"Il programma fondamentale: crisi della forma partito" Festa Nazionale dell'Unita'

Ho questa prima conferenza del ciclo
Dedicato al programma fondamentale una nuova formazione politica
Crisi della forma partito e nuove forme organizzative
Partecipano a questo incontro
Piero Fassino della direzione nazionale
Italiano
Mariangela Grainger che sta arrivando io mi scuso per lei per il leggero ritardo ma parteciperà sicuramente all'incontro che coordinatrice dalla Commissione femminile del Partito Comunista Italiano nazionale
Il compagno Lucio Magri due la citazione giornale
Gilles Martinet e alla mia destra
è stato ambasciatore di Francia in Italia
Giovanni Moro
Segretario politico del Movimento federativo democratico
I nostri ospiti saranno interrogati
Dal compagno Rocco Di Blasi
Che direttore dell'inserto regionale dell'unità dell'Emilia Romagna che alla mia destra
E da un altro compagno Stefano Menichini giornalista del Manifesto
La prima domanda
Sarà rivolta a tutti i nostri interlocutori
Da Rocco Di Blasi
Io invito
Gli oratori a rispondere brevemente
Non più di otto dieci minuti a testa
Perché poi dopo la prima domanda è una prima carrellata di risposte
Di tutti i partecipanti al nostro incontro pensiamo di dare via libera ai giornalisti per rivolgere domande dirette
Botta e risposta
Coloro che riterranno
Di interrogare
Su gli argomenti attinenti al tema di questa sì
La prima domanda quindi l'introduzione di questa nostra iniziativa di questo nostro incontro a Rocco Di Blasi responsabile dell'inserto regionale dell'Unità dell'Emilia Romagna
Mi pare che l'ultimo documento prodotto sulla riforma della forma partito
Cerca di individuare una strada che va dal partito che organizza dal partito di tipo leninista a un tipo di partito che aggrega e persino in particolare insiste molto su una capacità di ascolto di questo partito verso la società
E anche sull'idea di un partito federato che sembra puntare più sulla raccolta di stimoli già presenti e per qualche verso autorganizzati che non su una forma di organizzazione diretta tuttavia la tradizione del PC e quella di un partito forte non di un partito debole
E di un partito che unifica molto dal nord al sud strati sociali diversi lancia parole d'ordine promuove campagne
L'idea del partito federato io vorrei chiedere non può acuire la crisi di identità del vecchio corpo del PC
Oppure accentuare da cui io l'attuale situazione di stallo rendendola magari federata tra diverse forze questa era la domanda
Va bene cominciamo allora da Piero Fassino della direzione nazionale del partito e responsabili appunto dei problemi dell'organizzazione far prego ma io credo che noi dobbiamo
Partire da una considerazione che
Credo in questi anni abbiamo tutti misurato in modo concreto cioè in Italia è venuta maturando una crisi di rappresentanza molto forte una crisi di rappresentanza che ha investito le forme tradizionali dell'organizzazione sociale dell'organizzazione politica e le istituzioni
Basterebbe pensare a come in questi anni c'è stato una crescente capacità di raccogliere consenso dei Cobas sul terreno sindacale per come dire avere un esempio di una crisi di rappresentanza sul terreno sociale
Basterebbe pensare a come è venuto crescendo in questi anni il fenomeno dell'astensionismo politico o la crescita del numero delle liste
Localistiche di stampo neo corporativo il successo di fenomeni elettorali come le leghe
Per avere una chiara percezione della crisi dei partiti basterebbe pensare a come è venuta diffondendo sì
Una diffidenza nei confronti dei partiti dei confronti dello stato della pubblica amministrazione come è cresciuta la distanza tra cittadini e Stato per avere la misura della crisi di rappresentanza della istituzioni che conosce il nostro Paese io credo che dobbiamo partire intatto da questo punto in Italia vi è una crisi di rappresentanza del sistema politico istituzionale non essere brevi video vado proprio per punti i compagni e amici che sono quindi con mi scuseranno la schematicità
Secondo a questa crisi di rappresentanza non si è sottratta la sinistra non è una crisi di rappresentanza che ha investito solo chi governa ha investito il sistema
Sociale politico istituzionale nel suo complesso i Cobas sono la contestazione del sindacalismo confederale in primo luogo la CGIL se pensiamo a quello che è accaduto tra i ferrovieri tanto per fare un esempio l'astensionismo fino a dieci anni fa era un fenomeno che sostanzialmente penalizzava maggiormente i partiti di centro di destra da dieci anni a questa parte è un fenomeno che si trasversalmente tagli al sistema politico e penalizza a destra come a sinistra
La crisi di rappresentata sul terreno istituzionale non è meno forte anche là dove governa la sinistra sul terreno amministrativo ad esempio quindi dobbiamo partire dal dato cioè che c'è una crisi di rappresentanza che ha investito il sistema politico istituzionale che non ha a cui non si è sottratta la sinistra ma risparmia
E quindi nel momento in cui noi andiamo a definire
Una nuova formazione politica come abbiamo diciamo scelto di realizzare decidendo approvando la fase costituente una nuova formazione politica col diciannovesimo congresso
E dobbiamo definire non soltanto evidentemente contenuti di strategia politica e programmatica di questa cosa che voglia cui vogliamo dare vita ma anche la forma organizzativa la forma partito partendo intanto da questo dato che si tratta di costruire una forma partito che sia capace
Di dare una risposta in avanti è positiva a questa crisi di rappresentanza che ha investito il sistema politico non ha risparmiato la sinistra non ha risparmiato il PC e che non l'abbia risparmiato a mi pare
Che anche comprovato dal fatto che in dieci anni dove abbiamo perso quattrocentocinquanta mila iscritti e tre milioni e mezzo di volte che mi pare sia il segno più evita il più evidente di una crisi di rappresenta
Ora nel momento in cui vogliamo affrontare questo nodo mi pare che dobbiamo fare i conti anche come alcuni altri fenomeni che hanno sono venuti cambiando
Il modo di
Concepire e praticare e vivere la politica nella società
Totalmente per stare nei nei nei nei tempi brevissimi vado solo per titoli ma
Non possiamo ignorare che la grande ristrutturazione che ha cambiato il volto dell'Italia in questi dieci anni ha determinato un'articolazione sociale assai più complessa e quindi il problema di un grande partito di massa come noi vogliamo che noi vogliamo costruire diventa quello di come è capace di rappresentare un'articolazione sociale di domande di bisogno di aspettative assai più complessa essa è più articolata del passato
Viviamo in una società che ha maturato un rapporto con la politica assai meno ideologico e in cui l'adesione ad un partito è assai meno caratterizzata come dire da soltanto l'adesione ai fini ultimi ai grandi valori ideali o alla a un apparato come dire concettuale ideologico e assai di più
Sempre di più l'adesione sì viene maturata sul terreno più direttamente politico e programmatico
Se una crescita nella società italiana di momenti di organizzazione dell'agire sociale politico che fa sì che i partiti non siano soltanto l'unica forma esaustiva dell'impegno politico
Per un cittadino anzi in questi anni noi in Italia abbiamo assistito precisamente
A questo fenomeno che mentre maturava una crescente crisi dei partiti come forma di organizzazione della politica per il perseguimento di fini globali generali
Invece tendevano a crescere forme di organizzazione per il perseguimento di fini specifici
Non è un caso per esempio in questi anni abbiamo
Il successo di tutto il movimento ecologista e del fenomeno politico verde che è legato che appunto una forma di organizzazione di impegno politico legato all'emersione di un tema come prevalente e centrale e non
Diciamo per inseguire il perseguimento l'affermazione di una strategia generale oppure pensiamo
Al successo in particolare che tra i giovani
Si è avuto in questi anni a tutte le forme di organizzazione sociale
Sul terreno del volontariato poi qui abbiamo esponente come Moroni segretario Movimento federativo democratico che appunto una tipica formazione di tipico esempio di aggregazione politica non partitica o che tende a aggregare sul terreno dell'impegno dell'agire
Politico sul piano sociale quindi tutti questi
Teniamo conto poi di dei processi di devo ideologizzazione di secolarizzazione di laicizzazione della società cioè sono venuti determinandosi
Una pluralità di fenomeni sul piano della composizione di classe della società sul piano delle forme dell'organizzazione sociale dei modelli di comportamento dei valori che tendono a che obbligano sollecitano un partito a fare i conti con tutto questo allora quali sono i punti diciamo fondamentali
Perché secondo me devono caratterizzare
La forma organizzativa che dobbiamo dare a
Al partito
Ma io credo che
Vi sia in primo luogo quello di costruire un partito che abbia la capacità di essere al contempo partito di massa è un partito di opinione
Questi due nozioni sono sono state a lungo periodo considerate come tra di loro alternative in opposizione c'è il partito di massa è un partito fortemente strutturato radicato capillarmente organizzato che affida essenzialmente è fondato essenzialmente sulla centralità dell'attività permanente organizzata dei suoi scritti il partito di opinione un partito leggero privo di apparati che privilegia il rapporto con l'elettorato eccetera eccetera ora queste due
Modalità io penso che sia due modalità che oggi sempre di meno si possono pensare come tra di loro alternative
In una società atti molto complessa socialmente più articolata che nel passato
Se la esigenza che è un grande partito moderno capace di rappresentare a sinistra esigenze bisogni aspettative non corrisposte sia un partito di massa
Riconfermare il carattere di massa del partitone un retaggio solo del passato siccome siamo stati fino adesso parlo di massa bisogna continuare a dire che siamo così è questo
E che se è vero che una società complessa è più complessa delle sue domande dei suoi bisogni delle sue aspettative può essere rappresentato compiutamente soltanto da un partito che abbia una capacità di forte articolazione
Di forte ramificazione di forte presenza di forte organizzazione nella società civile
Ma al tempo stesso un partito che è capace di misurarsi non soltanto come la sua organizzazione non soltanto con il corpo dei suoi iscritti
Ma anche con l'opinione pubblica più vasta con una società civile che in questi anni è cresciuta molto nella capacità di autorganizzazione direi di Autori produzione di elaborazioni
Abbiamo bisogno un partito che pretenda di meno di rappresentare in toto nella sua organizzazione quello che la società esprime invece un partito che abbia molto di più la capacità di riconoscere l'autonomia della società civile
Dir correlarsi modo davvero dialetti o con la società civile di essere un partito che ha una grande capacità di ascolto
Come abbiamo detto nel dibattito congressuale un partito che abbia la coscienza del limite del limite del partito di un partito che non può pretendere in modo integralisti Co. di essere capace di rappresentare come la sua organizzazione con la sua politica compiutamente tutte le domande tutte le esigenze che vuole rappresentare ma invece ha una capacità di correlarsi di rapportarsi
Proprio perché
è un partito che riconosce l'autonomia della società civile di una società civile che è cresciuta sul terreno sociale culturale politico come un elemento fondante la sua identità e la sua caratterizzazione questa è un primo aspetto mi pare
Importante è un grande poterlo partito di massa di sinistra
Che si batta come noi vogliamo per affermare sul terreno dell'identità culturale politica i grandi valori fondanti la sinistra moderna cioè
I valori di giustizia di liberazione umana di democrazia di equità che caratterizzare devono caratterizzare l'identità culturale e politica della sinistra un grande partito che abbia questa porta deve essere un partito
Diciamo di masse di opinione che abbia questo rapporto assai più aperto flessibile dinamico con la società civile un secondo elemento a me sembra un partito che abbia
è una questione che veniva appunto posta nella domanda una capacità di
Organizzarsi in modo assai più differenziato articolato di quanto non lo sia stato fin qui l'esperienza concreta del Partito Comunista Italiano
Non siamo un partito oggi di massa che ha undici mila e sezione dieci mila e cinquecento sono sezioni territoriali è un partito di massa organizzato essenzialmente intorno a un unico referente organizzativo il territorio e il territorio oggi la società non riconosce al territorio come dire il primato di essere l'unico luogo delle relazioni individuali e collettive
Che si vanno costruendo
Oggi noi viviamo in una società molto più dinamica molto più flessibile in cui contano nell'agire sociale politico una serie di altri referenti che noi abbiamo dobbiamo prendere in considerazione un giovane se decide di iscriversi e di un partito o di spendersi per l'impegno politico
Decide di spendono assai di più perché ritiene che un certo valore ideale o un certo interesse un certo tema
Sia tale di così grande importanza che lo porta a spendersi politicamente per farlo lo fa dove trova la possibilità di realizzare questo suo impegno politico
Poi se sta nel quartiere dove lui abito se deve fare venti chilometri ogni giorno per andare in un posto dove ci si organizza e ci si cioè organizza per occuparsi dell'ambiente per lui è del tutto indifferente allora dobbiamo andare ad un modulo organizzativo assai più articolato e flessibile
E quindi un un partito che abbia una forte ramificata nel Paese sia con istanze di base territoriali
Sia con istanze di base di carattere tematico sia con istanze di pali sui luoghi di lavoro e di attività
E cioè abbia una capacità di adesione a una pluralità di momenti di organizzazioni sociali e da questo punto di vista quindi sia io una più diretto rapporto fra una società che appunto è assai più articolata e complessa nelle modalità di organizzazione della sua vita e delle sue relazioni un partito
In terzo luogo che pur essendo
Come dire molto più dinamica e flessibile rapporto con la società civile morto più articolato nelle modalità di organizzazione sia un partito però unitario
Da questo punto di vista io penso che
Occorra
Intendersi bene su cosa significa questa espressione di partito federato che diciamo sta nella nostra discussione io quando vado penso che ora al partito federato penso che questa espressione federato abbia un duplice significato
Per un verso penso all'esperienza fatta in questi anni dalla Federazione giovanile comunista nel suo processo di Rifondazione politico organizzativo
Compagni che sono qui hanno presente la FIGC fino a qualche anno fa era un'organizzazione molto simile nel modulo organizzativo al partito i circoli per età fisici non erano altro che l'omologo delle sezioni territoriali del partito comunista
Oggi la feci non è più questo oggi la federazione giovanile comunista una federazione di associazioni di organizzazioni verticali la lega per gli studenti medi la lega l'università la lega per il lavoro la lega per la pace eccetera eccetera
Quindi quando io penso a un ragionamento che affronti il tema di un partito federato penso a questo non penso minimamente
Lo dico chiaramente ad una tesi che è stata affacciata nel nostro dibattito che io non credo praticabile e cioè che il partito comuni in Partito comunista oggi una nuova formazione politica domani possa essere una confederazione di ispirazioni politiche organizzate diverso
Penso che se si parla di un'ipotesi federativa dessero l'ipotesi federativa che mantiene la unitarietà di Progetto globale di impostazione culturale politica del partito la sua articolazione avviene perché si organizza in modo verticale verticale o per ambiente sociale o per tema
No
Lo dico perché allora per rendere ancora più spicce qualcuno che dice va be'la possiamo fare
Una confederazione nella quale c'è
Tutti quelli che si chiamano comunisti e poi quelli che non sono comunista quella non è una confederazione un partito federato quali sono due partiti che poi si mettono insieme cioè meglio farne due allora voglio dire ciò io penso che invece già costruire un partito unitario
Un partito unitario infine finisco deve essere un partito che però io credo debba avere la capacità di
Far convivere ispirazioni culturali diverso e noi vogliamo costruire un partito che sia chiede risulti dalla felice dal felice incontro le diciamo dalla felice contaminazione sul terreno politico organizzativo tra l'esperienza del Partito Comunista Italiano
E altri soggetti altre esperienze altre culture che nella sinistra sono venute crescendo e maturando in questi anni
Evidente dunque che pensiamo una nuova formazione politica nella quale l'apporto del Partito comunista sia un apporto fondamentale ma che non sarà un partito nel quale ci saranno solo comunisti e quindi dovrà essere un partito nel quale io penso debbano essere deve si debba partirà dall'assunzione della compresenza e convivenza d'ispirazione culturale diverse sul modello gli altri grandi partiti di sinistra europea penso al partito laburista il partito socialdemocratico tedesco nel quale convivono impostazioni culturali ispirazione culturale diverso e questo non ha impedito a quei partiti né di essere unitari
Né di essere di massa medi raccogliere un grande consenso elettorale né perché in entrambi i casi questo venuto di essere partiti che son riusciti andare al governo del loro Paese naturalmente la convivenza la compresenza
Di ispirazioni politiche culturali riverse significa darsi delle regole
Darsi delle regole che rappresentino da un lato il superamento di ogni forma di centralismo
E dall'altro però siano anche in grado di garantire che quel partito è un partito unico è un partito unitario un partito che quando decide una al compie una scelta nella sua rappresentanza Esterne nei momenti istituzionali è un partito che si presenta unitariamente voglio dire per far per rifarsi a un esperienza che abbia avuto qualche settimana fa che io personalmente considero che non sia compatibile con un'impostazione unitaria di un partito che ha più ispirazioni culturali il fatto che quando si arriva per esempio ad un voto sul Parlamento ci siano due modalità di voto diverso
Io penso che sia
Penso
Penso che sia non so assolutamente compatibile che ci sia non solo un dibattito su che posizione assumere conto una pluralità di posizioni penso che sia compatibilissimo e quella pluralità di posizioni sia nota
In termini politici e possa essere mantenuta in termini politici al di là della decisione di maggioranza che viene assunta a quella decisione di maggioranza nel momento in cui diventa una posizione che viene estrinsecata nel rapporto con l'opinione pubblica e nei livelli istituzionali non può che essere una sola posizione perché se invece dà luogo a più modalità
Configurano più l'esistenza di un partito ma esistenza di più partiti
Ecco a me sembra che queste sono alcuni delle questioni che noi dobbiamo cercare di affrontare col dobbiamo cioè costruire un partito che abbia la capacità di essere fortemente radicato dentro una società civile molto più matura e e complessa di ieri e per questo un partito di massa di opinione dobbiamo essere un partito che ha la capacità di organizzarsi su moduli su referenti assai più articolati
Dobbiamo essere un partito che quindi può riconoscere un'articolazione interna anche
Verticalizzata appunto per esempio l'esperienza della Pizzi è un modello che può esserci utile in questa discussione sulla forma partito
Ma occorre che sia un partito che mantiene la sua unitarietà di rappresentanza e di iniziativa politica
Che consenta cioè quindi di essere un partito massimamente democratico ma anche massimamente efficace sul terreno dell'iniziativa politica ed è la capacità di raccogliere consenso nel Paese grazie
Fino a prego qualche minuto in più ma speriamo di tenere i tempi
Mariangela Grainger
Io penso farò alcune riflessioni anche più brevi di quanto ha fatto il compagno persino io penso che stiamo vivendo una fase che come dire appassionante e carica di potenzialità evidentemente non esente da rischi come abbiamo potuto verificare verifichiamo probabilmente dall'esperienza politica concreta di ognuno di noi
Io quindi la prima cosa che mi sento di dire è che nel definire alcune idee forza su cui costruire la nuova formazione politica della sinistra
Ecco io non ho la pretesa di definire tutto a tavolino cioè di avere già in mente tutto come come sala penso che abbiamo bisogno anche in questi mesi e credo che alcune esperienze ci siano già state anche di fare scaturire idee dall'esperienza dalla vita concreta dalla dalle varia realtà in cui sono in cui si sono sviluppate
La seconda riflessione questa se noi vogliamo intervenire io credo nella crisi della politica
Io credo che dobbiamo partire dalla constatazione che crisi della politica è in buona misura distacco
Delle donne e degli uomini dalla politica
E ora io mi sono chiesta perché
Anche a partire da me stessa
E credo che posso dare una risposta forse semplice ma che poi per chi fa politica come credo tutti noi poi è difficile da trovare le coerenze per le modificazioni però dovremo fare questo sforzo
E e qual è il punto il punto è che la politica è distante dalla vita quotidiana delle persone
Cioè spesso si sente che laddove vengono prese le decisioni che valgono per tutti donne e uomini ecco quelle decisioni vengono assunte a prescindere
Dalla vita concreta dal dal pensionato dalla casalinga dalla dalla lavoratrice dalla studentessa e quindi io credo che questo debba essere uno dei cardini anche per ripensare a una nuova formazione politica cioè pensare di coinvolgere anche chi oggi non fa politica attivamente perché io non penso che sarà possibile a rilanciare la passione politica di questo c'è bisogno io credo se non ecco dove saremo in tanti se non saremo in tanti a far politica io da questo punto di vista mi permetto di farvi di segnalargli un piccolo esempio
Io da la sto vivendo in queste settimane in questi mesi
La esperienza che come donne comuniste stiamo costruendo attorno alla proposta di legge di iniziativa popolare sui tempi le donne cambiano i tempi
Ecco io credo che quella sia un'esperienza e una proposta concreta che fa capire a tutti si fa capire immediatamente che cosa si vuol fare nella politica perché interpella donne e uomini
Chiede loro di prendere la parola chiede loro di impegnarsi per cambiare la loro vita per cambiare la società quindi già con questa riflessione io credo vi sia chiaro che penso a un partito
A un partito che ha le caratteristiche anche che diceva il compagno Fassino che sia un partito della trasformazione c'è un partito che esprima forte criticità verso l'esistente io no non credo che sia possibile che sia importante che noi riusciamo a immaginare a pensare e anche a costruire concretamente cambiamenti nella nostra vita quotidiana
La terza riflessione che vorrei fare e su quello che già di diceva Fassino prima cioè diceva penso a un po'pensava il compagno Piero a un partito che assume la categoria del limite nella politica
Questo guardate in fondo io rileggevo un po'in queste settimane la riflessione che ci proponeva il compagno Berlinguer dieci anni fa perché non è che da oggi discutiamo del rinnovamento del partito e del rinnovamento della politica
Ma molto tempo fa c'abbiamo cominciato a ragionare ecco io credo che già questo discorso che il partito i partiti non sono tutto
Ma che la politica si fa anche in altri luoghi sociali in forme di autorganizzazione poi qui sentiremo io credo un'esperienza esperienze interessanti come quello di Giovanni Moro
Però ecco io credo che questo della categoria del limite sia davvero da declinare non come limitazione alla politica ma in in qualche modo come confinamento cioè sapere che ci sono dei terreni
Che non possono essere come dire decisi dai partiti adesso io penso anche qui fatemi fare un esempio per farmi capire penso a tutta quella materia
Che riguarda un po'la vita di ognuno di noi la nascita la morte tutto questo dibattito che c'è stato
Sulle nuove tecnologie riproduttive sull'eutanasia eccetera ecco io mi chiedo se questo debba essere un terreno in cui tradizionalmente la politica ci si cimenta o se invece non debba essere altro la terza cosa che vorrei dire
E mi riaggancio un po'le cose che diceva Fassino anch'io sono per un partito un partito come dire molto diffuso radicato nella società
Un partito che quando diciamo abbia capacità di ascolto io non penso a una banalità in questo ma penso al fatto che si riescano a rimettere insieme quattro questioni che secondo me in questi anni si sono separate e mi riferisco alla radicamento sociale
Che è molto scarso anche il nostro Paese la nostra infatti e crisi di radicamento sociale
Alla questione della rappresentanza alla costruzione del consenso
E alle forme della decisione ecco queste quattro elementi si sono andati via via separando e quindi producendo ed essendo anche causa della crisi della politica offrendo finto già in minuti ancora un paio di minuti
Il
Io dicevo un partito unitario diceva i compagni Fassino io sono d'accordo sono d'accordo però anche questo è una questione che ormai evochiamo ma i rischi
Di ricadere nell'unanimismo
O di cadere diciamo nell'errore opposto delle correnti
è molto forte
Allora anche qui mi chiedo ed è contenuto anche questo nella nella traccia di discussione che sta sulla quale stiamo riflettendo e su cui il compagno Fassino ha lavorato in particolare
Io credo che dovremmo coniugare in modo nuovo all'altezza diciamo della del dei tempi
Libertà e responsabilità di ogni singolo se vogliamo evitare questi due rischi dell'unanimismo da un lato e delle correnti dall'altro
Mettere insieme queste due nei due concetti forti libertà e responsabilità se sono separati producono guasti io ve la dico così molto in maniera grossolana libertà senza responsabilità
Può diventare arbitrio responsabilità senza libertà può diventare costrizione e quindi ricadere in vecchie in vecchie questioni
Ancora io credo il a un partito e qua dico solo un titolo penso che poi avremo modo probabilmente di discutere io mi auguro di sì
Un partito di donne e di uomini credo che se guardiamo questa questo tavolo
Evidente che ancora non siamo un partito di donne e di uomini anche se poi io non voglio solo riferirmi alla quantità ma credo che anche questo l'abbiamo detto ancora diciottesimo Congresso vogliamo costruire un partito di donne e di uomini ecco credo che sarebbe importante anche questa sera con i compagni e con altri ospiti
Vedere che cosa può essere un partito di uomini perché non credo che sia sufficiente pensare alla quantità
Anche dietro questa questo tavolo
Ma io credo che questa questione del partito di donne e uomini ha a che fare con una innovazione culturale ancora prima che politica molto forte che io credo dovrà essere a base alla base
Della nuova formazione politica
Grazie Mariangela molto breve anche la parola Lucio Magri
Ma io vorrei sia pure in modo sereno mettere un po'i piedi nel piatto
La questione del partito delle sue forme organizzative della sua concezione
E infatti quella rispetto alla quale io sono pronto a riconoscere
Che la svolta del dodici novembre dell'ottantanove risponde a un'esigenza reale ha un problema vero
Ma è nel contempo anche quella rispetto alla quale quella svolta mi sembra una risposta deludente e pericolosa
L'esigenza vera e questa
Una forte necessità non solo di innovazione ma di rottura organizzative
I compagni lo sanno comunque la pensino politicamente
Abbiamo un partito ancora di un milione quattrocento mila iscritti meno che nel passato
Ma comunque di questo milione e quattrocento mila quelli che hanno meno di venticinque anni sono l'uno e nove per cento meno di quelli che hanno più di ottant'anni
Le sezioni svolgono un'attività spesso generosa ma fondamentalmente di Autori produzione di se stessi
Tesseramento le campagne elettorali al massimo la festa dell'Unità
Abbiamo un rapporto con gli intellettuali che ormai prevalentemente e nella forma della sinistra indipendente
Abbiamo una vita interna che oscilla tra mediazioni spesso astenuti estenuanti e polemiche
Spesso altrettanto esasperati
Con questo strumento dicono i compagni pensiamo tutti ogni politica rischia di essere compromessa in partenza
Ma il punto è in che direzione deve avvenire la rinnovata
La Rifondazione e Rinnovamento la rottura se volete
Beh dico francamente che quando leggo ascolto Fassino e ancora di più altri cosiddetti costituenti
E soprattutto le gole in tendenze reali che avanzano
A me pare che la risposta a questo inquietante interrogativo venga prevalentemente ricercata nella direzione di un cosiddetto partito leggero
Leggero non perché di pochi
Ma leggero perché il numero il peso dei suoi militanti è relativo rispetto a un rapporto diretto con l'opinione pubblica
Perché rinuncia ha una identità politico culturale forte è un ruolo di formazione dei suoi quadri
Perché utilizza le competenze così come le offre il mercato intellettuale
Perché in sostanza si ripropone lo diceva De Biasi si propone soprattutto di riflettere la società o almeno una sua parte più che trasformarla giorno per giorno strumento dunque più quel soggetto collettore di esperienze di domande
Che poi cerca di unificare di razionalizzare a livello istituzionale
è un partito di questo tipo è certamente una rottura molto radicale rispetto alla concezione la pratica del partito di Gramsci editoriale
Ma io sostengo che non lo è affatto rispetto invece a ciò che oggi sta prevalendo in Italia e in Occidente
Anzi è un partito in questo senso continuista
Ovunque in Occidente prevale infatti questo tipo di partito leggero che poi nella realtà si rivela
Di non essere affatto leggero
Perché si raccoglie intorno a leader s'carismatici
Viene gestito da apparati diversi da quelli del passato
Ma non meno stabili e meno radicati penso ai deputati agli amministratori locali ai dirigenti delle cooperative alle burocrazie sindacali
Ed è soprattutto un partito che stabilisce un rapporto con le masse fondamentalmente attraverso i mass media oppure con la mediazione tra interessi corporale
La conseguenza fatale di un questo di questo tipo di partito
è e lo vediamo ovunque una perdita di rappresentanza e di protagonismo soprattutto tra i lavoratori e le classi subalterne
Di qui fenomeni di assenteismo particolarmente nelle masse povere un loro regredire a culture subalterne a cui li destina il loro ruolo sociale se non partecipano attraverso un'esperienza militante
Ad un'azione politica quotidiana
E comunque un consenso elettorale tanto fragile che poi quando anche questi partiti arrivano al governo non per Malavoglia ma per necessità
Sono costretti a fare cose non molto diverse da quelle che fanno i governi conservatori
Se chiede che per la fragilità del loro consenso se chiedete a qualunque uomo di sinistra oggi in Occidente e in Europa
Vi dirà che questo della fragilità del partito e della costruzione di una forza nella società è il problema più drammatico per la sinistra
E non è un caso
Perché io sostengo proprio le trasformazioni più nuove della società quelle a cui anche Fassino accennava
Richiedono l'opposto
Questa società
Lo dico in Breve meriterebbe un'analisi primo
Ci si presenta sempre più come una società segmentata corporativi Zatta nella quale la stessa classe operaia
E articolata per reddito lavori collocazioni esperienze
Nella quale gli intellettuali hanno un peso sempre maggiore in quanto tecnici ma sono anche più integrati dalla loro cultura dalla funzione produttiva nel sistema adatto
E in cui esiste poi una grande platea di masse proletarie ma marginali ricattabili disperse
I disoccupati gli anziani
Il lavoro precario
E crescono nuove contraddizioni trasversali cosiddette le donne
Gli ambientalisti
Forti radicali ma insieme senza una base sociali definita e che quindi continuamente oscillano ai margini della politica per l'integrazione alla rivolta
Secondo aspetto di queste novità della società il peso straordinariamente nuovo dei mass media
Anche la coscienza di coloro che si oppongono allo stato di cose esistenti è giorno per giorno indotta manipolata perfino gli stili di vita da un sistema insieme pervasivo e fortemente accentrato nelle mani
Di pochi potentati economici infine e soprattutto badate questa società che si presenta così complesse dispersa
Vede però contemporaneamente un enorme concentrazione del potere reale di fatto non è una società disgregata e oscillante Heinz Minerva la c'è il potere uno straordinario potere economico che anche capacità di influire sulle politiche degli Stati e anche capacità di influire sui mezzi di informazione di massa
Ora proprio in questa società più che in quella del passato
Senza un partito con una forte autonomia politico-culturale
Capace di trasformare il senso comune anche di coloro che organizza e soprattutto di trasformare giorno per giorno le classi subalterne in classi dirigenti di unire in una sola è coerente pratica spezzoni di movimento
Che spesso si contraddicono par tra loro bei senza questo tipo di partito
Non solo di massa ma io dico provocatoriamente militanti e intellettuale collettivo la sinistra e disarmata
E soprattutto i lavoratori non riescono a trasformarsi io una nuova egemonia in una classe dirigente nel partito che ho sentito anche stasera descritto da Fassino ma io mi domando
Ma come è possibile a un giovane disoccupato a un operaio diventare dirigente che è fatica che implica organizzazione lotta cultura
Una organizzazione politica cioè che non semplicemente rifletta la società ma capace di trasformare i suoi soggetti
Ma questa realtà
E per questo badate per questo io credo che mai come oggi alcuni elementi straordinariamente prefigura
Innovatori e insieme pre figuranti della teoria gramsciana e della pratica del partito di massa
Educatore organizzatore di lotta di Togliatti sia un suggerimento una premessa preziosa per il rinnovamento della sinistra europea altro che liquidazione
Perché questo bisogno di partito trasformatore di massa
Prevalga invece su di una tendenza che ho descritto all'inizio
Di Misery mento di invecchiamento occorrono rotture rotture altrettanto profonde di quelle che sento proporre ma DiVersi
Occorre a mio parere innanzitutto un recupero forte di tensione ideale di autonomia culturale e con questo non intendo solo la enunciazione
Dipartiva generici valori la democrazia la libertà la differenza sessuale e via dicendo ma il rapporto tra questi valori un'analisi della realtà
Un'organizzazione un movimento
Questa cultura forte e autonoma non può può essere con la difficoltà
Quella che abbiamo ereditato dal passato
E non possiamo proporla noi da soli
Ma tanto più occorre impegnarsi a costruirla
E non mi pare una strada giusta né una scorciatoia quella disputa sostituire a queste vecchie certezze un partito culturalmente eclettico e sostanzialmente pragmatico la seconda rottura riguarda è lei la più importante il modo di lavorare del partito non la soppressione delle sezioni della militanza
Ma al contrario basta con le sezioni che fanno solo il tesseramento e la festa dell'Unità sezioni che organizzano lotta educazione e cultura
Forse non c'è mai stato una piena assoluzione anche nella nostra tradizione di questo problema ma oggi vedo anzi un allontanamento da questo problema se penso alle due scadenze lasciamo appare ci torno poi un momento sopra
Le i dissensi che ci hanno diviso sulla questione del Golfo
Ma resta di fatto che sulle sue due grandi occasioni di massa i contratti e la pace nel Medio Oriente non c'è stato un impegno militante e di massa del popolo di sinistra
Essa rottura è innovazione riguarda la democrazia interna non c'è partecipazione vera senza confronto decisioni a maggioranza partecipazioni di tutti alle decisioni
Ma badate bene perché il confronto il dibattito non voglio parlare contro domo mea
Non si trasformino incomunicabilità infrazioni smog becero bene allora è necessario però che il partito abbia un tessuto culturale e pratico comune
Non è possibile presentare il partito come qualcuno e gli interlocutori di quest'organizzazione come qualcosa di indifferenziato e soprattutto un terreno di lavoro comune
Ma badate
Questa società vede esplicitarsi crescere delle esperienze reali e autonomia di movimento di massa
A questo abbiamo risultato i movimenti di massa vanno promossi rispettati discussi non si deve proporre una soluzione frettolosi organizzativa
Ma anzi giocare scommettere e rischiare il partito nella realtà della pratica quotidiana e nel rispetto della crescita di nuove forme di democrazia
Dire
Cari compagni in sostanza quello che volevo dire ho finito e che la mia preoccupazione
E il così detto nuovismo produca invece sul problema del partito un massimo di continuità rispetto a quelle che sono le tendenze attuali
E che d'altra parte in questo modo la magnifica avventure rischi di trasformarsi in una brutta disavventura
Una parola sola perché me l'ha strappata passino sulla questione dei comportamenti del Golfo è una cosa grave quello che è avvenuto grave a mio parere l'astensione sulla mozione del governo e grave la nostra decisione di rompere la disciplina di gruppo
Dico chiaramente non posso entrare nell'argomento
Sulle posizioni prese dal partito sulla questione del Golfo io avevo espresso anche in direzione un dissenso di fondo
Per esempio sulla questione dell'INPS del giudizio sull'intervento americano della concessioni delle basi sulla questione del rapporto tra la questione del Gauleiter quella della Palestina non la faccio lunga quelle dissensi non li ho cresciuti non li caccerei non li dovrei tacere come disse Fassino e di fatti non avevo nessuna intenzione
Di astenermi o di esprimere delle critiche a una mozione presentata da Occhetto che pure avevo detto di non condividere nel fondo
Ma non ho potuto non abbiamo potuto accettare la disciplina
Non sulla mozione comunista ma sulla mozione del governo
Perché al di là delle frasi dare comunque un avvallo non necessario
A un governo che al di là delle frasi era stato un reticente corrivo per anni sulla questione palestinese aveva dato le armi alle Iraq aveva trasformato la politica degli aiuti nel Terzo mondo a una Greppi a di tangenti questo non era necessario e apre una strada pericolosa dico provocatoriamente
Che sentendo tutta la responsabilità di quell'atto
Ha voluto essere anche un atto unitario un campanello d'allarme
Perché badate compagni
Se alla questione già lacerante dell'identità e del nome del partito
Si assomma per così dire una svolta a destra filogovernativa nei comportamenti pratici allora sì che le nostre divergenze possono essere difficilmente governabile
Per avere un partito unito bisogna magari con il dissenso reciprocamente
Demi Demi silenzio per cortesia
L'unità del partito la dobbiamo garantire tutti mantenendo un equilibrio di posizioni sia sulle questioni delle identità un'apertura di discorso sia anche nelle scelte politiche concrete
Sulla mozione presentata da dal segretario del partito ci poteva essere un dibattito non c'era una lacerazione l'atto di astensione sul governo Andreotti a mio parere era una forzatura e come tale la vogliamo l'abbiamo segnalata ma avendo a mente avendo a mente
E se il problema dell'unità del partito e così drammatico interessa a tutti
Detto tutti devono fare la loro parte sacrificare quel tanto che serve delle loro posizioni per tenere insieme anche un partito in cui c'è un travaglio così acceso e non meschino
Fanno il rifiuto
Usava abbiamo forse
La favola ora al Martini
Prego
Mi pare che
Sono due può planning per lei gattini ma DiVersi
Un problema di Fo di riforma
E ho il problema di fondo il problema di riforma
Con me
Trasformare
Un'organizzazione tradizionale
E un po'in volti a invecchiata
In giornata organizzazione nuova
E il problema capisco che il problema del partito comunista italiano con me lo sapete non sono né un comunista italiano mentre un socialista francese
E poi c'è un problema di fondo e questo può Brema può Blair ma del rinnovato del prosieguo politico
E il problema fondamentale perché nuove forme
Con ogni un vecchio larga linguaggio
Nessun assenso
Il dibattito politico oggi non soltanto in Italia abbiamo più in Francia nell'Europa
Si concentra sul temi importanti
Ma assenza
Che le posizioni adottate dagli uni e gli altri sia il mio effettivamente chiarite
Da una visione media a venire
Da un di meno oggetto politico
E questa carenza
Risentita nei partiti politici
Ma per dire
Una verità che non è facile agire
I partiti sono di natura impotenti a inventare nuove idee
Perché la creazione
Nel campo politico
Come negli altri campi
Esige un atto notarile in libertà di immaginazione il diritto all'utopia e alle ore incrini di a un certo grado di responsabilità
Ciò che incompatibile
Come mi può cedimenti di uomini che esercitando il potere ovvi permetterci panna o in un modo o in un altro
Essi devono invece attenersi a tutte liberi che considerano positivo affinché a detta anche reali è alta e assicurare che me la realizzazione
Quando il Partito Socialista francese
Affatto negli anni settanta il suo rinnovamento
Noi Abruzzo
La possibilità di anche un programma partito delle idee
Che secondo venuti della del dall'avvocato dei club dei piccoli gruppi di sinistra o di estrema sinistra
E che le idee degli
Come dire
Del Neri ed è niente leggerli francesi o stranieri che durante gli anni settanta aveva andò tra Somma probatorio sommato il paesaggio ideologico
Per esempio in Francia
L'idea abbiamo subito
Riscoperto con ritardo la Scuola di Francoforte Adorno e Marcus
A abbiamo scomposto IVA venga ICI perché vista l'età moderna affatto conosce
Carlo Magno dei i lavori del Manifesto e poi in durante questo periodo
Sì moltiplicando i lavori dei sociologi Kwame Ture in mora Bodio dei filosofi col fuoco degli storici conosciute
è uguale a di utili e allora a partire di di questo l'arabo
Il partito socialista ha potuto fare ma un lavoro di ingegneria politica parte dando delle esperienze vissute Lampard tanto Daily de ma o una il vero problema conosciamo comunisti francesi come socialisti coi ministri italiani come socialisti francesi una penuria di idee
E non solo un declino giro oggi di ideologiche e tale penuria colpisce evidentemente i nostri partiti e allora che Schiavone il problema e questa situazione può cambiare leonino
Io non lo credo
Ciò che ci serie dei all'Est
Ci è interpella in modo così buttare che lo sforzo di riflessione diviene una necessità vitale calma s'diceva che l'umanità non si pone che problemi che è saputo risolvere
Ho sempre trovato questa formula strano ed iscritta bile ma oggi auguro che in Francia come in Italia questa formula essa sia bello
Grazie per tutti noi credo la parola Giovanni Moro
Dunque prima di rispondere alla domanda che è stata posta all'inizio
Credo di dover fare qualche premessa la prima che io sono come altri dietro questo tavolo un interlocutore esterno dei ha processo costituente del Partito Comunista dirigo un movimento politico
Che ha molte anime che fatto anche Rita anticomunisti del sì e del no
Che ha scelto di fare politica alle radici dell'erba della democrazia
Di essere un un'area in cui
Si potesse tentare di costruire un soggetto politico in grado di rappresentare alcune delle istanze che emergono nella società italiana ed essendo convinti per che per fare questo non si dovesse fare per forza un partito o non si dovesse partecipare alla vita delle istituzioni non per disamore
O disprezzo nei confronti dei partiti ma anzi per il rispetto che gli dobbiamo se pensassimo che gli omini dei partiti sono un branco di delinquenti staremo in Parlamento invece non ci stiamo
La seconda premessa che io non sono qui per propagandare nessun genere di prodotto nessun genere di idea ma per fare una riflessione ad alta voce su un tema quello della crisi della forma partito che mette in questione l'intero sistema democratico in Italia
La terza premessa è che questa riflessione è possibile per quello che mi riguarda per lo meno
Perché io ho trovato nel documento sulla forma partito che è stato citato all'inizio e che ho avuto modo di vedere una base di discussione comune
Anche se tra soggetti diversi che mi pare notevole una delle cose più notevoli interessanti dal mio punto di vista naturalmente di quelle prodotte dal pc
Dallo scorso anno ad oggi
Si chiedeva se
Questa dialettica tra partito forte partito debole oppure
Se questo passaggio del che si propone del Partito comunista una forma federativa Possa
Tutto sommato indebolirlo
Indebolire la l'identità dei suoi militanti
O creare dei problemi in più io ho l'impressione che il punto non sia se si debba fare un partito forte un partito debole ma sia invece quello di interrogarsi seriamente senza retorica sul potere che hanno oggi partiti nel nostro Paese
Io credo che si possa dire
Brutalmente che c'è una crisi della forma partito che andrebbe presa con estrema serietà
Io credo che si possa dire anche che nel nostro Paese fino a un certo punto
Ha funzionato ha funzionato anche per il partito comunista forse questo è una delle ragioni del caso dell'anomalia italiana del caso italiano lo schema del partito liberatore
Di un sistema cioè di partiti che facevano dello Stato un soggetto del cambiamento essi stessi erano soggetti e protagonisti del cambiamento della liberazione
Della società pensate a grandi imprese come quelle che hanno riguardato la ricostruzione mezzogiorno la nascita dello Stato sociale lo stesso processo che ha portato alla definizione dello Statuto dei lavoratori
Il partito liberatore
Io ho l'impressione che questo modello sia stato messo in crisi a partire dalle vicende che sono emersi alla fine degli anni sessanta
E penso che oggi noi possiamo vedere più chiaramente come queste vicende si concretizzino in due fenomeni che sono in qualche modo concomitanti e che dovrebbero far riflettere da una parte c'è una crisi dello Stato delle forme statuali e dei soggetti politici legati storicamente Allo stato
Io non credo che in nella società italiana ma non è solo un problema italiano
I partiti abbiano troppo potere io credo che i partiti abbiano troppo poco potere perché quella italiana è una società in cui nei partiti negli apparati dello Stato negli organi di governo riescono più a governare attenere insieme
Non riescono a prendere decisioni ma soprattutto non riescono ad attuare le decisioni che hanno preso per cui abbiamo un sistema statuale è un sistema di soggetti politici legati al sistema statuale che si dibattono fra contraddizioni apparentemente in componibili come quelle che emergono per cui nella società italiana c'è insieme una spinta alla internazionalizzazione è una spinta al localismo una spinta alla laicizzazione della vita politica è una spia una grande domanda di significati o sopra quotidiani che che emerge che siano significati religiosi che provochino io ondate di nazionalismo altre o altre cose cose di questo genere
Così come c'è una grande contraddizione che è quella che ah con cui ha a che fare il Movimento federativo democratico tra i diritti che vengono proclamati e garantiti in teoria nelle leggi dalla Costituzione in poi
E i diritti che le pubbliche istituzioni hanno la capacità di garantire effettivamente di tutelare effettivamente per la maggioranza dei cittadini quindi c'è una crisi dello Stato che è una crisi veramente profonda io credo in qualche modo irreversibile
E dall'altro lato c'è l'emergere di quello che noi chiamiamo una nuova soggettività individuale nella dimensione di massa
Che qualcuno chiama ha poi il consumismo riducendo molto il significato di una cosa che è più importante
E cioè che negli ultimi decenni è aumentata in modo spaventoso la quantità di beni di informazioni
Di opportunità disposizione per la maggioranza dei cittadini
E che in relazione a questo fatto è aumentato anche per ogni cittadino il senso della propria dignità del proprio valore della propria identità
Ed è emersa anche questa è la cosa più interessante una inedita attitudine della gente a fronte della crisi delle forme statuali e della cause dell'abbandono in cui si vive
Nella gran parte del Paese non solo nel Mezzogiorno ad autorganizzarsi
Per tutelarsi
O per risolvere i problemi con i quali sia a che fare sembrano piccole cose quelle che riguardano il funzionamento della burocrazia la tutela della salute la difesa la prevenzione dai rischi
Ambientalista il rito Reality e così via in realtà sotto c'è qualcos'altro cioè l'emergere secondo noi di una
Idea di sovranità
Come fatto effettivo concreto quotidiano da parte della maggioranza della gente che andrebbe presa più sul serio io credo anche dal Partito comunista perché questo fatto è
Il frutto secondo me è il frutto migliore lì cento anni di lotte dei movimenti popolari in primo luogo del movimento operaio che ha portato a farsi che nel nostro Paese in tutto l'Occidente
Ci fosse una maggioranza della gente che vive sebbene non che questo a non abbia eliminato tutti i problemi ma questo ha creato una condizione nuova
Che ma mi stupisce qualche volta che non venga presa sul serio quando voi
Sbrigativamente si condanna la gente si dice che è egoista che è consumista che Massi ficcata e non ci si accorge e non si ha l'orgoglio di prendere atto che
Questo stare meglio e non solo dal punto di vista economico
Un grande risultato di questi dovrebbe andare più fieri credo tutti quanti come forze democratiche
Per tutte queste ragioni io credo che si debba prendere atto che è finita Lera del partito liberatore cioè finita l'era del partito che era il protagonista il motore
E l'unico punto di riferimento del cambiamento della realtà
Ho già detto che secondo me tutto questo è venuto fuori a partire dal dai fatti del sessantotto fatti planetari peraltro ma quello che interessa qui è che i cittadini
Oggi contano
Tendono a contare terze hanno una identità per la quale si sentono di contare per se e non per altre ragioni e se volete uso un termine sgradevole apposta tendono a farsi gli affari propri
Questo non è un fatto positivo non è nemmeno un fatto negativo io credo che sotto ci sia un fatto positivo credo ci sia un grande processo di liberazione che pone problemi nuovi e molto più difficili da affrontare che non nel passato
Ma comunque è un fatto che non va giudicato abbisogna misurarci si seriamente
è un fatto che spesso contraddice i desideri i punti di vista i paradigmi delle forze politiche degli intellettuali
Io ho letto fa mi sono un po'stupito hanno letto l'intervento di Ingrao all'ultimo comitato centrale del vostro partito
In cui a proposito della legge Berlusconi sì lamentava che non fossero non ci fosse stata una opposizione da parte di comitati
Gli utenti a tutela del loro diritto
Certo la domanda è perfettamente legittima ma io mi sono stupito soprattutto perché a fronte di questa preoccupazione
Non ha detto Ingrao
E temo che non lo pensi
Che la maggioranza della gente non è schiava dei mass media la maggioranza della gente utilizza i mass media come preferisce
Voi potete comprare un giornale una televisione ci farete cadere un Governo ma non ci farete vincere le elezioni a qualcuno sta avvenendo tutto il contrario della massificazione anche se la gente si muove
E agisce in un modo diverso da come si immagina per esempio non si agita nelle piazze salvo gruppi minoritari
Ma per esempio è un caso a noto a tutti sette milioni di persone che sono queste le stime in Italia silenziosamente quotidianamente
Quotidianamente danno un contributo enorme al governo del paese attraverso le organizzazioni di volontariato senza peraltro in gran parte averne la consapevolezza perché poi manca questo riconoscimento
Ecco credo che questi siano i problemi con i quali ci si deve misurare da questo punto di vista non sono d'accordo con Magri che considera attuali la lezione di Gramsci e quella di Togliatti per quanto riguarda la figura del partito che educa del partito che civilizzata le masse credo che per questo aspetto io non sono uno
Non sono comunista nonno Problemi di misurarmi con
Un passato fatto di luci ed ombre credevo il contributo di Gramsci e di Togliatti sia stato fondamentale della storia del nostro Paese non non mi sembra un grosso problema questo
Ma dico se c'è un punto sul quale non c'è attualità nel sembra di quelle lezioni è proprio
Sul fatto che il partito abbia un ruolo di educatore è proprio questo che è andato all'aria scordatevi toglietevi dalla testa che sia possibile ritornare a una situazione come era quella proprio perché probabilmente
Il vostro partito altri partiti il sistema delle forze democratiche nel loro complesso in questi decenni hanno fatto questo mestiere fino in fondo ebbene io leggevo sentivo prima del vostro ultimo congresso
Quel documentario che ha fatto mi pare Nanni Moretti che registrava alle opinioni al dibattito nelle vostre sezioni sulla proposta di Occhetto c'era qualcuno che diceva a me il partito mi ha insegnato andare a testa alta di fronte al padrone io pensavo ma chi è che ha più bisogno dei partiti in Italia
Per andare a testa alta di fronte al padrone
Questo mette non c'è nessuno credo questo mette in crisi i partiti e il loro ruolo
Per loro merito io credo ma questo non significa che non li metta in crisi quindi non credo che siano attuali Gramsci e Togliatti da questo punto di vista credo che sia attuale Berlinguer
Da questo punto di vista che aveva l'idea di una egemonia soprattutto giocata sulla capacità di interpretare di cogliere il modo di sentire di essere della maggioranza della gente di raccogliere il consenso attivo della maggioranza della gente come necessario
Per produrre le trasforma e non come accessorio come condizione preliminare per produrre le trasformazioni necessarie della vita della vita sociale
Quindi io credo che sia questo il tema con il quale ci si deve misurare lo si deve fare con estrema serietà niente sarà più come prima io credo niente lo sarà non solo per il partito comunista ma per l'intero sistema dei partiti che ha perso il monopolio della rappresentanza nel nostro Paese
Io ripeto non sono un fanatico della guerra contro i partiti prendo atto che
Questo monopolio è finito
E che bisogna trovare il modo di far avanzare la democrazia informe diverso e non alternative ma diverse rispetto a quelle del passato
Credo che da questo punto di vista pensare a un partito
Federato sia il minimo indispensabile per porsi questo problema io più che altro sono d'accordo con la preoccupazione che Magri sottolineava ciò che non deve essere solo una soluzione organizzativa perché parlare di fede reattività figuriamoci nostro movimento si chiama federativo quindi
Insomma parlare di corda a casa dell'impiccato ma questo termine federati vita dovrebbe
Con questo termine si dovrebbe riuscire a rendere l'idea in modo operativo che è la società che è cambiata cioè che c'è un modo di essere nuovo dei cittadini
Più responsabile più informato più autonomo più libero più ricco
Con il quale bisogna fare i conti
Bisogna fare i conti seriamente questo significa probabilmente
Mandare
Questo sì nel dimenticatoio alcune idee che nella cultura del Partito comunista ci sono state come
L'idea della democrazia organizzata per cui ai partiti al sistema delle istituzioni spetta lo dico perché ci riguarda direttamente per promuovere organizzare disciplinare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica come se i cittadini non fossero in grado perfettamente di organizzarsi per conto loro
O anche certe idee come quella che si debbano azione debba a tutti i costi e prima di ogni altra cosa individuare i soggetti che producono conflitti per cui è risultato che sia anche essi mette l'accento su gruppi minoritari e non ci si accorge che cosa fa che cosa pensa la maggioranza della gente poi si prendono si hanno del brutte sorprese magari alle elezioni o ai referendum credo si debba evitare di pensare che ci si possa proporre ancora una volta l'idea di fare un'unica sintesi politica
Come se il sistema dei partiti e quindi i singoli partiti per la loro parte dovessero produrre un'unica sintesi politica se c'è un posto in cui oggi non si produce una sintesi politica è il sistema dei partiti nel nostro Paese spero che tutti voi ve ne accorgiate e credo che ci dovremo rassegnare nel nel nostro Paese a pensare a una sintesi che è un insieme di sintesi
Differenti con cui cercare di governare una società che è molto più ingovernabile
Di prima a provare a cambiare una società che
Molto più refrattaria a progetti che vengono dall'alto si finisco
Di quanto non fosse di quanto non fosse in passato
Credo che per per evitare di dare una soluzione solo organizzativa di mero coordinamento delle istanze che vengono dai gruppi sociali a un partito che si proponga questo compito che è un compito che riguarda l'intero sistema dei partiti
Io credo che non si debba perdere una grande prospettiva di trasformazione di impegno e di lotta per il cambiamento se io la dovessi dire in una parola visto che anche il presidente mi sta giustamente rimproverando col microfono
Direi che il senso di quello che ho detto è che si è esaurita se posso usare questa espressione la spinta propulsiva
Di quella che è meglio piacerebbe chiamare la prima rivoluzione democratica cioè la rivoluzione legata al suffragio universale che ha prodotto lo stato sociale appunto quelle condizioni
Di benessere di un enorme esplosivo incremento della soggettività delle masse nel nostro Paese non solo nel nostro Paese credo che noi ci dobbiamo porre tutti quanti il problema di una seconda rivoluzione democratica
Che consista nel riconoscere al cittadino a questo nuovo cittadino
Di cui ho parlato una dignità una titolarità ad agire per la tutela dei propri diritti
Ci sono diritti non più tutelabili soltanto dagli apparati dello Stato e di costruire una riforma del sistema dei partiti quindi del sistema degli istituti della democrazia rappresentativa
E di immaginare che a fronte di questo sistema degli istituti e la democrazia rappresentativa ci sia un Polo un interfaccia in un
Sistema di istituti di democrazia diretta come quelli che hanno est stiamo cercando di sperimentare in questi anni come presidente del Tribunale per i diritti del malato e che questa possa essere precisamente la impresa che
Si può fare insieme che si deve fare su due versanti che non si può fare solo su uno e che comporta di prendere sul serio
Non solo il tema del limite del partito come una indicazione positiva e non solo come una rinuncia
Di prendere sul serio questa necessità di riprendere il corso dello sviluppo della democrazia rimettendo ma in sintonia
Con una nuova idea di cittadinanza che nella testa e nei cuori della maggioranza dei cittadini se non lo faremo credo che tutto questo avverrà
Fuori della vita democratica con dei pericoli che sono di fronte agli occhi di tutti ormai
Bene
Cerchiamo
Condurre la seconda fase in modo molto più rapido
Soprattutto io invito gli oratori a questo punto di essere essenziali giornalisti domande pungenti mi auguro risposte essenziali
Perché questo forse ci dalla condizione di fare poi un breve riassunto finale da parte di tutti
Stefano Menichini giornalista del Manifesto se
Io per cercare di fare le cose più veloci
Faccio due domande
Distinte la prima Fassina la seconda manca
Fassino che è responsabile l'organizzazione quindi in qualche maniera è responsabile dello stato di questo partito
Anche adesso perché ne stiamo verificando anche stasera che certo in un partito dove ci sono delle opzioni non chiarite su quello che si vuole fare
è un po'difficile parlare di sé semente di come farlo e delle forme da assumere comunque un partito che si trova in questo impasse e poi c'ha delle scadenze nella vita politica presente le elezioni io
Mi ricordo a maggio prima delle elezioni amministrative
A Milano o stavo parlando con Nando Dalla Chiesa che uno diversi esponenti della società civile che come scommetto anche Giovanni Moro ippici costituente sta più corteggiando sia quando si tratta di fare liste sia quando si tratta di pensare
Alla cosa futura
E io ho chiesto qual è la uno degli elementi di campagna le di questa campagna elettorale era un primo elezioni che ti preoccupa di più e lui oltre alle varie forme di degradazione
Che sono presenti nella campagna elettorale della DC del PSI dinanzi ai partiti lì mi ha detto anche una cosa che mi ha colpito le dice mi preoccupa molto vedere sulle televisioni
Private della Lombardia di Berlusconi e di Ligresti
Intervistare alcuni dirigenti comunisti milanesi e lombardi e non altri
E questo in maniera ripetuta e costante Luís una persona moderata e attenta
Se ha ritenuto di esprimere questo tipo di preoccupazione
Significa che evidentemente c'era qualche son come dire questo questo c'era la campagna elettorale io come conosco quelle in quella che ho seguito ma credo che ci siano stati dei casi anche altrove è già stata un sintomo del fatto che in questo partito alcune forme di a parte la solidarietà interno alcune regole fondamentali cominciano a venire meno e allora comincia a
Come dire i cambiamenti cominciano a verificarsi senza neanche che uno li decida formalmente allora io volevo chiedere a Fassino non sarà per caso
Che questo partito per negli ultimi mesi
è già diventato una cosa molto diversa da quello che era prima perché il messaggio che è stato trasmesso e la confusi diciamo così anche la conclusione del dibattito politico che c'è stato
Ha contribuito a
Come dire sradicare e a demotivare
Quel collante di base che l'aveva tenuto in piedi bene o male dal dopoguerra a oggi non sarà che questo partito è già nella mente di qualcuno un partito più leggero di quello che non è la prima e che ci sia qualcuno
Che riesce a viverci meglio e a fare politica meglio e ci sia qualcuno che ci riesce de meno bene insomma non sarà che questo partito alcuni delle
Dei morti
Della omologazione al sistema li ha già contratti non dico in questi mesi e non dico che prima non ce ne fossero anche i segni ma comunque come dire ce l'ha già addosso
E poi la domanda Magri io capisco che Luís come ha fatto stasera voglia infierire sulla magnifica avventura
Che dei dei club degli intellettuali che si erano mobilitati all'indomani del Comitato centrale di novembre che sono già usciti così malconci dalla loro avventura
E da non so per esempio al comitato centrale che c'è stato a luglio al discorso di Occhetto che li ha così duramente congedati
Loro che già vedevano un partito non so forse più simile al Partito socialista francese un partito di tre degli intellettuali leggero senza apparati eccetera
La domanda
La domanda a sono popolari speravo
Oggi però scusate voglio chiederà Mariella brevemente apprezziamo
Che cosa pensa di quello che c'è oggi sul piatto della discussione dei piccini sto parlando del documento programmatico che Bassolino ha presentato quest'estate
E nel quale di partito leggero già non si parla ampiamente più si parla di un partito Antar cioè il di queste cose si è letto ampiamente sull'Unità partito antagonista un partito parte un partito molto più simile a quello che è il PC di adesso e che Luís molto brevemente sull'Unità una cosa che mi ha colpito intervenendo in una detti soltanto per rettificare un commento di un altro
Ha ha definito generico se non ricordo male
Cosa pensa di questa di questo cambiamento che si è verificato negli ultimi negli ultimi mesi
Penso di possibili l'ultime cose Bassolino alle ultime cose Fassino
Cercate di essere brevi perché quel ora c'è voglia di fare più risposte segretario io ho cercato prima di essere benedette
Penso anche di essere come dire di evitare della demagogia
Credo che bisogna cercare la verità
Perché non capisco perché con quale enfasi
Il compagno Lucio Magri debba dire basta con le sezioni che fanno solo il tesseramento come se ci fosse qualcuno che lo volesse sono d'accordo anch'io
Poi capisco proprio
Con chi se la piglia nella retorica si dice questo è un exemplum qui tutti costruisce ad arte un avversario lo dipinge il più brutto possibile così la tua teoria appare la più lucida punzecchia
Allora io cerco di rispondere a Menichini e rispondeva Menichini anche di riprendere alcune cose che ho ascoltato io devo lo dirò ascoltato con grande interesse depurando degli elementi demagogici che ha Lucio
Io credo che in Italia ci sia bisogno di una grande forza politica di opposizione
Credo che ci sia bisogno di una grande politica forza la politica di trasformazione di cambiamento
Credo che occorre una forza politica a me non piace l'antagonismo io preferisco usare le categorie di Carlo Marx
Che sono quelle della contraddizione della critica di un partito che sappia leggere la realtà vederne le contraddizione esprimere una capacità critica
Quindi tutto questo
Non mi pare che sia il contente e dico che rappresentare il dibattito nel PC
Come se ci fosse chi vuole la critica lo stato presente delle cose e chi invece lo Stato proprio presente delle cose lo ritiene il migliore dei mondi possibili e rappresentare il dibattito come esso none
Chiaro
Il problema il problema vero Lucio che ci troviamo di fronte a noi e che si ritrova si trova pronte tutta la sinistra
Europea
I laburisti socialdemocratici tedeschi socialisti francesi che hanno fatto qualche mese fa un congresso che non sono neanche riusciti a concludere ne parlammo stasera così mantiene
E che non basta dire partito del cambiamento dei conflitti perché la grande trasformazione che ci sta alle spalle il decennio che ci sta alle spalle che ha ridisegnato
Il volto il profilo della Società italiana ha cambiato radicalmente il terreno il contesto entro cui i conflitti si sono esercitati
Pensiamo per esempio a come le ristrutturazioni produttive hanno cambiato radicalmente il lavoro il suo modo di essere l'organizzazione produttiva al rapporto tra Cipro e mercato
E sentiamo tutti come certe strategia rivendicativa e sindacali di lotta e di movimento che sono state efficaci nel passato
Riproposte così oggi rischiano di essere spuntata
Pensiamo a come la questione ambientale che è una grande questione obbliga tutta la sinistra a fare i conti con la propria cultura industrialista una cultura che tradizionalmente ha subordinato l'ambiente alle leggi per lo sviluppo della produzione del lavoro
Pensiamo a forme
Pensiamo a come l'internazionalizzazione dell'economia e della finanza ha spuntato un altra idea forza della sinistra
Ma sto rispondendo alle cose
USA
Compagni rispondendo Menichini dei migliori saranno avviati io si aspetta spiando Riccardi risponde come se col quale secondo me il problema
Allora
Allora pensiamo
Pensiamo per esempio ha come una grande idea forza della sinistra
Su cui ci siamo battuti per anni anche portando a casa dei risultati per esempio l'idea della programmazione nazionale dell'economia come lo strumento di governo democratico dell'accumulazione risulti molto spesso oggi essere uno strumento spuntato di fronte alla internazionalizzazione la sovranazionalità dei processi di riorganizzazione economico produttive finanziari
E si potrebbe continuare siccome bisogna sempre di fermo allora il problema fa a dire che bisogna essere un partito del conflitto certo perché io considero che il conflitto e il motore della società moderna è fisiologico alla società
E considerò che dentro il conflitto una grande forza critica che è capace di leggere di rappresentare le contraddizioni deve esprimere un progetto di trasformazione di cambiamento e per questo credo che la scelta che abbiamo fatto giusto già ma il problema il problema
E che bisogna cercare di individuare tutte insieme e qui sta la difficoltà che ha di fronte il PC e che ha di fronte la sinistra nel suo complesso in Europa quali sono i terreni nuovi del conflitto
Quali sono le modalità nuove inedite in cui si manifestano le contraddizioni e come siamo in grado di rinnovare la nostra teoria politica la nostra cultura politica per essere capaci di appunto
Gestire e praticare in termini nuovi
Questo il conflitto vedete è il problema che non abbiamo neanche solo pronti di fronte no
E riflettiamo perché il il parto un grande partito che il partito socialdemocratico tedesco ha riscritto il suo programma fondamentale il programma che aveva assunto a Bargone Spena cinquantanove e che fino al mille novecentottantasei per trent'anni aveva considerato come lo strumento con cui sempre guidare le proprie scelte e poi si è reso conto che dopo trent'anni quella roba lì era spuntata e non ce la faceva più e da Norimberga al congresso di qualche mese fa di qualche Nese fa Berlino a riscritto al proprio programma fondamentale facendo i conti con me i terreni i termini nuovi delle contraddizioni così come si manifesta
Il partito laburista oggi può credibilmente cercare di tornare a competere in Inghilterra per il governo del Paese sconfiggere la signora Thatcher
Perché in questi dieci anni partendo da una sconfitta durissima non a caso legata a un grande processo di ristrutturazione sociale la lotta dei minatori
Ha ricostruito in questi dieci anni il proprio programma va protestate zia anche la propria forma organizzativa
Anche la propria forma organizzativa il partito come strutturato come allora questa è la questione l'abbiamo di fronte allora il problema non è io dico chiaramente lo dicono insomma anche dico anche ai compagni agli amici del manifesto di piantarla lì di dire
Che c'è qualcuno che vuole la deriva moderata che vuole seguire Craxi che si è venduto perché questo non è più accettabile sul piano morale oltre che sul piano
Il problema il problema vero
Il problema vero è che tutti Duilio e tutti dobbiamo fare i conti con la necessità di ridefinire una cultura politica che abbiamo avuto per
Ore deve essere a favore allora per favore cerchiamo nello scendere alla curva Sud allora io credo io io credo che sia che sia che sia questo l'ordine questioni che abbiamo di fronte ma io la date compaiono e proprio per questo che il dibattito è così appassionato perché se no anzi direi estimo davvero tra chi
è coerente con una purezza rivoluzionaria e qualcuno che trasformista non saremmo così appassionati
Siamo così appassionati la discussione così complessa perché ci sono dei nodi dopo duri e verità scioglie perché siamo di fronte a un mutamento di natura epocale davvero gigantesco se pensiamo soltanto come è cambiato il mondo
Se pensiamo soltanto al fatto che un anno fa nessuno di noi era in grado di prevedere tutto quello che è successo nel giro di un anno in Europa
E che quindi sono gigantesca trasformazione
E allora
Con questo bisogna fare i conti e io penso che tutto questo naturalmente tutto questo naturalmente produce tante cose produce una ricerca appassionata produce anche dei processi degenerativi
Che la l'ultima campagna elettorale abbia fatto conoscere anche degli aspetti di gestione della campagna elettorale si riferiva Menichini che possono apparire degenerate rispetto a un rigore e non l'ho visto ho visto anch'io figuriamoci per quello che è stato possibile abbiamo cercato anche intervenire quando queste cose si va ma è anche questo il processo di il prodotto di un fatto che siamo dentro una fase in cui bisogna ridefinire
Come dire occulto complessivamente un'identità e un'identità è valori interessi che si rappresentano programmi che si scrivono regole che si danno modi di essere e tutto questo l'identità badate
E quindi siamo dentro siamo dentro una una ricerca di questo genere allora facciamola come dire facciamola con reciproco riconoscimento tutti insieme
Io francamente penso che tutti coloro che si appassionano a questo dibattito che noi abbiamo aperto e devono essere tutti come dire
Considerati degli interlocutori che con la stessa passione con lo stesso interesse per la politica con la stessa ansia di cambiamento cercano di individuare quali sono i modi migliori perché la sinistra in Italia sia vincente questo è il
Lucio Magri
Io nell'intervento introduttivo appassionato anche polemico se volete ma mi ero sforzato
Di stare come si dice al tema
Qual è la forma è partito che oggi serve di più
E su questo c'è un dibattito aperto non è tra chi vuole svendere o prendere io non ho mai mi non solo usato ma neanche alluso a questo
C'è un hai detto altro che liquidazione
Allora
Fuori
Guardi poi
Company stiamo facendo un dibattito monumenti aveva appassionato ma cerchiamo di lavorare lucrano
Ho cercato di dire che a mio parere anche al di là delle intenzioni ma poi anche le intenzioni sono a volte espresse il tipo di partito diciamo così che riflette la società che Fede reali movimenti
E che attenua le sue capacità di progetto di promozione culturale e soprattutto di organizzazione di movimenti reali Massa non è adeguato alla fase nuova ma invece che inizierebbe per omologare ac a quello che già c'è troppo
Ma la domanda del di Menichini
Mi costringe e anche un po'l'intervento di Martinelli
Diciamo così andare un po'fuori dal seminato però cercherò di farlo nel modo più sobrio e meno demagogico io non credo di esser posto grande mago diciamo meno appassionato
Veniva posto in realtà due domande
La prima e la più importante delle quali è un giudizio sulla fase costituente
E il modo come si sta sviluppando
Ne risponde di prendo momento lo spunto dalle cose che diceva mattine
Forse Martin e non sa anzi non lo sa perché non sono troppo in abbastanza importante perché lui lo sa via
Ma che alla fine degli anni Settanta
Io insieme con Claudio Napoleoni
Proponemmo di fare anche in Italia una sorta di congresso di Epinay
Promosso dal partito comunista
E allora verrebbe da domandarsi come mai quando una cosa simile a quella di Epinay oggi viene lanciata
Io mi trovo contrario
La ragione in fondo è molto sempre
La prima è che il congresso di Epinay
Pur essendo un congresso di rottura molto forte di aggregazione di nuove forze
Era però un congresso di Rifondazione e questo fu anche una delle ragioni del suo successo
Mitterand non propose ai socialisti francesi di fare un nuovo partito comunista o un nuovo partito radicale ma di rifondare il partito socialista francese questa era allora e rimane anche io oggi la mia convinzione
Che per i comunisti sarebbe non sono bene per loro ma positivo per il Paese rifondare una nuova forza politica partendo dal loro pensiero dalla loro tradizione dalla loro storia
Secondo
Il congresso di Epinay
Corrispose anche mi corregga Martinese sbaglio
A una svolta a sinistra
Nei comportamenti oltre che nell'ideologia di un partito socialista francese che gli era finito nelle sabbie mobili
Della Quarta Repubblica
E aveva avuto delle posizioni di connivenza con la politica colonialista e con le politiche conservatrici ambiente
E proprio questo suo essere una svolta a sinistra culturale e politica permise al nuovo partito di Mitterrand di costruire la grande stagione dell'unità della sinistra in Francia e di fronte alle contraddizioni del PCS di diventare insieme il primo partito della Sinistra e di andare al governo e di raccogliere ecco la cosa importante molto di quello che era stato il movimento degli intellettuali post sessantotto pezzi di sindacato legati al movimento del settantotto sessantotto come la Est
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C erto editti
La sette te
E anche un un atto una la maggioranza di una forza gauche cista
Che poi ha avuto la sua evoluzione che addirittura prodotto il nuovo presidente del Consiglio Micelli Rocca
Io credo che anche la rifondazione della sinistra italiana del Partito Comunista dovrebbe corrispondere ha qualcosa di simile ad una svolta a sinistra ne comprò nei programmi nei comportamenti nei rapporti con l'attuale governo esistenti
Infine c'è una ultima ragione che mi rende più perplesso oggi rispetto a un EP né italiana
E cioè
Che fine ha dato dei determinati risultati ma ha avuto anche per altri è spetti degli esiti deludenti e deludenti anzitutto e soprattutto sul problema che qui ci impegna sulla questione del partito
Perché il partito rifondato che doveva uscire dai pinne
Ha preso molti dei caratteri di un'organizzazione non solo leggera
Ma relativamente Perti cistica liederistica di Stati Maggiori di correnti e non è riuscita a diventare un tessuto di dialettico rispetto ai movimenti di massa
Cosicché paradossalmente un partito tradizionale come la Spd tedesca è riuscita ad aprirsi ai movimenti alle tematiche ambientaliste femministe e pacifiste ben più che il nuovo partito socialista
Francese e io credo che questo si debba anche se non soprattutto proprio alla forma
Che per necessità oscenità era venuto assumendo quel partito ora io dico ho fatto questo
Parallelo storico perché a mio pareva in certo che ci troviamo di fronte a una situazione storica del tutto nuova che pone dei problemi culturali e pratici di Rifondazione non è questo lo sa Piero almeno nel mio
Nei confronti il punto
Che ci divide
Il punto su cui discutiamo su cui ci dividiamo è il carattere e la direzione di questo radicale processo di fondativo io penso che sia più produttivo
Nei contenuti e nel metodo un processori fondativo che parta dalla originalità ed era peculiarità della storia del Partito comunista italiano è il fatto di aver proposto il cambiamento del nome il connessione con la crisi dei Paesi dell'Est e ha in qualche modo assumendosi una corresponsabilità ciò con ciò che avevamo comma tribù ITO a cambiare e certamente criticato
Ha indebolito e non rafforzato questo nostro Progetto rifonda tv ma soprattutto ciò che mi ha preoccupato e che mi preoccupa di questo processo vi fondativo e di essere avvenuto prevalentemente
Sul terreno dell'immagine della forma politica
Dei rapporti politico organizzativi e troppo poco invece su quello che era il vero problema duro che il Partito comunista italiano aveva di fronte e che spiega
Non solo ma soprattutto le sue difficoltà di questi dieci anni
E che erano i problemi di programma di movimento di collegamento con la gente non era quel nome che ci ha fatto perdere dei voti ma era il fatto di non essere più riconosciuti come i protagonisti dei bisogni e del protagonismo reale Telemann
E Costache errata di Rifondazione non ne faccio adesso la questione del simbolo del del dell'immagine dell'identità solo ma avere scelto questa strada a mio parere ha comportato dei prezzi per i conti per il processo costituente perché gran parte di quegli interlocutori
A cui giustamente ci dobbiamo riferire per rifondare una sinistra italiana penso al movimenti cattolici ai movimenti ambientalisti alle donne ai movimenti della società civile tipo quello dei malati
In che cosa che cosa chiedevo non fondamentalmente al Partito Comunista
Chiedevano di di di ritrovarsi lo nelle scadenze reali sui programmi sull'organizzazione della gente nel modo come si gestiscono gli enti locali nel modo come si sta in Parlamento queste era la grande domanda di questo tipo di interlocutori
E avvenuto di fatto che questo tipo di interlocutori non ce lo siamo più ritrovati nel processo ovunque o largamente nel processo costituenti
è insomma può darsi che abbiamo sbagliato che io abbia sbagliato
Pronto riconoscerlo sulla quest'nel giudizio nelle conseguenze sulla questione di del Golfo ma è certamente
è vero che quell'astensione è costata sul fronte dei pacifisti dei cattolici di coloro che lottano contro lo per l'obiezione di coscienza miliardi ora sì siamo invece ritrovati
Con un altro tipo di interlocutori rispettabili
Ma fisico ma innanzitutto che non erano poi tanto di sinistra sommersa perché erano già iper emersi e che poi culturalmente e politicamente si collocano tutto su di un versante della nostra politica diciamo
Tra noi e i socialisti
E alla conclusione io non me ne compiaccio
Perché temo che questo produca me crea difficoltà anche per quello per cui io mi batto cioè la rifondazione del Partito comunista non me ne compiaccio ma è certo che a un anno di distanza
Tutti maggioranza e minoranza dovremmo avere il coraggio di fare una verifica
E di riconoscere che qualcosa non ha funzionato che la
La il logoramento della divisione delle nostre forze è stato molto superiore a quelli di nuovo che abbiamo conquistato in termini di voti di organizzazione è vero o no non dico di avere io la risposta giusta ma questo è un problema collettivo questo è il bilancio realistico che dobbiamo fare di questo hanno
E rispetto a questo cari compagni nessuno ha la verità in tasca
Ma discutiamo con serenità ma anche con verità
La critica che io ho fatto anche sul giornale al documento di Bassolino quello per cui non mi sono sentito di votarla
Non è badate di essere un documento brutto o per me in sé è inaccettabile diciamo anzi dice se volete in modo un po'rozzo è una versione di sinistra densi
Ma con un grosso difetto un grande limite
Di Este di cercare sempre delle soluzioni prevalentemente verbali di aggirare i punti duri delle scelte politiche delle scelte programmatiche delle scelte organizzative di essere encomiabile nelle definizioni di principio
Ma di essere un po'come del resto il documento del diciottesimo congresso un po'accettabile da tutti ma che lascia un po'altri e di fatti quando è venuta la prima questione dura la questione del della politica internazionale
Se n'è vista la gran
Quello che dico allora e che dovremo cercare di discutere badando alle cose alle esperienze senza fare tra di noi la retorica del della tradizione o la retorica del nuovismo
Misurarci sui contenuti sui problemi di identità
E uno di questi contenuti è la concezione del partito non lasciamo deperire quello definitivamente quello che è un patrimonio sicuramente intaccato ma anche la grande intuizione della storia del Partito Comunista Italiano il partito di massa militante intellettuale collettivo
Voglio dire a Moro è verissimo non che ha capito male
O mi sono espresso male io io non penso affatto al partito educatore o al partito totalizzante anzi questi sono gli aspetti caduti dell'ENI Nismo e di quanto delle nichilismo è rimasto in Gramsci e in Togliatti
Ma penso che però il problema forte
Di un soggetto capace non tanto di educare ma di organizzare la gente perché essi ieri tutti
Perché partecipi a un'impresa collettiva non è vero Moro che il è finito il partito liberatore ma per vivo i partiti come Presa soffocante sulla società e i partiti delle classi dirigenti ci sono
E dall'altra parte non ci sono
Milioni di persone
Libere e autonome quali quel milione di persone che pur essendo disoccupati o senza avere l'acqua trattano poi il loro voto con il boss camorristico e mafioso non sono persone libere e non lo sono i lavoratori delle piccole imprese che anche solo per rivendicare i diritti contrattuali e lo Statuto dei lavoratori devono rischiare il posto dal lavoro
E non ho mai neanche in buona parte ciascuno di noi certo abbiamo la possibilità di cambiare canale ma per vedere la stessa pappetta è una pappetta gravida
Ideologia
Ma quale crisi delle ideologie
Il pontificato di Wojtyla da una parte gli integralismi nel motel suo mondo maschile l'ideologia corrente di cui gronda di giornali come nella Repubblica ma pieno questo mondo di ideologia è solo che sono ideologia dell'altra parte
Questo è il punto e per liberare e la gente la dobbiamo libera non liberare ma aiutarsi offrire le sedi organizzative soprattutto le occasioni di movimento perché riesca lì a a liberarsi
Un partito che si comprometta con i movimenti che ci stia in mezzo non che faccia solo il rappresentante in Parlamento di quello che si muove la società può darsi che mi sbaglio ma nessuno profondamente persuaso
Rocco Blasi
Chiedo scusa agli altri interlocutori ma vorrei farla stesso domanda i tre dirigenti comunisti presenti al tavolo diciamo
La domanda parte da quello che scrive Rina Gagliardi questa mattina sul manifesto
Lei dice che oggi nel partito comunista c'è un rischio che confrontarsi sulle idee rischia di produrre sterili ideologismi confrontarsi sulle scelte rischia di produrre ferite insanabili
I tre dirigenti comunisti riescono a vedere una terza via in questa stretta oppure anziché discutere della nuova forma partito saremo presto costretti a parlare di due forme e di due partiti
Io vi chiedo scusa data l'ora
Se non ci sono obiezioni darei la parola Gilles Martinet che voleva intervenire un attimo sulle cose di prima e poi nell'ordine ammaliante Lagrein era Lucio María Piero Fassino per rispondere perché così possibilmente cerchiamo di concludere in orario
Utile per tutti prego Gilles Martinet per
Bah è difficile per me di intervenire
Dibattito interno al Partito Comunista Italiano
Vorrei sottolineare un punto
Ho conosciuto bene questo partito del passato
In un periodo dove non annuncerà la possibilità dicono venti udienze no del dal partito dovesse questo partito si muore un partito diverso di tutti gli altri
E oggi stasera
Che è un po'constatare che un partito con gli altri col coloranti calmi un dibattito appassionato come nel mio partito che ha avuto un congresso un po'difficile allora eolica aggiornerà fosse prima Pansa cioè al futuro a l'unità della sinistra non soltanto con collezione di partiti mille con la creazione di vorrà formazione unitaria nei partiti dall'OPA de partito che un'intera perché non c'è più non ve differenze tra di noi ma la ma lei ha parlato di Epinay e su questo punto
Voglio essere molto chiaro
è vero che e pinne e un rinnovamento del partito socialista
Vero che dopo Epinay Partito Comunista ex socialista è venuto al potere e fa e al potere da dieci anni spero ok molto di più
Ma a abbiamo fatto molte cose e molte cose positive manda posso dimenticare che il nostro programma era un Obama di trasformazione della società di transizione di rottura la nel capitalismo
E di transizione vede una società socialista
Con il famoso trittico socializzazione pianificazione autogestioni
E su questo punto abbiamo fallito
E la verità
E non è possibile di fare oggi crollo se se questa sera esperienza non se non esiste
Perché abbiamo fallito Castione molto importante su questo punto voglio dire me fondamentali e e perché dello stesso tempo nei Paesi dell'Est ma non è più la Gestione della trasmissione via Rizzo sia l'ISMU
Pensa che stia onde la parte chiaramente verrà transizione forma di capitalismo allora penso che impossibili diamo andare avanti
Sansa fare invece continui con gli avvenimenti dell'Est e con la nostra esperienza
Non è possibile di ripetute il discorso degli anni sessanta sulla democrazia di base su tutto questo no non possiamo allora andare così
Bisogna avere un vero dibattito sul fondo non soltanto sulla che spione del mercato
La il passaggio di un'economia di Stato un'economia di mercato in nella Russia sovietica in i Paesi lesto cederanno nuovi rapporti di può dirci oneri
E nuovi rapporti tra gli uomini in forma di Jena che la do dominio di una provocazione oggi se l'avvenimento di un una nuova borghesia il passaggio di una forma di Saldaña nato a un'altra assaggiava salariato
Dobbiamo discute qualunque
Le le nozioni di base ma del socialismo dobbiamo fare un'analisi Sozzi are del di questi avvenimenti
E allora soltanto possiamo parlare di rinnovamento va a fare oggi anche il vecchio discorso degli anni settanta a nessun senso
Grazie di nuovo giù il martire Mariangela Grainger
Coordinatrice della commissione femminile nazionale del Pdci
La domanda
è una domanda difficile io credo io però penso a a un partito in cui deve essere possibile
Discutere di idee e discutere di scelte forse è una è una risposta scontata
Credo che oggi siamo davvero nel rischio che Rina Gagliardi stamattina
Diceva sul manifesto
E penso io umilmente come si potrebbe però finora non ci siamo riusciti
Io ho in mente questo io penso che per esempio ragionare sulla forma partito come abbiamo fatto questa sera
Non possa probabilmente avvenire in maniera separata
Dalle scelte di fondo che noi vogliamo fare cioè vedo per esempio una connessione molto stretta tra la discussione sul programma le opzioni di valore e coerentemente poi la forma partito che vogliamo
Costruire per portare avanti queste scelte
Come Schio darci da questo dibattito io usato questo termine anche recente comitato centrale come Schio darci da un dibattito che ci trova ancora fermi io credo a a no sì sostanzialmente
E io credo intanto che sia una necessità Schio darci da questo dibattito perché io per quello che ho potuto vivere sia nella mia sezione ma nelle nel lavoro che ho fatto in questi mesi
Io credo che parleremo sempre meno persone se non usciamo da questo vicolo cieco rischiamo l'avvitamento
A malapena parliamo noi stessi e sicuramente non riusciamo interloquire con la società
Quindi io assumo anche il disco che veniva anche da Madrid è facciamo il punto e vediamo come però non produciamo ulteriori no perdite ma invece come andare avanti allora io indico un terreno
Se il problema che abbiamo di fronte è quello di rinnovare la nostra cultura politica e di definire qual è la cultura politica alla base della nuova formazione politica poiché io sono d'accordo con quanto diceva Fassino qua non c'è nessuno io credo io no perlomeno che pensa di abbandonare o di liquidare una tradizione comunisti mi sono iscritta al Partito comunista
Molti anni fa
Mi sono iscritta diciamo al Partito Comunista per giustizia libertà il sol dell'avvenire insomma io che non ci voglio rinunciare a questa a questa idealità
Quindi si tratta però di vedere io c'ho un figlio che a vent'anni mi ha chiesto ma perché io devo essere comunista tu lo devi spiegare oggi che cosa vuol dire essere comunista
Quindi io credo che oggi si tratti di andare oltre la nostra tradizione di andare oltre di tradizioni del movimento operaio e quindi c'è uno sforzo di elaborazione teorico ancora prima che politico da compiere
Qui è stato detto per esempio da l'ho detto io stessa ci sono alcuni alcune questioni che vengono dette trasversali ebbene io credo che su queste questioni non abbiamo riflettuto a sufficienza
Anche questa sera il dibattito è stato prevalentemente ancora tra ma anche lì Fassino io me lo aspettavo su questioni però ecco io vorrei invece interloquire anche in sedi come queste che cosa significa per esempio
Rinnovare la nostra cultura politica tenendo conto e valorizzando la differenza femminile se non vogliamo che Cuesta resti in una parola
Quasi magica che diciamo negli incontri di sezione o qualche dibattito cosa significa per un partito che vuole a rilanciare fortemente alcune idealità che vuole addirittura fondare una nuova formazione politica della sinistra che significa questo
Allora io penso che dobbiamo cominciare a discutere io penso per esempio quando lo dicevo prima un parco partito di donne e di uomini non penso al fatto
Solamente come dire di un diritto di cittadinanza di donne e uomini dentro questo partito anche se pure c'è c'è un problema di spostamento di potere
Dagli uomini alle donne in questo partito ma non penso solo a questo
Penso a un partito che si fa carico di affermare la forza e la libertà femminile in ogni luogo della società
In ogni luogo della politica inoltre in ogni luogo della cultura perché siamo di fronte a una sorta di paradosso in questa nostra in questo periodo che ci avviciniamo al Duemila
Siamo di fronte al paradosso che le donne sono tante e forti nella società c'è una sorta di femminilizzazione come si dice in politichese della Società della scuola della cultura
E nella politica non ci sono o sono poche non contano allora vogliamo fare di questa questione una grande questione della nuova formazione politica io credo che questa non è una questione dei compagni del sì del no delle compagnie siano credo che sia una grande questione politica
Vogliamo affrontarla se la vogliamo affrontare ecco questa è la terza via no
Per rispondere alla domanda che veniva apposta Cuesta per fare un esempio è una via è un modo io credo per uscire dalle secche di un dibattito che ci ha già visto dire tutto
Quindi misuriamoci con che con questioni nuove la stessa questione del Golfo
Che ha diviso il partitone sollecita per esempio molto
Ad affrontare temi che abbiamo affrontato già dal diciottesimo congresso
E che non siamo riusciti poi a trasformare in elaborazione politica abbiamo anche per esempio detto il mondo interdipendente ci vuole la cultura della non violenza è bene che cosa significa ripensare una nuova politica internazionale oggi
Con queste idee forza ecco io credo che se noi cominceremo a discutere di questo io spero auspico da questo punto di vista e mi impegno in tutti i luoghi impegno me stessa
Perché credo che altrimenti davvero noi rischieremmo
Non parlare nessuno e davvero di sprecare un'occasione che io invece credo che di fronte a tanti militanti donne e uomini e credo anche a tante donne e uomini che s'scommettono ancora sulla politica perché pensano che la politica sia ancora uno grande strumento di cambiamento sociale e politico della propria vita
Grazie Mariangela insomma
Ma la domanda che è stata proposta
è molto delicata
E anche in un certo senso drammatiche è la domanda che ci poniamo un po'tutti
è l'unità di questo partito
Non nei prossimi anni
Ma nei prossimi mesi
E io non me la voglio cavare
Con delle risposte diplomatiche o di comodo
Un pericolo per l'unità del partito c'è sotto i nostri occhi qualsiasi cosa ciascuno proclami
è già in atto una qualche spinta di scissione silenziosa e dopo un un congresso che non riuscissimo a governare
Di scontro senza quartiere
E poi con le nuove elezioni politiche probabilmente alle porte e con risultati difficilmente brillanti
Queste spinte si possono
Moltiplicare
Allora io voglio dire con grande semplicità questo
Che io non solo come credo tutti
Penso che una rottura del Partito comunista
Sarebbe una sciagura per tutti
Ma penso di più
E cioè che sarebbe anzitutto una sconfitta
Di chi io tra gli altri si è battuto per tenere in piedi un partito comunista di massa e con ambizioni di governo dovere arrivare alla conclusione che per tenere in piedi un partito comunista e bisogna romperlo
è una sconfitta
Ma per evitarlo voglio dire con altrettanta sincerità
Badate bene non so possiamo lasciare andare davanti le cose per il loro verso è una responsabilità comune e di tutti
Non è una questione di disciplina né di appelli all'unità
E che cosa voglio dire voglio essere concreto anche per parlare oltre che con voi anche per con i compagni della direzione che sono qui
Io almeno personalmente
Cosa penso necessario per salvare o nell'articolazione delle posizioni
Che non si cancelleranno giorno
Una convivenza in una stessa organizzazione politica
A mio parere due cose
Primo
Nessuno deve pretendere di archiviare il sì è il no
Quello che si possa e questo Occhetto nell'ultimo comitato centrale detto una cosa nuova importante e cioè che non solo in termini di diritto il prossimo congresso
Può decidere
Sul nome e sul simbolo del partito
Ha detto anche che sono in campo con legittimità due ipotesi
Sul nome e simbolo l'identità del partito
Però per non diventare lacerante questa discussione sul nome dell'identità ha bisogno
Di due cose da tutte e due le parti
Ha bisogno da parte di chi si è battuto per il no al diciannovesimo congresso
Di avere più coraggio
Magari anche perdendo un po'di consenso il più elementare il più sentimentale di avere più coraggio
Nel dire come perché e in che senso
Questo partito va rifondato su basi culturali organizzative programmatiche nuove e non semplicemente salvato conservato e il fatto stesso di parlare di Rifondazione non di rinnovamento
Indica una volontà in questo senso
Ma occorre d'altra parte
Che anche la maggioranza che e resterà probabilmente persuasa della necessità di cambiare il nome
Sia più lusso Luttazzi
Nel far capire alla gente
Che perfino il cambiamento del nome
Non può e non deve aprire la stura a una sorta di liquidazione di un patrimonio storico e che oggi
Io mi riguardo bene
Da dire
Questa liquidazione in atto e nelle intenzioni
Ma affermo che si sono aperti dei varchi e che soprattutto non si è lottato a sufficienza
Per chiuderli intento faccio un ultimo esempio che mi ha colpito spero che Fassino non mi consideri
Ancora demagogo se lo faccio
A me ha colpito questa compagna degli ultimi giorni dei giornali sui fatti
Di Reggio Emilia
E mi ha colpito perché
Ma all'Est scoperta della verità
è un'operazione a freddo per nascondere la verità
Vengono impugnati dei fatti che non nel senso politico oltre che nella cronaca erano largamente notti
Per nascondere una verità più importante che quegli stessi fatti paradossalmente confermano in modo clamoroso
La verità che a democrazia in questo Paese non c'è stata regalata ma è stata il prodotto di una tragica guerra civile contro i fascisti e contro i tedeschi
Di cui i comunisti pagandone il prezzo sono stati promotori ed è soprattutto che Togliatti
Con determinazione e con una lotta politica Togliatti e quel partito comunista
Sono riusciti nell'impresa disperata di impedire che quella lotta civile antifascista si tramutasse in una lotta civile postfascista e perdente come in Grecia
Era facile che avvenisse perché quei giovani partigiani comunisti da due anni che ritornavano incita o gli operai della FIAT che avevano che avevano salvato le macchine dai tedeschi e le hanno ridate a Magna a vallette Agnelli che avevano finanziato e appoggia dei tedeschi non era facile che nascesse un elemento di estremismo di avventura
Questo era il pericolo ed è Togliatti con una lotta può ed è questo partito che non solo ha impedito questo
E non solo ha impedito questo ma avviato una democrazia di tipo nuovo trasformando operai braccianti mezzadri in dirigenti politici sindacali sindaci creando una facendo emergere per lo meno una nuova generazione di intellettuali progressisti
Che ha nove otto per la prima volta l'egemonia del senso comune
Codino e reazionario ben più profondamente che il Croce ennesimo o l'azionismo
E ha costruito soprattutto gli spazi materiali e Caratti riorganizzativi perché questa democrazia prendesse senso anche per le grandi masse popolari
Ora
Lasciare e in nel dibattito di questi mesi non c'è dubbio basta vedere i dibattiti che si sono sviluppati tra quelli che erano diciamo i cofondatori
Che lasciasse in qualche modo il varco di un appannamento della fierezza ed era forse poco Lezza di questa realtà specifica
Beh io credo che sarebbe ecco perché proprio perché non credo affatto
Che i compagni del gruppo dirigente o della maggioranza abbiano la minima incertezze o reticenze su questo io credo che sia molto importante per creare un clima nuovo nel partito che proprio loro siano i promotori di una di una risposta forte a questo tentativo di
Linciaggio della storia del Partito comunista e anche a una sorta di pentitismo che finisce per il per per
Per crescere nelle file diffuse del popolo comunista per rinnovare veramente bisogna tenere la testa alta non gli occhi bassi del pentitismo
La seconda e ho finito scusate forte crea
La seconda è più importante ancora condizione che riusciamo a confrontarci con spirito sereno e di verità sulle scelte politiche concrete
Mariangela mi diceva portava l'esempio delle donne ecco da lì
Quale dibattito politico asco Rossi perché non solo diciamo sulla questione delle donne o sul posto delle donne ma io mi chiedo
Quell'iniziativa forte prese dalle donne sul tempo sui tempi della vita del lavoro e via dicendo
Ricordo che questo patrimonio frutti il massimo e questo patrimonio frutti non soltanto per noi ma per l'intera sinistra e quindi abbia la capacità di far scendere in campo altre forze di attrarre risorse di mettere in circolazione
Gente diversa da noi inserto perché non abbiamo nessuna pretesa integralista che però sia disponibile a camminare come noi in un processo di rinnovamento di cambiamento vero realistico praticabile credibile
E quindi anch'io voglio affrontare
Questa questa di Reggio Emilia compagni sanno ovvio
Per l'incarico che dirigente che ricopro ho avuto l'incarico di seguire questa vicenda
E penso anch'io che dobbiamo gestirla con grande senso di responsabilità guardando in faccia tutto quello che bisogna vedere
E quando abbiamo detto
E gli ho detto per conto del gruppo dirigente del partito che vogliamo tutta la verità
E che vogliamo che sia resa giustizia
Giustizia i parenti di quelli che sono stati ammazzati o assassinati
Giustizia coloro che non avendo commesso nulla hanno fatto dieci anni di carcere come il compagno di colibrì
Quando abbiamo detto questo
Lo abbiamo detto non perché in qualche modo vogliamo accodarci alla campagna di denigrazione del movimento partigiano nella Resistenza ballate esattamente per il contrario proprio perché consideriamo che questa democrazie questa Repubblica non ci sarebbe stata senza la lotta partigiana senza la lotta di liberazione senza quel venticinque aprile il modo migliore per fare in modo che quella grande movimento di popolo che rappresenta la pietra miliare della democrazia e della Repubblica di questo Paese non sia sporcato offuscato avere un atteggiamento privo di ambiguità e di reticenze verso atti episodi
Delitti
Che sono stati commessi e che spinse rispetto ai quali se non abbiamo un atteggiamento chiaro e netto allora sì apriamo un varco drammatico alla denigrazione la delegittimazione di un grande movimento di popolo come la resistenza
Che da questo punto di vista credo che io lucciola pensiamo davvero lo stesso modo perché credo che Lucio come tutti i compagni abbia letto le dichiarazioni che io ho fatto in questi due giorni non mi pare d'aver concesso tanto così io penso proprio che non ci sia niente da rimproverare a Togliatti che anzi Togliatti
Da questo punto di vista come dire sia stato il dirigente che ho compiuto e terminazione conseguenza una determinazione una conseguenza che però non avevano altri dirigenti comunisti
Se c'è una lotta durissima contro chiunque pensasse
Che si potesse portare la lotta politica sul terreno della violenza della lotta armata delle legalità quando invece la scelta democratica era l'unica scelta come poi si è dimostrato essere in grado di costruire un Paese una democrazia forte
Un Paese libero nel quale peraltro la sinistra non a caso e diventata via via la sinistra più forte dell'Occidente
E quindi non bisogna concedere annulla non possiamo concedere una denigrazione della Resistenza non possiamo concedere una demonizzazione del ruolo della figura del compagno Togliatti che non a caso nel settembre del quarantasei qualche settimana dopo
Quei delitti andò a Reggio Emilia fare dei discorsi chiarissimi che abbiamo pubblicato sull'Unità in questi giorni tutti i compagni hanno visto
Quale come erano inequivocabili quelle parole ma inequivocabili
Compaio Togliatti di fronte a chi diceva che quei delitti erano opera di fascisti
A Reggio Emilia non ha mai usato questa categoria ma mica detto questi diritti sono per i fascisti nono quei discorsi c'è una si stia un linguaggio di verità
Dice le cose come sono e le diceva John è tale che chi deve capire capisca di deve intendere intenda intende chiunque basta rileggerlo
E allora noi siamo chiamati oggi ad avere la stessa lo stesso atteggiamento
L'atteggiamento di verità
Perché l'atteggiamento di verità e quello che consente a noi a testa alta e non con gli occhi bassi di una posizione offensiva non difensiva
Di respingere campagna denigratoria che vogliono demolire una storia e un'esperienza democratica di questo Paese
E al tempo stesso rendere giustizia e verità a chi ha detto di averla e badate che rendere giustizia e verità è un valore civico che viene prima dei valori della politica
Anche questa vicenda mi pare dimostra in modo inequivocabile che non c'è nessuno che vuole liquidare nulla demolire del mio dire demonizzare nulla
O che si vergogna della propria storia
Ed è il punto però è che non basta essere orgogliosa della propria storia
Aprendo il sedicesimo congresso quello di Firenze dal diciassettesimo congresso quello di Firenze Natta
In un congresso
Importante perché in una fase difficile la storia del partito all'indomani della morte di Berlinguer
Natta disse una cosa assolutamente giusta che io vorrei che avessimo sempre presente
Che un partito grande non solo per la storia che alle spalle ma per la capacità che ha di interpretare in ogni istante il proprio tempo
E questo non ce lo dobbiamo dimenticare mai
Perché se è vero che un partito non è grande soltanto per la storia che ha pur essendo orgoglioso della storia che ha interpretare in ogni istante il proprio tempo significa avere la capacità di guardare al proprio tempo e cogliere quanto di nuovo c'è che cosa quali come si producono i fenomeni processi sociali quali contraddizioni si manifestano
E quali elementi quindi vanno mantenuti nella propria strategia politica nella propria cultura nei propri comportamenti e quali invece vanno cambiati anche con mutamenti radicali
E io credo che tutto questo
E anche questo è un è come dire è
Cultura politica che ci viene da lontano non può essere dimenticato noi siamo dentro una fase davvero di giganteschi cambiamenti in cui non possiamo ad avere credere di e sarà all'altezza delle sfide che la realtà ci pone ogni giorno semplicemente dicendo che abbiamo una grande storia
Perché quella storia davvero grande ma non ci basta di fronte ai problemi che abbia se a quella storia non consegue una capacità
Di
Mettere in campo una innovazione di Teoria di categorie concettuali di scelte politiche di comportamenti che ci consenta in ogni istante di essere in sintonia con la realtà di rappresentarla di cogliere le domande le sollecitazioni gli stimoli che ci vengono e di tradurre l'iniziativa
Programma lotto
Allora e finisco davvero anch'io penso
Che questo dibattito appassionato
Non abbia come un esito scontato che bisogna separarsi dividersi
Opzioni diverse non possano convivere
Io credo che ci sono le condizioni personalmente mi batto insieme a tutti i compagni della maggioranza
Di questo partito perché si costruisca un partito nel quale possano coesistere convivere
Anche impostazioni opzioni culturali e politiche diverse unificate da un Progetto certo unificate da una prospettiva politica da una strategia politica
E credo che
Tra
L'unanimismo centralistico
E il correntismo ci possano essere qui si si possano essere una terza via
Ci possa essere una via fondata sono d'accordo con cosa ha detto
La compagnia Ghraib sul binomio libertà e responsabilità
Su un rapporto equilibrato tra etica della convinzione etica della responsabilità
Tradizionalmente il centralismo che come dire la regola di disciplina dei partiti dei comunisti era fondato sull'assoluto predominio dell'etica della responsabilità no in nome del partito
Era la regola fondamentale
Sì accettava qualsiasi comportamento l'assolutizzazione dell'etica della responsabilità
Rischia di diventare questo e costrizione coercizione e frustrazione
Ma anche
Un'assoluta a un'assolutizzazione dell'etica della convinzione per cui come dire
L'importante affermare il proprio punto di vista sempre comunque prescindendo da una valutazione del rapporto che si deve stabilire tra il proprio punto di vista e l'organizzazione collettiva entro cui si sta porta alla impossibilità di vivere no i nel nuovo partito che vogliamo costruire in qualsiasi partito anzi lo dico qualsiasi organizzazioni di donne e di uomini non vive se non a una regola e un principio di res di solidarietà di responsabilità allora il problema è darsi delle regole
Che siano appunto
Un equilibrato rapporto tra etica nella convinzione etica della responsabilità tra libertà individuale di ciascuno che deve trovare modi forme regole chiare trasparenti che consentono a ciascuno di sentirsi uomo libero
Dentro il partito e al tempo stesso di sentirsi parte responsabile di una grande organizzazione collettiva che si batte per certi fini di liberazione umane e questo però e finisco su questo a un ultima secondo me è fondamentale
Condizioni
Che non è politica
Viene prima della politica io questo tengo molto compagni per questo prima
Qualche modo reagito secondo intervento che ho fatto
Ed è che
Se noi vogliamo stare insieme
è stato il e vogliamo stare insieme accettando tutti con un fatto democratico e
Liberatorio anche di stare insieme avendo opzioni convinzioni diverse
Beh dobbiamo partire però allora dal presupposto che stiamo insieme perché reciprocamente ci riconosciamo
Riconoscersi reciprocamente
Significa che la facciamo finita una volta per tutte con una rappresentazione che non è accettabile
Per cui gli uni sono quelli che difendono la ditta gli altri sono quelli che la svengono
Oppure viceversa gli uni sono quelli che vogliono innovare capiscono tutto quello che c'è nel mondo degli altri sono solo conservatori non capiscono nulla ci sono versioni di comodo che troppo volte sono nel nostro dibattito che non aiutano
E che non non può farlo un terreno politico di discussione
Io credo che non ci sia nessuno che in questa sala abbia votato per il sì o per il nome agrari non abbia sciolto il suo parere nella direzione del sì e del no che abbia in testa di liquidare il Partito comunista la sua esperienza la sua
La sua politica
Non c'è nessuno che a questo in testa allora questo questo tema rimuoviamo noto al nostro dibattito togliamolo perché fino che sussiste questo fatto per cui quasi come dire qualcosa qualche compagno
Dove si sente più accettato degli altri compagni la discussione noi non costruiremo le condizioni per stare insieme badate che un partito sta insieme non solo perché ha una un programma o perché ha una strategia una strategia un programma sono assolutamente decisivi
Un partito stanche insieme se c'è un tessuto una dato di connessione di unità assolutamente fondamentale che prepolitico ed è una comune solidarietà la convinzione di stare insieme
Anche con opinioni diverse perché comune sta intellettuale compassione con impegno ciascuno si batte dentro quell'organizzazione per far vivere e praticare certi ideali e certi valori
Questa questione la questione fondamentale noi avremo le prossime settimane forse mesi un dibattito che sarà tanto appassionato come quello di questa sera e io dico che non può che essere così
Proprio perché non c'è nessun trasformismo in questo nostro dibattito proprio perché è un dibattito vero non facciamo l'operazione finita proprio perché siamo chiamati a discutere del nostro futura del futuro della sinistra italiana di una cosa enorme gigantesche ognuno di noi avverte fino in fondo quanto grande sia e ognuno almeno io sento sente anche le norme come dire
Difficoltà di misurarsi con un tema così grosso lo possiamo fare soltanto se se come dire un rispetto reciproco se c'è una solidarietà reciproca
Se appunto torniamo tutti
Quale che sia la convinzione che pratichiamo a considerarsi davvero l'uno con l'altro dei compagni
Grazie anche a non aver affrontato conosca