Aria del continente

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Niccolò Rinaldi l'aria del continente sta soffiando verso la conferma dello status quo questo è di fatto il responso delle elezioni europee
I cittadini
Non complotti globali non la volontà di di qualche di qualcuno in gara chi ha ma di fatto i cittadini
Hanno confermato in buona parte la maggioranza uscente la maggioranza che al retto le istituzioni europee negli ultimi cinque anni a ben vedere i risultati elettorali sono una una una sorta di continuità di quello che abbiamo conosciuto negli ultimi anni si è parlato di una crescita delle destre di una crescita dei sovrani ritmo ma quando poi analizziamo la composizione dei gruppi politici e vediamo i dati aggregati
Ci rendiamo conto che a Brussel poco è cambiato il Partito Popolare è cresciuto di una decina dei seggi pochi sono quelli che hanno perso i socialisti meno di dieci
Maggiore sono le perdite invece dei liberali e dei verdi ma insieme continuano ad a vere una una maggioranza che permette di guardare
Al ai prossimi cinque anni grosso modo in uno spirito di continuità con quello che abbiamo conosciuto
Né il nella scorsa nella scorsa legislatura europea
E per quanto riguarda le destre vediamo come il gruppo conservatori e riformatori gruppo il cui nome mi ha sempre incuriosito no perché incolpano alla base c'è un colpo alla botte un colpo al cerchio conservatori e riformatori insieme che il gruppo di Fratelli d'Italia
è cresciuto di di pochi seggi mentre quello dei sopranista i duri e puri dove dove siede la lega ha mantenuto lo stesso numero di deputati che aveva chiarezza prima insomma
I cittadini europei si sono espressi e di fatto hanno come dire
Preferito una sorta di usato sicuro
Confermando quelli che sono gli equilibri che già già conoscevamo
C'è una conseguenza però molto importante che è molto più importante per l'Europa di chi sarà il prossimo presidente della commissione il prossimo alto rappresentante il prossimo presidente del consiglio e via dicendo che un po'la discussione che a Brussel
Si è avviata in queste in queste settimane come è normale che sia la la vera conseguenza per per l'Europa
Era devo dire appesa ma ci dobbiamo un po'riflette su questo su questo dato
E che mi europee il perché ancora una volta tutto ricade su lei responsabilità le scelte di tutti noi come cittadini eccome elettori gli europei
Hanno di fatto deciso che non è proprio stagione per passare da un'Europa intergovernativa a un Europa di carattere federale cioè un'Europa
Con maggiori meccanismi di integrazione non s'ha da fare aspettiamo forse la si farà ma comunque per i prossimi cinque anni e rimaniamo con un quadro istituzionale che è quello che abbiamo conosciuto cioè l'Europa di fatto continua il suo guado il suo limbo dico guado perché cerchiamo un po'di di di di capire un po'dove dove siamo siamo come qualcuno che sta attraversando un fiume abbandonato la riva
Del sovrani Small arriva dove un un un Paese folto incidere autonomamente come come gestire i propri affari
E però non è ancora approdato dall'altra parte dove abbiamo gli Stati Uniti d'Europa abbiamo la federazione europea siamo nel mezzo di questo guado con tutti gli aspetti
Poco piacevoli e tutte le difficoltà di continuare ad attraversare questo fiume o magari di rimanere fermi nel nel mezzo
Non si riesce a tornare indietro chi torna indietro come successe nel Regno Unito poi si ritrova bagnato sulla riva del sovrano Isma'in grandi difficoltà e magari vorrebbe ricominciare il cammino che rimettersi con gli altri ma ormai e diventa molto molto difficile e ci troviamo insomma in una situazione in cui è troppo tardi
Per tornare alle sovranità nazionali ed ancora evidentemente troppo presto purtroppo
Per approdare a una vera e propria federazione europea il mandato dei gli cittadini sotto questo profilo è stato purtroppo inequivocabili dico purtroppo perché da laico federalista altro che se e vorrei che l'Europa non procedesse verso una maggiore ben altra coesione
Tanto più che abbiamo una serie di elementi che in qualche modo ci ci dicono ci ricordano che questa unità dell'Europa come dire sia da fare
C'è ad esempio un elemento del tempo cioè se ne parla se ne parla da da Moro e del del dell'unità europea pensate che Mazzini con la Giovine europea Giovine Europa aveva lanciato questo progetto
Cento novant'anni fa subito una fuga dei gruppi di Giove in Europa in Polonia in Italia in Germania di dicendo furono come dire
Tacciati di di di fuorilegge furono perseguitati furono messi in nella nella posizione come dire di grandi trasgressori ma questo ha sempre ha sempre caratterizzato i sovrani mistiche gelosi delle loro prerogative nazionali di quel potere che non vogliono perdere
Considerano gli europeisti federalisti come come dire dei sovversivi
Ventottenne e di erano tutti in prigione nel penitenziario di Santo Stefano quindi altri voglio dire perseguitati altri trasgressivi
Ventottenne con Colorni Rossi Altiero Spinelli è un manifesto che ha ormai ottant'anni cioè di Europa unita se ne parla già da parecchio tempo ma sembra proprio che come europei non consideriamo mai che i tempi siano maturi che siano pronti e va bene
Se questo non bastasse negli ultimi anni diciamo negli ultimi venti anni
Della necessità di fare l'Europa unita ce ne parlano tutti gli altri ce lo dicono che ne so i cinesi i quali ci avvertono guardate che stiamo arrivando noi e decideremo noi i parametri degli algoritmi dell'intelligenza artificiale i prossimi standard industriali le regole del mercato le forme di produzione e via dicendo ce lo dice naturalmente
Non vale neanche la pena
Ricordarlo Putin e la Russia con l'aggressione all'Ucraina il pericolo di una guerra addirittura forse di un conflitto nucleare
Sul nostro sul nostro territorio ce lo dice il Medioriente con palestinesi
E israeliani che ormai sono in un processo di General degenerazione totale del del loro rapporto bilaterale e che hanno bisogno che l'Europa metta un po'd'ordine
Sia Forza di pace realmente nel Mediterraneo che è casa nostra è un conflitto che come l'Ucraina si svolge alle nostre porte Cipro accanto a alle coste di Gaza e alle coste di di di Strehler
E ce lo dicono naturalmente gli americani in quali sono molto chiari se tornerà Trump bene dovremo tornare nuovamente noi europei a gestire le relazioni commerciali per i fatti nostri la cooperazione scientifica
Naturalmente la diplomazia internazionale saremo più soli
E ce lo dicono tutte le sfide globali cioè ce lo dicono i cambiamenti climatici il terrorismo gli attacchi alla sicurezza
Informatica la finanza internazionale con le con le sue complicazioni dei grandi disuguaglianze del del mondo d'Europa avrebbe bisogno di essere una e il vero vantaggio per dire dei cinesi ma questo vale anche per gli indiani
E che non è che come dire abbiano qualche cosa in più rispetto hanno il fatto e che sono un miliardo
E quattrocento milioni di abitanti con una politica estera un ministro del lavoro una politica ambientale un regime fiscale una moneta e via dicendo noi continuiamo a essere quattrocentocinquanta milioni dopo l'uscita del Regno Unito e ventisette politiche estere ventisette forze armate ventisette politiche del lavoro ventisette politiche fiscali più la dimensione del coordinamento europeo no
La dimensione che spesso decide anche con alcuni modelli quasi federali su alcune questioni in un meccanismo che indubbiamente molto complicato che quello del del processo attuale di integrazione europea al punto in cui siamo arrivate ma naturalmente
Con mille lungaggini e con risultati di assai minore efficienza rispetto a quanto si potrebbe fare se fossimo davvero uniti ma se non ascoltiamo la nostra storia la storia della Giovine Europa di Mazzini o la storia del Manifesto il ventottenne di Spinelli Colorni e Rossi se non ascoltiamo il resto del mondo che ci dice Massi anche un po'più uniti gli europei
Almeno dovremmo ascoltare un altro argomento che generalmente l'argomento principe per per tutti gli elettori sono le nostre tasche è quello che ci costa la norma Europa
Ne parleremo in modo più approfondito
In altre occasioni perché il costo dall'Europa è un tema come dire quasi affascinante perché senza fine ed è dimostra
Questa questa sorta di di follia di momento di che un momento che dura un po'troppo tempo di irrazionalità degli europei
E che va sviscerato nei suoi tanti aspetti ma mi limito qua a un a un dato
Il costo della mancata
Unità dell'Europa
Noi lo paghiamo in tanti diversi modi aderire ventisette forze armate al cospetto naturalmente della della Russia ancorché con meccanismi di coordinamento di mutuo soccorso di alcuni corpi uniti e e via dicendo ma questo non è una una una una singola difesa europea naturalmente costa molto molto di più
Pensiamo che semplicemente lo studio per i cacciabombardieri europei che sono tre di diverso tipo e costato dieci miliardi di più rispetto a quello che è costato lo studio di fattibilità del cacciabombardiere unico evidentemente delle forze aeree
Americane ma è soltanto uno dei tantissimi esempi che potremmo che potremmo fare di quanto ci costa l'assenza di un'Europa unita
C'è un dato che è un dato come dire macroscopico di di per sé impressionante sono ben due mila trecento miliardi
Che noi perdiamo dal due mila ventidue al due mila trentadue cioè in questi dieci anni per non avere delle politiche comuni dal punto di vista fiscale dal punto di vista del mercato interno davvero compiuto dal punto di vista delle regole ambientali dal punto di vista della protezione del consumatore dal punto di vista
Dell'energia pensiamo all'Energia cioè quanto ci costano ventisette politiche energetiche separate
Quando abbiamo in realtà un mercato energetico che dovrebbe essere ed è gran parte già connesso di per sé però continuiamo ad avere ventisette politiche energetiche
Nonostante che l'energia sia competizione concorrenza transizione ecologica politica industriale
Interessa di di politica estera e di John strategia assolutamente cruciali contente cose che dovrebbero essere in comune e continuano a gestirle
Separatamente o per fare un altro esempio la Protezione civile che pure ha una base giuridica già prevista nel trattato di di Lisbona la Protezione civile europea
E e abbiamo ventisette meccanismi Corpi di protezione civile separate eppure quando da un terremoto delle grandi inondazioni o dei grandi incendi
Quanto sarebbe più efficace avere un singolo sistema di protezione civile europea che esiste ma a livello di coordinamento dei ventisette e questo naturalmente ci costa ci costa proprio come efficacia ma ci costa anche finanziariamente
Chiaro che poi come la Protezione Civile italiana avremmo i presidi territoriali ovunque ma che ci sia una protezione civile coatta una slovena e una italiana
Per una parte geografica tutto sommato che molto molto prossima e un incontro un controsenso o comunque è qualche cosa che ci costa e ci costa molto ma potremmo parlare dell'assenza di una guardia costiera europea di autorità doganali
Europea e della politica di immigrazione pensiamo con dolore alle nuove purtroppo stragi
Del del del del dei naufragi in mare su cui c'è anche come dire proprio la la l'assenza della della risposta europea livello integrato e ci sono tanti meccanismi di solidarietà
Di concertazione di coordinamento ma manca quell'Europa unità
Su alcune questioni chiave cruciali non su tutto ma su dove se per ecco sotto questo profilo le elezioni europee del due mila ventiquattro
Hanno rappresentato una pausa un'ulteriore pausa non è il momento perché gli elettori su questo sono stati abbastanza chiare
Non se ne è parlato in campagna elettorale molto poco
Le liste che si sono come dire impegnate per il federalismo europeo nei vari Paesi erano liste che appartenevano al nostro mondo radicale repubblicano liberaldemocratico laiche federalista di minoranza
Hanno raccolto quello che hanno raccolto di fatto abbiamo scelto come ci
I cittadini europei di continuare con questa Europa in gran parte intergovernativa con tutte le conseguenze che questo avrà
Speriamo che tra cinque anni si sia ancora in tempo che non si debba pagare un prezzo più caro per rimediare alle ai ritardi che stiamo accumulando speriamo di essere ancora in ancora in tempo
Un saluto da Niccolò Rinaldi