"Cattolici, Chiesa e Resistenza" org. dall'Istituto Sturzo, nell'ambito delle celebrazioni per il cinquantenario della Liberazione

Signor presidente
Gentile presidente della Carlo
Amo l'odore di dare inizio a questo convegno
Cattolici Chiesa Resistenza
Un tema
Motivato dalla ricorrenza dei cinquant'anni
Perché come dice il Santo Padre Giovanni Paolo secondo nel messaggio dell'otto marzo scorso per il cinquantenario dalla fine dalla guerra in Europa
Utile sommamente
Che cresca la consapevolezza dell'incidenza che la seconda guerra mondiale ha avuto sul Secolo ventesimo e sull'avvenire del mondo
Essa segnò una svolta per l'umanità contemporanea
In questo contesto approfondire
La memoria che riguarda i cattolici la Chiesa la resistenza
è importante per la Chiesa per i cattolici d'Italia
Una ricerca storica non può non essere ricerca di verità
Per conoscere meglio chiarire riflettere su quello che fu il comportamento della chiesa dei cattolici nel periodo che va come lo definì Arturo Carlo Jemolo da quel funesto tristissimo nove settembre quarantatré fino al venticinque aprile quarantacinque
La Chiesa allora fu chiamata un coinvolgimento plenario a tutti i livelli
Gerarchici istituzionali individuali
In tutta la complessa varietà dei territori investiti dalla bufera
Con ruoli purple uniformi legati alla sua missione
Radicamento reale e profondo direi simbiotico che sarà da due millenni con la vita del popolo italiano
Di questi ruoli
Da quello dell'aiuto umanitario
Della mediazione per arrestare o contenere la violenza
Della supplenza al al vuoto dei poteri civili
A quello del conforto per i condannati della pietà e carità per tutti
Di questi ruoli mi piace di ricordarne due
Tramite la parola
Di due autorevolissimi Interpreti
Il primo ruolo e la fraterna me la Fratte lamento fra clero e popolo attestato ad Arturo Carlo Jemolo
Nel suo scritto per la pace religiosa d'Italia del mille novecento
No quarantaquattro
Un accordo una fretta lamento tale dice Jemolo quale non era sì visto più dagli entusiasmi decorsi talento il forme di Piona uno la primavera miracolosa del quarantotto
Nelle città nelle campagne il miracolo dell'Unione si è compiuto con pari fervore
Grandi ordine leziosi modesti conventi campestri di Fraticelli semi analfabeti prelati parroci
Hanno gareggiato in aiuto ai perseguitati politici a quanti volevano sottrarsi al servizio repubblicano
Agli ebrei ricercati per il campo di concentramento
Si sono viste palingenesi inattese
Che hanno reso pensosi più scettici i più malevoli verso il clero i quali hanno dovuto chiedersi
Se il carisma della sacro di nazione non genera una forza che può apparire assopita spenta per anni ma che si manifesta nell'ora scelta da Dio
Abbiamo visto monsignore di curia che giudicavamo in egoisti avari preoccupati solo del loro benessere o di piccole vanità
Compiere carità eroiche dare il loro letto la loro tessera del pane rischiare la prigione per aiutare sconosciuti che sapevano non tali da loro per fede religioso o per convincimenti è una la storica che non dovrà essere dimenticato
L'alto rubò l'altro ruolo e quello che Giuseppe dis Dossetti nel suo saggio non restare in silenzio Emilio Dio dedicato alla strage di Marzabotto
Chi ama la testimonianza sacrificale che caratterizza gli eccidi di intere comunità parrocchiali perpetrati dai nazisti nel settembre ottobre del quarantaquattro nella fascia appenninica tosco emiliana
Dice Dossetti
Tutte le stragi del settembre ottobre quarantaquattro ad un una loro connotazione
E quasi tutte una con una connotazione che evidenzia in un particolare proprio il rituale e il sacrificio
Certamente nell'intenzione degli autori e anche in certa consapevolezza delle vittime Casaglia alla comunità raccolta ancora in chiesa dopo le preghiere il rito eucaristico strappata dalla Chiesa e condotta non è reale Via Crucis al cimitero
E in più la figura di don Ubaldo che vuota la pisside comunicando i fedeli ed è andato là per questo ed è ucciso sulla predella dell'altare
San Giovanni di sotto ai bimbi dalla prima comunione presso al Maria Fiori riconosciuta anche dopo la morte per la sua croce pettorale
La croce di Cristo della vittima dalla croce uncinata dei cali la creta a settanta vittima giacenti crivellata di colpi bruciate nella rimessa dalla fattoria
A intere famiglie distrutte
I cardi con dieci morti tra i quali il piccolo Walter di quattordici giorni Salvato ha tra gli altri due sacerdoti padre Martino capelli servo itinerante della parola ritornelli accortezze Donelli Giacomini che il giorno prima aveva detto a chi tentava di liberarlo o tutti o nessuno
E finiva la sua within perfetta coerenza con quello che era stato l'oggetto dalla sua laurea in marchi vivente Tullia
La botte dalla canna Piera fu come un segno Pasquale come una vasca battesimale che invece di acqua conteneva fango Sandro
Ma pur essendo i paragoni impossibili in cose tutte al limite
Oserei dire continua Dossetti che forse la più emblematica la strage dice il piano
Sono quarantanove persone costrette a radunarsi in un oratorio dedicato all'angelo custode il ventinove settembre festa di San Michele
Venti bambini due vecchi quasi invalidi ventisette donne tra le quali tre maestre e la bidella
Trenta persone sono uccise con il lancio di bombe a mano dal di fuori
Le altre vigilate continuamente da un SOS perché non possono uscire sono costretti a rimanere per più di trenta ore tra i mucchi di morti
Voi SS bivaccano Eduardo Vigliano ritornando all'orgia al suono dall'armonium della chiesa
A mezzogiorno del trenta settembre l'ultima scarica a cui sopravvivano fingendosi morti Antonietta avvenne con due bambini
Ferdinando piroetta di otto anni e Paolo Rossi disse
è lecito totale dai bimbi alle nomine e intanto all'armonioso nato ad Arese essa accompagna la lunga distillazione del sacrificio
Come si narra nel sacrificio dei martiri del Canada dal da parte degli Irochesi
Che giunsero a mangiare aperti la carne di di Giovanni per le beffe mentre era lo scritto sul luogo e avversario sulla testa e sulle spalle dell'acqua bollente in odio al battesimo
Oppure dei Martiri dell'Uganda
Io e Moro evoca l'anno dei possenti mille ottocentoquarantotto si potrebbe ricordare anche un'ora buia dopo Caporetto nella prima guerra mondiale quando la Chiesa se avessi il popolo nelle terre in base le comunità ecclesiale moltiplicarono dappertutto oppure di soccorso di solidarietà che poi generarono altre numerose iniziative benefiche del dopoguerra per lenire rimarginare le ferite dell'immane strage
Questi momenti di prova suprema che diventarono momenti di grazia di carità devono far riflettere anche noi
Sono momenti in cui apparve in forma straordinaria la capacità della chiesa di essere vicina a tutta la gente di qualsiasi convinzione ideologica e religiosa e patire con essa per promuovere ogni tentativo di stampo o di aiuto
E dall'altro accanto la gente si rivolse spontaneamente alla Chiesa
Con aspettative invocazioni che facevano fiducia ai valori fondamentali del messaggio evangelico
Posso alla memoria dei tragici eventi in particolare degli eccidi che contrassegnare una di odio e di morte la vicenda italiana del quarantatré quarantaquattro
Rendere più sveglio operante la sollecitudine del popolo italiano però ogni iniziativa di pace di fronte a ripetersi in altri Paesi
Come oggi in Bosnia oppure in Ruanda dissimili inumani eventi
Posso ancora la memoria di quei momenti tessera tutti di ispirazione per la vita interna italiana di oggi situazione certamente non così tragiche
Ma che chiamano in causa grandi valori la giustizia la difesa dalla vita la solidarietà il rispetto di ogni persona la responsabilità nei doveri civici la capacità di confrontarsi tenendo ferma la condivisione di un bene comune
Posso alla Chiesa come fece allora essere prossima nel senso della parabola del Samaritano al Popolo d'Italia e come allora parlare serena e forte sollecita imparziale anche severa
Quando sia necessaria rivolgendosi a tutti senta privilegi l'esclusione
Signor presidente ho l'onore di dare la parola alla gentile Presidente della Camera onorevole Irene Pivetti
Grazie
Signor presidente
Eminenza
Autorità signore e signori
è una occasione importante quella di questo convegno
è una coesione importante da cogliere
Quella di riflettere
Sul buono dei cattolici e della chiesa nella resiste nella Resistenza
Riflettere su questo ruolo
Con un ampio respiro con una vasta visione
Il lavoro profondo faticoso
Scrupoloso intelligente
Che ha preceduto questo convegno
E quindi tutta la ricerca dei convegni
Che l'hanno preceduto
Sono un segno di una testimonianza direi quotidiana
Nel fedeltà
A quella ricerca della verità che è la parte più nobile di ogni attività dedicata alla conoscenza nella conoscenza storica in particolare
Un'opera lunga certo beh è lontana dall'essere ancora compiuta
Molto approfondimento ancora ci si attende
Da questi dati da altri studiosi che lo vorranno aggiungersi
Ma oggi io credo possiamo essere grati che ci venga offerto questo risultato del loro lavoro
è un modo importante
Ricco di sostanza
Per celebrare anche attraverso la cultura anche attraverso l'approfondimento storico quei cinquant'anni
Che ci separano dalla fine della guerra
E che già nel corso di questo anno più volte abbiamo avuto l'occasione di celebrare
Attraverso occasioni istituzionali ed occasioni culturali
Quindi è particolarmente ricco di significato che non soltanto si si è intrapresa una ricerca di così vasta portata ma che lo si sia fatto porgendo nei risultati i primi importanti risultati proprio in questo anno
Sua Eminenza Acea appena ricordato accanto a quello di moltissimi altri il sacrificio di alcuni fedeli
Il giorno della festa di San Michele
E in questi giorni che ricorre allora il loro cinquantesimo anniversario
Un sacrificio perché domani la festa di San Michele
E questa circostanza non può che aiutarci a sentire tanto prossimi tanto vicini quel marchio di quel sacrificio e attraverso di loro tutti gli altri martiri tutti gli altri sacrifici
Dei molti meriti che questa ricerca
Storica
Offre in molti meriti di cui si fregia
Sicuramente
Particolare considerazione ritengo vada data allo sforzo che è stato fatto e che sarà certo continuato
Di riconoscere il ruolo dei cattolici della Chiesa nella resistenza per quello che realmente fu
Non esistendo cioè alla tentazione di trarre la Chiesa al partito
Come i documenti del Concilio ci ammoniscono a non fare come la gaudium et spes
Si ricorda di non cult
Ma riconoscendo ai cattolici alla Chiesa quel ruolo terzo
O forse meglio sarebbe dire primo rispetto alle parti in conflitto
Nuovo primo
Cast corale
Per i pastori e discende devozione per i fedeli
Dove
Ogni migliore Energia veniva dedicata
Adatti religiosi genuinamente schiettamente profondamente religiosi
E proprio per questo allora
I cattolici la Chiesa sono stati in grado di fornire di offrire negli anni dolorosi
Nella guerra della fine della Guerra e della Resistenza quel contributo così originale così forte
Che ha permesso di contribuire in modo significativo il ristabilimento di una pace di una pace vera dopo la fine del conflitto
Quella pace che si radica nei valori profondi dell'uomo
E che per un cattolico si radica nella fedeltà dica
Questo è un merito importante
Importante della ricerca storica che Collina nell'offerta di questo convegno
Questo sforzo di conoscenza
Di comprensione di condivisione direi quasi dal di dentro
Del ruolo dei cattolici del ruolo della Chiesa
Senza fare distinzioni mani cioè tra buoni e cattivi senza fare distinzioni superficiali e frettolose ingiuste
Alle quali non potrebbe che sfuggire la più profonda verità del ruolo Cattolici Chiesa è vero nella Resistenza
Una gratitudine e quindi
Sì si vede a chi ha operato per produrre questa ricerca
E
Se mi è consentito una richiesta
Una proposta forse
Perché uno degli altri pregi di questo lavoro eh la sua grande semplicità comunicativa
La chiarezza delle idee la chiarezza delle analisi storiche si è espressa
Nei lavori che hanno preceduto il convegno in quelli che
Non nutrire hanno nel corso dei lavori
Nella grande chiarezza dell'esposizione
Senza di sintesi
Che io credo meriterebbe anche l'attento più ampia di quella tanto qualificata quest'oggi presente penso in particolare agli studenti delle scuole
Penso che precedendo i tempi spesso lunghi
Del recepimento all'interno dei testi scolastici
Duccio corrente
Dei risultati di questa ricerca io credo che altro grande merito sarebbe di questo istituto promuovere la prego penetrazione nelle scuole
Di un dei risultati di questa ricerca tanto chiare tanto semplici tanto interessanti e anche tanto nuovi proprio per questo approccio che rifiuta
La spaccatura
Ideologica cioè rifiuta la frattura e che invece tende alla ricostruzione di una unità di una unità prima di tutto delle coscienze
Una unità prima di tutto dei valori quella unità
Tanta parte ha avuto nella ricostruzione nel nostro Paese dopo la guerra e quindi e soprattutto con questo sentimento di gratitudine e questa richiesta che sento di potere anzi forse di dovere fare all'istituto
Cenni
Penso tutti noi
Anche con questa occasione di convegno e di studio
Possiamo contribuire ad onorare la memoria di tutti coloro che hanno cinquant'anni fa con il loro sacrificio
Contribuito al ricostruzione del nostro Paese anche questo un modo importante significativo ed altro per celebrare i cinquant'anni dalla fine della sconfitta
Ringrazio la gentile Presidente della Camera do la parola al senatore professore Gabriele De Rosa presidente di questo istituto
Signor Presidente della Repubblica
Gentile Presidente della Camera eminenza riprendersi ma signori e signore
Ben cinque sono stati convegni che si sono svolti quest'anno sul tema Cattolici Chiesa Resistenza a Salerno a Perugia alacrità a Vicenza attori
Convegni interregionali che ci sono tenuti con la collaborazione dei Dipartimenti di storia delle rispettive
Città
Nel colloquio che appariamo quest'oggi daremo un primo rendiconto di questa ricerca in fieri
Che si aggiunge alle molte novità storiografiche che alimentano l'attuale ripensamento sul soggetto politico della Resistenza nelle sue articolazioni coerenze e contraddizioni anche ideali che comunque sia costituiscono la ragione fondamentale della nostra democrazia repubblicana
Non ripercorre Remo la storia della Resistenza alla luce del dibattito storiografico
In corso non ci soffermeremo sulla rinascita del suo ruolo svolto dai partiti
Rimarremo nell'ambito del tema
Sul quale hanno lavorato i citati i gruppi di studio e sullo stato delle ricerche ancora in corso per quel che concerne il comportamento dell'ICCRI vero dell'episcopato e delle associazioni cattoliche
Altri relatori interverranno sul pensiero politico e sociale dei cattolici in ordine alla formazione del nuovo Stato democratico costituzionale
Ritengo ancora oggi che ci sia un campo di ricerca poco di soldato come ha detto la presidente Pivetti ed è giustissimo
E carenze per quanto concerne la ricerca archivistica il campo cioè attinente alla Chiesa militante
I testi di riferimento per noi sono porti il più prossimi al nostro lavoro sono il volume miscellanea o la chiesa di Pio dodicesimo a cura di Andrea Riccardi
Al quale hanno collaborato diversi docenti qui nomi ritroviamo nei citati convegni da Bartolo Carriglio assiduo tramonti
La brulla Bottini che Amagliani e Roberto violi a Francesco Micheli è stabile a Vincenzo Robles altri altro testo di riferimento il volume terzo della storia dell'Italia e religiosa anche esso è edito da Laterza in buona parte rivolta alla storia della Chiesa e del movimento cattolico fra le due guerre mondiali
Ovviamente non possiamo riferire se tutte le diocesi attorno alle quali si discuterà come previsto durante il convegno la nostra sarà una sintesi poco più di un sondaggio nel complesso delle ricerche
Per mettere in luce più che le oggi l'omogeneità dei punti di arrivo la processualità
Dei percorsi delle diverse identità religiose locali come insomma potremmo dire delle diverse disomogeneità collettive e individuali
La storiografia sulla Resistenza e nei tempi recenti ha subito anche se gli effetti di quello sconvolgimento della società europea che oramai siamo soliti trattare al mille novecento ottantanove
Certi schematismi politico ideologici sono caduti
Forse la resistenza ci appare meno eroiche rispetto all'immagine
Che ce ne aveva dato certa storiografia persistenza tutta rossa rivoluzione incompiuta resistenza secondo Risorgimento formule pecche però tutte contengono qualche verità
Ma forse oggi discutiamo su un'immagine più reale
Più ricche di umanità ma soprattutto più complesso come dice l'amico Francesco Traniello
Straordinariamente stratificata e pluri dimensionale e proprio perciò meno liquidabile nel suo insieme come fenomeno di ridotte minoranze fortemente politicizzate
Certamente
La resistenza resta nell'ottica della seconda guerra mondiale in un rapporto diretto stretto starei per dire dipendente con il movimento degli eserciti alleati
Con le scelte storico strategiche degli Stati facenti parte della coalizione anti hitleriana attraverso le conferenze di Teheran e di alta e comunque il comune impegno per la liberazione dei Paesi occupati del nemico
Che se era evidente negli enunciati dalla Carta Atlantica
Nella prosa realistica dei futuri riassetti istituzionale dell'Europa assumeva l'ambiguo significato di una spartizione di aree di influenza fra i grandi fragranti
La spada di Brenno presso sui diritti sugli appelli dei vinti
E certo Comanche sia per quanto riguarda le cose nostre
Dobbiamo dirlo chiaramente che senza la sconfitta dire dalla mente
Senza lo sbarco alleato in Sicilia non avremmo avuto probabilmente il venticinque luglio mille novecento quarantatré con quel che ne seguì
Avremmo avuto fortuna oltre all'esistenza più diritti e più o meno clandestina non certo quella che abbiamo conosciuto
Il che non toglie nulla
Al grande merito della Resistenza di avere riconquistato al Paese la le libertà civili e pelli e politiche
Di avere riconfermato come diceva Luigi Sturzo l'industria indissolubilità dell'amore di patria dalla concezione della libertà
Ciò detto
Concordo con quanto asserito da Gian Enrico Rusconi che il movimento armato della Resistenza rimane il fattore necessario anche se insufficiente
Affinché ed è libertà democratiche non ci venissero consegnate graziosamente dagli alleati magari tramite un governo Badoglio ostaggio di lontra
O anche tramite un governo Bonomi più sostenuto dei partiti antifascisti di emersi dalla clandestinità dall'esilio ma privi di particolare legittimazione che viene dalla lotta armata
Siamo arrivati a questo convegno nazionale come abbiamo detto a conclusione di cinque convegni interregionale di studio acquisendo via via la consapevolezza della dimensione della nostra ricerca dei suoi non pochi problemi
Ci mancano le inventario azioni i censimenti di materiali editi e inediti conservati negli archivi diocesani
Che come una tortura generosa molti vescovi hanno messo a disposizione dei nostri studiosi
Certo non è un impegno da poco interrogare documenti i cui Lessico suscita non poche difficoltà per un profano
Mi riferisco ad esempio alla permanenza di topos di ascendenza biblica
Che il talvolta costituiscono un diaframma fra l'autenticità del testo e la misura riduttiva in senso politico di priorità della polis alla quale noi siamo più abituati
Avanzo un caso particolare
Nella maggior parte delle lettere pastorali
Una corre e vista come castigo di Dio dj tous Bay esterni hic inteso non secondo il senso corrente che noi diamo a questo termine come di cosa che turba la nostra tranquillità un accidente che c'è accaduto
Addosso all'improvviso
L'uso che se ne fa nelle lettere pastorali e quello più autentico e tradizionale della Bibbia che nel passaggio neotestamentario però assume un diverso rilievo come rapporto dinamico fra la giustizia divina e il comportamento degli uomini
L'arcivescovo di Salerno Nicola mente Risi nella lettera ai fedeli per la Quaresima del mille novecentoquarantatré rafforzava l'idea della guerra come castigo di Dio con la citazione di Sant'Agostino dal De civitate Dei
La divina provvidenza si serve del flagello della guerra per punire e correggere i corrotti costumi degli uomini
Per secoli la Chiesa visto né terremoti nelle carestie nelle pesti nelle guerre il castigo di Dio quindi la necessità della universale riparazione
Anche nelle lettere pastorali della prima guerra mondiale e facile riscontrabile il ricorso al topos biblico della guerra castigo di Dio
Anche se già allora Benedetto quindicesimo nella famosa nota alle potenze belligeranti del primo agosto
Diciassette in cui la guerra racconta nata come inutile strage aveva sostenuto essere la guerra punibile dall'umana giustizia perché la guerra era decisa dagli uomini dai politici dagli stati dalle potenze
L'idea fu ripresa da Luigi Sturzo durante l'esilio londinese nell'opera sulla comunità internazionale il diritto di guerra con la critica radicale del concetto di guerra giusta
Quindi si sostiene in armonia con i principi del patto bianche Carlo
La fine del diritto di guerra sostituito da un'organizzazione internazionale con capacità sanzionatorie contro lo Stato che avesse violato la pace
Questo secondo aspetto della responsabilità individuale dei capi di Stato dei politici dei governanti per la violazione della pace poco si intravede nelle lettere pastorali della seconda guerra mondiale
Almeno per quel che mi è stato ed dato e di esaminare nei vari contributi dei nostri convegni
Brevemente vorrei dire che non sempre ci aiuta a capire il testo di alcune lettere pastorali
Per cui si esprimerli mi esprimermi la secolarizzazione del linguaggio religioso
Non basta adottare criteri sistemi tratti più
Da una determinata concezione o visione ideologica della Resistenza che congeniali o disponibile alla comprensione di cori che l'aggregato religioso come fatto non solo gerarchico istituzionale ma come insieme di credenze e tradizioni liturgiche
Di ascendenze testamentaria e dei tanti modi della pietà in una infinita variabilità
Va detto che una vamp pro po'che in quel che si è cercato e operato non c'è alcuna preoccupazione
Di salvare l'anima alcuna preoccupazione di conquistare un posto una collocazione politica per la Chiesa e per la pietà nella Resistenza
Sarebbe un rinverdire la passione per la scelta ideologica
Ma la preoccupazione certo sussiste
Quelle di comprendere specificamente quale fu l'impatto della dimensione religiosa nel duplice quadro istituzionale del vissuto religioso
E tutto ciò senza riserve incominciando dalla crisi di quel nudo concordatario ovvero di quel vasto moto di riconoscenza e come sia mise da parte cattolica ed ecclesiastica nel plebiscito del ventinove
Che sino a alla fine degli anni Trenta dopo la guerra di Etiopia e la guerra civile di Spagna sembrò realizzare il massimo di convergenza verso l'idea di una teologia politica più nazionale
Più vicino al modello contro rivoluzionare di buona e dolosa Cortez insomma uno Stato che si identificava della nazione cattolica
Baluardo contro il mondo del empietà perfetto consequenziale della rivoluzione progressista e borghese
Certamente d'accordo anche qui con Traniello si può consentire nell'affermazione che il ventennio fu una fase storica in cui la religione degli italiani e venne almeno parzialmente Ripley sommata
E da allora
Ci si può rendere conto delle insomma non insormontabili difficoltà per sciogliere il nodo o se si muove vuole le criticità
Di un compromesso che prometteva un'evoluzione peraltro mai avvenuta verso una identificazione dello stato della nazione cattolica per ritrovarsi improvvisamente
Nel ruolo più antico
Originario profetico della pietà per tutti nemici ed alleati
Quindi fuori da ogni pretesa di totalità con un crearono la gioventù cattolica che seppero cimentarsi anche con il rischio della guerra armata
Alcune messe a punto di metodo e storiografiche mi pare emergono da quasi tutti i contributi dal primo convegno di Salerno all'ultimo di Torino
D'accordo con Claudio Pavone non pare abbia senso almeno per gli anni della Resistenza
La vecchia distinzione potremo dire censita riapra basso clero d'alto clero che ebbe fortuna nei primi decenni del secolo e fu battaglia di cavallo di battaglia del clero rurale
Il coinvolgimento del clero sotto le più diverse forma nella Resistenza non mi sembra sopporti distinzione di livello sociale e culturale come che sia
Inoltre nella maggior parte delle di oggi si è riscontrabile un più frequente ricorso alla parole del Pontefice suo messaggio ai richiami a quella linea di cautela e prudenza almeno per quanto riguarda l'azione del clero
E delle associazioni giovanili cattoliche che sembra però prevalere solo nelle aree dove la resistenza armata non ha avuto né moti nel tempo per organizzarsi
A cominciare dalla Sicilia
La Chiesa istituzione si trovò a svolgere un ruolo di supplenza dello stato di mediazione fra le parti combattenti comandi tedeschi alleati comandi tedeschi e comandi partigiani per una tregua di armi
Il segno di una continuità ideale Colle medievali tremi di Dio
Infine l'assistenza ramificata con ogni rischio
Per i credo verso ebrei prigionieri di guerra renitenti di leva sbandati fuggiaschi
E ancora
L'attribuzione del titolo di fascisti antifascisti salvo in casi specifici a questo o a quel vescovo si è detto più volte ci condurrebbe fuori strada alla stessa maniera dell'altra divisione basso e alto clero il linea generale durante la Resistenza il comportamento dei vescovi tendeva uniformarsi
Alle indicazione agli avvisi della Santa Sede peraltro spesso incerti inattuali anche per la rapidità con la quale sì cominciarla svolgersi gli eventi bellici
Proprio in relazione alle diverse fasi del conflitto si assiste all'emergere dunque di una crescente consapevolezza per il futuro del Paese
Quindi anche di un sempre più chiaro ruolo politico soprattutto in rapporto all'importanza del consenso che andava acquisendo il comunismo dopo la svolta di Salerno
C'è un'incidenza delle chiese locali e dei credenti anche nella sostituzione politico
Militare che in molti casi interrompere quando non decompone rapidamente la pagine immagine di un dovere patrio legato alla sorte del fascismo
L'obbedienza gerarchico istituzionale non esclude la poliedricità e moltiplicità del sentire religioso come Ecclesia che appartengono ai molti modi della pratica devo nelle diocesi degli affiliati ciclista millanta
In particolare il comportamento delle crepe nel rapporto con i vescovi non è uniforme e per spesso presenta forti diversità anche nella situazione più controllata la varietà dei comportamenti è notevole un discorso a parte andrebbe fatto per Gorizia e Trieste dove per l'incidenza di fattori etnici del resto già ravvisabili
Alla fine della prima guerra mondiale siamo indotti a impostare il discorso sui criteri diversi
Le lacerazioni provocate dalla politica di regime già nel primo tempo dopoguerra si aggravano e appaiono molto spesso irreparabili con la seconda guerra mondiale e la guerra partigiana
Dopo l'otto settembre con la presenza dei tedeschi e la comparsa delle bande armate nelle aree estreme Giuliane tutta l'organizzazione dell'I care cattolica si sfalda
Non trova più spazio la scelta dell'equidistanza li invita a non mischiarsi con la politica il monito dei vescovi di tenersi fuori dalle scelte di parte
Liliana per Ferrari che ci fornisce un quadro ben documentato sulle condizioni delle chiese in queste aree sconvolte da contrasti e lacerazioni profonde
Sottolinea l'utilità del ricorso ai libri che non cronici dei parroci che registrano episodi e sentimenti giorno per giorno
Giudizio che mi pare trovi confermi in altri contributi il richiamo a dire il vero è valido per ogni situazione parrocchiali in tutto il Paese così nella Venezia Giulia come nel Veneto e in Lombardia e altrove
Spesso queste cronistoria di parroci diventano una trascrizione interminabile di bombardamenti e rappresaglie orrori strage assassini ma anche di pellegrinaggi di funzioni liturgiche di preghiere per la pace
Una vita convulsa dolorosa spesso impietosa gravita attorno alla parrocchia
La parola nel gesto del parroco assume in tante circostanze la portata di un segnale ancora di sicurezza
Di fede di attesa forse i soli talvolta è che parlano della sopravvivenza di una civiltà cristiana
C'è una domanda alla quale vorremmo che questo incontro conclusivo sui lavori e sulle ricerche via archivio fin qui sul svolte potesse dare una risposta
Quanto di questa storia religiosa e passata dentro la storia civile con il suo carico di carità libertà e speranza
Una prima conclusione mi pare di poter trarre dalle nuove ricerche di cui si è dato notizia nei già citati convegni interregionali
Si sostiene che nella città e resistenza questi stettero diverse guerre quella di liberazione la più evidente caratterizzanti una guerra sociale per una società più libera e giusta e una guerra civile intesa come conflitto fra due parti politiche fortemente ideologizzata
La tesi della guerra civile la più discussa e contestata tuttavia credo si possa mettere che soprattutto al nord in Lombardia nel Veneto per non dire delle aree multietniche la resistenza per certi aspetti assentò il rischio di trasformarsi in guerra civile
Se questo rischio ci fu esso a mio avviso fu contenuto non varcò mai il limite di un confronto militare fra forze risolutamente alternative
A questo contenimento concorsi in maniera grande
Forse decisiva a mio avviso il ruolo di alta e nobile mediazione svolto dal Tevere dalla ricatto cattolico per finalità che non abbiamo difficoltà a descrivere come caritative e assistenziali
Non solo ma spesso di pura carità
Sacerdoti furono anche pensa hip ai non pochi sacerdoti testé ricordate anche da sua Eminenza che offrirono la vita o furono uccisi per la vita degli altri
Sacerdoti Curno anche quanti come Salvo D'Acquisto laico carabiniere o Teresio Olivelli intellettuale cattolico
Che per un motto di pietà fecero oggetto della propria vita
Fu questa la risposta al topos biblico della guerra castigo Di Chio all'attesa passiva di una lontana e irraggiungibile giustizia divina subentra la libera scelta della carità
Certo ci rendiamo ben conto della difficoltà di tradurre in un discorso politico di puro schieramento questa realtà così ecco difficile da comporre nel linguaggio ovvio quotidiana dell'informazione e media
Fatta spesso di parole che appena dette muoiano
Eppure dove non pur valere qualche cosa questi appelli quei moniti dei vescovi perché fossero scongiurate rappresaglie vendette dall'una e dall'altra parte non c'è la condanna della ribellione della lotta armata la Chiesa non partecipa non è istituzionalmente schierata di fatto le viene riconosciuto dovunque si combatte un ruolo come si è detto di supplenza dello Stato perché uno Stato legittimato non c'è né dall'una e dall'altra parte
Quest'opera di mediazione
Volontà dei vescovi ed ai parroci doveva assumere una funzione straordinaria soprattutto nelle aree più calde del Centro-Nord
A cominciare dal vescovo Dell'Aquila Confalonieri che come l'arcivescovo di Milano Schuster e si adoperò perché posso raccolte le domande di grazia per i condannati a morte
All'arcivescovo Venturi che ottenne il riconoscimento di Chieti città per città perché forse più colpisce
E però lo spettacolo delle processioni
Dei pellegrinaggi ai santuari esodi più cari della devozione popolare dove si invocava la pace
L'apparato della Polizia recriminato a ma non interveniva che raramente in maniera quanto accadeva per lo più confidenziali
La domenica del trentuno maggio
Mille novecentoquarantatré si tenne a Padova una processione penitenziale di circa cinquanta mila persone preceduta da un triduo in tutte le chiese ed è un giorno di digiuno e di penitenza
La processione arrivo alla Basilica del Santo dove venne cantato il Miserere recitato il dottor Rosario
Fu la più grande manifestazione di massa che si ebbe nel quaranta
Dimensione delle parrocchie urbane di quella città lascia ben indovinare
La forza di quella grande tradizione ecclesiastica veneta che risale al cardinale barbarico e che fece della parrocchia del seminario delle scorie di dottrine cristiane il fulcro della vita religiosa
Diocesana con una grande capacità aggregativa e di mobilitazione
Il progetto educativo barbari Giano
Affidava le parrocchie di citare rurali l'obiettivo di un cristianesimo praticato secondo un preciso ordine rituale liturgiche strumento di conoscenza e sottomissione alla volontà di Dio
Una DOCUP educazione che detto una impostazione mai più superata alla vita diocesana tale da riscuotere la mediazione di Angelo Roncalli
Ma questa storia religiosa dell'Italia durante gli anni più tragici della guerra non è univoca né omogenea
E molteplice e pluri dimensionale
Come si è detto pensa a Napoli all'atteggiamento del clero locale e quello delle parrocchie urbane un vero tormento per l'arcivescovo di Napoli cardinale Ascari essi le quali ci vedevo una grande deficienza di dovere patio
La gente pregava lo riconosceva il cardinale non poteva contestarlo ma era una profili una play preghiere per così dire neutrale
Che non si augurava nulla di eroico anzi sono parole sue sembrava adattarsi ad un certo fatalismo
Sulla guerra progrediva con i bombardamenti alleati e sulla città più aumentava il divario fra il dovere patrio invocato dal vescovo nella preghiera l'invocazione il lungo lamento per la pace lontana
Pone agenti incominciò a scendere nelle grandi cavità le sotto solo di Napoli
E qui preti cenciosi barbuti come li descrive ma la parte tenevano gli esercizi spirituali facevano le confessioni assolvevano rinnovando anche essi un'antica tradizione quelle delle cappelle cerotti di Sant'Alfonso
Da queste cavità sotterranee un giovane un giorno uscì la gente napoletana
Per ricorrere a costruire le barricate contro i tedeschi il cardinale Scalisi quando seppe che questi giovani si preparavano ad attaccare i carri armati tedeschi capito quanto era avvenuto nella loro coscienza l'incontro
Li benedisse ed non loro una mail dal Litta con l'effige di San Gennaro
Potremmo continuare con questi confronti nei quali la pietà antica e quella moderna attorno alla data di mente forza anche alla società civile
Anche noi storici
Dovremmo impegnarci di più a estrarre dalle grandi cavità della storia quest'altra realtà di intenso ma Anita e spiritualità
Che discretamente si mette da un lato per non invadere quei campi ideologici in cui non si è mai trovata a suo agio
D'altra parte sono gli altri altri gli archivi e documenti che cerchiamo inibizioni cronici dei parroci non vi troveremo le lettere di Churchill a Mussolini
Però
Troveremo altre pagine inedite che non potremo confinare certo nella figura dell'attendismo
Pagine che certo era mi aiuteranno a capire non solo la storia dalla Chiesa militante ma anche quelle dei sentimenti e delle attese
Del nostro popolo negli anni della Resistenza che cosa sono i libri cronici né più né meno che nel crocchio di cronistorico ogni parroco doveva scrivere sulla propria parrocchia
Documenti che si conoscono da più di una decina di anni e di cui finora si è fatto un uso episodico che ha avuto la fortuna di reperire un buon libro parrocchiale lo analizzate pubblicato
Ma quel documento rimane fine a se stesso mentre sarebbe tempo che se si integrasse con altri libri della stessa area
E con il materiale che ci può fornire la Concistoro concistoriale in maniera da comprendere l'insieme della per delle parrocchie di una determinata diocesi per poi passare
A confrontare questo materiale con le carte della Prefettura della polizia della repubblica di Salò per la stampa
Ora studiando questi libri pur cronici possiamo avere nel dettaglio il contributo che i parroci e i laici che collaboravano col clero dettero per sottrarla alla pena di morte
I renitenti Didier di leva gli ex prigionieri di guerra i forzati del lavoro
Gli ebrei i soldati sbandati o fu o fuggiasco incerti libri parrocchiali e conosciamo i loro nomi e cognomi sulla loro provenienza la loro identità uno per uno
Le singole persone
Sì organizzarla veri e propri piani di salvataggio così in Abruzzo con l'aiuto dei pastori e dei pescatori come in Toscana in Emilia nel Veneto in Piemonte in Lombardia
Molte di queste operazioni di salvataggio furono di iniziativa dell'Iccrea del Coni d'intesa con i comitati di liberazione nazionale
I rapporti con la Centrale milanese per l'instradamento indie in dismettere dei perseguitati politici divennero quasi quotidiani
Chi ha mai pensato di decori di raccogliere dalla viva voce
Degli ex prigionieri di guerra degli ebrei derivi tenti di leva la loro avventura
Ma soprattutto i loro sogni sentimenti quando erano i Pardi cioè i giovani cattolici a condurli per mano talvolta per fuggire dall'Europa e crudele presso l'altra Europa
Che un giorno avrebbe potuto emergere dalla guerra più disumana che macroproblemi umanità
Infine
Trova posto nei libri cronici anche l'assistenza religiosa alle formazioni partigiane sacerdoti e militanti di Azione cattolica
Collaborarono per la formazione di bande distinte da quelle azioniste comuniste pochissime comunque sia i sacerdoti che presso la parte diretta nella guerra partigiana
Sappiamo però come fosse egualmente rischioso il loro adoprarsi per la vita dei perseguitati
Sergio Cotta per spiegare il comportamento del credito durante la guerra ha richiamate quel termine comporta torio che veniva usato ai tempi del Risorgimento con portatore dei Martiri di Belfiore ad esempio
I libri cronici ci dicono qualcosa in più
Rivelano anche nelle vicende più singolari il sostrato umano profondo di questa esperienza
Che lega strettamente fra loro la struttura religiose quella civile sì che è questa la struttura civile senza il sostegno di quella religiosa difficilmente avrebbe potuto reggersi
Nella letteratura
Nella struttura dei libri cronici ritroviamo i parroci di Gabriele Brass di Angelo Gambassi di Silvio Tremonti
Idea quotidiano liberammo e gli uomini della pietà e credenti e non credenti su cui ha scritto pagine mirabili don Giuseppe De Luca
Infine qualche considerazione su come queste vicende venivano lette dal versante della repubblica di Salò
Nei primi due anni di guerra salvo casi eccezionali Nottola forti contrasti fra l'atteggiamento dell'episcopato ed ricredere e le autorità di governo
Gli appelli alla calma alla moderazione all'equidistanza non potevano allarmare i prefetti più di tanto i soliti preti annotava Mussolini su un foglio della Prefettura di parte perché lo informava sulle precessione processione per la pace
D'altra parte nei libri cronici fino al voto del Gran Consiglio contro Mussolini è possibile trovare apprezzamenti positivi per quanto il Duce aveva fatto specialmente ricordando l'atto della conciliazione
Ma dalla primavera del quarantatré e tutto cambia quello processione santuari non piacevano non potevano più essere lette in maniera innocua
Sui rapporti tra il clero e la repubblica di Salò oggi possiamo contare sull'insieme delle diverse informative pubblicato da Malgieri c'è una confluenza di giudizi dell'informatore della Repubblica
Secondo i quali la maggioranza del clero specie nelle alte valli bresciane
Favorite il ribellismo e l'astensione dal presentarsi alle armi
Drastiche dura le denunce di non affidi per Rita
Del clero lombardo in generale non solo il clero ma anche l'azione che attore cattolica l'Oscar all'opera scoutistiche cattoliche di aiuto e ricercati poi l'organizzazione soccorsi cattolici antifascisti ricercati e altre associazioni sono considerate nemici del regime
Giorgio Vecchio cita nella sua relazione una lettera riservata del comando della settima brigata nera Aldo Resega tutta centrata su parole della lettera su quella malaugurata anzi malati maledetta razza di preti in genere
Loro che praticando il Vangelo sono i primi sicari di chi li ha difesi nel ventuno ventidue contro i comunisti contro chi ha dati i Patti lateranensi degli stipendi ai parroci
Non me ne dica al Galles Schuster si salva definito ambigue furbo
Giunti alla riscossione del debito di riconoscenza della Chiesa per i trattati della terranno alle Brigate nere il clero lombardo lombardo sembrò insolvente
La predicazione dei parroci per la pace con il seguito delle processioni piano di salvataggio per gli ebrei gli sbandati renitenti di levi perseguitati politici
Che noi collocheremo sul piano dalla difesa dei diritti umani
Erano interpretati a Salò come una scelta di campo comune a scelte che oggettivamente avrebbe avuto un significato politico anzi sarebbe stata la prova del tradimento del patto sardo sacro che la Chiesa avrebbe stretto con il regime
L'undici febbraio del ventinove certo per noi è una lettura sbagliato se si vuole eccessiva perché quel patto non era saggio non intrecciava le due parti Index indissolubilmente una stesse sotto
Esso era istituzionalmente conveniente le due parti semmai ambiguo carico di sottintesi patto peraltro condizionato da un consenso disegno moderato che una parte una volta varcata la soglia della guerra si sarebbe infranto
Che poi quelle interminabili processioni quei tanti riti liturgici e pellegrinaggi di Procacci di cui debba abbiamo dettagliato racconto nei libri canonici
Confermassero nell'autorità di Salò l'impressione che quello questo pre-gara pregare non giocava la loro casa causa ero un dato certo
Questa forza di contenimento
Umana e cristiana della Chiesa dal rischio della guerra civile
Giocata tutta fra carità Asistencia spirito di mediazione non è una tesi
è un dato storico suffragato da una lettura anche interna per comportamento del clero delle Chiese locali e delle carte al cattolico adesso legato
Abbiamo molto sinteticamente offerto un quadro di quante emerge dalla relazione nei cinque convegni interregionali svolte sino all'anno scorso
Abbiamo stretto il nostro rendicontare a forte fra Chiesa militante resistenza
Cioè a quella grande esperienza umana religiose di civiltà insieme che non è risolvibile come ha già sostenuto cotta in alcuna dialettica ideologica e che noi abbiamo definito del vissuto religioso
Certo fu questa volontà di contenere le spinte verso la guerra civile di contrastare la spirare delle ritorsione delle vendette delle rappresaglie del terrorismo
Uno dei fattori di attrito che impedire una di trasformare la resistenza in operazione rivoluzionaria
Potremmo parlare di una resistenza entro la resistenza ma poi quale rivoluzione
Dunque davanti a noi
Sono oggi gli elementi per una storia che non abbiamo ancora narrato manca un giorno si potrà scrive
Quando avremo raccolto inventariato sistemato tutto il materiale inedito che subito finora una e-mail immeritata sotto collocazione quasi fosse storie di culture e mondi subalterni e non storia
Di quante appartiene al mondo più profondo della nostra storia culturale alla molteplicità delle nostre identità religiose che convergono alla fine nel sentimento di una comune appartenenza alla grande tradizione dell'umanesimo cristiano
Quest'altra desistenza al di fuori di ogni dialettica ideologiche appartiene a tutti
Ed è il suo ricordo la sua memoria e che ci impedisce grazie a Dio
Di accedere a una visione nichilisti che ha della storia dell'esistenza stessa
Quasi una l'otto settembre fosse stata la giornata della catastrofe della nazione non è il segnale invece della rinascita anche morale della nuova nazione riconciliato con libertà e democrazia
Il mio ringraziamento va a tutti coloro ricercatori professori borsisti studiosi che hanno partecipato ai nostri convegni
Giovani Callipo color collaboratore del nostro istituto che hanno accompagnato tutte le fasi della ricerca e del lavoro organizzativo
Ringrazio anche presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni delle il cinquantenario dell'esistenza e della guerra di liberazione il dottor Gerardo Agostini che ci ha consentito di condurre questa ricerca grazie
Sono molto grato al senatore professore De Rosa per la sua relazione introduttiva su tutta la nella la ricerca storiografica
Signor presidente asse
E siamo molto grati al signor Presidente dei questa sua presenza si è ficcata che la
Anni della mattinata prevedono a questo punto tre interventi il mio quello del professor Cotta e del professor Riccardi
Mi pare che la disponibilità di tempo sono abbastanza ridotte
Mi chiamo la mezz'ora a testa al massimo come
Per questo motivo desidero comunicare che il testo della mia relazione
Il testo integrale della mia relazione è stato consegnato agli organizzatori del convegno e sarà disponibile dopo la mia dopo la mia esposizione
La quale mia esposizione
Sarà ovviamente una presentazione di alcuni dei temi
E che ho tentato di sviluppare in questo in questa relazione di carattere generale quindi rimando
Era una visione integrare complessiva
Della il mio contributo alla
Alla fine ho scritto alla copie latino scritto che potrà essere acquisito dopo
Il tema che ho a proposte io stessa di trattare
Grande
Ambizione e diciamo notevoli difficoltà guerra e religione
Parto dalla considerazione che
Ad alcuni decenni d'alcuni decenni dopo la conclusione della guerra
A si sono levate alcune voci di storici significativi ne cito due in particolare quella di averne avremo e di Francesco Malgeri
Per rilevare come
La storiografia sulla guerra avesse lasciato relativamente ai margini problema degli affetti avuti dalla guerra sul sulla sfera riposa
In campo religiosa
Per parte loro cercavano di colmare in parte questa carenza otto davano dico avremo e magie Rispo che io ho assunto come due casi naturalmente esemplificative e davano alcune facendo alcune considerazioni
Sugli itinerari di ricerca che si potevano seguire per colmare questa lacuna
Io parto da queste suggerimenti per a mia volta non tentare di colmare una lacuna che oggi è un po'meno la cura di quanto non fosse
Alla fine degli anni settanta quando vengono pubblicati questi due lavori ma per indicare altre interrogativi che sorgono
La domanda alla quale reputo sia ormai tempo di cercare una risposta e alla qua e dalla quale vorrei prendere le mosse può essere così sinteticamente formulata come e quando la seconda guerra mondiale ha inciso sulla religione degli italiani
O in altre parole possibile asserire che la guerra abbia prodotto delle trasformazioni religiose ed eventualmente di quale entità e di quale qualità
Per affrontare questo ordine di questioni secondo me occorre
Riflette devo tornare a riflettere sul sull'idea sul concetto di trasformazione religioso
Che esige forse è la mia ipotesi una riflessione critica sulle visioni che spessi in maniera inconsapevole assumono la religione
E dove in particolare nel caso italiano la religione cattolica essenzialmente come un dato
Un dato strutturale
Sostanzialmente stabile definito a priori
è presto che svincolato da proprie dinamiche interne e che e che conseguentemente ammettono le vie di trasformazione religiosa solo in presenza di macroscopici processi di secolarizzazione per esempio
L'urbanizzazione e l'industrializzazione e via discorrendo
Ma che lasciano da parte invece o trascurano o o non colgono fenomeni più molecolari anche se diffusi di modi di pensare ma anche di di credere come dirò
Che sono prodotti da processi appunto di trasformazione complessa
Assumendo il per questo presupposto normalmente si e si è studiato i fan dei fenomeni religiosi e anche per questo periodo
Ci sono studiati in relazione per esempio alla Chiesa
La storia della Chiesa nei suoi aspetti istituzionali dottrinali rituali normativi oppure ci si è dedicati alla storia dell'opinione pubblica e all'interno di questo dell'opinione pubblica cattolica come parte del cosiddetto spirito pubblico
Oppure ancora ci si è interrogati si sono lungamente esplorati
E i fenomeni di ideologia d'ispirazione religiosa movimenti anche politici naturalmente
Culturali a tematica religiosa e istituzionale
Sotto questo profilo la storiografia è cresciuta molto e questo convegno ne ha ne la però
Abbiamo ora un notevole materiale su cui ragionare e da presentazione del professor De Rosa ne ha dato ampio
Mi ha dato ampia dimostrazione
Tuttavia io mi chiedo sì per dare adeguata risposta a quella domanda
Che ponevo all'inizio non sia necessario anzitutto complicare o forse addirittura ribaltare il paradigma storiografico prevalente
Assumendo come regola di metodo un principio di circolarità e di interazione tra mutamenti provocati o favoriti dalla guerra
Nei modi di manifestarsi della religione e processi di ridefinizione della stessa coscienza e del sentire religioso
Su questa linea sarebbe forse possibile avviare un discorso storiografico che consenta di colmare
Quella certa discrasia questa di questa è una specie di bipolarità di cui ha sofferto mi pare la storiografia che si è occupato da un lato della degli aspetti normativi dottrinali istituzionali della religione
Lungo una assi che potremmo dire di Storia ecclesiastica e dall'altra parte accumulato notevoli testimonianze ricerche su singoli casi comunità persone e così via
Resta il fatto che sembra sfuggire ancora o un una attenzione più specificamente dedicata agli elementi che ci
Possono eventualmente
Permettere di parlare di una mutato sentire
Religioso un Mota una mutata coscienza religiosa dei quei dei cambiamenti che intervengono diciamo quindi non soltanto sugli aspetti fenomeno fenomeno logici comunque dei fenomeni e le manifestazioni ma che sono riportati propriamente alla
Al credere religioso
Penso che la seconda guerra mondiale per per la sua natura e soprattutto per le modalità assai particolari densa di contraddizioni in cui gli italiani furono partecipi della sua vicenda complessiva costituì
Appunto uno di quei contesti in cui un'analisi di questa natura è pensare
Ciò per il fatto assolutamente preponderante dal mio punto di vista per gli aspetti Camp
O intendo affrontare
Ma rimasto per la verità un po'ai margini del lavoro storiografico che la guerra pose fin dalle sue origini e in maniera di al più marcata nel suo svolgimento radicali questioni dissenso e di identità
Sia sul piano personale sia su quello collettivo
Molti elementi inducono a pensare che la guerra dunque non si limitò a produrre effetti dirompenti sul piano militare o politico o della vita quotidiana ma innescò una crisi di feti e di fedeltà
In cui sentire religioso
Ove non si consideri un sentimento astratto
E avulso dalla realtà risultava per molti tratti coinvolto
Una verifica di questa i ipotesi deve naturalmente partire dall'incidenza esercitato dal fascismo nella sfera religiosa
Io ho tentato
Con qualche eccesso corsivi pretesa di definire a grandissime linee in che senso mi sembra
Che
Il rapporto tra cattolicesimo e fascista e fascismo tra mondo cattolico Asimo abbia inciso su questa specifica dimensione della vita nazionale cioè su lei essere religiosi sulla religione degli italiani quello che io ho definito i i termini molto generale perché da qui occorre partire per per
Tentare di
Affrontare il tema e la domanda euro se
La guerra e
Poi la resistenza in quanto parte della vicenda bellica hanno introdotto elementi di trasformazione profonda all'interno di questo universo
Ora gli studi ormai numerosi sull'intervento italiani in guerra sembrano convergere documentare che il passaggio alla belligeranza
Protocollo Gregorio lo sgretolamento via via più rapido di pilastri su cui si era imperniato il delicato e complesso equilibrio tra identità cattolica e e identità fascista
Già questa equilibrio l'ho detto ha cercato di indicarlo esplicitarlo meglio nel nelle pagine che non ho potuto leggere
E non vi è è era un equilibrio tutt'altro che stabile ma di sicuro mi pare che la documentazione sia concorde in questo senso
La guerra
Tende a Aerogen progressivamente sempre più rapidamente i pilastri fondanti
Di tale svolta di tale processo vi erano stati segni pro ministro proprio di premio munizioni per esempio le leggi razziali la svolta totalitaria del regime l'alleanza con la Germania di Hitler eccetera
Ma adottando un taglio analitico come quello che io propongo di assumere che non è volto tanto a misurare il grado e la qualità del consenso del dissenso verso il regime bensì l'attivazione di processi di trasformazione del sentire
E della coscienza religiosa sembra lecito affermare che fu l'intervento in guerra apporre in maniera pressante quelle ultimative questioni dissenso alle quali ho fatto cenno
Sotto questo profilo il fatto che l'opinione cattolica si disponesse di fronte all'intervento su un arco assai esteso e non poco contraddittorio di posizioni
Come documentato da uno studio pregevole di Renato Moro può essere eletto legittimamente come insegna il riflesso di una crisi marcata di ragioni come il tentativo di rimediare prima anche come la perdita di un comune sentire
Di fronte a un evento che chiamava in causa direttamente l'identità personale e nazionale
Nella momento andando a verificare che cosa succede nel momento dell'intervento così ho cercato di farlo servendosi soprattutto di ricerche di Moro ci si rende conto che mancano c'è una caduta di senso di ciò che sta accadendo
Naturalmente è vero come osserva anche Moro che esistono richiami al dovere di obbedienza e autorità costituite da parte dell'altro Dalla Chiesa e doveri servizio di e di solidarietà e di fedeltà verso la patria
Un tema questo che ritroveremo e su cui ho imperniato un punto un una una parte del mio discorso ma sono ragioni che possono certo avere un'efficace la rende per molti casi ma singolarmente deboli
Rispetto ad una fede collettiva che il fascismo aveva preteso di realizzare
Ragioni che aprivano o potevano aprire una distinzione che non era ancora conflitto ma poteva diventarlo tra l'idea di fedeltà alla patria e l'idea di fedeltà ai governanti fascisti
Ora
In questo contesto particolare dell'intervento il ricorso alla religione assumeva un suo significato specifico
Tento con questo riferimento di dare di diciamo descrivere in in termini tipologici da una tipologia del ruolo della religione in questa specifica fase perché da qui occorre partire per capire quali movimenti
Al suo interno sono poi soci si sono oboi successivamente prodotti
E mi pare di poter dire che un'epoca in cui prevale il il ricorso alla religione come rifugio
E cioè di fronte alla situazione di difficoltà e di mancanza di senso di ciò che sta accadendo e anche di perdita dell'identità personale la religione diventa si ricorrere alla religione da qui per esempio grande la grande ripresa del
Presenza i diritti
La corre dalle chiese
Il l'ascolto delle della predicazione quello che viene legittimamente interpretato come una rinascita un rifiorire di motivi e di sentimenti religiosi che il fascismo le le le autorità presidente tendevano come noto sprezzantemente a liquidare come pietismo
E e tuttavia ne scorgeva no secondo me esattamente il senso di non manca di identità di divide ormai identificazione delle finalità diciamo belliche della fascismo con questo genere di reazioni di atteggiamenti sul piano religioso
Il protrarsi della guerra e soprattutto le le sue il fatto che e la guerra durò durava al di là contro le attese e le speranze dei più
E le smentite Proculo procurate dagli eventi dei miti della guerra fascista
I successi militari tracollo dell'idea di guerra parallela subordinazione dell'Italia
Alla macchina bellica di giacciono tutti elementi il fatto incomincia unità sperimentarsi sul territorio nazionale i primi bombardamenti sono i primi episodi di fame
Cresce la la insicurezza collettiva eccetera
Danno danno ulteriore incremento secondo me alla ricorso la religione come riserva ultimo dissenso e di speranza
E anche come fattore di integrazione delle per esperienza personale che andavano sempre più frammentando sì perché sempre più più prive di riferimenti ad obiettivi condivisi e interiormente partecipati
è stato dimostrato per esempio il ruolo decisivo che sta o svolto in questo contesto da che ben precedenti alla grande crisi del quarantatré nel garantire combattenti un senso di continuità esistenziale e di persistente radicamento in un retroterra di affetti e di solidarietà dalla Rete dall'associazionismo cattolico penso di studi di Casella
E dal tessuto delle comunità parrocchiali
Verso la fine del
Quarantadue mi pare nel momento cioè in cui è più evidente e la guerra assume ritmi raggiunge l'acme il va l'alternarsi drammatico delle condizioni la da questo punto di vista il mille centoquarantadue i primissimi mesi quarantatré sono
E il il il punto in cui questo alternarsi diventa più evidente e si fa più anche più pesante nella percezione comune
Si assiste mi pare ad un primo iniziale diciamo mutamento di atteggiamenti nei riguardi della religione che io ho tentato di descrivere
Non non leggo questa parte
Sta facendo riferimento a due testi apparentemente lontanissimi tra loro ma che cadono singolarmente sono perfettamente coincidenti dal punto di vista cronologico e sollecitano delle domande che non sono forse quelle che sono stati loro posti tradizionalmente sono due testi notissimi il perché non possiamo non dirci cristiani di Croce
Cresce nella sua l'ultimo fascicolo della critica del quarantadue e
Evviva radio messaggio natalizio di più dodicesimo sull'ordine interno
Degli Stati
Ho cercato di spiegare che cosa secondo me si può leggere in trasparenza in questi due testi e in particolare di esserne secondo
Dove
Normalmente è stato visto la sollecitazione perché proveniva dalla dalla vertice della chiesa
Sommo Pontefice all'azione non lamento mansione e e precetto dell'ora non lamento su ciò che che fuma costruzione di ciò che sorgerà e deve sorgere a bene della società
Ecco secondo me in questo testo
O è possibile leggere a due aspetti che sono forse rimasti un po'alato rispetto alla tradizionale e considerazioni storiografiche il primo è che
Questa sollecitazione raccoglieva però e e dava un senso o comunque una linea un indirizzo ad un processo che era già out autonomamente iniziato io non condivido non mi sento di condividere fino in fondo le le visioni strane che di interpretazioni storiografiche tende a dire che a partire da questo lato il messaggio che avviene una mobilitazione del
Dei cattolici dei credenti in vari sotto vari
Profili e aspetti ma soprattutto quello che
Io tengo a sottolineare che questo questo ora di un messaggio è a sua volta indicativo di un un fenomeno più ampio
Che ho definito anche qui
Tentando di schematizzare al massimo un graduale passaggio da una religione rifugio ad una religione mobili tante
Ed è una un fenomeno abbastanza vasto che naturalmente investe
Tutte la sfera l'attività umana e e cominciata con la politica ma anche
Molto tipico di quel e anima animatore di quel processo di mobilitazione delle élite cattoliche su cui si è invece
Ampiamente e legittimamente soffermata la storiografia
Terza fase
Da
Il momento della crisi dopo la caduta del fascismo e in particolare la l'armistizio e cioè quella all'interno della quale collochiamo
Propriamente e fenomeno resistenziale
Queste ultime quattro cinque pagine mi permetterò di legge
Se la caduta del fascismo aveva aperto una fare un'fa una fase di grande fluidità nella situazione italiana e innescato contrastanti dinamiche nella coscienza collettiva l'otto settembre gli eventi che ne seguirono determinarono un quadro in cui il tratto dominante fu senza alcun dubbio un accelerato processo di frammentazione
Del territorio nazionale degli assetti istituzionali di comando delle esperienze vissute dei referenti identitari e di solidarietà e via discorrendo
è legittimo domandarsi se e in quale misura la religione degli italiani fu partecipe di questo stesso processo
Prima di tentare una risposta vorrei osservare come sulla sfera religiosa venissero scaricarsi in quel particolare in quella particolare situazione tensioni e sollecitazioni contraddittori
Per un verso la crisi o il tracollo del sistema di legalità assicurato dei poteri dello Stato
Aprirono nuovi spazi codici etici di matrice religiosa come regole elementari di convivenza
E di comportamento sebbene prive di un efficace stazione Fo di un efficace sanzione formale e di forza coercitiva Esterna
In questo senso i referenti religiosi incorporati nel letto collettivo funzionarono come persistente seppur minimo fattore di coagulo rispetto alla grande frammentazione del quarantatré
D'altra canto le condizioni obiettive determinate da quella stessa frammentazione accentuarono il ruolo di la coscienza religiosa personale
Come estrema riserva dissenso come risorsa ultima inappellabile a cui ricorrere a cospetto di scelte radicali e altamente conflittuali
Che ponevano tra l'altro urgenti problemi di fedeltà e di lealtà intrisi di motivi sacrali
Mi riferisco per esempio a tutta la questione della fedeltà al giuramento o meglio ai diversi tipi di giuramento su cui ha scritto pagine
Che possono essere ampiamente utilizzate applicate nostro caso il caro caro collega e amico Paolo Prodi
E che senza d'altra parte sono ritornate anche in opere propriamente più specificamente dedicate a questo problema
Che viene risolta dico questa questione del giuramento
Risolta in modi contrapposti Teresa infedeltà al re come unico simbolo della patria fedeltà al Duce come simbolo dalla patria fascista contro il retto traditore fedeltà alla alla vera patria del popolo e così via
Accanto e in tracciato e in e intrecciato ai modelli Ideal tipici della religione rifugio
Che è quella in pare prevalere dare una coloritura suo proprio a nella fase dell'intervento
E della religione mobili tante che è quella che affiora qui naturalmente sono fenomeni intrecciate deroghe possono essere descritti solo a forza di una certa astrazione ma che può servire per interpretazioni dei fatti si manifestò quello che io definirei la religione come autodeterminazione
è un certo senso la terza tipologia religiosa che affiora
Rispetto a questo la storiografia si è mossa prevalentemente come dicevo concentrandosi su alcuni aspetti
Il ruolo esercitato i rapporti che a un certo punto vengono istituiti tra lì la autorità ecclesiastica le istituzioni ecclesiastiche e di comportamenti pratici invece del popolo fedele dei credenti ma anche poi una parte rilevante dei non credenti
Eccetera
Ma questi indirizzi di ricerca hanno tuttavia evitato mi pare di misurarsi con la questione più impegnativa concernente l'eventuale profilarsi tra grandi crisi italiana di tipologia religiose tra loro diverse
Non riconducibili o solo in parte riconducibili alle tradizionali forme di cultura religiosa ed emergenti da quella che è stata recentemente definita da don Dossetti un una coscienza esperienziale
Sotto quest'angolo visuale la Resistenza rappresenta un terreno di verifica privilegiato
Ma ciò è vero ad alcune condizioni la prima è che ci si accordi in conformità con il suo originario valore semantico che la connette storicamente all'idea di opposizione alla tirannide per ragioni di coscienza
La resa diritto di resistenza con scritto nella tradizione teologico politica in dell'Occidente
Ci si accordi dicevo su un'accezione larga di resistenza non identificando la totalmente con la guerra di liberazione
Bensì con il contesto l'insieme delle condizioni in cui anche la guerra di liberazione ha potuto sorgere e svilupparsi
La seconda è che si accetti l'idea di resistenza come crogiolo storico
In cui vennero fu a fondersi ma non a confondersi o a disperdersi gli itinerari personali esistenziali interiori di uomini e donne provenienti dalle più diverse storie anche lontanissime
E per una diversità di ragioni il che significa se non mi sbaglio tradurre in discorso il linguaggio storiografico una sollecitazione che è giunta pressanti da molti dei protagonisti della vicenda resistenziale uno dei quali è qui seduto alla mia destra
E penso anche alle indicazioni in questo senso che sono venute per esempio dal qua sa
è cioè il grande rilievo che coloro che hanno partecipato che sono stati protagonisti questo vicente danno al profilo della loro del del loro essere arrivati a questo a questo
Obiettivo
A questa realtà Laterza e più decisiva condizione è che si accorda sino in fondo una visione della Resistenza quelle acque a questo punto su questo punto insisterei ci tengo molto come processo e non come fatto
Il che significa a mio avviso sgombrare il campo dai paradigmi che tendono in capsulare la resistenza in schemi rigidi e mono casa sua causali i quali non solo trascurano l'intrinseca natura Poli Senica
Della resistenza e cioè la molteplicità dei suoi significati ma che si sovrappongono al suo divenire con unico senso ideologicamente precostituite
Se invece guardiamo la Resistenza come un processo segnato in profondità da una collettiva ma non uniforme a ricerca di senso
Che ciò che ci riporta regolare al che mi consente di di di riportarmi alla all'impianto originario di questo mia proposta di lavoro
E perciò anche come spazio di ricomposizione finché si vuole parziale problematica delle frammentazioni prodotte dalla guerra e dei suoi sviluppi
L'interrogativo concernente le dinamiche religiose da esse si innestate assume una sua legittimità è un suo ambito meglio definito
Indagare su questa faccia rimasto alquanto in ombra significa a mio avviso a tracciare dei percorsi e non fotografare delle situazioni
Ho tentato di individuare alcuni snodi tematici
Ma brevissimamente che secondo me permettono appunto di e stabilire se vi sono se vi è una certa convergenza di questi percorsi
Un primo snodo riguarda il rapporto tra profilarsi di un modello di religione come auto autodeterminazione da intendersi naturalmente in senso non solo individuale e il processo di politicizzazione della Resistenza la controversa questione della politicità della Resistenza non può lasciare i margini le tracce verificabili del consolidarsi di una religione dalla coscienza o di coscienza associate né esimersi dal considerare che essa rappresenta un terreno fertile di impianto di una coscienza politica
Operante a propria volta come fattore di alimentazione di quel modello religioso
Siamo mi pare di fronte a un classico Progetto di e interazione in cui la la le trasformazioni che avvengono sul piano religioso nel senso della Rizzoli autodeterminazione aprono il campo
Al formarsi una coscienza Bolivia chiede aderì al ricadute ulteriori sulla prima
Ciò corrisponde per crocchia corrispondeva pienamente alla crisi del concetto pure chiamato con insistenza d'autorità ecclesiastiche di ordine e di potere costituito
Possiamo dedurne in termini generali una riduzione del tasso di etero direzione delle coscienze
Si potrebbe porre secondo me questo problema generalissima cioè che si tratti di ci si trovi di fronte ad un fenomeno ancora più ampio comunque mi pare difficile negare che la resistenza in tutte le sue manifestazioni
Anche quelle proprio impropriamente definite come passive
Penso all'esperienza dei militari internati nei campi nazisti
Guardo aveva all'amico Vittorio Giuntella alle molteplici forme di resistenza civile e così via in quanto implicano un grado maggiore o minore di trasferirsi di trasgressione rischia
O inconsapevole della loro legittimità producesse meccanismi autonomi diffusi di autodeterminazione che in molti casi si radicarono proprio l'ultima istanza nel sentire religioso
Ed è il motivo per cui non mi sembra convincente la rappresentazione della Resistenza come di movimento fortemente minoritario
Operante in un mare di indifferenti o di attendisti spesso identificati con il mondo e le masse cattoliche un mare par di capire rimasto più un mobile è uguale a quello che era sempre stato il punto è se mai proprio quello di comprendere meglio che cosa sia cambiato capillarmente nei modi di essere nei tratti dell'ethos
Nei fattori di auto identificazione di quell'ampia sfera zona di società che non fu direttamente partecipe della lotta armata
Se come ha scritto Pampaloni esiste una moralità della resistenza questa non è faccenda che possa riguardare solo le élite dirigenti sella guerra di liberazione
Tale considerazione mi induce l'enunciazione di altri due snodo
Molto brevemente sarebbe da rilevare in maniera più sistematica e rafforzamento nella resistenza dell'idea di comunità di vita nel senso sorso sociologicamente definito di che mai salto
La frammentazione del tessuto territoriale istituzionale ricco le condizioni di sopravvivenza penso al travaso di popolazioni località di campagna
La vita di banda il suo rapporto osmotico con il territorio la vita dei Lager eccetera funzionano come fattori oggettivi di rilancio dei vincoli comunitari
Tradizionali o di nuovo tipo
In questo fenomeno la religione sembra aver esercitato un ruolo primario
Sia nel senso di fornire un tessuto di valori di consuetudini coerente con la dimensione comunitaria sia nel senso di conformarsi essa stessa nell'esige alle esigenze e alle sollecitazioni di tal natura
E di essersi sviluppato tornata sviluppare come religione di religione di comunità a questo proposito osservo che si è mentre se molto sottolineato rimarcato il ruolo che i vescovi ed il Pontefice per primo hanno esercitato in questa fase come del senso difensore se civitatis
Se forse un po'trascurato il fatto che quelle civiche la civitas stava in parte trasformandosi in comunità s'e tanto che potremmo dire che è la comune che la comunità se forse una tipologia della resistenza
Il modo di opporsi
Uno dei modi di opporsi
A questo proposito ci sono molti molte sollecitazioni che vengono nelle dalle belle relazioni presentate e ricerche presentate a questo a questo convegno
Penso le trasformazioni della vita parrocchiale all'accoglienza del diverso all'identità dei pastori ma anche da trasformazione dal punto di vista liturgico rituale e sacramentale
Come ogni fenomeno storico anche il consolidamento dell'identità comunitaria presenta naturalmente aspetti controversi e differenti vi si può leggere pure il segno di un riflusso
Verso forme primitive elementari tradizionali di vita associata una perdita di orizzonti più vasti di destino nondimeno è difficile negare pur trattandosi di un passaggio per tornare ad esiti contraddittori
Che il compagine amento di una tipologia religiosa struttura comunitaria fu uno dei canali di alimentazione di modelli di solidarietà a raggio più vasto e forse uno dei passi verso l'interiorizzazione di moduli basilari di una democrazia
Radicata sul territorio ultimo punto ci sarebbe da considerare un aspetto più vasto e più complesso che vorrei definire come una riduzione del tasso di sacralità separata del religioso
Provocato dalla congiuntura bellica e culminato nel contesto resistenziale ciò appare evidente soprattutto dal punto di vista simbolico ma anche sostanziale
Una parte non esigua del clero per necessità di cose per forza di circostanze deve sempre più spesso abbandonare i segni esterni del suo stato compresi gli gli abiti ecclesiastici i cappelli lavora molti preti si lamentano ma che non possono portare in capo più portare i capelli in molte situazioni si impone la regola della convivenza in un certo senso della promiscuità con i laici addirittura con persone di sesso femminile
I luoghi di culto diventano luoghi di riunioni politiche cui partecipano a pieno titolo e autorevolmente degli inveterato i miscredenti
Gli edifici ecclesiastici aprono le loro porte con grande generosità ad ebrei
Ah rifugiati a perseguitati e prigionieri fuggiaschi ammende Della Resistenza che vi organizzano tre lotta loro per lunghi periodi la loro vita si tratta di fatti sconvolgenti
E di cui forse e la cui forza di sconvolgimento abbiamo forse perduto ormai per il tempo che passa ripeto se confrontati non solo ad una tradizionale ordine di cose
Ma i significati profondi che a quell'ordine erano attribuiti dalla dottrina e dalle consuetudini penso accetta di ricerche vi Maurilio Guasco sulla formazione del clero nei seminari
Guardando più in profondità e ben percepibile attentati in una tendenziale metamorfosi del modello di prete come alter Christus
Un modello non più o non più solo fondato su un deposito di una sacralità di ordine di funzione
Ma incarnato nel servizio fino all'estremo sacrificio alla comunità dei credenti ma anche dei non credenti
L'idea del sacerdote uomo di tutto uomo della contiguo modi tutti uomo della condivisione corre insistente nella documentazione più intima e privata che è stata fin qui raccolta in Cronache diari
E c'è concludo naturalmente non è lecito generalizzare
E neppure cedere alla tentazione di contrapporre astrattamente un prima e un dopo operare tagli netti senza tener conto dei rilevanti fattori di continuità della forza di tradizioni e di educazioni secolare della tenuta di prassi e di rapporti consolidati
Degli elementi consuetudinario di cui la religione degli italiani continuo ad essere pervasa ma neppure appaiono convincenti le rappresentazioni storiografiche che tendono a ridurre a eccezionalità statisticamente insignificante è trascurabile le chiusure le discontinuità le novità insomma
Emergenti pur in maniera differenziata e con forza disuguale anche in campo grigio e nel senso in cui ho cercato di definirlo in quei mesi in quegli anni di grande travaglio quando tutto fu messo in causa e quando rivolgersi addio o a un proprio Dio permise a molti di vivere o di morire con una speranza
Siamo molto grati al professor Traniello aperta primo
Passerella del trittico del rapporto fra la religione la vicenda di resistenza adesso diamo la parola al professor Andrea Riccardi sulla segreteria di Stato la diplomazia vaticana tra guerra resiste
Tralascio una prima parte del mio intervento che pochissimo sarà distribuito sul funzionamento della Segreteria di Stato nel tempo di guerra e do solo una battuta
Di monsignor Roncalli nel mille novecentoquarantaquattro annotata nel suo diario dopo una visita in Segreteria di Stato dice Roncalli mi fa qualche pena vedere questi bravi servitori della Santa Sede
Indaffarati e un po'all'ergastolo
Un clima di grande tensione e di lavoro quindi negli ambienti della Segreteria di Stato ma ci si chiede
Quale sia stato il reale peso della diplomazia vaticana nel conflitto
L'ipotesi di un ruolo mediatico della Santa Sede tra i belligeranti si è più volte infranta la Santa Sede non aveva buone relazioni con nessuno non con Hitler non con Mussolini
Il Nunzio a Berlino spesso riceveva risposte secche dal ministero degli esteri tedesco con gli alleati le relazioni non erano facili incomunicabilità con Stalin
Distacco dalla filosofia della guerra a oltranza incarnata da Churchill
Depone il solo leader cattolico si mostrasse vero con le compromissioni della Chiesa cattolica verso il regime Petteni sta e poi sul piccolo laboratorio diplomatico vaticano si esercitavano spinte contrastanti per ottenere interventi nel senso del proprio interesse nazionale
Questa è la logica dei Paesi in guerra a cui è difficile sottrarsi solo gli americani in questo periodo
Trattano il Vaticano con una certa lungimiranza e valorizzare il suo ruolo di influenza informazione
E lo consultano spesso sulle questioni italiane ma da parte vaticana non c'è identità di vedute con le posizioni americane specie sull'Europa dell'Est la Polonia in questo periodo
Papa Pacelli considerato da più di un decennio il miglior diplomatico vaticano assiste all'emarginazione della diplomazia vaticana durante la guerra
Se ti unicamente la collocazione imparziale già sperimentata nel primo conflitto sembrava favorire una funzione di ponte tra belligeranti la realtà era diversa e deludente
Il campo del conflitto mondiale con la sua logica implacabile metteva in discussione ogni in Tita e azione che non si schierasse
Compito della diplomazia vaticana era trovare uno spazio intermedio ma cento grandi iniziative non erano possibili
Eppure negli anni della guerra la Santa Sede è una risorsa a cui si rivolgono centinaia di migliaia di persone e gruppi governi istituzioni presentano situazioni personali lanciano idee trasmettono denunce suggerimenti il Vaticano in questo senso è un po'un santuario nel senso più moderno del termine nello spazio tra i belligeranti
E la risposta del Vaticano alle richieste che vengono rivolte deve traversare i confini della guerra
Fosse anche una inoffensiva lettera d'informazioni su un prigioniero di guerra la Germania ad esempio non permette l'invio di questi informazioni ai tedeschi
La posizione vaticana non è paragonabile al mio alla neutralità svizzera
Che può in un certo senso stare chiusa nelle sue frontiere fuori dal conflitto il popolo cui il Vaticano fa riferimento abita nelle terre dominate dalla guerra
E la neutralità non si può esplicare nel distacco chiusi nelle proprie frontiere perché di confini ci sono solo quelli simbolici della Città del Vaticano
Ma quali margini alla Santa Sede di intervento
Se si pensa all'immenso numero di cattolici alla grande autorità del Papa su di essi si finisce per credere a un grande spazio del Papa ma i cattolici di venti nazioni in lotta sono assorbiti dagli orizzonti nazionali e l'autorità di Roma e le sue stimolazioni arrivano non facilmente a loro
Eppure nonostante tutto il Paparesta risorsa simbolica e reale in tempo di guerra ma bisogna costruire uno spazio per provare a rispondere almeno un po'a tante attese
Alla Segreteria di Stato spetta il compito di costruire lo spazio dell'intervento possibile attraverso le frontiere della guerra le chiese cristiane non hanno questo stesso problema dell'internazionale cattolica che è la chiesa
Il Patriarcato di Mosca si schiera col governo sovietico nella grande guerra patriottica la chiesa anglicana segue e partecipa alla guerra della Gran Bretagna del Commonwealth
Lo spazio della Santa Sede è come nella Prima guerra mondiale L'umanitario
La documentazione della Segreteria di Stato registra una mole di azioni in questo senso
E qui si toccano i problemi della gente i profughi prigionieri di guerra lettere notizie di ogni tipo invio di sussidi e fin dal Quaranta in Segreteria di Stato viene creato un ufficio informazioni per i prigionieri di guerra diretto da monsignor Montini
C'è una logica a cui quella con l'azione della Croce Rossa tanto che ci sono dei conflitti tra Santa Sede e Croce Rossa nonostante una generata collaborazione la Croce Rossa internazionale
La Croce Rossa Internazionale scrupolosamente Vito ogni presa di posizione politica
è una linea simile a quella della Segreteria di Stato per esempio nonostante l'ostilità degli ambienti vaticani all'Unione Sovietica mai fu presa posizione a proposito di prigionieri polacchi stile massacrati htm
In una conversazione tra il presidente della Croce Rossa internazionale il Nunzio a Berna si nota che il presidente chiese al Nunzio il Consiglio se in qualche caso non era interessante dare un giudizio politico sulla condotta di guerra il Nunzio era contrario forse la Santa Sede doveva dire qualcosa ma la Croce Rossa disse ha un compito caritativa o se pronunziasse una condanna troverebbe difficoltà nella sua azione pratica
Ma stesso problema c'era per il Vaticano ci doveva individuare uno spazio intermedio che conquistasse tolleranza se non simpatia tra i belligeranti
E l'azione diplomatica doveva configurare difendere lo spazio di intervento umanitario come alla Croce Rossa anzi in maniera più forte di essa si pone il problema dell'opportunità di parlare e giudicare
Infatti tra le grandi attese rivolte al papato ci sono quelle di giudizi sulla condotta di guerra dei vari Paesi il papato era anche come scrive Salvatorelli un oracolo di moralità
Ma l'esperienza di lungo periodo insegnava la Segreteria di Stato che giudizi condanne erano da considerare con molta cautela ammoniva dopo la prima guerre Carini al Gasparri il mondo vuole che noi giudichiamo tutto
Ma in questo modo dovremmo a turno condannare gli uni agli altri e tutti
Le aspettative erano tante intense le attese forse smisurate rispetto alla capacità di agire
Un appunto di monsignor Tardini a proposito di una richiesta di vescovi polacchi per una condanna della politica germanica in Polonia spiega il tipo di problemi che si agitavano negli ambienti vaticani in questo periodo si legge
Non sembrerebbe opportuno un atto pubblico per condannare protestare contro tante ingiustizie
Non giacché manchi la materia ma ragioni pratiche sembrano imporre per ora d'astenersi infatti infatti date le circostanze una pubblica condanna verrebbe sfruttata scopi politici di più il governo tedesco sentendosi compito inasprire bene la persecuzione
Parlare condannare giudicare rientrano delle funzioni della Santa Sede
Ma la Segreteria di Stato deve considerare alcuni gravi problemi quelli della tenuta del cattolicesimo nei confronti delle pressioni quelli connessi alla conservazione di uno spazio della Chiesa tra i belligeranti Cardini sottopone al Pontefice il dubbio su una condanna della Santa Sede se non potessi avere un'utilità pratica
Risponde non c'è da farsi illusione una nota anche la più bella non fermerà i tedeschi ma sarà documento che venendo un giorno alla luce
Mostrerà la prudenza e la fermezza della Santa Sede
Per più di un decennio si è discusso con i sui cosiddetti silenzi di Pio dodicesimo questa discussione è stata innanzitutto l'espressione della grande aspettativa morale verso il papato
Certo delusioni ci fu come emerge da tante espressioni penso a Mauriac avremmo voluto sentire parole di fuoco e abbiamo trovato soltanto silenzi
La Segreteria di Stato sicuramente era consapevole dei metodi delle finalità della politica tedesca nelle zone occupate anche se non aveva tutte le dimensioni dei massacri
Si può dire che i silenzi sono una scelta esplicita della Santa Sede
Il diario di monsignor Roncalli presenta un impressionante documento a proposito dell'uso della parola Silenzio dallo stesso Pio dodicesimo
Infatti Roncalli visita il Papa nel quarantuno e scrive
Il Papa si diffuse a dirmi della sua larghezza di tratto con i Germani che vengono a visitarlo mi chiese poi se il suo silenzio circa il contegno del nazismo non fosse giudicato male
Il silenzio e termine che il Papa stesso usa per definire il suo comportamento
Ma il silenzio nella visione di Roma doveva accompagnare l'operosità umanitaria i eventualmente predisporre a mediazioni di pace
Uno dei tanti esempi per dare il senso anche del lavoro della diplomazia vaticana è quando ne quarantaquattro si pone il problema se
Rendere pubblico almeno comunicare agli americani quanto la Santa Sede faceva a favore degli ebrei quanta aveva fatto cito per evitare la deportazione in massa degli ebrei
Non sarebbe opportuno fare un accenno nel telegramma a monsignor Cicognani delegato apostolico negli Stati Uniti risposta rivela la scelta un accenno a Berto non sembrerebbe conveniente non solo perché non si sa mai che può avvenire da un momento all'altro ma anche per impedire che la Germania venendo a conoscenza di questo rende ancor più gravi le misure antiebraiche
E faccio insistenze presso i governi aderenti all'Ars
Oltre tutto
Soprattutto tra l'altro c'è la grande incognita non si sa mai che può avvenire
Più dodici si rende conto dei limiti dell'atteggiamento prudente della Santa Sede
E delle perplessità è il caso dei rapporti con la Polonia il Papa scrive a un vescovo tedesco che stimava molto compresi di Berlino
Nelle a proposito degli ebrei nelle presenti circostanze purtroppo non possiamo far pervenire loro altro aiuto che la nostra preghiera
Perché la prudenza nella visione di più dodici permette di operare perché la guerra sia meno lunga sapido mongolo parla di una ossessione della pace da parte dei diplomatici vaticani
Il Vaticano non crede che la fine del conflitto sia con la vittoria di una delle due parti bisogna abbreviare la guerra nel quarantaquattro il Papa poco prima della presa di Roma della liberazione di Roma aveva affermato che si sta manifestando in molti l'impressione che non c'è altra alternativa tra Vittorio o distruzione questo passaggio non era piaciuto agli americani Myron Taylor era intervenuto presso fermamente presso il Papa il segretario di Stato per dire che la tesi della vittoria
E non della mediazione era l'unica percorribile ma per la Santa Sede il modello per uscire dalla guerra e quello negoziale e lo stesso modello da perseguire Sini cambiamenti di regime in cui il trapasso deve essere indolore consensuale
La vittoria ottenuta con la distruzione del nemico e la rivoluzione sono strade difficili
Del resto la di Prüm per la diplomazia vaticana non esiste il fronte del bene quello del male l'interesse maggiore va agli alleati tuttavia il giudizio negativo vaticano sull'Unione Sovietica cresce durante la guerra
D'altra parte il Vaticano ottenne una vittoria tedesche in Europa giudicandola negativa per la sopravvivenza dello stesso cristianesimo ma poi soprattutto teme la guerra e la considera generatrice di tragiche conseguenze più dura e peggio è per questo la ricerca della pace un primus anche Cavani anche pagando gravi costi
La chiesa intendeva essere spazio d'asilo lo si vede nel caso di Roma dopo l'otto settembre quando le aree controllate dalla Santa Sede si aprono all'ospitalità degli ebrei e si inseriscono in quel clima
Che è tipico della città di Roma durante il periodo dell'occupazione tedesca l'ospitalità assunse anche un aspetto politico quando delle aree della Santa Sede fu ospitato il CLN politici i politici di sinistra ufficiali
Questo tipo di attività
Era avallato dalla Segreteria di Stato in qualche caso dallo stesso Pontefice ma proteste discussione negli ambienti vaticani ci furono un ecclesiastico tedesco critica la politica del buon cuore a un certo punto dopo l'invasione
Fascista del lombardo dell'abbazia di San Paolo il Governatorato del Vaticano decreta l'espulsione dei rifugiati da Lombardo tra il partito del buon cuore e quello della prudenza ci fu dibattito
Ma le indicazioni erano in favore dell'ospitalità
Pesava molto
La ferita del diciotto ottobre quarantatré quando avvenne del sedici ottobre quarantatré quando avvenne la razzia degli ebrei radunati al collegio militare a pochi passi del Pat dal Vaticano poco prima del viaggio della morte
In quel giorno il segretario di Stato convocò
L'ambasciatore von Weizsäcker tedesco chiedendo di intervenire minacciando parole forti
Ma anche in questa vicenda alla fine si privilegiò l'approccio diplomatico concreto rispetto i giudizi i responsabili vaticani pensavano di avere qualche spazio in loco nei contatti con i militari tedeschi
Ma di non avere grandi possibilità in uno scontro diretto con la Germania
A Roma con l'ospitalità clandestina la Santa Sede non appoggiò la resistenza resistenza con il passare degli anni si poneva come un grande problema da Roma l'Italia la Francia in altri Paesi d'Europa una questione di coscienza
C'è un capitolo particolare che appena accennerò in cui Pio dodicesimo fu coinvolto nella congiura tedesca guidata dall'ammiraglio Canaris per l'eliminazione di verrà Pio dodicesimo accettò di fungere da tramite con gli inglesi si poteva trattare di una drammatica imprudenza
Pio dodicesimo papa della Resistenza no il problema è più complesso la congiura contro Hitler cui parteciparono militari aristocratici ci religiosi tra cui Bonhoeffer configurava il tirannicidio resistenza morale
Di un'è lite nell'impossibilità di eliminare il tiranno non era la lotta armata popolare una resistenza che non sapeva di rivoluzione
Del resto in quel periodo il vescovo von Galen aveva proclamato una figura cui più dodici e molto vicino noi cristiani non facciamo la rivoluzione
Noi lotteremo contro i nostri nemici interni non con le armi ma con la fermezza
Il Vaticano era consapevole della realtà della Resistenza ma la sua presenza poneva numerosi problemi prendeva più delicato una transizione indolore mentre la presenza di elementi comunisti nelle sue file accentuava le preoccupazioni della Santa Sede
Persisteva una diffidenza nei confronti dei movimenti armati non inquadrati negli eserciti regolari anche se c'erano cattolici in Vaticano sia realistico tuttavia una liberazione attraverso un movimento armato
Cioè prendere le armi contro l'autorità di fatto se era comprensibile non era certo un auspicio
E si resta colpiti che né i memorandum consegnati dal Vaticano agli americani non ci sia traccia
Di Cheney alla resistenza ma solo una certa diffidenza nel confronto delle merger e magmatico del politico della Società italiana è una richiesta di una lunga presenza americana
Uno dei principali problemi durante la guerra della Segreteria di Stato e temere l'unità della Chiesa in tempo di guerra la scelta che viene fatta è quella di una posizione morbida e di un'articolazione delle varie componenti della chiesa dei vari episcopati nazionali nel quarantatré più dodici scrive al vescovo di Berlino chiedendogli
Chiedendogli di valutare nomi spesso e che i vescovi tedeschi valutino l'opportunità di rendere pubblici interventi di condanna singoli episcopati avrebbero dovuto giudicare i modi di intervento
In questo quadro strategico la preferenza del Papa però va ai vescovi forti più dodici non ammira i vescovi francesi e la loro attitudine collaborazionista con regime di Vichy e al momento di creare i cardinali nel quarantasei
Tra questi ci sono l'arcivescovo Salieri di Tolosa una figura molto ferma e due vescovi forti tedeschi von Galen e fondo Rising a questi aveva scritto più dodicesimo le vostre i vostri interventi sono una prova durante la guerra del fatto che è possibile attraverso posizioni pubbliche virili ottenere risultati all'interno della Germania e sui documenti vaticani sia nota costantemente che la decisione della Segreteria di Stato e quelle di appoggiare le azioni dei vescovi per difendere i diritti della Chiesa di diritto
Naturale
Ma le atteggiamenti degli episcopati sono differenziati si vada una forte da un forte qui scopato olandese agli episcopati delle nazioni cattoliche rinate dell'Est europeo Coratti slovacchi ad esempio qui i nuovi Stati che contavano il consenso popolare assolvono al loro interno la Chiesa come elemento legittimante
Rapidamente avviandomi a concludere vorrei solo sottolineare brevemente il caso approvato perché molto interessante anche perché non si può non osservare che l'attuale presidente croato e fra i propugnatori di una revisione storica dell'esperienza della Croazia di Pavelic in Croazia la cauzione cattolica fu fondamentale nell'identità del nuovo Stato
Ante Pavelic mirò a controllare la chiesa
Pavelic trovò sostegno tra alcuni vescovi come quello di Sarajevo e tra i francescani ma si scontrò più riprese con l'arcivescovo Stepinac non è qui il caso di narrare la storia di questo vescovo
Su cui il giudizio del tribunale di Tito non fece giustizia
Vorrei solo citare rapidamente un documento nell'aprile quarantatré la Santa Sede chiede all'arcivescovo di Zagabria che c'è di vero nella persecuzione nella voce sulla persecuzione di serbi ed ebrei
Da parte del potere di Pavel micetti di compromissione della Chiesa con questo l'arcivescovo non nega le crudeltà ustascia
Ma si deve notare scrive che il Governo croato dato e non concesso d'aver fatto tanti mali come dicono i serbi ha fatto tanto bene
E poi dice e soprattutto ha ricostruito la Croazia
Devo assicurare che i serbi non cesseranno di accusare di odiare la chiesa d'altra parte la Chiesa cattolica se vincono i serbi dovrà subire un periodo di martirio Gloire crudele
Se la reazione da parte dei croati dice il vescovo è stata crudele lo depuriamo ma è fuor di dubbio che una risposta all'odio dei serbi
Il documento sopra citato
Mostra quanto l'arcivescovo considerasse rilevante la chance dello Stato croato offerto dei tedeschi egli si ritagliò uno spazio umanitario nei rapporti con l'autorità provate tedesca
Tuttavia la chiesa era un elemento chiave nel sistema ideologico dello stato dei programmi non siamo nella Germania di Hitler potevo un vescovo fare di più questa marca cattolica di frontiera e certo che lo Stato croato si legittimava anche sui valori cattolici
Tante altre vicende sono ad analoga a quella provata per esempio quella slovacca dove un prete presidente dello Stato e teorizza la coincidenza tra nazionalsocialismo
E dottrina cattolica in questo quadro si vede la Santa Sede e i suoi diplomatici impegnati a di a evitare la deportazione degli ebrei
La Santa Sede e tenta di esercitare in nome di una possibile delegittimazione una qualche influenza nella corona degli Stati satelliti di ispirazione cattolica autoritaria ma i vescovi nei paesi dell'Est sono sensibili alle esigenze nazionali molto di più di quanto avvenga in Occidente anche presso i vescovi collaborazionisti
è una realtà storica su cui poco si è riflettuto un duro giudizio per esempio si trova nelle carte nelle carte vaticane sul primato ungherese sei reti
Non ha finora ha detto una parola di conforto a chi è colpito la Santa Sede stimola questi episcopati che nella loro autonomia hanno scelto istintivamente posizioni morbide
Queste parole che riguardano il primate se eredi ungherese sono del maggio quarantaquattro ma ormai gli Stati collaborazionisti si vanno disfacendo con loro un minimo di autonomia gli spazi si riducono gli ebrei vengono sempre più deportati da Berlino il Vaticano viene informato del rigore tedesco
In Vaticano sì ma tutto si matura di nuovo l'idea che un'operazione di salvataggio degli ebrei dovrebbe essere accompagnata da una trattativa con gli alleati
Bisogno offrire qualche assicurazione alla Germania sulla pace ma sono gli esposti si chiede Cardini gli alleati a fare ciò in questo momento ne dubito
Il Vaticano sogna di poter essere titolare di una qualche iniziativa di mediazione ciò rafforzerebbe la sua azione umanitaria
Ma ormai
La situazione è chiusa
Gli Stati Uniti propongono alla Santa Sede una collaborazione sulla questione ebraica il che rifiutato da Cardini non è opportuno che la Santa Sede si lega agli Stati Uniti al carro americano soprattutto sulla questione ebraica
L'azione della Santa Sede deve essere indipendente
Indipendenza imparzialità vogliono essere caratteristiche di questa singolare internazionale che la Chiesa cattolica che opera in terra d'altri
Il rifiuto di schierarsi anche il rifiuto di un certo modo di vivere di combattere la guerra non importa su quel fronte la prospettiva del Vaticano e parzialmente è molto differente dai governi dell'asse dagli stati cattolico collaborazionisti ma anche dagli alleati e anche da quella della Resistenza
E doveroso che i cattolici combattano con i loro Paesi ma per il Vaticano di più dodici la guerra è una tragedia da cui pochi Paesi si salvano moralmente
Si potranno valutare in maniera diversa le scelte e gli orientamenti della Santa Sede in quegli anni ma non si potrà negare che si tratti di una costruzione singolare particolare in tempo di guerra
Di un ponte riuscito non riuscito al di là delle frontiere della guerra
Di un'espressione singolare di rifiuto della guerra fatto quando tutto sembrava travolto dalla logica dello scontro
Questa esigenza non è solo scritta nei principi religiosi o morali ma anche nella realtà vorrei dire fisiologica di un internazionale come la Chiesa cattolica immersa in Paesi in lotta
Che emerge nel suo tentativo di sovranazionalità e di rifiuto della guerra nello spazio stretto del Vaticano grazie
Ringrazio il professor Andrea Riccardi e dalla parola professor Sergio accorta dell'Università la Sapienza di Roma sulla Resistenza in armi la questione morale
La mia relazione
Certamente in una direzione diversa da quelle che sono state presentate dal presentazione del professor De Rosa delle altre delle altre tutti i convegni che ci sono stati
Questo forse anche perché dipende dal diverso tipo di studioso che io sono sono uno storico anche se qualche volta e anche se distoglie ancorché modo me ne intendo
E quindi sono va alla ricerca di qualcosa di diverso
E il titolo la resistenza armata la questione morale
è stato scelto con un intento preciso quello di segni indicare una via ed una ermeneutica una interpretazione del marmo dall'interpretazione personale opinionista e c'è c'è una ermeneutica il lavoro su sulle cose
Dementi che ha significa questo trovato il senso delle cose un'ermeneutica umana integrale della Resistenza finora che io sappia di questo intento non se ne è occupato nessuno
Anche perché quando si parla di morale la modalità dell'esistenza eccetera si parla in realtà di principi etico politici non lettore amorale il problema morale
è direttamente riguardante il soggetto mando l'individuo
Che
Il Kuwait che colui che accusa V ok investito del problema del rispetto dell'altro uomo
E quindi della sua propria responsabilità
Qualsiasi altro punto di vista sulla morale è una morale che certamente non soddisfa la la struttura e la natura dell'uomo
La storica Fiera di senza non mi pare che abbia ancora tentato questa via Trento presente questa via
E se per dire con Croce non è attuale storica fiera resistenza una storiografia senza problema storico e certamente una formazione grafia senza problema morale
Perché io accedo l'opera che ampia relazione doveva investire tutta una serie di pregiudizi che ci sono in campo nella stratigrafia resistenze nell'interpretazione politica resistenze ma non è possibile fare dato il tempo
Dato il tempo perché Tato preso da da cose inutili insomma come relazioni di interventi Luna presidente da Repubblica o così via
Il fatto fondamentale è questo che la resistenza qualunque cosa si voglia intendere per questo o è armata o non è
E in questo senso qualche l'esistente non con la nostra resistenza resistenza in generale
Facendo l'eccezione dentro mente cristianesimo primitivo e fu e degli e delle degli ebrei confessa Antitrust praticanti vivevano
Che pensano che l'Olocausto sia sia
Pena dato di sono profondamente religiosi di aver sono dei
Banchieri soltanto per la Resistenza è anche quando non è esercitata attivamente con le armi essendo cioè essendo essendo tre favorite favorisce sempre lo sbocco armato
E lo vedremo tra poco
Infatti la resistenza da devo tagliare per forza stagista intercede mettersi presenta storicamente tipologicamente sotto due forme
Dall'esistenza di sensibilità si resiste a qualcuno che offende all'aggressore
Ma che armata o o favorisce l'armamento arte lo chiede aiuta aiutare vuol dire favorire parliamoci chiaro
Favorire coloro che combattono e la desistenza assente al ma quanto di più armata offensiva di liberazione dal conquistatore dallo stesso
Le due cose non si non sono assolutamente separati
Anche storicamente si passa dall'uno all'altro inevitabilmente ora distesa difensive è riuscita a a impedire Oldani difensiva diventa offensiva liberale
Quindi il concetto di di di Libero guerra di liberazione come diverso dal concetto di Resistenza è tipologicamente sbagliato
Io stesso l'ho Ravello avevo sostenuto ed attenda molto tempo c'ho rinunciato
Anziché da punto di vista morale Teal'termine dia un'esistenza è quello che investendo il dovere di ogni singolo uomo è più significativo moralmente da quello di liberazione quindi la Resistenza è
Una un un impegno un impegno
Dove sono andati gli occhiali
Un impegno comune
Essere combattente e quindi strumento al o strumentale al combattimento comporta necessariamente di fatto che cosa lo spargimento di sangue parliamo con con chiarezza senza tanti infingimenti
Chi fa la resistenza sa di dove spargere sale ed è qui la questione morale
Si può spargere sangue
Non togliamo tutte queste chiacchiere fosse possibile
Questa è la realtà all'attuale è la giustificazione dello spargimento di sangue queste top Ettore nota
Qui sarebbe stato spazio per qualcosa che cos'è la resistenza però
Perché qui ci siamo una storiografia che non ha ancora capito il fratello la Fed a realtà dei fatti
è una una storiografia fortemente ideologico
Che ha accettato dal nostro contributo di allora ci voglio tirar fuori no il fatto di distinguere la resistenza cioè quella clandestina
Partigiana CLN da tutte le altre forme di opposizione di combattimento di resistenza o difensiva e offensiva che non fossero quelli
E qui Ray dovrei domani documentare tutto questo ma non posso perché non c'è tempo due documentare questo salato dicendo che curiosamente
Curiosamente della Resistenza difensiva Evo e subito dopo offensiva
E cominciata dobbiamo riconoscerlo io fatta nel Nord
Non c'ho nulla da nascondere ho fatto quell'altra fatto quella del Nord partigiana di ed è cominciata nel centro sud
è cominciato nel Centro Sud nove nove settembre a Roma nove settembre a Bari e poi tutta la catena che è succeduta materna Nola avanti verso l'abruzzese eccetera
è cominciata nelle è cominciata nei Balcani Montenegro dal Mazzia Albania e c'è gente è cominciata nelle isole nelle isole dell'Egeo e nelle isole del tirreniche
Tutti esattamente perché non per cattiva volontà del Nord ma per una ragione semplicissima che nove è stato schiacciato immediatamente da due patria conosce un pochettino anche le cose militarmente
Il fallimento della Quarta Armata sulle sulle Alpi da un lato e il fallimento delle altre armate su a Aldo legno hanno determinato un immediato i occupazione tedesca
Immediata
Che adesso impossibile altro che andarsene
Ritirarsi o in casa o in montagna ma senza poter fare nulla il primo episodio di combattimento entra infondati mento a Boves
In Piemonte se non ricordo male del tredici ottobre le feci settembre perché prestissimo tristissimo ma un combattimento contro dei tedeschi che avanza
E che sono in una considerazione che permette a un gruppetto eroico Ignazio Vian non piccato poi per eroico di di resistere di cacciarli provocando immediatamente la distruzione del Paese
Quindi la resistenza sua è una distesa di attese inattesa di poter diventare esistenza offensiva e questo aveva tutta
Perché questi o perché questi perché tutti questi che hanno combattuto perché io sono uno dei pochi che né ai molti anni fa ho sostenuto sia uno degli elementi fondamentali della dispensa erano internati nei campi
Però tutto questo è rimasto fuori una storica figlia monca
Passando dette con chiarezza e pesantezza
Quelli che sono morti non nella guerra partigiana sono morti perché credevano nel rap perché credevano nella legalità perché chiedevano poeta quest'altra persone perché abita no no a parte
Ah provocando la reazione attualmente il Tiepolo dire ma c'eravamo anche noi anche noi siamo morti
E allora questo è il primo difetto della storiografia sull'esistenza che
Io ho denunciato molti anni fa e che naturalmente è rimasto lettera morta perché gli storici non lei condivide
O li leggono male
E neanche i fatti neanche i fatti
Lei giorni fa allora io vi ho visto passo tutto l'elenco che ho fatto l'elenco di dove e quando ho cominciato però non soltanto dirvi che ricordare che la dichiarazione di guerra è stata fatta
Se non sbaglio bene il tredici o il diciotto di ottobre
Quindi tutto quello che è avvenuto prima e avvenuto con decisioni personali
Di
Per cui abbiamo avuto generali sia generali no le per generare del Cellina partano aperta la figura del scandalosa
Ma il tredici settembre generali infante conclude contattato cogli alle con la missione inglese alleata e con le due formazioni partigiane della Grecia e combatteva con loro quella divisione con la divisione Pinerolo
E lascio perde quelle a cui sono anche legato sentimentalmente perché c'ha partecipato qualcuno del della mia famiglia
In Albania allora
Tutto questo tutto questo perché
Perché non si è tenuto appunto perché gastrite grafia è stata complice disorganizzate le parole serie pesanti perché la verità va detta è stata complice dei una impostazione politica politica della Resistenza
E quindi li ha lasciati da parte
Perché ad Acri sarebbe interessante fare tempo fugge che fare
Se invece sarebbe interessante vedere come mai
Cioè ci sono dei fatti psicologi pizzico logici molto molto singolari per cui per esempio essi soprattutto va be'lasciamo fare generalità in un popolo come l'italiano voglio dire ma se lasciamo stare
Così fece la spontaneità
A senta partigiana
Sappiamo benissimo siamo andati abbiamo fatto spontaneamente nessuno ce l'ha ordinato ma nessuno l'aveva ordinato neanche a generali Infante o a quelli che o al generale Bellomo a Bari di fare resistenza
Con soldati marinai e e civili così pure alla alla Hassan alla Magliana San Paolo e così via e così via a allora a Napoli in tutti gli atti posti a Matera in tutta la zona
Tutto uguale a tutte insieme spontaneamente chi che l'aveva comandato
Che gli aveva comandato nessuno
Perché l'hanno fatto lo vedremo dopo
Allora
La spontaneità leggiamo la spontaneità applichiamo il fatto di andare così di Creazzo di creare qualche cosa no ecco bene o male nipote parte che si sia reattivi ecco
Allora in realtà la realtà dei fatti dice che non è vero perché se spontaneità da una parte spontaneità della e che per esempio l'esperienza personalizzata abbiamo tutti quelli che non fa quello se in un primo momento
Immediatamente dopo mi annettersi ma divisa dei gradi cioè c'è da fare un saluto militare cioè questi mi merito ad benissimo non non noi che avevamo partirà significati come i militari istituti Bertoli testo dice storie grottesche di allora vedova ma che c'era i garibaldini erano impeccabili impeccabile
Perché la Marzia richiede questo il combatterli chiede questo l'identificazione la la cosa la cosa in tutta la bruttura della guerra la cosa che però il nove e del mostrarsi
Nel mostrarsi S S il bersaglio visibile questa è una delle poche cose nobili del fosse senza anche delle altre messo nobili della guerra ed è stato visibile S e il possibile bersaglio non nascondere
Dare lasciamo verde per il triste tolti non vanno avanti adora perché la crisi perché di questo cose perché sì evitato il giudizio morale
Qui direi che il due ragioni molto diverso guardando cercando di farle introspezione del fenomeno vero
In latino ha luogo infermi finisca storica fiera storica figlia
è stata
Dominata da un soprattutto dall'Ottocento in poi dalla concezione dalla concezione dialettica della storia per cui il conflitto è di per sé benefico
Il soffitto è la prova della capacità dell'uomo di andare avanti di superare sincero questi informe dialettico
E che gli anni degli etico marxiste dialettico undici anni e così via Ciampi dove fa verticale tante cose che non è possibile
Allora in questo senso non è possibile dare un giudizio della storia non è possibile
La storia come disse Croce non è giustizia
Perché è il momento e il momento dialettico del vivere
E il momento conflittuale da quale scaturisce fuori il risultato che oggi è questo domani e quest'altro da storie e fini eminentemente giustificatrice perché è avvenuto leggere certe pagine diffuse sono veramente drammatiche diciamo di di di di di incoscienza proprio in coscienza di quel l'annullamento dell'individuo dell'individuo di fronte alla storia non si giudica l'individuo perché l'individuo è non ha responsabilità morale dell'individuo perché l'individuo non è altro che un meccanismo della storia
Non del tiranno della storia quindi storia della libertà ora la storia della tirannide dopo non ha importanti
L'altro balzo atteggiamento forse che riguarda e che
Nell'uno e nell'altro fino a dovevo premette una cosa che ho dimenticato
E questo all'esistenza di cui ho detto che c'è stata dappertutto dal principio alla fine della guerra intendiamoci bene non c'è solo citato i dati del dell'inizio ma
Hanno combattuto nei Balcani in Albania
Dove dove hanno potuto e e ogni del nel regno col detto Regno del Sud e poi nel la coalizione ci ellenistica guidata prima prima ancora da Badoglio da a Salerno e poi da Bonomi a Roma hanno combattuto fino alla fine della
Tutto questo
D'indica che la parola Resistenza ha un significato se non lo siamo se noi siamo un pochettino dance quello che ci può offrire la filosofia
Ha un significato un senso tuo fondo sì tedeschi dicono una natura versa natura nocciolo duro dei di quel del fenomeno che è variegato storicamente insistentemente eccetera
è il combattimento come dicevo prima
Allora da questo punto di vista qui non c'è nessuna differenza far combattere nei nel nel Corpo italiano di liberazione e nel combattere in una brigata in una brigata Garibaldi
A nodo o dove che sia
Questo significa perché
Questo questo combattimento è sottoposto è e in entrambi i casi alza al al giudizio morale
Non è solo la resistenza
Clandestino e già deve essere certa che è sottoposta a giudizio morale anche l'anche quell'altra anche quella di coloro che combattevano il CD e nel N el e nei nei gruppi di combattimento tutti tutti perché tutti
Tutti erano eravamo a seconda delle posizioni
Nella condizione vista di combatte ossia di spargere il Sant'sei calavano se ne cavava degli internati estetisti non potevano far ma perché non ha voluto farlo no non son voluti rientrare per combattere
Quindi con una coscienza molto limpida
Allora da questo punto di vista come che giudizio dà per dare sopra questo quale giustificazione non è una giustifica non può essere una giustificazione etico politica perché le le le cose le le con le tendenze etico politica profondamente diverso
La resistenza è un fenomeno unitario a acqua almeno quattro manifestazioni perché lo sostengo da anni ma sembra che non abbia nessun interesse
Siamo stati forse in due a dire questo uno odioso eravamo tutti e due sul ponte di di di Torino per entrare in Torino lui comanda una degli un battaglione Garibaldi o comandava una brigata autonoma
Lui è diventato storico uno storico record Raimondo Luraghi uno valente storico io ho fatto il filosofo del diritto
Ben credo che siamo in i due quasi solo i due che hanno detto che la Resistenza è une quadruplice adesso si incomincia a dire ma non nel senso che in cui è stato detto direi per fortuna non è stato detto il nome che sono state tre resistenze quella sociale quella
Legale pratiche ci sono tutte deformazioni ideologiche
O su sovrapposizioni ideologiche a quella che è la realtà profonda che torpore morale mette in luce comunque trasposto esposte monarchici repubblicani anarchici comunisti liberali cattolicesimo eccetera il problema o morale è evidente
Allora
Come mai
Quale giudizio morale e allora io prendo in esame per anche per conclude perché tardi
E sono noioso
Le due giustificazioni attuali una la desistenza come guerra civile allora è chiaro questo concetto è assolutamente inadeguato
Perché se è applicabile dico se è applicabile non si può applicare certamente a quelli che hanno combattuto da Montelungo in poi
Da Monte Lungo il primo episodio di guerra di guerra militare regolare a novembre del novanta e Conte quarantatré tanto Betti
Non lo sa per quasi nessuno lo sa ne potrei dire anche il nome del comandante
Da Monte Lungo alla a alla liberazione di Bologna eccetera eccetera quelli anche presto anche questi sono sono da prende in considerazione
Non so non sono guerra civile che combatte combattano in un interregno un terreno da cui cacciano via aggressore cui nessuno si sogna di sostenere l'aggressore
Non sono guerra civile per combattono i Balcani isole eccetera e e così e non sono lodo neanche
Caso mai siamo solo noi cattivi
Allora
Ma la cosa non è così semplice tanto vale ristretto il concetto di guerra civile non copre tutta la realtà umana della Resistenza non copre tutta la popolazione italiana dopo il Palio fra poco
è che non si sa che cos'è una guerra civile
Se ne parla capace una guerra civile per non essere qualche cosa un fenomeno di Piccolo di ribellismo e via dicendo
Aderì parifica tipiche che ci sono state illustrate dalla storia qualche volta la storia insegna ma spesso lo si dimentica
Tipica della guerra civile la sono le due guerre civili spagnolo
Quella contro Napoleone e quella fra i due i cioè e fra governo instaurato da Napoleone fondato a la formale adesione dell'autorità legittima come si diceva allora della Casa di Borbone verso un'altra tragedia
Verso Giuseppe avendo già letto il fratello e invece coloro terrestri che contro il patto firmato da costoro con Napoleone diceva no no noi restiamo spagnoli Panda e quella ultima fra franchisti e Repubblica
Ora queste due guerre e poi se ne potrebbero trovare delle altre anche nel passato ma risparmi lascio agli storici servì cercarle
Hanno delle caratteristiche molto tipiche
Non sono non sono ne porta comporta una scissione profonda
Nel senso di appartenenza di appartenenza allo Stato alla nazione quello che si vuole una scissione tuffo
Ora quello della guerra seconda proprio della prima guerra da prima guerra civile spagnola forse no non se lo ricordiamo ma quello del da seconda sì ce lo ricordiamo bene c'è una scissione profonda
Non è che sono dei mercenari anche se Franco ha importato il come si chiamava insomma il terzo io il terzo nella sua sono incisione profonda c'è che è andata a combattere contro la Repubblica colto il crocifisso in mano
E c'è chi è andato a combatte contro Repubblica per altre ragioni insomma non lo so io ma e e c'è chi ha difeso la Repubblica per le stesse ragioni qui c'è una scissione profonda nel senso di appartenenza nazionale o statale eccetera
E qui non c'è stata
Che non c'è stata nemmeno nell'Italia del nord lasciato fondando gestita
Secondo c'è un una partecipazione ne nella guerra civile c'è una partecipazione popolare da entrambe le parti non sono gli ha visto fatiche combattono a parte contro i popolani asset
In certi casi sono più popolari che vi ha visto tattici richiesto Caci settimo tendono a essere gli intellettuali razza fra le peggiori della Terra vero intellettuali
Quindi non c'è
Non c'è stato una una partecipazione una scissione nella partecipazione popolare ci sta rallentando i fatti cioè quelli è stato quattordici partecipazione popolare dall'una e dall'altra parte
Terzo e questo è constatabile benissimo ci sono formazioni militari da entrambe le parti
O militari che si schiera una parte legalistico no perché per quelli per la Repubblica per bocca c'è un generale gendarmi Aia cioè rientra con le parti militari e poi si sono aggiunte le brigate internazionali no venissimo non è una critica
E d'altra parte c'erano militari
E non militare quei questo tutto questo nel caso della repubblica di Salò non esiste
Ancora
L'attività clandestina ITT
In una guerra civile c'è sempre il clandestino che da rimasto dall'altra parte fa il cittadino che rimasta fate fare l'attività che
Questa non è mai esistita nonostante che Mussolini da rivendicate aveva inventato un personaggio imposto come si chiamasse che operava raddoppi clandestini nell'Italia liberale farneticazioni
Quindi il testo non c'è mai stata c'è stata partecipa attività clandestina solo laddove c'ero perso
La dipendenza diciamolo corpo semplicità schiettezza senza tanti commenti Pisano
Io ho tutto il rispetto per coloro che hanno combattuto dall'altra parte sospetta CID per carità non si tratta di condannare la persone cioè li ho conosciuti di persone splendide ce l'hanno che hanno avevano combattuto dall'altra parte
Non c'è nulla di
Ma non può da un punto di vista del tipologico non c'ha nulla che Bush a che vedere con la fatto che il regime di Salò era in una dipendenza totale finanziaria amministrativa c'è batta esserci vissuti un po'di tempo per sapere chi comanda ero
Dipendenza totale dal Reich tedesco
Che si presentava totalitario
E razzista non dimentichiamolo questo sì perché le la caccia attivi agli ebrei che hanno perseguitati gli hanno poi cercherà cercati col lanternino per farli per far perde portarle in nelle nostre zone
Quindi e la struttura poliziesca
La struttura poliziesca
Che c'è stata
C'è stata nel
Sia da parte delle SS tuttavia le organizzazioni tedesche si anche dal pubblicasse quindi
Guerra civile non c'è stata ci sono stati episodi di guerra civile non voglio assolve nessuno anche nevicate partigiane anche se cercavamo
Di tenere una severa disciplina almeno alcune tra queste certamente le Brigate Garibaldi perché non sembri che io voglia il anche queste certamente cercavano di potrei ricordare i nomi
Al perito Matteo vicino a noi
Per la severità con cui cercava di mantenere la disciplina altre no altre no e non faccio i nomi perché non è non è così simpatico così ad un casi troppo isolato
Allora
Guerra civile no non è queste pergamene civile che cosa si sarebbe dal punto di vista morale di non condannare nessuno
Il che seduto
Non si può giudicare nessuno
Che ha fatto la guerra civile che cosa si può dire
Alla si invocando che così in bocca la guerra ci riguarda di civiltà e mi dispiace dire che nemmeno la guerra di civiltà è un ragionamento che va che fa affidato fino in fondo perché e qui bisogna essere molto molto espliciti
La desistenza dicevo questa resistenza che ho distinti segnato quadruplice un unitaria nello nell'Obiettivo il combattimento scoprii vedremo dopo è ma quadruplice nella motivazione ideologica etico politica e non lo so che è tale
Allora chiudo se volete bell'e fatto
E la questa resistenza un'unica unitaria non è stata una guerra di civiltà
Perché nella coalizione internazionale come nella nostra le nostre alleanze
C'è un elemento che noi non possiamo considerare dal punto di vista del rispetto dell'uomo e della responsabilità dell'uomo da questo punto di vista rigorosamente filosofico Sigfrido sono impreparati
è un un un compagno un un momento movimento un uno stato che rispondere a queste ci esigenze e il criterio della rispetto dell'uomo e del del responsabilità del nuovo personale è criterio fondamentale
L'Unione Sovietica
Adesso lo sappiamo vero adesso adesso non ce ne possiamo dirle queste cose anche se per tanto tempo non si sono dette
è la l'Unione Sovietica è a erre e nella forma e questo mi sento di dirlo con assoluta fermezza nell'attivo di via nella teoria marxista
Che non aveva bisogno di legni interesse dimostrare che cosa conteneva bastavano perché sfogliava saperlo
Ecco la livelli nella dottrina marxista tradotta nel linguaggio Lignano stalinista
Nell'esercizio nell'esercizio del potere staliniano che non esitava mal comandati milioni di suoi ci i suoi sudditi perché non erano cittadini a a alla morte nei campi nel colle
E vi grazie con l'ha costretta a quattro indicazione dei kulaki e via dicendo
Può essere presa come simbolo di civiltà e lo stesso non lei comandanti partigiani di piedi a ma diciamo la impostazione ferma chiarissima di Togliatti I Do
Un po'tutti i capi e così via dei grandi capi era quello era a favore delle cosiddette democrazie popolate se lo Stato utilmente attragga ho visto la finestra da cui fu buttato via buttato giù nasali
Allora che cosa che cosa mi dispiace per coloro che infine a Chiesa fuori della chiesa
Andarci celebrano la la la morte della che odia della guerra giusta per dire che invece è assolutamente valido dal punto di vista morale
Che cosa gli ha impedito di funzionare nella prassi è stato questo la la la la beh di funzionare come me congegno teorico vedo il fatto che è stata nei tempi più recenti partire diciamo dove nel post Medioevo coniugata fonda la come se fosse la stessa cosa con la teoria dell'auto di italici
Mentre invece le autorità legittime è un criterio meramente formale
Chi è l'autorità quella che è stata investita dal plebiscito dallo Statuto e Jack è un criterio meramente formale può esser stati Keith è andata al potere formalmente in modo formalmente ineccepibile aveva vinto le elezioni
Mussolini si può dire che ha avuto a dopo una prima investitura del sovrano diritto Emanuele che Dio lo benedica
Lo perdoni di a ed dal Parlamento come chiedere come il governo Dini ha ricevuto la la fiducia dal Parlamento nel anche stato nominato da un quasi presidente da un quasi monarca
Allora diciotto questo non vale niente non è coniugabile con il punto renda giustizia poi ci sia un altro non è formale e sostanziale
E quindi questa impedito ma questo lo sapeva benissimo Santagostino badate bene il quale diceva del libero arbitrio capitolo primo serie C cinque diceva diceva il soldato non è colpevole perché difende già Civitas ossia attenzionando sia ossia i cittadini cioè gli uomini da tutti è la guerra giusta è radicata Santomaso segue gli sci e la scia di di di Agostino mentre la dottrina poste Dione è stata come potrei dire non vorrei che usa parole forti
Formalizzata in maniera molto goffa trattata alla Zidane da modesta filosofico e teologico molto grosso
Mentre quella era limpidamente individuata la giustizia riguarda il CCD in Duomo quindi questa teoria della guerra giusta nel caso della Resistenza italiana si applica perfettamente sto chiudendo è una resistenza che viene che viene dopo un armistizio otto settembre
Immediatamente lo invasione tedesca un armistizio nei confronti peste di una sconfitta in una guerra profondamente ingiusta com'era stata quella del quaranta profondamente ingiusta e nessuno ce lo disse
Profondamente ingiusta perché fatta senza alcun motivo entra alcuna ragione a parte la vergogna del pugna della pugnalata nella schiena
Allora quindi un armistizio che ci metteva in donna perché non aveva fatto badate bene
Quello che sarebbe stato da un punto di vista morale molto grave cioè il rovesciamento del fronte perché da quel momento saremmo diventati indolori gli aggressori nei confronti nei confronti di chi cerca con cui c'eravamo alleati sia pure in una guerra ingiusta
Era mistici e da questo momento in poi capo è cominciata la guerra di aggressione
Queste cose dette anche avrei dette con più calma se avessi avuto tempo ma se non certo mento bisogna anche dire le cose come Stendhal vedete foto in maniera più garbata io purtroppo non sono molto garbato
Le vedette molto molto in maniera molto più garbata gli amici storici era devoto potrà tante cose da aggiungere per riguardando la mia l'esperienza che ho fatto ho colto dei religiosi e così via non certo per comunitarismo rottami neanche perso anche le spese sono esperienze di intellettuali sono impellente intellettuali io sto ai nostri preti di campagna i nostri preti citando sempre parlavano di comunitari parlavano di carità cristiana quello che è stato fucilato vicino a me
Non vicino grandi luogo vicino a me perché disse
Ad ai tedeschi deciso rilasciate questi dieci e fucilate né e fu fucilato come undicesimo invece che solo questi non sognava da comunità avevano senso profondo di carità cristiana non facciamo queste elaborazioni teoriche che veramente servono solo a noi posteriormente per firma patata esce dalla comunità anche allora
No la morale riguarda mai la comunità di qua da sempre l'individuo soggetto umano e l'ho irresponsabile davanti a Dio e noi siamo responsabili davanti a Dio sì quello che abbiamo fatto male e ne abbiamo fatto tante grazie
Ringraziamo il professor Cotta di casta
A Cesa forte diciamo a riflessione
Che si rassegna delle delle domande
A cui pensa che il convegno potrà dare anche qualche risposta nel caso lasciando a ciascuno di noi una riflessione
Sospendo la seduta fino alle ore quindici per la seconda parte di questa giornata
Buonasera a tutti
Intanto mi corre l'obbligo di
Riferire di e il professor De Rosa rammaricato di non poter essere presente tra noi nel pomeriggio perché impedito dalla attività del Parlamento do in votazione importante legge
Oggi pomeriggio come voi sapete dal programma
Noi dovremmo tirare le somme con tre relazioni
Il settore di area una per l'Italia settentrionale una per il Centro una per il Sud
Ad un lavoro di ricerca
Triennale condotto sugli archivi pubblici privati ecclesiastici di tutt'Italia
E
Tirar le somme anche di tutto il lavoro svolto
In cinque convegni interregionali di studio
Sul ruolo svolto dall'episcopato dal clero e dalla il Cato cattolico nel Periodo della transizione dal regime fascista alla Costituzione repubblicana
Naturalmente tutto il lavoro svolto fin qui svolto e quello anche in questa sede
Trova
Certo misura compimento nelle relazioni di fatto solo parzialmente un lavoro compiuto in quanto ricerche sono ancora in corso
Sui temi
Del convegno
Ed anzi l'occasione del convegno degli incontri dei cinque convegni interregionali sono stati o
Motivo
Dar vita ad ulteriori attività di ricerca come solito in queste circostanze
La parola dapprima seguendo quello che il programma avrà il professor Roberto Vignoli che insegna alla facoltà di Scienze politiche dell'Università la Sapienza di Roma
Che voci
Relazionerà su le attività di ricerca attorno al
Mezzogiorno
E il professor Biglioli è uno studioso di storia del nostro Mezzogiorno all'età contemporanea avendo già sul al suo attivo alcune ricerche molto approfondite sulle Chiese locali nel Mezzogiorno e sul movimenti movimenti sindacali nel Sud quindi la parola va per prima al professor Biglioli poi
Parleranno brucio Mazzonis per il centro professor Gariglio per il Nord
La parola quindi al professor Roberto Vignoli
Grazie
Un'analisi che in questa sede affronti la chiesa e la religiosità nel Mezzogiorno scaturisce dalla opportunità di verificare nel primo delinearsi delle condizioni per la nascita della democrazia italiana
I processi di partecipazione reale sotto l'aspetto della religione intesa come fattore di un'etica sociale nel senso di cui parlava appunto il professor Traniello
Anche in quella dimensione più estesa di cui fu parte certamente a livelli diversi di consapevolezza politica e il sud del Paese e che non si identificava con l'iniziativa politica della Resistenza
La società di massa l'urbanizzazione le varie forme della nazionalizzazione politica avevano toccato il Mezzogiorno in forme proprie riflessa indirette ma laceranti
E il quale Mezzogiorno non può pertanto essere tenuto come una eccezione è un fenomeno in negativo come il luogo dove certi processi della storia
In questo caso la resistenza semplicemente non si siano verificati come se non vi fossero state implicazioni e connessioni con la società e con le istituzioni nazionali
Secondo un certo silenzio storiografico che ha riguardato gli anni di cui qui ci occupiamo e in particolar modo il periodo del Regno del Sud come è stato rilevato anche recentemente
Quando i vescovi del Sud denunciavano forme di Pagani si modi neopaganesimo pratico che si andavano diffondendo negli anni tra le due guerre
Coglievano secondo gli schemi da loro cultura una sorta di confusione tra materialità esteriorità esuberanza di espressioni già presenti
Nella vita religiosa del Sud e nuovi conformismi e stili di vita o piuttosto nuove forme di socialità le quali peraltro non risultavano disgiunte dalle stesse manifestazioni della fede
Ai processi della secolarizzazione si era aggiunta per di più la ritualità della politica fascista che si combinava facilmente con il culturismo presente in certi caratteri della religiosità meridionale
E la unitarietà dei processi del mutamento una costante carica preventiva era stata espressa dalla gerarchie ecclesiastiche nel Sud secondo una tacita ammissione della ineluttabilità del corso delle trasformazioni
L'evento guerra per alcuni aspetti non segnava una discontinuità nell'atteggiamento della Chiesa attestata a presidio di una religione di una condizione morale già sottoposte alle prove di notevoli sollecitazioni
La guerra era percepita come un fattore di generalizzazione di quei pericoli morali la cui pervasività già da tempo si riteneva minacciasse identicamente i religiosi delle comunità meridionali
La religiosità vissuta si definiva così entro i termini della difesa di una identità minacciata da una serie di eventi Esterni
E dalla conseguente ricerca di una sicurezza individuale e collettiva da un lato mentre a livello del prescritto essa tendeva a configurarsi come presidio morale nelle trasformazioni di una modernità avvolgente di cui la guerra appariva dunque
Come l'estrema manifestazione
Allo scoppio del conflitto si registrava una corrispondenza fra gli appelli di Pio dodicesimo fedelmente scrupolosamente riproposti dall'episcopato e lo spontaneo pacifismo della popolazione che resisteva ad una guerra non effettivamente sentita nelle sue motivazioni
Si era verificata nella seconda metà degli anni Trenta tra guerra d'Africa e guerra di Spagna una sorta di compressione delle diversità e della spontaneità delle devozioni locali
Su cui si fondava anche l'identificazione comunitaria o se si vuole della complessità della vita religiosa nelle sue forme particolare
Che non erano scomparse ma erano risultate piuttosto coinvolte e adoperate nelle manifestazioni della religiosità politica dello Stato fascista
Si era verificato come una passività del culturismo meridionale rispetto alla sapiente orchestrazione delle cerimonie dei riti politici di massa
Che della pietà meridionale aveva ripreso necessariamente l'occasionalità delle espressioni più che gli elementi di interiorità
Ma che su di essa aveva dovuto fare affidamento data la verità dei tentativi di instaurare nel Sud una religiosità politica fascista tutta propria
Le molteplici immagini della Vergine dei santi erano stati così convogliate nelle celebrazioni unificanti della potenza nazionale e della compattezza in occasione della partenza delle navi delle truppe dei porti mediterranei italiani
Si era verificato anche nel generale clima di fervido consenso
Un offuscamento sotto questo aspetto della vigilanza per la tutela di una religione veramente consapevole
Con una segue con da guerra mondiale di emergeva invece per certi versi la irriducibilità dei particolarismi o se si vuole la complessità della religiosità meridionale
Viene Angela nelle sue diversificate manifestazioni l'antica religione del dolore e delle lacrime prima oscurata dall'enfasi dell'ardimento eroico della conquista dell'Africa orientale
Secondo i tratti di quel quadro religioso di un Paese ancora legato nonostante l'avvio dei processi di urbanizzazione a modelli rurali nelle sue strutture culturali così come è stato tracciato da Francesco Malgeri
Nella crisi della nazione fascista si liberava una religiosità a volte anche esasperata innestata su un accentuato sentimento della patria intesa come gruppo primario o comunità particolare familiare locale
Acuito ancora una volta dalla incombente minaccia di un pericolo esterno e non del tutto individuato nella sua precisa fisionomia
A differenza della guerra d'Africa che invece era stata sentita come una guerra combattuta contro il barbaro abissino contro il nuovo turco sovietico così venivano rappresentativa rappresentato minimi nemico nella seconda guerra mondiale
Il nemico non viene
Non è un pericolo esterno e generico che ci assicurerà che la guerra non si avvicini alla porta delle nostre case
Si chiedeva nell'imminenza del conflitto persino qualche vescovo che non era stato immune in altre circostanze da baldanzoso baldanzosi toni nazionalistici nel linguaggio
Nell'espressione della pietà mariana subentrava ora l'immagine della regina delle vittorie il registro della consolazione la centralità del rapporto madre-figlio
Dei canti dei voti ai santuari di emergeva in tutta evidenza trentini di invocazione il soggetto del figlio in guerra per il quale si chiedeva la tutela di Maria o del proprio santo protettore
Alle immagini Mariani prima convogliate sulle navi militari
Succedevano i ripristinati i riti della identificazione del paesi di origine dei gruppi prevalentemente femminili o familiari in visita santuari come quello di Montevergine o comunque come quello abruzzese di San Gabriele dell'Addolorata
Né si può dire che queste tendenze della vita religiosa fossero circoscritte al cosiddetto mondo contadino
Per Ifi dandosi anche a Pompei per esempio luogo deputato di una pietà propri anche della piccola borghesia dei ceti urbani
A livello del governo dei processi religiosi si delineavano atteggiamenti caratterizzati da una certa duttilità rispetto agli elementi di una ripristinata condizione per così dire centrifuga e tradizionale della religiosità
La riproposizione nei diversi santuari della parola del Papa nelle molteplici manifestazioni che invocavano la pace era un indice della corte mediazione della chiesa che faceva riecheggiare nei contesti comunitari particolari l'universale voce del magistero cattolico
Nel clero intanto risultava una radicata adesione allo Stato unitario
Le ricerche di Francesco Atzeni
E di Salvatore palese hanno rilevato un atteggiamento di collaborazione religiosa del clero e di sincera lealtà prego patriottica sia in Sardegna che in Puglia
Nell'aprile del quarantuno la richiesta dei prefetti di una disponibilità ecclesiastica per un'eventuale perquisizione le campane derivati spinta non per un intento anti patriottico di resistenza la guerra quanto per un rifiuto della mobilitazione massi di Cantet
Come dimostra preoccupazione che i vescovi pugliesi avevano di contribuire comunque la vittoria e la loro paura che ne risultasse depresso il morale delle della popolazione
Ciò conferma l'ipotesi di un clero situato in una posizione per riprendere un termine già adottato da Alberto Monti icone di diaframma tra nazioni in armi e comunità
Soggetto di questa mediazione un episcopato forte stabile si riscontra lunghi episcopati in Sardegna in Basilicata per esempio come ha mostrato la ricostruzione Dpa Di Giorgio
Figure sicure di riferimento come Monterisi a Salerno Mimì a Bari Bertazzoni a Potenza Montalbetti e Lanza a Reggio Calabria come mostrano le ricerche di o dati di Leo Robles e Intrieri
Compongono il quadro di un episcopato meridionale tendenzialmente organico gli indirizzi pontifici e legato a modelli pastorali complessivamente unificati in senso nazionale
Benché nella prassi pastorale quotidiana alcune figure
Risultassero meno svincolate dai vecchi modelli culturali della società meridionale del relitto locali
Questo episcopato era al tempo stesso ben insediato nel territorio capillarmente disseminato com'era in tutta la serie delle piccole sedi episcopali del Mezzogiorno
Essendo stata interrotta già subito dopo il Concordato la politica di concentrazione delle diocesi avviata nella seconda metà degli anni Venti in conformità alle riforme accentratrici dell'amministrazione
Dello stato fascista
Non mancano durante la guerra le ambiguità del linguaggio nelle allocazioni dei vescovi come ha osservato stabile
Un certo Lessico che ricorreva facilmente a termini come sacrificio dolore sangue riconduceva di fatto al senso di una purificazione necessaria la potenza nazionale una religiosità meridionale che induceva di Perseo al sentimento e alla sofferenza
Se incertezze oscillazioni e dato osservare in funzione degli andamenti dei fatti militari
La guerra come castigo divino che ricorreva nella predicazione del magistero si coniugava nella realtà dei sentimenti collettivi con un generale progressivo smarrimento delle identità
Complessivamente negli scritti pastorali nelle lettere di rivolti nei testi delle preghiere si delineava infatti anche un altro tipo di ambiguità di linguaggio
Lo scenario della guerra per un meccanismo di discusso di distorsione dell'altisonante linguaggio fascista risultava anche esso generico e funesto nella sua vastità il mare con i suoi abissi le immense via del cielo le sterminate terre africane e così via
Risultava perduto il senso di una morte prima assicurato in qualche misura dalla giustificazione offerta dal binomio guerra e nazione
Tutte condizioni congeniali ad un ripiegamento religioso personale più che collettivo privato più che politico dei combattenti e dei loro familiari
Nel quarantatré la presenza dei tedeschi in Sicilia era percepita come una minaccia all'ordine pacifico e naturale delle comunità locali e l'arrivo degli Alleati sarà atteso come l'evento finale della guerra
E significativo d'altro canto che nello svolgersi degli eventi se a Salerno sono ancora gli alleati qualche con i bombardamenti
Personifica nel conflitto nell'area napoletana la popolazione farà purtroppo a tempo ad assumere consapevolezza di tutta la durezza di tutto il terrore come è noto che l'occupazione tedesca
Da cui scaturirà direttamente
Una reazione breve ma intensa e drammatica con azioni di lotta armata a Napoli a Nola Sarno Scafati in altre località dove avvennero episodi isolati di attacco alle truppe tedesche così come era già avvenuto in Basilicata Rionero e a Matera
Le forme della presenza della Chiesa della società meridionale del perito della guerra risultano articolate entro poli distinti ma non opposti che possono esemplifica assidue modelli quello salernitano appunto caratterizzato da un'azione di carità da una testimonianza forte della salvezza della Chiesa come istituzione divina
Da una condotta politica contenuta entro i termini del richiamo all'obbedienza delegittima autorità da una chiara connotazione istituzionale parrocchiale del clero come risulta dai contributi di Oddati e di Di Leo
E quello offerto dal caso Di Napoli preso in esame da Marco Rossi
Una presenza popolare quotidiana un abituale opera di assistenza caratterizza l'azione della Chiesa napoletana la città in guerra
Ma una presenza che si definisce più che sul piano dell'organizzazione istituzionale parrocchiale in un assiduo contatto personale del clero con la popolazione accorsa nei rifugi
Appunto il passo di ma alla parte di cui parlava che citato stamattina dal professor De Rosa
Fa riferimento questa
Indicazioni di analisi che ci viene offerto appunto da da Marco Rossi
La vita religiosa in quel contesto si svolgeva nel proliferare delle forme devozionali il culto di San Gennaro conservava la sua centralità
Più in generale dato di osservare una quota percezione da parte della Chiesa di tutte quelle diverse forme di mobilità umana che la guerra andava introducendo con azioni conseguenti raccomandazione ai partenti corrispondenza con i richiamati e poi con i prigionieri
Assistenza ai profughi agli sfollati reduci
Che saranno oggetto delle attenzioni di tutta l'attività che dal quarantatré svilupperà e poi la Pontificia commissione assistenza
Da cui prenderà l'avvio una ulteriore forma di presenza più organizzata della Chiesa nella società del dopoguerra
Con i bombardamenti del quarantatré lo sfollamento e lo sbandamento dell'otto settembre con la dissoluzione istituzionale
Si rafforzava ancora il raccordo della Chiesa con le identità locali tradizionali delle comunità
A Paola Pompeia Badia di Cava alla popolazione corre a rifugiarsi all'ombra dei santuari si riscopre il valore delle antiche sedi episcopali
Delle chiese appartate intitolati a tanti sante ma dorma santi e madonne protettrici che si ritiene vengano risparmiate dai colpi della guerra non si sa se per celeste intercessione o per un atto di rispetto da parte dei comandi militari
I vescovi e i sacerdoti nei centri minori del Mezzogiorno sono spesso a fianco della popolazione ma in forme diverse alcuni muoiono sotto le bombe perché restano a presidio delle chiese delle città abbandonate come a Salerno
Molti seguono la popolazione nei luoghi dello sfollamento e nei rifugi quasi confondendosi con essa
L'Abate di cava il vescovo che assistono le circa sei mila persone accorse nell'antica abbazia benedettina nei giorni dello sbarco di Salerno sono arrestati dai tedeschi insospettiti e poi liberati dopo circa due settimane
Diciotto settembre il vescovo Petronelli di Trani si offre al posto di alcuni prigionieri dei tedeschi destinati al plotone di esecuzione
Nella regione campana viene comunque offerto asilo ai giovani che tentano di sfuggire alla deportazione in Germania
A Montevergine a Madonna dell'Arco a Pompei dove i tedeschi penetrano per il rastrellamento nel santuario cattura catturando numerosi uomini e nelle parrocchie urbane di Napoli
A Salerno il nove settembre in in una parrocchia del centro storico trovano sì in un gruppo di militari italiani che hanno sparato sui tedeschi l'assistenza di qualche sacerdote dei giovani della Popolare parrocchiani Mater Dei e segnalata nel corso delle quattro giornate di Napoli
Un sacerdote due giovani chierici sono tra le vittime della rappresaglia nazista Bugnano
Proprio il cardinale ha scheletri siccome
Diceva stamattina presso De Rosa di condurrà comunque gli esiti delle quattro giornate alla protezione di San Gennaro
Ed è salterà al tempo stesso l'eroismo del popolo napoletano e il valore del sacrificio delle vittime cadute nel corso della rivolta anti tedesca confermandone peraltro indirettamente un carattere non precisamente determinato il senso politico del Democratic entro questi termini che rinviano non ad una connotazione antifascista ma ad una forma di presenza religiosa popolare diffusa nella società meridionale si configura dunque l'atteggiamento della Chiesa nel Sud rispetta la lotta di liberazione contro gli occupanti tedeschi
Caduta lei regimentazione fascista le componenti sia religiose che istituzionale della Chiesa cattolica si rivelavano l'unico sostegno possibile delle identità collettive
Già dal quarantadue esse erano state segnalate come un fattore di coesione di cui si era avvalso lo stesso regime in declino
Questa riduzione allo stato di una pluralità di aggregazioni spontanee intorno ai simboli alle persone che rappresentavano tradizionalmente la fede cattolica
Non si risolveva tuttavia in un esclusivo comunitarismo come si intuisce dagli atti di solidarietà espressi si negli episodi che abbiamo ricordato
Altre manifestazioni sono significative sotto questo aspetto
Basti ricordare come ha suggerito Adriana Di Leo l'opera di pietà per i morti svolta da la famosa mamma Lucia
Una donna che sui luoghi della battaglia di Salerno superando le barriere le appartenenze nazionali degli schieramenti della guerra e delle diverse confessioni religiose si chiede a recuperare oggetti ed effetti personali rinvenuti sulle salme
Perché se ne potesse compiere di l'identificazione
Il contatto con i corpi dei caduti colpiva l'immaginario e la pietà cristiana per i defunti operava dappertutto in questo senso a sanare tutto l'orrore disumano della mancata sepoltura
Per ridare dignità alla vita degli uomini alle identità personali tanto svalutate dalla guerra
L'assistenza materiale e morale prestato agli internati nel campo di Ferramonti di Tarsia in Calabria anche qui superando le barriere dell'appartenenza a diverse confessioni religiose diverse nazionalità è un altro caso segnalato da Luigi Intrieri che è opportuno ricordare
Nello stesso tempo sotto il profilo strettamente politico nel settembre del quarantatré e il clero manifestava una certa sollecitudine per l'onore della patria e per le sorti dello Stato nazionale
E al capovolgimento delle alleanze e dei referenti della guerra esso aveva reagito in genere con un certo imbarazzo
Il richiamo della Chiesa nella crisi istituzionale dopo la caduta di Mussolini dopo la fuga e dopo la fuga di Brindisi fu per il rispetto delle legittime autorità
La precedente inclinazione precetti istiga si convertiva nella funzione di fermo richiamo al rispetto delle norme fondamentali
Della morale cristiana di appello alla coscienza cristiana degli individui essendosi dissolta ogni forma istituzionalizzata della convivenza civile
Gli alleati scelsero la linea della valorizzazione delle élites tradizionali e in questo senso intesero privilegiare le gerarchie ecclesiastiche tra i loro interlocutori ma in realtà fu il referente romano il Vaticano dell'istituzione ecclesiastica che conto
L'essere collocata essa nel e l'essere collocata essa nel bel mezzo di una condizione estrema di smembramento sociale essendo però sostenuto da un principio unificante da una disposizione alla coesione offerto dallo stesso
Data su una ricca documentazione tratta dagli archivi di Washington da cui traspare nel complesso lavoro di indagine e di comprensione svolto dagli analisti americani anche ai fini un lavoro svolto anche ai fini della formazione della pubblica opinione dentro e fuori gli Stati Uniti un file di normalità di stabilizzazione sociale perseguita a fronte dell'incertezza del primo confronto politico tra i partiti
Già in Sicilia comunque la chiesa era stata rilanciata immediatamente dall'amministrazione alleata ad un ruolo sociale di informazione di consiglio distruzione
Era stato coinvolto il clero impersonale di estrazione cattolica in ruoli amministrativi e nell'assistenza nel contesto del crollo di ogni economia
Di diversa natura erano in Sicilia i fenomeni di disgregazione che la Chiesa si era trovata a fronteggiare con diversa incisività nelle sue ansie per la tenuta morale della società e delle istituzioni la fama e divertimenti il separatismo il mercato nero
Con le relative connessioni con la mafia il comunismo
Stabile ha particolarmente messo in luce il travaglio di quella che fu alla fine la scelta anti separatista della Chiesa e dei cattolici siciliani
A Napoli a Scalise divenne un interlocutore degli alleati nonostante talune perplessità per i suoi passati atteggiamenti di scarsa autonomia dal regime
Tutta un'economia illegale coinvolse a Napoli le classi popolari che risultarono così avvantaggiate rispetto ai ceti medi mentre una forte aspirazione ai consumista volgeva i tradizionali precari equilibri di sussistenza delle famiglie
In questo contesto la gestione degli aiuti americani affidata alla Pontificia commissione assistenza e alle opere d'aiuto cristiano
Mentre si faceva così istintive l'azione di carità del Papa si volevano anche le premesse per una base sociale di immediato riferimento ecclesiastico per quello che sarebbe stato il cosiddetto partito meridionale in diretta connessione poi come è noto con il partito romano
L'insistenza veri pericoli morale si rivelava ora non solo il portato dalla cultura ecclesiastica del tempo ma anche un effetto dello stato reale delle cose per cui la effettiva debolezza del tessuto socioculturale del Mezzogiorno
Prodotta da processi storici di lungo periodo si combinava con le tragiche conseguenze materiali della guerra e con l'eredità morale lasciata dal fascismo che aveva cresciuto una certa superficialità mai attitudine essere dal conformismo e che nel momento della difficoltà produceva un decadimento brutale egoismi sfrenati nei comportamenti
Quello della Chiesa si configurava sotto questo aspetto
Come un tentativo di fronteggiare la disgregazione gli isolamenti gli squilibri sociali antichi e le diversità culturali a cui si aggiungevano gli eventi dirompenti del conflitto militare
Della guerra civile dell'arrivo delle truppe alleate dei reduci e il conseguente mutamento dei valori diffusi
Uno dei documenti più significativi di questo Periodo la lettera collettiva dell'episcopato pugliese del novembre del quarantatré proclamava innanzitutto i diritti della Chiesa e incitava il clero ad un'opera di formazione dei fedeli ai valori di autorità e di libertà
I vescovi intendevano porsi come tramite tra società e istituzioni
Rappresentando ad un governo non legittimato dal consenso popolare esigenze elementari della popolazione come l'assistenza ai profughi di lavoro gli approvvigionamenti salari e le comunicazioni specialmente con i prigionieri
E si delineavano anche per sommi capi un quadro di etica civile entro cui avrebbe dovuto svolgersi processo istituzionale
Fortezza e pazienza nella ricerca delle soluzioni comuni tendenza la concordia attenzione ai personalismi ad ogni sorta di acquiescenza politica dei cittadini
Affinché data una tale disposizione dello spirito pubblico così risultante da vent'anni di regime fascista cessata una dittatura allarme sorgesse un'altra
I nuovi ordinamenti politici secondo i vescovi pugliesi avrebbero dovuto fondarsi sul seno dei dirigenti la visto dei cittadini la disciplina del popolo
Più esplicita questa prospettiva morale prepolitica nella lettera di monsignor Mimì diciotto gennaio quarantaquattro che richiamava la necessità preliminare della ricostruzione interiore degli uomini per ricostruire le istituzioni
Di formare una coscienza politica e persino di riconoscere gli errori commessi nel recente passato
A livello della pratica quotidiana dell'azione pastorale il clero percepiva però con sofferenza soprattutto i rischi e i termini degli antagonismi sociali della libera competizione politica
Tenendo per se stesso una condizione dinamica difficile di confronto con le diversità e non più protetta da regina
Era espressa così la diffidenza degli stili di vita condotte dalle truppe alleate
Per una presenza multietnica il timore della diffusione del protestantesimo come ha notato per la Puglia Vincenzo Robbins che era visto soprattutto come la spia della crisi dell'Unità radio religiosa della nazione
E spesso era denunciata date anche l'asprezza del confronto la cosiddetta faziosità politiche
Nel ribadire la ferma condanna del comunismo l'episcopato meridionale ne coglieva anche il carattere non ideologico che esso presentava nel Sud
Di aspirazione reale alla terra e al lavoro ma ne coprono proclamava con chiarezza la incompatibilità filosofica con il cristianesimo
E temendo nelle contaminazioni nei contesti comunitari dove le sinistre cercava una legittimazione anche religiosa per esempio conducendo le bandiere rosse nelle processioni ne sospettava soprattutto intenti di strumentalità
Era espresse così talvolta una perplessità talvolta rispetto al riproporsi degli aspetti della politica di massa paventando si cedimenti di una religiosità giudicata spesso vi solo apparenza
Affiorava nei primi anni del dopoguerra prima che le logiche della mobilitazione travolge essere ogni distinzione una cautela circa l'opportunità che l'istituzione ecclesiastica apparisse apertamente e direttamente nella battaglia anticomunista
Ai parroci erano però indicati i compiti di un piratato campo di azione sociale entro cui operare la cosiddetta santificazione delle moltitudini
L'inquadramento disciplinare culturale del clero tendenzialmente reso più uniforme e rispondente ai compiti nuovi della chiesa dagli ordinamenti formativi dei seminari regionali
E la ripresa complessiva dell'istituzione ecclesiastica nel Mezzogiorno come si era andata configurando negli anni tra le due guerre erano intesi come le leve di una cresciuta capacità di incidenza nella società civile
Le opzioni tempestive per una rappresentanza politica unitaria dei cattolici compiute per esempio dai vescovi sardi lucani e calabresi
Molto Tempesti tempestiva era come hanno osservato Arrigo secondo la ricostruzione di Francesco Atzeni lana presa di posizione dei vescovi sardi su questo punto
Queste due situazioni apparivano oltre che come la probabile conseguenza dei direttivi unitari messi ricevute anche come una sorta di espansione di questa fisionomia relativamente più strutturata della chiesa del Mezzogiorno
Nuclei di un ceto medio intellettuale composto da studenti e professionisti
Dati disegni di sgretolamento degli equilibri sociali e culturali connessi al vecchio potere agrario si riconoscevano più vicini alla Chiesa per una tendenza religiosa e culturale per un nuovo orientamento morale personale e professionale
Come si rileva nei gruppi napoletani e Baresi della Fuci e dei laureati o in singoli esponenti della intellettualità della Provincia che aderivano l'associazionismo cattolico
Le organizzazioni di massa del mondo femminile e giovanile in una paziente capillare tessitura di programmi e di comunicazioni con i centri rurali
Affermavano i modelli unificanti di una pietà che tendeva a superare le forme religiose tradizionali particolarismi isolamenti e che impegnava ora anche le donne nella politica
L'affermazione animosa Grazia cristiana in regioni come la Basilicata la Sardegna dove non vi era stato una consistente presenza del Partito popolare deve probabilmente molto lo sviluppo di questo nuovo associazionismo e sufficientemente indicativo sotto questo aspetto anche il contributo del Mezzogiorno la formazione del nuovo ceto politico nazionale
Tuttavia ricerche come quella svolta da Pier Luigi Totaro per l'Irpinia dovranno verificarne i singoli contesti quanto la formazione della Dc nel Mezzogiorno sia stata complessa e non scontata e quanto l'opzione per essa da parte della gerarchia del clero abbia assunto caratteri e forse anche significati tendenzialmente tra loro divaricati
Magistero morale e sociale della Chiesa riproposto nelle forme e nel linguaggio spari espresso dei vescovi calabresi da quelli pugliesi nel corso dell'immediato dopoguerra rinviamo alla responsabilità di una nuova classe dirigente ad una religione consapevole che neutralizza assegni inerzia morale Mezzogiorno
Insita nei delitti del cosiddetto voto deduzioni ISMA
E che costituisce la base per una partecipazione democratica e assumeva l'urgenza di superare i grandi squilibri economici e sociali
Il documento del giugno quarantacinque dei vescovi calabresi che anticipava per molti aspetti più famoso documento del quarantotto del collettivo di tutto l'episcopato meridionale assumeva implicitamente modello di partito laico di ispirazione cristiana che affidava lo sviluppo della democrazia
Il raggiungimento di un'autonoma crescita della Società Meridionale sotto il profilo economico e morale
E tuttavia a livelli piuttosto diffusi che la ricerca dovrà meglio precisare
Il riferimento della gerarchia ecclesiastica nel vivo di questa prima dialettica politica e sociale era in altri casi non all'autonomia della forma politica del partito ma la continuità dei modelli di autorità sociale
Alla conservazione del potere dei tradizionali e o diretti notabilato e del Mezzogiorno pur utilizzando le forme moderne dell'organizzazione cattolica che si andava in qualche misura rafforzando sia sul piano dell'assistenza che su quello dell'associazionismo grazie
Ringraziamo il professor Biondi di questa efficace sintesi
Delle ricerche svolte nel Mezzogiorno da molti amici
E sarebbe lungo citarli tutti
Ricerche che già avevano trovato nel maggio un loro prima una loro prima pubblicizzazione prima manifestazione in sede di convegno svoltosi a Salerno grazie anche all'Università degli studi di Salerno
Agli amici del Centro di studi
Ora la parola
Al professor Filippo
Mazzonis se non vado errato feci
Relazionerà attorno alle ricerche svolte nell'Italia centrale
Il professor Mazzonis quindi farà riferimento anche a i lavori e hanno avuto già loro prima manifestazione appunto nei due convegni
Di Perugia e Dell'Aquila del metà maggio e dei primi di giugno
Convegni appunto nei quali
Si è trattato praticamente del dei cattolici della Chiesa e della resistenza nell'Italia centrale accomunando a questa dizione d'Italia centrale anche le zone degli Abruzzi
E quindi il convegno dell'Aquila
Con la zona del Italia centrale nelle altre regioni dell'Italia centrale che invece non trovato manifestazione nel convegno di Perugia dove appunto si era trattato di dell'Umbria e delle Marche
E del Lazio e della Toscana
Quindi la parola professor Mazzoni secche professore
Di Storia contemporanea facoltà di Scienze politiche dell'Università di Teramo e che studioso di storia del movimento cattolico nonché di storia politica nel nostro Risorgimento nazionale la parola al professor Mazzoni
Ringrazio presidente
Giuseppe Ignesti e mi riallaccio proprio al le sue parole conclusive
Per introdurre alcuni chiarimenti
Mi servono
La premessa al discorso che voglio fare
Questo inefficaci accennato appunto a quella che è l'oggetto della presente relazione
Queste regioni apparentemente così disparate tornerò su questo argomento nel corso del
Nel mio discorrere con voi
In realtà a hanno trovato un'unità di
Di analisi e di riflessione un'occasione unitaria dei mezzi di pressione fatto che
Sono comprese praticamente tra in quel lo spazio quel periodo di tempo che va tra l'installazione della linea Gustav Hofer Gustav la l'interpello un club tedesca
Data per bloccare l'avanzata americana che puntava verso Roma e la linea gotica quindi
L'atto diciamo dagli Abruzzi appunto come si diceva passando attraverso Lazio
L'Umbria e le Marche fino alla Toscana meridionale altra parte appunto sempre come dice negli enti ma mia relazione si basa sui risultati cui sono pervenuti
I vari gruppi di ricerca regionali
Quindi
Da una parte ripeterò cose che in parte avete già sentito stamattina
Nella relazioni di De Rosa e di Gabriele De Rosa e di Francesco Traniello
Sì
Tratta di risultati ovviamente
Proprio perché si basano sulla
Gruppi di ricerca sulle relazioni sono state ricavate inevitabilmente diverso e per ampiezza e consistenza questo sia per scelte
Soggettive direi sia per le condizioni oggettive c'è la possibilità
Distrutta nel materiale documentario soprattutto meno soprattutto quello degli archivi diocesani e qui non riaprono una lamentela che si è levata più volte ripetutamente
E sia per la situazione della storiografia o i lavori
Per in alcune zone già avendo raggiunto dei risultati considerevoli in altri invece essendo del tutto all'inizio e sia per i lavori che questi stessi gruppi di ricerca in questo settore comunque avevano già condotto oppure se partiamo per la prima infine mi sia concesso di far notare una cosa che mi sentirete pare solo degli accenni alla situazione di Roma
E questa è un'assenza che da lamentare quella di un gruppo di ricerca un'attività di ricerca specifica sul problema della chiesa a Roma nei confronti del Guerra e della Resistenza assenza che a mio avviso non è assolutamente giustifica dalla considerazione dell'esistenza di una vasta letteratura storiografica sull'argomento
Il terzo chiarimento è invece di carattere metodologico e interpretativo e ci consente di incominciano entra nel merito della questione esso
Si muove da una duplice considerazione
Se da un lato è vero ed è pertanto da condividere l'osservazione del Gesco Malgieri che il comportamento delle chiese del mondo cattolico di fronte alla guerra e alla resistenza mi parlava
Della di fronte alla Repubblica sociale ma mi pare mutatis mutandis il discorso si possa dotare i manga valido dicevo questo
Latte questo comportamento non può essere appiattito comunque risolto esclusivamente all'interno delle linee politiche stabilite a Roma bensì va ricostruito
E interpretato nel concreto delle singole realtà locali dove che vero gerarchia e organizzazioni cattoliche si trovano ad affrontare problemi che problematiche inattesi quali nella maggioranza dei casi non erano assolutamente preparato
Se tutto questo è vero ed è da condividere dall'altro mi pare altrettanto per condividere l'osservazione avanzata da Miccoli che nel valutare gli atteggiamenti sia delle istituzioni ecclesiastiche ai vari livelli
Che del mondo cattolico organizzato non si possa prescindere assolutamente da un attento riferimento ai fondamenti della strategia Paese pace gli anni e alle sue evoluzione tanto più mi pare condivisibile questa osservazione quest'ultima osservazione se la rapportiamo alla realtà che ora ci interessa
In quanto essa non venne per tutto il periodo in questione mai a trovarsi in quella situazione di isolamento in cui venne invece a trovarsi la Chiesa meridionale a partire dal tredici settembre
Fino alla liberazione di Roma ovvero le chiese del nord e centro nord a partire
Dalla Liberazione di Roma dall'estate del quarantaquattro e fino alla liberazione finale insurrezione di meno
Bensì ha in questa realtà alle Chiese locali pur sempre possibile mantenere un filo diretto con Roma ancorché difficile e faticoso per evidenti motivi ebbe che questo filo diretto
Non sempre come avremo occasione di dire si vive rivelerà sufficiente a fornire le richieste chiarificazione
I comincerò pertanto da posizione di più dodici che trattandosi di argomento molto studiato e discusso e essendo stato oggetto di un'ampia trattazione
Questa mattina
Della
Collega e amico Andrea Riccardi
Mi deve ministero a richiamare solo alcuni punti quei punti che io ritengo più
E più importanti nel prosieguo del mio discorso come largamente o noto
Nell'ambito del suo disegno di inveramento cristiano darsi società ostili prego essi si preferisce nella prospettiva dell'avvento di una repubblica cristiana universale in più dodici la preoccupazione per gli effetti perversi
Da grande crisi sociale prima e della guerra poi si salda senza soluzione di continuità con quella che mi Pula ha chiamato le sue inquietudini per il futuro e per il dopo due
Un atteggiamento tutt'altro che statico ma che al contrario segue il progredire del conflitto lungo una linea di evoluzione puntualmente contrassegnata da numerosi interventi dall'assumi pontificato INPS
Ai vari radio messaggi soprattutto quelli natalizi
La svolta decisiva almeno quella che qui maggiormente ci interessa
Si verifica come noto sul finire quarantadue quando mai Rampello informa vaticano della decisione presa degli alleati di portare avanti la guerra fino alla resa senza condizioni del nemico e quindi anche dell'Italia
Per il Papa questa sarebbe una iattura terribile e pertanto da evitarsi ad ogni costo
Da qui prende il via un attività diplomatica senza soste verso il Governo italiano verso gli stessi alleati pendente soprattutto dopo l'otto settembre ad acquisire garanzie certe riguardo al futuro ciò che preoccupa il piglio dodici
Sono fondamentalmente due cose da un lato che non possa venire confermata la posizione istituzionale della Chiesa
Sancita dal Concordato con la situazione di privilegio che ne deriva dall'altra che si possa giungere da parte delle forze antifasciste ora alleate si badi si ricordi
Si tenga ben presente con i probabili vincitori a una sorta di reiterazione in cui si chieda conto alla Chiesa del sostegno offerto al regime del suo riconoscimento consacrato appunto dal Concordato
E che lo stesso Papa aveva ancora ribadito proprio
Nella sunny pontificato
Era del tutto evidente che sotto quest'ultimo aspetto l'azione diplomatica cioè il pericolo di questo reiterazione da parte delle forze antifasciste
L'azione diplomatica da sola non era sufficiente da qui la decisione di più dodici di appellarsi
Ha una straordinaria mobilitazione politica politica sia chiaro tra virgolette nella società di tutto di tutti i fedeli di tutti i cristiani che trovo attorno espressione famoso radio messaggio natalizio comprendente
Altrettanto famoso il celebre famoso messaggio natalizio quarantadue ovviamente comprendente altrettanto famose celebre appello non lamento ma azione
è il precetto dello dell'ora con l'invocazione conclusiva nebbioso puro spirito di crociata io lo vuole pronti a essere a servire a sacrificarsi come gli antichi incrociare
Da quest'ultima considerazione prende avvio la nostra storia specifica con due ulteriori precisazioni
La prima riguarda e di carattere dietro quella compattezza che ho prima descritto estremamente variegato che riveste la realtà sociale in questione da un punto di vista religioso ovviamente al di là di quella compattezza che abbiamo indicato prima dono estremo abbiamo evitati gli Abruzzi ce lo ricordava
I professionisti che sia dal punto di vista della religiosità vissuto che da quello della stessa struttura istituzionale che si auspica ci appaiono saldamente inseriti nel contesto di riferimento meridionale e dall'altro troviamo invece all'altro estremo la Toscana
Con il suo sistema fortemente legato a tradizioni Stich civiche storicamente consolidate
E con dei modelli di pietà religiosa su cui hanno influito non poco le esperienze spirituali dottrinaria ma anche politiche degli ultimi due secoli e mezzo
In mezzo sì tra questi due estremi c'è Lazio cioè una resa regione per usare la definizione di Caracciolo residuale
Fortemente appiattita su Roma e condizionata dalla presenza al suo interno del ventisette diocesi suburbicaria
Del
Che quella dipendenza dal capoluogo finiva per rafforzare dal momento dei rispettivi titolari erano tutti i cardinali di Curia
C'è poi l'Umbria regione tradizioni religiose antiche e molto forti
E caratterizzato oltretutto da una nutrita presenza ecclesiastica ci sono le marchi che invece rappresenta una regione per molti versi simile agli Abruzzi
Dai connotati religiosi in genere culturali più tradizionali per non dire arretra
L'altra precisazione riguarda la composizione stessa dell'istituzione ecclesiastica
Non è qui mia intenzione riproporre una questione distinzione tra alto e basso clero
Di cui si è proficuamente dibattuto in occasione dei precedenti incontri
E di cui dei fatti del cui stile senso essenziale stamattina Gabriele De Rosa ricordava l'importanza
Sono assolutamente disposto a convenire quella distinzione da un punto di vista della storia istituzionale della Chiesa debba ritenersi superata almeno a partire dalle dalla rivoluzione francese in avanti
E dell'affermarsi generalizzato in tutta Europa del delle rivoluzioni borghesi vorrei però sottolineare anche come tale distinzione fosse avvertita come naturale vorrei dire istintivamente
Dalla maggioranza o dalla quasi totalità dei fedeli per essi investo era qualcosa o qualcuno di assai distante di cui non di rado non conoscevano neppure bene il nome
E le cui posizioni dottrinali e quelle del vescovo e spirituali avevano ben poco a che vedere con il modello di religiosità quotidianamente vissuto il parroco era ai loro occhi non solo rappresentante dell'istituzione ecclesiastica un cui discutere confrontarsi
Relativamente al modello di religiosità di cui si è detto ma molto spesso soprattutto là dove non vi era altra autorità né stazione dei carabinieri né scuola né la forma nella farmacia il parroco si identificava con l'istituzione tout-court
Con la quale mediare e risolvere i mille problemi che il processo di modernizzazione e le sue frasi sui petti comportavano nella vita di ognuno
Si tratta di argomenti abbastanza noti e studiati su cui
C'è stato tempo fa un saggio fondamentale di Antonio Parisella e dal quale o attinto parecchie di queste notizie di queste informazioni che hanno trovato peraltro un riscontro nel contesto
Di riferimento di cui parlavamo prima a questo si aggiunga che non solo in Abruzzo ma anche non quello che restava dell'agro romano nelle zone montane del Lazio e dell'Umbria dell'entroterra ma marchigiano molto spesso i parroci riflettevano la spessa
Estrazione sociale ed erano portatori degli stessi modelli culturali dei propri parrocchiani
Sicché il parroco si trovava molto più a proprio agio con loro cioè con i parrocchiani piuttosto che con il proprio Vesco
E i parrocchiani a loro volta avevano con loro pastore un rapporto in fondo paritario e non di rado non privo di conflittualità
è una realtà
Su cui non volendo fare richiami alla letteratura scientifica Grancia De Martino
Ad altri che a me parve molto ben resa da alcune pagine asse molto efficacemente resa alcune bellissime pagine di menzogna e sortilegio di Elsa Morante
D'altronde questa differenza tra gerarchie che era chiamiamolo così
Forse sono un po'meglio era ben avvertita dai preso lui chiamati a presiedere le diocesi dei verbali delle conferenze episcopale dall'Abruzzo fino a Toscana quelle che sono state
è stato possibile reperire tutto ciò si evince con chiarezza assieme alla scarsa opinione che quei Visco e avevano nei confronti dei rispettivi pargoli
Più sfumato e diversificato invece ritengo deve pagarsi il giudizio cioè su questa distinzione tra clero gerarchia
Quando ci si rapporta all'atteggiamento assunto nei confronti problemi politico-sociali in particolare riguardo alla guerra e alla resiste
Per comprenderne appieno per comprenderne appieno i caratteri ebbene spendere qualche
Alcune poche parole attivamente atteggiamento nei confronti del fascismo tranne rare eccezioni penso alla alla presenza di Monterisi a Chieti signor Monterisi a Chieti fino al mille novecentotrentuno
Nel nel centro come d'altronde nel resto delle dell'Italia l'atteggiamento della Chiesa nei confronti del regime varia dal tacito consenso
All'adesione esplicita e al sostegno offerto raggiungendo le punte di massimo entusiasmo
Con l'impresa d'Etiopia e la guerra di Spagna sia pure con quelle osservazioni
Sì mi paiono abbastanza di grande interesse e faceva Roberto pioli circa questa religiosi per questa compressione del religiosità politica proprio in questo periodo
Sarebbe interessante verificare le con gli stessi criteri
Va subito aggiunto che l'impressione si ricava dalle relazioni che tranne eccezioni
Che possono essere più o meno numerosi a me viene in mente per esempio monsignor Buccolieri che durante il suo episcopato attenni diede ferma prova
Cito tra virgolette del più vivo consenso per la concezione politica del fascismo dicevo tranne poche eccezioni
Quel consenso quell'adesione va letta e interpretata soprattutto in Chiavari prepolitica nel senso che il merito Edenia maggiormente riconosciuta dal regime era di aver saputo mettere da parte la politica
Facendo dell'Italia sorta di area protetta in cui alla chiesa era riconosciuta una funzione di guida morale per il comportamento degli italiani tant'è vero che i motivi di attrito di dissenso che si verificano nel corso degli anni trenta soprattutto a ridosso del periodo più o meno seconda metà degli anni Trenta
I motivi aprite dissenso con il fascismo a livello locale riguardava e quasi esclusivamente problemi attinenti la morale individuale comune dai comportamenti al mare alle proiezioni CP cinematografiche ai balli promiscui eccetera
Il che sia chiaro non vuole assolutamente sminuire
Ho suonare a giustificazione di giustificare le responsabilità storiche dell'istituzione ecclesiastica nei confronti del regime fascista queste
Rimangono
Ben presenti leale ne era ben conscio
Pio dodici che nera assai preoccupato come abbiamo detto tanto più che
Il dieci metti al di là delle motivazioni gli effetti di questa adesione di questo consenso di questo sostegno era comunque erano comunque degli effetti indubbiamente di carattere politico
Lo scoppio della guerra e successivo
Intervento italiano al momento sto per tranne poche eccezioni sia pure significative ne vorrei citare alcune monsignor boccole eri appena termiche per esempio
Dice la nostra in una lettera pastrano tre fiducie giustamente riposta NASA gente sa dei governanti né a Potenza d'armate di terra di mare dicendo
Ma imbocchiamo su tutti gli accorgimenti umani su falangisti diano a crociata la protezione del Signore
Monsignor Francesco Niccolini di Colle Val d'Enza ciascuno al suo posto il secondo la sua possibilità deve portare il proprio contributo con alacrità di spirito alla conquista da Vittorio eccetera eccetera e anzi arriva addirittura a preavvertire che bisogna prepararsi ad affrontare inevitabili sacrifici
Monsignor Luigi Cossio di Recanati la guerra con tutti i suoi dolori ed eroismi è una grazia di Dio poiché è un fatto che soltanto per la guerra durante la guerra si aprono tante porte e così via
Dico tranne queste poche eccezioni la guerra e successive intervento italiano vengono per lo più accettati con un atteggiamento di rassegnata obbedienza che da una parte accoglieva le indicazioni espresse da Pio dodici
Nella Sumi pontificato s'è ulteriormente chiarite ribadite
Dal settimanale la vita diocesana dal periodico la vita diocesana e dall'altra riflettevano i sentimenti della stragrande maggioranza degli italiani
Col proseguire del tempo ma mano che tra la popolazione si diffondeva la convinzione
E si trattava di una guerra dei fascisti e che pertanto dovesse combatterla soprattutto loro
Questa un atteggiamento e si diffonde proprio in corso quarantuno quarantadue aumentava da parte
Dell'autorità ecclesiastica aumentavano le denunce dei dolori degli orrori da guerra anche se come già aveva fatto ha fatto notare Bruna biochimica Maiani a suo tempo queste denunce non seguivano quasi mai lei analisi
Un'attenta e l'hanno seguita quasi mai un'attenta analisi delle responsabilità
Del guerra medesimo
E di quegli orrori
Dicevo
Le denunce sicché dalla Toscana degli Abruzzi diventa sempre più diffuso il giudizio sulla guerra come punizione divina anzi per usare parole monsignor Argnani di Macerata
La guerra è un flagello meritatissimo che le innumerevoli colpe della società hanno preparato in tessuto una pena medicinale invitanti singoli e la collettività tutta ad un ritorno serie totale alla religione cristiana e cattolica
D'altronde al di fuori di questi termini di guerra si parla il meno possibile su ventidue pastorali dei vescovi toscani
Pubblicate promulgate tra il quaranta e quarantadue solo in quattro casi si fa esplicitamente riferimento alla guerra e alle sue conseguenze
Neanche l'apertura del fronte orientale con il suo carico di possibile significato ideologico sembra accendere l'entusiasmo salvo rare eccezioni anche qui la più cospicua delle quali a mio avviso è rappresentata da monsignor Tesauro il vescovo di lanciano
Il quale conclude
La sua invocazione suo rivolgersi al suo Menia ai fedeli
Invocando dell'Italia comunque affermando Italia Nostra combatte per la giustizia e la guerra per parte dell'arte al suo centro e suo più alto valore nella lotta contro il bolscevismo atto e militante contro Dio
Eccezione altrettanto cospicuo in quanto l'opuscolo è edito dalla Studium e distribuito dalla Fuci e la pubblicazione Atteo universitario soldato
Scritta da don Sergio Pignedoli
Contro è noto l'aria
L'opuscolo risposta a un aviatore di don Primo Mazzolari che dopo tutta una serie di suggestivi inviti all'obbedienza patriottica conclude nel nome di Roma cristiana e imperiale ma si tratta appunto di eccezioni
Il grosso della Chiesa ai vari livelli istituzionali e sembra prediligere quarantuno quarantadue il raccoglimento la riflessione sui temi di natura più squisitamente religiosa
Questione questa che come anche in molte altre parti d'Italia provoca la relazione preoccupata da parte delle autorità fasciste
In questo clima cade il radio messaggio natalizio di più dodici con l'appello all'azione
Come viene accolto dalla documentazione raccolta nel corso dei presenti ricerche per quanto riguarda il centro se si eccettua la nota
Lettera pastorale del febbraio quarantatré del cardinale della costa dal titolo assai significativo il nostro dopoguerra
Non sembra che le forti preoccupazioni per Avagliano pontefice siano interamente avvertite e fatte proprie dalle varie Chiese locali si ha come l'impressione che l'appello colga tutti un po'impreparati da qui il pressante invito che si leva dei responsabili delle diocesi a essere e tenersi pronti
Scrive i Nacci ve e i vescovi Macerata monsignor Agnano ai suoi
Parrocchiani questo stato di cose di manda per parte nostra una seria e adeguata preparazione culturale e spirituale
Per trovarci a suo tempo idonee presenti nel senso di farci maestri banditori competenti di principi che debbono informare una vera Essa Napoli
Nell'attesa che gli eventi si compiono e mentre l'opera di preparazione va avanti prosegue l'impegno nel raccoglimento nella
Dedizione alle questioni religiose e problemi di ordine morale
Cito sempre da una lettera siamo nel lettera pastorale tutti i parroci della diocesi una notificazione tutti pare incida diocesi
Nel gennaio del quarantatré sempre di monsignore Miani ci sarà da raccomandare la fuga assoluta dal peccato dai divertimenti mondani che portano a peccato occasione che il mondo oppure sotto il fascino del godere
Nel prosieguo delle venti dopo il venticinque luglio il clima di attesa perdura quasi ovunque si ricorda principio evangelico del dovere per ogni buon cristiano di obbedire all'autorità costituita illusione di un passaggio soffice dal fascismo al sposta scisma
Qualche differenza è possibile cogliere nella pastorale che il ventotto luglio il vescovo di Colle Val d'Enza indirizza i miei
Diletti diocesani in cui dopo averli invitati a mantenere quella serena calma è quella imperturbabile concordia di cui avete dato prova fino a questo momento
Conclude che in un monte fumante di odi urge ricostruire sul fondamento da carità cristiana che solo quel cementare gli animi e preparare alla parte un più sereno domani
Non sarà forse la sola eccezione ce ne saranno altre ma al di là di questo accenno finale l'impressione generale è quella di trepida tesa e di viva preoccupazione per il possibile precipitare degli eventi verso situazioni imprevedibili
E quanto accade con l'avvento imprevedibile preparati e quanto accade con l'otto settembre con brusca interruzione dell'illusione di un possibile superamento non traumatico del regime fascista
Peraltro la situazione drammatica che ne deriva finisce per volgersi a favore della Chiesa agli occhi della popolazione e del nuoto Rita costituite unica istituzione rimasta in piedi nel protocollo generale
Delle popolazioni si è già detto e altro si dirà dell'autorità nazifasciste bisogna ricorrere riconosce il rapporto diretto con l'istituzione ecclesiastica in funzione civile e politica non rappresentava affatto una novità
Per lo meno per quanto riguarda il centro già durante la guerra le autorità fasciste avevano intensificato i loro rapporti con i rappresentanti di autorità ecclesiastica ad ogni livello
Al fine di ottenerne intervento sulla popolazione mentre alcuni casi già si era instaurata un'esperienza di rapporti con i Comandi germanici al più alto livello penso per esempio a Frascati
Dove sul finire del quarantuno si installa il comando generale della Lupa Trenitalia non stupisce pertanto che in molte realtà e rappresentante dell'istituzione ecclesiastica in genere Vesco
Ma in piccole realtà anche il semplice parroco venga chiamato ad assolvere funzioni e a rispondere di responsabilità che di solito competono ad autorità civili
Penso ai casi di Venturi a Chieti
A monsignor Guido Budel l'arcivescovo ausiliario di Frascati posto a capo del Comitato di salute pubblica che governa la città dopo l'otto settembre penso al vescovo Pieri di Orvieto città in cui nell'inverno del quarantatré si insedia il comando germanico delle cinque province che sono comprese tra Arezzo e Rieti
Ne sono solo i responsabili del nuovo regime a far ricorso alla Chiesa all'occorrenza anche quello che resta dell'apparato dello Stato
Dopo il bombardamento dell'officina carte valori da Banca d'Italia dell'Aquila il governatore da Banca Italia Vincenzo Azzolini affida all'arcivescovo dell'Aquila la custodia dei cliché
E di ben novanta quintali di carta e filigranata
Materiale verrà conservato nella sacrestia della cattedrale fino alla liberazione
Frutto degli eventi questa situazione appare però rafforzata nel gerarchia ecclesiastica per esempio fornito dall'alto e modello del Defensor Urbis
Abituato a trattare da pari a pari con i rappresentanti di qualsiasi potere costituito che vanta nella chiesa grandi tradizioni da Ambrogio
Ad Agostino giù giù fino alla fine del Settecento e di cui più dodici ha ora ha saputo rinnovare il ricordo e l'immagine il modello e riproposto anche nelle modalità negli obiettivi tra i preferiti
Prego di quest'ultimi
Vieta annoverare quello da città per riesce a conseguirlo solo Venturi Chieti viene proclamato Città aperta e non senza grave ritardo e molte ambiguità
Ma la richieda una certa a lungo anche altre a cominciare da Confalonieri per L'Aquila a Pieri per Orvieto
Tanto da giustificare l'osservazione di Pavone che l'insieme dei gerarchie ecclesiastiche conti Ivo fino all'ultimo l'ideale di un'Italia ridotta tutta allo stato di città aperta sotto la loro protezione
Il modello per quanto forte autorevole e persino allettante non è però esaustivo non mette cioè in condizione di fronteggiare e risolvere i problemi che pone la nuova
Situazione che si sviluppa dall'autunno a partire dall'autunno del quarantatré la politica che era stata tenuta fuori dalla porta
Dal fascismo rientra ritorna prepotentemente in scena e con delle caratteristiche completamente nuova rispetto alla situazione del primo dopoguerra
Inoltre col più grave più drammatica la non è si tratta più di una guerra tra esercito regolari di nazioni contrapposte siamo la guerra civile allo scontro tra fratelli
La complessità e la drammaticità della situazione tale che la suprema autorità
Avverto un senso di impotenza e non può far altro che raccomandare prudenza cioè
Uno scambio epistolare tra una parte
Monsignor tocca belli vescovo di Siena a nome di tutti i vescovi la Toscana e
Non Giambattista Montini dall'altra segretario a nome della segreteria di Stato che estremamente il lutto illuminante
Cercherò di leggerlo molto rapidamente scrive monsignor tocca belli siamo nel dice ai primi di dicembre quarantatré se non sono indiscreto potrei chiedere se il nostro atteggiamento debba esser solo di chi sopporta senza riconoscere o può essere di chi riconosce e pertanto vi partecipa nei dovuti limiti e fuori di politica senza straniarsi a me
Punto interrogativo
Risponde Montini non sono purtroppo in grado di dare immediatamente una risposta ai quesiti tuttavia l'Eccellenza vostra comprende molto bene come l'attuale situazione imponga la massima prudenza
E come occorre evitare che la più alta autorità diocesana possa comunque
Essere compromessa
Il filo diretto dunque non basta più la via dotata dai vescovi
Cioè quella che adotteranno quella cioè dettata da loro prudenza non si discosta però dalla linea di più dodici anzi la ricalca adattando a nuove circostanze la chiesa e e si pone al di sopra delle parti
L'aveva già rivendicato in qualche misura cardinale Dalla Costa una pastorale il primo dicembre quarantatré quando ha invocato rispetto umanità nei confronti dei tedeschi è una posizione che viene immediatamente condivisa
Dalla maggioranza e fatta propria da altri vescovi cito perché mi sembra esemplare emblematico la dichiarazione raccomandazione del Vescovana
Capirossi mantenga al di sopra e al di fuori di ogni competizione attività politica e non si permetta di confondere la sua missione divina con le incertezze umane
è una posizione come è noto verrà ribadita ulteriormente dalla Segreteria di Stato nel maggio del quarantaquattro e verrà in qualche misura Cusin proiettata
Da parte dei protagonisti stessi ed è una cosa che ha molto colpito
Che non verrà più messa in discussione
Monsignor Sigismondo vescovo di Pontremoli medaglia d'argento al valor militare della Resistenza nel quarantasei in un'intervista ribadisce che noi eravamo al di sopra delle parti
Noi ci la portavamo egualmente all'uno e all'altro dei combatte delle parti belligeranti e Giupponi segue una serie di citazioni evangeliche parlo di uno che era medaglia d'argento al valor militare della Resistenza quindi che ha senz'altro combattuto
Sì è senz'altro schierato ha partecipato è uno di quelli che ha partecipato in prima persona ma è talmente in qualche misura introiettare questa questa visione della Chiesa al di sopra dei partiti resterà a lungo nella
Nei modelli culturali ideologici
Dell'istituzione ecclesiale
Grave e quasi altrettanto immediata è la contraddizione da una simile scelta consegue come conciliare la volontà l'aspirazione di essere super partes con l'esigenza di schierarsi esigenza
Un'esigenza imposta dire quotidianamente dalla drammaticità stessa degli eventi che contraddistinguono il il contrasto il contesto da guerra civile
A livello personale morale religioso quello che si chiama Vittorio neoministro il dilemma e destinato a restare irrisolto talvolta forse anche con conseguenze laceranti
A livello politico istituzionale la soluzione invece e conseguente la Chiesa sceglie di schierarsi a difesa della popolazione
Nel momento del pericolo per usare una metafora ben nota il pastore deve innanzitutto preoccuparsi del proprio gregge in altre parole
Quelle della storia politica nell'Astore drammatico conflitto della guerra civile la Chiesa si fa interprete di quella che Pavone ha chiamato la zona grigia
Tutto ciò dal luogo
Ha un'intensa attività diplomatica
Di mediazione triangolare ancora Pavone averla definito tra popolazione nazifascisti partigiani e CNN talvolta alleati dall'alto
Destinata alla fine a conseguire un indubbio successo nei principali città comprese tra la linea Gustav e la linea gotica
Forse che mi risulti con la sola eccezione di Firenze i tedeschi si ritirano prima dell'arrivo degli alleati il più delle volte affidando al governo dei città stesse nei mari dei Visconti
Sì che questi diventa dei primi e più naturali interlocutori del nuovo potere che si viene a costituire e discorso riprende e con ciò comporta altresì mi pare delfini superfluo sottolinearlo che la soluzione alternativa alla trattativa diplomatica cioè quella militare
Ossia la resistenza sia contenuta non abbia il sopravvento L'Aquila diffidenza sempre dimostrata per l'azione in anni dei partigiani e ripetutamente tradotta in condanne o comunque deplorazione ufficiale
Da questo punto di vista la documentazione offerta dalle varie relazioni specifiche e concorsi
Tentare un florilegio allungherebbe inutilmente la relazione
Ma è pur vero che tale documentazione non esaurisce l'argomento del più generale il rapporto tra Chiesa e Resistenza
Non solo per l'ovvia osservazione che essendosi trattato di una mediazione triangolare questa non poteva certo a ridursi a una semplice attività di condanna o comunque di rifiuto di uno dei vertici del triangolo bensì il fatto che l'atteggiamento complessivo della Chiesa si sviluppò per usare le parole di Bruna Bocchini chiama chiama gli anni
In una dimensione ben più tentacolare e secondo una strategia a ventaglio in cui ruolo principale fu svolto non più dalle gerarchie ma dal clero secolare regolare in collegamento o con il supporto dell'Azione cattolica
A questo proposito occorre procedere ad alcune distinzioni e precisazioni utili appare necessaria chiarezza
Cominciamo dalla partecipazione a resistenza se essa va intesa come partecipazione alla lotta armata
Diretta e in prima persona del clero in primo luogo come combattenti sotto varie forme o come cappellani di cappellani di bande partigiane e poi va be'anche di giovani militanti cattolici
Pur avvertendo Sena presenza in quasi tutte le regioni qui considerate bisogna pur riconoscere che si è trattato di una presenza minoritaria quasi una testimonianza significativa e storicamente importante piuttosto che un contributo effettivo e consistente alla lotta armata
Se invece intendiamo la partecipazione alla Resistenza come coinvolgimento anche come il coinvolgimento attivo
Nelle iniziative di partigiani dei partigiani e altrettanto attiva collaborazione con essi da intendersi cioè nei termini del supporto logistico
In attività informative di collegamento nell'assicurare il parere asilo perseguitati e ricercati per motivi politici unitario razziali
A concedere la copertura d'attività direttamente militari o politiche comunque ad esse attività militare collegate
Tutte attività cioè che avevano un rapporto reale con la resistenza tanto che secondo scoperte dai nazifascisti erano passibili di pene severe
In alcuni casi non tanto in frequenti anche da pena capitale tutte le ricerche sin qui condotte se cioè noi lo interpretiamo in questa dimensione tutte le ricerche sin qui condotte offrono a testimonianza sei vasta e diversificata da impegno profuso in questo campo dalle istituzioni religiose di ogni genere
Dalle parrocchie sperdute in montagna campagna in montagna a quelle alle parrocchie e alle istituzioni religiose di città più spesso in periferia ma non di rado anche nelle zone centrali agli istituti religiosi maschili e femminili hai sempre guarì ai monasteri eccetera
Se la prima di queste attività quella che vedeva il diretto coinvolgimento in prima persona partecipazione dei sacerdoti alla lotta armata era ufficialmente rinnegato almeno disconosciuta da parte delle autorità ecclesiastiche
La seconda di essa cioè quella del coinvolgimento nei termini in cui ho detto almeno per la parte si preferisce al diritto di asilo poteva contare su una sorta di imprimatur ufficioso
E non mi riferisco soltanto alla vibrata protesta levata ogni volta che tale diritto era stato violato
Ricordava alcuni casi anche Bioli per il Mezzogiorno o all'autorizzazione che è stato possibile documentare eppure superiori interessati hanno talvolta concesso bensì all'osservazione apparsa in data trenta dicembre del quarantatré sull'Osservatore Romano
è un articolo molto interessante a mio avviso perché si intitola carità cristiana né autore Sergio Pignedoli quel don Sergio Pignedoli che era aveva tutti i titoli quanto pare per intervenire su questo argomento visto che ha scritto la lettera all'universitario soldato
Quest'articolo apparentemente parla di carità cristiana
Cioè invita i ricorda agli sacerdoti cattolici romani il loro dovere di carità cristiana ma c'è una frase che a me è parsa molto indicativa con un inciso che dice tutto
In una casa di un prete romano cattolico può andare chiunque aperta parentesi anche contrario le sue idee e può trovarvi un letto un pane
Quelli anche contrario sede ci dice tutto cioè c'era da parte dell'ufficioso Osservatore Romano certo
L'unica cosa ufficiale la sarà Santa questo dice il sei bis però dico era l'organo del del della Santa Sede un articolo così concepito in cui c'era questa frase che era mi pare abbastanza identiche
Accanto a queste due attività che vedono l'impegno diretto della che Chiesa né temperie di quel drammatico biennio voglio aggiungere cosa che peraltro è stato
Già ricordato che da tutte le relazioni abbastanza concordi emerge che in queste due attività che abbiamo testé ricordato
Tranne quella della partecipazione diretta dei cattolici delle dei sacerdoti alla lotta armata non emerge una chiara posizione antifascista
Cioè una opposizione politica antifascista chiare ed evidenti
Molto spesso è un'adesione a quello che si ritiene un sentimento diffuso nella popolazione umani
E diciamo un atteggiamento naturalmente indifesa da popolazione nei confronti dell'occupante non sempre tranne rari casi soprattutto è ovvio noi ci riferiamo ai vescovi le carte dei soprattutto ai parroci come ricordava ancora stamattina De Rosa tranne poche relazioni non sono state ancora oggetto di sufficiente consultazione ma tra documenti se escludo la
La lettera pastorale del febbraio del quarantaquattro del vescovo di Anagni in cui si esalta la i valori della libertà eccetera non mi è parso trovare una posizione politica
Diciamo di superamento del fascismo in senso antifascista ben definita se non raramente
Dicevo accanto a queste due ve n'è una terza che pur avendo dei finali ITA immediatamente sociali finì per conseguire degli effetti politici più importanti e duraturi di ogni altra mi riferisco all'impegno assistenziale che avete il pivot a favore delle popolazioni colpite dalla guerra
Si tratta di un fenomeno già abbastanza noto nelle sue dimensioni caratteristiche generali che le ricerche condotte sotto la direzione dello Sturzo per la zona del centro confermano ampiamente non sto qui a riportare nel gli esempi sono moltissimi e posso ecco solo segnalare alcune alcuni aspetti che che riflettono la particolarità della zona cioè problema per esempio
Del grande numero di profughi è un problema che riguarda sia grossi centri come Roma ovviamente ma per esempio Chieti
Ho Macerata Doni si parla di decine di migliaia di profughi che arrivano quindi creando situazioni di disagio molto grave sia il fenomeno contrario cioè quello dello sfollamento
Per esempio il caso di peso all'arrivo degli alleati
I dati però non sono esposti in maniera molto precisa pare che appesa non ci fossero solo cento abitanti di cui due erano sacerdoti rimase appunto con il compito di qualche misura rappresentare l'istituzione crisi
Per parte mia vorrei limitarmi a sottolineare che proprio questo il campo in cui si ricompone l'unità della Chiesa non solo nella sua dimensione istituzionale che si auspica cioè vero gerarchia
Ma anche
Nella sua dimensione più generale cioè dell'istituzione ecclesiastica con la più vasta componente dei fedeli cioè dei quello che viene chiamato il popolo di Dio la riprova si ebbe la liberazione non ci fu praticamente città in cui in forma più o meno vasta più o meno solenne
Non si siano ripetute manifestazioni del tipo di quella caduta a Roma il sei giugno del quarantaquattro quando tanti romani accorsero insultanti a piazza San Pietro
Ho sbagliato data presente noto
A liberazione avvenuta la Chiesa mantiene un proprio ruolo istituzionale anche relativa attivamente la società civile
La latitanza o la carenza delle altre istituzioni ruolo d'interlocutore privilegiato degli alleati specialmente per quanto riguarda la distribuzione delle prime forme
I sussidi materiale quelli e poi destinati a diventare gli aiuti americani sostituiranno l'ossatura della
Già più volte ricordata Pontificia commissione poi Pontificia opera di assistente e la conseguente possibilità di proseguire ma impegno assistenziale che rettifico
Sono le cause principali tale fenomeno è su di esse la Chiesa si prepara a realizzare il progetto caro più dodici
Per ora però e mi riferisco alla seconda metà del quarantaquattro gli obiettivi politici non sembrano ancora prevalente
Se si eccettua il caso dell'Umbria regione in cui già nel luglio del quarantaquattro la Chiesa si pronuncia a favore dell'unità politica dei cattolici nella DC
E chiama tutto credo tutto l'associazionismo cattolico alla mobilitazione in tale direzione dalle relazioni specifiche si evince che le prevedo la preoccupazione prevalente sia tuttora di natura religiosa
E per la tenuta per la tenuta morale della popolazione per la capacità da Chiesa spessa di sapersi adeguare alle innovazioni anche istituzionale organizzative che la mutata realtà dei tempi richiede Chocolate cinque dei sì
Perché vorrei leggere
Sperando di perché rende meglio l'idea e un sono una serie di pastorali che nel giro di sei mesi vengano poi promulgate in Toscana secondo me meglio di qualunque altra si ripetono più o meno analoga anche in Abruzzo anche nelle Marche
O anche in Umbria ma secondo me meglio di qualunque altra rende questa idea che io ho detto cioè di questa preoccupazione del religioso Baldini vescovo di Chiusi
Afferma le popolazioni durante il Periodo si sono riversati in chiesa a pregare cioè durante la guerra sensibili ad ogni richiamo e si sono accostate ai sacramenti in maniera plebiscitaria non appena cessato pericolo sono ritornata allo stato quo ante
Jubilee vescovo di San Miniato non vi è stato un serio ravvedimento un vero risveglio di fede anzi le chiese sono meno frequentato di prima l'avvenire si presenta oltremodo preoccupante
De Bernardi Vesco di Pistoia gli spiriti sono disorientati livello morale pendoli giorno ad abbassarsi la sete di guadagno alla corsa piaceva frenesia di dominio eccetera eccetera
Ho visto che tutti ci hanno molto dicono al ballo che considerato l'elemento più
Grave
E e infine cioè quella preoccupazione di carattere istituzionale organizzativo di cui vi dicevo che ben presente nella relazione di monsignor tocca belli vescovo di Siena tutte queste diocesi ebbero inizio con il feudalesimo e i comuni e ora si trovano in contrasto con una società che organizzata in modo completamente diverso io ho paura che una nuova organizzazione diocesana arriverà troppo tardi quando l'attuale eccessiva di visione avrà finito non sfigura mento delle forze cattoliche
Sarà a partire dalle da inizio del quarantacinque che su probabili sia pure non ancora accertate la documentazione manca anche pressione di Roma anche se sono intuibili c'è per esempio una serie di articoli estremamente interessanti apparsi su la Civiltà Cattolica questo proposito dicevo sarà a partire da inizio il quarantacinque che la politica
Animata soprattutto se non esclusivamente dall'anticomunismo tornerà al primo posto
Due ordini di considerazioni conclusive
Da un punto di vista metodologico parlavo prima di una riflessione sul il risultati
Di questo lavoro vorrei dire che le valutazioni non possono essere che positive
E non ne parlo ve ne parlo con chi ci riflette su non di chi ha partecipato in qualche misura anche al l'elaborazione di questo materiale
Dicevo non solo dal punto di vista dei risultati ma anche e soprattutto delle indicazioni dagli stimoli per ulteriore direzione di ricerca alcune di queste sono state molto autorevolmente ricordate stamattina sia da De Rosa da Traniello non ci tornerò sopra mi paiono di grande interesse
Aggiungerò alcune che sono invece frutto di mia impressione che derivano proprio dalla questa rende da questo lavoro condotto sulle varie relazioni locali
Esigenza innanzitutto mi pare sia emersa l'esigenza di dati quantitativi eccetera
Cioè che facciano uscire la ricerca da diciamo così dopo che che porti a una ricerca che si fondi sulla documentazione coeva
E ovviamente sicura e non più sulla memorialistica e sulla letteratura posteriore
So bene
Le difficoltà che ci sono in proposito non mi dilungo perché altrimenti porterebbe via molto più tempo
Ma questo questo bisogno di una serie di dati quantitativi è veramente avvertita ci si trova di fronte a delle contrapposizioni contraddizioni estremamente significative
Faccio un esempio per esempio questa bisogna evitati
Quantità di riguarda in primo luogo l'Azione Cattolica di questo proprio un gruppo di ricerca interno
Alle Istituto Sturzo ha fatto una meritoria indagine sulla le carte della presidenza
Queste di per sé non bastano
O con una serie di riscontri
Per esempio tutta una serie di dati posso parlare caso Abruzzo tutta una serie di dati c'era si era formato un giudizio consolidata la situazione dell'Azione cattolica in Abruzzo fosse estremamente carente
Giudizio di vescovi e cioè le carte invece della presidenza nazionale dell'Azione Cattolica danno dei risultati estremamente positivi
Non so se già allora fosse incominciato il sistema delle schede false delle iscrizioni fasulle però voglio dire
Qui c'è una contraddizione che si tratta di verificare
Sempre a proposito dei dati quantitativi o a lungo insistito sul ruolo fondamentale che esercita la parrocchia e che esercita al parroco in tutto il discorso a proposito dell'assistenza
E comunque del radicamento sociale prove del periodo quarantatré quarantaquattro
è questo un dato consolidato che tutte le relazioni davano per certa
Beh quando ci si scontra con i dati quantitativi Sissi Mrs ci si trova di fronte a realtà per lo meno depongono dente erogativi
Per esempio sempre dal carte presidenza nazionale dell'Azione Cattolica risulta che a Teramo è l'unico per il quale abbiamo trovato questo dato risultavano vacanti trentadue parrocchie
Ora non so se molto o poco un
Diocesi certo questo non tocca la realtà istituzionale del radicamento sociale e religioso e culturale di un'istituzione
Però nel momento specifica l'assenza di una parrocchia del parroco del responsabile alla parrocchia mi pone dei problemi
No che vorrei
Alcuni altri dati relativi per esempio ecco questo anche dati quantitativi c'è uno strano silenzio nostrana reticenza che ho riscontrato
In quasi tutte le relazioni qualche breve accenno per esempio relative ai preti di chi ai sacerdoti al clero dichiaratamente filo fascista o che ha aderito alla Repubblica sociale spesso facendo i cappellani brigate nere
Ho trovato degli accenni che si parla dei vescovi che tendono a isolare le cautamente però non si spiega né come
Ne dove e soprattutto non si dice quanti erano
Questo ci aiuta a portare quella contraddizione di cui parlavo prima
Vogliamo affrontare
Anche questo problema andarlo andarci a riflettere su
C'è poi un altra
E altre due vista abbiamo imboccato il discorso dell'assistenza
Che mi pare molto interessante era stato proposto da un articolo di Agostino Giovagnoli a mio avviso molto intelligente molto acuto pieno di stimoli su la l'atteggiamento della Chiesa a Roma nel periodo quarantatré quarantaquattro risale se ben ricordo al convegno sull'altro dopoguerra
E lì
Giovagnoli propone una distinzione tra assistenza organizzata e assistenza spontanei
è questo un discorso secondo me che va ripreso e va esteso e va calato e all'interno di questo bar misto un momentino e qui ritorna il discorso i dati quantitativi previo attenzione va portata va spostata dalle parrocchie agli istituti religiosi soprattutto a quelli femminili Dosso un'indicazione
Almeno a me risulta sicuramente per il centro
Ci sono state solo due relazioni
Relative a alla situazione di istituzioni religiose femminili
Uno che riguarda le Orsoline di Chieti data riguardano due istituti scolastici di pescare
Per il resto non c'è stato nulla e credo questo un campo invece in cui l'attività di assistenza vuoi che non si considera in una chiave politico eccetera o voi che lo si consideri invece accade di semplice assistenza e di grandissimo interesse
L'altra questione che sempre mi suggeriva era stato suggerito al saggio di Giovagnoli riguarda i destinatari dell'assistenza
Queste assistenza fu fu indubbiamente una cosa significativa importante anche se bisognerebbe verificare talvolta questi dati perché parlare di un milione ottocento mila mentre c'è minestre allestite fornite a partire da tale giorno o di cento mila senza però nessun raffronto talvolta temporale talvolta poco concluso talvolta nemmeno rispetto alla popolazione è estremamente generica
Dicevo chi sono i destinatari di questa assistenza
A Roma è emerso che questi destinatari questa assistenza non era solo le fette estratti da popolazione più disagiate erano anche strati piccola borghesia
Dice impiegatizia se non di nobiltà decaduta è solo un caso Romano oppure è una cosa che si riflette anche in altre realtà
Infine e concludo veramente una riflessione sul merito
Le preoccupazioni di Pio dodici espresse tradotte si in qualche misura il famoso appello era di messaggio natalizio quarantadue
Nel quarantatré quarantaquattro si possono dire superato si può dire superato quel l'ex sperimenta uso crucis durato un biennio la Chiesa appare rinfrancata e unità il suo prestigio e la sua influenza la popolazione sono grandemente cresciuti sia pure con notevoli diversità da zona a zona e recepita l'importanza di un nuovo modello organizzativo Dellai Kato cattolico
Tutto ciò lascia ben sperare che lamentato ritardo sul piano politico sia destinato a essere supera rapidamente superato in altri termini il dopoguerra non fa più paura ma questo ci proietta verso un'altra storia
Io vi ringrazio
Siamo molto grati al professor Mazzonis e per questo interessante quadro d'insieme sull'esperienza di clero laicato gerarchia elencato nelle regioni dell'Italia centrale
A questo punto prima di dare la parola al professor Gariglio
Sarei dell'opinione di fare un quarto d'ora atti intervallo poi daremo la parola professor Gariglio e quindi avremo tempo per un dibattito sulle relazioni grazie
Riprendiamo allora i nostri lavori
Per cortesia
Quanti sono lì in terrazzo son precario di entrare
Lo so dice che il campanello sono sono Turcato
Allora
Mi hanno ascoltato le due relazioni dei professori Dioli e Mazzonis per il Sud e il centro
Ora proprio seguiamo i nostri lavori
Proseguiamo i nostri lavori
Con l'intervento del professor Bartolo Gariglio dell'Università di Torino
Docente di Storia dei partiti movimenti politici nella facoltà di Scienze politiche
Nonché studioso tutti noi noto di
Storia del movimento cattolico di sindacalismo cattolico in particolare
Ditemi come l'anticlericalismo nel Risorgimento la stampa piemontese nel Risorgimento
Di Gobetti e dei rapporti tra Gobetti e i cattolici professor Gariglio è stato organizzatore
Del convegno di Torino dal convegno interregionale che si è tenuto i primi di giugno a Torino convegno che ha raccolto praticamente i lavori di ricerca svoltesi nel Italia settentrionale
Nelle regioni dell'Italia settentrionale
E il professor Gariglio
Il racconto sia dei lavori che si sono svolti in quella circostanza
Che in quelli che sono stati poi già presentati al convegno di vicenza
Sulle Tre Venezie relativi appunto all'Area
Per l'Italia nord orientale convegni che sono stati tenuti organizzati dall'Istituto Sturzo entrambi sì lo scorso nonché dal centro studi Carlo Trabucco e dalla Fondazione Donat Cattin a Torino e dall'istituto per ricerche di storia sociale religiosa di vicenza quello appunto di vicenza
La parola al professor Gariglio
In questi ultimi anni si è assistito a un progressivo smarcamento del concetto di resistenza
Tale tendenza che ha riflessi e olistici e interpretativi importanti ha permesso tra l'altro di collocare in una luce più adeguata
Di colpire più da vicino e con strumenti concettuali raffinati l'atteggiamento dei cattolici negli anni mille novecentoquarantatré mille novecentoquarantacinque
Come ha ha osservato Maurilio Guasco si tratta tuttavia di una tendenza che non va portata alla estenuante Silone
Altrimenti si rischierebbe di vanificare concetto stesso di resistenza
Inoltre il settentrione più o più e più a lungo di altre parti d'Italia conobbe la resistenza in senso classico
La resistenza armata
E ciò finì per influenzare fortemente in senso positivo e negativo le scelte dell'episcopato del clero ed è lo stesso laicato cattolico
Va inoltre osservato che il Nord non rappresenta e non rappresentava per nulla una realtà omogenee
Oltre alle tradizionali particolarità culturali delle varie regioni che avevano radici storiche profonde
Era dato di riscontrare significative differenze in ambito economico
Accanto a dare altamente industrializzate
Come triangolo Milano Genova Torino ne esistevano altre che stavano conoscendo una industrializzazione a macchia di leopardo come parte del Veneto
E varie altre ad economia prevalentemente se non esclusivamente agricola come vaste zone collinari e montane le più interessate dalla Resistenza
Esistevano inoltre Area cattolicesimo forte con me il Veneto il bergamasco il bresciano
E dare che avevano conosciuto significativi processi di secolarizzazione come l'Emilia-Romagna parte del Piemonte della Liguria
Della Lombardia
A questo si aggiungano ad Ovest est i problemi delle minoranze
Ciò ebbe riflessi particolarmente rilevanti lungo il confine orientale
La Venezia Giulia già nella primavera del mille novecentoquarantadue conosceva l'emergere della resistenza armata che trovava appoggi e basi di reclutamento nei villaggi sloveni e croati
Arrivando sino ai bordi orientali la provincia di Udine
Come è stato osservato accanto alla guerra di liberazione civile e di classe la resistenza sì Milan manifestava qui in una quarta forma il conflitto d'interessi
Già il quindici aprile mille novecentoquarantatré in una lettera a Mussolini i vescovi di Trieste e Gorizia fiume e Parenzo Pola condannavano le distruzioni e rastrellamenti
Su cui si basava l'azione anti partigiana
Del tutto scontata era la deplorazione di quelli che venivano definiti nemici dell'ordine
Ma anche esplicita era l'indicazione delle responsabilità del governo italiano
Il trattamento usato a questi nostri diocesani scrivevano i vescovi spesso non fu né umano né giusto
La condanna dei metodi usati nei confronti delle popolazioni verrà ha ripetuto da questi preso lui il quattordici marzo mille novecentoquarantaquattro
Essa costituiva la base della notificazione della Conferenza Episcopale Triveneta del venti aprile mille novecentoquaranta qua
Più a nord le province di Bolzano Trento e Belluno furono staccate di fatto dal nostro Paese
Costituite nella zona di operazione delle Prealpi furono sottratte totalmente alla giurisdizione fascista alla giurisdizione della Repubblica sociale
Le ragioni a cui ricorsero ai tedeschi per dare una sanzione giuridica a questo nuovo istituto furono di ordine militare
Si voleva cioè creare un territorio in cui l'amministrazione efficiente le meno pesanti condizioni di vita delle popolazioni civili garantissero la tranquillità
Un al rifornimento sicuro per il fronte e nello stesso tempo un'ultima barriera difensiva della Germania in caso diritti
Sempre per conseguire tali obiettivi il territorio venne dotato difforme di autonomia
Per esempio nel caso della provincia di Trento studiata da Armando Guadagnini venne nominato commissario prefetto Adolfo De Bertolini
Una nota per le personalità del mondo politico locale di parte liberale ma il compromesso con il regime fascista durante il ventenne egli venne scelto immediatamente come interlocutore reale Dalla Chiesa trentina in una situazione tuttavia non priva di equivoci
Questa realtà già di per sé articolata si veniva progressivamente frammentando perfetto del conflitto ed in particolare della guerra e per la prima volta condotta in forme così devastanti
Guerra aerea che aveva distrutto città reso ma l'agevole insicure strade ponti ferrovie
In questa situazione di progressiva disgregazione
Come nei secoli bui del Medioevo la Chiesa istituzionale svolgeva una funzione unificante in previsione di una interruzione delle comunicazioni ha scritto Bruna Kamayali la Santa Sede aveva sottolineato la funzione dei vescovi in Bach metropolitani come garanti di una uniformità di atteggiamenti ed indirizzi dell'episcopato e del collega
Schuster venne individuato come tramite è responsabile per la Lombardia Fossati per il Piemonte nasali Rocca per l'Emilia Romagna Boretto per la Liguria e piazza per il bene
Quando l'avanzata del fronte non permise più un rapporto diretto tra Roma e le regioni settentrionali
E e collegamenti furono mantenuti per mezzo del console generale di Milano del governo svizzero e del Nunzio pontificio averne ci sta nell'inverno mille novecentoquarantaquattro quarantacinque assunse così tramite il Nunzio monsignor Bernardini un ruolo di riferimento per gran parte delle Pisco Pato settentrionale
Nei rapporti con la Santa Sede
Le indicazioni che giungono ai vescovi dell'Italia settentrionale da parte vaticana
Prima e dopo l'interruzione delle comunicazioni dirette sono state così sintetizzate da ad atterrare al convegno di vicenza
In un conflitto non più definibile per dimensioni e parti in causa se non come epocale momento di espiazione l'equidistanza diventa l'unica CELTA praticabile
Ai vescovi Roma chiede di agire con pastorale prudenza evitando compromissioni ma anche l'immobilismo fare fronte alla transazione accentuando gli elementi di maternità universale con l'esercizio capillare dell'assistenza e della protezione senza discriminazioni
Ciò non significa a rifuggire dal rapporto con i poteri del secondo
Anzi
Vescovi e clero devono proporsi quali interlocutori ineludibili sul piano istituzionale
L'equidistanza lascia le mani libere per un uso sapiente della mediazione al fine di garantire in prospettiva le migliori possibilità di presenze
Nel comportamento dei vescovi nove dato di riscontrare differenze decisi tavola tuttavia i vescovi post concordatari sembrano orientati più a destra dei vescovi di più antica nomina
In più casi vescovi tipo di tendenze filo fasciste furono chiamati a succedere a vescovi di tendenze antifascista
Così avvenne per esempio a Trento dove Celestino embrici a Celestino embrici succedette Carlo De Ferrari
Che fino al venticinque luglio mille novecento e quarantatré non fece mistero delle sue simpatie per il regime
Così a Gorizia dove nel mille novecentotrentaquattro Margotti era chiamato a sostituire un vescovo come se da lei
Divenuto con foga titolata la RAI della diocesi di Trieste Capodistria un simbolo della battaglia per i diritti nazionali delle minoranze
Margotti imponeva alla diocesi con una pesantezza che strideva col suo passato in diplomazia la linea di una dura normalizzazione
Così avveniva ancora ad Alba in Piemonte in una zona che sarebbe stata caratterizzata da attività partigiana particolarmente intensa
Qui nel nel mille novecentotrentatré l'ingresso in città del nuovo Vesco
Monsignor Luigi Maria Grassi era stato segnato da non fugaci saluti a braccio levato
Che sconcertare uno non poco i suoi diocesani abituati ad un ben diverso comportamento del predecessore monsignor rare che aveva retto la diocesi dal mille ottocentottantanove dei tempi del pontificato leoni hanno e che si era ha rivelato piuttosto tiepido nei confronti del regime
Battuta di osservato che monsignor Grassi seppe mutare progressivamente il suo atteggiamento per rispondere alle esigenze dei fedeli
E risolto come emerge anche dei romanzi perché no alla fine uno dei presunti piemontesi più favorevoli alla resistenza
In effetti le relazioni tenute nel corso dei convegni di Torino e di vicenza del giugno scorso
Hanno evidenziato che il comportamento dei vescovi che prima del venticinque luglio avevano assunto una linea più marcatamente antifascisti da fascista filo fascista
Non si staccò molto da quella dei loro colleghi nell'episcopato
Fu semmai caratterizzato dopo l'otto settembre
Da un maggior riserbo dal tentativo sempre problematico di mantenere una posizione super partes e soprattutto dalle difficoltà di percepire i processi ignari
Se si analizzano le carte prodotte dalle autorità naziste e fasciste anche depurate
Dalle evidenti esagerazioni ed imprecisioni non si può negare che dopo l'otto settembre parte significativa del clero ci sia impegnata in senso contrario alle loro attese
Che ciò potesse avvenire ha scritto Giorgio Vecchio contro le indicazioni dei singoli vescovi appare alquanto improbabile
Si può semmai pensare che i vescovi meno attenti all'evoluzione delle cose meno sensibili alle urgenze del momento
Comprese quelle politiche ci siano trovati scavalcati dai fatti ed abbiano finito per tollerare uno stato di cose
Tutt'altro che prezzi
La molla che portò una parte del mondo cattolico ad aderire alla Resistenza in senso ampio alla resistenza civile fu innanzitutto la carità
E sarebbe la manifestazione più diffusa nel soccorso ai perseguitati agli ebrei agli ex prigionieri alleati ai militari italiani ricercati dopo l'armistizio
Ah beh sponde fuggente serba corso ne provo Dust recitava la lettera pastorale collettiva dei vescovi piemontesi per la Pasqua mille novecentoquarantaquattro
Ma già anche prima parrocchie e istituti religiosi avevano offerto agli ex prigionieri alleati fuggiti dei campi di concentramento
Nascondigli sicuri in cui atteso il momento dell'espatrio o la cessazione delle ostilità
Analogamente e su scala anche più vasta cumulati suore religiosi fecero dopo l'otto settembre per i soldati italiani
Intrecciando talora vilmente la propria opera con una disponibilità delle zone agricole ad assorbire manodopera notevole fu pure l'aiuto prestato agli ebrei in maggiori tra i perseguitati
Sebbene esso avesse spesso ha preso l'avvio da posizioni tradizionali nel mondo cattolico che non rinunciava a rimarcare le distanze dagli sarei
Non è possibile esso soffermarsi su casi che videro impegnati vescovi sacerdoti religiosi laici accennerò semplicemente ad alcune delle reti di salvataggio che vennero utilizzate o attivate
Negli anni mille novecentoquarantatré mille novecentoquarantacinque
La prima di queste reti faceva capo alla curia genovese studiata da Giovanni Battista Barney era è al programma di intervento a favore degli ebrei organizzato dall'arcivescovo cardinal Boetto per conto della delegazione assistenza emigrati
La Curia genovese infatti dopo l'otto settembre mille novecentoquarantatré aveva proseguito in condizioni di clandestinità e con una precaria organizzazione l'attività della dell'assente
Coprendo prevalentemente le regioni del Nord
L'operazione era stata affidata a dall'arcivescovo di Genova al suo segretario don Francesco Repetto
Otto da un gruppo di sacerdoti genovesi scelti da don Repetto ed affiancati da alcuni animosi dirigenti ebraici fu quello di prendere gli opportuni contatti con i vescovi di parecchie diocesi dell'Italia occupata
Dove risultavano gruppi di ebraico per organizzare la consegna dei fondi la segnalazione dei nominativi e l'affidamento dei compiti per l'assistenza in loco
Tra i principali collegamenti risultava la curia del capoluogo piemontese
Nel mese di agosto mille novecentoquarantaquattro veniva scoperta una parte della rette torinese
Le responsabilità del cardinale Fossati con me ha messo in rilievo Walter Crivelli risultavano priva provate non solo per la diretta implicazione nel caso del suo segretario monsignor banale
Ma anche dal contenuto delle missive sequestrate nelle operazioni di polizia che lo chiamava direttamente incauti
Vi fu l'arresto di barare né di altri cinque sacerdoti due dei quali presto rilasciati a causa della età avanzata
Grazie alla mediazione di monsignor Giuseppe dichiarare segretario dell'arcivescovo di Milano subito interpellato si ottenne per il quattro sacerdoti inizialmente incarcerati nel braccio tedesco delle Carceri Nuove di Torino
Il domicilio coatto presso l'Istituto Sacra famiglia di Cesano Boscone già dove già si trovavano confinati altri sacerdoti responsabilità responsabili di attività antifasciste
E antinazisti
Solo nell'ottobre si ebbe la chiusura definitiva della vicenda
Come la liberazione degli accusati auspice la volontà del nuovo comandante tedesco della piazza di Torino
Che all'atto di assumere l'incarico volle presentarsi agli ambienti cittadini con un gesto di distensione che gli facilita se i compiti che lo attendeva
Particolare rilievo assunse inoltre l'organizzazione clandestina nota col nome di Oscar opera scoutistica cattolica aiuterà ricercati poi organizzazione soccorso cattolici antifascisti ricercati
Essa venne
Ideata da e responsabili dell'acqua era andato già milanesi l'organizzazione cattolica scoutistica divenuta clandestina dopo il definitivo scioglimento dell'Aci nel mille novecentoventotto
Ad essa collaborarono come ha ricordato Anna Lisa Carlotti giovani provenienti dalle file dell'azione cattoliche della Fuci e si resse grazie all'opera di alcuni sacerdoti ambrosiani
Don Giovanni Barbareschi dove Andrea Ghetti dove lavora in via Giussani domenica ricco Bigatti da una tale morto
Circa due mila Furno l'espatrio curati dai contrabbandieri di Dio come furono pure chiamati prigionieri di guerra ebrei ricercati politici
Tre mila i documenti
Di identità per lo più falsi distribuiti da questo puro
Il gruppo ebbe alcuni membri catturati altri caduti come Nino Verre fucilato il sedici aprile mille novecentoquaranta qua
Per il padovano Pierantonio Josh ha ricostruito la Rete costituita da don ma Mario Zannini
è il tentativo messo in atto da padre Domenico Harteros dei missionari della Consolata
Di salvare i prigionieri di guerra anglo americani dislocati nei diciotto campi di lavoro dipendenti dal comando di Chiesanuova alla periferia di Padova
Il tentativo coinvolse molti laici ed ecclesiastici
Porto tra l'altro all'arresto di don Giovanni Fortini primo dei sacerdoti italiani deportati nel campo di concentramento di daccapo
In effetti la resistenza civile non presentava meno rischi della resistenza armata
In quest'opera si segnalarono alcuni segretari di Vesco
Si è già fatto cenno a Giuseppe dichiarai per Milano a Vincenzo Barale per Torino a Francesco Repetto per Genova anche questo arrestato
Per gli aspetti e più rischiosi della loro attività assistenziale taluni presule sembrano far ricorso a questi collaboratori diretti e fidati prescindendo dalla Curia
Sede del governo ordinario della diocesi che non si voleva compromettere
Il fatto e particolarmente evidente a Torino dove il cardinal Fossati si avvalse per le opere più delicate per le operazioni più delicate oltre che del segretario monsignor Barale
Del parroco del Duomo monsignor Giuseppe Carneri futuro arcivescovo di Susa e di Pompeo Borghezio parroco di San Massimo prima segretario poi dall'autunno mille novecentoquarantatré presidente del collegio parroci della città
Da queste forme di resistenza civile
Una parte non trascurabile del clero e la tratta ad assumere posizioni che implicavano un sostegno almeno indiretto alla lotta armata
Si andava da rifornimento dei binari all'occultamento della dalla custodia di documenti compromettenti alla diffusione la stampa clandestina
Dall'ospitalità offerta i partigiani all'assistenza e cura dei feriti
In molti casi vennero trasmesse informazioni decisive ai fini della sopravvivenza di individui o di formazione si pensi nella località di montagna alle importanza delle notizie che giungevano dalla paura
Gli edifici ecclesiastici poi si aprirono in maniera molto estesa alle riunioni degli organismi resistenziali
Secondo Josh che ha studiato i libri cronici della diocesi di Padova il passaggio dalla resistenza civile forme di fiancheggiamento della resistenza armata è un processo che si dipana lungo l'autunno inverno del mille novecentoquarantatré
E può dirsi ormai concluso nella tarda primavera del mille novecentoquarantaquattro
Quando in diocesi come in tutta l'Italia settentrionale la resistenza stava ormai assumendo dimensioni quantitativamente
Rilevanti
Talora saranno proprio sacerdoti e parroci a farsi promotori della prima Giunta del CLN del Paese
Per limitarmi al bresciano ricordo Dombay pro Bondanini parroco di Azzano Mella appartenente alle Fiamme Verdi don Giuseppe Cappellini a Cerveno don Pietro cavalli a Bagnolo Mella
Non pochi furono i sacerdoti presenti nei vari CLN in rappresentanza della democrazia cristiana
Da Antonio tra un petto a Biella a monsignor palatini parroco del Duomo di Belluno alle utenze o cabala e Luigi Zoppetti per l'osso
A quest'ultimo può anzi attribuito l'undici settembre mille novecentoquarantaquattro l'incarico dell'istruzione cultura assistenza pubblica in seno alla Giunta provvisoria di governo di Domodossola
Membri del clero
Furono talora presidenti de di giunte CLN
Il caso più importante e di quello è quello di monsignor Edoardo Marzari a Trieste
Nato nel mille novecentocinque dove dopo un'attiva militanza nel Movimento Scout pista e nell'Azione cattolica maturava una vocazione adulta
E di completava la sua preparazione religiosa a Roma dove fu ospite del Collegio Capranica e si lavorava in Teologia presso la Gregoriana
Ordinato sacerdote nel mille novecento e trentadue fu direttore del settimanale della diocesi Trieste carica da cui venne allontanato per le coraggiose posizioni assunte nei confronti del fascismo
Fu quindi assistente spirituale della Fuci e direttore della sezione locale dell'incasso
Egli svolse un ruolo importante nella resistenza triestina ricoprendo la carica di presidente di tre successivi sia lei ne Giuliani
Dal giugno mille novecentoquarantaquattro al maggio mille novecentoquarantacinque
Fatto salvo il periodo compreso tra il febbraio e l'aprile dell'ultimo anno di guerra quando venne arrestato e conobbe la tortura e le carceri nazifasciste
Alla carica di presidente del CNCU CLN Giuliana venne chiamato su proposta del comunista Luigi travolgente
Negli anni della Guerra e della Resistenza muta la figura stessa del sacerdote
L'essersi trovati in diverse circostanze a condividere gli stessi pericoli ad essere parte degli stessi dolori porto il clero ad una immedesimazione più stringente coi destini della propria parrocchia
Si attenuò la tendenza a vedere messa un territorio ben definito e delimita
Un numero preciso di anime una serie rituale di momenti che ne esprimeva non la vita religiosa
Un insieme di beni che costituivano il patrimonio e nel e ne venne valorizzate la dimensione spirituale e comunitari
Anche la predicazione dovette essere maggiormente adeguata e ritagliata sui bisogni dei fedeli
La silloge delle prediche buone per tutte le occasioni e per tutte le feste rimase nel periodo mille novecentoquaranta mille novecentoquarantacinque sotto utilizzate
Il procedimento sistematico di addurre i fedeli con catechesi che facevano leva sui principi del cristianesimo venne affiancata da una sensibilità più pastorale
Più disponibile a tener conto del dato storico della concretezza della vita delle persone
Anche la liturgia dovette adeguarsi all'emergenza del dei fedeli del momento scusate contribuendo ad avvicinare celebrante e fedeli
Il dover ripiegare su luoghi di fortuna in seguito alla distruzione dei bombardamenti o per consentire o per consentire comune messa al campo la partecipazione dei partigiani
Favori un'attenzione maggiore sui contenuti del rito che non sulla prescrizione prescrizioni canoniche
La messa in questi casi ha scritto Paolo trionfi non era più vissuta come un obbligo da assolvere ma come un momento carico di significato
Questi ha osservato come in talune diocesi emiliane giovani sacerdoti
Inviati secondo la prassi nell'Appennino in parrocchia dalle dimensioni ridotte e con un beneficio non del tutto rassicurante come banco di prova verrà verificarne le doti pastorali
Finirono per identificarsi talmente con le loro comunità che vi rimasero anche nel dopoguerra invece di passare com'era prassi nelle più importanti parrocchie di piano
Mentre numerosi furono i sacerdoti che avrebbero diritto avrebbero avuto diritto al diploma di partigiano
Don Lorenzo Bedeschi analizzando il caso della rampa della Romania aggiunge a dire quasi tutti relativamente pochi furono coloro che ne fecero domande
In ciò in cui erano ragioni diverso dal motivo mistico della soddisfazione per l'offerta silenziosa
Dal disgusto per l'arrembaggio di riconoscimenti ufficiali
Che si era verificato nel dopoguerra a motivi etici e sociali come l'opportunità di non legarsi ad associazioni talvolta localmente forse mal rappresenta
Molto importante per i giovani cattolici nella scelta di non rispondere ai bandi fascisti e di andare in montagna fu il Consiglio talora problematico e sofferto del sacerdote
In alcuni casi dal parroco più spesso dell'assistente spirituale del circolo o del prete dell'oratorio
è stata sottolineata la solitudine in cui avvenne l'assenza resistenziale
Demandata alle alla coscienza dei singoli credenti ma spesso essa non avvenne nella completa solitudine
Vi era una tela associativa che nel corso della guerra si era allentata ma che non si era lacerata e che in quei frangenti svolgeva una funzione protettiva verso il cinque
Lei sente di tanti cattolici a favore della lotta armata ha scritto Paolo trionfi in vennero in quei momenti mediate filtrate supportate dall'universo variegato dei gruppi parrocchiali e o diocesani
Questo insieme di esperienze si presentava come un reticolo dalle maglie larghe ma dei nodi stretti
Come una realtà cioè che non coartato alle individualità ma che presupponeva una forte identificazione
Per esempio nell'Italia nord-occidentale il problema della partecipazione alla lotta armata venne discusso in margine ad un ritiro
Spirituale dei dirigenti piemontesi e liguri della gioventù cattolica svoltosi nel seminario di Asti nel gennaio mille novecentoquarantaquattro
Mentre nelle sale nella chiesa tutto procedeva secondo il programma ufficiale nei sotterranei si discuteva sulla presenza armata dei cattolici in quanto tali nella lotta contro i nazifascisti
E si prendeva la decisione di favorire l'invio presso bande amiche degli iscritti e dei simpatizzanti della già che non intendevano presentarsi alle leve repubblichini
A tal fine come risulta anche dai documenti della Guardia nazionale repubblicana all'opera dell'arcivescovado di Torino avrebbe operato un centro animato da esponenti dell'Azione cattolica che indirizzava i giovani prevalentemente presso la banda del gran dubbio guidata da Silvio cioè dopo il suo arresto con gli altri membri del Comitato militare della Regione Piemonte il trentun marzo mille novecentoquarantaquattro
Saranno proprio i vertici diocesani della già a scegliere come successore quel Cordero di Pamparato che passerà poi nella valle Sangone al Comando della Brigata che dal suo nome di battaglia si chiamerà campana
E che morì ha già bene nell'agosto del mille novecentoquarantaquattro
Impiccato dei nazifascisti
Per l'Alto Milanese Giorgio Vecchio nella sua relazione su clero lombardo tra guerra Harris e resistenza ha tracciato una mappa che dimostra il metro il nesso strettissimo
Tra oratori e distaccamenti partigiani
Che avevano spesso immenso i loro comando
Per la Romagna Benigno Zaccagnini a ha ricordato addirittura che i quadri del movimento resistenziale di ispirazione cattolica sì identificava con quelli d'Azione Cattolica
Nel modenese l'associazione del Pallavicino
Quella di San Pietro la Fuci cittadina il gruppo ma Greta i piccoli apostoli di San Zeno
E di don Vincenzo Sartini che esercitavano una non piccola influenza nella Bassa costituirono i primi nuclei della presenza cattolica nella lotta armata
Nel Reggiano Corrado Cordini testimonia che nel gruppo San Giovanni della parrocchia di Santo Stefano la caduta del fascismo vide uno solo di noi credo aderire alla Repubblica sociale
L'identità originaria di questi nuclei non si dissolse completamente nel corso della Resistenza
Tanto che diversi distaccamenti pur nella scomposizione e nella ricomposizione delle Brigate conservarlo i caratteri con cui si erano costituiti
Per il Piemonte abbiamo già ricordato la formazione capeggiata da Silvio c'è una ma in questa regione pur essendo i cattolici presenti in una pluralità di formazioni
Da quelle garibaldine pagelle sequestro più spesso di militare nelle formazione otto tra queste ebbero una netta connotazione cattolica lotta dia lottava divisione ballo orco la divisione patria comandata da Edoardo Martino
Malerba quella guidata da Sergio Cotta nel Monferrato
Quella di bene in Valle d'Aosta ed altri
Talora la preferenza per le formazioni autonome emerge anche in ambienti ecclesiastici
Così è per monsignor Grassi vescovo Vialba che nell'ottobre mille novecentoquarantaquattro alla vigilia dei ventitré giorni avendo le truppe fasciste tedesche
Dopo dovuto lasciare la città e le colline circostanti
Per attestarsi in difesa dei valichi alpini dell'asse stradale e ferroviario Torino Cuneo e Torino mare
Preso contro prese contatto coi comandi partigiani
Cercando il colloquio con gli autonomi di Mauri che invitava con successo a concordare un pacifico subentro nell'occupazione della città e operando invece per escludere i garibaldini
Tra l'Ossola e milanese operava il raggruppamento al tredici Alfredo Di Dio con le due divisioni Balto cioè e Alto Milanese inetta ispirazione cattolica
Così come sempre in Lombardia erano attive le brigate del popolo comandate da Franco Mario
Nel Bresciano nacquero le fiamme Berti gelose tutrice della loro apoliticità estese si progressivamente alle province di Bergamo Como Sondrio e all'Emilia
Nel Friuli operava la la Osoppo da cui dipende dipendeva la triestina Domenico Rossetti
In Veneto a giudizio di Silvio Tramontin la figura di maggior spicco della resistenza cattolica fu l'ufficiale Carlo Perucci già una figura per molti aspetti emblema
Già delegato della FIM diocesano dell'Azione Cattolica veronese dal mille novecentotrentasei al mille novecentotrentanove l'otto settembre si trovava in Croazia da cui riuscì a raggiungere Brindisi
Di qui ripartiti per il Veneto con un sommergibile
Nel novembre mille novecentoquarantatré
Munito di credenziali badogliani che faceva valere nei confronti di ufficiali e soldati alla macchia giovandosi via rapporti privilegiati col clero alcuna azione cattolica
Sarebbe riuscito a organizzare quasi i quattro quinti degli appartenenti alla resistenza nel Veronese
Secondo Enrico Mattei complessivamente nel Veneto ben diciotto furono le Brigate democristiani
E in altre ventuno i due terzi dei componenti Prévert provenivano dalla Democrazia cristiana
In Liguria pur nella consapevolezza delle distinzioni vi fu nella resistenza unità di azione tra le forze in campo forse più che in altre regioni
Specialmente nelle province di Genova e di sapone dove presto si raggiunse l'unità delle formazioni
In Romagna dopo una breve apparizione spontanei Istica
Ha scritto don Lorenzo Bedeschi e i cattolici confluiranno per lo più nelle Brigate Garibaldi
Così al al pure avvenne nel bellunese soprattutto dopo lo sfaldamento della formazione guidata dal colonnello Zancanaro ucciso col figlio la notte del nove giugno mille novecentoquaranta qua ma la prese ma la presenza di cattolici informazioni garibaldine e segnalato in tutte le regioni del Nord
In alcuni casi di raggiunsero gradi di rilievo come l'ufficiale del Genio Aldo casta design comandante della divisione garibaldina Cichero
Nella prima nell'Appennino ligure o come Bruno volta che giunse a a comandare l'accento tredicesima Garibaldi in valle di Shaggy in che modo
Talora di parroci preferirono dar luogo per lo più con giovani di Azione Cattolica a piccole bande
Che operavano nel territorio stesso della parrocchia e in quelle limitrofe e che sembrava avere caratteristiche di autodifesa più che di combattimento
E di polizia rurale
Funzione ben presente in Piemonte anche nella colonna Monviso guidata dei fratelli Scotti al cui nome è legata la vicenda del Partito dei contadini sorto nel mille novecentoventuno da una scissione del Partito popolare
E riproposto ci nel secondo dopoguerra
Attiva nell'Astigiano e nel cuneese sarebbe giunta a contare sino a due mila John
Il passaggio alla resistenza in più di un caso fu accompagnato ho seguito da un approfondimento delle tematiche sociali alla luce del pensiero della chiesa
E questo un ambito in cui si manifestava un rinnovato attivismo dell'Azione cattolica a livello nazionale soprattutto a partire dalla metà del mille novecentoquarantatré
Si tratta di temi che vennero recepiti in tempi e forme DiVersi a seconda delle differenze situata differenti situazioni socioeconomiche locali
Con qualche ritardo nelle diocesi periferiche montane con un anticipo nei maggiori centri urbani ed industriali
Era del resto un settore che diventava strategico ai fini degli assetti del dopoguerra e dei problemi della ricostruzione
Su di esso non mancavano di intervenire pare i vescovi da Schuster affossati muovendosi sostanzialmente nella linea della quadrati decimo anno
Ai primi di luglio mille novecentoquarantatré si svolgeva a Reggio Emilia un convegno per gli assistenti ecclesiastici di Azione Cattolica provenienti dalle varie diocesi
Relatore de la questione sociale fu Paolo Emilio Taviani allora cristiano sociale
Questo rinnovato impegno si traduce in forme di studio di approfondimento di divulgazione
A Padova nel febbraio mille novecentoquarantaquattro il gesuita Carlo Messori teneva un corso di Sociologia cristiana per gli studenti dell'Augustinianum
Visto il successo e sovente ripetuto nella prima i parroci della città quindi esteso ai sacerdoti degli altri di Cariati e contemporaneamente allargato gli uomini cattolici ai laici più impegnati
La serie di conferenze nonostante i limiti teorici e pratici
E l'improvvisazione degli oratori chiamati a sostituire in periferia Messori oltre a permettere ha scritto Pierantonio Josh una discussione degli argomenti trattati forni ai preti l'occasione di uno schema di scambi di idee sulla in incandescente situazione politica
Nel Trentino l'approfondimento della dottrina sociale della Chiesa avvenne soprattutto in gruppi di formazione sorti in varie parrocchie e a rivolti particolarmente ai giovani dei gruppi studenteschi e i membri dell'Azione cattolica
A Rovereto ha ricordato Armando parla bagagli si formò il gruppo convento un'associazione che riuniva anche giovani non cattolici per discutere approfondire temi religiosi e sociali a Cavalese don Francesco De Marchi aveva fondato i gruppi di pensiero cristiano per approfondire il che approfondire come i giovani i temi dell'enciclica sociale mentre don Alfonso ciascuno delegato dell'Azione cattolica teneva cicli di conferenze
In vari Paesi
A Trieste monsignor Santin
Che si rivelava forse il più pronto fra i vescovi del Friuli e della Venezia Giulia a recepire l'invito alla mobilitazione sociale contenuto né rabbia messaggio del Natale mille novecentoquarantadue
Lasciava spazio al settimanale diocesano vita nuova a cui torna era tornato a collaborare con pseudonimo don Edoardo Marsa
La gli articoli della rivista su questo tema avevano basta ecco in tutta la e proprio in questo periodo ci progettato un'edizione regionale di vita nove
In varie località si potenziali casse si sviluppa l'Opera nazionale per l'assistenza religiosa e morale degli operai coi suoi cappellani del lavoro
Quasi dappertutto e si si mossero in modo tradizionale
Arte eccezione forse di Torino
Dove il nucleo di sacerdoti che diede vita a tale esperienza seppe superare il modello cari cattivo ed assistenziale del non hanno e venne assimilando e facendo colloqui il modello della gioco
Francese è bello
Nella prima fase pionieristica dell'iniziativa ebbe un ruolo preponderante un'interessante figura di sacerdote don Giuseppe Polla Rolo che stabilì più di un rapporto con l'Azione cattolica
Dopo il suo arresto da parte dei fascisti nel gruppo mille novecentoquaranta nel nel giugno mille novecentoquarantaquattro
La sua successiva fuga sui monti e l'impegno a fianco della Resistenza
Merito di Fossati fu quello di affidare la presenza in fabbrica ad un gruppo di sacerdoti tratti dei missionari di San Massimo sganciati da qualsiasi ministero parrocchiale
E conducenti vita comunitaria
Questi abbiamo tentativi di rapporto con la classe operaia informe non convenzionali
Nei maggiori stabilimenti i raggi di fabbrica promossi dall'Azione cattolica tendono a saldarsi Corrino assente sindacalismo cristiano
Questo rinnovato attivismo svelava la consapevolezza di un grave ritardo da colmare
Ma per il motivo un po'affannosa in cui sereno realizzata per la venatura molto spesso assistenzialistica e devozionale che lo caratterizzava era rivelatore come ha scritto Francesco Traniello
Della complessiva debolezza culturale accumulate circa le dimissioni reale della questione opera nel frattempo e sto giungendo le conclusioni il mondo cattolico si veniva muovendo anche sul piano politico dopo una serie di contatti informali
Il ventinove settembre mille novecentoquarantadue si teneva sulla collina torinese nei pressi della Basilica di Superga una riunione a cui partecipano una quarantina di esponenti del cattolicesimo piemontese e Lombardo
La piccola costituente di Superga come venne definita con qualche impaccio vedeva la partecipazione di ex deputati come Michele Salvadori Gronchi
Esponenti del sindacalismo bianco come grandi guarendo orpelli Stella
E membri dell'Azione cattolica
Agli inizi del luglio mille novecentoquarantatré anima si costituiva il comitato del partito democratico del mo'CRA credo cristiano per il Nord Italia su cui c'è soffermata Annalisa Carlo il manifesto programmatico definito in seguito programmati Milan venne fatto stampare in un milione di copie dall'industriale Enrico fare esso venne distribuito in tutta Italia durante i quarantacinque giorni
Esponenti della Democrazia Cristiana parteciparono ai comitati di opposizione al fascismo che sorsero nei maggiori centri tra l'autunno mille novecentoquarantadue e la metà del mille novecentoquarantatré
Si pose il problema della collaborazione coi comunisti
Essa incontro l'opposizione di taluni preso come Maurilio Fossati arcivescovo di Torino poi superata di fatto sono in prima della Resistenza
Quasi dappertutto la nascita della DC era frutto di incontri e di discussioni tra persone appartenenti a gruppi in precedenza non collegati fra di loro
Ex popolare dirigenti di Azione cattolica esponenti della Fuci i non molti cattolici spontaneamente antifascista
In effetti solo durante la Resistenza ci riuscì a gettare il ponte tra ex popolare e la nuova generazione di giovani cattolici cresciuti durante il fascismo che si stavano affacciando proprio allora alla maturità
Il problema era avvertito da De Gasperi con tanta urgenza che venne richiamato nel preambolo delle idee ricostruttive della Democrazia Cristiana
Dall'Azione cattolica venne un aiuto consistente alle organizzazioni alla organizzazione del nuovo partito
Pressoché in tutte le diocesi i premi sulle tolleravano l'uso di sedi religiose ed i locali parrocchiali per alle riunioni politiche
Come si è visto in taluni casi sacerdoti rappresentarlo la DC nel CLN locali
L'esperienza dei totalitarismi rafforzava la tendenza della chiesa all'impegno politico
Pendenza che sarebbe proseguita nel secondo dopoguerra al di là degli evidenti casi di supplenza
Il rinnovato impegno dei cattolici in ambito politico e sociale si traduceva
Ho concluso in una partecipazione più consapevole alla resistenza
Ma essi guardavano oltre la guerra avvertita come ha ricordate stamattina Andrea Riccardi come un periodo provvisorio e in fondo alloro poco congeniali soprattutto preparano il dopoguerra
Risulterà la scelta vincente grazie
No grazie signor Gariglio della bella relazione sintesi dei lavori svolti da tanti amici nell'Italia settentrionale
Con la relazione procedo Gariglio abbiamo conclusi i lavori ma
Questo abbiamo concluso le relazioni ora diamo spazio
Al dibattito qualcuno prego senta
Come come responsabile
Sandro muta
Sono fratello di quel comandante dell'accento tredicesima Brigata Garibaldi
Nell'Azione cattolica
Come responsabile della dallo stesso
Nella sanzione partigiani cristiani non posso che essere particolarmente lieto
In quest'ultimo intervento tutta tutte lì impianto del convegno è veramente ammirevole Kant quanto ci riguarda ecco io a un certo momento avevo l'impressione che forse volutamente lasciata così in una dimensione particolare quella della resistenza armata che cioè si volesse su sosti sotto particolarmente insistere su quello che l'attività del clero della gerarchia ecclesiastiche sul piano qualitativo e assistenziale vedo che invece no anche questo aspetto belga resistenza
Armata da parte dei cattolici c'è in questo convegno noi ci compiacciamo
E vorrei semplicemente senza aggiungere nessuna valutazione su quanti eravamo su quanto abbiamo fatto soprattutto quanto hanno fatto quelli che ci hanno lasciato io vorrei semplicemente chiudere il mio brevissimo intervento comunale
Per tali sentire un attimo quello che noi chiamiamo brandello palpitante di memoria storica
La preghiera del ribelle di Teresio Olivelli che noi abbiamo vent'anni fa registrato su un disco che adesso abbiamo riprodotto su un nastro
Però faccio sentire
Penso che veramente per la verità stamattina io ho chiesto che poteva essere anche un momento interessante con le massime autorità dello Stato perché io questa preghiera a suo tempo quando siamo stati ricevuti come responsabile del partigiani cristiani l'ho consegnata al Presidente della Repubblica il quale è stato molto contento e ha detto che l'avrebbe utilizzato nei rapporti con i giovani perché in questi dodici è veramente un segnale di una spiritualità medi un'attualità che voi la sentirete
La e non non potrete che che essere d'accordo come di quanto sia profonda di tale questa memoria storica
Non sensazione Mezzadri stiamo nell'aula con gli adulti per la liberazione ha voluto registrare su questa discordia brughiera delle belle dell'Atm artigiano Teresio Olivelli
Va
Signore
Farci liberi
Signore che fra gli uomini drizza stilato una croce segno di contraddizione
Che predica stesso festival rivolta dello spirito contro le perfidie gli interessi dei dominanti
La sordità inerte della massa
Annoni oppressi da un gioco numeroso e crudele che in luglio e prima a fine luglio ha calpestato Tei
Fronte di leader eritreo
Dalla forza della ribellione
Dio
Che se il De Rita e libertà
Facili per il e intenso abita nel nostro proposito
Tendi la nostra volontà moltiplica le nostre forze pesticidi della tua armature
Noi ti preghiamo Signore
Tu che sposti respinto vituperato tradito
Perseguitato crocifisso
Nell'ora delle tenebre ci sostenuti la tua vittoria
Sì nell'indigenza viatico
E il pericolo sostegno conforto nell'amarezza
Quanto più s'addensa incupisce l'avversario
Facci limpidi e più ricchi
Nella tortura Serra le nostre labbra spezia
Non lasciarci piegare
Se Cattrini
Fa che il nostro sangue si unisca al tuo innocente via quello tra i nostri morti
A crescere al mondo giustizia e carità
Tu che registi
Io sono la risurrezione della vita verrà anche nel dolore all'Italia una vita generosa e severa
Liberaci dalla tentazione degli affetti
Per gli attori sulle nostre famiglie
Sui monti ventuno sia nelle catacombe delle città
Dal fondo delle prigioni
Noi ti preghiamo
Sia il nome da parte che tu solo sanitario
Figlio della pace degli eserciti
Signora che porti la spada e la gioia
Ascolta la preghiera di
Ribelli per amore
Non c'è altro da aggiungere
Non si
Prego
Monsignor tramonti alla parola
Vorrei brevemente precisare due cose
La prima riguarda quella dei cappellani
Ossia i cappellani delle Brigate nere
Sia i cappellani di partigiani
Per quanto riguarda i cappellani delle Brigate nere
Ecco ne abbiamo discusso anche nel convegno su Repubblica sociale fatto a Brescia dalla Fondazione Micheletti
Punto bisogna distinguere fra quelli che sono stati consigliati ordire Tura comandati dei loro vescovi nel caso di Treviso per esempio a rimanere
Con truppe appunto con le Brigate nere perché erano giovani Dust erano prima cappellani militari
Appunto
Dall'esercito italiano regolare
E il vescovo via comandati di restare perché si trattava di giovani appunto che avevano bisogno di un'assistenza spirituale
Ecco questo
In molti casi know in tutti i casi perché sappiamo che sono stati appunto padre
Epaminonda Troya ombre
Con Pomezia significativo Mate il padre Eusebio Zappa terreni eccetera che invece sono andati perché credevano ma non lo so che quella fosse una parte del suo sta ma Secondo avrebbe anche addirittura a suo giudizio ha confessato non sono vicini non so
Meglio carne
E e quindi appunto per quanto riguarda i camper anti brigate nere bisogna distinguere fra quelli che avevano fatto per obbedire al loro vescovo
Fra quelli che hanno creduto opportuno farle per quelli che avevano fatto invece con un entusiasmo
Credendo che fosse quello alla parte con cui mentre sì per quanto riguarda invece i cappellani dei partigiani ecco direi che ufficialmente a quanto mi consta appunto non sono esistiti
O meglio sono gestiti alcuni per esempio Belluno il vescovo Bortignon una permesso
Che ci fossero cappellani fra i partigiani diceva se avevano bisogno vengono giù sui confesso lo fanno alcuni non eppure andate voi su a dire una messa e poi venite giù
Ma non la permanenza fissa
Anche perché ricco dopo un fatto rivissuto recentemente due tre mesi fa a Pontremoli che alcuni di questi preti che sono rimasti invece anche contrariamente agli ordini del loro vescovo appunto cappellani dei partigiani alla fine della guerra sono risultati scopre tanti
Una ragione
O per una
Punto per la vita forse che vivevano che conducevano lassù
Per cui per esempio appunto
Va fatta questa distinzione punto per quelli che sono e non erano molti credo i cappellani fissi nelle Brigate artificiali
Una seconda osservazione che vorrei fare
Il distinzione posta da certi vescovi intorno sul caso Bortignon perché la diocesi di Belluno uno di quelli che ricordo di più e non si può accusare certamente Bortignon diffido fascismo dopo che sappia fanno appunto a quello che ha fatto di fronte ad impiccati Dipiazza Campitello ora piazza dei Martiri facendo sudare alla Scala andando a dare l'estrema unzione alcuni tedeschi punto col mitra
Portate puntati contro di cui ora Bordino capo affatto apposta o addirittura la scena tutta o restate dirigente dell'Azione Cattolica o andate a combattere nelle formazioni partigiani
C'è ancora vivente nuova testimone allo la moglie
Del mi pare che fosse europarlamentare centralmente o deputato Coleselli Laronzana Vedana Coleselli
La quale dopo era stata chiamata da Bordignon lui ha detto o fai la presidente della Fuci o fai la staffetta partigiana e lei ha detto probabilmente ci sono tante bellunesi disposte a fare la presidente della Fuci ci sono poco Bonomi poche bellunesi disposte a rischiare la vita facendo la staffetta partigiani
Quindi anche qui punto grandi distinguere molto secondo me con noi mi pare che facendo la storia
Forse generalizzando troppo perché ci sono ci sono casi completamente diverse da zona a zona da diocesi abbiamo accuse e quindi dobbiamo stare molto attenti non possiamo secondo me fare una storia generale appunto tristezza dell'apporto dei cattolici appunto aveva resistito
Possiamo indicare alcune cose ma non di più dobbiamo fermarci lì
Un'ultima segnalazione che vorrei fare è che per cui non siamo direttamente nel tema che stiamo trattando ma siccome si tratta di un caso netto ecco fra le reti che sono state ricordate dall'avvento Gariglio ecco vorrei ricordare per il Veneto proprio perché mi sembra significativa la rete farà ma cioè quella foto formata da Franceschini e da Marchesi quindi un cattolico è un comunista che si trovano per formare appunto una rete
Di passaggi appunto di ebrei
Di
In ungherese fuggite dei campi di concentramento di ricercati politici e si apre a farli passare appunto in Svizzera
Ora questo mi pare che sia molto significativo l'incontro appunto di queste due personalità perché vorrei aggiungere anche se non rientra direttamente appunto nei nostri lavori che sia nei campi di congelamento nei lager tedeschi
Ci sia nelle formazioni partigiane
Per me ecco nato
Direi non in gran parte ma è nato come il germe commesse M un po'l'ecumenismo
In questo incontro appunto in una lotta ideale comune azionato guardi offra valdesi in Piemonte per esempio
Oppure appunto ebrei altre parti eccetera quindi questo ed è più nei campi di concentramento direi che non nelle formazioni partigiane ma certamente sottolineerei questo inizio
Dell'ecumenismo che per noi italiani poi era una novità ecco perché l'abbiamo recepita soltanto a fondo dopo il Concilio Patrizio quando già nella Resistenza basta prego
Grazie
Carola ma onorevole Maria eletta Martini
Credo che dobbiamo tutti gratitudine all'Istituto Sturzo dal teste iniziativa
Io ascoltando le azioni di oggi ho avuto le suggestioni che voglio comunicare anche perché io ero molto giovane ma la partecipazione alla Resistenza ha segnato un momento importante anzi fondamentale nella mia
La mi che mi rifaccio avevano ultime indicazioni che è stata data non si può generalizzare
Per tutti ma soprattutto per l'apporto dei cattolici e voglio dire che anche la indicazione della gerarchia non può essere identificata solo con la lettura delle lettere pastorali
Ma eravamo in un periodo in clandestinità io ricordo che le indicazioni venivano fatte persino ammette
Mai Invesco avrebbe potuto scrivere in una lettera pastorale infondere il modo per essere vivi parlando di questioni che nessuno poteva contestare lasciasse diretta alla che esso magari le feste da ballo che era un grande grande funzionante una grande preoccupazione per esserne vittima
Ma come avrebbe fatto io penso alla mia zona
Sono della linea gotica
Che ha significato l'oscillazione dal settembre quarantaquattro all'aprile quarantacinque Marco avrebbero fatto questi crescono che non sapevano nemmeno a quale indicazione potevano essere identificati e allora
Allora l'operazione non la rito vorrei a questo fatto io penso al mio vescovo che certamente non andrà mai scritto una lettera personale di questo genere di genere
Dire ma così avanzato di esplicito ma l'episcopio cede alla riunione costante del Comitato di Liberazione nazionale ecco perché non mi meraviglio del disco del Vesco di punte del della identificazione che era stata fatta a Pontremoli perché in quella zona particolarmente questa oscillazione racconti allora credo che l'istituzione tutti voglio scendere non sono sto fisico al metodo
Dovrebbe seguire questa indicazione che è stata fatta anche andare alla ricerca di testimonianze
Di quelle che cerco Lecciso
Perché le testimonianze che molto spesso dissento né quella caratteristica della persona persona ve la spontaneità potremmo dire molte cose di più di quelle che in fondo non dicono gli atti ufficiali
Quale quando ancora i fascisti erano in posizioni di responsabilità i singoli Paesi va detto è passato non sarebbe mai arrivata che sarebbe stato censurato era abbastanza se ci l'altra cosa altre due suggestioni vorrei comunicare speranza che qualcuno le raccolte
Che è stato detto non esenti a esageriamo troppo io li con la partecipazione della società civile
Io credo che bisogna essere equilibrati in questo senso quando io penso che le donne di Carrara
Hanno evitato l'evacuazione totale della loro città
Ed è un movimento che è nato qui definito di Società Civile mentre era ormai stabilito che la città doveva essere evacuato perché nelle strategie militari da una parte e dall'altra perché il problema era importante come si fa a dire che questo non è un atto ad esempio di Società civile che si esprime che non è armata
Abbiamo le ha fatto piacere sentire corda anche la valorizzazione la perfezione ma per questo è un atto chiarissimo
Che si è inserito ha salvato una città Carrera è ancora viva perché le donne di fare partendo dal mercato hanno fatto tale di quella confusione di città che l'autorità tedesca che aveva in che aveva impegnato e che aveva stabilito su tutti i manifesti l'evacuazione della città non è stata fatta
Terza cosa che vorrei affidare nella me l'ha suggerito l'ultimo intervento
Al normale dell'Università di Pisa
Nella normale dell'Università di Pisa
è sorta una riflessione culturale di alto valore
E c'erano anche dei cattolici si parla di Natta si parla di Maccanico si parla anche di Ferrari Aggradi si parla anche di sabbia
Adesso c'è uno studio attento per la riproduzione di quello che fu ritenuto un giornale il campano
Dove però probabilmente un approfondimento di questi primi incontri che sul piano culturale pesce un po'alla sesta edizione del Marchesi Franceschini di cui si parlava prima forse potrebbe essere importante anche per valutare un apporto che era di carattere culturale di cui poi sarebbe stato importante la punizione per il futuro grazie
Prego
La parola
Dottor De Ana
Devo dire grazie sempre vuota per l'invito mi associo all'invase da suor Lia ringraziamento Daniele Martini verrà allestito sul dico grazie in particolare ai relatori sono grazie a Dio un analfabeta della vita però devo dare una piccola testimonianza
Nel mille novecentotrentacinque
Quindi avevo quattordici anni
Don lessi ricco
Assistente parroco ai Salesiani a Taranto nell'azione dei Tre Carrare
Mi ha aperto gli occhi sul fascismo
Al punto che di una città fascista come da Taranto per via della presenza e dell'arsenale militare e del dominio dei militari nell'economia dalla città
Al punto che lavorando nell'arsenale Cometo come facevo sono stato capito come un antifascista
Fino a raccogliere
Le confidenze di uno che si qualificava socialista
Il quale mi ha accompagnato
Nella sua cantina a vedere la raccolta che conservava dell'Avanti del periodo pre fascista
Devo aggiungere e chiudo che è rimasto impresso nella mia mente vivissimo
Il gesto di Pio undicesimo il tre maggio trentasei
Quando il tre venne a Roma e lui si assentò da Roma perché in quel giorno che ha liturgica mentre all'epoca ricordava
L'intenzione della croce a Roma veniva issata una croce perché non era quella di Cristo grazie
Grazie al dottor Di Napoli dell'intervento
Prego si accomodi
Sono Carlo giustamente passato vent'anni fa per incarico della direzione de la democrazia cristiana
Curai questo volume poco noto purtroppo
Di seicento pagine che documenta la partecipazione dei cattolici alla lotta alla Resistenza e alla lotta di liberazione
Una tesi la tesi di fondo che io sostengo in questo volume che può essere discutibile e discussa e contestate per esempio da dall'onorevole Taviani
E che non ci sarebbe stata lotta di liberazione con quello su con quello spirito con quella partecipazione che tutti conosciamo se non ci fosse stata prima negli anni ventitré venticinque una resistenza morale che animata da principi ideali che poi si trasmisero
Dopo vent'anni
Né i cattolici che partecipano alla resistenza
Io in particolare poi citavo ricordavo il congresso del Partito Popolare di Torino ricordo in questo in questo volume ricordo l'ultimo congresso del Partito popolare nel quale il presidente del Congresso Merlini
Disse
Sia una sola la parola di questo ultimo congresso del Partito popolare resistente resistere perché ce lo impone la nostra coscienza ce lo impone l'attaccamento alle nostre idee i nostri ideali ricordo anche che intonati scrisse a questo proposito un articolo intitolato resistere
Nel quale
Proponeva ai cattolici di mantenere viva la fede nei loro ideali e di aspettare la al momento opportuno perché i giganti hanno sempre i piedi di Creta e
Presto o tardi crollerà ma non era di questo che io volevo parlare lo spunto invece nell'ovattato
Con un certo dispiacere
Non signor trama Tramontin quando con una dichiarazione categorica ha detto che i cappellani nelle formazioni partigiane non sono esistiti
Ora questa affermazione mi pare che contrasti con la verità storica
No no no non è così non ecco non è così semplice io nel mio libero che è documentato
Cito per esempio e sono soltanto degli esempi
C'è anche una fotografia di un di un cappellano militare ecco che sta confessando un partigiano
E la didascalia dice
Don Giuseppe Bruno assistente diocesano della Gioventù gli Azione Cattolica Mondovì sì unì ai partigiani munito di regolare il decreto di nomina del suo arresto e divenne cappellano del Gruppo Divisioni errore del capitano Copa e così
In altri casi Don Giovanni Bobbio parroco di Varese Ligure fucilato a Chiavari era cappellano di una formazione partigiana dopo l'arresto era stato liberato eccetera
E così
E così don Giuseppe Marra Botto e così tanti altri e ma c'è
Non ho fatto un segno perciò adesso non lo trovo ecco ma il cardinale Boetto nomino nomi noti che e mando a fare cappellano militare il cappellano attrae i partigiani un un sacerdote
Che e gli dice questo sacerdote scrive un libro racconta la sua vicenda e dice che il il cardinale lo benedisse e gli diede questo incarico
Insomma i i cappellani nelle formazioni c'era no ecco
C'è un un elenco va be'io destino sento dire che se ne prende atto mi fa piacere mi fa il piacere non non desiderava altro che questo grazie grazie naturalmente
C'è qualcun altro che desidera prendere la parola
No
Dottor Parisella prego che il professor Parisella prego
Io vorrei cotte
Bouygues se possibile a a diradare alcuni equivoci che e alcune difficoltà di comunicazione che si sono manifestate soprattutto
In queste ultime due o tre
Cose che sono state sollevate in fondo quando consiglio Tramontin dice della difficoltà dirigo ridurre a delle linee di tendenza uniche un discorso su Cattolici Chiesa Resistenza da un lato dice una cosa della quale abbiamo avuto anche qui palese testimonianza dall'altro però
Ci pone un problema perché se noi ricostruiamo questo come un momento fondativo della storia dell'Italia repubblicana
Pubblicano a secco come la lunga transizione quarantatré quarantotto dal Fascismo alla Repubblica democratica dobbiamo cercare di capire anche delle linee di tendenza generale
Nel senso che le storie di ognuno hanno avuto nella storia del paese de nel senso che la storia della Chiesa dei cattolici ha avuto nella storia del Paese quindi progressivamente dobbiamo farle queste generalizzazioni per riuscire a collocare importante farle sulla base di un'analisi attenta delle tante storie personali delle tante storie diocesani o parrocchiali nel
Altro caso e proprio la metodologia che abbiamo voluto seguire nel fare nel promuovere la ricerca che alla base di questo convegno e e questo l'unico dei numerosissimi
Impegni del cinquantenario che ha come retroterra un anno e mezzo di lavoro che e servito andare scandagliare di nuovo le fonti locali anche per rischi vivere quello che magari era stato scritto con una diversa approssimazione in passato tendeva proprio a questo ad avere una visione generale maggiormente fondata sulle tante diversità delle storie Loca perché quando parliamo della realtà ecclesiale proprio nero e qui in io vorrei anche dare un po'il senso del passaggio dalla giornata di oggi a quella di domani alcune e così oggi domani sentiremo
Forse ripetere ma guardando all'episcopato Piero e alla incavo nella sua dimensione nazionale oggi no privilegiava questa dimensione territoriale quando quel diamo la realtà della chiesa ma non chiesto parecchi perché Chiesa e cattolici dobbiamo voluto sottolineare perché nell'accezione normale di Chiesa si è la gerarchia è il
Il clero né quindi abbiamo voluto tenere un po'presenti tutti e due questi termini perché stamattina ad esempio c'era un'affermazione che veniva fatta nella intervento del professor De Rosa ma anche in quello del cardinale Silvestrini in cui si parlava della realtà istituzionale da Chiesa che e Pierce sua natura è una realtà istituzionale che comprende tutti no ecco la se il ruolo istituzionale della gerarchia che appunto è un ruolo di questo genere però e nella natura
Stessa dell'Hi Kato cattolico che è parte della società civile che la base sociale anche dello stato di schierarsi in certi momenti quindi questa primo elemento di de Sio Chiesa con istituzioni delle sue dinamiche e il laicato cattolico Abele altre dinamiche e il clero ricordava giustamente il professor Mazzonis che vive più incardina dentro la realtà sociale del Paese a delle dinamiche che lo avvicinano a a quelle della il capo ma che lo rendono responsabile di fronte alla gerarchia e qui si innesta il discorso sull'assistenza religiosa
Agli partigiani questa indubbiamente una delle tante cose che va valutata in relazione a che cosa ha dimensioni che il fenomeno esistenziale arriva nelle diverse realtà locali
La dimensione che la partecipazione dei laici cattolici arriva all'interno delle formazioni nelle diverse realtà locali al tipo di storia personale del vescovo e di chi poi intorno al desco era per
Consigliarlo per aiutarlo sentirlo determinata giustamente don Silvio Tramontin alcuni anni fa pubblicò fece uno studio sulle notificazioni nella dell'episcopato enigmi
Molto chiaro che l'episcopato prende più coscienza della realtà che gli si presenta progressivamente non è una presa di coscienza immediata come ce l'ha un militare sbandato un un laico cristiano che vive in mezzo agli altri che condividono la sua stessa situazione che fa la sua scelta di andare a combattere nell'episcopato questo si produce progressivamente secondo l'andamento dei fatti le ultime notificazione hanno un taglio che è nettamente il Terzo dalle prime quindi questo è un elemento essenziale anche
Sul problema che è stato sollevato dei cappellani ma è anche un problema più generale di atteggiamento della realtà istituzionale della Chiesa che progressivamente si è segua che cosa ha una realtà della sua base che sente profondamente la nullità della situazione e che ad essa partecipa più intensamente quindi questo fatto noi siamo abituati a guardare dall'alto verso basso analizzando la realtà della chiese anche in questo periodo dovrebbe portarci anche a guardare un po'diversamente secondo una prospettiva diversa alla realtà
Ecclesiale in questo senso gli strumenti di comunicazione diceva giustamente la onorevole Martini le cose che ha detto però
Esistono appunto degli strumenti di comunicazione che all'episcopato
Nei riguardi della del proprio gregge per comunicare e proprio le notificazioni collettive di più che le pastorali individuali lo rilevava dal sito Tramontin erano lo strumento o che e molto importante molto indicativo a questo riguardo così per esempio
Le cose certo
L'ho sempre insegnato che vanno cercate e trovate laddove era possibile comunicarle professor Mazzonis ha citato un articolo de L'Osservatore Romano
Di don Sergio Pignedoli io me voglio ricordare un altro di Diego Fabbri all'indomani dello sbarco di Anzio si intitolava salvarsi insieme
Era era un'indicazione ben precisa tra l'altro Diego Fabbri in quel periodo era militante o era vicino ai cattolici comunisti a Roma Escrivá sull'Osservatore Romano e la
è un'indicazione anche qui senza dopo lo sbarco di Anzio il richiamo al samba salvarsi insieme in Roma occupata sulla qua nella quale la morsa dei nazisti si stava particolarmente stringendo ecco c'è la necessità anche di rileggere di rivede
Irene fonti quindi non solo quella di interrogare i protagonisti sono state raccolte alcune centinaia di interviste nell'ambito di questa ricerca presso l'istituto ma anche proprio di riconsiderare quelle fonti che sono state viste in passato sono state viste con occhio differente e una cosa importante sarà riconsiderare soprattutto tutte quelle testimonianze che sono state prodotte nell'immediato dopoguerra i primi due-tre anni successivi alla Liberazione
Perché sono una fonte indubbiamente ricca e immediato in presa diretta con gli eventi ecco questo mi sembra che era necessario dirlo proprio perché
Raccontandoci ognuno le proprie storie sembriamo avevo ragione
Anche se diciamo così diverso e poi il problema si tratta di legare queste storie per farne una storia che è stata una storia comune che deve essere necessariamente riscritta con una storia comune
C'è qualcun altro che desidera intervenire
Allora grazie a tutti ci vediamo domani mattina