Il vertice europeo di Parigi sull'Ucraina: intervista all'ambasciatore Francesco Talò

Radio radicale siamo con l'ambasciatore Francesco Tatò per parlare del vertice di e di Parigi alle io volevo chiederle che impressione anche di questo
Incontro promosso da Macron alla quale ha partecipato anche da Londra Lion allora la metodologia di questo incontro è stata azzeccata ho visto che c'erano tanti Paesi dell'Unione europea
Non c'erano i Paesi baltici allora le volevo chiedere un pochini idea complessiva si era fatta del di come era stato concepito l'appuntamento ma visto diciamo dall'esterno buono osservatore interessato ma non
Interno direi che era una iniziativa necessario c'era importante
Fare qualcosa essere presenti in un passaggio cosciali cioè mentre sta si sta per compiere uno sviluppo che non sarà definitivo ma certamente importante per la la vicenda della dell'aggressione russa all'Ucraina
L'Europa doveva fare qualcosa sì con certamente dire che si sarebbe potuto fare meglio sappiamo che il meglio è nemico del bene quindi alla fine chi prende l'iniziativa ha ragione quindi bene essersi incontrati io credo che farlo a Brussel sarebbe stato meglio se si vuole parlare di iniziativa europea
Farlo tutti insieme sarebbe stato ancora meno ciò detto bisogna passare ai fatti cioè fare i compiti a casa semplicemente quello che io sostengo il dapprima delle elezioni americane perché chiunque avesse vinto avrebbe richiesto un maggiore impegno dell'Europa d'altra parte gli americani e ma della suddivisione degli ori vedi Mario sottolineano da sempre ora questo tema è veramente esploso vive l'Europa deve assumersi le proprie responsabilità in generale non solo riguardo alla alla guerra russa contro l'Ucraina e questo richiede certamente delle spese ecco non si può essere a favore dell'Europa e nello stesso tempo pensare che questo sia grazie
Vuol dire impegnarsi di più per la nostra stessa sicurezza
Quelle orali si aprono tante questioni Burkhard nuovamente
Il nostro bilancio deve essere dedicato di più alle spese della difesa io presi sì
Come cercando di razionalizzare di mettere più Investimenti a fattor comune
Va be'faccio
Ma alla fine può essere vantaggioso per tutti pensiamo anche a quello che possiamo guadagnare in termini di innovazione cioè ormai le spese per la sicurezza vuol dire molto spese di carattere duale e poi vanno a beneficio dell'economia intera pensiamo all'intelligenza sciarada quantistica alla robotica a un settore come quello della subacquea no che per l'Italia può essere molto importante può essere attraente perché abbiamo delle capacità ecco da questo punto di vista però occorre anche spiegare agli americani convincerli che e interesse anche loro avere l'Europa a bordo cioè essere uniti
Se non è più tempo gli Sputnik moment come quando
Le gli americani realizzarono che i russi erano in vantaggio nella corsa verso lo spazio uno allora ci fu quella reazione
Forte che porto gli Stati Uniti a vincere la gara verso la luna e lo fecero da soli non avevano alcun bisogno di un sostegno europeo
Ecco oggi la agli Stati Uniti da soli non possono farcela nella gara che è quella vera con la Cina
A c'è bisogno di un'unità dell'Occidente nei ancor di meno l'Europa può pretendere di essere una parte terza tra Stati Uniti e Cina
Cioè è ovvio che debba essere unità è ovvio che debba RAI fa sassi
Unendo sì ma lo deve fare in un contesto occidentale quindi secondo me ampia termine chiave e quello di Occidente ora siamo allineati in un momento di rendicontazione fisica di le due i due delle tre
Grandi dei tre grandi teatri di crisi globali cioè io parlo di tre grammi di teatri di crisi che si
Oggi collegano tra di loro pensando alla guerra perché questa guerra tra della Russia contro l'Ucraina
Nei conflitti del gruppo di conflitti
Che agitano il Medio Oriente con i due poli della questione israelo palestinese e dell'Iran e poi delle pensioni non sono né guerra né conflitti delle tensioni in Estremo Oriente
Dalla penisola coreana allo Stretto di Taiwan al Mar della Cina meridionale e con al in Arabia Saudita
Con una presenza
Il ministro ladro e del sarebbe stato americano Rubio
Fisicamente vediamo congiungersi la le questioni mediorientali con la guerra in Ucraina speriamo che ci siano dei passi in avanti su entrambi i temi
Ma secondo me è vero convitato di pietra la vera grande questione delle questioni e la gara diciamo secolare direi epocale
Tra Cina che va avanti e Occidente ora noi non possiamo pensare di fermare la Cina con gli sgambetti o creando degli ostacoli la Cina va avanti anche per merito suo
Perché ha una politica industriale efficace sta facendo cose straordinarie dobbiamo diventare più bravi di noi
E assumere delle dimensioni tali da poter competere bene torno quindi al tema dell'Occidente
Allora è stato un errore diciamo avere un approccio da parte di alcuni Paesi a questo vertice di ittita Ricci un po'offensivo cubetto di offrire truppe che vanno sul territorio
Ucraino allora è stato è stato una valutazione sbagliata che e i di fatto poi alla fine ha diviso coloro che si sono visti a Parigi
A pranzo Gasser forse presto per parlare di aspetti importantissimi certamente estremamente impegnativi
Ma ancora da da esaminare come quello delle truppe in Ucraina no
Quindi io parlerei piuttosto del necessità di
Ragionare insieme con gli americani su
Sul fatto della necessità di essere uniti con loro e con gli stessi ucraini ovviamente io ricordo ero rappresentante permanente dell'Italia alla NATO il giorno dell'attacco russo
Ecco e poi nei mesi seguenti quando non si immaginava francamente che
La guerra sarebbe durata tanto a lungo ecco in quel periodo il mantra che si ripeteva in continuazione era nulla sull'Ucraina senza l'Ucraina cioè non si possono prendere decisioni sulla testa degli ultimi anni
Ma adesso questi abbastanza evidente se vediamo la capacità di resistenza che hanno dimostrato cioè evidente che in uscita Russia e una teso Massimo Franco a una forza enorme ma d'altra parte l'Ucraina ha dimostrato una capacità di resistenza sorprendente io zona russi erano alle porte di chieda stavano per entrare
Penso che pochi avrebbero scommesso sulla capacità di resistere respingere i russi russi hanno subito delle nove sconfitte ora direi che ci sarà una vittoria russa nei termini attuali non è vero
Perché i russi volevano ben altro
Probabilmente otterranno qualcosa certamente
L'ultima valutazione che le chiedo perché Putin ce l'ha col nostro Paese in particolare insomma abbiamo visto questi attacchi sconcertanti nei confronti di Mattarella io le volevo chiedere
Perché preme contro l'Italia
Con
Una una domanda che dovrebbe rivolgere
A Mosca Italia certamente un atto di direi che in questo momento abbiamo al governo insomma lo sanno tutti ma da ormai da abbastanza tempo più stabile siamo tra i Paesi grandi dell'unione europea
Dell'Occidente diciassette all'Isotta abbiamo raccolto con gli Stati Uniti abbiamo buon rapporto gli Stati Uniti quindi è ovvio che possiamo dar fastidio tanto più nel momento in cui ci consideriamo coerenti
Con una le posizioni che abbiamo sempre avuto posizioni di solidarietà nei confronti del popolo ucraino allo stesso tempo siamo sempre stati
Per la ricerca di una pace di una pace giusta
L'ultima domanda che mi era venuta la faccia in tempi supplementari
Come andranno secondo lei le trattative tra Stati Uniti e Russia senza il perseguitato è scontato che andranno così d'accordo da molto tempo e andare deposita modesto apporto
Non la vuole ritornare serata sarà alzato a fare previsioni soprattutto riguardo al futuro giudice
è un esercizio è possibile e è capitato però quello che eviti purché non direi d'amore e d'accordo
Ci sono degli interessi diversi è normale che si quando ci si siede a un tavolo si parta da interessi diversi che si deve vedere come conciliare non è facile però nulla è scontato
No nulla scontato certo punto di preliminare hanno verranno in qualche modo coinvolto insomma penso che non sia possibile lì
Allungo col suo ritmo
Ma che cinici uno dei contatti
Del tutto ragione bene io la ringrazio tanto della sua disponibilità ringrazio l'Ambasciatore Francesco alla col quale abbiamo parlato dei colloqui di Parigi grazie