con qualche tecnica diciamo dell'efficacia nell'erogazione delle politiche stessi
Grazie professor Geroldi tra l'altro gli atti di questo convegno saranno pubblicati anche le parti chi è stato costretto a saltare saranno integrate
Il primo commento di Bruno Trentin
Sono
In molte parti del azione professor Geroldi consenzienti
Ho qualche riserva devo dire nell'analisi descrizione
Di un processo che appare almeno
è apparsa a me che ascoltava con un processo oggettivo ed uniforme e investire in qualche modo le trasformazioni indotte sul mercato del lavoro di vari Paesi dell'Occidente
Io non concorderete con questa valutazione credo che sia un processo molto articolato cambia da Paese a Paese nelle sue estrinsecazioni anche in ragione delle diversità delle politiche attive
E genere partirà mentre le politiche del welfare che sono messi in affitto Fabio non ci troviamo di fronte ad un'incombenza in qualche modo un'incombenza oggettiva con la quale fare i conti ci troviamo di fronte a dei processi che sono aperti a soluzioni diverse e vedono praticarsi soluzioni diverse
Concordo con una parte notevole delle terapie in indicate anche se sono molte nella azione e qui non sempre fra loro forse compatibili
Diverbio da alcune ecco lo dico subito così mi risparmio di entrare nel merito Italia talmente penso che
Al di là delle diverse
Sul paternità nella proposta del letto di cittadinanza non è soltanto una paternità di marca conservatrice
Laddove di reti di cittadinanza che dovrebbero soggiacere fra l'altro anche alle misure ultimamente proposta professor Geroldi cioè il limitatezza del tempo di regressione quantità quindi allora efficace divennero questo punto molto dubbio nel esperienza concreta negli undici casi in cui sono stati effettivamente sperimentate politiche eredi cittadinanza sono stati degli strumenti di pura
Passi Visitazione
E di esclusione in definitiva dal mercato del lavoro
Oltre a porre problemi rilevanti evidentemente di risorse credo che tutto l'approccio alle politiche del attive del lavoro debba in definitiva Sr
Molto più centrata su servizi promozionali che su redistribuzione di redditi alle persone su servizi promozionali e contrattazione collettiva
Ma parto da questa affermazione per sottolineare un dato che è circolato anche nelle relazioni precedenti nella stessa relazione e il professor Geroldi ma di cui forse non traiamo fino in fondo tutte le conseguenze
Si è detto l'ha detto Laura Pennacchi nella sua relazione introduttiva che il peggiore errore che non possiamo commettere la
Di difendere una fossili gestione del
Welfare esistente
E io aggiungo
Il peggiore errore possiamo commettere è quello di
Proseguire
Nella fosse l'indicazione della separatezza
Fra i diversi settori del welfare
Forse non siamo neanche nelle la discussione di oggi completamente d'accordo su quali sono
Se davvero welfare include in un con un mia moderna
La previdenza la sanità ma anche la prevenzione la riabilitazione e soprattutto le politiche formative le politiche attive del lavoro
Probabilmente anche molte valutazione persino
Statistiche cambierebbero se assumessimo il welfare in questa reale dimensione cioè
Assumendo le interdipendenze reale che stanno operando nella società
Di oggi e nel mondo del lavoro
E soltanto
Partendo da questa constatazione si può introdurre una riflessione a mio parere ancora non sufficientemente maturata su la crisi irreversibile di un modello assicurativo
Come forma prevalente di finanziamento di questo welfare
Con tutte le sue interdipendenze settoriali
E quindi io credo che questa crisi
Di cui la categoria l'Ismu anche di marca fascista una variabile ma una variabile del resto comune anche a numerosi altri Paesi penso alla Francia che c'è molto vicino
Questa crisi del del modello assicurativo va valutato in tutta la sua portata cioè nel fatto che sempre più vivere un welfare tende a creare
Diritti disuguali
Proprio in funzione dei principi di uguaglianza che sono sanciti di uguaglianza contributiva almeno teoriche
E di uguaglianza di rischi che sono propri del sistema assicurativo ma che contrasto con degli accadimenti della realtà che vedono una disuguaglianza crescente crescente nella distribuzione dei rischi
E una disuguaglianza crescente quindi nel risarcimento
Rispetto a questi rischi
Io parto da quindi sottolineare l'esigenza
Rientrava anche nel titolo di questa parte della discussione di una vere e proprie re definizione della cittadinanza
Di fronte ai nuovi problemi che emergono nel mercato del lavoro
Alcuni diritti si sono oramai emancipare attizzare la loro matrice sociale più o meno contingenti
Vanno riformulati ieri tutelati e soprattutto promossi
Attraverso un nuovo tipo di legislazione nazionale
Penso proprio telegraficamente
Prima di tutto al diritto alla formazione e la riqualificazione
Permanente
Si tratta ne ha parlato lungamente molto acutamente anche Adrian scende nella sua nel suo commento alla relazione precedente
Si tratta di un investimento di enormi dimensioni
Che comporta una redistribuzione davvero rilevante
Delle risorse della collettività
E io credo che quando parliamo di riforme lo stato sociale non misuriamo mai abbastanza alla portata di quest'operazione che anche i suoi costi sue implicazione non penso che siamo tutti d'accordo
In ordine alla dimensione alla qualità di una scelta di questa natura
E che le sue implicazioni sui vari campi di intervento di un welfare riformato perché non sanno soltanto di allungare la scuola dell'obbligo
Si tratta di costruire nella scuola e nel nelle impresa nuove in per rapporti nuove interazioni fra scuola industrie si tratta di promuovere e sostenere finanziaria esperienze di stare formativi
Di ripensare io credo
E di ridefinire anche attraverso la legge un'esperienza come quella dei centocinquanta ore
Di finanziare periodi Stabat sabati chic
Di promuovere un rivoluzione nella formazione dei formatori
Di ridefinire i criteri selettivi del finanziamento a tutto il settore della formazione professionale negli istituti
Scolastici come nelle in paese
Io credo che se non in un assumiamo questo come classe che guida anche le varie strategie del
Della politica del welfare in tutti i settori noi rischiamo di rendere la rifondazione del welfare un obiettivo senza prospettiva
Basti pensare ad una questione io non sto parlando soltanto delle opportunità per i giovani se ne parla sempre sacrosanto parlando di formazione
Al problema dei lavoratori in età avanzata
Noi abbiamo di necessità superato appunto un diritto uguale fonte disuguaglianza come le pensioni di anzianità
Che valevano sia per l'impiegato di banca che per il lavoratore siderurgico
Ma questo processo dettagliato
Necessità finanziaria non ha cancellato il fatto che un lavoratore siderurgico esposto al calore dopo i cinquanta cinquantacinque anni
Se non si ritira dal lavoro
Ci pensa il suo datore di lavoro a metterlo sulla
O a collocarlo nel migliore dei casi un'occupazione meno retribuite meno qualificato un lavoratore alla catena di montaggio senza qualifica
E senza opportunità di riqualificazione professionale a cinquantacinque anni non rende più
Come occorre ad un'industria automobilistica moderna
E abbiamo un tasso di attività
Riforma delle pensioni o non riforma delle pensioni un tasso d'attività decrescente passati cinquantacinque anni di età
Soprattutto nell'occupazione de qualificati
E usuranti
Oltre i cinquantacinque anni in Europa siamo intorno al quaranta per cento di popolazione lavorativi inattiva
E in Italia siamo vicini a cinquanta
Quindi il problema
Della formazione permanente non è soltanto il PRA della scuola
Implica una scelta di natura strategica secondo me determinante per l'insieme delle
Politiche del welfare
E tanto più di una strategia nel campo delle politiche attive del lavoro
Un secondo diritto che verrà appunto ridefinito
Ai fini di una sua promozione effettiva di azioni positive programmata è molto più che di
Politiche risarcitorie
Attraverso la distribuzione di crediti alle persone e il diritto alla salute come diritto alla prevenzione
Certo alla assistenza sanitaria ma anche Arapi abilitazione allora inserimento anche formativo nella nella vita attiva il che dà una dimensione completamente nuova alle politiche della sanità
Voglio dire che questo diritto alla salute e al reinserimento nella vita attive poi riguardare sia un ragazzo malato che rischia di perdere l'anno scolastico
Che un invalido sul lavoro che deve essere riabilitata un'altra professione
Che un lavoratore anziano e malato che deve essere messo in condizione di ieri partecipare non solo di sopravvivere ma ha un'attività effettiva
In terzo luogo il diritto mi pare crea ridefinita la tutela della contrattazione collettiva
Anche nella ridefinizione di nuovi rapporti di lavoro
Di fronte alle nuove forme di flessibilità che si manifesto nel mercato del lavoro ma che devono avere una loro giustificazione funzionale
Questo non è
Nel caso in cui c'è una diffusione indiscriminata del lavoro a tempo determinato
Indipendentemente dalle esigenze specifiche di un'impresa o dalla natura specifica della prestazione richiesta
Questo non è quando il lavoro interinale diventa puramente e semplicemente noleggio di di manodopera per qualsiasi tipo di attività lavorativa
Ci troviamo qui semplicemente a dei margini di discrezionalità nella precarizzazione del rapporto di lavoro da parte dell'impresa che non hanno nulla a che vedere
Conto esigenze funzionali dell'impresa e con una regolamentazioni diritti precisi da parte del lavoratore
Questo ruolo della contro azione collettiva non racconta l'azione individuale questo obbligatorietà vorrei dire del Principe racconta l'azione collettiva
E stato il primo risultato
Del l'intesa raggiunta nel mille novecentonovantatré e per carità professor Rossi non parlerei di un abbozzo di patto sociale che è cominciato nel novantadue e che si è consolidato nel novantatré e novantatré ha rovesciato
La filosofia
Dell'accordo del mille novecentonovantadue
Che sanzionava almeno per un certo periodo appunto la vacanza della contrazione collettive in primo luogo nei luoghi di lavoro
Io che ho firma anche quell'accordo
Ma per ragioni che avevano poco a che fare con un suo merito
Posso ben sottolinea
C'è terzo nuovo un diritto all'informazione e alla gestione di informazione
Capace davvero di assicurare
Fare dei lavoratori
Salariati dipendenti
La possibilità di agire è un problema di cittadinanza in senso lato Marche acquista una sua specificità sul posto di lavoro non da terminali ciechi malati terminali intelligenti interattivi
Nella gestione di un rapporto di lavoro
C'è il problema di passare forse dall'evanescente anche se costituzionale diritto al lavoro
Al diritto alle pari opportunità nell'accesso al lavoro e alla formazione
Nel diritto alle pari opportunità ad un'esperienza di lavoro e di formazione
Immaginando da questo punto di vista una legislazione che abbia eminentemente un un carattere promozionale più che un carattere appunto assistenziale e risarcitorio per questo io ritengo che la disoccupazione ordinaria per esempio l'indennità Isobel sono inadeguate conservare ed accrescere carattere appunto promozionale
Quando è riferito ad attività discontinue
Come è stato introdotto nel recente legislazione e non diventare una forma in ogni caso di erogazione a lavoratori senza occupazione
Con questa sola qualificazione
Ecco in questo modo io penso che noi
Viale Tiziano il rapporto fra libertà e uguaglianza di cui parlava Laura Pennacchi in realtà si tratta di affermare non soltanto in materia di pari opportunità per fra donne e uomini ma per l'insieme della scena dinanzi il principio dell'uguaglianza delle opportunità
Rispetto al al principio che ha rivelato tutti i suoi interni oltre che le sue illusioni dell'uguaglianza dei risultati
Uguaglianza e risultati assicurate con risorse formalmente uguale rispetto ad opportunità che il resto non venire in media vilmente disuguali
C'è questi diritti che vanno ridefiniti comportano anche non solo l'indicazione dei doveri che vi corrispondono
Ma anche la rimozione degli interessi costituiti che confliggono con questi diritti generali
Si è fatto già ma anche qui bisogna avere il coraggio di
Compiere io credo che le scelte radicale e irreversibile cosa che non è stata fatta anni nella riforma delle pensioni recenti nella legge finanziaria si è già parlato di prepensionamenti
è evidente che è un assurdo in termine mantenere questa forma impropria di politica del lavoro
In presenza di una riforma improntata misura anche di drastica di drastico rigore e austerità in materia in materia pensionistica non si può penalizzare la pensione di anzianità
Pene dei lavoratori ancora sottoposti a mansioni a lavori usuranti anche se c'è una prima clausura prima apertura della riforma e contemporaneamente concedere
Anche dopo l'approvazione di queste di queste misure
Prepensionamenti a lavoratori che hanno non trentacinque anni di anzianità ma lavora trentacinque anni di età
Come è successo e continua a succedere questa schizofrenia mette in causa la credibilità di qualsiasi politica dello stato sociale io non dimentico che in una legge che conteneva insieme
Le misure di riforma sull'indennità di disoccupazione ordinaria
E il sostegno all'occupazione dei lavoratori era Olivetti per pagare
Il prepensionamento ai lavoratori della Olivetti in quella stessa legge si soppressa la norma che prevedeva il quaranta per cento indennità ai lavoratori discontinui
In disoccupazione ordinaria
Vuol dire fare i conti con
L'incompatibilità di fondi pensioni speciali che possono godere in extremis stanza di finanziamenti collettivi
Vuol dire trasformare tutte la materia del
Della dell'invalidità da politiche redistributive di erogazione di reddito a politiche promozionali per l'accesso al lavoro degli invalidi effettivi
Vuol dire fare i conti se ne è parlato poco quindi dell'ipotesi non di un esercito del lavoro ma di un vero e proprio servizio civile obbligatorio
Costruito su la formazione di vere e proprie esperienze di formazione lavoro
Il che anche qui implica se la scelta si fa
Viene semplicemente evocata
La costruzione di attrezzature civili formative
Sistemi progettuali che costruiscono anche nuovi rapporti fra collettività impresa eccetera di non poco momento io non credo che si possa evocare questa tematica che mi trova molto sensibile ma
Fermandosi lì ecco
Immaginando una specie di nuova fase pionieristica verrà
Società italiana che è difficilmente immaginabile che può tradursi invece nel peggiore degli assistenzialismo
Questo comporta nuovi strumenti io sono molto d'accordo nella
Sottolineature una dimensione territoriale contenuta nella relazione però anche questo comporta un ripensamento radicale delle attuali politiche degli attuale struttura istituzionale di governo del mercato del lavoro
Vuol dire nuove funzioni delle agenzie regionali
Vuol dire
Nuove funzioni capace di abbracciare appunto il l'intero universo dello stato sociale in rapporto alle politiche attive del lavoro ritorna il tema della formazione fra l'altro
Di progetti finalizzati
Ma questo comporta anche la possibilità di articolazione sul piano locale a me pare che l'esperienza francese delle missioni locali per
La promozione di inserimenti mirati dice singoli gruppi di giovani lavoratori debba essere riprese istituzionalizzato
La dimensione territoriale permette di costruire dei progetti formativi mirati dalla scuola
Alla formazione e lavoro alle centocinquanta ore in rapporto alle irreale caratteristiche economiche sociali del territorio
Consente una gestione
Degli stessi fondi pensione che potranno essere contrattati a livello nazionale di settore di categoria
Proprio per offrire attraverso i fondi pensione
A mio giudizio sempre più servizi e sempre meno redditizi alle persone direttamente interessa
Ci sono dei servizi che nessun con reddito medio può comperare
Non sono cinquanta mila lire al mese in più mi permetteranno di avere un'assistenza domiciliare se io qualche problema che la rende assolutamente indispensabili
Ok mi consente di acquisire una formazione nuova
Una possibilità di reinserimento in un'attività diversa di quello che ho svolto in passato
C'è il problema di sperimentare
E di speciali ne ha sperimentate una specializzazione nel territorio del tutta la Rete delle unità sanitarie nel campo che la prevenzione e la cura di della riabilitazione
Questo comporta l'attivazione
E se n'è parlato poco fino adesso almeno di nuovi soggetti come attori i gestori di uno stato sociale decentrato e trasformato
E fondato ma non ho bisogno io credo di ripeterlo qui anche su una nuova struttura nazionale di finanziamento
Cui inevitabilmente la fiscalità generale deve acquisire un peso molto più rilevante che per il passato rispetto alla parte contributiva che non va certo cancellato l'esperienza francese
Ripetuta per la terza volta in questi
Ultimi tempi di un contributo generale di solidarietà
Che incide su tutte le imposte e su tutti i redditi mi pare una strada ineludibile
Se non vogliamo continuare nelle varie finzioni di
Erogazione da parte del Tesoro dei deficit ineludibili del sistema di previdenziale pubblico o del sistema sanitario
Ma nuovi soggetti
Comun regole e parametri di rendimento uguali a quelle delle strutture pubbliche
E con misure di sostegno fortemente differenziati evidentemente in ragione natura di questi soggetti io non mi dilungo su questo tema ma mi pare una questione fondamentale perché
Qui troviamo un probabilmente la grande risorsa di una politica dell'occupazione che fuoriesca dal fatica di Sisifo di ridistribuire le occasioni di lavoro in un ambito dà atto quello offerto dalle attività che oggi come oggi sono redditizie sul mercato
L'ingresso in campo del volo
Sono in pensione aveva investito massicciamente nelle azioni dell'America latina e in particolare del Messico
Coinvolto e ha causato l'attacco è stato uno dei fattori innescati avvisi messicana Lodi lasci immaginare a meno che il fondo di New York non avesse fatto esattamente lo stesso lascia immaginare le differenze di rendimento
Si possono verificare
E d'altra parte se pochi gestori emergessero come quelli commedia migliore e più bassa varianza
Allora invece da concorrenza alla fine avremo un oligopolio in cui pochi gestori controllerebbero mercato finanziario questo sarebbe ancora più deleterio
Si può quindi concludere che nel settore previdenziale un sistema a capitalizzazione virtuale
Detto anche modello contributivo a cui si ispira alla recente riforma cioè un sistema a ripartizione che realizza una eguaglianza dei tassi di rendimento interni e in grado di realizzare quel risultato del prezzo unico in concorrenza un sistema capitalizzazione vera non riesce effettivamente realizzate
Poiché qualunque sistema ripartizione poi si mantiene in equilibrio finanziario in condizioni demografiche stabilisse i contributi sono rinumerate il tasso di crescita della massa salariale
E poiché Monica plausibile ipotesi e nel lungo periodo quest'ultima si mantenga stabile rispetto al reddito messa ai voti il tasso di rendimento interno
Debba essere quello del tasso di crescita del prodotto interno lordo
Che questo ultimo risulti poi nel lungo periodo più basso del tasso d'interesse come si è verificato nell'ultimo quindicennio nella maggior parte dei Paesi è un'ipotesi che in effetti è poi difficile da accettare se si pensa agli effetti distributivi che una situazione di questo tipo produrrebbe
D'altra parte però se ci poniamo dal punto di vista della libertà di scelta tema che è stato trattato stamattina
Dobbiamo dire che un sistema ripartizione più rigido in quella capitalizzazione il lavoratore ha una certa libertà di movimento i suoi rappresentanti possono cambiare il gestore anche se qui naturalmente vi sono una serie di problemi Pippo principal agente i rappresentanti si possono mettere d'accordo con il gestore non fare gli interessi dei lavoratori eccetera
Pensionato può scegliere a volte entro certi limiti tra il capitale
E la rendita vitalizia
Il sistema a ripartizione vi dovrebbero essere invece regole generali per tutti i lavoratori anche se in realtà non è così e per tutti poi viene erogata la rendita tuttavia a meno di non avere una grande fiducia nella razionalità dei pensionandi nella loro capacità di compiere scelte in condizioni di incertezza circa la durata di vita
La limitazione della libertà di scelta del sistema a ripartizione è preferibile
Del resto nel nostro sistema alla rendita vitalizia cioè al flusso di pensioni finché si vive
E legato invece il capitale da andati a fare Trattamento di fine rapporto
E nella riforma il ruolo del TFR dove dovrebbe essere preso dalla previdenza integrativa anche se qui diciamo la possibilità di avere il capitale limitato al cinquanta per cento
Quindi da questo punto di vista diciamo come dire le valutazioni sono diciamo così in certo senso positive ma adesso devo aggiungere che se esaminiamo dal punto di vista la concorrenza amministrata la nostra riforma
Torniamo alcune dissonanze
Se il tassi d'interesse il tasso interesse uguale al tasso di crescita del PIL la un sistema a capitalizzazione
Eroga una pensione che mantiene un rapporto costante con le remunerazioni degli attivi in questa situazione di equivalenza ci dovremo aspettare allora che questo debba venire anche col sistema a capitalizzazione virtuale
Il quale non ha nemmeno problema delle oscillazioni dell'apprendimento
Nella riforma invece ciò non si verifica la prima rata di pensione è stata calcolata nell'ipotesi di un tasso di crescita all'uno virgola cinque per cento reale
Anticipando poi questo tassa in modo da alzare la prima rata e abbassare le successive che vengono indicizzate solamente all'inflazione prezzi poiché il tasso di crescita del PIL può variare
Sopra sotto quel valore dell'uno e cinque la conseguenza che i tassi di rendimento di successive coorti di lavoratori riferiranno inoltre il rapporto tra pensioni e retribuzioni andrà declinando
Producendo il fenomeno delle pensioni d'annata
Anche la prevenzione e la revisione decennale dei coefficienti di trasformazione può determinare delle brusche variazioni di rendimenti interni non coerenti con un sistema di concorrenza amministrata
Si potrebbe dire che al tasso dell'uno e cinque di crescita per un pensionato con aspettative di vita e medie sia indifferente riceverà un po'più oggi è un po'meno domani
Ma in primo luogo è preferibile non crede troppo nella razionalità delle scelte economiche soprattutto di quelle irreversibili in secondo luogo con la scelta dell'indicizzazione ai prezzi la funzione assicurativa
Insita nel sistema previdenziale a tutela di coloro la cui vita risulta maggiore della vita media si indebolisce e innesca una pressione rivendicativa che può avere effetti diciamo di dirompenti del sistema
A questo punto è un punto debole che la che la riforma ereditato dal sistema pre precedente da Damato
E che natura il quale peraltro con il prezzo unico cioè con l'eguaglianza i tassi di rendimento interno non aveva assolutamente nulla a che vedere
Ma una modifica volta a ridurre la prima rata di pensione di indicizzare al tasso di crescita del PIL reale oltre a realizzare compiutamente l'uniformità dei tassi di rendimento
Naturalmente qua c'è il problema degli autonomi che annuncia trattamento privilegiato questo è un problema noto su cui non mi soffermo
Ma e mantenere Rappo un rapporto costante tra pensioni retribuzioni e quindi garantire meglio contro il rischio di vivere troppo
Non è che vivere propose un rischio il rischio è vivere troppo in condizioni senza avere le risorse sufficienti
E allora una modifica di questa genere può fornire uno strumento per affrontare anche un altro tema di che si vede è stato trattato stamattina c'è il problema della fluttuazioni democratica nella quale siamo immersi e che eserciterà i suoi affetti in particolare nel quindicennio tra il due mila quindici e due mila trenta
In quel periodo infatti l'equilibrio finanziario richiederà o un aumento dei contributi difficilmente tollerabile o una riduzione della pensione media
Ho un tasso di rendimento inferiore al tasso di crescita del PIL la è un altro modo di la stessa cosa o infine un riequilibrio del rapporto pensionati attivi attraverso una diminuzione dei primi a un amento dei secondi
Cioè tramite uno spostamento della Datamedia del pensionamento ottenere questo affetto tramite un sistema di incentivazione è senza dubbio preferibile rispetto a sistemi rigidi l'innalzamento dell'età di pensionamento
Poi naturalmente al limite si può ricorrere anche a soluzioni del tipo quelle illustrate nel libro firma la scelta di Logan nel quale una certa ETA sì finiva tutti quanti in crematori
La riduzione dei coefficienti di trasformazione e indicizzazione al tasso di crescita del PIL permette quindi di attenere una compiuta realizzazione del prezzo unico in concorrenza
è un incentivo al riequilibrio del rapporto pensionati
Attivi grazie
Fatti i debiti scongiuri per alcuni aspetti di questa conclusione diciamo offrendo voti e richiamando la raccomandazione sul tempo per il primo commento
Lena granaglie
Allora Paladini e la sua relazione sottolinea alcuni limiti della concorrenza amministrata e dei mercati simulati la conclusione implicita mi sembra a favore di un loro uso oculato in una prospettiva incrementale da molti definita da giardinieri piuttosto che da grandi architetti
E anch'io concordo pienamente con lui in questo breve mio intervento vorrei semplicemente cerca di fare una cosa cioè di limitarmi al caso della concorrenza amministrata
E ancora più in particolare al l'applicazione di schemi di concorrenza amministrata in ambito sanitario
Sostanzialmente vorrei fare ripeto brevemente quattro osservazioni la prima osservazione riguarda i la necessità di riconoscere la pluralità di forme che è una concorrenza amministrata può assumere rari e ci ha detto in sintesi quale il nucleo comune di De alla base della concorrenza amministrata
Ossia fare leva su incentivi micro tipici del mercato però tutto ciò all'interno di un contesto pubblico dove esiste un'attività pubblica di strutturazione dentro mercato spesso e in questo modo grazie a questi incentivi micro del mercato raggiungere le finalità collettive compresi gli obiettivi equitativi così coniugando efficienza equità come si è detto più volte stamattina
Bene a partire da questo nucleo comune di idee a me sembra che esistano e che bisogni recondito nel riconoscere molte forme diverse che questa a un modello di concorrenza amministrata può assumere
Abbiamo da un lato come ha detto anche Paladini il modello del somala ceduti dal contratti in auto ed è questo il modello ed esempio che è stato seguito di recente in Inghilterra per la riforma dei servizi sanitari
Cosa capita in questo caso in questo caso sono i produttori potrei Limena già scusate potremmo dire Mendes delle USL che attraverso un processo competitivo
A affidano l'erogazione dei servizi ai produttori che riescono a richiedere un prezzo più basso
A questo appunto e il sistema inglese da notare però che anche in questo caso il processo competitivo non è un vero processo d'asta
Come nella forma dicendo che a me è sostanzialmente un processo molto più informale di contrattazione continua fra Managers e fra operatori produttori dei servizi
Accanto a questo sistema del contratti in alta potremo per avere un sistema completamente diverso che quello ad esempio il sistema ad esempio il sistema olandese nel cosiddetto Piano del cane
Che funzioni in tutt'altro modo qual è il modo anche qua in molti sintesi abbiamo un fondo diciamo che potrebbe essere stato un fondo assicurativo che potrebbe su un equivalente dell'INPS
I contributi vengono vanno a a questo fondo il fondo decide di a ripartire questi contributi a diverse compagnie assicurative che lui stesso sceglie anche vincolante determinando i pacchetti di prestazione che questi possono offrire e poi consumatori liberamente potranno acquistare
La loro copertura assicurativa dai fondi che preferiscono
All'interno di un vincolo di ancora Cosplay menzione di a Coco pagamenti che non può superare il quindici per cento del costo del premio spesso questo è un altro meccanismo di concorrenza amministrata dove il fondo o opera come struttura attore del mercato
Ancora abbiamo il modello svedese che ancora un terzo modello completamente diverso in questo caso sono i pazienti stessi a scegliere i produttori presso i quali ha si decide quali servirsi produttori che comunque restano pubblicamente accreditati
E che devono erogare pacchetti di prestazione anche in questo caso prestabiliti
Nel caso svedese evidentemente come mi sembra appunto alto evidente la libertà di scelta dei consumatori verrebbe premiata mentre invece nel caso inglese del contratti in auto avremmo al contrario una restrizione della libertà di scelta
E anche questo mi sembra un atto importante da sottolineare perché spesso in maniera un po'automatica si associa concorrenza con libertà di scelta quando questo non è necessariamente sempre il caso allora primo punto riconoscere la pluralità di forme che la concorrenza amministrata
Può assumere
Secondo punto quello di valutare con attenzione i costi relativi all'attuazione di questi schemi
Nel riconoscimento peraltro che gran parte dei problemi che affliggono i servizi sociali servizi sanitari in particolare sono comuni a qualunque aspetto di mercato sia esso pubblico oppure privato pensiamo soltanto al problema del controllo della qualità
Così procedendo io non credo che ipotesi come Walter olandesi siano proponibili per il nostro Paese non si dimentichi che in Olanda di un sistema mutualistico da noi vi sarebbe da battere servizio sanitario sì note comunque che i voucher olandesi sono ben diverse da quelle adombrati dai decreti delegati dal governo Amato o anche in alcuni poteri di mercato sociale che peraltro vengono discusse anche a sinistra
Questo opzioni infatti non prevedono alcuna significativa misura di strutturazione del mercato ed uno costituiscono un esempio di concorrenza pura e semplice anziché di concorrenza amministrata
Lo stesso nel senso della non proprio l'improponibilità vale per ipotesi di contratti in auto che facciano leva su meccanismi d'asta
Dati i costi ritrattazione o che il fatto di riferimento che ha fatto riferimento anche Palladini che sono connessi
Più a Trento invece sembrano ipotesi che siano basate sull'utilizzazione di processi competitivi di contratti in auto oppure di concorrenza pubblica secondo il caso svedese
Ma una volta che noi abbiamo deciso quindi dopo una seria valutazione quale ipotesi spartì colare di concorrenza amministrata si vuole seguire ecco il terzo punto il terzo punto quello di realizzare le condizioni necessarie affinché i costi che sono impliciti a tutti questi sistemi vengono minimizza vengono minimizzati naturalmente non esiste impossibile prevedere tutti i possibili costi quindi quello che è necessario fare essenzialmente istituire prevedere procedura curate di monitoraggio e di controllo
Io vorrei soltanto citare molto brevemente alcuni possibili problemi che secondo me sarebbero da tenere sotto osservazione perché si sono presentati in tutti questi a forme in queste prime sperimentazioni di concorrenza amministrata ricordo rischi di scrematura dei rischi l'aumento delle riammissioni la sottovalutazione dei servizi non divisibile non escludibile come ad esempio la prevenzione
Vere e proprie frodi che potrebbe ingenerarsi perché stati di malattia che potrebbero che dovrebbe esser remunerati con un prezzo più basso vengono invece camuffati come Stati che richiedono un prezzo più elevata lo sviluppo di forme di concorrenza sul sleale
Ancora e più in particolare se si procedeva sul modello inglese occorre misurarsi con i rischi di collusione freme energia spunti ci e i produttori non che quelli di dequalificazione delle cure a seguito della concorrenza che in quel caso sarebbe essenzialmente sui prezzi e con essi di iniquità
Dato che molto spesso chi soffre di una peggiore qualità dell'assistenza sono anche coloro che sono più svantaggiati
Se si procede invece verso il modello svedese
Allora da neutralizzare sarebbero i rischi di collusione tra pazienti e produttori
E gli incentivi all'aumento del volume di prestazioni rete a seconda del tipo di modello che ne scegliamo dobbiamo anche predisporre dei Neck diciamo del meccanismi di controllo di determinati affetti piuttosto che di altri tutto questo può sembrare banale
Ma non mi sembra nel nostro Paese se guardiamo al tempo le risorse e le energie che vengono sprecate per proporre soluzioni astratte pro o contro la concorrenza pensiamo tutto il dibattito che ho già ricordato ai tempi del governo Amato sull'Optina oltre alla sanità pubblica
Oppure a quello sull'introduzione dei buoni nella scuola
Oppure anche se guardiamo a come troppe innovazioni sono state introdotte sono senza la sufficiente attenzione alle complessità dell'attuazione
In questo senso se posso fare un appunto
A anche le tesi dell'Ulivo sulla sanità mi sembrano ancora un po'un po'troppo con condividere questa abitudine affermare l'importanza della concorrenza come scritto soltanto letto le tesi ieri riportati sull'Unità
E insufficiente per le ragioni che ho detto pari dirlo ancora quale concorrenza a seconda della scelta i costi e benefici saranno molto diversi
Ancora come governare questa concorrenza appunto come Randall amministrata non è specificato e non farlo può portarci a risultati ben diverse dagli attesi concludo con l'ultimo punto
La concorrenza amministrata non è che secondo me uno dei tasselli di una strategia di riforma delle politiche sociali
Non soltanto è come evidente un mezzo soltanto un mezzo per obiettivi di promozione dell'opportunità di vita che vanno prioritariamente definiti ma oltretutto e soltanto uno dei mezzi possibili che possono essere ottenuti
Accanto ad esso esistono le regolazioni di tipo macro
Sempre in campo sanitario pensiamo i benefici per le finanze pubbliche per la salute dei cittadini ottenuti con la riforma del prontuario farmaceutico
Pensiamo a quanto potrebbe essere ottenuto anche in altri ambiti se è vero come pare che circa l'ottanta per cento delle prestazioni sanitarie manca degli Who dimostrazione adeguate di efficacia secondo l'acquisto oltre tale di assessment statunitense
Quindi d'accordo
Lei fare leva su incentivi di tipo micro ma anche non dimentichiamo regolazioni più generali di tipo macro
Ancora oltre a questo tipo di interventi restano le politiche formative
Kamen appaiono particolarmente utili laddove come dei servizi sociali si tratti di elevare la qualità media dei servizi restano e questa l'ultimo punto ma mi sembra particolarmente importante per una politica sociale di sinistra tutte le misure che siano mirate contro l'esclusione sociale quali le politiche contro le barriere all'accesso o altri interventi diretti forme di discriminazione positiva per mitigare la diseguaglianza sociale
Per finire ancora con un esempio tratto dalla sanità vale infatti la pena ricordare come se l'ho sempre più coloro che ritengono che incrementi nell'offerta di servizi quello che sento tre perché avanzo la sorte di feticismo delle merci del diciamo alla redistribuzione in senso diamo offriamo limitiamoci a offrire servizi siano sempre più inadeguate quando invece per la promozione stessa della salute sembrerebbero più opportune politica di lotta alla diseguaglianza
Beniamino Lapadula vere secondo comma
Telegrafico
Anche perché condivido la relazione
I paladini che ci ha
Illustrato come
Il un sistema pubblico riformato come affatto la recente riforma delle pensioni raggiunga anche un un terzo obiettivo rispetto ai due obiettivi che abbiamo sempre assegnato ad un sistema pubblico previdenziale cioè quello di essere l'unico sistema in grado di far fronte ai problemi dell'inflazione cosa che un sistema a capitalizzazione non post naturalmente fare
Seconda motivazione che avevamo dato di ordine più pratico
Che era improponibile nel nostro Paese passare a sistema a capitalizzazione anche perché se il problema di partenza era un problema di finanziamento e di spesa pubblica non si vedeva come
Passando al sistema a capitalizzazione si sarebbe risparmiato alzeremo ha avuto l'effetto opposto Paladini si dice che il sistema avviato con la riforma delle pensioni
Raggiunge l'obiettivo del pezzo unico in concorrenza Obiettivo che un sistema privata capitalizzazione effettiva non riesce a conseguire
Soltanto una battuta per quanto riguarda il rilievo mosso da Ruggero Paladini allo schema di riforma per quanto concerne
Diciamo così l'aggancio delle prestazioni ha prodotto interno lordo
Con
Uno schema crebbe comportato una prima rata più bassa di quella che è stata
Che erano del Progetto dei progressisti
Che poi nel corso la trattativa sindacale in un rapporto che atteso anche a conseguire necessario consenso sociale
Si è modificato nei termini di un di uno sconto anticipato del futuro aumento del prodotto interno lordo né per l'ordine d'un punto e mezzo percentuale
Ecco io strada facendo mi son convinto della validità di questa soluzione che sicuramente rispetto al modello puro contributivo di capitalizzazione virtuale mostra qualche
Incongruenza perché in questo modo si è messo in piedi un meccanismo non totalmente automatico
Voglio ricordare che la legge di riforma si prevede che da una certa data oltre l'inflazione si possano aggiungere un ulteriori aumenti legati all'andamento dell'economia a tutela delle pensionate la fascia di pensioni fino a dieci milioni cioè si è voluto mantenere un volano di tipo redistributivo anche a correzione del del meccanismo
Di capitalizzazione virtuale però visto che la l'accordo nella sostanza chez con Paladini voglio spero Bari cinque minuti del mio intervento per fare un'altra un altro tipo di considerazione
Ora Paladini ci ricordava che sulle questioni la concorrenza amministrata dei mercati simulati
La sinistra in qualche modo poteva cominciare ad a discutere qualche anno fa fatto riferimento ad afferrare Proteo
No abbiamo avuto all'interno dalla nostra discussione delle provocazioni da molto tempo non abbiamo saputo cogliere
Anche se vanno colte queste provocazioni ancora oggi con tutte quelle cautele a cui ci invitava sia Paladini che allena granaglie con l'accortezza del giardiniere ma senza appunto nessuna preclusione di principio vedendo concretamente cosa significa ad esempio nella sanità è stata fatta tutta una disamina dei pronti contro Gianni tipo di sistema ma senza preclusioni ecco la riforma della previdenza si è potuta conseguite perché c'è stato questo salto di qualità si è passati ma da una posizione meramente difensiva una posizione progettuale adesso c'è un problema ecco voglio rubare cinque minuti su questo aspetto il problema di chiarire al Paese in ogni momento
La validità di questa riforma
E rispetto a a quelle che Nicola Rossi ha definito le critiche sgangherati che si stanno diffondendo sui giornali sulla stampa che non aiutano sicuramente
Neanche la migliore realizzazione degli obiettivi di risparmi della riforma perché evidente sì che se si dà la sensazione alla gente che si è sempre in procinto di cambiamenti è evidente che i lavoratori cercheranno di conseguire il divieto più presto possibile anche se potrebbero programmare cose cose diverse
Ebbene queste critiche sono giunte anche a mette in discussione un uno dei cardini della riforma e mi riferisco all'estensione la tutela previdenziale pubblica a categorie di lavoratori che ne sono sprovvisti
Be se siamo d'accordo sul fatto che l'intervento pubblico in in campo previdenziale è fondamentale per una una serie di motivi economici che attengono deficienze economiche non soltanto a giustizia sociale credo che questa polemica lo dobbiamo batterla radicalmente
Perché alla e mi riferisco ad esempio alle polemiche quotidiane che manda avanti Giuliano Cazzola per fare nomi e cognomi perché questo è un punto centrale della della della della riforma
è un punto in cui si recupera anche un rapporto tra generazioni
Generazioni che altrimenti sarebbero state chiamate a pagare soltanto in termini fiscali poi il minor gettito contributivo necessario per far fronte alle prestazioni pensionistiche
Voglio poi fare una altro riferimento alle critiche che invece sono presenti nel critiche sempre legittime sulla lentezza della transizione sulla stessa questione dell'egoismo delle generazioni più anziane qui io
Voglio riprendere alcune con una considerazione che ha fatto Modigliani c'è anche qui c'è un problema di efficienza non si possono cambiare le carte in tavola senza tener conto del fattore tempo anche quando si è in presenza di privilegi perché i consumi vengono programmati in rapporto a determinati diritti che si ritiene di aver maturato
Ma poi c'è un altro considerazione che vale per le imprese
Anche qui la Confindustria con la sorta di doppiezza a attacca alla soluzione data le pensioni di anzianità ma la pensione d'anzianità è stata il il il metodo con cui si è fatta la ristrutturazione dell'intesa in questo Paese e anche qui cambiare le carte in tavola dall'oggi al domani avrebbe sconvolto intere programmazioni di rinnovamento dalla forza lavoro quindi quando si fanno le critiche bisogna avere anche il buonsenso di farle ragionando sui fatti sui processi per come si sono costruite per come si sono delineati
Vorrei il l'ultimo dire che anche su un altro terreno la riforma
Raggiunge abbia visto gli obiettivi importanti ed è il terreno proprio del del del rischio morale
La la la la riforma
Mette tutti quanti soggetti nelle condizioni di avere dei comportamenti virtuosi
Collega anche se in modo ancora insufficiente la la partita previdenziale a quella a assistenziale in modo intelligente non non crea più soglie di fuga per cui raggiunta quella soglia c'è convenienza fuoriuscire dal sistema ad avere dei comportamenti opportunistici quindi insieme della riforma
Deve essere valutata tenendo conto di tutte quante queste considerazione
Grazie veniva e ci avviamo verso la fine dei veneziani poi quindi la tavola rotonda allora la parola la rivelazione delle ultime elezioni Stefano Zamagni Ippodamia ascolteremo i commenti di meno anche ostico degli anni Santi Montebourg
Quindici minuti da
Peggio
Delegasse molte punto it il titolo dalla della relazione recitò occupazione
Crisi de vuol fare in effetti alta disoccupazione da un lato e crisi del Welfare dall'altro sono due connotati di questa fase
Di sviluppo nella quale siamo dalla quale ci siamo trovati ad operare e dichiaro subito che dal mio punto di vista si tratta di due fenomeni il cui significato e molto preciso quello di rappresentare un vero e proprio razionamento della della libertà
Quindi una prospettiva quella dalla quale mi colloco in cui che va oltre la solita dicotomia tra efficienza e giustizia ora questi due fenomeni di alta disoccupazione e di crisi che vuole fare
Nonostante appunto la rilevanza l'assalto che ho appena fatto ricevono come ci è dato di constatare tutto sommato proposte di piccoli rimedi dice di piccolo cabotaggio come mai così
Ritengo kilim e ciò sia dovuto in buona parte anche se non solo al fatto che si è ancora tutto sommato vittime di uno schema concettuale
Che mentre ha dato frutti e andava bene ieri oggi non è più adeguato a rappresentare le nostre esigenze l'esigenza ripeto di una società che come si suol dire marcia verso la fase del postindustriale o qualcosa del genere
E già come Chesini ieri ci ha insegnato in un'altra contro riferimento ad altro contesto la la difficoltà maggiore nelle fasi di crisi cioè di ritrasmissione quella di liberarsi dalle vecchie idee dire che questo è un caso perché dico questo proviamo a vedere il in termini meramente schematici qual è la e il l'architettura concettuale della problema de qua seria e delle politiche dall'occupazione
L'obiettivo ci dice è quello di raggiungere l'efficienza nella produzione del reddito più la giustizia nella sua distribuzione quindi la logica entro la quale ci si collocano nel vecchio schema è quella tipica del trade offre efficienza giustizia il mercato ci dice è in grado di organizzare in maniera efficiente la produzione di quei beni che i consumatori fu di cui i consumatori fanno richiesta poi lo Stato interviene interverrà successivamente devo successivamente ovviamente logico
Per scegliere il punto sulla frontiera della falchi efficienza giustizia che ritiene di dover preferire per ragioni di sostenibilità politico sociale e così via
Ed è così come sappiamo che nasce l'impalcatura del Welfare è questa
Quindi lasciamo fare mercato che porta le forze produttive sulla frontiera e quindi garantisce l'efficienza poi sulla frontiera ci sono infiniti punti bisogna scegliere qualcuno questo è compito dello Stato sulla base di considerazioni di opportunità o di sostenibilità politica e così via
Ebbene che cos'è che in questo schema non funziona più cioè perché lasciarsi guidare da questo schema concettuale
è fuorviante e non ci aiuta a trovare soluzione ai due grossi problemi da di cui ho detto greche o tre ragioni principali la prima è che questa fronte questa Trade offerto che usualmente non rappresentiamo con la curva discendente in effetti come la più recente
Teoria letteratura ditte di crescita endogena ampiamente documentato non è vero
In altre parole se la curva e semmai una parabola la quale a bensì un tratto discendente progettato discendente comincia da un certo punto della rispetto alla curva Sinnai scissa mettiamola l'efficienza che può essere rappresentato dalla tasso di aumento del prodotto interno lordo in poi non solo ma la stessa curva e ovviamente soggetta a spostamento nel senso cioè che le nuove tecnologie e ci spingono la curva sempre verso l'esterno
Dunque ragionare in termini del vecchio Trade offra la maniera di occulto non è oggi più rappresentativo il più indicativo come poteva essere una volta ma c'è una seconda ragione più che secondo me afferente ed è a che vedere con il fatto che il mercato oggi non è più in grado di portarci sulla frontiera
E anche supponendo tutte le ipotesi favorevole l'argomento per la semplice ragione che i cittadini di una società avanzato come ormai la nostra fanno domanda di beni
Per i quali il mercato non è l'organizzazione che garantisce in maniera migliore rispetto ad altre l'efficienza alludo al fatto che il mercato con le sue forze ci porta sulla frontiera se noi ragioniamo in termini di beni privati
Ora noi sappiamo che Unter un bene privato la proprietà fondamentale e che il più coincide con il meglio averne di più è una cosa buona aumenta l'utilità come si dice in gergo in altre parole
E per i beni privati vero che produrre di più equivale a migliorare un qualche indicatore di benessere ed era infatti su questa base che la nozione usata dagli economisti di efficienza al suo valore
Però se noi consideriamo che nelle fasi
E e nelle fasi avanzati di un processo di crescita i cittadini oltre a beni privati ovviamente domandano in termini relativamente maggiori beni pubblici e soprattutto beni relazionali
Lo cominciamo a capire perché a quella nozione di efficienza non è poi più così afferente e quindi cominciamo capire perché il mercato di per sé non ci porta sulla frontiera nonostante e che io qui non assuma le solite imperfezioni questo non ha nulla a che vedere con il tradizionale discorso degli economisti dei fallimenti del mercato i fallimenti mercato non c'entro nulla quello se mai è un'aggravante
Ma anche assumendo tutte le simmetrie informative eccetera eccetera il problema è che la nostro nozione di efficienza è declinato sui beni privati
Ora se come il già l'antica legge di Engel aveva anticipato eccome quasi sia riflessione di buonsenso ci indica quanti cittadini di un Paese che avanza in termini percentuali domandano più beni relazionali più beni pubblici rispetto beni privati
E allora veniamo a comprendere che quello schema teorico non è più una buona guida per indirizzare anche l'azione politica
La terza ragione e di per cui il vecchio schema non lo trovo afferente è dovuto al fatto che come era stato messo in evidenza dalla relazione di Laura Pennacchi di questa mattina l'intervento dello Stato attraverso il web Fea entrati in crisi
Più che per ragioni a mio modo di vedere non dico che l'abbia detto lei per ragioni estrinseco Marco per ragioni intrinseche
Cioè dire il modello di Welfare ha che non abbiamo ereditato è in crisi ovviamente qualcuno si dice si continuerà a dire per la crisi fiscale io continuo a ritenere che la crisi fiscale e l'affetto non è la causa della crisi del Welfare
Il welfare entri in crisi perché e dirette alle ragioni stesse per cui ha avuto successo
Alludo al fatto che oggi non è più possibile soddisfare i i bisogni dei cittadini di una società avanzata questa è il punto
Prescindendo completamente dalla loro preferenze o meglio ancora per dirla in termini più appropriati prescindendo dalle loro capacità e il vecchio modello di borse a che cosa aveva come elemento fondamentale che lo Stato o chi per lui sapeva quali erano i bisogni da soddisfare
I indipendentemente dalle funzioni obiettivo dalle preferenze dal sistema preferenziale dei cittadini oggi noi sappiamo che questo non è possibile in una società avanzata ecco perché il modello di ugual Fea
Che taluno chiama paternalista o statalista che dir si voglia non è proponibile e questo viene prima degli effetti legati alla crisi fiscale e così via in altre parole la terza ragione per cui quel vecchio schema non è proponibile
E chi non si è ancora almeno nel nostro Paese fatto debba talmente i conti con quell'approccio che ha di chi è stato rinverdito in epoca recente da autori come Amartya Sen ed altri che l'approccio delle capacità ora noi italiani siamo un po'gente strana che il richiamo su queste cose perché o quando non le capiamo
Oppure non riusciamo subito a vedere nelle applicazioni immediate e però dopo paghiamo gli Scottish eccessivamente
Perché il punto dell'approccio delle capacità esattamente quello di rappresentare questa esigenza
Che le esigenze di welfare di una società avanzata non sono non hanno le stesse caratteristiche delle esigenze di quel sia della Società precedente dell'epoca keynesiana berberi già ora uno può anche far finta di che queste cose non siano rilevati però dopo deve pagarne biscotti successivo
Allora per queste tre ragioni io ritengo che sia necessario liberarsi dal vecchio schema e allora in termini propositivi la domanda di vita che cosa occorre fare
Ecco qui non ho esitazione a rispondere che una la prospettiva verso la quale occorre muoversi è quella del reddito di cittadinanza
Ho dei siti campi dir si voglia eccetera
Però è anche aggiungo anche subito che potrei ovviamente sbagliarmi sarei molto lieto di essere smentito non ritengo questa una prospettiva fattibile nel nostro Paese nel breve-medio periodo
Però questo non significa allora abbandonarlo vorrà dire semmai che le misure che dovremmo prendere nel breve periodo dovranno essere afferenti o meglio congruente rispetto a quella prospettiva
Qui ovviamente siccome non è fattibile inutile che se ne parli però ho motivo di ritenere che è una prospettiva come quella del reddito di cittadinanza più stretta ma i Texas è una procedura una prospettiva che parla per la quale ci sono argomenti molto forti sia dal punto di vista economico ma anche e soprattutto dal punto di vista sociale
Dal punto di vista economico perché si può mostrare che quella prospettiva aiuterebbe non poco ad aumentare i livelli occupazionali
Attraverso l'effetto sul mercato del lavoro che ci però ripeto visto che open ha dichiarato che non è fattibile e non mette conto in questo momento in questa sede parlarne più di tanto quello che allora occorre fare
E dicevo quali e quali linee o quali linee di tendenza ci portano verso quella prospettiva che comunque presto o tardi io preferirei presto torto che tardi dovrà essere realizzata nel nostro Paese ne indico tre
La prima è quella di raccogliere una sfida legata all'epoca o alla fase della globalizzazione dei mercati nella quale siamo e tra mi spiego subito è un fatto che una delle più evidenze evidenti contraddizioni di questa nostra epoca e quella per cui le e quella fra la logica e l'organizzazione dell'economia internazionale e la logica e l'organizzazione
Della politica degli Stati nazionali
In come data l'uno è stato opportunamente messo in evidenza ci troviamo di fronte ad uno svuotamento dello ius imperi dello Stato nazionale
Cioè dire la nuova lex marcatori a ha creato esattamente questa polarizzazione e ciò degli Stati nazionali sempre più deboli
E dei mercati globali sempre più forti ora questo a un'implicazione immediata per quanto riguarda il destino dei sistemi di welfare perché come ormai tutti sanno uno l'elemento su cui si vince la competizione sui mercati internazionali è guarda caso con i costi della sicurezza quelli cioè del Welfare di dumping sociale
è entrato anche nel nostro punto ormai Lessico direi politico quotidiana ora cosa c'entra questo con il discorso da cui sono partito c'entra perché evidente che questa sfida cioè la sfida che e di fronte a noi è la seguente o partire bisogna partire dalla centralità dei fenomeni della globalizzazione
Perché taluno dice Ben allora contrastiamo quelli mi sembra una prospettiva veramente ridicola oltreché mio
Ma se dobbiamo partire dalla centralità dei fenomeni della globalizzazione allora dobbiamo chiederci quale organizzazione dello Stato e della società
Appare più congruente rispetta l'obiettivo di non far ricadere i costi della transizione appunto sulla sul certe categorie di cittadini
Ora in questo senso un argomento che ci unisce ad altri può essere quello
Delle ai are di integrazione regionale nel senso cioè che in una situazione di questo tipo se vi era la premessa da cui sono partito
N e
La le intatto di un Paese in un'area di integrazione pensiamo nel caso nostro l'Unione europea divento uno strumento molto forte terra appunto contrastare il pericolo di dumping sociale uso questo termine in senso lato che egli tornerò
In altre parole
è ovvio che nell'epoca della globalizzazione il singolo Stato nazionale può ben poco e potrà sempre meno
Ma il singolo Stato nazionale dentro un'unione regionale
Vedi esempio di l'Unione europea può contare di più questo secondo me è un argomento molto forte che può essere usato a sostegno della urgenza dell'entrata per stare al caso nostro nell'Europa nell'Europa unita perché è un modo e attraverso il quale e possibile evitare qui quel divario più appena indicato produca effetti perversi versetti fast
Una seconda linea e un linea di possibili intervento riguarda il come dire il il ripensamento delle regioni dessero dell'architettura del modello di Welfare
Come noi sappiamo e gli elementi della logica del nostro modello di Wolfe ha sono sostanzialmente due sono state sino adesso da un atto la cultura assistenzialistica quale di uso questo termine nel senso che il nostro modello di Welfare interviene ex post
E non appunto e di Sante come anche prima è stato detto d'altre parole una cultura a assistenzialistica anziché una cultura dei diritti di cittadinanza
Ma soprattutto la seconda caratteristica del nostro sistema di vuol fare
E una dinamica decisionale di tipo combinatorio tra gruppi di interesse o o dell'Hobbit che evidentemente date le caratteristiche del processo democratico
Tendono inevitabilmente a lasciare in ombra e totalmente inascoltate le esigenze di quel terzo come ormai si è soliti dire decida di linee che non mi hanno ricco rappresentanza corporativo sindacale
Questo è un problema che ovviamente bisogna che prima o poi venga sollevato
Cioè noi sappiamo tutti che la democrazia non è il governo di tutti è il governo dei più ora è vero
Che nella stagione precedente la democrazia è stato lo strumento attraverso il quale una minoranza come dire che dominava è stata battuta da una maggioranza che era dominata ma quella maggioranza dominata invece diventata
Appunto la maggioranza che poteva e quindi chi è rimasto fuori ecco il terzo e pensiamo all'andata bassa e tutti i fenomeni che i sociologi ci descrivono eccetera
Ecco allora che è evidente che una occorre in qualche modo a meno che qualcuno abbia ha possibilità o il coraggio di dichiarare che quel terzo la voce di quel terzo non deve essere ascoltata
E qui si pone il problema dello strumento perché lo strumento democratico in senso tradizionale non ci garantisce più questo
Perché evidentemente è questa è sotto gli occhi di tutti ecco allora che quello che a me pare di notare e che il problemi e alla base del nostro sistema di borse a non dipendono tanto da un deficit di statualità come pure è stato messo in evidenza ed è giustamente non dico che questi non siano rilevanti
Ma la questione fondamentale e più torto nel modo di relazionare
La lo Stato con la società civile e qui spendo una parola di chiarimento
Cioè dire ed è il vero che è possibile fare molto per cercare di migliorare la performance eccetera eccetera mi aumentarle efficienza cose oggi oggi e necessari però mi sembra che non non usciamo dal vecchio schema concettuale se continuiamo a rimanere vittima di quella trappola mentali
Perché a me pare di potere rilevare che lei i guasti maggiori derivano dal fatto che non siamo ancora riusciti a relazionare in maniera nuova e adeguata
Alla fase di sviluppo in cui siamo entrati appunto lei e gli interventi dello Stato con le forme che la società civile che si organizza opportunamente deve potersi da in altre parole e non tanto per mania di di di di di slogan quello che occorre o ripensare è un modello di Welfare civile
E per spiegare in due parole questo quello che ho in mente dico questo erano sappiamo tutti che all'origine
Quando l'economia di mercato nasce economia di mercato nasce sulla base di una precisa considerazione e ciò vecchi di le attività di scambio
Possono essere regolate da due modi da due principi fondativi diverso da un lato il principio fondativo che lo scambio tra equivalenti
E dall'altro il principio di reciprocità così era all'inizio all'insù vuol dire
Siamo la letteratura dell'epoca noi vediamo che negli autori di quel periodo il quattrocento del Cinquecento queste molto chiaro
E cioè dire che un'economia e vitale quando riesce a mettere insieme ed imposizioni Grey dialogica entrambi i principi attraverso il quale si possono produrre Dini e servizi eccetera
Ora noi sappiamo come sono andate le cose successivamente che questa concettualizzazione poi è passata Attraverso vi dite miti gli illuministi scozzesi cui Adamo smista parlava apparteneva e in Adam Smith questa concettualizzazione si trasforma nella commercio society
Ma come socio Saiti che viene carte canonizzata da Adam Smith
E esattamente come dire la prima parte della concettuali sito in cui ho fatto riferimento cioè dire la commessa suo sai che è quell'insieme di attività di produzione nel campo basate sul principio dello scambio tra equivale ed è così che storicamente si afferma l'idea secondo la quale l'economia di mercato è una organizzazione o meglio una istituzione socio economica che ha nello scambio tra equivalenti l'unico principio fondativo
Ora così non era però tanto per metter le cose in chiaro dal punto di vista storico perché dico questo per ragioni di no perché a me sembra di capire che nell'attuale situazione quello che occorre fare e di fare come dire rivitalizzare lei modi di espressione dell'economia civile cioè dire bisogna che l'economia privata
Le con quella basato sullo scambio tra equivalenti torni a ripeto a quasi a polemizzare o meglio ancora direi a esempi di in posizione dialettica ad interagire con l'economia appunto civile
Questo perché è necessario perché nell'epoca precedente quella che abbiamo alle spalle di questo non abbiamo avuto bisogno perché il la funzione che avrebbe dovuto avere l'economia civile avuto allo Stato
Quindi lo stato e affitti effettivamente è servito a rappresentare il secondo polo dialettico dell'attività del mercato in senso privatistico
Ma questo che siamo ora su questo penso che siamo tutti d'accordo e necessario dei statali Zare è necessario perché di statalismo evidentemente
Non se ne può più eccetera allora è evidente che se noi non creiamo non facciamo emerge un polo
Una come dire l'altro elemento polo dialettico rispetto all'economia privata ora che lo Stato deve ridursi deve alleggerirsi deve rientrare nei ranghi i rischi che di involuzione sono notevolissimi
Ecco allora perché io ritengo che il modello di vuol fare verso il quale i e dobbiamo muovere sia un modello chi deve avvenire questo cardine perché il re
Senza nulla togliere ripeto a tutti i lavori di quelli che devono cercare di perfezionare ma su questo non c'è dubbio però noi dobbiamo poter indicare una prospettiva cioè dire dobbiamo poter indicare verso dove vogliamo parare ecco perché il discorso
Delle forme di organizzazione di produzione di beni e servizi alternative ma non antagoniste
Alternative vuol dire che si muovono sulla base di un principio di organizzazione diverso da quelle del mercato devono trovare una propria collocazione ecco ritengo che in questo modo di importare il problema che ovviamente è solo un modo ma vedo qui che ho terminato il mio tempo
E serve a darci una capacità di lettura da un lato dei i problemi
Che le una cittadinanza i cittadini una società avanzata pongo e dall'altro di suggerirci delle forme nuove e interessanti di soddisfacimento di buona parte non ovviamente di tutte ogni ma di buona parte delle nostre sfere appunto di benessere chiudo anche perché finito il tempo mi mi è capitato proprio in questi giorni di legge un brano Hilary Putnam che sicuramente uno dei più grossi filosofi contemporanei americano e forse non anche americano e le Hilary Putnam
Ripeto statunitense scrive
La somiglianza tra una certa sinistra e il mio conservatorismo può essere così formulata
Entrambe le prospettive sostengono che certi ingiustizie non possono essere curate nel nostro attuale sistema di democrazia politica e di economia mista
La conclusione lo studioso di questa sinistra e che bisogna capovolgere il sistema attuale
Quelle del neo conservatore e che bisogna convivere con l'ingiustizia ma hanno entrambi porto
Ecco io aggiungo tutto questo che hanno entrambi torto Abba aggiungo io proprio perché lasciano i problemi marcire e soprattutto ci impediscono sciolto impediscono di intravvedere delle linee di azione che già nei fatti però alto stanno dando frutti
E rispetto alle quali e opportuno dare come dire risposta immediata
Per i commenti mi appello a buon cuore di gli ultimi due commenti per poter poi concludere
Una tavola rotonda primo commento Emanuele Ranci vorticose
Ma
Io qua ho fatto osservazione direi molto rapidamente incerti re per certi aspetti complementare a quanto spero almeno
Penso a quanto ha detto Zamagni
Mi limito o più anche per esigenze di tempo ad alcuni punti
Specifici
Cioè veniva detto anche nella relazione introduttiva di stamane
Che lo sviluppo
Socio economico le politiche di welfare hanno portato da un lato a una crescita di bisogni sociali dall'alta una trasformazione
A una trasformazione di bisogni da collettivi a più individuali più aggiungerei io personalizzati
Qui si poter riavere un esemplificazione molto evidente di quale sto se si pensa ha la trasformazione del bisogno di salute
Che è avvenuto in questi anni all'individualismo la personalizzazione del bisogno di salute perlomeno come tendenza anche se non ancora
A livello generalizzato
Questo ha creato quindi da un lato una domanda forte una domanda sociale forte in settori lavoro intenso il quindi potenzialmente a forte assorbimento occupazionale comperò una struttura di risorse economiche destinarli a copertura di una fornitura di risposte a questi bisogni crescenti
Da cui è una sfida che emerge
A governare questa complessità non con una semplice riduzione dell'Offerta appunto con un'esigenza ovviamente dei costi di produzione di questi servizi
Ma con una valorizzazione un coinvolgimento una combinazione ottimale di tutte le risorse disponibili rintracciabile nel contesto recuperabile nel contesto sociale considerato nel suo insieme
E emerge anche un secondo elemento
è una possibile contraddizione
Di coniugare la garanzia dei diritti che fa fonte che trasferisce che esprime questa anche questa crescita di bisogni e questa relazione di bisogni
Che tende a essere codificata quindi a essere regolamentata quindi ad aver luogo anche a dei fenomeni per certi versi può che attizza azione
Con l'esigenza di personalizzazione che invece vanno in un senso del tutto opposto di fare visibilità azione lessico dei sistemi di articolazione dell'offerta
Di sviluppo di autonomia e dei corpi sociali delle istituzioni eccetera
A me pare che questo tipo di sfida di contraddizioni di potenzialità e di sfide che si aprono sia affrontabile riprendendo una tematica che a me pare complessivamente
Poco sulla quale si sia sviluppata poca attenzione anche per quanto conosco complessivamente del programma dell'Ulivo che si va costituendo
Cioè mi pare che questo tipo di discorsi e qui paia di incontrarmi con una serie di osservazione fatte da Zamagni possa essere affrontata solo recuperando o un discorso di valorizzazione di un rapporto fare sistema pubblico e la Società Civile che può essere effettivamente da Ficara Chairman
Sviluppato solo in una dimensione territoriale limitata e circoscritta
E a me pare che da questo punto di vista ci sia poco attenzione inadeguata attenzione a quelli che possono essere le dimensioni
Entro cui o gli ambiti i contesti entro cui queste politiche di incontro fra le istituzioni pubbliche la società civile possono trovare
Efficace realizzazione non solo nel senso di aprire o attivare dei Circuiti
Virtuosi potremmo dire per cui a un certo livello
Di prestazione sociale corrisponde poi una certa erogazione di consenso anche in ordine a una certa acquisizione di beni per lo sviluppo di questo sistema di servizi ma anche in un senso più ampio proprio nella determinazione definizione di politiche che vedano già nella loro fase definitoria un intreccio anche qui virtuoso fa le presenze locali momenti attivi
Di presenza di iniziativa di intervento associato eccetera a livello locale e le istituzioni pubbliche
A me pare però che in questo senso il discorso sulla dimensione locale a livello istituzionale sia ancora del tutto da sviluppare in questo senso la legge centoquarantadue non è stato che un primo passo in un discorso che deve avere Hung deve realizzare anche passi molto più significative in termini di adeguamento di dimensione adeguamento di competenze
Adeguamento di flessibilità revisione di sistemi finanziarie perché questo sistema questo sistema virtuoso questo corto circuito può funzionare ovviamente solo in una situazione in cui l'erogazione di risorse venga messa a confronto diretto e trasparente
Con il sistema di servizi che non l'ente pubblico ma questo sistema pubblico privato sociale privato nel suo complesso riesce a a realizzare
Quindi mi pare che in questa dimensione vada ricercato quest'incontro fa la dimensione pubblica e la società civile
Che occorra un supplemento di cambiamenti di ordine istituzionale che non vengono per ora affrontati in maniera adeguata e che anzi alcune tendenze di riforma pensiamo la direzione di marcia la riforma sanitaria tende a contraddire a svuotare nel senso che ovviamente questo tipo di discorso possono svilupparsi in cui in una dimensione in chi in una prospettiva che veda un discorso di sviluppo complessivamente affrontato e non solo un discorso marginalizzato di settore dei servizi contrapposto
E slegato da una dimensione di sviluppo sociale complessivi sviluppo economico sociale complessivo di una comunità locale
Dall'alto vorrei anche dire che il discorso della scarse risorse disponibili è il discorso di aumento di efficienza
Che quindi comporta per realizzare anche degli obiettivi di riduzione dei veri di di contenimento è sospeso punibile in ordine ai beni in gioco nel campo del servizio
Incontra dei forti limiti che sono state illustrate istituita prima dall'intervento di Elena che erano i canali anche poi dalle osservazioni su beni privati e beni pubblici di Zamagni
Ma anche il cui io vorrei solo aggiungere una riflessione che in ordine a determinati tipi di beni come appunto è il bene il benessere e la salute eccetera delle strategie di prevenzione e promozione per perseguire le sono non assimilabili sono differenze in parte contraddittorie con delle esigenze delle strategie di incentivazione dei consumi che sono proprie del mercato voglio fare un esempio nella misura in cui sì tende per esempio nel mercato sanitario a distinguere la domanda dall'Offerta
E a segmentare verticalmente questo elemento noi abbiamo nei confronti delle aziende produttrici di Offerta pensiamo in particolare all'azienda ospedaliera
Una tendenza ad operare secondo una logica di mercato che a prezzi fissi comporta una massimizzazione degli interventi massimizzazione degli interventi che può essere assolutamente contraddittoria con una strategia globale di perseguimento dalla salute
Che comporta non la massimizzazione dell'intervento sanitario ma la massimizzazione dello stato di salute che è un'altra cosa si confrontino
I dati su alcuni interventi sanitari di un mercato come quello statunitense in qualità Eliano per capire come una serie di interventi sono massimizzare tipo a più semplicemente dalla logica McCann
Il che si è instaurata e che in quello stesso in quella stessa contesto tendono a essere ridotti circoscritti da un'integrazione verticale
Fra domanda e Offerta con le varie organizzazione che a questo se mantenesse eccetera che a questo si sono che in questa logica si sono strutturate
Mi sembra anche che concludo con questo le mie osservazioni che
In ordine al discorso della personalizzazione del della trasformazione dei visoni da collettivi individuali a personalizzati
Anche questo comporta un avvicinamento della negoziazione dei beni e servizi al cittadino
E quindi un a una valorizzazione come prima dicevo di quella dimensione locale in tocco in questa negoziazione può avvenire fra tutti gli interlocutori pubblici privati del privato sociale dell'associazionismo eccetera in una situazione di adeguata trasparenza e di situazione di di percepita ricaduta dei benefici o dei non benefici che questo può comportare
Questo ossia per
Logiche di riduzione di beni sì anche per l'oggi che mi pare che Zaman il prima lo le accennasse ma che potrebbero anche può porsi dilazionamento esplicito di erogazione di alcuni beni
Logiche di razionamento esplicito non solo larvato o basate su censo e capacità di pagare che potrebbero pensiamo nel mercato sanitaria S. opportuno introdurre ma che potrebbero essere introdotte solo con una con una negoziazione largamente partecipate cui siano direttamente coinvolti
Tutti gli attori sociali interessati
Gli attori istituzionali gli attori professionali ma anche gli attori della società civile che in questo possono essere interlocutori penso anche che quei sistemi di
Economia civile mi pare così dicessi
E di quindi di sistemi di reciprocità che vanno oggi si va oggi proponendo ancora più a livello di riflessione che a livello di realtà ma che possono essere una risposta molto importante a questo squilibrio fra bisogni e risorse per soddisfare questi bisogni che si vanno proponendo anche in ordine alle prospettive demografiche epidemiologiche eccetera
In queste dimensione che io vorrei cercare di recuperare e valorizzare possano a vere uno spazio di agibilità e di promozione che altrimenti in dimensioni più vaste o più confuse non troverebbero grosse difficoltà a realizzare
Per l'ultimo intervento Alessandro Monteponi alle
Permettetemi di iniziare con una battuta soltanto sulla precedente relazione a quella del professor Paladini perché mi capita di essere una di quel gruppo di economisti opera invece non sono l'economista che nel mille novecentottanta formulo quella provocazione come è stata predefinita da dalla Padula
Che andava sotto il titolo di afferrare proprio quindi questa che è stata citata come apre il consumatore collettivo che è stata citata come la prima proposta insomma di di di introduzione di elementi di concorre di mercato amministrato di concorrenza amministrata nel dibattito nel nostro Paese quella proposta all'epoca incontrò forti resistenze insomma da parte dell'establishment diciamo noti della sinistra e quindi come dire dovrei essere contento del fatto che viceversa adesso come dire questo
Variabili è diventata moneta corrente insomma è diventato quasi senso comune invece non sono tanto contento strafatto
Io ho apprezzato molto da questo punto di vista il modo in cui l'idea del mercato amministrata è stata proposte problematiche Zanata negli interventi di Paladini e di Elena canaglia dopo
Dico soltanto proprio telegraficamente che quello che noi avevamo in mente all'epoca era proprio uno schema molto molto rozzo di contratti in alto insomma di Offerta pubblica con produzione privata
L'idea dell'intermediario era proprio uno che comprava e rivendeva insomma ecco un modo molto molto grezzo ma ecco dicevo non sono contento di nono son contino più che tanto insomma di questo questi sviluppi perché a mio modo di vedere tutto ciò che è intervenuto insomma gran parte di ciò che è intervenuto nel campo della teoria economica dal mille novecentottanta
Ad oggi a quell'epoca scrivevamo va nel senso appunto di una forte problematica dazione di quell'approccio insomma tutti gli sviluppi dell'economia dell'informazione da te l'economica dell'organizzazione dei delle economia dei costi di transazione eccetera io li leggerei nel senso appunto di una maggiore avverte avvedutezza critica nel proporre sistemi di quel tipo insomma sistemi di quel genere per dirla proprio in una battuta
Mi sembra che ci sia una condizione molto generale sotto la quale devono stare che deve essere rispettata da schermi di concorrenza
Il mercato amministrato che è data dalla possibilità di definire un sistema di indici di
E che riflettano la qualità e la quantità dei prodotti
In ai quali commisurare il sistema dei pagamenti il sistema degli incentivi e che catturi no gli aspetti rilevanti tutti gli aspetti rilevanti della qualità e della quantità di un prodotto ora questo una condizione che
Non è dato riscontrare con facilità e quindi in alcuni casi probabilmente sì in altri casi no naturalmente bere sempre per un discorso di trade-off insomma dico che si guadagna si perde adottando un sistema
O l'altro però questo riporta ad una alla necessità di non trasformare con questo mi pare il punto chiave di non trasformare queste in una parola d'ordine
Ma di mantenerlo sul terreno di uno strumento analitico col quale saggiare situazioni determinate per capire
Se ricorrono le condizioni che consentono di utilizzare questo schema di questo tipo quali di questi schermi come è stato ricordato ve n'è un'ampia varietà quali conviene a quali conviene fare
Fare di me riferimento insomma valutare in relazione proprio le caratteristiche specifiche di essere i quasi per dire merceologiche del servizio di cui si tratta la soluzione più appropriata
Mi rendo conto che questo diventa come dire un messaggio del tipo il problema è complesso che è sempre un messaggio deprimente insomma fare molto meglio avere una parola però
Di fatto credo che se accade questo se si scambia uno strumento per il fine insomma c'è un difetto ancora nell'analisi insomma si tratta di affinare meglio
L'analisi per arrivare a formulazioni sintetiche più convincente insomma credo che si debba uscire da un messaggi del tipo il problema è complesso ma la sintesi insomma deve essere convincente questa non mi pare ancora una sintesi
Convincente cioè non è vero che regolare è sempre meglio che gestire per esempio e allora forse c'è da fare ancora qualche passo
Avanti sul piano proprio dello scavo del problema vengono abilissima mente invece a due parole
Sul tema del
Relazione
Di di di di Zamagni che non è facile come commentare devo dire la verità perché il la ricchezza di motivi era veramente molte io mi riferì lei al titolo di nuovo come ha fatto lui all'inizio di questa relazione che per essere precisi suona così occupazione quel far domanda potenziale domanda potenziale e carenza di offerta nei servizi io credo che nelle intenzioni del degli organizzatori del del convegno si intendesse fare riferimento con questa espressione domanda un potenziale carenza di offerta
Nei servizi a un certo tipo di servizio concerto tipo di attività in cui alle quali ne affetti da più parti si guarda con molto interesse come una delle
Degli ambiti in cui si può produco il produrre più occupazione e più
Benessere in questa fase delicata di transizione
è il tipo di attività qui naturalmente non posso entrare in una descrittiva che da sola per vedere ma insomma il tipo di attività a cui Ruffolo fare riferimento con i termini qualità sociale
O è il tipo di attività a cui nel piano però si fa riferimento con l'espressione sopperire alle nuove esigenze
E insomma si tratta di quelle attività d'variamente ora articolate nel campo del supporto domestico della qualità urbana dei consumi culturali del della fruizione del patrimonio naturale della riqualificazione dei dei quartieri eccetera
Che hanno appunto queste queste caratteristica ecco io immagino che e che hanno le caratteristiche di essere oggetto di una domanda potenziale insomma si ha la sensazione che siano presenti siano avvertiti ma siano anche la tenti facciano fatica a venir fuori a esprimersi in forme efficace ecco io immagino che si facesse riferimento a questo tipo di attività che che secondo me si fa bene a far riferimento a questo tipo di attività perché effettivamente ad esse
Sono connesse prospettive importanti molto importanti di crescita del benessere e e dell'occupazione stessa queste sono per definizione attività che hanno un alto un alto contenuto di
Di lavoro vivo sono essenzialmente erogazione di lavoro vivo quindi danno grossi importanti contributi ai livelli di occupazione quindi l'accordo sul contenuto su questa prospettiva prova a dire due parole proprio rapide
Su sul modo in cui posti possiamo cercare di concettualizzare ora insomma sulle categorie che utilizziamo per
Concettualizzare urlare e poi dico brevemente perché questo mi sembra un problema così non non non astratto non banale insomma non nominalistico accademico
Cioè vorrei ragionare su questo punto perché l'argomento dei servizi di qualità sociale consentitemi di chiamarli così rapidamente
Viene collocato all'interno di un discorso sul welfare sei giusto sta fare questo se è giusto che sia così
Allora io direi che qui con il termine welfare come dire possiamo intendere quello che vogliamo possiamo estendere il significato di questo termine fino a coprire tutti gli ambiti che per un verso o per un altro CD interessa no
Però invece mi pare che si cerchiamo di ascoltare i significati che sono impliciti in questo tendessero trattiamo producono un materiale linguistico in qualche modo da decodificare avvertiamo che il termine UE farà un significato abbastanza
Precise e delimita delinea indica una certa esperienza
Storica scusandomi molto per la approssimazione io proverei a dire così le politiche di Welfare
Si occupano del problema di colmare quelle lacune determinate da un meccanismo competitivo che riguardano le condizioni di base le condizioni di base della partecipazione attiva al processo sociale né in molti modi in cui si
Si articola quindi i processi di consumatori Aduc partecipazione al lavoro dicendo alle decisioni collettive e via dicendo
Non dico che le politiche di welfare siano state sempre concettualizzare esplicitamente concettualizzare in questo modo però credo che al fondo di quello che sono state si possa ritrovare questo motivo
Ispiratore e d'altra parte non mi sembra che concettualizzare Olé in questo modo sia una versione ne dia una versione una visione riduttiva limiti troppo il il significato e la portata di che hanno avuto anzi note Ray che in questo modo se ne dà immediatamente una riformulazione in termini di capacità fondamentali veniva succitato Senna da
Zamagni anzi di capacità fondamentale che è quella appunto come dire di essere membri attivi del processo
Sociale che a mio modo di vedere una riformulazione particolarmente ricca particolarmente impegnativa da questa di formulazione d'altra parte non può non derivare una Forte anche se non esclusiva connotazione equitativa redistributiva perequativa diciamo così proprio perché sono in gioco le condizioni di base della partecipazione attiva al processo sociale l'intervento deve far sì che queste condizioni
Sussistano per tutti siano per tutti
Allora se le cose stanno così se queste anche solo approssimativamente una descrizione appropriata della cosa a me pare che i servizi di qualità sociale
Che sono in discussione stiano invece in un altro ordine di questioni
Che di chi quindi gli interventi intesi allo sviluppo di questi servizi debbano far riferimento ad un'altra fonte di legittimazione e poi di conseguenza ad altre forme di espressione e di implementazione
Forse in breve si può dire che la forniture il consumo dei servizi a cui ora facciamo riferimento non riguardano le condizioni di base della partecipazione
Attiva al processo sociale verso bensì sono alcuni dei modi alcuni dei delle forme e dei contenuti che questa stessa partecipazione
Assume nella fase di transizione che stiamo dividendi termini forse più semplici direi che qui sono in discussione attività e consumi che molto semplicemente per diversi aspetti ma per aspetti importanti incarnano nuove forme e nuovi contenuti della ricchezza del benessere in relazione all'evoluzione storica dei bisogni all'altezza delle transizioni che sta venendo dalla società industriale ad una che variamente appunto
Si dice postindustriale post fordista o che quello che ci sia
Cioè direi che il tema che deve prendere forma in modo distinto è quello di un mutamento nella composizione dei consumi delle famiglie
Che trova legittimità nella misura in cui la trova in un mutamento di struttura delle preferenze delle famiglia ovvero nell'emergere di nuove domande di benessere largamente diffusa nel corpo sociale qui c'è un'obiezione immediata se le cose stanno così se si tratta di un mutamento di profughi preferenze
Il mercato provvederà da solo
Determinerà autonomamente un uno sviluppo adeguato arditi e delle attività che corrispondono a queste preferenze e a questi bisogni invece no qui si può mostrare analiticamente che anche a prescindere del tutto a prescindere da problemi di tipo equitativo di tipo redistributivo sostegni sono specifici motivi di fallimenti fallimento dei mercati che portano uno sviluppo asfittico delle attività che abbiamo citato etici
Il interessano proprio li cito soltanto per titoli ad alcuni di questi faceva riferimento
Mi pare facevano riferimento alcune delle cose dette da Zamagni comunque titoli questo discorso vale dovrebbero essere grosso modo questi dinamica dei prezzi relativi in connessione alla dinamica dei sa di crescita dei saggi di produttività dei saggi di crescita da produttività nel settore dei servizi che ci interessano in altri settori è quello che il tema che è noto con
Con il termine morbo dei costi malattia dei costi insomma per cui vengono
Incorpora una tendenza all'aumento dei prezzi relativi piuttosto importante queste attività condizioni di profittabilità delle impresa e dal lato delle imprese condizioni di affidamento dal lato dei consumatori qua rilevano tutti gli aspetti di asimmetria informativa costi di transazione relazionalità
Che variamente sono stati
Citati quindi insufficienza dei meccanismi di mercato
Quindi necessita anche in questo caso di intervento di politica ruolo costruttivo della politica però insisto il punto che mi sembra rilevante è la differenza dire proprio la discontinuità che si perché deve sussiste sussiste
Innanzitutto sul piano proprio del loro significato
Tra gli interventi che si rendono necessari per lo sviluppo dei servizi di qualità assunse sociale e gli interventi che si scrivono nelle tre strategie di welfare dire qui comunque declinate
Credo insomma che sia importante allorché si affronta questo problema dei servizi di qualità sociale smettere l'abito mentale
Del Welch fare e che si è anche importante rendere percepibile che viene dismesso questo abito mentale ecco a me pare che le varie formule che si
Impiegano nel dibattito sul Welfare
Il welfare promozionale
Le politiche di welfare come leva esse stesse dello sviluppo pure l'Uefa di seconda generazione che vagamente sono impiegate dagli autori che si occupano di queste di queste cose alludono a un passaggio che è necessario quando si sposta il terreno appunto da i settori centrali tradizionali dell'intervento del welfare ad altri ma non lo colgono fino in fondo mentre invece per qualche motivo a me pare importante che occorre rappresentarsi con tutta chiarezza e comunicare questo fatto sta l'ultima battuta
Che esiste una classe di interventi una classe di compiti di intervento che sono diversi e non vi portabili alla classe degli interventi associate all'esperienza storica del welfare grazie
Ringrazio il relatore i commentatori
E anche gli ascoltatori che hanno contribuito con un alto livello di attenzione alla riuscita di questa impegnativa discussione che abbiamo voluto promuovere ringrazio anche lo staff che ha lavorato all'organizzazione del convegno in particolare
Enrico Menduni ora per la tavola rotonda che dovrebbe aggiungere qualche riflessione
Politica e di politica economica lascia la presidenza
All'origine Berlinguer presidente del gruppo parlamentare progressisti federativo
E invito i partecipanti alla presidenza
Prima di dare inizio a tavola rotonda io vorrei ringraziare tutti voi e abbiamo sottoposto a una stress terrificante penso però la qualità anche le cose che abbiamo sentito forse
Si giustifica vorrei ringraziare tutto lo staff tecnico in particolare Enrico Menduni che è un raffinato intellettuale ma che è sempre stata perfino a riconciliarsi di acqua di bicchieri e gli altri
Si può invitare Sergio Cofferati che alberga fuori in questo momento
All'entrata
Allora
Forse possiamo cominciare intanto profanate proprio qua fuori
Allora
Come annunciato
Fabio Mussi ne abbiamo previsto a conclusione di questa seminario
Così carico di
Di lavoro di relazioni di discussione abbiamo previsto
Un confronto politico sullo stesso argomento
Nella forma di una tavola rotonda
La ragione per cui abbiamo previsto questo è per essenzialmente dovuta al fatto che
Abbastanza ovvia che le riflessioni scientifiche
Culturali che sono state presentate hanno
Oggi
Un posto privilegiato una anche nell'agenda politica per fortuna
E
Sì stanno
Pensando sensibilmente nella
Nell'agenda stessa e persino nella definizione delle alleanze
Degli schieramenti politici degli stessi contenuti di queste alleanze
Lasciatemi dire che
Certamente questo è forse almeno a me è parso così il tema più pregnante del del programma che l'Ulivo ha presentato al vaglio di una grande
Discussione nel Paese
E devo anche dire che questo tema
Risultato
In alcuni momenti credo nei momenti più alti
Del confronto politico dell'anno in corso
E risultato il tema clou
Particolarmente per quanto riguarda un aspetto che la riforma del sistema previdenziale
Che ha costituito
A mio avviso un momento
Importante e anche di qualità
Nel confronto politico perché le soluzioni che sono state prospettate la discussione persino le divisioni che si sono verificate nella
Elaborazione
Culturale politica parlamentare e del confronto fra le parti sociali e il governo non hanno potuto prescindere per fortuna
Da tematiche di fondo e scelte di indirizza a questo proposito persino le divisioni che si sono realizzate e per converso le aggregazioni fissano realizzate hanno seguito come dire uno spaccato culturale
Fondamentalmente naturalmente come avviene in politica attraverso l'asse di compromissioni
Di mediazioni
Spesso inevitabili non sempre ma spesso inevitabile
Quando faccio una battuta la discussione politica torna a parlare soltanto di televisioni
Anche dal punto di vista della contribuzione buona azione teorica si sente che non è certo ancora questo un tema sufficientemente
Meditato forse per l'ingombrante presenza di problemi estranei alla tematica puramente comunicativa
Informativa
Allora ecco perché abbiamo ritenuto opportuno che il confronto avvenisse a termine della elaborazione della giornata
Su anche sui temi delle scadenze
Dei traguardi degli appuntamenti che la politica di fronte a sé questa questione
Il primo a cui voglio dare la parola e Beniamino Andreatta presidente del gruppo
Popolare alla Camera dei deputati
Ma innanzitutto mi scuso della inciviltà di poter partecipare a una tavola rotonda dopo
Non non avendo avuto il tempo di ascoltare una giornata che dalle ultime battute che ho colto
è stata interessante
Critica
Ma questo sono un poco i fatti della vita
E
La in civiltà sia una serie di incombenze
A me sembra che il problema che abbiamo di fronte è quello di dare ordine a un fenomeno che sul continente in Italia in particolare non è stato pianificato all'inizio
Che ha tenuto per accessioni successive non secondo un piano regolatore
E che tende quindi che per il meccanismo delle decisioni politiche del luogo Luca Rolling della caricare
Nel creare alleanze parlamentari sourcing su una serie di argomenti
Tende a determinare estensioni a rendimenti decrescenti è il problema che si è trovata di fronte la socialdemocrazia svedese con una tendenza all'assorbimento del sessantacinque settanta per cento del prodotto nazionale
Di cui tre quarti per le funzioni di welfare
Nel settore pubblico
Viene anzitutto da osservare che esiste un circolo vizioso del welfare
C'è un contenuto di prestazioni
Che nasce dalle battaglie dell'altro secolo e della prima metà di questo
Le prestazioni debbono essere finanziate il finanziamento avviene mediante o contributi sul lavoro o imposto
Come Effetto della maggiore carico contributivo e fiscale
Vi è una allargamento della Offerta del di lavoro il numero delle unità libere in una famiglia tende a diminuire per effetto di questo nuovi settori di richiesta è
Di una di inserimento nel welfare
Discendono il che dà luogo a una ulteriore domanda di prestazioni e il circolo tende a riprodursi
è il caso della assistenza degli anziani che richiedono una grossa impegno di lavoro
è il caso di molte prestazioni che venivano originariamente prodotte all'interno della famiglia e che invece proprio per la necessità di affrontare il carico del costo contributivo o fiscale della quel far precedente tendono ad essere espulse dalla economia familiare e diventare domanda di prestazioni
Verso il soggetto pubblico quindi c'è una tendenza di una crescita su se stesso
Del sistema che apre una spirale che tendenzialmente porta a quote crescenti del reddito e più crescenti di quel che non sia
La crescita della reddito stessa
Vi è poi come è stato osservato nelle esami appunto
Che si sono concentrati nell'esperienza dei paesi che più si sono spinte al trasformazione
Di bisogni bisogni dello stato sociale una col passare del tempo una tendenza avuta
Presentare una domanda crescente al inizialmente c'è un processo di apprendimento delle condizioni che permettono io ottenere delle prestazioni gratuite
Fare reddito
Può significare d'apertura da per davvero l'apertura di un nuovo sul nuovo campo di attività oltre che maggiore efficienza nel gestione di uno stato sociale decentrato e nella creazione soprattutto di nuove opportunità di occupazione c'è qui una nuova dimensione non ho bisogno di dirlo Della stessa politica fiscale
La misura in cui la rivolta fiscale latente è anche figlia dell'assenza di trasparenza che esiste a livello di Grande collettività di uno Stato nazionale
Tra il prelievo e il suo impiego
Soprattutto quando parliamo di stato sociale e di welfare State che quindi una solidità collettiva rispetto a determinati rischio determinate evenienze una solidarietà che rimane come si è detto molte volte da alcuni studiosi una solidarietà o multa indecifrabile
A livello dell'unità locale a livello della comunità locale questa trasparenza può riemergere anche con
Una politica fiscale direttamente finalizzato al conseguimento di alcuni obiettivi mirati
In primo luogo nel campo delle politiche attive del lavoro
Grazie a Trentin ultimo commento e di Mario Nuti
Cellulari permettendo
Prego se non in via
Io sarò breve
Vorrei offrire tre considerazioni a sostegno e alla qualificazione di quello che è stato della relazione di
Giù in ordine
E
Cercherò però di trarne delle conclusioni forse più controverse ma questo appunto il ruolo di un
Della discussione
La prima considerazione
La necessità di destinare risorse pubbliche
Nella misura del possibile non al mantenimento dei disoccupati
Ma alla creazione di nuovi posti di lavoro
E questo perché la disoccupazione è uno spreco è un costo enorme per la società non solo per l'ovvia
Irreversibile perdita del frutto delle risorse umane che non vengono riutilizzate
Secondo due ricercatori inglesi ho svolto Blanc Claudia quando un lavoratore diventa disoccupato
La infelicità che ne deriva
è dovuta solo per il venti per cento la perdita di reddito mentre l'altro ottanta per cento è proprio dovuto alla perdita di occupazione ne deriva che l'occupazione può e va considerata come un fine in sé stesso
E la disoccupazione è uno spreco anche nel senso che il supporto al disoccupato è un trasferimento a fondo perduto
Quali sono le conseguenze che si possono trarre da queste semplici considerazioni ma prima cosa l'importanza per esempio della trasferibilità dei sussidi di disoccupazione alle imprese che assumono dei disoccupati soprattutto se si tratti di disoccupati cronici
L'importanza ne deriva di
Preoccuparsi non tanto di sostenere in misura relativamente elevata il reddito di chi è temporaneamente disoccupato con la cassa integrazione
Ma di sostenere invece le opportunità di lavoro del disoccupato cronico
Penn giustamente sottolineava Geroldi l'importanza di questa disoccupazione disoccupazione cronica del rischio e discussione della del circolo vizioso dal fatto che chi è stato disoccupato per un anno da molte ridotte possibilità di lavoro
In Svezia c'è un posto garantito per chi è disoccupato per dodici mesi
Solamente la metà Tellini
Dei disoccupati
Soltanto la metà degli aventi diritto si serve di queste di queste di questa opportunità
Se lo consideriamo il lusso garantiamo
L'occupazione a chi è stato disoccupato per ventiquattro mesi
Per trentasei mesi
Ci sarà pure un livello di disoccupazione cronica che ci porti a chi ci possiamo permettere di di invertire
E di di di bisogna rompere questo questo questo circolo vizioso
In fondo possiamo considerare succubi disoccupati come una coda una lunga coda di gente che aspetta di di di di di prendere di trovare il il il il lavoro
E quindi è giusto che i primi della coda siano anche i primi ad avere accesso un posto a un posto di lavoro
è una proposta che Riccio Andrea ha suggerito per l'Inghilterra quindi anche in ambienti molto moderati e del nuovo lei boh si si parla di una possibilità di introdurre una occupazione garantita per i disoccupati cronici oltre un certo periodo dell'occupazione secondo me queste sono delle
Delle idee importanti che si stanno discutendo in Europa
Il secondo ordine di considerazione e anche questo riecheggia ed allargare un tema della relazione
L'importanza della domanda aggregata
Ora di tutti gli strumenti per aumentarle per tutto l'armamentario di strumenti per per accresce l'occupazione si basano o sulla flessibilità dei salari
Ho sull'aumento della produttività del dei degli occupati e dei disoccupati
Ora ciò
è giustissimo due sono sono ambedue degli degli strumenti
Di aumento Group di aumento dell'occupazione però bisogna ricordarsi che non c'è verso che le politiche più di di attive di lavoro le politiche di educazione di formazione professionale di riqualificazione né le politiche di flessibilità dei salari abbiano a Successo in una situazione come quella dell'Europa di oggi
Dove vige Ingrid esce in un in un ottimo articolo sulla Repubblica di oggi Marcello De Cecco una folle corsa alla detrazione competitiva
Perché nel mondo oggi solamente il Giappone che fa una politica espansiva
Con scalzo Successo peraltro perché il mondo intero è un'economia chiusa
I flussi sbancando il commercio intendente presidente planetario economia chiusa
La flessibilità dei salari non è necessariamente uno strumento per l'espansione dell'occupazione
E questa è la lezione keynesiana che anche oggi è un'acquisizione incontrovertibile rispetto a tutte le nuove
E e neo nuove
Elaborazioni o opposizioni a questo a a questo principio
Se prendiamo l'ultimo contributo di James Smith a questo tema Full Employment Brighenti
Ci mette un punto interrogativo purtroppo
Allora
E gli ci dice come una delle precondizioni essenziali per il raggiungimento di un livello di occupazione a alto e stabile
La è il mantenimento di una spessa aggregata monetaria stabile a livello previsto compatibile con la piena occupazione quindi non il perseguire di un obiettivo di inflazione no non il perseguire l'obiettivo in termini di quantità monetaria peraltro definita in continuazione secondo dei criteri che vengono vengono cambiati di volta di volta in volta e non non hanno molta molto significato non il perseguimento
De un obiettivo di deficienti pubblico indipendentemente dal fatto se siano di investimenti o trasferimenti indipendentemente dal fatto se siamo su una fase congiunturale di espansione o di recessione
Ma un perseguimento di una politica di sostegno della domanda una politica che a in un'economia nazionale non può avere successo senza un concertazione di una di uno sviluppo a livello perlomeno europeo se non oltre
A cosa ci serve questa Europa se la prospettiva di entrare nell'Europa richiede ad ognuno dei paesi membri una politica di folle deflazione competitiva
Il il terzo ordine di considerazioni che volevo fare
Riguarda il reddito di cittadinanza
A che fra l'altro viene di nuovo riproposto dal mi nel suo in questo suo pamphlet che è stato appena pubblicato
E che è stato discusso sia
Da Jules vinti dal Trentino
Ora il diritto ha un reddito di cittadinanza
Una cosa che viene sostenuta da moltissime persone per i motivi più svariati dobbiamo chiederci per quale motivo dovremmo soste quale di questi motivi
Importante oggi
C'è esempio Milton Friedman che vede in un reddito di cittadinanza una serie un realizzazione del diritto di scelta del cittadino invece evitare
Le scuole nella nel nell'educazione la la la la salute si dà un reddito di cittadinanza e poi il cittadino lo spende come vuole
Secondo il Williams Brandolin Williams
E disagi alla cittadinanza è una razionalizzazione del dello stato del benessere lo stato sociale
E invece di dare varie invece tutte le bidelle lei le complicazioni i testi di immensi steste deve nel tutte le le le le le diversità il consiglio d'amministrazione la burocratizzazione dello stato sociale si dà a tutti con reddito di cittadinanza una maniera per economizzare specie di gestione
Per
Ieri per i primi assertori rivestono di questo principio come il il Thomas Paine questo era una compensazione per il diritto alla terra che ci è stato di cui siamo poi stati spossessato in quindi da con lo sviluppo del capitalismo qui diciamo uno regine di natura di natura comunista
Il già ismi lo propone
Come uno strumento che deve compensare i lavoratori per l'accettazione di una flessibilità del salario tale da creare quelli che appunto Geroldi chiamata ai vigili vuoi chimico
Che si che ci siano i quel che importa purché però ci sia un reddito di cittadinanza e io credo che questa oggi piuttosto che le varie questi che oggi fa il motivo il sostengo sul motivo principale di un di un reddito di cittadinanza il problema è che un reddito di cittadinanza costa
è un e quindi un probabilmente un lusso
Ora il fatto che un un bene sia un lusso non vuol dire che non dobbiamo consumano ma dovremmo consumare in piccole quantità quindi ci permettiamo dei lussi
Anche i poveri possono permettersi delusi però
Solamente una volta ogni tanto quindi questo principio del del reddito di cittadinanza è un qualcosa che secondo me va studiato sia in sostituzione di schemi già esistenti
Oppure su una base puramente sperimentale in un dato settore in una non data Regione non c'è motivo perché non si debba sperimentare anche così con così gli strumenti che che sono che sono costosi
E naturalmente con i diritti dieci chili di cittadinanza vanno anche dei doveri di cittadinanza e qui come come giustamente diceva trentenni ci sono delle delle idee che questo servizio del lavoro come il servizio generalizzate obbligatorio cioè sono sull'idea che di cui si discute macchine non hanno avuto molta applicazione purtroppo questa idea del UE fare invece del welfare del correre economisti intraducibile
Il gioco
Dal dallo stato del del benessere allo stato del lavoro è una cosa che è stata tentata negli Stati Uniti è stata è stata proposta anche nel anche Inghilterra ma è difficile club viene viene a essere pur burocratizzata e umiliante come dissuasiva
Sì se non è in una forma generale organizzata come suggeriva appunto Christine
Questo è un uno strumento che
Si risolse non so poi in America tutti l'applicazione concreta di questo principio non è altro che il dare alle madri del sole
Un sussidio maggiore se si convenga se essi accettano di essere coinvolte e anzi non
In degli schemi di supporto di Como di di comunità o si accettano di essere di avere dei di di fare dei corsi speciali di formazione a Inghilterra si parla di dai dare dei il i sussidi di disoccupazione solamente a quelli che sono disponibili poi per andare a ripulire il l'ambiente o Abdul a tagliare l'erba rendendo deciderà lo stivale ma insomma sono tutti i principi che questo questo principio del dovere di cittadinanza in principio che non trova poi una possibilità pratica di attuazione tranne in una forma generalizzata come quella che è stata appunto riguarda in tinta e quindi vale la pena di esplorare esplorare oltre grazie
Grazie professore abbiamo così concluso i lavori della prima parte di questo seminario che saranno ripresi Sinisi è sempre così alle quindici precise
Poi più o meno così così comunque alle quindici come la relazione di Paolo posi redistribuzione del reddito e della ricchezza e assetto fiscale ricordo che alle ore sedici interverrà Romano Prodi
Non lo so
Sì ma lei l'ha detto arrivo no
Dalla sua va be'comunque dei lavori sarà inizio ore quindici grazie grazie buon appetito
Invito
Oltre Bosio relatore Palladini Zamagni alla presidenza
Riprendiamo il nostro convegno che già stamani ha dato un contributo molto importante analitico alla comprensione della società italiana
Già mi pare assai ricco di idee di spunti per il legislatore il prossimo naturalmente qualunque sia la data del suo insediamento su cui fortunatamente oggi non discutiamo prima della relazione di Bossi la parola per un breve intervento che riprende gli spunti finali al dibattito di stamani a Dino medici direttore della rivista IPAB e oggi
Questa mattina Bruno Trentin
A richiamato l'esigenza di ad affrontare i problemi dei soggetti attori e gestori dell'assistenza rilevando una carenza nella nostra discussione
Io parto da lì per dire che le le IPAB le opere pie
In Italia
Sono circa cinque mila di queste cinque o seicento assistono
Quattrocento mila anziani non autosufficienti e dispongono di cento mila dipendenti
Se a questo affiancano la considerazione che le IPAB de tendono detengo la maggioranza dei posti letto convenzionati nelle regioni d'Italia dell'Emilia Romagna e Veneto Lombardia
Le quali hanno operato voi sapete gran misure in questo senso sia di fronte ad istituzioni che non hanno compiuto solo a mente il loro fine istituzionale ma si sono resi fautrici
Dell'evoluzione del miglioramento dell'assistenza
Significativi in tal senso è la senta sempre più convinta di molte IPAB
Che nel ricercare un più ampio e completo raggio d'azione nel loro operato esprimono ora una capacità di complessa di servizio complessa che va dalle
Dal dalle RSA alla Casa protetta dal centro diurno all'assistenza domiciliare sino alla gestione di appartamenti protetti per anziani e minori
Tutto ciò che fa sempre più agire le IPAB come vere aziende pubbliche dei servizio alla persona con uno fortissimo professionalizzazione e specializzazione degli operatori
Accusa una scarsa rilevanza negli ambienti politici e di governo infondendo non poche perplessità chi come noi opera nell'assistenza
Di quale politica sociale ci si vuol dotare in questo Paese
Se sono sicuramente da sostenere le scelte per la definizione il governo dell'intervento sociale senza fini di lucro
Ordinando lo ha seri principi con il volontariato la solidarietà
Considerando l'oppure con un mento crea anche occupazione il cosiddetto terzo settore è altrettanto necessario riordino alla presenza pubblica in un settore che riteniamo possa avere solamente due interlocutori
Non posso avere solo due interlocutori quali il privato sociale e il privato impegni imprenditoriale
La scelta che attualmente il governo Dini si accinge a compiere con una legge di defiscalizzazione dei servizi resi danno assente terzo settore mostro due facce della stessa medaglia un po'contraddittoria una e volta alla positività proprio perché si vuole marcatamente finalizzare una scelta politica al consolidamento di una già diffusa attività no-profit
La seconda faccia negativa se tale scelta rimane attribuita al solo privato sociale escludendo i benefici la stessa realtà pubblica
Ci chiediamo se è lecito che il Governo in un'azione di sostegno allo sviluppo di una politica sociale possa penalizzare la pubblica amministrazione escludendo le IPAB gli enti locali
Dai benefici della defiscalizzazione codificando in tal modo uno strano principio secondo cui l'assistenza sociale non lucrativa sarà realizzato solamente dal privato sociale
Ecco allora tornare un pressante interrogativo di quale politica sociale ci vuole per il Paese ma domande complesse adesso posso ha risposto diversi interlocutori
Le IPAB che si considerano strumento attuatore delle politiche sociali delle regioni dei comuni
Hanno l'obbligo di mettere in campo problematiche direttamente le vedono coinvolte da qui alcune considerazioni la prima delle quali riveste la formazione di un nuovo ordinamento fiscale
Che separi le attività di natura imprenditoriale perciò a fini di lucro
Dalle attività fini sociali cioè non lucrativi inserendo in questa secondaria tutti i soggetti pubblici e privati che rispondono a tale finalità
Devo dire che in collaborazione con l'onorevole Antonio Soda stiamo lavorando attorno a questo principio per differenziare l'intervento fiscale
In tal modo si risana la frattura che si è prodotta nel testo governativo di defiscalizzazione dell'attività ai soli soggetti privati sociali
Ma nel contempo e questa è un'esigenza fondamentale delle IPAB si deve creare un ordinamento specifico
Dell'uso dei patrimoni
In cui più trasparente e certa si è la normativa del loro utilizzo solo ai Print ai principi istituzionali più favorevole
Il primo istituzionali
Sia da parte del privato che da parte scusate volevo insomma in cui più trasparente e certa sì la normativa dell'utilizzo dei patrimoni solo ai fini istituzionali e più favorevolmente sia da parte del privato cittadino l'opportunità di donare e lasciare i propri dette ad uso assistenziale l'ho capito tesissimo l'assessore al Comune di Roma Piva il quale di fronte al fatto che vi è anch'io a Roma
Quella famosa Opera Pia
De l'Opera Pia San Michele
Il cui patrimonio supera i mille duecento miliardi
E dedica l'assistenza due miliardi l'anno
L'ha capito benissimo ed è venuto a un convegno chiedendo appunto che le IPAB possono e debbono essere costrette a utilizzare i patrimoni in questa direzione
Dei infine statutari
E quando io parlavo prima di cinque mila IPAB delle quali solo cinque seicento svolgono attività voi vi rendete conto della e nove unità del problema per cui si parla di alcune espelle di alcune decine e decine di migliaia di miliardi che non sono oggi utilizzati al fine assistenziale ma che debbono essere invece utilizzate a questo fine
La seconda considerazione è intesa ad individuare il soggetto pubblico referente della politica sociale ed assistenziale
Non è che manca un referente oggi referente all'assistenza e la sanità
Ma la nostra è spenta è che ex la sanità e il successo è soggetto meno adatto a questa funzione in realtà tutto ciò che in sede nazionale regionale viene predisposto per un'azione socio assistenziale ha come interlocutore pagatore controllore l'amministrazione sanitaria
Ciò è scorretto per due aspetti le politiche sociali non perseguono le finalità delle politiche sanitarie certe volte se si integrano ma normalmente le politiche sociali sono a volte volte a richiederne meno sanità
Sì sì secondo se si sostiene le politiche sociali come il tema della sanità si assisterà sempre di più alla loro riduzione e marginalizzazione di fronte alle esigenze della sanità
Dobbiamo purtroppo signori che di fatto la politica sociale rappresenta ora solamente uno dei tanti centri di costo dei bilanci delle aziende UE SL
Tale che oramai la politica socio assistenziale e politica finanziaria di aziende che prioritariamente devono governare lo stato sanitario
Nostro parere accorato ad una scelta fondamentale dotare di propria capacità dispensa la politica sociale nazionale e regionali ed individuare con quale strumento il pubblico sta nel sociale
Dell'IPAB che sull'istituzione pubbliche possono divenire nell'area socio assistenziale
Strumenti attuatori delle azioni più complesse di impegnative della pubblica amministrazione
Molte di queste sono prima ammodernate sono sviluppate sono efficaci non tutte ovviamente molte e certamente quelle che possono dare
Soddisfazione a una serie di problemi assistenziale occorre dunque modificare nostro parere l'attuale rapporto esistente fra le IPAB le Regioni tipo del Governo
Da uno collaborazioni in convenzionamento strumento operativo attuatore di precisi modelli socio assistenziali
Infine certo per fare questo l'IPAB hanno la necessità di modificare il loro stato istituzionale non più considerati gli enti locali non territoriali ma aziende pubbliche di servizio alla persona dotati di un ordinamento gestionale ed amministrativo privatistico
La evolute o dello stato sociale verso la priorità dei soggetti in esso operanti non posso unificare ne ha abdicato nel pubblico ad un suo ruolo Cavacini pensato ma mantenuto nell'indebolimento del governo pubblico delle politiche sociali anzi se ne intravede un necessario rafforzamento nelle capitali Indirizzo programmazione e controllo
Da questo punto di visto noi proponiamo anche fra le altre cose
E stiamo lavorando con l'ufficio legale legislativo del gruppo del di progressisti per dare mettere insieme un testo unico
Di tutte le leggi che regolamentano
Le IPAB per tentare di avere e di eliminare le contraddizioni che vi sono e arrivare a questo punto infine devo dire della rivista che vi è stata distribuita è un tentativo per dare un punto di riferimento di collegamento con tutte le oltre all'IPAB anche alle istruttore di assistenza che consentano di raccogliere esperienze di portare avanti una politica adeguata ai cambiamenti in atto nel dello stato sociale grazie grazie
Per la quarta relazione redistribuzione del reddito e della ricchezza e assetto fiscale la parola a Paolo Bossi
Grazie l'intervento che mi accingo a fare un cimento disse con vesti nel senso che io mettono in luce più le difficoltà che le prospettive positive nuovo disegno che vuol fare e quindi la necessità di accettare di vincoli alle soluzioni possibili esercizio in definitiva di a cui la sinistra progressista e ormai i Tuatha di ricerca che quasi mai rende felici nodi un equilibro tra realismo e aspirazioni ideali
Del Welfare tutti discutono in questo momento e le proposte che il i vari paesi nel mondo cerca lo quasi sempre trovano Manin cerca legittimazione delle proprie politiche riferendosi a quello che fanno gli altri talvolta però
Senza e non di rado avendo scarsa attenzione su quelli che sono i i contesti politico-sociali propri
Per un Paese come il nostro
Entrare in Europa e affrontare la sfida l'integrazione con le mondiale pur essendo questi obiettivi imprescindibili in cui credo tutti
I presenti credo non non si possono perché non si possono non accettare soprattutto a causa della della le battezza dei costi della non partecipazione a questo progetto
Tuttavia crea dei problemi perché vi sono aree soprattutto alla sfera politico sociale in cui il costo di questa integrazione
E diventa particolarmente onerose Lare di cui mi occupo la redistribuzione monetaria del reddito e degli strumenti fiscali DESO associata e purtroppo uno di quelli in cui questo processo pure i limiti più stringenti sotto questo punto di vista il problema diventerebbe ancora più grave se voi lo vedessimo al di là dell'Europa
Nell'ottica della globalizzazione dei del dei sistemi
Internazionali nel senso che i costi dalla partecipazione un mercato mondiale non sono equamente distribuiti ormai tutti lo affermano con sempre maggiore forza fra tutte le categorie sociali o se vogliamo essere un poco più che i ministri i vantaggi che si ottengono da questi processi non raggiungono le diverse componenti sociali con la stessa rapidità per entrare subito del vivo del del dalla mia materia cioè degli asset tributari quali sono in sintesi questi vincoli che ci sono imposti nel richiamo alcuni il primo è la cui essi da il la concorrenza sui mercati dei beni che impone politica di contenimento del costo del lavoro di regolamentazione dei mercati del lavoro
Tale da generare sempre più intensi fenomeni i cosiddetti di dumping sociali cioè contenimenti salariali che producono minori contribuzioni sociali quindi la possibilità di minori benefici
Con la conseguenza di restringerla Montaldo risorse disponibili tribù al fare
Un secondo punto la liberalizzazione dei mercati finanziari che impone vincoli quasi insormontabile l'attuazione di un'imposizione del reddito
Che stupire che si ispira al modello della comprensione in cancellata stazione del reddito complessivo costringendo soluzione che hanno come esito tendenziale la sostanziale non imponibilità dei redditi capitali o comunque una difficile imporre vita di quel tipo di reddito e in parte anche di quelli d'impresa un terzo punto sono l'arma orizzonte politico di armonizzazione delle imposte indirette che ormai sono in via di completamento
In quanto funzionali la creazione di un mercato unico delle merci largamente acquisito che però irrigidisce la possibilità di revisione delle imposte indirette in modo selettivo
Limitando significativamente la possibilità di manovra di aliquote coerenti con finalità di redistribuzione e forse anche con scopo disincentivo all'evasione
Sempre divieti un quarto punto di politico stacco la libera concorrenza impongono la rinuncia all'utilizzo di strumenti differenziazione territoriale degli oneri sociali
E il problema è la fiscalizzazione che devono venire meno con riflessi sul costo del lavoro sull'occupazione quindi sulla distribuzione del reddito e sulle conseguenti maggiori spese di sostegno dei redditi stessi
Un quinto punto e legato non è solo un fatto internazionali alla leva triste del nostro debito pubblico che però insieme la Lipari all'idratazione valutare l'incertezza dalla vita politica del Paese
Crea una situazione non dissimile a quella che ha preceduto l'assoluta sta novantadue con tassi di interesse che sono più elevati di quelli che ci si aspetterebbe dato il rapportato un l'intenso l'avvicinamento al risanamento finanziario basato realizzate al fatto che è stata arrestata la cresta dal rapporto debito PIL
Il perdurare di spese di per interessi molto elevata aggrava l'iniquità delle distribuzione personale dei redditi ed è causa di una dalla perché questi sono molto sperequata mente di distribuiti
So che questa è una valutazione che non non non non raccoglie sempre unanimi consensi
Non sto parlando dell'inclusione degli interessi nella in Da Rin nel reddito gli effetti sul gettito sto parlando d'un fatto distributivo del quale abbiamo purtroppo scarsissimi evidenze empiriche per poterlo giudicare
Ma credo che non abbia l'idea che talvolta viene citata
Nella dalla stampa forse meno meno informata che la distribuzione di titoli di Stato sia ormai nelle tasche di tutti
Dalle pure in certe informazioni disponibili sembra emerge che solo un quarto dalla popolazione detiene titoli pubblici e ordinando i proprietari per livello di reddito il trenta per cento più ricco nel detiene la metà del reddito e tre quarti dei titoli di Stato sono indizi indicazioni estremamente fragili e quindi non possono essere citate in un lavoro scientificamente valido per carenze informative di cui dirò dopo ma che vanno tenute presente
Questi sono vincoli molto pesanti
Accanto a questi però che ci impone sostanzialmente un contesto sovranazionale sempre in materia tributaria come premessa alle considerazioni che voglio fare vanno anche segnalati altri convincimenti che piaccia o non piaccia sembra ormai molto radicati nelle forze politiche o negli osservatori di questi fenomeni che credo che ben difficilmente possano essere messi in discussione ma che hanno comunque l'effetto di creare problemi alle politiche distributive
Fra questi ne citerò tre soltanto il primo è che sia ormai fatte l'idea dell'opportunità di ridurre il grado di progressività dalla struttura delle aliquote delle imposte personali le ragioni tali convinzioni
Solo legati o effetti disincentivi dello sterzo di lavoro o comunque l'esiguità del gettito che si potrebbe ritrarre da un inasprimento
Delle aliquote marginali
Tassando lei le fasce più alte di reddito
La secondo punto è la convinzione che il il principio del beneficio del decentramento fiscale debbono trovare una più larga applicazione nel in un futuro sistema tributario direi che questa è una una un è un'affermazione acquisita da da tutti per rafforzare la responsabilità degli amministratori e per rendere più efficiente l'allocazione della spesa però si deve anche sottolineare che questo tipo di politica per alcuni aspetti non necessariamente tutti come si è è stato anche messi in luce dall'atto di questa mattina hanno come è fatta l'implicazione a sette tributari che sono caratterizzati da minori capacità redistributive perché si fa più riferimento al principio del beneficio che lo principio
Dalla pista contributivo
Anche un argomento che tutti auspichiamo di vedere un aspetto che aspettiamo di vedere realizzato dalla massima misura come la semplificazione tributaria
Non è privo di costi sotto questo profilo perché impoverisce
L'insieme informativo che ha a disposizione l'amministrazione finanziaria di responsabile politico nomi che per monitorare la distribuzione del reddito individuare aree di evasione controllare gli effetti redistributivi delle politiche economiche
Quindi diciamo il il pessimismo che la mia relazione Massimo da queste da queste premesse che ho cercato di richiamare molto rapidamente alcune di carattere internazionale altre legate convincimenti che credo dobbiamo riconoscere sono comunque contenuti nei programmi alla sinistra
L'indebolimento della capacità degli assetti tributari quindi di affrontare i problemi della distribuzione personale dei redditi sarebbe naturalmente molto meno grave di se ex fossimo in presenza di una distribuzione primaria del reddito che equilibrata
Purtroppo questa non della situazione almeno di questa fase della politica economica del nostro Paese che questa abbia avuto un grave littorio rammento è un fenomeno del noto già Nicola Rossi ha ha fornito alcuni elementi ne aggiungo soltanto un altro nella grande industria se cotto dopo calcoli
Fatti apro mettiamo a la facilmente replicabili se l'aria reali gli operai hanno registrato variazioni negative per tre anni successive novantatré novantacinque
Se noi poniamo quale cento l'indice del salario reale nel mille novecentottanta e pari a centoventi del mille novecentonovantacinque la produttività del lavoro allo stesso al novantacinque cento cinquantasette non so se mi vicepresidente conto delle delle del divario la di per incastrare la divaricazione tra produttività e salario reale
Ed intensità che non è mai stata osservata nel dopoguerra valuta se dello stesso tipo si possono fare anche con riferimento retribuzioni lorde inetti e dei redditi da lavoro il settore manifatturiero
Ma non mi soffermo perché temo che non resterei nei nei termini la relazione da qualche ulteriore dato sto questo profilo comunque queste cose si possono rintracciare anche nel Bollettino economico della Banca d'Italia che ci ricorda contro il costo del lavoro
è caduto nel novantaquattro due sette per cento e del tre cinque per cento nel primo semestre novantacinque quando i prezzi sono aumentati del tre e quattro del sei otto rispettivamente
Così come incisore interessante notare come il bollettino l'ultimo bollettino che ha destato tanto interessa proposta la distribuzione regionale dell'offerta di lavoro
Mostra in nelle parti più tradizionali da bilanci i pagamenti economica la presenza nel primo semestre novantacinque di quasi diciassette mila miliardi di errori di emissione la bilancia i pagamenti naturalmente consegna negativo la cui origine sembra tributi la Capital di residenti mantenute all'estero
Quindi è innegabile che la distribuzione del retto primario si oggi stretta in una duplice lama di un'inflazione che progressivamente riduce i salari reali che pure in ripresa
Recuperano circa mezzo punto percentuale a fronte di un incremento di produttività
Che è vicino al due per cento e una fiacca ripresa dell'occupazione che impedisce la compose la compensazione nel bilancio familiare di redditi modesti con un aumento delle unità che portano reddito
Alla famiglia stessa
Sappiamo però che la sola distribuzione funzionale non è il il punto di riferimento centrale per i discorsi che vogliamo fare e soprattutto le disuguaglianze quindi dobbiamo rivolgerci ad altri aspetti che sono quelli delle distribuzione dei redditi familiari
E più difficile dire come queste tendenze si traducono anche l'indebolimento dei redditi familiari
Anche su questo Nicola Rossi nella ha già dato alcuni elementi anni aggiungo anch'io alcuni
Per ricordare più grande prima delle recenti delle tendenze più recenti il basso punto di partenza in cui si pone il nostro Paese a dispetto a quelli a cui normalmente ci confrontiamo
Se noi leggiamo un un rapporto recente almeno la sua pubblicazione ma che circolava da circa un anno sulla distribuzione del reddito dei paesi dell'OCSE condotto da dati in Surrey Waterhouse meeting che fondato su una comparazione dei fan Melissa arnesi dei principali Paesi dell'OCSE in cui si compara la situazione la distribuzione personale dei redditi grosso modo vista in verso la fine degli anni ottanta
Sì vedo la situazione molto precarie del nostro Paese il rapporto fra la parte del reddito per adulti equivalente come normalmente si comparano questi dati
Che va al nono decile della distribuzione delle del reddito rispetto al primo cioè tra i più ricchi più poveri era per l'Italia oltre a quattro perché era più elevato del tre e mezzo dalla Francia del tre della Germania addirittura del tre otto del Regno Unito e del due settantadue della Svezia
Per forma Speggiorin della della nostra stile scontro soltanto in Irlanda e negli Stati Uniti che quindi non è sempre un modello da imitare
Così altri tradizionali indicatori disuguaglianza come gli indici di Iginio Diakité sono vedono applicati tutti i Paesi occidentali vedono l'Italia al quartultimo posto non sempre davanti ai Paesi precedenti le tendenze più recenti de la distribuzione personale dei redditi familiari a cui molti hanno dato attenzione Rossi Brandolini e tanti altri
Non inducono molto l'ottimismo ma soprattutto arriveranno uno la situazione che a mio avviso è di difficile interpretazione non ancora perfettamente chiare
I dati su cui noi ragioniamo sono troppo difettosi sono affetti da un under rapporti indi sottovalutazioni cioè di talune componenti del reddito di autonomo di impresa la capitale e di quelli più elevati che e molto elevata
La misura di questo fenomeno non può essere facilmente definita e quindi però le comparazioni anche molto fragili che sono fatte con la contabilità nazionale che però non è un punto di riferimento
Diciamo solido fanno pensare che la differenza fra venti rilevati anche nella pura curati indagine la Banca d'Italia Heredia contabile dalla dalla contabilità nazionale sia molto molto pronunciata in un rapporto di due e mezzo uno così almeno arguisce recentemente Bernardi altre ricerche
In corso sugli esiti dell'attività di accertamento segnalo che per talune categorie di lavoro autonomo vi è una differenza fra dichiarato da accertato di circa il quaranta per cento altre ricerche confermano che l'evasione relativamente più alta UV redditi sono più elevati
è molto difficile sapere qual è la vera distribuzione del reddito personale del nostro Paese e si possono fare soltanto dei degli esercizi dei Giochi aritmetici
Però può essere utile sapere che se i redditi da lavoro autonomo fossero superiori del venti per cento a quelli che emergono a queste indagini
Gli indicatori normali che utilizziamo come l'indice di Gini aumenterebbe di sette otto decimi di punto che non è molto ma non è neppure ma neppure la misura in irrilevante
Pur con quelli in questo quadro estremamente incerto credo che però si è da segnalare anche l'estrema differenziazione che stanno assumendo le forme di disagio economico alcune
Ricerche sull'evoluzione la povertà tra l'ottantanove novantatré da un lato confermo l'aspetti noti cioè che la
Povertà si intensifica ed elevata le regioni meridionali di insulari e nelle famiglie con elevato numero di componenti un salto netto sia nel passaggio da quattro cinque
Sì differenti modi impressionante a seconda del grado di istruzione del capofamiglia
Però mostrò anche né delle degli aspetti meno meno meno convenzionali
Perlomeno che in qualche modo un ritorno all'antico le e diffusa e persistente anche in famiglia e con capo famiglia giovane rispetto a quello dei pensionati emerge e la particolare fragilità queste è un dato segnalato
Già in Italia ma soprattutto estero delle famiglie con un solo capo famiglia di sesso femminile solo col colpite sempre più dalla povertà anche categorie tradizionali ma un po'dimenticati come le famiglie con capofamiglia operaio o con un'attività di
Lavoro autonomo
Emerge poi anche una particolare sensibilità dei redditi di lavoro autonomo all'andamento ciclico soprattutto di quelli minori
Quindi siamo di fronte a un quadro che io non giudico positivamente ma soprattutto di non facile interpretazione in cui non è semplice associare stati di disagio a stenotipati figure sociali come eravamo abituati
La compressione poi della situazione estremamente gravata dalla presenza dell'evasione e dell'economia sommersa di cui già altri hanno detto che è un vero e proprio convitato di pietra al nostro al nostro tavolo di lavoro a differenza dei condizionamenti internazionali però questo e proprio un problema tutto nostro che rinvia realtà al profondo dualismo del nostro Paese territoriale anche la sua struttura sociale cioè con la componente di lavora un tono che estremamente più elevato che negli altri Paesi purtroppo io su questo tema non ho nulla da dire se non apprezzare il fatto che la riforma drammi stazione finanziaria se al primo posto il programma fiscale
Dell'Ulivo
In questo quadro delle tendenze distributive e con i limiti che ho citato quali sono gli spazi
L'attenzione naturalmente si deve soffermare sull'imposta personale sul reddito un'imposta che da circa centottanta mila miliardi al lordo che diventano netti centocinquanta mila una volta de facto tolta la componente delle detrazioni che quella che diciamo a maggior rilievo per gli aspetti che ci stiamo di cui ci occupiamo qui
L'IRPEF infatti come Rosa approssimazione un'imposta sul reddito comprensive globale
Alla caratteristica di prendere in considerazione moltissimi gli aspetti del Welfare monetario esclude dall'imponibile risparmio previdenziale prevede riduzioni per la famiglia tiene conto dei problemi della casa dalla spesa alla salute all'istruzione
Si tratta in definitiva dello strumento principale per una rizzare l'efficacia redistributivo d'un sistema tre puntate ora nella situazione attuale l'IRPEF attua una redistribuzione considerevole che facendo sempre riferimento all'indice di Gini come indicatore della dir disuguaglianza nei redditi lo migliore diciamo di quattro punti cioè una cosa molto significativa dal trentotto virgola sei l'indizione di dalla distribuzione al lordo a trentaquattro e mezzo sui redditi netti
Però io credo che dobbiamo amaramente concludere che sulla base delle considerazione delle premesse che ho fatto prima
Sugli orientamenti correnti in tema di evoluzione dei sistemi impositivi di eletti
è facile intuire che tale ruolo di molto difficilmente potrà essere intensificata e quindi perché da quali premesse nasce questa valutazione un po'pessimistica mi sembra che si tratti di considerazioni che sono largamente acquisito dagli studiosi dei sistemi tributari che diciamo hanno trovato la loro loro basi in due slogan che sono stati i punti di riferimento delle grandi riforme fiscali degli anni Ottanta che erano i principi di allargamento della base imponibile di riduzione delle aliquote da un lato e quello di pareggiare il terreno di gioco cioè togliere tutta una serie di disposizioni particolari
Si tratta di obiettivi che sono estremamente ragionevoli che bene perseguire però si deve anche però segnalare che in realtà dei per con riguardo al primo e più importante slogan quell'allargamento dalla base la riduzione l'aliquota è stato più perseguito negli altri Paesi il secondo che non il primo se allargamento dalla base c'è stata essa riguardato taluni ma non particolarmente significativi aspetti del Regio di impresa
E mentre invece sono state colpite molte deduzioni che avevano un significato dal punto di vista lo vuol fare
Tradotto nelle nelle nel nel discorso di casa nostra queste idee sulla riforme dell'imposta sul reddito possono essere sintetizzati in questi punti che riprendo da dopo recente comprese vende ben articolato intervento di Bernard è un recente convegno delle licenziati declinante
La la situazione della dalla nostra imposta personale si segnala seduto per una contraddizione fondamentale del fatto di escludere i redditi da da capitale dall'imponibile
E nella ricerca di soluzioni di modelli che si allontanano dalla tassazione del reddito comprensivo
Un secondo aspetto è il il favore ormai indiscusso per un ridisegno delle aliquote delle imposte con l'abbassamento delle aliquote marginali e ieri più elevate e riduzioni allargamento degli scaglioni un terzo punto è il principio del mantenimento di una tassazione su base individuale anziché famigliare o di convivenza e concentrazione delle risorse investibili sotto forme di detrazioni dall'imposta lorda per copertura dei costi addizionali dei familiari a carico per il contribuente più basso reddito cioè anche con un riferimento a reddito un quarto punto è il favore ormai diffuso all'adozione di metodi forfettari nella definizione dei redditi per i quali e più difficile un accertamento analitico come quei d'imprese minori di lavoro autonomo sulla base dei famosi studi di settore più o meno perfeziona infine un'altra punto che su cui c'è unanime consenso mi sembra
E la semplificazione degli obblighi fiscali e delle dichiarazioni tutte le proposte di riforma che sono state avanzate negli ultimi anni solo tante perché e ci si è esercitati sia in occasione del libro bianco di Tremonti al Governo Berlusconi ma anche nella preparazione del programma dell'Ulivo
Mettono in luce l'opportunità di ridurre il display gli scaglioni e le abbassare aliquote marginali più elevate anche se rimangono tale diverso di opzioni differenze molto significative nella definizione della base imponibile
E delle delle detrazioni
Se però
Tralasciamo l'ipotesi più estreme come quelle dell'aliquota unica e ci concentriamo su quelle più realistiche
Si vede che i risultati soddisfacente dal punto di vista distributivo possano essere realizzati anche limitando le aliquote e allargando gli scaglioni
Però il grado di redistribuzione naturalmente finisce per dipendere cruciale mente dall'ammontare di gettito che si è disposti a impegnare in questa operazione
La proposta dell'Ulivo la l'ultima che siamo sia socia queste forse meno lotta ancora mai più incerto aria a voi che
Seguite più attentamente e questi fenomeni sembra a raggiungere dei risultati che sono interessanti
Riducendo gli scaglioni da sette a quattro ridisegnando le aliquote dal ventuno al quarantadue per cento ristrutturando le detrazioni con l'aumento di quelle per lavoro dipendente soprattutto ma anche di lavoro autonomo per il coniuge ma soprattutto per i figli a carico
Mantenendo la definizione diretto imponibile non dissimile da quello attuale
Senza perdere e in modo sostanziale getto che questo invece caratterizzava le proposte del l'insieme delle proposte la Tremonti a parità di gettito
La proposta dell'Ulivo dedito realizza un effetto redistributivo che il migliore della situazione corrente i migliori anche delle proposte del libro bianco si tratta di risultati importanti che però dal punto di vista quantitativo non solo di proporzione adeguata al quadro distributivo che io cercato di richiamare brevemente la prima parte
Allora se poi e abbandoniamo l'imposta sul reddito e guardiamo altri aspetti sistema tributario il quadro
Perché sono anche un po'raffreddato Square chiedo scusa vanno al problema dei bicchieri
Varia spesso la nostra
E concedette ancora
Cinque cento varie
Se guardiamo i dati il resto estrema tributario troviamo che la situazione è è ancora più deludente
Perché il sistema di imposte dall'imposta indiretta non possiamo attenderci
Molti risultati
Quindi le politiche redistributive credo e questo è un primo punto devono essere affidate credo a strumenti diversi da quelli tributari principalmente a strumenti diversi da quelli tributari in una fase che non è Breve
Però il desiderio di non non finire questo intervento così in una connotazione che sia esclusivamente negativa
Ero vorrei dedicare alcuni aspetti eppure considerazione anche ad aspetti che esulo dalla definizione in senso stretto dall'assetto del sistema tributario e parlare un po'di altri istituti del ridistribuzione del reddito
Di sostegno del reddito che riguardano la spesa pubblica un'invasione di campo che ritengo giustificata dal fatto che ci sono delle interrelazioni
Fra questi fra questi fenomeni l'abbandono della l'imposta sul reddito complessivo da pochi con il sottoscritto subita con rassegnazione
Altri intravedono in questo passo Prodi comunque razionali verso la costruzione di assetti tributari in cui ci sia una compatibilità con la al ormai avvenuta liberalizzazione dei mercati finanziari
Altri infine il caso di proposte del di Tremonti trovava invece ragioni positive nel nello smantellare no la nozione di base allargata escludendo addirittura anche i redditi
Per far Riccati è ragione di non ben chiari o forse fin troppo chiari vantaggi di tassazione di cose rispetto le persone
E però fuori di dubbio che anche chi non rimpiange la comprensivi incanta se come principio Guido l'imposta personale trascura solitamente le implicazioni che il suo totale smantellamento a sugli istituti di assistenza lo vuol fare
Il problema nasce dall'esistenza di un vincolo di bilancio non è il caso di farlo beh esaminare questo problema qui la dopo la e guardare cioè a quel variegato settore dell'assistenza hanno credo che però dopo la riforma pensionistica che sicuramente ancora molto sposto osa nel breve periodo no per l'egoismo degli anziani come ci ha detto Nicola Rossi rispetto alle generazioni future
Non potrà avere uno spazio di interventi monetari molto superiori a quello attuale
Il quadro non è ancora ben definito però e comunque ragionevole presupporre che le risorse disponibili vadano concentrate là dove sono maggiori bisogni
E che ciò comporti fatalmente forme di trasferimento condizionati ai meriti dei destinatari
è un triste forse dire questa cosa però il depotenziamento dalla compressi di incantarsi priva il sistema del welfare del principale strumento di intervento in questa definizione io penso che la riforma del welfare monetario sia ormai avviata la riforma molto innovativa delle pensioni
Per il suo carattere di accentuata autonomia il carattere contributivo fra finisce per avere una sua autonomia finanziaria molto elevata non non totale ammonta elevato
Siamo ormai in attesa di una ridefinizione che ormai matura degli istituti di di sostegno del reddito dei lavoratori in caso cupa storia di cui c'è Lodi Ciak
Descritto un quadro che io condivido pienamente cioè due istituti con cadeva totale con copertura contributiva di tipo assicurativo
Di riforma della Sea o disoccupazione di lunga durata e della disoccupazione scusate e dalla cassa integrazione e poi c'è in in piedi un discorso mi eventuali ulteriori istituto che avrebbe natura assistenziale no e qui c'è un punto delicato
Di discussione che deve esser reso esplicito perché non sopportavo nascondere se si tratta di un sito che resta rientra all'interno di coloro che hanno avuto esperienze del lavoro se debba essere esteso invece anche coloro che sono in cerca di prima occupazione questo è un punto estremamente delicato per chi ha presente l'esistenza di vincolo di bilancio comunque dati comunque questi problemi sembra razionale chiudere l'opera di semplificazione perché già fare questo sugli istituti operato lavoro vuol dire sbarazzarsi di dodici o tredici istituti che sono caratterizzate da razionalità
Tremende no sembra naturale arrivare verso un un istituto a carattere assistenziale cambia il carattere più generali possibili che presenta caratteristiche come quelle del Basic in campi e ci ha descritto però Nicola Rossi nella nella mattinata che effettivamente attuò getto di attenzioni
A livello europeo nelle ottimamente le componenti più attenti ai problemi dalla redistribuzione o in una fase transitoria qualche altro strumento che assomiglia a un reddito minimo d'ingresso a un bund Socialiste
Tedesco no in questo modo la semplificazione è fuori discussione e che si debba presta gratuito di questo genere mi sembra non ci sono
Dubbi però se noi andiamo a vedere concretamente istituti di cui attualmente ci si sta occupando i nel dalla dibattito concreto al di là di queste che restano comunque
Come nello sfondo ideale e noi guardiamo l'assegno sociale che è stata introdotta la riforma delle pensioni le riforme dell'assegno unico dalla famiglia di cui ci ha parlato anche Trivellato questa mattina le proposte della minimo evitare dalla Commissione per la della della povertà tutte queste questi istituti hanno una caratteristica comune
Di cui il primo punto è che Dio accertarne il costo noi mi dispiace di essere arrivato a questo a questo convegno non preparato nel senso che i lavori sono in corso e penso che però nel giro di di di qualche qualche settimane qualche mese noi avremo forse ed è un pochino più più precisa di che cosa voglia dire muoversi in in questa direzione
Ma l'altro fatto e che comunque piaccia o non piaccia a tutti questi istituti hanno sempre il controllo dei mezzi ai fino alle sinistro da Tel della titolarità del beneficio
E quindi si pone un'alternativa realistica credo tra impostazione universalistica e una selettiva e quindi il problema della prova dei mezzi
Io non voglio nuovo al tempo perché vedo che ormai ho esaurito tutto nello spazio disposizione per entrare in questa discussione voglio solo stare con forza
Non non farlo ne faccio elencazione ricordare che la prova dei mezzi e molto più diffuso di quanto non si creda potrei fare una una Lincoln lunghissimo e quindi si deve prendere atto della situazione e quindi bisogna attrezzarsi una volta che siano quelle evoluzioni che ho descritto di sistemi tributari no ad aver degli strumenti che ci dicono una rete anche per affrontare problemi di questo tipo
E le possibilità sono poche ma solo a mio avviso sostanzialmente questo primo era Giungi mento di a di equilibrate certamente dei redditi da lavoro autonomo e di impresa individuale associata alla scoperta dall'America ma naturalmente questo fa parte del problema del convitato di pietra di cui ho detto prima però ci sono anche altre strade che forse dovremmo almeno verificare dal punto di vista dello studio sono possibili ad esempio anche accettando che i redditi da capitale subiscono delle tassazioni cedolari separati dall'imposta sul reddito come ci si avvia
Anche delle proposte dello schieramento progressista questo non significa che si debba rinunciare completamente a una qualche nominatività dei re di capitali ad altri fini
Non è non è necessariamente e la idee e le forme di modalità di tassazione del redditi finanziari che sono presenti ad esempio nella nelle proposte del dell'Ulivo rendono la cosa possibili si tratta semplicemente di sfatare
Qualche qualche tabù un altro un punto è quella di associare con maggiore intensità
Di catture di carattere patrimoniale naturalmente in modo parziale nella definizione del del titolo a partecipazione delle dei beneficenza è il quarto punto triste ma di necessità quella di Recoba giorno in corsa per a criteri categoriali
Questo un punto che può essere sì su cui secondo me si può fare del lavoro
Si possano ottenere dei risultati se sia arrivasse idea sulla una migliore definizione delle caratteristiche di coloro che hanno titolo ai benefici si potrebbe attenuare quelli che sono strettamente legati al reddito perché sono difettosi o quelli che sono legati alla posizione professionale in questa direzione ad esempio si potrebbero fare a ottenere dei risultati molto il migliore d'esempio di quelli che si stanno ottenendo con le proposte contenute
Nella nella legge finanziaria che sicuramente vanno visti con favore la possibilità che un certo ammontare di risorse destinata alla a a a finalità redistributive ma sicuramente almeno per la parte che riguarda la famiglia monoreddito presenta una un la concentrazione su un unico aspetto che probabilmente non è l'unico non è quello e su cui si debba a concertare l'attenzione credo che in generale debbano essere fatti molto sforzo per migliorarlo altre conoscenze quantitativa del fenomeno il tribù Simone
Si tratta di dare agli indicatori della disuguaglianza dalla povertà una dignità non inferiore al tasso di crescita del reddito di inflazione del disavanzo pubblico del saldo la bilancia di pagamenti
E del tasso disoccupazione i documenti ufficiali devono diventare questi target della politica economica
Credo però gran parte del lavoro debba essere fatti in quell'area di trasferimenti messe di servizi quella che è stata chiamata appunto anche questa mattina come azioni positive
Fornitura di servizi reali ma questo non è più compito mio la discrezione si continuasse in questa direzione non avrebbe più giustificazione se non credo per marginali aspetti di incentivazione finanziaria
Però alla luce dei vincoli di bilancio che ho detto la mia sulle mie considerazioni restano quindi sostanzialmente molto pragmatiche proprio esaltanti
Ma credo che siano necessarie se vogliamo che questa parte che la più innovativa di un ridisegno del De del welfare possa trovare le risorse per poter sopravvivere
La parola Stefano Patriarca per il commento raccomando il rispetto dei tempi perché non alloggio sta abbastanza correndo avvertendo anche che le parti non pronunciate di relazione interventi di grandissimo interesse verranno pubblicate prima che c'è una possibilità di secondo accesso diciamo si debba
Sì io ripeto mi accontentare subito il presidente faceva un facendo un commento rapido anche perché
Ne do se la relazione di Bossi mi mi convincono abbastanza sono a mio avviso una
Un'analisi adeguata e sì anche in rapporto alle prospettive disegna una prospettiva se arrivasse erano che c'ha un fondo di rassegnazione Montefiori Bossi stesso sottolineava come battuto ha scritto alcuni elementi da lui disegnati della sesto fiscale redistributivo l'unico valorizzate
Ci ritroviamo usata sostanzialmente anche ad una qualche forza di inerzia delle posizioni politiche economiche sociali di questi anni
Dice probabilmente sarebbe stato meglio non posso fornirne di darli all'inizio
Ci abbiamo alcune eredità da gestire non semplicissime
Io condivido appunto il l'analisi di di fondo che faceva Bossi e cioè la presenza di un forte processo di polarizzazione di
Di accentuazione delle diseguaglianze nella distribuzione del reddito dell'albergo era un processo in corso
Da molti anni su due terreni sul terreno della distribuzione primaria del reddito
Sul terreno della distribuzione primaria i processi sono stati molto forti
Quello che ci dobbiamo domandare come mai
Una setto fiscale distributivo come quello proprio dello Stato italiano non sia riuscito a opporsi in qualche misura in modo più efficace a questa polarizzazione
Io penso che occorre tenere conto che l'ammontare del riassetto distributivo
Gestito all'interno degli anni ottanta è stato talmente forte sostanzialmente collegato alle dinamiche connesse allo sviluppo e all'occupazione
Che sarebbe stato come dire sorprendente notare il contrario cioè notare che i processi della le le di strumenti verrà finanza pubblica fossero stati in grado ecco di recuperare questa questa situazione
Tennis teniamo conto che le tendenze alla polarizzazione nella distribuzione del reddito e della ricchezza
Si sono accentuate in tre direzioni
Una redistribuzione verticale
Il rapporto la posizione della Scala reddituale
Una redistribuzione generazionale
è una redistribuzione territoriale
Tutti questi i tre elementi fondamentali che a mio avviso hanno caratterizzato diciamo il rapporto nella distribuzione
Primarie del reddito sono stati talmente forti che rilevanti che in qualche modo le politiche pubbliche
La Corbi correzioni possibile mediante era la sfera fiscale erano in qualche modo abbastanza
Disarmate rispetto a questi processi anche perché pensate concepite in un ambito profondamente diverso la domanda che si faceva Bossi e queste all'inizio la risposta che lui dava e ancora interlocutoria mi sembra come mi come dire prudente ma
è il sistema fiscale oggi in grado seppure appunto un sistema fiscale modificato
In grado di correggere ed opporsi di correggere queste tendenze di opporsi a queste tendenze
Dobbiamo e possiamo affidare al fisco ancora il ruolo di grande agente di riequilibrio delle diseguaglianze distributive
La risposta a questa domanda anche nelle discussioni che si fanno nell'area
Sindacale progressista insomma sembra essere affermativa in realtà a me sembra che nella realtà le condizioni
Affinché questo possa essere fatto
Si stanno riducendo
Mi pare complessa ecco riuscire a dare una risposta se lo strumento fiscale possa essere ancora un elemento forte di correzione degli del e gli assetti distributivi ecco senza riflettere che quando noi passiamo da una proposta di uno stato sociale che si fonda appunto sul dal risarcimento
Che si fonda invece un sistema promozionale
In qualche modo invochiamo una struttura di uno stato sociale che forte che discrimina fortemente fra i vari soggetti beneficiaria Priori uno Stato che promuove è uno Stato che in qualche modo decide a priori quali sono i soggetti beneficiari del sistema delle prestazioni e degli interventi e decide a priori quali sono coloro che
Pagheranno in un sistema risarcitorio insomma tradizionalmente assicurativo tutti quanti pagano sono nella condizione di pagare un qualche premio perché tutti sono esposti poi è lo stesso rischio
Che dovrebbe appunto essere coperto dal sistema di welfare
Un sistema di welfare promozionale abbisogna realtà di un livello di soggettività politico sociale molto più forte rispetto a quello che avevamo vissuta negli anni passati la promozione definita dicevo ex-ante sulle condizioni di partenza già conosciute
Il risarcimento invece in qualche modo riconosciuto a tutti quanti
Un welfare quindi della promozione necessita di un livello dicevo di consapevolezza politica e sociale più alto e quindi di un assetto dello Stato più coeso se volete anche di una legittimazione politica più forte
In qualche modo ecco non si può
Contrabbandare questa trasformazione necessaria come derivata semplicemente dei processi di un assetto democratico diverso dei sistemi fiscali io penso che questa discussione attorno alla demografico si fida dei sistemi fiscali insomma
Si debba fare il i conti un po'meglio con la
Con necessità obiettive che abbiamo non sono convinto che
Una maggiore democraticità tout-court ecco del sistema fiscale sia sempre coerente
Agli obiettivi che poniamo appunto di un welfare promozionale
Se appunto viene intesa solamente come generico processo di avvicinamento del del fisco agli utenti od una generalizzazione del principio del beneficio
Lo diceva prima Bossi la generalizzazione del Principe beneficio tende a a rallentare e a ridurre il livello di redistribuzione
E di di esecuzione esplicita in qualche modo c'è bisogno a mio avviso di naviglio di legittimazione forte del del tutto il Sistri tutto il sistema fiscale
E non coincide questa rilegittimazione automaticamente con un maggior livello di democrazia fiscale
Le spinte molto forti in questi anni ho decentramento fiscale hanno sì avuto spesso alla base una riflessione connessa alla necessità di rendere non solo più giustificabile il prelievo ma anche di sottoporlo a una sorta di democrazia fiscale che avvicini le decisioni sul sistema fiscale al cittadino
Ma attenzione
Spesso questa
Questa strada portata alle estreme conseguenze
Pone dei problemi rischia di essere pericolosa sulla possibilità poi di avere un sistema fiscale che riesca a cogliere gli obiettivi indicati non a caso la Costituzione vieta l'utilizzo del sistema referendario su materie fiscali
Lo si volle in questo modo sottrarre alla forma più estrema di democrazia diretta un sistema fiscale se vuole essere solidaristico ha sempre in sé una dose se volete di autoritarismo per cui alla maggioranza dei pagatori deve essere sottratta
Deve essere sottratto a volte il diritto di decidere la sorte di una minoranza di beneficiarie
E attenzione al la trasformazione dello stato sociale appunto indicata dal dal dalla relazione di Laura
In direzione di un di un welfare blu più promozionale quindi che discrimina in maniera più chiara ex-ante in qualche modo ha necessità maggiore di un intervento di questo tipo
Ecco in qualche modo quindi attenzione a una io vorrei richiamare l'attenzione attorno a una sorta di eccessiva leggerezza con la quale in questi anni ma il viso sono stati affrontati discorsi attorno appunto al decentramento fiscale al rapporto fra principio del beneficio intervento
Generale in questo senso siccome concordo con lei argomentazioni che faceva Bossi volevo passare solo all'ultimo al secondo punto
Per chiudere rapidamente
Io penso che una delle questioni più rilevanti nella ridisegno degli assi dell'assetto distributivo
Rimaneva in qualche modo fuori dalla relazione
Ma era poi richiamata per lo meno nelle diagnosi
Riguarda appunto i processi che si sono accentuati sulla polarizzazione della ricchezza
Basta fare un esempio ed evidente diceva prima Bossi il gettito dell'IRPEF di centonovanta mila miliardi più o meno al lordo centottanta mila miliardi al lordo
Quindi lo Stato incassa sul sistema legato in qualche modo diciamo in qualche modo alla struttura dei redditi centottanta mila miliardi redistribuisce contemporaneamente
Centonovanta mila miliardi via interessi sul debito pubblico in funzione
Della
Della ricchezza accumulata
L'effetto distributivo redistributivo è evidente
Si percepisce in rapporto al reddito stato percepisce spende in relazione ai livelli di ridistribuisce in rapporto alla ricchezza accumulata
Io sono molto d'accordo anche qui con Bossi quando dice attenzione bisognose mitizzare questo questo facile approccio per cui la distribuzione della ricchezza
E degli interessi sul debito pubblico in particolare che è stato le norme elemento nuovo degli anni ottanta e novanta siano più o meno e quindi istruiti all'interno della società non è così gli abbiamo una una forte polarizzazione dei detentori dei titoli del del del debito pubblico quindi una forte accentuazione degli elementi e dei distributori
Se pensate che
Tutto l'insieme delle prestazioni INPS le prestazioni previdenziali INPS nel mille novecento
Novanta sei saranno inferiori all'entità
Degli interessi sul debito pubblico
Quindi la funzione redistributiva pubblica
Passa immagini una mi Mania più rilevante sul come vengono articolati distribuiti gli interessi sul debito piuttosto che come vengono articolate attribuito appunto
Il sistema pensionistico gestito dall'INPS ecco l'ammontare di questa
Di questo
Diciamo impatto è rilevantissimo
Senza affrontare il nodo senza che si affronti il nodo della distribuzione degli interessi sul debito e quindi la loro riduzione mi sembra complicato riuscire ad affrontare il nodo da distribuzione del reddito in assoluto e quindi la possibilità dell'operatore pubblico di intervenire per modificare gli assetti distributivi la questione degli interessi sul debito pubblico diventa e rimane
La questione centrale in questo senso probabilmente collocare i ragionamenti
Sul riassetto del sistema fiscale ha un profilo temporale che dovrà a vere da qui ai prossimi quattro cinque dieci anni nelle politiche del risanamento finanziario e quindi della riduzione
Del degli interessi sul debito gli elementi fondamentali
Ecco sarebbe in qualche modo opportuno ecco tentiamo sarebbe meglio ecco collocare storicamente come dire configurare un intervento che sarà assegnato comunque da un decennio nelle quali le politiche di risanamento del bilancio pubblico saranno centrali
Questo nodo appunto occorre affrontare si affronta mediante un intervento deciso appunto sugli meccanismi di formazione del deficit ecco io penso che qui che accanto anch'essi da dire definire un sistema fiscale fortemente legittimato socialmente sono d'accordo con Bossi attenzione in questi anni ci siamo forse troppo siamo andati dietro ad alcune mode alcuni slogan abbastanza semplici
Magari non verificare insomma ad esempio la riduzione che c'è stata
Sui livelli di progressività formale e sostanziale
E quindi gli interventi di questi anni sono stati rilevanti e si sono aggiunti quindi ai processi di redistribuzione di polarizzazione delle risorse comunque in corso ecco io penso che anche qui non occorre non ci si può illudere che l'IRPEF o l'imposta progressiva sui redditi sia l'elemento centrale unico per redistribuire
Reddito e correggere appunto gli elementi inibita che si forma sul terreno della distribuzione primaria del reddito
Io penso che però senza questa imposta ecco e senza appunto una capacità progressiva vera come diceva Bossi sia difficile immaginare appunto un processo di maggiore equità è una trasformazione anche del sistema complessivo del welfare grazie
Vincenzo Visco prevista per il secondo con meno otto ore momentaneamente impegnato insieme a Berlinguer in una qualche azione politica urgente
Come sapete domani arriva in Aula la finanziaria con un certo grado di incertezza residua che incertezza che si sta tentando di ridurre il più possibile
Già che ci sono do anche una spiacevole notizia Romano Prodi non ci sarà
Attentato oggi di far quadrare
Spostamenti orari impossibili aveva molti impegni
Stasera delle iniziative nel nord Italia
Non ce ne rammarichiamo Luís si scusa
Ma ci saranno certamente altre occasioni per discutere di queste cose essenziali al programma dell'Ulivo
Insieme allori
Poi finiranno totalmente cancro si concluderà nostro convegno con la tavola rotonda che prevista passiamo ora alla quinta delle relazioni
Mercati simulati e concorrenza amministrata la riforma delle pensioni come modello di cambiamento relazione di Ruggero Paladini
Il tema
Basta sta raffinato quasi accademico ma penso che
Affrontando da questo taglio sì posso anche arrivare poi a qualche conclusione specifica sul tema del diciamo modello previdenziale connesso con la riforma recente
Va bene Adamo Smith
Sottolineo carattere virtuoso della concorrenza diciamo dal punto di vista della efficienza del sistema economico
Peraltro conosceva diciamo i suoi Pollini nel senso che SAP sapeva anche che le tendenze anti concorrenziali erano insite nel comportamento degli operatori economici
Famosa la sua fra se no della cospirazione contro il pubblico che si verifica a ogni cena che industriali o commercianti organizzano
Dal punto di vista che forse ci
Mi interessa si può citare un intervento dei ed incedibili il quale nel mille ottocentocinquantanove
Aveva formulato un
Paradosso un paradosso analogo a quello della mano invisibile di Smith
Quando aveva notato che in certi settori caratterizzati da economie di scale da rendimenti crescenti
Certi servizi di pubblica utilità
La concorrenza nel mercato nel mercato avrebbe portato a forme di inefficienza di sprechi
E viceversa mi sosteneva che occorre occorreva realizzare una concorrenza per il mercato attraverso un sistema di meccanismo di asta
Il che vuol dire che era essenziale un intervento pubblico dello Stato affinché si realizzasse quel risultato che concorrenza tra gli operatori privati non era in grado di realizzare ecco qui il tema della concorrenza amministrata viene quindi posto in evidenza
Naturalmente Cernic aggiungeva che era necessario creare delle agenzie capaci di dirigere con imparzialità di giudizio la concorrenza e imporre nell'interesse del pubblico la rigida esecuzione dei contratti
Pertanto i componenti delle agenzie dovrebbero avere qualità di alta intelligenza ed integrità amministrativa e di pubblico Zeno
Ora queste parole di cervi che potrebbero dar luogo a molte considerazioni evidentemente ma io non le farò vorrei semplicemente ricordare sempre da questo punto di vista diciamo così retrospettivo che una quindicina di anni fa un gruppo di Johnny economisti
Aveva sostanzialmente si era mosso sulla stessa direzione formulando l'ipotesi del consumatore collettivo
E cioè suggerendo uno schema in cui tra i consumatori e i produttori si veniva frapporre un intermediario non avente scopo di lucro evidentemente il quale attraverso meccanismi di asta e otteneva che la produzione
Per un certo livello che veniva deciso di beni e servizi fosse realizzata in modo efficiente
Mentre finanziamento poteva essere poi fissato con criteri diversi che potevano finanziare di più o di meno con prezzi unici o differenziati
Una variante di questo sistema si può avere nel caso in cui i produttori sono agenzie del settore pubblico dotate di una maggiore autonomia ma sempre disciplinate dal a mano pubblica si può stabilire che gli enti siano non profit che debbano rispettare determinati standard eccetera
Tra questi operatori per esempio fornitori servizi sanitari o scolastici si cerca di simulare stimolare la concorrenza in modo da realizzare un maggior grado di efficienza
Che poi diciamo significa contenimento di costi e quindi diciamo minore pressione sui bilanci pubblici
In tempi recenti l'interesse verso questi sistemi dei mercati simulati queste forme concorrenza amministrata è aumentata notevolmente
Le valutazioni di coloro che studiano ricamo seriamente senza diciamo così preconcetti
Questi i risultati ricamo gli sforzi in questa direzione mostrano che esistono aspetti positivi ma anche aspetti meno positivi
Per esempio nel caso del dell'Inghilterra la riforma che ha creato uno questo specie di sistema di in concorrenza amministrata
Sembrerebbe spostare da costi interni di
All'organizzazione
Verso costi esterni transazione
Nel sopore cento intervento di nell'intervento di player al congresso
Laburista venivano fatte critiche critiche di questo tipo ad esempio e quindi sostanza diciamo si tratta di fenomeno Complesso che va esaminato nei vari aspetti per poter
Dare un valutazione più specifica e più puntuale
Probabilmente questa complessità deriva dal fatto che gli attori che interagiscono sono più dei tre tipici dello schema alla Cervi
Ci sono i consumatori sono i produttori medici o insegnanti ci sono i rappresentanti degli organismi pubblici e i produttori degli impulso necessari medicine o libri
E i produttori poi si possono dividere medici di base medici ospedalieri che diventano poi degli attori distinti e separati e quindi determinano interrelazioni complesse
E da queste Processi possono derivare fenomeni di inefficienza di costi di transazione
E la stessa relazione tra efficienza ed efficacia non è diciamo così immediata
Per chiarire meglio potrei fare un esempio di cui sono stato testimone qualche anno fa in un reparto di cardiologia
Di cardiologia
Di un ospedale romano per un'operazione di pacemaker bisognava attendere un mediamente un paio di settimane molto di più di quello che invece poi era la degenza dopo l'operazione da questo punto di vista quindi la e efficienza era bassissimo nell'uso del dei posti letto eccetera
Ma invece l'équipe medica realizzava una grande efficacia perché era molto molto brava
E nel breve periodo punto che io ho seguito ci sono stati due persone che avevano
Subito Lonoce Lanaro cooperazione in cliniche private avendo pagato svariati milioni operazione garante fallita è andata male adesso lui riesca andavano in quel reparto cardiologico per farsela sistemare in un caso addirittura il pacemaker ha finito all'altezza della milza
Quindi diciamo il problema è complesso
La relazione con altri settori poi i
Del di un funzionamento di un mercato determinano ulteriori ulteriori complicazioni su cui però non mi soffermo
Probabilmente si dovrebbe riflettere sul fatto che nell'ambito di un sistema tradizionale e ben poco orientata al mercato dei servizi sanitari e scolastici così come li abbiamo conosciuti
La qualità dei servizi già adesso si differenzia in modo estremamente marcato
Tra zona e zona tra istituto e istituto
Tra ospedale e ospedale
Comprende le ragioni di queste differenziazioni in situazioni in cui tutti gli operatori sono sottoposti alle stesse regole
Può essere essenziale per trovare i modi migliori per stimolare limitazione delle esperienze migliori
Non mi voglio soffermare però su questi temi e passo al tema centrale e cioè il problema della
Previdenza in che senso si può parlare della simulazione di un sistema di mercato cioè di un sistema a capitalizzazione basato su fondi pensioni assicurativi da parte di un certo assetto di un sistema pensionistico a ripartizione
Ora nove ne conosciamo diciamo
Alcuni di noi conoscono il teorema di Aronne secondo il quale i due sistemi a capitalizzazione ripartizione sono equivalenti quando come performances anch'se il tasso di interesse il tasso di crescita dell'economia sono uguali
Questo al netto poi di tutte le differenze di effetti diversi sui risparmio di costi diversi che i due sistemi impongono
Ma il punto non è questo il problema è il rapporto tra rendimento e rischio
Ora nel caso di un sistema capitalizza ad un sistema privatistico a capitalizzazione
Questo vuol dire per faccio il caso per esempio degli Stati Uniti che nell'arco di circa una quarantina d'anni il mercato azionario ha avuto una performances di un quattro per cento
Ma questo quattro per cento a una variabilità notevolissima
Di circa tre volte tanto il che vuol dire che un pensionato americano con cui fondo pensioni presso investitori nelle nelle azioni del mercato americano poteva andare
In pensione con un rendimento che andava dal più sedici almeno otto per cento
Cioè quindi diciamo la variabilità e estremamente accentuata
Anche diciamo ai nostri mercati dei mercati europei dove diciamo così guardando anche ai titoli obbligazionari si hanno fenomeni di questo genere
Quello che ci interessa però in più in particolare il rendimento che possono tenere due lavoratori che hanno investito in due fondi diversi nello stesso periodo di tempo per ammontare uguali
La legge dell'unico apprezzo che la concorrenza dovrebbe realizzare no implica che i due dovrebbero ottenere uno uguale rendimento
Il mutamento del gestore del fondo è il meccanismo concorrenziale del mercato che dovrebbe realizzare il livellamento dei rendimenti
Il gestore che ottiene performances più bassa e viene sostituito
E la minaccia della sostituzione lo stimola a migliorare la performances
Preparate o sta nel fatto che la distribuzione del performances varia notevolmente da periodo a periodo
Questo si verifica anche guardandolo esperienza dei nostri fondi d'investimento
Voglio fare anche qui un esempio
E prendete due insegnanti americani uno di New York che unì San Francisco che vanno in pensione nella primavera di quest'
Questo verso una tendenza alla crescita
D'altra parte ci sono effetti economici c'è un maggiore tempo dedicato alla ricerca del lavoro quindi uno maggiore disoccupazione
Che nasce perfetto delle minori pressioni ad ottenere un'occupazione ma c'è soprattutto una contrazione di domanda del di lavoro specie in quei sistemi in cui il costo del welfare e collegato e parametrizzato alla lavoro cioè che finanziano welfare mediante contributi che ricadono imposte che ricadono direttamente o indirettamente sul monte salari
Possiamo dire quindi che perfetto il ciclo del circolo vizioso che dicevo all'inizio c'è una maggiore offerta di lavoro
In parte contrastata
Dalla maggiore tempo dedicato alla ricerca di lavoro ma direi prevalente sulla domanda di lavoro una liberazione un aumento della domanda di lavoro sull'offerta di lavoro c'è una contrazione
Perfetto inevitabile e o salari reali che crescono meno della produttività e del reddito o una caduta dell'occupazione se i salari crescono indipendentemente dalla esistenza di settori
Di
Di diciamo tra i tanti dai parametri delle remunerazioni dei costi della poco
Quindi esiste un problema critico della Whale fare un problema di limiti al Welfare di esigenze contraddittorie che dobbiamo affronta
Dall'altra parte sul piano organizzativo lo ha il fare si è diffuso anche sulla richiesta di importanti professioni di essere burocratizzati
Vediamo che dovunque la professione medica è debole nelle sue strutture organizzative abbiamo il passaggio alla richiesta di una trasformazione in servizio pubblico della dei servizi medici vediamo che invece in una situazione in cui la professione medica e più forte come negli Stati Uniti c'è una maggiore resistenza
D'altra parte che le formule organizzative che abbiamo ereditato sono quelle dell'esercito di grandi servizi pubblici e quindi è stato quasi naturale che nel momento in cui si voleva socializzare il mutuo rizzare a livello dell'intera società il costo di certi servizi il tipo di organizzazione fosse di tipo accentrato la conseguenza è che la qualità delle prestazioni non trova più se non la debolezza del singolo consumatore non trova un gioco delle parti
Il fatto che i domanda ed offerta in molti di questi servizi siano espresse dalla stessa agenzia che per un verso ottiene i mezzi per soddisfare la domanda di servizi e per altro verso produce i servizi
La conseguenza di questo è una difesa di queste agenzie nei confronti dell'utente cittadino consumatore
Perché essendo responsabili della offerta non hanno la
La libertà essendo il problemi di Offerta i problemi di organizzazione della produzione preponderanti non hanno la possibilità di contrapporsi come poteri contrapposto a quello dei produttori
Una prima linea quindi di evoluzione e quella che prevale in Europa continentale
Della contrapposizione tra i produttori dei servizi nel caso specifico della medicina il gli ospedali e chi organizza la domanda pubblica le mutue francesi tedesche belghe olandesi hanno questa caratteristica di essere seduti organizzazioni agenzie che rappresentano la domanda e che non sono coinvolte se non come acquirenti dei servizi e quindi con un atteggiamento di naturale
Allineamento agli interessi dell'utente consumatore rispetto ai produttori
Nelle esperienze invece nordiche o in quella italiana attraverso il servizio nazionale che unisce la funzione di assicurazione la funzione di in produzione vi è la tendenza ad una progressivo indebolimento della qualità dei servizi perché la struttura organizzativa e tale da non individuare un interesse
Collettivo alla
Alla qualità
E alla contrapposizione rispetto appunto alla offerto
Capisco che ci sono alcuni evoluzioni di micro economiche che possono Farrah considerare che schermi competitivi siano in questi settori meno opportuni che in altri vorrei però che si facesse un'analisi molto specifica per spiegare perché in questi settori quelle quei costi di contrattazione con il fatti investimento per ottenere informazioni eccetera sono più presenti che invece in settori produzioni di beni comuni produzioni gli altri servizi professionali
Mi sembra quindi che la evoluzione del sistema debba poter portare a questa distinzione tra assicuratore che domanda i servizi l'assicuratore pubblico che domande i servizi e dall'altra parte di produttori di servizi si è si è siano essi pubblici o privati non importa ma è ristabilire questa naturale distinzione
Se il problema è oggi un problema di qualità è un problema di soddisfa zone della domanda individualizzata
Del di questi particolari servizio
L'altro punto è se debba esserci un unico monopolista servizio pubblico che
Domanda un certo bene oppure se pur rispettando la funzione mutualistiche redistributiva del in dell'UE il far non sia pensabile che il singoli si possono organizzare ottenendo dallo Stato dalle dalle usura dal dalle organizzazioni che producono oggi le i servizi di welfare
Di ottenere l'equivalente non di ciò che pagano questo sarebbe una violare la regola redistributiva ma di ciò che quella particolare popolazione costerebbe in termini mi
Costo per il servizio pubblico quindi direi che è pensabile una progressiva privatizzazione o sotto la privatizzazione nel privato sociale della domanda e offerta di servizi e quel che mi sembra costituisca una fase che mostra scriccioli e difficoltà crescenti e la idea della produzione nell'ambito di una stessa agenzia di domanda e di offerto c'è una domanda individualizzata che richiede una organizzazione del di questi settori anch'essa in termini individualizzati
C'è poi l'atteggiamento invidioso del pubblico quando si tratti di intermediazione finanziaria che accade attraverso lo Stato
Io credo che
Le no i nostri tentativi di bloccare a percentuali di reddito relativamente modesto
Il costo della salute o il costo di altri servizi di welfare
Non corrisponda alla logica e alla dinamica dei bisogni non si vede perché
Sia così importante mantenere al sei o il cinque e mezzo al sei e mezzo per cento
Il costo collettivo della salute
Sia importa più importante che mantenere al dieci per cento il costo di della della motorizzazione o di mantenere al quattro per cento il costo dell'abbigliamento eccetera
La nostra o società che produce una domanda crescente di beni relativi al benessere personale e questo corrisponde anche alle specializzazioni richieste dal commercio internazionale
La intermediazione pubblica porta invece con le difficoltà crescenti a ottenere il passaggio di risorse finanziarie dal pubblico al privato richiede invece una contenimento di queste specie in settori in cui la dinamica del del dei bisogni tende invece farà aumentare più rapidamente di altre spese il questa domanda
E quindi è necessario determinare molto bene gli standard in cui interviene il la lo stato del benessere e aprire invece una una possibilità di esercitare una libertà cosa che potrebbe appunto avvenire sotto le forme mutualistiche una libertà dei gruppi di destinare una maggiori risorse a settori in cui la domanda di bisogni cresce più rapidamente
Un'ultima osservazione il nostro welfare approfondì squilibri
è stato dominato da una mediazione tra ceti medi e sindacati ed è stato dominato dai brava operaie da ceti medi adulti in una fase in cui i problemi della vecchiaia il problemi del difesa della salute sembravano più importanti di altri problemi
Di qui abbiamo un sistema che rispetto agli altri sistemi evoluti abbiamo un sistema nettamente sottosviluppato Mediterraneo in cui i problemi dei rischi inerenti alla famiglia sono sacrificati
Nostro diciamo macro decisioni ci danno risultati simili al Portogallo alla Spagna e alla Grecia rispetto invece alla mix
Di atti di prestazioni collegate allo stato sociale dei Paesi dell'Europa centrale in cui è molto più presente il sostegno alla famiglia e ma sulle attuali difficoltà che si esprimono anche nella crisi demografica comporteranno necessariamente uno smontaggio di una afflusso di risorse nei settori tradizionali di welfare pena per lo sviluppo invece di questa nuova domanda che corrisponde anche alla domanda
Di popolazioni ad alto reddito
Ancora
Abbiamo una sotto investimento nel campo della ricerca del lavoro
Della diciamo creazioni di uguaglianza di opportunità nella ricerca di lavoro
Abbiamo una organizzazione del
Dell'esercito del lavoro che comporta molta minore libertà di scelta tra lavoro tempo libero tra lavoro e tempo della famiglie
E quindi è mi sembra inevitabile che la domanda di nuovi bisogni di welfare Congar più attentamente il problema e la difficoltà crescente della intermediazione finanziaria pubblica porta alla necessità di interventi limitativi della Spesal nei settori tradizionali per aprire la possibilità di sopperire a esigenze che si stanno potentemente affermando nella domanda del
Dei nuovi cittadini delle nuove generazioni ecco io credo quindi che
Occorre uno spirito non conservatore
Vorrei dire che il rischio della sinistra o del centrosinistra è quello di essere conservatore del welfare di ieri
E necessario sul piano della organizzazione sperimentare formule nuove domandarsi se alcune direzioni che assunto
Il lo sviluppo della Welfare State Italia non siano state condizionati piuttosto da una domanda di burocratizzazione degli operatori che
Da una esigenza effettiva di soddisfare certi bisogni pubblici
La necessità di vi vedere il campo degli oggetti che entrò nell'welfare i svilupparlo secondo le logiche che sono quelle nelle società più evolute le società che affrontano altri rischi altri pericoli rispetto a quelle più tradizionali
A cui mi sembra welfare italiano è stato
Costruito
Ecco perché credo che il prossimi anni richiederanno questa estrema libertà di giudizio
E richiederanno delle modifiche notevoli al nostro sistema ultimo osservazioni
è stato detto
Lo so perché molte delle ragioni per cui e più opportuno un sistema previdenziale pubblico vorrei semplicemente osservare che un sistema previdenziale pubblico che voglia contenere entro una certa proporzione del monte salario del reddito il costo del sistema del previdenza a per natura delle cose una capacità di pagamento di pensioni che inferiori rispetto alla stessa volume di contributi pagati che siano invece investiti in un in un sistema a capitalizzazione il discorso è chiaro ed è deriva dal fatto che quella uguaglianza che in condizioni di sviluppo
Diciamo ottimale gli economisti danno per scontata tra tasso di crescita dell'economia il tasso di interesse reale nelle economiche ad alta accumulazione
E invece una disuguaglianza
Il tasso di interesse il tasso di rendimento del capitale e sistematicamente superiore al tasso di crescita della economia stessa il quattro cinque per cento che è oggi il tasso di rendimento reale del capitale e in tutti i paesi sviluppati superiore al tasso di crescita del economia che oscilla tra l'uno e mezzo il due e mezzo per cento quindi sistematicamente un sistema che vede capitalizzare assi i contributi al tasso di crescita dell'economia finisce col dare delle pensioni che sono inferiori a quelle che potrebbero invece e se redatte con lo stesso flusso di contributi lungo una vita se questi contributi vengono investiti nella processo produttivo
Sono perfettamente d'accordo con chi ha detto che la transizione questo questa parola un poco magica in questo caso invece con utilizzo specifico comporterebbe
Il quei costi che sono stati evitati nella che s'nella transizione nel senso opposto da un sistema che ha di capitalizzazione è un sistema a invece riparto
Ma è certo che potessimo scegliere i due sistemi e nei limiti
Degli incrementi nei limiti delle aggiunte mi sembra importante quel che è stato che in parte contenuto nella riforma del sistema previdenziale cioè la creazione di un sistema con due Fonti
Di previdenza l'una che avviene attraverso i fondi pensione e che quindi a possibilità teoriche di rendimento più alte e l'altra invece che ha possibilità di Renzi che a realtà prospettive di rendimenti
Più basse appunto legati a questa sistematica divergenza tra il tasso di rendimento del capitale la crescita del sistema e quindi la crescita del monte salari e quindi la crescita dei contributi su cui verranno pagate le pensioni
Tutto questo richiede appunto che non ci siano miti
Affrontare
Una campo ricco di novità ricco di nuove domande oggi non soddisfatte che ci domandano soddisfazione particolare quelle collegate alla realtà familiare
Che richiede appunto di applicare sui settori tradizionali
Rigore
Calcolo economico tentativo di
Economizzare sui costi delle prestazioni grazie
Dopo Andreatta
Io vorrei chiamare
Gianni Mattioli è intervenire
Anche perché portatore di perché gli interessi generali
Anche di uno specifico culturale che interessante sentire proprio nel rapporto che c'è fra
Welfare
Problemi più generali
Punto delle compatibilità
Non soltanto finanziarie anche finanziarie ma
Di una società della come dire sopravvivenza
Nei confronti degli elementi di deterioramento e di federazione che sono tipici
Nella società contemporanea
Grazie Luigi o un un vantaggio su Andreatta nel senso di aver seguito questo convegno molto bello che quindi di poter diretto che
Io mi riconosco con piena convinzione
Sulla impostazione generale che è stata data da la relazione introduttiva di Laura Pennacchi
E poi il breve accenno che ha fatto Berlinguer
Sul lo scontro che ci vede ora in sede di sessione di Bilancio è uno scontro che combattiamo ogni giorno e quindi è superfluo su questo aggiungere parole
In particolare se potessi sintetizzare uno degli aspetti più
Più riassuntivi della relazione di Laura
Lo troverei proprio laddove sì dice che
Quelli polarità di libertà ed eguaglianza convivono proprio sul terreno della ricerca delle pari opportunità e dei diritti di cittadinanza
Tanto più se la concezione di eguaglianza diventa sempre meno economicista
Io accolgo io ho due punti da esprimere come risposta all'invito di Luigi però lo vorrei far precedere da un punto su cui non ho accerto io le competenze per dare delle risposte
Ma che su cui io vorrei richiamare l'attenzione invece di tante competenze che qui sono disponibili
Ed è la questione del ripiano del debito su cui
Est stamattina si è intrattenuto Nicola Rossi proprio Rossi che da tempo
Investe tante energie per richiamare quel terribile meccanismo di iniquità sociale che contenuto nel servizio del debito
Invano e nel confronto di questi mesi
Ho cercato di avere su questo un confronto con i compagni di Rifondazione Comunista
Che continuano a ritenere che il ripiano del della finanza pubblica sia cosa che non riguarda la sinistra che si deve occupare di occupazione
Non riguarda la sinistra
Mentre ben prima delle considerazioni su Maastricht
Se uno va a vedere la struttura del finanziamento del servizio del debito
Vede queste cifre non di piccolo significato ma basta ricordare che Rispetto alla valore degli interessi sul debito che si prende la famiglia media italiana
Le famiglie con un reddito inferiore ai venti milioni quando fu fatto il rapporto del CNEL
Erano più del trenta per cento delle famiglie italiane prendono meno di un quinto
Del valore medio di quello che prende la famiglia media italiana e se uno restringe la sua attenzione a le famiglie del Mezzogiorno includendovi anche i grandi ricchi queste famiglie prendono meno della metà del valore medio di quello che prende la famiglia italiana
Tanto più allora in una situazione in cui governo dopo governo noi assistiamo a uno sforzo enorme di avanzo primario
Beh non può coglierci non può non coglierci questo meccanismo che poco vedo tuttora all'ordine del giorno
Quando sia un avanzo primario dell'ordine dei cinquanta mila miliardi come nelle successive finanziarie più meno si è tentato di avere non può non essere colpiti capirei se non ci fosse avanzo primario
Chi finanzia il debito dello Stato ebbe si prende anche il premio di questo di questo supporto al debito dello Stato
Ma quando al contrario c'è un avanzo primario di questa entità allora ed è qui è una partita di giro ignobile perché quello che il
La imposizione fiscale che in qualche modo dovrebbe creare una redistribuzione
Di reddito in queste condizioni di avanzo primario ebbe diventa illusoria perché poi quella imposizione fiscale finanzia gli interessi in modo che poi viene redistribuito in modo così diseguale
Rispetto a un fenomeno così macroscopico e non basta dire allora
Intensifichiamo lo sforzo di ripiano del debito perché comunque sappiamo che i tempi sono tempi molto lunghi
E dunque è necessario che i miei colleghi che hanno competenze in questi settori
Abbiano trovino pelle strumenti degli strumenti perché questo circuito veramente inaccettabile venga
Tagliato
Vengo alle due ha il duo le due considerazioni più proprie a la mia la mia sensibilità
La prima riguarda la questione del rapporto tra
Stato sociale e consumi
Beh di nuovo anche qui una chiarimento che all'interno della sinistra
Credo che sia
Piuttosto arretrato
Ancora cosa sento direbbe
Ossa onorare gli accordi di luglio significa una appunto una disponibilità di risorse finanziarie alle famiglie
Orientato dice Bertinotti alla rilancio di consumi interni
E mi chiedo ma come è possibile che dopo dieci anni di ambientalismo
Dieci anni in cui questa cultura questa sensibilità sui meccanismi perversi distruttivi aggressivi della salute aggressivi delle compatibilità
Ambientali atti eversivi di quello che sono le nostre città si possano ancora vedere
Come obiettivo il rilancio dei consumi interni in una situazione in cui al contrario sappiamo bene che proprio l'aumento gigantesco di produttività del lavoro
Ci porta in condizioni permettetemi il termine un po'forzato di vera e propria saturazione del mercato di consumi di massa e quindi pensare che noi possiamo per seguire in termini tutti i monetari li accordi salariali questo mi sembra del tutto fuori dalla realtà
Mentre anche qui io trovo che sia ancora gracile il tentativo di dare una risposta
Che invece di erogare risorse finanziarie sia capace di dare quei beni
In cui concretamente rigorosamente si misura
La il terreno delle pari opportunità e non solo delle pari opportunità
Cari amici se noi andiamo a guardare l'università diritto allo studio viene finanziato in modo ridicolo
E il meccanismo del diritto allo studio legato a il meccanismo della denuncia dei redditi con tutte le truffe che noi sappiamo questo rappresenti che per i lavoratori dipendenti pubblici e privati si possano trovare le forme in cui invece di restituire di dare quattrini
A i lavoratori si dia per esempio una rigorosa politica di diritto allo studio in un paese in cui ancora appena il dieci per cento
Dei gli studenti che escono dalla scuola dell'obbligo arriva all'università e soltanto un terzo di questi arriva alla laurea
Questo è un terreno di restituzione che mi convince molto di più come mi convince molto di più
Anche per una recentissima esperienza personale in cui ho visto quanto le classi di reddito si giochino il privilegio di un'assistenza sanitaria o di un'altra
Beh di nuovo ecco un altro ter Reno in cui restituire non quattrini ma una vera efficiente rigorosa
Assistenza sanitaria per le prestazioni quelle super costose copre oggi none
Questo è un altro terreno su cui io Peuterey molto meglio
Onorati appunto gli accordi salariali
E questo anche all'indirizzo dirlo un'ottica in cui certo il uguale il fare deve essere pagato certamente con grado azioni e differenziazioni ma appunto questo che invece di restituire per i consumi restituisce nella creazione vera e reale
Del welfare questo io lo troverei un salto di cultura che sia legato allora a una convinta accettazione
Della cultura che oggi supera per necessità per quello che sono le oggi le nostre città per lei periferia aggredite dai enormi montagne di rifiuti
Super appunto un'ottica puramente di consumi
E infine il la seconda considerazione
Le politiche dell'occupazione beh più ancora qui io ho visto con molta delusione
Le tesi del dell'Ulivo e qui proprio mi pare che non ci siamo
Se questo scorcio di secolo si caratterizza con due emergenze con due emergenze reali
Da una parte l'emergenza dell'occupazione come rottura tra stato dell'economia è stato dell'occupazione per tanti motivi che voi conoscete benissimo
Talaltra l'altra emergenza quella ambientale ma quella dura non questa favoletta
Dell'ambiente che sento continuamente rilanciare quasi che l'ambiente si misura in un'opera autostradale in più o in meno questione out ambientale significa un'aggressione alla salute della gente commenta ci piaccia o no eh nei dati
Terribili l'aumento del centododici per cento dei tumori al polmone l'aumento del settantatré per cento
Dei tumori alla vescica del sessantanove per cento dei tumori alla prostata un'aggressione alla salute della gente
Dall'altra
In questo momento si chiude all'Eur la seduta inaugurale della conferenza sulle variazioni climatiche
L'anno scorso Berlusconi poté ironizzare almeno nel dibattito sulla fiducia al suo governo mi disse mai i problemi di cui che appassionano Mattioli
Forse occuperanno i nipoti dei nipoti dei nostri nipoti
La Conferenza oggi richiamo all'attenzione l'urgenza su uno sconquasso delle compatibilità degli equilibri non nei termini di qualche fantasia
Ma nei termini rigorosi di quei teoremi
Di lì a Puno fu di Poincaré i teoremi della stabilità dei sistemi termodinamici ai quali
Veniamo richiamati con la brutalità dei numeri e delle osservazioni
E infine in questa emergenza ambientale una questione energetica scandita
Dai cinque miliardi che consumano tanta quanta Energia quanto gli altri settecento milioni di abitanti del pianeta con la differenza che gli uni hanno tassi di crescita dei consumi e loro mi del sette e dell'otto anche del nove per cento mentre noi siamo alla saturazione ma il futuro della questione energetica sta in quei passi di corsa di crescita
E non so se noi potremo ancora mandare le portaerei nel Golfo a tener basso il prezzo del barile
Ma in modo straordinario queste due problematiche la problematica dell'occupazione la problematica dell'ambiente nelle società industriali avanzate queste due problematiche così
Drammatiche sotto gli occhi di tutti sembra a una lettura distaccata scientifica
Che permettano proprio l'assoluzione dell'uno in virtù dell'altro
Mentre sarà illusorio continuare ad aspettarsi spaventa scritto cose sagge meccanismi utili
Ma è illusorio pensare che noi rilanceremo occupazione nei settori produttivi tradizionali in cui al più noi potremo salvaguardare con un enorme sforzo di ricerca scientifica per ridurre il consumo di materie prime per ridurre gli inquinamenti potremo al più difendere gli attuali livelli di occupazione mentre si spalancherà
La nuova occupazione laddove si produce si vende qualità della vita
Ma questa che è la novità che caratterizza le società industriali verso le quali si muovono in modo accelerato la Germania nel settore dico uno dei settori delle energie rinnovabili delle tecnologie di risparmio energetico
Tenta uno una delle voci della invasione nel mercato internazionale
Più incisive è possibile che di questa cultura che è la cultura del secolo verso il quale noi andiamo noi il centrosinistra ancora non è capace
Di caratterizzare la sofferta di città felici di città ridenti in cui la salvaguardia dei beni inestimabili
Della del tessuto delle nostre città diventa anche occupazione anche salvaguardia di questo bene che l'occupazione con anche delle caratteristiche rispetto alle cose che stamattina molto bene sono state evidenziate anche caratteristiche di facilitare la mobilità da settori che sono in crisi
Certamente non curabile se uno pensa di poter lanciare rilanciare l'edilizia con ulteriore cementificazione delle città o con ulteriore cementificazione di opere pubbliche è fuori della realtà
Ma risanamento urbano ristrutturazione urbana tutto questo è invece nella concretezza
Molto difficile rilanciare chimica di base molto più concreto oggi una massiccia utilizzazione della Sapienza chimica dei nuovi materiali della Sapienza chimica del legame tra
Agricoltura e produzioni
E anche è in questi settori in cui pure c'è una aspetti di tecnologie super sofisticate ma figuriamoci soltanto il risanamento idrogeologico che non è il risanamento del cemento e delle dighe ma è il risanamento delle Ricco sostituzioni dei terreni di Rispetto degli alvei fluviali implica delle condizioni di modellizzazione di fisica matematica talmente raffinate fa altro che la vecchia Ingegneria del cemento ma nella questione ambientale ce n'è per tutti i gusti
Dalle tecnologie super raffinate anche a tecnologie in cui il ricambio il rilancio l'accompagnamento del lavoratore anziano da riqualificare trova concretissime possibilità ecco è questo che mi sembra di poter richiamare all'attenzione del nostro dibattito e vorrei chiudere con un riferimento a una cosa che mi piace molto di Zamagni
Non è tanto lo stato quanto la società civile capace di questa interlocuzione ma allora perché non considerare rispetto a una domanda di ambiente che certe o cresce nell'opinione pubblica
Ma è ancora molto frammentaria e fatica a vedere l'investitore privato che richiede una quantificazione una Remo numerazione in tempi certi
Ebbene masse la società civile diventa grande battaglia culturale per tutti noi allora
Nelle forme del federalismo fiscale si possono intravedere delle strutture di Scelta di referendum in cui prima il bene ambientale viene ottenuto come tassa
E domani quando questo sia divenuto
Abitudine quantificazione della domanda diviene invece prezzo da pagare rispetto a una domanda che si è venuta così consolidando
Ecco queste sono le considerazioni che alla vostro dibattito ho pensato di portare
Molte grazie molte grazie Gianni Mattioli e siccome il tempo intanto io vi risparmio il tessuto connettivo che in genere si frappone fra un intervento e l'altro è parso subito la per ora Sergio Cofferati
Ma io credo che ci siano alcune
Ci siano alcune cose da fare rapidamente
Riguardano ovviamente la rappresentanza sociale riguardano immagino anche quella politica
Perché penso delle cose da fare in fretta
Che immagino dovranno trovare queste cose
Qualche riferimento nei programmi delle forze politiche che si contenderanno il consenso elettorale prossimi mesi perché non abbiamo avviato un processo che indispensabile non venga interrotto anzi deve essere completato
Per avere dei risultati di una qualche consistenza il processo è quello del risanamento come è stato detto più volte
Il tratto più
Importante e caratteristico della fase che abbiamo alle spalle e che questo risanamento si è progressivamente ricercato attraverso forme prima sperimentali poi consolidate definiti con procedure precise di rapporto tra le grandi forze sociali
Il Parlamento
Il risanamento va completato il risanamento ha bisogno pronuncia di conseguenza di una riorganizzazione della spesa
Che bisogna affrontare gli altri grandi capitoli dell'Uefa
La riforma delle pensioni e prima l'accordo sulla riforma delle pensioni credo sia uno dei punti di riferimento importanti
Sul piano del merito del metodo e delle intenzioni in campo
Come sapete in altre parti dell'Europa intera
Procedure diverse
Non portano al consenso ma portano alla messa in discussione
Dei rapporti del tessuto sociale e delle condizioni materiali poi per milioni di persone
Io non so dire come finirà la vicenda francese
Ma
La mancanza di procedure di ruolo delle parti sociali
Che di interesse del governo a sollecitare a promuovere un confronto sulle riforme
Può portare a dei danni rilevanti molto consistenti
Spero di sbagliare ma continua a vedere questo pericolo questo rischio
Non lontanissimo tra dalle nostre frontiere abbiamo fatto questa esperienza che riguardava la previdenza
In concreto che cosa abbiamo fatto
Abbiamo dimostrato che si può contribuire a diminuire la spesa
Riorganizzando grandi capitoli
Con il consenso degli interessati
Era un'ipotesi quella sulla quale abbiamo lavorato per lungo tempo non scontata
Men che meno era scontato la propria
Poi so che tanti problemi sono ancora irrisolti non mi paiono francamente quelli che nel dibattito di questi giorni vengono strumentalmente indicati
Una riforma ha bisogno di tempo per entrare stabilmente
In funzione se è una vera riforma genera effetti consistenti nel medio e nel lungo periodo
I tagli di spesa che qualcuno tentò in precedenza per avere un equilibrio di bilancio non solo non hanno portato a risultati di nessun interesse di nessuna consistenza visto che ha generato conflitto sociale ma non avrebbero comunque garantito l'equilibrio nel medio periodo Tel
Del sistema previdenziale
I risparmi sono per questa ragione progressivi non c'è nessun allarmismo da fare anzi
Mi pare talmente strumentale caricato il tentativo più volte messo in campo etico questi ultimi giorni
Di indicare i rischi pericoli della della Della riforma da renderlo per questa ragione poco credibile
La strumentalità quando eccessiva non genera né attenzione né consenso
Poi e del tutto io che
I capitoli irrisolti anche per quanto concerne l'assetto previdenziale dovranno essere portati in fretta a conclusioni operative
Se noi avessimo avuto disposizione delle esperienze di una qualche consistenza in materia di previdenza complementare forse la riforma sarebbe stato più semplice
Oggi esistono gli strumenti per avere da un lato una copertura importante
Data dal sistema previdenziale pubblico con l'introduzione di esperienze
Sul piano delle quantità non irrilevanti di previdenza complementare privata
Bisogna farlo bisogna farlo attraverso le vie contrattuali che sono tipiche di questa di questa parte della del nostro operato
Bisogna non perdere tempo
Perché quello che conta spesso
E anche l'atteggiamento soggettivo che poi le persone hanno nei confronti degli strumenti di tutela
Quando una persona si sente a rischio
Non si vede garantita dagli strumenti disponibili va spesso alla ricerca di soluzioni individuali e questo cozza con l'interesse l'intenzione del sindacato ma soprattutto va alla ricerca di soluzioni che non hanno
L'adeguato equilibrio che
Una forza intrinseca come invece che è possibile avere per quanto concerne il completamento di questo aspetto della riforma
Io credo però che se si vorrà proseguire sulla strada del risanamento che se si vorrà qualificare la spesa quello che si è fatto per la previdenza dovrà essere rapidamente ripetuto per altri grandi capito penso alla sanità
Penso alle forme di promozione del lavoro lo sviluppo la redistribuzione del lavoro esistente con una politica dei tempi mirata
E la crescita in settori non tradizionali delle quote di lavoro possibili soprattutto nell'area dei servizi
E poi penso al fisco
Guardate che per quanto concerne la sanità e il fisco
Se i vincoli determinati
Dagli accordi di Maastricht
Avranno qualche incidenza anche sulle scelte di politica economica dei governi a venire
La finanziaria del per il mille novecentonovantasette
Sarà prevedibilmente una finanziaria di una qualche consistenza
L'idea
Extra quella dei semplici aggiustamenti
In materia fiscale oppure per quanto riguarda la sanità è un'idea illusoria
E d'altro canto dei ridimensionamenti di spesa consistenti che non abbiano in anticipo
Una discussione sulla riforma per questi grandi capitoli portano semplicemente allo scontro sociale
Schermo che ad anticipare cifre impegnative
Sarebbe opportuno che nel discutere nel ragionare su quel che si dovrà fare
Si decida fin da ora quali sono le modalità e soprattutto il merito di intervento su questi grandi capitoli del welfare ancora non riformata
C'è un problema che riguarda nove riguarda le imprese non non c'è Confindustria
Non voglio far la parte degli imprenditori ma e noto che per quanto concerne il costo del lavoro
Una delle distorsioni tutta italiana che ancora grava sulle dinamiche relative e quella data dalla contribuzione sanitaria
In Europa il costo della spesa sanitaria è sostenuto dalla fiscalità generale nella stragrande maggioranza dei paesi in Italia viene pagato da lavoratori in tre
Se non si supera questa distorsione e non si alleggerisce anche per quella via
La dinamica anomala del costo del lavoro difficilmente il sistema industriale italiano diciamo meglio il sistema produttivo avrà gli elementi di competitività che servono e che sono indispensabili anche in una fase di crescita
Trasferire però quanto oggi viene pagato attraverso la contribuzione
Alla fiscalità generale ha bisogno di tempo
è un'operazione progressiva bisogna cominciare
Va graduato
E ha bisogno poi anche le forme esplicite e consensuali di finanziamento alternativo
Per questo non vedo scampo se qualcuno io poi credo che debba essere questo la vie che si sceglie consapevolmente ma se anche qualcuno non volesse farlo non vedo scampo ad una discussione vera sull'assetto e sulla dimensione del prelievo fiscale nei prossimi mesi
Dal mio punto di vista penso che il fisco dovrebbe essere considerato dal sindacato
Un capitolo da riformare esattamente così come abbiamo fatto per la previdenza
E che dovremmo attrezzarci per discutere con il prossimo governo per tempo di un'idea di riorganizzazione non avendo che mente la presunzione di rappresentare tutti quando si parla di tasse
Ci sono compiti distinti
Tra le varie associazioni che rappresentano il lavoro dipendente lavoro Tonolo che le imprese e poi c'è un ruolo assolutamente autonomo e risolutivo del Parlamento però troverei fuori luogo sbagliato se i rappresentanti del lavoro dipendente non pro spettassero una loro idea di riorganizzazione del sistema
Ed è il carattere del prelievo fiscale
Per uscire una volta tanto da questo balletto defatigante poco di poco costrutto
Che ci vede uniti nell'indicare l'evasione e l'elusione come fenomeni oramai devastanti del sistema economica del sistema sociale poi incapaci di dire
Ognuno per la propria parte cosa bisogna fare per modificare per cambiare
Questa parte non rileva non irrilevante del del dell'UE il far anche per avere a disposizione le risorse che servono non soltanto a rendere più equo
Il fisco e a far pagare diversamente le tasse ma anche per rendere possibile ogni e qualsiasi ipotesi di trasformazione dei criteri di finanziamento della sanità perché anche per la sanità la prossima finanziaria non potrà essere l'occasione nella quale si va alla ricerca di qualche risparmio
Chiudendo qualche piccolo ospedale che dovrebbe essere già chiuso da prima oppure agendo ancora
Con forme di selezione
Del tutto inattuali e inefficaci come sono in genere i ticket
Come la statistica dice ha dimostrato l'opinione di questo atto di quel soggetto interessato
Operazioni che vanno in profondità hanno bisogno
Di ipotesi che vengono definite preventivamente di confronto per tempo
Se non si vuole arrivare sull'orlo della rottura sociale
E questo è l'ultimo aspetto
Un riorganizzare quel far passare da un modello che e di sostanziale risarcimento ad un modello che vuole avere la presunzione di promuovere anche cambiamenti sociali
Ecco solo impegnativo
Ma riporta alle forme con le quali tutto ciò
Viene realizzato io non vedo alternativa ad un confronto permanente tra le grandi forze sociali su questi temi
Un confronto che in qualche circostanza può avere anche il carattere vertenza sia e nelle regole
Nel carattere delle parti
Povera il più delle volte carattere concertativo
Parlare di concertazione dire una cosa qualche volta equivoca
Io non penso non ho mai pensato e non non mi faccia affascinare da questa
Tra queste ipotesi che il rapporto tra le parti sociali debba essere esaustivo
Anzi trovo pericolosissima un'idea di questa natura che pure vive nel dibattito tra le parti sociali
In Italia io penso che ci sia un ruolo che nessuno può disconoscere del Parlamento
Penso che le parti sociali responsabili debbono offrire
Progetti accordi tra di loro quando sono in grado di realizzarlo
E debbano poi concepire il rapporto tra loro il Parlamento come un rapporto dialettico
L'una sede non è la registrazione dalla volontà degli anni
L'una sede è la registrazione delle volontà popolare nel caso di un Parlamento eletto dei propri scritto dei lavoratori nel caso di una relazione sindacale quando ci riesce
Se però si rafforza questo sistema di relazioni che se il confronto viene programmato
Si evitano delle rotture che possono essere assai pericolose
Guardate che per fare molte delle cose che sono state elencate
Precisione
Cose di merito assolutamente condivisibile la discussione di oggi
Il compito l'impegno che si chiede alla rappresentanza politica ma anche a quella sociale non è di poco peso
E se questo impegno non è sostenuto da riconoscimento formale ed esplicito del compito del ruolo di ciascuno
Ma anzi tutte le volte diventa l'occasione per mettere in discussione la capacità di qualcuno di rappresentare le conseguenze sono già scritte e sono conseguenze drammatiche
Ora a me pare che nell'arco degli ultimi anni si siano fatti dei passi in avanti importanti
Un modello di relazioni ha contribuito non è stata l'unica
Valvola di sfogo figuriamoci però contribuito a a risanare
Una parte del debito il risanamento va continuato ma completato senza contraddire questo modello la sensazione che ho un po'sgradevole la dico così è che quando le cose andavano male
La disponibilità al confronto fosse discretamente consiste quando le cose cominciata ad avere un carattere parzialmente diverso c'è stata un'attenuazione
Della volontà e della disponibilità a confermare delle regole
Questo ha riguardato prevalentemente i rapporti tra le parti sociali e devo dire che col governo precedente abbiamo avuto problemi anche nel rapporto tra le i sindacati e il e la rappresentanza istituzionale come sapete
Non vedo alternativa
A questo schema di rapporti se non quella che passa inevitabilmente per il conflitto
Una quota di conflitto è fisiologico in una società
Lo era in quell'antiche figuriamoci in quelle moderne non sono certo le tecnologie le che alleggeriscono
Il conflitto che c'è tra portatori di interessi diversi quello che conta e mantenere questo carattere fisiologico al conflitto
E non farlo diventare una sorta di patologia perché se si pensa che il sindacato sia un soggetto utile per a risanare e poi al momento della redistribuzione
Della ricchezza che si crea con risanamento il sindacato non c'è più e prevalgono altri interessi sia un'idea precisa dal mio punto di vista ovviamente non condivisibile temo che qua e là
Alberghi ancora un sentimento che ha più o meno lo descritto un po'rozzamente vi chiedo scusa
Ma e allora credo me lo permetta quell'Alber gli ancora un sentimento che a queste queste sembianze si tratta di riportare il tutto ha invece procedure regole carattere dei rapporti così come erano stati definiti per applicare integralmente gli obiettivi che erano stati di comune accordo individuati se lo si fa si può arrivare ad un completamento del processo virtuoso che ha avviato diversamente si torna indietro
Allora Claudia Mancina
Anch'io ho seguito questo convegno straordinariamente interessante anche con pre gare
Ma sta veramente interessante e che ha dato aperto ha mostrato una grandissima apertura sulla via della ricerca appunto di di soluzioni nuove risoluzioni critiche nuove rispetto al quel sistema di welfare a cui siamo abituati e che fa parte del patrimonio della sinistra in particolare sul ho notato nella discussione di oggi un
Un tema se così posso dire abbastanza singolare che quello del dell'ottimismo e del pessimismo della preoccupazione non c'è stata un po'una discussione di questo tipo alcuni sono stati per cui si sono dichiarati pessimisti altri sono stati in qualche modo accusati di eccessivo di eccessivo ottimismo rispetto alla possibilità di di un di un mutamento reale di un mutamento reale ed efficace del welfare
E ecco quello che vorrei commento che vorrei fare lei rispetto a questo punto e che non è poi tanto il problema di essere un problema di ottimismo o di pessimismo nel senso che la necessità del mutamento e imposta ed è un'esigenza che non può essere elusa non si tratta di immaginare a tavolino un mutamento del sistema è stato sociale ma è una necessità che ci viene che ci viene imposto
Abbiamo avuto in questi mesi l'esperienza importantissima della riforma pensionistica se n'è parlato naturalmente molto anche adesso Cofferati ne ha parlato molto cioè un esempio evidentemente da seguire
Nonostante le difficoltà il riterrei molto difficile che ha avuto e nonostante gli alcuni limiti che sicuramente ha indicava anche stamattina Laura Pennacchi tuttavia un esempio da seguire per proseguire sulla sulla via della mutamento del Welfare la necessità di questo mutamento non è di destra o di sinistra è una necessità appunto oggettiva di destra o di sinistra sono le soluzioni velieri soluzioni a cui si pensa soprattutto non tanto le soluzioni tecniche quanto la prospettiva gira anche questo diceva Laura Pennacchi
La prospettiva di innovazione la prospettiva di trasformazione nella quale anche le soluzioni tecniche sì indizi inseriscono
Io che non tra l'altro non sono un economista e quindi non avrei difficoltà a entrare nelle e comunque non credo che sia il mio ruolo entrare nella nel dettaglio tecnico vorrei riprendere alcuni da alcuni punti che sono stati pure trattati stamattina che riguardano in qualche modo la filosofia politica il nucleo di idee politiche che stanno dietro questa nuova idea di welfare che stiamo tutti insieme anche con con un faticoso lavoro cercando cercando di costi di costruire
Sì all'introduzione di Laura Pennacchi sia in anche in altre in altri interventi in altre relazioni è stato sottolineato il fatto
Che
Un vecchio un vecchio patto sociale
Da cui appunto è nato abbinata all'esperienza del due differenti e logorato per per numerose ragioni dirette e indirette l'ingresso di nuovi soggetti
I soggetti esclusi da quel patto sociale ma che non possono più essere esclusi in particolare le donne
Ma c'è poi tutta al problema dei giornali
Per invecchiamento di alcuni istituti che non reggono più alla prova del tempo appunto la questione della previdenza è stata la prima essere affrontata ma anche perché gli affetti del sistema
Di welfare sono stati tali da mutare il quadro gli stessi Effetti insomma hanno mutato il quadro e hanno messo in evidenza alcuni limiti teorici e pratici
Si sottolinea spesso se sotto il
Nato anche oggi che poiché in realtà i principali beneficiari dello stato sociale sono stati i ceti medi dice di fatto
Addirittura Perrier alcune fasce sociali che appunto per tengono i ceti medi le prestazioni dello Stato sociale si sono configurate come uno una fonte di risparmio rispetto al al proprio reddito
Ed è ciò che ci fa ragionare sull'universalismo
Dell'welfare e sull'effetto egualitario che è stato attribuito da noi è stato attribuito per molto tempo a questo a questo universalismo
Ora in questa questione qui in particolare del universalismo e delle fette egualitario sta oggi se non si riesce a superare queste contraddizioni se non si riesce a produrre un modello diverso modello anche teorico diverso
Sta il tallone di Achille dell'identità dell'identità storica della sinistra
Se è vero che la sinistra che il lo stato sociale e il tratto fondamentale di tale identità storica perché la sinistra europea
Ha consegnato la sua presenza storica nel nel nostro secolo soprattutto alla costruzione dello stato sociale
Allora la denuncia degli effetti distorti
Di questo stato sociale rispetto ai suoi obiettivi egualitarie colpisce in profondità appunto l'identità della sinistra
E la sfida rispetto a una invece al a un'ipotesi alternativa offerta dalla destra
Varie evidentemente in varie varie modalità di Modena modalità in varie modulazioni ma comunque la soluzione alternativa che quella della rinuncia dell'università all'universalismo
E anche la rinuncia almeno parziale un serio intervento pubblico
La sfida per la sinistra è appunto come ripensare l'intervento pubblico come ripensare l'universalismo
Come ripensare tutto questo in in un modo nuovo
Anche abbandonando credo che su questo ormai non abbiamo più problemi abbandonando quanto c'è di obsoleto in un vecchio modo di pensare appunto nell'identità storica della sinistra
Non a caso questo è da tempo questo del dello stato sociale e da tempo un punto centrale di discussione nella sì anche nelle varie componenti nelle varie nei vari filoni culturali della sinistra
Non a caso ce in questi anni un un vasto una vasta elaborazione intellettuale una vasta elaborazione culturale su questi temi
Allora io credo che anche senza essere troppo ottimisti e senza sottovalutare le difficoltà e i problemi le contraddizioni
Anche quanto c'è di ignoto insomma
In questa via di rinnovamento si possono cercare si può cercare tuttavia di individuare una strada efficace di riforma
Io sono molto d'accordo credo che sia giusto sottolineare quello diceva Zamagni cioè che il welfare va ridiscusso va riformato non solo perché c'è una crisi fiscale una crisi finanziaria e non solo perché mancano i soldi per continuare così
Ma proprio perché se ne devo se ne sono se ne ne stiamo discutendo sono già in discussione lei de di fondo su cui si è basato il welfare cioè le idee appunto il nucleo di idee politiche l'idea di cittadinanza l'idea di uguaglianza
Sono anche queste anche questi temi che sono circolati ampiamente in questo convegno penso che Borrelli o almeno riprende un attimo questi temi perché mi sembrava che sia che sia importante proseguire questa riflessione
Rispetto alla cittadinanza lo diceva Laura Pennacchi non possiamo concepire la cittadinanza come un po'si è fatto come una sorta di processo movimento di espansione lineare dei diritti
La cittadinanza non è solo diritti la cittadinanza definisce l'appartenenza ad una comunità politica uso questo termine
Credo di poter usare questo termine senza connotazioni comunitari Eastern ma semplicemente per denotare una
Realtà
Una realtà che si esperisce appunto come l'appartenenza
Allora appartenenza ad una comunità politica che quindi e definita da un insieme di diritti ma anche di doveri o se non vogliamo usare la parola doveri
Che rinvia un po'a un'etica deontologica comunque di impegni reciproci impegni reciproci tra i cittadini e tra cittadini e Stato cittadinanze anche questo non può essere soltanto i diritti evidentemente anzi i diritti appunto
Sono in realtà negoziati dentro tutto questo insieme di relazione
Definire la cittadinanza solo in termini di diritti e di espansioni lineare dei diritti rinviato un'idea perfino naturalistica
Della personalità del cittadino un'idea in qualche modo prepolitica
Che ha sicuramente delle gloriose ascendenze settecentesca secentesche ma che difficilmente può essere utile appunto in in società come le nostre che comunque è stata ampiamente messa in discussione
Dalla dall'esperienza storica prima ancora che dalla riflessione nella riflessione teorico politico
Nelle sue conseguenze estreme lo sappiamo bene questi un'idea così io la chiamo naturalistica prepolitica di diritti porta ad una frammentazione corporativa della società
C'è invece mi pare un problema di definizione dei diritti quindi di di definizione dei diritti rispetta le preferenze rispetto ai bisogni o come anche si dice traduzione dei bisogni e delle richieste in diritti
Questo problema di definizione di traduzione non è ricavabile da un'idea appunto naturalistiche prepolitica di diritti
E peraltro quest'idea così portata alle sue estreme conseguenze è l'altra faccia dello statalismo perché esattamente a una proliferazione di richieste corrisponde uno stato uno Stato che dovrebbe in modo quasi erogatori io distribuire questi diritti e distribuire l'oggetto di queste richieste
Quindi rinegoziare la cittadinanza ripensare la cittadinanza significa rinegoziare insieme di diritti e doveri diritti impegni
Significa quindi quando si parla di nuovi soggetti i soggetti che devono entrare in un patto di cittadinanza nel quale sono stati soltanto in parte oppure del tutto esclusi significa che entrare in un patto di cittadinanza non può significare soltanto vedersi iscritti no in una colonna di diritti in una colonna di richieste da soddisfare ma significa prendere degli impegni
Prendere degli impegni e quindi in questo modo entrare anche nella nel in un ridisegno dei termini
Della cittadinanza stessa e qualcosa di più mio periodi più impegnativo che non semplicemente
Aprire un nuovo capitolo una nuova lista di diritti
E a questo discorso la cittadinanza si collega discorso sull'eguaglianza anche questo è stato accennato oggi come combattere la diseguaglianza che battendo in delle diseguaglianze che crescono Cocco e comunque non diminuiscono ma spesso anche crescono in una società in cui tuttavia cresce la ricchezza
E come combattere la diseguaglianza in fondo l'obiettivo prioritario dello stato sociale appunto quello di combattere le diseguaglianze e però sta abbiamo la consapevolezza che questo obiettivo l'obiettivo egualitario non è raggiunto
Allora probabilmente non si tratta di rinunciare all'obiettivo di combattere le diseguaglianze non si tratta di appunto lo diceva qualcuno oggi non ricordo più chi pensare che la
Il conflitto obesi hanno sia la la la forma migliore della convivenza civile significa però ripensare probabilmente questo concetto di eguaglianza ripensare anche gli obiettivi egualitario
Di pensarla in termini di eguaglianza complessa dove il problema non è avere le stesse cose ma farsi che de diseguaglianze per esempio economiche o di o delle diseguaglianze di ceto non sì riverberi no immediatamente su altre relazioni sociali non si non si riverberano Lemaire Merino immediatamente sulla capacità di fruire dei diritti caso classico di questo e quello per la scuola evidentemente e che dobbiamo fare in modo che la capacità di esercitare il diritto all'asta all'istruzione non sia impedita dalla da una diseguaglianza economica che e a monte
Quindi non si tratta di di offrire le stesse cose e non si tratta di immaginare perché poi non ci si è mai riusciti e sarebbe impossibile riuscirci immaginare una effettiva eguaglianza
Ma di immaginare dice a Laura Pennacchi di costruire delle reti di sostegno delle reti di opportunità per gli individui
Reti di opportunità per gli individui perché punto mentre l'eguaglianza si può pensare si può pensare noi riteniamo ormai in modo fallimentare di offrirla egualmente a tutti senza troppo de differenziare tra individui invece le opportunità evidentemente riescono a individui e quindi c'è tutto il problema della differenziazione della individualizzazione dello stato sociale come si dice
Offrire e però quindi anche siccome ci si rivolge agli individui offrire opportunità significa chiamare la responsabilità of appellarsi alla responsabilità responsabilità individuale
Nel appunto nello scambio sociale quindi anche nella costruzione della cittadinanza
Credo che poi il riferimento che ci fa spezzo Zamagni molto suggestivo al Welfare civile a contenga anche questo aspetto opportunità responsabilità e quindi in questo senso il passaggio da uno stato sociale del risarcimento risarcitorio a uno stato sociale che promuove che te che ha l'ambizione di promuovere promuovere opportunità
E fondato appunto su questo rapporto tra opportunità irresponsabilità
Qui la questione della formazione della scuola di cui si è parlato molto oggi la questione della scuola
Che
è fondamentale non tanto io credo come capitolo dello Stato sociale quanto come parte dello stato sociale cioè lei se la possibilità di costruire queste reti di opportunità per l'appunto poi e e la possibilità di richiamare utilizzare nei in modo efficace per tutti le responsabilità individuali
E fondato su un alto livello di formazione necessariamente fondata su un alto livello di formazione così come di un alto livello di formazione ha bisogno un mercato di lavoro sviluppato un mercato del lavoro sviluppato
Un mercato del lavoro meno ingiusto meno iniquo di quello che abbiamo genitali
Quindi la questione della formazione è stata giustamente oggi al centro di molti discorsi proprio per questa connessione con lo sviluppo che
Che vogliamo dare al allo stato sociale lo sviluppo nuovo che vogliamo dare allo Stato sociale
Andreatta ha detto prima c'è un rischio forte nel centrosinistra di essere conservatori rispetto a questo tema non solo rispetto a questo tema vorrei dire
Ma in particolare rispetto a questo tema proprio perché è un tema che costituisce l'identità storica di quest'area della sinistra e del centro sinistra
Dobbiamo appunto sfuggire a questo rischio mi pare che ci siano moltissimi moltissimo indicazioni moltissimi elementi per sfuggire a questo rischio
Io vorrei in conclusione per concludere rapidamente
Riprende una questione anche questa già trattata stamattina ma proporla come una questione da affrontare e io credo una questione fondamentale da affrontare oggi nella riforma dello stato sociale una questione che tra l'altro è particolarmente significativa perché non è e non riguarda la revisione di un capitolo già assistente dello stato sociale ma riguarda l'apertura di una frontiera completamente nuova che è quella che è stata toccata da Nicola Rossi da altri in particolare da Elisabetta disse della questione della famiglia e della
Dell'intervento di riconoscimento del lavoro di cura nella famiglia
In realtà le cose che sono state dette o dette oggi sono anche molto diverso ne ho ricevuto la conferma di una cosa che già pensavo cioè che pure se pur avendo superato molti tabù su questo punto
Soprattutto nella sinistra sinistra in questo caso tabù anche di ordine femminista non solo di ordine della tradizione politica del sinistro
E quindi il tabù che le donne devono per forza lavorare fuori che l'emancipazione sia necessariamente una funzione del lavoro dell'ingresso nel mercato del lavoro eccetera
E che quindi qualunque intervento di sostegno alla famiglia possa in qualche modo deprimere l'emancipazione femminile ecco pur avendo superato questo tabù
E pur essendo ormai pare nella maggioranza Dinoi convinti e convinte che sono necessarie sono necessari ci sono eque delle politiche per le famiglie
E in particolare delle politiche che facciano emergere diano riconoscimento sociale e quindi anche voi nella forma i trasferimenti monetari
Al lavoro di cura che si svolge nella famiglia che come diceva Lisa dettati se è vero che lo potrebbero svolgeva che gli uomini ma di fatto lo svolgono le donne
Ecco pur essendo convinti questo mi pare che poi delle idee precise e condivise di soluzioni del problema non ci siano ancora cioè mi pare che ci sono idee anche abbastanza diverse il andiamo ancora un po'a tentoni
Ecco io vorrei proporre al gruppo progressista federativo che ha lavorato così bene sulla riforma delle pensioni ha fatto una un una conquista politica civile che credo abbia una portata storica
Vorrei proporre al Gruppo progressisti federativo federativa di dedicarsi a questo punto come capitolo di revisione dello Stato sociale di riprogettazione non solo di revisione dello Stato sociale
Perché veramente credo che sarebbe riuscire a risolvere questo problema uscire ad affrontare questo problema che ha un un lato fiscale ovviamente anzitutto ma non si ma non è solo un problema che riguarda la vegetazione a legislazione fiscale
Cucina risolvere questo problema sarebbe veramente una un passo di enorme rilievo non solo per le donne per le famiglie ma io credo per l'appunto di enorme rilievo rispetta al modo in cui Penske possiamo oggi pensare lo Stato sociale al modo in cui possiamo pensare la cittadinanza in questo Paese
Allora siccome ho fatto un calcolo che gli eroi che sono rimasti fino in fondo avendo fatto trenta sul tra trentuno io profitterol
Per alcuni telegrammi
C'è una forte convergenza che fino a qualche pochi mesi fa non sospettavamo
All'interno diciamo così dello schieramento dell'Ulivo ma non soltanto
Su
Le idee di cambiamento dello stato sociale della procedura welfare
E sulla consapevolezza
Almeno nei gruppi dirigenti ma io ritengo che questo non sia soltanto i gruppi dirigenti perché quella impressionante voto di milioni di lavoratori consultati da dai sindacati durante la riforma previdenziale
è un dato
Letto dal conservatorismo di sinistra in termini negativi perché c'era una minoranza agguerrita contraria
Ma non sufficientemente meditato per dire come un consenso
Reale certe operazioni c'è in una base di massa
Dicevo c'è un sufficiente consenso sul fatto che questo stato sociale o si cambia o muore
Mi sembra il dato culturale più rilevante però non so quanto questo fatto poi precipiti
Nel fondo del consenso e le e milioni di persone per quel che riguarda le proposte e quindi
I cambiamenti da introdurre
E allora l'abbiam fatto questo convegno abbiamo reclutato risorse intellettuali
Continueremo su questa strada avevamo cominciato parlo del gruppo parlamentare in genere lo schieramento parlamentare il centrosinistra con la riforma previdenziale è stato il primo teste che c'era come dire impegnato a lungo
E come si sa faticosamente Molteni in esposizione sintomi di sintonia dialettica col sindacato con i sindacati
Aveva cominciato con la riforma previdenziale però siamo resi conto che questo è il tema principale dal prossimo confronto io spero quantomeno elettorale è la ragione per cui esiste l'Ulivo devo dire questa è la ragione principale
Il compito storico dell'Ulivo è risanare nel senso della profonda riforma dello stato sociale
Se ce la facciamo elettoralmente ci sto sarà sulle nostre spalle se non ce la facciamo sarà saranno grane
Perché nella destra mediterranea diciamo così
Che non alla Sapienza di quella tedesca di quella inglese
Noi abbiamo visto tra l'altro ha dato nei paesi anglosassoni e poi risultati di cui si conosce il feedback ormai piuttosto drammatico comunque in nella destra mediterranee noi abbiamo visto quali sono
Gli approcci e quali sono le conseguenze il costo sociale e il costo economico che deriva dal costo sociale venne assolutamente di rilievo soffocanti
Allora noi abbiamo ci siamo proposti questo obiettivo
E continueremo a lavorare
Anche estendendo la famiglia per esempio il nostro volevano anche nostro l'emendamento
Che non è riuscito a passare ma speriamo in qualche modo fa strage finanziaria che riguarda
Le assicurazioni sugli infortuni domestici
E quindi la copertura anche se soltanto iniziale sospetti parzialmente emblematica degli infortuni
All'interno delle mura domestiche
Come un segno di sensibilità
è un aspetto di protezione di risarcimento in questo caso che forse ieri nerastre momento operaio non si era presentato termini così chiari parlo di ieri avanzi di avantieri per essere più chiaro la stessa cultura lavoro di cura e più recente
Però dicevo ci siamo proposti questo obiettivo
Proprio per quello che dicevo all'inizio cioè che io considero questa grande sfida che incarna cioè Berlusconi è venuto è sceso in in campo per difendere alcuni interessi
Privati da parte del potere pubblico noi abbiamo un'altra vocazione corali di risanare e rilanciare e rafforzare nei termini in cui è stato detto a questo convegno è più della promozione che del del risarcimento lo stato sociale però questo comporta
Un compito
Che è quello di fare cultura
Ulteriormente e non più soltanto sul fronte della sensibilità che o si fa così o non restano che spoglia e quindi la drammatizzazione dei rischi
Per la mancata operazione ma anche sui contenuti
Allora mi pare che qualche elemento importante sui contenuti sia stato enunciato prima di tutto ho visto che ritorna questo topos perché il protetto dal dall'attuale quel Ferré maschio
Un po'attempato sindacalizzata o sì ho visto che ricorrendo alcune relazioni che ho sentito in questi giorni più volte
C'è una definizione tipologica un identikit che tende a dire che tutto sommato e della parte debole la parte più forte che è riuscita ad ottenere più vantaggi
Quindi il primo problema sono gli esclusi attuale
Certamente questo comporta una redistribuzione di risorse
Comporta impegni
Che guardano soprattutto al futuro
Ma al mondo giovanile
E
Che ci propongono un altro aspetto
Non solo quello di fare cultura il che vuol dire conquista di consenso
Ma che ci propongono quei container chiamano le forze motrici
Noi come siamo riusciti a fare l'operazione pensioni qui tutti eh voglio dire una parte di quelle star qua tanti altri
E ci siamo riusciti perché c'è stato un un elemento di guida
Cioè le forze motrici
Un tempo c'era così il momento organizzato
Non era favorevole
Proprio perché sono organizzati quelle che hanno una dote la più forte e che erano al al loro si chiedevano i sacrifici
C'è stata una supplenza
Delle forme di organizzazione politica sia sindacale istituzionale via
Stato un ruolo di guida
Anche quando si dice i giovani sono esclusi sono sono chiamati a pagare
Sono ma il soggetto più debole ci si ripropone costantemente questo discorso
E cioè che
Se ci si affida soltanto alle forme di organizzazione della società
E del consenso
Confidando sui soggetti più forti perché si sono strutturati noi non lo facciamo questo per
E qui emerge un altro problema fortissimo che ricordo la politica sia sindacale chi rappresentativa
Che culturale che nelle varie stanze perché non vedo la possibilità di un cambiamento di questa natura come è stato invece il momento in cui sotto ha fondato la sua sociale che è nato dalle leggi che nato dalla mutualità che nato dall'organizzazione sommando al momento Pera Ciammarughi
Ed alle sue riforme forme istituzionali nel nel nei Comuni e così via
Oggi la storia un'altra proprio per la complessità dell'operazione sociale per e per la debolezza dei soggetti interessati nella loro forma organizzata quindi c'è un grande compito della politica
Un grande compito della democrazia come dire de di una
Di una supplenza nello nel confronto e nello scontro da parte della rappresentanza
Quindi questo ci porta delicatissimi propri perché per fare questo questa rappresentanza deve vincere non deve perdere io mi propongo questo tema delicatissimo
Deve vincere non dette
E la revisione e la riforma del del dello stato sociale l'accentuazione del ruolo di promozione
E
Costa
Economicamente e socialmente
E quindi a dei tassi d'impopolarità
Perché gli esclusi percepiscono meno
I vantaggi che possono derivare perché il modo di percepire prevalentemente sperimentare di chi c'ha già avuto dei vantaggi saggia delle cose
Dovrebbero solo credere
In quello che si prospetta come cambiamento
Il resistenti anche quelli onesti anche le persone perbene anche come dire il ruolo di coloro che sono stati protetti che sono stati risarciti e che devono cedere una parte di questo risarcimento sono invece organizzata e poi sanno che cosa rischiano di vedere in qualche misura ridimensionato devono solo percepire il rischio di perdere tutto quindi avere una forte consapevolezza non so se mi spiego
Quindi da questo punto di vista se non cessa la sapienza politica e quel consenso della della concertazione
Se non si chiarisce la natura del patto sociale nuove che cambia radicalmente il welfare nel senso della promozione
Rispetto al risarcimento non ce la facciamo
Perché passa da destra e fa tutta un'altra cosa
Quindi diventa fondamentale la sapienza della guida politica e della prospettazione dei problemi
Particolarmente a nelle leucemie ho mandato non so cosa sarà
Dei e qui davanti a noi
Con alcune complicazioni questo proposito
La prima delle quali e che non ci abbiamo
Non tipo una tipica componente italiana di questo fatto e cioè che l'Italia è il paese di tra quelli mediamente sviluppati che ha la più disastrosa pubblica amministrazione molto peggio di quella spagnola per fare un esempio non parliamo di quelle classiche
Dell'intera Europa centrale e settentrionale eccetera eccetera
E che un welfare
Affidato alla promozione rispetto al risarcimento cioè rispetto all'erogazione in danaro o di alcuni servizi
Affidato invece alla promozione cioè ad un'attività
Di sostegno che richiede motivazione nell'organizzazione che la che la
Che la produce motivazione competenza
Richiede crederci e affidata alla pubblica amministrazione italiana quel server vedrebbe l'affare si fa
Le cose che diceva Nino Andreatta a questo proposito sono molto giusto io credo
Noi abbiamo questa esigenza di far diventare la riforma documentazione il primo problema di questo Paese dopo la scuola squame dopo i problemi formati che poi tra l'altro si intreccia
Notevolmente
Il primo problema io sono molto appassionato delle proposte Sartori altri sulla revisione costituzionale son convinto che si deve fare assolutamente eccetera però
Ma dopo il traguardo sempre alle grandi mi che però noi abbiamo questa carenza più rilevante
E cioè che tutti i progetti che noi faremo in cui interviene
Il sostegno pubblico si infrangono
Per il braccio operativo a cui sono affidati che disastroso e che non abbiamo scalfito badate
Le cose che sono state descritte che state fatte dal dal novantadue in poi anche prima di cambiamenti introdotti sulla grande la Magna questi del debito
Non dico nel Mezzogiorno dove nucleo si è fatto molto ma almeno culturalmente si è superata l'idea almeno non da tutti ma certamente dal centrosinistra dell'assistenzialismo tra casse eccetera
Sulla pubblica amministrazione paghiamo ancora molto al buio
Le parentesi che ci sono state anche non non si sentono ecco
Io credo che questo questo sia un dato molto rilevante l'altro dato che si ricollega a quel consenso il parlavo prima e questo io stare attento a dire che non c'è più il risarcimento e c'è tutta promozione
Perché si faceva così perdiamo quella parte di consenso di quelli che ci sono dentro
C'è sempre una parte di risarcimento nel Welfare State
C'è sempre una parte di persone che non ce la fa
è che non ce la fa oggi semmai la selezione mi destinatari deve accentuare
Il ruolo nei confronti di questa parte
Per cui
Forse c'è meno promozione oggettivamente anche se il concetto di promozione molto largo rendo conto
Anche se sono profondamente convinto della necessità di spostare sulla promozione l'accento e quindi se non avremo fatto sto convegni però
Bene anche quell'equilibrio nella sapienza della prospettazione per tre menti
In gara siamo troppo la sinistra conservatrice che sarebbe un danno politico secondo me assolutamente inaccettabile
E l'altra questione riguarda la ambizione di riforme radicali per cui abbiamo bisogno alcuni soggetti ora le dico un'altra altrettanto provocatoria
è la questione del decentramento una questione del avvicinare
Il potere pubblico
Alla periferia territoriale
Non c'è politica del lavoro non c'è politica della formazione non c'è politica
Della sanità che si possano fare con lo Stato ministeriale assolutamente nel modo più assoluto
Questa operazione di radicale trasformazione col decentramento spostando tutta l'amministrazione intende
Poter sapere capite cosa vuol dire a Patrese
Assistente risparmi anche del costo e l'amministrazione
Questo vi devo dire una cosa io ho timore che l'Ulivo da solo non ce la facciamo io credo che in questo ci sia un ruolo specifico della lega nord non so se abbandonerà le sue mattana valligiani boscaiolo del suo leader
E se però
Però sull'esigenza di cui è portatrice e la forza dirompente di cui esiste è stata capace costituiscono un patrimonio che non va trascurato non lo pongo in termini di alleanze politiche poco in termini dal fatto che oggi
Nello scrivere le leggi
Nel organizzare i trasferimenti
Il impostare le politiche Simone sono le dirigenze ministeriali a ricordare ancora voi le ritrovate costantemente in tutto il tessuto di produzione normativa e delle politiche e e qui occorre forse
La rivoluzione più coraggiosa più radicale che lo Stato italiano non è ancora pronto
Davanti fino in fondo e
E e un'ultima considerazione sono molto d'accordo
Col fatto che aggredita la previdenza naturalmente occorre la riforma a regime Antonucci sono i due grandi comparti
Anzi più di due ma almeno i due più grandi comparti in sanità informazione che vanno affrontati
Ho timore che che culturalmente non sia
Molti pronti come siamo stallo nel momento in cui si è affrontata la previdenza assi faccio una battuta
Ci sono milioni di ragazzi che scendono in piazza studiano nelle scuole dello Stato italiano
Una cultura di base che non fa invidia nessuno sono molto scontenti del tipo di vita che fanno nella scuola
La pubblica e fanno la lotta prevalente facevano fino all'anno scorso nota prevalentemente contro la scuola privata che non conoscono perché secondo me è un dato relativamente
Minimo nella nella struttura formativa nazionale che è stato ideologicamente la grande bandiera della sinistra e che però rappresenta un problema totalmente secondario
A me vuole che ci sia una parte del Paese progressista che ci riproponga costantemente il bisogno di dare i soldi alle scuole private mi dispiace perché non
Non le stimo molto complessivamente però lo considero
Totalmente sbagliato non comprendere che i problemi formativi sono asso
E che non merita neanche attenzione sostanzialmente soprattutto non merita quella accesa attenzione che ci impedisce di guardare con serenità e a fondo le questioni ora riforme forma formativa che sono anche se legati a fra all'intreccio fra formazione e lavoro
Oro al sostegno al sostegno
La nostra formazione giudicante non è promuovente è fondata sulla domanda l'interrogazione l'esame come unico stimolo a studiare non
Sulla capacità di sostenere per questo l'abbiamo i due opposti abbiamo rispetto ad altri paesi e lì una trasformazione profonda che sposti sul sostegno sulla promozione
Passa attraverso un abbandono dei tabù ideologici e la volontà di toccare né le vere corte di una questione di questo genere tre tanto si può dire per quanto riguarda la sanità adesso non voglio scendere nel dettaglio dove appunto sapete quante se chi era Peter ci sono quando per fare un esempio si tratta di razionalizzare e
Anche i costi allora
Io
Un'ultima battuta voglio fare sul fisco sono d'accordo che
Patto sociale che dovrà essere rinnovato nel corso dei prossimi mesi e danni
E che affida
Al centrosinistra
Ivo allo schieramento di progresso non chiamarlo insomma democratico fu
Un compito storico Danilo di come dire non può eludere a tematica fiscale
Però oggi questa tematica e la tematica di Fo
Forza della destra né quella che ci può far perdere le elezioni perché se il messaggio è lotta all'evasione che inevitabile questo messaggio
Giunge gli evasori che si prima
Però ma intanto non ci potrebbero mai
E poi aggiunge quelli che pagano che pare
Tasse
E che temono l'evasione significa far pagare più tasse loro se noi traduciamo questo discorso nei codici comunicativi e vediamo chi è il destinatario come lo recepisce ogni volta che lo diciamo
Oltre naturalmente io continuo a dirlo perché è un dovere nostro
è un grande problema però siccome la lotta l'evasione si deve fare non dire ma questo e questo Citto fa maledetto tema dell'amministrazione perché un'amicizia che rispetterà lo per vedere la fa raggiunge le sacche vivere così dischi
Tra chi paga e chi non paga
Quello che è certo che oggi il patto scale così come non regge e sta diventando una delle fonti
Di rischio modera in questo modo nato nel senso di destra di centro destra in questo Paese
E che
Credo che debba essere ed è strettamente coniugabile con Black da coniugare con
Noel fare con lo Stato sociale perché non c'è dubbio che costituisce la fonte primaria anche se non l'unica di
Approvvigionamento di risorse però anche qui
Le fa
Arie perché Sergio Cofferati faceva una lozione giusto a questo proposito noi avremmo fatto meglio la riforma per iniziare se ci fossero già stati fosse già stata la parte complementare non solo migratoria e quindi anche qui e in generale è una differenziazione
è utile perché tra l'altro ci è utile culturalmente perché noi e chiudo dobbiamo uscire dalla rigidità dalla omogeneizzazione forzata dallo schematismo con cui nel passato state approntate tutte le questioni delle riforme
Per l'Inter per cogliere la complessità del del reale e quindi la complessità delle forme di intervento
Va bene ho terminato io voglio ringraziare specialmente quelli a Roma quelli che mi possono sentire che ha avuto tanta pazienza e da questo nostro seminario esce un impegno che quello che ci hanno ricordato in tanti e cioè che si continuerà a lavorare insieme tutti insieme per approfondire gli altri settori
Che ci interessa a questo proposito