"Il passato di un'illusione. L'idea comunista nel XX secolo" dibattito organizzato in occasione della pubblicazione del libro di Francois Furet nell'ambito della festa nazionale de "l'Unita'" '95 (Reggio Emilia, 25 agosto-18 settembre)

Siete in tantissimi anche stasera anche se lunedì una sera un po'spenta risolto le nostre feste
Vi ringrazio a nome della direzione la festa per essere qui stasera
Vi ringrazio anche perché questo incontro questo dibattito un po'particolare un po'diverso da quelli che abbiamo svolto incompetenti che abbiamo svolto nei giorni scorsi
Spero che stiate bene cioè per certi aspetti ancora condizioni di vivibilità migliore stasera rispetta alla gran numero di persone che ci hanno ieri sera che sabato sera la festa
Dicevo che questa questa sera è un'iniziativa un po'diversa perché accanto all'attualità politica
Che abbiamo affrontato nei giorni scorsi e che continueremo affrontare nei prossimi nelle prossime serate questa sera volevamo introdurre nel dibattito della festa un taglio diciamo così un po'più culturali per riflessione storica
L'occasione è stata era ghiotta l'occasione e questo libro di François Furet e che abbiamo qui con noi questa sera che ringrazio molto per essere presente
Occasione dicevo è questo libro il passato di un'illusione che credo molti di voi abbiano visto in Liberia qualcuno anche comprato e questo libero
è un libro molto impegnativo lo diranno poi gli ospiti di questa serata e anche con dentro molto a passione libro che indubbiamente fra discutere perché già il sottotitolo
Il passato di un'illusione l'idea comunista il ventesimo secolo succitate probabilmente in tutti noi discussioni e passioni
Che sono ancora calde ma che possono essere affrontati in questa serata mi speriamo col massimo della ragione e dalla capacità di approfondimento
Certo per tutti quanti
A hanno avuto per tutte le persone che hanno avuto una storia di sinistra
Per tutte le persone che hanno battuto a grande movimentate Comunisti italiani riflettere dopo sei anni su questo tema dopo sei anni dall'inizio dalla trasformazione del ICI impartito democratico della sinistra
Il partito che che siamo oggi è anche un'occasione per riprendere il filo di alcune ragioni di passioni ideali e anche per alcune ragioni che forse non si incontrano i dibattiti di tutti i giorni
Questa sera un po'un po'nell'abbia voluto dedicare a questa a questa idea di approfondimento
Io volevo presentare anche le altre persone che insieme a François Furet e al nostro segretario Massimo D'Alema sono qui a discutere
Di questo di questo libro anche a discutere un po'dell'idea del comunismo nel Novecento illusione o realtà vi farà decadere Giuliano Procacci
Proprio sotto il reporter a caccia storico conosciuta insegna all'università la sapienza di Roma
Il professor Luciano Canfora
Chilometro Filologia classica l'ha detto prima di morire filosofia fondatore molto diverso
All'università di Bari
Il professore
Giuseppe Vacca direttore dell'Istituto Gramsci che sarà un po'la persona che potrà introdurre il tema diciamo così lo stimolerà Polo modererà nel corso della serata
è un un incontro impegnativo anche come temi abbiamo scelto di non svolgerlo con un ritmo televisivo e quindi con una sorta di imponga tra i protagonisti della tavola rotonda ma piuttosto di svolgerlo con una riflessione
Anche più diciamo così tranquilla e pacata e quindi contenti anche che saranno da parte di uno degli intervenuti un po'più lunghi di quelli a cui siamo stati abituati in questi giorni
Passo la palla a Giuseppe Vacca
Buona sera va bene così
Ma io
Come avete visto devo coordinare questa tavola rotonda questo vuol dire che abbiamo concordato un po'i tempi la successione degli interventi il tipo di discussione
Ma diciamo al relatore tocca anche al coordinatore tocca anche un po'introdurre l'incontro
E io penso che la prima cosa sulla quale val la pena un po'di attirare l'attenzione e sul significato
Di una manifestazione o iniziativa come questa in un luogo come la festa nazionale dell'Unità
Il libro il passato di un'illusione l'idea comunista del ventesimo secolo
è un libro scritto da un uno storico illustre
Che credo si cimenti con questo libro in maniera così impegnativa per la prima volta con un tema contemporaneisti Como anzi con il tema contemporaneisti con per eccellenza
E cioè il nostro secolo
Che volge alla fine
Ma proprio per questo e un libro scritto e destinato ad un pubblico colto un largo non solo di specialisti
Perché sebbene l'autore tenga molto a delimitare il campo della sua indagine
E la storia dell'idea comunista non dell'esperienza sovietica o del movimento comunista
Sebbene non si possa fa storia
Delle idee senza metterle almeno quando si tratta di idee politiche
In relazione con gli eventi con i fatti cosa che in gran parte signore fa
E
Non a caso nel ventesimo secolo settanta anni del quale in qualche modo sono attraversati
Da questa vicenda e da le idee con cui è stata vissuta
Quindi è un libro
Per il quale Fiore insiste nel circoscrivere l'argomento insiste nel circoscrivere geograficamente la sua attenzione
All'Europa e tuttavia egli stesso non può fare a meno di dire che il libro tende a suggerire un'immagine del secolo
E beh credo che questa è già una prima spiegazione dell'interesse largo che è un libro come questo a
Al di là del fatto che progettato per i intervenire sulla formazione delle grandi correnti del senso comune o dell'immaginario collettivo
Si direbbe con linguaggio a noi più vicino
E quindi questa era una buona ragione per discuterne in un luogo come la festa nazionale dell'unità
Cioè per discuterne in maniera seria
Con dei grandi Esperti come sono Giuliano Procacci e Luciano Canfora
Il primo modernista e contemporaneità il secondo antichista e contemporaneità ma per discuterne anche in maniera non specialistica
E quindi
Con piena pertinenza della presenza del segretario del Partito democratico della sinistra che una figura di politico colto che ama coltivasse chi ha un'idea alta e colta della politica
Vorrei ringraziare i partecipanti
E in modo particolare Fiore
Che ha gradito credo l'invito di venire a discutere il suo libro
Qui con noi che penso ma lo dirà il dibattito non abbiamo le sue vedute sul Novecento e nemmeno sulla storia dell'idea comunista nel ventesimo secolo e forse nemmeno con la storia sulla storia del movimento comunista nel ventesimo secolo
Quando dico noi qui in questo caso
Parlo come militante e dirigente del partito democratico della sinistra
Un partito che diciamo dal punto di vista delle sue
Basi concettuali è nato sull'ottantanove
E quindi
Sulla fine della guerra fredda
Il libro di rigore in qualche modo nasce sul novantuno
Cioè sulla fine dell'URSS e quindi del bipolarismo
E quindi dicevo che probabilmente e di questo ringraziamo Fiorelli è venuto a discutere con noi che non abbiamo le sue idee sulla vicenda del comunismo nel ventesimo secolo
Perché quando per esempio abbiamo dato vita al PDS abbiamo ritenuto di farlo considerando che fosse conclusa l'esperienza storica del Partito Comunista Italiano
Sulla base del fatto che la sua sopravvivenza avrebbe procrastinato
La struttura di un sistema politico fondato sulle grandi contrapposizioni mondiali della guerra fredda che invece venivano meno nell'ottantanove
Non abbiamo ritenuto di dover correggere un errore
Un'illusione nella quale in parte noi i nostri predecessori erano vissuti nei decenni precedente
Nell'ordine parleranno del libro Giuliano Procacci
Poi Luciano Canfora
Poi D'Alema e quindi Fiore risponderà a noi tutti
A meno che non ritenga di intervenire
Nel corso stesso della discussione nel corso dei nostri interventi del che
Lo ringrazieremo
Fin d'ora
Vorrei dire qualcosa circa il modo in cui ho letto questo libro è apparso a me
Questo libro
Ecco innanzitutto qualcosa sul titolo il passato di un'illusione l'idea comunista nel ventesimo secolo
Direi che io ho inteso bene cosa Fiorelli intende per illusione
Ho compreso meno cosa intende per idea comunista
Per il lozione intende
Il fantasma
Di un aspettativa
Di eventi addirittura di avvento di una determinata un determinato assetto della società
è un fantasma in qualche modo precostituito prefabbricato e che tuttavia ritiene da un certo punto in poi di incontrarsi con fenomeni storici reali
E quindi questa incontro diciamo così fra l'idea del comunismo è la Rivoluzione d'ottobre e la realtà che dalla rivoluzione d'ottobre prende corpo
Soprattutto nella Unione Sovietica ma appunto illusione in quanto fantasma di un'aspettativa preconfezionata che quindi poi continua a vivere
In qualche misura prescindendo
Dalle verifiche o dalle smentite che la storia reale
Le offre
E quindi questo è un po'il concetto di illusione che Fiore ad opera
Ripeto non voglio giudicarlo voglio solo del vedere se l'ho capito dire come l'ho capito
Per dire anche che invece non mi è ugualmente chiaro cosa intende per idea comunista
Il contenuto dell'illusione l'illusione spessa è l'idea comunista nel ventesimo secolo però per semplificare al massimo mi pare che diciamo
Questo argomento questo oggetto questo contenuto oscilli fra due possibili definizioni
Da un lato diciamo così
L'esperienza dell'URSS come nuova società come società che realizza l'idea del comunismo e la esperienza nell'ULSS ridotta al suo nocciolo politico alla sua macchina politica fondamentale
La conquista del potere da parte del proletariato la dittatura del proletariato come strumento di trasformazione della società
Dall'altro mi pare che invece il contenuto si allarghi molto di più e l'idea comunista
Tende a coincidere con l'idea della controllabilità razionale del processo storico
E con la progetta bibita stessa
Della società e della storia
Io non so se sono io che non sono riuscito a capire di più oppure effettivamente
Questi dilemmi
Questa ambiguità
Questa eccessiva divaricazione di possibili significati sia
Nel contenuto spesso del libro Di Fiore ma per incominciare a mettere subito carne al fuoco vorrei dire che nel primo caso cioè se questa idea comunista costitutiva dell'illusione che definitivamente passata finita
Tra l'altro lui dice senza lasciar nulla nel novantuno e l'idea del comunismo intesa come dittatura del proletariato e quella e quello che la dittatura del proletariato in termini di costruzione costruttivisti ICI della nuova società può dare le mi pare che questa idea
E finita all'incirca cinquanta anni fa comunque in Europa che il terreno al quale Fiore applica la sua analisi era finita negli anni Cinquanta
Già dagli anni cinquanta alla vicenda delle sinistre in Europa
è una vicenda che vede progressivamente minoritaria ed emarginati i partiti comunisti i quali tra l'altro
Soprattutto laddove sono
Singolarmente fiorenti non fondano la loro dottrina sul marxismo-leninismo e sulla teoria della dittatura del proletariato
Se viceversa l'idea comunista tende a dilatarsi nell'altro senso
E cioè l'idea che sarebbe poi
Il nocciolo del marxismo di una particolare filosofia dalla storia
Secondo interpretazione che file segue
E l'utopia della controllabilità razionale del processo storico
E quindi è l'idea stessa della possibilità di progettare la società e allora il libro di Fiore chiama in causa non le idee o o l'esperienza reale del comunismo ma un'idea le idee stesse di modernità e di democrazia
Che mi pare siano fondate
Non sull'idea della necessità storica non sull'idea della causalità storica non sul teleologico mostrò ricco ma sicuramente
Sul fondamento che si possa in qualche modo controllare
Un rientrare
Temperare
Gli eventi
Con gli elementi della coscienza e della volontà
Io credo che da mi avvio rapidamente a concludere il mio turno io credo che
Da questa impostazione derivi anche la struttura del libro che per molti versi e singolare
Poiché non solo l'oggetto della ricerca tende a suggerire un'immagine dell'intero secolo ma comunque l'arco storico cronologico temporale a cui la ricerca attiene è un arco di settant'anni grosso modo anzi qualcosa in più settantacinque e tuttavia
I quattro quinti quasi del libro di fioretto trattano
Fatti gli eventi tempi materiale
Che non va oltre la seconda guerra mondiale
E quindi concentra il fuoco della sua attenzione
Grosso modo su un trentennio di storia
In secondo luogo io credo che anche guardando all'Europa e limitando l'indagine all'Europa e anche dando una foca alita così rilevata
All'epoca come si dice della guerra civile europea al trentennio diciamo fra la prima l'inizio della prima è la conclusione della seconda guerra mondiale
Anche in questo caso io non credo che la scena storica dell'Europa sia stata occupata
Da un'alternativa così secca
Fascismo un comunismo anzi quanto più ci siamo andati distanziando da quell'epoca tanto più abbiamo recuperato una visione più differenziata
Delle alternative
Che effettivamente percorsero la storia europea
La verità e qui dico la mia e che
Se è vero come Fiore dice non si può che condividere che finalmente si può scrivere l'idea non solo dell'esperienza storica dell'URSS ma anche dell'idea del comunismo in Europa perché e una vicenda conclusa
Io penso però che se vogliamo
Ripensare il passato
E
Pene Carlo in maniera
Più ricca e più feconda
Di quanto non sia stato penetrato all'epoca in cui è stato vissuto con le idee di concetti attraverso i quali è stato vissuto e il compito di chi fa il mestiere dello storico il mestiere lo scienziato sociale e non solo
è forse quello di elaborare concetti interpretazioni categorie che consentano a tutti di prendere o di accrescere le distanze dai concetti e dalle idee ai fantasmi dalle illusioni con cui
L'epoca che finita è stata vissuta
E allora da questo punto di vista francamente io penso che
Uno dei compiti più affascinanti che ci attende di liberarci da una visione del Novecento vissuta oltre interpretata con le contrapposizioni fattuali o concettuali con cui è stata vissuta dagli uomini che dalle donne che l'hanno vissuta
Nella loro epoca cioè Capitalismo socialismo comunismo fascismo comunismo anticomunismo fascismo antifascismo
Io penso che lo sforzo da fare e prende le distanze da questa impostazione
E forse ne verrebbe fuori
Un'idea più articolata e più aperta alloggi e al futuro in questo caso sto parlando della nostra Europa
E la stessa vicenda del fascismo e la stessa vicenda del comunismo e la stessa vicenda del socialismo europei che in una certa misura sono tutti fenomeni storicamente conclusi compreso il socialismo nella misura in cui è interamente iscritto nell'età dell'industria lirismo
Si tratta di vedere in che misura e come può rinascere su che basi
Io penso che diciamo tutti i movimenti politici e le realtà politiche statuali mentali
Prodotti da questi grandi movimenti collettivi andrebbero ripensate
Per cercare di dar conto disse e di come questi movimenti
Sono riusciti come dire a incontrare la vicenda dei popoli europei in maniera da sintonizzare la seconda mente creativamente
Concorrenti più profonde che hanno premuto nella vicenda del Novecento e che oggi alla lunga si rivelano le tendenze di fondo
Che cosa ha voluto dire rispetto a come la vicenda europea ha trovato interpreti
Comunismo e fascismo il fatto che con i primi due decenni con il primo quindicennio del Novecento
L'Europa non fosse più il centro del mondo né in termini economici né in termini politici e che viceversa le grandi spinte alla diffusione del nuovo industrialista voi alla globalizzazione
Che la spinta più continua che caratterizza il Novecento venissero dall'impulso dell'industria l'istmo di tipo americano
Che cosa ha voluto dire questo
Che cosa ha voluto dire
La vicenda europea rispetto alle grandi correnti della crescente interdipendenza
Che sottende tutta la storia del Novecento ecco io penso che dobbiamo un po'misurarci
Con un'ottica
Che almeno programmaticamente tenda a liberarsi dalle categorie mentali o dalla semplice rivisitazione delle ragioni e dei torti degli uni e degli altri dentro la vicenda così come l'abbiamo vissuta
Questo è diciamo così il punto di insoddisfazione personale rispetto ad un libro che comunque e come devo dire una grande summa
Di tutto un pensiero che si è venuto accumulando dagli anni Trenta in avanti
Sull'idea comunista e il suo rapporto con l'esperienza comunista come la forma più integrale di totalitarismo nel ventesimo secolo ma io ho esaurito il mio compito e il mio tempo e passo la parola a chi in maniera più specifica di quanto io possa fare potrà offrire a voi spunti di riflessione e a Fiore magari anche qualche provocazione per la sua replica la parola a Giuliano Procacci
Io credo che sia evidente a tutti
Che gli avvenimenti che si sono susseguiti dopo la caduta del muro di Berlino il crollo del socialismo reale fino ad oggi impongono a chi si occupa di storia una revisione
Delle analisi fatte in precedenza e anche delle proprie
Convinzione
E debbo dire che da questo punto di vista occorre apprezzare non soltanto in merito ma anche il coraggio torni quale François fiere
Dato una sua interpretazione
Del nostro secolo alla luce appunto degli avvenimenti che si sono verificate
Il suo insomma è un
Ripensamento radicale
Nella storia del nostro secolo in particolare della storia del comunismo e in quanto tale costituisce senza dubbio uno stimolo per tutti i suoi lettori e in particolare per chi si occupa distonia
Ripensamento radicale non significa naturalmente demonizzazione oppure capovolgimento di giudizi espressi in precedenza tanto meno significa almeno a mio giudizio un atteggiamento assumere un atteggiamento che definirei in un certo senso espiatorio
Il concetto di espiazione non appartiene è una cultura lacci
Parlare di revisione radicale fino all'impiego all'impietosita impietosa significa parlare della previsione fatta con spirito critico lo spirito laico
Senza nessun concessione a processi di rimozione di rimozione anche quando credo si tratti di di incidere su convinzioni che si sono avute per lungo tempo ecco questo le faccio questa breve premessa per dire un po'qual è lo spirito con cui affrontò questa discussione sull'introduzione
Già giudeo Vacca ma
Posto la questione del titolo e vorrei anch'io partire da questo punto
Il padre Lilly passato di un'illusione
Ecco io richiamerei l'attenzione di voi che mi ascoltate sul fatto che fiere
Non ha scelto una parola che piuttosto corrente nel linguaggio storico cioè la parola il termine mito
Al preferito quello illusione la differenza è evidente perché un mito presuppone che nella realtà in cui esso si riferisce
Ci sia qualche elemento che questo mito giustifica
Mentre invece parlando di illusione
Sì sottolineano da rivendere divaricazione profonda tra quella che è l'immagine
E quella che è la realtà cioè tra ciò che la Rivoluzione d'ottobre l'esperienza sovietica
Tra la percezione che di questi de la Rivoluzione d'ottobre del dell'esperienza sovietica sia in Occidente e la realtà
Del al comunismo reale del socialismo reale non vi è nessun rapporto non vi è sul rapporto si tratta semplicemente di un'illusione e non di un partito
Devo dire che questa impostazione contiene degli elementi
Gli elementi di che ci fanno riflettere dagli elementi di verità
è difficile e direi a mio giudizio impossibile
Definire l'URSS dei tempi di stare lì come un paese socialista anzi per certi aspetti esso rappresenta la negazione dica ciò che noi intendiamo quando pronunciamo la parola socialismo
Tuttavia per essere un'illusione questa illusione è molto ingombranti
Sia nel tempo e sia nello spazio tempo sono settant'anni lo spazio praticamente tutto il mondo dire spesso dice di se non mi sbaglio che
Idea comunista una divisione per la diffusione paragonabile soltanto a quella del cristianesimo se vaglio altri dicono uso dell'islamismo comunque un una una diffusione universale
E quindi
Come mai questa illusione è così ingombrante come mai persiste resiste
E di qui insorge una legittima domanda si può veramente parlare di illusione e nella misura in cui se ne può parlare quali sono le ragioni della sua durata e la sua diffusione
Io evidentemente
Se dovessi affrontare tutta la tematica del libro di uscire dovrei parlare molto più a lungo di quel tempo che mi spetta e quindi mi limiterò nel mio intervento affrontare due soli punti che mi sembrano però particolar mente importanti
Nell'economia generale del libro di fiere e che sono i seguenti in primo luogo il giudizio che gli dà della Rivoluzione d'ottobre e in secondo luogo il giudizio che gli dà sul problema del antifascismo toccherò quindi questi due punti
La rivoluzione d'ottobre
E a lungo stata mitizzata certo
Si è parlato mi ricordo nei tempi lontani della Rivoluzione d'ottobre come l'inizio o la fine della preistoria e all'inizio della storia
Questi sono giudizi che oggi nessuno più fa propria e che anche in certa misura ci fanno anche un po'sorridere anche se con amarezza
Cosa dice fiere quale giudizio diffide
In un certo un momento dell'anno certa pagine del suo libro
Dice che se trattato di un Pucci
Che sarebbe passato in avvertito se le circostanze una serie di circostanze non avessero agito diciamo come cassa di risonanza come cassa di risonanza
E altrimenti sarebbe passato relativamente Moon pur c'è avvenuto però raggiunta in un paese in un Paese arretrato
Quindi un fatto prevalentemente interno russo che non avrebbe avuto l'apice Manzi internazionale se non ci fosse stata
Una serie di circostanze è un giudizio e devo dirlo con grande chiarezza che e io non mi sento di condividere non condivido affatto
Per varie ragioni
Rollo ottobre momento del presa di potere da parte voce Vichi è solo un episodio di un processo storico più lungo che comincia prima e finisce dopo dolci può isolare
Separandolo da ciò che lo precede e da ciò che lo segue
Ciò che lo precede la rivoluzione russa del mille novecentocinque la rivoluzione di febbraio del mille novecentodiciassette e soprattutto la disgregazione della società russa in seguito alla guerra e in seguito alla sconfitta
Cercherei senza dubbio conosce un testo che sono le memorie dall'ambasciatore francese Paleologo
Il quale non era certo simpatizzante per le idee del socialismo e le idee dei bolscevichi
Però tutte queste memorie sono percorse dalla sensazione dell'imminenza di un motto rivoluzionari quindi non si tratta di un Pucci ma di un processo che ha una lunga maturazione che non otturazione
Questo per il prima per il dopo
La guerra all'arrivo come tutti sanno alla
Rivoluzione segue una guerra civile che costituisce una sorta di collaudo questo potere
Quindi non posso ma ripeto condividere il giudizio di Fiore e preferisco eventualmente dire
Fa proprio far far proprio il giudizio di un altro storico Eric Hobsbawm
Per il quale
Ottobre
Non fu certo ma fu un'assunzione di responsabilità a da parte di un gruppo dei rivoluzionari
Inoltre si attua in un momento di vuoto politico parla di un potere compreso Marra Cappato conterrà raccattato per terra
Assunzione di responsabilità fatta nella piena consapevolezza questo è un punto che vorrei soprattutto sottolineare dei rischi che essa comporta rischi che essa comporta
Lady ne se leggiamo gli scritti di Jenin
Successivi all'ottobre questo lo vediamo molto chiaramente insomma egli si renderà conto perfettamente che in questa assunzione di responsabilità cui c'era sbarcato poteva avere delle conseguenze difficilmente prevedibili
Il celebre la sua sulla parola Auchan gli altri alcuni Songhua rappresaglia Ciampi Songhua
A questo punto però Fiore può obiettare potrebbe obiettare con infondatezza che anche se le cose stessero come dico io cioè non si tratta di un Pucci ma di un processo
Sì di un processo e microfono e quindi oggetto di baci dentro
Do un processo
Maturato
Di una rivoluzione in poche parole
Anche se forse che così come io ho sostenuto si tratta pur sempre di un fatto interno russo e che poco a vedere col socialismo internazionale
Questo
Potrebbe essere fondato
Se si prescinde se dalla considerazione del contesto internazionale in cui la Rivoluzione d'ottobre all'uopo questo contesto internazionale come tutti sappiamo è guerra mondiale la prima guerra mondiale
E nel libro di Firenze di questo si tiene conto si tiene conto diciamo e ci si rende conto che la rivoluzione dovrei non è solo un fatto puramente russo ma è un episodio che va inserito nel contesto della nella prima guerra mondiale
In un certo senso si potrebbe dire è un grido di protesta contro questo Marcello per cui la Società europea era completamente impreparata che l'accoglie all'improvviso che fu la prima guerra mondiale
Esprime il senso di esasperazione contro questa barbarie che fu la prima guerra mondiale influire questo sottolinea però non è tutto qui
La guerra genera certo esasperazione e anche normali
Ma la gente la guerra la sventura che la guerra genera le sofferenze che la guerra genera generano anche pensieri nobili aspirazioni nobili aspirazioni altri
Le vorrei compendiare in una sola parola la parola che dà il titolo al giornale di Antonio Gramsci un ordine nuovo
La gente che sopporta quello che le generazioni nella primavera mondiale hanno sopportato
Non solo esasperata ma è anche gente che spera che spera che tutto questo proprio questa disperazione questa barbarie non sia passata invano che si possa sperare in un mondo migliore e questo Rivoluzione d'ottobre dà una risposta a questo
Non c'è il così viene percepita per lo meno da parti importanti dell'opinione pubblica europea e non soltanto europea
E non senza fondamento non senza fondamento
Voi sapete che uno dei primi atti del potere bolscevico fu il decreto sulla pace decreto sulla pace
E questo non rimane soltanto sulla carta non è una proclamazione di bei principi Guido corrisponde a nessun altro
E voi sapete che si una delle parole d'ordine era quella dell'assenza annessione e senza indennità
Dell'abolizione dei suoi trattati segreti
Questo viene in parte viene applicata
La Finlandia diventa indipendente gli Stati baltici diventare dipendente la Russia sovietica
Stipula un trattato di pace leonino per cui perde un terzo del suo territorio oppure di
Oppure di assicurare al proprio popolo la pace
E in questo senso come atto di fiducia nella possibilità
Di Connor creare un ordine nuovo un mondo migliore
Questo la rivoluzione di e percepita da parti importanti dell'opinione pubblica internazionale certo
Ci sono anche coloro che le percepiscono come una minaccia come un pericolo tuttavia una parte consistente dell'opinione pubblica europea la Co.Ge. la la la percepisce invece come
Gesto di speranza una via che si apre
E questo non solo da parte di coloro che si riconoscono direttamente nella rivoluzione sovietica cioè da parte dei partiti comunisti
Uno degli intellettuali con idee così simpatie filo comuniste di cui parla lungo fine nel suo libro non solo ha d'altronde questi questi questi movimenti partiti comunisti gli intellettuali rappresenterà una parte minoritaria dell'opinione pubblica in questo questo questo torno di tempo
Non dimentichiamoci che la classe operaia europea
In misure diverse a secondo di un paese dell'altro rimane sostanzialmente fedele ai partiti storici cioè alla stregua socialdemocrazia
Questo succede in Italia succede Francia Meno in Germania
Succede lei misura amplissima in Inghilterra e via dicendo
Però io questo messaggio chiamiamolo così dell'ottobre viene percepito non solo da questa parte del premio pubblica non è opinione pubblica molto più vasta
Vorrei fare sono costretto un po'a così a procedere per schemi e poi non dovrà fare solo alcuni nomi insomma viene percepito così Brembio da un personaggio come il Sunia aziende è che era il fondatore del comitato abbia il quale pone il problema della collaborazione con l'URSS e il Colle il Partito comunista cinese come un problema prioritario nella sua scelte politiche viene percepito così da un uomo come nero nero nel ventisette partecipò a una manifestazione sostanzialmente anticolonialista era patrocinata dai comunisti
Aderì autorganizzazione diciamo più oculista dalla quale del ventinove responso per deviazione piccolo borghese tuttavia rimase sostanzialmente questo questo punto di riferimento dell'ottobre non venne mai meno induce ma lasciamo perdere lei territorio extra-europei dei quali come dire Vacca ha detto che lei non si occupa nel suo libro ma
è un fatto noto probabilmente direi conosce certamente meglio di me i lavori di anomalia
E i quali si dimostra che
Quanto il decreto sulla pace le prese di posizione di legno di cui accennavo prima abbiano influito abbiano influito su l'embargo e lavorazione di un documento fondamentale conto banane che tutti conoscono Veltroni quattordici punti di mezzo
Sono i quattordici punti di Wilson
Vedi troviamo gli stessi concetti naturalmente informale caratteri diversi che troviamo nel decreto Della Pace ritroviamo l'autodeterminazione dei popoli vi ritroviamo la denuncia della diplomazia segreta e via dicendo e via dicendo
Quindi se teniamo presente tutti questi elementi
E da un risulta sorprendente che per una parte notevole dell'opinione pubblica non solo europea ma internazionale
La rivoluzione russa apparisse come
Compatibile oppure se volete un termine più più difficile recuperabile recuperabile
Alla causa la democrazia la causa del Boca sia tanto più che essa si fondava sui ideali sul comuni a
A democrazia al socialismo dell'anteguerra
Quindi
Queste questo non non trenta ma il discorso non si può parlare secondo me fusione non si può parlare di Croce
Certo questa immagine dell'URSS nata negli anni negli anni di dell'immediato dopoguerra si viene si viene affievolendosi viene il vino avendo nel corso degli anni venti
Però
Essa ha radici profonde profonde perché affonda le sue radici appunto nella memoria di quel trauma terribile che fu la primavera mandarci
E quindi
Dopo questo appannamento negli anni Venti Essa riemerge quando la situazione in Europa si fa di movente in Europa e nel mondo si fa nuovamente tesa dopo la crisi del ventinove dopo la vittoria del nazismo
E questa Grazia una ripresa direi c'è una ripresa di questa speranza di questa speranza perché nella storia esistono anche se esistono sono importanti anche le speranze tutto questo
Malgrado tale malgrado tale malgrado sta
E qui vediamo al secondo punto che vorrei toccare cioè quello relativo come le ho detto all'antifascismo
Che cos'è l'antifascismo sono costretto a
Dare una definizione molto schematica naturalmente spero che mi scuserete
Beh innanzitutto e questo è ovvio è il rifiuto radicale del fascismo sesto
La che sarà poi la seconda guerra mondiale
Poteva essere la vita edita
Tramite l'isolamento di che era possibile prevenire la guerra attraverso una politica di prevenzione
Questo secondo punto un terzo punto una volta scoppiata la guerra l'antifascismo diventa coerentemente alle sue convinzioni determinazione a combattere
Fino in fondo
Direi in condizione al suo Webber resa incondizionata quella che fu stabilità nella conferenza di Casablanca
Se questa definizione dell'antifascismo è giusta
Essa evidentemente copre uno spettro assai largo di forze politiche e non solo limitato a quella che la sinistra europea o agli intellettuali più o meno fiancheggiatori
Ma un arco di forze di anche di governi assai più assai più vasto
Mi voglio spiegare io considero il discorso della quarantena di Roosevelt del mille novecentotrentasette una sorta di manifesto dis di questo antifascismo intesa in questo senso più vasto
Ricordo forse non tutti sa sapete cos'è il discorso era garantendo dico via subito il concetto fondamentale in questo esiste un dieci per cento dell'umanità tutti sono la Germania l'Italia Giappone di quali sono decisi
Non non indietreggiano anzi provocherà una seconda guerra mondiale ma esiste un novanta per cento dell'unità del quale fanno parte degli Stati Uniti
Molti altri l'Unione Sovietica e molti altri Stati i quali ciò possono impedire quel possono impedire di questo ecco io considero questo discorso una sorta di manifesto dell'antifascismo
Ecco punto di vista di Firenze notevolmente diverso
Cioè che cos'è l'antifascismo secondo Firenze
E dice che è un un nuovo nuvola bella cioè in un nuovo una nuova etichetta iniziava una nuova etichetta del del sostanzialmente del comunismo cioè che è uno strumento del quale l'Unione Sovietica il movimento comunista internazionale si serve si serve
Per
Per
Ai figli ai propri ai fini della propria politica dei propri obiettivi politici quindi la di fascismo è sostanzialmente una strumento non esiste in sé è una strumentalizzazione
Anche questa tesi non è del tutto priva di fondamento non è del tutto priva di fondamento in effetti per tali e per i suoi collaboratori più diretti
L'antifascismo è stato uno strumento
Le star lì non era convinto
Della possibilità di prevenire la guerra ripeto costituiva un po'nocciolo quarantacinque
E la sua posizione era stata in mente la posizione isolazionista e lo prova
Lo prova la scelta che gli fece nel mille novecentotrentanove
Tuttavia
Questo il giudizio di Firenze si può applicare
Ma a Stalin
Alla politica l'Internazionale comunista in questi anni non si applica al Complesso dall'antifascismo nel suo complesso
E finisce per coinvolgere in uno stato di complicità e sudditanza all'URSS tutto un settore all'opinione pubblica che è molto più vasto
Quali fare alcuni esempi e per questa strada si arriva alla sottovalutazione delle vie di un fenomeno importante come è stato la Resistenza un fenomeno nuovo che tipico dalla seconda guerra mondiale nella primavera mondiale non abbiamo niente di analogo Firenze otto vento parla di uno di un documento del Consei nazionale del resistance francese
Che è firmato da vari esponenti tra cui Jean Moulin Vito Saglia di varie correnti politiche e ne dà un'interpretazione a mio giudizio molto restrittiva volta restrittiva come di un documento sostanzialmente di di di fiancheggiamento delle posizioni comuniste
Un secondo esempio mi scuso se desidero vedo che il mio tempo è sta per esaurirsi
Un secondo esempio
Sempre il problema di Roosevelt e il giudizio che segreta sull'uso del tè un giudizio a mio giudizio molto limitativo e che io non mi sento di condividere
Parla di lui come di un personaggio ingenuo e ignorante anche se in buona fede
Sinuosi eccetera eccetera peggio sintesi l'appalto acquisiti
Come e dice e idee e tracciano ottimiste idee stranamente ottimiste
Ma non si data solo da persone Roseland addirittura viene coinvolta tutta la la la la condotta del della guerra da parte degli Stati Uniti come vengono accusati gli Stati Uniti di aver avuto un atteggiamento troppo compiacente troppo arrendevole nei confronti dell'Unione Sovietica per concludere poi sempre su questa la falsariga che la vittoria della coalizione antifascista della prima guerra mondiale nella seconda guerra mondiale non fu una vittoria fu una vittoria del comunismo e nuovi una vittoria della democrazia una vittoria democrazia
Io sono un punto di vista che non condivido a mio giudizio la vittoria della coalizione vittoria di tutti i membri della coalizione e io riconosco un debito di riconoscenza
Verso tutti i partecipanti alla coalizione mi chiedo anzi se la crisi del comunismo cui abbiamo assistito negli ultimi anni non abbia le sue origini proprio nell'abbandono dell'unità antifascista della cooperazione internazionale che fu fatto dall'Unione Sovietica
Nel quarantasette con una costituzione del Cominform
E con una scelta sostanzialmente un ritorno a una politica di tipo isolazioniste anche se in una il sionismo isolazionismo in un campo molto molto più nel Campiello che veniva definito il campo socialista
E di domanda anche se e così concludo l'uscita da questa crisi dalla crisi che noi stiamo vedendo la crisi attuale non passi attraverso o la possibilità di ritrovare informa naturalmente diverse la via della cooperazione internazionale
Per scongiurare i pericoli e le minacce nazionalismo fondamentalismo che ci minacciano
E questo significa
E in questo credo che credo che conosco da quarant'anni sia d'accordo
Che i valori della Resistenza e dell'antifascismo conservano tutta la loro validità
Grazie Procacci come avevo promesso molto puntuale adesso tocca a Luciano Canfora altrettanto
Dunque io credo che questo volume
Di gradevole lettura
Di grande scioltezza stilistica
Sia un lunghissimo editoriale
E in questo c'è un grande merito cioè di aver dilatato il genere letterario
Dell'editoriale fino a seicento trentotto pagine
Dico questo senza alcun intento ironico nel senso che accade fa parte di diciamo del della possibilità scrittori Ya
Anche di partorire un libro articolo c'è un libro tutto
Nascente dal cuore
Dallo stato d'animo
Una resa dei conti personale come del resto l'Autore dice nella premessa
Quando spiega le ragioni soggettive di questa scelta di scrivere un libro siffatto
Per il tempo ristrettissimo io sarò schematico e spero di essere anche chiaro
Quindi mi terrò a due o tre temi soltanto e de tra i quali si impone che ci sia in prima linea a quello principale il tema di fondo del libro la tesi
Che lo domina
E cioè il comunismo è finito
Senza eredità
Questa tesi generale ha una sua
Riformulazione
Il comunismo
Era
Fiore ne parla sempre rigorosamente al passato
Un sistema non riformabile
Bastava intaccare lo in un punto e si sfasciava
Questo mi ha fatto venire in mente un
Celebre Celebre tra poche persone forse
Scritto dell'antica Atene molto lontano da noi
Due mila cinquecento anni circa quindi non l'altro ieri
Di un anonimo di di un oligarca molto intelligente
Che infatti viene chiamato l'oligarca perché non si sa chi sia
Il quale detestava profondamente il sistema politico in cui viveva cioè la democrazia ateniese
La democrazia ateniese era un sistema irritante per chi non l'apprezzava
Molto irritante
Ed era anche considerata una forzatura cioè Ugo
Un sistema politico che non poteva reggere a lungo infatti non resti a lungo
Il vecchio oligarca come lo si chiamava e come noi lo chiamiamo
Dice
A modo suo la democrazia è un sistema perfetto
Perfetto nella sua negatività
Nella sua bruttura
Ma non è riformabile
Perché se togliete un pezzo di quel sistema crolla tutto
Mi è tornata in mente questa diagnosi del vecchio legate a perché credo che nella rapidità con cui in questo libro vengono prospettate queste tesi ci sia un modo di procedere sentimentale che io riconosco in quel
Antico dissi stimatore del sistema
Dittatoriale ateniese
A questa tesi di fondo si collega la formulazione che Vacca ha ricordato poco fa
E cioè il comunismo è finito nel nulla
Senza eredità quindi nel nulla
Io non credo che uno storico possa dire che è un fatto storico finisce nel nulla
Cioè
Nessun fatto storico finisce nel nulla
E direi che anche
Che la confutazione di questa veduta
Lascio perdere una chiosa marginale
Dice Fiore a un certo momento finisce nel nulla e lo scenario che noi abbiamo oggi dinanzi nell'attuale Russia post sovietica
E il solito repertorio della democrazia liberale
Ora
Non lo dico per polemica ma credo che non sia usuale nella democrazia liberale bombardare il Parlamento come si è fatto con i cannoni non più di due anni fa nella Mosca posto comunista ma questo marginale diciamo rispetto al film
Finisce nel nulla ora io credo che la migliore confutazione
Di questa formula
Rapida come tutte le formule
Venga a noi
Dal miglior figure
Io sono un lettore di figure da venti anni e passa
E quindi mi permetto di avere familiarità con i suoi libri anche se non ovviamente con la sua persona
Il miglior Fiore a me pare quello di una pagina d'apertura di un libro suo che in Italia ha avuto giustamente una grande eco
Che in francese si intitolava
No se Hillary posizioni Franzese e kantiana mente crociana mentre in Italia fu tradotto critica della Rivoluzione francese
Questo libro
Che io amo moltissimo e di cui ho parlato anche talvolta nei miei scritti stravaganti
Formula
Un auspicio che è anche una diagnosi storiografica
Di cui io abusando dei minuti che mi sono concessi vorrei darvi parziale lettura
Fiore dice nel preambolo del suo libro sulla Rivoluzione francese egli è innanzitutto un grande storico della Rivoluzione francese
Convertitosi allo studio dell'Unione Sovietica negli ultimi anni
Dice in questo saggio iniziale
Personalmente io accarezzo l'idea di una Storia della Rivoluzione francese infinitamente più lunga della sua durata
La rivoluzione non comincia soltanto nel mille settecentottantanove e poi la possiamo far finire a piacere i girondini la faranno finire con il colpo di mano di Robespierre del trentuno maggio del novantatré i termini doriani diranno che ancora rivoluzione dopo la morte di Robespierre i bonapartisti diranno che alle in buona parte la spada della rivoluzione
Dopo il quindici difficilmente si può dire che la rivoluzione e ancora in atto giustamente figure respinge l'idea che la rivoluzione francese finisca nel quindici
Egli scrive essi in fondo
Una storia
Che continua per tutto il diciannovesimo secolo il mille ottocentotrenta il quarantotto la Comune di Parigi
Gli attacchi monarchici alla Terza Repubblica
E ancora su giunge poco dopo viscidi che rimette in discussione i principi dell'ottantanove
Attaccandoli subdolamente con cattiva coscienza dice
Dici prospettate dice Fiore
Condannandoli nove dei crimini del novantatré una Storia della Rivoluzione francese lunghissima
E soggiungere ancora proprio perché l'idea forza di quel libro è che la rivoluzione francese non dura ventun'anni ho ventisei anni ho ventuno o ventuno
Fino alla morte di Tizio o di Caio ma è un processo lunghissimo il discorso ricomincia col diciassette il diciassette è un riprendere quella domanda generale di uguaglianza cito parole di Fiore
Che iscritta come domanda universale nel atto di nascita della grandeur e collisione
Ecco
Un uomo che accolto contro la periodizzazione formalistica
In modo così intelligente e lungimirante
Un'idea dinamica di un processo che non si ferma puntualmente in un determinato hanno quando questo processo alla portata
Della Rivoluzione francese
E che sostiene essere il diciassette una riproposizione drammatizza ante di quelle domande di fondo di uguaglianza che la rivoluzione francese ha impostato a mio avviso solo per un temporaneo cedimento alla passione politica che cosa rispettabilissima può scrivere
Il comunismo finisce nel nulla
E per questo io credo che gli altri due aspetti
Ai quali vorrei brevissimamente accennare di questo volume siano anche essi come dire
Soverchianti
Da
Una contingente urgenza della passione politica
Fino a quello che io chiamerei il partito preso
Il partito di in un caso
E mi sovviene
Tra i tanti così che avevo in mente
Credo valga la pena qui ricordarlo
Duole di dire siamo dinanzi ad una presentazione erronea dei fatti
Un concetto che attraversa il libro
E
Lo dico molto semplificando ma credo di non tradire il pensiero di Fiore
La sostanziale vicinanza che il dissente e vuol suggerire al lettore
Tra comunismo e fascismo
è una tematica che in Italia
Oso dire che tutto sommato ha fatto il suo tempo
Però
Non c'è mai tempo come dice Epicuro Non è mai troppo tardi per filosofare quindi per carità
Il libro
Per circa trecentoventi pagine più della metà
Ruota intorno a questo concetto
C'è un capitolo comunismo e fascismo c'è un capitolo comunismo è antifascismo voce in capitolo la cultura dell'antifascismo e poi c'è un capitolo la seconda guerra mondiale che da capo sulla stessa tematica naturalmente
Questo è lì caverne il nocciolo del tipo e la tesi
Che attraversa il volume appunto come dicevo prima questa vicinanza profonda ai teologi che sono persone serie Bray precise
Direbbero consustanziale
Parola complicata per dire che insomma hanno un'unica matrice a un certo punto c'è una parte che è tanto piaciuta a Lucio Colletti
Le vite parallele di Mussolini e Levin
Che è un pochino così insomma
Diciamo una forzatura
Bene in questo contesto gli fa gioco ricordare
Un episodio
L'episodio del colpo di Stato velocissimo effimero di pochi giorni
Compiuto a Berlino nel marzo del mille novecentoventi
Tredici marzo del mille novecentoventi
Da parte di forze monarchiche
Ultradestra eh corpi franchi pezzi dell'esercito grande industria il famoso Pucci di K capp è un generale a riposo diciamo così un un personaggio che era stato in primissima fila durante la guerra e che nella Repubblica di Weimar si trova a disagio
Capp prende il potere il tredici di marzo del mio centoventi e dice
Fiore in una nota del volume il Partito comunista
Sta lì a guardare nella totale indifferenza dinanzi a questo colpo di destra
Questo episodio dovrebbe dimostrare la tesi più generale che in fondo i comunisti guardano con simpatia ai successi
Dell'estrema destra
Fiorello dice anche
In riferimento alla vittoria del nazismo e gli osserva essendo un'analisi dell'Internazionale che il fascismo il nazismo sono lì la fase terminale del capitalismo
I comunisti guardano con favore al fatto che i fascisti prendano il potere e quindi in certo senso sono filo fascisti ora lasciamo perdere questo tipo di sillogismo
Che è un sillogismo
Simile a quello secondo cui
Sei poemi
E p.c. costituiscono un cerchio e il cerchio è una figura geometrica i poemi epici sono una figura geometrica
Però sta di fatto che non è vero che il Partito comunista tedesco sta a guardare
Mi sono permesso di portare qui qualche fotocopia dagli atti
Come dire dalla pubblicazione degli atti del Partito comunista tedesco mille novecentodiciotto trentatré della Fondazione Feltrinelli mille novecentosessantuno
Tra i quali si ricava perché pubblicato il testo della proclamazione dello sciopero generale che i comunisti compiono accanto ai sindacati maggioritari la mattina del quattordici marzo del mille novecentoventi
D'altra parte verrebbe di chiedersi
E proprio così singolare
Che i comunisti tedeschi qualche mese dopo
L'uccisione delicati Sparta artisti
Lasciata fare ai Freikorps
Dal ministro degli Interni
Socialdemocratico
No scherzo
Nel gennaio del diciannove e così strano che avessero un qualche attimo di esitazione a schierarsi immediatamente al fianco di Noschese contro K eppure avevano fatto
Insomma eccome
Dicevo poco fa
La passione urgente è sempre indignazione farcito vs diceva Giovenale insomma è sempre positiva
Però quando aggredisce negativamente i dati di fatto a mio avviso è controproducente cioè ottiene il risultato prima o poi di andare incontro ad una confutazione quindi il lavoro a quel punto diventa caduco
Capisco anche
Le ragioni
Culturali
Per le quali Fiore
Ha scelto negli ultimi anni questa questo Indirizzo storiografi con le dichiara lui dice quello che io dico che riferisco della storia d'Italia
Nel periodo trattato qui lo ricavo quasi esclusivamente dai libri di De Felice
Di Renzo De Felice ora per carità insomma ognuno sceglie
Le fonti e la saggistica che predilige e sta di fatto che questa amplia produzione dei Feliciana sul fascismo
E tutt'altro che da considerarsi come un punto d'arrivo e semmai uno degli ingredienti di una vastissima discussione la volta che invece la si assuma come l'orizzonte entro cui ricostruire la storia d'Italia di quegli anni ancora una volta gli inconvenienti sono gravi
Per esempio quello cui facevo cenno prima queste vite parallele di Leni né di Mussolini che sono piuttosto imbarazzanti per lo studioso
Perché è molto difficile riuscire a deglutire
Dopo la premessa avvengono tutte e due dal socialismo rivoluzionario
Va bene
Ma anche anche Dorio
Viene dalle file del comunismo francese ma non per questo l'azione Frances fa parte della sinistra rivoluzionaria evidentemente ognuno ha una sua storia Mussolini ne ha avuta una e e va pensato per quello che è stato nel suo insieme non per il punto da cui proviene
Lasciamo la premessa ma direi che si sono trovati lei viene Mussolini nella stessa posizione rispetto allo scoppio della Prima guerra mondiale
A mio avviso errato
Nel senso noto a tutti che Mussolini ha fatto una campagna
Vivace intensa specificata e forse anche redditizia
Come alcuni ritengono fondatamente per l'intervento in guerra
E lei viene ha brandito la parola d'ordine guerra la guerra Mussolini è più vicino ai social patrioti degli altri Paesi Francia Germania
è lontano mille miglia dalla minoranza tedesca libri resterò Luxemburg e dalla minoranza socialista rossa cioè dall'ENI e sul fronte opposto
Quello che secondo me manca in questo libro e qui chiudo
Perché sicuramente ho preso più tempo del previsto
E
Una pacata
Severa
Visione dei limiti culturali
Dello stato maggiore della Rivoluzione d'ottobre
Ecco io non avrei preso la pubblicistica
Nolte
Nolte è un uomo di grande intelligenza ma non è uno storico
E la ricerca e il primus nella storia
In quanto racconto
Non avrei preso le mosse da questa pubblicistica avrei preso le mosse dal problema a mio avviso è una visione del tutto soggettiva che questa naturalmente
Del limite culturale dello stato maggiore della Rivoluzione d'ottobre questo limite a mio avviso è in due elementi
Chiave che spiegano alla lunga la storia successiva il trasformarsi di quell'esperimento in un esperimento di modernizzazione del di un Paese arretrato
La prima delle grandi rivoluzioni del Terzo Mondo si potrebbe dire
L'insuccesso alla fine nasce e la necessità di riconvertirsi in altro
Perché lo Stato Maggiore della rivoluzione sovietica ha due limiti culturali
Uno e l'idea che il capitalismo sia arrivato alla dirittura d'arrivo
E su questo presupposto che parte la grande avventura di dare l'avvio ad una rivoluzione che deve essere in breve una rivoluzione mondiale generalizzata
E il secondo e di non accorgersi che il mondo non è l'Europa
E che l'America e del capitalismo il tassello più forte e in ottima salute che ha risolto la guerra
Si accorgono dell'America tardi questi sono i limiti culturali di un gruppo dirigente peraltro verso così rilevante
Ma appunto
Mettersi su questo terreno quello della critica pacata e severa
Potrebbe essere un lavoro ma non un editoriale grazie
Bene Massimo D'Alema
Ma io non ho con la la pretesa di inseguire
Il modo di ragionare diciamo modo l'approccio a questo volume importante
De gli oratori che mi hanno preceduto
Che hanno sollevato problemi
Obiezioni
O con una una riflessione di di vasto respiro storico come quella di Procacci sul tema dell'antifascismo
O anche con la passione e puntuta e tutta filologica di Luciano Canfora che ben nota diciamo nel
Nel cogliere anche
Singoli errori
Sviste
Ma lo conosciamo proprio anche per questa sua
Passione polemicamente questa sua archivia di filologo
Da io faccio un ragionamento diverso su un libro che non ho trovato di piacevole lettura ecco rifare questa osservazione Carlo sarà quello che farà alcuna
Direi che è un libro direi che una rete non perché non sia scritto in un modo straordinariamente leggibile ma direi che è una lettura aspra per chi abbia a lungo militato in un grande partito comunista
E sia stato partecipe nella forma in cui siamo stati partecipino voi di questa grande illusione
Una lettura aspra perché
Contiene anche
Tanti elementi
Di verità
Io tornerò su questo punto neanch'io condivido l'idea che
Il comunismo finisce nel nulla
Quanto meno diciamo ritengo che da un punto di vista storiografico è troppo presto per formulare un giudizio di questo genere
Non lo sappiamo
Ma senza dubbio noi siamo rimasti tutti colpiti
Dal modo in cui il crollo di quei sistemi politici
E avvenuto nella indifferenza
Di grandi masse di cittadini
Pensionante lasciamo stare i Paesi dell'Est europeo diciamo in cui in qualche modo quei regimi sono nati non in tutti questi Paesi ma in parte come regimi d'occupazione militare diciamo ma
L'immagine del
Dello scompenso della
Della sede del partito comunista dell'Unione Sovietica senza che davanti ci sia neppure un cittadino a protestare
L'immagine di uno spaventoso fallimento storico
E la sensazione che il crollo di quei regimi abbia riportato alla luce come se diciamo una lunga opera di di governo di educazione di
Fosse trascorsa completamente invano i conflitti nazionali etnici religiosi
Uno scenario di settant'anni fa
Beh dalla sensazione di come quei regimi
Abbiano molto poco
Adempiuto al loro compito di di educare un uomo nuovo
Di ricomporre conflitti nazionali in una visione cosmopolita internazionalista
Insomma io credo che guai se noi non vediamo con spirito di verità
Dentro quello che ci appare come un tragico fallimento
Soprattutto se noi guardiamo a quello che poi è il tema vero secondo me di grosse su si potrebbe discutere a lungo appunto l'idea comunista insomma
Io non so se il problema sia quello dell'idea comunista certamente il tragico fallimento di cui parliamo è quello della esperienza sovietica
E
Dei delle società
Governate dei partiti comunisti
Nel corso di questo secolo e in modo esteso significativo in Europa e in altri continenti a partire dalla seconda guerra mondiale
Io penso anche che
In un certo senso sì deve accogliere il giudizio
Secondo cui
La fine
Il crollo dell'Unione Sovietica
Segna anche la fine del movimento comunista
Comprese quelle componenti del movimento comunista
La cui funzione a mio giudizio è molto sottovalutata nel volume decidere
Comprese quelle componenti che hanno ricercato la via di una riforma democratica
Che hanno coltivato se vogliamo usare questa espressione che a me non piace ma che ha una sua forza provocatoria una illusione Milla illusione
E cioè
La speranza di una riforma democratica di cui il sistema
Era un'illusione io non lo so io penso che sia questo giudizio forse non mi sentirei di dati
Certamente diciamo e in modo particolare secondo me a partire dal sessantotto dalla sconfitta dell'esperimento praghese
Diciamo la via di una riforma democratica di quelle società
E del
Di un possibile prevalere diciamo di una componente democratica umanistica
Tale Furay dice umanizzante all'interno meno questa la traduzione così
Formica
Questa componente del movimento comunista appare certamente una componente sconfitta a me è capitato di dire diciamo nel uno dei nel secondo dei nostri drammatici congressi di trasformazione che il modo in cui è crollato il sistema sovietico
E segna anche una sconfitta per chi ha sperato e perseguito
La possibilità di una riforma democratica di quel sistema
Il
E
Però e qui c'è un però al quale io dopo l'importanza
Riconoscere che nella storia del movimento comunista
Le componenti più democratiche
Non hanno prevalso sono state sconfitte
Sono state impiegate dal prevalere di una logica totalitaria
Non significa negare che queste vi siano state
Negare che vi sia stata in campo la possibilità la speranza di una evoluzione di versa
Del movimento comunista
Insomma io non riesco ad accettare una
Visione tutta deterministica alla fine diciamo
Che appare curiosa in uno storico che arriva ad usare la categoria del Ministero diciamo
Secondo cui
Lei sito totalitario e poi fallimentare del comunismo fosse totalmente scritto nel DNA dell'idea comunista
Io penso che c'è una una vicenda storica per drammatica ci sono rotture ci sono conflitti
Ora io non obietto nulla le osservazioni di Canfora sull'episodio tedesco ma non c'è dubbio che le testimonianze di una indifferenza
Nel movimento comunista rispetto alla questione della democrazia
E quindi diciamo di una indifferenza di fronte al conflitto fra democrazia borghese fascismo
Queste testimonianze ci sono mi permetto diciamo di
Di dire Acanfora B si può può darsi che ci sia stato un esempio mal scelto ma insomma
Ma è anche vero che contro quella cultura
E poi sfocia nell'idea del socio al fascismo si sviluppa una battaglia politica una reazione che non è una variante tattica della concezione del socio al fascismo
è proprio un'altra concezione della lotta politica degli obiettivi del movimento comunista cioè l'idea dell'unità antifascista
Dell'unità democratica e un'altra concezione non è un travestimento del sociale facilissimo
è una rottura è un superamento e in alcune componenti del movimento comunista
Segna anche
L'avvio di un processo di forte autonomia culturale
Io
No io sono colpito lo dico proprio a partire dalla mia esperienza personale da dalla mia militanza c'è un passaggio molto bello del libro di Furet nel quale egli parla della sua abilità sa sa
Riconoscendone comunque l'utilità non foss'altro per aver riconosciuto il male dall'interno
Ma se io penso alla mia militanza diciamo ecco ecco la mia militanza in molto segnata dal originalità della esperienza del comunismo italiano
C'è una ritengo molto difficile per un uomo della mia generazione che come mi è capitato di raccontare qualche volta
Si trovava qui davvero per un puro caso a Praga nell'agosto del sessantotto e ha fatto i cortei contro i carri armati sovietici
Sarebbe stato molto difficile per me aderire ad un qualsiasi partito comunista non ho mai pensato aderendo al pc di iscrivermi al movimento comunista mondiale compresi quei carri armati no ho sempre pensato di fare fare
Costi facessi parte di un'avaria ante tattica diciamo di quel totalitarismo ma al contrario la mia convinzione probabilmente illusoria era di far parte di un partito che si batteva contro quel totalitarismo
Sia pure dall'interno
Nego diciamo il peso di questa contraddizione certamente stata rilevantissima
A stato un limite della nostra storia sia pure dall'interno di quel movimento noi ci siamo sentiti contro
Quello totalitarismo e le sue manifestazioni oppressi
E non io penso per qualcosa che veniva abbastanza da lontano dalla nostra storia
Ora non voglio fare la parte diciamo
Sto per fare
Ma in questo libro così ambizioso per tanti aspetti così diciamo stimolante il aggressivo e quindi che fa pensare
Sull'idea comunista nel ventesimo secolo il nome di Gramsci si fa incidentalmente una volta sola e in modo incidentale una sola volta in modo del tutto incidentale non rilevato
Ora io non credo che sia provinciale ritenere che invece Gramsci rappresenta qualcosa di importante
Nella cultura comunista di questo secolo
E fra l'altro uno studioso che oggi mantiene una una forte una ricca attualità che al centro di un grande interesse mondiale di una riscoperta
Di una scoperta di una riscoperta mondiale
Ora può darsi che queste mia lettura che non è solo mia sia una forzatura ma io penso che in
è difficile capire Gramsci se non anche come lo sforzo di una critica del totalitarismo sovietico
E senza questa chiave di lettura non si capisce buona parte dei Quaderni
Questa è una delle chiavi di lettura da tenere presenti per capire il senso della sua riflessione e non mi riferisco soltanto la famosa lettera del ventisei che pure diciamo
Rappresenta nella storia del movimento comunista un passaggio importante
Ma mi riferisco poi a tutta la sua riflessione più matura
E anche direi alla sua visione capitalismo cioè Canfora faceva riferimento ai limiti culturali del gruppo dirigente dell'ottobre all'idea della crollo del capitalismo alla visione euro Centrica del capitalismo beh diciamo americanismo e fordismo e io credo una delle critiche più radicali quei limiti culturali
Sia diciamo come critica radicale di una visione euro Centrica del capitalismo sia come critica radicale di una idea del crollo del capitalismo al contrario mi pare tutto lo sforzo di capire la capacità di innovazione gli elementi di innovazione di trasformazione chi a partire dalla grande crisi del ventinove e trenta che un'altra a a assente da questo libro quasi assente da questo libro
Tra gli elementi di trasformazione che essi
Che essi mettono in essere e la possibilità di una sinistra di influire su questi elementi di trasformazione
Trova io non credo che questi siano fatti marginali ecco se uno vuole fare
Una storia dell'idea comunista in questo secolo questo filone di pensiero non è un fatto marginale non è una pura variante tattica e ed è per molti aspetti alla base di un'esperienza originale quale quella che noi abbiamo vissuto e nella quale poi noi costituiamo anche una prova diciamo perché
Che in questo Paese ci ci sia stato una un comunismo diciamo particolare rispetto al modello preso in esame in questo volume è testimoniato dal fatto che qui da noi davvero non si può dire che non sia rimasto nulla
E perché alla fine
Ma la condizione di questo è stata la il coraggio della rottura della trasformazione
Ma tuttavia noi abbiamo potuto prendere le mosse diciamo dalla esperienza originale del PC e anziché disperderci come l'ex impero sovietico di circa un po'cercare insieme un'altra strada
Un'altra strada quindi in cui sono chiari gli elementi di rottura di discontinuità
Ma anche una strada che la cui possibilità e anche data dalla nostra storia perché altrimenti se
Non ci fosse stato questo diciamo non avremmo potuto cercare nulla c'è poco da fare c'è un elemento diciamo così
E a partire da questo voglio fare un'ultima osservazione sulla parte conclusiva del libro che stimolante idee mi è parsa persino contraddittoria per certi aspetti
Cioè e che poi il tema che mi appassiona di più in quanto diciamo io posso non sono uno uno storico e quindi pur avendo curiosi da verso il passato mi occupo prevalentemente del presente e del futuro diciamo come come condizione professionale esplicita
E eventi il problema conclusivo e ora cioè e adesso
Va bene diciamo questo questo tentativo forse illusorio forse forse illusorio e con a mio giudizio più contraddittorio Complesso di come viene raccontato tuttavia si conclude con un fallimento ma come evidente e come diciamo il libro stesso non nega
Questa domanda di di eguaglianza di liberazione umana diciamo che da cui l'esperienza comunista ha preso le sue mosse
Fino a tradirla nella sua realizzazione concreta tuttavia questa domanda di eguaglianza di liberazione umana c'è
Ed è diciamo la realtà stessa della democrazia lei scrive che rende non so primitive
Il il bisogno di un mondo che venga dopo la borghesia e il capitale
E l'esistenza stessa della democrazia che rende insopprimibile questo bisogno
Ma nello stesso tempo lei dice io condivido questo giudizio la fine del comunismo
Rende difficile forse mi piace anche questo forse forse non più possibile pensare l'idea di una società altra
Almeno per ora diciamo così come come mi pare giusto fare diciamo per un per uno storico Claudio perché
Ecco però e qui è la mia obiezione tra una società altra
E l'accettazione sic et simpliciter del mondo in cui viviamo
Ci sono molte ragionevoli vie di mezzo esce
Cioè esiste non solo la possibilità ma direi il bisogno di rimettere in movimento la fantasia l'intelligenza la volontà di in la volontà umana di intervenire nel processo storico a volontà umana di intervenire
Anche perché questo crollo del comunismo no non ci ha consegnato un mondo pacificato diciamo inni
Ma vede riemergere conflitti spavento usi il comunismo avrà prodotto sicuramente anzi ha prodotto una massa spaventosa di vittime ma il ritmo dei massacri del posto comunismo
E diciamo delle riesplodere di quei conflitti nazionalistici etnici religiosi che il comunismo si era illuso di superare di sopprimere edema insomma l'esplodere di queste confidiamo a un tale ritmo di macellazione di esseri umani
Che diciamo il post comunismo è destinato a raggiungere rapidamente il comunismo diciamo come numero di vittime prodotte
Il che
E io lo dico senza nessuna Nostalgia io sono fra quelli che dicono che queste tragedie sono anche esse il segno di un fallimento di quei regimi c'è poco da fare diciamo perché ci ci hanno lasciato un mondo in cui quei conflitti che si pretendeva di sopprimere sono più che mai vivi e drammatici
Ma l'esistenza di quei conflitti deve essere stimolo a riprendere il cammino di un intervento razionale dell'uomo della storia
Riprendere il cammino di una lotta contro l'ingiustizia contro
Cioè di quella ispirazione universalista diciamo che
Che certamente non può essere ripresa come antagonistica nei confronti dell'individualismo democratico e liberale
Ma forse non è un'impresa culturalmente impegni impossibile pensare che possa innestarsi diciamo su una cultura della libertà dell'individuo
Una idea della libertà degl'individui e quindi riscoprire a partire da qui un'idea di comunità che non sia necessariamente antiliberale
Così come storicamente si è presentata
Insomma io credo mi fermo qui ecco che
Una sinistra che voglia con spirito di verità ragionare sul fallimento di quella esperienza
Macché non ritenga che il fallimento dell'esperienza comunista sia la fine della sinistra
E e non solo perché poi in Europa c'è una sinistra socialista e democratica
Che ha fatto alla quale noi noi che veniamo da un grande partito comunista dobbiamo riconoscere di avere tenuta tenuto viva una cultura democratica della sinistra ben distinta dall'esperienza del totalitarismo
Ecco io penso che questa sinistra abbia il dovere di non arrendersi all'idea
Che se fallito questo grande tentativo umano di di corregge la la storia
Non possa essere ripreso in modo democratico
Il tentativo di un intervento dell'uomo nella storia
Che non che quindi ci si possano una rendere diciamo
Alla ineluttabilità delle ingiustizie che la nostra società promuove produce
Senza coltivare il mito che queste possano essere soppresse ed anche a questo io non credo ma tenendo viva una forza che le combatta ne riduca le entità
Ne corregga gli accessi e mantenga viva una speranza di maggiore giustizia di maggiore libertà per gli uomini
Incarico parola cinesi per la Repubblica avvertendo il pubblico
Che ci sarà una tradizione a seguire ricordo che anche per chi non può intendere direttamente in francese
Era messo i soci si suo intervento ma volevo anche ringraziare i chi finora l'ho ringraziato e cioè così numeroso che ci ha consentito di realizzare qualcosa di singolare c'è una discussione non Breve non semplice
Suardo menti cruciali ma non semplificati dodici e quindi di avere un input così largo concorso di attenzione ad un dibattito colto che non ha dovuto concedere nulla alla spettacolarizzazione e questo grazie da forse soprattutto a voi la parola a Firenze
Volge al brutto il Monte Baldo un tondo passavo a basse voto all'ONU con la parli settimo Bleach a Pale da una mia
E dicevo emersi sì ottenuto due ma quale vite alla affetto e l'unità
Maschio
Le quote della ampie fasce ustione più aride ammonito
Sedo netto del fa le diciamo che sono desunti calvinista può pressione l'Armenia fascio siti tiepida vive
Sedette sapevo si arriva palla-gol
Membri col ministro con Sechin passepartout lepri tollero della famiglia un flirt Giovanna crediamo Libor
E nazionalismo Easy sembrava ecco da un ex siamo italiani magnifico ma utili ristretto a una certa avremmo
Gli architetti innanzitutto io chiedo scusa chiedo venia di non parlare sufficientemente bene e l'italiano e quindi mi esprimerò nella mia lingua il francese innanzitutto desidero ringraziare tutti voi per l'invito che mi è stato rivolto a parte ci pare alla festa dell'unità certamente la cosa mi gioco ma peggiore che poteva succedere al mio libro che era quello di essere letto solo da persone anticomuniste per e professione la cosa migliore era quella invece che potesse essere preso sul serio da dalla sinistra così come è avvenuto in realtà il libro è stato accolto piuttosto Paperopoli niente anche dai comunisti francesi che non passano certo per essere i più tenne di in seno alla famiglia della sinistra e adesso mi trovo nel quadro di un'altra buona e positiva eccezione che ricezione italiana perfettamente illustrata e concretizzata dalla presenza del segretario Massimo D'Alema del partito democratico della sinistra
I cechi servitù del Pri il nesso che altro Arran scatto Atlantis alla Sfinge Lazio rischia ma così Camara privato me conta un po'
La la la reclusione da Liquid azioni dell'arteria
Diuresi inservienti così ho venduto il sottobosco anzi lascio sette Clea maison fra inviati ISO Personnel per voyeur piazza nove più nell'immagine
Sette Vernola a cresce in guai ingresso del più odiosi sei fondano dal dall'amnesia UIL sancisse precise Baldin dio indichi da signore Antea un'quasi di mio sovietica AVEPA e che i baci Militia no ignare Paride lodevolissimo e che io il precise tanto dei comunisti o rime
Il libro ha preso le mosse diciamo dalla dall'anno ottantanove novanta in realtà è stato a seguito della mia grande sorpresa così come la sorpresa che ha investito molti altri miei contemporanei sulla liquidazione sul l'implosione del regime sovietico oggi attualmente nostri giorni per noi è ormai una situazione chiara facciamo finta come serie ormai successe ed è una cosa così molto semplice agevole ma in realtà dieci a mi fa chi avrebbe potuto precedere chi avrebbe potuto immaginare uno svolgimento simile ebbene questo gli avvenimenti che si sono registrati hanno risvegliato la mia grande curiosità ed è per questo che ho messo mano ad libro proprio perché si è trattato di una liquidazione interna di questo regime in realtà l'ex Unione Sovietica non è stata sconfitta militarmente non vi è stata una rivoluzione Interna però il regime crollerà
Senso del telegiornale di raccontare risultavano
Delle schede del recinzione Vietti nelle Spada Margherita su
Centro nazionale non Paddy Huskies petizioni
Più
Il mia quarta
Dura lex Cygnus obiettivi dei reality con Amy essenziale massicci sia nel chi fa un votano De Rita Turturici difetti venti dai nazisti lesti a Creations se cresce vuol dire riconoscere non ripetiamo che il regime sovietico arrestati heritage secche occhiate prassi siano le chiede se costui nel sonno senza dinnanzi anzi è più debole
In realtà
E proprio per questo che io parlo di una regime sovietico che non ha lasciato eredità io non dico affatto perché sarebbe sciocco sarebbe stupido che non vi sia una mia eredità c'è c'è un popolo sovietico ci sono delle realtà ecco no formiche sociali istituzionali che fanno certamente parte di una eredità ogni regime lascia comunque un'eredità quello che io voglio dire al pronunciare e le parole senza eredità e che non vi sono più
In questa parte finale del secolo i principi su cui questo regime era stato edificato era stato costruito boomer compromessi Coca Cola compare Lisone Cissé famosi con trova perché l'avevo ricevo consenso
L'avevo ricevo fosse sette Tosi Bacci sua terra no dove schiere sua tra la città di Napoli è un solo la periodico cioè sì
Me le prassi gradevolissima fosse netti parve ai più vuoto tutti gli aeroporti di Nadia insieme a una vecchio lei Galite civil costituisce realismo e Terron la divisione uguale settimane dopo attorno potete intendo così un po'Chio Kiss sauté pronti e Paolo di Dono tutti loro bianche
La Foster l'Ave collisione che ti fa anche Ossimo compare al vecchio dimostrare che a Ferrigno sovietiche
Lui mio sovietiche tra i più
Invece se TLS Rea paventa
Se il sole prassi chelare tentano di fare Gaetano Di eliminerei l'Ecuador la prima lite reparti lese Lexi ovunque del costituzionalismo eccetera potranno di Diaries otto dell'ora in più
Non le case oggetti
Oppressivi della Democracy voci Once che lei Nina Peppe e Tano divide elimina i sessanta decibel dirmi se sa che tanti adesso don la possiamo sterilità dominio sovietico
In realtà forse per meglio capire le cose riprendiamo l'esempio del professor Canfora sulla rivoluzione francese in realtà sappiamo che a un certo punto la rivoluzione francese è stata vinta possiamo determinarne il punto dopo la la morte di Robespierre o dopo la morte di Napoleone poco importa ma in realtà a un certo punto la rivoluzione francese è stata vinta però la cosa più importante che i principi della Rivoluzione francese sono andati avanti principi di eguaglianza i principi costituzionali sono da e avanti hanno contraddistinto tutto il diciannovesimo secolo hanno avuto una diffusione enorme in tutto il continente europeo quindi dare evoluzione un cinese è stata vinta è stata battuta ma i principi per cui ha lottato e che ha conquistato si sono diffusi hanno continuato il loro cammino
L'Unione Sovietica è stata vinta arriviamo il regime sovietico diciamo è caduto è crollato e adesso quello che io intravedo e da situazioni seguente vedo riemergere i principi che questo regime sovietico aveva voluto esattamente combattere aveva voluto distruggere c'è una sorta di al ritorno ai principi il proprio della società borghese quei principi che Lenzi era impegnato a combattere e a sopprimere
L'ex Biasion poi un po'e di gola correndo e pali Via Pedio e trovammo all'Unione Sovietica di ore Swanson Tiso già vedo il solco all'altro Asian quassù arabo Navona vi siete in maniera prepara il sorriso doveva gardenese vendo dice fosse nude vuota non del gol Suso oblio nuovo sette del consigliere elettrica Iossa Vietti e sono ex codina faciliti
Avete il signor visibile plurale Louie dopo la perfettibili tediosa siete non armi
Certi si può obiettare si può affermare che la Comune di Parigi è durata tre mesi che l'unione il regime sovietico invece avuto una durata di settant'anni non c'è due senza tre tuttavia questo mi sembra un approccio non proprio corretto secondo me Lassini Stra oggigiorno dovrebbe considerare quale dare all'esperienza dell'Unione Sovietica la fragilità questa esperienza e proprio con ed era la cona pacatezza con serenità per cercare di andare oltre per cercare di progredire verso una situazione diversa
Sì punzonatrice Criss Oliva un settore sei ed compongo le mega Nissim etere chi alle politiche Chibiusa ve FI lunghe poco Siro dannati o di regimi sovietici
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Tessa di un Pinna vagando rimani fece Kovacs issati Ferilli sia un
E siamo poi nuovi lesioni
Adesso volo interno
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Mesi resta ed azioni Cevoli sua monsieur D'Alema
Che nel perbenismo sovietico oranti ansie dai pr formavano
Che ottava e nazionalismo
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Ben meno sedici a me avere compatibile Avec la Liberté gli avete scelto il cucciolo duplice ed Gorbaciov
Potranno il dottor riunisce devo siete volle io deformabile umiliante dove dormendo la Libia prepolitico
Per questo o scritto questo libro proprio per capire meglio i meccanismi intellettuali politici che ci portavano a discutere a confrontarci sull'esperienza sovietica sulla natura del regime sovietico
E poi ho usato la parola illusione incerto ho usato la parola illusione a proposito a proposito perché illusione fa riferimento a un investimento un grossissimo investimento psicologico di tutti gli uomini di tutte le donne coinvolte nell'avventura dell'epoca
E credo che non gli adesso attualmente stiamo proprio TG evento questo grande investimento psicologico cerchio mi si potrà obiettare mi si potrà dire che il comunismo e molto più variato e variegato di quanto io presente nel mio libro Daccò abbiamo avuto in questo lungo periodo persone cioè la storia del comunismo dall'ENI fino a corpaccione siamo passati attraverso fasi totalitarie con Stalin abbiamo avuto periodi in cui la morsa dello store atto sia allentata abbiamo avuto dei periodi di riforme nell'ex Unione Sovietica però nondimeno dobbiamo riconoscere e qui sono d'accordo con D'Alema che il comunismo nel ventesimo secolo si è rivelato non si è riparato riformabile si è rivelato riformabile solo attraverso il nazionalismo o attraverso determinati iniziative di mercato legga se Ceausescu o lettera si la Cina attuale però però non ha avuto successo non è stato riformato i due nell'ambito della libertà vedersi le esperienze negative ok che hanno portato risultati negativi di duplice e di e Gorbaciov quindi questo praticamente è un po'il panorama fatto riferimento
Allora un mulino leggi giorni del pavone sopravvenuta impossibilità detto il Money faccendieri molitura e consistono in salotto e due da Conte
De Zonca folle Thiele
Il mio serie Chicchi tappa voglio paziente si è chiarito contatti la conoscevo bene
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Ora Prodi fasi spedito al ministro chinata sparse CGEI séparé nove agenzie lordi l'agenzia a pronti delle critiche radical della modernità e Burciu alzo né farsi svelto all'inizio
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Radical motto stili Nalotto
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La Nacci io di regime sovietico
Mi spinsero
Certo io non vorrei dilungarmi eccessivamente sul libro anche perché credo che l'ora tarda ci imponga di accorciare il nostro incontro tuttavia prima di rispondere
Prima di rispondere ad alcune critiche che mi sono state fatte nei precedenti interventi lasciatemi dire quanto sempre pure parlare proprio di questa esperienza del ventesimo secolo questa esperienza del regime sovietico che è stata vista da molta della società europea
Come una come d'arrivo di una società d'avanguardia di una società nuova di una società migliore cerco nel mio libro il vero io ho dedicato molte e molte pagine alla rapporto fra comunismo e fasce il sito in realtà sono inscindibili per lo meno nell'Europa del ventesimo secolo sono due modalità critiche rispetto alla società borghese comunismo e fascismo sono entrambi ostili alla società borghese la loro ostilità ovviamente lì alimenta gli anticomunisti vanno a rinvigorire le file del fascismo e viceversa però la loro ostilità ovviamente libiche unisce nelle nel creare questo nemico comuni sia per il fascismo che il comunismo che è praticamente la società o la democrazia borghese
E poi lasciatemi dire una cosa proprio questa alleanza ha fatto
Ha fatto riferimento ha avuto un grosso impatto ad esempio prima della con la guerra mondiale con l'arrivo di Dieter al potere proprio nel Periodo trentanove quarantuno ha visto fascismo e comunismo allenati
Quindi in realtà io ho cercato semplicemente di a ristabilire la verità di questo ventesimo secolo in cui non ci sono due campi Illy sa ma tre campi c'è la democrazia c'è il fascismo e c'è il comunismo ed è appunto
Ed è appunto su questo che io ho portato avanti la mia la mia critica
Non c'è pure il termine alla no fly zone dico Azim il signor D'Alema tutte alle ho sette del sette stando insieme sette armi in parte se Teresa un terminal soffro dovessi vicende disapprova l'avventura della democrazia inusuale
Sia stesa perse
Scusarsi stufo sicure avendo quadro autostradale pochissimo fosse si voltò minacciano disse
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Verso giù
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Integro la parte di prima l'intervento in quanto c'era stato un'ultima parte sull'antifascismo il dottor Fiore ha detto certamente bisognava essere antifascisti c'è nessuno che nessuno più di me
Può vantare di aver avuto un atteggiamento antifascista dice ma quello che io ho criticato e che vi invito a diffidare e di quell'antifascismo Scrooge mentalmente il cui scopo era quello di occultate di cancellare le chiarimenti negativi della regina sovietico
Certo avvicinandosi a questo epilogo di secolo bisogna pur dire che sta succedendo quello che le persone del degli anni trenta di questo secolo avrebbero ritenuto la cosa più improbabile cioè la vittoria della democrazia borghese in realtà assistiamo ad una sorta di Rivi in città della Rivoluzione francese sulla rivoluzione dell'ottobre del mille novecentodiciassette in realtà quello che vediamo oggi osserviamo sono i principi della Rivoluzione francese che si impongono o se vogliamo anche i principi della rivoluzione americana certo noi dobbiamo vivere oggigiorno con un'idea fondamentale in testa l'idea fondamentale che fa riferimento al fatto che questo mondo è perfettibile che questo mondo migliore però ritengo che oggigiorno anche se e facciamo gli sforzi più profondi e più grandi difficilmente riusciremo a trovare qualcuno che abbia un'idea chiara sulla su quella che vede dovrebbe essere la società posta capitalista o la società Posta borghese il lavoro della maggior degli intellettuali soprattutto della sinistra che in genere e quello di considerato l'esperienza del ventesimo secolo di studiare e valutare il tipo che essi della democrazia borghese per cercare di arrivare al superamento delle ineguaglianze per ineguaglianze create soprattutto a seguito dell'economia di mercato
Tuttavia a questo non siamo ancora approdata a risultati concreti non siamo più aprono siamo ancora pronti anche se no se osservo in seno alla sinistra
Europea che è in atto un esame di coscienza la sinistra europea sta privilegiando adesso praticamente il movimento rispetto all'obiettivo o allo scopo sta privilegiando i Progress sì della dell'umanità in senso lato del termine senso generale piuttosto che studiare la o parlare della società di domani che la società
Del futuro e credo che finalmente abbiamo cessato abbiamo smesso di farla finita di conoscere la società domani grazie
Vi ringrazio per essere stati presenti questa sera resterà un appuntamento impegnativo lo è stato sicuramente per mosso a pure che ringrazio a nome di tutti voi della festa
Ringrazio gli altri ospiti che hanno volte locato con luglio hanno posto molte interrogativi e osservazioni critiche buonasera a tutti