Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale mercoledì nove ottobre questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta tra i temi di cui ci occuperemo questo oggi partiremo dalla guerra della Russia contro l'Ucraina
E un editoriale del Financial Times su quanto sta accadendo non solo sul terreno ma anche a livello diplomatico in vista di un appuntamento sabato a Ramstein riunione convocata dal presidente americano John by del per sostenere chi era ma secondo molti diplomatici si sta cercando anche una via d'uscita dal conflitto gli obiettivi di guerra mutevoli dell'Ucraina il titolo
Dell'editoriale del Financial Times secondo il quale a Kiev e non viene dato il sostegno di cui ha bisogno per riprendere il sopravvento sulla Russia e nemmeno per fare un accordo con Mosca
Dal Financial Times recupereremo anche un con mento di Dior Racman sul Medioriente e in particolare la falsa promessa di un cambio di regime in Iran questo il titolo
L'intervento militare non sarebbe un buon modo per provocare la caduta della Repubblica islamica secondo Racman infine ci occuperemo
Di guerra commerciale tra unione europea e Cina dopo la decisione europea sui dazi contro le auto elettriche cinese che ieri ha provocato la reazione da parte di Pechino dazi su brand di Cogni anche distillati
Più minacce di altri dazi punitivi leggeremo l'editoriale dalle Bond Unione Europea tassare i veicoli elettrici cinesi e poi perché il problema del settore Automotive fare
Più profondo s'c'è una tregua
Ma ora occorre fare molto di più sottolinea il quotidiano francese
Partiamo però dalla guerra della Russia contro l'Ucraina e un editoriale uscito ieri sul Financial Times dal titolo gli obiettivi di guerra mutevoli dell'Ucraina Kiev
Non viene dato il sostegno di cui ha bisogno per riprendere il sopravvento sulla Russia scrive il quotidiano della City
L'Ucraina sta entrando nel suo terzo inverno di guerra
In un clima più cupo che mai a est le truppe Ucraina stanno perdendo terreno di fronte alla balzata dell'invasore russo anche se con un costo enorme per Mosca con metà delle infrastrutture energetiche distrutte
Gli ucraini rischiano di trascorre diverse ore al giorno senza luce e riscaldamento nei mesi più freddi a Washington in alcune capitali occidentali nel frattempo ma anche nei corridoi di Kiev l'umore Stucky en cambiando
Dalla determinazione per fare in modo che la guerra possa concludersi solo con l'esercito russo cacciato dall'Ucraina si sta passando al riconoscimento riluttante
Che un accordo negoziato che lasci intatta la maggior parte del paese
Potrebbe essere la speranza migliore eppure Kier non viene dato il sostegno di cui ha bisogno nemmeno per raggiungere questo obiettivo ridimensionato avverte il Financial Times
Le prospettive dell'Ucraina sono offuscate soprattutto dal pericolo che Donal Trump vinca le presidenziali americane e cerchi di porre fine rapidamente alla guerra come promesso di fare alcuni funzionari americani europei sperano che Trump possano meno essere dissuaso dal costringere chi erra
A capitolare di fronte a Mosca cosa che comporterebbe gravi rischi per la futura sicurezza dell'Europa e dell'America
Tuttavia alle prese contemporaneamente con una guerra in Medioriente l'escalation alcune capitali occidentali che in precedenza insistevano sulla necessità di sconfiggere militarmente Vladimir Putin
Stanno ricca liberando i loro obiettivi alcuni funzionari di chi Herr in privato riconoscono di essere preoccupati perché non hanno personale potenza di fuoco sostegno occidentale sufficienti per recuperare il terreno
Conquistato dalla Russia a porte chiuse si parla di un accordo nel quale Mosca potrebbe mantenere di fatto il controllo su circa un quinto dell'Ucraina che ha occupato
Anche se la sovranità della Russia non dovrebbe essere riconosciuta al resto del Paese dovrebbe essere consentito di entrare nella NATO
U al meno di ricevere garanzie di sicurezza equivalenti sotto questo ombrello l'Ucraina potrebbe ricostruirsi integrarsi all'Unione Europea
In modo simile alla Germania dell'Ovest durante la guerra fredda
Tuttavia sottolinea Frasson Times anche questo scenario si basa sull'ipotesi ambiziose un è che gli Stati Uniti e i loro alleati siano pronti a offrire l'adesione alla NATO o le necessarie garanzie di sicurezza
Finora sono stati riluttanti a concedere a Kiev un percorso definitivo per entrare nell'alleanza
Questo richiederebbe un'enorme e costoso dispiegamento di forze da parte di americani europei lasciando lì in prima linea sul filo spinato stile guerra fredda di un confine non riconosciuto dentro l'Ucraina una seconda ipotesi è che il presidente russo sia costretto a negoziare e accettare uno scenario di questo tipo
Ma impedire all'Ucraina di unirsi alla NATO era uno dei suoi obiettivi di guerra e c'è da dubitare che Putin abbia incentivi per accettare colloqui terra in cambio di pace
Nel momento in cui è convinto che le sue forze possono ancora espandere i loro guadagni territoriali
Il presidente ucraino Volodymyr Zaleski ha presentato un piano per la vittoria a Washington lo scorso mese con il quale sta cercando di convincere gli alleati rafforzare la posizione di chi è militarmente diplomaticamente per poi costringere Mosca a sedersi al tavolo
Zaleski se n'è andato a mani vuote su due richieste chiave progressi verso la NATO e l'autorizzazione di usare missili occidentali per attacchi in profondità sul territorio russo che l'obiettivo sia la vittoria assoluta oppure portare la Russia al tavolo dei negoziati
Secondo Fagion Times gli occidentali devono fare di più per rafforzare la posizione dell'Ucraina
Il Cremlino potrà essere spinto colloqui su un accordo che potrebbe che può essere soddisfacente
Per chi ebbe per l'Occidente solo se riterrà che i costi della guerra siano troppo alti e qualsiasi risoluzione della guerra che consenta tutta o parte dell'Ucraina di sopravvivere e prosperare avrà bisogno di garanzie di sicurezza le conclusioni del Financial Times
Nei suoi restanti tre mesi in carica
Il Presidente americano John Weiden e i suoi alleati europei dovrebbero rafforzare l'Ucraina il più possibile
L'obiettivo dovrebbe essere quello di mettere chi è nella posizione più forte possibile prima di una presidenza Trump o di fornire una base su cui Kamala Harris Possa costruire in caso di vittoria
Non possiamo ancora sapere come finirà la guerra ma è nel potere e nell'interesse dell'Occidente aiutare l'Ucraina a riprendere il sopravvento sul suo nemico così tra l'altro il fallo sciolta in pensieri
Che pubblicava anche un commento di Gideon Racman a proposito della situazione in Medio Oriente e di uno degli scenari che viene avvocato in questi giorni dopo che
Israele ha colpito in modo o molto efficace hezbollah in Libano l'Iran ha risposto con un attacco diretto contro Israele
E Israele ora minaccia rappresaglie
La falsa promessa di un cambio di regime in Iran il titolo del del pezzo di Racman che scrive la fine per la Repubblica islamica è imminente impopolare in patria sotto attacco da parte di Israele guidato da un leader supremo che ha ottantacinque anni
Il regime iraniano sembra vulnerabile le manifestazioni antigovernative del due mila ventidue sono state selvaggiamente represse con centinaia di persone uccise per strada e migliaia imprigionate
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu sta cercando di unirsi all'opposizione iraniana anche se minaccia di intraprendere un'azione militare contro l'Iran ha annunciato che la libertà arriverà in Iran prima di quanto la maggior parte della gente pensi
Netanyahu sostiene che un cambio di regime andrebbe a beneficio del mondo intero
Il regime iraniano chiaramente una forza maligna negli affari globali sostiene gruppi di viole milizie violente come Hamas hezbollah agli aiuti
Fornisce sostegno militare cruciale a Bashar al-Assad Hiddink il dittatore siriano e missili alla Russia da utilizzare nella sua guerra contro l'Ucraina data l'influenza di Netanyahu negli Stati Uniti i suoi argomenti sono inevitabilmente ripresi dalla destra repubblicana ma non solo lì le Monda citato un diplomatico francese che ha detto forse gli israeliani ci stanno conducendo verso un momento storico
L'inizio della fine per il regime iraniano
In astratto scriverà Man la caduta della Repubblica islamica appare come uno sviluppo gradito all'Occidente democratico che è sempre più preoccupato dalla cooperazione di una serie di avversari composto da Iran Russia Cina e Corea del Nord
Il ritorno della libertà politica in Iran significherebbe anche la reintegrazione del Paese nell'economia mondiale
Nel mondo reale tuttavia secondo Racman ci sono tutte le ragioni per essere molto cauti nei confronti di coloro che chiedono un cambio di regime innanzitutto
C'è la questione di come questo cambio di regime dovrebbe avvenire i manifestanti iraniani si sono ribellati diverse volte in passato
A migliaia sono stati uccisi e imprigionati bombardare l'Iran nelle sue infrastrutture critiche nella vaga speranza che questo causi il crollo del regime è un'altra strategia poco convincente invece di aiutare l'opposizione interna gli attacchi israeliani o americani potrebbero aiutare il regime provocando un effetto bandiera
L'intervento americano potrebbe essere particolarmente controproducente dato che ogni regnano istruito ricorda ruolo degli Stati Uniti del Regno Unito nel sostenere un colpo di stato nel mille novecentocinquantatré
Anche se il regime iraniano poi cadesse non c'è garanzia che qualcuno di meglio sia pronto a sostituirlo
Molti regimi dittatoriali sono stati costretti a lasciare il potere in tutto il Medio Oriente negli ultimi decenni spesso i regimi che sono succeduti si sono dimostrati ancora più oppressivi di quelli che hanno soppiantato
Questo in quanto accadde quando la rivoluzione iraniana cacciò lo Scià di Persia nel mille novecento settantanove Ideo Racman poi racconta di un libro
L'uso in dello Game default sproni Sofri Origin Chen gendarmi del liste l'autore Philip Gordon Consigliere per la Sicurezza nazionale di Kamala Harris
Che dovrebbe distribuire più copie di questo libro a chiunque sia abbastanza sciocco da supporre che ora potrebbe essere il momento giusto di rovesciare gli Ayatollah
Gordon spiega come gli Stati Uniti siano ripetutamente caduti nella stessa trappola decennio dopo decennio sostenendo l'idea di un cambio di regime in Iraq Iran Afghanistan Egitto e Libia alla fine i vincitori delle lotte di potere interni caduti i regimi sono stati i gruppi più spietati e ben armati non quelli più liberal e tolleranti
Morale mettere in guardia dal fare del cambio di regime un obiettivo della politica occidentale
Potrebbe portare a una conclusione in accettabilmente cupa che gli iraniani debbano vivere per sempre sotto una teocrazia oppressiva
Ma in realtà questa è una visione troppo pessimistica secondo Racman la questione non è se il cambio debba arrivare al in Iran ma come la migliore speranza per gli iraniani in Medioriente che la Repubblica islamica venga infine consegnata alla storia
Non da un'invasione o da una rivoluzione ma da un negoziato pacifico negli ultimi decenni le transizioni democratiche che hanno funzionato meglio hanno avuto luogo in Paesi come Polonia Sudafrica e civile quando governi autocratici spinti dal cambio generazionale o da cambiamenti della politica mondiale si sono seduti attorno al tavolo con i loro oppositori e hanno negoziato
L'Iran ha sempre avuto politici riformisti che hanno operato il sistema all'interno del sistema teocratico ma la guerra con Israele è una garanzia per rafforzare i falchi il cambiamento deve arrivare in Iran dall'Iran
I bombardamenti non sono il modo per realizzarlo così tra l'altro miglior Racman
Sul Fraktion Times non abbiamo più tempo però c'è la questione della guerra commerciale che sta iniziando tra Unione Europea e Cina dopo i dazi europei sui veicoli elettrici cinesi la risposta ieri di Pechino sul
Se il brand di altri distillati
Del mondo oggi a un editoriale dal titolo Unione Europea tassare i veicoli elettrici cinesi bene ma poi l'interrogativo perché
Perché si in questo con questi dazi contro i veicoli elettrici cinesi giustificati dai sussidi di Pechino
Si esce un po'dalla visione naïf sul libero scambio ma il protezionismo è una tregua di breve periodo non una soluzione di lungo periodo
Occorre come dire
Andare oltre non rifugiarsi dietro quella che le Monde definisce la linea Maginot dei
Dazzi occorre recuperare il ritardo tecnologico la dipendenza dalla Cina e perché no fare come la Cina ha fatto in questi vent'anni con l'Occidente ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale