L'intervista è stata registrata mercoledì 25 settembre 2024 alle ore 12:05.
La registrazione video ha una durata di 8 minuti.
Questa intervista è disponibile anche nella sola versione audio.
Rubrica
16:17
9:31 - CAMERA
8:15 - Parlamento
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
9:30 - Senato della Repubblica
13:00 - Parlamento
14:00 - Senato della Repubblica
14:00 - Parlamento
14:00 - Parlamento
già parlamentare, membro del Consiglio direttivo di Nessuno tocchi Caino - Spes contra Spem
E radio radicale siamo con Roberto Rampi che come sapete è stato parlamentare del partito democratico e del direttivo di Nessuno tocchi Caino per parlare di un'iniziativa che riguarda l'Iran
Nelle scorse settimane anche il partito partito radicale ha fatto una grossa mobilitazione per ricordare
Che cosa sta succedendo in questo Paese a due anni dall'assassinio di Mascia mini
Allora oggi che iniziativa quale iniziativa tate vita sull'Iran ha e che tipo di riflessione fatta farete e si è ospite erede dei membri della resistenza iraniana
Sì assolutamente sì onesti attiva trasversale alle forze politiche per ospitarla proprio alla Camera a palazzo San Macuto e avrà anche ospite Maria Racioppi
E il tema è quello di accendere i riflettori sulla situazione in Iran perché dopo la grande attenzione mediatica generata dai moti TIR ribellione interni al Paese
In cui finalmente sembrava che tutto il mondo si accorge se diciamo delle nefandezze della gravità delle violenze interne
Alla regimi regnando e purtroppo siamo tornati alla fase precedente io mi occupo di grande ormai da una quindicina d'anni per tanto tempo diranno diciamo ci si occupa troppo poco o addirittura ci sono stati anche gli anni diciamo degni di tutti i tentativi di interlocuzione
Di appoggio a sviluppi che affari anche economici diciamo di aziende anche italiane in Iran la famosa accoglienza del ministro da cultura che ricordiamo tutti con con la copertura dello Stato per andargli incontro eccetera
Che sembrano cose diciamo più folcloristiche ma sono secondo me il segnale di una sottovalutazione di un tema e non è un caso che oggi si parli meno di randa perché l'attenzione spostata fatti terribili che stanno avvenendo in Medioriente
Di cui però dell'Iran e il grande protagonista perché noi non avremmo il terrorismo di Hamas diciamo è il migliore attore non protagonista bravo questa è una è una bellissima un bellissimo esempio non avremmo oggi Israele impegnato nell'eliminazione della
Tutto il patrimonio diciamo militare accumulato hezbollah ma quello è patrimonio finanziato dall'Iran e anzi uno dei grandi temi della sofferenza del popolo iraniano
E la scelta del regime di investire risorse importanti che non proprio a sostegno dei gruppi terroristici del Medio Oriente o più in generale del mondo quindi come dico da qualche tempo diciamo se non abbiamo il cuore di occuparci di Iran per sentimento di amore verso le donne e gli uomini che vivono in quel Paese che soffrono di questo regime siccome dovremmo averlo
Dovremmo almeno avere l'intelligenza politica e geopolitica di capire che se non riusciamo ad intervenire su questo grande soggetto di stabilizzatore non risolveremo le questioni
Del Medioriente non possiamo occuparci di Palestina ed Israele quanto vogliamo ma se non togliamo questo soggetto che lavora alla cristianizzazione in maniera concreta economicamente rilevante non affronteremo questi quindi oggi si torna su questo si prova a riaccendere un po'i riflettori si prova a capire ovviamente questo sarà anche determinante rispetto le prossime elezioni americane attenere la posizione diciamo del governo americano io tifo RSA ma vorrei che diciamo i democratici fossero molto più eletti rispetto al a quello che ci chiede poi chiudo magari su questo la resistenza era chiara che non ci chiede nessun intervento militare sia molto chiaro lo dico diciamo da radicale
Su Iraq libero insomma di grandi
Posizioni di Marco contro la guerra in Iraq ma non da pacifista come dice Valori Mata pacificatore
Da chi si muove attivamente per la pace ecco nessuno vuole commettere di nuovo quell'errore mondo occidentale non deve mettere nessun piede e nessun'arma in questo Paese però se non sostenesse il regime se evitasse come dire di
Continuare in qualche modo a dare speranza e vita un regime
Chi di suo avrebbe molti elementi per andare in crisi già farebbe molto per il popolo iraniano sì più sostenesse esplicitamente una resistenza organizzata ormai da quarant'anni
Che ha costruito anche delle forme di rappresentanza democratica in esilio e che è pronta a dar vita a un governo di transizione ecco questo probabilmente potrebbe fare la differenza per tutto il mondo mediorientale
Come definì resti la strategia iraniana che dopo l'attentato che ha portato alla morte di un dirigente di Hamas aveva annunciato vendetta e annunciato vendetta nel caso le trattative
Per una tregua nella striscia di Gaza
Non ci fossero realizzate allora la guerra che noi vediamo oggi in Libano
è la conseguenza di quella minaccia iraniana
Ma allora diciamo che e l'Iran si sta comportando ha subito due azioni abbastanza incredibili che una ventina di anni fa avrebbero veramente scatenato un conflitto armato di terra
Che questo ci conferma degli elementi che chi segue di più questa situazione ha da tempo e giacche realtà alleandosi senti in grado e non ha nessuna intenzione di entrare in un conflitto esplicito perché Sacchi sarebbe
L'occasione definitiva da dare al mondo occidentale per chiudere ogni tipo di rapporto e per intervenire e quindi l'ho fatto come lo fa ormai da tanti anni in maniera subdola
E quindi si probabilmente spinge X bolla ad intervenire sostiene ex Bollati intervenire e quindi crea una
Un ulteriore condizione di instabilità perché chiaramente con tutto ciò che sta succedendo già della striscia di Gaza a sud
Attivare anche un fronte a nord come ci dicono anche diciamo purtroppo tutte le teorie militari e la condizione peggiore però impressionante che azioni così dire nel suo territorio non abbiano avuto nessuna risposta direi
Siamo ovviamente contenti a nessuno
Almeno personalmente io sono contrario a qualsiasi forma di escalation
Però ci fa capire la fragilità del regime su cui con un po'più di intelligenza e lo dico con un protagonismo diverso dell'Unione Europea ecco fammi dire anche questo visto che siamo in quella fase bianca in cui c'è una persistente
Portata cioè la commissione annunciata che deve passare il vaglio del Parlamento ci sarà un nuovo responsabile delle politiche estere della Unione europea
E però non vedo in Europa
Chi si dà una strategia unitaria di politica estera cioè quello che è mancato degli ultimi anni è proprio questo noi chi tratto siamo diversi dagli americani e che avremo delle capacità diverse in Medioriente ricordiamoci che noi in questo caso parlo d'Italia siamo quali la missione in Libano c'è ancora attiva cioè c'è stato un tempo magari chi più giovane non se lo ricorda nemmeno più
In cui i nostri paesi erano in grado di mettere davvero in campo delle azioni
Concrete i anche rischiose qualcuno ci ha lasciato la vita in Libano
Ma andando ad intervenire sulle aree di conflitto allora
Forse l'Europa dovrebbe tornare a muovere queste azioni a provare a proporre delle soluzioni concrete e approvare appunto supportare un regime change democratico in Iran chi sarebbe l'elemento chiave per iniziare la sistemazione del Medioriente
Chiarissimo grazie buon lo ricordiamo l'appuntamento a San Macuto sì oggi pomeriggio alle quattordici
Grazie grazie a Roberto Rampi
Di e membro del direttivo di Nessuno tocchi Caino ed ex parlamentare del partito democratico grazie
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