Dietro le stragi: verità nascoste, verità negate

Buonasera a tutti
Mi ha tutte
Prima pervenuti a questo dibattito che ha un titolo dentro al titolo di questo dentro all'evento di questa manifestazione
Dietro le stragi verità nascoste verità negate però prima di iniziare permettetemi di dire
Dire una cosa è anzitutto che sono particolarmente emozionato perché
Essere qui quest'oggi e molto importante da tanti punti di vista
Voglio ringraziare pubblicamente Salvatore Borsellino non solo per averci coinvolto come antimafia tre mila ma soprattutto per avere fortemente voluto questo incontro con questi ospiti
Che non hanno certamente bisogno di particolari presentazioni
Una scelta di campo
Coraggiosa in questi tempi
Poi mi corre
La responsabilità di ringraziare altre due persone che sono qui davanti a me in questo momento cioè Giorgio Bongiovanni Lorenzo Baldo
Direttore e vicedirettore antimafia due mila che nel due mila e due in un certo senso hanno segnato il mio percorso di vita personale portandomi con loro
Nell'ambito di un'inchiesta giornalistica vedere
Proprio le immagini di questo luogo di quel giorno
Immagini che mi hanno profondamente segnato con i palazzi sventrati
E i corpi appunto
I tutte quante le vittime da Paolo
A Vincenzo Emanuela Agostino basterebbe Claudio l'abbiamo ricorda di tante volte in questa giornata questi nomi così come abbiamo ricordato il ventitré maggio quelli di Giovanni Falcone Francesca Morvillo Vito Schifani Rocco Di Cillo ecco il senatore Scarpinato che ci raggiunge
E mi fermo a righe a ricordare i nomi
Al mille novecentonovantadue la potrei andare avanti giustamente perché nell'elenco delle vittime se guardo alla storia delle stragi è lunghissimo e molto lungo cioè sia prima che dopo quel mille novecentonovantadue
Stragi che
In un certo senso usando in prestito le parole del procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo non saranno mai un tempo passato ma un eterno presente per tutti quanti i familiari e cittadini
Che ne portano addosso le ferite il peso il dolore la rabbia e desiderio di verità
Desiderio che contraddistingue tutti voi che siete qui quest'oggi quindi
Direi
Intanto salutiamo
Siamo tutti testimoni di questo momento storico in parlamento ricordava prima Salvatore sono state proposte delle leggi indecorose che incidono sulla giustizia dico io anche sulla libertà d'informazione sulla lotta alla mafia
Sulla narrazioni che si sta intravedendo che sta intervenendo in maniera pesante sulla memoria
Viviamo tempi di revisionismo forse viva rimozione dei fatti fino a giungere forse anche a una restaurazione qualcosa di peggio
Ma non tutto sembrava perduto ci sono delle sacche di resistenza e penso che questa giornata oggi qui lo dimostra
Abbiamo già ricordato Andrea Purgatori in precedenza
Che
Dallo scorso anno ci ha
Lasciati ci ha dato appunto lascito che è quello di farci le domande quelle quelle scomode prima di iniziare questo di atti ansia per aprire questo dibattito io darei subito la parola a Salvatore Borsellino per spiegarci anche per raccontarci il motivo per cui hai voluto organizzare questo dibattito in questo giorno in questo luogo grazie
Poiché
Poiché sono l'ultimo ancora in vita
Per la famiglia di origine di Paolo Borsellino
Sono qui anca nome della mia sorella delle Rita che non ci sono più e soprattutto a nome di nostra madre Maria Pia alla lei è pronto che come tante altre mamme
A cui purtroppo
Troppo presto
Sono state strappati i figli ha dovuto chiudere gli occhi senza poter vedere nel De Rita né giustizia
Sull'assassino di suo figlio
Sono stati questi anni di depistaggi
Di mancate indagini di sentenze spesso contraddittorie in cui se sono stati assicurati alla giustizia forse alcuni di quelli che materialmente hanno ucciso Paolo Borsellino
La stessa cosa non ha non vanno non è successa
Per quelli che hanno agito nell'ombra che hanno voluto la sua morte
Non sono stati neanche messa alla luce
I veri motivi dell'accelerazione di questa strage
Che se fosse stata messe in atto soltanto dall'organizzazione mafiosa non sarebbe avvenuta soltanto cinquantasette giorni dopo l'altro la strage quella dica
Di capaci che alla strage di via D'Amelio io credo sia indosso solubili un ente legata
Paolo ha cominciato a morire il ventitré maggio del mille novecentonovantadue
Ma se da un lato ai figli di Paolo mi lega il terribile dolore per questa morte annunciata e l'insopprimibile esigenza di verità su una strage nel quale nella quale è stata stroncata dal visibilità del loro padre di mio fratello
Da essi mi divide una posizione processuale
Che si è venuta a differenziale nel corso di tanti processi al Rwanda purtroppo e con mio grande d'amore ad influire anche sui rapporti personali
Devo dire da parte mia che ascoltano Tosca con sconcerto le dichiarazione fatta in questa sede nei confronti di due magistrati o meglio di un magistrato
E di un ex magistrato oggi senatore della Repubblica mi riferisco al Nino Di Matteo e Roberto Scarpinato che per questa ragione io ho voluto oggi qui stoppato
Manifestare loro pubblicamente
Pubblicamente ha la mia stima e la mia gratitudine per avere in questi lunghi anni ricercato con tutta la loro forza quella verità e quella giustizia dalla quali
Continua a combattere
Il nome
Di quell'agenda rossa che ho scelto al simbolo dalla mia della nostra lotta sono ben altri i magistrati verso i quali bisogna puntare il dito quel Giovanni Tinebra
Che avrebbe dovuto essere chiamato a rispondere
Di aver avallato un'evidente l'esplicita giorni nel corso di ben due processi
E quel Pietro Giammanco che Paolo Borsellino così come Giovanni Falcone
Ha ostacolato in ogni modo fino a concederli dal delega per indagare sui fatti di mafia a Palermo
Soltanto quando la macchina carica di esplosivo che avrebbero dovuto ucciderlo era già pronta davanti a questo portone di via D'Amelio
Questi magistrati
E mi pesa chiamarle così avrebbero dovuto essere chiamati a rispondere del loro operato finché erano in vita e invece per quanto mi risulta è stato solo il mio avvocato Fabio Repici che anche qui con noi a chiamare in aula inserendola nella sua lista distrutta il timoni nel corso del borsellino quater
Quel Pietro Giammanco che poi in realtà non si presentò adducendo motivi di salute
Eppure sul Perugia manco io il dietologo ha già approntato ma rimase inascoltato in un pezzo che scrissi di una domenica al settembre doveva otto perché fu pubblicato sulla rivista MicroMega nel due mila dieci si intitolava lampi nel buio lo potete trovare anche su quell'agenda rossa
Che ha alzato in aria
A rappresentare il nostro ritegno
Il simbolo del nostro movimento
Ci sono tante cose che non mi tornano in quella casta succedendo in questi ultimi tempi
Perplesso mi ha lasciato per esempio anche nella ricostruzione dall'avvocato dei fili Paolo il diverso peso dato ad alcuna parola di Paolo ed altre ad altre parole e circostanze
Riferita da sua moglie
Agnese Piraino
Sono state messe quasi sullo stesso piano
Parole per me evidentemente ironiche come quei due non me la raccontano giusta
Con parole pesanti terribili come quelli riferite di avere atteso che il generale Subranni era appunto Ciuntu
O sulla raccomandazione di chiudere le finestre terrà qualcuno da una prostituzione da una postazione situata sul Castellotti Reggio potevano spiare proprio da quel castello ti peggio dal quale forse è stata condotta la regia per l'operazione concertata insieme con l'attuazione della strage dal furto dall'agenda rossa
Forse è proprio da questa agenda rossa la scatola nera della strage di via D'Amelio che si dovrebbe ripartire per arrivare davvero a la verità
Dal furto di quell'agenda compiuta ne sono certo proprio da quelle stesse mani che hanno voluto la morte di mio fratello e non sto parlando di pezzi della mafia
Sto parlando di pezzi deviati dello Stato perché certo che non siano stati Manni di mafiosi a comportare a compimento quartultimo
E proprio da quello che si dovrebbe ripartire no no no Dossena mafia appalti che non è sicuramente alla vera causa dell'improvvisa accelerazione di una strage
Che a questo punto a quel punto non poteva più essere rimandata
Occorreva eliminare ed in fretta Schirra per l'ascoltava un ostacolo insormontabile per un disegno criminoso teso anche con l'ausilio dell'ordine
Da datazione mafiosa e dalla relazione nega a cambiare gli equilibri di questo nostro nuovo nostro disgraziato Paese
Che la queste stragi io non ho più chiamato e che continuerò sempre a chiamare
Stragi di Stato è stato sempre segnato
La chiave dei quell'accelerazione va cercata semmai nella parola pronunciata da Paolo alla biblioteca comunale di Palermo il venticinque di giugno nel suo ultimo discorso pubblico
Paolo chiede di essere sentito dalla Procura di Caltanissetta per capire quello che essa è che ha scoperto sulla strage di Capaci
E da quella strage
Erano ormai passati più di trenta giorni senza gas Paolo fosse stato ancora chiamato a Caltanissetta Paolo dice
Questi elementi che porto dentro di me debbo per prima cosa assemblarli è riferirle al l'autorità giudiziaria
Che è l'unica in grado di Plauto Ali quanto queste cose che io so possono essere utili alla ricostruzione dell'evento
Che ha posto alla fine alla vita di Giovanni Falcone
Per prima cosa ne parlarono all'autorità giudiziaria poi c'è il caso ne parlerò in pubblico
Dopo queste parole
La convocazione di Paolo a Caltanissetta non può più essere rimandata
Ora c'è il rischio che Paolo rivelò in pubblico quello che i giudici non vogliono ascoltare Paolo viene convocato a Caltanissetta dalla settimana successivo al DC nove luglio
Ma intanto parte il conto alla rovescia per l'attuazione della strage
Per la sua eliminazione Paolo
Non arriverà mai a testimoniare in quella procura in cui a collaborare alla indagine verrà poi ritualmente chiamato col Bruno Contrada sul quale Paolo star raccogliendo la riprovazione di molto
Verrà chiamato sono tanto quando la sua morte è stata ormai decisa quando e il suo tempo è arrivato
E qui che bisogna cercare i veri motivi dell'improvvisa accelerazione e non in un incontro la caserma Carini che pongono nata neppure nella sua agenda rossa grigia e di cui
Voi anche il rosso hanno portato lato soltanto cinque anni dopo e facendo affermazioni è soltanto Paolo che ormai non c'è più potrebbe conformare o smentire
Affermare
Le stragi
Non poteva essere chiarito ma quanto mena improvvida iniziativa i che andato a bussare a certa porte chiedendo ad un tramite di Salvatore Riina
Dal perché di questo muro contro un muro caldo che il board dovrebbe essere l'atteggiamento normale dallo Stato nei confronti della mafia
è servita anzi all'opposto all'idea che la strategia stragista pagava se era in grado di mettere in ginocchio lo Stato di spingerlo
A farsi avanti e a scendere a patti è servita soltanto a scatenare altre stragi a causare altre vittime innocenti questa volta sul continente
E ad attentare
Però Mentana il livello del ricatto al banche al patrimonio artistico della spalla
Al patrimonio artistico dello Stato
Ma sulla sparizione
Di quell'agenda rosso
Non si è mai
Veramente indagato non c'è stato mai un vero processo
Tranne quello in cui in fase addirittura di udienza preliminare e quindi senza alcun dibattimento
è stato assolto dall'accusa di aver soltanto all'agenda quel capitano Arcangioli che è stato ripreso fotografato mentre si allontanava macchinari Paolo ancora in fiamme portando in mano la borsa di Paolo
In cui sicuramente
La gente era contenuta
Ma che è stata consegnata quella borsa prima di essere rimessa sul sedile della macchina che continua a bruciare
Nel corso di questi anni abbiamo studiato a fondo ogni singolo fotogramma ogni Cipressa che ci è stato possibile
Ottenere girata in via D'Amelio nell'immediatezza della strage abbiamo ascoltato e confrontata quel diverse testimonianze spesso discordanti costellate di non ricordo
Di chi è avvenuto in qualche maniera in contatto con la borsa di Paolo che sicuramente conteneva l'agenda abbiamo individuato i fotografi e li ho partoriti richiesti Giorgini alcune ci sono stati da altri
Altri quelli in possesso dei redditi dai grandi organi di informazione
Ci sono stati inspiegabilmente regalati
Siamo andati ogni dieci novembre a luglio a rivelare le ombre del palazzo sorvola della strage
Permette le foto e le riprese nella sequenza giusta abbiamo ricostruito non membro i movimenti di che è entrata in contatto con la borsa abbia bandi vi invito a otto personaggi presenti che non sono nemmeno mai stati sentiti
In nell'udienza così un po'a gesso abbiamo studiato con relazione di servizio spesso soltanto tardivamente prodotte
Abbiamo individuato acché i presente via Adamello subito dopo la strage il capitano Arcangioli più aveva portato lo porta dopo averla provata la macchina e Paolo
Quell'Walter quell'ufficiale oggi generava Borghini che non so neppure se chi ha aspettato mai sentito
Come testimone forse soltanto due volte né marginalmente
Il risultato dei tutto questo lavoro è stato inserito in un documento audiovisivo che è stato presentato in udienza alla corte nel corso del CNEL
Borsellino quater dal giorno dall'arringa finale del mio avvocato per dare il nostro contributo all'indagine che altri con ben altri mezzi avrebbero dovuto portare avanti
Il risultato di tutto questo è stato che il pm presenti Carlo all'inizio dell'udienza
Appena iniziato la produzione di quel documento si sono alzati e sono andati via senza più tornare in Aula nel corso dall'interno aggiornata
Ed allora raccomandazione alla corte contenuta nella sentenza di approfondire le indagini sulla sparizione di andar rossa non è stato fino a fino ad oggi dati alcun serio
Dato alcun seguito
Voglio per cessare che nei primi due processi viziati da quelli che è stato definito il più grande dei pestaggio della storia
Il mio avvocato non era quello di oggi
Che in quel di dibattimento ne sono sicuro questo depistaggio non vorrebbe sicuramente sostenuto a cavallo
Il borsellino quater è stato una svolta era stata una svolta mi aveva fatto sperare di vedere finalmente almeno un barlume di verità un miraggio di giustizia
Ma poi sono arrivate una serie di sentenze contraddittorie che hanno fatto quasi del tutto su a Milano la mia speranza
Nella prima
Dopo la prima
Sentenza in cui gli imputati erano stati condannati sia all'imputato i mafiosi che i componenti dell'osso Cage
Gli ufficiali dello Stato gli uffici a rossa
Erano stati tutti condannati
Sì al sorvolo gli imputati dello Stato perché il fatto non costituisce il reato
Nell'alta in quella di cassazione
Si assolvono tutti perdono avere al commesso il fatto ma il fatto c'è stato la strage c'è stata Paola Isère Lagazzi sono stati uccisi e dopo quella strage altre ne sono state compiute
Ed altre vittime innocenti
Hanno perso la vita
Quello che manca che ormai sono quasi sicuro di non vedere
Nel corso di quella scampolo di vita dei quel residuo di vita per me resta sono una verità e giusti una giustizia che forse pochi
Troppo pochi in questo Paese vogliono davvero grazie
Grazie Salvatore
Mi permetto di salutare e ringraziare per essere presente il presidente Balsamo che era il presidente la corte d'assise qua
Procuratore Scarpinato io lo chiamo sempre procuratore lei mi dice sempre che faccio bene quindi manca vado avanti reitero
Siamo nel due mila e ventiquattro le stragi rappresentano indubbiamente uno di quei momenti drammatici della nostra storia
E in certe vicende accade sempre che personaggi sono ridondanti in qualche maniera no come protagonisti appena poche settimane fa abbiamo avuto presenta una sentenza d'appello sulla strage di Bologna dove è stato condannato uno di dei protagonisti anche delle della storia delle stragi nel nel novantadue
Paolo Bellini
Una figura che entra ed esce dal dalla storia dal dal dall'obiettivo in un certo senso dalla strage di Bologna sono passati quarantaquattro anni e questo fa anche riflettere sulle difficoltà no che ci sono nella certamente la verità sul piano processuale giuridico
Sul piano politico
Mi chiedo qual è la situazione il Paese sta dimostrando il nostro Stato sta dimostrando di volere uno ricercare determinate verità
Io
Proprio oggi
Non ci sia un le condizioni
Per cercare di priorità politiche che ci sono
Forse proprio a causa del volume quasi
Sarà proviamo con questo microfono
Ne ha un tono di voce basso rami sentita meglio che
Avete presente un elefante in una stanza
E possibile non vedere un elefante in una stanza in Italia si nel palazzo del potere il potere si rifiuta dal più di trent'anni a questa parte rivedere l'elefante nella stanza si volta in giro guarda e non vede l'elefante
Quale telefonare
L'elefante sono le decine e centinaia di prove che dimostrano che le stragi del novantadue e del novantatré furbo stragi politiche
E seguita dalla mafia per interesse che andavano molto al di là di quelli mafiosi con l'intervento di apparati statali bene
Questo elefante non si vuole fedele nella retorica ufficiale continua ad Amman Necci la storia di strage seguita soltanto da personaggi come il ring
E non si guardano appunto tutti gli elementi che ci racconta una storia contraria e che sono nei processi
Cito a Randone decine di collaboratori che ci dicono tutti la stessa cosa
E cioè che dal settembre del mille novecentonovantuno al febbraio del mille novecentonovantadue tutti i massimi campi
Della regione di Cosa Nostra sono stati a discutere
Di un progetto politico
Di un progetto politico che non era stata concepito dei mafiosi
Ma era anche stato proposto dall'esterno e collaboratore di giustizia ci dicono che era stato concepito da Gelli
Dalla massoneria deviata
Dalla destra eversiva dei servizi segreti e questi campi ne discutono per mesi perché non è che si del si dovrà decidere se fare un omicidio si dovrà decidere se buttarsi una grande avventura politica
E alla fine decidono di sposare quel progetto politico che prevedeva che cosa il sistema di potere della Prima Repubblica non garantiva più la traduzione del passato
Bisognava abbatterlo
Destabilizzare il Paese con delle stragi che dovevano essere eseguite nei tempi e nei modi che pericolo suggerito all'esterno e creare così lo spazio per l'ingresso di un nuovo soggetto politico che si andava preparando
Questo ci dicono collaboratori della ma della di Cosa Nostra delle entrate anche tre colletti bianchi ed altri
E che ci sono stati i soggetti esterni che hanno voluto con le stragi perché verità che non erano della mafia ce lo dicono il fatto che ci sono dei soggetti esterni che hanno partecipato a quella stracci
E non mi riferisco soltanto al soggetto esterno di cui approdato Spatuzza che era presente al momento di caricamento dell'Esposito si faccia il fitto il centoventisei
Ma mi riferisco per esempio alle donne
Che hanno partecipato alla strage via Georgofili e di Milano ora
Di quali interessi erano portatrici due donne visto che la mafia non si è mai servite di donne
A quale apparati facevano parte quelle donne
E chi erano quegli infiltrati della polizia di cui parla Franca Castles la madre del piccolo Giuseppe parlando disperata con col marito collaboratore di marchio pregandolo di non fare mai il nome degli infiltrati della polizia nella strage di via D'Amelio
E ancora
La Commissione parlamentare antimafia della passata legislatura è arrivata alla conclusione che nell'esplosivo che è stato fatto esplodere a Firenze
Qualcuno dopo che i mafiosi avevano collocato il fiorino dove doveva essere aggiunto oltre a quei centoventi chili di tritolo un'altra quantità di esplosivo militare per aumentare la portata esplosiva
Chi erano questi signori
E ancora
Il due giugno del mille novecentonovantatré
In via Sabina a Roma una strada che doveva essere percorsa dal presidente alla Repubblica Ciampi fanno trovare una macchina imbottite di esplosivo nessuno dei collaboratori di giustizia di ma farsi ambiente
Chi l'ha messa quella macchina
E perché ammessa
E perché il collaboratore Giovambattista Ferrante Circe che Rina dopo aver incontrato Messina Denaro con cui evidentemente aveva avuto un diverbio dice
Le stragi le abbia volute massone
E perché Rina intercettate in carcere il diciotto agosto due mila e tre civili due mila tredici dice che le stragi del nord le hanno Paul Boutin Mazzoni e rimprovera gli altri mafiosi di essersi fatti Massimo
E perché Spatuzza ci dice che nel gennaio del mille novecentonovantatré incontro Giuseppe Graviano che felice perché ha parlato con Dell'Utri e Berlusconi e gli hanno detto che sono messi l'Italia
Nelle mani
E perché ci sono stati i depistaggi
E depistaggi alla gente
Rossi depistaggio tra vicenda Scarantino che viene posta in essere il novantaquattro due anni dopo le stragi e viene portata avanti negli anni novantasei novantasette Persichetti Scarantino voleva tornare indietro e perché continui depistaggi depistaggio Avola che arrivato sino al due mila venti due mila ventidue
E che cosa c'entro un personaggio come Paolo Bellini nelle stragi del mille novecentonovantadue
Ora vi dico chi è Paolo Bellini semplicemente per ricordo che Paolo Bellini
è venuto in Sicilia nel mille novecentonovantuno novantadue aventi est era presente
In Sicilia quando è stata fatta la strage di Capaci era presente il contrasto tra stato affatto alla strage di via D'Amelio
E ha ha suggerito ai mafiosi come hanno riferito Brusca la Babele
Di mettere le bombe al nord e di fare attentati ai beni artistici chi è Paolo Bellini ce lo dice la sentenza che lo ha condannato
Per la strage di Bologna che in primo e in secondo grado in sintesi Paolo Bellini è un uomo del di Pistelli psicosi dello Stato sei tre
Il suo ritratto viene dipinto nella motivazione Paolo Belli un esponente di Avanguardia nazionale il cui leader e Stefano Delle Chiaie nel mille novecentosettantacinque commettere l'omicidio di un Alceste Campanile esponente Lotta continua viene fatto sport esperto reale in Brasile dove i offrono un nome di copertura Alberto da da Silva
Torna in Italia e viene accolto da un po'dei vertici del Movimento Sociale Italiano che sapeva della sua falsa identità viene accompagnato a Foligno
Presentato a Stefano Mecacci avvocato Di Stefano Delle Chiaie che lo terrà ospite sotto la sua cura Foligno
Dove questo Bellini
Terra ombra società di noleggio di aerei e accompagnerà in incontri riservati presso i ministri il capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria Augusti
Che sapeva pure del suo false identità
Verrà utilizzato per operazione di esplicitazione di soggetti che si trovano in Libyan cioè di soggetti che devono essere portate alla Libia in Italia
Frequenta corsi di pilotaggio di elicotteri in California
Quando si scopre che noi e parlo Bellini e non è quello che porta a credere Alberto Da Silva cittadino
Brasiliano quello che succede perché per provare la sua identità vanno a cercare le impronte digitali al distretto militare
E infatti lo sparring alle impronte digitali ecco il personaggio
Ecco perché l'ho definito un esponente del detto Stet questo personaggio è stato condannato come uno degli esecutori della strage di Bologna insieme Fioravanti a Cavallini
Una strage che secondo la corte d'assise di Bologna è stata pianificata dallo Stato
E cioè da Umberto Federico D'Amato campo dei servizi segreti italiani e da Licio Gelli campo della massoneria italiana
Quindi Bellini
Quest'uomo
Che e quindi
Per la biografia che vi ho fatto un perfetto esempio dell'agente segreto che opera per conto dello Stato in una strage di Stato a Bologna viene mandato in missione in Sicilia del mille novecentonovantuno novantadue
Si trova ad Enna mentre tutti i capi regionale la banca stanno discutendo del progetto politico si trova in Sicilia nella strage di Capaci parla direttamente con Antonino Gioè uno degli esecutori della strage di capaci e gli suggerisce di fare gli attentatori morto
Antonino Gioè è un soggetto che viene segnalato dei carabinieri come personaggio adatto per operazioni riservate per contro lo Stato nonostante fosse un mafioso
E
Pochi minuti prima della strage di Capaci di cui viene esecutore per due volte chiama un numero americano che si trova nel Minnesota
Come vedete più andiamo avanti più queste Elefante metaforico
Dicono gli ha parlato prende corpo ed è difficile di uscire immaginare delle stragi che sono state seguite soltanto da lire da Provenzano ma come si fa a fare sparire questo elefante semplice basta evitare di ricostruire il quadro globale il contesto delle stragi del mille novecentonovantadue novantatré
E frazionare spezzettare tuttora stracci un processo per la strage di via D'Amelio Popper capaci solo per Firenze e poi all'interno della strage di Capaci uno per i componenti alla BCE regionale uno per i componente la commissione provinciale eccoci
Esattamente il contrario del metodo Falcone
Cosa aveva capito Falcone Borsellino perché tutte le indagini antimafia prima di loro fallirono perché esaminavano un omicidio alla volta e non si capiva niente allora va capito se vogliamo trovare la chiave lettura dobbiamo ricostruire il contesto
Vengono ammazzati Falcone Borsellino cosa fanno esattamente il contrario di quello che avrebbero fatto invece di ricostruire il contesto tanti processi diversi
Perché
Perché si usi il metodo Falcone e Borsellino per ricostruire le stragi andava dove al novantatré vedi l'elefante e l'elefante non lo devi guardare perché l'elefante ti dice che sono state stragi politiche
E quindi il metodo che è un omicidio è il metodo che ti serve per il sì politicizzare le stragi e per raccontare a questo Paese che sono state fatte soltanto terribile
Ed è esattamente il metodo che è stato seguito alla Commissione parlamentare stragi e di questa maggioranza di governo
Quando si formante
E io ho depositato una memoria di settanta pagine in cui ho elencato tutti i buchi neri delle stragi di Capaci e di via D'Amelio di Firenze e di Milano la saggia l'olimpica
Ho indicato tutti i testi da sentire tutti i documenti da acquisire
Risultato zero su zero su zero ho insistito quattro cinque volte non è vogliono sentire non vogliono vedere l'elefante
Perché se tu fai tutte queste indagini rispunta l'elefante che fai con l'elefante senza eguali
Ma insomma
A che cosa porta questo elefante questo Elefante porta una storia che purtroppo non è finita nel novantadue novantatré che attualissima perché delle tante tra di noi
Perché come ci dicono tutti gli elementi che vi ho detto sì gli esaminati insieme le stragi del novantadue novantatré Furno effettuate per accelerare il collasso della Prima Repubblica fare spazio a nuovi soggetti politici e che dovevano prendere il posto e chi sono stati gli utilizzatori finali usiamo questa frase utilizzatore finale che non riguardano responsabilità penali delle stragi del novantadue novantatré
Chi sono stati
Se non forse Italia sin con Fratelli d'Italia se non le attuali forze di governo è voi volete meglio che questa forze politiche vogliono guardare l'elefante ma vogliono guardare il topolino la formica
No bellezza
Voi volete Maetel Forza Italia
Voglia ripercorre la storia delle stragi del novantadue novantatré di un partito che è stato affondato da Marcello Dell'Utri
L'uomo dell'Alta Mafia esponente della borghesia mafiosa uno dei poteri forti penalizzazioni
E che è stato affrontato da Berlusconi uno dei finanziatori della mafia fino al mille novecentonovantaquattro pagava duecentocinquantotto euro al mese esponente della P due una delle centrale eversiva
Che si vogliono sentire dire che processualmente accertato che tutte le mafie land anche dalla camorra nel novantatré ebbero l'ordine di votare in massa a Forza Italia sono vogliono sentire a ricordare
Che si vogliono sentire ricordare che il partito che ha portato al vertice dello Stato i ruoli strategici i principali esponenti della borghesia mafiosa nazionale
Il senatore Antonino D'Alì Sottosegretario di Stato agli interni condannato per concorso esterno
Antonino Cosentino sottosegretario all'Economia uomo di riferimento del caldo dei casalesi
Ma taceva buono di riferimento dell'entra anche non se la vogliono sentire raccontare questa storia anche Fratelli d'Italia Fratelli d'Italia
è stato uno degli utilizzatori finale va il ricorderete che nel corso di tutta la Prima Repubblica la destra era stata tenuta fuori dall'arco costituzionale
E che soltanto grazie al collasso della Prima Repubblica alle stragi del novantadue novantatré quella destra è stata sdoganata politicamente e ha potuto accedere all'area del potere
E mi riferisco non a caso a Fratelli d'Italia perché Fratelli d'Italia e l'ala più estremista dalla destra italiana
Perché come ho detto nella prima seduta del Senato di Renzo in Senato stupito
Giorgia Meloni è un'ammiratrice di Pino Rauti uno del fondatore di ordine Nuovo dalle cui fila sono usciti i personaggi che hanno fatto le stragi una strategia della tensione
E io le ho chiesto ma come fai a conciliare la fedeltà alla Costituzione con l'auto a fedeltà un personaggio come primo
è la sua forza politica nel due mila ventidue ha celebrato il generale Maletti che è stato capo dei servizi segreti che è stato condannato per avere depistato le stragi
Da avere depistato le indagini sulla strage di Milano la banca ricostruendo centosessantadue lo hanno celebrato e da ultimo nelle chat di Paolo Signorelli
Nipote di Paolo Signorelli ideologo di ordine nuovo hanno trovato l'esaltazione di personaggi come c'è verdi come
Cavallini come a Concutelli
Quindi voi volete che Fratelli d'Italia voglio approfondire il ruolo di Paolo pregiudizi esponente di avanguardia nazionale
Nelle stragi del novantadue voi volete che voglia approfondire come mai mentre c'era Paolo Bellini in Sicilia c'è anche Stefano Delle Chiaie
Perché Stefano delle Chiaie e nel novantadue costituisce insieme a massoni e mafiosi tutta una serie di leghe meridionale che dovevano confluire nel primitivo progetto politico no loro l'elefante non lo vogliono vedere
Quindi ci devono raccontare un'altra storia
L'altra storia e che le stragi gli hanno fatto soltanto Rina e poi c'è l'ultima son sono buonissime bellissima tutte le le versione delle stragi che volete purché da queste versione venga fuori che sono state fatte soltanto da personaggi come Rino o se proprio ci devono essere dei mandanti politici che non siano mandanti politici del che riguardano le forze politiche la Torrita quindi andate lì cercare quelli della prima Repubblica
Da qui la pista mafia appalti secondo cui la strage di Capaci e di via D'Amelio sarebbero stati fatti per impedire a Falcone e Borsellino di fare le indagini su mafia appalti che avrebbero dimostrato gli interessi dei mafiosi ed i politici della Prima Repubblica
Il problema è che tutti i politici della Prima Repubblica che gestivano gli appalti erano tutti nel mirino di Cosa Nostra e dovevano essere uccisi Lima ma numero uno il ministro l'aderenza mutò Martelli
E tanti altri
Andreotti quindi tu da una parte voglio uccidere gli esponenti della classe politica che sono la gallina d'oro che tifa per gli appalti e d'altra parte uccide Falcone Borsellino perché altrimenti ti scoprono interessi di questi codici mafiosi non cammina
E poi il depistaggio Scarantino comandano Concilio combacia appalti depistaggio Scarantino iniziò nel mille novecentonovantaquattro due anni dopo le stragi
Tutto il nome della Prima Repubblica non c'erano più Martelli si era dimesso Craxi era mezzo e non c'era più nessuno che la Repubblica si era insediato il governo Berlusconi ma perché mai il gruppo la Barbera avrebbe dovuto impiantare un pestaggio come quello che dura anni per proteggere i personaggi politici che erano scomparsi completamente dalla scena politica
Però questa storia piace
Anche perché come dire chi non vuole vedere l'elefante vuole costruire un'altra storia le stragi sono state fatte
Da Rina
Sono state fatte insieme alla complicità sapete di chi dei magistrati che hanno indagato su Marcello Dell'Utri su Berlusconi e su Andreotti
Perché poi nel messaggio mediatico che si vuole fare
Passare si va alla grossa cioè sì cerca di sporcare complessivamente l'immagine di quella Procura della Repubblica si apriva dire da alcuni
Che certe indagini sono state fatte proprio per distrarre l'attenzione dal
Per la causa delle stragi di Capaci e di via D'Amelio ecco
E qui concludo abbiamo l'elefante
In questi anni vi abbiamo dato gli occhi per vederlo questo elefante loro questi occhi quelli vogliono chiudere
Hanno il potere mediatico per raccontare un'altra storia cerchiamo di non dimenticare che c'è l'elefante
è ricordiamoci sempre che non siamo degli stupri è che la loro storia noi non ce la vediamo
Grazie
Senatore procuratore Scarpinato
Avvocato
Fabio Repici Fabio ormai ci conosciamo da tanti anni
C'è stata sei rappresentanti diversi familiari vittime di mafia ha avuto modo di partecipare a svariati processi
Se guardiamo all'ultimo o hanno gli ultimi l'ultimo anno e mezzo insomma abbiamo avuto motivazione la sentenza come quella che è stata ricordato in precedenza sulla trattativa Stato-mafia in Cassazione che va in una direzione
Nell'accertamento
La verità diciamo così poiché ho avuto la sentenza d'appello sul processo 'ndrangheta stragista sentenze come quella in primo in secondo grado su Madonia progetti il caso costino
Quella del delitto anche delle l'educatore carcerario Umberto Moro mila e che riprende un po'le fila 'ndrangheta stragista e anche questo processo tutti questi processi insieme
Mi sembra che hanno se si può un con un meno minatore in un certo senso
Su mettendo in fila diciamo
Un quadro con il nel frattempo vanno avanti anche le indagini appunto indagini di cui ha parlato anche poco fa il procuratore Scarpinato con il direttore Giorgio Puggioni ne ho fatto un articolo dove molto articolato dove presente sulle stragi del novantadue mettiamo in fila una serie di Zoni don Bra di approfondimenti e nei fatti partendo dall'agenda rossa
Cosa sta accadendo come possiamo rientrarci perché c'è una grande confusione da prodiano silicone sono Scarpinato quello deposito con queste sentenze
Buonasera tutti io ringrazio prima di parlare ringrazio Salvatore e le Agende rosse e io ho accettato di essere qui
Perché
Nei momenti in cui il buio al più vicino alla mezzanotte secondo me
Bisogna essere più presenti e bisogna avere
Il coraggio della verità
Perché comunque
Dopo la mezzanotte prima o poi arriveranno i primi Caroli e prima o poi l'alba ritorna poi ce ne sarà un'altra mezzanotte ma poi ci sarà un'altra alba
è
In questa mezzanotte del due mila ventiquattro io ho pensato che era doveroso venire qui
E venire con il coraggio o l'incoscienza
Nel dire la verità
Qual è la situazione in cui ci troviamo mi chiedi
E fai riferimento
Alla situazione giudiziaria
Che in realtà in questo momento eh accompagnata molto di più
E con maggior ora
O
Impegno di sistema
Da un dispiegamento di forze di propaganda nel racconto pubblico che è necessario
A indirizzare in qualche modo anche la giustizia perché
Lo
Dovremmo evitare di
Non peccare di eccessivo formalismo
Lo spirito del paese lo spirito che viene espresso da una società incide anche nel funzionamento della giurisdizione
Se negli anni settanta era impossibile fare i processi
Ai veri responsabili della strage di piazza Fontana
Se e quando li si è riusciti a fare quei processi si sono conclusi sempre con assoluzioni se negli anni ottanta è stato faticosissimo fare il processo
Agli stragisti neo fascisti di Bologna della strage del due agosto
E stato perché ancora la società non aveva abbastanza vitalità democratica e consapevolezza civile
Da aprile lo sguardo su quell'elefante di cui ci ha parlato il procuratore Scarpinato e quindi
Ed è questo lo stesso
Spirito del tempo di questo momento CGIL Elefante
Che c'era
Sì guardavano piste palestinesi che non c'erano
Ecco
C'è un profluvio di piste palestinesi
Che è
Annebbiano o occultano la verità non più solo sulla strage alla stazione di Bologna
Dove in realtà quel disegno
Dei PIS stante nascosto dietro la pista palestinese e come meritava miseramente fallito nonostante gli sforzi anche della destra di governo di questo momento perché guardate che al governo
Anche imposti
Proprio
Di ministero se non di presidenza del consiglio ci sono gli sponsor bella pista palestinese depistaggio sulla strage alla stazione di Bologna la presenza al ministero della difesa come sottosegretaria
Della figlia di Pino Rauti cioè lo stratega del golpismo italiano ma come una spendiamo ma il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni come sta nelle sue interlocuzioni oniriche con la memoria di Paolo Borsellino a raccontare gli ha nominato la figlia di Pino Rauti sottosegretaria alla Difesa
Ecco però Bologna ci insegna una cosa importantissima
A Bologna
Se si è riusciti ad avere verità con sentenze di condanna e irrevocabili
Per gli stragisti fascisti Francesca Mambro e Giusva Lelio Fioravanti Luigi Ciavardini
Le condanne di questi anni in primo grado e in appello a carico di Gilberto Cavallini e di Paolo Bellini
Lo si è fatto
Grazie ai familiari delle vittime di quella strage che hanno avuto una capacità e una forza granitica insuperabile e che hanno anche avuto la lucidità di impedire che si creassero le condizioni perché entrasse qualche cavallo di Troia fra di loro
Ed è stato impedito l'ingresso di un cavallo di Troia
Ed è il motivo per cui oggi la pista palestinese su Bologna ormai gli è un residuo del passato
Un ciarpame ormai
Da buttare nei rifiuti e leghiste palestinesi
Sono rimasti nel disegno di riscrittura della storia
Solo sulle stragi del novantadue e del novantatré hanno dovuto abbandonarlo il campo io non lo so il due agosto prossimo che cosa vira il portavoce della
Del presidente della regione Lazio o che cosa dirà il ministro Lollobrigida o che cosa vi lariana Meloni o che cosa dirà Giorgia Meloni sono stati un suicidio di massa a Bologna oppure gli assassini erano i loro compagni di armi e di partito
Io non so cosa diranno il due agosto dell'ottanta so che hanno trasportato
Il canone della pista palestinese per depistare nel racconto pubblico ciò che è successo nella nostra terra nel novantadue e ciò che è successo nell'intera nazione nel mille novecento novantatré
E diceva bene il procuratore Scarpinato
I depistaggi sono ancora in corso
E sono in corso in questo momento
Presso l'autorità giudiziaria di Caltanissetta anche con il sostegno di esponenti istituzionali
Ci sono cose che io qui in questa sede
Evito di indire perché sarà il caso che le racconterò alla commissione Antimafia nuovamente procuratore Scarpinato
Perché i depistaggi in corso hanno raggiunto nel frattempo
Frontiere che sono erano almeno davvero impensabili
E allora meglio prima
Ufficializzare l nella sede di inchiesta
Politica
Certo
La forza
Della narrazione di propaganda
Di questi tempi io non l'avevo mai vista dal mille novecentonovantadue mai e questo e di peso anche
Dalla presenza
Di qualche cavallo di Troia
Che ha acconsentito la frattura
Nel racconto pubblico della verità ciò che è successo e c'è stato qualcuno che si è fatto ammaliare o è stato ammaliato
Dalle viste palestinesi in Sicilia
Io non lo so se si riuscirà
A fare altri processi
Sulle stragi del novantadue e del novantatré so che è difficile so che un buco nero c'è comunque ed è un buco nero che io non riesco a capire come sia possibile che sembra essere solo il
Frutto della attenzione
Privata di Salvatore Borsellino
E non invece
Il desiderio di verità di un'intera nazione dell'agenda rossa si sono dimenticati certuni
E perché se ne sono dimenticati non sarà mica perché è sicuro che l'agenda rossa non l'ha presa a Totò Riina nella presa Giuseppe Graviano nella Presa Gaspare Spatuzza nella Presa Giovanni Brusca
Sarà perché quell'agenda era in una borsa che tutti noi abbiamo vista in mano e l'ufficiale dei carabinieri che non la portava certamente abbia Bernini nel covo di Riina
Perfino sull'agenda rossa in questi tempi abbiamo dovuto prendere atti di depistaggi e sono successe cose che non hanno la minima decenza la minima
Ragionevolezza abbiamo scoperto pochi mesi fa
Dopo che nel due mila e cinque grazie al giornalista Lorenzo Baldo
Avevamo scoperto che un ufficiale dei carabinieri a nome Giovanni Arcangioli aveva portato da lì
Verso via dell'autonomia siciliana la borsa di Paolo Borsellino
Si era tentato un processo che ha abortito in udienza preliminare
Tutta Italia aveva saputo
Di quel processo aveva visto quelle immagini e abbiamo scoperto che a decenni di distanza dei poliziotti come minimo obbligati si sono ricordati
E il povero capitale Arcangioli era stato fermato qui in via D'Amelio
Da dei semplici militari dell'Arma che gli avevano quasi strappato la borsa ma questa è la confessione di un reato se fosse vero perché quei militari
Sa però di un processo a carico dell'ufficiale dei carabinieri anzi non militari quei poliziotti
E non hanno fatto niente per presentarsi da alla Procura di Caltanissetta e dire ma guardate che quello e innocente non c'entra niente gli abbiamo presa noi la borsa hanno consentito che venisse celebrato un processo
Il processo è finito come è finito nel due mila e diciotto poiché bisognava cominciare la riscrittura della storia è dare la responsabilità delle cose indicibili
O ai mafiosi o ai morti e in questo caso il miglior morto era Arnaldo la Barbera ed ecco così che si scopre che la borsa in qualche modo l'agenda rossa in qualche modo l'aveva presa il morto Arnaldo la Barbera ora
In questa riscrittura della storia accadono cose che davvero mai avrei pensato
Io non so se si faranno altri processi ma una cosa è sì
L'ha già detto a Salvatore e io Saro
Sempre al suo seguito che ci dobbiamo impegnare a difendere la verità c'è chi la storia la vuole riscrivere con Bruno Contrada
Dimenticando i favori fatti da quell'uomo a Cosa Nostra
C'è chi la storia la vuole riscrivere con Mario Mori
Dimenticato tutto la mancata perquisizione del covo di Riina è la magari la mancata cattura di Bernardo Provenzano
C'è chi la storia la vuole riscrivere con Giuseppe De Donno
E qui è perfino troppo dovrei parlare pure delle sue imprese private
C'è chi la storia la vuole riscrivere perfino con la buonanima del generale Subranni l'uomo definito puntuto da Paolo Borsellino
Lo facciano
Scadano nel ridicolo come stanno già facendo
Noi però per fortuna abbiamo avuto alcuni esempi
Di persone di un profilo così nobile che
Io mai avrei pensato di poter avere la fortuna di incontrare
Uno purtroppo questo è il primo anno che non riesco a incontrare qui
Si chiamava Vincenzo Agostino
Io ho imparato tanto da tante persone
Ma da Vincenzo Agostino imparato tantissimo
E è doveroso oggi
Per me ricordare
Le parole
Che Vincenzo Agostino
Riferì in un'intervista subito dopo il ventitré maggio dell'anno scorso quand'erano successe
Cose davvero incresciose con Giovanni manifestanti picchiati dalle forze di polizia
Disse così
Il ventitré maggio scelto di stare lontano da Palermo dice con un filo di voce io ho accettato di incontrare gli studenti di una scuola della provincia di Bologna
Vincenzo Agostino il papà di Nino il poliziotto ucciso da Cosa Nostra assieme alla moglie Ida Castelluccio il cinque agosto mille novecentottantanove continua a ripetere sono amareggiato e preoccupato la politica i finanziamenti stanno fango citando l'Antimafia
Proprio questo mi preoccupa che i riflettori si accendano solo un giorno per una passerella ormai diventato un esercizio sterile un palcoscenico per politici spesso impresentabili
E poi dal giorno dopo vengano dimenticate tutte altre vittime della mafia quante dirette RAI sono state fatte per Rocco Chinnici
Oppure per Cesare Terranova
Quali ministri scendono a Palermo per commemorare il procuratore Gaetano Costa ormai dimenticato da tutti
è necessario che venga fermato al più presto quel fiume di soldi che foraggiano un pezzo di società civile
Attraverso i finanziamenti e cospicuo e concessioni la politica sta strumentalizzando pezzi di antimafia sono davvero preoccupato
E alla domanda che percorso immagina per una nuova antimafia
Rispose io a ottantasei anni continua ad andare in giro per l'Italia incontro scuole associazioni i giovani hanno sempre domande importanti solo loro dovrebbero stare sul palcoscenico non certi politici che spesso sono proprio impresentabili
Piuttosto i politici hanno fatto le loro promesse hanno ribadito il loro supporto e poi sono andati via non mi piace questa antimafia spettacolo ho sofferto tanto a vedere le immagini delle violenze sui ragazzi solo nelle dittature non si può esprimere il dissenso rispetto alla politica inquinato dalla mafia
L'Antimafia sembra arrivata a un bivio che strada prendere nessuno di quei politici che fanno le passerelle il ventitré maggio mi ha mai sostenuto quando chiedevo verità e giustizia per mio figlio e per mia nuora
Questo dovrebbe fare l'Antimafia oggi cercare la verità
Io lo dicevo non lo so
Che processi ancora si faranno dobbiamo impegnarci tutti
Nella difesa della verità
Lo dobbiamo fare opponendo ci a quel desiderio di riscrittura fascista il golpista
Della storia e dobbiamo evitare la strategia del bello che copra tutto nella impossibilità di accertare
Qualunque cosa
Non è la verità la difenderemo prendendo un pensiero a Vincenzo ad Augusta Emanuela a Paolo ad Agostino a Claudio I di Walter a Vincenzo Fabio e dietro l'esempio di Salvatore e lo faremo
Ogni giorno che ci sarà possibile ci rivedremo qui il prossimo diciannove luglio
E magari tante volte anche prima e sicuramente non andremo dietro a persone a esponenti politici come il sottosegretario Alfredo Mantovano il capo politico dei servizi segreti italiani
Che probabilmente soglia una Repubblica in cui sia senatore a vita Mario Mori se lo faccia in una sua repubblica fascista non è la nostra
Grazie Fabio
Dottore Di Matteo
Non
Non le chiederò ovviamente di entrare nel merito di indagini in corso visto anche il ruolo che che riveste l'interno della procura nazionale antimafia
Comunque le volevo chiedere anche alla luce di quella che la sua esperienza
Qual è il filo delle stragi in parte con il processo trattativa Stato-mafia lei dei suoi colleghi avete indicato una traccia importante giunta poi alle colpo di spugna siamo dobbiamo i finti molti così anche Bacon nello dato nella vostra pubblicazione in Cassazione
Una sentenza che segna sicuramente un passaggio tra un prima è un dopo quanto questo passaggio è legato o lo è
Al tempo che stiamo vivendo lei che idea si è fatto
Grazie
Vi confesso che provo
Una grande emozione
In questo momento
Ad essere in via D'Amelio
Non è facile prendere la parola in questo luogo
Dove si respira ancora
Dove si respira ancora
La presenza delle nobili anime dei nostri eroi civili
Paolo Borsellino Vincenzo Li muli Agostino Catalano Walter cosina
Emanuela Loi Claudio Traina
Non è facile cercare di parlare di giustizia e di verità
Nel luogo in cui subito dopo l'esplosione delle sedici e cinquantotto diciannove luglio del novantadue con la sottrazione dell'agenda rossa del giudice Borsellino inizio un lungo percorso
Ancora attualmente in atto
Per impedire il raggiungimento della piena verità sulla strage
Non sarebbe accettabile limitarsi ad uno sterile esercizio retorico come pure tanti fanno ci vuole ben altro
Ci vuole memoria ci vuole analisi ci vuole capacità di comprendere il momento che stiamo vivendo
Ed è quello che dobbiamo cercare di fare ciascuno di noi deve cercare di fare se vuole rispettare la memoria dei morti
E se vuole rispettare chi tra i vivi come Salvatore Borsellino e tanti di voi
Hanno dedicato le migliori energie dentro o fuori le aule di giustizia per una battaglia di verità
Una battaglia che gli rende onore
Una battaglia che dovete continuare
A fare
Dovette rappresentare uno stimolo pressante ASS Hill ante
Nei confronti di coloro i quali e vi assicuro che sono tanti all'interno delle istituzioni
Considerano ormai archiviato il capitolo stragi
O peggio lavorano per consegnare alla storia ricostruzioni di comodo e in qualche modo rassicuranti
Mi scuserete un inciso ma credo che sia
Assolutamente in linea con quello che voglio trasmettervi della mia mozione
Esattamente un anno fa il diciannove luglio del due mila ventitré moriva Andrea Purgatori
Di Andrea Purgatori manca tutto la professionalità il coraggio la passione per la verità la capacità di sapere collega rifatti
E di contestualizzare gli il paziente e intelligente
Lavoro di ricerca della verità sulle stragi del novantadue e del novantatré
Manca quell'autorevolezza
E quella schiena dritta che gli hanno consentito di restare sempre un giornalista ma prima ancora un uomo libero
E in un momento difficile come questo in un momento di violenza in un momento di guerre in un momento in cui è in atto un vero e proprio genocidio nei confronti dell'intero popolo palestinese
In un momento in cui si manifesta
Una chiare in sofferenza la libertà di critica di protesta di dissenso Andrea Purgatori manca come l'aria a questo Paese
Analisi
Memoria
Voglio partire
Dalla memoria che si sta perdendo in questo Paese
Dal mille novecentonovantadue al mille novecentonovantaquattro sono state compiute come sapete sette stracci
è necessario non perdere mai di vista il bisogno di una visione unitaria di quanto accaduto
E di un ottica di analisi complessiva che tenga conto anche della evoluzione in quel periodo del quadro politico nazionale e internazionale
Estrapolare come sta facendo
Nonostante Roberto Scarpinato
Come sta facendo la commissione parlamentare antimafia estrapolare la strage di via D'Amelio
Da quel contesto
Magari per consegnare il movente all'asserito interesse del giudice Borsellino su una vicenda quella degli appalti della quale in quel momento
Paolo Borsellino non aveva neppure formale titolo occupati
Significa ancora oggi adoperarsi per i intralciare e non cercare la verità e la giustizia
Nella unitarietà del contesto
Non dobbiamo perdere le specificità di vista le specificità di questa strage
Per Petrarca
Nella perplessità di molti degli uomini d'onore più vicini a Salvatore Riina
A soli cinquantasette giorni da quella di Capaci
In un momento nel quale è un dato di fatto che nessuno potrà contestare
Importanti esponenti delle istituzioni avevano cercato Riina e Provenzano
Per sapere cosa volessero per fare cessare quella strategia di violento attacco alle istituzioni che era iniziata con l'omicidio di Salvo Lima il dodici marzo novantadue a Mondello ed era proseguita con la strage di Capaci
Bisogna conoscere gli atti dei processi
Bisogna a maggior ragione anche
Conoscere quanto consacrato perfino in sentenze definitive
Perché bisogna conoscere perché da questo monumentale contesto processuale risulta evidente che quelle stragi quelle sette stragi non furono ideate organizzate ed eseguite solo dai macellai Cosa Nostra
Fino ad oggi ho ascoltato nel servizio televisivo di una rete nazionale
Affermare
Che di questa strage di via D'Amelio non si sa nulla
Che
Delle stragi non si sa nulla
Non è vero che non sappiamo nulla
Ve lo vogliono far credere proprio quelli che hanno paura di sapere troppo
Sappiamo tanto
Per poter dire che le verità che sono state finora consacrate nelle aule di giustizia sono verità parziali
è una verità parziale è pur sempre una verità negata che non possiamo accettare
Ma questo
Voglio essere assolutamente chiaro
Forse anche troppo chiaro
Questo ingrato e difficile compito di proseguire il cammino per completare quel percorso di verità
E sempre più teorico
E sempre più lasciato sulle spalle di pochi
Forse pochissimi
Isolati i magistrati
Non più sopportati da un effettivo convinto e sistematico apporto della polizia giudiziaria
E c'è un dato dal quale nessuno parla
Ipocritamente
Si sta perdendo
Perfino negli uffici giudiziari
La memoria storica e la conoscenza di quanto è emerso in anni di indagini e di processi
Una gravissima dispersione
Di conoscenze ed esperienze
Questo anche a causa della morte
Del pensionamento
Del trasferimento magari mediante
Promozione
O semplicemente della marginalizzazione non occasionale di quei magistrati che di queste vicende si sono più lungo occupati
Evidentemente nel Paese in politica
E più in generale in chi gestisce il potere non c'è
La volontà
Anzi
Per chi lo respira
L'ambiente istituzionale
C'è forte
Una volontà
Non dichiarata
Di archiviare per sempre quella pagina di storia
Lasciarsi era definitivamente alle spalle con una narrazione tutto sommato accettabile rassicurante
La guerra dei cattivi mafiosi
Magari con la complicità di qualche imprenditore colluso
Contro lo stato buono che li combatteva senza riserve
Non è così
Ogni anno in occasione dell'anniversario della strage di questa strage in particolare
E prassi dedicarsi ai consuntivi e fermarsi a riflettere su quanto di più significativo è accaduto in questo caso tra un diciannove luglio ed un altro
Sono accadute troppe cose per poterle ricordare tutte
è stato fatto un bello ricordo
Alla importanza del quale mi associo
Della morte quindi della persona
Di Vincenzo Agostino
In un contesto generale drammatico come quello di questo anno io voglio soffermarmi su due piccole questioni forse piccole certamente nel panorama
Che riguardano più da vicino
La giustizia
La prima
Il ventitré novembre dell'anno scorso la sesta sezione penale della Cassazione ha depositato la motivazione della sentenza di assoluzione nei confronti degli imputati nel processo per la trattativa
Io rivendico la possibilità di criticare tutte le sentenze anche quella della Cassazione perché quelle della Cassazione non hanno il crisma della infallibilità
Sapete
Sapete come è andata ci hanno fatto credere gli hanno fatto credere che noi dovevamo esercitato l'azione penale per l'inesistente il reato
Di trattativa il reato che avevamo contestato era chiaro violenza o minaccia a corpo politico dello Stato i mafiosi a suon di bombe minacciavano i governi che si erano succeduti
Per ottenere determinati scopi uomini delle istituzioni
Ufficiali dei carabinieri e politici come Dell'Utri avevano fatto avevano svolto il ruolo di cinghia di trasmissione di questa minaccia
Per questo rispondevano di concorso in correlato per questo sono stati condannati tutti in primo grado
Per questo in secondo grado sono stati condannati mafiosi assolti gli uomini delle istituzioni per mancanza di loro avrebbero fatto questo per evitare altre stragi
Ma in quella sentenza di secondo grado
I fatti contestati venivano ritenuti provati
Me ne cito soltanto alcuni l'interlocuzione di una parte dello Stato con una parte di Cosa Nostra per frenare le iniziative dell'altra
Quella che i giudici definiscono l'alleanza con un nemico per sconfiggerlo e uno più pericoloso
Ancora
Il riconoscimento della mancata perquisizione del covo di Riina
Era stato un segnale di distensione alla controparte della trattativa
Ancora la durature volontaria copertura della latitanza di Provenzano nell'ottica affermano quei giudici che pure avevano assolto di indicibili ragioni di interesse nazionale
La Cassazione invece entrata pesantemente nella valutazione del fatto e in poche pagine ha preteso di smontare la valenza probatoria di quanto emerso in primo e secondo grado consacrato in oltre dieci mila pagine complessive
I motivazione
E per di più generosamente i giudici della Cassazione hanno accusato quelli di Palermo di primo e di secondo grado di avere adottato un approccio storiografico accusa davvero grave ed ingiusta
Perché quei giudici di Palermo
Pur nella diversità delle loro rispettive conclusioni avevano adottato semplicemente un approccio doverosamente sistematico alla valutazione di fatti accadimenti che non potevano essere correttamente valutati altrimenti
Forse
Era prevedibile
Che sarebbe andata a finire così
Perché forse il sistema
Nel suo complesso il sistema Stato
Non poteva consentire che in una sentenza definitiva
Quale sarebbe diventata quella di appello
Per quanto assolutoria per gli uomini dello Stato restassero consacrati nero su bianco rapporti di dialogo e scambio con il nemico dichiarato anche nel periodo delle stragi
Troppo scomoda questa verità per restare per sempre agli atti di una sentenza definitiva
Ancora
In quest'ultimo anno
è accaduto qualcos'altro
Questo è stato l'anno nel quale
Molte riforme delle quali pure ciclicamente si parlava da tempo
In tema di giustizia
Sono state effettivamente avviate nel loro iter
Parlamentare o addirittura sono state già approvate
Sono riforme costituzionali
Come quella sulla separazione delle carriere
Come quella che vuole rivedere in qualche modo il principio di obbligatorietà dell'azione penale
Come quelle riguardanti la composizione del Consiglio superiore della magistratura con il rafforzamento della componente laica e proprio in queste ore abbiamo avuto esempio di come
Alcuni interessi vengono tutelati
Dai membri laici del Consiglio superiore della magistratura
Impropriamente tutelati
Si è parlato e si è discusso di introduzione dei test psicoattitudinali nelle procedure di accesso alla carriera della magistratura
Si parla e si discute di riforme ordinario gravissime la limitazione delle intercettazioni la limitazione già approvata con la riforma Cartabia
Quella del governo
Diciamo
Che godeva della fiducia di tutti o quasi tutti i partiti dell'arco costituzionale
La riforma carta Beach è una limitazione della possibilità per i magistrati
Intervenire nel dibattito pubblico
Il divieto di pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare la limitazione nella possibilità di pubblicare le intercettazioni anche quando ritenute rilevanti
L'abrogazione dell'abuso d'ufficio l'ennesima riforma della prescrizione
Non è il caso e
In questa
Sede in questo momento di entrare nei tecnicismi
Ma due cose le voglio dire
Intanto ciò che colpisce è la siderale distanza tra le riforme di cui quotidianamente si discute in Parlamento reali problemi che affliggono la giustizia che sono in primo luogo legati alla lentezza dei processi
Dobbiamo avere una necessità avvertire la necessità di una visione d'insieme di tutte queste riforme la carta abbia la la riforma Nordio vanno tutte
Nella stessa direzione
Affondano le radici in un passato lontano nel primo programma sulla giustizia del primo governo Berlusconi e per molti e significativi punti nel Piano di rinascita democratica della Loggia P due di Licio Gelli
Ma sono riforme che cercano e creano sempre più
Un sistema giustizia
Caratterizzato
Da una finalità di fondo la protezione dei potenti la protezione del potere contro ogni forma di controllo di legalità
Da parte della magistratura con le sue indagini e di controllo sociale politico attraverso l'informazione spacciano per garantismo quello che in realtà è bieca protezione del potere
Limitano
L'incisività delle indagini
Sui reati tipici dei potenti
Perseguono il nascondimento dei fatti rilevanti attraverso il bavaglio all'informazione
Allora rispetto a tutto quello che sta accadendo
Come il senatore Scarpinato in un suo articolo aveva
Efficacemente a mio avviso molto efficacemente descritto come un adeguamento
Ad un assetto classista della società
Di fronte a un vero e proprio doppio binario del sistema penale
Minimo per i ceti privilegiati e Massimo per tutti gli altri
Io ritengo
E rivendico il diritto
Anche per un magistrato anche per i magistrati di esprimere pubblicamente le preoccupazioni che ovvio
Esposto
E penso anche che chi ha giurato sulla Costituzione
Non solo abbia diritto ma abbia il dovere di farlo in questo momento il dovere di spiegare
Le proprie ragioni ai cittadini
Il valente e coraggioso bravissimo avvocato Repici vi ha voluto dare
Anche un accenno di ottimismo dicendo che dopo la notte tornerà
La luce
Io mi rendo conto di avervi forse dipinto un quadro fosco che può indurre allo scoramento alla rassegnazione
Mi dispiace affermarlo ma questo non è il Paese che sognavano Falcone Borsellino
Al di là di tutte le commemorazioni e le ipocrisie di questi giorni
Mi dispiace doverlo dire
Ma questo non è il Paese per cui Falcone Borsellino i poliziotti delle loro scorte tanti servitori dello Stato hanno sacrificato
La loro vita non è questo lo Stato per il quale
Meritava di essere sacrificata la loro vita
E ve lo dico facendo riferimento ad un esempio concreto
Facendo riferimento a quello che Paolo Borsellino il ventisei gennaio dell'ottantanove
Parlando ad una platea di studenti di Bassano del Grappa
Riferiva sulla non so già allora nostro problema dei rapporti tra la mafia e la politica
Paolo Borsellino
Lamentava come
Nel nostro Paese non esistesse
E non esiste ancora oggi una responsabilità politica
Che gravi su certi comportamenti consapevoli e volontari
Paolo Borsellino si lamentava del fatto che nel nostro Paese in ordine a rapporti accertati e consapevoli tra mafiosi e politici se non c'è il reato se non c'è la sentenza di condanna della magistratura
Il politico diceva Paolo Borsellino e poi i ragazzi viene considerato una persona onesta
E Paolo Borsellino diceva come
In un sistema costituzionale
La responsabilità politica deve essere fatta valere anche quando non si può consacrare una responsabilità di tipo penale
Quel grido di dolore di Paolo Borsellino quella invocazione esplicita di Borsellino a ai porti di a fare pulizia al loro interno è stata completamente disattesa
Quel grido è rimasto inascoltato
Anzi
A chi come accertato perfino in sentenze definitive
Per lungo tempo ha intrattenuto significativi rapporti anche economici con i mafiosi
E mi riferisco all'onorevole Berlusconi
è stato consentito in questo Paese al contrario di governare a lungo
E dopo la sua morte di essere rappresentato come un padre della patria a fuori dedicare giornate di lutto nazionale e intitolare aeroporti
Perfino
Perfino
Perfino la magistratura alla quale Falcone Borsellino
Dedicarono con intelligenza e passione la loro breve vita
Continua in parte significativa ad essere pervasa da logiche di potere di sfrenato carrierismo di ambizione personale che finiscono per marginalizzare mortificare i magistrati che a quelle logiche non vogliono adeguarsi
L'Italia
E sempre più un paese al contrario
Nel quale vengono quotidianamente calpestati i valori di onestà di legalità libertà eguaglianza ripudio della guerra che ispirano la nostra Costituzione io credo che soltanto la memoria la consapevolezza la partecipazione a dei più giovani
Soltanto un fremito di pacifica ma ostinata ribellione potrà salvare la nostra democrazia dalla deriva alla quale sembra destinato grazie
Dico una cosa
Tra
Grazie dottore Di Matteo
Mi permetto solamente di ricordare una cosa dopo aver sentito finora tanti interventi quattro ingraziare Fabio che veramente ha fatto una sintesi
Straordinari a mio avviso dal punto di vista capisco ci sono pochi avvocati come te come parte civile di processi nuovi sfidanti
Che mettono questo impegno mi permetto di dire questa cosa così come mi permetto di ricordare un altro aspetto dopo aver sentito dottore Di Matteo procuratore Scarpinato
Ora se non fosse chiaro
Penso che lo sia il perché ancora oggi c'è chi vuole fermare questi magistrati
Isolare lì delegittimarmi
Ucciderli anche con condanne a morte io mi ricordo perché c'ero in procura quando è arrivata la notizia dell'attentato nei confronti autori Matteo c'era in Procura generale quando arrivata la notizia con la scritta cura davanti alla porta del procuratore Scarpinato
A Saverio lodato
Saverio sensato un testimone spesso anche un protagonista di vicende di quegli anni
In un certo senso lo se ancora oggi
Ai fini raccolto interviste importanti valga per tutte
Quella sulle menti raffinatissime
Che hai fatto Giovanni Falcone dopo l'attentato all'Addaura nel mille novecentottantanove
Hai anche
E ha per uscito il un po'libro cinquant'anni di mafia saliva da cinquant'anni di marca sta a pubblicare e hai fatto dieci anni di Marion stati presentati da Paolo Borsellino
E da Giovanni Falcone qui a Palermo a Roma Modena se non erro il dapprima fu a Modena
E tu
Con il senno di poi
Se dovessi riassumere cinquant'anni cinquant'anni dopo come chiudere estive sta serata
Questo
Sì
Io credo che sia
Credo che questa sera sia stato detto l'essenziale l'essenziale e anche molti e essenziale stasera
Si sente questo sì
Si sente sì
Allora volevo dirvi che a questo punto la la serata non c'è gran che da aggiungere
è stato fatto un quadro esaustivo da diverso angolature differenti
Le parole di Salvatore Borsellino sono le parole di un fratello
Di un fratello che da trentadue anni chiede cerca e non ottiene ancora oggi verità
Attraverso le parole dell'avvocato Fabio Repici
Parte civile in processi complicatissimi
In una città Palermo dove credo potrò sbagliarmi ma si contino all'ordine degli avvocati qualcosa come due tre mila avvocati
Che si occupano di tutto tranne che di vicende di vacche o comunque preferiscono starne elegantemente alla larga abbiamo ascoltato le parole del dottor Scarpinato oggi senatore per decine di anni punta di diamante di quella Procura
Che fece la guerra a Pietro Giammanco quando Pietro Giammanco era vivo ed era procuratore capo di Palermo
Ora lo dico questo perché
Richiedeva Aronne col senno di poi no io vorrei che parlassimo anche ogni tanto con il senno di allora
Con il senno di allora per poi arrivare al senno di voi che il seggio di oggi
La guerra a Pietro Giammanco e Ghigo la guerra perché fu una procura che si spaccò intorno a questa figura sin da allora discussa magistrato legato a Salvo Lima e ad Aristide Gonnella e questo si sapeva
Perché Giammanco ostentava questi rapporti e quei politici di allora ostentava no il rapporto con Giammarco
Allora dicevo era molto più complicato
Oggi
Roberto Scarpinato è diventato senatore
A per fortuna di tutti noi la possibilità pur essendo andato in pensione dal magistrato
Di avere diritto di parola che continuare a spiegarci tutto quello che va spiegato e che soprattutto va spiegato coloro i quali non vogliono intendere o fanno orecchie da mercati
Poi
Abbiamo Mimmo Di Matteo magistrato in servizio alla Procura nazionale antimafia che in questi anni ha passato e passa i guai che ha passato
Per non avere accettato una rappresentazione di comodo del modo in cui lo Stato in questi ultimi anni andava affrontando la lottava
Quindi cosa devo dire cosa devo aggiungere voglio ricollegarmi intanto ad una frase detta proprio dalla parte conclusiva dal dottor Di Matteo nel suo intervento Di Matteo ha detto Falcone
E Borsellino non si non sognavano questo Paese questo non è il paese che sognavano Falcone e Borsellino
Io vorrei aggiungere
Falcone e Borsellino trentadue anni fa furono uccisi
Perché queste top era il Paese che bisognava costruire Colle complicità di cui abbiamo parlato fino a questo momento perché non è stata un'impresa facile
Costruire il Paese scempio nel quale oggi noi siamo costretti a vivere Falcone e Borsellino non sarebbero stati compatibili con questo Paese
Falcone e Borsellino sin d'allora avevano intravisto quello che c'era da intravedere potremmo dire adoperando la metafora di Scarpinato avevano già visto la Elefante allora
Perché quando Falcone parla di menti raffinatissime
Pochi giorni dopo il suo attentato alla bravura
Di cosa parla se non di un Lerner Fante che sta attraversando la tavola è che non è rappresentata esclusivamente dai mafiosi e dai capibastone
Quindi Falcone e Borsellino intravedono l'elefante
E allora
Possiamo anche dire che il trentadue anni dopo siamo tutti
Inevitabilmente un po'invecchiati
Ma io credo che siamo alla fin fine invecchiando bene
Perché non abbiamo accettato il fatto che il tempo cancellasse una volte per tutte quelle spinte quei valori quella richiesta di verità
Che a mio parere nei l'intera stragrande maggioranza questo Paese ancora oggi chiede
Vedete si dice spesso è male manifestazione antimafia ormai non viene non viene più nessuno siamo sempre gli stessi siamo sempre pronti eh no l'opinione pubblica la gente come si suol dire i cittadini
Con i quali si parla quando gli si chiede ma secondo lei
La mafia affatto tutti in Italia in Italia non c'è un cittadino su dieci che dice ha fatto tutto da sola è chiaro ormai qual è stato il contributo dello Stato
E allora questo spiega la ragione del grande depistaggio
Perché
è stato necessario un depistaggio che durasse trentadue anni
Perché scoprire oggi
La verità su quello che accadde allora
Significherebbe spiegare agli italiani quello che accade oggi
E questo non si può fare e questo non lo vogliono fare e allora
Nascono le versioni accomodanti e devo dire che purtroppo coinvolgono anche persone che avrebbero
Potuto avere una lucidità in più per non cadere in questo in questo disegno
Il ritenere che il depistaggio sulla figura di Paolo Borsellino per esempio nasca con la figura di Vincenzo Scarantino nord nord non ci siamo
Paolo Borsellino pochi giorni prima della strage di Capaci Paolo Borsellino è ancora vivo siamo nel mille novecento novantadue fa un'intervista a due giornalisti francesi a una televisione francese in cui parla e si dilunga abbondantemente
Sull'esistenza di telefonate di intercettazioni telefoniche di cui è a conoscenza perché su quell'argomento sta indagando che compongono mandano lo stalliere di Arcore e Marcello Dell'
In queste telefonate si parla di alcuni cavalli che
Devono essere recapitati al destinatario il notte in albergo
Osserva spiritosamente Paolo Borsellino io ho avuto l'onore di conoscerlo quindi so quale fosse il suo grandissimo senso dell'ironia dice ai giornalisti francesi ma io non ho mai sentito dire che dei cavalli entrino in albergo
Quindi per cavalli Singspiel perché ho sempre sentito dire che i cavalli si trovano all'ippodromo o al maneggio
Quindi se questi cavalli dovevano andare Dino tende altro non erano che partite di eroina o di cocaina
Questi intervista
Venne censurata e bloccata dalla Rai per anni
Anni dopo la scoprì un valoroso giornalista Morrione che ormai purtroppo non c'è più che lavorava a Rai tre
E che si batte all'Ulivo perché finalmente questa intervista la Rai anni e anni dopo la mandasse io ebbene mandate in onda di notte
Ora io vorrei dire
All'attuale commissione antimafia
Alla Presidente Colosimo
All'avvocato
Che e difende gli interessi di diversi familiari all'interno di questa vicenda agli stessi familiari bene cerchiamo quarant'anni dopo
La pista della mafia degli appalti
Ma non è più semplice andare a fare una piccola inchiesta Tina per capire trentacinque anni fa
Chi bolle silenziare Paolo Borsellino ancora vivo sui nomi di Dell'Utri mancano e Silvio Berlusconi non sarebbe anche questo punto contributo alla verità perché se dobbiamo andare alla ricerca di storie vecchie
è di storie vecchie ce ne stanno tante che possono essere indagate
Avvocato Fabio Repici affatto
Bellissimo incerte nel suo intervento a proposito della famigerata pista palestinese
Della strage di Bologna di cui si è tornato a parlare dopo la creazione di questo Governo dal governo Meloni
Perché a presidente Meloni legittimamente avuti in più occasioni erano
La come si dice
La volontà di esprimere i miei dubbi sulle sentenze le condanne all'ergastolo a Bologna per i fascisti neri eccetera
E ha anche lei
Fatto riferimento all'esistenza di una possibile pista palestinese
La pista palestinese
Venne tirata fuori
Dalla buonanima del presidente consiglia
Dall'oggi all'indomani
Negli anni in cui Cossiga ma non solo lui dovevano coprire quello che cominciava a venire fuori in Italia sull'esistenza di formazioni paramilitari e militari clandestine
Che dalla liberazione a oggi si erano mosse indisturbate nel nostro Paese
Scarpinato ha citato il nome di D'Amato condannato
Tra i mandanti della strage di Bologna capo dell'ufficio riservato quello che poi darà il via a tutti i servizi segreti
E che ha il compito nell'immediato dopoguerra di traghettare all'interno dei servizi segreti italiani l'ottanta per cento di quelli che erano stati i funzionari dei servizi segreti del periodo fascista ed alla Repubblica sociale italiana di Salò
Perché io dico questo
Perché Cossiga tira fuori la pista palestinese
Bene in quel momento in quel momento
C'è un signore detenuto in Francia che prende la parola nelle vicende italiane
Che risponde al nome di Carlos è ancora vivo detenuto nelle carceri francesi
Di origine venezuelana che era stato il protagonista principale
Del terrorismo mediorientale negli anni settanta il periodo del dirottamento degli aerei dell'attentato a Monaco
Tutti gli attentati si erano susseguiti in Europa
Che si muoveva su ispirazione dei paesi dell'est europea e segnatamente dalla Repubblica democratica tedesca della Bulgaria e dell'Unione Sovietica di allora
Lui verrà catturato dai francesi troppo lungo da raccontare tutta la storia in Suzanne perché ormai non serviva più a nessuno
I tempi cominciavano a cambiare quindi viene mollato lui interviene dal carcere dice testualmente
Fa una dichiarazione alle agenzie francesi dove i giudici questo Cossiga
Che ha dichiarato che la pista palestinese dietro
La strage di Bologna e letteralmente un cialtrone
Perché io io Carlos che sono stato il capo del terrorismo mediorientale in Europa
Che ho riconosciuto di avere ucciso centinaia e centinaia di persone negli attenti ad Ar delle banche ai posti di blocco in Francia in Germania eccetera
Non avrei alcun motivo sì anche questa fosse una strage da mettere sul groppone
Dei palestinesi chiamiamoli palestinesi allora era una galassia un po'più ampia non avrei difficoltà ad ammetterlo
Per anni e anni questa cosa si trovava su internet
Oggi diventato complicato fare la ricerca incrociata strage di Bologna Carlos Cossiga
Si ha la sensazione che molte cose
In quello spirito di
Sbianchettato mento dalla storia passata presente
E futura vengano
Facilmente Ca'cancellati Carlo servivo
Alla Commissione antimafia presieduta dallo Colosimo può fare una rogatoria internazionale e andare in Francia e chiedere ai francesi di interrogare Carlos a proposito di quella sua polemica con Cossiga kitsch e l'ho portata
A intervenire in quel modo
Così daremmo un contenuto anche di spy story più attuale a questa commissione parlamentare perché se poi tutto si deve
Risolvere come ha detto prima Scarpinato nel fatto di dire che colpevoli furono i magistrati che arrestare di mafiosi a Palermo francamente ci sembra ci sembra poca cosa per spiegare trentadue anni di depistaggi che sarebbero avvenuti in Italia e quindi è quindi no io arriviamo alle punto dolente
Di tutta questa storia ma qui ci soccorre più una visione come dire romanzata romanzesca che non legata all'attualità e quindi di questo me ne scuso
A presidente Meloni non perde occasione per dire per ribadire che lei scesi in politica il giorno della strage di via D'Amelio nel nome di Paolo Borsellino rivendicando un'ascendenza politica di Paolo Borsellino che come è noto era di destra
Così come oggi componente del pool antimafia di allora aveva un suo orientamento differente politico religioso culturale ma questo non impedì al pube
Di trovare una visione comune che li portasse a combattere la mafia e quindi e quindi
Io trovo anche di cattivo gusto rivendicare una primogenitura politica di appartenenza di Paolo Borsellino perché vedete
Si dice che chi si loda si si imbroglia ma in questo caso non posso farne a meno
Le prime tre interviste che Paolo Borsellino ebbe su un giornale nazionale
Nelle feci io che in quel momento lavoravo del quotidiano L'Unità a Palermo i giornali locali già allora su queste cose facevano orecchie da mercante
E successivamente Paolo Borsellino e anche Giovanni Falcone entrarono nei radar re dei media palermitana poi incerto dopo
Diventarono tutti amici di Giovanni di Paolo di di di Francesca perché poi
Quando
Quando le cose vanno in un certo modo poi le amicizie si si moltiplicano
La Meloni dicevo ribadisce sempre questo concetto
E ribadisce un concetto di legalità molto forte che caratterizzò per anni il movimento sociale anche a Palermo Dianti gli antifascisti
è una storia antica
Con la quale io
Chiuderò questo mio
Breve intervento
Ottobre mille ottocento scusatemi ottobre mille novecento venticinque cioè esattamente un secolo fa tra un anno fanno Centa
Vostra Eccellenza a carta bianca
L'autorità dello Stato
Deve essere assolutamente e ripeto assolutamente ristabilita in Sicilia
Se le leggi in vigore
L'house ostacolasse ero
Non costituì era un problema noi faremo nuove lecci
Questo è il testo che Benito Mussolini invia il giorno della nomina del prefetto Cesare Mori un altro morie morì in un secolo fa non è quello di oggi
In Sicilia
Con poteri assoluti per debellare la mafia
Perché Benito Mussolini accettava che in Sicilia ci fosse uno Stato parallelo che non accettava il regime fascista e quindi dà carta bianca amori
Come va avanti la storia
Vorrei ricevere il telegramma morì viene in Sicilia
Darà vita a operazioni di fortissimi rastrellamenti in tutti i Paesi dell'amato niente e dei Nebrodi centinaia migliaia di persone verranno arrestate alcune giustamente alcuni giustamente
Ad un certo punto morì che passerà alla storia con la definizione di prefetto di ferro
Capisci
E anche l'Uri vede l'elefante
E si scopre che le ramificazioni della mafia arrivavano sino alla sede locale palermitana del partito nazionale fascista
A questo punto lo chiama Mussolini e mi dice eccellenza io so facendo un bel lavoro è perché
La mafia militare ce la siamo liquidata nei paesi ora colpiamo in direzione del partito fascista palermitana e siamo a posto contemporaneamente quelli del Partito fascista palermitano chiamano insulinico
Duce perché siamo combinati
Ma questo con la restare nuovi
Allora le date parlano chiaro il dieci gennaio del mille novecento ventotto
L'università di Palermo conferisce la laurea honoris causa in giurisprudenza al precetto al prefetto Cesare morto che il venti mille ventidue dicembre dello stesso anno viene nominato senatore viene richiamato a Roma
Mussolini ringrazia Cesare Mori prende atto che la lotta alla mafia può arrivare fino a un certo punto e che quanti incontri l'elefante chi devi fermarti
Ora io vorrei dire a e questi giovani anche molto volenterosi di estrema destra che guidano
Nell'entourage del dalla Presidente del Consiglio
Dovete fare un grande sforzo
Per arrivare a scoprire certe verità perché non c'è riuscito neanche Benito Mussolini e voi non siete Benito Mussolini
Bene siamo
Di fatto arrivati alla conclusione io non posso che ringraziare
Gli intervenuti il dottore Di Matteo
Roberto Scarpinato
Saverio lodato
Fabio Repici a Salvatore Borsellino
Grazie per la vostra e stimolante grazie a voi che siete stati fin qui
Ad ascoltare sì
Chiudo dicendo semplicemente ricordando le iniziative che continua perché la serata non finisce non finisce qui
Non finisce qui dopo
Dopo l'evento dopo dopo questo evento stasera alle ore ventuno e trenta si terrà la proiezione io so chi siete di Alessandra Gorizia Silvia Cossu che tratta anche qui