Settima edizione di Mani Visibili - "Una nuova prova per il Sud" (Terza e ultima giornata)

Grazie
Allora al termine di
Di questo ormai tradizionale appuntamento lancianese
La lo sguardo che inizio due giorni fa si era giustamente concentrato coerentemente con il titolo
Nell'edizione annuale su i grandi scenari globali sulla globalizzazione interrotta su le grandi criticità che gravano sulla scena economica aggravate dalla dei conflitti bellici in corso che
Hanno impattato si sono sovrapposti è una fase altrettanto critica era ad aprile la ripresa post pandemica oggi restringiamo nel nostro campo di osservazione a i temi che ci sono
Territorialmente più cari del che parleremo di di Automotive per e ne parleremo da quella che è la capitale del del distretto automatizza d'Abruzzo
Avremo nelle relazioni degli ospiti che che poi vi presenterò altri sono collegati da remoto e anche una fetta di pubblico è collegata in streaming e quindi rivolgo anche allo loro un un saluto avremo dati e analisi
Aggiornatissima e ma
Nel nei fondamentali diciamo l'argomento l'argomento ci è noto parliamo di Automotive e quindi parliamo della della principale fetta del nostro PIL regionale parliamo della maggior quota di export è ne parliamo con con proporzioni che non lasciano intravedere a breve una possibilità di di cambio di scenario quindi parliamo qualche di qualcosa di molto importante ma non sono soltanto i numeri a definire questa storia
Questa è una storia fondamentale per la nostra regione per l'intero Mezzogiorno parliamo della del più felice esperimento di industrializzazione d'Abruzzo soprattutto se riflettiamo sulla sorte che hanno avuto altre esperienze regionali il miracolo Val vibrata ad esempio con il sogno dell'eterna rincorsa al modello marchigiano pure il polo elettronico dell'Aquila quindi Automotive logica
Tra realtà ma intorno a queste realtà si concentrano le criticità che riguardano il gruppo squillanti essa
I dati
Di un secondo quadrimestre due mila ventiquattro decisamente decisamente problematico
Quindi parliamo di una storia che è molto importante anche dal punto di vista sociale la storia di questa evoluzione industriale nasce con una grande partecipazione
Popolare con l'opposizione all'opzione della chimica e quindi parliamo
Parliamo di una importante coinvolgimento Teti popolo e dalla parte più nominata della classe
Dirigente dell'epoca le foto
Di Gianni Agnelli del presidente Pertini di papà Wojtyla in Val di Sangro ad Atessa diciamo fanno parte dell'album
Più bello dei nostri dei nostri ricordi per cui
Quello che credo sia importante e del mio invito ai relatori che di fronte a ai nodi problematici che ci troviamo davanti oggi vengano fuori insieme alle diagnosi delle delle possibili terapie per consolidare questa presenza industriale in Abruzzo che
Personalmente trovo priva di alternative al momento ma non è solo una storia Bruzzese parte importante di quel Mezzogiorno operoso dal titolo di un di un saggio fondamentale professor Felice forse dirà qualcosa ma che hanno
Fatta
Ma che a noi osservatori entrare generazioni di gli studenti e poi gli studiosi dei fatti economici abruzzese ha detto molto che continua a dire molto allora questa sessione di lavoro sarà coordinata da remoto dal professor Gianfranco Viesti che collegato da Bari al quale rivolgo un saluto
Professore di economia applicata ma soprattutto un grande meridionalista
La prima o poi gli interventi di Luca Bianchini Svimez sul Mezzogiorno nelle catene di valore bianche ci sta raggiungendo prenderà la parola appena troverà parcheggio proposito tenuto maltempo
Proveremo a Elena anch'essa Eliana che essa della dell'ufficio studi di BPER ciò che ci parlerà l'economia innovazioni il vento del Sud ci ancoriamo lo scenario meridionale dopo Alessandra Lanza di Prometeia su quali industrie Gregorio De Felice di Intesa San Paolo sull'anno due mila distretto intesa
Ha un un centro studi che trimestralmente aggiornata almeno l'opinione pubblica abruzzese sull'andamento dei distretti quindi su quello che succede intorno ai furgoni
Raffaele Trivellini no che gioca in casa direttore del Polo di innovazione Automotive per l'Abruzzo con le conclusioni di del professor Emanuele felice junior
Il coordinamento l'ho detto e di e di Gianfranco Viesti se il collegamento pronto al professor Viesti ci sente professore buongiorno
Buongiorno a voi eccolo qua lo vediamo
Allora le l'ordine degli interventi è quello che ha ottenuto gli che ho ricordato poc'anzi io cedo la parola se ha bisogno di aiuto al loco sono qui
Buon giorno e buon lavoro buongiorno grazie abbiamo definito un tempo per gli interventi le chiedo solo questo
Intorno ai quindici minuti diciamo quindici milioni perfetto
Allora buongiorno a tutti voi potete immaginare la mia enorme sofferenza del non essere lì diciamo di solito quando ci si collega si dicono frasi di circostanza mi spiace non essere potuto venire qui invece oggi è proprio una tragedia
Perché l'assenza alla posta a due giorni veramente una Tata ieri una notizia ferale che ieri mattina all'alba sarei dovuto partire per lo sciopero mi ha letteralmente bene ha letteralmente impedito e quindi diciamo non è formale ma davvero sofferta il saluto che Vito a distanza allora e il mio compito è quello di dare fluidi tali interventi tra di loro pronti non può perdere tempo
E quindi mi limiterei a buttare sul tappeto tre grandi questioni che poi immagino
Saranno riprese nei diversi interventi la prima grande questione e che l'industria è irrinunciabile nel senso che per un paese trasformato le come l'Italia l'industria e rimane
Il cuore della sua struttura produttiva lo è perché non solo per la produzione di retta ma anche perché è il luogo dell'innovazione
Il sistema produttivo che genera la domanda di servizi che rappresentano una parte molto importante dell'occupazione
Ma che in misura significativa dipendono anche dalla domanda delle imprese industriali e quindi il mio primo punto che so che alcuni dei presenti condividono ma che ovviamente aperto alla discussione
Che tra non si può immaginare un futuro
Del Mezzogiorno senza una significativa componente industriale
La componente industriale è rimasta storicamente più limitata ed è decisamente più limitata che nel resto del Paese ma il futuro è sempre aperto e quindi
Diciamo il primo tema che pongo è e questo della centralità dell'apparato industriale per le prospettive di crescita e di benessere del Sud nei prossimi anni questo ci porta al secondo tema che è relativo all'industria che c'è perché come è stato appena detto in maniera molto differenziata dei diversi territori del Sud presenze industriali ci sono Abruzzo Campania e Puglia sono tra regioni
Con un apparato produttivo significativo in Abruzzo rispetto alle dimensioni dell'economia l'industrializzazione particolarmente forte la Campania e la Puglia hanno un'intensità industriale inferiori ma sono regioni più grandi e quindi anche loro presentano un pezzettino del sistema produttivo nazionali qui il tema è che cosa facciamo con l'industria che già c'è
Nel sequestro un tema un po'più dischi dati scuderie nel senso che per lungo tempo c'è stata una corrente di pensiero che diceva l'industria accade quel che accade
Se non ci sono più le condizioni favorevoli rinnovo Stasi svilupperà maggiormente all'estero che concluderemo i prodotti industriali da dove ci sono con invidiabile opposto adesso come tutti sappiamo soprattutto degli ultimi anni
L'opinione è un po'mutata la stessa Commissione europea si è espresso più volte in maniera differente e cioè non è importante soltanto poter comprare i prodotti industriali ma anche applicato e dunque che cosa si fa per garantire la continuità dell'industria che c'è e in questo io differimento e naturalmente come veniva detto al settore dei mezzi di trasporto in generale e automobilistico in particolare che sta affrontando degli sciocchi e particolarmente
Terzo ed ultimo tema con cui finisco questa breve introduzione e diciamo che cosa può crescere a partire da quello che c'è
Preminentemente un discorso più ambizioso non solo giocare in difesa ma anche provare a giocare un po'in attacco e cioè poter capire
Anche in base alle connessioni interno logiche che ci sono con le produzioni che già esistono quali sono i possibili percorsi di sviluppo i possibili percorsi evolutivi per diversificazione correlata per lo sviluppo di nuove attività
Legate soprattutto alla doppia transizione direi in modo particolare la transizione verte
Nei nostri territori se questo può
E in che modo con quali condizioni e con quali politiche può rappresentare una allargamento della base industriale insomma siamo in un momento che Pato armato i polsi a tutti noi per evidenti motivi
Amo molto spaventati di tutto quello che sta accadendo nel mondo
Eppure
Siamo in un periodo storico nel quale come dire la rassegnazione europea a diventare una area relativamente marginale nella manifattura mondiale fosse sia un po'ridotta non sappiamo se ci se ci riusciremo
Ma comunque si torna a discutere
Nel non solo di difendere ma anche di allargare la base produttiva naturalmente non è una passeggiata preda una qualità dei delatori di stamattina ci consente sicuramente
Di affrontare alcuni dei temi collegati a queste questioni nella maniera migliore possibile
E non so se è arrivato Luca Bianchi e se li posso no non ancora arrivano nuove tempismo perfetto è arrivato adesso
Allora salutiamo arrivo di Luca Bianchini si dimezza
Te lo facciamo fare da deterrente anche il primo
A dover intervenire ogni diamogli diamo due minuti di no facciamo riprendere fiato via privatamente la di lei Eliana che essa non stravolga il testo perfetto stregone responsabile l'ufficio studi di BPER Banca
Buongiorno a tutti grazie grazie complimenti per per questo evento così ricco di di spunti dunque il mio è un intervento si intitola economia innovazione il vento del Sud e vuole un po'mettere assieme le considerazioni Crozza per fatte negli nei giorni precedenti con con la realtà del del sud
Prendendo un po'spunto ecco anche da da considerazioni iniziali di di diagnosi e terapie
E parto da da dalla innovazione dal tema dell'innovazione come ma in qualcosa che assolutamente centrale se si vuole essere competitivi in un mondo così complesso frammentato come abbiamo sentito raccontare
Ieri c'è una un passaggio del del rapporto Draghi
Che è un po'un grido d'allarme a proposito dell'innovazione e rappresenta l'urgenza di colmare un divario di innovazione che l'Europa conta rispetto agli Stati Uniti confronto devo dire che che un po'imparino perché
Insomma siamo siamo un po'lontani da
Dal da da questo benchmark diciamo
Però ecco rappresentata come una necessità se si vuole tornare a essere competitivi in questo sistema così Complesso e il problema è che il contesto se un tempo vedeva due attori in gioco quindi gli Stati Uniti da una parte d'Europa dall'altra ne eravamo secondi va be'però Chan giocavamo in due
Adesso vede un terzo incomodo in questa gara per per la crescita e cioè la Cina si pensi ai ai piccoli elettrici si pensi ai chip insomma tutte le cose di cui abbiamo parlato ieri ecco ed è come un posse
Né ci fossimo accorti un po'di sorpresa un po'tardive europei del cambiamento profondo che in Cina si è avuto in quest'ultimo decennio dove si è passati dalla dalla ricerca della quantità di merce che ha inondato i mercati occidentali alla qualità e ad una supremazia tecnologica che è stata agita
E che vuole continuare
A a a voler restare ecco sulla scena mondiale in maniera importante quindi l'innovazione e la tecnologia
Rappresentano una sfida imprescindibile per gli Stati Uniti ieri si è parlato di guerra tecnologica nell'ambito di questa guerra fredda che vede i due poli Stati Uniti da una parte l'accenno all'altra
E quindi una una sfida a a qui anche l'Europa non si può sottrarre ma perché e così importante l'innovazione per per la crescita ma è importante per recuperare alla produttività
Più qualcosa di cui sentiamo parlare da da tempo e che è stato il driver della crescita europea
Insieme nel negli anni secondo dopoguerra insieme al così detto dividendo demografico i baby boomers
Che il tema è che questi due driver quindi da una parte la crescita della popolazione e dall'altra la crescita della produttività stanno calando
E se rispetto alla dividendo demografico possiamo fare poco quantomeno nel breve perché il il destino i prossimi vent'anni sono già segnati una storia già scritta quella dell'invecchiamento dalla popolazione
Ecco dobbiamo agire sulla seconda leva quindi sulla produttività nel rapporto tra chi si parla di due milioni di lavoratori in meno all'anno nel prossimo decennio in Europa quindi avremo un problema di forza lavoro che manca e quella è la base per produrre
Nell'impresa nell'industria in qualunque tipo di di settore
E allora la la produttività troverà può trovare alimento nell'innovazione
è e adesso se questi argomenti che fino ad oggi abbiamo discusso con riferimento all'Europa li volessimo traslare invece in casa nostra
Ecco credo che possiamo riflettere le medesime tematiche anche parlando di Italia e di innovazione in Italia
E di subito ed innovazione assunto
Ecco se l'Europa indietro l'Italia insomma dà un suo contributo
Si colloca secondo ci sono diversi modi di di calcolare la di misurare l'innovazione ecco ci son diversi indici era lì a livello globale per esempio c'è un indicatore di Ambrosetti che si chiama global inno system Index che colloca l'Italia al ventiquattresimo posto sui trentasette Paesi che sono considerati come ma paesi con un ecosistema di innovazione
Su scala europea l'Italia fa parte dei Paesi cosiddetti innovatori moderati quindi ci sono da una parte i leader ci sono gli innovatori forti o i moderati e non siamo la e quindi quelli emergenti
Ecco ma ci sono questi mega indici cara chiudono tante variabili capitale umano lui l'attitudine all'innovazione le infrastrutture digitali ce ne sono alcuni dove l'Italia a tanta strada da recuperare sono proprio quelli relativi al capitale umano che all'ecosistema di innovazione
Quello che ho che la riflessone che vi propongo è che ho potuto osservare che ci sono delle eccezioni positive rispetto a questi due temi qua al Sud a proposito di trovare un percorso di crescita su cui porre le basi di di uno sviluppo a di uno sviluppo che possa tornare farci esserci a farci essere competitivi
E quindi capitale umano parto da patto d'acqua per cercare questo
Questo elemento questo vento di di di positività che pur che può arrivare dal Sud
Parto da un dato molto significativo che riguarda i laureati nelle materie stemma particolarmente importante in Abruzzo e in Basilicata
Sono dati che sono bassi in termini assoluti se ci confrontiamo con con quelli per la Germania per esempio quindi sono bassi in Italia
Sono rispetto appunto agli altri Paesi europei ma si e ci sono delle dinamiche invece particolarmente positive in queste regioni che mostrano una media superiore a quella nazionale di laureati nelle materie assente
Un altro punto di di
Eccellenza è che sempre in Abruzzo Basilicata e si aggiungono anche Campania e Calabria ci sono più donne rispetto alla media nazionale la realtà nelle materie stemma
E questo permettetemi di dire ora un un qualcosa di estremamente distintivo
Di queste regioni
Passando da capitale umano all'ecosistema di innovazione e quindi focalizzando mi sulle start-up innovative invece che sono che sono però quelle caratterizzate come come iscritto nel registro apposito delle delle delle imprese che si sul caratterizzano appunto per per una connotazione particolarmente votata all'innovazione ecco
L'Italia è carente rispetto a ai competitor europei ma ancora una volta troviamo al sud
Delle delle eccellenze quindi se andiamo a contare le impresa che sono caratterizzate come start-up innovative
Al terzo posto troviamo la Campania per esempio dopo la alla Lombardia e Lazio
Troviamo la Sicilia e la Puglia nei primi Bossi e l'Abruzzo somma nei primi dieci posti ci sono quattro regioni del Sud ecco in termini di numero di start-up innovative
E ancora una volta c'è una caratterizzazione che a mio avviso è molto importante che riguarda il numero di start-up innovative femminili
Che sono rappresenti in un numero superiore alla media nazionale quindi c'è un aspetto molto importante che sottolineo fin d'ora e che riguarda il potenziale enorme che c'è qua sud per aveva per perché c'è un bacino di lavoro di forza lavoro inutilizzate inespressa che quella femminile e considerando il problema della del dello short esce lavorativo dell'invecchiamento della popolazione che ho citato prima
Ecco potrebbe magari essere quella terapia che che cambia un numero
Un numero molto impegnativo da leggere che quello dei in attività femminile al sud che del cinquantasei per cento
Rispetto al trentaquattro del nord è un problema in generale in Italia il tasso di inattività perché molto più alto rispetto a quello dei Paesi europei però ecco nel voler cercare degli elementi positivi questo a mio avviso lo rappresenta in maniera importante
Ora quindi il e il tema è l'innovazione come elemento fondamentale per far crescere la produttività senza illudersi mi rendo anche conto che bisogna dirci bisogna dirci le cose con con estremo realismo
Ieri non so se ricordate perché c'era è stata fatta vedere
Una l'evoluzione della del delle
Delle principali scoperte scientifiche del degli degli dei dei sì dei secoli scorsi a partire dalla prima rivoluzione industriale la seconda e fino alla terza di di internet e dei computer
Ciascuna caratterizzata da da degli elementi che che richiamano immediatamente l'importanza di queste rivoluzioni quindi la macchina a vapore
L'elettricista è e finanche ai ai computer ecco questo per dire era siamo così sicuri che questa innovazione sia fondamentale lo dico in maniera un po'provocatoria e per me la risposta ovviamente sì però
Poi dobbiamo fare i conti dell'effettivo impatto che la l'innovazione al punto nei nostri nelle nostre economie eccolo per immaginarsi quello che potrebbe avere in una prospettiva di di crescita che tutti auspichiamo e qui c'è un esperimento di un economista americano si chiama Gordon
Che ripropongo sulla diversa importanza delle delle scoperte scientifiche
Che che gli ha sottoposto ed essi studenti lui dice immaginiamo due mondi uno in cui dobbiamo sceglierne uno dove vogliamo stare in quale mondo vogliamo stare il Primo Mondo e quello in cui rinunciamo a tutte le scoperte scientifiche fatte dopo il due mila due quindi non siamo agli smartphone Richard denuncia ma Google Maps non so come arrivato lei se usato Google Maps ecco
Diciamo al cloud rinunciamo ai pagamenti tramite mobile eccetera quindi il primo mondo tutte le scoperte recenti via il secondo mondo invece è quello in cui ci teniamo tutto ci teniamo tutte le scoperte più recenti enunciamo giusto un paio di scoperte del secolo scorso come la corrente
L'acqua corrente in casa e il bagno in casa
Ecco è una provocazione evidentemente ma credo che sarebbe difficile rinunciare a scoperte di di un secolo fa rispetto a a quello che adesso per noi che assolutamente una dipendenza IMI irrinunciabile un telefono
Per dire che queste scoperte degli ultimi trent'anni diciamo la rivoluzione di internet la chiamo così per semplificare non ha prodotto tutta quella crescita in Italia quanto meno che ci si sarebbe aspettati quindi anche il tema dell'innovazione che urgente ha dei grossi problemi di attuazione i corsi dell'innovazione il costi di un'impresa per cambiare terrà Modern mare la sua struttura produttiva sono impegnativi richiedono anni ecco la questione però è che ed è la riflessione popolo condividere con voi non si può rinunciare ecco a seguire questa strada dell'innovazione nonostante le complessità del del caso
Ecco e quindi credo che sia importante andare a a seminare là dove ci sono questi elementi di di di positività che primo menzionato e che riguardano diciamo più il futuro nove le start-up innovative ho detto i laureati nelle materie sistema il consumo d'ma ci sono già degli esperimenti positivi al Sud maturi chiamiamoli così industrie a ad un ad alta vocazione tecnologica
Mi riferisco per esempio al comparto lo spaziale
Che è un'eccellenza in Campania e in Puglia mi riferisco a alle fonti energetiche rinnovabili Kemp che vede le regioni del Sud alcune regioni del Sud
Porsi ai primi posti nella classifica nazionale nell'eolico per esempio nel fotovoltaico e si è parlato di di di rivoluzione verde prima ecco qua la si sta già facendo e non da e non da ieri ci sono c'è un ecosistema di innovazione significativo alla al sud per esempio in termini di investimenti ricerca e sviluppo
Infatti mi citare un dato ho evitato difficili di darne finora ma uno lo vorrei dare la campagna e la prima regione del Mezzogiorno per investimenti ricerca e sviluppo in percentuale al PIL
Ecco io parlo di regioni singole evidente che poi se si va per vedere la media globale ritornano quei problemi
Che tutti che tutti sappiamo ecco ci sono e non non ed è importante ricordarlo dei centri di eccellenza dei centri di ricerca di eccellenza nell'università nelle università del Sud ecco e quindi occorre che cosa un ecosistema produttivo integrato ecco che alimenti questa vocazione all'innovazione che io mi sento di di rappresentare di condividere con voi seppure è rappresentata in maniera capillare per cui occorra occorre promuovere la crescita economica usando queste queste leve ecco quindi
E in questo sistema integrato lasciatemi citare anche il ruolo delle delle banche
Che siamo attori importanti ecco dalla crescita di di di un Paese la crescita e la crescita di un territorio e anche sull'innovazione noi siamo chiamati a delle sfide importanti facciamo investimenti da anni prevarrà
L'innovazione all'interno dei nostri sistemi e terra mettere i nostri clienti nelle condizioni di di poter utilizzare i nostri servizi
Come come vengono utilizzati seguendo le evoluzioni tecnologiche di degli altri servizi che ormai di cui ormai fruiamo attraverso i sistemi a distanza i sistemi i i sistemi on line nei pressi diversi canali di accesso che chi mettiamo a disposizione ma soprattutto anche in tema di innovazione ci sono dei modi con cui possiamo per cacciare diamo il nostro contributo per esempio partecipando a dei programmi siano di accelerazione degli incubatori di start up quindi dove cerchiamo di aiutare le le imprese a a farsi conoscere e attraverso la nostra alla nostra rete attraverso la nostra realtà facendo delle sperimentazioni anche in casa facciamo delle esperienze delle partnership con i centri di ricerca facciamo investimenti là dove laddove possibile per supportare
Per supportare la crescita delle imprese su su questa transizione digitale e quindi il sunto credo che possa cogliere queste opportunità questa attitudine ecco che rilevo all'innovazione
Conservando quella quel dato di crescita del PIL che che superiore alla media nazionale che conosciamo tutti quindi quando leggo questi questi dati su sul sull'assurdo permettetemi una considerazione di carattere personale perché io ho sempre un dilemma no esistenziale leggo i dati del Sud con con un tuffo al cuore e poi guarda quelli del Nord con un misto di orgoglio un po'un senso di colpa per aver lasciato la Sardegna norma e tanti anni fa ecco e quindi mi chiedo quando quando commento ecco condivido riflessioni come come questa mi chiedo ma quali sono i motivi per cui restare assurdo o quali sono i motivi per cui tornare al sud
La
Ora delle delle migrazioni e la e la storia della uomini e donne da da secoli e lastre di chi cerca un un avvenire migliore così impettito per perché tutti abbiamo presente e il il fenomeno e e ricollegandomi al tema della della giornata di questo globo fratturato
Anche ieri c'è stato detto come c'è sì la polarizzazione verso presso due centri di di potere che fanno guerre guerre fredde quelle tecnologiche guerre di per diverse declinazioni di guerre
Commerciali
Stati Uniti una parte e e Cina dall'altra ma qui ci sono le regioni del Sud del mondo del sud dell'Europa del sud dell'Italia ecco che mi sembra che stiano cercando un'affermazione diverso a un una collocazione diversa è e quindi per per concludere credo che siamo un punto di svolta non solo per il salto tecnologico che ci raccontano potrà essere quello dell'intelligenza artificiale
Generativa del cloud dalla blocco CN eccetera ma forse siamo ad un punto di svolta
Che che che riequilibri a lì riequilibra queste queste dinamiche tra sud del mondo sud del Paese un contesto più più ampio qual sud c'è un grandissimo potenziale come forza lavoro inespressa soprattutto alla componente femminile
Ci sono dei poli scientifici di quanti di qualità il sistema lo sviluppo del sistema educativo fondato anche sulle stemmi sulle tecnologie fondamentale per quella va via della crescita della produttività che ho detto c'è un ecosistema integrato che sta già lavorando ci sono già delle imprese mature in questi campi e quindi mi chiedo se non ora quando cambiare e chiudo citando questa a proposito di vento del del sud che era il titolo del mio intervento citando riforme che disse quando tutto sembra essere contro ricorda che l'aereo decolla controvento e vola grazie
Bene grazie
Professor Viesti ma tutti i presenti lottizzazione grazie importante ed è andata molto bene questo circostanza che la dottoressa che è stata è stata la prima perché ha fatto un quadro molto d'insieme ci ha ricordato che bisogna seminare bisogna andare controvento
Che che qui il vento è un po'corte però rispetto ai suoi tempi segnalo soltanto per piombare nell'attualità questo documento di questa settimana di trentanove società scientifiche italiane che esprimono una preoccupazione enorme sul futuro del sistema universitario nei prossimi anni
è una preoccupazione complessiva per il sistema universitario italiano è una preoccupazione particolare
Per il sistema universitario del sud che rischia di andare molto indietro nei prossimi anni al posto di andare avanti ma vedremo che cosa succederà
E chiamiamo bianche a questo punto si è assestato sia che mancato avete dato un po'un po'd'acqua Luca io c'ero partito
Dicendo che e condivisa l'idea che senza industria non c'è futuro per l'Italia il Mezzogiorno credo che tu concordo dei siamo come declini e soprattutto che cosa si può fare
Per mantenere e rafforzare la parata industriale che ci
Ecco ci sì grazie grazie saluto John Franco saputo tutti
E qui mi scuso per il ritardo ma trovare parcheggio ha lanciato è più difficile che a Roma quindi lavori di varia a volte cambiano nel corso del tempo ed è un fatto un po'di fatica
Sì io allora il
Il tema che voglio affrontare oggi si è legato soprattutto a loro
Allora sviluppo industriale del Sud va bene diceva giustamente Gian Franco Loi per noi industriale abbiamo le come Svimez l'abbiamo mantenuto la nostra nella nostra ragione sociale della nostra dizione siamo associazione per lo sviluppo e l'industria del Mezzogiorno non abbiamo mai voluto cambiare questo nome
Perché appunto riteniamo le la la centralità del tessuto industriale come nel dei processi di spille la diffusione dei progetti processi sviluppo il Mezzogiorno poiché ovviamente industria
è anche industria turistica indossa
Agroalimentare agricola cioè è una modalità con cui si organizza l'attività lavorativa però credo che sia utile ribadirlo in questa fase allora dove siamo come al solito come Svimez partiamo sempre dalla
Da un
Punto di come stanno andando le cose cercare di far capire
Quali sono le dinamiche che hanno Rava che hanno riguardato il Mezzogiorno e l'Italia nel corso degli ultimi anni e qui viene un primo elemento di di furbo profonda discontinuità col passato
Rispetto a tutte le precedenti crisi diciamo degli anni Duemila cito in particolare le due
Grandi crisi la due mila otto dalla sciocca diciamo di finanza
Internazionale la sulla crisi del due mila dodici due mila tredici di finanza pubblica diciamo di dei bilanci pubblici
Erano state due crisi chi è a cui aveva seguito del corso degli anni successivi della ripresa una profonda divaricazione la dinamica nord-sud
E soprattutto un recupero molto più lento dei livelli pre-crisi questo è accaduto sia del due mila otto che nel due mila dodici la diversità della crisi corride è stata invece che e abbiamo avuto una reazione
Molto rapide a un recupero già diciamo del Psi nel successivo biennio del due mila venti dei livelli di PIL persi nella crisi è soprattutto un recupero
Diciamo che è compreso nel prezzo del se analizziamo nel complesso il diciannove venti tre sostanzialmente allineato da mezzogiorno del centro nord
Questa è una cosa profondamente diverso io qui avevo portato delle slide qua di domenica
Non ve le
Faccio vedere comunque pensate che ha cinque anni dall'inizio del due della crisi del due mila sette diciamo le tra due mila sette e il due mila undici il Mezzogiorno era ancora
Sette punti di PIL del due mila undici rispetto ai livelli del due mila sette
Nel due mila quindici a cinque anni dalla crisi diciamo del due mila undici due mila dodici il PIL del mezzogiorno era sei punti al di sotto e al di sotto
Della fase pre-crisi
Nel dopo la crisi del delle ferite analizziamo invece dal due mila diciannove Poldo ritirato nel due mila venti tre il Sud e circa quattro punti sopra i livelli pre-crisi
Sostanzialmente allineato con il Centro-Nord quindi abbiamo visto reazioni molto diversa perché questo è accaduto perché è diverso e risposta di voglia economica
La la diciamo rispetto alla scelta del recente crisi di politiche restrittive che avevano ampliato
Diciamo soprattutto nella fase di ripresa le capacità di risposta dei diversi sistemi economici e sociali alle crisi la politica espansiva apposta crisi covered nonostante l'intervento in corso della seconda crisi anche in questo caso cioè dello shock dell'invasione dell'Ucraina e qui dello shock inflazionistico
Per effetto di politiche profondamente diverso è la loro natura e la loro entità la loro costruzione teorica ha fatto sì che la della riparte la ripartenza fosse molto più allineata
Di quanto avvenuto in passato addirittura abbiamo due mila ventitré in cui il Sud cresciuto leggermente di più
Del del resto del Paese non mi concentrai su questo ma soprattutto se vediamo la geografia economica della ripresa post Crisi dirlo noi ventitré
Dorn allora la notizia è una notizia sensato che non si è una divaricazione nord-sud ma se poi andiamo a vedere le dinamiche territoriali del suo Complesso le dinamiche regionali vediamo una frammentazione della crescita all'interno delle varie ripartizioni cioè difficile righe Ray diciamo a recuperare
Nella ripresa post-crisi classico pattern nord sud con la divaricazione degli andamenti perché abbiamo all'interno del sud della regione più dinamica che è la Puglia con il sei virgola tre per cento dal diciannove venti tre
E al suo interno la la regione meno dinamica la Basilicata che addirittura ancora quasi cinque punti di PIL sotto del due mila diciannove ugualmente abbiamo variazioni nel dar destra passiamo dal sei per cento nel Veneto
Quindi sotto di tua la Puglia la più dinamica d'Italia
Allora zero la quattro Trentino Alto Adige
La Liguria fa zero tre il la Lombardia fa quattro e sette quindi di qualche misura non è facilmente riconducibile questa ripresa alle classiche ripartizione italiana
Siamo qua in Abruzzo diciamo che per noi a mezzogiorno anche diciamo bella definizione storica di mezzogiorno però è molto vicino al centro forse l'unica area che presenta nella fase diciamo pre-crisi e subito dopo
La risposta alla crisi diciamo sembrerebbe emergere omogeneamente una particolare difficoltà di ripresa forse l'area del centro
In qualche misura proprio intorno al Cesa embra emergere in qualche misura una questione perché il centro come ripartizione fa più le sette che è circa la metà di quanto crescono mezzogiorno e nord
Della tra il diciannove e il ventitré e questo è un tema secondo me anche diciamo per noi
Economisti che ci occupiamo di sviluppo territoriale un tema interessante coll'umbra che nel degli ultimi anni presenta
Dei dati molto molto diverse quindi qual è il primo elemento di cui dobbiamo tenere conto anche nella lettura dinamica economica e questo diciamo che in qualche misura non abbiamo questo tradizionale risposta alla crisi questo perché nel rapporto nell'ultima rating report abbiamo fatto a luglio sulla dinamica regionale trovate di scusi scusi diffuso ma ha spiegato in maniera molto più diffusa ovviamente un impatto molto forte delle politiche espansive
E su quali settori in particolare da un lato veramente
La crescita forza degli investimenti
Sia pubblici che privati sugli investimenti pubblici ha impattato ossia la chiusura del ciclo programmazione quattordici venti che ha avuto diciamo nel nel ventitré una concentrazione degli interventi sia una primo avvio del Pnr R e dall'altro invece come volano decisivo degli investimenti pubblici in costruzioni l'effetto del centodieci per cento
Qui va detto perché ci chiediamo perché al Sud più forte l'effetto del centodieci per cento pura avendo dati sostanzialmente allineate a livello territoriale perché chiaramente il peso degli investimenti in costruzioni
In rapporto al PIL nel Mezzogiorno è decisamente più elevato quindi ha il settore lego assoluzione ha presentato in qualche misura
Ad a la spinta alla crescita del territoriale che senz'altro più forte l'altro elemento fondamentale è il riguarda invece il sostegno alla domanda
E in particolare ai consumi
Se vediamo i dati anche i cui li trovate in maniera più dettagliata
Del report nei soprattutto di ventuno venti diciamo di ventidue ventitré abbiamo avuto una politica espansiva di finanza pubblica molto rilevante soprattutto nel sostenere il reddito disponibile
Se vedete la dinamica del tempo di reddito primario al reddito disponibile vedete che non soltanto abbiamo avuto
Un forte intervento pubblico di carattere assistenziale nel momento della crisi cioè nel due mila venti in cui vedete che è stato contenuto molto la riduzione del reddito disponibile il reddito primario
Grazie ai trasferimenti quindi un raggio disponibile caso relativamente poco ma anche negli anni successivi ancora nel due mila ventitré anche per effetto dei vari bonus penso in particolare
Agli aiuti sull'Energia abbiamo ancora una divaricazione siamo un supporto ah i redditi e le famiglie significativo in tutto il Paese che ha acconsentito in parte di attenuare
Gli impatti di un questa infrazione molto crescente e in questo senso quindi se dobbiamo chiudere rapidamente questa prima lettura di cosa è accaduto prima si faceva la metafora il vento
Siamo andati con un vento diciamo in poppa molto forte ce l'avevamo avuto una spinta dei parte di finanza pubblica su tutto il Paese molto sostenuta
Che il mezzogiorno ha intercettato in maniera anche più rilevante per affetto da un lato appunto del della maggior peso delle costruzione del suo settore nel suo
Della all'interno della sua economia sia per l'alle il diciamo aver compensato una debolezza soprattutto dei consumi cioè della domanda privata che era stata degli ebrei negli anni precedenti o determinanti
Del divario
Nord-sud abbiamo dicevamo prima abbiamo al vento in poppa attenzione
Cosa sta cosa accadrà se se cominciamo a gabbia discutere di cosa
è accaduto in questi anni è cosa accadrà nei prossimi dei prossimi anni primo elemento l'abbiamo delle ma questa ripresa più allineata è un fatto esclusivamente congiunturale esclusivamente dovuto a
A elementi prevalentemente di finanza pubblica o solo cominciano a entrare nel Mezzogiorno alcuni elementi strutturali di modi di mutamento strutturale
Della sua economia che gli consente di cogliere meno e meglio alcune spinte intende in termini di investimento che poi e quello che in parte a cui ha accennato il governatore paletta Catania qualche settimana fa e dall'altro quindi privo del suo elementi Sbai dall'altro attenzione quel vento che arrivava bene dietro da dietro sta completamente girando
Perché sei punto sei agosto continuiamo con la metafora del vento nella finanza pubblica è molto probabile Enzo padre quel PdL Tura quotidiana che sta completamente in
Stendo cioè avremo un vento contro perché leggiamo il piano strutturale presentato
Poche settimane fa chiaramente indicano una profonda
Inversione di tendenza delle politiche di finanza pubblica e ricordo che tutte le amanti Svimez ma non solo confermano una maggiore sensibilità
Ovviamente il territorio mezzo del Mezzogiorno rispetto ai mutamenti di indirizzo della finanza
Se andiamo a vedere gli elementi di carattere strutturale chiaramente occorre comunque quelli che stanno un po'modificando il posizionamento competitivo nella globale
Chiaramente dobbiamo capire dobbiamo partire da analizzare cosa sta accadendo al sistema industriale del Mezzogiorno
Che con ricordo viene da una lunga fase di deindustrializzazione che ha accompagnato tutta
La stagione degli anni Duemila se vediamo gli indicatori in questa fase dicevo di prima resa tra virgolette fortemente sostenuta qualcuno direbbe drogata Manzione semplicemente sostenuta adeguatamente
In termini di finanza pubblica emergono alcuni elementi cioè qual è il sistema industriale che ci restituisce questa lunga stagione primari di industrializzazione poi questa diciamo queste successive crisi intervenuto nel corso degli anni del rapporto su questo ci torneremo
Uno degli elementi anche qua
Come posso dire mi sembra che il Sud in qualche misura rappresenti bene un po'
L'aria delle opportunità e delle criticità complessivamente del Paese lo faccio lo fa prova a farla a Fabiola semplicemente
Da un lato
Il principale ovviamente elemento di cambiamento sono le grandi transizioni transizioni gemelle lamentazione digitale tante tante zone d'Algeria
Che si colloca all'interno di alcuni mutamenti nel processo di globalizzazione che lascia al tema
Di cui avete parlato in questi due giorni questa sorta di tempi dice di regionalizzazione della globalizzazione lo di accorciamento del
Delle filiere strategica quindi diciamo capire se effettivamente alcune specializzazioni del Mezzogiorno
E alcuni posizionamento strategico del Mezzogiorno all'interno del Mediterraneo possano rappresentare in questa fase una reale opportunità quali sono gli elementi che annoia backed che a noi sembrano emergere con più
Con più interesse
Ribadendo che il Sud è il luogo dell'Italia in cui questa opportunità e criticità si vedono in maniera più evidente cioè da un lato quali sono lato opportunità lato opportunità è evidente che il Mezzogiorno incrocio alcune specializzazioni settoriali particolarmente interessate al tema delle transizioni digitali
A il Sud l'abbiamo raccontato in questi ultimi anni non è un deserto industriale come sto stante la la la riduzione d'impresa nel corso degli ultimi anni e presenta alcune interessanti elementi di specializzazione
Che riguardano settori
Molto interessati da questa fase le transizioni
Quali sono i settori con maggiori Barbie quando faccio del un semplice elenco dei ma e dei settori in cui abbiamo un contributo percentuale del Mezzogiorno più forte alle filiere nazionali ai uno al primo presentato l'edilizia
Edilizia settore fortemente diciamo dipendente dalle scelte di finanza pubblica e anche la voglia di attuazione del PNR avrà poi se andiamo oltre abbiamo da un lato l'agro industria l'agroindustria
è un tema un settore che sta vivendo nel corso degli ultimi anni del Mezzogiorno se vediamo soprattutto il dato delle esportazioni una dinamica particolarmente rilevante anche qua e Cossack qual è la sfida le transizioni
Da un lato
Appunto il Mezzogiorno come grande opportunità de di crescita di un settore come quello del dell'agroalimentare
Dall'altro il fortissimo rischio che il cambiamento climatico impatti in maniera così si significativa a valle diciamo a monte del settore
Perché e qui probabilmente è un tema un po'più ampio che bisognerebbe analizzare comunque il calcio e vediamo i dati della produzione agricola degli ultimi anni è evidente come l'impatto dei cambiamenti climatici stiano riducendo erodendo anno per anno il valore aggiunto agricolo
Quindi il Mezzogiorno è insieme l'area in cui è perché assolutamente più esposta su suoi settori di specializzazione
Dalla cambiamento climatico quali sono i settori redazione del Sud turismo fortemente despoti potrebbe essere messo in difficoltà dal riscalda dalla dalla cambiamento climatico senz'altro l'agricoltura che è un altro settore decisivo e quindi insieme l'agroalimentare
Insieme però il Sud rappresenta più detrazioni interessato settori diciamo più di carattere innovativo si ricordava prima
Farmaceutica abbia più volte lo abbiamo detto Ario spazio e soprattutto incrocia un tema fondamentale che è quello della della transizione energetica
L'esperienza degli ultimi anni fa vedere come il Sud possa molto spesso si parla del Sud come grande Abele argentino nazionale io direi qui
Anche qua quando si parla di Abe del genere di quel rischio di retorica molto alto quello che secondo me interessante rilevare che è senz'altro il Mezzogiorno
è un diciamo un pezzo fondamentale di una strategia energetica nazionale
Lone e da un grande valore intermedi attivazione di processi di crescita se questo abbia energetico non si traduce esclusivamente il luogo di localizzazione di impianti di produzione di regia
Ovviamente la chiave per farlo diventare realmente una Boehner genetico accompagnare e favorire la collocazione
Nel Mezzogiorno di pezzi importanti di filiera produttiva legato al settore dell'energia
E questo un po'il caso che più volte abbiamo raccontato di Tristan a Catania dove dovrebbe aprire riaperto e si sta attivando la più grande fabbrica di produzione di pannelli fotovoltaici nell'Europa che contribuirà da sola per circa il dieci per cento al fabbisogno
Energetico europeo uguale cioè l'intervento prevista di STM su balle Tronics su il sui va a fare cioè sui pezzi che produrli di diciamo di che servono a monte della filiera del fotovoltaico quindi senz'altro è un altro settore su cui l'accompagnamento ipogei industriale può creare grandi investimenti
Perché dico che il Sud perché questo opportunità qui diciamo quali sono gli elementi che escono primo cambiamento climatico è una grande sfida per l'Italia del Sud una sfida decisiva alternare la siccità della è fondamentale
Insieme la transizione la transizione presente l'opportunità
Però se vogliamo cogliere opportunità nel frattempo gli hostess alcuni settori freddezza del Mezzogiorno sono anche quelli più esposti intermedi rischia di esclusione per effettuare transizione uno fra tutte l'Automotive
Quindi se noi vogliamo cioè se costruiamo cominciava a interrogarci su qual è un disegno di politica industriale funzionali alla strategia nazionale ma che parta dal Mezzogiorno è chiaro che dobbiamo tenere insieme questi due elementi cioè da un lato rafforzare e cogliere le opportunità derivanti da queste nuove opportunità e dall'altro attenzione
Questa diciamo transizione se non vogliamo che faccia più convinti che vincitori soprattutto nel Mezzogiorno non può permettersi di abbandonare i settori di specializzazione tradizionale quindi la sfida è un disegno e voglia industriale che accompagni la transizione anche dei settori
Diciamo che potrebbero essere spiazzati uno tutto l'Automotive Automotive è in una grave crisi profondissima
Quest'anno mi sembra gli ultimi dal due mila ventiquattro parliamo di circa cinquantacinque mila cinquecento mila autoveicoli prodotti in Italia parliamo di valori che intorno agli anni Novanta era molto i due milioni di produzione
Ricordo che cerca l'ottantanove per cento delle auto italiane sono fatte nel Mezzogiorno qui siamo c'è una e assolutamente decisivo cosa si deciderà su quel settore
Per
Per gli fai Effetti inevitabilmente porterà sul Sud e quindi diciamo anche qua ribadisco la contraddizione il luogo in cui sì il le scelte avranno l'effetto un impatto più forte scelta di carattere nazionale cosa avranno rispetto a questo qual è lo stato le politiche industriali qui non c'è il tempo per tratteggiare lo torneremo anche questo sul rapporto senz'altro se posso
Abbiamo una debolezza diciamo pluriennale di strategie di politica industriale rispetto alle quali anche il PNR R. non fa eccezione
Il Pnr R. delle in prese è sostanzialmente schiacciato quasi esclusivamente su strumenti di carattere automatico modello crediti d'imposta transizione quattro punto zero
Interventi voglia industriale che tendono a
Finanziare le imprese dove ci sono e con le caratteristiche già hanno che non tendono a favorire una mutazione un po'un ramo un cambiamento strutturale del suo specializzazioni se vediamo i dati di partecipazione al sud
A transizione quattro punto zero siamo molto al di sotto del suo peso industriale addirittura cioè parliamo del dieci dodici per cento intermedi
E una complessiva debolezza degli altri strumenti diciamo tra virgolette più selettivi l'unico strumento selettivo che rimane siamo è quello del credo il club del contratto di sviluppo ma anche qua se vedete i dati sui contratti di sviluppo
è evidente che quello è uno strumento tarato su settori consolidati cioè non adatto a favorire i settori di frontiera
Ad esempio io le opportunità legata al tema delle ride le rinnovabili per e vedete che la gran parte degli interventi sono schiacciati sull'agroalimentare e turismo non per niente sia per la dimensione degli investimenti sia per l'entità
Della dell'intervento sia per l'assenza di una strategia e voglia industriale più ampia che riguarda il tema innovazione
E insieme il tema della
Dello sviluppo ultimo punto cosa accade accade specifico sulle voi del sud
L'unico diciamo tentativo di riflessione quello costruito intorno alla Zeiss qui non c'è tempo per tornarci la Zezza subito nel corso degli ultimi quando in mezzo una profondissima rivisitazione
Probabilmente molti di voi lo sanno passando lasciamola una sutura puntuale di otto Zezza un'unica amazzone su unica
Per il Mezzogiorno che cavolo o no totale rivisitazione del modello
Sulla quale poi ognuno può avere le sue opinioni l'unico elemento potenzialmente interessante della Zeiss unica
Era che recuperava all'interno del piano strategico una dimensione settoriale cioè in qualche maniera aveva provava a identificare dei settori strategici sud su cui concentrare
Gli interventi va detto che però dopo oltre un anno di questa riforma
Nulla è stato fatto in termini di strumenti
Cioè di fatto anche l'identificazione di settori strategici all'interno della Zeiss che secondo me era una buona idea c'è una riflessione che partissero la specializza serve per capire dove orientare le risorse in realtà vincola esclusivamente i i Proci le procedure di accelerazione degli investimenti ma non c'è nessun incentivo specifico legato ai settori strategici quindi non è uno strumento
Di politica industriale e rispetta questo è chiaramente cioè
L'assenza di
Una strategia consolidata rischia per il sud soprattutto tenendo conto del le preoccupazioni
Derivanti in particolare l'Automotive ma su alcuni settori tradizionali probabilmente anche di rischiare di cogliere di non cogliere alcune opportunità fondamentali che
Appunto i nuovi diciamo il nuovo contesto globale gli apriva detto questo io la l'ultimo rapporto Svimez l'avevo
Chiuso con una citazione di Saraceno che vorrei riprendere
Perché ogni volta che parliamo di politica industriale secondo me
è mezzogiorno
Il tema del coordinamento tecnico e del del lo sforzo che il Paese deve fare
A cercare di comprendere non tanto cosa serve
Al Mezzogiorno in quel momento ma come una politica meridionalista posto a favorire un cambiamento riposizionamento dell'intero Paese
E Saraceno riceva le prospettive di industrializzazione del Mezzogiorno e vanno collocate la strategia di riconversione di rinnovamento tecnologico e produttivo dell'apparato industriale europeo cioè questo era il settantaquattro
Subito dopo al momento della crisi energetica
Posizione molto simile a quella ci troviamo adesso di fronte alle sfide
Della transizione e dice vitale che il Mezzogiorno e resti escluso il compito primario la voglia indossare nazionale degli strumenti che sta dota anche soprattutto al di fuori dell'area meridionale
E nella cui elaborazione l'obiettivo industrializzazione del Mezzogiorno deve essere dunque adeguatamente rappresentato quindi servono bluse idee scelte anche al di fuori del Sud penso soprattutto in Europa tuttora la riapertura del dibattito sulla
Sui green deal
Dove siamo sud è straordinariamente esposto se non si
Un arretramento troppo accelerato su quel processo rischiara avere effetti devastanti è questa del resto chiude Saraceno una condizione indispensabile
Per perché si possa richiedere anche in sede europea la politica regionale che la politica regionale non si esaurì
Ischia in onore una in una mera assegnazione di mezzi finanziari cioè la strategia è quello che poi riprende più forte la nostra la la la la richiesta di risorse che accompagnano questi processi però questo richiederebbe una forte diciamo consolidata classe dirigente nazionale che cogliere queste opportunità grazie
Professor Viesti a lei
Bene grazie a monte Luca Bianchi per averci detto alcune cose uno che dovrebbe essere ovvia che però non è tanto ovvio nel dibattito pubblico italiano
E che le politiche pubbliche contano moltissimo e a seconda delle scelte ma credo o di politica industriale che paga non fai Lecce lotterie territori sono molto diversi
La seconda un po'meno meno che araba che lui ha reso benissimo e che andiamo incontro a un periodo nel quale la
Poi le possibilità di esito sono molto ampie
Ci posti sono delle forze delle circostanze assai preoccupanti ci sono delle forze e delle circostanze che invece aprono opportunità
Quindi ci ha dato una bomba Cino contro la tentazione ricorrente di considerare le sorti dei territori e in particolare del Sud come date in eterno non è affatto così
Possono come è successo negli ultimi anni come ci ha detto Bianchi avete anche degli esiti inaspettati più positivi dipende molto dalle scelte che cita e adesso e diamo la parola alla dottoressa avanzano
Che comincia a entrare di più nel quadro settoriale io sono diciamo tranquillo per dopo dei per legare i relatori distale del quarto d'ora perché vedo che l'orologio avanza inesorabilmente sono avviare dodici meno dieci e quindi impotente legale tutti di stare diciamo del quarto d'ora in modo da poter finita in un orario accettabile prego
Grazie molte buongiorno a tutti innanzitutto lasciatemi dire che è un piacere essere qui con voi che vi ringrazio molto per per l'invito io a differenza e me ne scuso diamo anche lui infligge però qualche slide
Sperando che mi aiutino a stare nei tempi chiedo se è possibile da regia di condividerle
Comincio già nel titolo
Alle sponde era uno dei quesiti cioè ma serve l'industria il mio intervento si intitola quali industrie dando per scontato che l'industria Serra e così togliamo un conto convitato di pietra
E pur tuttavia il riflettere su quali industria
Non è affatto scontato
Vi do qualche dato di contesto solo per capire in che mondo ci muoviamo ai dati di contesto di universo del mio ferimento industriale le imprese del Mezzogiorno quasi due milioni di impresa per un valore della produzione di più di cinquecentocinquanta miliardi di un po'quattro milioni di addetti
Faccio notare una cosa sola quando lo guardiamo in termini di incidenza sul totale dei tagliata c'è evidentemente una sproporzione in Nicola impresa rispetto al territorio nazionale perché vedete che l'incidenza di numero di impurezze è assai più elevata dell'incidenza del valore della produzione
Quindi abbiamo una dimensione media più piccola
E questo è un tema rilevante perché quando guardiamo lo scenario di evoluzione la dimensione Conte ce lo dobbiamo dire con grande chiarezza quindi anche quando guardiamo con Ottieri stranamente ottimisti e positivi alla crescita delle start-up il problema che ci dobbiamo porre immediatamente dopo è come facciamo a farle crescere
Cioè noi abbiamo se vogliamo l'industria bisogno di averne Unindustria che cresce perché abbiamo bisogno di aveva un'industria che cresce ce l'ha detto benissimo bianchi
E ce l'hanno detto dei due giornate precedenti perché abbiamo di fronte uno scenario di una complessità inusitata
Abbiamo fatto questo lavoro che adesso vi racconto sollecitati oramai quasi un anno fa
Dal le istituzioni italiane perché volevano fare una riflessione sulle policy quali policy
Quali politiche sono adatte in un contesto Gide mai verrà normativi di mercato e tecnologici che stanno radicalmente mutando non ve li ricordo perché sono i telai perché ci siamo detti nei giorni precedenti sono Dry terra di frammentazione a delle filiere sono tra i bordi frammentazione dei blocchi commerciali sono driver di evoluzione tecnologica in particolare di intelligenza artificiale generativa ma solo
Essi sono denari per tanti una regolazione che soprattutto in Europa
Sovrasta tutto il resto cioè in Europa la politica industriale scusate lo dico come provocazione
Non si fa come sviluppo ma si fa come regole attenzione perché è una differenza gigantesca in quello che poi questo potrà essere magari un punto di discussione in quello che poi si riesce a fare
E perché questo è importante è importante perché se guardiamo alle nostre filiere dobbiamo guardarle con una doppia lente noi siamo abituati a guardare in Italia alle filiere dal forcing quindi dall'approvvigionamento
Fino alla fase ITIS Buttiglione servizi passando per la trasformazione la produzione la distribuzione la componente di servizio
Ma siamo abituati a guardarle con un'ottica manifatturiera perché siamo pur sempre secondo Paese manifatturiero in Europa
Non è più sufficiente ed è per questo che abbiamo provato ad aggiungere alle filiere in senso stretto le fasi di supporto dove le fasi di supporto in ciascuna fase della filiera sono fasi di servizio
Mi soffermo su questo punto perché se dobbiamo pensare a una trasformazione industriale e a un'industria che cresce e bianchi in fondo l'ha già detto
Dobbiamo dal mio punto di vista farlo con lenti nuove come facciamo a farlo con lenti nuove beh dobbiamo fare in modo
Che la trasformazione che avremo nella nostra industria
Per mantenere voglio essere molto chiara su questo per mantenere la manifattura
Guardi alla manifattura però come una manifattura che incorpora servizi cioè e noi non riusciremo a portare l'intelligenza artificiale generativa dentro la nostra industria se non riusciremo a tassare da Unindustria che fa solo pezzi
E credo che ci sarà grande discussione su questo sull'auto a un'industria che pensi ai prodotti come servizi no riusciremo a difendere l'industria
Se riusciamo grazie mille gravemente rende slide se io Biasco
Ecco qui
Comunque Storti Kant
Guardiamo alle filiere del mezzogiorno dispiego per un secondo come fatto questo grafico tanto poi gli altri sono tutti uguali
La dimensione della Bollani dice qual è l'incidenza degli addetti della filiera sulla totale degli addetti
I del Mezzogiorno quanto occupazione cioè in quella filiera di rispetto al Sud la posizione Entella Bollate invece
Mi dice quanto
La specializzazione di quella filiera è importante rispetto al resto dell'economia italiana quindi grande specializzazione tanti a detti nell'agroalimentare
Nemmeno a detti ma grande specializzazione in Life Cycle c'è tanta in RAI Saia si c'è tanta Pharma
Stessa cosa per mobilità e logistica e terra turismo invece molti addetti in mano un particolare specializzazione rispetto al resto del Paese nel realiste iter lo leggiamo così
Allora che cosa sei che a questo punto cinte resta da capire c'è interesse a capire nei settori Dini specializzazione come le nuove sfide
Tecnologiche di mercato e di regolamentazione possano essere accolte in modo trasforma tipo cioè per far sì che ci sia un effetto crescita e dove lo possiamo vedere questo grafico è fatto come logica come l'altro quindi guardiamo le fasi di specializzazione sono nel Sol Singh
Nella distribuzione nel supporto ai servizi guardate il sostenga molto particolare non cene al prezzo dell'Italia di taglia lo ricordava bene anche un Paese trasformatore non ha quasi niente nel suo fin qui c'è
Perché abbiamo tanto agroalimentare appunto allora cui incominciamo a fare una riflessione sul fatto che possiamo puntare su delle specificità
Che le politiche industriali devono essere quello che la Commissione europea chiamerai Bentley State Street
Qui dico una cosa che pongo anche questa alla discussione fino a che questo place based cioè con attuate ai territori
Non diventa un'egregia scusate per evitare di fare quello che i bianchi ricordava
In conclusione cioè il fatto di tirarle sui territori è importante per far sì che l'intero Paese cresca cioè e tutto un sistema se invece l'età nostri territori per far sì
Lasciatemelo dire perché può capitare anche questo chi aggiustino al margine il territorio ma non diano la spinta propulsiva quello diventa un bellissimo alibi ma non aggiunge crescita al Paese
Allora
Che tipo di repressione possiamo fare bene la prima cosa che possiamo fare è dire abbiamo davanti tre sfide tecnologica di mercato
E G. cambiamento di regolamentazione cambiamento di regolamentazione essenzialmente la sfida trainate la sfida Krhin che passa per tanta regolamentazione fosse anche il digitale ci passerà questo è meno chiaro perché per ora per lo meno l'Ajax te data delle linee guida a mio avviso anche un filo confuse bisognerà poi capire come viene messa a terra per davvero ma potrebbe trasformarsi diciamo anche quelle in una sfida totalmente regolamentare
E come questo può diciamo creare
Opportunità per le filiere del Sud e qui vedete abbiamo provato a tracciare nelle filiere concentriamo Cipro con secondo poche sono tante su quelle di specializzazione quanto
Effettuo hanno di più cui trendy mercati o normative o le combinazioni no perché evidentemente se io dire volessi mettere dentro intelligenza artificiale generativa nei miei prodotti in mano il vincolo prego lamentare o entrambe le sfide una di mercato mani una regolamentata che vanno insieme nel provare a delineare questi incroci siamo andati a vedere quali sono non partirà Aster di specializzazione e per la fase di filiera
Gli incroci dicastero e fase
Che più saranno importati dal punto di vista delle sfide
Di contesto e su cui però c'è oggettivamente un qualche vantaggio competitivo relativo e le vedete evidenziate netto e assoluto specializzazione
L'ultima colonna a destra
Dette che c'è una bella rappresentazione belle impresa del sud
Alcune a diciamo del vecchio made in Italy lasciatemi dire abbigliamento calzature pelletteria amare il tre che invece cardi e componenti elettroniche sono assolutamente l'economia del futuro mi sembra che ieri qualcuno
Dicesse
Una delle partite importanti si combatterà sulla posa dei cavi che diventa no una sfida tecnologica ma soprattutto di sicurezza dei paesi e qui c'è un parte di componenti di specializzazione
Queste filiere a maggior potenziale rispetto ai numeri che abbiamo visto all'inizio coprono il dodici per cento delle unità
Locali totali per il Sud e il quattordici per cento degli addetti per più di centocinquantasette mila unità locali
E cinquecentotrentanove mila addetti sono un'altra parte ma sono una parte rilevante
Questa parte rilevante dopo un anno giocare nella sfida di crescita sostenibile e innovazione digitalizzazione qui vedete che diciamo c'è in modo tende i settori di specializzarsi
Simone lo vedete con le barre blu un'opportunità sull'innovazione e la digitalizzazione ovviamente sulla cura il
Dare molto importante anche il tema della crescita sostenibile così come su tutta la filiera auto e aperti
Sì
Ma in generale è più trasversale il tema innovazione e digitalizzazione
Questo è un tema importante perché ci fa fare una riflessione anche
Quanti investimenti sono chiamati no cioè una delle responsabilità della politica industriale è da un lato indicare la strada e qui ci stiamo dicendo
Che cosa serve ma dall'altro è anche fare una riflessione sull'adeguatezza dei mezzi qui torniamo al punto che facevo all'inizio questa impresa sono più piccole se guardiamo
Il confronto sulla prestazione del capitale investito quindi sostanzialmente quanti soldi per ricavi mi mi mi porto a casa dagli investimenti che faccio
Vedete che al sud c'è non svantaggio relativo rispetto al complesso dell'economia italiana
Così come c'è uno svantaggio relativo in termini di capacità competitiva che qui e
Valutata come composto con tutti i limiti del caso come valore aggiunto per addetto dal bilancio
Però è importante che ci diciamo anche
Da dove partiamo c'è quel Tonino dito due dove sono le difficoltà no quindi serve di riuscire a avere ritorni sul capitale più elevati perde attrarre più investimenti
è stato ovviamente l'altra faccia della medaglia maggiore produttività
Cosa serve per riuscire a mettere insieme serve capitale umano serve capitale tecnologico serve soprattutto di riuscire a creare un corto circuito positivo per far partire insieme l'ecosistema complessivo per l'innovazione quando la collega di di per prima ci diceva
Ma in fondo ci sono dei vantaggi relativi lei citava i laureati stemma citava le start-up a intanto bisogna fare in modo che rimanga a me che non vadano via questo un problema complessivo di paese non solo
Di Sud e poi bisogna fare essi che non rimangano casi isolati ma che riescano a crescere allora per fare questo
Io credo che buono dei temi qui ne indichiamo tanti ma io me ne voglio dire uno solo uno dei temi su cui il nostro Paese ha Terzo cue strada e che invece bisogna provare a rimettere impieghi
E il trasferimento tecnologico quando io ho cominciato a lavorare più di venticinque anni fa in FIAT il trasferimento tecnologico era all'ordine del giorno le grandi trasferivano tecnologie conoscenza
Alle piccole e il Paese cresceva era su una curva crescente nel tempo sappiamo diciamo tutti la storia del della
Diminuzione dimensione media delle imprese di questo paese e di una politica industriale che non hanno mai favorito la crescita dimensionale e il trasferimento tecnologico se non compresi tentativi nella storia
Che pur tuttavia non sono stati né perseguiti nere i prezzi
è oggi ce lo siamo detti con grande chiarezza nei due giorni precedenti l'innovazione tecnologica non si fa qui ma non si fa nemmeno in Europa si fa negli Stati Uniti e si fa in Cina difficile aveva un trasferimento tecnologico
D'innovazione tecnologica non vince
Allora ciò che va recuperato è una connessione e lo diceva bene Ugo pagano ieri Ugo pagano una delle cose che io mi sono portata a casa del suo intervento è
Bisogna fare conoscenza aperta
E senza conoscenza aperta la sintetizzo male lui l'ha detto molto meglio ma senza conoscenza aperta l'europa farà una gran fatica a
Avanzare nel proprio percorso stiamo facendo esattamente il contrario abbiamo o pugnato di idea di indipendenza e autonomia strategica
Correttamente perché non abbiamo materie prime
Ma
Sì non stiamo e anche questo è venuto fuori nei due giorni precedenti preparandoci i prossimi vent'anni stiamo capendo come sopravvivere oggi ma in questo modo non stiamo preparando una strada per il futuro allora io credo
Ed è l'ultima cosa che dico e chiudo
Che fosse negli Stati Uniti
Hanno raggiunto l'indipendenza energetica
I hanno lavorato vent'anni precedenti per raggiungere l'indipendenza energetica ittici impegnato sì talmente ovvia
E oggi perseguano l'indipendenza tecnologica no fissato tema trattato negli ultimi due giorni dei città
L'Europa forse che si è data grandissime ambizioni ecologiche dovrebbe pensare strategicamente questa i autonomia e indipendenza strategica come che la vuole ottenere
Potrebbe essere tramite l'economia circolare
Per esempio a livello rileggeremo alla storia che vi ho appena
Raccontato dicendo al Sud abbiamo tantissimi elementi che possono aiutare una trasformazione circolare dell'economia
Al Sud abbiamo tutte le componenti che possono aiutarci dall'agricoltura all'industria a fare in modo che anche facendo da bacino di traino all'industria del nord igiene Rino le materie prime seconde riciclate in modo da sostenere gli sviluppi manifatturieri
Ma dobbiamo cambiare completamente prospettiva
Grazie
Grazie credo che i prossimi interventi cominciamo più specificatamente a concentrarci su quello
Che c'è più vicino sul sul
Principale distretto
L'ultimo abruzzese professor Viesti è d'accordo
Sì assolutamente mi sembra che la regia di questo incontro di stamattina sia perfetta perché stiamo scendendo sempre più dal generale al particolare siamo alla dottoressa Lanza ha dato un contributo oltre che il brano iniziata per il rispetto dei tempi e ha dato un contributo importantissimo perché da un lato ha posto il problema di quali industrie no non soltanto di quarta industria perché evidentemente il discorso va molto differenziato da caso a caso ci ha fornito dei dati particolarmente è importati dall'alto a sottolineato il collegamento tra le politiche territoriali le politiche Play spesi le politiche che ogni comunità deve fare rispetto al proprio tessuto industriale alle grandi scelte comunitaria e due cose sono intervallate dipendono da entrambe
Nelle sue battute finali ci ha dato degli esempi molto chiavi di come e la direzione complessiva dell'economia europea influenza le sorti dei diversi territori non è ne tutto & oggi e non è tutto esogeno non dipende solo dai sindaci ma dipende molto dai sindaci non dipende tutto dall'Europa ma dipende molto dall'Europa è un modo un po'complicato
Nel quale dobbiamo navigare
E ci aiuterà adesso molto navigare stringendo ancora di più sull'automotive da un lato come settore sull'Abruzzo dall'altro come territorio dell'odio De Felice che presenterà appunto
Una serie di informazioni e di considerazioni
Sul distretto che ci sta tanto a cuore stamattina
Grazie buongiorno a tutti spero mi sentiate bene
Mi dispiace moltissimo non poter essere con voi oggi ma insomma questo tema dei terreni esce a un po'complicato complicato la vita
Ora sto cercando di fare una delle cose più difficili che normalmente
Non non sempre mi riescono ossia quella di condividere
Lo schermo del della mia presentazione
E come vedete ho qualche difficoltà ma
Credetemi prima o poi ci riusciremo
Patto attratta
Si potrebbe mandare un po'di pubblicità nel frattempo ma non so se siete attrezzati per farlo è quella qualità alle varie due ovunque si eccola qua l'ho trovata l'ho trovata
Allora il titolo il mio intervento è Anatomia di un distretto quindi vorrei entrare
Un po'nello specifico di quello che il distretto Automotive per e moto in Abruzzo nella sua introduzione Paolo Massari aveva fatto un cenno importante
Per dire quanto sia rilevante per fra l'Abruzzo a questo tipo di distretto e qui abbiamo alcuni numeri
Prova a mettere in presentazione intera così la vedete completa
Altra difficoltà che io odio ma abbiate fiducia un attimo ecco così si vede tutta penso no
Si chiedesse a tutto per un attimo sì sì avrà andiamo con con maxischermo vendere ok negra perfetto
Allora quanto pesa per nel sul PIL Teleregione il tredici per cento ed è un tredici per cento più volatile di di altri settori fatturato sette miliardi e mezzo export il quaranta per cento del totale regionale e quindi tre miliardi otto e occupa ventitré mila addetti principalmente concentrati nella provincia di Chieti
è un distretto particolare rispetto ai classici distretti dell'auto perché e molto come posso dire specializzato nel campo dei veicoli commerciali leggeri e quindi la ex sei bella la larghi ciò si allarga
La gente ci ultra FIAT auto e Psa francese
Che ad Atessa in Val di Sangro produce il ducato e e non solo perché poi dal Ducato sì
Realizzano tre quarti dei camper venduti in Europa
Diversificazione nel settore dei motocicli sempre in Val di Sangro
A destra la sede Londra Italia industriale con l'unico sito manifatturiero della casa giapponese in Europa allora ci tenevo a precisare questo perché questi due settori
Veicoli commerciali leggeri sì e motocicli stanno andando un po'meglio rispetto alla classica auto agli autoveicoli w centonovantacinque immatricolazioni nel ventitré in Italia per quanto riguarda i veicoli commerciali leggeri più ventidue per cento rispetto all'anno precedente nei primi otto mesi dell'anno
Cento trentasei immatricolazioni di undici e otto per cento quindi non abbiamo i segni meno che vedono il mondo del dell'auto
Motocicli e l'Italia è un mercato estremamente importante rappresenta il venti per cento del delle vendite europee ma anche il cinquanta per cento della produzione europea
Di motocicli completa il quadro la le piccole e medie aziende che fanno producono parti di carrozzeria
Qui non in Abruzzo non si fanno motori cambio altro ma soprattutto elementi di carrozzeria
Analisti dei bilanci
Vorrei andare giù Manor
Sì è imballato il tutto cambiare slide
Non si riesce
Attacca
E lo dicevo che questa è la parte più difficile eccolo qua una brevissima e analisi dei bilanci allora se confrontiamo il fatturato del settore auto e moto dell'Abruzzo con quello dell'Italia
Vediamo come l'Abruzzo sia nel confronto col ventidue che con con il diciannove va molto meglio rispetto all'Italia e nel ventitré il la redditività l'ebitda margin è superiore per le imprese dell'Abruzzo
Però
A sono in prese meno patrimonializzate
Con le minori disponibilità liquide probabilmente tutto questo e legato anche alla dimensione media con le due grandi eccezioni della Honda e della di Stella disse però ecco questo è un un po'campanello d'allarme per quanto riguarda le possibilità di Investimenti futuri
Come si collocano le impresa e di fornitura Bruzzesi nella filiera italiana dell'auto allora qui abbiamo una nostra indagine
Fatta su quarantasei mila in prese del settore auto e e moto di queste quattro mila sono in Abruzzo e questa indagine guardando i bonifici tra un'impresa e l'altra ci dicono come il quattro per cento degli importi sia legato alla all'Abruzzo
Quindi l'Abruzzo e la decima Regione in questa in questa classifica e il tre per cento delle operazioni e appunto legato alle impresa abruzzesi quindi un dato rilevante che conferma l'importanza dell'Abruzzo nella regione nella nella nel sistema Italia quali beni e servizi forniscono le imprese abruzzesi soprattutto otto moti fra tetro componenti di vetro e prodotti di metallo nel loro insieme queste tre voci significano poco meno dell'ottanta per cento del tutta
Una caratteristica peculiare io spesso qui chiamo
Capitalismo di territorio nel senso che se noi facciamo pari a cento i pagamenti a favore di fornitori abruzzesi
Il quarantuno e sette per cento proviene proprio da clienti attivi nella regione in modo particolare
Castellani visse Honda e denso mani Faccioli saliamo poi al cinquantasei otto per cento nello specifico dell'automotive
Quindi questo cosa significa che il settore automobilistico abruzzese a delle forti tradizioni delle
Dei rapporti strategici proprio con le le in prese della stessa regione
Ecco qui parliamo di forniture strategiche cosa vuol dire sono strategiche quelle forniture e durano nel tempo che hanno una una storia
Di almeno sei anni suo e quindi vedete nel nel riquadro il sessantanove virgola tre per cento delle forniture abruzzesi e attivato da acquirenti abruzzesi
Mentre gli acquirenti di altre regioni per l'Abruzzo pesano soltanto per il dodici per cento quindi capitalismo di territorio capitalismo locale che crea quello che la realtà dei nostri distretti una forma tutta italiana
Per far fronte al problema di una dimensione non particolarmente elevata nel confronto con altri paesi europei come vanno le esportazioni allora qui dobbiamo distinguere tra un trend di lungo termine e i dati più recenti Cats mettono in evidenza qualche a qualche allerta qualche cedimento allora questo è il due mila e ventitré confrontato al due mila otto
Abbiamo tre miliardi e otto di asportazioni di cui due miliardi otto legate alla al mercato degli autoveicoli quindi soprattutto il Ducato e non voglio fare pubblicità ma insomma e quello è il pericolo leggero che tiene tiene botta tiene quote di mercato in maniera importante
Ottocentocinquanta milioni circa per la componentistica auto coi via via centodiciassette milioni di motocicli e venticinque milioni di carrozzeria
Importante sottolineare che l'avanzo commerciale e positivo è pari a due miliardi otto
Dove vanno i nostri beni sono vedere a sinistra per l'auto a destra per i motocicli l'auto a una distribuzione alla piuttosto classica tradizionale con Germania Francia e Regno Unito a nei primi tre posti la novità per quanto riguarda i motocicli e la Turchia
Qui quando ho visto i dati ha detto ma insomma in Turchia tutti quanti adesso comprano le le Honda prodotte a ad attese si sa in realtà in parte è vero in parte no perché la Turchia in questo posizionamento geopolitico sta diventando un una sorta di mercato Abba
Che poi distribuisce a Paesi chiedono o hanno dei vincoli io insomma altre cose quindi
Istanbul diciamo e una abbatter poi esportare in altri Paesi accennavo le tendenze più recenti e qui vediamo nei primi sei mesi dell'anno
Un forte calo del del dell'auto moquette e una tenuta dei dei motocicli che invece che invece cresce e vedete dal confronto dei due semestri semestre ventitré contro semestre ventiquattro come la caduta del mercato tedesco sia importante e incida su questi dati nel loro complesso
E come
Palomar all'inizio diceva dateci anche un contributo come avevi detto ch'sui rimedi su che cosa si può fare per sulla terapia ecco non mi scriva non mi veniva la parola il fatto di essere distanza i orribile sulla terapia
Allora
In teoria la la sfida della sezione ecologica può essere vinta qui abbiamo i dati dell'Italia a sinistra del Mezzogiorno a destra poi vi dico quelli dell'Abruzzo
Questo è il risultato di un'indagine
Che la banca fa tramite i nostri gestori sul territorio che ci danno la loro opinione sulle in prese chi mai pensando all'Abruzzo c'hanno detto
Hanno calcolato insomma il dieci per cento delle imprese dichiara di essere già pronto a cogliere le opportunità sofferte
Il restante novanta per cento e positivo ma ritiene necessari rilevanti investimenti in ricerca e sviluppo
E allora pensando a a quella grafico sulla situazione di patrimonializzazione e di liquidità
Viene il dubbio che questi investimenti in ricerca e sviluppo possono possono essere finanziati otto novembre autonomamente
E qui vorrei fare un richiamo
A quella che a quella misura che si chiama transizione cinque punto zero decreto legge del governo del due di marzo
Decreti attuativi usciti soltanto in luglio e le cosiddette fatte a celle le domande e risposte frequenti
Collocate
Messe sul sito del ministero dell'industria appena il quattro ottobre quindi una settimana fa
Ecco dal decreto alle alle fatte sette mesi è qualcosa che di non favorisce parlando appunto di politiche industriali una pronta reazione da parte dell'impresa
Se a questo aggiungiamo due aspetti
Uno la grande complessità delle procedure
Capisco che dopo le frodi viste per il superbonus
Bisogna andare con i piedi di piombo cercare di non essere in qualche modo
Chi è che non ci siano cosa attori economici che ne approfittano non avendone diritto
Però dobbiamo anche cercare di sveltire di semplificare
L'altro aspetto e che il termine
Per eseguire questi investimenti è diventato molto ravvicinato
è un progetto del Pnr resti quindi bisogna fare dice Investimenti legate tra Sezione cinque punto zero entro il trentun dicembre del due mila e venticinque allora procedura complessa cadenza quasi imminente perché non è che sono investimenti che si facciano in poche settimane a questo rende un po'complesso questo incentivo
Dato di fatto i crediti di imposta disponibili da parte del governo rientra nel Pnr R. quindi sono fondi comunitari questi crediti d'imposta sono pari a sei miliardi e tre a venerdì scorso
I le domande erano pari a circa un centinaio per un controvalore di settantacinque ottanta milioni di euro quindi si rischia di di sprecare questa opportunità
Da ponti con cui ho avuto la possibilità di confrontarmi il governo impegnato per ottenere una proroga della scadenza di fine due mila e venticinque
E con lui ha parlato indiana che essa mi hanno parlato altri Luca Bianchi
Alessandra Lanza il grande tema dell'innovazione
Ecco il dato dell'Abruzzo ci dice che il trentasette per cento dell'impresa non è coinvolto in a progetti di innovazione c'è invece una partecipazione maggiore per quanto riguarda l'alleggerimento delle componenti questo anche pensando alle auto elettriche le riduzioni delle missioni e le parti estetiche insomma un quadro che nel complesso vede un potenziale che però non possiamo dire che ci siamo già che ci siamo fortemente lavorando
Il grande tema delle università e delle start up sono giudicate sempre più importanti da parte dell'impresa e del Mezzogiorno quelle lì incidenza delle impresa e cinquantasei quattro per cento che ci tengono l'università come qualcosa di importante quindi il tema per il trasferimento tecnologico estremamente rilevante e per cercare di utilizzare peccato che e qui sono in qualche modo parte in causa essendo presidente di una Fondazione che si chiama ricerche imprenditorialità proprio per il trasferimento tecnologico dalle università
Alle alla creazione di aziende c'era un bando che recentemente è stato cancellato ecco ed era specifico per il trasferimento tecnologico delle imprese meridionali
Ultima slide sull'atto a sinistra le priorità
Delle azioni di policy come sono giudicate dalle imperiese clienti quindi incentivi per la ricerca applicata sostegno per la ricerca di base
Promozione di programmi di innovazione con università ed enti di ricerca insomma ho citato le voci più rilevanti come incentivi per investimenti digitali
Quali sono invece considerati degli ostacoli
Primo l'incertezza tecnologica l'incertezza di mercato e no trascuriamo la mancanza di un quadro regolatorio
Stabile quindi per rispondere alla domanda sulle terapie di Paolo Mastery
Le terapie più o meno sono individuate non c'è un unico silver Bullet to fai quello è risolto tutti i problemi dobbiamo tener conto della realtà industriale
In molti casi frammentata e di quelle che sono le
Gli ostacoli
Ma anche le le opportunità messi in evidenza dall'impresa in particolare da quelle abruzzesi
Grazie non ho visto il cronometro spero di aver più o meno rispettato il puntualissimo puntualissimo grazie
Grazie
Professor Viesti Segrate moltissima Gregorio De Felice
Anche perché stiamo scendendo sempre più nel concreto non lo inciampa
Fatto vedere
I dettagli della situazione dell'automotive abruzzese e ci ha fatto capire qual è il mix all'insieme di azioni che le impresa sono chiamate a fare per accompagnare questa transizione così difficile abbiamo detto che contano le scelte comunitarie abbiamo detto che contano le politiche nazionali
Da totalmente già aggiungiamo che conta moltissimo anche ha capacità delle comunità locali di accompagnare e governare questa transizione lasciatemi ricordare ancora una volta e purtroppo ci manca tantissimo Giovanni Di Fonzo che è stato un leader del larga del sabato ventinove e quindi nave dei più grande insediamento nell'Automotive Bertocco con un ruolo essenziale che l'ha accompagnato moltissimo per tanti anni
E che purtroppo non è più qui con noi
Lo ricordiamo con grandissimo affetto ma sappiamo che non c'è più e quindi tocca ad altri per rendere questo testimone credo che in particolare
Tocchi
Raffaele tre villino che adesso prenderà la parola che appunto ci racconterà di come la comunità locale sta provando ad accompagnare lei riprese in questi tempi così turbolenti
Grazie professore buongiorno a tutti
Se mi mandate Resnati Corsini accorciamo i tempi ringrazia vivamente di organizzatore per l'invito il tema è caldo
Se ne parla tanto adesso di Automotive non sembra un proposito perché non tutti hanno il tempo poi di approfondire
Veramente il problema è quindi tutti parla di automobili non so se tutti conoscono bene un polo automotive io ho cercato di
Di entrare così di di fare questa relazione partendo da qualche dato un po'più diciamo macro Juan macro per poi arrivare anche un piccolo approfondimento sull'Abruzzo chiaramente adesso parte è stato fatto anche da chi mi ha preceduto
Però vorremo subito iniziare con qualche dato se questo va avanti eccolo qua
Con qualche dato mondiale allora innanzitutto il POR l'anno di riferimento per tutti quanti nel due mila diciannove non tanto gli ultimi anni cellulari l'anno pre corpulento e poi nell'anno di riferimento
Nel mondo si stava vendendo meno auto rispetto al due mila diciannove
Si pensa che nel due mila venticinque ventisei si possa ritornare dei dati possono aumentare non tanto per loro come per la Cina perché l'Europa è in una fase di stagnazione noi negli ultimi
Negli ultimi anni dal diciannove abbiamo perso circa due milioni e mezzo di auto vendute in Europa
La produzione ovviamente corrisponde siamo a diciassette milioni quindi abbiamo perso del cioè della la produzione e abbiamo la al ventuno mila imprese in Europa potrebbe risalire
Abbiamo un problema derivante anche dal diciamo dal tipo di indirizzo verso il mercato
Ecco il problema alla transizione elettrica anche qui si parla molto
Vado veloce dicendo che dal due mila trentacinque come tutti sappiamo a oggi non si potranno rendere più vetture
Vetture diciamo con motore tradizionale solo vetture elettriche c'è un tentativo di ragionare in termini di diciamo neutralità tecnologica delle cose vuol dire non ci interessa
Quale la tecnologia l'importante è che all'uscita dal tumore al tubo di scappamento che non ci sarà più
Non dovrà uscire cioè non dovranno esserci più residui quindi diciamo la C o due non bisogna metterla più ma non tanto faccio due banche gli altri componenti le polveri sottili
Il resto chiaramente questo è un tema molto discusso ultimamente a tutti i livelli
Non è un discorso facile da fare cioè bello dirlo
Ma parlare di biocarburanti di e più nel cioè dico carburanti alternativi non è facile l'unico interessante
è l'idrogeno ma che poi non è né alternativo all'elettrico ma è un metodo per alimentare il motore elettrico cioè il motore elettrico la macchina mettete più semplice si rompe meno costa meno alla manutenzione adesso costa di più
Però nel tempo quindi diciamo che la strada per fare grandi ripensamenti su questa strada non è una cosa molto semplice
Quindi quello che è importante però e che questa transizione fine Tata con degli incentivi che possono essere sia sola domanda che possono essere anche sull'offerta
I dati in Italia sono brutti cioè sulle immatricolazione siamo al diciotto per cento in meno rispetto al due mila diciannove
Va be le abbia quella benzina si vendono un po'di più quindi se l'è sceso le auto elettriche alla quota rappresenta solo il quattro per cento
Rispetto al dodici dell'Europa quindi siamo fortemente indietro
Le vetture ibride aumentano quindi c'è questo tema
Che effettivamente nonostante noi dobbiamo fare una transizione però il mercato
Non non riesce a apprendere quali sono le cause
Adesso c'è un problema di prezzo c'è un problema di infrastruttura c'è un problema ci sono tanti problemi per cui probabilmente o noi corriamo dobbiamo fare
Dei ripensamenti però ogni ripensamento che facciamo perdiamo del tempo e quindi la transizione tutto quello che succede
Con i di lunghi con con tutto quello che poi ci succede in termini diciamo così di di tempo di diciamo di condizioni climatiche poi ce lo dobbiamo mangiare nove quindi la produzione invece tragica cioè noi abbiamo praticamente dei veicoli e delle vetture abbiamo avuto un calo del trentuno virgola sette per cento nei primi nove mesi del due mila ventiquattro addirittura perdono cioè la la la FIAT cioè la parte diciamo proprio di vetture del quaranta quaranta per cento ma perdono anche veicoli commerciali e questo per noi è un grande problema perché
Non è tanto il dieci per cento quando noi non avrà lo eravamo abituati a radere grandi Calì ma anche qua lo vedremo poi nel dato dimentichiamo e siamo già da dimenticare facilmente
Poi che cosa succede realmente quindi l'anno di riferimento è sempre il due mila diciannove
Quindi anche nei termini dei veicoli commerciali cioè quello che era successo dopo comunque l'abbiamo avuto dei grandi canali però questo chiaramente ci deve preoccupare poi però quello ci ritorno brevemente
La previsione quest'anno e tragica ce ne faremo l'ha detto prima mi sembra abbia tutti cinquecento mila vetture cioè cinquecento mila veicoli di cui trecento mila vetture e duecento mila
Veicoli commerciali legge centonovanta duecento mila che significa che l'Abruzzo produce il quaranta per cento dei veicoli che si fanno
In Italia
Questa è la situazione qual è il problema il problema sta molto nel tipo di nei modelli che poi ci fanno in Italia insomma quindi ultimamente
Cioè il due mila ventiquattro visto un crollo dei ricordi fatti vitali per le vendite cioè non si vende più la comparsa non si vede più Varenne che Geronzi vendette la cinquecento elettrica ciò esperto X c'hanno avuto un crollo ed a monte Vettore o che si facevano qui a Melfi
Lasci la Panda resiste la Giulio non è mai partita e vende un po'di Stelvio cioè quindi praticamente c'è un problema che questi prodotti che si fanno in Italia non sono molto diciamo così appetibile dal mercato
Un fattore importante la bella avete detto tutti prima ma quindici abbiamo proprio un c'è uno studio fatto dal minimizza quindi dal Ministero sulla competitività
Del settore auto ma ce deve produrre l'automotive in Italia quello che è interessante per le aziende il cosiddetto costo di trasformazione cioè la differenza
Che c'è tra il fatturato e praticamente quello cioè non li fatturato è praticamente la differenza la la quota di costi che si hanno oltre i componenti che si comprano e quindi le diciamo il personale che lavora dentro Stellan teso dentro Honda l'Energia le tasse e i servizi questo costo di trasformazione quello che cita poi il valore di competitività scopriamo
Che praticamente l'Italia è un Paese che ai più basso tasso di competitività ma oltre che nei nei confronti dei Paesi dal teste che
So che rinomate costoro copra costa poco rispetto al nostro anche se per esempio una sorpresa nell'Est dell'Energia costa tantissimo cioè non è vero che dei paesi dell'Est energia costa poco ma abbiamo che il nostro competitor principale alla Spagna
Poi c'è la Francia e poi veniamo noi
Quali sono i problemi sono sia per quanto riguarda è questo il costo di trasformarsi adesso si vedono pochi colori però vediamo che l'iter che l'Italia è quello che sta duecentosessantuno duecentosessantatré
Soltanto sul personale recuperiamo rispetto alla Francia poi abbiamo l'Energia
E lei è come sempre vediamo cioè le tasse quindi vediamo che l'Italia ha un problema di competitività rispetta diversi a diversi casi
Esatto nuove vie no alla spalla Spagna la prima la Francia e l'Italia
Essa Spagna e cento fatta cento la Spagna noi siamo a duecentosessantuno
Sul sul posto di trasformazione in generale può e abbiamo per il personale abbiamo duecentosessantatré al personale o impiegati centocinquantasette l'unica parte dove siamo di meno poi siamo io sono leggo male trecentonove mi sembra sull'energia e poi abbiamo sulle tasse abbiamo duecentosessantotto questa è un tema questo arrangiamento che ci deve far riflettere che poi fa il fa diciamo così va in rapporto a quello che si è detto fino adesso che il tema dell'innovazione
Il tema della diciamo così dalla produttività perché la produttività è un valore importantissimo
Andiamo avanti non va cresciuta eccolo qua
La pelle il discorso dalla produttività questo
Come anche l'Energia ci dà un valore sulla sulla base anche degli investimenti fatti uno degli investimenti in corso e chiare dalla qui si parla di produttività c'è numero di Lecce ore opposto
Di personale relativo all'unità di prodotto
Quindi il tema è
Dobbiamo migliorare la produttività intervenendo moltissimo sugli investimenti
Perché ci consentono di essere più innovativi quindi di produrre cioè il miglior produzione poiché può fare impersonale diventa
Più elevata questo ci consente poi di essere più di poter avere dei costi di trasformazione più bassi è ovvio però chiaramente il termine degli investimenti qui ritorniamo anche a quello diceva bianchi
Su le politiche cioè sul sugli strumenti anzi più che le politiche sugli strumenti è chiaro che
Quando noi abbiamo la Zeiss che fa un intervento sul credito d'imposta e alla fine sul nove miliardi di richieste ne mette a disposizione soltanto il diciassette per cento quindi un miliardo e seicento milioni
Se noi pensiamo che tutto automatico
Ma qual è qual è azienda fa un investimento perché poi calcolo per un'azienda Bruzzese significa prende il quattro per cento di contributo nessuno utilizza come strumento quindi noi abbiamo fatto una cosa che non serva a niente io dico che la Zeiss
A parte tutti gli ultimi percorsi è stato un grande fallimento in termini sia di incentivi che di procedure checché se ne possa dire
In generale quindi diciamo che noi dobbiamo affrontare seriamente
Il tema della produttività e quindi della competitività altrimenti è inutile parlare di chi può venire in Italia a fare il secondo il terzo la terza Fabio perché non ci verrà dato che andrà in Spagna ma infatti
Gli unici interventi che i cinesi hanno fatto in Europa parte la l'Ungheria ma l'Ungheria insomma diciamo fa parte dell'Europa per modo di dire cioè diciamo che la fatti Hispania perché in Spagna ha comprato lo stabilimento ex Nissan perché a convenienze generati
Il problema della filiera ora il chi passerà chi avrà più problemi ed in questa transizione generale che attraversa un po'il sistema dato motivo
La filiera perché noi oggi abbiamo mille cento in prese corpo che fanno ottanta miliardi di fatturato
Prossimamente noi avremo quando c'è quando si comincerà a stabilizzare andremo più avanti avremo un calo del fatturato il previsionale di circa il dieci undici cioè diciamo così un po'intorno al dieci per cento chiaramente con la trazione elettrica perderemo le imprese che fanno pezzi per i motori questo è ovvio
Potenziali ricadute occupazionali venti quaranta mila anche qui questa è una stima fatta poi lo riterrà ringrazieremo alla fine da una società sempre in quello studio che ha fatto il ministero
Anche qui il tema della perdita è proporzionale in funzione di quella che sarà la capacità noi poi di recuperare cioè di fare altre attività
Perché anche quando si parla di introduzione indusse cinque punto zero quindi di diciamo così di introduzione delle nuove tecnologie è chiaro che perderemo vecchi lavori ma ne conquisteremo dei nuovi quindi il tema è dobbiamo essere capaci di aggiornare costantemente le competenze
Ecco qua cosa cosa dovrebbe succedere soprattutto nella filiera perché abbiamo detto per quanto riguarda diciamo la produzione dobbiamo intervenire su quei fattori sulla filiera è chiaro che se perderemo dovremo all'
Pare al lavorare nei settori diciamo così più
O era enti con le nuove con la l'anno mobilità e quindi tutto il lavoro diciamo così del dalla parte elettrica e poi soprattutto Software reale e cioè
Come si chiama intelligenza artificiale guardate che sempre più l'autovettura non verrà venduto ma verrà venduto un servizio di di mobilità e sempre più l'autovettura sarà
Un elemento c'è diciamo così un contenitore di tecnologie di servizio questi verranno erogati grazie
Alla quota quota di software e quindi di ai siti che ci sarà dentro autovettura a parte gli Abrams quindi la sicurezza sulla guida ma ci saranno tante di quelle ulteriori servizi per quella macchina diventerà un posto
In cui cioè tu potrai fare una serie di attività direttamente trovare
Questo è chiaro che richiede professionale già richiede la capacità di fare software e qui l'Europa per esempio come dice anche Draghi non è che ci sta lavorando molto bisognerebbe lavorarci più altro elemento da da considerare vedere se diversificare una parte
Dia impresa che lavora oggi nella filiera automotive nel settore presente dall'aerospazio che è un settore del futuro andrà molto bene delle energie rinnovabili abbiamo detto
Lo ha detto insomma anche che chi mi ha preceduto salute apparecchi medicali sono tutti
C'è settori che sono coerenti con le aziende che lavorano alla filiera anche la giga Factory quindi alla produzione di batteria sarà interessante perché è vero che la giga fattori ci sarai sana secondo me far fatta comunque in Italia quando arriveranno i tempi però ci si produce una parte dalla batteria per fare la batteria completa c'è bisogno
Di altre attività
Altro discorso pure se detto qui è senza dubbio incrementare la dimensione dell'impresa
Fare ricerca innovazione adesso può sembrare banale però tutti voi che mi avete preceduto avete detto pure dei dati in cui noi partecipiamo ancora poco specie le piccole e medie imprese partecipano poco
Al processo innovativo ma è una questione culturale non lo vediamo con il Polo di innovazione vediamo che ma mano che le imprese cominciano a comprendere si avvicini più alla ricerca ma altrimenti pensano che sia un po'non sia operative quindi non porti direttamente beneficio il fatturato invece lavorare sui progetti di ricerca significa o fare nuovi diciamo così di ricerca
Che va sul nuovo prodotto o sull'adeguamento del prodotto oppure sono ricerche che vanno sul flusso cioè quindi sul percorso di come produrre quindi intervenire praticamente su una ricerca di processo
Che molte volte che poi combinata la digitalizzazione consente di fare grandi salti va avanti in termini di competitività poi c'è il discorso del locale come dicevo il professore dove si può ragionare in termini di
Ora diciamo operatività affiancare il sistema dell'impresa
Adesso io mi mi serve poi dovrei andare
Su un focus abruzzese a Belgirate l'ha detto prima il il collega quindi i dati sono abbastanza simile nel senso che noi l'abbiamo un po'aggiornati in funzione di quest'ultimo periodo
Ecco mio vorrei fermarmi sui dati di produzione a Tessa fumante nel due mila venti allo due mila diciannove ha prodotto duecentottanta mila veicoli
Il Covent è stato il primo diciamo il primo Periodo in cui c'è stato un calo detti Canale della produzione
Poi abbiamo avuto un aumento leggero nel due mila ventidue eravamo arrivati a duecentotrenta mila del Duemila ventitré nel due mila ventiquattro eravamo partiti bene i primi
Quattro cinque mesi
Adesso c'è stato un calo di mercato il calo del mercato così come viene INFOR cioè vengono informazioni
Da stella anche se è dovuto principalmente al mercato del camper se ora qualcuno ha detto prima che effettivamente il settanta per cento dei camper che vengono venduti in Europa sono su base Ducato c'è stato un calo
Di proprio di di di vendita nel due mila ventitré che ha fatto sì che interi come se i concessionari sono pieni di vecchi camper e quindi non vendono
Poi c'è stata una perdita anche di altri poi di altre di altre diciamo modelli
E poi comunque c'è il discorso che dal due mila venti tre e andrà entrati in funzione una fabbrica gemella abili vice quindi in Polonia e quindi vuol dire che questo mercato in ribasso bisogna dividerlo anche con Belice
C'è una buona notizia che a novembre il perché fino a novembre
Da otto settembre ottobre c'è stato il solito cielo sta al soltanto due turni quindi cassa integrazione settecento veicoli al giorno contro i mille duecento che si facevano prima
Oggi pare che c'è da novembre si ricomincia parzialmente il terzo turno quindi ideale
Potrebbe diciamo così assestarsi sui novecento mila veicoli al giorno che significa duecento duecentodieci duecentoventi mila veicoli compresi a cui si aggiungono
Quelli prodotti in Polonia chiaramente la speranza e questo nel programma perlomeno invece il programma pro qua non
Di stellare intesse di che loro vogliono arrivare a oltre trecentocinquanta quasi arrivare a quattrocento mila veicoli venduti e quindi diciamo cede la possibilità di rendere mentale comunque la situazione e questa
Volevo dire che molte altre regioni come abbiamo visto nei dati di prima sono molto peggio quindi noi è vero che ci dobbiamo preoccupare perché la situazione non è bella però non è tragica abbiamo tempo di reagire
Perché mi sembra che questi ultimi periodi
Quasi nove non vogliamo reagire
Cioè diciamo a sta succedendo tutti e cominciamo la politica è colpa di quelle colpo di quella dobbiamo fare ognuno qualcosa
Per reagire perché comunque la produttività qui costi che abbiamo visto la competitività è fatta anche da ognuno di noi
Chi lavora chi chi gestisce i servizi
Chi gestisce la regia per tutto il tema della logistica c'è l'Abruzzo praticamente come logistica
Parte male in concorrenza con uno del Centro Europa noi importiamo la maggior parte delle materie prime
E l'abbiamo portata dal centro Europa dobbiamo portare qua
E i Ducato li dobbiamo riportare d'acqua in centro Europa è un costo aggiuntivo quindi noi dobbiamo recuperare quindi dobbiamo lavorare per rendere più efficiente e tutto in modo tale che aumentandola competitività
Avendo anche una buona capacità noi facciamo qui addirittura otto quattro mila versioni diverse di il furgone cioè nessuno è capace quattro mila cioè possono uno può aver la possibilità di ordinare un una un furbo cioè quattro mila tipologie diverso che impressiona vengono da tutto il mondo a vedere la nostra azienda quindi diciamo che è un problema un momento molto problematico ma dobbiamo reagire perché non possiamo Pace passivamente direi è un problema la colpe tuona corte quell'altro polo farla guerra costellata costellate sto abbiamo discuterlo
Cioè dobbiamo ragionare insieme lo dobbiamo litigare costa alla su questo è un problema semplice no
Invece alla Honda c'ha dei dati molto positivi questo dopo la addirittura dopo il il covered c'è stato un aumento una crescita voi pensate che la Honda produceva vent'anni quindici anni fa vent'anni fa produceva circa centoquaranta mila moto eran deprivata produrle settanta mila oggi
Il due mila ventidue ne ha fatto centoundici mila nel due mila ventitré centotrentuno mila del due mila ventiquattro Shehu loro vanno due mila ventiquattro venticinque
Ne produrranno probabilmente quasi cioè oltre centoquaranta mila addirittura tendono a centocinquanta mila come diceva
Prima c'è questo mercato questo boom del mercato strana voce del mercato turco che poi probabilmente come diceva cioè non avendo noi cioè di vendere in giro però il Fenomeno Turchia è un fenomeno per voi positivo
Le altre imprese che ci sono sono impresse più a rischio io le vedo più a rischio perché fanno componenti e questi componenti hanno tutte le diciamo le diseconomie
Della logistica dalla posizione hanno problemi che il mercato delle vetture va male quindi loro fornendo le vetture hanno problemi e quindi diciamo che c'è questo settore e poi c'è una la famosa Valle del tubo
Per la provincia di Teramo dove facendo tubo di scappamento è chiaro che se non si fanno più motori
Endotermici hanno dei problemi
Il polo di innovazione nel quindici anni fa e ho finito a questo territorio ha cominciato a pensare
Proprio partendo da Giovanni Mira
Da un altro presidente che avevamo allora nel patto territoriale abbiamo così da dire ma se abbiamo tutto questo tesoro perché non cominciamo a ragionare anche in termini di ricerca innovazione perché avevamo capito
Che il segreto era lì non ci voleva molto però avevamo capito e quindi da allora abbiamo cominciato a ragionare con le imprese
Del territorio e dire ma perché non cerchiamo di aggiungere oltre alle mani quindi alla manifattura cominciamo mettere una parte
Anche di di design'di Progetto di ricerca e quindi riusciamo a entrare sempre di più nei meccanismi e quindi abbiamo messo insieme
Cinquanta cinquantuno in prese
Di questo territorio ma ci sono anche altre imprese di altre aree che promuove la ricerca ed innovazione quindi noi facciamo costantemente
Promuoviamo insieme alle imprese progetti partenariati sia con l'Europa sia con l'Italia
Sia con la Regione abbiamo fatto aderito progetti per oltre trenta milioni di euro
Ricerca circa cinquanta progetti ma adesso di ultimamente ne abbiamo fatti altri quindici stiamo lavorando costantemente per fare questo altra cosa importante che abbiamo portata avanti come polo
è gli ITS noi abbiamo un istituto tecnico superiore che parlo diciamo un centro di specializzazione post-diploma
Qui abbiamo anche un ex presidente
Tante loro che partendo da zero nel due mila nel due mila dieci
Arrivato oggi a fare se i corsi con un tasso di
Diciamo di assunzione entro un anno dal novantaquattro per cento cioè chi fa questo corso va a lavorare con un contratto a tempo indeterminato diciamo quasi tutti chi non vuole lavorare cioè rimane a piedi quindi
Io chiudo dicendo che
Noto motivo oggi attraversa veramente un un periodo non negativo un periodo Complesso questo periodo complesso e mondiale per certi versi è molto europeo
E molto italiano
Noi ancora come area come Abruzzo
Possiamo cioè non ancora abbiamo i grandi problemi che hanno le altre regioni però potremmo averne però dobbiamo reagire a questa reazione deve essere fatto tutti insieme
E dobbiamo scegliere ognuno
Quello che può fare per aumentarla per aumentare e la competitività e quindi la convenienza all'impresa rimanere
Qua perché poi non è solo un problema serio diciamo i costi regia omettiamo la produttività con gli investimenti incentivando anche gli investimenti non è che un problema sollevato anche altre industrie c'è quindi anche altri settori ne beneficeranno quindi bisogna essere
Propositivi e lavorare insieme non accusare ognuno l'altro che non fa fa o non fa perché tanto altrimenti non andiamo da nessuna parte spero di essere stato nei nei tempi
Grazie
Allora se abbiamo a concludere
Professor Viesti
Sì sì ottimo mi pare abbia funzionato perfettamente anche quest'ultimo intervento
Raffaele Trivellini nonché l'immigrazione ossia pelle informazione libertario molto interessante che ci ha dato sul sistema sia per questo fondo che ha fatto su nulla
Ruolo o delle politiche industriali cosiddette plebei no di cui faceva cenno anche Alessandra Lanza e l'esperienza dell'istituto tecnico superiore ed esperienza dei progetti di innovazione su base locale sono in Abruzzo molto significativi adesso Emanuele infelice ha il compito di riportare tutto questo affittasi ecco quel giorno è sempre un qualcosa di lei
E in provando a sottolinea le quelli che due dita la più opportuni dei diversi temi sono diversi ma lasciatemi dire coerenti del tempo coerente racconto che è stato fatto stamattina Marone
Bene grazie a tutti a tutti io cercherò di essere breve data anche l'ora come ha ricordato il professor Viesti i diversi tempi secoli realtà un filo molto coerente
Che anche un po'il filo di Quarto info il Big Sur del sia cambiato
E sia anche lontano da certi stereotipi che circolano pensate al fatto che immerso nella relazione di Luca Bianchi che nel Sud si producono l'ottantadue per cento delle autovetture prodotte Italia al tempo stesso però emerso anche come le autovetture prodotte in Italia
Do un altro grande mercato soli difficoltà Solid dietro
Rispetto alle autovetture prodotte in altri paesi del golfo e non per colpa del sud
Colpa del sistema Paese delle scelte imprenditoriali fatte
E sono emersi con forza delle relazioni
Alcuni punti di eccellenza dell'industria del Mezzogiorno intanto è emerso con chiarezza che del Mezzogiorno deve esserci l'industria io penso che da qui venga fuori un forte messaggio
Che che vede sul Sud Italia vivo è possibile della dimensione manifatturiera del Paese e
L'Europa
E sono stati richiamati posti di eccellenza dall'altro alimentare
Che è un settore
Storico diciamo del mezzogiorno sin dall'Ottocento
Ai settori più più nuovi innovativi
Kobe stato richiamato i gradi investimento che verrà fatto Sicilia sulla produzione di pannelli fotovoltaici maggiori d'Europa a settori intermedi
Benché in forte trasformazione
Come appunto l'Automotive perché è in fondo il settore trainante del secolo scorso oggi è ancora un settore molto importante che si sta trasformando molto mentre la sua geografia come abbiamo già detto si è spostata evitarci
Io vorrei inserire queste riflessioni che sono state svolte Dinu quadro complessivo di prospettiva
Di cui si è parlato anche ieri
Della geopolitica complessiva
Intanto fatto il sud in realtà
Tende a prosperare per possibile le fasi di apertura come cerniera
Tra l'Europa
E l'Asia con il canale di Suez tra l'Europa e il sunto
Quest'oggi si è fatto il sud del volto quest'oggi si è fatto molto più difficile per questioni geopolitiche di fondo
E quindi
Noi operiamo in un contesto in cui
Con i dazi che ci sono con e
è pensabile piuttosto vedere il Sud Kobe
Una Regione dell'Europa che ovviamente a questo punto décolleté sono però si trova giocherà ficca avente periferica e deve pensare come è stato richiamato anche da bianche ricordando quello che scriveva Saraceno cinquant'anni fa deve pensare a come contribuire in questo all'Europa
E al contempo c'è un problema oggi viviamo proprio in questi mesi
In Italia in Europa unità schizofrenia strategica dall'altra abbiamo il piano dorati
Che parla di ottocento milioni di investimenti poi si Sibilia scusa
Poi presi può
Poi poi si può discutere del merito Rho-Pero ottocento miliardi all'anno di investimenti sulla cifra enormemente espansivo privati e pubblici
Dall'altro abbiamo
Il piano strutturale di bilancio e anche gli indirizzi della nuova Commissione che si inizio ed era presto
Che lasciano pensare a politiche
Di osterie ticket tornerà Aldo e piano strutturale di bilancio sono già tornate per gli accordi fatti l'Europa e gli indirizzi della nuova Commissione proprio pensare che verrà don rispettate con molta forza abbiamo commissariare l'economia che storicamente uno dei falchi e anche commissario alla transizione energetica e sui carretti uno dei falchi dell'euro
Io temo che prevarrà questa seconda lite in Europa
Prevarrà una Lidia di o se dicessi saggia prevale prevalendo
Nel dibattito che c'è oggi l'Italia sulla nuova finanziaria sia accettato questo come anche in Francia e in altri Paesi
Quindi lo dobbiamo farci illusioni su quella che sarà la prospettiva
E abat-jour ragione e anche alla luce di quello che è emerso
Credo che su questo si addice salario unta strategia di sviluppo che individui
Privo ritardi intervento e di investite
Strategia che peraltro già bancarotte
Lo ha ricordato per esempio bianche del suo intervento quando ha parlato del passaggio dalla diversa Zeiss all'età Murazze supplica che un po'vanifica concetto stesso di Zen sperò di positivo a il fatto che doveva fissare dei lidi Rizzi strategici da rafforzare con l'incentivo questi delizie strategici non sono stati fissati
Allora
Proviamo a ragionarci brevemente poi concludiamo
I Sud si è detto a sì grandi settori di opportunità che sono l'agroalimentare
Automotive e
Le energie rinnovabili elegia
Nel sole
Ovviamente banche ne ho riconosciuto off-shore data la quantità di Costa che ha il Mezzogiorno
E su cui ritaglia qualche produzione anche impresa pubblica abbastanza interessante col terzo alla Saipem
Quindi a questo però al contempo il Sud
La regione che soffre molto per i costi
Sia del la transizione climatica
Sull'angolo a diventare sia dalle transizione energetica appunto sull'auto morti sulla componentistica nell'automotive
Proprio per questi motivi l'insieme di opportunità e insieme di costi che il Mezzogiorno
Soffre richiederebbe un discorso politico che spicca sugli investimenti
In questi settori
Con
Priorità da questo punto di vista molto chiaro
è stato detto abbiamo una classe dirigente consapevole di questo locale e nazionale
Io purtroppo non vedo questa consapevolezza della classe dirigente cioè noi di fronte sono stati richiamati qui anche per esempio
Fatto regole dell'Europa del Nord che dal due mila trentacinque non si potranno più vendere auto combustione
Storicamente
Rispetto a questo
Quello che la classe dirigente politica pone all'Europa è ritardare questi terreni
Invece di chiedere come fa per esempio il rapporto Draghi
Investimenti
Affrontare queste sfide date anche le opportunità
Ma in questo senso davvero la sfida del sud e la sfida dell'Italia
Pensate alle dormivo opportunità della transizione energetica per tutta l'Italia
Perché siamo un Paese manifatturiero storicamente che solitamente abbiamo fatto la nostra manifattura senza avere Carbone senza avere il petrolio Sedo Guidi svantaggiati dell'Energia
Rispetto ai nostri concorrenti i loro
No io oggi non voglio che diventa sempre più frammentato in aree continentali quindi conterà sempre più al che per noi l'Europa
Abbiamo la grande opportunità di acquisire rispetto alla Francia alla Germania un vantaggio comparato straordinario nella conversione energetica
E ma vi è consapevolezza di questo
E di quanto poi questo sia importante per il Mezzogiorno
O pensiamo anche alla conversione digitale a quanto anche questa può essere importante per il Mezzogiorno
Per una Regione come l'Abruzzo che una regione ad insediamenti diffusi
E
Dove con connessioni digitali d'eccellenza
E possibile fare impresa e fare sul mark to orti con costi fissi molto bassi
Perché i terreni le case di insediamenti costano poco ma niente con una qualità della vita
E questo che vale in particolare per l'Abruzzo vale in generale per il Mezzogiorno
Quindi concludo vorrei che
O almeno secondo me questa mattinata dopo le belle analisi par quattro macro di ritagliare un quadro del Sud per l'Abruzzo coerenti fra loro
Sì chiuda magari con un appello alla presa di consapevolezza di quelle che sono le opportunità e le sfide che abbiamo
Grazie grazie fu felice
Professor Viesti ci siamo detti tutto resta qualcosa di direi proprio di sì verbale che Emanuele pellicce abbia nell'intrecciato i discorsi redigiamo patti stamattina
In una maniera estremamente opportuna richiamando anche lì c'erano i nazionali non è mio compito quello di concludere sulle conclusioni ma semplicemente quello di e esprimere ancora una volta tutto il mio enorme dispiacere del fatto che adesso non sono al teatro con voi e non condivido verso ragionata con voi
Edito da mettervi che l'anno prossimo raggiungerà o anche a piedi la sede nel caso dei ulteriore sciopero dei tredici incontreremo ombrellone del felice Chirivì io venendo da Sud e lui venendo da nord e via augurare a tutti voi diciamo una piacevolissima giornata e una quarantotto
Bene grazie grazie anche gli intervenuti al pubblico si concludono anche le le giornate di economia Marcello De Cecco con con questo incontro che siamo in teatro Sipario idealmente arrivederci all'anno prossimo santo
Arrivederci
è un errore
Trovato il franco ciò