Cinema&cinema: "Berlino estate '42" di Andreas Dresen

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale uno dei temi più rischiosi per un racconto anche cinematografico
è il ritratto di un personaggio eroico perché l'autore può essere indotto esaltare i suoi tratti positivi a farne un modello ideale con il risultato di renderlo irreale
è un rischio che certo si è trovato ad affrontare ma che anche a mio parere è riuscito a scongiurare
Il regista tedesco Andrea sterili Senna realizzando un film su un gruppo di giovani che rischi che presero parte alla Resistenza al regime nazista
E in particolare su una di loro una ragazza realmente esistita il De Coppi arrestata e poi condannata a morte
Il film esce in Italia con il titolo Berlino e state quarantadue ma il titolo originale è letteralmente traduttore da Iride con amore
Ora il procedimento attraverso il quale il regista riesce a evitare la monumentalità di un ritratto edificante
E in primo luogo mio fallire il monologo interiore cinematografico
Si sa che in letteratura il monologo interiore e fatto delle parole che il personaggio pronunciate improvvisi ma al cinema che un'arte soprattutto visiva
Quel monologo può essere anche soltanto costituito dalle emozioni dai pensieri che si reggono sul volto del personaggio quando esso sia attenta mente e lungamente osservato e quando offerto quel volto sia di un interprete capace di far trasparire una variegata interiorità in questo caso l'attrice bravissima e Lisa flies
Così lo spettatore messo in grado di intuire ciò che prova il personaggio nello sviluppo del racconto ma anche di partecipare ed i suoi dubbi delle sue incertezze sul da farsi
Così per esempio quando l'idea è condotta negli uffici della Gestapo e mi sono sottoposte le fotografie di alcuni suoi amici e sodali
E lei viene detto che molti di costoro hanno già ammesso di conoscerla ecco dei dei criteri all'informazione di quel funzionario di polizia
Per richiudersi nel mutismo mi rifiuto di collaborare che rafforzerebbe i sospetti su di lei e suo marito o fare i nomi dei suoi amici mettendoli a rischio di essere arrestati o uccisi
Solo alternative che scorrono visibilmente rapidamente sul volto della ragazza mentre resta in silenzio
Fino a giungere a una soluzione di compromesso ammetterà di conoscere alcune delle persone fotografate ma di sapere soltanto il loro nome di battesimo oppure in circostanze meno drammatiche deve cedere al corteggiamento del suo formulo futuro marito quando lui le chiede di baciarlo
Essendo lui così impetuoso ed entusiasta in amore come delle passioni politiche ed essendo lei già fidanzata con un ragazzo ebreo
Ecco è proprio la partecipazione ai suoi dubbi che mette lo spettatore ha contato anche con le fragilità del personaggio sviluppando l'empatia piuttosto che la pura ammirazione
La scelta di Gil de di collaborare con il marito ad operazioni di spionaggio telegrafo dando messaggi l'Unione Sovietica non appare nel film aprioristica come se lei fosse nata in rovina
è certo motivata anche dalle persecuzioni razziali di cui ha fatto esperienza tramite l'ex fidanzato
Ma il coraggio lei infuso anche dalla passione amorosa da quell'aumento della vitalità dovuto proprio all'erotismo
Significativamente il marito le insegnerà telegrafo fare battendo con le proprie dita sul suo corpo
Ho parlato del personaggio di idee che quello centrale più compiuto del film ma va detto che anche i personaggi di contorno per esempio gli uomini e le donne del regime
Ora severi Elisa Provantini ora più indulgenti sono tratteggiati in modo mai generico lasciando emergere anche loro qualche contraddizione
Si tratta insomma di un film che cogliendo connotazioni a utenti che il fattore umano della vicenda riesce a mantenere sempre un senso di freschezza a non cadere nella retorica celebrativa
Dunque Berlino e state quarantadue di Andrea svedese Anna un saluto da Gianfranco Cercone