Corte costituzionale e decisione politica

Buongiorno
Benvenuti all'annuale riunione dell'associazione di studi sulla rappresentanza nelle assemblee politiche
Come ogni anno noi organizziamo un convegno i cui atti verranno trasfusi nel quaderno della rivista il Filangieri quindi gli atti di questo convegno costituiranno il quaderno due mila ventitré della rivista
Quando abbiamo deciso di
Dedicare questa questo incontro
Alla alla corte costituzionale non pensavamo di venire quasi in coincidenza con la sentenza
Sulla sull'autonomia
E e quindi però dimostra
Che come dire era giusto
Questo è un argomento che rileva perché la Corte costituzionale non solo in quest'ultima sentenza ma tutta una serie di sentenze a inciso profondamente
Sul sul sull'ordinamento
E anche chiamando in causa il Parlamento adesso qui e non mi dilungo perché il tempo il tempo è breve
Partire dalle sentenze sulla la privacy dei sulla corrispondenza meglio dei dei dei parlamentari poi le le sentenze la sentenza sul fine vita in cui è stato chiamato in causa al parlamento sulla sul cambiamento sul cambiamento di di genere
E la corte quindi in questi anni in questi ultimi anni si è inserita in sarà chiamata in causa meglio in tematiche molto significative e Poli politicamente
Con cercando appunto anche di un coinvolgimento del del Parlamento a seguito delle delle sue sentenze io non rubo altro altro tempo
Perché c'è dobbiamo cercare di finire entro l'una e quindi do la parola al professor Salerno che presiede l'incontro
Grazie grazie al collega D'Amico Vincenzo Lippolis
Vediamo quindi avvio ai lavori qualche piccola parola di introduzione sulla sull'argomento il nostro incontro e sulle ragioni che hanno condotto a scegliere questo tema
Il titolo corte costituzionale decisione politica
Sintetizza o una un fascio Complesso di problemi molto delicati
Che toccano alcune delle fondamenta del diritto costituzionale dalla Costituzione quindi qual è il fondamento della Costituzione qual è il contenuto della Costituzione
Ai problemi della sua applicazione e attuazione sono due profili diverso incontro applicare la Costituzione è un conto darne attuazione
Ai e soprattutto le tematiche collegate all'interpretazione della Costituzione in sede giurisdizionale e quindi soprattutto nella ruolo svolto dalla corte costituzionale Corte costituzionale come giurisdizione di ricordo soltanto che per molto tempo si è discusso se la Corte costituzionale fosse una giurisdizione
E mi fa piacere ricordare Crisafulli quando poi noi era molto scettico rispetto all'attribuzione proprio della funzione giurisdizionale Lacorte lui concludeva dicendo dipende da quale concetto di giurisdizione abbiamo quindi quali sono diciamo i confini della giurisdizione sia tanto per dire come la tematica sfugge anche ad alcuni concetti essenziali del diritto pubblico
Poi la tematica della prevalenza della Costituzione Rispetto
All'attuazione della Costituzione stessa risorge mediante atti di indirizzo politico
E quindi il rapporto tra la Corte costituzionale gli organi dell'indirizzo politico e quindi verificare quanto la Corte costituzionale riesce a incidere
Rispetto all'attuazione dell'Indirizzo stabilita in Costituzione dalla decisione politica fondamentale cioè la decisione posta in Costituzione
E quindi sito con alcuni aspetti fondamentali del concetto stesso di democrazia
E le ragioni che hanno mosso questa iniziativa sono quelle collegate al fatto che vogliamo cercare di approfondire rapporti per l'appunto tra la Corte costituzionale e la sfera del politico
Concentrandoci cioè su quel rapporto che inevitabilmente dinamico
Tra il dettato costituzionale dettato costituzionale scritto prescritto ma necessariamente interpretato quindi attuato applicato in un contesto come si dirà
E le decisioni che via via sono assunta in sede politica
è un rapporto che nasce come problematico sin dall'inizio ricordiamoci solo che nell'assemblea costituente molti costituenti autorevoli sanno sospettosi rispetto all'intervento dalla Corte Costituzionale rispetta l'autonomia del politico
Togliatti Nenni Nitti e Orlando insomma personalità molto importante
E quindi la questione cruciale se affrontata subito ricordo soltanto l'articolo ventotto della legge ottantasette del mille novecentocinquantatré
Che cerca di definire con una formula poi molto criticata dalla dottrina il fatto che il controllo di legittimità della Corte costituzionale
Esclude ogni valutazione di natura politica e ogni sindacato sull'uso discrezionale del parlamento del potere discrezionale del Parlamento
Cosa significa questa disposizione legislativa
E il senso di questa disposizione dal punto di vista normativi istigò potrebbe sembrare chiaro le leggi non sono sindacabili dal punto di vista del merito ma solo dal punto di vista della legittimità quindi non conformità non conformità conformità difformità
E qui non dal punto di vista della loro opportunità o un utilità politica rispetto agli interessi della collettività
Ma in senso giuridico istituzionale significa in senso più lato che deve sussistere una qualche distensione tra la sfera di intervento che la corte svolge in sede di garanzia costituzionale e il ruolo invece dell'attuazione costituzionale che spetta agli organi selezionati democraticamente
Ne consegue quindi ne dovrebbe conseguire che esiste una sfera della funzione di attuazione costituzionale
Che dobbiamo considerare discrezionale una sera libera ma spera di libertà politica dei soggetti del circuito dell'Indirizzo politico una sera che va rispettata dalla stessa Corte costituzionale
Nel bilanciamento tra il potere quindi nel rapporto tra gli organi costituzionali
Queste avvenuto non è avvenuta cessato diciamo una qualche invasione di campo una qualche espansione nell'evoluzione della giustizia costituzionale non posso che richiamare alcuni a con i colleghi sotto un collega Andrea Morrone che ha scritto due contributi su federalismi
Lei quali ha parlato di giurisprudenza costituzionale suprema Tiscali due contributi molto
Molto molto critici dire anche appuntiti
Diciamo analizzando l'evoluzione della giurisprudenza Luís annotato il collega ha notato una certa connotazione totalizzante e assolutista della Costituzione
Una visione Pannes giuridica della Costituzione che svaluta e Elide il lato politico della Costituzione
La presenza di sentenze che si presentano come fonti autocratiche quindi capaci di porsi in modo autonomo
Una riduzione degli spazi consentiti alla politica
Un ispessimento della Costituzione anche laddove la Costituzione non dice la Corte costituzionale spesso ha mostrato la necessità di espandere
Il contenuto della Costituzione anche laddove la Costituzione ha mantenuto un certo Silenzi
Così come è un ruolo della corte costituzionale verso una e ricerca di legittimazione sociale che in qualche misura estende il suo compito di garanzia costituzionale secondo modalità che non sembrano presenti nelle altre corti costituzionali
Abbiamo quindi assistito comunque a un rafforzamento del ruolo della Corte Costituzionale seppure questo rafforzamento sia stato consentito facilitato permessa da un progressivo indebolimento
Della sfera politica della sfera della rappresentanza politica
Da tutto ciò sono nate le domande che hanno condotto al nostro incontro come ha agito come si comporta la Corte Costituzionale rispetta la sfera della politica
Come questo rapporto che ha visto la Corte costituzionale così protagonista ha inciso sul processo di elaborazione delle decisioni della corte e se quindi possiamo immaginare anche delle modifiche nello stesso procedimento di formazione
Delle decisioni della della corte quindi tematiche credo di grande attualità e sulle Guarino e speriamo di poter dare contributo ma siamo sicuri e questo contributo poi dopo lo pubblicheremo suo Filangieri e quindi sarà immediatamente disponibile
Quindi iniziamo queste relazioni chiedendo nostri gentili ospiti di mantenersi in un tempo concordato e iniziamo con il collega
Francesco asserito che resta appunto alla Sapienza di Roma di diritto pubblico comparato e affronterà un tema molto delicato legittimazione della giustizia
Costituzionale e deferenza verso gli organi di indirizzo
Politico a te Francesco la parola venti minuti grazie Presidente permettetemi un'apertura di ringraziare gli organizzatori del convegno il professor Lippolis
Presso Salerno el professori Brito che hanno pensato a me per questa relazione
Che mi invita a ragionare su un tema
Classico della riflessione costituzionalistica e costituzionale comparatistico
E che però allo stesso tempo suggerisce in qualche modo una linea di indirizzo al mio intervento prima di tutto
Cercando di inquadrare la struttura della mia relazione
Infatti il tema è quello di distinguere tra il problema della legittimazione della giustizia costituzionale inserire prima parte del problema
E il problema di come la deferenza verso gli organi di indirizzo politico o meglio la discrezionalità che deve essere garantita agli organi di indirizzo politico nella prospettiva del giudice costituzionale per cui il modo in cui quest'ultimo articolo rafforza puntella la propria capacità di intervento in modo relazionale di rispetto a quegli spazi di discrezionalità
Incide su quella che potrebbe essere definita una legittimazione nel quomodo
Tornerò su questa distinzione
Precisando che questo mi consente di evitare una serie di problemi come per esempio problemi di struttura che possono incidere sulla legittimazione penso le regole processuali o penso alle regole di nomine di durata in carica dei giudici
E anche di affrontare un altro problema che è stato accennato da Giulio Salerno c'è il problema di quanto in che modo e soprattutto se esistono indirizzo politico costituzionale di cui la corte in qualche modo portatrice
Dopo aver passato ha cercato di approfondire il problema della distinzione tra legittimazione l'anno analiti ultimazione del pomodoro mi concentrerò in particolare su tre snodi concettuali a mio avviso centrali per chiarire i termini di questa relazione tra potere politico e discrezionalità della di intervento della corte quindi il modo in cui si relazionano giudice costituzionale il decisore politico
Che sono in particolare ognuno meriterebbero abilmente una monografia ma io cercherò di tagliarlo in modo tale da essere tempi i tempi suggeriti dal presidente l'idea di costituzione
In relazione alla idea della suprema Sica della primazia della costituzione stessa il secondo il rapporto tra suprema sì ed è parte mentali su quindi il giudice Review in relazione alla separazione dei poteri
E infine il terzo il modo in cui si struttura il rapporto tra legalità legale e legalità costituzionale per poi concludere con alcune brevi e considerazioni conclusive sul modo in cui si deve relazionare nelle democrazie contemporanei il rapporto tra interpretazione costituzionale il pluralismo
Dunque partendo dal primo problema
Mi sembra di poter distinguere la legittimazione LAN è una legittimazione nel quomodo che è piuttosto intuitiva
La legittimazione dell'anno investe in se stessa
La possibilità di sindacare la legittimità costituzionale delle leggi o di intervenire in modo tale da far prevalere sulla legalità legale la legalità con seduzione è ovvio che un tale problema non si pone in quegli ordinamenti in cui la giustizia costituzionale stabilite prevista in Costituzione
Ma si pone in quegli ordinamenti in cui superarsi sulla base di premesse nazionaliste
Il giudice spesso arrivato attribuirsi questo potere che magari solo in parte
Delineato in Costituzione cosa che accade UTAP sia negli Stati Uniti sia nella Germania degli anni Venti a Weimar dove tornerò tra poco c'è stato un importante interessantissimo dibattito su quello che è il Richter Ligas profumazione cioè il diritto del giudice
Di disapplicare è ovvio scrive immergersi che
Nel momento in cui invece la Costituzione delinea i termini del controllo di legittimità costituzione delle leggi non può che essere un tema tutto somme
O marginale la legittimazione nell'anno cosa che investe anche il problema del rapporto in sé con la democrazia della giustizia costituzionale cioè il dilemma contro maggioritario ma piuttosto si sposta l'attenzione su tutta una serie di profili che riguardano appunto un problema che io definirei di frontiera che alla legittimazione nel quomodo e definirei di frontiera perché è impossibile a mio avviso stabilire ex ante dei confini rigidi
Ma piuttosto mi sembra che si possono individuare contatti e contaminazioni all'interno di un rapporto tendenzialmente mobile nel tempo che che muta in relazione alle circostanze che all'esperienze
Di di riferimento
In entrambi i casi comunque si può accettare la sua suggestione Haber masse Ana per cui la giustizia costituzionale non si spiega da sé quindi in un caso servono delle argomentazioni delle premesse nazionalistica
E nel secondo caso serve una norma costituzionale che riconcilia sindacato con la con il la legislazione con gli organi di indirizzo discrezionalità degli indirizzi politici
In qualche modo questa discrezionalità su questa legittimazione sulla quomodo investe sia quindi una analisi in negativo cioè il limite che la frontiera al di là della quale si supera la propria discrezionalità siano legittimazione in positivo cioè giustificare eventuali spostamenti di questa frontiera un pochino più in là che vanno argomenta
Il secondo profilo su cui vorrei concentrare rispetto no quindi concentrandoci spostandosi su questo
Diventa fondamentale secondo me capire qual è l'idea di costituzione che fa da sfondo al problema della legittimazione della giustizia costituzionale perché ovviamente in base a diversi vedi Costituzione cambiano anche gli spazi del rapporto relazionale
Tra giudice costituzionale che organizza di di che determina l'indirizzo politico io individuerà i due idee principali
Una idea è tendenzialmente
Ripetitiva dello stato di diritto ottocentesco un'idea che limita il controllo di legittimità costituzionale a un controllo esterno di mera razionalità
Che di fatto è Possieri assumibile dentro un'alternativa aut aut che riassuma il controllo dentro una logica di conformità
Una seconda idea invece sposta il problema dalla razionalità alla razionalità rispetto allo scopo suggerisce quindi la necessità di un controllo anche interno rispetto alla ai contenuti sostanziali della legge esposta la dimensione del controllo dalla semplice conformità all'adeguatezza nel contesto di common law mi sembra che entrambe queste idee possano essere rinvenute in due sentenze fondative che sono Mère Bori M. callo rispettivamente immergono ci sono tuttora seri problemi su cui tornerò poi quando parlerò dell'altro problema
Cioè del rapporto tra Judicial Review e separazione dei poteri per ora mi interessa sottolineare come le tue idee non siano ovviamente necessariamente escludenti cioè possono nell'ambito della stesso
Fase temporale o o comunque coesistere ma ovviamente sono tendenzialmente alternative allora
Cioè non possono essere applicate contemporaneamente la prima corrisponde appunto alla prima idea quella di Merv puri in cui se voi andate a vedere i casi sintomatici sono tutte proibizioni molto evidenti
Il giudice tendenzialmente può intervenire può sindacare secondo una secondo me robot secondo Marshall secondo una semplice sussunzione e risolvere dentro un aut aut
Perché questo perché lo sforzo che Farmer Marshall immergono è tendenzialmente come ho detto uno sforzo razionalista di legittimazione di un potere che si risale all'Aja robe Grand per carità ma che per la prima volta che mi ha fermato nei confronti delle leggi federali
Ma soprattutto nei confronti di Jefferson c'è l'ambizione di sottrarre alla politicità il sindacato dei giudici dandogli una Allure tecnico
Tale in me callo che invece lo stesso Marshall propone un'idea diversa di costituzione celebre l'espressione dobbiamo ricordarci che cui ha ex Pound in H Constitution la costituzione in questo assetto è diverso dalla legge non ha la stessa Frohlich sit-in si legge
Perché la Costituzione deve durare nel tempo
In entrambi i casi non viene messo in discussione la la Costituzione come Paramount loro ma il modo in cui la Costituzione può operare sulla legalità legale in un caso il primo secondo un parametro aut aut nel secondo invece inevitabilmente si aprono maggiori spazi di discrezionalità per il giudice che limitano inevitabilmente la discrezionalità della politica è interessante questo perché nei contesti di common law queste la finestra attraverso cui rientra appunto
Il diritto giurisprudenziale che è un trauma perché ovviamente il testo rappresenta un elemento di profonda rottura rispetto all'elezione di common law inglese mi piace ricordare qui quel bellissimo dialogo possiamo sul la sul ruolo del giudice nei sistemi di common law e sulla centralità che ha il comando come accesso democrat democratico che consente a tutti di interpretare non solo a la ristretta cerchia di giudici
E tuttavia lì la critica di Ascarelli è attenzione cerchiamo di uscire dalla dicotomia soggettivismo
Oggi etilismo serve una concordanza
La la minaccia è quella di far rientrare però nel sistema dico mollo a quello che era un elemento fondamentale di democraticità cioè l'interpretazione del testo
Una minaccia questo attraverso la finestra dell'interpretazione giurisprudenziale cioè il problema dei valori nei sistemi di common law è quello di far rientrare una arcana imperii diciamo così limitata soltanto i giudici
Attraverso l'interpretazione costituzionale è un problema su cui cercò di tornare perché questo in parte in modo specifico sul problema del rapporto tra democrazia e giudice né più né il sistema americano ovviamente
In Austria Italia e Germania mi sembra che l'itinerario possa essere differenziato per una serie di ragioni ovviamente per tutto l'Ottocento prevale una ricostruzione molto diversa
Forse è anche legato provento anche legato al fatto che i i mista agli Europei prevale una forma di governo di monarchia costituzionale
C'è comunque anche in area socialista penso all'assalto un certo scetticismo nei confronti a dell'idea della prescrittività della Costituzione in ogni modo non riesce a prevalere a imporsi un'idea di sindacato né diffuso per quanto sia molto dibattuto all'Ottocento tedesco nel momento fondativo del re stat
Ne ovviamente accentrato anche se ieri un Eckert negli anni Ottanta dell'Ottocento delinea l'idea di una Costituzione accenno Portus era centrata per l'Austria
Bar al negli anni venti è mi sembra che si vengono al pettine tutta una serie di nodi e la teoria di Kelsen diventa fondamentale per cercare di conciliare
Il costituzionalismo con il pluralismo è un elemento di conquista fondamentale che baserà su cui si baseranno poi le conquiste delle costruzioni
Del secondo dopoguerra ci arrivo ma proprio in quegli anni negli anni venti e non posso
Evitare questo cioè il famoso dibattito sul welfare lega sprofondare in Germania cioè sulla possibilità del Reich diritto di disapplicare la legge cosa che poi verrà fermata nel venticinque anche se non sì ho citato il potere in quelle in quelle quella decisione
Ma viene legato a un'interpretazione tendenzialmente conservatrice
Della costituzione del della dell'articolo sulla proprietà l'articolo centocinquantatré a mo'di rassicurazione nei confronti delle classi delle classi dominanti per limitare la spinta progressista che potevano avere le norme costituzionali tra Costituzione di Weimar
Questo dibattito sarebbe culminato come è noto passando per il famoso per la famosa pago un di Vienna Creeper contro Kelsen
Del dibatte sul costo della Costituzione all'inizio degli anni degli anni trenta
La perché dicevo però che l'impostazione che il segnale è particolarmente virtuosa e ci tornerò appena parlerò del problema tra Porto nel sindacato sulla separazione di poteri ma qui devo anticipare perché il rapporti Cancer pone il problema della giustizia costituzionale come elemento fondamentale per conciliare democrazia e partiti di massa con lo stato di Bacon gli elementi strutturali dello Stato liberale in un quadro in cui a giudizio sia diventa appunto una garanzia processuale dei le precondizioni perché il pluralismo possa effettivamente realizzarsi
In questo quadro molto stimolante l'impostazione di Baldassarre che quando parlerà delle costituzioni del secondo gol dopoguerra ricchissime di concetti indeterminati che che è il suo sconsigliava di introdurre dirà che non è giusto ricondurre Kehl se non è stato l'unico ovviamente ma l'ha detto con particolare efficacia alla tradizione del giusto positivismo tedesco ottocentesco che al Senato elemento di profondissima rottura
E bisogna ripartire da Kelsen per rovesciarlo perché chiaramente non bisogna bisogna valorizzare quel tentativo di conciliare costituzionalismo e pluralismo ma bisogna andare un pochino oltre ponendo un problema fondamentale su cui mi concentrerò nella seconda parte la relazione che è quello di riconciliare interpretazione costituzionale e pluralismo
Ovviamente dentro un quadro di costituzioni di valore si possono inviare due sottotipi l'idea di costituzione una prima che è quella che vede nell'attuazione come dice il professor Salerno un'operazione geometrica
E io ricondurre gli ha questa visione
Per quanto molto diverse in conflitto tra loro sia l'idea Crisafulli Adelino brigate sia l'idea morta Tiana delle omissioni legislative anche suo tra loro molto diverse ma non posso approfondire
Si è invece l'idea Mezzano Tiana e se vogliamo anche di Modugno anche se anche in questo caso sono molto diverse della idea del problema del rapporto tra legalità legali legalità costituzionale come una unità che va ricostruita ex post e che invece non è risolta ex ante e qua la la la sfida il secondo profilo su cui volevo concentrare che ritengo trasversale è quello del rapporto tra sindacato costituzionale e separazione dei poteri
In particolare mi riferisco a tutte quelle ordinamenti in cui in qualche modo nei fatti si rifiuta l'idea della parlamentari supremazia che un elemento che connota in modo strutturale ovviamente il costituzionalismo inglese
E questo può avvenire secondo mentre modi può avvenire secondo una logica dipartimentali sta e quindi utilizzerei la le parole di coro Inge parlerei di un politico al giudice Review
Si può risolvere secondo Unaprol acciocché che il segnano che riduce la legge a che riduce l'intervento della Costituzione costituzionale ha legislatore negativo
E infine si può accettare una totale o parziale Judicial suprema sì totale o parziale adesso spiegherò perché
Ovviamente questo mi impone di tornare a un approccio inevitabilmente comparativo perché un approccio dipartimentali sta ovviamente nel distinzione dipartimentali sono giudice supremo si si può rinvenire solo nella esperienza statunitense dove appunto non c'è una scrittura dei profili che regolano il giudice al ritiro
Qui mi sembra di vado velocemente purtroppo ma rinvio poi il testo scritto su molti punti mi sembra che si debba tornare a membri perché in Mergoli la corte di Marshall lasci mi fece una serie di profili tra cui in particolare
L'ambito di applicazione della giustizia costituzionale dello scopo cioè se la giustizia costituzionale può andare incidere anche al di là dei profili che riguardano il potere giudiziario ricordiamoci che Marshall che Mercuri risolve un problema di del giudice riattacca e la finali che o la effettivi ti della decisione cioè la capacità di imporsi su gli altri dipartimenti in modo definitivo dell'interpretazione della Costituzione proposta dalla Corte Suprema
Questo dibattito a uno sviluppo che resta tendenzialmente sottotraccia almeno fino a Brands cotta con Brecht Scotto Tanir giù il Chief Justice approva di fatto sposa un'impostazione di giudice la suprema si la reazione è invece dipartimentali lista
Non viene contestato giudice Review in serie neanche dopo tre scotto la legittimazione nell'anno che viene ormai dato tendenzialmente più scontata amava giusti la legittimazione nel quomodo
La svolta verrà ovviamente miglia da a partire dagli anni ottanta dell'Ottocento quando sulla base del concettualismo
Hard della scuola di Harvard la Corte suprema giustificherà legittimi era la costruzione della sua giudice supremo si interpretando in maniera estensiva la libertà il contratto
Ancora una volta in termini conservatori
E porrà alle basi per una per un dibattito che sarebbe esploso negli anni cinquanta che quello sulla Conter maggioritaria in difficoltà e che è molto contestato negli Stati Uniti è tempo è considerato sbagliato o comunque mal posto
Perché ovviamente pone in discussione la compatibilità in sede il giudice Review con la democrazia
Ma in realtà avrebbe rappresentato la inevitabile reazione del disagio della dottrina progressista Rispetto a una corte interventista degli anni Cinquanta
Quella Corcolle stessa dottrina che aveva criticato la corte interventista degli anni degli anni della Lockheed medica
Non è un caso che nel cinquantasette dollari teorizzava il fatto che la Corte Suprema non è un organo giudiziario ma un organo politico
Siria noteranno qui i fili della tensione tra giudici al suprema si e Département talismano in cui di fatto il problema andrà a esplodere con la corte era in questi quando l'affermazione radicale della della giudice del Supremo si coinciderà anche con il momento più basso della political questo endocrino
La ci sarebbero tante cose da dire ma ovviamente non ho tempo e mi dispiace dover andare avanti perché ovviamente passando al modello invece continentale europeo mi sembra di poter dire che sono che dentro la concezione che il segnale del legislatore negativo ovviamente la corte costituzionale abbia una legittimazione tendenzialmente minima
Di giudice la suprema sì ma è molto con nota
Rispetto a quella idea di Judicial di Judicial Review che peraltro affida al giudice costituzionale
Una potere legislativo negativo dentro l'idea di una via Malta in Time Lung Cancer fa molta attenzione a disco a distinguere dalla che Walter in treno cioè tie lungo il suffisso serve a dire condivisione della funzione legislativa ma nella postazione grazie Diana graduali sta è norma di vista sia l'amministrazione che i giudici hanno sempre potere creativo quindi questo ci stupisce fino a un certo punto nelle impostazioni invece italiane e tedesca mi sembra di poter dire che vado veramente velocissimo scusate
Il tentativo più importante nel è quello di Elia di riconciliare le additive con il la logica del legislatore negativo
Qui che Elia dirà siamo una Corte che il segnano dentro la Costituzione non che il segnale e il senso è quello di dire attenzione perché questo è fondamentale per potere svolgere quel compito che il giudice costituzionale deve svolgere cioè ricostruire la razionalità ex post
Nella contesto tedesco invece c'è una giudice la suprema sì che definirei tendenzialmente totale non parziale
Perché a differenza del contesto italiano nel contesto tedesco il giudice ha l'ultima parola in materia d'interpretazione costituzionale grazie all'Orta esperto assurdo cioè fare ricorso individuale
Pochissime parole su
Sistema diffuso sistema centrato rispetto al all'esigenza di conciliare legalità legale legalità costituzionale sempre mezzanotte diceva attenzione
E il modello di Furet sicuramente quello che m'garantisce la massima effettività viceversa la il modello accentrato sposta il problema sulla particolare privilegio del legislatore in cui la razionalità Bari costruita ex post rispetto ai valori e quindi la legittimazione del giudice costituzionale emerge nella sua specifica funzione di riportare l'ordinamento a razionalità
Ex post
In questo senso secondo me qui e chiudo veramente si arriva alla alla sfida
Del costituzionalismo novecentesco che dopo aver cercato di conciliare costituzionali del pluralismo si sposta sul tentativo di riconciliare pluralismo interpretazione costituzionale cioè scantonare sia dagli eccessi di interprete attivismo e non interpreta attivismo oppure di oggettivi sul soggettivismo
Per svolgere una funzione che tenga insieme attraverso quella concordanza che succede suggeriva Ascarelli due
I due poli tenendo conto anche inevitabilmente dell'esperienza perché dico tenendo conto dell'esperienza perché quella suggestione di Elia
Del giudice costituzionale che deve operare dentro una corte costituzione nonché il segnala deve adattarsi ai tempi nel momento in cui il legislatore non opera come soggetto di eserciti esercita effettivamente l'indirizzo politico deve anche sopperire a questa carenza del dell'attività del legislatore sempre per svolgere quella sua fondamentale funzione di riconduzione a unità della razionalità e dell'ordinamento il modo in cui può fare questo ovviamente ce ne sono tantissime
Mi sembrano abbastanza interessanti sia il suggerimento di svolge una funzione contro democratica nel senso di Rho San Ballon cioè di stimolare quel dibattito di democrazia della sorveglianza che aprono alle alle dinamiche conflitti societari sia d'altro canto invece cercare di aprirsi a nel momento in cui deve decidere
In modo definitivo alla Società aperta degli interpreti per ricostruire delle concordanze pratiche che abbia appunto nell'esperienza
Reale delle linee di tensione concreto di riferimento dei punti di appiglio per non per evitare pericolose fughe in avanti anche nell'interpretazione grazie scusate grazie può sforare se davvero
La relazione che acconsentito di avere uno sguardo molto molto ampio
Che ci consente di affrontare sin da subito alcuni dei punti cruciali di questo incontro mi sembra molto importante sia differimento
Al al dilemma contro maggioritario dilemma contro maggioritario che in Italia si è sviluppato proprio quando l'assetto di governo sia orientato nel sistema di alternativa bipolare
In questa fase abbiamo incominciato a parlare notti dilemma contro maggioritario da parte della nostra corte costituzionale
Molto interessante anche riferimento alla funzione della corte costituzionale come soggetto a cui spetterebbe la ricostruzione della razionalità
E quindi la unificazione dei valori individuati in Costituzione ex post naturalmente per esempio questa è una tesi anche Silvestri ultimamente nell'articolo è stato pubblicato sulla rivista dell'Associazione italiana di costituzioni si parla di questa funzione di unificazione
Dei valori della Corte costituzionale quindi una concezione chairman Diana possiamo dire della Corte costituzionale che assomiglierebbe in qualche misura anche la funzione di garanzia della Costituzione che dovrebbe essere svolta dal capo dello Stato ma di cui non si percepiscono alcune volte le linee
Di orientamento costituzionalmente predeterminati cioè lasciare la Corte costituzionale questa funzione di unificazione dei valori senza avere dei confini predeterminati pone pone qualche dubbio che interessante anche questo slittamento dal controllo di conformità al controllo di adeguatezza e quindi questa attenzione dalla Corte costituzionale al mondo reale alla realtà alla effettività delle disposizioni
Compito che la nostra Corte costituzionale ha svolto diciamo forse in modo abbastanza alternato qualche volta andando a sindacare molto in concreto e il contenuto effettivo delle disposizione altre volte invece fermandosi arrestandosi perché ha detto non spetta a me poi verificare se in concreto quelle disposizioni producono per qualche fatto del destino un delle conseguenze incostituzionale molto interessante grazie ancora Francesco quindi passiamo alla seconda relazione il collega Andrea Cardone dell'Università di Firenze
Che affronterà il tema dell'interpretazione e quindi soprattutto gli abbiamo chiesto di cercare di esporre diciamo soprattutto alle mafie collegate al metodo primitivo origina listino nell'interpretazione della giurisprudenza della corte niente pensione della Costituzione da parte della Corte costituzionale e soprattutto quindi l'evoluzione delle tecniche interpretative alla Corte costituzionale
Alla luce della sentenza uno del due mila tredici atti Francesco
Grazie grazie presidente rubo anche io qualche secondo per ringraziare in maniera non non formale gli organizzatori del convegno per avermi invitato a prendere la parola in questa occasione così così prestigiosa in una sede altrettanto prestigioso
Cercherò di onorare al meglio delle mie capacità l'impegno proponendovi innanzitutto alcune considerazioni di carattere preliminare essenzialmente tre sul titolo della mia relazione
Vi si legge che era genero di tecnica interpretativa perché raccogliendo per l'appunto uno spunto che mi è stato dato dagli ideatori del compagno che ringrazio anche per questo
Mi concentrerò sulle tecniche di interpretazione della Costituzione praticate dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale resteranno quindi sullo sfondo delle mie considerazioni le pure interessanti questioni che attengono all'evoluzione delle tecniche decisorio penso l'incostituzionalità prospettata ma non dichiarata
Ma anche le questioni che attengono
Alle tecniche argomentativa
Penso all'evoluzione o forse dovrebbe visti superamento delle rime obbligate mi concentrerò poi sull'interpretazione della Costituzione da parte della Corte non sull'interpretazione da parte della giurisprudenza costituzionale della legge perché vi si pongono prevalentemente questioni che attengono al rapporto tra la Corte costituzionale la funzione giurisdizionale mente il focus dell'osso compagnie di riflettere sul rapporto fra giurisprudenza della corte e gli spazi della decisione politica
La seconda premessa sul titolo riguarda questo riferimento che è anche in una certa misura inusuale alla sentenza numero uno del due mila tredici fin dal titolo della della relazione
E come a tutti noto si tratta della sentenza che ha deciso accogliendolo il conflitto di attribuzioni che l'allora presidente Napolitano proposte confonde lavoratore pubblico presso il tribunale di Palermo in materia di intercettazioni indirette a carico del capo dello Stato
Questa decisione contiene tre sentore affermazione di carattere estremamente generale su come si deve interpretare la Costituzione che vale la pena di percorrere perché si possono assumere anche come espediente espositivo alla base di una ipotesi di ricerca cioè verificare se esprima questa sentenza una vera e propria dottrina giurisprudenziale dell'interpretazione costituzionale quali sono queste tre affermazioni
La prima è che in tutte le sedi giurisdizionali in particolar modo in quella costituzionale
La legge deve essere interpretata alla luce la Costituzione dice la Corte non viceversa la seconda affermazione
Che la verifica di conformità costituzione non è una comparazione testuale o meramente letterale tra la legge della Costituzione dice forte ma siccome la Costituzione fatta essenzialmente di principi che si devono bilanciare tra di loro è un'operazione interpretativa che deve trascendere il contenuto delle singole norme e deve riguardare il sistema nel suo complesso
La terza affermazione probabilmente quella più nota perché quelle in cui la Corte afferma che l'interpretazione meramente letterale metodo primitivo Sempre particolarmente se ha ad oggetto le disposizioni della carta costituzionale
Quando la corte parla di interpretazione meramente letterale
Si capisce in maniera abbastanza chiara che fa riferimento a quel canone per cui Ubi costituzione voluit dixit ubi Nourrit acuite e questo si capisce perché l'argomento è asservito alla decisione del caso concreto cioè asservito a raggiungere la conclusione
Che nonostante la Costituzione non contenga l'affermazione di un principio di generale segretezza delle comunicazioni al capo Rosato questo principio può essere comunque può ed è comunque essere essere su uno donde l'accoglimento del conflitto ora l'espressione metodo primitivo quindi viene riferita a questo canone interpretativo ma le evidenti connessioni tra quest'ultima affermazione le due precedenti consentono di dire che la Corte esprime un netto sfavore con questa sentenza nei confronti di qualsiasi interpretazione che non utilizza come parametro delle norme costituzionali siano esse regole ma soprattutto direi principi che si possono ricavare anche nel silenzio della lettera
Nella lettera della Costituzione ora l'idea di assumere questa sentenza
A banco di prova
Della giurisprudenza costituzionale in tema di interpretazione della Costituzione si giustifica anche alla luce della giurisprudenza pregressa rispetto a cui queste argomentazioni introducono delle discontinuità
Io non ho qui il tempo di soffermarmi su questo rinvio al testo scritto perché preferisco concentrarmi sulle giurisprudenza suggestiva per vedere se queste affermazioni hanno in qualche modo tenuto banco nella giurisprudenza della Corte
Per questo mi dedicherò nel corpo della relazione salvo la terza
Considerazione preliminare che vi avevo preannunciato che si riferisce ad un'altra locuzione che nel titolo della relazione che a mio modo di vedere necessita di una qualche precisazione cioè l'espressione dottrina ecco con l'utilizzo di questa espressione non intendo effettuare concessioni alle pure al cinema esche seduzioni del diritto di origine giurisprudenziale
Neri lentamente sottostimare l'evidenza che deriva dal fatto che la giurisprudenza della Corte non elabora dottrina ma rende giustizia costituzionale
Con riferimento al caso concreto
Parlerò quindi di dottrine
Dell'interpretazione come forme di regolarità strutturale di tendenziale invarianza nei metodi applicativi dei criteri di interpretazione della Costituzione
E fa Rocco esto perché ritengo che sia la prospettiva più utile ai fini di indagare il tema del convegno ci propone
Perché questa regolare
Questa strutturale regolarità questa tendenza all'imbarazzo sono di fatto evidentemente di stabilità e questa stabilità genera certezza
Evidentemente la certezza del diritto costituzionale oggettivo è un fattore fondamentale di rispetto dell'effettività degli spazi al decisore politico che altrimenti è rimasto ad una valutazione congiunturale casistica in una certa misura quindi anche imprevedibile della Costituzione
Da parte da parte della corte corsa si rinviene la giurisprudenza costituzionale successiva al due mila tredici c'è un primo dato molto simili molto diciamo relativo quanto alle conclusioni che posso leggere che però merita di essere evidenziato ciò che la Corte non utilizza mai più questa espressione metodo primitivo e del resto richiamo alla uno del due mila tredici ai fini delle tecniche interpretative solamente una volta in una sentenza che sostanzialmente coeva che la centosettanta del due mila tredici in cui si richiamarono dedicata DC per dire che anche quando si fa applicazione del parametro di di quell'articolo centodiciassette quindici dallo con l'integrazione del parametro di costituzionalità cross dite internazione per Tizio l'interpretazione la Costituzione deve sente trascendere le singole norme deve avere carattere sistematico naturalmente si tratta di una base molto fragile per poter avanzare qualsiasi considerazione bisogna andare a guardare questo il tentativo che ho provato
Fare a come i tre corollari della dottrina della uno del due mila tredici sono stati applicati alla giurisprudenza successiva vi ho detto il primo corollario che si ricava è quello per cui deve essere la legge essere interpretata alla luce la Costituzione dice la corte e non viceversa
Ecco a me pare di poter dire che esistono nella giurisprudenza successiva al due mila tredici come del resto c'erano già in quella precedente perlomeno tra diversi percorsi ermeneutici attraverso cui la corta invece ha continuato a interpretare la Costituzione alla luce della legge
E diciamo così è avvenuto secondo tre diversi percorsi per quello che ricordo tutte le volte in cui la Corte utilizza la legge ordinaria per dire cosa significano delle clausole contenute nella Costituzione penso per esempio alla conservazione del posto di lavoro di cui all'articolo
Cinquantuno comma tre della Costituzione che viene definito nella centonove del due mila tredici alla luce del testo unico degli enti locali
Ma penso anche alla definizione dell'ordine pubblico e della sicurezza come materia oggetto di parto opere complete legislative che nella duecentottantacinque due mila diciannove viene definito alla luce del cosiddetto decreto legge Minniti ma penso anche alla quaranta alla centoquarantuno del due mila diciannove che e spiega cos'è la dignità umana che limita l'iniziativa economica privata senza il quarantuno comma due alla luce della legge Merlin
Sulla criminalizzazione dello sfruttamento della prostituzione
Esiste poi ho avuto un secondo percorso interpretativo che è quello che ricorre tutte le volte in cui la Corte definisce il grado di Garanzia che è una determinata disciplina costituzionale accorda
Una data libertà alla luce degli obiettivi di tutela che sono stati fissati dal legislatore dell'esercizio la funzione indirizzo politico anche qui gli esempi potrebbero essere molteplici rinvio al testo scritto ne faccio solamente uno
Che è recente che la centotrentacinque del due mila ventiquattro in cui la Corte ci dice in tema
Di assistenza al suicidio
Che la garanzia prestata dagli articoli due tredici e trentadue alla libera di Aldo denominazione del malato si deve ricavare alla luce della disciplina della legge duecentodiciannove del duello diciassette in tema di consenso informato per concludere che è è irragionevole punire l'omicidio del consenziente anche quando il malato è già libero per la legge di autodeterminarsi in ordine alla sospensione delle cure perché questo lo espone ad affrontare un percorso che lo porta al fine vita più lungo e più e più doloroso
Vi è poi un terzo percorso interpretativo che quello che ricorre all'interno del giudizio in via principale aggiustano il giudizio in via principale direi che l'interpretazione della Costituzione alla luce della legge strutturale perché tutte le volte in cui la Corte ci dice che è una legge regionale o statale rientra all'interno di una materia nominata o in una illuminata che definisce per via giurisprudenziale ai sensi del comma quattro centodiciassette ci sta dicendo che quella clausola della Costituzione
Contiene quell'ambito materiale e quindi inevitabilmente interpreta la Costituzione alla luce alla legge è questo
Presenta l'indubbio pregio mi limita di finire mi esime da qualsiasi esempio sul punto
Passo al secondo
Al secondo corollario potremmo sintetizzarlo dicendo che l'obbligo la alla corte di interpretare per principi ecco qui
Anche qui rinviando al testo scritto per un'analisi giurisprudenziale più analitica
Mi limito osservare cosa che sono diffusi casi anche dopo il due mila tredici in cui la Corte sembra praticare un criterio di interpretazione
Che dal punto di vista del suo statuto teorico pratico se non altro in punto di rilevanza del diritto posto del diritto scritto
è da considerare alternativo che è quello dell'interpretazione per valori questa interpretazione per valori permane la giurisprudenza della Corte sia in relazione a beni qualificati come tali già prima del due mila tredici penso all'ambiente ma abbia l'emersione anche di nuovi valori costituzionali
Penso per esempio alla tutela dell'embrione secondo l'ottantaquattro del due mila sedici alla sindacabilità delle leggi di bilancio secondo la duecentosettantacinque il due mila sedici o penso alla rappresentatività di un sistema elettorale secondo la celeberrima trentacinque
Del due mila diciassette
Ora quello che di questa giurisprudenza che come si capisce lo questi sintetici esempi estremamente variegata
Si può rilevare è che non sono pochi i casi in cui essa desta l'impressione che l'interpretazione del principe interpretazione per volo lì vengono che non vengono utilizzati dalla corte in maniera promiscua tendono quasi a sovrapporsi addirittura vi sono pronunzia
Su cui rinvio al testo scritto in cui i due militari sono Inter sono utilizzati contestualmente mente ripeto dal punto di vista teorico-pratico rimandare albero a tecniche interpretative differenti
Il terzo corollario l'interpretazione meramente letterale cioè quell'ancorata a cosa la Costituzione dice cosa la Costituzione non dice anche qui gli esempi possono essere molteplici mi limito ad uno
Che ha avuto un grande impatto il punto di vista ordinamentale la giurisprudenza sull'inammissibilità del conflitto proposto dal singolo parlamentare
Per la violazione delle sue prerogative nell'ambito il procedimento legislativo di approvazione delle leggi di bilancio ordinanza numero diciassette diciannove e successive sentenze che hanno rapidamente consolidato il precedente
Qui per escludere la legittimazione del decimo dei componenti del Senato la Corte dice chiaramente
E al decimo dei componenti la Costituzione riserva altre prerogative la questione di fiducia il trasferimento del procedimento legislativo in sede ordinaria ma non per operative legislative quindi la Costituzione non lo dice non c'è una prerogativa
Ma a ben vedere perlomeno l'interpretazione che ne Duilio anche l'inammissibilità del conflitto il singolo parlamentare il frutto dell'applicazione di questo livello perché lì la corte come noto facendo una certa sovrapposizione fa questioni di vite questioni di merito
Dice Emma non c'è l'evidente menomazione ma le rivendevano azione perché non c'è perché pur esistendo uno status del parlamentare che si ricava in via sistematica dalle norme la costituzione non vi è la violazione di una regola procedurale
Che è contenuta nel testo costituzionale vi è solo la violazione di regole procedurali del Regolamento che per inveterata giurisprudenza dalla nove cinquantanove non possono essere assunte a parametro quindi qui in definitiva l'argomento meramente letterale fa aggio sull'interpretazione sistematica perché per l'interpretazione sistematica c'è uno status del parlamentare che contiene il diritto di emendare e quindi evidentemente riconoscete sì ma questo non è sufficiente per condurre all'ammissibilità
Del conflitto il tema certamente meriterebbe altre riflessioni che il tetto
Il tempo non mi consente
Posso cominciare a tirare qualche conclusioni cosa si evince da questa giurisprudenza dai si evince che il metodo primitivo e pienamente rifluire Toni corsie nei ricorsi di quegli orientamenti giurisprudenziali che fa l'applicazione
Tra i vari possibili dei diversi criteri di interpretazione attraverso cui si può attribuire significato le disposizioni costituzionali questo è vero per il metodo primitivo in senso stretto cioè l'interpretazione meramente letterale ancora dall'Ubi voluit
Ma è certamente vero anche per il metodo primitivo inteso in senso largo cioè come sfavore nei confronti di qualsiasi interpretazione che non abbia carattere sistematico e trascenda il contenuto
Della lettera
Delle disposizioni costituzionali
Certamente l'interpretazione sistematica e correntemente è stata praticata dopo il due mila tredici ma altrettanto certamente ci sono gli interventi di corsivi che propongono criteri di interpretazione della Costituzione che la uno del due mila tredici tendeva a bandire dall'orizzonte
Dell'interpretazione costituzionale questo buon evidentemente un problema qual è questo problema è quello di capire quali sono le ragioni per cui non emerge nella giurisprudenza costituzionale una dottrina giurisprudenziale dell'interpretazione della Costituzione
Si tratta di capire se tutto si debba risolvere come pure si suggerisce in dottrina ma con un'affermazione che a me passa sempre un po'vaga
E cioè che la mancata emersione di queste ultime giurisprudenziali è il frutto della volontà dei giudici della corte di mantenere le proprie mani il più libere possibili dinanzi all'esigenza regolativa del caso concreto
Che è il fattore che certamente c'è ma vorrei sottoporre alla vostra riflessione la possibilità di valutare che esistono invece anche delle ragioni strutturali a mio modo di vedere potrebbero essere tre
La prima attiene al carattere sempre più articolato e complesso che riassume l'interpretazione costituzionale dentro il giudizio di costituzionalità soprattutto delle leggi pensiamo alle questioni eticamente controversa vi è un silenzio della Costituzione che spesso si accompagna al silenzio di legislatore vi sono certamente dei principi impliciti ma vi sono anche dei valori che reclamano tendenziale assolutezza
I materiali ermeneutici evidentemente sono tra loro molto disparati e ogni materiale porta con sé dei criteri di interpretazione emblematico quanto detto prima circa la sovrapposizione fra interpretazioni del principe interpretazione per valori
Manon Lescaut solo questo l'ambito in cui la corte di corra più criteri interpretativi che rispondono tendenzialmente alloggi che è diverso anche all'interno della stessa decisione quando sarebbe sufficiente utilizzare un solo criterio vi faccio l'esempio di un alto giurisprudenza molto nota
Qua e là sulla necessaria omogeneità della legge di conversione di ventidue del due mila dodici trentadue del due mila quattordici
Trentadue del mio mettendo quattro due mila tredici ecco le la corte cosa fa da un lato ricava in via sistematica dei canoni della forma di governo parlamentare il carattere necessariamente funzionalizzato della legge di conversione
Dall'altro però pratica ancora interpretazione della Costituzione alla luce della legge perché interpreta il settantasette alla luce del terzo comma dell'articolo quindici della quattrocento sarebbe bastato anche uno dei due criteri invece i criteri convivono e si supportano si supporto alla vicenda
Secondo fattore la logica del precedente la logica del precedente
è evidente che attraverso i precedenti la corte vincola quella tendenziale stabilità della propria giurisprudenza che ha un suo fondamentale fattore di legittimazione e questo la spinge anche richiamare precedenti molto risalenti
E talvolta richiamarli anche con qualche forzatura interpretativa ma non è questo il punto che mi interessa quello che mi interessa rilevare è che richiamare un precedente vuol dire in una certa misura
Dare applicazione al criterio di interpretazione su cui si fonda quel precedente
Quale sto nel medio e lungo periodo sterilizza i momenti di discontinuità nei criteri di interpretazione della Costituzione da parte della corte perché come probabilmente aspirava a essere uno del due mila tredici perché gli degli interpretazione che la corte intende bandire ho non utilizzare poi tornano e ritornano con i precedenti che su di essi si fondano e poiché un terzo fattore di carattere strutturale che attiene s'perdonatemi la formula un po'vaga ma sicuramente efficace per comprenderci al carattere multilivello che ha assunto il sistema di tutela i diritti fondamentali e in cui la Corte costituzionale chiamata ad operare perché dico guasto perché se da un lato e questo carattere certamente incide sul primo dei tre fattori che ho detto cioè il carattere complesso e articolato in interpretazione perché ampia evidentemente il numero dei materiali normativi e giurisprudenziali che la Corte deve utilizzare d'altro canto però a mio modo di vedere anche uno sodomia
Perché questo carattere multilivello il sistema di tutela AA
Ha determinato un'evoluzione molto significativo della giustizia costituzionale a me in passato
E passo di poterla definire come una trasfigurazione in senso nomofilattico della giustizia costituzionale
Espressione che m'era piaciuta per dire cosa
Per dire che è sempre più la Corte costituzionale chiamata a definire qual è il livello di tutela di una determinata posizione costituzionalmente tutelato nel bilanciamento con le altre
Secondo il nostro ordinamento costituzionale perché questa definizione possa essere inserito attraverso il dialogo con le altre corti
Nel quadro della tutela multilivello
Ora in questa rinnovata
Dimensione nomofilattica della giustizia costituzionale che evidentemente molto diversa da quella delle che l'articolo sessantacinque l'ordinamento giudiziario assegna alla corte di cassazione
E la logica regolativa nel caso concreto fa aggio sulla profilassi dei criteri interpretazione Pelide interpretazione a quel punto si sovrappongono esibiranno si opacità di scenda perché nella prospettiva dei rapporti tra ordinamenti quello che conta in definitiva non è la certezza dell'interpretazione c'è la sentenza del metodo interpretativo utilizzato ma la certezza del risultato perché quello che definisce la posizione dell'ordinamento nel quadro dei rapporti
Con gli altri ordinamenti quindi da questo punto di vista in definitiva
A incidere sull'esistenza o meno finisco sullo strutturarsi o meno di dottrine l'interpretazione costituzionale sono fattori essenzialmente ordinamentali rinvio al testo scritto perché mi piace non abusare del tempo quindi viene concesso per quanto riguarda l'esperienza della Corte Suprema le spense la Corte Suprema su questo è molto interessante
Perché ci fa comprendere in maniera molto chiara e quegli stessi fattori che da noi ostacolano l'emersione di dottrine all'interpretazione costituzionale letta ce lo favoriscono questo perché perché la giurisprudenza costituzionale americana deve affrontare il problema che ci ha benissimo ricordato Francesco Saito delle difficoltà contro maggioritario e quindi la giurisprudenza
Della Corte suprema e chiamata non la dare certezza dei significati e quindi dei risultati interpretativi ma è chiamata a dare certezza del metodo interpretativo perché attraverso il metodo interpretativo e quindi l'altalenante adesione agli originali tante che si definisce il punto di equilibrio fra le ragioni della stabilità e della fedeltà alla volontà dei costituenti di Filadelfia
E le ragioni del mutamento costituzionale in un ordinamento in cui il carattere rigido della Costituzione ha spalancato il Bardo del free form costituisce una lista
Ecco poi il vero tema sarebbe capire quanto la giurisprudenza della nostra corte sarà in grado in futuro di svolgere questa funzione di definizione dell'identità costituzionale del nostro ordinamento nei rapporti con gli altri livelli su questo però con un po'di mestiere mi sia consentito dieci
Di evitare di rispondere ricordando quella bellissima frase che Max Weber diceva agli studenti del Fai smentisce il Bund nell'inverno del diciassette nella celebre conferenza sulla scienza come professione
A Monaco e cioè che la cattura non è per i demagoghi ma nemmeno per i profeti grazie
Grazie al vero caldissima relazione grazie al collega Andrea Cardone
E credo che qualche spunto di riflessione
Veramente si è aggiunto questa convivenza di una pluralità di tecniche di interpretazione e quindi la impossibilità
Di determinare una dottrina giurisprudenziale dell'interpretazione della costituzione da parte della nostra corte costituzionale a partire da quest'analisi molto dettagliata molto casistica ho letto il testo scritto davvero assai assai compiuto della collega
Ci porta anche a forse qualche considerazione cioè questo forse può alimentare una certa sfiducia nei confronti della soluzione interpretativa che di volta in volta viene utilizzata proprio in relazione al perseguimento
Di risultato conclusivo che poi viene determinato dalla volontà collegiale della corte Prato questo ci spinge a tema che adesso toccherà agli al collega Marco ruota dell'Università degli studi di Roma Tre
Ordinario di diritto costituzionale pubblicò a affrontare il tema dell'opinione dissenziente come si formula
Come si forma come si determina questa volontà all'interno della corte costituzionale possiamo spingerci verso l'introduzione di formule decisionale organizzative che possano valorizzare un'opinione dissenziente questa è una domanda che è stata riproposta varie volte ma che ultimamente è tornata di attualità Hate Marco
Grazie grazie anche io ringrazio per l'invito in particolare i professori ibrido Lippolis Salerno
E cercherò di articolare questo breve intervento tenendo conto del titolo generale Corte Costituzionale decisione politica quindi soffermandomi sul tema delle modalità attraverso le quali si potrebbe eventualmente introdurre l'opinione dissenziente sulle implicazioni anche politiche
Dell'eventuale introduzione dell'opinione dissenziente quanta le modalità si è detto un po'di tutto riguardo c'è chi ha sostenuto che fosse necessaria una legge costituzionale
Legandosi al tema della indipendenza con indipendenza e collegialità chi ha ritenuto fosse sufficiente la legge ordinaria chi ha affermato la possibilità di ricorrere anche poteri di autonoma azione della corte che ha detto che ci si potrebbe arrivare anche per la via giurisprudenziale
A me pare che siamo in un ambito che quello di funzionamento della corte che consentirebbe un intervento nella forma della legge ordinaria
E ritengo
Questa la via preferibile anche perché la scelta se
Appunto introdurre l'opinione dissenziente a me pare una decisione politica che probabilmente non dovrebbe essere affidata alla stessa corte anche se poi la corte
Inevitabilmente dal punto di vista dell'attuazione dell'eventuale scelta legislativa poi sul come avrebbe una largo spazio
E ritengo che sia la legge lo strumento da utilizzare anche perché comunque c'è l'articolo duecentosettantasei del Codice di procedura civile
Il quale sancisce che la decisione è deliberata in segreto nella camera di consiglio rubricato decisione della causa
Il duecentosettantasei si applica al procedimento dinanzi al Consiglio di Stato e siccome la legge ottantasette del cinquantatré fa riferimento per l'integrazione della propri contenuti alla procedura dinanzi al Consiglio di Stato a me non pare diversamente da quanto Nicolò Zanon ha sostenuto che si tratti di una strada tanto tortuose di incerta
è un tipico caso di di rinvio mentre il suo rilievo
Sul fatto che questa strada ci trasporta Rebeh cito testualmente da un processo quello costituzionale che valuta e giudica norme alla luce di altre norme superiori ad altro processo quello comune civile o penale che la luce di norme giudica fatti e comportamenti personali
è una constatazione critica che mi pare di un certo spessore
Che non può portare sicuramente a svuotare di senso l'articolo ventidue della legge ottantasette cioè quello che rinvia
Al disciplina delle procedure dinanzi al Consiglio di Stato ma potrebbe essere la ragione di una scelta legislativa rivolta derogare alla divieto del segreto quindi una posizione in questo parzialmente diverso
Sempre per cercare di stringere sui sui tempi e poi rinviando un testo scritto che in questi giorni di manderò
C'è l'altra questione anche questa molto dibattuta e quindi posso davvero sintetizzarla dei prova dei contratti rispetto alla
Introduzione dell'opinione dissenziente prova a sintetizzare brutalmente gli argomenti favorevoli
Le decisioni sarebbero più lineari forse anche più incisive perché la motivazione sarebbe redatta soltanto dei giudici favorevoli
Il processo decisionale sarebbe finalmente trasparente portando alla luce i contrasti insanabile all'interno del collegio
La presentazione di soluzioni alternative potrebbe giovare successo successivi cambiamenti di indirizzo della giurisprudenza ho ripreso considerazioni che troviamo in diversi Autori
Con la conclusione per cui secondo il di
Favorevoli all'introduzione dell'opinione dissenziente il processo decisionale sarebbe meno rigido e il pluralismo Della Corte sarebbe finalmente rappresentato all'esterno
Rendendo palese il dato per cui la collegialità non equivale certamente ad unanimità delle posizioni
Ma non essendovi un vincolo costituzionale a me pare appunto la riflessione deve essere tutta sviluppata sul piano delle opportunità e quindi dobbiamo tenere conto anche degli argomenti contrari che anche qui prova a sintetizzare
Il rischio del protagonismo della singola personalità all'interno del collegio la strumentalizzazione della posizione espressa in ambito politico partitico
Ho ascoltato in occasione di un recentissimo seminario in ricordo del professor Carlo Mezzanotte un intervento del professor Romano Vaccarella che è stato giudice costituzionale il quale ha testualmente detto
Lo sono andato a riascoltare per non mali interpretare le sue parole e anche questo è
Quel seminario è stato poi reso pubblico grazie al preziosissimo contributo di radio radicale il cui archivio veramente prezioso per tutti noi
Secondo Vaccarella che riferiva
Di una consonanza su questo piena con il professor Carlo Mezzanotte la dissenting opinion è un modo surrettizio di creare il vincolo di mandato
Riferendosi alla provenienza dei giudici costituzionali a seconda dei casi nomina del Presidente della Repubblica o elezione parlamentare con indicazione prevalente di una parte o o dell'altra
E poi ci sarebbe tra gli argomenti contrari il fatto che l'autorevolezza dell'organo possa essere parzialmente pregiudicata dall'assunzione di decisioni
Che per effetto dell'espressione del dissenso potrebbero apparire contestate controversi bili persino politicamente orientate
E qualcuno anche ha scritto del rischio che il singolo giudice sarebbe motivata demotivato nella ricerca di un percorso argomentativo che pure Espresso a sostegno di un esito non condiviso consentirebbe comunque di non marginalizzare la sua posizione insomma la libertà di coscienza o di manifestazione del pensiero sarebbe sì limitata rispetto al singolo giudice ma secondo questi
Autori contrari all'introduzione dell'opinione dissenziente ciò avverrebbe per una giusta causa presidiare la collegialità
Preservare l'autorevolezza dell'organo
Insomma gli argomenti a favore contro non mancano da un lato si potrebbe dire con leopoldo Elia che togliere spazio giudici troppo propensi ad occultare la propria posizione all'interno del collegio sia in sé un bene
Dall'altro si potrebbe ritenere con Gustavo Zagrebelski che questa ragione non è ancora sufficiente se questa ragione in grado di minare scrive Zagrebelski lo spirito unitario del collegio la ricerca di una intesa più ampia
Quella che meno sacrifica scrive ancora Gustavo Zagrebelski
Le opinioni costituzionali rilevanti anche sì minoritarie
Ho voluto citare queste due posizioni Elia Zagrebelski perché come tutti voi sapete si tratta di due autorevolissimi giuristi che hanno vissuto l'esperienza di giudice costituzionale rivestendo anche il ruolo di presidente della Corte costituzionale
E a me sembra è sempre sembrato che di questa questione
Che
Lo dico per chiarezza non appartiene certo alla sfera del non decidi bile siamo nel in un ambito che esito di valutazioni di opportunità dove la decisione politica entra eccome
A me pare che questa questione abbia interessato e appassionato soprattutto chi nella corte è stato c'è una questione che viene da dentro la corte ma che poi e appunto formando oggetto di decisione politica dovrebbe essere risolta fuori dalla corte
Da un legislatore che non ha dimostrato mai particolare attenzione non solo sul funzionamento della corte ma persino sulle sue decisioni sui moniti sugli inviti
Siamo in una fase sempre più evidente di diciamo
Mancato seguito di importanti e decisioni è inutile che lecito
E quindi cioè resta però il fatto che appunto non avendo io ho vissuto l'esperienza di giudice costituzionale potrei non cogliere alcune sfumature che magari non sono del tutto esplicitate da parte di coloro che sono favorevoli soprattutto alla introduzione o solo un piccolo elemento in più aver vissuto in due fasi della mia vita
Studioso l'esperienza la piccola esperienza di assistente di studio
Agli inizi degli anni due mila dal due mila uno e dal due mila cinque e poi per un breve periodo nel due mila sedici ruolo strumentale di servizio rispetto all'attività decisoria che spettano esclusivamente i giudici però da questa prospettiva sia pure di minore rilievo e soprattutto nel nella prima occasione di la mia esperienza di inizio degli anni due mila ho potuto costatare l'importanza dalla collegialità
Nel lavoro Della Corte soprattutto quando andava ad esaminare per curiosità anche le modifiche che venivano proposte dai giudici diversi dalla redattore che con il redattore non erano stati d'accordo
Interventi con sempre riscontrato sarà stato una casualità come davvero costruttivi
E e che riuscivano poi a arricchire il provvedimento di origine e tutto questo naturalmente avveniva nel riserbo più assoluto riserbo che riguarda l'assistente che ha un rapporto fiduciario con il giudice costituzionale quindi non soltanto il giudice
Fino al punto questo riserbo da ritenere del tutto inopportuno non solo commentare da assistente di studio le decisioni del mio giudice ma come tale decisione di qualsiasi giudice costituzionale
Anche per avere un po'di distacco anche per essere scientificamente liberi e qui direi che nemmeno gli allievi dovrebbero mai commentare le sentenze dei propri maestri quando i maestri abbiano svolto la funzione di giudice costituzionale
Chiudo l'inciso perché siamo nell'ambito qui delle opinioni consenzienti
Perché non ho mai riscontrato un aperto almeno dissenso da parte dell'assistente di studio dell'allievo nei confronti della decisione scritta dal giudice maestro dominus
E trovo
Va bene comunque dirada la battuta e tornando all'opinione dissenziente io ritengo ad oggi che ci sia ancora una prevalenza ma una valutazione di opportunità di elementi contrari rispetto agli elementi favorevoli
A sostegno dell'opportunità della sua in soluzione sarà pure parzialmente vero che oggi c'è la possibilità di identificare il dissenso nel caso di dissociazione tra relatore redattore
Penso al bellissimo libro l'ultimo libro di e Beniamino Caravita e alla definizione che mi colonne Zanon e mi ha dato che questa forma è autoreferenziale introversa fa è pur sempre un indizio
Un indizio che non si può trasformare in prova salvo che sia lo stesso giudice costituzionale ha esternare il proprio dissenso e che forse tutto sommato è un accidente che può rimanere tale può accadere
Che un giudice non possano erigere la decisione per altre ragioni rispetto al dissenso no motivi di salute o anche impegni contestuali difficoltà di chiusura nella scrittura di provvedimenti pensiamo adesso è un periodo di avvicinamento della conclusione del mandato di tre giudici costituzionali ciò che è stato discusso nelle ultime udienze dovrà essere per forza depositato entro il ventuno ventuno dicembre
è soltanto però un punto di vista io questo mi piace ribadirlo lo scritto in modo penso abbastanza chiaro agli studi in memore di Beniamino Caravita perché se l'Istituto dovesse essere inserito e
Dovesse
A venire quel riscontro positivo che i fautori della opinione dissenziente sostengono e Beniamino faceva proprio riferimento alla risposta da testare
Da parte dell'opinione pubblica e da parte degli attori istituzionali politica giudice amministrazione ovviamente non avrei difficoltà
A dare ragione a chi oggi né sostiene l'introduzione ma con il distacco dello studioso parzialmente attenuato dall'esperienza
Di assistente di studio continuo a ritenere che la volontà del singolo giudice si confonde in quella dell'organo nella dimensione olistica della decisione collegiale dove lei sito non può essere mera sommatoria algebrica di singole opinioni
E la mia preoccupazione non riguarda solo soltanto la corte riguarda più che altro la Costituzione della quale la Corte è custode perché il mio timore che questa innovazione possa tradursi per effetto di una voce non più unitaria ma frammentato della corte nella messa in discussione dello spirito inclusivo proprio della Costituzione in quanto parametro teleguidati giudizi
E con pacatezza e concludo
Avendo letto con attenzione il recente
Volume di Nicolò Zanon
Mi permetto di manifestare il mio dissenso rispetto ad una
Sua considerazione che riguarda i critici dell'opinione dissenziente le ragioni della mia perplessità su le mie perplessità sono quelle che ho esposto sinteticamente
Non certo la presunzione che le questioni giuridiche risolte dalla corte come da qualsiasi altro giudice non solo la corte esista sempre solo una soluzione corretta
Come invece si vorrebbe far dire ai critici rimproverandogli di essere tributari di un'idea molto netta
Quella per cui scrive Nicolò Zanon all'esito di quei complessi passaggi interpretativi esiste una e una sola soluzione giusta ossia quella che si esprime nella decisione della Corte
Francamente su questo non sono d'accordo esiste la possibilità di mutamenti giurisprudenziali sollecitati dai soggetti che l'ordinamento considera legittimati Ada attivare i giudizi della corte costituzionale
E vivaddio esista ancora una libera dottrina che può mettere in rilievo con coscienza scientifica e aggiungo con rispetto istituzionale
Le criticità delle motivazioni e delle soluzioni offerte dalla corte non è affatto detto che le opinioni dissenzienti che vengono da fuori Palazzo della Consulta siano meno forti e persuasive
Possono contribuire lo dimostra la storia giurisprudenziale a ripensamenti successivi nella convinzione che deve essere comune dal mio punto di vista che non può certo dirsi esclusiva dei sostenitori della
Esternazione del dissenso interno per cui non vi sia una sola risposta corretta
A qualunque questione giuridica io su questo francamente ho una posizione appunto diversa
Le ragioni di opportunità conta nell'opinione dissenziente però non mi piacerebbe che la mia diversa opinione fosse
Appiattita sull'idea che siccome la corte ha deciso in un certo modo quella soluzione necessariamente esclusivamente quella corretta e un altro lo spirito
Con il quale guardo a questo tema è lo spirito di apertura lo spirito di inclusione mi piace ricordare di nuovo Beniamino Caravita perché è stato il suo ultimo libro
Tante volte ci dividevamo sulle soluzioni rispetto al singolo problema giuridico però avevamo sempre questo
Momento pari convergenza Gran Combo una convergenza sui fondamenti che e quindi anche di discussione libera e aperta nel rispetto reciproco delle posizioni e quindi anche un una
Appunto un ricordo di Beniamino Caravita conclusione di questo mio breve intervento grazie a tutti a tutti grazie grazie nella relazione anche questa collega Marco Ruotolo a descritto devo dire anche con equilibrio le argomentazione a favore o contro su una tematica molto molto delicata
Circa sia la questione collegata allo strumento eventualmente da impiegare effettivamente lo strumento per la legge ordinaria consentirebbe anche una certa stabilizzazione dell'introduzione
Questo strumento che forse Regolamento della corte costituzionale potrebbe in qualche modo non assicurare perché potrebbe essere soggetto poi a mutamenti determinati al cambiamento della composizione interna della Della Corte però certo bisogna domandarsi una riforma legislativa così delicata come questa in un momento in una fase in cui la politica estremamente debole anche non particolarmente attenta sembra diciamo una me di fame soluzione forse non immediatamente praticabile molto interessante il profilo relativo al come cercare di costruire diciamo con tessuto all'interno della corte costituzionale che conduca a soluzioni condivise
E questo mi sembra estremamente importante anche se personalmente rimango sempre affascinata dalla tesi dell'opinione dissenziente che probabilmente potrebbe aprire anche alcune diciamo svolgimenti ulteriori nella storia della nostra giustizia costituzionale io ringrazio il tre magnifici bravissimi e relatori pregandoli quindi di collocarsi ed è la prima fila è adesso chiamo alle due relatrici che
è il professor Zanon che concluderà i nostri lavori con le sue conclusioni
E quindi diamo avvio adesso alla seconda parte del nostro incontro e la prima a intervenire la collega leone Stefania Leone ecco qui
Metri vicino a noi dell'Università degli Studi di Milano che affronterà il tema per l'appunto del rapporto tra Parlamento e corte costituzionale
A te la PAC
Sì grazie molte anzitutto per questo invito al professor Lippolis al professor Salerno a professori ibrido è anche alla Camera che ci ospita in questa meravigliosa sede
Ma allora interrogarsi sul rapporto fra corte Parlamento oggi significa credo interrogarsi su due questioni
Da una parte c'è il problema antico ma persistente del mancato seguito in sede politica
Alle sollecitazioni che provengono dal giudice costituzionale
Dall'altro quello della tollerabilità per il sistema delle tecniche decisorie che la corte ha da ultimo soprattutto elaborato per tentare di porre rimedio a questo problema allo stesso tempo credo che sia utile però domandarci
Se queste tecniche decisoria stiano sortendo gli aspetti gli ha gli effetti sperati
Se cioè i moniti più sferzanti ho perso penso in particolare a quelli accompagnati dall'esplicito come dire preavviso che l'inammissibilità si convertirà l'incostituzionalità laddove la passività del Parlamento dovesse persistere oppure penso la più ardita tecnica
Del rinvio dell'udienza contaminata adempiere stiano effettivamente mettendo in moto diciamo così quel principio di leale Dialettica collaborazione nel cui solco la corte intende in questi anni muoversi
Qui prescindendo ma tornerò evidentemente sul punto sull'applicabilità in queste forme del principio di leale collaborazione ai rapporti tra giurisdizione costituzionale rappresentanza politiche
A queste tecniche peraltro taluni accomunano oggi anche le ordinanze di Autori missione in un certo senso esse infatti concernono il tempo al legislatore come dire di interrompere il conto alla rovescia e in questa prospettiva per esempio è stata letta l'ordinanza di autori messi on in materia di attribuzione del doppio cognome
Ed in effetti è una ordinanza di otto rimessione che come dire
Sì posizione all'esito di una costellazione di precedenti moniti e potrebbe in effetti suonare
In questi termini d'altra parte lo stesso presidente della Corte costituzionale nella sua relazione annuale a qualificato spessa mente questa come una forma di monito
Io dico però che mi lascia perplessa la possibilità di accostare e questa tecnica processuale una forma di monito può cadere si può anche sperare che il legislatore rincuora diciamo così la corte
Che abbia Autori nessuna questione lasciando ben intendere quali sono le proprie intenzioni
Altro però credo è immaginare di piegare a questo obiettivo uno strumento che invece risponde a logiche sue proprie e che coerentemente poggia su alcuni requisiti
Tecnici e anzi devo dire che confezioni a posteriori come quelle fatte dal presidente della Corte Costituzionale rischiano di gettare una luce retrospettiva anche sull'occorre terza del percorso processuale seguito infatti qualche perplessità
Questa ordinanza di autorimesse un in punto di pregiudizialità è stata colta dalla dottrina
Tornando quindi ai moniti che a me paiono davvero moniti e soprattutto al loro seguito aggiungo che dal mio punto di vista una qualche utilità credo abbia anche verificare che tipo di risposta siano avendo presso il legislatore le pronunce quelle quali la Corte invece decide di decidere nonostante l'assenza di rime obbligate perché almeno alcuni di questi casi la soluzione che la Corte Costituzionale addotta evidentemente appare come la soluzione tappa buco
Nel senso che pure essendo spendibile alla luce della Costituzione a una soluzione
Essa stessa in qualche modo portatrice di qualche elemento di di criticità di distonia e con toni assai critici per esempio il professor Zanon parla di soluzioni normative di fortuna di una sorta di legislazione cedevole utilizzata per riparare temporaneamente una ruota appunto bucata
E in effetti in questi casi si può notare come la formula di stile che di solito chiude queste pronunce più o meno suona così la normativa introdotta si intende naturalmente modificabile dal legislatore nell'esercizio della sua discrezionalità
Si colora di tinte un po'più forti resta ferma la possibilità per il legislatore di intervenire individuare altra in ipotesi più congrua soluzione
In alcuni casi addirittura la Corte va oltre lasciando ancor più chiaramente intendere che un ripensamento della materia è non solo possibile ma auspicabile perché la grandezza diciamo così presa a prestito l'ordinamento per riempire il dispositivo non è vestito perfettamente calzante la fattispecie oggetto della decisione
Credo che sia importante monitorare anche il seguito di queste pronunce per verificare appunto se tra le soluzioni che consentono alla corte di porre rimedio lo cito nell'immediato dice la corte
Al vulnus da quasi appunto che si trattasse come dice il giudice dicano di soluzioni ponte richiama esattamente così
Siano effettivamente destinate poi a trovare una migliore diciamo così ridefinizione a livello legislativo pure se lo dobbiamo molto francamente dirci che le cose sono destinate a restare così come sono Veronella setto
Definito dalla manipolazione della corte tema che evidentemente pongono a maggior ragione le pronunce con le quali la Corte alla fine decide dopo aver inutilmente rinviato l'udienza
Auspicando l'intervento del legislatore qui l'auspicio che raccolta la questione legislatore redivivo diciamo così s'impossessi della materia
Come dire ancora più più evidente perché la soluzione la corte ben consapevole che la soluzione adottata non è idonea a risolvere ogni problema
Ma oltre a chiederci se appunto queste strategie munito orienta di cui stiamo parlando siano uno rispettose della grande regola della separazione dei poteri e due comunque efficaci
Urge verificare cosa non funziona sul versante parlamentare perché il Parlamento non prende sul serio le sollecitazioni della corte
Ora ovviamente qui dobbiamo essere consapevoli che è la volontà politica a governare decisiva mente queste dinamiche e che quanto meno alcuni casi quella che noi chiamiamo inerzia del legislatore invece una più che consapevole scelta politica
Quella blu cito proprio un passaggio di una sentenza della Corte costituzionale di conservare nel tempo i valori normativi già affermati nell'ordinamento
Ma ovviamente questa scelta conservativa può essere problematica tanto più quando la Corte già abbia accertato ancorché non dichiarato illegittimità di quello status quo normativo ma non possiamo negarci che questa è una tensione vertiginosa che traspare benissimo secondo me nella ultima relazione del presidente della Corte Costituzionale Barbera che ha conferito da questo punto di vista un'inedita venatura alla sua relazione quando cioè dice con grande chiarezza
Evoca il ruolo decisivo delle assemblee parlamentari nel cogliere le pulsioni evolutive della società pluralista
Di primo interprete della sensibilità sociale ragiona proprio la sentenza centoquarantatré due mila ventiquattro quella sul terzo genere che veniva prima evocata
Ma aggiunge il presidente Barbera il rischio che mediante alcuni eccessi interpretativi la corte dall'essere garante della Costituzione finisca per costruire una fragile costituzione dei custodi
Al contempo di qui la tensione nella stessa relazione non si rinuncia a chiarire che però a fronte della persistente inerzia del legislatore la corte non se ne trarrà dal proprio compito aggiungo tanto più quando vi sia il rischio chiaramente percepito dal giudice costituzionale che nel rimpallo infruttuoso tra giurisdizione costituzionale rappresentanza politica a farsi avanti siano poi giudici comuni
Cioè la Corte potrebbe essere spinta surrogare legislatore per non subire diciamo così la surrogazione da parte del potere giudiziario sempre più in dialogo col giudice europeo
Eppure nella consapevolezza che è stato almeno ad alcune questioni come dire fase di stallo sono da mettere in conto non credo che sia esercizi inutile provare ad adottare un approccio diciamo più pragmatico
Il riferimento ai casi nei quali invece l'inerzia del Parlamento appare esattamente come espressiva di una indolenza sommano stiamo sempre parlando di grandi questioni che come dire interrogano le coscienze e radicalizzato le posizioni dei partiti politici
Ci sono questioni non altrettanto divisive che reclamano l'intervento del Parlamento
E che non di meno riguardano diritti fondamentali io penso alla mole di moniti espressi dalla corte costituzionale sul sui problemi che pone il sistema delle pene accessorie delle misure di prevenzione il sovraffollamento carcerario
Le garanzie del processo eccetera
E allora io credo che distogliendo diciamo così l'attenzione dagli strumenti sperimentati o sperimentabilità la corte per dialogare con legislatore
Non è inutile appunto pragmaticamente domandarci se possano dirsi soddisfacente o de iure condendo si possano esserlo di più
Gli strumenti attraverso cui diciamo dall'altro capo del dialogo il Parlamento Orsini s'incarica di tener conto dei diktat della corte in altre parole dedicherò questo la seconda parte della relazione
Si tratta di verificare il rendimento e le potenzialità di quelli che Pecoraro chiamiamo fa i collegamenti procedurali tra corte il Parlamento ma di quanti e quali Monti stiamo parlando qui le segnalazioni a legislatura re continuano ad essere come dire inseriti in una quota rilevante della giurisprudenza della Corte il che è significativo non solo del fatto che persista la volontà della corte di ricorrerà degli espedienti argomentativi vagamente congegnati per captare l'attenzione del decisore politico
Ma per paradosso credo che sia anche emblematico della scarsa efficacia di questi moniti se il giudice costituzionale avesse l'impressione che il legislatore è in ascolto potrebbe anche abbassare la voce ma così non è aggiungo che in questa mole diciamo così di segnalazione al legislatore
Sulla ricompresi tra fenomeni significativamente diversi tra loro alcuni dei quali fanno davvero a sette esso le volte in cui la Corte si matita le modalità di produzione normativa da ultimo il fenomeno della confluenza nella legge di conversione
E in qui le il legislatore invitato non a correggere a posteriori una specifica disciplina normativa ma non riprodurre per il futuro un vizio procedurale infatti sono moniti spesso registrati dal comitato per la legislazione che lo dico qui svolgeranno un ruolo eroico
Ma tornando la tipologia di moniti di quindi voglio più precisamente occupare anche qui l'intensità della sollecitazione può variare di molto guardando gli opposti ci sono schema Cappato da una parte e palco le decisioni alle quali facevo riferimento prima dichiarate legittima norma la corte in qualche modo ricorda legislatore che può o salendo di grado dovrebbe intervenire per risistemare la materia
Ma anche le classiche inammissibilità per discrezionalità legislativa con monito andrebbero come dire valutate in base al diverso vigore conferito al rimprovero e allora quali sono i moniti ammissibili e quelli che invece destano più preoccupazione qui una premessa necessaria si è detto a più riprese che i moniti attraverso cui la corte sollecita il Parlamento ad esercitare il suo diritto dovere di parlare sono espressivi del principio di leale collaborazione
Ora in realtà noi sappiamo che il principio trova la sua originaria ambientazione altrove i rapporti fra stato Regioni rapporti fra ministro giustizia c'è SM forse un po'forzatamente credo si è ritenuto di chiamare in causa questo principio nei rapporti fra due organi che sono l'uno il controllore dell'altro
D'altra parte quando la corte si astiene dall'emendare un testo legislativo perché facendo l'assumere adesso disse
Le competenze proprie di chi ha la legittimazione politica e a questi si rivolge affinché provveda
Più che collaborare col Parlamento collabora con la Costituzione potremmo dire nel senso che la applica
Certo non interpretando però il suo ruolo meccanicamente perché condisce diciamo così la soluzione tecnica inammissibilità rigetto incostituzionalità che sia con delle proposizioni che vanno al di là delle necessità d'argomentazioni argomenta attive della decisione
Ad ogni modo anche volendo appellarsi al concetto della leale collaborazione perspicacia amo queste forme di interlocuzione con legislatore
Io credo che abbia senso parlarne purché leale collaborazione separazione dei poteri vadano a braccetto cioè lunare essi servente rispetto all'altra
Se invece lo strumento della leale collaborazione eccede lo scopo perde di giustificazione si trasforma esattamente nel suo opposto
E allora escluderei tanto per cominciare dal novero diciamo così dei moniti ammissibili quelli che intendessero guidare anche la penna del legislatore
Attività questa va detto dalla quale la corte generalmente si astiene però io credo che sia sconsigliabile anche avventurarsi in analitiche descrizioni delle strade percorribili indugiando in valuta
Fiori su vantaggi e controindicazioni suggerendo accorgimenti di contorno normativo che porterebbero la Corte ancora più lontana dal tema decidendum e quindi io credo ancora più lontana dai contorni del proprio agire questa strategia argomentativa per diverse ragioni dal mio punto di vista è problematica
Perché si presta a fare apparire la corte per quello che non è un organo di consulenza
E al quale compete un potere che in una cioè di conferire un avallo preventivo sulla legittimità costituzionale di discipline a venire quindi mi sentirei di aderire alla severità di Zagrebelsky quando appunto criticando l'uso eccessivo di moniti diceva qui si rischia di conferire alla Corte un ruolo consultivo preventivo ed astratto esattamente il contrario di ciò che si è voluto fare cioè conferire la Corte un ruolo successivo repressivo e concreto
Ribadiscono dico che la corte si spinga tanto è consapevole del proprio ruolo dei propri poteri ma anche in questa stagione diciamo così dell'ardimento delle proprie funzioni ma appunto auspicherei anche una certa cautela in una eccedenza diciamo così di argomentazioni dei moniti
Rilevazione faccio qualche esempio uno tratto da una sentenza molto recente sulla responsabilità amministrativa per danno erariale nelle quali secondo me la Corte ha un po'ecceduto nella descrizione di ciò che il legislatore potrebbe fare e anche con Progetti di legge depositati in parlamento istruiti dal Parlamento
Molto problematico dal mio punto di vista anche la tecnica del rinvio dell'udienza con terminata adempiere cui si è detto si è scritto molto quindi sarò molto rapida non perché naturalmente il tema non meriti ma appunto per non ripetere cose detti anche dette meglio di me
Mi limito ha ha delle domande ma dare al Parlamento un termine ad adempiere esercizio di leale collaborazione o indebita pressione è leale collaborazione tra due organi costituzionali contaminazione tra le sfere in cui essi operano l'esito cui giunge la corte con lo schema Cappato si è detto è di entrare in Parlamento l'iter legislativo diventa una sorta di fase interna del giudizio costituzionali che poi insomma fissare un termine non già per avviare ma per concludere il procedimento legislativo
è una forma d'incisione notevole nella discrezionalità del Parlamento che come sappiamo è padrone anche del suo tempo non ne faccio una questione di congruità del tempo concesso al Parlamento so che si discute anche molto di questo io su questo mi sento di essere meno critica perché sarebbe davvero dispettoso dal mio punto di vista concedere al Parlamento meno di un anno al di là della complessità della materia
Ma di contro credo che sarebbe discutibile concederne di più perché la domanda da porsi secondo me non s un anno ossia tanto poco per approvare una legge ma se sia tanto poco per approvare una legge mentre ha perso aperto un processo costituzionale
A Dida di l'aspetto processuale mentre sospese la dichiarazione di illegittimità costituzionale di una legge che è stata ritenuta chiaramente illegittima dalla Corte al punto da averla indotta a mettere in mora il Parlamento ma almeno è una tecnica efficace
A me non pare non solo perché l'esercizio è andato a buon fine mezza volta su tre di come Zavoli tra perché nell'ultimo caso la Corte ha ritenuto di dover concedere nuovo tempo legislatore ma perché questa mezza volta
Rischia di tradursi in un boomerang
Dopo questo precedenti di rinvio del rinvio il Parlamento avrebbe ragione di ritenere che quelli indicati dal giudice costituzionale non siano Carmini finali ma come ha efficacemente detto il professor Pugiotto tremebondo iper ultimatum
Il che rischierebbe la lunga di offuscare la credibilità della corte dunque la credibilità del controllore e dunque ancora una volta dal mio punto di vista di incrinare la relazione servente che deve sussistere tra collaborazione separazione
L'inammissibilità con monito spesso in forma minacciosa
Romoli dice sono una sorta di via di mezzo nota l'inammissibilità classiche come monito e lo schema Cappato perché prendono un po'dell'una un po'dell'altra
E in effetti come dire queste forme di monito cercano di distinguersi dalla Moni Della morì moniti che rimangono inascoltati
Ma allo stesso tempo lasciano più mano libera alla corte di quanto non faccia lo schema Cappato perché perché la questione deve essere nuovamente sollevata da un giudice deve essere trascorso comunque un congruo
Tempo tra altro indefinito magari nelle more il contesto normativo ancorché non la disposizione oggetto di giudizio può essere può essersi modificato questo incidere poi sull'esito della decisione
Ma se così non fosse la Corte si troverebbe ancora una volta nella posizione di non poter tradire un'aspettativa di giustizia costituzionale anzi in questo caso addirittura di non poter tradire una promessa e allora anche questa tipologia di moniti ci porta dritti a una domanda che dal mio punto di vista la domanda cruciale la corte uso capisce la discrezionalità del legislatore quando questi non ne faccia prolungata mente utilizzo
Si è detto in dottrina professor Ruotolo che la teoria Crisafulli annate rime obbligate non potrebbe vincolare la corte ove la questione torni alla sua attenzione a seguito di un monito
In un certo senso si potrebbe dire legislatore se lo è meritato e la Costituzione non può aspettare
Ma la Costituzione e tollera davvero come dire in funzione del fluire del tempo un intervento a scavalco della discrezionalità politica
Ora se si ritiene come in effetti parrebbe essere che il confine della giurisdizione costituzionali sia una precondizione della giurisdizione costituzionale dunque non suscettibile di bilanciamento
Si dovrebbe rispondere negativamente e l'articolo ventotto della legge ottantasette che è stato evocato il professor Salerno in effetti sta lì ad impedirlo anche se la disposizione non avrà avuto granché fortuna nella giurisprudenza della Corte neanche in sede dottrinaria
Eppure l'articolo ventotto credo che sia in generosamente svalutato
Può infatti sottolinea sede anche l'incerta formulazione e anche l'ancoraggio con un principio quello di separazione di poteri di ordine già costituzionale Mastro predicando in un l'inutilità
Perché l'articolo ventotto si incarica di dare a quel principio una traduzione e lo fa io sottolineerei questo veicolando due precetti il controllo di legittimità escludendo e ogni valutazione di natura politica
E ogni sindacato sull'uso del potere discrezionale del Parlamento
Al giudice costituzionale dunque posto un argine sia in fase di valutazione della conformità costituzionale della legge sia una volta che eventualmente abbia accertato l'illegittimità della legge nella fase di redazione del dispositivo
Certo si può vietare come fa per esempio il giudice Vigano
Che quando fu elaborato l'articolo ventotto le manipolati dei non esistevano
Ma al di là delle specifiche intenzioni di chi ha redatto l'articolo ventotto la previsione come tutte capaci di esprimere una sua oggettiva portata e quindi di estendere anche alla fase dei rimedi
Il limite alla giurisdizione costituzionale
Nell'ora è giustificabile che la corte oltrepassa il confine indicato dall'articolo ventotto
Beh se la premessa da cui sono partita corretta cioè che stiamo parlando di una per le condizioni della giurisdizione costituzionale si dovrebbe dire no forse tuttavia una qualche qualche una qualche forma di temperamento la si può trovare talvolta infatti la Corte si astiene in prima battuta dall'intervenire soprattutto perché consapevole del fatto che il proprio intervento additivo sostitutivo
Risulterebbe comunque incompiuto o addirittura foriero di qualche elemento di distonia nel sistema bene in questi casi l'inerzia del legislatore
In effetti potrebbe indurre la Corte a lasciarsi alle spalle queste Remo re e ad intervenire se sollecitata in seconda battuta è un esercizio in debito di discrezionalità politica
Non necessariamente a mio avviso non quando almeno questa è la mia impressione la corte
Ricava la soluzione di tipo sostitutiva facendo leva sul caso concreto non è la sola soluzione costituzionalmente ammissibile
Ma tale soluzione ammissibili è quella che al fine di dare una risposta alla richiesta di giustizia da cui tutto appreso dal vivo viene per così dire illuminata dalla costituzione non ho tempo di soffermarmi ma la vicenda del doppio cognome da questo punto di vista emblematica no la decisione del due mila e sedici la porta a un certo punto
Già punto lascia le spalle l'eremo le che l'avevano indotta in passato dichiarare sistematicamente inammissibile la questione
Decidendo di il Ritter ritagliare la dizione sul caso concreto forse questo non è un esercizio di discrezionalità politica da parte della corte sebbene la Corte sia ben consapevole del fatto che non si tratti della soluzione in grado di restituire pienezza al diritto programma proclamato e veniamo negli ultimi minuti ai raccordi procedurali
Ora l'articolo centotrentasei nel prescrivere che la decisione della Corte è comunicata alle Camere
Rende l'intervento della corte del processo legislativo un dato strutturale
Per Costituzione mai costituenti avevano in mente unicamente le decisioni che accolgono le questioni e così fa altrettanto legislature si ha detto questa scelta secondo Pecoraro
Come dire è in qualche modo espressiva di una come dire ma il considerazione no della delle motivazioni contenute nelle sentenze della corte
Sono i regolamenti parlamentari che si sono incaricati di mille novecentosettantuno di dare una articolato seguito procedurale le sentenze della Corte costituzionale ma da quel momento queste due norme
Sono rimaste immutate sebbene abbiano anch'esse visto la luce in un'epoca in cui la maggiore preoccupazione era esattamente quella
Di consentire al Parlamento di tamponare i vuoti legislativi in realtà il testo delle norme sulle quali non ho il tempo di soffermarmi consentirebbero una istruttoria su tutte le pronunce della Corte costituzionale ma in qualche modo questo intendimento originario probabilmente ha fatto nascere queste disposizioni senza slancio senza guardo sguardo prospettico tanto che soltanto nel due mila ventuno al Senato il secondo comma dell'articolo centotrentanove del regolamento che per intenderci è quello che consente di esaminare anche le sentenze diverse da quelle di accoglimento soltanto nel due mila ventuno questa procedura è stata attivata
E mi sembra questo assai significativo nella stessa legislatura che pure ha visto una rivitalizzazione significativa interessante di questo Istituto di questa procedura speciale comunque il la cui le commissioni sono tornate ad occuparsi soltanto delle sentenze di accoglimento questo mi sembra significativo perché l'effetto è stato quello di lasciare tra virgolette a marcerà Ale una mole di moniti che risultano oggi totalmente inevasi con alcune situazioni poi addirittura paradossali di interventi normativi in direzione ostinata e contraria come e il caso ricordato
Dal professor Zanone una sua in un suo scritto dal sulla decisione riguardante ai reati contro il patrimonio perpetrati nei confronti dei congiunti la Corte aveva già stigmatizzato la scelta legislativa perché hanno carestia il legislatore ha pensato bene di estendere addirittura di ampliare la disposizione anche agli uniti civilmente
Le battute finali
Giustamente anche la presidente della Corte Costituzionale Cartabia ha suggerito di utilizzare di valorizzare ulteriormente
Queste tecniche procedurali questi istituti procedurali previsti dai regolamenti sono totalmente d'accordo su questo io credo che dovrebbe essere per esempio sperimentata
La via già sperimentata in passato ma infruttuosamente
Di concentrare però all'esame dei moniti della corte magari presso un organo più ristretto perché c'è monito il monito e anche solo discernere quelli diciamo più Brandi da quelli reiterati da quelli più pressanti
è un'attività fondamentale potrà in mente quello che manca anche il punto di caduta sulla programmazione e credo che sia criticabile anche la scelta dei regolamenti parlamentari di tra virgolette esternalizzare poi iniziativa legislativa presso il governo io credo invece che il Parlamento dovrebbe recuperare un ruolo promotore anche nella elaborazione dei disegni di legge che si incarica mi dare seguito alle decisioni della Corte costituzionale perché nella dialettica parlamentare queste questioni possono anche essere stemperate quindi questo potrebbe anche come dire portare ad un un buon risultato ma veramente un'ultima battuta in tutto questo però io credo che per parte sua la corte dovrebbe anche tornare a fare un uso più misurato di questo potere monitorio perché l'inserimento massiccio disordinato di messaggi al legislatore di Rivoli della giurisprudenza costituzionale
Non contribuisce a mio avviso a farsi ascoltare e rischia la lunga davvero di trasformare il ruolo del giudice costituzionale grazie grazie grazie
Grazie va bene alla relazione della collega Stefania Leone credo che appunto lo snodo qui il rapporto tra la collaborazione la separazione poteri come Stato sottolineata effettivamente questi strumenti sono degli strumenti che la corte
Inaugurato già da moltissimi anni ma che poi hanno perso mordente erano per l'appunto con questa diffusività anche diciamo difficoltà di incidere effettivamente sul processo di decisione
Politica
E rispetto per esempio mentre molto colpito questa immagine della usucapione della funzione legislativa no pensateci interessante che Poe
In realtà in concreto non riesce a cogliere e non riesce a stringere sui processi legislativi
Effettivamente per esempio vedremo la sentenza sull'autonomia differenziata come ha costruito come dettagliato il Complesso dello sviluppo successivo della funzione legislativa e sarà interessante vedere appunto se nell'ambito della Danny siamo di questa Complesso di articolazione di contenuti decisionali questo estremo dettaglio che cosa comporterà rispetto al successivo sviluppo
Dell'attività del legislatore perché effettivamente anche le ordinanze che poi hanno rinviato il termine
Diciamo del giudizio e quindi hanno fissato per il legislatore un o un obbligo di adempiere rispetto a un contenuto molto dettagliato Kojak infine hanno prodotto l'esito opposto cioè che legislatore si trova talmente vincolato alla fine risulta a scopo
Da capace di procede ringrazio davvero per questo sviluppo e veniamo all'ultimo o intervento della collega professoressa Federica Fabrizi Sapienza Università di Roma
Alla quale abbiamo chiesto risorgere una relazione che effettivamente ha un titolo molto impegnativo cioè la forma di governo nella giurisprudenza della Corte costituzionale la Corte costituzionale ha incominciato nel corso della sua evoluzione a interessarsi delle questioni collegate alla forma di governo tematiche evidentemente strettamente collegate alla costruzione della decisione politica
E quindi sono sentenza alla quale necessariamente il contenuto delle sentenze stesse incide sui processi di formazione della volontà degli organi di indirizzo politico sulla anche sulla costituzione degli stessi ordini indirizzo politico in sentenza che sono state oggetto di un dibattito in dottrina estremamente stabilmente
A te la parola fine
Grazie grazie anche io intanto innanzitutto unirmi ai ringraziamenti per la organizzazione di questo convegno quindi il professor Lippolis professor Salerno il professore ibrido l'invito mia davvero onorata
E allora sì la forma di governo alla giurisprudenza dalla Corte costituzionale
Il tema che mi è stato assegnato io sarei tentata di aprire queste mie riflessioni
Ringraziando la Corte costituzionale perché con la sentenza centoquarantasei del due mila ventiquattro che è stata depositata lo scorso luglio in realtà potrebbe aver facilitato il mio compito odierno
Mi sento di dire infatti che questa è una pronuncia che tratta come è noto il Tama del decreto legge dei presupposti di straordinaria necessità ed urgenza ex articolo settantasette della Costituzione e delle caratteristiche della legge di conversione attraverso in particolare il canone dell'omogeneità
Questa è una pronuncia che in modo esplicito vorrei dire quasi clamoroso tratta espressamente della forma di governo e quindi io oggi potrei cavarmela culto nel trattare questo tema così complicato concentrandomi anche solo
Sull'analisi di questa pronuncia
Per esaurire quanto meno di venti minuti a disposizione
Nella centoquarantasei la Corte costituzionale mette in stretta correlazione il tema delle fonti del diritto con quello dei rapporti tra gli organi segnatamente tra Governo e Parlamento
E lo fa con parole inequivocabile
Al punto quattro delle considerazioni in diritto laddove si legge che l'assetto delle fonti del diritto costituisce una componente essenziale della forma di governo che le permette di adeguarsi alle differenti dinamiche del sistema politico
E poi ancora nel passaggio in cui si afferma che le competenze normative attribuita al governo devono svolgersi nel rispetto delle condizioni stabilite dalla Costituzione a garanzia delle funzioni legislative delle due Camere
Si tratta di una sentenza nella quale evidente che la corte si sta pronunciando non tanto e non solo sul piano della legittimità costituzionale dell'atto che era sottoposto alla sua attenzione quindi sotto il profilo dei contenuti quanto proprio sul rispetto delle attribuzioni costituzionalmente previste
Dunque un'operazione di actio finium regundorum ma quella che compie la corte
Necessaria a garantire che l'assetto tra i poteri descritto in Costituzione venga effettivamente rispettato
Ed è quindi uno di quei casi in cui la corte opera non tanto come giudice dei diritti ma come giudice dei conflitti quindi in funzione di arbitro tra Poteri
Non è evidentemente la prima volta che la corte si muove secondo questa logica è sufficiente che io richiami la notissima sentenza centosettantuno del due mila sette dove si può leggere
è opinione largamente condivisa che l'assetto delle fonti normative sia uno dei principali elementi che caratterizzano la forma di governo nel sistema costituzionale dunque l'argomentare della centoquarantasei non stupisce
è invece il rosso sintomatico quanto meno lo è ai miei occhi
Che ancora una volta la Corte Costituzionale intervenga e lo faccia anche in modo molto incisivo su profili attinenti appunto la forma di governo attraverso il sindacato di costituzionalità delle leggi mentre la stessa diciamo così attitudine all'intervento è rimasta forse più timida le volte in cui la corte è stata Dida tramite lo strumento del conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato
E il pensiero corre evidentemente all'ordinanza diciassette del due mila diciannove
Sulla quale tornerò con una battuta brevemente più avanti ma sulla quale fortissime ci sarebbe da da da riflettere a lungo da discutere a lungo
Nonostante l'istituto del conflitto tra Poteri
Come è stato autorevolmente scritto da Gustavo Zagrebelski incarni esattamente la giurisdizionalizzazione delle controversie che possono insorgere tra strutture organizzative che secondo la Costituzione identificano la forma di governo è però del tutto
Evidente che questa strada questo rimedio espone la corte più di quanto non faccia il giudizio di legittimità ad una contrapposizione frontale con il potere politico circostanza che la Corte costituzionale stessa tenne Samp pre evidentemente a limitare a dire il vero tra è proprio una sentenza che risolveva un allora del tutto inedito conflitto di attribuzione tra poteri la sentenza sette del mille novecento novantasei sul caso Mancuso
Che la corte fa espresso riferimento alle seppur per minime disposizioni costituzionali che disegnano la forma di governo parlamentare
Nella forma di governo parlamentare si legge in quella sentenza
La relazione tra Parlamento e governo si snoda secondo uno schema nel quale laddove esiste Indirizzo politico esiste responsabilità e laddove esiste responsabilità non può non esistere rapporto fiduciario
L'indirizzo politico è sempre la sentenza sette
Che si colloca al centro di una siffatta articolazione di rapporti è assicurato dunque nella sua attuazione dalla responsabilità collegiale dalla responsabilità individuale contempla Dell'Arti dall'articolo novantacinque della Costituzione
Responsabilità che fanno capo ai soggetti specificamente indicati nel dall'articolo novantadue della Costituzione
Vale a dire il Presidente del Consiglio dei ministri ed i ministri nella duplice veste di componente del Governo e di vertici dei dicasteri che responsabilità infine definite giusta l'articolo novantaquattro dalla Costituzione
Nei loro termini anche temporali di riferimento dall'instaurazione da un accanto e dal venir meno dall'altro del rapporto fiduciario
Ecco ho voluto richiamare per esteso questo passaggio dalla sentenza sette del novantasei non solo per l'evidente valore di questa pronuncia che va oltre evidentemente il caso specifico
Ma perché si tratta
Della prima volta in cui la Corte dà una definizione organica della forma di governo italiana e lo fa richiamando esattamente le disposizioni costituzionali che seppur come sappiamo in modo scarno che laconico descrivono il raccordo tra Presidente della Repubblica governo e Parlamento
Gli articoli novantadue novantatré novantaquattro novantacinque della Costituzione rappresentano infatti le colonne d'Ercole per richiamare una definizione utilizzata da Beniamino Caravita
Per cui a Bessie che dobbiamo necessariamente partire per ricostruire la trama dei rapporti costituzionali che all'interno del perimetro Bessie descritto dobbiamo rimanere
E tuttavia non possiamo disconoscere che le vicende della forma di governo rientrano tra quelle che trovano Maggio si trovano maggiormente esposte le dinamiche delle esperienze politiche
Tra quelle cioè per le quali come ha scritto Antonio Ruggeri il dovere a essere sembra maggiormente debitore nei riguardi dell'essere di quanto quest'ultimo sia rispetto al primo
Per la sua natura che è insieme intrinsecamente dinamica ma anche interdisciplinare penso allo sconfinamento nell'ambito degli studi Polito logici
La forma di governo non è riconducibile semplicemente ed unicamente ad un insieme di regole formali se non si vuole anzi se scadere in un'interpretazione astratta solo formalistica della Costituzione occorre prendere in considerazione una serie di variabili che modificano né i fatti la forma e dunque come ha sottolineato Antonino Spadaro per descrivere la forma di governo il costituzionalista deve prendere in considerazione certamente le norme costituzionali scritte le norme costituzionali consuetudinarie
I precedenti le prassi le convenzioni costituzionali in genere
Ma anche il sistema elettorale in senso stretto e in senso lato quindi il tipo di collegio il tipo di voto
Le cause di ineleggibilità e di incompatibilità
Anche il cosiddetto sistema elettorale di contorno
E da ultimo ma non certo per importanza il sistema politico partitico naturalmente la forma il modello di governo preesiste e serve da riferimento
Ha scritto Bin svolge una funzione prescrittiva costituisce cioè il parametro di valutazione delle prassi
Ma il dato testuale della Costituzione quando si valuta la forma di governo può e forse deve essere integrato
Ecco proprio commentando la sentenza sette del mille novecentonovantasei Enzo Cheli ha parlato di una definizione costruita sulla base di un ente di una interpretazione ma anche di una integrazione
Della disciplina tracciata negli articoli novantadue novantatré novantaquattro e novantacinque
Io credo che il cuore della questione stia esattamente qui cioè nell'interpretazione la forma di governo che la Corte costituzionale chiamata a dare tutte le volte che le viene sottoposta una questione che attiene all'equilibrio tra i poveri e qui peraltro che spalle elemento di maggiore scivolosità per la corte costituzionale non è tanto il tipo di giudizio
Il conflitto o il sindacato di legittimità quanto piuttosto proprio la materia forma di governo e tra l'altro il basso tasso di razionalizzazione il luogo di ridimensionare il ruolo del giudice costituzionale ha in verità ha consentito la sua espansione interpretativa
Allora guardando rapidamente la giurisprudenza costituzionale è interessante notare come nelle sentenze della corte non si faccia spesso ricorso all'uso della locuzione forma di governo utilizzando il motore di ricerca del sito istituzionale e facendo un'operazione peraltro molto Ruzza
Quindi inserendo nel campo testuale la locuzione appunto forma di governo il sistema restituisce solamente ottantasei pronunce la prima del mille novecentottantacinque l'ultime appunto la centoquarantasei
Se si guarda dentro queste pronunce ci si rende facilmente conto di come questa formula si trova si trovi con maggiore frequenza laddove la questione riguarda l'ordinamento regionale
Ci sono diverse decisioni nelle quali si evidenzia la peculiarità della forma di governo regionale soprattutto il regno in relazione alle leggi elettorali ed ha invero proprio con riferimento alla legislazione elettorale che la Corte costituzionale ha utilizzato la categoria di forma di governo anche riferendosi all'ordinamento statale
Niente notissime sentenze
Uno del due mila quattordici e trentacinque del due mila diciassette
Sono continui e reiterati i riferimenti alla necessità che la legge elettorale sia pensata in modo tale da non compromettere leggo testualmente dalla uno del due mila quattordici il funzionamento della forma di governo parlamentare delineata dalla Costituzione repubblicana nella quale il governo deve avere la fiducia delle due Camere
Ma anche nella sentenza trentacinque del diciassette tutto l'argomentare Della Corte ruota attorno al concetto per cui una forma di governo parlamentare in una forma di governo parlamentare
Ogni sistema elettorale seppure deve favorire la formazione di un governo stabile non può che essere primariamente destinato ad assicurare il valore costituzionale della rappresentatività
E con riferimento al corretto funzionamento dalla forma di governo la sentenza prostitute trentacinque del diciassette si chiude
Dicendo in tale conta sto la Costituzione se non impone al legislatore di introdurre per i due rami del Parlamento sistemi elettorali identici tuttavia esige che al fine di non compromettere il corretto funzionamento dalla forma di governo parlamentare i sistemi adottati pur se differenti non ostacolino all'esito delle delle elezioni la formazione di maggioranze parlamentari omogenee
Ora al di là del riferimento testuale alla locuzione forma di governo in verità la Corte costituzionale si pronuncia sulla tutela delle regole della forma di governo che sull'equilibrio tra i poteri in tutti i casi in cui ha chiamata a delimitare i confini di competenze costituzionalmente assegnate
Quindi lo fa quando delimita la sfera di competenza tra giudice comune per autonomia degli organi supremi
O quando come nel caso del segreto di Stato assegna i compiti ai tre soggetti coinvolti il Governo e Parlamento i giudici in tutte le volte in cui in buona sostanza
Descrive il posto in cui devono stare le cose
E in quest'ottica il richiamo alla sentenza un uno del due mila tredici che tratteggia il ruolo del capo dello Stato con quel ripetuto riferimento al sistema macché eh sistema costituzionale ma leggendo la sentenza di molti commenta quella sentenza lo hanno sottolineato e anche sistema in senso più ampio
Insomma emerge come appunto sintomatico è una sentenza la quale tra spari in modo in
Dente l'integrazione del dato testuale quindi del testo con il contrasto
Il contesto che irrompe in maniera prepotente
Anche nelle due ordinanze la diciassette del due mila diciannove la sessanta del due mila venti che hanno risolto come come è noto i due conflitti attribuzione sollevati con riferimento all'approvazione della legge di bilancio ora non ho chiaramente tampone di soffermarmi sui tantissimi profili di interesse che queste due pronunce
Presentano mi limito solamente a segnalare il peso che nell'ordinanza diciassette viene dato alla prassi c'ha un passaggio in cui riferendosi al ai maxiemendamenti si legge occorre anche considerare che tale prassi sia consolidata nel tempo essere fatto fra quante uso sin dalla metà degli anni novanta
Anche per l'approvazione delle manovre di bilancio da parte dei governi di ogni composizione politica
In cerca di risposte alle esigenze di governabilità
O ancora voglio richiamare il passaggio peraltro molto citato
Dell'ordinanza sessanta in cui si dice che le procedure legislative finalizzate originariamente alla valorizzazione del contraddittorio
Col passare degli anni hanno dovuto farsi carico altri si farsi carico dell'efficienza e tempestività delle decisioni parlamentari chi veramente in materia economica e di bilancio
In ragione di Fini essi stessi desunti dalla Costituzione opera imposti da vincoli europei che hanno portato a un necessario bilanciamento con le ragioni del contraddittorio
Ecco quasi in dialogo con quella pronuncia con l'ordinanza punto sessanta la sentenza centoquarantasei del due mila quattro che che richiamavo in apertura rimarca invece come la funzione di indirizzo politico
Che il Governo ha il diritto dovere di esercitare non può giustificare lo svuotamento del ruolo politico e legislativo del parlamento che resta la sede della rappresentanza della nazione articolo sessantasette della Costituzione
In cui le minoranze politiche possono esprimere e promuovere le loro posizioni in un dibattito trasparente
Articolo sessantaquattro secondo comma sotto il controllo dell'opinione pubblica
I riferimenti ai parametri costituzionali sono gli stessi restano immutati ma l'interpretazione è diversa quindi la corte sta interpretando la forma di governo allora in conclusione ha scritto Massimo Luciani che per quanto incisive possano essere alcune singole pronunce la Corte costituzionale non è mai davvero in grado di plasmare la forma di governo
Questa è senz'altro vero perché come detto alla forma di governo trova il suo fondamento giuridico formale nella Carta
Ma se plasmare verbo che evoca troppo
Forse interpretare e persino orientare
Sono termini a mio modo di vedere invece calzanti nel primo caso quando la corte costituzionale recepisce il contrasto dentro Jatta nel parametro
E nel secondo caso quando dai invece una lettura del parametro volto appunto di indirizzare il contesto
Si è dunque dalla giurisprudenza costituzionale emerge in un può che emergere che la Corte costituzionale non ha una sua concezione di forma di governo però altrettanto fisiologico che l'interpretazione data dalla forma di governo possa evolvere possano mutare al mutare dei contesti dei tempi
E aggiungere io banalmente ma significativamente anche al mutare della composizione del collegio vi ringrazio
Grazie per la relazione molto interessante in cui c'è riuscita attenere di fila di un discorso non facile
Dove emerge quindi il che alla a un testo costituzionale scarno sulla forma di governo sia sulla forma di governo statale forse qualcosa in più dice sulla forma di governo regionale
E però corrisponde diciamo un contesto di cui la corte costituzionale non può non tener conto
E quindi alcune volte la forza di questo contesto ha spinto da corte
Aggiungere interpretazione del testo costituzionale riempiendolo di quel contesto che proveniva dall'esterno altre volte la debolezza di quel contesto ha spinto la corte a muoversi
In altro senso
Naturalmente una tematica molto interessante molto bella perché ovviamente in questa tematica solo forma di governo rientrerebbero per esempio tutte le sentenze sulla sovranità sovranità popolare quindi le sentenze sul referendum le sentenze poi collegate
Quindi anche per esempio alcuni principi che non sono scritte in Costituzione ma che la Corte costituzionale ha sostenuto e affermato ma il funzionamento delle forme di governo presepi il principio di prorogatio degli organi
E sono stati i principi importanti dei di continuità di stabilità del funzionamento
Quindi anche in questo caso la Corte costituzionale ha estratto dal sistema giuridico alcuni principi della poi utilizzati il quindi mi ha
Fornito una sua interpretazione
Devo dire che incluse le azioni sono state tutte molto molto interessanti i testi scritti li ho già visti quindi ci sono quindi il volume
Del Filangieri uscirà velocissimamente quindi con Vincenzo Lippolis possiamo essere adeguatamente soddisfatti
Ma devo dire che insieme non so se le iniziavamo detta le radio radicale registrato questo incontro prima di dare la parola al collega
Professor Nicolò Zanon che è stato giudice della Corte costituzionale dice il presidente della Corte costituzionale quindi potrà portare anche il suo contributo relativo alle tante esperienze
Che si sono sviluppate nel corso di quegli anni volevo chiedere se c'è qualcuno
Che anche utilizzando il fatto abbiamo qualche minuto in più molle fare qualche riflessione e qualche considerazione
Se c'è qualcuno
Possiamo anche dedicare qualche minuto di tempo a un po'di dibattito prima di ascoltare le conclusioni nostro amico Nicolò Zanon
Io no
Passando per dire quel tanto
Vuoi venire qui al microfono così e ti guardano anche le persone professori bifido
Intanto volevo ringraziare tutti i relatori e le relatrici o
Preso molti appunti un parlanti siamo questo mattino quindi credo tra l'altro tutte le relazioni siamo molto legate fra fra loro e credo che diciamo il filo rosso sia il tema della della legittimazione della giustizia
Costituzionale un problema che un grande maestro fiorentino Mauro Cappelletti aveva definito come il manchi proprio a me problema potente problema formidabile della della giustizia costituzionale
Senonché la mia impressione anche alla luce di queste relazioni è che oggi questo problema è molto più potente e molto più formidabile degli anni in cui scriveva Cappelletti
C'era anche un passaggio credo della relazione di Andrea Cardone secondo me nel quale questo elemento si coglie bene
E e con diciamo lo sviluppo delle relazioni Inter ordinamentali alla fine la teoria dell'interpretazione nella giurisprudenza la corte è stata assorbita neutralizzata dalla teoria delle fonti perché buona parte dei problemi interpretazione realtà son problemi di coordinamento fra fonti con sistema multilivello de per questo la ragione meno secondo me il motivo per il quale negli Stati Uniti c'è un dibattito sull'Inter teatro sull'originalissimo sull'interpretazione letterale tutti problemi uguali diciamo vengono tormenta assorbiti dal dalla teoria delle fonti volevo fare una diciamo così lo anche un'osservazione sulla sulla relazione del professor Ruotolo sull'opinione dissenziente e fra i motivi diciamo possibili vantaggi vocati a sostegno dell'opinione dissenziente veniva ricordato
Questo anche un argomento classico non è la possibilità di avere mutamenti evoluzioni diciamo della giurisprudenza
Ecco ora ripensando anche al concetto di legittimazione comodo che richiamava
Francesco Salento mi chiedo ma questo è davvero un montaggio
Perché quanto può sostenere la legittimazione della corte oggi in Italia mutamenti della giurisprudenza
A caro collega e amico Eric Longo ha scritto un bellissimo libro sulla legge precaria io ecco non vorrei trovarmi un giorno a leggere e commentare o peggio ancora scrivere un libro sulla sentenza precarie ecco ringrazio
Grazie grazie
Professori vedo per queste interessanti osservazioni che ci consentano di dare ulteriore sostegno alla rilevanza del tema che abbiamo deciso di affrontare se non ci sono altre persone debbano intervenire allora la parola professore Nicolò Zanon
Utilizzare quel microfono fatte le conclusioni
Ma intanto io vi ringrazio molto dell'invito colleghi Lippolis Salerno ibrido per questo interessantissimo convegno conclusioni ovviamente in questi casi tutti dicono quelli chiamati a fare le conclusioni dicono che non sono conclusioni perché in effetti come si fa a Koch per cosa diamine uno potrebbe mai conclude
Sono nella state relazioni tutte molto ricche piene di cose di spunti che non sono nelle condizioni di sistematizzare non avendo né scritta una anche perché appunto aspettavo di ascoltare voi
Per cui mi rifugio in tentativo di spiegazione a posteriori di un'esperienza che ho vissuto
Che si è conclusa sono tornato fortunatamente nel regno della della libertà accademica e quindi posso guardare retrospettivamente questa esperienza con un filo più di distacco
Devo anche dire che questo studio sulle opinioni dissenzienti sulle quali tornerò è stato anche un po'modo psicanalitico per chiudere tagliare il cordone ombelicale con nove anni della mia vita professionale che hanno avuto comunque una certa il portfolio un modo un po'traumatico qualcuno potrà pensare che in effetti è così ma tutto sommato ci sta
Ma insomma i temi e come diceva giustamente ibrido il tema di fondo che abbiamo affrontato che percorre come un filo rosso tutte le relazioni
Resta sempre questo Mighty problem no della della giustificazione della legittimazione della giustizia costituzionale
E sui limiti della Corte Costituzionale io ho sempre vissuto ecco meeting Serro nella mia esperienza nella mia sensibilità per cercare di affrontare i temi che voi avete posto
Io ho sempre vissuto questo ruolo
Anche se retrospettivamente mi accorgo di non essere stato sempre fedele a questa idea
Partendo dal presupposto dei limiti della giustizia costituzionale c'ho sempre pensato che proprio perché la legittimazione della corte sconta le difficoltà di in un sistema democratico rappresentativo di rappresentare la appunto la difficoltà contro maggioritario ho sempre cercato di interpretare il mio ruolo alla luce dei i limiti della giustizia costituzionale
Richiamando tutte le volte che mi era possibile al self restraint
Qualcuno la chiamerebbe deferenza
Alla scrupolosa osservanza
Dei poteri che la Costituzione attribuisce alla Corte quindi guardando sempre con una certa diffidenza alle innovazioni
Qualche volta mi è capitato per esempio di richiamare l'attenzione dei colleghi l'articolo ventotto che voi avete
Devo effettivamente dire questo lo scritto loro lo citava Stefania demone
E non mi ricordavo più di averlo scritto ma amo lo cito perché mi mi sembra mi sembra azzeccato
Quando nei dibattiti in camera di consiglio saltava fuori questo problema
Dell'articolo ventotto quindi nel rispetto della discrezionalità e io richiamavo
Perché insomma l'articolo ventotto del Regio ottantasette cinquantatré quindi la legge che che conforme ai poteri della corte effettivamente qualche volta mi trovavo di fronte
A una sorta di non dico incredulità ma di i vari capi cosa stai parlando e ho scritto che la reazione dei miei colleghi era quella di chi si trova improvvisamente al cospetto di un relitto consumato dalle onde del mare
Cui può riservarsi un ma compunta curiosità compunta curiosità vuol dire che sì va bene articolo ventotto però ormai diciamo i poteri della Corte sono andati
Tema che si è che si è presentato varie volte per esempio anche quando la Corte ha cercato di lavorare sugli effetti temporali delle proprie decisioni tema
Antico
In cui ricordo una una decisione che era stata addirittura scritta
Con un
Diciamo un affetto puramente
Pro futuro
E poi a un certo punto ci si era resi conto ma articolo centotrentasei della Costituzione questo effetto puramente pro futuro non lo non lo consente come facciamo noi a prescindere da da ciò che è scritto nell'articolo centotrentasei della Costituzione va
Quindi oppure l'altro caso che appunto a me ha suscitato tanta
Tante obiezioni e tante cautele tante perplessità cioè esattamente il caso del
Lo schema della ordinanza
Che rinvia la decisione a data fissa con una incostituzionalità sostanzialmente prospettato addirittura minacciata uno schema corretto Cappato che poi sono stato costretto io stesso ad utilizzare nel caso del della gastroscopia Chivu in cui io
Sto qui non non ci rivela nulla di particolare ero estremamente convinto come ho scritto della incostituzionalità della disciplina di fronte a una corte un collegio che non
Condivideva in toto questa prospettiva ho dovuto io stesso scrivere una pronuncia
Organizzato sullo schema Cappato
Trovandomi poi
Successivamente in quella antipatica situazione di dover e non l'ho scritta però non l'ho firmata fare un'ordinanza se le fiammate del presidente in cui sostanzialmente abbiamo dato
Altri sei mesi
Mettendoci nella condizione appunto di trasformare quello che doveva essere un ultimatum in un tremebondo penultima tu insomma
Partendo però appunto da da come dire dalla creazione di una tecnica decisoria di cui la Costituzione non non reca traccia
Questo è anche un collegamento mi consente un collegamento con
Con la relazione di Andrea Cardone cioè le tecniche interpretative
Io credo che Cardone abbia ha ragione a colto colto molto bene diciamo il
Il travaglio non esiste probabilmente una dottrina dell'interpretazione costituzionale
E le ragioni che tu hai enunciato probabilmente sono sono convincenti
Ecco i se posso essere sincero fino in fondo la uno del due mila tredici
In quelle est Tres tentò ore affermazioni
è probabilmente una costruzione molto raffinata molto elegante un po'sovrabbondante che si giustifica in un'occasione del tutto speciale
Quello era era un Suma era una decisione probabilmente potremmo definirla rime obbligate come faceva la corte a norma cogliere
Osservazioni che venivano dal palazzo di fronte
Quel riferimento al metodo primitivo sempre ecco io lo sempre un po'trovato
Eccessivo
Devo dire però che appunto non ne s'facciamo riferimento all'esperienza statunitense del testo Alis Maurice finalista è ovvio che nulla di tutto quello che la dottrina americana sul testuali Isma'originali vista elaborato è trasferibile all'esperienza italiana
Non foss'altro per il fatto che non abbiamo una Costituzione molto più giovane
E credo che
Chi lo diceva forse adesso
Forse era ibrido effettivamente il l'assenza nella giurisprudenza nordamericana di un coinvolgimento con istanze sovranazionali che giustifica un po'l'eccezionalismo americano comandano sempre fatto
Gli ha lasciati molto più liberi di elaborare dottrine interpretative sulle quali poi si si giustifica e si gioca
Quanto al metodo la prevedibilità e la legittimazione stesso della Corte suprema noi noi abbiamo ormai da confrontarci con con giurisprudenza sovrannazionali
E con una concorrenza fortissima anche sul piano costituzionale ormai della corte di giustizia e della stessa corte europea dei diritti dell'uomo
Quindi da questo punto di vista come dire le tecniche la riflessione sulle tecniche interpretative recessiva
Perché abbiamo dei problemi molto più urgenti che sono la scelta delle fonti
E l'affermazione
Della competenza sulla competenza che viene decisamente prima sta cominciando a diventare un problema di sopravvivenza della corte costituzionale è in questo contesto
Adesso io non l'ho ancora letta ma mi dicono che per esempio ieri o l'altro ieri è stata depositata una pronuncia in tema di doppia pregiudizialità
Che particolarmente innovativa perché ha preso allarga moltissimo la possibilità della corte stessa di essere investita prescindere
Dai vincoli che la dottrina della doppia la giurisprudenza sulla doppia pregiudizialità aveva costruito a partire dalla due sei nove del due mila diciassette in funzione di cosa in funzione probabilmente della riaffermazione di una presenza
Nel dialogo Inter giurisprudenziale bene
Quindi
Effettivamente io resto convinto che
Una certa costanza nelle nella nell'uso delle dottrine interpretative sarebbe una buona cosa cioè in un mondo ideale penserei al fatto che la nostra corte dovrebbe enunciare
Metodi interpretativi e dovrebbe tendenzialmente mantenersi fedele ai metodi interpretativi enunciati
Mi rendo conto che probabilmente questo non è possibile in questo contesto
Anche perché enunciare
Come dire dottrine interpretative esemplari che vanno poi seguite richiede quello che qualcuno una volta ha chiamato la capacità di elaborare le sentenze ma cosiddette magistrali cioè scegliere dei casi
Particolarmente importanti o anche magari non particolari importanti ma che si prestano a considerazioni
Di fondo e riuscire ad avere la forza culturale e il consenso all'interno del collegio per elaborare scelte interpretative particolarmente forti
Probabilmente
Sì sì in come dire
Non consentono il raggiungimento di questo risultato anche elementi strutturali cioè l'esistenza di una Corte che ha al suo interno
Sensibilità professionali culturali giuridiche profondamente diverso
Trovare un consenso tra le quali è sempre molto difficile
Devo dire che
Imbarcarsi in opere in operazioni di questa importanza avendo vissuto la fatica della camera di consiglio per nove anni
è molto difficile e certe volte uno ci rinuncia a priori perché si rende conto in partenza
Che portare di fronte al collegio soluzioni particolarmente forti
Espone a un fallimento
E per cui in effetti quando leggo sentenze come la uno del due mila tredici
Resto francamente sorpreso perché se confronto quei toni con l'esperienza che io ho vissuto nel collegio
Mi dico ma se noi avessimo mai avuto da leggere in lettura perché poi uno dei momenti più pregnanti dell'attività collegiale è proprio la lettura a voce alta delle pronuncia che se adesso mi dicono che sta sta diventando un pochino meno pregnante attivamente però è uno dei momenti più importanti
Mi dico che se noi avessimo dovuto portare
Come dire espressioni così forti
Immediatamente queste espressioni così forti sarebbero state sommerse da un coro di critiche che avrebbero chiesto la sua la loro mitigazione
Io ecco l'esperienza può darsi che sbagli ma nei nove anni che ho vissuto ricordo sempre che di fronte a versioni del giudice redattore particolarmente intense nella scrittura il risultato della lettura collegiale è stato sempre nella direzione della mitigazione del compromesso
Dell'eliminazione dei termini troppo forti
E questo dal punto di vista della creazione di una dottrina interpretativa
Probabilmente è un elemento è un elemento che crea difficoltà
Mi piaceva però o proprio in termini di interpretazione ricordare una pronuncia
Che la numero trenta
Torto del due mila diciannove in tema di articolo sessantotto della Costituzione riguarda i tabulati dei parlamentari
In cui è uno dei pochi casi
E in cui la Corte costituzionale ha fatto una ricostruzione in termini fortemente testuali zitti
Per ricondurre anche i tabulati alla necessaria autorizzazione da parte dalla Camera panel l'esposizione del tabulato delle conversazioni anche alla necessaria autorizzazione da parte della Camera d'appartenenza
Perché si dice per esempio
Si fa proprio una un un esame testuale
Nel sessantotto terzo comma c'è un duplice riferimento a conversazioni o comunicazioni
Ma qui la Corte dice al contenuto di una conversazione o di una comunicazione accostabile risulta perciò protetto dalla garanzia costituzionale anche i dati puramente storici ed esteriori in quanto essi stessi fatti comunicativi
Del resto il termine comunicazioni qui
Mento testuali vista ha tra i suoi comuni significati quello di contatto rapporto collegamento evocando proprio i dati le notizie che un tabulato telefonico è in grado di rilevare il rivelare
Ed è stato un modo appunto per
Giustificare che articolo sessantotto cosa che veniva posta in dubbio dal giudice
Remittente protegga
Non solo i contenuti ma anche dato puramente esteriore che una conversazione è avvenuta in una certa data
E tra l'altro c'è anche l'affermazione
Qui riprodotta che sta però colte sta insieme al testuali Isma'che non la legge non la Costituzione va interpretata la luce della legge ma il contrario è una sentenza del due mila diciannove che ha preceduto poi la l'intervento della corte di giustizia che ha
Con la Grande Camera che ha fatto in modo che gli stessi tabulati in generale non siano più ostensibili per mera decisione del Pubblico ministero ma richiedono una decisione del Gip
Questo lo dico generale quindi missione precedente a quel Casoli
Ma insomma per dire che ogni tanto il testuali Isma'che secondo me è una forma di rispetto della separazione dei poteri applicato alla costituzione
Ha trovato modo di emergere limitando forme arbitrarie di di letture interpretative che io personalmente ho sempre giudicato negativamente però ripeto sono casi
Marginali probabilmente che impediscono però la costruzione come tu hai detto di una dottrine interpretativa vera e propria
Sui moniti e sul raccordo la relazione Stefania leone mi sembra
Interessante ed esaustiva
Con ecco concordo nel fatto che da un lato la Corte dovrebbe
Evitare
L'uso eccessivo di queste forme monitoria che da un certo punto di vista poi diventano anche come dire espressione di fast
Fastidiosi ed espressione di un di un Velletri delle città Isma'che non trova poi attenzione da parte delle Camere
Il che è partito mete frustrante
E certe volte come dire
Appunto
Diventa una una stanca ripetizione di di di gli inviti che si sa già che verranno che non verranno raccolti quindi probabilmente la Corte dovrebbe essere meno verbosa
E più decisa quando ritiene di dover intervenire intervenga magari anche con un accoglimento secco tornando a fare
Compito di legislatore negativo che Kelsen le aveva assegnato
Perché in casi di questo genere la creazione del vuoto
Per forza dovrebbe attirare l'attenzione delle Camere perché la creazione del vuoto a tutta una serie di conseguenze talmente evidenti talmente come dire vincitori cioè esibite
E che l'intervento il rimedio in
Supplenza del legislatore parlamentare diventa diventa indispensabile anche in materia penale
Certo ci sono casi in cui la Corte rinuncia
Alla dichiarazione di incostituzionalità perché si rende conto che la che l'accoglimento secco priverebbe di tutela un determinato bene giuridico che a seguito della sentenza di accoglimento se così troverebbe privo di tutela però uno potrebbe pensare ma insomma la corte e qui farebbe esattamente il suo mestiere accogliendo la questione
E scaricherebbe la responsabilità politica sul Parlamento in caso il Parlamento resti sua volta inerte
Cioè bisogna neanche pensare del resto qualche volta la corte lo fa e anche di recente
Cioè la dottrina delle rime adeguati a rime possibili non sempre viene applicata ci sono dei casi in cui la Corte si dice qui io posso
Tranquillamente intervenire con una sentenza di accoglimento secco
Bisognerebbe forse che
Panorama graduale delle monito inammissibilità ricorso alle rime adeguate accoglimento secco la corte fosse più decisa tutte le volte che sicura di poterlo fare
Richiudere ricorresse a quest'ultima a quest'ultima soluzione
Da ultimo in tema di forma di governo
Ho apprezzato molto la la relazione dalla collega Fabrizi e
Ricordo in particolare sulla questione del
Conflitto di attribuzione sollevato dal singolo parlamentare ecco qui
Qui davvero la corte
Ha discusso molto
Le soluzioni dell'ordinanza diciassette di tutte quelle che l'hanno seguita possono essere tranquillamente criticate sul piano processuale e vero
La stessa diciassette anche quelle che vengono dopo manifestano una
Inopportuna oscillazione tra tra ammissibilità tra questioni che per riguarda l'ammissibilità della del ricorso in merito
Probabilmente ci sono proprio degli
Per degli slittamenti indebiti
Però vi assicuro che
Forse non emerge dalle più varie dalle diverse pronunce ma
E io non sono neanche sicuro che di essere completamente d'accordo con le soluzioni che alla fine sono emerso cioè la soluzione è che alla fine
Il ricorso del singolo parlamentare semplicemente un'ipotesi è una porta disegnata che non si è mai aperta
Contro la quale il parlamentare quando fa ricorso sacche ormai andrà a sbattere perché quella porta difficilmente si aprirà
Però la discussione è forte è stata proprio su questo ma è opportuno non è opportuno
Che la corte posso anche contraddittorio quindi dopo l'eventuale ammissibilità
Ascoltare le diverse parti entrando definitivamente all'interno degli
Interna corporis parlamentari e svolgendo questo ruolo di giudia arbitro Esterno che in qualche modo deve però decidere una questione che sarebbe di competenza
Terna delle delle camere c'è stato al suo a a parte quello del Bilancio
Deciso dalla diciassette c'è stato un caso clamoroso secondo me in cui la Corte avrebbe potuto apparire questa famosa porta e fu il caso del
Parlamentare che presenta un disegno di legge in materia elettorale che introduce ignori col trasferendo il
Voto di richiamo
Questa proposta di legge ordinaria non viene
Consente non le viene consentito dal presidente della campagna fosse la Camera se non ricordo più non ne viene consentita né neanche la distribuzione e la presso i colleghi perché certo punto il parlamentare dice ma perché il presidente della Camera risponde citando anche dei precedenti ma perché sarebbe una di spoglio come presidente alla Camera ho anche il dovere di evitare la presentazione di disegni di legge che contano contenuti palesemente incostituzionali perché il lo ricollega
Sarebbe in contrasto con l'articolo sessantasette della Costituzione in quanto
Consentirebbe una appunto una revoca del parlamentare da parte di un limitato
Ambito di elettori in contrasto col principio ben noto del del libero mandato parlamentare della rappresentanza generale
E qui davvero uno potrebbe dire ma insomma
Il tema non è tanto quello dell'hip contenuto eventualmente incostituzionale della proposta presenta Kama diceva beh ma allora tu dovresti scorporare questa proposta e fare un disegno di legge di revisione costituzionale ma
Parte il fatto che esiste anche dottrina che sostiene la
Piena legittima
Intimità costituzionale ricorda il nostro sistema la luce sessantasette ci sono monografiche scritte sul put tema non è questo il tema è che
L'iniziativa legislativa del singolo parlamentare fa pieno titolo parte testualmente nella nella costituzione dello status i parlamentare
Per cui da questo punto di vista il ricorso per conflitto
Contro il presidente della Camera era caso di scuola direi di un conflitto probabilmente ammissibile però la discussione qual è cioè la luce finale qual era
Bene andiamo al merito ammettiamo avremo una discussione pubblica in contraddittorio
Delle diverse tesi
In cui la Corte sarà chiamata a giudicare dell'ampiezza del potere presidenziale di controllo sulla ammissibilità
Degli atti par dei componenti del Parlamento con argomenti e contro argomenti e in cui la corte effettivamente come un arbitro sarà entrata definitivamente nell'agone parlamentare
Lo vogliamo
E c'era chi rispondeva sì c'era chi risponde vanno ma appunto nel non detto della del della motivazione c'è esattamente questa preoccupazione possiamo definitivamente decidere di entrare in Parlamento
Evitando quindi come dire dimenticando completamente la dottrina dell'interna corporis o comunque
Superando del tutto l'autonomia di valutazione degli organi parlamentari su un tema così delicato quanto potere di controllo spetta al presidente della Camera sugli atti presentati
Questo era il tema e il fatto che poi la Corte abbia detto non si è raggiunta l'evidenza della lesione è l'éscamotage per non dire in realtà il primo quello che che che che stava dietro cioè non ci sentiamo ancora pronti a fare questo passo
Perché su questo prospetto dall'autonomia parlamentare forse è bene evitare
Non lo so sì questo è un indizio certamente autonomia parlamentare interna corporis sono cose che hanno una delicatezza diversa rispetto appunto all'omogeneità dei decreti legge e quindi il tema della forma di governo a
Nell'ultima decisione che veniva ricordata
Che però è significativamente diverso dalla sessanta è questo il punto banda perché la sessanta mi fate dire bambino a sessanta fu una cosa fu una cosa terribile fu una cosa terribile per chi laddove ecco
Marco la sessanta fu una cosa terribile sono esattamente quei casi in cui uno dice
Spirito della collegialità necessità di trovare un consenso
Disponibilità sacrificare gran parte delle proprie opinioni per trovare un common ground ma ci sono casi in cui viva dio bisognerebbe avere la possibilità di dire non sono d'accordo
Quello sarebbe stato un caso caso da manuale
Venendo appunto brevemente poi finisco al tema dell'opinione dissenziente ripeto io non
Sì devo giustificare
L'atteggiamento che ho assunto uscendo dalla corte lo lo faccio proprio in termini psicanalitici cioè io dovevo ho voluto recidere il cordone ombelicare liberando mi di alcuni di alcuni Colucci che mi sono rimasti dentro in questi anni e l'ho fatto un maniera probabilmente traumatica ma
Per quanto io non abbia grande sensibilità psicologica probabilmente psicologi e psichiatri sì e psichiatri dicono che
E e giusto a un certo punto tirar fuori le cose anziché tenersela tenersene dentro dopodiché figuratevi se non se non comprendo anche tutti gli argomenti contrari
In cui
Marco ci ha parlato ancora questa mattina e figuratevi se non ho fatto l'esperienza della dell'impegno collegiale fino in fondo rendendomi conto che
Quante volte sono entrato in camera di consiglio con un'idea
E poi l'ho cambiata e quante volte ho dovuto scrivere Province che non che non avrei mai pensato di scrivere e scrivendo le mi sono anche convinto che probabilmente avevano avevano ragione quelli che Melara che me l'avevano imposta alla fine con uno scrivesse
Possiamo sezione anche alle tesi si rende conto che hanno una loro forte plausibilità
Ci sono però appunto dei casi in cui mi sarebbe piaciuto
Poter esprimere alto e forte un grido di dissenso perché ho visto delle come dire delle delle chiusure culturali
In inconcepibili per un organo di questa di questa importanza e
Nei casi in cui l'ho visto le ho viste
In cui ho percepito che c'era
Che gli argomenti che non erano le argomentazioni quelli che contavano mera il risultato che si voleva ottenere mi sono ribellato e ho ho scritto
Che cosa dire ancora rispetto alla tua ultima obiezione che è un'obiezione forte
Ma figurarsi se non
Se non sono per l'inclusione
Di tutte le diverse opinioni
Quando io ricordavo la tesi per cui esiste una cioè a fondamento della
Divieto di prima di essere dissenziente della esistenza della appunto della riservatezza dalla camera di consiglio c'è l'idea della una e una sola soluzione giusta questa è la giustificazione tradizionale del del giusto positivismo quanto alla
Al fatto che la la pronuncia della Corte di un di un giudice è una è una soltanto
Esiste una sola soluzione giusta e quindi la sentenza non può che essere una e non può avere delle oscillazioni non può avere dei non può essere affiancata da dubbi
Ma il fatto di esprimere un favore per la presenza di opinioni separate dissenzienti
Non esclude affatto
L'idea di una integrazione inclusiva se uso questa espressione forse un po'confusa a un livello superiore l'idea di fondo è accettare che nel quadro costituzionale possano convivere opinioni diverse anche dal punto di vista giurisprudenziale
E che
Per ragioni di trasparenza e per ragioni di pluralismo ideale
Sia consentito all'opinione pubblica interessata quella limitata fetta di persone che seguono la giurisprudenza della Corte rendersi conto che rispetto a quella soluzione sono possibili alternative o erano possibili alternative
Letture diverse
Perché questo abitua al confronto immette nella del discorso pubblico una capacità di
Di contraddittorio di confronto che fa bene alla democrazia
Dopodiché so benissimo
Le difficoltà è stata più che altro a discussione accademica oggi l'avete messo in luce molto bene
L'esigenza dell'opinione dissenziente nasce dentro la corte
Ma probabilmente è giusto che linea puramente astratta venga regolata fuori dalla corte con fonti attirò nome cioè con la legge son perfettamente d'accordo
Non escludere neanche la legge costituzionale perché si va a toccare lo status del giudice costituzionale dalla stessa Corte
Ma restano discussione accademica
Voi l'avete detto benissimo
Perché è del tutto evidente che un legislatore rappresentativo che spesso è distratto rispetto ai contenuti delle decisioni ma figuriamoci se si interessa alle procedure che conducono a quelle decisioni ci vorrebbe un legislatore
E una classe rappresentativa dotata di una estrema consapevolezza di estrema attenzione meccanismi di decisione della Corte per fare un'operazione di questo tipo
E dovrebbe essere estremamente attenta anche a come la fa
Perché voi mi insegnate che oggi
Ma pensate
Allora
A me ogni tanto viene in mente la vicenda del centoundici della Costituzione in cui c'è stata una sentenza della Corte che il Parlamento nella sua totalità non ha gradito ha fatto una legge di revisione costituzionale per mettere
La norma che era stata dichiarata incostituzionale per metterla in Costituzione trasformandola da oggetto a parametro di controllo
E ma pensate se oggi un'operazione del genere sarebbe mai possibile da si griderà ebbe a che cosa
Il fatto che la classe politica il Parlamento mette le mani sulla corte allo stesso modo io direi
Un'attenzione seria della delle Gesù l'attore sulle procedure decisione decisionali della corte attraverso un intervento sulla legge ottantasette del cinquantatré
Ma non verrebbe percepito come un tentativo qui di nuovo di mettere le mani sulla corte
Con un ingiustificato tentativo di incidere sulla sua indipendenza
Le famose riserve di legge che ci sono nella Costituzione
Ricordate mi numeri centotrenta sette nuovi
Vengono i diversi commi da centotrentasette Seat
Affermano pesantissime riserve d'
Legge sulle modalità di funzionamento della Corte Costituzione dalla Corte costituzionale
Hanno assunto un ruolo ormai solo più accademico stanno nei manuali di diritto costituzionale ma ormai è la corte che decide su se stessa attraverso un uso sapiente e incisivo delle norme integrative ma pensate anche alle alle alle ultime riforme che sono state presentate
Come l'apertura dalla corte alla società civile in realtà
In realtà gli osservatori processualmente più acuti hanno detto che erano delle chiusure perché sull'intervento si è chiusa
La normativa poi va be'ci aperti agli amici curiae ma insomma la scelta di ammettere gli amici curiae è una scelta
Come dire
Politicamente fortissima fatta con norme integrative
Allora io
Pur essendo d'accordo dogmaticamente con chi dice che ci vuole la legge o dire sulla legge costituzionale per la dissenting opinion
Dico ma il clima dei tempi lo spirito è tale per cui probabilmente in realtà è molto più facile che ci si arrivi
Forse neanche con una modifica delle norme integrative Ban via Pretoria perché a un certo punto cominceranno a inserire si riterranno in futuro
All'interno delle decisioni anche degli elementi oppure calci alla stessa decisione dieci righe in cui c'è qualcuno che dice io non sono d'accordo per questo
Questo potrebbe essere l'evoluzione che
E probabilmente ci si renderà conto nel futuro che la possibilità di esprimere un dissenso
è una garanzia di libertà importante per tutti i giudici costituzionali ma insomma
Per ora tutto questo è
Davvero molto molto teorico
Resta il fatto che
Per dire una parola finale da parte mia insomma
Resta il fatto che ho ho la sensazione appunto che in nei prossimi anni la Corte sarà chiamata
Scelte molto importanti
Oscillando tra forme di suprematismo giudiziario
Che non condivido che la volontà e il desiderio di rivitalizzare in realtà il ruolo del Parlamento della rappresentanza politica
Tendenza della quale qualche segnale vediamo perché anche nella ultima sentenza sull'autonomia anche se non c'è ancora la sentenza il comunicato ma c'è un aspetto che mi è sembrato particolarmente rilevante
Quanto al potere del Parlamento di emendare le leggi di differenziazione qui la corte interviene a risolvendo un l'annosa questione quanto alla
Capacità delle camere di intervenire
Nel merito con una legge non meramente formale ma sostanziale e quindi non limitarsi all'alternativa tra prendere o lasciare sulla bozza di intesa ma si dice chiaramente
Poi poi emendare il che poi però apre al problema che Riggio trentasei dovrà essere adeguata questo perché una volta che si introducano emendamenti che in ipotesi la Regione che ha chiesto l'intesa non gradisce bisogna capire
Cosa accade perché difficile che si arrivi a un'approvazione
Si apre una si riapre la trattativa il comunicato si dà solo due righe quindi siamo tutti in attesa poi di leggere di leggere che cosa dirà la motivazione
E poi c'è anche la questione dei letto in cui va be'avendo loro scelto la strada della della delega la Corte richiama al fatto che cioè l'avete detto voi stessi volete fare la delega però allora dovete dare idonei principi che gli attivi sono al ruolo del parlamento viene completamente dimenticato cioè sono segnali di un tentativo che io trovo particolarmente
Condivisibile di rivitalizzazione dell'istituto dell'istituto parlamentare che speriamo
Possano come germi fecondare ulteriormente e andare in questa direzione vi ringrazio
Senza nome grazie sedi flessione in molte interessanti che credo potrebbero anche trovare anche qualche spunto ulteriore di riflessione nei contributi dei segni relatori così come auspichiamo comma tuo contributo scritto al nostro fascicolo venire in grazia ma ancora il professor Vincenzo Lippolis per la ideazione realizzazione guida di quest'incontro credo che possiamo dare appuntamento alla prossima nostra iniziativa del Filangieri si svolgerà il prossimo anno per proseguire questa bella tradizione grazie a tutti e a colori quale sarà ascoltata rivederci ancora